Teoria ipodermica - Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale

Teoria ipodermica
Modello comunicativo
• Comportamentismo = S R
Postulati impliciti
• Uniformità della natura umana
• Ereditarietà dei meccanismi biologici
• Accento sui processi non-razionali
• Ordine sociale come società di massa
Fondamenti della comunicazione
Teoria ipodermica
Critica alla società di massa:
• Isolamento psicologico degli individui
• Sviluppo di relazioni impersonali
• Libertà da obblighi sociali informali e
vincolanti
• Divisione del lavoro
Fondamenti della comunicazione
Comportamentismo
Ogni atto individuale viene inteso come un
comportamento assimilato ad una reazione
complessa alle sollecitazioni provenienti
dall’ambiente; tale reazione può essere scomposta
in risposte semplici (r) ciascuna associata a stimoli
semplici (s) in una relazione causale di tipo lineare
secondo lo schema S R
Ogni atto individuale, dunque, è solo
apparentemente libero, essendo in realtà un
comportamento direttamente imputabile a
determinanti specifiche, esterne al soggetto agente
e indipendenti dalla sua volontà, che possono
essere variamente
manipolate
Fondamenti della comunicazione
Modello ipodermico
Il comportamentismo – behaviorismo
dal termine
inglese Behavior = comportamento – è quell’approccio
che interpreta i fenomeni psicologici in termini di eventi di
natura fisica piuttosto che mentale
L’esempio più classico è
quello del riflesso
condizionato di Pavlov
Fondamenti della comunicazione
Modello ipodermico
Attraverso un’operazione di
parallelismo tra animali e
uomini, inizialmente si
ritenne che la
comunicazione, considerata
uno stimolo di massa,
potesse attivare un
medesimo
comportamento in
ciascun essere umano che
si sottoponeva ad essa
Fondamenti della comunicazione
Modello ipodermico
E
M
R
• Onnipotenza dei media
• Masse atomizzate ed indifese
• Uniformità della risposta
• Esistenza di un nesso causale
• Manipolazione
Fondamenti della comunicazione
Modello S – IV – R
E
La sigla I. V. sta per:
Intervening Variables
ed indica tutte le variabili intervenienti, cioè tutti
quei fattori che intervengono nel processo
comunicativo favorendo, oppure ostacolando, la
risposta al messaggio - stimolo
Fondamenti della comunicazione
Modello matematico informazionale
fonte
trasmittente
ricevente
segnale
destinatario
Segnale
ricevuto
Fonte del
rumore
Elementi fondamentali del modello:
Input
Output
Rumore
Entropia
Ridondanza
Fondamenti della comunicazione
Cibernetica
1948 Norbert Wiener pubblica
Cybernetics. Control and
Communication in the Animal and
Machine
Nel volume vengono delineate
• la formulazione teorica della
società dell'informazione
• il concetto di entropia come
“misura del grado di
disorganizzazione di un
sistema”
Cibernetica
La cibernetica, nella visione di Wiener,
descriveva un nuovo modo di guardare il
mondo.
Laddove gli scienziati immaginavano
l’universo come un gigantesco orologio in
cui ogni cosa era collocata all’interno di
uno schema, Wiener postulava che
l’universo era un posto senza schemi e
altamente disorganizzato.
Cibernetica
Evoluzione epistemologica da un universo
armonico
concezione naturale“classica” del mondo
caratterizzato dall’ordine
a un universo
organizzabile
concezione artificiale basata sul disordine
Fondamenti della comunicazione
Cibernetica
Quadro di base
• Passiamo quindi da un modello di mondo non più
costituito di materia e energia ma di materia energia ed
informazione.
• Tutti i fenomeni che cadono sotto la nostra
osservazione hanno in comune una caratteristica:
contengono informazione.
• Con lo sviluppo della cibernetica e della teoria dei
sistemi, si comincia a coltivare l’idea che tutta la realtà
sociale possa essere descritta ed analizzata in termini
di processi di informazione e scambio comunicativo.
Fondamenti della comunicazione
Cibernetica
Quadro di base
Discipline alla base di sintesi nuove
Teoria dell’informazione
(lanciata come sintesi nel campo delle scienze “dure”, si estende
anche alle “molli”, all’antropologia, alla sociologia, investe il
linguaggio e ne fissa modelli di varia natura)
Cibernetica
(nuova teoria di sintesi tra logica matematica ed elettronica che
ripensa il concetto di universo e, insieme, di individuo sotto
l’indice di uno stato di equilibrio/squilibrio)
Fondamenti della comunicazione
Cibernetica
Secondo Wiener, il divario storicamente sancito
che opponeva le scienze matematiche, fisiche e
naturali a quelle antropo-sociologiche non ha
motivo di esistere.
La comunicazione è il cemento della società.
La società non è costituita unicamente da una
molteplicità di individui, che si incontrano
soltanto per dispute personali e per amore della
procreazione, ma in un’intima interazione
nell’ambito di organismi più ampi.
Fondamenti della comunicazione
Cibernetica
Qualunque ordine fosse esistito, secondo
Wiener, esso proveniva dallo scambio di
informazione – messaggio, codifica e
decodifica – fra qualunque cosa, dalla più
piccola particella atomica ai grappoli delle
galassie.
È l’informazione a creare ordine in un
universo disordinato. Il cervello umano,
nella sua essenza, è un message
processor.
Fondamenti della comunicazione
Cibernetica
Sociologia e antropologia sono quindi, in
primo luogo, scienze della comunicazione e
cadono quindi sotto l’etichetta più ampia
della cibernetica.
Wiener postulava, per analogia, che il
cervello umano e quello dei computer
digitali da poco messi a punto fossero
simili. Per lui i calcolatori moderni erano la
cosa più vicina a un “cervello meccanico”
che fosse mai stata inventata.
Cibernetica
Nel 1947 non c’era ancora la “Guerra fredda” (il
Blocco di Berlino è del 1948, la prima
esplosione atomica sovietica del 1949 e nel
libro c’è solo qualche accenno ai potenziali
pericoli che la cibernetica di Wiener
introduceva.
Nel 1950, quando Wiener pubblicò “The Human
Use of Human Beings”, la situazione era
cambiata e il libro, stavolta senza equazioni
matematiche, aveva un tono esplicitamente
politico-sociale.
Cibernetica
1950
«Il controllo meccanico dell’uomo non può
avere successo se noi non conosciamo le
intenzioni radicate nell’uomo, e il motivo
per cui vogliamo controllarlo.»
Norbert Wiener, The Human Use of Human Beings, 1950
Fondamenti della comunicazione
Cibernetica
Era la paura il concetto messo in
luce stavolta.
Se l’informazione è la
circolazione della vita e “plasma”
le cose, non sarebbe possibile
emettere messaggi che
potrebbero effettivamente
controllare il modo in cui le
persone percepiscono il mondo?
Fondamenti della comunicazione
Cibernetica
Serpeggiava l’idea, rilevata
anche dai critici, di una
“macchina per governare”, idea
che al momento lo stesso Wiener
trovava tutt’altro che ridicola, ma
che gradatamente si attenuò
nelle successive edizioni,
lasciando la ribalta alle relazioni
con la fisica newtoniana e la
teoria dei giochi.
Cibernetica
Nella 9a edizione del 1967 (Wiener
era morto nel 1964) si dice che una
tale macchina sarebbe talmente
grezza e imperfetta da non
raggiungere la millesima parte del
comportamento consapevole
dell’uomo.
David S. Bennahum
http://memex.org/meme2-09.html
Cibernetica
Fondamenti della comunicazione
Cibernetica
FEED-BACK
“Ogni evento della comunicazione è inserito in
un circuito circolare per cui ogni evento è
simultaneamente stimolo, risposta, rinforzo”
Un processo viene controllato da un apparato
che usa l’output del processo (il suo risultato)
per regolare il suo input (la sua alimentazione)
Se il valore della correzione è regolato bene il
processo risulta omeostatico.
Fondamenti della comunicazione
Cibernetica
Fondamenti della comunicazione
La Teoria dell’informazione
Claude E. Shannon
Matematico americano,
nato nel 1916 in Michigan,
autore della Teoria
dell’informazione (The
Mathematical theory of
Communication)
Ha lavorato come
ricercatore presso i Bell
Telephone Laboratories
Claude Ellwood Shannon,
1916 - 2001
Fondamenti della comunicazione
Warren Weawer
Matematico americano, nato
nel 1894, professore di
matematica presso la
Wisconsin University ha
tradotto in un linguaggio più
idoneo a scopi divulgativi il
lavoro di Shannon, con il
quale è diventato coautore
della teoria matematica.
Warren Weaver, 1894 - 1978
La Teoria dell’informazione
La teoria venne presentata al mondo sotto forma di due memorie
scritte da Claude Shannon, dei laboratori della Bell Telephone, e
pubblicate su Bell System Technical Journal nel luglio e nell’ottobre del
1948. Le memorie erano costituite da un insieme di teoremi che
trattavano il problema dell’invio di messaggi da un punto a un altro
in modo rapido, economico e efficiente. Nella sua forma pura, la
teoria dell’informazione è stata la scoperta di un ingegnere. I suoi
successi pratici più cospicui si sono avuti nelle trasmissioni
televisive a colori, nella progettazione dei sistemi radar di
avvistamento a grande distanza, nella ricostruzione dei messaggi
provenienti da lontani veicoli spaziali. Trattando l’informazione in
termini definiti chiaramente, ma del tutto astratti, Shannon riuscì a
generalizzarla, stabilendo leggi che sono rimaste valide non soltanto
per pochi tipi di informazione, ma per ogni tipo e ovunque.
Jeremy Campbell (giornalista e scrittore inglese) L’uomo grammaticale
Fondamenti della comunicazione
Modello matematico informazionale
segnale
fonte
Segnale
ricevuto
ricevente
trasmittente
Fonte del
rumore
Fondamenti della comunicazione
destinatario
Modello comunicativo
della teoria dell’informazione
L’attenzione è focalizzata
• dal punto di vista metodologico,
sulla scomposizione del processo
comunicativo nei suoi elementi costitutivi
• dal punto di vista tecnico,
sull’efficienza del processo comunicativo
• dal punto di vista dell’efficacia comunicativa,
sulla capacità diffusiva delle comunicazioni di
massa di trasmettere a vasti pubblici “gli stessi
contenuti”
Modello comunicativo
della teoria dell’informazione
Si distingue tra informazione come misura della
possibilità di scelta nella selezione di un
messaggio e significato del messaggio
Il significato del messaggio è sostanzialmente
irrilevante
La codificazione è un problema di misura
dell’informazione e riguarda il numero di
alternative necessarie a definire l’evento senza
ambiguità e ridurre l’incertezza contenuta nel
segnale
Fondamenti della comunicazione
Misura dell’informazione
Si valuta in termini di bit (binary digit)
– se le alternative sono 2 il messaggio vale 1 bit
– se sono 4 vale 2 bit
– se sono 8 vale 3 bit
L’informazione va quindi considerata come
proprietà statistica della sorgente dei messaggi
Il segnale trasmesso è sempre ridondante
perché contiene sempre più alternative di quante
sarebbero strettamente necessarie per ridurre
l’incidenza del rumore.
Fondamenti della comunicazione
Roman Jakobson (1896-1982)
Linguista americano di origine russa, fu professore a
Mosca (1920-33) e Brno (1933-39) prima di emigrare
negli Usa nel 1941, dove insegnò alla Columbia
University (1943-49), ad Harvard (1950-67) e al Mit
(1957-67). Massimo esperto di lingue slave, fu il
principale fondatore della scuola di linguistica
strutturale e di fonologia di Praga.
Sono disponibili in italiano i Saggi di linguistica generale (Fundamentals
of Language, 1956) e «Alla ricerca dell'essenza del linguaggio», in
Benveniste, Chomsky et al., Problemi di linguistica generale, 1968.
Fondamenti della comunicazione
Modello di Jakobson
fattori costitutivi della comunicazione (1960)
Sei fattori costitutivi contrassegnano il modello
di struttura funzionale della comunicazione
secondo Jakobson
Fondamenti della comunicazione
Struttura funzionale
dei fattori costitutivi di Jakobson (1960)
La relazione fra messaggio e
Contesto
Emittente
Destinatario
Contatto (canale)
Codice
Messaggio
è
è
è
è
è
è
rappresentativa
espressiva
conativa
fàtica
metalinguistica
poetica
Fondamenti della comunicazione
Modello semiotico-informazionale
(Eco-Fabbri e altri 1965)
canale
Fonte
emittente
Messaggio emesso
come significante
che veicola un certo
significato
Messaggio
ricevuto
come
significante
Destinatari
o
codice
codice
sottocodici
sottocodici
Fondamenti della comunicazione
Messaggio
ricevuto come
significato
Modello semiotico - informazionale
Centrali in tale modello sono i fattori relativi
a:
Codice
Significante
Sottocodice
Significato
Decodifica
Decodifica
aberrante
Fondamenti della comunicazione
La decodifica aberrante
• Incomprensione o rifiuto del messaggio per
assenza di codice (il messaggio è segnale
fisico non decodificato o “rumore”)
• Incomprensione per disparità
dei codici
• Incomprensione per
interferenze circostanziali
• Rifiuto per delegittimazione
dell’emittente (guerriglia semiologica)
?
?
Il modello semiotico-testuale
(Eco-Fabbri 1978)
I destinatari non ricevono messaggi
singoli riconoscibili, ma insiemi testuali
I destinatari non commisurano i messaggi
a codici riconoscibili come tali ma a
insiemi di pratiche testuali.
I destinatari ricevono sempre molti
messaggi sia in senso sincronico che
diacronico
Fondamenti della comunicazione
Il modello semiotico-testuale
(Eco-Fabbri 1978)
Si attenua ulteriormente la asimmetria dei
ruoli di emittente e ricevente.
Si concentra l’attenzione sulla natura
testualizzata dell’universo delle
comunicazioni di massa
Si ancora la competenza comunicativa al
patrimonio di testi sedimentati che
orientano il processo di “anticipazione
della comprensione”
Fondamenti della comunicazione
Primo modello di Schramm (1954)
fonte
codif.
segnale
decod.
Fondamenti della comunicazione
destinatario
Secondo modello di Schramm (1954)
Fondamenti della comunicazione
Terzo modello di Schramm (1954)
Modello di Gerbner (1956)
Modello di Gerbner (1956)
Evento E
Il processo comunicativo
comincia con un evento E
(qualcosa della realtà
esterna)
Selezione
Contesto
Disponibilità
Concerto
percepito da M
(un uomo o una macchina)
Fondamenti della comunicazione
Modello di Gerbner (1956)
Evento E1 percepito
Evento E
Concerto
=
La percezione, messa in atto da M, di E si
chiama E1:il rapporto fra E e E1 è frutto di
una selezione operata da M
Fondamenti della comunicazione
Modello di Gerbner (1956)
Evento E1 percepito
accesso ai canali
controllo dei media
Dopo la selezione tra evento e
percezione dell’evento, si attua
un’altra selezione che riguarda la
scelta dei media attraverso cui
trasmettere il messaggio
Fondamenti della comunicazione
Modello di Gerbner (1956)
Evento E1 percepito
Backstage
Commento
S
Forma
E
Contenuto
Dopo la selezione e l’attribuzione di significato,
la percezione viene convertita in un
messaggio, cioè in un segnale che ha un
contenuto (E) e una forma (S)
Fondamenti della comunicazione
Modello di Gerbner (1956)
Dopo che l’evento è stato percepito e
ritrasmesso attraverso la scelta dei
canali e il controllo dei media con
una forma ed un contenuto, si
verifica un’interazione fra il ricevente
M2 ed il messaggio
Selezione
Contesto
Disponibilità
L’interazione produce il significato SE1, che è
uno dei tanti possibili significati portati dal
messaggio.
Fondamenti della comunicazione
M2
Modello di Gerbner (1956)
Si interpongono, tra fonte e ricevente,
una serie di nodi problematici legati
alla ricezione e alla decodifica
Si pone l’accento sulla grande
variabilità della percezione rispetto
all’evento (E), sia da parte degli
operatori (E1), sia da parte del
ricevente (SE1).
George Gerbner
Fondamenti della comunicazione
Modello di Berlo (196O)
S
M
C
R
SORGENTE
MESSAGGIO
CANALE
RICEVENTE
abilità
elementi
struttura
attitudini
conoscenza
Sist. sociale
cultura
c
o
n
t
e
n
u
t
o
trattamento
c
o
d
i
c
e
vista
abilità
udito
attitudini
tatto
riconoscimento
odorato
sistema sociale
gusto
cultura
D. K. Berlo, The Process of Communication: An Introduction to Theory and Practice,
Fondamenti
Holt, Rinehart & Winston, London
1960 della comunicazione
Modello di Berlo (1960)
Prende le mosse dalla
teoria matematica
dell’informazione: la sigla
SMCR (Source, Message,
Channel, Receiver)
riprende gli elementi dello
schema Shannon e Weaver.
Ma in più…
sottolinea l’importanza
della cultura e del sistema
sociale in cui la
comunicazione si svolge.
Modello di Slama-Cazacu (1973)
Contesto totale
Contesto implicito
Contesto esplicito
Contesto verbale
(linguistico)
Contesto extralinguistico
(componenti ausiliari,
gesti, mimica)
Fondamenti della comunicazione
Modello di Newcomb (1953)
Modello di Westley e MacLean (1957)
Modello della comunicazione di
massa di Riley & Riley (1959)
J.W. Riley Jr., M. White Riley, Mass Communication and the Social System, in R.K. Merton, L. Broom,
L.S. Cottrell Jr., Sociologiy Today: Problems and Prospects, Basic Books, New York, 1959
Fondamenti della comunicazione
Modello di Dance (1967)
Nei modelli circolari la
comunicazione ritorna
al punto da dove è
partita
F. E. X. Dance, A Helical Model of Communication, in “Human Communication Theory”,
Holt, Rinehart & Winston, London, 1967