Nuova Serie Anno LIII n. 6 luglio 2011 PRIX ITALIA 2011 - 63^ Edizione Torino,18-23 settembre Si intitola “Lo spettacolo della storia” e rende omaggio ai 150 anni dell‟Unità d‟Italia nel capoluogo subalpino, dove tutto ha avuto inizio. Tra le novità dell‟edizione 2011 l‟adesione di Classica Italia, il canale della grande musica, il restauro dello straordinario Archivio storico, curato da Rai Teche, la rassegna di capolavori Il Prix va al Massimo, tutti i giorni dalle 16 alle 24, il Concerto d‟apertura su Rai 5, la Web Radio e, a proposito di Internet, il Premio speciale multimedialità per giornali e agenzie. E, ancora, quello “Nutrire il pianeta” dedicato a Expo 2015. Quarantotto le Nazioni presenti, provenienti dai 5 Continenti, 93 le emittenti associate e oltre 300 i prodotti in concorso. Poi, i convegni internazionali e la partecipazione di star del cinema, della tv, della musica. 1 SOMMARIO Sintesi del 63° Prix Italia Patrocini e contributi Interventi Giovanna Milella, Segretario Generale Prix Italia Eva Hamilton, Presidente Prix Italia Il programma La serata con Fanny Ardant Il Prix va al Massimo : rassegna di capolavori della televisione Le anteprime della Rai I principali convegni internazionali Gli incontri internazionali Le sinergie del Prix Il concorso Il nuovo socio, Classica Italia I concorsi Radio, Televisione e Web I premi speciali La partecipazione Rai Programmi Rai in concorso Programmi Rai in concorso per i premi speciali La comunicazione Tv, Radio e Web raccontano il Prix Italia Il sito del Festival Internazionale 2 Lo spettacolo della storia: a Torino dal 18 al 23 settembre il Prix Italia rende omaggio ai 150 anni dell’Unità d’Italia Per il terzo anno consecutivo, e con la prospettiva di restarvi in modo permanente, il Prix Italia si appresta ad accendere i suoi riflettori a Torino: in programma dal 18 al 23 settembre con il titolo “Lo spettacolo delle storia”, il più antico e prestigioso concorso internazionale per programmi radiotelevisivi e, in tempi più recenti, per il web, si inserisce con la sua 63ª edizione fra le celebrazioni per il 150° dell’Unità d’Italia, che nel capoluogo subalpino stanno caratterizzando l‟offerta culturale del 2011. Promosso dalla Rai sotto l‟Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il Patrocinio del Ministero dei Beni artistici e culturali, della Città di Torino, della Provincia di Torino e con il sostegno della Regione Piemonte, il Prix Italia rende così omaggio alla storia del nostro Paese proponendo un ricco calendario di appuntamenti aperti gratuitamente al pubblico. Durante le sei giornate del Festival internazionale, ideato e diretto da Giovanna Milella, Segretario Generale del Prix Italia, accanto al concorso - cui prendono parte oltre novanta radiotelevisioni pubbliche e private, in rappresentanza di 48 nazioni dei cinque continenti - si alterneranno spettacoli, anteprime, proiezioni, convegni con esponenti della comunicazione, della cultura e delle tecnologie, nonché incontri della Copeam (Conferenza permanente dell‟ audiovisivo mediterraneo) e della Comunità Radiotelevisiva Italofona. Tra le novità del 2011 l‟adesione di Classica Italia, il canale della grande musica, il restauro dello straordinario Archivio storico, curato da Rai Teche, la rassegna di capolavori Il Prix va al Massimo tutti i giorni dalle 16 alle 24, il Concerto d’apertura su Rai 5, la Web Radio e, a proposito di Internet, il Premio speciale multimedialità per giornali e agenzie. E poi, il nuovo Premio speciale Expo 2015. La settimana del Festival sarà densa di appuntamenti e di eventi speciali per gli ospiti di tutto il mondo: una decina di confronti internazionali sull‟evoluzione dei programmi e delle tecnologie, in collaborazione con l‟Università di Torino; Il Prix va al Massimo con 6 giornate di proiezioni a tema, aperte a tutti, e 6 serate torinesi per gli ospiti internazionali: dalla visita alla grande mostra Fare gli Italiani, al concerto Pli selon pli al MiTo con il famoso compositore francese Pierre Boulez e il suo Ensemble Intercontemporain, allo spettacolo Octopus di TorinoDanza con la coreografia di Philippe Decouflé, alla serata finale all‟Auditorium Toscanini ripresa da Rai Uno. 3 Fra gli ospiti internazionali spiccano l‟affascinante attrice Fanny Ardant, che sarà protagonista di Navire Night, un reading in prima nazionale italiana con la celebre violoncellista Sonia Wieder-Atherton, in collaborazione con il Museo del Cinema. E poi il regista Peter Brook con La tragédie di Carmen e il Maestro Juraj Valcuha, che dirigerà il Concerto di apertura dell‟Orchestra Rai. E poi ancora gli accademici John Caldwell, Professore di Cinema e Media dell‟Università di Los Angeles, Pierre Sorlin, Professore emerito di Sociologia dei Media alla Sorbona di Parigi, John Belton, Professore di Cinema all‟Università del New Jersey “Rutgers” e David Hendy, Docente in Comunicazione all‟Università di Westminster. Ma sono da annoverare anche gli esponenti delle più prestigiose emittenti del mondo, come il Presidente del Prix Italia Eva Hamilton, che dirige da anni la televisione pubblica svedese, una delle più importanti d‟Europa, il Direttore del dipartimento musica della BBC Tim Davie, quello delle tecnologie e dei sistemi informativi di Radio France Bruno Tézenas du Montcel, la Direttrice Generale della radio australiana CRA Joan Warner. Il ricco cartellone della 63° edizione proporrà la presenza di una nutrita schiera di celebrità, a partire dai principali volti del teatro, del cinema e della televisione italiani, come Ottavia Piccolo, Massimo Ghini, Luca Argentero, Martina Stella e Veronica Maya, registi come Mario Martone e Italo Moscati, produttori come Andrea Andermann e Nicoletta Mantovani Pavarotti, e dalle più note voci della Rai, presente a Torino con i propri vertici istituzionali, guidati dal Presidente Paolo Garimberti e dal Direttore Generale Lorenza Lei. Ci sarà anche Sergio Zavoli, grande firma della Rai, di cui fu Presidente negli anni Ottanta, attuale Presidente della Commissione di Vigilanza Rai. La manifestazione si snoderà attraverso i luoghi simbolo della cultura e dell’attività radiotelevisiva torinese, a partire da quelli siti in via Verdi, su cui affacciano sede Rai e Palazzo della Radio. A poca distanza, accoglieranno momenti significativi della rassegna anche l’Auditorium Toscanini, il Museo del Cinema, il Cinema Massimo, il Teatro Gobetti e l’Università, ma saranno coinvolti anche spazi quali l’Aula del Senato di Palazzo Madama, l’Auditorium del Lingotto, le Fonderie Limone di Moncalieri, le Officine Grandi Riparazioni, Palazzo Birago e Villa Abegg. Quello con Torino rappresenta ormai un legame solido, un connubio che nelle intenzioni di Giovanna Milella, che dirige il Prix Italia dal 2009, dovrebbe proseguire, rendendo stabile lo svolgimento del Festival nella città che, oltre ad aver dato i natali all‟emittenza radiotelevisiva nazionale, vanta uno dei più importanti Centri di produzione Rai in Italia e ospita il Centro Ricerche della tv di Stato e l‟Orchestra Sinfonica Nazionale, due eccellenze nel panorama europeo.Il Prix Italia, ideato nel dopoguerra proprio a Torino, è oggi un punto di riferimento a livello mondiale nel panorama delle produzioni di qualità in ambiti quali la fiction, i documentari, la musica e le rappresentazioni artistiche. Programma e informazioni su www.prixitalia.rai.it e su www.ufficiostampa.rai.it 4 Paolo Garimberti, Presidente della Rai “63 anni ma non li dimostra” La qualità del Servizio Pubblico radiotelevisivo, il suo valore creativo, le sue capacità produttive si misurano anche, e forse specialmente, attraverso i Premi che riceve. E tra i premi internazionali più ambiti dopo 63 anni figura ancora ai primi posti il Prix Italia. Vincere il Prix Italia è un titolo di merito e di vanto. Significa che il Prix Italia ha 63 anni e non li dimostra. Inventiva, arte, qualità, novità, sperimentazione, confronto: la competizione del Prix Italia poggia su alcuni cardini di eccellenza. Oggi tutte le radio e televisioni che danno vita a questo evento cercano di rinnovarsi innovando. Ma il futuro va rispettato quanto il passato (tema principale di questa edizione). Se dopo 63 anni il Prix Italia è ancora un momento prestigioso di incontro, scambio e dialogo tra professionisti, è perché siamo riusciti per 63 anni ad attrarre in Italia il meglio dell‟effervescenza creativa dell‟audiovisivo e della comunicazione. Per i prossimi 63 anni auguro al Prix Italia di essere sempre più internazionale. 5 Giovanna Milella, Segretario Generale del Prix Italia Il Prix Italia a Torino per il 150° L‟Italia unita ha 150 anni, il Prix Italia 63. Il concorso fondato nel 1948 dalle radio pubbliche d‟Europa, un continente ancora devastato dal conflitto mondiale e già diviso dalla guerra fredda, accompagna l‟Italia moderna dalla Costituzione repubblicana del 1948 a oggi. Stessi anni, stesso spirito di pace, libertà, cultura. Nel tempo radio e televisioni dei 5 continenti si aggiungono attirate dal valore dei contenuti. Con l‟entrata di Classica Italia, il Prix conta oggi 93 emittenti, riunite dal 2009 a Torino, dove nacque la radio italiana e fu ideato questo grande festival. Che non è più un incontro di addetti ai lavori, ma un evento culturale mondiale da seguire sul posto, in radio, tv e web: sei giorni di capolavori al cinema Massimo,lo straordinario Archivio storico digitalizzato on demand, spettacoli, convegni, eventi internazionali. Da Pli selon pli con Pierre Boulez a MiTo, a Octopus di Philippe Decouflé a TorinoDanza, alla prima nazionale al Teatro Gobetti, con il Museo del Cinema, di Navire Night. Protagonista una grande signora del cinema, del teatro e della televisione: Fanny Ardant, ospite d‟onore del Prix Italia 2011. 6 Eva Hamilton, Presidente del Prix Italia Benvenuti alla 63ma edizione del Prix Italia! Nessun altro Festival radiotelevisivo è in grado di poter vantare una storia così longeva e prestigiosa. E nel corso di tutti questi anni, ad ospitarlo e promuoverlo è sempre stata l‟emittente radiotelevisiva italiana RAI. Fondato nel dopoguerra per premiare l‟eccellenza nella programmazione radiofonica, il Prix Italia ha esteso il concorso alla televisione nel 1957. Nel 1998 è stata introdotta la categoria “Premio Speciale Web”, divenuta permanente per il Web/Multimedia nel 2000. Quest‟anno, è giunto il momento di festeggiare, con l‟assegnazione di un inedito “Premio Speciale”, l‟innovazione e la creatività nel nuovo scenario della post-convergenza. Nell‟arco di un‟intera settimana, i giurati provenienti da tutto il mondo si incontreranno per confrontarsi sulle migliori produzioni di documentari, fiction e rappresentazioni artistiche ed esprimere le proprie valutazioni. Queste intense giornate di lavoro si concluderanno con la premiazione di quei programmi che si saranno particolarmente distinti per i loro contenuti innovativi. Riferimento sempre all‟avanguardia per produttori ed enti radiotelevisivi, al Prix Italia si deve riconoscere anche il merito di aver contribuito alla trasformazione della città di Torino, oggi luogo di incontro per quanti operano nel campo della televisione, della radio, delle arti e della cultura. E a tal proposito, mi permetto di sostenere che nessun altro Festival è in grado di poter offrire un‟ospitalità al pari di Torino, la cui ampia ricettività la rende adeguata sede per incontri, riunioni ed eventi, si tratti di palazzi d‟epoca rinascimentali, di ristoranti in Piazza San Carlo, o dei mitici uffici della RAI situati proprio accanto al Museo Nazionale del Cinema, che ha sede in quella che un tempo era nata per essere la sinagoga. 7 Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Con il Patrocinio del Ministero dei Beni Artistici e Culturali Con il Contributo di Regione Piemonte Città di Torino Provincia di Torino Compagnia di San Paolo Camera di Commercio di Torino Museo del Cinema – Fondazione Adriana Prolo Fiat Teatro Stabile di Torino TorinoDanza MiTo Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa Milano Expo 2015 Agis Piemonte Aiace Piemonte In collaborazione con Università degli Studi di Torino Politecnico di Torino 8 IL PROGRAMMA LA SERATA CON FANNY ARDANT Lunedì 19 settembre ore 20.45 Teatro Gobetti Reading Navire Night In prima nazionale e in collaborazione con il Museo del Cinema. L‟attrice francese Fanny Ardant, straordinaria interprete teatrale, cinematografica e televisiva offre al pubblico internazionale del Prix Italia una intensa performance intitolata Navire Night. Si tratta di un testo di Margherite Duras che racconta le notti parigine dei “naufraghi d‟ amore”, che coperti dall‟anonimato del telefono si raccontano e si amano per sfuggire al baratro della solitudine. L‟attrice è accompagnata dalla grande violoncellista Sonia Wieder-Atherton. La serata è realizzata in collaborazione con il Museo del Cinema. 9 IL PRIX VA AL MASSIMO: RASSEGNA DI CAPOLAVORI DELLA TELEVISIONE Cinema Massimo - Via Verdi 18 Da domenica 18 settembre a venerdì 23 settembre dalle 16 alle 18 e dalle 20 alle 24 DOMENICA 18 Lo Spettacolo della Storia : I protagonisti del Risorgimento In collaborazione con Rai 150 Ore 16.00 SPECIALE CAVOUR di Giulio Spadetta (54') In occasione del 150mo anniversario della morte di Cavour, La Storia Siamo Noi rende omaggio a un politico abile e spregiudicato; un giocatore d‟azzardo senza scrupoli; il più grande statista italiano; il vero artefice dell‟Unità d‟Italia. La sua storia umana e politica si snoda attraverso le tappe fondamentali della costruzione di un Italia finalmente unita, più ricca e più moderna. Un‟avventura entusiasmante fatta di vittorie e sconfitte, speranze e delusioni, intrighi e complotti. Un‟avventura coronata dal successo – un successo cui, dopo pochissime settimane, farà seguito la morte di Cavour: quasi a simboleggiare il raggiungimento dell‟obiettivo di una vita intera. Ore 17.00 17 MARZO 1861: NASCITA DI UNO STATO di Carlo Durante e Marco Fiorini (53') Il 17 marzo 1861 Vittorio Emanuele II assume per sé e per i suoi successori il titolo di Re d‟Italia. E‟ una data storica perché – come ha annunciato lo stesso sovrano inaugurando il primo parlamento del nuovo regno – l‟Italia è ormai “libera e unita quasi tutta”. Mancano ancora il Veneto e Roma, eppure l‟unificazione italiana è già un caso unico nella storia europea. Ma come si arrivati all‟atto di nascita ufficiale del Regno d‟Italia? Quali sono stati gli ostacoli politici da superare? E chi sono gli artefici di questa sorprendente accelerazione della storia?A La Storia Siamo Noi, le tappe del processo di 10 costruzione dello Stato italiano, il racconto di un‟avventura piena di colpi di scena. Ore 20.00 VIVA VERDI! LA COLONNA SONORA DEL RISORGIMENTO di Daniele Cini (41') In occasione del 110 anniversario della sua morte, La Storia Siamo Noi rende omaggio a Giuseppe Verdi, icona popolare conosciutissima e amatissima, e soprattutto uno dei protagonisti di quella stagione eroica chiamata Risorgimento. Ideali e lotte, progetti e sangue di pochi per molti, mentre letteratura e musica diffondono nel Paese un messaggio che arriva a tutti. E patriota fervente, “il Cigno di Busseto” crea capolavori di un‟arte che non vuole solo stupire e divertire, ma anche plasmare una forte coscienza morale e civile. Quella di Verdi, dunque, è una creatività inscindibile dalla passione politica. Anche la musica, insomma, diventa così un sogno di libertà. E le note di Verdi diventano lo strumento per dar voce all‟anelito di un popolo intero. E il lamento degli schiavi ebrei nel Nabucco, il famoso coro del Va‟ pensiero, diventa il canto degli esiliati italiani all‟estero. Ore 21.00 GIUSEPPE MAZZINI - UNA CERTA IDEA DELL'ITALIA di Davide Di Stadio e Raffaella Cortese de Bosis (60') A La Storia Siamo Noi, la vicenda appassionante di un uomo e del suo sogno. Un sogno per il quale vivere, e per il quale morire. Il sogno di una certa idea dell‟Italia: Mazzini. In un documentario dallo stile di racconto inedito e moderno, cinematografico, si ripercorre la storia dell‟apostolo del Risorgimento, uno dei padri fondatori dello Stato unitario, ma soprattutto il grande esule rivoluzionario che per primo ha osato parlare di unità e di Repubblica. Questo insomma è il racconto della sua vita avventurosa e dei tanti giovani che, ispirati e guidati da lui, hanno lottato per realizzare quel suo sogno. Fra gli intervistati, illustri esperti quali Denis Mack Smith, una istituzione in campo accademico, Enrico Verdecchia giornalista e scrittore e Roberto Balzani, storico all‟ Università degli Studi Bologna. Ore 22.00 ARTURO TOSCANINI - IL RITMO DELLO SPIRITO di Massimo Favia (57') A La Storia Siamo Noi il genio di Toscanini, il suo carisma, il suo rigore, in una direzione che è al tempo stesso appassionata e impetuosa. Ma quella di Arturo Toscanini è una storia tutta da scoprire. Le sue esecuzioni restano ancora oggi come un punto di riferimento imprescindibile: Beethoven, Mozart, Brahms, Bach, 11 Puccini, ma soprattutto Verdi e Wagner. Una storia da raccontare con documenti e fotografie inedite, ma soprattutto attraverso le parole dei nipoti, di chi ha suonato con lui e dei grandi direttori d‟orchestra: Zubin Mehta, direttore d’orchestra: “per noi e’ il più grande rivoluzionario dell’interpretazione della musica classica”; Emanuela di Castelbarco, nipote: “era un personaggio speciale con onestà morale e coraggio delle sue opinioni”; Walfredo Toscanini, nipote: “la musica che nonno eseguiva era riconoscibile per un certo ritmo, impetuosità e cuore”; Salvatore Accardo, violinista e direttore d’orchestra : “lui aveva qualcosa di soprannaturale, ne sono convinto”. Ore 23.00 IPPOLITO NIEVO - INCHIESTA SUI MILLE di Andrea Bignami (56') Una storia di 150 anni orsono ai tempi dell‟Italia Unita, che potrebbe, però, essere una storia dei nostri giorni. Una storia di eroismo e complotti, idealismo e corruzione, sospetti, scontri politici violentissimi e intrighi internazionali. Tutto ruota attorno all‟enigma, mai risolto, di una nave svanita nel nulla nei giorni in cui sta per nascere il Regno d‟Italia. Un vero e proprio “giallo risorgimentale”, ma anche e soprattutto, la storia di un grande scrittore, Ippolito Nievo. L‟autore delle Confessioni di un italiano, misteriosamente scomparso dopo aver partecipato, con un ruolo di primissimo piano, alla spedizione del Mille. LUNEDI 19 L’Italia e i suoi Poeti Ore 17.00 ALESSANDRO MANZONI ADDIO MONTI Da I PROMESSI SPOSI - Regia di Castelnuovo. Prodotto dalla Rai Sandro Bolchi. Con Paola Pitagora e Nino L‟ineguagliato riadattamento televisivo del più importante romanzo storico dell‟Ottocento italiano, è andato in onda nel 1967. La sceneggiatura è di Sandro Bolchi e Riccardo Bacchelli e la regia dello stesso Bolchi ed è stato uno delle produzioni Rai di maggior successo in termini di audience e di critica, caratterizzata dall‟estrema fedeltà al testo letterario cui è ispirato. Celebre anche per le indimenticabili interpretazioni di Paola Pitagora e Nino Castelnuovo che da volti sconosciuti divennero beniamini di tutta una generazione. Al loro fianco i grandi del teatro Salvo Randone, Luigi Vannucchi e Tino Carraro. 12 Ore 20.00 GIACOMO LEOPARDI OPERETTE MORALI In anteprima assoluta cinematografica per il Prix Italia. Adattamento teatrale e regia di Mario Martone. Scene Mimmo Paladino. Costumi Ursula Patzak. Luci Pasquale Mari. Suoni Hubert Westkemper. Dramaturg Ippolita di Majo. Aiuto regia Paola Rota. Scenografo collaboratore Nicolas Bovey. La musica per il Coro di morti nello studio di Federico Ruysch è di Giorgio Battistelli (Casa Ricordi – Milano) esecuzione Coro del Teatro di San Carlo diretto da Salvatore Caputo. Con (in ordine alfabetico) Renato Carpentieri, Marco Cavicchioli, Roberto De Francesco, Maurizio Donadoni, Giovanni Ludeno, Paolo Musio, Totò Onnis, Franca Penone, Barbara Valmorin. Produzione Fondazione del Teatro Stabile di Torino OPERETTE MORALI - video Una produzione Fondazione del Teatro Stabile di Torino, Fondazione Museo del Cinema – Fondazione Maria Adriana Prolo, Film Commission Torino Piemonte, Pav snc di Claudia Di Giacomo e Roberta Scaglione Regia Mario Martone Operatore Renaud Personnaz Fonico Angelo Galeano Montaggio Iacopo Quadri Direzione post produzione Ilaria De Laurentis - B&B Film Lo spettacolo ha debuttato in prima nazionale al Teatro Gobetti di Torino, il 22 marzo 2011, poi è andato in scena al Teatro Argentina di Roma e al Théâtre de la Ville di Parigi. Le Operette morali sono una raccolta di ventiquattro componimenti in prosa, dialoghi e novelle, che Giacomo Leopardi scrive tra il 1824 ed il 1832. In essi troviamo l‟anima più profonda dell‟autore: il rapporto dell‟uomo con la storia, con i suoi simili e in particolare con la Natura; il raffronto tra i valori del passato e la situazione statica e decaduta del presente; la potenza delle illusioni e della gloria. I temi affrontati sono fondamentali, primari: la ricerca della felicità e il peso dell‟infelicità, la natura matrigna, la vita che è dolore, noia. In questo panorama di atmosfere astratte e glaciali la ragione si distingue come unico strumento per sfuggire alla disperazione. Le Operette rappresentano una perfetta orchestrazione di toni sulla vita e sulla morte: nella visione leopardiana, l‟uomo si muove all‟interno di una natura cieca, dalla quale non può ottenere nulla. Sprezzante verso l‟idea di progresso, scientifico e spirituale, il poeta irride le conquiste dell‟umanità come pure finzioni, chimere di un progresso senza costrutto. Cosa rimane dunque all‟uomo? «L‟idea di Mario Martone - scrive Ippolita di Majo, dramaturg dello spettacolo - di mettere in scena le Operette morali di Giacomo Leopardi, un testo fuori dal canone della letteratura teatrale, nasce dal serrato confronto con la cultura e con la storia d‟Italia del XIX secolo che lo ha impegnato negli ultimi anni di lavoro in campo cinematografico. A monte sta l‟urgenza, artistica e civile, di riandare alle origini della scrittura teatrale nazionale per interrogarsi sui suoi potenziali e i 13 suoi limiti: da Alfieri a Manzoni, appunto a Leopardi. L‟intera stagione del centocinquantenario dell‟Unità d‟Italia, al Teatro Stabile di Torino, è costruita d‟altra parte secondo questo disegno, come una sorta di viaggio ideale nella storia della nostra scrittura scenica, con la volontà di ragionare su alcuni emblematici testi fondanti dell‟identità culturale unitaria. In questo contesto le Operette morali offrono spunti di straordinaria efficacia e forza espressiva. L‟idea di scrivere dei “dialoghetti satirici alla maniera di Luciano” nasce nel giovane Leopardi dal problema insoluto con la „drammatica‟, ovvero con la scrittura teatrale tradizionalmente intesa: “io che non mi posso adattare alle cerimonie non mi adatto anche a quell‟uso; e scrivo in lingua moderna”, fa dire infatti con orgoglio a Eleandro nel Dialogo di Timandro e di Eleandro. E ancora: “Ne‟ miei dialoghi, io cercherò di portare la commedia a quello che finora è stato proprio della tragedia cioè i vizi dei grandi, i principî fondamentali della calamità e della miseria umana, gli assurdi della politica, le sconvenienze appartenenti alla morale universale e alla filosofia, l‟andamento e lo spirito generale del secolo, la somma delle cose, della società, della civiltà presente, le disgrazie, le rivoluzioni e le condizioni del mondo, i vizi e le infamie…”. La forma dialogica consente inoltre a Leopardi una vertiginosa frammentazione dei punti di vista, e in quasi tutti i personaggi, che si susseguono come in un arsenale delle apparizioni, si riflette il suo versatile e molteplice ingegno, la potenza creativa delle contraddizioni che animano il suo pensiero e danno corpo alla sua folgorante ironia. Si tratta di un testo che non si può definire teatrale in senso classico, ma che è stato pensato come una commedia, in una lingua e con una struttura così vive e moderne da far saltare i riferimenti drammaturgici del secolo in cui è stato scritto per approdare a una profonda consonanza con esperienze fondamentali del teatro del Novecento. Con la messa in scena di Operette morali Mario Martone riprende il filo del suo ultimo spettacolo L'opera segreta (messo in scena al Teatro Mercadante di Napoli, nel dicembre del 2004), in cui la parte finale era dedicata al lungo soggiorno napoletano di Leopardi. Il progetto è quello di affrontare il testo nel suo insieme, operando dei tagli all‟interno, ma preservandone la struttura complessiva: il rapporto dell‟uomo con la storia, con i suoi simili e in particolare con la Natura; il raffronto tra i valori del passato e la situazione statica e decaduta del presente; la potenza delle illusioni e della Gloria. Lo spazio prescelto è quello raccolto della sala ottocentesca del Teatro Gobetti di Torino, dove, in una sorta di forma assembleare, hanno preso vita come in una visione magmatica e indefinita, gli dèi, gli spiriti e gli uomini che abitano la scena “arcana e stupenda”, ma anche irresistibilmente comica delle Operette morali». 14 MARTEDI 20 L’Opera con gli occhi della televisione Ore 16.00 PAVAROTTI, LA VOCE DEGLI ANGELI Regia: Silvio Governi – Produttore esecutivo Rai: Roberta Bellagamba - Testi: Giancarlo Governi, Leoncarlo Settimelli - Fotografia: Francesco Medosi, Tommaso Cane - Suono: Gianluca Scarlata, Ignazio Vellucci – Prodotto da: Birdy – Coprodotto da: Rai - Radiotelevisione Italiana - Durata: 115' Con la partecipazione di Nicoletta Mantovani Pavarotti “Pavarotti, la voce degli angeli”, e‟ un film-documentario di Rai 2. L‟intento di questo progetto e‟ quello di ricostruire la vita di Luciano Pavarotti attraverso materiale di repertorio, testimonianze di amici, familiari e colleghi. All‟interno del documentario sono presenti anche brevi fiction girate appositamente per raccontare episodi legati all‟infanzia e alla prima giovinezza del Maestro. Le scene ricostruiscono il giovane Luciano Pavarotti e il suo rapporto col padre Fernando - anche lui tenore della Corale "G. Rossini" di Modena - e con la madre, che insistette affinchè il figlio continuasse gli studi di canto invece di proseguire la carriera di insegnante di educazione fisica all'ISEF di Roma; e poi l'incontro con Beniamino Gigli, le lezioni di canto col suo Maestro Arrigo Pola e i suoi inizi proprio come insegnante di educazione fisica. Il documentario conduce nei luoghi del Maestro: da Modena, dove è nato e vissuto e dove ha tenuto i grandi concerti del "Pavarotti & friends" a Reggio Emilia, dove debuttò nel ruolo di Rodolfo ne "La Bohème", fino ai grandi palcoscenici internazionali che hanno fatto di Pavarotti quel Big Luciano conosciuto in tutto il mondo. Numerose interviste raccontano il Pavarotti artista e il Pavarotti uomo: Nicoletta Mantovani, Luca Cordero di Montezemolo, Raina Kabaivanska, Luciano Ligabue, Gianni Morandi, Milly Carlucci e Gabriella Pavarotti, sorella del Maestro, lo racconteranno grazie alle loro preziose testimonianze. E naturalmente grande spazio è dato alla musica e alle arie che Luciano Pavarotti ha interpretato con la sua straordinaria voce, la quale - come qualcuno disse - è quella degli angeli. La storia di Luciano Pavarotti è raccontata da Giancarlo Governi (che ne è autore insieme a Leoncarlo Settimelli scomparso di recente), per la regia di Silvio Governi. Ore 20.00 TOSCA NEI LUOGHI E NELLE ORE DI TOSCA Ideato e prodotto da Andrea Andermann, Rada Film. Diretto da Giuseppe Patroni Griffi. Con Catherine Malfitano, Placido Domingo, Ruggero Raimondi. Orchestra 15 Sinfonica Nazionale della RAI diretta dal Maestro Zubin Mehta. Autore della fotografia Vittorio Storaro. Una coproduzione internazionale di 107 Paesi. Con la partecipazione di Andrea Andermann Anteprima assoluta della versione del 1992 rieditata con remix audio e upgrading video dai 2/3 ai 16/9. La Tosca, insieme alla Bohème, è una delle opere liriche più apprezzate e rappresentate di Puccini, uno dei maggiori esponenti, nell‟Italia a cavallo tra „800 e „900, di quel canone popolare che fece dell‟opera musicale l‟autentica e unica forma di produzione letteraria capace di raggiungere le grandi masse. La storia è una parabola di amore e morte, di libertà e di passione politica che si sviluppa nella Roma del Papa-Re, dopo la resa della Repubblica Romana e la restaurazione del potere temporale pontificio. Sullo sfondo di un‟epoca di rivoluzioni e cambiamenti, come quello apportato dalla Dichiarazione dei diritti dell‟uomo. L‟opera narra la tragica storia d‟amore tra la cantante Floria Tosca ed il pittore giacobino Mario Cavaradossi. In Tosca, assieme alla speranza di libertà e uguaglianza, anche la ricerca di una felicità individuale realizzabile attraverso l‟amore viene spezzata dalle forze oscurantiste e tiranniche. ore 22.30 LA TRAGÉDIE DE CARMEN Musiche di Georges Bizet, regia di Peter Brook Presentata Antenne 2 France, l’opera ha vinto il Prix Italia nel 1984. La versione rivisitata dal Maestro Peter Brook della novella di Prosper Mérimée e dell'opera di Georges Bizet su libretto di Meilhac e Halevy. Fin dal titolo, gli intenti di Brook sono palesi: eliminata la dimensione folcloristica di Bizet, l'azione è condensata nel nucleo tragico, la scenografia è stilizzata e spoglia. MERCOLEDÌ 21 Russia - La storia, l’epopea, la conquista della libertà Ore 16.00 HELLO, DO YOU HEAR US? – RED HOT (50’) Regista e produttore Yuris Podnieks Con la partecipazione di James Graham (ITV), Presidente Onorario del Prix Italia Vincitore del Prix Italia 1990, documentario sottotitolato in lingua inglese del regista Yuris Pednieks, prodotto da ITV, Regno Unito. L‟Unione Sovietica degli 16 anni del cambiamento raccontata dalla sua gente. Con riprese girate subito dopo il terribile terremoto in Armenia, un inedito su Chernobyl, interviste agli operai di una fabbrica di Yaroslav, teatro di uno dei primi scioperi verificatesi in Russia. Il regista commenta: “Anche se mostra scene terribili in realtà questo è un film ottimistico: è meraviglioso veder risorgere nella gente quel nuovo senso di libertà e di vita”. Ore 20.30 IL SANGUE E LA NEVE Protagonista Ottavia Piccolo - Regia: Felice Cappa - Sceneggiatura: Stefano Massini - Musica: Floraleda Sacchi – Con Ottavia Piccolo - durata: 60'. Con la partecipazione di Ottavia Piccolo La storia della lotta per la libertà è costellata di assassinii politici. Anna Politkovskaja non era una militante politica era solo una giornalista, anzi una cronista, la testimone di una realtà tragicamente in trasformazione, qual era ed è quella della Russia post-sovietica. Giornalista e donna: su questi due aspetti, il film “Il sangue e la neve” – tratto dal testo teatrale di Stefano Massini che rielabora brani autobiografici e articoli di Anna Politkovskaja, con la regia di Felice Cappa – costruisce una serie di sequenze che si intrecciano lungo il percorso professionale e umano della protagonista: dai reportage in Cecenia, ai primi tentativi di linciaggio, dalle interviste con i terroristi di Beslan, fino al tragico epilogo. Ottavia Piccolo dà voce all‟orrore e allo smarrimento, alla dignità e anche all‟ironia della giornalista con la forza di un‟attrice che in quei valori di libertà si è sempre identificata. Nel montaggio, le riprese – girate ad Alzano Lombardo, all‟interno dell‟ex cementificio Pesenti del Gruppo Tironi, straordinario esempio di archeologia industriale – si alternano con materiali di repertorio sulla guerra in Cecenia, tratti dalle tv russe e video girati dai terroristi. Il film è stato presentato alla Biennale del Cinema di Venezia nella sezione “Eventi per i Diritti Umani” ed è stato accolto da unanimi consensi oltre che al festival lagunare anche nelle anteprime di Genova e Milano. Ore 21.40 IL SERGENTE Autore e regista Marco Paolini (120‟) Il sergente è un monologo di Marco Paolini che mette in scena il dramma di un giovane militare allo sbando durante uno degli episodi più drammatici della seconda guerra mondiale: la ritirata dalla Russia. Migliaia di militari costretti a fuggire dall'Armata Rossa e, soprattutto, dal freddo e dalla neve di un gelido gennaio. Un percorso documentato dalle parole durissime dell'opera autobiografica Il Sergente nella neve di Mario Rigoni Stern. Lo spettacolo, 17 trasmesso in diretta esclusiva e senza interruzioni pubblicitarie su La7 dalla Cava Arcari di Zovencedo (VI), ha raccolto un grande consenso sia di pubblico che di critica. Il Sergente ha segnato l'inizio della collaborazione dell‟istrionico Marco Paolini, e della sua casa di produzione Jolefilm con La7, entrata nel 2010 a far parte del Prix Italia. GIOVEDÌ 22 La Danza tra video, arte e tv Ore 16.00 PLACE Regia: Jonas Akerlund - Produzione: Eva Tempelman - Coreografia: Mats Ek – Ballerini: Michail Baryshnikov e Ana Laguna. (29‟) Vincitore del Prix Italia 2010. La televisione svedese SVT ha creato una storia memorabile di musica e danza, che unisce i talenti di Mikhail Baryshnikov e Ana Laguna in un superbo ballo attorno ad un semplice tavolo. La stessa ripresa diventa parte della coreografia. Attraverso ogni singolo movimento, ogni singola espressione si coglie la gioia dei due ballerini classici, che lavorano in perfetta armonia. Ore 16.40 ALAIN PLATEL – UMANITÀ IN PRIMO PIANO Regia di Simone Pera, ideato da Francesca Pedroni. (50‟) Documentario della serie “Danza in Scena”, ideato da Francesca Pedroni - che ha curato anche le interviste - per la regia di Simone Pera. Realizzato da Classica Italia, nuovo membro del Prix Italia, in collaborazione con Torinodanza Festival e la compagnia Les ballets C de la B. Torinodanza Festival ha dedicato ad Alain Platel e alla compagnia da lui fondata, les ballets C de la B, un “focus” che ha esplorato la contrapposizione tra ferita e bisogno di riscatto, tra dolore e speranza attraverso lo sguardo incantato ed emotivo del regista e coreografo belga. È un teatro-danza che entra nella pelle e nel cuore dei suoi interpreti, portando lo spettatore a sentire empaticamente gli spettacoli. Alain Platel è al centro del documentario, dedicato a due degli ultimi lavori dei les ballets C de la B, coprodotti dal Festival e presentati entrambi in prima italiana: Out of Context for Pina e Gardenia. 18 Ore 17.40 INTERVISTA A PHILIPPE DECOUFLÉ Il giornalista e critico teatrale Moreno Cerquetelli, in un intervista girata a Parigi, focalizza con il grande coreografo francese le novità dello spettacolo Octopus. Decouflé racconta il rapporto tra le sue coreografie, il cinema, la musica, il video, la multimedialità. ore 20.30 WINGS OF WAX (Ali di cera) Regia Hans Hulscher, coreografie: Jiøí Kylián. Vincitore Prix Italia 2009. Prodotto dalla televisione olandese Npo, con il Netherlands Dance Theatre dimostra come il movimento possa trasformarsi in magia. "Ali di cera" si apre con una immagine affascinante e drammatica: un albero nudo, la testa in basso e le radici in aria sopra il palco. Intorno ad esso un proiettore traccia un enorme cerchio. I ballerini, in un aderente costume nero, emergono dallo scuro background per ripiombarvi subito. Jiøí Kylián ha creato un'opera di grande bellezza ed espressività, dimostrando di essere in grado di riprodurre, attraverso il movimento, un'atmosfera magica. Mai prevedibili, mai forzati, i suoi movimenti sono talmente complicati che l'occhio riesce a stento a capire cosa stia accadendo. Ore 21 You PARA | DISO di Emio Greco e Pieter Scholten Emio Greco e Pieter Scholten e loro compagnia di Amsterdam, autori dell‟incandescente tappa finale della quadrilogia ispirata alla Divina Commedia di Dante. Il programma di Classica Italia – in concorso – è stato ideato da Francesca Pedroni e realizzato con il Torinodanza Festival, che ha seguito negli anni il percorso dei due artisti. Che fare di fronte al paradiso? Davanti a questa visione utopica eppure anche spaventosa di immobilità, eternità, privazione di empatia, costantemente accesa e illuminata? Un‟ utopia sfuggente, uno sfolgorante collettivo di luce che, dalle note dell‟Inno alla gioia della Nona di Beethoven fino alla Toccata e Fuga in re minore di Bach, propone una trascinante visione finale del balletto che Classica ha ripreso al Torinodanza Festival. 19 Ore 22.15 RED WINE IN A GREEN GLASS Regia di Mans Reutersward, con le coreografie di Birgit Cullberg Vincitore del Prix Italia nel 1971. Prodotto dalla televisione svedese SVT. Balletto ideato per la televisione da Birgit Cullberg. Musica: primo movimento del concerto per pianoforte n. 3 di Beethoven Un “passo a due” bucolico, che esprime la gioia e l‟ebbrezza di vivere. Il balletto si ispira alla vita del poeta svedese Carl Michael Bellman, del XVIII sec., mentre la scenografia si avvale di particolari di dipinti del XVIII secolo (tra cui, Fragonard, Watteau e Turner), ricreati attraverso la tecnica moderna di registrazione del chromakey. Con l‟aiuto di riprese panoramiche, dissolvenze e sovrapposizioni, le sequenze pre-registrate su nastro vengono integrate, nella coreografia, all‟esecuzione dal vivo dei ballerini, su uno sfondo uniforme di colore blu. Ore 22.30 SMOKE Regia di Mats Ek e G. Wallin Vincitore Prix Italia 1997. Prodotto dalla BBC, regia di Mats Ek e G. Wallin, coreografie di Mats Ek, esplora i rapporti tra uomo e donna. Il fumo che sprigiona dai vestiti e dalle bocche è il simbolo della comunicazione tra i due. Il balletto fa parte della serie Evidentia di Sylvie Guillem. Ore 23 PASSENGERS Regia di Markus Fischer, con il Ballet Lucerne. Vincitore del Prix Italia 2000, prodotto dalla televisione svizzera SSR. Realizzato dal regista svizzero Markus Fischer e dal coreografo inglese Richard Wherlock, Passengers è una danza travolgente, con elementi di thriller e tinte di giallo. La musica è tratta da Blood Onthe Floor di Mark- Anthony Turnages ed è eseguita dall'Ensamble Modern diretto da Peter Rundell. VENERDÌ 23 Proiezione opere vincitrici del 63° Prix Italia 20 ANTEPRIME DEI PROGRAMMI RAI Cinema Massimo - Via Verdi 18 - ore 18 con la partecipazione dei protagonisti. Domenica 18 settembre LA STORIA SIAMO NOI FRATE MITRA (55') di Marina Liuzzi e Raffaella Cortese de Bosis Con la partecipazione di Giovanni Minoli, Direttore Rai 150 Un padre che scrive alle due figlie una lettera difficile e struggente. Ma questo non è un padre qualunque. È un personaggio scomodo e ambiguo per molti, coraggioso e coerente per altri. Si chiama Silvano Girotto, ma tutti lo conoscono come “Frate Mitra”. E la sua storia assomiglia a un romanzo: una scatola cinese ricca di avventure, colpi di scena, drammi e sorprese: dalla Legione Straniera alla galera e poi al convento; dalla guerriglia armata in Bolivia, alle Brigate Rosse. Lui è l‟infiltrato: o così lo ricordano in molti. Siamo all‟inizio degli anni di piombo. A Genova, il 18 aprile 1974, le Brigate Rosse rapiscono il magistrato Mario Sossi. Silvano Girotto accetta di collaborare con i Carabinieri del Nucleo Antiterrorismo del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Fa catturare Renato Curcio e Alberto Franceschini, i due capi storici delle BR. L‟operazione scatta alla stazione di Pinerolo, a pochi chilometri da Torino. È l‟8 settembre 1974. Lunedì 19 settembre RAI EDUCATIONAL IL CANTO DI MALANAPOLI di: Valeria Coiante, Amalia De Simone, Walter Medolla, Simona Petrucciuolo La zona “grigia” di Napoli raccontata attraverso le hit dei cantanti neomelodici. Testi scritti da boss della camorra, canzoni che riprendono temi vicini ai clan come latitanza, galera, donne “d‟onore” e che finiscono per alimentare una pericolosa subcultura in alcuni quartieri e ambienti dove si guarda con ammirazione l‟antistato e dove si finisce per “giustificare” chi delinque e tollerare comportamenti border line. Il reportage esamina il mercato dei cd neomelodici, il caso del “logo” dei clan, il cinema legato ai temi trattati in questo genere di canzoni. Viene esaminato anche il caso di una emittente radiofonica che 21 trasmetteva canzoni neomelodiche con dediche e saluti ai detenuti e che invece nascondeva messaggi criptati da e per chi si trovava dietro le sbarre. L'inchiesta è realizzata con interviste a cantanti, magistrati, sociologi e gente comune. LUNGO IL FIUME E SUGLI ARGINI di: Valeria Coiante, Luca Lancise Un reportage che si snoda lungo il percorso urbano del fiume Tevere, colto in diverse stagioni climatiche e trattato come un microcosmo a sé stante, un altro “quartiere” della città, con i suoi abitanti, i suoi personaggi, i suoi contesti degradati accanto a quelli più eleganti. Dai club di sci nautico a nord di Roma, alle dighe per le centrali idroelettriche e ai ponti in costruzione, passando per il circolo dei canottieri, si incontrano gli orti spontanei dei “contadini urbani” e gli insediamenti di baracche, si attraversa l‟incrocio con l‟Aniene nella nuova Pietralata post-industriale fino a immergersi nel centro storico, tra feste estive, ristoranti su palafitte, ciclisti e turisti, fino a incontrare alcuni personaggi che col fiume hanno un rapporto particolare: per averlo abitato, per averne studiato l‟ “archeologia”, per averlo trattato come uno dei luoghi dei “misteri di Roma”, per utilizzarlo come fonte di sostentamento economico. Fino alla foce, luogo di confine, tra pescatori in crisi e barche trasformate in case. Le due inchieste fanno parte del programma CRASH, condotto da Valeria Coiante Martedì 20 settembre RAI TRE PRESA DIRETTA di Riccardo Iacona e di Francesca Barzini, Domenico Iannacone PANE E LIBERTA’ Puntata di PRESADIRETTA che RAITRE presenta al PRIX ITALIA A poche settimane dal primo voto democratico in Tunisia, con PANE E LIBERTA‟ il gruppo di PRESADIRETTA presenta il primo reportage realizzato da RAI sul paese che ha dato il via alla rivoluzione democratica di tanti altri paesi arabi. Riccardo Iacona ha portato le telecamere di PRESADIRETTA in un lungo viaggio, dalla capitale TUNISI fino ai confini con la Libia, nei luoghi del turismo di massa passando per le zone minerarie dell‟interno, dove la disoccupazione sfiora il 70 per cento e da dove sono partiti decine di migliaia di giovani verso l‟Italia, in cerca di un futuro migliore, di migliori condizioni di vita, ma anche in debito di libertà. 22 PRESADIRETTA vi racconterà quanto feroce sia stato il regime di BEN ALI‟ e del suo clan e come attraverso il terrore e la censura sia stato capace di tenere in scacco un popolo intero per decenni, derubandolo del 30 per cento del PIL prodotto dalla Tunisia. A tanto ammontano infatti i soldi rubati allo Stato dal dittatore Ben Ali‟ e da sua moglie. Oggi che le casse dello Stato sono vuote, la Tunisia deve affrontare un delicato passaggio di avvicinamento alla democrazia, mentre cresce l‟influenza e il peso dei partiti islamici. E intanto aumentano le barche che ogni giorno portano migliaia di migranti sulle nostre coste, per il PANE e per la LIBERTA‟. Mercoledì 21 settembre RAI DUE DELITTI ROCK Un programma di Ezio Guaitamacchi. Con Massimo Ghini Jimi Hendrix, Janis Joplin, Jim Morrison, Elvis Presley e John Lennon. Sono solo alcune rockstar scomparse tragicamente, spesso in circostanze mai chiarite. Rai 2 ha deciso di riaprire le indagini e fare luce su alcuni casi irrisolti della storia del rock. E‟ questo in sintesi il concept di “Delitti Rock”, serie televisiva con Massimo Ghini. Il programma sarà girato nei luoghi in cui si sono svolti i fatti (Londra, Parigi, New York, Memphis, Los Angeles, ecc.) e alterna immagini di repertorio a testimonianze attuali, interviste esclusive a documentazioni mai viste prima in televisione. Autore del programma è il giornalista Ezio Guaitamacchi, che ai “Delitti Rock” ha dedicato un libro di grande successo edito da Arcana. Spiega Guaitamacchi: “La miglior mossa di marketing per una rockstar? Morire giovani. Così sostiene qualcuno. E, in molti casi, con ragione. La morte prematura di alcune celebrità ha, infatti, avuto l‟effetto di far passare questi personaggi dalla cronaca alla storia, dalla realtà al mito. Anche per questo le loro tragiche fini sono tuttora circondate da un alone di mistero o, a volte, di autentica leggenda. Noi ci siamo proposti di raccontare queste vicende in modo rispettoso e poetico, senza fantasie né forzature. Non ce n‟è bisogno: la storia del rock è talmente fantasiosa, incredibile, a volte persino surreale, che neppure il miglior sceneggiatore hollywoodiano poteva inventarsi di meglio”. La serie trasporterà il telespettatore in una zona “ai confini della realtà” nella quale si possono assaporare le varie storie quasi le si stesse rivivendo “in diretta”. Il tutto, ovviamente, accompagnato dalla miglior colonna sonora possibile: le musiche di questi grandi artisti che hanno segnato la vita di più generazioni e che continuano a farlo. 23 Giovedì 22 settembre RAI UNO TIBERIO MITRI - IL CAMPIONE E LA MISS Regia di Angelo Longoni. Interpretato da Martina Stella e Luca Argentero Una coproduzione Rai Fiction e Cristaldi Pictures Raccontare la storia di Tiberio Mitri, oltre a ricordare un grande dello sport italiano, significa ripercorrere l‟Italia del dopoguerra e degli anni ‟50. Un‟Italia giovane e ingenua, piena di speranze e voglia di fare che rincorreva il benessere e la fortuna per curare le ferite della guerra, la povertà, le macerie dei bombardamenti e uno scontro civile sanguinoso. Un paese pieno di entusiasmo che vedeva nascere, oltre al boom economico, anche tutti gli elementi fondamentali del costume e della società che sarebbero poi rimasti in modo indelebile nella memoria storica di tutti noi. La radio prima, la televisione poi, il cinema, Miss Italia, la musica, le automobili, il sogno quasi irraggiungibile dell‟America come punto di riferimento e di arrivo. Questi sono solo alcuni degli elementi che accompagnano la vita di Tiberio Mitri, triestino, sposato alla donna triestina più famosa dell‟epoca: la miss Italia Fulvia Franco.Una coppia di belli e invidiati giovani ancora impolverati dalla guerra e segnati dalla fame sofferta durante il fascismo.La prima coppia da rotocalco, i precursori di quella che anni dopo si trasformerà in una forma negativa e deteriore di gossip e di pettegolezzo per le masse. Loro, apparendo nei giornali, così splendenti nel loro amore, così radiosi di gioventù, vigore e sex appeal, costituivano un modello per chi, in quell‟epoca, cercava la forza, l‟energia e la volontà di uscire dalla povertà.Se ce l‟avevano fatta loro, entrambi venuti dal nulla, entrambi di famiglia modesta, allora ci sarebbe stata una possibilità per tutti, ci sarebbe stato un barlume di speranza per chi aveva intenzione di affermarsi anche in un paese arretrato e piegato dal conflitto. C‟è nella parabola della vita di questo pugile bello, speranzoso, amato dalle donne e dal pubblico, e nell‟unione amorosa con la sua splendida moglie, qualcosa di estremamente emblematico del percorso fatto dal nostro Paese dagli anni ‟50 fino ai due decenni successivi. Mitri, come l‟Italia, ha cercato di scrollarsi di dosso la miseria e l‟ignoranza cercando di dare valore ai propri talenti attraverso lo sforzo e la fatica illudendosi che bastassero sforzo e fatica per arrivare al successo. Mitri, come l‟Italia, si è scontrato con il duro scoglio della realtà e ha dovuto fare pesantemente i conti con le proprie reali possibilità, giungendo così a ridimensionare le proprie speranze e i propri sogni di grandezza Mitri, come l‟Italia, ha conosciuto gli onori della fortuna e le cadute rovinose, le illusioni e i tradimenti, l‟incanto nei confronti del futuro e il disincanto del presente. Ma come l‟Italia, la vita di Tiberio Mitri, è anche completamente permeata di vitalità romantica, irrazionale, totalmente sentimentale e poetica, ma anche di ironica spavalderia, di goliardico individualismo e di quell‟entusiasmo quasi infantile che caratterizza e rappresenta lo spirito italiano nel mondo e che ci contraddistingue ancora oggi ovunque. E la storia del più importante incontro pugilistico di Tiberio, quello con Jake La Motta, è decisamente esplicativo di questo spirito e ci racconta di due italiani all‟estero, uno che sogna di conquistare l‟America e l‟altro figlio di immigrati che l‟America l‟ha già conquistata. 24 I PRINCIPALI CONVEGNI INTERNAZIONALI Lunedì 19 settembre 2011 ore 09:30-13.30 – Rai, Museo della Radio – Via Verdi 16 Commissione Europea - Rappresentanza in Italia Fondazione Ugo Bordoni, Roma IDENTITA’ E DIVERSITA’ DELL’EUROPA L'integrazione comunitaria nelle prospettive del servizio pubblico crossmediale II. LE SFIDE DELLA RETE PER LA CREAZIONE DI UN NUOVO “SPAZIOPUBBLICO” IN AMBITO LOCALE, NAZIONALE ED EUROPEO Iniziativa di Infocivica e Gruppo Europeo di Torino in vista di una Conferenza Europea su I MEDIA DI SERVIZIO PUBBLICO NELLA SOCIETÀ DELL’INFORMAZIONE E DELLA CONOSCENZA Proseguendo il lavoro svolto lo scorso anno e in base alle conclusioni redatte dai proff. Philip Schlesinger e Michele Sorice del suo primo rapporto dedicato a "La trasformazione della società e il servizio pubblico di radiodiffusione" in cui si tenta di definirne la nuova missione, il Gruppo Europeo di Torino, proseguirà anche quest'anno la sua riflessione in preparazione di una Conferenza Europea su I Media di servizio pubblico nella società dell'informazione, prevista a Torino nel novembre 2012. Introdurrà questo seminario il prof. Uwe Hasebrinck direttore dell'Istituto di studi e ricerche sui media Hans Bredow presso l'Università di Amburgo, con una relazione sul tema Riarticolazione dell’offerta, presidio locale globale e politiche connesse di produzione e acquisizione dei diritti in ottica crossmediale. Obiettivo di questo nuovo approfondimento da parte dei dieci cattedratici riuniti da Infocivica effettuare un'analisi accurata per individuare il palinsesto ideale in grado di soddisfare la formazione di un nuovo sensus communis a livello locale, regionale, nazionale, europeo e forse anche mondiale. Fra i temi affrontati il secondo rapporto del Gruppo di Torino approfondirà problematiche come: l'informazione istituzionale, la memoria storica e l'educazione civica, cercando altresì di approfondire le esperienze di educazione alla cittadinanza attiva nella società multiculturale. Infine, analizzando i nuovi media partecipativi cercherà di stabilire quale può essere un buon uso della 25 comunicazione virale da parte dei media di servizio pubblico. Tra le problematiche affrontate: 1. Riarticolazione dell`offerta in senso locale - globale e sviluppo dell`informazione di prossimità. 2. Informazione istituzionale, memoria storica ed educazione civica 3. Esperienze di educazione alla cittadinanza attiva nella società multiculturale 4. Dal servizio pubblico allo spazio pubblico nella società dell`informazione. Idee per una nuova missione dei media di servizio pubblico e analisi di fattori critici di successo per soddisfare la missione di coesione sociale. Lunedì 19 settembre 2011 ore 14 -19 – Rai, Via Verdi 16 LA VITA IN 3D Parte I – Sessione Scientifica Le prospettive nel mondo Parte II – Sessione storica La dimensione mancante: fotografia, cinema e televisione Parte I – Sessione Scientifica Le prospettive nel mondo 14.00-16.00 In collaborazione con il Centro Ricerche Rai Negli ultimi 50 anni, il cinema stereoscopico in 3D ha conosciuto momenti di successo e abbandono, ma il 2010 ha rappresentato certamente uno dei picchi più fortunati. Il fatto realmente nuovo è che l‟industria di elettronica di consumo è pronta a inondare il mercato con una gamma completa di nuovi prodotti 3D per l‟intrattenimento domestico: dalle console giochi ai personal computer e ai telefoni cellulari, dai televisori ai lettori video di dischi blu-ray. Alcuni analisti prevedono un futuro brillante per il 3D: “Display Search” ha stimato una crescita da 200 mila televisori 3D nel 2009 a 64 milioni nel 2018, quando il giro d‟affari sarà di 17 miliardi di Dollari, con una crescita annua del 75%. Questo ottimismo deriva dal fatto che la tecnologia dei televisori 3D a schermo piatto non è molto diversa da quella dei televisori HDTV convenzionali. Quindi si può prevedere che in pochi anni il differenziale di costo del 3D si riduca drasticamente. 26 Ma quale sarà l‟utilizzo preminente di questi display, per i giochi elettronici, per i film o per la televisione? Qual è il presente e il futuro della televisione 3D? Il Convegno analizzerà i diversi fattori di crescita della televisione 3D: lo stato della tecnologia; l‟esperienza fin qui maturata nella produzione da parte dei principali broadcater europei e mondiali nei vari generi quali lo sport, i film, gli eventi speciali, l‟intrattenimento; e la risposta dell‟audience al lancio dei primi servizi. I leader della standardizzazione tecnica raccontano l‟evoluzione delle tecnologie 3D a livello mondiale. Nel 2010-2011 sono stati messi a punto i vari elementi della catena tecnologica 3D, sia per i canali terrestri che satellitari. Gli organismi di standardizzazione internazionali MPEG e DVB hanno identificato una soluzione complessiva basata in larga misura sulle precedenti tecnologie dell‟HDTV, dalla trasmissione agli apparati di ricezione, e senza richiedere una occupazione di banda superiore a quella richiesta dalla televisione bidimensionale. Tuttavia nei Laboratori di Ricerca e negli organismi di standardizzazione si stanno già studiando le tecnologie 3D di seconda generazione, in grado di offrire qualità di immagine e risoluzioni ancora superiori e, in una prospettiva temporale più lunga, per permettere la visione 3D a occhio nudo. La sessione avrà come ospiti anche manager delle pay-TV e delle televisioni pubbliche che hanno per prime creduto nella TV stereoscopica, che riporteranno la loro esperienza nella produzione e nel lancio di prodotti 3D e ci racconteranno la reazione del pubblico a questi esperimenti e i loro piani futuri. Apertura dei Lavori Giovanna Milella, Segretario Generale del Prix Italia Chairman Luigi Rocchi , Direttore Strategie Tecnologiche Rai Keynote speech Ingrid Deltenre, Direttore Generale Unione Europea di Radiodiffusione (EBU) Nuovi linguaggi, nuove tecnologie Interventi Hanno Basse, Senior Vice President, Broadcast Systems Engineering DIRECTV (USA) La prospettiva della TV 3D in USA David Daniels, BSkyB (UK) Sviluppi tecnologici in DVB e nuovi i servizi in Europa Alberto Morello, Direttore Centro Ricerche Rai Il contributo tecnico dell’ Italia e le esperienze Rai di produzione stereoscopica Sergio Duretti, Direttore Generale CSP della Regione Piemonte I centri di competenza Piemontesi e il 3D su telefoni, device portatili e multimediali La prima sezione sarà conclusa dalla proiezione di tre cortometraggi prodotti dalla Rai, Venezia Carnevale 3D – Il pianeta delle maschere diretto da Italo Moscati e Arlecchino 3D tratto dall‟ Arlecchino servitore di due padroni diretto da Giorgio Strehler per il Piccolo Teatro di Milano e Un gigante…, realizzato in occasione della cerimonia di beatificazione di Papa Giovanni Paolo II. 27 Parte II – Sessione storica La dimensione mancante: fotografia, cinema e televisione 17.15-19.00 In collaborazione con l‟Università degli Studi di Torino La televisione stereoscopica è l'ultima in ordine di tempo di una serie di innovazioni miranti a rendere gli strumenti di riproduzione (dell'immagine e del suono) capaci di catturare quella tridimensionalità che è propria dei nostri sensi. Come altre innovazioni (ad esempio il colore: “una sorta di America che bisogna riscoprire daccapo volta per volta” diceva Ejzenstejn) non si tratta solo di un'aggiunta di realtà ma quasi di un nuovo continente che viene raggiunto, e che ogni volta si disvela come sorprendente. In un convegno dedicato alla televisione in 3D è possibile introdurre, tanto più a Torino, dove il Museo Nazionale del Cinema possiede una straordinaria collezione di apparecchiature stereoscopiche, uno sguardo storico e comparativo. Senza nulla togliere alla novità degli esperimenti televisivi, la comprensione si arricchisce attraverso quanto possiamo apprendere dalle esperienze passate della fotografia e del cinema. Chairman Peppino Ortoleva, Ordinario di Storia e teoria dei media, Università degli Studi di Torino Interventi Donata Pesenti Campagnoni, Conservatrice, Museo Nazionale del Cinema di Torino La stereoscopia fotografica dal secolo dei lumi Sergio Escobar, Direttore del Piccolo Teatro di Milano Iperfalso, ipervero Federico Vitella, Storia dello Spettacolo, Università di Macerata Gli esperimenti in 3D: una storia italiana John Belton, Professor of English and Film at Rutgers University (USA) Il cinema in 3D: un successo tante volte rimandato Martedì 20 settembre 2011 ore 15 – 16.30 – Rai, Museo della Radio – Via Verdi 16 I NATIVI DI WEBLAND Faccia a faccia tra : - Piero Gaffuri, Direttore New Media Rai e Amministratore Delegato Rai Net - Federico Casalegno, Direttore Mobile Experience Lab. Del MIT di Boston (USA) Web Land, il nuovo libro di Piero Gaffuri, racconta in modo chiaro e coinvolgente quanto sta avvenendo nel mondo dell‟industria culturale e della televisione a seguito del crescente interesse del pubblico verso i contenuti video su Internet. 28 YouTube e Facebook, oltre a catalizzare sempre più utenti, stanno cambiando radicalmente le modalità di fruizione, inaugurando nuovi scenari di consumo e di relazione sociale. La televisione pubblica è riuscita, attraverso il portale Rai.Tv, a incontrare il gradimento degli utenti della rete, aspetto significativo di quanto sia importante, anche nel nostro paese, una maggiore attenzione per le nuove tecnologie, un rapporto nuovo con il pubblico e la diffusione della banda larga. La ricerca di una relazione positiva con i blogger e gli operatori della rete, che superi le antiche contrapposizioni insite nel confronto tra istituzione e società, individua nel dialogo la migliore forma di comunicazione. In questo faccia a faccia vengono affrontati i temi della trasformazione linguistica, la produzione di contenuti generati dagli utenti e la problematica dei diritti d‟autore, il cui fondamento è messo in discussione dai mutamenti indotti dai nuovi mezzi di diffusione. Le innovazioni della rete e la spinta dei social media rappresentano la grande opportunità di un modo nuovo per diffondere cultura e partecipazione. La geolocalizzazione delle notizie e dei contenuti apre uno scenario nel quale pubblico e territorio potranno partecipare alla ricostruzione della realtà attraverso la pubblicazione di propri contributi ed esperienze, plasmando nuove forme di socialità e attivando sistemi innovativi di partecipazione. Mercoledì 21 settembre 2011 ore 10 – 19 – Rai, Museo della Radio – Via Verdi 16 RACCONTARE LA STORIA Radio e televisione come arti, come testimoni, come memoria collettiva Con la presentazione dell‟Archivio restaurato del Prix Italia In collaborazione con Rai Teche e con l‟Università degli Studi di Torino Nato subito dopo la seconda guerra mondiale, il Prix Italia ha accompagnato alcuni dei passaggi principali della seconda metà del Novecento e degli inizi del nuovo secolo: dalla nascita della televisione all'emergere dei nuovi stati post-coloniali, dal passaggio alla società post-industriale al crescere di nuove generazioni di autori, musicisti, registi. Nel contempo la radio e poi la televisione, oggetti principali della sua attività, conoscevano una profonda evoluzione espressiva, per altro solo in parte riconosciuta sul piano critico ed estetico. Con il convegno "Raccontare la storia" il Prix Italia intende approfondire la riflessione su alcuni temi che hanno accompagnato tutta la sua vicenda. Temi che oggi costituiscono per la comunità scientifica degli studiosi di comunicazione e di estetica, e per la comunità professionale di chi fa radio e televisione, sfide ancora vive e da raccogliere. Si tratta di un convegno volutamente sfaccettato, che introduce una varietà di punti di vista nella convinzione che dall'insieme emergeranno alcuni punti fermi unificanti. Nel corso della giornata verranno affrontati questi problemi: la radio e la televisione come fonti e narratori di storia; 29 la documentazione che questi mezzi hanno prodotto lungo la loro evoluzione (e in particolare l'archivio autenticamente globale raccolto in oltre sessant'anni dal Prix Italia) di fronte al difficile passaggio della digitalizzazione; le radici storiche della radio-televisione post-bellica; i rapporti tra emittenti e università; e infine, la possibilità di parlare di "arti" della radio e della televisione come si parla di arte cinematografica o più di recente di arti del video o del paesaggio. Il convegno vedrà una partecipazione articolata di studiosi professionisti, provenienti da molti paesi europei e dagli Stati Uniti. e Saluti Giovanna Milella, Segretario Generale Prix Italia Apertura dei Lavori Paolo Garimberti, Presidente Rai Parte I - 10.00 - 11.30 Il valore della memoria Chairman : James Graham, Presidente Onorario Prix Italia Sergio Zavoli, Giornalista, Scrittore, Presidente della Commissione di Vigilanza Rai Sessantatre anni di Prix Italia: punti di vista su una storia Eva Hamilton, Direttore Generale SVT (Svezia) e Presidente Prix Italia L’Archivio del Prix Italia: una risorsa per la storia e per la critica Herbert Hayduck, Direttore Documentazione e Archivi ORF e Presidente FIAT/IFTA, Federazione Internazionale degli Archivi Televisivi (Austria) L’evoluzione degli archivi degli Enti Radiotelevisivi Tony Ageh, Controller of Archive Development, BBC (Regno Unito) L’esperienza britannica Barbara Scaramucci, Direttore Rai Teche Gli archivi audiovisivi nell’epoca digitale Parte II - 11.30 - 13.00 Le emittenti di servizio pubblico e la ricostruzione dell’Europa Chairman : Frank Dieter Freiling, Senior Vice President, International Affairs, ZDF (Germania) Aldo Grasso, Ordinario di Storia della Radio e della Televisione, Università Cattolica di Milano La televisione delle origini tra sperimentazione e rassicurazione di 30 Franco Monteleone, Ordinario di Storia e Critica della Radio e della Televisione, Università di Roma Tre La ricostruzione della radiotelevisione italiana e la questione della qualità Irmela Schneider, Ordinario di Storia del Media, Università di Colonia (Germania) Radio e televisione e la ricostruzione dell’Europa Parte III - 14.00 - 16.00 Due arti? Le potenzialità estetiche di radio e televisione Ascolto dell‟opera radiofonica Under the Milk Wood, testo di Dylan Thomas, presentata dalla BBC e vincitrice del Prix Italia 1954. La voce narrante è di Richard Burton. Chairman : Alessandra Comazzi, Critico televisivo de La Stampa John Caldwell, Full Professor Cinema & Media Studies UCLA (USA) La cultura e l’arte della televisione David Hendy, Reader in Media and Communication, University of Westminster (UK) La radio, tra ricerca espressiva e servizio Cécile Méadel, Sociologue, Maître de recherché, Centre de Sociologie de l'Innovation (Francia) Il bello della televisione, i gusti del pubblico e le potenzialità estetiche del mezzo Pierre Sorlin, Professore emerito di Sociologia dei Media, Università ParisSorbonne (Francia) Gli occhi del Novecento Parte IV - 16.00 - 16.30 Il Prix Italia e l'Università Sergio Scamuzzi, Ordinario di Sociologia, Università degli Studi di Torino Bilancio un'esperienza Giovanna Milella, Segretario Generale Prix Italia Prospettive Parte V - 16.40 - 19.00 Tavola rotonda Raccontare la storia Chairman : Paolo Mieli, Giornalista e Storico, Presidente RCS Libri Giovanni De Luna, Ordinario di Storia Contemporanea, Università degli Studi di Torino 31 Jeremy Isaacs, Fondatore di Channel 4 (Regno Unito) Peppino Ortoleva, Ordinario di Storia e Teoria dei Media, Università degli Studi di Torino Isabelle Veyrat-Masson, Directrice de Recherche CNRS et Directrice du Laboratoire “Communication et Politique” CNRS (Francia) 32 Giovedì 22 settembre 2011 ore 9.30 – 13.30 – Rai, Museo della Radio – Via Verdi 16 LA RADIO CHE CAMBIA In collaborazione con Radio Rai e Rai Way La radio continua ad essere uno dei media più popolari, malgrado l'esponenziale sviluppo di Internet negli ultimi 10 anni. Le nuove piattaforme di diffusione offrono alla radio digitale la possibilità di evolvere e quindi di adattarsi meglio alla concorrenza sia del Web che degli altri media digitali. Questa evoluzione sarà in primo luogo editoriale, ma permetterà sicuramente anche lo sviluppo di nuovi modelli economici. Il flusso sonoro potrà essere arricchito con informazioni complementari e/o supplementari che permetteranno un utilizzo più flessibile e attraente del mezzo. La radio digitale terrestre di ultima generazione (standard DAB + o DMB e i dati associati previsti da questi standard) o la rete Internet (DNS Radio) permettono la diffusione di queste informazioni. Anche se la componente sonora continuerà a ricoprire un ruolo fondamentale nella comunicazione radiofonica, le foto, le immagini in movimento, i grafici, le mappe e i testi permetteranno di arricchire i programmi e creare nuovi formati editoriali. La radio visione faciliterà anche la fruizione di beni culturali tra cui gli spettacoli e le visite ai luoghi d‟arte. 9.30 - Saluti Giovanna Milella, Segretario Generale Prix Italia Eva Hamilton, Presidente Prix Italia Apertura dei lavori Bruno Socillo, Direttore Radio Rai Stefano Ciccotti, Amministratore Delegato Rai Way Introduzione: la radio che cambia Albino Pedroia, Augusto Preta, IT Media Consulting Parte I - 10.15 LE ESPERIENZE Moderatore Andrea Borgnino, Responsabile Progetto Archivi Audioteca Rai e Webradio (già Project Manager of EBU New Radio) BBC : La radio visione Tim Davie, Direttore Audio e Musica BBC Radio France Internazionale : I dati associati dei programmi Bruno Tézenas du Montcel, Directeur des Technologies et des Systèmes d’Information, Radio France Internationale 33 DNS Radio James Cridland, Segretario RadioDNS Project (Regno Unito) Unione Europea di Radiodiffusione (EBU) - L'analisi e le proposte Michael Mullane, Direttore di News, Sport e New Media, Radio Dept. Parte II - 11.45 LE PROSPETTIVE Tavola rotonda Moderatore Enrico Pagliarini, Giornalista e conduttore del Programma “2024”, Radio 24 Giuseppe Braccini, Responsabile Progetto Radio Digitale Rai Way David Kessler, Chargé de Mission par le Premier Ministre sur la radio numérique terrestre (Francia) Paul Smith, General Manager Pure (Regno Unito) Heinz-Dieter Sommer, Director Radio ARD (Germania) Joan Warner, CEO Commercial Radio Australia (CRA) 34 GLI INCONTRI INTERNAZIONALI LA COMUNITA’ RADIOTELEVISIVA ITALOFONA Lunedì 19 settembre ore 15.00 – Auditorium Rai “Toscanini”, Sala Coro La Comunità Radiotelevisiva italofona partecipa, come ogni anno, ai lavori della 63° edizione del Prix Italia che si terrà a Torino dal 18 al 25 Settembre. Quest‟anno apriremo il nostro incontro festeggiando il 150esimo anniversario dell‟Unità d‟Italia, sottolineando quale ruolo abbia avuto la lingua italiana. Come sostiene Nicoletta Maraschio, presidente dell‟Accademia della CRUSCA e membro della Comunità Italofona, “L‟affermarsi di una lingua di cultura unitaria nel territorio italiano fu espressione dell‟esistenza, ben prima dello Stato politico, di una civiltà italiana, riconosciuta all‟interno e all‟esterno di questo spazio geografico.” Proseguiremo con la presentazione del nuovo sito; www.comunitaitalofona.org. Nato nel 2004, ormai un po‟ invecchiato, è stato rinnovato in tutte le sue caratteristiche. Sarà poi un grande piacere per noi condividere con tutta l‟assemblea la nostra ultima avventura: La Via della Plata, il pellegrino parla italiano. Ecco il titolo della trasmissione radiofonica organizzata da Radio Rai e realizzata con la collaborazione dell‟EBU e della Comunità Radiotelevisiva Italofona. Radio San Marino, Radio Vaticana, Radio Albania, Radio Fiume, Radio Capodistria e Radiodue della RSI hanno accompagnato e camminato con Sergio Valzania ognuno per un settimana, fino a raggiungere la Cattedrale di Santiago di Compostela. Una grande coproduzione trasmessa da RadioRai con un bellissimo blog cha ha seguito passo passo l‟impresa con foto e documenti, e con la possibilità di sentire le trasmissioni in streaming e in podcasting. 35 LA COMMISSIONE DONNE DELLA COPEAM AL PRIX ITALIA Martedì 20 settembre ore 17/20 - Museo della Radio, Rai, Via Verdi 16 In occasione del 63° Prix Italia la Commissione Donne della COPEAM vuole tenere accesi i riflettori su quello che sta accadendo nei Paesi Arabi, per continuare ad essere a fianco delle donne che hanno combattuto e stanno ancora combattendo per la loro libertà per la loro dignità per la loro cittadinanza che sono la libertà, la dignità e la cittadinanza di tutte noi. L‟8 marzo la Commissione Donne della COPEAM aveva organizzato nell‟Aula Magna dell‟Università di Roma3 l‟incontro La mimosa e il gelsomino. Le donne e il web nelle piazze del mondo arabo. La “primavera araba” ha avuto come pilastro la donna. Il mondo femminile non si è accontentato di partecipare alle manifestazioni, ma spesso è stato un importante punto di riferimento per orientare e dirigere le proteste. Quelle piazze hanno avuto il volto di donne di ogni classe sociale ed età, lavoratrici, casalinghe, artiste e delle tante studentesse egiziane cadute sotto i colpi dell‟esercito di Mubarak, ma anche di politiche come Siham Bensedrine, portavoce del Conseil National pour les Libertés en Tunisie o Al Nawal Saadawi, storica leader del femminismo orientale, simbolo per le egiziane che chiedono a gran voce il rispetto della “promessa rivoluzionaria”. A Torino si vuole continuare in Settembre quel discorso con giornaliste inviate in quei paesi, esperte del mondo arabo, docenti universitarie, ma anche giovani donne che sono state il fulcro delle rivolte. 36 PROGETTO TERRAMED PLUS UN PROGETTO COFINANZIATO DALL’UNIONE EUROPEA PROGRAMMA EUROMED AUDIOVISUEL III Mercoledì 21 settembre , ore 11 – Sala Stampa RAI LANCIA “TERRAMED PLUS”, VETRINA SATELLITARE E PIATTAFORMA WEB DEL MEDITERRANEO “Terramed Plus” è un progetto di cooperazione internazionale fra radiotelevisioni pubbliche del Mediterraneo, cofinanziato dall'Unione europea nell‟ambito del programma Euromed Audiovisuel III. Lanciato nel 2010, questo Programma ha per obiettivo quello di sviluppare e rafforzare la capacità cinematografica ed audiovisiva dei paesi del sud del Mediterraneo, di promuovere la complementarietà e l‟integrazione delle industrie cinematografiche e audiovisive della regione e di incoraggiare la libera circolazione dei beni e dei servizi del settore. Con la finalità di promuovere la circolazione di prodotti audiovisivi tra la sponda nord e la sponda sud del Mediterraneo, “Terramed Plus” costituirà una vetrina promozionale settimanale via satellite e web di programmi televisivi mediterranei: documentari, fiction ed altri generi di creazione. L‟iniziativa prevede, inoltre, la realizzazione di una piattaforma web di video-ondemand, attraverso la quale 115 ore di prodotti realizzati dalle televisioni partner saranno fruibili in streaming gratuitamente e in versione sottotitolata. Il progetto, che vede RAI capofila, coinvolge un ampio partenariato : ARTE France, EPTV (Algeria), France Télévisions, RTVE (Spagna), SNRT (Marocco) e TéléLiban, la COPEAM per il coordinamento internazionale e SkylogicEutelsat come partner tecnologico. “Terramed Plus” si propone come un‟azione innovativa tesa a sviluppare un‟audience euro-mediterranea. Un ponte audiovisivo per un concreto dialogo fra culture, soprattutto nel nuovo contesto che si sta delineando nel Mediterraneo. 37 IL NUOVO SOCIO : CLASSICA ITALIA Classica Italia entra a far parte della Community del Prix Italia, che raggiunge il numero di 93 radio e televisioni da 48 paesi. Classica è l‟unico canale televisivo italiano interamente dedicato alla grande musica, in onda sulla piattaforma Sky (canale 728). Il canale è parte di un network internazionale, presente anche in Germania, Spagna e Giappone. Grazie all‟appassionato lavoro della redazione e il prezioso contributo di musicisti e musicologi, il canale offre ai suoi 35 mila abbonati 24 ore di programmazione giornaliera, riconosciuta e apprezzata come esempio di eccellenza televisiva. Il palinsesto è il carattere distintivo del progetto targato Classica, che si pone l‟obiettivo di costruire, in un confronto dialettico e continuo con il proprio pubblico, un percorso a sostegno del ruolo primario della musica nel panorama culturale contemporaneo, rimarcandone l‟eccezionalità emotiva e formativa. Un obiettivo che pone Classica all‟avanguardia sul piano della ricerca e dell‟investimento culturale. Concerti, opera, balletto, documentari e jazz sono le basi del palinsesto giornaliero che il canale ha studiato per un pubblico di conoscitori appassionati. Tutti i programmi di Classica sono introdotti e commentati in video da esperti del settore: la ricchezza dei contenuti trova piena valorizzazione grazie all‟uso di un linguaggio alto ma fruibile a tutti. 38 I CONCORSI: RADIO, TELEVISIONE, WEB CARATTERISTICHE DEI TRE CONCORSI UFFICIALI Il Prix Italia - il più antico premio radiotelevisivo internazionale (fondato dalla Rai nel 1948) e uno dei più prestigiosi - ha una struttura del tutto originale nello scenario dei festival internazionali. Comprende infatti come soci attivi 93 organismi radiotelevisivi pubblici e privati, in rappresentanza di 48 paesi dei cinque continenti. Essere soci è una condizione vincolante per inviare i programmi in concorso. I rappresentanti degli organismi radiotelevisivi si riuniscono due volte all‟anno in assemblea per le decisioni principali ed eleggono il Presidente che dal febbraio 2010 è Eva Hamilton, Direttore Generale della SVT (Svezia). Giovanna Milella è il Segretario Generale del Prix Italia dal febbraio 2009. Questa è la terza edizione da Lei ideata e diretta. Nella settimana del Prix, nei tre concorsi ufficiali i programmi vengono visti/ascoltati e giudicati da 7 giurie internazionali (3 per la radio, 3 per la televisione, 1 per il web), composte da registi, produttori, dirigenti di organismi radiotelevisivi, studiosi di grande esperienza e professionisti indipendenti: tutti inviati dagli organismi membri, secondo un rigido criterio di rotazione pensato dai fondatori per garantire l‟integrità e la qualità delle giurie stesse (caratteristiche effettivamente riconosciute in tutti questi anni come un forte segno distintivo del Premio). Si tratta del più ampio corpo di giurati professionali tra tutti i premi e festival radiotelevisivi del mondo. IL PRIX ITALIA NELL'EDIZIONE DEL 2011 ASSEGNA I SEGUENTI PREMI: TELEVISIONE 1. Rappresentazioni artistiche 2. Documentari di arte e di musica 3. Film TV e mini serie 4. Serie ad episodi e serie a puntate 5. Documentari di interesse generale e culturale 6. Documentari di attualità RADIO 1. Composizione musicale 2. Programma sulla musica 3. Opera originale 4. Adattamento drammaturgico 5. Documentario – Premio per la migliore qualità globale 6.Documentario - Premio Speciale, per la straordinaria originalità e/o innovazione della forma di linguaggio documentaristico. WEB 1. Sito interattivo legato ad un programma radiofonico o televisivo 2. Contenuto generato dagli utenti 39 I lavori delle giurie si svolgono all‟interno del Palazzo della Radio del Centro di Produzione RAI di Torino, in Via Verdi 31, a partire da domenica 18 settembre, dopo l'accredito, il briefing dei giurati e l'elezione dei Presidenti di giuria. Entro giovedì 22, le giurie dovranno esprimere le terne dei finalisti per ciascuna categoria, per poi incontrare gli altri delegati del Prix Italia e il pubblico per un dibattito sui criteri di qualità che hanno portato alla scelta dei programmi finalisti. Dopo un‟ulteriore visione/ascolto di questi programmi, le giurie decideranno l'assegnazione dei premi. I programmi in concorso sono circa 300. 40 I PREMI SPECIALI NUOVO PREMIO SPECIALE ALLA MIGLIOR SEZIONE MULTIMEDIALE DI QUOTIDIANI, PERIODICI E AGENZIE DI STAMPA Il Prix Italia, che da oltre sessant'anni premia la qualità nei media come radio, televisione e web, intende valorizzare l'innovazione e la creatività nel nuovo scenario della post-convergenza creando un nuovo Premio Speciale dedicato a soggetti editoriali come quotidiani, periodici e agenzie di stampa. PREMIO SPECIALE “COPPA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA” Anche quest'anno il Prix Italia assegna un premio offerto dal Presidente della Repubblica. Il prestigioso riconoscimento, una coppa d'argento, verrà assegnato al miglior programma sui temi sociali tra le opere radiofoniche presentate nel concorso ufficiale. PREMIO SPECIALE “PROGRAMMI CHE INCIDONO SUI CAMBIAMENTI SOCIALI” Il Premio Speciale “Communication for Life - Programmi che incidono sui cambiamenti sociali‟‟ è dedicato ai programmi televisivi (documentari, docudrama, fiction) che hanno per oggetto la realtà economica, sociale, politica, culturale nelle situazioni di emergenza con una prospettiva di rilancio e di sviluppo. Ogni Organismo membro del Prix può inviare un massimo di due programmi. Il premio è sostenuto anche quest‟anno dalla Compagnia di San Paolo di Torino. PREMI SPECIALI GIURIA DEGLI STUDENTI L'Università di Torino, Facoltà di Scienze della Comunicazione, rafforza la collaborazione con il Prix Italia. Due giurie, composte da studenti e coordinate dai loro docenti, lavoreranno sulla categorie tv drama e documentario e assegneranno due premi ciascuna. PREMIO SPECIALE “SIGNIS” L'Associazione Cattolica Internazionale per la comunicazione Signis assegnerà per il 2011 un premio speciale al programma televisivo in concorso che meglio contribuisca alla promozione dei valori umani. SIGNIS conta giurie in più di 30 festival internazionali di cinema e televisione, tra cui Berlino, Cannes, Venezia, Buenos Aires, Mar del Plata, Karlovy Vary, Havana, Montreal, Monte Carlo e Prix Italia. 41 LE SINERGIE DEL PRIX ITALIA RAI TECHE – PRIX ITALIA: UNA MEMORIA CHE GUARDA AL FUTURO La collaborazione di Teche Rai per avviare la digitalizzazione dell'archivio del Prix Un click per “navigare” nella storia del Prix Italia e consegnarla al futuro: la collaborazione tra le Teche Rai e la rassegna internazionale che premia – a Torino - il meglio di tv, radio e web, si consolida per l‟edizione 2011. Grazie alla struttura del Supporto Tecnologico delle stesse Teche, infatti, verranno digitalizzati e resi disponibili on demand molti programmi dell‟Archivio storico del Prix Italia, finora conservati soprattutto su supporti analogici, tv e radio. Si tratta, in particolare, di opere vincitrici prima del 1974, ma anche di produzioni più recenti e di quelle che verranno presentate nell‟edizione 2011. Un primo lavoro di “conservazione” che metterà a disposizione del pubblico circa 100 ore di trasmissione, con l‟obiettivo di portare avanti il recupero dell‟intero Archivio del Prix. Tra le opere restaurate Cathy Come Home di Ken Loach (1968), La Tragédie de Carmen di Peter Brook (1984) e Do You Hear Me? Red Hot di Yuris Podnieks (1990). Ma il contributo delle Teche Rai al Prix Italia 2011 non si ferma qui: il Supporto Tecnologico garantirà, infatti, anche lo sviluppo dei siti attraverso i quali le giurie, il pubblico e i media potranno seguire i programmi in concorso. Un lavoro che si somma a quanto, da anni, le Teche Rai stanno facendo per la conservazione degli archivi radio e tv del servizio pubblico: un impegno che ha portato a catalogare e a rendere disponibili milioni di ore di programmi radiotelevisivi. E molti di questi - dal Viaggio nella valle del Po di Mario Soldati a Lascia o raddoppia?, dal Viaggio nell’Italia che cambia di Ugo Zatterin a La città perduta di Sarzana di Luigi Faccini – sono stati messi a disposizione della grande mostra torinese “Fare gli Italiani, dedicata ai 150 anni dell‟Unità d‟Italia, inserita nel programma della 63° edizione. Sempre a Torino, inoltre, ha sede la Bibliomediateca Rai che dispone di dieci terminali di consultazione del catalogo multimediale delle Teche e di migliaia di libri a disposizione del pubblico, dove si trova in particolare tutto quello che riguarda la pubblicità. Una struttura che è diventata punto di riferimento per docenti, studenti, appassionati e “curiosi” di programmi che sono pezzi di storia della Rai e dell‟Italia. 42 LA DIREZIONE STRATEGIE TECNOLOGICHE E IL CENTRO RICERCHE RAI VENEZIA CARNEVALE 3D Il pianeta delle maschere di Italo Moscati Il 19 settembre 2011 verrà presentato al Prix Italia il cortometraggio VENEZIA CARNEVALE 3D - Il pianeta delle maschere di Italo Moscati, realizzato in stereoscopia durante il Carnevale di Venezia 2011 dalla Direzione Strategie Tecnologiche con il Centro Ricerche ed Innovazione Tecnologica di Torino insieme alla Direzione Produzione TV, Direzione Teche e Prix Italia, ed in collaborazione con “Venezia Marketing & Eventi”. Il Carnevale di Venezia in 3D rappresenta la più recente produzione in tridimensionale della Rai, che rientra in un piano di sviluppo della tecnologia stereoscopica avviato dalla Rai e che ha visto negli anni scorsi la realizzazione di importanti prodotti 3D, a partire dalla produzione televisiva “Melevisione” (2008), al cortometraggio dedicato alla città di Torino e presentato al Prix Italia 2009 “Sette luoghi, otto minuti, una città”, per proseguire con il backstage del “Rigoletto a Mantova”. Nel corso del Prix Italia, verranno proposti altri due filmati in stereoscopia; il primo è Arlecchino 3D, tratto dall‟ Arlecchino servitore di due padroni, con l‟interpretazione di Ferruccio Soleri, già protagonista, nel 1982, della prima produzione Rai in Alta Definizione, e realizzato alla fine del 2010 grazie ad un accordo con la Fondazione Piccolo Teatro di Milano, mentre il secondo è rappresentato dal filmato Un gigante…, realizzato in occasione della cerimonia di beatificazione di Papa Giovanni Paolo II, svoltasi a Piazza San Pietro il 1° maggio 2011. Nel corso della rassegna internazionale, verranno inoltre presentate le principali applicazioni tecnologiche sviluppate nel corso dell‟anno dalla Direzione Strategie Tecnologiche con il Centro Ricerche Rai, riportate anche nella pubblicazione “RAI -Realtà Aumentata Interattiva”. Le dimostrazioni tecnologiche spazieranno dalla “realtà aumentata interattiva” ai nuovi modelli informativi multimediali, dai servizi interattivi alla radio multimediale, a dimostrazione del costante impegno della Rai come Servizio Pubblico e come Azienda orientata all‟innovazione ed al business. 43 PRIX ITALIA E TORINODANZA FESTIVAL Comincia una straordinaria collaborazione con il TorinoDanza Festival. Giovedì 22 settembre Prix Italia e TorinoDanza daranno vita a una giornata interamente dedicata alla danza a livello internazionale. Dalle ore 16 alle ore 18 al Cinema Massimo, via Verdi 18, a ingresso libero fino a esaurimento posti, saranno proiettati: Place, vincitore del Prix Italia 2010. Uno straordinario duetto tra Michail Baryshnikov e Ana Laguna, prodotto dalla televisione pubblica svedese SVT. Regia Jonas Akerlund, coreografie Matts Ek. (Durata 29‟). Alain Platel – Umanità in Primo Piano, documentario della serie “Danza in Scena”, ideato da Francesca Pedroni - che ha curato anche le interviste - per la regia di Simone Pera. Il documentario è stato realizzato da Classica Italia, nuovo membro del Prix Italia, in collaborazione con Torinodanza Festival e la compagnia Les ballets C de la B. (Durata 50‟). Intervista a Philippe Decouflé. Il giornalista e critico teatrale Moreno Cerquetelli focalizza con il grande coreografo francese le novità di “Octopus”. Decouflé racconta lo stretto rapporto tra le sue coinvolgenti coreografie e il cinema, la musica, il video, la multimedialità. “Octopus” è in scena la sera del 22 settembre al Teatro Fonderie Limone di Moncalieri. Lo spettacolo avrà come ospiti d‟onore i delegati delle radio e delle televisioni che compongono la Comunità internazionale del Prix Italia. Dalle ore 20.30 alle ore 24 al Cinema Massimo, via Verdi 18, a ingresso libero fino a esaurimento posti, saranno proiettati: Wings of Wax, vincitore Prix Italia 2009. Prodotto dalla televisione pubblica olandese Npo, con il Netherlands Dance Theatre dimostra come il movimento possa trasformarsi in magia. Regia Hans Hulscher, coreografie: Jiøí Kylián. (Durata 24‟). You PARA | DISO, di Emio Greco e Pieter Scholten e loro compagnia di Amsterdam, autori dell‟incandescente tappa finale della quadrilogia ispirata alla Divina Commedia di Dante. Il programma di Classica Italia – in concorso al Prix Italia 2011 – è stato ideato da Francesca Pedroni e realizzato con il Torinodanza Festival, che ha seguito negli anni il percorso dei due artisti. (Durata 60‟). Red Wine in a Green Glass, vincitore del Prix Italia 1971. Prodotto dalla televisione pubblica svedese SVT è diretto da Mans Reutersward, con le coreografie di Birgit Cullberg su musiche di Ludwig van Beethoven. (Durata 17‟) 44 SMOKE, vincitore Prix Italia 1997. Prodotto dalla BBC, regia di Mats Ek e G. Wallin, coreografie di Mats Ek, esplora i rapporti tra uomo e donna. Il balletto fa parte della serie Evidentia di Sylvie Guillem Passengers, vincitore del Prix Italia 2000, prodotto dalla televisione svizzera SSR. Realizzato dal regista svizzero Markus Fischer e dal coreografo inglese Richard Wherlock, Passengers è una danza travolgente, con elementi di thriller e tinte di giallo. 45 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO L’Università di Torino e il Prix Grazie alla continuità della presenza del Prix Italia Rai a Torino, si è consolidato negli ultimi tre anni un rapporto di collaborazione tra l’Università di Torino e il Prix , che viene ora sancito e regolato con una convenzione ufficiale tra i due enti. Le principali attività oggetto della collaborazione, promossa dal Segretario generale del Prix Italia, Giovanna Milella e dal Presidente del corso di laurea di Scienze della comunicazione dell‟Università di Torino, prof. Sergio Scamuzzi, sono: 1. Partecipazione di due giurie di studenti ai lavori del Prix, rispettivamente sulla Fiction e sui documentari, formati nei Laboratori dei corsi di laurea in Scienze della comunicazione dell‟Università di Torino, condotti dai prof. Antonio Santangelo e Giuseppe Tipaldo, con la collaborazione di Ursula Von Zallinger per il Prix Italia, con attrezzature messe a disposizione gentilmente dal dr. Nello Rassu dal Centro Quazza dell‟Università di Torino e collaborazione di docenti e studenti alla impostazione e realizzazione di un nuovo Premio Speciale per l’impiego della televisione sul web. La giurie opereranno con scelte autonome, con propri criteri critici e sensibilità giovanile. 2. Realizzazione di una Summer school annuale di studi sui media per giovani ricercatori, dedicata in questo terzo anno 2011 a Vecchio e nuovo nella televisione. Promossa dalla Conferenza nazionale dei Presidi e Presidenti dei corsi di laurea di scienze della comunicazione, presieduta dal prof. Mario Morcellini, e realizzata dall‟Università di Torino, Centro di ricerca sulla comunicazione, con la direzione del prof. Sergio Scamuzzi, un comitato scientifico composto dai prof. Peppino Ortoleva, Ugo Volli, Pina Lalli, Marino Livolsi e la segreteria scientifica dei dr. Antonio Santangelo, Gian marco Demarie, Simona Stano. (vedi https://sites.google.com/site/toschooltv). Partecipano alcuni relatori del Prix , docenti italiani e stranieri e allievi da tutti i dottorati italiani. 3. Collaborazione di docenti torinesi alla ideazione e realizzazione di due convegni nell’ambito del Prix dedicati rispettivamente alla Storia nella/della televisione e alla Innovazione 3D, con particolare impegno del prof. Peppino Ortoleva dell‟Università di Torino 1. Piano di ricerca e valorizzazione dell’Archivio del Prix Italia, depositato a Torino presso la Biblioteca Villani della Rai (in corso di elaborazione), da realizzare con la collaborazione di professionisti della Rai, di studiosi dell‟Università di Torino e in prospettiva di altre sedi. 2. Collaborazione di studenti all‟organizzazione del Prix stagisti dell‟Università di Torino 46 LE PROIEZIONI AL PICCOLO DI MILANO 1 - Prosegue anche per la 63° edizione il felice progetto nato dalla collaborazione fra Giovanna Milella, Segretario Generale del Prix Italia e Sergio Escobar, Direttore del Piccolo Teatro di Milano – Teatro d‟Europa. 2 - Il Prix Italia 2011 avrà l‟occasione speciale di presentare alcune scene in 3D della storica pièce Arlecchino servitore di due padroni, per la regia di Giorgio Strehler, con il celeberrimo Ferruccio Soleri nella parte di Arlecchino. 3 – Lunedì 3 ottobre 2011 i vincitori del Prix Italia 2011 saranno all‟attenzione del pubblico di esperti e amanti dell‟eccellenza televisiva a Milano, nella sede storica del Piccolo di via Rovello. 4 – Maggio 2012, l‟iniziativa prosegue con una rassegna dei migliori programmi internazionali sulla danza, che verrà presentata nel maggio 2012. 47 PRIX ITALIA E MILANO EXPO 2015 Invitato dal Segretario Generale del Prix Italia, Giovanna Milella, il Direttore Generale di Milano Expo 2015, Giuseppe Sala, presenterà all‟assemblea internazionale dei soci del Prix Italia - il 23 settembre 2011 - la “Carta” dell‟Expo con il progetto congiunto di un nuovo prestigioso Premio speciale, che partirà dalla prossima edizione 2012. Aderendo al tema dell’Expo 2015 Nutrire il Pianeta, Energia per la vita il Premio speciale lanciato dal Prix Italia, raccoglierà le migliori opere prodotte dai 93 enti radiotelevisivi dei 48 Paesi dei cinque continenti, che compongono la Comunità del Prix. I programmi partecipanti saranno giudicati da una giuria internazionale della quale faranno parte anche esperti della Comunità scientifica indicati da Milano Expo 2015. Si tratta di un iniziativa speciale che raccoglierà un patrimonio di immagini, suoni e testimonianze provenienti da tutto il mondo. 48 63° PRIX ITALIA CELEBRATO DA UN ANNULLO FILATELICO Per il terzo anno consecutivo Poste Italiane ha realizzato uno speciale annullo filatelico voluto dall‟ente organizzatore per celebrare il Prix Italia. L‟annullo, che intende contribuire a diffondere la conoscenza del premio e a costituirne un prezioso ricordo per collezionisti e pubblico, sarà disponibile nei giorni dell‟evento presso uno sportello temporaneo allestito da Poste Italiane. Visitatori e partecipanti della 63a edizione del Prix Italia potranno richiederlo su tutta la corrispondenza in partenza direttamente allo sportello che verrà allestito da lunedì 19 a giovedì 22 settembre presso l‟Università degli Studi di Torino, Sala Lauree della Facoltà di Scienze Politiche, in Via Verdi 25. 49 PROGRAMMI RAI IN CONCORSO NELLA 63° EDIZIONE DEL PRIX ITALIA TELEVISIONE PERFORMING ARTS Rigoletto a Mantova - RAIUNO Regia: Marco Bellocchio – Prodotto da: Andrea Andermann – Libretto: Francesco Maria Piave - Musica: Giuseppe Verdi – Cinematografia: Vittorio Storaro - Con: Placido Domingo, Julia Novikova, Vittorio Grigolo, Nino Surguladze, Ruggero Raimondi, Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretta dal Maestro Zubin Mehta - Coprodotto da: BBC- UK, France Télévisions-CNC, Montparnasse Spec – Durata: 129' Un film in diretta, ideato e prodotto da Andrea Andermann che, con la Rai, ha portato in mondovisione le suggestioni e le atmosfere dell'opera di Giuseppe Verdi in diretta dai luoghi e nelle ore del libretto, rispettando cioè il ritmo della storia così come è stata pensata dagli autori. Un film di Marco Bellocchio, con Placido Domingo per la prima volta nel ruolo di Rigoletto. Cinematografia del premio Oscar Vittorio Storaro. Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretta dal Maestro Zubin Mehta. Con il “Rigoletto a Mantova” si prosegue la fortunata serie di spettacoli-evento lungo “La via della Musica”, il progetto ideato e prodotto da Andrea Andermann che con la Rai ha portato in mondovisione, attraverso il rivoluzionario format del „film in diretta tv‟ i grandi capolavori espressione del genio musicale italiano, come la „Tosca‟ di Puccini e „La Traviata‟ di Verdi. Un appuntamento quindi che rinnova l‟esclusiva collaborazione tra Rai e Rada Film. Questo terzo film, per come è stato concepito e approntato può essere considerato certamente una delle operazioni audiovisive più complicate mai realizzate. Attraverso un avanzato e sofisticato impianto tecnologico messo a disposizione dalla Rai, i set allestiti in vari punti della città di Mantova sono collegati tra loro e con l‟orchestra diretta dal Maestro Mehta che, dal Teatro Scientifico di Bibiena, esegue le musiche di Verdi. Le sontuose sale di Palazzo Te, la celebre villa destinata alle feste e agli „ozi‟ del Duca di Mantova; Palazzo Ducale, residenza principale dei Gonzaga che furono signori, marchesi ed infine duchi della città di Mantova; e la Rocca di Sparafucile denominata anche la Rocca del Rigoletto, antico presidio militare dei Gonzaga situato all‟ingresso della città. E‟ il melodramma che si fa film e diventa reale, che esce dal suo tempio, il teatro, per calcare il „palcoscenico‟ di una Mantova riportata indietro nel tempo . Una eccezionale avventura portata avanti con tenacia da Andrea Andermann che riesce a riunire e coinvolgere grandi artisti della lirica e del cinema in un evento per il quale la Rai impegna le sue migliori tecnologie. Un programma in Alta Definizione. 50 PERFORMING ARTS – Documentari di musica e arte Pavarotti, la voce degli angeli - RAIDUE Regia: Silvio Governi – Produttore esecutivo RAI: Roberta Bellagamba - Testi: Giancarlo Governi, Leoncarlo Settimelli - Fotografia: Francesco Medosi, Tommaso Cane - Suono: Gianluca Scarlata, Ignazio Vellucci – Prodotto da: Birdy – Coprodotto da: RAI Radiotelevisione Italiana - Durata: 115' “Pavarotti, la voce degli angeli”, e‟ un film-documentario di Rai 2. L‟intento di questo progetto e‟ quello di ricostruire la vita di Luciano Pavarotti attraverso materiale di repertorio, testimonianze di amici, familiari e colleghi. All‟interno del documentario sono presenti anche brevi fiction girate appositamente per raccontare episodi legati all‟infanzia e alla prima giovinezza del Maestro. Le scene ricostruiscono il giovane Luciano Pavarotti e il suo rapporto col padre Fernando - anche lui tenore della Corale "G. Rossini" di Modena - e con la madre, che insistette affinchè il figlio continuasse gli studi di canto invece di proseguire la carriera di insegnante di educazione fisica all'ISEF di Roma; e poi l'incontro con Beniamino Gigli, le lezioni di canto col suo Maestro Arrigo Pola e i suoi inizi proprio come insegnante di educazione fisica. Il documentario conduce nei luoghi del Maestro: da Modena, dove è nato e vissuto e dove ha tenuto i grandi concerti del "Pavarotti & friends" a Reggio Emilia, dove debuttò nel ruolo di Rodolfo ne "La Bohème", fino ai grandi palcoscenici internazionali che hanno fatto di Pavarotti quel Big Luciano conosciuto in tutto il mondo. Numerose interviste raccontano il Pavarotti artista e il Pavarotti uomo: Nicoletta Mantovani, Luca Cordero di Montezemolo, Raina Kabaivanska, Luciano Ligabue, Gianni Morandi, Milly Carlucci e Gabriella Pavarotti, sorella del Maestro, lo racconteranno grazie alle loro preziose testimonianze. E naturalmente grande spazio è dato alla musica e alle arie che Luciano Pavarotti ha interpretato con la sua straordinaria voce, la quale - come qualcuno disse - è quella degli angeli. La storia di Luciano Pavarotti è raccontata da Giancarlo Governi (che ne è autore insieme a Leoncarlo Settimelli scomparso di recente), per la regia di Silvio Governi. DOCUMENTARI Documentari culturali e di interesse generale Niente altro che questo - RAITRE Regia: Paolo Serbandini – Produzione: Suttvuess - Testi: Paolo Serbandini, Giovanna Massimetti – Prodotto da: RaiTre – Durata: 50' Deserto di Atacama, Cile del Nord. Il vuoto e il silenzio sono rotti all‟improvviso da una distesa di tende e di roulotte, di camper e antenne paraboliche, telecamere, carabinieri e giornalisti. E‟ Campo Esperanza, il villaggio sorto attorno alla miniera di San José. Qui da due mesi trentatré uomini sono 51 intrappolati a 700 metri sottoterra per un crollo avvenuto durante il loro turno di lavoro. Il mondo intero segue la straordinaria vicenda: i volti dei 33 minatori cileni sono ormai noti a tutti, le loro barbe lunghe, i loro torsi nudi e smagriti, le scarne frasi di saluto e di speranza che le telecamere calate fin laggiù fanno rimbalzare in superficie. Dove il clima è festoso, siamo alla vigilia dell‟uscita, si parla di una settimana, di pochi giorni. E arriva il 12 ottobre: cominciano le operazioni di recupero e tutto il Cile è raccolto davanti agli schermi di piazza e ai televisori di casa. Anche nel salotto di Gino Cortés il televisore è acceso. Gino è un minatore ed è seduto in carrozzella: un mese prima della frana, nella stessa miniera dove sono rimasti intrappolati i suoi compagni, un lastrone di roccia gli ha tranciato la gamba sinistra. A nulla sono valse le denunce sulla pericolosità e sulle cattive condizioni di sicurezza di quella miniera. Mentre Gino guarda i suoi compagni uscire uno ad uno come astronauti in una capsula dalle viscere della terra, la città di Copiapó festeggia con caroselli di automobili e clacson. Ma un grido, prima attutito, poi sempre più alto, scandito e ritmato, si alza sino a coprire ogni altro rumore: “No somos trenta y tres, no somos trenta y tres!". E‟ una piccola folla preceduta dallo striscione del sindacato della miniera. Non siamo solo trentatré urlano questi uomini e queste donne, siamo più di trecento e non siamo invisibili. Anche noi, come i nostri compagni di lavoro, siamo stati investiti dalla frana: la miniera ha chiuso e noi non abbiamo più lavoro, gli stipendi degli ultimi due mesi non ci sono stati pagati e non ci è stato rilasciato il documento di fine rapporto, strumento indispensabile per poter trovare un nuovo impiego. Il documentario è la storia dello spettacolare salvataggio dei 33, scientificamente cavalcato dal governo cileno che da vittime li ha trasformati in eroi. E‟ la storia della loro metamorfosi in comparse dello show business. Ma soprattutto è la storia dei loro ignoti compagni di lavoro, i 300, della loro lunga lotta, delle loro mogli che a questa lotta partecipano attivamente, scoprendo un nuovo coraggio ed una nuova intelligenza e una capacità spesso superiore a quella dei loro stessi mariti. Insomma, una storia percorsa dal tema del lavoro: il lavoro che manca, il lavoro che uccide, il lavoro che unisce e che divide, il lavoro che dovrebbe riscattare. Ed è così che un piccolo gruppo dei 300 sale su un pullman di notte, con gli striscioni, i caschi da minatore, chi con il figlio, chi con la fidanzata, una strana allegria: si parte per la capitale, Santiago, perché anche in pochi non si può far altro che lottare. Nient'altro che questo. 52 RADIO Musica – Programma sulla musica Tête-à-tête con la musica – Radio 3 - RAI Regia: Paola Damiani - Produzione: Michele Dall'Ongaro - Sceneggiatura: Giovanni Bietti – Titolo della serie: Tête-à-tête con la musica - Coproduzione: Accademia Nazionale di Santa Cecilia - Durata: 40' Una lezione in 40 minuti, musiche eseguite dal vivo e parole che le spiegano per soddisfare orecchie sofisticate e neofiti dell‟ascolto. Paragoni audaci, accostamenti sorprendenti, affondi filologici mai pedanti, per restituire nobiltà e divertimento alla didattica musicale. Drama – Opera originale Fratelli d'Italia – Radio 1 - RAI Regia: Antonio Preziosi - Sceneggiatura: Casimiro Lieto - Musiche: Gianmaurizio Foderaro - Coproduzione: Teatro Stabile di Torino - Durata: 100' 10'' "Fratelli d‟Italia" è un programma-evento, realizzato in occasione della celebrazione dei 150 anni dell‟Unità d‟Italia. Attraverso una singolare rivisitazione dell‟inno nazionale italiano, diretto da Giovanni Allevi, il programma ripercorre le fasi salienti della storia italiana che, dal Risorgimento ad oggi, hanno contribuito all‟affermazione e alla consolidazione dell‟Inno, non solo come "canto degli Italiani", ma anche come strumento di appartenenza, d‟identità e di continuità storica del nostro Paese. Drama – Opera originale Gino Bartali: quella tappa sulla via dei Giusti – Raitalia Radio - RAI Regia: Paolo Bonetti - Produzione: Anna Donato - Sceneggiatura: Paolo Bonetti Titolo della serie: Racconto italiano - Durata: 20' Tra il 1943 e il 1945, quando anche in Italia iniziò la deportazione degli ebrei verso i campi di sterminio, Gino Bartali, in bicicletta, fingendo di allenarsi, percorreva le strade dell‟Appennino, da Gavignana sino ad Assisi: 190 chilometri per andare e 190 chilometri per tornare. Nascosti nei tubolari della bicicletta recava con sé documenti abilmente falsificati, che avrebbe consegnato ad alcune suore di clausura presso un monastero della santa città. Documenti che a molti avrebbero evitato la cattura e la deportazione, consentendo loro la salvezza. Lo sceneggiato inizia dalle memorie di uno degli oltre 800 sopravvissuti, Errikos 53 Sevillas, che fece sapere al mondo che la sua salvezza la doveva “a quell‟uomo”, al ciclista che dal finestrino di un treno aveva capito, per la prima volta, il dramma delle deportazioni. Si sviluppa attraverso la “chiamata” da parte del cardinale di Firenze, Elia Della Costa, che con il Cardinale Boetto di Genova aveva preso contati con la rete clandestina di ebrei, la Delasem, costruendo il percorso per la salvezza del maggior numero possibile di ebrei. E Gino Bartali decise di mettere in pericolo la sua vita e quella della sua famiglia divenendo uno degli anelli decisivi della catena di solidarietà che ha permesso di fare giungere i documenti falsi a quanti erano destinati alla deportazione. La narrazione ripercorre uno dei viaggi della salvezza facendoci ascoltare anche la Madre superiora del Convento di Assisi “scandalizzata” dall‟abbigliamento del corridore, che lasciava troppo scoperte le gambe, ma disposta a superare la forma (in contrasto con le regole della clausura) per dare un piccolo, ma importante, contributo per alleviare la tragedia che si stava compiendo.. Rai Internazionale è la direzione che porta nel mondo la televisione e la radio della Rai provvedendo ad una quota di autoproduzione di programmi originali. Il canale Raitalia radio, accanto a Taccuino Italiano e Notturno Italiano, comprende Racconto Italiano, trasmesso, quotidianamente, su Satelradio e sugli altri canali satellitari che, nel mondo, distribuiscono il segnale di Rai Internazionale. Il programma propone, attraverso lo sceneggiato radiofonico originale, le storie di personaggi di ieri e di oggi, scrittori, scienziati, curiosità letterarie e grandi eventi sociali e storici. Queste alcune delle produzioni di Racconto Italiano: Vivere la dolce vita, Caravaggio, Il Futurismo, Shoah, Giuseppe Garibaldi, Lorenzo De Medici, Rinascimento in nero, Ettore Maiorana, Chacras, Nino Rota-L'amico magico, Anna Magnani, Pechino-Parigi: il viaggio dell'Itala, La famiglia Florio, Salgari, Amedeo Pietro Giannini. Documentario Isole incomprese – Radio 2 - RAI Voce: Teresa Mannino – Regia: Sabrina Tinelli, Luca Micheli Produzione: Fabrizia Boiardi - Sceneggiatura: Teresa Mannino, Sabrina Tinelli – Suoni: Luca Micheli Staff: Sara Zambotti - Durata: 30' Un mese tra le isole minori italiane. In viaggio dal Nord (Liguria e Veneto) all'inaccessibile Montecristo in Toscana fino in Sicilia, tra le isole minori degli arcipelaghi delle Egadi e delle Eolie. La voce del racconto è affidata a Teresa Mannino, una delle comiche italiane più popolari, seguita da una piccola troupe radiofonica di Radio 2 Rai, costituita da regista, redattrice, fonico. Un'attrezzatura leggera per arrivare tra gli scogli, sui pescherecci e nelle case, per raccogliere voci, suoni e storie isolane. In mezzo al mare, dove i quotidiani arrivano quando le notizie sono state già smentite, dove non sempre ci sono le macchine, i bancomat, e per comprare una lavatrice o per partorire devi raggiungere la terraferma. Sull'isola della Gorgona convivono una delle ultime colonie penali italiane e i tre soli residenti. Teresa Mannino approda sull'Isola per raccontare le storie dei detenuti. 54 WEB SOCIAL KING – contenuto generato dagli utenti – RAI NET http://www.socialking.rai.it Social King, game show basato su Internet e sui nuovi talenti espressi dal web, è il primo vero, autentico format italiano di Social TV in diretta. In ogni singolo passaggio della trasmissione ha un ruolo determinante l‟interazione con il pubblico sul sito e sulle pagine ufficiali sui principali social network: a partire dal casting dei concorrenti, continuando con i quiz (gli spettatori possono suggerire via chat le risposte alle squadre), per finire con l‟elezione settimanale del Social King, scelto in tempo reale da casa cliccando “Mi Piace” sui profili delle web star in gara. Un‟interazione continua col pubblico, che va avanti online 7 giorni su 7, grazie a uno staff dedicato, prima durante e dopo ogni puntata; senza mai interrompersi, così com‟è nella natura di Internet. Tutto ciò ha consentito di sviluppare in poco tempo una community consistente di utenti Internet-TV affezionati al programma. SITO WEB RAI 150 – sito collegato ad un programma televisivo o radiofonico – RAI EDUCATIONAL www.italia150.rai.it Project manager: Massimiliano De Santis, Williams Di Liberatore, Riccardo Lanzidei - Web artist: Williams Di Liberatore, Riccardo Lanzidei - Web designer: Giordano Zannoni - Web master: Giordano Iacozzilli - Web programmer: Emanuele Gennuso www.italia150.rai.it è il video-portale dedicato alle celebrazioni dei 150 anni dall‟Unità d‟Italia, realizzato dalla struttura Rai150. E‟ una piattaforma multimediale “realizzata in .net” di fruizione dei contenuti attraverso il sito internet, le applicazioni mobili dedicate, la tv digitale ed i socialnetwork. Obiettivo è quello di ripercorrere la storia d‟Italia negli ultimi 150 anni attraverso: video prodotti ad hoc, documenti testuali, approfondimenti multimediali, dossier, applicazioni dedicate, biografie. Il sistema è rivolto ad un pubblico generalista, ad addetti ai lavori, ai docenti delle scuole secondarie e agli studenti. Particolarmente innovative sono: la time-map del risorgimento, i giochi interattivi, le applicazioni per la telefonia mobile e tablet, la diretta online con chat integrata su Facebook, i format dedicati ai personaggi. 55 PROGRAMMI RAI PER I PREMI SPECIALI PREMIO SPECIALE SOCIALI” “PROGRAMMI CHE INCIDONO SUI CAMBIAMENTI Il sangue e la neve - RAIDUE Protagonista : Ottavia Piccolo Regia: Felice Cappa - Sceneggiatura: Stefano Massini - Musica: Floraleda Sacchi - Anno di produzione 2009 - durata: 60' Ottavia Piccolo, tra le attrici più raffinate ed eleganti del mondo teatrale e cinematografico italiano da sempre impegnata e sensibile ai temi sociali, interpreta Anna Politkovskaja abbracciando il messaggio di forte coraggio della giornalista russa che a costo della sua stessa vita porta avanti la verità. Con la sua regia Felice Cappa denuncia, con le parole di Anna Politkovskaja e l‟interpretazione di Ottavia Piccolo, il diritto negato alla libertà di parola. Voci dal buio – RAI INTERNATIONAL Regia: Giuseppe Carrisi - Produttore: Masiminiano De Carolis - Sceneggiatura: Giuseppe Carisi - Musica: Stefano Janne, Allegra Lusini, F. De Luca - Fotografia: Antonio Coladonato, Gianni Giotta - Suono: Roberto Coladonato - Produttore: Provincia di Pisa - Coproduttore: RAI International – Anno di produzione: 2010 Durata 40' "Voci dal buio" racconta, incrociandole, storie di ragazzi della camorra e di bambini congolesi che vivono nella guerra, nella povertà, nella violenza. Anche se geograficamente lontane, queste due realtà hanno un comune denominatore: i bambini, vittime designate di una logica perversa che nega e calpesta sistematicamente i loro diritti. Da una parte la Repubblica Democratica del Congo, con il suo "esercito" di bambini-soldato, di piccoli sfruttati nei lavori pesanti, abbandonati, vittime della fame e delle malattie, di bambine abusate, di minori accusati di atti di stregoneria o rinchiusi nelle carceri, dall'altra un quartiere del capoluogo campano dove esiste un esercito simile, composto di piccoli soldati, anche se non è ugualmente visibile: quello delle giovani "leve" delle cosche criminali che dettano legge in tutta la zona. 56 LA COMUNICAZIONE LE TRASMISSIONI RAI PER IL PRIX ITALIA Numerose rubriche radiofoniche e televisive Rai si collegheranno con Torino durante la manifestazione. Rai5 trasmetterà in diretta, domenica 18 settembre, il Concerto di apertura dell‟Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, condotto da Michele Dall’Ongaro, in diretta anche su Radio3 Suite. Il Concerto verrà trasmesso in differita su RaiTre e Rai International. Raiuno manderà in onda domenica 25 settembre lo Spettacolo di Chiusura, condotto da Veronica Maya. Ci saranno collegamenti speciali con Uno Mattina. Su Raidue appuntamenti quotidiani nel TG2 delle 13. Su RaiTre andrà in onda lo Speciale Prix Italia, rubrica pomeridiana di 15‟ a cura della redazione giornalistica TGR Piemonte dal lunedì al venerdì. Radio1 dedicherà al Prix Italia una striscia quotidiana su Start up, oltre servizi sul Giornale Radio Rai del mattino e Radio Anch’io. Radio3 curerà puntate speciali di Fahrenheit e Hollywood Party da Torino. Webradio Rai, il canale Wr6 della Webradio trasmetterà per la prima volta in diretta il concerto di apertura e lo spettacolo di chiusura del Prix Italia in diretta da Torino e li replicherà durante il palinsesto settimanale (http://www.wr6.rai.it). I principali appuntamenti del Prix Italia sono visibili in streaming sul sito www.prixitalia.rai.it. A Piazza San Carlo sarà allestito un Maxischermo che proietterà filmati sugli eventi della settimana della manifestazione. 57 LA WEBRADIO RAI PER IL PRIX ITALIA 2011 Ecco gli eventi che la Webradio di RadioRai proporrà per l‟edizione 2011 del Prix Italia: I gioielli del Prix: questo progetto prevede il recupero e la trasmissione possibilmente integrale di alcuni dei programmi italiani radiofonici che hanno vinto il Prix Italia e che rappresentano l‟eccellenza italiana nel genere prosa, documentario e musicale. Questi programmi hanno avuto spesso pochissime repliche alla radio e questa sarebbe una possibilità unica di poter trasmettere agli utenti della Webradio contenuti di altissima qualità e di trovare autentiche gemme del nostro archivio. A partire dalla settimana precedente il Prix Italia il canale Wr6 ospiterà uno spazio giornaliero dove saranno trasmessi questi programmi. In diretta dal Prix: sempre il canale Wr6 della Webradio Rai trasmetterà in diretta il concerto di apertura e lo spettacolo di chiusura del Prix Italia in diretta da Torino e li replicherà durante il palinsesto settimanale. Entrambi gli eventi saranno diffusi su tutti i canali di social networking (Twitter, Facebook, Blog etc.) L‟indirizzo internet del canale Wr6 è: http://www.wr6.rai.it 58 IL SITO DEL FESTIVAL INTERNAZIONALE WWW.PRIXITALIA.RAI.IT Anche quest‟anno il sito del Prix Italia si rinnova. Per stare al passo con i tempi rapidissimi della tecnologia e dell‟innovazione, ma soprattutto per offrire agli utenti e alle emittenti di tutto il mondo uno strumento valido e funzionale. Il sito della 63° edizione mette in risalto ogni singola sezione, consentendo una fruibilità immediata di tutte le pagine che lo compongono. I principali appuntamenti saranno visibili in streaming . Le mappe dinamiche sono state potenziate e oggi forniscono dati e informazioni di tutti i Membri del Prix Italia. Le Wild Card in primo piano consentono di visualizzare i contenuti multimediali più rappresentativi e raggiungibili in pochi clic del mouse. Il sito e il blog del Prix Italia sono un punto importante per informare e per consentire lo scambio proficuo di idee. IL BLOG DEL PRIX ITALIA I Blog è tra i protagonisti mediatici della manifestazione sono sempre più considerati l‟alternativa all‟informazione tradizionale. Tutti gli eventi più importanti del Premio saranno raccontati, attraverso l‟ausilio di foto e filmati, sulla nostra piattaforma. Il Blog offre agli utenti quegli strumenti che oggi arricchiscono il panorama della Rete, condividendo a 360 gradi, le idee, i commenti e le osservazioni che gli internauti vogliono lasciare.