Conservazione dei beni culturali - Studenti e laureati

Università
Università degli Studi di GENOVA
Classe
L-1 - Beni culturali
Nome del corso
Conservazione dei beni culturali adeguamento di: Conservazione
dei beni culturali (1012874)
Nome inglese
Conservation of Cultural Heritage
Lingua in cui si tiene il corso
italiano
Codice interno all'ateneo del corso
8453 Modifica
Data del DM di approvazione dell'ordinamento didattico
05/05/2009
Data del DR di emanazione dell'ordinamento didattico
06/05/2009
Data di approvazione della struttura didattica
10/03/2009
Data di approvazione del senato accademico/consiglio di amministrazione
12/03/2009
Data della relazione tecnica del nucleo di valutazione
09/01/2008
Data della consultazione con le organizzazioni rappresentative a livello locale
della produzione, servizi, professioni
09/11/2007 -
Modalità di svolgimento
convenzionale
Eventuale indirizzo internet del corso di laurea
www.beniculturali.unige.it
Dipartimento di riferimento ai fini amministrativi
Italianistica, romanistica,antichistica,arti e spettacolo (DIRAAS)
Altri dipartimenti
Antichità, filosofia e storia (DAFIST)
EX facoltà di riferimento ai fini amministrativi
LETTERE e FILOSOFIA
Massimo numero di crediti riconoscibili
25 DM 16/3/2007 Art 4 12 come da: Nota 1063 del 29/04/2011
Numero del gruppo di affinità
1
Obiettivi formativi qualificanti della classe: L-1 Beni culturali
I laureati nei corsi di laurea della classe devono:
- possedere una buona formazione di base e un adeguato spettro di conoscenze e di competenze nei vari settori dei beni culturali (patrimonio archeologico; storico-artistico;
archivistico e librario; teatrale, musicale e cinematografico; demoetnoantropologico; del paesaggio e dell'ambiente);
- possedere adeguate competenze relativamente alla legislazione e all'amministrazione e alla valorizzazione nel settore dei beni culturali;
- possedere la padronanza scritta e orale di almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre all'italiano;
- essere in grado di utilizzare i principali strumenti informatici di gestione dei dati e della comunicazione telematica negli ambiti specifici di competenza.
Sbocchi occupazionali e attività professionali previsti dai corsi di laurea sono presso enti locali ed istituzioni specifiche, quali, ad esempio, sovrintendenze, musei,
biblioteche, archivi, cineteche, parchi naturali, nonché presso aziende ed organizzazioni professionali operanti nel settore della tutela e della fruizione dei beni culturali e del
recupero ambientale.
Gli atenei organizzeranno, in accordo con enti pubblici e privati, gli stages e i tirocini più opportuni per concorrere al conseguimento dei crediti richiesti per le "altre attività
formative" e potranno definire ulteriormente, per ogni corso di studio, gli obiettivi formativi specifici, anche con riferimento ai corrispondenti profili professionali.
Criteri seguiti nella trasformazione del corso da ordinamento 509 a 270
(DM 31 ottobre 2007, n.544, allegato C)
La trasformazione del Corso di Studio in Conservazione dei beni culturali in Corso di Laurea in Conservazione dei beni culturali nasce dall'esigenza di rendere il percorso di
studio più razionale e di evitare abbandoni e rallentamenti. Il corso è stato riformato secondo i seguenti obiettivi:
- rendere più compatto l'insieme delle attività didattiche garantendo anche una formazione tecnico-scientifica che si adegui alle attuali esigenze della conservazione e tutela
del patrimonio culturale;
- migliorare la progressione dell'apprendimento distribuendo razionalmente il carico di lavoro e limitando il numero degli esami;
- mantenere coerente con il percorso didattico l'offerta formativa relativa alle esperienze professionalizzanti.
Sintesi della relazione tecnica del nucleo di valutazione
La progettazione del corso risulta corretta. Le informazioni per gli studenti sono pienamente adeguate. La descrizione dei risultati attesi e degli sbocchi occupazionali appare
dettagliata. La consultazione con le organizzazioni rappresentative a livello locale della produzione, servizi, professioni è stata attuata, ma in modo non del tutto efficace.
Sintesi della consultazione con le organizzazioni rappresentative a livello locale della produzione, servizi, professioni
Il giorno 9 novembre 2007 alle ore 10 si sono riuniti nell'Aula Magna della Facoltà di Lettere e Filosofia in Via Balbi 2 i rappresentanti delle parti sociali e delle professioni
interessate ai percorsi formativi e professionali dei corsi di Studio della Facoltà, il Preside, i Presidenti dei Corsi di Studio della Facoltà di Lettere e Filosofia e la Giunta di
Presidenza.
Le parti sociali intervenute hanno fornito suggerimenti utili per la formulazione dei percorsi didattici e hanno altresì sottolineato l'importanza della formazione umanistica
per le professioni relative all'inserimento nelle strutture del terziario, della formazione scolastica, dell'editoria e del giornalismo, delle strutture teatrali e per l'intrattenimento,
della tutela e conservazione del patrimonio archivistico, bibliografico, archeologico e storico-artistico, nonché di tutti gli aspetti della fruizione della cultura a livello di
contenuti, immagini e testi nell'ambito delle Istituzioni locali.
Viene sottolineata anche la necessità di diversificare le competenze nella formazione della Laurea di primo livello rispetto a quella di secondo livello, anche per i titoli
eventualmente richiesti nelle procedure concorsuali.
Molti rappresentanti rilevano l'importanza dei rapporti presenti e già in corso con la Facoltà e auspicano una sempre più proficua collaborazione nell'individuazione delle
figure professionali emergenti.
Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo
I laureati nei corsi di laurea della classe devono:
- possedere un'adeguata formazione sulle discipline e sulle metodologie di base nel campo dei beni culturali, assicurata da una fascia di insegnamenti negli ambiti
disciplinari che potrebbero essere comuni a diversi curricula ed integrata dall'offerta di discipline mirate ad ampliare le conoscenze specifiche e professionalizzanti;
- possedere idonee competenze in relazione all'orientamento prescelto, assicurate da insegnamenti pertinenti e caratterizzanti l'eventuale curriculum specifico scelto dallo
studente;
- acquisire conoscenze specifiche del patrimonio culturale nella sua dimensione territoriale;
- possedere la padronanza di metodologie specifiche acquisite, oltre che nelle strutture, nelle uscite sul terreno (sopralluoghi, visite, scavi, ricognizioni etc.) ed in altre attività
formative ad elevato contenuto sperimentale e pratico;
- possedere conoscenze relative alla formazione tecnico-scientifica nel campo dei beni culturali e all'utilizzo dei principali strumenti informatici di gestione dei dati;
- avere competenze nel campo della comunicazione e della divulgazione delle tematiche specifiche dei diversi settori dei beni culturali, anche attraverso la comunicazione
multimediale;
- possedere la padronanza scritta e orale di almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre all'italiano.
La figura professionale alla quale devono corrispondere i laureati della classe è innanzitutto quella dell'operatore culturale, che possa svolgere la propria attività presso enti
locali, aziende ed organizzazioni professionali operanti sul territorio nei campi della conoscenza, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale e nel campo della
formazione.
Risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i Descrittori europei del titolo di studio (DM 16/03/2007, art. 3, comma 7)
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
I laureati devono raggiungere un livello di conoscenza post secondaria riguardo alla comprensione e le metodologie applicabili al patrimonio dei beni culturali; devono
essere in grado di contestualizzare tale patrimonio e di conoscere le problematiche relative al suo sviluppo nel contesto culturale attuale.
Gli strumenti didattici e le modalità per conseguire questi obiettivi sono le lezioni frontali, lo studio individuale di testi di livello universitario, le esercitazioni e le attività
professionalizzanti relativi ai beni culturali, i colloqui e il tutoraggio individuale, le verifiche intermedie orali e scritte, gli esami orali a conclusione degli insegnamenti.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)
I laureati devono essere in grado di utilizzare le conoscenze acquisite, sfruttando sia la capacità di comprensione conseguita sia le conoscenze professionalizzanti derivate
dall'attività di terreno, tirocinio ed ulteriori esperienze pratiche. Tale bagaglio culturale può essere positivamente applicato nei diversi campi della conservazione del
patrimonio culturale a livello di studio, di ricerca ed in attività professionali.
La capacità di saper applicare la conoscenza delle metodologie per risolvere problemi nel campo della conservazione dei beni culturali sarà testata nelle verifiche orali e
scritte su testi e documenti e/o manufatti.
Autonomia di giudizio (making judgements)
I laureati devono essere in grado di formulare giudizi autonomi, in grado di far emergere ed interpretare i dati utilizzabili per ricostruire quadri culturali di riferimento, con
particolare interesse per i temi scientifici relativi ai beni culturali e la loro ricaduta sulla società.
L'autonomia di giudizio e la capacità di applicare conoscenze e comprensione troveranno un primo momento di maturazione nelle esercitazioni, nelle attività
professionalizzanti, nella ricerca bibliografica, e avranno un momento importante di verifica nell'impostazione, che potrà anche essere pratica, nella redazione e nella
discussione dell'elaborato scritto della prova finale.
Abilità comunicative (communication skills)
I laureati devono sapere trasmettere con chiarezza e rigore metodologico il valore dei beni culturali e l'importanza della loro conoscenza come radice comune di un popolo,
anche con l'ausilio delle moderne tecnologie, in modo da comunicare sia con gli specialisti sia con il pubblico non specialista.
La padronanza di queste abilità sarà verificata con la presentazione e discussione in classe di tesine o power point e in sede di discussione dell'elaborato scritto delle prova
finale.
Capacità di apprendimento (learning skills)
I laureati devono raggiungere conoscenze e possedere competenze metodologiche sufficienti a far sì che possano proseguire in piena autonomia il loro percorso di studio e di
crescita culturale.
L'acquisizione di queste capacità, essenziali per l'accesso alle lauree magistrali, sarà verificata col monitoraggio in itinere.
Conoscenze richieste per l'accesso
(DM 270/04, art 6, comma 1 e 2)
L'ammissione al corso di Laurea in Conservazione dei beni culturali è subordinata al possesso di una adeguata preparazione di base costituita dalle competenze linguistiche e
dalle conoscenze culturali che di norma si acquisiscono nei Licei e negli Istituti di istruzione secondaria superiore.
Gli eventuali debiti formativi aggiuntivi derivanti da carenze di tali conoscenze saranno colmati entro il primo anno di corso secondo modalità stabilite dal regolamento
didattico del Corso di Laurea.
Caratteristiche della prova finale
(DM 270/04, art 11, comma 3-d)
La laurea in Conservazione dei beni culturali si consegue previo superamento di una prova finale che consiste nella presentazione e discussione di un elaborato scritto, che
eventualmente potrà accompagnare la presentazione e/o la realizzazione di un progetto, su un argomento scelto nell'ambito di uno degli insegnamenti seguiti, secondo quanto
previsto dal Regolamento didattico di Ateneo e di quello del Corso di laurea. Per essere ammesso alla prova finale, che porta all'acquisizione di 7 crediti lo studente dovrà
avere conseguito 173 crediti.
Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati
(Decreti sulle Classi, Art. 3, comma 7)
Gli sbocchi professionali previsti dal Corso di Laurea, anche con riferimento ai codici ISTAT ( 3.4.1.2: organizzatore di convegni; 3.4.1.3: Animatore culturale polivalente;
3.4.1.5: Guida turistica; 3.4.4.3: Tecnico archivista d'antichità, Tecnico della fruizione museale, Tecnico di biblioteca, Tecnico librario; 3.4.4.4: Perito e estimatore d'arte,
Perito d'arte) riguardano collaborazioni ed inserimenti in Istituzioni quali soprintendenze, musei, biblioteche, archivi, parchi culturali, enti locali, enti ed istituzioni pubbliche
e private, che utilizzano professionalità coerenti con le competenze specifiche fornite dal Corso di laurea.
Il Corso di Laurea costituisce la base privilegiata per accedere alle lauree magistrali del settore, alle quali si rimanda per i riferimenti ai codici ISTAT (LM-2 Archeologia;
LM-5 Archivistica e biblioteconomia; LM-11 Conservazione e restauro dei beni culturali ; LM-89 Storia dell'arte), che consentono l'accesso alle carriere dirigenziali presso
gli Enti e le Istituzioni di cui sopra.
Inoltre si crea la base più idonea per accedere, attraverso successivi corsi di specializzazione, alla formazione degli insegnanti di storia dell'arte e materie affini.
Il corso prepara alla professione di (codifiche ISTAT)
Animatori turistici e professioni assimilate - (3.4.1.3.0)
Guide ed accompagnatori naturalistici e sportivi - (3.4.1.5.1)
Guide turistiche - (3.4.1.5.2)
Tecnici dei musei - (3.4.4.2.1)
Stimatori di opere d'arte - (3.4.4.3.1)
Tecnici del restauro - (3.4.4.4.0)
Il rettore dichiara che nella stesura dei regolamenti didattici dei corsi di studio il presente corso ed i suoi eventuali curricula differiranno di
almeno 40 crediti dagli altri corsi e curriculum della medesima classe, ai sensi del DM 16/3/2007, art. 1 §2.
Attività di base
CFU
ambito disciplinare
settore
Lingua e letteratura italiana
minimo
da D.M.
per
l'ambito
min
max
L-FIL-LET/10 Letteratura italiana
9
12
-
Discipline storiche
L-ANT/02 Storia greca
L-ANT/03 Storia romana
L-OR/01 Storia del vicino oriente antico
L-OR/02 Egittologia e civilta' copta
L-OR/03 Assiriologia
L-OR/04 Anatolistica
L-OR/10 Storia dei paesi islamici
L-OR/14 Filologia, religioni e storia dell'Iran
L-OR/17 Filosofie, religioni e storia dell'India e dell'Asia centrale
L-OR/23 Storia dell'Asia orientale e sud-orientale
M-STO/01 Storia medievale
M-STO/02 Storia moderna
M-STO/04 Storia contemporanea
18
27
-
Civiltà antiche e medievali
L-FIL-LET/02 Lingua e letteratura greca
L-FIL-LET/04 Lingua e letteratura latina
L-FIL-LET/06 Letteratura cristiana antica
L-FIL-LET/07 Civilta' bizantina
L-FIL-LET/08 Letteratura latina medievale e umanistica
L-FIL-LET/09 Filologia e linguistica romanza
9
18
-
Discipline geografiche e antropologiche
BIO/08 Antropologia
M-DEA/01 Discipline demoetnoantropologiche
M-GGR/01 Geografia
M-GGR/02 Geografia economico-politica
6
9
-
Minimo di crediti riservati dall'ateneo minimo da D.M. 42:
Totale Attività di Base
-
42 - 66
Attività caratterizzanti
CFU
ambito disciplinare
settore
minimo
da D.M.
per
l'ambito
min
max
Legislazione e gestione dei beni culturali
IUS/01 Diritto privato
IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico
IUS/10 Diritto amministrativo
IUS/11 Diritto canonico e diritto ecclesiastico
IUS/14 Diritto dell'unione europea
SECS-P/02 Politica economica
SECS-P/03 Scienza delle finanze
6
9
-
Discipline relative ai beni storico-archeologici e artistici, archivistici e librari,
demoetnoantropologici e ambientali
ICAR/18 Storia dell'architettura
L-ANT/01 Preistoria e protostoria
L-ANT/04 Numismatica
L-ANT/05 Papirologia
L-ANT/06 Etruscologia e antichita' italiche
L-ANT/07 Archeologia classica
L-ANT/08 Archeologia cristiana e medievale
L-ANT/09 Topografia antica
L-ANT/10 Metodologie della ricerca
archeologica
L-ART/01 Storia dell'arte medievale
L-ART/02 Storia dell'arte moderna
L-ART/03 Storia dell'arte contemporanea
L-ART/04 Museologia e critica artistica e del
restauro
L-ART/05 Discipline dello spettacolo
L-ART/06 Cinema, fotografia e televisione
L-ART/07 Musicologia e storia della musica
L-ART/08 Etnomusicologia
L-FIL-LET/01 Civilta' egee
L-LIN/01 Glottologia e linguistica
L-OR/05 Archeologia e storia dell'arte del
vicino oriente antico
L-OR/06 Archeologia fenicio-punica
L-OR/11 Archeologia e storia dell'arte
musulmana
L-OR/16 Archeologia e storia dell'arte
dell'India e dell'Asia centrale
L-OR/20 Archeologia, storia dell'arte e
filosofie dell'Asia orientale
M-DEA/01 Discipline
demoetnoantropologiche
M-FIL/04 Estetica
M-STO/08 Archivistica, bibliografia e
biblioteconomia
M-STO/09 Paleografia
SPS/08 Sociologia dei processi culturali e
comunicativi
SPS/10 Sociologia dell'ambiente e del
territorio
66
81
-
Minimo di crediti riservati dall'ateneo minimo da D.M. 48:
Totale Attività Caratterizzanti
-
72 - 90
Attività affini
ambito: Attività formative affini o integrative
CFU
18
18
A11
BIO/02 - Botanica sistematica
BIO/03 - Botanica ambientale e applicata
BIO/05 - Zoologia
BIO/07 - Ecologia
CHIM/02 - Chimica fisica
CHIM/12 - Chimica dell'ambiente e dei beni culturali
FIS/07 - Fisica applicata (a beni culturali, ambientali, biologia e medicina)
GEO/01 - Paleontologia e paleoecologia
GEO/04 - Geografia fisica e geomorfologia
GEO/09 - Georisorse minerarie e applicazioni mineralogico-petrografiche per l'ambiente e i beni culturali
ICAR/15 - Architettura del paesaggio
6
18
A12
INF/01 - Informatica
ING-INF/01 - Elettronica
ING-INF/05 - Sistemi di elaborazione delle informazioni
0
6
A13
L-LIN/10 - Letteratura inglese
L-LIN/12 - Lingua e traduzione - lingua inglese
M-STO/07 - Storia del cristianesimo e delle chiese
0
6
intervallo di crediti da assegnarsi complessivamente all'attività (minimo da D.M. 18)
18 - 18
Totale Attività Affini
Altre attività
CFU
min
ambito disciplinare
A scelta dello studente
Per la prova finale e la lingua straniera (art. 10, comma 5, lettera
c)
12
12
Per la prova finale
7
7
Per la conoscenza di almeno una lingua straniera
2
2
Minimo di crediti riservati dall'ateneo alle Attività art. 10, comma 5 lett. c
Ulteriori attività formative
(art. 10, comma 5, lettera d)
CFU
max
-
Ulteriori conoscenze linguistiche
0
5
Abilità informatiche e telematiche
0
5
Tirocini formativi e di orientamento
0
5
Altre conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del
lavoro
3
7
0
3
Minimo di crediti riservati dall'ateneo alle Attività art. 10, comma 5 lett. d
Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali
Totale Altre Attività
24 - 46
Riepilogo CFU
CFU totali per il conseguimento del titolo
Range CFU totali del corso
180
156 - 220
Motivazioni dell'inserimento nelle attività affini di settori previsti dalla classe o Note attività affini
(BIO/03 BIO/07 CHIM/12 FIS/07 GEO/01 GEO/04 GEO/09 ICAR/15 )
Il corso mira a fornire una buona formazione di base ed un adeguato spettro di competenze nel settore dei beni culturali, con particolare riguardo al patrimonio, archeologico,
archivistico librario e storico artistico.
La formazione prevista è prevalentemente di carattere umanistico, per cui i relativi settori s/d devono avere un adeguato peso nell'ambito delle discipline caratterizzanti.
Tuttavia per garantire la possibilità di una formazione tecnico-scientifica, che si adegui alle attuali esigenze della conservazione e tutela del patrimonio culturale, si è ritenuto
di utilizzare tra le attività formative affini o integrative, oltre alcuni settori s/d non contemplati dalla L 270/2004, anche alcuni dei settori s/d di impronta prettamente
scientifica e tecnologica, spostandoli dall'ambito delle attività formative caratterizzanti, così che potessero assumere un adeguato peso per una preparazione qualificante.
Note relative alle altre attività
Note relative alle attività di base
Note relative alle attività caratterizzanti
RAD chiuso il 12/03/2009
Università
Università degli Studi di GENOVA
Classe
L-1 - Beni culturali
Nome del corso
Conservazione dei beni culturali modifica di: Conservazione dei
beni culturali (1015836)
Nome inglese
Conservation of Cultural Heritage
Lingua in cui si tiene il corso
italiano
Codice interno all'ateneo del corso
8453 Modifica
Data del DM di approvazione dell'ordinamento didattico
05/05/2009
Data del DR di emanazione dell'ordinamento didattico
06/05/2009
Data di approvazione della struttura didattica
10/03/2009
Data di approvazione del senato accademico/consiglio di amministrazione
12/03/2009
Data della relazione tecnica del nucleo di valutazione
09/01/2008
Data della consultazione con le organizzazioni rappresentative a livello locale della
produzione, servizi, professioni
09/11/2007 -
Modalità di svolgimento
convenzionale
Eventuale indirizzo internet del corso di laurea
http://www.beniculturali.unige.it
Dipartimento di riferimento ai fini amministrativi
Italianistica, romanistica,antichistica,arti e spettacolo (DIRAAS)
EX facoltà di riferimento ai fini amministrativi
Massimo numero di crediti riconoscibili
12 DM 16/3/2007 Art 4 Nota 1063 del 29/04/2011
Numero del gruppo di affinità
1
Obiettivi formativi qualificanti della classe: L-1 Beni culturali
I laureati nei corsi di laurea della classe devono:
- possedere una buona formazione di base e un adeguato spettro di conoscenze e di competenze nei vari settori dei beni culturali (patrimonio archeologico; storico-artistico;
archivistico e librario; teatrale, musicale e cinematografico; demoetnoantropologico; del paesaggio e dell'ambiente);
- possedere adeguate competenze relativamente alla legislazione e all'amministrazione e alla valorizzazione nel settore dei beni culturali;
- possedere la padronanza scritta e orale di almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre all'italiano;
- essere in grado di utilizzare i principali strumenti informatici di gestione dei dati e della comunicazione telematica negli ambiti specifici di competenza.
Sbocchi occupazionali e attività professionali previsti dai corsi di laurea sono presso enti locali ed istituzioni specifiche, quali, ad esempio, sovrintendenze, musei,
biblioteche, archivi, cineteche, parchi naturali, nonché presso aziende ed organizzazioni professionali operanti nel settore della tutela e della fruizione dei beni culturali e del
recupero ambientale.
Gli atenei organizzeranno, in accordo con enti pubblici e privati, gli stages e i tirocini più opportuni per concorrere al conseguimento dei crediti richiesti per le "altre attività
formative" e potranno definire ulteriormente, per ogni corso di studio, gli obiettivi formativi specifici, anche con riferimento ai corrispondenti profili professionali.
Criteri seguiti nella trasformazione del corso da ordinamento 509 a 270
(DM 31 ottobre 2007, n.544, allegato C)
La trasformazione del Corso di Studio in Conservazione dei beni culturali in Corso di Laurea in Conservazione dei beni culturali nasce dall'esigenza di rendere il percorso di
studio più razionale e di evitare abbandoni e rallentamenti. Il corso è stato riformato secondo i seguenti obiettivi:
- rendere più compatto l'insieme delle attività didattiche garantendo anche una formazione tecnico-scientifica che si adegui alle attuali esigenze della conservazione e tutela
del patrimonio culturale;
- migliorare la progressione dell'apprendimento distribuendo razionalmente il carico di lavoro e limitando il numero degli esami;
- mantenere coerente con il percorso didattico l'offerta formativa relativa alle esperienze professionalizzanti.
Sintesi della relazione tecnica del nucleo di valutazione
La progettazione del corso risulta corretta. Le informazioni per gli studenti sono pienamente adeguate. La descrizione dei risultati attesi e degli sbocchi occupazionali appare
dettagliata. La consultazione con le organizzazioni rappresentative a livello locale della produzione, servizi, professioni è stata attuata, ma in modo non del tutto efficace.
Sintesi della consultazione con le organizzazioni rappresentative a livello locale della produzione, servizi, professioni
Nel triennio 2001-2004, il Corso di Laurea in Conservazione dei Beni culturali è stato scelto e finanziato per la sperimentazione del progetto Campus one.
Nell'arco della sperimentazione sono state attivate una serie di Azioni : 1)iniziative specifiche di didattica attraverso contratti alternativi finanziaticon fondi di Ateneo e fondi
specifici Campus one per moduli didattici con valenze fortemente professionalizzanti e iniziative didattiche volte all'acquisizione, da parte degli studenti, di competenze
linguistiche e informatiche; 2) laboratori di avviamento all'utilizzo del portale di Ateneo e con attività di E learning; 3) sperimentazione dell'attività di supporto al Corso con
l'introduzione della figura del Manager didattico; 4) attivazione di un largo numero di possibilità di tirocini offerti in rapporto con Istituzioni, aziende, Associazioni .
Parallelamente si sono analizzati i termini formativi che la legislazione prevedeva per i profili professionali negli ambiti di competenza del corso e si sono considerati i livelli
di assorbimento negli sbocchi professionali previsti; 5) Valutazione della didattica, attraverso la visita ( novembre 2003) del Gruppo di valutazione Campus one. L'analisi era
stata condotta sulla base del RAV. , allora ai primi stadi di sperimentazione; 6) Istituzione di un Comitato di indirizzo dal quale erano emerse linee di collaborazione che,
con Comune e Soprintendenza, portarono a disegnare Convenzioni quadro, soprattutto nell'ottica di migliorare le possibilità e le
modalità di effettuare stages e tirocini da parte degli studenti iscritti. Il manifesto del Corso e l'offerta didattica era stata confrontata con i membri del Comitato, con
particolare attenzione ai contenuti professionalizzanti.
Le attività istruite in quella sperimentazione hanno determinato scelte, ancor oggi, significative del Corso, in alcuni casi trasformate da azioni sperimentali a operatività
pienamente integrate nella struttura didattica e gestionale del Corso stesso.
Il giorno 9 novembre 2007 alle ore 10 si sono riuniti nell'Aula Magna della Facoltà di Lettere e Filosofia in Via Balbi 2 i rappresentanti delle parti sociali e delle professioni
interessate ai percorsi formativi e professionali dei corsi di Studio della Facoltà, il Preside, i Presidenti dei Corsi di Studio della Facoltà di Lettere e Filosofia e la Giunta di
Presidenza.
Le parti sociali intervenute hanno fornito suggerimenti utili per la formulazione dei percorsi didattici e hanno altresì sottolineato l'importanza della formazione umanistica
per le professioni relative all'inserimento nelle strutture del terziario, della formazione scolastica, dell'editoria e del giornalismo, delle strutture teatrali e per l'intrattenimento,
della tutela e conservazione del patrimonio archivistico, bibliografico, archeologico e storico-artistico, nonché di tutti gli aspetti della fruizione della cultura a livello di
contenuti, immagini e testi nell'ambito delle Istituzioni locali.
Viene sottolineata anche la necessità di diversificare le competenze nella formazione della Laurea di primo livello rispetto a quella di secondo livello, anche per i titoli
eventualmente richiesti nelle procedure concorsuali.
Molti rappresentanti rilevano l'importanza dei rapporti presenti e già in corso con la Facoltà e auspicano una sempre più proficua collaborazione nell'individuazione delle
figure professionali emergenti.
Il CdS in Conservazione dei Beni Culturali recepisce le istanze che le vengono sia dalla Commissione Orientamento della Scuola sia dall'apposita Commissione
Orientamento in seno al CdS stesso che effettuano periodici incontri con gli studenti degli ultimi due anni della scuola secondaria di II grado e partecipano al Salone
Orientamento, al Salone immatricolazioni, all'Open week e all'Open Day.
Particolarmente intensa è l'attività di collegamento con le istituzioni culturali e professionali convenzionate presso le quali gli studenti del Corso effettuano sistematici stages
e tirocini. Proprio per favorire una preparazione alla professione, il CdS organizza obbligatoriamente questa attività presso musei, biblioteche, archivi, istituzioni culturali
pubbliche, centri di ricerca, ecc.
Dalle periodiche consultazioni e dai risultati di uno specifico questionario inviato a tali soggetti risulta particolarmente sentita l'esigenza che i laureati, oltre ad avere solide
basi nell'ambito delle rispettive conoscenze teoriche di base e dei materiali, acquisiscano, nel corso del ciclo triennale, buone capacità operative sul campo, specie gli
archeologi, che devono essere in grado non solo di riconoscere le tipologie dei materiali, ma soprattutto poter collaborare a scavi e ricognizioni sul territorio. Archeologi,
storici dell'arte e archivisti-bibliotecari devono essere in grado di documentare e curare l'informatizzazione dei beni culturali, saper gestire protocolli informatici e flussi
documentali, avere buone conoscenze sulla legislazione nazionale ed europea ed esperienze nel campo del restauro e della conservazione dei materiali. Inoltre si chiede che i
laureati in Conservazione dei Beni culturali siano in grado di collaborare all'allestimento di mostre e percorsi espositivi, progettare e condurre attività didattica soprattutto
presso le strutture museali, essere dotati di capacità di marketing e management.
Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo
Il percorso formativo del CdS in Conservazione dei beni culturali presenta una struttura didattica coerente con le indicazioni del DM 270 e finalizzata anche a favorire
l'inserimento dei laureati nel mondo del lavoro.
Le attività formative comprendono: insegnamenti, laboratori, seminari, stages, tirocini, corsi, anche tenuti presso idonei istituti pubblici e/o privati in Italia e all'estero
riconosciuti dal CdS, che assicurano competenze informatiche, linguistiche e di rilievo culturale coerente con le tematiche del Corso stesso.
Il CdS è articolato in tre curricula: beni archeologici, beni archivistici e librari, beni storico-artistici.
Obiettivi formativi del curriculum dei beni archeologici.
Il curriculum dei beni archeologici si propone di formare un laureato in possesso di una solida preparazione nelle metodologie di base nel campo della conoscenza, fruizione
e conservazione dei beni archeologici, con particolare riferimento al territorio. La preparazione viene supportata da una adeguata conoscenza della storia dall'antichità all'età
moderna e delle fonti storico-letterarie latine e greche, nonché accompagnata da una buona capacità di utilizzo e comprensione della lingua italiana.
Pertanto il percorso formativo prevede alcuni insegnamenti che offrono un quadro storico e culturale di riferimento al mondo antico e medievale e adeguate conoscenze della
letteratura e della lingua italiana. Una particolare attenzione viene rivolta alle tematiche archeologiche in senso diacronico (preistoria, protostoria, archeologia classica,
archeologia medievale e post medievale), supportate dalle conoscenze scientifiche - chimiche, fisiche, naturalistiche, informatiche - che sono utili per una migliore
comprensione delle culture antiche.
Sono previsti, come obbligatori, dei tirocini formativi che consentano un primo approccio professionale al territori (scavi, ricognizioni e attività di laboratorio post-scavo).
Obiettivi formativi del curriculum dei beni archivistici e librari.
Il curriculum dei beni archivistici e librari si propone di formare un laureato in possesso di una solida preparazione nelle metodologie di base nel campo della conservazione
e della catalogazione del materiale librario e documentario, anche nella sua dimensione territoriale. Questa preparazione deve essere adeguatamente supportata dalla
conoscenza della storia - fondata sui principali strumenti della ricerca storica - e delle fonti, analizzate tanto nelle loro caratteristiche contenutistiche e formali quanto nelle
modalità e nelle tecniche di produzione, conservazione e salvaguardia.
Il percorso formativo prevede alcuni insegnamenti che offrono un quadro storico di riferimento (Storia medievale, Storia moderna, Storia contemporanea) e forniscono
adeguate conoscenze di letteratura italiana e lingua latina. Una particolare attenzione sarà riservata alle tematiche relative alla conservazione e catalogazione dei beni librari
e archivistici e all'approccio delle fonti, in particolare di quelle documentarie. Sono altresì previsti, pur in alternativa con altri, insegnamenti che garantiscono la conoscenza
degli strumenti informatici di base e di alcune metodologie scientifiche applicate ai beni culturali.
Obiettivi formativi del curriculum dei beni storico-artistici.
L'indirizzo storico-artistico oltre a sviluppare attraverso una serie di insegnamenti comuni ai diversi indirizzi le capacità di analisi storica, le conoscenze relative agli ambiti
letterari e linguistici, le cognizioni geografiche e demoetnoantropologiche - insieme a conoscenze archivistiche e di analisi archeologica - si pone l'obiettivo specifico di
fornire agli studenti più estese e complete conoscenze di base relative alla dinamica della produzione artistica da medioevo all'età moderna, al contemporaneo. Il questo
ambito cronologico e tematico gli iscritti dovranno essere condotti a sperimentare e possedere strumenti di analisi secondo le metodologie sviluppate dalal critica
storico-artistica e attraverso l'applicazione di nuove tecnologie.
La capacità di lettura dello studente verrà orientata anche alla conoscenza del rapporto tra il territorio, la sua cultura, le forme di organizzazione della società e la produzione
artistica.
Il laureato di base dovrà essere messo quindi in condizioni di operare sull'articolato tessuto che caratterizza il patrimonio culturale e a individuare le problematiche di tutela e
conservazione.
Autonomia di giudizio (making judgements)
I laureati devono essere in grado di formulare giudizi autonomi, in grado di far emergere ed interpretare i dati utilizzabili per ricostruire quadri culturali di riferimento, con
particolare interesse per i temi scientifici relativi ai beni culturali e la loro ricaduta sulla società.
L'autonomia di giudizio e la capacità di applicare conoscenze e comprensione troveranno un primo momento di maturazione nelle esercitazioni, nelle attività
professionalizzanti, nella ricerca bibliografica, e avranno un momento importante di verifica nell'impostazione, che potrà anche essere pratica, nella redazione e nella
discussione dell'elaborato scritto della prova finale.
Abilità comunicative (communication skills)
I laureati devono sapere trasmettere con chiarezza e rigore metodologico il valore dei beni culturali e l'importanza della loro conoscenza come radice comune di un popolo,
anche con l'ausilio delle moderne tecnologie, in modo da comunicare sia con gli specialisti sia con il pubblico non specialista.
La padronanza di queste abilità sarà verificata con la presentazione e discussione in classe di tesine o power point e in sede di discussione dell'elaborato scritto delle prova
finale.
Capacità di apprendimento (learning skills)
I laureati devono raggiungere conoscenze e possedere competenze metodologiche sufficienti a far sì che possano proseguire in piena autonomia il loro percorso di studio e di
crescita culturale.
L'acquisizione di queste capacità, essenziali per l'accesso alle lauree magistrali, sarà verificata col monitoraggio in itinere.
Conoscenze richieste per l'accesso
(DM 270/04, art 6, comma 1 e 2)
Per iscriversi al corso di Laurea in Conservazione dei beni culturali sono richiesti il diploma di scuola secondaria superiore ed una buona preparazione di base in ambito
umanistico, che sarà valutata attraverso una verifica scritta, obbligatoria anche per chi effettua un passaggio di Corso o di Ateneo, finalizzata all'accertamento della capacità
di comprendere un testo italiano di contenuto pertinente alle tematiche del corso e della sua corretta riproposizione in riassunto.
Tutti gli studenti stranieri con diploma di scuola secondaria superiore conseguito all'estero saranno sottoposti ad una specifica prova di conoscenza di lingua italiana. Il
mancato superamento comporta l'attribuzione di obblighi formativi aggiuntivi.
È richiesta la conoscenza, per tutti i curricula, della lingua latina e per il solo curriculum dei beni archeologici anche della lingua greca, che sarà documentata e riconosciuta,
in base al diploma di scuola secondaria superiore, all'atto dell'iscrizione, contemporaneamente alla scelta del curriculum
La valutazione del possesso dei requisiti di accesso avviene subito dopo l'iscrizione.
Solo l'attestazione dell'avvenuta verifica scritta di accesso permette di poter procedere alla compilazione e alla presentazione del piano di studio. Le eventuali carenze
riscontrate vengono colmate con percorsi di recupero calibrati qualitativamente e quantitativamente; per il recupero della lingua latina e greca quest'ultima solo per il
curriculum dei beni archeologici sono attivati corsi di lettorato a frequenza obbligatoria. Gli studenti impossibilitati alla frequenza devono concordare con i docenti il
percorso personalizzato che consenta l'assolvimento del debito, previa presentazione di motivata giustificazione.
Le carenze devono essere colmate obbligatoriamente durante il primo anno di iscrizione.
Alla fine del percorso si procede ad una prova scritta che valuti l'avvenuto recupero; qualora l'esito della prova sia negativo e non sia stata colmata la carenza, non sarà
possibile presentare il piano di studi del secondo anno di corso e sostenere i relativi esami.
Il recupero di carenze, attraverso un apprendimento progressivo e opportunamente graduato, prevederà forme di inserimento anche per coloro che non effettueranno la
verifica all'inizio dell'a.a., a causa dei tempi differenziati di iscrizione.
Caratteristiche della prova finale
(DM 270/04, art 11, comma 3-d)
La laurea in Conservazione dei beni culturali si consegue previo superamento di una prova finale che consiste nella presentazione e discussione di un elaborato scritto, che
eventualmente potrà accompagnare la presentazione e/o la realizzazione di un progetto, su un argomento scelto nell'ambito di uno degli insegnamenti seguiti, secondo quanto
previsto dal Regolamento didattico di Ateneo e di quello del Corso di laurea. Per essere ammesso alla prova finale, che porta all'acquisizione di 7 crediti, lo studente dovrà
avere conseguito 173 crediti.
Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati
Il CdS mira a fornire agli studenti una buona formazione di base e un adeguato spettro di conoscenze e di competenze nei vari settori dei beni
culturali (patrimonio archeologico; storico-artistico; archivistico e librario; teatrale, musicale e cinematografico; demoetnoantropologico; del
paesaggio e dell'ambiente); delle adeguate competenze relativamente alla legislazione, all'amministrazione e alla valorizzazione nel settore dei
beni culturali; la capacità di utilizzare i principali strumenti informatici di gestione dei dati e della comunicazione telematica negli ambiti
specifici di competenza; la padronanza scritta e orale di almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre all'italiano. Il corso di laurea costituisce
inoltre la base privilegiata per accedere alle lauree magistrali del settore (Archeologia (LM-02); Scienze del libro e del documento (LM-05);
Storia dellarte e valorizzazione del patrimonio artistico (LM-89); Metodologie per la conservazione e il restauro dei beni culturali (12/S), che,
completando l'iter professionalizzante per i diversi settori specifici, consentono l accesso alle carriere dirigenziali presso gli Enti e le Istituzioni
di tutela e di ricerca sui beni culturali. Il CdS fornisce infine la base più idonea per accedere, attraverso successivi corsi di specializzazione,
alla formazione degli insegnanti di storia dell arte e materie affini.
funzione in un contesto di lavoro:
organizzatore di convegni; animatore culturale; guida turistica; tecnico di scavo archeologico, tecnico archivista d antichità, tecnico della fruizione
museale, tecnico di biblioteca; perito ed estimatore d'arte.
competenze associate alla funzione:
organizzazione di eventi culturali; capacità di intervento in uno scavo archeologico o in una prospezione archeologica; gestione di database; gestione di
archivi; schedatura di beni archeologici e storico-artistici; valorizzazione di musei e di aree archeologiche.
sbocchi professionali:
collaborazioni ed inserimenti in istituzioni quali soprintendenze, musei, biblioteche, archivi, parchi culturali, istituti di ricerca, enti locali, enti ed istituzioni
pubbliche e private, che utilizzano professionalità coerenti con le competenze specifiche fornite dal corso di laurea.
Il corso prepara alla professione di (codifiche ISTAT)
Archeologi - (2.5.3.2.4)
Esperti d'arte - (2.5.3.4.2)
Archivisti - (2.5.4.5.1)
Bibliotecari - (2.5.4.5.2)
Curatori e conservatori di musei - (2.5.4.5.3)
Organizzatori di fiere, esposizioni ed eventi culturali - (3.4.1.2.1)
Organizzatori di convegni e ricevimenti - (3.4.1.2.2)
Animatori turistici e professioni assimilate - (3.4.1.3.0)
Guide turistiche - (3.4.1.5.2)
Tecnici dei musei - (3.4.4.2.1)
Tecnici delle biblioteche - (3.4.4.2.2)
Stimatori di opere d'arte - (3.4.4.3.1)
Tecnici del restauro - (3.4.4.4.0)
Risultati di apprendimento attesi - Conoscenza e comprensione - Capacita di applicare conoscenza e comprensione
Area Generica
Conoscenza e comprensione
Le attività formative di base, comuni a tutti e tre i curricula, devono offrire una indispensabile preparazione in ambito letterario, storico, geografico ed
antropologico. Si tratta comunque di insegnamenti strettamente correlati tra loro e finalizzati ad un coerente percorso formativo. Gli strumenti didattici e le
modalità per conseguire questi obiettivi sono le lezioni frontali, lo studio individuale di testi di livello universitario, le esercitazioni e le attività
professionalizzanti relative ai beni culturali, i colloqui e il tutoraggio individuale, le verifiche intermedie orali e scritte, gli esami orali a conclusione degli
insegnamenti.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
I laureati devono essere in grado di utilizzare le conoscenze acquisite, dimostrando di possedere un buon bagaglio di informazioni storiche e letterarie,
nonché capacità linguistiche
Insegnamenti
Area beni-storico-archeologici, artistici, archivistici e librari, demoetnoantropologici e ambientali
Conoscenza e comprensione
Tali conoscenze permettono una prima sostanziale differenziazione fra i tre curricula, rispettivamente in ambito storico-archeologico, in ambito archivistico
e librario, in ambito storico-artistico. Nei tre ambiti si intende fornire una preparazione di base in modo da poter operare con competenza, al termine del
curriculum triennale. I laureati devono raggiungere un livello di conoscenza post secondaria riguardo alla comprensione e alle metodologie applicabili al
patrimonio dei beni culturali; devono essere in grado di contestualizzare tale patrimonio e di conoscere le problematiche relative al suo sviluppo nel
contesto culturale attuale.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Affrontare con solida preparazione le problematiche relative allo studio e alla ricerca nei rispettivi ambiti (archeologico, archivistico e storico-artistico), alla
conoscenza dei manufatti, alla valorizzazione e gestione del patrimonio culturale. Conseguire conoscenze professionalizzanti derivate dallattività sul
terreno, tirocinio ed ulteriori esperienze pratiche. La capacità di saper applicare la conoscenza delle metodologie per risolvere problemi nel campo della
conservazione dei beni culturali sarà testata nelle verifiche orali e scritte su testi e documenti e/o manufatti.
Area Economico-gestionale dei Beni culturali
Conoscenza e comprensione
Acquisire conoscenze in ambito legislativo relativamente al patrimonio culturale e, in particolare, ai beni archeologici, archivistici e librari, artistici.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
La conoscenza delle basi giuridiche relative al patrimonio culturale permetterà ai laureati di saper operare con una buona competenza nei rispettivi ambiti
lavorativi (ricerca archeologica, musei, archivi, biblioteche, ecc.).
Area Conoscenze scientifiche e di contesto
Conoscenza e comprensione
Avere una buona base di conoscenza in quegli ambiti di tipo scientifico che costituiscono un apporto indispensabile per una moderna conoscenza e
conservazione del patrimonio culturale, sia archeologico, sia archivistico-librario, sia artistico.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Per quanto non si richieda un livello approfondito di conoscenze scientifiche, lo studente deve essere in grado di comprendere ed applicare nei propri
rispettivi campi le moderne metodologie di analisi e di conservazione dei beni culturali. Tale bagaglio culturale può essere positivamente applicato nei
diversi campi della conservazione del patrizio culturale a livello di studio, di ricerca ed in attività professionali.
Il rettore dichiara che nella stesura dei regolamenti didattici dei corsi di studio il presente corso ed i suoi eventuali curricula differiranno di
almeno 40 crediti dagli altri corsi e curriculum della medesima classe, ai sensi del DM 16/3/2007, art. 1 §2.
Attività di base
CFU
ambito disciplinare
settore
Lingua e letteratura italiana
minimo
da D.M.
per
l'ambito
min
max
L-FIL-LET/10 Letteratura italiana
9
12
-
Discipline storiche
L-ANT/02 Storia greca
L-ANT/03 Storia romana
L-OR/01 Storia del vicino oriente antico
L-OR/02 Egittologia e civilta' copta
L-OR/03 Assiriologia
L-OR/04 Anatolistica
L-OR/10 Storia dei paesi islamici
L-OR/14 Filologia, religioni e storia dell'Iran
L-OR/17 Filosofie, religioni e storia dell'India e dell'Asia centrale
L-OR/23 Storia dell'Asia orientale e sud-orientale
M-STO/01 Storia medievale
M-STO/02 Storia moderna
M-STO/04 Storia contemporanea
18
27
-
Civiltà antiche e medievali
L-FIL-LET/02 Lingua e letteratura greca
L-FIL-LET/04 Lingua e letteratura latina
L-FIL-LET/06 Letteratura cristiana antica
L-FIL-LET/07 Civilta' bizantina
L-FIL-LET/08 Letteratura latina medievale e umanistica
L-FIL-LET/09 Filologia e linguistica romanza
9
18
-
Discipline geografiche e antropologiche
BIO/08 Antropologia
M-DEA/01 Discipline demoetnoantropologiche
M-GGR/01 Geografia
M-GGR/02 Geografia economico-politica
6
9
-
Minimo di crediti riservati dall'ateneo minimo da D.M. 42:
Totale Attività di Base
-
42 - 66
Attività caratterizzanti
CFU
ambito disciplinare
settore
minimo
da D.M.
per
l'ambito
min
max
Legislazione e gestione dei beni culturali
IUS/01 Diritto privato
IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico
IUS/10 Diritto amministrativo
IUS/11 Diritto canonico e diritto ecclesiastico
IUS/14 Diritto dell'unione europea
SECS-P/02 Politica economica
SECS-P/03 Scienza delle finanze
6
9
-
Discipline relative ai beni storico-archeologici e artistici, archivistici e librari,
demoetnoantropologici e ambientali
ICAR/18 Storia dell'architettura
L-ANT/01 Preistoria e protostoria
L-ANT/04 Numismatica
L-ANT/05 Papirologia
L-ANT/06 Etruscologia e antichita' italiche
L-ANT/07 Archeologia classica
L-ANT/08 Archeologia cristiana e medievale
L-ANT/09 Topografia antica
L-ANT/10 Metodologie della ricerca
archeologica
L-ART/01 Storia dell'arte medievale
L-ART/02 Storia dell'arte moderna
L-ART/03 Storia dell'arte contemporanea
L-ART/04 Museologia e critica artistica e del
restauro
L-ART/05 Discipline dello spettacolo
L-ART/06 Cinema, fotografia e televisione
L-ART/07 Musicologia e storia della musica
L-ART/08 Etnomusicologia
L-FIL-LET/01 Civilta' egee
L-LIN/01 Glottologia e linguistica
L-OR/05 Archeologia e storia dell'arte del
vicino oriente antico
L-OR/06 Archeologia fenicio-punica
L-OR/11 Archeologia e storia dell'arte
musulmana
L-OR/16 Archeologia e storia dell'arte
dell'India e dell'Asia centrale
L-OR/20 Archeologia, storia dell'arte e
filosofie dell'Asia orientale
M-DEA/01 Discipline
demoetnoantropologiche
M-FIL/04 Estetica
M-STO/08 Archivistica, bibliografia e
biblioteconomia
M-STO/09 Paleografia
SPS/08 Sociologia dei processi culturali e
comunicativi
SPS/10 Sociologia dell'ambiente e del
territorio
66
81
-
Minimo di crediti riservati dall'ateneo minimo da D.M. 48:
Totale Attività Caratterizzanti
-
72 - 90
Attività affini
ambito: Attività formative affini o integrative
CFU
18
18
A11
BIO/02 - Botanica sistematica
BIO/03 - Botanica ambientale e applicata
BIO/05 - Zoologia
BIO/07 - Ecologia
CHIM/02 - Chimica fisica
CHIM/12 - Chimica dell'ambiente e dei beni culturali
FIS/07 - Fisica applicata (a beni culturali, ambientali, biologia e medicina)
GEO/01 - Paleontologia e paleoecologia
GEO/04 - Geografia fisica e geomorfologia
GEO/09 - Georisorse minerarie e applicazioni mineralogico-petrografiche per l'ambiente e i beni culturali
ICAR/15 - Architettura del paesaggio
6
18
A12
INF/01 - Informatica
ING-INF/01 - Elettronica
ING-INF/05 - Sistemi di elaborazione delle informazioni
0
6
A13
L-LIN/10 - Letteratura inglese
L-LIN/12 - Lingua e traduzione - lingua inglese
M-STO/07 - Storia del cristianesimo e delle chiese
0
6
intervallo di crediti da assegnarsi complessivamente all'attività (minimo da D.M. 18)
18 - 18
Totale Attività Affini
Altre attività
CFU
min
ambito disciplinare
A scelta dello studente
Per la prova finale e la lingua straniera (art. 10, comma 5, lettera
c)
12
12
Per la prova finale
7
7
Per la conoscenza di almeno una lingua straniera
2
2
Minimo di crediti riservati dall'ateneo alle Attività art. 10, comma 5 lett. c
Ulteriori attività formative
(art. 10, comma 5, lettera d)
CFU
max
-
Ulteriori conoscenze linguistiche
0
5
Abilità informatiche e telematiche
0
5
Tirocini formativi e di orientamento
0
5
Altre conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del
lavoro
3
7
0
3
Minimo di crediti riservati dall'ateneo alle Attività art. 10, comma 5 lett. d
Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali
Totale Altre Attività
24 - 46
Riepilogo CFU
CFU totali per il conseguimento del titolo
Range CFU totali del corso
180
156 - 220
Motivazioni dell'inserimento nelle attività affini di settori previsti dalla classe o Note attività affini
(BIO/03 BIO/07 CHIM/12 FIS/07 GEO/01 GEO/04 GEO/09 ICAR/15 )
Il corso mira a fornire una buona formazione di base ed un adeguato spettro di competenze nel settore dei beni culturali, con particolare riguardo al patrimonio, archeologico,
archivistico librario e storico artistico.
La formazione prevista è prevalentemente di carattere umanistico, per cui i relativi settori s/d devono avere un adeguato peso nell'ambito delle discipline caratterizzanti.
Tuttavia per garantire la possibilità di una formazione tecnico-scientifica, che si adegui alle attuali esigenze della conservazione e tutela del patrimonio culturale, si è ritenuto
di utilizzare tra le attività formative affini o integrative, oltre alcuni settori s/d non contemplati dalla L 270/2004, anche alcuni dei settori s/d di impronta prettamente
scientifica e tecnologica, spostandoli dall'ambito delle attività formative caratterizzanti, così che potessero assumere un adeguato peso per una preparazione qualificante.
Note relative alle altre attività
Note relative alle attività di base
Note relative alle attività caratterizzanti
RAD chiuso il 14/06/2013