UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II GUIDA DELLO STUDENTE PARTE SECONDA Facoltà di Economia CORSI DI STUDIO NUOVO ORDINAMENTO ANNO ACCADEMICO 2006-2007 Aggiornata nel mese di novembre 2006. 1 Sito della Facoltà: www.economia.unina.it Per possibili correzioni o integrazioni consultare il sito della Facoltà e le bacheche dei singoli Dipartimenti Per i programmi delle discipline del Vecchio Ordinamento fare riferimento alla Guida dello Studente dell’a.a. 2001-2002, che è consultabile sul sito della Facoltà. 2 0. PRESENTAZIONE..................................................................................................................... 5 PARTE PRIMA: LA FACOLTÀ E LA SUA OFFERTA FORMATIVA................................. 6 1. SEDE E ORGANI ...................................................................................................................... 7 1.1. 1.2. Sede e Consiglio di Facoltà................................................................................ 7 Dipartimenti........................................................................................................ 9 2. ACCOGLIENZA E SERVIZI AGLI STUDENTI................................................................. 13 2.1. 2.2. 2.3. Accoglienza....................................................................................................... 13 Assistenza.......................................................................................................... 13 Orari apertura biblioteche e segreterie didattiche dei dipartimenti .............. 13 3. PRESENTAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA ........................................................ 17 3.1. La coesistenza attuale tra Nuovo Ordinamento e ordinamento Precedente........ 17 L’OFFERTA FORMATIVA DELLA FACOLTA DI ECONOMIA.......................... 18 PARTE SECONDA: I CORSI DI LAUREA DEL NUOVO ORDINAMENTO .................... 21 4. CARATTERI DEL NUOVO ORDINAMENTO ................................................................... 22 4.1. Lineamenti.............................................................................................................. 22 LA RIFORMA IN SINTESI......................................................................................... 25 4.2. Sistema dei crediti formativi – CFU. ..................................................................... 25 4.3. Condizioni e modalità di immatricolazione........................................................... 26 4.4. Condizioni e modalità di passaggio al Nuovo Ordinamento ................................ 26 4.5. Acquisizione dei crediti formativi ed iscrizione agli anni successivi ................... 26 4.6. Attività formative.................................................................................................... 28 5. LAUREE NELLE SCIENZE ECONOMICHE ..................................................................... 30 5.1 Corso di Laurea in Economia delle Istituzioni, delle Amministrazioni Pubbliche e delle Organizzazioni Non Profit (CLIPA) ...................................................................... 30 5.2 Corso di Laurea in Economia delle Imprese e dei Mercati (CLEIM) .................. 35 5.3. Corso di Laurea in Economia e Diritto dell'Impresa e delle Amministrazioni (CLEDIA) 38 6. LAUREE NELLE SCIENZE DELL’ECONOMIA E DELLA GESTIONE AZIENDALE ......................................................................................................................................................... 43 6.1 Corso di Laurea in Economia Aziendale (CLEA) ................................................. 43 6.2 Corso di Laurea in Economia e Amministrazione delle Imprese Finanziarie (CLEAIF) 46 7. LAUREE NELLE SCIENZE STATISTICHE....................................................................... 49 7.1. Corso di Laurea in Statistica ed Informatica per l’Economia e le Imprese........ 49 8. LAUREE NELLE SCIENZE DEL TURISMO.................................................................. 55 8.1 Corso di laurea in Scienze del Turismo ad indirizzo manageriale (in collaborazione con la Facoltà di Lettere e Filosofia)................................................................................. 55 9. PROGRAMMI DEGLI INSEGNAMENTI............................................................................ 58 9. PROGRAMMI DEGLI INSEGNAMENTI............................................................................ 58 9.1. Insegnamenti attivati per i corsi di laurea ............................................................ 58 9.2 Programmi degli insegnamenti .............................................................................. 58 3 PARTE TERZA: ......................................................................................................................... 233 CORSI DI LAUREA SPECIALISTICA................................................................................... 233 10.CORSI DI LAUREA SPECIALISTICA.............................................................................. 234 10.1 Corso di Laurea Specialistica in Finanza.......................................................... 234 10.2 Corso di Laurea Specialistica in Economia....................................................... 237 10.3 Corso di Laurea Specialistica in Economia e Diritto delle Imprese e delle Amministrazioni .................................................................................................... 241 10.4 Corso di Laurea Specialistica in Economia e Storia delle Istituzioni............... 246 10.5 Corso di Laurea Specialistica in Economia Aziendale...................................... 248 10.6 Corso di Laurea Specialistica in Statistica per le Decisioni e l'Analisi dei Sistemi Complessi............................................................................................................... 254 10.7 Corso di Laurea Specialistica (Interfacoltà) in: Progettazione e Gestione dei Sistemi Turistici .................................................................................................................. 257 PARTE QUARTA: I CORSI DI PERFEZIONAMENTO E I MASTERS ........................... 259 11. I CORSI DI PERFEZIONAMENTO E I MASTERS ................................................. 260 11.1 Corso di Perfezionamento................................................................................... 260 11.1.1 Corso di perfezionamento in European Accounting and Finance ....................... 260 11.2 MASTERS .......................................................................................................... 260 11.2.1 Master Universitario di II livello in Economia e Finanza .................................... 260 11.2.2 Master Universitario di II livello in Tutela della Concorrenza ed Economia della Regolamentazione................................................................................................................... 262 11.2.3 Master Universitario di I livello in Marketing & Service Management - Edizione 2006 ................................................................................................................................................ 265 11.2.4 Master universitario di I livello in “Creazione e incubazione di imprese per le relazioni con l’area dell’Est europeo”................................................................................... 267 PARTE QUINTA: I DOTTORATI DI RICERCA.................................................................. 269 12. DOTTORATI DI RICERCA ......................................................................................... 270 12.1 Dottorato di Ricerca in Economia Aziendale..................................................... 270 12.2 Dottorato di Ricerca in Economia Politica ....................................................... 270 12.3 Dottorato di Ricerca in Matematica per l’Analisi Economica e la Finanza ... 271 12.4 Dottorato di Ricerca in Statistica....................................................................... 271 12.5 Dottorato di Ricerca in Storia Economica ........................................................ 271 1.2.6 Dottorato di Ricerca in Scienze del Turismo ad Indirizzo Manageriale....... 271 PARTE SESTA: ALTRE INFORMAZIONI ........................................................................... 272 13. STAGE E PLACEMENT DEGLI STUDENTI.................................................................. 273 14. ASSOCIAZIONI ED ENTI PRESENTI NELLA FACOLTA’ ............................................ 274 4 0. PRESENTAZIONE La guida dello studente presenta la Facoltà di Economia a chiunque voglia entrare in contatto con essa ed iscriversi ai corsi da essa attivati. La Facoltà è presentata innanzitutto attraverso gli organi che la costituiscono e, quindi, attraverso le strutture di accoglienza che possono essere contattate per ogni ulteriore chiarimento integrativo rispetto alle informazioni contenute nella presente guida; particolare rilievo in tale funzione di accoglienza e di indirizzo degli studenti hanno i punti informativi sportello P.Or.T.A. e S.I.S. . Immediatamente a valle delle indicazioni delle strutture di accoglienza viene presentata l’offerta formativa della Facoltà secondo il Nuovo Ordinamento degli Studi. Gli studenti iscritti al Vecchio Ordinamento devono continuare a fare riferimento alla vecchia Guida dello studente. Successivamente vengono presentati i corsi attinenti alle diverse tipologie in modo tale che chi abbia interesse ad una specifica tipologia possa trovare all’interno del capitolo relativo tutte le informazioni riguardanti iscrizione, percorsi didattici, programmi e condizioni/modalità per l’accesso agli esami finali. La guida, quindi, si articola in sei sezioni distinte, rispettivamente dedicate a: • La Facoltà e la sua offerta formativa Nuovo Ordinamento (Parte Prima); • I Corsi di Laurea del Nuovo Ordinamento (Parte Seconda); • I Corsi di laurea Specialistica (Parte Terza); • I Master (Parte Quarta); • I Dottorati di Ricerca (Parte Quinta); • Altre informazioni: placement e stage; sbocchi occupazionali (Parte Sesta). Seguendo un percorso di graduale accompagnamento degli studenti che hanno scelto la Facoltà di Economia e l’Università “Federico II”, la guida dello studente indica poi le attività di stage e di placement degli studenti poste in essere dalla Facoltà. Gli stage consentono agli studenti di associare agli approfonditi studi teorici, esperienze dirette di lavoro e di vita aziendale in istituzioni e imprese delle più diverse dimensioni operanti nell’area napoletana o comunque collegate con la Facoltà. L’attività di placement è svolta da un apposito ufficio che, in collaborazione con la Presidenza della Facoltà, in aggiunta alle ulteriori comunicazioni istituzionali, propone sistematicamente l’elenco dei laureati, diplomati, ecc. alle imprese convenzionate o che ne fanno richiesta. Dopo alcuni dati statistici relativi alla frequenza ai corsi ed agli sbocchi occupazionali la guida dello studente si completa con l’elencazione delle associazioni locali, nazionali ed internazionali che fanno capo alla Facoltà di Economia. 5 PARTE PRIMA: LA FACOLTÀ E LA SUA OFFERTA FORMATIVA 6 1. SEDE E ORGANI 1.1. Sede e Consiglio di Facoltà La Facoltà di Economia è situata nel complesso di Monte Sant’Angelo, ubicato in Via Cinthia e dispone di tre edifici, la Sede Principale dove sono allocati i servizi comuni, lo stabile che ospita i Dipartimenti e le loro biblioteche ed i laboratori di Informatica e di Lingue, e l’aulario in utenza congiunta con altre Facoltà. Il Consiglio di Facoltà si compone di: Preside, Professori Emeriti, Professori di ruolo, Professori fuori ruolo, Professori in aspettativa obbligatoria, Rappresentanti dei Ricercatori, Rappresentanti del personale tecnico/amministrativo, Rappresentanti degli studenti. Consiglio di Facoltà Preside Prof. Achille Basile Professori Emeriti Prof. Demarco Domenico Prof. Di Lorenzo Alessandro Prof. Sassi Salvatore Professori di ruolo ordinari e straordinari Prof. Agodi Maria Carmela Prof. Aversa Vincenzo Libero Prof. Bàculo Liliana Prof. Balbi Simona Prof. Balletta Francesco Prof. Basile Achille Prof. Bassi Amedeo Prof. Blandini Antonio Prof. Bocchini Ermanno Prof. Briganti Ernesto Prof. Buonomo Domenico Prof. Caldarelli Adele Prof. Cantone Luigi Prof. Castiello Nicolino Prof. Cavalcanti Maria Luisa Prof. Cella Guido Prof. Costabile Lilia Prof. D’Ambra Luigi Prof. de Sarno Mario Prof. De Vivo Giancarlo Prof. Del Monte Alfredo Prof. dell’Orefice Anna Prof. Di Lorenzo Emilia Prof. Ecchia Stefano Prof. Fausto Domenicantonio Prof. Fiore Lucio Prof. Forte Ennio Prof. Giampaglia Giuseppe Prof. Giannola Adriano Prof. Giura Vincenzo Prof. Guarino Giancarlo Prof. Jappelli Tullio Prof. La Saponara Francesco Prof. Lauro Natale Carlo Prof. Lucarelli Alberto Prof. Lucarelli Francesco Prof. Marani Ugo Prof. Marrelli Massimo Prof. Martina Riccardo Prof. Mercurio Riccardo Prof. Morgan Jacqueline Prof. Pagano Marco Prof. Potito Enrico Prof. Potito Lucio Prof. Rinaldi Baccelli Guido Prof. Sciarelli Sergio 7 Prof. Siciliano Roberta Prof. Stammati Sergio Prof. Stampacchia Paolo Prof. Stroffolini Francesca Professori di ruolo associati Prof. Acconcia Antonio Prof. Ansalone Maria Rosaria Prof. Azzi Alberto Prof. Botta Consiglia Prof. Bulgarelli Alessandra Prof. Cardona Elena Prof. Catuogno Simona Prof. Ciancio Mario Prof. Cocozza Rosa Prof. Colonna Marina Prof. Coppola Paola Prof. D’Alessio Wanda Prof. Dandolo Francesco Prof. De Cesare Francesca Prof. De Dominicis Rodolfo Prof. De Ianni Nicola Prof. Donnarumma Maria Rosaria Prof. Esposito Vinzi Vincenzo Prof. Fiorillo Luigi Prof. Fonte Maria Caterina Prof. Valletrisco Maria Prof. Viganò Enrico Prof. Viganò Riccardo Prof. Franco Salvatore Prof. Furno Erik Prof. Grassia Maria Gabriella Prof. Graziano Maria Gabriella Prof. Lamberti Mariorosario Prof. Maglio Roberto Prof. Maiello Carmine Prof. Marino Gennaro Prof. Niola Immacolata Prof. Pane Aurelio Prof. Parente Mario Prof. Paternò Riccardo Prof. Pontecorvo Concetta Maria Prof. Scepi Germana Prof. Sciarelli Mauro Prof. Scippacercola Sergio Prof. Sicca Luigi Maria Prof. Tarantino Ciro Prof. Vona Roberto Professori fuori ruolo Prof. Formica Carmelo Prof. Sicca Lucio Professori in aspettativa (ex art.13 del D.P.R. 11/7/80 n.382) Prof. Biondi Gennaro Prof. Meldolesi Luca Prof. Laurini Giancarlo Rappresentanti dei Ricercatori Dott. Cecere Alfonso Maria Dott. Della Corte Valentina Dott. De Rosa Rossella Dott. Di Gennaro Aniello Dott. Donadio Paolo Dott. Farina Massimo Dott. Fiengo Cristiana Dott. Kunz Alberto Dott. Narni Mancinelli Emma Dott. Schisani Maria Carmela Dott. Sorrentini Francesca Dott. Toriello Pietro Rappresentanti del personale tecnico/amministrativo Sig. Baioni Paola Sig. Palumbo Ciro 8 Rappresentanti degli studenti Chiancone Gerardo Errico Francesco Marfella Giorgio Pierno Benedetto Marcello Rimauro Alfonso 1.2. Schiattarella Elia Terracciano Salvatore Tessitore Umberto Varriale Gianluca Dipartimenti DIPARTIMENTO DI ANALISI DEI PROCESSI ECONOMICO-SOCIALI, LINGUISTICI, PRODUTTIVI E TERRITORIALI Sede: Via Cinthia (Monte S.Angelo) - 80126 Napoli Direttore: Francesco Balletta Segreteria Amministrativa: Luigia Amatucci E-mail [email protected] Il dipartimento è articolato in cinque specifiche sezioni: Sezione Lingue Straniere Sezione Scienze Merceologiche Sezione Storico sociale Sezione Scienze Geografiche Sezione Economia dello Sviluppo Sezione Lingue Straniere E-mail: [email protected] Segreteria didattica: Tel. 081/675269 Fax:081/675270 Ansalone Maria Rosaria De Cesare Francesca Marino Gennaro Donadio Paolo Parente Mario Scialò Amalia Venuti Marco Sezione Scienze Merceologiche E-mail [email protected] Segreteria didattica Tel. 081/674181 e 674182 - Fax 081/674219 Sede: Edificio IP115 Dipartimento di Chimica Monte S. Angelo De Clemente Maria Isabella Valletrisco Maria Sezione Storico sociale 9 Segreteria didattica Tel 081/675266 - Fax 081/675353 Balletta Francesco De Francesco Maria Rosaria De Ianni Nicola Iorio Teodora Maiello Carmine Schisani Maria Carmela Sezione Scienze Geografiche Segreteria didattica Tel. 081/675251- Fax 081/675244 Castiello Nicolino Formica Carmelo Franco Salvatore Niola Immacolata Parente Amalia Sorrentini Francesca Sezione economia dello sviluppo Segreteria didattica Tel.081/675251 – fax 081/675244 Biondi Gennaro Bruni Giovanna Canale Rosaria Rita Danise Sandra Di Gennaro Aniello Marani Ugo Narni Mancinelli Emma Palombino Rita DIPARTIMENTO DI DIRITTO DELL’ECONOMIA Sede: Via Cinthia (Monte S.Angelo) -80126 Napoli Direttore: Ernesto Briganti Segreteria Amministrativa: Maria Ponticelli Telefono: 39 081 675141 Segreteria didattica: 081/675224 - Fax: 39 081/ 675207 E-Mail Segreteria didattica: [email protected] Segreteria Amministrativa [email protected] Donnarumma Maria Rosaria Farina Massimo Bassi Amedeo Blandini Antonio Bocchini Ermanno Bocchini Francesco Botta Consiglia Briganti Ernesto Buonomo Domenico Cecere Alfonso Maria Ciancio Mario Coppola Paola D’Alessio Wanda D’Arcangelo Lucia De Rosa Rossella 10 Fiorillo Luigi Furno Erik Fiengo Cristiana Guarino Giancarlo Lamberti Mariorosario Laurini Giancarlo Lucarelli Alberto Lucarelli Francesco Majello Paola Marino Roberta Miletti Antonella Mutarelli Matteo Maria Perna Michele Pontecorvo Concetta Maria Potito Enrico Rinaldi Baccelli Guido Stammati Sergio Toriello Pietro DIPARTIMENTO DI ECONOMIA AZIENDALE Sede: Via Cinthia (Monte S.Angelo) -80126 Napoli Direttore: Stefano Ecchia Segreteria Amministrativa: Gianfranco Caldararo Segreteria Studenti Telefono: +39 081 671111 – 675060 - Fax: +39 081 675058 Sito web: www.economia-aziendale.unina.it Caldarelli Adele Cantone Luigi Catuogno Simona Cocozza Rosa Della Corte Valentina de Sarno Mario Ecchia Bruna Ecchia Stefano Fiore Lucio Kunz Alberto Stampacchia Paolo Viganò Riccardo Maglio Roberto Mangia Luigi Martone Filosa Rosalba Mele Cristina Mercurio Riccardo Potito Lucio Sciarelli Mauro Sciarelli Sergio Sicca Lucio Sicca Luigi Maria Viganò Enrico Vona Roberto DIPARTIMENTO DI ECONOMIA Sede: Via Cinthia (Monte S.Angelo) -80126 Napoli Direttore Francesco La Saponara Talento Iole (segretario amministrativo) 081/675017 Segreteria didattica Telefono: 39 081 675013 - Fax: 39 081 675014 11 Erminia Leggiadro e Gennaro Zunico 081/675333 - Fax: 39 081 675340 Segreteria Amministrativa: Maria Claudia Ponte 081/675308; Fulvio Vannini 081/675372; Fabiana Pirone 081/676001 E-mail [email protected] Sito web: www.econsoc.unina.it Acconcia Antonio Agodi Maria Carmela Bàculo Liliana Barba Aldo Bulgarelli Alessandra Capuano Carlo Cavalcanti Maria Luisa Cella Guido Colonna Marina Costabile Lilia Dandolo Francesco Del Monte Alfredo dell'Orefice Anna De Vivo Giancarlo Fausto Domenicantonio Fonte Maria Caterina Forte Ennio Giampaglia Giuseppe Giannola Adriano Giura Vincenzo Jappelli Tullio La Saponara Francesco Marrelli Massimo Martina Riccardo Meldolesi Luca Netti Nadia Pagano Marco Pagnozzi Marco Paternò Riccardo Petraglia Carmelo Piccioni Marco Scrocca Cecilia Sibilio Raffaele Simonelli Saverio Stroffolini Francesca Tullio Giuseppina DIPARTIMENTO MATEMATICO-STATISTICO Sede: Via Cinthia (Monte S.Angelo) -80126 Napoli Direttore: Vincenzo Libero Aversa Segreteria Didattica: Tel. +39 081 675179 Fax: +39 081 675009 Sito web: www.dms.unina.it Aria Massimo Aversa Vincenzo Libero Azzi Alberto Balbi Simona Basile Achille Di Lorenzo Giovanna Di Lorenzo Emilia De Dominicis Rodolfo Esposito Vinzi Vincenzo Gherghi Marco Grassia Maria Gabriella Graziano Maria Gabriella Morgan Jacqueline Pane Aurelio Perna Antonio Politano Massimiliano Rosazza Gianin Emanuela Cardona Elena Lauro Carlo Natale Carravetta Maria D’Ambra Luigi Scalzo Vincenzo Scepi Germana Scippacercola Sergio Siciliano Roberta Tarantino Ciro 12 2. ACCOGLIENZA E SERVIZI AGLI STUDENTI 2.1. Accoglienza Presso la Facoltà, nel Padiglione Aulario, è ubicato un Ufficio Accoglienza Studenti, (S.I.S) che fornisce informazioni di ogni genere, soprattutto finalizzate a dare un primo orientamento agli studenti, rispetto alle proprie esigenze. L’Ufficio Accoglienza Studenti fornisce, ad esempio, informazioni relative ai servizi della Facoltà, al corpo docente, ai relativi orari di ricevimento, ai corsi insegnati ed ai programmi, alle attività della Facoltà come seminari e convegni, a bandi di concorso che possono interessare gli studenti (ad es. borse di studio) ed altro. Orari di apertura ufficio: dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,00. Telefono 081/675341 Presso lo stesso Ufficio è attivo il punto Rappresentati degli Studenti: dal lunedì al venerdì dalle ore 10,00 alle ore 12,00. Il Servizio Orientamento ha lo scopo di assistere gli studenti in tre importanti fasi della loro vita universitaria: in entrata: - guida e supporto all'accesso universitario per i giovani che intendono iscriversi alla Facoltà di Economia; - preparazione ed erogazione di "corsi zero" per verificare ed adeguare le conoscenze ai "saperi minimi" necessari allo svolgimento del curriculum di studi prescelto; in itinere: - informazioni generali; - attività di tutorato; - supporto alla didattica; in uscita: - aggiornamento della Banca Dati dei Laureati; - tirocini aziendali e "stage" post-laurea; - gestione del placement office per seguire i laureati nel corso della loro vita lavorativa; - formazione di nuove figure professionali per soddisfare le future richieste del mondo del lavoro. 2.2. Assistenza Il Servizio Inserimento Disabili ha lo scopo di assistere i portatori di handicap e di favorire l'inserimento autonomo nel mondo del lavoro. Scopo principale dell'intervento è quello di affrontare, per ogni singolo caso, programmi differenziati di recupero, con l'ausilio della tecnologia e del personale specializzato necessari. I Servizi Orientamento, Tirocinio, Placement Office ed Inserimento Disabili sono ubicati nell'Edificio dei Centri Comuni, di fronte alla Presidenza di Economia dove laureati e laureandi sono a disposizione del pubblico, osservando gli orari esposti nelle bacheche. Referente: Prof. Nicolino Castiello Telefono: 081 – 676660 e-mail: [email protected] [email protected] 2.3. Orari apertura biblioteche e segreterie didattiche dei dipartimenti Biblioteca Centrale Telefono 081/676684 - Fax 081/676684. E-mail: [email protected] 13 Direttore: Dott.ssa Laura Schiralli Campanella tel 081676647-84 [email protected] Baioni Paola tel. 081676682 [email protected] Basilicata Patrizia tel. 081676680 Campora Rita tel. 081676683 [email protected] Cortiello Salvatore tel. 081676681 Giacchetti Mirko tel. 081676683 [email protected] Fedele Giovanni tel. 081676690 Mellone Leonilde tel. 08176686 [email protected] Minopoli Rosario tel. 081676691 Tipaldi Raffaele tel. 081676690 Tirella Massimo tel. 081676685 [email protected] La sala Monografie della biblioteca (tel. 081676690) è aperta al pubblico tutti i giorni feriali dalle ore 9,00 alle ore 14,00 e dalle ore 14,30 alle ore 17,30, escluso il sabato; Il servizio prestito libri della biblioteca è aperto al pubblico i giorni feriali, dalle ore 9,30 alle ore 12,15 escluso il sabato; dal lunedì al giovedì è aperto anche dalle ore 14,30 alle ore 16,30. La sala di consultazione riviste (tel. 081676691) è aperta al pubblico tutti i giorni feriali, escluso il sabato, dalle ore 8,45 alle ore 14,00; lunedì e venerdì anche dalle ore dalle ore 14,20 alle ore 16,00, martedì, mercoledì e giovedì anche dalle ore 14,20 alle ore 17,30. La sala Multimediale della biblioteca è aperta il lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 9,30 alle ore 13,00. Gli Uffici Amministrativi della biblioteca sono aperti tutti i giorni feriali dalle ore 9,00 alle ore 14,00, escluso il sabato, dal martedì al giovedì anche dalle ore 14,30 alle ore alle ore 17,30. Agli studenti della Facoltà, in corso e fuori corso, è concesso, con malleveria di un professore di ruolo della Facoltà, il prestito dei libri a domicilio; tale prestito è concesso anche agli studenti appartenenti alla prime tre fasce di contribuzione in base al pagamento delle tasse di iscrizione. Il prestito, della durata di tre settimane, è limitato a due opere, per non più di quattro volumi. I manoscritti, i libri di continuo uso, i vocabolari, gli atlanti, le enciclopedie ed i periodici sono esclusi dal prestito; si possono ricevere in prestito i libri di testo dei vari insegnamenti. Sono ammessi alla consultazione di opere non reperibili presso altre biblioteche anche i laureandi e gli studiosi che ne facciano domanda. All’atto della presentazione della domanda di partecipazione all’esame di Laurea, gli studenti sono tenuti a produrre alla Segreteria le dichiarazioni dei Direttori delle biblioteche da cui risulta che nessun testo preso in prestito è da loro detenuto. Altre norme sulla consultazione e sul prestito dei libri sono contenute nel Regolamento della Biblioteca affisso all’albo della Facoltà. Servizio informazione bibliografica Durante l’orario di apertura al pubblico i bibliotecari sono a disposizione per qualsiasi informazione utile alla ricerca bibliografica, con l’ausilio di repertori e cataloghi di biblioteca. Nell’ambito della biblioteca sono dislocate più postazioni presso le quali è possibile la consultazione online libera e previa prenotazione. Ai docenti e ricercatori sono riservati 2 Pc in sala ricerca. Biblioteche Dipartimentali DIPARTIMENTO DI ANALISI DEI PROCESSI ECONOMICO-SOCIALI, LINGUISTICI, PRODUTTIVI E TERRITORIALI Sezione Lingue Straniere E-mail: [email protected] 14 E-mail: [email protected] Biblioteca (Tel. 081/675337) – (fax 081/675270): dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle ore 14,00; lunedì e martedì dalle ore 8,30 alle 14,00 e dalle ore 14,30 alle ore17,30. Segreteria didattica (tel. 081/675269 – fax 081/675270): dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,00; lunedì e mercoledì dalle ore 9,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 17,00. Sezione Scienze Geografiche E-mail: [email protected] Biblioteca (Tel. 081/675240 – FAX 081/675244): dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 14,00; lunedì e mercoledì dalle ore 9,00 alle ore 14,00 e dalle ore 15,00 alle ore 17,00. Segreteria didattica (tel. 081/675251 – fax 081/675244): dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 12,00. Sezione Scienze Merceologiche E-mail [email protected] Biblioteca (tel. 081/674181 – fax 081/674219): dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 14,00; lunedì e mercoledì dalle ore 9,00 alle 14,00 e dalle ore 15,00 alle ore 17,30. Segreteria didattica (tel 081/674181 – fax 081/674219): dal lunedì al venerdì dalle ore 8,00 alle ore 14,00; lunedì e mercoledì dalle ore 8,00 alle 14,00 e dalle ore 14,30 alle ore 17,30. Sezione Storico-Sociale E-mail: [email protected] Biblioteca (Tel. 081/675261 – fax 081/675353): dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle ore 13,30; lunedì e mercoledì dalle ore 8,30 alle ore 13,30 e dalle ore 15,00 alle ore 17,00. Segreteria didattica (tel. 081/675266 – fax 081/675353): dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,30; e martedì e giovedì anche dalle ore 9,00 alle ore 13,00 e dalle ore 15,00 alle ore 17,00. Sezione economia dello sviluppo Segreteria didattica (tel. 081/675251 fax 081/675244): dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 12,00. DIPARTIMENTO DI DIRITTO DELL’ECONOMIA Biblioteca: dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle ore 13,30; martedì e giovedì anche dalle ore 15,00 alle ore 17,00. Segreteria didattica: dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,00, mercoledì anche dalle ore 15,00 alle ore 17,00, martedì e giovedì anche dalle ore 15,00 alle ore 16,30. Segreteria amministrativa: dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,00 e lunedì e mercoledì anche dalle 15,00 alle ore 17,00. DIPARTIMENTO DI ECONOMIA AZIENDALE Biblioteca: dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 13.30; martedì e giovedì anche dalle ore 15.00 alle ore 17.00. Segreteria didattica: dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 12.30 Segreteria amministrativa: dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,00 e lunedì e mercoledì anche dalle 15,00 alle ore 17,00. DIPARTIMENTO DI ECONOMIA Biblioteca (ex Dipartimento di Scienze Economiche e Sociali): Sala principale: dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,30, dal lunedì al giovedì dalle ore 15,00, alle ore 17,00; Sala Riviste: lunedì-venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,30, lunedì, martedì e giovedì dalle ore 15,00 alle 15 ore17,00. Saletta cataloghi: Lunedì-giovedì dalle ore 9,00 alle ore 17,30 e venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,30. Segreteria didattica: lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 9,00 alle ore 12,00, martedì e giovedì dalle ore 9,00 alle ore 12,00 e dalle 15,00 alle 17,00. Biblioteca (ex Dipartimento di Teoria e Storia dell’Economia Pubblica) (Tel. 081/675074 675358): dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,00, ed il martedì e mercoledì dalle ore 15,00 alle ore 17,00. Segreteria didattica: dal lunedì al venerdì escluso il sabato dalle ore 9,00 alle ore 13,00. DIPARTIMENTO MATEMATICO-STATISTICO Biblioteca e centro Documentazione statistica (Tel. 081/675175): dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle ore 13,30; lunedì e martedì dalle ore 15,00 alle ore 17,00. Segreteria didattica: dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,00; il lunedì ed il mercoledì dalle ore 15,00 alle ore 17,00. 16 3. PRESENTAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA 3.1. La coesistenza attuale tra Nuovo Ordinamento e ordinamento Precedente Nella Facoltà di Economia è stato applicato, a partire dall’anno accademico 2001/2002, il Nuovo Ordinamento (NO) degli studi in Economia. Per l’offerta formativa ed altre informazioni della Facoltà previste nel Vecchio Ordinamento (Lauree Quadriennali) fare riferimento alla Guida dello Studente dell’A.A. 2001-2002. 3.2. L’Offerta Formativa della Facoltà di Economia Lauree e Lauree Specialistiche Il NO è oggetto della parte seconda della presente guida. Questa sezione intende illustrare in maniera sintetica l’offerta formativa della Facoltà di Economia, pertanto saranno richiamati brevemente gli elementi distintivi del NO approfonditi in dettaglio nel seguito. Il NO introduce profondi cambiamenti negli studi universitari: 1. è concepito per limitare il tasso di abbandono degli studi 2. è progettato per ridurre i tempi necessari per il conseguimento del titolo universitario 3. mira a formare figure professionali più vicine alle esigenze del mondo del lavoro. In base alla normativa vigente, titoli che possono essere conseguiti presso le Università sono i seguenti: - laurea (L): si consegue con un corso di studi triennale - laurea specialistica (LS): l’iscrizione ad un corso di LS è subordinato al conseguimento di una L; la LS ha una durata biennale. L’offerta formativa attuale (Corsi di Laurea e di Laurea Specialistica) della Facoltà di Economia è riportata nello schema alla pagina seguente. Al fine di garantire una formazione adeguata, l'articolazione dell’offerta formativa viene periodicamente riesaminata ed aggiornata attraverso l'attivazione di corsi innovativi, la revisione sistematica dei contenuti ed una didattica volta costantemente a favorire un miglior apprendimento. Per questo motivo i contenuti della presente guida sono soggetti a modifiche sistematiche all'inizio di ogni anno accademico. Lo studente è pertanto invitato a recepirne i contenuti e a seguirne gli sviluppi. 17 L’OFFERTA FORMATIVA DELLA FACOLTA DI ECONOMIA (Corsi di Laurea e Corsi di Laurea Specialistica) CLASSI TRIENNALI LAUREE TRIENNALI CLASSI SPECIALISTICHE LAUREE SPECIALISTICHE Economia CLEIM Scienze Economiche CLIPA Scienze dell'Economia CLEDIA Scienze dell'economia e della gestione aziendale Economia e Storia delle Istituzioni CLEDIA Specialistica CLEA Scienze EconomicoAziendali CLEA Specialistica CLEAIF Finanza Finanza Scienze Statistiche Finanziarie ed Attuariali Statistica per le decisioni e l'analisi dei sistemi complessi Scienze del Turismo Progettazione e gestione dei sistemi turistici Scienze Statistiche CLAS Scienze del Turismo STIM LEGENDA: LAUREE Classe delle Lauree nelle Scienze Economiche : CLIPA: Economia delle Istituzioni, delle Amministrazioni Pubbliche e delle Organizzazioni non profit CLEIM: Economia delle Imprese e dei Mercati CLEDIA: Economia e Diritto delle Imprese e delle Amministrazioni Classe delle Lauree in Scienze dell’Economia e della Gestione Aziendale: CLEA: Economia Aziendale . CLEAIF: Economia e Amministrazione delle Imprese Finanziarie Classe delle Lauree in Scienze Statistiche: CLAS: Statistica e Informatica per l’Economia e le Imprese. Classe delle Lauree in Scienze del Turismo: STIM: Scienze del Turismo ad indirizzo manageriale. 18 Corsi di Dottorato di Ricerca e Master: La Facoltà di Economia è sede di Corsi di Dottorati di ricerca, Corsi di Perfezionamento e Master; si rinvia alle parti IV e V della presente Guida. Laboratorio interdipartimentali Sono a disposizione degli studenti della Facoltà l’Aula Multimediale presso la Biblioteca Centrale che consente l’accesso a Internet e la possibilità di effettuare ricerche bibliografiche e un Laboratorio Informatico. Punto A.Di.S.U. - Napoli 1 Ente Regionale per il Diritto allo Studio Universitario E’ istituito dall’A.A. 2002/2003 il punto A.Di.S.U. presso l’Uffcio del S.I.S. (Aulario) aperto tutti i giorni escluso il sabato dalle ore 9,00 alle ore 13,00 – Tel. 081/675341 - Numero Verde 80013107. www.edisunapoli1.it Attraverso la distribuzione della Carta dei Servizi gli studenti possono avere una completa visione dei servizi che l’Ente offre e dei criteri di partecipazione. Relazioni Internazionali Programma Socrates/Erasmus La Facoltà di Economia, da molti anni intrattiene molteplici relazioni con Università straniere europee ed axtraeuropee, sia nell’ambito della ricerca scientifica sia nell’ambito degli scambi di studenti. In questo ambito si sviluppa il Programma Socrates/Erasmus (European Community Action Scheme for Mobility of University Students), che promuove la mobilità e lo scambio dei giovani studenti universitari tra gli Atenei Europei. I programmi di azione comunitaria, sono volti alla realizzazione nel settore della formazione internazionale, per offrire un livello culturale accademico e professionale. Il bando per la selezione delle borse di mobilità è pubblicato nei primi mesi di ogni anno e affisso all’albo della facoltà. Per le informazioni di carattere generale, gli studenti possono rivolgersi allo sportello dell’Ufficio Programmi Internazionali Mobilità Docenti e Studenti (Corso Umberto I – Edificio Centrale) oppure ai delegati di facoltà. Delegati di Facoltà: Prof. Maria Rosaria Ansalone, Prof. Luigi D’Ambra, Prof. Riccardo Viganò. Segreteria programmi Socrates/Erasmus: sig.ra Amedea Castracane tel. 081/676663 19 PIC Attivati dalla Facoltà per l’anno accademico 2006/2007 PAESE BELGIO BELGIO FRANCIA FRANCIA FRANCIA FRANCIA FRANCIA FRANCIA FRANCIA FRANCIA FRANCIA FRANCIA FRANCIA GERMANIA GERMANIA GRECIA IRLANDA IRLANDA NORVEGIA POLONIA PORTOGALLO PORTOGALLO SPAGNA SPAGNA SPAGNA SPAGNA SPAGNA SPAGNA SPAGNA SPAGNA SPAGNA SPAGNA SPAGNA SPAGNA SPAGNA SPAGNA SPAGNA SPAGNA SPAGNA SVEZIA TURCHIA UNIVERSITA' Université Libre de Bruxelles ULB Universiteit Gent Université Paul Valery - Montpellier III Université Paris XII Val-de-Marne Université Paris Nord - Paris 13 Université de Montpellier I Conservatoire National des Arts et Metiers -Paris (CNAM) Université de Haute-Bretagne (Rennes 2) Université Paris Dauphine Université Montesquieu Bordeaux IV Université Paris Nord - Paris 13 Ecole Superieure de commerce de Nice Sophia Antipolis-CERAM Université d'Avignon et des Pays de Vaucluse Universitat Hamburg Berufsakademie Ravensburg –Univ. of Cooperative education Technological Educational Institute of Patras University College Cork University College Cork Hogskolen I Agder Wroclaw University of Technology Universidade Nova de Lisboa Instituto Politecnico de Viana do Castelo Universitat Rovira i Virgili Universitat Jaume I Universidad de Granada Universitat Rovira i Virgili Universidad de Valladolid Universitat Politecnica de Catalunya UPC Universidad de Salamanca Universidad de Leòn Universidad de Murcia Universidad Santiago de Compostela Universidad de Vigo Universidad de Almeria Universitat autònoma de Barcelona Univ. Pais Vasco - Esc. Univ. de Estudios Empresariales Universidad Complutense de Madrid Universidad Pablo de Olavide de Sevilla Universidad de Vigo Goteborgs Universitet Mugla Universitesi PROMOTORE D'Ambra Luigi Viganò Enrico Ansalone Maria Rosaria Ansalone Maria Rosaria Biondi Gennaro D'Ambra Luigi D'Ambra Luigi D'Ambra Luigi Lauro Carlo Mercurio Riccardo Mercurio Riccardo Della Corte Valentina Viganò Riccardo Mercurio Riccardo Della Corte Valentina Catuogno Simona D'Ambra Luigi Viganò Enrico Viganò Riccardo Viganò Riccardo Lauro Carlo Della Corte Valentina Catuogno Simona D'Ambra Luigi D'Ambra Luigi D'Ambra Luigi D'Ambra Luigi Lauro Carlo Lauro Carlo Mercurio Riccardo Mercurio Riccardo Mercurio Riccardo Mercurio Riccardo Viganò Enrico Viganò Riccardo Viganò Riccardo Viganò Riccardo Viganò Riccardo Viganò Riccardo Viganò Enrico Della Corte Valentina 20 PARTE SECONDA: I CORSI DI LAUREA DEL NUOVO ORDINAMENTO 21 4. CARATTERI DEL NUOVO ORDINAMENTO 4.1. Lineamenti La nuova riforma universitaria prevede un ordinamento degli studi differente dal passato, in grado di consentire allo studente di gestire al meglio il tempo dedicato allo studio e permette all’Università italiana di uniformarsi finalmente agli standard europei. Vediamo che cosa cambia. Che cos’è la LAUREA? Il corso di laurea rappresenta il I livello degli studi universitari. Esso prevede tre anni di studio e offre una preparazione teorica di base integrata con una formazione professionalizzante che apre più facilmente le porte al mondo del lavoro. I corsi di laurea sono istituiti all’interno di 42 classi che li raggruppano in base a obiettivi formativi comuni. Viene rilasciato il titolo di Laurea con il raggiungimento di 180 CREDITI. Scompaiono sia i corsi tradizionali di 4 e 5 anni, sia il diploma universitario (cosiddetta Laurea breve). Fanno eccezione i corsi di Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e protesi dentaria, Medicina veterinaria, Farmacia e Chimica e Tecnologie Farmaceutiche (CTF): si tratta di corsi regolati da norme europee che prevedono il conseguimento del titolo di Laurea specialistica (dopo 5 o 6 anni). Dove porta? Il laureato potrà: 1-inserirsi nel mondo del lavoro e accedere alla maggior parte delle attività lavorative, ad eccezione delle attività che richiedono l’iscrizione ad un albo professionale (libera professione, ad esempio commercialista, avvocato , ingegnere ecc.). 2-proseguire gli studi con un corso di LAUREA SPECIALISTICA, oppure con un MASTER di I° livello, con un corso di PERFEZIONAMENTO o ancora con un corso di SPECIALIZZAZIONE. Il Regolamento didattico specifica quali crediti acquisiti saranno riconosciuti validi per il proseguimento degli studi universitari in altri corsi di studio attivati presso la stessa Università o, sulla base di specifiche convenzioni, presso altre Università. Chi consegue la Laurea presso un ateneo potrà accedere ai livelli di studio superiori presso qualsiasi altro ateneo attraverso il riconoscimento dei crediti che ha già acquisito. Il percorso si conclude con una PROVA FINALE, che non consiste nella tradizionale TESI, si tratterà in genere di elaborati o relazioni su un argomento. In che cosa consiste la LAUREA SPECIALISTICA? La LAUREA SPECIALISTICA o di II livello è uno dei possibili percorsi di studio successivi alla LAUREA. Essa prevede 2 anni di studio e fornisce conoscenze e competenze specialistiche finalizzate all’esercizio di specifiche professioni che richiedono un’elevata qualificazione. I corsi di Laurea Specialistica sono istituiti all’interno di 104 CLASSI che li raggruppano in base a obiettivi formativi comuni. Viene rilasciato il titolo di LAUREA SPECIALISTICA con l’acquisizione di 120 crediti. Se lo studente s’iscrive ad un corso di Laurea Specialistica istituita come diretta continuazione della 22 Laurea già conseguita, gli saranno riconosciuti interamente i 180 crediti acquisiti. Altrimenti, potrà comunque accedervi dopo aver soddisfatto i debiti formativi che gli verranno assegnati. Saranno le singole Università a determinare i requisiti di preparazione iniziale richiesti allo studente, necessari e sufficienti per accedere ad un corso di Laurea Specialistica, stabilendo inoltre il modo in cui questi requisiti verranno verificati. Al termine del percorso (2 anni) è prevista la discussione di una TESI, ossia una trattazione a carattere scientifico. Dove porta? La Laurea specialistica permette di: 1-inserirsi nel mondo del lavoro e accedere alle libere professioni; 2-proseguire gli studi con un MASTER di II livello, oppure con un corso di PERFEZIONAMENTO, con un corso di SPECIALIZZAZIONE o ancora con il DOTTORATO DI RICERCA. Cosa sono i MASTER UNIVERSITARI DI I E II LIVELLO? Si tratta di corsi di studio post-Laurea o post-Laurea Specialistica a carattere di perfezionamento scientifico e di alta formazione, pensati per studenti ma anche per professionisti che sentono la necessità di riqualificarsi. I Master universitari sono a tutti gli effetti titoli di studio accademici. Durano 1 anno e forniscono conoscenze e abilità di carattere professionale, di livello tecnicooperativo o di livello progettuale. L’ammissione è riservata ad un numero ristretto di partecipanti per garantire la guida personale di docenti e tutor: la selezione avviene attraverso colloqui o altre forme di verifica. Al termine dei corsi si consegue il titolo di MASTER universitario. Per conseguire il titolo lo studente deve acquisire almeno 60 crediti, oltre a quelli acquisiti per la Laurea (180) o Laurea specialistica. Sono previste verifiche periodiche di accertamento delle competenze che vengono via via acquisite ed una prova finale che non dà luogo a votazioni. Che cos’è un CORSO DI SPECIALIZZAZIONE? E’ un corso post-Laurea o post-Laurea specialistica che fornisce conoscenze e abilità per funzioni richieste nell’esercizio di particolari professioni ed è finalizzato alla formazione di specialisti in determinati settori professionali. La durata minima è di 1 anno e viene rilasciato un diploma di Specializzazione. Per conseguire il diploma di specializzazione lo studente deve acquisire un numero di crediti compreso tra 300 e 360, 300 per chi ha conseguito la Laurea (180+120) e 360 crediti per chi ha conseguito la Laurea Specialistica (300+60). Che cos’è un corso di PERFEZIONAMENTO? E’ un corso di approfondimento e di aggiornamento scientifico e di formazione permanente e ricorrente che l’Università può promuovere anche in collaborazione con altri enti e istituzioni pubbliche o private. Non viene rilasciato un titolo accademico ma un attestato di partecipazione che riporta le competenze acquisite e inoltre offre la possibilità di acquisire CREDITI che possono essere riconosciuti per l’accesso ai corsi MASTER. 23 E ’riservato ad un numero limitato di partecipanti selezionati attraverso colloqui o altre forme di verifica. Che cos’è il DOTTORATO DI RICERCA? Esso rappresenta il livello più alto della formazione universitaria e vi si accede dopo la LAUREA SPECIALISTICA. Dura 3 o 4 anni; l’accesso avviene attraverso concorso per titoli ed esami. E’ riservato ad un numero ristretto di partecipanti. Si consegue il titolo di Dottore di Ricerca.Per essere ammessi ad un corso di Dottorato di Ricerca occorre essere in possesso della Laurea Specialistica o di un titolo di studio conseguito all’estero, riconosciuto idoneo. Il titolo si consegue dopo un percorso di studio e di ricerca finalizzato all’approfondimento dell’indagine scientifica e della metodologia di ricerca in uno specifico settore; si conclude con l’elaborazione di una Tesi finale. L’obiettivo del Dottorato di ricerca è di fornire conoscenze e competenze di carattere scientifico richieste nell’ambito della carriera universitaria,istituzioni di ricerca, nelle imprese ad alta tecnologia. Nella pagina seguente è riportato uno schema di sintesi dei cambiamenti introdotti dalla riforma universitaria. 24 LA RIFORMA IN SINTESI DIPLOMA DI SCUOLA SUPERIORE LAUREA TRIENNALE (180 CREDITI) MASTER I LIVELLO 1 ANNO (60 CREDITI) LAUREA SPECIALISTICA A CICLO UNICO-5 O 6 ANNI SOLO PER: FARMACIA, ARCHITETTURA, ODONTOIATRIA E VETERINARIA (5ANNI), MEDICINA (6 ANNI) LAUREA SPECIALISTICA 2 ANNI (120 CREDITI) SPECIALIZZAZIONE SOLO MEDICHE (X ANNI) CORSI DI SPECIALIZZAZIONE (X ANNI) MASTER DI II LIVELLO (1 ANNO) DOTTORATO DI RICERCA (ALMENO 3 ANNI) 4.2. Sistema dei crediti formativi – CFU. Il credito formativo rappresenta l’unità di misura del lavoro svolto nelle attività di formazione dallo studente per superare l’esame. I CFU misurano l’impegno richiesto per raggiungere determinati traguardi formativi: CFU più elevati corrispondono a corsi (e relativi esami) più impegnativi. Con attività di formazione s’intendono lo studio individuale, la lezione in sede universitaria (lezione frontale, seminario, esercitazione), il tempo dedicato alle attività di laboratorio ed alle attività pratiche (i tirocini, gli stage all’estero di aziende). La riforma stabilisce che la quantità media per le attività di formazione di un anno universitario è pari a 60 crediti, per uno studente impegnato a tempo pieno e provvisto di una preparazione adeguata. 25 Il sistema dei crediti garantisce la mobilità dello studente verso un altro corso di studi: è compito dell’università o della struttura didattica valutare i crediti acquisiti e indicarne il numero da acquisirne. E’ stato calcolato che uno studente, ogni anno può dedicare 1500 ore del proprio tempo allo studio (individuale, lezioni, laboratorio, stage). A 1500 ore corrispondono 60 CFU. Questo significa che 1 credito corrisponde a 25 ore di impegno. 4.3. Condizioni e modalità di immatricolazione Accedono ai Corsi di Laurea attivati presso la facoltà di Economia tutti coloro che sono in possesso, all’atto dell’iscrizione, di un qualunque titolo di istruzione di scuola secondaria di durata quinquennale. L’Università valuterà, ove necessario, il curriculum degli studenti in relazione al corso prescelto. Questa verifica può evidenziare delle lacune (espresse in debiti formativi) che dovranno essere recuperate nel corso del primo anno con apposite attività integrative organizzate dall’Ateneo. Per le procedure di immatricolazione alla Facoltà di Economia si rinvia alla Guida dello Studente Parte Generale. 4.4. Condizioni e modalità di passaggio al Nuovo Ordinamento Ogni studente già iscritto può concludere i Corsi di studio attivati (o ad esaurimento) e conseguire i relativi titoli, secondo gli ordinamenti didattici previgenti. Uno studente regolarmente iscritto ai corsi di laurea quadriennali della Facoltà di Economia può chiedere di passare ai nuovi Corsi di Laurea previsti dal NO e conseguire la laurea se ha sostenuto quel numero di esami che secondo l’Ordinamento Didattico gli consente di avere diritto ad un numero di crediti pari a 180 meno i crediti attribuiti alla prova finale. Il Consiglio di Facoltà si occuperà di riformulare in termini di crediti i previgenti ordinamenti didattici, Se si decide di iscriversi ad un corso di studio non direttamente sostitutivo del corso di Laurea precedente, la domanda d’iscrizione viene considerata come richiesta di passaggio di corso. Gli studi compiuti per conseguire i Diplomi universitari in base al regolamento previgente sono valutati in crediti e riconosciuti per il conseguimento delle Lauree previste dall’Ordinamento Didattico di Ateneo. La stessa norma si applica agli studi compiuti per conseguire i Diplomi delle scuole dirette a fini speciali, indipendentemente dalla durata. 4.5. Acquisizione dei crediti formativi ed iscrizione agli anni successivi Organizzazione dell’attività didattica I corsi di Laurea hanno una durata triennale. L’attività didattica è articolata in semestri (I e II) e prevede la partecipazione degli studenti a lezioni, seminari, laboratori ed, eventualmente, stage. Il numero di insegnamenti da studiare e gli esami da superare è collegato al numero di crediti da acquisire: si possono raggiungere 60 crediti annuali scegliendo molte materie con un basso profilo di crediti oppure poche materie a cui sono associati molti crediti. Il risultato finale è che la somma dei crediti deve essere 60, cioè 180 nei tre anni. Esami di profitto Al termine di ogni corso d’insegnamento è prevista una prova di esame ai fini della valutazione della qualità dell’apprendimento del singolo studente. Tale valutazione è espressa in trentesimi. I crediti formativi (la quantità dell’apprendimento) corrispondenti a ciascun corso di insegnamento si acquisiscono con il superamento della prova e sono del tutto indipendenti dal voto conseguito. Iscrizione agli anni successivi Per l’iscrizione al secondo anno del corso di laurea è necessario che lo studente abbia conseguito almeno 20 crediti entro la sessione straordinaria di febbraio. 26 Per l’iscrizione al terzo anno del corso di laurea è necessario che lo studente abbia conseguito 75 crediti di cui almeno 45 del primo anno. Esclusivamente per il corso di laurea in Scienze del Turismo ad indirizzo Manageriale (STIM), per l’iscrizione al terzo anno di corso è necessario che lo studente abbia conseguito 75 crediti di cui almeno 40 del primo anno. Cosa succede agli studenti che non hanno raggiunto il tetto minimo? Le soluzioni possibili sono due: a) riscriversi allo stesso anno come studente ripetente b) sottoscrivere un contratto formativo speciale caso a) lo studente potrà sostenere nel successivo anno accademico esclusivamente gli esami dell’anno accademico precedente. caso b) cosa sono i contratti formativi? I contratti formativi sono un’opportunità che viene offerta agli studenti che non riescono o prevedono di non riuscire a laurearsi nel tempo degli studi (triennio) previsto dall’ordinamento e desiderano costruire un percorso formativo con durata maggiore (quadriennale, quinquennale o esaennale). Vantaggi dei contratti formativi: 1) non rientrare nella categoria degli studenti ripetenti. 2) risparmiare sull’ammontare delle tasse (lo studente a contratto che scelga il contratto quadriennale paga 50€ in meno per anno, quello che scelga il contratto quinquennale 75 € in meno e, infine, colui che scelga il contratto esaennale paga 100 € in meno per anno). Chi può essere interessato ai contratti formativi speciali? • gli studenti che già al momento della iscrizione prevedono di non poter ottenere i crediti annuali previsti dall’ordinamento (per esempio gli studenti lavoratori) • gli studenti che non hanno raggiunto il tetto minimo di crediti previsto per il passaggio all’anno successivo. Quando si può decidere di scegliere il contratto formativo speciale ? • al momento dell’immatricolazione • al momento dell’iscrizione all’anno successivo oppure entro il 31 marzo se non si riescono ad acquisire i crediti necessari nella sessione di febbraio. Cosa succede agli studenti che decidono di passare ad un contratto formativo al secondo anno e che non si ritrovano nel piano di studi previsto dalla Facoltà? E’ possibile che uno studente che scelga un contratto formativo al secondo anno non si ritrovi perfettamente nel piano di studi previsto dalla Facoltà, perché, per esempio, nel piano di studi quadriennale l’esame xxx è previsto al secondo anno, ma lui lo ha già sostenuto al primo, pur non essendo riuscito a raggiungere il numero minimo di crediti necessari all’ iscrizione al secondo anno. Lo studente dovrà presentare una domanda alla Presidenza della Facoltà in cui segnala che, a causa degli esami già sostenuti, non si ritrova col piano di studi. La Commissione Piani di Studi analizzerà il suo caso comunicando allo studente quale sarà il piano di studi cui dorvrà attenersi. Cosa succede se lo studente resta indietro anche dopo aver scelto un contratto formativo più lungo? Se uno studente non ha più necessità di allungare il suo percorso di studi può decidere al momento dell’iscrizione di tornare al regime normale. 27 Cosa fare per sottoscrivere un contratto formativo? Per scegliere un contratto formativo speciale occorre presentare domanda alla Segreteria Studenti entro e non oltre il 31 marzo. Prova finale per il conseguimento del titolo di laurea Le modalità per l’espletamento della prova finale per il conseguimento del titolo di laurea sono indicate dettagliatamente nel Regolamento Didattico del Corso di Laurea specifico. In ogni caso, la prova finale per il conseguimento del titolo consiste nella stesura di un elaborato di ricerca e nella discussione dello stesso, ovvero in una relazione relativa ad attività di stage. Lo studente consegue il titolo di laurea al raggiungimento di 180 crediti. Regolamento prova finale Nuovo Ordinamento La prova finale consiste nella discussione di un elaborato scritto adeguato al numero di crediti nel quale si affronta un problema o si presenta una relazione su un tema/argomento o attività. Tale attività può essere liberamente individuata tra attività di stage, attività lavorative o di ricerca. La caratteristica essenziale della prova finale è quella di essere prova di sintesi del curriculum degli studi nella quale il candidato deve essere in grado di dimostrare che ha maturato la metodologia e le competenze necessarie a preparare una relazione su un aspetto della sua professionalità; le caratteristiche della interdisciplinarietà, saranno tenute in considerazione. Una volta raggiunti almeno 130 crediti, lo studente presenterà in Presidenza una domanda di prenotazione della prova finale; entro quindici giorni dalla domanda si vedrà assegnato un tutor che lo seguirà. 4.6. Attività formative Sono tutte quelle attività che uno studente deve affrontare durante il suo percorso universitario: corsi di insegnamento, seminari, esercitazioni pratiche o di laboratorio, attività didattiche a piccoli gruppi, tutorato, orientamento, tirocini, progetti, tesi per i corsi di laurea specialistici, attività di studio individuale e di autoapprendimento. I provvedimenti ministeriali hanno fissato sei tipologie di attività formative: 1. insegnamenti che garantiscono una preparazione di base; 2. attività d’insegnamento che caratterizzano la classe all’interno della quale è istituito ogni singolo corso di laurea 3. attività d’insegnamento a carattere interdisciplinare 4. insegnamenti scelti dallo studente 5. attività formative inerenti alla prova finale e alla conoscenza di una lingua straniera (richiesta per tutti i corsi di Laurea); 6. altre attività formative possono riguardare ulteriori conoscenze linguistiche, informatiche e attività svolte durante tirocini e stage in diversi settori. 4.7. Orientamento e tutorato Le attività di orientamento e tutorato sono organizzate e regolamentate secondo quanto stabilito dal Regolamento di Ateneo (RDA). All’atto dell’iscrizione al primo anno del Corso di Laurea, allo studente sarà comunicato il nominativo del tutor individuale, professore o ricercatore di ruolo, attribuito sulla base un meccanismo di assegnazione casuale. In conformità ai commi 9 e 10 dell'art. 2 del RDA, gli Organi competenti possono proporre all'Università l’istituzione di iniziative didattiche di perfezionamento, corsi di preparazione agli Esami di Stato per l'abilitazione all'esercizio delle professioni e dei concorsi pubblici e per la formazione permanente, corsi per l'aggiornamento e la formazione degli insegnanti di Scuola Superiore, Master, ecc. Tali iniziative possono anche essere promosse attraverso convenzioni dell’Ateneo con Enti pubblici o privati che intendono commissionarle. 28 Avvertenze • • Nei regolamenti dei singoli corsi di studio, lo studente troverà l’offerta di materie in alternativa, riconoscibile perché inserita in un riquadro, con l’indicazione delle modalità della scelta. Le scelte possono essere condizionate dalla effettiva possibilità di seguire la materia per motivi di orario. Lo studente è avvisato di valutare tale possibilità al momento della scelta. 29 5. LAUREE NELLE SCIENZE ECONOMICHE 5.1 Corso di Laurea in Economia delle Istituzioni, delle Amministrazioni Pubbliche e delle Organizzazioni Non Profit (CLIPA) Il corso di laurea di primo livello in Economia delle Istituzioni, delle Amministrazioni Pubbliche e delle Organizzazioni Non Profit si sviluppa in tre curricula relativi alle Amministrazioni Pubbliche (locali e non), alle Organizzazioni non governative e non profit e alle Imprese fornitrici di pubblici servizi, e precisamente: • • • Economia Pubblica; Economia della Cooperazione e delle Organizzazioni Non Profit; Sistemi Territoriali Il Corso di laurea si propone l’obiettivo di assicurare allo studente una buona padronanza di strumenti metodologici e contenuti scientifici generali, nonché l’acquisizione di specifiche abilità professionali, relativi a tutto il settore delle istituzioni e dei quasi mercati. In particolare, nel rispetto degli obiettivi formativi qualificanti della classe di appartenenza, il C.d.L. in Economia delle Istituzioni delle Amministrazioni Pubbliche e delle Organizzazioni non profit si pone i seguenti obiettivi formativi specifici: fornire una solida cultura economica - giuridica - aziendale e quantitativa di base orientata alle specificità del contesto nel quale si svolgono tutte le attività finalizzate alla tutela di interessi pubblici, con la necessaria sensibilità verso gli aspetti del “non mercato”; adattare conoscenze tecniche già sviluppate e crearne di nuove per operare nelle realtà operative delle amministrazioni pubbliche, nelle organizzazioni non-profit, nelle Istituzioni non governative e nelle imprese che hanno forti collegamenti con queste; assicurare padronanza di metodologie in grado di analizzare l’impatto delle decisioni amministrative; fornire le abilità necessarie alla complessità della gestione, dell’organizzazione e dei processi decisionali da natura amministrativa; sviluppare doti di creatività e di capacità organizzativa nei settori dei servizi pubblici. I possibili sbocchi occupazionali sono : 1. Le Amministrazioni Pubbliche centrali e locali; 2. Gli Enti e le Imprese che producono ed erogano servizi pubblici (Sanità, Trasporti, Utilities, Istruzione, ecc.) 3. Organismi internazionali 4. Istituzioni non profit e organizzazioni non governative (ONG) 5. Società di consulenza (per, esempio, le politiche di procurement, l’organizzazione della fornitura di servizi, l’organizzazione di gare d’appalto, il fund raising, i progetti EU, ecc.) 6. Imprese con forti collegamenti con le amministrazioni pubbliche (per esempio, imprese fornitrici di beni e servizi) 7. Autorità di Regolamentazione e Tutela della Concorrenza 30 CURRICULUM: Economia Pubblica INSEGNAMENTI CFU I ANNO Economia aziendale e Metodologie e determinazioni quantitative d’azienda Economia e gestione delle imprese Informatica Istituzioni di diritto privato I Istituzioni di diritto privato II Metodi matematici Microeconomia Storia economica II ANNO 10 10 5 5 5 10 10 10 Diritto amministrativo I Istituzioni di diritto pubblico Macroeconomia Statistica di base Statistica per l’economia Lingua straniera: Inglese Sociologia Generale Un insegnamento a scelta tra i seguenti per un totale di 10 CFU: Storia della moneta e della banca Storia dell’agricoltura Storia delle relazioni economiche internazionali Storia economica dei paesi in via di sviluppo Storia economica delle innovazioni tecnologiche Economia pubblica Finanza degli enti locali 5 10 10 5 5 10 5 10 Un insegnamento a scelta tra i seguenti per un totale di 10 CFU Organizzazione aziendale Economia e gestione delle imprese di servizi pubblici Economia delle aziende e delle amministrazioni pubbliche III ANNO 10 Un insegnamento a scelta tra i seguenti per un totale di 10 CFU Politica economica Scienza delle Finanze Statistica Economica 10 Un insegnamento a scelta tra i seguenti per un totale di 10 CFU Economia Industriale Economia dei trasporti Economia regionale 10 5 31 Seconda Lingua Straniera (Francese, Spagnolo, Tedesco) 5 Attività formative a scelta dello studente 10 Prova finale 5 CURRICULUM: Economia della Cooperazione e delle Organizzazioni non Profit INSEGNAMENTI CFU I ANNO Economia aziendale e Metodologie e determinazioni quantitative d’azienda Economia e gestione delle imprese Informatica Istituzioni di diritto privato I Istituzioni di diritto privato II Metodi matematici Microeconomia Storia economica II ANNO 10 10 5 5 5 10 10 10 Diritto commerciale I Istituzioni di diritto pubblico Macroeconomia Statistica di base Statistica per l’economia Lingua straniera: Inglese Sociologia Generale Un insegnamento a scelta tra i seguenti per un totale di 10 CFU Geografia economica Storia della moneta e della banca Storia dell’agricoltura Storia delle relazioni economiche internazionali Storia economica dei paesi in via di sviluppo Storia economica delle innovazioni tecnologiche Economia e amministrazione delle aziende non profit 5 10 10 5 5 10 5 10 5 III ANNO Un insegnamento a scelta tra i seguenti per un totale di 10 CFU Politica economica Economia agraria Due o tre insegnamenti a scelta tra i seguenti per un totale di 15 CFU Scienza delle finanze I e/o II Economia Bancaria I e/o II Economia dello sviluppo I e/o II 10 15 32 Statistica Economica 5 Seconda Lingua Straniera (Francese, Spagnolo, Tedesco) 5 Attività formative a scelta dello studente 10 Prova finale 5 CURRICULUM: Sistemi Territoriali INSEGNAMENTI CFU I ANNO Economia aziendale e Metodologie e determinazioni quantitative d’azienda Economia e gestione delle imprese Informatica Istituzioni di diritto privato I Istituzioni di diritto privato II Metodi matematici Microeconomia Storia economica II ANNO 10 10 5 5 5 10 10 10 Macroeconomia Statistica di base Statistica per l’economia Lingua straniera: Inglese Sociologia Generale Due o tre insegnamenti a scelta tra i seguenti per un totale di 15 CFU Istituzioni di diritto pubblico I e/o II Diritto commerciale I e/o II Diritto amministrativo I e/o II Uno o due insegnamento a scelta tra i seguenti per un totale di 10 CFU Geografia economica I e/o II Geografia urbana e organizzazione territoriale I e/o II III ANNO 10 5 5 10 5 15 Due o tre insegnamenti a scelta tra i seguenti per un totale di 15 CFU 5 10 Politica economica I e/o II Scienza delle finanze I e/o II Economia dello sviluppo I e/o II Statistica Economica Uno o due insegnamenti a scelta tra i seguenti per un totale di 10 CFU Economia agraria I e/o II Economia Industriale I e/o II 10 5 10 33 Economia regionale I e/o II Un insegnamento a scelta tra i seguenti per un totale di 5 CFU Marketing Economia e gestione delle imprese di servizi 5 Seconda Lingua Straniera (Francese, Spagnolo, Tedesco) 5 Attività formative a scelta dello studente 10 Prova finale 5 PROPEDEUTICITA’ (CLIPA) NON SI PUO' SOSTENERE L'ESAME DI: SE NON SI E' SOSTENUTO L'ESAME DI: Diritto Amministrativo I Istituzioni di Diritto Pubblico Diritto Amministrativo II Istituzioni di Diritto Pubblico Diritto Commerciale I Istituzioni di Diritto Privato Diritto Commerciale II Istituzioni di Diritto Privato Economia Bancaria I Microeconomia e Macroeconomia Economia Bancaria II Microeconomia e Macroeconomia Economia dello Sviluppo I Macroeconomia Economia dello Sviluppo II Macroeconomia Economia e Amministrazione delle Aziende Non Economia Aziendale e Metodologie e Profit I Determinazioni Quantitative d'Azienda Economia e Gestione delle Imprese dei Servizi Pubblici Economia e Gestione delle Imprese Economia e Gestione delle Imprese di Servizi I Economia e Gestione delle Imprese Economia Industriale Microeconomia Economia Pubblica Microeconomia e Metodi Matematici Economia Regionale I Microeconomia Economia Regionale II Microeconomia Finanza degli Enti Locali I Scienza delle Finanze Finanza degli Enti Locali II Scienza delle Finanze Macroeconomia Microeconomia Marketing I Economia e Gestione delle Imprese Politica Economica I Microeconomia e Macroeconomia Microeconomia, Macroeconomia e Politica Politica Economica II Economica I Scienza delle Finanze Microeconomia e Macroeconomia Statistica Economica I Statistica di Base Statistica per l'Economia I Metodi Matematici, Statistica di Base Storia della Moneta e della Banca I Storia Economica Storia della Moneta e della Banca II Storia Economica Storia dell'Agricoltura I Storia Economica Storia dell'Agricoltura Ii Storia Economica Storia delle Relazioni Economiche Internazionali I Storia Economica Storia delle Relazioni Economiche Internazionali II Storia Economica 34 5.2 Corso di Laurea in Economia delle Imprese e dei Mercati (CLEIM) Il Corso di laurea si propone l’obiettivo di assicurare allo studente una buona padronanza di strumenti metodologici e contenuti scientifici generali, nonché l’acquisizione di specifiche abilità professionali, relativi all’analisi dei mercati. In particolare, nel rispetto degli obiettivi formativi qualificanti della classe di appartenenza, il Corso di Laurea in Economia delle Imprese e dei Mercati si pone i seguenti obiettivi formativi specifici: • fornire una solida cultura economica - giuridica - aziendale e quantitativa di base orientata alle abilità di analisi dei Mercati e dei comportamenti strategici degli agenti economici; • adattare conoscenze tecniche già sviluppate e crearne di nuove per operare nelle realtà operative delle imprese e delle società di analisi e consulenza; • assicurare padronanza di metodologie in grado di analizzare l’impatto delle decisioni delle imprese sul contesto di mercato in cui si opera; • fornire le abilità necessarie alla complessità della analisi di mercati nazionali e internazionali, sviluppare doti di creatività e di capacità di analisi. I possibili sbocchi occupazionali sono: • • • • Società finanziarie e di risk management; Imprese industriali e commerciali; Organismi nazionali e internazionali; Centri di ricerca; Società di consulenza INSEGNAMENTI CFU I ANNO Economia aziendale e Metodologie e determinazioni quantitative d’azienda Economia e gestione delle imprese Informatica I Istituzioni di diritto privato I Istituzioni di diritto privato II Metodi matematici Microeconomia Storia economica II ANNO 10 10 5 5 5 10 10 10 Macroeconomia Statistica di base I Statistica per l’economia I Lingua straniera: Inglese Sociologia Generale I Due o tre insegnamenti a scelta tra i seguenti per un totale di 15 CFU 10 5 5 10 5 15 35 Diritto tributario I e/o II Istituzioni di diritto pubblico I e/o II Diritto del lavoro I e/o II Diritto commerciale I e/o II una tra le seguenti coppie di insegnamenti per un totale di 10 CFU Economia e tecnica dei mercati finanziari I Economia delle aziende di credito I OPPURE Economia aziendale I Analisi economico-finanziaria delle aziende I OPPURE Economia aziendale I Tecnica professionale I OPPURE Economia aziendale I Finanza aziendale I III ANNO 2 o 3 o 4 insegnamenti a scelta tra i seguenti per un totale di 20 CFU Economia Bancaria I e/o II Economia del Lavoro I e/o II Economia Agraria I e/o II Economia Regionale I e/o II Economia dello Sviluppo I e/o II Economia dell'Unione Europea I e/o II Economia Industriale I e/o II Economia Internazionale I e/o II Econometria I e/o II Uno o due insegnamenti a scelta tra i seguenti per un totale di 10 CFU Politica economica I e/o II Scienza delle finanze I e/o II Un insegnamento a scelta tra i seguenti per un totale di 5 CFU Statistica Economica I Analisi delle serie storiche I Matematica Finanziaria I Analisi multivariata I Seconda Lingua Straniera (Francese, Spagnolo, Tedesco) 10 20 10 5 5 Insegnamenti a scelta dello studente 10 Prova finale 5 36 PROPEDEUTICITA’ (CLEIM) NON SI PUO' SOSTENERE L'ESAME DI: SE NON SI E' SOSTENUTO L'ESAME DI: INSEGNAMENTO Analisi delle Serie Storiche I Diritto Commerciale I Diritto Commerciale II PROPEDEUTICITA’ Statistica di Base I, Statistica per l'Azienda Istituzioni di Diritto Privato Istituzioni di Diritto Privato Istituzioni di Diritto Privato, Istituzioni di Diritto Pubblico Istituzioni di Diritto Privato, Istituzioni di Diritto Pubblico Economia Aziendale e Metodologie e Determinazioni Quantitative d’Azienda Economia Aziendale e Metodologie e Determinazioni Quantitative d’Azienda Microeconomia, Macroeconomia Microeconomia, Macroeconomia Microeconomia, Macroeconomia Microeconomia, Macroeconomia, Economia del Lavoro I Economia e Tecnica dei Mercati Finanziari I Macroeconomia Macroeconomia Microeconomia Microeconomia Microeconomia Microeconomia Microeconomia, Macroeconomia Microeconomia, Macroeconomia Microeconomia Microeconomia Economia Aziendale e Metodologie e Determinazioni Quantitative d’Azienda Microeconomia Metodi Matematici Microeconomia, Macroeconomia Microeconomia, Macroeconomia E Politica Economica I Microeconomia Microeconomia e Scienza delle Finanze I Statistica di Base I Metodi Matematici, Statistica di Base Economia Aziendale e Metodologie e Determinazioni Quantitative d’Azienda Diritto del Lavoro I Diritto Tributario I Diritto Tributario II Economia Aziendale I Economia Bancaria I Economia Bancaria Ii Economia del Lavoro I Economia del Lavoro II Economia delle Aziende di Credito I Economia dello Sviluppo I Economia dello Sviluppo II Economia ell'Unione Europea I Economia dell'Unione Europea II Economia Industriale I Economia Industriale II Economia Internazionale I Economia Internazionale II Economia Regionale I Economia Regionale II Finanza Aziendale I Macroeconomia Matematica Finanziaria I Politica Economica I Politica Economica II Scienza delle Finanze I Scienza delle Finanze II Statistica Economica Statistica per l'Economia I Tecnica Professionale I 37 5.3. Corso di Laurea in Economia e Diritto dell'Impresa e delle Amministrazioni (CLEDIA) Il corso di laurea in Economia e Diritto dell'Impresa e delle Amministrazioni si sviluppa in quattro curricula: due curricula privatistico-professionale e due curricula pubblicistico-internazionale e precisamente: • • • • Consulente commerciale e fiscale; Consulente del lavoro, della previdenza sociale e delle relazioni sindacali; Operatore giuridico della pubblica amministrazione; Operatore giuridico internazionale. I primi due curricula sono riservati a coloro che intendono esercitare, ad un primo livello di esperienza, le professioni classiche (in via di trasformazione nella dimensione europea), oltre quelle che saranno suggerite dall'evoluzione sociale; sono, inoltre, riservati a coloro che intendono svolgere, ad un primo livello, le funzioni tipiche degli operatori giuridici di impresa sia in aziende private, sia in aziende del c.d. terzo settore. I secondi due curricula, di carattere pubblicistico, sono riservati sia a coloro che vogliono operare in posizioni professionali medio-alte nell'ambito delle pubbliche amministrazioni, nonché nell'ambito delle organizzazioni internazionali, sia a coloro che intendono dedicarsi allo studio integrato del diritto e dell'economia. L'attività didattica è articolata in semestri (I e II) e prevede la partecipazione degli studenti a lezioni, seminari, laboratori ed, eventualmente, stage. Accedono al Corso di Laurea in Economia e Diritto dell'Impresa e delle Amministrazioni tutti coloro che sono in possesso, all'atto dell'iscrizione, di un qualunque titolo di istruzione di scuola secondaria di durata quinquennale. Il corso di laurea si propone di fornire una qualificata padronanza di strumenti metodologici e di contenuti scientifici generali orientati ad una preparazione specialistica nelle attività professionali in cui si richiede una accentuata integrazione delle competenze economiche ed aziendalistiche con quelle giuridiche, in relazione alle nuove esigenze emergenti dal sistema delle imprese e dalla Pubblica Amministrazione, anche in una dimensione sovranazionale. Si segnalano le seguenti esemplificazioni professionali: a) attività di consulenza privata alle imprese, con particolare riguardo all'ordinamento societario, alle forme di finanziamento, alla contrattualistica d'impresa anche alla luce delle nuove tecnologie; b) figure professionali di amministrazione, delle attività d'impresa; c) amministrazione del personale e delle relazioni sindacali; esperti della sicurezza; d) operatori delle agenzie private di collocamento e delle agenzie di lavoro interinale; componenti dei collegi di conciliazione di arbitrato per le controversie di lavoro collettive ed individuali; e) operatori del settore della formazione e delle politiche sociali; f) funzionari delle amministrazioni e delle aziende pubbliche (nell'ambito sanitario e degli enti locali); g) funzioni internazionali quali cancelliere di ambasciata o di consolato, dipendente amministrativo e/o contabile di ambasciata o di ministero, funzionario di livello medio-alto presso le amministrazioni per il commercio con l'estero, funzionario amministrativo-contabile presso enti e organizzazioni internazionali; h) attività di ricerca. 38 CURRICULUM: Consulente Commerciale e Fiscale INSEGNAMENTI I ANNO Economia aziendale e Metodologie e determinazioni quantitative d’azienda Economia e gestione delle imprese Informatica Istituzioni di diritto privato I Istituzioni di diritto privato II Metodi matematici Microeconomia Storia economica II ANNO Macroeconomia Statistica di base Statistica per l’economia Lingua straniera: Inglese Diritto fallimentare I Istituzioni di diritto pubblico Diritto commerciale Diritto del lavoro Seminario di Sociologia Generale Diritto del mercato finanziario I III ANNO Diritto industriale I Diritto tributario Diritto internazionale I Scienza delle finanze Seconda Lingua Straniera (Francese, Spagnolo, Tedesco) Attività formative a scelta dello studente Prova finale CFU 10 10 5 5 5 10 10 10 10 5 5 5 5 10 10 9 1 5 5 10 5 10 5 10 5 CURRICULUM: Consulente del Lavoro, della Previdenza Sociale e delle Relazioni Sindacali INSEGNAMENTI CFU I ANNO Economia aziendale e Metodologie e determinazioni quantitative d’azienda Economia e gestione delle imprese Informatica Istituzioni di diritto privato I Istituzioni di diritto privato II Metodi matematici 10 10 5 5 5 10 39 Microeconomia Storia economica 10 10 II ANNO Macroeconomia Statistica di base Statistica per l’economia Lingua straniera: Inglese Seminario di Sociologia Generale Istituzioni di diritto pubblico Diritto commerciale Diritto del lavoro III ANNO Due o tre insegnamenti a scelta per un totale di 15 CFU Diritto della previdenza sociale I e/o II Diritto sindacaleI e/o II Diritto internazionale I Diritto tributario Scienza delle finanze Seconda Lingua Straniera (Francese, Spagnolo, Tedesco) Attività formative a scelta dello studente Prova finale CURRICULUM: Operatore Giuridico Internazionale INSEGNAMENTI I ANNO Economia aziendale e Metodologie e determinazioni quantitative d’azienda Economia e gestione delle imprese Informatica Istituzioni di diritto privato I Istituzioni di diritto privato II Metodi matematici Microeconomia Storia economica II ANNO Macroeconomia Statistica di base Statistica per l’economia Lingua straniera: Inglese Istituzioni di diritto pubblico Diritto commerciale Diritto amministrativo Seminario di Sociologia Generale 10 5 5 5 1 10 10 10 15 5 9 10 5 10 5 CFU 10 10 5 5 5 10 10 10 10 5 5 5 10 10 9 1 40 III ANNO Diritto internazionale I Diritto internazionale II Uno o due insegnamenti a scelta per un totale di 10 CFU Diritto comunitario della concorrenza I e/o II Diritto internazionale dell’economia I e/o II Organizzazione internazionale I e/o II Scienza delle finanze Diritto dell’Unione Europea Seconda Lingua Straniera (Francese, Spagnolo, Tedesco) Attività formative a scelta dello studente Prova finale CURRICULUM: Operatore Giuridico della Pubblica Amministrazione INSEGNAMENTI I ANNO Economia aziendale e Metodologie e determinazioni quantitative d’azienda Economia e gestione delle imprese Informatica Istituzioni di diritto privato Metodi matematici Microeconomia Storia economica II ANNO Macroeconomia Statistica di base Statistica per l’economia Lingua straniera: Inglese Diritto del lavoro I Istituzioni di diritto pubblico Diritto commerciale Diritto amministrativo III ANNO Diritto tributario I Diritto pubblico regionale Diritto degli enti locali Diritto pubblico dell’economia Diritto dell’Unione Europea Seminario di Sociologia Generale Scienza delle finanze Seconda Lingua Straniera (Francese, Spagnolo, Tedesco) 5 5 10 10 10 5 10 5 CFU 10 10 5 10 10 10 10 10 5 5 5 5 10 10 10 5 5 5 5 4 1 10 5 41 Attività formative a scelta dello studente Prova finale 10 5 PROPEDEUTICITA’ (CLEDIA) NON SI PUO' SOSTENERE L'ESAME DI: SE NON SI E' SOSTENUTO L'ESAME DI: Diritto Amministrativo Diritto Commerciale Diritto Comunitario della Concorrenza I Diritto Comunitario della Concorrenza Ii Istituzioni di Diritto Pubblico Istituzioni di Diritto Privato Diritto dell'Unione Europea Diritto Comunitario della Concorrenza I Istituzioni di Diritto Privato, Istituzioni di Diritto Diritto del Lavoro Pubblico Istituzioni di Diritto Privato, Istituzioni di Diritto Diritto del Lavoro Cfu 9 Pubblico Istituzioni di Diritto Privato, Istituzioni di Diritto Diritto del Lavoro I Pubblico Diritto del Mercato Finanziario I Istituzioni di Diritto Privato Diritto della Previdenza Sociale (I Mod.5) Istituzioni di Diritto Privato, Diritto del Lavoro Diritto della Previdenza Sociale (Ii Mod.5) Istituzioni di Diritto Privato, Diritto del Lavoro Istituzioni di Diritto Pubblico e/o Istituzioni di Diritto Diritto dell'Unione Europea Privato;Diritto e/o Organizzazione Internazionale Istituzioni di Diritto Pubblico e/o Istituzioni di Diritto Diritto dell'Unione Europea (Cf. 4) Privato Diritto Fallimentare I Istituzioni di Diritto Privato Diritto Industriale I Istituzioni di Diritto Privato, Diritto Commerciale Diritto Internazionale Istituzioni di Diritto Pubblico Istituzioni di Diritto Pubblico e/o Istituzioni di Diritto Diritto Internazionale dell'Economia I Privato;Diritto e/o Organizzazione Internazionale Istituzioni di Diritto Pubblico e/o Istituzioni di Diritto Diritto Internazionale dell'Economia II Privato;Diritto e/o Organizzazione Internazionale Diritto Internazionale I Istituzioni di Diritto Pubblico Diritto Internazionale II Istituzioni di Diritto Pubblico Diritto Pubblico Regionale I Istituzioni di Diritto Pubblico Diritto Sindacale I Diritto del Lavoro Diritto Sindacale II Diritto del Lavoro, Diritto Sindacale I Istituzioni di Diritto Privato, Istituzioni di Diritto Pubblico, Economia Aziendale e Metodologie e Deter. Q. Diritto Tributario d'Az. Istituzioni di Diritto Privato, Istituzioni di Diritto Pubblico, Economia Aziendale e Metodologie e Deter. Q. Diritto Tributario d'Az. Istituzioni di Diritto Privato, Economia Aziendale e Diritto Tributario I Metodologie e Determinazioni Quantitative d'Azienda Macroeconomia Microeconomia Organizzazione Internazionale I Istituzioni di Diritto Pubblico Organizzazione Internazionale II Istituzioni di Diritto Pubblico Scienza delle Finanze Microeconomia e Macroeconomia Statistica per l'Economia I Metodi Matematici, Statistica di Base 42 6. LAUREE NELLE SCIENZE DELL’ECONOMIA E DELLA GESTIONE AZIENDALE 6.1 Corso di Laurea in Economia Aziendale (CLEA) Il corso di laurea in Economia Aziendale si propone di formare laureati con le seguenti abilità: -un'ampia preparazione di base in più aree disciplinari (economia aziendale, economia politica, storia, diritto; metodi quantitativi, informatica, due lingue dell'U.E.) - una preparazione approfondita nelle discipline economico-aziendali, con particolare riferimento ai seguenti settori scientifico-disciplinari: Economia aziendale; Economia e gestione delle imprese; Economia degli intermediari finanziari; Organizzazione aziendale; Finanza aziendale. L'attività didattica è articolata in semestri (I e II) e prevede la partecipazione degli studenti a lezioni, seminari, laboratori ed, eventualmente, stage. Accedono al Corso di Laurea in Economia Aziendale tutti coloro che sono in possesso, all'atto dell'iscrizione, di un qualunque titolo di istruzione di scuola secondaria di durata quinquennale. Coerentemente con gli obiettivi, il curriculum degli studi consente l'acquisizione delle seguenti competenze: - nel primo anno: conoscenze di metodiche di analisi e di interpretazione critica dei fenomeni economici, sociali, giuridici, delle strutture e delle dinamiche di aziende di ogni tipo e dell'ambiente in cui operano; - nel secondo e terzo anno: conoscenze più approfondite delle discipline aziendali, nucleo fondamentale del Clea, delineate:- per aree funzionali (marketing, pianificazione e controllo, rilevazione/contabilità, finanza, organizzazione);- per classi di aziende nei diversi settori della old e della new economy (manifatturiero, commerciale, turistico, servizi, pubblica amministrazione e non profit, internet ed e-business, settori innovativi);- per governo economico, assetto istituzionale e comportamento strategico perseguito. Gli sbocchi occupazionali possono essere così individuati: - Figure professionali e manageriali nelle varie funzioni (amministrazione, marketing e vendite, finanza, gestione del personale, logistica e produzione, innovazione e ricerca & sviluppo, controllo di gestione, strategia) delle diverse tipologie di aziende (private, pubbliche, non profit, di ogni settore, nazionali ed internazionali); - Consulenza direzionale (processi di cambiamento degli assetti istituzionali, strategici ed organizzativi, problemi di governance); - Consulenza professionale. (financial accounting, managerial accounting, auditing, controllo di gestione, problemi di governance, reporting direzionale, valutazioni d'impresa, operazioni straordinarie d'impresa, tecnica delle operazioni societarie e dei finanziamenti aziendali, crisi aziendale e turnaround, liquidazione volontaria e coatta); - Inserimento in società di consulenza ed in società di revisione nazionali ed internazionali; - Attività imprenditoriali (in proprio o nelle aziende di famiglia); - Professione del dottore commercialista e del revisore contabile; - Libere professioni dell'area economica; - Attività di ricerca. 43 I ANNO Economia aziendale e Metodologie e determinazioni quantitative d’azienda Economia e gestione delle imprese Informatica Istituzioni di diritto privato I Metodi matematici Microeconomia Storia economica I II ANNO Diritto commerciale I Un insegnamento a scelta fra i seguenti per un totale di 5 CFU Diritto del lavoro I Diritto fallimentare I Economia aziendale Economia delle aziende di credito Economia e tecnica dei mercati finanziari Istituzioni di diritto pubblico I lingua straniera: Inglese Macroeconomia Matematica finanziaria Organizzazione aziendale Seminario di Sociologia generale Statistica di base Statistica per l’azienda III ANNO Due insegnamenti a scelta fra i seguenti per un totale di 10 CFU: Analisi e contabilità dei costi Economia delle aziende e delle amministrazioni pubbliche Programmazione e controllo Ragioneria Strategia e politica aziendale Marketing Diritto tributario I Un insegnamento a scelta fra i seguenti per un totale di 5 CFU: Analisi economico finanziaria delle aziende Tecnica professionale Revisione aziendale Economia delle aziende della net economy Budget e reporting direzionale Economia e gestione delle imprese di servizi Economia e gestione delle imprese internazionali Economia e gestione delle imprese commerciali Gestione della produzione dei materiali 10 10 5 5 10 10 5 5 5 5 5 5 5 5 10 5 9 1 5 5 10 5 5 5 44 Marketing internazionale Finanza aziendale Strategia d’impresa Un insegnamento a scelta fra i seguenti per un totale di 5 CFU: Politica economica I Scienza delle finanze I Seconda Lingua Straniera (Francese, Spagnolo, Tedesco) Attività formative a scelta dello studente Prova finale 5 5 5 10 5 PROPEDEUTICITA’ (CLEA) NON SI PUO' SOSTENERE L'ESAME DI: SE NON SI E' SOSTENUTO L'ESAME DI: Economia Aziendale e Metodologie e Analisi e Contabilità dei Costi I Determinazioni Quantitative d'Azienda Diritto Commerciale I Istituzioni di Diritto Privato Istituzioni di Diritto Privato, Istituzioni di Diritto Diritto del Lavoro I Pubblico Diritto Fallimentare I Istituzioni di Diritto Privato Istituzioni di Diritto Privato, Economia Aziendale e Metodologie e Determinazioni Quantitative Diritto Tributario I d'Azienda Economia Aziendale e Metodologie e Economia Aziendale I Determinazioni Quantitative d'Azienda Economia delle Aziende di Credito I Economia e Tecnica dei Mercati Finanziari I Economia e Gestione delle Imprese Commerciali I Economia e Gestione delle Imprese Economia e Gestione delle Imprese di Servizi I Economia e Gestione delle Imprese Economia e Gestione delle Imprese Internazionali I Economia e Gestione delle Imprese Economia Aziendale e Metodologie e Finanza Aziendale I Determinazioni Quantitative d'Azienda Gestione della Produzione dei Materiali I Economia e Gestione delle Imprese Macroeconomia Microeconomia Marketing I Economia e Gestione delle Imprese Matematica Finanziaria I Metodi Matematici Politica Economica I Microeconomia e Macroeconomia Economia Aziendale e Metodologie e Programmazione e Controllo I Determinazioni Quantitative d'Azienda Economia Aziendale e Metodologie e Ragioneria I Determinazioni Quantitative d'Azienda Scienza delle Finanze I Microeconomia Strategie d'Impresa I Economia e Gestione delle Imprese Economia Aziendale e Metodologie e Tecnica Professionale I Determinazioni Quantitative d'Azienda 45 6.2 Corso di Laurea in Economia e Amministrazione delle Imprese Finanziarie (CLEAIF) L'obiettivo del Corso di Laurea in Economia e Amministrazione delle Imprese Finanziarie è quello di fornire adeguate conoscenze metodologiche e di contenuti scientifici e professionali per la formazione di laureati che intendono operare nei settori dei mercati finanziari e dell'intermediazione finanziaria, nonché nelle attività di ricerca e di consulenza in ambito finanziario. Il corso - che si caratterizza per l'impostazione multidisciplinare e per la bivalenza della prospettiva (interna ed internazionale)- ha durata triennale e si propone di sviluppare negli studenti conoscenze e competenze sul funzionamento delle imprese finanziarie e dei mercati finanziari nei sistemi economici moderni, assieme a capacità di analisi dei comportamenti aziendali e di partecipazione ai processi gestionali, oltre che conoscenze di base nelle discipline dell'area economico-aziendale. Sul piano didattico il corso di laurea si prefigura l'obiettivo dello sviluppo delle competenze critiche per lo svolgimento dell'attività finanziaria nell'ambito dei diversi intermediari e di tutti gli istituti che operano significativamente nei mercati finanziari e che con gli intermediari vengono ad interagire. A tal fine, l'attività didattica è articolata in semestri (I e II) e prevede la partecipazione degli studenti a lezioni, seminari, laboratori ed, eventualmente, stage. Accedono al Corso di Laurea in Economia e Amministrazione delle Imprese Finanziarie tutti coloro che sono in possesso, all'atto dell'iscrizione, di un qualunque titolo di istruzione di scuola secondaria di durata quinquennale. I laureati in tale disciplina, pertanto, devono: - possedere conoscenze di base delle discipline economiche, gestionali, matematico-statistiche, finanziarie e giuridiche; - possedere conoscenze di base relative all'evoluzione e al funzionamento dei sistemi finanziari, anche in ambito internazionale; - conoscere approfonditamente gli aspetti e le problematiche economico-aziendali del settore di riferimento (imprese finanziarie); - sviluppare specifiche e approfondite conoscenze nel campo dell'economia dell'intermediazione e dei sistemi finanziari, con particolare riguardo sia ai temi degli assetti e del funzionamento dei mercati finanziari e mobiliari, sia a quelli dei modelli organizzativi, decisionali e comportamentali e degli strumenti degli intermediari finanziari; - acquisire competenze specifiche sia di tipo informatico sia in materia di rilevazione ed elaborazione di dati quali-quantitativi; - essere in grado di usare correttamente la lingua inglese. Sono previste attività didattiche interne a contenuto interdisciplinare (esercitazioni nelle aule informatiche e nelle aule linguistiche, discussione di casi aziendali e lavori di gruppo) e attività didattiche esterne (tirocini presso istituti di ricerca e/o imprese, soggiorni di studio presso università comunitarie). Il Corso di Laurea in Economia e Amministrazione delle Imprese Finanziarie (CLEAIF) risponde all'esigenza di formare un "profilo" specifico di laureato che possa ricoprire, con successo, ruoli - di carattere operativo o manageriale - in imprese operanti, in particolare, nel sistema finanziario (banche, assicurazioni, investment bank, imprese di investimento, investitori istituzionali, società di venture capital, etc.). Le capacità dei laureati CLEAIF sono richieste, in ogni caso, nelle articolazioni del sistema finanziario (banche, altri intermediari finanziari, operatori del mercato finanziario, istituzioni finanziarie internazionali); nelle posizioni di interfaccia con il sistema finanziario da parte di imprese non finanziarie (direzione finanziaria, tesoreria, consulenza finanziaria ecc.); nelle attività professionali che abbiano come oggetto la consulenza su temi e problemi di finanza (società di analisi, di ricerca, ecc). 46 Un laureato CLEAIF - grazie alle competenze specialistiche acquisite- è sicuramente, nell'attuale realtà economica e finanziaria italiana ed estera, una figura professionale particolarmente interessante e richiesta in molteplici campi dell'attività finanziaria. Più in dettaglio, dal punto di vista dell'inserimento nel mercato del lavoro, il laureato CLEAIF può operare, fra l'altro, come: - dirigente (o quadro) nei diversi comparti gestionali degli intermediari finanziari e creditizi (banche, società finanziarie, società di investimento, ogni istituto operante nell'ambito del parabancario, ecc.); - operatore in titoli presso banche ed istituzioni finanziarie nonché gestore di patrimoni e di fondi; dirigente e quadro in compagnie di assicurazioni sia a livello della gestione assicurativa, sia a livello della gestione patrimoniale e finanziaria; - dirigente e funzionario di istituti pubblici di previdenza; funzionario in taluni settori dell'amministrazione pubblica centrale (come, ad esempio, il Ministero del Tesoro) per lo svolgimento di funzioni di programmazione, attuazione e controllo delle politiche pubbliche in campo finanziario e creditizio; - dirigente e quadro della direzione finanziaria delle imprese non finanziarie di ogni classe e dimensione; - giornalista specializzato in campo finanziario; - docente universitario o ricercatore in materie economiche e finanziarie; promotore finanziario. INSEGNAMENTI I ANNO Economia aziendale e Metodologie e determinazioni quantitative d’azienda Economia e gestione delle imprese Informatica Istituzioni di diritto privato I Metodi matematici Microeconomia Storia economica I II ANNO Diritto commerciale I Diritto del mercato finanziario Economia delle aziende di credito I Economia e tecnica dei mercati finanziari I Istituzioni di diritto pubblico I Lingua straniera: Inglese Macroeconomia Matematica finanziaria I Organizzazione Aziendale I Statistica di base Statistica per l’azienda III ANNO Analisi economico-finanziaria delle aziende CFU 10 10 5 5 10 10 5 5 10 5 5 5 5 10 5 5 5 5 5 47 Analisi delle serie storiche Seminario di Sociologia Diritto tributario I Economia bancaria Finanza aziendale Gestione e controllo dei rischi nell’intermediazione finanziaria Marketing Seconda lingua straniera (Francese, Spagnolo, Tedesco) Attività formative a scelta dello studente Prova finale 4 1 5 5 5 10 5 5 10 5 PROPEDEUTICITA’ (CLEAIF) NON SI PUO' SOSTENERE L'ESAME DI: SE NON SI E' SOSTENUTO L'ESAME DI: Diritto Commerciale I Diritto del Mercato Finanziario I Diritto del Mercato Finanziario Ii Istituzioni di Diritto Privato Istituzioni di Diritto Privato Istituzioni di Diritto Privato Istituzioni di Diritto Privato I, Economia Aziendale e Metodologie e Determinazioni Quantitative d'Azienda Microeconomia e Macroeconomia Economia e Tecnica dei Mercati Finanziari I Economia Aziendale e Metodologie e Determinazioni Quantitative d'Azienda Microeconomia Economia E Gestione Delle Imprese Metodi Matematici Diritto Tributario I Economia Bancaria I Economia delle Aziende di Credito I Finanza Aziendale I Macroeconomia Marketing I Matematica Finanziaria 48 7. LAUREE NELLE SCIENZE STATISTICHE 7.1. Corso di Laurea in Statistica ed Informatica per l’Economia e le Imprese Il Corso di laurea in Statistica ed Informatica per l'economia e le imprese ha durata triennale e prevede l'articolazione del percorso di studi in tre differenziati curricula: • • • metodi quantitativi per la qualità' metodi quantitativi per l'analisi di mercato metodi quantitativi per l'analisi economico-finanziaria L'attività didattica è articolata in semestri (I e II) e prevede la partecipazione degli studenti a lezioni, seminari, laboratori ed, eventualmente, stage. Accedono al Corso di Laurea in Statistica ed Informatica per l'Economia e le Imprese tutti coloro che sono in possesso, all'atto dell'iscrizione, di un qualunque titolo di istruzione di scuola secondaria di durata quinquennale. Il Corso in Statistica e Informatica per l'Economia e le Imprese ha come obiettivo la formazione di laureati con competenze interdisciplinari nelle discipline statistiche, matematiche ed informatiche opportunamente integrate ad una buona conoscenza di base nelle discipline dell'area economica e aziendale. Il percorso didattico, caratterizzato dal rigore logico e dalla costante attenzione alle applicazioni in ambito economico e aziendale, prevede l'acquisizione di conoscenze: - nelle discipline statistiche; - nelle discipline informatiche e computazionali per le applicazioni matematiche e statistiche; - di tecnologie Web; - di gestione di sistemi informativi e di banche dati; - della modellistica di fenomeni economici e di gestione aziendale; - operative in uno specifico settore applicativo; - nelle discipline economiche e di gestione delle imprese; - linguistiche. Il corso di laurea si propone di assicurare allo studente una buona padronanza di strumenti metodologici e informatici in generale, nonché l'acquisizione di specifiche abilità professionali relative alla progettazione e alla realizzazione di indagini statistiche osservazionali ed elettroniche, sondaggi demoscopici e ricerche di mercato, ovvero all'analisi e alla valutazione quantitativa dei servizi erogati da enti pubblici e privati, alla certificazione di qualità dei processi industriali e delle piccole e medie imprese, ovvero alla valutazione delle decisioni economiche e finanziarie attraverso l'utilizzo di modelli quantitativi di tipo statistico-matematico con l'impiego estensivo dell'informatica per l'analisi di dati economici e finanziari. I laureati in Statistica e Informatica per le imprese opereranno a supporto dei processi decisionali aziendali attraverso la comunicazione telematica e la gestione dell'informazione derivante dall'analisi quantitativa delle problematiche sia economiche che sociali. Si distingueranno inoltre quali utenti esperti di programmi e linguaggi per l'elaborazione statistica dei dati, aperti alle innovazioni tecnologiche ed alla gestione operativa delle nuove tecnologie e della net-economy. Sono previste attività didattiche interne a contenuto interdisciplinare presso laboratori di Statistica e Informatica con l'obiettivo di stimolare e facilitare la comprensione delle problematiche economiche e aziendali dal punto di vista applicativo, oltre all'acquisizione di capacità di inserimento in gruppi di lavoro. 49 In relazione ad obiettivi specifici sono previste attività esterne, come tirocini formativi presso istituti di ricerca, piccole e medie aziende, amministrazioni pubbliche, oltre che soggiorni presso altre università italiane ed europee, anche nel quadro di accordi internazionali. I laureati saranno in grado di utilizzare efficacemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano, nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali. Sbocchi occupazionali Le figure professionali formate dal Corso di Laurea sono caratterizzate da una elevata flessibilità che consente il loro inserimento immediato in diversi comparti produttivi in qualità di: a) professionista alle dipendenze di industrie, piccole e medie imprese, aziende di servizi (manager della qualità, analista economico-finanziario, analista di mercato); b) libero professionista e collaboratore di organismi di certificazione (valutatore); c) esperto consulente di sistemi informatici, di customer data-base e data mining, di tecnologie Web; d) esperto di gestione di basi di dati statistiche, networks e banche dati. Pertanto, i possibili sbocchi occupazionali sono: 1. Piccole e medie imprese; 2. Grandi imprese industriali e commerciali; 3. Società finanziarie; 4. Organismi nazionali e internazionali; 5. Enti e imprese erogatrici di servizi pubblici; 6. Centri di ricerca; 7. Società di consulenza. CURRICULUM: METODI QUANTITATIVI PER LA QUALITA' Insegnamenti CFU Moduli CFU/ modulo I ANNO Matematica per l’economia 10 Statistica Metodologica Inferenza Statistica campionarie 5 e Rilevazioni Analisi matematica per l’economia Algebra lineare e geometria Statistica Metodologica Inferenza statistica 5 5 5 5 Rilevazioni campionarie Informatica di base Sistemi informativi aziendali Economia e gestione delle imprese Organizzazione dei sistemi informativi Economia aziendale Lingua Inglese 5 5 5 5 5 10 Informatica 10 Economia e Gestione delle Imprese 10 Economia Aziendale Lingua Inglese 5 5 5 5 II ANNO 50 Metodi Matematici per le Decisioni Probabilità e Processi Stocastici 10 Modelli Lineari e Analisi Multivariata (Statistica Multivariata) Analisi delle serie storiche Statistica Computazionale e Tecnologia dei processi produttivi e statistica industriale Istituzioni di Economia Istituzioni di Diritto dell'Informazione 15 Gestione dei sistemi per la qualità Lingua e laboratorio di Inglese Disciplina a scelta III ANNO Controllo statistico di qualità 5 5 5 Metodi Statistici dell’Affidabilità Economia applicata Metodi per la ricerca sociale Econometria Altra Lingua 5 10 Discipline a scelta dello studente Laboratorio e/o Stage 10 10 Prova Finale 5 5 10 5 5 10 5 5 Metodi matematici per le decisioni Probabilità e processi stocastici Analisi multivariata I Analisi multivariata II Modelli lineari Analisi delle serie storiche Statistica Computazionale Tecnologia dei processi produttivi e statistica industriale Istituzioni di Economia Istituzioni di Diritto dell'Informazione Gestione dei sistemi per la qualità 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 Controllo statistico di qualità I e II 10 5 Metodi Statistici dell’Affidabilità Economia industriale I 5 Metodi per la ricerca sociale 5 Econometria 5 Seconda Lingua Straniera 5 (Francese, Spagnolo, Tedesco) 10 Laboratorio di software statistico 10 e/o Stage 5 CURRICULUM: METODI QUANTITATIVI PER LE ANALISI DI MERCATO Insegnamenti CFU Moduli CFU/ modulo I ANNO Matematica per l’economia 10 Statistica Metodologica Inferenza Statistica campionarie 5 e Rilevazioni Analisi matematica per l’economia Algebra lineare e geometria Statistica Metodologica Inferenza statistica 5 5 5 5 Rilevazioni campionarie Informatica di base Sistemi informativi aziendali Economia e gestione delle imprese Organizzazione dei sistemi informativi Economia aziendale 5 5 5 5 5 10 Informatica 10 Economia e Gestione delle Imprese 10 Economia Aziendale 5 5 51 Lingua Inglese 5 Lingua Inglese 5 II ANNO Metodi Matematici per le Decisioni Probabilità e Processi Stocastici 10 Metodi matematici per le decisioni Probabilità e processi stocastici Analisi multivariata I Analisi multivariata II Modelli lineari Analisi delle serie storiche Statistica per le decisioni di impresa Statistica Computazionale Istituzioni di Economia Istituzioni di Diritto dell'Informazione Marketing 5 5 5 5 5 5 5 Analisi di mercato Modelli causali Demografia statistica sociale Economia industriale I Metodi per la ricerca sociale Econometria Seconda Lingua Straniera (Francese, Spagnolo, Tedesco) 5 5 5 5 5 5 5 5 Modelli Lineari e Analisi Multivariata (Statistica Multivariata) Analisi delle serie storiche Statistica per le decisioni di impresa 15 Statistica Computazionale Istituzioni di Economia Istituzioni di Diritto dell'Informazione 5 5 5 Marketing Lingua e laboratorio di Inglese Disciplina a scelta III ANNO Analisi di mercato Modelli causali Demografia/statistica sociale 5 5 5 Economia applicata Metodi per la ricerca sociale Econometria Altra Lingua 10 Discipline a scelta dello studente Laboratorio e/o Stage 10 10 Prova Finale 5 10 10 5 5 5 5 5 5 5 5 5 10 Laboratorio di software statistico 10 e/o Stage 5 CURRICULUM: METODI QUANTITATIVI PER L'ANALISI ECONOMICOFINANZIARIA Insegnamenti CFU Moduli CFU/ modulo I ANNO Matematica per l’economia 10 Statistica Metodologica Inferenza Statistica campionarie 5 Informatica e Rilevazioni Analisi matematica per l’economia Algebra lineare e geometria Statistica Metodologica Inferenza statistica 5 5 5 5 Rilevazioni campionarie Informatica di base 5 5 10 10 52 Economia delle aziende di credito Economia e tecnica dei mercati finanziari 10 Economia Aziendale Lingua Inglese 5 5 II ANNO Metodi Matematici per le Decisioni Probabilità e Processi Stocastici 10 Modelli Lineari e Analisi Multivariata (Statistica Multivariata) Analisi delle serie storiche Statistica per le decisioni di impresa 15 Statistica Computazionale Istituzioni di Economia Istituzioni di Diritto dell'Informazione 5 5 5 Tecnica di borsa Lingua e laboratorio di Inglese Disciplina a scelta III ANNO 5 5 5 Matematica finanziaria Modelli e metodi per l’analisi del valore 10 Analisi dell’efficienza economica Economia dei mercati finanziari e valutari 10 Statistica dei mercati monetari e finanziari 5 Econometria Altra Lingua 5 5 Discipline a scelta dello studente Laboratorio e/o Stage 10 10 Prova Finale 5 10 Sistemi informativi aziendali Economia delle aziende di credito Economia e tecnica dei mercati finanziari Economia aziendale Lingua Inglese 5 5 5 Metodi matematici per le decisioni Probabilità e processi stocastici Analisi multivariata I Analisi multivariata II Modelli lineari Analisi delle serie storiche Statistica per le decisioni di impresa Statistica Computazionale Istituzioni di Economia Istituzioni di Diritto dell'Informazione Tecnica di borsa 5 5 5 5 5 5 5 Matematica finanziaria Modelli e metodi per l’analisi del valore Analisi dell’efficienza economica Economia dei mercati finanziari e valutari Statistica dei mercati monetari e finanziari Econometria Seconda Lingua Straniera (Francese, Spagnolo, Tedesco) 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 10 Laboratorio di software statistico 10 e/o Stage 5 PROPEDEUTICITA’ (CLAS) NON SI PUO' SOSTENERE L'ESAME DI: SE NON SI E' SOSTENUTO L'ESAME DI: Algebra Lineare e Geometria Analisi di Mercato I Analisi Matematica per l'Economia Rilevazioni Campionarie, Analisi Multivariata 53 Controllo Statistico della Qualita' II Inferenza Statistica Marketing I Controllo Statistico della Qualita' I Statistica Metodologica Economia e Gestione delle Imprese Analisi Matematica per l'Economia, Algebra Lineare e Metodi Matematici per le Decisioni Geometria Modelli Lineari Inferenza Statistica Rilevazioni Campionarie Statistica Metodologica, Inferenza Statistica Statistica dei Mercati Monetari e Finanziari I Analisi delle Serie Storiche 54 8. LAUREE NELLE SCIENZE DEL TURISMO 8.1 Corso di laurea in Scienze del Turismo ad indirizzo manageriale (in collaborazione con la Facoltà di Lettere e Filosofia) Obiettivi formativi Il corso di laurea in Scienze del Turismo ad indirizzo manageriale fornisce conoscenze di tipo aziendale, economico, statistico, linguistico, culturale legate al management delle imprese turistiche. Consente, quindi, di sviluppare figure professionali che abbiano capacità decisionale, analitica, critica e propositiva, secondo un grado di elevata flessibilità, necessaria nel mondo del lavoro attuale e prospettico. Il corso di laurea deve rispondere ad un profilo formativo specifico, per laureati che possano ricoprire un ruolo manageriale in imprese turistiche o enti collegati (alberghi e catene alberghiere, catene di ristoranti, agenzie di viaggio, tour operator, Enti Pubblici), avviare iniziative imprenditoriali nel settore del turismo o lavorare nel settore dei servizi e della consulenza alle imprese turistiche. A tal scopo, il percorso didattico prevederà l’acquisizione delle seguenti conoscenze: • possedere conoscenze di base delle discipline economiche, gestionali, geografiche, sociologiche e giuridiche, nonché nelle materie culturali attinenti alle interdipendenze settoriali; • conoscere approfonditamente le problematiche gestionali delle imprese del settore turistico; • acquisire competenze anche di tipo informatico, trattandosi di un settore ad alto contenuto tecnologico, sia nel management interno che nelle relazioni di filiera; • acquisire competenze nella realizzazione di ricerche, rilevazioni ed elaborazioni di dati quantitativi ed informazioni qualitative; • acquisire conoscenze e competenze specifiche in materia di organizzazione turistica, a livello nazionale ed internazionale; • conoscere alcuni aspetti relativi ai beni culturali, allo spettacolo, all’archeologia, etc., che possano completare la preparazione e capacità organizzativa di eventi e prodotti/servizi complessi, finalizzati anche alla comunicazione ed alla gestione dell’informazione; • essere in grado di utilizzare almeno due lingue, in forma scritta ed orale, dell’Unione Europea oltre all’italiano; • essere in possesso di adeguate conoscenze che permettano l’uso degli strumenti informatici, necessari nell’ambito specifico di competenza per lo scambio di informazioni generali. Sbocchi Occupazionali Il carattere interdisciplinare del piano di studi consente di stimolare la capacità e propensione dello studente verso la valorizzazione delle risorse locali, in chiave turistica. I laureati della classe, infatti, svolgeranno attività professionali in diversi ambiti quali il turismo, l’organizzazione di attività sociali compatibili con l’ambiente, la comunicazione turistica per il mercato dell’editoria tradizionale, multimediale e negli uffici stampa di enti ed imprese del settore. In particolare, il laureato in Scienze del Turismo ad indirizzo Manageriale sarà quindi in grado di esercitare, tra le diverse funzioni a cui il presente piano di studi lo rende idoneo, le seguenti: manager o direttore d’azienda o catena alberghiera; direttore amministrativo di imprese turistiche; direttore commerciale di imprese turistiche; analista e controller di imprese turistiche; dirigente delle amministrazioni pubbliche collegate al settore turistico; responsabile delle risorse umane in imprese turistiche; responsabile studi e ricerche presso Enti e Istituti del settore turistico; imprenditore di azienda turistica; consulente di imprese turistiche in campo strategico, di marketing, amministrativo, fiscale; manager di musei, beni culturali, siti archeologici. I curricula dei corsi di laurea: 55 comprendono in ogni caso attività finalizzate all’acquisizione di conoscenze fondamentali nei vari campi dell’economia, della geografia e della sociologia del turismo, ed in particolare delle disclipine aziendali e gestionali, connettendo i vari saperi specialistici all’interno di un sistema coerente di conoscenze teoriche ed abilità operative; comprendono in ogni caso almeno una quota di attività formative orientate all’approfondimento di capacità operative nel settore delle tecniche turistiche nell’analisi di mercato e nella gestione delle aziende operanti nell’industria dell’ospitalità in cui si ricomprendono i servizi culturali ed ambientali; prevedono, in relazione ad obiettivi specifici, attività esterne come tirocinii formativi presso enti o istituti del settore, aziende ed amministrazioni pubbliche, anche straniere, oltre a soggiorni di studi presso altre università italiane, estere, anche nel quadro di accordi internazionali. Il laureato in Scienze del Turismo ad indirizzo Manageriale, quindi, potrà espletare la sua attività nell’ambito aziendale, sia a livello nazionale, che internazionale e multinazionale. Il tempo riservato allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale è pari a quasi il 50% dell’impegno orario complessivo. Il titolo di studio è conferito a seguito di prova finale. Il regolamento didattico del corso di studio disciplinerà le modalità della prova comprensiva in ogni caso di un’esposizione dinanzi ad un’apposita commissione finalizzata ad accertare il raggiungimento degli obiettivi formativi qualificanti del corso di studio. La struttura del Corso di Laurea è ubicata nei locali dei Centri Comuni adiacente ai locali della Presidenza di Economia. Per informazioni didattiche: lunedì – giovedì dalle ore 9,00 alle ore 11,00 presso il Dipartimento di Economia Aziendale stanza n. 34 - Tel. 081/675077 (prof F. Maraniello) (www.scienzedelturismo.unina.it) INSEGNAMENTI CFU I ANNO Economia aziendale e Metodologie e determinazioni quantitative d’azienda per le imprese turistiche I 5 Economia aziendale e Metodologie e determinazioni quantitative d’azienda per le imprese turistiche II5 Economia e gestione delle imprese 10 Istituzioni di diritto privato 5 Istituzioni di diritto pubblico 5 Economia politica e Scienza delle finanze Letteratura italiana: Itinerari culturali e Parchi letterari O Storia dell'arte moderna O Archeologia classica Filosofia morale: Etica dell’ambiente 5 5 10 10 II ANNO Geografia del turismo O Sociologia generale e Sociologia dell’ambiente e del territorio 10 56 Organizzazione aziendale e Sistemi informativi per il turismo 10 Economia e gestione delle imprese turistiche O Economia e gestione delle imprese alberghiere O Economia e gestione delle imprese commerciali Statistica sociale 10 Museologia e critica artistica e del restauro Trasporti Storia moderna O Storia contemporanea Discipline dello spettacolo 10 o 5 5 10 III ANNO Lingua Traduzione: Lingua Inglese 10 Archeologia e storia dell’arte del Vicino Oriente antico O Archeologia fenicio.punica 5 Analisi dei costi delle imprese turistiche O Analisi economico-finanziaria delle aziende turistiche Cinema, fotografia e televisione O Musicologia e storia della musica 5 Economia e tecnica dei mercati finanziari 5 Attività formative a scelta dello studente 9 Altre attività (art. 10, c.1. lettera f del RAD) 12 Seconda Lingua Straniera (Francese, Spagnolo, Tedesco) 4 Prova finale 5 5 PROPEDEUTICITA’ (STIM) NON SI PUO' SOSTENERE L'ESAME DI: SE NON SI E' SOSTENUTO L'ESAME DI: Economia Aziendale e Metodologie e Analisi Economico-Finanziaria delle Aziende Determinazioni Quantitative d'Azienda per le Turistiche Imprese Turistiche Economia e Gestione delle Imprese Turistiche Economia e Gestione delle Imprese (N.R.) (N.R.) 57 9. PROGRAMMI DEGLI INSEGNAMENTI 9.1. Insegnamenti attivati per i corsi di laurea Per qualche corso potrebbe intervenire, nel corso dell’anno accademico, qualche variazione relativa al docente o del programma di insegnamento. In tal caso, gli studenti sono tenuti a prendere visione del nuovo programma che sarà affisso a cura dei docenti all’albo dei dipartimenti. Qualora lo studente intende svolgere la sua preparazione su testi diversi da quelli consigliati, è opportuno che egli sottoponga preventivamente al docente le sue scelte. L’assegnazione degli studenti a cattedre sdoppiate, triplicate o quadruplicate avviene in base alla lettera alfabetica iniziale del loro cognome, qualunque sia l’anno di appartenenza. I programmi relativi agli insegnamenti in corso saranno anche affissi all’albo dei Dipartimenti di afferenza. 9.2 Programmi degli insegnamenti ALGEBRA LINEARE E GEOMETRIA Prof. Maria Gabriella Graziano (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) AMMINISTRAZIONE DEL PERSONALE Prof. Gianfranco Frassetto (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) ANALISI DEI COSTI DELLE IMPRESE TURISTICHE Prof. Adele Caldarelli Obiettivi Il corso intende fornire le conoscenze teoriche ed i principali strumenti dell’analisi dei costi, in particolar modo per le imprese turistico-ricettive, quale area di interesse cruciale sia per la formulazione dei giudizi di convenienza economica, sia per gli scopi di conoscenza della dinamica dei valori aziendali da sottoporre a controllo. Programma La contabilità analitica – La classificazione dei costi e le configurazioni di costo – I costi nella contabilità direzionale – L’analisi costi-volumi-risultati – L’allocazione dei costi e la contabilità per centri di costo – Il calcolo dei costi basato sulle attività (Activity-Based-Costing) – I costi per le decisioni di breve periodo: Direct Costing e analisi differenziale – Direct Costing e Full Costing a confronto – L’Activity-Based-Management – L’impiego della contabilità direzionale nelle imprese turistico-ricettive – L’analisi dei costi e del sistema uniforme di contabilità analitica – L’analisi dei ricavi, “lo Yeld Management”. Libri di testo consigliati L. Cinquini, Strumenti per l’analisi dei costi. Fondamenti di Cost Accounting, Vol. I, II edizione, Giappichelli, 2003. 58 G. Liberatore, Nuove prospettive di analisi dei costi e dei ricavi nelle imprese alberghiere, Franco Angeli, 2001. ANALISI DELL’EFFICIENZA ECONOMICA Prof. Alfredo Del Monte (Mutuato da Economia industriale I) ANALISI DELLE PATOLOGIE D’IMPRESA Prof. Mario de Sarno Programma Struttura e gestione del sistema “impresa”: richiami concettuali. Equilibri d’impresa e relative correlazioni. L’interpretazione degli andamenti gestionali: metodi e procedimenti di analisi. L’anormale funzionamento dell’impresa: ricerca ed esame delle relative cause. Crisi dell’impresa: elementi caratterizzanti e tipologie più significative. Strumenti contabili per la rilevazione e l’analisi dei risultati gestionali e dei relativi riflessi sugli andamenti dell’impresa e su quelli dei mercati. Lo stato di dissesto dell’impresa: sintomi premonitori, cause e manifestazioni del medesimo. Tassonomia delle cause di disfunzioni e di dissesti aziendali. Casi di cessazione dell’impresa: liquidazione così detta “volontaria” e liquidazione coatta. Il fronteggiamento della crisi reversibile: tipi e natura dei provvedimenti assumibili per il risanamento aziendale. La procedura terminale dell’impresa dissestata: profili economico aziendali, contabili e giuridici, considerati anche alla luce della recente riforma della legge fallimentare. Testi consigliati Alberto Riparbelli, Il contributo della Ragioneria nell’analisi dei dissesti aziendali, F. Angeli, Milano, 2005. Il testo verrà integrato con note distribuite durante il corso. Si consiglia, altresì, la lettura dei seguenti capitoli: secondo e terzo della prima parte e primo e secondo della seconda parte del testo: Mario de Sarno, Economia dell’impresa in liquidazione, Cedam, Padova, 1997; secondo della prima parte e primo della seconda parte del testo: Mario de Sarno, Misurazione e comunicazione dei valori aziendali, Giappichelli, Torino, 2005. Durante lo svolgimento del programma potranno avere luogo dei seminari nel corso dei quali saranno analizzati alcuni casi concreti, sia di risanamento, sia di cessazione, di imprese. A detti seminari saranno invitati studiosi, esperti professionisti ed operatori economici. ANALISI DELLE SERIE STORICHE Prof. Germana Scepi Argomenti fondamentali: Richiami: Il modello di regressione semplice e multiplo. Analisi delle serie storiche: approccio classico e moderno Caratteristiche e parametri delle serie storiche Componenti delle serie storiche: trend,ciclo, stagionalità Analisi del trend mediante funzioni matematiche Trend locale e ciclo: il metodo delle medie mobili Processi stocastici Processi stazionari ed invertibili. 59 La funzione di autocorrelazione globale e parziale Processi white noise Modelli AR, MA, ARMA, ARIMA Procedura Box-Jenkins Previsione con i modelli ARIMA Processi trend stazionari e a trend stocastico: random walk I test di radice unitaria Cenni sulla cointegrazione Testi consigliati D. Piccolo, Introduzione all'analisi delle serie storiche, Nuova Italia Scientifica D. Fonzo, F. Lisi, Complementi di statistica economica, Analisi delle serie storiche univariate, Cleup -Padova, 2002. ANALISI DELLE SERIE STORICHE (Avanzato) Prof.ssa Germana Scepi (Per il programma rivolgersi in Dipartimento) ANALISI DI BILANCIO Prof. Roberto Maglio Gli obiettivi delle analisi per indici - riclassificazione di bilancio e indici - la rilettura dello stato patrimoniale ai fini dell'analisi finanziaria/patrimoniale - la rilettura del conto economico ai fini dell'analisi reddituale - l'analisi dell'aspetto patrimoniale: la solidita' patrimoniale dell'impresa , la liquidita' dell'impresa : la redditivita' dell'impresa altre modalita' operative di analisi di bilancio per indici - le analisi dei flussi finanziari - il flusso dei fondi: introduzione - il rendiconto delle variazioni di risorse finanziarie totali (o funds flow statement) il rendiconto finanziario delle variazioni di capitale circolante netto (o working capital statement) il rendiconto finanziario delle variazioni di liquidita- l'analisi dei bilanci consolidati Testi consigliati Testo da definire (consultare sito internet della facoltà e del docente) ANALISI DI MERCATO Prof.ssa Simona Balbi Le indagini campionarie nelle ricerche di mercato Richiami alle nozioni di base del campionamento statistico e ai diversi schemi di campionamento. Errore campionario ed errore extra-campionario. Profilo dell'errore. Questionari e scale di misura. Tipi di campionamento non statistici: interviste a testimoni privilegiati, campionamento per quota, campionamento a scelta ragionata. Misure di consumi e analisi della domanda Fonti statistiche e classificazioni dei consumi in termini di spesa. Tipologie familiari e stili di vita. I panel nelle ricerche di mercato. Analisi dei comportamenti di acquisto Modelli e misure della Customer satisfaction La segmentazione del mercato 60 Nozione di segmentazione. Differenti tipi di segmentazione. Schema a priori e tecniche di segmentazione binaria e multipla. La cluster analysis per la segmentazione a posteriori. La Conjoint Analysis nella segmentazione flessibile. Cenni al symbolic marking. L'analisi statistica del linguaggio pubblicitario e delle domande aperte di un questionario L'analisi dei dati testuali. Richiami all'Analisi delle Corrispondenze. Costruzione e analisi di una tabella lessicale. Cenni ad altri strumenti statistici per problemi di analisi di un testo. Misurazione dell'audience Misura dell'audience della stampa. Indagini sulla lettura di quotidiani e periodici. Misura dell'audience televisiva. Le rilevazioni di AUDITEL. Altre indagini per la misurazione dell'audience (AUDIRADIO, ecc.). Libro di testo consigliato S. Brasini, F. Tassinari, G. Tassinari, Marketing e pubblicità - Metodi di Analisi Statistica, Ed. Il Mulino. In alternativa G. Marbach, Le ricerche di mercato, UTET, Torino. E dispense in distribuzione in Dipartimento di Matematica e Statistica. ANALISI DI SETTORE Prof. Maria Rosaria Napolitano Obiettivo del corso: Il corso ha l’obiettivo di approfondire la natura e le dinamiche dei processi competitivi. Il fenomeno concorrenziale varrà analizzato dal punto di vista del sistema economico nel suo complesso, dal punto di vista del regolatore pubblico e dal punto di vista dell’impresa. Saranno approfonditi i contributi teorici degli economisti classici, degli economisti industriali, degli studiosi di Strategic Management e sarà privilegiata l’analisi del fenomeno concorrenziale in una prospettiva d’impresa. Quest’ultima, infatti, offre metodi e strumenti in grado di valutare i comportamenti delle imprese nei sistemi concorrenziali moderni ed orientare le scelte competitive. Costituiranno oggetto di approfondimento sia l’intervento delle istituzioni antitrust e le relative metodologie adottate per valutare i comportamenti competitivi delle imprese, sia i cosiddetti studi di settore, strumento dell’ordinamento fiscale del nostro Paese designato per valutare le modalità di funzionamento delle piccole e medie imprese nonché dell’ambiente in cui esse operano. Competenze attese: I discenti saranno in grado di interpretare la natura e le dinamiche del processo competitivo e matureranno capacità di ricerca e analisi economica, con riferimento alle imprese e ai principali settori economici. In particolare, i discenti saranno in grado di valutare l’attrattività dei settori economici e le prospettive future, nonché i comportamenti delle imprese e le dinamiche concorrenziali. A tal fine matureranno la capacità di reperire e utilizzare con appropriatezza dati ed informazioni per l’individuazione degli elementi strutturali delle attività delle imprese e dei settori economici, per l’identificazione dei modelli organizzativi e la valutazione delle performance economico-finanziarie. Programma/contenuti L’evoluzione degli studi di settore: dai contributi degli economisti classici agli studi di Strategic Management. L’analisi competitiva in una prospettiva d’impresa: dal modello della concorrenza allargata ai contributi della Resouce Based Theory. L’evoluzione dei principi interpretativi per l’applicazione delle norme antitrust: il concetto di potere di mercato e di mercato rilevante (del prodotto e geografico). 61 Il processo di costruzione degli studi di settore: l’individuazione degli elementi strutturali che caratterizzano le attività delle imprese e dei settori, l’identificazione dei modelli organizzativi, la definizione delle funzioni di ricavo e l’analisi della territorialità. Libri di testo e materiale didattico prodotto nell'ambito del progetto Anacarani F., Concorrenza e analisi competitiva, Egea, Milano Amendola Valeria - Parcu Pier Luigi, L'antitrust italiano: le sfide della tutela della concorrenza, Torino, Utet, 2003 E dispense a cura del docente. ANALISI ECONOMICA E FINANZIARIA DELLE AZIENDE Prof. Ettore Cinque Programma Lanalisi degli equilibri finanziari – La riclassificazione del bilancio d’esercizio – Gli indici di bilancio – Lanalisi della dinamica finanziaria – La previsione finanziaria – Sviluppo dell’impresa e creazione di valore – Analisi degli investimenti in beni strutturali. Gli studenti che seguono il corso non tengano conto dei testi di seguito consigliati. In questo caso il programma verrà comunicato durate la prima lezione. Pavarani E., Analisi Finanziaria. Valore, Solvibilità, Rapporti con i Finanziatori, McGraw-Hill, 2002, capp. 3 – 4 – 5 – 6 – 8 (fino ad 8.3 incluso) – 9 – 10. ANALISI ECONOMICO-FINANZIARIA DELLE AZIENDE TURISTICHE (STIM) Prof. Aurelio Tommasetti (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) ANALISI E CONTABILITA’ DEI COSTI Prof. Roberto Maglio Programma I costi della contabilità direzionale. L’analisi costi- volumi- risultati. Costo di prodotto e contabilità per centri di costo. Il calcolo dei costi basato sulle attività. I costi per le decisioni di breve periodo: direct costing e analisi differenziale. Direct costing e full costing a confronto. L’Activity-based Management. I costi della qualità. Analisi e gestione dei costi in ambienti produttivi “snelli”. Il Target costing ed i suoi strumenti. Testi consigliati L. Cinquini, Strumenti per l’analisi dei costi, Vol. 1, Fondamenti di Cost Accounting. Giappichelli, 2003, seconda edizione. P. Miolo Vitali, Strumenti per l’analisi dei costi, Vol. 3, Il costing moderno per la comunicazione interna, Giappichelli, 2003. ANALISI MATEMATICA PER L’ECONOMIA 62 Prof. Maria Gabriella Graziano (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) ANALISI MULTIVARIATA Prof. Carlo Natale Lauro Metodologie Multidimensionali e Software per l’analisi dei sistemi economici e aziendali Obiettivi del corso L’Analisi Multidimensionale dei Dati (AMD) può essere considerata come un insieme di tecniche e metodologie utili ad analizzare sistemi complessi caratterizzati da una moltitudine di dati relativi a numerose variabili quantitative e/o qualitative delle quali si vogliono studiare le relazioni. Situazioni tipiche sono quelle delle analisi di grandi inchieste o dello sfruttamento di grandi basi di dati (data mining) caratterizzate da centinaia (migliaia) di variabili e migliaia (milioni) di osservazioni. Le metodologie di AMD riguardano prevalentemente due aree problematiche, quella degli approcci esplorativi, utili quando le conoscenze sul dominio oggetto di studio sono scarse e si vogliono identificare i fattori strutturali e tipologici che lo caratterizzano, e quella degli approcci confermativi che si propongono di validare ipotesi e conoscenze sul dominio in studio mediante idonei modelli, non necessariamente probabilistici, atti ad evidenziarne anche aspetti dinamici. Elemento comune a questi metodi è la possibilità di visualizzare la struttura dei sistemi mediante mappe, grafi, diagrammi ad albero che si rivelano di grande utilità per identificare caratteristiche latenti non evidenziabili con i tradizionali metodi numerici della Statistica. Aree di indagine tipiche in ambito aziendale sono quelle del marketing, della qualità, dell’organizzazione e delle risorse umane, della pianificazione strategica e della finanza, della customer satisfaction e della valutazione (scoring) aziendale. In ambito socio-economico tali tecniche sono invece utilizzate per la costruzione di indicatori sintetici (qualità della vita, titoli di borsa,..), l’individuazione di tipologie comportamentali, le analisi di impatto, le dinamiche occupazionali, ecc. Programma A – I METODI ESPLORATIVI A.1 Le analisi fattoriali L’Analisi in Componenti Principali : I dati di base : le matrici individui per variabili quantitative – Lo spazio delle variabili e lo spazio delle unità , metrica euclidea – Calcolo e scelta del numero dei fattori - La rappresentazione grafica – I punti supplementari - L’interpretazione dei fattori – Qualità e stabilità dei risultati. L’Analisi delle Corrispondenze : Tabelle di contingenza e test di indipendenza - La metrica del chiquadrato -Il calcolo dei fattori e le formule di transizione – La rappresentazione grafica – I punti supplementari – L’interpretazione dei fattori – Qualità e stabilità dei risultati. L’Analisi delle Corrispondenze Multiple : Questionari e codifica disgiuntiva – Il metodo - Inerzia totale e tassi di inerzia – Punti supplementari - La rappresentazione grafica – L’interpretazione dei fattori – Qualità e stabilità dei risultati. Lo scaling multidimensionale : Dati di preferenza e prossimità - Scelta delle dimensioni della rappresentazione e qualità dell’adattamento - Mappe di posizionamento. B.2 I metodi di analisi dei gruppi Partizioni e Gerarchie - Dissimilarità, distanze e ultrametriche – Scale e scelta della misura di dissimilarità. Classificazione non gerarchica - Metodo delle k-medie - Metodo delle nubi dinamiche – Scelta del numero delle classi - Le forme forti. Classificazione gerarchica - I diversi criteri di raggruppamento - Scelta del metodo e qualità dei risultati – Strategie miste di classificazione. 63 Ausilii all’interpretazione – Caratterizzazione delle classi – Consenso tra gerarchie e tra partizioni. B. I METODI CONFERMATIVI L’Analisi delle Correlazioni Canoniche : La relazione simmetrica tra due insiemi di variabili quantitative- La determinazione dei fattori canonici - I legami con gli altri metodi - La rappresentazione grafica - L’interpretazione dei fattori – Il metodo di Carrol per più insiemi di variabili. La regressione PLS : Regressione su componenti principali – Il modello PLS (Partial Least Squares) per una o più variabili dipendenti –Algoritmi NIPALS e SIMPLS – L’interpretazione geometrica del PLS multivariato – Le rappresentazioni grafiche e la validazione dei risultati – Legami con altri metodi e schemi di unificazione – L’approccio PLS per più blocchi di variabili. L’Analisi Fattoriale Discriminante : I metodi per l‘analisi delle osservazioni strutturate in gruppi Determinazione delle funzioni lineari discriminanti - I legami con gli altri metodi - Regole di classificazione e valutazione dei risultati - Selezione delle variabili - Stabilità dei risultati Le tecniche di segmentazione -Gli alberi di decisione binaria – Il metodo AID – Il metodo CART – Criterii di split – Le regole di arresto – Il pruning - La qualità della regola di decisione. La Conjoint Analysis : I dati di preferenza – Definizione del modello di utilità individuale- La progettazione degli scenari - Il piano degli esperimenti – La raccolta dei dati – La stima dei coefficienti di utilità parziale: metodi metrici e non metrici – L’approccio multidimensionale: le mappe di preferenza C. IL SOFTWARE PER L’AMD Introduzione all’uso di XLSTAT, SPAD - La codifica e l’archiviazione dei dati – Applicazione delle procedure principali – Elementi di MATLAB Testi consigliati M. Gherghi, C. N. Lauro (2002), Analisi dei dati multidimensionali: metodologie ed esempi, Napoli, Edisu. L. Lebart, A. Morineau, M. Piron (1999), Statistique exploratoire multidimensionelle, Paris : Dunod. oppure L. Lebart, A. Morineau, K. Warwick (1984), Multivariate descriptive statistical analysis, J. Wiley, New York. S. Bolasco (1999), Analisi multidimensionale dei dati, Carocci. Saranno inoltre fornite dispense per gli argomenti non presenti nei testi consigliati PARTE C (manuali disponibili presso la biblioteca di Dipartimento) SPAD – Systeme Portable poutr l’analyse des données, versione 4.0 SPSS – Statistical Package for Social Sciences, versione 10.0 Modalità didattiche Il corso si basa su un mix bilanciato di concetti, aspetti teorici e applicazioni con l’obbiettivo di portare l’allievo all’impiego critico delle metodologie oggetto del corso nella soluzione di problemi reali in campo economico e aziendale. Con questo fine, accanto alle lezioni e alle esercitazioni tradizionali verranno presentati numerosi casi studio che si propongono di evidenziare le fasi salienti di un processo decisionale attraverso l’identificazione dei problemi, la loro analisi, la ricerca e l’implementazione di soluzioni. Gli studenti frequentanti verranno inoltre suddivisi in gruppi di lavoro per condurre, nell’ottica del learning by doing, ricerche sul campo relative all’analisi di sistemi reali mediante l’impiego di software statistici specializzati per l’AMD. Esempi di ricerche condotte gli scorsi anni sono: L’analisi del sistema dei trasporti napoletano, La qualità dei servizi offerti dalla Facoltà, L’indagine sugli sbocchi occupazionali dei laureati in economia, La qualità della vita in Italia, Il posizionamento delle banche italiane, La customer satisfaction dei clienti della 64 telefonia mobile, L’analisi strutturale dei bilanci delle aziende industriali, L’evoluzione del rischio paese, L’analisi dei consumi nella CEE, L’analisi sensoriale applicata all’olio d’oliva, Il mercato del caffè e il prodotto ideale. L’esame verterà sia sugli aspetti metodologici che applicativi dei diversi metodi; gli studenti non frequentanti dovranno essere in grado di discutere i casi riportati nei testi consigliati. Collaboratori al corso: dott.ssa C. Davino, dott. V. Esposito , dott. M. Gherghi. ANALISI MULTIVARIATA (Avanzata) Prof. Carlo Natale Lauro (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) ARCHEOLOGIA CLASSICA Prof.ssa Lucia A.Scatozza I MODULO Storia,metodologia e prospettive della disciplina Storia delle disciplina. Viaggi,collezionismo,erudizione tra Sei e Settecento. Sulle orme del “Grand Tour”. La riscoperta dell’arte greca. Archeologia e dibattito storiografico tra XVIII e XX secolo. Le grandi imprese di scavo. I recenti orientamenti: la storia al futuro. Teoria e metodi della ricerca archeologica.Elementi di ricognizione archeologica e metodologia di scavo, principi di classificazione e di cronotipologia. Metodologie di catalogazione dei beni archeologici. Produzione ed uso delle carte archeologiche per un’analisi delle trasformazioni del territorio. Archeologia virtuale e metodologie innovative di conoscenza e fruizione dei beni archeologici. Testi consigliati R.BIANCHI BANDINELLI, Introduzione all’archeologia,ed.Laterza,Bari 2002. Tipologie insediative,lineamenti di architettura e cultura artistica greco-romana Tipologie insediative ed elementi di archeologia urbana.Elementi di urbanistica delle città greche. Le metropoli dei Greci di Occidente,impianti urbani e spazi pubblici. I santuari della Grecia e delle colonie greche d’Occidente.Le necropoli e i riti funerari in Grecia e Magna Grecia.La crescita urbana di Roma.Il modello urbano e l’immagine della città. Lineamenti di storia dell’architettura antica.Il Tempio e gli edifici pubblici in Grecia.Edilizia residenziale:la casa greca. L’architettura pubblica dei Romani. Il palazzo,la casa,il giardino.La pittura parietale e l’arredo. Edilizia residenziale e ville nel Lazio e nella Campania. Oltre la vita: i monumenti funerari. Paradigmi e schemi interpretativi della produzione artistica greca e romana. I principali cicli scultorei e le maggiori personalità artistiche in Grecia. Pittura e ceramografia in Grecia e Magna Grecia.Le scuole artistiche dei centri maggiori dell’ellenismo.L’arte romana:centro e periferia. Il rilievo storico romano. Ritratti di re,di magistrati,di principi. Arte privata ed arte ufficiale. Il culto imperiale e i suoi monumenti. Gli argomenti saranno affrontati attraverso la selezione di monumenti ed opere d’arte antica del centro e della periferia. Testi consigliati Un testo a scelta, tra i seguenti manuali: 65 G.BECATTI, L’arte dell’età classica,Ed.Sansoni,Milano 2002. J.BOARDMAN ed.,L’arte classica,ed.Laterza,Bari 1995. Da consultare presso la Biblioteca di Facoltà: Dizionario di Antichità classiche,ed.Garzanti Dizionario di mitologia,ed.Garzanti II MODULO Civiltà della Campania antica. Approfondimenti di archeologia territoriale ed analisi di casi regionali Le rotte della colonizzazione greca:Pitecusa, Cuma, Partenope. Napoli e i Campi Flegrei:da Posillipo all’Averno. I luoghi dell’otium. Le residenze romane imperiali e il termalismo.Archeologia subacquea e fenomeni bradisismici. Gli insediamenti del territorio vesuviano e l’edilizia privata di Ercolano,Pompei,Stabia.Archeologia e storia della Penisola sorrentina La pianura campana e Capua. A sud del Sele, Posidonia-Paestum e Velia. Laboratorio di analisi delle componenti culturali del territorio Progettazione di un itinerario archeologico Nell’ambito della didattica assistita sarà individuato un “dimostratore”,ovvero uno specifico contesto territoriale nel cui ambito saranno saggiate le capacità di analisi acquisite dal discente,che produrrà una ricerca personale.Tema del corrente anno accademico: “I Campi flegrei”. Testo consigliato S.DE CARO, I Campi Flegrei,Ischia,Vivara.Storia e archeologia,ed.Electa,Napoli 2002. Seminari “Incontri di archeologia”: Parchi e aree archeologiche:l’esempio di Baia. Turismo archeologico subacqueo sostenibile:le realizzazioni delle Soprintendenze della Campania. L’ecomuseo vesuviano. Altre iniziative Viaggi,visite,esperienze inerenti ai programmi dell’insegnamento seguito. ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE DEL VICINO ORIENTE Prof. Vittoria Buffa La ricerca archeologica: sviluppi e differenziazioni degli studi. La Preistoria e la protostoria. L'Egittologia. L'archeologia del Vicino Oriente: l'Anatolia, la Siria e la Palestina, la Mesopotamia, la penisola Arabica. Inquadramento geografico. L'archeologia del Vicino Oriente: i grandi temi. Testo consigliato: S. Moscati, Le civiltà del Vicino Oriente, Piccin-Nuova Libraria. Sviluppi culturali contemporanei in aree limitrofe. La ricerca archeologica: dallo scavo all'interpretazione dei dati. Metodologie di scavo. Documentazione e catalogazione. Classificazione tipologica. Cronologia relativa e cronologia assoluta. Lettura consigliata: A. Carandini, Storie della Terra, De Donato, Bari 1981, pp. 31- 212. L'Arabia meridionale. L'Arabia Felix. Le fonti classiche, la Bibbia e il Corano. I viaggiatori, la riscoperta, dal XV al XVIII secolo. Il XIX secolo. La Regina di Saba, miti e leggende. La ricerca archeologica moderna. 66 Missioni archeologiche nell'Arabia meridionale. Organi responsabili. Musei. La preistoria. L'arte preistorica. La protostoria. L'arte dell'Età del Bronzo. La nascita della civiltà sudarabica. Problemi cronologici. I Regni sudarabici. Le iscrizioni, l'alfabeto, le lingue. Le capitali, i templi, i palazzi, le mura di cinta. L'irrigazione. La religione. Le necropoli. I traffici marittimi. I porti. L'Arte sudarabica. Originalità e influenze esterne. La fine di una civilizzazione. Testi consigliati: A. de Maigret, Arabia Felix. Un viaggio nell'archeologia dello Yemen, Rusconi, Milano 1996; Yemen. Nel paese della Regina di Saba, Skira, Milano 2000. ARCHEOLOGIA FENICIO-PUNICA (Insegnamento non attivato) ARCHEOLOGIA URBANA E DEL TERRITORIO Prof.ssa Lucia A.Scatozza Programma La città greca antica. Istituzioni, Società e Forme Urbane. La città e il suo territorio. Le necropoli e i rituali funerari Le città della Magna Grecia e della Sicilia Libri di testo: L. Cerchiai, L. Jannelli, F. Luongo, Le città greche della Magna Grecia e della Sicilia, ed Arsenale, Verona 2001, Euro 30,00 Lettura consigliata di approfondimento: E.Greco, La città greca antica, ed. Donzelli, Roma 1999, pp. 5-82, Euro 41,39 BILANCIO E FISCALITA’ D’IMPRESA Prof. Roberto Maglio Saranno trattati i temi di maggiore rilievo relativi al rapporto tra risultato civilistico e reddito imponibile e la nuova tassazione sul reddito di impresa nei suoi riflessi economico-contabili. Testi consigliati Verificare sul sito internet della facoltà e del docente. BIOETICA AMBIENTALE ED ETICA ECONOMICA Prof.ssa Maria G. Di Domenico 67 Argomento del Corso: I Modulo: La fondazione dell’etica nella civiltà tecnologica II Modulo Problemi e prospettive etiche nell’era del mercato globale Testi: Martin Heidegger, Saggi e Discorsi, Mursia Editore 1991 AA. VV. Utilitarismo e oltre, Il Saggiatore Milano 2002 All’inizio del Corso saranno date indicazioni circa le parti dei testi, indicati nel programma, che saranno oggetto del colloquio finale. BUDGET E REPORTING DIREZIONALE Prof.ssa Adele Cardarelli Programma per il nuovo ordinamento Il budget nella gestione strategica. - La definizione delle responsabilità e la struttura tecnicocontabile per il controllo di gestione. – Le caratteristiche fondamentali del budget. - I documenti fondamentali in cui si articola il budget. - I limiti del budgeting. – Il budget commerciale. - Il budget della produzione. Il budget del sistema distributivo. - I budget delle altre aree funzionali. - Il budget degli investimenti. - Il budget finanziario. - Il master budget. I concetti generali del reporting. – Il reporting direzionale. – Il reporting operativo. Testi consigliati ANTONELLI VALERIO - CERBIONI FABRIZIO Il budget nel sistema di controllo di gestione. Volume I. L'impiego del budget in contesti dinamici. Il budget nel sistema di controllo di gestione. Volume II. Il Supporto informatico ad un modello di budget per applicazioni didattiche Giappichelli,Torino,2000. CINEMA, FOTOGRAFIA E TELEVISIONE Prof. Giulio Baffi Programma: Il corso di Cinema e televisione dell’anno 2006/2007 sarà dedicato alla conoscenza e all’approfondimento di una parte importante della produzione teatrale, cinematografica, televisiva e radiofonica di Mario Martone. Quella cioè in cui il regista approfondisce il suo rapporto artistico con la città di Napoli in immagini inconsuete e di grande interesse. Di questo regista saranno quindi prese in esame le principali alcune realizzazioni di teatro di prosa e liriche, film, documentari televisivi, opere sperimentali. Sono previsti incontri di approfondimento sui vari argomenti che concorrono alla elaborazione delle opere realizzate da Martone, con la partecipazione dello stesso regista e dei suoi principali collaboratori ed attori, oltre che con studiosi del settore. Per la realizzazione di tale progetto didattico sarà chiesta la collaborazione delle strutture Rai interessate e di altre realtà utili alla migliore riuscita del Corso. Anche quest’anno prevediamo la collaborazione di Magazzini di Fine Millennio e Jcra Project. 68 Proiezioni previste: Cinema Morte di un matematico napoletano Rasoi L’amore molesto La salita Teatro di guerra Teatro e videoteatro Otello Coltelli nel cuore I dieci comandamenti Documentari: Nella città barocca Nella Napoli di Luca Giordano Caravaggio Radiofonia Voci ed altri invisibili Antonio Neiwiller, pensieri e frammenti da un teatro dell’utopia Testi consigliati: Vito Pandolfi - Regia e registi in Italia Mario Martone - Chiaroscuri, scritti tra cinema e teatro – Bompiani ed. COMUNICAZIONE LETTERARIA DEL VIAGGIO Prof. Roberta Lencioni Tema del corso: La letteratura di viaggio dal resoconto alla guida turistica. Per la storia della scrittura del viaggio. L. Minervini, Ricordi, libri di famiglia, libri di viaggio, in Manuale di Letteratura italiana, BollatiBoringhieri, Torino 1994, vol. I, pp. 865-879. A. Battistini, La letteratura di viaggio; Dalla biografia encomiastica alla biografia informativa in Manuale di Letteratura italiana, Bollati-Boringhieri, Torino 1994 vol. II, pp. 441-463. Storia delle guide di Napoli dal ‘500 al ‘900 AA.VV., Libri per vedere, ESI, Napoli 1995, pp.1-164 (N.B. Si richiede la conoscenza approfondita di almeno 1 guida a scelta per ogni secolo). Il viaggio culturale. A. Brilli, Il viaggiatore immaginario, Il Mulino, Bologna 1997, pp. 7-147. Oppure A. Brilli, Quando viaggiare era un’arte, Il Mulino, Bologna 1995, pp. 7-159 Napoli negli scrittori di viaggio. B. Croce, Un paradiso abitato da diavoli, Adelphi, Milano 2006, pp.11-123 oppure A. Dumas, Napoli e i suoi contorni, Pironti, Napoli 2005, pp. 13-127. 69 CONTROLLO STATISTICO DI QUALITA’ I Prof. Danilo Leone (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) CONTROLLO STATISTICO DI QUALITA’ II Prof. Riccardo Lega (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) CORPORATE GOVERNANCE Prof. Enrico Viganò Programma Teoria dell'Agenzia: nascita e limiti. Teorie Manageriali della Corporate Governance. Assetti Istituzionali e di governo delle imprese.Il funzionamento del Consiglio di Amministrazione; Governance nelle piccole imprese e nelle imprese familiari. Riforma del Diritto Societario italiano e codici di autodisciplina. Testi: Alessandro Zattoni, “Assetti Proprietari e Corporate Governance”. Egea 2006 Articoli: Shleifer & Vishny “A survey of Corporate Governance”. Journal of Finance (1997) vol 52 pg 737783. Daily, Dalton & Cannella. “Corporate Governance: a decade of Dialogue and Data”. Academy of Management Review. (2003) v 28 n 3 pag 371- 382. Corbetta & Salvato. “The Board of Directors in Family Firms: one size fits all?”. Family Business Review (2004) Volume 17, Issue 2, Page 119-134, June 2004. Gli articoli sono disponibili in versione cartacea o elettronica preso la Biblioteca della Facoltà di Economia. CREAZIONE D’IMPRESA Prof. Mauro Sciarelli (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) CULTURA ARTISTICA NELL’ITALIA MERIDIONALE DAL ‘400 AL ‘900 (Insegnamento non attivato) 70 DEMOGRAFIA Prof. Aurelio Pane Programma I MODULO (5 crediti) Parte generale Popolazione e demografia. Fonti, statistiche, errori. Le misure dell’accrescimento demografico. Concetti e strumenti di analisi. Analisi elementare dei fenomeni demografici. La tavola di mortalità. Altri metodi e problemi di analisi della mortalità. La formazione e lo scioglimento delle coppie. La fecondità. Testi consigliati Parte generale M. Livi Bacci, Introduzione alla demografia, Loescher, Torino, 1999 (si possono utilizzare anche le edizioni successive): Cap. I, II, III, IV Cap. V (escluso il paragrafo 8) Cap. VI (esclusi i paragrafi 3, 5, 7, 8, 9,10) Cap. VII (esclusi i paragrafi 2, 3, 4, 5, 9) Cap. VIII (esclusi i paragrafi 4, 8) Cap. IX (esclusi i paragrafi 7, 8, 9, 10) oppure N. Federici, Istituzioni di demografia, Cacucci, Bari, 1980; oppure G. Chiassino - L. Di Comite, Appunti di demografia, Cacucci, Bari, 1981; oppure A. Santini, Analisi demografica, Vol. I, II, La nuova Italia, Firenze, 1992. Parte speciale A. Pane – S. Strozza – Gli immigrati in Campania Una difficile integrazione tra clandestinità e precarietà - L’Harmattan Italia, 2000 (Capp. I, II, V, VI, VII); oppure A. Pane – E. Amitrano, Metodologie di analisi delle tavole di mortalità ridotte, Rocco Curto Editore, 1996. DINAMICHE TECNOLOGICHE: VALUTAZIONE E CONTROLLO Prof. Alberto Azzi (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) DIRITTO AGRARIO Prof.ssa Antonella Miletti Programma I Modulo (5 crediti) Le fonti del diritto agrario: la Cost., il cod. civ., la legislazione speciale, la normativa comunitaria. 71 I modi di apprensione dei beni fondamentali dell’organizzazione agraria (successione, prelazione, usucapione). L’unificazione del contratto agrario: l’affitto e la sua disciplina. L’organizzazione e lo svolgimento dell’attività produttiva agricola: l’imprenditore agricolo e le attività connesse. Testi consigliati Germanò A., Manuale di diritto agrario, Giappichelli, ult. ed. (rivolgersi in dipartimento per conoscere i paragrafi da studiare). Solo per chi volesse approfondire il tema della successione agraria si consiglia la lettura di A. Miletti, La successione agraria, Cedam, 1999. A coloro che seguiranno il corso verrà consegnato direttamente in aula il programma ed il materiale per affrontare l’esame. II Modulo (10 crediti) Il diritto dell’agricoltura nell’era della globalizzazione. L’ambiente e l’agricoltura. Il diritto agroalimentare. Testi consigliati Per coloro che non seguono il corso, il materiale relativo al II modulo, potrà essere ritirato in dipartimento, presso lo studio del docente. DIRITTO AMMINISTRATIVO Prof. Erik Furno I Modulo Organizzazione della pubblica amministrazione: concetti generali, profili costituzionali. Il principio democratico e la supremazia della politica. Diritti dell’uomo e riserve di giurisdizione. Separazione dei poteri. Principio di legalità. Strumentalità, imparzialità, buon andamento, autonomia. Consulenza e controlli. L’assetto positivo: lo stato e i ministeri. L’amministrazione locale. L’amministrazione regionale. Gli enti pubblici: aziende, amministrazioni autonome, agenzie, enti pubblici economici. Gli organismi di diritto pubblico e le società in mano pubblica. Le autorità amministrative indipendenti. L’attività amministrativa. Le posizioni giuridiche soggettive ed il potere amministrativo. Il procedimento ed il provvedimento. La valutazione degli interessi ed i modelli partecipativi. L’efficacia del provvedimento e l’invalidità. La responsabilità della pubblica amministrazione. I principi costituzionali della giustizia amministrativa II Modulo Servizi pubblici: servizi di interesse economico generale e servizi pubblici locali. Servizi pubblici e tutela degli utenti. Titolarità e gestione del servizio pubblico. Stato e Mercato. Costituzione economica europea. L’attività di diritto privato della pubblica amministrazione. Testo consigliato per la parte generale (I Modulo) G. Corso, Manuale di diritto amministrativo, Giappichelli, 2005 (esclusa la parte III da par. 29 a par. 50). Testi consigliati per la parte speciale (II Modulo) DIRITTO COMMERCIALE (Lettere A-C) 72 Prof. Ermanno Bocchini Programma Modulo A – 5 crediti Il diritto commerciale nella new economy. L’imprenditore. L’impresa. Il registro delle imprese. L’azienda. I segni distintivi. Gli ausiliari dell’imprenditore. La disciplina della concorrenza. I consorzi volontari fra imprenditori e le associazioni temporanee di imprese. La società semplice. La società in nome collettivo. La società in accomandita semplice e per azioni. La società per azioni. Società con azioni quotate in borsa. La società a responsabilità limitata. Le società cooperative. Trasformazione e fusione delle società. Gli organismi di cooperazione interaziendali. I fondi di investimento mobiliare. L’associazione in partecipazione. Forme associative di diritto familiare. I contratti dell’imprenditore. I titoli di credito in generale. La cambiale. Il controllo delle attività di intermediazione finanziaria. L’assegno bancario. L’assegno circolare. La fede di credito. Le procedure concorsuali. Presupposti del fallimento. Gli effetti del fallimento per il fallito e per i creditori. Gli effetti del fallimento sugli atti pregiudizievoli ai creditori. Gli effetti del fallimento sui rapporti giuridici preesistenti. L’accertamento del passivo e dei diritti reali mobiliari dei terzi. La liquidazione e la ripartizione dell’attivo. La cessazione del fallimento. Il procedimento sommario. Il concordato preventivo e l’amministrazione controllata. La liquidazione coatta amministrativa. L’amministrazione straordinaria delle grandi imprese in crisi. Testi consigliati E. Bocchini, Introduzione al diritto commerciale nella new economy, Cedam, Padova, 2001; ed inoltre G. Auletta - N. Salnitro, Elementi di diritto commerciale, Giuffrè, Milano, 2001 (pp. 1-270 e 421507); oppure G. Campobasso, Manuale di diritto commerciale, Utet, Torino, 2001(pp. 1-327 e 447-550); oppure A. Graziani - G. Minervini - U. Belviso, Manuale di diritto commerciale, Cedam, Ult. Ediz. (pp.13255 e 553-586 e 647-752). Modulo B – 5 crediti Il diritto della contabilità delle imprese. Le scritture contabili.Le singole scritture contabili. Il bilancio di esercizio. Problemi generali. La chiarezza e le precisazioni del bilancio. I principi di bilancio. La situazione patrimoniale. L’iscrizione e la valutazione delle poste del passivo. I conti d’ordine. Il contro economico.La nota integrativa. La relazione sulla gestione. La violazione dell norme del codice civile relative al bilancio d’esercizio. Il bilancio consolidato di gruppo. Testo consigliato E. Bocchini, Manuale di diritto della contabilità delle imprese, 2^ edizione, Utet, Torino, 1995 (pp.1-36 e 123-374); Per le esercitazioni occorre usare il testo di E. Bocchini (a cura di), Il bilancio delle società, 2^ edizione, Cedam, Padova, 2000. Per quest’ultimo testo le domande di esame avranno ad oggetto due quesiti per ogni sezione, a scelta dello studente. Se la sezione è divisa in più lettere e sottolettere [A), B), C), A1), B1), C1),] le domande avranno ad oggetto due quesiti per ogni sottolettera (es. conto dei profitti e delle perdite, redazione del bilancio e controllo, gli effetti dell’annullamento del bilancio, ecc.). DIRITTO COMMERCIALE I° Modulo (Lettere D-K) 73 Prof. Antonio Blandini Imprenditore e impresa. L’imprenditore agricolo e l’imprenditore commerciale. Le dimensioni dell’impresa. L’imprenditore individuale e l’imprenditore collettivo. Impresa familiare ed azienda coniugale. Il principio di effettività: l’inizio e la fine dell’impresa. La liceità dell’attività. Il professionista intellettuale. L’attitudine all’esercizio dell’impresa commerciale. Lo statuto dell’imprenditore commerciale. L’azienda. I segni distintivi. Le invenzioni industriali e i modelli. Gli ausiliari dell’imprenditore. La disciplina della concorrenza. Le società in generale. La società semplice. La società in nome collettivo. La società in accomandita semplice. La società per azioni. Nozione, costituzione, nullità, conferimenti, azioni, obbligazioni, assemblea, amministratori, collegio sindacale, controlli esterni, bilancio, modificazioni atto costitutivo, scioglimento, liquidazione, estinzione. La società in accomandita per azioni. La società a responsabilità limitata. La trasformazione, la fusione e la scissione. Le società cooperative e gli strumenti di cooperazione tra imprenditori. Testi consigliati, per le sole parti relative al programma: F. Di Sabato, Istituzioni di Diritto commerciale, Milano, Giuffrè, ult.ed. o, in alternativa, uno dei seguenti testi V. Buonocore (a cura di), Istituzioni di diritto commerciale, Torino, Giappichelli, ult. ed., G.F. Campobasso, Manuale di diritto commerciale, Torino, Utet, ult. ed. A. Graziani – G. Minervini – U. Belviso, Manuale di diritto commerciale, Padova, Cedam, ult. ed. DIRITTO COMMERCIALE II° Modulo (Lettere D-K) Prof. Domenico Buonomo (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) DIRITTO COMMERCIALE (Lettere L-P) Prof. Amedeo Bassi I modulo Imprenditore e impresa. L’imprenditore agricolo e l’imprenditore commerciale. Le dimensioni dell’impresa. L’imprenditore individuale e l’imprenditore collettivo. Impresa familiare ed azienda coniugale. Il principio di effettività: l’inizio e la fine dell’impresa. La liceità dell’attività. Il professionista intellettuale. L’attitudine all’esercizio dell’impresa commerciale. Lo statuto dell’imprenditore commerciale. L’azienda. I segni distintivi. Le invenzioni industriali e i modelli. Gli ausiliari dell’imprenditore. La disciplina della concorrenza. Le società in generale. La società semplice. La società in nome collettivo. La società in accomandita semplice. La società per azioni. Nozione, costituzione, nullità, conferimenti, azioni, obbligazioni, assemblea, amministratori, collegio sindacale, controlli esterni, bilancio, modificazioni atto costitutivo, scioglimento, liquidazione, estinzione. La società in accomandita per azioni. La società a responsabilità limitata. La trasformazione, la fusione e la scissione. Le società cooperative e gli strumenti di cooperazione tra imprenditori. II modulo I titoli di credito in generale. La cambiale. Il controllo delle attività di intermediazione finanziaria. L’assegno bancario. L’assegno circolare. La fede di credito. Le procedure concorsuali. Presupposti del fallimento. Gli effetti del fallimento per il fallito e per i creditori. Gli effetti del fallimento sugli atti pregiudizievoli per i creditori. Gli effetti del fallimento sui rapporti giuridici preesistenti, 74 l’accertamento del passivo e dei diritti reali mobiliari dei terzi. La liquidazione e la ripartizione dell’attivo. La cessazione del fallimento. Il concordato preventivo. La liquidazione coatta amministrativa. L’amministrazione straordinaria delle grandi imprese in stato di insolvenza. I contratti dell’imprenditore. Testi consigliati A. Bassi, V. Buonocore, S. Pescatore, La riforma del diritto societario, Torino, Giappichelli, 2003; 2) G.F. Campobasso, Manuale di Diritto Commerciale, volume unico, Utet, Torino, ultima edizione. 3) F. Di Sabato, Manuale delle società, Torino, Utet, ULTIMA EDIZIONE DIRITTO COMMERCIALE (Lettere Q-Z) Prof. Domenico Buonomo Programma Modulo A – 5 crediti Imprenditore e impresa. Forme associative di diritto familiare. L’azienda. I segni distintivi. Invenzioni e modelli di utilità. Gli ausiliari dell’imprenditore. La società in generale. Il contratto di società. Le società di persone: la società semplice, la società in nome collettivo, la società in accomandita semplice. Le società di capitali: la società per azioni, la società in accomandita per azioni, la società a responsabilità limitata. La trasformazione, la fusione e la scissione. Il bilancio. Le società cooperative e gli strumenti di cooperazione tra imprenditori. Testo consigliato AA.VV, Manuale di Diritto commerciale, Giappichelli, Torino, 1997, limitatamente alle parti indicate nel programma. Molulo B – 5 crediti I contratti dell’imprenditore commerciale: compravendita, permuta, estimatorio, somministrazione, appalto, trasporto, mandato, commissione, spedizione, agenzia, mediazione, deposito, mutuo, leasing, factoring. Titoli di credito: nozione e principi generali; cambiale; assegno. Le imprese in crisi. Le procedure concorsuali in genere. Il fallimento. Presupposti soggettivi e oggettivi. La dichiarazione di fallimento. Gli organi del fallimento Gli effetti del fallimento: gli effetti personali e patrimoniali per il fallito; gli effetti per i creditori; gli effetti sui rapporti giuridici preesistenti; gli atti pregiudizievoli ai creditori. La formazione della massa attiva. L’esercizio provvisorio dell’impresa. L’accertamento del passivo e dei diritti reali immobiliari di terzi. La liquidazione e la ripartizione dell’attivo. La chiusura e la riapertura della procedura fallimentare. Il concordato fallimentare: natura giuridica; presupposti; proposta; procedimento; effetti; risoluzione e l’annullamento. La riabilitazione civile. Il fallimento delle società. Il procedimento sommario. Il concordato preventivo: caratteri generali e presupposti; proposta; procedimento; effetti; risoluzione e l’annullamento: 75 La liquidazione coatta amministrativa L’amministrazione straordinaria delle grandi imprese in stato di insolvenza Testo consigliato per la parte generale: AA.VV, Manuale di Diritto commerciale, Giappichelli, Torino, 1997, limitatamente alle parti indicate nel programma. DIRITTO COMMERCIALE (STIM) Prof. Antonio Blandini Programma del corso Imprenditore e impresa - Le società in generale. Le società di persone - La società per azioni - Le altre società di capitali - La trasformazione, la fusione e la scissione - Lo scioglimento, la liquidazione e l'estinzione delle società di capitali - Le società cooperative e mutue assicuratrici - I contratti dell'imprenditore commerciale - I titoli di credito - Le imprese in crisi. Testi Consigliati: F. Di Sabato, Istituzioni di Diritto commerciale, Milano, Giuffrè, ult.ed. o, in alternativa, uno dei seguenti testi V. Buonocore (a cura di), Istituzioni di diritto commerciale, Torino, Giappichelli, ult. ed., G.F. Campobasso, Manuale di diritto commerciale, Torino, Utet, ult. ed. A. Graziani – G. Minervini – U. Belviso, Manuale di diritto commerciale, Padova, Cedam, ult. ed. DIRITTO COMMERCIALE (CLIPA) Prof.ssa Cristiana Fiengo Programma I MODULO Imprenditore e impresa. L’imprenditore agricolo e l’imprenditore commerciale. Le dimensioni dell’impresa. L’imprenditore individuale e l’imprenditore collettivo. Impresa familiare ed azienda coniugale. Il principio di effettività: l’inizio e la fine dell’impresa. La liceità dell’attività. Il professionista intellettuale. L’attitudine all’esercizio dell’impresa commerciale. Lo statuto dell’imprenditore commerciale. L’azienda. I segni distintivi. Le invenzioni industriali e i modelli. Gli ausiliari dell’imprenditore. La disciplina della concorrenza. Le società in generale. La società semplice. La società in nome collettivo. La società in accomandita semplice. La società per azioni. Nozione, costituzione, nullità, conferimenti, azioni, obbligazioni, assemblea, amministratori, collegio sindacale, controlli esterni, bilancio, modificazioni atto costitutivo, scioglimento, liquidazione, estinzione. La società in accomandita per azioni. La società a responsabilità limitata. La trasformazione, la fusione e la scissione. Le società cooperative e gli strumenti di cooperazione tra imprenditori. II MODULO I titoli di credito in generale. La cambiale. Il controllo delle attività di intermediazione finanziaria. L’assegno bancario. L’assegno circolare. La fede di credito. Le procedure concorsuali. Presupposti del fallimento. Gli effetti del fallimento per il fallito e per i creditori. Gli effetti del fallimento sugli atti pregiudizievoli per i creditori. Gli effetti del fallimento sui rapporti giuridici preesistenti, 76 l’accertamento del passivo e dei diritti reali mobiliari dei terzi. La liquidazione e la ripartizione dell’attivo. La cessazione del fallimento. Il concordato preventivo. La liquidazione coatta amministrativa. L’amministrazione straordinaria delle grandi imprese in stato di insolvenza. I contratti dell’imprenditore. Testi consigliati 1) G.F. Campobasso, Manuale di Diritto Commerciale, volume unico, Utet, Torino, ultima edizione. 2) G. Auletta – N. Salanitro, Diritto commerciale, Milano, Giuffrè, ULTIMA EDIZIONE. 3) F. Di Sabato, Manuale delle società, Torino, Utet, ULTIMA EDIZIONE 4) A. Bassi, V. Buonocore, S. Pescatore, La riforma del diritto societario, Torino, Giappichelli, 2003. DIRITTO COMMERCIALE (Avanzato) Prof. Amedeo Bassi Programma I MODULO Approfondimento delle posizioni dottrinarie e giurisprudenziali in tema di: imprenditore e impresa. L’imprenditore agricolo e l’imprenditore commerciale. Le dimensioni dell’impresa. L’imprenditore individuale e l’imprenditore collettivo. Impresa familiare ed azienda coniugale. Il principio di effettività: l’inizio e la fine dell’impresa. La liceità dell’attività. Il professionista intellettuale. L’attitudine all’esercizio dell’impresa commerciale. Lo statuto dell’imprenditore commerciale. L’azienda. I segni distintivi. Le invenzioni industriali e i modelli. Gli ausiliari dell’imprenditore. La disciplina della concorrenza. Le società in generale. La società semplice. La società in nome collettivo. La società in accomandita semplice. La società per azioni. Nozione, costituzione, nullità, conferimenti, azioni, obbligazioni, assemblea, amministratori, collegio sindacale, controlli esterni, bilancio, modificazioni atto costitutivo, scioglimento, liquidazione, estinzione. La società in accomandita per azioni. La società a responsabilità limitata. La trasformazione, la fusione e la scissione. Le società cooperative e gli strumenti di cooperazione tra imprenditori. Testo consigliato Gaetano Presti – Matteo Rescigno, Corso di Diritto Commerciale, vol. II, Società, Zanichelli, Bologna, ultima edizione. DIRITTO COMMERCIALE COMUNITARIO Prof. Francesco Saverio Martorano Programma Parte prima: Introduzione alla disciplina comunitaria delle società – Il diritto di stabilimento delle società – La costituzione delle società di capitali e la pubblicità degli atti sociali – La società a responsabilità limitata unipersonale – Capitale sociale e conferimenti nella società per azioni – le operazioni sul capitale sociale della società per azioni – Le operazioni sulle proprie azioni – la 77 contabilità – Fusione e scissione delle società – Le offerte pubbliche di acquisto – L’informazione societaria – La società europea - La società cooperativa europea – Il GEIE. Parte seconda: La nozione comunitaria di impresa – Il divieto di intese tra imprese concorrenti – Il divieto di abuso di posizione dominante sul mercato – Il divieto di concentrazioni tra imprese concorrenti – Il divieto di aiuti di stato alle imprese – Gli intermediari del mercato mobiliare – Le banche. Testo consigliato: Marco Cassottana – Antonio Nuzzo, Lezioni di diritto commerciale comunitario, seconda edizione, Torino, 2006. DIRITTO COMUNITARIO DEL LAVORO Prof. Lucia D’Arcangelo Programma Il metodo comparatistico nel quadro dell’evoluzione dei sistemi giuridici europei. Diritto comparato del lavoro e diritto comunitario del lavoro. Il sistema giuridico comunitario. La politica sociale comunitaria dalle origini al Trattato di Amsterdam. Il diritto comunitario del lavoro, il dialogo tra le fonti normative e l’armonizzazione delle legislazioni nazionali. Il principio di sussidiarietà. Tecniche di recepimento delle fonti comunitarie in diritto interno. I diritti sociali fondamentali. La libera circolazione dei lavoratori, il diritto di stabilimento e di libera prestazione di servizi. L’igiene e la sicurezza del lavoro. La parità di trattamento fra uomo e donna nelle condizioni di lavoro ed il divieto di discriminazione. La sicurezza sociale. La partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese. Testi consigliati L. Galantino, Diritto comunitario del lavoro, Giappichelli, Torino, 2005 in alternativa M. Roccella - T.Treu, Diritto del lavoro della Comunità Europea, Cedam, Padova, 2002. DIRITTO DEGLI ENTI LOCALI Prof. Alfonso Maria Cecere Cenni storici; le fonti normative nell’ordinamento degli enti locali; autonomia statutaria e potestà regolamentare; il sistema elettorale e l’ordinamento istituzionale: gli organi di governo e le loro funzioni; la dirigenza; lo status degli amministratori locali; forme di organizzazione sovracomunale infraregionale; il sistema dei controlli. Testi consigliati F. Pinto, Diritto degli enti locali, vol. I, parte generale, editore Giappichelli, Torino, 2003. DIRITTO DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI Prof. Antonio Blandini Oggetto, principi "Costituzionale", poteri pubblici e fonti normative dei diritti dei mercati finanziari; intermediazione finanziaria e strumenti finanziari; la vigilanza sugli intermediari finanziari; l’intermediazione finanziaria e la gestione collettiva del risparmio; disfunzioni , crisi e 78 sanzioni amministrative e penali degli intermediari finanziari; la finanza strutturata; le discipline di contrasto alla finanza criminale. Testi consigliati, in alternativa, per le sole parti relative al programma: 1) S. AMOROSINO-C. RABITTI BEDOGNI, a cura di, Manuale di diritto dei mercati finanziari, Giuffrè, Milano, ult. ed. 2) AA.VV., Il Mercato finanziario, a cura di M. Rispoli Farina, G. Rotondo, Giuffrè, Milano, ult. ed.; 3) R. Costi, L. Enriques, Il mercato mobiliare, Cedam, Padova, ult. ed. (gli argomenti in programma). DIRITTO DEI SERVIZI PUBBLICI Prof. Alberto Lucarelli (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) DIRITTO DEI TRASPORTI Prof. Wanda D’Alessio Corso di laurea specialistica in Economia aziendale Curriculum Logistica economica e servizi per le aziende. Crediti formativi : 5 Programma del corso Il Piano generale dei trasporti e della logistica. Le implicazioni delle politiche europee: dall’integrazione del mercato dei trasporti ad una politica comune di sviluppo. La concorrenza e le condizioni di accesso al mercato nelle azioni di liberalizzazione e di regolazione. Mobilità e sviluppo sostenibile. La rete transeuropea dei trasporti ed il trasporto marittimo a corto raggio. La pianificazione regionale, il governo della mobilità urbana nella riforma del servizio pubblico di trasporto. Il riassetto del sistema amministrativo e sua incidenza nella pianificazione regionale dei trasporti. Il decentramento in tema di servizi pubblici di trasporto ed articolazione funzionale e territoriale delle competenze. Il governo della mobilità nelle aree urbane. I servizi pubblici di trasporto tra concorrenza e regolazione. Il regime pubblico del servizio di trasporto e la riorganizzazione delle forme di intervento dello Stato. La dimensione comunitaria. Misure di liberalizzazione. Dalla gestione alla regolazione e strumenti di azione amministrativa tra “obblighi” e “contratto di servizio”. I principi di erogazione dei servizi pubblici. La Carta dei servizi. Il contratto di trasporto nel codice civile. Configurazione della disciplina del contratto di trasporto. I servizi pubblici di linea. Le condizioni generali di contratto ed i contratti standard. Trasporto di cose e regime della responsabilità del vettore. Trasporto cumulativo. Trasporto con rispedizione. Subtrasporto. Fattispecie contrattuali affini (appalto e spedizione). Il contratto di trasporto marittimo ed aereo. L’evoluzione internazionale dei traffici. L’autonomia e specialità delle fonti normative, il diritto comune ed il diritto internazionale uniforme. Trasporto marittimo di merci. Le attività di esecuzione dei contratti e la responsabilità del vettore. Trasporto aereo di cose. La normativa italiana ed europea. Trasporto aereo internazionale di merci nella Convenzione di Montreal del 1999. Il trasporto ferroviario e su strada. Il trasporto ferroviario. Il processo di privatizzazione delle Ferrovie dello Stato e l’accesso al mercato, l’esercizio del servizio pubblico e le condizioni generali di trasporto. Regole uniformi e trasporto ferroviario internazionale. Il trasporto su strada. Attività di trasporto di cose per conto proprio e per conto terzi. Responsabilità del vettore stradale per perdita, 79 od avaria, e limitazione del risarcimento. La Convenzione del 1956 (C.M.R.). Riordino nell’accesso alla professione nella normativa comunitaria. Il contratto di servizi logistici integrati. Le prestazioni di servizi logistici integrati, sistema intermodale e multimodale dei trasporti. Aspetti evolutivi della logistica. Relazioni giuridiche tra committenti e fornitori tra terziarizzazione ed outsourcing. Il contratto di “servizi logistici integrati” e la configurazione del trasporto. Le modificazioni indotte dalla logistica nel sistema intermodale e multimodale dei trasporti. Il regime della responsabilità dell’operatore del trasporto intermodale. Testo di riferimento : Wanda d’Alessio, Diritto dei trasporti, Milano, Giuffré, 2003. Modalità di accertamento del profitto : Colloquio sugli argomenti oggetto della disciplina. DIRITTO DEL COMMERCIO INTERNAZIONALE (Insegnamento non attivato) DIRITTO DEL LAVORO I (Lettere A-K) Prof. Mariorosario Lamberti Programma di esame Il sistema delle fonti: legge e contrattazione collettiva. Il contratto individuale di lavoro. Lavoro subordinato e lavoro autonomo. L’accesso e gli incentivi all’occupazione. Organizzazione e gestione del mercato del lavoro. La disciplina delle assunzioni e l’avviamento al lavoro. La formazione del contratto di lavoro. L’imprenditore nel rapporto di lavoro. Il potere direttivo. Organizzazione del lavoro e classificazioni professionali. Mobilità aziendale e trasferimento. Il tempo nella prestazione di lavoro. Il potere di vigilanza e di controllo. Gli accertamenti sanitari. Il potere disciplinare. Diritti e doveri del lavoratore nell’organizzazione aziendale. L’obbligo di sicurezza dell’imprenditore. L’obbligazione retributiva. Il trattamento di fine rapporto. La tutela del lavoro femminile. La sospensione del rapporto di lavoro dal lato del lavoratore. La sospensione del rapporto di lavoro dal lato del datore di lavoro. Il decentramento produttivo, la somministrazione di manodopera e le vicende circolatorie dell’azienda. La risoluzione del rapporto di lavoro. Licenziamenti individuali e licenziamenti collettivi. Le garanzie dei diritti dei lavoratori. I rapporti speciali di lavoro. Il rapporto di lavoro pubblico. Testo consigliato: G. Ferraro, Il rapporto di lavoro, Seconda edizione, Giappichelli, Torino, 2006. DIRITTO DEL LAVORO I (Lettere L-Z) Prof. Luigi Fiorillo Programma di esame Il sistema delle fonti: legge e contrattazione collettiva. Il contratto individuale di lavoro. Lavoro subordinato e lavoro autonomo. L’accesso e gli incentivi all’occupazione. Organizzazione e gestione del mercato del lavoro. La disciplina delle assunzioni e l’avviamento al lavoro. La formazione del contratto di lavoro. L’imprenditore nel rapporto di lavoro. Il potere direttivo. Organizzazione del lavoro e classificazioni professionali. Mobilità aziendale e trasferimento. Il tempo nella prestazione di lavoro. Il potere di vigilanza e di controllo. Gli accertamenti sanitari. Il 80 potere disciplinare. Diritti e doveri del lavoratore nell’organizzazione aziendale. L’obbligo di sicurezza dell’imprenditore. L’obbligazione retributiva. Il trattamento di fine rapporto. La tutela del lavoro femminile. La sospensione del rapporto di lavoro dal lato del lavoratore. La sospensione del rapporto di lavoro dal lato del datore di lavoro. Il decentramento produttivo, la somministrazione di manodopera e le vicende circolatorie dell’azienda. La risoluzione del rapporto di lavoro. Licenziamenti individuali e licenziamenti collettivi. Le garanzie dei diritti dei lavoratori. I rapporti speciali di lavoro. Il rapporto di lavoro pubblico. Testo consigliato: G. Ferraro, Il rapporto di lavoro, Seconda edizione, Giappichelli, Torino, 2006. DIRITTO DEL LAVORO II (Lettere A-Z) Prof. Mariorosario Lamberti Prima Parte: Lavoro e flessibilità della manodopera La flessibilità nel diritto del lavoro. Il lavoro modulato: contratto di lavoro a termine, contratto di lavoro a tempo parziale, contratto di lavoro intermittente, contratto di lavoro ripartito. Il lavoro formativo: contratto di formazione e lavoro, contratto di apprendistato, contratto di inserimento, piani di inserimento professionale, tirocini formativi e di orientamento. Il lavoro decentrato: la somministrazione di lavoro, il lavoro negli appalti, il distacco. Il lavoro autonomo: la collaborazione coordinata e continuativa, il lavoro a progetto, il lavoro occasionale ed accessorio, i contratti d’opera, il contratto di agenzia. Il lavoro associato: il lavoro in cooperativa e il contratto di associazione in partecipazione. Il lavoro di solidarietà sociale. Testo consigliato: G. Ferraro, Tipologie di lavoro flessibile, Seconda edizione, Giappichelli, Torino, 2004 (limitatamente a: Parte I, Parte II e Parte IV). Seconda Parte: Lavoro e responsabilità sociale dell’impresa Lavoro e responsabilità sociale dell’impresa. Sicurezza, partecipazione, qualità e regolarità del lavoro. La gestione delle risorse umane. L’ambiente di lavoro. Il ruolo delle relazioni sindacali. Fonti, metodi e strumenti di verifica della responsabilità sociale d’impresa. I codici di condotta, il bilancio sociale, la certificazione etica ed il marchio di qualità sociale. Proposte ed esperienze applicative della responsabilità sociale dell’impresa: piccole e medie imprese, multinazionali, società cooperative, pubblica amministrazione, organizzazioni no profit. Testo consigliato: L. Montuschi, P. Tullini (a cura di), Lavoro e responsabilità sociale dell’impresa, Zanichelli, Bologna, 2006 (limitatamente a: Sezione Prima e, a scelta dello studente, due Capitoli della Sezione Seconda e due Capitoli della Sezione Terza). DIRITTO DEL LAVORO (Avanzato) (Lettere A-Z) Prof. Mariorosario Lamberti Programma di esame Economia e diritto del lavoro. Ragion d’essere socio-economia e fondamento costituzionale del diritto del lavoro. Subordinazione, dipendenza ed estensione della protezione del lavoro. La volontà delle parti e la qualificazione del rapporto di lavoro. Eterodirezione e tipo legale. Segmentazione dell’impresa e rapporti di lavoro. Intermediazione ed interposizione: dai divieti alla disciplina 81 attuale in materia di lavoro decentrato. Somministrazione di manodopera, distacco ed appalto. La parità di trattamento nel diritto del lavoro. Criteri di differenziazione e relativa classificazione. La retribuzione. I principi costituzionali di proporzionalità e sufficienza. L’imperfetta estensione di fatto erga omnes delle tariffe collettive. Dalla contrattazione nazionale alle differenziazioni territoriali e regionali in materia retributiva. I differenti modelli economici di determinazione delle retribuzioni. La cessazione del rapporto di lavoro. I licenziamenti individuali. Giustificatezza del licenziamento: il giustificato motivo soggettivo e oggettivo. I licenziamenti collettivi. I criteri di scelta ed il controllo giudiziale sulle riduzioni di personale. Testo consigliato: P. ICHINO, Lezioni di Diritto del Lavoro. Un approccio di Labour Law and Economics, Giuffré, Milano, 2004 (limitatamente a: Capitoli I, II, IV e due Capitoli a scelta tra i seguenti: V, VI, VIII, X, sezione III). DIRITTO DEL MERCATO FINANZIARIO Prof. Domenico Buonomo (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) DIRITTO DELLA CONTABILITA’ DELLE IMPRESE Prof. Ermanno Bocchini (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) DIRITTO DELLA NAVIGAZIONE (Lettere A-K) Prof. Guido Rinaldi Baccelli Programma Specialità ed autonomia del diritto della navigazione. Le fonti. Il diritto internazionale della navigazione. Regime del mare e dello spazio aereo. Convenzione di Chicago. Gli Accordi bilaterali per l'esercizio dei servizi aerei regolari. Gli annessi tecnici alla convenzione di Chicago. La deregulation negli U.S.A. La liberalizzazione del trasporto aereo in Europa. Demanio e concessioni demaniali. Il lavoro portuale. L'impresa aeroportuale. Navigazione della nave e dell'aeromobile. Impresa di navigazione. Limite di risarcimento. Ausiliari tecnici e commerciali. Il comandante. L'equipaggio. Il raccomandatario. Iscrizione e contratto di arruolamento. I contratti di utilizzazione della nave e dell'aeromobile. Convenzione di Bruxelles. Sistema di Varsavia. Limite di risarcimento per danno alla persona. Sentenza della Corte Costituzionale 5 maggio 1985 n. 132. Pilotaggio e rimorchio. Contribuzione in avaria comune. Assistenza e salvataggio. Urto di navi e di aeromobili. Responsabilità per danni provocati dall'aeromobile ai terzi sulla superficie. Cenni relativi alle ssicurazioni contro i rischi della navigazione. Assicurazioni obbligatorie nella navigazione aerea. La repressione degli attentati contro la sicurezza dell'aviazione civile. Testi consigliati Lefevre D'Ovidio - G. Pescatore - L. Tullio, Manuale di diritto della navigazione, Giuffrè, Milano, 1993; oppure F. A. Querci, Diritto della navigazione, Cedam, Padova, 1989. 82 Agli studenti che seguono il corso saranno inoltre distribuite dispense del docente. DIRITTO DELLA NAVIGAZIONE (Lettere L-Z) Prof.ssa Wanda D’Alessio (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) DIRITTO DELLA PREVIDENZA SOCIALE Prof. Massimo Farina Programma I MODULO Nozione, struttura e contesto del rapporto giuridico previdenziale -Costituzione e autonomia dei rapporti previdenziali -Il rapporto per l’erogazione delle prestazioni e il suo svolgimento - Il rapporto contributivo- Lo statuto dei diritti previdenziali- La previdenza complementare. Testi consigliati M. Cinelli, Il rapporto previdenziale, Giappicchelli editore Torino, ultima dizione. II MODULO La tutela previdenziale contro la disoccupazione – Contrazione dell’attività aziendale ed integrazione guadagni- I contratti di solidarietà -La tutela contro gli infortuni e le malattie professionali – La previdenza complementare. Testi consigliati M. Cinelli, Diritto della Previdenza Sociale, Giappicchelli editore,Torino, ultima edizione capitoli VIII ( sez. I,II,III), XII ( sez. I,II), XV. DIRITTO DELLE AUTORITA’ DI GARANZIA Prof. Francesco Bocchini Origine storica delle Autorità amministrative indipendenti a tutela dei diritti soggettivi. I diritti soggettivi tutelati dalle Autorità garanti (Banca d’Italia, CONSOB, ISVAP, Autorità garante della concorrenza e del mercato, Autorità per l’energia elettrica e il gas, Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, la Commissione di garanzia per l’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, il Garante per la protezione dei dati personali). Il modello italiano e comunitario delle Autorità indipendenti e i suoi caratteri nella tutela dei diritti soggettivi. Diritto sostantivo e diritto processuale amministrativo nella tutela dei diritti soggettivi. La tutela dei diritti soggettivi negli ordinamenti a diritto comune e negli ordinamenti a diritto amministrativo. La tutela dei diritti tra amministrazione e giurisdizione nella Costituzione. Giustizia amministrativa e processo amministrativo. La distinzione tra processo e procedimento nella dottrina processualistica e nella dottrina amministrativistica. Processo amministrativo non giurisdizionale e giustizia amministrativa. I principi del processo amministrativo non giurisdizionale. Il principio del contraddittorio. Il principio di terzietà ed il principio di imparzialità. I principi particolari alle singole fasi del processo amministrativo. Il giudizio di cognizione di primo grado: fase introduttiva, fase istruttoria e fase decisoria. Le decisioni delle Autorità amministrative indipendenti e le loro impugnazioni. Testi consigliati 83 S. STAMMATI, Tre questioni in tema di “autorità amministrative indipendenti”, in Autorità indipendenti e principi costituzionali, Padova, 1999. F. Bocchini, Contributo allo studio del processo amministrativo non giurisdizionale, pp. 13-255, Napoli, 2004. (Le parti del programma da studiare verranno precisate durante il corso di lezioni). F. MERUSI – M. PASSARO, Voce Autorità indipendenti, in Enc. Dir., vol. VI, Aggiornamento, Milano, 2002. DIRITTO DELLE RELAZIONI INDUSTRIALI Prof. Matteo Maria Mutarelli (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) DIRITTO FALLIMENTARE Prof. Amedeo Bassi Programma Funzioni e finalità delle procedure concorsuali. Le imprese soggette alle procedure concorsuali. Rapporti tra le procedure concorsuali. Disciplina delle procedure concorsuali. Il fallimento: presupposti soggettivi ed oggettivi. La dichiarazione di fallimento. Gli organi. Gli effetti del fallimento per il fallito e per i creditori. Gli effetti del fallimento sugli atti pregiudizievoli per i creditori. Gli effetti del fallimento sui rapporti giuridici preesistenti, l’accertamento del passivo e dei diritti reali mobiliari dei terzi. La liquidazione e la ripartizione dell’attivo. La cessazione del fallimento. Il concordato preventivo. La liquidazione coatta amministrativa. L’amministrazione straordinaria delle grandi imprese in stato di insolvenza. Testi consigliati L. Guglielmucci, Lezioni di diritto fallimentare, Giappichelli, Torino, 2006. DIRITTO INDUSTRIALE Prof. Antonio Blandini Programma del corso I modulo 1. La concorrenza ed il mercato; Concorrenza, monopolio e oligopolio; Diritto Antitrust Comunitario e Italiano; Tutela del consumatore; La concorrenza sleale: casi e questioni. 2. I segni distintivi in genere; La ditta e l'insegna; Il marchio. II modulo 3. Denominazioni di origine e provenienza; I segni distintivi atipici; Regime internazionale dei segni distintivi. 4. Cenni generali sulla teoria dei beni immateriali; Brevetti per invenzioni industriali e Knowhow; Modelli ornamentali e d'utilità; Cessioni e licenze; Diritto d’autore. 84 5. Il diritto industriale informatico; le nuove tecnologie di trasmissione delle opere: la diffusione via internet; pirateria internazionale; protezione del software; banche dati e tutela della privacy; le invenzioni biotecnologiche. Testi consigliati A.VANZETTI, V. DI CATALDO, Manuale di diritto industriale, Giuffrè, Milano, ultima edizione, o in alternativa AA. VV., Diritto industriale. Proprietà intellettuale e concorrenza, Giappichelli, Torino, ultima edizione o altro testo, scelto previo accordo con il docente. Durante il corso potranno essere indicati ulteriori contributi e materiali per letture integrative. Si suggerisce inoltre, per opportuni approfondimenti, la lettura di uno tra i seguenti testi, in alternativa: Aa.Vv., Il diritto antitrust, estratto da P. Marchetti – L. C. Ubertazzi (a cura di), Commentario breve al diritto della concorrenza, Padova, 1999. F. Denozza, Chicago, l'efficienza ed il diritto antitrust, in Giur. comm., 1988, I, p. 7 G. Schiano di Pepe - S. Ronco (a cura di), Materiali per un approfondimento dello studio del diritto della concorrenza, (di prossima pubblicazione); G. Sena, Il nuovo diritto dei marchi, Milano, ultima edizione. E’ necessaria la consultazione del codice civile e delle leggi speciali disciplinanti le materie inserite nel programma d’esame. DIRITTO INTERNAZIONALE (Avanzato) Prof. Giancarlo Guarino Programma Seminari da concordare con il docente. DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO (Insegnamento non attivato) DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO DELLA CONTABILITA’ (Insegnamento non attivato) DIRITTO PRIVATO AVANZATO DEI CONTRATTI Prof. Ernesto Briganti Programma Le obbligazioni Vicende successorie nel credito: surrogazione e cessione del credito. La successione nel debito: delegazione, espromissione ed accollo; struttura, funzione e caratteri distintivi delle fattispecie (assunzione del debito cumulativa e liberatoria, privativa e novativa, passiva ed attiva, pura e titolata). I tipi di obbligazioni oggettivamente e soggettivamente complesse: obbligazioni cumulative e alternative, obbligazioni solidali, parziarie, divisibili e indivisibili. Le obbligazioni pecuniarie. 85 Il contratto Causa del contratto: natura soggettiva ed oggettiva; esistenza, meritevolezza e liceità. Efficacia del contratto (art. 1372 c.c.): relatività degli effetti, mutuo dissenso e recesso. Cessione del contratto: natura giuridica (teoria atomistica, teoria unitaria e renovatio contractus); forma; consenso del contraente ceduto; effetti. Patologia contrattuale. Contratti tipici e atipici Tipizzazione contrattuale. Disciplina dei contratti atipici: il contratto misto; la transtipicità. I contratti di garanzia. Le garanzie tipiche: fideiussione, avallo e mandato di credito. La fideiussione omnibus: liceità, limiti imposti alla garanzia. Le garanzie atipiche: garantievertrag, la fideiussio indemnitatis, la garanzia a prima richiesta, i performance bonds, le polizze fideiussorie. La promessa del fatto del terzo. Le lettere di patronage. Testi consigliati: Gazzoni, Manuale di diritto privato (relativamente alla parte sulle obbligazioni ed i contratti), ESI, ultima edizione. Ad integrazione, Briganti, Percorsi di diritto privato, Giappichelli, Torino, 1994. DIRITTO PROCESSUALE DEL LAVORO Prof. Giuseppe Ferraro (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) DIRITTO PUBBLICO DELL’ECONOMIA Prof. in corso di attribuzione (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) DIRITTO PUBBLICO REGIONALE Prof. Alberto Lucarelli Programma 1. L’ordinamento regionale; 2. Gli statuti e l’organizzazione regionale; 3. Le funzioni regionali: a) legislative e regolamentari; b) amministrative; c) L’autonomia finanziaria regionale; d) la partecipazione delle regioni a funzioni statali. 4. Le problematiche: a) l’interesse nazionale; b) la funzione di indirizzo e coordimanento; c) la leale collaborazione; d) il potere sostitutivo; e) le regioni e le relazioni internazionali; f) i giudizi costituzionali; g) la c. d. “dovolution”. Testi consigliati Bartole, Bin, Falcon, Tosi, Diritto regionale dopo le riforme, Il Mulino, 2003; Lucarelli A. – Scritti di diritto regionale, Giuffrè, 2004. DIRITTO SINDACALE Prof. Luigi Fiorillo 86 Programma I° Modulo (5 crediti) La nozione di diritto sindacale. L’origine e l’evoluzione del fenomeno sindacale. La libertà sindacale. L’attività sindacale nei luoghi di lavoro. Le rappresentanze sindacali nei luoghi di lavoro. Rappresentanza e rappresentatività del sindacato. La contrattazione collettiva nel sistema delle fonti del diritto del lavoro. Struttura e livelli. Il contratto collettivo di diritto comune: l’efficacia. I rapporti tra contratti collettivi di diverso livello. Legge e contrattazione collettiva. La contrattazione collettiva nel lavoro pubblico. Il conflitto collettivo. Il diritto di sciopero: nozione, limiti e modalità di esercizio. L’esercizio di sciopero nei servizi pubblici essenziali. Le altre forme di lotta sindacale. Testi consigliati B. Caruso, Le relazioni sindacali, Giappichelli, Torino (ult. ed.) ***** II Modulo (10 crediti) La nozione di diritto sindacale. L’origine e l’evoluzione del fenomeno sindacale. La libertà sindacale. L’attività sindacale nei luoghi di lavoro. Le rappresentanze sindacali nei luoghi di lavoro. Rappresentanza e rappresentatività del sindacato. La contrattazione collettiva nel sistema delle fonti del diritto del lavoro. Struttura e livelli. Il contratto collettivo di diritto comune: l’efficacia. I rapporti tra contratti collettivi di diverso livello. Legge e contrattazione collettiva. Il conflitto collettivo. Il diritto di sciopero: nozione, limiti e modalità di esercizio. L’esercizio di sciopero nei servizi pubblici essenziali. Le altre forme di lotta sindacale. Il lavoro pubblico. Le fonti di disciplina del rapporto: legge, contratto collettivo e contratto individuale. Soggetti e procedimento della contrattazione collettiva. L’efficacia del contratto collettivo. La costituzione del rapporto: la disciplina del reclutamento. Il concorso pubblico. L’esercizio dei diritti sindacali nel lavoro pubblico. Testi consigliati Parte generale B. Caruso, Le relazioni sindacali, Giappichelli, Torino (ult. ed.). Parte speciale L. Fiorillo, Il lavoro pubblico, in Diritto e processo del lavoro e della previdenza sociale. Il lavoro pubblico e privato, a cura di G. Santoro Passarelli, Ipsoa, 2006, Parte quinta, Capitoli 53, 54, 55 (con la diretta conoscenza della normativa legale avente ad oggetto la contrattazione collettiva: il d.lgs. n. 165/2001, Titolo III, artt. 40 – 50). DIRITTO TRIBUTARIO (Lettere A-K) Prof. Paola Coppola Programma per cinque crediti Interpretazione e integrazione della norma tributaria. I principi costituzionali. L’obbligazione tributaria. I soggetti attivi e passivi. Il procedimento d’imposizione. La dichiarazione. L’attività istruttoria. L’avviso di accertamento. L’elusione. La riscossione. Crediti d’imposta e rimborso. Sanzioni amministrative. L’imposta sul reddito delle persone fisiche. L’imposta sul reddito delle società. Il reddito d’impresa in particolare. L’IRAP. Le operazioni straordinarie. L’IVA. L’imposta di registro. La fiscalità locale e regionale. 87 Testo consigliato TESAURO F., Compendio di diritto tributario, Torino, UTET, 2005 ( escluso capitoli: I, XV, XVI, XXI, XXVI) Programma per dieci crediti Modulo A Le entrate tributarie: concetto, classificazioni. Fonti del diritto tributario. Interpretazione ed integrazione della norma tributaria. I principi costituzionali e comunitari. La fattispecie e l’obbligazione tributaria. Soggetti attivi e passivi. Il procedimento d’imposizione. La dichiarazione. L’attività istruttoria. L’avviso di accertamento. L’elusione. La riscossione. Crediti d’imposta e rimborso. Le sanzioni amministrative e penali. Il processo tributario. Modulo B Il sistema delle imposte sui redditi. L’IRPEF. Le categorie di reddito, con particolare riferimento al reddito d’impresa. L’IRES. L’IRAP. La fiscalità transnazionale. Le operazioni straordinarie. L’IVA. L’imposta di registro. I tributi minori. Fiscalità locale e regionale. Fiscalità comunitaria e internazionale. Testi consigliati Modulo A: TESAURO F., Istituzioni di diritto tributario, vol. 1 – Parte generale, Torino, UTET, ult. ediz. Modulo B: TESAURO F., Istituzioni di diritto tributario, vol. 2 – Parte speciale, Torino, UTET, ult. Ediz. Per libri di testo da adottare in alternativa, rivolgersi in dipartimento. DIRITTO TRIBUTARIO (Lettere L-Z) Prof. Enrico Potito Programma per cinque crediti Interpretazione e integrazione della norma tributaria. I principi costituzionali. L’obbligazione tributaria. I soggetti attivi e passivi. Il procedimento d’imposizione. La dichiarazione. L’attività istruttoria. L’avviso di accertamento. L’elusione. La riscossione. Crediti d’imposta e rimborso. Sanzioni amministrative. L’imposta sul reddito delle persone fisiche. L’imposta sul reddito delle società. Il reddito d’impresa in particolare. L’IRAP. Le operazioni straordinarie. L’IVA. L’imposta di registro. La fiscalità locale e regionale. Testo consigliato TESAURO F., Compendio di diritto tributario, Torino, UTET, 2005 (escluso capitoli: I, II, XV, XVI, XXI, XXVI). Programma per dieci crediti Modulo A 88 Le entrate tributarie: concetto, classificazioni. Fonti del diritto tributario. Interpretazione ed integrazione della norma tributaria. I principi costituzionali e comunitari. La fattispecie e l’obbligazione tributaria. Soggetti attivi e passivi. Il procedimento d’imposizione. La dichiarazione. L’attività istruttoria. L’avviso di accertamento. L’elusione. La riscossione. Crediti d’imposta e rimborso. Le sanzioni amministrative e penali. Il processo tributario. Modulo B Il sistema delle imposte sui redditi. L’IRPEF. Le categorie di reddito, con particolare riferimento al reddito d’impresa. L’IRES. L’IRAP. La fiscalità transnazionale. Le operazioni straordinarie. L’IVA. L’imposta di registro. I tributi minori . Fiscalità locale e regionale. Fiscalità comunitaria e internazionale. Testo consigliato Modulo A: TESAURO F., Istituzioni di diritto tributario, vol. 1 – Parte generale, Torino, UTET, ult. ed. Modulo B: Testo da determinare: consultare le bacheche del Dipartimento di Diritto dell’Economia. DIRITTO TRIBUTARIO (Avanzato) I Prof. Paola Coppola Modulo A Programma per 5 crediti (per tutte le lettere) Approfondimento delle tematiche concernenti il reddito d’impresa Le regole per la determinazione del reddito d’impresa - I principali componenti reddituali positivi e negativi – Il regime delle plusvalenze su partecipazioni – Le interrelazioni tra bilancio e dichiarazione – Il disinquinamento del bilancio – I regimi opzionali di tassazione del reddito: tassazione per trasparenza – consolidato nazionale – consolidato mondiale. Testi Consigliati MANZANA Giacomo, Il reddito d’impresa. Commento al Titolo II del TUIR, Maggioli ed., 2005 (Pagg. da 17 a 43; da 53 a 60; da 71 a 206; da 275 a 290; da 323 a 474; da 494 a 595) Per libri di testo da adottare in alternativa, rivolgersi in dipartimento DIRITTO TRIBUTARIO (Avanzato) II Prof. Enrico Potito Programma per 5 crediti (per tutte le lettere) Approfondimenti in tema di accertamento e processo tributario Testi consigliati LUPI R., Manuale professionale di diritto tributario, IPSOA, III ed., 2001 (cap. III, VIII, X); CAPALDO L., Diritto processuale tributario, Napoli, Simone, 2005. 89 DIRITTO TRIBUTARIO I (STIM) (Mutua da Diritto Tributario - Prof. Enrico Potito I° modulo) DISCIPLINE INTERNAZIONALISTICHE Diritto internazionale Prof. Giancarlo Guarino ([email protected]) Organizzazione internazionale Prof. Pierluigi Toriello Diritto dell’Unione europea Prof. Rossella De Rosa Diritto comunitario della concorrenza Prof. Pierluigi Toriello Diritto internazionale dell’economia Prof. Concetta M. Pontecorvo ([email protected]) Programmi Discipline internazionalistiche DIRITTO INTERNAZIONALE Prof. G. Guarino I Modulo Programma: Origine e caratteri dell’ordinamento giuridico internazionale - Lo stato e gli altri soggetti della Comunità internazionale - Meccanismi di creazione delle norme internazionali e l’attuazione di tali norme nei sistemi giuridici interni - Violazioni del diritto internazionale e meccanismi di garanzia. Testo consigliato: CASSESE, Diritto internazionale, Bologna, Il Mulino, 2003 II Modulo (10 crediti) Programma I soggetti e gli attori nella comunità internazionale - Il diritto internazionale e le sue fonti L’adattamento del diritto interno al diritto internazionale e al diritto comunitario - La giurisdizione statale - Le controversie internazionali - Illecito e responsabilità - La tutela internazionale dei diritti umani - Il diritto del mare - Tutela internazionale dell’ambiente - Il diritto internazionale dell’economia - L’uso della forza e il sistema di sicurezza collettiva. I termini della questione palestinese - Il mandato sulla Palestina - La seconda guerra mondiale e lo Stato di Israele - La soluzione del problema palestinese nell’ambito del diritto internazionale. Testi consigliati CARBONE, LUZZATTO, SANTAMARIA, Istituzioni di diritto internazionale, Torino, Giappichelli, 2003, ed inoltre GUARINO, La questione della Palestina nel diritto internazionale, Torino, Giappichelli, 1994. III Modulo (15 crediti e oltre, cioè per chi sostiene l’esame di Diritto internazionale insieme a tutte o ad alcune delle altre discipline internazionalistiche) Il programma va concordato direttamente con i docenti delle discipline delle quali si vuol sostenere l’esame. ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE Prof. Pierluigi Toriello (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) 90 DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA Prof.ssa Rossella De Rosa I Modulo (5 crediti) Programma Dalle Comunità Europee all’Unione Europea – L’Unione Europea - Istituzioni ed organi dell’Unione Europea - Il diritto comunitario - Il contenzioso comunitario - L’adattamento dell’ordinamento italiano all’ordinamento comunitario. Testo consigliato: ZANGHì, Istituzioni di diritto dell’Unione europea, Torino, Giappichelli, III edizione, pp. 1-267 e 445-497. II Modulo (10 crediti) Programma Dalle Comunità europee all’Unione europea - L’Unione europea - Istituzioni ed organi dell’Unione europea - Il diritto comunitario - Le competenze della Comunità - L’Unione doganale ed il mercato interno - Le politiche comunitarie - Il finanziamento della Comunità - Le relazioni esterne - Il contenzioso comunitario - L’adattamento dell’ordinamento italiano all’ordinamento comunitario. Testo consigliato ZANGHì, Istituzioni di diritto dell’Unione europea, Torino, Giappichelli, III edizione. III modulo (15 crediti e oltre, cioè per chi sostiene l’esame di Diritto internazionale con tutte o alcune delle altre discipline internazionalistiche) Il programma va concordato direttamente con i docenti delle discipline delle quali si vuol sostenere l’esame. DIRITTO COMUNITARIO DELLA CONCORRENZA Prof. Pierluigi Toriello I Modulo (5 crediti) Programma Istituzioni ed organi dell’Unione europea - Il diritto comunitario - Le regole antitrust: aspetti generali, accordi e abusi di posizione dominante, concentrazioni fra imprese e valutazione delle “imprese comuni” - La disciplina degli aiuti statali alle imprese - I “servizi di interesse economico generale” - Le imprese pubbliche e la par conditio fra i concorrenti - Le privatizzazioni. Testi consigliati ZANGHì, Istituzioni di diritto dell’Unione europea, Torino, Giappichelli, III edizione, pp. 140-270, ed inoltre FERRARI BRAVO-MOAVERO MILANESI, Lezioni di diritto comunitario, Napoli, ESI, IV edizione 2002, pp. 203-356. II Modulo (10 crediti) Programma Dalle Comunità europee all’Unione europea - L’Unione europea - Istituzioni ed organi dell’Unione europea - Il diritto comunitario - Le competenze della Comunità - L’Unione doganale ed il mercato interno - Le politiche comunitarie - Il finanziamento della Comunità - Le relazioni esterne - Il contenzioso comunitario - L’adattamento dell’ordinamento italiano all’ordinamento comunitario. 91 Le regole antitrust: aspetti generali, accordi e abusi di posizione dominante, concentrazioni fra imprese e valutazione delle “imprese comuni” - La disciplina degli aiuti statali alle imprese - I “servizi di interesse economico generale” - Le imprese pubbliche e la par conditio fra i concorrenti Le privatizzazioni. Testi consigliati ZANGHì, Istituzioni di diritto dell’Unione europea, Torino, Giappichelli, III edizione, pp. 1-267 e 445-497, ed inoltre FERRARI BRAVO-MOAVERO MILANESI, Lezioni di diritto comunitario, Napoli, ESI, IV edizione 2002, pp. 203-356. III modulo (15 crediti e oltre, cioè per chi sostiene l’esame di Diritto internazionale con tutte o alcune delle altre discipline internazionalistiche) Il programma va concordato direttamente con i docenti delle discipline delle quali si vuol sostenere l’esame. DIRITTO INTERNAZIONALE DELL’ECONOMIA Prof. ssa Concetta Maria Pontecorvo Modulo (5 C.F.U.) Programma: Opzione A - per chi non ha sostenuto l’esame di Diritto del commercio internazionale La globalizzazione dei mercati e il diritto internazionale dell’economia – I soggetti del diritto internazionale economico – Le imprese multinazionali, ed i ruolo dei codici di condotta L’evoluzione dal GATT all’Organizzazione Mondiale del Commercio(OMC) – Il sistema degli scambi internazionali di merci: la clausola della nazione più favorita e la clausola del trattamento nazionale – Le tariffe doganali – Gli ostacoli non tariffari – Le clausole di deroga e di salvaguardia – La soluzione delle controversie. Testi consigliati: PORRO, Studi di Diritto internazionale dell’economia, Torino, Giappichelli, 1999, limitatamente alla Parte I (Capitoli I, II, III), ed inoltre PICONE/LIGUSTRO, Diritto dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, CEDAM, Padova, 2002, limitatamente a: Capitolo I, Capitolo III (solo le Sezioni IV e V), Capitolo IV(solo la Sezione I (Tariffe doganali)), Capitolo V, Capitolo VI (le sole Sezioni IV [Misure di salvaguardia urgenti], V [Eccezioni generali], VI [Eccezioni riguardanti la sicurezza nazionale], VII [Deroghe speciali]) e Capitolo XII. Opzione B - per chi non ha sostenuto l’esame di Diritto del commercio internazionale La globalizzazione dei mercati e il diritto internazionale dell’economia – I soggetti del diritto internazionale economico – Le imprese multinazionali, ed i ruolo dei codici di condotta L’evoluzione dal GATT all’Organizzazione Mondiale del Commercio(OMC) – Il sistema degli scambi internazionali di merci: la clausola della nazione più favorita e la clausola del trattamento nazionale – Le tariffe doganali – Gli ostacoli non tariffari: le sovvenzioni pubbliche e le misure compensative, il dumping e i diritti antidumping – Le clausole di deroga e di salvaguardia – Il trattamento dei Paesi in via di sviluppo – Le integrazioni economiche regionali – La soluzione delle controversie. Testi consigliati: PORRO, Studi di Diritto internazionale dell’economia, Torino, Giappichelli, 1999, limitatamente alla Parte I (Capitoli I, II, III), ed inoltre 92 PICONE/LIGUSTRO, Diritto dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, CEDAM, Padova, 2002, limitatamente a: Capitolo I; Capitolo III (solo le Sezioni IV e V); Capitolo IV (solo la Sezione I [Tariffe doganali]); Capitolo V (le sole Sezioni IX [Sovvenzioni pubbliche e misure compensative] e X [Dumping e diritti antidumping]); Capitolo VI (le sole Sezioni IV [Misure di salvaguardia urgenti], V [Eccezioni generali], VI [Eccezioni riguardanti la sicurezza nazionale], VII [Deroghe speciali]); Capitolo IX; Capitolo X; Capitolo XII. Opzione C - per chi ha già sostenuto l’esame di Diritto del commercio internazionale La globalizzazione dei mercati e il diritto internazionale dell’economia – I soggetti del diritto internazionale economico – Le imprese multinazionali, ed i ruolo dei codici di condotta ai fini della regolamentazione della loro attività – Gli investimenti internazionali: strumenti di promozione e di protezione - Diritto internazionale dell’economia e diritto internazionale dell’ambiente – La “clausola sociale” nel commercio internazionale – L’attività degli istituti specializzati delle Nazioni Unite operanti in campo economico. Il Fondo Monetario internazionale e il Gruppo della Banca mondiale – Le principali organizzazioni di cooperazione e di integrazione economica. Testi consigliati: PORRO, Studi di Diritto internazionale dell’economia, Torino, Giappichelli, 1999, con esclusione delle pp. 115-148 e 253-280, ed inoltre DRAETTA, Il diritto delle organizzazioni internazionali, volume 2 (Parte Speciale), Milano, Giuffrè, 2001, limitatamente a: Parte I: Capitolo I solo pp. 1-32; Capitolo II solo pp. 89-186; Capitolo III solo pp. 213-230; Parte II: Capitolo II solo pp. 277-323. Programmi alternativi possono essere concordati direttamente con il docente. ModuloB (10 C.F.U.) Programma: Opzione A – per chi non ha sostenuto l’esame di Diritto del commercio internazionale ed ha già sostenuto Diritto internazionale La globalizzazione dei mercati e il diritto internazionale dell’economia – I soggetti del diritto internazionale economico – Le imprese multinazionali, ed i ruolo dei codici di condotta ai fini della regolamentazione della loro attività – Gli investimenti internazionali: strumenti di promozione e di protezione - Diritto internazionale dell’economia e diritto internazionale dell’ambiente – L’evoluzione dal GATT all’Organizzazione Mondiale del Commercio(OMC) – Il sistema degli scambi internazionali di merci: la clausola della nazione più favorita e la clausola del trattamento nazionale – Le tariffe doganali – Gli ostacoli non tariffari: le sovvenzioni pubbliche e le misure compensative, il dumping e i diritti antidumping – Le clausole di deroga e di salvaguardia – Il trattamento dei Paesi in via di sviluppo – Le integrazioni economiche regionali – La soluzione delle controversie – L’OMC e di diritto internazionale generale e convenzionale. Testi consigliati: PORRO, Studi di Diritto internazionale dell’economia, Torino, Giappichelli, 1999, con esclusione delle pp. 115-148 e 253-280, ed inoltre PICONE/LIGUSTRO, Diritto dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, CEDAM, Padova, 2002, limitatamente a: Capitolo I(facoltativo, ma se ne consiglia la lettura); Capitolo III (solo le Sezioni IV e V); Capitolo IV (solo la Sezione I [Tariffe doganali]); Capitolo V (le sole Sezioni IX [Sovvenzioni pubbliche e misure compensative] e X [Dumping e diritti antidumping]); Capitolo VI (le sole Sezioni IV 93 [Misure di salvaguardia urgenti], V [Eccezioni generali], VI [Eccezioni riguardanti la sicurezza nazionale], VII [Deroghe speciali]); Capitolo IX; Capitolo X; Capitolo XII, Capitolo XIII. Opzione B – per chi non ha sostenuto l’esame di Diritto del commercio internazionale ed ha sostenuto Organizzazione internazionale La globalizzazione dei mercati e il diritto internazionale dell’economia – I soggetti del diritto internazionale economico – Le imprese multinazionali, ed i ruolo dei codici di condotta ai fini della regolamentazione della loro attività – Gli investimenti internazionali: strumenti di promozione e di protezione - Diritto internazionale dell’economia e diritto internazionale dell’ambiente – L’evoluzione dal GATT all’Organizzazione Mondiale del Commercio(OMC) – Struttura e funzioni dell’OMC - Il sistema degli scambi internazionali di merci: la clausola della nazione più favorita e la clausola del trattamento nazionale – Le tariffe doganali – Gli ostacoli non tariffari: le sovvenzioni pubbliche e le misure compensative, il dumping e i diritti antidumping – Le clausole di deroga e di salvaguardia – Il trattamento dei Paesi in via di sviluppo – Le integrazioni economiche regionali – La soluzione delle controversie. Testi consigliati: PORRO, Studi di Diritto internazionale dell’economia, Torino, Giappichelli, 1999, con esclusione delle pp. 115-148 e 253-280, ed inoltre PICONE/LIGUSTRO, Diritto dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, CEDAM, Padova, 2002, limitatamente a: Capitolo I(facoltativo, ma se ne consiglia la lettura); Capitolo II, Capitolo III (solo le Sezioni IV e V); Capitolo IV (solo la Sezione I [Tariffe doganali]); Capitolo V (le sole Sezioni IX [Sovvenzioni pubbliche e misure compensative] e X [Dumping e diritti antidumping]); Capitolo VI (le sole Sezioni IV [Misure di salvaguardia urgenti], V [Eccezioni generali], VI [Eccezioni riguardanti la sicurezza nazionale], VII [Deroghe speciali]); Capitolo IX; Capitolo X; Capitolo XII. Opzione C – per chi ha sostenuto l’esame di Diritto del commercio internazionale e non intende sostenere Organizzazione internazionale La globalizzazione dei mercati e il diritto internazionale dell’economia – I soggetti del diritto internazionale economico – Le imprese multinazionali, ed i ruolo dei codici di condotta ai fini della regolamentazione della loro attività – Gli investimenti internazionali: strumenti di promozione e di protezione - Diritto internazionale dell’economia e diritto internazionale dell’ambiente – La “clausola sociale” nel commercio internazionale – L’attività degli istituti specializzati delle Nazioni Unite operanti in campo economico. Il Fondo Monetario internazionale e il Gruppo della Banca mondiale – Le principali organizzazioni di cooperazione e di integrazione economica - – L’Accordo Gats e gli scambi di servizi – L’Accordo Trips e la tutela internazionale della proprietà intellettuale. Testi consigliati: PORRO, Studi di Diritto internazionale dell’economia, Torino, Giappichelli, 1999, e DRAETTA, Il diritto delle organizzazioni internazionali, volume 2 (Parte Speciale), Milano, Giuffrè, 2001, limitatamente a: Parte I: Capitolo I solo pp. 1-32; Capitolo II solo pp. 89-186; Capitolo III solo pp. 213-230; Parte II: Capitolo II solo pp. 277-323, ed inoltre PICONE/LIGUSTRO, Diritto dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, CEDAM, Padova, 2002, limitatamente ai Capitoli VII e VIII. III Modulo (15 crediti e oltre, cioè per chi sostiene l’esame di Diritto internazionale dell’economia insieme a tutte o ad alcune delle altre discipline internazionalistiche): il programma va concordato direttamente con i docenti delle discipline delle quali si vuol sostenere l’esame. 94 Programmi alternativi possono essere concordati direttamente con il docente. DISCIPLINE DELLO SPETTACOLO (lettere A-L) Prof. ssa Fabiana Sciarelli PARTE I La Storia del Teatro Definizione del prodotto teatrale. Le radici greche. La scena medievale. Il Rinascimento italiano. Commedia dell’arte. La scena elisabettiana. La Spagna tra Cinque e Seicento. Il “Grand Siècle” francese. La nascita del dramma borghese. L’intermezzo romantico. Il salotto di Ibsen. Dal teatro del capocomico al teatro del regista. Il teatro del Novecento. PARTE II La Gestione dell’Impresa Teatrale e degli eventi Il Teatro è un’Impresa? Le imprese teatrali, la gestione ed il marketing. Lo spettacolo teatrale e le gestione produttiva. Il teatro ed il suo settore. La gestione strategica di un’impresa teatrale. Il marketing strategico e quello operativo. Il prezzo. La distribuzione. La comunicazione. L’architettura organizzativa dell’impresa teatrale. Il processo decisionale. La gestione economicofinanziaria. Fund raising. Studio di casi nazionali ed internazionali. Sistemi informativi di marketing. TESTI R.Alonge, R. Tessari, Manuale di Storia del Teatro, Utet Libreria, 2001. F. Sciarelli, La Gestione dell’Impresa Teatrale tra Arte e Economia, Giannini Editore, 2005. TESTI CONSIGLIATI Autori vari, Teatro, Cronopio Editore, 1997. Lucio Argano, La Gestione dei Progetti di Spettacolo, Franco Angeli, 1997. Guido Almansi, Tra Cinema e Teatro, Gli specchi Marsilio, 1995. Marco Baliani, Racconti a Teatro, Loggia de’ Lanzi, 1998. F. Colbert, Marketing delle Arti e della Cultura, Etas, 2000. Gioia Costa, Sguardi…dentro e fuori dell’arte, Editoria & Spettacolo, 2002. Enrico Fiore, Mar del Teatro, Tullio Pironti Editore, 1999. Gianni Manzella, La Bellezza Amara, Pratiche Editrice, 1993. Lee Strasberg, Il Sogno di una Passione, Ubulibri, 1996. CLASSICI CONSIGLIATI Euripide, Medea, Garzanti Editore. W. Shakespeare, Amleto, Edizione Garzanti o Bur. S. Becket, Aspettando Godot, qualsiasi edizione. L. Pirandello, Sei personaggi in cerca di autore, qualsiasi edizione. G. Dori, Il lungo cammino degli elefanti, Editoria & Spettacolo, 2003. ALTRE ATTIVITA’ DIDATTICHE Visione di spettacoli teatrali in video. Letture teatrali condotte da attori professionisti. Seminari con esperti ed operatori del settore. Seminari di approfondimento come: Le Nuove Tendenze del Teatro in Europa; Il Pubblico del Teatro in Italia; I sistemi informativi. Laboratori didattici: preparazione di una messa in scena; progettazione e realizzazione di ricerche sui teatri napoletani. 95 DISCIPLINE DELLO SPETTACOLO (lettere M-Z) Prof. Ettore Massarese (Per il programma rovolgersi al Dipartimento) ECONOMETRIA Prof. Antonio Acconcia Programma Modulo I Richiami di probabilità e inferenza statistica – Momenti condizionali – La specificazione di un modello di regressione – L’uso dei modelli di regressione per l’analisi economica – Un modello di regressione per variabili (dipendenti) quantitative e dati cross-section – Tre criteri di stima dei parametri: Minimi Quadrati, Massima Verosimiglianza, Momenti – Proprietà algebriche delle stime – Proprietà statistiche degli stimatori – I principali risultati asintotici – Effetti della non corretta specificazione: regressori omessi o eccesso di regressori – L’inferenza: test delle ipotesi su singoli parametri e su combinazioni lineari dei parametri – L’analisi di previsione – Forme funzionali e variabili dicotomiche – Eteroschedasticità: cause e test per rilevarla – Stima in presenza di eteroschedasticità Modulo II Modelli di regressione con variabili dipendenti quantitative e serie storiche di dati: modelli statici e modelli dinamici – Modelli univariati per serie storiche stazionarie ed ergodiche –Proprietà statistiche dello stimatore dei Minimi Quadrati – Regressione con variabili che presentano un trend – Autocorrelazione: cause e test per rilevarla – La stima in presenza di autocorrelazione e la specificazione dinamica di un modello – Radici Unitarie, Cointegrazione e Regressione spuria – Modelli con correzione dell’errore – Modelli di regressione per panel di dati: effetti fissi e effetti casuali – Un modello di regressione con variabile dipendente qualitativa – Stima ed inferenza in modelli con scelte dicotomiche: Probit e Logit – Distribuzioni troncate – Un modello di regressione con variabile dipendente limitata – Stima ed inferenza di un modello con variabile dipendente limitata: Tobit Testi consigliati Gujarati, Damodar N. (2003), Basic Econometrics, fourth edition, McGraw-Hill. Johnston John (2002), Econometrica, terza edizione, Milano, Angeli. Maddala (1992), Introduction to Econometrics (2nd edition), Maxwell-Macmillan International. Gardini, G. Cavaliere, M. Costa, L. Fanelli, P. Paruolo (2000), Econometria, voll. I e II, Milano: Franco Angeli. Greene, Williams H. (2003), Econometric Analysis, fifth edition, Prentice Hall International. Per ulteriori informazioni in merito al programma contattare il docente. ECONOMETRIA (CLAS) Prof. Michele La Rocca (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) ECONOMIA AGRARIA Prof. Maria Fonte Programma 96 Modulo I Agricoltura e biotecnologie. Nuovi temi di economia dell’innovazione e della regolamentazione La diffusione degli organismi geneticamente modificati. Nascita dell’industria biotecnologica. Prospettive per l’agricoltura e l’agroalimentare. Diritti di proprietà sulla materia vivente e accesso alle risorse genetiche. La regolamentazione sulla biosicurezza degli Ogm: Il conflitto USA - UE Biotecnologie e globalizzazione: Accordi SFS e BTC della WTO Testi consigliati Maria Fonte, Organismi Geneticamente Modificati, monopolio e diritti, Franco Angeli, 2004. Modulo II AGRICOLTURA E AGROALIMENTARE TRA GLOBALIZZAZIONE E SVILUPPO Dal GATT alla WTO. Percorso storico; l’agricoltura nei rounds. Principi base e struttura organizzativa. Accordo sull’Agricoltura del GATT: sostegno interno; accesso al mercato; esportazioni sussidiate; implicazioni per l’Unione Europea. Altri Accordi e loro rapporto con l’agricoltura: TRIPs, TBT, SPS, GATS. Negoziato agricolo 1999-2003: Seattle, Doha, Cancùn e prospettive future Non-trade concerns: Le implicazioni del commercio sull’ambiente nella WTO. La sicurezza alimentare. Gli ogm. Lo sviluppo rurale. La riduzione della povertà. Analisi di alcune controversie Testi consigliati Fabrizio de Filippis, (a cura di), Le vie della globalizzazione: la questione agricola nel WTO, Franco Angeli, 2002. ECONOMIA AZIENDALE (Lettere A-K) Prof. Lucio Potito Programma Le determinazioni di reddito e di capitale: i valori delle «operazioni in corso» (rimanenze) a fine periodo; valore economico del capitale; rapporti tra differenti configurazioni del capitale d’impresa. – La valutazione dell’equilibrio economico: il controllo dell’efficienza interna. – La valutazione dell’equilibrio finanziario – Verso uno schema integrato di analisi della redditività e della liquidità aziendale – L’azienda: caratteri discriminanti, strutture e problemi di governo economico – Bilancio di esercizio: ruoli e postulati; schemi; immobilizzazioni immateriali; immobilizzazioni materiali; rimanenze di magazzino; crediti; poste in valuta estera; attività finanziarie; liquidità, ratei e risconti e conti d’ordine; patrimonio netto; fondi rischi e oneri e TFR; debiti; imposte sul reddito e fiscalità differita. Testi consigliati E.Cavalieri – R.Franceschi, Economia aziendale, vol. I, seconda edizione, Giappichelli, Torino, 2005. Sezione I e Sezione II dal par. 4.1.5 incluso. A. Quagli, Bilancio di esercizio e principi contabili, terza edizione, Giappichelli, Torino, 2004. 97 ECONOMIA AZIENDALE (Lettere L-Z) Prof. Enrico Viganò Programma L’azienda: caratteri discriminanti, criteri di gestione, strutture e problemi di governo economico. Il valore economico del capitale. Il reddito di periodo. Valore della produzione e valore aggiunto. La valutazione dell’equilibrio economico: il controllo dell’efficienza interna. La valutazione dell’equilibrio finanziario. Schema integrato di analisi della redditività e della liquidità aziendale. Ruolo e postulati del bilancio di esercizio. Gli schemi di bilancio. Le immobilizzazioni immateriali. Le immobilizzazioni materiali. Le rimanenze di magazzino. I crediti. Poste in valuta estera. Attività finanziarie. Liquidità, ratei e risconti, conti d’ordine. Il patrimonio netto. Fondi per rischi e oneri e il TFR. Imposte sul reddito e imposte differite. Testi consigliati E. Cavalieri – R. Franceschi, Economia Aziendale, vol. I, Giappichelli, Torino, 2000, Sezione I e Sezione II dal par. 4.2 incluso. Quagli, Bilancio di esercizio e principi contabili, Giappichelli, 2001, Torino. Letture facoltative V. Coda, L’orientamento strategico dell’impresa, Utet, Torino, 1988. G. Ferrero, Impresa e management, Giuffrè, Milano, 1987. L. Quatri, La teoria di creazione del valore. Una via europea, Egea, Milano, 1991. G. Shillinglaw – K. McGahran, Accounting (A Management Approach), Irwin Homewood, 1993. R. J. Huefner – J. A. Largay, Advanced Financial Accounting, Dryden Press, Fort Worth, 1992. ECONOMIA AZIENDALE (CLAS) Prof. Ferdinando Di Carlo Programma Il concetto di azienda ed i suoi caratteri fondamentali. L’economia aziendale. Le operazioni che caratterizzano l’attività d’impresa. Gli aspetti monetario, numerario, finanziario ed economico della gestione. L’analisi delle variazioni generate dalle operazioni. L’economicità e le condizioni di equilibrio del sistema d’impresa. La valutazione dell’equilibrio economico: la redditività aziendale. E. Cavalieri – R. Franceschi, Economia aziendale, vol. I, Giappichelli, 2005, Torino, Sezione II fino al par. 4.1.5.3 incluso. ECONOMIA AZIENDALE E METODOLOGIE E DETERMINAZIONI QUANTITATIVE D'AZIENDA (Lettere A-C) Prof. Roberto Maglio Programma I Modulo (Economia aziendale) Il concetto di azienda ed i suoi caratteri fondamentali. L'economia aziendale. Le operazioni aziendali. Gli aspetti monetario, numerario, finanziario ed economico della gestione. L'analisi delle variazioni generate dalle operazioni. L'economicità e le condizioni di equilibrio del sistema 98 d'impresa. La valutazione dell'equilibrio economico, limitatamente a: determinazioni di reddito e capitale, valore economico del capitale differenti configurazioni del capitale d'impresa. II Modulo (Metodologie) Obiettivi, oggetto e strumenti della contabilità d'impresa. La determinazione sistematic del reddito d'esercizio e del capitale di funzionamento. Le rilevazioni contabili: acquisti, vendite, regolamenti, operazioni in corso, operazioni sui mercati esteri, personale, immobilizzazioni, titoli, finanziamenti, componenti straordinari, imposte ed operazioni sul capitale. Le scritture di assestamento, chiusura e riapertura dei conti. I conti d'ordine. Il bilancio di esercizio. Testi consigliati 1. E. Cavalieri - R. Franceschi, Economia aziendale, vol. 1, Giappichelli, Torino, 2000, limitatamente alla Sezione II fino al par. 4.3.4 incluso. Marchi, Introduzione alla contabilità d'impresa, Giappichelli, Torino, 1999; oppure D. Amodeo, Ragioneria generale delle imprese, Giannini, Napoli, 1994. Per lo svolgimento delle esercitazioni di contabilità generale occorrerà conoscere i seguenti argomenti di computisteria: interesse; sconto; conti correnti; titoli di credito; valori mobiliari; cambio, nonché avere nozioni di base delle scritture elementari. Per detti argomenti possono essere utilizzati aggiornati testi editi per gli studenti degli istituti tecnici commerciali per ragionieri. Ai fini del superamento dell'esame inoltre, dovrà essere nota allo studente la conoscenza delle norme del Codice Civile relative al bilancio della società per azioni (artt. 2423 e seguenti). Letture facoltative AA.VV., Global Players ed Economia Aziendale 2001, Giappichelli, Torino, 2001. Di Pietra - Ianniello, Euro, gestione e bilancio d'impresa, Cedam, Padova, 1999. ECONOMIA AZIENDALE E METODOLOGIE E DETERMINAZIONI QUANTITATIVE D'AZIENDA (Lettere D-K) Prof. Riccardo Viganò Programma I MODULO (Economia aziendale) Il concetto di azienda ed i suoi caratteri fondamentali. L’economia aziendale. Le operazioni che caratterizzano l’attività d’impresa. Gli aspetti monetario, numerario, finanziario ed economico della gestione. L’analisi delle variazioni generate dalle operazioni. L’economicità e le condizioni di equilibrio del sistema d’impresa. La valutazione dell’equilibrio economico: la redditività aziendale. II MODULO (Metodologie) Obiettivi, oggetto e strumenti della contabilità d’impresa. La determinazione sistematica del reddito d’esercizio e del capitale di funzionamento. Le rilevazioni contabili: acquisti, vendite, regolamenti, operazioni in corso, operazioni sui mercati esteri, personale, immobilizzazioni, titoli, finanziamenti, componenti straordinari, imposte ed operazioni sul capitale. Le scritture di assestamento, chiusura e riapertura dei conti. I conti d’ordine. Il bilancio di esercizio. 99 Testi consigliati E. Cavalieri – R. Franceschi, Economia aziendale, vol. 1, Giappichelli, 2000, Torino, Sezione II fino al par. 4.3.4 incluso. L. Marchi, Introduzione alla contabilità d’impresa, Giappichelli, 1999; oppure D. Amodeo, Ragioneria generale delle imprese, Giannini, Napoli, 1994. Per lo svolgimento delle esercitazioni di contabilità generale occorrerà conoscere i seguenti argomenti di computisteria: interesse, sconto; conti correnti; titoli di credito; valori mobiliari; cambio, nonché avere nozioni di base delle scritture elementari. Per detti argomenti possono essere utilizzati aggiornati testi editi per gli studenti degli istituti tecnici commerciali per ragionieri. Letture facoltative AA.VV, Global Players ed Economia Aziendale 2001, Giappichelli, 2001. Di Pietra – Ianniello, Euro, gestione e bilancio d’impresa, Cedam, 1999. ECONOMIA AZIENDALE E METODOLOGIE E DETERMINAZIONI QUANTITATIVE D'AZIENDA (Lettere L-P) Prof. Mario de Sarno Programma I MODULO (Economia aziendale) Il concetto di azienda ed i suoi caratteri fondamentali. L’economia aziendale. Le operazioni aziendali. Gli aspetti monetario, numerario, finanziario ed economico della gestione. L’analisi delle variazioni generate dalle operazioni. L’economicità e le condizioni di equilibrio del sistema d’impresa. La valutazione dell’equilibrio economico, limitatamente a: determinazioni di reddito e capitale, valore economico del capitale, differenti configurazioni del capitale d’impresa. II MODULO (Metodologie e determinazioni) Obiettivi, oggetto e strumenti della contabilità d’impresa. La determinazione sistematica del reddito d’esercizio e del capitale di funzionamento. Le rilevazioni contabili sistematiche concernenti: acquisti, vendite, regolamenti, operazioni in corso, operazioni sui mercati esteri, prestazioni personale dipendente e di terzi, immobilizzazioni, titoli, finanziamenti, componenti straordinari, imposte, operazioni sul capitale. Le scritture di assestamento, chiusura e riapertura dei conti. I conti d’ordine. Il bilancio di esercizio. Testi consigliati Cavalieri E. – Ferrarsi Franceschi R., Economia aziendale, vol. I, Giappichelli, Torino, 2005, dall’inizio fino al capitolo 4, incluso. de Sarno M., Misurazione e comunicazione dei valori aziendali, Giappichelli, Torino, 2005. Amodeo D., Ragioneria generale delle imprese, Giannini, Napoli, 1994. Testi consigliati per le applicazioni metodologiche Cerbioni F., Cinquini L., Sostero U., Contabilità e bilancio, McGraw-Hill, Milano, 2003. 100 Marchi L., Contabilità di impresa e valori di bilancio, Giappichelli, Torino, 2004. Per lo svolgimento delle esercitazioni di contabilità generale occorrerà conoscere i seguenti argomenti di computisteria: interesse; sconto; conti correnti; titoli di credito; valori mobiliari; cambio, nonché avere nozioni di base delle seguenti scritture elementari. Per detti argomenti possono essere utilizzati aggiornati testi editi per gli studenti degli istituti tecnici commerciali per ragionieri. ECONOMIA AZIENDALE E METODOLOGIE E DETERMINAZIONI QUANTITATIVE D'AZIENDA (Lettere Q-Z) Prof. Adele Caldarelli Programma I MODULO (Economia aziendale) Il concetto di azienda ed i suoi caratteri fondamentali. L’economia aziendale. Le operazioni che caratterizzano l’attività d’impresa. Gli aspetti monetario, numerario, finanziario ed economico della gestione. L’analisi delle variazioni generate dalle operazioni. L’economicità e le condizioni di equilibrio del sistema d’impresa. La valutazione dell’equilibrio economico: la redditività aziendale. II MODULO (Metodologie) Obiettivi, oggetto e strumenti della contabilità d’impresa. La determinazione sistematica del reddito d’esercizio e del capitale di funzionamento. Le rilevazioni contabili: acquisti, vendite, regolamenti, operazioni in corso, operazioni sui mercati esteri, personale, immobilizzazioni, titoli, finanziamenti, componenti straordinari, imposte ed operazioni sul capitale. Le scritture di assestamento, chiusura e riapertura dei conti. I conti d’ordine. Il bilancio di esercizio. Testi consigliati E. Cavalieri – R. Franceschi, Economia aziendale, vol. 1, Giappichelli, 2000, Torino, Sezione II fino al par. 4.3.4 incluso. L. Marchi, Contabilità d'impresa e valori di bilancio, Giappichelli, Torino, seconda edizione, 2004; oppure D. Amodeo, Ragioneria generale delle imprese, Giannini, Napoli, 1994. Per lo svolgimento delle esercitazioni di contabilità generale occorrerà conoscere i seguenti argomenti di computisteria: interesse, sconto; conti correnti; titoli di credito; valori mobiliari; cambio, nonché avere nozioni di base delle scritture elementari. Per detti argomenti possono essere utilizzati aggiornati testi editi per gli studenti degli istituti tecnici commerciali per ragionieri. Letture facoltative AA.VV, Global Players ed Economia Aziendale 2001, Giappichelli, 2001. Di Pietra – Ianniello, Euro, gestione e bilancio d’impresa, Cedam, 1999. ECONOMIA AZIENDALE E METODOLOGIE E DETERMINAZIONI QUANTITATIVE PER LE IMPRESE TURISTICHE (STIM) (Lettere A-L) 101 Prof. Alberto Kunz Programma I Modulo (Economia aziendale) Il concetto di azienda ed i suoi caratteri fondamentali. L’economia aziendale. Le operazioni aziendali. Gli aspetti monetario, numerario, finanziario ed economico della gestione. L’analisi delle variazioni generate dalle operazioni. L’economicità e le condizioni di equilibrio del sistema d’impresa. La valutazione dell’equilibrio economico, limitatamente a: determinazioni di reddito e capitale, valore economico del capitale, differenti configurazioni del capitale d’impresa. II Modulo (Metodologie) Obiettivi, oggetto e strumenti della contabilità d’impresa. La determinazione sistematica del reddito d’esercizio e del capitale di funzionamento. Le rilevazioni contabili: acquisti, vendite, regolamenti, operazioni in corso, operazioni sui mercati esteri, personale, immobilizzazioni, titoli, finanziamenti, componenti straordinari, imposte ed operazioni sul capitale. Le scritture di assestamento, chiusura e riapertura dei conti. I conti d’ordine. Il bilancio di esercizio. Testi consigliati Cavalieri E. – Franceschi R., Economia aziendale, vol. I, Giappichelli, Torino, 2000, limitatamente alla sezione II fino al par. 4.3.4 incluso. Marchi L., Introduzione alla contabilità d’impresa, Giappichelli, Torino,1999. Oppure Amodeo D., Ragioneria generale delle imprese, Giannini, Napoli, 1994. oppure Cerbioni F., Cinquini L., Sostero U., Contabilità e Bilancio,McGraw-Hill, Milano, 2003. Per lo svolgimento delle esercitazioni di contabilità generale occorrerà conoscere i seguenti argomenti di computisteria: interesse; sconto; conti correnti; titoli di credito; valori mobiliari; cambio, nonché avere nozioni di base delle seguenti scritture elementari. Per detti argomenti possono essere utilizzati aggiornati testi editi per gli studenti degli istituti tecnici commerciali per ragionieri. Letture facoltative: Di Pietra. - Ianniello, Euro, gestione e bilancio d’impresa, Cedam, Padova, 1999. AA.VV., Global players, Giappichelli, Torino, 2001. ECONOMIA AZIENDALE E METODOLOGIE E DETERMINAZIONI QUANTITATIVE PER LE IMPRESE TURISTICHE (STIM) (Lettere M-Z) Prof. Simona Catuogno Programma I MODULO (Economia aziendale) Il concetto di azienda ed i suoi caratteri fondamentali. L’economia aziendale. Le operazioni aziendali. Gli aspetti monetario, numerario, finanziario ed economico della gestione. L’analisi delle variazioni generate dalle operazioni. L’economicità e le condizioni di equilibrio del sistema d’impresa. La valutazione dell’equilibrio economico, limitatamente a: determinazioni di reddito e capitale, valore economico del capitale, differenti configurazioni del capitale d’impresa. 102 II MODULO (Metodologie) Obiettivi, oggetto e strumenti della contabilità d’impresa. La determinazione sistematica del reddito d’esercizio e del capitale di funzionamento. Le rilevazioni contabili: acquisti, vendite, regolamenti, operazioni in corso, operazioni sui mercati esteri, personale, immobilizzazioni, titoli, finanziamenti, componenti straordinari, imposte ed operazioni sul capitale. Le scritture di assestamento, chiusura e riapertura dei conti. I conti d’ordine. Il bilancio di esercizio. Testi consigliati Cavalieri E. – Franceschi R., Economia aziendale, vol. I, Giappichelli, Torino, 2000, limitatamente alla sezione II fino al par. 4.3.4 incluso. Marchi L., Introduzione alla contabilità d’impresa, Giappichelli, Torino,1999. oppure Amodeo D., Ragioneria generale delle imprese, Giannini, Napoli, 1994 oppure Pozzoli S., La contabilità generale, Franco Angeli, Milano, 2003. Per lo svolgimento delle esercitazioni di contabilità generale occorrerà conoscere i seguenti argomenti di computisteria: interesse; sconto; conti correnti; titoli di credito; valori mobiliari; cambio, nonché avere nozioni di base delle seguenti scritture elementari. Per detti argomenti possono essere utilizzati aggiornati testi editi per gli studenti degli istituti tecnici commerciali per ragionieri. Letture facoltative: Di Pietra. - Ianniello, Euro, gestione e bilancio d’impresa, Cedam, Padova, 1999. AA.VV., Global playerS, Giappichelli, Torino, 2001. ECONOMIA BANCARIA Prof. Nadia Netti (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) ECONOMIA BANCARIA (Moneta e credito) (Avanzata) Prof. Adriano Giannola Programma Definizione e natura dell’ economia monetaria di produzione. Mercati monetari e finanziari. Il modello stock e flussi, scelte di portafoglio e struttura dei tassi di interesse. Equilibrio monetario, disoccupazione involontaria ed equilibrio generale. Le conseguenze macroeconomiche dell’ analisi stock – flussi. Ruolo e natura delle banche. Analisi delle relazioni di debito e credito. Mercato del credito, equilibrio e razionamento. Efficienza, stabilità e regolazione del mercato del credito. 103 Testi J.M. Keynes (1936) The General Theory of Employment, Interest, and Money;Harcourt & Brace, New York (capp. 16; 17; 18; 19). B. Greenwald, D. Romer, J.E. Stiglitz, J. Tobin (2000) Le Ragioni della Disoccupazione; UTET, Torino (capp. 1; 2; 3; 5). X. Freixas, J.C. Rochet (1997) Microeconomics of Banking; MIT Press; Cambridge Mass. (capp.1; 2; 3; 4; 5; 6; 9). A. Baglioni (2000) Informazione e incertezza nella teoria finanziaria; Hoepli, Milano (parte II). ECONOMIA DEI GRUPPI Prof. Simona Catuogno Programma Le aggregazioni di imprese nei loro caratteri istituzionali. Le finalità delle concentrazioni e la dimensione aziendale conveniente. Fusioni e acquisizioni nella old e nella new economy. Le reti di imprese. I distretti industriali. Gli strumenti per l’analisi economico – aziendale in presenza di gruppi, concentrazioni e cooperazioni aziendali. Il capitale ed il reddito dei gruppi aziendali nelle loro diverse configurazioni. La valutazione economica dei gruppi aziendali. L’interpretazione degli andamenti economici e finanziari dei gruppi. La redazione del bilancio consolidato. La realtà italiana ed internazionale dei gruppi, delle concentrazioni e delle cooperazioni aziendali. Testi consigliati Rinaldi L. (a cura di), Il bilancio Consolidato, Il sole 24 Ore, Milano, 2006. ECONOMIA DEI MERCATI FINANZIARI E VALUTARI (Mutuato da Politica Economica I) ECONOMIA DEI TRASPORTI Prof. Ennio Forte Programma Parte generale: Economia e politica dei trasporti. Il sistema dei trasporti (configurazioni interne e internazionali). Gli strumenti della politica dei trasporti (pianificazione, infrastrutture, progettualità, programmazione, impatto ambientale, gestione e contabilità) Gli strumenti analitici (prezzi e mercati dei trasporti) Caratteristiche economico-tecniche delle principali modalità di trasporto. Parte speciale (prima alternativa): Logistica Economica, nuova frontiera dell'Economia dei Trasporti Parte speciale (seconda alternativa): Economia dei trasporti intermodali e innovazione logistica. I cinque crediti relativi all'esame di Economia dei Trasporti e di Trasporti per STIM, prevedono una parte generale di Microeconomia applicata ai Trasporti escludendo gli strumenti della Politica dei 104 Trasporti. Al tempo stesso prevedono una parte speciale che include alcune tematiche dei riferimenti bibliografici nel seguito riportati. Testi consigliati Parte generale (10 crediti): Forte E. (1994), Trasporti, Politica, Economia. Cedam, Padova. Parte generale (5 crediti): Forte E. (1994), Trasporti, Politica, Economia. Cedam, Padova (fino a pag. 163) Parte speciale (prima alternativa - 10 crediti): Logistica Economica seguenti contributi sui temi della logistica e del trasporto merci disponibili on-line all'indirizzo www.logisticaeconomica.unina.it: dalla sezione atti di seminari: Forte E. - Siviero L. (2005) Napoli e il Mediterraneo - La città dei flussi - Competizione regionale ed apertura dei mercati mondiali (testo e slide) dalla sezione working papers anno 2005: Forte E. (2005) Logistica Economica: globalizzazione ed urbanizzazione Parte speciale (seconda alternativa): Siviero L. (2005), Economia dei trasporti intermodali e innovazione logistica, Franco Angeli, Milano (capitoli 3° e 4° da pag. 143 a 270) Parte speciale (5 crediti) concordare con il docente due dei seguenti contributi sui temi della logistica e del trasporto merci disponibili on-line all'indirizzo www.logisticaeconomica.unina.it: nella sezione: working papers Forte E. (2001), “Logistica Economica tra government e governance”, Atti del 42° Corso Internazionale “Per una regolazione dei trasporti: principi e strumenti”, Istiee, Trieste. Forte E. (2002), Trasporti internazionali, sistemi Hub & Spoke e trasversalità: opportunità e limiti per il sistema-paese Italia, Dipartimento di Scienze Economiche e Sociali, Università degli Studi di Napoli Federico II, mimeo. Iannone F. (2002), “Territorio e nodi logistici: dagli interporti alle piattaforme logistiche, ai distripark, ai city logistics center”, Dipartimento di Scienze Economiche e Sociali, Università degli Studi di Napoli Federico II, mimeo. Iannone F. (2002), “Trasporti e terziarizzazione logistica: evoluzione verso una logica di sistema”, Dipartimento di Scienze Economiche e Sociali, Università degli Studi di Napoli Federico II, mimeo. Iannone F. (2002), “Logistica ed esternalità dei trasporti”, Dipartimento di Scienze Economiche e Sociali, Università degli Studi di Napoli Federico II, mimeo. Siviero L. (2002), “Unitizzazione dei traffici marittimi ed innovazioni nelle funzioni portuali nel Mezzogiorno”, in Forte E. (a cura di), Problemi e prospettive della logistica in Italia, Quaderni del Dipartimento di Scienze Economiche e Sociali, n. 16. Università degli Studi di Napoli Federico II. dalla sezione: atti di seminari: 105 Forte E. (2003), “Logistica Economica ed equilibri spazio-territoriali”, Atti del seminario “I fondamenti concettuali della Logistica Economica”, Dipartimento di Architettura e Pianificazione, Politecnico di Milano, 29 Maggio. Siviero L. (2003), “Nuova centralità del Mezzogiorno e localizzazione di strutture logistiche in ambito portuale”, Atti del seminario “I fondamenti concettuali della Logistica Economica”, Dipartimento di Architettura e Pianificazione, Politecnico di Milano, 29 Maggio. ECONOMIA DEL LAVORO Prof.ssa Lilia Costabile Il corso si articola in due parti. Nella prima si affronteranno gli aspetti teorici relativi all’analisi del mercato del lavoro nel contesto macroeconomico. La seconda parte è dedicata invece alle analisi del mercato del lavoro italiano. Parte Prima Modelli del mercato del lavoro. Il modello classico di concorrenza perfetta. L’equilibrio del mercato del lavoro nel modello di Keynes. Modelli con rigidità nominali. Il modello del mercato del lavoro in un contesto non perfettamente concorrenziale. Modelli con rigidità del salario reale (efficency wages, sindacato monopolista, insiders/outsiders). Il ruolo della protezione all’impiego nei modelli teorici. Parte seconda Dualismo economico e mercato del lavoro: I modelli dualistici degli anni ’60. La teoria del lavoratore scoraggiato. Il dibattito sulla curva dei salari in Italia. L’interconnessione tra i mercati nell’interpretazione della disoccupazione italiana. L’elenco dei testi sarà fornito all’inizio dei corsi. ECONOMIA DELLE AZIENDE DELLA NET ECONOMY Prof. Corrado Cuccurullo Programma del corso La strategia competitiva: i fondamentali dell’analisi di settore La strategia competitiva: analisi delle risorse e competenze Natura e fonti del vantaggio competitivo Il modello di business Il metodo di valutazione DCF I metodi di valutazione relativa Testo consigliato Damodaran A., Valutazione delle Aziende, Apogeo, Milano, 2002 (da cap. 1 a cap. 13). ECONOMIA DELLE AZIENDE DI ASSICURAZIONE Prof. Rosa Cocozza 106 Programma Parte generale Generalità sui concetti di rischio e di assicurazione. Il processo di direzione dell’impresa di assicurazione. La gestione dell’impresa di assicurazione. I processi assicurativi del ramo vita. I processi assicurativi dei rami elementari. I processi finanziari e d’investimento delle imprese di assicurazione. L’equilibrio della gestione dell’impresa di assicurazione. L’impresa di assicurazione come intermediario finanziario. Il bilancio di esercizio delle imprese di assicurazione. Parte speciale La gestione del rischio di tasso di interesse nelle imprese di assicurazione sulla vita. Testi consigliati Parte generale - Luigi Selleri, Impresa di assicurazione e strategie di valore (con esclusione dell'ultimo capitolo), Etas 2003. Parte speciale - Rosa Cocozza, La gestione del rischio di tasso di interesse nelle imprese di assicurazione sulla vita (con esclusione delle formule), CEDAM 2000. ECONOMIA DELLE AZIENDE DI CREDITO (Lettere A-K) Prof. Stefano Ecchia Per ogni informazione sul programma e sui testi consigliati, consultare il sito web docente www.docenti.unina.it/stefano.ecchia ECONOMIA DELLE AZIENDE DI CREDITO (Lettere L-Z) Prof. Lucio Fiore Programma d’esame L’intermediario bancario: definizione e funzioni. Il processo di autogenesi del credito e i riflessi monetari dell'intermediazione creditizia. Le forme tecniche di regolamento delle operazioni bancarie. La funzione creditizia. L'istruttoria e l'amministrazione dei fidi. Forme tecniche, ruolo e limiti delle garanzie. Produzione bancaria tipica ed atipica. I crediti speciali Il credito agevolato. Le carte di credito e quelle di debito. Il leasing. Il factoring. L’intermediario bancario: profili gestionali tipici. Il processo di trasformazione delle scadenze e i correlati profili di rischio. La gestione del portafoglio titoli. La gestione della tesoreria. Le negoziazioni del mercato interbancario. La gestione valutaria e il rischio di cambio. Le operazioni fuori bilancio. Il livello di patrimonializzazione delle banche. Il capitale proprio delle banche. Il patrimonio di vigilanza. Il coefficiente di solvibilità e i requisiti patrimoniali ulteriori prescritti per la copertura dei rischi di cambio e di quelli di mercato. Il Nuovo Accordo di Basilea Gli strumenti della politica monetaria dell’Eurosistema: riserva obbligatoria, operazioni di mercato aperto, operazioni di rifinanziamento, operazioni di fine tuning, operazioni di tipo strutturale. Le procedure di regolamento interbancario L’attività bancaria e la sua rappresentazione attraverso il bilancio. La disciplina del bilancio bancario. L’ordinamento del credito e i sistemi di garanzia dei depositi 107 Testi consigliati Lucio Fiore, Economia delle aziende di credito, Napoli, Liguori Editore, 2004. ECONOMIA DELLE AZIENDE E DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE Prof. Ferdinando Di Carlo (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) ECONOMIA DELL’IMPRESA (Insegnamento non attivato) ECONOMIA DELLO SVILUPPO Prof. Liliana Bàculo Programma 1° Modulo (5 crediti) Paesi industrializzati e paesi in via di sviluppo. Fattori di sviluppo: risorse materiali e immateriali. La dimensione sociale della crescita. I percorsi di sviluppo. I Paesi in via di sviluppo nei mercati globali. Testi consigliati M.D’Antonio, Economia e Politica dello sviluppo, G. Giappichelli Editore, Torino, 2006, Capitoli 1-4. A.O. Hirschman,Come complicare l’economia, Il Mulino, Bologna, 1988, Capitoli 4, 7, 11, 16. NB: Il testo di Hirschman è fuori commercio. Una copia è disponibile presso la Biblioteca del Dipartimento di Economia per fotocopiare i capitoli indicati. 2° Modulo (5 crediti) L’Italia dallo sviluppo alla stagnazione. I distretti industriali italiani e i sistemi locali meridionali. Il Mezzogiorno come laboratorio di politiche di sviluppo. I nuovi competitori nel mercato mondiale e le conseguenze sull’Italia e nel Mezzogiorno. Testi consigliati M.D’Antonio, Economia e Politica dello sviluppo, G. Giappichelli Editore, Torino, 2006, Capitolo5. L. Bàculo- S. Gaudino, Impresa, Territorio, Sviluppo economico. Verso i distretti industriali in Campania?ESI, Napoli, 2000. Metodo di insegnamento: insegnamento interattivo e partecipazione attiva dei frequentanti il corso. Esame finale: orale NB: Il testo Bàculo-Gaudino può essere sostituito con articoli consigliati durante lo svolgimento del Corso. ECONOMIA DELL’UNIONE EUROPEA Prof. Francesco La Saponara Programma 108 I MODULO L’integrazione europea negli obiettivi, nei trattati e nelle leggi costitutive ed attuative. Istituzioni e politiche dell’Unione. II MODULO Integrazione europea del mercato interno: fattori, prodotti e servizi. Politiche dell’Unione per settori: coesione, stabilizzazione, associazione. Testo consigliato N. Moussis, Guida alle politiche dell’Unione Europea 2000, Etas, Milano, 2000 N. Nugent, Governo e politiche dell’Unione Europea, 3 ed., il Mulino, Bologna, 2001 J. Pelkmans, European Integration: Methods and Economic Analysis, Second edition, Prentice-Hall, London, 2001. NB: Si consiglia di effettuare la scelta del libro di testo – uno in alternativa tutti in consultazione nella Biblioteca del Dipartimento di afferenze – d’intesa con il docente incaricato del corso. ECONOMIA E AMMINISTRAZIONE DELLE AZIENDE NON PROFIT Prof. Alberto Kunz La rilevanza economica e sociale delle aziende non profit. L’azienda non profit: caratteri discriminanti, criteri di gestione, strutture e problemi di governo economico. I circuiti della gestione acquisitrice ed erogatrice. La valutazione dell’equilibrio economico e finanziario. Il sistema informativo. Gli strumenti di programmazione e controllo. Gli indicatori di performance. La gestione delle relazioni esterne: logiche e strumenti. La mappa degli stakeholder. Il ruolo ed i postulati del bilancio d’esercizio delle aziende non profit. Gli schemi di bilancio. La relazione di missione. La valutazione e la rilevazione delle donazioni. Testi consigliati Durante il corso saranno distribuite delle dispense oppure A.Propersi, Le aziende non profit. I caratteri, la gestione, il controllo, ETAS, Milano, 2001, II ed. oppure A. Kunz, L’iscrizione delle liberalità nel bilancio d’esercizio delle aziende non profit, Cedam, Padova, 2004. ECONOMIA E GESTIONE DEI BENI CULTURALI Prof. Ludovico Solima Programma La prima parte del corso individua le caratteristiche salienti dell’approccio manageriale allo studio delle organizzazioni culturali. L’attenzione si sposta quindi sulle scelte strategiche e sui processi direzionali. Vengono infine analizzate le diverse funzini presenti all’interno delle organizzazioni culturali (marketing, finanza, ecc.), fino ad arrivare alla stesura del Master Plan. Attività pratiche Sono previsti lavori individuali e/o di gruppo, analisi di casi e ricerca sul campo. Verranno svolti seminari con esperti ed operatori del settore. 109 Libri di testo L. Solima, L’impresa culturale. Processi e strumenti di gestione, Carocci, Roma, 2004. L.Solima, Dalla conoscenza dei musei alla conoscenza dei visitatori, dispensa, Napoli, 2006. Materiale didattico distribuito durante il corso. Modalità di accertamento del profitto Esame orale. ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE (Lettere A-C) Prof. Mauro Sciarelli Programma PRIMO MODULO Elementi di economia dell’impresa. Il sistema d’impresa quale sistema complesso. I rapporti tra impresa, ambiente e mercato. Le funzioni dell’impresa e le finalità imprenditoriali. Il ruolo degli "stakeholder" nel sistema aziendale. Cenni su strategie e governo dell’impresa. Cenni introduttivi sui profili di gestione e sui ruoli di governo dell’impresa. L’orientamento strategico della gestione. Il processo di governo dell’impresa. SECONDO MODULO Le funzioni di gestione dell’impresa. La gestione commerciale. La gestione della produzione. La gestione finanziaria. La logistica e la gestione degli approvvigionamenti. La gestione del processo innovativo. La gestione delle risorse umane. La valutazione dell’efficienza aziendale. Applicazioni aziendali. Business Plan. Piano di sviluppo. Analisi del settore e definizione dell’area di affari. Programmazione delle scelte finanziarie. Diagramma di redditività. Programmazione e controllo delle scorte. Analisi dei costi di distribuzione. Balanced scorecard. Analisi degli indici di bilancio. Testo Consigliato Sciarelli S., Fondamenti di economia e gestione delle imprese, Cedam, Padova, 2004. ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE (Lettere D-K) Prof. Clelia Mazzoni Programma Il corso è diviso in tre moduli. Primo modulo. La natura dell’impresa Il modulo introduce ad alcuni concetti di base della teoria d’impresa. Contenuti Aspetti definitori. I modelli d’impresa nei diversi contesti nazionali. Le teorie sulle finalità imprenditoriali. 110 La posizione degli stakeholder. La teoria dei costi di transazione. Secondo modulo. L’impresa e il mercato Il modulo studia le relazioni dell’impresa con i mercati di riferimento. Contenuti La relazione impresa-settore-mercati. La prospettiva di osservazione dell’economia generale. La struttura della domanda e dell’offerta. Le forme di mercato: la concorrenza perfetta, l’oligopolio, il monopolio, la concorrenza monopolistica. La prospettiva di osservazione dell’economia industriale. Il concetto di settore, il paradigma struttura-condotta-performance e le sue rivisitazioni. La prospettiva di osservazione dell’economia d’impresa. Lo schema della concorrenza allargata di Porter; il modello tridimensionale di Abell. Il concetto di vantaggio competitivo e la catena del valore. Le strategie di sviluppo e di penetrazione sul mercato Le strategie di sviluppo monosettoriale, di integrazione verticale e di diversificazione. Lo sviluppo sui mercati internazionali. Terzo modulo. La gestione aziendale Il modulo illustra l’organizzazione e le funzioni dell’impresa. Contenuti Il ciclo di direzione. La programmazione, l’organizzazione, la conduzione e il controllo. Le funzioni aziendali. Il significato delle funzioni aziendali. Funzioni primarie e funzioni di supporto. La funzione marketing. La segmentazione dei mercati. Il posizionamento dei prodotti. Il marketing-mix: la politica di prodotto, la politica di prezzo, la politica di comunicazione, la politica distributiva. La gestione della produzione. La tipologia dei sistemi produttivi, la progettazione ed il dimensionamento dell’impianto, il layout degli impianti. La funzione finanziaria. La scelta delle fonti di finanziamento; la leva finanziaria; la valutazione dei progetti di investimento; gli strumenti per la programmazione e il controllo finanziario. La logistica e gli approvvigionamenti. Il processo logistico, le operazioni di acquisto, la gestione delle scorte. Tecniche di valutazione dell’efficienza aziendale Saranno studiate e applicate diversi strumenti di valutazione dell’efficienza aziendale, tra cui: il diagramma di redditività e la leva operativa; l’analisi di bilancio mediante ratios. *** Il libro di testo è: 111 S. Sciarelli, Fondamenti di Economia e Gestione delle imprese, Cedam, Padova, 2004 (le applicazioni aziendali in appendice fanno parte del programma di esame). Durante il corso saranno distribuite materiali di approfondimento. E’ previsto l’utilizzo di metodologie di didattica interattiva fondate sulla discussione di casi aziendali, esercitazioni e preparazione di role-playing. ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE (Lettere L-P) Prof. Roberto Vona Programma (vecchio e nuovo ordinamento) PRIMO MODULO Elementi di economia dell’impresa. Il sistema d’impresa quale sistema complesso. I rapporti tra impresa, ambiente e mercato. Le funzioni dell’impresa e le finalità imprenditoriali. Il ruolo degli "stakeholder" nel sistema aziendale. Cenni su strategie e governo dell’impresa. Cenni introduttivi sui profili di gestione e sui ruoli di governo dell’impresa. L’orientamento strategico della gestione. Il processo di governo dell’impresa. SECONDO MODULO Le funzioni di gestione dell’impresa. La gestione commerciale. La gestione della produzione. La gestione finanziaria. La logistica e la gestione degli approvvigionamenti. La gestione del processo innovativo. La gestione delle risorse umane. La valutazione dell’efficienza aziendale. Applicazioni aziendali. 1. Business Plan. 4. La scelta delle aree di competizione. 5. La programmazione delle scelte finanziarie. 6. La gestione dei materiali. 7. Analisi della potenzialità economico-strutturale. 10. L’analisi di bilancio. Testo consigliato Sciarelli S., Fondamenti di economia e gestione delle imprese, Cedam, Padova, 2004 (con esclusione delle applicazioni n. 2, 3, 8, 9, 11). ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE (Lettere Q-Z) Prof. Paolo Stampacchia Programma I MODULO L'impresa nel contesto globale. Le attività d'impresa. Le risorse nelle attività d'impresa. Il valore generato, diffuso e trattenuto dalle attività d'impresa. Criteri e fattori di scelta delle attività d'impresa. La localizzazione internazionale delle attività d'impresa. La configurazione delle imprese per il vantaggio "globale". I modelli di governance. Testi consigliati 112 P. Stampacchia, L’impresa nel contesto globale. Attività, risorse, configurazione, Giappichelli, Torino, 2001. II MODULO Il processo di direzione aziendale: Il ciclo di direzione e l'organizzazione dell'impresa. La programmazione strategica. La conduzione del personale. Il sistema di controllo. Il sistema informativo. Gestione strategica dell'impresa. Le strategie complessive. Le strategie competitive. Gestione operativa dell'impresa. Gestione commerciale e politiche di marketing. Gestione della produzione. Gestione finanziaria. Logistica industriale e gestione degli approvvigionamenti. Gestione dell'innovazione. Gestione delle risorse umane. Tecniche di gestione e Applicazioni. Previsioni delle vendite. Gestione delle scorte di magazzino. Ricerca operativa. Valutazione dei progetti di investimento. Valutazione dell'efficienza aziendale. Testi consigliati S. Sciarelli, Fondamenti di economia e gestione dell'impresa, Cedam, Padova, 2004. ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE (CLAS) Prof. Arturo Capasso (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE (STIM) (Lettere A-L) Prof. Sergio Sciarelli Programma PRIMO MODULO Elementi di economia dell’impresa. Il sistema d’impresa quale sistema complesso. I rapporti tra impresa, ambiente e mercato. Le funzioni dell’impresa e le finalità imprenditoriali. Il ruolo degli "stakeholder" nel sistema aziendale. Cenni su strategie e governo dell’impresa. Cenni introduttivi sui profili di gestione e sui ruoli di governo dell’impresa. L’orientamento strategico della gestione. Il processo di governo dell’impresa. SECONDO MODULO Le funzioni di gestione dell’impresa. La gestione commerciale. La gestione finanziaria. La logistica e la gestione degli approvvigionamenti. La gestione del processo innovativo. La gestione delle risorse umane. La valutazione dell’efficienza aziendale. Applicazioni aziendali. Business Plan. Piano di sviluppo. Analisi del settore e definizione dell’area di affari. Programmazione delle scelte finanziarie. Diagramma di redditività. Programmazione e controllo delle scorte. Analisi dei costi di distribuzione. Balanced scorecard. Analisi degli indici di bilancio. Testo consigliato Sciarelli S., Fondamenti di economia e gestione delle imprese, Cedam, Padova, 2004. 113 ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE (STIM) (Lettere M-Z) Prof. Roberto Vona Programma PRIMO MODULO Elementi di economia dell’impresa. Il sistema d’impresa quale sistema complesso. I rapporti tra impresa, ambiente e mercato. Le funzioni dell’impresa e le finalità imprenditoriali. Il ruolo degli "stakeholder" nel sistema aziendale. Cenni su strategie e governo dell’impresa. Cenni introduttivi sui profili di gestione e sui ruoli di governo dell’impresa. L’orientamento strategico della gestione. Il processo di governo dell’impresa. SECONDO MODULO Le funzioni di gestione dell’impresa. La gestione commerciale. La gestione finanziaria. La logistica e la gestione degli approvvigionamenti. La gestione del processo innovativo. La gestione delle risorse umane. La valutazione dell’efficienza aziendale. Applicazioni aziendali. 1. Business Plan. 4. La scelta delle aree di competizione. 5. La programmazione delle scelte finanziarie. 6. La gestione dei materiali. 7. Analisi della potenzialità economico-strutturale. 10. L’analisi di bilancio. Testo consigliato Sciarelli S., Fondamenti di economia e gestione delle imprese, Cedam, Padova, 2004 (con esclusione del capitolo 9 e delle applicazioni n. 2, 3, 8, 9, 11). ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE (GOVERNO DELLE IMPRESE) Prof. Paolo Stampacchia (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE ALBERGHIERE (STIM) (Insegnamento non attivato) ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE COMMERCIALI Prof.ssa Mirella Migliaccio I servizi commerciali e le formule distributive I canali di distribuzione Lo sviluppo della varietà tipologica nel commercio al dettaglio Il commercio elettronico La regolamentazione delle attività commerciali La gestione dell'impresa commerciale Le decisioni strategiche fondamentali Il controllo direzionale La gestione delle attività di marketing La gestione degli acquisti e della logistica 114 La gestione finanziaria Libro di testo suggerito S. Sciarelli, R. Vona, L'impresa commerciale, Mc Graw Hill, 2000, capp. 1, 2, 3, 5, 6, 7, 8, 10, 11, 12, 14. Nota bene gli studenti del vecchio ordinamento sono tenuti a studiare anche i capp. 9 e 13. ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE COMMERCIALI (STIM) Prof. Carla Rossi Obiettivi: Il corso analizza la filiera turistica, approfondendo i principali elementi che caratterizzano le scelte strategiche e gestionali delle imprese di viaggi e turismo (agenzie di viaggio, tour operator, tour organizer, ecc.) e la politica distributiva dei produttori di servizi di base. Particolare spazio è dato all’analisi del marketing e della customer satisfaction così come agli effetti indotti dalla diffusione del web e del commercio elettronico sulla filiera turistica e sul comportamento degli acquirenti. Programma: Tipologie di canali distributivi e funzioni degli intermediari commerciali. Il sistema turistico: attori e relazioni. Il sistema turistico italiano: assetto e performances. Le imprese commerciali nel settore turistico: una visione d’insieme. Agenzie di viaggio e tour operator: natura e funzioni Il comparto agenziale e il nuovo scenario competitivo: gli effetti della liberalizzazione. Il comparto agenziale e il nuovo scenario competitivo: gli effetti della rivoluzione digitale. L’avvento di Internet e il commercio elettronico di prodotti turistici. Effetti sulla filiera e sulle agenzie di viaggio. Il web e la nascita dei nuovi e-mediary: tra disintermediazione e reintermediazione nel settore dei viaggi e turismo. I nuovi modelli di modelli di business degli etailers. Creazione di valore per il cliente. Il modello delle 7 C. Ricostruzione delle determinanti del valore Analisi della concorrenza allargata nel settore agenziale dopo l’avvento del web: il modello delle cinque forze. Uno scenario che cambia: le strategie di sviluppo dimensionale nel comparto agenziale Integrazione verticale e orizzontale: determinanti e limiti. La creazione di network agenziali: problematiche strategiche ed operative. Analisi del caso Frigerio Viaggi Network: una riflessione su opportunità e limiti del networking. Le formule di integrazione contrattuale: gruppi di acquisto e consorzi. Le formule di integrazione contrattuale: il franchising. Le formule di integrazione contrattuale: l’associazione in partecipazione. Il caso Bluvacanze. Struttura organizzativa delle imprese del comparto agenziale: ruoli e funzioni-chiave. Analisi delle principali voci del bilancio di un’adv. Fabbisogno di capitale fisso e circolante Il marketing degli operatori turistici. Segmentazione e targeting. Le politiche di marketing: il prodotto e il ciclo di vita delle destinazione turistica. La struttura del marketing mix di un’impresa di viaggi e turismo. Oltre il marketing transazionale: il marketing relazionale. Qualità e customer satisfaction nel settore turistico. Qualità e modello dei cinque Gap: un’applicazione alle adv. Il Customer Relationship Management: opportunità e problematiche per le imprese del comparto agenziale. Testi: per i non corsisti C. Rossi (2005) “Le imprese dell’intermediazione turistica di fronte alla sfida del digitale”, Edizioni Liguori 115 F. Casarin (1996) “Il marketing dei prodotti turistici”, Editore Giappichelli. per i corsisti C. Rossi (2005) “Le imprese dell’intermediazione turistica di fronte alla sfida del digitale”, Edizioni Liguori Il libro di testo è integrato dalle dispense e dal materiale didattico distribuito dal docente in aula e attraverso il web. ECONOMI A E GESTIONE DELLE IMPRESE DI LOGISTICA Prof. Alessandro Morra (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE DI PUBBLICI SERVIZI (Mutua da Economia e Gestione delle Imprese di Servizi Pubblici) ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE DI SERVIZI Prof. Paolo Calvosa Obiettivi formativi. Obiettivo principale del corso è introdurre i partecipanti all’economia dei servizi dimostrandone sia il ruolo fondamentale ricoperto nei sistemi economici avanzati, sia l’importanza della prospettiva del servizio per l’analisi dei comportamenti e delle scelte dell’impresa contemporanea. In uno scenario complesso dove il successo degli attori economici si misura sulla capacità di realizzare ‘offerte’ personalizzate, di coinvolgere i clienti nel processo di formazione del valore e di stabilire con essi relazioni stabili, di costruire strategie fondate sulle risorse di conoscenza, la lezione delle imprese di servizi si rileva insostituibile per la comprensione dei processi critici dell’impresa. L’approccio relazionale dell’economia dei servizi consente di riflettere sulla natura interattiva della creazione di valore e sul ‘servizio’ quale elemento costitutivo del vantaggio competitivo e fattore di differenziazione delle strategie. Il corso, inoltre, si pone l’obiettivo di discutere la natura dei servizi e i vincoli alle strategie delle imprese; di trasferire gli strumenti di indagine delle aspettative e delle percezioni nel caso del consumo di servizi; di presentare i modelli per l’analisi della qualità e della soddisfazione del cliente e per la costruzione di strategie relazionali e di loyalty; di cogliere l’influenza che gli elementi del servizio, in particolare i ‘luoghi ‘ di consumo, esercitano sulle scelte e i comportamenti della domanda, illustrando il modello del servicescape e i fondamentali dell’economia delle esperienze. Articolazione del corso. Il corso si svolge stimolando la partecipazione attiva e il coinvolgimento degli studenti, attraverso lezioni, casi d’impresa, simulazioni, role-playing. Per la natura ‘plurale’ dell’economia di servizi, il corso è aperto al confronto con aree e discipline di confine attraverso testimonianze e seminari. I seminari saranno dedicati all’ascesa dell’economia leggera, alla geografia dei servizi, all’economia creativa, all’economia delle esperienze. Durante il corso, gli studenti in gruppo svilupperanno un project work allo scopo di valutare con il lavoro di campo le conoscenze e le competenze apprese nella parte teorica. 116 Modalità di valutazione. La valutazione dell’apprendimento dei partecipanti si fonda su una pluralità di strumenti: la partecipazione attiva al corso (discussione di casi, presenza ai seminari); il project work, la prova finale, con previsione di un test scritto e di un colloquio. Testi consigliati Zeithaml V.A., Bitner M.J., Il marketing dei servizi, McGraw-Hill, Milano, 2002. Casi aziendali e letture integrative sui temi svolti in forma seminariale saranno distribuiti in aula dal docente durante il corso. ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE DI SERVIZI II (Servizi avanzati alle imprese) Prof. Sicca Lucio Obiettivi formativi. Il corso è dedicato ai servizi ad alta intensità di conoscenza rivolti alle imprese (knowledgeintensive business services), ponendosi quale obiettivo formativo la comprensione del ruolo che tali servizi svolgono come fonti di innovazione per il sistema produttivo. In particolare, il corso intende mostrare come la conoscenza è adoperata dalle organizzazioni di servizi quale risorsa-chiave per il processo di creazione di valore dei propri clienti-impresa e come progettare attività secondo le esigenze specifiche e con la partecipazione dei clienti. Il corso attraverso casi e testimonianze si propone di dimostrare che la relazione fra fornitori di servizi e clienti può rappresentare il ‘laboratorio’ dove si genera l’innovazione e che la capacità di trasferimento e di diffusione di conoscenza da parte delle imprese di servizi knowledge-intensive è fondamentale nel sostenere sistemi regionali di innovazione. Articolazione del corso. Il corso adopera, allo scopo di favorire il raggiungimento dei suoi obiettivi formativi, una pluralità di metodologie didattiche: alle lezioni frontali si affiancano la discussione di casi, lo svolgimento di attività seminariali, la realizzazione di un project work. I seminari e il progetto saranno rivolti all’analisi e all’applicazione degli strumenti manageriali a sostegno delle strategie relazionali di organizzazioni di servizi alle imprese e al ruolo dei servizi per la diffusione dell’innovazione. Modalità di valutazione. L’apprendimento dei partecipanti viene valutato attraverso una pluralità di strumenti: la partecipazione attiva al corso (discussione di casi, presenza ai seminari) il project work; la prova finale, con prova scritta e colloquio orale. Testi consigliati Per i corsisti Casi aziendali e letture integrative sui temi svolti in forma seminariale saranno distribuiti in aula dal docente durante il corso. 117 Per i non corsisti Ordanini, Servizi alle imprese e vantaggio competitivo:informazione conoscenza e aspetti relazionali nella gestione d’impresa, EGEA, Milano, 1999. ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE DI SERVIZI PUBBLICI Prof.ssa Rosalba Filosa Martone Obiettivo del corso Obiettivo del corso è fornire agli studenti una visione complessiva delle caratteristiche specifiche delle aziende di pubblica utilità, in sintonia con le recenti innovazioni normative. L'aziendalizzazione delle amministrazioni pubbliche rappresenta, infatti, una linea di tendenza che non solo risponde alle esigenze oggettive della nostra società, ma che è stata ampiamente recepita dal legislatore in considerazione della necessità per gli enti pubblici di caratterizzarsi soprattutto come regolatori (non rigidi regolamentatori) della vita economica, oltre che sociale, nel territorio di loro competenza. Pertanto, la Pubblica Amministrazione, nell’erogazione dei Servizi di Pubblica Utilità, dovrà sempre più caratterizzarsi in futuro come responsabile della scelta della migliore “soluzione” per la sua collettività di riferimento. Il corso si propone, pertanto, di fornire agli studenti le conoscenze riguardanti: le nuove forme e modalità di gestione dei Servizi di Pubblica Utilità il un nuovo orientamento al cittadino/utente/cliente delle Aziende di Servizi Pubblici l’approfondimento delle problematiche relative alla produzione dei Servizi Pubblici. Ricerche ed approfondimenti Ai fini di facilitare e completare il processo di apprendimento le lezioni vengono integrate con la conduzione e realizzazione di un project work riguardante un aspetto specifico della gestione dei servizi pubblici e da cicli di seminari tenuti da “testimoni del cambiamento”. Contenuti del corso Parte prima: Le Aziende di Servizi Pubblici Definizione di servizio pubblico – Concetto di azienda – Definizione di impresa, azienda di erogazione, azienda no profit – Caratteristiche distintive di aziende di servizi pubblici – Modalità di svolgimento di servizi pubblici locali – Le relazioni di scambio tra pubblica amministrazione e cittadino – La costruzione dell’offerta di servizi pubblici – Il ciclo di vita della funzione – Il cittadino come cliente, utente, amministrato – Le categorie di utenza – La necessità di un cambiamento nei servizi al cittadino – Il confronto con i casi di successo. Parte seconda: La gestione dei Servizi di Pubblica Utilità Il concetto di strategia – L’analisi SWOT – Le finalità strategiche: efficienza, efficacia, economicità – La dinamica decisionale attuativa: mission, vision, action – L’evoluzione dei sistemi di management: aziendalizzazione, privatizzazione, terziarizzazione – La produzione dei beni e la produzione dei servizi: due concetti a confronto – Le forme di indirizzo e controllo esercitate dalla P.A. – L’azienda periferica, adulta, evoluta – I regimi di concorrenza che caratterizzano i servizi pubblici – I sistemi di controllo della domanda e di gestione della capacità produttiva – I modelli di gestione delle scorte – La comunicazione nelle aziende di servizi pubblici e l’immagine aziendale. Testi consigliati Parte generale Filosa Martone R., (in corso di pubblicazione l’edizione 2004), Lezioni di Economia e Gestione delle Aziende di Servizi Pubblici, Napoli, CUEN Parte integrativa 118 Mele R. (2003), Economia e gestione delle imprese di pubblici servizi tra regolamentazione e mercato, Padova, CEDAM. Cap. 1 – La nuova regolamentazione del settore Cap. 2 – La trasformazione dei mercati: dal monopolio alla concorrenza Cap.12 – L’orientamento al cliente e il marketing Oppure in alternativa Parte generale Filosa Martone R., (2003), Lezioni di Economia e Gestione delle Aziende di Servizi Pubblici, Napoli, CUEN Parte integrativa Mele R. (2003), Economia e gestione delle imprese di pubblici servizi tra regolamentazione e mercato, Padova, CEDAM. Cap. 1 – La nuova regolamentazione del settore Cap. 2 – La trasformazione dei mercati: dal monopolio alla concorrenza Cap.12 – L’orientamento al cliente e il marketing Cap. 13 – La gestione della qualità oppure Zeithaml V.A., Bitner M.J., (2002), Il marketing dei servizi (ed. it. a cura di E. Bonetti), Milano, Mc Graw-Hill. Cap.10 - Supporto fisico e servicescape Cap. 14 – Gestire la domanda e la capacità Cap. 15 – Comunicazioni integrate per il marketing dei servizi Cap. 18 – Il modello della qualità dei servizi basato sui gap integrati ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE DI TRASPORTO Prof. Maria Colurcio Le imprese di trasporto si trovano inserite in un network di attività e relazioni articolate e complesse, costituendo il centro di rilevanti processi di trasformazione di portata internazionale. La configurazione delle attività e, quindi, delle strategie concorrenziali dipende da fattori di più ampio respiro: prescindendo dagli aspetti legislativi e normativi le imprese di trasporto sono chiamate a soddisfare le esigenze di mobilità secondo un'ottica di tipo customer & stakeholder value creating su scala globale. Il corso si propone di analizzare tali problematiche approfondendo lo studio delle variabili gestionali, organizzative e funzionali per le diverse tipologie di imprese di trasporto. Programma Il sistema del valore del trasporto e della logistica: Attività, player, relazioni Le moderne imprese di trasporto: inquadramento ed individuazione delle differenti tipologie di operatori. Caratteristiche e problematiche gestionali, organizzative e funzionali caratterizzanti le imprese specializzate nelle diverse modalità e servizi di trasporto. La produzione del servizio La gestione economica e finanziaria L'organizzazione Il marketing La gestione della qualità L'impresa di Trasporto Pubblico Locale L'impresa di Trasporto su Gomma 119 L'impresa di Trasporto su Ferro L'impresa di Trasporto Marittimo L'impresa di Trasporto Aereo Il Caso Ferrovie dello Stato Un caso da definire Testi consigliati Il testo sarà comunicato all'inizio del corso Materiale distribuito dal docente Per gli studenti frequentanti il corso il programma sarà comunicato all'inizio delle lezioni e comprenderà lo sviluppo di un Project Work. ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE IMMOBILIARI Prof. Mauro Sciarelli (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE INDUSTRIALI (Casi Aziendali) Prof. Lucio Sicca Programma Il corso è destinato agli studenti particolarmente interessati alle tematiche della strategia d' impresa e alla comprensione delle nuove dimensioni della concorrenza. Il processo didattico e di apprendimento è di tipo esclusivamente casistico e richiede la partecipazione attiva degli allievi sia nella fase di preparazione dei casi aziendali sia in quella di discussione in aula. La preparazione dei casi aziendali richiede l’approfondimento di argomenti di strategia d'impresa in diverse aree tematiche, tra cui: Knowledge based competition Commitment e dinamica della strategia Innovazionestrategica Value based management Interfirms networks Virtual company Information Communication Technology e competenze distintive dell’impresa Ipercompetizione Leadership Testi di riferimento I. Nonaka, H. Takeuchi, The Knowledge Creating Company, F. Angeli, Milano Mergers & Acquisitions. I casi aziendali sono distribuiti in aula dal docente e sono parte integrante del programma. A supporto della preparazione dei casi aziendali sono indicati in aula dal docente i testi e le letture utili per affrontare le specifiche aree tematiche trattate. I casi aziendali sono tratti da catalogs, nazionali e internazionali, nonché dalla letteratura nazionale e internazionale (libri e riviste di management). La preparazione in forma di report dei casi aziendali e la relativa discussione in aula contribuiscono alla valutazione dello studente in sede di esame finale. I casi aziendali e altro materiale didattico saranno distribuiti dal docente in aula. ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE INTERNAZIONALI I 120 Prof.ssa Cristina Mele Programma Internazionalizzazione e globalizzazione. Imprese e consumatori nel contesto globale. Le principali teorie di management internazionale La configurazione strutturale delle imprese Strategie di internazionalizzazione Marketing internazionale e processi di segmentazione Le modalità di ingresso nei mercati esteri La produzione La ricerca e sviluppo Casi aziendali di imprese internazionali: Kiton, Mandara, Nusco, Ascione, Iacobucci Testi consigliati: Demattè C., Peretti F., Strategie di internazionalizzazione. Egea, Milano, 2003 Stampacchia P., De Chiara A., Cinque passi nei mercati esteri. Giappichelli. Torino, 2002 Dispense a cura del docente. ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE INTERNAZIONALI II Prof.ssa Cristina Mele APPROCCI RELAZIONALI NELLE STRATEGIE INTERNAZIONALI La prospettiva relazionale nella gestione d’impresa Gli accordi I network Relazioni di mercato Relazioni non di mercato Testo consigliato Gummesson E., Marketing relazionale, Hoepli, Milano, 2006 (Capitoli 1, 2, 3, 4, 5 e 7) Dispense a cura del docente ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE INTERNAZIONALI (Corso Avanzato) Prof. Alessandra De Chiara Contenuti: Il corso spiega l'internazionalizzazione dell'impresa come lo sviluppo delle relazioni che essa stabilisce nello spazio "globale" ed in quello"locale", dalle quali trarre le risorse per competere. Il corso si focalizza sul processo di internazionalizzazione dell'impresa in merito alle scelte localizzative, viste come componente cruciale della strategia competitiva disegnata a livello internazionale. 121 Testo: Caroli M., Globalizzazione e localizzazione dell’impresa internazionalizzata, FrancoAngeli, 2000. ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE TURISTICHE Prof.ssa Valentina Della Corte Obiettivi formativi: Fornire conoscenze teoriche ed operative utili ad affrontare le specificità della gestione delle imprese turistiche (alberghi, tour operator, agenzie di viaggio dettaglianti, organizzazioni turistiche pubbliche), sviluppando capacità di analisi della gestione strategica ed operativa, con particolare attenzione ai rapporti di filiera che contraddistinguono il settore ed alla creazione di sistemi locali di offerta turistica. Prerequisiti: Programma: Le imprese ed il sistema di offerta turistica. L'industria dei viaggi e del turismo: un'introduzione. Il concetto di prodotto turistico.Analisi della domanda turistica e principali metodologie per la segmentazione della domanda. Le relazioni fra domanda ed offerta turistica. Le forme di offerta turistica. La gestione delle principali imprese turistiche (trasporti, alberghi, tour operator, agenti di viaggio). I prodotti turistici evoluti ed innovazione dell'offerta turistica. La gestione delle relazioni fra gli attori nella progettazione e nell'offerta di un prodotto turistico evoluto.Il ruolo dell'ICT nel settore del nuovo turismo. Elementi di gestione della destinazione. Il caso Napoli. Approfondimento della gestione dei tour operator: il ruolo rivalente nel settore turistico. Le principali scelte strategiche. Bibliografia: La gestione dei Sistemi Locali di Offerta Turistica, Le scelte strategiche e di governo di un'impresa Padova, 2004. CEDAM, PADOVA, 2000. "tour operator", CEDAM, Materiale didattico distribuito durante il corso. Metodi didattici: lezioni frontali, analisi di casi e Modalità di accertamenti del profitto: prove intercorso, esame orale. ricerca sul campo. ECONOMY AND MANAGEMENT OF TOURIST ENTERPRISES Exam code: Faculty: Economics; II;CFU:10 Degree Type: STIM; Cycle: I; Academic year: II; Semester: Teaching staff: Della Corte Valentina Course objectives: provide the theoretical and operative knowledge necessary to cope with the specificities of tourist enterprises management (hotels, tour operator, retail tourist agencies, public tourist organizations) and develop the ability to analyze strategic and operational management. The focus will be on the variety of products and the creation of local systems of tourist offer, analyzing the relationships among firms in the value chain. 122 >Pre-requisites: Program: Tourist enterprises and tourist offer. Travel industry and the system of tourist offer: an introduction. The concept of tourist product. Tourism demand analysis and main methodologies of demand segmentation. The relation between tourist demand and supply. Configurations of tourist offerings. The management of main tourist enterprises (transport, hotels, tours operators, travel agents). Improved tourist products and innovation in tourist offer. Management of the relations between inventors and suppliers of an improved tourist product. ICT role in the sector of new tourism. Main elements of Destination management. Focus on tour operators management: the main role in tourism system. New tourist products in big art towns. The case of Napoli. Bibliography: La gestione dei Sistemi Locali di Offerta Turistica, CEDAM, PADOVA, 2000. Le scelte strategiche e di governo di un'impresa "tour operator", CEDAM, Padova. Handouts. Teaching methods: frontal lessons, cases analysis and field research. Student's Evaluation Procedure: progress tests; oral exam. in Publication, ECONOMIA E GESTIONE DELL’INNOVAZIONE Prof. Francesco Bifulco Programma Le attività di innovazione - Il monitoraggio - La generazione delle idee - La selezione delle idee La definizione del “concept” - La progettazione - La sperimentazione industriale - L’introduzione nel mercato e il post-vendita - La pianificazione e il controllo dei progetti di innovazione - La valutazione dei progetti di innovazione Testi consigliati Stampacchia Paolo – Bifulco Francesco, La gestione dei percorsi di innovazione, Giappichelli, Torino, 2005. Dispense a cura del docente disponibili sul sito internet. ECONOMIA E TECNICA DEI MERCATI FINANZIARI (Lettere A-K) Prof. Stefano Ecchia Per ogni informazione sul programma e sui testi consigliati, consultare il sito web docente www.docenti.unina.it/stefano.ecchia ECONOMIA E TECNICA DEI MERCATI FINANZIARI (Lettere L-Z) Prof. Lucio Fiore 123 Programma d’esame La provvista finanziaria nell’economia delle aziende: fonti, destinazione, forme e implicazioni tecniche delle possibili scelte alternative. La leva finanziaria. I contratti e gli strumenti finanziari. Le modalità di negoziazione: circuiti diretti e circuiti indiretti. Il ruolo e la tipologia degli intermediari: banche, S.I.M., compagnie di assicurazione, merchant bank, fondi comuni di investimento, società di investimento a capitale variabile. La tipologia degli strumenti finanziari: azioni, obbligazioni, depositi, crediti, polizze, swap, prodotti derivati. Le tecniche di emissione, remunerazione ed estinzione degli strumenti finanziari. La valutazione degli strumenti finanziari: il prezzo e le sue determinanti (tassi, aspettative e fattori di rischio). La relazione tra prezzo e valore. Il rating. La struttura dei tassi per scadenza e la curva dei tassi: costruzione, interpretazione e significato operativo. La valutazione delle sensibilità alle oscillazioni dei tassi di interesse: duration e volatilità. La teoria del portafoglio. Il controllo del rischio: il VaR. L’organizzazione e il funzionamento dei mercati finanziari e l’attività di vigilanza. Testi consigliati Lucio Fiore, Il mercato dei capitali - Profili istituzionali e strumenti operativi, Napoli, Liguori Editore, 2004 ECONOMIA E TECNICA DEI MERCATI FINANZIARI (STIM) Prof. Bruna Ecchia Per ogni informazione sul programma e sui testi consigliati, consultare il sito web docente www.docenti.unina.it/bruna.ecchia ECONOMIA INDUSTRIALE Prof. Alfredo Del Monte Programma Il corso si articola su quattro temi principali. Il primo tema riguarda l’analisi dei fattori esogeni (economie di scala, progresso tecnico, elasticità della domanda, ecc.) che influiscono sulle caratteristiche strutturali di un dato settore industriale (livelli di concentrazione, barriere all’entrata, ecc.). Il secondo tema riguarda l’interrelazione fra i comportamenti delle imprese (condotta) per quanto concerne le politiche del prezzo, le politiche di differenziazione del prodotto, le politiche per l’innovazione tecnologica, le politiche di fusione, ecc. e la struttura. Il punto di partenza per l’analisi di tali comportamenti è che le decisioni delle imprese sono interdipendenti, nel senso che ciascuna impresa nell’effettuare le proprie scelte, tiene conto delle ripercussioni delle proprie decisioni su quelle dei concorrenti. Queste decisioni interattive vengono definite strategiche e vengono analizzate dalla Teoria dei Giochi. Nell’ambito del corso si farà riferimento a casi semplici di decisione strategica ed agli effetti dei comportamenti strategici sull’equilibrio di un determinato settore. Verranno analizzati alcuni di questi equilibri con riferimento alle politiche della differenziazione del prodotto, del progresso tecnico e delle diffusioni e acquisizioni. Inoltre saranno esaminati alcuni semplici casi di come le imprese possono utilizzare il fatto che le decisioni sono interattive per migliorare la propria posizione nei confronti dei concorrenti. Il terzo tema riguarda l’analisi di tali comportamenti dal punto di vista del benessere sociale e le implicazioni che questi hanno per la politica della concorrenza (Politica Antitrust). Verranno approfonditi in particolare i comportamenti anticompetitivi che sono oggetto di intervento da parte 124 dell’Autorità per la tutela della concorrenza; ad esempio le politiche dei prezzi predatori, le discriminazioni sul prezzo , la cooperazione fra competitori, le restrizioni verticali, le fusioni tra competitori. Verranno poi analizzati specifici casi oggetto di indagine da parte delle Autorità Antitrust sia statunitensi che italiane. L’obiettivo dello studio di tali casi è mostrare come una serie di concetti teorici e metodologie studiate nel corso possono essere applicate per la valutazione dei comportamenti competitivi delle imprese. Il quarto tema riguarda la teoria dell’impresa e i fattori che determinano la struttura delle imprese. Verranno analizzate differenti teorie relative all’esistenza ed alla struttura dell’ impresa; successivamente verranno esaminati i rapporti fra i processi decisionali all’interno dell’impresa e differenti forme di organizzazione. Organizzazione del corso Il corso prevede l’intervento di funzionari delle Autorità e di esperti del settore. Gli esami saranno scritti con possibilità di integrare il voto dello scritto con una prova orale. Prerequisiti: Buone conoscenze di microeconomia. Testo consigliato A. Del Monte, Manuale di organizzazione e politica industriale, UTET, Torino, 1994. ECONOMIA INDUSTRIALE I (Corso Avanzato) Prof. Alfredo Del Monte (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) ECONOMIA INTERNAZIONALE Prof. Riccardo Paternò Programma La teoria delle relazioni economiche internazionali: Il modello classico del commercio internazionale. Il modello neoclassico. Il modello di Hecksher-Ohlin. La teoria dei dazi. Progresso tecnico, sviluppo economico e commercio internazionale. La teoria classica del meccanismo di aggiustamento della bilancia dei pagamenti. La condizione Marshall/Lerner. La teoria del moltiplicatore del commercio estero. Il problema del trasferimento. La teoria dell'assorbimento. Interazioni fra prezzi e reddito nel meccanismo di aggiustamento della bilancia dei pagamenti. Equilibrio macroeconomico in un modello aperto in un regime di cambi fissi e flessibili. Politica monetaria, politica fiscale ed equilibrio interno ed esterno in regime di cambi fissi e flessibili. La << nuova >> e la << vecchia >> scuola di Cambridge. Alcuni cenni alla teoria monetaria della bilancia dei pagamenti e del tasso di cambio. Movimenti di capitale, speculazione e regime dei cambi. Il dibattito cambi fissi cambi flessibili. Il sistema monetario internazionale: dall'accordo di Bretton Woods all'attuale crisi del sistema. La liquidità internazionale. Testi consigliati G. Gandolfo, Corso di Economia internazionale, Utet, Torino (ad eccezione dei capitoli: 6, 7, 21 n. 2 volumi); oppure D. Salvatore, Economia internazionale, La Nuova Italia Scientifica, Roma, 1992. ECONOMIA MONETARIA (Insegnamento non attivato) 125 ECONOMIA POLITICA E SCIENZA DELLE FINANZE (Lettere A-L) Prof. Ugo Marani Obiettivi del corso Il corso si prefigge di fornire le nozioni e le relazioni fondamentali del sistema micro e macroeconomico al fine di dotare lo studente di quegli strumenti di analisi necessari per interpretare il funzionamento e la dinamica dell’economia. Un particolare rilievo viene dato al ruolo della spesa turistica (nazionale e estero) nella determinazione della domanda globale e, quindi, del prodotto interno lordo dell’economia italiana. Argomento del corso ( eventualmente suddiviso in moduli) Il paradigma della teoria microeconomica Il circuito economico come sezione macro della struttura del sistema economico (reale e finanziario). L’equilibrio del settore reale dell’economia alla luce della teoria del reddito nazionale basata sul principio della domanda effettiva e del meccanismo del moltiplicatore. Il modello macroeconomico di base e del reddito di equilibrio in un’economia con i settori privato, pubblico e estero. L’equilibrio del settore monetario dell’economia alla luce della teoria della preferenza per la liquidità e dell’offerta esogena di moneta. Le relazioni economiche internazionali: la teoria della bilancia dei pagamenti e dei cambi esteri. Testi ( oggetto del colloquio d’esame) G. PALMERIO, Elementi di Economia Politica, Cacucci, 2002 (capp. 13°, 16°, 17° e 25°); A. DI MAJO, A. PEDONE, Elementi di Scienza delle Finanze, La Nuova Italia, 2000 (i primi otto capitoli) Letture consigliate (per eventuali approfondimenti) Saranno suggeriti durante il corso alcuni articoli di riviste specializzate. ECONOMIA POLITICA E SCIENZA DELLE FINANZE (Lettere M-Z) Prof. Emma Narni Mancinelli Programma: Microeconomia. Problemi e concetti economici. L’economia di mercato: Domanda, offerta e determinazione del prezzo e quantità di equilibrio. Elasticità della domanda e dell’offerta Analisi del comportamento del consumatore: teoria dell’utilità marginale. Derivazione della curva di domanda individuale. Analisi del comportamento dell’impresa in concorrenza perfetta: teoria della produttività marginale. Funzione di produzione e struttura dei costi dell’impresa nel breve periodo. Struttura dei costi dell’impresa e dell’industria nel lungo periodo. Equilibrio dell’impresa in concorrenza perfetta e derivazione della curva di offerta della singola impresa nel breve e lungo periodo. Altre forme di mercato: - Monopolio 126 - Concorrenza imperfetta Cenni alla teoria dei giochi. Intervento pubblico in economia: Fallimenti del mercato, esternalità e politiche di intervento. Macroeconomia. Modello semplice di determinazione del PIL in economia chiusa. Modello di determinazione del PIL in economia aperta e con settore pubblico. Relazione tra PIL e livello generale dei prezzi nel breve e lungo periodo. Istituzioni monetarie e equilibrio nel mercato delle attività. Politica monetaria: ruolo della BCE. Economia aperta: Bilancia dei pagamenti e tassi di cambio. Inflazione, disoccupazione e commercio Internazionale. Testo consigliato J. Sloman, Elementi di economia, Il Mulino 2002. ECONOMIA PUBBLICA Prof. Massimo Marrelli Programma Richiami di Economia del Benessere- Fallimenti del mercato- Giustificazioni e modalità dell’intervento pubblico- Fallimento del non-mercato- I requisiti informativi dell’intervento pubblico- Asimmetria informativa- La Teoria dei Contratti come possibile soluzione- Disegno di meccanismi incentivanti in condizioni di asimmetria informativa- Applicazioni alla regolamentazione dei mercati e alla realizzazione di progetti pubblici- Cenni di Teoria delle Aste e applicazioni a casi concreti (appalti, gare ad evidenza pubblica). Analisi economica delle Istituzioni. ECONOMIA REGIONALE Prof. Francesco La Saponara Programma I MODULO Elementi di teoria spaziale dei prezzi. Modelli teorici ed analisi empiriche sulla localizzazione di imprese industriali. Regioni economiche, crescita e sviluppo. Disparità regionali. Elementi di economia urbana. II MODULO La politica regionale in Italia: obiettivi, strumenti, attuazioni. La politica regionale dell’Unione Europea nella sua evoluzione, prima e dopo il 2004. Testo consigliato H. Armstrong and J. Taylor, Regional Economics and Policy, Third edition, Blackwell, 2001 (ed. it. (Economia e politica regionale, Milano, Giuffrè, 1987) Letture integrative Min. Economia e Finanza/DPSC Rapporto annuale 2003, Roma, 2004 N. Moussis, Guida alle politiche dell’Unione Europea 2000, Etas, Milano, 2000. UE, Politiche strutturali 2000-2006, Lussemburgo, 2000 UE/CE, Terza relazione sulla coesione economica e sociale, Bruxelles, 2004 127 N.B.: Si consiglia di effettuare la scelta di una lettura integrativa - tutte in consultazione presso la Biblioteca del Dipartimento di afferenza - d' intesa con il docente titolare del corso. ETICA D’IMPRESA (RESPONSABILITA’ SOCIALE ED ETICA DI IMPRESA) Prof. Sergio Sciarelli Programma Le decisioni aziendali: caratteristiche e classificazioni. La formazione delle decisioni. La responsabilità sociale e l’etica d’impresa. Il concetto di etica “sostenibile” dell’impresa. La relazione tra etica aziendale e finalità imprenditoriali. Il rapporto tra etica e “governance” aziendale. La produzione del valore allargato quale obiettivo dell’etica nell’impresa. L’etica e il marketing nell’impresa. L’etica e la finanza aziendale. Testi consigliati Sciarelli S., Il governo dell’impresa,Cedam, Padova, 2005 (cap. 1, 3, 8, 9, 10, 11) Sciarelli S., Scritti su etica e impresa, Adisu, Napoli, 2006. FILOSOFIA E TEORIA DEI LINGUAGGI NELLA COMUNICAZIONE TURISTICA INTEGRATA Prof.ssa Simona Venezia Obiettivi formativi: L’obiettivo del corso è quello di fornire agli studenti gli strumenti necessari per orientarsi nelle problematiche più rilevanti della filosofia del linguaggio del Novecento in riferimento alle teorie della comunicazione. In particolare scopo del corso è quello di definire e approfondire i parametri filosofici del fenomeno e della pratica della comunicazione intesi non solo da un punto di vista verbale, ma nella loro complessità semiotica e pragmatica. Programma: Breve excursus storico-filosofico sulla filosofia del linguaggio e sulla filosofia della comunicazione. Intenzionalità e arbitrarietà del segno linguistico. De Saussure e la semiologia: il Corso di linguistica generale. Implicazioni teoriche delle dicotomie tra significato e significante, “langue” e “parole”, linguistica sincronica e linguistica diacronica. Il segno linguistico oltre de Saussure. Il linguaggio come semiotica. La memoria e l’uso delle parole. La non creatività del linguaggio scientifico. La creatività intrinseca dell’uso delle parole del linguaggio extra-scientifico. La “svolta pragmatica” della filosofia del linguaggio del Novecento (I): ruolo e significato della filosofia analitica. La “svolta pragmatica” della filosofia del linguaggio del Novecento (II): problematiche e peculiarità concettuali del rapporto tra linguaggio e comunicazione. Wittgenstein, il Tractatus logico-philosophicus : critica alla concezione metafisica del linguaggio, della realtà e del loro rapporto. Wittgenstein, le Ricerche filosofiche e la teoria dei “giochi linguistici”: il linguaggio inteso non più come una teoria, ma come un’“attività”. La teoria degli atti linguistici di J. Austin e J. Searle (I): concetto di speech-act e sue componenti (atto locutorio, atto illocutorio e perlocutorio). La teoria degli atti linguistici di J. Austin e J. Searle (II): potenzialità e limiti. Le funzioni del linguaggio (il circolo di Praga). Fondamenti naturali della comunicazione: percezione e interazione. Il modello elementare della comunicazione. Il modello comunicativo di Roman Jakobson: critiche e consensi. La questione del “contesto” in ambito comunicativo. Limiti della concezione tradizionale di comunicazione. Forme e fondamenti del fenomeno e della pratica della comunicazione. Brevi cenni di storia della comunicazione: le tre “rivoluzioni”, gli “apocalittici e integrati”. Caratteristiche delle quattro culture della comunicazione (cultura orale, 128 cultura chirografica, cultura tipografica e cultura elettrico-elettronica). Aspetti e peculiarità del linguaggio dei media. Medium e messaggio nella comunicazione. Esempi vari di comunicazione specialistica. La comunicazione aziendale: strategie e strutture tra mercato e marketing. Aspetti e strategie della comunicazione pubblicitaria. Testi consigliati: Stefano Gensini, Manuale della comunicazione, Carocci, Roma 2004 (la selezione dei capitoli oggetto d’esame verrà indicata durante il corso). Tullio De Mauro, Prima lezione sul linguaggio, Laterza, Roma-Bari 2002. FILOSOFIA MORALE: ETICA DELL’AMBIENTE (lettere A-L) Prof.ssa Maria G. Di Domenico I Modulo. Fondamenti, prospettive e proposte della riflessione filosofica sull’etica dell’ambiente. II Modulo. Una riflessione eco-filosofica sul fenomeno turismo. Testi consigliati: *M. G. Di Domenico, Danzando sull’orlo del mondo. Una riflessione di Bioetica Ambientale, Luciano Editore, Napoli 2004 *G. Ferraro, Ambiente ed etica, Ed. Filema Napoli 2004. *O. Pieroni e T. Romita, Viaggiare, conoscere e rispettare l’ambiente. Verso il turismo sostenibile, Rubbettino editore, 2003. All’inizio del Corso saranno date indicazioni circa le parti dei testi, indicati nel programma, che dovranno essere oggetto del colloquio finale. FILOSOFIA MORALE: ETICA DELL’AMBIENTE (lettere M-Z) Prof. Giuseppe Ferraro Etica dell’Ambiente: i principi e pratiche. La prima parte del corso è di studio generale e propone: A) la definizione degli elementi istituzionali per un’Etica dell’Ambiente; B) la rassegna della letteratura critica sull’argomento e la storia delle Conferenze Internazionali nonché delle conseguenti disposizioni istituzionali per la qualificazione dell’ambiente; C) la distinzione tra Ecologia ed Etica dell’Ambiente; D) il rapporto tra Natura, Paesaggio, Ambiente. La seconda parte è modulare e A) discute i principi riconosciuti fondamentali nella pratica dell’Etica dell’Ambiente: Sostenibilità, Precauzione, Prevenzione, Correzione, Integrazione e Restituzione; B) analizza l’ambiente come luogo di relazioni, seguendo il rapporto tra ambiente e Tecnologie, ambiente e Memorie, ambiente e Culture, ambiente e Sentimenti; C) offre esempi di cambiamento, di trasformazione e di restituzione ambientali. Testi Consigliati: G. Ferraro, Ambiente ed etica, ed. Filema, Napoli 2004 M.G. Di Domenico, Danzando sull’orlo del mondo. Riflessioni di bioetica ambientale, ed Luciano, Napoli 2004 129 G. Bateson, Finalità cosciente e natura, l’adattamento umano, in Verso un’ecologia della mente, ed. Adelphi, Milano 2002 R.M. Rilke, Il paesaggio, ed. Cederna, Milano 2000 All’apertura del corso saranno fornite le indicazioni relative alle parti o pagine dei testi in esame. FINANZA AZIENDALE (Lettere A-K) Prof. Stefano Ecchia Per ogni informazione sul programma e sui testi consigliati, consultare il sito web docente www.docenti.unina.it/stefano.ecchia FINANZA AZIENDALE (Lettere L-Z) Prof. Mario Mustilli (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) FINANZA AZIENDALE (Laurea Specialistica da CLIPA) Prof. Stefano Ecchia Per ogni informazione sul programma e sui testi consigliati, consultare il sito web docente www.docenti.unina.it/stefano.ecchia FINANZA AZIENDALE INTERNAZIONALE Prof. Bruna Ecchia Per ogni informazione sul programma e sui testi consigliati, consultare il sito web docente www.docenti.unina.it/bruna.ecchia FINANZA DEGLI ENTI LOCALI (Insegnamento non attivato) FISCALITA’ INTERNAZIONALE Prof. Vania Petrella Programma - I principi fondanti il diritto tributario internazionale - Le convenzioni bilaterali contro la doppia imposizione - Profili di diritto interno ed internazionale relativi a - reddito d'impresa - redditi di capitale (in particolar modo, dividendi, interessi e rendimenti derivanti da strumenti finanziari atipici ed ibridi) - redditi diversi (in particolar modo, plusvalenze e minusvalenze relative a strumenti finanziari) - reddito di lavoro (in particolar modo, profili internazionali relativi a piani di stock option e altre forme di remunerazione mediante attribuzione di equity a top executive) - Pianificazione fiscale internazionale: finalità e tecniche relative a singole fattispecie concrete 130 attinenti le categorie reddituali su indicate - La problematica dell'elusione fiscale - Profili dell'imposizione indiretta, soprattutto nel contesto della pianificazione fiscale: cenni Testo consigliato L. Carpentieri, R. Lupi, D. Stevanato, Il diritto tributario nei rapporti internazionali, Il Sole 24 Ore, Milano, 2003. GEOGRAFIA DEI SISTEMI TURISTICI Prof. Nicolino Castiello Obiettivi del corso Il corso intende fornire gli elementi concettuali per l’analisi e l’interpretazione dei sistemi turistici sulla base di diverse teorie e modelli, proiettati su realtà geografiche locali. I sistemi turistici locali saranno affrontati attraverso casi di studio. Un approfondimento specifico sarà destinato ai sistemi turistici della Campania e del Mezzogiorno. Programma del corso La regione della geografia, la geografia della regione – Sistema generale e realtà complesse – Regione: sistema complesso, bimodulare – La regione tra sviluppo e sviluppo sostenibile – Le tendenze in atto nelle politiche del turismo: verso una “dimensione geografica” dello sviluppo turistico – Approccio sistemico e integrazione delle politiche del turismo: l’emergere di una “geografia di sistema” – Lo sviluppo turistico del Mezzogiorno. Testi consigliati Vallega A., La regione, sistema territoriale sostenibile. Compendio di geografia regionale sistematica, Mursia, Milano, 1995 (Capitoli 1,2,3,4). Pollice F, Territori del turismo. Una lettura geografica delle politiche del turismo, Franco Angeli, Milano, 2002 (Parte Prima – Capitoli 2,3. Parte seconda – capitoli 1,2,3). Lo studente dovrà, inoltre, far riferimento anche ad ulteriori materiali didattici indicati o forniti dal docente durante lo svolgimento del corso. GEOGRAFIA DELLO SVILUPPO Prof. Sandra Danise (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) GEOGRAFIA DEL TURISMO Prof. Francesca Sorrentini Obiettivi formativi: Il corso intende offrire agli studenti i metodi analitici e gli strumenti interpretativi della distribuzione e della differenziazione del fenomeno turistico, delle sue potenzialità, quale fattore di sviluppo territoriale locale, al fine di formare professionisti in grado di programmare un equo utilizzo delle risorse e di progettare percorsi ed itinerari turistici integrati. 131 Programma: La geografia e il suo oggetto di studio. Il turismo e lo sviluppo economico. La circolazione turistica, le infrastrutture di trasporto. Le risorse turistiche naturali. Le risorse turistiche antropiche. Caratteri particolari del comportamento turistico. Le strutture ricettive. I tipi di turismo e le scelte dei turisti. La percezione dello spazio, le mappe mentali e la cartografia. Le grandi aree del turismo mondiale. La struttura degli spazi turistici. Turismo e squilibri regionali. L’impatto socioeconomico della turisticizzazione. Sviluppo turistico e ambiente. Ciclo di vita del turismo e turismo sostenibile. Attori, strategie e forme del processo di sviluppo turistico. La politica di sviluppo del turismo. La partecipazione delle comunità locali nella pianificazione turistica. La dimensione del turismo in Europa. La regione mediterranea e il turismo oggi. La regione alpina e la montagna minore. Ambienti naturali e turismo oggi. Turismo e parchi naturali. I classici itinerari nell’Europa unita. Villeggiature tradizionali e nuove forme di turismo. Le capitali europee, crocevia di duemila anni di storia. L’Italia un paese a turismo diffuso. Il turismo nell’economia italiana. Modelli di sviluppo e profili regionali del turismo in Italia. La realizzazione degli itinerari turistici. Testi consigliati: Primo Modulo DEWAILLY J.-P. e FLAMENT E, Geografia del turismo e delle attività ricreative, Bologna, CLUEB, 1996; oppure C. FORMICA, Lezioni di geografia del turismo, Ferraro, ultima edizione oppure LOZATO GIOTART J. – P, Geografia del turismo, Milano, Franco Angeli Editore, 1994; oppure INNOCENTI P., Geografia del Turismo, Roma, Carocci, 2002. Secondo Modulo Al programma del modulo uno aggiungere le dispense di approfondimento delle più importanti regioni turistiche europee ed uno dei seguenti testi: DE PILATI M. e NARDELLI F., Le regioni turistiche dell’Unione Europea, Bologna, Zanichelli, 1996. oppure CORRADI G. – MARAZZONI M, Geotour. Geografia turistica e dei beni culturali dei paesi europei, Milano, Markes, 2000; oppure FLORIO A., Percorrere e conoscere l’Europa. Turismo. Territorio. Itinerari d’arte, Milano, Hoepli., 2002 Per un corretto studio della Geografia del Turismo si raccomanda l’uso di un Atlante aggiornato. GEOGRAFIA ECONOMICA (lettere A-K) Prof. Nicolino Castiello Modulo da 5 crediti Programma Contenuti e metodi della geografia – Le basi naturali, strutturali dello spazio agricolo e le componenti dell’allevamento del bestiame – Le fonti di energia e le materie prime – La localizzazione industriale: teorie e fattori – Il settore terziario e la circolazione di merci, di capitali, 132 di idee, di uomini – I sistemi di comunicazione – Distribuzione degli uomini, l’insediamento, la città – Uso e struttura dello spazio urbano. Testo consigliato C. Formica, Lo spazio geoeconomico. Strutture e problemi, Torino, Utet, 1999. (Capitoli: 1,6,7,8,9,10,11,12,13,16,17,18,19,20,21,22,23,24,25,26) Programma da 10 crediti Programma La Terra come geosistema - Emergenze ambientali e teorie economiche – I modelli interpretativi dello sviluppo – Il consumo e il deterioramento delle risorse – Geopolitica del territorio e uso degli spazi marittimi – Il problema della fame tra etica, biotecnologia e politica ambientale – Le tappe fondamentali del processo di industrializzazione: dall’artigianato alla fabbrica – Le esternalità territoriali dell’impresa - La globalizzazione e la sua compatibilità con i localismi e lo sviluppo sostenibile. Testo consigliato C. Formica, Lo spazio geoeconomico. Strutture e problemi, Torino, Utet, 1999. (Ai capitoli del Modulo 1 vanno aggiunti i capitoli 3,6,14,27,28,29,30 ed eventuali dispense sulla globalizzazione). GEOGRAFIA ECONOMICA (Lettere L-Z) Prof. Gennaro Biondi Programma A – Primo modulo Gli oggetti di studio. L’evoluzione del pensiero sul rapporto società-ambiente. Il problema ambientale nelle società contemporanee. Le teorie e i metodi. La popolazione e il territorio. Le strutture insediative. I mercati e la localizzazione dei servizi. La localizzazione delle industrie. Le industrie e lo sviluppo regionale. L’organizzazione spaziale dell’agricoltura. Lo sviluppo del commercio e dei trasporti. Scelte spaziali e strategie territoriali. Lineamenti di geografia della trasformazione e della crescita in Italia. B- Secondo modulo Le ragioni della metropoli. L’ecosistema urbano.Il ruolo delle infrastrutture nella competizione dei sistemi urbani. Terziario per l’impresa e sviluppo urbano. L’artigianato e la città. La sfida dell’internazionalizzazione e la cultura imprenditoriale.Il sistema formativo nella società della conoscenza. Federalismo, città e sviluppo regionale. Testi consigliati Con riferimento al primo modulo M. TINACCI MOSSELLO, Geografia economica, Il Mulino, ultima edizione Oppure F. BOGGIO e G. DEMATTEIS ( a cura di), Geografia dello sviluppo. Diversità e disuguaglianze nel rapporto Nord – Sud, Utet, 2002. Con riferimento al secondo modulo AA. VV. , Dal villaggio alla città. Ambiente, economia, servizi , Giappichelli, 2003. 133 GEOGRAFIA ECONOMICA-POLITICA Prof. Aniello Di Gennaro (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) GEOGRAFIA URBANA E ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE Prof. Salvatore Franco 1° MODULO - 5 Crediti Programma La formazione delle città – Categorie di città: la forma politica, la forma urbanistica, i caratteri funzionali – La città come concentrazione di popolazione – Le funzioni urbane – La dinamica urbana – Abitanti e problemi sociali – La città come ambiente – La geografia della città - Le città d’Europa: caratteri comuni e modelli specifici – Capitali, città primato, città mondiali –L’Europa unita alla ricerca di una capitale – I Paesi delle cento città – Dalle conurbazioni alle megalopoli – Pianificazione urbana e città nuove – Città socialista, città socializzata, città postsocialista - Le città dei paesi extraeuropei: Africa subsahariana, Africa del Nord e Medio Oriente, Subcontinente indiano, Asia orientale continentale, Oceania, America Latina, America Anglosassone. Testi consigliati B. CORI ed Altri, Geografia urbana, Torino, UTET, ultima edizione. E I. TALIA Città e organizzazione territoriale, Napoli, Liguori editore, 2004. 2° MODULO - 10 Crediti Il Programma comprende il 1° Modulo e l’Europa delle regioni e delle reti. I nuovi modelli di organizzazione territoriale nello spazio unificato europeo. La costruzione dello spazio unificato europeo – L’Europa delle regioni – Le politiche regionali comunitarie – La cooperazione interregionale transfrontaliera – L’Unione europea e l’ambiente – Le reti infrastrutturali – Le reti d’impresa - Le reti della ricerca Testo consigliato Ai due testi obbligatori per il 1° modulo si aggiunge: P. BONAVERO e E. DANSERO, L’Europa delle regioni e delle reti. I nuovi modelli di organizzazione territoriale nello spazio unificato europeo, Torino, Utet, ultima edizione GESTIONE DEI SISTEMI PER LA QUALITA' Prof. Cristina Mele Programma GESTIONE DELLA QUALITÀ Approcci manageriali e gestione della qualità Il ruolo della qualità nelle imprese La qualità del prodotto e del sistema La qualità e il valore Il processo di quality management 134 L’approccio normativo e la qualità certificata I modelli di Total Quality Management ELEMENTI DEL PROCESSO DI QUALITY MANAGEMENT: PRINCIPI, PRATICHE, TECNICHE Orientamento al Cliente Orientamento al Sistema: I processi. La gestione interfunzionale. L’economia della qualità Orientamento alle Persone: Gli stakeholder. Le risorse umane. La leadership Orientamento alla Conoscenza: Il miglioramento. La conoscenza Testo consigliato: Colurcio M., Mele C., Management della Qualità. Principi, pratiche e tecniche, McGraw Hill, Milano 2005. GESTIONE DEL CAMBIAMENTO STRATEGICO Prof. Francesco Izzo Obiettivi. Il corso si propone di approfondire con gli studenti i concetti fondamentali e gli strumenti di analisi competitiva a sostegno delle decisioni strategiche nei processi di gestione del cambiamento. L’analisi dei percorsi di cambiamento strategico dell’impresa è svolta in particolare nella prospettiva dei processi di innovazione, osservando le dinamiche strategiche e organizzative collegate. Contenuti. Le competenze dinamiche e i processi di rinnovamento della strategia. Eventi scatenanti e percorsi di cambiamento. Modelli di diagnosi e meccanismi di gestione del cambiamento. Stili, simboli, attori, configurazioni, resistenze nei processi di turnaround. Strategic drift e processi di innovazione. Il cambiamento radicale e strategie di innovazione. Discontinuità tecnologiche. Strategie di crescita e valutazione delle opzioni. Organizzazione e gestione dei processi innovativi. Valutazione dei partecipanti. Monitoraggio delle attività dello studente, attraverso la valutazione dell’analisi e della discussione di casi aziendali: 30%; realizzazione project work (20%); prova finale (50%). Testi consigliati (in alternativa) M. Schilling, La gestione dell’innovazione, McGraw-Hill, 2005 oppure A. Gilardoni e A.Danovi, Cambiamento, ristrutturazione e sviluppo dell’impresa, Egea, 2000. I partecipanti alle lezioni potranno integrare la lettura con casi, articoli, working paper, suggeriti dal docente e destinati alla discussione e all’approfondimento dei temi del corso. Si consiglia, infine, come la lettura facoltativa di S. Rossi, La regina e il cavallo. Quattro mosse contro il declino, Laterza, 2006. GESTIONE DELLA PRODUZIONE E DEI MATERIALI (vecchio e nuovo ordinamento) Prof. Roberto Vona Programma Il corso ha un’impostazione seminariale ed è integrato da un programma di visite aziendali e testimonianze di imprenditori e manager al fine di acquisire conoscenze sia teoriche sia pratiche in merito all’evoluzione delle tecniche di gestione dei processi produttivi e di inbound e outbound logistics adottate dalle imprese industriali. 135 PARTE GENERALE La Gestione della Produzione e di Materiali. Natura e funzionamento dei sistemi di produzione. La produzione come sistema complesso – Divisione del lavoro, coordinamento e complessità – Disegno e rappresentazione dei sistemi di produzione – Gestione della varietà: standardizzazione e flessibilità – Gestione dell’incertezza – Classificazione dei sistemi di produzione – Pianificazione, gestione e controllo della produzione. Gestione di un’unità singola – Gestione di unità interconnesse – Pianificazione aggregata e formazione del Master Production Schedule – Controllo della produzione in un Flow Shop – Controllo della produzione in un Job Shop – Gestione dei materiali a domanda dipendente – Gestione delle scorte – Material Requirement Planning – Just in time – Kanban – Sistemi informativi per la produzione. PARTE APPLICATIVA Esemplificazioni ed esercitazioni di Gestione della Produzione e dei Materiali. Libri di testo consigliati Parte generale GAIO L., GINO F., ZANINOTTO E., I sistemi di produzione. Manuale per la gestione delle operazioni produttive, Carocci, Roma, 2002. oppure in alternativa GRANDO A., Organizzazione e gestione della produzione industriale, Egea, Milano, 1995. Parte applicativa VONA R., Gestione della Produzione. Fondamenti, esempi, applicazioni, Carocci, Roma, 2005. GESTIONE E CONTROLLO DEI RISCHI NELL’INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA Prof. Rosa Cocozza Programma L’intermediazione finanziaria: funzioni, ruolo e finalità degli intermediari. Le istituzioni creditizie, le compagnie di assicurazione, gli operatori della securities industry. Le nuove forme dell’intermediazione finanziaria. Testi Consigliati: Allen F. e Santomero A.M. (1998), The theory of financial intermediation, Journal of Banking & Finance, vol. 21, pp. 1461-1485. Allen F. e Santomero A.M. (2001), What do Financial intermediaries do?, Journal of Banking & Finance, vol. 25, pp. 271-294. Scholtens B. e van Wensveen D. (2000), A critique on the theory of financial intermediation, Journal of Banking & Finance, vol. 24, 1243-1251. Corigliano R. (2002), L’intermediazione finanziaria, Bologna, Bononia University Press, pp. 1-54. Lusignani G. (1996), La gestione dei rischi finanziari nella banca, Bologna, Il Mulino, cap. I (pp. 17-47). Onado M. (2000), Mercati e intermediari finanziari, Bologna, Il Mulino, pp. 17-30, 71-94, 143-174, 331-359. Per i richiami fondamentali sulle attività finanziarie si possono consultare 136 Fabrizi P.L. (a cura di) (2003), L’economia del mercato mobiliare, Milano, Egea, i primi capitoli; Anolli M e Locatelli M. (2001), Le operazioni finanziarie, Bologna, Il Mulino. Portafogli di attività finanziarie e portafogli di intermediazione finanziaria. Valutazione delle attività finanziarie e dei portafogli di intermediazione. Misure di rischio e fattori di rischio. Fondamenti logici del processo di risk management: identificazione, misurazione, gestione e copertura. Fabrizi P.L. (a cura di) (2003), L’economia del mercato mobiliare, Milano, Egea, 167-315. RiskMetricsGroup (1999), Risk management. A practical guide, pp. 1-45 (reperibile presso http://www.riskmetrics.com). Per le applicazioni numeriche con Excel si consiglia Benninga S. (2001), Modelli Finanziari. La finanza con excel, Milano, McGraw-Hill. Le caratteristiche fondamentali dei portafogli di intermediazione. Il sistema dei rischi degli intermediari: rischio di liquidità, rischio di tasso di interesse, rischi di mercato, rischio di credito, rischio di cambio, altre configurazioni di rischio. Tassonomia del sistema dei rischi per tipologie di intermediario. Politiche, tecniche e strumenti di gestione dei rischi. Gestione integrata dell’attivo e del passivo. Diversificazione geografica, tipologica e per fattori di rischio. Tipologie di contratti derivati e tecnica delle coperture mediante contratti a termine, opzioni, swap. Tecniche di securitization. Caratteristiche fondamentali Lusignani G. (2004), La gestione dei rischi nella banca, in Onado M. (a cura di), La banca come impresa, Bologna, Il Mulino, pp. 243-347. Per la classificazione dei rischi Lusignani G. (1996), La gestione dei rischi finanziari nella banca, Bologna, Il Mulino, pp. 83-110 (cap. III Criteri di valutazione dei rischi finanziari); oppure Saunders A. e Cornett M.M. (2003), Financial Institutions Management, McGraw-Hill, pp. 138-153 (ch. 7 Risks of Financial Intermediation). Per il rischio di liquidità Ferrari A. (2004), La gestione della tesoreria e della liquidità, in Onado M. (a cura di), La banca come impresa, Bologna, Il Mulino, pp. 100-122; oppure Saunders A. e Cornett M.M. (2003), Financial Institutions Management, McGraw-Hill, pp. 424-442 (ch. 17 Liquidity Risk). Per il rischio di tasso di interesse Lusignani G. (1996), La gestione dei rischi finanziari nella banca, Bologna, Il Mulino, pp. 111-178 (cap. IV-V La gestione del rischio di interesse: le tecniche di “maturity gap” e le tecniche di “duration gap”); oppure Saunders A. e Cornett M.M. (2003), Financial Institutions Management, McGraw-Hill, pp. 161-213 (ch. 8-9 Interest Rate Risk I + Interest Rate Risk II). Per i rischi di mercato 137 Lusignani G. (1996), La gestione dei rischi finanziari nella banca, Bologna, Il Mulino, pp. 179-204 (cap. VI Tecniche di misurazione dei rischi di mercato); oppure Saunders A. e Cornett M.M. (2003), Financial Institutions Management, McGraw-Hill, pp. 232-255 (ch. 10 Market Risk). Per il rischio di credito Anolli M. e Gualtieri P. (1999), La misurazione del rischio di credito nella gestione delle banche, Bologna, Il Mulino, pp. 27-87 (capp. II e III); oppure Saunders A. e Cornett M.M. (2003), Financial Institutions Management, McGraw-Hill, pp. 259-320 (ch. 11-12 Credit Risk: individual loan risk + Credit Risk: loan portfolio and concentration risk). Per il rischio di cambio Saunders A. e Cornett M.M. (2003), Financial Institutions Management, McGraw-Hill, pp. 378-391 (ch. 15 Foreign Exchange Risk). Derivati e tecniche di copertura Pomante U., Saita F. e Zanotti G. (2003), L’utilizzo degli strumenti derivati nella gestione di portafoglio, in P.L. Fabrizi, L’economia del mercato mobiliare, Milano, Egea, pp. 483-525. Anolli M. (1999), Strumenti per la gestione del rischio di credito, in Anolli M. e Gualtieri P. (1999), La misurazione del rischio di credito nella gestione delle banche, Bologna, Il Mulino, pp. 111-127 (cap. V); oppure Saunders A. e Cornett M.M. (2003), Financial Institutions Management, McGraw-Hill, pp. 620-712 e 733-764 (ch. 24, 25, 26 e 28 Futures and Forwards + Options, Caps, Floors and Collars + Swaps + Securitization). Controllo istituzionale dei rischi degli intermediari. Rappresentazioni contabili e valutazioni extracontabili. Modalità istituzionali di controllo: adeguatezza patrimoniale, vigilanza prudenziale e disciplina di mercato. Ferretti A. (2004), Rischi e allocazione del capitale, in Onado M. (a cura di), La banca come impresa, Bologna, Il Mulino, pp. 375-387. Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (2003), Presentazione del Nuovo Accordo di Basilea sui requisiti patrimoniali, reperibile presso (http://www.bis.org) La bibliografia ragionata e materiali selezionati sono disponibili nella sezione download del sito Internet del docente (http://www.docenti.unina.it/rosa.cocozza) GOVERNO E STRATEGIE DI SVILUPPO DELLE IMPRESE ALBERGHIERE Prof. Filippo Maraniello Obiettivo La parte iniziale del corso è finalizzata a fornire le opportune conoscenze necessarie per l’utilizzo corretto degli strumenti di controllo direzionale. Tali conoscenze saranno utilizzate analizzare i principi e le regole economiche che sottostanno e governano le imprese alberghiere, con particolare attenzione alle diversità di organizzazione presenti nelle aziende in dipendenza della loro dimensione. In tale ottica si analizzeranno e si approfondiranno le più importanti e significative 138 metodologie applicative necessarie per l’implementazione di un processo di sviluppo e di consolidamento. La seconda parte del corso è finalizzata al governo dell’impresa alberghiera con lo studio delle più importanti strategie funzionali tipiche del settore. I casi di studio saranno utilizzati per consolidare le conoscenze acquisite e confrontarle con la realtà operativa. Contenuti La programmazione e il controllo della gestione La struttura organizzativa del controllo La contabilità direzionale e il controllo di gestione Analisi Costo-Volume-Profitto Analisi C-V-P come strumento di decisione e controllo Il prodotto alberghiero Il governo dell’impresa alberghiera Strumenti per il controllo di gestione nell’impresa alberghiera Problemi di localizzazione, di dimensione e di struttura delle imprese alberghiere La gestione delle risorse umane Management e organizzazione dell’impresa alberghiera I caratteri salienti della gestione alberghiera Segmentazione del mercato Il sistema dei prezzi Il sistema dei ricavi Imputazione funzionale dei ricavi I costi di impianto e finanziari I costi del personale Calcolo dei costi di esercizio Conto economico e sue proiezioni Budget Il marketing nelle imprese ricettive Gli strumenti di promozione e vendita Il caso Park hotel Il caso Hotel Zephir L’albergo Pavone Pensione Parco La catena alberghiera Safe Hotels Hotel Le Sirenuse Il franchising alberghiero e il caso Best Western Libri di testo F. Maraniello “Strumenti di controllo direzionale. Il governo dell’impresa alberghiera “,in corso di pubblicazione G. Peroni “Economia e management delle imprese alberghiere” FrancocAngeli Editori , 1998 Aureliano Bonini “5 Case histories nell’industria dell’ospitalità” FrancoAngeli Editori, 2000 F. Maraniello “Il Franchising nell’impresa alberghiera”, E.DI.S.U. Napoli 1- ottobre 2005 Materiale didattico e/o dispense Alcuni casi aziendali di studio saranno forniti dal docente nel corso delle lezioni. INFERENZA STATISTICA 139 Prof. Marco Gerghi 1. Richiami sulle Variabili casuali (già parte del programma di Statistica metodologica) Variabili casuali discrete Variabili casuali continue Trasformazioni di variabili casuali 2. Campionamento Campioni casuali e distribuzioni campionarie Campionamento con reintroduzione e senza reintroduzione Media campionaria Media e varianza della media campionaria Distribuzione della media campionaria Teorema limite centrale Distribuzioni campionarie di impiego frequente: Chi-quadrato, t di Student, F di Fisher 3. Teoria della stima Stimatori e stime di un parametro Principali proprietà degli stimatori Per piccoli campioni: Correttezza Efficienza La disuguaglianza di Cramer-Rao L’errore quadratico medio Sufficienza Per grandi campioni: Correttezza asintotica Efficienza asintotica Consistenza 4. Metodi di costruzione degli stimatori Metodo dei momenti Metodo dei minimi quadrati Metodo della massima verosimiglianza 5. Stima di un parametro Stima puntuale e stima per intervallo Intervalli di confidenza Stima della media Stima di una proporzione Stima della varianza Stima della differenza fra due medie La determinazione della numerosità ottimale 6. Test delle ipotesi Logica e caratteristiche fondamentali di un test Formulazioni delle ipotesi statistiche Test e regola di decisione Errore di I tipo ed Errore di II tipo La determinazione della regione critica ottimale: il lemma di Neyman-Pearson Test uniformemente più potenti L’approccio basato sul p-value Principali test parametrici Test sulla media e sulla proporzione di una popolazione Test sulla varianza di una popolazione Test sulla differenza fra due medie 140 Test non parametrici Test Chi-quadrato 7. Analisi della varianza Logica e caratteristiche fondamentali del metodo Trattamento e risposta Gli aspetti inferenziali La decomposizione della devianza La verifica dell’ipotesi di uguaglianza di k medie Lo schema riepilogativo Testi di riferimento: R. Orsi, Probabilità e inferenza statistica, il Mulino, 1999 F. Parpinel-C. Provasi, Elementi di probabilità e Statistica per le Scienze economiche, Giappichelli, 2004 D. Piccolo, Statistica, Il Mulino, 2000 L. D’Ambra, Lezioni di Inferenza Statistica, RCE Edizioni, 2000 Per gli esercizi: S. Bernstein, R. Bernstein, Statistica inferenziale, Collana Schaum’s 111, McGraw-Hill, Milano 2003 Montanari, P. Agati, D.G. Calò, Statistica, Collana OPEN, Masson, Milano, 1998 S. Bernstein, R. Bernstein, Calcolo delle probabilità, Collana Schaum’s 110, McGraw-Hill, Milano 2003 NOTA: Sul sito www.docenti.unina.it/marco.gherghi saranno disponibili i lucidi delle lezioni e altro materiale relativo agli argomenti trattati durante il Corso. INFERENZA STATISTICA (Avanzata) Prof. Maria Gabriella Grassia 1) Convergenze e teoremi limite Richiami sui criteri di convergenza Convergenza in distribuzione Convergenza in probabilità Convergenza in media r-sima Convergenza quasi certa Teorema centrale del limite (Teorema di Lindberg-Levy) Leggi deboli dei grandi numeri (Teorema di Khintchin) Leggi forti dei grandi numeri (Leggi di Kolmogorov) 2) Stima puntuale ed intervallare basata sul principio di Verosimiglianza Principio di Verosimiglianza Funzione di verosimiglianza Stima di massima verosimiglianza Proprietà finite degli stimatori di Massima Verosimiglianza Equivarianza Correttezza Sufficienza Efficienza Proprietà Asintotiche degli stimatori di Massima Verosimiglianza Efficienza Asintotica 141 Consistenza Normalità Intervalli di confidenza basati sugli Stimatori di Massima Verosimiglianza 3) Verifica delle Ipotesi basata sul principio di Verosimiglianza Richiami sulla Verifica delle Ipotesi Lemma di Neyman Pearson Tre test asintotici connessi alla Verosimiglianza Test di Wald Test Score Test del rapporto di Verosimiglianza Testi consigliati: A. Azzalini, Inferenza Statistica: Una presentazione basata sul concetto di Verosimiglianza, Springer, 2000 Cap.: 1, (tutto), 2 (paragrafi: 2.1, 2.2, 2.3), 3 (paragrafi 3.1, 3.2, 3.3.1,.3.2, 3.3.2, 3.3.3, 3.3.4), 4 (paragrafi: 4.1, 4.2, 4.3). INFORMATICA (lettere A-C) Prof. Sergio Scippacercola (lettere D-K) Prof. Sergio Scippacercola (lettere L-P) Prof. Biagio De Rosa (lettere Q-Z) Prof. Pierangelo Savarese Finalità del corso. Il corso si propone di fornire agli studenti i concetti di base dell’ Informatica e abilità nell’ uso del computer e dei moduli applicativi previsti dall’ European Computer Driving Licence (ECDL). In considerazione delle discipline specifiche della Facoltà, il programma prevede un’ accentuata formazione all’uso dei fogli elettronici. Lo studente sarà in grado di poter utilizzare in autonomia il personal computer come elemento di supporto allo studio delle altre discipline. Programma Informatica di base. La macchina di von Neumann e le generazioni. Principali strutture di dati. La formalizzazione e la codifica dell' informazione. Infrastrutture hardware. Architetture di riferimento: il processore, la memoria centrale, le memorie secondarie. Principali periferiche. Infrastrutture software: Software di base, i sistemi operativi (obiettivi e principali funzioni). Introduzione alla programmazione: Algoritmo, Programma e Sottoprogrammi. Principali istruzioni in VBA. Sistemi informatici. Le reti e la trasmissione dei dati. Basi di dati, forme normali ed Algebra relazionale. Laboratorio informatico. Modulo n. 1: Uso del computer e gestione dei file. - Modulo n. 2: Elaborazione testi. - Modulo n.3: Fogli elettronici: formule e funzioni in Excel, prospetti con grafici, percentuali, indici, calcoli matematici e statistici, risoluzione di problemi sotto condizione, tabelle pivot, scambio dati con altre applicazioni. - Modulo n. 4: I Data base: generalità, ordinamenti, selezioni. Un esempio di data base relazionale: Microsoft Access. – Modulo n. 5: Macro in VBA. Testi consigliati S. Scippacercola, B. De Rosa, P. Savarese (2006), Informatica di base (per Economia) Appunti dalle lezioni - Terza edizione, Rceedizioni. 142 B. Colombo, D. Massaro (2003), ECDL, La patente europea del computer, Syllabus 4.0, McGrawHill. Modalità dell'esame L'esame è strutturato in due sottoprove: una prova pratica di abilità informatica in EXCEL, ACCESS e MACRO in VBA sviluppata su personal computer ed un colloquio orale sugli argomenti del corso. INFORMATICA (CLAS) Prof. Pellegrino Villani I MODULO Obiettivi Il corso si propone di fornire agli studenti i concetti di base dell’Informatica e abilità nell’uso del computer. In considerazione delle discipline specifiche della Facoltà, il programma prevede una formazione all’uso dei fogli elettronici, nonché l’introduzione alle metodologie della programmazione, esemplificate con l’uso del linguaggio C/C++. Lo studente sarà in grado di poter utilizzare in autonomia il personal computer come elemento di supporto allo studio delle altre discipline. Contenuti L’informatica Il modello concettuale di von Neumann L’unità centrale (CPU): caratteristiche e funzioni La memoria centrale: caratteristiche e funzioni L’architettura a bus Le unità periferiche Le memorie di massa Tassonomia dei sistemi I sistemi operativi ed i suoi “strati” Architettura dei sistemi informatici: sistemi centralizzati e sistemi distribuiti La codifica e la rappresentazione dei dati La codifica dei caratteri I sistemi di numerazione L’aritmetica binaria Conversione da una base di numerazione all’altra La rappresentazione dei valori negativi: per segno e modulo, per complementazione (alla base e diminuita) La rappresentazione in virgola fissa e quella in virgola mobile La programmazione L’algoritmo Lo sviluppo dei programmi Metodologia top-down Flow-chart e pseudo codice La programmazione strutturata Programma e sottoprogramma Fasi di sviluppo di un programma con un linguaggio imperativo 143 Elementi del linguaggio C/C++ Struttura di un programma in C/C++ Il precompilatore Le biblioteche doi sottoprogrami – Gli header file Tipi di dati semplici base: caratteristiche e dichiarazione Dati strutturati: array ad una e più dimensioni Le operazioni elementari: lettura, scrittura, assegnazione Gli operatori, le espressioni ed il loro calcolo Il casting implicito ed esplicito Le strutture selettive: binaria (if) ed multipla (switch) Le strutture iterative (while, for, do-while) Le funzioni La corrispondenza dei parametri formali ed effettivi La ricorsione Il foglio elettronico Excel Caratteristiche salienti dei fogli elettronici L’attivazione La finestra di applicazione e quella di documento La cartella ed il foglio di lavoro Apertura e chiusura dell’applicativo e della cartella Le celle: selezione La formattazione (anche condizionale) delle celle I riferimenti delle celle (assoluto e relativo) Inserimento di dati Copiare e spostare il contenuto delle celle Le formule e le funzioni Inserimento di elenchi Convalida dei dati Ordinamento dei dati La creazione delle rappresentazioni grafiche Esercizi di programmazione con analisi di situazioni problematiche e preparazione di programmi C/C++ Esercizi per la gestione dei dati con Excel L’ambiente di sviluppo integrato DevCpp. Testi S. Scippacercola ed altri “Informatica di base”– RCE Edizioni F. Crivellari “Elementi di programmazione con il C++” – F. Angeli Editore Un manuale d’uso di Excel Sono consultabili, tra i moltissimi esistenti, anche i seguenti riferimenti web: http://www.bloodshed.net http://www.cppreference.com www.tutorialpc.it/excelmenu.asp office.microsoft.com/it-it/training/default.aspx Esame 144 L’esame consisterà in una prova scritta nella quale lo studente dovrà dimostrare di conoscere gli argomenti del corso (rispondendo a dei quesiti) e di saperli utilizzare nella soluzione di situazioni problematiche con la preparazione di un programma. Lo studente che, pur avendo superato la prova scritta, riterrà di non essere soddisfatto del risultato della stessa, potrà chiedere di sostenere una prova orale. In tal caso non si terrà conto dello svolgimento e del risultato della prova scritta. II MODULO Obiettivi Il corso si propone di fornire agli studenti i concetti fondamentali dei data base e della loro progettazione, nonché la conoscenza di un linguaggio strutturato di interazione quale SQL. Lo studente, inoltre, sarà in grado di poter utilizzare in autonomia il DBMS Microsoft Access. Contenuti Database: definizione, caratteristiche Progettazione di un database Modellazione concettuale di basi di dati (diagrammi entità/relazione) Caratteristiche dei modelli logici di carattere storico Il modello logico relazionale Database relazionali Dal modello concettuale a quello logico Le prime tre forme normali Algebra relazionale Il linguaggio SQL: (componenti DML e DDL) Le query Operatori su insiemi Le sub-query Inserimento, cancellazione e modifica di dati Definizione di un d.b. La creazione e la gestione di d.b. in ambiente Microsoft Access – (dal manuale on-line del prodotto) La finestra del database Gli oggetti del d.b. Personalizzazione dell’ambiente di lavoro Funzionalità generali dell’ambiente Creazione in modalità struttura e gestione delle tabelle La definizione delle relazioni tra le tabelle Le operazioni sulle tabelle in visualizzazione foglio dati I filtri L’ordinamento dei dati Le query (creazione in modalità guidata, in modalità struttura e con visualizzazione SQL) Tipologie di query Le maschere (creazione ed uso) I report (creazione ed uso) Funzioni di utilità Testo D. Dorbalò – A. Guidi “Guida a SQL” – II edizione – McGraw-Hill Testi consigliati S. Haag – M. Cummings – D.J. McCubbrey “Sistemi informativi aziendali”– McGraw-Hill 145 J. D. Ullman – J. Widom “Introduzione ai Database” – Jackson libri - Università Sono consultabili, tra i moltissimi esistenti, anche i seguenti riferimenti web: http://hal9000.cisi.unito.it/wf/DIPARTIMEN/Economia-A/I-corsi/Gestione-i/MATERIALE1/index.htm www.dis.uniroma1.it/~mecella/didattica/2003/SI/1_Introduzione.pdf www.taga.it/PDF-liberi/Relazione_Furini.pdf www.ce.unipr.it/people/monica/sistemi/lezione1td.pd www.etechs.it/howto/database/database.php bravo.ce.uniroma2.it/ecdl/modulo5/m5-003.htm www.html.it/sql/sql_03.htm www.ilprogramma.it/articles.asp?id=8 www.microsoft.com/Office/previous/access/10years/history.asp www.suffritti.it/SQLTutorial.htm www.html.it/sql/sql_04.htm www.harrrdito.it/corsi/sql_001.asp www.itportal.it/tutorial/software/office/schemi_access/default.asp www.programmazione.it/index.php?entity=earticle&idArticle=207&idArea=28 web.tiscali.it/visualdb/Progett.htm www.microsoft.com/italy/office/previous/2000/access/access_pratica/ www.idem.it/msaccess/index.htm Esame L’esame consisterà in una prova scritta nella quale lo studente dovrà dimostrare di conoscere gli argomenti del corso (rispondendo a dei quesiti) e di saperli utilizzare nella soluzione di una situazione problematica. Lo studente che, pur avendo superato la prova scritta, riterrà di non essere soddisfatto del risultato della stessa, potrà chiedere di sostenere una prova orale. In tal caso non si terrà conto dello svolgimento e del risultato della prova scritta. ISTITUZIONI DI DIRITTO DELL’INFORMAZIONE Prof. Consiglia Botta Programma - Internet e nuove forme di comunicazione. L’informazione e l’informatica nella società della conoscenza. Diritto interno e comunitario. Lex mercatoria e globalizzazione. Internet e la disciplina generale del contratto. - Il commercio elettronico. Le normative comunitarie. I servizi della società dell’informazione. Le comunicazioni commerciali. La conclusione del contratto telematico. La tutela del consumatore. Il pagamento per via telematica. La legge applicabile. Il contratto di accesso ad Internet. Documento informatico e firme elettroniche. - Libertà di informazione e reti telematiche La tutela dei dati personali. La responsabilità del provider. 146 Il diritto dei minori in rete - La tutela giuridica del software. - I computer service contracts e l’informatizzazione delle imprese Testo consigliato Daniela Valentino (a cura di), Manuale di diritto dell’informatica, Napoli, ESI, 2004. ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO Lettere A-C (Prof. Mario Ciancio) Lettere D-K (Prof. Francesco Lucarelli) Lettere L-P (Prof. Consiglia Botta) Lettere Q-Z (Prof. Ernesto Briganti) Programma - 5 crediti Nozioni introduttive e principi fondamentali. I soggetti: persone fisiche e persone giuridiche. Situazioni giuridiche: situazioni esistenziali, reali di godimento, possessorie, di credito e di debito, di garanzia; prescrizione e decadenza. Autonomia negoziale, autonomia contrattuale, autonomia negoziale a contenuto non patrimoniale, i singoli contratti, le promesse unilaterali. Pubblicità e trascrizione. Responsabilità civile e illecito Famiglia: nozioni generali; rapporti patrimoniali tra coniugi Le successioni per causa di morte La tutela dei diritti Testo consigliato: P. Perlingieri, Istituzioni di diritto civile, E.S.I., Napoli, 2005 (editio minor). Parte prima: lett. A- B- C- D –E –F –G- H; Parte seconda: lett. A – B; Parte terza: lett. A – B – C - D- E- F; Parte quarta: lett. A –B – C - D (escl. lett.b, parr.116-122),- E. Parte quinta. Parte settima: solo lett. A e D. Parte ottava. Parte nona: solo lett.A Lettura consigliata F. Lucarelli, L’operatore giuridico. La forma dell’acqua, Ed.Mucchi, Modena, 2006. Programma - 10 crediti Introduzione. Concetto di diritto. Norma. Ordinamento. Differenza tra diritto pubblico e privato. Costituzione. Leggi costituzionali; legge ordinaria; diritto comunitario. Regolamenti, usi, equità. Ruolo della dottrina e della giurisprudenza. Efficacia della legge nel tempo e nello spazio. Interpretazione delle norme giuridiche. Situazioni giuridiche soggettive. Diritto soggettivo; interesse legittimo; capacità giuridica e di agire. 147 I soggetti. Persone fisiche e diritti della personalità. Enti: capacità, tipi, regimi. Impresa: imprenditore, azienda. Le società di persone e di capitali. Il diritto di famiglia. Principi generali. Famiglia di fatto. Parentela e affinità. Mantenimento ed alimenti. Il matrimonio. Rapporti personali e patrimoniali tra coniugi. La filiazione legittima e naturale. L’adozione e l’affidamento. Le successioni per causa di morte. Disciplina e regime. Successione testamentaria, successione dei legittimari. Acquisto e perdita dell’eredità. Comunione e divisione ereditaria. Beni, diritti reali e possesso. Proprietà: acquisto, perdita ed azioni a tutela. Diritti reali su cose altrui. Comunione e condominio. Possesso. Le obbligazioni. Nozione. Fonti. Struttura. Adempimento e modi di estinzione diversi dall’adempimento. Inadempimento e risarcimento del danno. Cessione del credito. Modificazioni soggettive del lato passivo del rapporto obbligatorio. I tipi di obbligazione. Garanzie personali. Altri atti o fatti fonti dell’obbligazione. Il contratto. Requisiti, conclusione, vincoli alla formazione, regolamento-contenuto-oggetto del contratto, buona fede, clausole d’uso, condizioni generali di contratto, la causa, la forma, gli elementi accidentali; l’interpretazione del contratto, la rappresentanza, la simulazione, gli effetti, la cessione del contratto, i vizi del consenso, l’invalidità, risoluzione e rescissione. Il contratto e i consumatori. I contratti telematici. Contratti tipici. La compravendita e la permuta. Il contratto estimatorio e la somministrazione. La locazione e l’affitto. Il mutuo. Il comodato. L’appalto. Il contratto di trasporto e il deposito. I contratti aleatori La transazione. Il mandato. L’agenzia. La mediazione. La donazione. Contratti atipici. La responsabilità civile. Struttura dell’atto illecito. Regimi speciali di responsabilità. Danno ingiusto e danno risarcibile. Strumenti di tutela del danneggiato. La tutela dei diritti. Pubblicità e trascrizione. La tutela giurisdizionale dei diritti. Responsabilità patrimoniale e prelazione. Pegno e ipoteca. I mezzi di conservazione della garanzia patrimoniale. Prescrizione e decadenza. Testi consigliati P. Perlingieri, Manuale di diritto civile, ESI, Napoli, 2005; oppure M. Bessone, Istituzioni di diritto privato, Giappichelli, Torino, (ult. ed.), oppure A. Trabucchi, Istituzioni di diritto civile, Cedam, Padova, (ult.ed.). Lettura consigliata F. Lucarelli, L’operatore giuridico. La forma dell’acqua, Ed.Mucchi, Modena, 2006. ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO (STIM) (Lettere A-L) Prof.ssa Consiglia Botta Obiettivi formativi: Il corso si propone di far acquisire agli studenti iscritti al corso di laurea STIM le nozioni fondamentali che appartengono all’area del diritto privato, in particolare approfondimenti sul diritto delle obbligazioni e dei contratti, sulla tutela del consumatore- viaggiatore, sui contratti di viaggio. Inoltre si introdurranno alcuni elementi di base relativi alla legislazione e alla tutela dei beni culturali. Programma: Le persone fisiche e le persone giuridiche. Situazioni reali di godimento. Situazioni di credito e di debito. Autonomia negoziale e autonomia contrattuale. Singoli contratti. Responsabilità civile e illecito. La prenotazione. Il contratto d'albergo. Il contratto di deposito in albergo.Il contratto di trasporto di persone. Il contratto di viaggio e la vendita dei pacchetti turistici. I contratti per la creazione e la distribuzione dei pacchetti turistici. 148 Il giurista tra formazione ed informazione. La forma dell’acqua. - Dalla parte del ricercatore. L’odore della carta. - Un approccio all’ignoto giuridico - Il Duemila. Il diritto dell’Economia e l’età del cinismo – Progetto di testo degli articoli del Trattato che stabilisce una Costituzione Europea. Raffronto tra la Carta di Nizza (2000) ed il Trattato costituzionale (2003). - La riformulazione della nozione di servizio pubblico sotto l’influenza del diritto comunitario La legislazione dei beni culturali. Beni culturali nell’età del cinismo. - Lo scenario dei beni culturali in due secoli di politica del diritto. - Leggi sui beni culturali. - L’internazionalizzazione dei beni culturali ed il ruolo dell’UNESCO. Testi consigliati: P . P erlingieri, Istituzioni d i Diritto Civile, Napoli, ult. Ed (in alternativa: M. Bessone, Lineamenti di Diritto Privato, ult. Ed). Franceschelli- Morandi, Manuale di diritto del turismo, Torino, ult. Ed. Letture di: Francesco Lucarelli, L’ operatore giuridico. La forma dell’acqua, Mucchi editore, 2006. ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO (STIM) (Lettere M-Z) Prof. Antonella Miletti Programma Nozioni introduttive e principi fondamentali. Fonti del diritto. Persone fisiche e persone giuridiche. Situazioni esistenziali. Situazioni reali (proprietà e multiproprietà). Situazioni possessorie. Situazioni di credito e di debito (struttura, caratteri e vicende delle obbligazioni). Situazioni di garanzia. Autonomia negoziale e contrattuale. Patologia negoziale. L’efficacia del contratto. Classificazione dei negozi e dei contratti. Singoli contratti: compravendita; mandato; agenzia. Responsabilità civile e illecito. Pubblicità commerciale nelle attività turistiche. Prenotazione. Contratto di albergo. Contratto di deposito in albergo. Contratto di trasporto. Contratto di viaggio e vendita dei pacchetti turistici. Contratti per la creazione e la distribuzione dei pacchetti turistici. Beni culturali. Tutela del consumatore. Testi consigliati P. Perlingieri, Istituzioni di Diritto Civile, ESI, Napoli, 2004. V. Franceschelli – F. Morandi – (a cura di), Manuale di Diritto del Turismo, Giappichelli, Torino, 2003. In particolare i capitoli: III L'azione comunitaria in materia di turismo (M. Fragola). - X La multiproprietà (G. Tassoni). XIV La pubblicità commerciale nelle attività turistiche (M. Cartella-F. Morandi). - Sez. IV. I contratti. - XVI La prenotazione (V. Franceschelli). - XVII Il contratto d'albergo (M. La Torre). XVIII Il contratto di deposito in albergo (M. La Torre). - XIX Il contratto di trasporto di persone (S. Busti). - XX Il contratto di viaggio e la vendita dei «pacchetti turistici» (G. Ciurnelli). - XXI I contratti per la creazione e la distribuzione dei pacchetti turistici (A. Venchiarutti). ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO (Lettere A – C) Prof. Maria Rosaria Donnarumma Programma Il fenomeno giuridico e la sua origine: le principali teorie al riguardo. 149 Le fonti del diritto: costituzione formale e costituzione materiale; fonti sulla produzione e fonti di produzione; fonti-atto e fonti-fatto; fonti atipiche. L’ordine gerarchico delle fonti; la riserva di legge. L’istituto della delegificazione. Rilevanza di fonti esterne: norme di altri ordinamenti statali (la riforma del sistema italiano di diritto internazionale privato); norme internazionali. I Trattati istitutivi delle Comunità europee e dell’Unione Europea, in particolare i trattati di Maastricht, di Amsterdam e di Nizza. Il problema dei rapporti fra diritto interno e diritto comunitario dagli effetti diretti. Criteri di composizione delle fonti in sistema. L’interpretazione del diritto. L’efficacia nel tempo e nello spazio. Soggettività giuridica, capacità giuridica e capacità d’agire; le istituzioni giuridiche soggettive. Lo Stato: Stato-istituzione, Stato-apparato, Stato-comunità. Le forme di Stato (Stato feudale, Stato assoluto, Stato di polizia, Stato di diritto. Stati unitari, federali, regionali). Le principali forme di governo dello Stato contemporaneo (parlamentare, presidenziale, semi-presidenziale, direttoriale). L’ordinamento dello Stato italiano: la costituzione del 1948 ed i precedenti storici. Le caratteristiche dello Stato alla luce della vigente costituzione. Lo Stato-apparato: gli organi costituzionali e gli organi a rilevanza costituzionale. Il principio della separazione dei poteri e le interferenze funzionali. Il potere legislativo: le Camere (sistema elettorale, organizzazione e funzionamento, status dei membri). La funzione di indirizzo politico. La funzione legislativa. Funzioni minori. Il potere esecutivo: il Governo e la sua formazione. L’attività di indirizzo politico. La funzione normativa. La funzione amministrativa. I vizi dell’atto amministrativo. I reati ministeriali. Il potere giudiziario: giudici ordinari, giudici speciali, sezioni specializzate. La ripartizione fra i vari organi della funzione giurisdizionale. L’azionabilità delle pretese del singolo nei confronti della pubblica amministrazione. L’indipendenza della magistratura ordinaria, il Consiglio superiore della magistratura. L’indipendenza dei giudici speciali. La responsabilità dei giudici. Il Presidente della Repubblica: elezione, poteri di controllo, di impulso, ecc. La controfirma ministeriale e la irresponsabilità. I reati presidenziali. La Corte costituzionale: composizione, funzionamento, status del giudice costituzionale. I giudizi di legittimità costituzionale. I giudizi sui conflitti di attribuzione. I giudizi di accusa. Il giudizio sull’ammissibilità della richiesta di referendum abrogativo. Il principio dell’unità della giurisdizione costituzionale e l’Alta Corte per la regione siciliana. La revisione costituzionale. Limiti espliciti. Limiti impliciti: il rispetto dei principi supremi dell’ordinamento costituzionale. Gli istituti di democrazia diretta: l’iniziativa legislativa popolare, la petizione, il referendum (abrogativo, costituzionale, in materia di creazione o modifiche territoriali di regioni e comuni). Le autonomie territoriali. La legge n. 3/2001 di revisione del titolo V, parte II della costituzione. Le Regioni, il diverso grado di autonomia: regioni a statuto ordinario e regioni a statuto speciale. Sistema elettorale. Organi e funzioni. La funzione legislativa (esclusiva, concorrente, attuativaintegrativa). La funzione amministrativa. L’autonomia finanziaria. Il raccordo tra Stato e regioni. Le regioni e l’Europa comunitaria. Le Province e i Comuni: il sistema elettorale; organi e funzioni. L’autonomia statutaria e regolamentare. L’autonomia dei privati. I diritti e le libertà fondamentali. L’articolo 2 della costituzione e la tematica del carattere aperto o meno della clausola. Il principio di uguaglianza formale e sostanziale. Libertà negative e libertà positive. La tutela dei diritti fondamentali contro possibili violazioni da parte non solo dei pubblici poteri, ma anche dei privati. Il problema della conciliabilità della garanzia erga omnes con l’autonomia delle formazioni sociali intermedie a rilevanza costituzionale. I doveri del cittadino. La posizione giuridica dello straniero. Attività didattica integrativa Seminari. Si suggeriscono i seguenti argomenti, passibili comunque di sostituzione secondo gli interessi che emergeranno e le conseguenti indicazioni dei partecipanti al corso: Principio di legalità e Stato di diritto. 150 La forma di governo c.d. semi-presidenziale. Rapporti tra ordinamento comunitario ed ordinamento interno. Il principio di ragionevolezza nella giurisprudenza costituzionale. Il limite dei “principi supremi” dell’ordinamento costituzionale. L’attività legislativa del governo e la giurisprudenza costituzionale. L’ammissibilità del referendum abrogativo. L’Unione Europea e i Trattati istitutivi – La Carta dei diritti fondamentali. Testi consigliati: Parte generale T. Martines, Diritto pubblico, Giuffrè, Milano, ult. ed. o un qualunque altro manuale di istituzioni di diritto pubblico, ultima edizione. Da consultare M. Bassani, V. Italia, C. E Traverso, Leggi fondamentali del diritto pubblico e costituzionale, Giuffrè, Milano, ultima edizione. Parte speciale M.R. Donnarumma, La giurisprudenza costituzionale. Slanci creativi e prudenti elusioni, Cedam, Padova, 2000 nonchè a scelta M.R. Donnarumma, La forma di governo “semi-presidentielle” e la V Repubblica in Francia, Giuffrè, Milano, 1998 oppure M.R. Donnarumma, Il principio di legalità nella dinamica dei rapporti costituzionali, Cedam, Padova, 1988 oppure un testo individuato dallo studente e la cui scelta va in tempo utile (almeno due prima della fine del corso) sottoposta al docente. Corsi di laurea triennali Gli studenti dei corsi di laurea triennali adotteranno il manuale nella edizione ridotta predisposta per tali corsi. La parte speciale, quale su indicata, è altresì obbligatoria, ove seguano due moduli, mentre la stessa è ridotta a tre argomenti a scelta, tratti dal testo su citato: DONNARUMMA. La giurisprudenza costituzionale, Padova, Cedam, 2000, ove seguano un solo modulo. ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO (Lettere D-K) Prof. Alberto Lucarelli Programma I modulo Potere giuridico, potere politico, potere economico. Lo stato in quanto ente monopolizzatore della forza. Lo stato in quanto apparato. Stato e società. Stato di diritto, principio di eguaglianza, solidarietà sociale e principio di legalità. Sussidiarietà verticale e sussidiarietà orizzontale. I rapporti tra gli stati. Profili del diritto pubblico europeo ed il trattato costituzionale europeo. Lo stato come soggetto giuridico. L’ordinamento giuridico. Le fonti dell’ordinamento giuridico italiano. Forme di stato e forme di governo. I partiti politici. La partecipazione popolare. I nuovi modelli di partecipazione politica. Rappresentanza politica e rappresentanza degli interessi. Il parlamento. Il governo. Il presidente della repubblica. La corte costituzionale. L’ordinamento giudiziario e la 151 funzione giurisdizionale. I principi costituzionali della pubblica amministrazione. Regioni, province e comuni. I rapporti tra stato, regione ed enti locali, alla luce della riforma del titolo V della costituzione. I servizi pubblici locali. L’autonomia statutaria delle regioni. I diritti di libertà. Stato ed economia dinanzi ai processi di globalizzazione. I servizi di interesse economico-generale e la regolamentazione delle public utilities. Le autorità amministrative indipendenti. La salute e la sicurezza sociale. L’ambiente. Strumenti di ricerca per l’individuazione delle norme giuridiche, delle sentenze dei giudici e della dottrina. II Modulo L’organizzazione politico-amministrativa delle regioni. La legge costituzionale n.1 del 1999, la forma di governo regionale e l’autonomia statutaria. La riforma del titolo V della Costituzione. Regioni ed Unione europea nel nuovo assetto costituzionale: un difficile equilibrio tra sviluppo economico ed unità della dimensione sociale. L’evoluzione della forma di stato ed il nuovo sistema delle fonti regionali. La funzione legislativa e regolamentare delle regioni, anche alla luce della giurisprudenza costituzionale. Il principio di legalità nell’ambito dei nuovi rapporti Stato-regioni. L’effettività del principio di eguaglianza e diritti sociali nei processi evolutivi della forma di stato. Statuti regionali e nuovi diritti. Approfondimenti settoriali di ambiti legislativi regionali dopo la riforma del titolo V della Costituzione: il diritto alla salute, il diritto all’ambiente, la valorizzazione dei beni culturali, la protezione civile. I nuovi principi ispiratori dell’azione degli enti locali: i principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza. La funzione politico-amministrativa e gestionale degli enti locali. La città metropolitana quale ente rappresentativo di interessi di area vasta: le c.d. esigenze sovracomunali. La potestà regolamentare degli enti locali. Testi consigliati per la parte generale (I modulo) A scelta dello studente uno dei seguenti testi istituzionali: P. Barile, E. Cheli, e S. Grassi, Istituzioni di diritto pubblico, Cedam, ult. ed. R. Bin e G. Pitruzzella, Diritto pubblico, Giappichelli, ult. ed. P. Caretti e U. De Siervo, Istituzioni di diritto pubblico, Giappichelli, ult. ed.. T. Martines, Diritto pubblico, Giuffré, ult. ed. G. U. Rescigno, Corso di diritto pubblico, Zanichelli, ult. ed. Testi consigliati per la parte speciale (II modulo) A. Lucarelli, Scritti di diritto regionale, Giuffré, 2004. ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO (Lettere L-P) Prof. Sergio Stammati Modulo A (5 crediti) Programma La forma liberale dello Stato italiano dall’unità alla prima guerra mondiale: La Costituzione albertina: l’organizzazione e le fonti del diritto, i diritti individuali e collettivi. Cause ed aspetti della lenta evoluzione verso l’assetto liberal - democratico dello Stato. Fallimento dei tentativi di stabilizzarlo e regressione verso lo Stato autoritario. Caratteri di quest’ultimo nella legislazione istituzionale, politica e sociale (assetto corporativo) che principalmente lo caratterizzò dal 1925 al 1943. La transizione costituzionale degli anni 43-46. Il referendum istituzionale del 2 giugno 1946 e la scelta repubblicana. La sovranità popolare e i principi fondamentali che le sono collegati. Carattere personalista, pluralista, autonomista, laico, internazionalista e in definitiva liberal – democratico e sociale della nuova Costituzione. Il nuovo valore dei diritti classici nel contesto costituzionale descritto. I nuovi diritti sociali economici e politici. Come erano viste allora e come sono viste oggi queste tre categorie di diritti fondamentali. Il sistema politico, democratico 152 pluralista ed il ruolo dei partiti politici. Trasformazione dei partiti politici per effetto della crisi delle ideologie, dell’integrazione crescente dell’ordinamento giuridico italiano in quello comunitario e dell’egemonia di mezzi di informazione confiscati da ristrette oligarchie politiche e economiche che influenzano strati larghissimi della pubblica opinione. Il nuovo fenomeno del partito personale. Il rapporto fiduciario tra Governo e Parlamento: sue caratteristiche. Come cambia il rapporto fiduciario in un sistema politico – costituzionale fondato su leggi elettorali precipuamente maggioritarie che danno vita a coalizioni contrapposte. Parlamento e Governo visti dall’interno: strutture e funzioni. Il Presidente della Repubblica come garante della Costituzione: rapporti con gli organi costituzionali, con le forze politiche, con la società civile, con gli Stati europei ed extraeuropei. Indebolimento tendenziale del ruolo presidenziale e incertezze crescenti circa l’effettiva dimensione costituzionale del suo ruolo. Le fonti del diritto. La superiorità della Costituzione, il ridimensionamento del potere legislativo statale; nuova articolazione , sostanziale e territoriale di esso. Incerto statuto teorico attuale della legge dello Stato alla luce dell’art.117, comma 1, cost.: in che limiti possa essere ancora detta fonte generale. Le fonti del diritto superlegislative (in particolare quelle comunitarie) e infra legislative. Il difficile raccordo fra le moltiplicate fonti del diritto. La Corte Costituzionale, struttura e funzioni; il ruolo della giurisprudenza costituzionale nella stabilizzazione problematica del rapporto tra le fonti del diritto, oltre che dei rapporti fra gli organi dello Stato e di quelli fra Stato e Regioni.. Le sentenze della Corte costituzionale ordinate per tipi e per oggetti. Indicazioni relative alle principali trasformazioni strutturali e funzionali delle amministrazioni pubbliche, alle nuove amministrazioni e agli organi ausiliari dello Stato. Indicazioni sul ruolo e sulle funzioni dei giudici, sulla magistratura come “ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere” e sui principi costituzionali del giusto processo. Il potenziamento delle autonomie locali nel titolo V modificato, della parte seconda della Costituzione: caratteristiche generali della riforma. La legge n.131/03 per l’attuazione del T.V della costituzione: caratteristiche e vicende applicative. Il principio di sussidiarietà come criterio ordinatore dei rapporti tra lo Stato e gli enti territoriali. Prime, inattese, letture del principio di sussidiarietà in recenti sentenze costituzionali. Le trasformazioni della potestà legislativa, statale e regionale, nell’art.117 (riformato) ,commi 2 – 4, della costituzione, le diverse specie delle due potestà e le presenti difficoltà di stabilire con la precisione necessaria i rapporti fra le stesse. La delega per la ricognizione dei principi fondamentali nelle materie di competenza ripartita e la sua incerta condizione attuale. Sui rapporti delle Regioni con la comunità internazionale e con l’U E. La nuova disciplina del potere regolamentare dello Stato e delle Regioni nell’art.117, comma 6 cost. La profonda trasformazione del potere amministrativo nell’art.118 cost. e i gravi problemi di distribuzione del medesimo fra enti locali e fra questi ultimi e lo Stato che esso lascia aperti. Interpretazioni dottrinali e giurisprudenziali al riguardo. La disciplina dell’autonomia finanziaria degli enti locali territoriali; ovvero l’art.119 cost. fra letture autonomistiche e letture solidaristiche. Sul potere governativo di sostituirsi, in circostanze costituzionalmente tipizzate, a organi delle Regioni, delle Città metropolitane, delle Provincie e dei Comuni. Discussioni sulla natura di tale potere. Intreccio di discipline costituzionali, legislative (nazionali) (per es. la recente l.2 luglio 2004,n.165 di attuazione dell’art.122, comma 1 cost.) e statutarie nella disciplina dei rapporti tra organi di governo nelle Regioni, nelle Province e nei Comuni. In particolare la vicenda (tuttora in corso) di riformulazione degli Statuti delle Regioni ordinarie sulla base del T.V riformato. Trasformazioni del regime di “specialità” regionale dopo la legge cost. n.2/2001 e la clausola di modificazione innominata dell’art.10 della legge cost. n.3/2001 e la loro difficile individuazione. Le organizzazioni di raccordo tra Stato e enti locali territoriali a seguito della mancata attuazione dell’art.11 della legge di revisione costituzionale n.3/2001. In particolare, struttura e funzioni della Conferenza permanente tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome, della Conferenza Stato – autonomie locali e della Conferenza Unificata. Una prospettiva: la trasformazione del Senato della Repubblica in Camera delle regioni. Indicazioni sul progetto governativo di revisione della II parte della costituzione approvato in I lettura dal Senato della Repubblica. 153 Testi consigliati N.B. A causa delle continue vicende di trasformazione dell’ordinamento costituzionale, direttamente in talune delle sue parti, e indirettamente in tutte le altre, dei testi qui di seguito consigliati, soltanto l’edizione più recente (2004) dovrà essere considerata affidabile. Si tenga inoltre presente che, per la medesima causa, è fortemente consigliata la frequenza del corso, per la difficoltà dei manuali a tenere il passo delle modificazioni del diritto scritto e delle discussioni che le accompagnano. P. Caretti - V. De Siervo, Istituzioni di diritto pubblico, ult. Ed., Giappichelli, Torino. T. Martines, Diritto pubblico, a cura di L. Ventura, ult. Ed., Giuffré, Milano, 2004; A. Barbera - C. Fusaro, Corso di diritto publico, ult. Ed., Il Mulino, Bologna 2004; P. Barile-E. Cheli-S.Grassi, Istituzioni di diritto pubblico, ult. Ed., Cedam, Padova 2004; R. Bin - G. Pitruzzella, Diritto pubblico, ult. Ed., Giappichelli, Torino. 2004; F. Modugno, Diritto pubblico generale, Laterza, Bari, ult. Ed. (se del 2004). Sul progetto governativo di revisione costituzionale il docente indicherà letture tratte dai seguenti volumi: La democrazia riformata.Analisi del progetto di revisione costituzionale (a cura di A. Bevere), Napoli 2004; Costituzione, una riforma sbagliata.Il parere di 63 costituzionalisti (a cura di F. Bassanini), Firenze 2004; Modulo B (programma del modulo A + 5 ulteriori crediti) Programma Per gli studenti che seguiranno le lezioni del modulo B il programma effettuerà approfondimenti relativi alle recenti modificazioni (per ora concordate, ma non ancora deliberate e ratificate) del Trattato costituzionale dell’UE e agli sviluppi dei processi di attuazione della riforma costituzionale deliberata con la legge costituzionale n.3 del 2001. Poiché tanto le une che gli altri sono assai recenti, è fortemente consigliata la frequenza del corso, poiché i testi successivamente indicati (i quali dovranno essere studiati nell’edizione 2004 o successiva) sono solo limitatamente aggiornati. 1) Rapporto tra lo Stato italiano e l’Unione europea, la prolungata vaghezza del riferimento costituzionale alle organizzazione sovranazionale CEE, CE e UE. Il rapporto tra le fonti nazionale e le fonti comunitarie attraverso le interpretazioni cangianti della corte costituzionale fino alla stabilizzazione attuale. Il (primo) riferimento ai “vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario” nel (nuovo) art.117, comma 1, della costituzione. Il dibattito sull’interpretazione di tale clausola. Illustrazione degli aspetti innovativi del progetto di Trattato costituzionale dell’UE che ha assorbito i precedenti Trattati e che dopo la sottoscrizione (prevista in ottobre 2004, a Roma) dei Capi di Stato e di Governo dell’Unione Europea allargata a 25 membri, entrerà in vigore, dopo la ratifica dei singoli Parlamenti o dei singoli corpi elettorali nazionali. In particolare: i principi di attribuzione e di sussidiarietà come criteri di regolazione generale dei rapporti fra fonti nazionali e fonti comunitarie nelle materie di competenza ripartita.Gli altri principi del diritto dell’UE che si riflettono sull’ordinamento costituzionale nazionale; l’incorporazione della carta dei diritti fondamentali dell’UE nella II parte del Trattato e le conseguenze giuridiche di essa; L’organizzazione, le competenze, le politiche dell’UE e la revisione del Trattato. In particolare: la nuova struttura del Consiglio dei ministri (Presidente eletto per due anni e mezzo), la ponderazione dei voti al suo interno, la varietà dei quorum deliberativi in funzione delle materie oggetto delle deliberazioni; la nuova struttura della commissione europea (allargamento dei seggi ai nuovi Paesi, partecipazione di diritto – come vice Presidente- del “ministro degli esteri” dell’Unione) e il rapporto quasi fiduciario del Presidente e del collegio con il Parlamento europeo; La nuova struttura 154 del Parlamento dell’UE, i gruppi parlamentari, l’estensione della procedura di codecisione per l’approvazione degli atti normativi dell’UE e l’intensificazione dei rapporti fra Parlamento europeo e Parlamenti nazionali fondata sul principio di sussidiarietà. Luci ed ombre del progetto di Trattato costituzionale: prospettazione dei vari punti di vista. Aspetti consolidati del rapporto fra diritto nazionale e diritto dell’UE.: a) l’attuazione legislativa del diritto comunitario caratteristiche delle fonti normative comunitarie (regolamenti, direttive), articolazioni interne di tali fonti: varietà dei vincoli da esse esercitati sulle fonti normative nazionali e sulle diverse forme di potestà legislativa delle Regioni. La responsabilità dello Stato per l’attuazione del diritto comunitario nell’ordinamento nazionale; b) l’attuazione giurisdizionale del diritto comunitario: il rapporto fra le corti comunitarie (Corte di giustizia, tribunale di I grado) e le Corti nazionali ( i giudici ordinari e amministrativi); il problematico rapporto fra Corte di giustizia e Corte costituzionale; c) l’attuazione amministrativa del diritto comunitario. Il ruolo attuativo della commissione europea e l’organizzazione interna preposta allo svolgimento della funzione amministrativa. Altre forme di attuazione amministrativa del diritto comunitario: il modulo della comitologia e quello dell’amministrazione congiunta (coamministrazione). Esigenze e proposte di riforma. Il progetto di Trattato costituzionale (sul quale ancora mancano, trattazioni sistematiche) sarà commentato direttamente dal docente, nel corso delle lezioni. Testi consigliati: Il docente indicherà letture dai seguenti testi: AA. VV.: I costituzionalisti e l’Europa, (a cura di S. P. Panunzio), Milano, 2002; Quaderni costituzionali, n.3, 2002, dedicato al tema dell’unificazione costituzionale europea; AA. VV:Una costituzione per l’Europa (dalla convenzione europea alla conferenza intergovernativa) (a cura di F. Bassanini e G. Tiberi), Bologna 2003; 2) Le leggi costituzionali 22 novembre 1999, n.1 e 18 ottobre 2001, n.3 e la doppia riforma del T. V, parte II, della costituzione. L’autonomia degli enti locali territoriali attraverso la lente del principio di sussidiarietà. Interpretazioni del principio favorevoli alla dislocazione reciproca, paritaria o non paritaria, dello Stato e degli enti territoriali. Il regionalismo speciale secondo la legge costituzionale n.2 del 2003, secondo l’art.116, commi 1 e 2 della costituzione e secondo la clausola di vantaggio dell’art.10, l. cost. n.3 del 2001. Il dibattito sulla sopravvivenza dei limiti al potere legislativo esclusivo delle regioni speciali previsti dai rispettivi Statuti. L’apertura (a quanto sembra precaria) verso il regionalismo asimmetrico nell’art.116, comma 3, cost.. Il potere statutario delle Regioni ordinarie come potere legislativo regionale speciale: procedimento di formazione, valore, limiti di tale potere nell’art.123 cost. Ricognizione dei testi statutari approvati in commissione o in prima lettura dalle Regioni a statuto ordinario per adeguarli alla disciplina costituzionale del T.V. (II parte) della costituzione. Limiti comuni al potere legislativo dello Stato e delle regioni nell’art.117, comma 1 della costituzione. Il potere legislativo esclusivo dello Stato, la tassatività, i caratteri, le incidenze materiali. La peculiarità di alcuni poteri statali di legislazione esclusiva: il caso del potere legislativo “trasversale” delle lettere e), m), p), dell’art. 117, comma 2, Cost. Il potere legislativo regionale: il nuovo procedimento di formazione delle leggi regionali delle Regioni a statuto ordinario dopo la sostituzione dell’art.127 del precedente testo costituzionale. Il potere legislativo residuale delle Regioni: carattere innominato del suo oggetto e problematica definizione della sua consistenza a causa dell’incidenza sullo stesso del potere legislativo esclusivo “trasversale” dello Stato. Il potere legislativo concorrente delle Regioni, la sua limitazione ad opera dei principi fondamentali della legislazione statale. La difficile questione del rapporto tra le due forme legislative e le critiche 155 suscitate dall’art.1, comma 4, della legge 131/03, contenente delega al Governo per la “ricognizione dei principi fondamentali” nelle materie di competenza concorrente e delle norme “trasversali” che lo Stato potrà adottare nell’esercizio della sua competenza esclusiva e immateriale delle lett.e), m) e p) dell’art.117, comma 2 cost.. Le leggi statali sugli “accordi” delle Regioni con Stati esteri e sulle “intese” regionali con enti territoriali interni ad altro Stato. Potere regolamentare speciale dello Stato e potere regolamentare generale delle Regioni. Esiste una riserva costituzionale di regolamento comunale? La concentrazione delle funzioni amministrative nei Comuni salvo il loro conferimento per assicurarne l’esercizio unitario a Province, città metropolitane, Regioni e Stato. Le sentenze 303/2003 e 6/2004 della corte costituzionale interpretando l’art.118 cost., riscrivono l’art.117 del medesimo testo. Funzioni amministrative proprie dei Comuni e funzioni amministrative loro “conferite”. Il favore per l’iniziativa autonoma dei cittadini singoli o associati per lo svolgimento di attività di interesse generale nell’art.118, ultimo comma, Cost.: i diversi modi di legge la disposizione costituzionale applicativa del principio di sussidiarietà orizzontale. Una questione cruciale: gli assai diversi modi di intendere la disciplina costituzionale sull’autonomia finanziaria delle Regioni: centralità del II o del IV comma dell’art.119 cost? Divaricate interpretazioni del potere sostitutivo del “Governo” a tutela dei valori indicati nell’art.120, secondo comma, Cost. L’attuazione legislativa del T.V cost. riformato: una vicenda difficile; stato della questione: presentazione complessiva della legge 131/03 e della sua varia vicenda applicativa. La prevedibile terza riforma del T.V, parte II cost.: il senato come camera rappresentativa delle regioni, difficoltà di individuarne struttura e funzioni e di collegarlo convenientemente con la Camera dei Deputati. Illustrazione dei caratteri generali del disegno di legge governativo di revisione della II parte della costituzione, approvato (aprile 2004) dal Senato della Repubblica e introduzione ai commenti dottrinali da esso suscitati. Testi consigliati S. Bartole – R. Bin – G. Falcon – R. Tosi, Diritto regionale. Dopo le riforme, Il Mulino, Bologna, 2004; Il docente indicherà, inoltre, per l’approfondimento di aspetti particolari dello sviluppo dell’ordinamento regionale, almeno due saggi tratti dai seguenti volumi: AAVV: Normazione e amministrazione nella riforma del T. V della costituzione (a cura di V. Cerulli Irelli e Cesare Pinelli), Bologna 2004; AA. VV.: I processi di attuazione del federalismo in Italia (a cura di B. Caravita), Milano 2004; ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO (Lettere Q – Z) Prof. Erik Furno Programma I Modulo Diritto e ordinamento giuridico. Lo Stato e i suoi ordinamenti costitutivi. Stato - comunità e Stato persona. Le forme dello Stato. Le forme di Governo. Gli istituti di democrazia diretta e gli istituti rappresentativi. Vicende storico - costituzionali dello Stato Italiano: rapporti con altri ordinamenti. Le fonti del diritto. Le figure giuridiche soggettive. Le situazioni giuridiche soggettive. Lo Stato apparato e i soggetti pubblici. Gli organi costituzionali e di rilievo costituzionale. Il Parlamento: struttura e funzioni. Il Presidente della Repubblica: struttura funzioni. Il Governo: struttura e funzioni. La Pubblica amministrazione: principi costituzionali e attività. I diritti e i doveri dei cittadini. Il principio di eguaglianza e le libertà nella Costituzione Italiana. 156 I diritti politici e i sistemi elettorali. I rapporti economici nella Costituzione. L’iniziativa economica privata e i suoi limiti. Il diritto di proprietà e i suoi limiti. Il lavoro nella costituzione. Libertà e pluralismo sindacale. Le strutture giurisdizionali. Principi generali sulla giurisdizione. Le garanzie costituzionali. Il sindacato di costituzionalità delle leggi e le altre competenze della Corte Costituzionale. Le regioni e le autonomie territoriali. La riforma del titolo V della Costituzione: le leggi costituzionali, 22 novembre 1999, n. 1, e 18 ottobre 2001, n. 3. II Modulo Lo Stato - comunità: le autonomie. Le autonomie territoriali nella Costituzione. La Regione: organizzazione, attribuzione, controlli. Gli enti locali infraregionali. La riforma del titolo V della Costituzione: le leggi costituzionali, 22 novembre 1999, n. 1, e 18 ottobre 2001, n. 3. Il potere statutario delle Regioni ordinarie. Il potere legislativo esclusivo dello Stato. Il potere legislativo esclusivo delle Regioni. Il potere legislativo concorrente delle Regioni. Il potere regolamentare delle Regioni. L’autonomia finanziaria delle Regioni. Testi Consigliati I modulo (uno a scelta dello studente): Barile – Cheli – Grassi – Istituzioni di diritto pubblico, Cedam, Padova, ultima edizione Martines, Diritto pubblico, Giuffrè, Milano, ult. ed. Bin - Pitruzzella, Diritto Pubblico, Giappichelli, Torino 2005. II Modulo (uno a scelta dello studente): S. Bartole – R. Bin – G. Falcon – R. Tosi, Diritto regionale. Dopo le riforme, Il Mulino, Bologna, 2003. T. Martines, A. Ruggeri, C. Salazar, Lineamenti di diritto regionale, Giuffrè, Milano, ult. edizione; B. Carovita, La Costituzione dopo la riforma del titolo V, Giappichelli, Torino, 2002; S. Mangiameli, Riforma e regionalismo italiano, Giappichelli, Torino, 2001. A. Lucarelli, Scritti di diritto regionale, Giuffrè 2004. ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO (Avanzato) Prof. Sergio Stammati (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO (STIM) (Lettere A-L M-Z) Prof. Alfonso Maria Cecere Programma Cenni sull’ordinamento repubblicano. Il sistema delle fonti del diritto. L’efficacia delle norme nei rapporti transnazionali. I rapporti e l’organizzazione dei centri di potere statale: organi costituzionali e funzioni. Il sistema autonomistico repubblicano: ordinamento regionale e autonomie locali. La pubblica amministrazione e l’attività amministrativa (attività autoritativa e attività funzionale). Il procedimento e l’atto amministrativo. Le libertà dei privati. I servizi pubblici e le libertà economiche. Il potere pubblico e il settore del turismo. Libro di Testo a scelta dello studente uno dei seguenti manuali per i corsi di laurea triennale nella loro ultima edizioni (anno 2004): 1) Bin Petruzzella, Diritto pubblico, Giappichelli, Torino, 2004; 2) Barile, Cheli, Grassi, Istituzioni di diritto pubblico, Cedam, Padova; 3) Caretti, De Siervo, Istituzioni di 157 diritto pubblico, Giappichelli, Torino; 4) Barbera, Fusaro, Corso di diritto pubblico, il Mulino, Bologna; 4) Martines, Diritto Pubblico, Giuffrè, Milano. ISTITUZIONI DI ECONOMIA Prof. Rosaria Rita Canale Introduzione al corso: I principi dell’economia. La distinzione tra Microeconomia e Macroeconomia. Aspetti della teoria del consumatore: Il vincolo di bilancio. Le preferenze. Le curve di indifferenza. Le funzioni di utilità. La scelta ottima. Le curve reddito-consumo. Beni normali-beni inferiori.Curve prezzo-consumo e curve di domanda. Beni di Giffen. Effetto di reddito ed effetto di sostituzione. La curva di domanda individuale. Domanda e offerta: La domanda di mercato. L’elasticità della domanda rispetto al prezzo. Spostamenti della curva di domanda. Beni sostituti e beni complementari. L’offerta di mercato. L’elasticità dell’offerta rispetto al prezzo. L’equilibrio di mercato. La regolamentazione dei prezzi. L’effetto delle imposte. Mercati e benessere: La disponibilità a pagare. La rendita del consumatore. La rendita del produttore.Produzione e costi: I metodi di produzione. La funzione di produzione. Breve e lungo periodo. Rendimenti di scala. Il concetto di costo-opportunità. Le funzioni di costo. Il breve periodo: costi fissi e variabili; costo totale, costo medio, costo marginale. Le funzioni di costo nel lungo periodo. L’impresa e le forme di mercato: L’obiettivo dell’impresa. I ricavi. La massimizzazione del profitto. La concorrenza perfetta: equilibrio di breve e di lungo periodo. Il monopolio: l’equilibrio del monopolista; la discriminazione dei prezzi; il monopolio naturale breve e lungo periodo; implicazioni in termini di benessere; casi di discriminazione del prezzo. L’oligopolio: il caso del duopolio; collusioni e cartelli.I mercati dei fattori: La domanda di lavoro. L’equilibrio sul mercato del lavoro. Altri fattori di produzione. Alcune determinanti dei salari di equilibrio. Aspetti relativi alla distribuzione del reddito. Esternalità e beni pubblici:Esternalità positive e negative. Il caso dell’inquinamento. Intervento pubblico ed esternalità. I beni pubblici. La contabilità nazionale:Il flusso circolare. Il prodotto interno lordo (PIL). Il reddito nazionale. Gli indici dei prezzi. La crescita economica nel lungo periodo.Le determinanti dello sviluppo. Crescita e politica economica. L’effetto di convergenza. Risparmi, investimenti e sistema finanziario:I mercati finanziari. La relazione tra risparmi e investimenti. Il bilancio dello Statoe il debito pubblico.La disoccupazione:Le misure della disoccupazione. Le spiegazioni teoriche. La teoria del salario efficiente. La moneta e l’inflazione:La domanda di moneta. I motivi per detenere moneta. L’offerta di moneta. La base monetaria. Il moltiplicatore monetario. La teoria quantitativa. L’inflazione: cause e costi. L’economia aperta:Bilancia commerciale e bilancia dei pagamenti. I movimenti di capitale. Tassi di cambio nominali e reali. La parità dei poteri di acquisto:Le fluttuazioni economiche di breve periodo: Domanda aggregata e offerta aggregata. Il ruolo della politica monetaria e della politica fiscale. Libro di testo consigliato N. G. MANKIW, Principi di economia, Bologna, Zanichelli. LABORATORIO DI ANALISI DI MERCATO Prof. Marco Gherghi Le analisi statistiche con i principali software applicativi Il package statistico SPSS Data editor SPSS viewer 158 Finestre di dati, output, sintassi L’organizzazione dei dati Ordinamento e ristrutturazione dei dati Trasformazione dei dati Analisi univariate Analisi dei dati categorici Analisi dei dati continui Analisi bivariate Le tabelle di contingenza Gli indici di associazione Il confronto fra medie I principali test statistici La regressione multipla I metodi stepwise La regressione con regressori dummy Il package statistico SPAD Il caricamento dei dati Importazione dei dati da Excel e da SPSS Preparazione e trasformazione dei dati Le filiere di SPAD L’Analisi in Componenti Principali L’Analisi delle Corrispondenze Multiple La Classificazione automatica L’esportazione dei dati Il corso prevede l’elaborazione e la discussione di casi-studio su dati reali. Sul sito www.docenti.unina.it/marco.gherghi saranno disponibili i lucidi delle lezioni e altro materiale relativo agli argomenti trattati durante il Corso. LABORATORIO DI SOFTWARE STATISTICO (Mutuato da Laboratorio di analisi di mercato I) LEGISLAZIONE BANCARIA Prof. Ermanno Bocchini (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) LETTERATURA ITALIANA: ITINERARI CULTURALI E PARCHI LETTERARI Prof. Roberta Lencioni Programma Tema del Corso: La letteratura e i luoghi. I Parchi letterari. Configurazione dei Parchi letterari. I Parchi letterari nel Mezzogiorno e in Campania. Destinatari attuali. Risorse e prospettive per il turismo: la letteratura come giacimento culturale. Rapporti col 159 territorio e con le istituzioni. Progettualità e nuove tecnologie. Valorizzazione e approfondimento dei contenuti. Testo di riferimento: R. Lencioni, La letteratura nel turismo: il sistema dei Parchi letterari in Campania, in AA.VV., Atti delle Giornate di Studio Il turismo culturale in Campania, Napoli 2004, (pp. 223-254). È necessario consultare il sito internet www.parchiletterari.com per l’aggiornamento dei Parchi letterari attivati. Da visionare: I Parchi letterari, vol I e II, Ediz. Abete, Roma I Parchi letterari dell’800, a c. di S. Nievo, ed. Marsilio, Venezia I Parchi letterari del ‘900, a c. di S. Nievo, ed. Ricciardi & Ass., Roma Per una storia della rappresentazione dello spazio dalle origini al ‘900. I luoghi e la retorica: il topos del locus amoenus. Lo spazio tra simbolo e metafora. Narrare, descrivere, rappresentare. Testo di riferimento: H. Grosser, Narrativa, ed. Principato, Milano, (pp. 145-182) I luoghi (in particolare Napoli e la Campania) nelle opere più significative della letteratura italiana. Testo di riferimento: Storia d’Italia, Annali 5, Il paesaggio, Einaudi, Torino 1982, pp. 432-559 e pp. 665-749 (il saggio di G. Venturi, Ricerche sulla poesia e il giardino dalle origini al ‘600 e il saggio di S. Romagnoli, Spazio pittorico e spazio letterario da Parini a Gadda ). Letture scelte da: Dante, Commedia, Inferno II vv.125-131; V vv.97-99; IX vv.112-118; XIII vv.4-9; XX vv.61-93; XXI vv.7-18; XXIII vv.94-96; XXVI vv. 85-141; XXX vv.62-69; XXXIII vv.79-84. Purgatorio, III vv.25-27; V vv.91-102; XIV vv.16-21; XXVIII vv.1-84. Paradiso, VIII vv.58-75; IX vv.43-54; XII vv.46-57; XXIII vv.1-39. F. Petrarca, Canzoniere, I, XXII, XXXIV, XXXV, CXXVI, CXXIX, CCXXVI, CCCX, LXI; Familiares, IV, I, passim. G. Boccaccio, Decameron, Proemio, Introduzione e Chiusa della Giornata I, II, III, IV, VI, VII, X, Conclusione dell’autore. Novelle: G. II, nov. 4 e 5; G. IV, nov. 1; G. V nov. 6 e 8; G. VII nov. 2; G. X, nov. 6. Poliziano, Stanze per la giostra, Ottave 37-54; 70-79. J. Sannazaro, Arcadia, Prosa I, Egloga prima, Prosa XII. U. Foscolo, Ultime lettere di Iacopo Ortis: Da’ Colli Euganei, 20 novembre 1797 e 12 maggio 1798; Firenze, 7 settembre e 25 settembre; Ventimiglia 19 e 20 febbraio. G. Leopardi, Canti, L’infinito; Le ricordanze; La ginestra. A. Manzoni, I promessi sposi, capp. I, IV, VIII, XI, XVI, XXXV (passim). G. Verga, I Malavoglia, cap. V, X, XV (passim). L. Pirandello, Novelle per un anno: Lumie di Sicilia; Il fu Mattia Pascal(passim) Per lo studio generale della storia della letteratura e degli autori, delle opere, delle correnti, delle forme e dei centri culturali, si consiglia: G. Ferroni, Profilo storico della letteratura italiana, (vol. unico o in due tomi), Einaudi, Torino 1992. Oppure, con antologia, G. Ferroni et alii, Storia e testi della letteratura italiana, Einaudi scuola, Milano 2003. O qualsiasi altro testo scolastico, purché in uso nei licei. N.B. Per la lettura critica delle opere letterarie si raccomanda un’accurata e recente edizione commentata o un’adeguata antologia in uso nei licei. Oltre a quanto indicato fin qui, lo studente potrà organizzare un percorso o una mappa (eventualmente predisposti come un Parco letterario o un itinerario culturale) selezionando per l’esame da 10 crediti almeno 7 autori con le relative opere, di cui cinque autori indicati nel 160 programma più due a piacere, questi ultimi preferibilmente d’ambiente napoletano o campano e scelti dalla metà dell’800 ai nostri giorni. Per l’esame da 9 crediti , 6 autori con le relative opere ( di cui cinque in programma più uno a piacere). Per l’esame da 5 crediti, 4 autori con le relative opere ( di cui tre in programma ed uno a piacere). Per articolare adeguatamente i percorsi e in generale per gli approfondimenti, si consiglia di integrare con la lettura di: E. Giammattei, Il romanzo di Napoli. Geografia e storia letteraria nei Sec.XIX e XX, Guida ed., Napoli 2003, in particolare le pp. 101-178. AA. VV. Poros. Idee di Napoli, Marco Valerio editore, Torino 2002, in particolare il saggio di M. Palumbo, Immagine di Napoli, pp. 49-67. G. Bertone, Lo sguardo escluso. L’idea di paesaggio nella letteratura occidentale, Interlinea, Novara 1999, pp. 90-147 e pp. 219-233. LINGUA E LABORATORIO DI INGLESE Prof.ssa Giulia Corazza (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) LINGUA FRANCESE (nuovo ordinamento) Primi cinque crediti Prof.ssa Maria Rosaria Ansalone (docente in anno sabatico) Prof.ssa Amalia Scialò (docente affidatario del corso per l’a.a. 2006/07) Il nuovo ordinamento prevede per la Lingua francese, in tutti i corsi di laurea triennali, 5 crediti. Si richiede pertanto una sufficiente conoscenza pregressa del francese, al fine di raggiungere l’obiettivo di un insegnamento/apprendimento di specialità (francese dell’economia, degli affari, della finanza, del diritto, ecc.). Pertanto un test di ingresso, inteso ad accertare il livello di conoscenza, verrà proposto ai candidati che scelgano la lingua francese come seconda lingua straniera. I risultati consentiranno altresì di suddividere gli studenti in gruppi di livello omogenei. Si prega di consultare le bacheche (accanto allo studio della prof. Ansalone o elettronica) per evincere le date di svolgimento del test. Gli studenti che non abbiano mai studiato il francese (principianti assoluti), e che intendano ugualmente sostenere l’esame per i 5 crediti, sono pregati di manifestarsi nelle ore di ricevimento della prof. Ansalone, fin dal mese di settembre 2006. Programma Strutture fonetiche e morfo-sintattiche della lingua di base. Esercitazioni di laboratorio. Lettura, comprensione ed analisi linguistica di testi scritti, a carattere economico-commerciale e degli affari; a carattere giuridico o dell’attualità della Francia contemporanea. Comprensione e traduzione di testi scritti del francese di tali settori specializzati. Testi consigliati Maïa Grégoire, Odile Thiévenaz, Grammaire progressive du français avec 600 exercices, Paris, CLE international, niveau intermédiaire, nouvelle édition 2003. Anne-Marie Bouvier, Dominique Lafleur, Économie, Droit, Paris, Nathan Technique, 2002. 161 Il programma dettagliato per i frequentanti che intendano conseguire i primi 5 crediti sarà approntato a fine del primo modulo (argomenti di grammatica e capitoli di Économie, Droit, effettivamente svolti). Gli studenti non frequentanti sono pregati di rivolgersi alla prof. Ansalone per concordare un programma loro destinato. LINGUA FRANCESE (nuovo ordinamento) (Secondi cinque crediti a scelta libera) Prof.ssa Maria Rosaria Ansalone (docente in anno sabatico) Prof.ssa Amalia Scialò (docente affidatario del corso per l’a.a. 2006/07) Programma Strutture fonetiche e morfo-sintattiche della lingua livello avanzato. Esercitazioni di laboratorio. Lettura, comprensione ed analisi linguistica di testi scritti, a carattere economico-commerciale e degli affari; a carattere giuridico o dell’attualità della Francia contemporanea. Comprensione e traduzione di testi scritti del francese di tali settori specializzati. Testi consigliati Maïa Grégoire, Odile Thiévenaz, Grammaire progressive du français avec 600 exercices, Paris, CLE international, niveau intermédiaire, nouvelle édition 2003. Anne-Marie Bouvier, Dominique Lafleur, Économie, Droit, Paris, Nathan Technique, 2002. Il programma dettagliato per i frequentanti per i secondi 5 crediti a scelta libera, sarà approntato a fine del secondo modulo (come per i primi 5 crediti). Gli studenti non frequentanti sono pregati di rivolgersi alla prof. Ansalone per concordare un programma loro destinato. LINGUA FRANCESE (STIM) (CFU 4) Prof.ssa Maria Rosaria Ansalone (docente in anno sabatico) Prof.ssa Amalia Scialò (docente affidatario del corso per l’a.a. 2006/07) Obiettivi del corso Prova di idoneità di livello intermedio, per la quale risulta indispensabile una sufficiente conoscenza pregressa del francese (scolastica, personale, …). Gli studenti che non abbiano mai studiato francese (principianti assoluti), e che intendano ugualmente sostenere la prova per i 4 crediti, sono pertanto pregati di manifestarsi nelle ore di ricevimento della prof. Ansalone per concordare un programma propedeutico di ‘messa a livello’, utilizzando i crediti a scelta libera. Argomento del corso Strutture fonetiche e morfo-sintattiche. Esercitazioni di laboratorio. Lettura, comprensione e analisi linguistica di testi scritti e documenti autentici, del francese del Turismo o dell’attualità culturale della Francia contemporanea. Testi 162 Ross Steele, Civilisation progressive du Français (avec 400 activités), Paris, CLE InternationalCIDEB, 2002. Maïa Gregoire, Odile Thievenaz, Grammaire progressive du français avec 600 exercices, Paris, CLE international, niveau intermédiaire, nouvelle édition 2003. Testi di consultazione: Dizionario monolingue: Paul Robert, Le Nouveau Petit Robert, Dictionnaire alphabétique et analogique de la Langue française, Le Robert, ultima edizione Materiale didattico e/o dispense Distribuiti in fotocopia durante le lezioni e le esercitazioni. LINGUA INGLESE (Lettere A-D) (CLEA-CLEAIF-CLEDIA) Prof. Marco Venuti (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) LINGUA INGLESE (Lettere E-O) (CLEA-CLEAIF-CLEDIA) Prof. Paolo Donadio (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) LINGUA INGLESE (lettere P-Z) (CLEA-CLEAIF-CLEDIA) Prof. Gennaro Marino Programma Titolo del Corso: English for the Faculty of Economics Programma Il programma del corso si divide in due MODULI: il Mod.1 verrà svolto nel primo semestre, il Mod. 2 nel secondo semestre Modulo 1: General English 1. Le principali funzioni comunicative, il vocabolario di base dell'inglese quotidiano, e le strutture fondamentali contenuti nel testo consigliato. 2. Elementi di fonetica, morfologia e sintassi contenuti in una serie di lezioni tenute dal docente e distribuite gratuitamente sotto forma di Units. 3. Una schematica impostazione della lettura in generale usando i brani contenuti nel testo consigliato. Modulo 2: ESP English for Students of Economics 1. Lo sviluppo delle abilità di lettura dell'inglese per scopi specifici (ESP), attraverso l'analisi lessicale, strutturale e retorica di brani economici, finanziari, commerciali (e campi affini) inserite in specifiche ESP Units, corredate di esercizi e attività. Testi consigliati Modulo 1: 1. L. and J. Soars, Headway Elementary, Student’s Book and Workbook, Cambridge University Press, ult. ed. 163 2. Le schede di fonetica e le Units di grammatica inglese distribuite dal docente e/o dai collaboratori. Modulo 2: 1. Le Units di ESP contenenti i testi del linguaggio economico-finanziario con esercizi e attività distribuite direttamente dal docente e/o dai collaboratori. Testi di consultazione: 1: F. Picchi, Grande Dizionario: Inglese-Italiano Italiano -Inglese, Hoepli, Milano, ult. ed. 2: The Cambndge International Dictionary of English, Cambridge University Press, ult. ed. 3: F. Picchi, Economics and Business, Zanichelli, Bologna, ult. ed. LINGUA INGLESE (CLEIM -CLIPA) Prof. Gennaro Marino (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) LINGUA INGLESE (CLAS) Prof. Pospieszczyk Alexia Il programma del corso tende a fornire una preperazione di base attraverso lo studio delle principali funzioni della grammatica inglese, della lingua comunicativa, del vocabolario di base, e delle strutture fondamentali contenute nel testo consigliato. I Anno Tutte le Units contenute nel testo English Grammar in Use, e Headway Pre-Intermediate Testi consigliati: R. Murphy, English Grammar in Use - Intermediate, Cambridge University Press, Oxford, 1997; L. and J. Soars, Headway Pre-Intermediate, Student’s Book, Oxford University Press, 2000 Testi di consultazione: 1: F.Picchi, Grande Dizionario: Inglese-Italiano, Italiano-Inglese, Hoepli, Milano, 2: The Cambridge International Dictionary of English, Cambridge University Press LINGUA INGLESE (Avanzato) (STIM) Prof. Paolo Donadio Obiettivo Livelli B1/B2 del Common European Framework for Languages Lezioni Contenuti 1 General Introduction; Entry Test; Module I: Intelligent Business (UNIT 1) 2 Intelligent Business (UNIT 2) 3 Intelligent Business (UNIT 3) 4 Intelligent Business (UNIT 4) 5 Intelligent Business (UNIT 5) 6 Intelligent Business (UNIT 6) – Test 1-5 7 Intelligent Business (UNIT 7) 8 Intelligent Business (UNIT 8) 164 9 Intelligent Business (UNIT 9) 10 Intelligent Business (UNIT 10) 11 Intelligent Business (UNIT 11) – Test 6-10 12 Intelligent Business (UNIT 12) 13 Intelligent Business (UNIT 13) 14 Intelligent Business (UNIT 14) 15 Intelligent Business (UNIT 15) 16 Intelligent Business – Final Test Module II: Tourism Industry as ESP: Discourse Community and Linguistic Competence 17 The news system in tourism idustry : general/targeted publications (1) 18 The news system in tourism idustry : general/targeted publications (2) 19 E-mail writing: who’s talking to whom? (1) 20 E-mail writing: who’s talking to whom? (2) 21 Informing the tourist: plans, leaflets, FAQs, brochures (1) 22 Informing the tourist: plans, leaflets, FAQs, brochures (2) 23 Basic structure of webpages: three airline Companies (1) 24 Basic structure of webpages: three airline Companies (2) 25 Customer satisfaction: types of questionnaire and purposes (1) 26 Customer satisfaction: types of questionnaire and purposes (2) 27 Legal English: ABTA and its Code of conduct (1) 28 Legal English: ABTA and its Code of conduct (2) 29 News Discourse: understanding press releases (1) 30 News Discourse: understanding press releases (2) Libri di testo Christine Johnson, Intelligent Business (Coursebook and Workbook), Longman, 2006 Materiale didattico e/o dispense Powerpoint slides and photocopies LINGUA SPAGNOLA Prof.ssa Francesca de Cesare Il corso di didattica frontale intende fornire una conoscenza elementare della lingua spagnola del mondo dell’impresa e dell’economia. In maniera integrata è destinato all’acquisizione delle conoscenze grammaticali e socioculturali, elementi che presuppongono la considerazione di una lingua come sistema e come strumento di comunicazione. Gli alunni saranno capaci di comprendere e di produrre messaggi relativamente semplici e brevi in L2, raggiungendo un livello A2 del MCR. Il contenuto grammaticale del corso fornirà, quindi, una conoscenza elementare delle strutture sintattiche della lingua spagnola; nell’ambito verbale questo implicherà l’utilizzo della totalità delle forme dell’indicativo. All’insegnamento del corso di base si affiancano i percorsi di apprendimento guidato. Ulteriori chiarimenti verranno illustrati durante lo svolgimento delle lezioni. Bibliografia: AA. VV., Profesionales 1, enCLAVE-ELE, 2004. F. Castro, Uso de la gramática española, nivel elemental, Edelsa, u. e. Dizionari consigliati: Diccionario italiano-español español-italiano, Barcelona, Herder, u. e. Laura Tam, Dizionario spagnolo-italiano/ italiano-español, Milano, Hoepli, u. e. 165 Monolingue: Real Academia Española, Diccionario de la lengua española, Madrid, Espasa Calpe, u. e. Norme per gli esami La disciplina non prevede verifiche parziali in itinere. I crediti verranno assegnati solo alla fine delle attività didattiche, quando lo studente avrà sostenuto positivamente l’esame orale (che consiste in un colloquio in spagnolo sui contenuti del corso, sugli argomenti riguardanti le esercitazioni guidate, così come sulle competenze grammaticali acquisite). Per sostenere l’esame è necessario prenotarsi ai terminali. LINGUA SPAGNOLA (STIM) Prof. Monica Di Girolamo (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) LINGUA TEDESCA Prof. Bandini Amelia (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) LINGUA TEDESCA (STIM) Prof. Steffen Wagner (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) LINGUA TRADUZIONE: LINGUA INGLESE (STIM) Prof. Marco Venuti (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) MACROECONOMIA Lettere: A-C) Prof. Guido Cella D-K) Prof. Adriano Giannola L-P) Prof. Giancarlo De Vivo Macroeconomia : programma generale I Modulo: Nozioni fondamentali Microeconomia e macroeconomia. Gli aggregati fondamentali della contabilita’ nazionale. Grandezze reali e nominali. Il circuito economico. Domanda di moneta. Offerta di moneta (Banca centrale, credito, base monetaria )L’equilibrio macroeconomico.Le determinanti della domanda aggregata. Introduzione al mercato del lavoro e all’offerta aggregata. Introduzione ai rapporti con l’estero: bilancia dei pagamenti e delle partite correnti.Introduzione al ruolo dell’operatore pubblico: bilancio, disavanzo e debito. II Modulo: Funzionamento e problemi del sistema economico Il mercato del lavoro e l'offerta di merci (impostazioni alternative) I rapporti con l'estero e l'unione monetaria. Inflazione. Disoccupazione Debito pubblico. I problemi dell'eurozona. La crescita economica Testi consigliati 166 In ragione della recente (e imminente) pubblicazione di nuovi testi e di nuove edizioni di manuali gia' utilizzati, i singoli docenti forniranno il programma dettagliato delle letture all'inizio del corso. Le indicazioni bibliografiche richiederanno agli studenti un impegno individuale non superiore a quello previsto dalla recente riforma universitaria. Peraltro, va ricordato che la macroeconomia, analizzando e interpretando realta' complesse come quelle dei sistemi economici moderni, si avvale di un apparato concettuale articolato e strutturato per la cui comprensione il solo studio individuale puo' risultare oneroso se non accompagnato dalla frequenza assidua dei corsi MACROECONOMIA (Lettere Q-Z) Prof.ssa Lilia Costabile Programma generale I Modulo: Nozioni fondamentali Microeconomia e macroeconomia. Gli aggregati fondamentali della contabilita’ nazionale. Grandezze reali e nominali. Il circuito economico. Domanda di moneta. Offerta di moneta (Banca centrale, credito, base monetaria) L’equilibrio macroeconomico.Le determinanti della domanda aggregata. Introduzione al mercato del lavoro e all’offerta aggregata. Introduzione ai rapporti con l’estero: bilancia dei pagamenti e delle partite correnti.Introduzione al ruolo dell’operatore pubblico: bilancio, disavanzo e debito. II Modulo: Funzionamento e problemi del sistema economico Il mercato del lavoro e l'offerta di merci (impostazioni alternative) I rapporti con l'estero e l'unione monetaria. Inflazione. Disoccupazione Debito pubblico. I problemi dell'eurozona. La crescita economica Testi consigliati Dornbush, Fisher e Startz, Macroeconomia, VIII edizione, Mc Graw-Hill, Milano, 2002. MACROECONOMIA APERTA (Insegnamento non attivato) MARKETING (CORSI DIVERSI DA CLEA E CLAS) Prof. Raffaele Cercola Argomenti Il concetto di marketing. Le analisi di marketing. Il cliente. La segmentazione. La scelta del target. Il posizionamento: le tecniche e le variabili rilevanti. Il piano di marketing. Le scelte di prodotto: l’assortimento, la marca, la confezione. Il marketing dei servizi. Le scelte di prezzo. Le scelte di distribuzione: i canali, i processi, le formule. Le scelte di comunicazione: i mezzi, il communication mix. La produzione nelle imprese di servizi. La gestione del cambiamento. Testi consigliati Parte generale R. Cercola, Marketing, collana Tutor, Etaslibri, Milano. Parte speciale R. Cercola, E. Bonetti, Il cambiamento nella produzione dei servizi, Etaslibri, Milano. 167 Per gli studenti del vecchio ordinamento, della Facoltà di Economia o di altre Facoltà, ai testi sopra elencati va aggiunto il manuale: J. Paul Peter, James H: Donnelly jr., Marketing, McGraw-Hill, Milano. MARKETING (CLEA) Prof. Luigi Cantone Destinatari e carico didattico Il corso è destinato agli studenti del Corso di Laurea in Economia Aziendale (CLEA). Alla disciplina sono assegnati 5 crediti formativi. Il corso è destinato, inoltre, agli studenti di tutti i corsi di laurea del vecchio ordinamento che devono o intendono sostenere l’esame di Marketing. Obiettivi didattici Il corso si propone di sviluppare negli allievi le conoscenze e le competenze di base necessarie per capire e gestire i processi di marketing management nella prospettiva della creazione di valore per i clienti e della customer satisfaction, presupposti imprescindibili per creare vantaggio competitivo e valore economico per le imprese che operano in contesti concorrenziali. Il percorso formativo - partendo dai concetti di valore per i clienti e customer satisfaction, e dagli strumenti per la loro misurazione e analisi - si sviluppa nei diversi moduli didattici approfondendo gli strumenti di analisi e decisionali che consentono alle imprese customer-driven di gestire le leve generatrici del valore per i clienti, quali: il prodotto-servizio, la marca, il prezzo, i canali distributivi, i luoghi di vendita-erogazione del prodotto-servizo, il servizio al cliente, la comunicazione, il personale di vendita, e altri fattori rilevanti dell’azione di marketing. Metodologie didattiche Le metodologie didattiche sono molteplici. A sessioni di tipo convenzionale (lezioni ex cattedra) si alternano sessioni interattive basate sulla preparazione e discussioni di casi aziendali e esercitazioni. Ogni sessione didattica convenzionale si conclude con la preparazione di un lavoro di gruppo o individuale (caso aziendale, esercitazione) e la relativa discussione in aula con il docente. I team di lavoro sono costituti durante il corso. Il tema della misurazione e analisi del valore per il cliente e della customer satisfaction è sviluppato attraverso un project work di gruppo applicato ad uno specifico prodotto o servizio. Per la realizzazione del project work di gruppo gli studenti potranno utilizzare le strutture e le attrezzature del Laboratorio di Marketing I temi trattati durante le lezioni e le sessioni interattive sono riferite tanto alle imprese produttrici di prodotti quanto a quelle produttrici di servizi. Il programma didattico si conclude con una qualificata testimonianza aziendale su tematiche di marketing strategico e operativo trattate durante il corso. Metodo di valutazione La valutazione complessiva degli allievi è determinata nel seguente modo: valutazione in trentesimi di tre prove individuali intermedie svolte durante il corso alla fine delle diverse sessioni didattiche; 168 valutazione con bonus da 0 a 3 punti del project work di gruppo riguardante la misurazione della customer satisfaction di un prodotto o servizio; valutazione in trentesimi della prova finale (orale) svolta nelle sedute previste dal calendario della Facoltà. Pertanto, la valutazione complessiva dell’allievo è data dal valore medio delle prove valutate in trentesimi (di cui ai punti a, c) più il bonus del project work (punto b). Testi consigliati In alternativa uno dei seguenti testi: Ph. Kotler, Marketing Management, Pearson-Prentice Hall, Milano, 2004 (11a edizione). Capitoli: 1,3,4 (esclusi 4.1,4.2,4.3),6,7,9,10,11,14,15,16,17,18,19,20,21; J.J. Lambin, Marketing strategico e operativo, McGraw-Hill, Milano, 2004 (ultima edizione). Capitoli: 1, 3 (escluso 3.6), 4 (escluso 4.3,4.6), 5 (escluso 5.6), 6 (escluso 6.5), 7 (escluso 7.5), 8 (escluso 8.7), 10, 11 (esclusi 11.7,11.8,11.9), 12 (escluso 12.7),13,14 (escluso 14.5) C. Mauri, Product&Brand Management, Egea, Milano, 2004. Tutti i capitoli M. Raimondi, Marketing del prodotto-servizio, Hoepli, Milano, 2005. Capitoli: 4,5, 6 (esclusi 6.6,6.7,6.8,6.9), 7,8,10,11, 12 (escluso 12.2),13,14,15,16,17,18,19,20 Per la prova orale sono parte integrante del programma il project work e i casi di studio preparati e discussi durante il corso. MARKETING INTERNAZIONALE Prof. Luigi Cantone Destinatari e carico didattico Il corso è destinato agli studenti del Corso di Laurea in Economia Aziendale (CLEA). Alla disciplina sono assegnati 5 crediti formativi. La disciplina è tra le scelte dello studente in un gruppo di materie aziendali previste al terzo anno di corso. Il corso è destinato, inoltre, agli studenti del Clea e degli altri i corsi di laurea del nuovo ordinamento che intendono sostenere l’esame di Marketing Internazionale I tra le materie a scelta libera. Obiettivi didattici Il corso si propone di fornire agli studenti le principali conoscenze, strumenti e metodologie utili per la gestione delle attività di marketing delle imprese operanti in contesti globali. Durante il percorso formativo sono approfondite le problematiche di natura strategica e operativa connesse alle decisioni delle imprese che intendono allargare il loro raggio di azione da quello nazionale e a quello internazionale. Gli argomenti di natura strategica, trattati in una prima sessione, sono i seguenti: i processi di internazionalizzazione delle imprese; le forme di internazionalizzazione delle imprese; i processi di internazionalizzazione delle risorse e competenze; il processo di sviluppo internazionale delle imprese; l’analisi del contesto internazionale; la scelta dei mercati internazionali; le strategie competitive sui mercati internazionali. In una seconda sessione didattica sono trattate le modalità di ingresso sui mercati internazionali e le leve del marketing mix. Più in particolare i temi trattati sono i seguenti: le 169 strategie di ingresso e distribuzione, le strategie di prodotto, le strategie di marca, le strategie di prezzo, le strategie di comunicazione. Metodologie didattiche Le metodologie didattiche sono molteplici. A sessioni di tipo convenzionale (lezioni ex cattedra) si alternano sessioni interattive basate sulla preparazione e discussioni di casi aziendali e esercitazioni. Ogni sessione didattica convenzionale si conclude con la preparazione di un lavoro di gruppo o individuale (caso aziendale, esercitazione) e la relativa discussione in aula con il docente. I team di lavoro sono costituti durante il corso. Durante il corso sarà sviluppato un project work di gruppo per la cui realizzazione gli studenti potranno utilizzare le strutture e le attrezzature del Laboratorio di Marketing. I temi trattati durante le lezioni e le sessioni interattive sono riferite tanto alle imprese produttrici di prodotti quanto a quelle produttrici di servizi. Il programma didattico si conclude con una qualificata testimonianza aziendale su tematiche di marketing internazionale trattate durante il corso. Metodo di valutazione La valutazione complessiva degli allievi è determinata nel seguente modo: valutazione in trentesimi di prove intermedie individuali e di gruppo svolte durante il corso alla fine delle diverse sessioni didattiche; valutazione con bonus da 0 a 3 punti del project work di gruppo; valutazione in trentesimi della prova finale (orale) svolta nelle sedute previste dal calendario della Facoltà. Pertanto, la valutazione complessiva dell’allievo è data dal valore medio delle prove valutate in trentesimi (di cui ai punti a, c) più il bonus del project work (punto b). Testi consigliati E. Valdani, G. Bertoli, Mercati internazionali e marketing, Egea (ultima edizione). Per la prova orale sono parte integrante del programma il project work e i casi di studio preparati e discussi durante il corso. MARKETING INTERNAZIONALE (10 CFU, LS da CLEDIA) (Mutuato da Marketing CLEA + Marketing Internazionale) MARKETING STRATEGICO Prof. Luigi Cantone Programma Il tema guida del corso è la gestione strategica delle risorse intangibili di marketing, principali leve per la creazione di valore per i clienti e la generazione del vantaggio competitivo delle imprese nei contesti ipercompetitivi e ad alta intensità di innovazione. In particolare, durante il corso saranno sviluppati i seguenti argomenti: 170 La gestione dei processi di innovazione di prodotto-servizio Lo sviluppo e la gestione della creatività per l’innovazione del prodotto-servizio Il processo di sviluppo e lancio di nuovi prodotti-servizi La gestione dei processi di co-creazione del valore per i clienti e delle relazioni di marketing la gestione dei processi di co-creazione di valore con i clienti la gestione delle relazioni di marketing nel sistema del valore (il value-based relationship marketing) La gestione del valore della marca come risorsa cognitiva e relazionale. Durante il corso gli studenti saranno coinvolti nella preparazione di un project work che potrà riguardare una delle tre aree tematiche trattate nel corso: Il lancio di un prodotto-servizio innovativo sul mercato Lo sviluppo di una strategia di Customer Relationship Marketing per un prodotto-servizio La gestione del valore della marca per un prodotto-servizio. Testi e altro materiale didattico consigliati Per quanto riguarda gli argomenti del programma di cui al punto sub-1 il materiale didattico di studio sarà composto da articoli tratti da riviste nazionali e internazionali, o da capitoli di libri. Detto materiale didattico sarà indicato dal docente durante corso. Per gli argomenti del programma di cui al punto sub-2 il testo di riferimento è: M. Costabile, Il Capitale Relazionale. Gestione delle Relazioni e della Customer Loyalty, McGraw-Hill, Milano 2001 (paragrafi 1.3 e 1.4; capitoli 2,3,4,5,6). Per tale parte del programma lo studente potrà scegliere, in alternativa: E. Gummeson, Le relazioni di marketing. Gestione del marketing nel network di relazioni, Hoepli, 2005 (capitoli 2,3,4,5,6). Per gli argomenti del programma di cui al punto sub-3 il testo di riferimento è: K. Keller, B. Busacca, M. Ostillio, La gestione del brand, Egea, 2005 (capitoli 1,2,3,4,11). MATEMATICA ATTUARIALE Prof.ssa Elena Cardona Programma Parte A Operazioni logiche tra eventi. Teoremi delle probabilità totali e delle probabilità composte.Variabili aleatorie. Funzioni di ripartizione e di densità di probabilità. Momenti di variabili aleatorie. Funzione generatrice dei momenti. Sistemi di variabili aleatorie. Valore medio della somma. Valore medio del prodotto. Covarianza, coefficiente di correlazione, varianza della somma di variabili aleatorie. Distribuzione binomiale. Parte B Tipologia delle coperture assicurative “vita” e “danni”. Assicurazioni “di persone”. Assicurazioni “per collettività”. Operazioni certe ed operazioni aleatorie. Valori attuali e valori attuali attesi. Elemento “prezzo” in un’operazione finanziaria aleatoria. Criterio del valore atteso. Funzione di utilità. Criterio dell’utilità attesa. Base demografica delle assicurazioni sulla durata di vita. Forme assicurative sulla durata di vita, a prestazioni predeterminate. Premi equi, puri, naturali, di tariffa. Riserve matematiche. Forme assicurative a prestazioni flessibili. Controassicurazioni. Assicurazioni 171 complementari. Aspetti generali e contrattuali delle assicurazioni sulla salute. Prodotti assicurativi sulla salute. Testi consigliati Per la parte A: A. Di Lorenzo, Lezioni di Calcolo delle probabilità, Liguori , Napoli. Per la parte B: E. Pitacco, Elementi di Matematica delle Assicurazioni, Lint, Trieste M.Micocci-R.Roberti, Esercizi di Matematica Finanziaria II, Cisu, Roma Ad integrazione dei testi verranno distribuiti dalla Docente, nel periodo di svolgimento del Corso, dispense ed altro materiale didattico. MATEMATICA FINANZIARIA (Lettere A-D) (CLEA) Prof. Massimiliano Politano Programma Calcolo finanziario: Leggi finanziarie usuali, La struttura a termine dei tassi, Ammortamenti. Scelte finanziarie: Il Valore Attuale Netto, Il VAN sul capitale proprio (APV), il VAN generalizzato (GAPV) Immunizzazione e durata media finanziaria Testi consigliati: E. Castagnoli, L. Peccati, Matematica in azienda 1. Calcolo finanziario con applicazioni, Ed. Egea, 2002. M. D'Amico, E. Moretto, Matematica Finanziaria. Esercizi, Ed. Egea, 2003. MATEMATICA FINANZIARIA (Lettere E-O) (CLEA) Prof.ssa Giovanna Di Lorenzo Programma e testi consigliati Calcolo finanziario: Leggi finanziarie usuali, La struttura a termine dei tassi, Ammortamenti. Scelte finanziarie: Il Valore Attuale Netto, Il VAN sul capitale proprio (APV), il VAN generalizzato (GAPV) Immunizzazione e durata media finanziaria Testi consigliati E. Castagnoli, L. Peccati, Matematica in azienda 1. Calcolo finanziario con applicazioni, Ed. Egea, 2002. M. D'Amico, E. Moretto, Matematica Finanziaria. Esercizi, Ed. Egea, 2003. MATEMATICA FINANZIARIA (Lettere P-Z) (CLEA) Prof.ssa Emanuela Rosazza Gianin (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) MATEMATICA FINANZIARIA (CLEAIF – CLEIM) Prof.ssa Emilia Di Lorenzo Programma 172 Calcolo finanziario: Leggi finanziarie usuali, La struttura a termine dei tassi, Ammortamenti. Scelte finanziarie: Il Valore Attuale Netto, Il VAN sul capitale proprio (APV), il VAN generalizzato (GAPV) Immunizzazione e durata media finanziaria Testi consigliati: E. Castagnoli, L. Peccati, Matematica in azienda 1. Calcolo finanziario con applicazioni, Ed. Egea, 2002. M. D'Amico, E. Moretto, Matematica Finanziaria. Esercizi, Ed. Egea, 2003. MATEMATICA FINANZIARIA (Laurea Specialistica da CLEDIA) Prof.ssa Elena Cardona Programma Parte A Regimi e leggi finanziarie. Operazioni finanziarie e loro valutazioni. Rendite certe e loro valori a tasso fisso. Metodi di ammortamento di prestiti indivisi e divisi in titoli. Parte B Grandezze finanziarie in una logica di mercato e di prezzi. Il mercato perfetto. Contratti e prezzi a pronti; contratti e prezzi a termine. Struttura per scadenza dei prezzi e dei tassi. Indicatori di durata e loro applicazione per i problemi di immunizzazione classica. Testi consigliati Per la parte A: E.Volpe di Prignano, Lezioni di Matematica Finanziaria Classica,II ed. 2003 Cisu, Roma Per la parte B: E.Volpe di Prignano, Complementi di Matematica Finanziaria,II ed. 2000 Kappa, Roma. MATEMATICA FINANZIARIA (CLAS) (Mutuata da Matematica Finanziaria I Prof.ssa Emilia Di Lorenzo) MATEMATICA FINANZIARIA (Avanzata I) (Lettere A-K) Prof.ssa Emilia Di Lorenzo Programma e testi consigliati (Modulo 1) Teoria dell'utilità Teoria della selezione di portafoglio Relazioni di equilibrio ed il Capital Asset Pricing Model (CAPM) Arbitraggio e valutazione dei prodotti finanziari: Il modello di Arbitrage Pricing Theory (APT) Prodotti derivati: Futures, Options (caratteristiche, strategie, valutazione) Il Valore a Rischio (VaR) 173 Testi consigliati: P. Wilmott, Introduzione alla finanza quantitativa, ed. Egea, 2003. F. Moriconi, Matematica Finanziaria, Il Mulino, 1994. U. Cherubini, G. Della Lunga, Il rischio finanziario, Mc Graw-Hill, 2001. (Modulo 2) Tipologie fondamentali di contratti assicurativi sulla vita Misurazione dei fattori di rischio che insistono su una polizza assicurativa sulla vita La gestione di un portafoglio di assicurazioni sulla vita: rischi finanziari, rischi demografici, longevity risk Testi consigliati: E. Pitacco, Elementi di matematica delle assicurazioni, Ed. LINT, Trieste, 2002. E. Pitacco, Matematica e tecnica attuariale delle assicurazioni sulla durata di vita, Ed. LINT, Trieste, 2000. MATEMATICA FINANZIARIA (Avanzata I) (Lettere L-Z) Prof.ssa Giovanna Di Lorenzo (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) MATEMATICA FINANZIARIA (Avanzata II) Prof.ssa Emilia Di Lorenzo Programma LA BASE DEMOGRAFICA DELLE ASSICURAZIONI SULLA DURATA DI VITA Durata aleatoria di vita di una persona. Funzione di sopravvivenza. Valori sintetici. Tavole di sopravvivenza. Classi di rischio nelle assicurazioni vita. Tavole proiettate. ASSICURAZIONI SULLA DURATA DI VITA. PREMI Assicurazioni in caso di vita. Assicurazioni in caso di morte, Assicurazioni miste. Premio unico puro e premi periodici. Premi naturali. Funzioni di commutazione. RISERVE MATEMATICHE La riserva matematica pura. Riserva prospettiva . Riserva retrospettiva . Profilo temporale della riserva matematica. Equazioni ricorrenti. Valutazione dell’utile. CONDIZIONI DI TARIFFA Premio equo, premio puro, premio di tariffa. Premi naturali. Spese e caricamenti per spese. MISURA DELLE COMPONENTI DI RISCHIO E DELLE LORO INTERAZIONI Misura del rischio assicurativo. Componenti sistematiche. Impatto del longevity risk. Misura del rischio di proiezione. FLESSIBILITA’ DELLE PRESTAZIONI Adeguamento delle prestazioni. Modelli di adeguamento. Assicurazioni indicizzate e rivalutabili. Assicurazioni “unit – linked”. 174 Riferimenti bibliografici: E. Pitacco, Elementi di matematica delle assicurazioni, LINT, 2000 Frees E.W..: Relative Importance of Risk Sources in Insurance Systems; North American Actuarial Journal (1998), 34-52. Parker G..: Stochastic Analysis of the Interaction Between Investment and Insurance Risks; North American Actuarial Journal, (1997), 55-84. Lee, R.D.: The Lee-Carter method of forecasting mortality with various extensions and applications; North American Actuarial Journal, 4, no 1, (2000), 80-93. MATEMATICA PER LE ASSICURAZIONI (Insegnamento non attivato) MATEMATICA PER L'ECONOMIA Prof. Achille Basile Programma Il corso consta di tre parti: Complementi di Matematica, Ottimizzazione, Analisi degli Equilibri. Quest’ultima parte, mentre è da ritenersi facoltativa per gli studenti della Facoltà di Economia, è obbligatoria per gli eventuali studenti provenienti da altre Facoltà. Gli strumenti matematici sono introdotti a partire dalle classiche esigenze della Teoria Economica di base e sono illustrati attraverso esempi e (la risoluzione di) esercizi di applicazione all’economia. Complementi di Matematica. Numeri complessi. Spazi vettoriali e problemi lineari. Forme quadratiche Teorema di Frobenius-Perron. Funzioni convesse e generalizzazioni. Teoremi di separazione. Funzioni implicite. Sistemi di equazioni differenziali. Ottimizzazione. Richiami di programmazione libera. Metodo dei moltiplicatori di Lagrange. Le condizioni di Kuhn e Tucker. Programma lineare. Il problema classico del calcolo delle variazioni. Il problema isoperimetrico. Il principio del massimi di Pontriaguine. Analisi degli equilibri. Preferenze ed utilità. Domanda. Economie di scambio. Nucleo di una economia. Equilibri competitivi. Repliche di un’economia. Economie con produzione. Testi consigliati Appunti del Prof. A. Basile reperibili presso la segreteria del Dipartimento di Matematica e Statistica. E' anche consigliata anche la lettura di alcuni capitoli dei libri: M. D. Intriligator, Mathematical optimization and economic teory , Prentice-Hall, New Jersey. A. C. Chiang, Elements of Dinamic optimization, McGraw-Hill, Milano, 1992. C. D. Aliprantis - D. J. Brown - O. Burkinshaw, Existence and optimality of competitive equilibria, Springer Verlag, 1989 (solo primo capitolo). W. Hildenbrad - A. P. Kirman, Equilibrium Analysis, North-Holland, 1988. MECCANISMI INTERNAZIONALI DI TUTELA DELL’AMBIENTE (Insegnamento non attivato) MERCEOLOGIA (Lettere A-K) Prof. Maria Valletrisco 175 Programma Il rischio ambientale e la civiltà industriale: rischio chimico industriale, rischio incendio, rischio nucleare. Prospettive e realtà delle produzioni biologiche – Le normative che disciplinano il settore – Gli strumenti di garanzia e di tutela – I sistemi di controllo sul territorio nazionale. Testi consigliati S. Simonetti, Rischio ambientale, Dario Flaccovio Editore, 2002 Consorzio Universitario in Ingegneria della Qualità, Il controllo e la vigilanza sulle produzioni biologiche, Edagricole 2003. MERCEOLOGIA (Lettere L-Z) Prof.ssa Immacolata Niola Programma La qualità come parametro di valutazione commerciale delle merci. Il problema energetico. La politica italiana dell’energia e i Piani Energetici Nazionali. I combustibili: proprietà e classificazione. Il carbone. Il petrolio e i suoi distillati, con particolare riferimento alla benzina e relativo impatto ambientale. Il mercato petrolifero. Combustibili gassosi. Fissione nucleare e problemi connessi: effetti delle radiazioni e smaltimento delle scorie radioattive. Fusione nucleare. Fonti energetiche rinnovabili (solare, eolica, geotermica ecc.). Energia elettrica: caratteristiche, produzione e mercato. Il problema rifiuti. Inquinamento ambientale e sue conseguenze. Gli alimenti: principi nutritivi e metodi di conservazione. Testi consigliati Dispense disponibili presso il Dipartimento di Analisi dei processi economico-sociali, linguistici, produttivi e territoriali (Sez. Scienze Geografiche), da fotocopiare a cura dello studente In alternativa: E. Chiacchierini, M.C. Lucchetti “Materie prime, trasformazione ed impatto ambientale”, Edizioni Kappa, Roma, 1997. Capitolo I: cenni; capitolo II: esclusa “petrolchimica”; capitolo IV: da pag. 343 a pag. 405; capitolo V: da pag. 433 a pag. 497. MERCEOLOGIA DELLE RISORSE NATURALI Prof.ssa Isabella Maria De Clemente Programma Le risorse e l’uomo – Materie prime e dinamica produttiva. Le risorse energetiche: dalle fonti primarie (petrolio, gas naturale e carbone) alle fonti di energia integrative – Origine, composizione, caratteristiche merceologiche e qualità - Aspetti positivi e negativi dell’energia nucleare – Innovazioni energetiche – Impatti ambientali. Materie prime alimentari: loro trasformazione – garanzia e sicurezza d’uso delle nuove tecnologie e dei nuovi prodotti. Testi consigliati F. Zonta, P. Masotti, Economia e tecnologia delle fonti di energia, Edizioni ETS - 2001 M. Valletrisco, I.M. De Clemente, Nuovi prodotti e sicurezza nel settore alimentare, Giappichelli Editore, Torino 2000. 176 METODI AVANZATI DI MINING (web-text) I (CLAS) Prof.ssa Simona Balbi (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) METODI DI DATA MINING AVANZATO I (Mutuato da Metodi avanzati di mining (web-text) I METODI E STRUMENTI DI PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA Prof. Riccardo Mercurio (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) METODI MATEMATICI Lettere: (A-C) Prof. Vincenzo Aversa (D-K) Prof. Ciro Tarantino (L-P) Prof. Prof.ssa Emanuela Rosazza Gianin (Q-Z) Prof. Prof. Ulderico Dardano Programma I Modulo Insiemi numerici, elementi del linguaggio matematico, relazioni, preferenze individuali, funzioni. Rappresentazione grafica, linee di livello, comportamento del consumatore e del produttore. Calcolo con i vettori, equazioni e disequazioni lineari, polinomio di secondo grado, funzioni fratte. Esempi di problemi di scelta: produzione, diete, trasporto, organizzazione. Scelte finanziarie: interesse, tasso, capitalizzazione, scindibilità, valore attuale. Scelte multiobiettivo e valutazione della coerenza. Scelte strategiche: giochi non cooperativi ed equilibri di Nash. Modello di duopolio di Cournot e di Bertrand. Esempio di asta con secondo prezzo. Matrici e sistemi lineari: inverse, formule risolutive, metodo di Gauss, operazioni elementari, rango, esistenza ed unicità delle soluzioni. II Modulo Funzioni elementari: dominio di una funzione composta, continuità, limiti, derivate delle funzioni elementari. Massimi e minimi delle funzioni di una o due variabili. Massimi e minimi condizionati. Approssimazione lineare: derivata ed integrale. Primitive e calcolo dell'integrale. Differenziabilità e formula di Taylor. V. Aversa, Metodi Quantitativi delle Decisioni, Versione 01, Liguori, 2000. L’esame consiste in: A) - una prova scritta per la quale lo studente deve essere in grado di: - trovare l’inversa, l’inversa generalizzata, il rango di una matrice e risolvere un sistema di equazioni lineari; 177 - disegnare il grafico di una funzione di una variabile composta da funzioni elementari (valore assoluto, potenza, radice, esponenziale, logaritmo (-le funzioni goniometriche e le loro inverse sono facoltative-) con l’ausilio di limiti e derivata prima; - trovare e disegnare il dominio, discutere il segno, trovare massimi e minimi di una funzione di due variabili composta da funzioni elementari; - illustrare e risolvere un semplice problema di scelta. B) - un colloquio, che segue immediatamente lo svolgimento dell’esercizio, per il quale lo studente deve essere in grado di: -rendere conto delle operazioni e delle regole che ha adoperato per lo svolgimento degli esercizi; -dare la definizione degli enti, enunciare un teorema discuterne la necessità delle ipotesi e la invertibilità, eventualmente fornirne la dimostrazione. E’ consentito consultare appunti, testi ed elaboratori durante l’esame. Non è consentito consultare persone. La prova scritta può concludere l'esame. Il corso è annuale. E' prevista una prova scritta durante il corso che concorre alla valutazione finale. METODI MATEMATICI (corso pomeridiano) Prof. Maria Carravetta Programma I Modulo Insiemi numerici, elementi del linguaggio matematico, relazioni, preferenze individuali, funzioni. Rappresentazione grafica, linee di livello, comportamento del consumatore e del produttore. Calcolo con i vettori, equazioni e disequazioni lineari, polinomio di secondo grado, funzioni fratte. Esempi di problemi di scelta: produzione, diete, trasporto, organizzazione. Scelte finanziarie: interesse, tasso, capitalizzazione, scindibilità, valore attuale. Scelte multiobiettivo e valutazione della coerenza. Scelte strategiche: giochi non cooperativi ed equilibri di Nash. Modello di duopolio di Cournot e di Bertrand. Esempio di asta con secondo prezzo. Matrici e sistemi lineari: inverse, formule risolutive, metodo di Gauss, operazioni elementari, rango, esistenza ed unicità delle soluzioni. II Modulo Funzioni elementari: dominio di una funzione composta, continuità, limiti, derivate delle funzioni elementari. Massimi e minimi delle funzioni di una o due variabili. Massimi e minimi condizionati. Approssimazione lineare: derivata ed integrale. Primitive e calcolo dell'integrale. Differenziabilità e formula di Taylor. V. Aversa, Metodi Quantitativi delle Decisioni, Versione 01, Liguori, 2000. L’esame consiste in: A) - una prova scritta per la quale lo studente deve essere in grado di: - trovare l’inversa, l’inversa generalizzata, il rango di una matrice e risolvere un sistema di equazioni lineari; - disegnare il grafico di una funzione di una variabile composta da funzioni elementari (valore assoluto, potenza, radice, esponenziale, logaritmo (-le funzioni goniometriche e le loro inverse sono facoltative-) con l’ausilio di limiti e derivata prima; - trovare e disegnare il dominio, discutere il segno, trovare massimi e minimi di una funzione di due variabili composta da funzioni elementari; - illustrare e risolvere un semplice problema di scelta. 178 B) - un colloquio, che segue immediatamente lo svolgimento dell’esercizio, per il quale lo studente deve essere in grado di: -rendere conto delle operazioni e delle regole che ha adoperato per lo svolgimento degli esercizi; -dare la definizione degli enti, enunciare un teorema discuterne la necessità delle ipotesi e la invertibilità, eventualmente fornirne la dimostrazione. E’ consentito consultare appunti, testi ed elaboratori durante l’esame. Non è consentito consultare persone. La prova scritta può concludere l'esame. Il corso è annuale. E' prevista una prova scritta durante il corso che concorre alla valutazione finale. METODI MATEMATICI PER LE DECISIONI Prof. Vincenzo Scalzo 1. Elementi di Teoria delle decisioni -Utilità ordinale e cardinale. -Problemi di decisione anche in condizioni di incertezza . -Alberi di decisione. 2. Programmazione lineare -Esempi di natura applicativa di problemi di programmazione lineare a 2 o 3 variabili e risoluzione grafica di questi esempi. Esempi di casi degeneri con più soluzioni. -Metodo del simplesso. -Problema duale; proprietà e legami con il primale. Interpretazione della variabile duale. Algoritmo duale del simplesso. 3. Programmazione non lineare -Massimi e minimi con vincoli di uguaglianza per funzioni di più variabili. Condizioni di ottimalità. Applicazioni. -Massimi e minimi con vincoli di disuguaglianza per funzioni di più variabili. Condizioni di ottimalità. Applicazioni. -Dualità. -Metodi di approssimazione. 4. Programmazione vettoriale 5. Teoria dei Giochi Introduzione ai giochi non cooperativi a somma nulla e non nulla in forma normale (caso discreto e continuo). Concetti di dominanza. Soluzioni cautelative. Punti sella ed equilibri di Nash. Concetto di strategie miste e di equilibrio in strategie miste. Esistenza, approssimazione e determinazione degli equilibri di Nash, anche con la programmazione lineare. Modelli di Cournot e Stackelberg per mercati oligopolistici. Appunti verranno distribuiti durante il corso assieme a riferimenti bibliografici. METODI PER LA RICERCA SOCIALE (CLAS) Indirizzo: Analisi di mercato Prof. Giuseppe Giampaglia Programma Il corso ha per oggetto lo studio di metodi e tecniche per la rilevazione di atteggiamenti, abilità, opinioni e altre dimensioni rilevanti per le indagini socio-economiche e le analisi di mercato. 179 Dopo aver introdotto il concetto di misurazione nelle scienze sociali, sono esaminate le principali proprietà delle “scale”, come la validità e l’attendibilità. L’attenzione viene poi rivolta a due dei principali modelli per lo studio di dimensioni qualitative: lo scalogramma di Guttman e la scala di Mokken. La trattazione si conclude con la presentazione del modello di Rasch, strumento di rilevazione (e diagnostico) oggi diventato insostituibile nella ricerca sociale così come in alcuni ambiti di indagine specialistici, come il controllo di qualità e il rendimento scolastico. Testo consigliato G. Giampaglia, Lo scaling unidimensionale nella ricerca sociale, Liguori, Napoli, 1990 (ristampa 1998). Testo alternativo P. Corbetta, Metodologia e tecniche della ricerca sociale, Il Mulino, Bologna 1999 (capitoli III e VI). Questo testo copre solo una parte degli argomenti oggetto del corso, per cui lo studente interessato a testi alternativi dovrà concordare con il docente alcune letture integrative. METODI PER LA RICERCA SOCIALE (Avanzato) Prof. Giuseppe Giampaglia (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) METODI STATISTICI DELL’AFFIDABILITA’ Prof. Elio Chiodo Finalità del corso: consentire l'acquisizione degli elementi fondamentali – anche mediante l’utilizzo di appositi programmi di calcolo - per effettuare l'analisi statistica dei dati di affidabilità dei componenti, dei sistemi industriali e dei servizi, in un’ottica sia di analisi che di progetto. La parte di analisi è centrata sulla descrizione quantitativa dei principali modelli probabilistici di uso in affidabilità, accompagnati dalla relativa identificazione statistica e stima dei parametri. La parte progettuale del corso è fondata su un approccio decisionale, basato sulla analisi probabilistica del rischio corrispondente alle diverse alternative di progetto: ciò nell’ottica di fornire – in accordo alle finalità del curriculum del Corso di Laurea - dei validi strumenti quantitativi di supporto alle decisioni in condizioni di incertezza o rischio, come sono quelle relative alla affidabilità. Il corso prevede esercitazioni numeriche e illustrazione di apposito software. Prerequisiti: elementi di teoria delle variabili aleatorie, processi stocastici e statistica inferenziale. CONTENUTI Introduzione 1.1.Generalità sull' affidabilità. Genesi ed evoluzione della teoria dell' affidabilità. Concetto e definizione di affidabilità. Affidabilità e calcolo delle probabilità. L’affidabilità nel caso dei sistemi e dei servizi. 1.2.Concetti e discipline collegati all' affidabilità. Analisi dei Rischi e delle Decisioni. Analisi della Sicurezza. Diagnostica e Manutenzione. Gestione delle Scorte. Qualità dei processi e dei servizi. Norme e specifiche di affidabilità nel progetto dei sistemi. 1.3.Richiami di probabilità e statistica. Richiami di calcolo delle probabilità e dei principali modelli di variabili aleatorie. Esempi ed applicazioni di processi aleatori. Stima puntuale e per intervalli. 2. Parametri e modelli di Affidabilità di componenti e sistemi 180 2.1. Parametri di affidabilità dei component non riparabili. Funzione affidabilità: definizione probabilistica in termini di variabili o processi aleatori. Interpretazione statistica. MTTF e quantili. Affidabilità e vita media residue. Funzione "tasso di guasto istantaneo" e suo legame con l’affidabilità residua. Effetto delle condizioni ambientali ed operative e loro modellizzazione mediante i parametri affidabilità 2.2. Modelli probabilistici classici per l’affidabilità. Proprietà teoriche, esempi numerici e grafici relativi alle principali distribuzioni applicabili in Affidabilità: Beta, Gamma, Gaussiana, Esponenziale, Lognormale, dei Valori Estremi, Weibull; distribuzioni derivate. 2.3. Altri modelli. Modelli di affidabilità sperimentali. Modelli “composti”: modello dei “rischi competenti”; modello generato da “mistura”. Metodi probabilistici per la deduzione dei modelli di affidabilità sulla base dei processi di degradazione: modelli "Stress-strength". 2.4.Cenni al calcolo dell’ affidabilità dei sistemi. Analisi statica e dinamica; Configurazioni serie e parallelo. Sistemi serie-parallelo e loro riduzione. Sistemi con ridondanza “stand-by”. 2.5. Disponibilità dei componenti riparabili e rinnovabili. Manutenibilità; MTTR, MTBF, calcolo della disponibilità di regime, e di quella istantanea nel caso Esponenziale. Cenni al calcolo della disponibilità dei sistemi. 3. Metodi statistici per la identificazione e la stima dei modelli di affidabilità 3.1. Analisi dei dati di affidabilità. Caratteristiche dati di affidabilità; dati “troncati”; dati da prove accelerate. Stima non parametrica di affidabilità e tasso di guasto. Analisi preliminare dei dati basata sui momenti; analisi grafica. 3.2. Stima parametrica. Selezione preliminare dei dati. Modelli parametrici e loro stima mediante prove di vita. Stime “grafiche”; stime di massima verosimiglianza. Stime per intervalli. Stime di affidabilità di sistemi complessi mediante simulazione. Cenni alla analisi statistica con covariate. Cenni alla analisi delle serie storiche per la stima di modelli generati da processi aleatori; discussione sulla scelta di modelli “statici” o “dinamici” nella analisi dei dati di affidabilità. 4. Analisi dei Rischi e delle Decisioni Concetto e definizione di rischio. Esempi di calcolo del Rischio nel caso “statico” e “dinamico”. Rischio, affidabilità, sicurezza. Aspetti economici: costi legati all’affidabilità; costi di installazione e manutenzioneL’analisi probabilistica del rischio come strumento di supporto alle decisioni in condizioni di incertezza: cenni alla teoria delle decisioni; il criterio di Bayes. Aspetti relativi alla stima. Riferimenti Bibliografici Dispense del Corso, edite dal docente Per approfondimenti: Crowder M.J., Kimber A.C.et al. “Statistical Methods for Reliability Data” Chapman and Hall, 1991 D'Alessio T., Meucci G., Somma R.: "I Metodi dell'Affidabilità", Franco Angeli, Milano 1987 Lawless J. F., "Statistical Models and Methods for Lifetime Data", J. Wiley, N. Y, 1982. Lindley D.V. “La Logica della Decisione”, Il Saggiatore, 1990 Smith J.Q. “Decision Analysis: a Bayesian approach" Chapman and Hall, 1988. MICROECONOMIA Lettere: (A-C) Prof. Antonio Acconcia (D-K) Prof. Francesca Stroffolini 181 (L-P) Prof. Riccardo Martina (Q-Z) Prof. Marina Colonna Programma I Modulo Il mercato: la nozione di equilibrio; il principio di ottimizzazione, concorrenza ed efficienza allocativa. Teoria del consumatore: Vincolo di bilancio, preferenze del consumatore, funzioni di utilità, scelta ottima, funzione di domanda, preferenze rivelate, equazioni di Slutsky, domanda netta e domanda lorda, offerta di lavoro, scelta intertemporale, scelta in condizioni di incertezza, surplus del consumatore, domanda di mercato. Equilibrio di mercato, analisi di statica comparata: effetti dell’introduzione di imposte e sussidi. Equilibrio walrasiano in un economia di puro scambio. Testo consigliato H. Varian, Microeconomia, Cafoscarina, 1998, IV edizione, cap. 1-10, 12, 14-16, 28. II Modulo Teoria dell'impresa: Tecnologia, massimizzazione del profitto, minimizzazione dei costi, curve di costo, offerta dell'impresa, offerta dell'industria. Mercati: Monopolio, mercati dei fattori, mercati oligopolistici, introduzione alla teoria dei giochi. Equilibrio economico generale in un economia con produzione. Benessere, esternalità, beni pubblici, informazioni asimmetrica e applicazioni sui temi di diritto ed economia. Testo consigliato H. Varian, Microeconomia, Cafoscarina, 1998, IV edizione, cap. 17-27, 29-35. MICROECONOMIA (corso avanzato) Prof. Riccardo Martina (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) MODELLI CAUSALI (Mutuato da Modelli di Progettazione e Misurazione della Customer Satisfaction I) MODELLI DI PROGETTAZIONE E SATISFACTION Prof. Vincenzo Esposito Vinzi (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) MISURAZIONE DELLA CUSTOMER 182 MODELLI E METODI PER L’ANALISI DEL VALORE Prof. Rodolfo De Dominicis (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) MODELLI LINEARI Prof. Rosanna Verde (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) MODELLI STATISTICI (Avanzato) Prof. Vincenzo Esposito Vinzi Obiettivo del corso è fornire agli studenti una conoscenza dettagliata dei modelli statistici avanzati per lo studio di relazioni esplicative (o di possibili relazioni causali) tra due o più blocchi di indicatori. Al termine del corso lo studente è in grado di comprendere ed utilizzare i modelli che permettono di considerare variabili di risposta di natura qualitativa e quelli che permettono di lavorare in presenza di problematiche frequenti nei contesti applicativi delle scienze economiche e sociali (per esempio, dati mancanti, multicollinearità, distribuzioni di probabilità non simmetriche e lontane dalla distribuzione normale). La presentazione degli aspetti metodologici, delle procedure di validazione e degli strumenti interpretativi dei modelli presentati è accompagnata dall’utilizzo di software specialistico. Programma del corso: Regressione Logistica Regressione dei Minimi Quadrati Parziali (PLS Regression) Regressione Logistica PLS L’approccio PLS per i modelli ad equazioni strutturali (PLS Path Modeling) Confronti con i Minimi Quadrati Ordinari (OLS) e con la Massima Verosimiglianza I software specialistici SIMCA, PLS-Graph e PLS-SPAD. Testi di riferimento: Dispense preparate dal docente Tenenhaus, M. (1998): La Règression PLS, Technip, Paris. Lohmöller, J.-B. (1989): Latent Variables Path Modeling with Partial Least Squares, PhysicaVerlag, Heildelberg. Pisati, M. (2003): L’analisi dei dati: tecniche quantitative per le scienze sociali, Il Mulino, Bologna. MODELLI STATISTICI PER LE DECISIONI ECONOMICHE Prof. Luigi D’Ambra (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) MUSEOLOGIA E CRITICA ARTISTICA E DEL RESTAURO Prof. Francesca Amirante (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) MUSICOLOGIA E STORIA DELLA MUSICA Prof. Paologiovanni Maione 183 Obiettivi formativi: Il corso intende porre in evidenza la costante e irriducibile tensione tra testo letterario drammatico e testo spettacolare; tra fautori e detrattori del “tavolino”. Tale dialettica contrapposizione, sarà variamente seguita lungo il percorso diacronico, come contrasto tra ambizioni di poesia e mestierantismo regolato dalle implacabili leggi della mercatura; tra emergenze di personalità impegnate nella produzione di testi riflessivi sull’arte teatrale, o di progetti di spettacoli, o di loro realizzazioni sceniche; tra volontà di conservazione delle acquisite abilità tecniche, ma al prezzo di diuturno impegno intellettuale e pratico per il loro rinnovamento. Le contaminazioni tra commedia dell’Arte e teatro musicale saranno indagate inseguendo il fastoso filone de Il convitato di pietra: dagli anonimi canovacci all’esperienza di Mozart. Testi consigliati: Elvidio Surian, Manuale di storia della musica, Milano, Rugginenti Editore, 1994 e successive ristampe, vol. I, pp. 229-253 e vol. II, pp. 347-431; 549-568 Alessandro Lattanzi – Paologiovanni Maione (a cura di), Commedia dell’Arte e spettacolo in musica tra Sei e Settecento, (a cura di), Napoli, Editoriale Scientifica, 2003, saggi di: Siro Ferrone (pp. 51-67); Paolo Fabbri – Sergio Monaldini (pp. 69-87); Paola Besutti (pp. 89-111); Silvia Carandini (pp. 113-132); Paologiovanni Maione (pp. 295-327); Francesco Cotticelli (pp. 365-378) Giovanni Macchia, Vita avventure e morte di Don Giovanni, Milano, Adelphi, 1991 Stefan Kunze, Il teatro di Mozart, Venezia, Marsilio, 1990, pp. 392-527 ORGANIZZAZIONE AZIENDALE Prof. Luigi Maria Sicca (Lettere A-D) I Modulo: Comportamenti e processi organizzativi Il concetto di attore organizzativo e di meccanismo di relazione; l’azione organizzativa e le dinamiche comportamentali; la divisione del lavoro, l’interdipendenza ed il coordinamento; i confini del business. L’individuo: la microstruttura del lavoro, la conoscenza e l’apprendimento, la motivazione; le forme delle microstruttura del lavoro; il modello di Hackman e Oldham. Il gruppo: il gruppo nelle organizzazioni; la formalizzazione, la leadership, i ruoli; i meccanismi di comunicazione, di potere, le relazioni affettive; le tipologie di gruppi; gli stadi di sviluppo di un gruppo. L’azienda: l’infrastruttura, le attività e la tecnologia; la sociostruttura, unità funzionali e divisionali, l’interdipendenza e il potere; i meccanismi di coordinamento di pianificazione e controllo, la sovrastruttura. L’efficacia organizzativa: gli orientamenti di fondo per l’analisi delle teorie organizzative; l’efficacia in base ai fini, ai processi, agli input, l’efficacia configurazionista. La qualità: l’evoluzione del concetto gli strumenti e le metodologie Durante il corso saranno costituiti gruppi di studio per l’analisi e la discussione di casi aziendali e per approfondimenti su specifiche parti del corso. Sono previste inoltre testimonianze in aula di esponenti del mondo del lavoro. Testi consigliati R. Mercurio, F. Testa, Organizzazione. Assetto e relazioni nel sistema di business, Giappichelli, Torino, 2000 (cap 1, 2, 3, 4, 5 fino a pag. 233, e cap.8); 184 e G. Costa, R. C. D. Nacamulli, (a cura di), Manuale di organizzazione aziendale, Volume V, UTET, Torino, 1996 (capitolo 9); oppure A. Grandori, L’organizzazione delle attività economiche, Il Mulino, 1995 (cap. 2, 3, 7) e H. Mintzberg, La progettazione dell’organizzazione aziendale, Il Mulino, 1996. II Modulo: Progettazione organizzativa e change management Gli archetipi organizzativi. Il network: i confini organizzativi, gerarchia, mercato e network; attori, interdipendenze e forme di network; i meccanismi istituzionali di coordinamento. Il cambiamento organizzativo: oggetto, contenuto e contesto del cambiamento; tipologie e strategie di cambiamento; gli strumenti del cambiamento. Metodi e tecniche di analisi ed intervento organizzativo: la reingegnerizzazione dei processi; il project management; la rappresentazione delle strutture; la rappresentazione dei processi e la rappresentazione delle relazioni sociali;. Durante il corso saranno costituiti gruppi di studio per l’analisi e la discussione di casi aziendali e per approfondimenti su specifiche parti del corso. Sono previste inoltre testimonianze in aula di esponenti del mondo del lavoro. Testi consigliati R. Mercurio, F. Testa, Organizzazione. Assetto e relazioni nel sistema di business, Giappichelli, Torino, 2000 (cap.5 da pag 233, cap. 6, 7) e G. Costa, R. C. D. Nacamulli, (a cura di), Manuale di organizzazione aziendale, Volume V, UTET, Torino, 1996 (capitoli 10, 11, 12, 13 e 14). oppure A. Grandori, L’organizzazione delle attività economiche, Il Mulino, 1995 (cap. 5, 6, 8, 9, 10, 12, 13). ORGANIZZAZIONE AZIENDALE (Lettere E-O) Prof. Riccardo Mercurio I Modulo: Comportamenti e processi organizzativi Il concetto di attore organizzativo e di meccanismo di relazione; l’azione organizzativa e le dinamiche comportamentali; la divisione del lavoro, l’interdipendenza ed il coordinamento; i confini del business. L’individuo: la microstruttura del lavoro, la conoscenza e l’apprendimento, la motivazione; le forme delle microstruttura del lavoro; il modello di Hackman e Oldham. Il gruppo: il gruppo nelle organizzazioni; la formalizzazione, la leadership, i ruoli; i meccanismi di comunicazione, di potere, le relazioni affettive; le tipologie di gruppi; gli stadi di sviluppo di un gruppo. L’azienda: l’infrastruttura, le attività e la tecnologia; la sociostruttura, unità funzionali e divisionali, l’interdipendenza e il potere; i meccanismi di coordinamento di pianificazione e controllo, la sovrastruttura. L’efficacia organizzativa: gli orientamenti di fondo per l’analisi delle teorie organizzative; l’efficacia in base ai fini, ai processi, agli input, l’efficacia configurazionista. La qualità: l’evoluzione del concetto gli strumenti e le metodologie 185 Durante il corso saranno costituiti gruppi di studio per l’analisi e la discussione di casi aziendali e per approfondimenti su specifiche parti del corso. Sono previste inoltre testimonianze in aula di esponenti del mondo del lavoro. Testi consigliati R. Mercurio, F. Testa, Organizzazione. Assetto e relazioni nel sistema di business, Giappichelli, Torino, 2000 (cap 1, 2, 3, 4, 5 fino a pag. 233, e cap.8); e G. Costa, R. C. D. Nacamulli, (a cura di), Manuale di organizzazione aziendale, Volume V, UTET, Torino, 1996 (capitolo 9); oppure A. Grandori, L’organizzazione delle attività economiche, Il Mulino, 1995 (cap. 2, 3, 7) e H. Mintzberg, La progettazione dell’organizzazione aziendale, Il Mulino, 1996. II Modulo: Progettazione organizzativa e change management Gli archetipi organizzativi. Il network: i confini organizzativi, gerarchia, mercato e network; attori, interdipendenze e forme di network; i meccanismi istituzionali di coordinamento. Il cambiamento organizzativo: oggetto, contenuto e contesto del cambiamento; tipologie e strategie di cambiamento; gli strumenti del cambiamento. Metodi e tecniche di analisi ed intervento organizzativo: la reingegnerizzazione dei processi; il project management; la rappresentazione delle strutture; la rappresentazione dei processi e la rappresentazione delle relazioni sociali;. Durante il corso saranno costituiti gruppi di studio per l’analisi e la discussione di casi aziendali e per approfondimenti su specifiche parti del corso. Sono previste inoltre testimonianze in aula di esponenti del mondo del lavoro. Testi consigliati R. Mercurio, F. Testa, Organizzazione. Assetto e relazioni nel sistema di business, Giappichelli, Torino, 2000 (cap.5 da pag 233, cap. 6, 7) e G. Costa, R. C. D. Nacamulli, (a cura di), Manuale di organizzazione aziendale, Volume V, UTET, Torino, 1996 (capitoli 10, 11, 12, 13 e 14). oppure A. Grandori, L’organizzazione delle attività economiche, Il Mulino, 1995 (cap. 5, 6, 8, 9, 10, 12, 13). ORGANIZZAZIONE AZIENDALE (Lettere P-Z) Prof. Gianluigi Mangia I Modulo: Comportamenti e processi organizzativi Il concetto di attore organizzativo e di meccanismo di relazione; l’azione organizzativa e le dinamiche comportamentali; la divisione del lavoro, l’interdipendenza ed il coordinamento; i confini del business. L’individuo: la microstruttura del lavoro, la conoscenza e l’apprendimento, la motivazione; le forme delle microstruttura del lavoro; il modello di Hackman e Oldham. 186 Il gruppo: il gruppo nelle organizzazioni; la formalizzazione, la leadership, i ruoli; i meccanismi di comunicazione, di potere, le relazioni affettive; le tipologie di gruppi; gli stadi di sviluppo di un gruppo. L’azienda: l’infrastruttura, le attività e la tecnologia; la sociostruttura, unità funzionali e divisionali, l’interdipendenza e il potere; i meccanismi di coordinamento di pianificazione e controllo, la sovrastruttura. L’efficacia organizzativa: gli orientamenti di fondo per l’analisi delle teorie organizzative; l’efficacia in base ai fini, ai processi, agli input, l’efficacia configurazionista. La qualità: l’evoluzione del concetto gli strumenti e le metodologie Durante il corso saranno costituiti gruppi di studio per l’analisi e la discussione di casi aziendali e per approfondimenti su specifiche parti del corso. Sono previste inoltre testimonianze in aula di esponenti del mondo del lavoro. Testi consigliati R. Mercurio, F. Testa, Organizzazione. Assetto e relazioni nel sistema di business, Giappichelli, Torino, 2000 (cap 1, 2, 3, 4, 5 fino a pag. 233, e cap.8); e G. Costa, R. C. D. Nacamulli, (a cura di), Manuale di organizzazione aziendale, Volume V, UTET, Torino, 1996 (capitolo 9); oppure A. Grandori, L’organizzazione delle attività economiche, Il Mulino, 1995 (cap. 2, 3, 7) e H. Mintzberg, La progettazione dell’organizzazione aziendale, Il Mulino, 1996. II Modulo: Progettazione organizzativa e change management Gli archetipi organizzativi. Il network: i confini organizzativi, gerarchia, mercato e network; attori, interdipendenze e forme di network; i meccanismi istituzionali di coordinamento. Il cambiamento organizzativo: oggetto, contenuto e contesto del cambiamento; tipologie e strategie di cambiamento; gli strumenti del cambiamento. Metodi e tecniche di analisi ed intervento organizzativo: la reingegnerizzazione dei processi; il project management; la rappresentazione delle strutture; la rappresentazione dei processi e la rappresentazione delle relazioni sociali;. Durante il corso saranno costituiti gruppi di studio per l’analisi e la discussione di casi aziendali e per approfondimenti su specifiche parti del corso. Sono previste inoltre testimonianze in aula di esponenti del mondo del lavoro. Testi consigliati R. Mercurio, F. Testa, Organizzazione. Assetto e relazioni nel sistema di business, Giappichelli, Torino, 2000 (cap.5 da pag 233, cap. 6, 7) e G. Costa, R. C. D. Nacamulli, (a cura di), Manuale di organizzazione aziendale, Volume V, UTET, Torino, 1996 (capitoli 10, 11, 12, 13 e 14). oppure A. Grandori, L’organizzazione delle attività economiche, Il Mulino, 1995 (cap. 5, 6, 8, 9, 10, 12, 13). 187 ORGANIZZAZIONE AZIENDALE (corso avanzato) Prof. Riccardo Mercurio (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) ORGANIZZAZIONE AZIENDALE E SISTEMI INFORMATIVI PER IL TURISMO (Lettere A-L) Prof. Gianluigi Mangia Obiettivi: Obiettivo del corso è quello di introdurre gli elementi di base della disciplina di Organizzazione Aziendale e fornire conoscenze attraverso cui individuare e affrontare problematiche di natura organizzativa con riferimento alle organizzazioni del turismo. Alla fine del corso si vuole consentire agli studenti di comprendere, analizzare e distinguere le diverse tipologie di sistemi informativi che possono essere adottati, per funzionalità di uso, nelle organizzazioni del turismo. Obiettivo del corso è inoltre aiutare gli studenti a sviluppare abilità comportamentali per il lavoro di gruppo all’interno delle organizzazioni. Si affronta lo studio della dimensione dell’assetto strutturale in relazione ai differenti livelli organizzativi e ai principali meccanismi di relazione che concorrono a determinare le dinamiche organizzative. Vengono quindi analizzati i livelli dell’attore organizzativo individuale, del gruppo come unità di progettazione organizzativa. Viene inoltre affrontata l’analisi delle dimensioni fondamentali di un’azienda. Si concentra inoltre l’analisi sulle diverse tipologie di archetipi organizzativi. Si approfondisce lo studio del network come ulteriore livello organizzativo. Viene infine affrontato lo studio delle modalità e degli strumenti atti a gestire processi di cambiamento all’interno delle organizzazioni. In secondo luogo, si affronta lo studio dei sistemi infornativi con riferimento alle organizzazioni che operano nel comparto turistico. Lo studio dei sistemi informativi viene condotto mediante la distinzione dei diversi livelli organizzativi ai quali i sistemi informativi operano. Programma: Il concetto di business system del turismo. Il concetto di razionalità limitata. I processi di sense making. Le mansioni. Specializzazione orizzontale e verticale. Le forme della microstruttura del lavoro. Le teorie motivazionali. I gruppi organizzativi. I meccanismi di relazione: le reti di comunicazione. I gruppi organizzativi. Gli stadi di sviluppo dei gruppi. La leadership. Sistemi e tecnologie di informazione e comunicazione. I Knowledge Level System. I Management Level System. L’integrazione tra sistemi informativi computer based. Individui gruppi e sistemi informativi. I processi decisionali nelle organizzazioni. Tipologie di processi decisionali. I meccanismi di coordinamento organizzativo. L’analisi organizzativa dell’azienda: infrastruttura, sociostruttura, sovrastruttura. Gli archetipi organizzativi nel turismo. Nuove forme organizzative nel turismo. La creazione e la diffusione della conoscenza nelle organizzazioni del turismo. Il knowledge management. I processi di apprendimento. Sistemi informativi e forme organizzative aziendali. Il livello dell’analisi organizzativa del network. Il network del turismo. Assetto e meccanismi di relazione. Il livello di analisi organizzativa del network. I modelli di assetto. Il livello di analisi organizzativa del network. I meccanismi di coordinamento. Sistemi informativi, network e meccanismi di coordinamento interorganizzativo. Le teorie organizzative. Testi consigliati: Mercurio R. Testa F. (2000), Organizzazione. Assetto e relazioni nel sistema di business, Giappichelli, Torino. Sono inseriti in programma i seguenti capitoli: 1, 3,4,5,6,8 Martinez M. (2004), Organizzazione, informazioni e tecnologie, Il Mulino, Bologna. Tutti i capitoli 188 ORGANIZZAZIONE AZIENDALE E SISTEMI INFORMATIVI PER IL TURISMO (Lettere M-Z) Prof. Ferdinando Dandini De Sylva Obiettivi: Fornire nozioni fondamentali di organizzazione aziendale e dei sistemi di informatici utilizzati nella catena di distribuzione dei servizi di mobilità ed ospitalità, per consentire un più facile e rapido accesso al mondo della distribuzione dei servizi turistici Programma: L’industria dei viaggi nel mondo ed in Italia: valori in gioco, trend. Gli attori della filiera del Turismo: valore aggiunto e principali indicatori di efficacia. Le esigenze del mercato turistico: il cliente leisure ed il cliente business. Le caratteristiche peculiari del prodotto turistico. L’evoluzione della distribuzione dei servizi di turismo. I Computer Reservation System: loro nascita, sviluppo ed affermazione sul mercato dell’intermediazione e loro trasformazione in Global Distribution System. Il modello economico della filiera del turismo: le diverse tipologie di contratti in essere tra gli attori. Il modello economico della filiera del turismo: le diverse tipologie di contratti in essere tra gli attori. La concorrenza tra i GDS :impatto sul modello economico. La liberalizzazione del mercato del trasporto aereo e la crisi delle aerolinee: impatto sul modello economico. L’Yield Management. L’impatto di internet sulla filiera del turismo e le possibili strategie dei vari attori. L’impatto di internet sulla filiera del turismo e le possibili strategie dei vari attori. Il Business Travel: l’importanza della gestione dei viaggi nel cost saving delle aziende. Il Business Travel: il travel manager e le diverse tipologie di contratti azienda-fornitore. I Data Base Gerarchici. I Data Base Relazionali. Cos’è l’organizzazione. Cosa sono le Organizzazioni: le interazioni con le variabili esterne, interne, individuali; le variabili organizzative. Le dimensioni strutturali e contestuali di una Organizzazione. L’evoluzione delle teorie organizzative: la prospettiva classica (razionale) Taylor, Fayol, Weber. La prospettiva motivazionalista: Mayo, Maslow, Mc Gregor. La prospettiva contemporanea: la learning organization. I punti di riferimento nella scelta di uno schema organizzativo: missione, obiettivi operativi. L’importanza della definizione della strategia aziendale nella scelta dell’idoneo schema organizzativo. L’analisi organizzativa: l’approccio degli obiettivi, l’approccio delle risorse. L’analisi organizzativa: l’approccio dei processi (le flow chart, le matrici SIPCO, le matrici Enti/Attività). Analisi pregi, difetti ed applicabilità dei principali schemi organizzativi: Funzionale, Divisionale. Analisi pregi, difetti ed applicabilità dei principali schemi organizzativi: a Matrice, per Processi. ORGANIZZAZIONE DEI SISTEMI INFORMATIVI Prof. Marcello Martinez (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) ORGANIZZAZIONE DELLE RETI AZIENDALI Prof. Luigi Maria Sicca (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLE RISORSE UMANE Prof. Ernesto De Nito 189 Il corso si pone l’obiettivo di analizzare le politiche del personale, attraverso lo studio dei diversi criteri e dei principi organizzativi e gestionali sottesi all’azione di una Direzione delle Risorse Umane. Nel primo modulo si vuole quindi fornire un quadro teorico sull’evoluzione del ruolo della funzione all’interno della struttura organizzativa e definire le principali politiche. Nel secondo modulo si approfondirà la comprensione dei principali strumenti operativi necessari all’implementazione delle differenti politiche, con particolare riferimento a metodologie innovative sia da un punto di vista teorico che applicativo. Il programma del corso per il I modulo è: Costa G., Gianecchini M., Risorse Umane. Persone, relazioni e valore, Mc Graw-Hill, 2005; capp 17. Il programma del corso per I e II modulo è: Costa G., Gianecchini M., Risorse Umane. Persone, relazioni e valore, Mc Graw-Hill, 2005; capp 113 (escluso il cap.8). OTTIMIZZAZIONE Prof. Jacqueline Morgan (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) POLITICA DELL’AMBIENTE Prof. Giovanna Bruni (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) POLITICA ECONOMICA (Lettere A-K) Prof. Marco Pagano Il corso si divide in due moduli. Nel primo modulo, dopo una breve ricapitolazione del modello ISLM, saranno affrontati due temi centrali della macroeconomia e della politica economica: 1) le aspettative, 2) i rapporti commerciali e finanziari con il resto del mondo. Si vedrà che sia le aspettative, che il regime di tasso di cambio, sono cruciali per determinare l’effetto della politica monetaria e fiscale. Nel secondo modulo, si concentrerà l’attenzione su alcuni temi e problemi specifici di politica monetaria e fiscale: il tasso ottimale d’inflazione, il problema dell’incoerenza temporale, il disavanzo pubblico, situazioni di elevata disoccupazione o inflazione, situazioni di elevato debito pubblico, l’Unione economica e monetaria europea. Programma: Politica Macroeconomica Il modello IS-LM: ricapitolazione dell’equilibrio del mercato dei beni e della moneta. Aspettative: Le aspettative: nozioni di base. Aspettative, consumo e investimento. Mercati finanziari e aspettative. Aspettative, produzione e politica economica. Economia aperta: Produzione, tasso di interesse e tasso di cambio. Regimi di cambio Politica economica: La politica monetaria. La politica fiscale. Patologie: Stagnazioni e depressioni. Elevata disoccupazione. Elevata inflazione. Elevato debito pubblico. L’Europa. L’Unione economica e monetaria europea. L’Euro. 190 Testi consigliati: Olivier Blanchard, Scoprire la macroeconomia, II. Un passo in più, Il Mulino, 2003 (tranne il capitolo XIV). Primo modulo: capitoli 1-6. Secondo modulo: capitoli 7-13. POLITICA ECONOMICA (Lettere L-Z) Prof. Ugo Marani Programma A: Finanza Internazionale e Macroeconomia Aperta Il mercato valutario. Regimi dei tassi di cambio. Le parità dei tassi d'interesse internazionali. Il modello di Mundell-Fleming. L'approccio monetario alla bilancia dei pagamenti. L'approccio di portafoglio alla bilancia dei pagamenti. La determinazione del tasso di cambio. Movimenti di capitali, speculazioni e crisi valutarie. Il dibattito cambi fissi - cambi flessibili. L'approccio intertemporale alla bilancia dei pagamenti. La teoria delle aree volontarie ottimali. Problemi attuali del sistema monetario internazionale. B: Fondamenti di Politica Monetaria La teoria della politica monetaria. I meccanismi di trasmissione della politica monetaria nell'approccio Keynesiano, nel monetarismo e nell'approccio di portafoglio. Aspettative razionali e politica monetaria. L'interdipendenza fra politica monetaria e politica fiscale. Regole di comportamento della banca centrale: il money targeting e l'inflation targeting. Conduzione, regole vs. discrezionalità, e reputazione della banca centrale. Banchiere centrale conservatore e indipendenza della banca centrale. C: Politica Economica Europea Storia dell'integrazione Europea. Il Sistema Monetario Europeo. Il Trattato di Maastricht: i criteri di convergenza. Convergenza e divergenza tra i paesi membri; i problemi del periodo di transizione all'Unione Monetaria Europea. La disoccupazione in Europa. La Banca Centrale Europea: obiettivi, strumenti e meccanismi di trasmissione. La politica fiscale: dal Trattato di Maastricht al Patto di Stabilità. La disciplina fiscale nell'Unione Monetaria. Mercati finanziari e mercazti valutati. Effetti dell'integrazione sul sistema bancario Europeo. Testi consigliati Per gli studenti che frequentano il corso, i testi consigliati sono i seguenti: Parte A Dispense preparate dal docente. Parte B M. Arcelli, L'economia monetaria e la politica monetaria nell'Unione Europea, Cedam, VII edizione, 2000 (Cap. 14, 15, 16, 17). Parte C P. De Grauwe, Economia dell'integrazione monetaria, il Mulino, III Edizione, 1998. Per gli studenti che non frequentano il corso, i testi consigliati sono i seguenti: Parte A A. Stevenson - V.Moscatelli - M. Gregory, Teorie macroeconomiche e politiche di stabilizzazione, Monduzzi Editore, 1992 (Cap. 7, 8). Parte B M. Arcelli, L'economia monetaria e la politica monetariadnell'Unione Europea, Cedam, VII edizione, 2000 (Cap. 7, 8, 9, 13, 14, 15, 16, 17). 191 Parte C P. De Grauwe, Economia dell'integrazione monetaria, il Mulino, III Edizione, 1998. POLITICA ECONOMICA (corso avanzato) (Insegnamento non attivato) PROBABILITA' E PROCESSI STOCASTICI Prof. Rodolfo De Dominicis Programma Teoria della Probabilità Definizioni, spazio degli eventi, eventi, probabilità definite su eventi, probabilità condizionata, eventi indipendenti. Variabili aleatorie Definizioni, variabili aleatorie (v.a.) discrete e continue, speranza matematica, v.a. multiple, teoremi asintotici (legge forte dei grandi numeri, teorema del limite centrale). Probabilità condizionata Definizioni, il caso discreto, il caso continuo, metodo del condizionamento. Processi stocastici a catena Definizioni, catene di Markov, equazioni di Kolmogorov, classificazione degli stati, probabilità asintotiche, processi decisionali (cenni). Processi di Poisson Definizioni, distribuzione esponenziale, il processo di Poisson, processi di Poisson composti e non omogenei. Teoria del rinnovamento Processi di conta, teoremi asintotici, processi di rinnovamento con reddito, processi rigenerativi. PROCESSI STOCASTICI Prof. Massimiliano Politano (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) PRODUZIONE, QUALITA’ ED IMPATTI Prof. Alberto Azzi (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) PROGETTAZIONE E ANALISI DEI PRODOTTI FINANZIARI I Prof. Rosa Cocozza (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) PROGETTAZIONE E ANALISI DEI PRODOTTI FINANZIARI II Prof. Lucio Fiore Programma d’esame 192 - Titoli di stato e assimilati ed Obbligazioni societarie a tasso fisso ed a tasso variabile con indicizzazione reale o finanziaria o con remunerazione agganciata o subordinata ad indici - Obbligazioni con warrant, convertibili, Bull and bear, Hell and Heaven, Steepener, Reverse floater, Reverse convertible - Strumenti di cartolarizzazione e Asset backed securities - Obbligazioni strutturate - ADR, Fondi comuni di investimento hiusi, aperti, mobiliari, immobiliari, azionari, obbligazionari, misti , ETF, Hedge funds, Gestioni patrimoniali - Futures su indici e su azioni, Titoli nozionali e futures sui tassi - Covered warrant plain vanilla, covered warrant sui tassi, covered warrant complessi - Certificates: Leverage certificates (stop loss bull - stop loss bear) e Investment certificates (benchmark - quanto - discount - a capitale protetto - stutturati con opzioni) - Strumenti di investimento finanziato - Strutturati assicurativi - Gestione contabile dei derivati Testi consigliati Dispense, allestite a cura del docente, che potranno essere scaricata dal sito internet: www.docenti.unina.it sottopagina prof. Lucio Fiore – sezione download. PROGETTAZIONE E GESTIONE BASI DI DATI STATISTICHE Prof. Sergio Scippacercola (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO Prof. Adele Caldarelli Programma Pianificazione controllo di gestione: elementi introduttivi. Analisi economiche per il controllo di gestione. Analisi dei costi. Il budgeting. Il budget commerciale. Il budget di produzione. Il budget degli investimenti operativi. L’analisi degli scostamenti dal budget. Il controllo delle produzioni su commessa e dei progetti. Il controllo dei centri di responsabilità e gli indicatori di performance. Il controllo di gestione delle attività e dei processi. Il reporting per variabili-chiave. La pianificazione strategica e la valutazione economica delle strategie. Aspetti organizzativi e comportamentali del sistema di pianificazione e controllo. Il programma verrà completato con l’analisi di una serie di casi con l’obiettivo di soffermare l’attenzione degli studenti sul come viene esercitata la funzione di programmazione e controllo nelle svariate realtà aziendali. Testi consigliati L Brusa, Sistemi manageriali di programmazione e controllo, Giuffrè, Milano, 2000. Letture facoltative R. Hilton, Managerial Accounting, International Edition, New York, 1995. R. S. Kaplan – P. E. Atkinson, Advanced Management Accounting, Englewood Cliffs, 1994. E. Viganò, Nuovi orientamenti di contabilità industriale (dispensa in dipartimento), 1993. L. Brusa, Contabilità dei costi, Giuffrè, Milano, 1995. 193 H. Johnson – R. S. Kaplan, Ascesa e declino della contabilità direzionale, Utet, Torino, 1994. C. T. Horngren, G. Foster, S. M. Datar, Contabilità per la direzione, Edizione italiana a cura di E. Santesso e L. Cinquini, Isedi, Prentica Hall International, Torino, 1997. M. Saita, Programmazione e controllo, Giuffrè, Milano, 1996. PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO DI GESTIONE PER LE IMPRESE TURISTICHE Prof. Giuseppe Sannino Obiettivo Il corso ha per oggetto lo studio dei sistemi di pianificazione strategica e di controllo di gestione nelle aziende di tutti i tipi, con un riferimento applicativo alle imprese del settore turistico. Tali sistemi vanno intesi come strumenti per consentire alla direzione di a) formulare scelte strategiche corrette, b) implementare efficacemente le strategie e c) guidare e responsabilizzare i manager ai vari livelli verso gli obiettivi della gestione. Contenuti Contabilità analitica e contabilità generale Pianificazione strategica e controllo di gestione: logiche, fasi, strumenti, ruoli coinvolti; I sistemi informativi per il controllo di gestione; Analisi dei costi: principali classificazioni; Le principali classi di costo nelle imprese turistiche; Il controllo dei centri di responsabilità e gli indicatori contabili ed extra-contabili di risultato; I centri di responsabilità nell’impresa alberghiera; Full Costing: la contabilità dei centri di costo; Il controllo dei processi di gestione e delle "activities" e l'Activity Based Costing; Budgeting: fasi e metodi di costruzione dei budget aziendali; Il Budget dell’impresa alberghiera; L’analisi degli scostamenti; Aspetti comportamentali e organizzativi di amministrazione e controllo. Libri di testo BRUSA L., L’Amministrazione e il controllo, ETAS Libri, 2001. Durante il corso vengono analizzati numerosi casi aziendali di approfondimento. PROTOTURISMO: CULTURA, SOCIETA’ E POLITICA Prof. Michele Mancino Obiettivi formativi Il corso intende studiare il tema del viaggio nella società pre- e protoindustriale, mettendo in risalto i quadri mentali e sociali che lo motivavano e le condizioni di vita materiale in cui esso concretamente si svolgeva. Analizzando le esperienze di viaggiatori noti e meno noti, che si sono mossi sulle strade europee nei secoli XV-XVIII lasciandone memoria scritta, lo studente è invitato a inquadrare in una dimensione storica quell'aspetto caratteristico della società di oggi costituito dall'attività turistica. La varietà dei casi personali e la conoscenza delle condizioni concrete che hanno caratterizzato una specifica mobilità anche nelle società di antico regime forniscono alcune delle premesse necessarie per la comprensione della complessa fenomenologia del "prototurismo". Programma Le lezioni focalizzeranno i punti seguenti: La memorialistica di viaggio: fonti manoscritte, fonti a stampa, letteratura sull'argomento. Il contesto storico: l'Europa nei secc. XV-XVIII. 194 Varie tipologie di viaggiatori: mercanti pellegrini ambasciatori e diplomatici giovani nobili in formazione intellettuali, studiosi, collezionisti d'arte Itinerari, strade e mezzi di trasporto. Strutture ricettive. Costi e misure. Vita quotidiana dei viaggiatori. Viaggi e religione. Diversità culturali e stereotipi. Letture di relazioni di viaggio. Testo consigliato: A. Maczak, Viaggi e viaggiatori nell'Europa moderna, Roma-Bari, Editori Laterza, 2002. Schemi delle lezioni ed eventuale materiale didattico saranno forniti durante lo svolgimento del corso. PSICOLOGIA SOCIALE Prof. Immacolata Di Napoli [email protected] Il corso ha come obiettivo quello di introdurre ad alcuni dei temi principali della psicologia sociale, utili sia da un punto di vista teorico che metodologico, per incrementare le competenze dello studente nel processo di analisi della domanda turistica e nella promozione degli interventi. Le finalità del corso saranno: - sviluppare conoscenze concernenti il comportamento turistico, approfondendo costrutti quali: cognizioni, motivazioni, rappresentazioni ed aspettative; - acquisire, nell’ottica del turismo sostenibile, metodi di ricerca-intervento che promuovano la messa in rete delle risorse presenti sul territorio, al fine di realizzare interventi che tengano conto delle diverse forze interdipendenti nel contesto locale. Nel corso delle lezioni verranno forniti ulteriori approfondimenti, ad integrazione dei testi d’esame. Testi Maeran R. 2004. Psicologia e turismo. Roma-Bari: Laterza. Arcidiacono C. 2004. Il fascino del centro antico. Napoli: Magma Editore Albanese A. Turismo di gruppo e formazione degli operatori. Milano: CUEM RAGIONERIA Prof. Paolo Tartaglia Polcini (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) RAGIONERIA INTERNAZIONALE Prof. Francesco Capalbo 195 Programma Oggetto e metodo della Ragioneria Internazionale; Le Teorie Unitarie di Ragioneria Internazionale; Modelli di enforcement e TFV; Le istituzioni contabili internazionali e lo IASB; Modelli di emanazione delle norme contabili e political lobbying; IASB Conceptual Framework; Armonizzazione (strumenti di misurazione); Configurazioni di reddito e capitale a valori correnti; l’uso dei valori corenti al di sotto della linea del costo: lo IAS 36. Testi: Roberto di Pietra, La comunicazione dei comportamenti aziendali mediante i dati contabili. Il ruolo della Ragioneria Internazionale, Cedam 2005 e dispensa Nobes "Towards a general Model" oppure Dispensa “Introduzione alla ragioneria Internazionale” ( entrambe in download) Dispensa “TFV” oppure Articolo di Livne Mc Nichols (entrambi in download) e Articolo di Steve Zeff "Political lobbying and accounting standards" oppure Dispensa Luca Pacioli(entrambi in download) e Dispensa IAS 36 e principio IAS 38 (entrambi in download) e Estratto da Tom Lee “reddito e valore” in distribuzione in dipartimento. RELAZIONI PUBBLICO/PRIVATO E FINANZA DI PROGETTO Prof. Luigi De Pierris (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) REVISIONE AZIENDALE Prof. Riccardo Macchioni Le finalità e l’oggetto della revisione. La revisione interna e la revisione esterna. Il rischio di revisione. La significatività degli errori. Il processo di revisione contabile. L’evoluzione della disciplina giuridica in materia di revisione contabile. I principi contabili nella revisione contabile. La pianificazione e la documentazione della revisione. La valutazione del controllo interno nell’area contabile. Le procedure di revisione contabile e le verifiche dirette di bilancio. Il processo di revisione gestionale. L’analisi e la valutazione dei sistemi di informazione e controllo gestionale. Le procedure di revisione gestionale. Testo Consigliato Marchi Luciano, Revisione aziendale e sistemi di controllo interno, Giuffrè, Milano, 2004. RICERCA OPERATIVA (Mutuato da Ingegneria) RILEVAZIONI CAMPIONARIE Prof. Marco Gherghi 196 Introduzione alle indagini campionarie I concetti di popolazione e campione Indagini esaustive e indagini campionarie Le origini delle indagini campionarie Indagini qualitative e indagini quantitative Le indagini quantitative Struttura tipo della ricerca quantitativa Dai concetti alle variabili Concetti, indicatori e indici Attendibilità e validità di una rilevazione Il disegno di campionamento Struttura del campione Probabilità di selezione delle unità Determinazione della numerosità campionaria Il campionamento casuale semplice La selezione casuale delle unità: lo schema senza reintroduzione e con reintroduzione La selezione sistematica delle unità I problemi nel campionamento casuale semplice Il campionamento stratificato Campione stratificato proporzionale Campione stratificato non proporzionale Effetti della stratificazione Variabili di stratificazione e numero di strati Il campionamento a stadi Selezione di un campione su più stadi Effetti del campionamento a stadi Altri tipi di campionamento Campionamento di aree Campionamento ruotato Le indagini mediante questionario I problemi della rilevazione tramite interrogazione I diversi tipi di domande La formulazione delle domande Batterie di domande Le domande a risposta graduata La multidimensionalità dei concetti complessi La tecnica del differenziale semantico L’organizzazione della rilevazione Le inchieste replicate nel tempo: i panel Compatibilmente con la disponibilità del laboratorio, l’ultima parte del Corso sarà costituita da esercitazioni su casi reali da effettuarsi utilizzando Excel e il pacchetto statistico SPSS. Testi consigliati 197 Corbetta P. (2003) – La ricerca sociale: metodologia e tecniche, il Mulino: Volume I: I paradigmi di riferimento Volume II: Le tecniche quantitative Fabbris L. (1993) – L’indagine campionaria, Carocci. Montinaro (2004) – Metodi statistici per le indagini campionarie, Utet. NOTA: Sul sito www.docenti.unina.it/marco.gherghi saranno disponibili i lucidi delle lezioni e altro materiale relativo agli argomenti trattati durante il Corso. SCIENZA DELLE FINANZE (CLIPA, CLEDIA) Prof. Domenicantonio Fausto Programma Introduzione allo studio dell’economia del settore pubblico. Analisi positiva e analisi normativa delle attività del settore pubblico. La redistribuzione dei redditi e della ricchezza. Processi e regole di decisione collettiva. Produzione pubblica e privata di beni collettivi. Il bilancio e l’efficienza delle organizzazioni pubbliche. La crescita del settore pubblico. Interdipendenza ed esternalità. La regolamentazione delle attività: prezzi e investimenti. L’analisi benefici-costi. La teoria dei governi di diverso livello. Introduzione alla teoria e politica della tassazione. L’incidenza e gli effetti delle imposte. Il debito pubblico. La politica fiscale. Testi consigliati I Modulo G. Brosio, Economia e finanza pubblica, 2^ ed., Carocci, Roma, 2003. Capitoli: 1,2,3,4,5,6,7,8,9. oppure: J.E. Stiglitz, Economia del settore pubblico, vol. I, 2^ ed., Hoepli, Milano, 2003. Capitoli: 1,2,3,4,5,6. II Modulo G. Brosio, Economia e finanza pubblica, 2^ ed., Carocci, Roma, 2003. Capitoli: 10,11,13,14,15,16 (escluso § 16.4),17,18,19,22,23. oppure: J.E. Stiglitz, Economia del settore pubblico, vol. I, 2^ ed., Hoepli, Milano, 2003. Capitoli: 7,8,9,10,11,12,13. SCIENZA DELLE FINANZE (CLEA e LS da CLEA) Prof. Marco Pagnozzi (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) SCIENZA DELLE FINANZE (CLEIM) Prof.ssa Francesca Stroffolini (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) SCIENZA DELLE FINANZE (Laurea Specialistica da CLEAIF) Prof. Massimo Marrelli Programma 198 Introduzione allo studio dell’economia del settore pubblico-Economia del benessere- Fallimenti di mercato: esternalità e beni pubbici-La teoria delle scelte collettive- La redistribuzione del reddito: aspetti teorici- La spesa sociale- Analisi delle imposte: incidenza e traslazione in equilibrio parziale e in equilibrio generale (cenni). Tassazione ed efficienza- Sistema di imposizione fiscale: L’imposta personale sul reddito. Le imposte sulle società dei capitali.Le imposte sui consumi- La Teoria del federalismo fiscale (cenni). Testo consigliato H. S. Rosen-McGraw-Hill, Scienza delle finanze – pag167,12,14,15,16,18, 19, Appendice. 2003 Cap 1,3,4,5,6,7,8,11 fino Durante il corso sarà distribuito materiale didattico integrativo. SCIENZA DELLE FINANZE (Avanzato) Prof. Domenicantonio Fausto Programma Il settore pubblico in pratica. Analisi della politica di spesa. Analisi costi-benefici. Sanità. Sicurezza sociale. Assistenza e ridistribuzione del reddito. Istruzione. L’imposta personale sul reddito delle persone fisiche. Imposta sul reddito delle società. Le riforme fiscali. Il federalismo fiscale. Imposte e spese locali. Testo consigliato I Modulo J.E. Stiglitz, Economia del settore pubblico, vol. II, 2^ ed., Hoepli, Milano, 2004. Capitoli: 1,2,3,4,5,6. II Modulo J.E. Stiglitz, Economia del settore pubblico, vol. II, 2^ ed., Hoepli, Milano, 2004. Capitoli: 7,8,9,10,11,12. SECONDA LINGUA: LINGUA FRANCESE (Progetto CLAS-A) (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) SEMINARIO IN SOCIOLOGIA GENERALE Prof.ssa Cecilia Scrocca (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) SISTEMI DINAMICI Prof.ssa Maria Gabriella Graziano (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) 199 SISTEMI DI SUPPORTO ALLE DECISIONI Prof. Sergio Scippacercola (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) SOCIOLOGIA DEI PROCESSI ECONOMICI E DEL LAVORO Prof. Maria Carmela Agodi (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) SOCIOLOGIA DEI PROCESSI ECONOMICI E DEL LAVORO NEL SETTORE TURISTICO Prof. Raffaele Sibilio Il Corso si pone l’obiettivo di sviluppare criticamente l’argomentazione della centralità sociologica delle dinamiche economiche inerenti i fenomeni turistici. Programma Il consumo nell’analisi sociologica: Veblen, Douglas, Bordieu, Baudrillard. Società, ambiente, turismo. La questione della sostenibilità. Ruoli e tipologie nel fenomeno turistico. Il turismo tra modello e serie. Agire sociale e processi di scelta. Oggetti e segni del “prodotto” turistico. Testi di riferimento L. Savoja, La costruzione sociale del turismo, Giappichelli, Torino, 2005; e P. Corrigan, La sociologia dei consumi, Franco Angeli, Milano 2004 (solo il capitolo II). SOCIOLOGIA DELLE ISTITUZIONI Prof. Maria Carmela Agodi (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) SOCIOLOGIA DELLO SVILUPPO Prof. Prof. Maria Carmela Agodi (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) SOCIOLOGIA GENERALE (1 modulo da 5 crediti) Prof.ssa Maria Carmela Agodi Programma Obiettivi formativi: 200 A) fornire allo studente le coordinate teoriche e metodologiche per ricostruire le interrelazioni tra teoria economica e teoria sociologica, dalle teorie dell’azione e del sistema sociale classiche sino alle loro rielaborazioni contemporanee, base teorica della “nuova sociologia economica” e dei dibattiti tra neo-istituzionalismo economico e sociologico; B) metterlo in grado di identificare, in termini sociologici, le dinamiche d’azione proprie dei sistemi d’interdipendenza e dei sistemi funzionali, gli effetti emergenti e i paradossi dell’azione collettiva, le strategie alternative per gli attori individuali, per le organizzazioni e per i gruppi latenti nei diversi “sistemi concreti d’azione”, riconoscendo in essi meccanismi di regolazione, processi di riproduzione, potenzialità di mutamento. Argomenti trattati: - L’agire sociale ed i suoi ambienti: il concetto di sistema sociale e quello di azione sociale, nell’accezione analitica ed in quella empirica. Sociologia ed economia come prospettive analitiche distinte e come scienze sociali con dominî d’indagine interconnessi. - Agire, agire intenzionale, agire sociale. Le conseguenze non-intenzionali dell’agire intenzionale: effetti perversi, profezie che si auto-avverano, profezie che si auto-distruggono - La dimensione storico-culturale e l’anali strutturale dei fenomeni economico-sociali: sociologia e storia a confronto - Sistemi d’interdipendenza e sistemi funzionali: meccanismi di regolazione, processi di istituzionalizzazione e di de-istituzionalizzazione - Persistenza e mutamento: processi riproduttivi, processi cumulativi, processi di trasformazione - L’istituzionalità dei processi economici: tre livelli analitici - L’approccio neo-istituzionalista e la ri-visitazione del concetto di “embeddedness” nell’analisi sociologica dell’economia: alcuni contributi dalla letteratura internazionale Testi di riferimento: - F. Barbera, Meccanismi sociali. Elementi di sociologia analitica, Il Mulino, Bologna, 2004 (capitoli selezionati) - M. Douglas, Come pensano le istituzioni, Il Mulino, Bologna, 1990 (capitoli selezionati) - L. Gallino, Dizionario di Sociologia, UTET (Voci: “Azione sociale”, “Variabili strutturali”, “Sistema sociale”) Letture di approfondimento: - J. C. Alexander, “L’azione e i suoi ambienti”, in J. C. Alexander, Teoria sociologica e mutamento sociale. Un’analisi multidimensionale della modernità, Milano, Angeli, 1990 - C. Trigilia, Sociologia economica. I Profilo storico, Il Mulino, Bologna, 2002 - W.W. Powell, P. J. Di Maggio (a cura di), Il Neoistituzionalismo nell’analisi organizzativa, Torino, Edizioni di Comunità, 2000: “Introduzione”. - C. Pennisi, “Gli usi sociologici del concetto di istituzione” e “Gli usi sociologici del concetto di cultura” in C. Pennisi, Istituzioni e cultura giuridica, Giappichelli, Torino, 1998 - J.L. Laville, E. Mingione (a cura di ), La nuova sociologia economica. Prospettive europee, Milano, Angeli, 1999. Saggi di: E. Mingione, R. Swedberg, M. Magatti - L. Gallino, Globalizzazione e disuguaglianze, Laterza, Bari, 2001 Le selezione tra le letture di approfondimento, che concorreranno con i testi di riferimento al programma, sarà concordata con gli studenti, differenziandola in relazione ai curricula. Modalità di accertamento del profitto: si prevede un primo momento di verifica, mediante un breve test a metà corso, e un esame finale. SOCIOLOGIA GENERALE (corso avanzato) (Insegnamento mutuato da Sociologia delle Istituzioni) 201 SOCIOLOGIA GENERALE E SOCIOLOGIA DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO (STIM) Prof. Raffaele Sibilio Programma Primo Modulo Sociologia generale OBIETTIVO: consentire la lettura e l’interpretazione dei mutamenti sociali attraverso le principali categorie sociologiche. PROBLEMI DI METODO La sociologia come conoscenza. Funzioni sociali e culturali. La logica del ragionamento sociologico. LA SOCIETA’. Evoluzione Socio-Culturale. Il Sistema Politico. Il Sistema Economico. Il Sistema Socio-Culturale. IL MONDO. Le disuguaglianze sociali. Conflitti e movimenti sociali. La criminalità. La religione. La comunicazione. Il sistema mondo Testi consigliati P. Ceri, L. GallinoF. Carelli, A. Milanaccio, S. Scamuzzi: “Manuale di sociologia” (Diretto da L. Gallino) Utet, Torino, 1994. Esclusi i capitoli 9-10-11-12. Secondo Modulo OBIETTIVO: favorire la comprensione critica delle diverse teorie e delle differenti applicazioni ambientali e territoriali adottate dalla analisi sociologica. GLOBALIZZAZIONE E AMBIENTE Dal post moderno alla modernizzazione di secondo ordine. La sociologia del rischio PROSPETTIVE TEORICHE ED APPLICATIVE NELLA SOCIETA’ DEL RISCHIO La teoria sociologica e la ricerca per leggere il territorio. Percorsi teorici e di ricerca nella sociologia del rischio. I rischi ambientali ed il contributo sociologico. L’identità ecologica. La percezione del rischio. La comunicazione del rischio. Testi consigliati U. Beck, La società del rischio, verso una seconda modernità . Carocci, Roma, 2000. R. Sibilio, Analisi sociologica e rischi ambientali. Giappichelli, Torino, 2003. STATISTICA COMPUTAZIONALE Prof. Carlo Lauro (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) STATISTICA DEI MERCATI MONETARI E FINANZIARI Prof. Massimo Aria (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) STATISTICA DI BASE (CLEA – CLEAIF) (Lettere A-D) Prof. Marco Gherghi 1. La rilevazione e l’organizzazione dei dati Popolazione e unità statistica Variabili statistiche 202 Organizzazione dei dati: distribuzioni semplici e in classi, tabelle di contingenza, tabelle di correlazione, tabelle miste, serie storiche e temporali. 2. L’esplorazione dei dati: rappresentazione e sintesi delle distribuzioni Rappresentazioni grafiche: istogrammi, diagrammi a barre, cartesiani e di dispersione. I principali aspetti di una distribuzione Tendenza centrale: indici razionali (media aritmetica, media armonica, media geometrica) indici di posizione (mediana, moda, quartili) Variabilità: indici assoluti (campo di variazione, scarto quadratico medio, varianza) indici relativi (coefficiente di variazione) Forma: indici di asimmetria e curtosi Grafico a scatola (box-plot) semplice e multiplo La concentrazione Il teorema di Chebychev I numeri indice 3. Lo studio delle relazioni tra variabili Le distribuzioni doppie di frequenza Distribuzioni condizionate e indipendenza Le misure di associazione tra variabili doppie: Due variabili: La covarianza Il coefficiente di correlazione Il concetto di correlazione spuria: il coefficiente di correlazione parziale L’interpolazione e il principio dei minimi quadrati La Regressione La Regressione in media o di primo tipo La Regressione a minimi quadrati Il calcolo dei coefficienti L’interpretazione dei coefficienti La valutazione della bontà dell’adattamento: l’indice R2 Due mutabili: Indice Chi quadrato Indice Phi quadrato Indice V di Cramer Una variabile e una mutabile (con la variabile come carattere dipendente) La decomposizione della devianza L’indice Eta quadrato 4. Elementi di probabilità e variabili casuali Teoria della probabilità Introduzione alla probabilità Probabilità e Statistica Caratteristiche degli esperimenti probabilistici Le diverse concezioni della probabilità Teoria generale della probabilità: Assiomi e proprietà Formalizzazione degli eventi Esperimento e spazio campionario I diagrammi di Venn Probabilità condizionata Indipendenza in probabilità 203 Il teorema di Bayes Le variabili casuali Definizione di variabile casuale Variabili casuali discrete: La v. c. Uniforme discreta La v. c. di Bernoulli La v. c. Binomiale La v. c. di Poisson Variabili casuali continue: La v. c. Normale Le v. c. derivate dalla Normale (cenni) Testi di riferimento (in alternativa): D. Piccolo, Statistica per le decisioni, Il Mulino, 2004 L. D’Ambra, S. Spedaliere Appunti di Statistica Descrittiva, RCE Edizioni, Napoli, 2001 L. D’Ambra, Lezioni di Inferenza Statistica, RCE Edizioni, Napoli, 2000 (solo i capitoli indicati dal docente) S. Borra, A. Di Ciaccio, Statistica, McGraw-Hill, 2004 D. Piccolo, Statistica, Il Mulino, 2001 Per gli esercizi: Montanari, P. Agati, D.G. Calò, Statistica, Collana OPEN, Masson, Milano, 1998 S. Bernstein, R. Bernstein, Statistica descrittiva, Collana Schaum’s 109, McGraw-Hill, Milano 2003 S. Bernstein, R. Bernstein, Calcolo delle probabilità, Collana Schaum’s 110, McGraw-Hill, Milano 2003 D’Elia e D. Piccolo, Introduzione alla Statistica (Test di autovalutazione), Il Mulino, 2004 L. Ferrari, L. Marliani, Complementi ed esercizi di statistica metodologica, Libreria Alfani NOTA: Sul sito www.docenti.unina.it/marco.gherghi saranno disponibili i lucidi delle lezioni e altro materiale relativo agli argomenti trattati durante il Corso. STATISTICA DI BASE (CLEA – CLEAIF) (Lettere E-O) Prof. Germana Scepi 1. La rilevazione e l’organizzazione dei dati Popolazione e unità statistica Variabili statistiche Organizzazione dei dati: distribuzioni semplici e in classi, tabelle di contingenza, tabelle di correlazione, tabelle miste, serie storiche e temporali. 2. L’esplorazione dei dati: rappresentazione e sintesi delle distribuzioni Rappresentazioni grafiche: istogrammi, diagrammi a barre, cartesiani e di dispersione. I principali aspetti di una distribuzione Tendenza centrale: indici razionali (media aritmetica, media armonica, media geometrica) e indici di posizione (mediana, moda, quartili) Variabilità: indici assoluti (campo di variazione, scarto quadratico medio, varianza) e relativi (coefficiente di variazione) Forma: indici di asimmetria e curtosi Grafico a scatola (box-plot) semplice e multiplo La concentrazione I numeri indici 204 3. Lo studio delle relazioni tra variabili Connessione (indici di associazione) Indipendenza in media (rapporto di correlazione) Dipendenza e interdipendenza lineare (regressione lineare semplice e correlazione) 4. Elementi di probabilità e variabili casuali Introduzione alla probabilità e elementi di calcolo delle probabilità Il concetto di variabile casuale Variabili casuali discrete: Uniforme discreta, Binomiale, Poisson Variabili casuali continue: Uniforme continua, Normale e derivate dalla Normale Testi di riferimento: L. D’Ambra, S. Spedaliere Appunti di Statistica Descrittiva, RCE Edizioni, Napoli, 2001 R.Leoni, Statistica descrittiva, Libreria Alfani S.Zani, Analisi dei dati statistici, Giuffre Editore L. D’Ambra, Lezioni di Inferenza Statistica, RCE Edizioni, Napoli, 2000 D. Piccolo, Statistica, Il Mulino, 2000 Per gli esercizi L. Ferrari, L. Marliani, Complementi ed esercizi di statistica metodologica, Libreria Alfani A. Montanari, P. Agati, D.G. Calò, Statistica, Collana OPEN, Masson, Milano, 1998 S. Bernstein, R. Bernstein, Statistica descrittiva, Collana Schaum’s 109, McGraw-Hill, Milano 2003 S. Bernstein, R. Bernstein, Calcolo delle probabilità, Collana Schaum’s 110, McGraw-Hill, Milano 2003 STATISTICA DI BASE (CLEA – CLEAIF) (Lettere P-Z) Prof. Vincenzo Esposito Vinzi 1. La rilevazione e l’organizzazione dei dati Popolazione e unità statistica Variabili statistiche Organizzazione dei dati: distribuzioni semplici e in classi, tabelle di contingenza, tabelle di correlazione, tabelle miste, serie storiche e temporali. 2. L’esplorazione dei dati: rappresentazione e sintesi delle distribuzioni Rappresentazioni grafiche: istogrammi, diagrammi a barre, cartesiani e di dispersione. I principali aspetti di una distribuzione Tendenza centrale: indici razionali (media aritmetica, media armonica, media geometrica) e indici di posizione (mediana, moda, quartili) Variabilità: indici assoluti (campo di variazione, scarto quadratico medio, varianza) e relativi (coefficiente di variazione) Forma: indici di asimmetria e curtosi Grafico a scatola (box-plot) semplice e multiplo La concentrazione I numeri indice 3. Lo studio delle relazioni tra variabili Connessione (indici di associazione) Indipendenza in media (rapporto di correlazione) Dipendenza e interdipendenza lineare (regressione lineare semplice e correlazione) 4. Elementi di probabilità e variabili casuali 205 Introduzione alla probabilità ed elementi di calcolo delle probabilità Il concetto di variabile casuale Variabili casuali discrete: Uniforme discreta, Binomiale, Poisson Variabili casuali continue: Uniforme continua, Normale e derivate dalla Normale Testi di riferimento: Per la parte metodologica (in alternativa): M. Fraire, A. Rizzi, Statistica: Metodi esplorativi e inferenziali, Carocci Editore, Roma, 2005 D. Piccolo, Statistica per le Decisioni, Il Mulino, Bologna, 2004 L. D’Ambra, S. Spedaliere, Appunti di Statistica Descrittiva, RCE Edizioni, Napoli, 2001 L. Pieraccini, A. Naccarato, Lezioni di Statistica Descrittiva, G. Giappichelli Editore, Torino, 2003 L. D’Ambra, Lezioni di Inferenza Statistica, RCE Edizioni, Napoli, 2000 D. Piccolo, Statistica, Il Mulino, Bologna, 1998 F. Parpinel, C. Provasi, Elementi di Probabilità e Statistica per le Scienze Economiche, G. Giappichelli Editore, Torino, 2004 Per gli esercizi: A. D’Elia, D. Piccolo, Statistica per le Decisioni: Test di autovalutazione, Il Mulino, Bologna, 2004. L. Ferrari, L. Marliani, Complementi ed esercizi di statistica metodologica, Libreria Alfani A. Montanari, P. Agati, D.G. Calò, Statistica, Collana OPEN, Masson, Milano, 1998 S. Bernstein, R. Bernstein, Statistica descrittiva, Collana Schaum’s 109, McGraw-Hill, Milano 2003 S. Bernstein, R. Bernstein, Calcolo delle probabilità, Collana Schaum’s 110, McGraw-Hill, Milano 2003. STATISTICA DI BASE (CLEIM- CLIPA- CLEDIA) Prof. Antonio Perna Programma L’ANALISI STATISTICA. Le fasi dell’analisi statistica. Le unità statistiche. Il carattere statistico. Le frequenze, le intensità. Le classi di modalità. Le scale di misurazione dei caratteri DISTRIBUZIONI DI FREQUENZA. La successione dei dati. La distribuzione di frequenze semplice. La distribuzione di frequenze doppia. Le distribuzioni derivate: relative, percentualizzate,cumulate. LE RAPPRESENTAZIONI GRAFICHE. Diagramma in coordinate cartesiane semplici e logaritmiche. Diagramma a barre. Diagramma circolare. Diagramma in coordinate polari. Istogramma. Stereogramma. La curva ogiva crescente e decrescente. Grafico a ramo e foglia I RAPPORTI STATISTICI. Definizione di rapporto statistico. Le variazioni assolute e relative. Rapporto di composizione. Rapporto di coesistenza. Rapporto di derivazione. I numeri indice. Il rapporto di durata MISURE DELLA TENDENZA CENTRALE. I valori medi razionali: media aritmetica e sue proprietà,media geometrica e sue proprietà, media quadratica, media armonica.. La media di potenza. Relazione tra le medie. I valori medi di posizione: la mediana, i quartili, i quantili. La moda 206 LA VARIABILITA’. Definizione di variabilità e di mutabilità. La variabilità assoluta e la variabilità relativa. Le misure di variabilità assoluta: il campo di variazione, lo scostamento semplice medio, lo scostamento quadratico medio, la varianza, la devianza. Le misure di variabilità relativa: il coefficiente di variazione, la concentrazione. I momenti LA VARIABILITA’ DELLE FORME. Il box Plot. Asimmetria, Curtosi, Cenno alla distribuzione normale RAPPRESENTAZIONE ANLITICA DELLE VARIABILI. La rappresentazione analitica delle variabili statistiche e problemi connessi. L’interpolazione, i metodi interpolativi (cenni), il metodo dei minimi quadrati.Verifica del grado di accostamento LE RELAZIONI STATISTICHE. Concettualizzazione della teoria delle relazioni statistiche. La dipendenza e l’indipendenza. La dipendenza assoluta e sue misure. La dipendenza in media e sue misure. La dipendenza interpolativi e sua misura. L’interdipèndenza, la correlazione e sua misura. Il corso della durata di 35 ore, sarà improntato alla conoscenza dell’utilizzo della statistica nel campo delle analisi economiche Il corso sarà supportato da esercitazioni pratiche e seminari. Sono previste inoltre esercitazioni di laboratorio con l’ausilio del software statistico SPSS Testi consigliati L.D’Ambra – S. Spedaliere, Lezioni di statistica descrittiva, R.C.E. – Edizione 2001. STATISTICA ECONOMICA Prof. Aurelio Pane Programma I MODULO (5 crediti) Parte generale Numeri Indici. Analisi delle serie cronologiche. Il lavoro. Gli aggregati economici. Le interdipendenze economiche. Comparazione degli aggregati economici nel tempo Testi consigliati Parte generale O. Vitali, Statistica Economica, Cacucci, 1999, Cap. I, Cap. II (solo paragrafi 1, 2) Cap. IV Cap. V Cap. VI (solo paragrafi 1, 2, 3) Cap. VII (solo paragrafo 1) Parte speciale A. Pane – S. Strozza – GLI IMMIGRATI IN CAMPANIA Una difficile integrazione tra clandestinità e precarietà - L’Harmattan Italia, 2000, Cap. I, II, III, IV, VIII (solo paragrafo 5) II MODULO (5 crediti) Parte generale La funzione del consumo. La funzione della produzione. La produttività. Testi consigliati Parte generale O. Vitali, Statistica Economica, Cacucci, 1999 Cap. VIII, IX, X (solo paragrafi 1 e 2) 207 Parte speciale F. Pilloton - A. Pane, Aggregati economici e previsioni demografiche, Curto, Napoli, 1997 (solo gli aggregati economici per la Campania); STATISTICA METODOLOGICA Prof. Vincenzo Esposito Vinzi Rilevazione Statistica Le fonti dei dati e le fasi di un’indagine statistica Predisposizione del piano dell’indagine: popolazione e unità statistica, variabili statistiche. La rilevazione dei dati: scelta del tipo di indagine. Rappresentazioni statistiche e grafiche Rappresentazioni statistiche: distribuzioni semplici e in classi, tabelle di contingenza, tabelle di correlazione, tabelle miste, serie storiche e temporali. Rappresentazioni grafiche: istogrammi, pictogrammi, diagrammi a barre, cartesiani e di dispersione. Sintesi statistica e grafica delle distribuzioni Indici di posizione: medie razionali (media aritmetica, media armonica, media geometrica) medie di posizione (mediana, moda, quartili) Indici di variabilità: variabilità assoluta (campo di variazione, scarto quadratico medio, varianza) variabilità relativa (coefficiente di variazione, rapporto di concentrazione) mutabilità per caratteri qualitativi (indici di eterogeneità) Indici di forma: asimmetria e curtosi Diagramma ramo-foglia (stem and leaf plot) Grafico a scatola (box-plot) Rapporti statistici Rapporti di composizione, derivazione, coesistenza, durata e ripetizione Numeri indici semplici e complessi Interpolazione analitica Adattamento ad una funzione teorica: scelta della funzione determinazione dei parametri (metodo dei minimi quadrati, metodo dei momenti) determinazione del grado di accostamento Un modello teorico per le distribuzioni univariate continue: la distribuzione normale Relazioni statistiche Connessione (indici di associazione) Indipendenza in media (rapporto di correlazione) Dipendenza e interdipendenza lineare (regressione lineare semplice e multipla, correlazione) Co-graduazione Elementi di probabilità e variabili casuali Introduzione alla probabilità ed elementi di calcolo delle probabilità Il concetto di variabile casuale 208 Variabili casuali discrete: Uniforme discreta, Binomiale, Poisson Variabili casuali continue: Uniforme continua, Normale e derivate dalla Normale Testi di riferimento: Per la parte metodologica (in alternativa): D. Piccolo, Statistica, Il Mulino, Bologna, 1998 M. Fraire, A. Rizzi, Statistica: Metodi esplorativi e inferenziali, Carocci Editore, Roma, 2005 L. D’Ambra, S. Spedaliere, Appunti di Statistica Descrittiva, RCE Edizioni, Napoli, 2001 L. Pieraccini, A. Naccarato, Lezioni di Statistica Descrittiva, G. Giappichelli Editore, Torino, 2003 L. D’Ambra, Lezioni di Inferenza Statistica, RCE Edizioni, Napoli, 2000 D. Piccolo, Statistica per le Decisioni, Il Mulino, Bologna, 2004 F. Parpinel, C. Provasi, Elementi di Probabilità e Statistica per le Scienze Economiche, G. Giappichelli Editore, Torino, 2004. Per gli esercizi: A. D’Elia, D. Piccolo, Statistica per le Decisioni: Test di autovalutazione, Il Mulino, Bologna, 2004. L. Ferrari, L. Marliani, Complementi ed esercizi di statistica metodologica, Libreria Alfani A. Montanari, P. Agati, D.G. Calò, Statistica, Collana OPEN, Masson, Milano, 1998 S. Bernstein, R. Bernstein, Statistica descrittiva, Collana Schaum’s 109, McGraw-Hill, Milano 2003 S. Bernstein, R. Bernstein, Calcolo delle probabilità, Collana Schaum’s 110, McGraw-Hill, Milano 2003. STATISTICA PER L'AZIENDA Lettere: (A-D) Prof. Antonio Perna (E-O) Prof. Roberta Siciliano (P-Z) Prof. Simona Balbi Programma del Modulo Obiettivo: Il corso intende approfondire i metodi statistici di base ed il loro impiego in ambito aziendale. Il corso è strutturato in lezioni teoriche, seminari, applicazioni ed esercitazioni attraverso l’uso di software statistico. Programma Inferenza statistica e campionamento Concetti introduttivi: distribuzione campionaria, stimatore, stima, funzione di stima Metodi di stima puntuale: minimi quadrati e massima verosimiglianza Intervalli di confidenza e verifica delle ipotesi statistiche per l’inferenza su media, probabilità di successo, differenza tra medie Potenza del test e determinazione della numerosità campionaria Test non parametrici Schemi di campionamento statistico I modelli statistici di base a supporto delle decisioni aziendali Il modello lineare dell’Analisi della Varianza Il modello di regressione lineare semplice e multipla 209 Discussione di applicazioni statistiche in ambito gestionale e finanziario Testi consigliati Saranno disponibili dispense didattiche a cura del docente. Per gli approfondimenti metodologici sono consigliati i seguenti testi: D’AMBRA, L., Lezioni di inferenza statistica, RCE Ed., ultima edizione. ORSI, R., Probabilità e inferenza statistica, Il Mulino Ed., ultima edizione. PICCOLO, D., Statistica, Il Mulino Ed., ultima edizione. STATISTICA PER L’ECONOMIA Prof. Luigi D’Ambra INTRODUZIONE AL COLCOLO DELLE PROBABILITA’ Il concetto di casualità Eventi, operazioni sugli eventi, somma e prodotto logico La probabilità e le sua definizioni. L’impostazione assiomatica VARIABILI CASUALI La distribuzione di Bernoulli – media e varianza La distribuzione binomiale – media e varianza La distribuzione di Poisson – media e varianza La distribuzione Normale – media e varianza Per le variabili casuali T di Student, F di Snedecor-Fisher e Chi-quadrato si richiede solo l’uso appropriato delle tavole L’INFERENZA STATISTICA Concetti introduttivi La stima: definizione delle funzioni stimatore e stima La stima puntuale La stima intervallare La stima con il metodo della massima verosimiglianza Intervalli di confidenza per la media, per le frequenze, per le differenze tra medie, per la varianza In tale contesto saranno affrontati i problemi relativi alla: numerosità campionaria, alla conoscenza della distribuzione della popolazione, alla conoscenza della varianza della popolazione LA VERIFICA DELLE IPOTESI Concetti introduttivi Gli errori di primo e secondo tipo. La potenza del Test Verifica delle ipotesi per la media, per le frequenze, per le differenze tra medie, per la varianza CENNI ALLA STATISTICA NON PARAMETRICA Il test chi-quadro per l’indipendenza Il test chi-quadro per la verifica della forma delle distribuzioni IL MODELLO DI REGRESSIONE LINEARE Il corso della durata di 35 ore, sarà improntato alla conoscenza dell’utilizzo della statistica nel campo delle analisi economiche. Il corso sarà supportato da esercitazioni pratiche e seminari. 210 Sono previste inoltre esercitazioni di laboratorio con l’ausilio del software statistico SPSS Testo consigliato L. D’Ambra, Lezioni d’Inferenza Statistica, R.C.E. edizione 2001. STATISTICA PER LE DECISIONI D’IMPRESA Prof. Roberta Siciliano Programma: 1. L’impiego della statistica in azienda Costruzione di database statistici Gestione statistico-informatica delle informazioni Formalizzazione dei processi decisionali aziendali Il paradigma della conoscenza e la scelta del metodo statistico Le metodologie di base per l’apprendimento statistico a fini decisionali e di previsione 2. I metodi di segmentazione e gli alberi delle decisioni La definizione di una procedura di segmentazione binaria per la costruzione di alberi di classificazione e di regressione; La metodologia CART (Classification and Regression Trees): criteri di split, algoritmi accelerati di partizione, algoritmi di pruning, metodi di selezione e misure della qualità delle regole di decisione. 3. I modelli computazionali della Intelligent Data Analysis La modellistica GAM (Generalized Additive Models) per la regressione non lineare: le funzioni di smoothing, i modelli additivi, l’algoritmo di backfitting, i modelli generalizzati, l’algoritmo di scoring, l’identificazione del modello; L’impiego di tecniche di bagging e boosting per la costruzione di regole robuste di decisione; Strategie integrate e procedure automatiche di estrazione della conoscenza: il Data Mining statistico ed i Sistemi di Supporto alle Decisioni. 4. Applicazioni finanziarie ed economico-gestionali Benchmarking delle attività finanziarie Valutazione e classificazione del merito creditizio Previsione delle insolvenze d’impresa Valutazione degli effetti delle promozioni di vendita Analisi e segmentazione della clientela Previsione delle vendite e della domanda di mercato Valutazione delle abitudini di acquisto della clientela Market Basket Analysis Scelta di soluzioni organizzative e logistiche in azienda Customer Relationship Management Testi consigliati Saranno disponibili dispense didattiche a cura del docente. Per gli approfondimenti metodologici e le applicazioni aziendali sono consigliati i seguenti testi: GIUDICI, P., Data mining -Metodi statistici per le applicazioni aziendali, Mc Graw-Hill, 2001. BRASINI, S., FREO, M., TASSINARI, F., TASSINARI, G., Statistica aziendale e analisi di mercato, Il Mulino Ed., 2002. STATISTICA PER LE DECISIONI D’IMPRESA (CLAS) Prof. Massimo Aria 211 (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) STATISTICA PER LE RICERCHE DI MERCATO Prof.ssa Roberta Siciliano (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) STATISTICA SOCIALE (STIM) (Lettere A-L) Prof.ssa Roberta Siciliano (Lettere M-Z) Prof. Massimo Aria Obiettivi formativi: Consentire l’acquisizione, l’organizzazione e l’elaborazione statistica dei dati attraverso l’indagine statistica campionaria e l’accesso alle principali fonti statistiche dei dati; favorire l’interpretazione dei risultati dell’analisi statistica finalizzata ai processi decisionali del management aziendale. Programma: Concetti introduttivi sulle finalità della statistica. L’informazione statistica e le principali fonti. La pianificazione dell’indagine statistica e tecniche di acquisizione dell’informazione. La tipologia delle informazioni rilevate mediante questionario e scale di misurazione. L’organizzazione dei dati e loro rappresentazione in tabelle e grafici. L’elaborazione dei dati. Modelli di riferimento teorici. Generalizzazione dei risultati mediante indagine campionaria. Procedure statistiche di supporto alle decisioni. Analisi dei dati strutturali in più dimensioni. Testi consigliati: Borra, Di Ciaccio, Statistica, McGraw-Hill. STATISTICA SOCIALE (CLAS) Prof.ssa Maria Gabriella Grassia Obiettivi del corso: Il corso si propone di fornire allo studente approfondimenti circa i metodi statistici per le scienze del sociale con le specificità che natura e caratteristiche dei fenomeni sociali impongono nelle differenti fasi di raccolta delle informazioni ed analisi dei dati. Per il raggiungimento di tale obiettivo sarà fornita allo studente una panoramica delle fonti delle statistiche sociali, dei metodi di rilevazione e di analisi statistica, consentendo allo stesso di poter trattare i dati tenendo conto del loro livello di misura, del modo in cui sono stati generati e delle finalità conoscitive. Gli argomenti verranno trattati affiancando alla teoria l’applicazione dei metodi presentati, sia attraverso la realizzazione di casi studio, sia attraverso la lettura e l’utilizzo dei dati delle principali indagini sociali forniti delle fonti ufficiali (rapporto annuale dell’ISTAT, indagine ISTAT Forze lavoro). Lo studente al termine del corso avrà dimestichezza con concetti e strumenti propri della statistica sociale. Argomenti: La logica della ricerca sociale La Ricerca quantitativa e la ricerca qualitativa 212 La casualità e l’esperimento Le fonti statistiche ufficiali Principali statistiche ufficiali italiane Progettazione e gestione di indagini campionarie Il questionario e le differenti tipologie di domande Le tecniche delle scale Il campionamento nella ricerca sociale Le tecniche di rilevazione assistite da computer (CATI, CAPI ,CAWI) Il monitoraggio e la valutazione dell’indagine - L’effetto intervistatore L’osservazione partecipante L’intervista qualitativa Metodi di analisi statistica per dati sociali L’analisi dei dati categoriali: I modelli log-lineari Gli Indicatori e gli indici Seminari e casi studio: L’indagine continua ISTAT sulle Forze Lavoro Le indagini multiscopo dell’ ISTAT Testi consigliati a scelta: Bohrnstedt G. W., Knoke D., “Statistica per le scienze sociali”, Il Mulino, Bologna, 1992; Corbetta P. “Metodologia e tecniche della ricerca sociale”, Il Mulino, Bologna, 1999; Corbetta G., “Metodi di analisi multivariata per le Scienze Sociali”, Il Mulino, Bologna, 1992; Del vecchio F. “Scale di misura ed indicatori sociali” Cacucci, Bari, 1995. STORIA CONTEMPORANEA Prof. Gabriella Lavina Obiettivi formativi: Il corso si propone di introdurre gli studenti alla complessità della storia contemporanea e alla pluralità di piani e di aree geografiche che essa connette, fermando l’attenzione sui principali snodi del suo percorso, in prospettiva aperta e dinamica. Programma: “Storia”/”contemporanea”: un ossimoro? Il problema delle periodizzazioni in ambito storiografico. I caratteri della storia contemporanea. Una società di “massa”. Problematiche connesse. Il rilievo della economia: nuove dimensioni di ricchezza e povertà; nuovi rapporti tra economia e politica. Il ruolo della “rivoluzione industriale”. Le fasi della diffusione della industrializzazione. Nascita, consolidamento e ruolo delle ideologie. Rivoluzionarismo e costituzionalismo . Il 1848: rivoluzione per antonomasia nella memoria collettiva. Movimenti di emancipazione: di nazioni, di classe e di genere. Religione e secolarizzazione. I Fondamentalismi. L’egemonia americana e le ragioni di lungo periodo. La Guerra civile americana e le sue più importanti conseguenze. L’equilibrio europeo di fine secolo. Colonialismo e imperialismo. La prima guerra mondiale. La rivoluzione bolscevica. L’assetto del dopoguerra. Il 1929: conseguenze economiche e politiche. L’affermazione di regimi dittatoriali. Il concetto di totalitarismo. La seconda guerra mondiale. Da Yalta alla Guerra fredda. La rivoluzione cinese. La guerra di Corea e la politica del Contenimento La decolonizzazione. La “questione medio-orientale”. Origini remote, sviluppi, prospettive. La crisi degli anni ’70: la fine della “età dell’oro”. Crollo del muro di Berlino; implosione dell’impero sovietico. Verso un nuovo ordine mondiale. L’Italia repubblicana: la fondazione. 213 L’Italia repubblicana: gli anni del boom. L’Italia repubblicana: scandali, tragedie, misteri. Il processo di unificazione europeo. Testi consigliati: Paolo Pombeni (a cura di). L’età contemporanea. Il Mulino, Bologna 2005. (pp. 250, Euro 14,00) Paolo Pombeni (a cura di).Cesure e tornanti della storia contemporanea. Il Mulino, Bologna 2005. (pp. 294, Euro 16,00). Oltre ai libri indicati, una cui selezione costituirà testo di riferimento per l’esame, si consiglia la lettura di Piero Bevilacqua, Sull’utilità della storia, Donzelli editore. Roma. 2002. Edgar Morin, I sette saperi necessari all’educazione del futuro, Raffaello Cortina Editore, Milano 2001. Ulteriori letture di approfondimento saranno indicate nel corso delle lezioni, in riferimento ai diversi argomenti trattati. STORIA DELL’AGRICOLTURA Prof. Carmine Maiello Programma primo modulo ( 5 crediti ) Il fattore terra. Il fattore lavoro. La produttività della terra. La produttività del lavoro. Lo sviluppo dei mercati. Servi, affittuari e villici. Dimensione, struttura e organizzazione delle aziende agricole. La scienza, lo stato e la diffusione delle innovazioni. Testo consigliato: D. Grigg, Storia dell’agricoltura in Occidente, Il Mulino, Bologna, 1994. Programma secondo modulo ( 5 crediti ) Le trasformazioni dell’agricoltura italiana. Le politiche agrarie nel secondo dopoguerra. Sviluppo e crisi della politica agricola comunitaria. L’industria agroalimentare italiana. La riorganizzazione del sistema distributivo. Le grandi tendenze nei consumi alimentari. Testo consigliato: R. Fanfani, L’agricoltura in Italia, Il Mulino, Bologna, 1998. Programma alternativo per 10 crediti: Definizione di un ceto contadino in Europa. Le basi del ceto contadino europeo nell’alto Medioevo. I contadini tra sviluppo e crisi. Guerre e rivolte. I contadini europei nell’età moderna. Sviluppo demografico, strutture insediative e aree agrarie europee. Congiuntura agraria, problemi alimentari e struttura sociale contadina. Vicinato e comunità di villaggio. Emancipazione contadina e riforme agrarie nel XIX secolo. I contadini europei nella moderna società industriale. Testo consigliato: W. Roesener, I contadini nella storia d’Europa, Laterza, Bari, 1995. AVVERTENZA: Lo studente che intende sostenere l’esame per soli 5 crediti è tenuto a preparare esclusivamente il primo modulo. Per 10 crediti ha facoltà di optare tra la somma del primo e del secondo modulo e il programma alternativo da 10 crediti. 214 STORIA DELL'ARTE MODERNA Prof.ssa Elena Persico Programma Storia dell'Arte in Italia dal primo Quattrocento al Seicento (incluso) Testi Un manuale a scelta tra i seguenti nella parte relativa all'arco cronologico indicato: P. L. De Vecchi-E. Cerchiari, Arte nel tempo, voll.2-3, Milano, Bompiani, 1991 (o ultima edizione) C. Bertelli-G. Briganti-A. Giuliano, Storia dell'Arte Italiana, voll.2-3, Milano, Mondadori Electa (ultima edizione) E. Bairati- E. Finocchi, Arte in Italia, voll.2-3, Milano, Fabbri Editori (ultima edizione) Parte monografica: V.Pacelli, La Pittura napoletana da Caravaggio a Luca Giordano, Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 1996. Il corso sarà integrato da sopralluoghi e visite ai musei. STORIA DELLA MONETA E DELLA BANCA Prof. Maria Carmela Schisani Modulo A Origini e sviluppo della banca nel mondo antico, La banca medievale, L’attività bancaria nell’età del mercantilismo (1500-1750), La funzione della banca durante la prima rivoluzione industriale (1750-1850), La formazione dei sistemi bancari nazionali nella seconda metà dell’Ottocento Testo consigliato: E. DE SIMONE, Moneta e banche attraverso i secoli, Franco Angeli Editore, Milano, 2002, da p. 9 a p. 131. Modulo B Il sistema bancario italiano dal 1815 al 1914 , Guerra, crisi ed intervento statale (1914 -1939), Sistemi monetari ed attività bancaria nella seconda metà del secolo XX, Le origini della Banca Centrale Europea Testi consigliati: E. DE SIMONE, Moneta e banche attraverso i secoli, Franco Angeli Editore, Milano, 2002, da p. 133 a p. 215 e dispensa sulla Banca Centrale Europea in distribuzione presso il docente. Gli studenti, che devono sostenere soltanto un modulo di 5 crediti, possono scegliere il modulo A o il modulo B. Modulo C - 10 crediti = Modulo A + Modulo B. STORIA DELLA RAGIONERIA Prof. Mario de Sarno 215 Programma La formazione storica delle discipline economico-aziendali. Le discipline dalle origini fino alla metà del secolo XIX. Le discipline economico-aziendali dalla metà del secolo XIX ai giorni nostri: la dottrina italiana (la scuola lombarda, l’indirizzo cerboniano, la scuola del Besta, il pensiero dello Zappa); la dottrina straniera. L’evoluzione metodologica e sistemica della ragioneria nell’ambito dell’economia aziendale. Testi consigliati Onida P., Le discipline economico-aziendali, Giuffrè, Milano, 1980 (fino a pag.188). Giannessi E., I precursori in Economia Aziendale, Giuffrè, Milano, 1980. Letture facoltative consigliate: Gabrovec Mei O., Il linguaggio contabile, itinerario storico e metodologico, Torino, 1995. Siboni B., Introduzione allo studio di “Storia della Ragioneria” attraverso il pensiero e le opere dei suoi Maestri, Franco Angeli, Milano, 2005. STORIA DELL’INDUSTRIA Prof. Nicola De Ianni Programma Un Paese diviso. Un precoce capitalismo di Stato. Stato e impresa dagli anni ottanta alla vigilia della prima guerra mondiale. Un mixage di prima e seconda rivoluzione industriale. Il ruolo della banca mista. Decollo industriale e conflitti sociali. Botteghe e distretti. Prima guerra mondiale e gruppi industriali. Il turbolento dopoguerra. Si profila lo Stato imprenditore, La seconda rivoluzione industriale e i suoi limiti. Miti e realtà dell'economia fascista. L'Iri: un salvataggio che viene da lontano. Fra guerra e ricostruzione. La cogestione impossibile. Italy by design. Quando grande era bello. Dalla bottega alla fabbrica. L'approdo mancato. Lo Stato imprenditore disperde i suoi talenti. grandi famiglie in affanno. Il lungo autunno. Piccolo è bello. Dove la famiglia funziona. Verso un capitalismo aperto? Nell'agone internazionale. Uno sguardo conclusivo Testi consigliati FRANCO AMATORI E ANDREA COLLI, Impresa e industria in Italia dall'Unità a oggi, Marsilio, 1999. In alternativa: LUCIANO SEGRETO, Storia d'Italia e storia dell'industria, in Storia d'Italia. Annali 15. L'Industria, Einaudi, 1999. STORIA DEL PENSIERO ECONOMICO Prof. Giancarlo De Vivo (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) STORIA DELLE RELAZIONI ECONOMICHE INTERNAZIONALI Prof.ssa Giuseppina Tullio 1° Modulo: 5 crediti 216 L’economia mondiale tra crisi e benessere (1945-1980) Programma La liberalizzazione del commercio dopo la seconda guerra mondiale. La reazione europea: liberalizzazione nell’ambito di blocchi definiti. Lo smantellamento dell’economia di libero mercato. L’integrazione del Blocco Orientale e dei paesi in via di sviluppo nell’economia mondiale. Dal bilateralismo al multilateralismo dei pagamenti. Le contraddizioni del gold-dollar standard (195871). La creazione di tassi di cambio fluttuanti. Il consolidamento del sistema monetario basato de facto sul dollaro. Testo consigliato H. Van der Wee, L’economia mondiale tra crisi e benessere (1945-1980), Hoepli, Milano, 1989 (capitoli IX, X, XI e XII). 2° Modulo: 5 crediti La Comunità europea: dall’origine ad oggi Programma Piano Marshall e ripresa economica europea. La fine dell’autarchia: la liberalizzazione del commercio europeo. I primi tentativi di integrazione economica europea (1947-1955). La nascita della Comunità economica europea e il ruolo dell’Italia. L’organizzazione monetaria internazionale e l’Europa. Nascita ed evoluzione de sistema monetario europeo. Il secondo rilancio europeo: l’Unione economica e Monetaria. Le politiche settoriali: dalla Pac al completamento del mercato interno. Coesione e convergenza. Testo consigliato F. Fauri, L’Italia e l’integrazione economica europea, Il Mulino, Bologna, 2001. STORIA ECONOMICA (Lettere A-Bra) Prof. Nicola De Ianni Programma I MODULO Storia Economica (suddivisione tematica) Introduzione alla Storia Economica. Crescita e trasformazione delle economie. Cicli e fluttuazioni. Le trasformazioni strutturali. L’energia, le risorse, l’ambiente. Moneta, credito e sviluppo economico. Nascita ed evoluzione della banca centrale. I sistemi monetari. Le strutture finanziarie e lo sviluppo economico. I sistemi monetari. Le strutture finanziarie e lo sviluppo economico. I sistemi finanziari orientati ai mercati. I sistemi finanziari orientati agli intermediari. I trasporti e le comunicazioni: dal vapore all’alta velocità. Commercio: formazione del mercato mondiale e crescita economica. Sviluppo industriale ed offerta di lavoro. Mercato del lavoro e proletarizzazione. Il sistema di fabbrica, il taylorismo, il sindacalismo. La rivoluzione di Ford. Produzione di massa, regolazione e mobilitazione sociale. La flessibilità. L’impresa e le diverse forme del capitalismo industriale. La grande impresa e le sue alternative storiche. Il ruolo dello stato nell’economia. Stato e mercato in una prospettiva di lungo periodo. Lo stato imprenditore: imprese pubbliche e processi di nazionalizzazione. Finanza ed economia. La globalizzazione. Testi consigliati P.A. Toninelli (a cura di), Lo sviluppo economico moderno. Dalla rivoluzione industriale alla crisi energetica (1750-1973), Marsilio, Venezia, 1997. (pp.17-32; 55-71; 107-252; 301-379; 475-510; 532-596). 217 II MODULO I casi nazionali (con particolare riferimento all’Italia). La Gran Bretagna: il paese guida. Origine e sviluppo della società tecnologica (1750-1870); un pioniere alle strette (1870-1914); l’economia inglese fra le due guerre (1914-1940); la Gran Bretagna e la ricostruzione (1945-1960). L’alternativa francese al modello inglese di industrializzazione. Dalla rivoluzione alla rivoluzione industriale (1789-1870); l’evoluzione della crescita (1871-1914); l’economia francese fra le due guerre (1914-1940); Dal secondo dopoguerra alla V repubblica (1945-1958). La seconda fase di sviluppo: Germania e Stati Uniti. La Germania : nascita di una grande potenza industriale. Le tappe verso l’unificazione economica (1815-1848); l’economia e l’avvio allo sviluppo (1849-1870); l’unificazione politica e l’accelerato processo di industrializzazione (1871-1914); guerra e pace alla ricerca di nuovi equilibri (1915-1945). Gli Stati Uniti alla conquista dell’economia mondiale. Un’economia in cammino (1700-1870); alla conquista di un ruolo primario nell’economia mondiale (1871-1918); gli Stati Uniti tra sviluppo, depressione e ripresa (1919-1945). Il processo di modernizzazione in Russia ed in Giappone. Dalla Russia all’Unione Sovietica (1750-1917); dalla rivoluzione do ottobre alla morte di Stalin (1917-1953). Il Giappone dal feudalesimo al capitalismo (1868-1940). L’economia italiana nei secoli XVIII – XX. Il periodo pre-unitario; crescita e decollo (1860-1918); tra le due guerre (1920-1945); dalla ricostruzione al miracolo economico (1945-1961); caratteri e tendenze negli ultimi decenni: dalla crisi petrolifera a tangentopoli. Testi consigliati F .Assante , M. Colonna, G. Di Taranto, G. Lo Giudice, Storia dell’economia mondiale (secc. XVIII-XX), Monduzzi editore, Bologna, 1995; (pp.65-122 e 129-394); oppure F. Balletta, Storia Economica – Secoli XVIII – XX, Arte tipografica, Napoli, 1991; (pp. 131-255 e 285-475) oppure A. Dell’Orefice, V. Giura, Lezioni di storia economica, Esi, Napoli, 1987; (Parte I : capitoli quarto – ventunesimo. Parte II : capitoli primo – nono). STORIA ECONOMICA (Lettere Bre-C) Prof. Francesco Balletta Programma 1° Modulo Analisi dei processi economico-sociali e finanziari dalla prima alla seconda rivoluzione industriale (XVIII e XIX secolo), L’evoluzione del pensiero economico nel ‘700 e nell’800, Il movimento della popolazione, l’innovazioni nell’assetto fondiario e nella produzione agricola, Le trasformazioni tecniche nelle industrie, La politica doganale nel vecchio e nel nuovo continente, La finanza locale e la finanza internazionale: banche e borse, I mutamenti economici nella Russia degli zar, L’economia del Giappone dal 1868 alla prima guerra mondiale, I movimenti ciclici del XIX secolo. Testi consigliati: F. Balletta, Storia Economica. Secoli XVIII – XX, Arte Tipografica, Napoli, 1991, Parte I e II, da p. 1 a p. 257 oppure G. Felloni, Profilo di Storia Economica dell’Europa dal medioevo all’età contemporanea, G. Giappichelli Editore, Torino, da p. 1 a p. 391 2° Modulo 218 I rivolgimenti economici del XX secolo: guerre, crisi e declino dell’economia europea, L’evoluzione del pensiero economico nel Novecento, Le cause e le conseguenze della prima guerra mondiale, La crisi mondiale fra le due guerre e il declino del liberismo, Le cause e le conseguenze della seconda guerra mondiale, L’Europa nella seconda metà del Novecento: economia reale e finanze, L’Unione Sovietica, gli Stati Uniti e il Giappone dalla fine della prima guerra mondiale alla guerra del Golfo, Le fluttuazioni congiunturali nel Novecento. Testi consigliati: F. Balletta, Storia Economica. Secoli XVIII – XX, Arte Tipografica, Napoli, 1991, Parte III, da p. 257 a p. 477 oppure R. Cameron, Storia Economica del mondo, Il Mulino, Bologna, 1993, capp. XI-XVI, assieme a Wlodzimierz Brus, Storia Economica dell’Europa Orientale (1950 – 1908), Editori Riuniti, pp.7 – 321. STORIA ECONOMICA (Lettere D-Far) Prof. Carmine Maiello Programma I Modulo I caratteri della società e dell’economia precapitalistiche, La transizione dal feudalesimo al capitalismo, la rivoluzione agraria, La rivoluzione industriale, La rivoluzione demografica, La rivoluzione dei trasporti, La nuova struttura sociale: il trionfo della borghesia, I cicli economici, Dalla depressione alla belle époque: la seconda rivoluzione industriale, la fine delle illusioni: dalla Grande guerra al crollo di Wall Street, I capitalismi autarchici e totalitari e l’approdo alla seconda guerra mondiale, La pax americana, Un mito effimero: il fallimento del collettivismo nei paesi del “socialismo reale”, I rapporti tra paesi ricchi e paesi “in via di sviluppo”: il Nord e il Sud del mondo La globalizzazione II Modulo All’avanguardia del progresso: la Gran Bretagna, La Francia dalla rivoluzione al secondo impero, La Germania dalle guerre napoleoniche a Bismarck, L’Italia dall’Unità nazionale alla prima guerra mondiale, L’emancipazione della servitù in Russia e l’avvio della modernizzazione, Gli Stati Uniti d’America dall’indipendenza alla prima guerra mondiale, Lo sviluppo del Giappone nell’era Meiji, Le conseguenze della Grande guerra in Europa e negli Stati Uniti d’America, L’Unione delle Repubbliche socialiste sovietiche, Il fascismo in Italia, Il New Deal, La Germania nazista, Il miracolo economico in Italia e nella Repubblica federale tedesca, Verso l’unificazione in Europa? Vecchio e nuovo colonialismo. Testi consigliati F. Balletta, Storia economica. Secoli XVIII-XX, Arte Tipografica, Napoli, 1991; oppure R. Cameron , Storia economica del mondo. Dalla preistoria ad oggi, Il Mulino, Bologna, 1993; oppure A. dell’Orefice – V. Giura, Lezioni di storia economica, 3a edizione, ESI, Napoli, 2001. STORIA ECONOMICA (Lettere Fas-K) Prof. Vincenzo Giura 219 Programma 1° Modulo Ricostruzione critica e interpretazione dei processi storico-economici e dei cicli produttivi: il passaggio dall’economia preindustriale all’economia industriale, L’economia in trasformazione (secoli XVIII-XIX), Le grandi trasformazioni nella vita economica europea, Dalla società preindustriale a quella industrializzat, L’evoluzione del sistema bancario e monetario, I cicli economici, L’antitesi capitale-lavoro, L’Europa in lotta per i mercati: liberismo, protezionismo, colonialismo, Il difficile processo di unificazione in Italia, Le nuove potenze economiche extraeuropee, Il ritardo dell’impero russo Testi consigliati: V.Giura, L’economia in trasformazione (secoli XVIII-XIX), in A.dell’Orefice, V.Giura, Nascita e sviluppo dell’economia contemporanea, ESI, Napoli, 2001, Parte Prima, pp.1-278 oppure: R.Cameron, Storia economica del mondo, Il Mulino, Bologna, 1993, capp.V-X, pp.149-428. 2° Modulo Ricostruzione critica e interpretazione dei processi storico-economici e dei cicli produttivi: sviluppo e crisi dell’economia mondiale nel XX secolo, Sviluppo e crisi nell’economia del XX secolo, Evoluzione industriale e sviluppo tecnologico, Politiche imperialistiche e tensioni tra gli Stati nazionali, La prima guerra mondiale e le sue conseguenze, Il sistema monetario internazionale: il gold standard e il gold exchange standard, Modelli di crescita a confronto: Europa, Stati Uniti e Giappone, La grande depressione del mondo capitalista e le politiche di rilancio, L’Unione sovietica: dalle origini al declino, La seconda guerra mondiale e i problemi della ricostruzione, La cooperazione internazionale e il processo d’integrazione economica in Europa, Dai “miracoli economici” nazionali a una nuova stagione di crisi Testi consigliati: A.dell’Orefice, Sviluppo e crisi nell’economia del XX secolo, in A.dell’Orefice, V.Giura, Nascita e sviluppo dell’economia contemporanea, ESI, Napoli, 2001, Parte Seconda, pp.280-533 oppure: R.Cameron, Storia economica del mondo, Il Mulino, Bologna, 1993, capp.IX-XVI, pp.347-632 Gli studenti della classe aziendale, tenuti a sostenere soltanto un modulo di 5 crediti, potranno liberamente scegliere il 1° o il 2° modulo STORIA ECONOMICA (Lettere L-Mor) Prof. Alessandra Bulgarelli Programma 1° Modulo Ricostruzione critica e interpretazione dei processi storico-economici e dei cicli produttivi: il passaggio dall’economia preindustriale all’economia industriale, L’economia in trasformazione (secoli XVIII-XIX), Le grandi trasformazioni nella vita economica europea, Dalla società preindustriale a quella industrializzat, L’evoluzione del sistema bancario e monetario, I cicli economici, L’antitesi capitale-lavoro, L’Europa in lotta per i mercati: liberismo, protezionismo, colonialismo, Il difficile processo di unificazione in Italia, Le nuove potenze economiche extraeuropee, Il ritardo dell’impero russo Testi consigliati: 220 V.Giura, L’economia in trasformazione (secoli XVIII-XIX), in A.dell’Orefice, V.Giura, Nascita e sviluppo dell’economia contemporanea, ESI, Napoli, 2001, Parte Prima, pp.1-278 oppure: R.Cameron, Storia economica del mondo, Il Mulino, Bologna, 1993, capp.V-X, pp.149-428. 2° Modulo Ricostruzione critica e interpretazione dei processi storico-economici e dei cicli produttivi: sviluppo e crisi dell’economia mondiale nel XX secolo, Sviluppo e crisi nell’economia del XX secolo, Evoluzione industriale e sviluppo tecnologico, Politiche imperialistiche e tensioni tra gli Stati nazionali, La prima guerra mondiale e le sue conseguenze, Il sistema monetario internazionale: il gold standard e il gold exchange standard, Modelli di crescita a confronto: Europa, Stati Uniti e Giappone, La grande depressione del mondo capitalista e le politiche di rilancio, L’Unione sovietica: dalle origini al declino, La seconda guerra mondiale e i problemi della ricostruzione, La cooperazione internazionale e il processo d’integrazione economica in Europa, Dai “miracoli economici” nazionali a una nuova stagione di crisi Testi consigliati: A.dell’Orefice, Sviluppo e crisi nell’economia del XX secolo, in A.dell’Orefice, V.Giura, Nascita e sviluppo dell’economia contemporanea, ESI, Napoli, 2001, Parte Seconda, pp.280-533 oppure: R.Cameron, Storia economica del mondo, Il Mulino, Bologna, 1993, capp.IX-XVI, pp.347-632 STORIA ECONOMICA (Lettere Mos-P) Prof. Anna dell'Orefice Programma 1° Modulo Ricostruzione critica e interpretazione dei processi storico-economici e dei cicli produttivi: il passaggio dall’economia preindustriale all’economia industriale, L’economia in trasformazione (secoli XVIII-XIX), Le grandi trasformazioni nella vita economica europea, Dalla società preindustriale a quella industrializzat, L’evoluzione del sistema bancario e monetario, I cicli economici, L’antitesi capitale-lavoro, L’Europa in lotta per i mercati: liberismo, protezionismo, colonialismo, Il difficile processo di unificazione in Italia, Le nuove potenze economiche extraeuropee, Il ritardo dell’impero russo Testi consigliati: V.Giura, L’economia in trasformazione (secoli XVIII-XIX), in A.dell’Orefice, V.Giura, Nascita e sviluppo dell’economia contemporanea, ESI, Napoli, 2001, Parte Prima, pp.1-278 oppure: R.Cameron, Storia economica del mondo, Il Mulino, Bologna, 1993, capp.V-X, pp.149-428. 2° Modulo Ricostruzione critica e interpretazione dei processi storico-economici e dei cicli produttivi: sviluppo e crisi dell’economia mondiale nel XX secolo, Sviluppo e crisi nell’economia del XX secolo, Evoluzione industriale e sviluppo tecnologico, Politiche imperialistiche e tensioni tra gli Stati nazionali, La prima guerra mondiale e le sue conseguenze, Il sistema monetario internazionale: il gold standard e il gold exchange standard, Modelli di crescita a confronto: Europa, Stati Uniti e Giappone, La grande depressione del mondo capitalista e le politiche di rilancio, L’Unione sovietica: dalle origini al declino, La seconda guerra mondiale e i problemi della ricostruzione, La 221 cooperazione internazionale e il processo d’integrazione economica in Europa, Dai “miracoli economici” nazionali a una nuova stagione di crisi Testi consigliati: A.dell’Orefice, Sviluppo e crisi nell’economia del XX secolo, in A.dell’Orefice, V.Giura, Nascita e sviluppo dell’economia contemporanea, ESI, Napoli, 2001, Parte Seconda, pp.280-533 oppure: R.Cameron, Storia economica del mondo, Il Mulino, Bologna, 1993, capp.IX-XVI, pp.347-632. STORIA ECONOMICA (Lettere Q-Sim) (vecchio e nuovo ordinamento) Prof. Francesco Dandolo Programma I modulo Parte generale L’economia in trasformazione (secoli XVIII-XIX) Le grandi trasformazioni nella vita economica europea. Dalla società preindustriale a quella industrializzata. L’evoluzione del sistema bancario. I cicli economici. L’antitesi capitale-lavoro. Il trionfo del gold standard. L’Europa in lotta per i mercati: liberismo, protezionismo, colonialismo. Il difficile processo di unificazione in Italia. Le nuove potenze economiche extraeuropee. Il ritardo dell’impero russo. Testi consigliati V. Giura, L’economia in trasformazione (secoli XVII-XIX) in A. dell’Orefice-V. Giura, Nascita e sviluppo dell’economia contemporanea, Esi, Napoli, 2001, parte prima; oppure R. Cameron, Storia economica del mondo, Il Mulino, Bologna, 1993, capp. VI-X. Parte speciale L’associazionismo industriale a Napoli Le origini dell’Unione degli industriali di Napoli. L’Unione da Cutolo a Cenzato. L’Unione e l’apparato industriale dell’area partenopea. Testo consigliato F. Dandolo, Interessi in gioco. L’Unione degli industriali di Napoli tra le due guerre, Guida, Napoli, 2005. II modulo Sviluppo e crisi nell’economia del XX secolo Evoluzione industriale e sviluppo tecnologico. Politiche imperialistiche e tensioni tra gli Stati nazionali. La prima guerra mondiale e le sue conseguenze. Verso un nuovo sistema monetario internazionale: dal gold standard al gold exchange standard. Modelli di crescita a confronto: Europa, Stati Uniti e Giappone. La grande depressione del mondo capitalista e le politiche di rilancio. L’Unione Sovietica: dalle origini al declino. La seconda guerra mondiale e i problemi della 222 ricostruzione. La cooperazione economica internazionale e il processo di integrazione economica in Europa. Dai “miracoli economici” nazionali alla nuova stagione di crisi Testi consigliati A dell’Orefice, Sviluppo e crisi nell’economia del XX secolo, in A. dell’Orefice-V. Giura, Nascita e sviluppo dell’economia contemporanea, Esi, Napoli, 2001, parte seconda; oppure R. Cameron, Storia economica del mondo, Il Mulino, Bologna, 1993, capp. VI-XVI. Parte speciale L’associazionismo industriale a Napoli Le origini dell’Unione degli industriali di Napoli. L’Unione da Cutolo a Cenzato. L’Unione e l’apparato industriale dell’area partenopea. Testo consigliato F. Dandolo, Interessi in gioco. L’Unione degli industriali di Napoli tra le due guerre, Guida, Napoli, 2005. STORIA ECONOMICA (Lettere Sin-Z) Prof. Maria Luisa Cavalcanti I MODULO: la storia dell’economia mondiale L’economia preindustriale; Inizio e diffusione dell’industrializzazione (rivoluzione demografica; rivoluzione commerciale, dei trasporti e delle comunicazioni; rivoluzione industriale); Effetti dello sviluppo industriale sulle politiche economiche (dal protezionismo al libero scambio; le politiche monetarie e creditizie; la questione sociale; i limiti dello sviluppo); I cicli del secolo XIX e la nascita di un’economia mondiale (la fase di sviluppo: 1848-1873; La “grande” depressione; la II rivoluzione industriale); La prima guerra mondiale e le sue conseguenze: inflazione e iperinflazione; la deflazione degli anni Venti; il gold exchange standard; La crisi del 1929: le origini; la speculazione di borsa; le politiche d’intervento, le conseguenze; La seconda guerra mondiale; Le tappe della globalizzazione: le grandi istituzioni internazionali; il sistema monetario; l’integrazione economica europea; il problema del sottosviluppo. II MODULO: i modelli nazionali di sviluppo Il paese guida: la Gran Bretagna; L’alternativa francese; I paesi in ritardo: i casi della Germania e del Giappone; La Russia fra capitalismo e collettivismo; Uno sviluppo parallelo: gli Stati Uniti; L’economia italiana dall’Unità a oggi Testi consigliati I modulo: 1) Dell'Orefice - V, Giura, Nascita e sviluppo dell’economia contemporanea, III edizione, ESI, Napoli, 2001; Parte Prima: Cap. I; III; V, par. 1; VI, par. 1 e 2; Parte Seconda: Cap. I; II; III, par. 1, 2, 3, 9; IV; VII; VIII, par. 1, 2, 3, 4. 2) M. Niveau, Storia dei fatti economici contemporanei, Milano, Mursia, 1972, solo il cap. I della Sezione III; 3) R. Cameron, Storia economica del Mondo, Bologna, Il Mulino, 1998, solo il cap VIII; 4) R. Cameron, La grande crisi del capitalismo, in V. Giura - A. Dell'Orefice (a cura di), L'espansione dell'economia mondiale. L'età contemporanea, ESI, Napoli, 1989. 223 N.B. I capitoli dei testi indicati ai punti 2), 3), 4) potranno essere fotocopiati da originali forniti dal dipartimento. Testi consigliati II modulo: Prima alternativa: Dell'Orefice - V, Giura, Lezioni di storia economica, III edizione, ESI, Napoli, 2001; Parte Prima: Cap. II; IV; V, par. 2 e 3; VI; VII; VIII, IX; Parte Seconda: Cap. I; III par. 4, 5, 6, 7, 8; V; VI;VIII. Il testo sarà integrato da dispense sull’economia italiana fornite dal docente Seconda alternativa F. Assante - M. Colonna - G. Di Taranto - G. Lo Giudice, Storia dell'economia mondiale, Monduzzi, Bologna, 1995; STORIA ECONOMICA (Laurea Specialistica CLIPA) (Corso Avanzato) Prof. Francesco Balletta (Per i programmi rivolgersi al Dipartimento) STORIA ECONOMICA (Laurea Specialistica ECONOMIA) (Corso Avanzato) Prof. Anna dell’Orefice (Per i programmi rivolgersi al Dipartimento) STORIA ECONOMICA I (Laurea Specialistica CLEDIA) (Corso Avanzato) Prof. Alessandra Bulgarelli (Per i programmi rivolgersi al Dipartimento) STORIA ECONOMICA DEI PAESI IN VIA DI SVILUPPO Prof. Teodora Iorio Programma Il programma è composto di due parti, che costituiscono i due moduli in cui è suddiviso il corso di lezioni. La prima analizza il ruolo del Terzo Mondo nelle varie fasi dello sviluppo economico europeo e le trasformazioni economiche, avvenute nel tempo, nei paesi in via di sviluppo per i legami economici e per i rapporti commerciali con una parte del mondo più ricca e più sviluppata. La seconda parte tratta alcuni dei temi e dei percorsi più significativi per la storia dei paesi in via di sviluppo soffermandosi, in particolare, sulla situazione economica dell’America latina nel decennio dell’Alleanza per il progresso, o sul progetto del microcredito sperimentato e attuato in Bangladesh. Il programma completo costituisce un esame di 10 crediti. Gli studenti che devono sostenere l’esame soltanto per un modulo di cinque crediti possono scegliere una delle due parti. I Modulo Europa e Terzo mondo nell’economia internazionale (1789-1989). L’affermazione del libero scambio e la resistenza del protezionismo. Il Terzo mondo in un’economia liberistica e imperiale. Le materie prime del Terzo mondo e l’industrializzazione dell’Occidente. Il colonialismo e il ruolo del commercio e dei profitti del commercio coloniale. Il bilancio del colonialismo. Tentativi di misurazione del differenziale di reddito tra l’Europa e il resto del mondo prima dello sviluppo 224 moderno. L’evoluzione delle ragioni di scambio nel commercio del Terzo mondo. Prodotti tropicali e importazioni alimentari. Crescita demografica e crescita economica. Testo consigliato : P . Bairoch, Economia e storia mondiale. Miti e paradossi, Garzanti, Milano, 1996. II Modulo Temi, percorsi e strategie nella storia dei paesi in via di sviluppo. Il sottosviluppo economico in una prospettiva storica. Capitalismo e sottosviluppo in America Latina nel decennio dell’Alleanza per il progresso ( l’industrializzazione, le attività del settore pubblico, la riforma agraria). Testo consigliato : T. Iorio (a cura di), L’economia dei paesi in via di sviluppo ieri e oggi, E.DI.S.U. Napoli 1, Napoli, 1998. pp. 7-53 e pp.103-271 Oppure Temi, percorsi e strategie nella storia dei paesi in via di sviluppo. Il sottosviluppo economico in una prospettiva storica. Il progetto Grameen : il microcredito come mezzo per risolvere le necessità dei poveri del mondo. La sperimentazione e il consolidamento del microcredito in Bangladesh (19761983). Testi consigliati : M. Yunus, Il banchiere dei poveri, Feltrinelli, Milano, 2000 e T.Iorio (a cura di), L’economia dei paesi in via di sviluppo ieri e oggi, E.DI.S.U. Napoli 1, Napoli, 1998. pp. 7-53. STORIA ECONOMICA DELLE INNOVAZIONI TECNOLOGICHE Prof. Maria Rosaria De Francesco Programma la struttura del corso prevede un primo modulo di impostazione metodologica che si soffermera' in particolare su: "sistema tecnico" nell'evoluzione storica; "rivoluzione scientifica"; orientamenti e problematiche evidenziate dalla recente storiografia della scienza e della tecnica; evoluzione delle dinamiche del cambiamento tecnologico;oriente e occidente di fronte al progresso tecnico. Il secondo modulo trattera' l'aspetto diacronico del cambiamento scientifico e tecnologico trattando temi quali:lavoro e tecnica nel mondo pre-industriale, innovazioni tecniche e trasformazioni culturali tra il 1500 ed il 1750, trasformazioni tecnologiche e crescita economica tra xix e xx secolo, trasferimento di tecnologie e trasferimento di conoscenze. Testi consigliati I Modulo: J.Mokir, I doni di Atena. Le origini storiche dell'economia della conoscenza, il MULINO, Bologna, 2004. oppure: J. Mokir, La leva della ricchezza. Creatività tecnologica e progresso economico, Il Mulino,Bologna1996. II Modulo: C.M.Cipolla,Tecnica,società e cultura. Alle origini della supremazia tecnologica dell'Europa, Il Mulino, Bologna,1989. oppure: 225 R.Giannetti, Tecnologia e sviluppo economico italiano (1870-1990),Il Mulino,1998. Per l'approfondimento delle tematiche relative al corso sarà fornito materiale didattico e saranno indicate letture integrative. STORIA ECONOMICA DEL TURISMO Prof. Francesco Dandolo Programma Parte generale: L’evoluzione del turismo europeo Introduzione. Turismo e sviluppo economico: un problema aperto. I primordi del turismo. La nascita del turismo moderno. Il secondo dopoguerra e l’esplosione del turismo di massa. L’Italia: un paese a turismo diffuso. Modelli di sviluppo e profili regionali del turismo in Italia. L’evoluzione dell’organizzazione turistica: alberghi, agenzie di viaggio e tour operator. Parte speciale: Il turismo inglese in Italia nel XIX secolo Tendenze generali del turismo britannico in Italia nella prima metà del XIX secolo. Thomas Cook e la trasformazione del turismo nella seconda metà del XIX secolo. Napoli e dintorni: la trasformazione di una stazione turistica. Lo sviluppo dei dintorni di Napoli nella seconda metà del XIX secolo Testi Per la parte generale: Patrizia Battilani, Vacanze di pochi, vacanze di tutti, Il Mulino, Bologna, 2001; Per la parte speciale: Barbara Dawes, La rivoluzione turistica. Thomas Cook e il turismo inglese in Italia nel XIX secolo, Edizioni scientifiche italiane, Napoli, 2003. STORIA MODERNA (STIM) Prof. Michele Mancino Programma Obiettivi formativi: Il corso, attraverso l’esame delle principali questioni relative allo specifico ambito cronologico (secc. XVI-XVIII), si propone di: rendere consapevoli gli allievi dell’intreccio tra i fenomeni di lunga durata e i processi di trasformazione politico-istituzionale, economica, religiosa e culturale innescati dai movimenti riformatori e dalle rivoluzioni moderne (riforma protestante, Illuminismo, rivoluzione americana e francese, rivoluzione industriale); sottolineare la connessione tra gli eventi che portarono alla formazione degli Stati moderni e l’attuale processo di costituzione dell’Unione Europea e la sua proiezione nel mondo globalizzato; ricostruire il tessuto storico che si è espresso nel ricco patrimonio culturale dell’Italia, e in particolare di Napoli e del Mezzogiono. Programma: Andamenti demografici in età moderna. Viaggi oceanici e scoperte geografiche L'Europa e il Nuovo Mondo. La Riforma luterana. Le altre riforme - Diffusione delle riforme religiose in Europa. Le guerre d'Italia. Formazione degli Stati territoriali italiani. Il cattolicesimo e la riforma. 226 Il concilio di Trento - Gli apparati del controllo religioso. Il Rinascimento maturo: le arti, le lettere, le scienze. Lo Stato moderno: morale e politica. Politica e religione nella seconda metà del '500: Francia - Spagna – Inghilterra. L'impero asburgico - La guerra dei Trent'anni. Le rivoluzioni inglesi: dalla monarchia assoluta alla monarchia parlamentare. L'Olanda e l'Inghilterra nel '600. Il declino della Spagna - L'Italia e il Mezzogiorno sotto l'egemonia spagnola. Il '600: tra crisi economica e sviluppo delle scienze. L'Europa nell'età di Luigi XIV. L'Europa e il mondo: competizione economica e politiche coloniali. La società di ancien régime: ceti e forme di governo - Demografia, agricoltura, manifatture. Lo Stato: il modello assoluto e il modello parlamentare. Illuminismo e riforme - Il riformismo borbonico nel regno di Napoli. La prima rivoluzione industriale. L'indipendenza delle colonie americane. Dalla confederazione alla federazione degli Stati Uniti. La crisi dello Stato francese L'Assemblea Nazionale Costituente. Dalla monarchia costituzionale alla repubblica giacobina. Politica del Direttorio - La rivoluzione francese e l'Europa. Ascesa e crollo dell''impero di Napoleone. Testi consigliati: 1. R. Ago - V. Vidotto, Storia moderna, Roma-Bari, Editori Laterza, 2004, € 20,00 2. (consigliato per la lettura delle fonti storiche) G. Dall’Olio, Storia moderna. I temi e le fonti, Roma, Carocci editore, 2004. STRATEGIE D’IMPRESA Lettere: A-K: Prof Luigi Cantone L-Z: Prof. Lucio Sicca Programma Richiami ad alcuni concetti di base. Capacità distintive e vantaggio competitivo. Le decisioni strategiche. La gestione dei processi competitivi. Gli strumenti di analisi e monitoraggio della strategia. Testi consigliati L. Sicca, La gestione strategica dell’impresa. Concetti di base e strumenti di analisi competitiva, Edizione Ridotta, Cedam, Padova, 2003. STRATEGIA E POLITICA AZIENDALE Prof. Riccardo Viganò Programma Vecchio ordinamento Testi: Donna G., La creazione di valore nella gestione di impresa (esclusi i i capitoli 10 e 11). Carocci 1999 KAPLAN S. – NORTON D, Balanced Scorecard (fino al capitolo 8 incluso) Isedi 2000 227 Nuovo ordinamento Testi: La creazione di valore nella gestione di impresa (esclusi i i capitoli 10 e 11), Carocci 1999 INVERNIZZI G. “Strategia e politica aziendale: testi” 2004. McGrawHill, dal Cap 1 al 14 incluso. Articoli: COFF R. “When Competitive Advantage doesn't lead to performance: The Resource-Based view and Stakeholder bargaining power” in Organization Science 1999 vol 10 n 2 Mar Apr pagg 119133. Zattoni “The structure of Corporate groups: the Italian case” in Corporate Governance 1999 Jan vol 7 n 1. Gli articoli sono disponibili presso la Biblioteca Centrale della Facoltà di Economia. STRATEGIE E POLITICHE DI MARKETING Prof. Valentina Della Corte (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) TECNICA DEL COMMERCIO INTERNAZIONALE Prof. Cristina Mele (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) TECNICA DI BORSA Prof. Bruna Ecchia Per ogni informazione sul programma e sui testi consigliati, consultare il sito web docente www.docenti.unina.it/bruna.ecchia TECNICA PROFESSIONALE Prof. Lucio Potito Programma Creazione del valore e operazioni straordinarie. La crescita delle aziende: modalità. Crescita esterna ed interna. Le acquisizioni di aziende: obiettivi e processi. Alleanze. Altre ragioni degli acquisti e le ragioni delle cessioni di aziende. Tecniche particolari di acquisto. Fase preparatoria della acquisizioni e la due diligence.Metodi di valutazione delle aziende.Fusioni: inquadramento e motivazioni economiche, valutazione delle aziende partecipanti e calcolo del rapporto di cambio, procedura prevista, informazioni rihieste, effetti contabili, i principi contabili internazionali, profili fiscali, fusione inversa, leveraged buyout.Conferimenti: inquadramento e finalità dell’operazione, problematiche valutative, effetti sul soggetto conferente e sulla società destinataria – Scissioni: inquadramento e finalità dell’operazione, problematiche 228 valutative, aspetti giuridici procedura e informazione da fornire, effetti contabili e sui bilanci, profili fiscali Trasformazioni: motivazioni, alcuni aspetti giuridici, principali caratteristiche dei tipi di società sotto il profilo aziendale, stima del patrimonio aziendale, aspetti contabili, profili fiscali. Testo consigliato L.Potito, Le operazioni straordinarie nell’economia delle imprese. 2a ed. Giappichelli, Torino, 2006. TECNICHE DI REPORTING E DIFFUSIONE DEI RISULTATI (Progetto CLAS-A) (Prof. in corso di attribuzione) (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) TECNOLOGIA DEI CICLI PRODUTTIVI Prof. Maria Valletrisco Programma L’industria del recupero – Sviluppi delle politiche europee e normativa nazionale – I materiali – I mercati della raccolta, del riciclo e degli impieghi – Gli attori – Il recupero energetico. Tecnologie e problematiche legate alle dismissioni dei materiali contenenti amianto. Testi consigliati S. Pogutz, A. Tentati, I mercati del recupero, Maggioli Editore, 2003 (Per il testo rivolgersi presso la Sezione di Scienze Merceologiche). M. Valletrisco, S. Casadio, Materiali a base di amianto – Tecnologie e problematiche legate alle dismissioni, Giappichelli Editore, Torino 1997. TECNOLOGIA DEI PROCESSI PRODUTTIVI E SICUREZZA NELL’AMBIENTE DI LAVORO Prof. Immacolata Niola Programma Rischi e patologie legati alle attività produttive. Fattori di rischio fisici, chimici e biologici. Individuazione, valutazione e gestione del rischio nelle varie fasi di un processo produttivo: approccio metodologico. Mappe di rischio dei luoghi di lavoro. Rischio di incidenti rilevanti. Il sistema sicurezza sul lavoro in Italia: normativa di riferimento. Implementazione nelle aziende di un Sistema di Gestione della salute e sicurezza sul lavoro. Esempi di cicli produttivi pericolosi: misure di prevenzione e minimizzazione del rischio. Testi consigliati: Rivolgersi al docente N. B. Il materiale didattico potrà essere inviato dal docente all’indirizzo di posta elettronica degli studenti che ne facciano richiesta. TECNOLOGIA DEI PROCESSI PRODUTTIVI E STATISTICA INDUSTRIALE Prof. Alberto Azzi 229 Programma Innovazione tecnologica e processi produttivi. Dall’economie di scala a quelle di scopo. L’automazione flessibile e il Toyotismo. Zero scorte e J.I.T: Gestione della produzione : dall’ MRP all’ERP Il controllo di breve periodo. Incertezza, complessità e Lean Production. La curva di apprendimento e il suo utilizzo. H.S.M. e Q.F.D. L’ottica kaizen e la teoria sei sigma Curva operativa e strategie aziendali. Testi consigliati: E. Chiacchierini, Tecnologia e Produzione, Kappa Roma 2003 e R. Chiavaccini e P.Pratali, Progettare i processi d’impresa, Franco Angeli Milano 2000. TEORIA DEI GIOCHI Prof. Jacqueline Morgan (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) TEORIA DELLA FINANZA Prof. Marco Pagano (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) TEORIA DEL RISCHIO (Insegnamento non attivato) TRASPORTI Prof. Ennio Forte Programma La parte generale comprende la descrizione degli aspetti economici e tecnici dei sistema dei trasporti, riferimenti microeconomici sugli operatori e sui mercati dei trasporti in un quadro microeconomico. La parte speciale affronta aspetti specifici e di approfondimento nelle relazioni tra turismo e trasporti. Testi consigliati Parte generale: Forte E. (1994), Trasporti, Politica, Economia. Cedam, Padova (fino a pag. 163) Parte speciale: 230 Forte E. (2005), Dispensa Trasporti e Turismo, disponibile on-line dal sito docenti.unina.it (download/trasporti) TRASPORTI E SISTEMI TURISTICI (Insegnamento non attivato) TURISMO E GLOBALIZZAZIONE Prof. Gabriella Lavina (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) TURISMO RELIGIOSO Prof. Maria Luisa Annecchino Obiettivi formativi: In questo modulo ci proponiamo di fornire allo studente le nozioni fondamentali riguardanti la letteratura cristiana antica con particolare riguardo agli itinerari cristiani ed ai pellegrinaggi religiosi. L’obiettivo è di delineare, insieme con lo studente, una storia di tali viaggi all’interno dell’impero romano. Ciò comporta lo studio delle grandi vie di comunicazione attraverso le quali viaggiano non solo merci, ma anche informazioni, notizie e cultura. Naturalmente lo studio della peregrinatio religiosa nell’antichità cristiana nel mondo tardoantico, che avrà grande fortuna nelle epoche successive, terrà presente sempre il confronto, ora implicito, ora esplicito, con i pellegrinaggi di massa verso i più rinomati santuari della cristianità contemporanea. Programma: Nozioni di letteratura cristiana antica. Ricostruzione della storia dei pellegrinaggi attraverso una lettura di testi, attenti anche a cogliere, oltre ai valori letterari, tutte le informazioni liturgiche, religiose e teologiche. Per la storia della peregrinatio religiosa nell’antichità cristiana sarà letto e commentato il diario di viaggio in Terra Santa di una pellegrina del IV sec. (Egeria o Etheria). Testi consigliati: Egeria, Pellegrinaggio in terra santa, Roma, Città nuova, 2000 (a cura di P. Siniscalco e L. Scarampi). TUTELA INTERNAZIONALE DEI DIRITTI DELL’UOMO Prof. Rossella De Rosa (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE AZIENDALE Prof. Riccardo Viganò Programma La creazione di valore ed i relativi problemi di misurazione. 231 L’evoluzione dei modelli di valutazione strategica e le loro applicazioni. L’analisi quantitativa per aree strategiche d’affari. La valutazione del patrimonio intangibile. L’analisi causa-effetto nella gestione strategica. Le mappe strategiche. L’analisi dinamica dei sistemi aziendali. I simulatori di volo in economia aziendale. I circuiti di retroazione ed i ritardi. La creazione di mocromondi. Casi applicativi. Il sistema olistico delle misure. Gli studenti che seguono il corso non tengano conto dei testi di seguito consigliati. In questo caso il programma verrà comunicato durate la prima lezione. Testi consigliati VIGANO’ R., Il valore dell’azienda, Cedam 2001 e Mollana E., Analisi dinamica dei sistemi aziendali, Egea 2000 Oppure Kaplan-Norton, Strategy Maps, HBS Pres, 2004. VALUTAZIONE DELLA STRATEGIA Prof. Lucio Sicca (Per il programma rivolgersi al Dipartimento) VIGILANZA E CONTROLLI INTERNI Prof. Lucio Fiore Programma d’esame Funzioni e logica della vigilanza sull’attività di intermediazione creditizia e finanziaria. La vigilanza regolamentare. La vigilanza informativa. La vigilanza ispettiva. La vigilanza sulla gestione prudenziale dei rischi di credito, di quelli di mercato e di quelli operativi e sulla loro copertura, tecnica e patrimoniale. La separazione delle funzioni e responsabilità operative del front office da quelle del back office e la struttura organizzativa del sistema dei controlli interni. Testi consigliati Dispense, allestite a cura del docente, che potranno essere scaricata dal sito internet: www.docenti.unina.it sottopagina prof. Lucio Fiore – sezione download. 232 PARTE TERZA: CORSI DI LAUREA SPECIALISTICA 233 10.CORSI DI LAUREA SPECIALISTICA 10.1 Corso di Laurea Specialistica in Finanza Obiettivi formativi specifici L’obiettivo del Corso di Laurea Specialistica in Finanza è quello di sviluppare una specifica ed ampia cultura delle problematiche di gestione degli intermediari finanziari e delle condizioni di equilibrio dei mercati finanziari. In questa prospettiva il corso si propone di fornire – mediante opportuni strumenti metodologici di natura aziendale, economica e quantitativa – una solida conoscenza delle problematiche e dei processi gestionali tipici delle principali categorie di intermediari e della struttura e del funzionamento dei mercati di riferimento. L’approccio seguito si propone di sviluppare capacità analitica sia degli equilibri aziendali degli intermediari e degli operatori dei mercati finanziari sia degli equilibri macroeconomici dei mercati finanziari. Caratteristiche della prova finale Discussione di un elaborato o di un progetto di ricerca/lavoro Ambiti occupazionali previsti per i laureati Posizioni di elevato livello manageriale nelle organizzazioni ed aziende del sistema finanziario; Libere professioni nell'area finanziaria; Posizioni specialistiche nell'analisi e nella gestione finanziaria; Posizioni di operatori dei mercati finanziari; Analisti dei mercati finanziari e monetari. Non sono previsti requisiti di accesso per l'iscrizione al corso. Corsi di classi di laurea triennali che consentono l'iscrizione al corso senza debiti formativi Corso di laurea in Economia e amministrazione delle imprese finanziarie Corsi di classi di laurea triennali che consentono l'iscrizione al corso con debiti formativi a seconda del piano di studi seguito Corso di laurea in Economia aziendale Corso di laurea in Economia delle imprese e dei mercati Numero massimo di debiti formativi consentito per l'iscrizione al corso di laurea specialistica = 30 Sono previste modalità di riconoscimento di titoli di studio acquisiti presso altri Atenei sia italiani che stranieri Sono previste modalità di riconoscimento di periodi di studio presso altri Atenei sia italiani che stranieri Esistono servizi per il recupero di eventuali debiti formativi Non è prevista la valutazione dei tempi di conseguimento del titolo di primo livello Non è prevista la valutazione della votazione con cui si è conseguito il titolo di primo livello Non è prevista la valutazione degli elaborati per l'esame finale del titolo di primo livello CURRICULUM: Banca e finanza (da CLEAIF) INSEGNAMENTI CFU I ANNO Economia aziendale I Tecnica professionale I 5 5 234 Economia e gestione delle imprese internazionali I Analisi di settore Un insegnamento a scelta tra i seguenti per un totale di 10 CFU Teoria della finanza Economia bancaria avanzata Vigilanza e controlli interni Matematica finanziaria avanzata Uno o due insegnamenti per un totale di 10 CFU a scelta come segue Economia bancaria avanzata (10 CFU) oppure Teoria della finanza (10CFU) oppure Diritto degli intermediari finanziari (5CFU) Legislazione bancaria (5 CFU) Oppure due insegnamenti a scelta tra i seguenti per 10 CFU Diritto fallimentare (5 CFU) Diritto del lavoro (5 CFU) Diritto della Previdenza SOCIALE (5CFU) Scienza delle finanze (5 CFU) Econometria (5 CFU) Sociologia delle istituzioni (5 CFU) Un insegnamenti a scelta tra i seguenti per un totale di 5 CFU Storia dell'industria Sociologia dei processi economici e del lavoro 5 5 10 5 10 10 5 II ANNO Progettazione e analisi dei prodotti finanziari 10 Processi stocastici 5 Uno o due insegnamenti per un totale di 10 CFU a scelta come segue: 10 Statistica per le decisioni d'impresa (5 CFU) statistica dei mercati monetari e finanziari (5 CFU) oppure Economia delle aziende di assicurazione (10CFU) Oppure due insegnamenti a scelta tra i seguenti per 10 CFU Gestione del cambiamento strategico (5 CFU) Economia e gestione delle imprese (Governo delle imprese) I Revisione aziendale (5 CFU) Economia di gruppi (5 CFU) Statistica dei mercati monetari e finanziari (5 CFU) Tecnica di borsa (5 CFU) Finanza aziendale internazionale (5 CFU) Matematica per le assicurazioni (5 CFU 235 Matematica per l'economia (5 CFU) Teoria del rischio (5 CFU) Un insegnamento a scelta tra i seguenti per un totale di 10 CFU 10 Organizzazione dei sistemi informativi Economia industriale Diritto tributario avanzato A scelta libera dello studente 5 Tirocini e/o ulteriori concoscenze linguistiche 5+5 Prova finale 10 PROPEDEUTICITA’ (LS Finanza) NON SI PUO' SOSTENERE L'ESAME DI: SE NON SI E' SOSTENUTO L'ESAME DI: Progettazione e Analisi dei Prodotti Finanziari Progettazione e Analisi dei Prodotti Finanziari II I Scienza delle Finanze I Microeconomia 236 10.2 Corso di Laurea Specialistica in Economia Obiettivi formativi specifici Il corso di laurea in Economia fornirà ai laureati una conoscenza approfondita delle tematiche economiche, buona padronanza degli strumenti di analisi e dei principi e istituti dell'ordinamento giuridico, in modo da metterli in grado di utilizzare la logica economica per affrontare le problematiche proprie dei sistemi economici, delle aziende e delle istituzioni nazionali e internazionali. I laureati del biennio saranno economisti in grado di svolgere attività professionali di alto livello nel settore economico privato, in quello pubblico e in centri di ricerca. Il corso di laurea si articola in percorsi formativi tesi ad approfondire gli studi che caratterizzano l’analisi dei sistemi macroeconomici, della regolamentazione economica e della tutela della concorrenza, dello sviluppo territoriale e dell’economia delle imprese. Il corso, attraverso l’utilizzo di strumenti rigorosi di analisi dei problemi, si fonda su un approccio “problem solving” che permetta di affrontare e risolvere problemi concreti. Caratteristiche della prova finale La prova finale consiste in un lavoro originale di ricerca su un problema di rilevante interesse teso a fornire una soluzione teorica o pratica Ambiti occupazionali previsti per i laureati Uffici studi, Società di consulenza, Autorità di Regolamentazione e di tutela della Concorrenza, Imprese pubbliche e private, Istituzioni nazionali e internazionali, Enti Pubblici Territoriali, Agenzie di Sviluppo del Territorio, Sistema Sanitario Nazionale, Pubblicistica Economica, Società di Rating, Libera Professione Non sono previsti requisiti di accesso per l'iscrizione al corso Corsi di classi di laurea triennali che consentono l'iscrizione al corso senza debiti formativi Corso di laurea in Economia aziendale Corso di laurea in Economia e amministrazione delle imprese finanziarie Corso di laurea in Economia delle imprese e dei mercati Corso di laurea in Economia delle istituzioni, delle amministrazioni pubbliche e delle organizzazioni non profit Corsi di classi di laurea triennali che consentono l'iscrizione al corso con debiti formativi a seconda del piano di studi seguito Corso di laurea in Economia e diritto dell'impresa e delle amministrazioni Numero massimo di debiti formativi consentito per l'iscrizione al corso di laurea specialistica = 30 Sono previste modalità di riconoscimento di titoli di studio acquisiti presso altri Atenei sia italiani che stranieri Sono previste modalità di riconoscimento di periodi di studio presso altri Atenei sia italiani che stranieri Esistono servizi per il recupero di eventuali debiti formativi Non è prevista la valutazione dei tempi di conseguimento del titolo di primo livello Non è prevista la valutazione della votazione con cui si è conseguito il titolo di primo livello Non è prevista la valutazione degli elaborati per l'esame finale del titolo di primo livello 237 Curr: Regolamentazione e Concorrenza INSEGNAMENTI CFU I ANNO Microeconomia corso avanzato Due o più insegnamenti a scelta tra i seguenti per un totale di 20 CFU Diritto commerciale I e/o II Diritto del lavoro I e/o II Istituzioni di diritto pubblico I e/o II Diritto tributario I e/o II Due o più insegnamenti a scelta tra i seguenti per un totale di 15 CFU Economia aziendale I Economia e Gestione delle Imprese Governo delle Imprese I e/o II Organizzazione e gestione delle risorse umane I e/o II Uno o due insegnamenti a scelta tra i seguenti per un totale di 10 CFU Matematica per l'Economia I e/o II Modelli statistici per le decisioni economiche I e/o II Teoria dei Giochi I e/o II Matematica finanziaria Matematica finanziaria avanzata I e/o II II ANNO 10 20 15 10 Uno o due insegnamenti a scelta tra i seguenti per un totale 10 di 10 CFU Economia Industriale I e/o II Economia Industriale corso avanzato I e/o II Economia pubblica 10 Uno o due insegnamenti a scelta tra i seguenti per un totale 10 di 10 CFU Analisi economico-finanziaria delle aziende Tecnica professionale Analisi e Contabilità dei Costi Revisione Aziendale Strategie d'impresa Marketing Finanza Aziendale Uno o due insegnamenti a scelta tra i seguenti per un totale 10 di 10 CFU Teoria della Finanza I e/o II Econometria I e/o II Economia del Lavoro I e/o II Economia dell’Impresa I e/o II Economia Internazionale I e/o II Sociologia delle Istituzioni 238 Storia del pensiero economico I e/o II Storia Economica corso avanzato I e/o II Attività formative a scelta dello studente 5 Prova Finale 20 Curriculum: Analisi Economica e Finanziaria INSEGNAMENTI CFU I ANNO Macroeconomia aperta o Economia del Lavoro Due o più insegnamenti a scelta tra i seguenti per un totale di 20 CFU Diritto commerciale I e/o II Diritto del lavoro I e/o II Istituzioni di diritto pubblico I e/o II Diritto tributario I e/o II Due o più insegnamenti a scelta tra i seguenti per un totale di 15 CFU Economia aziendale I Economia e Gestione delle Imprese Governo delle Imprese I e/o II Organizzazione e gestione delle risorse umane I e/o II Uno o due insegnamenti a scelta tra i seguenti per un totale di 10 CFU Matematica per l'Economia I e/o II Modelli statistici per le decisioni economiche I e/o II Teoria dei Giochi I e/o II Matematica finanziaria Matematica finanziaria avanzata I e/o II II ANNO 10 20 15 10 Teoria della Finanza 10 Uno o due insegnamenti a scelta tra i seguenti per un totale 10 di 10 CFU Economia Monetaria I e/o II Economia Regionale I e/o II Econometria I e/o II Uno o due insegnamenti a scelta tra i seguenti per un totale 10 di 10 CFU Politica Economica corso avanzato I e/o II Scienza delle Finanze I e/o II Storia del pensiero economico I e/o II Economia Bancaria I e/o II Economia Industriale I e/o II Microeconomia corso avanzato I e/o II Economia del Lavoro I e/o II Politica Economica I e/o II 239 Economia internazionale I e/o II Uno o due insegnamenti a scelta tra i seguenti per un totale 10 di 10 CFU Analisi economico-finanziaria delle aziende Tecnica professionale Analisi e Contabilità dei Costi I Revisione Aziendale I Strategie d'impresa I Marketing I Finanza Aziendale I Attività formative a scelta dello studente 5 Prova Finale 20 PROPEDEUTICITA’ (LS ECONOMIA) NON SI PUO' SOSTENERE L'ESAME DI: SE NON SI E' SOSTENUTO L'ESAME DI: Economia Aziendale e Metodologie e Analisi e Contabilità dei Costi I Determinazioni Quantitative d'Azienda Economia del Lavoro II Economia del Lavoro I Economia dell'impresa I Microeconomia Economia dell'impresa II Microeconomia Matematica Finanziaria Avanzata II Matematica Finanziaria Avanzata I Matematica per l'Economia II Matematica per l'Economia I Microeconomia Corso Avanzato II Microeconomia Corso Avanzato I Modelli Statistici per le Decisioni Economiche II Modelli Statistici per le Decisioni Economiche I Politica Economica II Politica Economica I Scienza delle Finanze II Scienza delle Finanze I Sociologia delle Istituzioni Sociologia Generale Teoria dei Giochi II Teoria dei Giochi I 240 10.3 Corso di Laurea Specialistica in Economia e Diritto delle Imprese e delle Amministrazioni Obiettivi formativi specifici I laureati nei corsi di laurea specialistica della classe devono: · avere una solida formazione di base e quindi possedere approfondite conoscenze in ambito giuridico, economico, aziendale, tecnico idonee ad analizzare, interpretare, valutare e gestire le problematiche relative alla economia delle imprese e delle istituzioni; · possedere padronanza del metodo della ricerca empirica, politologica, sociologica, statistica, economica e quantitativa, nonché del metodo comparativo, che consenta un inserimento operativo e innovativo di alto livello nel settore dell’economia, sia privata che pubblica; · avere le competenze necessarie per affrontare le problematiche giuridiche connesse alla gestione ordinaria o straordinaria di imprese o enti pubblici, sia sotto il profilo del diritto interno che di quello internazionale; · possedere conoscenze interdisciplinari atte a programmare e a realizzare strategie operative di elevata complessità al fine di inserirsi nel mondo aziendale con funzioni di alto livello o di prestare consulenza presso imprese ed organizzazioni private, nazionali e multinazionali, in amministrazioni, enti e organizzazioni istituzionali pubbliche, nonché di svolgere libere attività professionali dell’area economica; · possedere strumenti analitici e nozioni istituzionali comparate e prospettive internazionali nei vari ambiti in cui si focalizza la dimensione giuridica dei fenomeni economici; · essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, due lingue straniere, di cui almeno una dell’Unione Europea, con riferimento anche ai lessici disciplinari. Caratteristiche della prova finale Discussione di un elaborato o di un progetto di ricerca o di lavoro Ambiti occupazionali previsti per i laureati I laureati nei corsi di laurea specialistica della classe potranno svolgere funzioni di elevata responsabilità in settori economici pubblici e privati, in uffici studi presso organismi territoriali, enti di ricerca nazionali ed internazionali, pubbliche amministrazioni, imprese e organismi sindacali e professionali; come liberi professionisti nell’area economica. Non sono previsti requisiti di accesso per l'iscrizione al corso Corsi di classi di laurea triennali che consentono l'iscrizione al corso senza debiti formativi Corso di laurea in Economia e diritto dell'impresa e delle amministrazioni Numero massimo di debiti formativi consentito per l'iscrizione al corso di laurea specialistica = 30 Sono previste modalità di riconoscimento di titoli di studio acquisiti presso altri Atenei sia italiani che stranieri Sono previste modalità di riconoscimento di periodi di studio presso altri Atenei sia italiani che stranieri Esistono servizi per il recupero di eventuali debiti formativi Non è prevista la valutazione dei tempi di conseguimento del titolo di primo livello Non è prevista la valutazione della votazione con cui si è conseguito il titolo di primo livello Non è prevista la valutazione degli elaborati per l'esame finale del titolo di primo livello 241 Curriculum: Consulente Commerciale e Fiscale / Giurista d'Impresa INSEGNAMENTI CFU I ANNO Diritto Commerciale avanzato I Diritto Commerciale comunitario Diritto Tributario Avanzato Programmazione e controllo Economia dei gruppi Una delle discipline tratte dal seguente elenco per un totale di n. 5 crediti: Marketing Strategia d’impresa Economia e Gestione delle Imprese (Governo delle imprese) I Matematica finanziaria Matematica Attuariale Diritto privato avanzato dei contratti Sociologia delle Istituzioni Diritto del lavoro I II ANNO Politica economica Organizzazione aziendale I Fiscalità internazionale Una delle discipline tratte dal seguente elenco per un totale di n. 5 crediti: Diritto internazionale I Diritto dell’U.E. I Diritto della contabilità delle imprese A scelta libera dello studente Altre attività formative Prova finale 5 5 5 20 Curriculum: Scienze del Lavoro e delle Relazioni Industriali INSEGNAMENTI CFU I ANNO Diritto del lavoro avanzato Economia del lavoro Organizzazione aziendale I Marketing I Matematica finanziaria I Diritto delle relazioni industriali 10 10 5 5 5 10 5 5 10 5 5 5 5 5 5 5 4 1 10 5 5 5 242 Diritto processuale del lavoro I Politica economica I Diritto tributario I Sociologia delle Istituzioni II ANNO Organizzazione e gestione delle risorse umane I Una delle discipline tratte dal seguente elenco per un totale di n. 5 crediti: Storia economica (Corso Avanzato) I Amministrazione del personale I Economia e gestione delle imprese di servizi I Una delle discipline tratte dal seguente elenco per un totale di n. 5 crediti: Economia dello sviluppo I Economia industriale I Tecnologia dei processi produttivi e sicurezza nell’ambiente di lavoro Una delle discipline tratte dal seguente elenco per un totale di n. 5 crediti: Diritto della contabilità delle imprese I Diritto commerciale comunitario I Sociologia dei processi economici e del lavoro I A scelta libera dello studente Altre attività formative Prova finale 5 5 1 4 5 5 5 5 5 5 5 5 20 Curriculum: Operatore giuridico internazionale/preparazione per le funzioni internazionali INSEGNAMENTI CFU I ANNO Una delle discipline tratte dal seguente elenco per un totale di n. 10 crediti: Diritto internazionale Diritto internazionale avanzato Una delle discipline tratte dal seguente elenco per un totale di n. 10 crediti: Diritto internazionale dell’economia Organizzazione internazionale Marketing internazionale Economia e Gestione delle Imprese Internazionali Matematica finanziaria I Matematica attuariale I Sociologia delle Istituzioni Diritto amministrativo II ANNO Due discipline tratte dal seguente elenco per un totale di n. 10 crediti Politica economica I Economia internazionale I 10 10 10 10 5 5 4 1 10 243 Finanza aziendale internazionale I Una delle discipline tratte dal seguente elenco per un totale di n. 5 crediti Meccanismi internazionali di tutela dell’ambiente I Diritto internazionale Privato I Diritto internazionale privato della contabilità I Diritto del commercio internazionale I Tutela internazionale dei diritti dell’uomo I Una discipline tratte dal seguente elenco per un totale di n. 5 crediti Diritto commerciale avanzato I Diritto del lavoro I Storia economica (Corso Avanzato) I Una discipline tratte dal seguente elenco per un totale di n. 5 crediti Fiscalità internazionale I Diritto Tributario I A scelta libera dello studente Altre attività formative Prova finale Curriculum: Operatore giuridico della Pubblica amministrazione INSEGNAMENTI I ANNO Una delle discipline tratte dal seguente elenco per un totale di n. 10 crediti Scienza delle Finanze avanzato Finanza degli enti locali Politica economica Istituzioni di Diritto pubblico avanzato Diritto dei servizi pubblici I Economia e gestione delle imprese dei pubblici servizi I Economia delle aziende e delle amminstrazioni pubbliche I Diritto della contabilità delle imprese Una delle discipline tratte dal seguente elenco per un totale di n. 5 crediti: Diritto privato avanzato dei contratti I Diritto sindacale I Statistica economica Sociologia delle Istituzioni Diritto dell’U.E.I Diritto internazionale I II ANNO Amministrazione del personale I 5 5 5 5 5 5 5 20 CFU 10 10 5 5 5 5 5 10 4 1 5 5 244 Organizzazione e gestione delle risorse umane Diritto tributario II Diritto delle autorità di garanzia I A scelta libera dello studente Altre attività formative Prova finale 10 5 5 5 5 20 PROPEDEUTICITA’ (LS CLEDIA) NON SI PUO' SOSTENERE L'ESAME DI: SE NON SI E' SOSTENUTO L'ESAME DI: Diritto del Commercio Internazionale I Diritto del Lavoro Avanzato I Diritto del Lavoro Avanzato II Diritto delle Relazioni Industriali I Diritto delle Relazioni Industriali II Diritto Internazionale dell'Economia I Diritto Internazionale dell'Economia II Diritto Tributario Avanzato II Finanza degli Enti Locali I Finanza degli Enti Locali II Politica Economica Ii Scienza delle Finanze Avanzato II Tutela Internazionale dei Diritti dell'Uomo I Diritto e/o Organizzazione Internazionale Diritto del Lavoro Diritto del Lavoro Diritto del Lavoro, Diritto Sindacale Diritto delle Relazioni Industriali I Diritto e/o Organizzazione Internazionale Diritto e/o Organizzazione Internazionale Diritto Tributario Avanzato I Scienza delle Finanze Finanza degli Enti Locali I Politica Economica I Scienza delle Finanze Avanzato I Diritto e/o Organizzazione Internazionale 245 10.4 Corso di Laurea Specialistica in Economia e Storia delle Istituzioni Obiettivi formativi specifici E' in una logica di interazione fra l'evoluzione degli assetti istituzionali e quella dell'economia, che si propone un curriculum di formazione specialistica come corso di laurea in Economia e Storia delle Istituzioni diretto a fornire l'acquisizione di conoscenze economiche, giuridiche e storiche necessarie a comprendere tanto i processi di formazione delle istituzioni economiche e la riflessione teorica che ne ha fatto oggetto, basilari nella storia dell'economia, quanto le relazioni tra l'evoluzione dell'assetto istituzionale e lo sviluppo economico in un approccio che coniuga esami dei fatti e conoscenze teoriche. Uno spazio non secondario e riservato alla formazione delle discipline aziendali connesse al ruolo dell'impresa come istituzione fondante dell'economia capitalistica, e a quelle quantitative, specie statistiche il cui ruolo è essenziale per la conoscenza della Storia Economica. Il corso di laurea intende formare storici economici, storici d'impresa, storici del pensiero economico, sia per la prosecuzione dell'attività di ricerca sia per l'esercizio di funzioni di responsabilità del settore pubblico e del settore privato con la funzione di Record Manager, cioè di specialisti capaci di organizzare e gestire le modalità di classificazione e conservazione della documentazione prodotta, settore nel quale si va manifestando una cospicua domanda di lavoro da parte di istituzioni pubbliche nazionali e internazionali e di aziende private. Caratteristiche della prova finale E' prevista una relazione scritta e un colloquio dei candidati con il collegio docenti. Ambiti occupazionali previsti per i laureati Il laureato in Economia e Storia delle Istituzioni come Record Manager potrà inserirsi negli organismi della Comunità Economica Europea ma anche accedere ai quadri dirigenziali della burocrazia internazionali grazie alle conoscenze giuridico economiche che tra l'altro gli permetteranno di gestire le organizzazioni del settore non profit. Non sono previsti requisiti di accesso per l'iscrizione al corso Corsi di classi di laurea triennali che consentono l'iscrizione al corso senza debiti formativi Corso di laurea in Economia delle istituzioni, delle amministrazioni pubbliche e delle organizzazioni non profit Corsi di classi di laurea triennali che consentono l'iscrizione al corso con debiti formativi a seconda del piano di studi seguito Corso di laurea in Economia delle imprese e dei mercati Numero massimo di debiti formativi consentito per l'iscrizione al corso di laurea specialistica = 30 Sono previste modalità di riconoscimento di titoli di studio acquisiti presso altri Atenei sia italiani che stranieri Sono previste modalità di riconoscimento di periodi di studio presso altri Atenei sia italiani che stranieri Esistono servizi per il recupero di eventuali debiti formativi Non è prevista la valutazione dei tempi di conseguimento del titolo di primo livello Non è prevista la valutazione della votazione con cui si è conseguito il titolo di primo livello Non è prevista la valutazione degli elaborati per l'esame finale del titolo di primo livello INSEGNAMENTI CFU I ANNO Storia Economica Corso avanzato 10 246 Economia e gestione delle imprese (Governo delle imprese) I Un insegnamento a scelta tra per un totale di 5 CFU: Macroeconomia aperta Economia del lavoro Un insegnamento a scelta tra per un totale di 10 CFU: Scienza della finanze Scienza delle finanze Corso avanzato Diritto del Lavoro Storia della Ragioneria Geografia economica – politica Finanza aziendale II ANNO Organizzazione aziendale Tre insegnamenti a scelta tra i seguenti per un totale di 15 CFU: Storia della moneta e della banca Storia dell’agricoltura Storia delle relazioni economiche internazionali Storia economica dei paesi in via di sviluppo Storia dell'industria Storia economica delle innovazioni tecnologiche Diritto Internazionale Sociologia Generale corso avanzato A scelta dello studente Prova finale 5 5 10 5 5 5 10 10 15 10 5 5 20 PROPEDEUTICITA’ (LS CLIPA) NON SI PUO' SOSTENERE L'ESAME DI: SE NON SI E' SOSTENUTO L'ESAME DI: Finanza Aziendale II Scienza delle Finanze Avanzato II Finanza Aziendale I Scienza delle Finanze Avanzato I 247 10.5 Corso di Laurea Specialistica in Economia Aziendale Obiettivi formativi specifici Il corso di laurea specialistica in economia aziendale è destinato a coloro che intendono: · Possedere un’approfondita conoscenza nell’ambito delle discipline economico-aziendali , integrata con nozioni economiche, matematico-statistiche e giuridiche. Tanto, attraverso la combinazione di discipline e di modalità di apprendimento e acquisizione di capacità che permettono di affrontare le problematiche aziendali nell’ottica propria dell’approccio manageriale e della programmazione e della gestione del cambiamento; · Acquisire le metodologie, i saperi e le abilità necessarie a ricoprire posizioni di responsabilità nell’amministrazione e nel governo delle aziende in vari settori (privati, pubblici e nonprofit), nazionali ed internazionali, ed in diverse funzioni (marketing e comunicazione, finanza, strategia, organizzazione e gestione delle risorse umane, logistica e produzione, innovazione e ricerca & sviluppo, pianificazione, controllo, contabilità generale e gestionale, analisi dei costi); · Avviare attività imprenditoriali o inserirsi in iniziative esistenti (in proprio o nelle aziende di famiglia); · Acquisire le conoscenze necessarie per svolgere la libera professione del dottore commercialista; · Operare nella consulenza direzionale (processi di cambiamento degli assetti istituzionali, strategici ed organizzativi, problemi di governance) ed in quella professionale (financial accounting, managerial accounting, auditing, controllo di gestione, progettazione organizzativa, reporting, valutazioni, operazioni straordinarie d’impresa, tecnica delle operazioni societarie e dei finanziamenti aziendali, crisi aziendale e turnaround, liquidazione volontaria e coatta); · Inserirsi in società di consulenza ed in società di revisione nazionali ed internazionali; · Avviare attività di ricerca nel campo delle discipline aziendali e del management; · Essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, due lingue dell’Unione Europea oltre l’italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari. Ai fini indicati i curricula dei corsi di laurea specialistica della classe prevedono tirocini formativi presso aziende ed organizzazioni economiche, istituzioni pubbliche e private, nazionali, internazionali e sovranazionali. Caratteristiche della prova finale Discussione di un elaborato o di un progetto Ambiti occupazionali previsti per i laureati posizioni di responsabilità nell’amministrazione e nel governo delle aziende in vari settori (privati, pubblici e nonprofit), nazionali ed internazionali, ed in diverse funzioni (marketing e comunicazione, finanza, strategia, organizzazione e gestione delle risorse umane, logistica e produzione, innovazione e ricerca & sviluppo, pianificazione, controllo, contabilità generale e gestionale, analisi dei costi); attività imprenditoriali ; libera professione del dottore commercialista; consulenza direzionale (processi di cambiamento degli assetti istituzionali, strategici ed organizzativi, problemi di governance) o professionale (financial accounting, managerial accounting, auditing, controllo di gestione, progettazione organizzativa, reporting, valutazioni, operazioni straordinarie d’impresa, tecnica delle operazioni societarie e dei finanziamenti aziendali, crisi aziendale e turnaround, liquidazione volontaria e coatta); società di consulenza ed in società di revisione nazionali ed internazionali; 248 Criteri di ammissione ai corsi di laurea specialistica in Economia Aziendale. Senza debiti formativi se in possesso di Laurea Triennale della classe 17 Classe delle Lauree in Scienze dell’Economia e della Gestione Aziendale (ad esempio: Corso di laurea in Economia aziendale; Corso di laurea in Economia e amministrazione delle imprese finanziarie); oppure Laurea Triennale diversa da classe 17 ma che presenti nel curriculum a livello di settore scientifico/disciplinare i crediti minimi previsti dal Ministero per la laurea triennale 17. Con debiti formativi. Se non sono presenti tutti i crediti minimi previsti per la classe 17, l’accesso (alla laurea specialistica) è consentito con un debito formativo massimo di 30 crediti “netti”. Per crediti “netti” si intende la differenza tra debiti formativi in ingresso (rispetto ai minimi ministeriali) e crediti maturati, in eccesso rispetto ai minimi ministeriali, in settori scientifico disciplinari presenti nel curriculum prescelto della laurea specialistica in Economia Aziendale. La compensazione è possibile nell’ambito dello stesso settore scientifico/disciplinare e fino a copertura dei crediti previsti nella laurea specialistica nello stesso settore scientifico/disciplinare. Esistono servizi per il recupero di eventuali debiti formativi Non è prevista la valutazione dei tempi di conseguimento del titolo di primo livello Non è prevista la valutazione della votazione con cui si è conseguito il titolo di primo livello Non è prevista la valutazione degli elaborati per l'esame finale del titolo di primo livello Curriculum: Economia Aziendale e Management INSEGNAMENTI I ANNO Economia e gestione delle imprese (Governo delle imprese) Analisi di bilancio Un insegnamento a scelta tra per un totale di 5 CFU: Tecnica professionale Bilancio e fiscalità d’impresa Organizzazione aziendale (Corso avanzato) Un insegnamento a scelta tra per un totale di 5 CFU: Programmazione e controllo Analisi e contabilità dei costi Ragioneria internazionale Strategia e politica aziendale Corporate Governance Economia dei gruppi Diritto del mercato finanziario CFU 10 5 5 5 5 5 5 5 249 Diritto Commerciale II Uno tra: Un insegnamento a scelta tra per un totale di 5 CFU: Scienza delle finanze I, Scienza delle finanze II, Politica economica I Politica economica II Matematica Finanziaria Avanzata I II ANNO Gestione del cambiamento strategico Marketing strategico Un insegnamento a scelta tra per un totale di 5 CFU Finanza aziendale Valutazione della strategia Un insegnamento a scelta tra per un totale di 5 CFU Statistica per le decisioni d'impresa Controllo statistico della qualità Due insegnamenti a scelta tra per un totale di 10 CFU Analisi e contabilità dei costi Budget e reporting direzionale Ragioneria internazionale Valutazione della performance aziendale Finanza aziendale internazionale Organizzazione e gestione delle risorse umane Econ. e gest. delle imprese di servizi pubblici I Etica d’impresa Econ. e gestione dell’innovazione I Econ. e gest. delle imprese industriali . Casi aziendali I Geografia economica – politica Merceologia delle risorse naturali Geografia economica - politica A scelta libera dello studente Prova finale 5 5 20 Curriculum: Dottore Commercialista e Consulente Aziendale INSEGNAMENTI CFU I ANNO Economia e gestione delle imprese (Governo delle imprese) Analisi di bilancio Un insegnamento a scelta tra per un totale di 5 CFU: Tecnica professionale Bilancio e fiscalità d’impresa Finanza aziendale Analisi di settore Un insegnamento a scelta tra per un totale di 5 CFU: Revisione aziendale Gestione del cambiamento strategico Economia e gestione delle imprese internazionali (Corso 5 5 5 5 5 5 5 10 10 5 5 5 5 5 250 Avanzato) I Corporate Governance Un insegnamento a scelta tra per un totale di 5 CFU: Programmazione e controllo Analisi e contabilità dei costi Ragioneria internazionale Economia dei gruppi Diritto Commerciale II Un insegnamento a scelta tra per un totale di 5 CFU: Diritto Commerciale (Avanzato) I Diritto fallimentare Uno tra: Un insegnamento a scelta tra per un totale di 5 CFU: Scienza delle finanze I, Scienza delle finanze II, Politica economica I Politica economica II Matematica Finanziaria Avanzata I II ANNO Un insegnamento a scelta tra per un totale di 5 CFU Statistica per le decisioni d'impresa Controllo statistico della qualità Due insegnamenti a scelta tra per un totale di 10 CFU Creazione d'impresa Budget e reporting direzionale Marketing strategico Valutazione della performance aziendale Gestione dei sistemi per la qualità Econ. e gest. delle imprese immobiliari Tecnica di borsa Metodi e strumenti di progettazione organizzativa Analisi delle patologie d'impresa Bilancio e fiscalità d’impresa un insegnamento a scelta tra per un totale di 5 CFU Diritto tributario II Diritto tributario avanzato I Un insegnamento a scelta tra per un totale di 5 CFU Geografia economica Geografia economica – politica Geografia urbana e organizzazione territoriale Uno tra: Un insegnamento a scelta tra per un totale di 5 CFU: Diritto comunitario della concorrenza Fiscalità internazionale A scelta libera dello studente Prova finale Curriculum: Logistica Economica e Servizi per le Aziende I ANNO Economia dei trasporti 5 5 5 5 5 5 5 10 5 5 5 5 20 10 251 Matematica Finanziaria Avanzata I 5 Econ. e gest. delle imprese di logistica 5 Econ. e gest. delle imprese di trasporto 5 Ragioneria internazionale 5 Economia dei gruppi 5 Due insegnamenti a scelta tra per un totale di 10 CFU : 10 Programmazione e controllo Analisi e contabilità dei costi Budget e reporting direzionale Un insegnamento a scelta tra per un totale di 5 CFU: 5 Scienza delle finanze I, Scienza delle finanze II, Politica economica I Politica economica II Organizzazione aziendale (Corso avanzato) 5 Econ. e gest. delle imprese di servizi II (servizi avanzati alle 5 imprese) II ANNO Diritto dei trasporti 5 Due insegnamenti a scelta tra per un totale di 10 CFU 10 Economia e amministrazione delle aziende non profit Budget e reporting direzionale Economia delle aziende della net-economy corporate governance Marketing strategico Gestione della produzione dei materiali Econ. e gest. delle imprese commerciali Tecnica del commercio internazionale Organizzazione delle reti aziendali Finanza aziendale internazionale Finanza aziendale Tecnologia dei cicli produttivi Economia industriale Un insegnamento a scelta tra per un totale di 5 CFU 5 Statistica per le decisioni d'impresa Controllo statistico della qualità Un insegnamento a scelta tra per un totale di 5 CFU 5 Fiscalità internazionale Diritto amministrativo Diritto comunitario della concorrenza Diritto commerciale II 5 Un insegnamento a scelta tra per un totale di 5 CFU 5 Geografia urbana e organizzazione territoriale Politica dell'ambiente A scelta libera dello studente 5 Prova finale 20 252 PROPEDEUTICITA’ (LS CLEA) NON SI PUO' SOSTENERE L'ESAME DI: SE NON SI E' SOSTENUTO L'ESAME DI: Analisi Multivariata (Avanzato) I Analisi Multivariata Economia Aziendale e Metodologie Determinazioni Quantitative d'Azienda Economia Aziendale e Metodologie Determinazioni Quantitative d'Azienda Istituzioni di Diritto Pubblico Diritto Tributario Analisi di Bilancio I Analisi e Contabilità dei Costi I Diritto Amministrativo I Diritto Tributario Avanzato I Economia e Gestione delle Commerciali I Tecnica Professionale I e Imprese Finanza Aziendale I Finanza Aziendale Internazionale I Gestione della Produzione dei Materiali I Politica Economica II Scienza delle Finanze I Scienza delle Finanze II Tecnica di Borsa I e Economia e Gestione delle Imprese Economia Aziendale e Metodologie Determinazioni Quantitative d'Azienda Finanza Aziendale Economia e Gestione delle Imprese Politica Economica I Microeconomia Scienza delle Finanze I Economia Aziendale e Metodologie Determinazioni Quantitative d'Azienda Economia Aziendale e Metodologie Determinazioni Quantitative d'Azienda e e e 253 10.6 Corso di Laurea Specialistica in Statistica per le Decisioni e l'Analisi dei Sistemi Complessi Obiettivi formativi specifici Il corso di laurea (SDAS) si propone di formare specialisti negli strumenti quantitativi e metodologici per l'analisi di sistemi complessi e per il suppporto alle decisioni. Il profilo culturale / professionale del laureato coniuga le abilità tecniche necessarie per affrontare l'analisi di sistemi complessi relativi a medie e grandi imprese, enti, reti di servizi e di piccole imprese, con le competenze necessarie per estrarre informazioni utili ai processi decisionali anche da fonti di dati eterogenee e incomplete. Per rispondere al sempre crescente fabbisogno informativo delle organizzazioni e delle imprese del terzo millennio, nella presente laurea specialistica è prevista una formazione interdisciplinare che comprende Ricerca Operativa, Statistica, Informatica. Gli obiettivi fondamentali sono i seguenti: - Formare esperti / specialisti in analisi di supporto alle decisioni per la gestione di organizzazioni complesse. - Fornire gli strumenti per gestire l’Information Technology all’interno di un’organizzazione; utilizzare tecniche di Data Mining, strumenti e paradigmi avanzati per la ricerca e l’analisi multidimensionale dei dati, l’ottimizzazione di processi, l’allocazione di risorse, la progettazione di strutture informative, la gestione della conoscenza. - Creare innovazione dall’integrazione di tecnologie informatiche, strumenti statistici, metodi di decisione con criteri multipli, e tecniche di ottimizzazione e simulazione di scenari. La figura professionale delineata dal presente corso è quindi quella di un esperto che sa gestire efficientemente l'intero ciclo informazione-decisione, dalla raccolta dei dati , alla progettazione e gestione di sistemi informativi statistici, che è capace di interpretare fenomeni complessi e proporre decisioni anche in presenza di problemi poco strutturati,in condizioni di incertezza, con criteri multipli, con interazioni tra più decisori, con dati mancanti. Il ciclo informazione-decisione lungo il quale opera tale figura professionale è caratterizzato dalla metodologia della ricerca sperimentale. Caratteristiche della prova finale Il titolo verrà conseguito dopo la realizzazione di un elaborato concernente approfondimenti delle tematiche oggetto dei corsi e che presenti caratteristiche di approfondimento metodologico e/o applicativo. Ambiti occupazionali previsti per i laureati La figura professionale formata dalla laurea specialistica può giocare un ruolo strategico nel processo di razionalizzazione delle scelte nel settore pubblico, nelle medie e grandi imprese di produzione e nel terziario avanzato. È anche inseribile presso Enti produttori di informazione statistica e presso uffici studi di Banche, Camere di Commercio, ASL, Enti locali e Organizzazioni internazionali. Tenendo conto delle specificità del tessuto economico locale, i laureati saranno in grado di operare anche in qualità di consulenti esterni di reti di piccole imprese. Non sono previsti requisiti di accesso per l'iscrizione al corso Corsi di classi di laurea triennali che consentono l'iscrizione al corso senza debiti formativi CORSO DI LAUREA IN STATISTICA E INFORMATICA PER L'ECONOMIA E LE IMPRESE Numero massimo di debiti formativi consentito per l'iscrizione al corso di laurea specialistica = 30 Sono previste modalità di riconoscimento di titoli di studio acquisiti presso altri Atenei sia italiani che stranieri Sono previste modalità di riconoscimento di periodi di studio presso altri Atenei sia italiani che 254 stranieri Esistono servizi per il recupero di eventuali debiti formativi Non è prevista la valutazione dei tempi di conseguimento del titolo di primo livello Non è prevista la valutazione della votazione con cui si è conseguito il titolo di primo livello Non è prevista la valutazione degli elaborati per l'esame finale del titolo di primo livello Insegnamenti CFU Moduli CFU/ modulo 10 Inferenza computazionale I Inferenza statistica (avanzato) I Ottimizzazione I Ricerca operativa I Analisi delle serie storiche (avanzato) I Statistica economica I Sistemi dinamici I Matematica finanziaria I (chi non l'ha fatto) / Matematica finanziaria (avanzato) I Progettazione e gestione basi di dati statistiche Controllo statistico della qualità I (chi non l'ha fatto) /Statistica dei mercati monetari e finanziari I(chi non l'ha fatto)/Analisi di mercato I (chi non l'ha fatto) Dinamiche tecnologiche: Valutazione econtrollo I A scelta dello studente 5 5 5 5 5 Sistemi di supporto alle decisioni I Metodi di Data Mining (avanzato) I Analisi multivariata (avanzato) I Modelli statistici (avanzato) I Teoria dei giochi I Economia industriale I Statistica sociale I Metodi per la ricerca sociale I (chi non l'ha fatto)/ Metodi per la ricerca sociale (avanzato) A scelta dello studente 5 5 5 5 5 5 5 5 I ANNO Inferenza statistica avanzata 10 Ricerca Operativa 10 Statistica per l'economia 10 Complementi di matematica 10 Applicazioni aziendali informatico - statistiche Dinamiche tecnologiche: Valutazione 5 econtrollo 5 A scelta II ANNO Statistica e informatica per le decisioni di 10 impresa 10 Analisi multivariata avanzata Teoria delle decisioni d'impresa 10 10 Statistica sociale e Misurazione nelle scienze sociali A scelta dello studente Prova finale 5 15 5 5 5 5 5 5 5 5 255 PROPEDEUTICITA’ (LS CLAS) INSEGNAMENTO Analisi Multivariata (Avanzato) I PROPEDEUTICITA’ Analisi Multivariata 256 10.7 Corso di Laurea Specialistica (Interfacoltà) in: Progettazione e Gestione dei Sistemi Turistici. Curriculum Manageriale INSEGNAMENTI CFU I ANNO Diritto Commerciale Psicologia Sociale Programmazione e Controllo di Gestione per le Imprese Turistiche Filosofia e Teoria dei Linguaggi nella Comunicazione Turistica Integrata Lingua Inglese Avanzato Strategie e Politiche di Marketing Sociologia dei Processi Economici e del Lavoro nel Settore Turistico 60 10 5 10 5 10 10 5 Una delle discipline tratte dal seguente elenco per un totale di n. 5 crediti: Geografia dei Sistemi Turistici Storia Economica del Turismo II ANNO Governo e strategie di sviluppo delle imprese alberghiere Relazioni pubblico/privato e finanza di progetto Una delle discipline tratte dal seguente elenco per un totale di n. 5 crediti: Statistica per le ricerche di mercato Trasporti e sistemi turistici Una delle discipline tratte dal seguente elenco per un totale di n. 5 crediti: Diritto dell'Unione Europea Diritto tributario Diritto degli enti locali Attivita’ Formative a Scelta dello Studente Ulteriori Conoscenze Linguistiche Abilità Informatiche e Relazionali Prova Finale 5 6 4 4 16 Curriculum Culturale INSEGNAMENTI CFU I ANNO Diritto Commerciale Psicologia Sociale Programmazione e Controllo di Gestione per le Imprese Turistiche Filosofia e Teoria dei Linguaggi nella Comunicazione Turistica Integrata Lingua Inglese Avanzato Strategie e Politiche di Marketing Sociologia dei Processi Economici e del Lavoro nel Settore Turistico 60 10 5 10 5 10 10 5 Una delle discipline tratte dal seguente elenco per un totale di n. 5 crediti: 5 60 10 10 5 5 257 Geografia dei Sistemi Turistici Storia Economica del Turismo II ANNO Bioetica Ambientale ed Etica Economica Economia e Gestione dei Beni Culturali Una delle discipline tratte dal seguente elenco per un totale di n. 5 crediti: Comunicazione Letteraria del Viaggio Cultura Artistica nell’Italia meridionale dal ‘400 Al ‘900 Archeologia urbana e del territorio Una delle discipline tratte dal seguente elenco per un totale di n. 5 crediti: Prototurismo: Cultura, Società e Politica Turismo E Globalizzazione Turismo Religioso Attivita’ Formative a Scelta dello Studente Ulteriori Conoscenze Linguistiche Abilità Informatiche e Relazionali Prova Finale 60 10 10 5 5 6 4 4 16 258 PARTE QUARTA: I CORSI DI PERFEZIONAMENTO E I MASTERS 259 11. I CORSI DI PERFEZIONAMENTO E I MASTERS 11.1 Corso di Perfezionamento 11.1.1 CORSO DI PERFEZIONAMENTO IN EUROPEAN ACCOUNTING AND FINANCE Presentazione Il corso di perfezionamento in European Accounting si rivolge a laureati nelle discipline economiche che intendono approfondire le tematiche di accounting, finance e auditing in una prospettiva internazionale. L'ammissione al corso avviene per concorso pubblico, per titoli ed esame sulla base di un bando annuale. Il corso è interamente in lingua inglese e si svolge in parte presso il Dipartimento di Economia Aziendale dell'Università Federico II ed in parte presso Università straniere partners. A conclusione del corso, agli iscritti meritevoli, verrà rilasciato attestato ai sensi del DPR 162/82. SCHEDA DEL CORSO Direttore del Corso: Destinatari: Durata: Lingua: Materie: Sedi dei Corsi: Prof. Enrico Viganò Laureati in Economia 1 anno, da settembre a giugno Inglese Cost and Management Accounting, International Accounting, Group Accounting, Finance, Auditing, Computer Auditing Università di Napoli "Federico II", University College Cork, University of Gent, Ecole Supérieure de Commerce de Grenoble, University of Gothenburg, University of Boras Per informazioni sul corso di perfezionamento in European Accounting and Finance rivolgersi al Prof. Riccardo Viganò, Dipartimento di Economia Aziendale, studio n. 10, presso il Complesso Universitario di Monte S. Angelo, sito Web www.economia-aziendale.unina.it 11.2 MASTERS 11.2.1 MASTER UNIVERSITARIO DI II LIVELLO IN ECONOMIA E FINANZA Presentazione Il Master in Economia e Finanza (MEF) ha sede presso il Dipartimento Economia. Si propone di completare la formazione universitaria nelle materie economiche e finanziarie. Il MEF si rivolge a due tipi di laureati: - chi desidera qualificarsi per lavorare nelle istituzioni finanziarie, nelle imprese e negli organismi internazionali svolgendo funzioni di analisi, previsione e controllo; - chi intende proseguire gli studi con un dottorato di ricerca in Italia o all’estero. Il corso si propone di sviluppare: 260 - la capacità di inquadrare con chiarezza e analizzare con competenza problemi microeconomici, macroeconomici e finanziari, facendo ricorso ai metodi più aggiornati dell’analisi teorica, dell’inferenza statistica e delle tecniche di previsione; - la capacità di presentare in modo chiaro ed efficace i risultati della propria analisi e di partecipare efficacemente a lavori di gruppo; - una solida preparazione di base per chi intende proseguire gli studi: il MEF fornisce una preparazione equivalente ad un primo anno di un dottorato di ricerca europeo. Il responsabile scientifico del MEF è il Prof. Massimo Marrelli. Ammissione Al MEF possono essere ammessi i laureati in Economia e materie affini, Scienze Politiche, Fisica, Giurisprudenza, Ingegneria, Matematica e Statistica con votazione almeno pari a 105/110. Sono requisiti indispensabili per l’ammissione una buona conoscenza della lingua inglese e la conoscenza di libri di testo intermedi di microeconomia, macroeconomia, statistica e matematica. La preparazione sarà valutata mediante una apposita prova di selezione iniziale. Struttura del corso Il MEF ha una durata complessiva di 12 mesi ed è articolato in tre trimestri di didattica. In ciascun trimestre si tengono quattro corsi; ciascuno dei corsi si svolge nell’arco di 8 settimane e comprende complessivamente 24 ore di lezione e 12 ore di esercitazioni. A partire dal secondo trimestre si prevede l’intervento di docenti ed esperti esterni. Gli studenti vengono sollecitati ad una partecipazione attiva anche attraverso lo svolgimento di problemi e di esercizi e la presentazione di elaborati scritti. Il corso è a tempo pieno e, quindi, i partecipanti non possono svolgere alcuna attività lavorativa durante il periodo delle lezioni. L’articolazione dei corsi per ciascun trimestre è la seguente: TRIMESTRE CORSI DI INSEGNAMENTO I Statistica Matematica per l’economia e la finanza Microeconomia I Teoria dei giochi II Microeconomia II Macroeconomia I Finanza I Econometria III 8 corsi a scelta tra i seguenti: Analisi dei titoli derivati Analisi e valutazione delle imprese Finanza aziendale Economia degli intermediari finanziari Microstruttura dei mercati finanziari Analisi di dati panel e variabili dipendenti discrete Econometria delle serie storiche Economia internazionale Corporate governance Economia della previdenza e delle assicurazioni Economia pubblica: teoria della regolamentazione 261 Economia pubblica: decisioni collettive e modelli di voto Per informazioni sul MEF rivolgersi alla Segreteria MEF, Dipartimento di Economia presso il Complesso Universitario di Monte S. Angelo, tel. 081 - 675309, Fax 081 - 7663240, sito Web www.mef.unina.it 11.2.2 MASTER UNIVERSITARIO DI II LIVELLO IN TUTELA DELLA CONCORRENZA ED ECONOMIA DELLA REGOLAMENTAZIONE. Il Master in "Tutela della Concorrenza ed Economia della Regolamentazione” CER ha sede presso il Dipartimento di Economia. Si propone di formare laureati che abbiano competenze teoriche ed operative necessarie per affrontare i problemi di tutela della concorrenza e regolamentazione nei settori di pubblica utilità, con particolare riferimento ai settori delle telecomunicazioni e dell'elettricità. Il corso è diretto a: - laureati che desiderino qualificarsi per lavorare nelle industrie a rete, nelle Autorità di regolamentazione e tutela della concorrenza ed in società di consulenza; - laureati che intendano proseguire gli studi con un dottorato di ricerca in Italia ed all'estero su temi relativi all'economia della regolamentazione e tutela della concorrenza; - laureati già operanti nelle industrie a rete interessati a dare una base teorica alla propria esperienza. L’attività didattica segue un approccio multidisciplinare volto a dare una visione d’insieme dei vari aspetti della regolamentazione e della tutela della concorrenza. Grazie all’offerta di corsi specialistici, alcuni a scelta dello studente, all’elaborazione del lavoro di tesi e all’attività di stage prevista a fine corsi, il Master consente una formazione specializzata che tiene conto delle diverse provenienze formative degli studenti. Il Master si rivolge, infatti, a laureati in Economia, Scienze Politiche, Giurisprudenza, Ingegneria, Matematica e Statistica e sono previste, in relazione alla composizione della classe, almeno due settimane di precorsi il cui obiettivo è favorire l’armonizzazione delle conoscenze fra i vari partecipanti al corso. Ammissione Il Master è a numero chiuso e si prevede di ammettere non più di 25 partecipanti. Possono presentare domanda gli studenti laureati con il vecchio ordinamento, che abbiano riportato una votazione almeno pari a 100/110, in possesso delle seguenti lauree: Economia e corsi di laurea affini, Scienze delle Comunicazioni, Scienze Politiche e corsi di laurea affini, Fisica, Giurisprudenza, Ingegneria, Matematica e Statistica; possono altresì presentare domanda gli studenti laureati con il nuovo ordinamento, che abbiano riportato una votazione almeno pari a 100/110, in possesso di Laurea specialistica afferenti alle Facoltà di Economia, Scienze Economiche e Aziendali, Giurisprudenza, Scienze Politiche, Scienze Statistiche, Scienze della Comunicazione e Corso di Laurea in Scienze delle Comunicazioni presso le Facoltà di Scienze della formazione, Ingegneria, Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali. Sono considerati requisiti indispensabili per l’ammissione una buona conoscenza della lingua inglese e la conoscenza delle nozioni elementari di Microeconomia, Macroeconomia, Statistica e Matematica. Struttura del corso 262 Il Master ha una durata di 12 mesi ed è organizzato in quattro trimestri. Nei primi tre trimestri si terranno i corsi, mentre nel quarto gli studenti dovranno produrre un elaborato da presentare al termine del corso. L'elaborato fa parte integrante dell'esame finale. Alla fine dei corsi è prevista un’attività di stage nelle Autorità di regolamentazione, nei settori di regolamentazione delle aziende, in società di consulenza. Insegnamenti e settori scientifico disciplinari e Esercitazioni Precorsi Microeconomia (SECS- P/01) Tecniche quantitative (SECS- S/01) Contabilità (SECS-P/07) Diritto Internazionale (IUS/13) Corsi del I Trimestre Tecniche quantitative (SECS- S/01) Microeconomia (SECS- P/01) Introduzione alle tecnologie dell’informazione e comunicazione (ING-INF/03) Fondamenti di liberalizzazione del mercato dell’energia elettrica (ING-IND/33) Diritto pubblico dell’economia (IUS/09) Diritto commerciale (IUS/04) Diritto internazionale dell’Unione Europea (IUS/13) Diritto amministrativo (IUS/10) Corsi del II Trimestre Economia industriale e delle reti (SECS- P/06) Economia della regolamentazione I (SECS- P/03) Contabilità e informazione esterna nella regolamentazione delle TLC (SECS-P/07) Economia applicata alla regolamentazione delle public utilities (SECS- P/06) Corsi del III Trimestre indirizzo economico: Economia della regolamentazione II (SECS- P/03) Econometria (SECS- P05) Ore di lezioni Crediti 10 10 10 10 1 1 1 1 40 40 26 5 5 3 14 2 10 20 10 10 1 2 1 1 40 40 40 5 5 5 40 5 40 40 5 5 40 24 16 40 40 5 3 2 5 5 2 insegnamenti a scelta, per un totale di 10 crediti, tra: Problemi di antitrust e regolamentazione (SECS- P/06) Diritto dell’Unione Europea (IUS/14) Diritto commerciale (IUS/04) Tecniche di valutazione dell’efficienza (SECS- P/03) Valutazione dei programmi e degli investimenti pubblici (SECS- P/03) e tra le materie dell’indirizzo tecnologico: 263 indirizzo tecnologico: Reti di telecomunicazione (ING-INF/03) Base di dati per la gestione dell’informazione (ING-INF/05) Inquinamento elettromagnetico:aspetti tecnologici e normativi (ING-INF/02) Broadcasting audio/video (ING-INF/03) Reti wireless e sicurezza nelle reti (ING-INF/03) Tesina Totale 40 16 24 5 2 3 40 40 5 5 7 71 530 Enti sostenitori Collaborano in termini di docenza e/o di stage e sostengono il Master: Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas, Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, Telecom Italia, Wind Telecomunicazioni S.p.a., Between S.p.a, Acea S.p.a (Luce Napoli scarl), Commissione Europea, Fastweb, Filas, Acquirente Unico. Docenti Il Coordinatore del Master è Alfredo Del Monte, professore ordinario di Economia Industriale Il Consiglio del Corso è formato dai docenti dell’Ateneo che svolgono attività didattica all’interno del Master e, in particolare, da: Antonio Acconcia, associato di Economia politica Antonio Blandini, associato di Diritto commerciale comunitario Ermanno Bocchini, ordinario di Diritto commerciale Carlo Capuano, assegnista del Dipartimento di Economia Guido Carpinelli, ordinario di Sistemi elettrici per l’energia Alfredo Del Monte, ordinario di Economia industriale Giancarlo Ferraiuolo, ricercatore di Ingegneria delle Telecomunicazioni Giacinto Gelli, associato del Settore Scientifico Disciplinare "Telecomunicazioni" Giancarlo Guarino, ordinario di Diritto Internazionale Massimo Marrelli, ordinario di Economia pubblica Riccardo Martina, ordinario di Economia politica Rita Massa, associato di Campi elettromagnetici Davide Mattera, associato di Fondamenti di reti di telecomunicazione Marco Pagnozzi, ricercatore di Politica economica Luigi Paura, ordinario del Settore Scientifico Disciplinare "Telecomunicazioni" Concetta Maria Pontecorvo, associato di Diritto internazionale dell’economia Lucio Sansone, ordinario di Ingegneria del software Saverio Simonelli, ricercatore di Economia Politica Francesca Stroffolini, ordinario di Scienza delle Finanze Roberto Tizzano, associato di Economia Aziendale e Metodologie Quantitative d’Azienda Pierluigi Toriello, assistente ordinario di Diritto e Organizzazione Internazionale Francesco Verde, ricercatore di Ingegneria delle telecomunicazioni Il corpo docente è costituito, inoltre, da numerosi docenti provenienti dalle altre Università regionali e italiane e da docenti provenienti da Università straniere. Infine, sono programmati numerosi interventi di carattere seminariale da parte di dipendenti delle Autorità, delle imprese di telecomunicazione e di società di consulenza del settore. 264 Per informazioni sul CER rivolgersi alla Segreteria del Master CER, Dipartimento di Economia Facoltà di Economia, Complesso Universitario di Monte S. Angelo. Tel. 081/675313 fax 081/7663540; e-mail: cer@unina-it; sito web: www.cer.unina.it 11.2.3 MASTER UNIVERSITARIO EDIZIONE 2006 DI I LIVELLO IN MARKETING & SERVICE MANAGEMENT - PRESENTAZIONE Il Master in Marketing & Service Management si propone di sviluppare negli allievi le competenze di marketing necessarie per le imprese che operano in contesti ipercompetitivi e che adottano condotte strategiche finalizzate a creare valore per i clienti come presupposto fondamentale per generare valore economico. Il percorso formativo, pertanto, è strutturato per formare giovani ad alto potenziale che – grazie alle capacità, alle metodologie e agli strumenti di marketing management acquisiti – sono in grado di: • analizzare i bisogni, i comportamenti di acquisto e di consumo dei potenziali clienti in target; • segmentare i mercati sulla base delle aspettative di valore dei clienti potenziali; • formulare idonee strategie competitive di mercato finalizzate allo sviluppo e al mantenimento del vantaggio competitivo; • progettare e sviluppare sistemi di offerta coerenti con le aspettative di valore dei clienti in target; • configurare in modo “coerente ed integrato” le leve di marketing per la creazione di valore per i clienti in target; • monitorare le strategie e le azioni di marketing sulla base degli obiettivi di customer satisfaction, di creazione di valore per i clienti e per le imprese; • facilitare l’integrazione dell’attività di marketing con gli altri processi d’impresa; • istituire stabili e durature relazioni con i clienti e con gli attori economici che influenzano gli obiettivi e le strategie di creazione di valore per i clienti (intermediari commerciali, altre imprese, e così via.); • facilitare la diffusione nell’impresa della cultura dell’orientamento al cliente, dell’integrazione manageriale e della gestione delle relazioni come risorsa strategica di fondamentale importanza; • adottare e implementare modelli e strumenti di service management nelle imprese. STRUTTURA DEL CORSO Il Master ha inizio nel mese di Novembre 2006 ed ha una durata complessiva di 12 mesi con un impegno orario pari a 1.110 ore (di cui 580 d’aula, 180 di project work in sede e 350 di stage e project work aziendali). Esso si articola in cinque moduli formativi. Il I modulo è finalizzato ad omogeneizzare le capacità e abilità individuali e relazionali degli allievi. In tale prospettiva sono svolti alcuni corsi aventi ad oggetto il team building, il problem solving, la leadership/coaching, la comunicazione interpersonale e in pubblico. Sono previsti, inoltre, corsi di lingua inglese. Sempre al fine di favorire fra i partecipanti l’acquisizione di una base condivisa di conoscenze e di strumenti di analisi di supporto alle decisioni di marketing sono svolti seminari introduttivi sulla customer satisfaction, la creazione di valore per i clienti e la management integration, insieme ad una serie di corsi sulle metodologie della ricerca, di analisi dei dati e sugli strumenti a supporto delle decisioni di marketing. Nel II Modulo sono svolti i corsi di General Management (Contabilità Direzionale, Strategie di impresa, Gestione delle risorse umane, Economia, Analisi e controllo degli investimenti di marketing), con l’obiettivo di fornire agli allievi le conoscenze di base dell’economia e del 265 management delle imprese. A conclusione del modulo è prevista la realizzazione di un primo project work. Nel III Modulo, invece, sono previsti i corsi caratterizzanti il marketing management. Le materie trattate sono le seguenti: Marketing Strategico (Piano di Marketing, Analisi del Consumatore, Strategie basate sulla segmentazione del mercato, Posizionamento e strategie di differenziazione del sistema di offerta, Innovazione e lancio di nuovi prodotti e servizi), le Leve del Valore (Gestione dell’assortimento e decisioni di prezzo; Gestione della marca e della comunicazione; Gestione dei canali distributivi e delle forze di vendita; Gestione del servizio al cliente), il Marketing delle Relazioni (Gestione delle relazioni con i clienti; Gestione delle relazioni di canale). Alla fine del modulo è previsto un project work in collaborazione con le imprese partner. Nel IV modulo gli allievi frequentano i corsi di approfondimento su temi di marketing innovativi e di particolare rilevanza strategica. I corsi di approfondimento sono definiti anche in coerenza con le problematiche che gli allievi affrontano nella fase finale degli stage o project work svolti in collaborazione con le imprese partner. Il V Modulo, infine, è dedicato allo sviluppo di stage o project works, durante i quali gli allievi lavorano a progetti di natura “consulenziale” presso imprese di produzione di beni o di servizi. Il report finale concorre alla valutazione complessiva dell’allievo. Queste attività di progetto possono essere parte integrante di quelle già sviluppate nei moduli II e III. Al termine del percorso formativo agli allievi del Master che hanno frequentato almeno l’80% delle attività didattiche previste dal programma del Master e che hanno superato le verifiche periodiche relative ai vari corsi di insegnamento è rilasciato il titolo di Master in Marketing & Service Management equivalente a 70 crediti formativi. IL COMITATO SCIENTIFICO Prof. Luigi Cantone Professore straordinario di Marketing Università degli studi di Napoli Federico II di Napoli Prof. Raffaele Cercola Professore ordinario di Marketing Seconda Università di Napoli Prof. Stefano Ecchia Professore ordinario Economia degli intermediari finanziari Università degli studi di Napoli Federico II di Napoli Prof. Francesco Izzo Professore associato di Strategie d’impresa Seconda Università di Napoli Prof. Riccardo Mercurio Professore ordinario di Organizzazione aziendale Università degli studi di Napoli Federico II di Napoli Prof. Lucio Potito Professore ordinario di Economia aziendale Università degli studi di Napoli Federico II di Napoli Prof. Lucio Sicca (Coordinatore) Professore ordinario di Strategie d’impresa Università degli studi di Napoli Federico II di Napoli AMMISSIONE E INFORMAZIONI 266 Il Master è a numero chiuso, con un massimo di 40 partecipanti. Possono presentare domanda di partecipazione al Master laureati nelle seguenti discipline del vecchio e del nuovo ordinamento con votazione non inferiore a 105/110: Economia; Ingegneria; Scienze Matematiche e Fisiche; Scienze Statistiche e Attuariali; Scienze Politiche; Scienze della Comunicazione; Sociologia; Giurisprudenza; Scienze bancarie, finanziarie e assicurative. Le classi delle lauree triennali e specialistiche (D.M. 509/1999) utili per l’accesso al Master sono indicate nel bando di selezione disponibile presso la Segreteria Studenti della Facoltà di Economia e sul sito www.unina.it e www.mastersm.unina.it Le domande di partecipazione sono valutate sulla base di un concorso pubblico per titoli ed esami. I candidati sosterranno un colloquio volto a valutare le conoscenze acquisite nel corso degli studi, le capacità relazionali, l’interesse e la motivazione verso un Master nelle discipline del Marketing & Service Management. È titolo preferenziale, ancorché non selettivo, la conoscenza di base dei più comuni software applicativi (word, excel, power point) e della lingua inglese. Per informazioni sul Master universitario di I livello in Marketing & Service Management: Dott. Luca Genovese – Responsabile comunicazione e relazioni esterne 347/0840280 Dott. Pierpaolo Testa – Assistente alla didattica 339/2028437 [email protected] www.mastersm.unina.it 11.2.4 MASTER UNIVERSITARIO DI I LIVELLO IN “CREAZIONE E INCUBAZIONE DI IMPRESE PER LE RELAZIONI CON L’AREA DELL’EST EUROPEO” 1. Obiettivi e finalità del master L’obiettivo del Corso di Master universitario di I livello in “Creazione e incubazione di imprese per le relazioni con l’area dell’Est europeo” è quello di creare giovani preparati alla costituzione di nuove imprese, specialmente di dimensioni medio-piccole capaci di produrre beni da collocare sui mercati dell’Est europeo. Sfruttando la grande tradizione artigianale che si ha nel Mezzogiorno e tenendo conto delle caratteristiche del sistema industriale italiano, si vogliono formare giovani preparati a capire le esigenze del consumatore e cogliere le innovazioni tecniche e culturali della società europea al fine di tradurle nella produzione di beni e servizi. Poiché il Corso si prevede di tenerlo a Torre del Greco, l’obiettivo, prevalente ma non esclusivo, è quello di valorizzare la secolare tradizione della lavorazione del corallo e dei cammei che esiste sul territorio. Fondamentale sarà la capacità dei nuovi imprenditori di collocarsi sul mercato dell’Est europeo, ma anche su quello americano, indiano e cinese, dove vi è una consistente domanda di oggetti preziosi di corallo e cammei. 2. Ammissione Possono partecipare tutti i laureati in possesso di diploma universitario o di diploma di laurea (triennale o quadriennale) in Economia, Giurisprudenza; scienze Politiche, Ingegneria, lettere, statistica, sociologia e Matematica. 3. Struttura del corso Il corso si svolgerà alla scuola Angioletti di Torre del Greco e comprende le seguenti discipline: I semestre: 267 Storia dell’industria Diritto Commerciale Inglese Economia industriale II semestre: Organizzazione aziendale Diritto Internazionale Economia delle aziende di credito Tirocinio presso un’azienda. 4. Informazioni Per informazioni telefonare ai seguenti numeri: 081/675266; 081/675267; 081/8472615, oppure dal sito internet dell’Ateneo: www.unina.it 268 PARTE QUINTA: I DOTTORATI DI RICERCA 269 12. DOTTORATI DI RICERCA Presentazione Il dottorato di ricerca costituisce il titolo accademico finale di più alto livello rilasciato dalle Università. I corsi di dottorato di ricerca sono preordinati all'approfondimento delle metodologie della ricerca nel rispettivo settore di formazione scientifica; hanno durata triennale e prevedono la frequenza obbligatoria. Gli iscritti ai corsi di dottorato, cittadini della U.E., hanno diritto, alle condizioni stabilite dalla legge, ad una borsa di studio. Ai corsi di dottorato di ricerca si accede mediante concorso pubblico per esami, cui possono partecipare coloro che sono in possesso della laurea o di titolo equivalente. Dottorati di Ricerca attivati Scuola di dottorato in Scienze Economiche e Statistiche Presidente Prof. Francesco Balletta Nella scuola sono attivi i seguenti dottorati di ricerca: 12.1 Dottorato di Ricerca in Economia Aziendale L'obiettivo del percorso formativo è di favorire lo sviluppo di capacità di analisi nonchè potenziare l'attitudine alla ricerca, dotando gli studenti del corso di modelli metodologici e di strumenti di indagine e di interpretazione indispensabili sia per la comprensione di processi complessi, sia per poter riflettere in modo sistematico e creativo sulle basi e sui meccanismi di funzionamento dell'economia aziendale e della gestione dell'impresa. A tal fine, il corso intende rappresentare una decisiva opportunità per esplorare le aree di studio proprie delle discipline economico-aziendali in stretto contatto con le tendenze reali dell'economia e della gestione dell'impresa e con l'evoluzione del contesto macro-ambientale in cui l'impresa è immersa. Il dottorato di ricerca è suddiviso in sei semestri, differenziati a seconda delle attività previste e degli obiettivi perseguiti. Coordinatore: Durata: Prof. Adele Caldarelli 3 anni 12.2 Dottorato di Ricerca in Economia Politica Esso si caratterizza per sviluppare linee di ricerca di analisi particolarmente attente ai problemi dello sviluppo nelle sue varie articolazioni, con particolare attenzione al tema degli squilibri del sistema Italia e di quello Eeuropeo. In questa attività, in particolare, numerose ricerche hanno interessato l’analisi degli aspetti settoriali e territoriali ed il problema del funzionamento e di regolazione dei mercati particolarmente rilevanti come quelli dei servizi di pubblica utilità o di fattori produttivi primari come il mercato del lavoro ed il mercato finanziario e creditizio. Coordinatore: Durata: Prof. Carlo Panico 3 anni 270 12.3 Dottorato di Ricerca in Matematica per l’Analisi Economica e la Finanza Il Dottorato mira alla formazione di ricercatori matematici con uno spiccato orientamento alle applicazioni in campo economico e finanziario e di ricercatori economico-finanziari con una forte vocazione all’analisi su basi matematiche. Le figure professionali formate trovano inserimento nei centri studi dei grandi Enti, economici, monetari, finanziari, pubblici o privati, nazionali o sovranazionali ovvero in ambito accademico (ove, in particolare, è crescente il fabbisogno di docenza matematica orientata). Il dottorato presenta una notevole varietà di problematiche complesse che saranno oggetto di insegnamento e di ricerca. La formazione sarà quindi necessariamente interdisciplinare e si gioverà dell’interazione con Enti (nazionali o no, universitari o no) in cui si coltivino affini esperienze di ricerca. Coordinatore: Durata: Prof. Emilia Di Lorenzo 3 anni 12.4 Dottorato di Ricerca in Statistica Coordinatore: Durata: Prof. Carlo Natale Lauro 3 anni 12.5 Dottorato di Ricerca in Storia Economica Il dottorato di ricerca in Storia Economica dà una specializzazione nella ricerca documentale relativa all’economia dell’Europa, con particolare riguardo ai paesi del Mediterraneo. I dottori di ricerca in Storia economica possono intraprendere la carriera nelle università per le discipline storiche e quelle economiche, inoltre possono insegnare le discipline storiche nei licei e nelle scuole medie superiori e possono trovare impiego nelle imprese industriali come recard management. Coordinatore: Durata: 1.2.6 Prof. Francesco Balletta 3 anni Dottorato di Ricerca in Scienze del Turismo ad Indirizzo Manageriale Coordinatore: Durata: Prof. Sergio Sciarelli 3 anni Scuola di dottorato in Scienze Giuridico-Economiche Presidente Prof. Raffaele Perrone Capano Tra i dottorati della scuola è attivo il seguente di interesse specifico per i laureati della Facoltà di Economia. 1.2.7 Dottorato di Ricerca in Diritto dell’ Economia Coordinatore: Durata: Prof. Francesco Lucarelli 3 anni 271 PARTE SESTA: ALTRE INFORMAZIONI 272 13. STAGE E PLACEMENT DEGLI STUDENTI La Facoltà promuove lo svolgimento di attività di stage ai propri studenti (di corso di laurea e di diploma), laureati e diplomati presso aziende convenzionate. Si tratta di un periodo di tirocinio sul campo, in genere della durata di quattro-sei mesi, per non oltre quattro ore giornaliere, da svolgersi nella fase terminale del percorso di studi scelto dallo studente. Durante lo svolgimento dello stage, lo studente ha l’opportunità di osservare concretamente una particolare realtà imprenditoriale, dando anche un proprio contributo al funzionamento della stessa. Gli stage sono offerti da aziende convenzionate, sulla base di graduatorie formate dalla Facoltà ed aggiornate periodicamente, in funzione delle domande provenienti dagli studenti e dei criteri predefiniti. La Facoltà ha convenzioni con diverse aziende ed associazioni rappresentative delle stesse, fra cui l’Unione degli Industriali della Provincia di Napoli. Nell’ambito dell’attività di stage, allo studente vengono assegnati due tutor: un tutor aziendale (ossia un responsabile dell’attività formativa dello studente all’interno dell’azienda) ed un tutor della Facoltà (ossia un rappresentante del corpo docente responsabile dell’attività medesima per la Facoltà stessa). I tutor indirizzano lo studente nello svolgimento dell’attività di stage e si assicurano che essa si svolga nel rispetto del relativo progetto formativo. Le attività di stage sono promosse anche per i laureati e i diplomati della Facoltà, per i quali sono formate apposite graduatorie. Tali attività sono finalizzate ad agevolare la collocazione dello studente nel mondo del lavoro e non sono sottoposte ai vincoli di durata e di tempo previsti per le attività di stage svolte dagli studenti. Le attività di stage sono coordinate da un apposito ufficio, collocato al secondo livello del Padiglione dei Centri Comuni, del quale è responsabile la prof.ssa Simona Catuogno ed al quale collabora, per il personale amministrativo della Facoltà, il sig. Eligio Ribellino. Alle attività dell’ufficio partecipano anche laureati e studenti della Facoltà selezionati attraverso appositi bandi di concorso. 273 14. ASSOCIAZIONI ED ENTI PRESENTI NELLA FACOLTA’ Associazione ex Allievi della Facotà di Economia In occasione del cinquantenario della fondazione della Facoltà di Economia e Commercio dell’Università di Napoli, l’assemblea dei partecipanti decise la costituzione di una Associazione degli Ex Allievi della predetta Facoltà. Un gruppo di laureati in Economia e Commercio si è fatto carico di costituire l’Associazione con la denominazione ECO-NAPOLI. L’atto costitutivo è stato redatto dal notaio Giancarlo Laurini il 16 luglio 1987 (registrato il 3-8- 1987 n. 154971 A). L’associazione ha lo scopo di organizzare seminari, conferenze e convegni per l’aggiornamento dei laureati in Economia. Contemporaneamente si propone di mantenere vivo lo spirito goliardico che si è formato negli anni dell’Università. Il Consiglio direttivo è così composto: Presidente Prof. Francesco Balletta, V. Presidenti Dott. Giuseppe Ibello e Dott. Francesco Saverio Monticelli, Segretario Dott. Lucio D’Arrigo, Tesoriere Dott. Salvatore Grasso, Consiglieri Dott. Anna Civale, Dott. Salvatore Fedele, Dott. Carlo Montarsolo e Dott. Paolo Rocco. Presidente Onorario Prof. Mario Lombardi. Indirizzo: Associazione Ex Allievi della Facoltà di Economia e Commercio, c/o il Dipartimento di Analisi dei Processi Economico-Sociali, Linguistici, Produttivi e Territoriali - Monte S. Angelo, 80126 Napoli - tel. 081/675260/675266, FAX 675266. Quote sociali Euro 15,00 per i soci neolaureati (laureati da meno di tre anni) euro 30,00 per i soci ordinari (laureati da più di tre anni) euro 60,00 ed oltre per i soci sostenitori. I versamenti dovranno effettuarsi sul c/c postale n. 27415801 intestato a “Associazione ex allievi Facoltà di Economia, Eco-Napoli, Via Cintia, Monte S. Angelo, 80126, Napoli. Associazione internazionale degli studenti in Scienze Economiche e Commerciali L'AIESEC (Association Internationale des Etudiants en Sciences Economiques et Commerciales) è un'associazione educativa, indipendente, non politica, senza fini di lucro, interamente e gestita da studenti, che affianca l'attività universitaria con l'intento di integrare la formazione teorica con una visione pratica e reale del mondo del lavoro. Il principale programma dell' AISEC è lo stage internazionale che fornisce l'opportunità di lavorare in una azienda straniera per un periodo temporaneo, con la possibilità di venire a contatto con altri paesi, culture e studenti provenienti da tutto il mondo. L'AISEC, inoltre organizza colloqui di orientamento professionale, seminari in università, incontri in azienda; tutte iniziative che permettono di entrare in contatto con il mondo del lavoro ancora prima di essersi laureati. Indirizzo: Ufficio AISEC c/o la Facoltà di Economia Via Cinthia - Monte S. Angelo, 80126 Napoli tel. 081/675359. CUS Napoli Il CUS Napoli, oltre agli impianti di Via Campegna, gestisce due campetti ubicati nel complesso di Monte Sant’Angelo. Per fruire di tali strutture è necessaria l’iscrizione al CUS. Segreteria impianti sportivi C.U.S., via Cupa del Poligono n° 5, tel. 081/ 7621295, aperta tutti i giorni, compresi i festivi, dalle ore 9.00 alle 22.00. Segreteria C.U.S., Palazzo Corigliano in Piazza S. Domenico Maggiore n° 12, tel. 081/7605717, lunedì - mercoledì - venerdì dalle ore 8.30 alle ore 17.00, martedì - giovedì - sabato dalle ore 8.30 alle ore 15.00. Il responsabile della Facoltà in seno al Comitato dello Sport è il prof. Guido Cella (Dipartimento di Teoria e Storia dell’Economia Pubblica, Facoltà di Economia Via Cinthia Monte S.Angelo). 274 Movimento Studentesco per l’Organizzazione Internazionale - MSOI –Membro italiano dell’ISMUN - International Student Movement for the United Nations) Il MSOI (Movimento Studentesco per l’Organizzazione Internazionale) è un movimento, apolitico e privo di lucro, formato e diretto da studenti, aventi il fine di promuovere tra i giovani lo sviluppo di uno spirito internazionale che, superando nella visione degli interessi generali il particolarismo ispirato all’assoluta sovranità degli stati, faciliti l’instaurazione di un giusto e pacifico assetto della comunità internazionale. La principale attività del MSOI sono rappresentate da “seminari e conferenze” su tematiche internazionali, e “scambi culturali” con omologhe associazioni straniere. Di volta in volta il MSOI organizza visite alle Istituzioni Comunitarie, alle Organizzazioni Internazionali, simulazioni di sedute di organi di Organizzazioni Internazionali, corsi di informatica e lingue straniere finalizzati all’acquisizione di conoscenze utili ad un futuro inserimento nel mondo della carriera diplomatica e delle relazioni internazionali. Per informazioni rivolgersi al SIOI (Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale per la Campania) Piazzale Tecchio, 52 - Mostra D’Oltremare, Varco A, c/o I.S.V.E., tel. 081/2394026. 275