ATTO CAMERA INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00139 Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 17 Seduta di annuncio: 39 del 24/06/2013 Firmatari Primo firmatario: SBERNA MARIO Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA Data firma: 24/06/2013 Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario GIGLI GIAN LUIGI FAUTTILLI FEDERICO BINETTI PAOLA BUTTIGLIONE ROCCO CESA LORENZO PREZIOSI ERNESTO ZANIN GIORGIO SENALDI ANGELO PATRIARCA EDOARDO VIGNALI RAFFAELLO CALABRO' RAFFAELE FUCCI BENEDETTO FRANCESCO Gruppo SCELTA CIVICA PER L'ITALIA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA PARTITO DEMOCRATICO PARTITO DEMOCRATICO PARTITO DEMOCRATICO PARTITO DEMOCRATICO IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE Data firma 24/06/2013 24/06/2013 24/06/2013 24/06/2013 24/06/2013 24/06/2013 24/06/2013 24/06/2013 24/06/2013 24/06/2013 24/06/2013 24/06/2013 Destinatari Ministero destinatario: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 24/06/2013 Stato iter: IN CORSO Fasi iter: SOLLECITO IL 11/07/2013 Atto Camera Interrogazione a risposta orale 3-00139 presentato da SBERNA Mario testo di Lunedì 24 giugno 2013, seduta n. 39 SBERNA, GIGLI, FAUTTILLI, BINETTI, BUTTIGLIONE, CESA, PREZIOSI, ZANIN, SENALDI, PATRIARCA, VIGNALI, CALABRÒ e FUCCI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri. — Per sapere – premesso che: la famiglia è il cuore pulsante della società, l'unico in grado di riscattare realmente il Paese dalla situazione di crisi in cui versa, anche perché purtroppo la crisi è pagata, ogni giorno, soprattutto dalle famiglie; la famiglia realizza in maniera unica la solidarietà tra generazioni, meglio di qualunque altra realtà associativa e rimane una risorsa per il mondo del lavoro, che troppo spesso la sfrutta e le dà ben poco in cambio; guardando invece alla politica, non è una novità che le istituzioni e i governi, specialmente in Italia, ignorino la famiglia, e alle belle parole quasi mai fanno seguito i fatti; oggi in Italia la famiglia resta il maggiore ammortizzatore sociale e la più impegnata agenzia per la crescita delle conoscenze; le politiche sociali sono definibili come familiari solo se il loro obiettivo prioritario è quello di favorire la famiglia e la sua mission specifica, non solo di sostenere il benessere della società; il dettato della Carta Costituzionale (articoli 29, 30 e 31) non è ancora sufficientemente applicato. I Padri costituenti a suo tempo fecero una chiara opzione di valore puntando sulla famiglia come fattore fondativo della società e della ricostruzione. Famiglia opportunamente definita come fondata sul matrimonio in quanto doveva fondarsi su un impegno pubblico e, quindi, rifletteva una visione non privatistica della famiglia. Una visione fatta propria anche da posizioni ideologiche diverse tra loro. La richiesta cui dare consistenza, nell'interesse del futuro del nostro Paese, è quella di un vero rispetto del dettato costituzionale, con una valorizzazione sussidiaria della famiglia; diventa urgente ascoltare la speranza che viene dal vissuto di tantissime famiglie, che chiedono di riconoscere la famiglia come luogo naturale e insostituibile di generazione e di rigenerazione della persona, della società e del suo sviluppo anche materiale; è importante riconoscere alla famiglia il ruolo di protagonista di fronte ad una economia autoreferente e che non risponde a nessuno controllo sociale; i governi che hanno preceduto l'attuale hanno avuto Ministri e Sottosegretari con delega alla famiglia, in considerazione dell'enorme carico socio-economico legato alle politiche familiari; tutelare la famiglia in un Governo di larghe intese è una opportunità straordinaria per prendere iniziative forti e condivise, dal fattore famiglia, al potenziamento del patto intergenerazionale, dalla revisione dei criteri ISEE con tutte le possibili tariffazioni, a nuove possibili forme di conciliazione dei tempi lavoro – famiglia, da una valorizzazione del lavoro femminile alle funzioni di cura di bambini, disabili, anziani, malati cronici; anche il tema della integrazione delle seconde generazioni, affrontato nell'ottica familiare, non soltanto rappresenta una tappa cruciale nelle storie dei fenomeni migratori, ma è un importante fattore di cambiamento sociale per i Paesi di destinazione e per le relazioni internazionali tra società civili e tra Paesi; è importante capire quali azioni intraprendere per mettere la famiglia al centro delle politiche dedicate agli immigrati; ci sono molti modelli di tutela della famiglia e possono variare da un Ministero ad hoc, ad un sottosegretariato in grado di valutare puntualmente in tutte i disegni di legge l'impatto familiare che potrebbero avere; presso la Presidenza del Consiglio già esiste ed è funzionante uno specifico dipartimento, che dovrebbe riguardare essenzialmente l'applicazione del Piano nazionale della famiglia e che è stato approvato dopo un lungo lavoro di dialogo ed una Conferenza nazionale, ma che non è affidato ad una responsabilità definita; presso la stessa Presidenza del Consiglio è attivo da anni l'Osservatorio nazionale sulla famiglia che si trova ora nell'impossibilità di operare per mancanza di referente istituzionale; il Piano ha un approccio virtuoso su tante priorità, ma c’è bisogno di una governance complessiva che a livello nazionale sappia operare anche in sintonia con l'associazionismo familiare –: se non ritenga necessario attivare una espressa attenzione alla famiglia, conferendole visibilità politica, individuando, fra i suoi Ministri un delegato che si occupi di famiglia in continuità e coerenza con il dettato costituzionale. (3-00139)