Settimanale. Supplemento gratuito al numero odierno de “La Repubblica” Sped. Abbon. Pos - articolo 1, legge 46/04 del 27/02/2004
PRIMAVERA
IN PIEMONTE
I CONCERTI, DA ELIO A LANA DEL REY, LE MOSTRE, DA JEAN PROUVÉ
A TIZIANO, LO SPORT, DA TANIA CAGNOTTO AGLI HARLEM
GLOBETROTTERS, E TUTTI GLI ALTRI APPUNTAMENTI DELLA STAGIONE
Settimanale. Supplemento gratuito al numero odierno de “La Repubblica” Sped. Abbon. Pos - articolo 1, legge 46/04 del 27/02/2004
SOMMARIO
PRIMAVERA
IN PIEMONTE
I CONCERTI, DA ELIO A LANA DEL REY, LE MOSTRE, DA JEAN PROUVÉ
A TIZIANO, LO SPORT, DA TANIA CAGNOTTO AGLI HARLEM
GLOBETROTTERS, E TUTTI GLI ALTRI APPUNTAMENTI DELLA STAGIONE
I MUSEI
Capa a Palazzo Reale e Lotto alla Venaria, la
mostra curiosa delle vetture dell’Avvocato al
Mauto, i nuovi allestimenti della Gam e del
Museo di Scienze pagina 8
L’EVENTO
L’appuntamento con Biennale Democrazia che
ricorda Giorgio Gaber e punta l’obiettivo sui
movimenti cresciuti dal basso: la primavera
araba e Occupy Wall Street pagina 44
IL CINEMA
Tutti i festival della stagione: “Da Sodoma a
Hollywood”, Cinemambiente e il Valsusa
Filmfest pagina 46
LA MUSICA
Il Torino Jazz Festival ma non solo. Il pop e il
rock dagli Africa Unite a Elio, da Gianna
Nannini a Paolo Conte, da Mike Knopfler a Lana
Del Rey e Raphael Gualazzi pagina 52
LO SPORT
Gli italiani di tuffi, con Tania Cagnotto, e gli
Harlem Globetrotters per la prima volta con una
donna in squadra pagina 87
Supplemento de La Repubblica
Direttore responsabile
Ezio Mauro
Vicedirettori Gregorio Botta, Dario Cresto-Dina
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Caporedattore centrale Fabio Bogo
Caporedattore vicario Massimo Vincenzi
Caporedattore Internet Giuseppe Smorto
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Vicario Roberto Orlando
Coordinamento Redazionale Leonardo Bizzaro
con Stefano Parola
Art Director Gianni Mascolo
Ricerca Fotografica Cinzia Gaviglio
In copertina, Elio e Le Storie Tese, il 18 aprile al Colosseo
La redazione di “TrovaTorino”
è in via Bruno Buozzi, 10 - 10123 Torino
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Periodico settimanale
TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA 7
ARTE, CINEMA, CONCERTI, TEATRO, UNA STAGIONE VIVACISSIMA NONOSTANTE LE POTATURE
Una primavera
di fioriture
che ci sorprendono
oteva essere una primavera senza storia,
come quelle di vent’anni fa. Una primavera grigia e senza sole. Le
potature selvagge degli ultimi
mesi, che hanno portato il budget degli assessorati alla cultura a livelli di sussistenza, più
che rinvigorire la pianta hanno
rischiato di ammazzarla. Il
mondo della cultura e dello
spettacolo, fatto crescere nel
corso degli anni con fatica - e
qualche spreco - sembrava fosse destinato a implodere. E
invece quando cominci a raccogliere gli appuntamenti della
stagione a venire, ti accorgi che
“eppur si muove”. Concerti,
mostre, teatro, cinema. Le rassegne sopravvivono, i musei
sono aperti e i visitatori aumentano. Merito della politica previdente? Ecco, no. Conta invece la voglia di scoprire, imparare, vedere della
gente. E il tentativo di salvare la fatica di questi
anni da parte dei creatori di cultura.
Che cosa ci propone dunque la stagione appena sbocciata? Arte per cominciare, tanta, con le
istituzioni pubbliche che hanno ricominciato con
vivacità a proporre mostre ed eventi, nonostante non abbiano più nemmeno i soldi per le fotocopie. Robert Capa a Palazzo Reale è il risultato di un accordo con Magnum che già ha portato 40mila visitatori paganti, lo scorso anno, a
vedere le immagini di Cartier Bresson. Il Castello di Rivoli accoglie l’omaggio curioso e struggente a un personaggio come Ana Mendieta. Il
Museo dell’Automobile parcheggia nel fantasmagorico allestimento di Confino le vetture
dell’Avvocato e vince la scommessa. Il Museo di
P
Scienze e la Gam si rinnovano, l’uno con le nuove sale dedicate alla biodiversità e a Darwin,
progettate da Giorgio Celli prima della sua scomparsa, l’altra dando il via all’ennesima indovinata rivoluzione delle sale, con la regia del bravo Danilo Eccher. Ma non sono da meno i privati, a Torino e fuori. A questo proposito vanno
sottolineate la mostra sensazionale dedicata a
Jean Prouvé, alla Pinacoteca Agnelli, e quella
dei ritratti di Tiziano curata da Sgarbi al Castello di Miradolo.
Non basta, ci sono i concerti, da Elio a Lana
Del Rey, i grandi avvenimenti sportivi, con gli
italiani di tuffi e gli Harlem Globetrotters. E
ovviamente i festival cinematografici: “Da Sodoma a Hollywood”, Cinemambiente, Valsusa Fil(l.biz.)
mfest. Buona primavera. ■
LA MOSTRA
8 TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA
di MARINA PAGLIERI
elocità, Inf inito,
Natura ed Etica. Sono
i temi alla base del
nuovo percorso attraverso le collezioni della Gam,
che apre il 29 marzo. Il primo
è stato suggerito dal presidente della Fiat John Elkann: è
questa la sorpresa voluta dal
direttore Danilo Eccher, che
per celebrare i 150 anni del
Museo Civico, che cadono
quest’anno, ha voluto coinvolgere l’erede di Giovanni
Agnelli. In ricordo della passione che legava l’Avvocato e
la moglie Marella all’arte. Gli
altri “suggeritori” - che con i
loro testi hanno indirizzato le
scelte dello staff del museo sono il f ilosofo Federico
Vercellone, la politica, scrittrice e giornalista Luciana
Castellina e l’architetto
Massimiliano Fuksas.
E’ la terza e ultima puntata
di un ciclo iniziato nel 2009,
quando Eccher, arrivato alla
V
ELKANN, VERCELLONE, CASTELLINA E FUKSAS
RIPENSANO I PERCORSI DELLA GALLERIA
Gam, 4 parole
per rivoluzionare
gli allestimenti
guida di via Magenta, ha voluto rinnovato radicalmente
l’allestimento delle raccolte
permanenti. Abbandonando il
criterio cronologico e ordinando le opere per tema, secondo
un metodo che prevede la rotazione di un patrimonio di oltre 70 mila tra dipinti, disegni,
sculture, installazioni e video.
Ecco allora la Velocità, che
gioca un ruolo fondamentale
in ogni dimensione sociale,
scrive Elkann, “condiziona
l’agire come il pensare, fino a
diventare vertigine”: troviamo
nella sezione Ritratto di
Billie Holiday di Pino Pascali,
Nord Sud di Gino Severini,
Rajo Jack di Salvatore
Scarpitta, Orange Car Crash
di Andy Warhol.
“L’infinito si dice in molti
modi. E’ l’immensità degli
spazi celesti, è l’infinito della
serie numerica, quello dell’amore, e ce ne sono ancora
molti altri”. Per Vercellone,
ordinario di Estetica all’Uni-
EVENTI DI PRIMAVERA TROVATORINO 9
“L’isola portatile” di
Savinio, tra i protagonisti
della sezione dedicata alla
Natura. A destra, il nuovo
Gabinetto disegni e
stampe della Gam. In
basso, l’albero di Penone
all’ingresso del museo
versità di Torino, l’opera d’arte risponde a questa indagine
tra finito e infinito, resa tangibile nell’immaginario romantico da paesaggi che richiamano il sublime, mentre il rispecchiamento moltiplica l’immagine e l’astrazione diviene pittura assoluta. Si va da Lo
specchio della vita di Pellizza
da Volpedo, a Concetto spaziale di Fontana, alle nature
morte di Giorgio Morandi, a
Humbaba e Einschusse di
Anselm Kiefer.
Il terzo percorso coincide
con la ricerca del significato
della natura, che, scrive
Castellina, è “sovrabbondante
e metafisico, da millenni si discute del nostro essere in rapporto con lei”. Un “concetto
limite”, che in pittura va dalla
fisicità del paesaggio (Albero
di cinque metri di Penone), alla natura che si fa meccanica
(L’aratura di Depuro).
Per la sezione dedicata
all’Etica, Fuksas propone opere che, passando per l’estetica,
rimandino ad azioni connesse
al sociale - non poteva mancare Morbelli, con Un Natale!
Al Pio Albergo Trivulzio - o legate al conflitto tra formale,
reale e ambizione, identificate
con La ragazza rossa di
Modigliani, La ragazza con la
scodella di Casorati, Saffo di
Antonio Canova. ■
GAM, NUOVI ALLESTIMENTI - via Magenta 31,
10-18, lunedì chiuso,
www.gamtorino.it.
DUE ESPOSIZIONI RIPORTANO ALLA LUCE
BOZZETTI E CARTONI CREATI TRA ‘700 E ‘900
Oltre un secolo
di disegni seducenti
ue mostre di opere su carta alla Gam, in occasione
dell’apertura nell’interrato del nuovo Gabinetto disegni e stampe. Nell’Exhibition Area “La seduzione del disegno. Cartoni, acquerelli e dipinti dalle
raccolte della Gam”, curata da Virginia Bertone, ripercorre
le tappe principali della storia di una collezione grafica che
annovera oltre 39 mila esemplari (fino al 5 maggio). In particolare si presenta la parte più antica della raccolta, che
dagli ultimi decenni del ‘700 giunge ai primi del ‘900.
Sono esposti 140 tra i fogli
più rappresentativi, firmati
l’iniziativa
tra gli altri da Palmieri,
Bagetti, d’Azeglio, Fonta “VITRINE” ESPLORA
sino a d’Andrade, MoNUOVE TECNOLOGIE nesi,
relli, Bistolfi.
In Wunderkammer è alleProsegue alla Gam “Vitrine –
stita f ino al 9 giugno
270°”, progetto a cura di
“Giovanni Migliara. AcqueStefano Collicelli Cagol che
relli e preziosi fixé”, esposiprevede installazioni
zione a cura di Monica
nell’atrio del museo. Fino al
Tomiato dedicata a un arti18 aprile Sara Enrico presenta
sta sapiente artefice di vecon “RGB (skin)” e “Untitled
dute e ambientazioni, che
(jacquard”) un progetto
sorprende per verità ottica e
inedito, in cui si interroga
cura dei dettagli. ■ (m.pa.)
sulle potenzialità del fare
LA SEDUZIONE DEL
pittura anche attraverso le
DISEGNO - Gam, via
nuove tecnologie digitali.
Magenta 31, orario 10-18,
(www.gamtorino.it).
chiuso lunedì, www.gamtori(m.pa.)
no.it.
D
LA MOSTRA
10 TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA
Immigrati
europei al
porto di Haifa,
Israele,
maggio-giugno
1949.
A destra,
la morte
di un miliziano
lealista,
nel settembre
1936
A PALAZZO REALE LA RETROSPETTIVA DI UN REPORTER-ARTISTA TESTIMONE DI UN’EPOCA
Capa, ritratto del Novecento
sbarco in Normandia - fino al
primo scontro arabo-israeliano
na delle fotografie più (1948), e a quello francese in
celebri del Novecento Indocina (1954), nel corso del
è lo scatto in bianco e quale mori a soli quarant’anni,
nero che ritrae un sol- nel 1954, saltando su una mina.
dato dell’esercito repubblicano Capa documentò anche le vicolpito a morte da un proiettile cende della seconda guerra
sparato dai franchisti. Il corpo mondiale a Londra, nel Nordasta ancora cadendo, in mano il frica e in Italia - soprattutto in
fucile, l’ombra che si allunga Sicilia - oltre alla liberazione di
alle sue spalle. L’ha scattata Ro- Parigi.
bert Capa nel 1936 a Cordova
Il suo stile era proprio quello
e rimane un modello nella storia di avvicinare la guerra, spingerdel fotogiornalismo di guerra. si nel cuore dei conflitti, entranNegli anni si è a lungo discusso do nelle situazioni umane che
sull’autenticità della foto. Non
si è mai messa in discussione,
Hemingway
invece, la grandezza della figu- Ernest
fotografato da Capa
ra di Capa, padre del reportage in una letto d’ospedale a
di guerra, che documentò cin- Londra nel maggio 1944
que guerre, da quella civile spagnola (1936-39), alla resistenza cinese di fronte all’invasione giapponese (1938), al secondo conflitto mondiale (1941-45)
- fra cui rimane indimenticabile la sua testimonianza dello
di OLGA GAMBARI
U
ritraeva. Nel suo sguardo diventavano icone indimenticabili. A
Capa, nato nel 1913 in Ungheria con il nome di Endre Erno
Friedmann, interessavano le
persone, i loro corpi e i loro volti, attraverso cui leggeva l’azione drammatica e distruttiva della guerra. Esperienze di fame,
razzismo, violenza e sradicamento che Capa aveva vissuto
direttamente, come esule ebreo
tra Ungheria, Germania e Francia. A proposito della sensibilità e dell’empatia di Capa verso
i suoi protagonisti e le scene che
riusciva a cogliere, John Steinbeck disse che “sapeva cosa cercare e cosa farne dopo averlo
trovato. Sapeva, ad esempio,
che non si può ritrarre la guerra,
perché è soprattutto un’emozione. Ma lui è riuscito a fotografare quell’emozione conoscendola da vicino”.
Capa intuì il potere di testimonianza e denuncia che aveva la fotografia, e i suoi ➔
EVENTI DI PRIMAVERA TROVATORINO 11
il museo
GALLERIA SABAUDA
CAPOLAVORI ANTICHI
Robert Capa
fotografato
da Ruth Orkin
a Parigi nel 1952
In basso,
la Galleria
Sabauda
reportage, che comparivano
sulle più importanti riviste internazionali, erano atti di accusa e memoria sull’orrore subito dalle persone nei conflitti:
i soldati feriti, gli esuli, la popolazione civile stremata. In
occasione del centenario della
nascita di Robert Capa una retrospettiva ripercorre le tappe
più importanti di una breve e
folgorante carriera, con un percorso articolato in un centinaio di immagini suddivise in undici sezioni. Leon Trotsky
(1932), France (1936-1939),
Spain (1936-1939), China
(1938), Britain & Italy (1941-
1944), France (1944), Germany (1945), Eastern Europe
(1947-1949), Israel (19481950), Indochina (1954),
Friends. Tutte le immagini arrivano dall’archivio di Magnum
Photos, la celebre agenzia fotografica di cui Robert Capa fu
tra i fondatori nel 1947. Sono
presenti anche i ritratti di personaggi famosi che Capa realizzò, da Picasso a Hemingway,
da Matisse a Ingrid Bergman.
Sempre attento a quel “luogo”
che era la figura umana, spazio dell’individuo ma simbolo
di condizioni universali, che il
fotografo riusciva a cogliere
con immediatezza, fissando il
loro sguardo. ■
ROBERT CAPA. RETROSPETTIVA - fino al 14 luglio
Palazzo Reale, piazzetta Reale 1. Info www.piemonte.beniculturali.it.
Dal 2012 la Galleria Sabauda è
nella Manica Nuova di Palazzo
Reale, in attesa della
sistemazione definitiva, dopo i
lavori di ristrutturazione. Nata nel
1497 quando i Savoia riunirono in
un inventario le opere antiche
acquisite dalla casata. La “Reale
Galleria” delle collezioni
sabaude fu inaugurata
ufficialmente nel 1832 da Carlo
Alberto a Palazzo Madama, per
essere ceduta allo Stato italiano
nel 1860. Nel 1865 fu trasferita in
via Accademia delle Scienze. Nei
secoli la collezione ha continuato
a crescere arrivando a contare
oltre ottomila opere, di cui
milleduecento dipinti. Molti i
capolavori di grandi maestri
italiani, fiamminghi e olandesi
che testimoniano le principali
scuole europee. Molte le opere
celebri come la “Madonna col
Bambino e i Santi” di Andrea
Mantegna, “La Cena” di Paolo
Veronese e un panorama di
Torino a metà del Settecento di
Bernardo Bellotto, “Le stimmate
di San Francesco” di Jan van
Eyck, “L’annunciazione” di
Orazio Gentileschi. Insieme tanti
i nomi eccellenti, tra cui Beato
Angelico, Guercino, Pollaiolo,
Solimena, Ricci, Guido Reni,
Rubens, Rembrandt.
Manica Nuova di Palazzo Reale
via XX Settembre 88
www.artito.arti.beniculturali.it
LE MOSTRE
12 TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA
UNA VENTINA DI STRAORDINARI DIPINTI
GIÀ ESPOSTI AL MUSEO PUSKIN DI MOSCA
La Reggia di Venaria
ospita i capolavori
marchigiani di Lotto
la moda
GLI ABITI SCULTURA
FIRMATI DA CAPUCCI
Cinquanta abiti creati da un
grande stilista per regine, star
e dame del bel mondo dagli
anni Cinquanta a oggi. Apre al
pubblico il 23 marzo nella
Reggia di Venaria “Roberto
Capucci. La ricerca della
regalità”, mostra a cura di
Massimilano Capella che
presenta “sculture in stoffa”
con bozzetti, foto, filmati e
racconti. A Capucci si sono
rivolte negli anni le principesse
Borghese, Odescalchi e
Colonna, le attrici Valentina
Cortese e Silvana Mangano, la
cantante lirica Raina
Kabajvanska, oltre a star
internazionali come Marlyn ed
Esther Williams, al premio
Nobel Rita Levi Montalcini.
Dodici abiti-scultura di Capucci
erano già stati esposti nel 2002
a Palazzo Carignano nella
mostra “Eccellenza italiana.
Per filo e per segno”, che
celebrava il centenario
dell’Esposizione Internazionale
di Arte Decorativa Moderna.
Ora sono molti di più: e sarà
una gioia per gli occhi.
ROBERTO CAPUCCI - Reggia di
Venaria, Sale delle Arti, dal 23
marzo. Info www.lavenaria.it
di MARINA PAGLIERI
al
monumentale
“San Vincenzo Fer rer in gloria” al prezioso “Giuditta con
la testa di Oloferne”, dal
Dittico dell’Annunciazione alla Pala dell’Alabarda, ai quadri di devozione, alle allegorie, ai ritratti. Si intitola “Un
maestro del Rinascimento.
Lorenzo Lotto nelle Marche”
la mostra realizzata con la
Direzione dei Beni culturali e
la Soprintendenza di quella
regione, curata da Gabriele
Barucca, fino al 7 luglio nella
Reggia di Venaria. Già al
D
Museo Puskin di Mosca, ora
ampliata, presenta una ventina
di dipinti, relativi perlopiù ai
periodi trascorsi dall’artista
nella “Marcha”. Lì era approdato per la prima volta nel
1506 e lì morirà verso la fine
del 1556 nella Santa Casa di
Loreto, in cui aveva trovato
rifugio come oblato. In fuga
da Venezia, dove era nato intorno al 1480 – dalla sua città, che gli preferiva Tiziano,
Palma il Vecchio e Giorgione,
non si sentiva capito – dopo
soste a Roma, chiamato a dipingere negli appartamenti papali in Vaticano, e soggiorni
tra Bergamo e Treviso, Lotto
EVENTI DI PRIMAVERA TROVATORINO 13
La “Vergine
annunciata”
di Lorenzo Lotto
In alto, un abito
di Capucci
Sotto,
l’allestimento
della mostra di
Lotto alla Venaria
considera le Marche sua terra
di elezione. E lì trova infine la
pace, come testimoniano gli
ultimi dipinti – l’inedito
“Cristo morto soggetto dagli
angeli” e “Presentazione di
Cristo al tempio” – rivelatori
della maturazione sopraggiunta dopo una vita inquieta.
“Ho portato a Venaria autentici capolavori di un pittore che
prefigura quello che si vedrà
dopo di lui, in parte già
Caravaggio”, dice Barucca.
Accanto alle opere “marchigiane”, un capitolo a parte
meritano i ritratti. Tra questi il
“Ritratto di Lucina Brembati”,
del 1518, in cui il nome della
donna è in un rebus intorno
alla rappresentazione della luna. E il “Ritratto di gentiluomo con guanti (Liberale da
Pinidello)”, regalato da
Vittorio Emanuele II alla
Pinacoteca di Brera. Tra le curiosità l’allegoria profana “La
Fortuna infelice abbattuta dalla Fortezza” (1549), in cui la
prima è raffigurata con la pelle di leone in testa, la seconda
in equilibrio su una sfera. ■
UN MAESTRO DEL RINASCIMENTO. LORENZO LOTTO NELLE MARCHE -Reggia di Venaria,
Sale delle Arti, martedì-venerdì 9-17, sabato e domenica 9-20, info 011/4992333,
www.lavenaria.it.
LA MOSTRA
14 TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA
ALLA PINACOTECA AGNELLI MOBILI, DISEGNI
E UN PREFABBRICATO SUL TETTO DEL LINGOTTO
Le linee di Prouvé
“archingegnere”
amato dalle star
di OLGA GAMBARI
na vera passione, quella dei coniugi Seguin
per l’architetto Jean
Prouvé. Una scoperta
avvenuta negli anni Ottanta,
quando si misero a collezionare mobili e architetture realizzate da questo nome ormai mitico del design del XX secolo.
Prouvé (1901-1984) si sentiva
soprattutto ingegnere e costruttore, piuttosto che designer: Le
Corbusier lo definiva proprio
“l’architetto-ingegnere”. Prouvé
è stato un modello imprescindibile per altre figure importanti dell’architettura contemporanea, archistar come Jean Nouvel, che nel 1991 in una piazza
di Parigi ha realizzato un riallestimento della “Ferembal House”, casa prefabbricata ideata
da Prouvé nel 1948. O come
Norman Foster, che nel 2011
ha curato a Madrid la mostra
“Jean Prouvé 1901-1948: Industrial Beauty”. Renzo Piano,
poi, nel 1971 ebbe proprio in
Prouvé un sostenitore del suo
progetto per il Centre Pompidou nell’ambito della commissione di selezione.
Prouvè era figlio d’arte, suo
padre collaborava come ceramista con i grandi artisti dell’Art Nouveau, da Emile Galle
a Louis Majorelle. Forse da
questa familiarità anche fisica
U
La Maison
Metropole,
ricostruita sul tetto
del Lingotto
Sopra, Jean Prouvé
In basso, una
poltrona disegnata
da Prouvé
con la materia deriva la centralità che i materiali hanno sempre avuto nel lavoro di Prouvé.
La sua è stata una grande sperimentazione estetica e tecnica, a
partire dal metallo, che Prouvé
introdusse nel concetto di arredamento d’interni, assieme
all’estetica industriale. I suoi
mobili e le sue architetture sono
strutture assemblate e articolate da meccanismi astuti, che
permettono di essere smontate e
modificate.
Ebbe collaborazioni famose,
con Le Corbusier, e poi con
Charlotte Perriand e l’artista
Sonia Delaunay nel 1952, per
le scaffalature modulari della
Cité internationale universitaire
di Parigi. A Prouvè interessava
un design efficiente e funzionale, secondo il principio che “non
c’è una differenza tra la costruzione di un mobile e di un
immobile”, un progettare in cui
le forme non dovevano essere
fini a se stesse ma legate all’essenza dei materiali impiegati e
alla loro resistenza.
In mostra a Torino ci sono
una quarantina di pezzi dalla
collezione privata di Laurence
e Patrick Seguin, la maggior
EVENTI DI PRIMAVERA TROVATORINO 15
i libri
E UN PIPISTRELLO
GUIDA I BAMBINI
parte prototipi, alcuni esemplari molto rari, dalla poltrona
immaginata per la città universitaria di Nancy nel 1954, alla
poltroncina Antony Chair nel
1954, ma anche i mobili ideati
per le colonie in Africa. Sul tetto del Lingotto, invece, sarà riallestita una sua casa prefabbricata in alluminio, la famosa
Maison Metropole (8x12
metri), capolavoro di architettura nomade, vincitrice in Francia nel 1949 di un concorso del
ministero dell’Istruzione per la
costruzione di una scuola rurale con annessa casa per l’istitu-
trice. Negli anni Cinquanta di
fatto Prouvè abbandonò il
design di interni per dedicarsi
proprio alla sperimentazione di
architetture abitative prefabbricate, come lo era la sua stessa
casa.
La fase del montaggio della
Maison Metropole, che richiede
quattro persone impegnate per 6
giorni, andrà in live streaming
sul sito della Pinacoteca. ■
A PASSION FOR JEAN
PROUVE’- dal 6 aprile all’8
settembre, Pinacoteca Agnelli, via Nizza 230/103. Info
www.pinacoteca-agnelli.it
Da anni la Pinacoteca esplora la
dimensione del collezionismo,
non solo con mostre, ma anche
con incontri e interviste a
collezionisti italiani e
internazionali. Conversazioni
condotte da curatori, direttori di
musei e critici, poi raccolte
nella piccola collana “Quaderni
del collezionismo”, pubblicati
dall’editore Johan&Levi. Per
ogni mostra la Pinacoteca
produce cataloghi particolari e
raffinati e ha appena presentato
anche una guida per bambini,
pubblicata da Giunti. Un libro
pensato come un gioco per far
scoprire al pubblico dei piccoli il
linguaggio e il mondo dell’arte
attraverso le opere nella
collezione della Pinacoteca
stessa. Canaletto, Canova,
Matisse, Balla e Picasso sono al
centro di racconti divertenti e
ricchi di aneddoti, condotti da un
pipistrello-bambino di nome
Vesper. Insieme si aprono
pagine in cui si può “giocare con
l’arte” grazie alle numerose
attività proposte.
Info http://pinacotecaagnelli.it/visit/category/
pubblicazioni/
LA MOSTRA
TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA 17
L’allestimento
al Museo
di Rivoli
con le opere
di Ana Mendieta
Sotto,
“Untitled (Creek)”
AL MUSEO DI RIVOLI LE OPERE DELLA PROFUGA
CUBANA, SCOMPARSA TRAGICAMENTE A NEW YORK
Ana Mendieta
la vita e la morte
diventano arte
di Beatrice Merz e Olga Gambari. Performance, video, fotoarte di Ana Mendieta è grafie, sculture, disegni docucome un cortocircuito, mentano lo straordinario persi genera sempre tra for- corso dell’artista cubana fra il
ze opposte, vita e mor- 1972 e il 1985, grande pioniera
te, amore e violenza, alla ricer- dell’arte contemporanea, cui
ca del respiro della natura, là hanno guardato le generazioni
dove tutto ha origine e tutto si successive. Nata a L’Avana nel
distrugge incessantemente. Un 1948, quando Fidel Castro
respiro che ha modulato col
suo, cercando di immedesimarsi con l’acqua, con la terra, col
fuoco.
Il Castello di Rivoli. Museo
d’Arte Contemporanea le dedica la prima retrospettiva italiana
in un museo pubblico, “Ana
Mendieta. She got love”, a cura
di ANNA D’AGOSTINO
L’
prende il governo, ancora minorenne, è costretta ad espatriare
negli Stati Uniti. L’allontanamento è vissuto come un distacco prematuro dal ventre materno, così il suo continuo ritorno
alla terra ha il senso di un continuo tornare a casa. La morte
la sorprende ancora giovane:
Mendieta precipita dal 34° piano del grattacielo a New York
in cui viveva col marito, lo scultore Carl Andre, che verrà processato e assolto. Nelle sue opere, il corpo stesso o la sua traccia sono presenti in tanti disparati elementi. Li troviamo nel
fango, nel ghiaccio e nella neve,
tra le onde del mare, nella brezza di un ruscello. Ana Mendieta è ovunque nel cosmo, ha vissuto una vicinanza così viscerale con la natura, proprio come
aveva appreso dalle culture primitive. Si cosparge di colore
rosso sangue, si copre di piume
bianche, diventa un uccello ma
non può volare, il corpo scompare e non rimane che il segno,
la sua sagoma si infuoca e gocce di sangue scendono dall’attaccatura dei capelli come
un’emorragia lenta, un pianto
silenzioso, che alla fine forse ti
uccide. ■
ANA MENDIETA: “SHE
GOT LOVE” - Castello di
Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, piazza Mafalda di
Savoia, Rivoli. Fino al 5 maggio da martedì a venerdì 1017, sabato e domenica 10-19.
Info 011/9565222, www.castellodirivoli.org.
LA MOSTRA
TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA 21
AL PAV LE INSTALLAZIONI GENIALI DAL 2008 FINO A OGGI
Gilardi, se l’arte
è denuncia poetica
di ANNA D’AGOSTINO
iero Gilardi espone le
installazioni, molte inedite in Italia, realizzate
dal 2008, anno di
nascita del Pav, fino a oggi.
Lavori interattivi, non privi di
parti ludiche, come “Aigues tortes” (2010), “Tiktaalik” (2010),
“Ipogea” (2010) o “Climate
change” (2012/2013), inducono il pubblico a riflettere su
pericoli ambientali connessi con
il danneggiamento della biosfe-
P
“Tiktaalik” di Gilardi, del 2010
ra. C’è un filo rosso che lega
questi lavori con “Stop Pollution!”, intervento nella riserva
indiana Mohawk di Akwesasne,
del 1983, che viene rivisitato.
Argomenti gravosi trattati con
levità, a tratti con giocosità, con
i toni della fiaba. Di sicuro interesse nel vasto percorso artistico di Gilardi che non è mai stato esteta nella torre d’avorio ma
sempre uomo e artista nel mondo. Le Attività Educative e Formative del Pav, curate da Orietta Brombin, propongono un
laboratorio sulla conoscenza dei
materiali viventi, ideato grazie
all’esperienza visiva e sensoriale delle opere “Bioma” e “Ipogea”. ■
PIERO GILARDI RECENT WORKS 2008-2013 Pav Parco Arte Vivente, via
Giordano Bruno 31, fino al 28
aprile. Orari venerdì 15-18;
sabato e domenica 12-19. Info
011/3182235, www.parcoartevivente.it
GIOIELLI e ARGENTI
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Corso Re Umberto, 76 - Torino
349 4711254 - [email protected]
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LA MOSTRA
TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA 23
di MARINA PAGLIERI
S
e un giorno del 1781
un viaggiatore fosse
arrivato a Torino, che
cosa vi avrebbe trovato? Parte da lì la mostra “Il Re
e l’Architetto. Viaggio in una
città perduta e ritrovata”, fino
al 30 aprile all’Archivio di Stato. Curata da Marco Carassi e
Gianfranco Gritella, presentata
con un allestimento spettacolare, offre ai visitatori di oggi
l’opportunità di vedere la città
come era e tornare indietro nel
tempo fino all’urbs romana,
passando per gli agglomerati
medievali e le costruzione del
barocco, alla scoperta anche di
monumenti – dalla Torre comunale all’antica Porta di Po – che
non ci sono più.
Il “viaggio”, come quello dei
visitatori del Grand Tour settecentesco provenienti dalla Francia (in mostra persino quattro
vedute di Torino di Luigi Vacca, destinate a essere acquistate come souvenir), inizia dalla
Porta Susina e tocca varie tappe, a partire dalla casa studio di
Filippo Juvarra in via Piave,
demolita nel periodo fascista,
per proseguire nei palazzi del
potere comunale, statale e religioso. Si approda al ponte sul
Po – immortalato nella celebre
veduta di Bernardo Belotto,
ricostruito nel 1810 da Napoleone – e alle residenze fuori le
mura di Stupinigi, Venaria e
Rivoli. Tra i numerosi docuFilippo Juvarra
In alto,
l’allestimento
della mostra
“Il Re e
l’Architetto” a
Palazzo Reale
UN ALLESTIMENTO SPETTACOLARE PER UN
VIAGGIO NEL TEMPO ATTRAVERSO LA CITTÀ
All’Archivio di Stato
un “Grand Tour”
settecentesco
menti esposti, il disegno lungo
7 metri e mezzo (un primato
nell’urbanistica europea di quegli anni) che riproduce “il rettilineamento di via Dora Grossa”, l’antica via Garibaldi, che
comportò l’abbattimento di
numerosi edifici e il loro rifacimento come moderne case da
reddito. Ancora i progetti per la
Cavallerizza di Benedetto Alfieri, parte della rinomata Accademia dei Paggi, e per il nuovo
Teatro Regio, voluto da Juvarra
e realizzato ancora da Alfieri,
l’ipotesi di Amedeo di Castellamonte per piazza Carlina, del
1671-73. La mostra è anche
occasione per evidenziare il
lascito all’Archivio di 3mila
disegni autografi e 500 foto di
monumenti dell’architetto Gritella (saranno conservati nella
sede di via Piave). ■
IL RE E L’ARCHITETTO
- Archivio di Stato, piazza
Mollino, martedì-venerdì 1018, sabato e domenica 15-19,
ingresso libero.
LA MOSTRA
TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA 25
ALLA PROMOTRICE FINO AL 30 MARZO UN EVENTO CHE HA AVUTO PRECEDENTI ILLUSTRI
Francia e Italia
arti a confronto
come una volta
di MARINA PAGLIERI
uecento opere di 45
artisti, di cui 21 francesi e 24 italiani, alla
Promotrice delle Belle Arti nella mostra “Pittori
d’oggi Francia-Italia. Peintres
d’aujourd’hui France-Italie”.
Organizzata nell’ambito del
progetto “Torino incontra la
Francia 2013”, frutto di una collaborazione tra Comune e
governo francese, si connette
idealmente alle sette esposizioni con lo stesso titolo che si
tennero sotto la Mole tra il 1951
e il 1961. Sancirono la presenza sulla scena artistica internazionale di un città che aveva
proprio in Parigi il suo punto di
riferimento, grazie anche all’influente presenza del critico
Michel Tapié, che qui teorizzava l’“Art Autre” e l’Informale.
Non pretende certo di avere
lo stesso impatto la mostra allestita a cura di Fréderique Malaval e Giovanna Barbero: l’intento è se mai evidenziare i
legami tra i due paesi e rinverdire una tradizione significativa. Tra maestri ed emergenti,
D
Marc Chagall,
a sinistra, e Luigi
Carluccio, a
destra, davanti
a Palazzo
Madama
nell’aprile 1953
In alto, un’opera
di Maurizio
Roasio
troviamo Jacques Bollo, Jean
Cassarini, Catherine Gfeller,
Suzanna Pejoska, e poi Luca
Alinari, Rachele Bianchi, Nicola Carrino, Giorgio Griffa, Ugo
Nespolo. E artisti presenti allora, come Vasco Bendini, Riccardo Licata, Piero Raspi, Giacomo Soffiantino, Jean Cortot,
Marc Antoine Louttre, Louis
Nallard. Tra i dipinti, anche
quelli di Francesco Casorati, da
poco scomparso.
Nelle edizioni passate si
videro, tra astratto e figurativo, lavori di Afro e Vedova,
Hartung e Guttuso, Severini e
Licini, e ancora Fontana e Burri, e retrospettive dedicate a
Léger, Felice Casorati, Mafai,
Balla. La settima mostra, l’ultima, coincise nel ’61 con le
celebrazioni del Centenario e
si tenne alla Galleria d’arte
moderna. ■
PITTORI D’OGGI. FRANCIA-ITALIA - Promotrice
delle Belle Arti, viale Crivelli
11, martedì-sabato 11-19.30.
Fino al 30 marzo www.istitutoinac.eu/pittoridoggi2013.
LA MOSTRA
TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA 27
IL MAUTO METTE IN FILA LE QUATTRO RUOTE APPARTENUTE A GIOVANNI AGNELLI
Le strane vetture dell’Avvocato
dopo aver detto all’autista
Michele D’Aloia “Adesso tu fai
uando uno pensa a il passeggero” e diventando così
Gianni Agnelli non l’autorevole testimonial di se
può non collegare la stesso come numero uno delsua storia e quella l’azienda di famiglia.
della sua famiglia alle automoPoi c’era il tocco di eccentribili. Ma ci sono auto e auto e cità e fantasia, la personalizzaalcune di esse possono fare sto- zione di modelli destinati a
ria non solo perché appartengo- entrare nella sua collezione,
no a un’epoca ma perché riman- quelli che si faceva disegnare
dano a un personaggio. E così da Pininfarina e Giugiaro per le
diventano “Le auto dell’Avvo- vacanze sulle nevi di St Moritz
cato” ovvero quegli imperdibi- o nella macchia mediterranea
li modelli che fino a giugno della Corsica. E allora anche la
sono esposti al piano terra del Panda, la Multipla, la Lancia
Salone dell’Automobile di diventavano oggetti speciali perTorino. Dalla piccola Bugatti ché l’eleganza delle linee e dei
azzurra, giocattolo di Gianni
Una foto
bambino, alla Delta spider integiovanile
grale regina incontrastata dei
dell’Avvocato
In alto,
rally, passando per una serie di
la Panda di
vetture che in qualche caso sono
Gianni Agnelli
veri e propri pezzi della storia
e le altre
Fiat, come la 125, la Croma, la
sue vetture
Panda che l’Avvocato guidava
di SALVATORE TROPEA
Q
materiali, le innovazioni e gli
accorgimenti tecnici trasformavano una vettura di serie in un
pezzo da museo. Quando poi
non si trattava di modelli unici
come la Ferrari 360 Speedway
che si fece costruire nel 1999,
anno del centenario Fiat. Oppure la K Lancia Limousine del
1997 utilizzata per la visita della Regina Elisabetta nel Duemila o quella vera e propria eccentricità rappresentata dalla Fiat
130 familiare del 1971, con le
fiancate in legno e il cestone in
vimini sul tetto che sembravano anticipare un “destino americano” o più realisticamente
testimoniavano una spiccata
simpatia per ciò che si faceva al
di là dell’Atlantico. ■
LE AUTO DELL’AVVOCATO - Mauto, corso Unità
d’Italia 40, fino al 2 giugno.
Info 011/677666, www.museoauto.it
LE MOSTRE
TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA 29
il progetto
BURRI INQUADRA
JEAN TINGUELY
UN ARTISTA BELGA E UNO TORINESE
A CONFRONTO ALLA FONDAZIONE MERZ
Gruyaert e Lucà
fotografie e sculture
nella terra di Tafilalt
sul tempo ancestrale e il pensiero umano. Gruyaert presenta
he cos’hanno in dodici scatti a colori di quella
comune i lavori del terra, cieli, montagne, persone
belga Harry Gruyaert che sembrano fuori dal tempo.
e del torinese Nicus Fatti di luce, toni, contrasti si
Lucà esposti insieme nella avvicinano a dipinti che parlano
mostra “Dimenticare la memo- di silenzi pieni di contenuto e
ria”, a cura di Maria Centonze? di armonie. La mostra è realizIl fotografo e l’artista hanno zata con Eva Menzio e Matratto ispirazione dallo stesso gnum Photos. ■
HARRY GRUYAERT E
luogo, la regione del Tafilalt, nel
sud-est del Marocco. Lucà evo- NICUS LUCA’. DIMENTIca la storia millenaria tramite la CARE LA MEMORIA - Fonpietra fossile che proviene da dazione Merz, via Limone 24,
quella zona e con essa realizza fino al 5 maggio, da martedì a
11-19.
Info
150 volumi scultorei, che inci- domenica
de con titoli di libri celebri, met- 011/19719437, www.fondaziotendo in scena una riflessione nemerz.org
di ANNA D’AGOSTINO
C
Un artista e un fotografo sono
ancora protagonisti alla
Fondazione Merz: René Burri ha
rappresentato lo scultore Jean
Tinguely in 122 scatti in bianco e
nero e a colori. Realizzate tra il
1967 e il 1991, oggi le fotografie
sono esposte in una mostra alla
Fondazione Merz, a cura di
Lorenza Bravetta e Maria
Centonze, in collaborazione con
Magnum Photos.
Mostrano diverse fasi creative
dei due amici svizzeri,
documentando il lavoro di
Tinguely nello studio, durante la
creazione della scultura
monumentale “Le Cyclop”, nei
pressi di Parigi, l’allestimento
delle opere all’Esposizione
Internazionale di Montreal, a
Basilea e a Venezia.
Oltre a costituire una preziosa
testimonianza di quegli eventi,
esse cercano la profondità: Burri
chiede l’attenzione e la
complicità dell’artista per
varcare “la soglia” e trovare
l’essenza, la radice del sé dove
ha origine ogni arte.
RENE’ BURRI. JEAN TINGUELY Fondazione Merz, via Limone
24, fino al 5 maggio, da martedì
a domenica 11-19. Info
011/19719437,
www.fondazionemerz.org
LA MOSTRA
TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA 31
Un poster
dell’Air France
dice della
Francia
più di mille libri
In basso,
“Untitled” di
Anna Gaskell,
alla
Fondazione
Sandretto
NELLA SEDE DELL’ALLIANCE FRANÇAISE UNA SCELTA DI AFFICHE DAL 1975 AL 2011
I manifesti parlano francese
fiche”, a cura della Fondation
Alliance Française di Parigi e
anifesti di tutto il dell’Association pour la diffumondo, dal 1975 al sion internationale francopho2011, che presenta- ne de livres, ouvrages et revues.
no eventi di svariata L’esposizione fa parte delle ininatura, dalla musica al cinema e ziative per la Giornata Internamolto altro, tutti legati alla fran- zionale della Francofonia del 20
cofonia. Sono raccolti in una marzo, che ha visto l’intervenmostra, “La francophonie s’af- to del direttore dell’Alliance
di ANNA D’AGOSTINO
M
Fondazione Sandretto
CHE EMOZIONE DALL’ANTICHITÀ A OGGI
La Kunsthalle di Krems presenta opere dalla Collezione Sandretto Re
Rebaudengo e dalle Collezioni del Kunsthistorisches Museum di
Vienna, sul tema dell’emozione. La mostra è a cura di Sylvia FerinoPagden, Brigitte Borchhardt-Birbaumer, Irene
Calderoni e Hans-Peter Wipplinger.
“DEEP FEELINGS. FROM ANTIQUITY TO NOW",
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino, via
Modane 16, Torino, fino al 30 giugno, giovedì 2023, venerdì-domenica 12-19. Info 011/3797600,
www.fsrr.org
Française di Torino Frederic
Bouilleux.
L’intento di manifestazione e
mostra è di far riflettere sull’importanza della lingua francese,
e non solo: difendere il ruolo di
tutte le lingue nel mondo globalizzato, riconsiderando il loro
studio, riconoscendo che rappresentano una grande ricchezza dell’umanità, un valore da
non perdere. Con questo spirito,
francofoni e non si sono potuti
cimentare con il “Gran dettato”
(condotto da Vicky Sommet,
giornalista di Radio France
Internationale) un gioco sociale un tempo molto diffuso. ■
LA FRANCOPHONIE
S’AFFICHE - Alliance Française di Torino, via Saluzzo 60,
Torino, fino al 12 aprile, da
lunedì a giovedì 12-20, venerdì12-18, sabato 9-13. Info
011/197165 65, www.alliancefrto.it.
IL MUSEO
TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA 35
IN VIA GIOLITTI LE NUOVE SALE DEL “LOTTO 14”
ALLESTITE SECONDO IL PROGETTO DI CELLI
Al Museo di Scienze
il grande spettacolo
della biodiversità
la mostra
ZIGAINA E PASOLINI
AMICI SULLA TELA
Dodici disegni inediti di Pier
Paolo Pasolini fino al 1° maggio
al Museo Regionale di Scienze
Naturali nella mostra
temporanea “Quando l’arte non
può diventare moda”, dedicata
al rapporto tra Giuseppe Zigaina
e Pasolini: due artisti e amici
sinceri, citando lo stesso poeta
friulano “ontologici l’uno per
l’altro”, nonché sodali nel
concepire l’arte e la vita stessa.
Il progetto è curato da Enzo
Spadon con Angelo Catanzaro,su
iniziativa dell’Associazione
italiana paralisi spastica. Il
realismo “visionario” dei
soggetti di Zigaina (la laguna di
Grado con gli argini delle
ceppaie, dei gelsi, dei vigneti e
dei girasoli), testimoniato qui da
cinquanta opere, a confronto con
l’esperienza pittorica di
Pasolini, espressione del suo
multiforme e vitale talento. “Ha
sempre dipinto da poeta racconta Zigaina - Fin da quando
l’ho conosciuto nell’immediato
dopoguerra ha sperimentato
tecniche nuove, adoperando e
mescolando tra loro i materiali
più strani”. La mostra fa parte
del ciclo “Lo Slancio” dedicato
ai grandi pittori disabili del ’900.
(c.car.)
di CLARA CAROLI
La scenografia
per i nuovi
spazi del
Museo è di
Piero Gilardi
In basso,
Zigaina e
Pasolini
nimali a grandezza naturale, scheletri di
monumentali mammiferi estinti, fossili, collezioni botaniche e i più caratteristici habitat del pianeta - dal Polo alla
Savana al Madagascar - ricostruiti con l’ausilio delle più aggiornate tecnologie per celebrare la biodiversità. Sono aperte al Museo
Regionale di Scienze Naturali, dopo cinque anni di lavori, le nuove sale del cosiddetto Lotto 14 - gli spazi della crociera inferiore del
seicentesco palazzo del Castellamonte - secondo il progetto, con
tema “Il Darwinismo”, dell’etologo Giorgio Celli scomparso nel
2011. Un allestimento permanente, “Lo spettacolo della natura”, su
duemila metri quadrati, nel quale la natura è spettacolo e bellezza.
Il percorso si articola in tre macro aree: “La diversità della natura”,
dai quarzi giganti agli erbari, dai dinosauri agli
animali selvaggi; “Adattamenti ed evoluzione”, con l’omaggio a Charles Darwin e alle
scoperte dei grandi scienziati del XX secolo; e
“Le foreste del Madagascar”, da tempo campo
di ricerca del Museo. ■
MUSEO DI SCIENZE NATURALI, via
Giolitti 36, Torino. Info 011/4326354,
www.mrsntorino.it
A
LA MOSTRA
36 TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA
Sgarbi all’
inaugurazione
della mostra
di Tiziano
al Castello
di Miradolo
(sotto)
AL CASTELLO DI MIRADOLO OTTO DIPINTI
DEL PITTORE VENETO PORTATI DAL CRITICO
I ritratti di Tiziano
la storia dell’arte
secondo Sgarbi
Koelliker, fino al 1565-700,
periodo in cui si collocano la
na sezione da camera, pala “San Francesco riceve le
intimistica, di opere stimmate”, della Pinacoteca
del maggiore ritrattista Civica di Ascoli Piceno, e il
del Cinquecento, che delicato ’”Autoritratto”.
si affianca alla grande esposiIn mezzo, nella stessa sala,
zione ora alle Scuderie del Qui- diversissimi ma accomunati
rinale”. Così il curatore Vitto- dall’irrompere sulla tela del
rio Sgarbi definisce “Tiziano. paesaggio, il “Ritratto del
Ritratti”, la mostra aperta fino al
16 giugno al Castello di Miradolo. Promossa dalla Fondazione Cosso, presenta otto dipinti
del pittore veneto. Coprono un
arco di tempo che va dal 151011, quando il Vecellio compone il giovanile “Ritratto di Pietro Aretino”, della collezione
di MARINA PAGLIERI
U
comandante Gabriele Tadino”,
databile tra il 1537 e il 1538, e
il “Ritratto di Zuan Paulo da
Ponte”. E ancora il “Ritratto di
Giulio Romano”, mai esposto
finora in Italia, e quello del marchese Federico II Gonzaga. Un
caso a parte è rappresentato dal
“Ritratto di gentiluomo”, del
1533, che sta all’origine della
mostra. Sgarbi, nella recente
mansione di “assessore alla
rivoluzione (culturale)” di Baldissero d’Alba, l’ha esposto nella cittadina. Per poi decidere di
trasferirlo a Miradolo (senza
problemi, dal momento che è di
sua proprietà) e affiancargli altri
ritratti dello stesso autore. Di lì
l’idea di un dialogo anche futuro tra i due centri e la nascita
dell’iniziativa “I volti e l’anima”. In autunno tra Baldissero
e Miradolo arriveranno opere di
Lotto, quindi di Guercino e
Ribera. “In questo percorso di
otto testimonianze di Tiziano si
può vedere come muta il suo
stile e come egli può, in modi
sempre diversi, affrontare il
tema del ritratto - dice Sgarbi –
Nel corso dei decenni, il pittore
riesce a mantenere viva la capacità di esprimere il carattere
degli uomini”. ■
TIZIANO. RITRATTI fino al 16 giugno al Castello
di Miradolo, San Secondo di
Pinerolo. Da mercoledì a
venerdì 14-18,30, sabato,
domenica e lunedì 10-19,
chiuso
martedì.
Info
0121/502761, www.fondazionecosso.it
LA MOSTRA
TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA 37
di MARINA PAGLIERI
alle nature morte della fine degli anni
Trenta e dei primi
Quaranta, al drammatico “Partigiana assassinata” del
1954, al visionario “Bambino
sul mostro” del ’66, all’epico
“Comizio di quartiere”, del ’75.
Si visita fino al 22 settembre al
Museo Archeologico Regionale di Aosta “Renato Guttuso. Il
Realismo e l’attualità dell’immagine”, retrospettiva curata
da Flaminio Gualdoni con Franco Calarota che presenta una
selezione di oltre cinquanta
opere di un maestro che non
disdegnò temi di genere, dalla
natura morta al ritratto al nudo,
ma aderì tuttavia al dibattito
delle avanguardie, senza mai
rinunciare all’autonomia.
“Ora che l'ideologia dell'avanguardismo a ogni costo
cede il posto a riflessioni meditate sul secondo dopoguerra scrive Gualdoni in catalogo la scelta ispida di Guttuso conferma che il senso della storia
può essere continuità e non rottura, riportare l'umano al centro del discorso e non limitarsi a
un'arte che parli solo d'arte”.
Coinvolto in profondità nel
clima sociale e politico del suo
tempo, Guttuso è tra le coscienze autorevoli dell'arte del
secondo dopoguerra. Sin dalla
metà degli anni Trenta sceglie
una figurazione che da un lato
recuperi l'identità antica della
D
“Natura morta
con lampada”
del 1940-’41
In alto,
particolare
da “Comizio
di quartiere”
del 1975
UNA RETROSPETTIVA DI OLTRE CINQUANTA
OPERE AL MUSEO ARCHEOLOGICO DI AOSTA
Il viaggio di Guttuso
attraverso
le avanguardie
pittura, la sua capacità di farsi
racconto, e dall'altro sia lo specchio di un rapporto intenso e
talvolta drammatico con la
storia.
La scelta antifascista e l'adesione al movimento comunista
fanno di lui l’interprete di un
realismo che non vuole essere
scelta retorica e celebrativa, ma
testimonianza critica del proprio tempo. “Vorrei arrivare
alla totale libertà in arte, libertà
che, come nella vita, consiste
nella verità”, scriveva l‘artista.
E ancora: “Sempre ha contato
soprattutto, per me, il rapporto
con le cose. Trovare, o credere
di trovare questo rapporto ha
significato, in qualche modo,
tentare di comunicarlo. Un'arte
senza pubblico non esiste”. ■
RENATO GUTTUSO Museo Archeologico Regionale, piazza Roncas 12, Aosta,
fino al 22 settembre. Da martedì a domenica, dalle 10 alle
18, info 0165/274401, www.regione.vda.it.
LA RASSEGNA
44 TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA
Giorgio Gaber,
al quale
la Biennale
Democrazia
dedica
una serata
il 10 aprile
A destra,
le proteste
in Wall Street
UN RICORDO DEL CANTAUTORE TRA GLI APPUNTAMENTI DI BIENNALE DEMOCRAZIA, DAL 10 APRILE
L’utopia nel segno di Gaber
di VERA SCHIAVAZZI
i temi
IL FUTURO TRA URANIA E MANGA
Una novità della terza edizione di Biennale
Democrazia è lo spazio dedicato alla scienza, area
tematica che per la prima volta entra nel
programma della manifestazione con una sezione
dal titolo “Creare mondi, immaginare città”. Sede
dei nuovi appuntamenti sarà l’aula magna
dell’Istituto Avogadro, che
accoglierà buona parte degli
incontri a carattere
scientifico. Tra gli argomenti:
energia e sviluppo,
conoscenza open source,
genetica e post-umano, ogm
e biodiversità, salute e
benessere, società
dell’informazione e intelligenza collettiva, bioetica
e biopolitica. Altra sede di questa sezione sarà il
Circolo dei Lettori con un seminario a iscrizione
sulla fantascienza e suddiviso in tre distinti
momenti: uno dedicato alla collana Urania, l’altro
ai manga e il terzo a scrittori e fumettisti.
S
arà il ricordo di Giorgio Gaber, o
meglio una serata di letture, spettacolo
e musica in suo onore, a inaugurare (il
10 aprile al Teatro Regio) la terza edizione di Biennale Democrazia. La rassegna quest’anno gli appuntamenti saranno oltre 100 avrà come titolo e filo conduttore “Utopico. Possibile?”, partendo dall’idea che è proprio nei
momenti di crisi che si possono e si devono
rimettere radicalmente in discussione i fini della coesistenza democratica. Così, con lezioni,
dibattiti, letture di classici, seminari di approfondimento, momenti di spettacolo e di confronto, progetti speciali per scuole e per le associazioni, Biennale Democrazia 2013 condurrà per
cinque giorni i cittadini, torinesi e no, attraverso
un’ampia riflessione sulle realtà del nostro mondo e sulla tensione verso il futuro. Con novità
importanti, come quella, introdotta dal Comitato scientifico guidato dal costituzionalista Gustavo Zagrebelsky, di avere un paese ospite, che
per questa occasione sarà addirittura un continente, l’Africa. I protagonisti di una terra che
combatte e cerca di vincere le proprie sfide uomini di governo, oppositori, scrittori, personaggi dell’arte e della cultura - saranno sul pal-
EVENTI DI PRIMAVERA TROVATORINO 45
co e risponderanno alle domande del pubblico in quel grande
laboratorio pubblico che la
Biennale rappresenta. Altri temi
centrali saranno l’uguaglianza e
i beni comuni, i confini etici del
progresso scientifico, le città
come luoghi dell’immaginario
utopico, il ruolo dei nuovi
movimenti nella trasformazione sociale. E la Biennale in versione 2013 analizzerà anche
cosa significhi oggi “Praticare
democrazia”: Primavere arabe,
Occupy Wall Street, movimenti delle donne, lgbt e queer,
gruppi di acquisto solidale,
economie informali o del dono
sono forme di mobilitazione
sociale che pongono in questione i rapporti di potere. Le comunità ne sono spes- i nuovi scenari provocati dal risultato delle eleso il soggetto. Web e social network, sempre più, zioni politiche non si erano ancora aperti, quelil veicolo privilegiato. E un capitolo speciale lo di Biennale 2013 appare oggi come un titolo
sarà rivolto ai giovani, indiscussi ed entusiasti fortemente profetico. E’ sul sottile confine tra
protagonisti della manifestazione fin dalla prima utopia e realtà, infatti, che si gioca il futuro deledizione, chiamati a condividere un’intensa espe- l’Italia e delle sue generazioni future. ■
BIENNALE DEMOCRAZIA - inaugurarienza di condivisione e partecipazione. Far mettere radici alla Biennale attraverso l’attività for- zione il 10 aprile al Teatro Regio, fino al 14
mativa nelle scuole, che dura tutto l’anno nel aprile in varie sedi. Dal 26 marzo prenotaziotempo tra un’edizione e l’altra, e nelle forme di ni per le scuole sul sito www.biennaledemocraassociazionismo giovanile del territorio è infat- zia.it. Info 011/4424753-443926
ti uno dei principali obiettivi della manifestazione. Il coinvolgimento dei ragazzi prevede proposte specifiche
le info
per ogni fascia d’età: dai laboINGRESSO LIBERO
ratori didattici per gli studenti
MA DA PRENOTARE
delle scuole secondarie di II
grado, alle attività proposte da
e per gli universitari, ai progetTeatro Regio, Teatro Carignano,
ti sull’imprenditorialità e sulTeatro Gobetti, Circolo dei
l’integrazione destinati ai gioLettori, Cavallerizza Reale,
vani immigrati, membri di reti
Teatro Vittoria, la new entry
e associazioni. Biennale è,
Istituto Avogadro, Campus Luigi
come già in passato, gratuita e
Einaudi, Museo del Risparmio
aperta a tutti, il programma
sono alcuni dei luoghi di
definitivo verrà presentato il 26
Biennale 2013, dal 10 al 14
marzo, mentre nuove sedi, Copertine
aprile. Ingresso libero con
come l’Avogadro, si sono di Urania:
distribuzione dei tagliandi un’ora
aggiunte a quelle tradizionali la fantascienza
è
protagonista
prima davanti alle sedi degli
come i teatri del centro. Ben- della Biennale
appuntamenti, programma e info
ché scelto in tempi non sospet- A sinistra, Gustavo
su www.biennaledemocrazia.it
ti, quando l’instabilità politica e Zagrebelsky
IL CINEMA
46 TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA
“Out in the
Dark” di
Michael Mayer,
tra i pezzi forti
del Festival
Glbt
A destra,
“El sexo
de los angeles”
di Xavier
Villaverde
DA SHAKESPEARE A THELMA & LOUISE, TORNA IL FESTIVAL GLBT, DAL 15 AL 19 APRILE
Se Romeo ama un altro Romeo
l’avvocato israeliano Roy
Schaefer, affidato all’attore Min Romeo e Giulietta in chael Aloni, riproponendo l’ineversione omo - Ro- sausto filone dell’amore che
meo e Romeo - am- sfida ogni tipo di confine, l’aubientato in un ni- dace filmaker galiziano Xavier
ghtclub di Tel Aviv e abilmente Villaverde (Continental), tornaorchestrato tra drammi familia- to sul set dopo una lunga assenri e veti politici incrociati, sullo za con El sexo de los ángeles
sfondo del conflitto israelo-pa- (The Sex of Angels), descrive
lestinese. Alata (Out in the l’amore al tempo di internet e
Dark) è il nuovo film dell’auto- la “sessualità liquida” della giore di Una casa alla fine del ventù contemporanea. Nel più
mondo, Michael Mayer, presen- classico dei triangoli etero/omotato lo scorso anno a Toronto e sex si racconta di come la copin arrivo tra i pezzi forti del programma del Festival Glbt “Da
Minerba
Sodoma a Hollywood”, diretto Giovanni
è il fondatore e direttore
da Giovanni Minerba.
del Festival Glbt “Da
Dal 15 al 19 aprile al cinema Sodoma a Hollywood”
Massimo circa cento titoli tra
lungometraggi, documentari e
corti a tematica, provenienti da
tutto il mondo. E se il regista
americano intreccia la passione
“across the line” tra lo studente
palestinese Nimr Mashrawi, interpretato da Nicholas Jacob, e
di CLARA CAROLI
U
pia formata da Bruno (Llorenç
Gonzalez), ragazzone sportivo,
sensibile, legnoso ed emotivamente bloccato e la bella e amata Carla (Astrid Bergès-Frisbey)
entri in crisi quando compare
all’orizzonte il ballerino Rai
(Alvaro Cervantes) che usa il
suo corpo in modo seducente e
spregiudicato. E tra sessualità
ingessata e non-convenzionale,
indovinate chi vince? “I rapporti sentimentali sono molto cambiati - racconta Villaverde - Oggi i giovani vivono il sesso in
modo libero, senza tanti pregiudizi, tabù e paure. E sono capaci di rischiare di più a livello
emotivo perché la vita è sempre
più avanti delle regole della società o della religione”.
A proposito. Nel programma
del ventottesimo Torino Glbt
Film Festival non manca, all’interno di un Focus dedicato ai diritti civili delle coppie gay, Vorrei ma non posso, il reportage
di Enzo Facente realiz- ➔
EVENTI DI PRIMAVERA TROVATORINO 47
la rassegna
FELLINI SATYRICON
IN SALSA VINTAGE
“Cloudburst”
di Thom Fitzgerald,
Thelma e Louise
in salsa lesbo
In basso, Charlotte
Rampling in “Il
portiere di notte”
di Liliana Cavani
zato nell’ambito della campagna “It’s Wedding Time” per i
matrimoni tra omosessuali (celebrati simbolicamente la scorsa primavera in città).
Tra i titoli principali dell’edizione c’è anche l’atteso Cloudburst di Thom Fitzgerald, con
due attrici premi Oscar, Olympia Dukakis e Brenda Fricker,
nei panni di una coppia di anziane amanti. Un Thelma e Louise lesbo: Stella e Dotty, insieme da 31 anni, vivono una vecchiaia serena sulle coste del
Maine fino al giorno in cui un
incidente domestico sconvolge
il loro felice trantran. Preoccu-
pata che l’“amica” della nonna
non sia più in grado di prendersene cura, la nipote Molly ricovera Dotty con l’inganno (e
contro la volontà della compagna) in una casa di riposo. Decisa a riprendersi la sua donna e
a fuggire da Molly, Stella “rapisce” Dotty per fare l’unica cosa che ritiene sensata: dirigersi
a bordo di uno scassato pick-up
verso il Canada dove, sposandosi, potrà mettere al riparo sé e
la compagna da ogni ingerenza. Inizia così un road movie rocambolesco, che coinvolgerà
pure un ballerino. Il regista (The
Hanging Garden e Beefcake) è
caro al pubblico glbt, al quale
con Cloudburst regala grazia e
humour, risate e lacrime. ■
DA SODOMA A HOLLYWOOD - Cinema Massimo,
dal 15 al 19 aprile, info
www.tglff.com.
Nel quasi trentennale del Torino
Glbt Film Festival, giunto alla
ventottesima edizione
(l’immagine è ancora firmata
dall’artista, fumettista e
scrittore Ralf König), la sezione
“Vintage” è diventata un must.
Un’occasione per rivedere
classici e cult del passato.
Quest’anno il programma di “Da
Sodoma a Hollywood” propone,
tra gli altri, un viaggio nel
tempo, nella Roma imperiale,
con Fellini Satyricon (nella
versione da poco restaurata con
il contributo di Dolce &
Gabbana). Delirio onirico del
grande Federico sul testo di
Petronio, all’insegna della
trasgressione, diventato film di
riferimento per i cinefili gay.
Nella stessa sezione torna Il
portiere di notte di Liliana
Cavani, con Charlotte Rampling
icona sadomaso nei panni di
un’ebrea scampata al lager che
incontra molti anni dopo la fine
della guerra il suo aguzzino, ex
ufficiale delle SS (Dirk
Bogarde), col quale inteccia una
relazione perversa. Nel ’74 il
film fece scandalo e fu
censurato. La Rampling a seno
nudo con le bretelle e il cappello
da nazista rimane scolpita per
sempre nei sogni erotici
maschili.
(c.car.)
IL CINEMA
50 TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA
Smart City Days
LOTTA AGLI SPRECHI
E ORGOGLIO IN BICI
Cinemambiente si estende negli
“Smart City Days”, tre settimane
dedicate alla cultura ambientale
e divise per temi. La prima è
sulla mobilità e culmina
domenica 26 maggio nel Bike
Pride (con “green session” al
Parco Dora) ; la seconda è
sull’alimentazione e termina il 2
giugno con il “pranzo degli
avanzi” (nell’anno dell’Onu
contro gli sprechi alimentari); la
terza si focalizza sulle “smart
cities” e chiude il programma il
9 giugno con il Green Up
Festival e una costellazione di
eventi che invadono la città, dal
“parking day” ai tram verdi fino
agli orti urbani.
(c.car.)
DAL 31 MAGGIO AL 5 GIUGNO, IN VARIE SEDI, LA SEDICESIMA EDIZIONE DI CINEMAMBIENTE
L’anima verde di Torino
i film che salvano il mondo
to e alla salvaguardia del pianeta, alla sedicesima edizione, si
el pieno della prima- terrà dal 31 maggio al 5 giugno
vera metropolitana, al Massimo, sede principale, e
Torino diventa “smart” poi al Blah Blah, nel Cortile del
con gli “Smart City Museo di Scienze e nell’arena
Days”: tre settimane di eventi all’aperto del Valentino sul pradal 25 maggio al 9 giugno dedi- to davanti all’Imbarchino, ritrocati alla green philosophy, dei vo di giovanissimi e della green
quali il principale è il festival community urbana. Molto più
Cinemambiente. Diretta da di un festival, Cinemambiente
Gaetano Capizzi (che coordina è l’appuntamento che riunisce
l’intero programma degli SCD) torinesi (ma non solo: il pubblila rassegna internazionale di co viene da tutta Italia in alcuni
cinema dedicata alla natura, ai casi dall’Europa) ambientalisti
nuovi stili di vita a basso impat- “militanti”. Budget ridotto
di CLARA CAROLI
N
all’osso anche qui: 250mila
euro. Qualche taglio alle ospitalità, ma il programma è garantito. Un centinaio di film, selezionati dal team guidato da
Capizzi tra gli oltre mille arrivati in via Montebello. Molti dagli
Stati Uniti, dove il cinema di
denuncia sui temi ambientali è
particolarmente attivo. I temi
sono quelli più attuali: l’acqua,
l’urbanistica, gli sprechi alimentari. “Ma i film vengono scelti
per la qualità”, spiega il direttore.
Tra questi da non perdere è,
EVENTI DI PRIMAVERA TROVATORINO 51
Valsusa FilmFest
DONNE E LIBERTÀ
SULLE MONTAGNE
“The Fruit
Hunters”
di Yung Chang
Sotto,
il direttore
del festival
Gaetano
Capizzi
In basso,
Giovanna
Marini, attesa
al Valsusa
Filmfest
tra gli eventi speciali, “Fruit
Hunters” del canadese di origini cinesi Yung Chang (acclamato autore del documentario “Up
The Yangtze”) che racconta l’ultima follia made in Usa: i fanatici della frutta. Tra natura, commercio e avventura, un’odissea
cinematografica dagli albori
dell’umanità all’agricoltura
intensiva contemporanea, seguendo i “cacciatori di frutta”
del titolo: orticultori, botanici,
coltivatori professionisti e contadini della domenica. Tra gli
“entusiasti” c’è anche la star del
cinema americano Bill Pullman
che ha condotto recentemente
una “crociata” per la costituzione di un orto collettivo sulle colline di Hollywood. In programma anche “Ultima chiamata”,
film-in-progress scritto e diretto da Enrico Cerasuolo la cui
produzione è cominciata lo
scorso anno, giunto ora a compimento. Realizzato dalla torinese Zenit con la norvegese
Skofteland Film, riprende l’apocalittica “profezia” di un gruppo di scienziati del Mit (da
un’idea di Aurelio Peccei e Jay
Forrester) che quarant’anni fa
con il libro “The Limit of
Growth” sconvolse il mondo. Il
messaggio era chiaro e oggi più
urgente che mai: la Terra è un
sistema finito e la crescita esponenziale dell’umanità e dello
sfruttamento delle risorse non
può che portare il pianeta al collasso. ■
CINEMAMBIENTE, dal
31 maggio al 5 giugno, Cinema Massimo, Blah Blah, Cortile del Museo di Scienze
Naturali, Parco del Valentino,
www.cinemambiente.it.
Un mese di cinema, dal 27
marzo al 30 aprile, in dodici
Comuni della Val di Susa, per
riproporre il tema della memoria
delle piccole comunità di
montagna e della salvaguardia
dell’ambiente. E’ dedicato al
“femminile” (e alle sue
problematiche) il 17° Valsusa
Film Fest che ha per titolo
“Donne e libertà” e una sezione
corti con “Ritratti al femminile”.
Proiezioni, incontri, spettacoli,
concerti, una mostra
(“Femminile plurale” al Castello
di Susa) e un concorso artistico
oltre a quello cinematografico
che vede in competizione film da
tutto il mondo in 5 sezioni. La
novità è il progetto “Corti
dentro” con una giuria di
detenuti del carcere Santa
Caterina di Fossano. Ospiti
importanti come i registi Daniele
Vicari e Marco Ponti, gli attori
Enrico Lo Verso, Hedy Krissane
e Franco Neri, l’alpinista Hervé
Barmasse. E Giovanna Marini (in
concerto il 20 aprile a Venaus).
Il Festival si realizza anche
grazie a una campagna di
crowdfunding in rete. Tutti gli
eventi gratuiti. Mappa dei
comuni, programma e info
www.valsusafilmfest.it.
LA MUSICA
52 TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA
l’anteprima
LE NOTE INVADONO
I QUARTIERI
In attesa del festival, dal 15 al
24 aprile, ci sarà un’anteprima
della kermesse con una serie di
appuntamenti con esibizioni in
alcuni quartieri. Borgo Dora,
Porta Palazzo e Borgo Rossini,
(l’area di nuovo interesse
universitario grazie al Campus
Einaudi) saranno il palcoscenico
di questi “assaggi” in jazz che
prevedono concerti in piazza,
percorsi di conoscenza e
avvicinamento al festival e due
appuntamenti dedicati alla
figura femminile nella musica
afroamericana. Un modo per
espandere il più possibile la
rassegna e coinvolgere il
maggior numero di torinesi.
(g.l.v.)
DAL 26 APRILE AL 1° MAGGIO TORNA IL FESTIVAL GRATUITO DEDICATO AI SUONI AFROAMERICANI
Torino fa un tuffo nel jazz
e celebra Gillespie e Mingus
che che avevano compromesso
alcuni dei concerti più attesi era
azz festival, il ritorno. riuscito a catalizzare l’attenzioDal 26 aprile al 1° mag- ne di oltre 100 mila spettaori.
gio le piazze del centro Alcune connotazioni di base
(e non solo) saranno di sono rimaste: la gratuità dei
nuovo invase dalla musica concerti, ad esempio. E poi un
afroamericana per il secondo cartellone che si snoda lungo
appuntamento della rassegna due palchi principali (piazza
fortemente voluta dall’assesso- Castello per le esibizioni serali,
re alla Cultura Maurizio Brac- piazzale Valdo Fusi per quelle
cialarghe. Per la seconda edi- pomeridiane). E c’è la conferzione sono stati individuati alcu- ma di “Fringe”, la sezione dedini correttivi rispetto al 2012, cata al jazz più innovativo, l’anquando il festival, nonostante le no scorso proposto nei locali
avverse condizioni atmosferi- lungo il Po, quest’anno proba-
di GINO LI VELI
J
bilmente in piazza Vittorio.
Il cambiamento più significativo, oltre all’allungamento di
un giorno della kermesse, riguarda il direttore artistico,
Stefano Zenni, musicologo,
critico e docente universitario
al posto di Dario Salvatori.
Con i suoi collaboratori ha allestito un programma che
mette al centro dell’attenzione
la contaminazione del jazz
con altri generi e l’offerta di
proposte incosuete. Ma anche
gli omaggi a due monumenti
come Dizzy Gillespie e
Charlie Mingus, nelle esibi-
EVENTI DI PRIMAVERA TROVATORINO 53
Tania Maria
porta al festival
i ritmi brasiliani
Sotto,
Brian Lynch
A destra,
McCoy Tyner
zioni di Giampaolo Petrini big
band e della Mingus Dinasty
(la formazione che, da 30 anni, esegue la musica del grande contrabbasista) con la
Torino Jazz Ochestra. Ecco
quindi Enrico Rava con
l’Orchestra del Teatro Regio
diretta da Paolo Silvestri per il
concerto dì apertura in pazza
Castello.
E’ nel segno dell’incontro con
la musica brasiliana il concerto della cantante Tania Maria,
mentre la musica latina sarà il
cuore dello show di Mac Coy
Tyner, pianista per anni a fianco di John Coltrane. E’
un’esclusiva per il festival, al
pari di quella di Abdullah
Ibrahim, ai più noto come
Dollar Brand, introverso pianista sudafricano. Un altro nome storico che si esbirà sotto
la Mole è il batterista Roy
Haynes, nella grande festa
conclusiva della rassegna.
Nel segno della world music è
l’offerta del multistrumentista
etiope Mulatu Asttke mentre il
chitarrista Dorado Schmitt
esplorerà i sentieri del jazz
gypsy. Grande l’attesa per altri
due chitarristi: Larry Coryell,
in un gruppo che omaggia il
Davis elettrico (“Miles
Smiles”) e Mike Stern che
suonerà con altri importanti
solisti fusion come Bill Evans
e Dave Weckl. C’è spazio anche per i musicisti italiani: le
vocalist Cristina zavalloni,
Pilar, gli eporediesi Odwalla.
Gianluca Petrella più gli “imbucati” Roy Paci e Simone
Cristicchi,per set annunciati
ricchi di sorprese. ■
TORINO JAZZ FESTIVAL
- piazza Castello, piazzale
Valdo Fusi e piazza Vittorio,
dal 26 aprile al 1° maggio,
ingresso gratuito.
26 APRILE
piazzale Valdo Fusi
ore 17: Giampaolo Petrini Big
Band: omaggio a Gillespie
ore 18: Mingus Dinasty e
Torino Jazz Orchestra
piazza Castello
ore 21: Enrico Rava quartet e
Orchestra del Teatro Regio
27 APRILE
piazzale Valdo Fusi
ore 18: Roy Paci Corleone
piazza Castello
ore 21: Cristina Zavalloni &
Radar Band Tania Maria
Quartet
28 APRILE
piazzale Valdo Fusi
ore 18: Abudallah Ibrahim
piano solo
piazza Castello
ore 21: Mulatu Astatke Steps
Ahead
29 APRILE
piazzale Valdo Fusi
ore 18: Gianluca Petrella
Cosmic Band
piazza Castello
ore 21: Omaggio a Davis: Miles
Smiles
30 APRILE
piazzale Valdo Fusi
ore 18: Dorado Schmitt Focus
Francia
piazza Castello
ore 21: Mc Coy Tyner and Latin
All Stars
1° MAGGIO
ore 16, parata da piazzzale
Valdo Fusi a piazza Castello
piazza Castello
ore 17: Funk Off
Odwalla Focus Francia
Roy Haynes Fountain
of Youth Pilar
Mike Stern & Bill Evans
Simone Cristicchi & Funk Off
IL CONCERTO
TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA 55
Bunna
e Madaski, i
due musicisti
pinerolesi
fondatori
degli Africa
Unite
LA BAND RAGGAE ALL’HIROSHIMA PER DUE
SHOW CON LA FORMAZIONE DI 20 ANNI FA
Babilonia e poesia,
gli Africa Unite
tornano alle origini
rista e produttore dei Subsonica, Paolo Parpaglione e Cato,
ono trascorsi vent'an- fondatori dei Bluebeaters, Serni da quando gli Afri- gio Pollone dei Fratelli di Soleca Unite pubblicarono dad, Papa Nico e Mauro TavelBabilonia e poesia, la, rispettivamente, ancora
l'album che consacrò il gruppo oggi, percussionista e campiooriginario di Pinerolo al mon- natore degli Africa Unite.
do della grande musica. DieEd è da questo ventesimo
tro quel successo, che diede anniversario che è nata la pazfinalmente una forma al rag- za idea: una tournèe in tutta
gae made in Italy, non si cela- Europa con la stessa formaziova soltanto il genio di Bunna
L’ultimo
e Madaski, padri fondatori del
album
progetto consacrato a Bob
“Rootz”
degli Africa
Marley: oltre ai due “rasta”,
Unite è
contribuirono artisti destinati
uscito nel
poi ad intraprendere altre stra2010
de, come Max Casacci, chitar-
di DAVIDE AGAZZI
S
ne del 1993, gli stessi strumenti, gli stessi tecnici e lo stesso
spirito che animò il gruppo
reggae più famoso dello Stivale. Impossibile quindi non partire dal Piemonte e dall'Hiroshima Mon Amour di Torino:
un doppio appuntamento ad
inizio aprile, il 3 ed il 4 del
mese, nel locale di Via Bossoli 83, per richiamare i fan degli
esordi e per fare un regalo a
chi in quegli anni non era
ancora nato (tredici euro il
prezzo del biglietto). E la tournèe non appare solo come un
evento-nostalgia: a testimoniarlo i due nuovi brani, E'
sempre stata lì e Shame Down
Babylon, che accompagneranno il gruppo in questa nuova
avventura, oltre alle canzoni di
Babilonia e poesia e del successivo disco Un sole che brucia, come conferma Madaski:
“Penso che gran parte del
nostro pubblico, quello più
giovane in particolare, possa
gustarsi un repertorio quasi
inedito, diverso e sicuramente
poco suonato dalla formazione
contemporanea”. E dopo le
due tappe di Torino, saranno
sei le date italiane (tra cui spiccano Roma, Firenze e Bologna), prima di sbarcare
all'estero, dove gli Africa suoneranno a Cork e Dublino, in
Irlanda, al “The Garage” di
Londra e a Bruxelles. ■
AFRICA UNITE - Hiroshima Mon Amour, via Bossoli
83, 3 e 4 aprile, biglietti a 13
euro.
I CONCERTI
TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA 57
l’evento
“THE WALL” RIVIVE
TRENT’ANNI DOPO
Un’orchestra di 70 elementi per
reinterpretare The Wall, lo
storico concept album dei Pink
Floyd. È la ricetta della serata
che il Teatro Colosseo (su
organizzazione di Ad
Management) propone per il 10
aprile, a trent’anni dall’uscita
del film diretto da Alan Parker.
Una miscela di rock e classica,
con regia video in diretta, con
biglietti che vanno dai 22,50 ai
31,70 euro. Inizio alle 21.
IL 4 APRILE IL NUOVO TOUR DEL PRINCIPE DEI CANTAUTORI FA TAPPA AL TEATRO COLOSSEO
“Sulla strada” con De Gregori
riproporrà i suoi brani più amati e celebrati, che hanno segnaon ha paura di viag- to una carriera quarantennale
giare ed imparare nella musica.
ancora, Francesco De
Non solo al passato, naturalGregori. Per questo il mente, si rivolge la scaletta che
suo ultimo album Sulla strada il Principe della canzone d’autotrasmette prima di tutto un sen- re italiana ha scelto per questa
so di umiltà e di fiducia verso nuova avventura sui palchi: al
altri, che il cantautore romano centro dei nuovi live, infatti,
ha ben dimostrato lo scorso brilla Sulla strada e in particofebbraio a Saint-Vincent, suo- lare la traccia scelta come sinnando insieme a un gruppo golo di lancio, dal titolo Guaremergente valdostano di folk- da che non sono io. Ed ora che
rock, L’Orange.
Adesso di nuovo in tour, l’in- “The Wall” di Alan Parker
terprete di Alice, Adelante! Ade- In alto, Francesco De Gregori
lante! e La donna cannone, parte dall’Atlantico Live di Roma
per poi fare tappa a Torino il 4
aprile, nel giorno del suo compleanno (compirà 62 anni) con
un atteso concerto al Teatro
Colosseo (ore 21, biglietti da
29,90 a 57,50 euro, organizza
F&P con Set Up Live) dove
di GUIDO ANDRUETTO
N
la ricerca del contatto con il
pubblico si è fatta per lui sempre più urgente, il live sotto la
Mole si annuncia irripetibile per
la possibilità di ascoltare uno
dei massimi interpreti della
musica leggera a distanza ravvicinata, quasi guardandolo
negli occhi, nell’intimità del
teatro Colosseo.
Ad accompagnare sul palco
il cantautore romano ci saranno Paolo Giovenchi e Lucio
Bardi alle chitarre, Alessandro
Arianti alle tastiere e alla fisarmonica, Alessandro Valle al
mandolino e alla pedal steel
guitar, Guido Guglielminetti al
basso, Stefano Parenti alla batteria ed Elena Cirillo al violino
e ai cori. ■
FRANCESCO DE GREGORI - Teatro Colosseo, via
Madama Cristina 71, 4 aprile,
ore 21. Biglietti da 29,90 a
57,50 euro.
I CONCERTI
TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA 59
l’evento
CALIFANO E “LE ROI”
COPPIA PERFETTA
IL CANTANTE PUGLIESE PORTA AL COLOSSEO
UNA VITA FATTA DI SUCCESSI INTRAMONTABILI
Inossidabile Al Bano
50 anni di carriera
in un solo show
ce guarda avanti sentendo sulle sue spalle la responsabilità di
iascoltare oggi Nel quasi 50 anni di carriera, e torsole, il primo 45 giro na sui palchi da debuttante, speinciso da Al Bano Car- rimentando per la prima volta
risi, fa venire i brividi. l’ebbrezza di una tournée nei
Ancora di più vederlo mentre teatri. Domenica 14 aprile, al
canta, giovanissimo com’era Colosseo, il cantante pugliese
alla fine degli anni Sessanta, in sarà di nuovo in scena sotto la
un filmato in bianco e nero del- Mole con uno spettacolo che
la Rai che oggi gira su YouTube. ripercorre tutta la sua vita. Per la
Per chi è stato un bambino in regia di Gennaro Nunziante e
quegli anni e si ricorda i propri su iniziativa di AC Production
genitori che adoravano i brani e del Teatro Verdi di Montecatidi quel cantante con una voce ni. ■
AL BANO - Teatro Colostrascinante e commovente,
come Io di notte, Pensando a te seo, via Madama Cristina 71,
e Acqua di mare, è facile cade- 14 aprile. Biglietti da 28,10 a
re nella nostalgia. Al Bano inve- 51 euro.
di GUIDO ANDRUETTO
R
Non c’è posto più indicato de Le
Roi, il mitico dancing creato dal
genio visionario di Carlo
Mollino, per ospitare la
performance di Franco Califano,
l’interprete di tanti successi
della musica leggera e della
canzone popolare, che è cosa
ben diversa dal pop, come Tutto
il resto è noia, Ti perdo, Io me
m’briaco e Io non piango. L’ex
Sala Lutrario, che è la classica
balera ma con stile
architettonico e decori davvero
particolari, tanto che oggi è
tornata di moda grazie agli
eventi di musica elettronica
organizzati da Xplosiva e Xanax,
ospiterà il 16 aprile (ore 21,
biglietto a 10 euro inclusa la
consumazione) il cantante e
poeta romano, di Ostia, meglio
noto come Er Califfo o come
“maestro”. Impossibile non
ricordare qui la superba
imitazione del suo personaggio
che ha fatto Fiorello in passato,
evidenziandone il carattere
rude, da macho, e soprattutto la
sua incontenibile tendenza a
dire tutto quello che gli passa
per la mente. Ad organizzare
sono Toni Campa e Luciana De
Biase, che vantano una
specializzazione per la musica
leggera anni 60 e 70. (g.a.)
I CONCERTI
TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA 61
Elio e Le Storie
Tese,
attesisissimi
al Colosseo
In basso,
Cristiano
De Andrè
DOPO IL SUCCESSO MEDIATICO DI SANREMO, LA BAND IL 18 APRILE AL TEATRO COLOSSEO
Elio, un evento pieno di note
nuovo tour. Un appuntamento,
come sempre, imprevedibile e
educi dallo straordina- ricco di sorprese, dove il gruppo
rio successo mediatico piazzatosi secondo al Festival
di Sanremo (e dall'inat- dell'Ariston e vincitore del Pretesa, ma legittima, riva- mio della Critica, grazie a “La
lutazione musical-culturale), Elio canzone mononota”, si appresta
e Le Storie Tese fanno tappa, il a far divertire il pubblico piemon18 aprile, al Colosseo per il loro tese a suon di gag, travestimenti
di DAVIDE AGAZZI
R
l’altro spettacolo
IL NUOVO DISCO DI CRISTIANO DE ANDRÈ
Dopo dodici anni dal suo ultimo album di inediti e dopo aver
rivisitato più volte l'immenso e prezioso repertorio paterno, il 19
aprile alle 21 Cristiano De Andrè presenta, al Colosseo, il suo nuovo
disco "Come in cielo così in guerra", dove,
accompagnato dalla sua band storica, propone le
canzoni dell'ultimo album, attingendo sempre dal
repertorio del padre Fabrizio.
(d.ag.)
CRISTIANO DE ANDRE’ - 19 aprile alle 21 al
Colosseo, biglietti da 29,40 a 47 euro
e battute. Un concerto pronto a
sfruttare l'onda d'entusiasmo
ligure combinata con i successi
di sempre, come “Tapparella”,
“Shpalman” e “Parco Sempione”, senza prendersi troppo sul
serio, mascherando l'abilità tecnica che si cela dietro al gruppo
fondato da Stefano Belisari,
accompagnato, come sempre,
dalla sua storica formazione.
L'inizio del concerto è previsto
per le 21. Dopo la data di Torino, la tournèe degli Elio e Le Storie Tese continuerà fino ai primi
di maggio, quando, dopo aver
attraversato mezza Italia, suoneranno il 4 del mese al Gran Teatro Palabam di Mantova. ■
ELIO E LE STORIE TESE
- 18 aprile alle 21 al Teatro
Colosseo, via Madama Cristina 71, biglietti da 25,50 a 37,60
euro, info 011/6698034-6505195,
www.teatrocolosseo.it
IL CONCERTO
TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA 63
TEATRO REGIO GIÀ TUTTO ESAURITO PER LO SHOW BENEFICO DEL MUSICISTA ASTIGIANO
Il piano di Paolo Conte per Haiti
di ALBERTO CAMPO
unedì 29 aprile, nel bel mezzo del “Tori- Via con me. Eppure ogni tanto lo si avvista qui e
no Jazz Festival”, con cui - volendo - là, implicato magari in complicità con musicisti
potrebbe avere molto a che fare, Paolo di altre generazioni, da Malika Ayane (alla quaConte torna a calcare il palco del Teatro le ha offerto di recente Glamour, canzone incluRegio, sede d’innumerevoli sue performance sa in Ricreazione, dopo che nel precedente Gromemorabili. L’occasione, tuttavia, è speciale: si vigli aveva addirittura duettato con lei su Little
tratta infatti di un concerto di beneficenza (desti- Brown Bear) ai Marlene Kuntz (ai tempi di Uno,
nataria: la comunità dei padri camilliani della dove suonava il pianoforte in Musa). Più che
Chiesa di San Giuavventure o sorprese,
seppe, impegnata
comunque, il suo
nella costruzione di
pubblico si aspetta un ospedale per la
soprattutto in concercura delle lesioni
to - certezze. E l’Avcutanee ad Haiti), che
vocato non si sottrae
a dispetto di tariffe da
a quel rituale, per
primato - minimo
quanto abbia occa72.80 euro, massimo
sionalmente il vezzo
119.60 - è andato
di ritoccare gli arranesaurito in prevendigiamenti o rinfrescata con larghissimo
re la selezione dei
anticipo. Merito del
brani proposti dal
fascino inossidabile
vivo. In città Conte è
dell’artista astigiano,
stato avvistato ancoche alla veneranda
ra il 21 settembre
età di 76 anni prosescorso, sempre al
gue imperterrito la
Regio (ovviamente
propria carriera: per
sold out pure in quelrestare alle esibiziola circostanza), ospini dal vivo, ne ha in
te di “MiTo”, e allora
programma due a
aveva in scaletta - fra
metà aprile in Gerle tante cose - Sotto
mania, a Colonia e
le stelle del jazz, Alle
Amburgo, e all’orizprese con un verde
zonte un’altra, il 24
milonga, Bartali,
Paolo Conte: il suo show al Teatro Regio il 29 aprile
raccoglie fondi per aiutare Haiti dopo il terremoto
giugno, alla WienerDancing, Gli imperStadthalle della capimeabili e Diavolo
tale austriaca. Ovviamente a dettare il ritmo - rosso. Come quella sera, in scena con lui sarà
piuttosto pacato, in verità - è lui, che fretta o ansie schierata l’orchestrina di cui fanno parte i sodaparticolari davvero non ne ha più. Da un punto di li più fidati: Daniele Di Gregorio (batteria, pervista discografico, ad esempio, l’ultima raccolta cussioni e pianoforte), JinoTouche (contrabbasdi canzoni originali - Nelson - risale all’ottobre so), Daniele Dell’Olmo (chitarra), Massimo Pitdel 2010, mentre la successiva Gong-oh - datata zianti (fisarmoniche e molto altro) e Luca Velotnovembre 2011 - era una collezione di successi ti (sassofoni e clarinetto). ■
PAOLO CONTE - Teatro Regio, piazza
con dentro un solo inedito (La musica è pagana), oltre a una versione rinnovata del classico Castello, 29 aprile. Biglietti esauriti.
L
IL CONCERTO
TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA 65
LA NANNINI AL PALAOLIMPICO CON I SUOI SUCCESSI E CON UN DISCO IN OMAGGIO AI FAN
Gianna, un uragano rock’n’roll
Gianna Nannini torna al Palaolimpico il 30 aprile
no ricevere in omaggio una
copia digitale di un brano inedinergico, speziato e per- to (Rivoluzionariamente rock
fino un po’ ruvido. È il dovrebbe essere il titolo defiprofumo rock’n’roll di nitivo), che la cantante di Siena
Gianna Nannini, l’es- ha composto proprio per l’apersenza stessa della sua musica
che si scatena come un uragano l’evento
quando arriva dal palco. L’in- CON GLI STATUTO
terprete di canzoni che hanno
segnato a fondo l’evoluzione 30 ANNI DI SKA
del rock italiano, da Meravigliosa creatura a Bello e impossibile, da Un ragazzo come te a È tutto all’insegna del numero
Cuore zingaro, sarà di nuovo “30”: gli Statuto festeggeranno i
live sotto la Mole il 30 aprile loro 30 anni di attività
alle 21 al PalaOlimpico ex Iso- all’Hiroshima Mon Amour e lo
zaki (biglietti da 37,95 a 47,15, faranno il 30 aprile. Un
organizzano Live Nation e Set compleanno importante per la
Up Live) per il passaggio del- storica band ska torinese, che
l’Inno Tour 2013 nei palazzet- con la data nel club di via
ti, che si accompagna ad alcune Bossoli dà il via al tour con cui
novità interessanti. La prima, celebreranno l’anniversario e
ad uso e consumo dei fan, pre- lancia anche il nuovo disco.
vede che gli spettatori possa- L’ingresso costa 10 euro.
di GUIDO ANDRUETTO
E
tura dei concerti. L’altra novità
di rilievo, è poi l’imponente
scenografia e architettura di
visual e luci che caratterizzerà
lo show della Nannini, anche
grazie al lavoro di Patrick Woodroffe, light designer per Rolling Stones, Lady Gaga ed
Elton John. Per il resto, è sempre la musica a contare più di
tutto, e con la cantautrice toscana questa è più che una certezza. Ripensando a brani come
America, Gelosia e alla bellissima Sei nell’anima o a Siamo
nella merda con Fabri Fibra,
non può sfuggire quell’essenza rock che ha fatto della Nannini una delle artiste della scena musicale italiana più famose oltre i confini nazionali. ■
GIANNA NANNINI - Palaolimpico, piazza d’Armi, 30
aprile. Biglietti da 37,95 a
47,15 euro.
IL CONCERTO
TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA 67
L’EX LEADER DEI DIRE STRAITS IL 2 MAGGIO AL PALAOLIMPICO CON UNA BAND DI AMICI FIDATI
Knopfler gioca con il passato
all’approfondimento del country e del mito americano(già
lla soglia dei 64 anni emerso, peraltro ai tempi dei
(li compirà ad ago- Dire: “Once upon a time in the
sto), Mark Knopfler è west”), della musica celtica e
nella condizione di del blues. Il tutto proposto con
stare sul palco e incidere solo uno stile rarefatto e intimista,
la musica che ama. Conclusa assai lontano dall’iconografia
la travolgente esperienza dei rockettara. Passioni che poi si
Dire Straits, di cui è stato lea- ritrovano in maniera quasi
der indiscusso, il chitarrista di completa nell’ultimo lavoro
Glasgow ha intrapreso una car- “Privateering”, per il quale
riera da solista in cui ha cerca- Knopfler, in compagnia di amito di allontanarsi dai territori ci di viaggio fidati ha deciso di
musicali seguiti con la rock intraprendere un lungo tour che
band di “Sultans of swing”. il 2 maggio lo farà salire sul
Quasi un’esigenza di vita più palco del PalaOlimpico torineche artistica tanto che una vol- se (il giorno dopo sarà a Milata dichiarò: “Considero i Dire no, poi tornerà a luglio). “È
Straits come un luogo meravi- come essere capitano di una
glioso da visitare ma non in cui
L’ultimo disco,
fermarsi per viverci”. Ed ecco“Privateering”,
lo dedicarsi alla composizione
del 2012
In alto,
di colonne sonore, alla produMark Knopfler
zione di tanti artisti (da Bob
Dylan a Willie De Ville),
di GINO LI VELI
A
piccola nave che si gode la vita
on the road con il suo equipaggio”, ha spiegato annunciando
il tour , chiamato “Evening
with Mark Knopfler and
band”.
“Oltre ai brani del nuovo
album - ha detto il chitarrista ne suonerò alcuni dei Dire
Straits, cambiandoli qua e là
per tener vivo il significato che
le persone hanno dato e danno
alle parole che sono state scritte, e che amano tutt'ora. Senza
renderle però uno spettacolo di
cabaret. Ci sono brani, come
“Sultans of swing” che, se alla
fine del pezzo non fai quel giro
di chitarra, alle persone non va
giù. Mi piace giocare con le
vecchie canzoni che ho scritto
per loro e a loro piace sentirle,
semplicemente così”. ■
MARK KNOPFLER - 2
maggio al PalaOlimpico, alle
21. Biglietti da 34 euro
IL CONCERTO
TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA 69
Lana Del Rey,
newyorkese
ventiseienne,
sarà sul palco
del PalaIsozaki
per la prima
volta in Italia
il 3 maggio
IL FENOMENO LANCIATO DA YOUTUBE LA PRIMA
VOLTA IN ITALIA IL 3 MAGGIO AL PALAISOZAKI
Lana Del Rey
una femme fatale
dall’aria maudit
segreto del successo di questa
cantante ventiseienne registrata
dimostrare quanto sia all’anagrafe come Elizabeth
stata
vertiginosa Woolridge Grant? Probabilmenl’ascesa di Lana Del te nel fascino retrò ostentato dalRey al gotha della pop le sue canzoni e - soprattutto music basta la capienza del luo- dal contorno d’immagine, in
go che accoglie la sua prima apparente contrasto con la perapparizione dal vivo in Italia, vasività del digitale nel mondo
venerdì 3 maggio: il Palaolim- contemporaneo, quando in realpico progettato da Arata Isozaki.
Addirittura. E nei giorni seguenti tocca al Palalottomatica di
Roma e al Forum di Assago. Per
intendersi: la tappa parigina della medesima tournée, il 27 aprile all’Olympia, è andata esaurita in prevendita nel giro di un
minuto e mezzo. Dove sta il
di ALBERTO CAMPO
A
tà è stata proprio l’abilità nella
gestione del profilo sul web a
favorirne l’affermazione. Dopo
la falsa partenza datata 2010,
con un mediocre album intestato ancora al precedente pseudonimo Lizzy Grant, l’ambiziosa
newyorkese ha cambiato registro e nell’estate dell’anno
seguente è diventata catalizzatrice di una delle febbri virali
tipiche di internet, postando su
YouTube il clip di “Video
Games”, che in breve tempo ha
totalizzato oltre 20 milioni di
contatti. Con quel biglietto da
visita Lana Del Rey si è presentata alla major Interscope, che
l’ha scritturata e si è impegnata
a finanziare il disco uscito poi
nel gennaio 2012, destinato a
divenire best seller da cinque
milioni di copie: “Born To Die”.
Titolo che esemplifica in modo
eloquente il contegno maudit del
personaggio, con quella sua aria
da femme fatale uscita da un
film di David Lynch (il quale,
interrogato a proposito, si è così
espresso: “Ha un carisma fantastico, sembra nata in un’altra
epoca”). Contesa a colpi di
milioni di dollari dai grandi marchi della moda e delle auto di
lusso, è ora un’icona pop che
Warhol avrebbe adorato (e probabilmente serializzato come
Marilyn o Elvis). Nulla pare
esserle più vietato: in futuro la
ammireremo pure al cinema. ■
LANA DEL REY - 3 maggio al PalaIsozaki. Biglietti da
36,80 a 48,30 euro, info
www.livenation.it
IL CONCERTO
TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA 71
LA BAND MILANESE A TORINO IL 4 MAGGIO E IL 5 OTTOBRE
Con Kekko e i Modà
il rock è romantico
di GUIDO ANDRUETTO
irismo ed energia rock.
Ecco la formula segreta
che si cela, ma nemmeno tanto, dietro il successo dei Modà, una tra le band italiane della scena pop più seguite e osannate dal pubblico giovanile insieme ai Negramaro.
La loro nuova tournée nei palazzetti che parte il 9 aprile dal
Palalottomatica di Roma, passa da Torino in un PalaOlimpico già tutto esaurito il 4 mag-
L
I Modà, da Sanremo al PalaOlimpico
gio, tant’è che gli organizzatori
si sono immediatamente affrettati a predisporre un bis con
un’altra data fissata per il 5
ottobre sempre nell’ex sito
olimpico di corso Sebastopoli.
Sono passati appena nove anni
dal debutto nel 2004 del gruppo
milanese, quando i cinque
musicisti - Francesco “Kekko”
Silvestre (voce), Enrico Zapparoli (chitarra), Diego Arrigoni
(chitarra), Stefano Forcella
(basso) e Claudio Dirani (batteria) - pubblicarono con una
major il loro primo disco Ti
amo veramente e oggi il successo per loro sembra inarrestabile, come sta dimostrando l’apprezzamento che il pubblico ha
espresso finora per l’ultimo
album Gioia e per i brani presentati al Festival di Sanremo,
Come l’acqua dentro il mare e
Se si potesse non morire. ■
MODÀ - Palaolimpico,
piazza d’Armi, 4 maggio.
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IL CONCERTO
TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA 73
AL COLOSSEO IL GRUPPO DI FRANZ DI CIOCCIO RIPROPONE I BRANI ESEGUITI CON DE ANDRÈ
La Pfm e quello
“scandaloso”
sodalizio con Faber
di GUIDO ANDRUETTO
È
un felice ritorno, ogni
volta. Quando la Premiata Forneria Marconi rivisita il repertorio
di Fabrizio De Andrè, accade
puntualmente qualcosa di magico, di unico ma anche di ripetibile, perché dopo rimane sempre una voglia che brucia sotto
pelle di riascoltarli. È quindi
facilmente prevedibile un nuovo tutto esaurito per la data che
il trio di rock progressive italiano più famoso nel mondo, oggi
composto da Franz Di Cioccio
alla batteria, percussioni e voce,
Patrick Djivas al basso elettrico e Franco Mussida alle chitarre e voce, terrà il 4 maggio
sul palco del Teatro Colosseo di
via Madama Cristina (ore 21,
organizza Ad Management),
dove il gruppo è ormai praticamente di casa. L’ossatura del
concerto resta la stessa degli
altri passati, in cui la Pfm aveva
presentato in nuove versioni
alcune delle straordinarie canzoni dell’amico Faber, ricucendo i pezzi di un filo spezzato il
cui inizio va fatto risalire al
Fabrizio
De André
In alto,
la Pfm, attesa
il 4 maggio
al Teatro
Colosseo
1979 e al disco Fabrizio De
André in concerto - Arrangiamenti Pfm (più noto semplicemente con il titolo In concerto
con PFM vol. 1), che raccoglieva le registrazioni dei concerti
di cui furono protagonisti insieme la Pfm e il cantautore genovese in tre palasport italiani, tutti connotati da una potente
matrice rock. “La nostra tour-
née è stata il primo esempio di
collaborazione tra due modi
completamente diversi di concepire e eseguire le canzoni disse una volta De Andrè a proposito del loro scandaloso sodalizio - un’esperienza irripetibile perché Pfm non era un’accolita di ottimi musicisti riuniti per
l’occasione, ma un gruppo con
una storia importante, che ha
modificato il corso della musica italiana”. Sulla scia di queste parole, e nel ricordo di
Faber, non resta che andare a
riascoltarli dal vivo. ■
PFM CANTA DE ANDRÈ
- Teatro Colosseo, via Madama Cristina 71, 4 maggio.
Biglietti da 30,60 a 40,80 euro.
IL CONCERTO
TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA 75
LA SCOPERTA DI SANREMO 2012 - FIRMATA CASELLI - IL 5 MAGGIO AL TEATRO COLOSSEO
Il piano di Gualazzi
energia e tecnica
assieme alla band
di GINO LI VELI
imido, dall’aspetto un
po’ impacciato e goffo,
il marchigiano Raphael Gualazzi, 32 anni, è
il classico artista che si scatena
e offre il meglio di sé soltanto
quando padroneggia la propria
musica, dal vivo o in uno studio
di registrazione. Perché è un
talento puro, una delle novità
più intriganti e interessanti
emerse nel panorama nazionale
negli ultimi tempi, che il prezioso, intelligente lavoro di
“editing musicale” di quella
“regina Mida” che è Caterina
Caselli Sugar, ha permesso di
far conoscere a un pubblico
vasto , lasciando intatte le notevoli qualità naturali.
Raphael Gualazzi, note pianistiche
Un’esibizione live, come e una gran voce jazz, atteso
quella che proporrà il 5 maggio sul palco del Teatro Colosseo
al Teatro Colosseo, accompagnato da nove elementi - otto sono francesi, tra te album “Reality and Fantasy” (e per chi volescui tre coriste - è probabilmente la dimensione se approfondire il talento di Gualazzi, in circolamigliore per apprezzare le doti di questo ragaz- zione c’è anche un cd più tipicamente jazzistizo innamorato fin da piccolo del piano jazz degli co, “Love Outside the Window”, del 2005). Nel
anni Venti e Trenta (Jelly Rol Morton, Fats Wal- curriculum anche il secondo posto nel 2011
ler e Scott Joplin sono i suoi punti di riferimen- all’Eurofestival e il riarrangiamento di un brano
to iniziali) ma in grado di spaziare in atmosfere dei Fleetwood Mac, “Don’t stop”, usato come
che toccano tanti altri sentieri, dal blues alla musi- spot da una compagnia petrolifera.
ca latina, al country, alla melodia italiana, fino
Questa capacità di calarsi completamente nelal rock stile Ben Harper. Lo testimonia il suo ulti- la musica, di interpretarne gli aspetti più genuimo, intenso e variegato lavoro discografico, ni, a volte anche con un filo di ironia, senza pri“Happy mistake”, che contiene il suggestivo bra- vilegiare un genere preciso, è probabilmente la
no “Sai (ci basta un sogno)”, intriso di sapori sua cifra stilistica più interessante. Cui va aggiungospel, presentato all’ultimo festival di Sanre- ta la capacità di sprigionare dal palco energia e
mo, dove qualche mese fa è tornato due anni tecnica strumentale invidiabile. ■
RAPHAEL GUALAZZI - Teatro Colosseo
dopo l’affermazione nella sezione giovani con
“Follia d’amore”, pezzo trainante del preceden- il 5 maggio alle 21. Biglietti da 24 a 35 euro
T
L’OPERA
TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA 77
Il “Don Carlo”
con le scene,
i costumi
e la regia
di Hugo de Ana
In basso,
Gianandrea
Noseda
IN SCENA DALL’11 AL 23 APRILE, MA CI SONO
ANCHE MOSTRE, CONVEGNI, INCONTRI E FESTE
Il Regio festeggia
la sua rinascita
con il “Don Carlo”
una ricchissima serie di manifestazioni che coinvolgeranno
nniversario importan- tutta la città e dall’11 aprile (inite da festeggiare: 40 zialmente era previsto il 10 aprianni dalla rinascita. le) mette in scena “Don Carlo”
Era il 10 aprile 1973 di Giuseppe Verdi, festeggianquando il Teatro Regio inaugu- do così anche il bicentenario
rava la sua nuova sede disegna- verdiano. Il grand-opèra verdiata da Carlo Mollino con “I no viene proposto nella versioVespri Siciliani” di Verdi diret- ne in italiano in quattro atti con
ti da Fulvio Vernizzi e il debutto come regista di Maria Callas
(rimase la sua unica esperienza
in questo campo). La storia del
Regio risale ad anni molto più
lontani: era stato fondato nel
1740 ed era bruciato nel 1936.
Così ad aprile il Regio festeggia l’importante ricorrenza con
di SUSANNA FRANCHI
A
il direttore musicale del Regio,
Gianandrea Noseda, sul podio.
E’ un allestimento prodotto dal
Regio già andato in scena nel
2006: Hugo de Ana firma regia,
scene e costumi, un allestimento sontuoso e storicamente affascinante che ripropone i colori e
i fasti della Spagna di Filippo
II. Stellare il cast che propone
il tenore Ramon Vargas come
Don Carlo, Barbara Frittoli nel
ruolo di Elisabetta di Valois, il
basso russo Ildar Abdrazakov
nei panni di Filippo II, Ludovic
Tézier come Marchese di Posa,
Daniela Barcellona è la Principessa Eboli, Marco Spotti il
Grande Inquisitore. Il 13 aprile alle 20 "Don Carlo” sarà trasmesso da Radiotre, il 17 aprile alle 15.30 nella Sala del
Caminetto, con l’Università, il
convegno “Intorno al Don Carlo”. Tra le tante manifestazioni
del quarantennale ricordiamo la
mostra “Il Regio, la fabbrica dei
sogni”, curata da Paola Giunti
e Simone Solinas, che, nel
Foyer del Toro, racconta la storia degli ultimi quarant’anni del
teatro; il 6 aprile Open Day al
Teatro Regio e alle 19 Festa
anni ‘70 a ingresso libero, però
bisogna essere vestiti in stile! Il
Regio ha in serbo sorprese per
chi è nato il 10 aprile 1973: scrivere a [email protected]. ■
DON CARLO - Teatro
Regio dall’11 al 23 aprile,
piazza Castello, biglietteria
del Regio info 011/8815241242, www.teatroregio.torino.it
IL TEATRO
TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA 79
“C’È GENTE STASERA?” AL COLOSSEO IL 26
E 27 APRILE CON I SUOI ATTORI E L’ORCHESTRA
Gigi Proietti
un mattatore
due giorni a Torino
in scena
L’INCUBO DI GIOELE
NON È A LIETO FINE
Ha tinte autobiografiche
agrodolci "Nascosto dove c’è più
luce" scritto, diretto e
interpretato da Gioele Dix, il 12
e 13 aprile al Colosseo. Una
sorta di confessionale comico
per un grande beniamino del
pubblico televisivo in "Mai dire
goal". Ma Dix non ha mai
lasciato il teatro, guadagnando
di recente sonori successi con le
regie di "Oblivion Show 2.0" e di
"Sogno di una notte di mezza
estate". E dopo alcune stagioni
di tournée con l’antologico
"Dixplay", Dix torna alla
drammaturgia con questa sorta
di diario. Il protagonista è un
attore che si sveglia sul palco
nel mezzo di un incubo, incontra
un angelo custode (Cecilia Delle
Fratte) che dovrà traghettarlo
nell’aldilà. Il commediante si
confida, preparandosi alla meta,
ma qualcosa devasterà il piano.
La narrazione è accompagnata
dalla musica celestiale di
Savino Cesario, la scenografia,
di Francesca Pedrotti, è al
contempo concreta ed astratta, il
disegno luci è di Carlo Signorini.
(mau.se.)
“NASCOSTO DOVE C’E’ PIU’
BUIO” di e con Gioele Dix - 12 e
13 aprile al Teatro Colosseo
di MAURA SESIA
Gigi Proietti
dedica a Torino
due date della
sua brevissima
tournèe
In basso,
Gioele Dix
are, quindi da cogliere, le occasioni per
applaudirlo fuori dal suo GranTeatro
capitolino: si concede poche date di
tournée in Italia, di cui due a Torino, il
mattatore Gigi Proietti con “C’è gente stasera?”, il 26 e 27 aprile
al Colosseo. E sono anche le uniche su un autentico palcoscenico.
Il luogo e l’indiscusso fascino del personaggio, scoperto dal regista Giancarlo Corbelli a metà anni 60 al Centro Universitario Teatrale romano, rende appetibile uno show in cui il protagonista si circonda di alcuni suoi attori, Claudio Pallottini, Loredana Piedimonte, Marco Simeoli, artisticamente cresciuti nel Laboratorio
condotto dallo stesso Proietti; la solita imprevedibile commistioni di generi, canzoni e monologhi, ammiccamenti e lacerti poetici, accompagnati da un’orchestra diretta dal
maestro Marco Vicari. Proietti ha uno sguardo magnetico e doti di improvvisatore ed
intrattenitore che seducono gli spettatori, a
teatro, in televisione, al cinema, alla radio. ■
“C’E’ GENTE STASERA?” di e con
Gigi Proietti - 26 e 27 aprile al Teatro Colosseo. Biglietti da 36,80 a 66,40 euro, info
www.teatrocolosseo.it
R
IL TEATRO
TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA 81
LA RASSEGNA DAL 12 AL 21 APRILE FRA CASA TEATRO RAGAZZI, AGNELLI E PIAZZA D’ARMI
Bambini in platea
ma Giocateatro
è davvero per tutti
di MAURA SESIA
S
empre più piccoli gli
spettatori in platea, per
loro si confeziona
“GiocateatroTorino”,
vetrina e concorso di teatro per
le nuove generazioni, alla
diciassettesima edizione dal 12
al 21 aprile, soprattutto alla
Casa del Teatro Ragazzi e Giovani. Sono ormai normali i titoli per bimbi di tre anni, ma
aumentano anche quelli per i
ventiquattro mesi d’età, come
“Galou le berger” in francese e
italiano, di 3 Chardons da Parigi, è la storia di un baby pastore e del suo agnellino, in scena
il 13 ed il 14 aprile, o “Apriti
Sesamo” di Reframe e ‘O Zoo
Nô, sorta di cartoon danzato, il
18 e 19 aprile; per i maturi treenni c’è “L’ora felice, la parola
ai colori” di Arno Klein, pièce
sui fondamenti della pittura, il
17 e 18 aprile e “Il gioco del
lupo” di Teatrodistinto, che aveva vinto una menzione nel
2012: è un lavoro senza parole
sull’aggressività, il 18 aprile.
Parecchie le proposte per tutti,
come “Il re pestatore” di
Due spettacoli
di Giocateatro
“Pippi”
e, in alto,
“Il gioco
del lupo”
Pasquale Buonarota e Alessandro Pisci che inaugura la manifestazione il 12 aprile alle 21: è
una toccante, melanconica e
buffa storia sul tempo, poco tecnologia, molto attorale e avvincente; è per grandicelli “Jack
Frusciante è uscito dal gruppo”
di Assemblea Teatro, un vortice di energia dal libro di Enrico
Brizzi, il 17 aprile; è per chi
ama l’avventura estrema
“Antartica, lo straordinario
viaggio di Shackleton” di Onda
Teatro con Silvia Elena Montagnini, il 17 e 18 aprile. Da non
mancare l’evento speciale sotto uno chapiteau in piazza d’Armi “Era, sonetto per un clown”
di MagdaClan Cinque, con Flic
Scuola di Circo. La direzione
artistica è di Graziano Melano
della Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani, con le nove compagnie del Progetto Teatro
Ragazzi e Giovani Piemonte. ■
GIOCATEATRO TORINO - dal 12 al 21 aprile Casa
Teatro Ragazzi, Teatro Agnelli, Piazza d’Armi, info
www.giocateatrotorino.it
LA DANZA E IL MUSICAL
TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA 83
Il tango torna
protagonista a
Torino nel
weekend di
Pasqua
In basso, una
scena da
Siddharta the
musical
COMINCIA IL 1° APRILE AL TEATRO NUOVO LA RASSEGNA ATTESA DA TUTTI GLI APPASSIONATI
Tango, una milonga per Pasqua
al Teatro Nuovo nella stagione
del Gesto e l’ Anima: in scena il
al 28 marzo al 1° apri- Tango delle Stelle e la musica
le, l’’International dell’Ensemble Hyperion. StarTango Torino Festival ring anche Marcela y Stefano.
diretto da Marcela Con loro, cinque delle sei copGuevara y Stefano Giudice tor- pie di maestri-ballerini ospiti: i
na per la tredicesima Pasqua al divi Miguel Angel Zotto y
campo base: NH Lingotto Tech Daiana Guspero; i veterani
e 8 Gallery. Ma alza il sipario Sebastian Arce y Mariana Mondi CLAUDIA ALLASIA
D
lo spettacolo
UN PICCOLO BUDDHA IN SCENA ALL’ALFIERI
Eventidivalore Production è nata dall’esperienza teatrale con i
detenuti, è stata poi naturale la realizzazione di show socialmente
utili, quali “Siddharta the musical”, il 6 ed il 7 aprile all’Alfieri. Testi
e libretto sono firmati da IsaBeau, coreografie di
Chiara Valli e alle musiche ha collaborato Beppe
Carletti. “Siddharta” è ispirato al libro di Hesse al
film “Piccolo Buddha” di Bertolucci.
(m.s.)
SIDDHARTA THE MUSICAL - 6 e 7 aprile al Teatro
Alfieri, biglietti da 17,50 a 55 euro
tes; gli innovatori Esteban
Moreno y Claudia Codega; i
giovani del tango nuevo
Damian Rosenthal y Celine
Ruiz, Sebastian Achaval y
Roxana Suarez. Al termine, tutti al Club Almagro per la milonga d’apertura. Il venerdì Fiesta
de bienvenida. Tra i molti
appuntamenti del weekend: la
milonga pomeridiana di sabato
seguita dal Gran Baile de Gala
con i virtuosismi tecnici e le
improvvisazioni al ghiaccio bollente di Sebastian Arce y Mariana Montes, Esteban Moreno y
Claudia Codega. E la Gran fiesta de Pasqua, special guest
Miguel Angel Zotto y Daiana
Guspero. ■
TANGO TORINO FESTIVAL - dal 28 marzo al 1° aprile al Teatro Nuovo, NH Lingotto, 8 Gallery, Club Almagro. Info www.marcelaystefano.com
IL TEATRO
84 TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA
Steven Berkoff,
regista e
protagonista
di “Requiem for
ground zero”
piccolo poema
sugli eventi
dell’11
settembre
IN SCENA PER LO STABILE L’11 SETTEMBRE E LE TRAGEDIE DI UNA DONNA E UN PARTIGIANO
Drammi universali e personali
carnefice. Il terzo è Berkoff, e
attraverso di lui il pubblico,
teven Berkoff è uno chiamato a rappresentare il dedei protagonisti di stino dei sopravvissuti. “Mi sopunta della scena in- no trovato a scrivere questo poeglese, come attore tea- ma come avessi il bisogno di
trale e cinematografico (in dare qualcosa a questa tragedia;
“Arancia meccanica” e “Barry piangere e al tempo stesso renLindon” e, più recentemente, in dere omaggio, piangere e espri“Millennium”), regista, scritto- mere anche rabbia, furore, comre e drammaturgo. Nel 2002, al- passione e, in ultima analisi,
l’Edinburgh Fringe Festival ha comprensione - ha raccontato
presentato “Requiem for Berkoff - Non intendo emettere
ground zero” piccolo poema su- giudizi o prendere le parti di
gli eventi dell’11 settembre. Ora qualcuno, ma semplicemente
lo spettacolo arriva a Torino, alla Cavalerizza, in prima naziostato così”, prodotto
nale, il 27 e 28 marzo nella sta- “E’
dal Teatro della Tosse,
gione dello Stabile. Come ogni tratto dal racconto
requiem, anche questo è dedi- di Natalia Ginzburg
cato alla vittime: il testo è scritto in quartine con cui l’autoreattore affronta il tema attraverso il racconto di quella mattina,
ma a poco a poco emerge dal
monologo un coro di volti, voci e storie. Un secondo protagonista è il dirottatore Atta, il
di ALESSANDRA VINDROLA
S
cercare di esprimere l’atmosfera di quel tempo”.
Racconta una tragedia, ma
personale e familiare, anche “E’
stato così”, in scena al Gobetti
dal 2 al 7 aprile, prodotto dal
Teatro della Tosse e tratto dall’omonimo racconto di Natalia
Ginzburg. L’anno scorso lo
spettacolo, diretto da Valerio Binasco, è stato accolto da un gran
successo di pubblico e critica,
per la bella prova d’attore della
protagonista, Sabrina Impacciatore. Su una sedia di fronte al
pubblico, dimessa e un po’ sfatta, l’attrice incarna una donna
che ha appena ucciso il compagno. Una lunga confessione:
“Finalmente un personaggio
sfaccettato – spiega lei - di quelli che sogni di incontrare almeno una volta nella carriera. È
una sognatrice che s’innamora
dell’uomo sbagliato”.
Il mese di aprile nel cartellone dello Stabile spazia dal teatro
spiccatamente interna- ➔
EVENTI DI PRIMAVERA TROVATORINO 85
in scena
L’INTERVISTA
DI VAN GOGH
Beppe Rosso
in “Solitudine”
A sinistra,
Beppe Fenoglio
In basso,
“Das Interview”
zionale di Berkoff a quello che
affonda le radici nel locale: così è con “Solitudine”, adattamento teatrale da Beppe Fenoglio, diretto e interpretato da
Beppe Rosso dal 16 al 21 aprile, al Gobetti. Lo spettacolo è
prodotto da Acti Teatrindipendenti con il sostegno della Fondazione Ferrero di Alba, la collaborazione del Teatro Sociale
“G. Busca” di Alba e il sostegno del Sistema Teatro Torino
e Provincia. L’atto unico “Solitudine” venne pubblicato sulla
Gazzetta del Popolo di Torino
il 10 febbraio del 1963, otto
giorni prima della morte di
Beppe Fenoglio. Il dramma narra la vicenda di Sceriffo, un partigiano che, incapace di sopportare la solitudine dello sbandamento, decide di andare a fare
visita ad una donna, nella cui
casa troverà la morte. Ciò che
rende il dramma particolarmente interessante è la prospettiva
da cui l’affronta Fenoglio: tralasciata infatti l’epica dell’eroepartigiano, qui i suoi personaggi mostrano le difficoltà esistenziali, il disagio, l’ambiguità dei
comportamenti. ■
TEATRO STABILE - “Requiem for ground zero” il 27 e
28 marzo al Maneggio della
Cavallerizza Reale; “E’ stato
così” dal 2 al 7 aprile al Teatro
Gobetti; “Solitudine” dal 16
al 21 aprile al Teatro Gobetti.
Info 011/5169555, numero
verde 800/235333, www.teatrostabiletorino.it
Assassinato da un
fondamentalista islamico nel
2004 per avere diretto un
cortometraggio in cui
denunciava le violenze sulle
donne musulmane, Thèo van
Gogh - pronipote del celebre
pittore - è stato un personaggio
scomodo e controverso. Dal suo
film del 2003 “Das interview”
(L’intervista) è tratto lo
spettacolo del Theater Neumarkt
Zurigo, regia di Martin Ku/ej,
presentato dallo Stabile in prima
nazionale alla Cavallerizza il 6 e
il 7 aprile, e inserito nelle
rassegne “Prospettiva” e
“Teatro di guerra”. Ne
“L’intervista” Peter, giornalista
politico e corrispondente di
guerra è costretto a intervistare
una giovane, popolare star di
una fiction televisiva, Katia. Tra
il mondo apparentemente
impegnato di Peter e quello
formalmente superficiale di
Katia si ingaggia una lotta in cui
le parole diventano armi di
violenza e di seduzione. Ma le
parti non resteranno “fisse” e la
condizione di vittima e carnefice
passa dall’uno all’altra con un
ritmo incalzante, lasciando al
pubblico l’incertezza su dove si
nascondano verità e menzogna.
L’INTERVISTA - il 6 e 7 aprile al
Maneggio della Cavallerizza
Reale
LO SPORT
TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA 87
DAL 12 AL 14 APRILE ALLA MONUMENTALE GLI ITALIANI DI TUFFI, CON CAGNOTTO E DALLAPÈ
Tania sul trampolino di Torino
Una tuffatrice nella splendida cornice della Monumentale
io e Renzo Rustichelli”. Anche
Tania è di casa sui trampolini
er la quarta volta negli che nel 2009 l’hanno vista conultimi cinque anni Tori- quistare tre ori in una sola edino ospita i Campionati zione degli Europei, eguaglianitaliani assoluti indoor do l’impresa del russo Dimitrij
di tuffi, da venerdì 12 a domenica 14 aprile. Il teatro di gara è le info
la Piscina Monumentale, già INGRESSO GRATUITO
sede di due Europei (2009 e
2011) e del Quattro Nazioni PER TRE GIORNI
dello scorso dicembre. I migliori atleti azzurri si contenderanno i titoli nazionali nelle specia- L’ingresso alla Monumentale, da
lità 1 e 3 metri, piattaforma e corso Galileo Ferraris 294,in
sincro da 3 e 10 metri. La stel- occasione dei campionati sarà
la sarà ancora una volta Tania libero e gratuito, fino a
Cagnotto, 27 anni, bolzanina esaurimento posti. L’evento
con sangue torinese ereditato da andrà in scena in due sessioni
papà Giorgio, cresciuto sporti- giornaliere, con gare sia al
vamente proprio alla Monu- mattino che al pomeriggio per
mentale: “Di quella piscina tutti i tre giorni della kermesse
conosco bene anche i lucernari, (durante i quali la piscina sarà
cinque metri sopra la piattafor- chiusa ai nuotatori). Info
ma da dieci: da lì ci tuffavamo www.federnuoto.it/tuffi.asp
di TIMOTHY ORMEZZANO
P
Sautin. Nella corsa al titolo tricolore se la vedrà con la romana Maria Marconi, 28 anni,
reduce dal bronzo di fine febbraio nel trampolino da 3 metri
del Gran Prix di Rostock.
Un’altra probabilissima protagonista sarà la trentina Francesca Dallapé, 26 anni, compagna di Tania nel sincro azzurro
passato dalle gioie continentali
(4 ori) alle delusioni olimpiche
(4° a Londra 2012): “Sono contenta di tornare nella città dove
ho vinto la mia prima medaglia
europea. Alla Monumentale c’è
sempre un bellissimo clima, il
pubblico è molto caloroso e
competente”. Tra gli altri atleti
di spicco attesi ci sono Noemi
Batki, Giorgia Barp, Elena Bertocchi, Giovanni Tocci, Andreas Nader Billi, Michele Benedetti, Tommaso Rinaldi e Maicol Verzotto. ■
LO SPORT
TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA 89
Un momento
spettacolare
dello show
degli Harlem
Globetrotters
In basso,
Dizzy Grant
mentre
presenta
la tournèe
all’Istituto
Sociale
di Torino
LO SHOW DEGLI HARLEM GLOBETROTTERS IL 21 APRILE SUL PARQUET DEL PALARUFFINI
I maghi della palla a spicchi
tutto il mondo e hanno conquistato schiere di fan allo sport dei
chiacciate, gag, pas- cesti (persino il più grande
saggi “no look” dietro cestista italiano di tutti i tempi,
la schiena, acrobazie, Dino Meneghin, ha confessato
palleggi da equilibri- di essersi convinto a scegliere
sti, “prestidigitazioni” spettaco- la pallacanestro dopo averli visti
lari. Tutto con una palla a spic- in azione negli anni 60 a Varese)
chi. Tornano a Torino gli Har- fornendo anche ottimi giocatolem Globetrotters, i funamboli ri ai campionati “seri” (Joseph
del basket che da decenni incan- Blair, simpatico campione dai
tano le platee e i palazzetti di capelli da "rasta" che ha indos-
di CLAUDIO MERCANDINO
S
la curiosità
L’INCASSO ALLA FONDAZIONE CANNAVÒ
Parte dell’incasso dello show degli Harlem Globetrotters sarà
devoluto alla Fondazione Candido Cannavò a favore di un progetto di
integrazione per i ragazzi di via Padova a Milano e in particolare il
"baskIn", gioco per cestisti disabili e normodotati.
I biglietti si possono acquistare su internet sui siti
www.ticketone.it, www.bookingshow.it o
www.listicket.it; i prezzi variano dai 27 euro del
secondo anello non numerato ai 110 euro della
categoria "Super Vip-Bench Harlem".
(r.t.)
sato la canotta di Biella e Milano, arrivava proprio da lì).
L’appuntamento è per il 21
aprile, quando gli Harlem - allegra banda di giramondo a stelle e strisce fondata nel 1926 faranno tappa al PalaRuffini
nell’ambito di un viaggio sportivo che li porterà in giro per
otto città d’Italia. Uno show da
non perdere, con una curiosità
in più: per la prima volta in un
tour italiano tra i dieci giocatori del team ci sarà anche Mighty
Mitchell, la decima donna a calcare i parquet con i famosi cestisti Usa (la prima fu Lynette
Woodard nel 1985). “Essere un
Globetrotter - dice Dizzy Grant,
una delle star della squadra significa non solo avere talento ma anche incontrare tante
persone cui portare un messaggio di fratellanza”. ■
HARLEM GLOBETROTTERS - il 21 aprile alle 18.30
al PalaRuffini. Biglietti da 23
euro su www.ticketone.it