Il Trio Chitarristico Italiano (Alfonso Borghese, Roberto Frosali, Vincenzo Saldarelli) è stato il primo complesso di tre chitarre classiche a costituirsi per una attività stabile, sin dal debutto nel 1970. Unendo le loro personali esperienze, i tre musicisti (tutti allievi di Alvaro Company) hanno realizzato una proposta artistica del tutto nuova, con la riscoperta di una parte completamente sconosciuta della letteratura per liuto e chitarra dal Rinascimento al Novecento. Col Trio Chitarristico Italiano è nato anche un repertorio di opere contemporanee per tre chitarre e per tre chitarre e orchestra; molti compositori del Novecento, infatti, affascinati e stimolati dalle inconsuete possibilità sonore ed espressive dell'inedita formazione strumentale, hanno dedicato nuove composizioni al Trio che ha così aperto una strada originale nel panorama concertistico internazionale: tra questi, Bruno Bartolozzi, Arrigo Benvenuti, Sylvano Bussotti, Alvaro Company, Aldo Clementi, Francesco Pennisi, Aurelio Peruzzi, Carlo Prosperi, Lawrence Singer, Reginald Smith Brindle, Lorenzo Ferrero, Andrea Talmelli ed Ennio Morricone. Il Trio è stato ospite delle più importanti istituzioni musicali in Italia e all’estero: Teatro Comunale di Firenze con l'orchestra del Maggio Musicale diretta da Riccardo Muti, Teatro Regio e Unione Musicale di Torino, Istituzione Universitaria dei Concerti di Roma, RAI Radiotelevisione Italiana, Amici della musica di Firenze e di Perugia, Accademia Musicale Chigiana di Siena, Teatro Massimo “Bellini” di Catania ed altre ancora. Per due volte, nel 1972 e nel 1975, il Trio Chitarristico Italiano ha ricevuto il premio “I numeri uno d’Italia” nella sezione musica da camera. Alfonso Borghese insegna al Conservatorio di Firenze e tiene una Masterclass nella Scuola di Musica di Fiesole; Roberto Frosali è stato docente al Conservatorio di Ferrara dal 1970 al 2009, e dal 1975 al 2009 nella Scuola di Musica di Fiesole; Vincenzo Saldarelli ha insegnato all'Istituto Superiore di Studi Musicali “Vecchi - Tonelli” di Modena, di cui è stato anche Direttore per molti anni. Il Trio ha inciso tre LP per RCA, un CD per l’etichetta Relief, e ha curato varie revisioni di opere per tre chitarre pubblicate dall’editore Suvini Zerboni. Il Trio Chitarristico Italiano e Alvaro Company Festa in musica per gli ottant’anni del Maestro Modena, 12 e 13 ottobre 2011 Auditorium “Roberto Verti” dell’Istituto “Vecchi - Tonelli” mercoledì 12 ottobre ore 21: concerto del Trio Chitarristico Italiano (Alfonso Borghese, Roberto Frosali, Vincenzo Saldarelli) per festeggiare l’ottantesimo compleanno di Alvaro Company e il quarantennale della fondazione del Trio giovedì 13 ottobre ore 9.30-12.30: seminario del Trio Chitarristico Italiano sulla musica d’insieme per chitarra ore 16-18: lezione-conferenza di Alvaro Company L’azione interiore generatrice del gesto musicale esecutivo: la Biodinamica musicale ore 19: concerto del GuitarEnsemble Vecchi - Tonelli in omaggio ad Alvaro Company Il Trio Chitarristico Italiano e Alvaro Company Festa in musica per gli ottant’anni del Maestro Modena, giovedì 13 ottobre 2011 Auditorium “Roberto Verti” dell’Istituto “Vecchi - Tonelli” ore 9.30: seminario del Trio Chitarristico Italiano sulla musica d’insieme per chitarra Istituto Superiore di Studi Musicali «Orazio Vecchi - Antonio Tonelli» Sede Centrale: Via Carlo Goldoni 8, 41121 Modena Tel. 059 2032925; fax. 059 2032928 E-mail: [email protected] Succursale: Via San Rocco 5, 41012 Carpi Tel. 059 649916 E-mail: [email protected] www.comune.modena.it/oraziovecchi www.facebook.com/vecchitonelli ore 16: lezione-conferenza di Alvaro Company L’azione interiore generatrice del gesto musicale esecutivo: la Biodinamica musicale ore 21: concerto del GuitarEnsemble Vecchi - Tonelli in omaggio ad Alvaro Company musiche di Bach - Smith Brindle, Maderna, Brouwer Johann Sebastian Bach (1685-1750) Reginald Smith Brindle (1917-2003) The Musical Offering pieces for Guitar Ensemble Bruno Maderna (1920-1973) Serenata per un satellite (1969) Leo Brouwer (1939) Paesaggio Cubano con Pluvia Paesaggio Cubano con Rumba per insieme di chitarre GuitarEnsemble Vecchi-Tonelli Marco Bernini, Flavio Borelli, Antonio Manelli,Silvia Mantovani, Tommaso Marchesini, Nathan Marra, Giovanni Panciroli, Adriano Bonaventura Pepe, Pedram Vahabi Alvaro Company (Firenze) si diploma in Musica corale e Composizione nel 1955-1956, dopo aver studiato al Conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze con Rodolfo Cicionesi, Luigi Dallapiccola, Paolo Fragapane, Vito Frazzi e Carlo Prosperi. Chitarrista, allievo di Andrés Segovia all’Accademia Musicale Chigiana dal 1950 al 1954, fonda nel 1960 il Corso di Chitarra classica al Conservatorio di Firenze, dove insegna fino al 1997; nel 1965 fonda il medesimo corso nell’allora Liceo Musicale “Orazio Vecchi” di Modena; nel 1961 è invitato a insegnare Chitarra al Conservatorio “Claudio Monteverdi” di Bolzano; nel 1967 l’invito giunge anche dal Conservatorio “Santa Cecilia” in Roma. Dal 1957 intraprende un’intensa attività concertistica da solo e in duo col violinista Sergio Dei e il chitarrista Paolo Paolini. Collabora anche con solisti e formazioni cameristiche di fama internazionale quali il violista Dino Asciolla, il flautista Severino Gazzelloni, l’oboista Lothar Faber, il timpanista Luigi Torrebruno, i Solisti dei Berliner Philharmoniker, i Solisti della Scala, i Solisti Veneti, oltre che con compositori e direttori d’orchestra tra cui Piero Bellugi, Luciano Berio, Hans Werner Henze, Bruno Maderna, Gabor Ötvös. Tale attività dura fino al 1970, quando una lesione al nervo del braccio destro costringe Company a interromperla, con l’eccezione di cinque concerti tenuti nel 1973 al Teatro alla Scala su invito di Bruno Maderna. Dopo un lungo periodo di cure mediche e di pratiche psicofisiche, Company riprende l’attività nel 1987 all’Accademia Musicale Chigiana. Dal 1968 tiene corsi di perfezionamento in università italiane e straniere. La ricerca e l’esperienza di chitarrista, pedagogo, compositore (oltre che revisore di opere moderne per chitarra e del repertorio storico per chitarra e liuto) gli consente di arricchire la propria tecnica nonché di elaborare una personale didattica dello strumento. Idea inoltre una metodologia esecutiva rivolta agli strumentisti in genere, cui dà il nome di Biodinamica musicale: tale tecnica interpretativa, basata sul rapporto psicofisico esistente tra andamento, pulsazione, respiro e gesto, aumenta la consapevolezza del corpo e delle energie emotive naturali, armonizza il contatto con lo strumento in una più intima e completa partecipazione al fatto musicale, e consente un’integrazione spontanea con diversi spazi sonori (teatri, sale), in una sensibile e armonica sintonia col pubblico. Come compositore, il mondo sonoro di Company, nato da radici atonali sin dalla Fantasia op. 1 per pianoforte (1948), si basa sulla tecnica dodecafonica già dal Preludio e Sarabanda op. 3 per violino e pianoforte (1953), e procede in tal senso fino a Las seis cuerdas op. 8 per chitarra (1963): un’opera che rappresenta il punto d’incontro dei suoi interessi di compositore e strumentista, e che apre nuove vie alla moderna tecnica strumentale della chitarra. Dal 1960 Company avvia anche una collaterale produzione didattica, tuttora in itinere: si tratta di composizioni nelle quali i problemi tecnici affrontati rappresentano solo il tessuto connettivo entro cui si inserisce un’ulteriore ricerca tesa ad esplorare la dimensione interpretativa sul piano della struttura, dello stile e del l’espressività. L’esigenza di proporre agli studenti-esecutori una varietà di caratteristiche musicali e di stati d’animo suggerisce all’autore l’idea di scrivere questi pezzi dedicandoli quasi tutti a delle ‘immagini’ interne e personali di compositori a lui cari. Dopo il 1963, per 11 anni, Company compone a scopo didattico solo brani di tal genere, per riprendere la propria produzione principale nel 1974; ma da quel momento il suo linguaggio subisce una progressiva trasformazione che si evidenzia sempre più dopo gli anni Ottanta. Se da una parte la lunga pratica personale e didattica con la Biodinamica musicale aveva influenzato il suo modo di sentire ed eseguire la musica (in tale contesto infatti essa appare e viene vissuta come una ‘fioritura’ del corpo umano in cui gesti, andamenti ritmici e pulsazioni del cuore, insieme al respiro, si integrano in una sintesi pregnante e sempre mutevole generata dall’emozione e dall’evoluzione dei sentimenti), questa dimensione interiore produce i suoi effetti anche sul suo scrivere musica: così le radici atonali e dodecafoniche si fondono come in un crogiolo con le immagini-archetipi di tanti autori. In questo stile compositivo idiomaticamente più affrancato, modalità, melisma, tonalità, atonalità e serialità riappaiono in una dimensione che consente a tutti questi aspetti di convivere in un linguaggio ove affiorano, come da un mondo sommerso, tracce archeologiche oniricamente trasfigurate. Alvaro Company è membro dell’Accademia Nazionale “Luigi Cherubini” di Firenze. Nel 1991 una commissione presieduta da Goffredo Petrassi e composta da Claudio Abbado, Salvatore Accardo, Gianandrea Gavazzeni, Carlo Maria Giulini, Riccardo Muti e Maurizio Pollini – oltre che dai massimi critici italiani – gli conferisce il Premio “Massimo Mila” per l’esemplare impegno didattico di una vita. Nel 1996, al Primo Convegno nazionale chitarristico a Pesaro, gli viene attribuita la “Chitarra d'oro” per la Didattica; nel 1999, in occasione del Quarto Convegno nazionale chitarristico ad Alessandria, gli viene assegnata la “Chitarra d’oro” per la Composizione. Nel 2010 gli viene conferita la “Chitarra d'oro - Una vita per la chitarra”.