CONSULTAZIONE CON LE ORGANIZZAZIONI RAPPRESENTATIVE – A LIVELLO NAZIONALE E INTERNAZIONALE –
DELLA PRODUZIONE DI BENI E SERVIZI, DELLE PROFESSIONI
Data: 20/11/2014
Verbale del 20 novembre 2014
In data 20 novembre 2014, alle ore 9:30, presso la sede del Dipartimento di Economia, Statistica e Finanza (da ora
in poi DESF) dell’Università della Calabria, Cubo 1/C, Arcavacata di Rende, a seguito di invito da parte del Direttore
del DESF in ossequio a quanto previsto dal Regolamento Didattico di Ateneo ai sensi del DM 270/04, sono
presenti:
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Il Dott. Andrea MANNA – Presidente Ordine dei Commercialisti – Cosenza
Il Dott. Francesco ROSA – Presidente CNA – Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e
Media Impresa – Cosenza
Dott. Renato PASTORE – Presidente Unionfidi Calabria
Prof. Giampaolo CRENCA - Presidente del Consiglio Nazionale degli Attuari (via Skype)
Giuseppe ASSALONE - Segretario Provinciale FLC CGIL Calabria
Prof. Ennio GUZZO, su delega della Dott.ssa Giuseppina CARBONE –Segretaria regionale CISL SCUOLA
CALABRIA
Prof. Francesco SCOPACASA - Segretario Regionale ANP Associazione Nazionale Presidi
Umberto DE ROSE - Segretario Regionale SNALS CONFSAL
Nino TINDIGLIA - Segretario Regionale GILDA INSEGNANTI
Francesco GRECO - GILDA INSEGNANTI
Ha comunicato che non potrà essere presente Il Dott. Rosario BRANDA per la Confindustria – Cosenza, il
quale ha delegato il Dott. Pastore.
Ha comunicato che non potrà essere presente il Dott. Giuseppe MINERVINO – Presidente Associazione
Bancaria Italiana - ABI Calabria.
E’, infine, assente la Sig.ra Melita ZERILLI - Segretaria regionale UIL SCUOLA CALABRIA.
Sono presenti i membri della Giunta del Dipartimento, di seguito elencati:
Francesco Aiello – Coordinatore del Consiglio congiunto del Corso di Laurea in Economia e del
Corso di Laurea Magistrale in Economia Applicata
Domenico De Giovanni
Filippo Domma
Davide Infante
Dipartimento di Economia,
Statistica e Finanza / DESF
Università della Calabria
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Lidia Mannarino
Ivar Massabò – Direttore del Dipartimento
Rosanna Nisticò
Vincenzo Scoppa
Agostino Tarsitano – Coordinatore del Consiglio congiunto del Corso di Laurea in Statistica per
le Aziende e le Assicurazioni e del Corso di Laurea Magistrale in Statistica e Informatica per
l’Azienda e la Finanza
Il Direttore, nel ringraziare i rappresentanti delle parti sociali, coadiuvato dai membri della Giunta del
DESF, illustra il percorso che il Dipartimento ha seguito nella riprogettazione dell’ offerta formativa dei
Corsi di laurea di cui il DESF è di riferimento: dall’attuazione della Legge Gelmini, alla costituzione del
Dipartimento di Economia, Statistica e Finanza in cui sono presenti competenze di tipo economico,
statistico e finanziario, alla necessità di accelerare il processo di interazione tra esse e favorire la crescita
delle conoscenze e delle competenze trasversali degli studenti iscritti all’Unical, e non da ultimo la
richiesta da parte dell’Ateneo di riconoscere alle attività formative numero di crediti multipli di tre. Il
progetto formativo elaborato dal Dipartimento è relativo ai seguenti Corsi di Laurea:
1. Corso di Laurea Magistrale “BANKING, FINANCE AND INSURANCE” (Classe di laurea LM-16 –
Finanza), in lingua inglese, di nuova istituzione;
2. Corso di Laurea in “ECONOMIA” – (Classe di laurea L-33 - Scienze Economiche), a modifica e in
sostituzione dell’attuale Corso di Laurea già attivato a norma del DM 270/04 con la stessa
denominazione e nella medesima classe di laurea;
3. Corso di Laurea Magistrale in “ECONOMIA, MANAGEMENT E MERCATI INTERNAZIONALI” - (Classe
di laurea LM-56 - Scienze dell’Economia) a modifica e in sostituzione dell’attuale Corso di Laurea
Magistrale in Economia Applicata già attivato a norma del DM 270/04 nella medesima classe di
laurea;
4. Corso di Laurea in “STATISTICA PER L’AZIENDA” - (Classe di laurea L-41 - Statistica), a modifica e
in sostituzione dell’attuale Corso di Laurea in Statistica per le Aziende e le Assicurazioni già
attivato a norma del DM 270/04 nella medesima classe di laurea;
5. Corso di Laurea Magistrale in “STATISTICA E INFORMATICA PER LE DECISIONI E LE ANALISI DI
MERCATO” - (Classe di laurea LM-82 – Scienze Statistiche), a modifica e in sostituzione
dell’attuale Corso di Laurea in Statistica e Informatica per l’ Azienda e la Finanza già attivato a
norma del DM 270/04 nella medesima classe di laurea.
Si apre un’ampia discussione sulla base delle numerose osservazioni e domande avanzate dai
rappresentanti delle suddette categorie, al termine della quale si conviene che l’istituzione del Corso di
Laurea Magistrale in “BANKING, FINANCE AND INSURANCE”, (Classe di laurea LM-16 – Finanza), in lingua
inglese, è un progetto formativo ambizioso con evidenti e precisi caratteri distintivi che lo fanno unico nel
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Mezzogiorno. Colti anche i suggerimenti del Presidente del Consiglio Nazionale degli Attuari, i referenti
delle parti sociali presenti esprimono la più ampia soddisfazione per l’iniziativa.
La discussione si concentra quindi sulla riproposizione delle LT (L-33) e LM (LM-56) di carattere
Economico. Viene messo in evidenza che il nuovo progetto di offerta formativa del Dipartimento nasce
dall’esigenza di aumentare l’attrattività del Corso di Laurea Triennale in Economia, ma, soprattutto, del
Corso di Laurea Magistrale.
Il nuovo percorso intende evitare – in misura maggiore che in passato – di fornire una formazione troppo
specializzata per la figura di un economista “puro”. Nel mercato del lavoro italiano gli sbocchi per un
economista in senso stretto sono piuttosto limitati (Università o grandi enti di ricerca) e sono
progressivamente diminuiti nel corso del tempo.
Alla luce di queste considerazioni, il nuovo progetto formativo intende fornire gli strumenti tipici di un
economista – sia teorici che empirici – affiancati dalle appropriate competenze nell’area aziendalegestionale e in quella giuridica al fine di consentire ai laureati di svolgere compiti manageriali nell’ambito
delle imprese o ruoli di responsabilità nelle organizzazioni pubbliche. Inoltre, l’obiettivo del percorso
formativo è di dotare gli studenti delle competenze necessarie per comprendere le dinamiche dei mercati
internazionali in un contesto economico sempre più globalizzato. Infine, il percorso formativo intende
assicurare ai laureati – grazie a un appropriato pacchetto di insegnamenti giuridico-aziendali – la
possibilità di accedere in maniera relativamente agevole all’esercizio della professione di dottore
commercialista.
Al termine dell’ampia ed articolata discussione, si concorda unanimemente che gli elementi sui quali si
fonda la nuova offerta formativa, i suoi nuovi caratteri distintivi, una più attenta riprogettazione degli
insegnamenti ed un più ampio spettro di competenze di base e trasversali assicureranno ai laureati quelle
abilità e competenze richieste dal mondo del lavoro.
Si passa infine ad esaminare l’offerta formativa nelle Classi di Laurea L-41 e LM-82. Si conviene e
condivide che ben definita e delineata è la figura professionale dello statistico-informatico, specifiche le
competenze di cui si avverte la mancanza nel mercato del lavoro anche futuro, sia presso aziende private
che pubbliche presenti nella nostra Regione.
Alle ore 12:10, il Direttore ed i Componenti della Giunta del DESF ringraziano i rappresentanti delle parti
sociali per le attente, stimolanti e costruttive riflessioni apportate nella discussione. Tutti i presenti
condividono che tali incontri siano momenti significativi di crescita ed arricchimento delle conoscenze
reciproche ed andranno sempre più finalizzati ad individuare percorsi formativi che facilitino
l’inserimento dei nostri laureati nel mondo del lavoro.
Arcavacata di Rende, 20/11/2014
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DELLA PRODUZIONE DI BENI E SERVIZI, DELLE PROFESSIONI
Data: 23/12/2015
Organo o soggetto accademico che effettua la consultazione:
Prof. Filippo Domma, Direttore del Dipartimento di Economia, Statistica e Finanza.
Organizzazioni consultate (per interazioni via mail):
Dott. Andrea NERI, Banca d’Italia – Roma;
Dott. Enzo BARTALOTTA, Fondatore/Co-titolare di Ethica srl;
Dott. Pietro Demetrio FALORSI, ISTAT – Roma ;
Dott. Domenico AMOROSO, Referente Associazione Nazionale degli Statistici (ANASTAT) Provincia di Cosenza;
Dott. Nevio LEONE, Fondatore/Co-titolare della Società Coreanalytics;
Relativamente alla ricognizione esterna della domanda di formazione, il Dipartimento di Economia, Statistica e
Finanza, nella persona del Direttore, nel recepire le indicazioni contenute nelle linee guida prodotte dal PQA del
nostro Ateneo, ha previsto come modalità di consultazione per l’interlocuzione le interazioni via mail.
Il Direttore, nel richiedere una valutazione di pertinenza, con particolare riferimento alle esigenze formative e agli
sbocchi professionali, relativamente al Corso di Laurea in Statistica per l’Azienda (L-41) e al Corso di Laurea
Magistrale in Statistica e Informatica per le Decisioni e le Analisi di Mercato (LM-82), ha preliminarmente
informato i soggetti consultati dell’intero progetto di revisione dell’offerta formativa esistente al fine di assicurare
una varietà di contenuti volti ad accogliere le diverse esigenze presenti sul territorio.
A tal proposito, il Direttore ha evidenziato come per il raggiungimento di questi obiettivi siano indispensabili le
indicazioni offerte da esponenti del mondo del lavoro, delle professioni, delle pubbliche amministrazioni e delle
imprese. Ha altresì rilevato la necessità di costruire un sistema di consultazione stabile e organico che consenta
un raccordo tra obiettivi e contenuti della formazione universitaria e linee di tendenza in tema di competenze e
profili professionali utili al mondo della produzione, dei servizi e delle professioni.
Il dott. NERI della Banca d’Italia definisce il progetto formativo presentato molto convincente, ritiene inoltre
apprezzabile lo sforzo nel rendere l’offerta formativa il più vicina possibile alle esigenze del mercato. Pone poi
l’attenzione su quattro competenze che ritiene fondamentale che un laureato debba avere quando entra nel
mondo del lavoro:
1) La conoscenza informatica, quale requisito indispensabile per uno statistico. Infatti, uno dei temi rilevanti
del prossimo futuro è quello dei “big data” ossia come gestire ma soprattutto come “estrarre
informazione” da archivi di dati di dimensioni enormi che richiedono un approccio diverso da quello
tradizionale.
2) Una piena conoscenza della lingua inglese, requisito altrettanto basilare soprattutto per i lavori più
qualificati che richiedono una interazione con persone di altri paesi.
3) Avere nozioni di contabilità nazionale in quanto si tratta di informazioni comunemente usate nell’attività
lavorativa.
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4) Saper disegnare e usare le indagini campionarie. Un laureato in statistica dovrebbe avere in primo luogo
le nozioni base per saper disegnare una indagine (anche una piccola indagine di marketing). Questa
esigenza è ancora più importante in quanto si stanno sempre più sviluppando dei programmi informatici
gratuiti che permettono di realizzare velocemente delle piccole indagini (ad esempio Limesurvey). Non si
sono sviluppate invece altrettanto velocemente le conoscenze statistiche che permettono di utilizzare in
modo corretto questi strumenti. In secondo luogo, un laureato dovrebbe sapere usare i dati di indagini
più complesse (come quelle fatte dall’Istat). Queste indagini sono sempre più utilizzate nel modo
privato ma per quanto visto fino ad ora i principali metodi econometrici che vengono insegnati nelle
università si basano su assunzioni che non sono mai verificate nelle indagini complesse tipiche del mondo
del lavoro. Ad esempio, i modelli econometrici si basano sull’assunzione di un campione casuale semplice,
assunzione che permette di semplificare la spiegazione del modello ma che purtroppo non è quasi mai
verificata nella realtà. Un laureato dovrebbe essere “sensibilizzato” sul fatto che i modelli econometrici
che ha imparato all’Università non possono essere immediatamente applicati alle indagini reali.
Anche il dott. Bartalotta, fondatore e co-titolare di Ethica srl, e il dott. Falorsi dell’ISTAT definiscono l’offerta
formativa presentata ben strutturata.
Il dott. BARTALOTTA suggerisce di prevedere attività seminariali con la presenza di manager di grandi aziende che
possano portare casi concreti e un corso di analisi qualitativa (focus group, interviste one-one, semiotica, analisi
dei simboli e psicologia).
Il dott. FALORSI pone invece l’attenzione sugli aspetti del campionamento e dell'analisi econometrica. Nello
specifico, ritiene che il progetto della laurea triennale L-41 risponda coerentemente alle esigenze generiche
richieste ad un operatore della statistica nel campo pubblico e privato. Vengono acquisite le competenze
statistiche di base (statistica, statistica matematica, informatica), ma anche le conoscenze di specifici settori
applicativi (economia, demografia, economia aziendale) che facilitano un inserimento veloce e fruttuoso in
specifici ambiti professionali. Rispetto alle esigenze specifiche della statistica pubblica, una particolare attenzione
dovrà essere dedicata agli aspetti legati all’analisi dei dati, alla progettazione (anche di base) di disegni
campionari, e agli strumenti econometrici di base. Questo potrà essere facilmente realizzato modulando
opportunamente, quanto già previsto nell’offerta formativa o con specifica attività di laboratorio. Riguardo la
laurea magistrale LM-82, il progetto formativo presentato completa bene quanto previsto dalla laurea triennale
L-41. Rispetto alle esigenze specifiche della statistica pubblica, una particolare attenzione dovrà essere dedicata
agli aspetti legati all’analisi dei dati, alla progettazione di disegni campionari (anche complessi) e agli strumenti
econometrici avanzati. Anche in questo caso si potrà intervenire modulando opportunamente, quanto già
previsto nell’offerta formativa o con specifica attività di laboratorio.
Il dott. AMOROSO, referente dell’Associazione Nazionale degli Statistici (ANASTAT) della Provincia di Cosenza
definisce ottimo il lavoro svolto finora e rinnova la piena disponibilità per la costituzione di un Comitato
d’indirizzo, nonché per qualsiasi altra collaborazione utile alla crescita del Dipartimento e alle opportunità da
fornire agli studenti ed ai laureati in Statistica dell’Unical.
Di seguito il contributo inviato:
“Esistono due tipologie di clientela per il professionista Statistico e cioè la Pubblica Amministrazione e le Imprese
private. Mi occuperò, in questo scritto del settore privato.
Esiste ancora un divario consistente tra le imprese e la mole dei dati disponibili e/o potenzialmente disponibili. I
dati che gli imprenditori sono normalmente interessati sono prezzi, tassi di interesse, esigenze della clientela,
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commercio estero ed altri. Inoltre, dato che il tessuto imprenditoriale del nostro territorio è prevalentemente
fatto da PMI, difficilmente si possano trovare dati già “preconfezionati” per le singole richieste e/o fabbisogni.
Questo anche per la distanza di “comunicazione” tra le imprese e la Statistica pubblica. In particolare, mentre
sono facilmente reperibili su diversi fonti (Istat, Tagliacarne, Censis, ecc) dati relativi all’aspetto produttivo, sono
più rare le ricerche sul mercato, che sono di fatto dati più vicini alle esigenze imprenditoriali. In particolare, le
imprese sono più interessate alle statistiche di mercato (acquisti, fabbisogni della clientela, concorrenza) che non
alle statistiche di settore (dimensioni, numerosità, saldo, ripartizioni, ecc). Nasce quindi un’esigenza, da parte
degli imprenditori, dovuta alla richiesta di dati/informazioni. Un vecchio detto recita che la pubblicità è l’anima
del commercio. Negli anni, ciò ha preso forma nel concetto più vasto che è il Marketing. La funzione di Marketing
si sta sempre più valorizzando di contenuti statistici. L'informatizzazione, ad esempio, della rete di vendita,
permette all’Impresa di conoscere i gusti, le tendenze, le preferenze dei consumatori e quindi permette ad essa di
anticiparne le esigenze o meglio di orientare la produzione o il reperimento delle materie prime, al fine di
eliminare le scorte di magazzino e quindi la diminuzione dei costi. Inoltre, con il boom della Finanza Agevolata, a
partire dalla legge 488/92, fino ad arrivare alla Contrattazione Programmata, con i Patti Territoriali, i Contratti
d’Area, i Contratti d’Investimento, i Contratti di Sviluppo ecc, si è sviluppata, da parte degli imprenditori, una
consapevolezza di programmazione economica, al fine di valutare la solidità di una Impresa. Infatti, anche gli
aspiranti imprenditori che vogliono accedere a piccoli finanziamenti come erano previsti nel Prestito d’Onore o
nella Microimpresa, devono prendere consapevolezza di termini come Studio di Fattibilità, Business Plan, Analisi
SWOT, Ricerche di Mercato, Analisi della Concorrenza e dei Competitors, ecc, tutti termini di analisi e studi dove si
prevedono delle indagini, delle ricerche e degli studi statistici. Gli stessi indicatori, ad esempio, come il ROI ed il
ROE, che sono dei parametri di valutazione del profitto, non sono altro che degli indicatori statistici di un
investimento. In definitiva, la figura dello statistico nelle aziende, non sarà uno statistico in senso stretto, ma sarà
un dirigente aziendale che dovrà occuparsi di marketing, di gestione, di finanza, di controllo, insomma più che di
statistici, si ha la necessità di mentalità statistica, aperta alla ricerca di soluzioni ai vari problemi. Parimenti, anche
lo statistico che si orienta verso i servizi alle imprese, non dovrà produrre semplici dati, ma informazioni che si
adattino al bisogno di conoscenza. Pertanto, ne conviene che lo statistico deve avere un filo diretto con il mercato
delle aziende per capirne, intuirne e soddisfarne le esigenze. Presso l’Unical, il primo corso di laurea in Statistica è
nato con l’anno accademico 1990/1991 con il corso di Laurea in Scienze Statistiche ed Attuariali in seno alla
Facoltà di Economia. Molti statistici, grazie alla loro preparazione ed ai meccanismi logici che hanno acquisito con
i loro studi universitari, hanno assimilato una capacità elaborativa eccellente. Alcuni di essi hanno trovato sbocco
lavorativo nel mondo della Consulenza Aziendale ed in particolare nella realizzazione degli Studi di Fattibilità,
propedeutica alla realizzazione dei Business Plan. A causa del forte stato di ritardo di sviluppo in cui si trova la
Calabria, essa è sempre stata nei fondi strutturali al centro di tutti i finanziamenti europei: Obiettivo 1 nella
programmazione 2000-2006, Convergenza nella programmazione 2007-2013 e nella Crescita Intelligente,
Sostenibile e Inclusiva nella programmazione 2014-2020. A tal proposito, sarebbe interessante se lo Statistico
avesse, nel proprio bagaglio culturale universitario, una preparazione atta alla redazione di uno studio di fattibilità
e di un business plan, sia descrittivo che numerico. Secondo le varie direttive, uno studio di fattibilità deve
contenere i seguenti argomenti:
1. Analisi della Situazione Attuale;
2. Progetto di Massima Soluzione;
3. Analisi del Rischio;
4. Analisi Costi/Benefici.
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Nella prima fase dell’Analisi della Situazione Attuale è necessario una ricerca di Mercato idonea a descrivere il
contesto attuale della situazione oggetto della Ricerca. In questo caso, lo Statistico ha già tutti gli strumenti per lo
svolgimento delle operazioni (Statistica Sociale, Economia Politica, Teoria dei Campioni, Inferenza Statistica).
Nelle altre tre fasi, Progetto di Massima Soluzione, Analisi del Rischio ed Analisi dei Costi/Benefici, il consulente
deve prevedere il nuovo processo produttivo e quindi avere delle tecniche di calcolo come ad esempio il calcolo
degli indici di Bilancio (ROI, ROE), Analisi SWOT (per valutare i punti di forza (Strengths), debolezza (Weaknesses),
le opportunità (Opportunities) e le minacce (Threats), sarebbe quindi interessante affrontare corsi di Economia e
Gestione delle Imprese, Economia e Organizzazione Aziendale, Analisi di Bilancio e Marketing, presenti già nel
Dipartimento di Economia, Statistica e Finanza o mutuabili dal Dipartimento di Scienze Aziendali e Giuridiche
oppure Strumenti di Analisi Matematica per l’Economia e Metodi Analitici per la Programmazione ed il Controllo,
mutuabile da Matematica”.
Infine, il contributo del dott. LEONE, Fondatore/Co-titolare della Società Coreanalytics:
“Partendo dal corso di laurea in Statistica per l’Azienda a mio avviso ritengo che gli obiettivi proposti siano
centrati. Le solide competenze analitico-statistiche che si intende fornire, declinate in ambito aziendale ed unite
ad una formazione che si estende all’area informatico-economica, sono oggi più di qualche anno fa una
combinazione ottimale per dare le basi a nuove figure professionali in grado di potenziare i reparti di marketing e
business intelligence nei quali attualmente queste competenze si trovano separate in figure diverse.
Per quanto riguarda l’offerta formativa vorrei distinguere i due ambiti che riguardano l’aspetto più propriamente
metodologico da quello di carattere pratico-applicativo. Il set di corsi previsti nel triennio, sulla carta, credo copra
ampiamente tutti gli aspetti metodologici più rilevanti dove, a fare la differenza, naturalmente sarà il binomio
qualità dell’insegnamento e qualità dello studio. Voglio invece evidenziare possibili aspetti che ricadono
maggiormente nella sfera pratico-applicativa ai quali dare spazio in quanto sempre più utili e richiesti in azienda.
Le attività di laboratorio dovrebbero pertanto prevedere:
Dei momenti di esercitazione ed approfondimenti dedicati ad apprendere come reperire e gestire dati
esterni per monitorare le informazioni di contesto all’interno delle quali le aziende operano. Ad esempio,
in ambito macroeconomico, a parte l’apprendimento della teoria, gli studenti dovrebbero esser in grado
di scaricare e sistematizzare in serie storiche di lungo periodo, gli indicatori di PIL, disoccupazione,
confidenza dei consumatori e delle aziende, inflazione, etc. che le aziende hanno necessità di controllare
e modellizzare simultaneamente per distinguere i risultati di business dipendenti dai propri investimenti
di marketing rispetto alle condizioni economiche esterne (trend di mercato, contrazioni/espansioni dei
consum complessivi del mercato,, etc.). A tal fine, sono molto interessanti i siti Istat, Eurostat e una serie
di altre fonti pubbliche e private relativi ad aspetti diversi: economico, finanziario, sanitario,
meteorologico, etc.
In ambito informatico, corsi di formazione ed esercitazioni sufficientemente avanzati del pacchetto
office e in particolare Excel. L’impiego di macro, funzioni pivot, logiche, informative, ricerca e
riferimento, solver se sapientemente combinate possono consentire di creare dashboard anche molto
sofisticati per visualizzazione dati e simulazioni di mercato. Sebbene la proposta formativa già preveda
l'acquisizione delle conoscenze di base dei pacchetti di elaborazione statistica, Office resta
frequentemente lo strumento più diffuso anche nelle aziende ed enti di medie-grandi dimensioni mentre
risultano sempre pochi gli esperti in grado di sfruttarne tutte le potenzialità analitiche. Queste figure
risultano pertanto molto apprezzate e ricercate soprattutto nel caso in cui posseggano anche solide
competenze di analisi dati a forte valore aggiunto.
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Esercitazioni per preparare gli studenti a sintetizzare in presentazioni scritte i risultati di analisi dati
complesse trasformandole in contenuti e grafici facilmente fruibili anche da un’audience non tecnica.
Fondamentale curare anche l’aspetto di presentazione orale, prevedendo ad esempio corsi mirati di
public speaking che completeranno la formazione di figure professionali tecniche ma con spiccato taglio
consulenziale.
In merito agli sbocchi professionali della laurea in Statistica per l’Azienda ritengo utile che, nel corso dei tre anni,
agli studenti vengano offerti stimoli di formazione supplementari organizzando in aula o segnalando all’esterno
seminari, eventi, corsi e pubblicazioni utili a sviluppare la capacità di applicare a situazioni reali il know how
accumulato e avvicinare gli studenti al mondo del lavoro.
Passando al corso di laurea Magistrale in Statistica e Informatica per le Decisioni e le Analisi di Mercato, da un
punto di vista didattico, il set di corsi proposti si presenta come effettivamente molto interessante per
completare la formazione di nuove figure con alle spalle, già dalla laurea triennale, un bagaglio di competenze
specifiche utili nelle funzioni marketing di enti/aziende o, lato fornitori di servizi, per formare ricercatori di
mercato quantitativi. All’interno di questo percorso di formazione riterrei molto utile prevedere nei contenuti
degli insegnamenti già previsti nozioni statistiche/econometriche finalizzate in particolare a fornire gli strumenti
necessari per sviluppare dei modelli di misurazione dei risultati delle azioni di marketing e comunicazione sulle
performance di business. Queste competenze possono fornire agli studenti le giuste skills richieste da molte
aziende di largo consumo, farmaceutiche, automotive, ma anche banche, assicurazioni e società di consulenza per
valutare il contributo alle vendite e il ROI (Return on Investment) delle attività promozionali, sponsorizzazioni,
campagne di comunicazione tradizionali ed orientare le scelte future.
Nelle attività di laboratorio suggerirei di prevedere quindi qualche esercitazione per provare sul campo a misurare
l’elasticità al prezzo di un prodotto, l’impatto di una attività promozionale o di una campagna pubblicitaria al
netto di effetti di trend o stagionali, etc.
Per quanto riguarda la sfera pratico-applicativa, essendo il Corso di Laurea Magistrale specificatamente rivolto
alle ricerche di mercato, gli studenti dovrebbero inoltre avere le conoscenze di base relative ai principali tipi di
ricerche e i corrispondenti enti/istituti che le producono.
In tal senso sarebbe opportuno che gli studenti avessero modo di toccare con mano i dati di:
- Panel di negozi (indicatori di volumi di vendita, quote di mercato, prezzo, distribuzione, etc.);
- Consumer Panel (indicatori di frequenza d’acquisto, penetrazione, numero di atti d’acquisto, etc.)
- Tracking di ricordo (notorietà spontanea della marca, notorietà sollecitata, etc.)
- Output delle ricerche ad hoc effettuate tramite interviste personali, Cati, Cawi, etc.
Suggerisco vivamente di prevedere quindi una serie di seminari con delle testimonianze di istituti o aziende che
presentino dei case study illustrando gli obiettivi conoscitivi, l’impostazione dello studio, i dati utilizzati, la
metodologia ed i risultati.
Questo tipo di esperienze ritengo possano essere cruciali per stimolare la curiosità, la capacita di problem solving
e l’entusiasmo di chi vuole occuparsi con successo di ricerca e marketing.”
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