Corso di Laurea Specialistica in Medicina e Chirurgia FISICA Paolo Musumeci Dipartimento di Fisica e Astronomia A.A. 2011/2012 FISICA Descrizione QUANTITATIVA dei fenomeni Scienza “esatta” Grandezze fisiche fondamentali MISURA Grandezze Fisiche Fondamentali SPAZIO L [m] TEMPO T [sec] Grandezze Fisiche Derivate Superficie S= [m ] 2 Volume Velocità s v = t Accelerazione a = Accelerazione di gravità g = 9.8 v t [m ] V= ⎡ m ⎢ ⎢⎣ sec 3 ⎤ ⎥ ⎥⎦ ⎡ m ⎤ ⎢ 2 ⎥ ⎣ sec ⎦ m sec 2 Grandezze Fisiche SCALARI tempo, temperatura, … VETTORIALI velocità, accelerazione, forza, … Esempio di Forza Forza Peso P VETTORE: P •Direzione •Verso •Intensità Somma di due Forze P2 P1 P P1 + P2 = P P non ha la stessa direzione di P1 e P2 Intensità (o modulo) Dinamometro : misuratore di forza ∆X 0 1 P = K ∆X Kg-peso 2 3 P 4 Taratura 1 litro di H2O ≡ 1 Kg-peso Taratura P = K ∆X P Kg-peso K1 Relazione lineare ∆X Sensibilità dello strumento P = K ∆X Kg-peso P K1 mg-peso K 1 » K2 K2 ∆X 1° Esperimento 0 ∆X’ P’ = K ∆X’ ∆X 10000 m 0 ∆X’ ∆X ∆X ’ < ∆X P’< P P = K ∆X 2° Esperimento g’ =9.75 m/sec2 L T = 2π g h g= 4π 2 L T2 g = 9.8 m/sec2 ma : P P' = = ... = COSTANTE g g' Peso e g sono “legati” da un rapporto costante a) Il peso cambia come l’accelerazione di gravità b) Il rapporto tra peso ed accelerazione di gravità è COSTANTE m = massa = rapporto tra peso ed accel. di gravità P =m g P=mg P , g m VETTORI stessa direz e verso SCALARE Massa m 1 Kg ≡ 1 litro di H2O La massa è un invariante che caratterizza la materia La massa si misura in chilogrammi (Kg) Legge di conserva zione della massa M = costante 2 H2 + 02 ⇒ 2 mH + mO 2 2 2 H2O = 2 mH 2O BILANCIA per misurare m Pc = 1 l 1 dl 1 ml H2O Px Px = Pc Pc mxg =mcg mx =mc P’x = P’c Mxg’ =mcg’ mx =mc La misura con la bilancia non dipende dall’altitudine Sistema MKS Grandezze Fondamentali m (massa) kg bilancia regolo L (lunghezza) m T (tempo) sec orologio Psangue = msangue g CACCIA f-16 msangue = COST virata 5g il sangue pesa 5 volte di più ¾ ¾ ¾ il cuore non pompa abbastanza sangue verso gli arti inferiori non viene ossigenato il cervello Tute anti-g Forza Peso Equilibrio P (v=0) CRITERIO GEOMETRICO Def : BARICENTRO = Centro di applicazione della forza peso P Def : POLIGONO DI APPOGGIO ( vincolo) di un corpo il poligono che passa per alcuni punti di appoggio e li contiene tutti P Un corpo E’ IN EQUILIBRIO se la verticale passante per il baricentro incontra il piano di appoggio in un punto interno al poligono di appoggio Un corpo NON E’ IN EQUILIBRIO se la verticale passante per il baricentro incontra il piano di appoggio in un punto esterno al poligono di appoggio P EQUILIBRIO STABILE mg R EQUILIBRIO INSTABILE mg R EQUILIBRIO INDIFFERENTE mg = centro di gravità = baricentro = zampa che non poggia a terra Baricentro nel corpo umano P Superficie di appoggio v Il paradosso della corsa. Il baricentro dell’atleta cade in avanti rispetto al poligono di appoggio (equilibrio instabile). L’atleta mantiene l’equilibrio durante la corsa portando le gambe in avanti precedendo continuamente il momento della caduta Studio delle condizioni necessarie affinché un corpo sia in quiete CONDIZIONI GENERALI DI EQUILIBRIO F1 + F2Σ+FF=3 +0 …. = 0 MM=3 0+ …. = 0 M1 + MΣ 2 + CONDIZIONI DI EQUILIBRIO 1 Somma (vettoriale) delle forze F3 F2 nulla F1 F1 + F2 Σ Forze = F1+ F2 + F3 = 0 F 1+ F 2 = - F 3 Corpo libero Reazioni vincolari R F F+R = 0 F= -R La forza di reazione nasce dalla deformazione del vincolo Coppia di Forze F1 F2 F1+F2 = 0 Il corpo non si muove di moto traslatorio, ma RUOTA !! FTOT = 0 non basta , quindi, ad La sola condizione assicurare l’equilibrio generale di un corpo. Momento di una Forza rispetto al punto P P d1 F1 M= momento M1 = F1 d1 Rotazione in senso orario Rotazione in senso antiorario Prodotto della forza applicata per la distanza fra il punto P ed il punto di applicazione della forza (di solito il punto P è il vincolo) La somma dei momenti delle forze nulla 2 Σ M = M1+ M2 + M3 + … = 0 Non si ha moto rotatorio !!! FT = 0 MT = 0 Le leve sono composte da una sbarra appoggiata su un fulcro. La forza–potenza è applicata qui La sbarra fa leva qui (Fulcro) La forza–resistenza è applicata qui La forza-potenza è amplificata se il suo punto di applicazione è più lontano dal fulcro del punto di applicazione della forza-resistenza. FV br R bp V P FV = 1 ΣF=0 reazione vincolare Σ Forze = R + P - FV = 0 FV = R + P Il fulcro V è il punto più sollecitato del sistema ROTTURA 2 ΣM=0 br R FV bp V Σ M= 0 M R - MP = 0 P bp = R bR P M R - MP - MV = 0 MP = M R P = R bR bp Esempio: bR = 1 cm bP = 5 cm P = 5 Kg-peso R= bp P bR = 5 cm x 5 kg-peso 1 cm FV = R + P = 5 + 25 = 30 Kg -peso = 25 Kg-peso Fulcro e carico di rottura Sforzo unitario Esempio: Forza / superficie di contatto Fv = 30 Kg- peso ; F S superficie di appoggio del fulcro = 5 mm2 Kg − peso 30 = = 6 5 mm2 ossa Carico di Rottura acciaio legno Kg − peso mm2 Kg − peso CR = 30 mm2 Kg − peso CR = 1 mm2 CR = 10 Le leve sono classificate in base alla posizione relativa di resistenza, potenza e fulcro 1^ Tipo Fulcro fra Potenza e Resistenza Vantag., svantag. o indifferente 2^ Tipo Resistenza fra Fulcro e Potenza SEMPRE VANTAGGIOSA P<R 3^ Tipo Potenza fra Fulcro e Resistenza SEMPRE SVANTAGGIOSA P>R E' una leva che non amplifica la potenza, ma il movimento. Le leve fisiologiche 1° genere 2° genere 3° genere Leve fisiologiche P P bicipite F F gomito R 4 cm bP 30 cm R = 5 Kg –peso P R = R bR bp P=? 30 cm P = 5 Kg 4 cm 30 x 5 P= = 37.5 Kg-peso 4 bR Leva di 1^ tipo (interfissa) R Fulcro = giuntura atlante-occipitale P bR Potenza = sforzo dei muscoli splenici bP bR = 8 cm bP = 2 cm R = 8 Kg-peso SISTEMA VINCOLATO P R P = = 8 x bR P = bp 10-2 m x 8 kg-peso 2 x 10-2 m bR R bp = 32 Kg-peso bR bP Esercizio : Conoscendo R= 80 kg-peso , bR = 5 cm , bP = 12 cm Calcolare P e lo sforzo unitario nel fulcro con S = 5 cm2 Guadagno meccanico br bp R V P P bp = R bR G= R = P bp bR G bP bR incisivi R2 = P bp= 2 cm F R1 12 cm molari bR1 = 6 cm R2 bR 2 = 2 cm P = 6 R2 bR2 = 12 cm P bp R1 = P bp bR1 = P = 3 R1 2 cm 6 cm R Cuneo a (denti incisivi) a = testa cuneo b F1 F2 b = fianco F1 e F2 scomposizione di R nelle direzioni normali ai fianchi Similitudine triangoli: α (( F1 ) )α F2 R R = F1 F1 = a b b ·R a b > a F1 > F Il cuneo è tanto più efficace quanto più piccolo è α o il rapporto a/b Carico sul Femore Forza sul femore (Uomo in piedi su un piede solo) Forza muscoli adduttori FV Forza peso del corpo bP = 7 cm bR = 11 cm P R R = 80 Kg-peso P = bR R bp = 11 x 10-2 m x 80 kg-peso 7 x 10-2 m = 125 Kg-peso FV = R + P = 80 + 125 = 205 Kg -peso P R bP P R bP → F Forza → → a m → F= ma 2° Principio della dinamica (o di Newton) “Un corpo di massa M, sottoposto ad una forza F, subisce una accelerazione data da F = m a ” → F a= m → m F = m a = Kg N 2 = sec → → [Newton] Forza - Peso P=mg 1 Kg-peso = 1Kg x 9,8 m/sec2 1 Newton = 1 N = 1 Kg x 1 m/sec2 1Kg-peso = 9.8 Newton Le forze si misurano in Newton oppure in Kg-peso (M K S) misure pratiche → → F= ma 1^ CASO → F=0 → V = COSTANTE a=0 s = vt Principio di inerzia ( o di Galileo) Primo principio della dinamica “Un corpo di massa m, non sottoposto a forze, mantiene il suo stato di quiete ( v = 0) o di moto rettilineo uniforme ” 2^ CASO → v0 → → F ║ v0 → v → F → a → v0 v = a t + v0 s = 1 at2 + v0 t 2 Moto uniformemente accelerato a = COSTANTE → → F ┴ v0 3^ CASO v → → v0 F → a Moto circolare uniforme 1 Τ= ν v= : periodo [ sec] ν = frequenza ⎡⎢ ⎣ giri ⎤ sec⎥⎦ R [Hertz] s= s t = 2π R t Τ 2π R Τ = 2π R ν t Moto circolare uniforme ac = v2 ac = accelerazione centripeta R F = m aC = v2 R m Forza centripeta ( = COSTANTE) v , ac , F COSTANTI in modulo 4^ CASO Caso generale traiettoria Un qualunque moto si puo’ decomporre in un tratto rettilineo ed un tratto circolare La velocità è sempre tangente alla traiettoria D¥ cÜ|Çv|Ñ|É wxÄÄt w|ÇtÅ|vt ;É w| ZtÄ|ÄxÉ< ” Un corpo di massa m, non sottoposto a forze, mantiene il suo stato di quiete ( v = 0) o di moto rettilineo uniforme ” E¥ cÜ|Çv|Ñ|É wxÄÄt w|ÇtÅ|vt ;É w| axãàÉÇ< “Un corpo di massa M, sottoposto ad una forza F, subisce una accelerazione data da F=ma ” F¥ cÜ|Çv|Ñ|É wxÄÄt w|ÇtÅ|vt 3° Principio della dinamica Casi noti: Azione - reazione R REAZIONI VINCOLARI (statica) P R= -P R P1 P2 R= -( P1+P2 ) REAZIONI TRA CORPI INTERAGENTI _ F1 _ F2 m1 F 1 = - F2 m2 R12 F = F1 = F 2 = G Q1 + _ F1 _ F2 - Q2 2 R12 Attrattive e repulsive F=K R12 m1 m2 Q1 Q2 2 R12 P = mg m1 Peso P P = m1 g = G mTERRA m1 g =G G = 6.67 x 1011 mTERRA 2 RTERRA RTERRA mTERRA R 2 RTERRA m3 RTERRA = 6380 Km Kg sec2 g = 9.8 m/sec2 Peso nei diversi pianeti per una massa di 70 Kg (sulla terra g= 9.82 m/sec2 e Peso = 70 Kg-peso) Mercurio Venere La Luna Marte peso 26.4 = 26.4 Kg peso 63.4 = 63.4 Kg peso =11.6 11.6 Kg peso =26.3 26.3 Kg Giove Saturno Urano Nettuno Peso 165.4 = 165.4 Kg Peso 64.1 = 64.1 Kg Peso 62.2 = 62.2 Kg Peso =78.7 78.7 Kg Peso in Kg-peso FORZE FONDAMENTALI IN NATURA 1 2 3 Forza Gravitazionale (equilibrio dell’ Universo) Forza Elettrica (equilibrio della materia) Forza Nucleare (equilibrio del nucleo) Particelle elementari La forza ed i suoi effetti F x F x’ < x F F║ F F┴ x Lavoro = L = F‖ x = forza ․ spostamento ║ L = F║x Pressione = P= F┴ S [Joule] = [N ․m] = [N / m2] = [ Pa ] forza superficie Pascal Il principio di Pascal una pressione esercitata in un punto di una massa fluida si trasmette in ogni altro punto e in tutte le direzioni con la stessa intensità (su superfici uguali). P = F/S N/m2 = Pascal STATICA DEI FLUIDI Il liquido esercita una pressione sul fondo del contenitore dovuta alla sua forza peso Peso P= S S P Fluidi Mg = S Densità ρ= massa volume Aria 10-3 gr/cm3 H2O cm3 Hg 1 13 gr/ gr/cm3 Kg m3 M = V ; gr cm3 - per i liquidi la densità varia molto poco al variare di temperatura e pressione, quindi anche per ampie variazioni di queste ultime la possiamo considerare costante. - per i gas la densità dipende sensibilmente da pressione e temperatura, ed è quindi necessario precisare questi parametri quando si dá la densità di un gas. La densità si misura in Kg/m³ o in g/cm³ 1 g/cm³ = 1 · 10³ kg/m³ M ρ= V M=ρV ρV g Mg P= = S S h V=Sh ρV g ρ Sh g P= = = ρgh S S S P=ρgh Legge di Stevino ( o della pressione idrostatica ) P=ρgh h La pressione non dipende dalla superficie di base del contenitore ma dall’ “altezza del liquido” e dalla densità Non dipende dalla quantità totale di liquido h Esempio : h = 10 m ρ = 1 gr/cm3 P=? Kg gr 10-3 Kg 3 ρ=1 = = 10 m3 cm3 10-6 m3 P=ρgh P= 103 Kg m3 m 5 Pa 9.8 10 m ≅ 10 sec2 P=0 (vuoto) Esperienza di Torricelli P=ρgh S Mg Patm h = 760 mm Patm Patm ⇒ 760 mm Hg = 1 atm S p=ρg h ρHg = 13 gr/cm3 = 13 × 103 Kg/m3 g = 9.8 m/sec2 h = 760 mm = 760 × 10-3 m 1 atm = ρHg g h = 13 × 103 Kg/m3 × 9.8 m/sec2 × 760 × 10-3 m = 1 × 105 N/m2 = 1 × 105 Pa 1 atm = 1 × 105 Pa = 760 mm Hg 1 mm Hg = 127,4 Pa Ogni 5 Km di altezza la pressione si dimezza Manometro Patm P = ρ g h = ρ g ( h2-h1 ) Misura pressioni relative alla pressione atmosferica h h2 1 mm Hg = 13 mm H2O h1 alte press basse press Sfigmomanometro P=ρgh Misura della pressione “arteriosa” Cuore Aorta Pressione SISTOLICA o “ massima “ Pressione DIASTOLICA o “ minima “ PRESSIONE (mm Hg) 120 100 Chiusura valvola aortica Apertura valvola aortica PRESSIONE AORTICA 80 60 40 20 Chiusura valvola A-V Apertura valvola A-V VOLUME (ml) 0 PRESSIONE VENTRICOLARE 160 VOLUME VENTRICOLARE 120 80 sistole diastole sistole Portata Si definisce portata di un condotto il volume di fluido che passa attraverso una sezione S del condotto nell’unità di tempo V Q= t m3 sec ; X S V Sx Q= = = Su t t velocità l min Vc Q Q = Vc n Q n ( giri /sec) Vc (m3) Esempio: Auto Cilindrata Q= Cuore 2 x 3000 / min Vcuore = 80 cc Q Vc = 2 litri Cuore= = n = 3000 /min 6000 litri /min n = 1 batt/sec = 60 giri/ min 80 x 60 = 4.8 litri/min Q1 Q2 Q3 Q4 Q1 = Q2 = Q3 =Q4 = COSTANTE Principio di continuità La portata è costante in qualunque punto del condotto Vale per liquidi ideali e reali Conservazione della massa Portata in un condotto ramificato S1 S Q1 S2 Q Q2 Q = Q1 + Q2 Aorta: Q = 5 l/min S = 3 x 10-4 m2 Q=Su Q =5 (d = 2cm) u= 0,001 60 Q S = 0,8 x 10-4 m3 sec −4 Q 0,8 x 10 m cm u= = ≅ 0,3 = 30 S sec sec 3 x 10 − 4 Velocità nei capillari Q1 Q2 Q3 arteria STOT (cap) ≅ 500 S (art) Q Qn u (art) = 30 cm/sec u cap STOTcap = u art S art u cap = u cap = S art S TOT cap u art 1 30 cm × 30 = = 0,06 500 500 sec u (cap) = 0,06 cm/sec Area sezione totale arterie Sezione Velocità piccola elevata capillari Sezione Velocità grande bassa Velocità del sangue Respirazione Spirometro Inspirazione Espirazione Registra le variazioni del volume polmonare nel tempo durante la respirazione tranquilla e forzata Respirazione normale 5 VRI inspirazione VOLUMI POLMONARI litri 4 3 2 VC VRE 1 espirazione VR t (VRI) : Volume Inspirato (VC) : Volume Corrente 3litri 0.5 litri (VRE) : Volume Espirato 1.1 litri (VR) : Volume Residuo Q = Flusso normale = 5 litri /min 1.2 litri Respirazione forzata inspirazione forzata 5 B CVF 4 VOLUME VOLUMI POLMONARI (litri) B 3 CVF 2 1 A C VR A TEMPO TEMPO (CVF) = Capacità vitale Forzata , massimo volume inspirato partendo da espirazione massimale ( = (VC+VRI+VRE) = 4.6 litri Inspirazione forzata Q VOLUME CVF VR A B M ∆V Q=0 M (l/min) Q=max Q=0 ∆t TEMPO B A ∆V Q= ∆t VR 2 4 CVF V (l) Curva flusso-volume Q M Inspirazione forzata 10 litri /min 2 4 B 6 Espirazione forzata A=C V (litri) Curva flusso-volume Q Normale (Litri /min) Deficit restrittivo (riduzione volume utile) 2 4 V (litri) Deficit ostruttivo (aumento resistenza idrodinamica) LAVORO PIEZOMETRICO p= L=Fx L=p S x = pV V L PIEZ = p V F S F =pS S F x “ il lavoro piezometrico è pari al volore della pressione per il volume di fluido spostato” LAVORO F m - Energia Cinetica u1 u2 P L=F·x x = ma · x = (u2-u1) m x t = m (u2-u1) u u = velocità media lungo lo spostamento x u ≅ u2 + u1 2 L = m (u2-u1) u ≅ m (u2-u1) ( 1 = m u22 − u12 2 Definizione : u2 + u1 ) 1 T = m v2 2 2 = 1 2 m (u2 - u1) (u2 + u1) (a + b ) (a − b ) = (a 2 − b 2 ) ENERGIA CINETICA L = T2 – T 1 = ∆ T Il lavoro della forza F è pari all’aumento dell’ ENERGIA CINETICA della massa m PRINCIPIO DI CONSERVAZIONE DELL’ ENERGIA T = en. cinetica = ½ mu2 ⎡ m2 ⎤ ⎡ m ⎤ = [N m] = Joule Kg Kg m = ⎢ 2⎥ ⎢⎣ sec2 ⎥⎦ sec ⎦ ⎣ Ma N ENERGIA ≡ LAVORO L’energia è la capacità che ha un corpo di compiere lavoro m u2 Lavoro della forza peso P h FE u1 P h= mgh Lavoro forza esterna = ∆T + mgh m U2 = mgh Energia potenziale U=mgh P Lavoro della forza esterna FE h LE = ∆T + ∆U U1 = 0 se : ∆T + ∆U = 0 LE = 0 assenza di forze esterne T2+U2 = T1+U1= cost Teorema di conservazione dell’energia meccanica Caduta dei gravi in assenza di forze esterne (attrito) m 1 U = mgh P mgh + 0 = 0 + ½ mv2 h 2 U1 + T1 = U2 + T2 mgh = ½ mv2 V2 = 2gh v = √2gh T = ½ mv2 Moto uniformemente accelerato - La velocità non dipende dalla massa !!! Potenza P= L t Lavoro tempo = ⎡ Joule ⎤ ⎤ ⎡ ⎢ sec ⎥ = ⎢ Watt ⎥ ⎦ ⎣ ⎦ ⎣ POTENZA PIEZOMETRICA PPIEZ = LPIEZ t = pV t P=pQ “ La potenza piezometrica è pari al valore della pressione per la portata” Cuore p = 105 mm Hg Q= P= 5 litri/min 1.1 Watt Polmone ∆p = 3 mm Hg = 4 cm H2O Q= 4 litri/min P= 0,04 Watt P2 P1 ∆m, ∆V u1 ∆m, ∆V u2 (p1 − p2 )∆V p1 ∆V + p∆V + = Teorema di conservazione dell’energia (liquidi ideali) LEST = ∆T + ∆U 1 ∆m (u22 − u12 ) + ∆m g(h2 − h1 ) 2 1 1 ∆m u12 + ∆m g h1 = p2 ∆V + ∆m u22 + ∆m g h2 = COST 2 2 1 ∆mu2 + ∆mgh = COST 2 dividere per ∆V p ∆V 1 ∆m 2 ∆m + u + gh ∆V 2 ∆V ∆V = COST ∆m =ρ ∆V 1 p+ ρ u2 + ρ g h = COST 2 Teorema di Bernoulli ( Equazione o trinomio ) ANEURISMA AORTA ADDOMINALE S2 S1 u2 → → u1 Portata V Q = = Su t Aneurisma ⎡ m3 ⎤ ⎡litri ⎤ ⎢ ⎥ ;⎢ ⎥ sec min ⎦ ⎣ ⎦ ⎣ S2 > S1 Sistema cardiaco Q = 5 l /min Liquidi reali e ideali Conserv della massa Q = COSTANTE Q = COST = Q1 = Q2 Q = S1u1 = S2u2 = COST S1 u2 = u1 S2 u2 < u1 La velocità nell’aneurisma diminuisce Energia = En. Piezometrica + En. cinetica p + ½ ρu2 = costante BINOMIO DI BERNUOLLI p1 + ½ ρu12 = p2 + ½ ρu22 p2 - p1 = ½ ρ ( u12 - u22 ) p2 - p1 > 0 ma u1 > u2 p2 > p1 La pressione nell’aneurisma aumenta !!! ∆p = p2 – p1 Stenosi Stenosi s1 s2 Diminuzione della sezione S2 < S1 Aumento della velocità u2 > u1 Riduzione della pressione ! ! ! p2 < p1 (occlusione del vaso) Attrito nel mezzo FA u η FA = - η K u = coef. di viscosità (proprietà chimico fisiche del fluido) T, composizione chimica, omogeneità,….. K = fattore di forma (oggetto in moto) sfera k = 6π r r = raggio FORZA DI STOKES u FA = 6 π r η u Forma aereodinamica Ki < Ksfera Viscosità FA η= kv FA = K η v FA η= = kv N m m sec = N sec m2 Poiseuille = ps = 1 poiseuille = 10 poise Aria 2 x 10-5 Acqua (20 °C) 10-3 sec N m2 Sangue 5 x 10-3 (Valori in poiseuille) SA SEDIMENTAZIONE e VISCOSIMETRO FA P h FA = 6 π r η u P=mg All’equilibrio : FA= P -SA SA = m’ g 6 π r η u = mg – m’g u= u = COSTANTE velocità di sedimentazione mg – m’g 6πrη moto uniformemente accelerato h u= tempo η= mg – m’g 6πru moto uniforme misura di η mg – m’g u= 6πrη ρ= m V 1 r u 6πrη m=ρV g V (ρ– ρ’) u= 6πrη u = g (ρ– ρ’) r = g (m– m’) 0 ρ = densità sfera ρ’ = densità fluido 4 π r3 3 6πrη = g (ρ– ρ’) r ≈ 1 µm = 10-6 m biomolecole 2 9 r2 η u t r2 ∞ CENTRIFUGHE g FA Fc ac = v2 r v = velocità di rotazione r = distanza dall’asse di rotazione Fc = m ac Centrifughe normali Ultracentrifughe 1000 [ g ] 400.000 [ g ] Globuli rossi da leucociti e piastrine Separazione delle proteine LIQUIDI IDEALI η=0 η = viscosità u LIQUIDI REALI η≠0 uM uM = velocità media Q = S uM u S = costante Q=Su (portata) u = costante binomio di Bernoulli ½ ρu2 + p = costante P = costante liquido ideale η=0 S2 S1 u1 u2 = u1 p1 Liquido ideale : p2 u1 = u2 ⇒ p1 = p2 u1 = u2 ⇒ p1 > p2 (η=0) Liquido reale : (η≠0) ∆p* = p1 - p2 ∆p* = R* Q [ caduta di presssione ] LEGGE DI HAGEN - POISEUILLE R* = Resistenza idrodinamica ∆p* = R* Q R* : Resistenza idrodinamica R* = η C l r l C= 8 π 1 r4 R* ( condotto circolare ) 1 r4 Distretto vascolare Resistenza idrodin. (mm Hg sec cm-3) Braccia 12 Spalle 8 Cervello 7 Fegato 0.3 Polmoni 0.1 Teorema di Bernoulli per i fluidi reali ½ ρu12 + p1 = ½ ρu22 + p2 + V∆p Energia cinetica 1 Energia Piezome. Calore ∆p Calore ∼ V∆p 2 p1 R* (attrito) M ∆p* = p1 – p2 = R* Q p2 Potenza dissipata Pdiss = p* Q = R* Q Q = R* Q2 “ La potenza dissipata in calore in un fluido è direttamente proporzionale al quadrato della portata ” ELASTICITA’ L’applicazione di forze sui corpi (materiali) genera deformazioni ELASTICHE Deformazioni PLASTICHE L‘elasticità è quindi la misura della capacità che ha un corpo a ritornare alla forma (dimensioni) originaria Per piccole deformazioni tutti i corpi si comportano come corpi elastici ELASTICITA’ Proprietà MACROSCOPICA dei corpi Proprietà MICROSCOPICA dei materiali Metalli Reticolo cristallino tridimensionale Atomi con distanza di equilibrio ben definita l’uno rispetto all’altro Forze interatomiche = molle poco deformabili Polimeri , gomme MACROMOLECOLE Lunghe catene lineari legate debolmente fra loro PE Nylon 6,6 F ELASTICITA’ DI TRAZIONE ∆l l ∆l S l l1 (compressione o trazione) ∆l l Deformazione (variazione %) F S Pressione o Sforzo [%] ⎡N ⎤ ⎢ m2 ⎥ ⎣ ⎦ Sforzo = costante elastica x deformazione F ∆l =Y S l Y = modulo di Young ⎡N ⎤ ⎢ m2 ⎥ ⎣ ⎦ Pa E’ una proprietà intrinseca del materiale INDICE DI ELASTICITA’ Y F/S sforzo Y2 Y2 > Y1 Y1 deformazione ∆l / l Più è grande il valore di Y , più il materiale è rigido VASI SANGUGNI Y = 105 N/m2 OSSA Y = 1010 N/m2 ACCIAIO Y = 1011 N/m2 Carico di snervamento F/S Carico di rottura * ⎛F⎞ ⎜ ⎟ ⎝S⎠ plastica e n o i g e R tic a ion ee l as Re g sforzo ⎛F⎞ ⎜ ⎟ ⎝ S ⎠ SNERV deformazione La deformazione è temporanea all’interno della regione elastica e permanente nella regione plastica ∆l / l PROPRIETA’ ELASTICHE Modulo di Young ELASTICITA’ Carico di snervamento Transizione elasticità – plasticità Carico di rottura ROBUSTEZZA ISOTROPIA ED ANISOTROPIA - Compressione - Trazione YC = modulo di Young a COMPRESSIONE YT = modulo di Young a TRAZIONE Se: Y C = YT ISOTROPO Y C ≠ YT AN ISOTROPO Comportamento elastico del femore ⎛F⎞ ⎜ ⎟ ⎝S⎠ Modulo di Young (indice di elasticità) * YC = 0.9 × 1010 N/m2 YT = 1.6 × 1010 N/m2 YT ~ 2 Y C Femore umano Le ossa sono piu’ deformabili in compressione che in trazione * ⎛F⎞ ⎜ ⎟ ⎝S⎠ Carico di rottura (indice di resistenza) Femore umano A compress. 1.6 × 108 N/m2 = 160 MPa A trazione 1.2 × 108 N/m2 = 120 MPa Le ossa sono piu’ resistenti a sforzi di compressione che di trazione Modulo di Young (indice di elasticità) Acciaio Y = 20 × 1010 N/m2 Legno Y = 1.3 × 1010 N/m2 Ossa YC = 0.9 × 1010 N/m2 YT = 1.6 × 1010 N/m2 YT ~ 2 Y C Carico di rottura (indice di resistenza) Femore umano Acciaio A compress. 1.6 × 108 N/m2 = 160 MPa A trazione 1.2 × 108 N/m2 = 120 MPa 500 MPa -Carico di rottura delle ossa quello dell’ acciaio confrontabile con - Modulo di Young dell’acciaio è un ordine di grandezza più elevato di quello delle ossa OSSA Grande resistenza Grande elasticità ELASTICITA’ DI FLESSIONE l TRAZ. COMPR. l + ∆l str ne ato utr o l − ∆l l La frattura avviene nello strato di fibre più sollecitato (più esterno) A parità di resistenza massa minore Le ossa sono cave !!!!! Ottima resistenza Minimo peso EPIFISI (struttura trabecolare) DIAFISI (cava) Crescita proporzionale allo sforzo Cross Section di un osso di un volatile: Leggero, Cavo e Robusto Osso Compatto Osso Poroso Cross-section di ossa parietali del teschio Frattura della tibia Compressione N/m2 x 107 ROTTURA Tibia Sforzo statico Trazione 10 8 * ⎛F⎞ =107 N/m2 ⎜ ⎟ ⎝ S ⎠ FLESSIONE 6 4 S Flessione 2 ROTTURA 2 4 F* = 107 N/m2 S DIAF. F* = 6.5 x 103 N = 6.5 cm2 % 8 6 DIAFISI = 107 x 6.5 x 10-4 m2 = 6.5 x 103 N m = 650 Kg Forza di impatto F= ma F ∆t = m ∆ v vi vf = 0 vel. finale ∆v = vf - vi F= mv ∆t La forza di impatto è inversamente proporzionale all’intervallo di collisione Arti rigidi Flessione degli arti ∆t = 0.1 sec ∆t = 1 sec 1/10 F IMPATTO Comportamento elastico dei vasi sanguinei P ( cuore) ∆P (%) aorta 0 – 120 mm Hg < 30 - 40% Grosse variazioni di P Se i vasi fossero rigidi Flusso del sangue intermittente Aorta ed arterie Vene MOLTO ELASTICHE (tessuto elastico su due strati) Piccole arterie Arteriole ELASTICHE Capillari Venule NON CONTENGONO TESSUTO ELASTICO 120 0 vene venule capillari arteriole arteria ventr. sin. mm Hg 80 40 circolazione sistemica Pi = pressione idrostatica interna al vaso Pe = pressione esterna al vaso Pe Pi Pe Pi P Pi P = Pi – Pe Pressione Trasmurale P Pe Pe 2 EFFETTI ANTAGONISTI P TRASMURALE distensione del vaso P COSTRIZIONE dovuto alle fibre elastiche Legge di Young nei vasi forza ε Ll S r0 r0 ε r : raggio del vaso ε : spessore del vaso Legge di Young ∆l F =Y l S S =Lε ∆l = 2 π (r – r0) l = 2 π r0 vaso circolare (1) sostituendo nella (1) l 2 π (r − r0 ) F F = = Y 2 π r0 S lε F l F l (r − r0 ) = Yε r0 “Legge di Young per i vasi” ⎡N ⎤ : Tensione elastica = T (r) ⎢ ⎥ ⎣m⎦ ( r − r0 ) T (r ) = Y ε r0 T (r) ⎡ N⎤ ⎢m⎥ ⎣ ⎦ Tensione elastica r > r0 r0 r0 : raggio a riposo r VASO materiale composito T (r) : elastina e collagene !! tensione elastica ? T (r) Fibre muscolari lisce miste a fibre di elastina ⎡N⎤ ⎢⎣ m ⎥⎦ collagene Tessuto connettivo con fibre di collagene t in s a l e re0 r0 = raggio a riposo rc0 a r Tensione elastica del vaso in funzione del raggio T (r) YC ⎡N⎤ ⎢m⎥ ⎣ ⎦ collagene ELASTINA + COLLAGENE T (r) in t s a el a YE re0 rc0 r0 = raggio a riposo Fibre di elastina MOLTO ELASTICHE r YE = 2 × 105 N/m2 YC = 1.8 × 108 N/m2 Elasticità nei liquidi : lamina sottile Def: Tensione superficiale ∆S γ= ∆L ∆S [ J/m2] [ N/m] La tensione superficiale è l’energia richiesta per aumentare l’area superficiale di un liquido di una unità la superficie dell'acqua si comporta come se fosse una membrana elastica in tensione Questa membrana ha lo spessore del raggio d'azione entro cui si manifesta l'effetto delle forze intermolecolari e la tensione a cui è sottoposta, prende il nome di tensione superficiale. Misura di γ γ= ∆L ∆S ℓ ∆L = Fγ ∆x = γ ∆S = 2 ∆x ℓ γ ∆x Fγ Fγ = 2 ℓ γ γ= Fγ 2 ℓ (Tensione superficiale) Valori di γ Liquidi Acqua 0.073 N/m Olio 0.032 “ Benzina 0.029 “ Hg 0.427 “ Gas 0 Solidi 10-100 N/m γ = COSTANTE ⎡N ⎤ γ =⎢ ⎥ ⎣m ⎦ γ Τe (tensione elastica) T T *e = Te (r) + γ Te (r) + γ Te (r) γ r La tensione superficiale γ si somma alla tensione elastica Te Tensione superficiale dovuta alla pressione ∆V = L ∆S = L 2 π ( r – r0 ) r Pressione: r p r0 Lp = p∆V = p l L 2π ( r – r0 ) r Tensione piezometrica Le = F ∆x = T Ll 2π( r – r0 ) TT == Le = Lp TL l 2 π ( r – r0 ) = p Ll 2 π ( r – r0 ) r T=pr La tensione elastica Te è uguale alla tensione superficiale Tp = p r F Fee L l Te Tp Tp = p r = Te (r) + γ Tp = p r = Te (r) T ⎡N⎤ ⎢m⎥ ⎣ ⎦ ( elasticità) (piezometrica) Te (r) + γ I) Tp > Te espansione II) Tp < Te compressione I T si ica l o st ra c i l = tp o T T pdias II B A γ r min r max r min r r max LEGGE DI LAPLACE Forza pressione Goccia (Tp) Fp = p S p Forza tensione superficiale (γ) Fγ = γ ℓ γ equilibrio Fp = Fγ pS=γℓ p π R2 = γ 2 π R Τ = p R = 2 γ = costante tensione superficiale p= 2 γ R Alveoli p= e u g san 2 γ R2 CO2 R R O2 p2 1 p2 >> p1 p1 γ = costante Paradosso tensioattivi Saponi Grassi Olii γ valori inferiori γHO 2 γ grassi = 0.073 N/m = 0.030 N/m flusso di aria Considerazioni generali sulla respirazione γ Fenomeni Molecolari Superficie dei liquidi a ari Fγ acqua Fγ : forza di coesione H H - + - H + H - la superficie di un liquido si comporta come una membrana elastica in tensione O + H H TENSIOATTIVI Sale di sodio Na+ o K+ O CH3 idrofobico (lipofilico) Riduzione di γ saponi Na+ Oidrofilico “anche che mi lavassi con la neve e mi pulissi col sapone, le mie mani non sarebbero pure” Giobbe a/30 Bibbia (Wikipedia) superficie ac q u a appena il basilisco ha creato la cavità, le dita del suo piede si ravvicinano e lo estrae rapidamente mentre è circondato soltanto da un cuscinetto d'aria Glasheen, J.W. and T.A. McMahon (1996). A hydrodynamic model of locomotion in the Basilisk lizard. Nature, 380:340-342 SLS (sodio laurilsolfato PM = 288) addizionato in H2O Solubilità dei gas nei liquidi gas pN Azoto N2 C N = k pN 2 2 pA = 0.8 pN + 0.2 pO 2 2 2 sangue giù N2 sù Gradiente di pressione Embolo ! ! sub r1 p1 r2 p2 r1 >> r2 p2 >> p1 Capillarità 2 r p= h 2γ p’ = ρ g h r h= per r = 10 µm Hg h ≈ 1 m H2O menisco convesso -h h negativa ! 2γ r ρ g sole linfa respirazione O2 ascendente (xilema) discendente (corteccia) CO2 ii) evaporazione ~ 10 m xilema r ~ 2x10-5 2 x 10-4 m O2 CO2 i) capillarità ~ 1 m (vuoto a tenuta) Æ pressione negativa iii) osmosi e meccanismi attivi ! ! ! Bolla di sapone p = 2× Strati molecolari ! ! ~ 100 nm 2γ R = 4γ R Teorema di conservazione dell’energia meccanica Lavoro della forza esterna FE L = ∆T + ∆U Conservazione dell’energia meccanica in presenza di attrito L FE Fa Forze conservative o motrici (LAVORO) Forze di attrito (CALORE) L = (∆T + ∆U) - Q Numero di Avogadro 2 g idrogeno 32 g ossigeno 56 g ferro 1 gr-mole 6 1023 molecole ossigeno H2 (PM)=2 6 1023 molecole ossigeno O2 (PM)=32 6 1023 molecole ossigeno Fe (PM)=56 NA = 6.022 • 1023 (∆T + ∆U) = Σ (∆ti + ∆ui) punto di vista macroscopico punto di vista microscopico molecole/mole Significato fisico dell’energia interna U Q ti ui ti ed ui energie cinetica ( traslazionale, rotazionale e di vibrazione) e potenziale (energia di legame) della singola molecola L NA = 6 · 1023 L = Σi (∆ti + ∆ui) - Q Energia interna del sistema U U = Grandezza microscopica Energia U energia di traslazione 1 M v2 2 energia di rotazione 1 I ω2 2 1 kx2 2 energia di vibrazione (elastica) I ≅ r 2m potenziale energia di legame (elettrica) U = NA ∑ (t T + tR + v + vel ) Estensione principio conservazione dell’energia meccanica Q ∆U L L ∆U - Q Misure di L , Q ed U in Kcal oppure Joule as you like !!!! Trasformazione del calore in lavoro Q ∆U Q L ? ∆U ‐ L SI !!! In Termodinamica vale anche il contrario ! ! Come ottenere da Q lavoro meccanico ? E’ possibile utilizzando la forza del vapore ( “ fluido elastico” ). per “vincere” la pressione atmosferica pA p Se p > pA , il pistone si sposta verso l’alto e compie lavoro : L = (p- pA) ∆V p : alta pressione !!! Q alta temperatura Primo principio della termodinamica Q ∆U L + Q = ∆U L Grandezze macroscopiche L Q F ∆x , p ∆V , γ ∆S, e V cs M (t2 – t1) 1 Kcal = quantità di calore necessaria per aumentare la temperatura di 1litro di acqua da 14,5 °C a 15, 5 °C Energia Termica temperatura Calore specifico 1 ∆Q Cs = M ∆T ⎡ cal ⎤ ⎢ ° ⎥ ⎣ gr C ⎦ ⎡ J ⎤ ⎥ ⎢ Kg K ⎦ ⎣ Il calore specifico dipende dal tipo di sostanza: cs (H2O) = 1 cal/(goC) ∆Q = cs M (t2 – t1) calore specifico Esperienza di Joule termometro LE = mgh [Joule] Q = M(H 0) ∆T [ Kcal] pale rotanti 2 acqua h LE peso (mg) Q = 4180 = COST Comunque si fa l’esperimento, comunque si variano i parametri (m, h, M, ∆T) si ha sempre: 1 Kcal = 4180 J 1 Kcal = 4.18 KJ Trasformazioni termodinamiche Si definisce trasformazione termodinamica il passaggio reversibile da uno stato (p0, T0, V0) ad un nuovo stato (p1, T1, V1) . La relazione fra calore (assorbito o ceduto) ed il lavoro delle forze esterne durante la trasformazione termodinamica è uguale alla variazione di energia interna ∆U in ogni suo stato. Trasformazioni termodinamiche L + Q = ∆U ISOCORA V= cost ISOBARA P= cost ISOTERMA T= cost ADIABATICA Q=0 (L = 0) (∆U = 0) DIAGRAMMA P–V p isoterma isocora L = p∆V L isobara V Termodinamica dei gas (perfetti) 1° Legge di Gay-Lussac (o di Charles) V = V0( 1 + αvt ) ( p = cost) isobara 2° Legge di Gay-Lussac p = p0( 1 + αpt ) ( V = cost) isocora Legge di Boyle pV = COST ( t = cost) isoterma αv = αp = T = 273 + t pV = n R T 1 273 T = temperatura assoluta [K] R = 8.314 Joule / K · mole n = numero di moli Sistema termodinamico UOMO Q Q ∆U Q : cibo L+ Q = 0 LAVORO L Carboidrati 4.2 kcal/gr = 420 kcal/100 gr Grassi 9.8 kcal/gr Proteine 5.6 kcal/gr L : attività fisica Metabolismo UOMO Q Q LAVORO ∆U L=0 (condizioni di riposo) METABOLISMO BASALE Q=Pt= L = 40 Watt 40Watt x 12 ore x 3600 sec 4180 Dipende dalla superficie = 410 Kcal 12 ore L≠0 METABOLISMO IN CONDIZIONI DI LAVORO = 100 ÷ 150 Watt Q=Pt= 125 Watt x 12 ore x 3600 sec 4180 Consumo energetico totale nelle 24 ore = 1280 Kcal ~125 W 12 ore 410+ 1280 =1690 Kcal ~ 1700 Kcal 800 Kcal = metabolismo basale nelle 24 ore 900 Kcal = lavoro nelle 24 ore Energia metabolica Cibo C6H12O6 + 6O2 Glucosio ( ≡ Zucchero ~ 4 Kcal /gr ) 6CO2 + 6H2O + 666 Kcal CALORE di reazione ENERGIA METABOLICA Q Q= 5 Kcal / litro di O2 Il CALORE può essere prodotto, da reazioni chimiche ( cibo ) , da transizioni di fase , da fenomeni di attrito … Il dato fenomenologico più importante è che questa forma di energia deve fluire da una sorgente a temperatura più alta ad una sorgente a temperatura più bassa Conduzione Convezione Irraggiamento CONDUZIONE (SOLIDI) S T2 T1 Q= S K (T1 – T2) l ∆T l l gradiente di temperatura K : conducibilità termica = capacità di trasmettere il calore diamante 1000 – 2600 vetro 1 acqua distillata 0,6 polistirolo 0,03 Aria secca (a 300 K, 100 kPa) 0,026 W·m-1·K-1 ⎡ W ⎤ ⎢ ⎥ m K ⎣ ⎦ CONVEZIONE (FLUIDI) T2 T1 Q = S K (T1 – T2) IRRAGGIAMENTO (VUOTO) La radiazione termica si genera quando il calore prodotto dal movimento di particelle cariche all'interno degli atomi è convertito in radiazione elettromagnetica T1 T2 Q = σ (T24 –T14) Radiazione solare Flusso JQ = Q 1 S r2 Primo principio della termodinamica Q ∆U L + Q = ∆U L Nulla si crea …. T2 Q2 L ∆U T1 … ma qualcosa si perde Q1 MACCHINA TERMICA Papin’s cycle pA pA getto d’acqua !! pM Q2 (ignis) Q1 (acqua) “Ars Nova ad Acquam Ignis Adminiculo Efficacissime Elevandam ” MACCHINA A VAPORE (Steam engine ) (Papin) pA pA pM Q2 (ignis) pA pA getto d’acqua !! Q1 (acqua) “Ars Nova ad Acquam Ignis Adminiculo Efficacissime Elevandam ” RENDIMENTO MACCHINA TERMICA !! Q2 T2 L ∆U Q1 η= Lavoro utile Calore speso stesse unità KJoule oppure Kcal ! ! ! η= Q2 – Q 1 Q2 [%] MACCHINA IDEALE DI CARNOT p Gas perfetto pV = n RT isoterma γ adiabatica L adiabatica isoterma V Si dimostra che il rendimento di Carnot è: ηc = T2 – T1 T2 η ≤ ηc È impossibile realizzare una macchina termica il cui rendimento è superiore a ηc = T2 – T1 T2 Dove T2 e T1 sono le temperature assolute della sorgente e del condensatore del calore T = 273 +°C Enunciato di Carnot È impossibile realizzare una macchina termica il cui rendimento è superiore ad ηc Enunciato di Kelvin È impossibile realizzare un processo il cui unico risultato sia una trasformazione in lavoro di calore proveniente da una sola sorgente a temperatura uniforme Enunciato di Clausius È impossibile realizzare un processo il cui unico risultato sia un passaggio di calore da un corpo più freddo ad uno più caldo Entropia Q S=± T ∆S = ∑ i Qi Ti Q1 T1 - δ T1 ° 37 Entropia dell ‘uomo Suomo Q1 = − T1 Sambiente = + Diminuisce ! ! Q1 T1 − δ L’entropia totale dell’universo (uomo +ambiente esterno) risulta: ∆Suniv ∆S≥0 Q1 Q1 = − + >0 T1 T1 − δ nell’universo Localmente, tra sistema ed ambiente , l’entropia può aumentare o diminuire Entropia e ciclo di Carnot Se tutto è reversibile (quindi δ =0) possiamo utilizzare il ciclo di Carnot, dove il rendimento è : ηmacchina = ηc η= T − T1 Q2 − Q1 = 2 Q2 T2 Q2 Q1 − =0 T2 T1 cioè : ∆ STOT = 0 In conclusione, la funzione entropia consente di definire il 2^ principio (includendo Carnot, conducibilità termica, reversibilità) mediante la relazione ∆S≥0 nell’universo Localmente, tra sistema ed ambiente , l’entropia può aumentare o diminuire La Freccia Termodinamica “ La lotta generale per l’esistenza degli esseri viventi non è una lotta per l’energia, … ma è una lotta per l’entropia” L. Boltzmann L’uomo è una macchina termica ? L’uomo “ di Carnot” Test = 15° 37 ° η= T2 – T1 T2 = 310- 288 310 =7% Rendimento reale dell’uomo Q Q = 5 Kcal /litri di O2 L h L = mgh (n) lavoro singolo passo η= Meglio delle macchine termiche !!!!! L Q numero di passi ~ 25 % ciclo ATP O2 Respirazione 5 Kcal/litro di O2 ADP + P CO2 ENERGIA METABOLICA AT P 7.3 Kcal/mole 25 % Lavoro muscolare Lavoro di trasporto delle membrane cellulari , … METABOLISMO 100 - 150 Watt 1. Cuore 2. Respirazione 3. Cervello ~ 100 W PC PR PCR 2 W 0,1 W 0,5 W TERMOREGOLAZIONE Termoregolazione Lavoro compiuto per mantenere a 37 °C il nucleo Meccanismi di dispersione del calore i) Convezione ii) Vasodilatazione iii) Sudorazione Convezione (Meccanismo passivo) K = costante Q’ = S K (T1 – T2) S = Superficie (Vedi metabolismo basale) Aria T2 Q’ Calore dal corpo all’ambiente T1 Epidermide Vasodilatazione Q’ T2 T2 d (Meccanismo attivo) T1=32 °C EPIDERMIDE 37 °C Q’ = S K (T1 – T2) T1=35 °C EPIDERMIDE 37 °C vasodilatazione T epidermide aumenta migliore dispersione del calore Vasodilatazione e vasocostrizione d ARIA EPIDERMIDE dC d = distanza tra capillare ed aria Se Test diminuisce vasocostrizione aumenta d diminuisce la dispersione del calore d dd ARIA EPIDERMIDE Se Test aumenta vasodilatazione diminuisce d migliore dispersione del calore Transizione di fase gas - liquido LIQUIDO GAS P = COST T = COST T = temperatura di liquefazione o evaporazione Transizione di fase gas - liquido isocora P P* pV = COST L L+G isobara + isoterma G isoterma V (H2O)L ⇒ (H2O)G + LC H2O Kcal Kcal = 0.5 LC = 10 mole gr P = cost ; T = cost Sudorazione Le ghiandole sudoripare secernono liquido sulla superficie EVAPORAZIONE Aria Q’ = LC Il corpo cede Test ≈> Tint 500 cal gr Q’ H2O Epidermide