SBOCCIARE ALL'AMORE
15 aprile 2016
Se una preziosa rosa non sboccia, non profuma di quel profumo inebriante
tipico di quella specie di fiore. Tanti fiori sbocciano, ma con profumo quasi
smorto. SBOCCIA UNA ROSA e io corro a respirarne il profumo. Mia
mamma, amantissima di rare rose nero-velluto, le coltivava con
delicatezza materna, aspettava che sbocciassero, le accarezzava, sorrideva
e finalmente le annusava con soddisfazione di bambina felice, occhi
splendenti di contentezza.
DIO è il GIARDINIERE: si crea un giardino divino di fiori di ogni specie e attende che
sboccino all'amore, al profumo della vita, della bellezza, della primavera, del sole,
dell'essere.
OGNI ESSERE UMANO CHE VIENE ALLA VITA è destinato felicemente a crescere, a
sbocciare e finalmente a profumare del profumo di amore di Dio, nel suo giardino
umano.
Una persona che profuma di bontà è affascinante. Ma guai ad avere un profumo
artificiale o inesistente, come i fiori di plastica!
Nel giardino dell'umanità, troppi fiori di plastica, o anche di natura vera, ma o mai
sbocciati, o avizziti, o peggio marci e maleodoranti.
Don Bosco sentiva il profumo delle persone, ma anche il fetore di coloro che vivevano
"marci nell'amore", nel peccato si dice.
C'è un alito a me sgradevolissimo, ripugnante, insopportabile, capace di procurarmi il
vomito: quello del fumatori di tabacco. A parte che rifuggo spontaneamente dai
produttori di fumo passivo, mi riesce eroico star loro vicino con amore. E' una delle
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penitenze più difficili da accettare. Eppure...
SIAMO FATTI PER PROFUMARE IL MONDO, non per ammorbarlo di puzza di egoismo,
di peccato, di vizi, di egoismo, di superbia farisaica.
Che profumo ho sentito nell'abbracciare Madre Teresa di Calcutta, Giovanni Paolo II,
con il suo profumo inebriante a 360°; o Benedetto con un profumino d'altissima
toilette spirituale; o il profumo intenso di famiglia di Francesco, capace di inebriare la
gente umile con la sua amabile misericordiosa affettuosa personalità!
Si diceva: se Francesco di Sales è tanto "gradevole", capace di inebriare di bontà
chiunque, come sarà Dio che l'ha creato?
IL CRISTIAN0 PROFUMA DI CRISTO.
CRISTO PROFUMA DELLA TENEREZZA MATERNO-PATERNA DEL PADRE.
Profumo che ravviva, che risveglia, che inebria, che attrae è l'AMORE...
L'amore-Dio è nostro profumo, sapienza, pace, gioia, vita felicità. Da non tenere in
boccettini, ma da diffondere con amore.
Passa il profumo dei fiori. Arriva l'inverno e i giardini sono sotto la coltre della neve.
Tutto finito? Per il pessimista sì. Per l'ottimista basta aspettare la primavera, la mano
solerte del giardiniere, il sole, le piogge primaverili e torna la vita, sbocciano i fiori e il
profumo aleggia sul giardino.
Dio non ha paura dell'invasione del peccato sull'umanità. E' LUI il Signore delle stagioni,
della pioggia, del sole, dell'acqua. E' lui che ha creato semi, terra, bellezza, soavità.
L'uomo ha un compito: fare il giardiniere, nel rispetto delle norme.
Il seme non va buttato sulle pietre, ma su terra buona, anch'essa da preparare
intelligentemente. Bisogna riparare i germogli da animaletti distruttori o da erbacce
infestanti. Se non piove, sarà il giardiniere che si procura I'acqua per il giardino.
Sarà l'uomo che prende l'iniziativa per sradicare egoismo dal giardino del proprio cuore,
negligenza nel lavoro del cuore, distrazione durante il lavoro per non ferire se stesso a
morte.
L'affermazione di Gesù è certa:
"Mio Padre manda sole e pioggia nel giardino dei buoni e dei cattivi".
Se le cose vanno molto bene, è perchè è l'uomo che ha deciso di collaborare con Dio.
Se le cose vanno male, non è colpa di Dio, che non fa mancare mai la pioggia e il sole
dell'amore, ma dell'uomo che cementifica il proprio cuore con duro egoismo e pesante
fiacchezza di peccati d'omissione, di assenze prolungate di pioggia della Parola, di terra
buona e di fertilizzante che è l'Eucaristia.
Quante vite umane terminano tristemente in giardini diventati campo di battaglia
perduta! Mancanza di collaborazione, peggio, volontà di non collaborazione con Dio,
perchè guidati da vaneggiamenti superficiali sul profondo senso della vita: ecco la
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causa di defezioni, di ribellioni, di insuccessi a catena di ragazzi, giovani, adulti, a volte in
chiara opposizione al progetto di Dio, o anche solo di una dichiarazione di
autosufficienza, quasi come di dura competizione tra uomo e Dio!
Dio ha creato il suo popolo e il suo giardino. L'uomo sta creando le "multinazionali"
dell'opposizione, il popolo ribelle che cementifica cuori e coscienze di generazioni
giovanili, che arriveranno all'amara conclusione: nessuna semina, nessun genere di
bellezza vitale, di profumi, di maturazione, e finalmente di raccolti!
"Chi non semina con me, non raccoglie nulla": Gesù!
Disperdere una vita per pura dichiarazione di "libertà di pensiero" è veramente da
stolti.
Una stoltezza sovente irreversibile e che un giorno si convertirà in amaro insucesso
inevitabile e insuperabile per la durezza del cuore dell'uomo! Signore, pietà...
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