Maggio - Mei - La scelta più naturale Mei

Periodico di informazione per il Benessere che viene dalla Natura
Quadrimestrale · Anno 7 · n° 2 · Maggio 2015 · Poste Italiane s.p.a. · Spedizione in Abb. Postale · 70% DCB TV
In caso di mancato recapito restituire all’Ufficio di Treviso C.P.O. di Treviso detentore del conto, per la restituzione al mittente, previo pagamento resi
Maggio 2015
2
Il percorso del benessere Mei
è una strada che prevede
l’acquisizione di un diverso
stile di vita
MeinForma
per il benessere
Lo “stato di forma”
si raggiunge con la sana
alimentazione, il movimento
razionale e l’integrazione
equilibrata
Il Meeting Mei del 27 e 28 marzo u.s. era stato anticipato a tutte
le Consulenti, come momento di presentazione di un nuovo
percorso di benessere.
Tutte presenti (dalla Sicilia al Veneto) ed incuriosite dalle poche
notizie in circolazione, sapevano che l’incontro sarebbe stato un momento di formazione ed a questo erano preparate.
Svelato il nome del nuovo percorso (MeinForma) ed indicato
l’indirizzo (controllo del peso e ricondizionamento della figura),
sono stati presentati gli errori di un’alimentazione scorretta, gli
alimenti che possono appesantire il corpo e le negatività che
fanno male se non ci si muove; è stato, quindi, spiegato come
mangiare (per vivere bene), con cosa integrare (per equilibrare i nutrienti) ed il perché muoversi (per la funzionalizzazione
degli apparati).
Il discorso è partito dal perché, con un’alimentazione squilibrata e senza fare movimento, si metta peso; la pericolosità
e dove si localizza il grasso viscerale o addominale; come
cambia la figura e quali possono essere gli squilibri organici
a cui si va incontro.
Il benessere è uno “stato di grazia” che si conquista,
giorno dopo giorno, con il rispetto delle norme che regolano il vivere bene: soprattutto mangiando bene e facendo regolarmente attività fisica.
Un peso corporeo fuori norma, con aumento evidente della
circonferenza addominale, è il primo campanello d’allarme di
un equilibrio che si sta rompendo.
Il grasso, causa di molte patologie organiche, è prodotto dal
corpo per errori alimentari o perché non viene bruciato da un
metabolismo che si è impigrito; si abbarbica ad organi vitali
la ricerca
(fegato, cuore, sangue, ecc.) in un abbraccio patologico e si
“organizza” nel “giro vita” (grasso viscerale profondo) “prendendo possesso” di altre sedi, creando un nuovo tessuto: il
tessuto adiposo.
Così, si prendono vestiti con taglie maggiori; non si fanno più
le scale, né ci si muove più a piedi; ci si abitua, con malsano godimento, a mangiare i, così detti, “cibi spazzatura”; si
“dimentica” di bere acqua; si perdono forza, lucidità, grinta
… senza accorgersene. La stanchezza e l’affaticamento diventano persistenti, così come i disturbi del riposo o le sonnolenze quotidiane; ci possono essere attacchi di fame ed
ansia da cibo, così come sono frequenti le acidità di stomaco
o i disturbi digestivi; ci può essere stitichezza o alvo alterno,
con le irritazioni del colon; possono essere presenti ansie e
alterazioni del battito cardiaco. In ogni caso, non si fa più nessuna forma di attività motoria! Uscire da questa situazione,
nella quale uno stile di vita dissennato ha “coltivato” la massa
grassa viscerale o addominale, è obbligatorio per tutelare la
salute individuale e non favorire l’insorgenza di patologie cardiocircolatorie ed organiche.
Una razionale prevenzione, per aiutare un soggetto in sovrappeso a rimettersi in forma, deve partire dalla conoscenza di
che cosa mangiare, di quanto muoversi e di come integrare,
razionalmente, i bisogni di un corpo che dovrà vivere un grosso cambiamento.
Il percorso di benessere deve aiutare a cambiare stile di
vita e deve farlo senza produrre nessuna controindicazione, né innescare pericolose castrazioni psicologiche.
I lavori del Meeting hanno presentato i momenti delle ricerche
preliminari, lo studio di fattibilità ed i risultati dei gruppi testati
per il percorso MeinForma che, come sottotitolo, ha “Studio
dell’uso combinato di selezionati prodotti naturali Mei con il
protocollo medico-nutrizionale del Dott. Alessandro Mazzocco, per il riequilibrio ponderale ed il ricondizionamento della
composizione e della funzionalità corporea”.
Solo uno studio severo, con l’analisi di parametri determinati
con scientifica certezza e con tutte le risposte finali positive,
poteva “indicare la strada” per perdere solo massa grassa,
mangiando in un modo corretto, assumendo gli integratori
più convenienti e facendo la giusta dose di movimento giornaliero.
Nei soggetti testati nelle indagini preparatorie era stato misurato, con l’impedenziometria, che il calo ponderale, registrato
dopo un regime alimentare tarato ed integrato da prodotti naturali e movimento, era riservato solo alla massa grassa (dal
momento che i livelli di acqua e di massa magra erano rimasti
3
un giusto equilibrio), per cui si poteva prendere il peso come
affidabile parametro di controllo.
Lo studio di fattibilità ha reclutato soggetti con età, sesso,
peso e condizioni fisiche diverse, in due regioni d’Italia (Veneto e Sicilia), dissimili per cultura alimentare e tipologia dei cibi.
Sono stati fatti due incontri preliminari sul nuovo percorso del
benessere, con le indicazioni sull’alimentazione (cibi da evitare), sull’integrazione e sul movimento da fare.
È stato spiegato che si può mangiare fino a sazietà, senza
dover pesare quello che si mette nel piatto, abbinando l’assunzione di integratori mirati ad aiutare il ripristino dello stato
di forma.
È stato raccomandato, come tassativo per raggiungere un
buon risultato finale, un quotidiano impegno fisico, di facile
realizzazione. A tutti sono stati presi il peso e l’altezza; è stato
fatto un controllo medico con somministrazione di questionari riferiti ai MUS (Medically Unexplained Symptoms), all’accertamento delle patologie, dei disturbi, delle terapie in atto e
del Physical Activity Rating (PA-R); subito dopo è stato fatto
l’esame impedenziometrico.
Nel mese di realizzazione dell’indagine, le Consulenti hanno
raccolto, settimana dopo settimana, informazioni e sensazioni sullo svolgimento del percorso, riportando tutte le notizie
per le considerazioni di mezzo termine.
Al controllo per la chiusura dello studio è stato rilevato il nuovo peso e sono stati fatti nuovamente i questionari e gli esami impedenziometrici che, confrontati con quelli d’accesso,
hanno fornito dati sicuri sulla nuova condizione psicofisica.
I soggetti hanno riferito le considerazioni sul percorso fatto:
tutti hanno perso peso e centimetri del girovita, senza segnalare nessuna controindicazione. È stato somministrato,
inoltre, il questionario di chiusura, per gli indici di difficoltà
esecutivi e del gradimento personale, che ha rilevato la generale soddisfazione ed ha certificato la razionalità e l’efficacia
del nuovo percorso del benessere MeinForma.
Dopo aver partecipato allo studio, ho raccolto, personalmente, le testimonianze dell'unanime apprezzamento.
G.M
4
La Rosa di Persia:
prezioso scrigno di bellezza
“Oh Rosa,
Ti ho cercata tra tutte le rose,
ma non ti ho trovata.
Ho patito, ho gridato, ho urlato,
girovagato da una terra a un'altra
nell'immensità.
Alla fine ti ho trovata quieta,
addormentata nel mio cuore”.
Hafez Haidar
Così recita il grande poeta persiano Hafez, il “Dante dell’Iran”, che ha regalato all’umanità versi di incomparabile bellezza. È talmente difficile trovare la rosa “giusta”, che a volte
sembra esistere solo nel nostro cuore. Proprio per questo
abbiamo spinto la nostra ricerca là dove la rosa è nata: nelle
lontane terre di Persia che hanno dato i natali al ceppo originario dal quale hanno avuto origine gli ibridi a noi noti.
I primi scambi commerciali del passato, hanno consentito
a frutta, verdura e fiori di essere conosciuti anche nell’allora
povera e arida Europa. Con le carovane e l’apertura della
“Via della Seta” ha avuto inizio quel prezioso scambio che
ha modificato i nostri costumi e così tessuti pregiati, alimenti, colori e spezie sono diventati, via via, indispensabili nella
nostra quotidianità.
Molti nomi tradiscono l’origine orientale di alimenti e oggetti
che erano a noi sconosciuti. A Venezia, tradizionale porta
d’oriente, si trova tutt’ora la “Naranzeria” il mercato delle
Arance che deve il suo nome a “na¯rangÍ”, vocabolo di origine persiana, come albicocco da al-barqu¯q e limone da limun
o addirittura, il termine stesso dogana che deriva da diwan:
5
il libro dove si segnavano le merci in transito. Per citare poi:
scarlatto, cremisi, caraffa, tazza, algebra, lacca, ottone, zafferano e tanti altri ancora che rimandano a quei tempi di traffici
che hanno cambiato la storia.
Fortuna volle che, fra questi scambi, trovò il suo spazio anche la Rosa Persiana, introdotta in Europa, dall'allora regno
di Persia. Una pianta robusta, forgiata dal clima ostile degli
altipiani, resistente al caldo, alla siccità come al gelo, dai fiori
semplici, larghi solo 4/5 cm, con petali ampi, giallo o rosa
acceso, con una macchia rossa centrale e dall’inconfondibile
fragranza speziata. Una pianta che assomiglia alla sua terra:
forte e aggraziata allo stesso tempo, con steli esili, di colore
scuro, un po’ disordinati perché sempre mossi dal vento e
ricoperti da spine sottili che si sentono, ma non lacerano subito la pelle.
Questo ceppo originario si è via via diffuso nei secoli ed è stato censito con il nome botanico, di: Hulthemi Persica, matrice
della celeberrima Hulthemosa Hardii, portata alla fama, sul
finire del Settecento, dai deliziosi dipinti del pittore francese
Pierre-Joseph Redoutè, alla memoria del quale ne è stato anche dedicato un tipo, col nome volgare di Rosa Berberifolia.
Questa rosa primitiva cresce ancora oggi, spontanea, negli aridi altipiani fra Iran e Afghanistan ed è proprio da
queste affascinanti ed inospitali terre che proviene quella
utilizzata dalla Mei.
È qui che vengono raccolti i boccioli, appena prima della loro
fioritura, per fare in modo che l’olio essenziale non si volatilizzi nell’aria ma venga serbato nei petali. Dopo essere stati
raccolti a mano, nel cosiddetto momento balsamico, i boccioli vengono dispersi su grate di legno e lasciati essiccare
per trenta giorni circa all’aria secca della zona. Quando sono
pronti vengono trasferiti in sacchi di iuta per permettere al
vegetale di continuare a respirare e, dall’antica città di Shiraz,
la capitale delle Rose dell’Iran, vengono spediti in Italia.
Le proprietà di questa preziosa Rosa sono note e riconosciute fin dall’antichità: è emolliente, lenitiva, disarrossante, profumante e rigenera la pelle donando morbidezza, lucentezza e rallentandone l’invecchiamento.
Purtroppo oggi vi è una grande speculazione su questa “mitica” materia prima vegetale che, nel tempo, è stata sostituita
dal profumo alcolico di rosa, per le ovvie ragioni di speculazione commerciale di mercato. Mei, invece, ha profuso il massimo impegno per realizzare prodotti assolutamente naturali
e a base di purissimi estratti vegetali di vera Rosa Persiana
della massima qualità, proprio quella che, in natura, concentra nell’olio essenziale i principi attivi, vero segreto di bellezza.
Una volta giunti in Italia, i boccioli vengono lavorati, con le
apposite e rispettose tecniche di estrazione, per ottenere diversi tipi di principi attivi, utili alla preparazione dei fitocosmetici Mei. Dalla prima lavorazione si ottiene la famosa “acqua
di rose”, ovverosia un estratto acquoso nel quale il vegetale
cede le sue proprietà che, in sinergia con le caratteristiche
simili della polpa d’Aloe, diventa l’ingrediente principe del
Tonico RoseMei. Il pratico spray ecologico che può essere
nebulizzato più volte al giorno, soprattutto nella stagione calda, per rinfrescare, decongestionare e regolarizzare la sudorazione della pelle del viso e del corpo. Con l’estratto di Rosa
Persiana viene realizzato anche il delicato e avvolgente bagnodoccia che permette di trasformare il momento dell’igiene
in un profumato rituale di bellezza e benessere.
Il secondo stadio della lavorazione dei boccioli, concentra ulteriormente l’estratto arrivando all’olio di Rosa che, potenziato dall’olio di mare, dall’Argilla Verde e dai calibrati cristalli di
sale marino, rende unico lo Scrub RoseMei. Il peeling naturale
da utilizzare, a cadenza settimanale, per purificare la pelle del
viso, del collo e del dècolletè, con una lieve azione abrasiva e
soprattutto una funzione lenitiva e disarrossante anche delle
pelli affette da couperose o che si infiammano a causa degli
sbalzi di temperatura.
La sublimazione del processo di estrazione avviene nella
realizzazione dell’olio essenziale, puro, assoluto, la cosiddetta “concreta” di Rosa Persiana che dona l’inconfondibile profumo e texture alla crema da viso RoseMei.
L’olio essenziale viene miscelato in una preziosa formula, arricchita da polpa d’Aloe, Calendula, Elicriso e preziose basi
vegetali. La crema è perfetta per il cambio stagione, per regolare la sudorazione della pelle e unisce all’immediato effetto
rinfrescante della polpa d’Aloe, la profonda azione rigenerante della Rosa. Grazie a queste caratteristiche, la crema è
ideale sia per le pelli mature (come crema da giorno), sia per
le più giovani da utilizzare come crema giorno-notte mentre,
in caso di couperose, può essere abbinata all’impacco antinfiammatorio di Siero Vitaminico.
Ancora una volta, la massima espressione della forza
della natura viene racchiusa in tutta la sua essenza nei
prodotti Mei.
R.P.
la canzone
6
Una delle canzoni più famose di tutti i tempi è scritta in “lingua” napoletana;
pubblicata nel 1898 e conosciuta in tutto il mondo. È la canzone della luce,
che vede nel sole un simbolo di felicità che “sta ‘nfronte a te”:
un vero patrimonio della musica mondiale.
'O Sole Mio
Cantata dai più grandi (per citarne solo
alcuni, grandissima l’interpretazione di
Enrico Caruso; potente quella dei tenori
Carreras, Domingo, Pavarotti; famosa
quella di Elvis Presley; magistrale quella
di Mina; appassionata quella di Claudio
Villa); ha le parole di Giovanni Capurro
(un giornalista napoletano) e le musiche di
Eduardo Di Capua e di Alfredo Mazzucchi
(riconosciuto coautore della melodia, dal
tribunale di Torino, nel 2002).
'O SOLE MIO è la canzone diventata, anche, inno nazionale.
Nel 1920, la banda ufficiale delle olimpiadi del Belgio, avendo
smarrito lo spartito musicale della Marcia Reale italiana e per
accompagnare la sfilata dei nostri atleti, la suonò facendola
cantare, a gran voce e in “lingua” napoletana, a tutta la folla
dello stadio, composta da gente di ogni nazionalità.
Un testo fatto da parole semplici; una musica nata dalle emozioni date da una splendida alba e dal pensiero per una bella
donna; il sole che fa bello il giorno e che, preso come simbolo,
è messo sulla fronte.
È veramente una bella cosa
“na jurnata ‘e sole”; ma quanto
si rischia, oggi, a mettersi
“'o sole 'nfronte”?
Se è una bella giornata e se l’aria è “serena”, il sole va preso
con raziocinio, altrimenti “la festa” si trasforma in sofferenza:
soprattutto sulla fronte.
Il sole di oggi, per le caratteristiche ambientali, per le attuali condizioni degli strati atmosferici che ci proteggono, per la
nostra pelle sempre più debole potrebbe essere un fattore di
rischio. Prendere il sole è azione “terapeutica” (per la produzione di vitamina D, per l’assorbimento del calcio per la salute
delle nostre ossa, dei denti e della pelle) e l’abbronzatura è il
più riconosciuto “messaggio” di benessere.
Ma come prendere il “buono”
del sole, senza correre i rischi
che una sconsiderata
esposizione può causare?
Arrossamenti cutanei, eritemi (chiamati, per l’appunto, solari), bollicine e fastidiosi pruriti creano un invecchiamento
prematuro della pelle, per cui vanno evitati, predisponendo
una buona protezione, prima dell’esposizione al sole.
a
L’arma più efficace per evitare i danni da sole è la
prevenzione. La pelle va rinforzata con la Carota
(che stimola la produzione di Melanina); protetta dall’Olio di
Fegato di Merluzzo (che fornisce vitamina D, interagendo nel
meccanismo di assorbimento del calcio) e preparata all’esposizione controllata con l’applicazione della Crema Aloesol, protettiva (senza filtri solari sintetici).
b
“Quanno fa notte e 'o sole se ne scenne” è l’importante momento del nutrimento, della idratazione e
della freschezza, per cui l’azione lenitiva, purificante e protettiva devono essere affidate al Doposole Aloe e Propoli.
c
Creata la razionale protezione di “base”, si può dire
“'O sole mio sta 'nfronte a te” e per conservare l’abbronzatura è indispensabile il Gel al Mallo di Noce, che previene la disidratazione e la secchezza.
Volendo una protezione totale in piena sicurezza (sempre
dopo aver fatto la preziosa prevenzione), è indicata una miscela, al 50% di proporzioni, di Crema Aleosol con la Pasta
Emoliente, ricca di amido di riso, che, in sinergia erboristica,
offrono l’azione di schermo totale durante l’esposizione solare.
7
Naturalmente, non può essere dimenticata la pulizia radicale
della pelle, quando incomincia a perdere i componenti di superficie, da farsi con un’azione vigorosa di esfoliazione, con
l’Emulsione Tonificante, a base di Argilla, Olio di Ricino e succo di Mela Verde: è l’azione che mantiene salda l’abbronzatura e la rende dorata, senza le “nuvole” delle cellule morte che
ristagnano in superficie.
Da ricordare che le creme vanno spalmate, con cura, all’ombra, prima di esporsi al sole, lasciando un ragionevole tempo
per l’assorbimento e per l’idratazione.
Bisogna che il “bagno” di sole sia graduale e fatto con moderazione, soprattutto all’inizio della vacanza.
Non si può dimenticare che la pelle del viso è diversa da quella del corpo, per cui bisogna diversificare le ripetizioni applicative e l’indice protettivo.
Esistono degli orari in cui l’esposizione deve essere
interdetta, per l’incidenza dei nocivi ultravioletti
nel momento dello zenit (soprattutto per le pelli
chiare): dalle ore 12 alle ore 16.
L’applicazione dei solari (anche se si è abbronzati) deve essere continua, ripetuta ogni due ore e, soprattutto, l’esfoliazione
con l’Emulsione Tonificante deve essere tassativa.
Nel rispetto di queste norme di saggezza e con l’uso dei prodotti specializzati per l’abbronzatura si può cantare: “'o sole
mio, sta 'nfronte a te”, avendo certezza che è “bella cosa na
jurnata 'e sole”.
G.M.
8
Potete chiederle consigli
scrivendo una mail a: [email protected]
Cara Adriana da poco tempo ho sentito parlare della Mei e di alcuni prodotti che servono per la prevenzione. Desidero sapere se
avete dei suggerimenti per prevenire le verruche, da piscina e da palestra, e per i pruriti
intimi delle mie figlie.
Grazie.
Francesca (PN)
Cara Francesca la prevenzione è una nostra
linea guida, tanto che l’abbiamo specializzata: c’è una linea, a marchio registrato, studiata esclusivamente per i bambini. I bambini sono più a rischio degli adulti perché
mettono le mani ovunque e poi le mettono
in bocca o si toccano le parti intime. La Mei
ha preparato un prodotto speciale, per la sicurezza delle mani, chiamato Qualamano, a
base di olio essenziale di Pompelmo e Chiodo di Garofano, che garantisce una totale
disinfezione: va applicato sulle mani prima
di portare i bambini a scuola, in piscina, al
mare o in qualsiasi altro luogo pubblico e va
riapplicato quando andiamo a riprenderli.
Per la piscina o palestra spruzzarlo anche
sotto ai piedi, avendo cura di spalmare prima
(a casa) il Balsamo Piedi. Il nostro Balsamo
Piedi, grazie alle sue componenti, ha azione
antifungina; previene la formazione di funghi
e verruche e, qualora già ci siano, le “cura”,
aggiungendo due gocce di olio essenziale di
Niaouly. Per le parti intime applicare (sem-
pre prima della palestra, della piscina, della
spiaggia o di qualsiasi altro luogo pubblico)
la Pasta Emolliente, a base di amido e ossido di riso, non solo per la protezione dei
piccoli da cariche batteriche, da infezioni, da
pruriti, da arrossamenti, da piccole ulcerazioni e da qualsiasi altro fastidio (la prevenzione è valida anche per gli adulti). La Pasta
Emolliente, come naturale difesa delle parti
intime e della pelle, d’estate è importantissima, unitamente alla Crema Aloesol, usata
per evitare le scottature dei primi giorni di
esposizione. Completiamo l’operazione di
prevenzione con la Carota, utilizzandone
due perle al giorno (una a colazione e una
a pranzo) unitamente a due perle al giorno
di Olio di Fegato di Merluzzo, per alzare le
difese naturali della pelle. Cara Francesca,
seguendo questi piccoli consigli le Tue figlie
non avranno più alcun fastidio.
Adriana
In risposta a più persone che chiedono cosa
fare per prevenire afte, gengiviti, piorrea
ecc...
Gentilissime clienti un vecchio proverbio
dice che “la prevenzione nasce da una bocca sana”. Possiamo, allora, non usare la
potenza della natura per sanificare il “luogo”
della prima digestione e dell’assorbimento
linguale? Possiamo mettere la “chimica in
bocca” (con i dentifrici ed i collutori) senza
avere effetti collaterali? No! Allora, vediamo
cosa scegliere per sanificare, giornalmente,
la nostra bocca. Importante è usare, quotidianamente, il Dentifricio alla Propoli, soprattutto la sera, prima di coricarsi. Impropriamente lo chiamiamo dentifricio, in effetti
è una pasta dentifricia che non fa schiuma e
protegge denti e gengive, perché è a base di
propoli, argilla, salvia e mirtillo. La propoli ha
effetto antibiotico, antibatterico, antimicotico e cicatrizzante; l’uso del Dentifricio alla
Propoli, la sera, è particolarmente importante perché respinge i batteri e normalizza
il tasso di acidità della saliva, rallentando la
formazione del tartaro. Per tutelare la salute
di denti e gengive, massaggiare con la lingua mezzo cucchiaio di Gel Acido Silicico.
In presenza di afte, piccole ulcerazioni, infiammazioni alle gengive, mal di gola, tonsille infiammate, estrazioni o implantologia
dentale, disinfettare o fare gargarismi con
la Lozione Tonica alla Propoli: ha effetto antibiotico, antibatterico, antinfiammatorio e
cicatrizzante. In presenza di gengive sanguinanti usare due cucchiaini al giorno di succo
di Mirtillo, diluito in acqua, per irrobustire i
capillari delle gengive; esternamente, l’irrobustimento avviene grazie al massaggio con
il Gel Acido Silicico.
Raccomando di fare gli stessi trattamenti,
per la salute della bocca dei ragazzi.
Adriana
Aromaterapia
inle ricette
cucinadi Alma
Ingredienti per 4 persone:
• 6 filetti, spellati, di trota affumicata
• 3 pere mature e sode
• 2 cespi di radicchio rosso o variegato
• 1 manciata di rucola
• 1 manciata di spinacine fresche
• 3 cucchiai di olio d'oliva
• 5 gocce di olio essenziale di arancio Mei
• sale e pepe
• 1/2 cucchiaio di argilla Mei
Cari lettori, una ricetta per un piatto freddo e saporito;
ideale da utilizzare sia a pranzo che a cena, se si desidera
qualcosina di particolare.
INSALATONA ESTIVA CON TROTA
AFFUMICATA E PERE
Preparazione.
Lavare il radicchio, la rucola, le spinacine e poi tenerli cinque minuti
a bagno, in acqua e argilla Mei; asciugarli; sminuzzare il radicchio e
mettere il tutto in una terrina.
Tagliare a listarelle i filetti di trota e unirli al radicchio.
Passare le pere in acqua e argilla, asciugarle, tagliarle (con la buccia)
a fettine sottili e unirle all'insalata.
A parte, con una forchetta, emulsionare l'olio d'oliva con sale, pepe e
olio essenziale di arancio Mei; versare il tutto nell'insalata, mescolare
bene e servire.
9
La Storia
Vi voglio raccontare la mia esperienza con il nuovo percorso MeinForma, per il riequilibrio ponderale ed il ricondizionamento della composizione e della funzionalità corporea. Da anni, io e la mia famiglia facciamo largo uso dei
prodotti Mei e ci siamo trovati sempre bene, seguiti dalla
nostra consulente di fiducia Anna Maria Caruso che ci ha,
costantemente, supportato con un’informazione mirata.
Quando mi fu fatta la proposta di provare questo nuovo
percorso, sinceramente, ero molto titubante. Il solo pensiero di mettermi a dieta mi faceva innervosire, pur avendone bisogno: avevo 41 anni di età e ben 115 Kg. di peso!
Mia moglie, però, mi incoraggiò molto e così, visto che
già mi fidavo della Mei, dissi a me stesso: “Perché no?”.
E iniziai. Il risultato?
Sorprendente: alla fine del primo mese del percorso avevo perso ben 9 Kg.; alla fine dei tre mesi ho perso 20 Kg.!
Sto benissimo!
La cosa straordinaria è che ho perso tutti questi chili
mangiando, perché il percorso MeinForma non ti limita
nella quantità del cibo: devi solo eliminare quelli che fanno male. Il risultato è incredibile, senza soffrire la fame e
senza stressarti a pesare il cibo da consumare!
foto: Anna Maria Caruso
Consulente Mei
Oltre ad aver rimodellato il mio corpo e recuperata lucidità
mentale, ho avuto molti altri benefici.
Da anni soffrivo di gastrite e di reflusso esofageo, pertanto, ogni giorno, assumevo farmaci gastroprotettori senza
che sortissi alcun risultato; soprattutto dopo il pasto serale, l’acidità era tremenda; addirittura, a volte, il rigurgito mi
soffocava. Di notte, inoltre, russavo in maniera potente,
andando spesso in apnea, tanto da svegliarmi.
Da quando ho perso i chili di troppo, tutti questi disturbi,
come per incanto, sono spariti e, anche per la felicità di
mia moglie, adesso dormo serenamente e mi alzo riposato; nel complesso, ho più energia, forza, vigore ed allegria:
è come se, oltre ai molti chili, avessi degli anni in meno!
Sono felice di essermi, ancora una volta, fidato della Mei
che ha realizzato un percorso semplice da seguire e che,
con l’assunzione di integratori naturali e con l’aiuto di un
sano movimento (una semplice camminata quotidiana), in
soli tre mesi ti rinnova la vita, regalandoti la giusta forma
fisica e psicologica.
Il percorso ha proprio il nome giusto: MeinForma.
Davide Cittadino - Catania
Le nostre care Erbe
MALLO DI NOCE
La pianta del noce, presente in Europa da millenni, ha origini
asiatiche.
In Italia è diffusa, anche con presenza selvatica, su tutto il territorio nazionale. Coltivata sia per i frutti e sia per il pregiato legno, ha tronco “austero”, presenza arborea imponente e chioma importante. È un rifugio sicuro per uccelli arboricoli e sede
dei loro nidi. Come “dispensa” per il cibo, è particolarmente
prediletta dagli scoiattoli, dai ghiri e da altri animaletti roditori.
La noce (il frutto) ha, esternamente, una parte carnosa (che si
chiama “mallo”) che ricopre un guscio rigido che, a sua volta,
contiene il gheriglio: la parte che si mangia e che è anche il
seme del noce.
Il mallo, staccato dal guscio, annerisce velocemente e tinge
di nero le mani che l’hanno aperto. Per questo è ricercato per
le forti proprietà coloranti, note da tempo, e per aromatizzare
liquori e scurire preparati erboristici (il nocino, per esempio).
Alcune sostanze presenti nel mallo reagiscono con la cheratina della pelle e dei capelli, formando una pigmentazione bronzea, con riflessi rosso-bruni.
Sull’epidermide agisce come filtro solare e come stimolo me-
lanogenetico, indotto dai raggi del sole; per questi fattori,
è un componente naturale molto apprezzato per comporre
prodotti solari ad alto potere abbronzante.
Per sinergia e completezza erboristiche, la Mei ha equilibrato
ulteriormente il Mallo di Noce con l’olio di Carota e con quello
di Mandorle Dolci, per creare e mantenere il colore bronzeo,
idratando la pelle e combattendo la secchezza che l’esposizione al sole potrebbe creare.
Season
10
’O Sole Mio
1
Season
LA BELLA ESTATE
L’estate è un momento che tutti attendiamo con ansia e poi, come ogni
anno, arrivano funghi, verruche, meduse, esposizioni sconsiderate al sole
e tutto ciò che mette a repentaglio i tanto attesi momenti di riposo. Possibile prevenire
tali disagi? Certamente sì: è sufficiente fare un minimo di prevenzione. Alla Mei la
prevenzione è di casa e, da sempre, chi conosce i prodotti Mei e dedica un
po’ di tempo a se stesso non incorre in tali disagi. Per iniziare, partiamo
subito dalla pelle, irrobustendo le difese immunitarie con Carota e
Olio di Fegato di Merluzzo, per prevenire le scottature e le macchie
da sole. Proteggiamo mani e piedi da funghi, verruche e cariche
batteriche spruzzando ripetutamente il Qualamano e massaggiando, anche più volte al giorno, il Balsamo Piedi. Impariamo
ad applicare alle parti intime, soprattutto frequentando luoghi
pubblici (palestre, piscine, spiagge, sdrai, lettini ecc) la Pasta
Emolliente, a protezione totale; la si può utilizzare anche, miscelata in parti uguali, con la Crema Aloesol, per i primi giorni
di esposizione al sole; ovviamente, l’applicazione va ripetuta,
minimo, ogni oretta e mezza, massimo due.
Season Mei: La bella estate
• 029 Balsamo Piedi • 079 Crema Aloesol • 128 Qualamano
• 406 Carota • 412 Olio di Fegato di Merluzzo
• 503 Pasta Emolliente
Euro 126,50 Euro 113,00
11
Season
2
LA SANA ABBRONZATURA
Un bel colorito fa sempre piacere ed è sinonimo di benessere: il sole è indispensabile per
l’energia e per la produzione della vitamina D, fondamentale per il nostro organismo. L’esposizione al sole non deve essere fatta nelle ore centrali della giornata, quando i raggi sono negativi, ci
scottano, non servono per la vitamina D ed invecchiano la pelle. La pelle va protetta ed idratata, sempre,
durante l’esposizione. Inizieremo con la Crema Aloesol, applicandola ripetutamente durante la giornata;
alla sera faremo una doccia idratante con il bagno doccia al Balsamo del Tolù e poi
nutriremo la pelle con il Doposole Aloe e Propoli; minimo due volte alla
settimana rimuoveremo le cellule morte con l’Emulsione Tonificante
(per riequilibrare i nutrienti ed i minerali (grazie all’argilla e
agli oli essenziali di Ricino e di Limone). Potenzieremo
colore e nutrimento della pelle, dopo alcuni giorni di
esposizione, con Olio al Mallo di noce e Carota.
Indispensabile, per tutto il periodo estivo e
per tutta la famiglia, il Sollievum Capsule (a base di Argilla e olio essenziale di
Pompelmo), a totale protezione dalle
principali infezioni intestinali.
Season Mei: La bella estate
• 079 Crema Aloesol
• 080 Doposole Aloe e Propoli
• 081 Gel al Mallo di Noce
• 436 Sollievum Capsule
Euro 102,50 Euro 94.00
L’efficacia delle piante
L’efficacia delle piante officinali è determinata dalla qualità del prodotto erboristico.
La qualità erboristica è data, in primis, dalla “natu-
ralezza” delle piante, cioè da quelle realtà fisiche che ne fanno la
differenza in termini di risultato officinale: il tipo di terreno, l’aria,
l’acqua, l’esposizione al sole, l’assenza di fattori inquinanti ed altre.
Tutto questo si esalta quando la pianta è a crescita spontanea,
perché “madre natura” fa crescere il vegetale a “modo suo”, secondo i ritmi di un equilibrio primordiale, che ha sempre governato
la vita sul pianeta. La pianta a crescita spontanea avrà, quindi, le
sostanze del metabolismo vegetale (i principi attivi) molto più potenti. Il principio attivo è una sostanza intima (che si deve estrarre
dal vegetale) che, introdotta nell’organismo umano, induce un’azione farmacologica.
I principi attivi sono prodotti che la pianta accumula come riserva
vitale (un serbatoio di energia) o che produce come difesa dalle
aggressioni parassitarie (uno scudo sicuro) o che attiva per proteggersi dagli sbalzi climatici (una “sciarpa di lana”). Questi elementi, detti “metaboliti secondari” o principi attivi, estratti in modo
congruo dalle radici o dalle cortecce o dalle foglie o dai fiori, sono
i componenti che determinano l’efficacia officinale di una pianta.
Il principio attivo
non è sempre presente e non è sempre
della stessa potenza erboristica, ma varia a seconda dei fattori che
influenzano la vita della stessa pianta. Ecco, allora, che esiste un
tempo della “raccolta” del principio attivo: un periodo nel quale le
sostanze vitali sono mature e possono essere prese. Questo tempo si chiama “momento balsamico”, ovvero rappresenta la “vendemmia” del principio attivo o il periodo della raccolta di quelle
caratteristiche intime della pianta che la rendono preziosa per il
protocollo terapeutico; è il momento in cui la pianta è al massimo della “produzione” del principio attivo che, maturo per tutte le
circostanze climatiche e botaniche, può essere estratto, titolato e
reso prodotto erboristico.
le, si abbinano più prodotti “collettivi” (costituiti da principi attivi di
piante diverse). Più composti, realizzati con diversi principi attivi,
ma che “mirano” tutti a risolvere un singolo problema, offrono una
potenza terapeutica completa e permettono di stimolare i processi di autoguarigione e di riequilibrio del benessere.
Possiamo definire un prodotto erboristico di tipo “collettivo”,
quando è il risultato armonico ed equilibrato della miscelazione di
più principi attivi, estratti da piante diverse, ma con le indicazioni
terapeutiche consimili. Il prodotto erboristico così formato diventa
particolarmente efficace dal momento che avrà uno spettro d’intervento molto largo, con altre peculiarità che arricchiscono l’azione finale.
Ecco come il mondo vegetale diventa insostituibile entità per il
benessere, ricordando che i prodotti devono venire da crescita
spontanea; raccolti a mano e nel momento balsamico; identificati e titolati; controllati severamente per la presenza di pesticidi,
metalli pesanti e radionuclidi; estratti in modo non traumatico ed
inquinante (non devono contenere alcol o altro per non sovraccaricare il fegato quando sono metabolizzati); devono avere un controllato processo di concentrazione e possedere la certificazione
della stabilità.
Nel rispetto di queste regole, un prodotto diventa Mei.
G.M.
La titolazione
è l'esame da laboratorio che indica il profilo
qualitativo di un principio attivo ovvero è la precisa determinazione
della sostanza attiva più importante di un fitocomplesso. I principi
attivi titolati possono essere uniti, se consimili per indirizzo da farmacopea, per formare un prodotto “collettivo”.
L’efficacia erboristica diventa totale quando, per contrastare uno squilibrio organico o per prevenire un “calo” funziona-
Anno 7 - numero 2
Maggio 2015
Autorizzazione
del Tribunale di Treviso
N. 116 del 14.4.2009
Editore
Mei srl · Via Italia 34/bcf
31020 San Vendemiano TV
www.casamei.it · [email protected]
Presidente
Adriana Titton
Direttore Editoriale
Roberto Paladin
Redazione
Via Italia 34/bcf
31020 San Vendemiano TV
Direttore Responsabile
Giuseppe Mazzocco
Progetto Grafico
admp srl
Stampa
Arti Grafiche Conegliano Srl
Via Conegliano, 83 · Susegana TV