1ª Rappresentazione Dal 08 al 17 novembre 2013 PIPPO PATTAVINA IN “IL MALATO IMMAGINARIO” di Molière Regia FEDERICO MAGNANO SAN LIO Una produzione Teatro Al Massimo di Palermo Considerato uno dei grandi classici della comicità, è l'ultima opera scritta da Molière. Solo quattro furono le recite a cui l'autore/attore prese parte: l'ultima si chiuse con la sua morte. Una pagina di teatro, scritta direttamente sulla scena, che ha reso famosa quest'opera e il motivo per cui viene ricordata. Un testo concepito da Molière in un momento difficile della sua vita, tormentato da eventi nefasti e da una salute precaria. Il suo è forse un tentativo di esorcizzare la morte attraverso la creazione di un personaggio che finge la malattia: è meglio temere di essere malati invece che accettare di esserlo. E dunque Molière-Argante finge piuttosto una salute che non esiste. Si lascia sedurre consapevolmente dai medici, dai loro raggiri, dai loro misteri, nell'illusione che il destino gli riservi un'ipotetica vita da sano. La satira contro i medici si rivela dunque anche stizza e disperazione contro l'impotenza e il ridicolo della medicina. In una società, la nostra, che non accetta la vecchiaia come il naturale procedere di una vita che scorre, questa commedia risulta attuale e di contemporaneo tema:il rapporto di grande conflitto tra il corpo e la mente. Oggi chiameremmo “ipocondria” la vera malattia di cui il nostro Argante (Pippo Pattavina) soffriva. Molière si volle prender gioco di questa patologia che oggi, forse, potrebbe anche portarci a riflettere. “Teatro Al Massimo Stabile Privato di Palermo” Società Consortile a Responsabilità Limitata senza scopo di lucro Piazza Verdi, 9 – 90138 Palermo – P.I. 04870030824 – tel. 091/589575-589070 – Fax 091/6127546 www.teatroalmassimo.it - e-mail [email protected] 2ª Rappresentazione Dal 22 novembre al 1 dicembre 2013 PATRIZIA PELLEGRINO STEFANO MASCIARELLI IN “ QUALCUNO E’ PERFETTO” di M. Giacomazzi Regia di ANTONELLO CAPODICI Una Produzione Teatro Al Massimo di Palermo Francesco Cesare è un genio della MUSICOLOGIA (scienza che studia gli autori e le composizioni musicali attraverso un approccio oggettivo, appunto “scientifico”). Ha scritto innumerevoli e fondamentali saggi su musicisti classici; prodotto centinaia di articoli pubblicati sulle principali riviste di settore; aperto nuovi orizzonti nella comprensione e nell’analisi delle pagine più importanti della musica cosiddetta “colta”. Parla cinque lingue e scrive in altrettante. E’ il consulente delle più importanti università del mondo, nonché un punto di riferimento per i conservatori più prestigiosi: una enciclopedia della musica vivente. Un genio. Praticamente una legenda. Peccato che, in realtà, Francesco Cesare… non esista. E’ l’identità virtuale di ADELMO PACIOTTI (Stefano Masciarelli), un goffo single di mezza età affetto da un “disturbo ego sintonico della personalità”. Adelmo è “l’alterego” di Cesare: o il contrario, se si preferisce. E’ fobico, ossessivo, compulsivo, afflitto da una timidezza patologica e maniacale: per questo vive isolato in una vecchia villa appartenuta ad un tenore dell’ottocento, immersa nel verde della campagna laziale. E’ in perenne terapia presso uno psicanalista “freudiano”, e – contemporaneamente – anche “Teatro Al Massimo Stabile Privato di Palermo” Società Consortile a Responsabilità Limitata senza scopo di lucro Piazza Verdi, 9 – 90138 Palermo – P.I. 04870030824 – tel. 091/589575-589070 – Fax 091/6127546 www.teatroalmassimo.it - e-mail [email protected] presso una psicologa comportamentalista ed un neurologo che gli prescrive anti-psicotici. E sì: da qualche tempo a questa parte, il disturbo tende a sfociare in una forma di leggera schizofrenia; in breve: a fargli compagnia, nell’isolamento di Villa Flor, sono comparsi Zia Cettina, Ninetta e Cesar Franck. Naturalmente, sono allucinazioni. Prodotti dell’inconscio di Adelmo. I suoi personali “amici immaginari”. Adelmo, altrettanto naturalmente, sa che questi “co-inquilini” sono del tutto inventati: perché sa che, smettendo o interrompendo l’assunzione dei farmaci, le allucinazioni diventano vividissime. Tuttavia, come sempre capita, i farmaci riducono molto le capacità speculative della mente: la scelta è fra una narcotica tranquillità o la bizzarria della “bouffet delirante”. Adelmo, nei giorni di ferragosto di quest’anno, sceglie questa seconda opzione, quindi lo troviamo in compagnia della vecchia Tata siciliana di quand’era bambino (“Zia Cettina”, appunto), di un personaggio reale (il grande musicista belga Cesar Franck, realmente esistito nell’ottocento) e di Ninetta, una ragazza semi-sconosciuta che Adelmo incrociava da liceale sull’autobus, negli anni sessanta . E qui, nel torrido ferragosto laziale, che fa irruzione COSTANZA VAN DOEL (Patrizia Pellegrino) : crede (o finge di farlo) che la Villa sia in vendita. Propone l’acquisto allo sconvolto Adelmo, che – in presenza di “estranei” – va letteralmente in tilt ! E non solo lui… ma anche i suoi bizzarri “amici”. La Commedia si tinge di Farsa: Adelmo non è in condizioni di affrontare l’imprevisto. E poi, che… ”imprevisto” ! Una donna bella, affascinante, sexy ! Sicura di sé stessa e delle proprie decisioni! Si scatenano una serie di scene comiche, nelle quali il nostro eroe deve tenere a bada, non solo “gli ospiti”, ma anche le “avances” di Costanza. E sì: sembrano proprio “avances”! E perché mai, una sedicente immobiliarista … dovrebbe voler sedurre un tipo come Adelmo ? Ci si mette anche la pioggia: un improvviso nubifragio estivo, rendendo impraticabile lo spiazzo nel quale è parcheggiata l’auto di Costanza, di fatto li isola entrambi; almeno fino al rientro dalle ferie! Un’altra sfumatura della commedia: adesso siamo in zona “romantica”. La tenerissima e buffa vicenda di due esseri umani che – “obtorto collo” – sono costretti a confessarsi a vicenda: anche la bella, “perfetta” Costanza nasconde un segreto. Anzi, più d’uno. Caduti i quali, forse, sta iniziando una storia d’amore. O magari semplicemente d’amicizia. Un “Teatro Al Massimo Stabile Privato di Palermo” Società Consortile a Responsabilità Limitata senza scopo di lucro Piazza Verdi, 9 – 90138 Palermo – P.I. 04870030824 – tel. 091/589575-589070 – Fax 091/6127546 www.teatroalmassimo.it - e-mail [email protected] sentimento umano. Quel sentimento umano senza il quale nessuna cura può guarire mai nessuno. Colpi di scena e rivelazioni a catena: si ride e ci si commuove. Amicizia. Voglia di stare con gli altri. Di amare ancora. Di innamorarsi di nuovo. Adelmo deve compiere una scelta, dopo l’ennesima, definitiva sorpresa rappresentata dall’estrema confessione di Costanza: salutare i suoi amici immaginari e tornare alla realtà. Anche questo è un finale struggente: dire addio ad una parte di se stesso. Ma il lieto fine incombe all’ultima battuta… “Teatro Al Massimo Stabile Privato di Palermo” Società Consortile a Responsabilità Limitata senza scopo di lucro Piazza Verdi, 9 – 90138 Palermo – P.I. 04870030824 – tel. 091/589575-589070 – Fax 091/6127546 www.teatroalmassimo.it - e-mail [email protected] 3ª Rappresentazione Dal 13 al 22 dicembre 2013 MASSIMO GHINI ELENA SANTARELLI IN “ QUANDO LA MOGLIE È IN VACANZA” di George Axelrod Traduzione di Edoardo Erba Regia di ALESSANDRO D’ALATRI Una Produzione Associazione Culturale La Pirandelliana Il testo di Gorge Axelrod debuttò a Broadway nel 1952 con un notevole successo di critica e pubblico. Ma la sua vera consacrazione internazionale avvenne nel 1955 attraverso l’adattamento cinematografico di Billy Wilder. E’ una commedia che nel 2000 è stata inserita, dall’American Film Institute, al 51° posto tra le cento migliori commedie americane di tutti i tempi. Praticamente un classico della modernità. Il titolo originale "The seven year itch" (Il "prurito" del settimo anno) contiene forse più informazioni della seppur felice traduzioni italiana “Quando la moglie è in vacanza. E’ una commedia sulle manie erotiche dell’uomo medio e al tempo stesso una feroce satira di costume contro il perbenismo di una certa “middle class” che sembra non avere epoche e che viene messa a confronto con le ambizioni di una ragazza che cerca di ridisegnare una propria personalità attraverso l’impegno nel mondo patinato della pubblicità, della moda o dello spettacolo in generale. Fa da detonare la prorompente fisicità della ragazza che come un uragano entra “Teatro Al Massimo Stabile Privato di Palermo” Società Consortile a Responsabilità Limitata senza scopo di lucro Piazza Verdi, 9 – 90138 Palermo – P.I. 04870030824 – tel. 091/589575-589070 – Fax 091/6127546 www.teatroalmassimo.it - e-mail [email protected] nella banale quotidianità di un maschio irrisolto. Un maschile che più che subire l’attrazione femminile sembra essere spaventato da quell’apparentemente irraggiungibile opportunità. Considerando che sono passati più di sessant’anni dal suo debutto, il testo mantiene ancora intatta la freschezza di uno sguardo sui comportamenti e le relazioni tra maschi e femmine. Anche se sorprendente, la drammaturgia, oltre che divertire, inquieta anche un po’… E’ con questo spirito che mi accingo a dirigere questa commedia. Anche se i meccanismi relazionali sembrano essere intatti, altrettanto non viene da considerarlo rispetto all’ambientazione in questione. Trovo che il testo contenga tutti gli elementi per essere adattato alla nostra epoca e ai nostri riferimenti culturali. Altrimenti ne risulterebbe una mera ricostruzione delle relazioni tra uomo e donna negli anni cinquanta nella società americana di quel tempo. Un aspetto estremamente interessante è la divisione dell’opera in due tempi narrativi: il reale e la proiezione delle reciproche insicurezze dei personaggi. Un’opportunità per restituire al progetto tutta la freschezza dello sguardo sulle relazioni tra gli esseri umani. Mi diverte l’idea di vivificare le proiezioni e le ansie dei protagonisti attraverso soluzioni moderne e fortemente visive che il linguaggio teatrale può offrire al pubblico contemporaneo. E’ una splendida occasione per proporre alla platea italiana, peraltro in anteprima assoluta, la genialità e il divertimento di un testo così intelligente e attuale. “Teatro Al Massimo Stabile Privato di Palermo” Società Consortile a Responsabilità Limitata senza scopo di lucro Piazza Verdi, 9 – 90138 Palermo – P.I. 04870030824 – tel. 091/589575-589070 – Fax 091/6127546 www.teatroalmassimo.it - e-mail [email protected] 4ª Rappresentazione Dal 3 al 12 Gennaio 2014 PINO CARUSO “IL BERRETTO A SONAGLI” di Luigi Pirandello Regia di FRANCESCO BELLOMO Una produzione L’ISOLA TROVATA srl “Il berretto a sonagli” prende spunto da due novelle: “Certi obblighi” e “La verità”; in entrambi i casi si narra di un marito che, nonostante sia a conoscenza dell’adulterio della moglie, lo accetta con rassegnazione, ponendo come unica condizione la salvaguardia dell’onorabilità. La società costringe gli individui ad apparire rispettabili, obbedendo a precisi codici di comportamento; in realtà tutto è permesso purché si salvino le apparenze. La vicenda trascende, nel suo giuoco beffardo, la realtà dell’ambiente, ma non si sarebbe potuta realizzare al di fuori di quella. Ciampa, scrivano in una cittadina all’interno della Sicilia, è inserito in una società piccolo-borghese, condizionata dai “galantuomini”, ma non esclusa da un rapporto attivo, anche se subalterno, con la classe superiore. La morale sessuale è pur sempre sofisticata, ma acquisisce, nel caso di Ciampa, il decoro convenzionale e ipocrita del codice borghese del perbenismo, un codice sul quale la beffarda rivalsa del subalterno gioca una sua partita arguta e teorizza il sistema pratico, socio-morale delle “tre corde”: la seria, la civile e la pazza. “Teatro Al Massimo Stabile Privato di Palermo” Società Consortile a Responsabilità Limitata senza scopo di lucro Piazza Verdi, 9 – 90138 Palermo – P.I. 04870030824 – tel. 091/589575-589070 – Fax 091/6127546 www.teatroalmassimo.it - e-mail [email protected] Il personaggio di Ciampa proposto da Pino Caruso è il distillato di questa contaminatio pirandelliana e si muove con pacatezza e lucidità nell’arco dei sentimenti di dolore, furore, pietà e ironia che permeano il suo essere ora uomo, ora pupo, ora personaggio. Una recitazione sommessa che cova la sua esplosione, un personaggio ragionante eppure tempestato di offese laceranti. “Teatro Al Massimo Stabile Privato di Palermo” Società Consortile a Responsabilità Limitata senza scopo di lucro Piazza Verdi, 9 – 90138 Palermo – P.I. 04870030824 – tel. 091/589575-589070 – Fax 091/6127546 www.teatroalmassimo.it - e-mail [email protected] 5ª Rappresentazione Dal 31 Gennaio al 9 Febbraio 2014 GRAZIANO GALATONE NOEMI SMORRA GIO’ DI TONNO “I PROMESSI SPOSI” OPERA MODERNA MUSICA DI PIPPO FLORA Testo e Regia di MICHELE GUARDI’ Una produzione RPG PRODUZIONI Srl Dieci protagonisti, sei comprimari, ventidue ballerini-coristi che cantano dal vivo sulle basi musicali realizzate da una grande orchestra sinfonica di settanta elementi. Ma non solo: una spettacolare scenografia con otto enormi carri mobili, proiezioni, effetti scenografici speciali. Ed i costumi e le coreografie da grande teatro musicale. Con questi ingredienti “Teatro Al Massimo Stabile Privato di Palermo” Società Consortile a Responsabilità Limitata senza scopo di lucro Piazza Verdi, 9 – 90138 Palermo – P.I. 04870030824 – tel. 091/589575-589070 – Fax 091/6127546 www.teatroalmassimo.it - e-mail [email protected] viene proposto lo Spettacolo che celebra il più grande romanzo italiano con continui rilanci alla attualità dei temi affrontati nel testo originale. È la celebrazione di un mondo pieno di suggestioni storiche, poetiche e umane. Il racconto è noto, e la sua modernità viene sfruttata per presentare un contesto storico e sociale che riprende, immutate, le problematiche dell’essere: dall’Amore al Potere, dalla Giustizia alla Fede. Per concludere con il trionfo della vita nella esplosione della luce del Duomo…la “grande macchina del Duomo” come Manzoni racconta l’apparire di Milano agli occhi semplici e pieni di speranza di Renzo. L’opera si conclude con una spettacolare pioggia catartica che vince la peste: il trionfo della vita. Scritta e rielaborata con attenzione speciale alla stesura manzoniana l’Opera ha ottenuto il Patrocinio Morale della Società Italiana degli Autori ed Editori “Per l’elevata qualità artistica-spettacolare, la precisa aderenza della stesura letteraria al romanzo del Manzoni nonché per la forte carica emotiva che l’Opera è capace di suscitare nel Pubblico”. LA STORIA L’opera “I Promessi Sposi” – scritta da Alessandro Manzoni nel 1827 (e ripubblicata in versione definitiva tra il 1840 e il 1841) è considerata il primo romanzo italiano. In quest’opera grandiosa si intrecciano l’Amore e la Morte, il Potere e la Fede, il coraggio e il terrore, la speranza e la disperazione. La storia è ambientata tra il 1628 e il 1630 nella Lombardia dominata dagli spagnoli. I protagonisti, Renzo e Lucia, sono due giovani di umili origini che vivono in un paesino sul lago di Como. Le loro nozze sono ormai prossime, quando il signorotto Don Rodrigo – potente e malvagio – si invaghisce di Lucia e tenta di impedire il matrimonio minacciando il curato che dovrebbe celebrarlo, Don Abbondio. I due tentano invano di sposarsi in segreto, e dopo che Lucia è sfuggita per poco al rapimento da parte di Don Rodrigo, cercano l’aiuto di Padre Cristoforo, un frate che per salvarli dalle grinfie di Don Rodrigo invia Renzo a Milano in un convento di cappuccini e Lucia a Monza presso la monaca Gertrude. “Teatro Al Massimo Stabile Privato di Palermo” Società Consortile a Responsabilità Limitata senza scopo di lucro Piazza Verdi, 9 – 90138 Palermo – P.I. 04870030824 – tel. 091/589575-589070 – Fax 091/6127546 www.teatroalmassimo.it - e-mail [email protected] A Milano, Renzo resta coinvolto nei tumulti di piazza dovuti al rincaro del pane, ed è costretto a fuggire a Bergamo. Lucia sembra essere al sicuro sotto la protezione della Monaca di Monza, ma viene rapita dagli uomini dell’Innominato, potente signore cui Don Rodrigo ha chiesto aiuto. Tuttavia, tormentato dal senso di colpa, l’Innominato cerca il consiglio del Cardinale Borromeo, che lo convince a cambiare vita. Per prima cosa, l’Innominato libera Lucia e le trova rifugio presso un’anziana coppia milanese. Nel frattempo scendono in Italia i lanzichenecchi – mercenari tedeschi – che portano con sé il morbo della peste. In poco tempo la malattia semina morte in tutta la Lombardia. Si ammalano anche Renzo e Don Rodrigo. Questi viene portato al lazzaretto, condannato ad una sorte crudele. Renzo riesce invece a guarire, e subito torna al paese natale, in cerca di Lucia. Non la trova, ma viene a sapere che è nel lazzaretto di Milano. Qui i due giovani si possono abbracciare di nuovo, e finalmente portare a compimento quello che Don Rodrigo aveva spezzato. “Teatro Al Massimo Stabile Privato di Palermo” Società Consortile a Responsabilità Limitata senza scopo di lucro Piazza Verdi, 9 – 90138 Palermo – P.I. 04870030824 – tel. 091/589575-589070 – Fax 091/6127546 www.teatroalmassimo.it - e-mail [email protected] 6ª Rappresentazione Dal 21 Febbraio al 2 Marzo 2014 SABRINA FERILLI IN MAURIZIO MICHELI “SIGNORI…LE PATÉ DE LA MAISON!” (LE PRENOM di Matthieu DeLaporte - Alexandre De La Pateliere) CON PINO QUARTULLO Regia e Adattamento CARLO BUCCIROSSO Una produzione CAMELIA SRL Cosa c’è di meglio di una cena tra le mura domestiche, a base di simpatia rispetto e cordialità!?...Cosa c’è di più rassicurante, se per questa cena la padrona di casa è in cucina sin dalle prime ore dell’alba per allietare gli ospiti con imprevedibili manicaretti!?... E cosa c’è di più tenero, se una coppia di innamorati approfittano di questa cena per annunciare l’arrivo del loro primo bebè?..E cosa di più romantico se il futuro papà di quel bebè è il fratello della padrona di casa, felicemente sposata con un uomo che non disdegna affatto sentimenti umani, senso dell’ironia e valore dell’amicizia a dispetto dell’insulso peso del “Teatro Al Massimo Stabile Privato di Palermo” Società Consortile a Responsabilità Limitata senza scopo di lucro Piazza Verdi, 9 – 90138 Palermo – P.I. 04870030824 – tel. 091/589575-589070 – Fax 091/6127546 www.teatroalmassimo.it - e-mail [email protected] danaro, che gli ha imposto categoricamente di non offrire al ristorante “questa cena” ai suoi rispettabili cognati!? ...E cosa c’è di più idilliaco, se a questa cena è invitato anche il grande amico di infanzia della nostra padrona di casa, e cosa di più dolce se costui è teneramente ed ostinatamente single!? Sembrerebbe la cena modello, la cena del secolo, la cena per antonomasia...ma se a preparare tutto quanto è la nostra cara padrona di casa, sapientemente diretta dalla stravagante sagacia di sua madre e allora il pasticcio è servito... “Signori...le paté della maison!” Carlo Buccirosso “Teatro Al Massimo Stabile Privato di Palermo” Società Consortile a Responsabilità Limitata senza scopo di lucro Piazza Verdi, 9 – 90138 Palermo – P.I. 04870030824 – tel. 091/589575-589070 – Fax 091/6127546 www.teatroalmassimo.it - e-mail [email protected] 7ª Rappresentazione Dal 07 al 16 Marzo 2014 ENRICO GUARNERI IN “UN FIGLIO MASCHIO” di Mario Fraiello Regia di GUGLIELMO FERRO Una produzione M & C Produzioni “Un figlio maschio” è vero e proprio teatro a tutto tondo. Tutto dalla parte del padre, figura che già invade con la sua retorica esuberanza le pagine narrative. Puntando quindi su di lui, e sul simbiotico complemento della consorte, fino a denunciarlo attraverso le pieghe del suo rovescio, di una potenza gonfiata fino alla sconfitta. Il dongiovanni involontario nasce tra le stanze soffocanti di casa, tra una madre che lo inchioda alla condizione infantile e un genitore che proietta su di lui l'esigenza parossistica di affermazione della propria virilità, al punto di minacciarne lo svuotamento. Naturalmente questo rapporto familiare viene proiettato all' esterno, dove la sua carica di conquista si traveste da onore e coinvolge un potere di classe. Quando, dopo tre anni di matrimonio, si scopre l' impotenza del figlio Antonio, elevato fino allora dalla chiacchiera a simbolo, ne nasce un vero dramma sociale con meccanismi d' interesse che scuotono la Chiesa e le forze economiche. Guglielmo Ferro “Teatro Al Massimo Stabile Privato di Palermo” Società Consortile a Responsabilità Limitata senza scopo di lucro Piazza Verdi, 9 – 90138 Palermo – P.I. 04870030824 – tel. 091/589575-589070 – Fax 091/6127546 www.teatroalmassimo.it - e-mail [email protected] 8ª Rappresentazione Dal 21 al 30 Marzo 2014 ELENA D’ANGELO UMBERTO SCIDA ANITA VENTURI “SCUGNIZZA” IN OPERETTA di Carlo Lombardo – Musica di Mario Costa COREOGRAFIE STEFANIA COTRONEO ORCHESTRA DIRETTA DAL M° MICHELE DE LUCA Supervisione Artistica di ALDO MORGANTE Regia di FRANCO ZAPPALA’ Una produzione COMPAGNIA NAZIONALE DI OPERETTE L’operetta Scugnizza, è una sorta di “contrasto amoroso” in salsa napoletana. Un ricco americano cerca di convincere una dubbiosa scugnizza, Salomè, a lasciare Napoli per “Teatro Al Massimo Stabile Privato di Palermo” Società Consortile a Responsabilità Limitata senza scopo di lucro Piazza Verdi, 9 – 90138 Palermo – P.I. 04870030824 – tel. 091/589575-589070 – Fax 091/6127546 www.teatroalmassimo.it - e-mail [email protected] l’America. Salomè, si trova di fronte al dilemma della scelta tra una vita agiata lontano da Napoli o una vita difficoltosa nella città partenopea. Questo dilemma, apparentemente risolto a favore della prima opzione, si concretizza poi nella mandolinata dello scugnizzo Totò, il quale vuole che la ragazza resti a Napoli. Le scugnizze si mostrano agli occhi degli stranieri come modelle straordinarie per bellezza e vitalità. Nasce appunto l’idea di portare con sé in America qualcuna di loro, dal momento che «tutto far coi dollari si può». Inizialmente, però, le scugnizze non si lasciano incantare. Soltanto una di loro, la citata Salomè, è convinta dal ricco Toby, che intende sposarla, nonostante nei confronti di lei ci sia l’amore di Totò. Il secondo atto vede un’introduzione sulla Napoli antica. Il Quartetto degli Scugnizzi, dove si evidenzia la miseria di ragazzi e ragazze napoletani e la necessità che essi hanno di dover sbarcare il lunario per sopravvivere. Dopo un incontro tra Totò e Salomè scoperto da Toby, la conclusione è affidata a un “duetto”, nel corso del quale Salomè e Chic riflettono sulla fugacità delle cose terrene. “Teatro Al Massimo Stabile Privato di Palermo” Società Consortile a Responsabilità Limitata senza scopo di lucro Piazza Verdi, 9 – 90138 Palermo – P.I. 04870030824 – tel. 091/589575-589070 – Fax 091/6127546 www.teatroalmassimo.it - e-mail [email protected] 9ª Rappresentazione Dal 4 al 13 Aprile 2014 FLAVIO MONTRUCCHIO ROBERTA LANFRANCHI NEL MUSICAL “SETTE SPOSE PER SETTE FRATELLI” di L. Kasha - D. S. Landay - Musichedi G. De Paul - lirichedi J. Mercer Tratto dall'omonimo Film della MGM di Steven Vincent Benet UNA NUOVA SCINTILLANTE EDIZIONE CON UN CAST DI 20 BALLERINI-ACROBATI-CANTANTI Scene Teresa Caruso Luci Umile Vainieri Costumi Cecilia Betona Suono Luca Finotti Coreografie Roberto Croce Direzione Musicale Emanuele Friello Adattamento e Regia di MASSIMO ROMEO PIPARO Una produzione PEPPARROW ENTERTAINMENT “Teatro Al Massimo Stabile Privato di Palermo” Società Consortile a Responsabilità Limitata senza scopo di lucro Piazza Verdi, 9 – 90138 Palermo – P.I. 04870030824 – tel. 091/589575-589070 – Fax 091/6127546 www.teatroalmassimo.it - e-mail [email protected] Nel 1954 la MGM produce il film SETTE SPOSE PER SETTE FRATELLI diretto da Stanley Donen; la magica fusione tra la sceneggiatura, le musiche e le straordinarie coreografie di Michael Kidd ne fecero uno dei musical più divertenti e longevi del grande schermo, un cult riproposto anche dalla Tv ancora oggi con grandi ascolti. Le musiche di Adolph Deutsch e Saul Chaplin vinsero un Oscar e il film ottenne quattro nominations per il miglior film, la migliore sceneggiatura, la migliore fotografia e il miglior montaggio. Nel 60° anniversario dell’uscita del film, la Peep Arrow Entertainment porta in scena in Italia una nuova scintillante edizione del musical con Flavio Montrucchio, Roberta Lanfranchi e un cast di 20 ballerini-cantanti-acrobati. La storia narra di Adamo, maggiore di 7 fratelli, rozzi boscaioli che vivono tra le montagne e che, stanco della solitudine, vuole prendere moglie. Conquista Milly che però scopre presto di dover prendersi cura non solo del marito ma di altri 6 rozzi uomini disordinati e rissosi... Come nella favola di Biancaneve trasforma la baita sporca dei boscaioli in una casa accogliente e insegna ai fratelli di Adamo l’arte del corteggiamento, cosicché anche loro possano conquistare una ragazza e sposarsi. Dopo mille vicissitudini, corteggiamenti, balli in paese, risse tra pretendenti, rapimenti di ragazze, valanghe in montagna e tanto altro, il lieto fine arriverà puntuale con 6 nuovi matrimoni e una neonata.... Dal film al palcoscenico, si ritroveranno le divertenti avventure dei fratelli Pontepee e delle loro innamorate, con canzoni eseguite dal vivo e spettacolari coreografie acrobatiche, in un perfetto evento teatrale che coinvolgerà ed entusiasmerà spettatori di tutte le età. “Teatro Al Massimo Stabile Privato di Palermo” Società Consortile a Responsabilità Limitata senza scopo di lucro Piazza Verdi, 9 – 90138 Palermo – P.I. 04870030824 – tel. 091/589575-589070 – Fax 091/6127546 www.teatroalmassimo.it - e-mail [email protected] 10ª Rappresentazione Dal 9 al 18 Maggio 2014 GEPPY GLEIJESES MARIANELLA BARGILLI LUCIA POLI IN “L’IMPORTANZA DI CHIAMARSI ERNESTO” di Oscar Wilde Regia GEPPY GLEIJESES Una produzione TEATRO STABILE DI CALABRIA - TEATRO QUIRINO V. GASSMAN “L’importanza di chiamarsi Ernesto” di Oscar Wilde messo in scena nel 2000/2001 e ripreso nel 2001/2002 è tuttora lo spettacolo più visto di sempre in teatri come La Pergola di Firenze, il Goldoni di Venezia, il Franco Parenti di Milano e tanti altri. A più di dieci anni da quello strepitoso successo Geppy Gleijeses con Lucia Poli e con l’inserimento di Marianella Bargilli riprendono, in un nuovo allestimento in scena dal febbraio 2014, “L’importanza” non a caso definita la più bella commedia di tutti i tempi, mai messa in scena dal 2002 in un’edizione importante. "The importance of Being Earnest" debuttò al St. James's Theatre di Londra il 14 febbraio 1895 a cura dell'actor - manager. George Alexander, che vi sosteneva la parte di John Worthing. Allan Aynesworth era Algernon Moncrieff, Irene Vanbrugh era Gwendolen Fairfax e Evelyn Hilliard era Cecily Cardew. “Teatro Al Massimo Stabile Privato di Palermo” Società Consortile a Responsabilità Limitata senza scopo di lucro Piazza Verdi, 9 – 90138 Palermo – P.I. 04870030824 – tel. 091/589575-589070 – Fax 091/6127546 www.teatroalmassimo.it - e-mail [email protected] Malgrado lo strepitoso successo riportato alla prima - "in cinquantatrè anni di palcoscenico non ricordo un trionfo maggiore", avrebbe ricordato Allan Aynesworth molti anni dopo: "il pubblico si alzò tutto in piedi e non cessava di acclamare" - fu smontata dopo appena 6 repliche, come conseguenza dello scandalo in cui Wilde si era andato a cacciare querelando per diffamazione Lord Queensberry che lo aveva pubblicamente tacciato di sodomia. Ultimo lavoro teatrale di Wilde e diversissimo dai precedenti, The importance ha provocato molte congetture sul corso che l'evoluzione del drammaturgo e di conseguenza forse, di tutto il teatro inglese avrebbe potuto prendere senza l'intervento della magistratura. L'eterea verbalità di The importance, dove tutti - non solo il cinico di turno – si esprimono mediante paradossi squisiti, si accompagna, non dimentichiamolo, a un senso visivo di teatralissima efficacia. Benchè più rare che nei lavori precedenti, le didascalie sono molto suggestive dell'esecuzione ideale e l'apparizione di Jack Worthing in lutto stretto per la morte dell'immaginario fratello Ernest è un colpo di scena giustamente rimasto famoso. Dalle didascalie si capisce anche lo stile di recitazione che Wilde desiderava e che gli attori del primo allestimento, un pò imbarazzati dalla novità, non raggiunsero che in parte: uno stile cioè assolutamente non farsesco e nemmeno, d'altro canto, realistico. I personaggi debbono cioè scambiarsi le battute con perfetta naturalezza, senza mostrare di ritenerle spiritose e senza tentare di giustificarle caratterizzandosi come eccentrici. Evidentemente The importance vive anche avulsa dal contesto storico che la produsse. Prendiamo il caso della formidabile Lady Bracknell, vittoriana quanto più non si potrebbe ma al contempo eterna e universale come Falstaff. Di lei osserviamo anche, en passant, l'ambivalenza mostrata dall'autore nei suoi confronti: Wilde appare affascinato dal mostro che ha evocato e, del resto, la sua stessa carriera mondana conferma come si adoperò per essere ricevuto e coccolato da quella società che sfidava. Dopo lo scandalo, esule a Parigi, soleva affermare con un sospiro che la Regina Vittoria restava la sola donna che avrebbe adorato sposare. The importance è stata definita "la più bella commedia di tutti i tempi". “Teatro Al Massimo Stabile Privato di Palermo” Società Consortile a Responsabilità Limitata senza scopo di lucro Piazza Verdi, 9 – 90138 Palermo – P.I. 04870030824 – tel. 091/589575-589070 – Fax 091/6127546 www.teatroalmassimo.it - e-mail [email protected] SPETTACOLO PER LE SCUOLE 31 Gennaio 4 e 5 Febbraio 2014 GRAZIANO GALATONE NOEMI SMORRA “I PROMESSI SPOSI” OPERA MODERNA MUSICA DI PIPPO FLORA Testo e Regia di MICHELE GUARDI’ Una produzione RPG PRODUZIONI Srl “Teatro Al Massimo Stabile Privato di Palermo” Società Consortile a Responsabilità Limitata senza scopo di lucro Piazza Verdi, 9 – 90138 Palermo – P.I. 04870030824 – tel. 091/589575-589070 – Fax 091/6127546 www.teatroalmassimo.it - e-mail [email protected]