IL CUORE: ORGANIZZAZIONE FUNZIONALE
LA PRESSIONE DEL PLASMA RAPPRESENTA UNA FORMA DI ENERGIA (SOMMA DEI TERMINI
CINETICI, PRESSORI E GRAVITAZIONALI). QUESTA ENERGIA VIENE TRASFERITA AL PLASMA IN
CONSEGUENZA DEL LAVORO MECCANICO DEL CUORE. IL CUORE E’ FORMATO IN PREVALENZA DA
TESSUTO MUSCOLARE (CARDIACO), CON DELLE SPECIALIZZAZIONI CHE SONO FUNZIONALI
ALLA GENERAZIONE DELLA SUA ATTIVITA’ CONTRATTILE RITMICA:
1) MIOCARDIO DI LAVORO (O CONTRATTILE); 2) TESSUTO DI CONDUZIONE; 3) TESSUTO
PACEMAKER
QUESTE TRE COMPONENTI DEL
MIOCARDIO HANNO
PACEMAKER
NATURALE
TESSUTO DI
CONDUZIONE
PROPRIETA’ ELETTRICHE
DIVERSE: I POTENZIALI
D’AZIONE SONO DIVERSI COME
DURATA E CINETICA.
IL MIOCARDIO DI LAVORO ED IL
TESSUTO DI CONDUZIONE SONO
CARATTERIZZATI DA RISPOSTE
RAPIDE, I TESSUTI PACEMAKER
DA RISPOSTE LENTE
MIOCARDIO
DI LAVORO
Basi ioniche delle risposte
veloci: ruolo del calcio
CORRENTI DI MEMBRANA NEI CARDIOMIOCITI
MIOCARDIO RITMICO E DI LAVORO HANNO
CANALI IONICI DIVERSI. LE FIBRE VELOCI
HANNO CANALI RAPIDI PER IL Na+, QUELLE
LENTE HANNO CANALI RAPIDI PER IL Ca++.
RISPOSTE LENTE DEL TESSUTO PACEMAKER
IL MIOCARDIO DEL NODO SENO-ATRIALE (SAN) E DEL NODO ATRIO-VENTRICOLARE (AV)
GENERANO RISPOSTE LENTE.
LE RISPOSTE VENGONO DEFINITE LENTE IN BASE ALLA VELOCITA’ DI DEPOLARIZZAZIONE
DELLA FASE DI SALITA DEL POTENZIALE D’AZIONE, NON IN BASE ALLA DURATA.
LA FREQUENZA CARDIACA PUO’
ESSERE REGOLATA SIA
CAMBIANDO LA PENDENZA
DELLA FASE 4, CHE
DEPOLARIZZAZIONE DIASTOLICA
IPERPOLARIZZANDO LA
CELLULA. IL SISTEMA NERVOSO
AUTONOMO UTILIZZA
ENTRAMBE LE MODALITA’.
LE BASI DELL’ELETTROCARDIOGRAFIA (ECG)
UN POTENZIALE D’AZIONE CHE VIAGGIA LUNGO
UN MUSCOLO (OPPURE LUNGO UN NERVO) CREA
UN DIPOLO ELETTRICO CHE PUO’ ESSERE
RILEVATO DA UN ELETTRODO EXTRACELLULARE
COLLEGATO AD UN GALVANOMETRO. LA DISTANZA
TRA L’ELETTRODO ESPLORANTE (A) ED IL DIPOLO
INFLUENZA L’AMPIEZZA DEL SEGNALE
REGISTRATO.
IL DIPOLO E’ RAPPRESENTABILE COME UN
VETTORE CON INTENSITA’, DIREZIONE E VERSO
OPPORTUNI.
POTENZIALI D’AZIONE SIMULTANEI POSSONO
DARE ORIGINE AD UN VETTORE RISULTANTE 0, SE
LE FIBRE HANNO SIMILE ORIENTAMENTO.
IL VETTORE ELETTRICO RISULTANTE DURANTE IL CICLO CARDIACO
DURANTE IL CICLO CARDIACO IL VETTORE
ELETTRICO RISULTANTE CAMBIA INTENSITA’,
DIREZIONE E VERSO.
IL VETTORE CARDIACO E’ ORIENTATO VERSO
IL BASSO A SINISTRA (ONDA P), SIA DURANTE
LA CONTRAZIONE ATRIALE CHE ALL’INIZIO DI
QUELLA VENTRICOLARE.
AMPIEZZA E POLARITA’ DEL SEGNALE EKG
DIPENDONO DALLA DERIVAZIONE
UTILIZZATA.