Una Produzione Aut-Out in collaborazione con O.T.N.I. e Sycamore T Company Si celebra il funerale al senso perduto nella nostra società occidentale THE CARNAGE Uno spettacolo scritto e diretto da Massimiliano Caprara con Michele Bevilacqua, Max Caprara Veronica Milaneschi e Giada Prandi Musiche originali Stefano Switala Light designer Luca Carnevale Costumi Daniela Cannella Scenografia Tiziana Liberotti Assistente alla regia Prisca Rebagliati Liguori Fotografa di scena Flaminia Lera dall’8 al 20 dicembre 2015 Roma - Teatro dell’Orologio The CARNAGE è una tragicommedia scritta e diretta da Max Caprara che porta in scena quattro personaggi per raccontare con ironia le competitività, le sfumature della stupidità sociale, le nevrosi e le velleità espresse dalle nostre società borghesi. Mosso da un ritmo sferzante sempre imprevedibile lo spettacolo parla del nulla ovvero della vacuità assoluta sulla quale abbiamo costantemente ma inavvertitamente costruito dei falsi valori sociali, e approfondisce dinamiche quotidiane per raccontare la condizione di tante donne e uomini che si confrontano nel loro rapporto di adulti, coppia e genitori, in una quotidianità dove l’ambiente casalingo e professionale gioca un ruolo profondo sull’integrità e il benessere psicofisico dell’individuo. La crisi economica e l’annientamento di valori etici anche a livello professionale rappresentano in realtà alcune delle principali cause che minano alla radice i rapporti di coppia e la crisi del nucleo familiare come è stato considerato fino ad ora... E forse può essere il punto di partenza per reinterpretare le relazioni e stabilire nuove forme di comunicazione. Nonostante il titolo possa ricordare il celebre film "Carnage" di Roman Polansky, "THE CARNAGE" di Max Caprara è un testo assolutamente originale e inedito. Il regista e autore ha scelto di distaccarsi dall'opera cinematografica e dal testo teatrale da cui essa è stata tratta per approfondire tematiche e dinamiche sociali insopprimibili in una pièce che voglia fotografare un qualunque microcosmo sociale occidentale aderente a questo preciso momento storico. Riguardo al titolo Caprara afferma: "E' semplicemente la parola che grazie al suo suono e al suo significato rappresenta meglio quell'aggressività, istintiva, primitiva e primordiale di cui parlo nel testo". Teaser https://www.youtube.com/watch?v=LPscoTnTFNM&feature=youtu.be SINOSSI Sul palco la vuota autorappresentazione di due coppie (intese come metafore sociali) le cui esistenze sono strutturate sul vuoto prospettico, sulla nullità dei valori e la vacuità delle relazioni interpersonali. Una cena alla quale una coppia invita i nuovi vicini, gli unici in un palazzo ormai disabitato, col singolare pretesto di voler regalare loro un criceto per il figlio. Ma nulla è ciò che sembra... Le loro buone maniere e le loro formalità iniziano a sgretolarsi quando improvvisamente ad uno di loro viene in mente di cercare la verità. Si scatenerà una reazione cannibalica quasi dionisiaca, una disperata e inusitata violenza rivolta verso chiunque e qualunque cosa possa interrompere questo vuoto, questo nulla. NOTE DI REGIA Lo spettacolo mette in scena la vuota autorappresentazione di due coppie intese come metafore sociali le cui esistenze sono strutturate sul vuoto prospettico, sulla nullità dei valori e la vacuità delle relazioni interpersonali. E' quindi l'analisi della società post-borghese, neo servile, in eccesso, in stato di inutilità produttiva e culturale ("La nostra civiltà merita di soccombere, di essere invasa mescolata e alla fine di sparire). I figli, sono un elemento che non è presente nella scena ma restano nello sfondo pesanti come pietre, oggetti incomprensibili di cui parlare all'infinito, sui quali nessuno di questi personaggi ha qualcosa da dare, da insegnare, o semplicemente comunicare. Il realismo è una costruzione complessa e articolata almeno quanto la ricerca della verità. C'è da guadagnare la riconoscibilità di toni intenzioni e singoli gesti millimetro dopo millimetro. Si tratta di un lavoro complesso: di ricostruzione teatrale, di ricostruzione dell'ascolto teatrale, di reificazione dei contenuti dopo ed in mezzo a tanta finta interazione, a tanti falsi idoli mediatici e soprattutto in mezzo a tanta indifferenza. Lo stesso discorso vale per il ritmo, quello generale come quello interno alle battute. Giocato con la sapienza polisemica che i parlanti utilizzano normalmente e molto difficile da ricostruire: sincopata, frenata e slanciata jazz e lirica al contempo... Mentre l'intorno metaforico ingabbia un pubblico che si riflette e che nell'autoreferenzialità di questo vuoto "beniano" si ingabbia da solo come un volontario branco di cavie. The Carnage entra a far parte della proposta artistica dell’Associazione culturale Aut-Out, dopo il successo che negli scorsi anni 2012/2015 ha accolto gli spettacoli: “Dolce attesa per chi?” e “Scritto apposta per me”. Lo spettacolo “The Carnage” è realizzato e prodotto dall’Associazione culturale Aut-Out in collaborazione con O.T.N.I. - Oggetti teatrali non identificati e Sycamore T Company. The Carnage è sostenuto dalla Banca del DNA che si occupa di custodire ed analizzare il DNA, e pone attenzione in particolare alle intolleranze alimentari studiate geneticamente. Con un test genetico semplice e sicuro è possibile scoprire con un tampone salivare le oltre 172 intolleranze alimentari. Teatro dell'Orologio Via dei Filippini 17/a Sala Mario Moretti Info e prenotazioni: Tel.06/6875550 [email protected] http://www.teatrorologio.it Orario spettacolo dal martedì al sabato h. 21.30 domenica h.18.30 Il progetto è, inoltre, sostenuto da: Barnum Cafè e Lina Parrucchieri con la campagna di crowfounding BECROWDY http://www.becrowdy.com/the-carnage Info sulla pagina facebook dello spettacolo https://www.facebook.com/carnagespettacolo/?fref=ts Comunicazione Ufficio Stampa Arianna Pasquale 338.9358723