In piazza Marconi

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GIORNATA DELLA MEMORIA
SETTANT’ANNI DOPO!
Questa giornata ha uno specifico significato ed è quello del nostro ricordo
per i fratelli Ebrei. Noi tutti, adulti e bambini, sappiamo cosa è successo il
27 gennaio del 1945 e ancora oggi ricordiamo quello che scoprirono i
Russi aprendo le porte dei campi di concentramento di Aushwitz.
Settant’anni dopo noi alunni delle classi quinte della Scuola Primaria di
Badia Polesine, accompagnati dai nostri insegnanti, siamo andati in
Comune e abbiamo ricordato questo terribile periodo storico recitando
poesie, eseguendo canti ed esponendo vari lavori.
Ogni classe ha portato la propria testimonianza e tutte sono state molto
apprezzate, forse perché noi in quel momento ci sentivamo un po’ come
quei bambini e quegli adulti protagonisti loro malgrado di quella barbarie.
A noi ragazzi sono rimaste impresse le parole di Don Vanni che, anche se
un po’ difficili da capire immediatamente, ci hanno fatto tanto riflettere e
cioè che questo giorno non si può chiamare giorno del ricordo perché
significherebbe non essere presenti, andando nel passato ormai lontano;
giorno della memoria, invece vuol dire che noi siamo presenti ed è il
passato che viene a trovarci. Ponendoci in questa prospettiva non
dimenticheremo più perché abbiamo intrapreso questo viaggio.
L’Assessore alla cultura del Comune di Badia Polesine che ci ha accolto,
prendendo spunto da un lavoro di noi ragazzi, ha ribadito il pericolo di
rivivere gli stessi momenti perché i tempi difficili in cui viviamo stanno
risvegliando il peggio nell’animo dell’uomo.
Questa condivisione di ricordi e riflessioni si è conclusa con foto e
applausi, ma anche con la certezza che tutto questo rimarrà impresso
nella nostra mente.
Per concludere il nostro viaggio nella memoria, venerdì 29 gennaio ci
siamo recati presso il Teatro Comunale di Trecenta per assistere ad uno
spettacolo tratto dal racconto “ L’amico ritrovato” di Hulman, ambientato
nella Germania degli anni trenta con protagonisti due ragazzi, uno
tedesco e l’altro ebreo, che non poterono vivere la loro amicizia per colpa
delle leggi razziali.
Anche questo spettacolo, molto coinvolgente, ha aggiunto altri motivi di
riflessione su quello che è successo molti anni fa e che speriamo di cuore
non accada mai più.
Gli alunni delle classi quinte
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