ICT e Internet
Privacy e sicurezza su Internet
31.01.2005
Privacy e Sicurezza sono un binomio sempre più consolidato. Comprendiamo davvero il loro significato e la loro
importanza o rappresentano delle ''ottime scuse'' per giustificare qualcosa che ci fa comodo?
Privacy e sicurezza sono due termini che sempre più ritroviamo insieme, soprattutto pensando alla recente
normativa sulla privacy (DL 196/03 ''Codice in materia di protezione dei dati personali'').
Entrambi hanno subito un'evoluzione in termini di significato, anche in base all'evoluzione della stessa società e della
tecnologia a contorno.
In ogni caso, definire la sicurezza e la privacy, di un ''bene'' o all'interno di un determinato contesto è sempre
''relativo'' ed entrambi i concetti, trasformati spesso in un diritto, sono più strumentalizzati che utilizzati.
Volendo poi parlare di ''Privacy e sicurezza'' sulla rete Internet, che al contrario ci lascia pensare alla ''libertà di fare''
di comunicare o di condividere, potremmo trovarci di fronte ad un paradosso.
Nel mondo virtuale rappresentato da Internet, la nostra privacy potrebbe essere violata costantemente dagli autori
di siti web che noi liberamente visitiamo, attraverso l'utilizzo di Cookies (biscotti, in inglese) che tracciano la nostra
navigazione, quasi sempre senza che si abbia coscienza di ciò. Stessa cosa dicasi per i log (registrazioni fatte dai
server Internet) delle visite ad un sito, che sono tenuti dai provider per fini statistici o per la repressione dei reati,
che potrebbero in realtà anche essere utilizzati impropriamente, cioè indagando e scoprendo la località da cui era
connesso chi visitava il sito.
Un tentativo di regolamentare quanto sopra, almeno in termini formali (non potendo controllare se poi i
comportamenti sono diversi dalle dichiarazioni) lo ha fatto sempre il DL 196/03, in quanto è previsto che anche i siti
Internet, attraverso una specifica informativa (privacy policy del sito) siano trasparenti rispetto all'utilizzo dei dati
raccolti.
Riguardo alla sicurezza, si spazia dalla protezione dei nostri strumenti e dei nostri dati, quando siamo online, alla
riservatezza delle nostre comunicazioni, fino al voler ottenere delle ''certezze'' circa l'integrità di tali informazioni (gli
esempi potrebbero essere infiniti).
Di sicuro c'è che di Internet si potrebbe farne un uso più sicuro, parsimonioso ed attento. Ed è la stessa tecnologia,
quella che serve a spiarci, che ci fornisce i mezzi per proteggerci.
Insomma, la privacy e la sicurezza su Internet, ad un livello accettabile, si possono ottenere: ma a che prezzo?
E' bene iniziare adottando delle basilari precauzioni, quale ad esempio dotarsi di un firewall (muro di fuoco), anche
di tipo ''personale'' (Personal Firewall: un software installato sul nostro PC) se siamo degli utenti domestici, o di rete
(apparato dedicato a tale, specifica funzione all'interno della rete aziendale) se siamo delle utenze ''affari''. E' poi
estremamente importante dotarsi di un antivirus (aggiornato!) ed evitare comportamenti a rischio, come visitare siti
di cracking (software pirata e/o strumenti di intrusione informatica), pornografici e così via.
Se poi nel nostro arsenale c'è un antispyware, ne beneficerà soprattutto la nostra privacy.
In realtà servirebbe molto di più, anche solo per navigare su Internet, perché i pericoli sono ovunque (non per
demonizzare la Rete, per carità) ed il rischio di vederci invasi da pop-up pubblicitari (anche a sfondo erotico) o
peggio da veri e propri intrusi nel nostro PC aumenta, soprattutto se utilizziamo software di Instant Messaging
(quei software utilizzati per chattare in tempo reale, molto noti e diffusi anche tra i meno esperti, ad esempio
Messanger, ICQ e similari) o di File Sharing (P2P, programmi utilizzati ad esempio per ricercare e scambiarsi brani
musicali, e quant'altro ad es. Emule, Kazaa e similari).
...Dobbiamo quindi rinunciare a certi comportamenti, come chattare o scambiare musica?
Del resto il bello di Internet è anche quello di partecipare a delle comunità online per gli scopi più svariati.
Spesso però, la nostra sicurezza e la nostra privacy sono la moneta di scambio per tutto ciò che è gratuito (o
piacevole) su Internet. Basta saperlo, da quel momento in poi ognuno è libero di scegliere (entro certi limiti,
ovviamente) e prendere le proprie decisioni.
Il problema invece, a mio modesto parere, sta proprio nel fatto che non si è sufficientemente acculturati in merito,
oltre a rinunciare inconsapevolmente alla nostra privacy, mettiamo anche a rischio di sicurezza noi stessi (e la
nostra azienda, se operiamo in ufficio, o i nostri familiari, se operiamo da casa).
Una sana dose di formazione, anche tecnica, è la ricetta ideale per muoversi in un mondo (quello virtuale appunto),
che noi tutti abbiamo la presunzione di conoscere a sufficienza o, seppure ammettiamo di non conoscerlo a
sufficienza, frequentiamo con disinvoltura, dal momento che è presente nella vita di ogni giorno di ognuno di noi.
Allora forse Sicurezza e Privacy sono incompatibili con la libertà di agire?
Sicuramente no, ma occorre conoscere e comprendere i rischi di perdita di sicurezza e riservatezza che si corrono in
determinate situazioni, in modo da compensarli con qualche strumento (software o hardware) e con il nostro
comportamento.
Conoscendo meglio la rete Internet, quali sono le situazioni in cui la nostra privacy e la stessa sicurezza sono in
pericolo, ed imparando ad utilizzare gli strumenti che ci vengono messi a disposizione - nella maniera più opportuna
- potremo liberamente utilizzare certe risorse su Internet, decidendo noi qual è la linea di confine tra la privacy alla
quale rinunciamo, ed il beneficio che ne otteniamo, non lasciando queste critiche decisioni ad altri...
Fonte: @ Mediaservice.net (Divisione Privacy e Tutela delle Informazioni), Lino Fornaro
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