SCUOLA PRIMARIA S. CARLO RHO CLASSE 3

SCUOLA PRIMARIA S. CARLO RHO
CLASSE 3° A
INSEGNANTE NICOTRA GABRIELLA
Andreacchi Giorgia
Il compleanno del topolino
Oggi è il compleanno del topolino Stefano.
La nonna prepara la torta, il nonno va al supermercato a comperare le candeline,la mamma, il papà
egli zii appendono i festoni alle pareti.
Il topolino si sveglia, accende la luce e tutti gridano: “ sorpresa! “. Il topolino è tanto contento e li
ringrazia. Inizia una bellissima e indimenticabile festa di compleanno.
Berra Alessio
Dolcetino
C’era una volta un bambino che si chiamava Dolcetino. Era molto bravo ma qualche volta faceva il
cattivello.
Sua madre lo sgridava e lui piangeva e prometteva alla mamma che avrebbe cercato di migliorare.
Il tempo passava e Dolcetino cresceva. Era diventato un bravo uomo. A trentacinque anniaveva un
lavoro e una fidanzata di nome Giulia. Era diventato un bravo fidanzato e la sua mamma era molto
orgogliosa di lui.
Botti Carlotta
La principessa nel castello
C’ era una volta una principessa che era rinchiusa in un castello. Era stata rapita dall’orco.
Un giorno incontrò una signora che le diede una pozione e le disse: “Falla mangiare all’orco!”
Così la principessa la diede da mangiare all’orco. La signora si era sbagliata: aveva datoalla
principessa la pozione che trasforma in drago chi la beve
L’orco si trasformò in brago e sputò fuoco dappertutto.
La principessa scappò via. Incontrò un principe e vissero felici e contenti.
Colombo Rocio
Una Principessa
C’era una volta una Principessa di nome Eloisa.
Era molto educata e suo padre di nome Gian era molto orgoglioso d.lei
Un giorno il padre disse alla figlia:”Vuoi sposarti?”.
La principessa disse:”Sì”.
Allora il papà la mandò al castello del Principe Ales, il quale,quando vide la Principessa, si
innamorò e le chiese:”Vuoi sposarmi?”.
La principessa gli rispose:”Sì”e si sposarono.
Crivelli Niccolò
Il pappagallo e il topo
C’era una volta un pappagallo che abitava in un castello.
Un giorno vide un’ombra gigante e, preso dalla paura, salì all’ultimo piano del castello e restò là per
un intero giorno
Il giorno seguente scese a vedere se quell’ombra c’era ancora e si accorse che era solo un piccolo
topolino!
Da quel giorno non ebbe più paura delle ombre.
Luison Sveva
L’isola maledetta
C’erano una volta due ragazzi che si chiamavano Simone e Marco.
Un giorno decisero di fare un’escursione su un isola.
Camminando e camminando, arrivarono su una piccola isola sperduta. Non sapevano però che
quell’isola era infestata da una maledizione: quando una persona ci metteva piede diventava un
alieno!
Dopo pochi giorni quindi i due ragazzi furono trasformati in due alieni, uno verde e uno blu.
Per fortuna Simone e Marco riuscirono a spezzare la maledizione e vissero felici su quella splendida
isola.
Magagnin Bianca
Il bruco
C’era una volta un bruco che aveva incontrato una fatina che amava tanto la natura e gli animali.
I due giocavano a palla e a nascondino e si divertivano molto a stare insieme, erano davvero grandi
amici!
Un bel giorno però il bruco si trasformò in una bellissima farfalla.
La mattina seguente la fatina lo vide volare nel cielo e gli chiese se doveva andare via per sempre.
Egli rispose che sarebbe tornato spesso a trovarla.
L’amicizia tra la fatina e la farfalla continuò per sempre.
Nai Cecilia
Bambini di cioccolato
C’era una volta un paese di nome Cioccobimbi.
Era un paese di cioccolato abitato solo da bambini.
Una volta vi arrivò un bambino italiano, trovò un telefono di cioccolato e se lo mangiò;
poi trovò dei bambini, anche loro italiani, che si mangiavano case, topini, gattini e anche elefanti,
tutti di cioccolato.
Passò molto tempo, il bambino voleva tornare a casa e cercò un telefono per chiamare la sua
mamma.
Trovò un telefono, gli sembrava proprio vero, compose il numero … ma anche quello si squagliò!
Così il povero bambino si mise a piangere su uno scalino e… si sciolse anche quello!
Il bambino disperato decise di chiedere a qualcuno quale fosse la strada di casa, ma tutti gli
dicevano:
“Bambino, tu non lo sapevi che non c’è via di fuga?E come ci sei finito qui?”
Il bambino rispondeva:
“Io proprio non lo sapevo! Non so come ci sono arrivato, non ricordo! So solo che stavo facendo un
sonnellino sul mio divano e mi sono ritrovato qui.. Questo è quello che ricordo…”
I bambini, sbalorditi, dicevano di non credergli e se ne andavano senza aiutarlo.
Il povero bambino rimase in quel villaggio pieno di cioccolato.
La mamma lo svegliò e lui capì che era solo un sogno e raccontò tutto quel che era successo nel
paese di Cioccobimbi.
Alla sera lo raccontò anche al papà e a tutta la famiglia. Tutti si divertirono ad ascoltarlo.
Nebbiati Jacopo
Il dinosauro Rex ma scontento
Un giorno il dinosauro Rex stava camminando in un prato.
Incontrò il suo amico Drago arcobaleno che gli chiese di giocare con lui.
Il dinosauro Rex rispose di sì e iniziarono a giocare a Dragoball.
Vinse Drago arcobaleno e il dinosauro Rex diventò triste.
Tutta la gente era dispiaciuta nel vederlo così triste.
L’amico Drago arcobaleno gli disse: “Non essere triste, è solo un gioco! La prossima volta vincerai
tu!”
E lui tornò ad essere contento…
Panerini Lorenzo
Un sogno fantastico
C’era una volta un bambino di nome Simone.
Una sera di primavera Simone doveva andare a letto, quindi si lavò
i denti e, messo il pigiama, si addormentò.
Dopo un po’ fece un sogno.
Sognò di essere in un posto bellissimo: al posto delle case c’erano i dolci e al
posto delle persone c’erano i giocattoli. Era davvero un posto fantastico.
Passeggiando per la città chiese a un giocattolo:
“Scusi signor giocattolo, dove siamo?”
Il signore rispose: “Siamo nell’”Intramondo”, il mondo dei dolciumi e dei giocattoli”.
Sentite quelle parole, Simone prese uno spavento tale
che si svegliò e chiese alla mamma se esisteva l’Intramondo.
La mamma rispose:”No, però può esistere nella tua fantasia”.
Subito Simone capì che aveva sognato.
Peer Paola
Le due principesse gemelle
C’erano una volta due principesse gemelle di nome Sofia e Ginevra.
Vivevano in un castello tutto rosa con i brillantini bianchi.
Avevano sedici anni.
Il colore preferito di Sofia era l’azzurro mentre quello di Ginevra era il rosa.
Avevano tantissimi vestiti e scarpe.
Un giorno andarono a fare una passeggiata, incontrarono un principe di nome Arturo e lo invitarono
al castello, chiacchierarono talmente tanto che alla fine di addormentarono tutti sul divano.
Santalucia Alessandro
Una notte da paura
Un giorno, in un paese chiamato Paurilandia, c’era un bambino che si chiamava Marco che una
notte, all’insaputa della mamma, decise di uscire di casa.
Andò in un bar dove i tavoli tremavano tutti e le persone erano mostruose.
Ebbe talmente tanta paura che tornò a casa di corsa e da quel giorno non uscì più la notte senza la
mamma!!
Simonetta Marco
La pizzeria dei fantasmi
Nella città di Fantasmopoli c’era la famosissima pizzeria “ La pizzeria dei fantasmi”.
Un giorno i camerieri litigarono e ogni cameriere finì per avere almeno una pizza in faccia.
Un giorno un signore antipatico arrivò in pizzeria e disse:
“E questa sarebbe una pizzeria famosissima? Direi che è la pizzeria “Solitaria”, visto che non c’è
nessuno“.
Lo chef si arrabbiò così tanto che gli diede un calcio e lo buttò fuori. Tutti i camerieri risero e
decisero di chiamarla “ La pizzeria solitaria”.
Sommaruga Laura
La stella Lilli
C’era una volta nello spazio una piccola e simpatica stella di nome Lilli.
La piccola stella amava giocare con il suo amico Pianetino.
Un giorno andarono alla stazione e Lilli disse:
“Che bel treno, vorrei salirci sopra!”
Allora i due si incamminarono verso il treno, ma una signora li fermò e disse:
”Prima di salire sul treno dovete fare i biglietti”.
Purtroppo Lilli non aveva neanche un centesimo. La signora capì che Lilli e Planetino non avevano
soldi e disse loro:
“Non vi preoccupate, vi farò fare un giro gratis.”
Lilli ringraziò e i due amici salirono sul treno.
Il treno arrivò a Stellandia.
Alla stazione Lilli incontrò la sua amica Principessina.
Lilli, Pianetino e Principessina giocarono felicemente fino a sera.
Statti Davide
Il veliero fantasma
C’era una volta un veliero che si diceva fosse infestato dal fantasma di Barba Viola.
Un giorno questo veliero fu visto dirigersi verso il porto, molto, ma molto velocemente.
I marinai delle navi vicine si paventarono.
Un marinaio decise di saltare su quel veliero per svelare il mistero.
Scoprì che non c’era nessuno spettro: era abitata da vecchi marinai.