Guida studente 2006_2007_

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UNIVERSITÀ
DEGLI STUDI
DI NAPOLI
FEDERICO II
GUIDA DELLO STUDENTE
PARTE SECONDA
Facoltà
di Economia
CORSI DI STUDIO
NUOVO ORDINAMENTO
ANNO ACCADEMICO 2006-2007
Aggiornata nel mese di novembre 2006.
1
Sito della Facoltà: www.economia.unina.it
Per possibili correzioni o integrazioni consultare il sito della
Facoltà e le bacheche dei singoli Dipartimenti
Per i programmi delle discipline del Vecchio Ordinamento fare
riferimento alla Guida dello Studente dell’a.a. 2001-2002, che è
consultabile sul sito della Facoltà.
2
0. PRESENTAZIONE..................................................................................................................... 5
PARTE PRIMA: LA FACOLTÀ E LA SUA OFFERTA FORMATIVA................................. 6
1. SEDE E ORGANI ...................................................................................................................... 7
1.1.
1.2.
Sede e Consiglio di Facoltà................................................................................ 7
Dipartimenti........................................................................................................ 9
2. ACCOGLIENZA E SERVIZI AGLI STUDENTI................................................................. 13
2.1.
2.2.
2.3.
Accoglienza....................................................................................................... 13
Assistenza.......................................................................................................... 13
Orari apertura biblioteche e segreterie didattiche dei dipartimenti .............. 13
3. PRESENTAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA ........................................................ 17
3.1. La coesistenza attuale tra Nuovo Ordinamento e ordinamento Precedente........ 17
L’OFFERTA FORMATIVA DELLA FACOLTA DI ECONOMIA.......................... 18
PARTE SECONDA: I CORSI DI LAUREA DEL NUOVO ORDINAMENTO .................... 21
4. CARATTERI DEL NUOVO ORDINAMENTO ................................................................... 22
4.1. Lineamenti.............................................................................................................. 22
LA RIFORMA IN SINTESI......................................................................................... 25
4.2. Sistema dei crediti formativi – CFU. ..................................................................... 25
4.3. Condizioni e modalità di immatricolazione........................................................... 26
4.4. Condizioni e modalità di passaggio al Nuovo Ordinamento ................................ 26
4.5. Acquisizione dei crediti formativi ed iscrizione agli anni successivi ................... 26
4.6. Attività formative.................................................................................................... 28
5. LAUREE NELLE SCIENZE ECONOMICHE ..................................................................... 30
5.1 Corso di Laurea in Economia delle Istituzioni, delle Amministrazioni Pubbliche e delle
Organizzazioni Non Profit (CLIPA) ...................................................................... 30
5.2 Corso di Laurea in Economia delle Imprese e dei Mercati (CLEIM) .................. 35
5.3. Corso di Laurea in Economia e Diritto dell'Impresa e delle Amministrazioni (CLEDIA)
38
6. LAUREE NELLE SCIENZE DELL’ECONOMIA E DELLA GESTIONE AZIENDALE
......................................................................................................................................................... 43
6.1 Corso di Laurea in Economia Aziendale (CLEA) ................................................. 43
6.2 Corso di Laurea in Economia e Amministrazione delle Imprese Finanziarie (CLEAIF) 46
7. LAUREE NELLE SCIENZE STATISTICHE....................................................................... 49
7.1. Corso di Laurea in Statistica ed Informatica per l’Economia e le Imprese........ 49
8. LAUREE NELLE SCIENZE DEL TURISMO.................................................................. 55
8.1 Corso di laurea in Scienze del Turismo ad indirizzo manageriale (in collaborazione con la
Facoltà di Lettere e Filosofia)................................................................................. 55
9. PROGRAMMI DEGLI INSEGNAMENTI............................................................................ 58
9. PROGRAMMI DEGLI INSEGNAMENTI............................................................................ 58
9.1. Insegnamenti attivati per i corsi di laurea ............................................................ 58
9.2 Programmi degli insegnamenti .............................................................................. 58
3
PARTE TERZA: ......................................................................................................................... 233
CORSI DI LAUREA SPECIALISTICA................................................................................... 233
10.CORSI DI LAUREA SPECIALISTICA.............................................................................. 234
10.1 Corso di Laurea Specialistica in Finanza.......................................................... 234
10.2 Corso di Laurea Specialistica in Economia....................................................... 237
10.3 Corso di Laurea Specialistica in Economia e Diritto delle Imprese e delle
Amministrazioni .................................................................................................... 241
10.4 Corso di Laurea Specialistica in Economia e Storia delle Istituzioni............... 246
10.5 Corso di Laurea Specialistica in Economia Aziendale...................................... 248
10.6 Corso di Laurea Specialistica in Statistica per le Decisioni e l'Analisi dei Sistemi
Complessi............................................................................................................... 254
10.7 Corso di Laurea Specialistica (Interfacoltà) in: Progettazione e Gestione dei Sistemi
Turistici .................................................................................................................. 257
PARTE QUARTA: I CORSI DI PERFEZIONAMENTO E I MASTERS ........................... 259
11.
I CORSI DI PERFEZIONAMENTO E I MASTERS ................................................. 260
11.1 Corso di Perfezionamento................................................................................... 260
11.1.1
Corso di perfezionamento in European Accounting and Finance ....................... 260
11.2 MASTERS .......................................................................................................... 260
11.2.1
Master Universitario di II livello in Economia e Finanza .................................... 260
11.2.2 Master Universitario di II livello in Tutela della Concorrenza ed Economia della
Regolamentazione................................................................................................................... 262
11.2.3 Master Universitario di I livello in Marketing & Service Management - Edizione 2006
................................................................................................................................................ 265
11.2.4 Master universitario di I livello in “Creazione e incubazione di imprese per le
relazioni con l’area dell’Est europeo”................................................................................... 267
PARTE QUINTA: I DOTTORATI DI RICERCA.................................................................. 269
12.
DOTTORATI DI RICERCA ......................................................................................... 270
12.1 Dottorato di Ricerca in Economia Aziendale..................................................... 270
12.2 Dottorato di Ricerca in Economia Politica ....................................................... 270
12.3 Dottorato di Ricerca in Matematica per l’Analisi Economica e la Finanza ... 271
12.4 Dottorato di Ricerca in Statistica....................................................................... 271
12.5 Dottorato di Ricerca in Storia Economica ........................................................ 271
1.2.6 Dottorato di Ricerca in Scienze del Turismo ad Indirizzo Manageriale....... 271
PARTE SESTA: ALTRE INFORMAZIONI ........................................................................... 272
13. STAGE E PLACEMENT DEGLI STUDENTI.................................................................. 273
14. ASSOCIAZIONI ED ENTI PRESENTI NELLA FACOLTA’ ............................................ 274
4
0. PRESENTAZIONE
La guida dello studente presenta la Facoltà di Economia a chiunque voglia entrare in
contatto con essa ed iscriversi ai corsi da essa attivati.
La Facoltà è presentata innanzitutto attraverso gli organi che la costituiscono e, quindi,
attraverso le strutture di accoglienza che possono essere contattate per ogni ulteriore
chiarimento integrativo rispetto alle informazioni contenute nella presente guida; particolare
rilievo in tale funzione di accoglienza e di indirizzo degli studenti hanno i punti informativi
sportello P.Or.T.A. e S.I.S. .
Immediatamente a valle delle indicazioni delle strutture di accoglienza viene presentata
l’offerta formativa della Facoltà secondo il Nuovo Ordinamento degli Studi. Gli studenti
iscritti al Vecchio Ordinamento devono continuare a fare riferimento alla vecchia Guida
dello studente.
Successivamente vengono presentati i corsi attinenti alle diverse tipologie in modo tale che
chi abbia interesse ad una specifica tipologia possa trovare all’interno del capitolo relativo
tutte le informazioni riguardanti iscrizione, percorsi didattici, programmi e
condizioni/modalità per l’accesso agli esami finali.
La guida, quindi, si articola in sei sezioni distinte, rispettivamente dedicate a:
• La Facoltà e la sua offerta formativa Nuovo Ordinamento (Parte Prima);
• I Corsi di Laurea del Nuovo Ordinamento (Parte Seconda);
• I Corsi di laurea Specialistica (Parte Terza);
• I Master (Parte Quarta);
• I Dottorati di Ricerca (Parte Quinta);
• Altre informazioni: placement e stage; sbocchi occupazionali (Parte Sesta).
Seguendo un percorso di graduale accompagnamento degli studenti che hanno scelto la
Facoltà di Economia e l’Università “Federico II”, la guida dello studente indica poi le
attività di stage e di placement degli studenti poste in essere dalla Facoltà. Gli stage
consentono agli studenti di associare agli approfonditi studi teorici, esperienze dirette di
lavoro e di vita aziendale in istituzioni e imprese delle più diverse dimensioni operanti
nell’area napoletana o comunque collegate con la Facoltà.
L’attività di placement è svolta da un apposito ufficio che, in collaborazione con la
Presidenza della Facoltà, in aggiunta alle ulteriori comunicazioni istituzionali, propone
sistematicamente l’elenco dei laureati, diplomati, ecc. alle imprese convenzionate o che ne
fanno richiesta.
Dopo alcuni dati statistici relativi alla frequenza ai corsi ed agli sbocchi occupazionali la
guida dello studente si completa con l’elencazione delle associazioni locali, nazionali ed
internazionali che fanno capo alla Facoltà di Economia.
5
PARTE PRIMA: LA FACOLTÀ E LA SUA OFFERTA FORMATIVA
6
1. SEDE E ORGANI
1.1. Sede e Consiglio di Facoltà
La Facoltà di Economia è situata nel complesso di Monte Sant’Angelo, ubicato in Via
Cinthia e dispone di tre edifici, la Sede Principale dove sono allocati i servizi comuni, lo
stabile che ospita i Dipartimenti e le loro biblioteche ed i laboratori di Informatica e di
Lingue, e l’aulario in utenza congiunta con altre Facoltà.
Il Consiglio di Facoltà si compone di:
Preside, Professori Emeriti, Professori di ruolo, Professori fuori ruolo, Professori in
aspettativa obbligatoria, Rappresentanti dei Ricercatori, Rappresentanti del personale
tecnico/amministrativo, Rappresentanti degli studenti.
Consiglio di Facoltà
Preside
Prof. Achille Basile
Professori Emeriti
Prof. Demarco Domenico
Prof. Di Lorenzo Alessandro
Prof. Sassi Salvatore
Professori di ruolo ordinari e straordinari
Prof. Agodi Maria Carmela
Prof. Aversa Vincenzo Libero
Prof. Bàculo Liliana
Prof. Balbi Simona
Prof. Balletta Francesco
Prof. Basile Achille
Prof. Bassi Amedeo
Prof. Blandini Antonio
Prof. Bocchini Ermanno
Prof. Briganti Ernesto
Prof. Buonomo Domenico
Prof. Caldarelli Adele
Prof. Cantone Luigi
Prof. Castiello Nicolino
Prof. Cavalcanti Maria Luisa
Prof. Cella Guido
Prof. Costabile Lilia
Prof. D’Ambra Luigi
Prof. de Sarno Mario
Prof. De Vivo Giancarlo
Prof. Del Monte Alfredo
Prof. dell’Orefice Anna
Prof. Di Lorenzo Emilia
Prof. Ecchia Stefano
Prof. Fausto Domenicantonio
Prof. Fiore Lucio
Prof. Forte Ennio
Prof. Giampaglia Giuseppe
Prof. Giannola Adriano
Prof. Giura Vincenzo
Prof. Guarino Giancarlo
Prof. Jappelli Tullio
Prof. La Saponara Francesco
Prof. Lauro Natale Carlo
Prof. Lucarelli Alberto
Prof. Lucarelli Francesco
Prof. Marani Ugo
Prof. Marrelli Massimo
Prof. Martina Riccardo
Prof. Mercurio Riccardo
Prof. Morgan Jacqueline
Prof. Pagano Marco
Prof. Potito Enrico
Prof. Potito Lucio
Prof. Rinaldi Baccelli Guido
Prof. Sciarelli Sergio
7
Prof. Siciliano Roberta
Prof. Stammati Sergio
Prof. Stampacchia Paolo
Prof. Stroffolini Francesca
Professori di ruolo associati
Prof. Acconcia Antonio
Prof. Ansalone Maria Rosaria
Prof. Azzi Alberto
Prof. Botta Consiglia
Prof. Bulgarelli Alessandra
Prof. Cardona Elena
Prof. Catuogno Simona
Prof. Ciancio Mario
Prof. Cocozza Rosa
Prof. Colonna Marina
Prof. Coppola Paola
Prof. D’Alessio Wanda
Prof. Dandolo Francesco
Prof. De Cesare Francesca
Prof. De Dominicis Rodolfo
Prof. De Ianni Nicola
Prof. Donnarumma Maria Rosaria
Prof. Esposito Vinzi Vincenzo
Prof. Fiorillo Luigi
Prof. Fonte Maria Caterina
Prof. Valletrisco Maria
Prof. Viganò Enrico
Prof. Viganò Riccardo
Prof. Franco Salvatore
Prof. Furno Erik
Prof. Grassia Maria Gabriella
Prof. Graziano Maria Gabriella
Prof. Lamberti Mariorosario
Prof. Maglio Roberto
Prof. Maiello Carmine
Prof. Marino Gennaro
Prof. Niola Immacolata
Prof. Pane Aurelio
Prof. Parente Mario
Prof. Paternò Riccardo
Prof. Pontecorvo Concetta Maria
Prof. Scepi Germana
Prof. Sciarelli Mauro
Prof. Scippacercola Sergio
Prof. Sicca Luigi Maria
Prof. Tarantino Ciro
Prof. Vona Roberto
Professori fuori ruolo
Prof. Formica Carmelo
Prof. Sicca Lucio
Professori in aspettativa (ex art.13 del D.P.R. 11/7/80 n.382)
Prof. Biondi Gennaro
Prof. Meldolesi Luca
Prof. Laurini Giancarlo
Rappresentanti dei Ricercatori
Dott. Cecere Alfonso Maria
Dott. Della Corte Valentina
Dott. De Rosa Rossella
Dott. Di Gennaro Aniello
Dott. Donadio Paolo
Dott. Farina Massimo
Dott. Fiengo Cristiana
Dott. Kunz Alberto
Dott. Narni Mancinelli Emma
Dott. Schisani Maria Carmela
Dott. Sorrentini Francesca
Dott. Toriello Pietro
Rappresentanti del personale tecnico/amministrativo
Sig. Baioni Paola
Sig. Palumbo Ciro
8
Rappresentanti degli studenti
Chiancone Gerardo
Errico Francesco
Marfella Giorgio
Pierno Benedetto Marcello
Rimauro Alfonso
1.2.
Schiattarella Elia
Terracciano Salvatore
Tessitore Umberto
Varriale Gianluca
Dipartimenti
DIPARTIMENTO DI ANALISI DEI PROCESSI ECONOMICO-SOCIALI, LINGUISTICI, PRODUTTIVI
E TERRITORIALI
Sede: Via Cinthia (Monte S.Angelo) - 80126 Napoli
Direttore: Francesco Balletta
Segreteria Amministrativa: Luigia Amatucci
E-mail [email protected]
Il dipartimento è articolato in cinque specifiche sezioni:
Sezione Lingue Straniere
Sezione Scienze Merceologiche
Sezione Storico sociale
Sezione Scienze Geografiche
Sezione Economia dello Sviluppo
Sezione Lingue Straniere
E-mail: [email protected]
Segreteria didattica: Tel. 081/675269 Fax:081/675270
Ansalone Maria Rosaria
De Cesare Francesca
Marino Gennaro
Donadio Paolo
Parente Mario
Scialò Amalia
Venuti Marco
Sezione Scienze Merceologiche
E-mail [email protected]
Segreteria didattica Tel. 081/674181 e 674182 - Fax 081/674219
Sede: Edificio IP115 Dipartimento di Chimica Monte S. Angelo
De Clemente Maria Isabella
Valletrisco Maria
Sezione Storico sociale
9
Segreteria didattica Tel 081/675266 - Fax 081/675353
Balletta Francesco
De Francesco Maria Rosaria
De Ianni Nicola
Iorio Teodora
Maiello Carmine
Schisani Maria Carmela
Sezione Scienze Geografiche
Segreteria didattica Tel. 081/675251- Fax 081/675244
Castiello Nicolino
Formica Carmelo
Franco Salvatore
Niola Immacolata
Parente Amalia
Sorrentini Francesca
Sezione economia dello sviluppo
Segreteria didattica Tel.081/675251 – fax 081/675244
Biondi Gennaro
Bruni Giovanna
Canale Rosaria Rita
Danise Sandra
Di Gennaro Aniello
Marani Ugo
Narni Mancinelli Emma
Palombino Rita
DIPARTIMENTO DI DIRITTO DELL’ECONOMIA
Sede: Via Cinthia (Monte S.Angelo) -80126 Napoli
Direttore: Ernesto Briganti
Segreteria Amministrativa: Maria Ponticelli Telefono: 39 081 675141
Segreteria didattica: 081/675224 - Fax: 39 081/ 675207
E-Mail Segreteria didattica: [email protected]
Segreteria Amministrativa [email protected]
Donnarumma Maria Rosaria
Farina Massimo
Bassi Amedeo
Blandini Antonio
Bocchini Ermanno
Bocchini Francesco
Botta Consiglia
Briganti Ernesto
Buonomo Domenico
Cecere Alfonso Maria
Ciancio Mario
Coppola Paola
D’Alessio Wanda
D’Arcangelo Lucia
De Rosa Rossella
10
Fiorillo Luigi
Furno Erik
Fiengo Cristiana
Guarino Giancarlo
Lamberti Mariorosario
Laurini Giancarlo
Lucarelli Alberto
Lucarelli Francesco
Majello Paola
Marino Roberta
Miletti Antonella
Mutarelli Matteo Maria
Perna Michele
Pontecorvo Concetta Maria
Potito Enrico
Rinaldi Baccelli Guido
Stammati Sergio
Toriello Pietro
DIPARTIMENTO DI ECONOMIA AZIENDALE
Sede: Via Cinthia (Monte S.Angelo) -80126 Napoli
Direttore: Stefano Ecchia
Segreteria Amministrativa: Gianfranco Caldararo
Segreteria Studenti Telefono: +39 081 671111 – 675060 - Fax: +39 081 675058
Sito web: www.economia-aziendale.unina.it
Caldarelli Adele
Cantone Luigi
Catuogno Simona
Cocozza Rosa
Della Corte Valentina
de Sarno Mario
Ecchia Bruna
Ecchia Stefano
Fiore Lucio
Kunz Alberto
Stampacchia Paolo
Viganò Riccardo
Maglio Roberto
Mangia Luigi
Martone Filosa Rosalba
Mele Cristina
Mercurio Riccardo
Potito Lucio
Sciarelli Mauro
Sciarelli Sergio
Sicca Lucio
Sicca Luigi Maria
Viganò Enrico
Vona Roberto
DIPARTIMENTO DI ECONOMIA
Sede: Via Cinthia (Monte S.Angelo) -80126 Napoli
Direttore Francesco La Saponara
Talento Iole (segretario amministrativo) 081/675017
Segreteria didattica Telefono: 39 081 675013 - Fax: 39 081 675014
11
Erminia Leggiadro e Gennaro Zunico 081/675333 - Fax: 39 081 675340
Segreteria Amministrativa: Maria Claudia Ponte 081/675308; Fulvio Vannini 081/675372;
Fabiana Pirone 081/676001
E-mail [email protected]
Sito web: www.econsoc.unina.it
Acconcia Antonio
Agodi Maria Carmela
Bàculo Liliana
Barba Aldo
Bulgarelli Alessandra
Capuano Carlo
Cavalcanti Maria Luisa
Cella Guido
Colonna Marina
Costabile Lilia
Dandolo Francesco
Del Monte Alfredo
dell'Orefice Anna
De Vivo Giancarlo
Fausto Domenicantonio
Fonte Maria Caterina
Forte Ennio
Giampaglia Giuseppe
Giannola Adriano
Giura Vincenzo
Jappelli Tullio
La Saponara Francesco
Marrelli Massimo
Martina Riccardo
Meldolesi Luca
Netti Nadia
Pagano Marco
Pagnozzi Marco
Paternò Riccardo
Petraglia Carmelo
Piccioni Marco
Scrocca Cecilia
Sibilio Raffaele
Simonelli Saverio
Stroffolini Francesca
Tullio Giuseppina
DIPARTIMENTO MATEMATICO-STATISTICO
Sede: Via Cinthia (Monte S.Angelo) -80126 Napoli
Direttore: Vincenzo Libero Aversa
Segreteria Didattica: Tel. +39 081 675179
Fax: +39 081 675009
Sito web: www.dms.unina.it
Aria Massimo
Aversa Vincenzo Libero
Azzi Alberto
Balbi Simona
Basile Achille
Di Lorenzo Giovanna
Di Lorenzo Emilia
De Dominicis Rodolfo
Esposito Vinzi Vincenzo
Gherghi Marco
Grassia Maria Gabriella
Graziano Maria Gabriella
Morgan Jacqueline
Pane Aurelio
Perna Antonio
Politano Massimiliano
Rosazza Gianin Emanuela
Cardona Elena
Lauro Carlo Natale
Carravetta Maria
D’Ambra Luigi
Scalzo Vincenzo
Scepi Germana
Scippacercola Sergio
Siciliano Roberta
Tarantino Ciro
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2. ACCOGLIENZA E SERVIZI AGLI STUDENTI
2.1. Accoglienza
Presso la Facoltà, nel Padiglione Aulario, è ubicato un Ufficio Accoglienza Studenti, (S.I.S) che
fornisce informazioni di ogni genere, soprattutto finalizzate a dare un primo orientamento agli
studenti, rispetto alle proprie esigenze. L’Ufficio Accoglienza Studenti fornisce, ad esempio,
informazioni relative ai servizi della Facoltà, al corpo docente, ai relativi orari di ricevimento, ai
corsi insegnati ed ai programmi, alle attività della Facoltà come seminari e convegni, a bandi di
concorso che possono interessare gli studenti (ad es. borse di studio) ed altro.
Orari di apertura ufficio: dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,00.
Telefono 081/675341
Presso lo stesso Ufficio è attivo il punto Rappresentati degli Studenti: dal lunedì al venerdì dalle
ore 10,00 alle ore 12,00.
Il Servizio Orientamento ha lo scopo di assistere gli studenti in tre importanti fasi della loro vita
universitaria:
in entrata:
- guida e supporto all'accesso universitario per i giovani che intendono iscriversi alla Facoltà di
Economia;
- preparazione ed erogazione di "corsi zero" per verificare ed adeguare le conoscenze ai "saperi
minimi" necessari allo svolgimento del curriculum di studi prescelto;
in itinere:
- informazioni generali;
- attività di tutorato;
- supporto alla didattica;
in uscita:
- aggiornamento della Banca Dati dei Laureati;
- tirocini aziendali e "stage" post-laurea;
- gestione del placement office per seguire i laureati nel corso della loro vita lavorativa;
- formazione di nuove figure professionali per soddisfare le future richieste del mondo del lavoro.
2.2. Assistenza
Il Servizio Inserimento Disabili ha lo scopo di assistere i portatori di handicap e di favorire
l'inserimento autonomo nel mondo del lavoro. Scopo principale dell'intervento è quello di
affrontare, per ogni singolo caso, programmi differenziati di recupero, con l'ausilio della tecnologia
e del personale specializzato necessari.
I Servizi Orientamento, Tirocinio, Placement Office ed Inserimento Disabili sono ubicati
nell'Edificio dei Centri Comuni, di fronte alla Presidenza di Economia dove laureati e laureandi
sono a disposizione del pubblico, osservando gli orari esposti nelle bacheche.
Referente: Prof. Nicolino Castiello
Telefono: 081 – 676660
e-mail: [email protected] [email protected]
2.3.
Orari apertura biblioteche e segreterie didattiche dei dipartimenti
Biblioteca Centrale
Telefono 081/676684 - Fax 081/676684.
E-mail: [email protected]
13
Direttore: Dott.ssa Laura Schiralli Campanella tel 081676647-84 [email protected]
Baioni Paola tel. 081676682
[email protected]
Basilicata Patrizia tel. 081676680
Campora Rita tel. 081676683
[email protected]
Cortiello Salvatore tel. 081676681
Giacchetti Mirko tel. 081676683
[email protected]
Fedele Giovanni tel. 081676690
Mellone Leonilde tel. 08176686
[email protected]
Minopoli Rosario tel. 081676691
Tipaldi Raffaele tel. 081676690
Tirella Massimo tel. 081676685
[email protected]
La sala Monografie della biblioteca (tel. 081676690) è aperta al pubblico tutti i giorni feriali dalle
ore 9,00 alle ore 14,00 e dalle ore 14,30 alle ore 17,30, escluso il sabato;
Il servizio prestito libri della biblioteca è aperto al pubblico i giorni feriali, dalle ore 9,30 alle ore
12,15 escluso il sabato; dal lunedì al giovedì è aperto anche dalle ore 14,30 alle ore 16,30.
La sala di consultazione riviste (tel. 081676691) è aperta al pubblico tutti i giorni feriali, escluso il
sabato, dalle ore 8,45 alle ore 14,00; lunedì e venerdì anche dalle ore dalle ore 14,20 alle ore 16,00,
martedì, mercoledì e giovedì anche dalle ore 14,20 alle ore 17,30.
La sala Multimediale della biblioteca è aperta il lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 9,30 alle ore
13,00.
Gli Uffici Amministrativi della biblioteca sono aperti tutti i giorni feriali dalle ore 9,00 alle ore
14,00, escluso il sabato, dal martedì al giovedì anche dalle ore 14,30 alle ore alle ore 17,30.
Agli studenti della Facoltà, in corso e fuori corso, è concesso, con malleveria di un professore di
ruolo della Facoltà, il prestito dei libri a domicilio; tale prestito è concesso anche agli studenti
appartenenti alla prime tre fasce di contribuzione in base al pagamento delle tasse di iscrizione.
Il prestito, della durata di tre settimane, è limitato a due opere, per non più di quattro volumi. I
manoscritti, i libri di continuo uso, i vocabolari, gli atlanti, le enciclopedie ed i periodici sono
esclusi dal prestito; si possono ricevere in prestito i libri di testo dei vari insegnamenti.
Sono ammessi alla consultazione di opere non reperibili presso altre biblioteche anche i laureandi e
gli studiosi che ne facciano domanda.
All’atto della presentazione della domanda di partecipazione all’esame di Laurea, gli studenti sono
tenuti a produrre alla Segreteria le dichiarazioni dei Direttori delle biblioteche da cui risulta che
nessun testo preso in prestito è da loro detenuto.
Altre norme sulla consultazione e sul prestito dei libri sono contenute nel Regolamento della
Biblioteca affisso all’albo della Facoltà.
Servizio informazione bibliografica
Durante l’orario di apertura al pubblico i bibliotecari sono a disposizione per qualsiasi informazione
utile alla ricerca bibliografica, con l’ausilio di repertori e cataloghi di biblioteca.
Nell’ambito della biblioteca sono dislocate più postazioni presso le quali è possibile la
consultazione online libera e previa prenotazione. Ai docenti e ricercatori sono riservati 2 Pc in sala
ricerca.
Biblioteche Dipartimentali
DIPARTIMENTO
DI ANALISI DEI PROCESSI ECONOMICO-SOCIALI, LINGUISTICI, PRODUTTIVI E
TERRITORIALI
Sezione Lingue Straniere
E-mail: [email protected]
14
E-mail: [email protected]
Biblioteca (Tel. 081/675337) – (fax 081/675270): dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle ore 14,00;
lunedì e martedì dalle ore 8,30 alle 14,00 e dalle ore 14,30 alle ore17,30.
Segreteria didattica (tel. 081/675269 – fax 081/675270): dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore
13,00; lunedì e mercoledì dalle ore 9,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 17,00.
Sezione Scienze Geografiche
E-mail: [email protected]
Biblioteca (Tel. 081/675240 – FAX 081/675244): dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 14,00;
lunedì e mercoledì dalle ore 9,00 alle ore 14,00 e dalle ore 15,00 alle ore 17,00.
Segreteria didattica (tel. 081/675251 – fax 081/675244): dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore
12,00.
Sezione Scienze Merceologiche
E-mail [email protected]
Biblioteca (tel. 081/674181 – fax 081/674219): dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 14,00;
lunedì e mercoledì dalle ore 9,00 alle 14,00 e dalle ore 15,00 alle ore 17,30.
Segreteria didattica (tel 081/674181 – fax 081/674219): dal lunedì al venerdì dalle ore 8,00 alle ore
14,00; lunedì e mercoledì dalle ore 8,00 alle 14,00 e dalle ore 14,30 alle ore 17,30.
Sezione Storico-Sociale
E-mail: [email protected]
Biblioteca (Tel. 081/675261 – fax 081/675353): dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle ore 13,30;
lunedì e mercoledì dalle ore 8,30 alle ore 13,30 e dalle ore 15,00 alle ore 17,00.
Segreteria didattica (tel. 081/675266 – fax 081/675353): dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore
13,30; e martedì e giovedì anche dalle ore 9,00 alle ore 13,00 e dalle ore 15,00 alle ore 17,00.
Sezione economia dello sviluppo
Segreteria didattica (tel. 081/675251 fax 081/675244): dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore
12,00.
DIPARTIMENTO DI DIRITTO DELL’ECONOMIA
Biblioteca: dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle ore 13,30; martedì e giovedì anche dalle ore
15,00 alle ore 17,00.
Segreteria didattica: dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,00, mercoledì anche dalle ore
15,00 alle ore 17,00, martedì e giovedì anche dalle ore 15,00 alle ore 16,30.
Segreteria amministrativa: dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,00 e lunedì e mercoledì
anche dalle 15,00 alle ore 17,00.
DIPARTIMENTO DI ECONOMIA AZIENDALE
Biblioteca: dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 13.30; martedì e giovedì anche dalle ore
15.00 alle ore 17.00.
Segreteria didattica: dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 12.30
Segreteria amministrativa: dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,00 e lunedì e mercoledì
anche dalle 15,00 alle ore 17,00.
DIPARTIMENTO DI
ECONOMIA
Biblioteca (ex Dipartimento di Scienze Economiche e Sociali): Sala principale: dal lunedì al
venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,30, dal lunedì al giovedì dalle ore 15,00, alle ore 17,00; Sala
Riviste: lunedì-venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,30, lunedì, martedì e giovedì dalle ore 15,00 alle
15
ore17,00. Saletta cataloghi: Lunedì-giovedì dalle ore 9,00 alle ore 17,30 e venerdì dalle ore 9,00 alle
ore 13,30.
Segreteria didattica: lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 9,00 alle ore 12,00, martedì e giovedì
dalle ore 9,00 alle ore 12,00 e dalle 15,00 alle 17,00.
Biblioteca (ex Dipartimento di Teoria e Storia dell’Economia Pubblica) (Tel. 081/675074 675358): dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,00, ed il martedì e mercoledì dalle ore
15,00 alle ore 17,00.
Segreteria didattica: dal lunedì al venerdì escluso il sabato dalle ore 9,00 alle ore 13,00.
DIPARTIMENTO MATEMATICO-STATISTICO
Biblioteca e centro Documentazione statistica (Tel. 081/675175): dal lunedì al venerdì dalle ore
8,30 alle ore 13,30; lunedì e martedì dalle ore 15,00 alle ore 17,00.
Segreteria didattica: dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,00; il lunedì ed il mercoledì
dalle ore 15,00 alle ore 17,00.
16
3. PRESENTAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA
3.1. La coesistenza attuale tra Nuovo Ordinamento e ordinamento Precedente
Nella Facoltà di Economia è stato applicato, a partire dall’anno accademico 2001/2002, il Nuovo
Ordinamento (NO) degli studi in Economia.
Per l’offerta formativa ed altre informazioni della Facoltà previste nel Vecchio Ordinamento
(Lauree Quadriennali) fare riferimento alla Guida dello Studente dell’A.A. 2001-2002.
3.2. L’Offerta Formativa della Facoltà di Economia
Lauree e Lauree Specialistiche
Il NO è oggetto della parte seconda della presente guida. Questa sezione intende illustrare in
maniera sintetica l’offerta formativa della Facoltà di Economia, pertanto saranno richiamati
brevemente gli elementi distintivi del NO approfonditi in dettaglio nel seguito.
Il NO introduce profondi cambiamenti negli studi universitari:
1. è concepito per limitare il tasso di abbandono degli studi
2. è progettato per ridurre i tempi necessari per il conseguimento del titolo universitario
3. mira a formare figure professionali più vicine alle esigenze del mondo del lavoro.
In base alla normativa vigente, titoli che possono essere conseguiti presso le Università sono i
seguenti:
- laurea (L): si consegue con un corso di studi triennale
- laurea specialistica (LS): l’iscrizione ad un corso di LS è subordinato al conseguimento di una L;
la LS ha una durata biennale.
L’offerta formativa attuale (Corsi di Laurea e di Laurea Specialistica) della Facoltà di Economia è
riportata nello schema alla pagina seguente.
Al fine di garantire una formazione adeguata, l'articolazione dell’offerta formativa viene
periodicamente riesaminata ed aggiornata attraverso l'attivazione di corsi innovativi, la revisione
sistematica dei contenuti ed una didattica volta costantemente a favorire un miglior apprendimento.
Per questo motivo i contenuti della presente guida sono soggetti a modifiche sistematiche all'inizio
di ogni anno accademico.
Lo studente è pertanto invitato a recepirne i contenuti e a seguirne gli sviluppi.
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L’OFFERTA FORMATIVA DELLA FACOLTA DI ECONOMIA
(Corsi di Laurea e Corsi di Laurea Specialistica)
CLASSI TRIENNALI
LAUREE TRIENNALI
CLASSI SPECIALISTICHE LAUREE SPECIALISTICHE
Economia
CLEIM
Scienze
Economiche
CLIPA
Scienze
dell'Economia
CLEDIA
Scienze
dell'economia
e della
gestione
aziendale
Economia e Storia
delle Istituzioni
CLEDIA
Specialistica
CLEA
Scienze EconomicoAziendali
CLEA Specialistica
CLEAIF
Finanza
Finanza
Scienze Statistiche
Finanziarie ed
Attuariali
Statistica per le
decisioni e l'analisi
dei sistemi complessi
Scienze del
Turismo
Progettazione e
gestione dei sistemi
turistici
Scienze
Statistiche
CLAS
Scienze del
Turismo
STIM
LEGENDA:
LAUREE
Classe delle Lauree nelle Scienze Economiche :
CLIPA: Economia delle Istituzioni, delle Amministrazioni Pubbliche e delle Organizzazioni non
profit
CLEIM: Economia delle Imprese e dei Mercati
CLEDIA: Economia e Diritto delle Imprese e delle Amministrazioni
Classe delle Lauree in Scienze dell’Economia e della Gestione Aziendale:
CLEA: Economia Aziendale .
CLEAIF: Economia e Amministrazione delle Imprese Finanziarie
Classe delle Lauree in Scienze Statistiche:
CLAS: Statistica e Informatica per l’Economia e le Imprese.
Classe delle Lauree in Scienze del Turismo:
STIM: Scienze del Turismo ad indirizzo manageriale.
18
Corsi di Dottorato di Ricerca e Master:
La Facoltà di Economia è sede di Corsi di Dottorati di ricerca, Corsi di Perfezionamento e Master;
si rinvia alle parti IV e V della presente Guida.
Laboratorio interdipartimentali
Sono a disposizione degli studenti della Facoltà l’Aula Multimediale presso la Biblioteca Centrale
che consente l’accesso a Internet e la possibilità di effettuare ricerche bibliografiche e un
Laboratorio Informatico.
Punto A.Di.S.U. - Napoli 1
Ente Regionale per il Diritto allo Studio Universitario
E’ istituito dall’A.A. 2002/2003 il punto A.Di.S.U. presso l’Uffcio del S.I.S. (Aulario) aperto tutti i
giorni escluso il sabato dalle ore 9,00 alle ore 13,00 – Tel. 081/675341 - Numero Verde 80013107.
www.edisunapoli1.it
Attraverso la distribuzione della Carta dei Servizi gli studenti possono avere una completa visione
dei servizi che l’Ente offre e dei criteri di partecipazione.
Relazioni Internazionali
Programma Socrates/Erasmus
La Facoltà di Economia, da molti anni intrattiene molteplici relazioni con Università straniere
europee ed axtraeuropee, sia nell’ambito della ricerca scientifica sia nell’ambito degli scambi di
studenti.
In questo ambito si sviluppa il Programma Socrates/Erasmus (European Community Action
Scheme for Mobility of University Students), che promuove la mobilità e lo scambio dei giovani
studenti universitari tra gli Atenei Europei. I programmi di azione comunitaria, sono volti alla
realizzazione nel settore della formazione internazionale, per offrire un livello culturale accademico
e professionale.
Il bando per la selezione delle borse di mobilità è pubblicato nei primi mesi di ogni anno e affisso
all’albo della facoltà.
Per le informazioni di carattere generale, gli studenti possono rivolgersi allo sportello dell’Ufficio
Programmi Internazionali Mobilità Docenti e Studenti (Corso Umberto I – Edificio Centrale)
oppure ai delegati di facoltà.
Delegati di Facoltà: Prof. Maria Rosaria Ansalone, Prof. Luigi D’Ambra, Prof. Riccardo Viganò.
Segreteria programmi Socrates/Erasmus: sig.ra Amedea Castracane tel. 081/676663
19
PIC Attivati dalla Facoltà per l’anno accademico 2006/2007
PAESE
BELGIO
BELGIO
FRANCIA
FRANCIA
FRANCIA
FRANCIA
FRANCIA
FRANCIA
FRANCIA
FRANCIA
FRANCIA
FRANCIA
FRANCIA
GERMANIA
GERMANIA
GRECIA
IRLANDA
IRLANDA
NORVEGIA
POLONIA
PORTOGALLO
PORTOGALLO
SPAGNA
SPAGNA
SPAGNA
SPAGNA
SPAGNA
SPAGNA
SPAGNA
SPAGNA
SPAGNA
SPAGNA
SPAGNA
SPAGNA
SPAGNA
SPAGNA
SPAGNA
SPAGNA
SPAGNA
SVEZIA
TURCHIA
UNIVERSITA'
Université Libre de Bruxelles ULB
Universiteit Gent
Université Paul Valery - Montpellier III
Université Paris XII Val-de-Marne
Université Paris Nord - Paris 13
Université de Montpellier I
Conservatoire National des Arts et Metiers -Paris (CNAM)
Université de Haute-Bretagne (Rennes 2)
Université Paris Dauphine
Université Montesquieu Bordeaux IV
Université Paris Nord - Paris 13
Ecole Superieure de commerce de Nice Sophia Antipolis-CERAM
Université d'Avignon et des Pays de Vaucluse
Universitat Hamburg
Berufsakademie Ravensburg –Univ. of Cooperative education
Technological Educational Institute of Patras
University College Cork
University College Cork
Hogskolen I Agder
Wroclaw University of Technology
Universidade Nova de Lisboa
Instituto Politecnico de Viana do Castelo
Universitat Rovira i Virgili
Universitat Jaume I
Universidad de Granada
Universitat Rovira i Virgili
Universidad de Valladolid
Universitat Politecnica de Catalunya UPC
Universidad de Salamanca
Universidad de Leòn
Universidad de Murcia
Universidad Santiago de Compostela
Universidad de Vigo
Universidad de Almeria
Universitat autònoma de Barcelona
Univ. Pais Vasco - Esc. Univ. de Estudios Empresariales
Universidad Complutense de Madrid
Universidad Pablo de Olavide de Sevilla
Universidad de Vigo
Goteborgs Universitet
Mugla Universitesi
PROMOTORE
D'Ambra Luigi
Viganò Enrico
Ansalone Maria Rosaria
Ansalone Maria Rosaria
Biondi Gennaro
D'Ambra Luigi
D'Ambra Luigi
D'Ambra Luigi
Lauro Carlo
Mercurio Riccardo
Mercurio Riccardo
Della Corte Valentina
Viganò Riccardo
Mercurio Riccardo
Della Corte Valentina
Catuogno Simona
D'Ambra Luigi
Viganò Enrico
Viganò Riccardo
Viganò Riccardo
Lauro Carlo
Della Corte Valentina
Catuogno Simona
D'Ambra Luigi
D'Ambra Luigi
D'Ambra Luigi
D'Ambra Luigi
Lauro Carlo
Lauro Carlo
Mercurio Riccardo
Mercurio Riccardo
Mercurio Riccardo
Mercurio Riccardo
Viganò Enrico
Viganò Riccardo
Viganò Riccardo
Viganò Riccardo
Viganò Riccardo
Viganò Riccardo
Viganò Enrico
Della Corte Valentina
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PARTE SECONDA: I CORSI DI LAUREA DEL NUOVO ORDINAMENTO
21
4. CARATTERI DEL NUOVO ORDINAMENTO
4.1. Lineamenti
La nuova riforma universitaria prevede un ordinamento degli studi differente dal passato, in grado
di consentire allo studente di gestire al meglio il tempo dedicato allo studio e permette
all’Università italiana di uniformarsi finalmente agli standard europei.
Vediamo che cosa cambia.
Che cos’è la LAUREA?
Il corso di laurea rappresenta il I livello degli studi universitari. Esso prevede tre anni di studio e
offre una preparazione teorica di base integrata con una formazione professionalizzante che apre più
facilmente le porte al mondo del lavoro.
I corsi di laurea sono istituiti all’interno di 42 classi che li raggruppano in base a obiettivi formativi
comuni.
Viene rilasciato il titolo di Laurea con il raggiungimento di 180 CREDITI. Scompaiono sia i corsi
tradizionali di 4 e 5 anni, sia il diploma universitario (cosiddetta Laurea breve).
Fanno eccezione i corsi di Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e protesi dentaria, Medicina
veterinaria, Farmacia e Chimica e Tecnologie Farmaceutiche (CTF): si tratta di corsi regolati da
norme europee che prevedono il conseguimento del titolo di Laurea specialistica (dopo 5 o 6 anni).
Dove porta?
Il laureato potrà:
1-inserirsi nel mondo del lavoro e accedere alla maggior parte delle attività lavorative, ad eccezione
delle attività che richiedono l’iscrizione ad un albo professionale (libera professione, ad esempio
commercialista, avvocato , ingegnere ecc.).
2-proseguire gli studi con un corso di LAUREA SPECIALISTICA, oppure con un MASTER di I°
livello, con un corso di PERFEZIONAMENTO o ancora con un corso di SPECIALIZZAZIONE.
Il Regolamento didattico specifica quali crediti acquisiti saranno riconosciuti validi per il
proseguimento degli studi universitari in altri corsi di studio attivati presso la stessa Università o,
sulla base di specifiche convenzioni, presso altre Università.
Chi consegue la Laurea presso un ateneo potrà accedere ai livelli di studio superiori presso qualsiasi
altro ateneo attraverso il riconoscimento dei crediti che ha già acquisito.
Il percorso si conclude con una PROVA FINALE, che non consiste nella tradizionale TESI, si
tratterà in genere di elaborati o relazioni su un argomento.
In che cosa consiste la LAUREA SPECIALISTICA?
La LAUREA SPECIALISTICA o di II livello è uno dei possibili percorsi di studio successivi alla
LAUREA.
Essa prevede 2 anni di studio e fornisce conoscenze e competenze specialistiche finalizzate
all’esercizio di specifiche professioni che richiedono un’elevata qualificazione.
I corsi di Laurea Specialistica sono istituiti all’interno di 104 CLASSI che li raggruppano in base a
obiettivi formativi comuni.
Viene rilasciato il titolo di LAUREA SPECIALISTICA con l’acquisizione di 120 crediti.
Se lo studente s’iscrive ad un corso di Laurea Specialistica istituita come diretta continuazione della
22
Laurea già conseguita, gli saranno riconosciuti interamente i 180 crediti acquisiti. Altrimenti, potrà
comunque accedervi dopo aver soddisfatto i debiti formativi che gli verranno assegnati. Saranno le
singole Università a determinare i requisiti di preparazione iniziale richiesti allo studente, necessari
e sufficienti per accedere ad un corso di Laurea Specialistica, stabilendo inoltre il modo in cui
questi requisiti verranno verificati.
Al termine del percorso (2 anni) è prevista la discussione di una TESI, ossia una trattazione a
carattere scientifico.
Dove porta?
La Laurea specialistica permette di:
1-inserirsi nel mondo del lavoro e accedere alle libere professioni;
2-proseguire gli studi con un MASTER di II livello, oppure con un corso di
PERFEZIONAMENTO, con un corso di SPECIALIZZAZIONE o ancora con il DOTTORATO DI
RICERCA.
Cosa sono i MASTER UNIVERSITARI DI I E II LIVELLO?
Si tratta di corsi di studio post-Laurea o post-Laurea Specialistica a carattere di perfezionamento
scientifico e di alta formazione, pensati per studenti ma anche per professionisti che sentono la
necessità di riqualificarsi.
I Master universitari sono a tutti gli effetti titoli di studio accademici.
Durano 1 anno e forniscono conoscenze e abilità di carattere professionale, di livello tecnicooperativo o di livello progettuale. L’ammissione è riservata ad un numero ristretto di partecipanti
per garantire la guida personale di docenti e tutor: la selezione avviene attraverso colloqui o altre
forme di verifica.
Al termine dei corsi si consegue il titolo di MASTER universitario.
Per conseguire il titolo lo studente deve acquisire almeno 60 crediti, oltre a quelli acquisiti per la
Laurea (180) o Laurea specialistica.
Sono previste verifiche periodiche di accertamento delle competenze che vengono via via acquisite
ed una prova finale che non dà luogo a votazioni.
Che cos’è un CORSO DI SPECIALIZZAZIONE?
E’ un corso post-Laurea o post-Laurea specialistica che fornisce conoscenze e abilità per funzioni
richieste nell’esercizio di particolari professioni ed è finalizzato alla formazione di specialisti in
determinati settori professionali.
La durata minima è di 1 anno e viene rilasciato un diploma di Specializzazione.
Per conseguire il diploma di specializzazione lo studente deve acquisire un numero di crediti
compreso tra 300 e 360, 300 per chi ha conseguito la Laurea (180+120) e 360 crediti per chi ha
conseguito la Laurea Specialistica (300+60).
Che cos’è un corso di PERFEZIONAMENTO?
E’ un corso di approfondimento e di aggiornamento scientifico e di formazione permanente e
ricorrente che l’Università può promuovere anche in collaborazione con altri enti e istituzioni
pubbliche o private.
Non viene rilasciato un titolo accademico ma un attestato di partecipazione che riporta le
competenze acquisite e inoltre offre la possibilità di acquisire CREDITI che possono essere
riconosciuti per l’accesso ai corsi MASTER.
23
E ’riservato ad un numero limitato di partecipanti selezionati attraverso colloqui o altre forme di
verifica.
Che cos’è il DOTTORATO DI RICERCA?
Esso rappresenta il livello più alto della formazione universitaria e vi si accede dopo la LAUREA
SPECIALISTICA. Dura 3 o 4 anni; l’accesso avviene attraverso concorso per titoli ed esami. E’
riservato ad un numero ristretto di partecipanti.
Si consegue il titolo di Dottore di Ricerca.Per essere ammessi ad un corso di Dottorato di Ricerca
occorre essere in possesso della Laurea Specialistica o di un titolo di studio conseguito all’estero,
riconosciuto idoneo. Il titolo si consegue dopo un percorso di studio e di ricerca finalizzato
all’approfondimento dell’indagine scientifica e della metodologia di ricerca in uno specifico settore;
si conclude con l’elaborazione di una Tesi finale.
L’obiettivo del Dottorato di ricerca è di fornire conoscenze e competenze di carattere scientifico
richieste nell’ambito della carriera universitaria,istituzioni di ricerca, nelle imprese ad alta
tecnologia.
Nella pagina seguente è riportato uno schema di sintesi dei cambiamenti introdotti dalla riforma
universitaria.
24
LA RIFORMA IN SINTESI
DIPLOMA DI SCUOLA SUPERIORE
LAUREA TRIENNALE
(180 CREDITI)
MASTER
I LIVELLO
1 ANNO
(60 CREDITI)
LAUREA SPECIALISTICA
A CICLO UNICO-5 O 6 ANNI
SOLO PER:
FARMACIA, ARCHITETTURA,
ODONTOIATRIA E
VETERINARIA (5ANNI),
MEDICINA (6 ANNI)
LAUREA SPECIALISTICA
2 ANNI (120 CREDITI)
SPECIALIZZAZIONE
SOLO MEDICHE
(X ANNI)
CORSI DI SPECIALIZZAZIONE
(X ANNI)
MASTER DI II LIVELLO
(1 ANNO)
DOTTORATO DI RICERCA
(ALMENO 3 ANNI)
4.2. Sistema dei crediti formativi – CFU.
Il credito formativo rappresenta l’unità di misura del lavoro svolto nelle attività di formazione dallo
studente per superare l’esame.
I CFU misurano l’impegno richiesto per raggiungere determinati traguardi formativi: CFU più
elevati corrispondono a corsi (e relativi esami) più impegnativi.
Con attività di formazione s’intendono lo studio individuale, la lezione in sede universitaria (lezione
frontale, seminario, esercitazione), il tempo dedicato alle attività di laboratorio ed alle attività
pratiche (i tirocini, gli stage all’estero di aziende). La riforma stabilisce che la quantità media per le
attività di formazione di un anno universitario è pari a 60 crediti, per uno studente impegnato a
tempo pieno e provvisto di una preparazione adeguata.
25
Il sistema dei crediti garantisce la mobilità dello studente verso un altro corso di studi: è compito
dell’università o della struttura didattica valutare i crediti acquisiti e indicarne il numero da
acquisirne.
E’ stato calcolato che uno studente, ogni anno può dedicare 1500 ore del proprio tempo allo studio
(individuale, lezioni, laboratorio, stage).
A 1500 ore corrispondono 60 CFU. Questo significa che 1 credito corrisponde a 25 ore di impegno.
4.3. Condizioni e modalità di immatricolazione
Accedono ai Corsi di Laurea attivati presso la facoltà di Economia tutti coloro che sono in
possesso, all’atto dell’iscrizione, di un qualunque titolo di istruzione di scuola secondaria di durata
quinquennale.
L’Università valuterà, ove necessario, il curriculum degli studenti in relazione al corso prescelto.
Questa verifica può evidenziare delle lacune (espresse in debiti formativi) che dovranno essere
recuperate nel corso del primo anno con apposite attività integrative organizzate dall’Ateneo.
Per le procedure di immatricolazione alla Facoltà di Economia si rinvia alla Guida dello Studente Parte Generale.
4.4. Condizioni e modalità di passaggio al Nuovo Ordinamento
Ogni studente già iscritto può concludere i Corsi di studio attivati (o ad esaurimento) e conseguire i
relativi titoli, secondo gli ordinamenti didattici previgenti.
Uno studente regolarmente iscritto ai corsi di laurea quadriennali della Facoltà di Economia può
chiedere di passare ai nuovi Corsi di Laurea previsti dal NO e conseguire la laurea se ha sostenuto
quel numero di esami che secondo l’Ordinamento Didattico gli consente di avere diritto ad un
numero di crediti pari a 180 meno i crediti attribuiti alla prova finale.
Il Consiglio di Facoltà si occuperà di riformulare in termini di crediti i previgenti ordinamenti
didattici, Se si decide di iscriversi ad un corso di studio non direttamente sostitutivo del corso di
Laurea precedente, la domanda d’iscrizione viene considerata come richiesta di passaggio di corso.
Gli studi compiuti per conseguire i Diplomi universitari in base al regolamento previgente sono
valutati in crediti e riconosciuti per il conseguimento delle Lauree previste dall’Ordinamento
Didattico di Ateneo.
La stessa norma si applica agli studi compiuti per conseguire i Diplomi delle scuole dirette a fini
speciali, indipendentemente dalla durata.
4.5. Acquisizione dei crediti formativi ed iscrizione agli anni successivi
Organizzazione dell’attività didattica
I corsi di Laurea hanno una durata triennale. L’attività didattica è articolata in semestri (I e II) e
prevede la partecipazione degli studenti a lezioni, seminari, laboratori ed, eventualmente, stage.
Il numero di insegnamenti da studiare e gli esami da superare è collegato al numero di crediti da
acquisire: si possono raggiungere 60 crediti annuali scegliendo molte materie con un basso profilo
di crediti oppure poche materie a cui sono associati molti crediti. Il risultato finale è che la somma
dei crediti deve essere 60, cioè 180 nei tre anni.
Esami di profitto
Al termine di ogni corso d’insegnamento è prevista una prova di esame ai fini della valutazione
della qualità dell’apprendimento del singolo studente.
Tale valutazione è espressa in trentesimi. I crediti formativi (la quantità dell’apprendimento)
corrispondenti a ciascun corso di insegnamento si acquisiscono con il superamento della prova e
sono del tutto indipendenti dal voto conseguito.
Iscrizione agli anni successivi
Per l’iscrizione al secondo anno del corso di laurea è necessario che lo studente abbia conseguito
almeno 20 crediti entro la sessione straordinaria di febbraio.
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Per l’iscrizione al terzo anno del corso di laurea è necessario che lo studente abbia conseguito 75
crediti di cui almeno 45 del primo anno.
Esclusivamente per il corso di laurea in Scienze del Turismo ad indirizzo Manageriale (STIM), per
l’iscrizione al terzo anno di corso è necessario che lo studente abbia conseguito 75 crediti di cui
almeno 40 del primo anno.
Cosa succede agli studenti che non hanno raggiunto il tetto minimo? Le soluzioni possibili sono
due:
a) riscriversi allo stesso anno come studente ripetente
b) sottoscrivere un contratto formativo speciale
caso a) lo studente potrà sostenere nel successivo anno accademico esclusivamente gli esami
dell’anno accademico precedente.
caso b) cosa sono i contratti formativi?
I contratti formativi sono un’opportunità che viene offerta agli studenti che non riescono o
prevedono di non riuscire a laurearsi nel tempo degli studi (triennio) previsto dall’ordinamento e
desiderano costruire un percorso formativo con durata maggiore (quadriennale, quinquennale o
esaennale).
Vantaggi dei contratti formativi:
1) non rientrare nella categoria degli studenti ripetenti.
2) risparmiare sull’ammontare delle tasse (lo studente a contratto che scelga il contratto
quadriennale paga 50€ in meno per anno, quello che scelga il contratto quinquennale 75 € in meno
e, infine, colui che scelga il contratto esaennale paga 100 € in meno per anno).
Chi può essere interessato ai contratti formativi speciali?
• gli studenti che già al momento della iscrizione prevedono di non poter ottenere i crediti
annuali previsti dall’ordinamento (per esempio gli studenti lavoratori)
• gli studenti che non hanno raggiunto il tetto minimo di crediti previsto per il passaggio
all’anno successivo.
Quando si può decidere di scegliere il contratto formativo speciale ?
• al momento dell’immatricolazione
• al momento dell’iscrizione all’anno successivo oppure entro il 31 marzo se non si riescono
ad acquisire i crediti necessari nella sessione di febbraio.
Cosa succede agli studenti che decidono di passare ad un contratto formativo al secondo anno e che
non si ritrovano nel piano di studi previsto dalla Facoltà?
E’ possibile che uno studente che scelga un contratto formativo al secondo anno non si ritrovi
perfettamente nel piano di studi previsto dalla Facoltà, perché, per esempio, nel piano di studi
quadriennale l’esame xxx è previsto al secondo anno, ma lui lo ha già sostenuto al primo, pur non
essendo riuscito a raggiungere il numero minimo di crediti necessari all’ iscrizione al secondo anno.
Lo studente dovrà presentare una domanda alla Presidenza della Facoltà in cui segnala che, a causa
degli esami già sostenuti, non si ritrova col piano di studi. La Commissione Piani di Studi
analizzerà il suo caso comunicando allo studente quale sarà il piano di studi cui dorvrà attenersi.
Cosa succede se lo studente resta indietro anche dopo aver scelto un contratto formativo più lungo?
Se uno studente non ha più necessità di allungare il suo percorso di studi può decidere al momento
dell’iscrizione di tornare al regime normale.
27
Cosa fare per sottoscrivere un contratto formativo?
Per scegliere un contratto formativo speciale occorre presentare domanda alla Segreteria Studenti
entro e non oltre il 31 marzo.
Prova finale per il conseguimento del titolo di laurea
Le modalità per l’espletamento della prova finale per il conseguimento del titolo di laurea sono
indicate dettagliatamente nel Regolamento Didattico del Corso di Laurea specifico. In ogni caso, la
prova finale per il conseguimento del titolo consiste nella stesura di un elaborato di ricerca e nella
discussione dello stesso, ovvero in una relazione relativa ad attività di stage. Lo studente consegue
il titolo di laurea al raggiungimento di 180 crediti.
Regolamento prova finale Nuovo Ordinamento
La prova finale consiste nella discussione di un elaborato scritto adeguato al numero di crediti nel
quale si affronta un problema o si presenta una relazione su un tema/argomento o attività.
Tale attività può essere liberamente individuata tra attività di stage, attività lavorative o di ricerca.
La caratteristica essenziale della prova finale è quella di essere prova di sintesi del curriculum degli
studi nella quale il candidato deve essere in grado di dimostrare che ha maturato la metodologia e le
competenze necessarie a preparare una relazione su un aspetto della sua professionalità; le
caratteristiche della interdisciplinarietà, saranno tenute in considerazione.
Una volta raggiunti almeno 130 crediti, lo studente presenterà in Presidenza una domanda di
prenotazione della prova finale; entro quindici giorni dalla domanda si vedrà assegnato un tutor che
lo seguirà.
4.6. Attività formative
Sono tutte quelle attività che uno studente deve affrontare durante il suo percorso universitario:
corsi di insegnamento, seminari, esercitazioni pratiche o di laboratorio, attività didattiche a piccoli
gruppi, tutorato, orientamento, tirocini, progetti, tesi per i corsi di laurea specialistici, attività di
studio individuale e di autoapprendimento.
I provvedimenti ministeriali hanno fissato sei tipologie di attività formative:
1. insegnamenti che garantiscono una preparazione di base;
2. attività d’insegnamento che caratterizzano la classe all’interno della quale è istituito ogni
singolo corso di laurea
3. attività d’insegnamento a carattere interdisciplinare
4. insegnamenti scelti dallo studente
5. attività formative inerenti alla prova finale e alla conoscenza di una lingua straniera
(richiesta per tutti i corsi di Laurea);
6. altre attività formative possono riguardare ulteriori conoscenze linguistiche, informatiche e
attività svolte durante tirocini e stage in diversi settori.
4.7. Orientamento e tutorato
Le attività di orientamento e tutorato sono organizzate e regolamentate secondo quanto stabilito dal
Regolamento di Ateneo (RDA).
All’atto dell’iscrizione al primo anno del Corso di Laurea, allo studente sarà comunicato il
nominativo del tutor individuale, professore o ricercatore di ruolo, attribuito sulla base un
meccanismo di assegnazione casuale.
In conformità ai commi 9 e 10 dell'art. 2 del RDA, gli Organi competenti possono proporre
all'Università l’istituzione di iniziative didattiche di perfezionamento, corsi di preparazione agli
Esami di Stato per l'abilitazione all'esercizio delle professioni e dei concorsi pubblici e per la
formazione permanente, corsi per l'aggiornamento e la formazione degli insegnanti di Scuola
Superiore, Master, ecc. Tali iniziative possono anche essere promosse attraverso convenzioni
dell’Ateneo con Enti pubblici o privati che intendono commissionarle.
28
Avvertenze
•
•
Nei regolamenti dei singoli corsi di studio, lo studente troverà l’offerta di materie in
alternativa, riconoscibile perché inserita in un riquadro, con l’indicazione delle modalità
della scelta.
Le scelte possono essere condizionate dalla effettiva possibilità di seguire la materia per
motivi di orario. Lo studente è avvisato di valutare tale possibilità al momento della scelta.
29
5. LAUREE NELLE SCIENZE ECONOMICHE
5.1 Corso di Laurea in Economia delle Istituzioni, delle Amministrazioni Pubbliche e
delle Organizzazioni Non Profit (CLIPA)
Il corso di laurea di primo livello in Economia delle Istituzioni, delle Amministrazioni Pubbliche e
delle Organizzazioni Non Profit si sviluppa in tre curricula relativi alle Amministrazioni Pubbliche
(locali e non), alle Organizzazioni non governative e non profit e alle Imprese fornitrici di pubblici
servizi, e precisamente:
•
•
•
Economia Pubblica;
Economia della Cooperazione e delle Organizzazioni Non Profit;
Sistemi Territoriali
Il Corso di laurea si propone l’obiettivo di assicurare allo studente una buona padronanza di
strumenti metodologici e contenuti scientifici generali, nonché l’acquisizione di specifiche abilità
professionali, relativi a tutto il settore delle istituzioni e dei quasi mercati.
In particolare, nel rispetto degli obiettivi formativi qualificanti della classe di appartenenza, il C.d.L.
in Economia delle Istituzioni delle Amministrazioni Pubbliche e delle Organizzazioni non profit si
pone i seguenti obiettivi formativi specifici:
fornire una solida cultura economica - giuridica - aziendale e quantitativa di base orientata alle
specificità del contesto nel quale si svolgono tutte le attività finalizzate alla tutela di interessi
pubblici, con la necessaria sensibilità verso gli aspetti del “non mercato”;
adattare conoscenze tecniche già sviluppate e crearne di nuove per operare nelle realtà operative
delle amministrazioni pubbliche, nelle organizzazioni non-profit, nelle Istituzioni non governative e
nelle imprese che hanno forti collegamenti con queste;
assicurare padronanza di metodologie in grado di analizzare l’impatto delle decisioni
amministrative;
fornire le abilità necessarie alla complessità della gestione, dell’organizzazione e dei processi
decisionali da natura amministrativa;
sviluppare doti di creatività e di capacità organizzativa nei settori dei servizi pubblici.
I possibili sbocchi occupazionali sono :
1. Le Amministrazioni Pubbliche centrali e locali;
2. Gli Enti e le Imprese che producono ed erogano servizi pubblici (Sanità, Trasporti, Utilities,
Istruzione, ecc.)
3. Organismi internazionali
4. Istituzioni non profit e organizzazioni non governative (ONG)
5. Società di consulenza (per, esempio, le politiche di procurement, l’organizzazione della
fornitura di servizi, l’organizzazione di gare d’appalto, il fund raising, i progetti EU, ecc.)
6. Imprese con forti collegamenti con le amministrazioni pubbliche (per esempio, imprese
fornitrici di beni e servizi)
7. Autorità di Regolamentazione e Tutela della Concorrenza
30
CURRICULUM: Economia Pubblica
INSEGNAMENTI
CFU
I ANNO
Economia aziendale e Metodologie e determinazioni quantitative d’azienda
Economia e gestione delle imprese
Informatica
Istituzioni di diritto privato I
Istituzioni di diritto privato II
Metodi matematici
Microeconomia
Storia economica
II ANNO
10
10
5
5
5
10
10
10
Diritto amministrativo I
Istituzioni di diritto pubblico
Macroeconomia
Statistica di base
Statistica per l’economia
Lingua straniera: Inglese
Sociologia Generale
Un insegnamento a scelta tra i seguenti per un totale di 10 CFU:
Storia della moneta e della banca
Storia dell’agricoltura
Storia delle relazioni economiche internazionali
Storia economica dei paesi in via di sviluppo
Storia economica delle innovazioni tecnologiche
Economia pubblica
Finanza degli enti locali
5
10
10
5
5
10
5
10
Un insegnamento a scelta tra i seguenti per un totale di 10 CFU
Organizzazione aziendale
Economia e gestione delle imprese di servizi pubblici
Economia delle aziende e delle amministrazioni pubbliche
III ANNO
10
Un insegnamento a scelta tra i seguenti per un totale di 10 CFU
Politica economica
Scienza delle Finanze
Statistica Economica
10
Un insegnamento a scelta tra i seguenti per un totale di 10 CFU
Economia Industriale
Economia dei trasporti
Economia regionale
10
5
31
Seconda Lingua Straniera (Francese, Spagnolo, Tedesco)
5
Attività formative a scelta dello studente
10
Prova finale
5
CURRICULUM: Economia della Cooperazione e delle Organizzazioni non
Profit
INSEGNAMENTI
CFU
I ANNO
Economia aziendale e Metodologie e determinazioni quantitative d’azienda
Economia e gestione delle imprese
Informatica
Istituzioni di diritto privato I
Istituzioni di diritto privato II
Metodi matematici
Microeconomia
Storia economica
II ANNO
10
10
5
5
5
10
10
10
Diritto commerciale I
Istituzioni di diritto pubblico
Macroeconomia
Statistica di base
Statistica per l’economia
Lingua straniera: Inglese
Sociologia Generale
Un insegnamento a scelta tra i seguenti per un totale di 10 CFU
Geografia economica
Storia della moneta e della banca
Storia dell’agricoltura
Storia delle relazioni economiche internazionali
Storia economica dei paesi in via di sviluppo
Storia economica delle innovazioni tecnologiche
Economia e amministrazione delle aziende non profit
5
10
10
5
5
10
5
10
5
III ANNO
Un insegnamento a scelta tra i seguenti per un totale di 10 CFU
Politica economica
Economia agraria
Due o tre insegnamenti a scelta tra i seguenti per un totale di 15 CFU
Scienza delle finanze I e/o II
Economia Bancaria I e/o II
Economia dello sviluppo I e/o II
10
15
32
Statistica Economica
5
Seconda Lingua Straniera (Francese, Spagnolo, Tedesco)
5
Attività formative a scelta dello studente
10
Prova finale
5
CURRICULUM: Sistemi Territoriali
INSEGNAMENTI
CFU
I ANNO
Economia aziendale e Metodologie e determinazioni quantitative d’azienda
Economia e gestione delle imprese
Informatica
Istituzioni di diritto privato I
Istituzioni di diritto privato II
Metodi matematici
Microeconomia
Storia economica
II ANNO
10
10
5
5
5
10
10
10
Macroeconomia
Statistica di base
Statistica per l’economia
Lingua straniera: Inglese
Sociologia Generale
Due o tre insegnamenti a scelta tra i seguenti per un totale di 15 CFU
Istituzioni di diritto pubblico I e/o II
Diritto commerciale I e/o II
Diritto amministrativo I e/o II
Uno o due insegnamento a scelta tra i seguenti per un totale di 10 CFU
Geografia economica I e/o II
Geografia urbana e organizzazione territoriale I e/o II
III ANNO
10
5
5
10
5
15
Due o tre insegnamenti a scelta tra i seguenti per un totale di 15 CFU
5
10
Politica economica I e/o II
Scienza delle finanze I e/o II
Economia dello sviluppo I e/o II
Statistica Economica
Uno o due insegnamenti a scelta tra i seguenti per un totale di 10 CFU
Economia agraria I e/o II
Economia Industriale I e/o II
10
5
10
33
Economia regionale I e/o II
Un insegnamento a scelta tra i seguenti per un totale di 5 CFU
Marketing
Economia e gestione delle imprese di servizi
5
Seconda Lingua Straniera (Francese, Spagnolo, Tedesco)
5
Attività formative a scelta dello studente
10
Prova finale
5
PROPEDEUTICITA’ (CLIPA)
NON SI PUO' SOSTENERE L'ESAME DI:
SE NON SI E' SOSTENUTO L'ESAME DI:
Diritto Amministrativo I
Istituzioni di Diritto Pubblico
Diritto Amministrativo II
Istituzioni di Diritto Pubblico
Diritto Commerciale I
Istituzioni di Diritto Privato
Diritto Commerciale II
Istituzioni di Diritto Privato
Economia Bancaria I
Microeconomia e Macroeconomia
Economia Bancaria II
Microeconomia e Macroeconomia
Economia dello Sviluppo I
Macroeconomia
Economia dello Sviluppo II
Macroeconomia
Economia e Amministrazione delle Aziende Non Economia Aziendale e Metodologie e
Profit I
Determinazioni Quantitative d'Azienda
Economia e Gestione delle Imprese dei Servizi
Pubblici
Economia e Gestione delle Imprese
Economia e Gestione delle Imprese di Servizi I
Economia e Gestione delle Imprese
Economia Industriale
Microeconomia
Economia Pubblica
Microeconomia e Metodi Matematici
Economia Regionale I
Microeconomia
Economia Regionale II
Microeconomia
Finanza degli Enti Locali I
Scienza delle Finanze
Finanza degli Enti Locali II
Scienza delle Finanze
Macroeconomia
Microeconomia
Marketing I
Economia e Gestione delle Imprese
Politica Economica I
Microeconomia e Macroeconomia
Microeconomia, Macroeconomia e Politica
Politica Economica II
Economica I
Scienza delle Finanze
Microeconomia e Macroeconomia
Statistica Economica I
Statistica di Base
Statistica per l'Economia I
Metodi Matematici, Statistica di Base
Storia della Moneta e della Banca I
Storia Economica
Storia della Moneta e della Banca II
Storia Economica
Storia dell'Agricoltura I
Storia Economica
Storia dell'Agricoltura Ii
Storia Economica
Storia delle Relazioni Economiche Internazionali I Storia Economica
Storia delle Relazioni Economiche Internazionali II Storia Economica
34
5.2 Corso di Laurea in Economia delle Imprese e dei Mercati (CLEIM)
Il Corso di laurea si propone l’obiettivo di assicurare allo studente una buona padronanza di
strumenti metodologici e contenuti scientifici generali, nonché l’acquisizione di specifiche abilità
professionali, relativi all’analisi dei mercati.
In particolare, nel rispetto degli obiettivi formativi qualificanti della classe di appartenenza, il Corso
di Laurea in Economia delle Imprese e dei Mercati si pone i seguenti obiettivi formativi specifici:
• fornire una solida cultura economica - giuridica - aziendale e quantitativa di base orientata
alle abilità di analisi dei Mercati e dei comportamenti strategici degli agenti economici;
• adattare conoscenze tecniche già sviluppate e crearne di nuove per operare nelle realtà
operative delle imprese e delle società di analisi e consulenza;
• assicurare padronanza di metodologie in grado di analizzare l’impatto delle decisioni delle
imprese sul contesto di mercato in cui si opera;
• fornire le abilità necessarie alla complessità della analisi di mercati nazionali e
internazionali, sviluppare doti di creatività e di capacità di analisi.
I possibili sbocchi occupazionali sono:
•
•
•
•
Società finanziarie e di risk management;
Imprese industriali e commerciali;
Organismi nazionali e internazionali;
Centri di ricerca; Società di consulenza
INSEGNAMENTI
CFU
I ANNO
Economia aziendale e Metodologie e determinazioni quantitative d’azienda
Economia e gestione delle imprese
Informatica I
Istituzioni di diritto privato I
Istituzioni di diritto privato II
Metodi matematici
Microeconomia
Storia economica
II ANNO
10
10
5
5
5
10
10
10
Macroeconomia
Statistica di base I
Statistica per l’economia I
Lingua straniera: Inglese
Sociologia Generale I
Due o tre insegnamenti a scelta tra i seguenti per un totale di 15 CFU
10
5
5
10
5
15
35
Diritto tributario I e/o II
Istituzioni di diritto pubblico I e/o II
Diritto del lavoro I e/o II
Diritto commerciale I e/o II
una tra le seguenti coppie di insegnamenti per un totale di 10 CFU
Economia e tecnica dei mercati finanziari I
Economia delle aziende di credito I
OPPURE
Economia aziendale I
Analisi economico-finanziaria delle aziende I
OPPURE
Economia aziendale I
Tecnica professionale I
OPPURE
Economia aziendale I
Finanza aziendale I
III ANNO
2 o 3 o 4 insegnamenti a scelta tra i seguenti per un totale di 20 CFU
Economia Bancaria I e/o II
Economia del Lavoro I e/o II
Economia Agraria I e/o II
Economia Regionale I e/o II
Economia dello Sviluppo I e/o II
Economia dell'Unione Europea I e/o II
Economia Industriale I e/o II
Economia Internazionale I e/o II
Econometria I e/o II
Uno o due insegnamenti a scelta tra i seguenti per un totale di 10 CFU
Politica economica I e/o II
Scienza delle finanze I e/o II
Un insegnamento a scelta tra i seguenti per un totale di 5 CFU
Statistica Economica I
Analisi delle serie storiche I
Matematica Finanziaria I
Analisi multivariata I
Seconda Lingua Straniera (Francese, Spagnolo, Tedesco)
10
20
10
5
5
Insegnamenti a scelta dello studente
10
Prova finale
5
36
PROPEDEUTICITA’ (CLEIM)
NON SI PUO' SOSTENERE L'ESAME DI:
SE NON SI E' SOSTENUTO L'ESAME DI:
INSEGNAMENTO
Analisi delle Serie Storiche I
Diritto Commerciale I
Diritto Commerciale II
PROPEDEUTICITA’
Statistica di Base I, Statistica per l'Azienda
Istituzioni di Diritto Privato
Istituzioni di Diritto Privato
Istituzioni di Diritto Privato, Istituzioni di Diritto
Pubblico
Istituzioni di Diritto Privato, Istituzioni di Diritto
Pubblico
Economia Aziendale e Metodologie e Determinazioni
Quantitative d’Azienda
Economia Aziendale e Metodologie e Determinazioni
Quantitative d’Azienda
Microeconomia, Macroeconomia
Microeconomia, Macroeconomia
Microeconomia, Macroeconomia
Microeconomia, Macroeconomia, Economia del
Lavoro I
Economia e Tecnica dei Mercati Finanziari I
Macroeconomia
Macroeconomia
Microeconomia
Microeconomia
Microeconomia
Microeconomia
Microeconomia, Macroeconomia
Microeconomia, Macroeconomia
Microeconomia
Microeconomia
Economia Aziendale e Metodologie e Determinazioni
Quantitative d’Azienda
Microeconomia
Metodi Matematici
Microeconomia, Macroeconomia
Microeconomia, Macroeconomia E Politica Economica
I
Microeconomia
Microeconomia e Scienza delle Finanze I
Statistica di Base I
Metodi Matematici, Statistica di Base
Economia Aziendale e Metodologie e Determinazioni
Quantitative d’Azienda
Diritto del Lavoro I
Diritto Tributario I
Diritto Tributario II
Economia Aziendale I
Economia Bancaria I
Economia Bancaria Ii
Economia del Lavoro I
Economia del Lavoro II
Economia delle Aziende di Credito I
Economia dello Sviluppo I
Economia dello Sviluppo II
Economia ell'Unione Europea I
Economia dell'Unione Europea II
Economia Industriale I
Economia Industriale II
Economia Internazionale I
Economia Internazionale II
Economia Regionale I
Economia Regionale II
Finanza Aziendale I
Macroeconomia
Matematica Finanziaria I
Politica Economica I
Politica Economica II
Scienza delle Finanze I
Scienza delle Finanze II
Statistica Economica
Statistica per l'Economia I
Tecnica Professionale I
37
5.3. Corso di Laurea in Economia e Diritto dell'Impresa e delle Amministrazioni
(CLEDIA)
Il corso di laurea in Economia e Diritto dell'Impresa e delle Amministrazioni si sviluppa in quattro
curricula: due curricula privatistico-professionale e due curricula pubblicistico-internazionale e
precisamente:
•
•
•
•
Consulente commerciale e fiscale;
Consulente del lavoro, della previdenza sociale e delle relazioni sindacali;
Operatore giuridico della pubblica amministrazione;
Operatore giuridico internazionale.
I primi due curricula sono riservati a coloro che intendono esercitare, ad un primo livello di
esperienza, le professioni classiche (in via di trasformazione nella dimensione europea), oltre quelle
che saranno suggerite dall'evoluzione sociale; sono, inoltre, riservati a coloro che intendono
svolgere, ad un primo livello, le funzioni tipiche degli operatori giuridici di impresa sia in aziende
private, sia in aziende del c.d. terzo settore.
I secondi due curricula, di carattere pubblicistico, sono riservati sia a coloro che vogliono operare in
posizioni professionali medio-alte nell'ambito delle pubbliche amministrazioni, nonché nell'ambito
delle organizzazioni internazionali, sia a coloro che intendono dedicarsi allo studio integrato del
diritto e dell'economia.
L'attività didattica è articolata in semestri (I e II) e prevede la partecipazione degli studenti a lezioni,
seminari, laboratori ed, eventualmente, stage.
Accedono al Corso di Laurea in Economia e Diritto dell'Impresa e delle Amministrazioni tutti
coloro che sono in possesso, all'atto dell'iscrizione, di un qualunque titolo di istruzione di scuola
secondaria di durata quinquennale.
Il corso di laurea si propone di fornire una qualificata padronanza di strumenti metodologici e di
contenuti scientifici generali orientati ad una preparazione specialistica nelle attività professionali in
cui si richiede una accentuata integrazione delle competenze economiche ed aziendalistiche con
quelle giuridiche, in relazione alle nuove esigenze emergenti dal sistema delle imprese e dalla
Pubblica Amministrazione, anche in una dimensione sovranazionale.
Si segnalano le seguenti esemplificazioni professionali:
a) attività di consulenza privata alle imprese, con particolare riguardo all'ordinamento societario,
alle forme di finanziamento, alla contrattualistica d'impresa anche alla luce delle nuove tecnologie;
b) figure professionali di amministrazione, delle attività d'impresa;
c) amministrazione del personale e delle relazioni sindacali; esperti della sicurezza;
d) operatori delle agenzie private di collocamento e delle agenzie di lavoro interinale; componenti
dei collegi di conciliazione di arbitrato per le controversie di lavoro collettive ed individuali;
e) operatori del settore della formazione e delle politiche sociali;
f) funzionari delle amministrazioni e delle aziende pubbliche (nell'ambito sanitario e degli enti
locali);
g) funzioni internazionali quali cancelliere di ambasciata o di consolato, dipendente amministrativo
e/o contabile di ambasciata o di ministero, funzionario di livello medio-alto presso le
amministrazioni per il commercio con l'estero, funzionario amministrativo-contabile presso enti e
organizzazioni internazionali;
h) attività di ricerca.
38
CURRICULUM: Consulente Commerciale e Fiscale
INSEGNAMENTI
I ANNO
Economia aziendale e Metodologie e determinazioni quantitative d’azienda
Economia e gestione delle imprese
Informatica
Istituzioni di diritto privato I
Istituzioni di diritto privato II
Metodi matematici
Microeconomia
Storia economica
II ANNO
Macroeconomia
Statistica di base
Statistica per l’economia
Lingua straniera: Inglese
Diritto fallimentare I
Istituzioni di diritto pubblico
Diritto commerciale
Diritto del lavoro
Seminario di Sociologia Generale
Diritto del mercato finanziario I
III ANNO
Diritto industriale I
Diritto tributario
Diritto internazionale I
Scienza delle finanze
Seconda Lingua Straniera (Francese, Spagnolo, Tedesco)
Attività formative a scelta dello studente
Prova finale
CFU
10
10
5
5
5
10
10
10
10
5
5
5
5
10
10
9
1
5
5
10
5
10
5
10
5
CURRICULUM: Consulente del Lavoro, della Previdenza Sociale e delle Relazioni Sindacali
INSEGNAMENTI
CFU
I ANNO
Economia aziendale e Metodologie e determinazioni quantitative d’azienda
Economia e gestione delle imprese
Informatica
Istituzioni di diritto privato I
Istituzioni di diritto privato II
Metodi matematici
10
10
5
5
5
10
39
Microeconomia
Storia economica
10
10
II ANNO
Macroeconomia
Statistica di base
Statistica per l’economia
Lingua straniera: Inglese
Seminario di Sociologia Generale
Istituzioni di diritto pubblico
Diritto commerciale
Diritto del lavoro
III ANNO
Due o tre insegnamenti a scelta per un totale di 15 CFU
Diritto della previdenza sociale I e/o II
Diritto sindacaleI e/o II
Diritto internazionale I
Diritto tributario
Scienza delle finanze
Seconda Lingua Straniera (Francese, Spagnolo, Tedesco)
Attività formative a scelta dello studente
Prova finale
CURRICULUM: Operatore Giuridico Internazionale
INSEGNAMENTI
I ANNO
Economia aziendale e Metodologie e determinazioni quantitative d’azienda
Economia e gestione delle imprese
Informatica
Istituzioni di diritto privato I
Istituzioni di diritto privato II
Metodi matematici
Microeconomia
Storia economica
II ANNO
Macroeconomia
Statistica di base
Statistica per l’economia
Lingua straniera: Inglese
Istituzioni di diritto pubblico
Diritto commerciale
Diritto amministrativo
Seminario di Sociologia Generale
10
5
5
5
1
10
10
10
15
5
9
10
5
10
5
CFU
10
10
5
5
5
10
10
10
10
5
5
5
10
10
9
1
40
III ANNO
Diritto internazionale I
Diritto internazionale II
Uno o due insegnamenti a scelta per un totale di 10 CFU
Diritto comunitario della concorrenza I e/o II
Diritto internazionale dell’economia I e/o II
Organizzazione internazionale I e/o II
Scienza delle finanze
Diritto dell’Unione Europea
Seconda Lingua Straniera (Francese, Spagnolo, Tedesco)
Attività formative a scelta dello studente
Prova finale
CURRICULUM: Operatore Giuridico della Pubblica Amministrazione
INSEGNAMENTI
I ANNO
Economia aziendale e Metodologie e determinazioni quantitative d’azienda
Economia e gestione delle imprese
Informatica
Istituzioni di diritto privato
Metodi matematici
Microeconomia
Storia economica
II ANNO
Macroeconomia
Statistica di base
Statistica per l’economia
Lingua straniera: Inglese
Diritto del lavoro I
Istituzioni di diritto pubblico
Diritto commerciale
Diritto amministrativo
III ANNO
Diritto tributario I
Diritto pubblico regionale
Diritto degli enti locali
Diritto pubblico dell’economia
Diritto dell’Unione Europea
Seminario di Sociologia Generale
Scienza delle finanze
Seconda Lingua Straniera (Francese, Spagnolo, Tedesco)
5
5
10
10
10
5
10
5
CFU
10
10
5
10
10
10
10
10
5
5
5
5
10
10
10
5
5
5
5
4
1
10
5
41
Attività formative a scelta dello studente
Prova finale
10
5
PROPEDEUTICITA’ (CLEDIA)
NON SI PUO' SOSTENERE L'ESAME DI: SE NON SI E' SOSTENUTO L'ESAME DI:
Diritto Amministrativo
Diritto Commerciale
Diritto Comunitario della Concorrenza I
Diritto Comunitario della Concorrenza Ii
Istituzioni di Diritto Pubblico
Istituzioni di Diritto Privato
Diritto dell'Unione Europea
Diritto Comunitario della Concorrenza I
Istituzioni di Diritto Privato, Istituzioni di Diritto
Diritto del Lavoro
Pubblico
Istituzioni di Diritto Privato, Istituzioni di Diritto
Diritto del Lavoro Cfu 9
Pubblico
Istituzioni di Diritto Privato, Istituzioni di Diritto
Diritto del Lavoro I
Pubblico
Diritto del Mercato Finanziario I
Istituzioni di Diritto Privato
Diritto della Previdenza Sociale (I Mod.5) Istituzioni di Diritto Privato, Diritto del Lavoro
Diritto della Previdenza Sociale (Ii Mod.5) Istituzioni di Diritto Privato, Diritto del Lavoro
Istituzioni di Diritto Pubblico e/o Istituzioni di Diritto
Diritto dell'Unione Europea
Privato;Diritto e/o Organizzazione Internazionale
Istituzioni di Diritto Pubblico e/o Istituzioni di Diritto
Diritto dell'Unione Europea (Cf. 4)
Privato
Diritto Fallimentare I
Istituzioni di Diritto Privato
Diritto Industriale I
Istituzioni di Diritto Privato, Diritto Commerciale
Diritto Internazionale
Istituzioni di Diritto Pubblico
Istituzioni di Diritto Pubblico e/o Istituzioni di Diritto
Diritto Internazionale dell'Economia I
Privato;Diritto e/o Organizzazione Internazionale
Istituzioni di Diritto Pubblico e/o Istituzioni di Diritto
Diritto Internazionale dell'Economia II
Privato;Diritto e/o Organizzazione Internazionale
Diritto Internazionale I
Istituzioni di Diritto Pubblico
Diritto Internazionale II
Istituzioni di Diritto Pubblico
Diritto Pubblico Regionale I
Istituzioni di Diritto Pubblico
Diritto Sindacale I
Diritto del Lavoro
Diritto Sindacale II
Diritto del Lavoro, Diritto Sindacale I
Istituzioni di Diritto Privato, Istituzioni di Diritto
Pubblico, Economia Aziendale e Metodologie e Deter. Q.
Diritto Tributario
d'Az.
Istituzioni di Diritto Privato, Istituzioni di Diritto
Pubblico, Economia Aziendale e Metodologie e Deter. Q.
Diritto Tributario
d'Az.
Istituzioni di Diritto Privato, Economia Aziendale e
Diritto Tributario I
Metodologie e Determinazioni Quantitative d'Azienda
Macroeconomia
Microeconomia
Organizzazione Internazionale I
Istituzioni di Diritto Pubblico
Organizzazione Internazionale II
Istituzioni di Diritto Pubblico
Scienza delle Finanze
Microeconomia e Macroeconomia
Statistica per l'Economia I
Metodi Matematici, Statistica di Base
42
6. LAUREE NELLE SCIENZE DELL’ECONOMIA E DELLA GESTIONE
AZIENDALE
6.1 Corso di Laurea in Economia Aziendale (CLEA)
Il corso di laurea in Economia Aziendale si propone di formare laureati con le seguenti abilità:
-un'ampia preparazione di base in più aree disciplinari (economia aziendale, economia politica,
storia, diritto; metodi quantitativi, informatica, due lingue dell'U.E.)
- una preparazione approfondita nelle discipline economico-aziendali, con particolare riferimento ai
seguenti settori scientifico-disciplinari: Economia aziendale; Economia e gestione delle imprese;
Economia degli intermediari finanziari; Organizzazione aziendale; Finanza aziendale.
L'attività didattica è articolata in semestri (I e II) e prevede la partecipazione degli studenti a lezioni,
seminari, laboratori ed, eventualmente, stage. Accedono al Corso di Laurea in Economia Aziendale
tutti coloro che sono in possesso, all'atto dell'iscrizione, di un qualunque titolo di istruzione di
scuola secondaria di durata quinquennale.
Coerentemente con gli obiettivi, il curriculum degli studi consente l'acquisizione delle seguenti
competenze:
- nel primo anno: conoscenze di metodiche di analisi e di interpretazione critica dei fenomeni
economici, sociali, giuridici, delle strutture e delle dinamiche di aziende di ogni tipo e dell'ambiente
in cui operano;
- nel secondo e terzo anno: conoscenze più approfondite delle discipline aziendali, nucleo
fondamentale del Clea, delineate:- per aree funzionali (marketing, pianificazione e controllo,
rilevazione/contabilità, finanza, organizzazione);- per classi di aziende nei diversi settori della old e
della new economy (manifatturiero, commerciale, turistico, servizi, pubblica amministrazione e non
profit, internet ed e-business, settori innovativi);- per governo economico, assetto istituzionale e
comportamento strategico perseguito.
Gli sbocchi occupazionali possono essere così individuati:
- Figure professionali e manageriali nelle varie funzioni (amministrazione, marketing e vendite,
finanza, gestione del personale, logistica e produzione, innovazione e ricerca & sviluppo, controllo
di gestione, strategia) delle diverse tipologie di aziende (private, pubbliche, non profit, di ogni
settore, nazionali ed internazionali);
- Consulenza direzionale (processi di cambiamento degli assetti istituzionali, strategici ed
organizzativi, problemi di governance);
- Consulenza professionale. (financial accounting, managerial accounting, auditing, controllo di
gestione, problemi di governance, reporting direzionale, valutazioni d'impresa, operazioni
straordinarie d'impresa, tecnica delle operazioni societarie e dei finanziamenti aziendali, crisi
aziendale e turnaround, liquidazione volontaria e coatta);
- Inserimento in società di consulenza ed in società di revisione nazionali ed internazionali;
- Attività imprenditoriali (in proprio o nelle aziende di famiglia);
- Professione del dottore commercialista e del revisore contabile;
- Libere professioni dell'area economica;
- Attività di ricerca.
43
I ANNO
Economia aziendale e Metodologie e determinazioni quantitative d’azienda
Economia e gestione delle imprese
Informatica
Istituzioni di diritto privato I
Metodi matematici
Microeconomia
Storia economica I
II ANNO
Diritto commerciale I
Un insegnamento a scelta fra i seguenti per un totale di 5 CFU
Diritto del lavoro I
Diritto fallimentare I
Economia aziendale
Economia delle aziende di credito
Economia e tecnica dei mercati finanziari
Istituzioni di diritto pubblico I
lingua straniera: Inglese
Macroeconomia
Matematica finanziaria
Organizzazione aziendale
Seminario di Sociologia generale
Statistica di base
Statistica per l’azienda
III ANNO
Due insegnamenti a scelta fra i seguenti per un totale di 10 CFU:
Analisi e contabilità dei costi
Economia delle aziende e delle amministrazioni pubbliche
Programmazione e controllo
Ragioneria
Strategia e politica aziendale
Marketing
Diritto tributario I
Un insegnamento a scelta fra i seguenti per un totale di 5 CFU:
Analisi economico finanziaria delle aziende
Tecnica professionale
Revisione aziendale
Economia delle aziende della net economy
Budget e reporting direzionale
Economia e gestione delle imprese di servizi
Economia e gestione delle imprese internazionali
Economia e gestione delle imprese commerciali
Gestione della produzione dei materiali
10
10
5
5
10
10
5
5
5
5
5
5
5
5
10
5
9
1
5
5
10
5
5
5
44
Marketing internazionale
Finanza aziendale
Strategia d’impresa
Un insegnamento a scelta fra i seguenti per un totale di 5 CFU:
Politica economica I
Scienza delle finanze I
Seconda Lingua Straniera (Francese, Spagnolo, Tedesco)
Attività formative a scelta dello studente
Prova finale
5
5
5
10
5
PROPEDEUTICITA’ (CLEA)
NON SI PUO' SOSTENERE L'ESAME DI:
SE NON SI E' SOSTENUTO L'ESAME DI:
Economia
Aziendale
e
Metodologie
e
Analisi e Contabilità dei Costi I
Determinazioni Quantitative d'Azienda
Diritto Commerciale I
Istituzioni di Diritto Privato
Istituzioni di Diritto Privato, Istituzioni di Diritto
Diritto del Lavoro I
Pubblico
Diritto Fallimentare I
Istituzioni di Diritto Privato
Istituzioni di Diritto Privato, Economia Aziendale e
Metodologie e Determinazioni Quantitative
Diritto Tributario I
d'Azienda
Economia
Aziendale
e
Metodologie
e
Economia Aziendale I
Determinazioni Quantitative d'Azienda
Economia delle Aziende di Credito I
Economia e Tecnica dei Mercati Finanziari I
Economia e Gestione delle Imprese Commerciali I Economia e Gestione delle Imprese
Economia e Gestione delle Imprese di Servizi I
Economia e Gestione delle Imprese
Economia e Gestione delle Imprese Internazionali I Economia e Gestione delle Imprese
Economia
Aziendale
e
Metodologie
e
Finanza Aziendale I
Determinazioni Quantitative d'Azienda
Gestione della Produzione dei Materiali I
Economia e Gestione delle Imprese
Macroeconomia
Microeconomia
Marketing I
Economia e Gestione delle Imprese
Matematica Finanziaria I
Metodi Matematici
Politica Economica I
Microeconomia e Macroeconomia
Economia
Aziendale
e
Metodologie
e
Programmazione e Controllo I
Determinazioni Quantitative d'Azienda
Economia
Aziendale
e
Metodologie
e
Ragioneria I
Determinazioni Quantitative d'Azienda
Scienza delle Finanze I
Microeconomia
Strategie d'Impresa I
Economia e Gestione delle Imprese
Economia
Aziendale
e
Metodologie
e
Tecnica Professionale I
Determinazioni Quantitative d'Azienda
45
6.2 Corso di Laurea in Economia e Amministrazione delle Imprese Finanziarie
(CLEAIF)
L'obiettivo del Corso di Laurea in Economia e Amministrazione delle Imprese Finanziarie è quello
di fornire adeguate conoscenze metodologiche e di contenuti scientifici e professionali per la
formazione di laureati che intendono operare nei settori dei mercati finanziari e dell'intermediazione
finanziaria, nonché nelle attività di ricerca e di consulenza in ambito finanziario.
Il corso - che si caratterizza per l'impostazione multidisciplinare e per la bivalenza della prospettiva
(interna ed internazionale)- ha durata triennale e si propone di sviluppare negli studenti conoscenze
e competenze sul funzionamento delle imprese finanziarie e dei mercati finanziari nei sistemi
economici moderni, assieme a capacità di analisi dei comportamenti aziendali e di partecipazione ai
processi gestionali, oltre che conoscenze di base nelle discipline dell'area economico-aziendale.
Sul piano didattico il corso di laurea si prefigura l'obiettivo dello sviluppo delle competenze critiche
per lo svolgimento dell'attività finanziaria nell'ambito dei diversi intermediari e di tutti gli istituti
che operano significativamente nei mercati finanziari e che con gli intermediari vengono ad
interagire.
A tal fine, l'attività didattica è articolata in semestri (I e II) e prevede la partecipazione degli
studenti a lezioni, seminari, laboratori ed, eventualmente, stage.
Accedono al Corso di Laurea in Economia e Amministrazione delle Imprese Finanziarie tutti coloro
che sono in possesso, all'atto dell'iscrizione, di un qualunque titolo di istruzione di scuola
secondaria di durata quinquennale.
I laureati in tale disciplina, pertanto, devono:
- possedere conoscenze di base delle discipline economiche, gestionali, matematico-statistiche,
finanziarie e giuridiche;
- possedere conoscenze di base relative all'evoluzione e al funzionamento dei sistemi finanziari,
anche in ambito internazionale;
- conoscere approfonditamente gli aspetti e le problematiche economico-aziendali del settore di
riferimento (imprese finanziarie); - sviluppare specifiche e approfondite conoscenze nel campo
dell'economia dell'intermediazione e dei sistemi finanziari, con particolare riguardo sia ai temi degli
assetti e del funzionamento dei mercati finanziari e mobiliari, sia a quelli dei modelli organizzativi,
decisionali e comportamentali e degli strumenti degli intermediari finanziari;
- acquisire competenze specifiche sia di tipo informatico sia in materia di rilevazione ed
elaborazione di dati quali-quantitativi;
- essere in grado di usare correttamente la lingua inglese.
Sono previste attività didattiche interne a contenuto interdisciplinare (esercitazioni nelle aule
informatiche e nelle aule linguistiche, discussione di casi aziendali e lavori di gruppo) e attività
didattiche esterne (tirocini presso istituti di ricerca e/o imprese, soggiorni di studio presso università
comunitarie).
Il Corso di Laurea in Economia e Amministrazione delle Imprese Finanziarie (CLEAIF) risponde
all'esigenza di formare un "profilo" specifico di laureato che possa ricoprire, con successo, ruoli - di
carattere operativo o manageriale - in imprese operanti, in particolare, nel sistema finanziario
(banche, assicurazioni, investment bank, imprese di investimento, investitori istituzionali, società di
venture capital, etc.).
Le capacità dei laureati CLEAIF sono richieste, in ogni caso, nelle articolazioni del sistema
finanziario (banche, altri intermediari finanziari, operatori del mercato finanziario, istituzioni
finanziarie internazionali); nelle posizioni di interfaccia con il sistema finanziario da parte di
imprese non finanziarie (direzione finanziaria, tesoreria, consulenza finanziaria ecc.); nelle attività
professionali che abbiano come oggetto la consulenza su temi e problemi di finanza (società di
analisi, di ricerca, ecc).
46
Un laureato CLEAIF - grazie alle competenze specialistiche acquisite- è sicuramente, nell'attuale
realtà economica e finanziaria italiana ed estera, una figura professionale particolarmente
interessante e richiesta in molteplici campi dell'attività finanziaria.
Più in dettaglio, dal punto di vista dell'inserimento nel mercato del lavoro, il laureato CLEAIF può
operare, fra l'altro, come:
- dirigente (o quadro) nei diversi comparti gestionali degli intermediari finanziari e creditizi
(banche, società finanziarie, società di investimento, ogni istituto operante nell'ambito del
parabancario, ecc.);
- operatore in titoli presso banche ed istituzioni finanziarie nonché gestore di patrimoni e di fondi;
dirigente e quadro in compagnie di assicurazioni sia a livello della gestione assicurativa, sia a livello
della gestione patrimoniale e finanziaria;
- dirigente e funzionario di istituti pubblici di previdenza;
funzionario in taluni settori dell'amministrazione pubblica centrale (come, ad esempio, il Ministero
del Tesoro) per lo svolgimento di funzioni di programmazione, attuazione e controllo delle politiche
pubbliche in campo finanziario e creditizio;
- dirigente e quadro della direzione finanziaria delle imprese non finanziarie di ogni classe e
dimensione;
- giornalista specializzato in campo finanziario;
- docente universitario o ricercatore in materie economiche e finanziarie;
promotore finanziario.
INSEGNAMENTI
I ANNO
Economia aziendale e Metodologie e determinazioni quantitative d’azienda
Economia e gestione delle imprese
Informatica
Istituzioni di diritto privato I
Metodi matematici
Microeconomia
Storia economica I
II ANNO
Diritto commerciale I
Diritto del mercato finanziario
Economia delle aziende di credito I
Economia e tecnica dei mercati finanziari I
Istituzioni di diritto pubblico I
Lingua straniera: Inglese
Macroeconomia
Matematica finanziaria I
Organizzazione Aziendale I
Statistica di base
Statistica per l’azienda
III ANNO
Analisi economico-finanziaria delle aziende
CFU
10
10
5
5
10
10
5
5
10
5
5
5
5
10
5
5
5
5
5
47
Analisi delle serie storiche
Seminario di Sociologia
Diritto tributario I
Economia bancaria
Finanza aziendale
Gestione e controllo dei rischi nell’intermediazione finanziaria
Marketing
Seconda lingua straniera (Francese, Spagnolo, Tedesco)
Attività formative a scelta dello studente
Prova finale
4
1
5
5
5
10
5
5
10
5
PROPEDEUTICITA’ (CLEAIF)
NON SI PUO' SOSTENERE L'ESAME DI:
SE NON SI E' SOSTENUTO L'ESAME DI:
Diritto Commerciale I
Diritto del Mercato Finanziario I
Diritto del Mercato Finanziario Ii
Istituzioni di Diritto Privato
Istituzioni di Diritto Privato
Istituzioni di Diritto Privato
Istituzioni di Diritto Privato I, Economia Aziendale e
Metodologie
e
Determinazioni
Quantitative
d'Azienda
Microeconomia e Macroeconomia
Economia e Tecnica dei Mercati Finanziari I
Economia Aziendale e Metodologie e Determinazioni
Quantitative d'Azienda
Microeconomia
Economia E Gestione Delle Imprese
Metodi Matematici
Diritto Tributario I
Economia Bancaria I
Economia delle Aziende di Credito I
Finanza Aziendale I
Macroeconomia
Marketing I
Matematica Finanziaria
48
7. LAUREE NELLE SCIENZE STATISTICHE
7.1. Corso di Laurea in Statistica ed Informatica per l’Economia e le Imprese
Il Corso di laurea in Statistica ed Informatica per l'economia e le imprese ha durata triennale e
prevede l'articolazione del percorso di studi in tre differenziati curricula:
•
•
•
metodi quantitativi per la qualità'
metodi quantitativi per l'analisi di mercato
metodi quantitativi per l'analisi economico-finanziaria
L'attività didattica è articolata in semestri (I e II) e prevede la partecipazione degli studenti a lezioni,
seminari, laboratori ed, eventualmente, stage.
Accedono al Corso di Laurea in Statistica ed Informatica per l'Economia e le Imprese tutti coloro
che sono in possesso, all'atto dell'iscrizione, di un qualunque titolo di istruzione di scuola
secondaria di durata quinquennale.
Il Corso in Statistica e Informatica per l'Economia e le Imprese ha come obiettivo la formazione di
laureati con competenze interdisciplinari nelle discipline statistiche, matematiche ed informatiche
opportunamente integrate ad una buona conoscenza di base nelle discipline dell'area economica e
aziendale.
Il percorso didattico, caratterizzato dal rigore logico e dalla costante attenzione alle applicazioni in
ambito economico e aziendale, prevede l'acquisizione di conoscenze:
- nelle discipline statistiche;
- nelle discipline informatiche e computazionali per le applicazioni matematiche e statistiche;
- di tecnologie Web;
- di gestione di sistemi informativi e di banche dati;
- della modellistica di fenomeni economici e di gestione aziendale;
- operative in uno specifico settore applicativo;
- nelle discipline economiche e di gestione delle imprese;
- linguistiche.
Il corso di laurea si propone di assicurare allo studente una buona padronanza di strumenti
metodologici e informatici in generale, nonché l'acquisizione di specifiche abilità professionali
relative alla progettazione e alla realizzazione di indagini statistiche osservazionali ed elettroniche,
sondaggi demoscopici e ricerche di mercato, ovvero all'analisi e alla valutazione quantitativa dei
servizi erogati da enti pubblici e privati, alla certificazione di qualità dei processi industriali e delle
piccole e medie imprese, ovvero alla valutazione delle decisioni economiche e finanziarie attraverso
l'utilizzo di modelli quantitativi di tipo statistico-matematico con l'impiego estensivo
dell'informatica per l'analisi di dati economici e finanziari.
I laureati in Statistica e Informatica per le imprese opereranno a supporto dei processi decisionali
aziendali attraverso la comunicazione telematica e la gestione dell'informazione derivante
dall'analisi quantitativa delle problematiche sia economiche che sociali. Si distingueranno inoltre
quali utenti esperti di programmi e linguaggi per l'elaborazione statistica dei dati, aperti alle
innovazioni tecnologiche ed alla gestione operativa delle nuove tecnologie e della net-economy.
Sono previste attività didattiche interne a contenuto interdisciplinare presso laboratori di Statistica e
Informatica con l'obiettivo di stimolare e facilitare la comprensione delle problematiche
economiche e aziendali dal punto di vista applicativo, oltre all'acquisizione di capacità di
inserimento in gruppi di lavoro.
49
In relazione ad obiettivi specifici sono previste attività esterne, come tirocini formativi presso
istituti di ricerca, piccole e medie aziende, amministrazioni pubbliche, oltre che soggiorni presso
altre università italiane ed europee, anche nel quadro di accordi internazionali.
I laureati saranno in grado di utilizzare efficacemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua
dell'Unione Europea, oltre l'italiano, nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di
informazioni generali.
Sbocchi occupazionali
Le figure professionali formate dal Corso di Laurea sono caratterizzate da una elevata flessibilità
che consente il loro inserimento immediato in diversi comparti produttivi in qualità di:
a) professionista alle dipendenze di industrie, piccole e medie imprese, aziende di servizi (manager
della qualità, analista economico-finanziario, analista di mercato);
b) libero professionista e collaboratore di organismi di certificazione (valutatore);
c) esperto consulente di sistemi informatici, di customer data-base e data mining, di tecnologie
Web;
d) esperto di gestione di basi di dati statistiche, networks e banche dati.
Pertanto, i possibili sbocchi occupazionali sono:
1. Piccole e medie imprese;
2. Grandi imprese industriali e commerciali;
3. Società finanziarie;
4. Organismi nazionali e internazionali;
5. Enti e imprese erogatrici di servizi pubblici;
6. Centri di ricerca;
7. Società di consulenza.
CURRICULUM: METODI QUANTITATIVI PER LA QUALITA'
Insegnamenti
CFU Moduli
CFU/
modulo
I ANNO
Matematica per l’economia
10
Statistica Metodologica
Inferenza
Statistica
campionarie
5
e
Rilevazioni
Analisi matematica per l’economia
Algebra lineare e geometria
Statistica Metodologica
Inferenza statistica
5
5
5
5
Rilevazioni campionarie
Informatica di base
Sistemi informativi aziendali
Economia e gestione delle imprese
Organizzazione
dei
sistemi
informativi
Economia aziendale
Lingua Inglese
5
5
5
5
5
10
Informatica
10
Economia e Gestione delle Imprese
10
Economia Aziendale
Lingua Inglese
5
5
5
5
II ANNO
50
Metodi Matematici per le Decisioni
Probabilità e Processi Stocastici
10
Modelli Lineari e Analisi Multivariata
(Statistica Multivariata)
Analisi delle serie storiche
Statistica Computazionale e
Tecnologia dei processi produttivi e statistica
industriale
Istituzioni di Economia
Istituzioni di Diritto dell'Informazione
15
Gestione dei sistemi per la qualità
Lingua e laboratorio di Inglese
Disciplina a scelta
III ANNO
Controllo statistico di qualità
5
5
5
Metodi Statistici dell’Affidabilità
Economia applicata
Metodi per la ricerca sociale
Econometria
Altra Lingua
5
10
Discipline a scelta dello studente
Laboratorio e/o Stage
10
10
Prova Finale
5
5
10
5
5
10
5
5
Metodi matematici per le decisioni
Probabilità e processi stocastici
Analisi multivariata I
Analisi multivariata II
Modelli lineari
Analisi delle serie storiche
Statistica Computazionale
Tecnologia dei processi produttivi
e statistica industriale
Istituzioni di Economia
Istituzioni
di
Diritto
dell'Informazione
Gestione dei sistemi per la qualità
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
Controllo statistico di qualità I e II
10
5
Metodi Statistici dell’Affidabilità
Economia industriale I
5
Metodi per la ricerca sociale
5
Econometria
5
Seconda
Lingua
Straniera 5
(Francese, Spagnolo, Tedesco)
10
Laboratorio di software statistico 10
e/o Stage
5
CURRICULUM: METODI QUANTITATIVI PER LE ANALISI DI MERCATO
Insegnamenti
CFU Moduli
CFU/
modulo
I ANNO
Matematica per l’economia
10
Statistica Metodologica
Inferenza
Statistica
campionarie
5
e
Rilevazioni
Analisi matematica per l’economia
Algebra lineare e geometria
Statistica Metodologica
Inferenza statistica
5
5
5
5
Rilevazioni campionarie
Informatica di base
Sistemi informativi aziendali
Economia e gestione delle imprese
Organizzazione
dei
sistemi
informativi
Economia aziendale
5
5
5
5
5
10
Informatica
10
Economia e Gestione delle Imprese
10
Economia Aziendale
5
5
51
Lingua Inglese
5
Lingua Inglese
5
II ANNO
Metodi Matematici per le Decisioni
Probabilità e Processi Stocastici
10
Metodi matematici per le decisioni
Probabilità e processi stocastici
Analisi multivariata I
Analisi multivariata II
Modelli lineari
Analisi delle serie storiche
Statistica per le decisioni di
impresa
Statistica Computazionale
Istituzioni di Economia
Istituzioni
di
Diritto
dell'Informazione
Marketing
5
5
5
5
5
5
5
Analisi di mercato
Modelli causali
Demografia
statistica sociale
Economia industriale I
Metodi per la ricerca sociale
Econometria
Seconda
Lingua
Straniera
(Francese, Spagnolo, Tedesco)
5
5
5
5
5
5
5
5
Modelli Lineari e Analisi Multivariata
(Statistica Multivariata)
Analisi delle serie storiche
Statistica per le decisioni di impresa
15
Statistica Computazionale
Istituzioni di Economia
Istituzioni di Diritto dell'Informazione
5
5
5
Marketing
Lingua e laboratorio di Inglese
Disciplina a scelta
III ANNO
Analisi di mercato
Modelli causali
Demografia/statistica sociale
5
5
5
Economia applicata
Metodi per la ricerca sociale
Econometria
Altra Lingua
10
Discipline a scelta dello studente
Laboratorio e/o Stage
10
10
Prova Finale
5
10
10
5
5
5
5
5
5
5
5
5
10
Laboratorio di software statistico 10
e/o Stage
5
CURRICULUM: METODI QUANTITATIVI PER L'ANALISI ECONOMICOFINANZIARIA
Insegnamenti
CFU Moduli
CFU/
modulo
I ANNO
Matematica per l’economia
10
Statistica Metodologica
Inferenza
Statistica
campionarie
5
Informatica
e
Rilevazioni
Analisi matematica per l’economia
Algebra lineare e geometria
Statistica Metodologica
Inferenza statistica
5
5
5
5
Rilevazioni campionarie
Informatica di base
5
5
10
10
52
Economia delle aziende di credito
Economia e tecnica dei mercati finanziari
10
Economia Aziendale
Lingua Inglese
5
5
II ANNO
Metodi Matematici per le Decisioni
Probabilità e Processi Stocastici
10
Modelli Lineari e Analisi Multivariata
(Statistica Multivariata)
Analisi delle serie storiche
Statistica per le decisioni di impresa
15
Statistica Computazionale
Istituzioni di Economia
Istituzioni di Diritto dell'Informazione
5
5
5
Tecnica di borsa
Lingua e laboratorio di Inglese
Disciplina a scelta
III ANNO
5
5
5
Matematica finanziaria
Modelli e metodi per l’analisi del valore
10
Analisi dell’efficienza economica
Economia dei mercati finanziari e valutari
10
Statistica dei mercati monetari e finanziari
5
Econometria
Altra Lingua
5
5
Discipline a scelta dello studente
Laboratorio e/o Stage
10
10
Prova Finale
5
10
Sistemi informativi aziendali
Economia delle aziende di credito
Economia e tecnica dei mercati
finanziari
Economia aziendale
Lingua Inglese
5
5
5
Metodi matematici per le decisioni
Probabilità e processi stocastici
Analisi multivariata I
Analisi multivariata II
Modelli lineari
Analisi delle serie storiche
Statistica per le decisioni di
impresa
Statistica Computazionale
Istituzioni di Economia
Istituzioni
di
Diritto
dell'Informazione
Tecnica di borsa
5
5
5
5
5
5
5
Matematica finanziaria
Modelli e metodi per l’analisi del
valore
Analisi dell’efficienza economica
Economia dei mercati finanziari e
valutari
Statistica dei mercati monetari e
finanziari
Econometria
Seconda
Lingua
Straniera
(Francese, Spagnolo, Tedesco)
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
10
Laboratorio di software statistico 10
e/o Stage
5
PROPEDEUTICITA’ (CLAS)
NON SI PUO' SOSTENERE L'ESAME DI:
SE NON SI E' SOSTENUTO L'ESAME DI:
Algebra Lineare e Geometria
Analisi di Mercato I
Analisi Matematica per l'Economia
Rilevazioni Campionarie, Analisi Multivariata
53
Controllo Statistico della Qualita' II
Inferenza Statistica
Marketing I
Controllo Statistico della Qualita' I
Statistica Metodologica
Economia e Gestione delle Imprese
Analisi Matematica per l'Economia, Algebra Lineare e
Metodi Matematici per le Decisioni
Geometria
Modelli Lineari
Inferenza Statistica
Rilevazioni Campionarie
Statistica Metodologica, Inferenza Statistica
Statistica dei Mercati Monetari e Finanziari I Analisi delle Serie Storiche
54
8. LAUREE NELLE SCIENZE DEL TURISMO
8.1 Corso di laurea in Scienze del Turismo ad indirizzo manageriale (in
collaborazione con la Facoltà di Lettere e Filosofia)
Obiettivi formativi
Il corso di laurea in Scienze del Turismo ad indirizzo manageriale fornisce conoscenze di tipo
aziendale, economico, statistico, linguistico, culturale legate al management delle imprese
turistiche. Consente, quindi, di sviluppare figure professionali che abbiano capacità decisionale,
analitica, critica e propositiva, secondo un grado di elevata flessibilità, necessaria nel mondo del
lavoro attuale e prospettico.
Il corso di laurea deve rispondere ad un profilo formativo specifico, per laureati che possano
ricoprire un ruolo manageriale in imprese turistiche o enti collegati (alberghi e catene alberghiere,
catene di ristoranti, agenzie di viaggio, tour operator, Enti Pubblici), avviare iniziative
imprenditoriali nel settore del turismo o lavorare nel settore dei servizi e della consulenza alle
imprese turistiche. A tal scopo, il percorso didattico prevederà l’acquisizione delle seguenti
conoscenze:
• possedere conoscenze di base delle discipline economiche, gestionali, geografiche,
sociologiche e giuridiche, nonché nelle materie culturali attinenti alle interdipendenze
settoriali;
• conoscere approfonditamente le problematiche gestionali delle imprese del settore turistico;
• acquisire competenze anche di tipo informatico, trattandosi di un settore ad alto contenuto
tecnologico, sia nel management interno che nelle relazioni di filiera;
• acquisire competenze nella realizzazione di ricerche, rilevazioni ed elaborazioni di dati
quantitativi ed informazioni qualitative;
• acquisire conoscenze e competenze specifiche in materia di organizzazione turistica, a
livello nazionale ed internazionale;
• conoscere alcuni aspetti relativi ai beni culturali, allo spettacolo, all’archeologia, etc., che
possano completare la preparazione e capacità organizzativa di eventi e prodotti/servizi
complessi, finalizzati anche alla comunicazione ed alla gestione dell’informazione;
• essere in grado di utilizzare almeno due lingue, in forma scritta ed orale, dell’Unione
Europea oltre all’italiano;
• essere in possesso di adeguate conoscenze che permettano l’uso degli strumenti informatici,
necessari nell’ambito specifico di competenza per lo scambio di informazioni generali.
Sbocchi Occupazionali
Il carattere interdisciplinare del piano di studi consente di stimolare la capacità e propensione dello
studente verso la valorizzazione delle risorse locali, in chiave turistica. I laureati della classe, infatti,
svolgeranno attività professionali in diversi ambiti quali il turismo, l’organizzazione di attività
sociali compatibili con l’ambiente, la comunicazione turistica per il mercato dell’editoria
tradizionale, multimediale e negli uffici stampa di enti ed imprese del settore. In particolare, il
laureato in Scienze del Turismo ad indirizzo Manageriale sarà quindi in grado di esercitare, tra le
diverse funzioni a cui il presente piano di studi lo rende idoneo, le seguenti:
manager o direttore d’azienda o catena alberghiera; direttore amministrativo di imprese turistiche;
direttore commerciale di imprese turistiche; analista e controller di imprese turistiche; dirigente
delle amministrazioni pubbliche collegate al settore turistico; responsabile delle risorse umane in
imprese turistiche; responsabile studi e ricerche presso Enti e Istituti del settore turistico;
imprenditore di azienda turistica; consulente di imprese turistiche in campo strategico, di marketing,
amministrativo, fiscale; manager di musei, beni culturali, siti archeologici.
I curricula dei corsi di laurea:
55
comprendono in ogni caso attività finalizzate all’acquisizione di conoscenze fondamentali nei vari
campi dell’economia, della geografia e della sociologia del turismo, ed in particolare delle
disclipine aziendali e gestionali, connettendo i vari saperi specialistici all’interno di un sistema
coerente di conoscenze teoriche ed abilità operative;
comprendono in ogni caso almeno una quota di attività formative orientate all’approfondimento di
capacità operative nel settore delle tecniche turistiche nell’analisi di mercato e nella gestione delle
aziende operanti nell’industria dell’ospitalità in cui si ricomprendono i servizi culturali ed
ambientali;
prevedono, in relazione ad obiettivi specifici, attività esterne come tirocinii formativi presso enti o
istituti del settore, aziende ed amministrazioni pubbliche, anche straniere, oltre a soggiorni di studi
presso altre università italiane, estere, anche nel quadro di accordi internazionali.
Il laureato in Scienze del Turismo ad indirizzo Manageriale, quindi, potrà espletare la sua attività
nell’ambito aziendale, sia a livello nazionale, che internazionale e multinazionale.
Il tempo riservato allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale è pari a quasi
il 50% dell’impegno orario complessivo.
Il titolo di studio è conferito a seguito di prova finale. Il regolamento didattico del corso di studio
disciplinerà le modalità della prova comprensiva in ogni caso di un’esposizione dinanzi ad
un’apposita commissione finalizzata ad accertare il raggiungimento degli obiettivi formativi
qualificanti del corso di studio.
La struttura del Corso di Laurea è ubicata nei locali dei Centri Comuni adiacente ai locali della
Presidenza di Economia.
Per informazioni didattiche: lunedì – giovedì dalle ore 9,00 alle ore 11,00 presso il Dipartimento di
Economia Aziendale stanza n. 34 - Tel. 081/675077 (prof F. Maraniello)
(www.scienzedelturismo.unina.it)
INSEGNAMENTI
CFU
I ANNO
Economia aziendale e Metodologie e determinazioni quantitative d’azienda per le imprese turistiche I 5
Economia aziendale e Metodologie e determinazioni quantitative d’azienda per le imprese turistiche II5
Economia e gestione delle imprese
10
Istituzioni di diritto privato
5
Istituzioni di diritto pubblico
5
Economia politica e
Scienza delle finanze
Letteratura italiana: Itinerari culturali e Parchi letterari O
Storia dell'arte moderna O
Archeologia classica
Filosofia morale: Etica dell’ambiente
5
5
10
10
II ANNO
Geografia del turismo O
Sociologia generale e Sociologia dell’ambiente e del territorio
10
56
Organizzazione aziendale e Sistemi informativi per il turismo
10
Economia e gestione delle imprese turistiche O
Economia e gestione delle imprese alberghiere O
Economia e gestione delle imprese commerciali
Statistica sociale
10
Museologia e critica artistica e del restauro
Trasporti
Storia moderna O
Storia contemporanea
Discipline dello spettacolo
10
o
5
5
10
III ANNO
Lingua Traduzione: Lingua Inglese
10
Archeologia e storia dell’arte del Vicino Oriente antico O
Archeologia fenicio.punica
5
Analisi dei costi delle imprese turistiche O
Analisi economico-finanziaria delle aziende turistiche
Cinema, fotografia e televisione O
Musicologia e storia della musica
5
Economia e tecnica dei mercati finanziari
5
Attività formative a scelta dello studente
9
Altre attività (art. 10, c.1. lettera f del RAD)
12
Seconda Lingua Straniera (Francese, Spagnolo, Tedesco)
4
Prova finale
5
5
PROPEDEUTICITA’ (STIM)
NON SI PUO' SOSTENERE L'ESAME DI:
SE NON SI E' SOSTENUTO L'ESAME DI:
Economia
Aziendale
e
Metodologie
e
Analisi Economico-Finanziaria delle Aziende Determinazioni Quantitative d'Azienda per le
Turistiche
Imprese Turistiche
Economia e Gestione delle Imprese Turistiche
Economia e Gestione delle Imprese (N.R.)
(N.R.)
57
9. PROGRAMMI DEGLI INSEGNAMENTI
9.1. Insegnamenti attivati per i corsi di laurea
Per qualche corso potrebbe intervenire, nel corso dell’anno accademico, qualche variazione relativa
al docente o del programma di insegnamento. In tal caso, gli studenti sono tenuti a prendere visione
del nuovo programma che sarà affisso a cura dei docenti all’albo dei dipartimenti.
Qualora lo studente intende svolgere la sua preparazione su testi diversi da quelli consigliati, è
opportuno che egli sottoponga preventivamente al docente le sue scelte.
L’assegnazione degli studenti a cattedre sdoppiate, triplicate o quadruplicate avviene in base alla
lettera alfabetica iniziale del loro cognome, qualunque sia l’anno di appartenenza. I programmi
relativi agli insegnamenti in corso saranno anche affissi all’albo dei Dipartimenti di afferenza.
9.2 Programmi degli insegnamenti
ALGEBRA LINEARE E GEOMETRIA
Prof. Maria Gabriella Graziano
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
AMMINISTRAZIONE DEL PERSONALE
Prof. Gianfranco Frassetto
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
ANALISI DEI COSTI DELLE IMPRESE TURISTICHE
Prof. Adele Caldarelli
Obiettivi
Il corso intende fornire le conoscenze teoriche ed i principali strumenti dell’analisi dei costi, in
particolar modo per le imprese turistico-ricettive, quale area di interesse cruciale sia per la
formulazione dei giudizi di convenienza economica, sia per gli scopi di conoscenza della dinamica
dei valori aziendali da sottoporre a controllo.
Programma
La contabilità analitica – La classificazione dei costi e le configurazioni di costo – I costi nella
contabilità direzionale – L’analisi costi-volumi-risultati – L’allocazione dei costi e la contabilità per
centri di costo – Il calcolo dei costi basato sulle attività (Activity-Based-Costing) – I costi per le
decisioni di breve periodo: Direct Costing e analisi differenziale – Direct Costing e Full Costing a
confronto – L’Activity-Based-Management – L’impiego della contabilità direzionale nelle imprese
turistico-ricettive – L’analisi dei costi e del sistema uniforme di contabilità analitica – L’analisi dei
ricavi, “lo Yeld Management”.
Libri di testo consigliati
L. Cinquini, Strumenti per l’analisi dei costi. Fondamenti di Cost Accounting, Vol. I, II edizione,
Giappichelli, 2003.
58
G. Liberatore, Nuove prospettive di analisi dei costi e dei ricavi nelle imprese alberghiere, Franco
Angeli, 2001.
ANALISI DELL’EFFICIENZA ECONOMICA
Prof. Alfredo Del Monte
(Mutuato da Economia industriale I)
ANALISI DELLE PATOLOGIE D’IMPRESA
Prof. Mario de Sarno
Programma
Struttura e gestione del sistema “impresa”: richiami concettuali. Equilibri d’impresa e relative
correlazioni. L’interpretazione degli andamenti gestionali: metodi e procedimenti di analisi.
L’anormale funzionamento dell’impresa: ricerca ed esame delle relative cause. Crisi dell’impresa:
elementi caratterizzanti e tipologie più significative. Strumenti contabili per la rilevazione e l’analisi
dei risultati gestionali e dei relativi riflessi sugli andamenti dell’impresa e su quelli dei mercati. Lo
stato di dissesto dell’impresa: sintomi premonitori, cause e manifestazioni del medesimo.
Tassonomia delle cause di disfunzioni e di dissesti aziendali. Casi di cessazione dell’impresa:
liquidazione così detta “volontaria” e liquidazione coatta. Il fronteggiamento della crisi reversibile:
tipi e natura dei provvedimenti assumibili per il risanamento aziendale. La procedura terminale
dell’impresa dissestata: profili economico aziendali, contabili e giuridici, considerati anche alla luce
della recente riforma della legge fallimentare.
Testi consigliati
Alberto Riparbelli, Il contributo della Ragioneria nell’analisi dei dissesti aziendali, F. Angeli,
Milano, 2005.
Il testo verrà integrato con note distribuite durante il corso. Si consiglia, altresì, la lettura dei
seguenti capitoli:
secondo e terzo della prima parte e primo e secondo della seconda parte del testo: Mario de Sarno,
Economia dell’impresa in liquidazione, Cedam, Padova, 1997;
secondo della prima parte e primo della seconda parte del testo: Mario de Sarno, Misurazione e
comunicazione dei valori aziendali, Giappichelli, Torino, 2005.
Durante lo svolgimento del programma potranno avere luogo dei seminari nel corso dei quali
saranno analizzati alcuni casi concreti, sia di risanamento, sia di cessazione, di imprese. A detti
seminari saranno invitati studiosi, esperti professionisti ed operatori economici.
ANALISI DELLE SERIE STORICHE
Prof. Germana Scepi
Argomenti fondamentali:
Richiami: Il modello di regressione semplice e multiplo.
Analisi delle serie storiche: approccio classico e moderno
Caratteristiche e parametri delle serie storiche
Componenti delle serie storiche: trend,ciclo, stagionalità
Analisi del trend mediante funzioni matematiche
Trend locale e ciclo: il metodo delle medie mobili
Processi stocastici
Processi stazionari ed invertibili.
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La funzione di autocorrelazione globale e parziale
Processi white noise
Modelli AR, MA, ARMA, ARIMA
Procedura Box-Jenkins
Previsione con i modelli ARIMA
Processi trend stazionari e a trend stocastico: random walk
I test di radice unitaria
Cenni sulla cointegrazione
Testi consigliati
D. Piccolo, Introduzione all'analisi delle serie storiche, Nuova Italia Scientifica
D. Fonzo, F. Lisi, Complementi di statistica economica, Analisi delle serie storiche univariate,
Cleup -Padova, 2002.
ANALISI DELLE SERIE STORICHE (Avanzato)
Prof.ssa Germana Scepi
(Per il programma rivolgersi in Dipartimento)
ANALISI DI BILANCIO
Prof. Roberto Maglio
Gli obiettivi delle analisi per indici - riclassificazione di bilancio e indici - la rilettura dello stato
patrimoniale ai fini dell'analisi finanziaria/patrimoniale - la rilettura del conto economico ai fini
dell'analisi reddituale - l'analisi dell'aspetto patrimoniale: la solidita' patrimoniale dell'impresa , la
liquidita' dell'impresa : la redditivita' dell'impresa altre modalita' operative di analisi di bilancio per
indici - le analisi dei flussi finanziari - il flusso dei fondi: introduzione - il rendiconto delle
variazioni di risorse finanziarie totali (o funds flow statement) il rendiconto finanziario delle
variazioni di capitale circolante netto (o working capital statement) il rendiconto finanziario delle
variazioni di liquidita- l'analisi dei bilanci consolidati
Testi consigliati
Testo da definire (consultare sito internet della facoltà e del docente)
ANALISI DI MERCATO
Prof.ssa Simona Balbi
Le indagini campionarie nelle ricerche di mercato
Richiami alle nozioni di base del campionamento statistico e ai diversi schemi di campionamento.
Errore campionario ed errore extra-campionario. Profilo dell'errore. Questionari e scale di misura.
Tipi di campionamento non statistici: interviste a testimoni privilegiati, campionamento per quota,
campionamento a scelta ragionata.
Misure di consumi e analisi della domanda
Fonti statistiche e classificazioni dei consumi in termini di spesa. Tipologie familiari e stili di vita. I
panel nelle ricerche di mercato.
Analisi dei comportamenti di acquisto
Modelli e misure della Customer satisfaction
La segmentazione del mercato
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Nozione di segmentazione. Differenti tipi di segmentazione. Schema a priori e tecniche di
segmentazione binaria e multipla. La cluster analysis per la segmentazione a posteriori. La
Conjoint Analysis nella segmentazione flessibile. Cenni al symbolic marking.
L'analisi statistica del linguaggio pubblicitario e delle domande aperte di un questionario
L'analisi dei dati testuali. Richiami all'Analisi delle Corrispondenze. Costruzione e analisi di una
tabella lessicale. Cenni ad altri strumenti statistici per problemi di analisi di un testo.
Misurazione dell'audience
Misura dell'audience della stampa. Indagini sulla lettura di quotidiani e periodici. Misura
dell'audience televisiva. Le rilevazioni di AUDITEL. Altre indagini per la misurazione
dell'audience (AUDIRADIO, ecc.).
Libro di testo consigliato
S. Brasini, F. Tassinari, G. Tassinari, Marketing e pubblicità - Metodi di Analisi Statistica, Ed. Il
Mulino.
In alternativa
G. Marbach, Le ricerche di mercato, UTET, Torino.
E dispense in distribuzione in Dipartimento di Matematica e Statistica.
ANALISI DI SETTORE
Prof. Maria Rosaria Napolitano
Obiettivo del corso:
Il corso ha l’obiettivo di approfondire la natura e le dinamiche dei processi competitivi. Il fenomeno
concorrenziale varrà analizzato dal punto di vista del sistema economico nel suo complesso, dal
punto di vista del regolatore pubblico e dal punto di vista dell’impresa. Saranno approfonditi i
contributi teorici degli economisti classici, degli economisti industriali, degli studiosi di Strategic
Management e sarà privilegiata l’analisi del fenomeno concorrenziale in una prospettiva d’impresa.
Quest’ultima, infatti, offre metodi e strumenti in grado di valutare i comportamenti delle imprese
nei sistemi concorrenziali moderni ed orientare le scelte competitive. Costituiranno oggetto di
approfondimento sia l’intervento delle istituzioni antitrust e le relative metodologie adottate per
valutare i comportamenti competitivi delle imprese, sia i cosiddetti studi di settore, strumento
dell’ordinamento fiscale del nostro Paese designato per valutare le modalità di funzionamento delle
piccole e medie imprese nonché dell’ambiente in cui esse operano.
Competenze attese:
I discenti saranno in grado di interpretare la natura e le dinamiche del processo competitivo e
matureranno capacità di ricerca e analisi economica, con riferimento alle imprese e ai principali
settori economici. In particolare, i discenti saranno in grado di valutare l’attrattività dei settori
economici e le prospettive future, nonché i comportamenti delle imprese e le dinamiche
concorrenziali. A tal fine matureranno la capacità di reperire e utilizzare con appropriatezza dati ed
informazioni per l’individuazione degli elementi strutturali delle attività delle imprese e dei settori
economici, per l’identificazione dei modelli organizzativi e la valutazione delle performance
economico-finanziarie.
Programma/contenuti
L’evoluzione degli studi di settore: dai contributi degli economisti classici agli studi di Strategic
Management.
L’analisi competitiva in una prospettiva d’impresa: dal modello della concorrenza allargata ai
contributi della Resouce Based Theory.
L’evoluzione dei principi interpretativi per l’applicazione delle norme antitrust: il concetto di potere
di mercato e di mercato rilevante (del prodotto e geografico).
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Il processo di costruzione degli studi di settore: l’individuazione degli elementi strutturali che
caratterizzano le attività delle imprese e dei settori, l’identificazione dei modelli organizzativi, la
definizione delle funzioni di ricavo e l’analisi della territorialità.
Libri di testo e materiale didattico prodotto nell'ambito del progetto
Anacarani F., Concorrenza e analisi competitiva, Egea, Milano
Amendola Valeria - Parcu Pier Luigi, L'antitrust italiano: le sfide della tutela della concorrenza,
Torino, Utet, 2003
E dispense a cura del docente.
ANALISI ECONOMICA E FINANZIARIA DELLE AZIENDE
Prof. Ettore Cinque
Programma
Lanalisi degli equilibri finanziari – La riclassificazione del bilancio d’esercizio – Gli indici di
bilancio – Lanalisi della dinamica finanziaria – La previsione finanziaria – Sviluppo dell’impresa e
creazione di valore – Analisi degli investimenti in beni strutturali.
Gli studenti che seguono il corso non tengano conto dei testi di seguito consigliati. In questo caso il
programma verrà comunicato durate la prima lezione.
Pavarani E., Analisi Finanziaria. Valore, Solvibilità, Rapporti con i Finanziatori, McGraw-Hill,
2002, capp. 3 – 4 – 5 – 6 – 8 (fino ad 8.3 incluso) – 9 – 10.
ANALISI ECONOMICO-FINANZIARIA DELLE AZIENDE TURISTICHE (STIM)
Prof. Aurelio Tommasetti
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
ANALISI E CONTABILITA’ DEI COSTI
Prof. Roberto Maglio
Programma
I costi della contabilità direzionale. L’analisi costi- volumi- risultati. Costo di prodotto e contabilità
per centri di costo. Il calcolo dei costi basato sulle attività. I costi per le decisioni di breve periodo:
direct costing e analisi differenziale. Direct costing e full costing a confronto. L’Activity-based
Management. I costi della qualità. Analisi e gestione dei costi in ambienti produttivi “snelli”. Il
Target costing ed i suoi strumenti.
Testi consigliati
L. Cinquini, Strumenti per l’analisi dei costi, Vol. 1, Fondamenti di Cost Accounting. Giappichelli,
2003, seconda edizione.
P. Miolo Vitali, Strumenti per l’analisi dei costi, Vol. 3, Il costing moderno per la comunicazione
interna, Giappichelli, 2003.
ANALISI MATEMATICA PER L’ECONOMIA
62
Prof. Maria Gabriella Graziano
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
ANALISI MULTIVARIATA
Prof. Carlo Natale Lauro
Metodologie Multidimensionali e Software per l’analisi dei sistemi economici e aziendali
Obiettivi del corso
L’Analisi Multidimensionale dei Dati (AMD) può essere considerata come un insieme di tecniche e
metodologie utili ad analizzare sistemi complessi caratterizzati da una moltitudine di dati relativi a
numerose variabili quantitative e/o qualitative delle quali si vogliono studiare le relazioni.
Situazioni tipiche sono quelle delle analisi di grandi inchieste o dello sfruttamento di grandi basi di
dati (data mining) caratterizzate da centinaia (migliaia) di variabili e migliaia (milioni) di
osservazioni. Le metodologie di AMD riguardano prevalentemente due aree problematiche, quella
degli approcci esplorativi, utili quando le conoscenze sul dominio oggetto di studio sono scarse e si
vogliono identificare i fattori strutturali e tipologici che lo caratterizzano, e quella degli approcci
confermativi che si propongono di validare ipotesi e conoscenze sul dominio in studio mediante
idonei modelli, non necessariamente probabilistici, atti ad evidenziarne anche aspetti dinamici.
Elemento comune a questi metodi è la possibilità di visualizzare la struttura dei sistemi mediante
mappe, grafi, diagrammi ad albero che si rivelano di grande utilità per identificare caratteristiche
latenti non evidenziabili con i tradizionali metodi numerici della Statistica. Aree di indagine tipiche
in ambito aziendale sono quelle del marketing, della qualità, dell’organizzazione e delle risorse
umane, della pianificazione strategica e della finanza, della customer satisfaction e della valutazione
(scoring) aziendale. In ambito socio-economico tali tecniche sono invece utilizzate per la
costruzione di indicatori sintetici (qualità della vita, titoli di borsa,..), l’individuazione di tipologie
comportamentali, le analisi di impatto, le dinamiche occupazionali, ecc.
Programma
A – I METODI ESPLORATIVI
A.1 Le analisi fattoriali
L’Analisi in Componenti Principali : I dati di base : le matrici individui per variabili quantitative –
Lo spazio delle variabili e lo spazio delle unità , metrica euclidea – Calcolo e scelta del numero dei
fattori - La rappresentazione grafica – I punti supplementari - L’interpretazione dei fattori – Qualità
e stabilità dei risultati.
L’Analisi delle Corrispondenze : Tabelle di contingenza e test di indipendenza - La metrica del chiquadrato -Il calcolo dei fattori e le formule di transizione – La rappresentazione grafica – I punti
supplementari – L’interpretazione dei fattori – Qualità e stabilità dei risultati.
L’Analisi delle Corrispondenze Multiple : Questionari e codifica disgiuntiva – Il metodo - Inerzia
totale e tassi di inerzia – Punti supplementari - La rappresentazione grafica – L’interpretazione dei
fattori – Qualità e stabilità dei risultati.
Lo scaling multidimensionale : Dati di preferenza e prossimità - Scelta delle dimensioni della
rappresentazione e qualità dell’adattamento - Mappe di posizionamento.
B.2 I metodi di analisi dei gruppi
Partizioni e Gerarchie - Dissimilarità, distanze e ultrametriche – Scale e scelta della misura di
dissimilarità.
Classificazione non gerarchica - Metodo delle k-medie - Metodo delle nubi dinamiche – Scelta del
numero delle classi - Le forme forti.
Classificazione gerarchica - I diversi criteri di raggruppamento - Scelta del metodo e qualità dei
risultati – Strategie miste di classificazione.
63
Ausilii all’interpretazione – Caratterizzazione delle classi – Consenso tra gerarchie e tra partizioni.
B. I METODI CONFERMATIVI
L’Analisi delle Correlazioni Canoniche : La relazione simmetrica tra due insiemi di variabili
quantitative- La determinazione dei fattori canonici - I legami con gli altri metodi - La
rappresentazione grafica - L’interpretazione dei fattori – Il metodo di Carrol per più insiemi di
variabili.
La regressione PLS : Regressione su componenti principali – Il modello PLS (Partial Least
Squares) per una o più variabili dipendenti –Algoritmi NIPALS e SIMPLS – L’interpretazione
geometrica del PLS multivariato – Le rappresentazioni grafiche e la validazione dei risultati –
Legami con altri metodi e schemi di unificazione – L’approccio PLS per più blocchi di variabili.
L’Analisi Fattoriale Discriminante : I metodi per l‘analisi delle osservazioni strutturate in gruppi Determinazione delle funzioni lineari discriminanti - I legami con gli altri metodi - Regole di
classificazione e valutazione dei risultati - Selezione delle variabili - Stabilità dei risultati
Le tecniche di segmentazione -Gli alberi di decisione binaria – Il metodo AID – Il metodo CART –
Criterii di split – Le regole di arresto – Il pruning - La qualità della regola di decisione.
La Conjoint Analysis : I dati di preferenza – Definizione del modello di utilità individuale- La
progettazione degli scenari - Il piano degli esperimenti – La raccolta dei dati – La stima dei
coefficienti di utilità parziale: metodi metrici e non metrici – L’approccio multidimensionale: le
mappe di preferenza
C. IL SOFTWARE PER L’AMD
Introduzione all’uso di XLSTAT, SPAD - La codifica e l’archiviazione dei dati – Applicazione
delle procedure principali – Elementi di MATLAB
Testi consigliati
M. Gherghi, C. N. Lauro (2002), Analisi dei dati multidimensionali: metodologie ed esempi,
Napoli, Edisu.
L. Lebart, A. Morineau, M. Piron (1999), Statistique exploratoire multidimensionelle, Paris :
Dunod.
oppure
L. Lebart, A. Morineau, K. Warwick (1984), Multivariate descriptive statistical analysis, J. Wiley,
New York.
S. Bolasco (1999), Analisi multidimensionale dei dati, Carocci.
Saranno inoltre fornite dispense per gli argomenti non presenti nei testi consigliati
PARTE C (manuali disponibili presso la biblioteca di Dipartimento)
SPAD – Systeme Portable poutr l’analyse des données, versione 4.0
SPSS – Statistical Package for Social Sciences, versione 10.0
Modalità didattiche
Il corso si basa su un mix bilanciato di concetti, aspetti teorici e applicazioni con l’obbiettivo di
portare l’allievo all’impiego critico delle metodologie oggetto del corso nella soluzione di problemi
reali in campo economico e aziendale. Con questo fine, accanto alle lezioni e alle esercitazioni
tradizionali verranno presentati numerosi casi studio che si propongono di evidenziare le fasi
salienti di un processo decisionale attraverso l’identificazione dei problemi, la loro analisi, la ricerca
e l’implementazione di soluzioni. Gli studenti frequentanti verranno inoltre suddivisi in gruppi di
lavoro per condurre, nell’ottica del learning by doing, ricerche sul campo relative all’analisi di
sistemi reali mediante l’impiego di software statistici specializzati per l’AMD. Esempi di ricerche
condotte gli scorsi anni sono: L’analisi del sistema dei trasporti napoletano, La qualità dei servizi
offerti dalla Facoltà, L’indagine sugli sbocchi occupazionali dei laureati in economia, La qualità
della vita in Italia, Il posizionamento delle banche italiane, La customer satisfaction dei clienti della
64
telefonia mobile, L’analisi strutturale dei bilanci delle aziende industriali, L’evoluzione del rischio
paese, L’analisi dei consumi nella CEE, L’analisi sensoriale applicata all’olio d’oliva, Il mercato
del caffè e il prodotto ideale.
L’esame verterà sia sugli aspetti metodologici che applicativi dei diversi metodi; gli studenti non
frequentanti dovranno essere in grado di discutere i casi riportati nei testi consigliati.
Collaboratori al corso: dott.ssa C. Davino, dott. V. Esposito , dott. M. Gherghi.
ANALISI MULTIVARIATA (Avanzata)
Prof. Carlo Natale Lauro
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
ARCHEOLOGIA CLASSICA
Prof.ssa Lucia A.Scatozza
I MODULO
Storia,metodologia e prospettive della disciplina
Storia delle disciplina. Viaggi,collezionismo,erudizione tra Sei e Settecento. Sulle orme del “Grand
Tour”. La riscoperta dell’arte greca. Archeologia e dibattito storiografico tra XVIII e XX secolo. Le
grandi imprese di scavo. I recenti orientamenti: la storia al futuro.
Teoria e metodi della ricerca archeologica.Elementi di ricognizione archeologica e metodologia di
scavo, principi di classificazione e di cronotipologia. Metodologie di catalogazione dei beni
archeologici. Produzione ed uso delle carte archeologiche per un’analisi delle trasformazioni del
territorio. Archeologia virtuale e metodologie innovative di conoscenza e fruizione dei beni
archeologici.
Testi consigliati
R.BIANCHI BANDINELLI, Introduzione all’archeologia,ed.Laterza,Bari 2002.
Tipologie insediative,lineamenti di architettura e cultura artistica greco-romana
Tipologie insediative ed elementi di archeologia urbana.Elementi di urbanistica delle città greche.
Le metropoli dei Greci di Occidente,impianti urbani e spazi pubblici. I santuari della Grecia e delle
colonie greche d’Occidente.Le necropoli e i riti funerari in Grecia e Magna Grecia.La crescita
urbana di Roma.Il modello urbano e l’immagine della città.
Lineamenti di storia dell’architettura antica.Il Tempio e gli edifici pubblici in Grecia.Edilizia
residenziale:la casa greca. L’architettura pubblica dei Romani. Il palazzo,la casa,il giardino.La
pittura parietale e l’arredo. Edilizia residenziale e ville nel Lazio e nella Campania. Oltre la vita: i
monumenti funerari.
Paradigmi e schemi interpretativi della produzione artistica greca e romana. I principali cicli
scultorei e le maggiori personalità artistiche in Grecia. Pittura e ceramografia in Grecia e Magna
Grecia.Le scuole artistiche dei centri maggiori dell’ellenismo.L’arte romana:centro e periferia. Il
rilievo storico romano. Ritratti di re,di magistrati,di principi. Arte privata ed arte ufficiale. Il culto
imperiale e i suoi monumenti.
Gli argomenti saranno affrontati attraverso la selezione di monumenti ed opere d’arte antica del
centro e della periferia.
Testi consigliati
Un testo a scelta, tra i seguenti manuali:
65
G.BECATTI, L’arte dell’età classica,Ed.Sansoni,Milano 2002.
J.BOARDMAN ed.,L’arte classica,ed.Laterza,Bari 1995.
Da consultare presso la Biblioteca di Facoltà:
Dizionario di Antichità classiche,ed.Garzanti
Dizionario di mitologia,ed.Garzanti
II MODULO
Civiltà della Campania antica. Approfondimenti di archeologia territoriale ed analisi di casi
regionali
Le rotte della colonizzazione greca:Pitecusa, Cuma, Partenope. Napoli e i Campi Flegrei:da
Posillipo all’Averno. I luoghi dell’otium. Le residenze romane imperiali e il
termalismo.Archeologia subacquea e fenomeni bradisismici. Gli insediamenti del territorio
vesuviano e l’edilizia privata di Ercolano,Pompei,Stabia.Archeologia e storia della Penisola
sorrentina La pianura campana e Capua. A sud del Sele, Posidonia-Paestum e Velia.
Laboratorio di analisi delle componenti culturali del territorio
Progettazione di un itinerario archeologico
Nell’ambito della didattica assistita sarà individuato un “dimostratore”,ovvero uno specifico
contesto territoriale nel cui ambito saranno saggiate le capacità di analisi acquisite dal discente,che
produrrà una ricerca personale.Tema del corrente anno accademico: “I Campi flegrei”.
Testo consigliato
S.DE CARO, I Campi Flegrei,Ischia,Vivara.Storia e archeologia,ed.Electa,Napoli 2002.
Seminari
“Incontri di archeologia”:
Parchi e aree archeologiche:l’esempio di Baia.
Turismo archeologico subacqueo sostenibile:le realizzazioni delle Soprintendenze della Campania.
L’ecomuseo vesuviano.
Altre iniziative
Viaggi,visite,esperienze inerenti ai programmi dell’insegnamento seguito.
ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE DEL VICINO ORIENTE
Prof. Vittoria Buffa
La ricerca archeologica: sviluppi e differenziazioni degli studi. La Preistoria e la protostoria.
L'Egittologia. L'archeologia del Vicino Oriente: l'Anatolia, la Siria e la Palestina, la Mesopotamia,
la penisola Arabica.
Inquadramento geografico.
L'archeologia del Vicino Oriente: i grandi temi.
Testo consigliato: S. Moscati, Le civiltà del Vicino Oriente, Piccin-Nuova Libraria.
Sviluppi culturali contemporanei in aree limitrofe.
La ricerca archeologica: dallo scavo all'interpretazione dei dati. Metodologie di scavo.
Documentazione e catalogazione. Classificazione tipologica. Cronologia relativa e cronologia
assoluta.
Lettura consigliata: A. Carandini, Storie della Terra, De Donato, Bari 1981, pp. 31- 212.
L'Arabia meridionale.
L'Arabia Felix. Le fonti classiche, la Bibbia e il Corano. I viaggiatori, la riscoperta, dal XV al XVIII
secolo. Il XIX secolo. La Regina di Saba, miti e leggende. La ricerca archeologica moderna.
66
Missioni archeologiche nell'Arabia meridionale. Organi responsabili. Musei.
La preistoria. L'arte preistorica.
La protostoria. L'arte dell'Età del Bronzo.
La nascita della civiltà sudarabica. Problemi cronologici.
I Regni sudarabici. Le iscrizioni, l'alfabeto, le lingue. Le capitali, i templi, i palazzi, le mura di
cinta. L'irrigazione. La religione. Le necropoli.
I traffici marittimi. I porti.
L'Arte sudarabica. Originalità e influenze esterne.
La fine di una civilizzazione.
Testi consigliati: A. de Maigret, Arabia Felix. Un viaggio nell'archeologia dello Yemen, Rusconi,
Milano 1996; Yemen. Nel paese della Regina di Saba, Skira, Milano 2000.
ARCHEOLOGIA FENICIO-PUNICA
(Insegnamento non attivato)
ARCHEOLOGIA URBANA E DEL TERRITORIO
Prof.ssa Lucia A.Scatozza
Programma
La città greca antica.
Istituzioni, Società e Forme Urbane. La città e il suo territorio. Le necropoli e i rituali funerari
Le città della Magna Grecia e della Sicilia
Libri di testo:
L. Cerchiai, L. Jannelli, F. Luongo, Le città greche della Magna Grecia e della Sicilia, ed Arsenale,
Verona 2001, Euro 30,00
Lettura consigliata di approfondimento: E.Greco, La città greca antica, ed. Donzelli, Roma 1999,
pp. 5-82, Euro 41,39
BILANCIO E FISCALITA’ D’IMPRESA
Prof. Roberto Maglio
Saranno trattati i temi di maggiore rilievo relativi al rapporto tra risultato civilistico e reddito
imponibile e la nuova tassazione sul reddito di impresa nei suoi riflessi economico-contabili.
Testi consigliati
Verificare sul sito internet della facoltà e del docente.
BIOETICA AMBIENTALE ED ETICA ECONOMICA
Prof.ssa Maria G. Di Domenico
67
Argomento del Corso:
I Modulo:
La fondazione dell’etica nella civiltà tecnologica
II Modulo
Problemi e prospettive etiche nell’era del mercato globale
Testi:
Martin Heidegger, Saggi e Discorsi, Mursia Editore 1991
AA. VV. Utilitarismo e oltre, Il Saggiatore Milano 2002
All’inizio del Corso saranno date indicazioni circa le parti dei testi, indicati nel programma, che
saranno oggetto del colloquio finale.
BUDGET E REPORTING DIREZIONALE
Prof.ssa Adele Cardarelli
Programma per il nuovo ordinamento
Il budget nella gestione strategica. - La definizione delle responsabilità e la struttura tecnicocontabile per il controllo di gestione. – Le caratteristiche fondamentali del budget. - I documenti
fondamentali in cui si articola il budget. - I limiti del budgeting. – Il budget commerciale. - Il
budget della produzione. Il budget del sistema distributivo. - I budget delle altre aree funzionali. - Il
budget degli investimenti. - Il budget finanziario. - Il master budget. I concetti generali del
reporting. – Il reporting direzionale. – Il reporting operativo. Testi consigliati
ANTONELLI VALERIO - CERBIONI FABRIZIO Il budget nel sistema di controllo di gestione.
Volume I. L'impiego del budget in contesti dinamici. Il budget nel sistema di controllo di gestione.
Volume II. Il Supporto informatico ad un modello di budget per applicazioni didattiche
Giappichelli,Torino,2000.
CINEMA, FOTOGRAFIA E TELEVISIONE
Prof. Giulio Baffi
Programma: Il corso di Cinema e televisione dell’anno 2006/2007 sarà dedicato alla conoscenza e
all’approfondimento di una parte importante della produzione teatrale, cinematografica, televisiva e
radiofonica di Mario Martone. Quella cioè in cui il regista approfondisce il suo rapporto artistico
con la città di Napoli in immagini inconsuete e di grande interesse. Di questo regista saranno quindi
prese in esame le principali alcune realizzazioni di teatro di prosa e liriche, film, documentari
televisivi, opere sperimentali.
Sono previsti incontri di approfondimento sui vari argomenti che concorrono alla elaborazione delle
opere realizzate da Martone, con la partecipazione dello stesso regista e dei suoi principali
collaboratori ed attori, oltre che con studiosi del settore.
Per la realizzazione di tale progetto didattico sarà chiesta la collaborazione delle strutture Rai
interessate e di altre realtà utili alla migliore riuscita del Corso. Anche quest’anno prevediamo la
collaborazione di Magazzini di Fine Millennio e Jcra Project.
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Proiezioni previste:
Cinema
Morte di un matematico napoletano
Rasoi
L’amore molesto
La salita
Teatro di guerra
Teatro e videoteatro
Otello
Coltelli nel cuore
I dieci comandamenti
Documentari:
Nella città barocca
Nella Napoli di Luca Giordano
Caravaggio
Radiofonia
Voci ed altri invisibili
Antonio Neiwiller, pensieri e frammenti da un teatro dell’utopia
Testi consigliati:
Vito Pandolfi - Regia e registi in Italia
Mario Martone - Chiaroscuri, scritti tra cinema e teatro – Bompiani ed.
COMUNICAZIONE LETTERARIA DEL VIAGGIO
Prof. Roberta Lencioni
Tema del corso: La letteratura di viaggio dal resoconto alla guida turistica.
Per la storia della scrittura del viaggio.
L. Minervini, Ricordi, libri di famiglia, libri di viaggio, in Manuale di Letteratura italiana, BollatiBoringhieri, Torino 1994, vol. I, pp. 865-879.
A. Battistini, La letteratura di viaggio; Dalla biografia encomiastica alla biografia informativa in
Manuale di Letteratura italiana, Bollati-Boringhieri, Torino 1994 vol. II, pp. 441-463.
Storia delle guide di Napoli dal ‘500 al ‘900
AA.VV., Libri per vedere, ESI, Napoli 1995, pp.1-164
(N.B. Si richiede la conoscenza approfondita di almeno 1 guida a scelta per ogni secolo).
Il viaggio culturale.
A. Brilli, Il viaggiatore immaginario, Il Mulino, Bologna 1997, pp. 7-147.
Oppure
A. Brilli, Quando viaggiare era un’arte, Il Mulino, Bologna 1995, pp. 7-159
Napoli negli scrittori di viaggio.
B. Croce, Un paradiso abitato da diavoli, Adelphi, Milano 2006, pp.11-123
oppure
A. Dumas, Napoli e i suoi contorni, Pironti, Napoli 2005, pp. 13-127.
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CONTROLLO STATISTICO DI QUALITA’ I
Prof. Danilo Leone
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
CONTROLLO STATISTICO DI QUALITA’ II
Prof. Riccardo Lega
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
CORPORATE GOVERNANCE
Prof. Enrico Viganò
Programma
Teoria dell'Agenzia: nascita e limiti. Teorie Manageriali della Corporate Governance. Assetti
Istituzionali e di governo delle imprese.Il funzionamento del Consiglio di Amministrazione;
Governance nelle piccole imprese e nelle imprese familiari. Riforma del Diritto Societario italiano e
codici di autodisciplina.
Testi:
Alessandro Zattoni, “Assetti Proprietari e Corporate Governance”.
Egea 2006
Articoli:
Shleifer & Vishny “A survey of Corporate Governance”. Journal of Finance (1997) vol 52 pg 737783.
Daily, Dalton & Cannella. “Corporate Governance: a decade of Dialogue and Data”. Academy of
Management Review. (2003) v 28 n 3 pag 371- 382.
Corbetta & Salvato. “The Board of Directors in Family Firms: one size fits all?”. Family Business
Review (2004) Volume 17, Issue 2, Page 119-134, June 2004.
Gli articoli sono disponibili in versione cartacea o elettronica preso la Biblioteca della Facoltà di
Economia.
CREAZIONE D’IMPRESA
Prof. Mauro Sciarelli
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
CULTURA ARTISTICA NELL’ITALIA MERIDIONALE DAL ‘400 AL ‘900
(Insegnamento non attivato)
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DEMOGRAFIA
Prof. Aurelio Pane
Programma
I MODULO (5 crediti)
Parte generale
Popolazione e demografia. Fonti, statistiche, errori. Le misure dell’accrescimento demografico.
Concetti e strumenti di analisi. Analisi elementare dei fenomeni demografici. La tavola di mortalità.
Altri metodi e problemi di analisi della mortalità. La formazione e lo scioglimento delle coppie. La
fecondità.
Testi consigliati
Parte generale
M. Livi Bacci, Introduzione alla demografia, Loescher, Torino, 1999 (si possono utilizzare anche le
edizioni successive):
Cap. I, II, III, IV
Cap. V (escluso il paragrafo 8)
Cap. VI (esclusi i paragrafi 3, 5, 7, 8, 9,10)
Cap. VII (esclusi i paragrafi 2, 3, 4, 5, 9)
Cap. VIII (esclusi i paragrafi 4, 8)
Cap. IX (esclusi i paragrafi 7, 8, 9, 10)
oppure
N. Federici, Istituzioni di demografia, Cacucci, Bari, 1980;
oppure
G. Chiassino - L. Di Comite, Appunti di demografia, Cacucci, Bari, 1981;
oppure
A. Santini, Analisi demografica, Vol. I, II, La nuova Italia, Firenze, 1992.
Parte speciale
A. Pane – S. Strozza – Gli immigrati in Campania Una difficile integrazione tra clandestinità e
precarietà - L’Harmattan Italia, 2000 (Capp. I, II, V, VI, VII);
oppure
A. Pane – E. Amitrano, Metodologie di analisi delle tavole di mortalità ridotte, Rocco Curto
Editore, 1996.
DINAMICHE TECNOLOGICHE: VALUTAZIONE E CONTROLLO
Prof. Alberto Azzi
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
DIRITTO AGRARIO
Prof.ssa Antonella Miletti
Programma
I Modulo (5 crediti)
Le fonti del diritto agrario: la Cost., il cod. civ., la legislazione speciale, la normativa comunitaria.
71
I modi di apprensione dei beni fondamentali dell’organizzazione agraria (successione, prelazione,
usucapione).
L’unificazione del contratto agrario: l’affitto e la sua disciplina.
L’organizzazione e lo svolgimento dell’attività produttiva agricola: l’imprenditore agricolo e le
attività connesse.
Testi consigliati
Germanò A., Manuale di diritto agrario, Giappichelli, ult. ed. (rivolgersi in dipartimento per
conoscere i paragrafi da studiare). Solo per chi volesse approfondire il tema della successione
agraria si consiglia la lettura di A. Miletti, La successione agraria, Cedam, 1999.
A coloro che seguiranno il corso verrà consegnato direttamente in aula il programma ed il materiale
per affrontare l’esame.
II Modulo (10 crediti)
Il diritto dell’agricoltura nell’era della globalizzazione.
L’ambiente e l’agricoltura.
Il diritto agroalimentare.
Testi consigliati
Per coloro che non seguono il corso, il materiale relativo al II modulo, potrà essere ritirato in
dipartimento, presso lo studio del docente.
DIRITTO AMMINISTRATIVO
Prof. Erik Furno
I Modulo
Organizzazione della pubblica amministrazione: concetti generali, profili costituzionali. Il principio
democratico e la supremazia della politica. Diritti dell’uomo e riserve di giurisdizione. Separazione
dei poteri. Principio di legalità. Strumentalità, imparzialità, buon andamento, autonomia.
Consulenza e controlli. L’assetto positivo: lo stato e i ministeri. L’amministrazione locale.
L’amministrazione regionale. Gli enti pubblici: aziende, amministrazioni autonome, agenzie, enti
pubblici economici. Gli organismi di diritto pubblico e le società in mano pubblica. Le autorità
amministrative indipendenti. L’attività amministrativa. Le posizioni giuridiche soggettive ed il
potere amministrativo. Il procedimento ed il provvedimento. La valutazione degli interessi ed i
modelli partecipativi. L’efficacia del provvedimento e l’invalidità. La responsabilità della pubblica
amministrazione. I principi costituzionali della giustizia amministrativa
II Modulo
Servizi pubblici: servizi di interesse economico generale e servizi pubblici locali. Servizi pubblici e
tutela degli utenti. Titolarità e gestione del servizio pubblico. Stato e Mercato. Costituzione
economica europea. L’attività di diritto privato della pubblica amministrazione.
Testo consigliato per la parte generale (I Modulo)
G. Corso, Manuale di diritto amministrativo, Giappichelli, 2005 (esclusa la parte III da par. 29 a
par. 50).
Testi consigliati per la parte speciale (II Modulo)
DIRITTO COMMERCIALE (Lettere A-C)
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Prof. Ermanno Bocchini
Programma
Modulo A – 5 crediti
Il diritto commerciale nella new economy. L’imprenditore. L’impresa. Il registro delle imprese.
L’azienda. I segni distintivi. Gli ausiliari dell’imprenditore. La disciplina della concorrenza. I
consorzi volontari fra imprenditori e le associazioni temporanee di imprese. La società semplice. La
società in nome collettivo. La società in accomandita semplice e per azioni. La società per azioni.
Società con azioni quotate in borsa. La società a responsabilità limitata. Le società cooperative.
Trasformazione e fusione delle società. Gli organismi di cooperazione interaziendali. I fondi di
investimento mobiliare. L’associazione in partecipazione. Forme associative di diritto familiare. I
contratti dell’imprenditore. I titoli di credito in generale. La cambiale. Il controllo delle attività di
intermediazione finanziaria. L’assegno bancario. L’assegno circolare. La fede di credito. Le
procedure concorsuali. Presupposti del fallimento. Gli effetti del fallimento per il fallito e per i
creditori. Gli effetti del fallimento sugli atti pregiudizievoli ai creditori. Gli effetti del fallimento sui
rapporti giuridici preesistenti. L’accertamento del passivo e dei diritti reali mobiliari dei terzi. La
liquidazione e la ripartizione dell’attivo. La cessazione del fallimento. Il procedimento sommario. Il
concordato preventivo e l’amministrazione controllata. La liquidazione coatta amministrativa.
L’amministrazione straordinaria delle grandi imprese in crisi.
Testi consigliati
E. Bocchini, Introduzione al diritto commerciale nella new economy, Cedam, Padova, 2001;
ed inoltre
G. Auletta - N. Salnitro, Elementi di diritto commerciale, Giuffrè, Milano, 2001 (pp. 1-270 e 421507);
oppure
G. Campobasso, Manuale di diritto commerciale, Utet, Torino, 2001(pp. 1-327 e 447-550);
oppure
A. Graziani - G. Minervini - U. Belviso, Manuale di diritto commerciale, Cedam, Ult. Ediz. (pp.13255 e 553-586 e 647-752).
Modulo B – 5 crediti
Il diritto della contabilità delle imprese. Le scritture contabili.Le singole scritture contabili. Il
bilancio di esercizio. Problemi generali. La chiarezza e le precisazioni del bilancio. I principi di
bilancio. La situazione patrimoniale. L’iscrizione e la valutazione delle poste del passivo. I conti
d’ordine. Il contro economico.La nota integrativa. La relazione sulla gestione. La violazione dell
norme del codice civile relative al bilancio d’esercizio. Il bilancio consolidato di gruppo.
Testo consigliato
E. Bocchini, Manuale di diritto della contabilità delle imprese, 2^ edizione, Utet, Torino, 1995
(pp.1-36 e 123-374);
Per le esercitazioni occorre usare il testo di E. Bocchini (a cura di), Il bilancio delle società, 2^
edizione, Cedam, Padova, 2000. Per quest’ultimo testo le domande di esame avranno ad oggetto
due quesiti per ogni sezione, a scelta dello studente. Se la sezione è divisa in più lettere e
sottolettere [A), B), C), A1), B1), C1),] le domande avranno ad oggetto due quesiti per ogni
sottolettera (es. conto dei profitti e delle perdite, redazione del bilancio e controllo, gli effetti
dell’annullamento del bilancio, ecc.).
DIRITTO COMMERCIALE I° Modulo (Lettere D-K)
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Prof. Antonio Blandini
Imprenditore e impresa. L’imprenditore agricolo e l’imprenditore commerciale. Le dimensioni
dell’impresa. L’imprenditore individuale e l’imprenditore collettivo. Impresa familiare ed azienda
coniugale. Il principio di effettività: l’inizio e la fine dell’impresa. La liceità dell’attività. Il
professionista intellettuale. L’attitudine all’esercizio dell’impresa commerciale. Lo statuto
dell’imprenditore commerciale. L’azienda. I segni distintivi. Le invenzioni industriali e i modelli.
Gli ausiliari dell’imprenditore. La disciplina della concorrenza.
Le società in generale. La società semplice. La società in nome collettivo. La società in
accomandita semplice. La società per azioni. Nozione, costituzione, nullità, conferimenti, azioni,
obbligazioni, assemblea, amministratori, collegio sindacale, controlli esterni, bilancio,
modificazioni atto costitutivo, scioglimento, liquidazione, estinzione. La società in accomandita per
azioni. La società a responsabilità limitata. La trasformazione, la fusione e la scissione.
Le società cooperative e gli strumenti di cooperazione tra imprenditori.
Testi consigliati, per le sole parti relative al programma:
F. Di Sabato, Istituzioni di Diritto commerciale, Milano, Giuffrè, ult.ed.
o, in alternativa, uno dei seguenti testi
V. Buonocore (a cura di), Istituzioni di diritto commerciale, Torino, Giappichelli, ult. ed.,
G.F. Campobasso, Manuale di diritto commerciale, Torino, Utet, ult. ed.
A. Graziani – G. Minervini – U. Belviso, Manuale di diritto commerciale, Padova, Cedam, ult. ed.
DIRITTO COMMERCIALE II° Modulo (Lettere D-K)
Prof. Domenico Buonomo
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
DIRITTO COMMERCIALE (Lettere L-P)
Prof. Amedeo Bassi
I modulo
Imprenditore e impresa. L’imprenditore agricolo e l’imprenditore commerciale. Le dimensioni
dell’impresa. L’imprenditore individuale e l’imprenditore collettivo. Impresa familiare ed azienda
coniugale. Il principio di effettività: l’inizio e la fine dell’impresa. La liceità dell’attività. Il
professionista intellettuale. L’attitudine all’esercizio dell’impresa commerciale. Lo statuto
dell’imprenditore commerciale. L’azienda. I segni distintivi. Le invenzioni industriali e i modelli.
Gli ausiliari dell’imprenditore. La disciplina della concorrenza.
Le società in generale. La società semplice. La società in nome collettivo. La società in
accomandita semplice. La società per azioni. Nozione, costituzione, nullità, conferimenti, azioni,
obbligazioni, assemblea, amministratori, collegio sindacale, controlli esterni, bilancio,
modificazioni atto costitutivo, scioglimento, liquidazione, estinzione. La società in accomandita per
azioni. La società a responsabilità limitata. La trasformazione, la fusione e la scissione.
Le società cooperative e gli strumenti di cooperazione tra imprenditori.
II modulo
I titoli di credito in generale. La cambiale. Il controllo delle attività di intermediazione finanziaria.
L’assegno bancario. L’assegno circolare. La fede di credito. Le procedure concorsuali. Presupposti
del fallimento. Gli effetti del fallimento per il fallito e per i creditori. Gli effetti del fallimento sugli
atti pregiudizievoli per i creditori. Gli effetti del fallimento sui rapporti giuridici preesistenti,
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l’accertamento del passivo e dei diritti reali mobiliari dei terzi. La liquidazione e la ripartizione
dell’attivo. La cessazione del fallimento. Il concordato preventivo. La liquidazione coatta
amministrativa. L’amministrazione straordinaria delle grandi imprese in stato di insolvenza. I
contratti dell’imprenditore.
Testi consigliati
A. Bassi, V. Buonocore, S. Pescatore, La riforma del diritto societario, Torino, Giappichelli, 2003;
2) G.F. Campobasso, Manuale di Diritto Commerciale, volume unico, Utet, Torino, ultima
edizione.
3) F. Di Sabato, Manuale delle società, Torino, Utet, ULTIMA EDIZIONE
DIRITTO COMMERCIALE (Lettere Q-Z)
Prof. Domenico Buonomo
Programma
Modulo A – 5 crediti
Imprenditore e impresa. Forme associative di diritto familiare. L’azienda. I segni distintivi.
Invenzioni e modelli di utilità. Gli ausiliari dell’imprenditore.
La società in generale. Il contratto di società. Le società di persone: la società semplice, la società in
nome collettivo, la società in accomandita semplice. Le società di capitali: la società per azioni, la
società in accomandita per azioni, la società a responsabilità limitata. La trasformazione, la fusione
e la scissione.
Il bilancio.
Le società cooperative e gli strumenti di cooperazione tra imprenditori.
Testo consigliato
AA.VV, Manuale di Diritto commerciale, Giappichelli, Torino, 1997, limitatamente alle parti
indicate nel programma.
Molulo B – 5 crediti
I contratti dell’imprenditore commerciale: compravendita, permuta, estimatorio, somministrazione,
appalto, trasporto, mandato, commissione, spedizione, agenzia, mediazione, deposito, mutuo,
leasing, factoring.
Titoli di credito: nozione e principi generali; cambiale; assegno.
Le imprese in crisi.
Le procedure concorsuali in genere.
Il fallimento. Presupposti soggettivi e oggettivi. La dichiarazione di fallimento. Gli organi del
fallimento Gli effetti del fallimento: gli effetti personali e patrimoniali per il fallito; gli effetti per i
creditori; gli effetti sui rapporti giuridici preesistenti; gli atti pregiudizievoli ai creditori. La
formazione della massa attiva. L’esercizio provvisorio dell’impresa. L’accertamento del passivo e
dei diritti reali immobiliari di terzi. La liquidazione e la ripartizione dell’attivo. La chiusura e la
riapertura della procedura fallimentare.
Il concordato fallimentare: natura giuridica; presupposti; proposta; procedimento; effetti;
risoluzione e l’annullamento.
La riabilitazione civile.
Il fallimento delle società.
Il procedimento sommario.
Il concordato preventivo: caratteri generali e presupposti; proposta; procedimento; effetti;
risoluzione e l’annullamento:
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La liquidazione coatta amministrativa
L’amministrazione straordinaria delle grandi imprese in stato di insolvenza
Testo consigliato per la parte generale:
AA.VV, Manuale di Diritto commerciale, Giappichelli, Torino, 1997, limitatamente alle parti
indicate nel programma.
DIRITTO COMMERCIALE (STIM)
Prof. Antonio Blandini
Programma del corso
Imprenditore e impresa - Le società in generale. Le società di persone - La società per azioni - Le
altre società di capitali - La trasformazione, la fusione e la scissione - Lo scioglimento, la
liquidazione e l'estinzione delle società di capitali - Le società cooperative e mutue assicuratrici - I
contratti dell'imprenditore commerciale - I titoli di credito - Le imprese in crisi.
Testi Consigliati:
F. Di Sabato, Istituzioni di Diritto commerciale, Milano, Giuffrè, ult.ed.
o, in alternativa, uno dei seguenti testi
V. Buonocore (a cura di), Istituzioni di diritto commerciale, Torino, Giappichelli, ult. ed.,
G.F. Campobasso, Manuale di diritto commerciale, Torino, Utet, ult. ed.
A. Graziani – G. Minervini – U. Belviso, Manuale di diritto commerciale, Padova, Cedam, ult. ed.
DIRITTO COMMERCIALE (CLIPA)
Prof.ssa Cristiana Fiengo
Programma
I MODULO
Imprenditore e impresa. L’imprenditore agricolo e l’imprenditore commerciale. Le dimensioni
dell’impresa. L’imprenditore individuale e l’imprenditore collettivo. Impresa familiare ed azienda
coniugale. Il principio di effettività: l’inizio e la fine dell’impresa. La liceità dell’attività. Il
professionista intellettuale. L’attitudine all’esercizio dell’impresa commerciale. Lo statuto
dell’imprenditore commerciale. L’azienda. I segni distintivi. Le invenzioni industriali e i modelli.
Gli ausiliari dell’imprenditore. La disciplina della concorrenza.
Le società in generale. La società semplice. La società in nome collettivo. La società in
accomandita semplice. La società per azioni. Nozione, costituzione, nullità, conferimenti, azioni,
obbligazioni, assemblea, amministratori, collegio sindacale, controlli esterni, bilancio,
modificazioni atto costitutivo, scioglimento, liquidazione, estinzione. La società in accomandita per
azioni. La società a responsabilità limitata. La trasformazione, la fusione e la scissione.
Le società cooperative e gli strumenti di cooperazione tra imprenditori.
II MODULO
I titoli di credito in generale. La cambiale. Il controllo delle attività di intermediazione finanziaria.
L’assegno bancario. L’assegno circolare. La fede di credito. Le procedure concorsuali. Presupposti
del fallimento. Gli effetti del fallimento per il fallito e per i creditori. Gli effetti del fallimento sugli
atti pregiudizievoli per i creditori. Gli effetti del fallimento sui rapporti giuridici preesistenti,
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l’accertamento del passivo e dei diritti reali mobiliari dei terzi. La liquidazione e la ripartizione
dell’attivo. La cessazione del fallimento. Il concordato preventivo. La liquidazione coatta
amministrativa. L’amministrazione straordinaria delle grandi imprese in stato di insolvenza. I
contratti dell’imprenditore.
Testi consigliati
1) G.F. Campobasso, Manuale di Diritto Commerciale, volume unico, Utet, Torino, ultima
edizione.
2) G. Auletta – N. Salanitro, Diritto commerciale, Milano, Giuffrè, ULTIMA EDIZIONE.
3) F. Di Sabato, Manuale delle società, Torino, Utet, ULTIMA EDIZIONE
4) A. Bassi, V. Buonocore, S. Pescatore, La riforma del diritto societario, Torino, Giappichelli,
2003.
DIRITTO COMMERCIALE (Avanzato)
Prof. Amedeo Bassi
Programma
I MODULO
Approfondimento delle posizioni dottrinarie e giurisprudenziali in tema di: imprenditore e impresa.
L’imprenditore agricolo e l’imprenditore commerciale. Le dimensioni dell’impresa. L’imprenditore
individuale e l’imprenditore collettivo. Impresa familiare ed azienda coniugale. Il principio di
effettività: l’inizio e la fine dell’impresa. La liceità dell’attività. Il professionista intellettuale.
L’attitudine all’esercizio dell’impresa commerciale. Lo statuto dell’imprenditore commerciale.
L’azienda. I segni distintivi. Le invenzioni industriali e i modelli. Gli ausiliari dell’imprenditore. La
disciplina della concorrenza.
Le società in generale. La società semplice. La società in nome collettivo. La società in
accomandita semplice. La società per azioni. Nozione, costituzione, nullità, conferimenti, azioni,
obbligazioni, assemblea, amministratori, collegio sindacale, controlli esterni, bilancio,
modificazioni atto costitutivo, scioglimento, liquidazione, estinzione. La società in accomandita per
azioni. La società a responsabilità limitata. La trasformazione, la fusione e la scissione.
Le società cooperative e gli strumenti di cooperazione tra imprenditori.
Testo consigliato
Gaetano Presti – Matteo Rescigno, Corso di Diritto Commerciale, vol. II, Società, Zanichelli,
Bologna, ultima edizione.
DIRITTO COMMERCIALE COMUNITARIO
Prof. Francesco Saverio Martorano
Programma
Parte prima: Introduzione alla disciplina comunitaria delle società – Il diritto di stabilimento delle
società – La costituzione delle società di capitali e la pubblicità degli atti sociali – La società a
responsabilità limitata unipersonale – Capitale sociale e conferimenti nella società per azioni – le
operazioni sul capitale sociale della società per azioni – Le operazioni sulle proprie azioni – la
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contabilità – Fusione e scissione delle società – Le offerte pubbliche di acquisto – L’informazione
societaria – La società europea - La società cooperativa europea – Il GEIE.
Parte seconda: La nozione comunitaria di impresa – Il divieto di intese tra imprese concorrenti – Il
divieto di abuso di posizione dominante sul mercato – Il divieto di concentrazioni tra imprese
concorrenti – Il divieto di aiuti di stato alle imprese – Gli intermediari del mercato mobiliare – Le
banche.
Testo consigliato: Marco Cassottana – Antonio Nuzzo, Lezioni di diritto commerciale comunitario,
seconda edizione, Torino, 2006.
DIRITTO COMUNITARIO DEL LAVORO
Prof. Lucia D’Arcangelo
Programma
Il metodo comparatistico nel quadro dell’evoluzione dei sistemi giuridici europei. Diritto
comparato del lavoro e diritto comunitario del lavoro. Il sistema giuridico comunitario. La politica
sociale comunitaria dalle origini al Trattato di Amsterdam. Il diritto comunitario del lavoro, il
dialogo tra le fonti normative e l’armonizzazione delle legislazioni nazionali. Il principio di
sussidiarietà. Tecniche di recepimento delle fonti comunitarie in diritto interno. I diritti sociali
fondamentali. La libera circolazione dei lavoratori, il diritto di stabilimento e di libera prestazione di
servizi. L’igiene e la sicurezza del lavoro. La parità di trattamento fra uomo e donna nelle
condizioni di lavoro ed il divieto di discriminazione. La sicurezza sociale. La partecipazione dei
lavoratori alla gestione delle imprese.
Testi consigliati
L. Galantino, Diritto comunitario del lavoro, Giappichelli, Torino, 2005
in alternativa
M. Roccella - T.Treu, Diritto del lavoro della Comunità Europea, Cedam, Padova, 2002.
DIRITTO DEGLI ENTI LOCALI
Prof. Alfonso Maria Cecere
Cenni storici; le fonti normative nell’ordinamento degli enti locali; autonomia statutaria e potestà
regolamentare; il sistema elettorale e l’ordinamento istituzionale: gli organi di governo e le loro
funzioni; la dirigenza; lo status degli amministratori locali; forme di organizzazione sovracomunale
infraregionale; il sistema dei controlli.
Testi consigliati
F. Pinto, Diritto degli enti locali, vol. I, parte generale, editore Giappichelli, Torino, 2003.
DIRITTO DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI
Prof. Antonio Blandini
Oggetto, principi "Costituzionale", poteri pubblici e fonti normative dei diritti dei mercati
finanziari; intermediazione finanziaria e strumenti finanziari; la vigilanza sugli intermediari
finanziari; l’intermediazione finanziaria e la gestione collettiva del risparmio; disfunzioni , crisi e
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sanzioni amministrative e penali degli intermediari finanziari; la finanza strutturata; le discipline di
contrasto alla finanza criminale.
Testi consigliati, in alternativa, per le sole parti relative al programma:
1) S. AMOROSINO-C. RABITTI BEDOGNI, a cura di, Manuale di diritto dei mercati finanziari,
Giuffrè, Milano, ult. ed.
2) AA.VV., Il Mercato finanziario, a cura di M. Rispoli Farina, G. Rotondo, Giuffrè, Milano, ult.
ed.;
3) R. Costi, L. Enriques, Il mercato mobiliare, Cedam, Padova, ult. ed. (gli argomenti in
programma).
DIRITTO DEI SERVIZI PUBBLICI
Prof. Alberto Lucarelli
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
DIRITTO DEI TRASPORTI
Prof. Wanda D’Alessio
Corso di laurea specialistica in Economia aziendale Curriculum Logistica economica e servizi per le
aziende.
Crediti formativi : 5
Programma del corso
Il Piano generale dei trasporti e della logistica. Le implicazioni delle politiche europee:
dall’integrazione del mercato dei trasporti ad una politica comune di sviluppo. La concorrenza e le
condizioni di accesso al mercato nelle azioni di liberalizzazione e di regolazione. Mobilità e
sviluppo sostenibile. La rete transeuropea dei trasporti ed il trasporto marittimo a corto raggio.
La pianificazione regionale, il governo della mobilità urbana nella riforma del servizio pubblico di
trasporto. Il riassetto del sistema amministrativo e sua incidenza nella pianificazione regionale dei
trasporti. Il decentramento in tema di servizi pubblici di trasporto ed articolazione funzionale e
territoriale delle competenze. Il governo della mobilità nelle aree urbane.
I servizi pubblici di trasporto tra concorrenza e regolazione. Il regime pubblico del servizio di
trasporto e la riorganizzazione delle forme di intervento dello Stato. La dimensione comunitaria.
Misure di liberalizzazione. Dalla gestione alla regolazione e strumenti di azione amministrativa tra
“obblighi” e “contratto di servizio”. I principi di erogazione dei servizi pubblici. La Carta dei
servizi.
Il contratto di trasporto nel codice civile. Configurazione della disciplina del contratto di trasporto. I
servizi pubblici di linea. Le condizioni generali di contratto ed i contratti standard. Trasporto di cose
e regime della responsabilità del vettore. Trasporto cumulativo. Trasporto con rispedizione. Subtrasporto. Fattispecie contrattuali affini (appalto e spedizione).
Il contratto di trasporto marittimo ed aereo. L’evoluzione internazionale dei traffici. L’autonomia e
specialità delle fonti normative, il diritto comune ed il diritto internazionale uniforme. Trasporto
marittimo di merci. Le attività di esecuzione dei contratti e la responsabilità del vettore. Trasporto
aereo di cose. La normativa italiana ed europea. Trasporto aereo internazionale di merci nella
Convenzione di Montreal del 1999.
Il trasporto ferroviario e su strada. Il trasporto ferroviario. Il processo di privatizzazione delle
Ferrovie dello Stato e l’accesso al mercato, l’esercizio del servizio pubblico e le condizioni generali
di trasporto. Regole uniformi e trasporto ferroviario internazionale. Il trasporto su strada. Attività di
trasporto di cose per conto proprio e per conto terzi. Responsabilità del vettore stradale per perdita,
79
od avaria, e limitazione del risarcimento. La Convenzione del 1956 (C.M.R.). Riordino
nell’accesso alla professione nella normativa comunitaria.
Il contratto di servizi logistici integrati. Le prestazioni di servizi logistici integrati, sistema
intermodale e multimodale dei trasporti. Aspetti evolutivi della logistica. Relazioni giuridiche tra
committenti e fornitori tra terziarizzazione ed outsourcing. Il contratto di “servizi logistici integrati”
e la configurazione del trasporto. Le modificazioni indotte dalla logistica nel sistema intermodale e
multimodale dei trasporti. Il regime della responsabilità dell’operatore del trasporto intermodale.
Testo di riferimento : Wanda d’Alessio, Diritto dei trasporti, Milano, Giuffré, 2003.
Modalità di accertamento del profitto : Colloquio sugli argomenti oggetto della disciplina.
DIRITTO DEL COMMERCIO INTERNAZIONALE
(Insegnamento non attivato)
DIRITTO DEL LAVORO I (Lettere A-K)
Prof. Mariorosario Lamberti
Programma di esame
Il sistema delle fonti: legge e contrattazione collettiva. Il contratto individuale di lavoro. Lavoro
subordinato e lavoro autonomo. L’accesso e gli incentivi all’occupazione. Organizzazione e
gestione del mercato del lavoro. La disciplina delle assunzioni e l’avviamento al lavoro. La
formazione del contratto di lavoro. L’imprenditore nel rapporto di lavoro. Il potere direttivo.
Organizzazione del lavoro e classificazioni professionali. Mobilità aziendale e trasferimento. Il
tempo nella prestazione di lavoro. Il potere di vigilanza e di controllo. Gli accertamenti sanitari. Il
potere disciplinare. Diritti e doveri del lavoratore nell’organizzazione aziendale. L’obbligo di
sicurezza dell’imprenditore. L’obbligazione retributiva. Il trattamento di fine rapporto. La tutela del
lavoro femminile. La sospensione del rapporto di lavoro dal lato del lavoratore. La sospensione del
rapporto di lavoro dal lato del datore di lavoro. Il decentramento produttivo, la somministrazione di
manodopera e le vicende circolatorie dell’azienda. La risoluzione del rapporto di lavoro.
Licenziamenti individuali e licenziamenti collettivi. Le garanzie dei diritti dei lavoratori. I rapporti
speciali di lavoro. Il rapporto di lavoro pubblico.
Testo consigliato:
G. Ferraro, Il rapporto di lavoro, Seconda edizione, Giappichelli, Torino, 2006.
DIRITTO DEL LAVORO I (Lettere L-Z)
Prof. Luigi Fiorillo
Programma di esame
Il sistema delle fonti: legge e contrattazione collettiva. Il contratto individuale di lavoro. Lavoro
subordinato e lavoro autonomo. L’accesso e gli incentivi all’occupazione. Organizzazione e
gestione del mercato del lavoro. La disciplina delle assunzioni e l’avviamento al lavoro. La
formazione del contratto di lavoro. L’imprenditore nel rapporto di lavoro. Il potere direttivo.
Organizzazione del lavoro e classificazioni professionali. Mobilità aziendale e trasferimento. Il
tempo nella prestazione di lavoro. Il potere di vigilanza e di controllo. Gli accertamenti sanitari. Il
80
potere disciplinare. Diritti e doveri del lavoratore nell’organizzazione aziendale. L’obbligo di
sicurezza dell’imprenditore. L’obbligazione retributiva. Il trattamento di fine rapporto. La tutela del
lavoro femminile. La sospensione del rapporto di lavoro dal lato del lavoratore. La sospensione del
rapporto di lavoro dal lato del datore di lavoro. Il decentramento produttivo, la somministrazione di
manodopera e le vicende circolatorie dell’azienda. La risoluzione del rapporto di lavoro.
Licenziamenti individuali e licenziamenti collettivi. Le garanzie dei diritti dei lavoratori. I rapporti
speciali di lavoro. Il rapporto di lavoro pubblico.
Testo consigliato:
G. Ferraro, Il rapporto di lavoro, Seconda edizione, Giappichelli, Torino, 2006.
DIRITTO DEL LAVORO II (Lettere A-Z)
Prof. Mariorosario Lamberti
Prima Parte: Lavoro e flessibilità della manodopera
La flessibilità nel diritto del lavoro. Il lavoro modulato: contratto di lavoro a termine, contratto di
lavoro a tempo parziale, contratto di lavoro intermittente, contratto di lavoro ripartito. Il lavoro
formativo: contratto di formazione e lavoro, contratto di apprendistato, contratto di inserimento,
piani di inserimento professionale, tirocini formativi e di orientamento. Il lavoro decentrato: la
somministrazione di lavoro, il lavoro negli appalti, il distacco. Il lavoro autonomo: la collaborazione
coordinata e continuativa, il lavoro a progetto, il lavoro occasionale ed accessorio, i contratti
d’opera, il contratto di agenzia. Il lavoro associato: il lavoro in cooperativa e il contratto di
associazione in partecipazione. Il lavoro di solidarietà sociale.
Testo consigliato:
G. Ferraro, Tipologie di lavoro flessibile, Seconda edizione, Giappichelli, Torino, 2004
(limitatamente a: Parte I, Parte II e Parte IV).
Seconda Parte: Lavoro e responsabilità sociale dell’impresa
Lavoro e responsabilità sociale dell’impresa. Sicurezza, partecipazione, qualità e regolarità del
lavoro. La gestione delle risorse umane. L’ambiente di lavoro. Il ruolo delle relazioni sindacali.
Fonti, metodi e strumenti di verifica della responsabilità sociale d’impresa. I codici di condotta, il
bilancio sociale, la certificazione etica ed il marchio di qualità sociale. Proposte ed esperienze
applicative della responsabilità sociale dell’impresa: piccole e medie imprese, multinazionali,
società cooperative, pubblica amministrazione, organizzazioni no profit.
Testo consigliato:
L. Montuschi, P. Tullini (a cura di), Lavoro e responsabilità sociale dell’impresa, Zanichelli,
Bologna, 2006 (limitatamente a: Sezione Prima e, a scelta dello studente, due Capitoli della Sezione
Seconda e due Capitoli della Sezione Terza).
DIRITTO DEL LAVORO (Avanzato) (Lettere A-Z)
Prof. Mariorosario Lamberti
Programma di esame
Economia e diritto del lavoro. Ragion d’essere socio-economia e fondamento costituzionale del
diritto del lavoro. Subordinazione, dipendenza ed estensione della protezione del lavoro. La volontà
delle parti e la qualificazione del rapporto di lavoro. Eterodirezione e tipo legale. Segmentazione
dell’impresa e rapporti di lavoro. Intermediazione ed interposizione: dai divieti alla disciplina
81
attuale in materia di lavoro decentrato. Somministrazione di manodopera, distacco ed appalto. La
parità di trattamento nel diritto del lavoro. Criteri di differenziazione e relativa classificazione. La
retribuzione. I principi costituzionali di proporzionalità e sufficienza. L’imperfetta estensione di
fatto erga omnes delle tariffe collettive. Dalla contrattazione nazionale alle differenziazioni
territoriali e regionali in materia retributiva. I differenti modelli economici di determinazione delle
retribuzioni. La cessazione del rapporto di lavoro. I licenziamenti individuali. Giustificatezza del
licenziamento: il giustificato motivo soggettivo e oggettivo. I licenziamenti collettivi. I criteri di
scelta ed il controllo giudiziale sulle riduzioni di personale.
Testo consigliato:
P. ICHINO, Lezioni di Diritto del Lavoro. Un approccio di Labour Law and Economics, Giuffré,
Milano, 2004
(limitatamente a: Capitoli I, II, IV e due Capitoli a scelta tra i seguenti: V, VI, VIII, X, sezione III).
DIRITTO DEL MERCATO FINANZIARIO
Prof. Domenico Buonomo
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
DIRITTO DELLA CONTABILITA’ DELLE IMPRESE
Prof. Ermanno Bocchini
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
DIRITTO DELLA NAVIGAZIONE (Lettere A-K)
Prof. Guido Rinaldi Baccelli
Programma
Specialità ed autonomia del diritto della navigazione. Le fonti. Il diritto internazionale della
navigazione. Regime del mare e dello spazio aereo. Convenzione di Chicago. Gli Accordi bilaterali
per l'esercizio dei servizi aerei regolari. Gli annessi tecnici alla convenzione di Chicago. La
deregulation negli U.S.A. La liberalizzazione del trasporto aereo in Europa. Demanio e concessioni
demaniali. Il lavoro portuale. L'impresa aeroportuale. Navigazione della nave e dell'aeromobile.
Impresa di navigazione. Limite di risarcimento. Ausiliari tecnici e commerciali. Il comandante.
L'equipaggio. Il raccomandatario. Iscrizione e contratto di arruolamento. I contratti di utilizzazione
della nave e dell'aeromobile. Convenzione di Bruxelles. Sistema di Varsavia. Limite di risarcimento
per danno alla persona. Sentenza della Corte Costituzionale 5 maggio 1985 n. 132. Pilotaggio e
rimorchio. Contribuzione in avaria comune. Assistenza e salvataggio. Urto di navi e di aeromobili.
Responsabilità per danni provocati dall'aeromobile ai terzi sulla superficie. Cenni relativi alle
ssicurazioni contro i rischi della navigazione. Assicurazioni obbligatorie nella navigazione aerea. La
repressione degli attentati contro la sicurezza dell'aviazione civile.
Testi consigliati
Lefevre D'Ovidio - G. Pescatore - L. Tullio, Manuale di diritto della navigazione,
Giuffrè, Milano, 1993;
oppure
F. A. Querci, Diritto della navigazione, Cedam, Padova, 1989.
82
Agli studenti che seguono il corso saranno inoltre distribuite dispense del docente.
DIRITTO DELLA NAVIGAZIONE (Lettere L-Z)
Prof.ssa Wanda D’Alessio
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
DIRITTO DELLA PREVIDENZA SOCIALE
Prof. Massimo Farina
Programma
I MODULO
Nozione, struttura e contesto del rapporto giuridico previdenziale -Costituzione e autonomia dei
rapporti previdenziali -Il rapporto per l’erogazione delle prestazioni e il suo svolgimento - Il
rapporto contributivo- Lo statuto dei diritti previdenziali- La previdenza complementare.
Testi consigliati
M. Cinelli, Il rapporto previdenziale, Giappicchelli editore Torino, ultima dizione.
II MODULO
La tutela previdenziale contro la disoccupazione – Contrazione dell’attività aziendale ed
integrazione guadagni- I contratti di solidarietà -La tutela contro gli infortuni e le malattie
professionali – La previdenza complementare.
Testi consigliati
M. Cinelli, Diritto della Previdenza Sociale, Giappicchelli editore,Torino, ultima edizione capitoli
VIII ( sez. I,II,III), XII ( sez. I,II), XV.
DIRITTO DELLE AUTORITA’ DI GARANZIA
Prof. Francesco Bocchini
Origine storica delle Autorità amministrative indipendenti a tutela dei diritti soggettivi. I diritti
soggettivi tutelati dalle Autorità garanti (Banca d’Italia, CONSOB, ISVAP, Autorità garante della
concorrenza e del mercato, Autorità per l’energia elettrica e il gas, Autorità per le garanzie nelle
comunicazioni, la Commissione di garanzia per l’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi
pubblici essenziali, il Garante per la protezione dei dati personali). Il modello italiano e comunitario
delle Autorità indipendenti e i suoi caratteri nella tutela dei diritti soggettivi. Diritto sostantivo e
diritto processuale amministrativo nella tutela dei diritti soggettivi. La tutela dei diritti soggettivi
negli ordinamenti a diritto comune e negli ordinamenti a diritto amministrativo. La tutela dei diritti
tra amministrazione e giurisdizione nella Costituzione. Giustizia amministrativa e processo
amministrativo. La distinzione tra processo e procedimento nella dottrina processualistica e nella
dottrina amministrativistica. Processo amministrativo non giurisdizionale e giustizia
amministrativa. I principi del processo amministrativo non giurisdizionale. Il principio del
contraddittorio. Il principio di terzietà ed il principio di imparzialità. I principi particolari alle
singole fasi del processo amministrativo. Il giudizio di cognizione di primo grado: fase introduttiva,
fase istruttoria e fase decisoria. Le decisioni delle Autorità amministrative indipendenti e le loro
impugnazioni.
Testi consigliati
83
S. STAMMATI, Tre questioni in tema di “autorità amministrative indipendenti”, in Autorità
indipendenti e principi costituzionali, Padova, 1999.
F. Bocchini, Contributo allo studio del processo amministrativo non giurisdizionale, pp. 13-255,
Napoli, 2004. (Le parti del programma da studiare verranno precisate durante il corso di lezioni).
F. MERUSI – M. PASSARO, Voce Autorità indipendenti, in Enc. Dir., vol. VI, Aggiornamento,
Milano, 2002.
DIRITTO DELLE RELAZIONI INDUSTRIALI
Prof. Matteo Maria Mutarelli
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
DIRITTO FALLIMENTARE
Prof. Amedeo Bassi
Programma
Funzioni e finalità delle procedure concorsuali. Le imprese soggette alle procedure concorsuali.
Rapporti tra le procedure concorsuali. Disciplina delle procedure concorsuali.
Il fallimento: presupposti soggettivi ed oggettivi.
La dichiarazione di fallimento. Gli organi. Gli effetti del fallimento per il fallito e per i creditori. Gli
effetti del fallimento sugli atti pregiudizievoli per i creditori. Gli effetti del fallimento sui rapporti
giuridici preesistenti, l’accertamento del passivo e dei diritti reali mobiliari dei terzi. La
liquidazione e la ripartizione dell’attivo. La cessazione del fallimento.
Il concordato preventivo.
La liquidazione coatta amministrativa.
L’amministrazione straordinaria delle grandi imprese in stato di insolvenza.
Testi consigliati
L. Guglielmucci, Lezioni di diritto fallimentare, Giappichelli, Torino, 2006.
DIRITTO INDUSTRIALE
Prof. Antonio Blandini
Programma del corso
I modulo
1.
La concorrenza ed il mercato; Concorrenza, monopolio e oligopolio; Diritto Antitrust
Comunitario e Italiano; Tutela del consumatore; La concorrenza sleale: casi e questioni.
2.
I segni distintivi in genere; La ditta e l'insegna; Il marchio.
II modulo
3.
Denominazioni di origine e provenienza; I segni distintivi atipici; Regime internazionale dei
segni distintivi.
4.
Cenni generali sulla teoria dei beni immateriali; Brevetti per invenzioni industriali e Knowhow; Modelli ornamentali e d'utilità; Cessioni e licenze; Diritto d’autore.
84
5.
Il diritto industriale informatico; le nuove tecnologie di trasmissione delle opere: la
diffusione via internet; pirateria internazionale; protezione del software; banche dati e tutela della
privacy; le invenzioni biotecnologiche.
Testi consigliati
A.VANZETTI, V. DI CATALDO, Manuale di diritto industriale, Giuffrè, Milano, ultima edizione,
o in alternativa
AA. VV., Diritto industriale. Proprietà intellettuale e concorrenza, Giappichelli, Torino, ultima
edizione
o altro testo, scelto previo accordo con il docente.
Durante il corso potranno essere indicati ulteriori contributi e materiali per letture integrative.
Si suggerisce inoltre, per opportuni approfondimenti, la lettura di uno tra i seguenti testi, in
alternativa:
Aa.Vv., Il diritto antitrust, estratto da P. Marchetti – L. C. Ubertazzi (a cura di), Commentario breve
al diritto della concorrenza, Padova, 1999.
F. Denozza, Chicago, l'efficienza ed il diritto antitrust, in Giur. comm., 1988, I, p. 7
G. Schiano di Pepe - S. Ronco (a cura di), Materiali per un approfondimento dello studio del diritto
della concorrenza, (di prossima pubblicazione);
G. Sena, Il nuovo diritto dei marchi, Milano, ultima edizione.
E’ necessaria la consultazione del codice civile e delle leggi speciali disciplinanti le materie inserite
nel programma d’esame.
DIRITTO INTERNAZIONALE (Avanzato)
Prof. Giancarlo Guarino
Programma
Seminari da concordare con il docente.
DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO
(Insegnamento non attivato)
DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO DELLA CONTABILITA’
(Insegnamento non attivato)
DIRITTO PRIVATO AVANZATO DEI CONTRATTI
Prof. Ernesto Briganti
Programma
Le obbligazioni
Vicende successorie nel credito: surrogazione e cessione del credito. La successione nel debito:
delegazione, espromissione ed accollo; struttura, funzione e caratteri distintivi delle fattispecie
(assunzione del debito cumulativa e liberatoria, privativa e novativa, passiva ed attiva, pura e
titolata). I tipi di obbligazioni oggettivamente e soggettivamente complesse: obbligazioni
cumulative e alternative, obbligazioni solidali, parziarie, divisibili e indivisibili. Le obbligazioni
pecuniarie.
85
Il contratto
Causa del contratto: natura soggettiva ed oggettiva; esistenza, meritevolezza e liceità. Efficacia del
contratto (art. 1372 c.c.): relatività degli effetti, mutuo dissenso e recesso. Cessione del contratto:
natura giuridica (teoria atomistica, teoria unitaria e renovatio contractus); forma; consenso del
contraente ceduto; effetti. Patologia contrattuale.
Contratti tipici e atipici
Tipizzazione contrattuale. Disciplina dei contratti atipici: il contratto misto; la transtipicità. I
contratti di garanzia. Le garanzie tipiche: fideiussione, avallo e mandato di credito. La fideiussione
omnibus: liceità, limiti imposti alla garanzia. Le garanzie atipiche: garantievertrag, la fideiussio
indemnitatis, la garanzia a prima richiesta, i performance bonds, le polizze fideiussorie. La
promessa del fatto del terzo. Le lettere di patronage.
Testi consigliati:
Gazzoni, Manuale di diritto privato (relativamente alla parte sulle obbligazioni ed i contratti), ESI,
ultima edizione.
Ad integrazione, Briganti, Percorsi di diritto privato, Giappichelli, Torino, 1994.
DIRITTO PROCESSUALE DEL LAVORO
Prof. Giuseppe Ferraro
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
DIRITTO PUBBLICO DELL’ECONOMIA
Prof. in corso di attribuzione
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
DIRITTO PUBBLICO REGIONALE
Prof. Alberto Lucarelli
Programma
1. L’ordinamento regionale;
2. Gli statuti e l’organizzazione regionale;
3. Le funzioni regionali: a) legislative e regolamentari; b) amministrative; c) L’autonomia
finanziaria regionale; d) la
partecipazione delle regioni a funzioni statali.
4. Le problematiche: a) l’interesse nazionale; b) la funzione di indirizzo e coordimanento; c) la leale
collaborazione; d) il potere sostitutivo; e) le regioni e le relazioni internazionali; f) i giudizi
costituzionali; g) la c. d. “dovolution”.
Testi consigliati
Bartole, Bin, Falcon, Tosi, Diritto regionale dopo le riforme, Il Mulino, 2003;
Lucarelli A. – Scritti di diritto regionale, Giuffrè, 2004.
DIRITTO SINDACALE
Prof. Luigi Fiorillo
86
Programma
I° Modulo (5 crediti)
La nozione di diritto sindacale. L’origine e l’evoluzione del fenomeno sindacale. La libertà
sindacale. L’attività sindacale nei luoghi di lavoro. Le rappresentanze sindacali nei luoghi di lavoro.
Rappresentanza e rappresentatività del sindacato. La contrattazione collettiva nel sistema delle fonti
del diritto del lavoro. Struttura e livelli. Il contratto collettivo di diritto comune: l’efficacia. I
rapporti tra contratti collettivi di diverso livello. Legge e contrattazione collettiva. La contrattazione
collettiva nel lavoro pubblico. Il conflitto collettivo. Il diritto di sciopero: nozione, limiti e modalità
di esercizio. L’esercizio di sciopero nei servizi pubblici essenziali. Le altre forme di lotta sindacale.
Testi consigliati
B. Caruso, Le relazioni sindacali, Giappichelli, Torino (ult. ed.)
*****
II Modulo (10 crediti)
La nozione di diritto sindacale. L’origine e l’evoluzione del fenomeno sindacale. La libertà
sindacale. L’attività sindacale nei luoghi di lavoro. Le rappresentanze sindacali nei luoghi di lavoro.
Rappresentanza e rappresentatività del sindacato. La contrattazione collettiva nel sistema delle fonti
del diritto del lavoro. Struttura e livelli. Il contratto collettivo di diritto comune: l’efficacia. I
rapporti tra contratti collettivi di diverso livello. Legge e contrattazione collettiva. Il conflitto
collettivo. Il diritto di sciopero: nozione, limiti e modalità di esercizio. L’esercizio di sciopero nei
servizi pubblici essenziali. Le altre forme di lotta sindacale. Il lavoro pubblico. Le fonti di disciplina
del rapporto: legge, contratto collettivo e contratto individuale. Soggetti e procedimento della
contrattazione collettiva. L’efficacia del contratto collettivo. La costituzione del rapporto: la
disciplina del reclutamento. Il concorso pubblico. L’esercizio dei diritti sindacali nel lavoro
pubblico.
Testi consigliati
Parte generale
B. Caruso, Le relazioni sindacali, Giappichelli, Torino (ult. ed.).
Parte speciale
L. Fiorillo, Il lavoro pubblico, in Diritto e processo del lavoro e della previdenza sociale. Il lavoro
pubblico e privato, a cura di G. Santoro Passarelli, Ipsoa, 2006, Parte quinta, Capitoli 53, 54, 55
(con la diretta conoscenza della normativa legale avente ad oggetto la contrattazione collettiva: il
d.lgs. n. 165/2001, Titolo III, artt. 40 – 50).
DIRITTO TRIBUTARIO (Lettere A-K)
Prof. Paola Coppola
Programma per cinque crediti
Interpretazione e integrazione della norma tributaria. I principi costituzionali. L’obbligazione
tributaria. I soggetti attivi e passivi. Il procedimento d’imposizione. La dichiarazione. L’attività
istruttoria. L’avviso di accertamento. L’elusione. La riscossione. Crediti d’imposta e rimborso.
Sanzioni amministrative. L’imposta sul reddito delle persone fisiche. L’imposta sul reddito delle
società. Il reddito d’impresa in particolare. L’IRAP. Le operazioni straordinarie. L’IVA. L’imposta
di registro. La fiscalità locale e regionale.
87
Testo consigliato
TESAURO F., Compendio di diritto tributario, Torino, UTET, 2005 ( escluso capitoli: I, XV, XVI,
XXI, XXVI)
Programma per dieci crediti
Modulo A
Le entrate tributarie: concetto, classificazioni. Fonti del diritto tributario. Interpretazione ed
integrazione della norma tributaria. I principi costituzionali e comunitari. La fattispecie e
l’obbligazione tributaria. Soggetti attivi e passivi. Il procedimento d’imposizione. La dichiarazione.
L’attività istruttoria. L’avviso di accertamento. L’elusione. La riscossione. Crediti d’imposta e
rimborso. Le sanzioni amministrative e penali. Il processo tributario.
Modulo B
Il sistema delle imposte sui redditi. L’IRPEF. Le categorie di reddito, con particolare riferimento al
reddito d’impresa. L’IRES. L’IRAP. La fiscalità transnazionale. Le operazioni straordinarie.
L’IVA. L’imposta di registro. I tributi minori. Fiscalità locale e regionale. Fiscalità comunitaria e
internazionale.
Testi consigliati
Modulo A: TESAURO F., Istituzioni di diritto tributario, vol. 1 – Parte generale, Torino, UTET, ult.
ediz.
Modulo B: TESAURO F., Istituzioni di diritto tributario, vol. 2 – Parte speciale, Torino, UTET, ult.
Ediz.
Per libri di testo da adottare in alternativa, rivolgersi in dipartimento.
DIRITTO TRIBUTARIO (Lettere L-Z)
Prof. Enrico Potito
Programma per cinque crediti
Interpretazione e integrazione della norma tributaria. I principi costituzionali. L’obbligazione
tributaria. I soggetti attivi e passivi. Il procedimento d’imposizione. La dichiarazione. L’attività
istruttoria. L’avviso di accertamento. L’elusione. La riscossione. Crediti d’imposta e rimborso.
Sanzioni amministrative. L’imposta sul reddito delle persone fisiche. L’imposta sul reddito delle
società. Il reddito d’impresa in particolare. L’IRAP. Le operazioni straordinarie. L’IVA. L’imposta
di registro. La fiscalità locale e regionale.
Testo consigliato
TESAURO F., Compendio di diritto tributario, Torino, UTET, 2005 (escluso capitoli: I, II, XV,
XVI, XXI, XXVI).
Programma per dieci crediti
Modulo A
88
Le entrate tributarie: concetto, classificazioni. Fonti del diritto tributario. Interpretazione ed
integrazione della norma tributaria. I principi costituzionali e comunitari. La fattispecie e
l’obbligazione tributaria. Soggetti attivi e passivi. Il procedimento d’imposizione. La dichiarazione.
L’attività istruttoria. L’avviso di accertamento. L’elusione. La riscossione. Crediti d’imposta e
rimborso. Le sanzioni amministrative e penali. Il processo tributario.
Modulo B
Il sistema delle imposte sui redditi. L’IRPEF. Le categorie di reddito, con particolare riferimento al
reddito d’impresa. L’IRES. L’IRAP. La fiscalità transnazionale. Le operazioni straordinarie.
L’IVA. L’imposta di registro. I tributi minori . Fiscalità locale e regionale. Fiscalità comunitaria e
internazionale.
Testo consigliato
Modulo A: TESAURO F., Istituzioni di diritto tributario, vol. 1 – Parte generale, Torino, UTET, ult.
ed.
Modulo B: Testo da determinare: consultare le bacheche del Dipartimento di Diritto dell’Economia.
DIRITTO TRIBUTARIO (Avanzato) I
Prof. Paola Coppola
Modulo A
Programma per 5 crediti (per tutte le lettere)
Approfondimento delle tematiche concernenti il reddito d’impresa
Le regole per la determinazione del reddito d’impresa - I principali componenti reddituali positivi e
negativi – Il regime delle plusvalenze su partecipazioni – Le interrelazioni tra bilancio e
dichiarazione – Il disinquinamento del bilancio – I regimi opzionali di tassazione del reddito:
tassazione per trasparenza – consolidato nazionale – consolidato mondiale.
Testi Consigliati
MANZANA Giacomo, Il reddito d’impresa. Commento al Titolo II del TUIR, Maggioli ed., 2005
(Pagg. da 17 a 43; da 53 a 60; da 71 a 206; da 275 a 290; da 323 a 474; da 494 a 595)
Per libri di testo da adottare in alternativa, rivolgersi in dipartimento
DIRITTO TRIBUTARIO (Avanzato) II
Prof. Enrico Potito
Programma per 5 crediti (per tutte le lettere)
Approfondimenti in tema di accertamento e processo tributario
Testi consigliati
LUPI R., Manuale professionale di diritto tributario, IPSOA, III ed., 2001 (cap. III, VIII, X);
CAPALDO L., Diritto processuale tributario, Napoli, Simone, 2005.
89
DIRITTO TRIBUTARIO I (STIM)
(Mutua da Diritto Tributario - Prof. Enrico Potito I° modulo)
DISCIPLINE INTERNAZIONALISTICHE
Diritto internazionale Prof. Giancarlo Guarino ([email protected])
Organizzazione internazionale Prof. Pierluigi Toriello
Diritto dell’Unione europea Prof. Rossella De Rosa
Diritto comunitario della concorrenza Prof. Pierluigi Toriello
Diritto internazionale dell’economia Prof. Concetta M. Pontecorvo ([email protected])
Programmi Discipline internazionalistiche
DIRITTO INTERNAZIONALE
Prof. G. Guarino
I Modulo
Programma:
Origine e caratteri dell’ordinamento giuridico internazionale - Lo stato e gli altri soggetti della
Comunità internazionale - Meccanismi di creazione delle norme internazionali e l’attuazione di tali
norme nei sistemi giuridici interni - Violazioni del diritto internazionale e meccanismi di garanzia.
Testo consigliato:
CASSESE, Diritto internazionale, Bologna, Il Mulino, 2003
II Modulo (10 crediti)
Programma
I soggetti e gli attori nella comunità internazionale - Il diritto internazionale e le sue fonti L’adattamento del diritto interno al diritto internazionale e al diritto comunitario - La giurisdizione
statale - Le controversie internazionali - Illecito e responsabilità - La tutela internazionale dei diritti
umani - Il diritto del mare - Tutela internazionale dell’ambiente - Il diritto internazionale
dell’economia - L’uso della forza e il sistema di sicurezza collettiva.
I termini della questione palestinese - Il mandato sulla Palestina - La seconda guerra mondiale e lo
Stato di Israele - La soluzione del problema palestinese nell’ambito del diritto internazionale.
Testi consigliati
CARBONE, LUZZATTO, SANTAMARIA, Istituzioni di diritto internazionale, Torino,
Giappichelli, 2003, ed inoltre
GUARINO, La questione della Palestina nel diritto internazionale, Torino, Giappichelli, 1994.
III Modulo (15 crediti e oltre, cioè per chi sostiene l’esame di Diritto internazionale insieme a tutte
o ad alcune delle altre discipline internazionalistiche)
Il programma va concordato direttamente con i docenti delle discipline delle quali si vuol sostenere
l’esame.
ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE
Prof. Pierluigi Toriello
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
90
DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA
Prof.ssa Rossella De Rosa
I Modulo (5 crediti)
Programma
Dalle Comunità Europee all’Unione Europea – L’Unione Europea - Istituzioni ed organi
dell’Unione Europea - Il diritto comunitario - Il contenzioso comunitario - L’adattamento
dell’ordinamento italiano all’ordinamento comunitario.
Testo consigliato:
ZANGHì, Istituzioni di diritto dell’Unione europea, Torino, Giappichelli, III edizione, pp. 1-267 e
445-497.
II Modulo (10 crediti)
Programma
Dalle Comunità europee all’Unione europea - L’Unione europea - Istituzioni ed organi dell’Unione
europea - Il diritto comunitario - Le competenze della Comunità - L’Unione doganale ed il mercato
interno - Le politiche comunitarie - Il finanziamento della Comunità - Le relazioni esterne - Il
contenzioso comunitario - L’adattamento dell’ordinamento italiano all’ordinamento comunitario.
Testo consigliato
ZANGHì, Istituzioni di diritto dell’Unione europea, Torino, Giappichelli, III edizione.
III modulo (15 crediti e oltre, cioè per chi sostiene l’esame di Diritto internazionale con tutte o
alcune delle altre discipline internazionalistiche)
Il programma va concordato direttamente con i docenti delle discipline delle quali si vuol sostenere
l’esame.
DIRITTO COMUNITARIO DELLA CONCORRENZA
Prof. Pierluigi Toriello
I Modulo (5 crediti)
Programma
Istituzioni ed organi dell’Unione europea - Il diritto comunitario - Le regole antitrust: aspetti
generali, accordi e abusi di posizione dominante, concentrazioni fra imprese e valutazione delle
“imprese comuni” - La disciplina degli aiuti statali alle imprese - I “servizi di interesse economico
generale” - Le imprese pubbliche e la par conditio fra i concorrenti - Le privatizzazioni.
Testi consigliati
ZANGHì, Istituzioni di diritto dell’Unione europea, Torino, Giappichelli, III edizione, pp. 140-270,
ed inoltre
FERRARI BRAVO-MOAVERO MILANESI, Lezioni di diritto comunitario, Napoli, ESI, IV
edizione 2002, pp. 203-356.
II Modulo (10 crediti)
Programma
Dalle Comunità europee all’Unione europea - L’Unione europea - Istituzioni ed organi dell’Unione
europea - Il diritto comunitario - Le competenze della Comunità - L’Unione doganale ed il mercato
interno - Le politiche comunitarie - Il finanziamento della Comunità - Le relazioni esterne - Il
contenzioso comunitario - L’adattamento dell’ordinamento italiano all’ordinamento comunitario.
91
Le regole antitrust: aspetti generali, accordi e abusi di posizione dominante, concentrazioni fra
imprese e valutazione delle “imprese comuni” - La disciplina degli aiuti statali alle imprese - I
“servizi di interesse economico generale” - Le imprese pubbliche e la par conditio fra i concorrenti Le privatizzazioni.
Testi consigliati
ZANGHì, Istituzioni di diritto dell’Unione europea, Torino, Giappichelli, III edizione, pp. 1-267 e
445-497, ed inoltre
FERRARI BRAVO-MOAVERO MILANESI, Lezioni di diritto comunitario, Napoli, ESI, IV
edizione 2002, pp. 203-356.
III modulo (15 crediti e oltre, cioè per chi sostiene l’esame di Diritto internazionale con tutte o
alcune delle altre discipline internazionalistiche)
Il programma va concordato direttamente con i docenti delle discipline delle quali si vuol sostenere
l’esame.
DIRITTO INTERNAZIONALE DELL’ECONOMIA
Prof. ssa Concetta Maria Pontecorvo
Modulo (5 C.F.U.)
Programma:
Opzione A - per chi non ha sostenuto l’esame di Diritto del commercio internazionale
La globalizzazione dei mercati e il diritto internazionale dell’economia – I soggetti del diritto
internazionale economico – Le imprese multinazionali, ed i ruolo dei codici di condotta
L’evoluzione dal GATT all’Organizzazione Mondiale del Commercio(OMC) – Il sistema degli
scambi internazionali di merci: la clausola della nazione più favorita e la clausola del trattamento
nazionale – Le tariffe doganali – Gli ostacoli non tariffari – Le clausole di deroga e di salvaguardia
– La soluzione delle controversie.
Testi consigliati:
PORRO, Studi di Diritto internazionale dell’economia, Torino, Giappichelli, 1999,
limitatamente alla Parte I (Capitoli I, II, III), ed inoltre
PICONE/LIGUSTRO, Diritto dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, CEDAM, Padova,
2002, limitatamente a:
Capitolo I, Capitolo III (solo le Sezioni IV e V), Capitolo IV(solo la Sezione I (Tariffe doganali)),
Capitolo V, Capitolo VI (le sole Sezioni IV [Misure di salvaguardia urgenti], V [Eccezioni
generali], VI [Eccezioni riguardanti la sicurezza nazionale], VII [Deroghe speciali]) e Capitolo XII.
Opzione B - per chi non ha sostenuto l’esame di Diritto del commercio internazionale
La globalizzazione dei mercati e il diritto internazionale dell’economia – I soggetti del diritto
internazionale economico – Le imprese multinazionali, ed i ruolo dei codici di condotta L’evoluzione dal GATT all’Organizzazione Mondiale del Commercio(OMC) – Il sistema degli
scambi internazionali di merci: la clausola della nazione più favorita e la clausola del trattamento
nazionale – Le tariffe doganali – Gli ostacoli non tariffari: le sovvenzioni pubbliche e le misure
compensative, il dumping e i diritti antidumping – Le clausole di deroga e di salvaguardia – Il
trattamento dei Paesi in via di sviluppo – Le integrazioni economiche regionali – La soluzione delle
controversie.
Testi consigliati:
PORRO, Studi di Diritto internazionale dell’economia, Torino, Giappichelli, 1999,
limitatamente alla Parte I (Capitoli I, II, III), ed inoltre
92
PICONE/LIGUSTRO, Diritto dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, CEDAM, Padova,
2002, limitatamente a:
Capitolo I; Capitolo III (solo le Sezioni IV e V); Capitolo IV (solo la Sezione I [Tariffe doganali]);
Capitolo V (le sole Sezioni IX [Sovvenzioni pubbliche e misure compensative] e X [Dumping e
diritti antidumping]); Capitolo VI (le sole Sezioni IV [Misure di salvaguardia urgenti], V [Eccezioni
generali], VI [Eccezioni riguardanti la sicurezza nazionale], VII [Deroghe speciali]); Capitolo IX;
Capitolo X; Capitolo XII.
Opzione C - per chi ha già sostenuto l’esame di Diritto del commercio internazionale
La globalizzazione dei mercati e il diritto internazionale dell’economia – I soggetti del diritto
internazionale economico – Le imprese multinazionali, ed i ruolo dei codici di condotta ai fini della
regolamentazione della loro attività – Gli investimenti internazionali: strumenti di promozione e di
protezione - Diritto internazionale dell’economia e diritto internazionale dell’ambiente – La
“clausola sociale” nel commercio internazionale – L’attività degli istituti specializzati delle Nazioni
Unite operanti in campo economico. Il Fondo Monetario internazionale e il Gruppo della Banca
mondiale – Le principali organizzazioni di cooperazione e di integrazione economica.
Testi consigliati:
PORRO, Studi di Diritto internazionale dell’economia, Torino, Giappichelli, 1999,
con esclusione delle pp. 115-148 e 253-280, ed inoltre
DRAETTA, Il diritto delle organizzazioni internazionali, volume 2 (Parte Speciale), Milano,
Giuffrè, 2001, limitatamente a:
Parte I: Capitolo I solo pp. 1-32; Capitolo II solo pp. 89-186; Capitolo III solo pp. 213-230; Parte II:
Capitolo II solo pp. 277-323.
Programmi alternativi possono essere concordati direttamente con il docente.
ModuloB (10 C.F.U.)
Programma:
Opzione A – per chi non ha sostenuto l’esame di Diritto del commercio internazionale ed ha già
sostenuto Diritto internazionale
La globalizzazione dei mercati e il diritto internazionale dell’economia – I soggetti del diritto
internazionale economico – Le imprese multinazionali, ed i ruolo dei codici di condotta ai fini della
regolamentazione della loro attività – Gli investimenti internazionali: strumenti di promozione e di
protezione - Diritto internazionale dell’economia e diritto internazionale dell’ambiente –
L’evoluzione dal GATT all’Organizzazione Mondiale del Commercio(OMC) – Il sistema degli
scambi internazionali di merci: la clausola della nazione più favorita e la clausola del trattamento
nazionale – Le tariffe doganali – Gli ostacoli non tariffari: le sovvenzioni pubbliche e le misure
compensative, il dumping e i diritti antidumping – Le clausole di deroga e di salvaguardia – Il
trattamento dei Paesi in via di sviluppo – Le integrazioni economiche regionali – La soluzione delle
controversie – L’OMC e di diritto internazionale generale e convenzionale.
Testi consigliati:
PORRO, Studi di Diritto internazionale dell’economia, Torino, Giappichelli, 1999,
con esclusione delle pp. 115-148 e 253-280, ed inoltre
PICONE/LIGUSTRO, Diritto dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, CEDAM, Padova,
2002, limitatamente a:
Capitolo I(facoltativo, ma se ne consiglia la lettura); Capitolo III (solo le Sezioni IV e V); Capitolo
IV (solo la Sezione I [Tariffe doganali]); Capitolo V (le sole Sezioni IX [Sovvenzioni pubbliche e
misure compensative] e X [Dumping e diritti antidumping]); Capitolo VI (le sole Sezioni IV
93
[Misure di salvaguardia urgenti], V [Eccezioni generali], VI [Eccezioni riguardanti la sicurezza
nazionale], VII [Deroghe speciali]); Capitolo IX; Capitolo X; Capitolo XII, Capitolo XIII.
Opzione B – per chi non ha sostenuto l’esame di Diritto del commercio internazionale ed ha
sostenuto Organizzazione internazionale
La globalizzazione dei mercati e il diritto internazionale dell’economia – I soggetti del diritto
internazionale economico – Le imprese multinazionali, ed i ruolo dei codici di condotta ai fini della
regolamentazione della loro attività – Gli investimenti internazionali: strumenti di promozione e di
protezione - Diritto internazionale dell’economia e diritto internazionale dell’ambiente –
L’evoluzione dal GATT all’Organizzazione Mondiale del Commercio(OMC) – Struttura e funzioni
dell’OMC - Il sistema degli scambi internazionali di merci: la clausola della nazione più favorita e
la clausola del trattamento nazionale – Le tariffe doganali – Gli ostacoli non tariffari: le sovvenzioni
pubbliche e le misure compensative, il dumping e i diritti antidumping – Le clausole di deroga e di
salvaguardia – Il trattamento dei Paesi in via di sviluppo – Le integrazioni economiche regionali –
La soluzione delle controversie.
Testi consigliati:
PORRO, Studi di Diritto internazionale dell’economia, Torino, Giappichelli, 1999,
con esclusione delle pp. 115-148 e 253-280, ed inoltre
PICONE/LIGUSTRO, Diritto dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, CEDAM, Padova,
2002, limitatamente a:
Capitolo I(facoltativo, ma se ne consiglia la lettura); Capitolo II, Capitolo III (solo le Sezioni IV e
V); Capitolo IV (solo la Sezione I [Tariffe doganali]); Capitolo V (le sole Sezioni IX [Sovvenzioni
pubbliche e misure compensative] e X [Dumping e diritti antidumping]); Capitolo VI (le sole
Sezioni IV [Misure di salvaguardia urgenti], V [Eccezioni generali], VI [Eccezioni riguardanti la
sicurezza nazionale], VII [Deroghe speciali]); Capitolo IX; Capitolo X; Capitolo XII.
Opzione C – per chi ha sostenuto l’esame di Diritto del commercio internazionale e non intende
sostenere Organizzazione internazionale
La globalizzazione dei mercati e il diritto internazionale dell’economia – I soggetti del diritto
internazionale economico – Le imprese multinazionali, ed i ruolo dei codici di condotta ai fini della
regolamentazione della loro attività – Gli investimenti internazionali: strumenti di promozione e di
protezione - Diritto internazionale dell’economia e diritto internazionale dell’ambiente – La
“clausola sociale” nel commercio internazionale – L’attività degli istituti specializzati delle Nazioni
Unite operanti in campo economico. Il Fondo Monetario internazionale e il Gruppo della Banca
mondiale – Le principali organizzazioni di cooperazione e di integrazione economica - – L’Accordo
Gats e gli scambi di servizi – L’Accordo Trips e la tutela internazionale della proprietà intellettuale.
Testi consigliati:
PORRO, Studi di Diritto internazionale dell’economia, Torino, Giappichelli, 1999, e
DRAETTA, Il diritto delle organizzazioni internazionali, volume 2 (Parte Speciale), Milano,
Giuffrè, 2001,
limitatamente a: Parte I: Capitolo I solo pp. 1-32; Capitolo II solo pp. 89-186; Capitolo III solo pp.
213-230; Parte II: Capitolo II solo pp. 277-323, ed inoltre
PICONE/LIGUSTRO, Diritto dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, CEDAM, Padova,
2002, limitatamente ai Capitoli VII e VIII.
III Modulo (15 crediti e oltre, cioè per chi sostiene l’esame di Diritto internazionale dell’economia
insieme a tutte o ad alcune delle altre discipline internazionalistiche):
il programma va concordato direttamente con i docenti delle discipline delle quali si vuol sostenere
l’esame.
94
Programmi alternativi possono essere concordati direttamente con il docente.
DISCIPLINE DELLO SPETTACOLO (lettere A-L)
Prof. ssa Fabiana Sciarelli
PARTE I La Storia del Teatro
Definizione del prodotto teatrale. Le radici greche. La scena medievale. Il Rinascimento italiano.
Commedia dell’arte. La scena elisabettiana. La Spagna tra Cinque e Seicento. Il “Grand Siècle”
francese. La nascita del dramma borghese. L’intermezzo romantico. Il salotto di Ibsen. Dal teatro
del capocomico al teatro del regista. Il teatro del Novecento.
PARTE II La Gestione dell’Impresa Teatrale e degli eventi
Il Teatro è un’Impresa? Le imprese teatrali, la gestione ed il marketing. Lo spettacolo teatrale e le
gestione produttiva. Il teatro ed il suo settore. La gestione strategica di un’impresa teatrale. Il
marketing strategico e quello operativo. Il prezzo. La distribuzione. La comunicazione.
L’architettura organizzativa dell’impresa teatrale. Il processo decisionale. La gestione economicofinanziaria. Fund raising. Studio di casi nazionali ed internazionali. Sistemi informativi di
marketing.
TESTI
R.Alonge, R. Tessari, Manuale di Storia del Teatro, Utet Libreria, 2001.
F. Sciarelli, La Gestione dell’Impresa Teatrale tra Arte e Economia, Giannini Editore, 2005.
TESTI CONSIGLIATI
Autori vari, Teatro, Cronopio Editore, 1997.
Lucio Argano, La Gestione dei Progetti di Spettacolo, Franco Angeli, 1997.
Guido Almansi, Tra Cinema e Teatro, Gli specchi Marsilio, 1995.
Marco Baliani, Racconti a Teatro, Loggia de’ Lanzi, 1998.
F. Colbert, Marketing delle Arti e della Cultura, Etas, 2000.
Gioia Costa, Sguardi…dentro e fuori dell’arte, Editoria & Spettacolo, 2002.
Enrico Fiore, Mar del Teatro, Tullio Pironti Editore, 1999.
Gianni Manzella, La Bellezza Amara, Pratiche Editrice, 1993.
Lee Strasberg, Il Sogno di una Passione, Ubulibri, 1996.
CLASSICI CONSIGLIATI
Euripide, Medea, Garzanti Editore.
W. Shakespeare, Amleto, Edizione Garzanti o Bur.
S. Becket, Aspettando Godot, qualsiasi edizione.
L. Pirandello, Sei personaggi in cerca di autore, qualsiasi edizione.
G. Dori, Il lungo cammino degli elefanti, Editoria & Spettacolo, 2003.
ALTRE ATTIVITA’ DIDATTICHE
Visione di spettacoli teatrali in video.
Letture teatrali condotte da attori professionisti.
Seminari con esperti ed operatori del settore.
Seminari di approfondimento come: Le Nuove Tendenze del Teatro in Europa; Il Pubblico del
Teatro in Italia; I sistemi informativi.
Laboratori didattici: preparazione di una messa in scena; progettazione e realizzazione di ricerche
sui teatri napoletani.
95
DISCIPLINE DELLO SPETTACOLO (lettere M-Z)
Prof. Ettore Massarese
(Per il programma rovolgersi al Dipartimento)
ECONOMETRIA
Prof. Antonio Acconcia
Programma
Modulo I
Richiami di probabilità e inferenza statistica – Momenti condizionali – La specificazione di un
modello di regressione – L’uso dei modelli di regressione per l’analisi economica – Un modello di
regressione per variabili (dipendenti) quantitative e dati cross-section – Tre criteri di stima dei
parametri: Minimi Quadrati, Massima Verosimiglianza, Momenti – Proprietà algebriche delle stime
– Proprietà statistiche degli stimatori – I principali risultati asintotici – Effetti della non corretta
specificazione: regressori omessi o eccesso di regressori – L’inferenza: test delle ipotesi su singoli
parametri e su combinazioni lineari dei parametri – L’analisi di previsione – Forme funzionali e
variabili dicotomiche – Eteroschedasticità: cause e test per rilevarla – Stima in presenza di
eteroschedasticità
Modulo II
Modelli di regressione con variabili dipendenti quantitative e serie storiche di dati: modelli statici e
modelli dinamici – Modelli univariati per serie storiche stazionarie ed ergodiche –Proprietà
statistiche dello stimatore dei Minimi Quadrati – Regressione con variabili che presentano un trend
– Autocorrelazione: cause e test per rilevarla – La stima in presenza di autocorrelazione e la
specificazione dinamica di un modello – Radici Unitarie, Cointegrazione e Regressione spuria –
Modelli con correzione dell’errore – Modelli di regressione per panel di dati: effetti fissi e effetti
casuali – Un modello di regressione con variabile dipendente qualitativa – Stima ed inferenza in
modelli con scelte dicotomiche: Probit e Logit – Distribuzioni troncate – Un modello di regressione
con variabile dipendente limitata – Stima ed inferenza di un modello con variabile dipendente
limitata: Tobit
Testi consigliati
Gujarati, Damodar N. (2003), Basic Econometrics, fourth edition, McGraw-Hill.
Johnston John (2002), Econometrica, terza edizione, Milano, Angeli.
Maddala (1992), Introduction to Econometrics (2nd edition), Maxwell-Macmillan International.
Gardini, G. Cavaliere, M. Costa, L. Fanelli, P. Paruolo (2000), Econometria, voll. I e II, Milano:
Franco Angeli.
Greene, Williams H. (2003), Econometric Analysis, fifth edition, Prentice Hall International.
Per ulteriori informazioni in merito al programma contattare il docente.
ECONOMETRIA (CLAS)
Prof. Michele La Rocca
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
ECONOMIA AGRARIA
Prof. Maria Fonte
Programma
96
Modulo I
Agricoltura e biotecnologie. Nuovi temi di economia dell’innovazione e della regolamentazione
La diffusione degli organismi geneticamente modificati. Nascita dell’industria biotecnologica.
Prospettive per l’agricoltura e l’agroalimentare.
Diritti di proprietà sulla materia vivente e accesso alle risorse genetiche.
La regolamentazione sulla biosicurezza degli Ogm: Il conflitto USA - UE
Biotecnologie e globalizzazione: Accordi SFS e BTC della WTO
Testi consigliati
Maria Fonte, Organismi Geneticamente Modificati, monopolio e diritti, Franco Angeli, 2004.
Modulo II
AGRICOLTURA E AGROALIMENTARE TRA GLOBALIZZAZIONE E SVILUPPO
Dal GATT alla WTO. Percorso storico; l’agricoltura nei rounds. Principi base e struttura
organizzativa.
Accordo sull’Agricoltura del GATT: sostegno interno; accesso al mercato; esportazioni sussidiate;
implicazioni per l’Unione Europea.
Altri Accordi e loro rapporto con l’agricoltura: TRIPs, TBT, SPS, GATS.
Negoziato agricolo 1999-2003: Seattle, Doha, Cancùn e prospettive future
Non-trade concerns:
Le implicazioni del commercio sull’ambiente nella WTO.
La sicurezza alimentare. Gli ogm. Lo sviluppo rurale. La riduzione della povertà.
Analisi di alcune controversie
Testi consigliati
Fabrizio de Filippis, (a cura di), Le vie della globalizzazione: la questione agricola nel WTO,
Franco Angeli, 2002.
ECONOMIA AZIENDALE (Lettere A-K)
Prof. Lucio Potito
Programma
Le determinazioni di reddito e di capitale: i valori delle «operazioni in corso» (rimanenze) a fine
periodo; valore economico del capitale; rapporti tra differenti configurazioni del capitale
d’impresa. – La valutazione dell’equilibrio economico: il controllo dell’efficienza interna. – La
valutazione dell’equilibrio finanziario – Verso uno schema integrato di analisi della redditività e
della liquidità aziendale – L’azienda: caratteri discriminanti, strutture e problemi di governo
economico –
Bilancio di esercizio: ruoli e postulati; schemi; immobilizzazioni immateriali; immobilizzazioni
materiali; rimanenze di magazzino; crediti; poste in valuta estera; attività finanziarie; liquidità, ratei
e risconti e conti d’ordine; patrimonio netto; fondi rischi e oneri e TFR; debiti; imposte sul reddito e
fiscalità differita.
Testi consigliati
E.Cavalieri – R.Franceschi, Economia aziendale, vol. I, seconda edizione, Giappichelli, Torino,
2005. Sezione I e Sezione II dal par. 4.1.5 incluso.
A. Quagli, Bilancio di esercizio e principi contabili, terza edizione, Giappichelli, Torino, 2004.
97
ECONOMIA AZIENDALE (Lettere L-Z)
Prof. Enrico Viganò
Programma
L’azienda: caratteri discriminanti, criteri di gestione, strutture e problemi di governo economico. Il
valore economico del capitale. Il reddito di periodo. Valore della produzione e valore aggiunto. La
valutazione dell’equilibrio economico: il controllo dell’efficienza interna. La valutazione
dell’equilibrio finanziario. Schema integrato di analisi della redditività e della liquidità aziendale.
Ruolo e postulati del bilancio di esercizio. Gli schemi di bilancio. Le immobilizzazioni immateriali.
Le immobilizzazioni materiali. Le rimanenze di magazzino. I crediti. Poste in valuta estera. Attività
finanziarie. Liquidità, ratei e risconti, conti d’ordine. Il patrimonio netto. Fondi per rischi e oneri e il
TFR. Imposte sul reddito e imposte differite.
Testi consigliati
E. Cavalieri – R. Franceschi, Economia Aziendale, vol. I, Giappichelli, Torino, 2000, Sezione I e
Sezione II dal par. 4.2 incluso.
Quagli, Bilancio di esercizio e principi contabili, Giappichelli, 2001, Torino.
Letture facoltative
V. Coda, L’orientamento strategico dell’impresa, Utet, Torino, 1988.
G. Ferrero, Impresa e management, Giuffrè, Milano, 1987.
L. Quatri, La teoria di creazione del valore. Una via europea, Egea, Milano, 1991.
G. Shillinglaw – K. McGahran, Accounting (A Management Approach), Irwin Homewood, 1993.
R. J. Huefner – J. A. Largay, Advanced Financial Accounting, Dryden Press, Fort Worth, 1992.
ECONOMIA AZIENDALE (CLAS)
Prof. Ferdinando Di Carlo
Programma
Il concetto di azienda ed i suoi caratteri fondamentali. L’economia aziendale. Le operazioni che
caratterizzano l’attività d’impresa. Gli aspetti monetario, numerario, finanziario ed economico della
gestione. L’analisi delle variazioni generate dalle operazioni. L’economicità e le condizioni di
equilibrio del sistema d’impresa. La valutazione dell’equilibrio economico: la redditività aziendale.
E. Cavalieri – R. Franceschi, Economia aziendale, vol. I, Giappichelli, 2005, Torino, Sezione II fino
al par. 4.1.5.3 incluso.
ECONOMIA AZIENDALE E METODOLOGIE E DETERMINAZIONI QUANTITATIVE
D'AZIENDA (Lettere A-C)
Prof. Roberto Maglio
Programma
I Modulo (Economia aziendale)
Il concetto di azienda ed i suoi caratteri fondamentali. L'economia aziendale. Le operazioni
aziendali. Gli aspetti monetario, numerario, finanziario ed economico della gestione. L'analisi delle
variazioni generate dalle operazioni. L'economicità e le condizioni di equilibrio del sistema
98
d'impresa. La valutazione dell'equilibrio economico, limitatamente a: determinazioni di reddito e
capitale, valore economico del capitale differenti configurazioni del capitale d'impresa.
II Modulo (Metodologie)
Obiettivi, oggetto e strumenti della contabilità d'impresa. La determinazione sistematic del reddito
d'esercizio e del capitale di funzionamento. Le rilevazioni contabili: acquisti, vendite, regolamenti,
operazioni in corso, operazioni sui mercati esteri, personale, immobilizzazioni, titoli, finanziamenti,
componenti straordinari, imposte ed operazioni sul capitale. Le scritture di assestamento, chiusura e
riapertura dei conti. I conti d'ordine. Il bilancio di esercizio.
Testi consigliati
1. E. Cavalieri - R. Franceschi, Economia aziendale, vol. 1, Giappichelli, Torino, 2000,
limitatamente alla Sezione II fino al par. 4.3.4 incluso.
Marchi, Introduzione alla contabilità d'impresa, Giappichelli, Torino, 1999;
oppure
D. Amodeo, Ragioneria generale delle imprese, Giannini, Napoli, 1994.
Per lo svolgimento delle esercitazioni di contabilità generale occorrerà conoscere i seguenti
argomenti di computisteria: interesse; sconto; conti correnti; titoli di credito; valori mobiliari;
cambio, nonché avere nozioni di base delle scritture elementari.
Per detti argomenti possono essere utilizzati aggiornati testi editi per gli studenti degli istituti tecnici
commerciali per ragionieri. Ai fini del superamento dell'esame inoltre, dovrà essere nota allo
studente la conoscenza delle norme del Codice Civile relative al bilancio della società per azioni
(artt. 2423 e seguenti).
Letture facoltative
AA.VV., Global Players ed Economia Aziendale 2001, Giappichelli, Torino, 2001.
Di Pietra - Ianniello, Euro, gestione e bilancio d'impresa, Cedam, Padova, 1999.
ECONOMIA AZIENDALE E METODOLOGIE E DETERMINAZIONI QUANTITATIVE
D'AZIENDA (Lettere D-K)
Prof. Riccardo Viganò
Programma
I MODULO (Economia aziendale)
Il concetto di azienda ed i suoi caratteri fondamentali. L’economia aziendale. Le
operazioni che caratterizzano l’attività d’impresa. Gli aspetti monetario, numerario, finanziario ed
economico della gestione. L’analisi delle variazioni generate dalle operazioni. L’economicità e le
condizioni di equilibrio del sistema d’impresa. La valutazione dell’equilibrio economico: la
redditività aziendale.
II MODULO (Metodologie)
Obiettivi, oggetto e strumenti della contabilità d’impresa. La determinazione sistematica
del reddito d’esercizio e del capitale di funzionamento. Le rilevazioni contabili:
acquisti, vendite, regolamenti, operazioni in corso, operazioni sui mercati esteri,
personale, immobilizzazioni, titoli, finanziamenti, componenti straordinari, imposte ed
operazioni sul capitale. Le scritture di assestamento, chiusura e riapertura dei conti. I
conti d’ordine. Il bilancio di esercizio.
99
Testi consigliati
E. Cavalieri – R. Franceschi, Economia aziendale, vol. 1, Giappichelli, 2000, Torino,
Sezione II fino al par. 4.3.4 incluso.
L. Marchi, Introduzione alla contabilità d’impresa, Giappichelli, 1999;
oppure
D. Amodeo, Ragioneria generale delle imprese, Giannini, Napoli, 1994.
Per lo svolgimento delle esercitazioni di contabilità generale occorrerà conoscere i
seguenti argomenti di computisteria: interesse, sconto; conti correnti; titoli di credito;
valori mobiliari; cambio, nonché avere nozioni di base delle scritture elementari.
Per detti argomenti possono essere utilizzati aggiornati testi editi per gli studenti degli
istituti tecnici commerciali per ragionieri.
Letture facoltative
AA.VV, Global Players ed Economia Aziendale 2001, Giappichelli, 2001.
Di Pietra – Ianniello, Euro, gestione e bilancio d’impresa, Cedam, 1999.
ECONOMIA AZIENDALE E METODOLOGIE E DETERMINAZIONI QUANTITATIVE
D'AZIENDA (Lettere L-P)
Prof. Mario de Sarno
Programma
I MODULO (Economia aziendale)
Il concetto di azienda ed i suoi caratteri fondamentali. L’economia aziendale. Le operazioni
aziendali. Gli aspetti monetario, numerario, finanziario ed economico della gestione. L’analisi delle
variazioni generate dalle operazioni. L’economicità e le condizioni di equilibrio del sistema
d’impresa. La valutazione dell’equilibrio economico, limitatamente a: determinazioni di reddito e
capitale, valore economico del capitale, differenti configurazioni del capitale d’impresa.
II MODULO (Metodologie e determinazioni)
Obiettivi, oggetto e strumenti della contabilità d’impresa. La determinazione sistematica del
reddito d’esercizio e del capitale di funzionamento. Le rilevazioni contabili sistematiche
concernenti: acquisti, vendite, regolamenti, operazioni in corso, operazioni sui mercati esteri,
prestazioni personale dipendente e di terzi, immobilizzazioni, titoli, finanziamenti, componenti
straordinari, imposte, operazioni sul capitale. Le scritture di assestamento, chiusura e riapertura dei
conti. I conti d’ordine. Il bilancio di esercizio.
Testi consigliati
Cavalieri E. – Ferrarsi Franceschi R., Economia aziendale, vol. I, Giappichelli, Torino, 2005,
dall’inizio fino al capitolo 4, incluso.
de Sarno M., Misurazione e comunicazione dei valori aziendali, Giappichelli, Torino, 2005.
Amodeo D., Ragioneria generale delle imprese, Giannini, Napoli, 1994.
Testi consigliati per le applicazioni metodologiche
Cerbioni F., Cinquini L., Sostero U., Contabilità e bilancio, McGraw-Hill, Milano, 2003.
100
Marchi L., Contabilità di impresa e valori di bilancio, Giappichelli, Torino, 2004.
Per lo svolgimento delle esercitazioni di contabilità generale occorrerà conoscere i seguenti
argomenti di computisteria: interesse; sconto; conti correnti; titoli di credito; valori mobiliari;
cambio, nonché avere nozioni di base delle seguenti scritture elementari. Per detti argomenti
possono essere utilizzati aggiornati testi editi per gli studenti degli istituti tecnici commerciali per
ragionieri.
ECONOMIA AZIENDALE E METODOLOGIE E DETERMINAZIONI QUANTITATIVE
D'AZIENDA (Lettere Q-Z)
Prof. Adele Caldarelli
Programma
I MODULO (Economia aziendale)
Il concetto di azienda ed i suoi caratteri fondamentali. L’economia aziendale. Le
operazioni che caratterizzano l’attività d’impresa. Gli aspetti monetario, numerario, finanziario ed
economico della gestione. L’analisi delle variazioni generate dalle operazioni. L’economicità e le
condizioni di equilibrio del sistema d’impresa. La valutazione dell’equilibrio economico: la
redditività aziendale.
II MODULO (Metodologie)
Obiettivi, oggetto e strumenti della contabilità d’impresa. La determinazione sistematica
del reddito d’esercizio e del capitale di funzionamento. Le rilevazioni contabili:
acquisti, vendite, regolamenti, operazioni in corso, operazioni sui mercati esteri,
personale, immobilizzazioni, titoli, finanziamenti, componenti straordinari, imposte ed
operazioni sul capitale. Le scritture di assestamento, chiusura e riapertura dei conti. I
conti d’ordine. Il bilancio di esercizio.
Testi consigliati
E. Cavalieri – R. Franceschi, Economia aziendale, vol. 1, Giappichelli, 2000, Torino,
Sezione II fino al par. 4.3.4 incluso.
L. Marchi, Contabilità d'impresa e valori di bilancio, Giappichelli, Torino, seconda edizione, 2004;
oppure
D. Amodeo, Ragioneria generale delle imprese, Giannini, Napoli, 1994.
Per lo svolgimento delle esercitazioni di contabilità generale occorrerà conoscere i seguenti
argomenti di computisteria: interesse, sconto; conti correnti; titoli di credito; valori mobiliari;
cambio, nonché avere nozioni di base delle scritture elementari.
Per detti argomenti possono essere utilizzati aggiornati testi editi per gli studenti degli istituti tecnici
commerciali per ragionieri.
Letture facoltative
AA.VV, Global Players ed Economia Aziendale 2001, Giappichelli, 2001.
Di Pietra – Ianniello, Euro, gestione e bilancio d’impresa, Cedam, 1999.
ECONOMIA AZIENDALE E METODOLOGIE E DETERMINAZIONI QUANTITATIVE
PER LE IMPRESE TURISTICHE (STIM) (Lettere A-L)
101
Prof. Alberto Kunz
Programma
I Modulo (Economia aziendale)
Il concetto di azienda ed i suoi caratteri fondamentali. L’economia aziendale. Le operazioni
aziendali. Gli aspetti monetario, numerario, finanziario ed economico della gestione. L’analisi delle
variazioni generate dalle operazioni. L’economicità e le condizioni di equilibrio del sistema
d’impresa. La valutazione dell’equilibrio economico, limitatamente a: determinazioni di reddito e
capitale, valore economico del capitale, differenti configurazioni del capitale d’impresa.
II Modulo (Metodologie)
Obiettivi, oggetto e strumenti della contabilità d’impresa. La determinazione sistematica del reddito
d’esercizio e del capitale di funzionamento. Le rilevazioni contabili: acquisti, vendite, regolamenti,
operazioni in corso, operazioni sui mercati esteri, personale, immobilizzazioni, titoli, finanziamenti,
componenti straordinari, imposte ed operazioni sul capitale. Le scritture di assestamento, chiusura e
riapertura dei conti. I conti d’ordine. Il bilancio di esercizio.
Testi consigliati
Cavalieri E. – Franceschi R., Economia aziendale, vol. I, Giappichelli, Torino, 2000, limitatamente
alla sezione II fino al par. 4.3.4 incluso.
Marchi L., Introduzione alla contabilità d’impresa, Giappichelli, Torino,1999.
Oppure
Amodeo D., Ragioneria generale delle imprese, Giannini, Napoli, 1994.
oppure
Cerbioni F., Cinquini L., Sostero U., Contabilità e Bilancio,McGraw-Hill, Milano, 2003.
Per lo svolgimento delle esercitazioni di contabilità generale occorrerà conoscere i seguenti
argomenti di computisteria: interesse; sconto; conti correnti; titoli di credito; valori mobiliari;
cambio, nonché avere nozioni di base delle seguenti scritture elementari.
Per detti argomenti possono essere utilizzati aggiornati testi editi per gli studenti degli istituti tecnici
commerciali per ragionieri.
Letture facoltative:
Di Pietra. - Ianniello, Euro, gestione e bilancio d’impresa, Cedam, Padova, 1999.
AA.VV., Global players, Giappichelli, Torino, 2001.
ECONOMIA AZIENDALE E METODOLOGIE E DETERMINAZIONI QUANTITATIVE
PER LE IMPRESE TURISTICHE (STIM) (Lettere M-Z)
Prof. Simona Catuogno
Programma
I MODULO (Economia aziendale)
Il concetto di azienda ed i suoi caratteri fondamentali. L’economia aziendale. Le operazioni
aziendali. Gli aspetti monetario, numerario, finanziario ed economico della gestione. L’analisi delle
variazioni generate dalle operazioni. L’economicità e le condizioni di equilibrio del sistema
d’impresa. La valutazione dell’equilibrio economico, limitatamente a: determinazioni di reddito e
capitale, valore economico del capitale, differenti configurazioni del capitale d’impresa.
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II MODULO (Metodologie)
Obiettivi, oggetto e strumenti della contabilità d’impresa. La determinazione sistematica del reddito
d’esercizio e del capitale di funzionamento. Le rilevazioni contabili: acquisti, vendite, regolamenti,
operazioni in corso, operazioni sui mercati esteri, personale, immobilizzazioni, titoli, finanziamenti,
componenti straordinari, imposte ed operazioni sul capitale. Le scritture di assestamento, chiusura e
riapertura dei conti. I conti d’ordine. Il bilancio di esercizio.
Testi consigliati
Cavalieri E. – Franceschi R., Economia aziendale, vol. I, Giappichelli, Torino, 2000, limitatamente
alla sezione II fino al par. 4.3.4 incluso.
Marchi L., Introduzione alla contabilità d’impresa, Giappichelli, Torino,1999.
oppure
Amodeo D., Ragioneria generale delle imprese, Giannini, Napoli, 1994
oppure
Pozzoli S., La contabilità generale, Franco Angeli, Milano, 2003.
Per lo svolgimento delle esercitazioni di contabilità generale occorrerà conoscere i seguenti
argomenti di computisteria: interesse; sconto; conti correnti; titoli di credito; valori mobiliari;
cambio, nonché avere nozioni di base delle seguenti scritture elementari.
Per detti argomenti possono essere utilizzati aggiornati testi editi per gli studenti degli istituti
tecnici commerciali per ragionieri.
Letture facoltative:
Di Pietra. - Ianniello, Euro, gestione e bilancio d’impresa, Cedam, Padova, 1999.
AA.VV., Global playerS, Giappichelli, Torino, 2001.
ECONOMIA BANCARIA
Prof. Nadia Netti
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
ECONOMIA BANCARIA (Moneta e credito) (Avanzata)
Prof. Adriano Giannola
Programma
Definizione e natura dell’ economia monetaria di produzione.
Mercati monetari e finanziari. Il modello stock e flussi, scelte di portafoglio e struttura dei tassi di
interesse.
Equilibrio monetario, disoccupazione involontaria ed equilibrio generale. Le conseguenze
macroeconomiche dell’ analisi stock – flussi.
Ruolo e natura delle banche.
Analisi delle relazioni di debito e credito.
Mercato del credito, equilibrio e razionamento.
Efficienza, stabilità e regolazione del mercato del credito.
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Testi
J.M. Keynes (1936) The General Theory of Employment, Interest, and Money;Harcourt & Brace,
New York (capp. 16; 17; 18; 19).
B. Greenwald, D. Romer, J.E. Stiglitz, J. Tobin (2000) Le Ragioni della Disoccupazione; UTET,
Torino (capp. 1; 2; 3; 5).
X. Freixas, J.C. Rochet (1997) Microeconomics of Banking; MIT Press; Cambridge Mass. (capp.1;
2; 3; 4; 5; 6; 9).
A. Baglioni (2000) Informazione e incertezza nella teoria finanziaria; Hoepli, Milano (parte II).
ECONOMIA DEI GRUPPI
Prof. Simona Catuogno
Programma
Le aggregazioni di imprese nei loro caratteri istituzionali.
Le finalità delle concentrazioni e la dimensione aziendale conveniente.
Fusioni e acquisizioni nella old e nella new economy. Le reti di imprese. I distretti industriali.
Gli strumenti per l’analisi economico – aziendale in presenza di gruppi, concentrazioni e
cooperazioni aziendali.
Il capitale ed il reddito dei gruppi aziendali nelle loro diverse configurazioni.
La valutazione economica dei gruppi aziendali.
L’interpretazione degli andamenti economici e finanziari dei gruppi.
La redazione del bilancio consolidato.
La realtà italiana ed internazionale dei gruppi, delle concentrazioni e delle cooperazioni aziendali.
Testi consigliati
Rinaldi L. (a cura di), Il bilancio Consolidato, Il sole 24 Ore, Milano, 2006.
ECONOMIA DEI MERCATI FINANZIARI E VALUTARI
(Mutuato da Politica Economica I)
ECONOMIA DEI TRASPORTI
Prof. Ennio Forte
Programma
Parte generale: Economia e politica dei trasporti. Il sistema dei trasporti (configurazioni interne e
internazionali). Gli strumenti della politica dei trasporti (pianificazione, infrastrutture, progettualità,
programmazione, impatto ambientale, gestione e contabilità) Gli strumenti analitici (prezzi e
mercati dei trasporti) Caratteristiche economico-tecniche delle principali modalità di trasporto.
Parte speciale (prima alternativa): Logistica Economica, nuova frontiera dell'Economia dei
Trasporti
Parte speciale (seconda alternativa): Economia dei trasporti intermodali e innovazione logistica.
I cinque crediti relativi all'esame di Economia dei Trasporti e di Trasporti per STIM, prevedono una
parte generale di Microeconomia applicata ai Trasporti escludendo gli strumenti della Politica dei
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Trasporti. Al tempo stesso prevedono una parte speciale che include alcune tematiche dei
riferimenti bibliografici nel seguito riportati.
Testi consigliati
Parte generale (10 crediti):
Forte E. (1994), Trasporti, Politica, Economia. Cedam, Padova.
Parte generale (5 crediti):
Forte E. (1994), Trasporti, Politica, Economia. Cedam, Padova (fino a pag. 163)
Parte speciale (prima alternativa - 10 crediti):
Logistica Economica
seguenti contributi sui temi della logistica e del trasporto merci disponibili on-line all'indirizzo
www.logisticaeconomica.unina.it:
dalla sezione atti di seminari:
Forte E. - Siviero L. (2005) Napoli e il Mediterraneo - La città dei flussi - Competizione regionale
ed apertura dei mercati mondiali (testo e slide)
dalla sezione working papers anno 2005:
Forte E. (2005) Logistica Economica: globalizzazione ed urbanizzazione
Parte speciale (seconda alternativa):
Siviero L. (2005), Economia dei trasporti intermodali e innovazione logistica, Franco Angeli,
Milano (capitoli 3° e 4° da pag. 143 a 270)
Parte speciale (5 crediti)
concordare con il docente due dei seguenti contributi sui temi della logistica e del trasporto merci
disponibili on-line all'indirizzo www.logisticaeconomica.unina.it:
nella sezione: working papers
Forte E. (2001), “Logistica Economica tra government e governance”, Atti del 42° Corso
Internazionale “Per una regolazione dei trasporti: principi e strumenti”, Istiee, Trieste.
Forte E. (2002), Trasporti internazionali, sistemi Hub & Spoke e trasversalità: opportunità e limiti
per il sistema-paese Italia, Dipartimento di Scienze Economiche e Sociali, Università degli Studi di
Napoli Federico II, mimeo.
Iannone F. (2002), “Territorio e nodi logistici: dagli interporti alle piattaforme logistiche, ai
distripark, ai city logistics center”, Dipartimento di Scienze Economiche e Sociali, Università degli
Studi di Napoli Federico II, mimeo.
Iannone F. (2002), “Trasporti e terziarizzazione logistica: evoluzione verso una logica di sistema”,
Dipartimento di Scienze Economiche e Sociali, Università degli Studi di Napoli Federico II, mimeo.
Iannone F. (2002), “Logistica ed esternalità dei trasporti”, Dipartimento di Scienze Economiche e
Sociali, Università degli Studi di Napoli Federico II, mimeo.
Siviero L. (2002), “Unitizzazione dei traffici marittimi ed innovazioni nelle funzioni portuali nel
Mezzogiorno”, in Forte E. (a cura di), Problemi e prospettive della logistica in Italia, Quaderni del
Dipartimento di Scienze Economiche e Sociali, n. 16. Università degli Studi di Napoli Federico II.
dalla sezione: atti di seminari:
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Forte E. (2003), “Logistica Economica ed equilibri spazio-territoriali”, Atti del seminario “I
fondamenti concettuali della Logistica Economica”, Dipartimento di Architettura e Pianificazione,
Politecnico di Milano, 29 Maggio.
Siviero L. (2003), “Nuova centralità del Mezzogiorno e localizzazione di strutture logistiche in
ambito portuale”, Atti del seminario “I fondamenti concettuali della Logistica Economica”,
Dipartimento di Architettura e Pianificazione, Politecnico di Milano, 29 Maggio.
ECONOMIA DEL LAVORO
Prof.ssa Lilia Costabile
Il corso si articola in due parti. Nella prima si affronteranno gli aspetti teorici relativi all’analisi del
mercato del lavoro nel contesto macroeconomico. La seconda parte è dedicata invece alle analisi del
mercato del lavoro italiano.
Parte Prima
Modelli del mercato del lavoro.
Il modello classico di concorrenza perfetta.
L’equilibrio del mercato del lavoro nel modello di Keynes.
Modelli con rigidità nominali.
Il modello del mercato del lavoro in un contesto non perfettamente concorrenziale.
Modelli con rigidità del salario reale (efficency wages, sindacato monopolista, insiders/outsiders).
Il ruolo della protezione all’impiego nei modelli teorici.
Parte seconda
Dualismo economico e mercato del lavoro:
I modelli dualistici degli anni ’60.
La teoria del lavoratore scoraggiato.
Il dibattito sulla curva dei salari in Italia.
L’interconnessione tra i mercati nell’interpretazione della disoccupazione italiana.
L’elenco dei testi sarà fornito all’inizio dei corsi.
ECONOMIA DELLE AZIENDE DELLA NET ECONOMY
Prof. Corrado Cuccurullo
Programma del corso
La strategia competitiva: i fondamentali dell’analisi di settore
La strategia competitiva: analisi delle risorse e competenze
Natura e fonti del vantaggio competitivo
Il modello di business
Il metodo di valutazione DCF
I metodi di valutazione relativa
Testo consigliato
Damodaran A., Valutazione delle Aziende, Apogeo, Milano, 2002 (da cap. 1 a cap. 13).
ECONOMIA DELLE AZIENDE DI ASSICURAZIONE
Prof. Rosa Cocozza
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Programma
Parte generale
Generalità sui concetti di rischio e di assicurazione. Il processo di direzione dell’impresa di
assicurazione. La gestione dell’impresa di assicurazione. I processi assicurativi del ramo vita. I
processi assicurativi dei rami elementari. I processi finanziari e d’investimento delle imprese di
assicurazione. L’equilibrio della gestione dell’impresa di assicurazione. L’impresa di assicurazione
come intermediario finanziario. Il bilancio di esercizio delle imprese di assicurazione.
Parte speciale
La gestione del rischio di tasso di interesse nelle imprese di assicurazione sulla vita.
Testi consigliati
Parte generale - Luigi Selleri, Impresa di assicurazione e strategie di valore (con esclusione
dell'ultimo capitolo), Etas 2003.
Parte speciale - Rosa Cocozza, La gestione del rischio di tasso di interesse nelle imprese di
assicurazione sulla vita (con esclusione delle formule), CEDAM 2000.
ECONOMIA DELLE AZIENDE DI CREDITO (Lettere A-K)
Prof. Stefano Ecchia
Per ogni informazione sul programma e sui testi consigliati, consultare il sito web docente
www.docenti.unina.it/stefano.ecchia
ECONOMIA DELLE AZIENDE DI CREDITO (Lettere L-Z)
Prof. Lucio Fiore
Programma d’esame
L’intermediario bancario: definizione e funzioni. Il processo di autogenesi del credito e i riflessi
monetari dell'intermediazione creditizia. Le forme tecniche di regolamento delle operazioni
bancarie. La funzione creditizia. L'istruttoria e l'amministrazione dei fidi. Forme tecniche, ruolo e
limiti delle garanzie. Produzione bancaria tipica ed atipica. I crediti speciali Il credito agevolato. Le
carte di credito e quelle di debito. Il leasing. Il factoring.
L’intermediario bancario: profili gestionali tipici. Il processo di trasformazione delle scadenze e i
correlati profili di rischio. La gestione del portafoglio titoli. La gestione della tesoreria. Le
negoziazioni del mercato interbancario. La gestione valutaria e il rischio di cambio. Le operazioni
fuori bilancio.
Il livello di patrimonializzazione delle banche. Il capitale proprio delle banche. Il patrimonio di
vigilanza. Il coefficiente di solvibilità e i requisiti patrimoniali ulteriori prescritti per la copertura
dei rischi di cambio e di quelli di mercato. Il Nuovo Accordo di Basilea
Gli strumenti della politica monetaria dell’Eurosistema: riserva obbligatoria, operazioni di mercato
aperto, operazioni di rifinanziamento, operazioni di fine tuning, operazioni di tipo strutturale. Le
procedure di regolamento interbancario
L’attività bancaria e la sua rappresentazione attraverso il bilancio. La disciplina del bilancio
bancario.
L’ordinamento del credito e i sistemi di garanzia dei depositi
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Testi consigliati
Lucio Fiore, Economia delle aziende di credito, Napoli, Liguori Editore, 2004.
ECONOMIA DELLE AZIENDE E DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE
Prof. Ferdinando Di Carlo
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
ECONOMIA DELL’IMPRESA
(Insegnamento non attivato)
ECONOMIA DELLO SVILUPPO
Prof. Liliana Bàculo
Programma
1° Modulo (5 crediti)
Paesi industrializzati e paesi in via di sviluppo. Fattori di sviluppo: risorse materiali e immateriali.
La dimensione sociale della crescita. I percorsi di sviluppo. I Paesi in via di sviluppo nei mercati
globali.
Testi consigliati
M.D’Antonio, Economia e Politica dello sviluppo, G. Giappichelli Editore, Torino, 2006, Capitoli
1-4.
A.O. Hirschman,Come complicare l’economia, Il Mulino, Bologna, 1988, Capitoli 4, 7, 11, 16.
NB: Il testo di Hirschman è fuori commercio. Una copia è disponibile presso la Biblioteca del
Dipartimento di Economia per fotocopiare i capitoli indicati.
2° Modulo (5 crediti)
L’Italia dallo sviluppo alla stagnazione. I distretti industriali italiani e i sistemi locali meridionali. Il
Mezzogiorno come laboratorio di politiche di sviluppo. I nuovi competitori nel mercato mondiale e
le conseguenze sull’Italia e nel Mezzogiorno.
Testi consigliati
M.D’Antonio, Economia e Politica dello sviluppo, G. Giappichelli Editore, Torino, 2006,
Capitolo5.
L. Bàculo- S. Gaudino, Impresa, Territorio, Sviluppo economico. Verso i distretti industriali in
Campania?ESI, Napoli, 2000.
Metodo di insegnamento: insegnamento interattivo e partecipazione attiva dei frequentanti il corso.
Esame finale: orale
NB: Il testo Bàculo-Gaudino può essere sostituito con articoli consigliati durante lo svolgimento del
Corso.
ECONOMIA DELL’UNIONE EUROPEA
Prof. Francesco La Saponara
Programma
108
I MODULO
L’integrazione europea negli obiettivi, nei trattati e nelle leggi costitutive ed attuative. Istituzioni e
politiche dell’Unione.
II MODULO
Integrazione europea del mercato interno: fattori, prodotti e servizi. Politiche dell’Unione per
settori: coesione, stabilizzazione, associazione.
Testo consigliato
N. Moussis, Guida alle politiche dell’Unione Europea 2000, Etas, Milano, 2000
N. Nugent, Governo e politiche dell’Unione Europea, 3 ed., il Mulino, Bologna, 2001
J. Pelkmans, European Integration: Methods and Economic Analysis, Second edition, Prentice-Hall,
London, 2001.
NB: Si consiglia di effettuare la scelta del libro di testo – uno in alternativa
tutti in consultazione nella Biblioteca del Dipartimento di afferenze – d’intesa con il docente
incaricato del corso.
ECONOMIA E AMMINISTRAZIONE DELLE AZIENDE NON PROFIT
Prof. Alberto Kunz
La rilevanza economica e sociale delle aziende non profit. L’azienda non profit: caratteri
discriminanti, criteri di gestione, strutture e problemi di governo economico. I circuiti della gestione
acquisitrice ed erogatrice. La valutazione dell’equilibrio economico e finanziario. Il sistema
informativo. Gli strumenti di programmazione e controllo. Gli indicatori di performance. La
gestione delle relazioni esterne: logiche e strumenti. La mappa degli stakeholder. Il ruolo ed i
postulati del bilancio d’esercizio delle aziende non profit. Gli schemi di bilancio. La relazione di
missione. La valutazione e la rilevazione delle donazioni.
Testi consigliati
Durante il corso saranno distribuite delle dispense oppure A.Propersi, Le aziende non profit. I
caratteri, la gestione, il controllo, ETAS, Milano, 2001, II ed. oppure A. Kunz, L’iscrizione delle
liberalità nel bilancio d’esercizio delle aziende non profit, Cedam, Padova, 2004.
ECONOMIA E GESTIONE DEI BENI CULTURALI
Prof. Ludovico Solima
Programma
La prima parte del corso individua le caratteristiche salienti dell’approccio manageriale allo studio
delle organizzazioni culturali. L’attenzione si sposta quindi sulle scelte strategiche e sui processi
direzionali.
Vengono infine analizzate le diverse funzini presenti all’interno delle organizzazioni culturali
(marketing, finanza, ecc.), fino ad arrivare alla stesura del Master Plan.
Attività pratiche
Sono previsti lavori individuali e/o di gruppo, analisi di casi e ricerca sul campo. Verranno svolti
seminari con esperti ed operatori del settore.
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Libri di testo
L. Solima, L’impresa culturale. Processi e strumenti di gestione, Carocci, Roma, 2004.
L.Solima, Dalla conoscenza dei musei alla conoscenza dei visitatori, dispensa, Napoli, 2006.
Materiale didattico distribuito durante il corso.
Modalità di accertamento del profitto
Esame orale.
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE (Lettere A-C)
Prof. Mauro Sciarelli
Programma
PRIMO MODULO
Elementi di economia dell’impresa. Il sistema d’impresa quale sistema complesso. I rapporti tra
impresa, ambiente e mercato. Le funzioni dell’impresa e le finalità imprenditoriali. Il ruolo degli
"stakeholder" nel sistema aziendale.
Cenni su strategie e governo dell’impresa. Cenni introduttivi sui profili di gestione e sui ruoli di
governo dell’impresa. L’orientamento strategico della gestione. Il processo di governo dell’impresa.
SECONDO MODULO
Le funzioni di gestione dell’impresa. La gestione commerciale. La gestione della produzione. La
gestione finanziaria. La logistica e la gestione degli approvvigionamenti. La gestione del processo
innovativo. La gestione delle risorse umane. La valutazione dell’efficienza aziendale.
Applicazioni aziendali. Business Plan. Piano di sviluppo. Analisi del settore e definizione dell’area
di affari. Programmazione delle scelte finanziarie. Diagramma di redditività. Programmazione e
controllo delle scorte. Analisi dei costi di distribuzione. Balanced scorecard. Analisi degli indici di
bilancio.
Testo Consigliato
Sciarelli S., Fondamenti di economia e gestione delle imprese, Cedam, Padova, 2004.
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE (Lettere D-K)
Prof. Clelia Mazzoni
Programma
Il corso è diviso in tre moduli.
Primo modulo. La natura dell’impresa
Il modulo introduce ad alcuni concetti di base della teoria d’impresa.
Contenuti
Aspetti definitori.
I modelli d’impresa nei diversi contesti nazionali.
Le teorie sulle finalità imprenditoriali.
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La posizione degli stakeholder.
La teoria dei costi di transazione.
Secondo modulo. L’impresa e il mercato
Il modulo studia le relazioni dell’impresa con i mercati di riferimento.
Contenuti
La relazione impresa-settore-mercati.
La prospettiva di osservazione dell’economia generale. La struttura della domanda e dell’offerta. Le
forme di mercato: la concorrenza perfetta, l’oligopolio, il monopolio, la concorrenza monopolistica.
La prospettiva di osservazione dell’economia industriale. Il concetto di settore, il paradigma
struttura-condotta-performance e le sue rivisitazioni.
La prospettiva di osservazione dell’economia d’impresa. Lo schema della concorrenza allargata di
Porter; il modello tridimensionale di Abell. Il concetto di vantaggio competitivo e la catena del
valore.
Le strategie di sviluppo e di penetrazione sul mercato
Le strategie di sviluppo monosettoriale, di integrazione verticale e di diversificazione.
Lo sviluppo sui mercati internazionali.
Terzo modulo. La gestione aziendale
Il modulo illustra l’organizzazione e le funzioni dell’impresa.
Contenuti
Il ciclo di direzione.
La programmazione, l’organizzazione, la conduzione e il controllo.
Le funzioni aziendali.
Il significato delle funzioni aziendali. Funzioni primarie e funzioni di supporto.
La funzione marketing.
La segmentazione dei mercati. Il posizionamento dei prodotti. Il marketing-mix: la politica di
prodotto, la politica di prezzo, la politica di comunicazione, la politica distributiva.
La gestione della produzione.
La tipologia dei sistemi produttivi, la progettazione ed il dimensionamento dell’impianto, il layout
degli impianti.
La funzione finanziaria.
La scelta delle fonti di finanziamento; la leva finanziaria; la valutazione dei progetti di
investimento; gli strumenti per la programmazione e il controllo finanziario.
La logistica e gli approvvigionamenti.
Il processo logistico, le operazioni di acquisto, la gestione delle scorte.
Tecniche di valutazione dell’efficienza aziendale
Saranno studiate e applicate diversi strumenti di valutazione dell’efficienza aziendale, tra cui: il
diagramma di redditività e la leva operativa; l’analisi di bilancio mediante ratios.
***
Il libro di testo è:
111
S. Sciarelli, Fondamenti di Economia e Gestione delle imprese, Cedam, Padova, 2004 (le
applicazioni aziendali in appendice fanno parte del programma di esame).
Durante il corso saranno distribuite materiali di approfondimento. E’ previsto l’utilizzo di
metodologie di didattica interattiva fondate sulla discussione di casi aziendali, esercitazioni e
preparazione di role-playing.
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE (Lettere L-P)
Prof. Roberto Vona
Programma
(vecchio e nuovo ordinamento)
PRIMO MODULO
Elementi di economia dell’impresa. Il sistema d’impresa quale sistema complesso. I rapporti tra
impresa, ambiente e mercato. Le funzioni dell’impresa e le finalità imprenditoriali. Il ruolo degli
"stakeholder" nel sistema aziendale.
Cenni su strategie e governo dell’impresa. Cenni introduttivi sui profili di gestione e sui ruoli di
governo dell’impresa. L’orientamento strategico della gestione. Il processo di governo dell’impresa.
SECONDO MODULO
Le funzioni di gestione dell’impresa. La gestione commerciale. La gestione della produzione. La
gestione finanziaria. La logistica e la gestione degli approvvigionamenti. La gestione del processo
innovativo. La gestione delle risorse umane. La valutazione dell’efficienza aziendale.
Applicazioni aziendali. 1. Business Plan. 4. La scelta delle aree di competizione. 5. La
programmazione delle scelte finanziarie. 6. La gestione dei materiali. 7. Analisi della potenzialità
economico-strutturale. 10. L’analisi di bilancio.
Testo consigliato
Sciarelli S., Fondamenti di economia e gestione delle imprese, Cedam, Padova, 2004 (con
esclusione delle applicazioni n. 2, 3, 8, 9, 11).
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE (Lettere Q-Z)
Prof. Paolo Stampacchia
Programma
I MODULO
L'impresa nel contesto globale. Le attività d'impresa. Le risorse nelle attività d'impresa. Il valore
generato, diffuso e trattenuto dalle attività d'impresa. Criteri e fattori di scelta delle attività
d'impresa. La localizzazione internazionale delle attività d'impresa. La configurazione delle imprese
per il vantaggio "globale". I modelli di governance.
Testi consigliati
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P. Stampacchia, L’impresa nel contesto globale. Attività, risorse, configurazione, Giappichelli,
Torino, 2001.
II MODULO
Il processo di direzione aziendale: Il ciclo di direzione e l'organizzazione dell'impresa. La
programmazione strategica. La conduzione del personale. Il sistema di controllo. Il sistema
informativo.
Gestione strategica dell'impresa. Le strategie complessive. Le strategie competitive.
Gestione operativa dell'impresa. Gestione commerciale e politiche di marketing. Gestione della
produzione. Gestione finanziaria. Logistica industriale e gestione degli approvvigionamenti.
Gestione dell'innovazione. Gestione delle risorse umane.
Tecniche di gestione e Applicazioni. Previsioni delle vendite. Gestione delle scorte di magazzino.
Ricerca operativa. Valutazione dei progetti di investimento. Valutazione dell'efficienza aziendale.
Testi consigliati
S. Sciarelli, Fondamenti di economia e gestione dell'impresa, Cedam, Padova, 2004.
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE (CLAS)
Prof. Arturo Capasso
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE (STIM) (Lettere A-L)
Prof. Sergio Sciarelli
Programma
PRIMO MODULO
Elementi di economia dell’impresa. Il sistema d’impresa quale sistema complesso. I rapporti tra
impresa, ambiente e mercato. Le funzioni dell’impresa e le finalità imprenditoriali. Il ruolo degli
"stakeholder" nel sistema aziendale.
Cenni su strategie e governo dell’impresa. Cenni introduttivi sui profili di gestione e sui ruoli di
governo dell’impresa. L’orientamento strategico della gestione. Il processo di governo dell’impresa.
SECONDO MODULO
Le funzioni di gestione dell’impresa. La gestione commerciale. La gestione finanziaria. La logistica
e la gestione degli approvvigionamenti. La gestione del processo innovativo. La gestione delle
risorse umane. La valutazione dell’efficienza aziendale.
Applicazioni aziendali. Business Plan. Piano di sviluppo. Analisi del settore e definizione dell’area
di affari. Programmazione delle scelte finanziarie. Diagramma di redditività. Programmazione e
controllo delle scorte. Analisi dei costi di distribuzione. Balanced scorecard. Analisi degli indici di
bilancio.
Testo consigliato
Sciarelli S., Fondamenti di economia e gestione delle imprese, Cedam, Padova, 2004.
113
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE (STIM) (Lettere M-Z)
Prof. Roberto Vona
Programma
PRIMO MODULO
Elementi di economia dell’impresa. Il sistema d’impresa quale sistema complesso. I rapporti tra
impresa, ambiente e mercato. Le funzioni dell’impresa e le finalità imprenditoriali. Il ruolo degli
"stakeholder" nel sistema aziendale.
Cenni su strategie e governo dell’impresa. Cenni introduttivi sui profili di gestione e sui ruoli di
governo dell’impresa. L’orientamento strategico della gestione. Il processo di governo dell’impresa.
SECONDO MODULO
Le funzioni di gestione dell’impresa. La gestione commerciale. La gestione finanziaria. La logistica
e la gestione degli approvvigionamenti. La gestione del processo innovativo. La gestione delle
risorse umane. La valutazione dell’efficienza aziendale.
Applicazioni aziendali. 1. Business Plan. 4. La scelta delle aree di competizione. 5. La
programmazione delle scelte finanziarie. 6. La gestione dei materiali. 7. Analisi della potenzialità
economico-strutturale. 10. L’analisi di bilancio.
Testo consigliato
Sciarelli S., Fondamenti di economia e gestione delle imprese, Cedam, Padova, 2004 (con
esclusione del capitolo 9 e delle applicazioni n. 2, 3, 8, 9, 11).
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE (GOVERNO DELLE IMPRESE)
Prof. Paolo Stampacchia
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE ALBERGHIERE (STIM)
(Insegnamento non attivato)
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE COMMERCIALI
Prof.ssa Mirella Migliaccio
I servizi commerciali e le formule distributive
I canali di distribuzione
Lo sviluppo della varietà tipologica nel commercio al dettaglio
Il commercio elettronico
La regolamentazione delle attività commerciali
La gestione dell'impresa commerciale
Le decisioni strategiche fondamentali
Il controllo direzionale
La gestione delle attività di marketing
La gestione degli acquisti e della logistica
114
La gestione finanziaria
Libro di testo suggerito
S. Sciarelli, R. Vona, L'impresa commerciale, Mc Graw Hill, 2000, capp. 1, 2, 3, 5, 6, 7, 8, 10, 11,
12, 14.
Nota bene gli studenti del vecchio ordinamento sono tenuti a studiare anche i capp. 9 e 13.
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE COMMERCIALI (STIM)
Prof. Carla Rossi
Obiettivi: Il corso analizza la filiera turistica, approfondendo i principali elementi che caratterizzano
le scelte strategiche e gestionali delle imprese di viaggi e turismo (agenzie di viaggio, tour operator,
tour organizer, ecc.) e la politica distributiva dei produttori di servizi di base.
Particolare spazio è dato all’analisi del marketing e della customer satisfaction così come agli effetti
indotti dalla diffusione del web e del commercio elettronico sulla filiera turistica e sul
comportamento degli acquirenti.
Programma: Tipologie di canali distributivi e funzioni degli intermediari commerciali. Il sistema
turistico: attori e relazioni. Il sistema turistico italiano: assetto e performances. Le imprese
commerciali nel settore turistico: una visione d’insieme. Agenzie di viaggio e tour operator: natura
e funzioni
Il comparto agenziale e il nuovo scenario competitivo: gli effetti della liberalizzazione.
Il comparto agenziale e il nuovo scenario competitivo: gli effetti della rivoluzione digitale.
L’avvento di Internet e il commercio elettronico di prodotti turistici. Effetti sulla filiera e sulle
agenzie di viaggio. Il web e la nascita dei nuovi e-mediary: tra disintermediazione e
reintermediazione nel settore dei viaggi e turismo. I nuovi modelli di modelli di business degli etailers. Creazione di valore per il cliente. Il modello delle 7 C. Ricostruzione delle determinanti del
valore
Analisi della concorrenza allargata nel settore agenziale dopo l’avvento del web: il modello delle
cinque forze. Uno scenario che cambia: le strategie di sviluppo dimensionale nel comparto
agenziale
Integrazione verticale e orizzontale: determinanti e limiti. La creazione di network agenziali:
problematiche strategiche ed operative. Analisi del caso Frigerio Viaggi Network: una riflessione su
opportunità e limiti del networking. Le formule di integrazione contrattuale: gruppi di acquisto e
consorzi. Le formule di integrazione contrattuale: il franchising. Le formule di integrazione
contrattuale: l’associazione in partecipazione. Il caso Bluvacanze.
Struttura organizzativa delle imprese del comparto agenziale: ruoli e funzioni-chiave.
Analisi delle principali voci del bilancio di un’adv. Fabbisogno di capitale fisso e circolante
Il marketing degli operatori turistici. Segmentazione e targeting. Le politiche di marketing: il
prodotto e il ciclo di vita delle destinazione turistica. La struttura del marketing mix di un’impresa
di viaggi e turismo. Oltre il marketing transazionale: il marketing relazionale. Qualità e customer
satisfaction nel settore turistico. Qualità e modello dei cinque Gap: un’applicazione alle adv. Il
Customer Relationship Management: opportunità e problematiche per le imprese del comparto
agenziale.
Testi:
per i non corsisti
C. Rossi (2005) “Le imprese dell’intermediazione turistica di fronte alla sfida del digitale”, Edizioni
Liguori
115
F. Casarin (1996) “Il marketing dei prodotti turistici”, Editore Giappichelli.
per i corsisti
C. Rossi (2005) “Le imprese dell’intermediazione turistica di fronte alla sfida del digitale”, Edizioni
Liguori
Il libro di testo è integrato dalle dispense e dal materiale didattico distribuito dal docente in aula e
attraverso il web.
ECONOMI A E GESTIONE DELLE IMPRESE DI LOGISTICA
Prof. Alessandro Morra
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE DI PUBBLICI SERVIZI
(Mutua da Economia e Gestione delle Imprese di Servizi Pubblici)
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE DI SERVIZI
Prof. Paolo Calvosa
Obiettivi formativi.
Obiettivo principale del corso è introdurre i partecipanti all’economia dei servizi dimostrandone sia
il ruolo fondamentale ricoperto nei sistemi economici avanzati, sia l’importanza della prospettiva
del servizio per l’analisi dei comportamenti e delle scelte dell’impresa contemporanea. In uno
scenario complesso dove il successo degli attori economici si misura sulla capacità di realizzare
‘offerte’ personalizzate, di coinvolgere i clienti nel processo di formazione del valore e di stabilire
con essi relazioni stabili, di costruire strategie fondate sulle risorse di conoscenza, la lezione delle
imprese di servizi si rileva insostituibile per la comprensione dei processi critici dell’impresa.
L’approccio relazionale dell’economia dei servizi consente di riflettere sulla natura interattiva della
creazione di valore e sul ‘servizio’ quale elemento costitutivo del vantaggio competitivo e fattore di
differenziazione delle strategie.
Il corso, inoltre, si pone l’obiettivo di discutere la natura dei servizi e i vincoli alle strategie delle
imprese; di trasferire gli strumenti di indagine delle aspettative e delle percezioni nel caso del
consumo di servizi; di presentare i modelli per l’analisi della qualità e della soddisfazione del
cliente e per la costruzione di strategie relazionali e di loyalty; di cogliere l’influenza che gli
elementi del servizio, in particolare i ‘luoghi ‘ di consumo, esercitano sulle scelte e i comportamenti
della domanda, illustrando il modello del servicescape e i fondamentali dell’economia delle
esperienze.
Articolazione del corso.
Il corso si svolge stimolando la partecipazione attiva e il coinvolgimento degli studenti, attraverso
lezioni, casi d’impresa, simulazioni, role-playing. Per la natura ‘plurale’ dell’economia di servizi, il
corso è aperto al confronto con aree e discipline di confine attraverso testimonianze e seminari. I
seminari saranno dedicati all’ascesa dell’economia leggera, alla geografia dei servizi, all’economia
creativa, all’economia delle esperienze. Durante il corso, gli studenti in gruppo svilupperanno un
project work allo scopo di valutare con il lavoro di campo le conoscenze e le competenze apprese
nella parte teorica.
116
Modalità di valutazione.
La valutazione dell’apprendimento dei partecipanti si fonda su una pluralità di strumenti: la
partecipazione attiva al corso (discussione di casi, presenza ai seminari); il project work, la prova
finale, con previsione di un test scritto e di un colloquio.
Testi consigliati
Zeithaml V.A., Bitner M.J., Il marketing dei servizi, McGraw-Hill, Milano, 2002.
Casi aziendali e letture integrative sui temi svolti in forma seminariale saranno distribuiti in aula dal
docente durante il corso.
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE DI SERVIZI II (Servizi avanzati alle
imprese)
Prof. Sicca Lucio
Obiettivi formativi.
Il corso è dedicato ai servizi ad alta intensità di conoscenza rivolti alle imprese (knowledgeintensive business services), ponendosi quale obiettivo formativo la comprensione del ruolo che tali
servizi svolgono come fonti di innovazione per il sistema produttivo. In particolare, il corso intende
mostrare come la conoscenza è adoperata dalle organizzazioni di servizi quale risorsa-chiave per il
processo di creazione di valore dei propri clienti-impresa e come progettare attività secondo le
esigenze specifiche e con la partecipazione dei clienti. Il corso attraverso casi e testimonianze si
propone di dimostrare che la relazione fra fornitori di servizi e clienti può rappresentare il
‘laboratorio’ dove si genera l’innovazione e che la capacità di trasferimento e di diffusione di
conoscenza da parte delle imprese di servizi knowledge-intensive è fondamentale nel sostenere
sistemi regionali di innovazione.
Articolazione del corso.
Il corso adopera, allo scopo di favorire il raggiungimento dei suoi obiettivi formativi, una pluralità
di metodologie didattiche: alle lezioni frontali si affiancano la discussione di casi, lo svolgimento di
attività seminariali, la realizzazione di un project work. I seminari e il progetto saranno rivolti
all’analisi e all’applicazione degli strumenti manageriali a sostegno delle strategie relazionali di
organizzazioni di servizi alle imprese e al ruolo dei servizi per la diffusione dell’innovazione.
Modalità di valutazione.
L’apprendimento dei partecipanti viene valutato attraverso una pluralità di strumenti: la
partecipazione attiva al corso (discussione di casi, presenza ai seminari) il project work; la prova
finale, con prova scritta e colloquio orale.
Testi consigliati
Per i corsisti
Casi aziendali e letture integrative sui temi svolti in forma seminariale saranno distribuiti in aula dal
docente durante il corso.
117
Per i non corsisti
Ordanini, Servizi alle imprese e vantaggio competitivo:informazione conoscenza e aspetti
relazionali nella gestione d’impresa, EGEA, Milano, 1999.
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE DI SERVIZI PUBBLICI
Prof.ssa Rosalba Filosa Martone
Obiettivo del corso
Obiettivo del corso è fornire agli studenti una visione complessiva delle caratteristiche specifiche
delle aziende di pubblica utilità, in sintonia con le recenti innovazioni normative.
L'aziendalizzazione delle amministrazioni pubbliche rappresenta, infatti, una linea di tendenza che
non solo risponde alle esigenze oggettive della nostra società, ma che è stata ampiamente recepita
dal legislatore in considerazione della necessità per gli enti pubblici di caratterizzarsi soprattutto
come regolatori (non rigidi regolamentatori) della vita economica, oltre che sociale, nel territorio di
loro competenza. Pertanto, la Pubblica Amministrazione, nell’erogazione dei Servizi di Pubblica
Utilità, dovrà sempre più caratterizzarsi in futuro come responsabile della scelta della migliore
“soluzione” per la sua collettività di riferimento.
Il corso si propone, pertanto, di fornire agli studenti le conoscenze riguardanti:
le nuove forme e modalità di gestione dei Servizi di Pubblica Utilità
il un nuovo orientamento al cittadino/utente/cliente delle Aziende di Servizi Pubblici
l’approfondimento delle problematiche relative alla produzione dei Servizi Pubblici.
Ricerche ed approfondimenti
Ai fini di facilitare e completare il processo di apprendimento le lezioni vengono integrate con la
conduzione e realizzazione di un project work riguardante un aspetto specifico della gestione dei
servizi pubblici e da cicli di seminari tenuti da “testimoni del cambiamento”.
Contenuti del corso
Parte prima: Le Aziende di Servizi Pubblici
Definizione di servizio pubblico – Concetto di azienda – Definizione di impresa, azienda di
erogazione, azienda no profit – Caratteristiche distintive di aziende di servizi pubblici – Modalità di
svolgimento di servizi pubblici locali – Le relazioni di scambio tra pubblica amministrazione e
cittadino – La costruzione dell’offerta di servizi pubblici – Il ciclo di vita della funzione – Il
cittadino come cliente, utente, amministrato – Le categorie di utenza – La necessità di un
cambiamento nei servizi al cittadino – Il confronto con i casi di successo.
Parte seconda: La gestione dei Servizi di Pubblica Utilità
Il concetto di strategia – L’analisi SWOT – Le finalità strategiche: efficienza, efficacia, economicità
– La dinamica decisionale attuativa: mission, vision, action – L’evoluzione dei sistemi di
management: aziendalizzazione, privatizzazione, terziarizzazione – La produzione dei beni e la
produzione dei servizi: due concetti a confronto – Le forme di indirizzo e controllo esercitate dalla
P.A. – L’azienda periferica, adulta, evoluta – I regimi di concorrenza che caratterizzano i servizi
pubblici – I sistemi di controllo della domanda e di gestione della capacità produttiva – I modelli di
gestione delle scorte – La comunicazione nelle aziende di servizi pubblici e l’immagine aziendale.
Testi consigliati
Parte generale
Filosa Martone R., (in corso di pubblicazione l’edizione 2004), Lezioni di Economia e Gestione
delle Aziende di Servizi Pubblici, Napoli, CUEN
Parte integrativa
118
Mele R. (2003), Economia e gestione delle imprese di pubblici servizi tra regolamentazione e
mercato, Padova, CEDAM.
Cap. 1 – La nuova regolamentazione del settore
Cap. 2 – La trasformazione dei mercati: dal monopolio alla concorrenza
Cap.12 – L’orientamento al cliente e il marketing
Oppure in alternativa
Parte generale
Filosa Martone R., (2003), Lezioni di Economia e Gestione delle Aziende di Servizi Pubblici,
Napoli, CUEN
Parte integrativa
Mele R. (2003), Economia e gestione delle imprese di pubblici servizi tra regolamentazione e
mercato, Padova, CEDAM.
Cap. 1 – La nuova regolamentazione del settore
Cap. 2 – La trasformazione dei mercati: dal monopolio alla concorrenza
Cap.12 – L’orientamento al cliente e il marketing
Cap. 13 – La gestione della qualità
oppure
Zeithaml V.A., Bitner M.J., (2002), Il marketing dei servizi (ed. it. a cura di E. Bonetti), Milano,
Mc Graw-Hill.
Cap.10 - Supporto fisico e servicescape
Cap. 14 – Gestire la domanda e la capacità
Cap. 15 – Comunicazioni integrate per il marketing dei servizi
Cap. 18 – Il modello della qualità dei servizi basato sui gap integrati
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE DI TRASPORTO
Prof. Maria Colurcio
Le imprese di trasporto si trovano inserite in un network di attività e relazioni articolate e
complesse, costituendo il centro di rilevanti processi di trasformazione di portata internazionale. La
configurazione delle attività e, quindi, delle strategie concorrenziali dipende da fattori di più ampio
respiro: prescindendo dagli aspetti legislativi e normativi le imprese di trasporto sono chiamate a
soddisfare le esigenze di mobilità secondo un'ottica di tipo customer & stakeholder value creating
su scala globale. Il corso si propone di analizzare tali problematiche approfondendo lo studio delle
variabili gestionali, organizzative e funzionali per le diverse tipologie di imprese di trasporto.
Programma
Il sistema del valore del trasporto e della logistica: Attività, player, relazioni
Le moderne imprese di trasporto: inquadramento ed individuazione delle differenti tipologie di
operatori.
Caratteristiche e problematiche gestionali, organizzative e funzionali caratterizzanti le imprese
specializzate nelle diverse modalità e servizi di trasporto.
La produzione del servizio
La gestione economica e finanziaria
L'organizzazione
Il marketing
La gestione della qualità
L'impresa di Trasporto Pubblico Locale
L'impresa di Trasporto su Gomma
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L'impresa di Trasporto su Ferro
L'impresa di Trasporto Marittimo
L'impresa di Trasporto Aereo
Il Caso Ferrovie dello Stato
Un caso da definire
Testi consigliati
Il testo sarà comunicato all'inizio del corso
Materiale distribuito dal docente
Per gli studenti frequentanti il corso il programma sarà comunicato all'inizio delle lezioni e
comprenderà lo sviluppo di un Project Work.
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE IMMOBILIARI
Prof. Mauro Sciarelli
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE INDUSTRIALI (Casi Aziendali)
Prof. Lucio Sicca
Programma
Il corso è destinato agli studenti particolarmente interessati alle tematiche della strategia d' impresa
e alla comprensione delle nuove dimensioni della concorrenza. Il processo didattico e di
apprendimento è di tipo esclusivamente casistico e richiede la partecipazione attiva degli allievi sia
nella fase di preparazione dei casi aziendali sia in quella di discussione in aula. La preparazione dei
casi aziendali richiede l’approfondimento di argomenti di strategia d'impresa in diverse aree
tematiche, tra cui:
Knowledge based competition
Commitment e dinamica della strategia
Innovazionestrategica
Value based management
Interfirms networks
Virtual company
Information Communication Technology e competenze distintive dell’impresa
Ipercompetizione Leadership Testi di riferimento I. Nonaka, H. Takeuchi, The Knowledge Creating
Company, F. Angeli, Milano
Mergers & Acquisitions.
I casi aziendali sono distribuiti in aula dal docente e sono parte integrante del programma. A
supporto della preparazione dei casi aziendali sono indicati in aula dal docente i testi e le letture
utili per affrontare le specifiche aree tematiche trattate.
I casi aziendali sono tratti da catalogs, nazionali e internazionali, nonché dalla letteratura nazionale
e internazionale (libri e riviste di management).
La preparazione in forma di report dei casi aziendali e la relativa discussione in aula contribuiscono
alla valutazione dello studente in sede di esame finale.
I casi aziendali e altro materiale didattico saranno distribuiti dal docente in aula.
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE INTERNAZIONALI I
120
Prof.ssa Cristina Mele
Programma
Internazionalizzazione e globalizzazione.
Imprese e consumatori nel contesto globale.
Le principali teorie di management internazionale
La configurazione strutturale delle imprese
Strategie di internazionalizzazione
Marketing internazionale e processi di segmentazione
Le modalità di ingresso nei mercati esteri
La produzione
La ricerca e sviluppo
Casi aziendali di imprese internazionali: Kiton, Mandara, Nusco, Ascione, Iacobucci
Testi consigliati:
Demattè C., Peretti F., Strategie di internazionalizzazione. Egea, Milano, 2003
Stampacchia P., De Chiara A., Cinque passi nei mercati esteri. Giappichelli. Torino, 2002
Dispense a cura del docente.
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE INTERNAZIONALI II
Prof.ssa Cristina Mele
APPROCCI RELAZIONALI NELLE STRATEGIE INTERNAZIONALI
La prospettiva relazionale nella gestione d’impresa
Gli accordi
I network
Relazioni di mercato
Relazioni non di mercato
Testo consigliato
Gummesson E., Marketing relazionale, Hoepli, Milano, 2006 (Capitoli 1, 2, 3, 4, 5 e 7)
Dispense a cura del docente
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE INTERNAZIONALI (Corso Avanzato)
Prof. Alessandra De Chiara
Contenuti:
Il corso spiega l'internazionalizzazione dell'impresa come lo sviluppo delle relazioni che essa
stabilisce nello spazio "globale" ed in quello"locale", dalle quali trarre le risorse per competere.
Il corso si focalizza sul processo di internazionalizzazione dell'impresa in merito alle scelte
localizzative, viste come componente cruciale della strategia competitiva disegnata a livello
internazionale.
121
Testo:
Caroli M., Globalizzazione e localizzazione dell’impresa internazionalizzata, FrancoAngeli, 2000.
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE TURISTICHE
Prof.ssa Valentina Della Corte
Obiettivi formativi: Fornire conoscenze teoriche ed operative utili ad affrontare le specificità della
gestione delle imprese turistiche (alberghi, tour operator, agenzie di viaggio dettaglianti,
organizzazioni turistiche pubbliche), sviluppando capacità di analisi della gestione strategica ed
operativa, con particolare attenzione ai rapporti di filiera che contraddistinguono il settore ed alla
creazione di sistemi locali di offerta turistica.
Prerequisiti:
Programma: Le imprese ed il sistema di offerta turistica. L'industria dei viaggi e del turismo:
un'introduzione. Il concetto di prodotto turistico.Analisi della domanda turistica e principali
metodologie per la segmentazione della domanda. Le relazioni fra domanda ed offerta turistica. Le
forme di offerta turistica. La gestione delle principali imprese turistiche (trasporti, alberghi, tour
operator, agenti di viaggio). I prodotti turistici evoluti ed innovazione dell'offerta turistica. La
gestione delle relazioni fra gli attori nella progettazione e nell'offerta di un prodotto turistico
evoluto.Il ruolo dell'ICT nel settore del nuovo turismo. Elementi di gestione della destinazione. Il
caso Napoli. Approfondimento della gestione dei tour operator: il ruolo rivalente nel
settore turistico.
Le principali scelte strategiche.
Bibliografia:
La gestione dei Sistemi Locali di Offerta Turistica,
Le scelte strategiche e di governo di un'impresa
Padova, 2004.
CEDAM, PADOVA, 2000.
"tour operator", CEDAM,
Materiale didattico distribuito durante il corso.
Metodi
didattici:
lezioni
frontali,
analisi
di
casi
e
Modalità di accertamenti del profitto: prove intercorso, esame orale.
ricerca
sul
campo.
ECONOMY AND MANAGEMENT OF TOURIST ENTERPRISES
Exam code:
Faculty: Economics;
II;CFU:10
Degree
Type:
STIM;
Cycle:
I;
Academic
year:
II;
Semester:
Teaching staff: Della Corte Valentina
Course objectives: provide the theoretical and operative knowledge necessary
to
cope
with
the
specificities
of
tourist
enterprises
management
(hotels,
tour
operator,
retail
tourist
agencies,
public
tourist
organizations)
and
develop the ability to analyze strategic and operational management. The
focus will be on the variety of products and the creation of local systems
of
tourist
offer,
analyzing
the
relationships
among
firms
in
the
value
chain.
122
>Pre-requisites:
Program:
Tourist
enterprises
and
tourist
offer.
Travel
industry
and
the
system of tourist offer: an introduction. The concept of tourist product. Tourism
demand analysis and main methodologies of demand segmentation. The relation
between
tourist
demand
and
supply.
Configurations
of
tourist
offerings.
The management of main tourist enterprises (transport, hotels, tours operators,
travel
agents).
Improved
tourist
products
and
innovation
in
tourist
offer.
Management of the relations between inventors and suppliers of an improved tourist product. ICT
role
in the sector of new tourism. Main elements of Destination management. Focus on tour operators
management: the main role in tourism system. New tourist products in big art towns. The case of
Napoli.
Bibliography:
La gestione dei Sistemi Locali di Offerta Turistica, CEDAM, PADOVA, 2000.
Le scelte strategiche e di governo di un'impresa "tour operator",
CEDAM, Padova.
Handouts.
Teaching methods: frontal lessons, cases analysis and field research.
Student's Evaluation Procedure: progress tests; oral exam.
in
Publication,
ECONOMIA E GESTIONE DELL’INNOVAZIONE
Prof. Francesco Bifulco
Programma
Le attività di innovazione - Il monitoraggio - La generazione delle idee - La selezione delle idee La definizione del “concept” - La progettazione - La sperimentazione industriale - L’introduzione
nel mercato e il post-vendita - La pianificazione e il controllo dei progetti di innovazione - La
valutazione dei progetti di innovazione
Testi consigliati
Stampacchia Paolo – Bifulco Francesco, La gestione dei percorsi di innovazione, Giappichelli,
Torino, 2005.
Dispense a cura del docente disponibili sul sito internet.
ECONOMIA E TECNICA DEI MERCATI FINANZIARI (Lettere A-K)
Prof. Stefano Ecchia
Per ogni informazione sul programma e sui testi consigliati, consultare il sito web docente
www.docenti.unina.it/stefano.ecchia
ECONOMIA E TECNICA DEI MERCATI FINANZIARI (Lettere L-Z)
Prof. Lucio Fiore
123
Programma d’esame
La provvista finanziaria nell’economia delle aziende: fonti, destinazione, forme e implicazioni
tecniche delle possibili scelte alternative. La leva finanziaria.
I contratti e gli strumenti finanziari. Le modalità di negoziazione: circuiti diretti e circuiti indiretti.
Il ruolo e la tipologia degli intermediari: banche, S.I.M., compagnie di assicurazione, merchant
bank, fondi comuni di investimento, società di investimento a capitale variabile.
La tipologia degli strumenti finanziari: azioni, obbligazioni, depositi, crediti, polizze, swap, prodotti
derivati. Le tecniche di emissione, remunerazione ed estinzione degli strumenti finanziari.
La valutazione degli strumenti finanziari: il prezzo e le sue determinanti (tassi, aspettative e fattori
di rischio). La relazione tra prezzo e valore. Il rating. La struttura dei tassi per scadenza e la curva
dei tassi: costruzione, interpretazione e significato operativo. La valutazione delle sensibilità alle
oscillazioni dei tassi di interesse: duration e volatilità. La teoria del portafoglio. Il controllo del
rischio: il VaR.
L’organizzazione e il funzionamento dei mercati finanziari e l’attività di vigilanza.
Testi consigliati
Lucio Fiore, Il mercato dei capitali - Profili istituzionali e strumenti operativi, Napoli, Liguori
Editore, 2004
ECONOMIA E TECNICA DEI MERCATI FINANZIARI (STIM)
Prof. Bruna Ecchia
Per ogni informazione sul programma e sui testi consigliati, consultare il sito web docente
www.docenti.unina.it/bruna.ecchia
ECONOMIA INDUSTRIALE
Prof. Alfredo Del Monte
Programma
Il corso si articola su quattro temi principali.
Il primo tema riguarda l’analisi dei fattori esogeni (economie di scala, progresso tecnico, elasticità
della domanda, ecc.) che influiscono sulle caratteristiche strutturali di un dato settore industriale
(livelli di concentrazione, barriere all’entrata, ecc.).
Il secondo tema riguarda l’interrelazione fra i comportamenti delle imprese (condotta) per quanto
concerne le politiche del prezzo, le politiche di differenziazione del prodotto, le politiche per
l’innovazione tecnologica, le politiche di fusione, ecc. e la struttura. Il punto di partenza per
l’analisi di tali comportamenti è che le decisioni delle imprese sono interdipendenti, nel senso che
ciascuna impresa nell’effettuare le proprie scelte, tiene conto delle ripercussioni delle proprie
decisioni su quelle dei concorrenti. Queste decisioni interattive vengono definite strategiche e
vengono analizzate dalla Teoria dei Giochi. Nell’ambito del corso si farà riferimento a casi semplici
di decisione strategica ed agli effetti dei comportamenti strategici sull’equilibrio di un determinato
settore. Verranno analizzati alcuni di questi equilibri con riferimento alle politiche della
differenziazione del prodotto, del progresso tecnico e delle diffusioni e acquisizioni. Inoltre saranno
esaminati alcuni semplici casi di come le imprese possono utilizzare il fatto che le decisioni sono
interattive per migliorare la propria posizione nei confronti dei concorrenti.
Il terzo tema riguarda l’analisi di tali comportamenti dal punto di vista del benessere sociale e le
implicazioni che questi hanno per la politica della concorrenza (Politica Antitrust). Verranno
approfonditi in particolare i comportamenti anticompetitivi che sono oggetto di intervento da parte
124
dell’Autorità per la tutela della concorrenza; ad esempio le politiche dei prezzi predatori, le
discriminazioni sul prezzo , la cooperazione fra competitori, le restrizioni verticali, le fusioni tra
competitori. Verranno poi analizzati specifici casi oggetto di indagine da parte delle Autorità
Antitrust sia statunitensi che italiane. L’obiettivo dello studio di tali casi è mostrare come una serie
di concetti teorici e metodologie studiate nel corso possono essere applicate per la valutazione dei
comportamenti competitivi delle imprese.
Il quarto tema riguarda la teoria dell’impresa e i fattori che determinano la struttura delle imprese.
Verranno analizzate differenti teorie relative all’esistenza ed alla struttura dell’ impresa;
successivamente verranno esaminati i rapporti fra i processi decisionali all’interno dell’impresa e
differenti forme di organizzazione.
Organizzazione del corso
Il corso prevede l’intervento di funzionari delle Autorità e di esperti del settore.
Gli esami saranno scritti con possibilità di integrare il voto dello scritto con una prova orale.
Prerequisiti: Buone conoscenze di microeconomia.
Testo consigliato
A. Del Monte, Manuale di organizzazione e politica industriale, UTET, Torino, 1994.
ECONOMIA INDUSTRIALE I (Corso Avanzato)
Prof. Alfredo Del Monte
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
ECONOMIA INTERNAZIONALE
Prof. Riccardo Paternò
Programma
La teoria delle relazioni economiche internazionali: Il modello classico del commercio
internazionale. Il modello neoclassico. Il modello di Hecksher-Ohlin. La teoria dei dazi. Progresso
tecnico, sviluppo economico e commercio internazionale. La teoria classica del meccanismo di
aggiustamento della bilancia dei pagamenti. La condizione Marshall/Lerner. La teoria del
moltiplicatore del commercio estero. Il problema del trasferimento. La teoria dell'assorbimento.
Interazioni fra prezzi e reddito nel meccanismo di aggiustamento della bilancia dei pagamenti.
Equilibrio macroeconomico in un modello aperto in un regime di cambi fissi e flessibili. Politica
monetaria, politica fiscale ed equilibrio interno ed esterno in regime di cambi fissi e flessibili. La <<
nuova >> e la << vecchia >> scuola di Cambridge. Alcuni cenni alla teoria monetaria della bilancia
dei pagamenti e del tasso di cambio. Movimenti di capitale, speculazione e regime dei cambi. Il
dibattito cambi fissi cambi flessibili. Il sistema monetario internazionale: dall'accordo di Bretton
Woods all'attuale crisi del sistema. La liquidità internazionale.
Testi consigliati
G. Gandolfo, Corso di Economia internazionale, Utet, Torino (ad eccezione dei capitoli: 6, 7, 21 n.
2 volumi);
oppure
D. Salvatore, Economia internazionale, La Nuova Italia Scientifica, Roma, 1992.
ECONOMIA MONETARIA
(Insegnamento non attivato)
125
ECONOMIA POLITICA E SCIENZA DELLE FINANZE (Lettere A-L)
Prof. Ugo Marani
Obiettivi del corso
Il corso si prefigge di fornire le nozioni e le relazioni fondamentali del sistema micro e
macroeconomico al fine di dotare lo studente di quegli strumenti di analisi necessari per interpretare
il funzionamento e la dinamica dell’economia. Un particolare rilievo viene dato al ruolo della spesa
turistica (nazionale e estero) nella determinazione della domanda globale e, quindi, del prodotto
interno lordo dell’economia italiana.
Argomento del corso ( eventualmente suddiviso in moduli)
Il paradigma della teoria microeconomica
Il circuito economico come sezione macro della struttura del sistema economico (reale e
finanziario).
L’equilibrio del settore reale dell’economia alla luce della teoria del reddito nazionale basata sul
principio della domanda effettiva e del meccanismo del moltiplicatore.
Il modello macroeconomico di base e del reddito di equilibrio in un’economia con i settori privato,
pubblico e estero.
L’equilibrio del settore monetario dell’economia alla luce della teoria della preferenza per la
liquidità e dell’offerta esogena di moneta.
Le relazioni economiche internazionali: la teoria della bilancia dei pagamenti e dei cambi esteri.
Testi ( oggetto del colloquio d’esame)
G. PALMERIO, Elementi di Economia Politica, Cacucci, 2002 (capp. 13°, 16°, 17° e 25°);
A. DI MAJO, A. PEDONE, Elementi di Scienza delle Finanze, La Nuova Italia, 2000 (i primi otto
capitoli)
Letture consigliate (per eventuali approfondimenti)
Saranno suggeriti durante il corso alcuni articoli di riviste specializzate.
ECONOMIA POLITICA E SCIENZA DELLE FINANZE (Lettere M-Z)
Prof. Emma Narni Mancinelli
Programma:
Microeconomia. Problemi e concetti economici. L’economia di mercato: Domanda, offerta e
determinazione del prezzo e quantità di equilibrio. Elasticità della domanda e dell’offerta
Analisi del comportamento del consumatore: teoria dell’utilità marginale. Derivazione della curva
di domanda individuale. Analisi del comportamento dell’impresa in concorrenza perfetta: teoria
della produttività marginale. Funzione di produzione e struttura dei costi dell’impresa nel breve
periodo.
Struttura dei costi dell’impresa e dell’industria nel lungo periodo. Equilibrio dell’impresa in
concorrenza perfetta e derivazione della curva di offerta della singola impresa nel breve e lungo
periodo. Altre forme di mercato:
- Monopolio
126
- Concorrenza imperfetta
Cenni alla teoria dei giochi. Intervento pubblico in economia: Fallimenti del mercato, esternalità e
politiche di intervento.
Macroeconomia. Modello semplice di determinazione del PIL in economia chiusa. Modello di
determinazione del PIL in economia aperta e con settore pubblico. Relazione tra PIL e livello
generale dei prezzi nel breve e lungo periodo. Istituzioni monetarie e equilibrio nel mercato delle
attività.
Politica monetaria: ruolo della BCE. Economia aperta: Bilancia dei pagamenti e tassi di cambio.
Inflazione, disoccupazione e commercio Internazionale.
Testo consigliato
J. Sloman, Elementi di economia, Il Mulino 2002.
ECONOMIA PUBBLICA
Prof. Massimo Marrelli
Programma
Richiami di Economia del Benessere- Fallimenti del mercato- Giustificazioni e modalità
dell’intervento pubblico- Fallimento del non-mercato- I requisiti informativi dell’intervento
pubblico- Asimmetria informativa- La Teoria dei Contratti come possibile soluzione- Disegno di
meccanismi incentivanti in condizioni di asimmetria informativa- Applicazioni alla
regolamentazione dei mercati e alla realizzazione di progetti pubblici- Cenni di Teoria delle Aste e
applicazioni a casi concreti (appalti, gare ad evidenza pubblica). Analisi economica delle Istituzioni.
ECONOMIA REGIONALE
Prof. Francesco La Saponara
Programma
I MODULO
Elementi di teoria spaziale dei prezzi. Modelli teorici ed analisi empiriche sulla localizzazione di
imprese industriali. Regioni economiche, crescita e sviluppo. Disparità regionali. Elementi di
economia urbana.
II MODULO
La politica regionale in Italia: obiettivi, strumenti, attuazioni. La politica regionale dell’Unione
Europea nella sua evoluzione, prima e dopo il 2004.
Testo consigliato
H. Armstrong and J. Taylor, Regional Economics and Policy, Third edition, Blackwell, 2001 (ed.
it. (Economia e politica regionale, Milano, Giuffrè, 1987)
Letture integrative
Min. Economia e Finanza/DPSC Rapporto annuale 2003, Roma, 2004
N. Moussis, Guida alle politiche dell’Unione Europea 2000, Etas, Milano, 2000.
UE, Politiche strutturali 2000-2006, Lussemburgo, 2000
UE/CE, Terza relazione sulla coesione economica e sociale, Bruxelles, 2004
127
N.B.: Si consiglia di effettuare la scelta di una lettura integrativa - tutte in consultazione presso la
Biblioteca del Dipartimento di afferenza - d' intesa con il docente titolare del corso.
ETICA D’IMPRESA (RESPONSABILITA’ SOCIALE ED ETICA DI IMPRESA)
Prof. Sergio Sciarelli
Programma
Le decisioni aziendali: caratteristiche e classificazioni. La formazione delle decisioni. La
responsabilità sociale e l’etica d’impresa. Il concetto di etica “sostenibile” dell’impresa. La
relazione tra etica aziendale e finalità imprenditoriali.
Il rapporto tra etica e “governance” aziendale.
La produzione del valore allargato quale obiettivo dell’etica nell’impresa.
L’etica e il marketing nell’impresa. L’etica e la finanza aziendale.
Testi consigliati
Sciarelli S., Il governo dell’impresa,Cedam, Padova, 2005 (cap. 1, 3, 8, 9, 10, 11)
Sciarelli S., Scritti su etica e impresa, Adisu, Napoli, 2006.
FILOSOFIA E TEORIA DEI LINGUAGGI NELLA COMUNICAZIONE TURISTICA
INTEGRATA
Prof.ssa Simona Venezia
Obiettivi formativi: L’obiettivo del corso è quello di fornire agli studenti gli strumenti necessari per
orientarsi nelle problematiche più rilevanti della filosofia del linguaggio del Novecento in
riferimento alle teorie della comunicazione. In particolare scopo del corso è quello di definire e
approfondire i parametri filosofici del fenomeno e della pratica della comunicazione intesi non solo
da un punto di vista verbale, ma nella loro complessità semiotica e pragmatica.
Programma: Breve excursus storico-filosofico sulla filosofia del linguaggio e sulla filosofia della
comunicazione. Intenzionalità e arbitrarietà del segno linguistico. De Saussure e la semiologia: il
Corso di linguistica generale. Implicazioni teoriche delle dicotomie tra significato e significante,
“langue” e “parole”, linguistica sincronica e linguistica diacronica. Il segno linguistico oltre de
Saussure. Il linguaggio come semiotica. La memoria e l’uso delle parole. La non creatività del
linguaggio scientifico. La creatività intrinseca dell’uso delle parole del linguaggio extra-scientifico.
La “svolta pragmatica” della filosofia del linguaggio del Novecento (I): ruolo e significato della
filosofia analitica. La “svolta pragmatica” della filosofia del linguaggio del Novecento (II):
problematiche e peculiarità concettuali del rapporto tra linguaggio e comunicazione.
Wittgenstein, il Tractatus logico-philosophicus : critica alla concezione metafisica del linguaggio,
della realtà e del loro rapporto. Wittgenstein, le Ricerche filosofiche e la teoria dei “giochi
linguistici”: il linguaggio inteso non più come una teoria, ma come un’“attività”. La teoria degli atti
linguistici di J. Austin e J. Searle (I): concetto di speech-act e sue componenti (atto locutorio, atto
illocutorio e perlocutorio). La teoria degli atti linguistici di J. Austin e J. Searle (II): potenzialità e
limiti. Le funzioni del linguaggio (il circolo di Praga). Fondamenti naturali della comunicazione:
percezione e interazione. Il modello elementare della comunicazione. Il modello comunicativo di
Roman Jakobson: critiche e consensi. La questione del “contesto” in ambito comunicativo.
Limiti della concezione tradizionale di comunicazione. Forme e fondamenti del fenomeno e della
pratica della comunicazione. Brevi cenni di storia della comunicazione: le tre “rivoluzioni”, gli
“apocalittici e integrati”. Caratteristiche delle quattro culture della comunicazione (cultura orale,
128
cultura chirografica, cultura tipografica e cultura elettrico-elettronica). Aspetti e peculiarità del
linguaggio dei media. Medium e messaggio nella comunicazione. Esempi vari di comunicazione
specialistica. La comunicazione aziendale: strategie e strutture tra mercato e marketing.
Aspetti e strategie della comunicazione pubblicitaria.
Testi consigliati:
Stefano Gensini, Manuale della comunicazione, Carocci, Roma 2004 (la selezione dei capitoli
oggetto d’esame verrà indicata durante il corso).
Tullio De Mauro, Prima lezione sul linguaggio, Laterza, Roma-Bari 2002.
FILOSOFIA MORALE: ETICA DELL’AMBIENTE (lettere A-L)
Prof.ssa Maria G. Di Domenico
I Modulo.
Fondamenti, prospettive e proposte della riflessione filosofica sull’etica dell’ambiente.
II Modulo.
Una riflessione eco-filosofica sul fenomeno turismo.
Testi consigliati:
*M. G. Di Domenico, Danzando sull’orlo del mondo. Una riflessione di Bioetica Ambientale,
Luciano Editore, Napoli 2004
*G. Ferraro, Ambiente ed etica, Ed. Filema Napoli 2004.
*O. Pieroni e T. Romita, Viaggiare, conoscere e rispettare l’ambiente. Verso il turismo sostenibile,
Rubbettino editore, 2003.
All’inizio del Corso saranno date indicazioni circa le parti dei testi, indicati nel programma, che
dovranno essere oggetto del colloquio finale.
FILOSOFIA MORALE: ETICA DELL’AMBIENTE (lettere M-Z)
Prof. Giuseppe Ferraro
Etica dell’Ambiente: i principi e pratiche.
La prima parte del corso è di studio generale e propone: A) la definizione degli elementi
istituzionali per un’Etica dell’Ambiente; B) la rassegna della letteratura critica sull’argomento e la
storia delle Conferenze Internazionali nonché delle conseguenti disposizioni istituzionali per la
qualificazione dell’ambiente; C) la distinzione tra Ecologia ed Etica dell’Ambiente; D) il rapporto
tra Natura, Paesaggio, Ambiente.
La seconda parte è modulare e A) discute i principi riconosciuti fondamentali nella pratica
dell’Etica dell’Ambiente: Sostenibilità, Precauzione, Prevenzione, Correzione, Integrazione e
Restituzione; B) analizza l’ambiente come luogo di relazioni, seguendo il rapporto tra ambiente e
Tecnologie, ambiente e Memorie, ambiente e Culture, ambiente e Sentimenti; C) offre esempi di
cambiamento, di trasformazione e di restituzione ambientali.
Testi Consigliati:
G. Ferraro, Ambiente ed etica, ed. Filema, Napoli 2004
M.G. Di Domenico, Danzando sull’orlo del mondo. Riflessioni di bioetica ambientale, ed Luciano,
Napoli 2004
129
G. Bateson, Finalità cosciente e natura, l’adattamento umano, in Verso un’ecologia della mente, ed.
Adelphi, Milano 2002
R.M. Rilke, Il paesaggio, ed. Cederna, Milano 2000
All’apertura del corso saranno fornite le indicazioni relative alle parti o pagine dei testi in esame.
FINANZA AZIENDALE (Lettere A-K)
Prof. Stefano Ecchia
Per ogni informazione sul programma e sui testi consigliati, consultare il sito web docente
www.docenti.unina.it/stefano.ecchia
FINANZA AZIENDALE (Lettere L-Z)
Prof. Mario Mustilli
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
FINANZA AZIENDALE (Laurea Specialistica da CLIPA)
Prof. Stefano Ecchia
Per ogni informazione sul programma e sui testi consigliati, consultare il sito web docente
www.docenti.unina.it/stefano.ecchia
FINANZA AZIENDALE INTERNAZIONALE
Prof. Bruna Ecchia
Per ogni informazione sul programma e sui testi consigliati, consultare il sito web docente
www.docenti.unina.it/bruna.ecchia
FINANZA DEGLI ENTI LOCALI
(Insegnamento non attivato)
FISCALITA’ INTERNAZIONALE
Prof. Vania Petrella
Programma
- I principi fondanti il diritto tributario internazionale
- Le convenzioni bilaterali contro la doppia imposizione
- Profili di diritto interno ed internazionale relativi a
- reddito d'impresa
- redditi di capitale (in particolar modo, dividendi, interessi e rendimenti derivanti da strumenti
finanziari atipici ed ibridi)
- redditi diversi (in particolar modo, plusvalenze e minusvalenze relative a strumenti finanziari)
- reddito di lavoro (in particolar modo, profili internazionali relativi a piani di stock option e altre
forme di remunerazione mediante attribuzione di equity a top executive)
- Pianificazione fiscale internazionale: finalità e tecniche relative a singole fattispecie concrete
130
attinenti le categorie reddituali su indicate
- La problematica dell'elusione fiscale
- Profili dell'imposizione indiretta, soprattutto nel contesto della pianificazione fiscale: cenni
Testo consigliato
L. Carpentieri, R. Lupi, D. Stevanato, Il diritto tributario nei rapporti internazionali, Il Sole 24 Ore,
Milano, 2003.
GEOGRAFIA DEI SISTEMI TURISTICI
Prof. Nicolino Castiello
Obiettivi del corso
Il corso intende fornire gli elementi concettuali per l’analisi e l’interpretazione dei sistemi turistici
sulla base di diverse teorie e modelli, proiettati su realtà geografiche locali. I sistemi turistici locali
saranno affrontati attraverso casi di studio. Un approfondimento specifico sarà destinato ai sistemi
turistici della Campania e del Mezzogiorno.
Programma del corso
La regione della geografia, la geografia della regione – Sistema generale e realtà complesse –
Regione: sistema complesso, bimodulare – La regione tra sviluppo e sviluppo sostenibile – Le
tendenze in atto nelle politiche del turismo: verso una “dimensione geografica” dello sviluppo
turistico – Approccio sistemico e integrazione delle politiche del turismo: l’emergere di una
“geografia di sistema” – Lo sviluppo turistico del Mezzogiorno.
Testi consigliati
Vallega A., La regione, sistema territoriale sostenibile. Compendio di geografia regionale
sistematica, Mursia, Milano, 1995 (Capitoli 1,2,3,4).
Pollice F, Territori del turismo. Una lettura geografica delle politiche del turismo, Franco Angeli,
Milano, 2002 (Parte Prima – Capitoli 2,3. Parte seconda – capitoli 1,2,3).
Lo studente dovrà, inoltre, far riferimento anche ad ulteriori materiali didattici indicati o forniti dal
docente durante lo svolgimento del corso.
GEOGRAFIA DELLO SVILUPPO
Prof. Sandra Danise
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
GEOGRAFIA DEL TURISMO
Prof. Francesca Sorrentini
Obiettivi formativi: Il corso intende offrire agli studenti i metodi analitici e gli strumenti
interpretativi della distribuzione e della differenziazione del fenomeno turistico, delle sue
potenzialità, quale fattore di sviluppo territoriale locale, al fine di formare professionisti in grado di
programmare un equo utilizzo delle risorse e di progettare percorsi ed itinerari turistici integrati.
131
Programma: La geografia e il suo oggetto di studio. Il turismo e lo sviluppo economico. La
circolazione turistica, le infrastrutture di trasporto. Le risorse turistiche naturali. Le risorse turistiche
antropiche. Caratteri particolari del comportamento turistico. Le strutture ricettive. I tipi di turismo
e le scelte dei turisti. La percezione dello spazio, le mappe mentali e la cartografia. Le grandi aree
del turismo mondiale. La struttura degli spazi turistici. Turismo e squilibri regionali. L’impatto
socioeconomico della turisticizzazione. Sviluppo turistico e ambiente. Ciclo di vita del turismo e
turismo sostenibile. Attori, strategie e forme del processo di sviluppo turistico. La politica di
sviluppo del turismo. La partecipazione delle comunità locali nella pianificazione turistica.
La dimensione del turismo in Europa. La regione mediterranea e il turismo oggi.
La regione alpina e la montagna minore. Ambienti naturali e turismo oggi. Turismo e parchi
naturali. I classici itinerari nell’Europa unita. Villeggiature tradizionali e nuove forme di turismo.
Le capitali europee, crocevia di duemila anni di storia. L’Italia un paese a turismo diffuso. Il
turismo nell’economia italiana. Modelli di sviluppo e profili regionali del turismo in Italia. La
realizzazione degli itinerari turistici.
Testi consigliati:
Primo Modulo
DEWAILLY J.-P. e FLAMENT E, Geografia del turismo e delle attività ricreative, Bologna,
CLUEB, 1996;
oppure
C. FORMICA, Lezioni di geografia del turismo, Ferraro, ultima edizione
oppure
LOZATO GIOTART J. – P, Geografia del turismo, Milano, Franco Angeli Editore, 1994;
oppure
INNOCENTI P., Geografia del Turismo, Roma, Carocci, 2002.
Secondo Modulo
Al programma del modulo uno aggiungere le dispense di approfondimento delle più importanti
regioni turistiche europee ed uno dei seguenti testi:
DE PILATI M. e NARDELLI F., Le regioni turistiche dell’Unione Europea, Bologna, Zanichelli,
1996.
oppure
CORRADI G. – MARAZZONI M, Geotour. Geografia turistica e dei beni culturali dei paesi
europei, Milano, Markes, 2000;
oppure
FLORIO A., Percorrere e conoscere l’Europa. Turismo. Territorio. Itinerari d’arte, Milano, Hoepli.,
2002
Per un corretto studio della Geografia del Turismo si raccomanda l’uso di un Atlante aggiornato.
GEOGRAFIA ECONOMICA (lettere A-K)
Prof. Nicolino Castiello
Modulo da 5 crediti
Programma
Contenuti e metodi della geografia – Le basi naturali, strutturali dello spazio agricolo e le
componenti dell’allevamento del bestiame – Le fonti di energia e le materie prime – La
localizzazione industriale: teorie e fattori – Il settore terziario e la circolazione di merci, di capitali,
132
di idee, di uomini – I sistemi di comunicazione – Distribuzione degli uomini, l’insediamento, la
città – Uso e struttura dello spazio urbano.
Testo consigliato
C. Formica, Lo spazio geoeconomico. Strutture e problemi, Torino, Utet, 1999.
(Capitoli: 1,6,7,8,9,10,11,12,13,16,17,18,19,20,21,22,23,24,25,26)
Programma da 10 crediti
Programma
La Terra come geosistema - Emergenze ambientali e teorie economiche – I modelli interpretativi
dello sviluppo – Il consumo e il deterioramento delle risorse – Geopolitica del territorio e uso degli
spazi marittimi – Il problema della fame tra etica, biotecnologia e politica ambientale – Le tappe
fondamentali del processo di industrializzazione: dall’artigianato alla fabbrica – Le esternalità
territoriali dell’impresa - La globalizzazione e la sua compatibilità con i localismi e lo sviluppo
sostenibile.
Testo consigliato
C. Formica, Lo spazio geoeconomico. Strutture e problemi, Torino, Utet, 1999.
(Ai capitoli del Modulo 1 vanno aggiunti i capitoli 3,6,14,27,28,29,30 ed eventuali dispense sulla
globalizzazione).
GEOGRAFIA ECONOMICA (Lettere L-Z)
Prof. Gennaro Biondi
Programma
A – Primo modulo
Gli oggetti di studio. L’evoluzione del pensiero sul rapporto società-ambiente. Il problema
ambientale nelle società contemporanee. Le teorie e i metodi. La popolazione e il territorio. Le
strutture insediative. I mercati e la localizzazione dei servizi. La localizzazione delle industrie. Le
industrie e lo sviluppo regionale. L’organizzazione spaziale dell’agricoltura. Lo sviluppo del
commercio e dei trasporti. Scelte spaziali e strategie territoriali. Lineamenti di geografia della
trasformazione e della crescita in Italia.
B- Secondo modulo
Le ragioni della metropoli. L’ecosistema urbano.Il ruolo delle infrastrutture nella competizione dei
sistemi urbani. Terziario per l’impresa e sviluppo urbano. L’artigianato e la città. La sfida
dell’internazionalizzazione e la cultura imprenditoriale.Il sistema formativo nella società della
conoscenza. Federalismo, città e sviluppo regionale.
Testi consigliati
Con riferimento al primo modulo
M. TINACCI MOSSELLO, Geografia economica, Il Mulino, ultima edizione
Oppure
F. BOGGIO e G. DEMATTEIS ( a cura di), Geografia dello sviluppo. Diversità e disuguaglianze
nel rapporto Nord – Sud, Utet, 2002.
Con riferimento al secondo modulo
AA. VV. , Dal villaggio alla città. Ambiente, economia, servizi , Giappichelli, 2003.
133
GEOGRAFIA ECONOMICA-POLITICA
Prof. Aniello Di Gennaro
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
GEOGRAFIA URBANA E ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE
Prof. Salvatore Franco
1° MODULO - 5 Crediti
Programma
La formazione delle città – Categorie di città: la forma politica, la forma urbanistica, i caratteri
funzionali – La città come concentrazione di popolazione – Le funzioni urbane – La dinamica
urbana – Abitanti e problemi sociali – La città come ambiente – La geografia della città - Le città
d’Europa: caratteri comuni e modelli specifici – Capitali, città primato, città mondiali –L’Europa
unita alla ricerca di una capitale – I Paesi delle cento città – Dalle conurbazioni alle megalopoli –
Pianificazione urbana e città nuove – Città socialista, città socializzata, città postsocialista - Le città
dei paesi extraeuropei: Africa subsahariana, Africa del Nord e Medio Oriente, Subcontinente
indiano, Asia orientale continentale, Oceania, America Latina, America Anglosassone.
Testi consigliati
B. CORI ed Altri, Geografia urbana, Torino, UTET, ultima edizione.
E
I. TALIA Città e organizzazione territoriale, Napoli, Liguori editore, 2004.
2° MODULO - 10 Crediti
Il Programma comprende il 1° Modulo e l’Europa delle regioni e delle reti. I nuovi modelli di
organizzazione territoriale nello spazio unificato europeo.
La costruzione dello spazio unificato europeo – L’Europa delle regioni – Le politiche regionali
comunitarie – La cooperazione interregionale transfrontaliera – L’Unione europea e l’ambiente – Le
reti infrastrutturali – Le reti d’impresa - Le reti della ricerca
Testo consigliato
Ai due testi obbligatori per il 1° modulo si aggiunge:
P. BONAVERO e E. DANSERO, L’Europa delle regioni e delle reti. I nuovi modelli di
organizzazione territoriale nello spazio unificato europeo, Torino, Utet, ultima edizione
GESTIONE DEI SISTEMI PER LA QUALITA'
Prof. Cristina Mele
Programma
GESTIONE DELLA QUALITÀ
Approcci manageriali e gestione della qualità
Il ruolo della qualità nelle imprese
La qualità del prodotto e del sistema
La qualità e il valore
Il processo di quality management
134
L’approccio normativo e la qualità certificata
I modelli di Total Quality Management
ELEMENTI DEL PROCESSO DI QUALITY MANAGEMENT: PRINCIPI, PRATICHE,
TECNICHE
Orientamento al Cliente
Orientamento al Sistema: I processi. La gestione interfunzionale. L’economia della qualità
Orientamento alle Persone: Gli stakeholder. Le risorse umane. La leadership
Orientamento alla Conoscenza: Il miglioramento. La conoscenza
Testo consigliato:
Colurcio M., Mele C., Management della Qualità. Principi, pratiche e tecniche, McGraw Hill,
Milano 2005.
GESTIONE DEL CAMBIAMENTO STRATEGICO
Prof. Francesco Izzo
Obiettivi. Il corso si propone di approfondire con gli studenti i concetti fondamentali e gli strumenti
di analisi competitiva a sostegno delle decisioni strategiche nei processi di gestione del
cambiamento. L’analisi dei percorsi di cambiamento strategico dell’impresa è svolta in particolare
nella prospettiva dei processi di innovazione, osservando le dinamiche strategiche e organizzative
collegate.
Contenuti. Le competenze dinamiche e i processi di rinnovamento della strategia. Eventi scatenanti
e percorsi di cambiamento. Modelli di diagnosi e meccanismi di gestione del cambiamento. Stili,
simboli, attori, configurazioni, resistenze nei processi di turnaround. Strategic drift e processi di
innovazione. Il cambiamento radicale e strategie di innovazione. Discontinuità tecnologiche.
Strategie di crescita e valutazione delle opzioni. Organizzazione e gestione dei processi innovativi.
Valutazione dei partecipanti. Monitoraggio delle attività dello studente, attraverso la valutazione
dell’analisi e della discussione di casi aziendali: 30%; realizzazione project work (20%); prova
finale (50%).
Testi consigliati (in alternativa) M. Schilling, La gestione dell’innovazione, McGraw-Hill, 2005
oppure A. Gilardoni e A.Danovi, Cambiamento, ristrutturazione e sviluppo dell’impresa, Egea,
2000. I partecipanti alle lezioni potranno integrare la lettura con casi, articoli, working paper,
suggeriti dal docente e destinati alla discussione e all’approfondimento dei temi del corso. Si
consiglia, infine, come la lettura facoltativa di S. Rossi, La regina e il cavallo. Quattro mosse contro
il declino, Laterza, 2006.
GESTIONE DELLA PRODUZIONE E DEI MATERIALI (vecchio e nuovo ordinamento)
Prof. Roberto Vona
Programma
Il corso ha un’impostazione seminariale ed è integrato da un programma di visite aziendali e
testimonianze di imprenditori e manager al fine di acquisire conoscenze sia teoriche sia pratiche in
merito all’evoluzione delle tecniche di gestione dei processi produttivi e di inbound e outbound
logistics adottate dalle imprese industriali.
135
PARTE GENERALE
La Gestione della Produzione e di Materiali.
Natura e funzionamento dei sistemi di produzione. La produzione come sistema complesso –
Divisione del lavoro, coordinamento e complessità – Disegno e rappresentazione dei sistemi di
produzione – Gestione della varietà: standardizzazione e flessibilità – Gestione dell’incertezza –
Classificazione dei sistemi di produzione – Pianificazione, gestione e controllo della produzione.
Gestione di un’unità singola – Gestione di unità interconnesse – Pianificazione aggregata e
formazione del Master Production Schedule – Controllo della produzione in un Flow Shop –
Controllo della produzione in un Job Shop – Gestione dei materiali a domanda dipendente –
Gestione delle scorte – Material Requirement Planning – Just in time – Kanban – Sistemi
informativi per la produzione.
PARTE APPLICATIVA
Esemplificazioni ed esercitazioni di Gestione della Produzione e dei Materiali.
Libri di testo consigliati
Parte generale
GAIO L., GINO F., ZANINOTTO E., I sistemi di produzione. Manuale per la gestione delle
operazioni produttive, Carocci, Roma, 2002.
oppure in alternativa
GRANDO A., Organizzazione e gestione della produzione industriale, Egea, Milano, 1995.
Parte applicativa
VONA R., Gestione della Produzione. Fondamenti, esempi, applicazioni, Carocci, Roma, 2005.
GESTIONE E CONTROLLO DEI RISCHI NELL’INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA
Prof. Rosa Cocozza
Programma
L’intermediazione finanziaria: funzioni, ruolo e finalità degli intermediari. Le istituzioni creditizie,
le compagnie di assicurazione, gli operatori della securities industry. Le nuove forme
dell’intermediazione finanziaria.
Testi Consigliati:
Allen F. e Santomero A.M. (1998), The theory of financial intermediation, Journal of Banking &
Finance, vol. 21, pp. 1461-1485.
Allen F. e Santomero A.M. (2001), What do Financial intermediaries do?, Journal of Banking &
Finance, vol. 25, pp. 271-294.
Scholtens B. e van Wensveen D. (2000), A critique on the theory of financial intermediation,
Journal of Banking & Finance, vol. 24, 1243-1251.
Corigliano R. (2002), L’intermediazione finanziaria, Bologna, Bononia University Press, pp. 1-54.
Lusignani G. (1996), La gestione dei rischi finanziari nella banca, Bologna, Il Mulino, cap. I (pp.
17-47).
Onado M. (2000), Mercati e intermediari finanziari, Bologna, Il Mulino, pp. 17-30, 71-94, 143-174,
331-359.
Per i richiami fondamentali sulle attività finanziarie si possono consultare
136
Fabrizi P.L. (a cura di) (2003), L’economia del mercato mobiliare, Milano, Egea, i primi capitoli;
Anolli M e Locatelli M. (2001), Le operazioni finanziarie, Bologna, Il Mulino.
Portafogli di attività finanziarie e portafogli di intermediazione finanziaria. Valutazione delle
attività finanziarie e dei portafogli di intermediazione. Misure di rischio e fattori di rischio.
Fondamenti logici del processo di risk management: identificazione, misurazione, gestione e
copertura.
Fabrizi P.L. (a cura di) (2003), L’economia del mercato mobiliare, Milano, Egea, 167-315.
RiskMetricsGroup (1999), Risk management. A practical guide, pp. 1-45 (reperibile presso
http://www.riskmetrics.com).
Per le applicazioni numeriche con Excel si consiglia Benninga S. (2001), Modelli Finanziari. La
finanza con excel, Milano, McGraw-Hill.
Le caratteristiche fondamentali dei portafogli di intermediazione. Il sistema dei rischi degli
intermediari: rischio di liquidità, rischio di tasso di interesse, rischi di mercato, rischio di credito,
rischio di cambio, altre configurazioni di rischio. Tassonomia del sistema dei rischi per tipologie di
intermediario. Politiche, tecniche e strumenti di gestione dei rischi. Gestione integrata dell’attivo e
del passivo. Diversificazione geografica, tipologica e per fattori di rischio. Tipologie di contratti
derivati e tecnica delle coperture mediante contratti a termine, opzioni, swap. Tecniche di
securitization.
Caratteristiche fondamentali
Lusignani G. (2004), La gestione dei rischi nella banca, in Onado M. (a cura di), La banca come
impresa, Bologna, Il Mulino, pp. 243-347.
Per la classificazione dei rischi
Lusignani G. (1996), La gestione dei rischi finanziari nella banca, Bologna, Il Mulino, pp. 83-110
(cap. III Criteri di valutazione dei rischi finanziari);
oppure
Saunders A. e Cornett M.M. (2003), Financial Institutions Management, McGraw-Hill, pp. 138-153
(ch. 7 Risks of Financial Intermediation).
Per il rischio di liquidità
Ferrari A. (2004), La gestione della tesoreria e della liquidità, in Onado M. (a cura di), La banca
come impresa, Bologna, Il Mulino, pp. 100-122;
oppure
Saunders A. e Cornett M.M. (2003), Financial Institutions Management, McGraw-Hill, pp. 424-442
(ch. 17 Liquidity Risk).
Per il rischio di tasso di interesse
Lusignani G. (1996), La gestione dei rischi finanziari nella banca, Bologna, Il Mulino, pp. 111-178
(cap. IV-V La gestione del rischio di interesse: le tecniche di “maturity gap” e le tecniche di
“duration gap”);
oppure
Saunders A. e Cornett M.M. (2003), Financial Institutions Management, McGraw-Hill, pp. 161-213
(ch. 8-9 Interest Rate Risk I + Interest Rate Risk II).
Per i rischi di mercato
137
Lusignani G. (1996), La gestione dei rischi finanziari nella banca, Bologna, Il Mulino, pp. 179-204
(cap. VI Tecniche di misurazione dei rischi di mercato);
oppure
Saunders A. e Cornett M.M. (2003), Financial Institutions Management, McGraw-Hill, pp. 232-255
(ch. 10 Market Risk).
Per il rischio di credito
Anolli M. e Gualtieri P. (1999), La misurazione del rischio di credito nella gestione delle banche,
Bologna, Il Mulino, pp. 27-87 (capp. II e III);
oppure
Saunders A. e Cornett M.M. (2003), Financial Institutions Management, McGraw-Hill, pp. 259-320
(ch. 11-12 Credit Risk: individual loan risk + Credit Risk: loan portfolio and concentration risk).
Per il rischio di cambio
Saunders A. e Cornett M.M. (2003), Financial Institutions Management, McGraw-Hill, pp. 378-391
(ch. 15 Foreign Exchange Risk).
Derivati e tecniche di copertura
Pomante U., Saita F. e Zanotti G. (2003), L’utilizzo degli strumenti derivati nella gestione di
portafoglio, in P.L. Fabrizi, L’economia del mercato mobiliare, Milano, Egea, pp. 483-525.
Anolli M. (1999), Strumenti per la gestione del rischio di credito, in Anolli M. e Gualtieri P. (1999),
La misurazione del rischio di credito nella gestione delle banche, Bologna, Il Mulino, pp. 111-127
(cap. V);
oppure
Saunders A. e Cornett M.M. (2003), Financial Institutions Management, McGraw-Hill, pp. 620-712
e 733-764 (ch. 24, 25, 26 e 28 Futures and Forwards + Options, Caps, Floors and Collars + Swaps
+ Securitization).
Controllo istituzionale dei rischi degli intermediari. Rappresentazioni contabili e valutazioni
extracontabili. Modalità istituzionali di controllo: adeguatezza patrimoniale, vigilanza prudenziale e
disciplina di mercato.
Ferretti A. (2004), Rischi e allocazione del capitale, in Onado M. (a cura di), La banca come
impresa, Bologna, Il Mulino, pp. 375-387.
Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (2003), Presentazione del Nuovo Accordo di Basilea
sui requisiti patrimoniali, reperibile presso (http://www.bis.org)
La bibliografia ragionata e materiali selezionati sono disponibili nella sezione download del sito
Internet del docente (http://www.docenti.unina.it/rosa.cocozza)
GOVERNO E STRATEGIE DI SVILUPPO DELLE IMPRESE ALBERGHIERE
Prof. Filippo Maraniello
Obiettivo
La parte iniziale del corso è finalizzata a fornire le opportune conoscenze necessarie per l’utilizzo
corretto degli strumenti di controllo direzionale. Tali conoscenze saranno utilizzate analizzare i
principi e le regole economiche che sottostanno e governano le imprese alberghiere, con particolare
attenzione alle diversità di organizzazione presenti nelle aziende in dipendenza della loro
dimensione. In tale ottica si analizzeranno e si approfondiranno le più importanti e significative
138
metodologie applicative necessarie per l’implementazione di un processo di sviluppo e di
consolidamento.
La seconda parte del corso è finalizzata al governo dell’impresa alberghiera con lo studio delle più
importanti strategie funzionali tipiche del settore.
I casi di studio saranno utilizzati per consolidare le conoscenze acquisite e confrontarle con la realtà
operativa.
Contenuti
La programmazione e il controllo della gestione
La struttura organizzativa del controllo
La contabilità direzionale e il controllo di gestione
Analisi Costo-Volume-Profitto
Analisi C-V-P come strumento di decisione e controllo
Il prodotto alberghiero
Il governo dell’impresa alberghiera
Strumenti per il controllo di gestione nell’impresa alberghiera
Problemi di localizzazione, di dimensione e di struttura delle imprese alberghiere
La gestione delle risorse umane
Management e organizzazione dell’impresa alberghiera
I caratteri salienti della gestione alberghiera
Segmentazione del mercato
Il sistema dei prezzi
Il sistema dei ricavi
Imputazione funzionale dei ricavi
I costi di impianto e finanziari
I costi del personale
Calcolo dei costi di esercizio
Conto economico e sue proiezioni
Budget
Il marketing nelle imprese ricettive
Gli strumenti di promozione e vendita
Il caso Park hotel
Il caso Hotel Zephir
L’albergo Pavone
Pensione Parco
La catena alberghiera Safe Hotels
Hotel Le Sirenuse
Il franchising alberghiero e il caso Best Western
Libri di testo
F. Maraniello “Strumenti di controllo direzionale. Il governo dell’impresa alberghiera “,in corso di
pubblicazione
G. Peroni “Economia e management delle imprese alberghiere” FrancocAngeli Editori , 1998
Aureliano Bonini “5 Case histories nell’industria dell’ospitalità” FrancoAngeli Editori, 2000
F. Maraniello “Il Franchising nell’impresa alberghiera”, E.DI.S.U. Napoli 1- ottobre 2005
Materiale didattico e/o dispense
Alcuni casi aziendali di studio saranno forniti dal docente nel corso delle lezioni.
INFERENZA STATISTICA
139
Prof. Marco Gerghi
1. Richiami sulle Variabili casuali
(già parte del programma di Statistica metodologica)
Variabili casuali discrete
Variabili casuali continue
Trasformazioni di variabili casuali
2. Campionamento
Campioni casuali e distribuzioni campionarie
Campionamento con reintroduzione e senza reintroduzione
Media campionaria
Media e varianza della media campionaria
Distribuzione della media campionaria
Teorema limite centrale
Distribuzioni campionarie di impiego frequente: Chi-quadrato, t di Student, F di Fisher
3. Teoria della stima
Stimatori e stime di un parametro
Principali proprietà degli stimatori
Per piccoli campioni:
Correttezza
Efficienza
La disuguaglianza di Cramer-Rao
L’errore quadratico medio
Sufficienza
Per grandi campioni:
Correttezza asintotica
Efficienza asintotica
Consistenza
4. Metodi di costruzione degli stimatori
Metodo dei momenti
Metodo dei minimi quadrati
Metodo della massima verosimiglianza
5. Stima di un parametro
Stima puntuale e stima per intervallo
Intervalli di confidenza
Stima della media
Stima di una proporzione
Stima della varianza
Stima della differenza fra due medie
La determinazione della numerosità ottimale
6. Test delle ipotesi
Logica e caratteristiche fondamentali di un test
Formulazioni delle ipotesi statistiche
Test e regola di decisione
Errore di I tipo ed Errore di II tipo
La determinazione della regione critica ottimale: il lemma di Neyman-Pearson
Test uniformemente più potenti
L’approccio basato sul p-value
Principali test parametrici
Test sulla media e sulla proporzione di una popolazione
Test sulla varianza di una popolazione
Test sulla differenza fra due medie
140
Test non parametrici
Test Chi-quadrato
7. Analisi della varianza
Logica e caratteristiche fondamentali del metodo
Trattamento e risposta
Gli aspetti inferenziali
La decomposizione della devianza
La verifica dell’ipotesi di uguaglianza di k medie
Lo schema riepilogativo
Testi di riferimento:
R. Orsi, Probabilità e inferenza statistica, il Mulino, 1999
F. Parpinel-C. Provasi, Elementi di probabilità e Statistica per le Scienze economiche, Giappichelli,
2004
D. Piccolo, Statistica, Il Mulino, 2000
L. D’Ambra, Lezioni di Inferenza Statistica, RCE Edizioni, 2000
Per gli esercizi:
S. Bernstein, R. Bernstein, Statistica inferenziale, Collana Schaum’s 111, McGraw-Hill, Milano
2003
Montanari, P. Agati, D.G. Calò, Statistica, Collana OPEN, Masson, Milano, 1998
S. Bernstein, R. Bernstein, Calcolo delle probabilità, Collana Schaum’s 110, McGraw-Hill, Milano
2003
NOTA: Sul sito www.docenti.unina.it/marco.gherghi saranno disponibili i lucidi delle lezioni e
altro materiale relativo agli argomenti trattati durante il Corso.
INFERENZA STATISTICA (Avanzata)
Prof. Maria Gabriella Grassia
1) Convergenze e teoremi limite
Richiami sui criteri di convergenza
Convergenza in distribuzione
Convergenza in probabilità
Convergenza in media r-sima
Convergenza quasi certa
Teorema centrale del limite (Teorema di Lindberg-Levy)
Leggi deboli dei grandi numeri (Teorema di Khintchin)
Leggi forti dei grandi numeri (Leggi di Kolmogorov)
2) Stima puntuale ed intervallare basata sul principio di Verosimiglianza
Principio di Verosimiglianza
Funzione di verosimiglianza
Stima di massima verosimiglianza
Proprietà finite degli stimatori di Massima Verosimiglianza
Equivarianza
Correttezza
Sufficienza
Efficienza
Proprietà Asintotiche degli stimatori di Massima Verosimiglianza
Efficienza Asintotica
141
Consistenza
Normalità
Intervalli di confidenza basati sugli Stimatori di Massima Verosimiglianza
3) Verifica delle Ipotesi basata sul principio di Verosimiglianza
Richiami sulla Verifica delle Ipotesi
Lemma di Neyman Pearson
Tre test asintotici connessi alla Verosimiglianza
Test di Wald
Test Score
Test del rapporto di Verosimiglianza
Testi consigliati:
A. Azzalini, Inferenza Statistica: Una presentazione basata sul concetto di Verosimiglianza,
Springer, 2000
Cap.: 1, (tutto), 2 (paragrafi: 2.1, 2.2, 2.3), 3 (paragrafi 3.1, 3.2, 3.3.1,.3.2, 3.3.2, 3.3.3, 3.3.4), 4
(paragrafi: 4.1, 4.2, 4.3).
INFORMATICA
(lettere A-C) Prof. Sergio Scippacercola
(lettere D-K) Prof. Sergio Scippacercola
(lettere L-P) Prof. Biagio De Rosa
(lettere Q-Z) Prof. Pierangelo Savarese
Finalità del corso.
Il corso si propone di fornire agli studenti i concetti di base dell’ Informatica e abilità nell’ uso del
computer e dei moduli applicativi previsti dall’ European Computer Driving Licence (ECDL). In
considerazione delle discipline specifiche della Facoltà, il programma prevede un’ accentuata
formazione all’uso dei fogli elettronici. Lo studente sarà in grado di poter utilizzare in autonomia il
personal computer come elemento di supporto allo studio delle altre discipline.
Programma
Informatica di base. La macchina di von Neumann e le generazioni. Principali strutture di dati. La
formalizzazione e la codifica dell' informazione. Infrastrutture hardware. Architetture di
riferimento: il processore, la memoria centrale, le memorie secondarie. Principali periferiche.
Infrastrutture software: Software di base, i sistemi operativi (obiettivi e principali funzioni).
Introduzione alla programmazione: Algoritmo, Programma e Sottoprogrammi. Principali istruzioni
in VBA. Sistemi informatici. Le reti e la trasmissione dei dati. Basi di dati, forme normali ed
Algebra relazionale.
Laboratorio informatico. Modulo n. 1: Uso del computer e gestione dei file. - Modulo n. 2:
Elaborazione testi. - Modulo n.3: Fogli elettronici: formule e funzioni in Excel, prospetti con
grafici, percentuali, indici, calcoli matematici e statistici, risoluzione di problemi sotto condizione,
tabelle pivot, scambio dati con altre applicazioni. - Modulo n. 4: I Data base: generalità,
ordinamenti, selezioni. Un esempio di data base relazionale: Microsoft Access. – Modulo n. 5:
Macro in VBA.
Testi consigliati
S. Scippacercola, B. De Rosa, P. Savarese (2006), Informatica di base (per Economia) Appunti
dalle lezioni - Terza edizione, Rceedizioni.
142
B. Colombo, D. Massaro (2003), ECDL, La patente europea del computer, Syllabus 4.0, McGrawHill.
Modalità dell'esame
L'esame è strutturato in due sottoprove: una prova pratica di abilità informatica in EXCEL,
ACCESS e MACRO in VBA sviluppata su personal computer ed un colloquio orale sugli
argomenti del corso.
INFORMATICA (CLAS)
Prof. Pellegrino Villani
I MODULO
Obiettivi
Il corso si propone di fornire agli studenti i concetti di base dell’Informatica e abilità nell’uso del
computer. In considerazione delle discipline specifiche della Facoltà, il programma prevede una
formazione all’uso dei fogli elettronici, nonché l’introduzione alle metodologie della
programmazione, esemplificate con l’uso del linguaggio C/C++. Lo studente sarà in grado di poter
utilizzare in autonomia il personal computer come elemento di supporto allo studio delle altre
discipline.
Contenuti
L’informatica
Il modello concettuale di von Neumann
L’unità centrale (CPU): caratteristiche e funzioni
La memoria centrale: caratteristiche e funzioni
L’architettura a bus
Le unità periferiche
Le memorie di massa
Tassonomia dei sistemi
I sistemi operativi ed i suoi “strati”
Architettura dei sistemi informatici: sistemi centralizzati e sistemi distribuiti
La codifica e la rappresentazione dei dati
La codifica dei caratteri
I sistemi di numerazione
L’aritmetica binaria
Conversione da una base di numerazione all’altra
La rappresentazione dei valori negativi: per segno e modulo, per complementazione (alla base e
diminuita)
La rappresentazione in virgola fissa e quella in virgola mobile
La programmazione
L’algoritmo
Lo sviluppo dei programmi
Metodologia top-down
Flow-chart e pseudo codice
La programmazione strutturata
Programma e sottoprogramma
Fasi di sviluppo di un programma con un linguaggio imperativo
143
Elementi del linguaggio C/C++
Struttura di un programma in C/C++
Il precompilatore
Le biblioteche doi sottoprogrami – Gli header file
Tipi di dati semplici base: caratteristiche e dichiarazione
Dati strutturati: array ad una e più dimensioni
Le operazioni elementari: lettura, scrittura, assegnazione
Gli operatori, le espressioni ed il loro calcolo
Il casting implicito ed esplicito
Le strutture selettive: binaria (if) ed multipla (switch)
Le strutture iterative (while, for, do-while)
Le funzioni
La corrispondenza dei parametri formali ed effettivi
La ricorsione
Il foglio elettronico Excel
Caratteristiche salienti dei fogli elettronici
L’attivazione
La finestra di applicazione e quella di documento
La cartella ed il foglio di lavoro
Apertura e chiusura dell’applicativo e della cartella
Le celle: selezione
La formattazione (anche condizionale) delle celle
I riferimenti delle celle (assoluto e relativo)
Inserimento di dati
Copiare e spostare il contenuto delle celle
Le formule e le funzioni
Inserimento di elenchi
Convalida dei dati
Ordinamento dei dati
La creazione delle rappresentazioni grafiche
Esercizi di programmazione con analisi di situazioni problematiche e preparazione di programmi
C/C++
Esercizi per la gestione dei dati con Excel
L’ambiente di sviluppo integrato DevCpp.
Testi
S. Scippacercola ed altri “Informatica di base”– RCE Edizioni
F. Crivellari “Elementi di programmazione con il C++” – F. Angeli Editore
Un manuale d’uso di Excel
Sono consultabili, tra i moltissimi esistenti, anche i seguenti riferimenti web:
http://www.bloodshed.net
http://www.cppreference.com
www.tutorialpc.it/excelmenu.asp
office.microsoft.com/it-it/training/default.aspx
Esame
144
L’esame consisterà in una prova scritta nella quale lo studente dovrà dimostrare di conoscere gli
argomenti del corso (rispondendo a dei quesiti) e di saperli utilizzare nella soluzione di situazioni
problematiche con la preparazione di un programma.
Lo studente che, pur avendo superato la prova scritta, riterrà di non essere soddisfatto del risultato
della stessa, potrà chiedere di sostenere una prova orale. In tal caso non si terrà conto dello
svolgimento e del risultato della prova scritta.
II MODULO
Obiettivi
Il corso si propone di fornire agli studenti i concetti fondamentali dei data base e della loro
progettazione, nonché la conoscenza di un linguaggio strutturato di interazione quale SQL. Lo
studente, inoltre, sarà in grado di poter utilizzare in autonomia il DBMS Microsoft Access.
Contenuti
Database: definizione, caratteristiche
Progettazione di un database
Modellazione concettuale di basi di dati (diagrammi entità/relazione)
Caratteristiche dei modelli logici di carattere storico
Il modello logico relazionale
Database relazionali
Dal modello concettuale a quello logico
Le prime tre forme normali
Algebra relazionale
Il linguaggio SQL: (componenti DML e DDL)
Le query
Operatori su insiemi
Le sub-query
Inserimento, cancellazione e modifica di dati
Definizione di un d.b.
La creazione e la gestione di d.b. in ambiente Microsoft Access – (dal manuale on-line del prodotto)
La finestra del database
Gli oggetti del d.b.
Personalizzazione dell’ambiente di lavoro
Funzionalità generali dell’ambiente
Creazione in modalità struttura e gestione delle tabelle
La definizione delle relazioni tra le tabelle
Le operazioni sulle tabelle in visualizzazione foglio dati
I filtri
L’ordinamento dei dati
Le query (creazione in modalità guidata, in modalità struttura e con visualizzazione SQL)
Tipologie di query
Le maschere (creazione ed uso)
I report (creazione ed uso)
Funzioni di utilità
Testo
D. Dorbalò – A. Guidi “Guida a SQL” – II edizione – McGraw-Hill
Testi consigliati
S. Haag – M. Cummings – D.J. McCubbrey “Sistemi informativi aziendali”– McGraw-Hill
145
J. D. Ullman – J. Widom “Introduzione ai Database” – Jackson libri - Università
Sono consultabili, tra i moltissimi esistenti, anche i seguenti riferimenti web:
http://hal9000.cisi.unito.it/wf/DIPARTIMEN/Economia-A/I-corsi/Gestione-i/MATERIALE1/index.htm
www.dis.uniroma1.it/~mecella/didattica/2003/SI/1_Introduzione.pdf
www.taga.it/PDF-liberi/Relazione_Furini.pdf
www.ce.unipr.it/people/monica/sistemi/lezione1td.pd
www.etechs.it/howto/database/database.php
bravo.ce.uniroma2.it/ecdl/modulo5/m5-003.htm
www.html.it/sql/sql_03.htm
www.ilprogramma.it/articles.asp?id=8
www.microsoft.com/Office/previous/access/10years/history.asp
www.suffritti.it/SQLTutorial.htm
www.html.it/sql/sql_04.htm
www.harrrdito.it/corsi/sql_001.asp
www.itportal.it/tutorial/software/office/schemi_access/default.asp
www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=207&idArea=28
web.tiscali.it/visualdb/Progett.htm
www.microsoft.com/italy/office/previous/2000/access/access_pratica/
www.idem.it/msaccess/index.htm
Esame
L’esame consisterà in una prova scritta nella quale lo studente dovrà dimostrare di conoscere gli
argomenti del corso (rispondendo a dei quesiti) e di saperli utilizzare nella soluzione di una
situazione problematica.
Lo studente che, pur avendo superato la prova scritta, riterrà di non essere soddisfatto del risultato
della stessa, potrà chiedere di sostenere una prova orale. In tal caso non si terrà conto dello
svolgimento e del risultato della prova scritta.
ISTITUZIONI DI DIRITTO DELL’INFORMAZIONE
Prof. Consiglia Botta
Programma
- Internet e nuove forme di comunicazione.
L’informazione e l’informatica nella società della conoscenza. Diritto interno e comunitario. Lex
mercatoria e globalizzazione. Internet e la disciplina generale del contratto.
- Il commercio elettronico.
Le normative comunitarie. I servizi della società dell’informazione. Le comunicazioni commerciali.
La conclusione del contratto telematico. La tutela del consumatore. Il pagamento per via telematica.
La legge applicabile.
Il contratto di accesso ad Internet.
Documento informatico e firme elettroniche.
- Libertà di informazione e reti telematiche
La tutela dei dati personali.
La responsabilità del provider.
146
Il diritto dei minori in rete
- La tutela giuridica del software.
- I computer service contracts e l’informatizzazione delle imprese
Testo consigliato
Daniela Valentino (a cura di), Manuale di diritto dell’informatica, Napoli, ESI, 2004.
ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO
Lettere A-C (Prof. Mario Ciancio)
Lettere D-K (Prof. Francesco Lucarelli)
Lettere L-P (Prof. Consiglia Botta)
Lettere Q-Z (Prof. Ernesto Briganti)
Programma - 5 crediti
Nozioni introduttive e principi fondamentali.
I soggetti: persone fisiche e persone giuridiche.
Situazioni giuridiche: situazioni esistenziali, reali di godimento, possessorie, di credito e di debito,
di garanzia; prescrizione e decadenza.
Autonomia negoziale, autonomia contrattuale, autonomia negoziale a contenuto non patrimoniale, i
singoli contratti, le promesse unilaterali. Pubblicità e trascrizione.
Responsabilità civile e illecito
Famiglia: nozioni generali; rapporti patrimoniali tra coniugi
Le successioni per causa di morte
La tutela dei diritti
Testo consigliato:
P. Perlingieri, Istituzioni di diritto civile, E.S.I., Napoli, 2005 (editio minor).
Parte prima: lett. A- B- C- D –E –F –G- H;
Parte seconda: lett. A – B;
Parte terza: lett. A – B – C - D- E- F;
Parte quarta: lett. A –B – C - D (escl. lett.b, parr.116-122),- E.
Parte quinta.
Parte settima: solo lett. A e D.
Parte ottava.
Parte nona: solo lett.A
Lettura consigliata
F. Lucarelli, L’operatore giuridico. La forma dell’acqua, Ed.Mucchi, Modena, 2006.
Programma - 10 crediti
Introduzione. Concetto di diritto. Norma. Ordinamento. Differenza tra diritto pubblico e privato.
Costituzione. Leggi costituzionali; legge ordinaria; diritto comunitario. Regolamenti, usi, equità.
Ruolo della dottrina e della giurisprudenza. Efficacia della legge nel tempo e nello spazio.
Interpretazione delle norme giuridiche.
Situazioni giuridiche soggettive. Diritto soggettivo; interesse legittimo; capacità giuridica e di agire.
147
I soggetti. Persone fisiche e diritti della personalità. Enti: capacità, tipi, regimi. Impresa:
imprenditore, azienda. Le società di persone e di capitali.
Il diritto di famiglia. Principi generali. Famiglia di fatto. Parentela e affinità. Mantenimento ed
alimenti. Il matrimonio. Rapporti personali e patrimoniali tra coniugi. La filiazione legittima e
naturale. L’adozione e l’affidamento.
Le successioni per causa di morte. Disciplina e regime. Successione testamentaria, successione dei
legittimari. Acquisto e perdita dell’eredità. Comunione e divisione ereditaria.
Beni, diritti reali e possesso. Proprietà: acquisto, perdita ed azioni a tutela. Diritti reali su cose
altrui. Comunione e condominio. Possesso.
Le obbligazioni. Nozione. Fonti. Struttura. Adempimento e modi di estinzione diversi
dall’adempimento. Inadempimento e risarcimento del danno. Cessione del credito. Modificazioni
soggettive del lato passivo del rapporto obbligatorio. I tipi di obbligazione. Garanzie personali. Altri
atti o fatti fonti dell’obbligazione.
Il contratto. Requisiti, conclusione, vincoli alla formazione, regolamento-contenuto-oggetto del
contratto, buona fede, clausole d’uso, condizioni generali di contratto, la causa, la forma, gli
elementi accidentali; l’interpretazione del contratto, la rappresentanza, la simulazione, gli effetti, la
cessione del contratto, i vizi del consenso, l’invalidità, risoluzione e rescissione. Il contratto e i
consumatori. I contratti telematici.
Contratti tipici. La compravendita e la permuta. Il contratto estimatorio e la somministrazione. La
locazione e l’affitto. Il mutuo. Il comodato. L’appalto. Il contratto di trasporto e il deposito. I
contratti aleatori La transazione. Il mandato. L’agenzia. La mediazione. La donazione.
Contratti atipici.
La responsabilità civile. Struttura dell’atto illecito. Regimi speciali di responsabilità. Danno ingiusto
e danno risarcibile. Strumenti di tutela del danneggiato.
La tutela dei diritti. Pubblicità e trascrizione. La tutela giurisdizionale dei diritti. Responsabilità
patrimoniale e prelazione. Pegno e ipoteca. I mezzi di conservazione della garanzia patrimoniale.
Prescrizione e decadenza.
Testi consigliati
P. Perlingieri, Manuale di diritto civile, ESI, Napoli, 2005; oppure M. Bessone, Istituzioni di diritto
privato, Giappichelli, Torino, (ult. ed.), oppure A. Trabucchi, Istituzioni di diritto civile, Cedam,
Padova, (ult.ed.).
Lettura consigliata
F. Lucarelli, L’operatore giuridico. La forma dell’acqua, Ed.Mucchi, Modena, 2006.
ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO (STIM) (Lettere A-L)
Prof.ssa Consiglia Botta
Obiettivi formativi: Il corso si propone di far acquisire agli studenti iscritti al corso di laurea STIM
le nozioni fondamentali che appartengono all’area del diritto privato, in particolare approfondimenti
sul diritto delle obbligazioni e dei contratti, sulla tutela del consumatore- viaggiatore, sui contratti di
viaggio. Inoltre si introdurranno alcuni elementi di base relativi alla legislazione e alla tutela dei
beni culturali.
Programma: Le persone fisiche e le persone giuridiche. Situazioni reali di godimento. Situazioni di
credito e di debito. Autonomia negoziale e autonomia contrattuale. Singoli contratti.
Responsabilità civile e illecito.
La prenotazione. Il contratto d'albergo. Il contratto di deposito in albergo.Il contratto di trasporto di
persone. Il contratto di viaggio e la vendita dei pacchetti turistici. I contratti per la creazione e la
distribuzione dei pacchetti turistici.
148
Il giurista tra formazione ed informazione. La forma dell’acqua. - Dalla parte del ricercatore.
L’odore della carta. - Un approccio all’ignoto giuridico - Il Duemila. Il diritto dell’Economia e l’età
del cinismo – Progetto di testo degli articoli del Trattato che stabilisce una Costituzione Europea.
Raffronto tra la Carta di Nizza (2000) ed il Trattato costituzionale (2003). - La riformulazione della
nozione di servizio pubblico sotto l’influenza del diritto comunitario
La legislazione dei beni culturali. Beni culturali nell’età del cinismo. - Lo scenario dei beni culturali
in due secoli di politica del diritto. - Leggi sui beni culturali. - L’internazionalizzazione dei beni
culturali ed il ruolo dell’UNESCO.
Testi consigliati:
P . P erlingieri, Istituzioni d i Diritto Civile, Napoli, ult. Ed (in alternativa: M. Bessone, Lineamenti
di Diritto Privato, ult. Ed).
Franceschelli- Morandi, Manuale di diritto del turismo, Torino, ult. Ed.
Letture di: Francesco Lucarelli, L’ operatore giuridico. La forma dell’acqua, Mucchi editore, 2006.
ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO (STIM) (Lettere M-Z)
Prof. Antonella Miletti
Programma
Nozioni introduttive e principi fondamentali. Fonti del diritto. Persone fisiche e persone giuridiche.
Situazioni esistenziali. Situazioni reali (proprietà e multiproprietà). Situazioni possessorie.
Situazioni di credito e di debito (struttura, caratteri e vicende delle obbligazioni). Situazioni di
garanzia. Autonomia negoziale e contrattuale. Patologia negoziale. L’efficacia del contratto.
Classificazione dei negozi e dei contratti. Singoli contratti: compravendita; mandato; agenzia.
Responsabilità
civile
e
illecito.
Pubblicità commerciale nelle attività turistiche. Prenotazione. Contratto di albergo. Contratto di
deposito in albergo. Contratto di trasporto. Contratto di viaggio e vendita dei pacchetti turistici.
Contratti per la creazione e la distribuzione dei pacchetti turistici. Beni culturali. Tutela del
consumatore.
Testi consigliati
P. Perlingieri, Istituzioni di Diritto Civile, ESI, Napoli, 2004.
V. Franceschelli – F. Morandi – (a cura di), Manuale di Diritto del Turismo,
Giappichelli, Torino, 2003. In particolare i capitoli:
III L'azione comunitaria in materia di turismo (M. Fragola). - X La multiproprietà (G. Tassoni). XIV La pubblicità commerciale nelle attività turistiche (M. Cartella-F. Morandi). - Sez. IV. I
contratti. - XVI La prenotazione (V. Franceschelli). - XVII Il contratto d'albergo (M. La Torre). XVIII Il contratto di deposito in albergo (M. La Torre). - XIX Il contratto di trasporto di persone (S.
Busti). - XX Il contratto di viaggio e la vendita dei «pacchetti turistici» (G. Ciurnelli). - XXI I
contratti per la creazione e la distribuzione dei pacchetti turistici (A. Venchiarutti).
ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO (Lettere A – C)
Prof. Maria Rosaria Donnarumma
Programma
Il fenomeno giuridico e la sua origine: le principali teorie al riguardo.
149
Le fonti del diritto: costituzione formale e costituzione materiale; fonti sulla produzione e fonti di
produzione; fonti-atto e fonti-fatto; fonti atipiche. L’ordine gerarchico delle fonti; la riserva di
legge. L’istituto della delegificazione. Rilevanza di fonti esterne: norme di altri ordinamenti statali
(la riforma del sistema italiano di diritto internazionale privato); norme internazionali. I Trattati
istitutivi delle Comunità europee e dell’Unione Europea, in particolare i trattati di Maastricht, di
Amsterdam e di Nizza. Il problema dei rapporti fra diritto interno e diritto comunitario dagli effetti
diretti. Criteri di composizione delle fonti in sistema. L’interpretazione del diritto. L’efficacia nel
tempo e nello spazio.
Soggettività giuridica, capacità giuridica e capacità d’agire; le istituzioni giuridiche soggettive.
Lo Stato: Stato-istituzione, Stato-apparato, Stato-comunità. Le forme di Stato (Stato feudale, Stato
assoluto, Stato di polizia, Stato di diritto. Stati unitari, federali, regionali). Le principali forme di
governo dello Stato contemporaneo (parlamentare, presidenziale, semi-presidenziale, direttoriale).
L’ordinamento dello Stato italiano: la costituzione del 1948 ed i precedenti storici. Le caratteristiche
dello Stato alla luce della vigente costituzione.
Lo Stato-apparato: gli organi costituzionali e gli organi a rilevanza costituzionale. Il principio della
separazione dei poteri e le interferenze funzionali.
Il potere legislativo: le Camere (sistema elettorale, organizzazione e funzionamento, status dei
membri). La funzione di indirizzo politico. La funzione legislativa. Funzioni minori.
Il potere esecutivo: il Governo e la sua formazione. L’attività di indirizzo politico. La funzione
normativa. La funzione amministrativa. I vizi dell’atto amministrativo. I reati ministeriali.
Il potere giudiziario: giudici ordinari, giudici speciali, sezioni specializzate. La ripartizione fra i vari
organi della funzione giurisdizionale. L’azionabilità delle pretese del singolo nei confronti della
pubblica amministrazione. L’indipendenza della magistratura ordinaria, il Consiglio superiore della
magistratura. L’indipendenza dei giudici speciali. La responsabilità dei giudici.
Il Presidente della Repubblica: elezione, poteri di controllo, di impulso, ecc. La controfirma
ministeriale e la irresponsabilità. I reati presidenziali.
La Corte costituzionale: composizione, funzionamento, status del giudice costituzionale. I giudizi di
legittimità costituzionale. I giudizi sui conflitti di attribuzione. I giudizi di accusa. Il giudizio
sull’ammissibilità della richiesta di referendum abrogativo. Il principio dell’unità della giurisdizione
costituzionale e l’Alta Corte per la regione siciliana. La revisione costituzionale.
Limiti espliciti. Limiti impliciti: il rispetto dei principi supremi dell’ordinamento costituzionale.
Gli istituti di democrazia diretta: l’iniziativa legislativa popolare, la petizione, il referendum
(abrogativo, costituzionale, in materia di creazione o modifiche territoriali di regioni e comuni). Le
autonomie territoriali. La legge n. 3/2001 di revisione del titolo V, parte II della costituzione.
Le Regioni, il diverso grado di autonomia: regioni a statuto ordinario e regioni a statuto speciale.
Sistema elettorale. Organi e funzioni. La funzione legislativa (esclusiva, concorrente, attuativaintegrativa). La funzione amministrativa. L’autonomia finanziaria. Il raccordo tra Stato e regioni. Le
regioni e l’Europa comunitaria. Le Province e i Comuni: il sistema elettorale; organi e funzioni.
L’autonomia statutaria e regolamentare.
L’autonomia dei privati. I diritti e le libertà fondamentali. L’articolo 2 della costituzione e la
tematica del carattere aperto o meno della clausola. Il principio di uguaglianza formale e
sostanziale. Libertà negative e libertà positive. La tutela dei diritti fondamentali contro possibili
violazioni da parte non solo dei pubblici poteri, ma anche dei privati. Il problema della conciliabilità
della garanzia erga omnes con l’autonomia delle formazioni sociali intermedie a rilevanza
costituzionale. I doveri del cittadino. La posizione giuridica dello straniero.
Attività didattica integrativa
Seminari. Si suggeriscono i seguenti argomenti, passibili comunque di sostituzione secondo gli
interessi che emergeranno e le conseguenti indicazioni dei partecipanti al corso:
Principio di legalità e Stato di diritto.
150
La forma di governo c.d. semi-presidenziale.
Rapporti tra ordinamento comunitario ed ordinamento interno.
Il principio di ragionevolezza nella giurisprudenza costituzionale.
Il limite dei “principi supremi” dell’ordinamento costituzionale.
L’attività legislativa del governo e la giurisprudenza costituzionale.
L’ammissibilità del referendum abrogativo.
L’Unione Europea e i Trattati istitutivi – La Carta dei diritti fondamentali.
Testi consigliati:
Parte generale
T. Martines, Diritto pubblico, Giuffrè, Milano, ult. ed. o un qualunque altro manuale di istituzioni di
diritto pubblico, ultima edizione.
Da consultare
M. Bassani, V. Italia, C. E Traverso, Leggi fondamentali del diritto pubblico e costituzionale,
Giuffrè, Milano, ultima edizione.
Parte speciale
M.R. Donnarumma, La giurisprudenza costituzionale. Slanci creativi e prudenti elusioni, Cedam,
Padova, 2000
nonchè a scelta
M.R. Donnarumma, La forma di governo “semi-presidentielle” e la V Repubblica in Francia,
Giuffrè, Milano, 1998
oppure
M.R. Donnarumma, Il principio di legalità nella dinamica dei rapporti costituzionali, Cedam,
Padova, 1988
oppure
un testo individuato dallo studente e la cui scelta va in tempo utile (almeno due prima della fine del
corso) sottoposta al docente.
Corsi di laurea triennali
Gli studenti dei corsi di laurea triennali adotteranno il manuale nella edizione ridotta predisposta per
tali corsi.
La parte speciale, quale su indicata, è altresì obbligatoria, ove seguano due moduli, mentre la stessa
è ridotta a tre argomenti a scelta, tratti dal testo su citato: DONNARUMMA. La giurisprudenza
costituzionale, Padova, Cedam, 2000, ove seguano un solo modulo.
ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO (Lettere D-K)
Prof. Alberto Lucarelli
Programma
I modulo
Potere giuridico, potere politico, potere economico. Lo stato in quanto ente monopolizzatore della
forza. Lo stato in quanto apparato. Stato e società. Stato di diritto, principio di eguaglianza,
solidarietà sociale e principio di legalità. Sussidiarietà verticale e sussidiarietà orizzontale. I rapporti
tra gli stati. Profili del diritto pubblico europeo ed il trattato costituzionale europeo. Lo stato come
soggetto giuridico. L’ordinamento giuridico. Le fonti dell’ordinamento giuridico italiano. Forme di
stato e forme di governo. I partiti politici. La partecipazione popolare. I nuovi modelli di
partecipazione politica. Rappresentanza politica e rappresentanza degli interessi. Il parlamento. Il
governo. Il presidente della repubblica. La corte costituzionale. L’ordinamento giudiziario e la
151
funzione giurisdizionale. I principi costituzionali della pubblica amministrazione. Regioni, province
e comuni. I rapporti tra stato, regione ed enti locali, alla luce della riforma del titolo V della
costituzione. I servizi pubblici locali. L’autonomia statutaria delle regioni. I diritti di libertà. Stato
ed economia dinanzi ai processi di globalizzazione. I servizi di interesse economico-generale e la
regolamentazione delle public utilities. Le autorità amministrative indipendenti. La salute e la
sicurezza sociale. L’ambiente. Strumenti di ricerca per l’individuazione delle norme giuridiche,
delle sentenze dei giudici e della dottrina.
II Modulo
L’organizzazione politico-amministrativa delle regioni. La legge costituzionale n.1 del 1999, la
forma di governo regionale e l’autonomia statutaria. La riforma del titolo V della Costituzione.
Regioni ed Unione europea nel nuovo assetto costituzionale: un difficile equilibrio tra sviluppo
economico ed unità della dimensione sociale. L’evoluzione della forma di stato ed il nuovo sistema
delle fonti regionali. La funzione legislativa e regolamentare delle regioni, anche alla luce della
giurisprudenza costituzionale. Il principio di legalità nell’ambito dei nuovi rapporti Stato-regioni.
L’effettività del principio di eguaglianza e diritti sociali nei processi evolutivi della forma di stato.
Statuti regionali e nuovi diritti. Approfondimenti settoriali di ambiti legislativi regionali dopo la
riforma del titolo V della Costituzione: il diritto alla salute, il diritto all’ambiente, la valorizzazione
dei beni culturali, la protezione civile. I nuovi principi ispiratori dell’azione degli enti locali: i
principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza. La funzione politico-amministrativa e
gestionale degli enti locali. La città metropolitana quale ente rappresentativo di interessi di area
vasta: le c.d. esigenze sovracomunali. La potestà regolamentare degli enti locali.
Testi consigliati per la parte generale (I modulo)
A scelta dello studente uno dei seguenti testi istituzionali:
P. Barile, E. Cheli, e S. Grassi, Istituzioni di diritto pubblico, Cedam, ult. ed.
R. Bin e G. Pitruzzella, Diritto pubblico, Giappichelli, ult. ed.
P. Caretti e U. De Siervo, Istituzioni di diritto pubblico, Giappichelli, ult. ed..
T. Martines, Diritto pubblico, Giuffré, ult. ed.
G. U. Rescigno, Corso di diritto pubblico, Zanichelli, ult. ed.
Testi consigliati per la parte speciale (II modulo)
A. Lucarelli, Scritti di diritto regionale, Giuffré, 2004.
ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO (Lettere L-P)
Prof. Sergio Stammati
Modulo A (5 crediti)
Programma
La forma liberale dello Stato italiano dall’unità alla prima guerra mondiale: La Costituzione
albertina: l’organizzazione e le fonti del diritto, i diritti individuali e collettivi. Cause ed aspetti
della lenta evoluzione verso l’assetto liberal - democratico dello Stato. Fallimento dei tentativi di
stabilizzarlo e regressione verso lo Stato autoritario. Caratteri di quest’ultimo nella legislazione
istituzionale, politica e sociale (assetto corporativo) che principalmente lo caratterizzò dal 1925 al
1943. La transizione costituzionale degli anni 43-46. Il referendum istituzionale del 2 giugno 1946 e
la scelta repubblicana. La sovranità popolare e i principi fondamentali che le sono collegati.
Carattere personalista, pluralista, autonomista, laico, internazionalista e in definitiva liberal –
democratico e sociale della nuova Costituzione. Il nuovo valore dei diritti classici nel contesto
costituzionale descritto. I nuovi diritti sociali economici e politici. Come erano viste allora e come
sono viste oggi queste tre categorie di diritti fondamentali. Il sistema politico, democratico 152
pluralista ed il ruolo dei partiti politici. Trasformazione dei partiti politici per effetto della crisi
delle ideologie, dell’integrazione crescente dell’ordinamento giuridico italiano in quello
comunitario e dell’egemonia di mezzi di informazione confiscati da ristrette oligarchie politiche e
economiche che influenzano strati larghissimi della pubblica opinione. Il nuovo fenomeno del
partito personale. Il rapporto fiduciario tra Governo e Parlamento: sue caratteristiche. Come cambia
il rapporto fiduciario in un sistema politico – costituzionale fondato su leggi elettorali
precipuamente maggioritarie che danno vita a coalizioni contrapposte. Parlamento e Governo visti
dall’interno: strutture e funzioni. Il Presidente della Repubblica come garante della Costituzione:
rapporti con gli organi costituzionali, con le forze politiche, con la società civile, con gli Stati
europei ed extraeuropei. Indebolimento tendenziale del ruolo presidenziale e incertezze crescenti
circa l’effettiva dimensione costituzionale del suo ruolo.
Le fonti del diritto. La superiorità della Costituzione, il ridimensionamento del potere legislativo
statale; nuova articolazione , sostanziale e territoriale di esso. Incerto statuto teorico attuale della
legge dello Stato alla luce dell’art.117, comma 1, cost.: in che limiti possa essere ancora detta fonte
generale. Le fonti del diritto superlegislative (in particolare quelle comunitarie) e infra legislative. Il
difficile raccordo fra le moltiplicate fonti del diritto. La Corte Costituzionale, struttura e funzioni; il
ruolo della giurisprudenza costituzionale nella stabilizzazione problematica del rapporto tra le fonti
del diritto, oltre che dei rapporti fra gli organi dello Stato e di quelli fra Stato e Regioni.. Le
sentenze della Corte costituzionale ordinate per tipi e per oggetti. Indicazioni
relative alle
principali trasformazioni strutturali e funzionali delle amministrazioni pubbliche, alle nuove
amministrazioni e agli organi ausiliari dello Stato. Indicazioni sul ruolo e sulle funzioni dei giudici,
sulla magistratura come “ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere” e sui principi
costituzionali del giusto processo. Il potenziamento delle autonomie locali nel titolo V modificato,
della parte seconda della Costituzione: caratteristiche generali della riforma. La legge n.131/03 per
l’attuazione del T.V della costituzione: caratteristiche e vicende applicative. Il principio di
sussidiarietà come criterio ordinatore dei rapporti tra lo Stato e gli enti territoriali. Prime, inattese,
letture del principio di sussidiarietà in recenti sentenze costituzionali. Le trasformazioni della
potestà legislativa, statale e regionale, nell’art.117 (riformato) ,commi 2 – 4, della costituzione, le
diverse specie delle due potestà e le presenti difficoltà di stabilire con la precisione necessaria i
rapporti fra le stesse. La delega per la ricognizione dei principi fondamentali nelle materie di
competenza ripartita e la sua incerta condizione attuale. Sui rapporti delle Regioni con la comunità
internazionale e con l’U E. La nuova disciplina del potere regolamentare dello Stato e delle
Regioni nell’art.117, comma 6 cost. La profonda trasformazione del potere amministrativo
nell’art.118 cost. e i gravi problemi di distribuzione del medesimo fra enti locali e fra questi ultimi e
lo Stato che esso lascia aperti. Interpretazioni dottrinali e giurisprudenziali al riguardo. La disciplina
dell’autonomia finanziaria degli enti locali territoriali; ovvero l’art.119 cost. fra letture
autonomistiche e letture solidaristiche. Sul potere governativo di sostituirsi, in circostanze
costituzionalmente tipizzate, a organi delle Regioni, delle Città metropolitane, delle Provincie e dei
Comuni. Discussioni sulla natura di tale potere.
Intreccio di discipline costituzionali, legislative (nazionali) (per es. la recente l.2 luglio 2004,n.165
di attuazione dell’art.122, comma 1 cost.) e statutarie nella disciplina dei rapporti tra organi di
governo nelle Regioni, nelle Province e nei Comuni. In particolare la vicenda (tuttora in corso) di
riformulazione degli Statuti delle Regioni ordinarie sulla base del T.V riformato. Trasformazioni del
regime di “specialità” regionale dopo la legge cost. n.2/2001 e la clausola di modificazione
innominata dell’art.10 della legge cost. n.3/2001 e la loro difficile individuazione. Le
organizzazioni di raccordo tra Stato e enti locali territoriali a seguito della mancata attuazione
dell’art.11 della legge di revisione costituzionale n.3/2001. In particolare, struttura e funzioni della
Conferenza permanente tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome, della Conferenza Stato –
autonomie locali e della Conferenza Unificata. Una prospettiva: la trasformazione del Senato della
Repubblica in Camera delle regioni. Indicazioni sul progetto governativo di revisione della II parte
della costituzione approvato in I lettura dal Senato della Repubblica.
153
Testi consigliati
N.B.
A causa delle continue vicende di trasformazione dell’ordinamento costituzionale, direttamente in
talune delle sue parti, e indirettamente in tutte le altre, dei testi qui di seguito consigliati, soltanto
l’edizione più recente (2004) dovrà essere considerata affidabile. Si tenga inoltre presente che, per
la medesima causa, è fortemente consigliata la frequenza del corso, per la difficoltà dei manuali a
tenere il passo delle modificazioni del diritto scritto e delle discussioni che le accompagnano.
P. Caretti - V. De Siervo, Istituzioni di diritto pubblico, ult. Ed., Giappichelli, Torino.
T. Martines, Diritto pubblico, a cura di L. Ventura, ult. Ed., Giuffré, Milano, 2004;
A. Barbera - C. Fusaro, Corso di diritto publico, ult. Ed., Il Mulino, Bologna 2004;
P. Barile-E. Cheli-S.Grassi, Istituzioni di diritto pubblico, ult. Ed., Cedam, Padova 2004;
R. Bin - G. Pitruzzella, Diritto pubblico, ult. Ed., Giappichelli, Torino. 2004;
F. Modugno, Diritto pubblico generale, Laterza, Bari, ult. Ed. (se del 2004).
Sul progetto governativo di revisione costituzionale il docente indicherà letture tratte dai seguenti
volumi:
La democrazia riformata.Analisi del progetto di revisione costituzionale (a cura di A. Bevere),
Napoli 2004;
Costituzione, una riforma sbagliata.Il parere di 63 costituzionalisti (a cura di F. Bassanini), Firenze
2004;
Modulo B (programma del modulo A + 5 ulteriori crediti)
Programma
Per gli studenti che seguiranno le lezioni del modulo B il programma effettuerà approfondimenti
relativi alle recenti modificazioni (per ora concordate, ma non ancora deliberate e ratificate) del
Trattato costituzionale dell’UE e agli sviluppi dei processi di attuazione della riforma costituzionale
deliberata con la legge costituzionale n.3 del 2001. Poiché tanto le une che gli altri sono assai
recenti, è fortemente consigliata la frequenza del corso, poiché i testi successivamente indicati (i
quali dovranno essere studiati nell’edizione 2004 o successiva) sono solo limitatamente aggiornati.
1) Rapporto tra lo Stato italiano e l’Unione europea, la prolungata vaghezza del riferimento
costituzionale alle organizzazione sovranazionale CEE, CE e UE. Il rapporto tra le fonti nazionale e
le fonti comunitarie attraverso le interpretazioni cangianti della corte costituzionale fino alla
stabilizzazione attuale. Il (primo) riferimento ai “vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario”
nel (nuovo) art.117, comma 1, della costituzione. Il dibattito sull’interpretazione di tale clausola.
Illustrazione degli aspetti innovativi del progetto di Trattato costituzionale dell’UE che ha assorbito
i precedenti Trattati e che dopo la sottoscrizione (prevista in ottobre 2004, a Roma) dei Capi di
Stato e di Governo dell’Unione Europea allargata a 25 membri, entrerà in vigore, dopo la ratifica
dei singoli Parlamenti o dei singoli corpi elettorali nazionali. In particolare: i principi di
attribuzione e di sussidiarietà come criteri di regolazione generale dei rapporti fra fonti nazionali e
fonti comunitarie nelle materie di competenza ripartita.Gli altri principi del diritto dell’UE che si
riflettono sull’ordinamento costituzionale nazionale; l’incorporazione della carta dei diritti
fondamentali dell’UE nella II parte del Trattato e le conseguenze giuridiche di essa;
L’organizzazione, le competenze, le politiche dell’UE e la revisione del Trattato. In particolare: la
nuova struttura del Consiglio dei ministri (Presidente eletto per due anni e mezzo), la ponderazione
dei voti al suo interno, la varietà dei quorum deliberativi in funzione delle materie oggetto delle
deliberazioni; la nuova struttura della commissione europea (allargamento dei seggi ai nuovi Paesi,
partecipazione di diritto – come vice Presidente- del “ministro degli esteri” dell’Unione) e il
rapporto quasi fiduciario del Presidente e del collegio con il Parlamento europeo; La nuova struttura
154
del Parlamento dell’UE, i gruppi parlamentari, l’estensione della procedura di codecisione per
l’approvazione degli atti normativi dell’UE e l’intensificazione dei rapporti fra Parlamento europeo
e Parlamenti nazionali fondata sul principio di sussidiarietà. Luci ed ombre del progetto di Trattato
costituzionale: prospettazione dei vari punti di vista.
Aspetti consolidati del rapporto fra diritto nazionale e diritto dell’UE.: a) l’attuazione legislativa del
diritto comunitario caratteristiche delle fonti normative comunitarie (regolamenti, direttive),
articolazioni interne di tali fonti: varietà dei vincoli da esse esercitati sulle fonti normative nazionali
e sulle diverse forme di potestà legislativa delle Regioni. La responsabilità dello Stato per
l’attuazione del diritto comunitario nell’ordinamento nazionale; b) l’attuazione giurisdizionale del
diritto comunitario: il rapporto fra le corti comunitarie (Corte di giustizia, tribunale di I grado) e le
Corti nazionali ( i giudici ordinari e amministrativi); il problematico rapporto fra Corte di giustizia e
Corte costituzionale; c) l’attuazione amministrativa del diritto comunitario. Il ruolo attuativo della
commissione europea e l’organizzazione interna preposta allo svolgimento della funzione
amministrativa. Altre forme di attuazione amministrativa del diritto comunitario: il modulo della
comitologia e quello dell’amministrazione congiunta (coamministrazione). Esigenze e proposte di
riforma.
Il progetto di Trattato costituzionale (sul quale ancora mancano, trattazioni sistematiche) sarà
commentato direttamente dal docente, nel corso delle lezioni.
Testi consigliati:
Il docente indicherà letture dai seguenti testi:
AA. VV.: I costituzionalisti e l’Europa, (a cura di S. P. Panunzio), Milano, 2002;
Quaderni costituzionali, n.3, 2002, dedicato al tema dell’unificazione costituzionale europea;
AA. VV:Una costituzione per l’Europa (dalla convenzione europea alla conferenza
intergovernativa) (a cura di F. Bassanini e G. Tiberi), Bologna 2003;
2) Le leggi costituzionali 22 novembre 1999, n.1 e 18 ottobre 2001, n.3 e la doppia riforma del T.
V, parte II, della costituzione. L’autonomia degli enti locali territoriali attraverso la lente del
principio di sussidiarietà. Interpretazioni del principio favorevoli alla dislocazione reciproca,
paritaria o non paritaria, dello Stato e degli enti territoriali. Il regionalismo speciale secondo la
legge costituzionale n.2 del 2003, secondo l’art.116, commi 1 e 2 della costituzione e secondo la
clausola di vantaggio dell’art.10, l. cost. n.3 del 2001. Il dibattito sulla sopravvivenza dei limiti al
potere legislativo esclusivo delle regioni speciali previsti dai rispettivi Statuti. L’apertura (a quanto
sembra precaria) verso il regionalismo asimmetrico nell’art.116, comma 3, cost.. Il potere statutario
delle Regioni ordinarie come potere legislativo regionale speciale: procedimento di formazione,
valore, limiti di tale potere nell’art.123 cost. Ricognizione dei testi statutari approvati in
commissione o in prima lettura dalle Regioni a statuto ordinario per adeguarli alla disciplina
costituzionale del T.V. (II parte) della costituzione. Limiti comuni al potere legislativo dello Stato e
delle regioni nell’art.117, comma 1 della costituzione.
Il potere legislativo esclusivo dello Stato, la tassatività, i caratteri, le incidenze materiali. La
peculiarità di alcuni poteri statali di legislazione esclusiva: il caso del potere legislativo
“trasversale” delle lettere e), m), p), dell’art. 117, comma 2, Cost. Il potere legislativo regionale: il
nuovo procedimento di formazione delle leggi regionali delle Regioni a statuto ordinario dopo la
sostituzione dell’art.127 del precedente testo costituzionale. Il potere legislativo residuale delle
Regioni: carattere innominato del suo oggetto e problematica definizione della sua consistenza a
causa dell’incidenza sullo stesso del potere legislativo esclusivo “trasversale” dello Stato. Il potere
legislativo concorrente delle Regioni, la sua limitazione ad opera dei principi fondamentali della
legislazione statale. La difficile questione del rapporto tra le due forme legislative e le critiche
155
suscitate dall’art.1, comma 4, della legge 131/03, contenente delega al Governo per la “ricognizione
dei principi fondamentali” nelle materie di competenza concorrente e delle norme “trasversali” che
lo Stato potrà adottare nell’esercizio della sua competenza esclusiva e immateriale delle lett.e), m) e
p) dell’art.117, comma 2 cost.. Le leggi statali sugli “accordi” delle Regioni con Stati esteri e sulle
“intese” regionali con enti territoriali interni ad altro Stato. Potere regolamentare speciale dello
Stato e potere regolamentare generale delle Regioni. Esiste una riserva costituzionale di
regolamento comunale? La concentrazione delle funzioni amministrative nei Comuni salvo il loro
conferimento per assicurarne l’esercizio unitario a Province, città metropolitane, Regioni e Stato. Le
sentenze 303/2003 e 6/2004 della corte costituzionale interpretando l’art.118 cost., riscrivono
l’art.117 del medesimo testo. Funzioni amministrative proprie dei Comuni e funzioni
amministrative loro “conferite”. Il favore per l’iniziativa autonoma dei cittadini singoli o associati
per lo svolgimento di attività di interesse generale nell’art.118, ultimo comma, Cost.: i diversi modi
di legge la disposizione costituzionale applicativa del principio di sussidiarietà orizzontale. Una
questione cruciale: gli assai diversi modi di intendere la disciplina costituzionale sull’autonomia
finanziaria delle Regioni: centralità del II o del IV comma dell’art.119 cost? Divaricate
interpretazioni del potere sostitutivo del “Governo” a tutela dei valori indicati nell’art.120, secondo
comma, Cost. L’attuazione legislativa del T.V cost. riformato: una vicenda difficile; stato della
questione: presentazione complessiva della legge 131/03 e della sua varia vicenda applicativa. La
prevedibile terza riforma del T.V, parte II cost.: il senato come camera rappresentativa delle regioni,
difficoltà di individuarne struttura e funzioni e di collegarlo convenientemente con la Camera dei
Deputati. Illustrazione dei caratteri generali del disegno di legge governativo di revisione della II
parte della costituzione, approvato (aprile 2004) dal Senato della Repubblica e introduzione ai
commenti dottrinali da esso suscitati.
Testi consigliati
S. Bartole – R. Bin – G. Falcon – R. Tosi, Diritto regionale. Dopo le riforme, Il Mulino, Bologna,
2004;
Il docente indicherà, inoltre, per l’approfondimento di aspetti particolari dello sviluppo
dell’ordinamento regionale, almeno due saggi tratti dai seguenti volumi:
AAVV: Normazione e amministrazione nella riforma del T. V della costituzione (a cura di V.
Cerulli Irelli e Cesare Pinelli), Bologna 2004;
AA. VV.: I processi di attuazione del federalismo in Italia (a cura di B. Caravita), Milano 2004;
ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO (Lettere Q – Z)
Prof. Erik Furno
Programma
I Modulo
Diritto e ordinamento giuridico. Lo Stato e i suoi ordinamenti costitutivi. Stato - comunità e Stato persona. Le forme dello Stato. Le forme di Governo. Gli istituti di democrazia diretta e gli istituti
rappresentativi. Vicende storico - costituzionali dello Stato Italiano: rapporti con altri ordinamenti.
Le fonti del diritto. Le figure giuridiche soggettive. Le situazioni giuridiche soggettive. Lo Stato
apparato e i soggetti pubblici. Gli organi costituzionali e di rilievo costituzionale. Il Parlamento:
struttura e funzioni. Il Presidente della Repubblica: struttura funzioni. Il Governo: struttura e
funzioni. La Pubblica amministrazione: principi costituzionali e attività.
I diritti e i doveri dei cittadini. Il principio di eguaglianza e le libertà nella Costituzione Italiana.
156
I diritti politici e i sistemi elettorali. I rapporti economici nella Costituzione. L’iniziativa economica
privata e i suoi limiti. Il diritto di proprietà e i suoi limiti. Il lavoro nella costituzione. Libertà e
pluralismo sindacale. Le strutture giurisdizionali. Principi generali sulla giurisdizione. Le garanzie
costituzionali. Il sindacato di costituzionalità delle leggi e le altre competenze della Corte
Costituzionale. Le regioni e le autonomie territoriali. La riforma del titolo V della Costituzione: le
leggi costituzionali, 22 novembre 1999, n. 1, e 18 ottobre 2001, n. 3.
II Modulo
Lo Stato - comunità: le autonomie. Le autonomie territoriali nella Costituzione. La Regione:
organizzazione, attribuzione, controlli. Gli enti locali infraregionali. La riforma del titolo V della
Costituzione: le leggi costituzionali, 22 novembre 1999, n. 1, e 18 ottobre 2001, n. 3. Il potere
statutario delle Regioni ordinarie. Il potere legislativo esclusivo dello Stato. Il potere legislativo
esclusivo delle Regioni. Il potere legislativo concorrente delle Regioni. Il potere regolamentare
delle Regioni. L’autonomia finanziaria delle Regioni.
Testi Consigliati
I modulo (uno a scelta dello studente):
Barile – Cheli – Grassi – Istituzioni di diritto pubblico, Cedam, Padova, ultima edizione
Martines, Diritto pubblico, Giuffrè, Milano, ult. ed.
Bin - Pitruzzella, Diritto Pubblico, Giappichelli, Torino 2005.
II Modulo (uno a scelta dello studente):
S. Bartole – R. Bin – G. Falcon – R. Tosi, Diritto regionale. Dopo le riforme, Il Mulino, Bologna,
2003.
T. Martines, A. Ruggeri, C. Salazar, Lineamenti di diritto regionale, Giuffrè, Milano, ult. edizione;
B. Carovita, La Costituzione dopo la riforma del titolo V, Giappichelli, Torino, 2002;
S. Mangiameli, Riforma e regionalismo italiano, Giappichelli, Torino, 2001.
A. Lucarelli, Scritti di diritto regionale, Giuffrè 2004.
ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO (Avanzato)
Prof. Sergio Stammati
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO (STIM) (Lettere A-L M-Z)
Prof. Alfonso Maria Cecere
Programma
Cenni sull’ordinamento repubblicano. Il sistema delle fonti del diritto. L’efficacia delle norme nei
rapporti transnazionali. I rapporti e l’organizzazione dei centri di potere statale: organi
costituzionali e funzioni. Il sistema autonomistico repubblicano: ordinamento regionale e autonomie
locali. La pubblica amministrazione e l’attività amministrativa (attività autoritativa e attività
funzionale). Il procedimento e l’atto amministrativo. Le libertà dei privati. I servizi pubblici e le
libertà economiche. Il potere pubblico e il settore del turismo.
Libro di Testo
a scelta dello studente uno dei seguenti manuali per i corsi di laurea triennale nella loro ultima
edizioni (anno 2004): 1) Bin Petruzzella, Diritto pubblico, Giappichelli, Torino, 2004; 2) Barile,
Cheli, Grassi, Istituzioni di diritto pubblico, Cedam, Padova; 3) Caretti, De Siervo, Istituzioni di
157
diritto pubblico, Giappichelli, Torino; 4) Barbera, Fusaro, Corso di diritto pubblico, il Mulino,
Bologna; 4) Martines, Diritto Pubblico, Giuffrè, Milano.
ISTITUZIONI DI ECONOMIA
Prof. Rosaria Rita Canale
Introduzione al corso: I principi dell’economia. La distinzione tra Microeconomia e
Macroeconomia. Aspetti della teoria del consumatore: Il vincolo di bilancio. Le preferenze. Le
curve di indifferenza. Le funzioni di utilità. La scelta ottima. Le curve reddito-consumo. Beni
normali-beni inferiori.Curve prezzo-consumo e curve di domanda. Beni di Giffen. Effetto di reddito
ed effetto di sostituzione. La curva di domanda individuale. Domanda e offerta: La domanda di
mercato. L’elasticità della domanda rispetto al prezzo. Spostamenti della curva di domanda. Beni
sostituti e beni complementari. L’offerta di mercato. L’elasticità dell’offerta rispetto al prezzo.
L’equilibrio di mercato. La regolamentazione dei prezzi. L’effetto delle imposte. Mercati e
benessere: La disponibilità a pagare. La rendita del consumatore. La rendita del
produttore.Produzione e costi: I metodi di produzione. La funzione di produzione. Breve e lungo
periodo. Rendimenti di scala. Il concetto di costo-opportunità. Le funzioni di costo. Il breve
periodo: costi fissi e variabili; costo totale, costo medio, costo marginale. Le funzioni di costo nel
lungo periodo. L’impresa e le forme di mercato: L’obiettivo dell’impresa. I ricavi. La
massimizzazione del profitto. La concorrenza perfetta: equilibrio di breve e di lungo periodo. Il
monopolio: l’equilibrio del monopolista; la discriminazione dei prezzi; il monopolio naturale breve
e lungo periodo; implicazioni in termini di benessere; casi di discriminazione del prezzo.
L’oligopolio: il caso del duopolio; collusioni e cartelli.I mercati dei fattori: La domanda di lavoro.
L’equilibrio sul mercato del lavoro. Altri fattori di produzione. Alcune determinanti dei salari di
equilibrio. Aspetti relativi alla distribuzione del reddito. Esternalità e beni pubblici:Esternalità
positive e negative. Il caso dell’inquinamento. Intervento pubblico ed esternalità. I beni pubblici. La
contabilità nazionale:Il flusso circolare. Il prodotto interno lordo (PIL). Il reddito nazionale. Gli
indici dei prezzi. La crescita economica nel lungo periodo.Le determinanti dello sviluppo. Crescita
e politica economica. L’effetto di convergenza. Risparmi, investimenti e sistema finanziario:I
mercati finanziari. La relazione tra risparmi e investimenti. Il bilancio dello Statoe il debito
pubblico.La disoccupazione:Le misure della disoccupazione. Le spiegazioni teoriche. La teoria del
salario efficiente. La moneta e l’inflazione:La domanda di moneta. I motivi per detenere moneta.
L’offerta di moneta. La base monetaria. Il moltiplicatore monetario. La teoria quantitativa.
L’inflazione: cause e costi. L’economia aperta:Bilancia commerciale e bilancia dei pagamenti. I
movimenti di capitale. Tassi di cambio nominali e reali. La parità dei poteri di acquisto:Le
fluttuazioni economiche di breve periodo: Domanda aggregata e offerta aggregata. Il ruolo della
politica monetaria e della politica fiscale.
Libro di testo consigliato
N. G. MANKIW, Principi di economia, Bologna, Zanichelli.
LABORATORIO DI ANALISI DI MERCATO
Prof. Marco Gherghi
Le analisi statistiche con i principali software applicativi
Il package statistico SPSS
Data editor
SPSS viewer
158
Finestre di dati, output, sintassi
L’organizzazione dei dati
Ordinamento e ristrutturazione dei dati
Trasformazione dei dati
Analisi univariate
Analisi dei dati categorici
Analisi dei dati continui
Analisi bivariate
Le tabelle di contingenza
Gli indici di associazione
Il confronto fra medie
I principali test statistici
La regressione multipla
I metodi stepwise
La regressione con regressori dummy
Il package statistico SPAD
Il caricamento dei dati
Importazione dei dati da Excel e da SPSS
Preparazione e trasformazione dei dati
Le filiere di SPAD
L’Analisi in Componenti Principali
L’Analisi delle Corrispondenze Multiple
La Classificazione automatica
L’esportazione dei dati
Il corso prevede l’elaborazione e la discussione di casi-studio su dati reali.
Sul sito www.docenti.unina.it/marco.gherghi saranno disponibili i lucidi delle lezioni e altro
materiale relativo agli argomenti trattati durante il Corso.
LABORATORIO DI SOFTWARE STATISTICO
(Mutuato da Laboratorio di analisi di mercato I)
LEGISLAZIONE BANCARIA
Prof. Ermanno Bocchini
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
LETTERATURA ITALIANA: ITINERARI CULTURALI E PARCHI LETTERARI
Prof. Roberta Lencioni
Programma
Tema del Corso: La letteratura e i luoghi.
I Parchi letterari.
Configurazione dei Parchi letterari. I Parchi letterari nel Mezzogiorno e in Campania. Destinatari
attuali. Risorse e prospettive per il turismo: la letteratura come giacimento culturale. Rapporti col
159
territorio e con le istituzioni. Progettualità e nuove tecnologie. Valorizzazione e approfondimento
dei contenuti.
Testo di riferimento:
R. Lencioni, La letteratura nel turismo: il sistema dei Parchi letterari in Campania, in AA.VV., Atti
delle Giornate di Studio Il turismo culturale in Campania, Napoli 2004, (pp. 223-254). È necessario
consultare il sito internet www.parchiletterari.com per l’aggiornamento dei Parchi letterari attivati.
Da visionare: I Parchi letterari, vol I e II, Ediz. Abete, Roma
I Parchi letterari dell’800, a c. di S. Nievo, ed. Marsilio, Venezia
I Parchi letterari del ‘900, a c. di S. Nievo, ed. Ricciardi & Ass., Roma
Per una storia della rappresentazione dello spazio dalle origini al ‘900.
I luoghi e la retorica: il topos del locus amoenus. Lo spazio tra simbolo e metafora. Narrare,
descrivere, rappresentare.
Testo di riferimento:
H. Grosser, Narrativa, ed. Principato, Milano, (pp. 145-182)
I luoghi (in particolare Napoli e la Campania) nelle opere più significative della letteratura italiana.
Testo di riferimento:
Storia d’Italia, Annali 5, Il paesaggio, Einaudi, Torino 1982, pp. 432-559 e pp. 665-749 (il saggio di
G. Venturi, Ricerche sulla poesia e il giardino dalle origini al ‘600 e il saggio di S. Romagnoli,
Spazio pittorico e spazio letterario da Parini a Gadda ).
Letture scelte da:
Dante, Commedia, Inferno II vv.125-131; V vv.97-99; IX vv.112-118; XIII vv.4-9; XX vv.61-93;
XXI vv.7-18; XXIII vv.94-96; XXVI vv. 85-141; XXX vv.62-69; XXXIII vv.79-84. Purgatorio, III
vv.25-27; V vv.91-102; XIV vv.16-21; XXVIII vv.1-84. Paradiso, VIII vv.58-75; IX vv.43-54; XII
vv.46-57; XXIII vv.1-39.
F. Petrarca, Canzoniere, I, XXII, XXXIV, XXXV, CXXVI, CXXIX, CCXXVI, CCCX, LXI;
Familiares, IV, I, passim.
G. Boccaccio, Decameron, Proemio, Introduzione e Chiusa della Giornata I, II, III, IV, VI, VII, X,
Conclusione dell’autore. Novelle: G. II, nov. 4 e 5; G. IV, nov. 1; G. V nov. 6 e 8; G. VII nov. 2; G.
X, nov. 6.
Poliziano, Stanze per la giostra, Ottave 37-54; 70-79.
J. Sannazaro, Arcadia, Prosa I, Egloga prima, Prosa XII.
U. Foscolo, Ultime lettere di Iacopo Ortis: Da’ Colli Euganei, 20 novembre 1797 e 12 maggio
1798; Firenze, 7 settembre e 25 settembre; Ventimiglia 19 e 20 febbraio.
G. Leopardi, Canti, L’infinito; Le ricordanze; La ginestra.
A. Manzoni, I promessi sposi, capp. I, IV, VIII, XI, XVI, XXXV (passim).
G. Verga, I Malavoglia, cap. V, X, XV (passim).
L. Pirandello, Novelle per un anno: Lumie di Sicilia; Il fu Mattia Pascal(passim)
Per lo studio generale della storia della letteratura e degli autori, delle opere, delle correnti, delle
forme e dei centri culturali, si consiglia: G. Ferroni, Profilo storico della letteratura italiana, (vol.
unico o in due tomi), Einaudi, Torino 1992. Oppure, con antologia, G. Ferroni et alii, Storia e testi
della letteratura italiana, Einaudi scuola, Milano 2003. O qualsiasi altro testo scolastico, purché in
uso nei licei.
N.B. Per la lettura critica delle opere letterarie si raccomanda un’accurata e recente edizione
commentata o un’adeguata antologia in uso nei licei.
Oltre a quanto indicato fin qui, lo studente potrà organizzare un percorso o una mappa
(eventualmente predisposti come un Parco letterario o un itinerario culturale) selezionando per
l’esame da 10 crediti almeno 7 autori con le relative opere, di cui cinque autori indicati nel
160
programma più due a piacere, questi ultimi preferibilmente d’ambiente napoletano o campano e
scelti dalla metà dell’800 ai nostri giorni. Per l’esame da 9 crediti , 6 autori con le relative opere ( di
cui cinque in programma più uno a piacere). Per l’esame da 5 crediti,
4 autori con le relative
opere ( di cui tre in programma ed uno a piacere).
Per articolare adeguatamente i percorsi e in generale per gli approfondimenti, si consiglia di
integrare con la lettura di:
E. Giammattei, Il romanzo di Napoli. Geografia e storia letteraria nei Sec.XIX e XX, Guida ed.,
Napoli 2003, in particolare le pp. 101-178.
AA. VV. Poros. Idee di Napoli, Marco Valerio editore, Torino 2002, in particolare il saggio di M.
Palumbo, Immagine di Napoli, pp. 49-67.
G. Bertone, Lo sguardo escluso. L’idea di paesaggio nella letteratura occidentale, Interlinea, Novara
1999, pp. 90-147 e pp. 219-233.
LINGUA E LABORATORIO DI INGLESE
Prof.ssa Giulia Corazza
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
LINGUA FRANCESE (nuovo ordinamento) Primi cinque crediti
Prof.ssa Maria Rosaria Ansalone (docente in anno sabatico)
Prof.ssa Amalia Scialò (docente affidatario del corso per l’a.a. 2006/07)
Il nuovo ordinamento prevede per la Lingua francese, in tutti i corsi di laurea triennali, 5 crediti. Si
richiede pertanto una sufficiente conoscenza pregressa del francese, al fine di raggiungere
l’obiettivo di un insegnamento/apprendimento di specialità (francese dell’economia, degli affari,
della finanza, del diritto, ecc.).
Pertanto un test di ingresso, inteso ad accertare il livello di conoscenza, verrà proposto ai candidati
che scelgano la lingua francese come seconda lingua straniera. I risultati consentiranno altresì di
suddividere gli studenti in gruppi di livello omogenei. Si prega di consultare le bacheche (accanto
allo studio della prof. Ansalone o elettronica) per evincere le date di svolgimento del test.
Gli studenti che non abbiano mai studiato il francese (principianti assoluti), e che intendano
ugualmente sostenere l’esame per i 5 crediti, sono pregati di manifestarsi nelle ore di ricevimento
della prof. Ansalone, fin dal mese di settembre 2006.
Programma
Strutture fonetiche e morfo-sintattiche della lingua di base. Esercitazioni di laboratorio. Lettura,
comprensione ed analisi linguistica di testi scritti, a carattere economico-commerciale e degli affari;
a carattere giuridico o dell’attualità della Francia contemporanea.
Comprensione e traduzione di testi scritti del francese di tali settori specializzati.
Testi consigliati
Maïa Grégoire, Odile Thiévenaz, Grammaire progressive du français avec 600 exercices, Paris,
CLE international, niveau intermédiaire, nouvelle édition 2003.
Anne-Marie Bouvier, Dominique Lafleur, Économie, Droit, Paris, Nathan Technique, 2002.
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Il programma dettagliato per i frequentanti che intendano conseguire i primi 5 crediti sarà
approntato a fine del primo modulo (argomenti di grammatica e capitoli di Économie, Droit,
effettivamente svolti).
Gli studenti non frequentanti sono pregati di rivolgersi alla prof. Ansalone per concordare un
programma loro destinato.
LINGUA FRANCESE (nuovo ordinamento) (Secondi cinque crediti a scelta libera)
Prof.ssa Maria Rosaria Ansalone (docente in anno sabatico)
Prof.ssa Amalia Scialò (docente affidatario del corso per l’a.a. 2006/07)
Programma
Strutture fonetiche e morfo-sintattiche della lingua livello avanzato. Esercitazioni di laboratorio.
Lettura, comprensione ed analisi linguistica di testi scritti, a carattere economico-commerciale e
degli affari; a carattere giuridico o dell’attualità della Francia contemporanea.
Comprensione e traduzione di testi scritti del francese di tali settori specializzati.
Testi consigliati
Maïa Grégoire, Odile Thiévenaz, Grammaire progressive du français avec 600 exercices, Paris,
CLE international, niveau intermédiaire, nouvelle édition 2003.
Anne-Marie Bouvier, Dominique Lafleur, Économie, Droit, Paris, Nathan Technique, 2002.
Il programma dettagliato per i frequentanti per i secondi 5 crediti a scelta libera, sarà approntato a
fine del secondo modulo (come per i primi 5 crediti).
Gli studenti non frequentanti sono pregati di rivolgersi alla prof. Ansalone per concordare un
programma loro destinato.
LINGUA FRANCESE (STIM) (CFU 4)
Prof.ssa Maria Rosaria Ansalone (docente in anno sabatico)
Prof.ssa Amalia Scialò (docente affidatario del corso per l’a.a. 2006/07)
Obiettivi del corso
Prova di idoneità di livello intermedio, per la quale risulta indispensabile una sufficiente conoscenza
pregressa del francese (scolastica, personale, …).
Gli studenti che non abbiano mai studiato francese (principianti assoluti), e che intendano
ugualmente sostenere la prova per i 4 crediti, sono pertanto pregati di manifestarsi nelle ore di
ricevimento della prof. Ansalone per concordare un programma propedeutico di ‘messa a livello’,
utilizzando i crediti a scelta libera.
Argomento del corso
Strutture fonetiche e morfo-sintattiche. Esercitazioni di laboratorio.
Lettura, comprensione e analisi linguistica di testi scritti e documenti autentici, del francese del
Turismo o dell’attualità culturale della Francia contemporanea.
Testi
162
Ross Steele, Civilisation progressive du Français (avec 400 activités), Paris, CLE InternationalCIDEB, 2002.
Maïa Gregoire, Odile Thievenaz, Grammaire progressive du français avec 600 exercices, Paris,
CLE international, niveau intermédiaire, nouvelle édition 2003.
Testi di consultazione: Dizionario monolingue:
Paul Robert, Le Nouveau Petit Robert, Dictionnaire alphabétique et analogique de la Langue
française, Le Robert, ultima edizione Materiale didattico e/o dispense
Distribuiti in fotocopia durante le lezioni e le esercitazioni.
LINGUA INGLESE (Lettere A-D) (CLEA-CLEAIF-CLEDIA)
Prof. Marco Venuti
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
LINGUA INGLESE (Lettere E-O) (CLEA-CLEAIF-CLEDIA)
Prof. Paolo Donadio
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
LINGUA INGLESE (lettere P-Z) (CLEA-CLEAIF-CLEDIA)
Prof. Gennaro Marino
Programma
Titolo del Corso: English for the Faculty of Economics
Programma
Il programma del corso si divide in due MODULI: il Mod.1 verrà svolto nel primo semestre, il
Mod. 2 nel secondo semestre
Modulo 1: General English
1. Le principali funzioni comunicative, il vocabolario di base dell'inglese quotidiano, e le strutture
fondamentali contenuti nel testo consigliato.
2. Elementi di fonetica, morfologia e sintassi contenuti in una serie di lezioni tenute dal docente e
distribuite
gratuitamente sotto forma di Units.
3. Una schematica impostazione della lettura in generale usando i brani contenuti nel testo
consigliato.
Modulo 2: ESP English for Students of Economics
1. Lo sviluppo delle abilità di lettura dell'inglese per scopi specifici (ESP), attraverso l'analisi
lessicale, strutturale e retorica di brani economici, finanziari, commerciali (e campi affini) inserite
in specifiche ESP Units, corredate di esercizi e attività.
Testi consigliati
Modulo 1:
1. L. and J. Soars, Headway Elementary, Student’s Book and Workbook, Cambridge University
Press, ult. ed.
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2. Le schede di fonetica e le Units di grammatica inglese distribuite dal docente e/o dai
collaboratori.
Modulo 2:
1. Le Units di ESP contenenti i testi del linguaggio economico-finanziario con esercizi e attività
distribuite direttamente dal docente e/o dai collaboratori.
Testi di consultazione:
1: F. Picchi, Grande Dizionario: Inglese-Italiano Italiano -Inglese, Hoepli, Milano, ult. ed.
2: The Cambndge International Dictionary of English, Cambridge University Press, ult. ed.
3: F. Picchi, Economics and Business, Zanichelli, Bologna, ult. ed.
LINGUA INGLESE (CLEIM -CLIPA)
Prof. Gennaro Marino
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
LINGUA INGLESE (CLAS)
Prof. Pospieszczyk Alexia
Il programma del corso tende a fornire una preperazione di base attraverso lo studio delle principali
funzioni della grammatica inglese, della lingua comunicativa, del vocabolario di base, e delle
strutture fondamentali contenute nel testo consigliato.
I Anno
Tutte le Units contenute nel testo English Grammar in Use, e Headway Pre-Intermediate
Testi consigliati:
R. Murphy, English Grammar in Use - Intermediate, Cambridge University Press, Oxford, 1997;
L. and J. Soars, Headway Pre-Intermediate, Student’s Book, Oxford University Press, 2000
Testi di consultazione:
1: F.Picchi, Grande Dizionario: Inglese-Italiano, Italiano-Inglese, Hoepli, Milano,
2: The Cambridge International Dictionary of English, Cambridge University Press
LINGUA INGLESE (Avanzato) (STIM)
Prof. Paolo Donadio
Obiettivo
Livelli B1/B2 del Common European Framework for Languages
Lezioni
Contenuti
1
General Introduction; Entry Test;
Module I: Intelligent Business (UNIT 1)
2
Intelligent Business (UNIT 2)
3
Intelligent Business (UNIT 3)
4
Intelligent Business (UNIT 4)
5
Intelligent Business (UNIT 5)
6
Intelligent Business (UNIT 6) – Test 1-5
7
Intelligent Business (UNIT 7)
8
Intelligent Business (UNIT 8)
164
9
Intelligent Business (UNIT 9)
10
Intelligent Business (UNIT 10)
11
Intelligent Business (UNIT 11) – Test 6-10
12
Intelligent Business (UNIT 12)
13
Intelligent Business (UNIT 13)
14
Intelligent Business (UNIT 14)
15
Intelligent Business (UNIT 15)
16
Intelligent Business – Final Test
Module II: Tourism Industry as ESP: Discourse Community and Linguistic Competence
17
The news system in tourism idustry : general/targeted publications (1)
18
The news system in tourism idustry : general/targeted publications (2)
19
E-mail writing: who’s talking to whom? (1)
20
E-mail writing: who’s talking to whom? (2)
21
Informing the tourist: plans, leaflets, FAQs, brochures (1)
22
Informing the tourist: plans, leaflets, FAQs, brochures (2)
23
Basic structure of webpages: three airline Companies (1)
24
Basic structure of webpages: three airline Companies (2)
25
Customer satisfaction: types of questionnaire and purposes (1)
26
Customer satisfaction: types of questionnaire and purposes (2)
27
Legal English: ABTA and its Code of conduct (1)
28
Legal English: ABTA and its Code of conduct (2)
29
News Discourse: understanding press releases (1)
30
News Discourse: understanding press releases (2)
Libri di testo
Christine Johnson, Intelligent Business (Coursebook and Workbook), Longman, 2006
Materiale didattico e/o dispense
Powerpoint slides and photocopies
LINGUA SPAGNOLA
Prof.ssa Francesca de Cesare
Il corso di didattica frontale intende fornire una conoscenza elementare della lingua spagnola del
mondo dell’impresa e dell’economia. In maniera integrata è destinato all’acquisizione delle
conoscenze grammaticali e socioculturali, elementi che presuppongono la considerazione di una
lingua come sistema e come strumento di comunicazione. Gli alunni saranno capaci di comprendere
e di produrre messaggi relativamente semplici e brevi in L2, raggiungendo un livello A2 del MCR.
Il contenuto grammaticale del corso fornirà, quindi, una conoscenza elementare delle strutture
sintattiche della lingua spagnola; nell’ambito verbale questo implicherà l’utilizzo della totalità delle
forme dell’indicativo.
All’insegnamento del corso di base si affiancano i percorsi di apprendimento guidato. Ulteriori
chiarimenti verranno illustrati durante lo svolgimento delle lezioni.
Bibliografia:
AA. VV., Profesionales 1, enCLAVE-ELE, 2004.
F. Castro, Uso de la gramática española, nivel elemental, Edelsa, u. e.
Dizionari consigliati:
Diccionario italiano-español español-italiano, Barcelona, Herder, u. e.
Laura Tam, Dizionario spagnolo-italiano/ italiano-español, Milano, Hoepli, u. e.
165
Monolingue:
Real Academia Española, Diccionario de la lengua española, Madrid, Espasa Calpe, u. e.
Norme per gli esami
La disciplina non prevede verifiche parziali in itinere. I crediti verranno assegnati solo alla fine
delle attività didattiche, quando lo studente avrà sostenuto positivamente l’esame orale (che consiste
in un colloquio in spagnolo sui contenuti del corso, sugli argomenti riguardanti le esercitazioni
guidate, così come sulle competenze grammaticali acquisite).
Per sostenere l’esame è necessario prenotarsi ai terminali.
LINGUA SPAGNOLA (STIM)
Prof. Monica Di Girolamo
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
LINGUA TEDESCA
Prof. Bandini Amelia
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
LINGUA TEDESCA (STIM)
Prof. Steffen Wagner
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
LINGUA TRADUZIONE: LINGUA INGLESE (STIM)
Prof. Marco Venuti
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
MACROECONOMIA
Lettere:
A-C) Prof. Guido Cella
D-K) Prof. Adriano Giannola
L-P) Prof. Giancarlo De Vivo
Macroeconomia : programma generale
I Modulo: Nozioni fondamentali
Microeconomia e macroeconomia. Gli aggregati fondamentali della contabilita’ nazionale.
Grandezze reali e nominali. Il circuito economico. Domanda di moneta. Offerta di moneta (Banca
centrale, credito, base monetaria )L’equilibrio macroeconomico.Le determinanti della domanda
aggregata. Introduzione al mercato del lavoro e all’offerta aggregata. Introduzione ai rapporti con
l’estero: bilancia dei pagamenti e delle partite correnti.Introduzione al ruolo dell’operatore
pubblico: bilancio, disavanzo e debito.
II Modulo: Funzionamento e problemi del sistema economico
Il mercato del lavoro e l'offerta di merci (impostazioni alternative) I rapporti con l'estero e l'unione
monetaria. Inflazione. Disoccupazione Debito pubblico. I problemi dell'eurozona. La crescita
economica
Testi consigliati
166
In ragione della recente (e imminente) pubblicazione di nuovi testi e di nuove edizioni di manuali
gia' utilizzati, i singoli docenti forniranno il programma dettagliato delle letture all'inizio del corso.
Le indicazioni bibliografiche richiederanno agli studenti un impegno individuale non superiore a
quello previsto dalla recente riforma universitaria.
Peraltro, va ricordato che la macroeconomia, analizzando e interpretando realta' complesse come
quelle dei sistemi economici moderni, si avvale di un apparato concettuale articolato e strutturato
per la cui comprensione il solo studio individuale puo' risultare oneroso se non accompagnato dalla
frequenza assidua dei corsi
MACROECONOMIA (Lettere Q-Z)
Prof.ssa Lilia Costabile
Programma generale
I Modulo: Nozioni fondamentali
Microeconomia e macroeconomia. Gli aggregati fondamentali della contabilita’ nazionale.
Grandezze reali e nominali. Il circuito economico. Domanda di moneta. Offerta di moneta (Banca
centrale, credito, base monetaria) L’equilibrio macroeconomico.Le determinanti della domanda
aggregata. Introduzione al mercato del lavoro e all’offerta aggregata. Introduzione ai rapporti con
l’estero: bilancia dei pagamenti e delle partite correnti.Introduzione al ruolo dell’operatore
pubblico: bilancio, disavanzo e debito.
II Modulo: Funzionamento e problemi del sistema economico
Il mercato del lavoro e l'offerta di merci (impostazioni alternative) I rapporti con l'estero e l'unione
monetaria. Inflazione. Disoccupazione Debito pubblico. I problemi dell'eurozona. La crescita
economica
Testi consigliati
Dornbush, Fisher e Startz, Macroeconomia, VIII edizione, Mc Graw-Hill, Milano, 2002.
MACROECONOMIA APERTA
(Insegnamento non attivato)
MARKETING (CORSI DIVERSI DA CLEA E CLAS)
Prof. Raffaele Cercola
Argomenti
Il concetto di marketing. Le analisi di marketing. Il cliente. La segmentazione. La scelta del target.
Il posizionamento: le tecniche e le variabili rilevanti. Il piano di marketing. Le scelte di prodotto:
l’assortimento, la marca, la confezione. Il marketing dei servizi. Le scelte di prezzo. Le scelte di
distribuzione: i canali, i processi, le formule. Le scelte di comunicazione: i mezzi, il communication
mix. La produzione nelle imprese di servizi. La gestione del cambiamento.
Testi consigliati
Parte generale
R. Cercola, Marketing, collana Tutor, Etaslibri, Milano.
Parte speciale
R. Cercola, E. Bonetti, Il cambiamento nella produzione dei servizi, Etaslibri, Milano.
167
Per gli studenti del vecchio ordinamento, della Facoltà di Economia o di altre Facoltà, ai testi sopra
elencati va aggiunto il manuale:
J. Paul Peter, James H: Donnelly jr., Marketing, McGraw-Hill, Milano.
MARKETING (CLEA)
Prof. Luigi Cantone
Destinatari e carico didattico
Il corso è destinato agli studenti del Corso di Laurea in Economia Aziendale (CLEA). Alla
disciplina sono assegnati 5 crediti formativi.
Il corso è destinato, inoltre, agli studenti di tutti i corsi di laurea del vecchio ordinamento che
devono o intendono sostenere l’esame di Marketing.
Obiettivi didattici
Il corso si propone di sviluppare negli allievi le conoscenze e le competenze di base necessarie per
capire e gestire i processi di marketing management nella prospettiva della creazione di valore per i
clienti e della customer satisfaction, presupposti imprescindibili per creare vantaggio competitivo e
valore economico per le imprese che operano in contesti concorrenziali.
Il percorso formativo - partendo dai concetti di valore per i clienti e customer satisfaction, e dagli
strumenti per la loro misurazione e analisi - si sviluppa nei diversi moduli didattici approfondendo
gli strumenti di analisi e decisionali che consentono alle imprese customer-driven di gestire le leve
generatrici del valore per i clienti, quali: il prodotto-servizio, la marca, il prezzo, i canali
distributivi, i luoghi di vendita-erogazione del prodotto-servizo, il servizio al cliente, la
comunicazione, il personale di vendita, e altri fattori rilevanti dell’azione di marketing.
Metodologie didattiche
Le metodologie didattiche sono molteplici. A sessioni di tipo convenzionale (lezioni ex cattedra) si
alternano sessioni interattive basate sulla preparazione e discussioni di casi aziendali e esercitazioni.
Ogni sessione didattica convenzionale si conclude con la preparazione di un lavoro di gruppo o
individuale (caso aziendale, esercitazione) e la relativa discussione in aula con il docente. I team di
lavoro sono costituti durante il corso. Il tema della misurazione e analisi del valore per il cliente e
della customer satisfaction è sviluppato attraverso un project work di gruppo applicato ad uno
specifico prodotto o servizio. Per la realizzazione del project work di gruppo gli studenti potranno
utilizzare le strutture e le attrezzature del Laboratorio di Marketing
I temi trattati durante le lezioni e le sessioni interattive sono riferite tanto alle imprese produttrici di
prodotti quanto a quelle produttrici di servizi.
Il programma didattico si conclude con una qualificata testimonianza aziendale su tematiche di
marketing strategico e operativo trattate durante il corso.
Metodo di valutazione
La valutazione complessiva degli allievi è determinata nel seguente modo:
valutazione in trentesimi di tre prove individuali intermedie svolte durante il corso alla fine delle
diverse sessioni didattiche;
168
valutazione con bonus da 0 a 3 punti del project work di gruppo riguardante la misurazione della
customer satisfaction di un prodotto o servizio;
valutazione in trentesimi della prova finale (orale) svolta nelle sedute previste dal calendario della
Facoltà.
Pertanto, la valutazione complessiva dell’allievo è data dal valore medio delle prove valutate in
trentesimi (di cui ai punti a, c) più il bonus del project work (punto b).
Testi consigliati
In alternativa uno dei seguenti testi:
Ph. Kotler, Marketing Management, Pearson-Prentice Hall, Milano, 2004 (11a edizione). Capitoli:
1,3,4 (esclusi 4.1,4.2,4.3),6,7,9,10,11,14,15,16,17,18,19,20,21;
J.J. Lambin, Marketing strategico e operativo, McGraw-Hill, Milano, 2004 (ultima edizione).
Capitoli: 1, 3 (escluso 3.6), 4 (escluso 4.3,4.6), 5 (escluso 5.6), 6 (escluso 6.5), 7 (escluso 7.5), 8
(escluso 8.7), 10, 11 (esclusi 11.7,11.8,11.9), 12 (escluso 12.7),13,14 (escluso 14.5)
C. Mauri, Product&Brand Management, Egea, Milano, 2004. Tutti i capitoli
M. Raimondi, Marketing del prodotto-servizio, Hoepli, Milano, 2005. Capitoli: 4,5, 6 (esclusi
6.6,6.7,6.8,6.9), 7,8,10,11, 12 (escluso 12.2),13,14,15,16,17,18,19,20
Per la prova orale sono parte integrante del programma il project work e i casi di studio preparati e
discussi durante il corso.
MARKETING INTERNAZIONALE
Prof. Luigi Cantone
Destinatari e carico didattico
Il corso è destinato agli studenti del Corso di Laurea in Economia Aziendale (CLEA). Alla
disciplina sono assegnati 5 crediti formativi. La disciplina è tra le scelte dello studente in un gruppo
di materie aziendali previste al terzo anno di corso.
Il corso è destinato, inoltre, agli studenti del Clea e degli altri i corsi di laurea del nuovo
ordinamento che intendono sostenere l’esame di Marketing Internazionale I tra le materie a scelta
libera.
Obiettivi didattici
Il corso si propone di fornire agli studenti le principali conoscenze, strumenti e metodologie utili per
la gestione delle attività di marketing delle imprese operanti in contesti globali.
Durante il percorso formativo sono approfondite le problematiche di natura strategica e operativa
connesse alle decisioni delle imprese che intendono allargare il loro raggio di azione da quello
nazionale e a quello internazionale. Gli argomenti di natura strategica, trattati in una prima sessione,
sono i seguenti: i processi di internazionalizzazione delle imprese; le forme di
internazionalizzazione delle imprese; i processi di internazionalizzazione delle risorse e
competenze; il processo di sviluppo internazionale delle imprese; l’analisi del contesto
internazionale; la scelta dei mercati internazionali; le strategie competitive sui mercati
internazionali. In una seconda sessione didattica sono trattate le modalità di ingresso sui mercati
internazionali e le leve del marketing mix. Più in particolare i temi trattati sono i seguenti: le
169
strategie di ingresso e distribuzione, le strategie di prodotto, le strategie di marca, le strategie di
prezzo, le strategie di comunicazione.
Metodologie didattiche
Le metodologie didattiche sono molteplici. A sessioni di tipo convenzionale (lezioni ex cattedra) si
alternano sessioni interattive basate sulla preparazione e discussioni di casi aziendali e esercitazioni.
Ogni sessione didattica convenzionale si conclude con la preparazione di un lavoro di gruppo o
individuale (caso aziendale, esercitazione) e la relativa discussione in aula con il docente. I team di
lavoro sono costituti durante il corso.
Durante il corso sarà sviluppato un project work di gruppo per la cui realizzazione gli studenti
potranno utilizzare le strutture e le attrezzature del Laboratorio di Marketing.
I temi trattati durante le lezioni e le sessioni interattive sono riferite tanto alle imprese produttrici di
prodotti quanto a quelle produttrici di servizi.
Il programma didattico si conclude con una qualificata testimonianza aziendale su tematiche di
marketing internazionale trattate durante il corso.
Metodo di valutazione
La valutazione complessiva degli allievi è determinata nel seguente modo:
valutazione in trentesimi di prove intermedie individuali e di gruppo svolte durante il corso alla fine
delle diverse sessioni didattiche;
valutazione con bonus da 0 a 3 punti del project work di gruppo;
valutazione in trentesimi della prova finale (orale) svolta nelle sedute previste dal calendario della
Facoltà.
Pertanto, la valutazione complessiva dell’allievo è data dal valore medio delle prove valutate in
trentesimi (di cui ai punti a, c) più il bonus del project work (punto b).
Testi consigliati
E. Valdani, G. Bertoli, Mercati internazionali e marketing, Egea (ultima edizione).
Per la prova orale sono parte integrante del programma il project work e i casi di studio preparati e
discussi durante il corso.
MARKETING INTERNAZIONALE (10 CFU, LS da CLEDIA)
(Mutuato da Marketing CLEA + Marketing Internazionale)
MARKETING STRATEGICO
Prof. Luigi Cantone
Programma
Il tema guida del corso è la gestione strategica delle risorse intangibili di marketing, principali leve
per la creazione di valore per i clienti e la generazione del vantaggio competitivo delle imprese nei
contesti ipercompetitivi e ad alta intensità di innovazione.
In particolare, durante il corso saranno sviluppati i seguenti argomenti:
170
La gestione dei processi di innovazione di prodotto-servizio
Lo sviluppo e la gestione della creatività per l’innovazione del prodotto-servizio
Il processo di sviluppo e lancio di nuovi prodotti-servizi
La gestione dei processi di co-creazione del valore per i clienti e delle relazioni di marketing
la gestione dei processi di co-creazione di valore con i clienti
la gestione delle relazioni di marketing nel sistema del valore (il value-based relationship
marketing)
La gestione del valore della marca come risorsa cognitiva e relazionale.
Durante il corso gli studenti saranno coinvolti nella preparazione di un project work che potrà
riguardare una delle tre aree tematiche trattate nel corso:
Il lancio di un prodotto-servizio innovativo sul mercato
Lo sviluppo di una strategia di Customer Relationship Marketing per un prodotto-servizio
La gestione del valore della marca per un prodotto-servizio.
Testi e altro materiale didattico consigliati
Per quanto riguarda gli argomenti del programma di cui al punto sub-1 il materiale didattico di
studio sarà composto da articoli tratti da riviste nazionali e internazionali, o da capitoli di libri.
Detto materiale didattico sarà indicato dal docente durante corso.
Per gli argomenti del programma di cui al punto sub-2 il testo di riferimento è: M. Costabile, Il
Capitale Relazionale. Gestione delle Relazioni e della Customer Loyalty, McGraw-Hill, Milano
2001 (paragrafi 1.3 e 1.4; capitoli 2,3,4,5,6). Per tale parte del programma lo studente potrà
scegliere, in alternativa: E. Gummeson, Le relazioni di marketing. Gestione del marketing nel
network di relazioni, Hoepli, 2005 (capitoli 2,3,4,5,6).
Per gli argomenti del programma di cui al punto sub-3 il testo di riferimento è: K. Keller, B.
Busacca, M. Ostillio, La gestione del brand, Egea, 2005 (capitoli 1,2,3,4,11).
MATEMATICA ATTUARIALE
Prof.ssa Elena Cardona
Programma
Parte A
Operazioni logiche tra eventi. Teoremi delle probabilità totali e delle probabilità composte.Variabili
aleatorie. Funzioni di ripartizione e di densità di probabilità. Momenti di variabili aleatorie.
Funzione generatrice dei momenti. Sistemi di variabili aleatorie. Valore medio della somma.
Valore medio del prodotto. Covarianza, coefficiente di correlazione, varianza della somma di
variabili aleatorie. Distribuzione binomiale.
Parte B
Tipologia delle coperture assicurative “vita” e “danni”. Assicurazioni “di persone”. Assicurazioni
“per collettività”. Operazioni certe ed operazioni aleatorie. Valori attuali e valori attuali attesi.
Elemento “prezzo” in un’operazione finanziaria aleatoria. Criterio del valore atteso. Funzione di
utilità. Criterio dell’utilità attesa. Base demografica delle assicurazioni sulla durata di vita. Forme
assicurative sulla durata di vita, a prestazioni predeterminate. Premi equi, puri, naturali, di tariffa.
Riserve matematiche. Forme assicurative a prestazioni flessibili. Controassicurazioni. Assicurazioni
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complementari. Aspetti generali e contrattuali delle assicurazioni sulla salute. Prodotti assicurativi
sulla salute.
Testi consigliati
Per la parte A:
A. Di Lorenzo, Lezioni di Calcolo delle probabilità, Liguori , Napoli.
Per la parte B:
E. Pitacco, Elementi di Matematica delle Assicurazioni, Lint, Trieste
M.Micocci-R.Roberti, Esercizi di Matematica Finanziaria II, Cisu, Roma
Ad integrazione dei testi verranno distribuiti dalla Docente, nel periodo di svolgimento del Corso,
dispense ed altro materiale didattico.
MATEMATICA FINANZIARIA (Lettere A-D) (CLEA)
Prof. Massimiliano Politano
Programma
Calcolo finanziario: Leggi finanziarie usuali, La struttura a termine dei tassi, Ammortamenti.
Scelte finanziarie: Il Valore Attuale Netto, Il VAN sul capitale proprio (APV), il VAN
generalizzato (GAPV)
Immunizzazione e durata media finanziaria
Testi consigliati:
E. Castagnoli, L. Peccati, Matematica in azienda 1. Calcolo finanziario con applicazioni, Ed. Egea,
2002.
M. D'Amico, E. Moretto, Matematica Finanziaria. Esercizi, Ed. Egea, 2003.
MATEMATICA FINANZIARIA (Lettere E-O) (CLEA)
Prof.ssa Giovanna Di Lorenzo
Programma e testi consigliati
Calcolo finanziario: Leggi finanziarie usuali, La struttura a termine dei tassi, Ammortamenti.
Scelte finanziarie: Il Valore Attuale Netto, Il VAN sul capitale proprio (APV), il VAN
generalizzato (GAPV)
Immunizzazione e durata media finanziaria
Testi consigliati
E. Castagnoli, L. Peccati, Matematica in azienda 1. Calcolo finanziario con applicazioni, Ed. Egea,
2002.
M. D'Amico, E. Moretto, Matematica Finanziaria. Esercizi, Ed. Egea, 2003.
MATEMATICA FINANZIARIA (Lettere P-Z) (CLEA)
Prof.ssa Emanuela Rosazza Gianin
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
MATEMATICA FINANZIARIA (CLEAIF – CLEIM)
Prof.ssa Emilia Di Lorenzo
Programma
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Calcolo finanziario: Leggi finanziarie usuali, La struttura a termine dei tassi, Ammortamenti.
Scelte finanziarie: Il Valore Attuale Netto, Il VAN sul capitale proprio (APV), il VAN
generalizzato (GAPV)
Immunizzazione e durata media finanziaria
Testi consigliati:
E. Castagnoli, L. Peccati, Matematica in azienda 1. Calcolo finanziario con applicazioni, Ed. Egea,
2002.
M. D'Amico, E. Moretto, Matematica Finanziaria. Esercizi, Ed. Egea, 2003.
MATEMATICA FINANZIARIA (Laurea Specialistica da CLEDIA)
Prof.ssa Elena Cardona
Programma
Parte A
Regimi e leggi finanziarie.
Operazioni finanziarie e loro valutazioni.
Rendite certe e loro valori a tasso fisso.
Metodi di ammortamento di prestiti indivisi e divisi in titoli.
Parte B
Grandezze finanziarie in una logica di mercato e di prezzi. Il mercato perfetto.
Contratti e prezzi a pronti; contratti e prezzi a termine.
Struttura per scadenza dei prezzi e dei tassi.
Indicatori di durata e loro applicazione per i problemi di immunizzazione classica.
Testi consigliati
Per la parte A:
E.Volpe di Prignano, Lezioni di Matematica Finanziaria Classica,II ed. 2003 Cisu, Roma
Per la parte B:
E.Volpe di Prignano, Complementi di Matematica Finanziaria,II ed. 2000 Kappa, Roma.
MATEMATICA FINANZIARIA (CLAS)
(Mutuata da Matematica Finanziaria I Prof.ssa Emilia Di Lorenzo)
MATEMATICA FINANZIARIA (Avanzata I) (Lettere A-K)
Prof.ssa Emilia Di Lorenzo
Programma e testi consigliati
(Modulo 1)
Teoria dell'utilità
Teoria della selezione di portafoglio
Relazioni di equilibrio ed il Capital Asset Pricing Model (CAPM)
Arbitraggio e valutazione dei prodotti finanziari: Il modello di Arbitrage Pricing Theory (APT)
Prodotti derivati: Futures, Options (caratteristiche, strategie, valutazione)
Il Valore a Rischio (VaR)
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Testi consigliati:
P. Wilmott, Introduzione alla finanza quantitativa, ed. Egea, 2003.
F. Moriconi, Matematica Finanziaria, Il Mulino, 1994.
U. Cherubini, G. Della Lunga, Il rischio finanziario, Mc Graw-Hill, 2001.
(Modulo 2)
Tipologie fondamentali di contratti assicurativi sulla vita
Misurazione dei fattori di rischio che insistono su una polizza assicurativa sulla vita
La gestione di un portafoglio di assicurazioni sulla vita: rischi finanziari, rischi demografici,
longevity risk
Testi consigliati:
E. Pitacco, Elementi di matematica delle assicurazioni, Ed. LINT, Trieste, 2002.
E. Pitacco, Matematica e tecnica attuariale delle assicurazioni sulla durata di vita, Ed. LINT,
Trieste, 2000.
MATEMATICA FINANZIARIA (Avanzata I) (Lettere L-Z)
Prof.ssa Giovanna Di Lorenzo
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
MATEMATICA FINANZIARIA (Avanzata II)
Prof.ssa Emilia Di Lorenzo
Programma
LA BASE DEMOGRAFICA DELLE ASSICURAZIONI SULLA DURATA DI VITA
Durata aleatoria di vita di una persona. Funzione di sopravvivenza. Valori sintetici. Tavole di
sopravvivenza. Classi di rischio nelle assicurazioni vita. Tavole proiettate.
ASSICURAZIONI SULLA DURATA DI VITA. PREMI
Assicurazioni in caso di vita. Assicurazioni in caso di morte, Assicurazioni miste. Premio unico
puro e premi periodici. Premi naturali. Funzioni di commutazione.
RISERVE MATEMATICHE
La riserva matematica pura. Riserva prospettiva . Riserva retrospettiva . Profilo temporale della
riserva matematica. Equazioni ricorrenti. Valutazione dell’utile.
CONDIZIONI DI TARIFFA
Premio equo, premio puro, premio di tariffa. Premi naturali. Spese e caricamenti per spese.
MISURA DELLE COMPONENTI DI RISCHIO E DELLE LORO INTERAZIONI
Misura del rischio assicurativo. Componenti sistematiche. Impatto del longevity risk. Misura del
rischio di proiezione.
FLESSIBILITA’ DELLE PRESTAZIONI
Adeguamento delle prestazioni. Modelli di adeguamento. Assicurazioni indicizzate e rivalutabili.
Assicurazioni “unit – linked”.
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Riferimenti bibliografici:
E. Pitacco, Elementi di matematica delle assicurazioni, LINT, 2000
Frees E.W..: Relative Importance of Risk Sources in Insurance Systems; North American Actuarial
Journal (1998), 34-52.
Parker G..: Stochastic Analysis of the Interaction Between Investment and Insurance Risks; North
American Actuarial Journal, (1997), 55-84.
Lee, R.D.: The Lee-Carter method of forecasting mortality with various extensions and
applications; North American Actuarial Journal, 4, no 1, (2000), 80-93.
MATEMATICA PER LE ASSICURAZIONI
(Insegnamento non attivato)
MATEMATICA PER L'ECONOMIA
Prof. Achille Basile
Programma
Il corso consta di tre parti: Complementi di Matematica, Ottimizzazione, Analisi degli Equilibri.
Quest’ultima parte, mentre è da ritenersi facoltativa per gli studenti della Facoltà di Economia, è
obbligatoria per gli eventuali studenti provenienti da altre Facoltà.
Gli strumenti matematici sono introdotti a partire dalle classiche esigenze della Teoria Economica
di base e sono illustrati attraverso esempi e (la risoluzione di) esercizi di applicazione all’economia.
Complementi di Matematica. Numeri complessi. Spazi vettoriali e problemi lineari. Forme
quadratiche Teorema di Frobenius-Perron. Funzioni convesse e generalizzazioni. Teoremi di
separazione. Funzioni implicite. Sistemi di equazioni differenziali.
Ottimizzazione. Richiami di programmazione libera. Metodo dei moltiplicatori di Lagrange. Le
condizioni di Kuhn e Tucker. Programma lineare. Il problema classico del calcolo delle variazioni.
Il problema isoperimetrico. Il principio del massimi di Pontriaguine.
Analisi degli equilibri. Preferenze ed utilità. Domanda. Economie di scambio. Nucleo di una
economia. Equilibri competitivi. Repliche di un’economia. Economie con produzione.
Testi consigliati
Appunti del Prof. A. Basile reperibili presso la segreteria del Dipartimento di Matematica e
Statistica.
E' anche consigliata anche la lettura di alcuni capitoli dei libri:
M. D. Intriligator, Mathematical optimization and economic teory , Prentice-Hall, New Jersey.
A. C. Chiang, Elements of Dinamic optimization, McGraw-Hill, Milano, 1992.
C. D. Aliprantis - D. J. Brown - O. Burkinshaw, Existence and optimality of competitive equilibria,
Springer Verlag, 1989 (solo primo capitolo).
W. Hildenbrad - A. P. Kirman, Equilibrium Analysis, North-Holland, 1988.
MECCANISMI INTERNAZIONALI DI TUTELA DELL’AMBIENTE
(Insegnamento non attivato)
MERCEOLOGIA (Lettere A-K)
Prof. Maria Valletrisco
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Programma
Il rischio ambientale e la civiltà industriale: rischio chimico industriale, rischio incendio, rischio
nucleare.
Prospettive e realtà delle produzioni biologiche – Le normative che disciplinano il settore – Gli
strumenti di garanzia e di tutela – I sistemi di controllo sul territorio nazionale.
Testi consigliati
S. Simonetti, Rischio ambientale, Dario Flaccovio Editore, 2002
Consorzio Universitario in Ingegneria della Qualità, Il controllo e la vigilanza sulle produzioni
biologiche, Edagricole 2003.
MERCEOLOGIA (Lettere L-Z)
Prof.ssa Immacolata Niola
Programma
La qualità come parametro di valutazione commerciale delle merci. Il problema energetico. La
politica italiana dell’energia e i Piani Energetici Nazionali. I combustibili: proprietà e
classificazione. Il carbone. Il petrolio e i suoi distillati, con particolare riferimento alla benzina e
relativo impatto ambientale. Il mercato petrolifero. Combustibili gassosi. Fissione nucleare e
problemi connessi: effetti delle radiazioni e smaltimento delle scorie radioattive. Fusione nucleare.
Fonti energetiche rinnovabili (solare, eolica, geotermica ecc.). Energia elettrica: caratteristiche,
produzione e mercato. Il problema rifiuti. Inquinamento ambientale e sue conseguenze. Gli
alimenti: principi nutritivi e metodi di conservazione.
Testi consigliati
Dispense disponibili presso il Dipartimento di Analisi dei processi economico-sociali, linguistici,
produttivi e territoriali (Sez. Scienze Geografiche), da fotocopiare a cura dello studente
In alternativa:
E. Chiacchierini, M.C. Lucchetti “Materie prime, trasformazione ed impatto ambientale”, Edizioni
Kappa, Roma, 1997. Capitolo I: cenni; capitolo II: esclusa “petrolchimica”; capitolo IV: da pag. 343
a pag. 405; capitolo V: da pag. 433 a pag. 497.
MERCEOLOGIA DELLE RISORSE NATURALI
Prof.ssa Isabella Maria De Clemente
Programma
Le risorse e l’uomo – Materie prime e dinamica produttiva.
Le risorse energetiche: dalle fonti primarie (petrolio, gas naturale e carbone) alle fonti di energia
integrative – Origine, composizione, caratteristiche merceologiche e qualità - Aspetti positivi e
negativi dell’energia nucleare – Innovazioni energetiche – Impatti ambientali.
Materie prime alimentari: loro trasformazione – garanzia e sicurezza d’uso delle nuove tecnologie e
dei nuovi prodotti.
Testi consigliati
F. Zonta, P. Masotti, Economia e tecnologia delle fonti di energia, Edizioni ETS - 2001
M. Valletrisco, I.M. De Clemente, Nuovi prodotti e sicurezza nel settore alimentare, Giappichelli
Editore, Torino 2000.
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METODI AVANZATI DI MINING (web-text) I (CLAS)
Prof.ssa Simona Balbi
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
METODI DI DATA MINING AVANZATO I
(Mutuato da Metodi avanzati di mining (web-text) I
METODI E STRUMENTI DI PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA
Prof. Riccardo Mercurio
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
METODI MATEMATICI
Lettere:
(A-C) Prof. Vincenzo Aversa
(D-K) Prof. Ciro Tarantino
(L-P) Prof. Prof.ssa Emanuela Rosazza Gianin
(Q-Z) Prof. Prof. Ulderico Dardano
Programma
I Modulo
Insiemi numerici, elementi del linguaggio matematico, relazioni, preferenze individuali, funzioni.
Rappresentazione grafica, linee di livello, comportamento del consumatore e del produttore.
Calcolo con i vettori, equazioni e disequazioni lineari, polinomio di secondo grado, funzioni fratte.
Esempi di problemi di scelta: produzione, diete, trasporto, organizzazione.
Scelte finanziarie: interesse, tasso, capitalizzazione, scindibilità, valore attuale. Scelte multiobiettivo
e valutazione della coerenza. Scelte strategiche: giochi non cooperativi ed equilibri di Nash.
Modello di duopolio di Cournot e di Bertrand.
Esempio di asta con secondo prezzo. Matrici e sistemi lineari: inverse, formule risolutive, metodo di
Gauss, operazioni elementari, rango, esistenza ed unicità delle soluzioni.
II Modulo
Funzioni elementari: dominio di una funzione composta, continuità, limiti, derivate delle funzioni
elementari.
Massimi e minimi delle funzioni di una o due variabili. Massimi e minimi condizionati.
Approssimazione lineare: derivata ed integrale. Primitive e calcolo dell'integrale. Differenziabilità e
formula di Taylor.
V. Aversa, Metodi Quantitativi delle Decisioni, Versione 01, Liguori, 2000.
L’esame consiste in:
A) - una prova scritta per la quale lo studente deve essere in grado di:
- trovare l’inversa, l’inversa generalizzata, il rango di una matrice e risolvere un sistema di
equazioni lineari;
177
- disegnare il grafico di una funzione di una variabile composta da funzioni elementari (valore
assoluto, potenza, radice, esponenziale, logaritmo (-le funzioni goniometriche e le loro inverse sono
facoltative-) con l’ausilio di limiti e derivata prima;
- trovare e disegnare il dominio, discutere il segno, trovare massimi e minimi di una funzione di due
variabili composta da funzioni elementari;
- illustrare e risolvere un semplice problema di scelta.
B) - un colloquio, che segue immediatamente lo svolgimento dell’esercizio, per il quale lo studente
deve essere in grado di:
-rendere conto delle operazioni e delle regole che ha adoperato per lo svolgimento degli esercizi;
-dare la definizione degli enti, enunciare un teorema discuterne la necessità delle ipotesi e la
invertibilità, eventualmente fornirne la dimostrazione.
E’ consentito consultare appunti, testi ed elaboratori durante l’esame. Non è consentito consultare
persone. La prova scritta può concludere l'esame. Il corso è annuale. E' prevista una prova scritta
durante il corso che concorre alla valutazione finale.
METODI MATEMATICI (corso pomeridiano)
Prof. Maria Carravetta
Programma
I Modulo
Insiemi numerici, elementi del linguaggio matematico, relazioni, preferenze individuali, funzioni.
Rappresentazione grafica, linee di livello, comportamento del consumatore e del produttore.
Calcolo con i vettori, equazioni e disequazioni lineari, polinomio di secondo grado, funzioni fratte.
Esempi di problemi di scelta: produzione, diete, trasporto, organizzazione.
Scelte finanziarie: interesse, tasso, capitalizzazione, scindibilità, valore attuale. Scelte multiobiettivo
e valutazione della coerenza. Scelte strategiche: giochi non cooperativi ed equilibri di Nash.
Modello di duopolio di Cournot e di Bertrand.
Esempio di asta con secondo prezzo. Matrici e sistemi lineari: inverse, formule risolutive, metodo di
Gauss, operazioni elementari, rango, esistenza ed unicità delle soluzioni.
II Modulo
Funzioni elementari: dominio di una funzione composta, continuità, limiti, derivate delle funzioni
elementari.
Massimi e minimi delle funzioni di una o due variabili. Massimi e minimi condizionati.
Approssimazione lineare: derivata ed integrale. Primitive e calcolo dell'integrale. Differenziabilità e
formula di Taylor.
V. Aversa, Metodi Quantitativi delle Decisioni, Versione 01, Liguori, 2000.
L’esame consiste in:
A) - una prova scritta per la quale lo studente deve essere in grado di:
- trovare l’inversa, l’inversa generalizzata, il rango di una matrice e risolvere un sistema di
equazioni lineari;
- disegnare il grafico di una funzione di una variabile composta da funzioni elementari (valore
assoluto, potenza, radice, esponenziale, logaritmo (-le funzioni goniometriche e le loro inverse sono
facoltative-) con l’ausilio di limiti e derivata prima;
- trovare e disegnare il dominio, discutere il segno, trovare massimi e minimi di una funzione di due
variabili composta da funzioni elementari;
- illustrare e risolvere un semplice problema di scelta.
178
B) - un colloquio, che segue immediatamente lo svolgimento dell’esercizio, per il quale lo studente
deve essere in grado di:
-rendere conto delle operazioni e delle regole che ha adoperato per lo svolgimento degli esercizi;
-dare la definizione degli enti, enunciare un teorema discuterne la necessità delle ipotesi e la
invertibilità, eventualmente fornirne la dimostrazione.
E’ consentito consultare appunti, testi ed elaboratori durante l’esame. Non è consentito consultare
persone. La prova scritta può concludere l'esame. Il corso è annuale. E' prevista una prova scritta
durante il corso che concorre alla valutazione finale.
METODI MATEMATICI PER LE DECISIONI
Prof. Vincenzo Scalzo
1. Elementi di Teoria delle decisioni
-Utilità ordinale e cardinale.
-Problemi di decisione anche in condizioni di incertezza .
-Alberi di decisione.
2. Programmazione lineare
-Esempi di natura applicativa di problemi di programmazione lineare a 2 o 3 variabili e risoluzione
grafica di questi esempi. Esempi di casi degeneri con più soluzioni.
-Metodo del simplesso.
-Problema duale; proprietà e legami con il primale. Interpretazione della variabile duale. Algoritmo
duale del simplesso.
3. Programmazione non lineare
-Massimi e minimi con vincoli di uguaglianza per funzioni di più variabili. Condizioni di ottimalità.
Applicazioni.
-Massimi e minimi con vincoli di disuguaglianza per funzioni di più variabili. Condizioni di
ottimalità. Applicazioni.
-Dualità.
-Metodi di approssimazione.
4. Programmazione vettoriale
5. Teoria dei Giochi
Introduzione ai giochi non cooperativi a somma nulla e non nulla in forma normale (caso discreto e
continuo). Concetti di dominanza. Soluzioni cautelative. Punti sella ed equilibri di Nash. Concetto
di strategie miste e di equilibrio in strategie miste. Esistenza, approssimazione e determinazione
degli equilibri di Nash, anche con la programmazione lineare. Modelli di Cournot e Stackelberg per
mercati oligopolistici.
Appunti verranno distribuiti durante il corso assieme a riferimenti bibliografici.
METODI PER LA RICERCA SOCIALE (CLAS) Indirizzo: Analisi di mercato
Prof. Giuseppe Giampaglia
Programma
Il corso ha per oggetto lo studio di metodi e tecniche per la rilevazione di atteggiamenti, abilità,
opinioni e altre dimensioni rilevanti per le indagini socio-economiche e le analisi di mercato.
179
Dopo aver introdotto il concetto di misurazione nelle scienze sociali, sono esaminate le principali
proprietà delle “scale”, come la validità e l’attendibilità. L’attenzione viene poi rivolta a due dei
principali modelli per lo studio di dimensioni qualitative: lo scalogramma di Guttman e la scala di
Mokken. La trattazione si conclude con la presentazione del modello di Rasch, strumento di
rilevazione (e diagnostico) oggi diventato insostituibile nella ricerca sociale così come in alcuni
ambiti di indagine specialistici, come il controllo di qualità e il rendimento scolastico.
Testo consigliato
G. Giampaglia, Lo scaling unidimensionale nella ricerca sociale, Liguori, Napoli, 1990 (ristampa
1998).
Testo alternativo
P. Corbetta, Metodologia e tecniche della ricerca sociale, Il Mulino, Bologna 1999 (capitoli III e
VI). Questo testo copre solo una parte degli argomenti oggetto del corso, per cui lo studente
interessato a testi alternativi dovrà concordare con il docente alcune letture integrative.
METODI PER LA RICERCA SOCIALE (Avanzato)
Prof. Giuseppe Giampaglia
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
METODI STATISTICI DELL’AFFIDABILITA’
Prof. Elio Chiodo
Finalità del corso: consentire l'acquisizione degli elementi fondamentali – anche mediante l’utilizzo
di appositi programmi di calcolo - per effettuare l'analisi statistica dei dati di affidabilità dei
componenti, dei sistemi industriali e dei servizi, in un’ottica sia di analisi che di progetto. La parte
di analisi è centrata sulla descrizione quantitativa dei principali modelli probabilistici di uso in
affidabilità, accompagnati dalla relativa identificazione statistica e stima dei parametri. La parte
progettuale del corso è fondata su un approccio decisionale, basato sulla analisi probabilistica del
rischio corrispondente alle diverse alternative di progetto: ciò nell’ottica di fornire – in accordo alle
finalità del curriculum del Corso di Laurea - dei validi strumenti quantitativi di supporto alle
decisioni in condizioni di incertezza o rischio, come sono quelle relative alla affidabilità. Il corso
prevede esercitazioni numeriche e illustrazione di apposito software.
Prerequisiti: elementi di teoria delle variabili aleatorie, processi stocastici e statistica inferenziale.
CONTENUTI
Introduzione
1.1.Generalità sull' affidabilità. Genesi ed evoluzione della teoria dell' affidabilità. Concetto e
definizione di affidabilità. Affidabilità e calcolo delle probabilità. L’affidabilità nel caso dei sistemi
e dei servizi.
1.2.Concetti e discipline collegati all' affidabilità. Analisi dei Rischi e delle Decisioni. Analisi della
Sicurezza. Diagnostica e Manutenzione. Gestione delle Scorte. Qualità dei processi e dei servizi.
Norme e specifiche di affidabilità nel progetto dei sistemi.
1.3.Richiami di probabilità e statistica. Richiami di calcolo delle probabilità e dei principali modelli
di variabili aleatorie. Esempi ed applicazioni di processi aleatori. Stima puntuale e per intervalli.
2. Parametri e modelli di Affidabilità di componenti e sistemi
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2.1. Parametri di affidabilità dei component non riparabili. Funzione affidabilità: definizione
probabilistica in termini di variabili o processi aleatori. Interpretazione statistica. MTTF e quantili.
Affidabilità e vita media residue. Funzione "tasso di guasto istantaneo" e suo legame con
l’affidabilità residua. Effetto delle condizioni ambientali ed operative e loro modellizzazione
mediante i parametri affidabilità
2.2. Modelli probabilistici classici per l’affidabilità. Proprietà teoriche, esempi numerici e grafici
relativi alle principali distribuzioni applicabili in Affidabilità: Beta, Gamma, Gaussiana,
Esponenziale, Lognormale, dei Valori Estremi, Weibull; distribuzioni derivate.
2.3. Altri modelli. Modelli di affidabilità sperimentali. Modelli “composti”: modello dei “rischi
competenti”; modello generato da “mistura”. Metodi probabilistici per la deduzione dei modelli di
affidabilità sulla base dei processi di degradazione: modelli "Stress-strength".
2.4.Cenni al calcolo dell’ affidabilità dei sistemi. Analisi statica e dinamica; Configurazioni serie e
parallelo. Sistemi serie-parallelo e loro riduzione. Sistemi con ridondanza “stand-by”.
2.5. Disponibilità dei componenti riparabili e rinnovabili. Manutenibilità; MTTR, MTBF, calcolo
della disponibilità di regime, e di quella istantanea nel caso Esponenziale. Cenni al calcolo della
disponibilità dei sistemi.
3. Metodi statistici per la identificazione e la stima dei modelli di affidabilità
3.1. Analisi dei dati di affidabilità. Caratteristiche dati di affidabilità; dati “troncati”; dati da prove
accelerate. Stima non parametrica di affidabilità e tasso di guasto. Analisi preliminare dei dati
basata sui momenti; analisi grafica.
3.2. Stima parametrica. Selezione preliminare dei dati. Modelli parametrici e loro stima mediante
prove di vita. Stime “grafiche”; stime di massima verosimiglianza. Stime per intervalli. Stime di
affidabilità di sistemi complessi mediante simulazione. Cenni alla analisi statistica con covariate.
Cenni alla analisi delle serie storiche per la stima di modelli generati da processi aleatori;
discussione sulla scelta di modelli “statici” o “dinamici” nella analisi dei dati di affidabilità.
4. Analisi dei Rischi e delle Decisioni
Concetto e definizione di rischio. Esempi di calcolo del Rischio nel caso “statico” e “dinamico”.
Rischio, affidabilità, sicurezza. Aspetti economici: costi legati all’affidabilità; costi di installazione
e manutenzioneL’analisi probabilistica del rischio come strumento di supporto alle decisioni in
condizioni di incertezza: cenni alla teoria delle decisioni; il criterio di Bayes. Aspetti relativi alla
stima.
Riferimenti Bibliografici
Dispense del Corso, edite dal docente
Per approfondimenti:
Crowder M.J., Kimber A.C.et al. “Statistical Methods for Reliability Data” Chapman and Hall,
1991
D'Alessio T., Meucci G., Somma R.: "I Metodi dell'Affidabilità", Franco Angeli, Milano 1987
Lawless J. F., "Statistical Models and Methods for Lifetime Data", J. Wiley, N. Y, 1982.
Lindley D.V. “La Logica della Decisione”, Il Saggiatore, 1990
Smith J.Q. “Decision Analysis: a Bayesian approach" Chapman and Hall, 1988.
MICROECONOMIA
Lettere:
(A-C) Prof. Antonio Acconcia
(D-K) Prof. Francesca Stroffolini
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(L-P) Prof. Riccardo Martina
(Q-Z) Prof. Marina Colonna
Programma
I Modulo
Il mercato: la nozione di equilibrio; il principio di ottimizzazione, concorrenza ed efficienza
allocativa.
Teoria del consumatore: Vincolo di bilancio, preferenze del consumatore, funzioni di utilità, scelta
ottima, funzione di domanda, preferenze rivelate, equazioni di Slutsky, domanda netta e domanda
lorda, offerta di lavoro, scelta intertemporale, scelta in condizioni di incertezza, surplus del
consumatore, domanda di mercato.
Equilibrio di mercato, analisi di statica comparata: effetti dell’introduzione di imposte e sussidi.
Equilibrio walrasiano in un economia di puro scambio.
Testo consigliato
H. Varian, Microeconomia, Cafoscarina, 1998, IV edizione, cap. 1-10, 12, 14-16, 28.
II Modulo
Teoria dell'impresa: Tecnologia, massimizzazione del profitto, minimizzazione dei costi, curve di
costo, offerta dell'impresa, offerta dell'industria.
Mercati: Monopolio, mercati dei fattori, mercati oligopolistici, introduzione alla teoria dei giochi.
Equilibrio economico generale in un economia con produzione.
Benessere, esternalità, beni pubblici, informazioni asimmetrica e applicazioni sui temi di diritto ed
economia.
Testo consigliato
H. Varian, Microeconomia, Cafoscarina, 1998, IV edizione, cap. 17-27, 29-35.
MICROECONOMIA (corso avanzato)
Prof. Riccardo Martina
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
MODELLI CAUSALI
(Mutuato da Modelli di Progettazione e Misurazione della Customer Satisfaction I)
MODELLI DI PROGETTAZIONE E
SATISFACTION
Prof. Vincenzo Esposito Vinzi
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
MISURAZIONE
DELLA
CUSTOMER
182
MODELLI E METODI PER L’ANALISI DEL VALORE
Prof. Rodolfo De Dominicis
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
MODELLI LINEARI
Prof. Rosanna Verde
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
MODELLI STATISTICI (Avanzato)
Prof. Vincenzo Esposito Vinzi
Obiettivo del corso è fornire agli studenti una conoscenza dettagliata dei modelli statistici avanzati
per lo studio di relazioni esplicative (o di possibili relazioni causali) tra due o più blocchi di
indicatori. Al termine del corso lo studente è in grado di comprendere ed utilizzare i modelli che
permettono di considerare variabili di risposta di natura qualitativa e quelli che permettono di
lavorare in presenza di problematiche frequenti nei contesti applicativi delle scienze economiche e
sociali (per esempio, dati mancanti, multicollinearità, distribuzioni di probabilità non simmetriche e
lontane dalla distribuzione normale). La presentazione degli aspetti metodologici, delle procedure di
validazione e degli strumenti interpretativi dei modelli presentati è accompagnata dall’utilizzo di
software specialistico.
Programma del corso:
Regressione Logistica
Regressione dei Minimi Quadrati Parziali (PLS Regression)
Regressione Logistica PLS
L’approccio PLS per i modelli ad equazioni strutturali (PLS Path Modeling)
Confronti con i Minimi Quadrati Ordinari (OLS) e con la Massima Verosimiglianza
I software specialistici SIMCA, PLS-Graph e PLS-SPAD.
Testi di riferimento:
Dispense preparate dal docente
Tenenhaus, M. (1998): La Règression PLS, Technip, Paris.
Lohmöller, J.-B. (1989): Latent Variables Path Modeling with Partial Least Squares, PhysicaVerlag, Heildelberg.
Pisati, M. (2003): L’analisi dei dati: tecniche quantitative per le scienze sociali, Il Mulino, Bologna.
MODELLI STATISTICI PER LE DECISIONI ECONOMICHE
Prof. Luigi D’Ambra
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
MUSEOLOGIA E CRITICA ARTISTICA E DEL RESTAURO
Prof. Francesca Amirante
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
MUSICOLOGIA E STORIA DELLA MUSICA
Prof. Paologiovanni Maione
183
Obiettivi formativi: Il corso intende porre in evidenza la costante e irriducibile tensione tra testo
letterario drammatico e testo spettacolare; tra fautori e detrattori del “tavolino”. Tale dialettica
contrapposizione, sarà variamente seguita lungo il percorso diacronico, come contrasto tra
ambizioni di poesia e mestierantismo regolato dalle implacabili leggi della mercatura; tra
emergenze di personalità impegnate nella produzione di testi riflessivi sull’arte teatrale, o di progetti
di spettacoli, o di loro realizzazioni sceniche; tra volontà di conservazione delle acquisite abilità
tecniche, ma al prezzo di diuturno impegno intellettuale e pratico per il loro rinnovamento. Le
contaminazioni tra commedia dell’Arte e teatro musicale saranno indagate inseguendo il fastoso
filone de Il convitato di pietra: dagli anonimi canovacci all’esperienza di Mozart.
Testi consigliati:
Elvidio Surian, Manuale di storia della musica, Milano, Rugginenti Editore, 1994 e successive
ristampe, vol. I, pp. 229-253 e vol. II, pp. 347-431; 549-568
Alessandro Lattanzi – Paologiovanni Maione (a cura di), Commedia dell’Arte e spettacolo in
musica tra Sei e Settecento, (a cura di), Napoli, Editoriale Scientifica, 2003, saggi di: Siro Ferrone
(pp. 51-67); Paolo Fabbri – Sergio Monaldini (pp. 69-87); Paola Besutti (pp. 89-111); Silvia
Carandini (pp. 113-132); Paologiovanni Maione (pp. 295-327); Francesco Cotticelli (pp. 365-378)
Giovanni Macchia, Vita avventure e morte di Don Giovanni, Milano, Adelphi, 1991
Stefan Kunze, Il teatro di Mozart, Venezia, Marsilio, 1990, pp. 392-527
ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
Prof. Luigi Maria Sicca
(Lettere A-D)
I Modulo: Comportamenti e processi organizzativi
Il concetto di attore organizzativo e di meccanismo di relazione; l’azione organizzativa e le
dinamiche comportamentali; la divisione del lavoro, l’interdipendenza ed il coordinamento; i
confini del business.
L’individuo: la microstruttura del lavoro, la conoscenza e l’apprendimento, la motivazione; le forme
delle microstruttura del lavoro; il modello di Hackman e Oldham.
Il gruppo: il gruppo nelle organizzazioni; la formalizzazione, la leadership, i ruoli; i meccanismi di
comunicazione, di potere, le relazioni affettive; le tipologie di gruppi; gli stadi di sviluppo di un
gruppo.
L’azienda: l’infrastruttura, le attività e la tecnologia; la sociostruttura, unità funzionali e divisionali,
l’interdipendenza e il potere; i meccanismi di coordinamento di pianificazione e controllo, la
sovrastruttura.
L’efficacia organizzativa: gli orientamenti di fondo per l’analisi delle teorie organizzative;
l’efficacia in base ai fini, ai processi, agli input, l’efficacia configurazionista.
La qualità: l’evoluzione del concetto gli strumenti e le metodologie
Durante il corso saranno costituiti gruppi di studio per l’analisi e la discussione di casi aziendali e
per approfondimenti su specifiche parti del corso. Sono previste inoltre testimonianze in aula di
esponenti del mondo del lavoro.
Testi consigliati
R. Mercurio, F. Testa, Organizzazione. Assetto e relazioni nel sistema di business, Giappichelli,
Torino, 2000 (cap 1, 2, 3, 4, 5 fino a pag. 233, e cap.8);
184
e
G. Costa, R. C. D. Nacamulli, (a cura di), Manuale di organizzazione aziendale, Volume V, UTET,
Torino, 1996 (capitolo 9);
oppure
A. Grandori, L’organizzazione delle attività economiche, Il Mulino, 1995 (cap. 2, 3, 7)
e
H. Mintzberg, La progettazione dell’organizzazione aziendale, Il Mulino, 1996.
II Modulo: Progettazione organizzativa e change management
Gli archetipi organizzativi.
Il network: i confini organizzativi, gerarchia, mercato e network; attori, interdipendenze e forme di
network; i meccanismi istituzionali di coordinamento.
Il cambiamento organizzativo: oggetto, contenuto e contesto del cambiamento; tipologie e strategie
di cambiamento; gli strumenti del cambiamento.
Metodi e tecniche di analisi ed intervento organizzativo: la reingegnerizzazione dei processi; il
project management; la rappresentazione delle strutture; la rappresentazione dei processi e la
rappresentazione delle relazioni sociali;.
Durante il corso saranno costituiti gruppi di studio per l’analisi e la discussione di casi aziendali e
per approfondimenti su specifiche parti del corso. Sono previste inoltre testimonianze in aula di
esponenti del mondo del lavoro.
Testi consigliati
R. Mercurio, F. Testa, Organizzazione. Assetto e relazioni nel sistema di business,
Giappichelli, Torino, 2000 (cap.5 da pag 233, cap. 6, 7)
e
G. Costa, R. C. D. Nacamulli, (a cura di), Manuale di organizzazione aziendale,
Volume V, UTET, Torino, 1996 (capitoli 10, 11, 12, 13 e 14).
oppure
A. Grandori, L’organizzazione delle attività economiche, Il Mulino, 1995 (cap. 5, 6, 8, 9, 10, 12,
13).
ORGANIZZAZIONE AZIENDALE (Lettere E-O)
Prof. Riccardo Mercurio
I Modulo: Comportamenti e processi organizzativi
Il concetto di attore organizzativo e di meccanismo di relazione; l’azione organizzativa e le
dinamiche comportamentali; la divisione del lavoro, l’interdipendenza ed il coordinamento; i
confini del business.
L’individuo: la microstruttura del lavoro, la conoscenza e l’apprendimento, la motivazione; le forme
delle microstruttura del lavoro; il modello di Hackman e Oldham.
Il gruppo: il gruppo nelle organizzazioni; la formalizzazione, la leadership, i ruoli; i meccanismi di
comunicazione, di potere, le relazioni affettive; le tipologie di gruppi; gli stadi di sviluppo di un
gruppo.
L’azienda: l’infrastruttura, le attività e la tecnologia; la sociostruttura, unità funzionali e divisionali,
l’interdipendenza e il potere; i meccanismi di coordinamento di pianificazione e controllo, la
sovrastruttura.
L’efficacia organizzativa: gli orientamenti di fondo per l’analisi delle teorie organizzative;
l’efficacia in base ai fini, ai processi, agli input, l’efficacia configurazionista.
La qualità: l’evoluzione del concetto gli strumenti e le metodologie
185
Durante il corso saranno costituiti gruppi di studio per l’analisi e la discussione di casi aziendali e
per approfondimenti su specifiche parti del corso. Sono previste inoltre testimonianze in aula di
esponenti del mondo del lavoro.
Testi consigliati
R. Mercurio, F. Testa, Organizzazione. Assetto e relazioni nel sistema di business, Giappichelli,
Torino, 2000 (cap 1, 2, 3, 4, 5 fino a pag. 233, e cap.8);
e
G. Costa, R. C. D. Nacamulli, (a cura di), Manuale di organizzazione aziendale, Volume V, UTET,
Torino, 1996 (capitolo 9);
oppure
A. Grandori, L’organizzazione delle attività economiche, Il Mulino, 1995 (cap. 2, 3, 7)
e
H. Mintzberg, La progettazione dell’organizzazione aziendale, Il Mulino, 1996.
II Modulo: Progettazione organizzativa e change management
Gli archetipi organizzativi.
Il network: i confini organizzativi, gerarchia, mercato e network; attori, interdipendenze e forme di
network; i meccanismi istituzionali di coordinamento.
Il cambiamento organizzativo: oggetto, contenuto e contesto del cambiamento; tipologie e strategie
di cambiamento; gli strumenti del cambiamento.
Metodi e tecniche di analisi ed intervento organizzativo: la reingegnerizzazione dei processi; il
project management; la rappresentazione delle strutture; la rappresentazione dei processi e la
rappresentazione delle relazioni sociali;.
Durante il corso saranno costituiti gruppi di studio per l’analisi e la discussione di casi aziendali e
per approfondimenti su specifiche parti del corso. Sono previste inoltre testimonianze in aula di
esponenti del mondo del lavoro.
Testi consigliati
R. Mercurio, F. Testa, Organizzazione. Assetto e relazioni nel sistema di business,
Giappichelli, Torino, 2000 (cap.5 da pag 233, cap. 6, 7)
e
G. Costa, R. C. D. Nacamulli, (a cura di), Manuale di organizzazione aziendale,
Volume V, UTET, Torino, 1996 (capitoli 10, 11, 12, 13 e 14).
oppure
A. Grandori, L’organizzazione delle attività economiche, Il Mulino, 1995 (cap. 5, 6, 8, 9, 10, 12,
13).
ORGANIZZAZIONE AZIENDALE (Lettere P-Z)
Prof. Gianluigi Mangia
I Modulo: Comportamenti e processi organizzativi
Il concetto di attore organizzativo e di meccanismo di relazione; l’azione organizzativa e le
dinamiche comportamentali; la divisione del lavoro, l’interdipendenza ed il coordinamento; i
confini del business.
L’individuo: la microstruttura del lavoro, la conoscenza e l’apprendimento, la motivazione; le forme
delle microstruttura del lavoro; il modello di Hackman e Oldham.
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Il gruppo: il gruppo nelle organizzazioni; la formalizzazione, la leadership, i ruoli; i meccanismi di
comunicazione, di potere, le relazioni affettive; le tipologie di gruppi; gli stadi di sviluppo di un
gruppo.
L’azienda: l’infrastruttura, le attività e la tecnologia; la sociostruttura, unità funzionali e divisionali,
l’interdipendenza e il potere; i meccanismi di coordinamento di pianificazione e controllo, la
sovrastruttura.
L’efficacia organizzativa: gli orientamenti di fondo per l’analisi delle teorie organizzative;
l’efficacia in base ai fini, ai processi, agli input, l’efficacia configurazionista.
La qualità: l’evoluzione del concetto gli strumenti e le metodologie
Durante il corso saranno costituiti gruppi di studio per l’analisi e la discussione di casi aziendali e
per approfondimenti su specifiche parti del corso. Sono previste inoltre testimonianze in aula di
esponenti del mondo del lavoro.
Testi consigliati
R. Mercurio, F. Testa, Organizzazione. Assetto e relazioni nel sistema di business, Giappichelli,
Torino, 2000 (cap 1, 2, 3, 4, 5 fino a pag. 233, e cap.8);
e
G. Costa, R. C. D. Nacamulli, (a cura di), Manuale di organizzazione aziendale, Volume V, UTET,
Torino, 1996 (capitolo 9);
oppure
A. Grandori, L’organizzazione delle attività economiche, Il Mulino, 1995 (cap. 2, 3, 7)
e
H. Mintzberg, La progettazione dell’organizzazione aziendale, Il Mulino, 1996.
II Modulo: Progettazione organizzativa e change management
Gli archetipi organizzativi.
Il network: i confini organizzativi, gerarchia, mercato e network; attori, interdipendenze e forme di
network; i meccanismi istituzionali di coordinamento.
Il cambiamento organizzativo: oggetto, contenuto e contesto del cambiamento; tipologie e strategie
di cambiamento; gli strumenti del cambiamento.
Metodi e tecniche di analisi ed intervento organizzativo: la reingegnerizzazione dei processi; il
project management; la rappresentazione delle strutture; la rappresentazione dei processi e la
rappresentazione delle relazioni sociali;.
Durante il corso saranno costituiti gruppi di studio per l’analisi e la discussione di casi aziendali e
per approfondimenti su specifiche parti del corso. Sono previste inoltre testimonianze in aula di
esponenti del mondo del lavoro.
Testi consigliati
R. Mercurio, F. Testa, Organizzazione. Assetto e relazioni nel sistema di business,
Giappichelli, Torino, 2000 (cap.5 da pag 233, cap. 6, 7)
e
G. Costa, R. C. D. Nacamulli, (a cura di), Manuale di organizzazione aziendale,
Volume V, UTET, Torino, 1996 (capitoli 10, 11, 12, 13 e 14).
oppure
A. Grandori, L’organizzazione delle attività economiche, Il Mulino, 1995 (cap. 5, 6, 8, 9, 10, 12,
13).
187
ORGANIZZAZIONE AZIENDALE (corso avanzato)
Prof. Riccardo Mercurio
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
ORGANIZZAZIONE AZIENDALE E SISTEMI INFORMATIVI PER IL TURISMO
(Lettere A-L)
Prof. Gianluigi Mangia
Obiettivi: Obiettivo del corso è quello di introdurre gli elementi di base della disciplina di
Organizzazione Aziendale e fornire conoscenze attraverso cui individuare e affrontare
problematiche di natura organizzativa con riferimento alle organizzazioni del turismo. Alla fine del
corso si vuole consentire agli studenti di comprendere, analizzare e distinguere le diverse tipologie
di sistemi informativi che possono essere adottati, per funzionalità di uso, nelle organizzazioni del
turismo.
Obiettivo del corso è inoltre aiutare gli studenti a sviluppare abilità comportamentali per il lavoro di
gruppo all’interno delle organizzazioni.
Si affronta lo studio della dimensione dell’assetto strutturale in relazione ai differenti livelli
organizzativi e ai principali meccanismi di relazione che concorrono a determinare le dinamiche
organizzative. Vengono quindi analizzati i livelli dell’attore organizzativo individuale, del gruppo
come unità di progettazione organizzativa. Viene inoltre affrontata l’analisi delle dimensioni
fondamentali di un’azienda. Si concentra inoltre l’analisi sulle diverse tipologie di archetipi
organizzativi. Si approfondisce lo studio del network come ulteriore livello organizzativo. Viene
infine affrontato lo studio delle modalità e degli strumenti atti a gestire processi di cambiamento
all’interno delle organizzazioni.
In secondo luogo, si affronta lo studio dei sistemi infornativi con riferimento alle organizzazioni che
operano nel comparto turistico. Lo studio dei sistemi informativi viene condotto mediante la
distinzione dei diversi livelli organizzativi ai quali i sistemi informativi operano.
Programma: Il concetto di business system del turismo. Il concetto di razionalità limitata. I processi
di sense making. Le mansioni. Specializzazione orizzontale e verticale. Le forme della
microstruttura del lavoro. Le teorie motivazionali. I gruppi organizzativi. I meccanismi di relazione:
le reti di comunicazione. I gruppi organizzativi. Gli stadi di sviluppo dei gruppi. La leadership.
Sistemi e tecnologie di informazione e comunicazione. I Knowledge Level System. I Management
Level System. L’integrazione tra sistemi informativi computer based. Individui gruppi e sistemi
informativi. I processi decisionali nelle organizzazioni. Tipologie di processi decisionali. I
meccanismi di coordinamento organizzativo. L’analisi organizzativa dell’azienda: infrastruttura,
sociostruttura, sovrastruttura. Gli archetipi organizzativi nel turismo. Nuove forme organizzative nel
turismo. La creazione e la diffusione della conoscenza nelle organizzazioni del turismo. Il
knowledge management. I processi di apprendimento. Sistemi informativi e forme organizzative
aziendali. Il livello dell’analisi organizzativa del network. Il network del turismo. Assetto e
meccanismi di relazione. Il livello di analisi organizzativa del network. I modelli di assetto. Il
livello di analisi organizzativa del network. I meccanismi di coordinamento. Sistemi informativi,
network e meccanismi di coordinamento interorganizzativo. Le teorie organizzative.
Testi consigliati:
Mercurio R. Testa F. (2000), Organizzazione. Assetto e relazioni nel sistema di business,
Giappichelli, Torino. Sono inseriti in programma i seguenti capitoli: 1, 3,4,5,6,8
Martinez M. (2004), Organizzazione, informazioni e tecnologie, Il Mulino, Bologna. Tutti i capitoli
188
ORGANIZZAZIONE AZIENDALE E SISTEMI INFORMATIVI PER IL TURISMO
(Lettere M-Z)
Prof. Ferdinando Dandini De Sylva
Obiettivi: Fornire nozioni fondamentali di organizzazione aziendale e dei sistemi di informatici
utilizzati nella catena di distribuzione dei servizi di mobilità ed ospitalità, per consentire un più
facile e rapido accesso al mondo della distribuzione dei servizi turistici
Programma: L’industria dei viaggi nel mondo ed in Italia: valori in gioco, trend. Gli attori della
filiera del Turismo: valore aggiunto e principali indicatori di efficacia. Le esigenze del mercato
turistico: il cliente leisure ed il cliente business. Le caratteristiche peculiari del prodotto turistico.
L’evoluzione della distribuzione dei servizi di turismo. I Computer Reservation System: loro
nascita, sviluppo ed affermazione sul mercato dell’intermediazione e loro trasformazione in Global
Distribution System. Il modello economico della filiera del turismo: le diverse tipologie di contratti
in essere tra gli attori. Il modello economico della filiera del turismo: le diverse tipologie di contratti
in essere tra gli attori. La concorrenza tra i GDS :impatto sul modello economico. La
liberalizzazione del mercato del trasporto aereo e la crisi delle aerolinee: impatto sul modello
economico. L’Yield Management. L’impatto di internet sulla filiera del turismo e le possibili
strategie dei vari attori. L’impatto di internet sulla filiera del turismo e le possibili strategie dei vari
attori. Il Business Travel: l’importanza della gestione dei viaggi nel cost saving delle aziende. Il
Business Travel: il travel manager e le diverse tipologie di contratti azienda-fornitore. I Data Base
Gerarchici. I Data Base Relazionali.
Cos’è l’organizzazione. Cosa sono le Organizzazioni: le interazioni con le variabili esterne, interne,
individuali; le variabili organizzative. Le dimensioni strutturali e contestuali di una Organizzazione.
L’evoluzione delle teorie organizzative: la prospettiva classica (razionale) Taylor, Fayol, Weber. La
prospettiva motivazionalista: Mayo, Maslow, Mc Gregor.
La prospettiva contemporanea: la learning organization. I punti di riferimento nella scelta di uno
schema organizzativo: missione, obiettivi operativi. L’importanza della definizione della strategia
aziendale nella scelta dell’idoneo schema organizzativo. L’analisi organizzativa: l’approccio degli
obiettivi, l’approccio delle risorse. L’analisi organizzativa: l’approccio dei processi (le flow chart, le
matrici SIPCO, le matrici Enti/Attività). Analisi pregi, difetti ed applicabilità dei principali schemi
organizzativi: Funzionale, Divisionale. Analisi pregi, difetti ed applicabilità dei principali schemi
organizzativi: a Matrice, per Processi.
ORGANIZZAZIONE DEI SISTEMI INFORMATIVI
Prof. Marcello Martinez
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
ORGANIZZAZIONE DELLE RETI AZIENDALI
Prof. Luigi Maria Sicca
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLE RISORSE UMANE
Prof. Ernesto De Nito
189
Il corso si pone l’obiettivo di analizzare le politiche del personale, attraverso lo studio dei diversi
criteri e dei principi organizzativi e gestionali sottesi all’azione di una Direzione delle Risorse
Umane.
Nel primo modulo si vuole quindi fornire un quadro teorico sull’evoluzione del ruolo della funzione
all’interno della struttura organizzativa e definire le principali politiche.
Nel secondo modulo si approfondirà la comprensione dei principali strumenti operativi necessari
all’implementazione delle differenti politiche, con particolare riferimento a metodologie innovative
sia da un punto di vista teorico che applicativo.
Il programma del corso per il I modulo è:
Costa G., Gianecchini M., Risorse Umane. Persone, relazioni e valore, Mc Graw-Hill, 2005; capp 17.
Il programma del corso per I e II modulo è:
Costa G., Gianecchini M., Risorse Umane. Persone, relazioni e valore, Mc Graw-Hill, 2005; capp 113 (escluso il cap.8).
OTTIMIZZAZIONE
Prof. Jacqueline Morgan
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
POLITICA DELL’AMBIENTE
Prof. Giovanna Bruni
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
POLITICA ECONOMICA (Lettere A-K)
Prof. Marco Pagano
Il corso si divide in due moduli. Nel primo modulo, dopo una breve ricapitolazione del modello ISLM, saranno affrontati due temi centrali della macroeconomia e della politica economica: 1) le
aspettative, 2) i rapporti commerciali e finanziari con il resto del mondo. Si vedrà che sia le
aspettative, che il regime di tasso di cambio, sono cruciali per determinare l’effetto della politica
monetaria e fiscale. Nel secondo modulo, si concentrerà l’attenzione su alcuni temi e problemi
specifici di politica monetaria e fiscale: il tasso ottimale d’inflazione, il problema dell’incoerenza
temporale, il disavanzo pubblico, situazioni di elevata disoccupazione o inflazione, situazioni di
elevato debito pubblico, l’Unione economica e monetaria europea.
Programma:
Politica Macroeconomica
Il modello IS-LM: ricapitolazione dell’equilibrio del mercato dei beni e della moneta.
Aspettative: Le aspettative: nozioni di base. Aspettative, consumo e investimento. Mercati
finanziari e aspettative. Aspettative, produzione e politica economica.
Economia aperta: Produzione, tasso di interesse e tasso di cambio. Regimi di cambio
Politica economica: La politica monetaria. La politica fiscale.
Patologie: Stagnazioni e depressioni. Elevata disoccupazione. Elevata inflazione. Elevato debito
pubblico.
L’Europa. L’Unione economica e monetaria europea. L’Euro.
190
Testi consigliati:
Olivier Blanchard, Scoprire la macroeconomia, II. Un passo in più, Il Mulino, 2003 (tranne il
capitolo XIV). Primo modulo: capitoli 1-6. Secondo modulo: capitoli 7-13.
POLITICA ECONOMICA (Lettere L-Z)
Prof. Ugo Marani
Programma
A: Finanza Internazionale e Macroeconomia Aperta
Il mercato valutario. Regimi dei tassi di cambio. Le parità dei tassi d'interesse internazionali. Il
modello di Mundell-Fleming. L'approccio monetario alla bilancia dei pagamenti. L'approccio di
portafoglio alla bilancia dei pagamenti. La determinazione del tasso di cambio. Movimenti di
capitali, speculazioni e crisi valutarie. Il dibattito cambi fissi - cambi flessibili. L'approccio
intertemporale alla bilancia dei pagamenti. La teoria delle aree volontarie ottimali. Problemi attuali
del sistema monetario internazionale.
B: Fondamenti di Politica Monetaria
La teoria della politica monetaria. I meccanismi di trasmissione della politica monetaria
nell'approccio Keynesiano, nel monetarismo e nell'approccio di portafoglio. Aspettative razionali e
politica monetaria. L'interdipendenza fra politica monetaria e politica fiscale. Regole di
comportamento della banca centrale: il money targeting e l'inflation targeting. Conduzione, regole
vs. discrezionalità, e reputazione della banca centrale. Banchiere centrale conservatore e
indipendenza della banca centrale.
C: Politica Economica Europea
Storia dell'integrazione Europea. Il Sistema Monetario Europeo. Il Trattato di Maastricht: i criteri di
convergenza. Convergenza e divergenza tra i paesi membri; i problemi del periodo di transizione
all'Unione Monetaria Europea. La disoccupazione in Europa. La Banca Centrale Europea: obiettivi,
strumenti e meccanismi di trasmissione. La politica fiscale: dal Trattato di Maastricht al Patto di
Stabilità. La disciplina fiscale nell'Unione Monetaria. Mercati finanziari e mercazti valutati. Effetti
dell'integrazione sul sistema bancario Europeo.
Testi consigliati
Per gli studenti che frequentano il corso, i testi consigliati sono i seguenti:
Parte A
Dispense preparate dal docente.
Parte B
M. Arcelli, L'economia monetaria e la politica monetaria nell'Unione Europea, Cedam, VII
edizione, 2000 (Cap. 14, 15, 16, 17).
Parte C
P. De Grauwe, Economia dell'integrazione monetaria, il Mulino, III Edizione, 1998.
Per gli studenti che non frequentano il corso, i testi consigliati sono i seguenti:
Parte A
A. Stevenson - V.Moscatelli - M. Gregory, Teorie macroeconomiche e politiche di stabilizzazione,
Monduzzi Editore, 1992 (Cap. 7, 8).
Parte B
M. Arcelli, L'economia monetaria e la politica monetariadnell'Unione Europea, Cedam, VII
edizione, 2000 (Cap. 7, 8, 9, 13, 14, 15, 16, 17).
191
Parte C
P. De Grauwe, Economia dell'integrazione monetaria, il Mulino, III Edizione, 1998.
POLITICA ECONOMICA (corso avanzato)
(Insegnamento non attivato)
PROBABILITA' E PROCESSI STOCASTICI
Prof. Rodolfo De Dominicis
Programma
Teoria della Probabilità
Definizioni, spazio degli eventi, eventi, probabilità definite su eventi, probabilità condizionata,
eventi indipendenti.
Variabili aleatorie
Definizioni, variabili aleatorie (v.a.) discrete e continue, speranza matematica, v.a. multiple, teoremi
asintotici (legge forte dei grandi numeri, teorema del limite centrale).
Probabilità condizionata
Definizioni, il caso discreto, il caso continuo, metodo del condizionamento.
Processi stocastici a catena
Definizioni, catene di Markov, equazioni di Kolmogorov, classificazione degli stati, probabilità
asintotiche, processi decisionali (cenni).
Processi di Poisson
Definizioni, distribuzione esponenziale, il processo di Poisson, processi di Poisson composti e non
omogenei.
Teoria del rinnovamento
Processi di conta, teoremi asintotici, processi di rinnovamento con reddito, processi rigenerativi.
PROCESSI STOCASTICI
Prof. Massimiliano Politano
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
PRODUZIONE, QUALITA’ ED IMPATTI
Prof. Alberto Azzi
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
PROGETTAZIONE E ANALISI DEI PRODOTTI FINANZIARI I
Prof. Rosa Cocozza
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
PROGETTAZIONE E ANALISI DEI PRODOTTI FINANZIARI II
Prof. Lucio Fiore
Programma d’esame
192
- Titoli di stato e assimilati ed Obbligazioni societarie a tasso fisso ed a tasso variabile con
indicizzazione reale o finanziaria o con remunerazione agganciata o subordinata ad indici
- Obbligazioni con warrant, convertibili, Bull and bear, Hell and Heaven, Steepener, Reverse
floater, Reverse convertible
- Strumenti di cartolarizzazione e Asset backed securities
- Obbligazioni strutturate
- ADR, Fondi comuni di investimento hiusi, aperti, mobiliari, immobiliari, azionari, obbligazionari,
misti , ETF, Hedge funds, Gestioni patrimoniali
- Futures su indici e su azioni, Titoli nozionali e futures sui tassi
- Covered warrant plain vanilla, covered warrant sui tassi, covered warrant complessi
- Certificates: Leverage certificates (stop loss bull - stop loss bear) e Investment certificates
(benchmark - quanto - discount - a capitale protetto - stutturati con opzioni)
- Strumenti di investimento finanziato
- Strutturati assicurativi
- Gestione contabile dei derivati
Testi consigliati
Dispense, allestite a cura del docente, che potranno essere scaricata dal sito internet:
www.docenti.unina.it
sottopagina prof. Lucio Fiore – sezione download.
PROGETTAZIONE E GESTIONE BASI DI DATI STATISTICHE
Prof. Sergio Scippacercola
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO
Prof. Adele Caldarelli
Programma
Pianificazione controllo di gestione: elementi introduttivi. Analisi economiche per il controllo di
gestione. Analisi dei costi. Il budgeting. Il budget commerciale. Il budget di produzione. Il budget
degli investimenti operativi. L’analisi degli scostamenti dal budget. Il controllo delle produzioni su
commessa e dei progetti. Il controllo dei centri di responsabilità e gli indicatori di performance. Il
controllo di gestione delle attività e dei processi. Il reporting per variabili-chiave. La pianificazione
strategica e la valutazione economica delle strategie. Aspetti organizzativi e comportamentali del
sistema di pianificazione e controllo.
Il programma verrà completato con l’analisi di una serie di casi con l’obiettivo di soffermare
l’attenzione degli studenti sul come viene esercitata la funzione di programmazione e controllo
nelle svariate realtà aziendali.
Testi consigliati
L Brusa, Sistemi manageriali di programmazione e controllo, Giuffrè, Milano, 2000.
Letture facoltative
R. Hilton, Managerial Accounting, International Edition, New York, 1995.
R. S. Kaplan – P. E. Atkinson, Advanced Management Accounting, Englewood Cliffs, 1994.
E. Viganò, Nuovi orientamenti di contabilità industriale (dispensa in dipartimento), 1993.
L. Brusa, Contabilità dei costi, Giuffrè, Milano, 1995.
193
H. Johnson – R. S. Kaplan, Ascesa e declino della contabilità direzionale, Utet, Torino, 1994.
C. T. Horngren, G. Foster, S. M. Datar, Contabilità per la direzione, Edizione italiana a cura di E.
Santesso e L. Cinquini, Isedi, Prentica Hall International, Torino, 1997.
M. Saita, Programmazione e controllo, Giuffrè, Milano, 1996.
PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO DI GESTIONE PER LE IMPRESE TURISTICHE
Prof. Giuseppe Sannino
Obiettivo
Il corso ha per oggetto lo studio dei sistemi di pianificazione strategica e di controllo di gestione
nelle aziende di tutti i tipi, con un riferimento applicativo alle imprese del settore turistico. Tali
sistemi vanno intesi come strumenti per consentire alla direzione di a) formulare scelte strategiche
corrette, b) implementare efficacemente le strategie e c) guidare e responsabilizzare i manager ai
vari livelli verso gli obiettivi della gestione.
Contenuti
Contabilità analitica e contabilità generale Pianificazione strategica e controllo di gestione: logiche,
fasi, strumenti, ruoli coinvolti; I sistemi informativi per il controllo di gestione; Analisi dei costi:
principali classificazioni; Le principali classi di costo nelle imprese turistiche; Il controllo dei centri
di responsabilità e gli indicatori contabili ed extra-contabili di risultato; I centri di responsabilità
nell’impresa alberghiera; Full Costing: la contabilità dei centri di costo; Il controllo dei processi di
gestione e delle "activities" e l'Activity Based Costing; Budgeting: fasi e metodi di costruzione dei
budget aziendali; Il Budget dell’impresa alberghiera; L’analisi degli scostamenti; Aspetti
comportamentali e organizzativi di amministrazione e controllo.
Libri di testo
BRUSA L., L’Amministrazione e il controllo, ETAS Libri, 2001.
Durante il corso vengono analizzati numerosi casi aziendali di approfondimento.
PROTOTURISMO: CULTURA, SOCIETA’ E POLITICA
Prof. Michele Mancino
Obiettivi formativi
Il corso intende studiare il tema del viaggio nella società pre- e protoindustriale, mettendo in risalto
i quadri mentali e sociali che lo motivavano e le condizioni di vita materiale in cui esso
concretamente si svolgeva. Analizzando le esperienze di viaggiatori noti e meno noti, che si sono
mossi sulle strade europee nei secoli XV-XVIII lasciandone memoria scritta, lo studente è invitato a
inquadrare in una dimensione storica quell'aspetto caratteristico della società di oggi costituito
dall'attività turistica. La varietà dei casi personali e la conoscenza delle condizioni concrete che
hanno caratterizzato una specifica mobilità anche nelle società di antico regime forniscono alcune
delle premesse necessarie per la comprensione della complessa fenomenologia del "prototurismo".
Programma
Le lezioni focalizzeranno i punti seguenti:
La memorialistica di viaggio: fonti manoscritte, fonti a stampa, letteratura sull'argomento.
Il contesto storico: l'Europa nei secc. XV-XVIII.
194
Varie tipologie di viaggiatori:
mercanti
pellegrini
ambasciatori e diplomatici
giovani nobili in formazione
intellettuali, studiosi, collezionisti d'arte
Itinerari, strade e mezzi di trasporto.
Strutture ricettive.
Costi e misure.
Vita quotidiana dei viaggiatori.
Viaggi e religione.
Diversità culturali e stereotipi.
Letture di relazioni di viaggio.
Testo consigliato:
A. Maczak, Viaggi e viaggiatori nell'Europa moderna, Roma-Bari, Editori Laterza, 2002.
Schemi delle lezioni ed eventuale materiale didattico saranno forniti durante lo svolgimento del
corso.
PSICOLOGIA SOCIALE
Prof. Immacolata Di Napoli
[email protected]
Il corso ha come obiettivo quello di introdurre ad alcuni dei temi principali della psicologia sociale,
utili sia da un punto di vista teorico che metodologico, per incrementare le competenze dello
studente nel processo di analisi della domanda turistica e nella promozione degli interventi.
Le finalità del corso saranno:
- sviluppare conoscenze concernenti il comportamento turistico, approfondendo costrutti quali:
cognizioni, motivazioni, rappresentazioni ed aspettative;
- acquisire, nell’ottica del turismo sostenibile, metodi di ricerca-intervento che promuovano la
messa in rete delle risorse presenti sul territorio, al fine di realizzare interventi che tengano conto
delle diverse forze interdipendenti nel contesto locale.
Nel corso delle lezioni verranno forniti ulteriori approfondimenti, ad integrazione dei testi d’esame.
Testi
Maeran R. 2004. Psicologia e turismo. Roma-Bari: Laterza.
Arcidiacono C. 2004. Il fascino del centro antico. Napoli: Magma Editore
Albanese A. Turismo di gruppo e formazione degli operatori. Milano: CUEM
RAGIONERIA
Prof. Paolo Tartaglia Polcini
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
RAGIONERIA INTERNAZIONALE
Prof. Francesco Capalbo
195
Programma
Oggetto e metodo della Ragioneria Internazionale; Le Teorie Unitarie di Ragioneria Internazionale;
Modelli di enforcement e TFV; Le istituzioni contabili internazionali e lo IASB; Modelli di
emanazione delle norme contabili e political lobbying; IASB Conceptual Framework;
Armonizzazione (strumenti di misurazione); Configurazioni di reddito e capitale a valori correnti;
l’uso dei valori corenti al di sotto della linea del costo: lo IAS 36.
Testi:
Roberto di Pietra, La comunicazione dei comportamenti aziendali mediante i dati contabili. Il ruolo
della Ragioneria Internazionale, Cedam 2005
e
dispensa Nobes "Towards a general Model" oppure Dispensa “Introduzione alla ragioneria
Internazionale” ( entrambe in download)
Dispensa “TFV” oppure Articolo di Livne Mc Nichols (entrambi in download)
e
Articolo di Steve Zeff "Political lobbying and accounting standards" oppure Dispensa Luca
Pacioli(entrambi in download)
e
Dispensa IAS 36 e principio IAS 38 (entrambi in download)
e
Estratto da Tom Lee “reddito e valore” in distribuzione in dipartimento.
RELAZIONI PUBBLICO/PRIVATO E FINANZA DI PROGETTO
Prof. Luigi De Pierris
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
REVISIONE AZIENDALE
Prof. Riccardo Macchioni
Le finalità e l’oggetto della revisione. La revisione interna e la revisione esterna. Il rischio di
revisione. La significatività degli errori. Il processo di revisione contabile. L’evoluzione della
disciplina giuridica in materia di revisione contabile. I principi contabili nella revisione contabile.
La pianificazione e la documentazione della revisione. La valutazione del controllo interno nell’area
contabile. Le procedure di revisione contabile e le verifiche dirette di bilancio. Il processo di
revisione gestionale. L’analisi e la valutazione dei sistemi di informazione e controllo gestionale. Le
procedure di revisione gestionale.
Testo Consigliato
Marchi Luciano, Revisione aziendale e sistemi di controllo interno, Giuffrè, Milano, 2004.
RICERCA OPERATIVA
(Mutuato da Ingegneria)
RILEVAZIONI CAMPIONARIE
Prof. Marco Gherghi
196
Introduzione alle indagini campionarie
I concetti di popolazione e campione
Indagini esaustive e indagini campionarie
Le origini delle indagini campionarie
Indagini qualitative e indagini quantitative
Le indagini quantitative
Struttura tipo della ricerca quantitativa
Dai concetti alle variabili
Concetti, indicatori e indici
Attendibilità e validità di una rilevazione
Il disegno di campionamento
Struttura del campione
Probabilità di selezione delle unità
Determinazione della numerosità campionaria
Il campionamento casuale semplice
La selezione casuale delle unità: lo schema senza reintroduzione e con reintroduzione
La selezione sistematica delle unità
I problemi nel campionamento casuale semplice
Il campionamento stratificato
Campione stratificato proporzionale
Campione stratificato non proporzionale
Effetti della stratificazione
Variabili di stratificazione e numero di strati
Il campionamento a stadi
Selezione di un campione su più stadi
Effetti del campionamento a stadi
Altri tipi di campionamento
Campionamento di aree
Campionamento ruotato
Le indagini mediante questionario
I problemi della rilevazione tramite interrogazione
I diversi tipi di domande
La formulazione delle domande
Batterie di domande
Le domande a risposta graduata
La multidimensionalità dei concetti complessi
La tecnica del differenziale semantico
L’organizzazione della rilevazione
Le inchieste replicate nel tempo: i panel
Compatibilmente con la disponibilità del laboratorio, l’ultima parte del Corso sarà costituita da
esercitazioni su casi reali da effettuarsi utilizzando Excel e il pacchetto statistico SPSS.
Testi consigliati
197
Corbetta P. (2003) – La ricerca sociale: metodologia e tecniche, il Mulino:
Volume I: I paradigmi di riferimento
Volume II: Le tecniche quantitative
Fabbris L. (1993) – L’indagine campionaria, Carocci.
Montinaro (2004) – Metodi statistici per le indagini campionarie, Utet.
NOTA: Sul sito www.docenti.unina.it/marco.gherghi saranno disponibili i lucidi delle lezioni e
altro materiale relativo agli argomenti trattati durante il Corso.
SCIENZA DELLE FINANZE (CLIPA, CLEDIA)
Prof. Domenicantonio Fausto
Programma
Introduzione allo studio dell’economia del settore pubblico. Analisi positiva e analisi normativa
delle attività del settore pubblico. La redistribuzione dei redditi e della ricchezza. Processi e regole
di decisione collettiva. Produzione pubblica e privata di beni collettivi. Il bilancio e l’efficienza
delle organizzazioni pubbliche. La crescita del settore pubblico. Interdipendenza ed esternalità. La
regolamentazione delle attività: prezzi e investimenti. L’analisi benefici-costi. La teoria dei governi
di diverso livello. Introduzione alla teoria e politica della tassazione. L’incidenza e gli effetti delle
imposte. Il debito pubblico. La politica fiscale.
Testi consigliati
I Modulo
G. Brosio, Economia e finanza pubblica, 2^ ed., Carocci, Roma, 2003.
Capitoli: 1,2,3,4,5,6,7,8,9.
oppure:
J.E. Stiglitz, Economia del settore pubblico, vol. I, 2^ ed., Hoepli, Milano, 2003.
Capitoli: 1,2,3,4,5,6.
II Modulo
G. Brosio, Economia e finanza pubblica, 2^ ed., Carocci, Roma, 2003.
Capitoli: 10,11,13,14,15,16 (escluso § 16.4),17,18,19,22,23.
oppure:
J.E. Stiglitz, Economia del settore pubblico, vol. I, 2^ ed., Hoepli, Milano, 2003.
Capitoli: 7,8,9,10,11,12,13.
SCIENZA DELLE FINANZE (CLEA e LS da CLEA)
Prof. Marco Pagnozzi
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
SCIENZA DELLE FINANZE (CLEIM)
Prof.ssa Francesca Stroffolini
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
SCIENZA DELLE FINANZE (Laurea Specialistica da CLEAIF)
Prof. Massimo Marrelli
Programma
198
Introduzione allo studio dell’economia del settore pubblico-Economia del benessere- Fallimenti di
mercato: esternalità e beni pubbici-La teoria delle scelte collettive- La redistribuzione del reddito:
aspetti teorici- La spesa sociale- Analisi delle imposte: incidenza e traslazione in equilibrio parziale
e in equilibrio generale (cenni). Tassazione ed efficienza- Sistema di imposizione fiscale: L’imposta
personale sul reddito. Le imposte sulle società dei capitali.Le imposte sui consumi- La Teoria del
federalismo fiscale (cenni).
Testo consigliato
H. S. Rosen-McGraw-Hill, Scienza delle finanze –
pag167,12,14,15,16,18, 19, Appendice.
2003 Cap 1,3,4,5,6,7,8,11 fino
Durante il corso sarà distribuito materiale didattico integrativo.
SCIENZA DELLE FINANZE (Avanzato)
Prof. Domenicantonio Fausto
Programma
Il settore pubblico in pratica. Analisi della politica di spesa. Analisi costi-benefici. Sanità. Sicurezza
sociale. Assistenza e ridistribuzione del reddito. Istruzione. L’imposta personale sul reddito delle
persone fisiche. Imposta sul reddito delle società. Le riforme fiscali. Il federalismo fiscale. Imposte
e spese locali.
Testo consigliato
I Modulo
J.E. Stiglitz, Economia del settore pubblico, vol. II, 2^ ed., Hoepli, Milano, 2004.
Capitoli: 1,2,3,4,5,6.
II Modulo
J.E. Stiglitz, Economia del settore pubblico, vol. II, 2^ ed., Hoepli, Milano, 2004.
Capitoli: 7,8,9,10,11,12.
SECONDA LINGUA: LINGUA FRANCESE
(Progetto CLAS-A)
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
SEMINARIO IN SOCIOLOGIA GENERALE
Prof.ssa Cecilia Scrocca
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
SISTEMI DINAMICI
Prof.ssa Maria Gabriella Graziano
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
199
SISTEMI DI SUPPORTO ALLE DECISIONI
Prof. Sergio Scippacercola
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
SOCIOLOGIA DEI PROCESSI ECONOMICI E DEL LAVORO
Prof. Maria Carmela Agodi
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
SOCIOLOGIA DEI PROCESSI ECONOMICI E DEL LAVORO NEL SETTORE
TURISTICO
Prof. Raffaele Sibilio
Il Corso si pone l’obiettivo di sviluppare criticamente l’argomentazione della centralità sociologica
delle dinamiche economiche inerenti i fenomeni turistici.
Programma
Il consumo nell’analisi sociologica: Veblen, Douglas, Bordieu, Baudrillard.
Società, ambiente, turismo.
La questione della sostenibilità.
Ruoli e tipologie nel fenomeno turistico.
Il turismo tra modello e serie.
Agire sociale e processi di scelta.
Oggetti e segni del “prodotto” turistico.
Testi di riferimento
L. Savoja, La costruzione sociale del turismo, Giappichelli, Torino, 2005;
e
P. Corrigan, La sociologia dei consumi, Franco Angeli, Milano 2004 (solo il capitolo II).
SOCIOLOGIA DELLE ISTITUZIONI
Prof. Maria Carmela Agodi
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
SOCIOLOGIA DELLO SVILUPPO
Prof. Prof. Maria Carmela Agodi
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
SOCIOLOGIA GENERALE (1 modulo da 5 crediti)
Prof.ssa Maria Carmela Agodi
Programma
Obiettivi formativi:
200
A) fornire allo studente le coordinate teoriche e metodologiche per ricostruire le interrelazioni tra
teoria economica e teoria sociologica, dalle teorie dell’azione e del sistema sociale classiche sino
alle loro rielaborazioni contemporanee, base teorica della “nuova sociologia economica” e dei
dibattiti tra neo-istituzionalismo economico e sociologico; B) metterlo in grado di identificare, in
termini sociologici, le dinamiche d’azione proprie dei sistemi d’interdipendenza e dei sistemi
funzionali, gli effetti emergenti e i paradossi dell’azione collettiva, le strategie alternative per gli
attori individuali, per le organizzazioni e per i gruppi latenti nei diversi “sistemi concreti d’azione”,
riconoscendo in essi meccanismi di regolazione, processi di riproduzione, potenzialità di
mutamento.
Argomenti trattati:
- L’agire sociale ed i suoi ambienti: il concetto di sistema sociale e quello di azione sociale,
nell’accezione analitica ed in quella empirica. Sociologia ed economia come prospettive analitiche
distinte e come scienze sociali con dominî d’indagine interconnessi.
- Agire, agire intenzionale, agire sociale. Le conseguenze non-intenzionali dell’agire intenzionale:
effetti perversi, profezie che si auto-avverano, profezie che si auto-distruggono
- La dimensione storico-culturale e l’anali strutturale dei fenomeni economico-sociali: sociologia e
storia a confronto
- Sistemi d’interdipendenza e sistemi funzionali: meccanismi di regolazione, processi di
istituzionalizzazione e di de-istituzionalizzazione
- Persistenza e mutamento: processi riproduttivi, processi cumulativi, processi di trasformazione
- L’istituzionalità dei processi economici: tre livelli analitici
- L’approccio neo-istituzionalista e la ri-visitazione del concetto di “embeddedness” nell’analisi
sociologica dell’economia: alcuni contributi dalla letteratura internazionale
Testi di riferimento:
- F. Barbera, Meccanismi sociali. Elementi di sociologia analitica, Il Mulino, Bologna, 2004
(capitoli selezionati)
- M. Douglas, Come pensano le istituzioni, Il Mulino, Bologna, 1990 (capitoli selezionati)
- L. Gallino, Dizionario di Sociologia, UTET (Voci: “Azione sociale”, “Variabili strutturali”,
“Sistema sociale”)
Letture di approfondimento:
- J. C. Alexander, “L’azione e i suoi ambienti”, in J. C. Alexander, Teoria sociologica e mutamento
sociale. Un’analisi multidimensionale della modernità, Milano, Angeli, 1990
- C. Trigilia, Sociologia economica. I Profilo storico, Il Mulino, Bologna, 2002
- W.W. Powell, P. J. Di Maggio (a cura di), Il Neoistituzionalismo nell’analisi organizzativa,
Torino, Edizioni di Comunità, 2000: “Introduzione”.
- C. Pennisi, “Gli usi sociologici del concetto di istituzione” e “Gli usi sociologici del concetto di
cultura” in C. Pennisi, Istituzioni e cultura giuridica, Giappichelli, Torino, 1998
- J.L. Laville, E. Mingione (a cura di ), La nuova sociologia economica. Prospettive europee,
Milano, Angeli, 1999. Saggi di: E. Mingione, R. Swedberg, M. Magatti
- L. Gallino, Globalizzazione e disuguaglianze, Laterza, Bari, 2001
Le selezione tra le letture di approfondimento, che concorreranno con i testi di riferimento al
programma, sarà concordata con gli studenti, differenziandola in relazione ai curricula.
Modalità di accertamento del profitto: si prevede un primo momento di verifica, mediante un breve
test a metà corso, e un esame finale.
SOCIOLOGIA GENERALE (corso avanzato)
(Insegnamento mutuato da Sociologia delle Istituzioni)
201
SOCIOLOGIA GENERALE E SOCIOLOGIA DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO
(STIM)
Prof. Raffaele Sibilio
Programma
Primo Modulo Sociologia generale
OBIETTIVO: consentire la lettura e l’interpretazione dei mutamenti sociali attraverso le principali
categorie sociologiche.
PROBLEMI DI METODO La sociologia come conoscenza. Funzioni sociali e culturali. La logica
del ragionamento sociologico.
LA SOCIETA’. Evoluzione Socio-Culturale. Il Sistema Politico. Il Sistema Economico. Il Sistema
Socio-Culturale.
IL MONDO. Le disuguaglianze sociali. Conflitti e movimenti sociali. La criminalità. La religione.
La comunicazione. Il sistema mondo
Testi consigliati
P. Ceri, L. GallinoF. Carelli, A. Milanaccio, S. Scamuzzi: “Manuale di sociologia” (Diretto da L.
Gallino) Utet, Torino, 1994. Esclusi i capitoli 9-10-11-12.
Secondo Modulo
OBIETTIVO: favorire la comprensione critica delle diverse teorie e delle differenti applicazioni
ambientali e territoriali adottate dalla analisi sociologica.
GLOBALIZZAZIONE E AMBIENTE
Dal post moderno alla modernizzazione di secondo ordine. La sociologia del rischio
PROSPETTIVE TEORICHE ED APPLICATIVE NELLA SOCIETA’ DEL RISCHIO
La teoria sociologica e la ricerca per leggere il territorio. Percorsi teorici e di ricerca nella
sociologia del rischio. I rischi ambientali ed il contributo sociologico. L’identità ecologica. La
percezione del rischio. La comunicazione del rischio.
Testi consigliati
U. Beck, La società del rischio, verso una seconda modernità . Carocci, Roma, 2000.
R. Sibilio, Analisi sociologica e rischi ambientali. Giappichelli, Torino, 2003.
STATISTICA COMPUTAZIONALE
Prof. Carlo Lauro
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
STATISTICA DEI MERCATI MONETARI E FINANZIARI
Prof. Massimo Aria
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
STATISTICA DI BASE (CLEA – CLEAIF) (Lettere A-D)
Prof. Marco Gherghi
1. La rilevazione e l’organizzazione dei dati
Popolazione e unità statistica
Variabili statistiche
202
Organizzazione dei dati: distribuzioni semplici e in classi, tabelle di contingenza, tabelle di
correlazione, tabelle miste, serie storiche e temporali.
2. L’esplorazione dei dati: rappresentazione e sintesi delle distribuzioni
Rappresentazioni grafiche: istogrammi, diagrammi a barre, cartesiani e di dispersione.
I principali aspetti di una distribuzione
Tendenza centrale:
indici razionali (media aritmetica, media armonica, media geometrica)
indici di posizione (mediana, moda, quartili)
Variabilità:
indici assoluti (campo di variazione, scarto quadratico medio, varianza)
indici relativi (coefficiente di variazione)
Forma:
indici di asimmetria e curtosi
Grafico a scatola (box-plot) semplice e multiplo
La concentrazione
Il teorema di Chebychev
I numeri indice
3. Lo studio delle relazioni tra variabili
Le distribuzioni doppie di frequenza
Distribuzioni condizionate e indipendenza
Le misure di associazione tra variabili doppie:
Due variabili:
La covarianza
Il coefficiente di correlazione
Il concetto di correlazione spuria: il coefficiente di correlazione parziale
L’interpolazione e il principio dei minimi quadrati
La Regressione
La Regressione in media o di primo tipo
La Regressione a minimi quadrati
Il calcolo dei coefficienti
L’interpretazione dei coefficienti
La valutazione della bontà dell’adattamento: l’indice R2
Due mutabili:
Indice Chi quadrato
Indice Phi quadrato
Indice V di Cramer
Una variabile e una mutabile (con la variabile come carattere dipendente)
La decomposizione della devianza
L’indice Eta quadrato
4. Elementi di probabilità e variabili casuali
Teoria della probabilità
Introduzione alla probabilità
Probabilità e Statistica
Caratteristiche degli esperimenti probabilistici
Le diverse concezioni della probabilità
Teoria generale della probabilità: Assiomi e proprietà
Formalizzazione degli eventi
Esperimento e spazio campionario
I diagrammi di Venn
Probabilità condizionata
Indipendenza in probabilità
203
Il teorema di Bayes
Le variabili casuali
Definizione di variabile casuale
Variabili casuali discrete:
La v. c. Uniforme discreta
La v. c. di Bernoulli
La v. c. Binomiale
La v. c. di Poisson
Variabili casuali continue:
La v. c. Normale
Le v. c. derivate dalla Normale (cenni)
Testi di riferimento (in alternativa):
D. Piccolo, Statistica per le decisioni, Il Mulino, 2004
L. D’Ambra, S. Spedaliere Appunti di Statistica Descrittiva, RCE Edizioni, Napoli, 2001
L. D’Ambra, Lezioni di Inferenza Statistica, RCE Edizioni, Napoli, 2000 (solo i capitoli indicati dal
docente)
S. Borra, A. Di Ciaccio, Statistica, McGraw-Hill, 2004
D. Piccolo, Statistica, Il Mulino, 2001
Per gli esercizi:
Montanari, P. Agati, D.G. Calò, Statistica, Collana OPEN, Masson, Milano, 1998
S. Bernstein, R. Bernstein, Statistica descrittiva, Collana Schaum’s 109, McGraw-Hill, Milano 2003
S. Bernstein, R. Bernstein, Calcolo delle probabilità, Collana Schaum’s 110, McGraw-Hill, Milano
2003
D’Elia e D. Piccolo, Introduzione alla Statistica (Test di autovalutazione), Il Mulino, 2004
L. Ferrari, L. Marliani, Complementi ed esercizi di statistica metodologica, Libreria Alfani
NOTA: Sul sito www.docenti.unina.it/marco.gherghi saranno disponibili i lucidi delle lezioni e
altro materiale relativo agli argomenti trattati durante il Corso.
STATISTICA DI BASE (CLEA – CLEAIF) (Lettere E-O)
Prof. Germana Scepi
1. La rilevazione e l’organizzazione dei dati
Popolazione e unità statistica
Variabili statistiche
Organizzazione dei dati: distribuzioni semplici e in classi, tabelle di contingenza, tabelle di
correlazione, tabelle miste, serie storiche e temporali.
2. L’esplorazione dei dati: rappresentazione e sintesi delle distribuzioni
Rappresentazioni grafiche: istogrammi, diagrammi a barre, cartesiani e di dispersione.
I principali aspetti di una distribuzione
Tendenza centrale: indici razionali (media aritmetica, media armonica, media geometrica) e indici
di posizione (mediana, moda, quartili)
Variabilità: indici assoluti (campo di variazione, scarto quadratico medio, varianza) e relativi
(coefficiente di variazione)
Forma: indici di asimmetria e curtosi
Grafico a scatola (box-plot) semplice e multiplo
La concentrazione
I numeri indici
204
3. Lo studio delle relazioni tra variabili
Connessione (indici di associazione)
Indipendenza in media (rapporto di correlazione)
Dipendenza e interdipendenza lineare (regressione lineare semplice e correlazione)
4. Elementi di probabilità e variabili casuali
Introduzione alla probabilità e elementi di calcolo delle probabilità
Il concetto di variabile casuale
Variabili casuali discrete: Uniforme discreta, Binomiale, Poisson
Variabili casuali continue: Uniforme continua, Normale e derivate dalla Normale
Testi di riferimento:
L. D’Ambra, S. Spedaliere Appunti di Statistica Descrittiva, RCE Edizioni, Napoli, 2001
R.Leoni, Statistica descrittiva, Libreria Alfani
S.Zani, Analisi dei dati statistici, Giuffre Editore
L. D’Ambra, Lezioni di Inferenza Statistica, RCE Edizioni, Napoli, 2000
D. Piccolo, Statistica, Il Mulino, 2000
Per gli esercizi
L. Ferrari, L. Marliani, Complementi ed esercizi di statistica metodologica, Libreria Alfani
A. Montanari, P. Agati, D.G. Calò, Statistica, Collana OPEN, Masson, Milano, 1998
S. Bernstein, R. Bernstein, Statistica descrittiva, Collana Schaum’s 109, McGraw-Hill, Milano 2003
S. Bernstein, R. Bernstein, Calcolo delle probabilità, Collana Schaum’s 110, McGraw-Hill, Milano
2003
STATISTICA DI BASE (CLEA – CLEAIF) (Lettere P-Z)
Prof. Vincenzo Esposito Vinzi
1. La rilevazione e l’organizzazione dei dati
Popolazione e unità statistica
Variabili statistiche
Organizzazione dei dati: distribuzioni semplici e in classi, tabelle di contingenza, tabelle di
correlazione, tabelle miste, serie storiche e temporali.
2. L’esplorazione dei dati: rappresentazione e sintesi delle distribuzioni
Rappresentazioni grafiche: istogrammi, diagrammi a barre, cartesiani e di dispersione.
I principali aspetti di una distribuzione
Tendenza centrale: indici razionali (media aritmetica, media armonica, media geometrica) e indici
di posizione (mediana, moda, quartili)
Variabilità: indici assoluti (campo di variazione, scarto quadratico medio, varianza) e relativi
(coefficiente di variazione)
Forma: indici di asimmetria e curtosi
Grafico a scatola (box-plot) semplice e multiplo
La concentrazione
I numeri indice
3. Lo studio delle relazioni tra variabili
Connessione (indici di associazione)
Indipendenza in media (rapporto di correlazione)
Dipendenza e interdipendenza lineare (regressione lineare semplice e correlazione)
4. Elementi di probabilità e variabili casuali
205
Introduzione alla probabilità ed elementi di calcolo delle probabilità
Il concetto di variabile casuale
Variabili casuali discrete: Uniforme discreta, Binomiale, Poisson
Variabili casuali continue: Uniforme continua, Normale e derivate dalla Normale
Testi di riferimento:
Per la parte metodologica (in alternativa):
M. Fraire, A. Rizzi, Statistica: Metodi esplorativi e inferenziali, Carocci Editore, Roma, 2005
D. Piccolo, Statistica per le Decisioni, Il Mulino, Bologna, 2004
L. D’Ambra, S. Spedaliere, Appunti di Statistica Descrittiva, RCE Edizioni, Napoli, 2001
L. Pieraccini, A. Naccarato, Lezioni di Statistica Descrittiva, G. Giappichelli Editore, Torino, 2003
L. D’Ambra, Lezioni di Inferenza Statistica, RCE Edizioni, Napoli, 2000
D. Piccolo, Statistica, Il Mulino, Bologna, 1998
F. Parpinel, C. Provasi, Elementi di Probabilità e Statistica per le Scienze Economiche, G.
Giappichelli Editore, Torino, 2004
Per gli esercizi:
A. D’Elia, D. Piccolo, Statistica per le Decisioni: Test di autovalutazione, Il Mulino, Bologna,
2004.
L. Ferrari, L. Marliani, Complementi ed esercizi di statistica metodologica, Libreria Alfani
A. Montanari, P. Agati, D.G. Calò, Statistica, Collana OPEN, Masson, Milano, 1998
S. Bernstein, R. Bernstein, Statistica descrittiva, Collana Schaum’s 109, McGraw-Hill, Milano 2003
S. Bernstein, R. Bernstein, Calcolo delle probabilità, Collana Schaum’s 110, McGraw-Hill, Milano
2003.
STATISTICA DI BASE (CLEIM- CLIPA- CLEDIA)
Prof. Antonio Perna
Programma
L’ANALISI STATISTICA. Le fasi dell’analisi statistica. Le unità statistiche. Il carattere statistico.
Le frequenze, le intensità. Le classi di modalità. Le scale di misurazione dei caratteri
DISTRIBUZIONI DI FREQUENZA. La successione dei dati. La distribuzione di frequenze
semplice. La distribuzione di frequenze doppia. Le distribuzioni derivate: relative,
percentualizzate,cumulate.
LE RAPPRESENTAZIONI GRAFICHE. Diagramma in coordinate cartesiane semplici e
logaritmiche. Diagramma a barre. Diagramma circolare. Diagramma in coordinate polari.
Istogramma. Stereogramma. La curva ogiva crescente e decrescente. Grafico a ramo e foglia
I RAPPORTI STATISTICI. Definizione di rapporto statistico. Le variazioni assolute e relative.
Rapporto di composizione. Rapporto di coesistenza. Rapporto di derivazione. I numeri indice. Il
rapporto di durata
MISURE DELLA TENDENZA CENTRALE. I valori medi razionali: media aritmetica e sue
proprietà,media geometrica e sue proprietà, media quadratica, media armonica.. La media di
potenza. Relazione tra le medie. I valori medi di posizione: la mediana, i quartili, i quantili. La
moda
206
LA VARIABILITA’. Definizione di variabilità e di mutabilità. La variabilità assoluta e la
variabilità relativa. Le misure di variabilità assoluta: il campo di variazione, lo scostamento
semplice medio, lo scostamento quadratico medio, la varianza, la devianza. Le misure di variabilità
relativa: il coefficiente di variazione, la concentrazione. I momenti
LA VARIABILITA’ DELLE FORME. Il box Plot. Asimmetria, Curtosi, Cenno alla distribuzione
normale
RAPPRESENTAZIONE ANLITICA DELLE VARIABILI. La rappresentazione analitica delle
variabili statistiche e problemi connessi. L’interpolazione, i metodi interpolativi (cenni), il metodo
dei minimi quadrati.Verifica del grado di accostamento
LE RELAZIONI STATISTICHE. Concettualizzazione della teoria delle relazioni statistiche. La
dipendenza e l’indipendenza. La dipendenza assoluta e sue misure. La dipendenza in media e sue
misure. La dipendenza interpolativi e sua misura. L’interdipèndenza, la correlazione e sua misura.
Il corso della durata di 35 ore, sarà improntato alla conoscenza dell’utilizzo della statistica nel
campo delle analisi economiche Il corso sarà supportato da esercitazioni pratiche e seminari.
Sono previste inoltre esercitazioni di laboratorio con l’ausilio del software statistico SPSS
Testi consigliati
L.D’Ambra – S. Spedaliere, Lezioni di statistica descrittiva, R.C.E. – Edizione 2001.
STATISTICA ECONOMICA
Prof. Aurelio Pane
Programma
I MODULO (5 crediti)
Parte generale
Numeri Indici. Analisi delle serie cronologiche. Il lavoro. Gli aggregati economici. Le
interdipendenze economiche. Comparazione degli aggregati economici nel tempo
Testi consigliati
Parte generale
O. Vitali, Statistica Economica, Cacucci, 1999, Cap. I, Cap. II (solo paragrafi 1, 2) Cap. IV Cap. V
Cap. VI (solo paragrafi 1, 2, 3) Cap. VII (solo paragrafo 1)
Parte speciale
A. Pane – S. Strozza – GLI IMMIGRATI IN CAMPANIA Una difficile integrazione tra
clandestinità e precarietà - L’Harmattan Italia, 2000, Cap. I, II, III, IV, VIII (solo paragrafo 5)
II MODULO (5 crediti)
Parte generale
La funzione del consumo. La funzione della produzione. La produttività.
Testi consigliati
Parte generale
O. Vitali, Statistica Economica, Cacucci, 1999 Cap. VIII, IX, X (solo paragrafi 1 e 2)
207
Parte speciale
F. Pilloton - A. Pane, Aggregati economici e previsioni demografiche, Curto, Napoli, 1997 (solo gli
aggregati economici per la Campania);
STATISTICA METODOLOGICA
Prof. Vincenzo Esposito Vinzi
Rilevazione Statistica
Le fonti dei dati e le fasi di un’indagine statistica
Predisposizione del piano dell’indagine: popolazione e unità statistica, variabili statistiche.
La rilevazione dei dati: scelta del tipo di indagine.
Rappresentazioni statistiche e grafiche
Rappresentazioni statistiche: distribuzioni semplici e in classi, tabelle di contingenza, tabelle di
correlazione, tabelle miste, serie storiche e temporali.
Rappresentazioni grafiche: istogrammi, pictogrammi, diagrammi a barre, cartesiani e di dispersione.
Sintesi statistica e grafica delle distribuzioni
Indici di posizione:
medie razionali (media aritmetica, media armonica, media geometrica)
medie di posizione (mediana, moda, quartili)
Indici di variabilità:
variabilità assoluta (campo di variazione, scarto quadratico medio, varianza)
variabilità relativa (coefficiente di variazione, rapporto di concentrazione)
mutabilità per caratteri qualitativi (indici di eterogeneità)
Indici di forma: asimmetria e curtosi
Diagramma ramo-foglia (stem and leaf plot)
Grafico a scatola (box-plot)
Rapporti statistici
Rapporti di composizione, derivazione, coesistenza, durata e ripetizione
Numeri indici semplici e complessi
Interpolazione analitica
Adattamento ad una funzione teorica:
scelta della funzione
determinazione dei parametri (metodo dei minimi quadrati, metodo dei momenti)
determinazione del grado di accostamento
Un modello teorico per le distribuzioni univariate continue: la distribuzione normale
Relazioni statistiche
Connessione (indici di associazione)
Indipendenza in media (rapporto di correlazione)
Dipendenza e interdipendenza lineare (regressione lineare semplice e multipla, correlazione)
Co-graduazione
Elementi di probabilità e variabili casuali
Introduzione alla probabilità ed elementi di calcolo delle probabilità
Il concetto di variabile casuale
208
Variabili casuali discrete: Uniforme discreta, Binomiale, Poisson
Variabili casuali continue: Uniforme continua, Normale e derivate dalla Normale
Testi di riferimento:
Per la parte metodologica (in alternativa):
D. Piccolo, Statistica, Il Mulino, Bologna, 1998
M. Fraire, A. Rizzi, Statistica: Metodi esplorativi e inferenziali, Carocci Editore, Roma, 2005
L. D’Ambra, S. Spedaliere, Appunti di Statistica Descrittiva, RCE Edizioni, Napoli, 2001
L. Pieraccini, A. Naccarato, Lezioni di Statistica Descrittiva, G. Giappichelli Editore, Torino, 2003
L. D’Ambra, Lezioni di Inferenza Statistica, RCE Edizioni, Napoli, 2000
D. Piccolo, Statistica per le Decisioni, Il Mulino, Bologna, 2004
F. Parpinel, C. Provasi, Elementi di Probabilità e Statistica per le Scienze Economiche, G.
Giappichelli Editore, Torino, 2004.
Per gli esercizi:
A. D’Elia, D. Piccolo, Statistica per le Decisioni: Test di autovalutazione, Il Mulino, Bologna,
2004.
L. Ferrari, L. Marliani, Complementi ed esercizi di statistica metodologica, Libreria Alfani
A. Montanari, P. Agati, D.G. Calò, Statistica, Collana OPEN, Masson, Milano, 1998
S. Bernstein, R. Bernstein, Statistica descrittiva, Collana Schaum’s 109, McGraw-Hill, Milano 2003
S. Bernstein, R. Bernstein, Calcolo delle probabilità, Collana Schaum’s 110, McGraw-Hill, Milano
2003.
STATISTICA PER L'AZIENDA
Lettere:
(A-D) Prof. Antonio Perna
(E-O) Prof. Roberta Siciliano
(P-Z) Prof. Simona Balbi
Programma del Modulo
Obiettivo:
Il corso intende approfondire i metodi statistici di base ed il loro impiego in ambito aziendale. Il
corso è strutturato in lezioni teoriche, seminari, applicazioni ed esercitazioni attraverso l’uso di
software statistico.
Programma
Inferenza statistica e campionamento
Concetti introduttivi: distribuzione campionaria, stimatore, stima, funzione di stima
Metodi di stima puntuale: minimi quadrati e massima verosimiglianza
Intervalli di confidenza e verifica delle ipotesi statistiche per l’inferenza su media, probabilità di
successo, differenza tra medie
Potenza del test e determinazione della numerosità campionaria
Test non parametrici
Schemi di campionamento statistico
I modelli statistici di base a supporto delle decisioni aziendali
Il modello lineare dell’Analisi della Varianza
Il modello di regressione lineare semplice e multipla
209
Discussione di applicazioni statistiche in ambito gestionale e finanziario
Testi consigliati
Saranno disponibili dispense didattiche a cura del docente. Per gli approfondimenti metodologici
sono consigliati i seguenti testi:
D’AMBRA, L., Lezioni di inferenza statistica, RCE Ed., ultima edizione.
ORSI, R., Probabilità e inferenza statistica, Il Mulino Ed., ultima edizione.
PICCOLO, D., Statistica, Il Mulino Ed., ultima edizione.
STATISTICA PER L’ECONOMIA
Prof. Luigi D’Ambra
INTRODUZIONE AL COLCOLO DELLE PROBABILITA’
Il concetto di casualità
Eventi, operazioni sugli eventi, somma e prodotto logico
La probabilità e le sua definizioni. L’impostazione assiomatica
VARIABILI CASUALI
La distribuzione di Bernoulli – media e varianza
La distribuzione binomiale – media e varianza
La distribuzione di Poisson – media e varianza
La distribuzione Normale – media e varianza
Per le variabili casuali T di Student, F di Snedecor-Fisher e Chi-quadrato si richiede solo l’uso
appropriato delle tavole
L’INFERENZA STATISTICA
Concetti introduttivi
La stima: definizione delle funzioni stimatore e stima
La stima puntuale
La stima intervallare
La stima con il metodo della massima verosimiglianza
Intervalli di confidenza per la media, per le frequenze, per le differenze tra medie, per la varianza
In tale contesto saranno affrontati i problemi relativi alla: numerosità campionaria, alla conoscenza
della distribuzione della popolazione, alla conoscenza della varianza della popolazione
LA VERIFICA DELLE IPOTESI
Concetti introduttivi
Gli errori di primo e secondo tipo. La potenza del Test
Verifica delle ipotesi per la media, per le frequenze, per le differenze tra medie, per la varianza
CENNI ALLA STATISTICA NON PARAMETRICA
Il test chi-quadro per l’indipendenza
Il test chi-quadro per la verifica della forma delle distribuzioni
IL MODELLO DI REGRESSIONE LINEARE
Il corso della durata di 35 ore, sarà improntato alla conoscenza dell’utilizzo della statistica nel
campo delle analisi economiche. Il corso sarà supportato da esercitazioni pratiche e seminari.
210
Sono previste inoltre esercitazioni di laboratorio con l’ausilio del software statistico SPSS
Testo consigliato
L. D’Ambra, Lezioni d’Inferenza Statistica, R.C.E. edizione 2001.
STATISTICA PER LE DECISIONI D’IMPRESA
Prof. Roberta Siciliano
Programma:
1. L’impiego della statistica in azienda
Costruzione di database statistici
Gestione statistico-informatica delle informazioni
Formalizzazione dei processi decisionali aziendali
Il paradigma della conoscenza e la scelta del metodo statistico
Le metodologie di base per l’apprendimento statistico a fini decisionali e di previsione
2. I metodi di segmentazione e gli alberi delle decisioni
La definizione di una procedura di segmentazione binaria per la costruzione di alberi di
classificazione e di regressione;
La metodologia CART (Classification and Regression Trees): criteri di split, algoritmi accelerati di
partizione, algoritmi di pruning, metodi di selezione e misure della qualità delle regole di decisione.
3. I modelli computazionali della Intelligent Data Analysis
La modellistica GAM (Generalized Additive Models) per la regressione non lineare: le funzioni di
smoothing, i modelli additivi, l’algoritmo di backfitting, i modelli generalizzati, l’algoritmo di
scoring, l’identificazione del modello;
L’impiego di tecniche di bagging e boosting per la costruzione di regole robuste di decisione;
Strategie integrate e procedure automatiche di estrazione della conoscenza: il Data Mining statistico
ed i Sistemi di Supporto alle Decisioni.
4. Applicazioni finanziarie ed economico-gestionali
Benchmarking delle attività finanziarie
Valutazione e classificazione del merito creditizio
Previsione delle insolvenze d’impresa
Valutazione degli effetti delle promozioni di vendita
Analisi e segmentazione della clientela
Previsione delle vendite e della domanda di mercato
Valutazione delle abitudini di acquisto della clientela
Market Basket Analysis
Scelta di soluzioni organizzative e logistiche in azienda
Customer Relationship Management
Testi consigliati
Saranno disponibili dispense didattiche a cura del docente. Per gli approfondimenti metodologici e
le applicazioni aziendali sono consigliati i seguenti testi:
GIUDICI, P., Data mining -Metodi statistici per le applicazioni aziendali, Mc Graw-Hill, 2001.
BRASINI, S., FREO, M., TASSINARI, F., TASSINARI, G., Statistica aziendale e analisi di
mercato, Il Mulino Ed., 2002.
STATISTICA PER LE DECISIONI D’IMPRESA (CLAS)
Prof. Massimo Aria
211
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
STATISTICA PER LE RICERCHE DI MERCATO
Prof.ssa Roberta Siciliano
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
STATISTICA SOCIALE (STIM)
(Lettere A-L) Prof.ssa Roberta Siciliano
(Lettere M-Z) Prof. Massimo Aria
Obiettivi formativi: Consentire l’acquisizione, l’organizzazione e l’elaborazione statistica dei dati
attraverso l’indagine statistica campionaria e l’accesso alle principali fonti statistiche dei dati;
favorire l’interpretazione dei risultati dell’analisi statistica finalizzata ai processi decisionali del
management aziendale.
Programma: Concetti introduttivi sulle finalità della statistica. L’informazione statistica e le
principali fonti. La pianificazione dell’indagine statistica e tecniche di acquisizione
dell’informazione. La tipologia delle informazioni rilevate mediante questionario e scale di
misurazione. L’organizzazione dei dati e loro rappresentazione in tabelle e grafici. L’elaborazione
dei dati. Modelli di riferimento teorici. Generalizzazione dei risultati mediante indagine
campionaria. Procedure statistiche di supporto alle decisioni. Analisi dei dati strutturali in più
dimensioni.
Testi consigliati:
Borra, Di Ciaccio, Statistica, McGraw-Hill.
STATISTICA SOCIALE (CLAS)
Prof.ssa Maria Gabriella Grassia
Obiettivi del corso:
Il corso si propone di fornire allo studente approfondimenti circa i metodi statistici per le scienze
del sociale con le specificità che natura e caratteristiche dei fenomeni sociali impongono nelle
differenti fasi di raccolta delle informazioni ed analisi dei dati.
Per il raggiungimento di tale obiettivo sarà fornita allo studente una panoramica delle fonti delle
statistiche sociali, dei metodi di rilevazione e di analisi statistica, consentendo allo stesso di poter
trattare i dati tenendo conto del loro livello di misura, del modo in cui sono stati generati e delle
finalità conoscitive.
Gli argomenti verranno trattati affiancando alla teoria l’applicazione dei metodi presentati, sia
attraverso la realizzazione di casi studio, sia attraverso la lettura e l’utilizzo dei dati delle principali
indagini sociali forniti delle fonti ufficiali (rapporto annuale dell’ISTAT, indagine ISTAT Forze
lavoro).
Lo studente al termine del corso avrà dimestichezza con concetti e strumenti propri della statistica
sociale.
Argomenti:
La logica della ricerca sociale
La Ricerca quantitativa e la ricerca qualitativa
212
La casualità e l’esperimento
Le fonti statistiche ufficiali
Principali statistiche ufficiali italiane
Progettazione e gestione di indagini campionarie
Il questionario e le differenti tipologie di domande
Le tecniche delle scale
Il campionamento nella ricerca sociale
Le tecniche di rilevazione assistite da computer (CATI, CAPI ,CAWI)
Il monitoraggio e la valutazione dell’indagine - L’effetto intervistatore
L’osservazione partecipante
L’intervista qualitativa
Metodi di analisi statistica per dati sociali
L’analisi dei dati categoriali: I modelli log-lineari
Gli Indicatori e gli indici
Seminari e casi studio:
L’indagine continua ISTAT sulle Forze Lavoro
Le indagini multiscopo dell’ ISTAT
Testi consigliati a scelta:
Bohrnstedt G. W., Knoke D., “Statistica per le scienze sociali”, Il Mulino, Bologna, 1992;
Corbetta P. “Metodologia e tecniche della ricerca sociale”, Il Mulino, Bologna, 1999;
Corbetta G., “Metodi di analisi multivariata per le Scienze Sociali”, Il Mulino, Bologna, 1992;
Del vecchio F. “Scale di misura ed indicatori sociali” Cacucci, Bari, 1995.
STORIA CONTEMPORANEA
Prof. Gabriella Lavina
Obiettivi formativi: Il corso si propone di introdurre gli studenti alla complessità della storia
contemporanea e alla pluralità di piani e di aree geografiche che essa connette, fermando
l’attenzione sui principali snodi del suo percorso, in prospettiva aperta e dinamica.
Programma: “Storia”/”contemporanea”: un ossimoro? Il problema delle periodizzazioni in ambito
storiografico. I caratteri della storia contemporanea. Una società di “massa”. Problematiche
connesse.
Il rilievo della economia: nuove dimensioni di ricchezza e povertà; nuovi rapporti tra economia e
politica. Il ruolo della “rivoluzione industriale”. Le fasi della diffusione della industrializzazione.
Nascita, consolidamento e ruolo delle ideologie. Rivoluzionarismo e costituzionalismo . Il 1848:
rivoluzione per antonomasia nella memoria collettiva. Movimenti di emancipazione: di nazioni, di
classe e di genere. Religione e secolarizzazione. I Fondamentalismi. L’egemonia americana e le
ragioni di lungo periodo. La Guerra civile americana e le sue più importanti conseguenze.
L’equilibrio europeo di fine secolo. Colonialismo e imperialismo. La prima guerra mondiale. La
rivoluzione bolscevica. L’assetto del dopoguerra. Il 1929: conseguenze economiche e politiche.
L’affermazione di regimi dittatoriali. Il concetto di totalitarismo. La seconda guerra mondiale.
Da Yalta alla Guerra fredda. La rivoluzione cinese. La guerra di Corea e la politica del
Contenimento
La decolonizzazione. La “questione medio-orientale”. Origini remote, sviluppi, prospettive.
La crisi degli anni ’70: la fine della “età dell’oro”. Crollo del muro di Berlino; implosione
dell’impero sovietico. Verso un nuovo ordine mondiale. L’Italia repubblicana: la fondazione.
213
L’Italia repubblicana: gli anni del boom. L’Italia repubblicana: scandali, tragedie, misteri. Il
processo di unificazione europeo.
Testi consigliati:
Paolo Pombeni (a cura di). L’età contemporanea. Il Mulino, Bologna 2005. (pp. 250, Euro 14,00)
Paolo Pombeni (a cura di).Cesure e tornanti della storia contemporanea. Il Mulino, Bologna 2005.
(pp. 294, Euro 16,00).
Oltre ai libri indicati, una cui selezione costituirà testo di riferimento per l’esame, si consiglia la
lettura di
Piero Bevilacqua, Sull’utilità della storia, Donzelli editore. Roma. 2002.
Edgar Morin, I sette saperi necessari all’educazione del futuro, Raffaello Cortina Editore, Milano
2001.
Ulteriori letture di approfondimento saranno indicate nel corso delle lezioni, in riferimento ai
diversi argomenti trattati.
STORIA DELL’AGRICOLTURA
Prof. Carmine Maiello
Programma primo modulo ( 5 crediti )
Il fattore terra. Il fattore lavoro. La produttività della terra. La produttività del lavoro. Lo sviluppo
dei mercati. Servi, affittuari e villici. Dimensione, struttura e organizzazione delle aziende agricole.
La scienza, lo stato e la diffusione delle innovazioni.
Testo consigliato:
D. Grigg, Storia dell’agricoltura in Occidente, Il Mulino, Bologna, 1994.
Programma secondo modulo ( 5 crediti )
Le trasformazioni dell’agricoltura italiana. Le politiche agrarie nel secondo dopoguerra. Sviluppo e
crisi della politica agricola comunitaria. L’industria agroalimentare italiana. La riorganizzazione del
sistema distributivo. Le grandi tendenze nei consumi alimentari.
Testo consigliato:
R. Fanfani, L’agricoltura in Italia, Il Mulino, Bologna, 1998.
Programma alternativo per 10 crediti:
Definizione di un ceto contadino in Europa. Le basi del ceto contadino europeo nell’alto Medioevo.
I contadini tra sviluppo e crisi. Guerre e rivolte. I contadini europei nell’età moderna. Sviluppo
demografico, strutture insediative e aree agrarie europee. Congiuntura agraria, problemi alimentari e
struttura sociale contadina. Vicinato e comunità di villaggio. Emancipazione contadina e riforme
agrarie nel XIX secolo. I contadini europei nella moderna società industriale.
Testo consigliato:
W. Roesener, I contadini nella storia d’Europa, Laterza, Bari, 1995.
AVVERTENZA: Lo studente che intende sostenere l’esame per soli 5 crediti è tenuto a preparare
esclusivamente il primo modulo. Per 10 crediti ha facoltà di optare tra la somma del primo e del
secondo modulo e il programma alternativo da 10 crediti.
214
STORIA DELL'ARTE MODERNA
Prof.ssa Elena Persico
Programma
Storia dell'Arte in Italia dal primo Quattrocento al Seicento (incluso)
Testi
Un manuale a scelta tra i seguenti nella parte relativa all'arco cronologico indicato:
P. L. De Vecchi-E. Cerchiari, Arte nel tempo, voll.2-3, Milano, Bompiani, 1991 (o ultima edizione)
C. Bertelli-G. Briganti-A. Giuliano, Storia dell'Arte Italiana, voll.2-3, Milano, Mondadori Electa
(ultima edizione)
E. Bairati- E. Finocchi, Arte in Italia, voll.2-3, Milano, Fabbri Editori (ultima edizione)
Parte monografica:
V.Pacelli, La Pittura napoletana da Caravaggio a Luca Giordano, Napoli, Edizioni Scientifiche
Italiane, 1996.
Il corso sarà integrato da sopralluoghi e visite ai musei.
STORIA DELLA MONETA E DELLA BANCA
Prof. Maria Carmela Schisani
Modulo A
Origini e sviluppo della banca nel mondo antico, La banca medievale, L’attività bancaria nell’età
del mercantilismo (1500-1750), La funzione della banca durante la prima rivoluzione industriale
(1750-1850), La formazione dei sistemi bancari nazionali nella seconda metà dell’Ottocento
Testo consigliato:
E. DE SIMONE, Moneta e banche attraverso i secoli, Franco Angeli Editore, Milano, 2002, da p. 9
a p. 131.
Modulo B
Il sistema bancario italiano dal 1815 al 1914 , Guerra, crisi ed intervento statale (1914 -1939),
Sistemi monetari ed attività bancaria nella seconda metà del secolo XX, Le origini della Banca
Centrale Europea
Testi consigliati:
E. DE SIMONE, Moneta e banche attraverso i secoli, Franco Angeli Editore, Milano, 2002, da p.
133 a p. 215 e dispensa sulla Banca Centrale Europea in distribuzione presso il docente.
Gli studenti, che devono sostenere soltanto un modulo di 5 crediti, possono scegliere il modulo A o
il modulo B. Modulo C - 10 crediti = Modulo A + Modulo B.
STORIA DELLA RAGIONERIA
Prof. Mario de Sarno
215
Programma
La formazione storica delle discipline economico-aziendali. Le discipline dalle origini fino alla
metà del secolo XIX. Le discipline economico-aziendali dalla metà del secolo XIX ai giorni nostri:
la dottrina italiana (la scuola lombarda, l’indirizzo cerboniano, la scuola del Besta, il pensiero dello
Zappa); la dottrina straniera. L’evoluzione metodologica e sistemica della ragioneria nell’ambito
dell’economia aziendale.
Testi consigliati
Onida P., Le discipline economico-aziendali, Giuffrè, Milano, 1980 (fino a pag.188).
Giannessi E., I precursori in Economia Aziendale, Giuffrè, Milano, 1980.
Letture facoltative consigliate:
Gabrovec Mei O., Il linguaggio contabile, itinerario storico e metodologico, Torino, 1995.
Siboni B., Introduzione allo studio di “Storia della Ragioneria” attraverso il pensiero e le opere dei
suoi Maestri, Franco Angeli, Milano, 2005.
STORIA DELL’INDUSTRIA
Prof. Nicola De Ianni
Programma
Un Paese diviso. Un precoce capitalismo di Stato. Stato e impresa dagli anni ottanta alla vigilia
della prima guerra mondiale. Un mixage di prima e seconda rivoluzione industriale. Il ruolo della
banca mista. Decollo industriale e conflitti sociali. Botteghe e distretti. Prima guerra mondiale e
gruppi industriali. Il turbolento dopoguerra. Si profila lo Stato imprenditore, La seconda rivoluzione
industriale e i suoi limiti. Miti e realtà dell'economia fascista. L'Iri: un salvataggio che viene da
lontano. Fra guerra e ricostruzione. La cogestione impossibile. Italy by design. Quando grande era
bello. Dalla bottega alla fabbrica. L'approdo mancato. Lo Stato imprenditore disperde i suoi talenti.
grandi famiglie in affanno. Il lungo autunno. Piccolo è bello. Dove la famiglia funziona. Verso un
capitalismo aperto? Nell'agone internazionale. Uno sguardo conclusivo
Testi consigliati
FRANCO AMATORI E ANDREA COLLI, Impresa e industria in Italia dall'Unità a oggi, Marsilio,
1999.
In alternativa:
LUCIANO SEGRETO, Storia d'Italia e storia dell'industria, in Storia d'Italia. Annali 15.
L'Industria, Einaudi, 1999.
STORIA DEL PENSIERO ECONOMICO
Prof. Giancarlo De Vivo
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
STORIA DELLE RELAZIONI ECONOMICHE INTERNAZIONALI
Prof.ssa Giuseppina Tullio
1° Modulo: 5 crediti
216
L’economia mondiale tra crisi e benessere (1945-1980)
Programma
La liberalizzazione del commercio dopo la seconda guerra mondiale. La reazione europea:
liberalizzazione nell’ambito di blocchi definiti. Lo smantellamento dell’economia di libero mercato.
L’integrazione del Blocco Orientale e dei paesi in via di sviluppo nell’economia mondiale. Dal
bilateralismo al multilateralismo dei pagamenti. Le contraddizioni del gold-dollar standard (195871). La creazione di tassi di cambio fluttuanti. Il consolidamento del sistema monetario basato de
facto sul dollaro.
Testo consigliato
H. Van der Wee, L’economia mondiale tra crisi e benessere (1945-1980), Hoepli, Milano, 1989
(capitoli IX, X, XI e XII).
2° Modulo: 5 crediti
La Comunità europea: dall’origine ad oggi
Programma
Piano Marshall e ripresa economica europea. La fine dell’autarchia: la liberalizzazione del
commercio europeo. I primi tentativi di integrazione economica europea (1947-1955). La nascita
della Comunità economica europea e il ruolo dell’Italia. L’organizzazione monetaria internazionale
e l’Europa. Nascita ed evoluzione de sistema monetario europeo. Il secondo rilancio europeo:
l’Unione economica e Monetaria. Le politiche settoriali: dalla Pac al completamento del mercato
interno. Coesione e convergenza.
Testo consigliato
F. Fauri, L’Italia e l’integrazione economica europea, Il Mulino, Bologna, 2001.
STORIA ECONOMICA (Lettere A-Bra)
Prof. Nicola De Ianni
Programma
I MODULO Storia Economica (suddivisione tematica)
Introduzione alla Storia Economica. Crescita e trasformazione delle economie. Cicli e fluttuazioni.
Le trasformazioni strutturali. L’energia, le risorse, l’ambiente. Moneta, credito e sviluppo
economico. Nascita ed evoluzione della banca centrale. I sistemi monetari. Le strutture finanziarie e
lo sviluppo economico. I sistemi monetari. Le strutture finanziarie e lo sviluppo economico. I
sistemi finanziari orientati ai mercati. I sistemi finanziari orientati agli intermediari. I trasporti e le
comunicazioni: dal vapore all’alta velocità. Commercio: formazione del mercato mondiale e
crescita economica. Sviluppo industriale ed offerta di lavoro. Mercato del lavoro e
proletarizzazione. Il sistema di fabbrica, il taylorismo, il sindacalismo. La rivoluzione di Ford.
Produzione di massa, regolazione e mobilitazione sociale. La flessibilità. L’impresa e le diverse
forme del capitalismo industriale. La grande impresa e le sue alternative storiche. Il ruolo dello stato
nell’economia. Stato e mercato in una prospettiva di lungo periodo. Lo stato imprenditore: imprese
pubbliche e processi di nazionalizzazione. Finanza ed economia. La globalizzazione.
Testi consigliati
P.A. Toninelli (a cura di), Lo sviluppo economico moderno. Dalla rivoluzione industriale alla crisi
energetica (1750-1973), Marsilio, Venezia, 1997. (pp.17-32; 55-71; 107-252; 301-379; 475-510;
532-596).
217
II MODULO I casi nazionali (con particolare riferimento all’Italia).
La Gran Bretagna: il paese guida. Origine e sviluppo della società tecnologica (1750-1870); un
pioniere alle strette (1870-1914); l’economia inglese fra le due guerre (1914-1940); la Gran
Bretagna e la ricostruzione (1945-1960). L’alternativa francese al modello inglese di
industrializzazione. Dalla rivoluzione alla rivoluzione industriale (1789-1870); l’evoluzione della
crescita (1871-1914); l’economia francese fra le due guerre (1914-1940); Dal secondo dopoguerra
alla V repubblica (1945-1958). La seconda fase di sviluppo: Germania e Stati Uniti. La Germania :
nascita di una grande potenza industriale. Le tappe verso l’unificazione economica (1815-1848);
l’economia e l’avvio allo sviluppo (1849-1870); l’unificazione politica e l’accelerato processo di
industrializzazione (1871-1914); guerra e pace alla ricerca di nuovi equilibri (1915-1945). Gli Stati
Uniti alla conquista dell’economia mondiale. Un’economia in cammino (1700-1870); alla conquista
di un ruolo primario nell’economia mondiale (1871-1918); gli Stati Uniti tra sviluppo, depressione
e ripresa (1919-1945). Il processo di modernizzazione in Russia ed in Giappone. Dalla Russia
all’Unione Sovietica (1750-1917); dalla rivoluzione do ottobre alla morte di Stalin (1917-1953). Il
Giappone dal feudalesimo al capitalismo (1868-1940). L’economia italiana nei secoli XVIII – XX.
Il periodo pre-unitario; crescita e decollo (1860-1918); tra le due guerre (1920-1945); dalla
ricostruzione al miracolo economico (1945-1961); caratteri e tendenze negli ultimi decenni: dalla
crisi petrolifera a tangentopoli.
Testi consigliati
F .Assante , M. Colonna, G. Di Taranto, G. Lo Giudice, Storia dell’economia mondiale (secc.
XVIII-XX), Monduzzi editore, Bologna, 1995; (pp.65-122 e 129-394);
oppure
F. Balletta, Storia Economica – Secoli XVIII – XX, Arte tipografica, Napoli, 1991; (pp. 131-255 e
285-475)
oppure
A. Dell’Orefice, V. Giura, Lezioni di storia economica, Esi, Napoli, 1987; (Parte I : capitoli quarto
– ventunesimo. Parte II : capitoli primo – nono).
STORIA ECONOMICA (Lettere Bre-C)
Prof. Francesco Balletta
Programma
1° Modulo
Analisi dei processi economico-sociali e finanziari dalla prima alla seconda rivoluzione industriale
(XVIII e XIX secolo), L’evoluzione del pensiero economico nel ‘700 e nell’800, Il movimento della
popolazione, l’innovazioni nell’assetto fondiario e nella produzione agricola, Le trasformazioni
tecniche nelle industrie, La politica doganale nel vecchio e nel nuovo continente, La finanza locale
e la finanza internazionale: banche e borse, I mutamenti economici nella Russia degli zar,
L’economia del Giappone dal 1868 alla prima guerra mondiale, I movimenti ciclici del XIX secolo.
Testi consigliati:
F. Balletta, Storia Economica. Secoli XVIII – XX, Arte Tipografica, Napoli, 1991, Parte I e II, da p.
1 a p. 257
oppure
G. Felloni, Profilo di Storia Economica dell’Europa dal medioevo all’età contemporanea, G.
Giappichelli Editore, Torino, da p. 1 a p. 391
2° Modulo
218
I rivolgimenti economici del XX secolo: guerre, crisi e declino dell’economia europea,
L’evoluzione del pensiero economico nel Novecento, Le cause e le conseguenze della prima guerra
mondiale, La crisi mondiale fra le due guerre e il declino del liberismo, Le cause e le conseguenze
della seconda guerra mondiale, L’Europa nella seconda metà del Novecento: economia reale e
finanze, L’Unione Sovietica, gli Stati Uniti e il Giappone dalla fine della prima guerra mondiale alla
guerra del Golfo, Le fluttuazioni congiunturali nel Novecento.
Testi consigliati:
F. Balletta, Storia Economica. Secoli XVIII – XX, Arte Tipografica, Napoli, 1991, Parte III, da p.
257 a p. 477
oppure
R. Cameron, Storia Economica del mondo, Il Mulino, Bologna, 1993, capp. XI-XVI, assieme a
Wlodzimierz Brus, Storia Economica dell’Europa Orientale (1950 – 1908), Editori Riuniti, pp.7 –
321.
STORIA ECONOMICA (Lettere D-Far)
Prof. Carmine Maiello
Programma
I Modulo
I caratteri della società e dell’economia precapitalistiche, La transizione dal feudalesimo al
capitalismo, la rivoluzione agraria, La rivoluzione industriale, La rivoluzione demografica, La
rivoluzione dei trasporti, La nuova struttura sociale: il trionfo della borghesia, I cicli economici,
Dalla depressione alla belle époque: la seconda rivoluzione industriale, la fine delle illusioni: dalla
Grande guerra al crollo di Wall Street, I capitalismi autarchici e totalitari e l’approdo alla seconda
guerra mondiale, La pax americana, Un mito effimero: il fallimento del collettivismo nei paesi del
“socialismo reale”, I rapporti tra paesi ricchi e paesi “in via di sviluppo”: il Nord e il Sud del mondo
La globalizzazione
II Modulo
All’avanguardia del progresso: la Gran Bretagna, La Francia dalla rivoluzione al secondo impero,
La Germania dalle guerre napoleoniche a Bismarck, L’Italia dall’Unità nazionale alla prima guerra
mondiale, L’emancipazione della servitù in Russia e l’avvio della modernizzazione, Gli Stati Uniti
d’America dall’indipendenza alla prima guerra mondiale, Lo sviluppo del Giappone nell’era Meiji,
Le conseguenze della Grande guerra in Europa e negli Stati Uniti d’America, L’Unione delle
Repubbliche socialiste sovietiche, Il fascismo in Italia, Il New Deal, La Germania nazista, Il
miracolo economico in Italia e nella Repubblica federale tedesca, Verso l’unificazione in Europa?
Vecchio e nuovo colonialismo.
Testi consigliati
F. Balletta, Storia economica. Secoli XVIII-XX, Arte Tipografica, Napoli, 1991;
oppure
R. Cameron , Storia economica del mondo. Dalla preistoria ad oggi, Il Mulino, Bologna, 1993;
oppure
A. dell’Orefice – V. Giura, Lezioni di storia economica, 3a edizione, ESI, Napoli, 2001.
STORIA ECONOMICA (Lettere Fas-K)
Prof. Vincenzo Giura
219
Programma
1° Modulo
Ricostruzione critica e interpretazione dei processi storico-economici e dei cicli produttivi: il
passaggio dall’economia preindustriale all’economia industriale, L’economia in trasformazione
(secoli XVIII-XIX), Le grandi trasformazioni nella vita economica europea, Dalla società
preindustriale a quella industrializzat, L’evoluzione del sistema bancario e monetario, I cicli
economici, L’antitesi capitale-lavoro, L’Europa in lotta per i mercati: liberismo, protezionismo,
colonialismo, Il difficile processo di unificazione in Italia, Le nuove potenze economiche
extraeuropee, Il ritardo dell’impero russo
Testi consigliati:
V.Giura, L’economia in trasformazione (secoli XVIII-XIX), in A.dell’Orefice, V.Giura, Nascita e
sviluppo dell’economia contemporanea, ESI, Napoli, 2001, Parte Prima, pp.1-278
oppure:
R.Cameron, Storia economica del mondo, Il Mulino, Bologna, 1993, capp.V-X, pp.149-428.
2° Modulo
Ricostruzione critica e interpretazione dei processi storico-economici e dei cicli produttivi: sviluppo
e crisi dell’economia mondiale nel XX secolo, Sviluppo e crisi nell’economia del XX secolo,
Evoluzione industriale e sviluppo tecnologico, Politiche imperialistiche e tensioni tra gli Stati
nazionali, La prima guerra mondiale e le sue conseguenze, Il sistema monetario internazionale: il
gold standard e il gold exchange standard, Modelli di crescita a confronto: Europa, Stati Uniti e
Giappone, La grande depressione del mondo capitalista e le politiche di rilancio, L’Unione
sovietica: dalle origini al declino, La seconda guerra mondiale e i problemi della ricostruzione, La
cooperazione internazionale e il processo d’integrazione economica in Europa, Dai “miracoli
economici” nazionali a una nuova stagione di crisi
Testi consigliati:
A.dell’Orefice, Sviluppo e crisi nell’economia del XX secolo, in A.dell’Orefice, V.Giura, Nascita e
sviluppo dell’economia contemporanea, ESI, Napoli, 2001, Parte Seconda, pp.280-533
oppure:
R.Cameron, Storia economica del mondo, Il Mulino, Bologna, 1993, capp.IX-XVI, pp.347-632
Gli studenti della classe aziendale, tenuti a sostenere soltanto un modulo di 5 crediti, potranno
liberamente scegliere il 1° o il 2° modulo
STORIA ECONOMICA (Lettere L-Mor)
Prof. Alessandra Bulgarelli
Programma
1° Modulo
Ricostruzione critica e interpretazione dei processi storico-economici e dei cicli produttivi: il
passaggio dall’economia preindustriale all’economia industriale, L’economia in trasformazione
(secoli XVIII-XIX), Le grandi trasformazioni nella vita economica europea, Dalla società
preindustriale a quella industrializzat, L’evoluzione del sistema bancario e monetario, I cicli
economici, L’antitesi capitale-lavoro, L’Europa in lotta per i mercati: liberismo, protezionismo,
colonialismo, Il difficile processo di unificazione in Italia, Le nuove potenze economiche
extraeuropee, Il ritardo dell’impero russo
Testi consigliati:
220
V.Giura, L’economia in trasformazione (secoli XVIII-XIX), in A.dell’Orefice, V.Giura, Nascita e
sviluppo dell’economia contemporanea, ESI, Napoli, 2001, Parte Prima, pp.1-278
oppure:
R.Cameron, Storia economica del mondo, Il Mulino, Bologna, 1993, capp.V-X, pp.149-428.
2° Modulo
Ricostruzione critica e interpretazione dei processi storico-economici e dei cicli produttivi: sviluppo
e crisi dell’economia mondiale nel XX secolo, Sviluppo e crisi nell’economia del XX secolo,
Evoluzione industriale e sviluppo tecnologico, Politiche imperialistiche e tensioni tra gli Stati
nazionali, La prima guerra mondiale e le sue conseguenze, Il sistema monetario internazionale: il
gold standard e il gold exchange standard, Modelli di crescita a confronto: Europa, Stati Uniti e
Giappone, La grande depressione del mondo capitalista e le politiche di rilancio, L’Unione
sovietica: dalle origini al declino, La seconda guerra mondiale e i problemi della ricostruzione, La
cooperazione internazionale e il processo d’integrazione economica in Europa, Dai “miracoli
economici” nazionali a una nuova stagione di crisi
Testi consigliati:
A.dell’Orefice, Sviluppo e crisi nell’economia del XX secolo, in A.dell’Orefice, V.Giura, Nascita e
sviluppo dell’economia contemporanea, ESI, Napoli, 2001, Parte Seconda, pp.280-533
oppure:
R.Cameron, Storia economica del mondo, Il Mulino, Bologna, 1993, capp.IX-XVI, pp.347-632
STORIA ECONOMICA (Lettere Mos-P)
Prof. Anna dell'Orefice
Programma
1° Modulo
Ricostruzione critica e interpretazione dei processi storico-economici e dei cicli produttivi: il
passaggio dall’economia preindustriale all’economia industriale, L’economia in trasformazione
(secoli XVIII-XIX), Le grandi trasformazioni nella vita economica europea, Dalla società
preindustriale a quella industrializzat, L’evoluzione del sistema bancario e monetario, I cicli
economici, L’antitesi capitale-lavoro, L’Europa in lotta per i mercati: liberismo, protezionismo,
colonialismo, Il difficile processo di unificazione in Italia, Le nuove potenze economiche
extraeuropee, Il ritardo dell’impero russo
Testi consigliati:
V.Giura, L’economia in trasformazione (secoli XVIII-XIX), in A.dell’Orefice, V.Giura, Nascita e
sviluppo dell’economia contemporanea, ESI, Napoli, 2001, Parte Prima, pp.1-278
oppure:
R.Cameron, Storia economica del mondo, Il Mulino, Bologna, 1993, capp.V-X, pp.149-428.
2° Modulo
Ricostruzione critica e interpretazione dei processi storico-economici e dei cicli produttivi: sviluppo
e crisi dell’economia mondiale nel XX secolo, Sviluppo e crisi nell’economia del XX secolo,
Evoluzione industriale e sviluppo tecnologico, Politiche imperialistiche e tensioni tra gli Stati
nazionali, La prima guerra mondiale e le sue conseguenze, Il sistema monetario internazionale: il
gold standard e il gold exchange standard, Modelli di crescita a confronto: Europa, Stati Uniti e
Giappone, La grande depressione del mondo capitalista e le politiche di rilancio, L’Unione
sovietica: dalle origini al declino, La seconda guerra mondiale e i problemi della ricostruzione, La
221
cooperazione internazionale e il processo d’integrazione economica in Europa, Dai “miracoli
economici” nazionali a una nuova stagione di crisi
Testi consigliati:
A.dell’Orefice, Sviluppo e crisi nell’economia del XX secolo, in A.dell’Orefice, V.Giura, Nascita e
sviluppo dell’economia contemporanea, ESI, Napoli, 2001, Parte Seconda, pp.280-533
oppure:
R.Cameron, Storia economica del mondo, Il Mulino, Bologna, 1993, capp.IX-XVI, pp.347-632.
STORIA ECONOMICA (Lettere Q-Sim) (vecchio e nuovo ordinamento)
Prof. Francesco Dandolo
Programma
I modulo
Parte generale
L’economia in trasformazione (secoli XVIII-XIX)
Le grandi trasformazioni nella vita economica europea. Dalla società preindustriale a quella
industrializzata. L’evoluzione del sistema bancario. I cicli economici. L’antitesi capitale-lavoro. Il
trionfo del gold standard. L’Europa in lotta per i mercati: liberismo, protezionismo, colonialismo. Il
difficile processo di unificazione in Italia. Le nuove potenze economiche extraeuropee. Il ritardo
dell’impero russo.
Testi consigliati
V. Giura, L’economia in trasformazione (secoli XVII-XIX) in A. dell’Orefice-V. Giura, Nascita e
sviluppo dell’economia contemporanea, Esi, Napoli, 2001, parte prima;
oppure
R. Cameron, Storia economica del mondo, Il Mulino, Bologna, 1993, capp. VI-X.
Parte speciale
L’associazionismo industriale a Napoli
Le origini dell’Unione degli industriali di Napoli. L’Unione da Cutolo a Cenzato. L’Unione e
l’apparato industriale dell’area partenopea.
Testo consigliato
F. Dandolo, Interessi in gioco. L’Unione degli industriali di Napoli tra le due guerre, Guida,
Napoli, 2005.
II modulo
Sviluppo e crisi nell’economia del XX secolo
Evoluzione industriale e sviluppo tecnologico. Politiche imperialistiche e tensioni tra gli Stati
nazionali. La prima guerra mondiale e le sue conseguenze. Verso un nuovo sistema monetario
internazionale: dal gold standard al gold exchange standard. Modelli di crescita a confronto:
Europa, Stati Uniti e Giappone. La grande depressione del mondo capitalista e le politiche di
rilancio. L’Unione Sovietica: dalle origini al declino. La seconda guerra mondiale e i problemi della
222
ricostruzione. La cooperazione economica internazionale e il processo di integrazione economica in
Europa. Dai “miracoli economici” nazionali alla nuova stagione di crisi
Testi consigliati
A dell’Orefice, Sviluppo e crisi nell’economia del XX secolo, in A. dell’Orefice-V. Giura, Nascita e
sviluppo dell’economia contemporanea, Esi, Napoli, 2001, parte seconda;
oppure
R. Cameron, Storia economica del mondo, Il Mulino, Bologna, 1993, capp. VI-XVI.
Parte speciale
L’associazionismo industriale a Napoli
Le origini dell’Unione degli industriali di Napoli. L’Unione da Cutolo a Cenzato. L’Unione e
l’apparato industriale dell’area partenopea.
Testo consigliato
F. Dandolo, Interessi in gioco. L’Unione degli industriali di Napoli tra le due guerre, Guida, Napoli,
2005.
STORIA ECONOMICA (Lettere Sin-Z)
Prof. Maria Luisa Cavalcanti
I MODULO: la storia dell’economia mondiale
L’economia preindustriale; Inizio e diffusione dell’industrializzazione (rivoluzione demografica;
rivoluzione commerciale, dei trasporti e delle comunicazioni; rivoluzione industriale); Effetti dello
sviluppo industriale sulle politiche economiche (dal protezionismo al libero scambio; le politiche
monetarie e creditizie; la questione sociale; i limiti dello sviluppo); I cicli del secolo XIX e la
nascita di un’economia mondiale (la fase di sviluppo: 1848-1873; La “grande” depressione; la II
rivoluzione industriale); La prima guerra mondiale e le sue conseguenze: inflazione e
iperinflazione; la deflazione degli anni Venti; il gold exchange standard; La crisi del 1929: le
origini; la speculazione di borsa; le politiche d’intervento, le conseguenze; La seconda guerra
mondiale; Le tappe della globalizzazione: le grandi istituzioni internazionali; il sistema monetario;
l’integrazione economica europea; il problema del sottosviluppo.
II MODULO: i modelli nazionali di sviluppo
Il paese guida: la Gran Bretagna; L’alternativa francese; I paesi in ritardo: i casi della Germania e
del Giappone; La Russia fra capitalismo e collettivismo; Uno sviluppo parallelo: gli Stati Uniti;
L’economia italiana dall’Unità a oggi
Testi consigliati I modulo:
1) Dell'Orefice - V, Giura, Nascita e sviluppo dell’economia contemporanea, III edizione, ESI,
Napoli, 2001;
Parte Prima:
Cap. I; III; V, par. 1; VI, par. 1 e 2;
Parte Seconda: Cap. I; II; III, par. 1, 2, 3, 9; IV; VII; VIII, par. 1, 2, 3, 4.
2) M. Niveau, Storia dei fatti economici contemporanei, Milano, Mursia, 1972, solo il cap. I della
Sezione III;
3) R. Cameron, Storia economica del Mondo, Bologna, Il Mulino, 1998, solo il cap VIII;
4) R. Cameron, La grande crisi del capitalismo, in V. Giura - A. Dell'Orefice (a cura di),
L'espansione dell'economia mondiale. L'età contemporanea, ESI, Napoli, 1989.
223
N.B. I capitoli dei testi indicati ai punti 2), 3), 4) potranno essere fotocopiati da originali forniti dal
dipartimento.
Testi consigliati II modulo:
Prima alternativa:
Dell'Orefice - V, Giura, Lezioni di storia economica, III edizione, ESI, Napoli, 2001;
Parte Prima:
Cap. II; IV; V, par. 2 e 3; VI; VII; VIII, IX;
Parte Seconda: Cap. I; III par. 4, 5, 6, 7, 8; V; VI;VIII.
Il testo sarà integrato da dispense sull’economia italiana fornite dal docente
Seconda alternativa
F. Assante - M. Colonna - G. Di Taranto - G. Lo Giudice, Storia dell'economia mondiale,
Monduzzi, Bologna, 1995;
STORIA ECONOMICA (Laurea Specialistica CLIPA) (Corso Avanzato)
Prof. Francesco Balletta
(Per i programmi rivolgersi al Dipartimento)
STORIA ECONOMICA (Laurea Specialistica ECONOMIA) (Corso Avanzato)
Prof. Anna dell’Orefice
(Per i programmi rivolgersi al Dipartimento)
STORIA ECONOMICA I (Laurea Specialistica CLEDIA) (Corso Avanzato)
Prof. Alessandra Bulgarelli
(Per i programmi rivolgersi al Dipartimento)
STORIA ECONOMICA DEI PAESI IN VIA DI SVILUPPO
Prof. Teodora Iorio
Programma
Il programma è composto di due parti, che costituiscono i due moduli in cui è suddiviso il corso di
lezioni. La prima analizza il ruolo del Terzo Mondo nelle varie fasi dello sviluppo economico
europeo e le trasformazioni economiche, avvenute nel tempo, nei paesi in via di sviluppo per i
legami economici e per i rapporti commerciali con una parte del mondo più ricca e più sviluppata.
La seconda parte tratta alcuni dei temi e dei percorsi più significativi per la storia dei paesi in via di
sviluppo soffermandosi, in particolare, sulla situazione economica dell’America latina nel decennio
dell’Alleanza per il progresso, o sul progetto del microcredito sperimentato e attuato in Bangladesh.
Il programma completo costituisce un esame di 10 crediti.
Gli studenti che devono sostenere l’esame soltanto per un modulo di cinque crediti possono
scegliere una delle due parti.
I Modulo
Europa e Terzo mondo nell’economia internazionale (1789-1989). L’affermazione del libero
scambio e la resistenza del protezionismo. Il Terzo mondo in un’economia liberistica e imperiale.
Le materie prime del Terzo mondo e l’industrializzazione dell’Occidente. Il colonialismo e il ruolo
del commercio e dei profitti del commercio coloniale. Il bilancio del colonialismo. Tentativi di
misurazione del differenziale di reddito tra l’Europa e il resto del mondo prima dello sviluppo
224
moderno. L’evoluzione delle ragioni di scambio nel commercio del Terzo mondo. Prodotti tropicali
e importazioni alimentari. Crescita demografica e crescita economica.
Testo consigliato :
P . Bairoch, Economia e storia mondiale. Miti e paradossi, Garzanti, Milano, 1996.
II Modulo
Temi, percorsi e strategie nella storia dei paesi in via di sviluppo. Il sottosviluppo economico in una
prospettiva storica. Capitalismo e sottosviluppo in America Latina nel decennio dell’Alleanza per il
progresso ( l’industrializzazione, le attività del settore pubblico, la riforma agraria).
Testo consigliato :
T. Iorio (a cura di), L’economia dei paesi in via di sviluppo ieri e oggi, E.DI.S.U. Napoli 1,
Napoli, 1998. pp. 7-53 e pp.103-271
Oppure
Temi, percorsi e strategie nella storia dei paesi in via di sviluppo. Il sottosviluppo economico in una
prospettiva storica. Il progetto Grameen : il microcredito come mezzo per risolvere le necessità dei
poveri del mondo. La sperimentazione e il consolidamento del microcredito in Bangladesh (19761983).
Testi consigliati :
M. Yunus, Il banchiere dei poveri, Feltrinelli, Milano, 2000 e T.Iorio (a cura di), L’economia dei
paesi in via di sviluppo ieri e oggi, E.DI.S.U. Napoli 1, Napoli, 1998. pp. 7-53.
STORIA ECONOMICA DELLE INNOVAZIONI TECNOLOGICHE
Prof. Maria Rosaria De Francesco
Programma
la struttura del corso prevede un primo modulo di impostazione metodologica che si soffermera' in
particolare su: "sistema tecnico" nell'evoluzione storica; "rivoluzione scientifica"; orientamenti e
problematiche evidenziate dalla recente storiografia della scienza e della tecnica; evoluzione delle
dinamiche del cambiamento tecnologico;oriente e occidente di fronte al progresso tecnico.
Il secondo modulo trattera' l'aspetto diacronico del cambiamento scientifico e tecnologico trattando
temi
quali:lavoro
e
tecnica
nel
mondo
pre-industriale,
innovazioni tecniche e trasformazioni culturali tra il 1500 ed il 1750, trasformazioni tecnologiche e
crescita economica tra xix e xx secolo, trasferimento di tecnologie e trasferimento di conoscenze.
Testi consigliati
I Modulo:
J.Mokir, I doni di Atena. Le origini storiche dell'economia della conoscenza, il MULINO, Bologna,
2004.
oppure:
J. Mokir, La leva della ricchezza. Creatività tecnologica e progresso economico, Il
Mulino,Bologna1996.
II Modulo:
C.M.Cipolla,Tecnica,società e cultura. Alle origini della supremazia tecnologica dell'Europa, Il
Mulino, Bologna,1989.
oppure:
225
R.Giannetti, Tecnologia e sviluppo economico italiano (1870-1990),Il Mulino,1998.
Per l'approfondimento delle tematiche relative al corso sarà fornito materiale didattico e saranno
indicate letture integrative.
STORIA ECONOMICA DEL TURISMO
Prof. Francesco Dandolo
Programma
Parte generale: L’evoluzione del turismo europeo
Introduzione. Turismo e sviluppo economico: un problema aperto. I primordi del turismo. La
nascita del turismo moderno. Il secondo dopoguerra e l’esplosione del turismo di massa. L’Italia: un
paese a turismo diffuso. Modelli di sviluppo e profili regionali del turismo in Italia. L’evoluzione
dell’organizzazione turistica: alberghi, agenzie di viaggio e tour operator.
Parte speciale: Il turismo inglese in Italia nel XIX secolo
Tendenze generali del turismo britannico in Italia nella prima metà del XIX secolo. Thomas Cook e
la trasformazione del turismo nella seconda metà del XIX secolo. Napoli e dintorni: la
trasformazione di una stazione turistica. Lo sviluppo dei dintorni di Napoli nella seconda metà del
XIX secolo
Testi
Per la parte generale: Patrizia Battilani, Vacanze di pochi, vacanze di tutti, Il Mulino, Bologna,
2001;
Per la parte speciale: Barbara Dawes, La rivoluzione turistica. Thomas Cook e il turismo inglese in
Italia nel XIX secolo, Edizioni scientifiche italiane, Napoli, 2003.
STORIA MODERNA (STIM)
Prof. Michele Mancino
Programma
Obiettivi formativi: Il corso, attraverso l’esame delle principali questioni relative allo specifico
ambito cronologico (secc. XVI-XVIII), si propone di:
rendere consapevoli gli allievi dell’intreccio tra i fenomeni di lunga durata e i processi di
trasformazione politico-istituzionale, economica, religiosa e culturale innescati dai movimenti
riformatori e dalle rivoluzioni moderne (riforma protestante, Illuminismo, rivoluzione americana e
francese, rivoluzione industriale);
sottolineare la connessione tra gli eventi che portarono alla formazione degli Stati moderni e
l’attuale processo di costituzione dell’Unione Europea e la sua proiezione nel mondo globalizzato;
ricostruire il tessuto storico che si è espresso nel ricco patrimonio culturale dell’Italia, e in
particolare di Napoli e del Mezzogiono.
Programma: Andamenti demografici in età moderna. Viaggi oceanici e scoperte geografiche
L'Europa e il Nuovo Mondo. La Riforma luterana. Le altre riforme - Diffusione delle riforme
religiose in Europa. Le guerre d'Italia. Formazione degli Stati territoriali italiani. Il cattolicesimo e
la riforma.
226
Il concilio di Trento - Gli apparati del controllo religioso. Il Rinascimento maturo: le arti, le lettere,
le scienze. Lo Stato moderno: morale e politica. Politica e religione nella seconda metà del '500:
Francia - Spagna – Inghilterra. L'impero asburgico - La guerra dei Trent'anni. Le rivoluzioni inglesi:
dalla monarchia assoluta alla monarchia parlamentare. L'Olanda e l'Inghilterra nel '600. Il declino
della Spagna - L'Italia e il Mezzogiorno sotto l'egemonia spagnola. Il '600: tra crisi economica e
sviluppo delle scienze. L'Europa nell'età di Luigi XIV. L'Europa e il mondo: competizione
economica e politiche coloniali. La società di ancien régime: ceti e forme di governo - Demografia,
agricoltura, manifatture.
Lo Stato: il modello assoluto e il modello parlamentare. Illuminismo e riforme - Il riformismo
borbonico nel regno di Napoli. La prima rivoluzione industriale. L'indipendenza delle colonie
americane. Dalla confederazione alla federazione degli Stati Uniti. La crisi dello Stato francese L'Assemblea Nazionale Costituente. Dalla monarchia costituzionale alla repubblica giacobina.
Politica del Direttorio - La rivoluzione francese e l'Europa. Ascesa e crollo dell''impero di
Napoleone.
Testi consigliati:
1. R. Ago - V. Vidotto, Storia moderna, Roma-Bari, Editori Laterza, 2004, € 20,00
2. (consigliato per la lettura delle fonti storiche) G. Dall’Olio, Storia moderna. I temi e le fonti,
Roma, Carocci editore, 2004.
STRATEGIE D’IMPRESA
Lettere:
A-K: Prof Luigi Cantone
L-Z: Prof. Lucio Sicca
Programma
Richiami ad alcuni concetti di base. Capacità distintive e vantaggio competitivo. Le decisioni
strategiche. La gestione dei processi competitivi. Gli strumenti di analisi e monitoraggio della
strategia.
Testi consigliati
L. Sicca, La gestione strategica dell’impresa. Concetti di base e strumenti di analisi competitiva,
Edizione Ridotta, Cedam, Padova, 2003.
STRATEGIA E POLITICA AZIENDALE
Prof. Riccardo Viganò
Programma
Vecchio ordinamento
Testi:
Donna G., La creazione di valore nella gestione di impresa (esclusi i i capitoli 10 e 11).
Carocci 1999
KAPLAN S. – NORTON D, Balanced Scorecard (fino al capitolo 8 incluso) Isedi 2000
227
Nuovo ordinamento
Testi:
La creazione di valore nella gestione di impresa (esclusi i i capitoli 10 e 11), Carocci 1999
INVERNIZZI G. “Strategia e politica aziendale: testi” 2004. McGrawHill, dal Cap 1 al 14 incluso.
Articoli:
COFF R. “When Competitive Advantage doesn't lead to performance: The Resource-Based view
and Stakeholder bargaining power” in Organization Science 1999 vol 10 n 2 Mar Apr pagg 119133.
Zattoni “The structure of Corporate groups: the Italian case” in Corporate Governance 1999 Jan vol
7 n 1.
Gli articoli sono disponibili presso la Biblioteca Centrale della Facoltà di Economia.
STRATEGIE E POLITICHE DI MARKETING
Prof. Valentina Della Corte
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
TECNICA DEL COMMERCIO INTERNAZIONALE
Prof. Cristina Mele
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
TECNICA DI BORSA
Prof. Bruna Ecchia
Per ogni informazione sul programma e sui testi consigliati, consultare il sito web docente
www.docenti.unina.it/bruna.ecchia
TECNICA PROFESSIONALE
Prof. Lucio Potito
Programma
Creazione del valore e operazioni straordinarie. La crescita delle aziende: modalità. Crescita esterna
ed interna. Le acquisizioni di aziende: obiettivi e processi. Alleanze. Altre ragioni degli acquisti e
le ragioni delle cessioni di aziende. Tecniche particolari di acquisto. Fase preparatoria della
acquisizioni e la due diligence.Metodi di valutazione delle aziende.Fusioni: inquadramento e motivazioni economiche, valutazione delle aziende partecipanti e calcolo
del rapporto di cambio, procedura prevista, informazioni rihieste, effetti contabili, i principi
contabili internazionali, profili fiscali, fusione inversa, leveraged buyout.Conferimenti:
inquadramento e finalità dell’operazione, problematiche valutative, effetti sul soggetto conferente e
sulla società destinataria – Scissioni: inquadramento e finalità dell’operazione, problematiche
228
valutative, aspetti giuridici procedura e informazione da fornire, effetti contabili e sui bilanci, profili
fiscali Trasformazioni: motivazioni, alcuni aspetti giuridici, principali caratteristiche dei tipi di società
sotto il profilo aziendale, stima del patrimonio aziendale, aspetti contabili, profili fiscali.
Testo consigliato
L.Potito, Le operazioni straordinarie nell’economia delle imprese. 2a ed. Giappichelli, Torino,
2006.
TECNICHE DI REPORTING E DIFFUSIONE DEI RISULTATI
(Progetto CLAS-A)
(Prof. in corso di attribuzione)
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
TECNOLOGIA DEI CICLI PRODUTTIVI
Prof. Maria Valletrisco
Programma
L’industria del recupero – Sviluppi delle politiche europee e normativa nazionale – I materiali – I
mercati della raccolta, del riciclo e degli impieghi – Gli attori – Il recupero energetico.
Tecnologie e problematiche legate alle dismissioni dei materiali contenenti amianto.
Testi consigliati
S. Pogutz, A. Tentati, I mercati del recupero, Maggioli Editore, 2003 (Per il testo rivolgersi presso
la Sezione di Scienze Merceologiche).
M. Valletrisco, S. Casadio, Materiali a base di amianto – Tecnologie e problematiche legate alle
dismissioni, Giappichelli Editore, Torino 1997.
TECNOLOGIA DEI PROCESSI PRODUTTIVI E SICUREZZA NELL’AMBIENTE DI
LAVORO
Prof. Immacolata Niola
Programma
Rischi e patologie legati alle attività produttive. Fattori di rischio fisici, chimici e biologici.
Individuazione, valutazione e gestione del rischio nelle varie fasi di un processo produttivo:
approccio metodologico. Mappe di rischio dei luoghi di lavoro. Rischio di incidenti rilevanti. Il
sistema sicurezza sul lavoro in Italia: normativa di riferimento. Implementazione nelle aziende di un
Sistema di Gestione della salute e sicurezza sul lavoro. Esempi di cicli produttivi pericolosi: misure
di prevenzione e minimizzazione del rischio.
Testi consigliati: Rivolgersi al docente
N. B. Il materiale didattico potrà essere inviato dal docente all’indirizzo di posta elettronica degli
studenti che ne facciano richiesta.
TECNOLOGIA DEI PROCESSI PRODUTTIVI E STATISTICA INDUSTRIALE
Prof. Alberto Azzi
229
Programma
Innovazione tecnologica e processi produttivi.
Dall’economie di scala a quelle di scopo.
L’automazione flessibile e il Toyotismo.
Zero scorte e J.I.T:
Gestione della produzione : dall’ MRP all’ERP
Il controllo di breve periodo.
Incertezza, complessità e Lean Production.
La curva di apprendimento e il suo utilizzo.
H.S.M. e Q.F.D.
L’ottica kaizen e la teoria sei sigma
Curva operativa e strategie aziendali.
Testi consigliati:
E. Chiacchierini, Tecnologia e Produzione, Kappa Roma 2003
e
R. Chiavaccini e P.Pratali, Progettare i processi d’impresa, Franco Angeli Milano 2000.
TEORIA DEI GIOCHI
Prof. Jacqueline Morgan
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
TEORIA DELLA FINANZA
Prof. Marco Pagano
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
TEORIA DEL RISCHIO
(Insegnamento non attivato)
TRASPORTI
Prof. Ennio Forte
Programma
La parte generale comprende la descrizione degli aspetti economici e tecnici dei sistema dei
trasporti, riferimenti microeconomici sugli operatori e sui mercati dei trasporti in un quadro
microeconomico.
La parte speciale affronta aspetti specifici e di approfondimento nelle relazioni tra turismo e
trasporti.
Testi consigliati
Parte generale:
Forte E. (1994), Trasporti, Politica, Economia. Cedam, Padova (fino a pag. 163)
Parte speciale:
230
Forte E. (2005), Dispensa Trasporti e Turismo, disponibile on-line dal sito docenti.unina.it
(download/trasporti)
TRASPORTI E SISTEMI TURISTICI
(Insegnamento non attivato)
TURISMO E GLOBALIZZAZIONE
Prof. Gabriella Lavina
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
TURISMO RELIGIOSO
Prof. Maria Luisa Annecchino
Obiettivi formativi: In questo modulo ci proponiamo di fornire allo studente le nozioni
fondamentali riguardanti la letteratura cristiana antica con particolare riguardo agli itinerari
cristiani ed ai pellegrinaggi religiosi. L’obiettivo è di delineare, insieme con lo studente, una storia
di tali viaggi all’interno dell’impero romano. Ciò comporta lo studio delle grandi vie di
comunicazione attraverso le quali viaggiano non solo merci, ma anche informazioni, notizie e
cultura. Naturalmente lo studio della peregrinatio religiosa nell’antichità cristiana nel mondo tardoantico, che avrà grande fortuna nelle epoche successive, terrà presente sempre il confronto, ora
implicito, ora esplicito, con i pellegrinaggi di massa verso i più rinomati santuari della cristianità
contemporanea.
Programma:
Nozioni di letteratura cristiana antica.
Ricostruzione della storia dei pellegrinaggi attraverso una lettura di testi, attenti anche a cogliere,
oltre ai valori letterari, tutte le informazioni liturgiche, religiose e teologiche.
Per la storia della peregrinatio religiosa nell’antichità cristiana sarà letto e commentato il diario di
viaggio in Terra Santa di una pellegrina del IV sec. (Egeria o Etheria).
Testi consigliati:
Egeria, Pellegrinaggio in terra santa, Roma, Città nuova, 2000 (a cura di P. Siniscalco e L.
Scarampi).
TUTELA INTERNAZIONALE DEI DIRITTI DELL’UOMO
Prof. Rossella De Rosa
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE AZIENDALE
Prof. Riccardo Viganò
Programma
La creazione di valore ed i relativi problemi di misurazione.
231
L’evoluzione dei modelli di valutazione strategica e le loro applicazioni. L’analisi quantitativa per
aree strategiche d’affari. La valutazione del patrimonio intangibile. L’analisi causa-effetto nella
gestione strategica. Le mappe strategiche.
L’analisi dinamica dei sistemi aziendali. I simulatori di volo in economia aziendale. I circuiti di
retroazione ed i ritardi. La creazione di mocromondi. Casi applicativi.
Il sistema olistico delle misure.
Gli studenti che seguono il corso non tengano conto dei testi di seguito consigliati. In questo caso il
programma verrà comunicato durate la prima lezione.
Testi consigliati
VIGANO’ R., Il valore dell’azienda, Cedam 2001
e
Mollana E., Analisi dinamica dei sistemi aziendali, Egea 2000
Oppure
Kaplan-Norton, Strategy Maps, HBS Pres, 2004.
VALUTAZIONE DELLA STRATEGIA
Prof. Lucio Sicca
(Per il programma rivolgersi al Dipartimento)
VIGILANZA E CONTROLLI INTERNI
Prof. Lucio Fiore
Programma d’esame
Funzioni e logica della vigilanza sull’attività di intermediazione creditizia e finanziaria.
La vigilanza regolamentare. La vigilanza informativa. La vigilanza ispettiva.
La vigilanza sulla gestione prudenziale dei rischi di credito, di quelli di mercato e di quelli operativi
e sulla loro copertura, tecnica e patrimoniale.
La separazione delle funzioni e responsabilità operative del front office da quelle del back office e
la struttura organizzativa del sistema dei controlli interni.
Testi consigliati
Dispense, allestite a cura del docente, che potranno essere scaricata dal sito internet:
www.docenti.unina.it
sottopagina prof. Lucio Fiore – sezione download.
232
PARTE TERZA:
CORSI DI LAUREA SPECIALISTICA
233
10.CORSI DI LAUREA SPECIALISTICA
10.1 Corso di Laurea Specialistica in Finanza
Obiettivi formativi specifici
L’obiettivo del Corso di Laurea Specialistica in Finanza è quello di sviluppare una specifica ed
ampia cultura delle problematiche di gestione degli intermediari finanziari e delle condizioni di
equilibrio dei mercati finanziari. In questa prospettiva il corso si propone di fornire – mediante
opportuni strumenti metodologici di natura aziendale, economica e quantitativa – una solida
conoscenza delle problematiche e dei processi gestionali tipici delle principali categorie di
intermediari e della struttura e del funzionamento dei mercati di riferimento. L’approccio seguito si
propone di sviluppare capacità analitica sia degli equilibri aziendali degli intermediari e degli
operatori dei mercati finanziari sia degli equilibri macroeconomici dei mercati finanziari.
Caratteristiche della prova finale
Discussione di un elaborato o di un progetto di ricerca/lavoro
Ambiti occupazionali previsti per i laureati
Posizioni di elevato livello manageriale nelle organizzazioni ed aziende del sistema finanziario;
Libere professioni nell'area finanziaria;
Posizioni specialistiche nell'analisi e nella gestione finanziaria;
Posizioni di operatori dei mercati finanziari;
Analisti dei mercati finanziari e monetari.
Non sono previsti requisiti di accesso per l'iscrizione al corso.
Corsi di classi di laurea triennali che consentono l'iscrizione al corso senza debiti formativi
Corso di laurea in Economia e amministrazione delle imprese finanziarie
Corsi di classi di laurea triennali che consentono l'iscrizione al corso con debiti formativi a seconda
del piano di studi seguito
Corso di laurea in Economia aziendale
Corso di laurea in Economia delle imprese e dei mercati
Numero massimo di debiti formativi consentito per l'iscrizione al corso di laurea specialistica = 30
Sono previste modalità di riconoscimento di titoli di studio acquisiti presso altri Atenei sia italiani
che
stranieri
Sono previste modalità di riconoscimento di periodi di studio presso altri Atenei sia italiani che
stranieri
Esistono
servizi
per
il
recupero
di
eventuali
debiti
formativi
Non è prevista la valutazione dei tempi di conseguimento del titolo di primo livello
Non è prevista la valutazione della votazione con cui si è conseguito il titolo di primo livello
Non è prevista la valutazione degli elaborati per l'esame finale del titolo di primo livello
CURRICULUM: Banca e finanza (da CLEAIF)
INSEGNAMENTI
CFU
I ANNO
Economia aziendale I
Tecnica professionale I
5
5
234
Economia e gestione delle imprese internazionali I
Analisi di settore
Un insegnamento a scelta tra i seguenti per un totale di 10
CFU
Teoria della finanza
Economia bancaria avanzata
Vigilanza e controlli interni
Matematica finanziaria avanzata
Uno o due insegnamenti per un totale di 10 CFU a scelta
come segue
Economia bancaria avanzata (10 CFU)
oppure
Teoria della finanza (10CFU)
oppure
Diritto degli intermediari finanziari (5CFU)
Legislazione bancaria (5 CFU)
Oppure due insegnamenti a scelta tra i seguenti per 10 CFU
Diritto fallimentare (5 CFU)
Diritto del lavoro (5 CFU)
Diritto della Previdenza SOCIALE (5CFU)
Scienza delle finanze (5 CFU)
Econometria (5 CFU)
Sociologia delle istituzioni (5 CFU)
Un insegnamenti a scelta tra i seguenti per un totale di 5
CFU
Storia dell'industria
Sociologia dei processi economici e del lavoro
5
5
10
5
10
10
5
II ANNO
Progettazione e analisi dei prodotti finanziari
10
Processi stocastici
5
Uno o due insegnamenti per un totale di 10 CFU a scelta
come segue:
10
Statistica per le decisioni d'impresa (5 CFU)
statistica dei mercati monetari e finanziari (5 CFU)
oppure
Economia delle aziende di assicurazione (10CFU)
Oppure due insegnamenti a scelta tra i seguenti per 10 CFU
Gestione del cambiamento strategico (5 CFU)
Economia e gestione delle imprese (Governo delle imprese) I
Revisione aziendale (5 CFU)
Economia di gruppi (5 CFU)
Statistica dei mercati monetari e finanziari (5 CFU)
Tecnica di borsa (5 CFU)
Finanza aziendale internazionale (5 CFU)
Matematica per le assicurazioni (5 CFU
235
Matematica per l'economia (5 CFU)
Teoria del rischio (5 CFU)
Un insegnamento a scelta tra i seguenti per un totale di 10
CFU
10
Organizzazione dei sistemi informativi
Economia industriale
Diritto tributario avanzato
A scelta libera dello studente
5
Tirocini e/o ulteriori concoscenze linguistiche
5+5
Prova finale
10
PROPEDEUTICITA’ (LS Finanza)
NON SI PUO' SOSTENERE L'ESAME DI:
SE NON SI E' SOSTENUTO L'ESAME DI:
Progettazione e Analisi dei Prodotti Finanziari Progettazione e Analisi dei Prodotti Finanziari
II
I
Scienza delle Finanze I
Microeconomia
236
10.2 Corso di Laurea Specialistica in Economia
Obiettivi formativi specifici
Il corso di laurea in Economia fornirà ai laureati una conoscenza approfondita delle tematiche
economiche, buona padronanza degli strumenti di analisi e dei principi e istituti dell'ordinamento
giuridico, in modo da metterli in grado di utilizzare la logica economica per affrontare le
problematiche proprie dei sistemi economici, delle aziende e delle istituzioni nazionali e
internazionali. I laureati del biennio saranno economisti in grado di svolgere attività professionali di
alto livello nel settore economico privato, in quello pubblico e in centri di ricerca. Il corso di laurea
si articola in percorsi formativi tesi ad approfondire gli studi che caratterizzano l’analisi dei sistemi
macroeconomici, della regolamentazione economica e della tutela della concorrenza, dello sviluppo
territoriale e dell’economia delle imprese. Il corso, attraverso l’utilizzo di strumenti rigorosi di
analisi dei problemi, si fonda su un approccio “problem solving” che permetta di affrontare e
risolvere problemi concreti.
Caratteristiche della prova finale
La prova finale consiste in un lavoro originale di ricerca su un problema di rilevante interesse teso a
fornire una soluzione teorica o pratica
Ambiti occupazionali previsti per i laureati
Uffici studi, Società di consulenza, Autorità di Regolamentazione e di tutela della Concorrenza,
Imprese pubbliche e private, Istituzioni nazionali e internazionali, Enti Pubblici Territoriali,
Agenzie di Sviluppo del Territorio, Sistema Sanitario Nazionale, Pubblicistica Economica, Società
di Rating, Libera Professione
Non sono previsti requisiti di accesso per l'iscrizione al corso
Corsi di classi di laurea triennali che consentono l'iscrizione al corso senza debiti formativi
Corso di laurea in Economia aziendale
Corso di laurea in Economia e amministrazione delle imprese finanziarie
Corso di laurea in Economia delle imprese e dei mercati
Corso di laurea in Economia delle istituzioni, delle amministrazioni pubbliche e delle
organizzazioni non profit
Corsi di classi di laurea triennali che consentono l'iscrizione al corso con debiti formativi a seconda
del piano di studi seguito
Corso di laurea in Economia e diritto dell'impresa e delle amministrazioni
Numero massimo di debiti formativi consentito per l'iscrizione al corso di laurea specialistica = 30
Sono previste modalità di riconoscimento di titoli di studio acquisiti presso altri Atenei sia italiani
che
stranieri
Sono previste modalità di riconoscimento di periodi di studio presso altri Atenei sia italiani che
stranieri
Esistono
servizi
per
il
recupero
di
eventuali
debiti
formativi
Non è prevista la valutazione dei tempi di conseguimento del titolo di primo livello
Non è prevista la valutazione della votazione con cui si è conseguito il titolo di primo livello
Non è prevista la valutazione degli elaborati per l'esame finale del titolo di primo livello
237
Curr: Regolamentazione e Concorrenza
INSEGNAMENTI
CFU
I ANNO
Microeconomia corso avanzato
Due o più insegnamenti a scelta tra i seguenti per un totale
di 20 CFU
Diritto commerciale I e/o II
Diritto del lavoro I e/o II
Istituzioni di diritto pubblico I e/o II
Diritto tributario I e/o II
Due o più insegnamenti a scelta tra i seguenti per un totale
di 15 CFU
Economia aziendale I
Economia e Gestione delle Imprese Governo delle Imprese I
e/o II
Organizzazione e gestione delle risorse umane I e/o II
Uno o due insegnamenti a scelta tra i seguenti per un totale
di 10 CFU
Matematica per l'Economia I e/o II
Modelli statistici per le decisioni economiche I e/o II
Teoria dei Giochi I e/o II
Matematica finanziaria
Matematica finanziaria avanzata I e/o II
II ANNO
10
20
15
10
Uno o due insegnamenti a scelta tra i seguenti per un totale 10
di 10 CFU
Economia Industriale I e/o II
Economia Industriale corso avanzato I e/o II
Economia pubblica
10
Uno o due insegnamenti a scelta tra i seguenti per un totale 10
di 10 CFU
Analisi economico-finanziaria delle aziende
Tecnica professionale
Analisi e Contabilità dei Costi
Revisione Aziendale
Strategie d'impresa
Marketing
Finanza Aziendale
Uno o due insegnamenti a scelta tra i seguenti per un totale 10
di 10 CFU
Teoria della Finanza I e/o II
Econometria I e/o II
Economia del Lavoro I e/o II
Economia dell’Impresa I e/o II
Economia Internazionale I e/o II
Sociologia delle Istituzioni
238
Storia del pensiero economico I e/o II
Storia Economica corso avanzato I e/o II
Attività formative a scelta dello studente
5
Prova Finale
20
Curriculum: Analisi Economica e Finanziaria
INSEGNAMENTI
CFU
I ANNO
Macroeconomia aperta o Economia del Lavoro
Due o più insegnamenti a scelta tra i seguenti per un totale
di 20 CFU
Diritto commerciale I e/o II
Diritto del lavoro I e/o II
Istituzioni di diritto pubblico I e/o II
Diritto tributario I e/o II
Due o più insegnamenti a scelta tra i seguenti per un totale
di 15 CFU
Economia aziendale I
Economia e Gestione delle Imprese Governo delle Imprese I
e/o II
Organizzazione e gestione delle risorse umane I e/o II
Uno o due insegnamenti a scelta tra i seguenti per un totale
di 10 CFU
Matematica per l'Economia I e/o II
Modelli statistici per le decisioni economiche I e/o II
Teoria dei Giochi I e/o II
Matematica finanziaria
Matematica finanziaria avanzata I e/o II
II ANNO
10
20
15
10
Teoria della Finanza
10
Uno o due insegnamenti a scelta tra i seguenti per un totale 10
di 10 CFU
Economia Monetaria I e/o II
Economia Regionale I e/o II
Econometria I e/o II
Uno o due insegnamenti a scelta tra i seguenti per un totale 10
di 10 CFU
Politica Economica corso avanzato I e/o II
Scienza delle Finanze I e/o II
Storia del pensiero economico I e/o II
Economia Bancaria I e/o II
Economia Industriale I e/o II
Microeconomia corso avanzato I e/o II
Economia del Lavoro I e/o II
Politica Economica I e/o II
239
Economia internazionale I e/o II
Uno o due insegnamenti a scelta tra i seguenti per un totale 10
di 10 CFU
Analisi economico-finanziaria delle aziende
Tecnica professionale
Analisi e Contabilità dei Costi I
Revisione Aziendale I
Strategie d'impresa I
Marketing I
Finanza Aziendale I
Attività formative a scelta dello studente
5
Prova Finale
20
PROPEDEUTICITA’ (LS ECONOMIA)
NON SI PUO' SOSTENERE L'ESAME DI: SE NON SI E' SOSTENUTO L'ESAME DI:
Economia
Aziendale
e
Metodologie
e
Analisi e Contabilità dei Costi I
Determinazioni Quantitative d'Azienda
Economia del Lavoro II
Economia del Lavoro I
Economia dell'impresa I
Microeconomia
Economia dell'impresa II
Microeconomia
Matematica Finanziaria Avanzata II
Matematica Finanziaria Avanzata I
Matematica per l'Economia II
Matematica per l'Economia I
Microeconomia Corso Avanzato II
Microeconomia Corso Avanzato I
Modelli Statistici per le Decisioni
Economiche II
Modelli Statistici per le Decisioni Economiche I
Politica Economica II
Politica Economica I
Scienza delle Finanze II
Scienza delle Finanze I
Sociologia delle Istituzioni
Sociologia Generale
Teoria dei Giochi II
Teoria dei Giochi I
240
10.3 Corso di Laurea Specialistica in Economia e Diritto delle Imprese e delle
Amministrazioni
Obiettivi formativi specifici
I laureati nei corsi di laurea specialistica della classe devono:
· avere una solida formazione di base e quindi possedere approfondite conoscenze in ambito
giuridico, economico, aziendale, tecnico idonee ad analizzare, interpretare, valutare e gestire le
problematiche relative alla economia delle imprese e delle istituzioni;
· possedere padronanza del metodo della ricerca empirica, politologica, sociologica, statistica,
economica e quantitativa, nonché del metodo comparativo, che consenta un inserimento operativo e
innovativo di alto livello nel settore dell’economia, sia privata che pubblica;
· avere le competenze necessarie per affrontare le problematiche giuridiche connesse alla gestione
ordinaria o straordinaria di imprese o enti pubblici, sia sotto il profilo del diritto interno che di
quello internazionale;
· possedere conoscenze interdisciplinari atte a programmare e a realizzare strategie operative di
elevata complessità al fine di inserirsi nel mondo aziendale con funzioni di alto livello o di prestare
consulenza presso imprese ed organizzazioni private, nazionali e multinazionali, in
amministrazioni, enti e organizzazioni istituzionali pubbliche, nonché di svolgere libere attività
professionali dell’area economica;
· possedere strumenti analitici e nozioni istituzionali comparate e prospettive internazionali nei vari
ambiti in cui si focalizza la dimensione giuridica dei fenomeni economici;
· essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, due lingue straniere, di cui
almeno una dell’Unione Europea, con riferimento anche ai lessici disciplinari.
Caratteristiche della prova finale
Discussione di un elaborato o di un progetto di ricerca o di lavoro
Ambiti occupazionali previsti per i laureati
I laureati nei corsi di laurea specialistica della classe potranno svolgere funzioni di elevata
responsabilità in settori economici pubblici e privati, in uffici studi presso organismi territoriali, enti
di ricerca nazionali ed internazionali, pubbliche amministrazioni, imprese e organismi sindacali e
professionali; come liberi professionisti nell’area economica.
Non sono previsti requisiti di accesso per l'iscrizione al corso
Corsi di classi di laurea triennali che consentono l'iscrizione al corso senza debiti formativi
Corso di laurea in Economia e diritto dell'impresa e delle amministrazioni
Numero massimo di debiti formativi consentito per l'iscrizione al corso di laurea specialistica = 30
Sono previste modalità di riconoscimento di titoli di studio acquisiti presso altri Atenei sia italiani
che
stranieri
Sono previste modalità di riconoscimento di periodi di studio presso altri Atenei sia italiani che
stranieri
Esistono
servizi
per
il
recupero
di
eventuali
debiti
formativi
Non è prevista la valutazione dei tempi di conseguimento del titolo di primo livello
Non è prevista la valutazione della votazione con cui si è conseguito il titolo di primo livello
Non è prevista la valutazione degli elaborati per l'esame finale del titolo di primo livello
241
Curriculum: Consulente Commerciale e Fiscale / Giurista d'Impresa
INSEGNAMENTI
CFU
I ANNO
Diritto Commerciale avanzato I
Diritto Commerciale comunitario
Diritto Tributario Avanzato
Programmazione e controllo
Economia dei gruppi
Una delle discipline tratte dal seguente elenco per un totale di n. 5 crediti:
Marketing
Strategia d’impresa
Economia e Gestione delle Imprese (Governo delle imprese) I
Matematica finanziaria
Matematica Attuariale
Diritto privato avanzato dei contratti
Sociologia delle Istituzioni
Diritto del lavoro I
II ANNO
Politica economica
Organizzazione aziendale I
Fiscalità internazionale
Una delle discipline tratte dal seguente elenco per un totale di n. 5 crediti:
Diritto internazionale I
Diritto dell’U.E. I
Diritto della contabilità delle imprese
A scelta libera dello studente
Altre attività formative
Prova finale
5
5
5
20
Curriculum: Scienze del Lavoro e delle Relazioni Industriali
INSEGNAMENTI
CFU
I ANNO
Diritto del lavoro avanzato
Economia del lavoro
Organizzazione aziendale I
Marketing I
Matematica finanziaria I
Diritto delle relazioni industriali
10
10
5
5
5
10
5
5
10
5
5
5
5
5
5
5
4
1
10
5
5
5
242
Diritto processuale del lavoro I
Politica economica I
Diritto tributario I
Sociologia delle Istituzioni
II ANNO
Organizzazione e gestione delle risorse umane I
Una delle discipline tratte dal seguente elenco per un totale di n. 5 crediti:
Storia economica (Corso Avanzato) I
Amministrazione del personale I
Economia e gestione delle imprese di servizi I
Una delle discipline tratte dal seguente elenco per un totale di n. 5 crediti:
Economia dello sviluppo I
Economia industriale I
Tecnologia dei processi produttivi e sicurezza nell’ambiente di lavoro
Una delle discipline tratte dal seguente elenco per un totale di n. 5 crediti:
Diritto della contabilità delle imprese I
Diritto commerciale comunitario I
Sociologia dei processi economici e del lavoro I
A scelta libera dello studente
Altre attività formative
Prova finale
5
5
1
4
5
5
5
5
5
5
5
5
20
Curriculum: Operatore giuridico internazionale/preparazione per le funzioni internazionali
INSEGNAMENTI
CFU
I ANNO
Una delle discipline tratte dal seguente elenco per un totale di n. 10 crediti:
Diritto internazionale
Diritto internazionale avanzato
Una delle discipline tratte dal seguente elenco per un totale di n. 10 crediti:
Diritto internazionale dell’economia
Organizzazione internazionale
Marketing internazionale
Economia e Gestione delle Imprese Internazionali
Matematica finanziaria I
Matematica attuariale I
Sociologia delle Istituzioni
Diritto amministrativo
II ANNO
Due discipline tratte dal seguente elenco per un totale di n. 10 crediti
Politica economica I
Economia internazionale I
10
10
10
10
5
5
4
1
10
243
Finanza aziendale internazionale I
Una delle discipline tratte dal seguente elenco per un totale di n. 5 crediti
Meccanismi internazionali di tutela dell’ambiente I
Diritto internazionale Privato I
Diritto internazionale privato della contabilità I
Diritto del commercio internazionale I
Tutela internazionale dei diritti dell’uomo I
Una discipline tratte dal seguente elenco per un totale di n. 5 crediti
Diritto commerciale avanzato I
Diritto del lavoro I
Storia economica (Corso Avanzato) I
Una discipline tratte dal seguente elenco per un totale di n. 5 crediti
Fiscalità internazionale I
Diritto Tributario I
A scelta libera dello studente
Altre attività formative
Prova finale
Curriculum: Operatore giuridico della Pubblica amministrazione
INSEGNAMENTI
I ANNO
Una delle discipline tratte dal seguente elenco per un totale di n. 10 crediti
Scienza delle Finanze avanzato
Finanza degli enti locali
Politica economica
Istituzioni di Diritto pubblico avanzato
Diritto dei servizi pubblici I
Economia e gestione delle imprese dei pubblici servizi I
Economia delle aziende e delle amminstrazioni pubbliche I
Diritto della contabilità delle imprese
Una delle discipline tratte dal seguente elenco per un totale di n. 5 crediti:
Diritto privato avanzato dei contratti I
Diritto sindacale I
Statistica economica
Sociologia delle Istituzioni
Diritto dell’U.E.I
Diritto internazionale I
II ANNO
Amministrazione del personale I
5
5
5
5
5
5
5
20
CFU
10
10
5
5
5
5
5
10
4
1
5
5
244
Organizzazione e gestione delle risorse umane
Diritto tributario II
Diritto delle autorità di garanzia I
A scelta libera dello studente
Altre attività formative
Prova finale
10
5
5
5
5
20
PROPEDEUTICITA’ (LS CLEDIA)
NON SI PUO' SOSTENERE L'ESAME DI:
SE NON SI E' SOSTENUTO L'ESAME DI:
Diritto del Commercio Internazionale I
Diritto del Lavoro Avanzato I
Diritto del Lavoro Avanzato II
Diritto delle Relazioni Industriali I
Diritto delle Relazioni Industriali II
Diritto Internazionale dell'Economia I
Diritto Internazionale dell'Economia II
Diritto Tributario Avanzato II
Finanza degli Enti Locali I
Finanza degli Enti Locali II
Politica Economica Ii
Scienza delle Finanze Avanzato II
Tutela Internazionale dei Diritti dell'Uomo I
Diritto e/o Organizzazione Internazionale
Diritto del Lavoro
Diritto del Lavoro
Diritto del Lavoro, Diritto Sindacale
Diritto delle Relazioni Industriali I
Diritto e/o Organizzazione Internazionale
Diritto e/o Organizzazione Internazionale
Diritto Tributario Avanzato I
Scienza delle Finanze
Finanza degli Enti Locali I
Politica Economica I
Scienza delle Finanze Avanzato I
Diritto e/o Organizzazione Internazionale
245
10.4 Corso di Laurea Specialistica in Economia e Storia delle Istituzioni
Obiettivi formativi specifici
E' in una logica di interazione fra l'evoluzione degli assetti istituzionali e quella dell'economia, che
si propone un curriculum di formazione specialistica come corso di laurea in Economia e Storia
delle Istituzioni diretto a fornire l'acquisizione di conoscenze economiche, giuridiche e storiche
necessarie a comprendere tanto i processi di formazione delle istituzioni economiche e la riflessione
teorica che ne ha fatto oggetto, basilari nella storia dell'economia, quanto le relazioni tra
l'evoluzione dell'assetto istituzionale e lo sviluppo economico in un approccio che coniuga esami
dei fatti e conoscenze teoriche. Uno spazio non secondario e riservato alla formazione delle
discipline aziendali connesse al ruolo dell'impresa come istituzione fondante dell'economia
capitalistica, e a quelle quantitative, specie statistiche il cui ruolo è essenziale per la conoscenza
della Storia Economica. Il corso di laurea intende formare storici economici, storici d'impresa,
storici del pensiero economico, sia per la prosecuzione dell'attività di ricerca sia per l'esercizio di
funzioni di responsabilità del settore pubblico e del settore privato con la funzione di Record
Manager, cioè di specialisti capaci di organizzare e gestire le modalità di classificazione e
conservazione della documentazione prodotta, settore nel quale si va manifestando una cospicua
domanda di lavoro da parte di istituzioni pubbliche nazionali e internazionali e di aziende private.
Caratteristiche della prova finale
E' prevista una relazione scritta e un colloquio dei candidati con il collegio docenti.
Ambiti occupazionali previsti per i laureati
Il laureato in Economia e Storia delle Istituzioni come Record Manager potrà inserirsi negli
organismi della Comunità Economica Europea ma anche accedere ai quadri dirigenziali della
burocrazia internazionali grazie alle conoscenze giuridico economiche che tra l'altro gli
permetteranno di gestire le organizzazioni del settore non profit.
Non sono previsti requisiti di accesso per l'iscrizione al corso
Corsi di classi di laurea triennali che consentono l'iscrizione al corso senza debiti formativi
Corso di laurea in Economia delle istituzioni, delle amministrazioni pubbliche e delle
organizzazioni non profit
Corsi di classi di laurea triennali che consentono l'iscrizione al corso con debiti formativi a seconda
del piano di studi seguito
Corso di laurea in Economia delle imprese e dei mercati
Numero massimo di debiti formativi consentito per l'iscrizione al corso di laurea specialistica = 30
Sono previste modalità di riconoscimento di titoli di studio acquisiti presso altri Atenei sia italiani
che
stranieri
Sono previste modalità di riconoscimento di periodi di studio presso altri Atenei sia italiani che
stranieri
Esistono
servizi
per
il
recupero
di
eventuali
debiti
formativi
Non è prevista la valutazione dei tempi di conseguimento del titolo di primo livello
Non è prevista la valutazione della votazione con cui si è conseguito il titolo di primo livello
Non è prevista la valutazione degli elaborati per l'esame finale del titolo di primo livello
INSEGNAMENTI
CFU
I ANNO
Storia Economica Corso avanzato
10
246
Economia e gestione delle imprese (Governo delle
imprese) I
Un insegnamento a scelta tra per un totale di 5 CFU:
Macroeconomia aperta
Economia del lavoro
Un insegnamento a scelta tra per un totale di 10 CFU:
Scienza della finanze
Scienza delle finanze Corso avanzato
Diritto del Lavoro
Storia della Ragioneria
Geografia economica – politica
Finanza aziendale
II ANNO
Organizzazione aziendale
Tre insegnamenti a scelta tra i seguenti per un totale di 15
CFU:
Storia della moneta e della banca
Storia dell’agricoltura
Storia delle relazioni economiche internazionali
Storia economica dei paesi in via di sviluppo
Storia dell'industria
Storia economica delle innovazioni tecnologiche
Diritto Internazionale
Sociologia Generale corso avanzato
A scelta dello studente
Prova finale
5
5
10
5
5
5
10
10
15
10
5
5
20
PROPEDEUTICITA’ (LS CLIPA)
NON SI PUO' SOSTENERE L'ESAME DI:
SE NON SI E' SOSTENUTO L'ESAME DI:
Finanza Aziendale II
Scienza delle Finanze Avanzato II
Finanza Aziendale I
Scienza delle Finanze Avanzato I
247
10.5 Corso di Laurea Specialistica in Economia Aziendale
Obiettivi formativi specifici
Il corso di laurea specialistica in economia aziendale è destinato a coloro che intendono:
· Possedere un’approfondita conoscenza nell’ambito delle discipline economico-aziendali , integrata
con nozioni economiche, matematico-statistiche e giuridiche. Tanto, attraverso la combinazione di
discipline e di modalità di apprendimento e acquisizione di capacità che permettono di affrontare le
problematiche aziendali nell’ottica propria dell’approccio manageriale e della programmazione e
della gestione del cambiamento;
· Acquisire le metodologie, i saperi e le abilità necessarie a ricoprire posizioni di responsabilità
nell’amministrazione e nel governo delle aziende in vari settori (privati, pubblici e nonprofit),
nazionali ed internazionali, ed in diverse funzioni (marketing e comunicazione, finanza, strategia,
organizzazione e gestione delle risorse umane, logistica e produzione, innovazione e ricerca &
sviluppo, pianificazione, controllo, contabilità generale e gestionale, analisi dei costi);
· Avviare attività imprenditoriali o inserirsi in iniziative esistenti (in proprio o nelle aziende di
famiglia);
· Acquisire le conoscenze necessarie per svolgere la libera professione del dottore commercialista;
· Operare nella consulenza direzionale (processi di cambiamento degli assetti istituzionali, strategici
ed organizzativi, problemi di governance) ed in quella professionale (financial accounting,
managerial accounting, auditing, controllo di gestione, progettazione organizzativa, reporting,
valutazioni, operazioni straordinarie d’impresa, tecnica delle operazioni societarie e dei
finanziamenti aziendali, crisi aziendale e turnaround, liquidazione volontaria e coatta);
· Inserirsi in società di consulenza ed in società di revisione nazionali ed internazionali;
· Avviare attività di ricerca nel campo delle discipline aziendali e del management;
· Essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, due lingue dell’Unione Europea
oltre l’italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari.
Ai fini indicati i curricula dei corsi di laurea specialistica della classe prevedono tirocini formativi
presso aziende ed organizzazioni economiche, istituzioni pubbliche e private, nazionali,
internazionali e sovranazionali.
Caratteristiche della prova finale
Discussione di un elaborato o di un progetto
Ambiti occupazionali previsti per i laureati
posizioni di responsabilità nell’amministrazione e nel governo delle aziende in vari settori (privati,
pubblici e nonprofit), nazionali ed internazionali, ed in diverse funzioni (marketing e
comunicazione, finanza, strategia, organizzazione e gestione delle risorse umane, logistica e
produzione, innovazione e ricerca & sviluppo, pianificazione, controllo, contabilità generale e
gestionale, analisi dei costi);
attività imprenditoriali ;
libera professione del dottore commercialista;
consulenza direzionale (processi di cambiamento degli assetti istituzionali, strategici ed
organizzativi, problemi di governance) o professionale (financial accounting, managerial
accounting, auditing, controllo di gestione, progettazione organizzativa, reporting, valutazioni,
operazioni straordinarie d’impresa, tecnica delle operazioni societarie e dei finanziamenti aziendali,
crisi aziendale e turnaround, liquidazione volontaria e coatta);
società di consulenza ed in società di revisione nazionali ed internazionali;
248
Criteri di ammissione ai corsi di laurea specialistica in Economia Aziendale.
Senza debiti formativi se in possesso di
Laurea Triennale della classe 17 Classe delle Lauree in Scienze dell’Economia e della Gestione
Aziendale (ad esempio: Corso di laurea in Economia aziendale; Corso di laurea in Economia e
amministrazione delle imprese finanziarie);
oppure
Laurea Triennale diversa da classe 17 ma che presenti nel curriculum a livello di settore
scientifico/disciplinare i crediti minimi previsti dal Ministero per la laurea triennale 17.
Con debiti formativi.
Se non sono presenti tutti i crediti minimi previsti per la classe 17, l’accesso (alla laurea
specialistica) è consentito con un debito formativo massimo di 30 crediti “netti”.
Per crediti “netti” si intende la differenza tra debiti formativi in ingresso (rispetto ai minimi
ministeriali) e crediti maturati, in eccesso rispetto ai minimi ministeriali, in settori scientifico
disciplinari presenti nel curriculum prescelto della laurea specialistica in Economia Aziendale.
La compensazione è possibile nell’ambito dello stesso settore scientifico/disciplinare e fino a
copertura dei crediti previsti nella laurea specialistica nello stesso settore scientifico/disciplinare.
Esistono
servizi
per
il
recupero
di
eventuali
debiti
formativi
Non è prevista la valutazione dei tempi di conseguimento del titolo di primo livello
Non è prevista la valutazione della votazione con cui si è conseguito il titolo di primo livello
Non è prevista la valutazione degli elaborati per l'esame finale del titolo di primo livello
Curriculum: Economia Aziendale e Management
INSEGNAMENTI
I ANNO
Economia e gestione delle imprese (Governo delle imprese)
Analisi di bilancio
Un insegnamento a scelta tra per un totale di 5 CFU:
Tecnica professionale
Bilancio e fiscalità d’impresa
Organizzazione aziendale (Corso avanzato)
Un insegnamento a scelta tra per un totale di 5 CFU:
Programmazione e controllo
Analisi e contabilità dei costi
Ragioneria internazionale
Strategia e politica aziendale
Corporate Governance
Economia dei gruppi
Diritto del mercato finanziario
CFU
10
5
5
5
5
5
5
5
249
Diritto Commerciale II
Uno tra: Un insegnamento a scelta tra per un totale di 5 CFU:
Scienza delle finanze I,
Scienza delle finanze II,
Politica economica I
Politica economica II
Matematica Finanziaria Avanzata I
II ANNO
Gestione del cambiamento strategico
Marketing strategico
Un insegnamento a scelta tra per un totale di 5 CFU
Finanza aziendale
Valutazione della strategia
Un insegnamento a scelta tra per un totale di 5 CFU
Statistica per le decisioni d'impresa
Controllo statistico della qualità
Due insegnamenti a scelta tra per un totale di 10 CFU Analisi e contabilità dei costi
Budget e reporting direzionale
Ragioneria internazionale
Valutazione della performance aziendale
Finanza aziendale internazionale
Organizzazione e gestione delle risorse umane
Econ. e gest. delle imprese di servizi pubblici I
Etica d’impresa
Econ. e gestione dell’innovazione I
Econ. e gest. delle imprese industriali . Casi aziendali I
Geografia economica – politica
Merceologia delle risorse naturali
Geografia economica - politica
A scelta libera dello studente
Prova finale
5
5
20
Curriculum: Dottore Commercialista e Consulente Aziendale
INSEGNAMENTI
CFU
I ANNO
Economia e gestione delle imprese (Governo delle imprese)
Analisi di bilancio
Un insegnamento a scelta tra per un totale di 5 CFU:
Tecnica professionale
Bilancio e fiscalità d’impresa
Finanza aziendale
Analisi di settore
Un insegnamento a scelta tra per un totale di 5 CFU:
Revisione aziendale
Gestione del cambiamento strategico
Economia e gestione delle imprese internazionali (Corso
5
5
5
5
5
5
5
10
10
5
5
5
5
5
250
Avanzato) I
Corporate Governance
Un insegnamento a scelta tra per un totale di 5 CFU:
Programmazione e controllo
Analisi e contabilità dei costi
Ragioneria internazionale
Economia dei gruppi
Diritto Commerciale II
Un insegnamento a scelta tra per un totale di 5 CFU:
Diritto Commerciale (Avanzato) I
Diritto fallimentare
Uno tra: Un insegnamento a scelta tra per un totale di 5 CFU:
Scienza delle finanze I,
Scienza delle finanze II,
Politica economica I
Politica economica II
Matematica Finanziaria Avanzata I
II ANNO
Un insegnamento a scelta tra per un totale di 5 CFU
Statistica per le decisioni d'impresa
Controllo statistico della qualità
Due insegnamenti a scelta tra per un totale di 10 CFU Creazione d'impresa
Budget e reporting direzionale
Marketing strategico
Valutazione della performance aziendale
Gestione dei sistemi per la qualità
Econ. e gest. delle imprese immobiliari
Tecnica di borsa
Metodi e strumenti di progettazione organizzativa
Analisi delle patologie d'impresa
Bilancio e fiscalità d’impresa
un insegnamento a scelta tra per un totale di 5 CFU Diritto tributario II
Diritto tributario avanzato I
Un insegnamento a scelta tra per un totale di 5 CFU
Geografia economica
Geografia economica – politica
Geografia urbana e organizzazione territoriale
Uno tra: Un insegnamento a scelta tra per un totale di 5 CFU:
Diritto comunitario della concorrenza
Fiscalità internazionale
A scelta libera dello studente
Prova finale
Curriculum: Logistica Economica e Servizi per le Aziende
I ANNO
Economia dei trasporti
5
5
5
5
5
5
5
10
5
5
5
5
20
10
251
Matematica Finanziaria Avanzata I
5
Econ. e gest. delle imprese di logistica
5
Econ. e gest. delle imprese di trasporto
5
Ragioneria internazionale
5
Economia dei gruppi
5
Due insegnamenti a scelta tra per un totale di 10 CFU :
10
Programmazione e controllo
Analisi e contabilità dei costi
Budget e reporting direzionale
Un insegnamento a scelta tra per un totale di 5 CFU:
5
Scienza delle finanze I,
Scienza delle finanze II,
Politica economica I
Politica economica II
Organizzazione aziendale (Corso avanzato)
5
Econ. e gest. delle imprese di servizi II (servizi avanzati alle 5
imprese)
II ANNO
Diritto dei trasporti
5
Due insegnamenti a scelta tra per un totale di 10 CFU 10
Economia e amministrazione delle aziende non profit
Budget e reporting direzionale
Economia delle aziende della net-economy
corporate governance
Marketing strategico
Gestione della produzione dei materiali
Econ. e gest. delle imprese commerciali
Tecnica del commercio internazionale
Organizzazione delle reti aziendali
Finanza aziendale internazionale
Finanza aziendale
Tecnologia dei cicli produttivi
Economia industriale
Un insegnamento a scelta tra per un totale di 5 CFU
5
Statistica per le decisioni d'impresa
Controllo statistico della qualità
Un insegnamento a scelta tra per un totale di 5 CFU
5
Fiscalità internazionale
Diritto amministrativo
Diritto comunitario della concorrenza
Diritto commerciale II
5
Un insegnamento a scelta tra per un totale di 5 CFU
5
Geografia urbana e organizzazione territoriale
Politica dell'ambiente
A scelta libera dello studente
5
Prova finale
20
252
PROPEDEUTICITA’ (LS CLEA)
NON SI PUO' SOSTENERE L'ESAME DI:
SE NON SI E' SOSTENUTO L'ESAME DI:
Analisi Multivariata (Avanzato) I
Analisi Multivariata
Economia Aziendale e Metodologie
Determinazioni Quantitative d'Azienda
Economia Aziendale e Metodologie
Determinazioni Quantitative d'Azienda
Istituzioni di Diritto Pubblico
Diritto Tributario
Analisi di Bilancio I
Analisi e Contabilità dei Costi I
Diritto Amministrativo I
Diritto Tributario Avanzato I
Economia e Gestione delle
Commerciali I
Tecnica Professionale I
e
Imprese
Finanza Aziendale I
Finanza Aziendale Internazionale I
Gestione della Produzione dei Materiali I
Politica Economica II
Scienza delle Finanze I
Scienza delle Finanze II
Tecnica di Borsa I
e
Economia e Gestione delle Imprese
Economia Aziendale e Metodologie
Determinazioni Quantitative d'Azienda
Finanza Aziendale
Economia e Gestione delle Imprese
Politica Economica I
Microeconomia
Scienza delle Finanze I
Economia Aziendale e Metodologie
Determinazioni Quantitative d'Azienda
Economia Aziendale e Metodologie
Determinazioni Quantitative d'Azienda
e
e
e
253
10.6 Corso di Laurea Specialistica in Statistica per le Decisioni e l'Analisi dei
Sistemi Complessi
Obiettivi formativi specifici
Il corso di laurea (SDAS) si propone di formare specialisti negli strumenti quantitativi e
metodologici per l'analisi di sistemi complessi e per il suppporto alle decisioni.
Il profilo culturale / professionale del laureato coniuga le abilità tecniche necessarie per affrontare
l'analisi di sistemi complessi relativi a medie e grandi imprese, enti, reti di servizi e di piccole
imprese, con le competenze necessarie per estrarre informazioni utili ai processi decisionali anche
da fonti di dati eterogenee e incomplete. Per rispondere al sempre crescente fabbisogno informativo
delle organizzazioni e delle imprese del terzo millennio, nella presente laurea specialistica è prevista
una formazione interdisciplinare che comprende Ricerca Operativa, Statistica, Informatica.
Gli obiettivi fondamentali sono i seguenti:
- Formare esperti / specialisti in analisi di supporto alle decisioni per la gestione di organizzazioni
complesse.
- Fornire gli strumenti per gestire l’Information Technology all’interno di un’organizzazione;
utilizzare tecniche di Data
Mining, strumenti e paradigmi avanzati per la ricerca e l’analisi multidimensionale dei dati,
l’ottimizzazione di processi, l’allocazione di risorse, la progettazione di strutture informative, la
gestione della conoscenza.
- Creare innovazione dall’integrazione di tecnologie informatiche, strumenti statistici, metodi di
decisione con criteri multipli, e tecniche di ottimizzazione e simulazione di scenari.
La figura professionale delineata dal presente corso è quindi quella di un esperto che sa gestire
efficientemente l'intero ciclo informazione-decisione, dalla raccolta dei dati , alla progettazione e
gestione di sistemi informativi statistici, che è capace di interpretare fenomeni complessi e proporre
decisioni anche in presenza di problemi poco strutturati,in condizioni di incertezza, con criteri
multipli,
con
interazioni
tra
più
decisori,
con
dati
mancanti.
Il ciclo informazione-decisione lungo il quale opera tale figura professionale è caratterizzato dalla
metodologia della ricerca sperimentale.
Caratteristiche della prova finale
Il titolo verrà conseguito dopo la realizzazione di un elaborato concernente approfondimenti delle
tematiche oggetto dei corsi e che presenti caratteristiche di approfondimento metodologico e/o
applicativo.
Ambiti occupazionali previsti per i laureati
La figura professionale formata dalla laurea specialistica può giocare un ruolo strategico nel
processo di razionalizzazione delle scelte nel settore pubblico, nelle medie e grandi imprese di
produzione
e
nel
terziario
avanzato.
È anche inseribile presso Enti produttori di informazione statistica e presso uffici studi di Banche,
Camere di Commercio, ASL, Enti locali e Organizzazioni internazionali.
Tenendo conto delle specificità del tessuto economico locale, i laureati saranno in grado di operare
anche in qualità di consulenti esterni di reti di piccole imprese.
Non
sono
previsti
requisiti
di
accesso
per
l'iscrizione
al
corso
Corsi di classi di laurea triennali che consentono l'iscrizione al corso senza debiti formativi
CORSO DI LAUREA IN STATISTICA E INFORMATICA PER L'ECONOMIA E LE IMPRESE
Numero massimo di debiti formativi consentito per l'iscrizione al corso di laurea specialistica = 30
Sono previste modalità di riconoscimento di titoli di studio acquisiti presso altri Atenei sia italiani
che
stranieri
Sono previste modalità di riconoscimento di periodi di studio presso altri Atenei sia italiani che
254
stranieri
Esistono
servizi
per
il
recupero
di
eventuali
debiti
formativi
Non è prevista la valutazione dei tempi di conseguimento del titolo di primo livello
Non è prevista la valutazione della votazione con cui si è conseguito il titolo di primo livello
Non è prevista la valutazione degli elaborati per l'esame finale del titolo di primo livello
Insegnamenti
CFU Moduli
CFU/
modulo
10
Inferenza computazionale I
Inferenza statistica (avanzato) I
Ottimizzazione I
Ricerca operativa I
Analisi delle serie storiche (avanzato)
I
Statistica economica I
Sistemi dinamici I
Matematica finanziaria I (chi non l'ha
fatto) / Matematica finanziaria
(avanzato) I
Progettazione e gestione basi di dati
statistiche
Controllo statistico della qualità I (chi
non l'ha fatto) /Statistica dei mercati
monetari e finanziari I(chi non l'ha
fatto)/Analisi di mercato I (chi non
l'ha fatto)
Dinamiche tecnologiche: Valutazione
econtrollo I
A scelta dello studente
5
5
5
5
5
Sistemi di supporto alle decisioni I
Metodi di Data Mining (avanzato) I
Analisi multivariata (avanzato) I
Modelli statistici (avanzato) I
Teoria dei giochi I
Economia industriale I
Statistica sociale I
Metodi per la ricerca sociale I (chi
non l'ha fatto)/ Metodi per la ricerca
sociale (avanzato)
A scelta dello studente
5
5
5
5
5
5
5
5
I ANNO
Inferenza statistica avanzata
10
Ricerca Operativa
10
Statistica per l'economia
10
Complementi di matematica
10
Applicazioni
aziendali
informatico
-
statistiche
Dinamiche tecnologiche: Valutazione 5
econtrollo
5
A scelta
II ANNO
Statistica e informatica per le decisioni di 10
impresa
10
Analisi multivariata avanzata
Teoria delle decisioni d'impresa
10
10
Statistica sociale e Misurazione nelle
scienze sociali
A scelta dello studente
Prova finale
5
15
5
5
5
5
5
5
5
5
255
PROPEDEUTICITA’ (LS CLAS)
INSEGNAMENTO
Analisi Multivariata (Avanzato) I
PROPEDEUTICITA’
Analisi Multivariata
256
10.7 Corso di Laurea Specialistica (Interfacoltà) in: Progettazione e Gestione dei
Sistemi Turistici.
Curriculum Manageriale
INSEGNAMENTI
CFU
I ANNO
Diritto Commerciale
Psicologia Sociale
Programmazione e Controllo di Gestione per le Imprese Turistiche
Filosofia e Teoria dei Linguaggi nella Comunicazione Turistica Integrata
Lingua Inglese Avanzato
Strategie e Politiche di Marketing
Sociologia dei Processi Economici e del Lavoro nel Settore Turistico
60
10
5
10
5
10
10
5
Una delle discipline tratte dal seguente elenco per un totale di n. 5 crediti:
Geografia dei Sistemi Turistici
Storia Economica del Turismo
II ANNO
Governo e strategie di sviluppo delle imprese alberghiere
Relazioni pubblico/privato e finanza di progetto
Una delle discipline tratte dal seguente elenco per un totale di n. 5 crediti:
Statistica per le ricerche di mercato
Trasporti e sistemi turistici
Una delle discipline tratte dal seguente elenco per un totale di n. 5 crediti:
Diritto dell'Unione Europea
Diritto tributario
Diritto degli enti locali
Attivita’ Formative a Scelta dello Studente
Ulteriori Conoscenze Linguistiche
Abilità Informatiche e Relazionali
Prova Finale
5
6
4
4
16
Curriculum Culturale
INSEGNAMENTI
CFU
I ANNO
Diritto Commerciale
Psicologia Sociale
Programmazione e Controllo di Gestione per le Imprese Turistiche
Filosofia e Teoria dei Linguaggi nella Comunicazione Turistica Integrata
Lingua Inglese Avanzato
Strategie e Politiche di Marketing
Sociologia dei Processi Economici e del Lavoro nel Settore Turistico
60
10
5
10
5
10
10
5
Una delle discipline tratte dal seguente elenco per un totale di n. 5 crediti:
5
60
10
10
5
5
257
Geografia dei Sistemi Turistici
Storia Economica del Turismo
II ANNO
Bioetica Ambientale ed Etica Economica
Economia e Gestione dei Beni Culturali
Una delle discipline tratte dal seguente elenco per un totale di n. 5 crediti:
Comunicazione Letteraria del Viaggio
Cultura Artistica nell’Italia meridionale dal ‘400 Al ‘900
Archeologia urbana e del territorio
Una delle discipline tratte dal seguente elenco per un totale di n. 5 crediti:
Prototurismo: Cultura, Società e Politica
Turismo E Globalizzazione
Turismo Religioso
Attivita’ Formative a Scelta dello Studente
Ulteriori Conoscenze Linguistiche
Abilità Informatiche e Relazionali
Prova Finale
60
10
10
5
5
6
4
4
16
258
PARTE QUARTA: I CORSI DI PERFEZIONAMENTO E I MASTERS
259
11.
I CORSI DI PERFEZIONAMENTO E I MASTERS
11.1 Corso di Perfezionamento
11.1.1 CORSO DI PERFEZIONAMENTO
IN EUROPEAN ACCOUNTING AND FINANCE
Presentazione
Il corso di perfezionamento in European Accounting si rivolge a laureati nelle discipline
economiche che intendono approfondire le tematiche di accounting, finance e auditing in una
prospettiva internazionale. L'ammissione al corso avviene per concorso pubblico, per titoli ed
esame sulla base di un bando annuale. Il corso è interamente in lingua inglese e si svolge in parte
presso il Dipartimento di Economia Aziendale dell'Università Federico II ed in parte presso
Università straniere partners. A conclusione del corso, agli iscritti meritevoli, verrà rilasciato
attestato ai sensi del DPR 162/82.
SCHEDA DEL CORSO
Direttore del Corso:
Destinatari:
Durata:
Lingua:
Materie:
Sedi dei Corsi:
Prof. Enrico Viganò
Laureati in Economia
1 anno, da settembre a giugno
Inglese
Cost and Management Accounting, International
Accounting, Group Accounting, Finance,
Auditing, Computer Auditing
Università di Napoli "Federico II", University
College Cork, University of Gent, Ecole
Supérieure de Commerce de Grenoble, University
of Gothenburg, University of Boras
Per informazioni sul corso di perfezionamento in European Accounting and Finance rivolgersi al
Prof. Riccardo Viganò, Dipartimento di Economia Aziendale, studio n. 10, presso il Complesso
Universitario di Monte S. Angelo, sito Web www.economia-aziendale.unina.it
11.2 MASTERS
11.2.1 MASTER UNIVERSITARIO DI II LIVELLO IN ECONOMIA E FINANZA
Presentazione
Il Master in Economia e Finanza (MEF) ha sede presso il Dipartimento Economia. Si propone di
completare la formazione universitaria nelle materie economiche e finanziarie.
Il MEF si rivolge a due tipi di laureati:
- chi desidera qualificarsi per lavorare nelle istituzioni finanziarie, nelle imprese e negli organismi
internazionali
svolgendo funzioni di analisi, previsione e controllo;
- chi intende proseguire gli studi con un dottorato di ricerca in Italia o all’estero.
Il corso si propone di sviluppare:
260
- la capacità di inquadrare con chiarezza e analizzare con competenza problemi microeconomici,
macroeconomici e finanziari, facendo ricorso ai metodi più aggiornati dell’analisi teorica,
dell’inferenza statistica e delle tecniche di previsione;
- la capacità di presentare in modo chiaro ed efficace i risultati della propria analisi e di partecipare
efficacemente a lavori di gruppo;
- una solida preparazione di base per chi intende proseguire gli studi: il MEF fornisce una
preparazione equivalente ad un primo anno di un dottorato di ricerca europeo.
Il responsabile scientifico del MEF è il Prof. Massimo Marrelli.
Ammissione
Al MEF possono essere ammessi i laureati in Economia e materie affini, Scienze Politiche, Fisica,
Giurisprudenza, Ingegneria, Matematica e Statistica con votazione almeno pari a 105/110.
Sono requisiti indispensabili per l’ammissione una buona conoscenza della lingua inglese e la
conoscenza di libri di testo intermedi di microeconomia, macroeconomia, statistica e matematica.
La preparazione sarà valutata mediante una apposita prova di selezione iniziale.
Struttura del corso
Il MEF ha una durata complessiva di 12 mesi ed è articolato in tre trimestri di didattica. In ciascun
trimestre si tengono quattro corsi;
ciascuno dei corsi si svolge nell’arco di 8 settimane e comprende complessivamente 24 ore di
lezione e 12 ore di esercitazioni. A partire dal secondo trimestre si prevede l’intervento di docenti
ed esperti esterni. Gli studenti vengono sollecitati ad una partecipazione attiva anche attraverso lo
svolgimento di problemi e di esercizi e la presentazione di elaborati scritti. Il corso è a tempo pieno
e, quindi, i partecipanti non possono svolgere alcuna attività lavorativa durante il periodo delle
lezioni. L’articolazione dei corsi per ciascun trimestre è la seguente:
TRIMESTRE CORSI DI INSEGNAMENTO
I
Statistica
Matematica per l’economia e la finanza
Microeconomia I
Teoria dei giochi
II
Microeconomia II
Macroeconomia I
Finanza I
Econometria
III
8 corsi a scelta tra i seguenti:
Analisi dei titoli derivati
Analisi e valutazione delle imprese
Finanza aziendale
Economia degli intermediari finanziari
Microstruttura dei mercati finanziari
Analisi di dati panel e variabili dipendenti discrete
Econometria delle serie storiche
Economia internazionale
Corporate governance
Economia della previdenza e delle assicurazioni
Economia pubblica: teoria della regolamentazione
261
Economia pubblica: decisioni collettive e modelli di voto
Per informazioni sul MEF rivolgersi alla Segreteria MEF, Dipartimento di Economia presso il
Complesso Universitario di Monte S. Angelo, tel. 081 - 675309, Fax 081 - 7663240, sito Web
www.mef.unina.it
11.2.2 MASTER UNIVERSITARIO DI II LIVELLO IN TUTELA DELLA CONCORRENZA ED ECONOMIA
DELLA REGOLAMENTAZIONE.
Il Master in "Tutela della Concorrenza ed Economia della Regolamentazione” CER ha sede presso
il Dipartimento di Economia. Si propone di formare laureati che abbiano competenze teoriche ed
operative necessarie per affrontare i problemi di tutela della concorrenza e regolamentazione nei
settori di pubblica utilità, con particolare riferimento ai settori delle telecomunicazioni e
dell'elettricità.
Il corso è diretto a:
- laureati che desiderino qualificarsi per lavorare nelle industrie a rete, nelle Autorità di
regolamentazione e tutela della concorrenza ed in società di consulenza;
- laureati che intendano proseguire gli studi con un dottorato di ricerca in Italia ed all'estero su temi
relativi all'economia della regolamentazione e tutela della concorrenza;
- laureati già operanti nelle industrie a rete interessati a dare una base teorica alla propria
esperienza.
L’attività didattica segue un approccio multidisciplinare volto a dare una visione d’insieme dei vari
aspetti della regolamentazione e della tutela della concorrenza. Grazie all’offerta di corsi
specialistici, alcuni a scelta dello studente, all’elaborazione del lavoro di tesi e all’attività di stage
prevista a fine corsi, il Master consente una formazione specializzata che tiene conto delle diverse
provenienze formative degli studenti.
Il Master si rivolge, infatti, a laureati in Economia, Scienze Politiche, Giurisprudenza, Ingegneria,
Matematica e Statistica e sono previste, in relazione alla composizione della classe, almeno due
settimane di precorsi il cui obiettivo è favorire l’armonizzazione delle conoscenze fra i vari
partecipanti al corso.
Ammissione
Il Master è a numero chiuso e si prevede di ammettere non più di 25 partecipanti.
Possono presentare domanda gli studenti laureati con il vecchio ordinamento, che abbiano riportato
una votazione almeno pari a 100/110, in possesso delle seguenti lauree: Economia e corsi di laurea
affini, Scienze delle Comunicazioni, Scienze Politiche e corsi di laurea affini, Fisica,
Giurisprudenza, Ingegneria, Matematica e Statistica; possono altresì presentare domanda gli
studenti laureati con il nuovo ordinamento, che abbiano riportato una votazione almeno pari a
100/110, in possesso di Laurea specialistica afferenti alle Facoltà di Economia, Scienze
Economiche e Aziendali, Giurisprudenza, Scienze Politiche, Scienze Statistiche, Scienze della
Comunicazione e Corso di Laurea in Scienze delle Comunicazioni presso le Facoltà di Scienze della
formazione, Ingegneria, Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali.
Sono considerati requisiti indispensabili per l’ammissione una buona conoscenza della lingua
inglese e la conoscenza delle nozioni elementari di Microeconomia, Macroeconomia, Statistica e
Matematica.
Struttura del corso
262
Il Master ha una durata di 12 mesi ed è organizzato in quattro trimestri. Nei primi tre trimestri si
terranno i corsi, mentre nel quarto gli studenti dovranno produrre un elaborato da presentare al
termine del corso. L'elaborato fa parte integrante dell'esame finale. Alla fine dei corsi è prevista
un’attività di stage nelle Autorità di regolamentazione, nei settori di regolamentazione delle
aziende, in società di consulenza.
Insegnamenti e settori scientifico disciplinari
e Esercitazioni
Precorsi
Microeconomia (SECS- P/01)
Tecniche quantitative (SECS- S/01)
Contabilità (SECS-P/07)
Diritto Internazionale (IUS/13)
Corsi del I Trimestre
Tecniche quantitative (SECS- S/01)
Microeconomia (SECS- P/01)
Introduzione alle tecnologie dell’informazione
e comunicazione (ING-INF/03)
Fondamenti di liberalizzazione del mercato
dell’energia elettrica (ING-IND/33)
Diritto pubblico dell’economia (IUS/09)
Diritto commerciale (IUS/04)
Diritto internazionale dell’Unione Europea (IUS/13)
Diritto amministrativo (IUS/10)
Corsi del II Trimestre
Economia industriale e delle reti (SECS- P/06)
Economia della regolamentazione I (SECS- P/03)
Contabilità e informazione esterna nella regolamentazione
delle TLC (SECS-P/07)
Economia applicata alla regolamentazione
delle public utilities (SECS- P/06)
Corsi del III Trimestre
indirizzo economico:
Economia della regolamentazione II (SECS- P/03)
Econometria (SECS- P05)
Ore di lezioni
Crediti
10
10
10
10
1
1
1
1
40
40
26
5
5
3
14
2
10
20
10
10
1
2
1
1
40
40
40
5
5
5
40
5
40
40
5
5
40
24
16
40
40
5
3
2
5
5
2 insegnamenti a scelta, per un totale di 10 crediti, tra:
Problemi di antitrust e regolamentazione (SECS- P/06)
Diritto dell’Unione Europea (IUS/14)
Diritto commerciale (IUS/04)
Tecniche di valutazione dell’efficienza (SECS- P/03)
Valutazione dei programmi e degli investimenti
pubblici (SECS- P/03)
e tra le materie dell’indirizzo tecnologico:
263
indirizzo tecnologico:
Reti di telecomunicazione (ING-INF/03)
Base di dati per la gestione dell’informazione (ING-INF/05)
Inquinamento elettromagnetico:aspetti tecnologici
e normativi (ING-INF/02)
Broadcasting audio/video (ING-INF/03)
Reti wireless e sicurezza nelle reti (ING-INF/03)
Tesina
Totale
40
16
24
5
2
3
40
40
5
5
7
71
530
Enti sostenitori
Collaborano in termini di docenza e/o di stage e sostengono il Master: Autorità per l’Energia
Elettrica ed il Gas, Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, Telecom Italia, Wind
Telecomunicazioni S.p.a., Between S.p.a, Acea S.p.a (Luce Napoli scarl), Commissione Europea,
Fastweb, Filas, Acquirente Unico.
Docenti
Il Coordinatore del Master è Alfredo Del Monte, professore ordinario di Economia Industriale
Il Consiglio del Corso è formato dai docenti dell’Ateneo che svolgono attività didattica all’interno
del Master e, in particolare, da:
Antonio Acconcia, associato di Economia politica
Antonio Blandini, associato di Diritto commerciale comunitario
Ermanno Bocchini, ordinario di Diritto commerciale
Carlo Capuano, assegnista del Dipartimento di Economia
Guido Carpinelli, ordinario di Sistemi elettrici per l’energia
Alfredo Del Monte, ordinario di Economia industriale
Giancarlo Ferraiuolo, ricercatore di Ingegneria delle Telecomunicazioni
Giacinto Gelli, associato del Settore Scientifico Disciplinare "Telecomunicazioni"
Giancarlo Guarino, ordinario di Diritto Internazionale
Massimo Marrelli, ordinario di Economia pubblica
Riccardo Martina, ordinario di Economia politica
Rita Massa, associato di Campi elettromagnetici
Davide Mattera, associato di Fondamenti di reti di telecomunicazione
Marco Pagnozzi, ricercatore di Politica economica
Luigi Paura, ordinario del Settore Scientifico Disciplinare "Telecomunicazioni"
Concetta Maria Pontecorvo, associato di Diritto internazionale dell’economia
Lucio Sansone, ordinario di Ingegneria del software
Saverio Simonelli, ricercatore di Economia Politica
Francesca Stroffolini, ordinario di Scienza delle Finanze
Roberto Tizzano, associato di Economia Aziendale e Metodologie Quantitative d’Azienda
Pierluigi Toriello, assistente ordinario di Diritto e Organizzazione Internazionale
Francesco Verde, ricercatore di Ingegneria delle telecomunicazioni
Il corpo docente è costituito, inoltre, da numerosi docenti provenienti dalle altre Università regionali
e italiane e da docenti provenienti da Università straniere.
Infine, sono programmati numerosi interventi di carattere seminariale da parte di dipendenti delle
Autorità, delle imprese di telecomunicazione e di società di consulenza del settore.
264
Per informazioni sul CER rivolgersi alla Segreteria del Master CER, Dipartimento di Economia Facoltà di Economia, Complesso Universitario di Monte S. Angelo. Tel. 081/675313 fax
081/7663540; e-mail: cer@unina-it; sito web: www.cer.unina.it
11.2.3 MASTER UNIVERSITARIO
EDIZIONE 2006
DI
I
LIVELLO IN
MARKETING & SERVICE MANAGEMENT -
PRESENTAZIONE
Il Master in Marketing & Service Management si propone di sviluppare negli allievi le competenze
di marketing necessarie per le imprese che operano in contesti ipercompetitivi e che adottano
condotte strategiche finalizzate a creare valore per i clienti come presupposto fondamentale per
generare valore economico.
Il percorso formativo, pertanto, è strutturato per formare giovani ad alto potenziale che – grazie alle
capacità, alle metodologie e agli strumenti di marketing management acquisiti – sono in grado di:
• analizzare i bisogni, i comportamenti di acquisto e di consumo dei potenziali clienti in target;
• segmentare i mercati sulla base delle aspettative di valore dei clienti potenziali;
• formulare idonee strategie competitive di mercato finalizzate allo sviluppo e al mantenimento del
vantaggio competitivo;
• progettare e sviluppare sistemi di offerta coerenti con le aspettative di valore dei clienti in target;
• configurare in modo “coerente ed integrato” le leve di marketing per la creazione di valore per i
clienti in target;
• monitorare le strategie e le azioni di marketing sulla base degli obiettivi di customer satisfaction,
di creazione di valore per i clienti e per le imprese;
• facilitare l’integrazione dell’attività di marketing con gli altri processi d’impresa;
• istituire stabili e durature relazioni con i clienti e con gli attori economici che influenzano gli
obiettivi e le strategie di creazione di valore per i clienti (intermediari commerciali, altre imprese, e
così via.);
• facilitare la diffusione nell’impresa della cultura dell’orientamento al cliente, dell’integrazione
manageriale e della gestione delle relazioni come risorsa strategica di fondamentale importanza;
• adottare e implementare modelli e strumenti di service management nelle imprese.
STRUTTURA DEL CORSO
Il Master ha inizio nel mese di Novembre 2006 ed ha una durata complessiva di 12 mesi con un
impegno orario pari a 1.110 ore (di cui 580 d’aula, 180 di project work in sede e 350 di stage e
project work aziendali).
Esso si articola in cinque moduli formativi.
Il I modulo è finalizzato ad omogeneizzare le capacità e abilità individuali e relazionali degli allievi.
In tale prospettiva sono svolti alcuni corsi aventi ad oggetto il team building, il problem solving, la
leadership/coaching, la comunicazione interpersonale e in pubblico. Sono
previsti, inoltre, corsi di lingua inglese. Sempre al fine di favorire fra i partecipanti l’acquisizione di
una base condivisa di conoscenze e di strumenti di analisi di supporto alle decisioni di marketing
sono svolti seminari introduttivi sulla customer satisfaction, la creazione di valore per i clienti e la
management integration, insieme ad una serie di corsi sulle metodologie della ricerca, di analisi dei
dati e sugli strumenti a supporto delle decisioni di marketing.
Nel II Modulo sono svolti i corsi di General Management (Contabilità Direzionale, Strategie di
impresa, Gestione delle risorse umane, Economia, Analisi e controllo degli investimenti di
marketing), con l’obiettivo di fornire agli allievi le conoscenze di base dell’economia e del
265
management delle imprese. A conclusione del modulo è prevista la realizzazione di un primo
project work.
Nel III Modulo, invece, sono previsti i corsi caratterizzanti il marketing management. Le materie
trattate sono le seguenti: Marketing Strategico (Piano di Marketing, Analisi del Consumatore,
Strategie basate sulla segmentazione del mercato, Posizionamento e strategie di
differenziazione del sistema di offerta, Innovazione e lancio di nuovi prodotti e servizi), le Leve del
Valore (Gestione dell’assortimento e decisioni di prezzo; Gestione della marca e della
comunicazione; Gestione dei canali distributivi e delle forze di vendita; Gestione del servizio al
cliente), il Marketing delle Relazioni (Gestione delle relazioni con i clienti; Gestione delle relazioni
di canale). Alla fine del modulo è previsto un project work in collaborazione con le imprese partner.
Nel IV modulo gli allievi frequentano i corsi di approfondimento su temi di marketing innovativi e
di particolare rilevanza strategica. I corsi di approfondimento sono definiti anche in coerenza con le
problematiche che gli allievi affrontano nella fase finale degli stage o project work svolti in
collaborazione con le imprese partner.
Il V Modulo, infine, è dedicato allo sviluppo di stage o project works, durante i quali gli allievi
lavorano a progetti di natura “consulenziale” presso imprese di produzione di beni o di servizi. Il
report finale concorre alla valutazione complessiva dell’allievo. Queste attività di progetto possono
essere parte integrante di quelle già sviluppate nei moduli II e III.
Al termine del percorso formativo agli allievi del Master che hanno frequentato almeno l’80% delle
attività didattiche previste dal programma del Master e che hanno superato le verifiche periodiche
relative ai vari corsi di insegnamento è rilasciato il titolo di Master in Marketing & Service
Management equivalente a 70 crediti formativi.
IL COMITATO SCIENTIFICO
Prof. Luigi Cantone
Professore straordinario di Marketing
Università degli studi di Napoli Federico II di Napoli
Prof. Raffaele Cercola
Professore ordinario di Marketing
Seconda Università di Napoli
Prof. Stefano Ecchia
Professore ordinario Economia degli intermediari finanziari
Università degli studi di Napoli Federico II di Napoli
Prof. Francesco Izzo
Professore associato di Strategie d’impresa
Seconda Università di Napoli
Prof. Riccardo Mercurio
Professore ordinario di Organizzazione aziendale
Università degli studi di Napoli Federico II di Napoli
Prof. Lucio Potito
Professore ordinario di Economia aziendale
Università degli studi di Napoli Federico II di Napoli
Prof. Lucio Sicca (Coordinatore)
Professore ordinario di Strategie d’impresa
Università degli studi di Napoli Federico II di Napoli
AMMISSIONE E INFORMAZIONI
266
Il Master è a numero chiuso, con un massimo di 40 partecipanti. Possono presentare domanda di
partecipazione al Master laureati nelle seguenti discipline del vecchio e del nuovo ordinamento con
votazione non inferiore a 105/110: Economia; Ingegneria; Scienze Matematiche e Fisiche; Scienze
Statistiche e Attuariali; Scienze Politiche; Scienze della Comunicazione; Sociologia;
Giurisprudenza; Scienze bancarie, finanziarie e assicurative. Le classi delle lauree triennali e
specialistiche (D.M. 509/1999) utili per l’accesso al Master sono indicate nel bando di selezione
disponibile presso la Segreteria Studenti della Facoltà di Economia e sul sito www.unina.it e
www.mastersm.unina.it
Le domande di partecipazione sono valutate sulla base di un concorso pubblico per titoli ed esami. I
candidati sosterranno un colloquio volto a valutare le conoscenze acquisite nel corso degli studi, le
capacità relazionali, l’interesse e la motivazione verso un Master nelle discipline del Marketing &
Service Management. È titolo preferenziale, ancorché non selettivo, la conoscenza di base dei più
comuni software applicativi (word, excel, power point) e della lingua inglese.
Per informazioni sul Master universitario di I livello in Marketing & Service Management:
Dott. Luca Genovese – Responsabile comunicazione e relazioni esterne 347/0840280
Dott. Pierpaolo Testa – Assistente alla didattica 339/2028437
[email protected]
www.mastersm.unina.it
11.2.4 MASTER UNIVERSITARIO DI I LIVELLO IN “CREAZIONE E INCUBAZIONE DI IMPRESE PER LE
RELAZIONI CON L’AREA DELL’EST EUROPEO”
1. Obiettivi e finalità del master
L’obiettivo del Corso di Master universitario di I livello in “Creazione e incubazione di imprese per
le relazioni con l’area dell’Est europeo” è quello di creare giovani preparati alla costituzione di
nuove imprese, specialmente di dimensioni medio-piccole capaci di produrre beni da collocare sui
mercati dell’Est europeo. Sfruttando la grande tradizione artigianale che si ha nel Mezzogiorno e
tenendo conto delle caratteristiche del sistema industriale italiano, si vogliono formare giovani
preparati a capire le esigenze del consumatore e cogliere le innovazioni tecniche e culturali della
società europea al fine di tradurle nella produzione di beni e servizi.
Poiché il Corso si prevede di tenerlo a Torre del Greco, l’obiettivo, prevalente ma non esclusivo, è
quello di valorizzare la secolare tradizione della lavorazione del corallo e dei cammei che esiste sul
territorio. Fondamentale sarà la capacità dei nuovi imprenditori di collocarsi sul mercato dell’Est
europeo, ma anche su quello americano, indiano e cinese, dove vi è una consistente domanda di
oggetti preziosi di corallo e cammei.
2. Ammissione
Possono partecipare tutti i laureati in possesso di diploma universitario o di diploma di laurea
(triennale o quadriennale) in Economia, Giurisprudenza; scienze Politiche, Ingegneria, lettere,
statistica, sociologia e Matematica.
3. Struttura del corso
Il corso si svolgerà alla scuola Angioletti di Torre del Greco e comprende le seguenti discipline:
I semestre:
267
Storia dell’industria
Diritto Commerciale
Inglese
Economia industriale
II semestre:
Organizzazione aziendale
Diritto Internazionale
Economia delle aziende di credito
Tirocinio presso un’azienda.
4. Informazioni
Per informazioni telefonare ai seguenti numeri: 081/675266; 081/675267; 081/8472615, oppure dal
sito internet dell’Ateneo: www.unina.it
268
PARTE QUINTA: I DOTTORATI DI RICERCA
269
12.
DOTTORATI DI RICERCA
Presentazione
Il dottorato di ricerca costituisce il titolo accademico finale di più alto livello rilasciato dalle
Università. I corsi di dottorato di ricerca sono preordinati all'approfondimento delle metodologie
della ricerca nel rispettivo settore di formazione scientifica; hanno durata triennale e prevedono la
frequenza obbligatoria. Gli iscritti ai corsi di dottorato, cittadini della U.E., hanno diritto, alle
condizioni stabilite dalla legge, ad una borsa di studio. Ai corsi di dottorato di ricerca si accede
mediante concorso pubblico per esami, cui possono partecipare coloro che sono in possesso della
laurea o di titolo equivalente.
Dottorati di Ricerca attivati
Scuola di dottorato in Scienze Economiche e Statistiche
Presidente Prof. Francesco Balletta
Nella scuola sono attivi i seguenti dottorati di ricerca:
12.1 Dottorato di Ricerca in Economia Aziendale
L'obiettivo del percorso formativo è di favorire lo sviluppo di capacità di analisi nonchè potenziare
l'attitudine alla ricerca, dotando gli studenti del corso di modelli metodologici e di strumenti di
indagine e di interpretazione indispensabili sia per la comprensione di processi complessi, sia per
poter riflettere in modo sistematico e creativo sulle basi e sui meccanismi di funzionamento
dell'economia aziendale e della gestione dell'impresa. A tal fine, il corso intende rappresentare una
decisiva opportunità per esplorare le aree di studio proprie delle discipline economico-aziendali in
stretto contatto con le tendenze reali dell'economia e della gestione dell'impresa e con l'evoluzione
del contesto macro-ambientale in cui l'impresa è immersa. Il dottorato di ricerca è suddiviso in sei
semestri, differenziati a seconda delle attività previste e degli obiettivi perseguiti.
Coordinatore:
Durata:
Prof. Adele Caldarelli
3 anni
12.2 Dottorato di Ricerca in Economia Politica
Esso si caratterizza per sviluppare linee di ricerca di analisi particolarmente attente ai problemi
dello sviluppo nelle sue varie articolazioni, con particolare attenzione al tema degli squilibri del
sistema Italia e di quello Eeuropeo. In questa attività, in particolare, numerose ricerche hanno
interessato l’analisi degli aspetti settoriali e territoriali ed il problema del funzionamento e di
regolazione dei mercati particolarmente rilevanti come quelli dei servizi di pubblica utilità o di
fattori produttivi primari come il mercato del lavoro ed il mercato finanziario e creditizio.
Coordinatore:
Durata:
Prof. Carlo Panico
3 anni
270
12.3 Dottorato di Ricerca in Matematica per l’Analisi Economica e la Finanza
Il Dottorato mira alla formazione di ricercatori matematici con uno spiccato orientamento alle
applicazioni in campo economico e finanziario e di ricercatori economico-finanziari con una forte
vocazione all’analisi su basi matematiche.
Le figure professionali formate trovano inserimento nei centri studi dei grandi Enti, economici,
monetari, finanziari, pubblici o privati, nazionali o sovranazionali ovvero in ambito accademico
(ove, in particolare, è crescente il fabbisogno di docenza matematica orientata).
Il dottorato presenta una notevole varietà di problematiche complesse che saranno oggetto di
insegnamento e di ricerca. La formazione sarà quindi necessariamente interdisciplinare e si gioverà
dell’interazione con Enti (nazionali o no, universitari o no) in cui si coltivino affini esperienze di
ricerca.
Coordinatore:
Durata:
Prof. Emilia Di Lorenzo
3 anni
12.4 Dottorato di Ricerca in Statistica
Coordinatore:
Durata:
Prof. Carlo Natale Lauro
3 anni
12.5 Dottorato di Ricerca in Storia Economica
Il dottorato di ricerca in Storia Economica dà una specializzazione nella ricerca documentale
relativa all’economia dell’Europa, con particolare riguardo ai paesi del Mediterraneo. I dottori di
ricerca in Storia economica possono intraprendere la carriera nelle università per le discipline
storiche e quelle economiche, inoltre possono insegnare le discipline storiche nei licei e nelle scuole
medie superiori e possono trovare impiego nelle imprese industriali come recard management.
Coordinatore:
Durata:
1.2.6
Prof. Francesco Balletta
3 anni
Dottorato di Ricerca in Scienze del Turismo ad Indirizzo Manageriale
Coordinatore:
Durata:
Prof. Sergio Sciarelli
3 anni
Scuola di dottorato in Scienze Giuridico-Economiche
Presidente Prof. Raffaele Perrone Capano
Tra i dottorati della scuola è attivo il seguente di interesse specifico per i laureati della Facoltà di
Economia.
1.2.7
Dottorato di Ricerca in Diritto dell’ Economia
Coordinatore:
Durata:
Prof. Francesco Lucarelli
3 anni
271
PARTE SESTA: ALTRE INFORMAZIONI
272
13. STAGE E PLACEMENT DEGLI STUDENTI
La Facoltà promuove lo svolgimento di attività di stage ai propri studenti (di corso di laurea e di
diploma), laureati e diplomati presso aziende convenzionate. Si tratta di un periodo di tirocinio sul
campo, in genere della durata di quattro-sei mesi, per non oltre quattro ore giornaliere, da svolgersi
nella fase terminale del percorso di studi scelto dallo studente. Durante lo svolgimento dello stage,
lo studente ha l’opportunità di osservare concretamente una particolare realtà imprenditoriale,
dando anche un proprio contributo al funzionamento della stessa.
Gli stage sono offerti da aziende convenzionate, sulla base di graduatorie formate dalla Facoltà ed
aggiornate periodicamente, in funzione delle domande provenienti dagli studenti e dei criteri
predefiniti. La Facoltà ha convenzioni con diverse aziende ed associazioni rappresentative delle
stesse, fra cui l’Unione degli Industriali della Provincia di Napoli.
Nell’ambito dell’attività di stage, allo studente vengono assegnati due tutor: un tutor aziendale
(ossia un responsabile dell’attività formativa dello studente all’interno dell’azienda) ed un tutor
della Facoltà (ossia un rappresentante del corpo docente responsabile dell’attività medesima per la
Facoltà stessa). I tutor indirizzano lo studente nello svolgimento dell’attività di stage e si assicurano
che essa si svolga nel rispetto del relativo progetto formativo.
Le attività di stage sono promosse anche per i laureati e i diplomati della Facoltà, per i quali sono
formate apposite graduatorie. Tali attività sono finalizzate ad agevolare la collocazione dello
studente nel mondo del lavoro e non sono sottoposte ai vincoli di durata e di tempo previsti per le
attività di stage svolte dagli studenti.
Le attività di stage sono coordinate da un apposito ufficio, collocato al secondo livello del
Padiglione dei Centri Comuni, del quale è responsabile la prof.ssa Simona Catuogno ed al quale
collabora, per il personale amministrativo della Facoltà, il sig. Eligio Ribellino. Alle attività
dell’ufficio partecipano anche laureati e studenti della Facoltà selezionati attraverso appositi bandi
di concorso.
273
14. ASSOCIAZIONI ED ENTI PRESENTI NELLA FACOLTA’
Associazione ex Allievi della Facotà di Economia
In occasione del cinquantenario della fondazione della Facoltà di Economia e Commercio
dell’Università di Napoli, l’assemblea dei partecipanti decise la costituzione di una Associazione
degli Ex Allievi della predetta Facoltà.
Un gruppo di laureati in Economia e Commercio si è fatto carico di costituire l’Associazione con la
denominazione ECO-NAPOLI. L’atto costitutivo è stato redatto dal notaio Giancarlo Laurini il 16
luglio 1987 (registrato il 3-8- 1987 n. 154971 A).
L’associazione ha lo scopo di organizzare seminari, conferenze e convegni per l’aggiornamento dei
laureati in Economia. Contemporaneamente si propone di mantenere vivo lo spirito goliardico che
si è formato negli anni dell’Università.
Il Consiglio direttivo è così composto:
Presidente Prof. Francesco Balletta, V. Presidenti Dott. Giuseppe Ibello e Dott. Francesco Saverio
Monticelli, Segretario Dott. Lucio D’Arrigo, Tesoriere Dott. Salvatore Grasso, Consiglieri Dott.
Anna Civale, Dott. Salvatore Fedele, Dott. Carlo Montarsolo e Dott. Paolo Rocco. Presidente
Onorario Prof. Mario Lombardi.
Indirizzo: Associazione Ex Allievi della Facoltà di Economia e Commercio, c/o il Dipartimento di
Analisi dei Processi Economico-Sociali, Linguistici, Produttivi e Territoriali - Monte S. Angelo,
80126 Napoli - tel. 081/675260/675266, FAX 675266.
Quote sociali
Euro 15,00 per i soci neolaureati (laureati da meno di tre anni) euro 30,00 per i soci ordinari
(laureati da più di tre anni) euro 60,00 ed oltre per i soci sostenitori. I versamenti dovranno
effettuarsi sul c/c postale n. 27415801 intestato a “Associazione ex allievi Facoltà di Economia,
Eco-Napoli, Via Cintia, Monte S. Angelo, 80126, Napoli.
Associazione internazionale degli studenti in Scienze Economiche e Commerciali
L'AIESEC (Association Internationale des Etudiants en Sciences Economiques et Commerciales) è
un'associazione educativa, indipendente, non politica, senza fini di lucro, interamente e gestita da
studenti, che affianca l'attività universitaria con l'intento di integrare la formazione teorica con una
visione pratica e reale del mondo del lavoro.
Il principale programma dell' AISEC è lo stage internazionale che fornisce l'opportunità di lavorare
in una azienda straniera per un periodo temporaneo, con la possibilità di venire a contatto con altri
paesi, culture e studenti provenienti da tutto il mondo.
L'AISEC, inoltre organizza colloqui di orientamento professionale, seminari in università, incontri
in azienda; tutte iniziative che permettono di entrare in contatto con il mondo del lavoro ancora
prima di essersi laureati.
Indirizzo: Ufficio AISEC c/o la Facoltà di Economia Via Cinthia - Monte S. Angelo, 80126 Napoli
tel. 081/675359.
CUS Napoli
Il CUS Napoli, oltre agli impianti di Via Campegna, gestisce due campetti ubicati nel complesso di
Monte Sant’Angelo. Per fruire di tali strutture è necessaria l’iscrizione al CUS.
Segreteria impianti sportivi C.U.S., via Cupa del Poligono n° 5, tel. 081/ 7621295, aperta tutti i
giorni, compresi i festivi, dalle ore 9.00 alle 22.00.
Segreteria C.U.S., Palazzo Corigliano in Piazza S. Domenico Maggiore n° 12, tel. 081/7605717,
lunedì - mercoledì - venerdì dalle ore 8.30 alle ore 17.00, martedì - giovedì - sabato dalle ore 8.30
alle ore 15.00.
Il responsabile della Facoltà in seno al Comitato dello Sport è il prof. Guido Cella (Dipartimento di
Teoria e Storia dell’Economia Pubblica, Facoltà di Economia Via Cinthia Monte S.Angelo).
274
Movimento Studentesco per l’Organizzazione Internazionale - MSOI –Membro italiano
dell’ISMUN - International Student Movement for the United Nations) Il MSOI (Movimento
Studentesco per l’Organizzazione Internazionale) è un movimento, apolitico e privo di lucro,
formato e diretto da studenti, aventi il fine di promuovere tra i giovani lo sviluppo di uno spirito
internazionale che, superando nella visione degli interessi generali il particolarismo ispirato
all’assoluta sovranità degli stati, faciliti l’instaurazione di un giusto e pacifico assetto della
comunità internazionale.
La principale attività del MSOI sono rappresentate da “seminari e conferenze” su tematiche
internazionali, e “scambi culturali” con omologhe associazioni straniere.
Di volta in volta il MSOI organizza visite alle Istituzioni Comunitarie, alle Organizzazioni
Internazionali, simulazioni di sedute di organi di Organizzazioni Internazionali, corsi di informatica
e lingue straniere finalizzati all’acquisizione di conoscenze utili ad un futuro inserimento nel mondo
della carriera diplomatica e delle relazioni internazionali.
Per informazioni rivolgersi al SIOI (Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale per la
Campania) Piazzale Tecchio, 52 - Mostra D’Oltremare, Varco A, c/o I.S.V.E., tel. 081/2394026.
275
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