trattenere per sé, li costringe a sconfinare per una condivisione
che non conosce confini.
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Quel Gesù che loro hanno sperimentato nel miracolo, però, non è
con loro in questo viaggio: essi sono soli sulla barca in un mare
infido, con un vento contrario.
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Solo verso la fine della notte Gesù si mostra loro sulle acque del
mare: ma è solo nella fede e nell’abbandono in lui che i discepoli
lo incontreranno.
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Gesù, costringendoli a quel viaggio da soli, aveva lui stesso
vissuto uno stare solo, divenuto preghiera al Padre, e per questo,
mai più vicino ai suoi.
Preghiera
Mani afferrate dal Signore
Canto di ambientazione
Quali sono le mie paure?
Cristo non ha più le mani
ha soltanto le nostre mani
per fare il suo lavoro oggi.
In questa riflessione ci lasciamo accompagnare da una canzone di
Eugenio Finardi, Extraterrestre
Cristo non ha più piedi
ha soltanto i nostri piedi
per guidare gli uomini sui suoi sentieri.
Cristo non ha più voce
ha soltanto la nostra voce
per raccontare di sé agli uomini di oggi.
Cristo non ha più forze
ha soltanto il nostro aiuto
per condurre gli uomini a sé.
Noi siamo l’unica Bibbia
che i popoli leggono ancora;
siamo l’unico messaggio di Dio
scritto in opere e parole.
Anonimo fiammingo del XIV secolo
C'era un tipo che viveva in un abbaino
per avere il cielo sempre vicino
voleva passare sulla vita come un aeroplano
perché a lui non importava niente
di quello che faceva la gente
solo una cosa per lui era importante
e si esercitava continuamente
per sviluppare quel talento latente
che è nascosto tra le pieghe della mente
e la notte sdraiato sul letto, guardando le stelle
dalla finestra nel tetto con un messaggio
voleva prendere contatto, diceva:
'Extraterrestre portami via
voglio una stella che sia tutta mia
extraterrestre vienimi a cercare
voglio un pianeta su cui ricominciare
Una notte il suo messaggio fu ricevuto
ed in un istante è stato trasportato
senza dolore su un pianeta sconosciuto
il cielo un po' più viola del normale
un po' più caldo il sole, ma nell'aria un buon sapore
terra da esplorare, e dopo la terra il mare
un pianeta intero con cui giocare
e lentamente la consapevolezza
mista ad una dolce sicurezza
'l'universo è la mia fortezza!'
'Extraterrestre portami via
voglio una stella che sia tutta mia
extraterrestre vienimi a pigliare
voglio un pianeta su cui ricominciare!'
Ma dopo un po' di tempo la sua sicurezza
comincia a dare segni di incertezza
si sente crescere dentro l'amarezza
perché adesso che il suo scopo è stato realizzato
si sente ancora vuoto
si accorge che in lui niente è cambiato
che le sue paure non se ne sono andate
anzi che semmai sono aumentate
dalla solitudine amplificate
e adesso passa la vita a cercare
ancora di comunicare
con qualcuno che lo possa far tornare, dice:
'Extraterrestre portami via
voglio tornare indietro a casa mia
extraterrestre vienimi a cercare
voglio tornare per ricominciare!
Extraterrestre portami via
voglio tornare indietro a casa mia
extraterrestre non mi abbandonare
voglio tornare per ricominciare!'
Di chi mi fido?
Testo di riferimento: Mt 14,22-33
22
Subito dopo costrinse i discepoli a salire sulla
barca e a precederlo sull'altra riva, finché non
avesse congedato la folla. 23Congedata la folla,
salì sul monte, in disparte, a pregare. Venuta la
sera, egli se ne stava lassù, da solo.
24
La barca intanto distava già molte miglia da
terra ed era agitata dalle onde: il vento infatti era
contrario. 25Sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul
mare. 26Vedendolo camminare sul mare, i discepoli furono sconvolti e
dissero: «È un fantasma!» e gridarono dalla paura. 27Ma subito Gesù
parlò loro dicendo: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!». 28Pietro
allora gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire verso di te
sulle acque». 29Ed egli disse: «Vieni!». Pietro scese dalla barca, si mise
a camminare sulle acque e andò verso Gesù. 30Ma, vedendo che il vento
era forte, s'impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore,
salvami!». 31E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di
poca fede, perché hai dubitato?». 32Appena saliti sulla barca, il vento
cessò. 33Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a lui,
dicendo: «Davvero tu sei Figlio di Dio!».
Meditiamo la Parola
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Dopo aver sperimentato il segno meraviglioso della
moltiplicazione dei pani, Gesù costringe i suo discepoli a salire
sulla barca per andare all’altra riva, soli.
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Andare all’altra riva significa lasciare le sicurezze per
l’insicurezza; lasciare un mondo che ci è famigliare ed amico,
verso l’ignoto, abitato da pagani e stranieri.
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Eppure è proprio in vista di questo che i discepoli hanno vissuto
il miracolo: Gesù ha dato loro un pane che non è loro lecito