IL MESSAGGERO SARDO Attualità Carbonia dedica un museo alla cultura del carbone Iniziativa del Comune per ricostruire, attraverso lettere, foto e documenti, uno spaccato antropologico della sua popolazione ttraverso ingiallite lettere, foto o altro ancora, Carbonia intende ricostruire lo spaccato antropologico della sua popolazione vissuta in città nei primi decenni di vita, quando vivere nel capoluogo carbonifero voleva dire affidarsi alla precarietà, alle altalenanti prospettive, al futuro incerto. Sono proprio questi sentimenti, paure o speranze, espresse con lettere inviate a parenti o amici in Sardegna o fuori Italia, che adesso il Comune di Carbonia vorrebbe recuperare per metterle insieme e costituire una sezione antropologica del Museo del carbone, ospitato nella Grande Miniera di Serbariu. Tale obiettivo è stato sottolineato dal Sindaco della città Salvatore Cherchi il quale ha scritto una lettera indirizzata agli emigrati, ai Circoli dei Sardi nel Mondo, ai cittadini di Carbonia e alle associazioni cittadine. Quest’anno Carbonia celebra i 70 anni di vita e uno degli obiettivi principali è appunto quello di ricostruire la vita delle prime e successive famiglie che arrivarono in questo posto dove tutto era grigio o nero. Ma soprattutto vorrebbe raccogliere documenti legati all’emigrazione che iniziò a metà degli anni Cinquanta. Tra i documenti testimoniali di particolare interesse c’è quello riguardante immagini o oggetti di culto o venerazione verso la Patrona dei minatori, Santa Barbara. È risaputo che il minatore delle gallerie carbonifere tenesse in grandissimo rispetto e venerazione Santa Barbara, di cui non c’era famiglia che non ne avesse un’immagine. “È utile ricevere in questo luogo, scrive il Sindaco Salvatore Cherchi, le vostre memorie delle esperienze di lavoro e di vita nelle miniere e/o nella città di Carbonia e di quelle dell’emigrazione. Potrete documentare tali memorie con lettere, foto o altro di cui vogliate far dono alla città per costituire un Centro di Documentazione A “Carbonia in migrazione - Memorie e creatività”. In particolare, aggiunge il Sindaco Cherchi, sarebbe utile avere, specialmente da chi è emigrato in zone minerarie, con urgenza prioritaria, immagini ed oggetti del culto di Santa Barbara, patrona dei minatori e dei lavoratori esposti a gravi pericoli. Intendiamo esporre tali doni sia nell’allestimento del museo già in corso, sia in una sala di deposito attivo aperto alle visite e ai laboratori didattici”. Chiunque fosse interessato alle richiamate donazioni potrà indirizzarle a “Laboratorio di Antropologia presso la Direzione del Museo del Carbone Grande Miniera di Serbariu - 09013 Carbonia (Carbonia Iglesias)”. Massimo Carta 11 L’appello del sindaco agli emigrati per contribuire a ricostruire una memoria condivisa Care Emigrate e Cari Emigrati, tante cittadine e tanti cittadini di Carbonia, oltre i vostri parenti ed amici, pensano a Voi e parlano di Voi con affetto. Siete persone preziose, di cui si è sentita la mancanza. Non più residenti, ma siete ancora con noi. Siete più presenti che assenti, per tanti affetti. È importante, pertanto, creare nuovi rapporti d’amicizia e di solidarietà fra la Comunità di cittadini residenti a Carbonia e le persone emigrate dalla città. La prima iniziativa, alla quale Vi invito a partecipare, ha luogo nella Grande Miniera di Serbariu dove è in corso d’allestimento, grazie ai doni fatti da molte persone, una sezione antropologica del Museo del carbone. E utile ricevere, in questo luogo, le vostre memorie delle esperienze di lavoro e di vita nelle miniere e/o nella città di Carbonia e di quelle dell’emigrazione. Potrete documentare tali memorie con lettere, foto o altro di cui vogliate far dono alla città per costituire un Centro di Documentazione “Carbonia in migrazione - Memorie e creatività”. In particolare, sarebbe utile avere, specialmente da chi è emigrato in zone minerarie, con urgenza prioritaria, immagini ed oggetti del culto di Santa Barbara, patrona dei minatori e dei lavoratori esposti a gravi pericoli. Intendiamo esporre tali doni sia nell’allestimento del museo già in corso, sia in una sala di deposito attivo aperto alle visite e ai laboratori didattici. I doni possono essere inviati al seguente indirizzo: Laboratorio di Antropologia presso la Direzione del Museo del Carbone - Grande Miniera di Serbariu 09013 Carbonia (Carbonia-Iglesias). Le informazioni telefoniche si possono avere telefonando ai numeri: 0781 670591; 0781 62727. I nomi dei donatari saranno inseriti dell’albo delle donatrici e dei donatori. Invito a partecipare all’iniziativa le alunne e gli alunni, le studentesse e gli studenti, le insegnanti e gli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado, le cittadine e i cittadini residenti a Carbonia, le associazioni culturali democratiche, le emigrate e gli emigrati, i Circoli e le associazioni degli emigrati sardi nel Mondo. Salvatore Cherchi Sindaco di Carbonia La miniera di Serbariu un sito strategico Dal 1937 al 1964 ha rappresentato una delle principali risorse energetiche del Paese Il Centro Italiano della Cultura del Carbone nasce nel 2006 come associazione tra il Comune di Carbonia e il Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, con lo scopo di gestire e valorizzare il sito della Grande Miniera di Serbariu. Il sito minerario di Serbariu, attivo dal 1937 al 1964, ha caratterizzato l’economia del Sulcis e rappresentato tra gli anni ’30 e ’50 una delle più importanti risorse energetiche d’Italia. Il complesso è stato recuperato e ristrutturato a fini museali e didattici. Il progetto per il recupero e la valorizzazione del sito ha reso fruibili gli edifici e le strutture minerarie che oggi costituiscono il Museo ed include i locali della lampisteria, della galleria sotterranea e della sala argani. Nella lampisteria ha sede l’esposizione permanente sulla storia del carbone, della miniera e della città di Carbonia. L’ampio locale accoglie una preziosa collezione di lampade da miniera, attrezzi da lavoro, strumenti, oggetti di uso quotidiano, fotografie, documenti, filmati d’epoca e videointerviste ai minatori. La galleria sotterranea mostra l’evoluzione delle tecniche di coltivazione del carbone utilizzate a Serbariu dagli anni ’30 alla cessazione dell’attività, in ambienti fedelmente riallestiti con attrezzi dell’epoca e grandi macchinari ancora oggi in uso in miniere carbonifere attive. La sala argani, infine, conserva intatte al suo interno le grandi ruote dell’argano con cui si manovrava la discesa e la risalita delle “gabbie” nei pozzi per il trasporto dei minatori e delle berline vuote o cariche di carbone. Nel Museo si trovano inoltre il bookshop, nel quale è possibile acquistare libri sull’argomento e gadgets, la caffetteria e una sala conferenze con 130 poltroncine e moderno impianto audio-video.