l`inchiesta - Occhioparlante.it

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N. 6/2003 Anno III - L’OCCHIO PARLANTE - Quindicinale di informazione e attualità - Aut. Trib. Ta n. 568 - (Spedizione in A.P. - 70% Aut. DC/DCI/TA/566 del 13/12/2001) - € 1
Giovani
e gusti musicali
L’INCHIESTA
SOCIETA’ E... COMUNICAZIONE Internet (e dintorni) IN POLITICA Gianni Fabrizio, Ass. Marketing Territorio Comune TA L’OPINIONE Pierfranco Bruni
PROGETTAZIONE E FORNITURE CHIAVI IN MANO
DI ARREDI, ATTREZZATURE E MACCHINE PER
Uffici - Scuole - Ospedali - Industrie - Attività Commerciali Mense Aziendali - Collettività - Enti Civili, Navali, Militari
Assistenza tecnica
TARANTO - Via Lago D’Arvo, 25/31 - Tel. 099339467 Fax 0997371343
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a favore dei minori
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a favore degli anziani
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e Fisioterapia
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S O M M A R I O
Editoriale
4 - SOCIETA’ E... COMUNICAZIONE
cusateci se non facciamo un editoriale sulla guerra, ma
tanto ci pensano altri!
Quello che vogliamo dire è che non ci piace il modo di
fare informazione (?) di determinate testate giornalistiche,
sia in televisione che sulla carta stampata. Troppa spettacolarizzazione anche con delle non notizie, e forse poca
realtà! E non ci piace nemmeno la strumentalizzazione
da parte dei politici!
Passiamo ad altro...
Siamo alla scadenza del termine per l’approvazione dei
bilanci pubblici, quindi nei prossimi numeri ci auguriamo
di poterne parlare e, magari di riuscire a spiegare (e
comprendere...) quali saranno le linee che verranno seguite
dall’Ente Provincia (di Taranto) e dai Comuni della
provincia di Taranto.
Ci sarà una programmazione a obiettivi? Cosa ci sarà,
per esempio, nella stagione estiva? Quali saranno i lavori
pubblici da portare a termine e quali quelli da iniziare?
Quali saranno le iniziative per favorire l’occupazione nel
nostro territorio? Quali saranno gli sviluppi dell’Università
a Taranto? ecc. ecc. Domande ce ne sono tantissime...
Speriamo di poter avere delle risposte grazie ai bilanci e
quindi all’assegnazione di determinati budget a favore di
questo o di quello.
Per quanto riguarda Taranto ci piacerebbe vedere vantaggi
per tutti, iniziando con un avvio della risoluzione del
problema ambiente, uno sviluppo delle attività commerciali,
un ritorno alla vita del borgo (e non solo, magari!), un
rapporto istituzioni-cittadini trasparente, un rapporto con
i mezzi di informazione con trattamento identico per tutti,
e tantissime altre cose che sicuramente saranno state
previste dall’Amministrazione e che ci auguriamo che
diventino realtà.
Per quanto riguarda i Comuni della provincia di Taranto
ci piacerebbe che stanziassero delle cifre da destinare alla
vita interprovinciale, uscendo dalle quattro mura del
proprio Comune (piccolo o grande che sia), cioè finanziare
delle attività di scambio culturale tra tutti i Comuni del
nostro territorio.
E’ vero che bisogna considerare le iniziative nazionali in
modo da far conoscere le nostre particolarità, o le nostre
caratteristiche, ma ci sembra (e su questo insistiamo da
molto tempo!) che prima di tutto bisognerebbe far conoscere
il territorio alla gente che del territorio fa parte, che ci
vive, che ci lavora, che ci studia, e poi, o contemporaneamente, pensare a qualcosa di più.
Chiaramente questi sono dei pensieri che nascono dall’amore per il proprio territorio e dal desiderio di essere
padrone (nel senso di conoscenza) dello stesso, in modo
da apprezzarlo e farlo apprezzare per quello che vale
realmente.
Può anche darsi che siano idee non realizzabili, ma noi,
comunque, finchè c’è libertà di pensiero e di espressione
(democrazia?), sentiamo quasi il dovere di esporre il
nostro pensiero.
Ai politici o comunque a chi ha il potere di decidere, poi,
la presa in considerazione, la progettualità e la realizzazione o no, di ciò che diciamo!
Internet (e dintorni)
6 - IN POLITICA
Gianni Fabrizio, Ass. Marketing Territorio Comune TA
8 - L’INCHIESTA
Giovani e gusti musicali
11 - L’OPINIONE
Pierfranco Bruni
12 - IL CONDOMINIO
14 - FLASH
Notizie in breve
Giovani
e gusti musicali
L’INCHIESTA
SOCIETA’ E... COMUNICAZIONE Internet (e dintorni) IN POLITICA Gianni Fabrizio, Ass. Marketing Territorio Comune TA L’OPINIONE Pierfranco Bruni
L’OCCHIO PARLANTE
by VitoC
N. 6/2003 Anno III - L’OCCHIO PARLANTE - Quindicinale di informazione e attualità - Aut. Trib. Ta n. 568 - (Spedizione in A.P. - 70% Aut. DC/DCI/TA/566 del 13/12/2001) - € 1
15 - L’OROSCOPO DI PICIUS
6/2003
Quindicinale di attualità e informazione
Reg. Trib. Taranto n. 568/2000
Direzione, Redazione, Amministrazione
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Vito Conversano
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Folder Immagine srl
Stampa
Industrie Grafiche Brizio
S
E’ nato negli ultimi anni del secolo scorso ed ha rivoluzionato
il modo di vivere, di lavorare, di comunicare: Internet è sicuramente l’intuizione più geniale della recentissima generazione.
Studiata da sociologi e psicologi, che cercano di estrapolarne i
benefici e le preoccupazioni, immancabile nelle case degli italiani,
così come degli stranieri, insieme con l’indispensabile computer,
fortunatamente ancora accompagnata dai metodi tradizionali di
informazione e di comunicazione che, in tutta sincerità, non potrà
mai sostituire definitivamente, la Rete ha davvero coinvolto una
comunità intera. Net, appunto, la Rete, quella interattiva, quella
che ha condizionato anche una nuova maniera di esprimersi,
altalenante fra il virtuale ed il concreto: Internet è un sistema
facile da usare e, soprattutto, accessibile a tutti.
Le doti che hanno conquistato i suoi frequentatori sono quelle
che ogni persona, nel ritmo frenetico della vita quotidiana e delle
pretese lavorative, avrebbe voluto trovare: tempestività, comodità,
aggiornamento in qualsiasi momento, a qualsiasi ora si desideri,
ricerca agevolata per studi o semplici curiosità. Un cavo, una
presa del telefono, una connessione predefinita, e poi, con un
semplice gesto, si può accedere in tutto il mondo: impensabile
fino a qualche anno fa.
Internet è composto di pochi tasselli da memorizzare, e si avvale
di un vocabolario proprio, quasi specifico e assolutamente di
suono anglosassone: pochi termini, centellinati ed incisivi, per
focalizzare il viaggio in rete. Il sito è il piccolo universo che
racchiude di tutto: basta una dicitura, anticipata dall’immancabile
www., seguita dal nome dello stesso contenitore di informazioni
che si intende visitare, ed il gioco è fatto. La produzione di siti
di qualsiasi natura si è moltiplicata in modo impressionante in
questi ultimi anni, fino a proporne alcuni di carattere personale
(chi ne è capace ne allestisce uno privato), altri di mero aspetto
pubblicitario, altri ancora un po’ futili o un tantino inutili. L’importante è partecipare! Link è una parola d’ordine nelle pagine
web di Internet: anch’essa deriva dal verbo inglese to link, che
significa appunto “collegare, connettere, congiungere”, e l’omonimo sostantivo è indice di collegamento, di unione. In fondo
Internet è una sorta di anello che ci racchiude, richiama al concetto
di vincolo, di unione, quindi di coinvolgimento. Una concezione
positiva di base, dunque; il paradosso, se vogliamo definirlo così,
sta nel fatto che si riesca a dialogare e a stare tutti insieme pur...
rimanendo soli dinanzi ad uno schermo o ad una tastiera, pur
essendo costretti dalla lontananza. Gli psicologi ed i sociologi
più intransigenti si professano scettici su queste alternative di
rapporto, intravedendo sintomatologie di solitudini di determinate
persone, che talvolta si ostinano a rifugiarsi in siti e chat line,
spesso sono preoccupati da una sorta di alienazione che la Rete
potrebbe creare nel corso dei decenni.
Lavorare solo dalle proprie case? Comunicare solo tramite
metodo interattivo, mantenendo anche una sorta di anonimato?
Fingere, nell’estrema ipotesi, di essere persone diverse che nella
realtà quotidiana? Forse esiste un po’ di allarmismo, forse si
scade nell’esagerazione: possibile che l’uomo del futuro potrà
rinunciare al contatto diretto, alla risata con gli amici, al confronto
di idee ed opinioni sul campo diretto del settore lavorativo?
Sinceramente sembra impossibile, l’uomo è nato per stare fra i
suoi simili, per vivere intensamente la sua “comunità”, la sua
etnia. Internet può essere considerato una valida alternativa, una
scoperta taumaturgica nei momenti di stretta necessità , l’importante
è assumerlo in dosi decenti.
Nella glottologia più diffusa nel panorama interattivo gettonati
i termini chat, dal verbo to chat, “chiacchierare, conversare”, con
relativo sinonimo chatter, la chiacchiera, quel vociare che, in tale
caso, possiamo immaginare sommesso, alto, ma pur sempre
virtuale: la conquista maggiore della Rete è quella della comuni4 L’Occhio parlante
INTERNET
(e dintorni)
cazione, per questo l’esame delle diffusissime “pagine” di dialogo,
diatribe e conversazioni in generale merita un capitolo a parte!
All’interno dei siti, sempre perseguendo il concetto dello scambio
di idee, esistono i famosi guestbook oppure i forum: il primo
indica una sorta di “libro dell’ospite”, letteralmente tradotto,
inserito in un determinato sito, in cui l’invitato in questione si
introduce, lascia il suo messaggio, e coloro che fanno altrettanto
possono anche muovergli qualche considerazione. I guestbook
più frequentati sono quelli offerti dai siti ufficiali di carattere
sportivo, nel nostro Paese essenzialmente di calcio: ad ogni ora
i tifosi interattivi dispensano pareri, spesso usando linguaggi
coloriti, dialettismi tipici delle proprie regioni di appartenenza,
si crea addirittura una sorta di complicità, quasi si conoscono i
pensieri altrui, e talvolta si divaga in discussioni di carattere
pseudosportivo, si litiga persino! E ci si diverte anche a leggere
senza dover necessariamente partecipare. Il Forum, finalmente
un latinismo, illumina la via per una conversazione poliedrica ed
anche impegnata, perché no: sono i siti stessi, i maggiori portali
Internet, a proporre, ogni giorno,un argomento sul quale interrogarsi. Le tematiche più coinvolgenti offerte dalle redazioni web
sono quelle che sensibilizzano la comunità ad un problema di
stretta attualità (il pericolo dei conflitti armati, le notizie più
sconcertanti, i casi irrisolti), oppure quelle che rilassano e che
riguardano il gossip, cioè il pettegolezzo nel mondo dello spettacolo, la musica ed i suoi protagonisti, divisi fra brani, look, video
e provocazioni, il cinema e le sue recensioni di film, le contestazioni sul modo di fare tv, le frecciatine per alcuni programmi
televisivi...
Internet è innanzitutto informazione: Libero, Virgilio, Yahoo,
Lycos, Kataweb sono solo alcuni fra i più noti ed importanti
portali, i motori di ricerca che ci permettono di accedere ad una
vera e propria enciclopedia virtuale! Studi statistici hanno dimostrato che la percentuale più alta dei contatti per un determinato
sito proviene proprio dalle ricerche effettuate dall’utente in questi
cosiddetti motori, mentre solo un piccolissimo 6% si affida alle
e-mail advertising ed un 9% ai banner (entrambe queste sigle
indicano le pubblicità interattive, tramite messaggi o spazi presenti
nei portali); infine i contatti possono essere anche favoriti dai
suggerimenti di amici, parenti e conoscenti “navigatori”. Internet
è l’enciclopedia più rapida ed eclettica che esista e soprattutto
offre innumerevoli notizie; basta inserire il nome dell’argomento
che si vuole approfondire, sul quale si vuole analizzare tutti gli
aspetti, addirittura si può scrivere una intera frase, un’accezione,
e il portale, con la sua capacità di ricerca, garantisce istantaneo
risultato! Informazione significa notizia: con Internet si hanno
continui aggiornamenti, persino in tempo reale, e per rendersene
conto basta aprire, dinanzi ai propri occhi, la pagina home dei
vari portali, nazionali e non. Nella “casa” abita un sommario
molto vasto, che parte dagli annunci giornalistici fino ai settori
dedicati a tutto quello che può attrarre l’atipico lettore, cioè il
business, la salute ed il benessere, lo spettacolo, lo sport, il
sondaggio, la particolarità. Al giorno d’oggi tutte le aziende
allestiscono un loro sito personale, e persino gli stessi giornali di
carta stampata offrono le stesse notizie in web! I portali dei
quotidiani risultano tra i più frequentati: si rischia dunque di
perdere il fascino della lettura di un qualsiasi giornale, da quello
in edicola ogni mattina al settimanale di informazione? Un giornale
è una testimonianza concreta, una fonte per gli anni che verranno,
sentimentalmente racchiude le emozioni di un determinato momento della nostra vita, bello o brutto che sia, momento stesso
che è legato a un qualsiasi avvenimento da ricordare. Internet
non potrebbe sostituire queste procedure, né potrebbe donare
le stesse sensazioni: gli archivi delle notizie in rete vengono poi
depurati, mentre un giornale conservato, preservato, rimane nel
tempo, pronto ad essere nuovamente letto durante il corso degli
eventi. In fondo gli antichi non affermavano “verba volant, scripta
manent” , “le parole volano, gli scritti permangono” ? Concetto
valido anche per le parole interattive!
La bellezza ed il divertimento del “mostro” Internet sono però
qualità insite soprattutto nella grande intuizione della posta
elettronica, la cosiddetta e-mail! Scrivere una lettera di tale genere
ha soppiantato anche la velocità del telefono e rischia di mortificare
ancora di più la classica penna che scorre su un foglio di carta.
L’e-mail consente di comunicare coi parenti e gli amici di tutto
il mondo, di informarli ogni volta che lo si desidera, di parlare
e raccontare tutto quello che si vuole. Straordinario! Con semplicissimi gesti pare di viaggiare e di sentirsi tutti più vicini! Ma
anche fra amici di una stessa città l’e-mail è diventata sacra, una
sorta di svago simpatico: quando si è “collegati” e si vuole
comunicare anche che “si esce stasera”, il navigatore approfitta
della posta elettronica. E’ forse il nuovo status symbol? “Giochini”,
allegati colorati, cartoline virtuali, file che esprimono amore o
amicizia, addirittura animati e corredati di suoni e musichette:
tutto questo può essere inviato tramite mail, la circolazione è
continua e coinvolgente. Un nuovo modo per manifestare simpatia
e affetto, spesso a discapito del contatto diretto, della mezzoretta
spesa in compagnia dell’amico o dell’amica. Interessante ed utile
se si vive lontani, qualche volta esagerato, talvolta un particolare
alibi per evitare di chiedere scusa ad una persona guardandola
direttamente negli occhi. Comunque l’e-mail è apprezzabile sotto
tanti punti di vista; è utilizzata anche per comunicazioni (addio
vecchio fax???), per lavorare in modo più comodo e tranquillo,
forse, ma meno propenso al contatto umano, l’unico “metodo”
che permette di cogliere stati d’animo ed atteggiamenti. Quanto
interessa esaminare questo ultimo aspetto al frequentatore di chat
line? Un interrogativo che spesso ci si pone. Nonostante ciò, muri
e spazi riservati alle community attraggono in maniera esorbitante
il popolo internettista! In particolar modo si tratta di giovani, che
prediligono gli orari notturni anche per una questione economica
legata al sistema): fra le più gettonate da questi ultimi, le chat di
amicizia, d’amore e puramente erotiche. Adulti altrettanto coinvolti
alla stessa maniera, qualcuno azzarda l’entrata virtuale nelle chat
line che fungono da agenzie matrimoniali ed incontri. Con la
chat si comunica in tempo reale, si stabiliscono delle vere e proprie
frequentazioni, quasi ci si conosce in rete: basta una password
e si entra in un universo nuovo. Esistono diversi tipi di community
che permettono anche di dialogare (problema della conoscenza
di una lingua o meno!) con persone davvero di ogni parte del
mondo! In questo caso si fanno letteralmente le ore piccole dinanzi
allo schermo per mettersi in contatto con amici oltreoceano,
usufruendo di chat specializzate per le navigazioni internazionali.
Molte le novità che si possono trovare in questo servizio: la chat
di tin.it, per esempio, ha inaugurato Big Fun (Grande Divertimento), il metodo multimediale per comunicare con gli amici
collegati in rete e vederli con tanto di audio e video, un programma
da scaricare se si è in possesso, ovviamente, di una piccola
telecamera (la webcam) e di un microfonino. Esistono chat line
dedicate, ogni volta, ad una categoria, una sorta di rotazione per
le preferenze e l’interesse degli utenti: in tal caso vengono valutati,
in precedenza, dati, feeling fra persone, traffico di contatti da
parte delle stesse. Qualche nome di chat più frequentate? Idealia,
che permette di “incontrarsi, divertirsi, conoscersi” con tanto di
inserimento di foto; interfriends.net, una delle più gettonate,
dotata anche di posta, cartoline digitali da spedire, bacheche;
chat.it, che si professa specialista in tutti gli argomenti discussi
con toni diversi, da quelli inerenti all’occupazione a quelli
riguardanti il panorama sexy o musicale. Una delle prime chat
line è stata quella di Clarence, fra i maggiori portali internet, lo
stesso servizio offerto da Yahoo risulta una delle “più grandi
comunità virtuali”. Le chat line guadagnano terreno anche nel
mondo del lavoro, poiché molte sono specializzate a trasmettere
video conferenze alle quali, per motivi di lontananza e tempo,
non si potrebbe assistere dal vivo.
Cresce il numero degli appassionati di internet che decidono di
incontrare “concretamente” gli amici conosciuti in chat: partono
per diverse città con l’incognita dei risultati.
Altro modo di comunicare, indipendente dall’iscriversi alle chat
o meno, è il messenger, che potremmo definire un telefono via
internet: si può “beccare” un amico, anch’esso fruitore del servizio,
il quale sia in rete nello stesso nostro arco di tempo, e scambiare
un paio di battute. E se uno è impegnato e non può dare retta?
Niente paura, la mente interattiva ha pensato anche a questo,
mettendo a disposizione del “messenger” una serie di loghi che
avvisino l’interlocutore tempestivamente, informandolo della
momentanea impossibilità con una frase e qualche faccina sorridente!
In conclusione, esistono anche tanti pericoli in rete sui quali
ispettori esperti effettuano controlli serrati; vanno dai traffici di
pedofilia, a quelli di prostituzione e loschi affari. Un capitolo
triste, preoccupante, squallido, come tutti coloro che meschinamente decidono di trarre vantaggi anche dalle innovazioni per li
bene e la crescita dell’umanità. Peccato!
In ogni modo Internet sta rivoluzionando la nostra storia, con i
suoi pro ed i suoi contro. Ed è, per questo motivo, geniale. (Ale)
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L’Occhio parlante 5
O
perare in sinergia con Assessorati ed
Associazioni, creare una sorta di agenzia
di sviluppo, un forum di tutti i partner al
fine di valutare gli interessi e le iniziative
da portare avanti nella città di Taranto: è
questo il pensiero di Gianni Fabrizio,
Assessore al Marketing del Territorio del
Comune di Taranto. Trascinato dall’entusiasmo di una carica nuova di zecca (gli è
stata conferita solo nell’ottobre scorso, e
non era mai esistita nella gestione politica
jonica), animato dalla grande passione che
nutre per la sua città d’origine (si definisce
un tarantino doc!), Gianni Fabrizio crede
nel lavoro di squadra indirizzato all’opera
di promozione e di marketing di una Taranto che è sicuramente in grado di crescere
sotto gli aspetti imprenditoriale, commerciale, industriale, turistico, occupazionale.
Sorridente ed affabile, l’Assessore Gianni
Fabrizio si mette a completa disposizione
dei cittadini. Personaggio eclettico, giornalista pubblicista, già voce storica del
calcio jonico, l’Assessore Fabrizio racconta
della sua lunga esperienza nel sindacato e
dei primi passi mossi, per volontà della
CISL, al Lungo corso per dirigente sindacale, prestigiosa scuola di formazione con
sede a San Domenico di Fiesole, nei pressi
di Firenze. Impiegato nella Fisascat con
molteplici mansioni per il commercio, i
servizi ed il turismo, Gianni Fabrizio attualmente ricopre anche la carica di presidente, all’interno dell’Ente Bilaterale Turismo Puglia, per il settore adibito alla
riqualifica del personale (per alberghi,
esercizi vari, villaggi turistici, cucina).
Può spiegare, in maniera semplice e comprensibile per tutti, qual è il ruolo dell’Assessore al Marketing del Territorio?
Diciamo prima di tutto che io non mi occupo soltanto di marketing, nel senso che
questo Assessorato detiene anche i compiti,
oltre che di marketing del territorio, di
innovazione tecnologica e delle politiche
del lavoro. Tutto avviene in maniera paritaria, poiché marketing del territorio ed
innovazione tecnologica sono due cariche
nate proprio nel momento in cui io sono
stato designato a questo Assessorato, quindi dal primo di ottobre scorso. L’Amministrazione Comunale di Taranto non aveva
questi settori specifici, possiamo definirli
vere e proprie invenzioni del nostro Sindaco, che ci teneva a dare una delega precisa
e puntuale alla cura del marketing jonico.
Controllare il marketing del nostro territorio significa innanzitutto che l’Amministrazione è attenta a tutte le iniziative che
possono favorire, con la loro stessa attuazione, ogni tipo di presenza sulla zona di
Taranto: con questo s’intende avvicinare
e catturare aziende che possono inserirsi
sul territorio tarantino. Quando parliamo
di marketing non intendiamo soltanto di
6 L’Occhio parlante
... Credo nel lavoro di squadra
indirizzato all’opera
di promozione e di marketing
di Taranto...
una divulgazione di immagine di un qualcosa di nuovo rivolta all’esterno, quindi
verso quelli che sono i potenziali e possibili
imprenditori d’Italia con l’idea di approdare nelle nostre zone: significa soprattutto
offrire un’immagine nuova del territorio
tarantino e legato alla piccola, media e
grande industria, e correlato alla volontà
di promozione dello stesso in tutte le sue
sfaccettature, in tutte le sue essenzialità.
E’ necessario lavorare in sinergia con
l’Assessorato al Turismo, con l’Assessorato
alle Attività produttive, cioè i punti di
riferimento più significativi e vicini al
concetto di marketing. Aziende, turismo,
cultura, turismo itinerante: tutte le iniziative inerenti a questi settori abbracciano
il campo del marketing, che deve presentare al meglio le possibilità che una determinata zona può offrire. Proprio con la
scorta di tali Assessorati abbiamo colto
l’opportunità di partecipare alla manifestazione di “Progetto Città”, la mostra a
livello internazionale tenutasi a Milano:
lo stand di Taranto ha avuto successo, ed
ha promosso il nostro territorio sia dal
punto di vista culturale, sia da quello
imprenditoriale, ed anche sotto l’aspetto
puramente turistico. Siamo entrati in una
dimensione abbastanza nuova, perché non
si trattava della solita esposizione del
turismo, ma una fiera particolarmente
specializzata e specialistica per promuovere ciascun territorio presente. Taranto
è risultata una delle poche città meridionali
che abbia partecipato alla Bit di Milano,
dunque, ricevendo ottimi risultati e commenti più che positivi. Il marketing di un
territorio ha il dovere di promuovere quest’ultimo in tutte le sue possibili azioni, e
metterne in piedi altre tali da consentire
l’attrazione di aziende esterne. Io coltivo
i vari contatti attraverso le diverse associazioni (industriali, commerciali); non si
può chiaramente pensare di incentivare
un determinato territorio attraverso le
opere di un unico Assessorato. Io ero dell’idea, e lo sono tuttora, che un’iniziativa
di promozione di questa natura debba
essere fatta in forma sinergica. La prima
occasione che abbiamo avuto per dimostrarlo è stata proprio la Fiera Bit di
Milano, in occasione della quale ci siamo
avvalsi dell’esperienza di funzionari che
hanno fornito un’immagine “pratica” del
nostro territorio. Siamo riusciti ad interloquire con società, gruppi di imprenditori
ed associazioni di diverso genere, siamo
stati abili a stimolare un dialogo destinato
a crescere sicuramente, poiché già sono
stati accordati degli incontri con aziende
milanesi, le quali sonderanno il terreno
locale al fine di mettere in piedi delle
iniziative! Non è facile trovare un gruppo
che voglia venire sul territorio tarantino,
l’importante è tracciare le basi per giungere gradatamente al risultato.
Le sue origini sono sindacali: come si
sposano con l’incarico di Assessore al
Marketing del Territorio? Perché?
Le mie origini sono sindacali ma anche
giornalistiche: sono giornalista pubblicista
e sono stato l’antesignano, se vogliamo,
sotto il profilo del giornalismo televisivo!
L’esperienza che ho acquisito nel ramo
giornalistico per tanti anni, prima sulla
carta stampata e poi con le emittenti radiotelevisive, mi ha consentito di comprendere ed esaminare l’importanza della comunicazione che serve necessariamente
ad un individuo che venga incaricato di
divulgare e far conoscere le caratteristiche
di un territorio: i segreti del giornalismo
sono basilari! L’attività sindacale svolta
nelle varie istanze, prima territoriale, poi
di taglio regionale, ancora nell’esecutivo
nazionale, mi ha consentito invece di arrivare a questo incarico con un bagaglio
di competenze soprattutto inerenti al mondo lavorativo, ma anche riguardanti tutte
le attività che ruotano intorno alle aziende
stesse. Io dirigevo il settore terziario, turismo e servizi, quindi ero consapevole di
una variegata presenza di aziende a livello
regionale e nazionale. Ho dato molto al
sindacato ma ho anche ricevuto molto. Ho
accettato questo nuovo incarico forse un
po’ a... “malincuore” , dopo oltre ventanni,
ma le esperienze maturate a contatto con
piccole e medie imprese mi hanno aiutato
molto a prepararmi al mio compito attuale,
ed il sindacato mi ha insegnato a capire,
ad essere sensibilizzato dalle esigenze degli
stessi lavoratori, dalle loro stesse problematiche, come l’attesa di un impiego.
L’aver militato nelle fila del sindacato mi
ha avvantaggiato nella richiesta della
creazione del sito internet sulle Politiche
del Lavoro, che abbiamo aperto nel portale
del Comune di Taranto: tale sito, nel giro
di quaranta-cinquanta giorni, ha superato
quasi quattromila contatti.
Abbiamo stipulato un accordo a costo zero
con le agenzie interessate, le quali ci inviano, settimana per settimana, tutte le news
e le offerte di lavoro: questo favorisce la
ricerca di rinnovate
opportunità d’impiego
per i giovani di Taranto. All’interno di
questo sito noi siamo
riusciti anche ad inserire una serie di leggi,
di letture di quello che
è il sito stesso: esso non
risulta “pesante”, ma
tende all’essere compreso grazie alla presenza di documenti che
la finanziaria offre all’interno del nostro
background lavorativo.
Si ricerca facilmente la
legge interessata cliccando sull’apposito
spazio, e si può venire a conoscenza dei
regolamenti, per esempio, sulle lavoratrici
madri, sulle assenze dal luogo di lavoro,
delle domande che devono essere compilate, tutte informazioni utilissime per coloro
che lavorano, che sono in cerca di occupazione o sono stati espulsi da tale settore!
Consigliamo di presentare un curriculum
vitae, secondo il prospetto dettato dall’Unione Europea.
L’esperienza sindacale mi consente di
agire meglio nella politica: come ho sempre fatto nel sindacato, la porta del mio
assessorato è sempre aperta, al servizio
dei cittadini. Secondo ma un amministratore deve essere al servizio del cittadino,
al fine di fornire risposte concrete. Io sono
al servizio del cittadino in qualsiasi momento e per qualsiasi consiglio, è una mia
prerogativa!
Quali sono i progetti prossimi nei quali
è impegnato questo Assessorato?
Un dato importante che abbiamo assunto
in qualità di Amministrazione Comunale
è quello dello “sportello unico”. Si tratta
di una iniziativa che il Sindaco ha fatto
recentemente, affidando al dottor Calò la
dirigenza di questo sportello unico. Per
sportello unico s’intende quel luogo, sia
dal punto di vista materiale, sia da quello
dirigenziale dell’Amministrazione Comunale, che serve alle aziende, le quali mostrino interesse per il nostro territorio,
affinché non girovaghino per raccogliere
le informazioni necessarie.
Si possono recare in un punto ben preciso,
l’ufficio dello sportello unico, ed i funzionari di quest’ultimo si impegnano a fornire
tutte le risposte, a dare le autorizzazioni
per costruire, a discutere sugli adempimenti di carattere burocratico. Si evita di
consultare troppi uffici per poter ottenere
solo un semplice permesso.
Lo sportello unico raggruppa tutte le possibilità che un imprenditore, una società,
un’associazione devono avere a propria
disposizione. E’ un fatto positivo che ben
si coniuga con il marketing del territorio,
di circa 7,5 milioni di euro, che saranno
poi ripartiti a secondo delle necessità dei
singoli comuni e capoluoghi di provincia.
Questo Assessorato ha suggerito tale progetto partito da lontano, ed io ho partecipato a riunioni specifiche a Lecce ed a
Brindisi. In qualità di rappresentante delle
Politiche del Lavoro posso confermare
l’avvio del cosiddetto Progetto Equal: esso
vede capofila l’Amministrazione Comunale
Jonica insieme con la Confcooperative, la
Lumsa, il Centro Studi, la Camera di Commercio, un partenariato molto ampio. Questo progetto vedrà, sul territorio tarantino,
incubare dodici imprese sociali che formeranno lavoratori. Le dodici aziende dovranno essere imprese sociali o di vecchia
o di nuova presenza: esse avvieranno la
totale formazione dei loro dipendenti e poi
si immetteranno nel mercato con tutta
l’attività svolta a monte. Il Progetto Equal
si chiuderà nel 2004, quando avremo preparato tutti gli operatori e tutte le aziende.
Vorrei dare continuità,
inoltre, alla cultura del
lavoro: già l’anno scorso
tutti i giovani delle ultime
classi degli istituti superiori hanno ricevuto
dall’Assessorato, insieme
con altri partners, una
serie di indicazioni su
come poter entrare nel
mondo del lavoro, quindi
avere determinate nozioni
tali da favorire il loro
eventuale inserimento
successivo nel panorama
occupazionale. Cultura
del lavoro significa capire quali siano gli ambiti
attuali più facilmente
accessibili, quali sono le possibilità per
giungere nel mondo del lavoro, quale preparazione occorre per fare questo. Un’altra
iniziativa ancora in fase embrionale è
quella legata ad una indagine che partirà
da questo Assessorato e che riguarderà i
giovani di Taranto. Con questo tipo di
indagine si intende analizzare tra i giovani
- la fascia d’età è ancora da stabilire quali effettivamente siano i loro desideri,
le loro ambizioni, le situazioni che non
vanno, quelle che invece vanno bene. Vedremo inoltre come orientarli meglio verso
il mondo del lavoro, dell’università, e come
gli stessi giovani vorrebbero la Taranto
del futuro! Questa ricerca è stata già attuata dall’Università di Calabria: io sono
in contatto col professor Fantozzi, sociologo in tale istituto, il quale mi ha fornito
alcune indicazioni di massima per avere
questo tipo di approccio. Il nostro obiettivo
è quello di capire al meglio l’indole dei
giovani di Taranto, al fine di sviluppare
un discorso valido anche dal punto di vista
imprenditoriale e sociale. (-)
...Sportello unico
Sito Internet
Progetto RISO
Progetto Equal...
era una grossa necessità, ed è fondamentale ai fini di un discorso di nuova imprenditorialità su Taranto. Il Consiglio Comunale ha approvato il Progetto RISO, che
è l’acronimo di Rete Ionico Salentina per
l’Occupazione.
Il Comune di Taranto ha aderito in special
modo come assessorato all’Innovazione
Tecnologica, e l’approvazione del progetto
è avvenuta senza voti contrari: ciò significa
che anche l’opposizione l’ha ritenuto valido. Il Progetto RISO vede capofila l’Amministrazione Provinciale di Lecce, e poi
presenti Taranto e Brindisi come capoluoghi di provincia; in più si annoverano 83
Comuni delle tre citate province, i quali
aderiranno a tale iniziativa rivolta allo
snellimento delle pratiche riguardanti l’occupazione ed il mettere in rete tutti questi
stessi Comuni, innovando, dal punto di
vista tecnologico, i propri apparati. Si
mirerà così alle maggiori domande e offerte nel discorso occupazionale. Il Progetto RISO vedrà, nelle varie forme di
interesse economico, una ricaduta positiva
L’Occhio parlante 7
N
on c’è elemento che accomuni più della musica. Il suo
straordinario potere varca i confini delle città e delle nazioni,
l’amore per i cammei di suoni e parole è fonte di assoluta aggregazione per i rappresentanti di intere generazioni, è motivo di
discussioni, giudizi, girandole di gusti. La musica è la compagna
preferita delle giornate, in casa, in auto, allieta un lungo viaggio,
rende meno nervosi nel traffico, dona carica ed energia di primo
mattino, rilassa e consola nei piccoli momenti di scoraggiamento
e depressione. La musica è taumaturgica, è studio e passione nata
con la stessa umanità; il senso del ritmo è intrinseco nell’uomo,
in ogni suo movimento, in ogni sua condizione. Di musica si
parla, si scrive, ci si confronta: abbiamo voluto sondare il panorama
musicale che maggiormente piace ai ragazzi ed alle ragazze per
un target d’età che va dai 14 ai 25 anni per la precisione. Taranto
come la totalità delle altre città italiane, verrebbe da dire: le
preferenze rendono merito agli artisti più accreditati, siano essi
figli della sonorità del Belpaese, siano rampolli delle tradizioni
ritmiche anglosassoni e d’oltreoceano. Musica pop e rock, ecco
i generi prediletti, anche se il discorso è stato interpretato su vasta
scala: difficile trovare fra i giovani cultori di un’unica tendenza
sonora, la maggior parte degli interpellati hanno voluto sottolineare
soprattutto la loro propensione ad ascoltare tutti i tipi di musica.
Un dato simpatico, il quale fa comprendere il ruolo finemente
interpretato dalle emittenti radiofoniche (che propongono classifiche variegate) e la bontà del mercato discografico, che non
tralascia nulla al caso, e che è sempre pronto a soddisfare ogni
tipo di richiesta ed inclinazione. Gusti musicali e citazioni di
nomi di cantanti preferiti sono quasi un binomio indissolubile,
per i nostri ragazzi: interessante è notare che alcuni esponenti
dell’universo dei suoni associano sia gli adolescenti sia i loro
colleghi più adulti. Giudizi differenti, talvolta contrastanti, per
quanto riguarda la musica italiana e la sua parente straniera:
ovviamente dipende tutto dalle singole indoli: Amo la musica
italiana molto melodica, a partire dall’eterna arte di Lucio Battisti
fino a Gigi D’Alessio - afferma una giovane universitaria - Non
mi piace quella straniera. Il motivo? Non la capisco... per me
comprendere il testo è importantissimo! Non sono tutti di questo
avviso: il prodotto straniero conquista parecchi seguaci soprattutto
per le sue sonorità:Solo musica straniera, cioè U2, Robbie
Williams. Le canzoni d’amore sono le più diffuse sicuramente,
ed in Italia Giorgia risulta la migliore. Forse è l’unica. Le canzoni
in lingua inglese sono più belle per quel che riguarda il ritmo,
mentre spesso i brani italiani sono parole messe a caso, sempre
la solita... tiritera, niente di interessante! Opinione categorica,
ma la maggior parte degli intervistati, appartenenti al mondo
universitario, non la pensano proprio così. Innanzitutto gli scettri
sono stati ben distribuiti all’interno del regno della musica nostrana:
stravince Giorgia per quanto riguarda le cantautrici, successi
corali e meritati anche per i grandi esponenti del rock tricolore,
vale a dire Ligabue e Vasco Rossi. Storie diverse per gli artisti
menzionati: Giorgia appartiene alla categoria del blues accessibile
a tutti, è dotata di una voce calda e acuta nello stesso tempo, i
suoi testi sono ben calibrati, parole incisive al confine fra il
nostalgico, il meditativo e il pimpante, come nella migliore
tradizione del genere. La cantante romana è la più votata dalle
donne, quella che riesce ad emozionare in modo particolare, e,
dato interessante, non conosce delimitazioni anagrafiche:
piace sia alle venticinquenni che alle quattordicenni. D’altronde
Giorgia è sempre sulla cresta dell’onda (la sua ultima raccolta
è molto bella, introspettiva): per la profondità dei suoi testi,
che comunque risultano nel contempo molto “commerciali”
, per le melodie dolci ma non stucchevoli. L’aspetto sentimentalistico ed i ricordi sono nel codice musicale dell’ottima
Giorgia, la quale ha voluto anche cantare la scomparsa di
un altro pezzo interessante della musica italiana, Alex Baroni,
8 L’Occhio parlante
GIOVANI
E
GUSTI MUSICALI
voce blues anch’essa, morto lo scorso anno in un incidente stradale
e già compagno di vita dell’artista. La sua produzione è citata da
una giovane intenditrice: Alex Baroni e Giorgia hanno collaborato
artisticamente, sono la stessa anima musicale! Un vero plebiscito,
senza distinzioni di sesso e d’età, per i due rocker emiliani,
Luciano Ligabue e Vasco Rossi, i cantanti che riescono a fare il
tutto esaurito in ogni concerto ed a riempire stadi e palazzetti.
Solo il Liga! Esclamano i suoi fans più appassionati: piace
l’eclettismo del cantautore di Correggio, il quale ha mostrato
abilità e sensibilità nel proporsi anche come regista, sceneggiatore
e scrittore. I ragazzi amano le sue melodie, considerano sensati
i suoi testi, d’amore o di vita quotidiana che siano, manifesti
musicali di desideri, ambizioni, figure femminili tangibili e, nello
stesso tempo, modernamente eteree. In Ligabue, uno degli artisti
italiani che ha venduto copie in numeri da record, i giovani vedono
l’emblema del ritmo, della vitalità della musica, del coinvolgimento; sono prediletti anche i suoi brani armonici, ma tutti i testi
del cantante emiliano, uno che il successo se lo è costruito con
tanta volontà, emergendo
clamorosamente in soli dieci
anni, sono simbolici dell’energia e della positività che
la musica rock può offrire.
L’unico, il grande, il solo è
Vasco! Lo afferma con convinzione una sua accanita
sostenitrice, e non è un caso
raro: Vasco Rossi non tramonta mai; spirito rock più
duro del collega, forse, ma
musicalità pura nel settore e chitarra acustica immancabile. I suoi
testi sono stigmatizzati in parole semplici ma correlate sapientemente, talvolta sotto aspetti immaginifici: Vasco è ritmo, talvolta
dirompente nelle sue affermazioni, talvolta ribelle, nello stesso
tempo straordinario nel proporre sonetti di amore in stile rock.
Comunque Vasco mi coinvolgeva di più in adolescenza: ora penso
si sia ammorbidito. Nuova venatura di maturità artistica che
appare impercettibile: il cantautore di Zocca continua a mietere
consensi. Curioso è vedere come la predilezione per un cantante
e per il genere musicale che rappresenta, sproni l’ascoltatore a
copiare dettagli di look: abbigliamento, accessori, monili, colori
e scarpette, orecchini, anelli e medaglioni, soprattutto se si parla
di amanti del pop-rock e del rap! Fra gli studenti universitari è
facile trovare i cultori della musica più impegnata, e la percentuale
risulta essere soprattutto maschile: ascolto soltanto Claudio
Baglioni e Luca Barbarossa; musica straniera niente, zero: la
odio proprio! Ammissioni di giovani di tendenza o piuttosto
tradizionalisti, molto attenti alla valutazione delle parole. Fabrizio
De Andrè: è importante considerare la ricerca della profondità
nei testi, ed io penso che lui sappia ancora trasmettercela. A
ruota libera includiamo i lavori musicali di Francesco de Gregori,
gettonatissimo nell’ambiente universitario. Intenditori di musica
soul non mancano assolutamente nella nostra città jonica: Il mio
panorama musicale è vasto, vado da David Bowie, fra i miei
preferiti, fino a Diana Ross. Ma la mia passione è il soul di
artisti intramontabili come Aretha Franklin e James Brown!
Ascolto poca musica italiana, ma un posto di rilievo lo occupano
Pino Daniele e Franco Battiato. Incredibilmente poetici, culturali,
sperimentali i brani del celebre cantautore catanese: la pregevole
formazione artistica del maestro Franco Battiato permette di non
creare una élite musicale, ma di essere aperta a tutti con le sonorità
universali che tale artista riesce a produrre da anni.Ma quali autori
italiani ottengono posizioni di rilievo, sempre attenendoci ai nostri
interlocutori un po’ più adulti? Dividiamo i sempreverdi dagli
emergenti: Sono tradizionalista, mi piace Renato Zero, sono una
vera sorcina!!! – esordisce simpaticamente un’interpellata Adoro comunque la musica fra il rock ed il melodico, e penso
che Elisa sia l’espressione migliore del momento! Sono una
inguaribile romantica, amo le canzoni
più mielose possibili...
Elisa, alternativa, talentuosa, scenografica,
è fra le cantanti più citate della nuova
generazione italiana, e viene ascoltata ed
ammirata, lodata per le sonorità sperimentate, sia che si esibisca nella nostra
lingua, sia che concepisca
un testo anglofono. Sempre gradite le canzoni
vecchie e nuove di Antonello Venditti, lo stile inconfondibile ed esotico di
Mango (sopra), prevalentemente femminile il gusto
nei confronti dell’intramontabile Eros Ramazzotti (sopra), il
cantautore italiano più conosciuto all’estero. Ho ascoltato una
stupenda canzone di Roberto Murolo, da poco scomparso, in
coppia con Mia Martini: è bello aprire nuovi orizzonti nella
propria conoscenza di artisti musicali! E’ stato ricordato anche
il cantautore “storia” della melodia partenopea. La musica non
ha età né confini generazionali: molti ragazzi universitari citano
la grande voce di Mina, l’ironia e la sapienza di Adriano Celentano. Fra le donne riscuote consensi positivi la rockeause della
nuova generazione, Carmen Consoli: piace moltissimo anche
alle liceali, sta collezionando sempre più pubblico ai suoi concerti
ed i suoi ultimi album, un concentrato di opinioni, immagini,
metafore, fra il ballabile e la sonorità sfumata, sono stati premiati
dalla critica. Incalza anche Francesco Renga, ex leader dei
Timoria, autore di pezzi impegnati ma non pesanti, sempre in
perfetto stile pop. La vita e le emozioni raccontate da Biagio
Antonacci ne fanno uno degli artisti più menzionati,
subito dopo i santoni del rock: le preferenze vengono
dalle donne, che l’autore sa bene descrivere nelle
sue canzoni, dipingendole anche nelle loro debolezze.
Gli fa buona compagnia Raf, con la sua inconfondibile melodica e le vibrazioni della sua chitarra,
uno dei migliori prodotti dell’ultima generazione.
L’effetto Sanremo si fa sentire: grande riscontro per
la vincitrice Alexia, della quale si vanta l’estensione
vocale, il brio da palcoscenico, e l’inclinazione
naturale al blues; bene anche il secondo classificato Alex Britti
(a destra)
gradevole
alle ragazzine per i suoi
testi leggeri.
Qualche ragazzo rimpiange i Litfiba vecchi,
la band di cui faceva parte
Piero Pelù! (a sin.). Adesso
quest’ultimo, da solista, ha
ammorbidito un po’ i toni,
non è più energico come lo
era in passato!
Capitolo a parte per Laura
Pausini (a destra) la cantante che
ha venduto più copie nel mondo:
un idolo per le ragazzine, un po’
soporifera per le colleghe più
grandi. Una sorta di spartiacque
generazionale, anche se di poco:E’ bravissima, le sue melodie
sono dolci, vere! (per le sognatrici); Laura Pausini, così come
Marco Masini, sono da levare
dalla lista dei cantanti, perché
viene solo l’angoscia a sentirli!
Fanno passare la voglia di entusiasmarsi!!! (per le intransigenti). Per chiudere il cerchio delle preferenze di musica italiana,
includiamo qualche particolarità inerente ai giovani: da quanto
emerge da questa inchiesta, sono addirittura quelli compresi fra
i 14 ed i 18 anni a manifestare una visione poliedrica della musica
e delle sue categorie, visione che espongono con competenza di
termini e valutazioni appropriate! Amiamo le vibrazioni pop,
anche nostrane: fra i nostri preferiti c’è Raf, ma non discriminiamo
nessuno. La musica italiana è migliore, perché possiamo capire
tutte le parole! Fra i cantanti di casa nostra più amati dalle
ragazzine ci sono anche Nek, con i suoi amori e le sue tenerezze
in musica, i Lunapop, che hanno spopolato con un unico album
cult, ed hanno affascinato soprattutto il popolo delle giovanissime,
anche per immagine e per... vicinanza d’età! La predilezione
maggiore si incanala verso la musica rap e quella hip-hop:
Vorremmo lanciare un messaggio agli artisti italiani: fate canzoni
migliori! Dal punto di vista della musica, perché il testo, magari,
è più sensato rispetto a quello straniero! Comunque gli unici
buoni restano gli Articolo 31 ed i Gemelli Diversi! (autori,
ultimamente, di un brano rap dall’argomento serio, “Mary”, sugli
abusi sessuali sui minori).
Differenze anche nella
selezione e nella scelta
degli artisti del panorama
musicale straniero da incorniciare: mettono tutti
d’accordo gli straordinari
U2, gruppo irlandese autore di canzoni impegnate
e musicalmente interessanti e coinvolgenti. Sono
loro i trionfatori della
nostra inchiesta, un
omaggio alla grande voce ed alle intuizioni dei testi di Bono,
coadiuvato dalla chitarra di The Hedge, un... mito nel settore,
fonte d’ispirazione per coloro che suonano tale strumento! La
musica straniera dipende anche dai testi e dalla musicalità. Cito
gli Skunk Anansie ed alcuni pezzi di Eminem: mi colpisce il suo
pensiero, perché abbia determinate opinioni, mi intriga il suo
aspetto psicologico! Il rapper del momento, Eminem, è molto
menzionato, i giovani gli sono vicini: considerato inizialmente
un interprete dalle convinzioni “maledette”, una sorta di ribelle
che faceva scandalo per la durezza di alcuni video (contro la
madre, oppure riferimenti al fanatismo per un cantate che finiva
inevitabilmente in tragedia), deve al pubblico giovanile i migliori
apprezzamenti: si è saputo leggere le sue problematiche, segno
tangibile di intelligenza musicale. Nonostante la particolarità
quasi monotona del genere rap, Eminem propone testi profondi,
secondo tutti i ragazzi.
Non muoiono mai i gruppi - sono moltissimi quelli citati per la
musica straniera - a cominciare da quelli definiti storici come i
Queen (al centro a destra) i Doors.
Ascoltati dai ragazzi di una determinata tendenza, complessi
L’Occhio parlante 9
quasi crepuscolari nelle immagini, ma validi dal punto di vista
ritmico, come i Nirvana, gli Smashed Mouth, gli Smash Pumpinks i Guns & Roses, interpreti di un rock più hard. Salgono,
in tale contesto, le quotazioni degli italiani Marlene Kuntz,
abbinabili ai sovracitati. I ragazzi non dimenticano assolutamente
i Pink Floyd, che magari vengono riconosciuti maggiormente
dal popolo universitario: Hanno segnato un’epoca, sono immortali,
anche se non producono un album dal ’90!, il parere più significativo. Il giamaicano Bob Marley (a destra) ed il suo inconfondibile
reggae esercitano ancora un certo ascendente:
una giovanissima ammette di amare la musica
nera, tantissimo!
Robbie Williams è il personaggio canoro del
momento, per quel che riguarda la musica
anglosassone: in vetta alle hit parade, i suoi
brani sono programmatissimi e accomunano i
gusti delle diverse generazioni giovanili.
D’altronde Robbie Williams risulta essere anche
un istrionico, uno che non passa inosservato,
per la bravura e la fluidità dei suoi pezzi, certo, ma anche per la
provocazione e lo stupore di certe immagini da lui progettate per
il lancio dei suoi dischi: La musica straniera viene forse prediletta
perché ha una melodia diversa, talvolta più dolce. Inoltre gli
artisti stranieri vanno sempre alla ricerca di un suono o di un
videoclip diversi da quelli italiani, i quali, più che altro, si ispirano
e imitano i primi! Un giudizio da intenditrice, quello di una
quindicenne: se l’immagine, il look, ed anche
la bellezza fisica incentivano il successo di un
artista, concentrati di estrema bravura musicale
e di fascino sono reputati artisti come Madonna,
la più grande, autrice di canzoni stupende che
hanno segnato decenni, e lei eclatante sempre
nel rinnovarsi!; come Jennifer Lopez, esotica,
attrice, accattivante, la star femminile per gli
interpellati; come Craig David, taglio dolcemente
soul, il giovane Justin Timberlake, con qualche
rimpianto, fra le ragazzine, per i Backstreet Boys, una delle
boyband di ragazzi in gamba e carini che hanno fatto la storia
recente della musica americana! Quotatissimi anche l’inglese
Bon Jovi, sulle scene dalla fine degli anni Ottanta, periodo in cui
esordì, ma adesso è apprezzato in modo specifico; Sting e Phil
Collins (a sinistra), collocati in quello che il giovani
definiscono il rock-pop. Fresche e giovanili sono
Nelly, complesso molto indicato, Lene Marlin,
artista del Nord Europa, protagonista di un pop
molto melodico, ed Avril Lavigne, altra ragazzina
sprizzante di energia rockettara, figlia delle terre
canadesi, specialiste, ultimamente, nello sfornare
PER LA
ragazze carismatiche. Il gruppo irlandese dei Cranberries risulta
in pole position, immediatamente successivo agli U2: ovviamente
si parla ancora di rock, con tanto di voce femminile (Dolores
O’Riordan) accompagnata da chitarra, e proposte di temi anche
intriganti nelle sonorità. La band del momento, nelle preferenze
maschili e femminili di tutte le età, è quella dei Coldplay, dei
quali ogni singolo sta risultando un gradevole successo e le loro
vibrazioni sono intimistiche e ricercate, i complessi più graditi
quello dei Jamiroquai, sottilmente jazzistico, e degli Oasis,
perfetto il loro stile anglosassone, che ha insignito questi ultimi
del titolo di “nuovi Beatles”.
Dati interessanti scaturiscono ancora dagli elementi più giovani
e dalle loro predilezioni in fatto di generi: amiamo l’heavy metal
ed il punk rock! Ci piacciono i ritmi intensi, un tantino pesanti,
talvolta, ma unici da ascoltare, perché danno energia! Linkin
Park e Red Hot Chili Peppers i migliori
sul mercato! Simpatico evidenziare che
questa carica interiore ce l’hanno moltissime ragazze! Per rilassarsi e godere delle
armonie raffinate e pregiate basta affidarsi
alle grandi voci: la voce è basilare per un
artista, e le dive dell’universo musicale
straniero sono le rappresentanti più incisive: Mariah Carey (a destra) e Whitney
Houston, con il loro fascino blues, e
l’estensione vocale da brividi di Celine
Dion! Menzioni anche per altri tipi di musica: per ballare in
discoteca è sempre di moda l’house, la più piacevole per gli
interpellati, insieme con la commerciale; una ristretta cerchia di
giovanissime cita addirittura il grunge-rock!
La musica meno amata, nonostante le espressioni di quest’ultima
stagione nelle classifiche? Quella francese, reputata addirittura
lagnosa, forse per la pronuncia, sembra una cantilena! Rarissimi
consensi per la musica classica e per quella napoletana o neomelodica del settore.
Per il resto, non si può dire che non si ascolti di tutto, fra i giovani!
E fa piacere anche la conoscenza di generi, del passato e del
presente, che i ragazzi fino ai 25 anni di media rendono esplicita.
Chiudiamo con un altro plebiscito, quello della scelta del CD per
ascoltare musica (radio e tv escluse): perfezione del suono,
moderno, il CD agevola anche nella selezione dei brani, ed è
onnipresente sia in casa che in macchina! Il CD garantisce
l’indistruttibilità del materiale e l’incorruttibilità del suonochiarisce un giovane interpellato - forse porta via il romantico
rumore di fondo del vecchio LP... Un po’ di nostalgia, ma la
musica non si ferma, va avanti, e la dote più straordinaria è che
riesce, fra effimeri cantanti o brani sopraffini e timbri vocalici
rari, a rimanere, comunque, eterna. (-)
PUBBLICITA’ SU
Folder Immagine srl
TARANTO - Via Catania, 1 - Tel./Fax 0997362759 - Cell. 3355242404
...il suicidio della politica
passa sostanzialmente
attraverso l’omicidio della cultura...
Investire sulla cultura, in senso economico, quasi materialistico,
attraverso incentivi. Credere nella potenza della dottrina della
conoscenza, anche da parte degli orizzonti politici operanti in un
determinato territorio. Rendersi conto che la cultura può rappresentare lo sviluppo di una città come Taranto, che di testimonianze
del passato storico ne offre molte, eterogenee ed originali. La
cultura diventa l’elemento in grado di congiungere passato e
futuro, rappresenta la possibilità di crescere lavorando con
minuziosità su tutti gli aspetti (manifestazioni, convegni, mostre)
che la proietterebbero nel vasto panorama delle discussioni, delle
ricerche, delle interazioni, delle proposte.
Per favorire il valore inestimabile della cultura - da non vedere
come una cosa astratta - occorrono programmazioni, progettazioni,
promozioni. Ne parla con convinzione ed entusiasmo Pierfranco
Bruni, Presidente del Centro Studi e Ricerche “Francesco Grisi”,
attivo nelle zone di Taranto, Cosenza e Reggio Calabria.
Dottor Bruni, qual è il rapporto fra la
cultura e la città di Taranto, analizzato
nel tempo?
Penso che Taranto abbia vissuto delle
stagioni e dei momenti particolari ed interessanti per ciò che riguarda la promozione culturale. Interessanti perché si è
cercato di portare il messaggio identitario
di Taranto al di fuori dei confini stessi del
capoluogo jonico, per una finalità ben
precisa, per un ritorno non soltanto di
immagine ma anche per poter stabilire quel
dialogo o quella sinergia fra economia e
cultura. Io sono convinto che non ci possa
essere cultura oggi se non si punta ad un
progetto di promozione culturale, inteso
in senso ampio, sul territorio, il quale vada
oltre gli stessi confini. Quando, a mio avviso, non si ha in mente un progetto culturale ampio, una precisa programmazione
nel campo della dottrina intesa in senso
“dimensionale” e non “frammentario”,
è difficile recuperare quell’identità stessa
della città o del territorio che sia in grado
di “esprimere cultura”. Taranto ha avuto
fasi alterne: oggi mi pare che il momento che noi stiamo attraversando sia abbastanza precario. Il motivo è legato all’assenza
di progettualità culturale da parte degli enti locali, basata appunto
sul rapporto fra economia e conoscenza. Se noi non investiamo
in cultura, non possiamo indubbiamente ricavare, in seguito, un
tornaconto, e pensare a benefici da acquisire.
Può parlarci del rapporto della cultura con la politica, inteso
sempre nel tempo?
Io credo che anche in questo discorso si siano verificate fasi
alterne, se per “cultura” noi intendiamo la “cultura politica in
sé”, e non la cultura scissa, “cultura e politica”, promozione
culturale e panorama politico. Penso che, alla base di tutto,
anche di un progetto politico, ci debba sempre essere una specializzata fase culturale. Io ho scritto un libro proprio su tale
argomento: il titolo è “Suicidio o metamorfosi: la politica al
bivio”. Nel testo sostenevo che il suicidio della politica passa
sostanzialmente attraverso l’omicidio della cultura. La politica
che non crede che la cultura sia fondamento di tutto uno sviluppo
il quale è, a sua volta, anche umano, è difficile che possa rendersi
garante di una crescita generale. Anche in questo caso io
considero l’attivismo delle persone che vengono delegate a
rappresentare la politica nel campo culturale.
Quale correlazione intravede fra l’aspetto culturale e lo sviluppo
futuro del nostro territorio?
Io ho sempre creduto che cultura e sviluppo debbano procedere
paralleli, anzi, più che paralleli, sono due elementi che devono
“intrecciarsi”. Oggi più che mai, in una società complessa come
la nostra, in una comunità variegata come quella che componiamo,
fare cultura fine a se stessa non serve. Potrebbe servire, eventualmente, per alcuni addetti ai lavori, per creare modelli di ricerca,
ma noi dobbiamo finalizzare l’aspetto dottrinale allo sviluppo
del territorio. Cultura ed economia, appunto, discorso sul quale
ho puntato in passato e su cui insisto tuttora, rappresentano
un’unione che deve assolutamente passare attraverso le capacità
di investimento di un territorio (quindi degli enti locali, regionali
e comunali), attraverso questo filtro specifico di preparazione.
Per cultura non voglio intendere la presentazione di un libro o
un convegno, avvenimenti che hanno comunque una loro valenza
profonda. Mi riferisco in modo particolare alle realtà “vive” sul
nostro territorio: i beni culturali, per esempio. Oggi non è possibile
parlare di beni culturali se non si attua
un investimento su territorio, se non si
parla, in generale, di risorse e sviluppo.
Gli enti locali devono comprendere che
parlare di cultura significa incentivare la
crescita del territorio di appartenenza.
Promozione, organizzazione, progettazione
sono i tre elementi basilari: senza di questi
faremmo le “piccole cose” che non servono, non restano, non durano, e non
doniamo ai fruitori né testimonianza né
esempi. Bisogna evitare, quindi, di cadere
nella mediocrità, bisogna manifestare
grandi ambizioni. Purtroppo Taranto, al
momento, è fuori da qualsiasi circuito
culturale: questo è un dramma! L’ultimo
evento eccezionale che la città jonica ha
vissuto è stata la mostra del famoso pittore
De Chirico alcuni anni fa. Dopo quella
mostra fatti eccezionali, grandi eventi non
ci sono stati, e ciò non è avvenuto perché
manca una progettazione culturale!
E per finire...
Io rivolgo un invito sostanzialmente agli
enti locali, che sul piano culturale, nel
corso di questi ultimi anni, hanno fatto ben poco (in termini di
progettualità si è visto davvero poco), e rivolgo un appello, in
modo particolare, a quel mondo dell’associazionismo che è vivo
all’interno della città, a quel panorama del volontariato, attivo
all’interno del capoluogo jonico. Questi fattori devono prodigarsi
per concretizzare le proprie intenzioni attraverso una programmazione dettagliata ed intelligente, attraverso un invito corale
finalizzato alla realizzazione di una città che guardi con attenzione
alla cultura. Non una “città della cultura”, è difficile parlare di
città della cultura; Taranto non possiede un’Università omogenea
in sé, ha importanti corsi di laurea ma è lontana da questa
definizione. L’Università, comunque, non rappresenta la promozione culturale, poiché essa è simbolo di ricerca, di scientificità,
se vogliamo è anche segno di investimento sull’occupazione.
Bisogna guardare con attenzione ai modelli culturali che si
muovono all’interno dell’Europa, all’interno del Mediterraneo.
Soltanto le associazioni culturali possono offrire a Taranto un
impulso maggiore sul piano delle intuizioni e delle progettazioni,
ma occorre assolutamente una coralità. (-)
L’Occhio parlante 11
a cura del Geom. Pasquale Valente
Amministratore di Condominio (associato ANACI)
Sono proprietario di un box sotterraneo di un supercondominio.
L’intera area superiore è destinata a giardini che funge da
copertura a tutti i locali box. Molti di questi presentano gravi
fenomeni di infiltrazione d’asqua, dovuti sia alle periodiche
manutenzioni del giardino che alle abbondanti piogge di questi
ultimi mesi. Come possiamo risolvere questo problema? Come
ripartire le spese?
La funzione svolta dal giardino è di carattere collettivo: la vista
del verde è un beneficio che tutti i condomini traggono dal bene
comune. Un intero spazio destinato a giardino è ormai diventato
un vero lusso. Per lo più nelle nuove costruzioni le aiuole altro
non sono se non la copertura dei box di proprietà esclusiva.
Questa particolare situazione è fonte di problemi quando si tratta
di ripartire le spese, sia per la manutenzione del verde che per
le opere di riparazione che le infiltrazioni d’acqua rendono
necessarie. Nessun problema si potrà porre se il regolamento di
condominio stabilisce i criteri per ripartire tali spese, ad esempio
stabilendo che le spese per la manutenzione ordinaria e straordinaria fanno carico separatamente ai condomini proprietari dei
box. Spesso però, nessuna clausola disciplina la ripartizione delle
spese ed è allora che iniziano i problemi! Infatti, il giardino, in
quanto elemento del decoro architettonico, è un bene comune la
cui manutenzione dovrebbe far carico a tutti i partecipanti al
condominio in proporzione ai rispettivi millesimi di proprietà.
Tuttavia, trattandosi della copertura di quello che può essere
considerato un condominio “parziale”, si potrebbe anche ritenere
corretto imputare e ripartire le spese ai soli condomini proprietari
dei box sottostanti. Anche la giurisprudenza appare assai divisa
sul criterio da adottare. Così, si è affermato che le spese di
riparazione dei solai di copertura delle autorimesse costituenti
costruzioni autonome, anche se coperte da sovrastante giardino
condominiale, devono essere poste a carico dei soli condomini
proprietari di box e, all’interno di questo gruppo, ripartite secondo
i millesimi di ciascuno, a norma dell’art. 1123 c.c. In altre
decisioni, privilegiando la funzione di decoro architettonico svolta
dal giardino, si è sostenuto che la spesa per la riparazione e il
rifacimento dell’impermeabilizzazione della copertura dei box
costituita in corpi di fabbrica separati dall’edificio condominiale,
nel caso in cui la copertura sia il sostegno del giardino condominiale, sia da ripartirsi tra tutti i condomini, e non solo fra i
proprietari dei box, essendo il condominio custode e detentore
del giardino. E’ stato pure escluso che nel caso di copertura
costituita da giardino, si possa applicare la norma di cui all’art.
1123 c.c., perchè il giardino non può essere assimilato per analogia
al lastrico solare. In altre decisioni si è sottolineata la necessità
di distinguere tra le spese connesse direttamente al rifacimento
della impermeabilizzazione della copertura dei box da quelle
relative alla rimozione e sistemazione del giardino sovrastante:
per le prime si è ritenuto applicabile l’ultimo comma dell’art.
1123 c.c. e quindi si sono ripartite tra i soli condomini che ne
traevano utilità, cioè solo i proprietari dei box; per le seconde
si è ritenuto corretto ripartirle nella misura di 1/3 a carico di
tutti i condomini, esclusi quelli dei box, e per 2/3 a carico dei
soli proprietari dei box sottostanti, in applicazione del criterio
dettato dall’art. 1126 c.c. La Corte di Cassazione, dopo aver
precisato che le spese in questione vanno ripartite in misura
proporzionale ai millesimi di proprietà solo se esiste un’apposita
norma nel regolamento di condominio di natura contrattuale,
che deroghi al criterio della proporzione all’uso che ciascun
condomino può fare della cosa comune, ha affermato che l’assemblea non può comunque, in via discrezionale, deliberare in
contrasto con il principio dettato dall’art. 112 c.c. In altri termini,
se nulla è stabilito dal regolamento, l’assemblea non può derogare
al principio secondo il quale se si tratta di cose destinate a servire
i condomini in misura diversa, la spesa va ripartita in proporzione
all’uso che ciascuno può farne. In caso di contetazione, spetta
al giudice la verifica di tale condizione. Non pare quindi esserci
una soluzione generale e generalizzata del problema: sarà
necessario, in concreto e caso per caso, individuare per prima
cosa la prevalenza di una destinazione rispetto all’altra, ossia
determinare se la funzione svolta dal giardino sia prevalentemente
quella di copertura delle autorimesse sottostanti, ovvero se sia
quella di dare decoro all’insieme dell’edificio. Nel primo caso,
le spese potranno ripartirsi tra i soli condomini dei box, al pari
delle spese relative al rifacimento delle coperture. Nel secondo
caso, si dovrebbe considerare l’utilità che anche i condomini non
proprietari di box traggono dal giardino e imputare anche a
costoro la spesa. Naturalmente occorrerà verificare il tipo di
intervento da attuare: ad esempio, se il rifacimento della impermeabilizzazione si rende necessario a causa delle infiltrazioni
provocate dalle radici delle piante, la spesa dovrebbe equamente
essere ripartita tra tutti i condomini comproprietari del giardino.
Per sottoporre le vostre domande all’Amministratore potete
scrivere a L’Occhio parlante - Via Catania n. 1, 74100 Taranto;
telefonare o inviare un fax al numero 0997362759; mandare una
e-mail a [email protected].
La redazione si riserva di pubblicare le richieste pervenute in
base alla disponibilità dello spazio.
L’OCCHIO PARLANTE
risponde alle vostre domande
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TARANTO
FLASH
Notizie in breve
ASSINDUSTRIA
Una delegazione di aziende tarantine della sezione Materiali da
Costruzione aderente ad Assindustria sarà presente alla prossima
edizione di Edil Levante, che si
terrà dal 22 al 25 maggio a Tirana
(Albania).
L’evento è davvero unico: Edil
Levante, “costola” della Fiera levantina, si tiene infatti per la prima
volta nella vicina Albania. Una
scelta non casuale, dettata dalla
forte espansione del mercato balcanico, all’interno del quale si
registra un processo di sviluppo
orientato prioritariamente proprio
al settore dell’edilizia, che sta trasformando il Paese in un grande
cantiere. L’Italia, in questo senso,
gioca un ruolo importante, detenendo il primato delle esportazioni
di materie prime nel comparto delle costruzioni. E la Puglia si avvia,
a sua volta, anche in virtù della
strategica posizione geografica, a
ritagliarsi un segmento di mercato
altrettanto significativo.
GROTTAGLIE
Scuole provenienti da tutta la
Regione per contendersi i titoli
di basket allievi e cadetti maschile e femminile. Una giornata all’insegna non solo dello
sport, ma anche della Cultura
(visto che le scolaresche hanno
toccato con mano l’antica arte
della Ceramica) e dello stare
insieme (fra pranzo comune e
momenti d’incontro al di là
dell’evento sportivo). La categoria allievi, ha visto vincere
(dopo le semifinali) il Liceo
Scientifico Scacchi di Bari,
che ha battuto in finale lo
Scientifico Monticelli di Brindisi in una gara all’ultimo canestro: 55-52. Sul versante
femminile, invece, trionfo per
le ragazze tarantine del Liceo
Classico Aristosseno. Hanno
battuto in finale lo Scientifico
Fermi di Brindisi. Anche qui,
partita tiratissima: 67-65.
Nella categoria cadetti, invece,
vittoria in ambito maschile per
la Scuola Media Galasso di
Lecce che ha battuto la Foscolo
di Talsano con il punteggio di
75-62. A riportare in vetta i
colori rossoblù ci hanno pensato le ragazze della De Nicola
di Pulsano che hanno stracciato le pari grado della SalveminiVirgilio di Brindisi, con un perentorio 93 a 17.
14 L’Occhio parlante
CONFARTIGIANATO
TARANTO
Lo Sportello Sicurezza informa che sono aperte le iscrizioni ad una serie
di attività formative che riguardano la sicurezza sui luoghi di lavoro e
nei cantieri edili. Nel prossimo mese di Aprile, infatti, si terranno i
seguenti corsi formativi, validi ad ogni effetto di legge:
- Corso di formazione per Coordinatore per la progettazione e Coordinatore per l’esecuzione dei lavori ai sensi dell’art. 10 all. V del D. Lgs.
494/96, comunemente chiamata Direttiva Cantieri, della durata di 120
ore, rivolto a ingegneri, geologi, architetti, dottori in agraria, geometri
e periti tecnici. Al termine del corso sarà rilasciato specifico attestato
abilitativo, valido a tutti gli effetti di legge.
- Corso di formazione per Datori di Lavoro con compiti di responsabile
del servizi di prevenzione e protezione e per Responsabili del servizio
di prevenzione e protezione e addetti alla sicurezza della durata di 32
ore, ai sensi del D. Lgs. 626/94. Il primo di questi due corsi è rivolto ai
datori di lavoro che intendono svolgere direttamente i compiti propri del
servizio di protezione di servizi di prevenzione e protezione dei rischi,
come previsto dall’art. 10 del D. Lgs. 626/94. Nel corso sono altresì
comprese n. 4 ore per Addetti antincendio in attività a rischio di incendio
basso previste dal D.M. 10 marzo 1998. Al termine dei corsi saranno
rilasciati specifici attestati di partecipazione validi a tutti i sensi di legge.
- Seminario formativo su Il Piano operativo della sicurezza nei cantieri
temporanei e mobili (POS) di 16 ore. Alla fine del corso sarà rilasciato
specifico attestato di partecipazione.
- Corso di formazione per Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
(RLS) di 32 ore, previsto ai sensi del D. Lgs. 626/94, rivolto a tutti quei
dipendenti di imprese che sono stati eletti Rappresentanti dei lavoratori
per la sicurezza come previsto dall’art. 18 del D. Lgs. 626/94. Alla fine
del corso sarà rilasciato apposito attestat di partecipazione valido a tutti
i sensi di legge.
Per informazioni contattare
Sportello Formazione della Confartigianato di Taranto
Via Diego Peluso n. 111 - tel./fax 099336775
e-mail [email protected]
Si è costituita la Associazione Nave
Museo Vittorio Veneto, presso la sede
dell’ANMI (Associazione Nazionale
Marinai d’Italia) in Via Cugini n. 1.
L’Associazione Onlus ha lo scopo di
perseguire il fine statutario di osservanza dell’art. 9 della Costituzione
Italiana: La Repubblica promuove lo
svilupo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e
patrimonio storico e artistico della
Nazione. L’Associazione ha lo scopo
di riunire e coordinare tutte le Associazioni, le Organizzazioni, le persone
fisiche, i rappresentanti legali di Enti
pubblici e privati che, accettando le
finalità, lo Statuto e tutte le disposizioni
vigenti nell’Associazione, si impegnano a partecipare e/o a sostenere le
attività di: sensibilizzazione, promozione e diffusione dell’idea di realizzare con l’incrociatore Vittorio Veneto,
all’atto della dismissione, il primo
esempio di Nave Museo in Italia; realizzazione e sostegno di esso; conservazione di altre navi, mercantili o militari, che abbiano rappresentato
momenti importanti nella storia, tecnica ed umana, della marineria, della
navigazione, dell’ambiente marino e
dell’ingegneria navale; studio, promozione e diffusione della storia della
marineria, dell’impiego della nae, dello
sviluppo delle tecnologie marine.
L’Associazione ha lo scopo principale
di favorire e divulgare la cultura e la
conoscenza del mondo marittimo e
navale, della vita dell’uomo sul mare,
dell’impiego della nave, dello sviluppo
delle tecnologie marine e di mettere
in risalto l’evoluzione delle soluzioni
tecnologiche applicate. Tale scopo saràperseguito attraverso la promozione
di attività educative, lavorative, sociali,
economiche, turistiche e culturali e
coltivando, altresì, l’interesse per i
problemi del mare e per la scienza, la
tecnica, l’arte e la storia navale, per
favorire la partecipazione dei cittadini
allo sviluppo e al progresso di tutte le
forme di attività che hanno sul mare
il loro campo ed il loro mezzo di azione. Le cariche sociali sono così ricoperte: Presidente C. Amm. Edoardo
Faggioni, Vicepresidente Cap. di Vasc.
Raimondo Turchetti, Segretario Generale Dott. Giuseppe Antonio Mastronuzzi, Segretario e Tesoriere Sig.
Carlo Incorvaia, Consigliere Cap. di
Freg. Pietro Marzo.
LIZZANO
La Giunta Comunale ha determinato le aliquote ICI per l’anno in corso. Sono
state riconfermate per il 2003 le aliquote ICI dell’esercizio 2002. Importante
novità è stata introdotta con l’abbattimento delle aliquote ICI nel centro storico
dal 6 al 4,5 per mille a favore degli insediamenti commerciali. Infatti l’Amministrazione Comunale intende valorizzare il centro storico del paese incentivando
l’apertura di nuove attività economiche prevedendo un’aliquota agevolata da
applicarsi a tutti quegli immobili che nel corso del 2003 o nei quattro anni
successivi vengano destinati ed effettivamente utilizzati per lo svolgimento di
nuove attività commerciali ed artigianali. L’Assessore al Commercio Salvatore
Rizzo ritiene che occorre adoperarsi per il rilancio del commercio a Lizzano ed
il Sindaco, Antonio Cavallo, che detiene la delega alle Finanze, reputa opportuno
l’abbattimento dell’aliquota ICI nel centro storico non solo per permettere alle
attività commerciali di favorire lo sviluppo economico del paese, ma anche per
consentire alla zona più antica di Lizzano di ritornare a rappresentare per i cittadini
il fulcro dell’attività sociale.
GINOSA
11.12.2002, attraverso la delibera di Giunta Comunale n. 275, il Sindaco
Luigi Montanaro ha sottoscritto l’adesione alla R.U.P.A.R. (Rete Unitaria
della Pubblica Amministrazione Regionale). Il Comune di Ginosa risulta
il primo, in tutta la Regione Puglia, ad aderire a questo nuovo servizio
che rivoluzionerà l’apparato burocratico ed in particolare i servizi via
telematica. La RUPAR Puglia è realizzata nell’ambito della Misura 6.3
del POR 2000-2006 della Regione Puglia, sotto la supervisione della
Segreteria della Giunta Regionale. La RUPAR Puglia realizzerà il
collegamento telematico delle amministrazioni locali della Puglia e,
tramite la Rete Nazionale (RN), consente il loro collegamento alle altre
Pubbliche Amministrazioni italiane. La decisione di realizzare la RUPAR
Puglia rientra nella strategia della Regione per lo sviluppo e la diffusione
della Società per l’Informazione. L’intento della Regione Puglia è quello
di promuovere la Società dell’Informazione anche partendo dalla modernizzazione del settore pubblico, cogliendo così l’obiettivo di trasformare
questo settore in elemento propulsore dello sviluppo. I numeri previsti
per la RUPAR Puglia sono indicativi della sua complessità: 350 Enti
serviti tra cui le cinque Amministrazioni provinciali ed i cinque Comuni
capoluogo, 258 Comuni, 6 Comunità montane, 12 Aziende sanitarie
(ASL), 5 Aree di Sviluppo Industriale (ASI), l’Agenzia regionale per il
lavoro, 6 Consorzi di Bonifica, l’Agenzia Regionale per la Protezione
dell’Ambiente (ARPA) e 2 Enti Parco. 20.000 utenti direttamente serviti:
amministratori, dirigenti e dipendenti degli Enti collegati. La RUPAR,
nel suo complesso, fornirà alle Amministrazioni i seguenti servizi: il
servizio di trasporto dati che realizza materialmente il collegamento tra
le Amministrazioni; i servizi di interoperabilità di base che consentono
di svolgere le funzioni fondamentali di scambio di informazioni (posta
elettronica, trasferimento file, accesso ad Internet, ecc...); i servizi di
firma digitale per firmare atti e documenti elettronici; i servizi di supporto
alla cooperazione applicativa che forniscono le funzionalità di base per
lo sviluppo ed il funzionamento di quelle applicazioni che richiedono
il concorso di più Amministrazioni.
MOICA
Ecco le tappe più importanti, dall’inizio dell’anno, del percorso del Moica:
4/1/2003 La Presidente Rita Scarcella
Blasi si è recata a Pescara per partecipare, con alcune socie, al Primo
Torneo di Cucina Mediterranea (Puglia al secondo posto); 6/1/2003 Distribuzione di doni ai bambini più
bisognosi, segnalati dalla Caritas,
presso a Parrocchia della Sacra Famiglia di Taranto; 9/1/2003 Partecipazione delle socie del Moica al Festival della Cozza Tarantina a
Leporano, preparando piatti caratteristici; 14/2/2003 La socia Pina Altavilla vince il terzo posto al Primo
Concorso di Poesia indetto dal Moica
di Martina Franca con la poesia Miracolo, mentre la socia Mimma Peraino viene segnalata dalla giuria per la
sua composizione Amore mio;
21/2/2003 Sfilata di bambini in abiti
d’epoca offerti dal Moica, presso
l’Istituto Comprensivo Frascella;
6/3/2003 La Presidente del Moica ha
ricevuto un’onorificenza in Calabria;
7/3/2003 Premiazione dei vincitori
del 12° Premio Moicarte, presso il
Palazzo della Cultura di Taranto.
Trento - Castello del Buonconsiglio
21 Giugno-19 Ottobre 2003
(dalle ore 10,00 alle ore 18,00 esclusi lunedi non festivi)
Per informazioni
Tel. 0461492840 - Fax 0461982268
www.buonconsiglio.it
e-mail: [email protected]
Sarà allestita la mostra Rifiorir d’antichi suoni - Tre secoli
di pianoforti, in collaborazione con il Museo del Pianoforte
Antico di Ala (TN). Oltre cinquanta pianoforti provenienti
da prestigiose collezioni europee, affiancati da dipinti e
stampe con soggetti musicali. Alcuni dei preziosi strumenti
esposti saranno utilizzati per concerti-evento proposti nella
città e nella provincia di Trento. Ci saranno anche lezioniconcerto, visite guidate, convegni e l’allestimento di un
laboratorio di restauro.
L'Oroscopo
dal 6 al 20
Aprile 2003
ARIETE
(21 marzo - 20 aprile)
Segno favorito
del periodo
LEONE
Energie positive da usare su tutti i
fronti valorizzando iniziativa e intraprendenza. Affrontare le battaglie con
animo vincente. ottima intesa col partner. Migliora la forma psicofisica.
TORO
(21 aprile - 20 maggio)
VERGINE
Svolta positiva per l’amore. Gioie in
arrivo. Rilanciare una bella amicizia.
Una proposta di collaborazione: finanze ok. In famiglia usare la dolcezza.
Dieta leggera e relax.
GEMELLI
(21 maggio - 21 giugno)
di Picius
BILANCIA
Atmosfera più dinamica e meno tesa:
ritmi veloci in armonia con il proprio
stato interiore. Progetti e strategie
vincenti nel lavoro. Non ascoltare una
critica e proseguire per la propria strada. Sincerità in amore.
(23 luglio - 23 agosto)
SAGITTARIO (23 novembre - 21 dicembre)
Periodo generoso di sorprese. Ricarica
energetica molto stimolante. Anticonformismo nel lavoro. Non rimandare
decisioni importanti. Nubi passeggere
in amore.
Situazione dinamica e positiva. Periodo
da vivere con creatività, movimento e
cambiamento. Si ha bisogno d’amore:
dare per primi. Aprirsi senza riserve.
Aiuti a chi riscoprirà le piccole gioie.
(24 agosto - 22 settembre)
CAPRICORNO (22 dicembre - 20 gennaio)
Nel lavoro si aprono prospettive nuove
che richiedono scelte rapide. Studiare
in anticipo le strategie. Favoritissimi
i rapporti comunicativi nuovi. In amore guardare avanti. Cambiare look.
Stare con chi condivide interessi e idee.
Momento d’armonia negli affetti. Conquiste e novità. In famiglia chiarire le
intenzioni per non essere fraintesi. Gratificazioni dal lavoro. Guadagni extra.
(23 settembre - 22 ottobre)
ACQUARIO (21 gennaio - 19 febbraio)
Ottimo dialogo con amici e collaboratori:
importanti i rapporti comunicativi e le
alleanze. Evoluzione positiva se con
astuzia si prenderà in contropiede chi
attacca. Chi si ama chiede conferme.
Aumentano gli interessi e si intensifica
la vita di relazione. Vivacità intellettuale. Contare sulle proprie risorse nel
lavoro e cogliere le occasioni. In amore
essere imprevedibili e anticonformisti.
(23 ottobre - 22 novembre)
CANCRO
(22 giugno - 22 luglio)
Valorizzata l’intesa con il partner. Si
sente il bisogno di vivere i sentimenti
più profondi. Nelle amicizie si rafforzano gli interessi comuni. Il lavoro
promette cambiamenti redditizi.
SCORPIONE
Avanzamenti nel lavoro. Aumentano
gli stimoli. Decisioni importanti e
impegni extra per allargare la propria
influenza. Non fare interferire il lavoro
con la vita privata. Incontri emozionanti a metà periodo.
PESCI
(20 febbraio - 20 marzo)
Novità stimolanti nella professione.
Affrontare dei rischi per cambiare. In
amore grandi conferme. Fare movimento per essere in forma. Cercare
distrazioni e socializzare.
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