T-bet (MRQ-46) Rabbit Monoclonal Antibody Identificazione Prodotto N° Catalogo 44807 44808 44394 Descrizione T-Bet 0,1 R (MRQ-46) T-Bet 1 R (MRQ-46) T-Bet RTU R (MRQ-46) Definizione Dei Simboli P pronto uso C concentrato A asciti E siero S supernatante DIL DOC# DIS range di diluizione di concentrato numero documento distribuito da Finalità D’Uso Questo anticorpo è destinato per l’uso diagnostico in vitro (IVD). Anticorpo T-bet è indicato per i laboratori qualificati per l’identificazione qualitativa tramite microscopio ottico della presenza di antigeni associati in sezioni di tessuto fissate in formalina e incluse in paraffina utilizzando metodi di test IHC (immunoistochimici). L’impiego di questo anticorpo è indicato, dopo diagnosi patologica differenziale su base clinica, come aiuto per l’identificazione di tricoleucemia, linfoma di Hodgkin, e leucemia/ linfoma linfoblastico dei precursori delle cellule B, nel contesto di un pannello di anticorpi, insieme alla storia clinica del paziente e ad altri test diagnostici sottoposti alla valutazione di un patologo qualificato. Sommario E Spiegazione Il T-bet, un fattore di trascrizione T-box, viene espresso nei linfociti T CD4+ coinvolti nello sviluppo delle cellule T dei T-helper (Th)1 a partire da cellule precursori T-helper naive (Thp) e reindirizza le cellule T del tipo Th2 allo sviluppo di Th1. L’anti-T-bet è un marker delle cellule T mature, viene espresso a livelli molto bassi nelle cellule Thp ed è assente nelle cellule precursori della leucemia T-linfoblastica/ del linfoma T-linfoblastico. I piccoli linfociti sparsi nella zona interfollicolare delle cellule T del tessuto linfoide reattivo (tra cui tonsille, linfonodi e milza) hanno mostrato una colorazione nucleare con l’anti-T-bet, mentre non è stata osservata alcuna colorazione con anti-T-bet nei centri germinali, nel mantello e nelle zone marginali. Il T-bet viene espresso in un sottoinsieme significativo di disordini linfoproliferativi a cellule B, in particolare nella fase iniziale dello sviluppo delle cellule B (leucemia linfoblastica/linfoma linfoblastico a cellule B), e nei neoplasmi a cellule B derivanti da cellule B mature, tra cui leucemia linfocitica cronica/linfoma a piccole cellule, linfoma della zona marginale e leucemia a cellule filamentose. Al contrario, i neoplasmi a cellule B derivanti dalle cellule B di un centro pregerminale o di un centro germinale (tra cui linfoma mantellare, linfoma follicolare, linfoma diffuso a grandi cellule B e linfoma di Burkitt) sono negativi all’anti-T-bet. Di conseguenza, l’anti-T-bet deve essere utilizzato come utile marker per la diagnosi e la sottotipazione dei disordini linfoproliferativi a cellule B e a cellule T.1-7 Principi E Procedure L’anticorpo primario citato può essere utilizzato quale anticorpo primario per la colorazione immunoistochimica delle sezioni di tessuto fissate in formalina e incluse in paraffina. In generale, la colorazione immunoistochimica insieme al sistema di rilevazione biotinastreptavidina consente la visualizzazione degli antigeni tramite l’applicazione sequenziale di un anticorpo specifico (anticorpo primario) all’antigene, di un anticorpo secondario (anticorpo di collegamento) all’anticorpo primario, un complesso enzimatico e un substrato cromogeno con fasi di lavaggio interposte. In alternativa può essere utilizzato un sistema di rilevamento privo di biotina. L’attivazione enzimatica del cromogene causa la produzione di una reazione visibile sul sito dell’antigene. Il campione può essere quindi contro colorato ed è possibile applicarvi del copri vetrino. I risultati vengono interpretati utilizzando un microscopio ottico e consentono DIS A.Menarini Diagnostics S.r.l. Via Sette Santi, 3 50131 Firenze Italy DOC# MEN36837000 IT Rev. 0,0 Cell Marque Corporation 6600 Sierra College Blvd Rocklin California 95677 USA EMERGO EUROPE Molenstraat 15, 2513 BH The Hague NL T-bet (MRQ-46) Rabbit Monoclonal Antibody la diagnosi differenziale dei processi pato-fisiologici, associabili o meno a un particolare antigene. 4. Ampolle o bagni di colorante 5. Timer 6. Xilene o sostituto di xilene I prodotti prediluiti sono diluiti in modo ottimale per l’uso con un’ampia varietà di kit di rivelazione offerti da altri produttori. 7. Etanolo o alcool reagente 8. Acqua deionizzata o distillata Materiali E Metodi 9. Pentola a pressione elettrica per la fase di pretrattamento del tessuto Per i dettagli specifici dei lotti dei seguenti, fare riferimento all’etichetta del prodotto: 11. Soluzioni per lavaggio 1. 13. Diluenti di anticorpi 10. Sistema di rilevamento e cromogeno 12. Ematossilina o altro contro colorante Concentrazione di immunoglobulina dell’anticorpo 14. Blocco perossido per uso con HRP 2. Dettagli sull’origine 15. Blocco avidina-biotina Reagenti Forniti 16. Reagente di controllo negativo 17. Soluzione montante Prediluito Il prodotto anticorpo primario citato contiene il reagente pronto per l’uso. 18. Copri vetrino 19. Microscopio ottico (40-400x) Il tasso di concentrazione di immunoglobuline prediluite per questo prodotto è di 10,48-19,46 µg/ml. Conservazione E Manipolazione Concentrato Il prodotto anticorpo primario citato contiene reagente concentrato. Conservare a 2-8 °C. Non congelare. Per garantire un’erogazione adeguata di reagente e la stabilità dell’anticorpo dopo ciascuna analisi, riposizionare il tappo e riporre immediatamente il flacone in frigorifero in posizione verticale. Sia il formato prediluito sia quello concentrato di questo anticorpo sono diluiti in Tampone Tris, pH 7,3-7,7, con BSA 1% e azoturo di sodio <0,1%. Il tasso di concentrazione di immunoglobulina concentrata per questo prodotto è di 262-486,5 µg/ml. Ogni reagente di anticorpi è provvisto di data di scadenza. Se conservato adeguatamente, il reagente resta stabile fino alla data indicata sull’etichetta. Non utilizzare il reagente oltre la data di scadenza relativa al metodo di conservazione indicato. La gamma operativa di diluizione raccomandata per il prodotto concentrato è di 1:100-1:500 e si trova sull’etichetta del prodotto. Non vi sono segni evidenti che indichino l’instabilità di questo prodotto. Pertanto, è consigliabile eseguire contemporaneamente controlli positivi e negativi sui campioni da testare. Contattare il Servizio Clienti A.Menarini Diagnostics in caso di segni sospetti d’instabilità del reagente. Isotipo: IgG1 Ricostituzione, Miscelazione, Diluizione, Titolazione L’anticorpo prediluito è pronto all’uso e ottimizzato per la colorazione. Non è necessaria alcuna ricostituzione, miscelazione, diluizione o titolazione. L’anticorpo concentrato è ottimizzato per essere diluito entro il range di diluizione. Prelievo Di Campioni E Preparazione Per L’Analisi I tessuti ordinariamente trattati, fissati in formalina tamponati neutri, inclusi in paraffina sono adatti all’uso con questo anticorpo primario. Il fissativo consigliato per i tessuti è formalina neutra tamponata al 10%. È possibile che si ottengano risultati variabili dovuti a processi di fissaggio prolungati o speciali come la decalcificazione di preparati di midollo osseo. L’utente deve convalidare la diluizione operativa del prodotto concentrato. Differenze nelle procedure tecniche e nel trattamento del tessuto in laboratorio possono produrre importanti variabilità nei risultati e richiedere di conseguenza l’uso regolare di controlli (fare riferimento alla sezione Procedure di controllo della qualità). Materiali E Reagenti Necessari Ma Non Forniti Ogni sezione va tagliata per garantire uno spessore adeguato (circa 3 μm) e posizionata su un vetrino con carica positiva. I vetrini contenenti la sezione di tessuto possono essere cotti per almeno 2 ore (ma non oltre le 24 ore) in un forno a una temperatura di 58-60 °C ± 5 °C. I seguenti reagenti e materiali possono essere necessari per la colorazione ma non sono forniti con l’anticorpo primario: Avvertenze E Precauzioni 1. 1. Tessuto di controllo positivo e negativo 2. Vetrini per microscopio, caricati positivamente 3. Forno per essicazione in grado di mantenere una temperatura di 5860 °C ± 5 °C 2 MEN Template #0.2 Manipolando i reagenti adottare ragionevoli precauzioni. Quando si manipolano materiali sospetti carcinogeni o tossici (ad esempio xilene) servirsi di guanti monouso e di grembiuli di laboratorio. T-bet (MRQ-46) Rabbit Monoclonal Antibody 2. Evitare il contatto di reagenti con occhi e membrane di mucose. Se i reagenti vengono a contatto con aree sensibili, lavare con abbondante acqua corrente. 3. 5. Applicare il reagente di rivelazione per il numero di minuti raccomandato dal produttore, quindi sciacquare. I campioni dei pazienti e tutti i materiali che entrano a contatto con loro devono essere manipolati come materiali a rischio biologico e smaltiti con adeguate precauzioni. Non pipettare mai con la bocca. 6. Applicare una quantità generosa di cromogeno e incubare per 1 - 10 minuti, quindi sciacquare. 7. Disidratare e applicare il vetrino coprioggetto. 4. Evitare la contaminazione microbica di reagenti, per non causare risultati scorretti. Procedure Di Controllo Della Qualità 5. L’utente è tenuto a convalidare i tempi di incubazione e le temperature. Controllo Positivo Del Tessuto 6. I reagenti prediluiti, pronti all’uso sono stati diluiti in modo ottimale e un’ulteriore diluizione può causare una perdita di colorazione antigenica. 7. I reagenti concentrati possono essere diluiti in modo ottimale in base alla convalida dell’utente. Qualsiasi diluente utilizzato non specificatamente raccomandato da questo documento deve essere quindi convalidato dall’utente sia per la compatibilità sia per l’effetto sulla stabilità. 8. Se utilizzato secondo le istruzioni il prodotto non è classificato come sostanza pericolosa. Il conservante nel reagente è azoturo di sodio in misura inferiore allo 0,1% e alle concentrazioni dichiarate non soddisfa i criteri UE REACH (registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche) per le sostanze pericolose. È necessario effettuare un controllo positivo del tessuto per ciascuna procedura di colorazione eseguita. Il tessuto può contenere sia cellule che componenti con colorazione positiva e negativa e serve sia come tessuto di controllo positivo che negativo. I tessuti di controllo devono provenire da un’autopsia recente, da una biopsia o da campioni chirurgici preparati o fissati prima possibile, in modo identico alle sezioni da esaminare. L’uso di una sezione di tessuto fissata o trattata diversamente dai campioni da esaminare, servirà per fornire un controllo di tutti i reagenti e le fasi del metodo, eccetto il fissaggio e il trattamento del tessuto. Un tessuto con una colorazione positiva debole è più indicato per effettuare un controllo ottimale della qualità e per rilevare livelli minori di degradazione del reagente. Il controllo tissutale positivo per l’anticorpo primario citato, può comprendere quanto segue: 9. L’utente deve convalidare qualunque condizione di conservazione diversa da quelle specificate nel foglietto illustrativo. Controllo Positivo Del Tessuto 10. Il diluente può contenere albumina di siero bovino e il supernatante può contenere siero bovino. I prodotti contenenti siero bovino fetale e i prodotti contenenti albumina di siero bovino vengono acquistati presso fornitori commerciali. I certificati di origine della sorgente animale utilizzata in questi prodotti sono nell’archivio di Cell Marque. I certificati sostengono che le origini bovine provengono da Paesi che presentano un rischio trascurabile di BSE e dichiarano che le origini bovine sono statunitensi e canadesi. Protocollo di colorazione raccomandato per l’anticorpo primario citato: Colorazione Manuale Deparaffinizzazione, reidratazione e recupero dell’epitopo; il metodo preferito è l’utilizzo delle tecniche di smascheramento termoindotto dell’epitopo (HIER, Heat Induced Epitope Retrieval). Il metodo preferito consente nello stesso tempo la deparaffinizzazione, la reidratazione e il recupero dell’epitopo. Al termine, sciacquare 5 volte con acqua distillata o deionizzata. 3. Applicare l’anticorpo e incubare per 10 - 30 minuti, quindi sciacquare. Discrepanze Inspiegabili Segnalare immediatamente all’assistenza clienti di A.Menarini Diagnostics tutte le discrepanze inspiegabili rilevate nei controlli. Se i risultati del controllo di qualità non soddisfano le specifiche, i risultati del paziente non sono validi. Vedere la sezione Risoluzione dei problemi di questo inserto. In tal caso, è necessario identificare e correggere il problema e ripetere l’intera procedura con i campioni del paziente. 4. Per la rivelazione del polimero in 2 fasi, il sistema applica l’amplificatore in base alle istruzioni del produttore 3 MEN Template #0.2 Nucleare Per il controllo negativo del tessuto, è possibile impiegare lo stesso tessuto utilizzato per il controllo positivo del tessuto. La varietà di tipi di cellule presenti nella maggior parte delle sezioni dei tessuti forniscono siti di controllo negativi, che devono essere tuttavia verificati dall’utente. I componenti che non si colorano devono dimostrare l’assenza di colorazione specifica e fornire un’indicazione sulla colorazione di fondo non specifica. Se è presente una colorazione specifica nei siti di controllo negativi del tessuto, i risultati con i campioni del paziente devono essere considerati non validi. Procedura Passo-Passo Se si utilizza un sistema di rilevamento HRP, collocare i vetrini in un bloccante perossido per 10 minuti, quindi sciacquare. Se si utilizza un sistema di rilevamento AP, saltare questo passaggio. Nucleare Leucemia a cellule capellute Controllo Negativo Del Tessuto Istruzioni Per L’uso 2. Visualizzazione Tonsilla Utilizzare i controlli positivi noti solo per monitorare le adeguate prestazioni dei tessuti trattati e dei reagenti del test, non come aiuto per formulare una diagnosi specifica dei campioni del paziente. Se i controlli positivi del tessuto non si colorano positivamente in modo adeguato, i risultati con i campioni da esaminare devono essere considerati non validi. 11. Come per qualsiasi prodotto derivato da sorgenti biologiche, è necessario seguire procedure corrette di manipolazione. 1. Tessuto T-bet (MRQ-46) Rabbit Monoclonal Antibody campione del tessuto utilizzando una sezione colorata con ematossilina ed eosina durante l’interpretazione dei risultati immunoistochimici. I risultati morfologici del paziente e i dati clinici pertinenti devono essere interpretati da un patologo qualificato. Reagente Di Controllo Negativo È necessario eseguire un controllo negativo del reagente per ciascun campione per riuscire a interpretare meglio i risultati. Per valutare colorazioni non specifiche viene utilizzato un controllo negativo del reagente invece dell’anticorpo primario. Il vetrino dovrà essere trattato con controllo negativo del reagente, abbinandosi alle specie ospiti dell’anticorpo primario e avendo idealmente la stessa concentrazione di IgG. Il periodo di incubazione del reagente di controllo negativo deve essere uguale a quello dell’anticorpo primario. Limitazioni 1. Questo reagente è esclusivamente per uso professionale dal momento che l’immunoistochimica è un processo a fasi multiple che richiede una formazione specialistica per la scelta adeguata di reagenti, tessuti, fissaggio, trattamenti; della preparazione del vetrino per immunoistochimica e dell’interpretazione dei risultati di colorazione. Interpretazione Dei Risultati La procedura di immunostaining causa la precipitazione di un prodotto di reazione colorato ai siti antigenici localizzati dall’anticorpo primario. Fare riferimento al foglietto illustrativo del sistema di rilevamento per reazioni del colore previsto. È opportuno che un patologo qualificato esperto in procedure immunoistochimiche valuti i controlli su tessuti positivi e negativi prima di interpretare i risultati. Ad uso esclusivo di laboratorio. 3. Esclusivamente per uso diagnostico in vitro. 4. La colorazione del tessuto dipende dalla manipolazione e dal trattamento precedenti del tessuto. Fissaggio inadeguato, congelamento, scongelamento, lavaggio, asciugatura, riscaldamento, sezionamento o contaminazione con altri tessuti o fluidi possono produrre artefatti, l’intrappolamento dell’anticorpo o risultati falsonegativi. Variazioni nel fissaggio e nei metodi di inclusione, come anche le irregolarità intrinseche del tessuto possono provocare risultati non uniformi. Controllo Positivo Del Tessuto Esaminare prima il controllo positivo del tessuto colorato per determinare se tutti i reagenti funzionano correttamente. La presenza di un prodotto di reazione con colorazione appropriata nelle cellule target indica una reattività positiva. Fare riferimento al foglietto illustrativo del sistema di rilevamento per reazioni del colore previsto. A seconda della durata del periodo di incubazione e della potenza dell’ematossilina utilizzata, la contro colorazione darà luogo ad una colorazione da azzurro chiaro a blu scuro nei nuclei delle cellule. Una contro colorazione eccessiva o incompleta può compromettere l’interpretazione corretta dei risultati. Se il controllo positivo del tessuto non si colora positivamente, i risultati con i campioni da esaminare sono considerati non validi. 5. Una contro colorazione eccessiva o incompleta può compromettere l’interpretazione corretta dei risultati. 6. L’interpretazione clinica di ogni colorazione positiva, o della sua assenza, deve essere valutata in un contesto anamnestico, morfologico e di altri criteri istopatologici, oltre che di altri test diagnostici. Questo anticorpo è destinato a essere utilizzato in un pannello di anticorpi, secondo il caso. Spetta al patologo qualificato assicurarsi di conoscere adeguatamente gli anticorpi, i reagenti, i pannelli diagnostici e i metodi utilizzati per produrre la preparazione colorata. È necessario eseguire la colorazione in un laboratorio certificato e autorizzato sotto la supervisione di un patologo responsabile della revisione dei vetrini colorati che garantisca l’adeguatezza dei controlli positivi e negativi. Controllo Negativo Del Tessuto Dopo il controllo positivo del tessuto, è necessario esaminare quello negativo per verificare la marcatura specifica dell’antigene target dall’anticorpo primario. L’assenza di colorazione specifica nel controllo negativo del tessuto conferma l’assenza di reattività crociata tra l’anticorpo e le cellule o i componenti cellulari. Se si nota una colorazione specifica nel controllo negativo del tessuto, i risultati con i campioni del paziente sono considerati non validi. La colorazione non specifica, se presente, sarà diffusa. Nelle sezioni di tessuto che non sono fissate in maniera ottimale, il tessuto connettivo potrebbe presentare una lieve colorazione sporadica. In questo caso è necessario utilizzare le cellule intatte per interpretare i risultati della colorazione. Le cellule necrotiche o degenerate mostrano una colorazione non specifica. 7. Anticorpi e reagenti pronti all’uso sono forniti in diluizione ottimale per un utilizzo conforme a quanto specificato nelle istruzioni. Qualsiasi deviazione dalle procedure di analisi raccomandate può inficiare i risultati. È indispensabile utilizzare e documentare controlli appropriati. Gli utenti che comunque modificano le procedure di analisi consigliate si assumono ogni responsabilità per l’interpretazione dei risultati. 8. Si forniscono prodotti concentrati in modo che l’utente possa successivamente diluirli in maniera ottimale per l’uso previsto nel rispetto di tecniche di validazione adeguate. Gli utenti sono tenuti a convalidare l’utilizzo di eventuali diluenti diversi da quelli qui raccomandati. Dopo la convalida degli anticorpi primari per l’uso, qualsiasi deviazione dalle procedure di analisi raccomandate può inficiare i risultati previsti. È indispensabile utilizzare e documentare controlli appropriati. Gli utenti che comunque modificano le procedure di analisi consigliate si assumono ogni responsabilità per l’interpretazione dei risultati. Tessuto Del Paziente I campioni del paziente devono essere esaminati per ultimi. L’intensità della colorazione positiva dovrà essere valutata nel contesto di qualsiasi colorazione di fondo del controllo negativo del reagente. Come in qualsiasi altro test immunoistochimico, un risultato negativo indica che l’antigene in questione non è stato rilevato, non che l’antigene è assente nelle cellule o nei tessuti esaminati. Un pannello di anticorpi può aiutare nell’identificazione di false reazioni negative (vedere la sezione Sintesi dei risultati previsti). È necessario anche esaminare la morfologia di ciascun 9. Questo prodotto non è destinato all’uso nella citometria a flusso. 10. I reagenti possono presentare reazioni inattese in tessuti non precedentemente testati. La possibilità di reazioni inattese anche in gruppi di tessuti già testati non può essere eliminata completamente 4 MEN Template #0.2 2. T-bet (MRQ-46) Rabbit Monoclonal Antibody a causa della variabilità biologica dell’espressione dell’antigene in neoplasie o in altri tessuti patologici. In caso di reazioni sospette, inattese documentate, contattare l’assistenza clienti di A.Menarini Diagnostics. Studio Normale (continuato) 12. Se utilizzati in fasi di bloccaggio, i normali sieri della stessa origine animale, come l’antisiero secondario, possono causare risultati positivi o negativi falsi a causa dell’effetto degli autoanticorpi o degli anticorpi naturali. 13. È possibile che si ottengano falsi risultati positivi a causa di legami non immunologici di proteine o di prodotti di reazione al substrato. Essi possono anche essere causati dall’attività di pseudoperossidasi (eritrociti), attività di perossidasi endogena (citocromo C) o di biotina endogena (ad esempio: fegato, cervello, seno, rene) in base al tipo di tecnica di immunostaining utilizzata. 14. Come in qualsiasi altro test immunoistochimico, un risultato negativo indica che l’antigene in questione non è stato rilevato, non che l’antigene è assente nelle cellule o nei tessuti esaminati. Limitazioni Specifiche 2. Totale di Casi Testato Timo 1 1 Midollo osseo 1 1 Polmone 0 1 Cuore 0 1 Esofago 0 1 Stomaco 0 1 Intestino tenue 0 1 Colon 0 1 Fegato 0 1 Ghiandola salivare 0 1 Cistifellea 0 1 Rene 0 1 Vescica 0 1 Prostata 0 1 Utero 0 1 Tuba di Falloppio 0 1 Uretere 0 1 Cervice 0 1 Muscolo scheletrico 0 1 Muscolo liscio 0 1 Cute 0 1 Nervo periferico 0 1 Mesotelio 0 1 Adipe 0 1 Placenta 0 1 Tessuto 11. I tessuti di persone infette dal virus di epatite B e contenenti antigene di superficie dell’epatite B (HBsAg) possono evidenziare una colorazione non specifica con perossidasi di rafano. 1. Casi Positivi I prodotti di anticorpi prediluiti sono ottimizzati come prodotti pronti all’uso. A causa della possibilità di variazione nella fissazione e nel trattamento dei tessuti, potrebbe essere necessario aumentare o diminuire il tempo di incubazione dell’anticorpo primario su campioni singoli. L’anticorpo, se utilizzato in combinazione con sistemi di rilevazione e relativi accessori, rileva antigeni che sopravvivono al normale fissaggio in formalina, al trattamento del tessuto e al sezionamento. Gli utenti che si discostano delle procedure di analisi consigliate sono responsabili per l’interpretazione e la convalida dei risultati, esattamente come in qualsiasi altra circostanza. linfociti T midollari + Questo anticorpo colora i nuclei dei linfociti T e non colora altri componenti cellulari del tessuto, come indicato nella documentazione pubblicata. Questo marcatore colora anche la leucemia a cellule capellute, il linfoma/ leucemia linfoblastica, il linfoma della zona marginale e il linfoma a cellule B grandi, ricco in cellule T. Sintesi Dei Risultati Previsti Consultare le seguenti tabelle di reattività: Studio Su Tessuto Malato Casi Positivi Totale di Casi Testato Leucemia a cellule capellute 3 3 Studio Normale Tessuto Tessuto Casi Positivi Totale di Casi Testato Linfoma INT a grandi cellule B 2 2 Cervello 0 0 Linfoma di Burkitt 0 6 Corteccia surrenale 0 0 1 4 Ovaia 0 0 Linfoma della zona marginale nodale Pancreas 0 0 Micosi fungoide 3 3 3 3 Note Paratiroide 0 0 Pituitaria 0 0 Linfoma di Hodgkin nodulare a predominanza linfocitaria Testicolo 0 0 Linfoma di Hodgkin classico 2 3 Linfoma a cellule B grandi ricco di cellule T 3 3 Linfoma primario a grandi cellule B del mediastino 0 3 Linfoma a cellule NK/T 0 6 Tiroide 0 0 Seno 0 1 Milza 1 1 linfociti T + Tonsilla 1 1 linfociti T + 5 MEN Template #0.2 Note Note T-bet (MRQ-46) Rabbit Monoclonal Antibody 2 Studio Su Tessuto Malato (continuato) Casi Positivi Totale di Casi Testato Linfoma delle cellule a T 0 2 Mesotelioma 0 5 Carcinoma papillare della tiroide 0 2 Melanoma 0 6 Carcinoma colorettale 0 6 Carcinoma epatocellulare 0 3 Adenocarcinoma dei polmoni 0 3 Tessuto 3 Note 4 5 6 7 Questo anticorpo colora i nuclei dei linfociti T e non colora altri componenti cellulari del tessuto, come indicato nella documentazione pubblicata. Questo marcatore colora anche la leucemia a cellule capellute, il linfoma linfoblastico, il linfoma della zona marginale e il linfoma a cellule B grandi, ricco in cellule T. Risoluzione Dei Problemi 1. Se il controllo positivo mostra una colorazione più debole del previsto, controllare altri controlli positivi eseguiti durante la stessa colorazione per determinare se il problema dipende dall’anticorpo primario o da uno dei reagenti secondari comuni. 2. Se il controllo positivo è negativo, è necessario controllare altri controlli positivi esaminati durante la stessa analisi per determinare se la causa dipende dall’anticorpo primario o da uno dei reagenti secondari comuni. È possibile che i tessuti siano stati prelevati, fissati o deparaffinizzati in modo inappropriato. Seguire la procedura appropriata per prelevare, conservare e fissare i campioni. 3. Se si presenta un’eccessiva colorazione di fondo, possono essere presenti livelli elevati di biotina endogena. Una fase bloccante di biotina dovrà essere inclusa a meno che non sia utilizzato un sistema di rilevamento privo di biotina; in questo caso la presenza di biotina non rappresenterebbe un fattore che contribuisce alla colorazione di fondo. 4. Se non è stata rimossa tutta la paraffina, è necessario ripetere l’operazione di deparaffinazione. 5. Se le sezioni di tessuto ripuliscono il vetrino, controllare i vetrini per accertarsi che siano caricati positivamente. Tra le altre possibilità che potrebbero pregiudicare l’adesione del tessuto vi sono un insufficiente essiccamento della sezione di tessuto sul vetrino prima della colorazione o un fissaggio in formalina neutra non adeguatamente tamponato. Anche lo spessore del tessuto potrebbe essere un fattore che contribuisce. Per azioni correttive, fare riferimento alla sezione Procedura passo-passo, o contattare il servizio clienti A.Menarini Diagnostics. Bibliografia 1 Szabo, SJ et al. A novel transcription factor, T-bet, directs Th1 lineage commitment. Cell 2000; 100(6):665-69. 6 MEN Template #0.2 Zhang, WX et al. Cloning and characterization of a new member of the T-box gene family. Genomics 2001; 70(1):41-8. Johrens, K et al. T-bet transcription factor detection facilitates the diagnosis of minimal hairy cell leukemia infiltrates in bone marrow trephines. Am J Surg Pathol. 2007 Aug; 31(8):1181-1185. Atayar, C et al. Expression of the T-cell transcription factors, GATA3 and T-bet, in the neoplastic cells of Hodgkin lymphomas. Am J Pathol. 2005; 166:127-134. Dorfman, DM et al. T-bet, a T-cell associated transcription factor, is expressed in a subset of B-cell lymphoproliferative disorders. Am J Clin Pathol. 2004; 122:292-297. Harashima, A et al. Transcription factor expression in B-cell precursor-leukemia cell lines: preferential expression of T-bet. Leuk Res. 2005 Jul; 29(7):841-8. Marafioti, T et al. Expression of B-cell lymphocyte-associated transcription factors in human T-cell neoplasms. Am J Pathol. 2003; 162:861-871.