REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE DEL LAVORO - LABOUR STUDIES Premessa Il presente Regolamento si riferisce al corso di laurea magistrale in Scienze del Lavoro della Facoltà di Scienze Politiche. In ottemperanza a quanto disposto dall’art. 11, comma 2, della legge 19 novembre 1990, n. 341, dall’art. 12 del D.M. 22 ottobre 2004, n. 270 e dalle linee guida definite con D.M. 26 luglio 2007, n. 386, il presente Regolamento specifica, nel rispetto della libertà di insegnamento e dei diritti doveri dei docenti e degli studenti, gli aspetti organizzativi del corso di laurea magistrale in Scienze del lavoro, in analogia con il relativo Ordinamento didattico, quale definito nel Regolamento didattico d’Ateneo, nel rispetto della classe LM-62 (classe delle lauree magistrali in Scienze della Politica) di cui al D.M. 16 marzo 2007, alla quale il corso afferisce, e secondo le norme generali contenute nel Regolamento generale e didattico della Facoltà di Scienze Politiche al quale si fa riferimento per tutti gli aspetti non disciplinati specificatamente dal presente Regolamento. Art. 1 Obiettivi formativi specifici e descrizione del corso di laurea magistrale Obiettivi del corso Nell’ambito degli obiettivi formativi propri della classe delle lauree magistrali in Scienze della politica, il corso di laurea magistrale in Scienze del lavoro (LAV) si propone di sviluppare un percorso formativo di elevata qualificazione volto alla preparazione di specialisti nell’analisi, impostazione e attuazione delle politiche del lavoro e del welfare e delle strategie di management dei rapporti di lavoro e gestione delle differenze (o diversity management) all’interno delle organizzazioni. Esso si colloca nel filone dei Labour Studies, filone di studio, ricerca e insegnamento che si basa su un approccio multidisciplinare ai temi del lavoro intesi in senso ampio. Si propone pertanto come percorso formativo di livello avanzato in cui vengono combinati in modo equilibrato i diversi approcci – giuridico, economico, sociologico, politologico, statistico-metodologico, psicologico-organizzativo – al tema delle politiche di promozione e gestione del lavoro. Il corso si propone inoltre come percorso formativo aperto al confronto comparativo internazionale. A tal fine, entrando a far parte del circuito europeo dello European Master in Labour Studies, promuove scambi con analoghi corsi in università di altri paesi dell’Unione Europea e offre un curriculum i cui insegnamenti specifici sono impartiti in lingua inglese. Conoscenze e competenze attese. Nel rispetto dei principi dell’armonizzazione europea, le conoscenze e le competenze in uscita che ci si attende vengano acquisite o sviluppate dai laureati nel corso di laurea magistrale in Scienze del lavoro (LAV) si possono così descrivere, in termini di risultati di apprendimento attesi, utilizzando il sistema dei Descrittori di Dublino: 1 A. Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding) I laureati magistrali del corso LAV disporranno di conoscenze teoriche e metodologiche di livello avanzato sui fenomeni e le dinamiche che interessano il tema del lavoro, delle relazioni di lavoro, delle politiche del lavoro e del welfare da un punto di vista giuridico-istituzionale, economico-statistico, politologico, sociologico, comunicativo-organizzativo, psicologico, in un’ottica multidisciplinare e comparativa, orientata al confronto internazionale. Alla costruzione delle conoscenze di tipo teorico sono dedicati gli insegnamenti caratterizzanti comuni, che trattano a livello progredito e in modo comparato di diritto del lavoro, di teorie e politiche dello stato sociale, di economia del lavoro, di relazioni industriali e sociologia del lavoro comparate. Il programma è completato sul piano metodologico da un insegnamento comune di ricerca demografica e sociale, e, nel caso del curriculum dedicato alla ricerca, da un insegnamento di research design. Sono invece esplicitamente volti a sviluppare la capacità di comprensione approfondita dei fenomeni che interessano in senso ampio la tematica del lavoro gli insegnamenti di tipo curriculare. In base ad essi i laureati sono chiamati a esaminare a fondo, a seconda dei casi: a) il campo delle politiche del lavoro e sociali in Europa (con approfondimenti sulla regolazione economica e sociale, l’economia dei sistemi formativi, il diritto del lavoro comunitario, le politiche sociali nell’UE); b) le politiche di gestione dei rapporti di lavoro (con approfondimenti in materia di economia del personale, di organizzazione e sviluppo delle risorse umane, di diritto comparato del lavoro, di psicologia del lavoro, di sociologia dei sistemi educativi); c) la tematica delle pari opportunità e della promozione dei diritti nelle politiche (con approfondimenti di sociologia delle pari opportunità, di riflessione filosofico-giuridica sul tema dei diritti e dell’eguaglianza, di analisi delle discriminazioni sul mercato del lavoro e delle politiche di protezione sociale e di conciliazione). B. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding) I laureati magistrali del corso LAV saranno in grado di applicare le conoscenze e le capacità di comprensione acquisite all’analisi e interpretazione dei fenomeni sociali emergenti e problematici che interessano il mondo del lavoro; ed inoltre, a seconda del curriculum prescelto, all’ideazione di interventi nei campi delle politiche sociali e del lavoro, alla progettazione di programmi di gestione e valorizzazione delle risorse umane nelle imprese, all’elaborazione di strategie d’azione per lo sviluppo dei diritti e la gestione delle diversità. Al raggiungimento di questo obiettivo concorrono soprattutto due aspetti dell’offerta formativa del corso di laurea. Il primo riguarda l’impostazione stessa del percorso formativo, caratterizzato dal forte orientamento comparativo e multidisciplinare con cui vengono affrontate tutte le tematiche prese in esame. L’abitudine al confronto tra le varie soluzioni date agli stessi problemi in contesti diversi e alla considerazione di quegli stessi problemi da diversi approcci disciplinari permette infatti di sviluppare una notevole capacità di applicazione delle teorie e degli approfondimenti specialistici acquisiti nell’affrontare in modo consapevole e personale problematiche anche nuove. Il secondo consiste nelle diverse opportunità che vengono offerte agli studenti di fare esperienze in contesti particolarmente stimolanti, sia attraverso scambi internazionali (attraverso programmi di mobilità degli studenti nelle altre università del Network Europeo del Master in Labour studies) sia attraverso programmi di tirocini formativi, nonché attraverso attività di incontro e confronto con esponenti del mondo del lavoro e dell’economia come previsto dai programmi della maggior parte degli insegnamenti di tipo curriculare. C. Autonomia di giudizio (making judgements) Al termine del percorso formativo i laureati magistrali del corso LAV avranno acquisito capacità di formulare giudizi autonomi e consapevoli in merito ai temi rilevanti che interessano la problematica del lavoro. In particolare, a seconda del curriculum prescelto, sapranno esprimere valutazioni personali sulle caratteristiche e le conseguenze di politiche del lavoro e sociali varate da autorità di governo locali, nazionali, sopranazionali; sugli effetti di specifiche strategie organizzative e di gestione del personale adottate dalle imprese; sull’adeguatezza delle linee d’azione delle organizzazioni degli interessi e degli enti privati e pubblici che intervengono sul mercato del lavoro, con particolare attenzione alla tematica dei diritti e della valorizzazione delle diversità. Essi avranno assimilato inoltre i principi di deontologia professionale che guidano le relazioni interpersonali nei contesti occupazionali, nonché i principi fondamentali dell’approccio 2 scientifico alla soluzione dei problemi economici, politici, sociali, di cui tener conto nella loro vita professionale. Alla formazione di queste capacità di giudizio autonomo concorrono: a) l’impostazione generale di tipo critico adottata in tutti gli insegnamenti impartiti nel corso di laurea magistrale, che prevedono un coinvolgimento attivo degli studenti (attraverso le domande e gli interventi durante le lezioni, la presentazione di letture in aula, la preparazione di paper anche come forma di accertamento dell’acquisizione delle competenze); b) le opportunità di esperienza diretta in ambienti esterni all’università (tirocini formativi, soggiorni all’estero), e/o con persone esterne all’università di appartenenza (seminari, incontri con professionisti, contatti con gli studenti stranieri provenienti dalle università del Master europeo in Labour Studies); c) l’impegno personale approfondito su uno specifico tema di policy richiesto per la preparazione della tesi di laurea. D. Abilità comunicative (communication skills) I laureati magistrali del corso LAV saranno in grado di presentare adeguatamente i risultati del loro lavoro di analisi e di intervento, di argomentare in modo convincente le proprie posizioni e di comunicare in modo fluente in lingua italiana e straniera (inglese) scritta e orale, ricorrendo ai lessici disciplinari appropriati. Saranno in grado di sviluppare capacità comunicative di tipo orizzontale e di lavorare in gruppo. Sapranno utilizzare, a seconda dei casi, i metodi matematici e statistici o i metodi di analisi di tipo qualitativo per l’elaborazione e la presentazione di dati a supporto delle argomentazioni e deliberazioni proposte nei contesti lavorativi di riferimento. A tal fine concorrono: a) la pratica continua di utilizzo della lingua inglese, che costituisce lingua di insegnamento nel caso del curriculum sulle politiche del lavoro e sociali in Europa (orientato alla ricerca), ma che è la lingua in cui sono scritti la maggior parte dei testi di consultazione per la redazione di relazioni e paper e dei testi per la preparazione degli esami e delle verifiche di apprendimento utilizzati anche negli altri curricula; b) i metodi di didattica attiva, che prevedono il coinvolgimento in prima persona degli studenti nei dibattiti e nelle comunicazioni, e il lavoro di gruppo in seminari e per la preparazione di relazioni; c) i risultati di apprendimento e di applicazione degli insegnamenti di tipo metodologico. E. Capacità di apprendimento (learning skills) I laureati magistrali del corso LAV sono sollecitati a sviluppare un orientamento alla problematizzazione dei problemi e all’apprendimento continuo, che consenta loro non solo di estendere e consolidare le conoscenze e competenze acquisite, ma di continuare a essere interessati ad apprendere in modo autonomo lungo l’arco della vita professionale, o di intraprendere ulteriori percorsi di formazione superiore orientati alla ricerca. Descrizione del corso e dei relativi curricula Il corso prevede un’ampia base comune (48 crediti), volta a offrire le competenze e conoscenze avanzate fondamentali nei diversi settori scientifico-disciplinari indispensabili a dar coerenza unitaria al percorso formativo. Fin dal I anno il corso si articola poi in 3 curricula. Il primo, denominato International labour and social policies, in inglese, è caratterizzato da un’impostazione teorico-metodologica che mira da un lato a formare laureati interessati a percorsi di formazione alla ricerca nelle scuole di dottorato e in altre istituzioni per la ricerca avanzata nazionali e internazionali e dall’altro in ruoli di responsabilità nelle imprese multinazionali. Gli insegnamenti sono volti a fornire le competenze utili in particolare per l’analisi e l’impostazione delle politiche sociali e del lavoro in chiave comparata. Il secondo, denominato Politiche e gestione del rapporto di lavoro, di tipo professionalizzante, si caratterizza per una particolare attenzione all’impostazione e attuazione delle politiche e dinamiche dei rapporti di lavoro nelle imprese e nel mercato del lavoro. Coerentemente, gli insegnamenti sono declinati in modo da fornire le competenze utili alla preparazione di specialisti e responsabili nella gestione dei rapporti d’impiego. Il terzo, denominato Pari opportunità, diritti e politiche sociali, nasce dalla crescente rilevanza, a livello nazionale e ancor più internazionale, del tema della gestione e valorizzazione delle differenze (di ogni tipo di 3 differenze, non solo di quelle di genere, ma anche etniche, culturali, religiose) all’interno delle organizzazioni pubbliche e private (diversity management). Il programma formativo nella parte curriculare prevede insegnamenti dedicati di tipo socio-economico, politologico, giuridico-filosofico e giuridico-sociale. Altri 42 crediti sono riservati alle altre attività formative comuni all’intero corso di laurea: agli insegnamenti a scelta dello studente, alle attività relative alla preparazione della tesi di laurea e a ulteriori attività formative (stage e tirocini formativi, conoscenze linguistiche e informatiche progredite, altre conoscenze utili per l’inserimento nel mercato del lavoro). Art. 2 Profili professionali e sbocchi occupazionali I laureati magistrali in Scienze del lavoro troveranno sbocchi professionali come esperti e responsabili delle politiche del lavoro e del welfare nelle strutture di gestione e intervento nel mercato del lavoro, nelle funzioni di management e sviluppo delle risorse umane in organizzazioni complesse, nei centri di ricerca e di progettazione strategica nazionali e internazionali sulle tematiche del lavoro e del welfare, nelle organizzazioni di rappresentanza degli interessi economici nazionali e internazionali. A titolo esemplificativo, essi potranno trovare impieghi qualificati - nelle grandi e medie imprese, in particolare in quelle ad alta tecnologia e vocazione multinazionale, negli enti pubblici e privati e nelle autorità di regolazione e controllo del mercato del lavoro, nelle società di consulenza alle imprese, nelle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro, nelle camere di commercio e nelle associazioni di categoria, nelle attività libero-professionali nei settori di competenza. A seguito di ulteriore formazione universitaria o extra-universitaria, potranno inoltre operare a livello qualificato nell’industria editoriale e culturale, nel giornalismo politico-economico, negli enti pubblici e privati di previsione e ricerca sul mercato del lavoro e le politiche sociali, nel mondo della ricerca sui temi del lavoro e delle politiche sociali. Da quest’ultimo punto di vista, va sottolineata la forte integrazione prevista con il programma di dottorato in Labour Studies, già operante presso la Graduate School in Social, Economic and Political Sciences dell’Università degli studi di Milano, con cui si prevede di giungere alla reciproca mutuazione di insegnamenti, moduli e altre attività formative. Tra i profili professionali cui i laureati magistrali del corso LAV potranno aspirare, eventualmente a seguito di ulteriore formazione, si possono elencare i seguenti: - - - Dirigenti di organizzazioni di interesse nazionale e sovranazionale, con particolare riferimento alle organizzazioni sindacali e alle associazioni degli imprenditori (dirigenti per la rappresentanza di interessi collettivi, dirigenti sindacali) Direttori dipartimentali in grandi aziende pubbliche, private e del non profit, in particolare nell’area della direzione del personale e gestione delle risorse umane (Dirigente servizio del personale, Dirigente servizio relazioni industriali, Dirigente centro studi) Imprenditori, gestori e responsabili di piccole imprese Specialisti di problemi del personale e dell’organizzazione del lavoro nelle imprese private e pubbliche Specialisti dell’organizzazione del lavoro Formatori ed esperti nella progettazione formativa nei servizi per l’impiego Esperti in servizi di intermediazione e di collocamento Art. 3 Accesso Possono accedere al corso di laurea magistrale in Scienze del lavoro-Labour studies: 4 I laureati nell’ambito delle classi: - L-14 – Scienze dei servizi giuridici - L-16 – Scienze dell’amministrazione e dell’organizzazione - L-18 – Scienze dell’economia e della gestione aziendale - L-33 – Scienze economiche - L-36 – Scienze politiche e delle relazioni internazionali - L-37 – Scienze sociali per la cooperazione, lo sviluppo e la pace - L-40 – Sociologia Possono inoltre accedere i laureati provenienti da corsi di laurea di altre classi che abbiano acquisito almeno 60 CFU nei seguenti settori scientifico-disciplinari: - MAT/01 – Logica matematica - MAT/05 – Analisi matematica - MAT/06 – Probabilità e statistica matematica - ING-IND/35 – Ingegneria economico-gestionale - SECS-S/01 – Statistica - SECS-S/03 – Statistica economica - SECS-S/04 – Demografia - SECS-S/05 – Statistica sociale - SECS-S/06 – Metodi matematici dell’economia e delle scienze attuariali e finanziarie - SECS-P/01 – Economia politica - SECS-P/02 – Politica economica - SECS-P/03 – Scienza delle finanze - SECS-P/04 – Storia del pensiero economico - SECS-P/05 – Econometria - SECS-P/06 – Economia applicata - SECS-P/07 – Economia aziendale - SECS-P/08 – Economia e gestione delle imprese - SECS-P/10 – Organizzazione aziendale - SECS-P/11 – Economia degli intermediari finanziari - SECS-P/12 – Storia economica - SPS/01 – Filosofia politica - SPS/02 – Storia delle dottrine politiche - SPS/03 – Storia delle istituzioni politiche - SPS/04 – Scienza politica - SPS/07 – Sociologia generale - SPS/08 – Sociologia dei processi culturali e comunicativi - SPS/09 – Sociologia dei processi economici e del lavoro - SPS/10 – Sociologia dell’ambiente e del territorio - SPS/11 – Sociologia dei fenomeni politici - SPS/12 – Sociologia giuridica, della devianza e del mutamento sociale - M-PSI/01 – Psicologia generale - M-PSI/05 – Psicologia sociale - M-PSI/06 – Psicologia del lavoro e delle organizzazioni - M-DEA/01 – Discipline demoetnoantropologiche - M-GGR/02 – Geografia economico-politica - M-STO/02 – Storia moderna - M-STO/04 – Storia contemporanea - IUS/01 – Diritto privato - IUS/02 – Diritto privato comparato - IUS/04 – Diritto commerciale - IUS/05 – Diritto dell'economia - IUS/07 – Diritto del lavoro - IUS/08 - Diritto costituzionale - IUS/09 – Istituzioni di diritto pubblico - IUS/12 – Diritto tributario - IUS/13 – Diritto internazionale 5 - IUS/14 – Diritto dell'unione europea - IUS/21 – Diritto pubblico comparato - L-LIN/12 – Lingua e traduzione - lingua inglese - L-LIN/04 – Lingua e traduzione - lingua francese - L-LIN/07 – Lingua e traduzione - lingua spagnola - L-LIN/14 – Lingua e traduzione - lingua tedesca L’ammissione al corso per tutti sarà subordinata al superamento di una prova di verifica delle personali competenze indispensabili in lingua inglese e delle conoscenze di base necessarie per uno studio avanzato delle scienze del lavoro. La prova consisterà: in un test scritto (si veda il fac-simile sul sito di LAV) con domande di Economia del lavoro, Diritto del lavoro, Sociologia economica e del lavoro, Politiche sociali e del lavoro e di comprensione di un breve brano in lingua inglese; in un colloquio orale di orientamento e verifica dei requisiti formali di accesso. La prova si svolgerà secondo le modalità stabilite, su delega del Consiglio di Facoltà, dal Consiglio di coordinamento didattico e riportate nel manifesto degli studi. Nel manifesto sono anche indicati i testi di studio per la preparazione individuale alla prova di ammissione. Art. 4 Organizzazione del corso di laurea magistrale La durata normale del corso di laurea magistrale in Scienze del lavoro è di due anni e il numero di crediti richiesto per conseguire la laurea è di 120 Le attività formative sono organizzate su base trimestrale, o comunque secondo quanto stabilito dal regolamento della Facoltà di Scienze Politiche. Gli insegnamenti ufficiali del Corso di laurea magistrale in Scienze del lavoro, definiti nell’ambito dei settori scientifico-disciplinari previsti dall’ordinamento didattico di riferimento, e relativi ai percorsi formativi di cui al successivo articolo 6, sono elencati nell’articolo 5. Essi possono essere attivati direttamente o mutuati dagli altri corsi di laurea o di laurea magistrale della Facoltà e, ove necessario, dell’Ateneo, nonché, sulla base di specifici accordi, di altri Atenei. Ciascun insegnamento ufficiale, strutturato in modo da assolvere allo svolgimento degli obiettivi formativi ad esso assegnati in funzione dei diversi percorsi formativi, di cui al successivo articolo 6, comprende di norma: a) una trattazione delle nozioni generali; b) l’esame approfondito di particolari tematiche, anche in forma seminariale; c) eventuali esercitazioni, seminari e laboratori aggiuntivi. Gli insegnamenti possono essere articolati in moduli, a ciascuno dei quali sono di norma attribuiti 3 CFU. Gli insegnamenti possono anche essere impartiti in corsi coordinati pluridisciplinari: in tal caso i crediti attribuiti al corso coordinato saranno pari alla somma dei crediti dei singoli insegnamenti. Sono previste diverse modalità di attività formativa, fra cui si indicano, a titolo esemplificativo e non esaustivo, le seguenti: - lezioni frontali - esercitazioni - percorsi didattici interattivi, corsi on line, ecc. con prove di valutazione - attività seminariali interne (organizzate dal corso di laurea magistrale LAV, dai Dipartimenti dell’Università degli Studi di Milano cui afferiscono i docenti del corso LAV, dalla Facoltà di Scienze Politiche, dalla Graduate School in Social, Economic and Political Sciences e da altre strutture dell’Università degli Studi di Milano) - partecipazione autorizzata a seminari workshop, conferenze, convegni, ecc. organizzati da istituzioni o strutture esterne all’Ateneo - partecipazione a seminari propedeutici alla preparazione della tesi 6 - studio personale guidato propedeutico alla preparazione della tesi Gli insegnamenti ufficiali del Corso di laurea magistrale danno luogo all’acquisizione di crediti nella misura stabilita nei percorsi formativi di cui al successivo articolo 6 , dove vengono altresì indicate, quando previste, le propedeuticità alle quali gli studenti sono tenuti. Le esercitazioni, i seminari, i laboratori con guida continuativa di docenti sono computati in crediti, in relazione alla loro durata, secondo quanto stabilito dal Regolamento di Facoltà. Rientra nel percorso didattico al quale lo studente è tenuto ai fini della ammissione alla prova finale: il conseguimento di 12 CFU a scelta fra tutti gli insegnamenti offerti nell’Ateneo, purché non presenti nel proprio percorso obbligatorio e il superamento di verifiche relative a altre attività a scelta (fino a 9 CFU)* di cui all’art. 10, comma 5, lettera d) del DM 270/2004, tra: stage-tirocinio formativo o e/o soggiorni di studio presso altre università italiane e straniere, anche nel quadro di accordi internazionali; conoscenze linguistiche avanzate; abilità informatiche e telematiche progredite; altre conoscenze utili per l’inserimento nel mercato del lavoro, denominate “attività alternative allo stage”. * Per chi segue il primo curriculum in International labour and social policies,che prevede la stesura della tesi in lingua inglese, verranno riconosciuti automaticamente 6 CFU di conoscenze linguistiche avanzate. La struttura e l’articolazione specifica di ciascun insegnamento e delle altre attività formative, con l’indicazione di ogni elemento utile per la relativa fruizione da parte degli studenti iscritti, sono specificati annualmente nel manifesto degli studi e nella guida ai corsi di studio predisposta dalla Facoltà. Le forme di verifica di crediti acquisiti e gli esami integrativi da sostenere su singoli insegnamenti qualora ne siano obsoleti i contenuti culturali e professionali (lettera q, art. 15 dello schema di Regolamento didattico d’Ateneo) vengono stabiliti come da Regolamento didattico della Facoltà di Scienze politiche. Art. 5 Settori scientifico-disciplinari e relativi insegnamenti Sono insegnamenti del Corso di laurea magistrale in Scienze del lavoro, definiti in rapporto ai percorsi didattici di cui al successivo punto 8, nell’ambito dei settori di seguito precisati: SECS-P/01 – Economia politica del lavoro SECS-P/01 – Economia del personale SECS-P/01 – Economics of education SECS-P/01 – Personnel economics SECS-P/01 – Microeconomia SECS-P/01 – Macroeconomia SECS-P/01 – Economia del lavoro SECS-P/01 – Game theory SECS-P/02 – Politica economica SECS-P/02 – Politica economica interna ed europea SECS-P/02 – Teoria economica dell’attore razionale e teoria dei giochi SECS-P/10 – Organizzazione aziendale SECS-P/10 – Organizzazione e sviluppo delle risorse umane SECS-P/10 – Gestione delle risorse umane SECS-P/12 – Storia economica SECS-S/04 – Demografia SECS-S/04 – Ricerca demografica e sociale SECS-S/05 – Statistica sociale SECS-S/05 – Analisi dati statistici SECS-S/05 – Analisi dei dati SPS/01 – Filosofia pubblica SPS/04 – Scienza politica SPS/04 – Analisi e valutazione delle politiche SPS/04 – Politiche sociali 7 SPS/04 – Politiche sociali e del lavoro SPS/04 – Politiche comparate del lavoro e del welfare SPS/04 – Teoria e politiche dello stato sociale SPS/04 – Social and labour policies in the European Union SPS/04 – The governance of labour policies SPS/04 – Lavoro, welfare e politiche di conciliazione SPS/04 – Modelli di governance SPS-04 – Politiche di protezione sociale SPS/04 – Research design SPS/04 – Methods of comparative analysis SPS/04 – Politics and welfare SPS/04 – Istituzioni e decision making SPS/07 – Metodologia della ricerca sociale SPS/07 – Metodologia delle scienze sociali SPS/07 – Valutazione e ricerca sociale SPS/07 – Sociologia delle pari opportunità SPS/07 – Attori collettivi e processi decisionali SPS/08 – Comunicazione d’impresa SPS/08 – Processi comunicativi dell’impresa SPS/08 – Sociologia dell’istruzione e della formazione professionale SPS/08 – Sociologia della formazione SPS/08 – Sociologia dei sistemi educativi SPS/08 – Sistemi formativi comparati SPS/08 – Sistemi educativi comparati SPS/09 – Sociologia economica SPS/09 – Sociologia dei sistemi economici e del lavoro SPS/09 – The economic and social regulation of labour SPS/09 – Sistemi socioeconomici comparati SPS/09 – Sociologia del lavoro SPS/09 – Sociologia del lavoro comparata SPS/09 – Sociologia delle pari opportunità SPS/09 – Relazioni industriali SPS/09 – Relazioni industriali comparate SPS/09 – Comparative industrial relations SPS/09 – Sociologia del mercato del lavoro SPS/10 – Sociologia dei processi migratori IUS/07 – Diritto del lavoro IUS/07 – Diritto sindacale IUS/07 – Diritto del welfare IUS/07 – Diritto del mercato del lavoro IUS/07 – Diritto del lavoro comunitario IUS/07 – Diritto comparato e comunitario del lavoro IUS/07 – European Labour Law IUS/10 – Diritto amministrativo IUS/13 – Diritto internazionale IUS/14 – Istituzioni di diritto dell’Unione Europea IUS/14 – Diritto comunitario del lavoro IUS/14 – Diritto dell’Unione Europea IUS/20 – Filosofia del diritto IUS/20 + SPS/01 – Eguaglianza, differenze e diritti IUS/07+SPS/09 – Mercato del lavoro e non discriminazione M-PSI/06 – Psicologia del lavoro e delle organizzazioni M-PSI/06 – Psicologia per le organizzazioni M-PSI/06 – Psicologia del lavoro M-PSI/06 – Psicologia della negoziazione M-PSI/06 – Psicologia dell’orientamento professionale 8 L/LIN/12 – Lingua inglese L/LIN/12 – English for Business Communication L/LIN/12 – English for Communication in Management L/LIN/12 – Business English M-FIL/02 – Epistemology of the social sciences Art.6 Piano didattico Il corso di laurea magistrale in Scienze del lavoro- Labour studies definisce come segue i propri percorsi formativi con relativi curricula ufficiali, precisandone gli obiettivi formativi specifici e i conseguenti obblighi didattici: Curriculum A - International labour and social policies Obiettivo formativo del curriculum International labour and social policies è di fornire la preparazione multidisciplinare e di tipo più marcatamente teorico-metodologico, in gran parte in lingua inglese, necessaria alla formazione di laureati magistrali orientati a sbocchi di responsabilità in ambienti internazionali e interessati a percorsi di formazione alla ricerca nelle scuole di dottorato e in altre istituzioni per la ricerca avanzata, in Italia e all’estero sulle tematiche del lavoro e delle politiche sociali. Il percorso formativo prevede pertanto una solida preparazione multidisciplinare di base di alto livello, con insegnamenti avanzati in ambito di economia del lavoro, diritto del lavoro, sociologia del lavoro, relazioni industriali, politiche dello stato sociale, ricerca demografica e sociale, e quindi una specializzazione in lingua inglese con taglio fortemente comparativo con insegnamenti di tipo economico, metodologico, socioeconomico, politologico, giuridico comparato. Il percorso formativo del curriculum, con il corrispettivo di crediti precisato per ciascun insegnamento e per ciascuna attività formativa, è stabilito come segue: Insegnamenti Attività Settori Crediti Comuni a tutti i curricula Diritto del lavoro Economia politica del lavoro Relazioni industriali comparate Teoria e politiche dello stato sociale Ricerca demografica e sociale Sociologia del lavoro comparata caratterizzante caratterizzante caratterizzante caratterizzante caratterizzante caratterizzante IUS/07 SECS-P/01 SPS/09 SPS/04 SECS-S/04 SPS/09 9 9 9 9 6 6 Propri del curriculum Economic and social regulation of labour Economics of education Social and labour policies in the European Union Research methods in social and political sciences European labour law caratterizzante caratterizzante affine/integrativa affine/integrativa caratterizzante SPS/09 SECS-P/01 SPS/04 SPS/04 IUS/07 6 6 6 6 6 Lo studente ha altresì a disposizione 12 CFU da destinare ad altri insegnamenti o moduli di insegnamento, da scegliere nell’ambito degli insegnamenti impartiti presso la Facoltà di Scienze politiche o di altre Facoltà dell’Ateneo, ovvero ad altre attività formative valutabili in crediti. Lo studente è inoltre tenuto ad assolvere gli altri vincoli previsti dall’ordinamento didattico del corso di laurea, così come stabilito nel precedente articolo 4 Propedeuticità: 9 - Teoria e politiche dello stato sociale (SPS/04) è propedeutico all'insegnamento di Social and labour policies in the European Union (SPS/04) Curriculum B – Politiche e gestione del rapporto di lavoro Obiettivo formativo del curriculum Politiche e gestione del rapporto di lavoro è di fornire la preparazione multidisciplinare e di tipo più immediatamente professionalizzante, necessaria alla formazione di laureati magistrali orientati a sbocchi di responsabilità in organizzazioni economiche, istituzioni di governo del mercato del lavoro, organizzazioni degli interessi. Il percorso formativo prevede pertanto una solida preparazione multidisciplinare di base di alto livello, con insegnamenti avanzati in ambito di economia del lavoro, diritto del lavoro, sociologia del lavoro, relazioni industriali, politiche dello stato sociale, ricerca demografica e sociale, e quindi una specializzazione attraverso insegnamenti di tipo economico e economico-organizzativo, giuridico, socioculturale e psicologico, declinati in modo da fornire le competenze utili alla preparazione di specialisti e responsabili nella gestione dei rapporti d’impiego. Il percorso formativo del curriculum, con il corrispettivo di crediti precisato per ciascun insegnamento e per ciascuna attività formativa, è stabilito come segue: Insegnamenti Attività Settori Crediti Comuni a tutti i curricula Diritto del lavoro Economia politica del lavoro Relazioni industriali comparate Teoria e politiche dello stato sociale Ricerca demografica e sociale Sociologia del lavoro comparata caratterizzante caratterizzante caratterizzante caratterizzante caratterizzante caratterizzante IUS/07 SECS-P/01 SPS/09 SPS/04 SECS-S/04 SPS/09 9 9 9 9 6 6 caratterizzante affine/integrativa affine/integrativa affine/integrativa SECS-P/01 SECS-P/10 SPS/08 M-PSI/06 o SPS/08 IUS/07 6 6 6 6 Propri del curriculum Economia del personale Organizzazione e sviluppo delle risorse umane Sociologia dei sistemi educativi Psicologia per le organizzazioni oppure Processi comunicativi nell’impresa Diritto comparato e comunitario del lavoro caratterizzante 6 Lo studente ha altresì a disposizione 12 CFU da destinare ad altri insegnamenti o moduli di insegnamento, da scegliere nell’ambito degli insegnamenti impartiti presso la Facoltà di Scienze politiche o di altre Facoltà dell’Ateneo, ovvero ad altre attività formative valutabili in crediti. Lo studente è inoltre tenuto ad assolvere gli altri vincoli previsti dall’ordinamento didattico del corso di laurea, così come stabilito nel precedente articolo 4. Curriculum C – Pari opportunità, diritti e politiche sociali Obiettivo formativo del curriculum Pari opportunità, diritti e politiche sociali è di fornire la preparazione multidisciplinare e di tipo specialistico, necessaria alla formazione di laureati magistrali orientati a sbocchi di responsabilità in organizzazioni economiche e istituzioni pubbliche e private sul tema della gestione e valorizzazione delle differenze (di ogni tipo di differenze, non solo di quelle di genere, o diversity management) e elaborazione di coerenti politiche sociali. Il percorso formativo prevede pertanto una solida preparazione multidisciplinare di base di alto livello, con insegnamenti avanzati in ambito di economia del lavoro, diritto del lavoro, sociologia del lavoro, relazioni industriali, politiche dello stato sociale, ricerca demografica e sociale, e quindi nella parte curriculare insegnamenti dedicati di tipo socio-economico, politologico, giuridico-filosofico e giuridico-sociale. 10 Il percorso formativo del curriculum, con il corrispettivo di crediti precisato per ciascun insegnamento e per ciascuna attività formativa, è stabilito come segue: Insegnamenti Attività Settori Crediti Comuni a tutti i curricula Diritto del lavoro Economia politica del lavoro Relazioni industriali comparate Teoria e politiche dello stato sociale Ricerca demografica e sociale Sociologia del lavoro comparata caratterizzante caratterizzante caratterizzante caratterizzante caratterizzante caratterizzante IUS/07 SECS-P/01 SPS/09 SPS/04 SECS-S/04 SPS/09 9 9 9 9 6 6 Propri del curriculum Sociologia delle pari opportunità Eguaglianza, differenze e diritti Mercato del lavoro e non discriminazione Lavoro, welfare e politiche di conciliazione caratterizzante affine/integrativa affine/integrativa caratterizzante SPS/07 IUS/20 + SPS/01 IUS/07 + SPS/09 SPS/04 6 (6+3) 9 (6+3) 9 6 Lo studente ha altresì a disposizione 12 CFU da destinare ad altri insegnamenti o moduli di insegnamento, da scegliere nell’ambito degli insegnamenti impartiti presso la Facoltà di Scienze politiche o di altre Facoltà dell’Ateneo, ovvero ad altre attività formative valutabili in crediti. Lo studente è inoltre tenuto ad assolvere gli altri vincoli previsti dall’ordinamento didattico del corso di laurea, così come stabilito nel precedente articolo 4. - Propedeuticità: Teoria e politiche dello stato sociale (SPS/04) è propedeutico all’insegnamento di Lavoro, welfare e politiche di conciliazione (SPS/04) Eventuali ulteriori propedeuticità, che, oltre a quelle già indicate, si rendessero necessarie, verranno indicate nel manifesto del corso di laurea. Art. 7 Conseguimento della laurea magistrale, prova finale Acquisiti, nel rispetto delle deliberazioni in vigore, i crediti necessari, che sono 99, lo studente è ammesso a sostenere la prova finale per il conseguimento della laurea magistrale. Tale prova, alla quale sono attribuiti 21 CFU consiste nella preparazione e discussione di un elaborato scritto in forma originale dallo studente sotto la guida di un relatore, secondo le modalità indicate nel Regolamento di Facoltà. L’elaborato può essere steso, presentato e discusso anche in lingua inglese, su autorizzazione del consiglio di coordinamento didattico. Art. 8 Modalità di riconoscimento di crediti L’acquisizione da parte dello studente dei crediti stabiliti per ciascun insegnamento nonché, nel caso di insegnamenti articolati in più moduli, per ciascuno dei moduli che lo compongono, è subordinata al superamento delle relative prove d’esame, che danno luogo a votazione in trentesimi, ai sensi della normativa d’Ateneo e di Facoltà. 11 L’apprendimento e l’acquisizione di competenze e conoscenze da parte degli studenti sono computati in crediti formativi, corrispondenti ciascuno in 25 ore di impegno per studente. Il tempo riservato allo studio personale o a altre attività formative di tipo individuale è pari almeno al 60 per cento dell’impegno orario complessivo, con possibilità di percentuali minori per singole attività formative a elevato contenuto sperimentale o pratico. La frazione dell’impegno orario complessivo riservato allo studio personale o alle altre attività formative di tipo individuale in funzione degli obiettivi specifici della formazione avanzata e dello svolgimento di attività formative a elevato contenuto sperimentale o pratico è stabilita secondo quanto disposto dal Regolamento didattico di Ateneo e dal Regolamento didattico della facoltà di Scienze Politiche. I crediti assegnati alle ulteriori attività formative vengono riconosciuti secondo le modalità stabilite dal regolamento didattico della Facoltà di Scienze politiche, eventualmente integrate, anno per anno, da delibere del Consiglio di coordinamento didattico del corso di laurea magistrale, nel rispetto delle norme vigenti al momento delle relative deliberazioni.. Le forme di verifica di crediti acquisiti e gli esami integrativi da sostenere su singoli insegnamenti qualora ne siano obsoleti i contenuti culturali e professionali (lettera q, art. 15 dello schema di Regolamento didattico d’Ateneo) vengono stabiliti come da Regolamento didattico della Facoltà di Scienze politiche. 12