ASSOCIAZIONE TAVOLO 494 IMOLA www.tavolo494imola.org – info@ tavolo494imola.org ATTI DEL CONVEGNO IMPIANTO ELETTRICO DI CANTIERE: NOVITÀ NORMATIVE 28 novembre 2007 Claudio Gaddoni AUSL Imola Dipartimento Sanità Pubblica Area Tutela della Salute in Ambiente di Lavoro e Sicurezza TAVOLO 494 IMOLA Settimane della sicurezza 2007 IMPIANTO ELETTRICO DI CANTIERE: LE PROBLEMATICHE RISCONTRATE NELL’ATTIVITA’ DI VIGILANZA Imola, 28 Novembre 2007 Dott. Claudio Gaddoni AUSL DI IMOLA L’edilizia è un settore a rischio perché: Il cantiere edile è una struttura produttiva in continua evoluzione La prevenzione antinfortunistica è affidata ad opere provvisionali Il cantiere edile è un luogo di lavoro con presenza di imprese e lavoratori con diverse specializzazioni La forte mobilità di lavoratori impedisce il consolidarsi di gruppi di lavoro 1 Impianto elettrico di cantiere Normativa CEI di riferimento Norma CEI 64-8/7, ed. 2007 Sez. 704 “Cantieri di costruzione e di demolizione”. Guida CEI 64-17 “Guida all'esecuzione degli impianti elettrici nei cantieri”. IMPIANTO ELETTRICO DI CANTIERE ASPETTI POSITIVI MIGLIORATA LA SICUREZZA GENERALE MIGLIORI REQUISITI COSTRUTTIVI DI MATERIALI E COMPONENTI ELETTRICI QUADRI (ASC) E COMPONENTI DEDICATI E CERTIFICATI CE UTILIZZO DI DISPOSITIVI DIFFERENZIALI AD ALTA SENSIBILITA’ 2 AUSL DI IMOLA ATTIVITA’ DI VIGILANZA NEL SETTORE COSTRUZIONI ANNO 2006 INFRAZIONI IMPRESE CADUTE DALL'ALTO ADEMP. 626/94 - 494/96 PONTEGGI DISPOSIT. INDIV. PROT. IGIENE DEL LAVORO IMPIANTO ELETTRICO 38,8% 19,4% 8,9% 5,5% 5,1% 4,2% IMPIANTO ELETTRICO DI CANTIERE CRITICITA’ INSTALLAZIONE IMPIANTO Le caratteristiche dell’impianto elettrico non vengono modificate in tempo reale con l’evoluzione del cantiere. cantiere. GESTIONE ED UTILIZZO Utilizzo improprio dell’impianto, da parte delle imprese esecutrici, che spesso utilizzano quadretti e attrezzature elettriche di proprietà connessi all’impianto di cantiere. MANUTENZIONE Carente manutenzione sullo stato di conservazione dei componenti e dei materiali elettrici (quadri, cavi, ecc.) che vengono riutilizzati per diversi cantieri. 3 IMPIANTO ELETTRICO DI CANTIERE GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL CORRETTO UTILIZZO E STATO DI CONSERVAZIONE DATORI DI LAVORO IMPRESE UTILIZZATRICI VERIFICHE DEL CAPOCANTIERE VERIFICHE DEL COORDINATORE ESECUZIONE LAVORI SUPERVISIONI E VERIFICHE PERIODICHE DELL’IMPIANTO Guida CEI 6464-17 p. 12.2 VERIFICA FUNZIONALITA’ ORGANI DI SEZIONAMENTO E ARRESTI EMERGENZA. VERIFICA FUNZIONALITA’ INTERRUTTORI DIFFERENZIALI. VERIFICA A VISTA INTEGRITA’ E TENUTA CUSTODIE E PRESSACAVI. VERIFICA INTEGRITA’ GUAINE DEI CAVI CON POSA A VISTA. VERIFICA INTEGRITA’ CORDONI PROLUNGATORI, GUAINA CAVI, PRESSACAVI. VERIFICA CONTINUITA’ CONDUTTORI DI PROTEZIONE. VERIFICA A VISTA INTEGRITA’ IMPIANTO DI TERRA. VERIFICA COORDINAMENTO PROTEZIONI CON CONDUTTURE 4 PROBLEMI SULLA DOCUMENTAZIONE “ELETTRICA” DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ CONFORMITÀ NON PRESENTE IN CANTIERE (LEGGE 46/90 ART. 9) MANCATA DENUNCIA IMPIANTI DI TERRA E SCARICHE ATMOSFERICHE A ISPESL - AUSL (U.O.I.A.) (DPR 462/01 ART. 2) DOCUMENTAZIONE INCOMPLETA NEGLI SCHEMI DI INSTALLAZIONE E/O COMPONENTI UTILIZZATI MANCANZA VALUTAZIONE DEL RISCHIO SCARICHE ATMOSFERICHE (CEI EN 62305 11-4 – CEI 81/10) DPR 462/01 Art. 2. - Messa in esercizio e omologazione dell'impianto 1. La messa in esercizio degli impianti elettrici di messa a terra e dei dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche non può essere effettuata prima della verifica eseguita all'installatore che rilascia la dichiarazione di conformità ai sensi della normativa vigente. La dichiarazione di conformità equivale a tutti gli effetti ad omologazione dell'impianto. 5 DPR 462/01 OMOLOGAZIONE DPR 462/01 - DENUNCIA 6 DPR 462/01 - VERIFICHE A CHI INVIARE LA DENUNCIA DI IMPIANTO DI TERRA E SCARICHE ATMOSFERICHE NEL TERRITORIO PROVINCIALE DI BOLOGNA ? Entro trenta giorni dalla messa in esercizio dell'impianto, il datore di lavoro invia la dichiarazione di conformità all'ISPESL ed all'ASL o all'ARPA territorialmente competenti. (Art. (Art. 2 comma 2 DPR 462/01) ISPESL DIPARTIMENTO DI BOLOGNA VIA BOLDRINI 14 BOLOGNA AUSL BOLOGNA UNITA’ OPERATIVA IMPIANTISTICA ANTINFORTUNISTICA VIA DEL SEMINARIO 1 SAN LAZZARO DI SAVENA (BO) 7 MESSA IN ESERCIZIO E OMOLOGAZIONE IMPIANTO DI TERRA (ART. 2 DPR 462/01) ASL SCARICHE ATMOSFERICHE DAL 1 Febbraio 2007 NUOVA NORMA CEI 81-10 CEI EN 62305-1/4 8 VERIFICA AUTOPROTEZIONE DA SCARICHE ATMOSFERICHE PONTEGGIO Larghezza = 2 m Lunghezza =150 m Altezza superiore strutture circostanti Cd = 0,5 VERIFICA AUTOPROTEZIONE DA SCARICHE ATMOSFERICHE GRU A TORRE Larghezza braccio= 1,5 m Lunghezza braccio =52 m Altezza superiore strutture circostanti Cd = 0,5 9 CARENZE SUI QUADRI ELETTRICI ALCUNI QUADRI NON CERTIFICATI SECONDO LA NORMA EUROPEA EN 60439/4 (ASC) QUADRI GENERALI COLLOCATI IN ZONE DEL CANTIERE NON FACILMENTE ACCESSIBILI PER PRESENZA DI MATERIALI O ATTREZZATURE PRESENZA DI UN SOLO QUADRO DI CANTIERE SENZA SOTTOQUADRI ALL’INTERNO DELL’OPERA IN COSTRUZIONE (aumento di cavi e prolunghe con pericoli di intralcio) CARENTE IDENTIFICAZIONE DEI DISPOSITIVI E PRESE DI ALIMENTAZIONE UTENZE E SOTTOQUADRI (Grandi cantieri) QUALCHE DISPOSITIVO DIFFERENZIALE NON FUNZIONANTE COL TASTO DI PROVA CONNESSIONI CAVI DI INGRESSO E USCITA NON CONFORMI QUADRO FORNITURA ELETTRICA GESTORE DELLA RETE GRADO IP INSUFFICIENTE 1 ALLACCIAMENTO QUADRO CONTATORE CONTATORE ENERGIA (Kwh) INTERRUTTORE LIMITATORE COLLEGAMENTI NON CONFORMI QUADRO DI CANTIERE NON ASC GRADO IP E COLLEGAMENTI INTERRUTTORE DIFFERENZIALE NON CONFORMI 2 QUADRI ELETTRICI PROTEZIONE IP MANCANTE QUADRI ELETTRICI 1 QUADRI ELETTRICI PROTEZIONI IP MANCANTI CAVI ELETTRICI WWW.ELEKTRO.IT 2 CARENZE NELL’USO DEI CAVI ELETTRICI PERICOLI DI LINEE AEREE INTERFERENTI COL CANTIERE. UTILIZZO DI CAVI MOBILI NON ADATTI ALLA MODALITÀ DI POSA (CAVI ISOLATI IN PVC ANZICHÈ IN GOMMA (ES. (ES. H07RNH07RN-F). CAVI CHE PRESENTANO GUAINE DANNEGGIATE O NON ISOLATE A REGOLA D’ARTE. D’ARTE. FUORIUSCITA DEI CAVI DA PRESSACAVI E CONNETTORI SULLE PRESE, SPINE O INVOLUCRI PROLUNGHE E CAVI DEI QUADRI CHE INTRALCIANO LE ZONE DI TRANSITO E I PIANI DEI PONTEGGI. SEZIONE DEI CONDUTTORI DELLE PROLUNGHE INSUFFICIENTE (Sezione minima 2,5 mm2 per correnti da 16A, 6 mm2 per correnti da 32A). FUORIUSCITA CAVI DA PRESSACAVI E GUAINE 3 CAVI CON GUAINE DANNEGGIATE CAVI CON GIUNZIONI O ISOLAMENTI O NON IDONEI 4 CAVI CHE INTRALCIANO LE ZONE DI TRANSITO NELLE ZONE ESTERNE DELLE COSTRUZIONI CAVI CHE INTRALCIANO LE ZONE DI TRANSITO NELLE ZONE INTERNE DELLE COSTRUZIONI 1 IDONEE PROLUNGHE PER CANTIERI EDILI Prese a spina mobili IP 67 - 380 V Prese a spina mobili IP 67 - 220 V Cavo isolato in gomma H07RN-F Cavo isolato in gomma H07RN-F CANTIERI EDILI: riutilizzo componenti elettrici di un impianto (Guida CEI 64-17 art. 12.4) Il riutilizzo dei componenti elettrici di un impianto di cantiere, è diffuso, ma non sempre ben realizzato. Occorre prestare particolare attenzione nel recupero (e nell’immagazzinamento) delle condutture. L'operazione di recupero può compromettere la loro affidabilità, se male eseguita. In particolare si deve evitare di procedere al recupero in presenza di temperature ambiente troppo basse. Si deve evitare, anche, nello sfilamento dai cavidotti, di provocare abrasioni e sollecitare i cavi con eccessivi sforzi di trazione. Indispensabile una verifica dei componenti prima della loro reinstallazione. 2 CANTIERI EDILI: riutilizzo componenti elettrici di un impianto (Guida CEI 64-17 art. 12.4) Per le “prolunghe” controllare, oltre allo stato del cavo, l'efficienza dei pressacavi e lo stato di conservazione: delle spine e delle prese. Per i quadri elettrici controllare lo stato di conservazione delle custodie, la pulizia al loro interno da polvere o tane di insetti o di roditori, il serraggio dei vari morsetti, lo stato degli organi di comando e di protezione, la presenza dei dati di targa. Se emergono evidenti deterioramenti, ad es. muffe, componenti arrugginiti o danneggiati, si deve procedere ad una più attenta revisione con eventuali sostituzioni e verifiche strumentali. PRESE A SPINA E ADATTATORI PER USO DOMESTICO NEI CANTIERI UTILIZZO DI SPINE, PRESE E CIABATTE PER USO DOMESTICO PER ALIMENTARE UTENSILI PORTATILI PROBLEMA DELLE PRESE PER USO DOMESTICO NEI CANTIERI: PROTEZIONE ACQUA E POLVERE < IP 44 (GRADO MINIMO PER CANTIERI) SCARSA RESISTENZA MECCANICA AGLI URTI (IN PARTICOLARE ALLE BASSE TEMPERATURE). 3 ALIMENTAZIONE ELETTRICA BETONIERA A BICCHIERE CONNESSIONI PRESE A SPINA NON CONFORMI ALIMENTAZIONE ELETTRICA BETONIERA A BICCHIERE CONNESSIONE ELETTRICA NON IDONEA VENTOLA RAFFREDDAMENTO NON PROTETTA 4 SPINA E CONNESSIONE NON CONFORMI PRESE A SPINA E ADATTATORI PER USO DOMESTICO NEI CANTIERI IN CONSIDERAZIONE DELLA CARENZA NORMATIVA IN TEMA DI UNIFICAZIONE EUROPEA DELLE PRESE A SPINA AD USO DOMESTICO LA NORMA 64-8 PARTE 7, SEZIONE 704, NEL COMMENTO (704.511.1) CONSENTE L’USO DI PRESE PER USO DOMESTICO A DETERMINATE CONDIZIONI LA GUIDA CEI 64-17 (8.1) AMMETTE L’USO TEMPORANEO DI ADATTATORI DI SISTEMA PER L’USO DI PRESE PER USO DOMESTICO PER ATTIVITA’ DI BREVE DURATA, DI FINITURA O PICCOLI CANTIERI DI RISTRUTTURAZIONE, QUALORA L’AMBIENTE E L’ATTIVITA’ NON PRESENTINO PARTICOLARI RISCHI NEI CONFRONTI DI PRESENZA DI ACQUA, POLVERE ED URTI. 5 UTILIZZO IN CANTIERE DI PRESE A SPINA E ADATTATORI PER USO DOMESTICO E SIMILARE DIVIETO DI UTILIZZO NELLE PROLUNGHE POSTE ALL’APERTO DIVIETO DI UTILIZZO NEI LOCALI INTERRATI AMMESSO L’USO ALL’INTERNO DEI QUADRI DI CANTIERE PROTETTI AMMESSO L’USO TEMPORANEO ALL’INTERNO DEI PIANI DEL FABBRICATO MOLTIPLICATORI DI PRESE PROBLEMI: RESISTENZA MECCANICA DEI COMPONENTI INTRALCIO DELLE ZONE DI PASSAGGIO DI CAVI E COMPONENTI ASSORBIMENTO ELETTRICO (anche se in genere utilizzati per l’alimentazione di utensili portatili) 1 IMPIANTO DI MESSA A TERRA WWW.ELEKTRO.IT IMPIANTO DI MESSA A TERRA BULLONI DI SERRAGGIO DEL CONDUTTORE DI TERRA SUI DISPERSORI A PICCHETTO LENTI CONNESSIONI DELLE MASSE METALLICHE NON ADEGUATE (SENZA CAPICORDA O USO DI MORSETTI IDONEI) IMPIANTO DI TERRA NON COLLEGATO EQUIPOTENZIALMENTE (MASSE ESTRANEE) COLLEGAMENTO INDISCRIMINATO DI TUTTE LE MASSE METALLICHE ANCHE QUANDO NON NECESSARIO SEZIONE DEI CONDUTTORI DI TERRA (GIALLO(GIALLOVERDE) NON ADEGUATE CONDUTTORI DI TERRA SCOLLEGATI O PICCHETTI RIMOSSI PER QUALCHE MOTIVO E NON RIPRISTINATI 2 IMPIANTI DI MESSA A TERRA IMPIANTO DI MESSA A TERRA COLLEGAMENTO A REGOLA D’ARTE 3 ILLUMINAZIONE ARTIFICIALE CARENZA ILLUMINAZIONE GENERALE CANTIERE (PERIODO INVERNALE) LOCALI INTERRATI NON ILLUMINATI FARETTI TRASPORTABILI (VETRI ROTTI, CAVI USURATI) MANUTENZIONE CARENTE COMPONENTI ELETTRICI 4 PERICOLI CONTATTI DIRETTI CON PARTI IN TENSIONE PERICOLI CONTATTI DIRETTI CON PARTI IN TENSIONE 5