Nei grafici ho seg-nato sull`asse delle ascisse i tempi che in

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Nei grafici ho seg-nato sull'asse delle ascisse i tempi che intercorrono da un conteggio all'altro, sull'asse delle ordinate il
numero delle foglie, partendo da quelle che erano presenti all'inizio della esperienza ; la caduta delle foglie è indicata dalla distanza che intercorre
dalla curva di emissione a quella di pre-
senza, e può avvenire a questo
proposito,
ed è chiaro, che iti
qualche tratto la curva di presenza coincida con quella di emissione oppure si abbassi
Invero
fortemente.
all'inizio di vegetazione della pianta e per un certo
tratto di tempo, fino a che le foglie
non cominciano a cadere,
le curve di emissione e presenza coincidono; nel caso invece che
ad emissione costante od accelerata
corrisponda una
più forte
e sproporzionata caduta di foglie, la curva di presenza si abbassa di molto con tendenza a toccar l'ascissa.
Noi potremo, riassumendo, rappresentare il variare del numero delle foglie con la formula F =
+ E — C, dove F indica il
numero da determinare, N quello delle foglie g i à contate, E quello delle emesse e C quello delle cadute.
Nel
primo
grafico (fig. i) la linea a (.. + . . ) rappresenta la
media dei conteggi delle foglie dal 31 m a g g i o al 29 settembre,
conteggi ripetuti di otto in otto giorni per le trattate, partendo
dalla media delle presenti all'inizio dell'esperienza; con la linea
(
) rappresento
invece la media
delle foglie presenti nelle
stesse bietole con conteggi ripetuti di quindici in quindici giorni ad incominciare dal 6 luglio ; analogamente
linea continua la emissione media
controllo e con
linea a tratti (
rappresento con
delle foglie nelle bietole di
) la presenza
nelle
stesse
bietole relativamente ai conteggi di otto in otto giorni per la emissione e di quindici in quindici giorni per la presenza. In questo grafico le curve non sono così spiccatamente
rappresentative
in quanto il materiale preso in esame era costituito da una mescolanza di biotipi,
per
cui
ognuno di essi r e a g i v a in modo
diverso agli agenti esteriori. Ho pensato così di dare il secondo
grafico (fig. 2) nel quale mi
riferisco al comportamento di due
soggetti tipici che rappresentano
meglio
gli effetti e le varia-
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