Impianti elettrici nei cantieri edili

Impianti elettrici
nei cantieri edili
•Norme di buona tecnica
Per. Ind. Luigi Arduini - Azienda USL Reggio Emilia
Norme CEI applicabili
CEI 64-8 Parte 7 Sezione 4 (quinta edizione)
Cantieri di costruzione e di demolizione
Guida CEI 64-17
Guida all’esecuzione degli impianti elettrici nei cantieri
Campo di applicazione delle Norme CEI
Si applicano a:
• lavori di costruzione di nuovi edifici;
• lavori di riparazione, trasformazione, ampliamento o demolizione di
edifici esistenti;
• opere pubbliche;
• lavori di movimentazione terra;
• impianti fissi, trasportabili e mobili.
Non si applicano a:
• miniere a cielo aperto;
• luoghi di servizio dei cantieri (regole generali o specifiche);
• apparecchi utilizzatori.
Legislazione nazionale applicabile per la
sicurezza degli impianti elettrici
DPR 547/55
Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro
Legge 186/68
Disposizioni concernenti l’installazione di impianti elettrici ed
elettronici
Legge 46/90
Norme per la sicurezza degli impianti
DPR 447/91
Regolamento di attuazione legge 46/90
DPR 462/01
Regolamento semplificazione procedure per la denuncia di
installazioni e dispositivi di protezione contro le scariche
atmosferiche di dispositivi di messa a terra ed impianti elettrici
pericolosi
DPR 380/01
Testo unico edilizia (entrata in vigore 31 dicembre 2003)
Legge 46/90
Progetto
Non obbligatorio
Consigliato
Dichiarazione di
conformità
Obbligatoria
Con tutti allegati
obbligatori
DPR 462/01
QUADRO SINOTTICO DEGLI OBBLIGHI PREVISTI PER GLI IMPIANTI NUOVO
O CON MODIFICHE SOSTANZIALI
IMPIANTO
OMOLOGAZIONE
IMPIANTI DI TERRA
in
locali ordinari
INSTALLATORE
tramite la
dichiarazione di
conformità
Installazioni e dispositivi
di protezione contro
le SCARICHE
ATMOSFERICHE
INSTALLATORE
tramite la
dichiarazione di
conformità
IMPIANTI DI TERRA
in cantieri, locali
medici, ambienti
ma.r.c.i.
INSTALLATORE
tramite la
dichiarazione di
conformità
Installazioni e dispositivi
di protezione contro le
SCARICHE ATMOSF.
in cantieri, locali medici,
ambienti ma.r.c.i.
INSTALLATORE
tramite la
dichiarazione di
conformità
Impianti elettrici in
LUOGHI CON
PERICOLO
D’ESPLOSIONE
AUSL
VERIFICA A
CAMPIONE
VERIFICA
PERIODICA
PERIODICITA’
ISPESL
AUSL o
ARPA o
ORGANISMO
NOTIFICATO
5 anni
ISPESL
AUSL o
ARPA o
ORGANISMO
NOTIFICATO
5 anni
ISPESL
AUSL o
ARPA o
ORGANISMO
NOTIFICATO
2 anni
ISPESL
AUSL o
ARPA o
ORGANISMO
NOTIFICATO
2 anni
NO
AUSL o
ARPA o
ORGANISMO
NOTIFICATO
2 anni
DPR 462/01
QUADRO SINOTTICO DELLE PROCEDURE CONNESSE ALLA MESSA IN ESERCIZIO
IMPIANTO
MESSA IN
ESERCIZIO
Installazioni e dispositivi di
protezione contro le
SCARICHE ATMOSFERICHE
IMPIANTI DI MESSA A TERRA
IMPIANTI ELETTRICI NEI
LUOGHI CON PERICOLO DI
ESPLOSIONE
Dopo l’effettuazione
della verifica
dell’INSTALLATORE
ai fini del rilascio della
dichiarazione di conformità
(art. 9 Legge 46/90)
INVIO DI
DOCUMENTAZIONE
Dichiarazione di conformità alla
ISPESL e all’AUSL
(tramite lo Sportello
Unico per le Imprese
ove esistente)
Dichiarazione di conformità
all’AUSL
(tramite lo Sportello
Unico per le Imprese
ove esistente)
TEMPI
Entro 30 giorni
dalla data di
messa in esercizio
DPR 462/01
QUADRO SINOTTICO DELLE PROCEDURE CONNESSE ALL’OMOLOGAZIONE
CHI ESEGUE
L’OMOLOGAZIONE
VERIFICA A
CAMPIONE
INSTALLATORE
SI
(da parte
dell’ISPESL)
IMPIANTI DI MESSA A TERRA
SI
dichiarazione di conformità
(art. 9 Legge 46/90)
INSTALLATORE
SI
(da parte
dell’ISPESL)
IMPIANTI ELETTRICI NEI
LUOGHI CON PERICOLO DI
ESPLOSIONE
SI
verbalizzazione
AUSL
NO
IMPIANTO
OMOLOGAZIONE
Installazioni e dispositivi di
protezione contro le
SCARICHE ATMOSFERICHE
SI
dichiarazione di conformità
(art. 9 Legge 46/90)
DPR 462/01
QUADRO SINOTTICO DELLE PROCEDURE CONNESSE ALLE VERIFICHE PERIODICHE
IMPIANTO
Installazioni e dispositivi di
protezione contro le
SCARICHE ATMOSFERICHE
IMPIANTI DI MESSA A TERRA
IMPIANTI ELETTRICI NEI
LUOGHI CON PERICOLO DI
ESPLOSIONE
TIPO
PERIODICITA’
Ambienti ordinari
5 anni
Cantieri, locali adibiti ad uso
medico,ambienti a maggior
rischio in caso d’incendio
2 anni
Ambienti ordinari
5 anni
Cantieri, locali adibiti ad uso
medico,ambienti a maggior
rischio in caso d’incendio
2 anni
Tutti
2 anni
VERIFICATORE
AUSL oppure
ORGANISMO
autorizzato dal
Ministero delle Attività
Produttive (privato)
AUSL oppure
ORGANISMO
autorizzato dal
Ministero delle Attività
Produttive (privato)
AUSL oppure
ORGANISMO
autorizzato dal
Ministero delle Attività
Produttive (privato)
Analisi condizioni di cantiere
Condizioni
Serve ad evidenziare le soluzioni più adatte a
fronteggiare le situazioni di rischio
Durata
Dimensione
Condizioni climatiche
Rischio urti
Presenza di polveri
Presenza di acqua
Presenza di persone
Accessibilità del potenziale di terra
Presenza di linee interrate e aeree
Presenza di impianti elettrici attivi
Ambienti a maggior rischio in caso d’incendio
Ambienti con rischio d’esplosione
Alimentazioni
Alimentazione da rete pubblica a bassa tensione
Alimentazione da rete pubblica a media tensione
Alimentazione da impianto esistente
Autoproduzione con gruppi generatori
Protezioni contro i contatti diretti
Le misure di protezione contro i contatti diretti possono
essere ottenute.
1) mediante isolamento delle parti attive
2) mediante l’utilizzo di involucri o barriere
La misura di protezione contro i contatti diretti mediante
ostacoli si può adottare solo quando altre misure non
possono essere adottate e comunque per un tempo limitato
e in accodo con il responsabile per la sicurezza.
Le misure di protezione mediante distanziamento possono
essere usate solo per le
linee aeree degli Enti di
distribuzione (DPR 164/56)
Protezioni contro i contatti diretti
Protezioni contro i contatti diretti
Protezioni contro i contatti diretti
Protezioni contro i contatti indiretti
Misure di protezione passive
(senza interruzione automatica dell’alimentazione)
- protezione intrinseca mediante bassissima tensione di sicurezza
(protezione SELV e PELV)
- protezione mediante l'utilizzo di componenti a doppio isolamento
o equivalente
- protezione mediante separazione elettrica
Misure di protezione attive
(con interruzione automatica dell’alimentazione)
Protezione mediante interruzione automatica dell'alimentazione
- nel sistema TT
- nel sistema TN
- nel sistema IT
Protezioni contro i contatti indiretti
con interruzione automatica dell’alimentazione
Protezione mediante interruzione automatica di corrente
Interrompere automaticamente l’alimentazione del circuito in caso
di guasto tra una parte attiva e una massa o un conduttore di
protezione in modo che non possa persistere per un tempo
sufficiente a causare effetti fisiologici dannosi per una persona una
tensione di contatto presunta superiore alla tensione di contatto
limite convenzionale.
Differenziale
+
Impianto di messa a terra
Coordinati
Protezioni contro i contatti indiretti
con interruzione automatica dell’alimentazione
Alimentazione da rete in BT - Sistema TT
Protezioni contro i contatti indiretti
con interruzione automatica dell’alimentazione
Alimentazione da rete in BT - Sistema TT (CEI 64-8 art.413.1.4.1)
In luogo ordinario:
RA x Ia ≤ 50 Vca
Nei cantieri:
RA x Ia ≤ 25 Vca
RA = somma resistenze dispersore e PE [Ohm]
Ia = corrente che provoca il funzionamento del
dispositivo automatico (se c’e’ differenziale e’ Idn)
tempo max intervento 1 secondo
Protezioni contro i contatti indiretti
con interruzione automatica dell’alimentazione
Alimentazione da rete in AT (15 kV) - Sistema TN-S
Parte AT
Protezioni contro i contatti indiretti
con interruzione automatica dell’alimentazione
Alimentazione da rete in AT (15 kV) - Sistema TN-S
Parte BT
Protezioni contro i contatti indiretti
con interruzione automatica dell’alimentazione
Alimentazione da rete in AT (15 kV) - Sistema TN-S
Parte BT
ZS x Ia ≤ Uo
ZS = impedenza anello di guasto (sorgente+conduttore
fase+conduttore PE [Ohm]
Ia = corrente che provoca il funzionamento del
dispositivo automatico (se c’e’ differenziale e’ Idn)
entro un tempo non superiore a 5 secondi
Uo = tensione nominale c.a. valore efficace fase-terra
IN SISTEMA TN LA PROTEZIONE LATO BT NON
DIPENDE DALLA Ra (RESISTENZA DI TERRA) MA DA
Zs (IMPEDENZA ANELLO di GUASTO)
Protezioni contro i contatti indiretti
con interruzione automatica dell’alimentazione
Alimentazione da rete in AT (15 kV) - Sistema TN-S
Parte BT
Ambiente ordinario
cantiere
Uo [V]
t [s]
t [s]
120
0,8
0,4
230
0,4
0,2
400
0,2
0,06
< 400
0,1
0,02
Tempi d’interruzione convenzionali non superiori a 5s sono ammessi
per i circuiti di distribuzione (impianti ordinari) a particolari condizioni
(CEI 64.8 art 413.1.3.5)
Protezioni contro i contatti indiretti
con interruzione automatica dell’alimentazione
Alimentazione da rete in AT (15 kV) - Sistema TN-S
Parte BT
I circuiti indicati in linea piena
possono venire interrotti in tempi
sino a 5 sec.
Gli altri nei tempi di tabella
Protezioni contro i contatti indiretti
con interruzione automatica dell’alimentazione
Interruttori differenziali
Interrompe automaticamente l’alimentazione del circuito in caso di
guasto tra una parte attiva e una massa o un conduttore di
protezione, in modo che non possa persistere, per un tempo
sufficiente a causare effetti fisiologici dannosi per una persona, una
tensione di contatto presunta superiore alla tensione di contatto
limite convenzionale.
Protezioni contro i contatti indiretti
con interruzione automatica dell’alimentazione
Protezione delle prese a spina
In relazione alla tipologia dell’ambiente di lavoro,
caratterizzato dalla elevata presenza di influenze
esterne (polvere, acqua e sollecitazioni meccaniche),
la protezione delle prese a spina fino a 32A destinate
ad alimentare apparecchiature mobili e portatili,
mediante dispositivi differenziali con corrente
nominale non superiore a 0.03A.
Protezioni contro i contatti indiretti
con interruzione automatica dell’alimentazione
Impianto di terra
Costituito da:
- Dispersore
- Nodo o collettore principale
di terra
- Conduttore di protezione
- Conduttori di terra
- Conduttori equipotenziali
Protezioni contro i contatti indiretti
con interruzione automatica dell’alimentazione
Impianto di terra: dispersore
Criteri di scelta:
1) Sistema di distribuzione
2) Intensità massima della corrente di guasto che devono essere in
grado di disperdere
3) Caratteristiche del terreno
Protezioni contro i contatti indiretti
con interruzione automatica dell’alimentazione
Impianto di terra: dispersore
Dispersori di fatto: elementi con funzione primaria diversa ma idonea
anche per quella
Protezioni contro i contatti indiretti
con interruzione automatica dell’alimentazione
Impianto di terra: dispersore
Dispersori di intenzionali
Protezioni contro i contatti indiretti
con interruzione automatica dell’alimentazione
Impianto di terra: dispersore
Dispersori di intenzionali
Protezioni contro i contatti indiretti
con interruzione automatica dell’alimentazione
Impianto di terra: dispersore
Si deve evitare, quando possibile, l’unione di materiali dissimili per evitare
che si generino coppie galvaniche con conseguente circolazione di
corrente.
) gli elementi a contatto col terreno devono essere scelti di metalli fra loro
prossimi nella scala dei potenziali elettrochimici
) con metalli aventi potenziale elettrochimico molto diverso, si deve
interporre fra essi uno strato di metallo con potenziale intermedio (ad
esempio per effettuare il collegamento equipotenziale di una tubazione
in acciaio zincato mediante un cavo in rame si deve interporre tra i due
un cavallotto di ottone);
Protezioni contro i contatti indiretti
con interruzione automatica dell’alimentazione
Impianto di terra: dispersore
Metallo
Potenziale Elettrochimico (V)
Litio
-3,02
Sodio
-2,72
Magnesio
-1,80
Alluminio
-1,45
Manganese
-1,10
Zinco
-0,77
Cromo
-0,56
Ferro
-0,43
Cadmio
-0,42
Nichel
-0,20
Stagno
-0,14
Piombo
-0,13
Idrogeno
0,0
Antimonio
+0,2
Rame
+0,35
Argento
+0,80
Mercurio
+0,86
Platino
+0,87
Oro
+1,5
Protezioni contro i contatti indiretti
con interruzione automatica dell’alimentazione
Impianto di terra: nodo di terra
Il nodo di terra è costituito da una barra di rame a cui fanno
capo il conduttore di terra, i conduttori di protezione ed i
conduttori equipotenziali.
Protezioni contro i contatti indiretti
con interruzione automatica dell’alimentazione
Impianto di terra: conduttori di protezione PE
Sezione dei
conduttori di Fase
dell’impianto S
[mm2]
Sezione minima del
corrispondente
conduttore di
protezione Sp
S ≤ 16
Sp = S
16 < S ≤ 35
Sp = 16
S > 35
Sp = S/2
Sp≥ I2t / K
Le connessioni devono essere realizzate con
caporcorda (no attorcigliamento)
Il morsetto di collegamento non deve avere altre
funzioni (ad es. meccaniche)
Protezioni contro i contatti indiretti
con interruzione automatica dell’alimentazione
Impianto di terra: conduttori di protezione PE
Sezione dei
conduttori di Fase
dell’impianto S
[mm2]
Sezione minima del
corrispondente
conduttore di
protezione Sp
S ≤ 16
Sp = S
PE nello stesso cavo di
alimentazione dell’utilizzatore
PE esterno al cavo di
alimentazione dell’utilizzatore
senza protezione meccanica
PE esterno al cavo di
alimentazione dell’utilizzatore
con protezione meccanica
Sp = S
Sp = S
Sp ≥ 4mm2
Sp = S
Sp ≥ 2.5mm2
Protezioni contro i contatti indiretti
con interruzione automatica dell’alimentazione
Impianto di terra: conduttori di terra
Protetti contro la
corrosione
Non protetti
contro la
corrosione
Protetti
meccanicamente
Non protetti
meccanicamente
In accordo con
543.1 (CEI 64-8)
16 mm2 Cu
16 mm2 Fe+Zn
25 mm2 Cu
50 mm2 Fe+Zn
Protezioni contro i contatti indiretti
con interruzione automatica dell’alimentazione
Impianto di terra: conduttori equipotenziali
Masse estranee
Rt < 200 Ω
Collegamento
Equipotenziale
Principale
Nodo
Protezioni contro i contatti indiretti
con interruzione automatica dell’alimentazione
Impianto di terra: conduttori equipotenziali
Sezione PE >
EQP (mm2)
≤ 10
6
16
10
25
16
≥ 35
25
Protezioni contro i contatti indiretti
separazione elettrica
Trasformatore
d’isolamento conforme a
CEI 14-6
Piccolo generatore
separato da terra
Separazione del circuito
da altri circuiti e da terra
Protezioni contro i contatti indiretti
bassissima tensione di sicurezza
Sistema SELV
NO collegamento a terra:
- Masse apparecchi
- Circuiti
≤ 50V
Protezioni contro i contatti indiretti
doppio isolamento
In targa
NO collegamento a terra
Protezioni contro i contatti indiretti
luoghi conduttori ristretti
Luoghi delimitati da superfici metalliche o conduttrici (ad esempio
serbatoi, scavi nel terreno, tralicci) con dimensioni tali da limitare il
movimento dell’operatore e da provocare un probabile contatto ampie
parti del corpo
Protezioni contro i contatti indiretti
luoghi conduttori ristretti
Alimentazione
apparecchi elettrici
trasportabili (mobili
e portatili)
Lampade portatili
con bassissima
tensione di
sicurezza (SELV)
con separazione
elettrica
con bassissima
tensione di
sicurezza (SELV)
Collegare un
apparecchio per
ogni trasformatore
Tenere trasformatori
di sicurezza o
isolamento fuori dal
luogo conduttore
ristretto
Collegare un
apparecchio per
ogni trasformatore
Tenere trasformatori
di sicurezza o
isolamento fuori dal
luogo conduttore
ristretto
Condutture
1. Scegliere tipo di posa
2. Scegliere il tipo di servizio e le influenze esterne
3. Individuare il tipo di cavo
Condutture: posa
Condutture: posa
Condutture: posa
Temperature minime di posa
Guaina e isolante in PVC (es.N1VV-K)
T > 5 °C
Guaina in PVC e isolante in Gomma (es.FG7R)
T > 0°C
Guaina e isolante in gomma (es.H07RNF)
T > -25 °C
Condutture: posa
Installazione fissa
Isolamento 450/750 V
D≤8
8<D≤12
12<D≤20
D>20
Uso
normale
4D
5D
6D
6D
Vicino
morsetti
2D
3D
4D
4D
Isolamento 0.6/1kV
Corda flessibile
4D
Cavi con schermo
8D
Cavi con armatura
14D
Cavi CEI 20-45
14D
Condutture: posa
Cavi flessibili
D≤8
8<D≤12
12<D≤20
D>20
Installaz.
fissa
3D
3D
4D
4D
Movim.
libero
5D
5D
6D
6D
Ingresso
in appar.
No
sollecit.
5D
5D
6D
6D
Ingresso
in appar.
Con
sollecit.
9D
9D
9D
10D
Condutture: posa
Lmax = 2 metri
NO legacci filo di ferro (rischio taglio dell’isolante)
Condutture: posa
Tirare cavi nei cavidotti dove sono presenti altri cavi puo’
provocare abrasioni ai cavi già presenti
Per evitare abrasioni non tirare i cavi su terreno e asfalto
trazione max 50 N / mm2 (es. CAVO 4x10 max 2000N = 200 kg)
Condutture: posa
Nelle zone ove sono possibili urti e forti sollecitazioni
meccaniche, i cavi devono essere posati all’interno di
tubazioni o canalizzazioni (Norma CEI 64-8 - capitolo 52 art. 704.52)
NB. è ammesso interrare direttamente il cavo purchè la profondità
non sia inferiore a 0.5 m, sia protetto meccanicamente e sia segnalato
Condutture: posa
• GIALLO VERDE riservato al PE e conduttori di terra
• BLU CHIARO riservato al neutro
• per cavi multipolari in sistemi senza neutro distribuito il
BLU CHIARO si puo’ usare come fase
• i conduttori PEN devono essere
giallo-verdi su tutta la lunghezza con fascette blu oppure
blu chiaro su tutta la lunghezza con fascette giallo-verdi
• I dispositivi di protezione e sezionamento devono essere
disposti ed identificati in modo che i circuiti sottesi
possano essere facilmente riconosciuti. Detta
identificazione dovrà essere eseguita a mezzo
etichettatura indelebile con dicitura riconducibile al
circuito comandato.
Condutture: posa
Condutture: posa
Condutture: posa
Condutture: posa
Le connessioni devono:
a) essere idonee al tipo di di conduttori
b) essere realizzate con morsetti la cui capacità o la sezione
di connessione siano indicate sullo stesso componente o a
catalogo
c) essere realizzate all’interno di involucri o con componenti
aventi resistenza meccanica e IP adeguato al luogo di
installazione
d) essere accessibili (salvo che per cavi interrati e per
giunzioni impregnate)
e) non essere sottoposte a trazioni (linee aeree)
Condutture: posa
Condutture: dimensionamento
La scelta della sezione del conduttore di un cavo deve essere
effettuata in modo che:
a) Sia in grado di portare la corrente d’impiego;
b) La caduta di tensione sia inferiore al 4%
IB
=Σ
IB = P / (V x cosϕ)
per utenze monofasi
IB = P / (√3 x V x cosϕ)
per utenze trifasi
Utilizzatori
alimentati
dal cavo
x Kc x Ku
Condutture: dimensionamento
Condutture: dimensionamento
Alimentazione trifase a 230/400 V
Alimentazione quadro generale
Caduta di tensione 1%
Condutture: protezione dalle sovracorrenti
Sovraccarico:
Ig > In
Cortocircuito:
Ig >>> In
Solitamente inserite nei quadri ASC
Si sconsiglia l’uso di fusibili (sostituzione da parte di personale non
addestrato)
L’interruttore dell’ente distributore non puo’ essere utilizzato come
sistema di protezione
Utilizzare interruttori che consentano l’avviamento di motori con
spunto elevato (curva C magnetica 10-12xIn)
Ogni circuito deve essere protetto dai sovraccarichi in partenza
Condutture: protezione dalle sovracorrenti
Protezione dai sovraccarichi
Corrente d’impiego
Portata
Ib
Iz
1,45 x Iz
Corrente nominale Corrente convenzionale
In
di funzionamento
If
Condutture: protezione dalle sovracorrenti
Protezione dai sovraccarichi
Si raccomanda di omettere tale protezione per:
- gli apparecchi di sollevamento ad elettromagnete
- i circuiti antincendio
- i circuiti dei secondari dei TA
- i circuiti di eccitazione delle macchine rotanti
(CEI 64-8 Art. 473.1.4)
Condutture: protezione dal corto circuito
Protezione dai cortocircuiti
Un interruttore automatico idoneo per la protezione contro il
sovraccarico è generalmente idoneo anche per la protezione contro
il cortocircuito (eccezione per conduttori di 1.5mm2).
Occorre solo verificare che il dispositivo abbia un potere di
interruzione almeno uguale alla corrente di cortocircuito presunta
nel punto di installazione, ovvero alla corrente di cortocircuito
presunta nel punto di consegna dell’energia elettrica, se non viene
calcolata per il punto di installazione
Il potere d’interruzione deve essere commisurato alla Icc nel punto
di fornitura:
monofase=4,5 kA,
trifase con limitatore=6 kA,
trifase senza limitatore=16kA
Condutture: protezione dal corto circuito
Sezionamento
Apertura di un circuito atta a garantire la sicurezza del personale
che esegue lavori elettrici su, o in vicinanza di, parti attive.
Interruttori automatici
CEI 23-3/1
Interruttori differenziali
CEI 23-42 e 23-44
Interruttori industriali
CEI 17-5
Dichiarati idonei
al sezionamento
dalle norme di prodotto
Devono essere dichiarati
idonei al sezionamento
dal costruttore
I dispositivi devono essere chiaramente identificati
Deve essere sezionato anche il neutro
I dispositivi devono essere singolarmente dotati di blocco nella
posizione di aperto, ovvero devono essere posti all’interno di un
quadro chiudibile a chiave
Comando di emergenza
Ha lo scopo di interrompere rapidamente l’alimentazione all’intero
impianto elettrico o a una sua parte.
Deve essere noto a tutte le maestranze, facilmente raggiungibile ed
individuabile.
E’ opportuno predisporli sul quadro generale e sui quadri secondari
(se presenti)
Può essere utilizzato l’interruttore generale del quadro se non
chiudibile a chiave. L’interruttore andrà individuato come comando
di emergenza con apposita targa.
Può essere costituito, quando non utilizzabile l’interruttore generale,
da un pulsante a fungo, di colore rosso su fondo giallo, che agisce
sull’interruttore generale, posizionato all’esterno del quadro
(accettabile lancio di corrente).
Arresto di emergenza
Ha la funzione di arrestare movimenti pericolosi di macchine quali
gru, paranchi e grossi impianti di betonaggio.
Normalmente fanno già parte dell’equipaggiamento elettrico della
macchina.
Comando funzionale
Ha lo scopo di avviare o arrestare il funzionamento di un
apparecchio.
Su macchine che presentano pericoli se messe in moto
intempestivamente, il comando deve essere tale che al mancare
dell’alimentazione si apra il circuito ed il ritorno dell’alimentazione
non provoca la rimessa in moto automatica della macchina.
Quadri elettrici
Sono sottoposti a severe condizioni di esercizio
Devono:
•avere buona flessibilita’ e riusabilita’
•essere standardizzati e con materiale per sostituzione
•garantire facilita’ d’installazione trasporto
immagazzinamento
•sopportare sollecitazioni cantiere
Norme di riferimento:
•CEI EN 60439-4 - quadri ASC
•non si applica ai quadri di baracca (locali di servizio)
Quadri elettrici
Tipologia di ASC (Apparecchiature Standard Cantiere)
•ASC traportabili
•ASC mobili
•ASC alimentazione di entrata
•ASC di distribuzione principale
•ASC di distribuzione
•ASC di trasformazione
•ASC di distribuzione finale
•ASC di prese a spina
Quadri elettrici
Caratteristiche elettriche minime richieste
Unita’ di entrata
• Dispositivo di sezionamento bloccabile in posizione
aperto
• Dispositivo di protezione dalle sovracorrenti
(omissibile se presente a monte)
Unita’ d’uscita
• Dispositivo di manovra con azionamento simultaneo
dei contatti di fase, facilmente accessibile senza chiave
o attrezzi
• Dispositivo di protezione dalle sovracorrenti
• Protezioni per contatti diretti e indiretti (Idn=30 mA se
ha prese)
Quadri elettrici
Caratteristiche meccaniche minime richieste
•Utilizzabile anche in luoghi impervi
•Le uscite devono mantenere una distanza dal suolo
idonea per rispettare il raggio di curvatura minimo dei
cavi
•Essere dotato di accessori per il sollevamento e il
trasporto
•Avere morsetti terminali adatti per ripetuti
allacciamenti
•Garantire un grado di protezione minimo IP43 a frontali
chiusi (frontale interno puo’ essere IP21)
Quadri elettrici
Targa - dati da riportare
• Designazione tipo o numero d’identificazione
costruttore
• EN 60439-4
• Natura e valore nominale corrente
• Tensioni di funzionamento e impiego
• Dimensioni e massa (se > 50 kg)
Vanno specificati nella documentazione tecnica che
accompagna il prodotto:
• Tenuta al cortocircuito
• Grado di protezione (se il pannello interno ha grado
diverso va indicato)
• Condizioni di esercizio speciali (se esistenti)
Quadri elettrici
“Vecchi” (costruiti prima del 1/11/92 entrata in vigore
della Norma CEI 17-13/4)
Possono essere ancora utilizzati SE:
– per la protezione contro i contatti indiretti: il primo interruttore
differenziale, se posizionato su quadro metallico abbia il tratto a
monte protetto con isolamento equivalente alla classe II;
– assenza di danneggiamenti meccanici dell'involucro tali da
compromettere la sicurezza;
– i componenti elettrici devono essere realizzati in conformità con le
rispettive norme di prodotto e certificati secondo quanto previsto
dalla legge 791/77;
– le prese a spina devono essere conformi alla Norma CEI 23-12.
Possono essere anche a Norme CEI 23-50, 23-5 e 23-16 a
condizione che siano al coperto ed utilizzate in ambienti protetti
contro gli urti;
– grado di protezione non inferiore a IP43.
Prese a spina
Le particolari condizioni di lavoro impongono per le prese a
spina impiegate nei cantieri alcuni requisiti specifici:
- devono avere un grado di protezione minimo IP44 se
utilizzate all'aperto o sottoposte alla pioggia, IP67 se
utilizzate all'aperto per terra o dove la connessione possa
trovarsi in parziali allagamenti.
- un sufficiente grado di protezione agli urti;
- devono essere di tipo industriale conformi alle norme EN
60309 (CEI-23-12)
Avvolgicavo
Gli avvolgicavo devono essere di tipo
industriale conformi alla norma CEI
EN 61316 con le seguenti
caratteristiche minime:
- devono essere protetti mediante
protettore termico di corrente
incorporato in modo da impedire il
surriscaldamento sia a cavo avvolto
sia a cavo svolto;
- il cavo deve essere di tipo H07RN-F
(o equivalente) con sezione non
inferiore a 2,5 mm2 se l'avvolgicavo è
da 16 A, 6 mm2 se è da 32 A e 16 mm2
se è da 63 A.
- devono indicare il nome o il marchio
del costruttore, la tensione nominale,
e la massima potenza prelevabile sia a
cavo svolto sia avvolto.
Prolunghe
I cavi prolungatori (prolunghe) devono esse dotati di prese a
spina di tipo industriale con grado di protezione minimo IP67.
Il cavo dovrà avere le seguenti caratteristiche minime:
- essere di tipo H07RN-F (o equivalente) con sezione non
inferiore a 2,5 mm2 per prolunghe con prese da 16 A, 6 mm2
per prolunghe con prese da 32 A e 16 mm2 per prolunghe con
prese da 63 A.
Illuminazione ordinaria
Gli impianti fissi devono avere le stesse caratteristiche
dell'impianto di cantiere con l'avvertenza di installare i vari
componenti in posizioni comode e protetti contro gli urti
accidentali.
Il grado di protezione dovrà essere almeno IP44 e si dovrà
verificare che il posizionamento degli apparecchi di
illuminazione non sia causa di abbagliamento.
Illuminazione ordinaria
Gli impianti di illuminazione trasportabili sono in genere
costituiti da proiettori con lampade alogene installati su adatti
sostegni.
Funzionano in posizione fissa ma possono essere trasportati
dopo aver tolto l'alimentazione.
Le lampade, essendo a portata di mano, devono essere protette
mediante vetri.
Il tipo di lavorazioni con spruzzi d'acqua tipico di questi
ambienti di lavoro consiglia un grado di protezione minimo
IP44 e, ove possibile, l'impiego di apparecchi di classe II.
I cavi di alimentazione devono essere adatti alla posa mobile
(H07RN-F o equivalenti).
Illuminazione ordinaria
Le lampade portatili possono essere
impugnate e spostate frequentemente.
Devono essere conformi alla norma
CEI 60598-2-8, e possedere almeno le
seguenti caratteristiche:
- impugnatura in materiale isolante;
- parti in tensione o che possono
andare in tensione
completamente
protette;
- protezione meccanica della lampada.
Se queste lampade sono impiegate in
luoghi conduttori ristretti devono
essere alimentate tramite circuiti a
bassissima tensione di sicurezza SELV.
Il grado di protezione minimo è IP44.
Illuminazione di sicurezza
E’ necessaria quando si eseguono lavori con l’ausilio dell’illuminazione
artificiale (ad esempio nei piani interrati o in ambienti chiusi).
Vanno illuminate le vie di esodo che conducono all’aperto ed il locale
contenente il quadro elettrico principale.
Si utilizzano apparecchi di illuminazione autonomi.
Illuminazione di segnalazione
Deve essere utilizzata quando vi sono situazioni di pericolo sulle vie di
transito adiacenti al cantiere (scavi, pozzetti, ponteggi, gru, ecc.)
Apparecchi di colore rosso alimentati con bassissima tensione di
sicurezza se a portata di mano (h<2.5m).
Protezione contro i fulmini
Protezione contro
i fulmini di
una struttura
“Notevoli dimensioni”
necessaria
significa
Quando ha
“notevoli dimensioni”
Rischio di perdita
di vite umane a causa
di tensioni di contatto
e di passo
>
Limite CEI 81-10
Protezione contro i fulmini
Rischio di perdita
di vite umane
accettabile senza
valutazione
Non vi sono persone
entro 3m
dalla struttura
(durata e probabilità
molto bassa)
Superficie ove
stazionano le persone
ha resistività ≥ 5kΩm
-5cm di asfalto
-15cm di ghiaia
Protezione contro i fulmini
Componente di rischio per tensione di
contatto e di passo RA
RA = ND x PA x rA x Lt
ND = frequenza di fulminazione diretta della struttura (fulimini/anno)
Dipende da:
a) ubicazione della struttura
b) Valore Nt di fulmini a terra all’anno e al km2
c) Geometria della struttura
PA = probabilità che il fulmini causi danni ad esseri viventi per tensioni di
Passo e di contatto
Vale:
a) 1 se non sono state prese misure di protezione
b) 0,01 se la struttura metallica è isolata oppure è presente
un’equipotenzializzazione del suolo per una fascia di 3m
intorno alla struttura
Protezione contro i fulmini
Componente di rischio per tensione di
contatto e di passo RA
RA = ND x PA x rA x Lt
rA = coefficiente di riduzione che varia a seconda del tipo di suolo nella
fascia di 3m intorno alla struttura
a) 0,01 vegetale, cemento
b) 0,001 marmo, ceramica
c) 0,0001 pietrisco, moquette, tappeto
d) 0,00001 asfalto, linoleum, legno
Lt = valore della perdita media annua relativa per tensioni di contatto
e di passo, riportato dalla norma per le persone ubicate all’esterno
di una struttura = 0,01
Protezione contro i fulmini
PONTEGGIO
Larghezza: 2m
Lunghezza: a
Altezza:h
Terreno circostante: vegetale o
cemento
Nt Reggio E.:2.5
H edificio: ≥ h ponteggio Cd=0.5
NO PROTEZIONE
- Con suolo asfaltato (5cm)
- Con suolo ricoperto di ghiaia
(15cm)
Protezione contro i fulmini
GRU
Larghezza braccio: 2m
Lunghezza: a
Altezza:h
Terreno circostante: vegetale o
cemento
Nt Reggio E.:2.5
Isolata (no montagna): Cd=1
NO PROTEZIONE
- Con suolo asfaltato (5cm)
- Con suolo ricoperto di ghiaia
(15cm)
Guida Blu Cantieri – Editore TNE
Protezione contro i fulmini
GRU
Larghezza braccio: 2m
Lunghezza: a
Altezza:h
Terreno circostante: vegetale o
cemento
Nt Reggio E.:2.5
Isolata (in cima monte): Cd=2
NO PROTEZIONE
- Con suolo asfaltato (5cm)
- Con suolo ricoperto di ghiaia
(15cm)
Guida Blu Cantieri – Editore TNE
Protezione contro i fulmini
Impianti di protezione
PONTEGGIO
Calate:
- 1 ogni 20 m
- almeno 2
- corda in rame di 50 mm2
- tondino acciaio Zn Ø 10 mm
Dispersori:
- almeno 2
- picchetto di 2.5m
- conduttore orizzontale interrato
lungo 5m
Non necessari ponticelli
Collegamento equipotenziale su
Tubazioni vicine
Protezione contro i fulmini
Impianti