TUTTE LE BIOGRAFIE
DANIELE SILVESTRI
Esordisce nel 1994 con l'album omonimo che dà il via ad una carriera scandita da successi
discografici, quattro presenze sanremesi e anche una colonna sonora ("Cuori al verde"). Il secondo
album, "Prima di essere un uomo", conquista il disco d'oro e viene segnalato da "Musica & Dischi"
fra i dieci migliori del 1995. Il singolo estivo "Le cose in comune", uno dei più programmati dalle
radio, vince il Premio Tenco come miglior canzone dell'anno. Secondo nella stessa classifica
"L'uomo col megafono". Nel 1997 debutta in teatro e ricopre il triplice ruolo di autore (a quattro
mani con Rocco Papaleo), attore (sempre al fianco di Papaleo) e cantante nello spettacolo "Rosso
fiammante bloccato neve dubbio vetro tesi infinito". Una costante della sua musica è l'impegno nel
sociale: canta "La bomba" durante il raduno musicale contro le mine antiuomo tenutosi a Roma nel
novembre '96, partecipa all'edizione del Festival di Sanremo con il brano "Aria" contro la pena di
morte, nel novembre 2002, Nel 2003, con “Il Mio nemico”, vince il Premio Amnesty. Negli ultimi
anni incide diverse hit di successo come "Salirò", "Kunta kinte" e nel 2007, dopo un periodo di –
appunto - "latitanza", torna ad essere protagonista della scena musicale italiana con l’uscita de "Il
Latitante", il suo l’ottavo cd, già disco d’oro, contenente "La Paranza" che ha presentato al Festival
di Sanremo piazzandosi al quarto posto.
SPASULATI BAND
La Spasulati Band nasce nel 1996, quando, a Santa Sofia d'Epiro, quattro adolescenti spiantati
(questo è il significato letterale di “spasulati”) decidono di mettersi a suonare il reggae. La musica
della Spasulati Band è un bellissimo esempio di contaminazione a 360°: mix di rock, reggae, dub,
ethno-ska in lingua arbereshe, per approdare ad una esplosiva interpretazione della patchanka, che
non dimentica le origini balcaniche. L’impatto della Spasulati dal vivo è indimenticabile: l’energia
della band è assolutamente irresistibile, come ben sanno tutte le persone sono state ad un loro
concerto. Suonano a Tavagnasco Rock e poi anche in Svizzera, Germania, Belgio e, naturalmente,
in Albania; in Italia collezionano più di cento date in meno di tre anni; si occupano di loro Il
Mucchio, Il manifesto, Musica!; Rai Educational dedica al gruppo un bel documentario. La band ha
all’attivo due dischi ufficiali: il primo “Spasulati band”03’, il secondo “Pirati nei MHz”. È appena
uscito “Bòtë e Shurë” (terra e sabbia), videoclip tratto dall'ultimo album.
GIULIANO PALMA & THE BLUEBEATERS
Passione per la musica giamaicana degli anni ’60 e abilità nel disegnare eleganti abiti ska-reggae
con cui vestire canzoni appartenenti ai generi più disparati (soul, rythm'n'blues, pop, rock’n’roll):
questa in sintesi la dimensione artistica di Giuliano Palma & the Bluebeaters, cover band di culto
che sul palco del Pollino Music Festival promette di regalare l’ennesima straordinaria esibizione. Se
infatti importanti riconoscimenti sono venuti da parte di critica e pubblico per gli ottimi lavori in
studio, è soprattutto dal vivo che si coglie l’anima di questo supergruppo, composto da musicisti
provenienti da alcune storiche formazioni italiane come Africa Unite e Casinò Royale. L’album
“Wonderful Live”, documento della fortunatissima tournée del 2001 (sold out in tutte le date),
testimonia l’eccezionalità dei concerti dei Bluebeaters, in particolare per il coinvolgimento emotivo
che riescono a suscitare. Dal vivo emerge il loro spirito rock’n’roll, come dice “the King” Giuliano
Palma: “in tour diventiamo veramente selvaggi, un po’ zingari, la passione rende inessenziale tutto
il resto e rimane solo la musica e l’energia galvanizzante che ci trasmette”.
UNDERDOG
Il progetto Underdog - il nome si ispira alla biografia di Mingus Beneath the Underdog - nasce con
l'obiettivo di miscelare ritmica e sonorità jazz e aperture sperimetali, avvalendosi anche della
collaborazione di numerosi musicisti esterni che talora vanno ad integrare la line-up di base. Nel
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2005 vincono al Monterocktondo Festival dividendo il palco con Giorgio Canali e partecipano a due
compilation di gruppi emergenti. Si esibiscono diverse volte ad Amburgo, anche in occasione del
KappellenMusikFestival del 2006. Hanno all'attivo un album in studio autoprodotto, Zeno e un
bootleg registrato dal vivo, UnterWegs. Recentemente sono stati nominati vincitori di Martelive
2007.
VELLUTATA SINCRONICA
On stage dal 2005, i Vellutata Sincronica si sono subito affermati come live-band grazie all’intensa
attività concertistica in diverse regioni fra cui Toscana, Basilicata e soprattutto Umbria. Dopo il cd
autoprodotto “An Hendoglange demostration” del 2004 e il mini-tour estivo del 2005, la svolta: la
nuova veste dei Vellutata Sincronica è all'insegna dell'inglese, la musica diviene un misto di emorock, wave, indie, noise. Il risultato è l’ ep ufficiale della band “Velvetian Music”, novembre2006.
A marzo i Vellutata vincono le selezioni Italia Wave Basilicata 2007.
TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI
Formatisi a Pordenone nel 1994, Tre Allegri Ragazzi Morti sono il progetto musicale del celebre
fumettista Davide Toffolo, qui impegnato nella doppia veste di cantante e chitarrista. Forte di un
punk'n'roll dagli intensi spunti melodici e con testi incentrati soprattutto sulle problematiche
dell'adolescenza, la band ha saputo creare attorno a sé un vero e proprio immaginario iconografico,
il cui esempio più lampante sono le inconfondibili mascherine a forma di teschio che i tre indossano
durante i concerti. Dopo l'esordio discografico con la BMG Ricordi, la band fonda una propria
etichetta, La Tempesta, che nel 2007 ha pubblicato anche l'ultimo album, "La seconda rivoluzione
sessuale".
MAU MAU
Nascono nel 1991, a Torino, dalle ceneri dei Loschi Dezi. I Mau Mau erano il gruppo di liberazione
del Kenya dalla colonizzazione inglese; mau mau sono ancora oggi nel dialetto piemontese quelli
che vengono da lontano, magari scuri di pelle, certamente poveri. Contro le consuetudini di una
musica fatta di playback e complicate produzioni i Mau Mau scelgono la via opposta, quella fatta di
immediatezza, di mani e piedi che battono sul pavimento, di voci impastate nei cori, ritmica
scatenata di una festa popolare. Utilizzano il dialetto piemontese come loro lingua ufficiale,
approfondiscono la ricerca linguistica e dei gerghi, inventano un nuovo esperanto patrimonio dei
viaggiatori: italiano, piemontese, spagnolo, inglese e francese si incrociano e si inseguono in un
originalissimo polverone letterario, insomma quello che si identifica nel mondo come suono
“patchanka”, mantenendo comunque un senso di attualità ed appartenenza al loro luogo d’origine, il
Piemonte.
TOTARELLA
Totarella è il nome attribuito dalle genti del Pollino all'oboe popolare, strumento che accompagna
abitualmente la zampogna a chiave. Il gruppo nasce dall'incontro di differenti esperienze da parte di
musicisti provenienti da posti confinanti, ma con percorsi autonomi fino alla condivisione e alla
fusione in un unico progetto culturale e musicale. Infatti la loro musica viaggia a cavallo tra la
tradizione calabrese e quella lucana: unisce musicisti di Terranova di Pollino (Pz), Alessandria del
Carretto e Canna (Cs). Il repertorio nasce da un lavoro di ricerca e raccolta dei pezzi della
tradizione, ma soprattutto dall'esperienza di vita che ha portato a raccogliere direttamente, senza
filtraggi accademici, l'eredità musicale pastorale e contadina naturalmente trasmessa dalla
generazione che ci ha preceduti, non trascurando in alcuni brani le suggestioni e i ritmi della musica
mediterranea.
FOLKABBESTIA
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Se non li conoscete, forse basterebbe dirvi che sono entrati nel guiness dei primati come detentori
del record per l'esibizione musicale più lunga del mondo, suonando la stessa canzone per 30 ore. Se
questo non bastasse per alimentare la curiosità, è necessario aggiungere che i Folkabbestia sono una
vera festa itinerante. Ogni loro concerto è un'immersione nella tradizione italiana, stropicciata con
ironia, sorrisi e mutazioni stilistiche che spaziano dal punk al folk, dal rock allo ska. Spruzzate di
colore strumentale in spregiudicata intensità melodica, per sobbalzare di allegria tra danze sfrenate e
baldoria di piazza, brindando a qualsiasi cosa passi per la testa. Un viaggio su una sedia a dondolo,
tra territori balcanici, paesaggi irlandesi e calore pugliese. Da oltre dieci anni suonano per la gente,
regalando attimi di gioia con la loro schiamazzante urgenza espressiva.
A TOYS ORCHESTRA
Il loro primo disco, Job (2001), ottiene ottimi consensi da parte della critica di settore, catapultando
gli ...A Toys Orchestra tra le promesse dell'indie rock italiano. Nell'autunno del 2003, la band lascia
la Fridge per passare alla Urtovox Records, iniziando a lavorare concretamente al nuovo album, che
viene registrato e mixato presso l'Alpha Departement Groove studio di Bologna. “Cuckoo Boohoo”,
questo il titolo, esce a metà ottobre del 2004 e viene acclamato come uno dei dischi più belli della
stagione 2005/2006. Il 19 marzo 2007 esce “Technicolor Dreams”, realizzato in collaborazione con
Dustin O'Halloran, della band statunitense Devics, nelle vesti di produttore artistico. Degna di nota
la collaborazione con l'agenzia "Mind Your Music" di Santa Monica (California) per l'inserimento
di tre brani tratti da "Technicolor Dreams" (Cornice Dance, Amnesy International e Technicolor
Dream) nella colonna sonora del film di Jess Manafort, dal titolo "The Beautiful Ordinary", in
uscita nelle sale cinematografiche americane nella primavera 2007.
VERDENA
Suonano insieme da sempre Alberto (chitarra, voce), Luca (batteria), Roberta (basso). Esordiscono
nel 1999 con “Verdena”. Feedback? Un sacco di copie vendute. Poi via, sulla strada, a suonare in
giro per l’Italia. Di nuovo in studio, alle Officine Meccaniche, a registrare “Solo un grande sasso”,
uscito nei negozi nel 2001. Passano tre anni tra il secondo e il terzo album: decine e decine di
concerti (il live è dove tutta la potenza della band viene fuori al meglio); nel frattempo si
costruiscono uno studio di registrazione sottocasa, l’Henhouse, pieno di “macchine” strettamente
analogiche, assolutamente “vintage”. Nel nuovo studio registrano “Il suicidio”. Il disco, a gennaio
2004, entra in classifica (sia con il primo singolo “Luna” che con l’album). L’anno successivo, il
terzo lavoro dei Verdena viene pubblicato anche all’estero. Più volte il gruppo parte in tour per
l’estero. Prima in Germania, poi in Austria e Svizzera. Infine, nell’estate del 2006, dopo la
pubblicazione dell’album in Francia, suona a Parigi e in un festival organizzato da Noir Desir (che
li vogliono nel cast). Finito il tour all’estero e dopo un’apparizione unica in Italia ad Arezzo Wave,
la band si inabissa nel pollaio. Dopo diversi mesi di recording sessions, finalmente, il 16 marzo
2007, esce “Requiem”.
SUONI
Nell'ambito all' omonima associazione, che nasce con lo scopo di recuperare la valorizzazione delle
tradizioni popolari, opera il Gruppo di Musica Popolare Suoni, che ha il compito di curare le
tradizioni musicali e canore per poi proporle al pubblico sottoforma di spettacolo. La tarantella
lucana e la pastorale sono moduli ritmici particolarmente rappresentativi nella realtà popolare di
quest'area che quasi sempre accompagnano la danza. Intorno a questi ritmi il gruppo ha potuto
sviluppare nonché creare particolari intrecci melodici i quali, pur conservando caratteristiche
originali, non esitano a spaziare in elaborazioni più creative e contemporanee. Ad emergere in tutta
la sua imponenza è senz'altro la sonorità della zampogna a chiave, sostenuta dalla surdullina dal
tamburello, dal cupa-cupa e da altri strumenti percussivi tipici del territorio nonché dalla batteria dal
basso, dalle chitarre miscelandosi in un cochtail di suoni e armonie che rendono più che mai attuale
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la musica popolare. Particolare attenzione è stata dedicata ai canti, manifestazione di un linguaggio
ricco di metafora dove ricorre sovente il tema dell'amore inteso come espressione di un rapporto più
generale di vita sociale in relazione diretta con le bellezze della natura.
KRIKKA REGGAE
Il progetto prende forma, in Basilicata sulle spiagge della costa jonica, a seguito di incontri e
collaborazioni tra i diversi componenti della band, in occasione di feste notturne e dance hall. La
Krikka Reggae partecipa a vari contest, realizza concerti in tutto il Sud e, alla fine del 2003,
contribuisce attivamente alla grande protesta popolare contro la decisione del Governo di
localizzare il deposito di scorie nucleari a Scanzano Jonico. Nel 2004 vince il concorso Arezzo
Wave Basilicata e, quasi contemporaneamente, si aggiudica l’Italian Reggae Contest del Rototom
Sunsplash come migliore gruppo reggae emergente della penisola. Il primo cd della vede la luce nel
maggio del 2005. Il titolo è una chiara dichiarazione d’intenti: “Da mo’ s’aval” (che in dialetto
bernaldese vuol dire “adesso si fa sul serio”). Dopo innumerevoli live, la Krikka torna in studio e
lavora alla produzione dei brani del secondo cd “na’ soluzion” che esce nel giugno 2007 per
Etnagigante/V2, con la supervisone artistica di Roy Paci. “Na’ soluzion” vede la partecipazione
dello stesso Roy Paci (tromba e arrangiamento fiati), di Don Rico e Terron Fabio dei Sud Sound
System, di Mama Marjas e della Murgia Youth Promotion.
BRIGANTE SOUND
Brigante Sound è una realtà musicale nata nel 2000, che si occupa di promuovere serate a base di
musica in levare. Il gruppo operativo è composto da tre selecta e due mc. Dalla nascita ad oggi si
sono fatti grossi passi in avanti: la costruzione di un vero e proprio sound system tutto artigianale
come da tradizione, il furgone per trasportarlo, valigie e valigie di vinili accumulati. Tutto è partito
da una forte passione per la reggae music a 360°, dal rocksteady al roots, dal new roots al bashment
e questo caratterizza le selezioni musicali che quindi variano dalle origini ai giorni nostri. L'aspetto
caratterizzante del sound è l'evidenziare sempre il legame tra la terra (Lucania), le tradizioni e i
problemi che la gente del posto è costretta ad affrontare solo perchè al margine del sistema,
argomento principale dei testi reggae.
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