Notes Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano NOTES Ottobre2008 Sommario Saluto........................................................................................................................................2 Speciale Bicentenario............................................................................................................. 3 Salvatore Quasimodo .........................................................................................................3 Fernanda Pivano ................................................................................................................4 Reti istituzionali......................................................................................................................5 Produzioni artistiche...............................................................................................................6 Masterclass e seminari............................................................................................................8 Premi.....................................................................................................................................10 Alumni..................................................................................................................................10 1 / 12 Notes Saluto Cari lettori, la musica, l’arte, la vita stessa è comunicazione! Noi comunichiamo i nostri pensieri e sentimenti con la parola, il gesto, il sorriso, lo sguardo; chi fa arte trasmette il suo mondo interiore attraverso i suoni, i colori, i passi di danza, i versi poetici. Ma c’è di più: ogni comunicazione è di per se stessa sociale, e dunque è anche espressione di una società, e di essa fornisce un ritratto, proposto da uno specialissimo punto di vista, e un’interpretazione. Se dunque dal punto di vista personale un messaggio esprime e comunica idee, emozioni, propositi, speranze, dal punto di vista sociale rimanda alle istituzioni, ai valori, alla concezione di vita di una comunità. Importanti sono allora i contenuti del messaggio, e cioè gli argomenti trattati, che possono riferirsi ai temi più in voga, o distanziarsene, o addirittura contrapporsi ad essi. Ma ugualmente rilevante è la forma del messaggio, che con le sue scelte di linguaggio e di stile evidenzia anch’essa il background culturale dell’emittente, la sua adesione e/o il suo scarto rispetto a modelli, correnti artistiche, concezioni filosofiche, politiche, religiose. Un caso particolarissimo è poi costituito dalle opere d’arte in cui si combinano più linguaggi: all’interno di una stessa opera d’arte ogni aspetto è collegato agli altri da molteplici connessioni, e crea dunque una rete dagli innumerevoli sensi e significati. Allora la parola è anche musica e immagine, la musica è anche colore e gesto, e, altrettanto, l’immagine e il gesto hanno valenze plurime. E la critica d’arte, come arte “di secondo livello” è arte essa stessa, poiché permette di moltiplicare i punti di vista sul mondo, offrendone interessanti letture critiche. Abbiamo scelto, perciò, di dedicare questa volta la sezione “Speciale Bicentenario” a due nomi prestigiosi, già docenti del nostro Conservatorio, che hanno operato nel campo poetico e letterario, coltivandone anche speciali settori legati alla musica: Salvatore Quasimodo, che ha scritto anche libretti d’opera, e Fernanda Pivano, autrice di opere critiche sulla musica cosiddetta “leggera”. In questo numero di Notes si parla dunque di legami tra le arti, e anche di legami tra le istituzioni, all’interno della città e al di là di continenti e oceani. E si parla di idee in movimento, che nascono nel nostro Conservatorio e valicano i confini nazionali: esse valorizzano i giovani artisti che le hanno concepite e dunque tutta la nostra Istituzione. E noi ci onoriamo di aver dato a questi giovani la formazione e gli strumenti concettuali e metodologici necessari affinché le loro idee di musica e di arte potessero crescere e svilupparsi. 2 / 12 Notes Avete domande, suggerimenti, proposte? Scrivetemi! [email protected] 3 / 12 Notes Speciale Bicentenario Salvatore Quasimodo (Modica, 1901 – Napoli, 1968) Salvatore Quasimodo (a destra) con Michele Lizzi Cominciò prestissimo a scrivere versi, che pubblicava su riviste simboliste siciliane. Fin dagli anni della scuola fu amico di Salvatore Pugliatti, giurista, critico letterario e musicale, e dell’uomo politico Giorgio La Pira. Grazie ai legami familiari con Elio Vittorini entrò a far parte del circolo di letterati che gravitava intorno alla rivista “Solaria”, e che comprendeva Alessandro Bonsanti, Arturo Loira, Gianna Manzini ed Eugenio Montale. Per le edizioni di “Solaria” pubblicò nel 1930 il suo primo volume di poesie, Acque e terre, che fu accolto con entusiasmo dalla critica. Partecipò attivamente al gruppo culturale che collaborava alla rivista “Corrente di Vita Giovanile”, fondata e diretta da Ernesto Treccani, di cui facevano parte anche Luciano Anceschi, Giulio Carlo Argan, Antonio Banfi, Piero Bigongiari, Luigi Comencini, Carlo Emilio Gadda, Alfonso Gatto, Alberto Lattuada, Enzo Paci, Vasco Pratolini, Luigi Rognoni, Umberto Saba, e Giancarlo Vigorelli. La collaborazione con Cesare Zavattini lo porterà poi a entrare nella redazione del settimanale “Il Tempo”. Fu sensibile e raffinato traduttore di Omero, Eschilo, Sofocle, Euripide, dei lirici greci, di Virgilio, Catullo, Ovidio, Shakespeare, Molière, Cummings, Neruda, Aiken, Eluard. Le sue liriche (tra cui ricordiamo le raccolte Oboe sommerso, Ed è subito sera, La vita non è sogno) ottennero prestigiosi riconoscimenti, tra cui il premio dell'Antico Fattore (1932), il premio San Babila (1950), il premio Etna­Taormina (1953), il premio Viareggio (1958) e il Nobel per la letteratura (1959). I temi ricorrenti nella sua poetica sono quelli della felicità perduta a cui si contrappone l’asprezza della condizione presente, dell’esilio, del dolore e della solitudine umana. Il particolare legame di Quasimodo con la musica è evidenziato, oltre che dall’intensità lirica delle sue poesie, dal tributo dedicato ad Apollo, dio della musica, nella raccolta Erato e Apollion (1936), e dai due libretti d’opera, Billy Budd (con musica di Giorgio Federico Ghedini) e L'amore di Galatea (con musica di Michele Lizzi). Billy Budd, il cui soggetto era ripreso dall’omonimo romanzo di Herman Melville, si incentra sulla vicenda di un marinaio leale vittima dell’ingiustizia; l’opera andò in scena per la prima volta al teatro La Fenice di Venezia l’8 settembre 1949 nell’ambito del XII Festival Internazionale di Musica Contemporanea. L’inesorabile «ingiusta Giustizia» che è alla base del dramma, è resa da 4 / 12 Notes Quasimodo ancor più tragica congelando la scansione drammaturgica in una ineluttabile immobilità. L’opera in tre atti L’amore di Galatea riprende il mito di Aci e Galatea, appartenente a quel mondo classico che fu per Quasimodo fonte di profonda ispirazione e di commosso paragone con l’epoca contemporanea. Non a caso, infatti, la stessa motivazione del premio Nobel evidenzia che questo gli fu conferito “per la sua poetica lirica, che con ardente classicità esprime le tragiche esperienze della vita dei nostri tempi”. L’opera è stata musicata da Michele Lizzi, anch’egli sensibile interprete della cultura classica. La prima rappresentazione, coronata da vivo successo, fu tenuta al Teatro Massimo di Palermo, il 12 marzo 1964, sotto la direzione di Franco Capuana e con la regia di Aldo Mirabella Vassallo. Quasimodo è stato titolare della cattedra di Letteratura Italiana presso il Conservatorio di Milano dal 1941 al 1967. Fernanda Pivano (Genova, 1917) Giornalista, scrittrice, traduttrice e critica musicale, come Quasimodo si interessa alle opere di Herman Melville, tanto che nel 1941 ne fa l’oggetto della sua tesi di laurea. Condivide col poeta di Modica anche la passione per la traduzione, e traduce infatti la Spoon River Antology di Edgar Lee Masters, Addio alle armi di Ernest Hemingway, diversi libri di Francis Scott Fitzgerald, tra cui Il grande Gatsby, e Jukebox all’idrogeno di Allen Ginsberg. Oltre ad aver contribuito alla diffusione in Italia e alla conoscenza critica delle opere più significative della letteratura americana, Fernanda Pivano ha scritto diverse lucide e sensibili opere di narrativa, che spesso hanno sfondo autobiografico e sono ricche di impressioni ed emozioni scaturite dai viaggi e dagli incontri con famosi personaggi dell'ambiente letterario. Tra esse Hemingway (1985), insignita del premio Comisso, Cos'è più la virtù (1986), La mia kasbah (1988), Dov'è più la virtù (1997), I miei quadrifogli (2000). La musica è una presenza forte e costante nella vita di Fernanda Pivano, che è una dei maggiori esperti della musica cosiddetta “leggera”, sia italiana che internazionale. Lo testimoniano, tra le altre, le opere De André, il corsaro (2002), C’era una volta un beat (2003), Beat hippie yippie e The beat goes on (entrambi del 2004), I miei amici cantautori (2005), e Complice la musica (2008). Data la fama di Fernanda come traduttrice e critica di letteratura anglo­americana, Giorgio Federico Ghedini, direttore del Conservatorio di Milano dal 1951 al 1962, si attivò per poterla avere come docente presso il Conservatorio. Così, nel 1953 egli ottenne dal Ministero della Pubblica Istruzione 5 / 12 Notes che la Pivano, titolare di storia e filosofia presso un liceo di Novara, potesse svolgere, presso il Conservatorio di Milano, corsi di italiano per gli studenti stranieri e di inglese per quelli italiani. Reti istituzionali Il Conservatorio di Milano guiderà la formazione musicale in Corea Incheon (Corea) Oltre alla formazione in Italia di parecchi studenti provenienti dalla Corea, impegno che i docenti del Conservatorio Verdi svolgono con passione e successo da molti anni, nel prossimo futuro il Conservatorio assumerà un ruolo guida nella formazione musicale impartita in Corea. Questo è infatti il nucleo dell’accordo intercorso tra la Direzione e la Presidenza del Conservatorio, l’ambasciatore italiano in Corea, il sindaco di Milano e il sindaco di Incheon, la terza città della Corea in ordine di grandezza. L’amministrazione di questa città ha infatti avviato un ambizioso progetto, che prevede la costruzione di un istituto musicale all’interno di un grandissimo centro per le arti. In base agli accordi presi, questo istituto musicale, che nelle intenzioni dell’amministrazione di Incheon si configurerà come il polo di riferimento della formazione musicale nel mondo orientale, verrà organizzato e fatto funzionare secondo le direttive del nostro Conservatorio. Il Conservatorio di Milano si troverà così ad esercitare una grandissima influenza, con ricadute positive in termini di immagine per l’Istituzione, e probabilmente anche di occupazione per i nostri giovani diplomati. Firmata la Convenzione tra il Conservatorio e l’Università degli Studi di Milano 6 / 12 Notes l’Università di Milano Il 20 maggio è stata firmata, tra il Conservatorio e l’Università degli Studi di Milano, una importante convenzione che instaura un più stretto rapporto di collaborazione fra le due Istituzioni. In base ad essa le attività dell’Università e del Conservatorio finalizzate alla didattica e alla ricerca possono integrarsi e coordinarsi reciprocamente, attuando collaborazioni per studi e ricerche su progetti specifici e partecipazione congiunta a programmi di ricerca nazionali e/o internazionali La collaborazione didattica riguarderà, tra l’altro, ­ ­ ­ ­ ­ ­ l’ammissione reciproca degli studenti ai corsi organizzati dai due enti, previo accordo dei responsabili, e il reciproco riconoscimento istituzionale degli esami e dei crediti nei rispettivi curricula l’elaborazione di curricula caratterizzati da percorsi formativi e titoli di studio rilasciati congiuntamente dalle due istituzioni lo svolgimento di tesi, progetti ed elaborati di laurea/diploma lo svolgimento di esercitazioni l’organizzazione di stage didattici indirizzati agli studenti l’organizzazione di conferenze, dibattiti e seminari Collaborazione tra Conservatorio e Accademie del Polo Grazie ad accordi intercorsi tra la Direzione del Conservatorio e la Direzione della Fondazione Accademia d’Arti e Mestieri dello Spettacolo Teatro alla Scala, quest’ultima invia presso il Conservatorio studenti dei corsi per Fotografi di scena e per Tecnici audio, per collaborare alla realizzazione e alla documentazione delle nostre iniziative concertistiche e didattiche. Una simile collaborazione si sta istituendo tra il Conservatorio e l’Accademia di Brera, per quanto riguarda la grafica di Notes. Il progetto, dalle forti valenze formative ad artistiche, permette agli studenti delle Accademie di far pratica sul campo nel quadro di cicli di manifestazioni di assoluto prestigio, e di veder poi valorizzate le loro opere all’interno delle iniziative di documentazione realizzate dal nostro Conservatorio. 7 / 12 Notes Produzioni artistiche Concerti Il Festival Pianistico 2008, organizzato dal Circolo Filologico Milanese, sito in via Clerici 10, in collaborazione con il Conservatorio, ha presentato un ricco cartellone che offriva performances di forte richiamo: grande successo di pubblico e di critica hanno avuto i recitals dei pianisti Alba Gentili Tedeschi (31 maggio), Elia Tagliavia (14 giugno), Emmanuel Rimoldi (28 giugno), Luca Buratto (5 luglio), e Francesca Vidal (12 luglio). Il 30 maggio si è tenuto in sala Verdi l’applauditissimo concerto “Spring’s Voices”, che ha visto protagonisti i cori del Conservatorio, magistralmente diretti dai Maestri Edoardo Cazzaniga, Davide Gualtieri e Maria Grazia Lascala. Il 17 giugno si è tenuta l’attesa performance “Il quaderno delle intime presenze”, che ha concluso il Laboratorio d’Improvvisazione condotto dai Maestri Davide Gualtieri e Danilo Macchioni. Sviluppata su una traccia letteraria imperniata sull’opera musicale dei Beatles, la manifestazione si è sviluppata attraverso l’interazione artistica di Davide Gualtieri e Gaia Scabbia (vocalist e autori dello script letterario e della regia), Davide Briani e Davide Sorbello (basi elettroacustiche), Danilo Macchioni e Marco Longo (pianoforte), Jacopo Bellometti e Chiara Percivati (clarinetto), Adriano Sangineto (arpa celtica e clarinetto basso), Myriam Bertagna e Valentina Gualtieri (vocalist). Il 28 novembre, in occasione delle celebrazioni per il bicentenario del Conservatorio, il celebre pianista Bruno Canino, già studente e docente presso il Conservatorio di Milano, eseguirà insieme con alcuni tra i nostri migliori allievi due quintetti con pianoforte: il quintetto per pianoforte e fiati op. 16 di Beethoven, e il quintetto per pianoforte e archi op. 34 di Brahms. Il 13 settembre, nel quadro delle celebrazioni pucciniane 2008, va in scena La Boheme, nel nuovo allestimento a cura del Laboratorio Opera­Studio del Conservatorio, condotto dai Maestri Daniele Agiman, Demetrio Colaci, Laura Cosso, Umberto Finazzi. Scene di Massimo Voghera; costumi di Enrica Campi; orchestra UECO. Interpreti: Irina Kapanadze, Ira Iosebidze, Giuseppe Bellanca, Jun Hyuck Jin, Juan José Micheletti, Jin Hwan Hyun, Clément Dionet, Marco Andreetti. Altri partecipanti al Laboratorio e alla produzione: Pedro Carrillo, Alicia Delzers, Matteo Falcier, Eun Young Hong, Asuka Murakami, Yuko Sakaguchi, Andrea Tabili. Direttori d’orchestra: Pasquale Corrado e Marco Bellasi. Regia: Laura Cosso. Supervisione musicale: Daniele Agiman, Demetrio Colaci, Umberto Finazzi. Maestro collaboratore: Pierre­Luc Landais. Luci: Ferdinando Morra. Realizzazione scenica: Hong Sang­Hee. 8 / 12 Notes Masterclass e seminari Masterclass Erasmus di Musica da camera e Composizione Michéle Scharapan e Robert Pascal, 15 e 16 maggio Concerto finale: 16 maggio 2008, con Noia Suarez Ogando, Martin Pratissoli: violoncelli, ed Emanuele Breda, violino 9 / 12 Notes Michéle Scharapan, pianista, vincitrice di tre primi premi al Conservatoire National Supérieur di Parigi, ha completato la sua formazione in Italia, studiando sotto la guida di Sergio Lorenzi. Ha intrapreso fin da giovanissima una intensa carriera concertistica, esibendosi in Europa, Africa e America. Collabora con molti famosi artisti ed è docente di Music da camera presso il Conservatoire National Supérieur di Lyon. Robert Pascal, nato nel 1952, è violinista, compositore, studioso di matematica pura, etnomusicologia, musica medioevale e rinascimentale. Ha collaborato con diversi famosi ensembles musicali, tra i quali l'Ensemble Orchestral Contemporain, l'Orchestre National de Lyon. Sue composizioni sono state eseguite in tutta Europa e in Canada. E’ docente di composizione presso il Conservatoire di Lyon. Masterclass di Basso tuba Øystein Baadsvik – 15, 16 e 17 settembre 2008 Concerto finale: 17 settembre 2008, con Simone Pionieri, pianoforte, e l’Orchestra di Fiati della Valtellina, diretta da Lorenzo Della Fonte Øystein Baadsvik, vincitore di due premi al Concours International d’Exécution Musicale di Ginevra nel 1991, è dotato di un virtuosismo prodigioso e di una musicalità unica. E’ probabilmente l’unico virtuoso della tuba a svolgere una intensissima attività concertistica come solista, in duo col pianoforte e in collaborazione con ensembles e orchestre tra le più famose del mondo. E’ 10 / 12 Notes frequentemente ospite di trasmissioni radiotelevisive e tiene regolarmente masterclass in tutto il mondo. Master Class di Composizione Alejandro Guarello – 27, 28 e 29 ottobre 2008 Nato in Cile nel 1951, ha compiuto gli studi nel suo Paese, perfezionandosi poi in Italia, presso il Conservatorio di Milano e l’Accademia Chigiana. Vincitore di numerosi premi (tra cui quelli indetti da Festival de Mùsica Contemporànea, Festivales de Mùsica Chilena de la Universidad de Chile, Consejo Chileno de la Música), è autore di opere eseguite con grande successo in Europa, America e Asia. E’ docente all’Università Cattolica del Cile e direttore della rivista Resonancias. Seminario di Metodologia dell’insegnamento strumentale Annibale Rebaudengo - 20 settembre (Didattica della lezione collettiva di strumento) e 4 ottobre 2008 (Didattica della musica d’insieme e dell’improvvisazione collettiva) Johannella Tafuri - 27 settembre (Metodologia della ricerca didatticostrumentale) Rossella Fois - 11 ottobre (Principi e tecniche della musicoterapia applicati alla didattica strumentale) e 18 ottobre (Didattica strumentale per gli adulti) Alfonso Chielli - 19 ottobre (Fisiopatologia dell’esecuzione strumentale). Rossella Fois, clarinettista, vicepresidente dell’associazione Confiam, tiene il corso di Didattica strumentale all’Accademia Teatro alla Scala. Johannella Tafuri, violinista, è autrice di numerosi articoli comparsi su riviste nazionali e internazionali e di diversi volumi vertenti su temi dell’educazione musicale. Partecipa spesso come relatrice a convegni in Italia e all’estero. Premi 11 / 12 Notes CONCORSO “UMANITARIA” Idonei: Gioia Giusti (pianoforte), Elisa La Marca (chitarra), Luca Buratto (pianoforte), duo Miriam Conti (pianoforte) e Anna Bazueva (flauto), trio Giovanna Di Lecce (pianoforte), Emanuele Breda, (violino) e Martin Pratissoli (violoncello), Christopher Spiteri (basso tuba) Segnalati: Muriel Grifò (pianoforte), Maria Demetz (oboe), Elia Tagliavia (pianoforte). Alumni Il pianista Giulio Ruzza, allievo di Edda Ponti, ha vinto il primo premio assoluto al XV concorso nazionale ‘G. Rospigliosi’ di Lamporecchio, il primo premio al VI concorso di esecuzione musicale ‘Città di Riccione’ (Boris Petrushansky presidente, G. Vidusso, D. Lombardi commissione), e una delle due borse di studio ‘Gisa Sassone’ istituite presso il nostro conservatorio. La pianista Elisa D’Auria, allieva di Edda Ponti, ha vinto il terzo premio al concorso “Vila de Capdepera International Piano Competition” (Spagna). Il soprano Francesca Pacileo, allieva di Margaret Hayward ha vinto il primo premio della sezione under 23 del Concorso Internazionale “Ferruccio Tagliavini” (Austria), ottenendo anche il premio quale migliore soprano e il premio per la migliore interpretazione mozartiana. Marco Gaggini e Luca Oberti, allievi di clavicembalo nella classe di Danilo Costantini, hanno ottenuto prestigiosi riconoscimenti all'XI Concorso nazionale di clavicembalo "Gianni Gambi", tenutosi a Pesaro a fine maggio. In questa competizione, la più importante di questo settore organizzata in Italia, Marco Gaggini è risultato 1° classificato nella sezione solistica, e ha vinto il premio speciale per la migliore esecuzione di un brano del secondo Settecento. Luca Oberti è risultato 1° classificato nella sezione basso continuo, 2° classificato nella sezione solistica ed ha vinto il premio speciale per la migliore esecuzione di una composizione del secondo Settecento. Alessandro Baticci, allievo di flauto nella classe di Rocco Abate, e Luca Lavuri, allievo di pianoforte nella classe di Maria Isabella De Carli, hanno partecipato al concorso mondiale “Jugend musiziert” che ogni anno riunisce più di 40.000 giovani da tutto il mondo. Eseguendo Sonatine di Boulez e Sirius, dello stesso Alessandro Baticci, hanno vinto un primo premio e il premio speciale “Europa”, con la seguente motivazione: “per il miglior contributo al concorso da parte di allievi di una scuola al di fuori della Germania”. 12 / 12