19 luglio 2006 - Prix italia - Mediagallery

Nuova Serie Anno LIII n.
6 luglio 2011
PRIX ITALIA 2011 - 63^ Edizione
Torino,18-23 settembre
Si intitola “Lo spettacolo della storia” e rende
omaggio ai 150 anni dell‟Unità d‟Italia nel
capoluogo subalpino, dove tutto ha avuto inizio.
Tra le novità dell‟edizione 2011 l‟adesione di
Classica Italia, il canale della grande musica, il
restauro dello straordinario Archivio storico, curato
da Rai Teche, la rassegna di capolavori Il Prix va al
Massimo, tutti i giorni dalle 16 alle 24, il Concerto
d‟apertura su Rai 5, la Web Radio e, a proposito di
Internet, il Premio speciale multimedialità per
giornali e agenzie. E, ancora, quello “Nutrire il
pianeta” dedicato a Expo 2015. Quarantotto le
Nazioni presenti, provenienti dai 5 Continenti, 93 le
emittenti associate e oltre 300 i prodotti in
concorso. Poi,
i convegni internazionali e la
partecipazione di star del cinema, della tv, della
musica.
1
SOMMARIO

Sintesi del 63° Prix Italia

Patrocini e contributi

Interventi
Giovanna Milella, Segretario Generale Prix Italia
Eva Hamilton, Presidente Prix Italia

Il programma
La serata con Fanny Ardant
Il Prix va al Massimo : rassegna di capolavori della televisione
Le anteprime della Rai
I principali convegni internazionali
Gli incontri internazionali
Le sinergie del Prix

Il concorso
Il nuovo socio, Classica Italia
I concorsi Radio, Televisione e Web
I premi speciali

La partecipazione Rai
Programmi Rai in concorso
Programmi Rai in concorso per i premi speciali

La comunicazione
Tv, Radio e Web raccontano il Prix Italia
Il sito del Festival Internazionale
2
Lo spettacolo della storia:
a Torino dal 18 al 23 settembre il Prix Italia
rende omaggio ai 150 anni dell’Unità d’Italia
Per il terzo anno consecutivo, e con la prospettiva di restarvi in modo
permanente, il Prix Italia si appresta ad accendere i suoi riflettori a Torino: in
programma dal 18 al 23 settembre con il titolo “Lo spettacolo delle storia”, il più
antico e prestigioso concorso internazionale per programmi radiotelevisivi e, in
tempi più recenti, per il web, si inserisce con la sua 63ª edizione fra le
celebrazioni per il 150° dell’Unità d’Italia, che nel capoluogo subalpino stanno
caratterizzando l‟offerta culturale del 2011.
Promosso dalla Rai sotto l‟Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il
Patrocinio del Ministero dei Beni artistici e culturali, della Città di Torino, della
Provincia di Torino e con il sostegno della Regione Piemonte, il Prix Italia rende
così omaggio alla storia del nostro Paese proponendo un ricco calendario di
appuntamenti aperti gratuitamente al pubblico.
Durante le sei giornate del Festival internazionale, ideato e diretto da Giovanna
Milella, Segretario Generale del Prix Italia, accanto al concorso - cui prendono
parte oltre novanta radiotelevisioni pubbliche e private, in rappresentanza di
48 nazioni dei cinque continenti - si alterneranno spettacoli, anteprime,
proiezioni, convegni con esponenti della comunicazione, della cultura e delle
tecnologie, nonché incontri della Copeam (Conferenza permanente dell‟
audiovisivo mediterraneo) e della Comunità Radiotelevisiva Italofona.
Tra le novità del 2011 l‟adesione di Classica Italia, il canale della grande musica,
il restauro dello straordinario Archivio storico, curato da Rai Teche, la rassegna
di capolavori Il Prix va al Massimo tutti i giorni dalle 16 alle 24, il Concerto
d’apertura su Rai 5, la Web Radio e, a proposito di Internet, il Premio speciale
multimedialità per giornali e agenzie. E poi, il nuovo Premio speciale Expo
2015.
La settimana del Festival sarà densa di appuntamenti e di eventi speciali per gli
ospiti di tutto il mondo: una decina di confronti internazionali sull‟evoluzione dei
programmi e delle tecnologie, in collaborazione con l‟Università di Torino; Il Prix
va al Massimo con 6 giornate di proiezioni a tema, aperte a tutti, e 6 serate
torinesi per gli ospiti internazionali: dalla visita alla grande mostra Fare gli
Italiani, al concerto Pli selon pli al MiTo con il famoso compositore francese
Pierre Boulez e il suo Ensemble Intercontemporain, allo spettacolo Octopus di
TorinoDanza con la coreografia di
Philippe Decouflé, alla serata finale
all‟Auditorium Toscanini ripresa da Rai Uno.
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Fra gli ospiti internazionali spiccano l‟affascinante attrice Fanny Ardant, che
sarà protagonista di Navire Night, un reading in prima nazionale italiana con la
celebre violoncellista Sonia Wieder-Atherton, in collaborazione con il Museo del
Cinema. E poi il regista Peter Brook con La tragédie di Carmen e il Maestro
Juraj Valcuha, che dirigerà il Concerto di apertura dell‟Orchestra Rai. E poi
ancora gli accademici John Caldwell, Professore di Cinema e Media
dell‟Università di Los Angeles, Pierre Sorlin, Professore emerito di Sociologia dei
Media alla Sorbona di Parigi, John Belton, Professore di Cinema all‟Università
del New Jersey “Rutgers” e David Hendy, Docente in Comunicazione
all‟Università di Westminster. Ma sono da annoverare anche gli esponenti delle
più prestigiose emittenti del mondo, come il Presidente del Prix Italia Eva
Hamilton, che dirige da anni la televisione pubblica svedese, una delle più
importanti d‟Europa, il Direttore del dipartimento musica della BBC Tim Davie,
quello delle tecnologie e dei sistemi informativi di Radio France Bruno Tézenas
du Montcel, la Direttrice Generale della radio australiana CRA Joan Warner.
Il ricco cartellone della 63° edizione proporrà la presenza di una nutrita schiera di
celebrità, a partire dai principali volti del teatro, del cinema e della televisione
italiani, come Ottavia Piccolo, Massimo Ghini, Luca Argentero, Martina Stella
e Veronica Maya, registi come Mario Martone e Italo Moscati, produttori come
Andrea Andermann e Nicoletta Mantovani Pavarotti, e dalle più note voci della
Rai, presente a Torino con i propri vertici istituzionali, guidati dal Presidente
Paolo Garimberti e dal Direttore Generale Lorenza Lei. Ci sarà anche Sergio
Zavoli, grande firma della Rai, di cui fu Presidente negli anni Ottanta, attuale
Presidente della Commissione di Vigilanza Rai.
La manifestazione si snoderà attraverso i luoghi simbolo della cultura e
dell’attività radiotelevisiva torinese, a partire da quelli siti in via Verdi, su cui
affacciano sede Rai e Palazzo della Radio. A poca distanza, accoglieranno
momenti significativi della rassegna anche l’Auditorium Toscanini, il Museo del
Cinema, il Cinema Massimo, il Teatro Gobetti e l’Università, ma saranno
coinvolti anche spazi quali l’Aula del Senato di Palazzo Madama, l’Auditorium
del Lingotto, le Fonderie Limone di Moncalieri, le Officine Grandi
Riparazioni, Palazzo Birago e Villa Abegg.
Quello con Torino rappresenta ormai un legame solido, un connubio che nelle
intenzioni di Giovanna Milella, che dirige il Prix Italia dal 2009, dovrebbe
proseguire, rendendo stabile lo svolgimento del Festival nella città che, oltre ad
aver dato i natali all‟emittenza radiotelevisiva nazionale, vanta uno dei più
importanti Centri di produzione Rai in Italia e ospita il Centro Ricerche della tv di
Stato e l‟Orchestra Sinfonica Nazionale, due eccellenze nel panorama europeo.Il
Prix Italia, ideato nel dopoguerra proprio a Torino, è oggi un punto di
riferimento a livello mondiale nel panorama delle produzioni di qualità in
ambiti quali la fiction, i documentari, la musica e le rappresentazioni artistiche.
Programma e informazioni su www.prixitalia.rai.it
e su www.ufficiostampa.rai.it
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Paolo Garimberti, Presidente della Rai
“63 anni ma non li dimostra”
La qualità del Servizio Pubblico radiotelevisivo, il suo valore creativo, le sue
capacità produttive si misurano anche, e forse specialmente, attraverso i Premi
che riceve. E tra i premi internazionali più ambiti dopo 63 anni figura ancora ai
primi posti il Prix Italia. Vincere il Prix Italia è un titolo di merito e di vanto.
Significa che il Prix Italia ha 63 anni e non li dimostra.
Inventiva, arte, qualità, novità, sperimentazione, confronto: la competizione del
Prix Italia poggia su alcuni cardini di eccellenza. Oggi tutte le radio e televisioni
che danno vita a questo evento cercano di rinnovarsi innovando. Ma il futuro va
rispettato quanto il passato (tema principale di questa edizione).
Se dopo 63 anni il Prix Italia è ancora un momento prestigioso di incontro,
scambio e dialogo tra professionisti, è perché siamo riusciti per 63 anni ad
attrarre in Italia il meglio dell‟effervescenza creativa dell‟audiovisivo e della
comunicazione. Per i prossimi 63 anni auguro al Prix Italia di essere sempre più
internazionale.
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Giovanna Milella,
Segretario Generale del Prix Italia
Il Prix Italia a Torino per il 150°
L‟Italia unita ha 150 anni, il Prix Italia 63. Il concorso fondato nel 1948 dalle
radio pubbliche d‟Europa, un continente ancora devastato dal conflitto mondiale
e già diviso dalla guerra fredda, accompagna l‟Italia moderna dalla Costituzione
repubblicana del 1948 a oggi. Stessi anni, stesso spirito di pace, libertà, cultura.
Nel tempo radio e televisioni dei 5 continenti si aggiungono attirate dal valore dei
contenuti. Con l‟entrata di Classica Italia, il Prix conta oggi 93 emittenti, riunite
dal 2009 a Torino, dove nacque la radio italiana e fu ideato questo grande festival.
Che non è più un incontro di addetti ai lavori, ma un evento culturale mondiale
da seguire sul posto, in radio, tv e web: sei giorni di capolavori al cinema
Massimo,lo straordinario Archivio storico digitalizzato on demand, spettacoli,
convegni, eventi internazionali.
Da Pli selon pli con Pierre Boulez a MiTo, a Octopus di Philippe Decouflé a
TorinoDanza, alla prima nazionale al Teatro Gobetti, con il Museo del Cinema, di
Navire Night. Protagonista una grande signora del cinema, del teatro e della
televisione: Fanny Ardant, ospite d‟onore del Prix Italia 2011.
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Eva Hamilton, Presidente del Prix Italia
Benvenuti alla 63ma edizione del Prix Italia!
Nessun altro Festival radiotelevisivo è in grado di poter vantare una storia così
longeva e prestigiosa. E nel corso di tutti questi anni, ad ospitarlo e promuoverlo
è sempre stata l‟emittente radiotelevisiva italiana RAI.
Fondato
nel
dopoguerra
per
premiare
l‟eccellenza
nella
programmazione
radiofonica, il Prix Italia ha esteso il concorso alla televisione nel 1957. Nel 1998 è
stata introdotta la categoria “Premio Speciale Web”, divenuta permanente per il
Web/Multimedia nel 2000. Quest‟anno, è giunto il momento di festeggiare, con
l‟assegnazione di un inedito “Premio Speciale”, l‟innovazione e la creatività nel
nuovo scenario della post-convergenza.
Nell‟arco di un‟intera settimana, i giurati provenienti da tutto il mondo si
incontreranno per confrontarsi sulle migliori produzioni di documentari, fiction e
rappresentazioni artistiche ed esprimere le proprie valutazioni. Queste intense
giornate di lavoro si concluderanno con la premiazione di quei programmi che si
saranno particolarmente distinti per i loro contenuti innovativi.
Riferimento sempre all‟avanguardia per produttori ed enti radiotelevisivi, al Prix
Italia si deve riconoscere anche il merito di aver contribuito alla trasformazione
della città di Torino, oggi luogo di incontro per quanti operano nel campo della
televisione, della radio, delle arti e della cultura. E a tal proposito, mi permetto di
sostenere che nessun altro Festival è in grado di poter offrire un‟ospitalità al pari
di Torino, la cui ampia ricettività la rende adeguata sede per incontri, riunioni ed
eventi, si tratti di palazzi d‟epoca rinascimentali, di ristoranti in Piazza San Carlo,
o dei mitici uffici della RAI situati proprio accanto al Museo Nazionale del
Cinema, che ha sede in quella che un tempo era nata per essere la sinagoga.
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Sotto l’Alto Patronato del
Presidente della Repubblica
Con il Patrocinio del
Ministero dei Beni Artistici e Culturali
Con il Contributo di
Regione Piemonte
Città di Torino
Provincia di Torino
Compagnia di San Paolo
Camera di Commercio di Torino
Museo del Cinema – Fondazione Adriana Prolo
Fiat
Teatro Stabile di Torino
TorinoDanza
MiTo
Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
Milano Expo 2015
Agis Piemonte
Aiace Piemonte
In collaborazione con
Università degli Studi di Torino
Politecnico di Torino
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IL PROGRAMMA
LA SERATA CON FANNY ARDANT
 Lunedì 19 settembre ore 20.45
Teatro Gobetti
Reading Navire Night
In prima nazionale e in collaborazione con il Museo del Cinema.
L‟attrice
francese
Fanny
Ardant,
straordinaria
interprete
teatrale,
cinematografica e televisiva offre al pubblico internazionale del Prix Italia una
intensa performance intitolata Navire Night.
Si tratta di un testo di Margherite Duras che racconta le notti parigine
dei
“naufraghi d‟ amore”, che coperti dall‟anonimato del telefono si raccontano e si
amano per sfuggire al baratro della solitudine.
L‟attrice è accompagnata dalla grande violoncellista Sonia Wieder-Atherton. La
serata è realizzata in collaborazione con il Museo del Cinema.
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IL PRIX VA AL MASSIMO: RASSEGNA DI CAPOLAVORI DELLA TELEVISIONE
Cinema Massimo - Via Verdi 18
Da domenica 18 settembre a venerdì 23 settembre dalle 16 alle 18 e dalle 20 alle
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
DOMENICA 18
Lo Spettacolo della Storia :
I protagonisti del Risorgimento
In collaborazione con Rai 150
Ore 16.00
SPECIALE CAVOUR
di Giulio Spadetta (54')
In occasione del 150mo anniversario della morte di Cavour, La Storia Siamo Noi
rende omaggio a un politico abile e spregiudicato; un giocatore d‟azzardo senza
scrupoli; il più grande statista italiano; il vero artefice dell‟Unità d‟Italia. La sua
storia umana e politica si snoda attraverso le tappe fondamentali della
costruzione di un Italia finalmente unita, più ricca e più moderna. Un‟avventura
entusiasmante fatta di vittorie e sconfitte, speranze e delusioni, intrighi e
complotti.
Un‟avventura coronata dal successo – un successo cui, dopo pochissime
settimane, farà seguito la morte di Cavour: quasi a simboleggiare il
raggiungimento dell‟obiettivo di una vita intera.
Ore 17.00
17 MARZO 1861: NASCITA DI UNO STATO
di Carlo Durante e Marco Fiorini (53')
Il 17 marzo 1861 Vittorio Emanuele II assume per sé e per i suoi successori il
titolo di Re d‟Italia. E‟ una data storica perché – come ha annunciato lo stesso
sovrano inaugurando il primo parlamento del nuovo regno – l‟Italia è ormai “libera
e unita quasi tutta”.
Mancano ancora il Veneto e Roma, eppure l‟unificazione italiana è già un caso
unico nella storia europea.
Ma come si arrivati all‟atto di nascita ufficiale del Regno d‟Italia? Quali sono stati
gli ostacoli politici da superare? E chi sono gli artefici di questa sorprendente
accelerazione della storia?A La Storia Siamo Noi, le tappe del processo di
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costruzione dello Stato italiano, il racconto di un‟avventura piena di colpi di
scena.
Ore 20.00
VIVA VERDI! LA COLONNA SONORA DEL RISORGIMENTO
di Daniele Cini (41')
In occasione del 110 anniversario della sua morte, La Storia Siamo Noi rende
omaggio a Giuseppe Verdi, icona popolare conosciutissima e amatissima, e
soprattutto uno dei protagonisti di quella stagione eroica chiamata Risorgimento.
Ideali e lotte, progetti e sangue di pochi per molti, mentre letteratura e musica
diffondono nel Paese un messaggio che arriva a tutti.
E patriota fervente, “il Cigno di Busseto” crea capolavori di un‟arte che non vuole
solo stupire e divertire, ma anche plasmare una forte coscienza morale e civile.
Quella di Verdi, dunque, è una creatività inscindibile dalla passione politica.
Anche la musica, insomma, diventa così un sogno di libertà.
E le note di Verdi diventano lo strumento per dar voce all‟anelito di un popolo
intero.
E il lamento degli schiavi ebrei nel Nabucco, il famoso coro del Va‟ pensiero,
diventa il canto degli esiliati italiani all‟estero.
Ore 21.00
GIUSEPPE MAZZINI - UNA CERTA IDEA DELL'ITALIA
di Davide Di Stadio e Raffaella Cortese de Bosis (60')
A La Storia Siamo Noi, la vicenda appassionante di un uomo e del suo sogno.
Un sogno per il quale vivere, e per il quale morire. Il sogno di una certa idea
dell‟Italia: Mazzini.
In un documentario dallo stile di racconto inedito e moderno, cinematografico, si
ripercorre la storia dell‟apostolo del Risorgimento, uno dei padri fondatori dello
Stato unitario, ma soprattutto il grande esule rivoluzionario che per primo ha
osato parlare di unità e di Repubblica.
Questo insomma è il racconto della sua vita avventurosa e dei tanti giovani che,
ispirati e guidati da lui, hanno lottato per realizzare quel suo sogno.
Fra gli intervistati, illustri esperti quali Denis Mack Smith, una istituzione in
campo accademico, Enrico Verdecchia giornalista e scrittore e Roberto Balzani,
storico all‟ Università degli Studi Bologna.
Ore 22.00
ARTURO TOSCANINI - IL RITMO DELLO SPIRITO
di Massimo Favia (57')
A La Storia Siamo Noi il genio di Toscanini, il suo carisma, il suo rigore, in una
direzione che è al tempo stesso appassionata e impetuosa. Ma quella di Arturo
Toscanini è una storia tutta da scoprire. Le sue esecuzioni restano ancora oggi
come un punto di riferimento imprescindibile: Beethoven, Mozart, Brahms, Bach,
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Puccini, ma soprattutto Verdi e Wagner. Una storia da raccontare con documenti
e fotografie inedite, ma soprattutto attraverso le parole dei nipoti, di chi ha
suonato con lui e dei grandi direttori d‟orchestra:
Zubin Mehta, direttore d’orchestra: “per noi e’ il più grande rivoluzionario
dell’interpretazione della musica classica”; Emanuela di Castelbarco, nipote:
“era un personaggio speciale con onestà morale e coraggio delle sue opinioni”;
Walfredo Toscanini, nipote: “la musica che nonno eseguiva era riconoscibile per
un certo ritmo, impetuosità e cuore”; Salvatore Accardo, violinista e direttore
d’orchestra : “lui aveva qualcosa di soprannaturale, ne sono convinto”.
Ore 23.00
IPPOLITO NIEVO - INCHIESTA SUI MILLE
di Andrea Bignami (56')
Una storia di 150 anni orsono ai tempi dell‟Italia Unita, che potrebbe, però, essere
una storia dei nostri giorni.
Una storia di eroismo e complotti, idealismo e corruzione, sospetti, scontri politici
violentissimi e intrighi internazionali.
Tutto ruota attorno all‟enigma, mai risolto, di una nave svanita nel nulla nei
giorni in cui sta per nascere il Regno d‟Italia.
Un vero e proprio “giallo risorgimentale”, ma anche e soprattutto, la storia di un
grande scrittore, Ippolito Nievo. L‟autore delle Confessioni di un italiano,
misteriosamente scomparso dopo aver partecipato, con un ruolo di primissimo
piano, alla spedizione del Mille.
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LUNEDI 19
L’Italia e i suoi Poeti
Ore 17.00
ALESSANDRO MANZONI
ADDIO MONTI
Da I PROMESSI SPOSI - Regia di
Castelnuovo. Prodotto dalla Rai
Sandro Bolchi. Con Paola Pitagora e Nino
L‟ineguagliato riadattamento televisivo del più importante romanzo storico
dell‟Ottocento italiano, è andato in onda nel 1967. La sceneggiatura è di Sandro
Bolchi e Riccardo Bacchelli e la regia dello stesso Bolchi ed è stato uno delle
produzioni Rai di maggior successo in termini di audience e di critica,
caratterizzata dall‟estrema fedeltà al testo letterario cui è ispirato.
Celebre anche per le indimenticabili interpretazioni di Paola Pitagora e Nino
Castelnuovo che da volti sconosciuti divennero beniamini di tutta una
generazione. Al loro fianco i grandi del teatro Salvo Randone, Luigi Vannucchi e
Tino Carraro.
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Ore 20.00
GIACOMO LEOPARDI
OPERETTE MORALI
In anteprima assoluta cinematografica per il Prix Italia. Adattamento teatrale e
regia di Mario Martone. Scene Mimmo Paladino. Costumi Ursula Patzak. Luci
Pasquale Mari. Suoni Hubert Westkemper. Dramaturg Ippolita di Majo. Aiuto
regia Paola Rota. Scenografo collaboratore Nicolas Bovey. La musica per il Coro di
morti nello studio di Federico Ruysch è di Giorgio Battistelli (Casa Ricordi –
Milano) esecuzione Coro del Teatro di San Carlo diretto da Salvatore Caputo.
Con (in ordine alfabetico) Renato Carpentieri, Marco Cavicchioli, Roberto De
Francesco, Maurizio Donadoni, Giovanni Ludeno, Paolo Musio, Totò Onnis,
Franca Penone, Barbara Valmorin. Produzione Fondazione del Teatro Stabile di
Torino
OPERETTE MORALI - video
Una produzione Fondazione del Teatro Stabile di Torino, Fondazione Museo del
Cinema – Fondazione Maria Adriana Prolo, Film Commission Torino Piemonte,
Pav snc di Claudia Di Giacomo e Roberta Scaglione
Regia Mario Martone
Operatore Renaud Personnaz
Fonico Angelo Galeano
Montaggio Iacopo Quadri
Direzione post produzione Ilaria De Laurentis - B&B Film
Lo spettacolo ha debuttato in prima nazionale al Teatro Gobetti di Torino, il 22
marzo 2011, poi è andato in scena al Teatro Argentina di Roma e al Théâtre de la
Ville di Parigi.
Le Operette morali sono una raccolta di ventiquattro componimenti in prosa,
dialoghi e novelle, che Giacomo Leopardi scrive tra il 1824 ed il 1832.
In essi troviamo l‟anima più profonda dell‟autore: il rapporto dell‟uomo con la
storia, con i suoi simili e in particolare con la Natura; il raffronto tra i valori del
passato e la situazione statica e decaduta del presente; la potenza delle illusioni e
della gloria. I temi affrontati sono fondamentali, primari: la ricerca della felicità e
il peso dell‟infelicità, la natura matrigna, la vita che è dolore, noia. In questo
panorama di atmosfere astratte e glaciali la ragione si distingue come unico
strumento per sfuggire alla disperazione.
Le Operette rappresentano una perfetta orchestrazione di toni sulla vita e sulla
morte: nella visione leopardiana, l‟uomo si muove all‟interno di una natura cieca,
dalla quale non può ottenere nulla. Sprezzante verso l‟idea di progresso,
scientifico e spirituale, il poeta irride le conquiste dell‟umanità come pure finzioni,
chimere di un progresso senza costrutto. Cosa rimane dunque all‟uomo?
«L‟idea di Mario Martone - scrive Ippolita di Majo, dramaturg dello spettacolo - di
mettere in scena le Operette morali di Giacomo Leopardi, un testo fuori dal
canone della letteratura teatrale, nasce dal serrato confronto con la cultura e con
la storia d‟Italia del XIX secolo che lo ha impegnato negli ultimi anni di lavoro in
campo cinematografico. A monte sta l‟urgenza, artistica e civile, di riandare alle
origini della scrittura teatrale nazionale per interrogarsi sui suoi potenziali e i
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suoi limiti: da Alfieri a Manzoni, appunto a Leopardi. L‟intera stagione del
centocinquantenario dell‟Unità d‟Italia, al Teatro Stabile di Torino, è costruita
d‟altra parte secondo questo disegno, come una sorta di viaggio ideale nella storia
della nostra scrittura scenica, con la volontà di ragionare su alcuni emblematici
testi fondanti dell‟identità culturale unitaria.
In questo contesto le Operette morali offrono spunti di straordinaria efficacia e
forza espressiva. L‟idea di scrivere dei “dialoghetti satirici alla maniera di Luciano”
nasce nel giovane Leopardi dal problema insoluto con la „drammatica‟, ovvero con
la scrittura teatrale tradizionalmente intesa: “io che non mi posso adattare alle
cerimonie non mi adatto anche a quell‟uso; e scrivo in lingua moderna”, fa dire
infatti con orgoglio a Eleandro nel Dialogo di Timandro e di Eleandro. E ancora:
“Ne‟ miei dialoghi, io cercherò di portare la commedia a quello che finora è stato
proprio della tragedia cioè i vizi dei grandi, i principî fondamentali della calamità
e della miseria umana, gli assurdi della politica, le sconvenienze appartenenti alla
morale universale e alla filosofia, l‟andamento e lo spirito generale del secolo, la
somma delle cose, della società, della civiltà presente, le disgrazie, le rivoluzioni e
le condizioni del mondo, i vizi e le infamie…”.
La forma dialogica consente inoltre a Leopardi una vertiginosa frammentazione
dei punti di vista, e in quasi tutti i personaggi, che si susseguono come in un
arsenale delle apparizioni, si riflette il suo versatile e molteplice ingegno, la
potenza creativa delle contraddizioni che animano il suo pensiero e danno corpo
alla sua folgorante ironia.
Si tratta di un testo che non si può definire teatrale in senso classico, ma che è
stato pensato come una commedia, in una lingua e con una struttura così vive e
moderne da far saltare i riferimenti drammaturgici del secolo in cui è stato scritto
per approdare a una profonda consonanza con esperienze fondamentali del teatro
del Novecento.
Con la messa in scena di Operette morali Mario Martone riprende il filo del suo
ultimo spettacolo L'opera segreta (messo in scena al Teatro Mercadante di Napoli,
nel dicembre del 2004), in cui la parte finale era dedicata al lungo soggiorno
napoletano di Leopardi. Il progetto è quello di affrontare il testo nel suo insieme,
operando dei tagli all‟interno, ma preservandone la struttura complessiva: il
rapporto dell‟uomo con la storia, con i suoi simili e in particolare con la Natura; il
raffronto tra i valori del passato e la situazione statica e decaduta del presente; la
potenza delle illusioni e della Gloria. Lo spazio prescelto è quello raccolto della
sala ottocentesca del Teatro Gobetti di Torino, dove, in una sorta di forma
assembleare, hanno preso vita come in una visione magmatica e indefinita, gli
dèi, gli spiriti e gli uomini che abitano la scena “arcana e stupenda”, ma anche
irresistibilmente comica delle Operette morali».
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MARTEDI 20
L’Opera con gli occhi della televisione
Ore 16.00
PAVAROTTI, LA VOCE DEGLI ANGELI
Regia: Silvio Governi – Produttore esecutivo Rai: Roberta Bellagamba - Testi:
Giancarlo Governi, Leoncarlo Settimelli - Fotografia: Francesco Medosi, Tommaso
Cane - Suono: Gianluca Scarlata, Ignazio Vellucci – Prodotto da: Birdy –
Coprodotto da: Rai - Radiotelevisione Italiana - Durata: 115'
Con la partecipazione di Nicoletta Mantovani Pavarotti
“Pavarotti, la voce degli angeli”, e‟ un film-documentario di Rai 2. L‟intento di
questo progetto e‟ quello di ricostruire la vita di Luciano Pavarotti attraverso
materiale di repertorio, testimonianze di amici, familiari e colleghi. All‟interno del
documentario sono presenti anche brevi fiction girate appositamente per
raccontare episodi legati all‟infanzia e alla prima giovinezza del Maestro.
Le scene ricostruiscono il giovane Luciano Pavarotti e il suo rapporto col padre
Fernando - anche lui tenore della Corale "G. Rossini" di Modena - e con la madre,
che insistette affinchè il figlio continuasse gli studi di canto invece di proseguire
la carriera di insegnante di educazione fisica all'ISEF di Roma; e poi l'incontro con
Beniamino Gigli, le lezioni di canto col suo Maestro Arrigo Pola e i suoi inizi
proprio come insegnante di educazione fisica.
Il documentario conduce nei luoghi del Maestro: da Modena, dove è nato e vissuto
e dove ha tenuto i grandi concerti del "Pavarotti & friends" a Reggio Emilia, dove
debuttò nel ruolo di Rodolfo ne "La Bohème", fino ai grandi palcoscenici
internazionali che hanno fatto di Pavarotti quel Big Luciano conosciuto in tutto il
mondo.
Numerose interviste raccontano il Pavarotti artista e il Pavarotti uomo: Nicoletta
Mantovani, Luca Cordero di Montezemolo, Raina Kabaivanska, Luciano Ligabue,
Gianni Morandi, Milly Carlucci e Gabriella Pavarotti, sorella del Maestro, lo
racconteranno grazie alle loro preziose testimonianze. E naturalmente grande
spazio è dato alla musica e alle arie che Luciano Pavarotti ha interpretato con la
sua straordinaria voce, la quale - come qualcuno disse - è quella degli angeli.
La storia di Luciano Pavarotti è raccontata da Giancarlo Governi (che ne è autore
insieme a Leoncarlo Settimelli scomparso di recente), per la regia di Silvio
Governi.
Ore 20.00
TOSCA NEI LUOGHI E NELLE ORE DI TOSCA
Ideato e prodotto da Andrea Andermann, Rada Film. Diretto da Giuseppe Patroni
Griffi. Con Catherine Malfitano, Placido Domingo, Ruggero Raimondi. Orchestra
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Sinfonica Nazionale della RAI diretta dal Maestro Zubin Mehta. Autore della
fotografia Vittorio Storaro. Una coproduzione internazionale di 107 Paesi.
Con la partecipazione di Andrea Andermann
Anteprima assoluta della versione del 1992 rieditata con remix audio e
upgrading video dai 2/3 ai 16/9.
La Tosca, insieme alla Bohème, è una delle opere liriche più apprezzate e
rappresentate di Puccini, uno dei maggiori esponenti, nell‟Italia a cavallo tra „800
e „900, di quel canone popolare che fece dell‟opera musicale l‟autentica e unica
forma di produzione letteraria capace di raggiungere le grandi masse.
La storia è una parabola di amore e morte, di libertà e di passione politica che si
sviluppa nella Roma del Papa-Re, dopo la resa della Repubblica Romana e la
restaurazione del potere temporale pontificio. Sullo sfondo di un‟epoca di
rivoluzioni e cambiamenti, come quello apportato dalla Dichiarazione dei diritti
dell‟uomo. L‟opera narra la tragica storia d‟amore tra la cantante Floria Tosca ed
il pittore giacobino Mario Cavaradossi. In Tosca, assieme alla speranza di libertà e
uguaglianza, anche la ricerca di una felicità individuale realizzabile attraverso
l‟amore viene spezzata dalle forze oscurantiste e tiranniche.
ore 22.30
LA TRAGÉDIE DE CARMEN
Musiche di Georges Bizet, regia di Peter Brook
Presentata Antenne 2 France, l’opera ha vinto il Prix Italia nel 1984.
La versione rivisitata dal Maestro Peter Brook della novella di Prosper Mérimée e
dell'opera di Georges Bizet su libretto di Meilhac e Halevy. Fin dal titolo, gli intenti
di Brook sono palesi: eliminata la dimensione folcloristica di Bizet, l'azione è
condensata nel nucleo tragico, la scenografia è stilizzata e spoglia.
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MERCOLEDÌ 21
Russia - La storia, l’epopea, la conquista della libertà
Ore 16.00
HELLO, DO YOU HEAR US? – RED HOT (50’)
Regista e produttore Yuris Podnieks
Con la partecipazione di James Graham (ITV), Presidente Onorario del Prix Italia
Vincitore del Prix Italia 1990, documentario sottotitolato in lingua inglese del
regista Yuris Pednieks, prodotto da ITV, Regno Unito. L‟Unione Sovietica degli
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anni del cambiamento raccontata dalla sua gente. Con riprese girate subito dopo
il terribile terremoto in Armenia, un inedito su Chernobyl, interviste agli operai di
una fabbrica di Yaroslav, teatro di uno dei primi scioperi verificatesi in Russia. Il
regista commenta: “Anche se mostra scene terribili in realtà questo è un film
ottimistico: è meraviglioso veder risorgere nella gente quel nuovo senso di libertà
e di vita”.
Ore 20.30
IL SANGUE E LA NEVE
Protagonista Ottavia Piccolo - Regia: Felice Cappa - Sceneggiatura: Stefano
Massini - Musica: Floraleda Sacchi – Con Ottavia Piccolo - durata: 60'.
Con la partecipazione di Ottavia Piccolo
La storia della lotta per la libertà è costellata di assassinii politici. Anna
Politkovskaja non era una militante politica era solo una giornalista, anzi una
cronista, la testimone di una realtà tragicamente in trasformazione, qual era ed è
quella della Russia post-sovietica.
Giornalista e donna: su questi due aspetti, il film “Il sangue e la neve” – tratto
dal testo teatrale di Stefano Massini che rielabora brani autobiografici e articoli
di Anna Politkovskaja, con la regia di Felice Cappa – costruisce una serie di
sequenze che si intrecciano lungo il percorso professionale e umano della
protagonista: dai reportage in Cecenia, ai primi tentativi di linciaggio, dalle
interviste con i terroristi di Beslan, fino al tragico epilogo. Ottavia Piccolo dà
voce all‟orrore e allo smarrimento, alla dignità e anche all‟ironia della giornalista
con la forza di un‟attrice che in quei valori di libertà si è sempre identificata. Nel
montaggio, le riprese – girate ad Alzano Lombardo, all‟interno dell‟ex cementificio
Pesenti del Gruppo Tironi, straordinario esempio di archeologia industriale – si
alternano con materiali di repertorio sulla guerra in Cecenia, tratti dalle tv russe
e video girati dai terroristi.
Il film è stato presentato alla Biennale del Cinema di Venezia nella sezione “Eventi
per i Diritti Umani” ed è stato accolto da unanimi consensi oltre che al festival
lagunare anche nelle anteprime di Genova e Milano.
Ore 21.40
IL SERGENTE
Autore e regista Marco Paolini (120‟)
Il sergente è un monologo di Marco Paolini che mette in scena il dramma di un
giovane militare allo sbando durante uno degli episodi più drammatici della
seconda guerra mondiale: la ritirata dalla Russia. Migliaia di militari costretti a
fuggire dall'Armata Rossa e, soprattutto, dal freddo e dalla neve di un gelido
gennaio. Un percorso documentato dalle parole durissime dell'opera
autobiografica Il Sergente nella neve di Mario Rigoni Stern. Lo spettacolo,
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trasmesso in diretta esclusiva e senza interruzioni pubblicitarie su La7 dalla
Cava Arcari di Zovencedo (VI), ha raccolto un grande consenso sia di pubblico che
di critica. Il Sergente ha segnato l'inizio della collaborazione dell‟istrionico Marco
Paolini, e della sua casa di produzione Jolefilm con La7, entrata nel 2010 a far
parte del Prix Italia.
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GIOVEDÌ 22
La Danza tra video, arte e tv
Ore 16.00
PLACE
Regia: Jonas Akerlund - Produzione: Eva Tempelman - Coreografia: Mats Ek –
Ballerini: Michail Baryshnikov e Ana Laguna. (29‟)
Vincitore del Prix Italia 2010. La televisione svedese SVT ha creato una storia
memorabile di musica e danza, che unisce i talenti di Mikhail Baryshnikov e
Ana Laguna in un superbo ballo attorno ad un semplice tavolo. La stessa ripresa
diventa parte della coreografia. Attraverso ogni singolo movimento, ogni singola
espressione si coglie la gioia dei due ballerini classici, che lavorano in perfetta
armonia.
Ore 16.40
ALAIN PLATEL – UMANITÀ IN PRIMO PIANO
Regia di Simone Pera, ideato da Francesca Pedroni. (50‟)
Documentario della serie “Danza in Scena”, ideato da Francesca Pedroni - che ha
curato anche le interviste - per la regia di Simone Pera. Realizzato da Classica
Italia, nuovo membro del Prix Italia, in collaborazione con Torinodanza Festival e
la compagnia Les ballets C de la B.
Torinodanza Festival ha dedicato ad Alain Platel e alla compagnia da lui fondata,
les ballets C de la B, un “focus” che ha esplorato la contrapposizione tra ferita e
bisogno di riscatto, tra dolore e speranza attraverso lo sguardo incantato ed
emotivo del regista e coreografo belga.
È un teatro-danza che entra nella pelle e nel cuore dei suoi interpreti, portando lo
spettatore a sentire empaticamente gli spettacoli. Alain Platel è al centro del
documentario, dedicato a due degli ultimi lavori dei les ballets C de la B,
coprodotti dal Festival e presentati entrambi in prima italiana: Out of Context for Pina e Gardenia.
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Ore 17.40
INTERVISTA A PHILIPPE DECOUFLÉ
Il giornalista e critico teatrale Moreno Cerquetelli, in un intervista girata a
Parigi, focalizza con il grande coreografo francese le novità dello spettacolo
Octopus. Decouflé racconta il rapporto tra le sue coreografie, il cinema, la
musica, il video, la multimedialità.
ore 20.30
WINGS OF WAX (Ali di cera)
Regia Hans Hulscher, coreografie: Jiøí Kylián.
Vincitore Prix Italia 2009. Prodotto dalla televisione olandese Npo, con il
Netherlands Dance Theatre dimostra come il movimento possa trasformarsi in
magia.
"Ali di cera" si apre con una immagine affascinante e drammatica: un albero
nudo, la testa in basso e le radici in aria sopra il palco. Intorno ad esso un
proiettore traccia un enorme cerchio. I ballerini, in un aderente costume nero,
emergono dallo scuro background per ripiombarvi subito. Jiøí Kylián ha creato
un'opera di grande bellezza ed espressività, dimostrando di essere in grado di
riprodurre, attraverso il movimento, un'atmosfera magica. Mai prevedibili, mai
forzati, i suoi movimenti sono talmente complicati che l'occhio riesce a stento a
capire cosa stia accadendo.
Ore 21
You PARA | DISO
di Emio Greco e Pieter Scholten
Emio Greco e Pieter Scholten e loro compagnia di Amsterdam, autori
dell‟incandescente tappa finale della quadrilogia ispirata alla Divina Commedia di
Dante. Il programma di Classica Italia – in concorso – è stato ideato da
Francesca Pedroni e realizzato con il Torinodanza Festival, che ha seguito negli
anni il percorso dei due artisti. Che fare di fronte al paradiso? Davanti a questa
visione utopica eppure anche spaventosa di immobilità, eternità, privazione di
empatia, costantemente accesa e illuminata? Un‟ utopia sfuggente, uno
sfolgorante collettivo di luce che, dalle note dell‟Inno alla gioia della Nona di
Beethoven fino alla Toccata e Fuga in re minore di Bach, propone una trascinante
visione finale del balletto che Classica ha ripreso al Torinodanza Festival.
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Ore 22.15
RED WINE IN A GREEN GLASS
Regia di Mans Reutersward, con le coreografie di Birgit Cullberg
Vincitore del Prix Italia nel 1971. Prodotto dalla televisione svedese SVT.
Balletto ideato per la televisione da Birgit Cullberg. Musica: primo movimento del
concerto per pianoforte n. 3 di Beethoven
Un “passo a due” bucolico, che esprime la gioia e l‟ebbrezza di vivere. Il balletto si
ispira alla vita del poeta svedese Carl Michael Bellman, del XVIII sec., mentre la
scenografia si avvale di particolari di dipinti del XVIII secolo (tra cui, Fragonard,
Watteau e Turner), ricreati attraverso la tecnica moderna di registrazione del
chromakey.
Con l‟aiuto di riprese panoramiche, dissolvenze e sovrapposizioni, le sequenze
pre-registrate su nastro vengono integrate, nella coreografia, all‟esecuzione dal
vivo dei ballerini, su uno sfondo uniforme di colore blu.
Ore 22.30
SMOKE
Regia di Mats Ek e G. Wallin
Vincitore Prix Italia 1997. Prodotto dalla BBC, regia di Mats Ek e G. Wallin,
coreografie di Mats Ek, esplora i rapporti tra uomo e donna. Il fumo che
sprigiona dai vestiti e dalle bocche è il simbolo della comunicazione tra i due. Il
balletto fa parte della serie Evidentia di Sylvie Guillem.
Ore 23
PASSENGERS
Regia di Markus Fischer, con il Ballet Lucerne.
Vincitore del Prix Italia 2000, prodotto dalla televisione svizzera SSR. Realizzato
dal regista svizzero Markus Fischer e dal coreografo inglese Richard Wherlock,
Passengers è una danza travolgente, con elementi di thriller e tinte di giallo. La
musica è tratta da Blood Onthe Floor di Mark- Anthony Turnages ed è eseguita
dall'Ensamble Modern diretto da Peter Rundell.
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VENERDÌ 23
Proiezione opere vincitrici del 63° Prix Italia
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ANTEPRIME DEI PROGRAMMI RAI
Cinema Massimo - Via Verdi 18 - ore 18 con la partecipazione dei protagonisti.
Domenica 18 settembre
LA STORIA SIAMO NOI
FRATE MITRA (55')
di Marina Liuzzi e Raffaella Cortese de Bosis
Con la partecipazione di Giovanni Minoli, Direttore Rai 150
Un padre che scrive alle due figlie una lettera difficile e struggente.
Ma questo non è un padre qualunque. È un personaggio scomodo e ambiguo per
molti, coraggioso e coerente per altri. Si chiama Silvano Girotto, ma tutti lo
conoscono come “Frate Mitra”.
E la sua storia assomiglia a un romanzo: una scatola cinese ricca di avventure,
colpi di scena, drammi e sorprese: dalla Legione Straniera alla galera e poi al
convento; dalla guerriglia armata in Bolivia, alle Brigate Rosse. Lui è l‟infiltrato: o
così lo ricordano in molti.
Siamo all‟inizio degli anni di piombo. A Genova, il 18 aprile 1974, le Brigate
Rosse rapiscono il magistrato Mario Sossi. Silvano Girotto accetta di collaborare
con i Carabinieri del Nucleo Antiterrorismo del Generale Carlo Alberto Dalla
Chiesa.
Fa catturare Renato Curcio e Alberto Franceschini, i due capi storici delle BR.
L‟operazione scatta alla stazione di Pinerolo, a pochi chilometri da Torino. È l‟8
settembre 1974.
Lunedì 19 settembre
RAI EDUCATIONAL
 IL CANTO DI MALANAPOLI
di: Valeria Coiante, Amalia De Simone, Walter Medolla, Simona Petrucciuolo
La zona “grigia” di Napoli raccontata attraverso le hit dei cantanti neomelodici.
Testi scritti da boss della camorra, canzoni che riprendono temi vicini ai clan
come latitanza, galera, donne “d‟onore” e che finiscono per alimentare una
pericolosa subcultura in alcuni quartieri
e ambienti dove si guarda con
ammirazione l‟antistato e dove si finisce per “giustificare” chi delinque e tollerare
comportamenti border line. Il reportage esamina il mercato dei cd neomelodici, il
caso del “logo” dei clan, il cinema legato ai temi trattati in questo genere di
canzoni. Viene esaminato anche il caso di una emittente radiofonica che
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trasmetteva canzoni neomelodiche con dediche e saluti ai detenuti e che invece
nascondeva messaggi criptati da e per chi si trovava dietro le sbarre. L'inchiesta è
realizzata con interviste a cantanti, magistrati, sociologi e gente comune.
 LUNGO IL FIUME E SUGLI ARGINI
di: Valeria Coiante, Luca Lancise
Un reportage che si snoda lungo il percorso urbano del fiume Tevere, colto in
diverse stagioni climatiche e trattato come un microcosmo a sé stante, un altro
“quartiere” della città, con i suoi abitanti, i suoi personaggi, i suoi contesti
degradati accanto a quelli più eleganti. Dai club di sci nautico a nord di Roma,
alle dighe per le centrali idroelettriche e ai ponti in costruzione, passando per il
circolo dei canottieri, si incontrano gli orti spontanei dei “contadini urbani” e gli
insediamenti di baracche, si attraversa l‟incrocio con l‟Aniene nella nuova
Pietralata post-industriale fino a immergersi nel centro storico, tra feste estive,
ristoranti su palafitte, ciclisti e turisti, fino a incontrare alcuni personaggi che col
fiume hanno un rapporto particolare: per averlo abitato, per averne studiato l‟
“archeologia”, per averlo trattato come uno dei luoghi dei “misteri di Roma”, per
utilizzarlo come fonte di sostentamento economico. Fino alla foce, luogo di
confine, tra pescatori in crisi e barche trasformate in case.
Le due inchieste fanno parte del programma CRASH, condotto da Valeria Coiante
Martedì 20 settembre
RAI TRE
PRESA DIRETTA
di Riccardo Iacona
e di Francesca Barzini, Domenico Iannacone
PANE E LIBERTA’
Puntata di PRESADIRETTA che RAITRE presenta al PRIX ITALIA
A poche settimane dal primo voto democratico in Tunisia, con PANE E LIBERTA‟
il gruppo di PRESADIRETTA presenta il primo reportage realizzato da RAI sul
paese che ha dato il via alla rivoluzione democratica di tanti altri paesi arabi.
Riccardo Iacona ha portato le telecamere di PRESADIRETTA in un lungo viaggio,
dalla capitale TUNISI fino ai confini con la Libia, nei luoghi del turismo di massa
passando per le zone minerarie dell‟interno, dove la disoccupazione sfiora il 70
per cento e da dove sono partiti decine di migliaia di giovani verso l‟Italia, in
cerca di un futuro migliore, di migliori condizioni di vita, ma anche in debito di
libertà.
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PRESADIRETTA vi racconterà quanto feroce sia stato il regime di BEN ALI‟ e del
suo clan e come attraverso il terrore e la censura sia stato capace di tenere in
scacco un popolo intero per decenni, derubandolo del 30 per cento del PIL
prodotto dalla Tunisia.
A tanto ammontano infatti i soldi rubati allo Stato dal dittatore Ben Ali‟ e da sua
moglie.
Oggi che le casse dello Stato sono vuote, la Tunisia deve affrontare un delicato
passaggio di avvicinamento alla democrazia, mentre cresce l‟influenza e il peso dei
partiti islamici.
E intanto aumentano le barche che ogni giorno portano migliaia di migranti sulle
nostre coste, per il PANE e per la LIBERTA‟.
Mercoledì 21 settembre
RAI DUE
DELITTI ROCK
Un programma di Ezio Guaitamacchi. Con Massimo Ghini
Jimi Hendrix, Janis Joplin, Jim Morrison, Elvis Presley e John Lennon. Sono solo
alcune rockstar scomparse tragicamente, spesso in circostanze mai chiarite. Rai
2 ha deciso di riaprire le indagini e fare luce su alcuni casi irrisolti della storia del
rock. E‟ questo in sintesi il concept di “Delitti Rock”, serie televisiva con Massimo
Ghini.
Il programma sarà girato nei luoghi in cui si sono svolti i fatti (Londra, Parigi, New
York, Memphis, Los Angeles, ecc.) e alterna immagini di repertorio a
testimonianze attuali, interviste esclusive a documentazioni mai viste prima in
televisione.
Autore del programma è il giornalista Ezio Guaitamacchi, che ai “Delitti Rock” ha
dedicato un libro di grande successo edito da Arcana. Spiega Guaitamacchi: “La
miglior mossa di marketing per una rockstar? Morire giovani. Così sostiene
qualcuno. E, in molti casi, con ragione. La morte prematura di alcune celebrità
ha, infatti, avuto l‟effetto di far passare questi personaggi dalla cronaca alla
storia, dalla realtà al mito. Anche per questo le loro tragiche fini sono tuttora
circondate da un alone di mistero o, a volte, di autentica leggenda. Noi ci siamo
proposti di raccontare queste vicende in modo rispettoso e poetico, senza fantasie
né forzature. Non ce n‟è bisogno: la storia del rock è talmente fantasiosa,
incredibile, a volte persino surreale, che neppure il miglior sceneggiatore
hollywoodiano poteva inventarsi di meglio”.
La serie trasporterà il telespettatore in una zona “ai confini della realtà” nella
quale si possono assaporare le varie storie quasi le si stesse rivivendo “in diretta”.
Il tutto, ovviamente, accompagnato dalla miglior colonna sonora possibile: le
musiche di questi grandi artisti che hanno segnato la vita di più generazioni e che
continuano a farlo.
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Giovedì 22 settembre
RAI UNO
TIBERIO MITRI - IL CAMPIONE E LA MISS
Regia di Angelo Longoni. Interpretato da Martina Stella e Luca Argentero
Una coproduzione Rai Fiction e Cristaldi Pictures
Raccontare la storia di Tiberio Mitri, oltre a ricordare un grande dello sport
italiano, significa ripercorrere l‟Italia del dopoguerra e degli anni ‟50.
Un‟Italia giovane e ingenua, piena di speranze e voglia di fare che rincorreva
il benessere e la fortuna per curare le ferite della guerra, la povertà, le
macerie dei bombardamenti e uno scontro civile sanguinoso.
Un paese pieno di entusiasmo che vedeva nascere, oltre al boom economico,
anche tutti gli elementi fondamentali del costume e della società che
sarebbero poi rimasti in modo indelebile nella memoria storica di tutti noi.
La radio prima, la televisione poi, il cinema, Miss Italia, la musica, le
automobili, il sogno quasi irraggiungibile dell‟America come punto di
riferimento e di arrivo. Questi sono solo alcuni degli elementi che
accompagnano la vita di Tiberio Mitri, triestino, sposato alla donna triestina
più famosa dell‟epoca: la miss Italia Fulvia Franco.Una coppia di belli e
invidiati giovani ancora impolverati dalla guerra e segnati dalla fame sofferta
durante il fascismo.La prima coppia da rotocalco, i precursori di quella che
anni dopo si trasformerà in una forma negativa e deteriore di gossip e di
pettegolezzo per le masse. Loro, apparendo nei giornali, così splendenti nel
loro amore, così radiosi di gioventù, vigore e sex appeal, costituivano un
modello per chi, in quell‟epoca, cercava la forza, l‟energia e la volontà di
uscire dalla povertà.Se ce l‟avevano fatta loro, entrambi venuti dal nulla,
entrambi di famiglia modesta, allora ci sarebbe stata una possibilità per
tutti, ci sarebbe stato un barlume di speranza per chi aveva intenzione di
affermarsi anche in un paese arretrato e piegato dal conflitto. C‟è nella
parabola della vita di questo pugile bello, speranzoso, amato dalle donne e
dal pubblico, e nell‟unione amorosa con la sua splendida moglie, qualcosa di
estremamente emblematico del percorso fatto dal nostro Paese dagli anni ‟50
fino ai due decenni successivi. Mitri, come l‟Italia, ha cercato di scrollarsi di
dosso la miseria e l‟ignoranza cercando di dare valore ai propri talenti
attraverso lo sforzo e la fatica illudendosi che bastassero sforzo e fatica per
arrivare al successo. Mitri, come l‟Italia, si è scontrato con il duro scoglio
della realtà e ha dovuto fare pesantemente i conti con le proprie reali
possibilità, giungendo così a ridimensionare le proprie speranze e i propri
sogni di grandezza Mitri, come l‟Italia, ha conosciuto gli onori della fortuna e
le cadute rovinose, le illusioni e i tradimenti, l‟incanto nei confronti del
futuro e il disincanto del presente. Ma come l‟Italia, la vita di Tiberio Mitri, è
anche completamente permeata di vitalità romantica, irrazionale, totalmente
sentimentale e poetica, ma anche di ironica spavalderia, di goliardico
individualismo e di quell‟entusiasmo quasi infantile che caratterizza e
rappresenta lo spirito italiano nel mondo e che ci contraddistingue ancora
oggi ovunque. E la storia del più importante incontro pugilistico di Tiberio,
quello con Jake La Motta, è decisamente esplicativo di questo spirito e ci
racconta di due italiani all‟estero, uno che sogna di conquistare l‟America e
l‟altro figlio di immigrati che l‟America l‟ha già conquistata.
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I PRINCIPALI CONVEGNI INTERNAZIONALI
 Lunedì 19 settembre 2011
ore 09:30-13.30 – Rai, Museo della Radio – Via Verdi 16
Commissione Europea - Rappresentanza in Italia
Fondazione Ugo Bordoni, Roma
IDENTITA’ E DIVERSITA’ DELL’EUROPA
L'integrazione comunitaria nelle prospettive del
servizio pubblico crossmediale
II. LE SFIDE DELLA RETE PER LA CREAZIONE DI UN NUOVO
“SPAZIOPUBBLICO” IN AMBITO LOCALE, NAZIONALE ED EUROPEO
Iniziativa di Infocivica e Gruppo Europeo di Torino in vista di una Conferenza
Europea su
I MEDIA DI SERVIZIO PUBBLICO
NELLA SOCIETÀ DELL’INFORMAZIONE E DELLA CONOSCENZA
Proseguendo il lavoro svolto lo scorso anno e in base alle conclusioni redatte dai
proff. Philip Schlesinger e Michele Sorice del suo primo rapporto dedicato a "La
trasformazione della società e il servizio pubblico di radiodiffusione" in cui si
tenta di definirne la nuova missione, il Gruppo Europeo di Torino, proseguirà
anche quest'anno la sua riflessione in preparazione di una Conferenza Europea
su I Media di servizio pubblico nella società dell'informazione, prevista a Torino nel
novembre 2012.
Introdurrà questo seminario il prof. Uwe Hasebrinck direttore dell'Istituto di studi
e ricerche sui media Hans Bredow presso l'Università di Amburgo, con una
relazione sul tema Riarticolazione dell’offerta, presidio locale globale e politiche
connesse di produzione e acquisizione dei diritti in ottica crossmediale. Obiettivo di
questo nuovo approfondimento da parte dei dieci cattedratici riuniti da Infocivica
effettuare un'analisi accurata per individuare il palinsesto ideale in grado di
soddisfare la formazione di un nuovo sensus communis a livello locale, regionale,
nazionale, europeo e forse anche mondiale.
Fra i temi affrontati il secondo rapporto del Gruppo di Torino approfondirà
problematiche come: l'informazione istituzionale, la memoria storica e
l'educazione civica, cercando altresì di approfondire le esperienze di educazione
alla cittadinanza attiva nella società multiculturale. Infine, analizzando i nuovi
media partecipativi cercherà di stabilire quale può essere un buon uso della
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comunicazione virale da parte dei media di servizio pubblico. Tra le problematiche
affrontate:
1.
Riarticolazione
dell`offerta
in
senso
locale
-
globale
e
sviluppo
dell`informazione di prossimità.
2. Informazione istituzionale, memoria storica ed educazione civica
3.
Esperienze
di
educazione
alla
cittadinanza
attiva
nella
società
multiculturale
4. Dal servizio pubblico allo spazio pubblico nella società dell`informazione.
Idee per una nuova missione dei media di servizio pubblico e analisi di
fattori critici di successo per soddisfare la missione di coesione sociale.
 Lunedì 19 settembre 2011
ore 14 -19 – Rai, Via Verdi 16
LA VITA IN 3D
Parte I – Sessione Scientifica
Le prospettive nel mondo
Parte II – Sessione storica
La dimensione mancante: fotografia, cinema e televisione
Parte I – Sessione Scientifica
Le prospettive nel mondo
14.00-16.00
In collaborazione con il Centro Ricerche Rai
Negli ultimi 50 anni, il cinema stereoscopico in 3D ha conosciuto momenti di
successo e abbandono, ma il 2010 ha rappresentato certamente uno dei picchi
più fortunati. Il fatto realmente nuovo è che l‟industria di elettronica di consumo
è pronta a inondare il mercato con una gamma completa di nuovi prodotti 3D per
l‟intrattenimento domestico: dalle console giochi ai personal computer e ai telefoni
cellulari, dai televisori ai lettori video di dischi blu-ray. Alcuni analisti prevedono
un futuro brillante per il 3D: “Display Search” ha stimato una crescita da 200
mila televisori 3D nel 2009 a 64 milioni nel 2018, quando il giro d‟affari sarà di
17 miliardi di Dollari, con una crescita annua del 75%. Questo ottimismo deriva
dal fatto che la tecnologia dei televisori 3D a schermo piatto non è molto diversa
da quella dei televisori HDTV convenzionali. Quindi si può prevedere che in pochi
anni il differenziale di costo del 3D si riduca drasticamente.
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Ma quale sarà l‟utilizzo preminente di questi display, per i giochi elettronici, per i
film o per la televisione? Qual è il presente e il futuro della televisione 3D?
Il Convegno analizzerà i diversi fattori di crescita della televisione 3D: lo stato
della tecnologia; l‟esperienza fin qui maturata nella produzione da parte dei
principali broadcater europei e mondiali nei vari generi quali lo sport, i film, gli
eventi speciali, l‟intrattenimento; e la risposta dell‟audience al lancio dei primi
servizi.
I leader della standardizzazione tecnica raccontano l‟evoluzione delle tecnologie
3D a livello mondiale. Nel 2010-2011 sono stati messi a punto i vari elementi
della catena tecnologica 3D, sia per i canali terrestri che satellitari. Gli organismi
di standardizzazione internazionali MPEG e DVB hanno identificato una
soluzione complessiva
basata in larga misura sulle precedenti tecnologie
dell‟HDTV, dalla trasmissione agli apparati di ricezione, e senza richiedere una
occupazione di banda superiore a quella richiesta dalla televisione bidimensionale. Tuttavia nei Laboratori di Ricerca e negli organismi di
standardizzazione si stanno già studiando le tecnologie 3D di seconda
generazione, in grado di offrire qualità di immagine e risoluzioni ancora superiori
e, in una prospettiva temporale più lunga, per permettere la visione 3D a occhio
nudo. La sessione avrà come ospiti anche manager delle pay-TV e delle
televisioni pubbliche che hanno per prime creduto nella TV stereoscopica, che
riporteranno la loro esperienza nella produzione e nel lancio di prodotti 3D e ci
racconteranno la reazione del pubblico a questi esperimenti e i loro piani futuri.
Apertura dei Lavori
Giovanna Milella, Segretario Generale del Prix Italia
Chairman
Luigi Rocchi , Direttore Strategie Tecnologiche Rai
Keynote speech
Ingrid Deltenre, Direttore Generale Unione Europea di Radiodiffusione (EBU)
Nuovi linguaggi, nuove tecnologie
Interventi
 Hanno Basse, Senior Vice President, Broadcast Systems Engineering
DIRECTV (USA)
La prospettiva della TV 3D in USA
 David Daniels, BSkyB (UK)
Sviluppi tecnologici in DVB e nuovi i servizi in Europa
 Alberto Morello, Direttore Centro Ricerche Rai
Il contributo tecnico dell’ Italia e le esperienze Rai di produzione stereoscopica
 Sergio Duretti, Direttore Generale CSP della Regione Piemonte
I centri di competenza Piemontesi e il 3D su telefoni, device portatili e multimediali
La prima sezione sarà conclusa dalla proiezione di tre cortometraggi prodotti dalla
Rai, Venezia Carnevale 3D – Il pianeta delle maschere diretto da Italo Moscati
e Arlecchino 3D tratto dall‟ Arlecchino servitore di due padroni diretto da
Giorgio Strehler per il Piccolo Teatro di Milano e Un gigante…, realizzato in
occasione della cerimonia di beatificazione di Papa Giovanni Paolo II.
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Parte II – Sessione storica
La dimensione mancante: fotografia, cinema e televisione
17.15-19.00
In collaborazione con l‟Università degli Studi di Torino
La televisione stereoscopica è l'ultima in ordine di tempo di una serie di
innovazioni miranti a rendere gli strumenti di riproduzione (dell'immagine e del
suono) capaci di catturare quella tridimensionalità che è propria dei nostri sensi.
Come altre innovazioni (ad esempio il colore: “una sorta di America che
bisogna riscoprire daccapo volta per volta” diceva Ejzenstejn) non si tratta solo di
un'aggiunta di realtà ma quasi di un nuovo continente che viene raggiunto, e che
ogni volta si disvela come sorprendente.
In un convegno dedicato alla televisione in 3D è possibile introdurre, tanto più
a Torino, dove il Museo Nazionale del Cinema possiede una straordinaria
collezione di apparecchiature stereoscopiche, uno sguardo storico e comparativo.
Senza nulla togliere alla novità degli esperimenti televisivi, la comprensione si
arricchisce attraverso quanto possiamo apprendere dalle esperienze passate della
fotografia e del cinema.
Chairman
Peppino Ortoleva, Ordinario di Storia e teoria dei media, Università degli
Studi di Torino
Interventi
 Donata Pesenti Campagnoni, Conservatrice, Museo Nazionale del Cinema
di Torino
La stereoscopia fotografica dal secolo dei lumi
 Sergio Escobar, Direttore del Piccolo Teatro di Milano
Iperfalso, ipervero
 Federico Vitella, Storia dello Spettacolo, Università di Macerata
Gli esperimenti in 3D: una storia italiana
 John Belton, Professor of English and Film at Rutgers University (USA)
Il cinema in 3D: un successo tante volte rimandato
 Martedì 20 settembre 2011
ore 15 – 16.30 – Rai, Museo della Radio – Via Verdi 16
I NATIVI DI WEBLAND
Faccia a faccia tra :
- Piero Gaffuri, Direttore New Media Rai e Amministratore Delegato Rai Net
- Federico Casalegno, Direttore Mobile Experience Lab. Del MIT di Boston (USA)
Web Land, il nuovo libro di Piero Gaffuri, racconta in modo chiaro e coinvolgente
quanto sta avvenendo nel mondo dell‟industria culturale e della televisione a
seguito del crescente interesse del pubblico verso i contenuti video su Internet.
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YouTube e Facebook, oltre a catalizzare sempre più utenti, stanno cambiando
radicalmente le modalità di fruizione, inaugurando nuovi scenari di consumo e di
relazione sociale.
La televisione pubblica è riuscita, attraverso il portale Rai.Tv, a incontrare il
gradimento degli utenti della rete, aspetto significativo di quanto sia importante,
anche nel nostro paese, una maggiore attenzione per le nuove tecnologie, un
rapporto nuovo con il pubblico e la diffusione della banda larga.
La ricerca di una relazione positiva con i blogger e gli operatori della rete, che
superi le antiche contrapposizioni insite nel confronto tra istituzione e società,
individua nel dialogo la migliore forma di comunicazione.
In questo faccia a faccia vengono affrontati i temi della trasformazione linguistica,
la produzione di contenuti generati dagli utenti e la problematica dei diritti
d‟autore, il cui fondamento è messo in discussione dai mutamenti indotti dai
nuovi mezzi di diffusione.
Le innovazioni della rete e la spinta dei social media rappresentano la grande
opportunità di un modo nuovo per diffondere cultura e partecipazione. La geolocalizzazione delle notizie e dei contenuti apre uno scenario nel quale pubblico e
territorio potranno partecipare alla ricostruzione della realtà attraverso la
pubblicazione di propri contributi ed esperienze, plasmando nuove forme di
socialità e attivando sistemi innovativi di partecipazione.
 Mercoledì 21 settembre 2011
ore 10 – 19 – Rai, Museo della Radio – Via Verdi 16
RACCONTARE LA STORIA
Radio e televisione come arti, come testimoni, come memoria collettiva
Con la presentazione dell‟Archivio restaurato del Prix Italia
In collaborazione con Rai Teche e con l‟Università degli Studi di Torino
Nato subito dopo la seconda guerra mondiale, il Prix Italia ha
accompagnato alcuni dei passaggi principali della seconda metà del Novecento e
degli inizi del nuovo secolo: dalla nascita della televisione all'emergere dei nuovi
stati post-coloniali, dal passaggio alla società post-industriale al crescere di nuove
generazioni di autori, musicisti, registi. Nel contempo la radio e poi la televisione,
oggetti principali della sua attività, conoscevano una profonda evoluzione
espressiva, per altro solo in parte riconosciuta sul piano critico ed estetico.
Con il convegno "Raccontare la storia" il Prix Italia intende approfondire la
riflessione su alcuni temi che hanno accompagnato tutta la sua vicenda. Temi
che oggi costituiscono per la comunità scientifica degli studiosi di comunicazione
e di estetica, e per la comunità professionale di chi fa radio e televisione, sfide
ancora vive e da raccogliere. Si tratta di un convegno volutamente sfaccettato, che
introduce una varietà di punti di vista nella convinzione che dall'insieme
emergeranno alcuni punti fermi unificanti. Nel corso della giornata verranno
affrontati questi problemi: la radio e la televisione come fonti e narratori di storia;
29
la documentazione che questi mezzi hanno prodotto lungo la loro evoluzione (e in
particolare l'archivio autenticamente globale raccolto in oltre sessant'anni dal Prix
Italia) di fronte al difficile passaggio della digitalizzazione; le radici storiche della
radio-televisione post-bellica; i rapporti tra emittenti e università; e infine, la
possibilità di parlare di "arti" della radio e della televisione come si parla di arte
cinematografica o più di recente di arti del video o del paesaggio.
Il convegno vedrà una partecipazione articolata di studiosi
professionisti, provenienti da molti paesi europei e dagli Stati Uniti.
e
Saluti
Giovanna Milella, Segretario Generale Prix Italia
Apertura dei Lavori
Paolo Garimberti, Presidente Rai
Parte I - 10.00 - 11.30
Il valore della memoria
Chairman :
James Graham, Presidente Onorario Prix Italia
Sergio Zavoli, Giornalista, Scrittore, Presidente della Commissione di
Vigilanza Rai
Sessantatre anni di Prix Italia: punti di vista su una storia

 Eva Hamilton, Direttore Generale SVT (Svezia) e Presidente Prix Italia
L’Archivio del Prix Italia: una risorsa per la storia e per la critica
Herbert Hayduck, Direttore Documentazione e Archivi ORF e Presidente
FIAT/IFTA, Federazione Internazionale degli Archivi Televisivi (Austria)
L’evoluzione degli archivi degli Enti Radiotelevisivi

 Tony Ageh, Controller of Archive Development, BBC (Regno Unito)
L’esperienza britannica
 Barbara Scaramucci, Direttore Rai Teche
Gli archivi audiovisivi nell’epoca digitale
Parte II - 11.30 - 13.00
Le emittenti di servizio pubblico e la ricostruzione dell’Europa
Chairman :
Frank Dieter Freiling, Senior Vice President, International Affairs, ZDF
(Germania)
Aldo Grasso, Ordinario di Storia della Radio e della Televisione, Università
Cattolica di Milano
La televisione delle origini tra sperimentazione e rassicurazione

di
30
Franco Monteleone, Ordinario di Storia e Critica della Radio e della
Televisione, Università di Roma Tre
La ricostruzione della radiotelevisione italiana e la questione della qualità

Irmela Schneider, Ordinario di Storia del Media, Università di Colonia
(Germania)
Radio e televisione e la ricostruzione dell’Europa

Parte III - 14.00 - 16.00
Due arti? Le potenzialità estetiche di radio e televisione
Ascolto dell‟opera radiofonica Under the Milk Wood, testo di Dylan Thomas,
presentata dalla BBC e vincitrice del Prix Italia 1954. La voce narrante è di
Richard Burton.
Chairman :
Alessandra Comazzi, Critico televisivo de La Stampa
 John Caldwell, Full Professor Cinema & Media Studies UCLA (USA)
La cultura e l’arte della televisione
David Hendy, Reader in Media and Communication, University of
Westminster (UK)
La radio, tra ricerca espressiva e servizio

Cécile Méadel, Sociologue, Maître de recherché, Centre de Sociologie de
l'Innovation (Francia)
Il bello della televisione, i gusti del pubblico e le potenzialità estetiche del mezzo

Pierre Sorlin, Professore emerito di Sociologia dei Media, Università ParisSorbonne (Francia)
Gli occhi del Novecento

Parte IV - 16.00 - 16.30
Il Prix Italia e l'Università
 Sergio Scamuzzi, Ordinario di Sociologia, Università degli Studi di Torino
Bilancio un'esperienza
 Giovanna Milella, Segretario Generale Prix Italia
Prospettive
Parte V - 16.40 - 19.00
Tavola rotonda
Raccontare la storia
Chairman :
Paolo Mieli, Giornalista e Storico, Presidente RCS Libri

Giovanni De Luna, Ordinario di Storia Contemporanea, Università degli Studi
di Torino
31



Jeremy Isaacs, Fondatore di Channel 4 (Regno Unito)
Peppino Ortoleva, Ordinario di Storia e Teoria dei Media, Università degli
Studi di Torino
Isabelle Veyrat-Masson, Directrice de Recherche CNRS et Directrice du
Laboratoire “Communication et Politique” CNRS (Francia)
32
 Giovedì 22 settembre 2011
ore 9.30 – 13.30 – Rai, Museo della Radio – Via Verdi 16
LA RADIO CHE CAMBIA
In collaborazione con Radio Rai e Rai Way
La radio continua ad essere uno dei media più popolari, malgrado
l'esponenziale sviluppo di Internet negli ultimi 10 anni. Le nuove piattaforme di
diffusione offrono alla radio digitale la possibilità di evolvere e quindi di adattarsi
meglio alla concorrenza sia del Web che degli altri media digitali. Questa
evoluzione sarà in primo luogo editoriale, ma permetterà sicuramente anche lo
sviluppo di nuovi modelli economici. Il flusso sonoro potrà essere arricchito con
informazioni complementari e/o supplementari che permetteranno un utilizzo più
flessibile e attraente del mezzo.
La radio digitale terrestre di ultima generazione (standard DAB + o DMB e i
dati associati previsti da questi standard) o la rete Internet (DNS Radio)
permettono la diffusione di queste informazioni. Anche se la componente sonora
continuerà a ricoprire un ruolo fondamentale nella comunicazione radiofonica, le
foto, le immagini in movimento, i grafici, le mappe e i testi permetteranno di
arricchire i programmi e creare nuovi formati editoriali. La radio visione faciliterà
anche la fruizione di beni culturali tra cui gli spettacoli e le visite ai luoghi d‟arte.
9.30 - Saluti
Giovanna Milella, Segretario Generale Prix Italia
Eva Hamilton, Presidente Prix Italia
Apertura dei lavori
Bruno Socillo, Direttore Radio Rai
Stefano Ciccotti, Amministratore Delegato Rai Way
Introduzione: la radio che cambia
Albino Pedroia, Augusto Preta, IT Media Consulting
Parte I - 10.15
LE ESPERIENZE
Moderatore
Andrea Borgnino, Responsabile Progetto Archivi Audioteca Rai e Webradio (già
Project Manager of EBU New Radio)

BBC : La radio visione
Tim Davie, Direttore Audio e Musica BBC

Radio France Internazionale : I dati associati dei programmi
Bruno Tézenas du Montcel, Directeur des Technologies et des Systèmes
d’Information, Radio France Internationale
33

DNS Radio
James Cridland, Segretario RadioDNS Project (Regno Unito)

Unione Europea di Radiodiffusione (EBU) - L'analisi e le proposte
Michael Mullane, Direttore di News, Sport e New Media, Radio Dept.
Parte II - 11.45
LE PROSPETTIVE
Tavola rotonda
Moderatore
Enrico Pagliarini, Giornalista e conduttore del Programma “2024”, Radio 24

Giuseppe Braccini, Responsabile Progetto Radio Digitale Rai Way

David Kessler, Chargé de Mission par le Premier Ministre sur la radio
numérique terrestre (Francia)

Paul Smith, General Manager Pure (Regno Unito)

Heinz-Dieter Sommer, Director Radio ARD (Germania)

Joan Warner, CEO Commercial Radio Australia (CRA)
34
GLI INCONTRI INTERNAZIONALI
LA COMUNITA’ RADIOTELEVISIVA ITALOFONA
Lunedì 19 settembre ore 15.00 – Auditorium Rai “Toscanini”, Sala Coro
La Comunità Radiotelevisiva italofona partecipa, come ogni anno, ai lavori della
63° edizione del Prix Italia che si terrà a Torino dal 18 al 25 Settembre.
Quest‟anno apriremo il nostro incontro festeggiando il 150esimo anniversario
dell‟Unità d‟Italia, sottolineando quale ruolo abbia avuto la lingua italiana.
Come sostiene Nicoletta Maraschio, presidente dell‟Accademia della CRUSCA e
membro della Comunità Italofona, “L‟affermarsi di una lingua di cultura unitaria
nel territorio italiano fu espressione dell‟esistenza, ben prima dello Stato politico,
di una civiltà italiana, riconosciuta all‟interno e all‟esterno di questo spazio
geografico.”
Proseguiremo con la presentazione del nuovo sito; www.comunitaitalofona.org.
Nato nel 2004, ormai un po‟ invecchiato, è stato rinnovato in tutte le sue
caratteristiche.
Sarà poi un grande piacere per noi condividere con tutta l‟assemblea la nostra
ultima avventura: La Via della Plata, il pellegrino parla italiano. Ecco il titolo
della trasmissione radiofonica organizzata da Radio Rai e realizzata con la
collaborazione dell‟EBU e della Comunità Radiotelevisiva Italofona.
Radio San Marino, Radio Vaticana, Radio Albania, Radio Fiume, Radio
Capodistria e Radiodue della RSI hanno accompagnato e camminato con Sergio
Valzania ognuno per un settimana, fino a raggiungere la Cattedrale di Santiago di
Compostela.
Una grande coproduzione trasmessa da RadioRai con un bellissimo blog cha ha
seguito passo passo l‟impresa con foto e documenti, e con la possibilità di sentire
le trasmissioni in streaming e in podcasting.
35
LA COMMISSIONE DONNE DELLA COPEAM AL PRIX ITALIA
Martedì 20 settembre ore 17/20 - Museo della Radio, Rai, Via Verdi 16
In occasione del 63° Prix Italia la Commissione Donne della COPEAM vuole
tenere accesi i riflettori su quello che sta accadendo nei Paesi Arabi, per
continuare ad essere a fianco delle donne che hanno combattuto e stanno ancora
combattendo per la loro libertà per la loro dignità per la loro cittadinanza che
sono la libertà, la dignità e la cittadinanza di tutte noi.
L‟8 marzo la Commissione Donne della COPEAM aveva organizzato nell‟Aula
Magna dell‟Università di Roma3 l‟incontro La mimosa e il gelsomino. Le donne
e il web nelle piazze del mondo arabo. La “primavera araba” ha avuto come
pilastro la donna. Il mondo femminile non si è accontentato di partecipare alle
manifestazioni, ma spesso è stato un importante punto di riferimento per
orientare e dirigere le proteste. Quelle piazze hanno avuto il volto di donne di ogni
classe sociale ed età, lavoratrici, casalinghe, artiste e delle tante studentesse
egiziane cadute sotto i colpi dell‟esercito di Mubarak, ma anche di politiche come
Siham Bensedrine, portavoce del Conseil National pour les Libertés en Tunisie o
Al Nawal Saadawi, storica leader del femminismo orientale, simbolo per le
egiziane che chiedono a gran voce il rispetto della “promessa rivoluzionaria”.
A Torino si vuole continuare in Settembre quel discorso con giornaliste inviate in
quei paesi, esperte del mondo arabo, docenti universitarie, ma anche giovani
donne che sono state il fulcro delle rivolte.
36
PROGETTO TERRAMED PLUS
UN PROGETTO COFINANZIATO DALL’UNIONE EUROPEA
PROGRAMMA EUROMED
AUDIOVISUEL III
Mercoledì 21 settembre , ore 11 – Sala Stampa
RAI LANCIA “TERRAMED PLUS”, VETRINA SATELLITARE E PIATTAFORMA
WEB DEL MEDITERRANEO
“Terramed Plus” è un progetto di cooperazione internazionale fra radiotelevisioni
pubbliche del Mediterraneo, cofinanziato dall'Unione europea nell‟ambito
del programma Euromed Audiovisuel III.
Lanciato nel 2010, questo Programma ha per obiettivo quello di sviluppare e
rafforzare la capacità cinematografica ed audiovisiva dei paesi del sud del
Mediterraneo, di promuovere la complementarietà e l‟integrazione delle industrie
cinematografiche e audiovisive della regione e di incoraggiare la libera circolazione
dei beni e dei servizi del settore.
Con la finalità di promuovere la circolazione di prodotti audiovisivi tra
la sponda nord e la sponda sud del Mediterraneo, “Terramed Plus” costituirà
una vetrina promozionale settimanale via satellite e web di programmi televisivi
mediterranei: documentari, fiction ed altri generi di creazione.
L‟iniziativa prevede, inoltre, la realizzazione di una piattaforma web di video-ondemand, attraverso la quale 115 ore di prodotti realizzati dalle televisioni
partner saranno fruibili in streaming gratuitamente e in versione sottotitolata.
Il progetto, che vede RAI capofila, coinvolge un ampio partenariato : ARTE
France, EPTV (Algeria), France Télévisions, RTVE (Spagna), SNRT (Marocco)
e TéléLiban, la COPEAM per il coordinamento internazionale e SkylogicEutelsat come partner tecnologico.
“Terramed Plus” si propone come un‟azione innovativa tesa a sviluppare
un‟audience euro-mediterranea. Un ponte audiovisivo per un concreto dialogo fra
culture, soprattutto nel nuovo contesto che si sta delineando nel Mediterraneo.
37
IL NUOVO SOCIO : CLASSICA ITALIA
Classica Italia entra a far parte della Community del Prix Italia, che
raggiunge il numero di 93 radio e televisioni da 48 paesi.
Classica è l‟unico canale televisivo italiano interamente dedicato alla grande
musica, in onda sulla piattaforma Sky (canale 728). Il canale è parte di un
network internazionale, presente anche in Germania, Spagna e Giappone.
Grazie all‟appassionato lavoro della redazione e il prezioso contributo di
musicisti e musicologi, il canale offre ai suoi 35 mila abbonati 24 ore di
programmazione giornaliera, riconosciuta e apprezzata come esempio di
eccellenza televisiva.
Il palinsesto è il carattere distintivo del progetto targato Classica, che si
pone l‟obiettivo di costruire, in un confronto dialettico e continuo con il proprio
pubblico, un percorso a sostegno del ruolo primario della musica nel panorama
culturale contemporaneo, rimarcandone l‟eccezionalità emotiva e formativa. Un
obiettivo che pone Classica all‟avanguardia sul piano della ricerca e
dell‟investimento culturale.
Concerti, opera, balletto, documentari e jazz sono le basi del palinsesto
giornaliero che il canale ha studiato per un pubblico di conoscitori appassionati.
Tutti i programmi di Classica sono introdotti e commentati in video da esperti del
settore: la ricchezza dei contenuti trova piena valorizzazione grazie all‟uso di un
linguaggio alto ma fruibile a tutti.
38
I CONCORSI: RADIO, TELEVISIONE, WEB
CARATTERISTICHE DEI TRE CONCORSI UFFICIALI
Il Prix Italia - il più antico premio radiotelevisivo internazionale (fondato
dalla Rai nel 1948) e uno dei più prestigiosi - ha una struttura del tutto originale
nello scenario dei festival internazionali. Comprende infatti come soci attivi 93
organismi radiotelevisivi pubblici e privati, in rappresentanza di 48 paesi dei
cinque continenti.
Essere soci è una condizione vincolante per inviare i programmi in concorso.
I rappresentanti degli organismi radiotelevisivi si riuniscono due volte
all‟anno in assemblea per le decisioni principali ed eleggono il Presidente che dal
febbraio 2010 è Eva Hamilton, Direttore Generale della SVT (Svezia).
Giovanna Milella è il Segretario Generale del Prix Italia dal febbraio 2009.
Questa è la terza edizione da Lei ideata e diretta.
Nella settimana del Prix, nei tre concorsi ufficiali i programmi vengono
visti/ascoltati e giudicati da 7 giurie internazionali (3 per la radio, 3 per la
televisione, 1 per il web), composte da registi, produttori, dirigenti di organismi
radiotelevisivi, studiosi di grande esperienza e professionisti indipendenti: tutti
inviati dagli organismi membri, secondo un rigido criterio di rotazione pensato dai
fondatori per garantire l‟integrità e la qualità delle giurie stesse (caratteristiche
effettivamente riconosciute in tutti questi anni come un forte segno distintivo del
Premio). Si tratta del più ampio corpo di giurati professionali tra tutti i premi e
festival radiotelevisivi del mondo.
IL PRIX ITALIA NELL'EDIZIONE DEL 2011 ASSEGNA I SEGUENTI PREMI:

TELEVISIONE
1. Rappresentazioni artistiche
2. Documentari di arte e di musica
3. Film TV e mini serie
4. Serie ad episodi e serie a puntate
5. Documentari di interesse generale e culturale
6. Documentari di attualità
RADIO
1. Composizione musicale
2. Programma sulla musica
3. Opera originale
4. Adattamento drammaturgico
5. Documentario – Premio per la migliore qualità globale
6.Documentario - Premio Speciale, per la straordinaria originalità e/o innovazione
della forma di linguaggio documentaristico.


WEB
1. Sito interattivo legato ad un programma radiofonico o televisivo
2. Contenuto generato dagli utenti
39
I lavori delle giurie si svolgono all‟interno del Palazzo della Radio del Centro di
Produzione RAI di Torino, in Via Verdi 31, a partire da domenica 18 settembre,
dopo l'accredito, il briefing dei giurati e l'elezione dei Presidenti di giuria.
Entro giovedì 22, le giurie dovranno esprimere le terne dei finalisti per ciascuna
categoria, per poi incontrare gli altri delegati del Prix Italia e il pubblico per un
dibattito sui criteri di qualità che hanno portato alla scelta dei programmi finalisti.
Dopo un‟ulteriore visione/ascolto di questi programmi, le giurie decideranno
l'assegnazione dei premi.
I programmi in concorso sono circa 300.
40
I PREMI SPECIALI
NUOVO PREMIO SPECIALE ALLA MIGLIOR SEZIONE MULTIMEDIALE DI
QUOTIDIANI, PERIODICI E AGENZIE DI STAMPA
Il Prix Italia, che da oltre sessant'anni premia la qualità nei media come radio,
televisione e web, intende valorizzare l'innovazione e la creatività nel nuovo
scenario della post-convergenza creando un nuovo Premio Speciale dedicato a
soggetti editoriali come quotidiani, periodici e agenzie di stampa.
PREMIO SPECIALE “COPPA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA”
Anche quest'anno il Prix Italia assegna un premio offerto dal Presidente della
Repubblica.
Il prestigioso riconoscimento, una coppa d'argento, verrà assegnato al miglior
programma sui temi sociali tra le opere radiofoniche presentate nel concorso
ufficiale.
PREMIO SPECIALE “PROGRAMMI CHE INCIDONO SUI CAMBIAMENTI SOCIALI”
Il Premio Speciale “Communication for Life - Programmi che incidono sui
cambiamenti sociali‟‟ è dedicato ai programmi televisivi (documentari, docudrama, fiction) che hanno per oggetto la realtà economica, sociale, politica,
culturale nelle situazioni di emergenza con una prospettiva di rilancio e di
sviluppo. Ogni Organismo membro del Prix può inviare un massimo di due
programmi.
Il premio è sostenuto anche quest‟anno dalla Compagnia di San Paolo di Torino.
PREMI SPECIALI GIURIA DEGLI STUDENTI
L'Università di Torino, Facoltà di Scienze della Comunicazione, rafforza la
collaborazione con il Prix Italia. Due giurie, composte da studenti e coordinate dai
loro docenti, lavoreranno sulla categorie tv drama e documentario e assegneranno
due premi ciascuna.
PREMIO SPECIALE “SIGNIS”
L'Associazione Cattolica Internazionale per la comunicazione Signis assegnerà per
il 2011 un premio speciale al programma televisivo in concorso che meglio
contribuisca alla promozione dei valori umani.
SIGNIS conta giurie in più di 30 festival internazionali di cinema e televisione, tra
cui Berlino, Cannes, Venezia, Buenos Aires, Mar del Plata, Karlovy Vary, Havana,
Montreal, Monte Carlo e Prix Italia.
41
LE SINERGIE DEL PRIX ITALIA
RAI TECHE – PRIX ITALIA: UNA MEMORIA CHE GUARDA AL FUTURO
La collaborazione di Teche Rai per avviare la digitalizzazione dell'archivio
del Prix
Un click per “navigare” nella storia del Prix Italia e consegnarla al futuro: la
collaborazione tra le Teche Rai e la rassegna internazionale che premia – a
Torino - il meglio di tv, radio e web, si consolida per l‟edizione 2011.
Grazie alla struttura del Supporto Tecnologico delle stesse Teche, infatti,
verranno digitalizzati e resi disponibili on demand molti programmi dell‟Archivio
storico del Prix Italia, finora conservati soprattutto su supporti analogici, tv e
radio. Si tratta, in particolare, di opere vincitrici prima del 1974, ma anche di
produzioni più recenti e di quelle che verranno presentate nell‟edizione 2011. Un
primo lavoro di “conservazione” che metterà a disposizione del pubblico circa 100
ore di trasmissione, con l‟obiettivo di portare avanti il recupero dell‟intero Archivio
del Prix. Tra le opere restaurate Cathy Come Home di Ken Loach (1968), La
Tragédie de Carmen di Peter Brook (1984) e Do You Hear Me? Red Hot di Yuris
Podnieks (1990).
Ma il contributo delle Teche Rai al Prix Italia 2011 non si ferma qui: il Supporto
Tecnologico garantirà, infatti, anche lo sviluppo dei siti attraverso i quali le giurie,
il pubblico e i media potranno seguire i programmi in concorso.
Un lavoro che si somma a quanto, da anni, le Teche Rai stanno facendo per la
conservazione degli archivi radio e tv del servizio pubblico: un impegno che ha
portato a catalogare e a rendere disponibili milioni di ore di programmi
radiotelevisivi. E molti di questi - dal Viaggio nella valle del Po di Mario Soldati a
Lascia o raddoppia?, dal Viaggio nell’Italia che cambia di Ugo Zatterin a La città
perduta di Sarzana di Luigi Faccini – sono stati messi a disposizione della grande
mostra torinese “Fare gli Italiani, dedicata ai 150 anni dell‟Unità d‟Italia, inserita
nel programma della 63° edizione.
Sempre a Torino, inoltre, ha sede la Bibliomediateca Rai che dispone di dieci
terminali di consultazione del catalogo multimediale delle Teche e di migliaia di
libri a disposizione del pubblico, dove si trova in particolare tutto quello che
riguarda la pubblicità. Una struttura che è diventata punto di riferimento per
docenti, studenti, appassionati e “curiosi” di programmi che sono pezzi di storia
della Rai e dell‟Italia.
42
LA DIREZIONE STRATEGIE TECNOLOGICHE E IL CENTRO RICERCHE RAI
VENEZIA CARNEVALE 3D
Il pianeta delle maschere
di Italo Moscati
Il 19 settembre 2011 verrà presentato al Prix Italia il cortometraggio VENEZIA
CARNEVALE 3D - Il pianeta delle maschere di Italo Moscati, realizzato in
stereoscopia durante il Carnevale di Venezia 2011 dalla Direzione Strategie
Tecnologiche con il Centro Ricerche ed Innovazione Tecnologica di Torino
insieme alla Direzione Produzione TV, Direzione Teche e Prix Italia, ed in
collaborazione con “Venezia Marketing & Eventi”.
Il Carnevale di Venezia in 3D rappresenta la più recente produzione in
tridimensionale della Rai, che rientra in un piano di sviluppo della tecnologia
stereoscopica avviato dalla Rai e che ha visto negli anni scorsi la realizzazione
di importanti prodotti 3D, a partire dalla produzione televisiva “Melevisione”
(2008), al cortometraggio dedicato alla città di Torino e presentato al Prix Italia
2009 “Sette luoghi, otto minuti, una città”, per proseguire con il backstage del
“Rigoletto a Mantova”.
Nel corso del Prix Italia, verranno proposti altri due filmati in stereoscopia; il
primo è Arlecchino 3D, tratto dall‟ Arlecchino servitore di due padroni, con
l‟interpretazione di Ferruccio Soleri, già protagonista, nel 1982, della prima
produzione Rai in Alta Definizione, e realizzato alla fine del 2010 grazie ad un
accordo con la Fondazione Piccolo Teatro di Milano, mentre il secondo è
rappresentato dal filmato Un gigante…, realizzato in occasione della cerimonia
di beatificazione di Papa Giovanni Paolo II, svoltasi a Piazza San Pietro il 1°
maggio 2011.
Nel corso della rassegna internazionale, verranno inoltre presentate le
principali applicazioni tecnologiche sviluppate nel corso dell‟anno dalla
Direzione Strategie Tecnologiche con il Centro Ricerche Rai, riportate
anche nella pubblicazione “RAI -Realtà Aumentata Interattiva”.
Le dimostrazioni tecnologiche spazieranno dalla “realtà aumentata interattiva”
ai nuovi modelli informativi multimediali, dai servizi interattivi alla radio
multimediale, a dimostrazione del costante impegno della Rai come Servizio
Pubblico e come Azienda orientata all‟innovazione ed al business.
43
PRIX ITALIA E TORINODANZA FESTIVAL
Comincia una straordinaria collaborazione con il TorinoDanza Festival.
Giovedì 22 settembre Prix Italia e TorinoDanza daranno vita a una
giornata interamente dedicata alla danza a livello internazionale.
Dalle ore 16 alle ore 18 al Cinema Massimo, via Verdi 18, a ingresso libero
fino a esaurimento posti, saranno proiettati:

Place, vincitore del Prix Italia 2010. Uno straordinario duetto tra Michail
Baryshnikov e Ana Laguna, prodotto dalla televisione pubblica svedese SVT.
Regia Jonas Akerlund, coreografie Matts Ek. (Durata 29‟).

Alain Platel – Umanità in Primo Piano, documentario della serie “Danza in
Scena”, ideato da Francesca Pedroni - che ha curato anche le interviste - per
la regia di Simone Pera. Il documentario è stato realizzato da Classica Italia,
nuovo membro del Prix Italia, in collaborazione con Torinodanza Festival e la
compagnia Les ballets C de la B. (Durata 50‟).

Intervista a Philippe Decouflé. Il giornalista e critico teatrale Moreno
Cerquetelli focalizza con il grande coreografo francese le novità di “Octopus”.
Decouflé racconta lo stretto rapporto tra le sue coinvolgenti coreografie e il
cinema, la musica, il video, la multimedialità. “Octopus” è in scena la sera del
22 settembre al Teatro Fonderie Limone di Moncalieri. Lo spettacolo avrà come
ospiti d‟onore i delegati delle radio e delle televisioni che compongono la
Comunità internazionale del Prix Italia.
Dalle ore 20.30 alle ore 24 al Cinema Massimo, via Verdi 18, a ingresso
libero fino a esaurimento posti, saranno proiettati:

Wings of Wax, vincitore Prix Italia 2009. Prodotto dalla televisione pubblica
olandese Npo, con il Netherlands Dance Theatre dimostra come il movimento
possa trasformarsi in magia. Regia Hans Hulscher, coreografie: Jiøí Kylián.
(Durata 24‟).

You PARA | DISO, di Emio Greco e Pieter Scholten e loro compagnia di
Amsterdam, autori dell‟incandescente tappa finale della quadrilogia ispirata
alla Divina Commedia di Dante. Il programma di Classica Italia – in concorso
al Prix Italia 2011 – è stato ideato da Francesca Pedroni e realizzato con il
Torinodanza Festival, che ha seguito negli anni il percorso dei due artisti.
(Durata 60‟).

Red Wine in a Green Glass, vincitore del Prix Italia 1971. Prodotto dalla
televisione pubblica svedese SVT è diretto da Mans Reutersward, con le
coreografie di Birgit Cullberg su musiche di Ludwig van Beethoven. (Durata
17‟)
44

SMOKE, vincitore Prix Italia 1997. Prodotto dalla BBC, regia di Mats Ek e G.
Wallin, coreografie di Mats Ek, esplora i rapporti tra uomo e donna. Il balletto
fa parte della serie Evidentia di Sylvie Guillem

Passengers, vincitore del Prix Italia 2000, prodotto dalla televisione svizzera
SSR. Realizzato dal regista svizzero Markus Fischer e dal coreografo inglese
Richard Wherlock, Passengers è una danza travolgente, con elementi di
thriller e tinte di giallo.
45
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO
L’Università di Torino e il Prix
Grazie alla continuità della presenza del Prix Italia Rai a Torino, si è consolidato
negli ultimi tre anni un rapporto di collaborazione tra l’Università di Torino e
il Prix , che viene ora sancito e regolato con una convenzione ufficiale tra i due
enti.
Le principali attività oggetto della collaborazione, promossa dal Segretario
generale del Prix Italia, Giovanna Milella e dal Presidente del corso di laurea di
Scienze della comunicazione dell‟Università di Torino, prof. Sergio Scamuzzi,
sono:
1. Partecipazione di due giurie di studenti ai lavori del Prix, rispettivamente
sulla Fiction e sui documentari, formati nei Laboratori dei corsi di laurea in
Scienze della comunicazione dell‟Università di Torino, condotti dai prof. Antonio
Santangelo e Giuseppe Tipaldo, con la collaborazione di Ursula Von Zallinger
per il Prix Italia, con attrezzature messe a disposizione gentilmente dal dr. Nello
Rassu dal Centro Quazza dell‟Università di Torino e collaborazione di docenti e
studenti alla impostazione e realizzazione di un nuovo Premio Speciale per
l’impiego della televisione sul web. La giurie opereranno con scelte autonome,
con propri criteri critici e sensibilità giovanile.
2. Realizzazione di una Summer school annuale di studi sui media per
giovani ricercatori, dedicata in questo terzo anno 2011 a Vecchio e nuovo nella
televisione. Promossa dalla Conferenza nazionale dei Presidi e Presidenti dei
corsi di laurea di scienze della comunicazione, presieduta dal prof. Mario
Morcellini, e realizzata dall‟Università di Torino, Centro di ricerca sulla
comunicazione, con la direzione del prof. Sergio Scamuzzi, un comitato scientifico
composto dai prof. Peppino Ortoleva, Ugo Volli, Pina Lalli, Marino Livolsi e la
segreteria scientifica dei dr. Antonio Santangelo, Gian marco Demarie, Simona
Stano. (vedi https://sites.google.com/site/toschooltv). Partecipano alcuni relatori
del Prix , docenti italiani e stranieri e allievi da tutti i dottorati italiani.
3. Collaborazione di docenti torinesi alla ideazione e realizzazione di due
convegni nell’ambito del Prix dedicati rispettivamente alla Storia nella/della
televisione e alla Innovazione 3D, con particolare impegno del prof. Peppino
Ortoleva dell‟Università di Torino
1. Piano di ricerca e valorizzazione dell’Archivio del Prix Italia, depositato
a Torino presso la Biblioteca Villani della Rai (in corso di elaborazione), da
realizzare con la collaborazione di professionisti della Rai, di studiosi
dell‟Università di Torino e in prospettiva di altre sedi.
2. Collaborazione
di
studenti
all‟organizzazione del Prix
stagisti
dell‟Università
di
Torino
46
LE PROIEZIONI AL PICCOLO DI MILANO
1 - Prosegue anche per la 63° edizione il felice progetto nato dalla collaborazione
fra Giovanna Milella, Segretario Generale del Prix Italia e Sergio Escobar,
Direttore del Piccolo Teatro di Milano – Teatro d‟Europa.
2 - Il Prix Italia 2011 avrà l‟occasione speciale di presentare alcune scene in 3D
della storica pièce Arlecchino servitore di due padroni, per la regia di Giorgio
Strehler, con il celeberrimo Ferruccio Soleri nella parte di Arlecchino.
3 – Lunedì 3 ottobre 2011 i vincitori del Prix Italia 2011 saranno all‟attenzione
del pubblico di esperti e amanti dell‟eccellenza televisiva a Milano, nella sede
storica del Piccolo di via Rovello.
4 – Maggio 2012, l‟iniziativa prosegue con una rassegna dei migliori programmi
internazionali sulla danza, che verrà presentata nel maggio 2012.
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PRIX ITALIA E MILANO EXPO 2015
Invitato dal Segretario Generale del Prix Italia, Giovanna Milella, il Direttore
Generale di Milano Expo 2015, Giuseppe Sala, presenterà all‟assemblea
internazionale dei soci del Prix Italia - il 23 settembre 2011 - la “Carta” dell‟Expo
con il progetto congiunto di un nuovo prestigioso Premio speciale, che partirà
dalla prossima edizione 2012.
Aderendo al tema dell’Expo 2015 Nutrire il Pianeta, Energia per la vita il
Premio speciale lanciato dal Prix Italia, raccoglierà le migliori opere prodotte
dai 93 enti radiotelevisivi dei 48 Paesi dei cinque continenti, che compongono la
Comunità del Prix.
I programmi partecipanti saranno giudicati da una giuria internazionale della
quale faranno parte anche esperti della Comunità scientifica indicati da Milano
Expo 2015.
Si tratta di un iniziativa speciale che raccoglierà un patrimonio di immagini,
suoni e testimonianze provenienti da tutto il mondo.
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63° PRIX ITALIA CELEBRATO DA UN ANNULLO FILATELICO
Per il terzo anno consecutivo Poste Italiane ha realizzato uno speciale annullo
filatelico voluto dall‟ente organizzatore per celebrare il Prix Italia.
L‟annullo, che intende contribuire a diffondere la conoscenza del premio e a
costituirne un prezioso ricordo per collezionisti e pubblico, sarà disponibile nei
giorni dell‟evento presso uno sportello temporaneo allestito da Poste Italiane.
Visitatori e partecipanti della 63a edizione del Prix Italia potranno richiederlo su
tutta la corrispondenza in partenza direttamente allo sportello che verrà allestito
da lunedì 19 a giovedì 22 settembre presso l‟Università degli Studi di Torino, Sala
Lauree della Facoltà di Scienze Politiche, in Via Verdi 25.
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PROGRAMMI RAI IN CONCORSO NELLA 63° EDIZIONE DEL PRIX ITALIA
TELEVISIONE
PERFORMING ARTS
Rigoletto a Mantova - RAIUNO
Regia: Marco Bellocchio – Prodotto da: Andrea Andermann – Libretto: Francesco
Maria Piave - Musica: Giuseppe Verdi – Cinematografia: Vittorio Storaro - Con:
Placido Domingo, Julia Novikova, Vittorio Grigolo, Nino Surguladze, Ruggero
Raimondi, Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretta dal Maestro Zubin
Mehta - Coprodotto da: BBC- UK, France Télévisions-CNC, Montparnasse Spec –
Durata: 129'
Un film in diretta, ideato e prodotto da Andrea Andermann che, con la Rai, ha
portato in mondovisione le suggestioni e le atmosfere dell'opera di Giuseppe Verdi
in diretta dai luoghi e nelle ore del libretto, rispettando cioè il ritmo della storia
così come è stata pensata dagli autori.
Un film di Marco Bellocchio, con Placido Domingo per la prima volta nel ruolo di
Rigoletto.
Cinematografia del premio Oscar Vittorio Storaro.
Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretta dal Maestro Zubin Mehta.
Con il “Rigoletto a Mantova” si prosegue la fortunata serie di spettacoli-evento
lungo “La via della Musica”, il progetto ideato e prodotto da Andrea Andermann
che con la Rai ha portato in mondovisione, attraverso il rivoluzionario format del
„film in diretta tv‟ i grandi capolavori espressione del genio musicale italiano,
come la „Tosca‟ di Puccini e „La Traviata‟ di Verdi. Un appuntamento quindi che
rinnova l‟esclusiva collaborazione tra Rai e Rada Film.
Questo terzo film, per come è stato concepito e approntato può essere considerato
certamente una delle operazioni audiovisive più complicate mai realizzate.
Attraverso un avanzato e sofisticato impianto tecnologico messo a disposizione
dalla Rai, i set allestiti in vari punti della città di Mantova sono collegati tra loro e
con l‟orchestra diretta dal Maestro Mehta che, dal Teatro Scientifico di Bibiena,
esegue le musiche di Verdi. Le sontuose sale di Palazzo Te, la celebre villa
destinata alle feste e agli „ozi‟ del Duca di Mantova; Palazzo Ducale, residenza
principale dei Gonzaga che furono signori, marchesi ed infine duchi della città di
Mantova; e la Rocca di Sparafucile denominata anche la Rocca del Rigoletto,
antico presidio militare dei Gonzaga situato all‟ingresso della città.
E‟ il melodramma che si fa film e diventa reale, che esce dal suo tempio, il teatro,
per calcare il „palcoscenico‟ di una Mantova riportata indietro nel tempo .
Una eccezionale avventura portata avanti con tenacia da Andrea Andermann che
riesce a riunire e coinvolgere grandi artisti della lirica e del cinema in un evento
per il quale la Rai impegna le sue migliori tecnologie.
Un programma in Alta Definizione.
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PERFORMING ARTS – Documentari di musica e arte
Pavarotti, la voce degli angeli - RAIDUE
Regia: Silvio Governi – Produttore esecutivo RAI: Roberta Bellagamba - Testi:
Giancarlo Governi, Leoncarlo Settimelli - Fotografia: Francesco Medosi, Tommaso
Cane - Suono: Gianluca Scarlata, Ignazio Vellucci – Prodotto da: Birdy –
Coprodotto da: RAI Radiotelevisione Italiana - Durata: 115'
“Pavarotti, la voce degli angeli”, e‟ un film-documentario di Rai 2. L‟intento di
questo progetto e‟ quello di ricostruire la vita di Luciano Pavarotti attraverso
materiale di repertorio, testimonianze di amici, familiari e colleghi. All‟interno del
documentario sono presenti anche brevi fiction girate appositamente per
raccontare episodi legati all‟infanzia e alla prima giovinezza del Maestro.
Le scene ricostruiscono il giovane Luciano Pavarotti e il suo rapporto col padre
Fernando - anche lui tenore della Corale "G. Rossini" di Modena - e con la madre,
che insistette affinchè il figlio continuasse gli studi di canto invece di proseguire
la carriera di insegnante di educazione fisica all'ISEF di Roma; e poi l'incontro con
Beniamino Gigli, le lezioni di canto col suo Maestro Arrigo Pola e i suoi inizi
proprio come insegnante di educazione fisica.
Il documentario conduce nei luoghi del Maestro: da Modena, dove è nato e vissuto
e dove ha tenuto i grandi concerti del "Pavarotti & friends" a Reggio Emilia, dove
debuttò nel ruolo di Rodolfo ne "La Bohème", fino ai grandi palcoscenici
internazionali che hanno fatto di Pavarotti quel Big Luciano conosciuto in tutto il
mondo.
Numerose interviste raccontano il Pavarotti artista e il Pavarotti uomo: Nicoletta
Mantovani, Luca Cordero di Montezemolo, Raina Kabaivanska, Luciano Ligabue,
Gianni Morandi, Milly Carlucci e Gabriella Pavarotti, sorella del Maestro, lo
racconteranno grazie alle loro preziose testimonianze. E naturalmente grande
spazio è dato alla musica e alle arie che Luciano Pavarotti ha interpretato con la
sua straordinaria voce, la quale - come qualcuno disse - è quella degli angeli.
La storia di Luciano Pavarotti è raccontata da Giancarlo Governi (che ne è autore
insieme a Leoncarlo Settimelli scomparso di recente), per la regia di Silvio
Governi.
DOCUMENTARI
Documentari culturali e di interesse generale
Niente altro che questo - RAITRE
Regia: Paolo Serbandini – Produzione: Suttvuess - Testi: Paolo Serbandini,
Giovanna Massimetti – Prodotto da: RaiTre – Durata: 50'
Deserto di Atacama, Cile del Nord. Il vuoto e il silenzio sono rotti all‟improvviso da
una distesa di
tende e di roulotte, di camper e antenne paraboliche, telecamere, carabinieri e
giornalisti. E‟ Campo
Esperanza, il villaggio sorto attorno alla miniera di San José. Qui da due mesi
trentatré uomini sono
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intrappolati a 700 metri sottoterra per un crollo avvenuto durante il loro turno di
lavoro.
Il mondo intero segue la straordinaria vicenda: i volti dei 33 minatori cileni sono
ormai noti a tutti, le loro barbe lunghe, i loro torsi nudi e smagriti, le scarne frasi
di saluto e di speranza che le telecamere calate fin laggiù fanno rimbalzare in
superficie. Dove il clima è festoso, siamo alla vigilia dell‟uscita, si parla di una
settimana, di pochi giorni.
E arriva il 12 ottobre: cominciano le operazioni di recupero e tutto il Cile è
raccolto davanti agli
schermi di piazza e ai televisori di casa. Anche nel salotto di Gino Cortés il
televisore è acceso. Gino è un minatore ed è seduto in carrozzella: un mese prima
della frana, nella stessa miniera dove sono rimasti intrappolati i suoi compagni,
un lastrone di roccia gli ha tranciato la gamba sinistra. A nulla sono valse le
denunce sulla pericolosità e sulle cattive condizioni di sicurezza di quella miniera.
Mentre Gino guarda i suoi compagni uscire uno ad uno come astronauti in una
capsula dalle viscere della terra, la città di Copiapó festeggia con caroselli di
automobili e clacson.
Ma un grido, prima attutito, poi sempre più alto, scandito e ritmato, si alza sino a
coprire ogni altro rumore: “No somos trenta y tres, no somos trenta y tres!". E‟
una piccola folla preceduta dallo striscione del sindacato della miniera. Non
siamo solo trentatré urlano questi uomini e queste donne, siamo più di trecento
e non siamo invisibili. Anche noi, come i nostri compagni di lavoro, siamo stati
investiti dalla frana: la miniera ha chiuso e noi non abbiamo più lavoro, gli
stipendi degli ultimi due mesi non ci sono stati pagati e non ci è stato rilasciato il
documento di fine rapporto, strumento indispensabile per poter trovare un
nuovo impiego.
Il documentario è la storia dello spettacolare salvataggio dei 33, scientificamente
cavalcato dal governo cileno che da vittime li ha trasformati in eroi. E‟ la storia
della loro metamorfosi in comparse dello show business. Ma soprattutto è la
storia dei loro ignoti compagni di lavoro, i 300, della loro lunga lotta, delle loro
mogli che a questa lotta partecipano attivamente, scoprendo un nuovo coraggio
ed una nuova intelligenza e una capacità spesso superiore a quella dei loro stessi
mariti.
Insomma, una storia percorsa dal tema del lavoro: il lavoro che manca, il lavoro
che uccide, il lavoro che unisce e che divide, il lavoro che dovrebbe riscattare. Ed
è così che un piccolo gruppo dei 300 sale su un pullman di notte, con gli
striscioni, i caschi da minatore, chi con il figlio, chi con la fidanzata, una strana
allegria: si parte per la capitale, Santiago, perché anche in pochi non si può far
altro che lottare. Nient'altro che questo.
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RADIO
Musica – Programma sulla musica
Tête-à-tête con la musica – Radio 3 - RAI
Regia: Paola Damiani - Produzione: Michele Dall'Ongaro - Sceneggiatura:
Giovanni Bietti – Titolo della serie: Tête-à-tête con la musica - Coproduzione:
Accademia Nazionale di Santa Cecilia - Durata: 40'
Una lezione in 40 minuti, musiche eseguite dal vivo e parole che le spiegano per
soddisfare orecchie sofisticate e neofiti dell‟ascolto.
Paragoni audaci, accostamenti sorprendenti, affondi filologici mai pedanti, per
restituire nobiltà e divertimento alla didattica musicale.
Drama – Opera originale
Fratelli d'Italia – Radio 1 - RAI
Regia: Antonio Preziosi - Sceneggiatura: Casimiro Lieto - Musiche: Gianmaurizio
Foderaro - Coproduzione: Teatro Stabile di Torino - Durata: 100' 10''
"Fratelli d‟Italia" è un programma-evento, realizzato in occasione della
celebrazione dei 150 anni dell‟Unità d‟Italia. Attraverso una singolare rivisitazione
dell‟inno nazionale italiano, diretto da Giovanni Allevi, il programma ripercorre le
fasi salienti della storia italiana che, dal Risorgimento ad oggi, hanno contribuito
all‟affermazione e alla consolidazione dell‟Inno, non solo come "canto degli
Italiani", ma anche come strumento di appartenenza, d‟identità e di continuità
storica del nostro Paese.
Drama – Opera originale
Gino Bartali: quella tappa sulla via dei Giusti – Raitalia Radio - RAI
Regia: Paolo Bonetti - Produzione: Anna Donato - Sceneggiatura: Paolo Bonetti Titolo della serie: Racconto italiano - Durata: 20'
Tra il 1943 e il 1945, quando anche in Italia iniziò la deportazione degli ebrei
verso i campi di sterminio, Gino Bartali, in bicicletta, fingendo di allenarsi,
percorreva le strade dell‟Appennino, da Gavignana sino ad Assisi: 190 chilometri
per andare e 190 chilometri per tornare. Nascosti nei tubolari della bicicletta
recava con sé documenti abilmente falsificati, che avrebbe consegnato ad alcune
suore di clausura presso un monastero della santa città. Documenti che a molti
avrebbero evitato la cattura e la deportazione, consentendo loro la salvezza.
Lo sceneggiato inizia dalle memorie di uno degli oltre 800 sopravvissuti, Errikos
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Sevillas, che fece sapere al mondo che la sua salvezza la doveva “a quell‟uomo”, al
ciclista che dal finestrino di un treno aveva capito, per la prima volta, il dramma
delle deportazioni. Si sviluppa attraverso la “chiamata” da parte del cardinale di
Firenze, Elia Della Costa, che con il Cardinale Boetto di Genova aveva preso
contati con la rete clandestina di ebrei, la Delasem, costruendo il percorso per la
salvezza del maggior numero possibile di ebrei. E Gino Bartali decise di mettere in
pericolo la sua vita e quella della sua famiglia divenendo uno degli anelli decisivi
della catena di solidarietà che ha permesso di fare giungere i documenti falsi a
quanti erano destinati alla deportazione.
La narrazione ripercorre uno dei viaggi della salvezza facendoci ascoltare anche la
Madre superiora del Convento di Assisi “scandalizzata” dall‟abbigliamento del
corridore, che lasciava troppo scoperte le gambe, ma disposta a superare la
forma (in contrasto con le regole della clausura) per dare un piccolo, ma
importante, contributo per alleviare la tragedia che si stava compiendo..
Rai Internazionale è la direzione che porta nel mondo la televisione e la radio
della Rai provvedendo ad una quota di autoproduzione di programmi originali. Il
canale Raitalia radio, accanto a Taccuino Italiano e Notturno Italiano, comprende
Racconto Italiano, trasmesso, quotidianamente, su Satelradio e sugli altri canali
satellitari che, nel mondo, distribuiscono il segnale di Rai Internazionale. Il
programma propone, attraverso lo sceneggiato radiofonico originale, le storie di
personaggi di ieri e di oggi, scrittori, scienziati, curiosità letterarie e grandi eventi
sociali e storici. Queste alcune delle produzioni di Racconto Italiano: Vivere la
dolce vita, Caravaggio, Il Futurismo, Shoah, Giuseppe Garibaldi, Lorenzo De
Medici, Rinascimento in nero, Ettore Maiorana, Chacras, Nino Rota-L'amico
magico, Anna Magnani, Pechino-Parigi: il viaggio dell'Itala, La famiglia Florio,
Salgari, Amedeo Pietro Giannini.
Documentario
Isole incomprese – Radio 2 - RAI
Voce: Teresa Mannino – Regia: Sabrina Tinelli, Luca Micheli Produzione: Fabrizia
Boiardi - Sceneggiatura: Teresa Mannino, Sabrina Tinelli – Suoni: Luca Micheli Staff: Sara Zambotti - Durata: 30'
Un mese tra le isole minori italiane. In viaggio dal Nord (Liguria e Veneto)
all'inaccessibile Montecristo in Toscana fino in Sicilia, tra le isole minori degli
arcipelaghi delle Egadi e delle Eolie. La voce del racconto è affidata a Teresa
Mannino, una delle comiche italiane più popolari, seguita da una piccola troupe
radiofonica di Radio 2 Rai, costituita da regista, redattrice, fonico. Un'attrezzatura
leggera per arrivare tra gli scogli, sui pescherecci e nelle case, per raccogliere voci,
suoni e storie isolane. In mezzo al mare, dove i quotidiani arrivano quando le
notizie sono state già smentite, dove non sempre ci sono le macchine, i bancomat,
e per comprare una lavatrice o per partorire devi raggiungere la terraferma.
Sull'isola della Gorgona convivono una delle ultime colonie penali italiane e i tre
soli residenti. Teresa Mannino approda sull'Isola per raccontare le storie dei
detenuti.
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WEB
SOCIAL KING – contenuto generato dagli utenti – RAI NET
http://www.socialking.rai.it
Social King, game show basato su Internet e sui nuovi talenti espressi dal web, è
il primo vero, autentico format italiano di Social TV in diretta. In ogni singolo
passaggio della trasmissione ha un ruolo determinante l‟interazione con il
pubblico sul sito e sulle pagine ufficiali sui principali social network: a partire dal
casting dei concorrenti, continuando con i quiz (gli spettatori possono suggerire
via chat le risposte alle squadre), per finire con l‟elezione settimanale del Social
King, scelto in tempo reale da casa cliccando “Mi Piace” sui profili delle web star
in gara.
Un‟interazione continua col pubblico, che va avanti online 7 giorni su 7, grazie a
uno staff dedicato, prima durante e dopo ogni puntata; senza mai interrompersi,
così com‟è nella natura di Internet. Tutto ciò ha consentito di sviluppare in poco
tempo una community consistente di utenti Internet-TV affezionati al
programma.
SITO WEB RAI 150 – sito collegato ad un programma televisivo o radiofonico
– RAI EDUCATIONAL
www.italia150.rai.it
Project manager: Massimiliano De Santis, Williams Di Liberatore, Riccardo
Lanzidei - Web artist: Williams Di Liberatore, Riccardo Lanzidei - Web designer:
Giordano Zannoni - Web master: Giordano Iacozzilli - Web programmer:
Emanuele Gennuso
www.italia150.rai.it è il video-portale dedicato alle celebrazioni dei 150 anni
dall‟Unità d‟Italia, realizzato dalla struttura Rai150.
E‟ una piattaforma multimediale “realizzata in .net” di fruizione dei contenuti
attraverso il sito internet, le applicazioni mobili dedicate, la tv digitale ed i socialnetwork. Obiettivo è quello di ripercorrere la storia d‟Italia negli ultimi 150 anni
attraverso: video prodotti ad hoc, documenti testuali, approfondimenti
multimediali, dossier, applicazioni dedicate, biografie. Il sistema è rivolto ad un
pubblico generalista, ad addetti ai lavori, ai docenti delle scuole secondarie e agli
studenti.
Particolarmente innovative sono: la time-map del risorgimento, i giochi interattivi,
le applicazioni per la telefonia mobile e tablet, la diretta online con chat integrata
su Facebook, i format dedicati ai personaggi.
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PROGRAMMI RAI PER I PREMI SPECIALI
PREMIO SPECIALE
SOCIALI”
“PROGRAMMI
CHE
INCIDONO
SUI
CAMBIAMENTI
Il sangue e la neve - RAIDUE
Protagonista : Ottavia Piccolo Regia: Felice Cappa - Sceneggiatura: Stefano
Massini - Musica: Floraleda Sacchi - Anno di produzione 2009 - durata: 60'
Ottavia Piccolo, tra le attrici più raffinate ed eleganti del mondo teatrale e
cinematografico italiano da sempre impegnata e sensibile ai temi sociali,
interpreta Anna Politkovskaja abbracciando il messaggio di forte coraggio della
giornalista russa che a costo della sua stessa vita porta avanti la verità. Con la
sua regia Felice Cappa denuncia, con le parole di Anna Politkovskaja e
l‟interpretazione di Ottavia Piccolo, il diritto negato alla libertà di parola.
Voci dal buio – RAI INTERNATIONAL
Regia: Giuseppe Carrisi - Produttore: Masiminiano De Carolis - Sceneggiatura:
Giuseppe Carisi - Musica: Stefano Janne, Allegra Lusini, F. De Luca - Fotografia:
Antonio Coladonato, Gianni Giotta - Suono: Roberto Coladonato - Produttore:
Provincia di Pisa - Coproduttore: RAI International – Anno di produzione: 2010 Durata 40'
"Voci dal buio" racconta, incrociandole, storie di ragazzi della camorra e di
bambini congolesi che vivono nella guerra, nella povertà, nella violenza. Anche se
geograficamente lontane, queste due realtà hanno un comune denominatore: i
bambini, vittime designate di una logica perversa che nega e calpesta
sistematicamente i loro diritti. Da una parte la Repubblica Democratica del
Congo, con il suo "esercito" di bambini-soldato, di piccoli sfruttati nei lavori
pesanti, abbandonati, vittime della fame e delle malattie, di bambine abusate, di
minori accusati di atti di stregoneria o rinchiusi nelle carceri, dall'altra un
quartiere del capoluogo campano dove esiste un esercito simile, composto di
piccoli soldati, anche se non è ugualmente visibile: quello delle giovani "leve" delle
cosche criminali che dettano legge in tutta la zona.
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LA COMUNICAZIONE
LE TRASMISSIONI RAI PER IL PRIX ITALIA
Numerose rubriche radiofoniche e televisive Rai si collegheranno con Torino
durante la manifestazione.
Rai5 trasmetterà in diretta, domenica 18 settembre, il Concerto di apertura
dell‟Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, condotto da Michele Dall’Ongaro, in
diretta anche su Radio3 Suite. Il Concerto verrà trasmesso in differita su
RaiTre e Rai International.
Raiuno manderà in onda domenica 25 settembre lo Spettacolo di Chiusura,
condotto da Veronica Maya. Ci saranno collegamenti speciali con Uno Mattina.
Su Raidue appuntamenti quotidiani nel TG2 delle 13.
Su RaiTre andrà in onda lo Speciale Prix Italia, rubrica pomeridiana di 15‟ a cura
della redazione giornalistica TGR Piemonte dal lunedì al venerdì.
Radio1 dedicherà al Prix Italia una striscia quotidiana su Start up, oltre servizi
sul Giornale Radio Rai del mattino e Radio Anch’io.
Radio3 curerà puntate speciali di Fahrenheit e Hollywood Party da Torino.
Webradio Rai, il canale Wr6 della Webradio trasmetterà per la prima volta in
diretta il concerto di apertura e lo spettacolo di chiusura del Prix Italia in diretta
da Torino e li replicherà durante il palinsesto settimanale (http://www.wr6.rai.it).
I principali appuntamenti del Prix Italia sono visibili in streaming sul sito
www.prixitalia.rai.it.
A Piazza San Carlo sarà allestito un Maxischermo che proietterà filmati sugli
eventi della settimana della manifestazione.
57
LA WEBRADIO RAI PER IL PRIX ITALIA 2011
Ecco gli eventi che la Webradio di RadioRai proporrà per l‟edizione 2011 del Prix
Italia:
I gioielli del Prix: questo progetto prevede il recupero e la trasmissione
possibilmente integrale di alcuni dei programmi italiani radiofonici che hanno
vinto il Prix Italia e che rappresentano l‟eccellenza italiana nel genere prosa,
documentario e musicale. Questi programmi hanno avuto spesso pochissime
repliche alla radio e questa sarebbe una possibilità unica di poter trasmettere agli
utenti della Webradio contenuti di altissima qualità e di trovare autentiche
gemme del nostro archivio. A partire dalla settimana precedente il Prix Italia il
canale Wr6 ospiterà uno spazio giornaliero dove saranno trasmessi questi
programmi.
In diretta dal Prix: sempre il canale Wr6 della Webradio Rai trasmetterà in
diretta il concerto di apertura e lo spettacolo di chiusura del Prix Italia in diretta
da Torino e li replicherà durante il palinsesto settimanale.
Entrambi gli eventi saranno diffusi su tutti i canali di social networking (Twitter,
Facebook, Blog etc.)
L‟indirizzo internet del canale Wr6 è:
http://www.wr6.rai.it
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IL SITO DEL FESTIVAL INTERNAZIONALE
WWW.PRIXITALIA.RAI.IT
Anche quest‟anno il sito del Prix Italia si rinnova. Per stare al passo con i tempi
rapidissimi della tecnologia e dell‟innovazione, ma soprattutto per offrire agli
utenti e alle emittenti di tutto il mondo uno strumento valido e funzionale.
Il sito della 63° edizione mette in risalto ogni singola sezione, consentendo una
fruibilità immediata di tutte le pagine che lo compongono. I principali
appuntamenti saranno visibili in streaming .
Le mappe dinamiche sono state potenziate e oggi forniscono dati e informazioni di
tutti i Membri del Prix Italia. Le Wild Card in primo piano consentono di
visualizzare i contenuti multimediali più rappresentativi e raggiungibili in pochi
clic del mouse. Il sito e il blog del Prix Italia sono un punto importante per
informare e per consentire lo scambio proficuo di idee.
IL BLOG DEL PRIX ITALIA
I Blog è tra i protagonisti mediatici della manifestazione sono sempre più
considerati l‟alternativa all‟informazione tradizionale. Tutti gli eventi più
importanti del Premio saranno raccontati, attraverso l‟ausilio di foto e filmati,
sulla nostra piattaforma.
Il Blog offre agli utenti quegli strumenti che oggi arricchiscono il panorama della
Rete, condividendo a 360 gradi, le idee, i commenti e le osservazioni che gli
internauti vogliono lasciare.