LA VITAMINA D ”Stà per verificarsi una rivoluzione nella medicina, è cominciata diversi anni fa in laboratori di molti laboratori di ricerca.. Negli ultimi anni, la consapevolezza del fenomeno ha cominciato ad approdare su tutti i giornali medici, varie riviste importanti e siti internet. Ed io vi dico che non passerà molto tempo prima che tutti sulla terra divengano consapevoli e comprendano la potenza di questa trasformazione e di come potrà cambiare il mondo. Questo rivoluzione è il risultato di nuove ed ampie ricerche in moltissimi laboratori del mondo e su un numero elevatissimo di studi sulla popolazione che evidenziano l’importanza della Vit.D. Infatti è emerso che questa straordinaria vitamina (che non è neppure una vitamina ma un ormone) consente di migliorare non solo la nostra salute ossea ma la sua carenza è collegata ad un numero imprecisato di patologie. Infatti si è visto che la carenza di questa vitamina è collegata a 17 tipi di cancro, oltre che a malattie cardiache, pressione alta, ictus, malattie autoimmuni e lo stesso diabete. L’uomo è l’unico animale che ha perso, durante l’evoluzione, la capacità di sintetizzarla senza l’esposizione al sole. Paradossalmente abbiamo trovato bassi livelli di questa vitamina anche in Florida ed in molte zone dell’Africa. Si tenga presente che le razze con pelle scura, per sintetizzarla devono esporsi molto più tempo al sole del bianco. Proff. Michael Holick e Prof Jeffrey Bland della Boston Uiversyty” Vi avevo anche posto il sito di un articolo comparso sulla rivista “ LE SCIENZE” tradotto dal Scientific American dove si riportava quanto segue: Nello studio degli effetti preventivi della vitamina D, i ricercatori del Moores Cancer Center dell'Università della California a San Diego, hanno proposto un nuovo modello di sviluppo del cancro che si basa sulla perdita della capacità da parte delle cellule cancerose di legarsi le une alle altre. Tale modello, denominato DINOMIT, differisce in modo sostanziale da quello attualmente più accreditato, secondo cui l'origine prima delle neoplasie sarebbe una mutazione genetica. "Il primo evento nel tumore è la perdita di comunicazione tra le cellule dovuta, tra le altre cose, a bassi livelli di vitamina D e di calcio”, ha spiegato l'epidemiologo Cedric Garland, docente di medicina preventiva e di famiglia della School of Medicine dell'UC San Diego, che ha guidato lo studio. "In questo nuovo modello, proponiamo che tale perdita possa rivestire un ruolo nell'insorgenza del cancro per effetto di un disturbo nella comunicazione tra cellule che è essenziale per il ricambio delle cellule sane, permettendo alle forme di cancro più aggressive di svilupparsi.” Secondo quanto riferito sull'ultimo numero della rivista “Annals of Epidemiology”, il modello di Garland prevede che questa mancata comunicazione potrebbe rendere conto degli stadi primordiali di molti tumori. Precedenti studi hanno collegato la vitamina D ad alcune neoplasie: tale legame è stato testato in più di 200 studi epidemiologici e le sue basi fisiopatologiche sono state analizzate in circa 2500 ricerche di laboratorio. Secondo Garland, altri ricercatori hanno trovato che le cellule aderiscono le une alle altre nei tessuti con adeguati livelli di vitamina D, comportandosi come cellule epiteliali mature. Senza un adeguato livello di vitamina D, esse possono perdere la loro adesività insieme con la loro identità di cellule differenziate e ritornare a uno stato simile a quello delle staminali. I ricercatori sostengono inoltre che la dieta e l'integrazione possono ristabilire gli appropriati livelli della sostanza e con ciò probabilmente anche prevenire lo sviluppo di neoplasie. "I livelli di vitamina D possono essere incrementati con una modesta integrazione con vitamina D3 in quantità intorno a 2000 UI al giorno," ha sottolineato Garland E' incredibile in questo modello studiato dai più illustri ricercatori dell' Moores Cancer Center dell'Università della California a San Diego, il tumore non sarebbe dovuto ad una mutazione genetica ma ad una mancanza di Vit D che provoca la perdita dell'adesività fra le cellule che ne causa l'impossibilità di auto riconoscimento. Tale auto riconoscimento fra le cellule sarebbe importantissimo, perchè impedirebbe alle cellule di legarsi le une alle altre, non solo ma farebbe regredire le cellule a livelli primordiali simili alle cellule staminali. Da qui ne risulta la completa perdita di autocontrollo delle cellule che si replicherebbero in modo caotico. Questo spiegherebbe anche perchè le metastasi siano difficilmente riportabili al tumore iniziale da cui sono partite. Questa non è un ipotesi ma è quasi una certezza suffragata ormai da 200 studi epidemiologici e da 2500 ricerche di laboratorio. Il fatto che l'articolo sia comparso sulla rivista Scientific American ne convalida ulteriormente la validità. Secondo ulteriori studi riferiti dal Prof Saram Khalasa la mancanza di Vit. D sarebbe alla base di 17 tipi di tumore, in particolare i carcinomi, il tumore della mammella , ed il tumore del collo dell'utero. Si tenga presente che da una semplice ricerca che ho fatto io la mancanza di Vit D è cronica nella popolazione (valori medi 10 contro 30-100), perchè non è una vitamina che si trova nell'alimentazione, ma si sintetizza nella pelle con l'esposizione al sole. Si tratta di uno studio dei ricercatori del Moores Cancer Center dell'Università della California, quindi estremamente qualificato. Tale studio conferma altri numerosi studi che si stanno facendo in tutto il mondo. Del resto un motivo forte se non determinante che mostra quanto i ricercatori del Moores Cancer Center dell'Università della California abbiano ragione sta nel fatto che i supposti fattori cancerogeni spesso non lo sono affatto. Ne è un esempio lampante la radioterapia che si usa per i tumori. I raggi X della radioterapia non colpiscono solo il tumore, ma anche i tessuti sani circostanti o sovrastanti. Ebbene non si è mai verificato nella storia della medicina un tumore da raggi X. Si possono manifestare delle ulcere a distanza anche di anni, spesso inguaribili, ma mai un tumore. Che dire allora di altre sostanze supposte cancerogene?? Lo vedremo parlando dell’infiammazione. Ora viene da chiedersi se questo meccanismo è univoco per tutti i tipi di cancro, o se esistono forme di cancro che si sviluppano con altri meccanismi?? E’ probabile che sia un meccanismo univoco, perché anche le cellule del sangue hanno i recettori G sulla loro membrana e comunicano fra loro. Intendo dire che anche le leucemie rispondono a questo meccanismo. Del resto abbiamo visto che la radioterapia non provoca tumori, ma nei tessuti irraggiati passa anche il sangue, passano in abbondanza i linfociti, ed allora perché dopo 40 sedute di radioterapia non si manifesta una leucemia?? E che cos’è che può determinare mutazioni genetiche e rotture del DNA più dei raggi X?? A pensarci bene, credo che tale meccanismo sia univoco perché tutti i fattori cancerogeni possono essere alla base di un disturbo dell’adesività e comunicazione cellulare mediato dalla Vit D e dal Calcio. Ma qual è il meccanismo principale che può determinare questo squilibrio?? E’ presto detto : è l’infiammazione! Io preciserei l’infiammazione cronica. Qualsiasi infiammazione cronica possiamo considerarla una forma pretumorale. Ma cos’è l’infiammazione?? Clinicamente, i segni cardine dell'infiammazione sono: arrossamento, tumefazione, calore della parte infiammata, dolore, alterazione funzionale (rubor, tumor, calor, dolor, functio laesa, predisposizione per lo sviluppo di tumori). Sono manifestazione delle modificazioni tissutali che consistono in: vasodilatazione, aumento della permeabilità dei capillari, stasi circolatoria, infiltrazione leucocitaria (con marginazione, rotolamento e adesione sulla superficie endoteliale di leucociti attraverso l'espressione di molecole di adesione, fase finale di extravasazione leucocitaria attraverso l'endotelio, chemiotassi per risposta dei leucociti presenti nello spazio interstiziale agli agenti chemiotattici, i quali li indirizzano verso la sede del danno). Fisiologicamente si hanno: modificazioni vascolari - passaggio dei leucociti dal letto capillare al tessuto leso - migrazione dei leucociti all'interno del tessuto soggetto al processo flogistico, in seguito a stimoli chemiotattici - alterazione dell'adesività cellulare e mancata comunicazione fra le cellule (vengono a mancare i recettori G) con conseguente sviluppo di tumori se l'infiammazione è cronica. Ma gli stimoli che causano infiammazione quali sono: - Le infezioni, di qualsiasi tipo, sono uno degli stimoli più comuni per l'insorgenza dell'infiammazione, spesso le tossine prodotte dai patogeni sono una delle cause principali di infiammazione. I recettori TLR (Toll-like receptors) sono in grado di riconoscere organismi estranei (non-self) e scatenare la risposta immunitaria con conseguente infiammazione. - La risposta immunitaria è un'altra causa principale di infiammazione. Essa può avvenire in seguito all'infezione da parte di un organismo patogeno con rilascio di sostanze proinfiammatorie (citochine, leucotrieni...) ma in condizioni patologiche può essere anche diretta verso cellule self facendo insorgere una malattia autoimmune; spesso questa tipologia di malattia determina infiammazione cronica. In alternativa, si possono avere risposte immunitarie non regolate ed eccessive che oltre ad uccidere i patogeni arrecano danno anche alle cellule circostanti. - La necrosi, a differenza dell'apoptosi, provoca pressoché in tutti i casi infiammazione acuta nei tessuti circostanti poiché rilascia numerose molecole proinfiammatorie quando libere al di fuori della cellula, come per esempio ATP ed acido urico. - L'ipossia tramite il rilascio di HIF-1α (Hypoxia Induced Factor-1α) da parte delle cellule che subiscono una forte riduzione dell'apporto di ossigeno. Tale proteina agisce quale fattore di trascrizione per proteine pro-infiammatorie o coinvolte nell'infiammazione come VEGF (Vascular Endothelial Growth Factor). - I corpi estranei di tutti i tipi possono indurre infiammazione a causa di lesioni tissutali o infezioni. - I radicali liberi possono essere un motivo importate di infiammazione. con la loro capacità di cedere uno o più elettroni, possono determinare infiammazione generalizzata o locale per danno cellulare e liberazione di fattori flogogeni - Di conseguenza la mancanza di fattori sia endogeni ( glutatione reduttasi, glutatione perossidasi ed altri) che esogeni (Vit C, Vit E, Antocianine, Bioflavoni ecc) che neutralizzano i radicali liberi o superossidi può determinare infiammazione con lo stesso mecanismo di cui sopra. - I raggi X e le radiazioni cosmiche (protoni) possono dare infiammazione generalizzata perchè rompono il DNA cellulare ed il dNA mitocondriale, disturbani quindi il ciclo dell'ossigeno e di conseguenza si ha liberazione di HIF-1α (Hypoxia Induced Factor-1α) - I campi magnetici intensi e prolungati nel tempo possono dare un intenso aumento di calore della zona interessata con conseguente rilascio di istamina e prostaglandine che causano un infiammazione cronica - Certi metalli come il l'Asbesto possono dare infiammazione cronica per rilascio di mediatori latenti (IFN-γ, TNF-α, IL-1β, LPS, PAF); in particolare l'Asbesto penetra fino alla pleura polmonare per le sue fibre estremamente sottili ed appuntite; oltre all'asbesto ci sono altri metalli ed oligoelementi che nel tempo possono dare flogosi cronica con lo stesso meccanismo o con delle variabili (mercurio, piombo, uranio ecc) - Le allergie, che possono manifestarsi nei confronti di qualsiasi sostanza determinano la liberazione di numerosi prodotti infiammatori, e possono essere alla causa di numerose malattie autoimmuni - Le carenze di tutte le vitamine sia liposolubili che idrosolubile può determinare processi infiammatori. Questo si ha perche le cellule in seguito alla carenza può determinare fattori proinfiammatori; un esempio classico è la carenza di Vit B1 che determina il Beri-Beri e cioè un infiammazione di tutti i nervi periferici La carenza di alcuni oligoelementi (magnesio, rame, zinco ecc) che presiedono a numerose funzioni enzimatiche, può determinare per la mancanza di queste morte cellulare con liberazione di sostanze proinfiammatore - Molte sostanze possono dare infiammazione sia acuta che cronica; il tutto dipende dal tempo di esposizione. Ad esempio le sostanze contenute nel fumo di sigaretta danno un infiammazione cronica ai polmoni sia per il benzopirene che per le gli idrocarburi policiclici aromatici; questo con il tempo può determinare il classico carcinoma polmonare per attivazione della proteina chinasi G (PKG), conseguente inattivazione del colecalciferolo e diminuzione del calcio intracellulare; i meccanismi saranno spiegati meglio in seguito. - Un infiammazzione generalizzata può essere causata da tossine della flora intestinale putrefattiva che vanno in circolo. Responsabili sono soprattutto le tossine del Clostridium Perfrigens che vanno in circolo e causano liberazione di istamina e prostaglandine. LE CARATTERISTICHE DELL'INFIAMMAZIONE: -rubor: arrossamento dovuto all'aumento di sangue nell’area -tumor: rigonfiamento dovuto all'edema -calor: aumento della temperatura in seguito all'ipertermia e ad un aumento del metabolismo cellulare -dolor: dolore per alterazioni biochimiche locali -functio laesa: inibizione della funzionalità dell'area colpita (specie se si tratta di un'articolazione) a causa del dolore e degli squilibri indotti dai meccanismi facilitatori dell'infiammazione (es. edema) sull'integrità delle strutture infiammato. Infiammazione cronica. Nell'infiammazione cronica si ha predisposizione per lo sviluppo di tumori per un alterazione dell'adesività frà le cellule e conseguente incapacità delle cellule di comunicare fra loro. Ciò va a determinare un disturbo della funzione dell'ergocalciferolo che presiede le proteine G che sono determinanti per l'adesività cellulare. Da qui si capisce perchè la cirrosi epatica (che è un processo infiammatorio cronico), l'epatite cronica attiva, e l'ulcera gastrica , il morbo di Crohn, e la colite ulcerosa possono degenerare in tumori, generalmente in carcinomi; ma è fatto constatato che tutte le infiammazioni croniche possono degenerare in tumori. I tumori non sono mai causati da un alterazione genetica ma da una regressione delle cellule a livello staminale con conseguente passaggio alla glicolisi anaerobia e moltiplicazione incoordinata ed indeterminata e formazione di metastasi Ed allora la chemioterapia e la radioterapia?? Certamente quando il tumore si è sviluppato sono utili insieme alla chirurgia. Chiaramente la Vit. D ed i fattori antiinfiammatori sono utili come prevenzione, ma hanno scarso effetto quando il tumore si è già sviluppato. Certo considerata l’importanza di questi fattori dovrebbe essere fatta una maggior prevenzione, insegnando anche nelle scuole quali sono i fattori preventivi. E vedremo in seguito che i fattori preventivi non sono solo la Vit D, ma tutti quelli che ne esaltano il meccanismo , anche se il dosaggio di questa fondamentale vitamina è sotto il range terapeutico. Meravigliosi fattori preventivi dei tumori sono le antocianine (di mirtilli, ribes nero, sambuco nero) ed i bioflavoni della frutta. Ma questo è un altro argomento e ne parleremo in seguito. In caso di tumori , anche di linfomi o leucemie è fondamentale che il livello di Vit D si mantenga intorno a 100 ng/ml, e la calcemia intorno a 13 mg/dl