FOGLIO NOTIZIE
PROGRAMMA DI VIAGGIO
1° giorno: Milano/Vienna/Podgorica/Bar (km. 37 circa)
Ore 08,00: ritrovo dei Signori partecipanti all’aeroporto di Malpensa (Terminal 1).
Ore 10,00: partenza con volo di linea Austrian Air OS 512 per Vienna.
Ore 11,25: arrivo all’aeroporto di Vienna e coincidenza per Podgorica.
Ore 12,45: partenza per Podgorica con volo di linea OS 727.
Ore 14,20: arrivo a Podgorica, incontro con la guida parlante italiano e breve giro panoramico della città di Podgorica. Trasferimento in hotel a
Bar, sistemazione, cena e pernottamento.
2° giorno: Bar/Budva/Cetinje/Ostrog/Bar (km. 145 circa)
Prima colazione in hotel.
In mattinata partenza per Cetinje con sosta lungo il percorso su un punto panoramico per apprezzare la vista della riviera di Budva.
Arrivo a Centinje, luogo di nascita dell’ultima regina Italiana.
"Questa è una splendida valle dell’Eden", disse una principessa inglese, all’inizio di questo secolo, commossa dal panorama di Cetinje. La vista più
bella di questa antica città montenegrina si gode forse a Orlov Krs (la roccia dell’aquila). Cetinje non ha bastioni, come molte altre antiche città reali,
poiché la natura l’ha circondata di colline di pietra possenti quanto guardiani.
La residenza di Njegoš, oggi museo contenente gli oggetti del sovrano, fu costruita nel 1838 secondo il progetto dell’emissario russo e con l’aiuto
economico della Russia. In seguito prese il nome dal famoso tavolo di biliardo di Njegoš. Il concetto architettonico di base è quello della corte
medievale con 25 stanze. Questo palazzo, oltre ad essere residenza di Petar Petrović Njegoš ed i suoi eredi, nel passato ospitò anche diverse
istituzioni di Stato. Nel cortile si trova una grande carta geografica del Montenegro in rilievo. Pranzo libero.
Nel pomeriggio si prosegue per Ostrog. Arrivo ad Ostrog e visita del suo Monastero.
Monastero di Ostrog (“luogo fortificato” in slavo antico), un monastero ortodosso posizionato a strapiombo contro una parete di roccia verticale
sulla rupe di Ostroka Greda, a 900 metri di altezza. Dedicato a San Basilio di Ostrog (Sveti Vasilije Ostroški), vescovo erzegovino cui si
attribuiscono miracolosi poteri taumaturgici, è uno dei luoghi di culto più visitati nei Balcani. Fondato dallo stesso Basilio, che si spostò qui nel XVII
secolo in seguito all’invasione turca della zona di Trebinje, si tratta di un vero e proprio miracolo architettonico (non a caso è anche detto “il
miracolo di San Vasilije”) e sembra nascere direttamente dalla roccia.
Al termine della visita rientro in hotel a Bar. Cena e pernottamento.
3° giorno: Bar/Penisola Balcanica/ Podgorica/Kolasin (km. 123 circa)
Prima colazione in hotel.
In mattinata partenza per la Penisola Balcanica, si visiteranno il villaggio di Virpazar sulla riva del lago Scutari. Per chi lo desidera è possibile fare un
giro in canoa sul lago.
Il lago di è il più grande lago della penisola balcanica, la cui superficie è situata in parte in Montenegro e in parte in Albania, e costituisce un’immensa
riserva ornitologica con oltre 280 specie di uccelli, piante rare e un ricco patrimonio storico. E’ prevista una crociera in battello sul lago per
ammirare da vicino la sua ricca fauna e flora.
Proseguimento per la storica località di Rijeka Crnojevica e tempo a disposizione per il pranzo libero.
Proseguimento per Podgorica, Capitale di Montenegro. Arrivo e visita panoramica di Podgorica.
Podgorica, situata sulle rive di sei fiumi, presenta le caratteristiche di una moderna città europea. È il centro metropolitano e amministrativo del
Montenegro. Guardando i suoi edifici, il visitatore potrebbe pensare che la città sia appena sorta sulle rive dei fiumi Moraca, Ribnica, Zeta, Sitnica,
Mareza e Cijevna, ma dietro la città moderna si possono riconoscere facilmente le tracce di una lunga tradizione. È sufficiente camminare lungo una
via qualsiasi del centro storico, come Hercegovacka Street.
Si prosegue verso nord- est attraverso il famoso canyon del fiume Moraca e sosta in una delle parti più attrattive del canyon.
Più piccolo del canyon del fiume Tara ma altrettanto impressionante, il canyon del fiume Moraca, affluente del lago Skadar, si snoda per 98 km e
presenta pareti alte 1000 m in corrispondenza della gola di Platije.
Visita del Monastero di Moraca.
Il monastero di Morača è un monastero della chiesa serbo-ortodossa nel Montenegro centrale. È uno dei complessi religiosi costruiti in Montenegro
nel medioevo. Il monastero, come riporta un'iscrizione sul portale occidentale, fu fondato nel 1252 da Stefan, figlio di Vukan Nemanjić, re del
principato di Zeta e nipote di Stefan Nemanja.
Il complesso è formato da due chiese. La più grande Uspenje Bogorodice (Assunzione della Vergine Maria) presenta la facciata ornata da affreschi
opera di Djurdje Mitrofanic risalenti al 1616. Il tesoro della chiesa conserva codici miniati e una copia dell'Oktoih del 1494, primo libro liturgico
stampato in cirillico. La chiesa più piccola è dedicata a Sveti Nikola (san Nicola).
Alla fine delle visite si raggiunge la cittadina di Kolasin.
Arrivo e sistemazione in hotel. Cena e pernottamento.
4° giorno: Kolasin/Parco Nazionale Biogradska Gora /Parco Nazionale Di Durmitor/Zabljak (km. 130 circa)
Prima colazione in hotel.
In mattinata si parte verso Nord ovest per la visita del Parco nazionale Biogradska gora.
Nel 1872 il re montenegrino Nikola si rese conto che Biogradska gora (i boschi di Biograd) erano un immenso patrimonio ecologico per le
generazioni future e decise di proteggerli mediante una legge.
Si tratta di una delle ultime tre foreste vergini rimaste in Europa, caratterizzate dalla tipica vegetazione lussureggiante. Il Parco Nazionale comprende
5400 ettari della parte centrale del Monte Bjelasica, tra il fiume Tara e il Lim. L’80% di quest’area è coperta dai boschi, molti alberi hanno più di 500
anni. Ci sono 26 ecosistemi vegetali, 86 tipi di alberi e oltre 220 piante varie. Gli alberi secolari sono alti 40–50 m. Ci sono tipici alberi di montagna:
la quercia, l’acero, il faggio, l’abete, ecc. Gli amanti del birdwatching e gli ornitologi possono ammirare stormi di aquile e di altri 150 uccelli. I boschi
di Biograd ospitano anche orsi, lupi, cervi, volpi, ecc. Ci sono oltre 350 specie di insetti.
L’intensa attività glaciale ha modellato varie formazioni geomorfologiche, come le valli fluviali e le vette montane, alcune alte più di 2000 m. Il lago
più famoso e più grande dell’area è Bigradsko jezero, situato nel cuore del parco, a 1094 m sul livello del mare.
Si prosegue per il Parco Nazionale di Durmitor.
Il massiccio di Durmitor e la vicina area del fiume Tara sono il più maestoso spettacolo della natura del Montenegro e di tutta la penisola balcanica.
Il canyon del fiume Tara, 1300 metri di profondità, è il secondo canyon più profondo al mondo dopo quello del Colorado.
Questa regione custodisce un vero e proprio tesoro naturale per la sua unicità e autenticità, tanto da essere dichiarato Parco Nazionale e anche
patrimonio mondiale dell’UNESCO. Il fiume Tara è considerato da molti come il più be fiume d’Europa per questo è chiamato “il gioiello d’Europa”.
E’ l’unico parco nazionale del Montenegro ad aver ricevuto un doppio riconoscimento internazionale. Notevole che all’interno di questo Parco vi
siano 2 regioni con una gestione speciale di protezione: il canyon del fiume Tara e la foresta Crna Poda.
I magnifici canyon dei fiumi Tara e Piva, 18 laghi glaciali (chiamati occhi della montagna), la ricchezza della flora e della fauna, la presenza di un gran
numero di specie rare ed endemiche, attribuiscono al massiccio di Durmitor una straordinaria importanza dal punto di vista ambientale.
Pranzo libero.
Nel pomeriggio arrivo alla città di Zabljak e visita del più grande dei 18 laghi glaciali, il Black Lake.
L’idrografia di questa regione è caratterizzata da corsi d’acqua permanenti: i fiumi Tara e Piva rivestono un’importanza eccezionale, insieme con i
laghi di montagna di origine glaciale, ancora incontaminati. La bellezza di Crno Jezero (il Lago Nero) è ancora poco conosciuta: in inverno coperto
da ghiaccio e fiocchi di neve, in piena estate le sue acque si riscaldano tanto da consentire ai turisti di nuotare nel lago.
Sistemazione in hotel. Cena e pernottamento.
5° giorno: Zabljak/Piva/Niksic/Bar (km. 190 circa)
Prima colazione in hotel.
In mattinata partenza per Piva.
Arrivo a Piva e visita del suo Monastero, al museo e alla chiesa.
Il monastero Piva si trova in Pluzine. E' considerato uno dei più importanti monasteri ortodossi in Montenegro. Tempo fa fu spostato in riva al fiume
Piva, a causa della costruzione di una diga nel lago. Lo spostamento della chiesa è durato circa 12 anni e ciò che rende caratteristico questo
monastero è che la vecchia chiesa è stata trasferita pietra per pietra.
Alla fine della visita, breve visita della città di Pluzine e il lago artificiale di Piva. Pranzo libero.
Si prosegue per la città di Niksic, la seconda città più grande del Montenegro.
In questa zona per secoli sono stati costruiti e distrutti vari insediamenti come confermato dai resti della medievale Onogost e dalla fortezza
chiamata Bedem. La città viene citata per la prima volta con il nome di Nikšić in un documento del 1355 di Dubrovnik. I primi progetti della
moderna Nikšić, la seconda città più grande del Montenegro, furono donati dal duca Nikola, che assunse l’eminente urbanista Dr. Josip Slade. Slade
seguì il modello delle città europee e terminò il piano della città nel 1883. Sulla base del suo progetto nel 1900 venne edificato un palazzo ducale in
stile rinascimentale, oggi sede di un museo e una galleria.
Al termine proseguimento per Bar. Arrivo e sistemazione in hotel. Cena e pernottamento.
6° giorno: Bar/Boka/Budva/Kotor/Dobrota/Perast/Gospa/Perast/Hercegnovi/ Budva/Bar (km. 261 circa)
Prima colazione in hotel.
In mattinata partenza per Petrovac attraversando la baia di Boka Kotorska.
Sosta lungo in percorso in punto panoramico per ammirare Sveti Stefan.
Sveti Stefan è stata in passato un'isoletta rocciosa con un villaggio fortificato che offriva un rifugio sicuro agli abitanti della zona dalle incursioni dei
turchi e dei pirati. Secondo la tradizione, la tribù dei Pastrovic fondò questo centro utilizzando i tesori sottratti ai turchi nel XV secolo. In seguito
venne collegata alla costa con una diga e venne abitata soprattutto da poveri pescatori. La sua popolazione però diminuì man mano a causa della
emigrazione prima verso Costantinopoli e poi, in epoche più recenti, verso l’America e l’Australia. Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, l’isola
era quasi deserta. Grazie all’idea di illustri pittori montenegrini, infine fu trasformata in un lussuoso albergo, che, conservando l'affascinante struttura
urbanistica e architettonica, offre un comfort in grado di soddisfare i turisti più esigenti, attrezzato anche da un eliporto e da un molo per le barche
e i panfili. Si tratta dell'albergo più famoso e più bello, non solo del Montenegro, ma dell'intero Adriatico orientale.
Proseguimento per Kotor e visita della Città Vecchia, il mercato verde e la Cattedrale di San Trifone.
La città di Kotor è importante per la sua lunga storia: il centro urbano è situato all’interno delle mura che, per le loro peculiarità, costituiscono un
esempio unico di fortificazione urbana sia dal punto di vista militare che estetico. All’interno della cinta muraria ci sono circa trenta chiese, di cui
quattro, risalenti all’epoca medioevale, sono particolarmente importanti dal punto di vista storico: San Luca (1195), Sant’Anna (1195 circa). Santa
Maria (1222) e San Paolo (1266). Altrettanto importante è la cattedrale di San Trifone. Il centro storico dell’antica città di Kotor è caratterizzato da
un insieme di 12 piazze, unico nel suo genere, di straordinaria bellezza. La Piazza d’Armi è la più grande e la più bella, situata nei pressi della porta
della città. Molti sono di monumenti interessanti: il Palazzo Ducale, con il suo stile misto rinascimentale e barocco, l’antica medioevale Turris
torturae, detta più tardi la “Torre dell’orologio” e il teatro, fondato all’inizio del XIX secolo.
Proseguimento e visita delle città di Dobrota e Perast.
Cittadina molto simile a Prčanj, già nel XII secolo viene citato come insediamento che si estendeva lungo 7 km di costa. Un tempo aveva la più
grande flotta di barche a vela per le lunghe navigazioni e grazie ai suoi capitani divenne uno dei luoghi più ricchi delle Bocche di Cattaro. Le loro
avventure in mare sono ancora oggi testimoniate da alcuni palazzi e templi edificati in stile barocco dal XVII al XIX secolo. I monumenti più antichi
di Dobrota sono: la chiesa di San Iliade e della Madonna della Misericordia del XIV secolo e la Chiesa di Sant’Eustachio del XVIII secolo,
particolarmente importante per la sua monumentalità, con un ricco tesoro che custodisce alcuni preziosi dipinti e paramenti liturgici nonché trofei
di guerra risalenti alle battaglie sia terrestri che navali contro i turchi. Dieci anni fa questa chiesa è stata decorata con un imponente mosaico dalla
superficie di cento metri quadrati, opera dell’apprezzato artista Ede Murtic.
Ai piedi del monte Sveti Ilija (823m), di fronte allo Stretto delle Catene (Verige) nel punto in cui si separano i golfi di Cattaro e di Risan, si trova la
cittadina di Perast. E' il più antico insediamento umano, a quanto è dato di sapere, sulle sponde Delle Bocche di Cattaro. Sono venuti alla luce i resti
della cultura neolitica (3500anni a.C.) e numerosi altri giacimenti archeologici che stanno a testimoniare la presenza di insediamenti dell'uomo dai
periodi illirico e romano fino a quello paleocristiano e fino ai giorni nostri. Perast ottenne il suo definitivo aspetto architettonico di città nel corso
dei secoli diciassettesimo e diciottesimo. Oggi ci si presenta come uno degli esemplari più belli di architettura barocca sulla sponda adriatica, e
nonostante i fondamentali, originari valori ambientali della cittadina abbiano subito profonde ferite nel corso di una lunga agonia economica, in
seguito alla costruzione della strada sul lungomare e talvolta, per colpa di rozzi interventi operati ai danni degli antichi palazzi e torrioni.
Partenza da Perast per l’isola di Gospal, con traghetto, e visita della Chiesa della Madonna dello Scalpello.
Stando ad un’antica tradizione, la costruzione della chiesa della Madonna dello Scarpello risale al 22 luglio 1452. Ancora oggi i Perastini ricordano
quel giorno, con una semplice ma suggestiva cerimonia: ogni 22 luglio tutti le imbarcazioni di Perast, colme di sassi e legate le une alle altre per
mantenere l’ordine della processione, scivolano sul mare, spinte col ritmo solenne dei remi, lungo la costa, avviandosi verso l’isoletta della Madonna.
Pranzo libero.
Rientro a Perast e proseguimento per Herceg Novi. Visita di Herceg Novi a piedi.
Situata all’ingresso delle Bocche di Cattaro, è la città più giovane delle Bocche di Cattaro, essendo stata fondata nel 1382 1382 dal re bosniaco
Tvtrko I come sbocco sul mare del suo regno continentale. Purtroppo la cinta muraria non è ben conservata, ma è sopravvissuto il centro storico
con qualche chiesa e alcune gallerie d’arte. Invece ci sono numerose fortezze, perché tutti coloro che hanno occupato militarmente la regione ne
hanno eretta una: i Turchi, gli Spagnoli, i Veneziani. Città marinara per eccellenza, è caratterizzata dalla presenza di moltissime specie di alberi
esotici, portati in patria dai marinai: palme africane, eucalipti australiani, cipressi, oleandri, cactus, mimose e centinaia di altre specie esotiche.
Al termine della visita, visita del villaggio Kamenari. Da qui partenza in traghetto per una breve crociera della baia, snack e drinks a bordo.
Proseguimento per Budva e visita della città.
L’antica città di Budva, cinta dalle mura di difesa, è un vero gioiello urbanistico ed architettonico. Fondata, secondo la leggenda, in tempi remoti da
Cadmo ed Armonia che arrivarono in questa zona alla ricerca della principessa fenicia Europa, rapita da Zeus, ha conservato il suo aspetto
medievale, nonostante i frequenti assedi e terremoti. La città vecchia di Budva, caratterizzata da un’architettura tipicamente mediterranea, sorge su
un’isoletta collegata alla terraferma da una lingua di sabbia che con il tempo si trasformò in penisola. È circondata da bastioni risalenti al XV secolo
che formano un sistema di fortificazione medievale con porte, mura difensive e torri.
Al termine rientro in hotel. Cena e pernottamento.
7° giorno: Bar/Ulcinj/Bar (km. 117 circa)
Prima colazione in hotel.
L’intera giornata sarà dedicata all’escursione della città vecchia di Bar e la cittadina di Ulcinj.
La città di Bar si trova fra il Mare Adriatico e il lago di Scutari, ai piedi del monte Rumija: città dalle spiagge lunghe, dal clima subtropicale e con 270
giorni di sole all’anno. La stagione balneare inizia alla metà di maggio, quando la temperatura del mare raggiunge i 23 gradi centigradi e continua fino
a novembre. Bar è il porto più grande del Montenegro, dove oltre alle navi mercantili attraccano anche molte navi passeggere e traghetti che la
collegano con altri porti adriatici e soprattutto quelli italiani. Si tratta di una città relativamente nuova, sviluppatasi, insieme al porto nel corso del
XX secolo. La città antica, Stari Bar, (Bar vecchia) è situata a due km di distanza su una collina. Questa città ha ricoperto un importante ruolo come
centro del potere politico e religioso nel medioevo, sede dell'arcidiocesi dal XI secolo e dei sovrani montenegrini. Nel XV passò sotto il potere di
Venezia, conquistata dai turchi nel 1571 e dopo il Congresso di Berlino nel 1878 divenne parte del principato del Montenegro. In seguito fu
abbandonata, quando i suoi abitanti si spostarono verso la riva del mare. Ora è una città fantasma che ha conservato il suo aspetto medievale, le sue
mura difensive e i resti dei palazzi, delle chiese e delle moschee. Spesso nella storia del Montenegro i destini di Bar si sono legati a quelli dei
regnanti: nel 1077 il Re Mijailo Vojislavlević venne incoronato proprio a Bar.
Pranzo libero.
Si prosegue per Ulcinj la zona costiera si allarga e si collega con la foce del fiume Bojana, con molti laghi e paludi. Vicino al confine albanese, Ulcinj e
i suoi dintorni hanno un aspetto completamente orientale, formatosi durante tre secoli di domino ottomano con una popolazione in maggioranza
albanese e musulmana. Una città d’origini antichissime, ha conosciuto il dominio illirico, romano, bizantino, montenegrino, serbo, veneziano per
essere conquistata dai turchi nel 1571 e trasformata in una base di pirati. Da qui le loro veloci navi pattugliavano l'Adriatico attaccando le navi
cristiane portando schiavi e bottino nel porto. Numerosi tentativi veneziani di riconquistare la città non hanno dato risultati. Nel XIX secolo i feroci
pirati si trasformarono in pacifici mercanti e navigatori e infine nel 1878 il Congresso di Berlino ha consegnato la città al principato del Montenegro.
La città antica, situata sulla collina sopra una spiaggia sabbiosa lunga 650 m, è completamente conservata, con il suo castello, le mura difensive, le
strette vie e le moschee. Intorno si è sviluppata una città, dove si mescolano i moderni edifici, gli alberghi e i ristoranti con altri edifici esotici di
architettura orientale, numerose botteghe di artigiani, caffè e bazar. Il turista si trova immerso in un ambiente esotico ed orientale, non solo grazie
alla scenografia architettonica, ma anche grazie alla mentalità, ai costumi e alla cucina.
A sud di Ulcinj si trova la spiaggia più lunga dell'Adriatico, 13 km, con una sabbia fine e un mare limpido. Alla foce del fiume Bojana, vicino al confine
con l'Albania si trova l’isola di Ada Bojana, composta dalla sabbia accumulata per millenni dal fiume, un vero paradiso naturale.
Al termine delle visite, rientro in hotel a Bar. Cena e pernottamento.
8° giorno: Bar/Podgorica/Vienna/Milano (km. 37 circa)
Prima colazione in hotel.
In mattinata trasferimento all’aeroporto di Podgorica.
Ore 15,00: partenza per Roma con volo di linea Austrian Airlines OS 728.
Ore 16,40: arrivo all’aeroporto di Vienna
Ore 17,45: partenza per Milano con volo di linea OS 515.
Ore 19,15: arrivo all’aeroporto di Milano Malpensa (Terminal 1).
Si ricorda che tutti gli operativi volo sono di competenza esclusiva dei vettori aerei e che sono soggetti a riconferma fino a 48 ore dalla data di
partenza. Eventuali variazioni, ritardi, disguidi o quant’ altro riferito al volo stesso, non possono essere imputati all’ ARCA o al fornitore del pacchetto
turistico.
NOTIZIE UTILI
DOCUMENTI: passaporto o carta d'identità valida per l'espatrio se la permanenza non supera i 90 giorni. È possibile guidare con patente italiana.
LINGUE: lingua ufficiale Serbo. Montenegrino e albanese nel Sud del Paese. L'inglese è molto diffuso; abbastanza diffusa la conoscenza dell'italiano.
MONETA: Euro.
FUSO ORARIO: nessuna differenza con l’Italia.
CLIMA: mediterraneo con temperature estive che spesso superano i 30°C. Nelle zone montuose la temperatura estiva media è di 21°C. L’estate è
il periodo migliore per visitare il Paese.
TELEFONO: prefissi dall' Italia 00381; per l'Italia 0039.
ELETTRICITA’: 220V 50Hz. Spine di tipo C (europea a 2 poli) ed F (tedesca a 2 poli).
CUCINA: la ricchezza e la varietà della natura in Montenegro hanno dato origine ad una cucina estremamente varia nella quale è possibile
distinguere tre "zone" la cucina della zona costiera, quella della regione centrale e la cucina di montagna. Da non perdere il prosciutto di Njeguš, il
formaggio di Pljevlja, l'agnello della zona di Durmitor e il pesce carpa del lago di Scutari.