Spettacoli 13
Corriere del Mezzogiorno Martedì 25 Novembre 2008
BA
Teatro Oggi e domani al Verdi di Brindisi, da venerdì a domenica al Team di Bari
Dalla Puglia al Torino Film Festival
Un sogno adolescente
I cinesi raccontati
da Paolo De Falco
E’ «High School Musical», il mega-successo Disney
do aveva tre anni e che sembra, a giudicare
dal successo tra le fan italiane, non aver nulla da invidiare all’americano Zac Efron, idolo planetario delle adolescenti. Al suo fianco
Denise Faro nel ruolo della timida appassionata di scienze e nel cast, tra gli altri, Cesar
Jose Piombo, Maria Dolores Diaz, Raffaele
Cutolo e Valentina Gullace. Grazie ad una
scenografia ancora più colorata e luminosa
di quella del film, High School Musical permette di ritrovare il fanciullino che rimane
dormiente in ogni persona quando l’orologio biologico scocca l’ora della maturità.
L’apertura del sipario di questo spettacolo
spalanca le porte dell’evasione, vincendo
con l’immaginazione il rituale della quotidianità.
BARI — Su di loro troppi luoghi comuni e poche verità.
Ma Leonardo, il film di Paolo De Falco sulla comunità cinese che vive a Bari, racconta tutta un’altra storia. Quella di
uomini dediti al lavoro, devoti al proprio Dio e ottimi musicisti. Il film, prodotto dalla salentina FilmGrad e dalla Teca
del Mediterraneo con il supporto dell’Apulia Film Commission, sarà proiettato questa sera, in anteprima nazionale, al
Torino Film Festival. «Più che un film, Leonardo è un documentario», precisa De Falco. Un documentario con un carattere diverso dal solito, perché il suo obiettivo non è «denunciare una condizione ma raccontare una realtà poco conosciuta, cercando di essere invisibile tra gli invisibili».
In due mesi di riprese e con l’aiuto fondamentale di un
interprete, Paolo De Falco ha scoperto «che dietro l’apparente chiusura» degli uomini dagli occhi a mandorla «c’è
solo la voglia di coltivare le proprie passioni: dalla musica al lavoro, fino a quella per Dio. Molti
studiano al conservatorio e in
tanti al pomeriggio pregano nella chiesa evangelica, al centro di
Bari, inscenando spettacoli teatrali decisamente belli». Per entrare in contatto con loro, De Falco ha scelto il periodo compreso
tra Natale e febbraio, «credendo
erroneamente che in questi momenti di festa (il capodanno cinese si festeggia il 6 febbraio) avrei
Il regista Paolo De Falco
notato le differenze con la nostra
cultura». E invece no, la scoperta
più grande è stata proprio quella di vedere quanto i cinesi
siano simili agli occidentali. «Ci hanno detto che in quel
periodo erano molto impegnati col lavoro per darci retta».
Emblematico del modo dei cinesi di vivere la condizione
di immigrato, è proprio il titolo del film, Leonardo, ovvero
il nome del bambino cinese che il regista ha conosciuto,
nato dall’unione di una coppia mista. Leonardo simboleggia la «ricchezza che l’immigrazione rappresenta» e che «i
cinesi non vivono come una condizione di disagio bensì
come momento transitorio e occasione per arricchirsi culturalmente». Un modello, quello cinese, utile «a comprendere che le migrazioni sono buone occasioni per costruire
nuove vite, intrecciare storie e avere nuove opportunità».
Elisabetta Macaione
Vincenzo Chiumarulo
Per la prima volta un musical della
Disney viene allestito in edizione
italiana: all’opera autentici specialisti
del genere come Saverio Marconi e la
Compagnia della Rancia
BRINDISI — Tra canestri da basket, armadietti in acciaio e luci al neon sboccia l’amore tra il «pupo» campione di basket e la «secchiona» dedita al decathlon scientifico, coronato nel musical scolastico Romeo e Giulietta. Questo il canovaccio del fenomeno planetario High School Musical, che al cinema
questo mese ha persino battuto il robotino
Wall-e e che approda questa settimana in
Puglia nella sua versione teatrale. La favola
romantica di un amore che cresce tra i banchi di scuola illumina sullo sfondo un’atmosfera da college americano luminoso e perfetto, una specie di Arcadia nell’immaginario giovanile. Tra i rituali tipici del liceo made in Usa come la gara sportiva e la recita
scolastica, gli adolescenti si dividono tra intellettuali, sportivi e teatranti, che partendo
da un conflitto di «classe» riusciranno a unire le forze nel nome della musica e dell’amore. I moderni Romeo e Giulietta americani
cantano ora in italiano nell’omonimo adattamento teatrale della Compagnia della Rancia diretta da Saverio Marconi, già protagonista di successi come Grease, Hello Dolly e
Chorus Line, con la regia associata di Federico Bellone.
Prima produzione ufficiale in Italia di un
musical Disney, High School Musical debutta in Puglia oggi, alle ore 20.30, al Nuovo Teatro Verdi di Brindisi, dove sarà in replica
domani alla stessa ora. Dopo la tappa salentina lo spettacolo sarà portato in scena a Bari
al Teatroteam dal 28 al 30 novembre, alle
ore 21 per quanto riguarda le giornate di venerdì e sabato, e alle 18.30 domenica (info:
Il soprano Amelia Felle e il direttore Rino Marrone
Adolescenti sono i
protagonisti della
storia, liceali
americani, e poco più
che adolescenti sono
gli attori in scena per
la Compagnia della
Rancia
080.521.08.77). Nella performance, che è la
completa trasposizione del film e che verrà
recitata e cantata dal vivo, si ritrovano tutte
le canzoni originali della produzione per il
piccolo e per il grande schermo, più due brani composti appositamente per la versione
teatrale. Tra duetti romantici e sfide scientifiche e sportive i protagonisti si rivolgono al
pubblico con un linguaggio diretto, favorendo così l’identificazione da parte di persone
che usano ogni giorno computer, cellulare e
televisione. Questo anche grazie alla giovanissima età degli interpreti, tutti tra i 18 e i
22 anni, alcuni dei quali alla loro prima esperienza teatrale.
Nella versione italiana il protagonista maschile è interpretato da Jacopo Sarno, diciottenne milanese che canta e suona da quan-
Quella di Chausson (1892), che il Collegium Musicum presenta questa sera
Radionorba
Una «Santa Cecilia» inaudita
Negrita,
ultimi Battiti
dalla caverna
BARI — Il drammaturgo francese
Maurice Bouchor aveva una certa
passione per i soggetti di carattere religioso. Alcuni gli ispirarono un trittico di lavori che alla fine dell’Ottocento vennero portati in scena al Théatre des Marionettes di Parigi. L’ultimo, La légende de Sainte Cécile, debuttò nel 1892 con le musiche di Ernest Chausson, compositore dal temperamento mistico ed esponente di
spicco nel panorama francese ed europeo di quegli anni. Si tratta di musiche di scena sinora mai eseguite in
Italia, e che il Collegium Musicum
presenta per il concerto inaugurale
della Stagione concertistica 20082009, in programma questa sera (ore
20.45) al teatro Kursaal Santalucia di
Bari.
Un appuntamento raffinato, quello con cui si ripresenta al proprio
pubblico l’ensemble diretto da Rino
Marrone, ancora una volta fedele a
una linea programmatica (peraltro
presente in tutto il cartellone) votata
alla divulgazione di raffinatezze come questa Leggenda di Santa Cecilia, partitura per soprano, coro femminile e piccola orchestra articolata
sul dramma di Bouchor. Al Kursaal
si potrà ascoltare il testo nella traduzione di Ida Porfido, che lo ha elaborato in versione narrativa per le voci
recitanti di Teresa Ludovico (volto
storico del Kismet) e di Saba Salvemini, artista con un percorso di formazione che include, tra i tanti, stage
con Gianpiero Borgia e Simona Gonnella. Sul fronte strettamente musica-
le, protagonista sarà il soprano Amelia Felle, coadiuvata dal Coro Modus
Novus preparato da Luigi Leo, mentre Rino Marrone sarà maestro concertatore dell’intera operazione sul
podio del Collegium Musicum.
A loro spetterà far emergere il carattere quasi celestiale di queste musiche, nelle quali è possibile ritrovare lo spirito e il carattere contemplativo di Chausson, compositore dotato
di un limpido lirismo comunicativo,
delicato ma intenso, che lo pone tra
gli epigoni dell’impressionismo.
Non fosse scomparso nel 1889 a soli
quarantaquattro anni per una banale
caduta dalla bicicletta, avrebbe potuto esprimere ancor meglio nel pieno
della maturità tutto il suo talento.
Francesco Mazzotta
CONVERSANO (Bari) —
Con il concerto dei
Negrita in diretta su
Radionorba a partire
dalle ore 21, si chiude il
ciclo di Battiti dalla
Caverna, lo storico
programma
dell’emittente di
Conversano che prese
avvio il 18 dicembre
1995 proprio con i
Negrita (allora
debuttanti assoluti,
come la trasmissione
ideata da Titta De
Tommasi).