11 - Regione Sardegna

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IL
MESSAGGERO
SARDO
Attualità
Carbonia dedica un museo
alla cultura del carbone
Iniziativa del Comune per ricostruire, attraverso lettere, foto e documenti,
uno spaccato antropologico della sua popolazione
ttraverso ingiallite lettere, foto o altro ancora,
Carbonia intende ricostruire lo spaccato
antropologico della sua popolazione vissuta in
città nei primi decenni di vita, quando vivere nel
capoluogo carbonifero voleva dire affidarsi alla
precarietà, alle altalenanti prospettive, al futuro
incerto.
Sono proprio questi sentimenti, paure o speranze,
espresse con lettere inviate a parenti o amici in
Sardegna o fuori Italia, che adesso il Comune di
Carbonia vorrebbe recuperare per metterle insieme
e costituire una sezione antropologica del Museo
del carbone, ospitato nella Grande Miniera di
Serbariu.
Tale obiettivo è stato sottolineato dal Sindaco
della città Salvatore Cherchi il quale ha scritto
una lettera indirizzata agli emigrati, ai Circoli dei
Sardi nel Mondo, ai cittadini di Carbonia e alle
associazioni cittadine.
Quest’anno Carbonia celebra i 70 anni di vita e
uno degli obiettivi principali è appunto quello di
ricostruire la vita delle prime e successive famiglie
che arrivarono in questo posto dove tutto era
grigio o nero. Ma soprattutto vorrebbe raccogliere
documenti legati all’emigrazione che iniziò a metà
degli anni Cinquanta.
Tra i documenti testimoniali di particolare
interesse c’è quello riguardante immagini o oggetti
di culto o venerazione verso la Patrona dei
minatori, Santa Barbara. È risaputo che il
minatore delle gallerie carbonifere tenesse in
grandissimo rispetto e venerazione Santa Barbara,
di cui non c’era famiglia che non ne avesse
un’immagine.
“È utile ricevere in questo luogo, scrive il Sindaco
Salvatore Cherchi, le vostre memorie delle
esperienze di lavoro e di vita nelle miniere e/o
nella città di Carbonia e di quelle dell’emigrazione.
Potrete documentare tali memorie con lettere, foto
o altro di cui vogliate far dono alla città per
costituire un Centro di Documentazione
A
“Carbonia in migrazione - Memorie e creatività”.
In particolare, aggiunge il Sindaco Cherchi,
sarebbe utile avere, specialmente da chi è emigrato
in zone minerarie, con urgenza prioritaria,
immagini ed oggetti del culto di Santa Barbara,
patrona dei minatori e dei lavoratori esposti a
gravi pericoli. Intendiamo esporre tali doni sia
nell’allestimento del museo già in corso, sia in una
sala di deposito attivo aperto alle visite e ai
laboratori didattici”. Chiunque fosse interessato
alle richiamate donazioni potrà indirizzarle a
“Laboratorio di Antropologia presso la Direzione
del Museo del Carbone Grande Miniera di
Serbariu - 09013 Carbonia (Carbonia Iglesias)”.
Massimo Carta
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L’appello del sindaco
agli emigrati
per contribuire
a ricostruire una
memoria condivisa
Care Emigrate e Cari Emigrati,
tante cittadine e tanti cittadini di Carbonia, oltre i
vostri parenti ed amici, pensano a Voi e parlano di Voi
con affetto. Siete persone preziose, di cui si è sentita la
mancanza. Non più residenti, ma siete ancora con noi.
Siete più presenti che assenti, per tanti affetti.
È importante, pertanto, creare nuovi rapporti
d’amicizia e di solidarietà fra la Comunità di cittadini
residenti a Carbonia e le persone emigrate dalla città.
La prima iniziativa, alla quale Vi invito a partecipare,
ha luogo nella Grande Miniera di Serbariu dove è in
corso d’allestimento, grazie ai doni fatti da molte
persone, una sezione antropologica del Museo del
carbone. E utile ricevere, in questo luogo, le vostre
memorie delle esperienze di lavoro e di vita nelle
miniere e/o nella città di Carbonia e di quelle
dell’emigrazione. Potrete documentare tali memorie
con lettere, foto o altro di cui vogliate far dono alla città
per costituire un Centro di Documentazione “Carbonia
in migrazione - Memorie e creatività”.
In particolare, sarebbe utile avere, specialmente da chi è
emigrato in zone minerarie, con urgenza prioritaria,
immagini ed oggetti del culto di Santa Barbara,
patrona dei minatori e dei lavoratori esposti
a gravi pericoli. Intendiamo esporre tali doni
sia nell’allestimento del museo già in corso,
sia in una sala di deposito attivo aperto alle visite
e ai laboratori didattici.
I doni possono essere inviati al seguente indirizzo:
Laboratorio di Antropologia presso la Direzione del
Museo del Carbone - Grande Miniera di Serbariu 09013 Carbonia (Carbonia-Iglesias). Le informazioni
telefoniche si possono avere telefonando ai numeri:
0781 670591; 0781 62727.
I nomi dei donatari saranno inseriti dell’albo
delle donatrici e dei donatori. Invito a partecipare
all’iniziativa le alunne e gli alunni, le studentesse
e gli studenti, le insegnanti e gli insegnanti delle scuole
di ogni ordine e grado, le cittadine e i cittadini residenti
a Carbonia, le associazioni culturali democratiche,
le emigrate e gli emigrati, i Circoli e le associazioni
degli emigrati sardi nel Mondo.
Salvatore Cherchi
Sindaco di Carbonia
La miniera di Serbariu un sito strategico
Dal 1937 al 1964 ha rappresentato una delle principali risorse energetiche del Paese
Il Centro Italiano della Cultura del Carbone nasce
nel 2006 come associazione tra il Comune di
Carbonia e il Parco Geominerario Storico e
Ambientale della Sardegna, con lo scopo di gestire
e valorizzare il sito della Grande Miniera di
Serbariu. Il sito minerario di Serbariu, attivo dal
1937 al 1964, ha caratterizzato l’economia del
Sulcis e rappresentato tra gli anni ’30 e ’50 una
delle più importanti risorse energetiche d’Italia. Il
complesso è stato recuperato e ristrutturato a fini
museali e didattici. Il progetto per il recupero e la
valorizzazione del sito ha reso fruibili gli edifici e
le strutture minerarie che oggi costituiscono il
Museo ed include i locali della lampisteria, della
galleria sotterranea e della sala argani. Nella
lampisteria ha sede l’esposizione permanente sulla
storia del carbone, della miniera e della città di
Carbonia. L’ampio locale accoglie una preziosa
collezione di lampade da miniera, attrezzi da
lavoro, strumenti, oggetti di uso quotidiano,
fotografie, documenti, filmati d’epoca e
videointerviste ai minatori. La galleria
sotterranea mostra l’evoluzione delle tecniche di
coltivazione del carbone utilizzate a Serbariu dagli
anni ’30 alla cessazione dell’attività, in ambienti
fedelmente riallestiti con attrezzi dell’epoca e
grandi macchinari ancora oggi in uso in miniere
carbonifere attive. La sala argani, infine, conserva
intatte al suo interno le grandi ruote dell’argano
con cui si manovrava la discesa e la risalita delle
“gabbie” nei pozzi per il trasporto dei minatori e
delle berline vuote o cariche di carbone. Nel
Museo si trovano inoltre il bookshop, nel quale è
possibile acquistare libri sull’argomento e gadgets,
la caffetteria e una sala conferenze con 130
poltroncine e moderno impianto audio-video.
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