Risposte capitolo 28 Sez. Domande per studiare ed auto valutarsi 1

Economia 19/ed Paul A. Samuelson, William D. Nordhaus, Carlo A. Bollino Copyright © 2009 – The McGraw‐Hill Companies srl Risposte capitolo 28 Sez. Domande per studiare ed auto valutarsi 1). I due termini si riferiscono ad assetti istituzionali diversi: cambi variabili vs. fissi. Quando il tasso di cambio della valuta di un Paese diminuisce rispetto a quella di un altro Paese si dice che la moneta nazionale ha subito un deprezzamento. Quando il tasso di cambio di un Paese viene abbassato, ha subito una svalutazione. 2).Conto corrente, conto capitale e conto finanziario. 3).La divisa europea si è apprezzata mentre il dollaro si è deprezzato. 4).Secondo la PPA dei tassi di cambio, nel lungo periodo i tassi di cambio tendono a variare insieme ai prezzi relativi dei diversi Paesi. Circostanze che inficiano la PPA sono indotte dalla politica monetaria, da eventi politici e da modifiche delle aspettative. 5).In generale i tassi flessibili dovrebbero garantire una maggiore efficienza nel riequilibrio della bilancia dei pagamenti così come una maggiore facilità nel raggiungimento degli equilibri esterno e interno e quindi degli obiettivi macroeconomici (si veda l’approfondimento a p. 650). 6).Questa manovra renderebbe l’euro più attraente delle attività patrimoniali estere. Le attività patrimoniali estere man mano che i tassi di interesse salgono rispetto a quelli sui titoli giapponesi o inglesi. Di conseguenza la domanda di euro aumenta e l’euro si apprezza (si veda la fig. 28.5). 7).Gli economisti classici spiegarono gli adeguamenti agli squilibri commerciali mediante il meccanismo aureo. Questo meccanismo mostra che con tassi di cambio fissi i Paesi devono adeguarsi mediante variazioni dei prezzi e dei livelli di reddito nazionale. 8). Si definisce regime con tassi di cambio fissi quello in cui i governi specificano esattamente il tasso al quale le rispettive divise saranno scambiate, ad esempio i tassi con cui gli euro saranno convertiti in sterline, yen, dollari e così via. 9). In condizioni di cambi flessibili il tasso di cambio si muovono unicamente sotto l’influsso della domanda e dell’offerta. In un sistema di questo genere il governo non fissa il cambio né prende provvedimenti per imporne uno. 10). Il tasso di cambio nominale è il prezzo di una valuta in termini di un'altra valuta; è la valuta estera che si può acquistare con un euro(Es.: quanti centisimi di dollaro posso comprare con cento centesimi di Euro). Il tasso di cambio reale è il tasso al quale è possibile acquistare beni o servizi prodotti in un paese in termini di beni o servizi di un diverso paese e quindi rappresenta è un indice di competitività dei nostri prodotti. Sez. Domande e problemi per esercitarsi 1). 0,23 $/zloty, 0,55 $/real, 0,12 $/yaun, 0,11 $/peso, 0,0026 $/drachma, 0,87 $/€ 2).Si faccia riferimento alle definizioni nel capitolo. 3).Si applichino le definizioni, tenendo in considerazione i conti corrente e capitale. 4).Le esportazioni di petrolio provocano un aumento delle partite correnti. La Nazione può usare il denaro per acquistare beni stranieri. Quando il Paese attua investimenti interni, vende alcuni di questi beni per acquistare il materiale necessario per offrire progetti di investimento; la vendita di beni stranieri produce mette in circolazione moneta straniera. 5).Il commercio dovrebbe portare i prezzi ad un livello equivalente nel mondo; il tasso di cambio ha questa finalità. Se i prezzi in una Nazione sono maggiori che in un’altra, la domanda per le sue esportazioni diminuirà, così come la domanda di moneta, e quindi la moneta si deprezza. Economia 19/ed Paul A. Samuelson, William D. Nordhaus, Carlo A. Bollino Copyright © 2009 – The McGraw‐Hill Companies srl 6). Si veda la tabella seguente: conto corrente
conto capitale
divario
saldi
crediti
€ 250
40
debiti
€ 250
‐50
netto
€ 0
‐10
‐20
30 7).La parti a, b, d, e, sono chiare. I prezzi relativi cambiano in relazione alla teoria monetaria con cambi fissi; si muovono con il tasso di cambio alternativamente. 8).Pro: eliminazione della volatilità dei tassi di cambio, minori costi di transazione, commercio internazionale a prezzi minori. Contro: flessibilità di prezzi e salari, alta disoccupazione, alta inflazione.