I 0 4 Nei grafici ho seg-nato sull'asse delle ascisse i tempi che intercorrono da un conteggio all'altro, sull'asse delle ordinate il numero delle foglie, partendo da quelle che erano presenti all'inizio della esperienza ; la caduta delle foglie è indicata dalla distanza che intercorre dalla curva di emissione a quella di pre- senza, e può avvenire a questo proposito, ed è chiaro, che iti qualche tratto la curva di presenza coincida con quella di emissione oppure si abbassi Invero fortemente. all'inizio di vegetazione della pianta e per un certo tratto di tempo, fino a che le foglie non cominciano a cadere, le curve di emissione e presenza coincidono; nel caso invece che ad emissione costante od accelerata corrisponda una più forte e sproporzionata caduta di foglie, la curva di presenza si abbassa di molto con tendenza a toccar l'ascissa. Noi potremo, riassumendo, rappresentare il variare del numero delle foglie con la formula F = + E — C, dove F indica il numero da determinare, N quello delle foglie g i à contate, E quello delle emesse e C quello delle cadute. Nel primo grafico (fig. i) la linea a (.. + . . ) rappresenta la media dei conteggi delle foglie dal 31 m a g g i o al 29 settembre, conteggi ripetuti di otto in otto giorni per le trattate, partendo dalla media delle presenti all'inizio dell'esperienza; con la linea ( ) rappresento invece la media delle foglie presenti nelle stesse bietole con conteggi ripetuti di quindici in quindici giorni ad incominciare dal 6 luglio ; analogamente linea continua la emissione media controllo e con linea a tratti ( rappresento con delle foglie nelle bietole di ) la presenza nelle stesse bietole relativamente ai conteggi di otto in otto giorni per la emissione e di quindici in quindici giorni per la presenza. In questo grafico le curve non sono così spiccatamente rappresentative in quanto il materiale preso in esame era costituito da una mescolanza di biotipi, per cui ognuno di essi r e a g i v a in modo diverso agli agenti esteriori. Ho pensato così di dare il secondo grafico (fig. 2) nel quale mi riferisco al comportamento di due soggetti tipici che rappresentano meglio gli effetti e le varia-