Settimanale. Supplemento gratuito al numero odierno de “La Repubblica” Sped. Abbon. Pos - articolo 1, legge 46/04 del 27/02/2004 PRIMAVERA IN PIEMONTE I CONCERTI, DA ELIO A LANA DEL REY, LE MOSTRE, DA JEAN PROUVÉ A TIZIANO, LO SPORT, DA TANIA CAGNOTTO AGLI HARLEM GLOBETROTTERS, E TUTTI GLI ALTRI APPUNTAMENTI DELLA STAGIONE Settimanale. Supplemento gratuito al numero odierno de “La Repubblica” Sped. Abbon. Pos - articolo 1, legge 46/04 del 27/02/2004 SOMMARIO PRIMAVERA IN PIEMONTE I CONCERTI, DA ELIO A LANA DEL REY, LE MOSTRE, DA JEAN PROUVÉ A TIZIANO, LO SPORT, DA TANIA CAGNOTTO AGLI HARLEM GLOBETROTTERS, E TUTTI GLI ALTRI APPUNTAMENTI DELLA STAGIONE I MUSEI Capa a Palazzo Reale e Lotto alla Venaria, la mostra curiosa delle vetture dell’Avvocato al Mauto, i nuovi allestimenti della Gam e del Museo di Scienze pagina 8 L’EVENTO L’appuntamento con Biennale Democrazia che ricorda Giorgio Gaber e punta l’obiettivo sui movimenti cresciuti dal basso: la primavera araba e Occupy Wall Street pagina 44 IL CINEMA Tutti i festival della stagione: “Da Sodoma a Hollywood”, Cinemambiente e il Valsusa Filmfest pagina 46 LA MUSICA Il Torino Jazz Festival ma non solo. Il pop e il rock dagli Africa Unite a Elio, da Gianna Nannini a Paolo Conte, da Mike Knopfler a Lana Del Rey e Raphael Gualazzi pagina 52 LO SPORT Gli italiani di tuffi, con Tania Cagnotto, e gli Harlem Globetrotters per la prima volta con una donna in squadra pagina 87 Supplemento de La Repubblica Direttore responsabile Ezio Mauro Vicedirettori Gregorio Botta, Dario Cresto-Dina Massimo Giannini, Angelo Rinaldi Caporedattore centrale Fabio Bogo Caporedattore vicario Massimo Vincenzi Caporedattore Internet Giuseppe Smorto Capo della Redazione di Torino Pier Paolo Luciano Vicario Roberto Orlando Coordinamento Redazionale Leonardo Bizzaro con Stefano Parola Art Director Gianni Mascolo Ricerca Fotografica Cinzia Gaviglio In copertina, Elio e Le Storie Tese, il 18 aprile al Colosseo La redazione di “TrovaTorino” è in via Bruno Buozzi, 10 - 10123 Torino Stampa e confezione: ILTE Moncalieri (TO) Pubblicità: A.Manzoni & C. S.p.A. Via Bruno Buozzi, 10 - 10123 Torino Tel. 011-5527511 Fax 011-5527580 Registrazione Tribunale di Roma n. 113/87 del 3.3.87 Periodico settimanale TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA 7 ARTE, CINEMA, CONCERTI, TEATRO, UNA STAGIONE VIVACISSIMA NONOSTANTE LE POTATURE Una primavera di fioriture che ci sorprendono oteva essere una primavera senza storia, come quelle di vent’anni fa. Una primavera grigia e senza sole. Le potature selvagge degli ultimi mesi, che hanno portato il budget degli assessorati alla cultura a livelli di sussistenza, più che rinvigorire la pianta hanno rischiato di ammazzarla. Il mondo della cultura e dello spettacolo, fatto crescere nel corso degli anni con fatica - e qualche spreco - sembrava fosse destinato a implodere. E invece quando cominci a raccogliere gli appuntamenti della stagione a venire, ti accorgi che “eppur si muove”. Concerti, mostre, teatro, cinema. Le rassegne sopravvivono, i musei sono aperti e i visitatori aumentano. Merito della politica previdente? Ecco, no. Conta invece la voglia di scoprire, imparare, vedere della gente. E il tentativo di salvare la fatica di questi anni da parte dei creatori di cultura. Che cosa ci propone dunque la stagione appena sbocciata? Arte per cominciare, tanta, con le istituzioni pubbliche che hanno ricominciato con vivacità a proporre mostre ed eventi, nonostante non abbiano più nemmeno i soldi per le fotocopie. Robert Capa a Palazzo Reale è il risultato di un accordo con Magnum che già ha portato 40mila visitatori paganti, lo scorso anno, a vedere le immagini di Cartier Bresson. Il Castello di Rivoli accoglie l’omaggio curioso e struggente a un personaggio come Ana Mendieta. Il Museo dell’Automobile parcheggia nel fantasmagorico allestimento di Confino le vetture dell’Avvocato e vince la scommessa. Il Museo di P Scienze e la Gam si rinnovano, l’uno con le nuove sale dedicate alla biodiversità e a Darwin, progettate da Giorgio Celli prima della sua scomparsa, l’altra dando il via all’ennesima indovinata rivoluzione delle sale, con la regia del bravo Danilo Eccher. Ma non sono da meno i privati, a Torino e fuori. A questo proposito vanno sottolineate la mostra sensazionale dedicata a Jean Prouvé, alla Pinacoteca Agnelli, e quella dei ritratti di Tiziano curata da Sgarbi al Castello di Miradolo. Non basta, ci sono i concerti, da Elio a Lana Del Rey, i grandi avvenimenti sportivi, con gli italiani di tuffi e gli Harlem Globetrotters. E ovviamente i festival cinematografici: “Da Sodoma a Hollywood”, Cinemambiente, Valsusa Fil(l.biz.) mfest. Buona primavera. ■ LA MOSTRA 8 TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA di MARINA PAGLIERI elocità, Inf inito, Natura ed Etica. Sono i temi alla base del nuovo percorso attraverso le collezioni della Gam, che apre il 29 marzo. Il primo è stato suggerito dal presidente della Fiat John Elkann: è questa la sorpresa voluta dal direttore Danilo Eccher, che per celebrare i 150 anni del Museo Civico, che cadono quest’anno, ha voluto coinvolgere l’erede di Giovanni Agnelli. In ricordo della passione che legava l’Avvocato e la moglie Marella all’arte. Gli altri “suggeritori” - che con i loro testi hanno indirizzato le scelte dello staff del museo sono il f ilosofo Federico Vercellone, la politica, scrittrice e giornalista Luciana Castellina e l’architetto Massimiliano Fuksas. E’ la terza e ultima puntata di un ciclo iniziato nel 2009, quando Eccher, arrivato alla V ELKANN, VERCELLONE, CASTELLINA E FUKSAS RIPENSANO I PERCORSI DELLA GALLERIA Gam, 4 parole per rivoluzionare gli allestimenti guida di via Magenta, ha voluto rinnovato radicalmente l’allestimento delle raccolte permanenti. Abbandonando il criterio cronologico e ordinando le opere per tema, secondo un metodo che prevede la rotazione di un patrimonio di oltre 70 mila tra dipinti, disegni, sculture, installazioni e video. Ecco allora la Velocità, che gioca un ruolo fondamentale in ogni dimensione sociale, scrive Elkann, “condiziona l’agire come il pensare, fino a diventare vertigine”: troviamo nella sezione Ritratto di Billie Holiday di Pino Pascali, Nord Sud di Gino Severini, Rajo Jack di Salvatore Scarpitta, Orange Car Crash di Andy Warhol. “L’infinito si dice in molti modi. E’ l’immensità degli spazi celesti, è l’infinito della serie numerica, quello dell’amore, e ce ne sono ancora molti altri”. Per Vercellone, ordinario di Estetica all’Uni- EVENTI DI PRIMAVERA TROVATORINO 9 “L’isola portatile” di Savinio, tra i protagonisti della sezione dedicata alla Natura. A destra, il nuovo Gabinetto disegni e stampe della Gam. In basso, l’albero di Penone all’ingresso del museo versità di Torino, l’opera d’arte risponde a questa indagine tra finito e infinito, resa tangibile nell’immaginario romantico da paesaggi che richiamano il sublime, mentre il rispecchiamento moltiplica l’immagine e l’astrazione diviene pittura assoluta. Si va da Lo specchio della vita di Pellizza da Volpedo, a Concetto spaziale di Fontana, alle nature morte di Giorgio Morandi, a Humbaba e Einschusse di Anselm Kiefer. Il terzo percorso coincide con la ricerca del significato della natura, che, scrive Castellina, è “sovrabbondante e metafisico, da millenni si discute del nostro essere in rapporto con lei”. Un “concetto limite”, che in pittura va dalla fisicità del paesaggio (Albero di cinque metri di Penone), alla natura che si fa meccanica (L’aratura di Depuro). Per la sezione dedicata all’Etica, Fuksas propone opere che, passando per l’estetica, rimandino ad azioni connesse al sociale - non poteva mancare Morbelli, con Un Natale! Al Pio Albergo Trivulzio - o legate al conflitto tra formale, reale e ambizione, identificate con La ragazza rossa di Modigliani, La ragazza con la scodella di Casorati, Saffo di Antonio Canova. ■ GAM, NUOVI ALLESTIMENTI - via Magenta 31, 10-18, lunedì chiuso, www.gamtorino.it. DUE ESPOSIZIONI RIPORTANO ALLA LUCE BOZZETTI E CARTONI CREATI TRA ‘700 E ‘900 Oltre un secolo di disegni seducenti ue mostre di opere su carta alla Gam, in occasione dell’apertura nell’interrato del nuovo Gabinetto disegni e stampe. Nell’Exhibition Area “La seduzione del disegno. Cartoni, acquerelli e dipinti dalle raccolte della Gam”, curata da Virginia Bertone, ripercorre le tappe principali della storia di una collezione grafica che annovera oltre 39 mila esemplari (fino al 5 maggio). In particolare si presenta la parte più antica della raccolta, che dagli ultimi decenni del ‘700 giunge ai primi del ‘900. Sono esposti 140 tra i fogli più rappresentativi, firmati l’iniziativa tra gli altri da Palmieri, Bagetti, d’Azeglio, Fonta “VITRINE” ESPLORA sino a d’Andrade, MoNUOVE TECNOLOGIE nesi, relli, Bistolfi. In Wunderkammer è alleProsegue alla Gam “Vitrine – stita f ino al 9 giugno 270°”, progetto a cura di “Giovanni Migliara. AcqueStefano Collicelli Cagol che relli e preziosi fixé”, esposiprevede installazioni zione a cura di Monica nell’atrio del museo. Fino al Tomiato dedicata a un arti18 aprile Sara Enrico presenta sta sapiente artefice di vecon “RGB (skin)” e “Untitled dute e ambientazioni, che (jacquard”) un progetto sorprende per verità ottica e inedito, in cui si interroga cura dei dettagli. ■ (m.pa.) sulle potenzialità del fare LA SEDUZIONE DEL pittura anche attraverso le DISEGNO - Gam, via nuove tecnologie digitali. Magenta 31, orario 10-18, (www.gamtorino.it). chiuso lunedì, www.gamtori(m.pa.) no.it. D LA MOSTRA 10 TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA Immigrati europei al porto di Haifa, Israele, maggio-giugno 1949. A destra, la morte di un miliziano lealista, nel settembre 1936 A PALAZZO REALE LA RETROSPETTIVA DI UN REPORTER-ARTISTA TESTIMONE DI UN’EPOCA Capa, ritratto del Novecento sbarco in Normandia - fino al primo scontro arabo-israeliano na delle fotografie più (1948), e a quello francese in celebri del Novecento Indocina (1954), nel corso del è lo scatto in bianco e quale mori a soli quarant’anni, nero che ritrae un sol- nel 1954, saltando su una mina. dato dell’esercito repubblicano Capa documentò anche le vicolpito a morte da un proiettile cende della seconda guerra sparato dai franchisti. Il corpo mondiale a Londra, nel Nordasta ancora cadendo, in mano il frica e in Italia - soprattutto in fucile, l’ombra che si allunga Sicilia - oltre alla liberazione di alle sue spalle. L’ha scattata Ro- Parigi. bert Capa nel 1936 a Cordova Il suo stile era proprio quello e rimane un modello nella storia di avvicinare la guerra, spingerdel fotogiornalismo di guerra. si nel cuore dei conflitti, entranNegli anni si è a lungo discusso do nelle situazioni umane che sull’autenticità della foto. Non si è mai messa in discussione, Hemingway invece, la grandezza della figu- Ernest fotografato da Capa ra di Capa, padre del reportage in una letto d’ospedale a di guerra, che documentò cin- Londra nel maggio 1944 que guerre, da quella civile spagnola (1936-39), alla resistenza cinese di fronte all’invasione giapponese (1938), al secondo conflitto mondiale (1941-45) - fra cui rimane indimenticabile la sua testimonianza dello di OLGA GAMBARI U ritraeva. Nel suo sguardo diventavano icone indimenticabili. A Capa, nato nel 1913 in Ungheria con il nome di Endre Erno Friedmann, interessavano le persone, i loro corpi e i loro volti, attraverso cui leggeva l’azione drammatica e distruttiva della guerra. Esperienze di fame, razzismo, violenza e sradicamento che Capa aveva vissuto direttamente, come esule ebreo tra Ungheria, Germania e Francia. A proposito della sensibilità e dell’empatia di Capa verso i suoi protagonisti e le scene che riusciva a cogliere, John Steinbeck disse che “sapeva cosa cercare e cosa farne dopo averlo trovato. Sapeva, ad esempio, che non si può ritrarre la guerra, perché è soprattutto un’emozione. Ma lui è riuscito a fotografare quell’emozione conoscendola da vicino”. Capa intuì il potere di testimonianza e denuncia che aveva la fotografia, e i suoi ➔ EVENTI DI PRIMAVERA TROVATORINO 11 il museo GALLERIA SABAUDA CAPOLAVORI ANTICHI Robert Capa fotografato da Ruth Orkin a Parigi nel 1952 In basso, la Galleria Sabauda reportage, che comparivano sulle più importanti riviste internazionali, erano atti di accusa e memoria sull’orrore subito dalle persone nei conflitti: i soldati feriti, gli esuli, la popolazione civile stremata. In occasione del centenario della nascita di Robert Capa una retrospettiva ripercorre le tappe più importanti di una breve e folgorante carriera, con un percorso articolato in un centinaio di immagini suddivise in undici sezioni. Leon Trotsky (1932), France (1936-1939), Spain (1936-1939), China (1938), Britain & Italy (1941- 1944), France (1944), Germany (1945), Eastern Europe (1947-1949), Israel (19481950), Indochina (1954), Friends. Tutte le immagini arrivano dall’archivio di Magnum Photos, la celebre agenzia fotografica di cui Robert Capa fu tra i fondatori nel 1947. Sono presenti anche i ritratti di personaggi famosi che Capa realizzò, da Picasso a Hemingway, da Matisse a Ingrid Bergman. Sempre attento a quel “luogo” che era la figura umana, spazio dell’individuo ma simbolo di condizioni universali, che il fotografo riusciva a cogliere con immediatezza, fissando il loro sguardo. ■ ROBERT CAPA. RETROSPETTIVA - fino al 14 luglio Palazzo Reale, piazzetta Reale 1. Info www.piemonte.beniculturali.it. Dal 2012 la Galleria Sabauda è nella Manica Nuova di Palazzo Reale, in attesa della sistemazione definitiva, dopo i lavori di ristrutturazione. Nata nel 1497 quando i Savoia riunirono in un inventario le opere antiche acquisite dalla casata. La “Reale Galleria” delle collezioni sabaude fu inaugurata ufficialmente nel 1832 da Carlo Alberto a Palazzo Madama, per essere ceduta allo Stato italiano nel 1860. Nel 1865 fu trasferita in via Accademia delle Scienze. Nei secoli la collezione ha continuato a crescere arrivando a contare oltre ottomila opere, di cui milleduecento dipinti. Molti i capolavori di grandi maestri italiani, fiamminghi e olandesi che testimoniano le principali scuole europee. Molte le opere celebri come la “Madonna col Bambino e i Santi” di Andrea Mantegna, “La Cena” di Paolo Veronese e un panorama di Torino a metà del Settecento di Bernardo Bellotto, “Le stimmate di San Francesco” di Jan van Eyck, “L’annunciazione” di Orazio Gentileschi. Insieme tanti i nomi eccellenti, tra cui Beato Angelico, Guercino, Pollaiolo, Solimena, Ricci, Guido Reni, Rubens, Rembrandt. Manica Nuova di Palazzo Reale via XX Settembre 88 www.artito.arti.beniculturali.it LE MOSTRE 12 TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA UNA VENTINA DI STRAORDINARI DIPINTI GIÀ ESPOSTI AL MUSEO PUSKIN DI MOSCA La Reggia di Venaria ospita i capolavori marchigiani di Lotto la moda GLI ABITI SCULTURA FIRMATI DA CAPUCCI Cinquanta abiti creati da un grande stilista per regine, star e dame del bel mondo dagli anni Cinquanta a oggi. Apre al pubblico il 23 marzo nella Reggia di Venaria “Roberto Capucci. La ricerca della regalità”, mostra a cura di Massimilano Capella che presenta “sculture in stoffa” con bozzetti, foto, filmati e racconti. A Capucci si sono rivolte negli anni le principesse Borghese, Odescalchi e Colonna, le attrici Valentina Cortese e Silvana Mangano, la cantante lirica Raina Kabajvanska, oltre a star internazionali come Marlyn ed Esther Williams, al premio Nobel Rita Levi Montalcini. Dodici abiti-scultura di Capucci erano già stati esposti nel 2002 a Palazzo Carignano nella mostra “Eccellenza italiana. Per filo e per segno”, che celebrava il centenario dell’Esposizione Internazionale di Arte Decorativa Moderna. Ora sono molti di più: e sarà una gioia per gli occhi. ROBERTO CAPUCCI - Reggia di Venaria, Sale delle Arti, dal 23 marzo. Info www.lavenaria.it di MARINA PAGLIERI al monumentale “San Vincenzo Fer rer in gloria” al prezioso “Giuditta con la testa di Oloferne”, dal Dittico dell’Annunciazione alla Pala dell’Alabarda, ai quadri di devozione, alle allegorie, ai ritratti. Si intitola “Un maestro del Rinascimento. Lorenzo Lotto nelle Marche” la mostra realizzata con la Direzione dei Beni culturali e la Soprintendenza di quella regione, curata da Gabriele Barucca, fino al 7 luglio nella Reggia di Venaria. Già al D Museo Puskin di Mosca, ora ampliata, presenta una ventina di dipinti, relativi perlopiù ai periodi trascorsi dall’artista nella “Marcha”. Lì era approdato per la prima volta nel 1506 e lì morirà verso la fine del 1556 nella Santa Casa di Loreto, in cui aveva trovato rifugio come oblato. In fuga da Venezia, dove era nato intorno al 1480 – dalla sua città, che gli preferiva Tiziano, Palma il Vecchio e Giorgione, non si sentiva capito – dopo soste a Roma, chiamato a dipingere negli appartamenti papali in Vaticano, e soggiorni tra Bergamo e Treviso, Lotto EVENTI DI PRIMAVERA TROVATORINO 13 La “Vergine annunciata” di Lorenzo Lotto In alto, un abito di Capucci Sotto, l’allestimento della mostra di Lotto alla Venaria considera le Marche sua terra di elezione. E lì trova infine la pace, come testimoniano gli ultimi dipinti – l’inedito “Cristo morto soggetto dagli angeli” e “Presentazione di Cristo al tempio” – rivelatori della maturazione sopraggiunta dopo una vita inquieta. “Ho portato a Venaria autentici capolavori di un pittore che prefigura quello che si vedrà dopo di lui, in parte già Caravaggio”, dice Barucca. Accanto alle opere “marchigiane”, un capitolo a parte meritano i ritratti. Tra questi il “Ritratto di Lucina Brembati”, del 1518, in cui il nome della donna è in un rebus intorno alla rappresentazione della luna. E il “Ritratto di gentiluomo con guanti (Liberale da Pinidello)”, regalato da Vittorio Emanuele II alla Pinacoteca di Brera. Tra le curiosità l’allegoria profana “La Fortuna infelice abbattuta dalla Fortezza” (1549), in cui la prima è raffigurata con la pelle di leone in testa, la seconda in equilibrio su una sfera. ■ UN MAESTRO DEL RINASCIMENTO. LORENZO LOTTO NELLE MARCHE -Reggia di Venaria, Sale delle Arti, martedì-venerdì 9-17, sabato e domenica 9-20, info 011/4992333, www.lavenaria.it. LA MOSTRA 14 TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA ALLA PINACOTECA AGNELLI MOBILI, DISEGNI E UN PREFABBRICATO SUL TETTO DEL LINGOTTO Le linee di Prouvé “archingegnere” amato dalle star di OLGA GAMBARI na vera passione, quella dei coniugi Seguin per l’architetto Jean Prouvé. Una scoperta avvenuta negli anni Ottanta, quando si misero a collezionare mobili e architetture realizzate da questo nome ormai mitico del design del XX secolo. Prouvé (1901-1984) si sentiva soprattutto ingegnere e costruttore, piuttosto che designer: Le Corbusier lo definiva proprio “l’architetto-ingegnere”. Prouvé è stato un modello imprescindibile per altre figure importanti dell’architettura contemporanea, archistar come Jean Nouvel, che nel 1991 in una piazza di Parigi ha realizzato un riallestimento della “Ferembal House”, casa prefabbricata ideata da Prouvé nel 1948. O come Norman Foster, che nel 2011 ha curato a Madrid la mostra “Jean Prouvé 1901-1948: Industrial Beauty”. Renzo Piano, poi, nel 1971 ebbe proprio in Prouvé un sostenitore del suo progetto per il Centre Pompidou nell’ambito della commissione di selezione. Prouvè era figlio d’arte, suo padre collaborava come ceramista con i grandi artisti dell’Art Nouveau, da Emile Galle a Louis Majorelle. Forse da questa familiarità anche fisica U La Maison Metropole, ricostruita sul tetto del Lingotto Sopra, Jean Prouvé In basso, una poltrona disegnata da Prouvé con la materia deriva la centralità che i materiali hanno sempre avuto nel lavoro di Prouvé. La sua è stata una grande sperimentazione estetica e tecnica, a partire dal metallo, che Prouvé introdusse nel concetto di arredamento d’interni, assieme all’estetica industriale. I suoi mobili e le sue architetture sono strutture assemblate e articolate da meccanismi astuti, che permettono di essere smontate e modificate. Ebbe collaborazioni famose, con Le Corbusier, e poi con Charlotte Perriand e l’artista Sonia Delaunay nel 1952, per le scaffalature modulari della Cité internationale universitaire di Parigi. A Prouvè interessava un design efficiente e funzionale, secondo il principio che “non c’è una differenza tra la costruzione di un mobile e di un immobile”, un progettare in cui le forme non dovevano essere fini a se stesse ma legate all’essenza dei materiali impiegati e alla loro resistenza. In mostra a Torino ci sono una quarantina di pezzi dalla collezione privata di Laurence e Patrick Seguin, la maggior EVENTI DI PRIMAVERA TROVATORINO 15 i libri E UN PIPISTRELLO GUIDA I BAMBINI parte prototipi, alcuni esemplari molto rari, dalla poltrona immaginata per la città universitaria di Nancy nel 1954, alla poltroncina Antony Chair nel 1954, ma anche i mobili ideati per le colonie in Africa. Sul tetto del Lingotto, invece, sarà riallestita una sua casa prefabbricata in alluminio, la famosa Maison Metropole (8x12 metri), capolavoro di architettura nomade, vincitrice in Francia nel 1949 di un concorso del ministero dell’Istruzione per la costruzione di una scuola rurale con annessa casa per l’istitu- trice. Negli anni Cinquanta di fatto Prouvè abbandonò il design di interni per dedicarsi proprio alla sperimentazione di architetture abitative prefabbricate, come lo era la sua stessa casa. La fase del montaggio della Maison Metropole, che richiede quattro persone impegnate per 6 giorni, andrà in live streaming sul sito della Pinacoteca. ■ A PASSION FOR JEAN PROUVE’- dal 6 aprile all’8 settembre, Pinacoteca Agnelli, via Nizza 230/103. Info www.pinacoteca-agnelli.it Da anni la Pinacoteca esplora la dimensione del collezionismo, non solo con mostre, ma anche con incontri e interviste a collezionisti italiani e internazionali. Conversazioni condotte da curatori, direttori di musei e critici, poi raccolte nella piccola collana “Quaderni del collezionismo”, pubblicati dall’editore Johan&Levi. Per ogni mostra la Pinacoteca produce cataloghi particolari e raffinati e ha appena presentato anche una guida per bambini, pubblicata da Giunti. Un libro pensato come un gioco per far scoprire al pubblico dei piccoli il linguaggio e il mondo dell’arte attraverso le opere nella collezione della Pinacoteca stessa. Canaletto, Canova, Matisse, Balla e Picasso sono al centro di racconti divertenti e ricchi di aneddoti, condotti da un pipistrello-bambino di nome Vesper. Insieme si aprono pagine in cui si può “giocare con l’arte” grazie alle numerose attività proposte. Info http://pinacotecaagnelli.it/visit/category/ pubblicazioni/ LA MOSTRA TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA 17 L’allestimento al Museo di Rivoli con le opere di Ana Mendieta Sotto, “Untitled (Creek)” AL MUSEO DI RIVOLI LE OPERE DELLA PROFUGA CUBANA, SCOMPARSA TRAGICAMENTE A NEW YORK Ana Mendieta la vita e la morte diventano arte di Beatrice Merz e Olga Gambari. Performance, video, fotoarte di Ana Mendieta è grafie, sculture, disegni docucome un cortocircuito, mentano lo straordinario persi genera sempre tra for- corso dell’artista cubana fra il ze opposte, vita e mor- 1972 e il 1985, grande pioniera te, amore e violenza, alla ricer- dell’arte contemporanea, cui ca del respiro della natura, là hanno guardato le generazioni dove tutto ha origine e tutto si successive. Nata a L’Avana nel distrugge incessantemente. Un 1948, quando Fidel Castro respiro che ha modulato col suo, cercando di immedesimarsi con l’acqua, con la terra, col fuoco. Il Castello di Rivoli. Museo d’Arte Contemporanea le dedica la prima retrospettiva italiana in un museo pubblico, “Ana Mendieta. She got love”, a cura di ANNA D’AGOSTINO L’ prende il governo, ancora minorenne, è costretta ad espatriare negli Stati Uniti. L’allontanamento è vissuto come un distacco prematuro dal ventre materno, così il suo continuo ritorno alla terra ha il senso di un continuo tornare a casa. La morte la sorprende ancora giovane: Mendieta precipita dal 34° piano del grattacielo a New York in cui viveva col marito, lo scultore Carl Andre, che verrà processato e assolto. Nelle sue opere, il corpo stesso o la sua traccia sono presenti in tanti disparati elementi. Li troviamo nel fango, nel ghiaccio e nella neve, tra le onde del mare, nella brezza di un ruscello. Ana Mendieta è ovunque nel cosmo, ha vissuto una vicinanza così viscerale con la natura, proprio come aveva appreso dalle culture primitive. Si cosparge di colore rosso sangue, si copre di piume bianche, diventa un uccello ma non può volare, il corpo scompare e non rimane che il segno, la sua sagoma si infuoca e gocce di sangue scendono dall’attaccatura dei capelli come un’emorragia lenta, un pianto silenzioso, che alla fine forse ti uccide. ■ ANA MENDIETA: “SHE GOT LOVE” - Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, piazza Mafalda di Savoia, Rivoli. Fino al 5 maggio da martedì a venerdì 1017, sabato e domenica 10-19. Info 011/9565222, www.castellodirivoli.org. LA MOSTRA TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA 21 AL PAV LE INSTALLAZIONI GENIALI DAL 2008 FINO A OGGI Gilardi, se l’arte è denuncia poetica di ANNA D’AGOSTINO iero Gilardi espone le installazioni, molte inedite in Italia, realizzate dal 2008, anno di nascita del Pav, fino a oggi. Lavori interattivi, non privi di parti ludiche, come “Aigues tortes” (2010), “Tiktaalik” (2010), “Ipogea” (2010) o “Climate change” (2012/2013), inducono il pubblico a riflettere su pericoli ambientali connessi con il danneggiamento della biosfe- P “Tiktaalik” di Gilardi, del 2010 ra. C’è un filo rosso che lega questi lavori con “Stop Pollution!”, intervento nella riserva indiana Mohawk di Akwesasne, del 1983, che viene rivisitato. Argomenti gravosi trattati con levità, a tratti con giocosità, con i toni della fiaba. Di sicuro interesse nel vasto percorso artistico di Gilardi che non è mai stato esteta nella torre d’avorio ma sempre uomo e artista nel mondo. Le Attività Educative e Formative del Pav, curate da Orietta Brombin, propongono un laboratorio sulla conoscenza dei materiali viventi, ideato grazie all’esperienza visiva e sensoriale delle opere “Bioma” e “Ipogea”. ■ PIERO GILARDI RECENT WORKS 2008-2013 Pav Parco Arte Vivente, via Giordano Bruno 31, fino al 28 aprile. Orari venerdì 15-18; sabato e domenica 12-19. Info 011/3182235, www.parcoartevivente.it GIOIELLI e ARGENTI ARGENTO - MONETE VALUTAZIONI GRATUITE Anche a domicilio PAGAMENTI IMMEDIATI Corso Re Umberto, 76 - Torino 349 4711254 - [email protected] www.comproorotorino.eu LA MOSTRA TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA 23 di MARINA PAGLIERI S e un giorno del 1781 un viaggiatore fosse arrivato a Torino, che cosa vi avrebbe trovato? Parte da lì la mostra “Il Re e l’Architetto. Viaggio in una città perduta e ritrovata”, fino al 30 aprile all’Archivio di Stato. Curata da Marco Carassi e Gianfranco Gritella, presentata con un allestimento spettacolare, offre ai visitatori di oggi l’opportunità di vedere la città come era e tornare indietro nel tempo fino all’urbs romana, passando per gli agglomerati medievali e le costruzione del barocco, alla scoperta anche di monumenti – dalla Torre comunale all’antica Porta di Po – che non ci sono più. Il “viaggio”, come quello dei visitatori del Grand Tour settecentesco provenienti dalla Francia (in mostra persino quattro vedute di Torino di Luigi Vacca, destinate a essere acquistate come souvenir), inizia dalla Porta Susina e tocca varie tappe, a partire dalla casa studio di Filippo Juvarra in via Piave, demolita nel periodo fascista, per proseguire nei palazzi del potere comunale, statale e religioso. Si approda al ponte sul Po – immortalato nella celebre veduta di Bernardo Belotto, ricostruito nel 1810 da Napoleone – e alle residenze fuori le mura di Stupinigi, Venaria e Rivoli. Tra i numerosi docuFilippo Juvarra In alto, l’allestimento della mostra “Il Re e l’Architetto” a Palazzo Reale UN ALLESTIMENTO SPETTACOLARE PER UN VIAGGIO NEL TEMPO ATTRAVERSO LA CITTÀ All’Archivio di Stato un “Grand Tour” settecentesco menti esposti, il disegno lungo 7 metri e mezzo (un primato nell’urbanistica europea di quegli anni) che riproduce “il rettilineamento di via Dora Grossa”, l’antica via Garibaldi, che comportò l’abbattimento di numerosi edifici e il loro rifacimento come moderne case da reddito. Ancora i progetti per la Cavallerizza di Benedetto Alfieri, parte della rinomata Accademia dei Paggi, e per il nuovo Teatro Regio, voluto da Juvarra e realizzato ancora da Alfieri, l’ipotesi di Amedeo di Castellamonte per piazza Carlina, del 1671-73. La mostra è anche occasione per evidenziare il lascito all’Archivio di 3mila disegni autografi e 500 foto di monumenti dell’architetto Gritella (saranno conservati nella sede di via Piave). ■ IL RE E L’ARCHITETTO - Archivio di Stato, piazza Mollino, martedì-venerdì 1018, sabato e domenica 15-19, ingresso libero. LA MOSTRA TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA 25 ALLA PROMOTRICE FINO AL 30 MARZO UN EVENTO CHE HA AVUTO PRECEDENTI ILLUSTRI Francia e Italia arti a confronto come una volta di MARINA PAGLIERI uecento opere di 45 artisti, di cui 21 francesi e 24 italiani, alla Promotrice delle Belle Arti nella mostra “Pittori d’oggi Francia-Italia. Peintres d’aujourd’hui France-Italie”. Organizzata nell’ambito del progetto “Torino incontra la Francia 2013”, frutto di una collaborazione tra Comune e governo francese, si connette idealmente alle sette esposizioni con lo stesso titolo che si tennero sotto la Mole tra il 1951 e il 1961. Sancirono la presenza sulla scena artistica internazionale di un città che aveva proprio in Parigi il suo punto di riferimento, grazie anche all’influente presenza del critico Michel Tapié, che qui teorizzava l’“Art Autre” e l’Informale. Non pretende certo di avere lo stesso impatto la mostra allestita a cura di Fréderique Malaval e Giovanna Barbero: l’intento è se mai evidenziare i legami tra i due paesi e rinverdire una tradizione significativa. Tra maestri ed emergenti, D Marc Chagall, a sinistra, e Luigi Carluccio, a destra, davanti a Palazzo Madama nell’aprile 1953 In alto, un’opera di Maurizio Roasio troviamo Jacques Bollo, Jean Cassarini, Catherine Gfeller, Suzanna Pejoska, e poi Luca Alinari, Rachele Bianchi, Nicola Carrino, Giorgio Griffa, Ugo Nespolo. E artisti presenti allora, come Vasco Bendini, Riccardo Licata, Piero Raspi, Giacomo Soffiantino, Jean Cortot, Marc Antoine Louttre, Louis Nallard. Tra i dipinti, anche quelli di Francesco Casorati, da poco scomparso. Nelle edizioni passate si videro, tra astratto e figurativo, lavori di Afro e Vedova, Hartung e Guttuso, Severini e Licini, e ancora Fontana e Burri, e retrospettive dedicate a Léger, Felice Casorati, Mafai, Balla. La settima mostra, l’ultima, coincise nel ’61 con le celebrazioni del Centenario e si tenne alla Galleria d’arte moderna. ■ PITTORI D’OGGI. FRANCIA-ITALIA - Promotrice delle Belle Arti, viale Crivelli 11, martedì-sabato 11-19.30. Fino al 30 marzo www.istitutoinac.eu/pittoridoggi2013. LA MOSTRA TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA 27 IL MAUTO METTE IN FILA LE QUATTRO RUOTE APPARTENUTE A GIOVANNI AGNELLI Le strane vetture dell’Avvocato dopo aver detto all’autista Michele D’Aloia “Adesso tu fai uando uno pensa a il passeggero” e diventando così Gianni Agnelli non l’autorevole testimonial di se può non collegare la stesso come numero uno delsua storia e quella l’azienda di famiglia. della sua famiglia alle automoPoi c’era il tocco di eccentribili. Ma ci sono auto e auto e cità e fantasia, la personalizzaalcune di esse possono fare sto- zione di modelli destinati a ria non solo perché appartengo- entrare nella sua collezione, no a un’epoca ma perché riman- quelli che si faceva disegnare dano a un personaggio. E così da Pininfarina e Giugiaro per le diventano “Le auto dell’Avvo- vacanze sulle nevi di St Moritz cato” ovvero quegli imperdibi- o nella macchia mediterranea li modelli che fino a giugno della Corsica. E allora anche la sono esposti al piano terra del Panda, la Multipla, la Lancia Salone dell’Automobile di diventavano oggetti speciali perTorino. Dalla piccola Bugatti ché l’eleganza delle linee e dei azzurra, giocattolo di Gianni Una foto bambino, alla Delta spider integiovanile grale regina incontrastata dei dell’Avvocato In alto, rally, passando per una serie di la Panda di vetture che in qualche caso sono Gianni Agnelli veri e propri pezzi della storia e le altre Fiat, come la 125, la Croma, la sue vetture Panda che l’Avvocato guidava di SALVATORE TROPEA Q materiali, le innovazioni e gli accorgimenti tecnici trasformavano una vettura di serie in un pezzo da museo. Quando poi non si trattava di modelli unici come la Ferrari 360 Speedway che si fece costruire nel 1999, anno del centenario Fiat. Oppure la K Lancia Limousine del 1997 utilizzata per la visita della Regina Elisabetta nel Duemila o quella vera e propria eccentricità rappresentata dalla Fiat 130 familiare del 1971, con le fiancate in legno e il cestone in vimini sul tetto che sembravano anticipare un “destino americano” o più realisticamente testimoniavano una spiccata simpatia per ciò che si faceva al di là dell’Atlantico. ■ LE AUTO DELL’AVVOCATO - Mauto, corso Unità d’Italia 40, fino al 2 giugno. Info 011/677666, www.museoauto.it LE MOSTRE TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA 29 il progetto BURRI INQUADRA JEAN TINGUELY UN ARTISTA BELGA E UNO TORINESE A CONFRONTO ALLA FONDAZIONE MERZ Gruyaert e Lucà fotografie e sculture nella terra di Tafilalt sul tempo ancestrale e il pensiero umano. Gruyaert presenta he cos’hanno in dodici scatti a colori di quella comune i lavori del terra, cieli, montagne, persone belga Harry Gruyaert che sembrano fuori dal tempo. e del torinese Nicus Fatti di luce, toni, contrasti si Lucà esposti insieme nella avvicinano a dipinti che parlano mostra “Dimenticare la memo- di silenzi pieni di contenuto e ria”, a cura di Maria Centonze? di armonie. La mostra è realizIl fotografo e l’artista hanno zata con Eva Menzio e Matratto ispirazione dallo stesso gnum Photos. ■ HARRY GRUYAERT E luogo, la regione del Tafilalt, nel sud-est del Marocco. Lucà evo- NICUS LUCA’. DIMENTIca la storia millenaria tramite la CARE LA MEMORIA - Fonpietra fossile che proviene da dazione Merz, via Limone 24, quella zona e con essa realizza fino al 5 maggio, da martedì a 11-19. Info 150 volumi scultorei, che inci- domenica de con titoli di libri celebri, met- 011/19719437, www.fondaziotendo in scena una riflessione nemerz.org di ANNA D’AGOSTINO C Un artista e un fotografo sono ancora protagonisti alla Fondazione Merz: René Burri ha rappresentato lo scultore Jean Tinguely in 122 scatti in bianco e nero e a colori. Realizzate tra il 1967 e il 1991, oggi le fotografie sono esposte in una mostra alla Fondazione Merz, a cura di Lorenza Bravetta e Maria Centonze, in collaborazione con Magnum Photos. Mostrano diverse fasi creative dei due amici svizzeri, documentando il lavoro di Tinguely nello studio, durante la creazione della scultura monumentale “Le Cyclop”, nei pressi di Parigi, l’allestimento delle opere all’Esposizione Internazionale di Montreal, a Basilea e a Venezia. Oltre a costituire una preziosa testimonianza di quegli eventi, esse cercano la profondità: Burri chiede l’attenzione e la complicità dell’artista per varcare “la soglia” e trovare l’essenza, la radice del sé dove ha origine ogni arte. RENE’ BURRI. JEAN TINGUELY Fondazione Merz, via Limone 24, fino al 5 maggio, da martedì a domenica 11-19. Info 011/19719437, www.fondazionemerz.org LA MOSTRA TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA 31 Un poster dell’Air France dice della Francia più di mille libri In basso, “Untitled” di Anna Gaskell, alla Fondazione Sandretto NELLA SEDE DELL’ALLIANCE FRANÇAISE UNA SCELTA DI AFFICHE DAL 1975 AL 2011 I manifesti parlano francese fiche”, a cura della Fondation Alliance Française di Parigi e anifesti di tutto il dell’Association pour la diffumondo, dal 1975 al sion internationale francopho2011, che presenta- ne de livres, ouvrages et revues. no eventi di svariata L’esposizione fa parte delle ininatura, dalla musica al cinema e ziative per la Giornata Internamolto altro, tutti legati alla fran- zionale della Francofonia del 20 cofonia. Sono raccolti in una marzo, che ha visto l’intervenmostra, “La francophonie s’af- to del direttore dell’Alliance di ANNA D’AGOSTINO M Fondazione Sandretto CHE EMOZIONE DALL’ANTICHITÀ A OGGI La Kunsthalle di Krems presenta opere dalla Collezione Sandretto Re Rebaudengo e dalle Collezioni del Kunsthistorisches Museum di Vienna, sul tema dell’emozione. La mostra è a cura di Sylvia FerinoPagden, Brigitte Borchhardt-Birbaumer, Irene Calderoni e Hans-Peter Wipplinger. “DEEP FEELINGS. FROM ANTIQUITY TO NOW", Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino, via Modane 16, Torino, fino al 30 giugno, giovedì 2023, venerdì-domenica 12-19. Info 011/3797600, www.fsrr.org Française di Torino Frederic Bouilleux. L’intento di manifestazione e mostra è di far riflettere sull’importanza della lingua francese, e non solo: difendere il ruolo di tutte le lingue nel mondo globalizzato, riconsiderando il loro studio, riconoscendo che rappresentano una grande ricchezza dell’umanità, un valore da non perdere. Con questo spirito, francofoni e non si sono potuti cimentare con il “Gran dettato” (condotto da Vicky Sommet, giornalista di Radio France Internationale) un gioco sociale un tempo molto diffuso. ■ LA FRANCOPHONIE S’AFFICHE - Alliance Française di Torino, via Saluzzo 60, Torino, fino al 12 aprile, da lunedì a giovedì 12-20, venerdì12-18, sabato 9-13. Info 011/197165 65, www.alliancefrto.it. IL MUSEO TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA 35 IN VIA GIOLITTI LE NUOVE SALE DEL “LOTTO 14” ALLESTITE SECONDO IL PROGETTO DI CELLI Al Museo di Scienze il grande spettacolo della biodiversità la mostra ZIGAINA E PASOLINI AMICI SULLA TELA Dodici disegni inediti di Pier Paolo Pasolini fino al 1° maggio al Museo Regionale di Scienze Naturali nella mostra temporanea “Quando l’arte non può diventare moda”, dedicata al rapporto tra Giuseppe Zigaina e Pasolini: due artisti e amici sinceri, citando lo stesso poeta friulano “ontologici l’uno per l’altro”, nonché sodali nel concepire l’arte e la vita stessa. Il progetto è curato da Enzo Spadon con Angelo Catanzaro,su iniziativa dell’Associazione italiana paralisi spastica. Il realismo “visionario” dei soggetti di Zigaina (la laguna di Grado con gli argini delle ceppaie, dei gelsi, dei vigneti e dei girasoli), testimoniato qui da cinquanta opere, a confronto con l’esperienza pittorica di Pasolini, espressione del suo multiforme e vitale talento. “Ha sempre dipinto da poeta racconta Zigaina - Fin da quando l’ho conosciuto nell’immediato dopoguerra ha sperimentato tecniche nuove, adoperando e mescolando tra loro i materiali più strani”. La mostra fa parte del ciclo “Lo Slancio” dedicato ai grandi pittori disabili del ’900. (c.car.) di CLARA CAROLI La scenografia per i nuovi spazi del Museo è di Piero Gilardi In basso, Zigaina e Pasolini nimali a grandezza naturale, scheletri di monumentali mammiferi estinti, fossili, collezioni botaniche e i più caratteristici habitat del pianeta - dal Polo alla Savana al Madagascar - ricostruiti con l’ausilio delle più aggiornate tecnologie per celebrare la biodiversità. Sono aperte al Museo Regionale di Scienze Naturali, dopo cinque anni di lavori, le nuove sale del cosiddetto Lotto 14 - gli spazi della crociera inferiore del seicentesco palazzo del Castellamonte - secondo il progetto, con tema “Il Darwinismo”, dell’etologo Giorgio Celli scomparso nel 2011. Un allestimento permanente, “Lo spettacolo della natura”, su duemila metri quadrati, nel quale la natura è spettacolo e bellezza. Il percorso si articola in tre macro aree: “La diversità della natura”, dai quarzi giganti agli erbari, dai dinosauri agli animali selvaggi; “Adattamenti ed evoluzione”, con l’omaggio a Charles Darwin e alle scoperte dei grandi scienziati del XX secolo; e “Le foreste del Madagascar”, da tempo campo di ricerca del Museo. ■ MUSEO DI SCIENZE NATURALI, via Giolitti 36, Torino. Info 011/4326354, www.mrsntorino.it A LA MOSTRA 36 TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA Sgarbi all’ inaugurazione della mostra di Tiziano al Castello di Miradolo (sotto) AL CASTELLO DI MIRADOLO OTTO DIPINTI DEL PITTORE VENETO PORTATI DAL CRITICO I ritratti di Tiziano la storia dell’arte secondo Sgarbi Koelliker, fino al 1565-700, periodo in cui si collocano la na sezione da camera, pala “San Francesco riceve le intimistica, di opere stimmate”, della Pinacoteca del maggiore ritrattista Civica di Ascoli Piceno, e il del Cinquecento, che delicato ’”Autoritratto”. si affianca alla grande esposiIn mezzo, nella stessa sala, zione ora alle Scuderie del Qui- diversissimi ma accomunati rinale”. Così il curatore Vitto- dall’irrompere sulla tela del rio Sgarbi definisce “Tiziano. paesaggio, il “Ritratto del Ritratti”, la mostra aperta fino al 16 giugno al Castello di Miradolo. Promossa dalla Fondazione Cosso, presenta otto dipinti del pittore veneto. Coprono un arco di tempo che va dal 151011, quando il Vecellio compone il giovanile “Ritratto di Pietro Aretino”, della collezione di MARINA PAGLIERI U comandante Gabriele Tadino”, databile tra il 1537 e il 1538, e il “Ritratto di Zuan Paulo da Ponte”. E ancora il “Ritratto di Giulio Romano”, mai esposto finora in Italia, e quello del marchese Federico II Gonzaga. Un caso a parte è rappresentato dal “Ritratto di gentiluomo”, del 1533, che sta all’origine della mostra. Sgarbi, nella recente mansione di “assessore alla rivoluzione (culturale)” di Baldissero d’Alba, l’ha esposto nella cittadina. Per poi decidere di trasferirlo a Miradolo (senza problemi, dal momento che è di sua proprietà) e affiancargli altri ritratti dello stesso autore. Di lì l’idea di un dialogo anche futuro tra i due centri e la nascita dell’iniziativa “I volti e l’anima”. In autunno tra Baldissero e Miradolo arriveranno opere di Lotto, quindi di Guercino e Ribera. “In questo percorso di otto testimonianze di Tiziano si può vedere come muta il suo stile e come egli può, in modi sempre diversi, affrontare il tema del ritratto - dice Sgarbi – Nel corso dei decenni, il pittore riesce a mantenere viva la capacità di esprimere il carattere degli uomini”. ■ TIZIANO. RITRATTI fino al 16 giugno al Castello di Miradolo, San Secondo di Pinerolo. Da mercoledì a venerdì 14-18,30, sabato, domenica e lunedì 10-19, chiuso martedì. Info 0121/502761, www.fondazionecosso.it LA MOSTRA TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA 37 di MARINA PAGLIERI alle nature morte della fine degli anni Trenta e dei primi Quaranta, al drammatico “Partigiana assassinata” del 1954, al visionario “Bambino sul mostro” del ’66, all’epico “Comizio di quartiere”, del ’75. Si visita fino al 22 settembre al Museo Archeologico Regionale di Aosta “Renato Guttuso. Il Realismo e l’attualità dell’immagine”, retrospettiva curata da Flaminio Gualdoni con Franco Calarota che presenta una selezione di oltre cinquanta opere di un maestro che non disdegnò temi di genere, dalla natura morta al ritratto al nudo, ma aderì tuttavia al dibattito delle avanguardie, senza mai rinunciare all’autonomia. “Ora che l'ideologia dell'avanguardismo a ogni costo cede il posto a riflessioni meditate sul secondo dopoguerra scrive Gualdoni in catalogo la scelta ispida di Guttuso conferma che il senso della storia può essere continuità e non rottura, riportare l'umano al centro del discorso e non limitarsi a un'arte che parli solo d'arte”. Coinvolto in profondità nel clima sociale e politico del suo tempo, Guttuso è tra le coscienze autorevoli dell'arte del secondo dopoguerra. Sin dalla metà degli anni Trenta sceglie una figurazione che da un lato recuperi l'identità antica della D “Natura morta con lampada” del 1940-’41 In alto, particolare da “Comizio di quartiere” del 1975 UNA RETROSPETTIVA DI OLTRE CINQUANTA OPERE AL MUSEO ARCHEOLOGICO DI AOSTA Il viaggio di Guttuso attraverso le avanguardie pittura, la sua capacità di farsi racconto, e dall'altro sia lo specchio di un rapporto intenso e talvolta drammatico con la storia. La scelta antifascista e l'adesione al movimento comunista fanno di lui l’interprete di un realismo che non vuole essere scelta retorica e celebrativa, ma testimonianza critica del proprio tempo. “Vorrei arrivare alla totale libertà in arte, libertà che, come nella vita, consiste nella verità”, scriveva l‘artista. E ancora: “Sempre ha contato soprattutto, per me, il rapporto con le cose. Trovare, o credere di trovare questo rapporto ha significato, in qualche modo, tentare di comunicarlo. Un'arte senza pubblico non esiste”. ■ RENATO GUTTUSO Museo Archeologico Regionale, piazza Roncas 12, Aosta, fino al 22 settembre. Da martedì a domenica, dalle 10 alle 18, info 0165/274401, www.regione.vda.it. LA RASSEGNA 44 TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA Giorgio Gaber, al quale la Biennale Democrazia dedica una serata il 10 aprile A destra, le proteste in Wall Street UN RICORDO DEL CANTAUTORE TRA GLI APPUNTAMENTI DI BIENNALE DEMOCRAZIA, DAL 10 APRILE L’utopia nel segno di Gaber di VERA SCHIAVAZZI i temi IL FUTURO TRA URANIA E MANGA Una novità della terza edizione di Biennale Democrazia è lo spazio dedicato alla scienza, area tematica che per la prima volta entra nel programma della manifestazione con una sezione dal titolo “Creare mondi, immaginare città”. Sede dei nuovi appuntamenti sarà l’aula magna dell’Istituto Avogadro, che accoglierà buona parte degli incontri a carattere scientifico. Tra gli argomenti: energia e sviluppo, conoscenza open source, genetica e post-umano, ogm e biodiversità, salute e benessere, società dell’informazione e intelligenza collettiva, bioetica e biopolitica. Altra sede di questa sezione sarà il Circolo dei Lettori con un seminario a iscrizione sulla fantascienza e suddiviso in tre distinti momenti: uno dedicato alla collana Urania, l’altro ai manga e il terzo a scrittori e fumettisti. S arà il ricordo di Giorgio Gaber, o meglio una serata di letture, spettacolo e musica in suo onore, a inaugurare (il 10 aprile al Teatro Regio) la terza edizione di Biennale Democrazia. La rassegna quest’anno gli appuntamenti saranno oltre 100 avrà come titolo e filo conduttore “Utopico. Possibile?”, partendo dall’idea che è proprio nei momenti di crisi che si possono e si devono rimettere radicalmente in discussione i fini della coesistenza democratica. Così, con lezioni, dibattiti, letture di classici, seminari di approfondimento, momenti di spettacolo e di confronto, progetti speciali per scuole e per le associazioni, Biennale Democrazia 2013 condurrà per cinque giorni i cittadini, torinesi e no, attraverso un’ampia riflessione sulle realtà del nostro mondo e sulla tensione verso il futuro. Con novità importanti, come quella, introdotta dal Comitato scientifico guidato dal costituzionalista Gustavo Zagrebelsky, di avere un paese ospite, che per questa occasione sarà addirittura un continente, l’Africa. I protagonisti di una terra che combatte e cerca di vincere le proprie sfide uomini di governo, oppositori, scrittori, personaggi dell’arte e della cultura - saranno sul pal- EVENTI DI PRIMAVERA TROVATORINO 45 co e risponderanno alle domande del pubblico in quel grande laboratorio pubblico che la Biennale rappresenta. Altri temi centrali saranno l’uguaglianza e i beni comuni, i confini etici del progresso scientifico, le città come luoghi dell’immaginario utopico, il ruolo dei nuovi movimenti nella trasformazione sociale. E la Biennale in versione 2013 analizzerà anche cosa significhi oggi “Praticare democrazia”: Primavere arabe, Occupy Wall Street, movimenti delle donne, lgbt e queer, gruppi di acquisto solidale, economie informali o del dono sono forme di mobilitazione sociale che pongono in questione i rapporti di potere. Le comunità ne sono spes- i nuovi scenari provocati dal risultato delle eleso il soggetto. Web e social network, sempre più, zioni politiche non si erano ancora aperti, quelil veicolo privilegiato. E un capitolo speciale lo di Biennale 2013 appare oggi come un titolo sarà rivolto ai giovani, indiscussi ed entusiasti fortemente profetico. E’ sul sottile confine tra protagonisti della manifestazione fin dalla prima utopia e realtà, infatti, che si gioca il futuro deledizione, chiamati a condividere un’intensa espe- l’Italia e delle sue generazioni future. ■ BIENNALE DEMOCRAZIA - inaugurarienza di condivisione e partecipazione. Far mettere radici alla Biennale attraverso l’attività for- zione il 10 aprile al Teatro Regio, fino al 14 mativa nelle scuole, che dura tutto l’anno nel aprile in varie sedi. Dal 26 marzo prenotaziotempo tra un’edizione e l’altra, e nelle forme di ni per le scuole sul sito www.biennaledemocraassociazionismo giovanile del territorio è infat- zia.it. Info 011/4424753-443926 ti uno dei principali obiettivi della manifestazione. Il coinvolgimento dei ragazzi prevede proposte specifiche le info per ogni fascia d’età: dai laboINGRESSO LIBERO ratori didattici per gli studenti MA DA PRENOTARE delle scuole secondarie di II grado, alle attività proposte da e per gli universitari, ai progetTeatro Regio, Teatro Carignano, ti sull’imprenditorialità e sulTeatro Gobetti, Circolo dei l’integrazione destinati ai gioLettori, Cavallerizza Reale, vani immigrati, membri di reti Teatro Vittoria, la new entry e associazioni. Biennale è, Istituto Avogadro, Campus Luigi come già in passato, gratuita e Einaudi, Museo del Risparmio aperta a tutti, il programma sono alcuni dei luoghi di definitivo verrà presentato il 26 Biennale 2013, dal 10 al 14 marzo, mentre nuove sedi, Copertine aprile. Ingresso libero con come l’Avogadro, si sono di Urania: distribuzione dei tagliandi un’ora aggiunte a quelle tradizionali la fantascienza è protagonista prima davanti alle sedi degli come i teatri del centro. Ben- della Biennale appuntamenti, programma e info ché scelto in tempi non sospet- A sinistra, Gustavo su www.biennaledemocrazia.it ti, quando l’instabilità politica e Zagrebelsky IL CINEMA 46 TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA “Out in the Dark” di Michael Mayer, tra i pezzi forti del Festival Glbt A destra, “El sexo de los angeles” di Xavier Villaverde DA SHAKESPEARE A THELMA & LOUISE, TORNA IL FESTIVAL GLBT, DAL 15 AL 19 APRILE Se Romeo ama un altro Romeo l’avvocato israeliano Roy Schaefer, affidato all’attore Min Romeo e Giulietta in chael Aloni, riproponendo l’ineversione omo - Ro- sausto filone dell’amore che meo e Romeo - am- sfida ogni tipo di confine, l’aubientato in un ni- dace filmaker galiziano Xavier ghtclub di Tel Aviv e abilmente Villaverde (Continental), tornaorchestrato tra drammi familia- to sul set dopo una lunga assenri e veti politici incrociati, sullo za con El sexo de los ángeles sfondo del conflitto israelo-pa- (The Sex of Angels), descrive lestinese. Alata (Out in the l’amore al tempo di internet e Dark) è il nuovo film dell’auto- la “sessualità liquida” della giore di Una casa alla fine del ventù contemporanea. Nel più mondo, Michael Mayer, presen- classico dei triangoli etero/omotato lo scorso anno a Toronto e sex si racconta di come la copin arrivo tra i pezzi forti del programma del Festival Glbt “Da Minerba Sodoma a Hollywood”, diretto Giovanni è il fondatore e direttore da Giovanni Minerba. del Festival Glbt “Da Dal 15 al 19 aprile al cinema Sodoma a Hollywood” Massimo circa cento titoli tra lungometraggi, documentari e corti a tematica, provenienti da tutto il mondo. E se il regista americano intreccia la passione “across the line” tra lo studente palestinese Nimr Mashrawi, interpretato da Nicholas Jacob, e di CLARA CAROLI U pia formata da Bruno (Llorenç Gonzalez), ragazzone sportivo, sensibile, legnoso ed emotivamente bloccato e la bella e amata Carla (Astrid Bergès-Frisbey) entri in crisi quando compare all’orizzonte il ballerino Rai (Alvaro Cervantes) che usa il suo corpo in modo seducente e spregiudicato. E tra sessualità ingessata e non-convenzionale, indovinate chi vince? “I rapporti sentimentali sono molto cambiati - racconta Villaverde - Oggi i giovani vivono il sesso in modo libero, senza tanti pregiudizi, tabù e paure. E sono capaci di rischiare di più a livello emotivo perché la vita è sempre più avanti delle regole della società o della religione”. A proposito. Nel programma del ventottesimo Torino Glbt Film Festival non manca, all’interno di un Focus dedicato ai diritti civili delle coppie gay, Vorrei ma non posso, il reportage di Enzo Facente realiz- ➔ EVENTI DI PRIMAVERA TROVATORINO 47 la rassegna FELLINI SATYRICON IN SALSA VINTAGE “Cloudburst” di Thom Fitzgerald, Thelma e Louise in salsa lesbo In basso, Charlotte Rampling in “Il portiere di notte” di Liliana Cavani zato nell’ambito della campagna “It’s Wedding Time” per i matrimoni tra omosessuali (celebrati simbolicamente la scorsa primavera in città). Tra i titoli principali dell’edizione c’è anche l’atteso Cloudburst di Thom Fitzgerald, con due attrici premi Oscar, Olympia Dukakis e Brenda Fricker, nei panni di una coppia di anziane amanti. Un Thelma e Louise lesbo: Stella e Dotty, insieme da 31 anni, vivono una vecchiaia serena sulle coste del Maine fino al giorno in cui un incidente domestico sconvolge il loro felice trantran. Preoccu- pata che l’“amica” della nonna non sia più in grado di prendersene cura, la nipote Molly ricovera Dotty con l’inganno (e contro la volontà della compagna) in una casa di riposo. Decisa a riprendersi la sua donna e a fuggire da Molly, Stella “rapisce” Dotty per fare l’unica cosa che ritiene sensata: dirigersi a bordo di uno scassato pick-up verso il Canada dove, sposandosi, potrà mettere al riparo sé e la compagna da ogni ingerenza. Inizia così un road movie rocambolesco, che coinvolgerà pure un ballerino. Il regista (The Hanging Garden e Beefcake) è caro al pubblico glbt, al quale con Cloudburst regala grazia e humour, risate e lacrime. ■ DA SODOMA A HOLLYWOOD - Cinema Massimo, dal 15 al 19 aprile, info www.tglff.com. Nel quasi trentennale del Torino Glbt Film Festival, giunto alla ventottesima edizione (l’immagine è ancora firmata dall’artista, fumettista e scrittore Ralf König), la sezione “Vintage” è diventata un must. Un’occasione per rivedere classici e cult del passato. Quest’anno il programma di “Da Sodoma a Hollywood” propone, tra gli altri, un viaggio nel tempo, nella Roma imperiale, con Fellini Satyricon (nella versione da poco restaurata con il contributo di Dolce & Gabbana). Delirio onirico del grande Federico sul testo di Petronio, all’insegna della trasgressione, diventato film di riferimento per i cinefili gay. Nella stessa sezione torna Il portiere di notte di Liliana Cavani, con Charlotte Rampling icona sadomaso nei panni di un’ebrea scampata al lager che incontra molti anni dopo la fine della guerra il suo aguzzino, ex ufficiale delle SS (Dirk Bogarde), col quale inteccia una relazione perversa. Nel ’74 il film fece scandalo e fu censurato. La Rampling a seno nudo con le bretelle e il cappello da nazista rimane scolpita per sempre nei sogni erotici maschili. (c.car.) IL CINEMA 50 TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA Smart City Days LOTTA AGLI SPRECHI E ORGOGLIO IN BICI Cinemambiente si estende negli “Smart City Days”, tre settimane dedicate alla cultura ambientale e divise per temi. La prima è sulla mobilità e culmina domenica 26 maggio nel Bike Pride (con “green session” al Parco Dora) ; la seconda è sull’alimentazione e termina il 2 giugno con il “pranzo degli avanzi” (nell’anno dell’Onu contro gli sprechi alimentari); la terza si focalizza sulle “smart cities” e chiude il programma il 9 giugno con il Green Up Festival e una costellazione di eventi che invadono la città, dal “parking day” ai tram verdi fino agli orti urbani. (c.car.) DAL 31 MAGGIO AL 5 GIUGNO, IN VARIE SEDI, LA SEDICESIMA EDIZIONE DI CINEMAMBIENTE L’anima verde di Torino i film che salvano il mondo to e alla salvaguardia del pianeta, alla sedicesima edizione, si el pieno della prima- terrà dal 31 maggio al 5 giugno vera metropolitana, al Massimo, sede principale, e Torino diventa “smart” poi al Blah Blah, nel Cortile del con gli “Smart City Museo di Scienze e nell’arena Days”: tre settimane di eventi all’aperto del Valentino sul pradal 25 maggio al 9 giugno dedi- to davanti all’Imbarchino, ritrocati alla green philosophy, dei vo di giovanissimi e della green quali il principale è il festival community urbana. Molto più Cinemambiente. Diretta da di un festival, Cinemambiente Gaetano Capizzi (che coordina è l’appuntamento che riunisce l’intero programma degli SCD) torinesi (ma non solo: il pubblila rassegna internazionale di co viene da tutta Italia in alcuni cinema dedicata alla natura, ai casi dall’Europa) ambientalisti nuovi stili di vita a basso impat- “militanti”. Budget ridotto di CLARA CAROLI N all’osso anche qui: 250mila euro. Qualche taglio alle ospitalità, ma il programma è garantito. Un centinaio di film, selezionati dal team guidato da Capizzi tra gli oltre mille arrivati in via Montebello. Molti dagli Stati Uniti, dove il cinema di denuncia sui temi ambientali è particolarmente attivo. I temi sono quelli più attuali: l’acqua, l’urbanistica, gli sprechi alimentari. “Ma i film vengono scelti per la qualità”, spiega il direttore. Tra questi da non perdere è, EVENTI DI PRIMAVERA TROVATORINO 51 Valsusa FilmFest DONNE E LIBERTÀ SULLE MONTAGNE “The Fruit Hunters” di Yung Chang Sotto, il direttore del festival Gaetano Capizzi In basso, Giovanna Marini, attesa al Valsusa Filmfest tra gli eventi speciali, “Fruit Hunters” del canadese di origini cinesi Yung Chang (acclamato autore del documentario “Up The Yangtze”) che racconta l’ultima follia made in Usa: i fanatici della frutta. Tra natura, commercio e avventura, un’odissea cinematografica dagli albori dell’umanità all’agricoltura intensiva contemporanea, seguendo i “cacciatori di frutta” del titolo: orticultori, botanici, coltivatori professionisti e contadini della domenica. Tra gli “entusiasti” c’è anche la star del cinema americano Bill Pullman che ha condotto recentemente una “crociata” per la costituzione di un orto collettivo sulle colline di Hollywood. In programma anche “Ultima chiamata”, film-in-progress scritto e diretto da Enrico Cerasuolo la cui produzione è cominciata lo scorso anno, giunto ora a compimento. Realizzato dalla torinese Zenit con la norvegese Skofteland Film, riprende l’apocalittica “profezia” di un gruppo di scienziati del Mit (da un’idea di Aurelio Peccei e Jay Forrester) che quarant’anni fa con il libro “The Limit of Growth” sconvolse il mondo. Il messaggio era chiaro e oggi più urgente che mai: la Terra è un sistema finito e la crescita esponenziale dell’umanità e dello sfruttamento delle risorse non può che portare il pianeta al collasso. ■ CINEMAMBIENTE, dal 31 maggio al 5 giugno, Cinema Massimo, Blah Blah, Cortile del Museo di Scienze Naturali, Parco del Valentino, www.cinemambiente.it. Un mese di cinema, dal 27 marzo al 30 aprile, in dodici Comuni della Val di Susa, per riproporre il tema della memoria delle piccole comunità di montagna e della salvaguardia dell’ambiente. E’ dedicato al “femminile” (e alle sue problematiche) il 17° Valsusa Film Fest che ha per titolo “Donne e libertà” e una sezione corti con “Ritratti al femminile”. Proiezioni, incontri, spettacoli, concerti, una mostra (“Femminile plurale” al Castello di Susa) e un concorso artistico oltre a quello cinematografico che vede in competizione film da tutto il mondo in 5 sezioni. La novità è il progetto “Corti dentro” con una giuria di detenuti del carcere Santa Caterina di Fossano. Ospiti importanti come i registi Daniele Vicari e Marco Ponti, gli attori Enrico Lo Verso, Hedy Krissane e Franco Neri, l’alpinista Hervé Barmasse. E Giovanna Marini (in concerto il 20 aprile a Venaus). Il Festival si realizza anche grazie a una campagna di crowdfunding in rete. Tutti gli eventi gratuiti. Mappa dei comuni, programma e info www.valsusafilmfest.it. LA MUSICA 52 TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA l’anteprima LE NOTE INVADONO I QUARTIERI In attesa del festival, dal 15 al 24 aprile, ci sarà un’anteprima della kermesse con una serie di appuntamenti con esibizioni in alcuni quartieri. Borgo Dora, Porta Palazzo e Borgo Rossini, (l’area di nuovo interesse universitario grazie al Campus Einaudi) saranno il palcoscenico di questi “assaggi” in jazz che prevedono concerti in piazza, percorsi di conoscenza e avvicinamento al festival e due appuntamenti dedicati alla figura femminile nella musica afroamericana. Un modo per espandere il più possibile la rassegna e coinvolgere il maggior numero di torinesi. (g.l.v.) DAL 26 APRILE AL 1° MAGGIO TORNA IL FESTIVAL GRATUITO DEDICATO AI SUONI AFROAMERICANI Torino fa un tuffo nel jazz e celebra Gillespie e Mingus che che avevano compromesso alcuni dei concerti più attesi era azz festival, il ritorno. riuscito a catalizzare l’attenzioDal 26 aprile al 1° mag- ne di oltre 100 mila spettaori. gio le piazze del centro Alcune connotazioni di base (e non solo) saranno di sono rimaste: la gratuità dei nuovo invase dalla musica concerti, ad esempio. E poi un afroamericana per il secondo cartellone che si snoda lungo appuntamento della rassegna due palchi principali (piazza fortemente voluta dall’assesso- Castello per le esibizioni serali, re alla Cultura Maurizio Brac- piazzale Valdo Fusi per quelle cialarghe. Per la seconda edi- pomeridiane). E c’è la conferzione sono stati individuati alcu- ma di “Fringe”, la sezione dedini correttivi rispetto al 2012, cata al jazz più innovativo, l’anquando il festival, nonostante le no scorso proposto nei locali avverse condizioni atmosferi- lungo il Po, quest’anno proba- di GINO LI VELI J bilmente in piazza Vittorio. Il cambiamento più significativo, oltre all’allungamento di un giorno della kermesse, riguarda il direttore artistico, Stefano Zenni, musicologo, critico e docente universitario al posto di Dario Salvatori. Con i suoi collaboratori ha allestito un programma che mette al centro dell’attenzione la contaminazione del jazz con altri generi e l’offerta di proposte incosuete. Ma anche gli omaggi a due monumenti come Dizzy Gillespie e Charlie Mingus, nelle esibi- EVENTI DI PRIMAVERA TROVATORINO 53 Tania Maria porta al festival i ritmi brasiliani Sotto, Brian Lynch A destra, McCoy Tyner zioni di Giampaolo Petrini big band e della Mingus Dinasty (la formazione che, da 30 anni, esegue la musica del grande contrabbasista) con la Torino Jazz Ochestra. Ecco quindi Enrico Rava con l’Orchestra del Teatro Regio diretta da Paolo Silvestri per il concerto dì apertura in pazza Castello. E’ nel segno dell’incontro con la musica brasiliana il concerto della cantante Tania Maria, mentre la musica latina sarà il cuore dello show di Mac Coy Tyner, pianista per anni a fianco di John Coltrane. E’ un’esclusiva per il festival, al pari di quella di Abdullah Ibrahim, ai più noto come Dollar Brand, introverso pianista sudafricano. Un altro nome storico che si esbirà sotto la Mole è il batterista Roy Haynes, nella grande festa conclusiva della rassegna. Nel segno della world music è l’offerta del multistrumentista etiope Mulatu Asttke mentre il chitarrista Dorado Schmitt esplorerà i sentieri del jazz gypsy. Grande l’attesa per altri due chitarristi: Larry Coryell, in un gruppo che omaggia il Davis elettrico (“Miles Smiles”) e Mike Stern che suonerà con altri importanti solisti fusion come Bill Evans e Dave Weckl. C’è spazio anche per i musicisti italiani: le vocalist Cristina zavalloni, Pilar, gli eporediesi Odwalla. Gianluca Petrella più gli “imbucati” Roy Paci e Simone Cristicchi,per set annunciati ricchi di sorprese. ■ TORINO JAZZ FESTIVAL - piazza Castello, piazzale Valdo Fusi e piazza Vittorio, dal 26 aprile al 1° maggio, ingresso gratuito. 26 APRILE piazzale Valdo Fusi ore 17: Giampaolo Petrini Big Band: omaggio a Gillespie ore 18: Mingus Dinasty e Torino Jazz Orchestra piazza Castello ore 21: Enrico Rava quartet e Orchestra del Teatro Regio 27 APRILE piazzale Valdo Fusi ore 18: Roy Paci Corleone piazza Castello ore 21: Cristina Zavalloni & Radar Band Tania Maria Quartet 28 APRILE piazzale Valdo Fusi ore 18: Abudallah Ibrahim piano solo piazza Castello ore 21: Mulatu Astatke Steps Ahead 29 APRILE piazzale Valdo Fusi ore 18: Gianluca Petrella Cosmic Band piazza Castello ore 21: Omaggio a Davis: Miles Smiles 30 APRILE piazzale Valdo Fusi ore 18: Dorado Schmitt Focus Francia piazza Castello ore 21: Mc Coy Tyner and Latin All Stars 1° MAGGIO ore 16, parata da piazzzale Valdo Fusi a piazza Castello piazza Castello ore 17: Funk Off Odwalla Focus Francia Roy Haynes Fountain of Youth Pilar Mike Stern & Bill Evans Simone Cristicchi & Funk Off IL CONCERTO TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA 55 Bunna e Madaski, i due musicisti pinerolesi fondatori degli Africa Unite LA BAND RAGGAE ALL’HIROSHIMA PER DUE SHOW CON LA FORMAZIONE DI 20 ANNI FA Babilonia e poesia, gli Africa Unite tornano alle origini rista e produttore dei Subsonica, Paolo Parpaglione e Cato, ono trascorsi vent'an- fondatori dei Bluebeaters, Serni da quando gli Afri- gio Pollone dei Fratelli di Soleca Unite pubblicarono dad, Papa Nico e Mauro TavelBabilonia e poesia, la, rispettivamente, ancora l'album che consacrò il gruppo oggi, percussionista e campiooriginario di Pinerolo al mon- natore degli Africa Unite. do della grande musica. DieEd è da questo ventesimo tro quel successo, che diede anniversario che è nata la pazfinalmente una forma al rag- za idea: una tournèe in tutta gae made in Italy, non si cela- Europa con la stessa formaziova soltanto il genio di Bunna L’ultimo e Madaski, padri fondatori del album progetto consacrato a Bob “Rootz” degli Africa Marley: oltre ai due “rasta”, Unite è contribuirono artisti destinati uscito nel poi ad intraprendere altre stra2010 de, come Max Casacci, chitar- di DAVIDE AGAZZI S ne del 1993, gli stessi strumenti, gli stessi tecnici e lo stesso spirito che animò il gruppo reggae più famoso dello Stivale. Impossibile quindi non partire dal Piemonte e dall'Hiroshima Mon Amour di Torino: un doppio appuntamento ad inizio aprile, il 3 ed il 4 del mese, nel locale di Via Bossoli 83, per richiamare i fan degli esordi e per fare un regalo a chi in quegli anni non era ancora nato (tredici euro il prezzo del biglietto). E la tournèe non appare solo come un evento-nostalgia: a testimoniarlo i due nuovi brani, E' sempre stata lì e Shame Down Babylon, che accompagneranno il gruppo in questa nuova avventura, oltre alle canzoni di Babilonia e poesia e del successivo disco Un sole che brucia, come conferma Madaski: “Penso che gran parte del nostro pubblico, quello più giovane in particolare, possa gustarsi un repertorio quasi inedito, diverso e sicuramente poco suonato dalla formazione contemporanea”. E dopo le due tappe di Torino, saranno sei le date italiane (tra cui spiccano Roma, Firenze e Bologna), prima di sbarcare all'estero, dove gli Africa suoneranno a Cork e Dublino, in Irlanda, al “The Garage” di Londra e a Bruxelles. ■ AFRICA UNITE - Hiroshima Mon Amour, via Bossoli 83, 3 e 4 aprile, biglietti a 13 euro. I CONCERTI TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA 57 l’evento “THE WALL” RIVIVE TRENT’ANNI DOPO Un’orchestra di 70 elementi per reinterpretare The Wall, lo storico concept album dei Pink Floyd. È la ricetta della serata che il Teatro Colosseo (su organizzazione di Ad Management) propone per il 10 aprile, a trent’anni dall’uscita del film diretto da Alan Parker. Una miscela di rock e classica, con regia video in diretta, con biglietti che vanno dai 22,50 ai 31,70 euro. Inizio alle 21. IL 4 APRILE IL NUOVO TOUR DEL PRINCIPE DEI CANTAUTORI FA TAPPA AL TEATRO COLOSSEO “Sulla strada” con De Gregori riproporrà i suoi brani più amati e celebrati, che hanno segnaon ha paura di viag- to una carriera quarantennale giare ed imparare nella musica. ancora, Francesco De Non solo al passato, naturalGregori. Per questo il mente, si rivolge la scaletta che suo ultimo album Sulla strada il Principe della canzone d’autotrasmette prima di tutto un sen- re italiana ha scelto per questa so di umiltà e di fiducia verso nuova avventura sui palchi: al altri, che il cantautore romano centro dei nuovi live, infatti, ha ben dimostrato lo scorso brilla Sulla strada e in particofebbraio a Saint-Vincent, suo- lare la traccia scelta come sinnando insieme a un gruppo golo di lancio, dal titolo Guaremergente valdostano di folk- da che non sono io. Ed ora che rock, L’Orange. Adesso di nuovo in tour, l’in- “The Wall” di Alan Parker terprete di Alice, Adelante! Ade- In alto, Francesco De Gregori lante! e La donna cannone, parte dall’Atlantico Live di Roma per poi fare tappa a Torino il 4 aprile, nel giorno del suo compleanno (compirà 62 anni) con un atteso concerto al Teatro Colosseo (ore 21, biglietti da 29,90 a 57,50 euro, organizza F&P con Set Up Live) dove di GUIDO ANDRUETTO N la ricerca del contatto con il pubblico si è fatta per lui sempre più urgente, il live sotto la Mole si annuncia irripetibile per la possibilità di ascoltare uno dei massimi interpreti della musica leggera a distanza ravvicinata, quasi guardandolo negli occhi, nell’intimità del teatro Colosseo. Ad accompagnare sul palco il cantautore romano ci saranno Paolo Giovenchi e Lucio Bardi alle chitarre, Alessandro Arianti alle tastiere e alla fisarmonica, Alessandro Valle al mandolino e alla pedal steel guitar, Guido Guglielminetti al basso, Stefano Parenti alla batteria ed Elena Cirillo al violino e ai cori. ■ FRANCESCO DE GREGORI - Teatro Colosseo, via Madama Cristina 71, 4 aprile, ore 21. Biglietti da 29,90 a 57,50 euro. I CONCERTI TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA 59 l’evento CALIFANO E “LE ROI” COPPIA PERFETTA IL CANTANTE PUGLIESE PORTA AL COLOSSEO UNA VITA FATTA DI SUCCESSI INTRAMONTABILI Inossidabile Al Bano 50 anni di carriera in un solo show ce guarda avanti sentendo sulle sue spalle la responsabilità di iascoltare oggi Nel quasi 50 anni di carriera, e torsole, il primo 45 giro na sui palchi da debuttante, speinciso da Al Bano Car- rimentando per la prima volta risi, fa venire i brividi. l’ebbrezza di una tournée nei Ancora di più vederlo mentre teatri. Domenica 14 aprile, al canta, giovanissimo com’era Colosseo, il cantante pugliese alla fine degli anni Sessanta, in sarà di nuovo in scena sotto la un filmato in bianco e nero del- Mole con uno spettacolo che la Rai che oggi gira su YouTube. ripercorre tutta la sua vita. Per la Per chi è stato un bambino in regia di Gennaro Nunziante e quegli anni e si ricorda i propri su iniziativa di AC Production genitori che adoravano i brani e del Teatro Verdi di Montecatidi quel cantante con una voce ni. ■ AL BANO - Teatro Colostrascinante e commovente, come Io di notte, Pensando a te seo, via Madama Cristina 71, e Acqua di mare, è facile cade- 14 aprile. Biglietti da 28,10 a re nella nostalgia. Al Bano inve- 51 euro. di GUIDO ANDRUETTO R Non c’è posto più indicato de Le Roi, il mitico dancing creato dal genio visionario di Carlo Mollino, per ospitare la performance di Franco Califano, l’interprete di tanti successi della musica leggera e della canzone popolare, che è cosa ben diversa dal pop, come Tutto il resto è noia, Ti perdo, Io me m’briaco e Io non piango. L’ex Sala Lutrario, che è la classica balera ma con stile architettonico e decori davvero particolari, tanto che oggi è tornata di moda grazie agli eventi di musica elettronica organizzati da Xplosiva e Xanax, ospiterà il 16 aprile (ore 21, biglietto a 10 euro inclusa la consumazione) il cantante e poeta romano, di Ostia, meglio noto come Er Califfo o come “maestro”. Impossibile non ricordare qui la superba imitazione del suo personaggio che ha fatto Fiorello in passato, evidenziandone il carattere rude, da macho, e soprattutto la sua incontenibile tendenza a dire tutto quello che gli passa per la mente. Ad organizzare sono Toni Campa e Luciana De Biase, che vantano una specializzazione per la musica leggera anni 60 e 70. (g.a.) I CONCERTI TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA 61 Elio e Le Storie Tese, attesisissimi al Colosseo In basso, Cristiano De Andrè DOPO IL SUCCESSO MEDIATICO DI SANREMO, LA BAND IL 18 APRILE AL TEATRO COLOSSEO Elio, un evento pieno di note nuovo tour. Un appuntamento, come sempre, imprevedibile e educi dallo straordina- ricco di sorprese, dove il gruppo rio successo mediatico piazzatosi secondo al Festival di Sanremo (e dall'inat- dell'Ariston e vincitore del Pretesa, ma legittima, riva- mio della Critica, grazie a “La lutazione musical-culturale), Elio canzone mononota”, si appresta e Le Storie Tese fanno tappa, il a far divertire il pubblico piemon18 aprile, al Colosseo per il loro tese a suon di gag, travestimenti di DAVIDE AGAZZI R l’altro spettacolo IL NUOVO DISCO DI CRISTIANO DE ANDRÈ Dopo dodici anni dal suo ultimo album di inediti e dopo aver rivisitato più volte l'immenso e prezioso repertorio paterno, il 19 aprile alle 21 Cristiano De Andrè presenta, al Colosseo, il suo nuovo disco "Come in cielo così in guerra", dove, accompagnato dalla sua band storica, propone le canzoni dell'ultimo album, attingendo sempre dal repertorio del padre Fabrizio. (d.ag.) CRISTIANO DE ANDRE’ - 19 aprile alle 21 al Colosseo, biglietti da 29,40 a 47 euro e battute. Un concerto pronto a sfruttare l'onda d'entusiasmo ligure combinata con i successi di sempre, come “Tapparella”, “Shpalman” e “Parco Sempione”, senza prendersi troppo sul serio, mascherando l'abilità tecnica che si cela dietro al gruppo fondato da Stefano Belisari, accompagnato, come sempre, dalla sua storica formazione. L'inizio del concerto è previsto per le 21. Dopo la data di Torino, la tournèe degli Elio e Le Storie Tese continuerà fino ai primi di maggio, quando, dopo aver attraversato mezza Italia, suoneranno il 4 del mese al Gran Teatro Palabam di Mantova. ■ ELIO E LE STORIE TESE - 18 aprile alle 21 al Teatro Colosseo, via Madama Cristina 71, biglietti da 25,50 a 37,60 euro, info 011/6698034-6505195, www.teatrocolosseo.it IL CONCERTO TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA 63 TEATRO REGIO GIÀ TUTTO ESAURITO PER LO SHOW BENEFICO DEL MUSICISTA ASTIGIANO Il piano di Paolo Conte per Haiti di ALBERTO CAMPO unedì 29 aprile, nel bel mezzo del “Tori- Via con me. Eppure ogni tanto lo si avvista qui e no Jazz Festival”, con cui - volendo - là, implicato magari in complicità con musicisti potrebbe avere molto a che fare, Paolo di altre generazioni, da Malika Ayane (alla quaConte torna a calcare il palco del Teatro le ha offerto di recente Glamour, canzone incluRegio, sede d’innumerevoli sue performance sa in Ricreazione, dopo che nel precedente Gromemorabili. L’occasione, tuttavia, è speciale: si vigli aveva addirittura duettato con lei su Little tratta infatti di un concerto di beneficenza (desti- Brown Bear) ai Marlene Kuntz (ai tempi di Uno, nataria: la comunità dei padri camilliani della dove suonava il pianoforte in Musa). Più che Chiesa di San Giuavventure o sorprese, seppe, impegnata comunque, il suo nella costruzione di pubblico si aspetta un ospedale per la soprattutto in concercura delle lesioni to - certezze. E l’Avcutanee ad Haiti), che vocato non si sottrae a dispetto di tariffe da a quel rituale, per primato - minimo quanto abbia occa72.80 euro, massimo sionalmente il vezzo 119.60 - è andato di ritoccare gli arranesaurito in prevendigiamenti o rinfrescata con larghissimo re la selezione dei anticipo. Merito del brani proposti dal fascino inossidabile vivo. In città Conte è dell’artista astigiano, stato avvistato ancoche alla veneranda ra il 21 settembre età di 76 anni prosescorso, sempre al gue imperterrito la Regio (ovviamente propria carriera: per sold out pure in quelrestare alle esibiziola circostanza), ospini dal vivo, ne ha in te di “MiTo”, e allora programma due a aveva in scaletta - fra metà aprile in Gerle tante cose - Sotto mania, a Colonia e le stelle del jazz, Alle Amburgo, e all’orizprese con un verde zonte un’altra, il 24 milonga, Bartali, Paolo Conte: il suo show al Teatro Regio il 29 aprile raccoglie fondi per aiutare Haiti dopo il terremoto giugno, alla WienerDancing, Gli imperStadthalle della capimeabili e Diavolo tale austriaca. Ovviamente a dettare il ritmo - rosso. Come quella sera, in scena con lui sarà piuttosto pacato, in verità - è lui, che fretta o ansie schierata l’orchestrina di cui fanno parte i sodaparticolari davvero non ne ha più. Da un punto di li più fidati: Daniele Di Gregorio (batteria, pervista discografico, ad esempio, l’ultima raccolta cussioni e pianoforte), JinoTouche (contrabbasdi canzoni originali - Nelson - risale all’ottobre so), Daniele Dell’Olmo (chitarra), Massimo Pitdel 2010, mentre la successiva Gong-oh - datata zianti (fisarmoniche e molto altro) e Luca Velotnovembre 2011 - era una collezione di successi ti (sassofoni e clarinetto). ■ PAOLO CONTE - Teatro Regio, piazza con dentro un solo inedito (La musica è pagana), oltre a una versione rinnovata del classico Castello, 29 aprile. Biglietti esauriti. L IL CONCERTO TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA 65 LA NANNINI AL PALAOLIMPICO CON I SUOI SUCCESSI E CON UN DISCO IN OMAGGIO AI FAN Gianna, un uragano rock’n’roll Gianna Nannini torna al Palaolimpico il 30 aprile no ricevere in omaggio una copia digitale di un brano inedinergico, speziato e per- to (Rivoluzionariamente rock fino un po’ ruvido. È il dovrebbe essere il titolo defiprofumo rock’n’roll di nitivo), che la cantante di Siena Gianna Nannini, l’es- ha composto proprio per l’apersenza stessa della sua musica che si scatena come un uragano l’evento quando arriva dal palco. L’in- CON GLI STATUTO terprete di canzoni che hanno segnato a fondo l’evoluzione 30 ANNI DI SKA del rock italiano, da Meravigliosa creatura a Bello e impossibile, da Un ragazzo come te a È tutto all’insegna del numero Cuore zingaro, sarà di nuovo “30”: gli Statuto festeggeranno i live sotto la Mole il 30 aprile loro 30 anni di attività alle 21 al PalaOlimpico ex Iso- all’Hiroshima Mon Amour e lo zaki (biglietti da 37,95 a 47,15, faranno il 30 aprile. Un organizzano Live Nation e Set compleanno importante per la Up Live) per il passaggio del- storica band ska torinese, che l’Inno Tour 2013 nei palazzet- con la data nel club di via ti, che si accompagna ad alcune Bossoli dà il via al tour con cui novità interessanti. La prima, celebreranno l’anniversario e ad uso e consumo dei fan, pre- lancia anche il nuovo disco. vede che gli spettatori possa- L’ingresso costa 10 euro. di GUIDO ANDRUETTO E tura dei concerti. L’altra novità di rilievo, è poi l’imponente scenografia e architettura di visual e luci che caratterizzerà lo show della Nannini, anche grazie al lavoro di Patrick Woodroffe, light designer per Rolling Stones, Lady Gaga ed Elton John. Per il resto, è sempre la musica a contare più di tutto, e con la cantautrice toscana questa è più che una certezza. Ripensando a brani come America, Gelosia e alla bellissima Sei nell’anima o a Siamo nella merda con Fabri Fibra, non può sfuggire quell’essenza rock che ha fatto della Nannini una delle artiste della scena musicale italiana più famose oltre i confini nazionali. ■ GIANNA NANNINI - Palaolimpico, piazza d’Armi, 30 aprile. Biglietti da 37,95 a 47,15 euro. IL CONCERTO TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA 67 L’EX LEADER DEI DIRE STRAITS IL 2 MAGGIO AL PALAOLIMPICO CON UNA BAND DI AMICI FIDATI Knopfler gioca con il passato all’approfondimento del country e del mito americano(già lla soglia dei 64 anni emerso, peraltro ai tempi dei (li compirà ad ago- Dire: “Once upon a time in the sto), Mark Knopfler è west”), della musica celtica e nella condizione di del blues. Il tutto proposto con stare sul palco e incidere solo uno stile rarefatto e intimista, la musica che ama. Conclusa assai lontano dall’iconografia la travolgente esperienza dei rockettara. Passioni che poi si Dire Straits, di cui è stato lea- ritrovano in maniera quasi der indiscusso, il chitarrista di completa nell’ultimo lavoro Glasgow ha intrapreso una car- “Privateering”, per il quale riera da solista in cui ha cerca- Knopfler, in compagnia di amito di allontanarsi dai territori ci di viaggio fidati ha deciso di musicali seguiti con la rock intraprendere un lungo tour che band di “Sultans of swing”. il 2 maggio lo farà salire sul Quasi un’esigenza di vita più palco del PalaOlimpico torineche artistica tanto che una vol- se (il giorno dopo sarà a Milata dichiarò: “Considero i Dire no, poi tornerà a luglio). “È Straits come un luogo meravi- come essere capitano di una glioso da visitare ma non in cui L’ultimo disco, fermarsi per viverci”. Ed ecco“Privateering”, lo dedicarsi alla composizione del 2012 In alto, di colonne sonore, alla produMark Knopfler zione di tanti artisti (da Bob Dylan a Willie De Ville), di GINO LI VELI A piccola nave che si gode la vita on the road con il suo equipaggio”, ha spiegato annunciando il tour , chiamato “Evening with Mark Knopfler and band”. “Oltre ai brani del nuovo album - ha detto il chitarrista ne suonerò alcuni dei Dire Straits, cambiandoli qua e là per tener vivo il significato che le persone hanno dato e danno alle parole che sono state scritte, e che amano tutt'ora. Senza renderle però uno spettacolo di cabaret. Ci sono brani, come “Sultans of swing” che, se alla fine del pezzo non fai quel giro di chitarra, alle persone non va giù. Mi piace giocare con le vecchie canzoni che ho scritto per loro e a loro piace sentirle, semplicemente così”. ■ MARK KNOPFLER - 2 maggio al PalaOlimpico, alle 21. Biglietti da 34 euro IL CONCERTO TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA 69 Lana Del Rey, newyorkese ventiseienne, sarà sul palco del PalaIsozaki per la prima volta in Italia il 3 maggio IL FENOMENO LANCIATO DA YOUTUBE LA PRIMA VOLTA IN ITALIA IL 3 MAGGIO AL PALAISOZAKI Lana Del Rey una femme fatale dall’aria maudit segreto del successo di questa cantante ventiseienne registrata dimostrare quanto sia all’anagrafe come Elizabeth stata vertiginosa Woolridge Grant? Probabilmenl’ascesa di Lana Del te nel fascino retrò ostentato dalRey al gotha della pop le sue canzoni e - soprattutto music basta la capienza del luo- dal contorno d’immagine, in go che accoglie la sua prima apparente contrasto con la perapparizione dal vivo in Italia, vasività del digitale nel mondo venerdì 3 maggio: il Palaolim- contemporaneo, quando in realpico progettato da Arata Isozaki. Addirittura. E nei giorni seguenti tocca al Palalottomatica di Roma e al Forum di Assago. Per intendersi: la tappa parigina della medesima tournée, il 27 aprile all’Olympia, è andata esaurita in prevendita nel giro di un minuto e mezzo. Dove sta il di ALBERTO CAMPO A tà è stata proprio l’abilità nella gestione del profilo sul web a favorirne l’affermazione. Dopo la falsa partenza datata 2010, con un mediocre album intestato ancora al precedente pseudonimo Lizzy Grant, l’ambiziosa newyorkese ha cambiato registro e nell’estate dell’anno seguente è diventata catalizzatrice di una delle febbri virali tipiche di internet, postando su YouTube il clip di “Video Games”, che in breve tempo ha totalizzato oltre 20 milioni di contatti. Con quel biglietto da visita Lana Del Rey si è presentata alla major Interscope, che l’ha scritturata e si è impegnata a finanziare il disco uscito poi nel gennaio 2012, destinato a divenire best seller da cinque milioni di copie: “Born To Die”. Titolo che esemplifica in modo eloquente il contegno maudit del personaggio, con quella sua aria da femme fatale uscita da un film di David Lynch (il quale, interrogato a proposito, si è così espresso: “Ha un carisma fantastico, sembra nata in un’altra epoca”). Contesa a colpi di milioni di dollari dai grandi marchi della moda e delle auto di lusso, è ora un’icona pop che Warhol avrebbe adorato (e probabilmente serializzato come Marilyn o Elvis). Nulla pare esserle più vietato: in futuro la ammireremo pure al cinema. ■ LANA DEL REY - 3 maggio al PalaIsozaki. Biglietti da 36,80 a 48,30 euro, info www.livenation.it IL CONCERTO TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA 71 LA BAND MILANESE A TORINO IL 4 MAGGIO E IL 5 OTTOBRE Con Kekko e i Modà il rock è romantico di GUIDO ANDRUETTO irismo ed energia rock. Ecco la formula segreta che si cela, ma nemmeno tanto, dietro il successo dei Modà, una tra le band italiane della scena pop più seguite e osannate dal pubblico giovanile insieme ai Negramaro. La loro nuova tournée nei palazzetti che parte il 9 aprile dal Palalottomatica di Roma, passa da Torino in un PalaOlimpico già tutto esaurito il 4 mag- L I Modà, da Sanremo al PalaOlimpico gio, tant’è che gli organizzatori si sono immediatamente affrettati a predisporre un bis con un’altra data fissata per il 5 ottobre sempre nell’ex sito olimpico di corso Sebastopoli. Sono passati appena nove anni dal debutto nel 2004 del gruppo milanese, quando i cinque musicisti - Francesco “Kekko” Silvestre (voce), Enrico Zapparoli (chitarra), Diego Arrigoni (chitarra), Stefano Forcella (basso) e Claudio Dirani (batteria) - pubblicarono con una major il loro primo disco Ti amo veramente e oggi il successo per loro sembra inarrestabile, come sta dimostrando l’apprezzamento che il pubblico ha espresso finora per l’ultimo album Gioia e per i brani presentati al Festival di Sanremo, Come l’acqua dentro il mare e Se si potesse non morire. ■ MODÀ - Palaolimpico, piazza d’Armi, 4 maggio. Biglietti esauriti. TENUTA – CANTINA – ALBERGO – RISTORANTE rovarci! e a t t i n Ve Una meravigliosa cascina, residenza storica di nobili famiglie, immersa tra dolci pendii coltivati a vigna nel cuore del Roero, un territorio secolarmente vocato alla viticoltura: è da questi luoghi che nascono i nostri vini. Benvenuti a Tenuta Carretta. Piobesi d'Alba (CN) Località Carretta, 2 Tel. 0173.619119 www.tenutacarretta.it Visite giornaliere per la degustazione dei vini della nostra enoteca dalle ore 10 alle 18 IL CONCERTO TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA 73 AL COLOSSEO IL GRUPPO DI FRANZ DI CIOCCIO RIPROPONE I BRANI ESEGUITI CON DE ANDRÈ La Pfm e quello “scandaloso” sodalizio con Faber di GUIDO ANDRUETTO È un felice ritorno, ogni volta. Quando la Premiata Forneria Marconi rivisita il repertorio di Fabrizio De Andrè, accade puntualmente qualcosa di magico, di unico ma anche di ripetibile, perché dopo rimane sempre una voglia che brucia sotto pelle di riascoltarli. È quindi facilmente prevedibile un nuovo tutto esaurito per la data che il trio di rock progressive italiano più famoso nel mondo, oggi composto da Franz Di Cioccio alla batteria, percussioni e voce, Patrick Djivas al basso elettrico e Franco Mussida alle chitarre e voce, terrà il 4 maggio sul palco del Teatro Colosseo di via Madama Cristina (ore 21, organizza Ad Management), dove il gruppo è ormai praticamente di casa. L’ossatura del concerto resta la stessa degli altri passati, in cui la Pfm aveva presentato in nuove versioni alcune delle straordinarie canzoni dell’amico Faber, ricucendo i pezzi di un filo spezzato il cui inizio va fatto risalire al Fabrizio De André In alto, la Pfm, attesa il 4 maggio al Teatro Colosseo 1979 e al disco Fabrizio De André in concerto - Arrangiamenti Pfm (più noto semplicemente con il titolo In concerto con PFM vol. 1), che raccoglieva le registrazioni dei concerti di cui furono protagonisti insieme la Pfm e il cantautore genovese in tre palasport italiani, tutti connotati da una potente matrice rock. “La nostra tour- née è stata il primo esempio di collaborazione tra due modi completamente diversi di concepire e eseguire le canzoni disse una volta De Andrè a proposito del loro scandaloso sodalizio - un’esperienza irripetibile perché Pfm non era un’accolita di ottimi musicisti riuniti per l’occasione, ma un gruppo con una storia importante, che ha modificato il corso della musica italiana”. Sulla scia di queste parole, e nel ricordo di Faber, non resta che andare a riascoltarli dal vivo. ■ PFM CANTA DE ANDRÈ - Teatro Colosseo, via Madama Cristina 71, 4 maggio. Biglietti da 30,60 a 40,80 euro. IL CONCERTO TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA 75 LA SCOPERTA DI SANREMO 2012 - FIRMATA CASELLI - IL 5 MAGGIO AL TEATRO COLOSSEO Il piano di Gualazzi energia e tecnica assieme alla band di GINO LI VELI imido, dall’aspetto un po’ impacciato e goffo, il marchigiano Raphael Gualazzi, 32 anni, è il classico artista che si scatena e offre il meglio di sé soltanto quando padroneggia la propria musica, dal vivo o in uno studio di registrazione. Perché è un talento puro, una delle novità più intriganti e interessanti emerse nel panorama nazionale negli ultimi tempi, che il prezioso, intelligente lavoro di “editing musicale” di quella “regina Mida” che è Caterina Caselli Sugar, ha permesso di far conoscere a un pubblico vasto , lasciando intatte le notevoli qualità naturali. Raphael Gualazzi, note pianistiche Un’esibizione live, come e una gran voce jazz, atteso quella che proporrà il 5 maggio sul palco del Teatro Colosseo al Teatro Colosseo, accompagnato da nove elementi - otto sono francesi, tra te album “Reality and Fantasy” (e per chi volescui tre coriste - è probabilmente la dimensione se approfondire il talento di Gualazzi, in circolamigliore per apprezzare le doti di questo ragaz- zione c’è anche un cd più tipicamente jazzistizo innamorato fin da piccolo del piano jazz degli co, “Love Outside the Window”, del 2005). Nel anni Venti e Trenta (Jelly Rol Morton, Fats Wal- curriculum anche il secondo posto nel 2011 ler e Scott Joplin sono i suoi punti di riferimen- all’Eurofestival e il riarrangiamento di un brano to iniziali) ma in grado di spaziare in atmosfere dei Fleetwood Mac, “Don’t stop”, usato come che toccano tanti altri sentieri, dal blues alla musi- spot da una compagnia petrolifera. ca latina, al country, alla melodia italiana, fino Questa capacità di calarsi completamente nelal rock stile Ben Harper. Lo testimonia il suo ulti- la musica, di interpretarne gli aspetti più genuimo, intenso e variegato lavoro discografico, ni, a volte anche con un filo di ironia, senza pri“Happy mistake”, che contiene il suggestivo bra- vilegiare un genere preciso, è probabilmente la no “Sai (ci basta un sogno)”, intriso di sapori sua cifra stilistica più interessante. Cui va aggiungospel, presentato all’ultimo festival di Sanre- ta la capacità di sprigionare dal palco energia e mo, dove qualche mese fa è tornato due anni tecnica strumentale invidiabile. ■ RAPHAEL GUALAZZI - Teatro Colosseo dopo l’affermazione nella sezione giovani con “Follia d’amore”, pezzo trainante del preceden- il 5 maggio alle 21. Biglietti da 24 a 35 euro T L’OPERA TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA 77 Il “Don Carlo” con le scene, i costumi e la regia di Hugo de Ana In basso, Gianandrea Noseda IN SCENA DALL’11 AL 23 APRILE, MA CI SONO ANCHE MOSTRE, CONVEGNI, INCONTRI E FESTE Il Regio festeggia la sua rinascita con il “Don Carlo” una ricchissima serie di manifestazioni che coinvolgeranno nniversario importan- tutta la città e dall’11 aprile (inite da festeggiare: 40 zialmente era previsto il 10 aprianni dalla rinascita. le) mette in scena “Don Carlo” Era il 10 aprile 1973 di Giuseppe Verdi, festeggianquando il Teatro Regio inaugu- do così anche il bicentenario rava la sua nuova sede disegna- verdiano. Il grand-opèra verdiata da Carlo Mollino con “I no viene proposto nella versioVespri Siciliani” di Verdi diret- ne in italiano in quattro atti con ti da Fulvio Vernizzi e il debutto come regista di Maria Callas (rimase la sua unica esperienza in questo campo). La storia del Regio risale ad anni molto più lontani: era stato fondato nel 1740 ed era bruciato nel 1936. Così ad aprile il Regio festeggia l’importante ricorrenza con di SUSANNA FRANCHI A il direttore musicale del Regio, Gianandrea Noseda, sul podio. E’ un allestimento prodotto dal Regio già andato in scena nel 2006: Hugo de Ana firma regia, scene e costumi, un allestimento sontuoso e storicamente affascinante che ripropone i colori e i fasti della Spagna di Filippo II. Stellare il cast che propone il tenore Ramon Vargas come Don Carlo, Barbara Frittoli nel ruolo di Elisabetta di Valois, il basso russo Ildar Abdrazakov nei panni di Filippo II, Ludovic Tézier come Marchese di Posa, Daniela Barcellona è la Principessa Eboli, Marco Spotti il Grande Inquisitore. Il 13 aprile alle 20 "Don Carlo” sarà trasmesso da Radiotre, il 17 aprile alle 15.30 nella Sala del Caminetto, con l’Università, il convegno “Intorno al Don Carlo”. Tra le tante manifestazioni del quarantennale ricordiamo la mostra “Il Regio, la fabbrica dei sogni”, curata da Paola Giunti e Simone Solinas, che, nel Foyer del Toro, racconta la storia degli ultimi quarant’anni del teatro; il 6 aprile Open Day al Teatro Regio e alle 19 Festa anni ‘70 a ingresso libero, però bisogna essere vestiti in stile! Il Regio ha in serbo sorprese per chi è nato il 10 aprile 1973: scrivere a [email protected]. ■ DON CARLO - Teatro Regio dall’11 al 23 aprile, piazza Castello, biglietteria del Regio info 011/8815241242, www.teatroregio.torino.it IL TEATRO TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA 79 “C’È GENTE STASERA?” AL COLOSSEO IL 26 E 27 APRILE CON I SUOI ATTORI E L’ORCHESTRA Gigi Proietti un mattatore due giorni a Torino in scena L’INCUBO DI GIOELE NON È A LIETO FINE Ha tinte autobiografiche agrodolci "Nascosto dove c’è più luce" scritto, diretto e interpretato da Gioele Dix, il 12 e 13 aprile al Colosseo. Una sorta di confessionale comico per un grande beniamino del pubblico televisivo in "Mai dire goal". Ma Dix non ha mai lasciato il teatro, guadagnando di recente sonori successi con le regie di "Oblivion Show 2.0" e di "Sogno di una notte di mezza estate". E dopo alcune stagioni di tournée con l’antologico "Dixplay", Dix torna alla drammaturgia con questa sorta di diario. Il protagonista è un attore che si sveglia sul palco nel mezzo di un incubo, incontra un angelo custode (Cecilia Delle Fratte) che dovrà traghettarlo nell’aldilà. Il commediante si confida, preparandosi alla meta, ma qualcosa devasterà il piano. La narrazione è accompagnata dalla musica celestiale di Savino Cesario, la scenografia, di Francesca Pedrotti, è al contempo concreta ed astratta, il disegno luci è di Carlo Signorini. (mau.se.) “NASCOSTO DOVE C’E’ PIU’ BUIO” di e con Gioele Dix - 12 e 13 aprile al Teatro Colosseo di MAURA SESIA Gigi Proietti dedica a Torino due date della sua brevissima tournèe In basso, Gioele Dix are, quindi da cogliere, le occasioni per applaudirlo fuori dal suo GranTeatro capitolino: si concede poche date di tournée in Italia, di cui due a Torino, il mattatore Gigi Proietti con “C’è gente stasera?”, il 26 e 27 aprile al Colosseo. E sono anche le uniche su un autentico palcoscenico. Il luogo e l’indiscusso fascino del personaggio, scoperto dal regista Giancarlo Corbelli a metà anni 60 al Centro Universitario Teatrale romano, rende appetibile uno show in cui il protagonista si circonda di alcuni suoi attori, Claudio Pallottini, Loredana Piedimonte, Marco Simeoli, artisticamente cresciuti nel Laboratorio condotto dallo stesso Proietti; la solita imprevedibile commistioni di generi, canzoni e monologhi, ammiccamenti e lacerti poetici, accompagnati da un’orchestra diretta dal maestro Marco Vicari. Proietti ha uno sguardo magnetico e doti di improvvisatore ed intrattenitore che seducono gli spettatori, a teatro, in televisione, al cinema, alla radio. ■ “C’E’ GENTE STASERA?” di e con Gigi Proietti - 26 e 27 aprile al Teatro Colosseo. Biglietti da 36,80 a 66,40 euro, info www.teatrocolosseo.it R IL TEATRO TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA 81 LA RASSEGNA DAL 12 AL 21 APRILE FRA CASA TEATRO RAGAZZI, AGNELLI E PIAZZA D’ARMI Bambini in platea ma Giocateatro è davvero per tutti di MAURA SESIA S empre più piccoli gli spettatori in platea, per loro si confeziona “GiocateatroTorino”, vetrina e concorso di teatro per le nuove generazioni, alla diciassettesima edizione dal 12 al 21 aprile, soprattutto alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani. Sono ormai normali i titoli per bimbi di tre anni, ma aumentano anche quelli per i ventiquattro mesi d’età, come “Galou le berger” in francese e italiano, di 3 Chardons da Parigi, è la storia di un baby pastore e del suo agnellino, in scena il 13 ed il 14 aprile, o “Apriti Sesamo” di Reframe e ‘O Zoo Nô, sorta di cartoon danzato, il 18 e 19 aprile; per i maturi treenni c’è “L’ora felice, la parola ai colori” di Arno Klein, pièce sui fondamenti della pittura, il 17 e 18 aprile e “Il gioco del lupo” di Teatrodistinto, che aveva vinto una menzione nel 2012: è un lavoro senza parole sull’aggressività, il 18 aprile. Parecchie le proposte per tutti, come “Il re pestatore” di Due spettacoli di Giocateatro “Pippi” e, in alto, “Il gioco del lupo” Pasquale Buonarota e Alessandro Pisci che inaugura la manifestazione il 12 aprile alle 21: è una toccante, melanconica e buffa storia sul tempo, poco tecnologia, molto attorale e avvincente; è per grandicelli “Jack Frusciante è uscito dal gruppo” di Assemblea Teatro, un vortice di energia dal libro di Enrico Brizzi, il 17 aprile; è per chi ama l’avventura estrema “Antartica, lo straordinario viaggio di Shackleton” di Onda Teatro con Silvia Elena Montagnini, il 17 e 18 aprile. Da non mancare l’evento speciale sotto uno chapiteau in piazza d’Armi “Era, sonetto per un clown” di MagdaClan Cinque, con Flic Scuola di Circo. La direzione artistica è di Graziano Melano della Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani, con le nove compagnie del Progetto Teatro Ragazzi e Giovani Piemonte. ■ GIOCATEATRO TORINO - dal 12 al 21 aprile Casa Teatro Ragazzi, Teatro Agnelli, Piazza d’Armi, info www.giocateatrotorino.it LA DANZA E IL MUSICAL TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA 83 Il tango torna protagonista a Torino nel weekend di Pasqua In basso, una scena da Siddharta the musical COMINCIA IL 1° APRILE AL TEATRO NUOVO LA RASSEGNA ATTESA DA TUTTI GLI APPASSIONATI Tango, una milonga per Pasqua al Teatro Nuovo nella stagione del Gesto e l’ Anima: in scena il al 28 marzo al 1° apri- Tango delle Stelle e la musica le, l’’International dell’Ensemble Hyperion. StarTango Torino Festival ring anche Marcela y Stefano. diretto da Marcela Con loro, cinque delle sei copGuevara y Stefano Giudice tor- pie di maestri-ballerini ospiti: i na per la tredicesima Pasqua al divi Miguel Angel Zotto y campo base: NH Lingotto Tech Daiana Guspero; i veterani e 8 Gallery. Ma alza il sipario Sebastian Arce y Mariana Mondi CLAUDIA ALLASIA D lo spettacolo UN PICCOLO BUDDHA IN SCENA ALL’ALFIERI Eventidivalore Production è nata dall’esperienza teatrale con i detenuti, è stata poi naturale la realizzazione di show socialmente utili, quali “Siddharta the musical”, il 6 ed il 7 aprile all’Alfieri. Testi e libretto sono firmati da IsaBeau, coreografie di Chiara Valli e alle musiche ha collaborato Beppe Carletti. “Siddharta” è ispirato al libro di Hesse al film “Piccolo Buddha” di Bertolucci. (m.s.) SIDDHARTA THE MUSICAL - 6 e 7 aprile al Teatro Alfieri, biglietti da 17,50 a 55 euro tes; gli innovatori Esteban Moreno y Claudia Codega; i giovani del tango nuevo Damian Rosenthal y Celine Ruiz, Sebastian Achaval y Roxana Suarez. Al termine, tutti al Club Almagro per la milonga d’apertura. Il venerdì Fiesta de bienvenida. Tra i molti appuntamenti del weekend: la milonga pomeridiana di sabato seguita dal Gran Baile de Gala con i virtuosismi tecnici e le improvvisazioni al ghiaccio bollente di Sebastian Arce y Mariana Montes, Esteban Moreno y Claudia Codega. E la Gran fiesta de Pasqua, special guest Miguel Angel Zotto y Daiana Guspero. ■ TANGO TORINO FESTIVAL - dal 28 marzo al 1° aprile al Teatro Nuovo, NH Lingotto, 8 Gallery, Club Almagro. Info www.marcelaystefano.com IL TEATRO 84 TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA Steven Berkoff, regista e protagonista di “Requiem for ground zero” piccolo poema sugli eventi dell’11 settembre IN SCENA PER LO STABILE L’11 SETTEMBRE E LE TRAGEDIE DI UNA DONNA E UN PARTIGIANO Drammi universali e personali carnefice. Il terzo è Berkoff, e attraverso di lui il pubblico, teven Berkoff è uno chiamato a rappresentare il dedei protagonisti di stino dei sopravvissuti. “Mi sopunta della scena in- no trovato a scrivere questo poeglese, come attore tea- ma come avessi il bisogno di trale e cinematografico (in dare qualcosa a questa tragedia; “Arancia meccanica” e “Barry piangere e al tempo stesso renLindon” e, più recentemente, in dere omaggio, piangere e espri“Millennium”), regista, scritto- mere anche rabbia, furore, comre e drammaturgo. Nel 2002, al- passione e, in ultima analisi, l’Edinburgh Fringe Festival ha comprensione - ha raccontato presentato “Requiem for Berkoff - Non intendo emettere ground zero” piccolo poema su- giudizi o prendere le parti di gli eventi dell’11 settembre. Ora qualcuno, ma semplicemente lo spettacolo arriva a Torino, alla Cavalerizza, in prima naziostato così”, prodotto nale, il 27 e 28 marzo nella sta- “E’ dal Teatro della Tosse, gione dello Stabile. Come ogni tratto dal racconto requiem, anche questo è dedi- di Natalia Ginzburg cato alla vittime: il testo è scritto in quartine con cui l’autoreattore affronta il tema attraverso il racconto di quella mattina, ma a poco a poco emerge dal monologo un coro di volti, voci e storie. Un secondo protagonista è il dirottatore Atta, il di ALESSANDRA VINDROLA S cercare di esprimere l’atmosfera di quel tempo”. Racconta una tragedia, ma personale e familiare, anche “E’ stato così”, in scena al Gobetti dal 2 al 7 aprile, prodotto dal Teatro della Tosse e tratto dall’omonimo racconto di Natalia Ginzburg. L’anno scorso lo spettacolo, diretto da Valerio Binasco, è stato accolto da un gran successo di pubblico e critica, per la bella prova d’attore della protagonista, Sabrina Impacciatore. Su una sedia di fronte al pubblico, dimessa e un po’ sfatta, l’attrice incarna una donna che ha appena ucciso il compagno. Una lunga confessione: “Finalmente un personaggio sfaccettato – spiega lei - di quelli che sogni di incontrare almeno una volta nella carriera. È una sognatrice che s’innamora dell’uomo sbagliato”. Il mese di aprile nel cartellone dello Stabile spazia dal teatro spiccatamente interna- ➔ EVENTI DI PRIMAVERA TROVATORINO 85 in scena L’INTERVISTA DI VAN GOGH Beppe Rosso in “Solitudine” A sinistra, Beppe Fenoglio In basso, “Das Interview” zionale di Berkoff a quello che affonda le radici nel locale: così è con “Solitudine”, adattamento teatrale da Beppe Fenoglio, diretto e interpretato da Beppe Rosso dal 16 al 21 aprile, al Gobetti. Lo spettacolo è prodotto da Acti Teatrindipendenti con il sostegno della Fondazione Ferrero di Alba, la collaborazione del Teatro Sociale “G. Busca” di Alba e il sostegno del Sistema Teatro Torino e Provincia. L’atto unico “Solitudine” venne pubblicato sulla Gazzetta del Popolo di Torino il 10 febbraio del 1963, otto giorni prima della morte di Beppe Fenoglio. Il dramma narra la vicenda di Sceriffo, un partigiano che, incapace di sopportare la solitudine dello sbandamento, decide di andare a fare visita ad una donna, nella cui casa troverà la morte. Ciò che rende il dramma particolarmente interessante è la prospettiva da cui l’affronta Fenoglio: tralasciata infatti l’epica dell’eroepartigiano, qui i suoi personaggi mostrano le difficoltà esistenziali, il disagio, l’ambiguità dei comportamenti. ■ TEATRO STABILE - “Requiem for ground zero” il 27 e 28 marzo al Maneggio della Cavallerizza Reale; “E’ stato così” dal 2 al 7 aprile al Teatro Gobetti; “Solitudine” dal 16 al 21 aprile al Teatro Gobetti. Info 011/5169555, numero verde 800/235333, www.teatrostabiletorino.it Assassinato da un fondamentalista islamico nel 2004 per avere diretto un cortometraggio in cui denunciava le violenze sulle donne musulmane, Thèo van Gogh - pronipote del celebre pittore - è stato un personaggio scomodo e controverso. Dal suo film del 2003 “Das interview” (L’intervista) è tratto lo spettacolo del Theater Neumarkt Zurigo, regia di Martin Ku/ej, presentato dallo Stabile in prima nazionale alla Cavallerizza il 6 e il 7 aprile, e inserito nelle rassegne “Prospettiva” e “Teatro di guerra”. Ne “L’intervista” Peter, giornalista politico e corrispondente di guerra è costretto a intervistare una giovane, popolare star di una fiction televisiva, Katia. Tra il mondo apparentemente impegnato di Peter e quello formalmente superficiale di Katia si ingaggia una lotta in cui le parole diventano armi di violenza e di seduzione. Ma le parti non resteranno “fisse” e la condizione di vittima e carnefice passa dall’uno all’altra con un ritmo incalzante, lasciando al pubblico l’incertezza su dove si nascondano verità e menzogna. L’INTERVISTA - il 6 e 7 aprile al Maneggio della Cavallerizza Reale LO SPORT TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA 87 DAL 12 AL 14 APRILE ALLA MONUMENTALE GLI ITALIANI DI TUFFI, CON CAGNOTTO E DALLAPÈ Tania sul trampolino di Torino Una tuffatrice nella splendida cornice della Monumentale io e Renzo Rustichelli”. Anche Tania è di casa sui trampolini er la quarta volta negli che nel 2009 l’hanno vista conultimi cinque anni Tori- quistare tre ori in una sola edino ospita i Campionati zione degli Europei, eguaglianitaliani assoluti indoor do l’impresa del russo Dimitrij di tuffi, da venerdì 12 a domenica 14 aprile. Il teatro di gara è le info la Piscina Monumentale, già INGRESSO GRATUITO sede di due Europei (2009 e 2011) e del Quattro Nazioni PER TRE GIORNI dello scorso dicembre. I migliori atleti azzurri si contenderanno i titoli nazionali nelle specia- L’ingresso alla Monumentale, da lità 1 e 3 metri, piattaforma e corso Galileo Ferraris 294,in sincro da 3 e 10 metri. La stel- occasione dei campionati sarà la sarà ancora una volta Tania libero e gratuito, fino a Cagnotto, 27 anni, bolzanina esaurimento posti. L’evento con sangue torinese ereditato da andrà in scena in due sessioni papà Giorgio, cresciuto sporti- giornaliere, con gare sia al vamente proprio alla Monu- mattino che al pomeriggio per mentale: “Di quella piscina tutti i tre giorni della kermesse conosco bene anche i lucernari, (durante i quali la piscina sarà cinque metri sopra la piattafor- chiusa ai nuotatori). Info ma da dieci: da lì ci tuffavamo www.federnuoto.it/tuffi.asp di TIMOTHY ORMEZZANO P Sautin. Nella corsa al titolo tricolore se la vedrà con la romana Maria Marconi, 28 anni, reduce dal bronzo di fine febbraio nel trampolino da 3 metri del Gran Prix di Rostock. Un’altra probabilissima protagonista sarà la trentina Francesca Dallapé, 26 anni, compagna di Tania nel sincro azzurro passato dalle gioie continentali (4 ori) alle delusioni olimpiche (4° a Londra 2012): “Sono contenta di tornare nella città dove ho vinto la mia prima medaglia europea. Alla Monumentale c’è sempre un bellissimo clima, il pubblico è molto caloroso e competente”. Tra gli altri atleti di spicco attesi ci sono Noemi Batki, Giorgia Barp, Elena Bertocchi, Giovanni Tocci, Andreas Nader Billi, Michele Benedetti, Tommaso Rinaldi e Maicol Verzotto. ■ LO SPORT TROVATORINO EVENTI DI PRIMAVERA 89 Un momento spettacolare dello show degli Harlem Globetrotters In basso, Dizzy Grant mentre presenta la tournèe all’Istituto Sociale di Torino LO SHOW DEGLI HARLEM GLOBETROTTERS IL 21 APRILE SUL PARQUET DEL PALARUFFINI I maghi della palla a spicchi tutto il mondo e hanno conquistato schiere di fan allo sport dei chiacciate, gag, pas- cesti (persino il più grande saggi “no look” dietro cestista italiano di tutti i tempi, la schiena, acrobazie, Dino Meneghin, ha confessato palleggi da equilibri- di essersi convinto a scegliere sti, “prestidigitazioni” spettaco- la pallacanestro dopo averli visti lari. Tutto con una palla a spic- in azione negli anni 60 a Varese) chi. Tornano a Torino gli Har- fornendo anche ottimi giocatolem Globetrotters, i funamboli ri ai campionati “seri” (Joseph del basket che da decenni incan- Blair, simpatico campione dai tano le platee e i palazzetti di capelli da "rasta" che ha indos- di CLAUDIO MERCANDINO S la curiosità L’INCASSO ALLA FONDAZIONE CANNAVÒ Parte dell’incasso dello show degli Harlem Globetrotters sarà devoluto alla Fondazione Candido Cannavò a favore di un progetto di integrazione per i ragazzi di via Padova a Milano e in particolare il "baskIn", gioco per cestisti disabili e normodotati. I biglietti si possono acquistare su internet sui siti www.ticketone.it, www.bookingshow.it o www.listicket.it; i prezzi variano dai 27 euro del secondo anello non numerato ai 110 euro della categoria "Super Vip-Bench Harlem". (r.t.) sato la canotta di Biella e Milano, arrivava proprio da lì). L’appuntamento è per il 21 aprile, quando gli Harlem - allegra banda di giramondo a stelle e strisce fondata nel 1926 faranno tappa al PalaRuffini nell’ambito di un viaggio sportivo che li porterà in giro per otto città d’Italia. Uno show da non perdere, con una curiosità in più: per la prima volta in un tour italiano tra i dieci giocatori del team ci sarà anche Mighty Mitchell, la decima donna a calcare i parquet con i famosi cestisti Usa (la prima fu Lynette Woodard nel 1985). “Essere un Globetrotter - dice Dizzy Grant, una delle star della squadra significa non solo avere talento ma anche incontrare tante persone cui portare un messaggio di fratellanza”. ■ HARLEM GLOBETROTTERS - il 21 aprile alle 18.30 al PalaRuffini. Biglietti da 23 euro su www.ticketone.it