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16 Febbraio 2015
Tre erbe per depurarsi
Ortica, Betulla e Finocchio per coccolare fegato, reni e intestino. E chiudere l’inverno lasciandosi
alle spalle qualche scoria di troppo.
Tisane e decotti per liberarsi dalle scorie di troppo
Ortica, Betulla e Finocchio per coccolare fegato, reni e intestino. E chiudere l’inverno
lasciandosi alle spalle qualche scoria di troppo.
Per chiudere l’inverno lasciandosi alle spalle peccati di gola e pesantezze è bene affidarsi alle erbe
giuste. Tisane e decotti depurativi aiutano infatti l’organismo a liberarsi dalle scorie di troppo e
ritrovare il sano funzionamento di fegato, reni e intestino. Ecco allora tre “ingredienti” da
conoscere per coccolare l’organismo e rimettersi in forma con dolcezza.
[1]
Ortica per disintossicarsi
L’ortica è un ottimo depurativo per il sangue, stimola la produzione di succo pancreatico,
contribuisce ad abbassare la percentuale di zucchero nel sangue e sostiene l’azione del fegato. Aiuta
il funzionamento dell’apparato digerente ed è ricca di fosforo, ferro, vitamina A, vitamina C, calcio e
potassio. Le foglie di ortica contengono buone quantità di rame e di zinco, che la rendono anche un
elisir di bellezza per unghie e capelli. Si può assumere in tisane o decotti, ma il meglio lo offre come
centrifugato di foglie fresche.
[2]
Betulla drenante e depurativa
Depurativa per eccellenza, la betulla ha forti proprietà diuretiche: ottime per eliminare liquidi e
aiutare la normale attività dei reni prevenendo la formazione di calcoli. Le sue proprietà la rendono
anche un rimedio per chi soffre di gambe gonfie, ritenzione idrica e cellulite. Si può assumere come
decotto o infuso, magari abbinata proprio all’ortica o alla gramigna (che a sua volta aiuta a depurare
il sangue e a disinfiammare fegato, milza e vie urinarie). La betulla ha inoltre virtù antinfiammatorie
e può essere utilizzata per alleviare la sindrome premestruale.
[3]
Finocchio per coccolare lo stomaco e aiutare l’intestino
Il finocchio aiuta a rilassare lo stomaco e a stimolare l’intestino. Si può assumere come decotto,
oppure come infuso per combattere i problemi di digestione lenta, gonfiore e dolore addominali. È
bene pestare i semi in un mortaio prima di metterli in infusione, in modo da permettere all’acqua di
estrarne i principi attivi più facilmente. Può diventare l’ingrediente principe di tisane dopo-pasto,
oppure da sorseggiare trenta minuti prima di mettersi a tavola per favorirne l’azione carminativa,
vale a dire la capacità di evitare la formazione di gas intestinali e gonfiori.
Links
[1] http://it.wikipedia.org/wiki/Urtica_dioica
[2] http://it.wikipedia.org/wiki/Betula
[3] http://it.wikipedia.org/wiki/Foeniculum_vulgare