Standard di documentazione dei dati per l`Osservatorio Provinciale

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Amministrazione Provinciale di Piacenza - Area Programmazione territoriale – Infrastrutture – Ambiente
SPTU - Servizio Programmazione Territoriale e Urbanistica
Via Garibaldi 50, 29100 – PIACENZA, tel. 0523/7951
Standard di documentazione dei dati
per l’Osservatorio Provinciale sulla Sostenibilità dello Sviluppo.
P. Lega, R. Buschi
Rapporto interno n. 04/03
Marzo 2003
1 - Premessa.
Il progetto di Osservatorio Provinciale sulla Sostenibilità dello Sviluppo (OPS) prevede la
realizzazione di un meta - database provinciale accessibile via web, in cui accentrare la
documentazione relativa alle principali banche dati di soggetto ambientale, sociale, economico
relative al territorio piacentino e gestite da soggetti pubblici e privati , e quella relativa ai principali
indicatori di sostenibilità, sia già in uso che solo proposti dalle diverse Istituzioni nazionali e
internazionali che in questo ultimo decennio hanno operato nel campo dello sviluppo sostenibile.
Con questo progetto ci si propone non già di ricreare o duplicare gli archivi in un unico punto
fisico, in modo che questi possano essere contemporaneamente accessibili dagli utilizzatori, ma di
stabilire una rete di relazioni tra i soggetti detentori e gestori degli archivi, in modo che la tipologia
del loro contenuto risulti trasparente e documentata, che il contenuto stesso possa essere consultato
presso il gestore, e che almeno una sintesi dell’archivio ad un opportuno livello di aggregazione (ad
es. per Comune) possa essere accentrata ed aggiornata in un unico punto di consultazione: si tratta
cioè appunto di un meta – database composto essenzialmente dai metadati dei database di interesse.
Che cos’è dunque la ‘metainformazione’? E’ l’informazione e la documentazione che rende
comprensibile ed accessibile dagli utenti finali un insieme di dati.
Il problema preliminare che si pone è quello di individuare uno standard di stesura dei
metadati, in modo tale che questi possano essere visti e scambiati da utenti remoti che utilizzano già
prodotti simili sulla rete globale; a questo scopo è stata condotta una rapida ricognizione degli
standard attualmente presenti in questo campo.
2 - Gli standard internazionali e le esperienze già avviate.
Nel campo dei dati documentali generali, lo standard più noto è quello proposto dal Dublin
Core(1). Dublin Core è una associazione formatasi negli USA a partire da un workshop tenutosi nel
1995 presso la sede di OCLC (Online Computer Library Center) a Dublin, nell'Ohio. Questo
standard è composto da elementi: il set minimo proposto nel dicembre 1996 è costituito da 15
elementi di base e si è esteso anche a sottoelementi o qualificatori: lo standard è in via di sviluppo
ma il cosiddetto core dei 15 elementi della descrizione è rimasto stabile:
Ciascun elemento è definito usando un set di 10 attributi ricavati dalla norma ISO 11179.
Questi includono:
N°
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
Attributo
Nome - Etichetta assegnata al dato
Identificatore - Identificativo univoco assegnato al dato
Versione - Versione del dato
Registrazione di autorità - Entità autorizzata a registrare il dato
Lingua - Lingua nella quale il dato è indicato
Definizione - Indicazione che rappresenta chiaramente il concetto e la natura essenziale del dato.
Obbligatorietà - Indica se il dato è richiesto sempre o solo in alcuni casi (contiene un valore)
Tipo di dato - Indica la tipologia del dato che può essere rappresentato nel valore del dato stesso
Occorrenza massima - Indica un limite alla ripetibilità del dato
Commento - Un’osservazione che concerne l’applicazione del dato
1
La versione 1.1 del Dublin Core è stata approvata nel Marzo 2000 come accordo definito nel
gruppo di lavoro del CEN (CWA – CEN Workshop Agreement).
N°
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
Campo
titolo;
autore o creatore;
soggetto e parole chiave;
descrizione (descrizione testuale del contenuto della risorsa, incluso un eventuale abstract);
editore (l'entità responsabile della diffusione della risorsa nella sua forma presente);
altro responsabile (persona o ente che ha contribuito intellettualmente);
data (data in cui la risorsa à stata resa disponibile, nella forma AAAA-MM-GG);
tipo di risorsa (la categoria cui appartiene la risorsa, secondo liste in via di sviluppo);
formato (il formato dei dati, usato per identificare il software e hardware necessari per utilizzare la risorsa; è in corso di sviluppo
una lista di formati);
identificatore della risorsa (stringa di caratteri o numero univoci di identificazione della risorsa: ad es. l’URL);
fonte (una stringa o un numero univoco di identificazione della fonte da cui la risorsa è derivata);
lingua (lingua del contenuto della risorsa nella forma standard ANSI NISO Z39.53);
relazione (esprime la relazione della risorsa con altre risorse);
copertura (caratteristiche spaziali e/o temporali della risorsa);
diritti (un link a una notizia di copyright o di diritti d'autore della risorsa).
Tra i numerosi altri standard catalografici, nell’ambito europeo si è affermato uno standard
per i metadati ambientali proposto dalla EEA (European Environmental Agency), ed elaborato
dall’ETC/CDS (2). L’European Topic Center on Catalogue of Data Sources (ETC/CDS), uno dei 9
centri tematici dell’EEA, supporta l’attività dell’European Environment Information and
Observation NETwork (EIONET), principale strumento dell’EEA nella raccolta di dati,
informazioni e conoscenze finalizzate alla elaborazione dei rapporti sullo stato dell’ambiente,
comunitari e nazionali. L’EIONET collega più di 500 istituzioni nei 18 Paesi della CE; ogni Paese
ha individuato un proprio Ente di riferimento (National Focal Point, per l’Italia è l’ANPA-APAT) e
9 Centri Tematici (National Reference Centres, NTC) corrispondenti ai 9 Topic Center (ETC)
dell’EEA.
Lo standard dell’ETC/CDS si basa su di uno schema suddiviso in 5 sezioni:
N°
1
2
3
4
5
Sezione
Indirizzo del database
Descrizione del database
Copertura spaziale
Copertura temporale
Informazioni tecniche aggiuntive
Nel campo dei dati geografici, gli Stati Uniti hanno elaborato un proprio standard (il
CSGDM, Content Standard for Digital Geospatial Metadata, dell’FGDC, il Federal Geographic
Data Committee, che risale al 1994 ed è stato successivamente aggiornato) (3): è uno schema
relativamente complesso ed articolato che comprende circa 220 campi; lo schema CSGDM è
strutturato in 7 sezioni, delle quali la prima e l’ultima obbligatorie:
N°
1
2
3
4
5
6
7
Sezione
identificazione del database;
qualità dei dati;
organizzazione spaziale dei dati;
sistema spaziale di riferimento;
informazioni sulle entità e gli attributi;
informazioni di distribuzione;
informazioni di riferimento sul metadato.
In Europa ha lavorato per anni il CEN/TC 287, Comitato Europeo di
Normalizzazione/Comitato Tecnico 287, “Geographic Information”, che ha pubblicato nel 1999 la
Normativa relativa ai metadati geografici denominata Prestandard Europeo CEN/TC 287 (4), ma
che nel 2000 ha cessato la propria attività in funzione di una unificazione dello standard CEN con
2
l’ISO. Lo standard CEN è stato già adottato da numerosi Enti italiani (es. Provincia di Trento) in
attesa della formulazione definitiva dello standard ISO. Lo standard CEN è articolato su 9 sezioni:
N°
1
2
3
4
5
6
7
8
9
Sezione
identificazione della base dati;
descrizione generale;
qualità complessiva della base dati;
sistema di riferimento spaziale;
estensione;
definizione dei dati;
classificazione;
informazioni amministrative;
informazioni sul metadata.
Le 9 sezioni comprendono poi circa 180 campi: lo schema risulta pertanto molto articolato e
complesso.
Un terzo standard parallelo a questi, adottato negli anni passati anche da Enti e Istituzioni
italiane (es. Provincia di Venezia), è quello dell’ANZLIC (Australia and New Zeeland Land
Infomation Council) (5), molto più semplice e sintetico del CSGDM. Lo standard ANZLIC si basa
su di uno schema composto da 10 categorie:
N°
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
Categoria
Dataset
Custode
Descrizione
Validità
Status
Accesso
Qualità
Contatti
Data del metadata
Metadati addizionali
Le 10 categorie comprendono 25 campi descrittivi fondamentali. Rispetto ai modelli FGDC e
CEN risulta decisamente più semplice e sintetico.
L’ISO (International Organization for Standardization) ha iniziato nel 1995 l’attività di
definizione delle normative relative al trattamento dei metadati geografici, istituendo il Comitato
Tecnico TC 211 che ha elaborato una lunga serie di documenti successivi, giungendo infine nel
2001 al documento DSI-19115 (cosiddetto “draft”) relativo allo standard dei matadati (6); lo
standard 19115 dovrebbe armonizzare sia il CSGDM che il CEN che l’ANZLIC che altri ancora, ed
essere così universalmente riconosciuto: proprio a causa di questo suo intento di armonizzazione
generale, la produzione dello standard sta risultando particolarmente lunga e laboriosa. Lo standard
ISO prevede 22 campi fondamentali e un numero elevato di campi opzionali.
3 - Lo standard ETC/CDS.
Come già accennato, l’ETC/CDS ha messo a punto uno standard di metainformazione delle
basi dati ambientali europee in coerenza con gli standard GELOS e Dublin Core, in modo da
favorire l’armonizzazione delle metainformazioni europee in questo campo. Lo standard ETC/CDS
si basa su 61 campi descrittivi, di cui 19 obbligatori; l’insieme delle metainformazioni è suddiviso
nelle 5 sezioni concettuali citate: Indirizzo, Sorgente dati, Copertura spaziale, Copertura temporale,
Copertura tecnica. I campi sono elencati e descritti nella tab. seguente:
3
Sezione
INDIRIZZO
SORGENTE DATI
COPERTURA
SPAZIALE
COPERTURA
TEMPORALE
COPERTURA
TECNICA
N°
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
42
43
44
45
46
47
48
49
50
51
52
53
54
55
56
57
58
59
60
61
Nome
Nome
Nome pr.
Titolo
Funzione
URL
e-mail
Telefono
Descrizione
Nome dell’Organizzazione
Nome proprio solo per le persone
Titolo (es. Dott.) solo per le persone
Funzione (es. Dirigente) solo per le persone
Indirizzo della home page in Internet
Indirizzo di posta elettornica
Numero di telefono dell’Organizzazione o della persona, escluso codice
internazionale
Codice (ISO 3166) del paese
Stato
Codice postale o d’area
Codice postale
Nome della città
Città
Via e numero
Via
Casella postale e codice postale
PO Box
Lingua parlata dall’Organizzazione o dalla persona (ISO 639)
Lingua
Indirizzi precedenti o successivi
Indirizzo
Lista dei database che si riferiscono all’indirizzo corrente
Sorgente Dati
Parole chiave riferite al database corrente e estratte dal Thesaurus
Parole Chiave
Nome completo del database
Titolo
Nome completo in inglese
Titolo inglese
Breve descrizione del contenuto del database
Riassunto
Breve descrizione in inglese del contenuto del database
Riassunto inglese
Indirizzo del database in Internet
URL
Lingua del database originale (ISO 639)
Lingua dati
Lingua del metadati (questa) (ISO 639)
Lingua metadati
Data di creazione o modifica del metadata
Data di creaz./mod.
Restrizioni di accesso al database
Limiti di accesso
Restrizioni d’uso del database
Limiti d’uso
Informazioni su prezzi e formati dei dati originali
Distribuzione
Mezzo fisico di distribuzione (es. CDRom, ecc.)
Mezzo di distrib.
Riferimenti legislativi del database
Legislazione
Informazioni sugli eventuali dati correlati, di derivazione e derivati
Dati correlati
Indirizzi di riferimento del database: Amministratore, Creatore,
Indirizzo dati
Distributore
Lista di località in Europa basata sui codici base NUTS
Termini
Puntatore, da settare on o off
Flag
Flag da settare on o off se il database è soggetto ad un controllo di q.
Controllo Qualità
Informazioni generali che non trovano posto nei campi successivi
Note generali
Descrive la tipologia di media (es. libro, giornale, ecc.)
Gruppo
Indica lo stato del progetto di database (es. in corso, concluso, ecc.)
Status
Informazioni aggiuntive sul riferimento spaziale
Spiegazione
Nome dell’area coperta, se c’è (es. Val di Fassa)
Localizzazione
Coordinate dell’area coperta: sono generate automaticamente nella
Coordinate
proiezione Lambert-Azimutale, o manualmente in un’altra proiezione
Lista di località europee basate sui codici NUTS
Località
Il campo permette all’utente di inserire un oggetto (es. grafico)
OLE
Informazioni aggiuntive sui riferimenti temporali
Spiegazione
Frequenza di rilevamento (es. 1 mese, 1 anno)
Intervallo
Periodo di misura
Aggiornamento
Data iniziale dei dati del database
Da
Data finale
A
Informazioni aggiuntive di tipo tecnico (es. descrizione area coperta)
Spiegazione
Formato di acquisizione dei dati
Acquisizione
Risoluzione dell’eventuale mappa (in dpi o 1/cm)
Risoluzione
Scala originale della mappa
Scala d’origine
Scala di pubblicazione della mappa
Scala di pubblic.
Tipo di mappa (es. tematica, topografica)
Tipo
GIS usato per inserire i dati
GIS
Sistema di coordinate usato nell’acquisizione dei dati
Coordinate
Grandezza chimica, fisica o biologica o oggetto misurato
Descr. parametro
Unità di misura
Unità
Standard e/o metodo di misura
Metodo
Campo di variabilità della misura
Precisione
Estremi di misura
Limite di misura
Informazioni sulle procedure di controllo di qualità dei dati
Controlli di Qualità
Tab. – Campi costitutivi lo standard metadati di ETC/CDS.
4
Obbl.
Obbl.
Obbl.
Obbl.
Obbl.
Obbl.
Obbl.
Obbl.
Obbl.
Obbl.
Obbl.
Obbl.
Obbl.
Obbl.
Obbl.
Obbl.
Obbl.
Obbl.
Obbl.
Obbl.
4 - Lo standard dei metadati geografici ISO/TC 211.
Lo standard ISO 19115, proposto dal Comitato Tecnico 211 dell’ISO nell’ambito della
metainformazione geografica, si trovava nella versione quasi definitiva di Draft International
Standard (DIS) ad inizio 2002. Lo standard ISO è stato assunto dal Centro Interregionale di
Documentazione per le Informazioni Territoriali, nella proposta di uno standard nazionale italiano
di metainformazione geografica e di architettura di database geografici; un sottoinsieme dello
standard ISO viene ora utilizzato anche dalla Regione Emilia Romagna nella documentazione dei
propri database geografici, e il medesimo standard viene formalmente utilizzato dal software ESRI
per la creazione della metainformazione sui propri database geografici e per la navigazione nei
sistemi informativi geografici sul web.
Lo standard ISO prevede un insieme minimo di 22 campi descrittivi
N°
1
2
3
Campo
Dataset title
Dataset reference date
Dataset responsible party
4
Geographic location of the dataset
5
6
7
8
Dataset language
Dataset character set
Dataset topic category
Spatial resolution of the dataset
9
10
Abstract describing the dataset
Distribution format
11
Additional extent information for the dataset
12
Spatial representation type
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
Reference system
Lineage statement
On-line resource
Metadata file identifier
Metadata standard name
Metadata standard version
Metadata language
Metadata character set
Metadata point of contact
Metadata time stamp
Descrizione
titolo della Carta geografica
data di pubblicazione o di riferimento della Carta.
insieme di informazioni relative al responsabile della carta (Editore,
Proprietario, ecc.).
Riferimento spaziale espresso attraverso il bounding box, coordinate dei 4
vertici della Carta, o altro identificatore geografico
codice ISO 639 che esprime la lingua in cui è scritta la Carta
l'insieme di caratteri in cui è codificata la Carta
insieme di parole chiave correlati alla Carta.
è il numero che esprime il denominatore della scala di rappresentazione
della carta o la risoluzione spaziale (ground sample distance).
un testo descrittivo tendente a dare una spiegazione generale della Carta.
il formato, e la sua versione, con cui viene distribuita la Carta (es.
cartaceo, E00, DWG ecc.).
ulteriori informazioni sull'estensione della Carta, riferimenti verticale e
temporale.
informazioni sul sistema di rappresentazione (raster, vector, ecc.) della
Carta.
informazioni sul sistema di riferimento (ellissoide, datum, ecc.).
informazioni sulle fonti da cui è stata prodotta la Carta.
eventuali informazioni on-line sulla distribuzione della Carta
identificativo univoco che contraddistingue la Carta.
nome dello standard utilizzato per i metadati.
versione del suddetto standard
codice ISO 639 che esprime la lingua in cui è scritto il file di metadati
insieme di caratteri in cui è codificato il file di metadati.
persona o organizzazione di contatto per i metadati.
data di produzione dei metadati.
5 - Uno schema per l’OPS.
L’Osservatorio Provinciale sulla Sostenibilità dello sviluppo (OPS) basa la propria attività
sulla apertura al pubblico di un ‘metadatabase’ (MDB) ambientale e territoriale finalizzato a
supportare le attività di pianificazione sostenibile nonché le valutazioni di sostenibilità dello
sviluppo del sistema socio – economico – ambientale piacentino. Le basi dati dell’MDB dovranno
essere documentate con schede di metadati formulate secondo gli standard citati, privilegiando una
soluzione di estrema sintesi e semplicità. Si è ritenuto che la soluzione ideale per questo scopo sia
quella di assumere come base di partenza lo schema Dublin Core, associandole un sintetico
sottoinsieme degli standard ETC-DCS (già coerente con lo standard Dublin Core) e dell’ISO – TC
211.
La scelta proposta per una prima sperimentazione operativa prevede i 21 campi elencati nella
tabella seguente; per ogni campo sono riportati i riferimenti rispetto ai campi degli schemi Dublin
Core (DC), ETC/DCS (ETC) e ISO/TC 211 (ISO); a fianco della denominazione del campo si è
riportata una sintetica legenda.
Il contenuto dei campi è testuale se non diversamente specificato.
5
N
1
2
3
Rif. DC
DC 1
DC 10
DC 2
4
5
DC 11
DC 5
6
7
8
DC 3
DC 3
DC 4
9
10
11
12
Rif. ISO
ISO12 1
Denominazione
TITOLO
IDENTIFICATORE
AUTORE
ISO12 14
ISO12 3
ORIGINE
EDITORE
ETC 16
ETC 19
ISO12 7
ISO12 9
SOGGETTO
PAROLA CHIAVE
DESCRIZIONE
DC 7
DC 7
ETC 24
ETC 24
ETC 4447
ISO12 2
ISO12 2
DATA DI CREAZIONE
ULTIMA MODIFICA
AGGIORNAMENTO
DC 14
ETC 40
ISO12 4
RIFERIMENTO SPAZIALE
ETC 5152
ETC 50
ISO12 8
SCALA DI RAPPRESENTAZIONE
ISO12 8
RISOLUZIONE SPAZIALE
ISO12 12
SISTEMA DI RAPPRESENTAZIONE
ETC 55
ISO12 13
SISTEMA DI RIFERIMENTO
ETC 21
ETC 25
ISO12 15
FORMATO DATI
URL
LIMITI DI ACCESSO E/O USO
ISO12 22
DIRITTI
DATA DI PRODUZIONE DEI
METADATI
13
14
Rif. ETC
ETC 17
15
16
17
18
19
DC 9
DC 10
DC 15
20
21
DC 15
Legenda
Nome completo del database
Codice identificativo (ad es. il filename)
Identifica univocamente il creatore del database; deve contenere:
nome o rag. Sociale, indirizzo completo, referente, n° telefono, email
Testo di identificazione della fonte da cui la risorsa è derivata
L’entità responsabile della diffusione della risorsa nella sua forma
presente; deve contenere: nome o rag. Sociale, indirizzo
completo, referente, n° telefono, e-mail
Indica il tema o la categoria, individuato in una lista bloccata
Parole chiave, da un dizionario e/o libere
Descrizione testuale del contenuto della risorsa (max 15 righe):
deve descrivere la natura delle informazioni, la loro origine,
l’organizzazione del database e il significato dei campi principali,
se non esiste una legenda all’interno del db
Data in cui la risorsa è stata resa disponibile
Data ultimo aggiornamento della risorsa
Frequenza di aggiornamento della risorsa (mensile, semestrale,
annuale, periodica, ecc.)
Caratteristiche spaziali della risorsa (coordinate dei limiti di
estensione o descrizione dell’area di copertura)
Scala originale della mappa (100000, 50000, ecc.)
Risoluzione della mappa (minima unità cartografata in m2, Ha,
Kmq, ecc.) o dei dati numerici (Comune, Provincia, Regione)
Informazioni sul sistema di rappresentazione dei dati (raster,
vettoriale, tabellare, ecc.)
Informazioni sul sistema di riferimento (UTM, UTM f.n., GaussBoaga, ecc.)
Indica il formato (xls, mdb, dbf, shp, dwg, ecc…..)
Indirizzo del DATABASE in Internet
Eventuali limitazioni di accessibilità e diffusione del
DATABASE
Testo di descrizione del copyright o di diritti d’autore della risorsa
Data di produzione o ultimo aggiornamento del metadata
Il soggetto, che indica il tema o la categoria dei dati, dovrà essere ricavato da una lista
bloccata di temi; la lista iniziale potrà essere la seguente, desunta dallo schema dei temi proposto
dalla CSD (Commissione sullo Sviluppo Sostenibile) dell’ONU; il tema “atmosfera” comprende sia
le tematiche relative alla qualità dell’aria che quelle relative al clima e ai cambiamenti climatici
globali; il tema “Land” è stato interpretato come “territorio” e comprende i sotto - temi CSD
“agricoltura”, “foreste”, “urbanizzazione”, “desertificazione” e più in generale tutto ciò che riguarda
il suolo; il tema “acqua” è relativo sia agli aspetti qualitativi che quantitativi delle acque di
superficie e profonde; il tema CSD “consumo e produzione” è stato esploso nei sottotemi CSD
“consumi”, “energia”, “rifiuti” e “trasporti”, che sono più immediatamente identificabili; la lista è
indicata nella tab. seguente:
N°
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
Soggetto
Equità
Salute
Istruzione
Abitazione
Sicurezza
Popolazione
Atmosfera
Territorio
Acqua
Biodiversità
Economia
Consumi
Energia
Rifiuti
Trasporti
Istituzioni
6
Andranno inoltre osservate alcune regole di compilazione:
1) Il soggetto deve essere unico, mentre le parole chiave potranno essere molteplici, separate
da virgole; il dizionario suggerito è il GEMET dell’EEA;
2) i campi relativi a date saranno inseriti nel formato AAAAMMGG, che permette un
ordinamento alfanumerico;
3) autore ed editore dovranno comprendere distintamente: il nome o la ragione sociale,
l’indirizzo completo, il referente nel caso di società, il numero di telefono completo e un
indirizzo di e-mail;
4) l’aggiornamento (frequenza di aggiornamento del database) è un testo in forma di numero
e unità (es. 1 anno) o di aggettivo (annuale);
5) la scala di rappresentazione (valida per la cartografia) è il denominatore del rapporto di
scala (es. 5000, 10000, ecc.);
6) la risoluzione spaziale è un testo che esprime la minima unità spaziale cui sono riferiti i
dati, o in forma di numero (es. 25 Ha per un raster), o in forma di unità amministrativa (es.
Comune, Provincia per dati tabellari);
7) il sistema di riferimento è un testo che descrive compiutamente il sistema di coordinate
(es. UTM con falso nord, secondo la convenzione in uso c/o Regione E.R.);
8) il formato dei dati è sinteticamente l’estensione del file con cui vengono distribuiti (quindi
le 3 lettere caratteristiche delle estensioni commerciali: xls, mdb, ecc.);
9) diritti e limiti di accesso sono testi di descrizione dei diritti d’autore, delle modalità di
acquisizione dei dati, delle restrizioni d’uso, ecc.
Un facsimile della scheda di metadati proposta è riportata di seguito; l’archivio dei metadati
sarà organizzato in un database Access per consentire query ed estrazioni su chiavi o su filtri; lo
stesso database Access potrà infine produrre la scheda automaticamente sotto forma di report. La
scheda di metadati sarà resa disponibile sul web alle pagine dell’OPS in un formato pubblico (pdf o
htm).
6 - Bibliografia di riferimento.
1) “Dublin Core Metadata Element Set, Versione 1.1”, Laboratorio per le metodologie e la
catalogazione per la didattica, ICCU 1998, cfr. http://www.iccu.sbn.it/dublinco.html
2) “ETC/CDS – The final package 2001”, EEA, ETC/CDS, cfr. http://www.mu.niedersachsen.de/cds/
3) “Content Standard for Digital Geospatial Metadata”, FGDC 1998, cfr.
http://www.fgdc.gov/metadata/contstan.html
4) “Lo standard CEN TC 287”, Provincia di Trento, Servizio Urbanistica, cfr.
http://www.provincia.tn.it/urbanistica/siu/metaasp/main.htm#_Toc500175478
5) “ANZLIC Metadata Guidelines: core metadata elements for geographic information in Australia
and New Zealand”, ANZLIC 2001, http://www.anzlic.org.au/pubinfo/2358011755
6) “Architettura del repertorio cartografico”, Centro Interregionale 2001, cfr.
http://www.centrointerregionale.it/public/Architettura_Repertorio_32.rtf
7
8
OSSERVATORIO
PROVINIALE
SULLA SOSTENIBILITA’
DELLO SVILUPPO
Provincia di
Piacenza
Scheda metadati
TITOLO:
IDENTIFICATORE:
AUTORE:
ORIGINE:
EDITORE:
SOGGETTO:
PAROLE CHIAVE:
DESCRIZIONE:
DATA DI CREAZIONE:
ULTIMA MODIFICA:
AGGIORNAMENTO:
RIFERIMENTO SPAZIALE:
SCALA DI RAPPRESENTAZIONE:
RISOLUZIONE SPAZIALE:
SISTEMA DI RAPPRESENTAZIONE:
SISTEMA DI RIFERIMENTO:
FORMATO DATI:
.
URL:
LIMITI DI ACCESSO:
DIRITTI:
DATA DI PRODUZIONE DEI METADATI:
9
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