INFANZIA ROVIGO L'apprendimento della musica nei bambini da 0 a 2 anni secondo la teoria gordoniana : concerto "Che orecche grandi che ho" Interattività per l'infanzia con ritmo jazz Oltre 50 bambini da 0 a 2 anni, accompagnati dai loro genitori, domenica 13 maggio, hanno partecipato al concerto " Che orecchie grandi che ho" organizzato nell'ambito della rassegna Musiké della Fondazione Cariparo. I solisti dell'Accademia nazionale di Santa Cecilia in Roma ed il Gordon ensemble hanno proposto le musiche del repertorio classico, jazz e di musica popolare. Si trattava di un concerto interattivo ispirato alla teoria gordoniana di insegnamento della musica Padova - Seduti e distesi al centro della sala con i propri genitori, su una comoda moquette rossa, circondati da un flauto, da un pianoforte, da un violoncello, da un violino, da un set di percussioni e da cinque vocalist che si alternavano nelle esecuzioni, circa 50 bambini di età compresa dai 0 ai 2 anni sono stati i veri protagonisti del concerto interattivo ispirato alle teorie di Edwin E. Gordon che si è svolto domenica 13 maggio nella bellissima sala Carmeli di Padova all'interno di Musikè, i concerti della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. I piccoli spettatori, in una atmosfera spontanea e divertente, sono stati liberi di muoversi , di esplorare e di esprimersi , anche attraverso il proprio corpo , durante le esecuzioni che i solisti dell'Accademia nazionale di Santa Cecilia di Roma e il Gordon Ensemble (Aigam) hanno proposto. I bravissimi musicisti hanno attinto dal repertorio classico , dal jazz , dalla musica popolare ed hanno dato vita ad uno spettacolo emozionante e commovente in cui i suoni degli strumenti e delle voci si sono fusi con quelli dei bambini, in cui i movimenti dell'ensemble vocale hanno creato una sorta di balletto attorno ai volti divertiti e a volte sorpresi di bambini e genitori. La teoria gordoniana (Music Learning Theory) studia le modalità di apprendimento musicale del bambino a partire dall'età neonatale ed è fondata sul presupposto che la musica si possa apprendere secondo gli stessi processi del linguaggio parlato: attraverso l'ascolto e l'imitazione. Si è sviluppata attraverso anni di ricerca e di osservazione scientifica e pone in primo piano il bambino e i suoi processi di apprendimento musicale ancor prima di delinearsi come una vera e propria metodologia di educazione musicale. La musica, come il linguaggio parlato, ha bisogno di essere "sperimentata": questa teoria offre al bambino la possibilità di attuare spontanei tentativi di interazione attraverso vocalizzazioni di suoni e accenni ritmici , proprio come il bambino fa nel linç parlato attraverso i balbettii e la lallazione. Inoltre questa teoria fa una netta distinzione tra attitudine e rendimento musical permettendo di rispettare ciascun bambino nei suoi tempi e nelle sue modalità d apprendimento e pone l'accento sull' importanza dell'ascolto e dell'assorbirr stimoli musicali di qualità prima ancora che sulla produzione immediata di piccoli saggi di competenza. Si può intuire quanto sia importante, per lo sviluppo delle potenzialità del bambino, vivere in un ambiente ricco di stimoli musicali fin dai suoi primi giorni di vita. A costituire un importante stimolo sono innanzitutto le esperienze di ascolto di musica suonata o cantata dal vivo ed è fondamentale anche la qualità degli ascolti e la condivisione degli stessi con gli adulti di riferimento. II linguaggio musicale, così come il linguaggio parlato, non dovrebbe essere semplificato quando viene rivolto ai più piccoli ma dovrebbe essere presentato ed esposto nella sua interezza e complessità "sintattica". Quindi un repertorio vario e di diversi generi, proprio come quello proposto domenica 13 maggio. I musicisti sono stati di alto livello, come dovrebbe essere in tutti i concerti indirizzati ad un pubblico di giovani ascoltatori. Gli esecutori , i solisti dell ' Accademia nazionale di Santa Cecilia in Roma : Alberto Mina, violino; Francesco Storino, violoncello; Michele D'Ambrosio, pianoforte. E il Gordon ensemble ( Aigam ): Titta Nesti, voce; Andrea Apostoli, flauto; Ivano Fortuna, percussioni; Federica Braga, Veronica Emer, Roberto Spremulli e Lorenzo Tarducci, ensemble vocale. Andrea Apostoli è l'ideatore e il curatore di questa esperienza di ascolto partecipato condivisa da bambini e da genitori. Claudia La polla