ALEX HONNOLD AL 62° TRENTO FILM FESTIVAL day by day - giovedì’ 1 maggio E’ la giornata di Alex Honnold al Trento Film Festival e per la prima volta anche in Italia, in un programma che propone alcuni appuntamenti entrati nella tradizione della rassegna: l’incontro dedicato ai rifugi alpini, l’appuntamento alla SOSAT di “Cordate nel futuro”, preceduto da un omaggio - ricordo di Rolly Marchi; e ancora il pitching forum che conclude il workshop “Raccontare l’Avventura”, l’incontro con l’alpinista Oreste Forno che nel suo ultimo libro riflette sull’idea che possa esistere una montagna che può dare gioia senza chiedere di rischiare. GLI EVENTI DELLA GIORNATA h. 10.30 Prima a...Roccabruna INCONTRO CON I RIFUGI A cura di Accademia d’Impresa, Azienda speciale della CCIAA di Trento in collaborazione con Accademia della Montagna del Trentino, Associazione Gestori Rifugi del Trentino, SAT e Trento Film Festival. Questo seminario sarà un’occasione per confrontarsi sul tema dei rifugi attraverso storie rappresentazioni, immagini riflesse nella percezione di coloro che vivono la montagna e per fornire spunti di analisi sull’evoluzione del turismo alpino. Intervengono Enrico Camanni, giornalista, scrittore ed alpinista, Luciano Ferrari Presidente SOSAT Palazzo Roccabruna, Via Santa Trinità, 24 h. 11.00 Emozioni tra le pagine LA FARFALLA SUL GHIACCIAIO di Oreste Forno, Ed. Bellavite Fausta Slanzi e Roberto De Martin dialogano con l'autore Romanzo introspettivo sui motivi che spingono l'alpinista a giocarsi inconsciamente la propria vita, ma anche sull'idea che esiste una montagna che può dare gioia senza chiedere di rischiare. Sala Conferenze della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, Via Garibaldi, 33 “Di fronte alla morte, scrive Oreste Forno, più di una volta mi sono sentito dire: Fa parte dell’andare in montagna e bisogna accettarla per i tanti benefici che comunque la montagna dà. E pensando alle tantissime persone che trovano grande soddisfazione e gioia nell’andare in montagna, come si fa a non condividere un’affermazione come questa? Ma la questione è un’altra, perché non si tratta di togliere l’uomo dalla montagna, o viceversa, perché a quel punto bisognerebbe toglierlo anche dalla strada, e l’uomo non è fatto per stare sotto una campana di vetro. E nemmeno gli si può vietare la montagna più dura. Lo dico perché so cosa significhi sentire quel bisogno, che è come una luce che ti acceca, ma che allo stesso tempo ti permette di vivere momenti ed esperienze che rendono più ricca la tua vita. E allora credo che si possa anche accettare la possibilità di morire in montagna, se questo avviene in modo del tutto accidentale e non per negligenza, o per errore, o presunzione, o per troppa pienezza di sé, purché si faccia comunque il possibile per scongiurarla. Quindi mettiamola così: la ‘pelle’ a tutti i costi, e non la cima a tutti i costi!” Oreste Forno. Nato in Valtellina (SO) nel 1951 vive a Erba (CO) è diplomato in elettronica industriale ed è giornalista pubblicista. Ha iniziato a frequentare la montagna sui monti di casa appassionandosi a roccia, misto e ghiaccio ed allo scialpinismo compiendo diverse ascensioni in Europa, Asia e America anche in qualità di capo-spedizione. Molto appassionato di fotografia che ha praticato a livello professionale, è stato per molti anni anche un apprezzato titolato I.N.S.A. nell’ambito delle scuole del C.A.I. Nel tempo si è dedicato all’attività letteraria e nel 1988 ha pubblicato “Sci oltre la pista” che sarà il primo di una lunga serie di libri di successo per cui verrà inserito nel ristretto numero del Gruppo Italiano Scrittori di Montagna. Il richiamo insistente della montagna lo porta a diventare guardiano di diga, il cui lavoro nella solitudine dei monti gli consente di dedicarsi maggiormente all’amata fotografia ed alla scrittura. Nel 2002 ideato e realizzato un progetto alpinistico-umanitario denominato “Summit for Peace = Cime di Pace” che in dieci anni di attività ha raccolto decine di migliaia di Euro regolarmente erogati a favore di iniziative solidali intese a portare aiuto a bambini di Paesi terzi particolarmente disagiati e colpiti da eventi bellici. Ha svolto e svolge assiduamente anche l’attività di conferenziere proiettando video e diapositive sulle sue esperienze alpinistiche ed umanitarie. h. 15.00 RACCONTARE L’AVVENTURA – Panel pubblico Pitching forum finale del workshop di scrittura di progetti di documentario, organizzato in collaborazione con Trentino Film Commission e ZeLIG, Scuola di documentario, televisione e nuovi media - Bolzano Sala Conferenze della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, Via Garibaldi, 33 Nell’ambito della collaborazione tra Trento Film Festival e Trentino Film Commission, ZeLIG scuola di documentario di Bolzano, in collaborazione con Format - il Centro audiovisivi della Provincia autonoma di Trento, torna "Raccontare l'Avventura", il workshop rivolto ai filmmakers che vogliono perfezionare le proprie conoscenze sulla scrittura e imparare a presentare un progetto di un film documentario. Il workshop è organizzato in tre moduli con due laboratori a Trento e una fase intermedia di sviluppo on-line. Alcuni incontri si sono già tenuti il 15 e il 16 marzo, e termineranno il 27, il 28, il 29 e il 30 aprile durante il Trento Film Festival; dal 17 marzo al 26 aprile lo scrittura e lo sviluppo del progetto sulla piattaforma web, infine il 1° maggio 2014 è in programma l'evento conclusivo, un pitch pubblico di presentazione dei progetti a produttori e responsabili di reti televisive nell'ambito del Trento Film Festival. Sono 30 i partecipanti in questa edizione, ma solo10 avranno l’occasione di presentare il loro progetto il 1° maggio. h. 15.00 RICORDO DI ROLLY MARCHI La SOSAT e il Trento Film Festival propongono questo omaggio – ricordo del giornalista e scrittore Rolly Marchi, scomparso lo scorso ottobre, e che con la sua presenza costante ha accompagnato la storia del Festival trentino. Un omaggio con le testimonianze di amici e collaboratori e letture scelte tratte dei suoi romanzi più noti. Sede della SOSAT, via Malpaga, 17 h. 15.00 QUANDO IL CLIMA E' AMICO DELLA MONTAGNA Laboratorio per bambini sulle energie rinnovabili a cura di Tra le Rocce e il Cielo, in collaborazione con H2O+ Parco dei Mestieri, Via San Giovanni Bosco, 1 h. 17.00 CREA IL TUO SALVANEL IN 3D Insieme ad Andrea Foches verranno realizzati simpatici pupazzetti tridimensionali, raffiguranti il folletto dei boschi trentini che porta fortuna! Parco dei Mestieri, Via San Giovanni Bosco, 1 h. 17.00 Salotto letterario PRIMA DELLA NEVE, a cura di Simone Falso e Francesco Bonsembiante, Ed. Montura Editing Immagini di Simone Falso, testo di Andrea Segre, progetto grafico di Paolo Fontana, Signaletic. Le fotografie di scena e di backstage del film "La Prima Neve" e il diario personale di Andrea Segre sulle settimane di preparazione del film. Spazio espositivo MontagnaLibri, Piazza Fiera Simone Falso nasce a Padova nel 1975. Dopo aver conseguito la maturità artistica, studia all’Accademia di Belle Arti di Venezia e alla Hochschule der Kunste di Berlino. Nel 2002 si trasferisce a Londra, dove apre uno studio di pittura presso l’associazione ASC (Artists Studio Company) e lavora come fotografo freelance e cameraman. Dal 2004 al 2006 vive a Berlino dove lavora come fotografo e dipinge. Dal 1999 al 2010 collabora con il quotidiano “Il Gazzettino” come fotogiornalista, e dal 2007 tiene corsi di fotografia presso l’Università Popolare di Camponogara. È assistente alla regia del film lungometraggio diretto da Andrea Segre ‘Io sono Li’, presente alla 68ma edizione del festival del Cinema di Venezia e vincitore del premio Lux. Nel 2011, è direttore della fotografia di ‘Mare Chiuso’ film documentario di Stefano Liberti e Andrea Segre, aiuto regia nel documentario ‘Rebetiko krisis’ e, nel 2012, collabora alla realizzazione di ‘La prima neve’, l’ultima opera di Andrea Segre, come assistente al regista e fotografo di scena. Francesco Bonsembiante ha fondato la casa di produzione Iole Film ed ha lavorato alla produzione di numerosi film. Tra le altre cose ha prodotto: La prima neve, Io sono Li e Indebito. Ha inoltre prodotto i tre Ritratti di Carlo Mazzacurati, dedicati a Mario Rigoni Stern, Andrea Zanzotto e Luigi Meneghello (2000-2002). h. 17.30 CORDATE NEL FUTURO Tradizionale appuntamento di consegna del “Chiodo d’oro”, premio assegnato ad un alpinista trentino portatore di quei principi che sono stati alla base della nascita della Sosat. Sede della SOSAT, via Malpaga, 17 “Cordate nel futuro”, nata nel 1998 come stimolo all’incontro fra vecchie e nuove generazioni nell’universo alpino, e dal 2006 affiancata dal “Chiodo d’oro Sosat”, avranno anche quest’anno il tradizionale spazio all’interno del Filmfestival di Trento. E’ un’occasione che si ripete ormai da tredici anni per richiamare attorno alla Sosat - la Sezione Operaia della SAT - quel mondo alpinistico che sa trasmettere esperienze a chi in questo mondo vuole entrare. Il tutto nello spirito della Sosat che intende la montagna non soltanto come alpinismo, ma anche come cultura, amore per il territorio e per l’ambiente, come solidarietà e spirito collettivo. Della Commissione incaricata di assegnare il Chiodo d’Oro fanno parte le g.a. Maurizio Giordani, Marco Furlani, Andrea Zanetti, Walter Vidi, l’accademico Bruno Menestrina, i giornalisti Fabrizio Torchio e Toni Cembran. Il premio sarà assegnato ad “un alpinista polivalente per attività e passione che siano protratte nel tempo, tali da diventare esempio e insegnamento per i giovani”. h. 18.00 Prima a … ROCCABRUNA UNA MONTAGNA DI GUSTO: FORMAGGI E ITINERARI AD ALTA QUOTA Un viaggio in alta quota, lungo un itinerario che fa tappa in tre malghe del Lagorai e delle Vezzene alla scoperta di gusti, luoghi e tradizioni che costituiscono l'identità di un territorio. Incontro con degustazione su prenotazione, tel. 0461/887101. Palazzo Roccabruna, Via Santa Trinità, 24 h. 21.00 Serata alpinistica Alex Honnold in ADVENTURES! Per la prima volta davanti al pubblico italiano il giovanissimo climber americano Alex Honnold, il più audace scalatore solitario, autore di incredibili ascensioni in free solo, in arrampicata libera e senza corda, da Yosemite al Mexico, fino all'ennesimo straordinario exploit: la traversata integrale del Gruppo del Fitz Roy. Auditorium Santa Chiara, Via Santa Croce 67 Per la prima volta di fronte al pubblico italiano, Alex Honnold a dispetto della sua giovane età è uno specialista dell’espressione più estrema, sia fisica che psichica, dell’alpinismo solitario il “free solo”, ovvero salire le pareti in libera e senza corda, e dunque senza alcuna chance in caso di errore: se si sbaglia si cade…e si muore. Originario di Sacramento in California, ha iniziato a scalare ad 11 anni e all’età di 18 anni ha abbandonato gli studi di ingegneria a Berkeley per dedicarsi a tempo pieno all’arrampicata. La sua specialità sono le grandi pareti estreme e non a caso la Yosemite Valley è il terreno da lui preferito. Qui ha salito in libera la Salathé Wall e la via The Nose su El Capitan. Sempre in free solo ha salito la regular route sulla parete nord ovest dell’Half Dome, e in occasione di questa salita è stato realizzato il documentario “Alone on the wall”, premiato come miglior film d alpinismo al Trento Film Festival 2010. Nel 2011 ha salito ancora free solo la celebre Phoenix, il primo storico 5.13 della Yosemite. Con Hans Florinne nel giugno 2012 ha stabilito il nuovo record di salita della via The Nose in 2 ore 23 minuti e 46” e da solo, la cosiddetta “Yosemite Triple Crown”, Mt. Watkins, El Capitan e Half Dome, per il 95% in free solo ovvero senza corda di sicurezza in sole 18 ore e 50’. La sua impresa più recente ha avuto come teatro le vette patagoniche con la prima traversata integrale del Gruppo del Fitz Roy, compiuta insieme ad un altro grande nome dell'alpinismo a stelle e strisce, Tommy Caldwell. Già definita “la madre di tutte le traversate”, questo concatenamento rappresenta una nuova pietra miliare nella storia dell’alpinismo patagonico, a lungo cullata e invano tentata dai più talentuosi alpinisti esperti di “cosas patagonicas”. I video degli exploit di Honnold sono tra i più cliccati sulla rete, ultimo in ordine di tempo (con 706.000 visualizzazioni) quello che documenta la salita, sempre in free solo, della via “Sendero Luminoso”, sul pilastro centrale della parete El Toro, alta più di 500 metri e difficoltà fino al 7b+, a Potrero Chico in Messico. Ma non c’è solo l’arrampicata negli obiettivi del giovanissimo Alex. Da poco ha creato la “Honnold Foundation” per sostenere progetti ambientali che migliorino la qualità della vita delle persone più indigenti sul pianeta. h. 23.00 Destinazione... Messico PASIÓN Frida Kahlo Mise en espace di e con Patricia Zanco, Daniela Mattiuzzi e la danzatrice Valentina Dal Mas. L'arte di Frida Kahlo è un nastro legato attorno ad una bomba. Ci sono due Frida Kahlo: una spezzata, ferita e devastata dal dolore; l’altra appassionata e sfrontata con una forza vitale che si manifesta in una femminilità espressa e amplificata alla massima potenza. Il nostro lavoro parte da qui e da una passione nata negli anni ‘80. Si ringrazia Grazia Matteazzi e per gli oggetti di scena la Piccionaia-i Carrara e Dedalofurioso e lo studio Mariateresa Ferrari per il costume di Ilenia Rossit. Una produzione Fatebenesorelle Teatro. L’iniziativa è stata realizzata con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto Spazio archeologico del SASS, Piazza Cesare Battisti Patricia Zanco vive a Vicenza, attrice e autrice nasce artisticamente negli anni ’90 con la prima opera da Christa Wolf: Cassandra. Fonda la propria compagnia nel 2002 ma continua a tenere vivo lo scambio con altre compagnie lavorando come attrice. Tiene laboratori per attori, insegnanti e studenti con il ruolo di trainer, docente e anche regie per le messe in scena. Tra gli ultimi laboratori con OperaFestival la nuova drammaturgia internazionale (prog.Connections del National Theatre London) OperaestatefestivalBassano. Collabora con le Università con lezioni e laboratori. Regia a opera lirica per ragazzi (Britten e Satie) per il Teatro Olimpico di Vicenza. Valentina Dal Mas. Ha iniziato la sua formazione di danza in danza classica all'età di cinque anni. Ha imparato la tecnica di Matt Mattox e poi studia danza contemporanea presso il Centro Formazione Danza di Schio (VI) sotto la guida di Ornella Pegoraro, Barbara Canal e Francesca Foscarini. Nel 2008 ha frequentato la EAT per la danza contemporanea presso il Centro Superiore della Danza a Marsiglia, in Francia. Ha continuato la sua formazione di danza a Parigi, dove ha appreso con Nina Dipla, Dominique Uber, Serge Ricci, Lola Keraly, Dominique Dupuy e Wayne Bears. Qui ha anche scoperto il metodo Feldenkrais, che continua a praticare e ha iniziato la ricerca del rapporto tra danza, disegno e pittura con il pittore siriano, Nagham Hodaifa. Presso l'Atelier de Paris Valentina ha partecipato a masterclasses di Carolyn Carlson, e nelle classi Italia con Simona Bucci, Abbondanza e la società di Bertoni e Anne-Marie Porras. Negli ultimi anni il suo interesse si è rivolto al teatro lavorando con la compagnia LIVELLO 4 e più recentemente con la società FATEBENESORELLE di Patricia Zanco, così come per la pratica di Yoga Dinamico (Ashtanga Vinyasa). Daniela Mattiuzzi. Daniela Mattiuzzi, attrice e regista, inizia la sua formazione teatrale alla fina degli anni ’70. Studia alla Civica Scuola di Animazione Pedagogica di Milano dove si specializza nell’uso della voce in teatro. Approfondisce lo studio sulla voce umana e sui suoni in Francia presso il centro internazionale Roy Hart Theatre con sede a Mallerargues. Proseguirà la propria formazione seguendo corsi di vari registi e attori italiani e di fama internazionale. Porta avanti da sempre una personale ricerca teatrale legata al pensiero femminile, spesso in collaborazione con Patricia Zanco. INTERVISTE AI PROTAGONISTI DELLA GIORNATA L’Ufficio Stampa è a disposizione dei colleghi giornalisti per concordare interviste ai protagonisti del 62° Trento Film Festival presso la Sala Stampa (Foyer Auditorium S. Chiara) previa richiesta (contatto: Chiara Caliceti - 334 6933176)