Norma CEI 64-8 - classificazione a tre livelli

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Il CEI ha pubblicato la seconda edizione della Norma CEI 0-21 “Regola tecnica di riferimento per la connessione di
Utenti attivi e passivi alle reti BT delle imprese distributrici di energia elettrica”. La Norma definisce i criteri tecnici per la
connessione degli Utenti alle reti elettriche di distribuzione con tensione nominale in corrente alternata fino a 1 kV
compreso.
Per gli Utenti attivi, ha lo scopo di:



definire l’avviamento, l’esercizio ed il distacco dell’impianto di produzione;
evitare che gli impianti di produzione possano funzionare in isola su porzioni di reti BT del Distributore;
definire alcune prescrizioni relative agli impianti di produzione funzionanti in servizio isolato sulla rete interna del
Produttore. Le suddette prescrizioni non riguardano la connessione dell’impianto di produzione alla rete del
Distributore e pertanto non risultano rilevanti ai fini della predetta connessione.
La Norma CEI 0-21, che è stata elaborata di concerto con l'Autorità per l'energia elettrica e il gas (AEEG) ed esplicita le
regole tecniche di connessione alle reti di distribuzione di energia elettrica in BassaTensione (BT) su tutto il territorio
nazionale, si applica a tutte le reti delle imprese distributrici di energia elettrica.
La Norma CEI 0-21 è citata nelle deliberazioni dell’AEEG ARG/elt 187/11 del 22 dicembre 2011 “Modifiche e integrazioni
alla deliberazione dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas ARG/elt 99/08, in materia di condizioni tecniche ed
economiche per la connessioni alle reti con obbligo di connessione di terzi degli impianti di produzione (TICA), per la
revisione degli strumenti al fine di superare il problema della saturazione virtuale delle reti elettriche” e ARG/elt 199/11
del 29 dicembre 2011 “Disposizioni dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas per l’erogazione dei servizi di trasmissione,
distribuzione e misura dell’energia elettrica per il periodo di regolazione 2012-2015 e disposizioni in materia di condizioni
economiche per l’erogazione del servizio di connessione”, Delibera 84/2012/R/eel del 8 marzo 2012 “Interventi urgenti
relativi agli impianti di produzione di energia elettrica, con particolare riferimento alla generazione distribuita, per
garantire la sicurezza del sistema elettrico nazionale”. In relazione a quest’ultima Delibera il CEI si sta organizzando per
aggiornare la Norma CEI 0-21 e CEI 0-16 “Regola tecnica di riferimento per la connessione di Utenti attivi e passivi alle
reti AT ed MT delle imprese distributrici di energia elettrica” nei tempi previsti e Delibera 165/2012/R/eel del 26 aprile
2012 “Individuazione dei valori definitivi dei premi riconosciuti nel caso di interventi di retrofit sui sistemi di protezione di
interfaccia degli impianti di generazione distribuita. Aggiornamento della deliberazione dell’Autorità per l’Energia Elettrica
e il Gas 8 marzo 2012, 84/2012/R/eel”.
Il 27/06/2012, il CEI ha pubblicato una Errata Corrige scaricabile al seguente link.
Il testo della seconda edizione della Norma, comprensiva della Errata Corrige, è scaricabile gratuitamente dal seguente
link.
Norma CEI 64-8 - classificazione a tre livelli
degli impianti domestici.
23/05/2011
E’ stata pubblicata all’inizio di marzo 2011 la Variante V3 della Norma Italiana CEI 64-8 ”Impianti
elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in
corrente continua” che entrerà in vigore il 1° settembre 2011. Dodici pagine che faranno entrare gli
impianti elettrici da realizzare nelle case degli italiani in una “nuova era”.
Il fascicolo contiene l’Allegato A (normativo) “Ambienti residenziali – Prestazioni dell’impianto” e
alcune modifiche alla Norma CEI 64-8.
Forniamo qui i seguito alcune indicazioni e riflessioni intese a dare una visione generale della
norma, ma per averne completa conoscenza, essa dovrà essere consultata nella sua interezza.
A.1 Campo di applicazione.
La V3 integra le prescrizioni di sicurezza della norma 64-8, e fornisce prescrizioni “addizionali” ai
fini delle prestazioni. Si applica agli impianti elettrici delle unità immobiliari situate in condomini o
in villette mono o plurifamiliari.
A.2 Dimensionamento dell’impianto
In questo paragrafo avviene ciò che può essere considerata una “rivoluzione culturale”. Infatti la
norma recita:
”…Premesso che il dimensionamento dell’impianto elettrico è oggetto di accordo fra il progettista,
l’installatore dell’impianto ed il committente, in funzione delle esigenze impiantistiche di
quest’ultimo e del livello qualitativo dell’unità immobiliare, si forniscono i criteri minimi e le
dotazioni minime con riferimento a tre livelli di prestazione e di fruibilità:…”
Appare evidente che il committente deve essere coinvolto e stipulare un accordo (contratto) con i
professionisti per ottenere un impianto elettrico che non solo sia sicuro, ma anche soddisfi le sue
esigenze prestazionali e che esso sia fruibile secondo le sue aspettative.
Inoltre, i professionisti dovranno, durante le trattative, presentare al committente la Tabella A, dove
sono descritte le dotazioni minime per i tre livelli, affinché egli possa compiere una scelta ragionata
e consapevole della consistenza dell’impianto che gli sarà consegnato.
Il livello 3, oltre alle dotazioni previste, considera l’esecuzione dell’impianto con integrazione
domotica e, per essere considerato domotico, deve gestire come minimo 4 delle seguenti funzioni:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
anti intrusione,
controllo carichi,
gestione comando luci,
gestione temperatura (se non è prevista una gestione separata ),
gestione scenari (tapparelle, ecc,)
controllo remoto,
sistema diffusione sonora,
rilevazione incendio (UNI 9795) se non è prevista gestione separata,
sistema antiallagamento e/o rilevazione gas.
A questo punto appare consequenziale che la Dichiarazione di Conformità alla Norma 64-8
rilasciata dall’installatore al proprietario dell’unità immobiliare dovrà segnalare anche il livello
prestazionale e di fruibilità dell’impianto.
Evidentemente il valore commerciale dell’unità immobiliare aumenterà all’aumentare del livello
prestazionale dichiarato.
Un bel passo avanti in difesa dei professionisti coscienziosi e competenti e dell’utente che potrà
intervenire per ottenere un “prodotto” che lo soddisfi.
A.3 Generalità
Per tenere conto della potenza contrattuale impegnata si obbliga che la sezione del montante non sia
inferiore a 6mm2.
In generale deve essere garantita la selettività totale fra interruttori differenziali.
A.4 Quadro di unità abitativa
Si danno indicazioni precise circa la sua ubicazione si ripete la necessità di ottenere selettività fra
differenziali , si riconosce come necessaria la continuità di servizio tramite la divisione dei circuiti,
etc.
È stabilito che per tenere conto degli eventuali ampliamenti il quadro sia abbondante (+15% dei
moduli installati)
È riconosciuta l’utilità degli SPD e quindi si richiede per la loro efficiente installazione, che il
quadro principale sia raggiunto dal conduttore di protezione direttamente collegato all’impianto di
terra dell’edificio.
A.5 Dotazioni fondamentali nei locali ad uso abitativo
Quest’articolo da prescrizioni, per esempio, circa la necessità di affiancare alle prese del telefono le
prese di energia per dare la possibilità all’utente domestico di usare il telefono cordless, e ancora
per evitare di lasciare apparecchi di illuminazione accesi non direttamente visibili è richiesto che
vengano utilizzati interruttori con spie di segnalazione, ecc.
Per finire la Norma 64-8 ha dovuto subire alcune modifiche a seguito della Variante, le modifiche
sono elencate alle pagine 9 e 10 della V3.
Per gentile concessione del CEI pubblichiamo in allegato un estratto della Tabella A per darvi
contezza della consistenza delle apparecchiature da installare per ottenere impianti elettrici che
potranno essere classificati di Livello 1 (il minimo), di Livello 2, oppure di Livello 3.
Allegati

Estratto Tabella A
Una panoramica sulla norma EN15232
Energy performance of buildings - Impact of Building
Automation Control and Building Management
Obiettivi
La EN 15232 nasce al fine di stabilire l'impatto della building automation sul rendimento energetico
degli edifici ed è valida sia gli esistenti che per quelli in via di progettazione o ristrutturazione.
Definizioni
La norma definisce:




una lista strutturata di controllo, funzioni di building automation e gestione tecnica degli
edifici con un impatto sul rendimento energetico;
un metodo per la definizione dei requisiti minimi da implementare in edifici di diversa
complessità;
metodi per la definizione dell'impatto delle funzioni di automazione su un dato edificio,
consentendo pertanto di valutarne l'impatto mediante calcolo di ratings ed indicatori secondo
la prEN-15203 e la prEN-15217;
metodo semplificato per dare una prima stima dell'impatto dell'automazione su un dato tipo
di edificio.
Impatto di BACS (Building Automation and Control Systems) e TBM (Technical
Building Management) nella resa energetica degli edifici
Classi di efficienza BAC (Building Automation and Control)
Vengono definite quattro classi di efficienza energetica BAC (A, B, C, D) per la valutazione delle
prestazioni dell'automazione. Sono valide sia per gli edifici residenziali che per quelli non
residenziali:




D: BACS a bassa efficienza energetica. I vecchi sistemi andrebbero rivisti ed i nuovi non
andrebbero progettati con questi sistemi;
C: BACS base o standard;
B: sistemi di BACS e BMS (Building Management System) avanzati;
A: sistemi di BACS e BMS ad alta resa energetica.
Alcuni criteri di definizione delle classi di efficienza energetica
Definizione classi
Non
Residenziale
residenziale
D C B A D C B A
Controllo automatico
Controllo ventilazione e condizionamento
Controllo flusso d'aria in un locale
0 - Nessun controllo
1 - Controllo manuale
2 - Controllo temporizzato
3 - Controllo su presenza
4 - Controllo su richiesta
Controllo flusso d'aria nell'unità di trattamento
0 - Nessun controllo
1 - Controllo temporizzato on/off
2 - Controllo automatico flusso o pressione aria
Controllo temperatura erogata
0 - Nessun controllo
1 - Setpoint costante
2 - Setpoint variabile con compensazione temperatura esterna
3 - Setpoint variabile con compensazione in funzione del carico
Controllo illuminazione
Controllo presenza
0 - Interruttore on/off
1 - Interruttore on/off e controllo spegnimento automatico generale
2 - Rilevamento automatico Auto On/Dimmerato
3 - Rilevamento automatico Auto On/Auto Off
4 - Rilevamento automatico Manual On/Dimmerato
5 - Rilevamento automatico Manual On/Auto Off
Controllo luce diurna
0 - Manuale
1 - Automatico
Controllo tende oscuranti
0 - Azionate manualmente
1 - Motorizzate con controllo manuale
2 - Motorizzate con controllo automatico
3 - Controllate dall'automazione
Building Automation
0 - Nessuna funzione
1 - Adattamento delle funzioni alle esigenze dell'utente
2 - Ottimizzazione funzioni mediante messa a punto dei diversi
controller
3 - Funzioni di segnalazione standard
4 - Funzioni di controllo standard
Gestione tecnica dell'edificio (TBM)
0 - Nessuna funzione di gestione tecnica
1 - Rilevamento guasti e supporto per diagnostica
2 - Report informazioni su consumi, condizioni interne al locale e
possibili miglioramenti
Calcolo dell'efficienza BAC
Sono presentati due metodi per il calcolo dell'efficienza BAC. Il primo è il metodo dettagliato
(detailed method). Per utilizzarlo è necessario che le funzioni di automazione, controllo e gestione
dell'edificio siano già previste e definite ed il sistema energetico sia disponibile.
Il secondo metodo è per fattori di efficienza (BAC factor method) ed è utilizzato per realizzare una
stima approssimata dell'impatto di BAC e BMS in funzione delle classi di efficienza energetica.
Metodo dettagliato
Il metodo dettagliato si articola lungo cinque metodi di calcolo basati su standard differenti:





calcolo diretto: utilizzato sfruttando metodi di simulazione dettagliati (secondo la prEN
13790) calcolando direttamente l'impatto effettivo delle varie funzioni;
calcolo secondo le modalità di funzionamento: metodo utilizzato calcolando
sequenzialmente l'impatto delle singole funzioni dell'automazioni per ciascuna modalità di
funzionamento;
calcolo basato sul tempo: utilizzato quando il sistema di controllo interviene direttamente
sui tempi di funzionamento di un dispositivo, modificandone la modalità di funzionamento
anzichè spegnerli o accenderli;
calcolo basato sulla temperatura: utilizzato quando il sistema di controllo interviene
direttamente agendo sulla regolazione della temperatura ambiente;
calcolo basato sui coefficienti di correzione: utilizzato quando il sistema è in grado di agire
combinando fattori quali il tempo di funzionamento ed il valore di temperatura impostato.
Metodo basato sui fattori di efficienza BAC
Questo metodo consente una rapida valutazione dell'impatto dei sistemi BACS e TBM utilizzando
dei fattori di efficienza BAC legati al consumo annuale dell'edificio, in funzione di fattori quali
condizionamento (riscaldamento/raffreddamento), illuminazione e ventilazione. Ogni fattore è
calcolato seguendo i relativi standard.
Al fine della valutazione vengono calcolati due set di fattori di efficienza BAC (fBAC,hc e
fBAC,e). Il primo relativo alla climatizzazione, il secondo relativo all'illuminazione e dispositivi
sussidiari.
Fattore di efficienza BAC per l'energia termica fBAC,hc e elettrica fBAC,e
Fattori di efficienza BAC fBAC,hc
Fattori di efficienza BAC fBAC,e
Risparmio adottando le classi:
Edifici non residenziali D
C
B
A
Nessuna Autom. Autom. Autom.
D⇒A D⇒B C⇒A C⇒B
autom. base* avanzata completa
1.51
0.80
0.70
54% 47% 30% 20%
Uffici
1
1.10
0.93
0.87
36% 27% 30% 20%
1.24
0.75
0.35
60% 40% 50% 25%
Sale lettura
1
1.06
0.94
0.89
53% 29% 50% 25%
1.20
0.88
0.80
33% 27% 20% 12%
Scuole
1
1.07
0.93
0.86
25% 18% 20% 12%
1.31
0.91
0.86
34% 31% 14% 9%
Ospedali
1
1.05
0.95
0.90
18% 13% 14% 9%
1.31
0.85
0.68
48% 43% 32% 25%
Alberghi
1
1.04
0.96
0.92
36% 21% 32% 15%
1.23
0.77
0.68
45% 37% 32% 23%
Ristoranti
1
1.08
0.95
0.91
35% 26% 32% 23%
1.56
0.73
0.47
62% 53% 40% 27%
Negozi
1
1.08
0.95
0.91
44% 32% 40% 27%
Edifici residenziali
Case monofamiliari
1.10
Appartamenti condominio
1.08
altri residenziali
1
0.88
0.93
0.81
0.92
26%
15%
20%
14%
19%
8%
12%
7%
* L'automazione standard è utilizzata come riferimento.
Esempi di funzioni di automazione con un impatto positivo sono:


utilizzo dei contatti finestra: l'efficienza energetica di un locale viene incrementata mediante
l'utilizzo di contatti finestra, in grado di influire sull'impiego dei dispositivi di
condizionamento attivandolo o disattivandolo in funzione del proprio stato;
utilizzo di tende oscuranti: l'automazione consente di valutare il livello di luminosità durante
il giorno regolando le tende per ridurre l'utilizzo di energia elettrica. Inoltre ne gestisce
l'apertura per evitare che l'energia solare influisca sulla temperatura dei locali.
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