CURRICULUM VITAE di WANDA MARIA ALBERICO Posizione

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CURRICULUM VITAE di WANDA MARIA ALBERICO
Posizione accademica
1974 Laureata in Fisica
1974-1975 Assistant professor presso Institut fur Kernphysik, Universita' di Bonn (Germania)
1976-1977 Professore Incaricato presso Università di Ferrara
1977-1980 Professore Incaricato presso Università di Torino
1980-2001 Professore Associato in FIS/04 (Fisica Nucleare), Università di Torino
1981-1983 Fellow al CERN (TH Div.)
2001-2004 Professore Straordinario in FIS/02, Università di Torino
2004 – Professore Ordinario in Fisica Teorica delle Interazioni fondamentali (FIS/02)
presso il Dipartimento di Fisica dell'Università degli Studi di Torino.
Incarichi di responsabilità (accademiche e scientifiche)
Membro della Commissione Scientifica Nazionale Teorica dell'INFN, dal 1988 al 1994
Responsabile Campus One per il CdS in Fisica nel triennio 2000-2003
Responsabile nazionale di Iniziative Specifiche (progetti di ricerca in ambito INFN)
Coordinatore locale di un Progetto PRIN di Fisica teorica del nucleo e dei sistemi a piu' corpi,
dal 1997 al 2003.
Coordinatore locale di un Progetto PRIN su Fasi della Cromo Dinamica Quantistica: teoria e
fenomenologia, dal 2006 al 2010
Membro del Board of Directors 09/2005 09/2008 presso ECT* di Trento
Presidente del Consiglio del corso di Laurea in Fisica, del corso di Laurea in Ottica e
Optometria e del corso di Laurea Magistrale in Fisica, dal settembre 2009 al gennaio 2015.
Direttore della Scuola di Scienze della Natura dal giugno 2014; rieletta per il triennio 20152018.
Referee delle piu' rilevanti riviste scientifiche nel settore di competenza (Physical Review,
Physical Review Letter, Nuclear Physics, Physics Letters, European Journal of Physics (gia'
Zeitschrift fur Physik), Physics Reports.
Ha organizzato Convegni scientifici Internazionali, curando poi l'edizione dei Proceedings:
Symmetry and Simplicity (Torino, 1994),
Neutrino Mixing (Torino, 2000),
Quark-Gluon Plasma and Heavy Ion Collisions (Frascati, 2002).
Segretario Scientifico della E.Fermi Intern School of Physics, Course CLIII (Varenna, 2002).
Dal 2001 ha promosso la nascita di un gruppo di studio italiano sul deconfinamento adronico
(acronimo iniziale GISELDA), poi evoluto in progetti specifici tra cui un progetto Nazionale
PRIN ed un'Iniziativa Specifica INFN. Tale progetto si occupa di ricerche sul quark-gluon
plasma, specialmente in riferimento agli esperimenti di urti di ioni ultrarelativistici e alle
osservabili che possono segnalare l'avvenuto deconfinamento. Un aspetto importante di tale
collaborazione e' lo scambio di informazione fra studi di natura diversa, dalla QCD su reticolo
alle teorie efficaci e alla fenomenologia degli urti fra ioni pesanti.
In quest'ambito ha promosso e organizzato una Scuola Internazionale su "Quark Gluon
Plasma and Relativistic Heavy Ion Collisions", la cui prima edizione (Dicembre 2003, a
Torino, Villa Gualino) ha costituito l'inizio di una serie regolare di eventi similari fino al
febbraio 2013.
Attività Scientifica
L’attività scientifica di Wanda M. Alberico e’ dedicata allo sviluppo e applicazione di
metodi della teoria di campo atti alla trattazione di sistemi complessi, interagenti fortemente,
quali in particolare i nuclei atomici, la materia nucleare e la materia di quark.
Nelle più di 130 pubblicazioni su riviste internazionali, il metodo più frequentemente
utilizzato per descrivere i sistemi a molticorpi suddetti fa uso dei propagatori di polarizzazione,
che sono particolarmente flessibili nel permettere di descrivere proprietà diverse
del sistema, sia nell’ambito di schemi perturbativi quali la random phase approximation
(RPA) sia nell’ambito di metodi funzionali (integrali di cammino), applicati anche a sistemi
adronici.
Oltre allo studio della dinamica di sistemi nucleari, che ha permesso, ad esempio, di
mettere in luce e comprendere l’importanza dei gradi di libert`a mesonici all’interno dei
nuclei, sono state a lungo investigate le funzioni di risposta nucleari, misurabili in processi
d’urto anelastici elettrone-nucleo, rivelando l’importanza delle correlazioni nucleari anche in
regioni di energia di eccitazione molto elevate, quali il picco quasi elastico e quello della
risonanza delta.
Il ruolo delle correlazioni e’ stato anche investigato a fondo nell’esame delle vite medie di
hypernuclei, dove un’accurata determinazione della larghezza di decadimento non mesonica
appare di fondamentale importanza per la soluzione di alcuni problemi tuttora controversi,
quale la regola di selezione di isospin e il cosiddetto ”puzzle” Γn=Γp.
L’esperienza acquisita per la valutazione di effetti nucleari ha permesso altresi’ di investigare
processi rari o tuttora non osservati, di interesse primario per la fisica oltre il Modello
Standard, quali ad esempio processi con violazione del numero barionico e leptonico
(oscillazioni n-nbar, doppio decadimento beta nucleare) ovvero di investigare la struttura della
corrente debole neutra del nucleone, in ispecie la componente di stranezza ipotizzata nei
fattori di forma elettrodeboli misurabili con diffusione di neutrini o di elettroni polarizzati.
In anni più recenti l’attività di ricerca si è concentrata sul problema della transizione di fase da
materia adronica confinata al quark gluon plasma deconfinato, un argomento che è
attualmente oggetto di ampie e importanti indagini, sia teoriche che sperimentali. Una
descrizione realistica di questo nuovo stato della materia richiede la sinergia tra competenze
molto diverse, dalla QCD non perturbativa alla trattazione di sistemi relativistici, con elevata
densità e temperatura.
Dal 2001 si è fatta promotrice di un gruppo di studio italiano sul deconfinamento adronico
(GISELDA) che si occupa di ricerche sul quark-gluon plasma, specialmente in riferimento agli
esperimenti di urti di ioni ultrarelativistici e alle osservabili che possono segnalare l’avvenuto
deconfinamento. Un aspetto importante di tale collaborazione, sviluppatasi negli anni con
sigle diverse e giovani collaboratori, è lo scambio di informazione fra diversi approcci teorici,
dalla QCD su reticolo alle teorie efficaci, dalla fenomenologia degli urti fra ioni pesanti ai
codici computazionali per lo studio dell'evoluzione idrodinamica del sistema.
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