Sistema di automazione

annuncio pubblicitario
Sistema di automazione
SIMATIC
S7-1500, ET 200MP
Sistema di automazione
Manuale di sistema
___________________
Prefazione
1
___________________
Guida alla consultazione
2
___________________
Vista generale del sistema
3
___________________
Operazioni preliminari
___________________
4
Montaggio
___________________
5
Collegamento
___________________
6
Progettazione
7
___________
Nozioni di base
sull'elaborazione del
programma
___________________
8
Protezione
Concetti di automazione
___________________
9
flessibili
___________________
10
Messa in servizio
___________________
11
SIMATIC Memory Card
___________________
12
Display della CPU
___________________
13
Manutenzione
Funzioni di test e
___________________
14
eliminazione delle anomalie
___________________
15
Dati tecnici
___________________
A
Disegni quotati
___________________
B
Accessori/ricambi
09/2016
A5E03461185-AD
Avvertenze di legge
Concetto di segnaletica di avvertimento
Questo manuale contiene delle norme di sicurezza che devono essere rispettate per salvaguardare l'incolumità
personale e per evitare danni materiali. Le indicazioni da rispettare per garantire la sicurezza personale sono
evidenziate da un simbolo a forma di triangolo mentre quelle per evitare danni materiali non sono precedute dal
triangolo. Gli avvisi di pericolo sono rappresentati come segue e segnalano in ordine descrescente i diversi livelli
di rischio.
PERICOLO
questo simbolo indica che la mancata osservanza delle opportune misure di sicurezza provoca la morte o gravi
lesioni fisiche.
AVVERTENZA
il simbolo indica che la mancata osservanza delle relative misure di sicurezza può causare la morte o gravi
lesioni fisiche.
CAUTELA
indica che la mancata osservanza delle relative misure di sicurezza può causare lesioni fisiche non gravi.
ATTENZIONE
indica che la mancata osservanza delle relative misure di sicurezza può causare danni materiali.
Nel caso in cui ci siano più livelli di rischio l'avviso di pericolo segnala sempre quello più elevato. Se in un avviso
di pericolo si richiama l'attenzione con il triangolo sul rischio di lesioni alle persone, può anche essere
contemporaneamente segnalato il rischio di possibili danni materiali.
Personale qualificato
Il prodotto/sistema oggetto di questa documentazione può essere adoperato solo da personale qualificato per il
rispettivo compito assegnato nel rispetto della documentazione relativa al compito, specialmente delle avvertenze
di sicurezza e delle precauzioni in essa contenute. Il personale qualificato, in virtù della sua formazione ed
esperienza, è in grado di riconoscere i rischi legati all'impiego di questi prodotti/sistemi e di evitare possibili
pericoli.
Uso conforme alle prescrizioni di prodotti Siemens
Si prega di tener presente quanto segue:
AVVERTENZA
I prodotti Siemens devono essere utilizzati solo per i casi d’impiego previsti nel catalogo e nella rispettiva
documentazione tecnica. Qualora vengano impiegati prodotti o componenti di terzi, questi devono essere
consigliati oppure approvati da Siemens. Il funzionamento corretto e sicuro dei prodotti presuppone un trasporto,
un magazzinaggio, un’installazione, un montaggio, una messa in servizio, un utilizzo e una manutenzione
appropriati e a regola d’arte. Devono essere rispettate le condizioni ambientali consentite. Devono essere
osservate le avvertenze contenute nella rispettiva documentazione.
Marchio di prodotto
Tutti i nomi di prodotto contrassegnati con ® sono marchi registrati della Siemens AG. Gli altri nomi di prodotto
citati in questo manuale possono essere dei marchi il cui utilizzo da parte di terzi per i propri scopi può violare i
diritti dei proprietari.
Esclusione di responsabilità
Abbiamo controllato che il contenuto di questa documentazione corrisponda all'hardware e al software descritti.
Non potendo comunque escludere eventuali differenze, non possiamo garantire una concordanza perfetta. Il
contenuto di questa documentazione viene tuttavia verificato periodicamente e le eventuali correzioni o modifiche
vengono inserite nelle successive edizioni.
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Division Digital Factory
Postfach 48 48
90026 NÜRNBERG
GERMANIA
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Copyright © Siemens AG 2013 - 2016.
Tutti i diritti riservati
Prefazione
Scopo della documentazione
La presente documentazione fornisce importanti informazioni per la progettazione, il
montaggio, il cablaggio e la messa in servizio del sistema di automazione S7-1500/ del
sistema di periferia decentrata ET 200MP.
Nozioni di base necessarie
Per comprendere la documentazione sono necessarie conoscenze generali nel campo
dell'automazione.
Campo di validità della documentazione
La presente documentazione è valida per tutti i prodotti delle serie SIMATIC S7-1500 e
SIMATIC ET 200MP.
Convenzioni
STEP 7: nella presente documentazione la denominazione del software di progettazione e
programmazione "STEP 7" viene utilizzata come sinonimo per tutte le versioni di "STEP 7
(TIA Portal)".
Osservare anche le avvertenze contrassegnate nel modo seguente:
Nota
Una nota contiene importanti informazioni sul prodotto descritto, sul relativo impiego o su
una parte di documentazione alla quale occorre prestare particolare attenzione.
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Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Prefazione
Informazioni particolari
Nota
Avvertenza importante per il mantenimento della sicurezza di funzionamento dell'impianto
Gli impianti con caratteristiche di sicurezza sono soggetti a particolari requisiti di sicurezza di
funzionamento che il gestore deve rispettare. Anche il fornitore è tenuto a rispettare
particolari misure per il controllo del prodotto. Per questa ragione vi terremo informati con
notifiche personali sugli sviluppi e le caratteristiche dei prodotti che sono o possono essere
importanti per la sicurezza di funzionamento degli impianti.
Per essere sempre aggiornati sulle ultime novità e poter eventualmente eseguire modifiche
al proprio impianto è necessario iscriversi alle rispettive notifiche.
Connettersi all'Industry Online Support. Seguire i link seguenti e fare clic rispettivamente
sulla destra su "E-mail in caso di aggiornamento":
• SIMATIC S7-300/S7-300F (https://support.industry.siemens.com/cs/ww/it/ps/13751)
• SIMATIC S7-400/S7-400H/S7-400F/FH
(https://support.industry.siemens.com/cs/ww/it/ps/13828)
• SIMATIC WinAC RTX (F) (https://support.industry.siemens.com/cs/ww/it/ps/13915)
• SIMATIC S7-1500/SIMATIC S7-1500F
(https://support.industry.siemens.com/cs/ww/it/ps/13716)
• SIMATIC S7-1200/SIMATIC S7-1200F
(https://support.industry.siemens.com/cs/ww/it/ps/13883)
• Periferia decentrata (https://support.industry.siemens.com/cs/ww/it/ps/14029)
• STEP 7 (TIA Portal) (https://support.industry.siemens.com/cs/ww/it/ps/14340)
Nota
In caso di impiego di CPU F in funzionamento di sicurezza e di moduli fail-safe leggere la
descrizione del sistema F SIMATIC Safety manuale di programmazione e d'uso SIMATIC
Safety - Configuring and Programming
(http://support.automation.siemens.com/WW/view/en/54110126).
Nota
Informazioni sul prodotto
Le informazioni sul prodotto del sistema di automazione S7-1500/del sistema di periferia
decentrata ET 200MP contengono:
• Panoramica dei moduli di SIMATIC S7-1500 e ET 200MP
• Integrazioni alla documentazione
Le informazioni sul prodotto sono disponibili in Internet
(http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/68052815).
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Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
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Prefazione
Riciclaggio e smaltimento
I prodotti sono a basso impatto ambientale e sono riciclabili. Per il riciclaggio e lo
smaltimento delle apparecchiature usate nel rispetto dell'ambiente si raccomanda di
rivolgersi a un'azienda di smaltimento certificata per rifiuti elettronici.
Indicazioni di sicurezza
Siemens commercializza prodotti e soluzioni dotati di funzioni Industrial Security che
contribuiscono al funzionamento sicuro di impianti, soluzioni, macchine e reti.
La protezione di impianti, sistemi, macchine e reti da minacce cibernetiche, richiede
l'implementazione e la gestione continua di un concetto globale di Industrial Security che
corrisponda allo stato attuale della tecnica. I prodotti e le soluzioni Siemens costituiscono
soltanto una componente imprescindibile di questo concetto.
È responsabilità del cliente prevenire accessi non autorizzati ad impianti, sistemi, macchine
e reti. Il collegamento di sistemi, macchine e componenti, se necessario, deve avvenire
esclusivamente nell'ambito della rete aziendale o tramite Internet previa adozione di
opportune misure (ad es. impiego di firewall e segmentazione della rete).
Attenersi inoltre alle raccomandazione Siemens concernenti misure di sicurezza adeguate.
Ulteriori informazioni su Industrial Security sono disponibili al sito
(http://www.siemens.com/industrialsecurity).
I prodotti e le soluzioni Siemens vengono costantemente perfezionati per incrementarne la
sicurezza. Siemens raccomanda espressamente di eseguire gli aggiornamenti non appena
sono disponibili i relativi update e di impiegare sempre le versioni aggiornate dei prodotti.
L’uso di prodotti non più attuali o di versioni non più supportate incrementa il rischio di
attacchi cibernetici.
Per essere costantemente aggiornati sugli update dei prodotti, abbonarsi a Siemens
Industrial Security RSS Feed al sito (http://www.siemens.com/industrialsecurity).
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Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Prefazione
Siemens Industry Online Support
Sui seguenti argomenti possono essere reperite facilmente e rapidamente informazioni
attuali:
● Product Support
Tutte le informazioni e un notevole know-how sul prodotto specifico, dati tecnici, FAQ,
certificati, download e manuali.
● Esempi di applicazione
Applicazioni ed esempi per la soluzione di compiti di automazione - inoltre blocchi
funzionali, informazioni sulla performance e video.
● Servizi
Informazioni sui servizi industriali, assistenza tecnica, pezzi di ricambio e offerte
didattiche.
● Forum
Per risposte e soluzioni sulla tecnica di automazione.
● mySupport
Il campo di lavoro personale nel Siemens Industry Online Support per notifiche, richieste
di supporto e documenti configurabili.
Siemens Industry Online Support vi offre queste informazioni in Internet
(http://www.siemens.com/automation/service&support).
Industry Mall
L'Industry Mall è il catalogo prodotti e il sistema di ordinazione della Siemens AG per le
soluzioni di automazione e azionamento sulla base di Totally Integrated Automation (TIA) e
Totally Integrated Power (TIP).
I cataloghi su tutti i prodotti della tecnica di automazione e azionamento si trovano in Internet
(https://mall.industry.siemens.com).
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Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
7
Indice del contenuto
Prefazione .............................................................................................................................................. 4
1
Guida alla consultazione ....................................................................................................................... 13
2
Vista generale del sistema .................................................................................................................... 17
3
2.1
Cos'è il sistema di automazione SIMATIC S7-1500? ............................................................ 19
2.2
Cos'è il sistema di periferia decentrata SIMATIC ET 200MP? .............................................. 22
2.3
Cosa sono i sistemi di automazione e i moduli fail-safe? ...................................................... 25
2.4
Come sono configurati i sistemi F SIMATIC Safety? ............................................................. 26
2.5
Componenti ............................................................................................................................ 29
Operazioni preliminari ........................................................................................................................... 33
3.1
3.1.1
3.1.2
3.1.3
4
Configurazione hardware ....................................................................................................... 33
Configurazione hardware del sistema di automazione S7-1500 ........................................... 33
Configurazione hardware del sistema di periferia decentrata ET 200MP con
PROFINET ............................................................................................................................. 35
Configurazione hardware del sistema di periferia decentrata ET 200MP con
PROFIBUS ............................................................................................................................. 36
3.2
3.2.1
3.2.2
Alimentatori di sistema e di carico ......................................................................................... 37
Utilizzo di alimentatori di sistema ........................................................................................... 39
Particolarità sull'utilizzo di un alimentatore di sistema nel primo segmento power ............... 40
3.3
Utilizzo di alimentatori di carico.............................................................................................. 43
3.4
Bilancio dei consumi .............................................................................................................. 44
Montaggio ............................................................................................................................................. 47
4.1
Nozioni di base....................................................................................................................... 47
4.2
Montaggio della guida profilata .............................................................................................. 49
4.3
Montaggio dell'alimentatore di sistema .................................................................................. 53
4.4
Montaggio dell'alimentatore di carico ..................................................................................... 55
4.5
Montaggio della CPU ............................................................................................................. 57
4.6
Montaggio del modulo di interfaccia ...................................................................................... 59
4.7
Montaggio dei moduli di periferia ........................................................................................... 60
Sistema di automazione
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Indice del contenuto
5
6
7
Collegamento........................................................................................................................................ 62
5.1
Regole e norme di funzionamento ..........................................................................................62
5.2
5.2.1
5.2.2
5.2.3
Regole e norme supplementari per il funzionamento di S7-1500/ET 200MP con moduli
fail-safe ...................................................................................................................................64
Bassissima tensione funzionale di sicurezza per moduli fail-safe ..........................................64
Requisiti degli encoder e degli attuatori per i moduli fail-safe ................................................65
Diafonia dei segnali di ingresso e di uscita digitali .................................................................67
5.3
Funzionamento con alimentazione messa a terra ..................................................................68
5.4
Configurazione elettrica ..........................................................................................................71
5.5
Regole di cablaggio ................................................................................................................74
5.6
Collegamento della tensione di alimentazione .......................................................................79
5.7
Collegamento degli alimentatori di sistema e di carico ...........................................................80
5.8
Collegamento della CPU/del modulo di interfaccia all'alimentazione di carico ......................82
5.9
Collegamento delle interfacce di comunicazione ...................................................................84
5.10
5.10.1
5.10.2
5.10.3
Connettore frontale per i moduli di periferia............................................................................84
Cablaggio del connettore frontale per moduli di periferia senza supporto per schermi .........86
Cablaggio del connettore frontale per moduli di periferia con supporto per schermi .............88
Come portare il connettore frontale sulla posizione finale ......................................................94
5.11
5.11.1
5.11.2
Identificazione dei moduli di periferia......................................................................................96
Etichette di siglatura................................................................................................................96
Identificazione opzionale ........................................................................................................97
Progettazione........................................................................................................................................ 98
6.1
6.1.1
6.1.2
6.1.2.1
6.1.2.2
6.1.2.3
6.1.3
6.1.3.1
6.1.3.2
6.1.3.3
Progettazione della CPU ........................................................................................................99
Lettura della configurazione ....................................................................................................99
Assegnazione di indirizzi ......................................................................................................105
Indirizzamento - Panoramica ................................................................................................105
Indirizzamento dei moduli digitali ..........................................................................................107
Indirizzamento dei moduli analogici ......................................................................................109
Immagini di processo e immagini di processo parziale ........................................................111
Immagine di processo - Panoramica ....................................................................................111
Assegnazione di immagini di processo parziali a un OB ......................................................112
Aggiornamento delle immagini di processo parziali nel programma utente .........................113
6.2
Progettazione del sistema di periferia decentrata ET 200MP ..............................................114
6.3
Assegnazione degli indirizzi PROFIsafe al moduli fail safe in SIMATIC Safety. ..................115
Nozioni di base sull'elaborazione del programma ................................................................................ 116
7.1
Eventi e OB ...........................................................................................................................116
7.2
Comportamento di sovraccarico della CPU ..........................................................................119
7.3
Istruzioni che operano in modo asincrono ............................................................................121
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
9
Indice del contenuto
8
9
10
Protezione ...........................................................................................................................................130
8.1
Panoramica delle funzioni di protezione .............................................................................. 130
8.2
Progettare la protezione per l'accesso per la CPU .............................................................. 131
8.3
Impostazione di un'ulteriore protezione di accesso tramite display ..................................... 135
8.4
Impostazione di un'ulteriore protezione dell'accesso tramite programma utente ................ 136
8.5
Protezione del know how ..................................................................................................... 136
8.6
Protezione da copia ............................................................................................................. 139
8.7
Protezione mediante blocco della CPU/del modulo di interfaccia ....................................... 141
Concetti di automazione flessibili..........................................................................................................142
9.1
Progetti per macchine di serie ............................................................................................. 142
9.2
9.2.1
9.2.2
9.2.2.1
9.2.2.2
9.2.2.3
9.2.2.4
9.2.3
9.2.4
Controllo di configurazione (ampliamenti futuri) .................................................................. 143
Progettazione ....................................................................................................................... 145
Creazione del set di dati di comando ................................................................................... 147
Set di dati di comando per il sistema di automazione S7-1500 ........................................... 149
Set di dati di comando per il sistema di periferia decentrata ET 200MP ............................. 150
Set di dati di conferma del sistema di periferia decentrata ET 200MP ................................ 151
Esempi di controllo di configurazione .................................................................................. 153
Trasferimento del set di dati di comando nel programma di avvio della CPU ..................... 156
Comportamento durante il funzionamento ........................................................................... 160
Messa in servizio .................................................................................................................................161
10.1
Panoramica .......................................................................................................................... 161
10.2
Controllo precedente la prima attivazione ........................................................................... 163
10.3
10.3.1
10.3.2
Procedra di messa in servizio del sistema di automazione S7-1500 .................................. 164
Estrazione/inserimento della SIMATIC Memory Card dalla/nella CPU ............................... 165
Prima accensione della CPU ............................................................................................... 167
10.4
10.4.1
10.4.2
Procedura di messa in servizio del sistema di periferia decentrata ET 200MP .................. 168
Messa in servizio dell'ET 200MP su PROFINET IO ............................................................ 168
Messa in servizio dell'ET 200MP su PROFIBUS DP ........................................................... 169
10.5
10.5.1
10.5.2
10.5.3
10.5.4
Stati di funzionamento della CPU ........................................................................................ 170
Stato di funzionamento AVVIAMENTO ............................................................................... 171
Stato di funzionamento STOP ............................................................................................. 174
Stato di funzionamento RUN ............................................................................................... 174
Commutazione nei vari stati di funzionamento .................................................................... 175
10.6
10.6.1
10.6.2
Cancellazione totale della CPU ........................................................................................... 177
Cancellazione totale automatica .......................................................................................... 178
Cancellazione totale manuale .............................................................................................. 179
10.7
Backup e ripristino della progettazione della CPU............................................................... 180
10.8
10.8.1
10.8.2
Dati di identificazione e manutenzione ................................................................................ 183
Lettura e inserimento dei dati I&M ....................................................................................... 183
Struttura del set di dati per i dati I&M ................................................................................... 186
10.9
Messa in servizio di progetti in comune ............................................................................... 188
Sistema di automazione
10
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Indice del contenuto
11
SIMATIC Memory Card ....................................................................................................................... 189
11.1
SIMATIC Memory Card - Panoramica ..................................................................................189
11.2
Impostazione del tipo di scheda ...........................................................................................193
11.3
Trasferimento di dati con le SIMATIC Memory Card ............................................................194
12
Display della CPU ............................................................................................................................... 195
13
Manutenzione ..................................................................................................................................... 205
14
15
13.1
Estrazione e inserimento dei moduli di periferia ...................................................................205
13.2
13.2.1
13.2.2
13.2.3
Sostituzione di moduli di periferia e connettori frontali .........................................................205
Elemento di codifica del modulo di periferia e del connettore frontale .................................205
Sostituzione di un modulo di periferia ...................................................................................210
Sostituzione del connettore frontale .....................................................................................211
13.3
Sostituzione dell'elemento di codifica nel connettore di rete dell'alimentatore di
sistema e di carico ................................................................................................................213
13.4
Aggiornamento del firmware .................................................................................................215
13.5
13.5.1
13.5.2
Reset alle impostazioni di fabbrica .......................................................................................221
Reset della CPU alle impostazioni di fabbrica ......................................................................221
Reset del modulo di interfaccia (PROFINET IO) alle impostazioni di fabbrica.....................225
13.6
Reazione agli errori nei moduli fail-safe................................................................................226
Funzioni di test e eliminazione delle anomalie ..................................................................................... 228
14.1
Funzioni di test ......................................................................................................................228
14.2
Lettura/salvataggio dei dati di servizio ..................................................................................233
Dati tecnici .......................................................................................................................................... 236
15.1
Norme e omologazioni ..........................................................................................................237
15.2
Compatibilità elettromagnetica .............................................................................................242
15.3
Compatibilità elettromagnetica dei moduli fail-safe ..............................................................244
15.4
Condizioni di trasporto e magazzinaggio ..............................................................................245
15.5
Condizioni ambientali meccaniche e climatiche ...................................................................245
15.6
Dati relativi a controlli di isolamento, classe e tipo di protezione, tensione nominale ..........247
15.7
Utilizzo dell'S7-1500/ET 200MP nell'area a rischio di esplosione zona 2 ............................248
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
11
Indice del contenuto
A
B
Disegni quotati .....................................................................................................................................249
A.1
Disegni quotati della guida profilata ..................................................................................... 249
A.2
Disegno quotato clip per lo schermo per moduli da 35 mm ................................................ 252
A.3
Disegno quotato clip per lo schermo per moduli da 25 mm ................................................ 253
A.4
Disegno quotato morsetto schermato per moduli da 35 mm ............................................... 253
A.5
Disegno quotato morsetto schermato per moduli da 25 mm ............................................... 254
A.6
Disegno quotato alimentatore per moduli da 35 mm ........................................................... 254
A.7
Disegno quotato alimentatore per moduli da 25 mm ........................................................... 254
A.8
Disegni quotati delle etichette di siglatura ........................................................................... 255
A.9
Disegno quotato del puntale di prova per presa di misura .................................................. 255
Accessori/ricambi .................................................................................................................................256
Glossario .............................................................................................................................................259
Indice analitico .....................................................................................................................................271
Sistema di automazione
12
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Guida alla consultazione
1
La documentazione del sistema di automazione SIMATIC S7-1500, della CPU 1516pro-2 PN
basata su SIMATIC S7-1500 e del sistema di periferia decentrata SIMATIC ET 200MP è
suddivisa in tre parti.
Questa suddivisione consente l'accesso mirato ai contenuti di interesse.
Informazioni di base
Il manuale di sistema e il Getting Started descrivono dettagliatamente la progettazione, il
montaggio, il cablaggio e la messa in servizio dei sistemi SIMATIC S7-1500 e ET 200MP;
per la CPU 1516pro-2 PN utilizzare le relative istruzioni operative. La Guida in linea di STEP
7 supporta l'utente nelle fasi di progettazione e programmazione.
Informazioni sul dispositivo
I manuali del prodotto contengono una descrizione compatta delle informazioni specifiche
del modulo, come proprietà, schemi di collegamento, curve caratteristiche e dati tecnici.
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
13
Guida alla consultazione
Informazioni generali
I manuali di guida alle funzioni contengono descrizioni dettagliate su argomenti generali
riguardanti i sistemi SIMATIC S7-1500 e ET 200MP, come ad es. diagnostica,
comunicazione, Motion Control, server web, OPC UA.
La documentazione può essere scaricata gratuitamente in Internet
(http://w3.siemens.com/mcms/industrial-automation-systems-simatic/en/manualoverview/Pages/Default.aspx).
Eventuali modifiche e integrazioni dei manuali vengono descritte in un file di informazioni sul
prodotto.
Le informazioni sul prodotto possono essere scaricate gratuitamente in Internet
(https://support.industry.siemens.com/cs/it/it/view/68052815).
Manual Collection S7-1500 / ET 200MP
La Manual Collection raggruppa in un unico file l'intera documentazione relativa al sistema di
automazione SIMATIC S7-1500 e al sistema di periferia decentrata ET 200MP.
La Manual Collection è disponibile in Internet
(https://support.industry.siemens.com/cs/ww/it/view/86140384).
Elenco di confronto per i linguaggi di programmazione di SIMATIC S7-1500
L'elenco di confronto indica quali istruzioni e funzioni utilizzare in base alla famiglia di
controller specifica.
Gli elenchi di confronto si trovano in Internet
(https://support.industry.siemens.com/cs/ww/it/view/86630375).
"mySupport"
"mySupport", l’area di lavoro personale dell’utente, consente di sfruttare al meglio il servizio
Industry Online Support.
La si può usare per creare filtri, preferiti e tag, richiedere dati CAx e assemblare la propria
personale biblioteca di manuali e documentazione. Inoltre nelle richieste di assistenza sono
già preimpostati i dati personali dell’utente, il quale ha modo di controllare in qualsiasi
momento lo stato di elaborazione delle richieste che ha presentato.
Per poter usufruire della funzionalità completa di "mySupport" ci si deve registrare una volta.
"mySupport" è disponibile in Internet (https://support.industry.siemens.com/My/ww/it).
"mySupport" - Documentazione
Nell’area Documentazione di "mySupport" si possono assemblare interi manuali o alcune
loro parti per realizzare un manuale personalizzato.
Il manuale così ottenuto può essere esportato come file PDF o in un formato modificabile.
"mySupport" - Documentazione è disponibile in Internet
(http://support.industry.siemens.com/My/ww/it/documentation).
Sistema di automazione
14
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Guida alla consultazione
"mySupport" - Dati CAx
Nell’area Dati CAx di "mySupport” si può accedere ai dati di prodotto attuali per il proprio
sistema CAx o CAe.
Con pochi clic è possibile configurare il proprio cestino di download.
Si possono selezionare:
● immagini del prodotto, disegni quotati in 2D, modelli in 3D, schemi elettrici
dell'apparecchio, file macro EPLAN
● manuali, curve caratteristiche, istruzioni operative, certificati
● dati di base del prodotto
"mySupport" - Dati CAx è disponibile in Internet
(http://support.industry.siemens.com/my/ww/it/CAxOnline).
Esempi applicativi
Gli esempi applicativi forniscono diversi strumenti ed esempi utili nella soluzione dei
problemi di automazione. In questa sezione vengono illustrate soluzioni che prevedono
l'interazione di più componenti del sistema, senza soffermarsi sui singoli prodotti.
Gli esempi applicativi sono disponibili in Internet
(https://support.industry.siemens.com/sc/ww/it/sc/2054).
TIA Selection Tool
Il TIA Selection Tool consente di selezionare, configurare e ordinare dispositivi per la Totally
Integrated Automation (TIA).
Costituisce la versione successiva del SIMATIC Selection Tool e riunisce in un solo
strumento i configuratori già noti per la tecnica di automazione.
Con il TIA Selection Tool è possibile creare una lista di ordinazione completa tra i prodotti
selezionati o configurati.
Il TIA Selection Tool è disponibile in Internet
(http://w3.siemens.com/mcms/topics/en/simatic/tia-selection-tool).
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
15
Guida alla consultazione
SIMATIC Automation Tool
Con SIMATIC Automation Tool è possibile eseguire contemporaneamente interventi di
attivazione e di Service come operazioni di massa su diverse stazioni SIMATIC S7,
indipendentemente da TIA Portal.
SIMATIC Automation Tool offre tutta una serie di funzioni:
● Scansione di una rete di impianto PROFINET/Ethernet e identificazione di tutte le CPU
collegate
● Assegnazione indirizzi (IP, sottorete, gateway) e nome della stazione (PROFINET
Device) a una CPU
● Trasmissione della data e dell'ora del PG/PC convertita in formato UTC all'unità
● Download del programma sulla CPU
● Commutazione del modo di funzionamento RUN/STOP
● Localizzazione della CPU tramite segnalazione ad intermittenza dei LED
● Lettura delle informazioni di errore della CPU
● Lettura del buffer di diagnostica della CPU
● Reset alle impostazioni di fabbrica
● Aggiornamento del firmware della CPU e dei moduli collegati
SIMATIC Automation Tool è disponibile in Internet
(https://support.industry.siemens.com/cs/ww/it/view/98161300).
PRONETA
Con SIEMENS PRONETA (analisi della rete PROFINET) si analizza la rete dell'impianto
nell'ambito della messa in servizio. PRONETA comprende due funzioni centrali:
● La panoramica della topologia scansiona automaticamente PROFINET e tutti i
componenti collegati.
● IO Check è un test rapido del cablaggio e della configurazione modulare di un impianto.
SIEMENS PRONETA è disponibile in Internet
(https://support.industry.siemens.com/cs/ww/it/view/67460624).
Sistema di automazione
16
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Vista generale del sistema
2
Novità rispetto alla versione precedente (manuale di sistema S7-1500, ET 200MP; edizione 12/2014)
Novità
Nuovi
contenuti
Qual è il vantaggio per il cliente?
Dove si trovano le informazioni?
CPU compatte
Le CPU compatte si possono utilizzare per
applicazioni da piccole a medie. Le CPU
compatte dispongono sia di una periferia
onboard analogica e digitale integrata sia di
funzioni tecnologiche integrate.
Dal cap. Vista generale del
sistema (Pagina 17)
CPU tecnologiche
Le CPU si possono utilizzare per applicazioni Dal cap. Vista generale del
complesse. Le CPU tecnologiche sono dotate sistema (Pagina 17)
di funzioni Motion Control avanzate.
Moduli fail-safe
L'uso dei moduli fail-safe consente di sostitui- Dal cap. Vista generale del
re l'architettura classica della tecnologia di
sistema (Pagina 17)
sicurezza. Tra gli altri vengono sostituiti i
dispositivi di arresto di emergenza, i dispositivi di sorveglianza delle porte e il comando
bimanuale.
Formattazione, cancellazione
o conversione della SIMATIC
Memory Card dal display
La SIMATIC Memory Card viene formattata,
Cap. Display della CPU (Pagicancellata o convertita in una scheda di prona 195)
gramma direttamente sul display, senza passare da STEP 7. Questo significa risparmio di
tempo.
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
17
Vista generale del sistema
Novità
Qual è il vantaggio per il cliente?
Dove si trovano le informazioni?
Contenuti Istruzioni che operano in
modificati modo asincrono
Viene fornita una panoramica delle risorse
impiegate dalle istruzioni asincrone. È possibile così evitare la mancanza di risorse nella
CPU.
Cap. Istruzioni che operano in
modo asincrono (Pagina 121)
Il controllo di configurazione offre i seguenti
vantaggi:
Cap. Controllo di configurazione (ampliamenti futuri) (Pagina 143)
Controllo di configurazione
•
In un unico progetto è possibile utilizzare
diversi livelli di configurazione di una
macchina di serie.
•
Non è necessario modificare la configurazione hardware né il programma utente.
•
La configurazione centrale/decentrata di
un impianto è variabile e flessibile.
•
Gestione semplice di manutenzione, passaggi di versione e aggiornamenti.
•
Riduzione dell'hardware necessario: si
possono utilizzare solo i moduli di periferia necessari al momento.
•
Potenziale risparmio nella realizzazione,
messa in servizio e documentazione di
macchine di serie.
Regole di cablaggio degli
alimentatori
Vengono fornite informazioni sul corretto
collegamento degli alimentatori.
Cap. Regole di cablaggio (Pagina 74)
Collegamento della CPU/del
modulo di interfaccia all'alimentazione di carico
Vengono fornite informazioni sul corretto
collegamento della CPU/del modulo di interfaccia all'alimentatore di carico.
Cap. Collegamento della
CPU/del modulo di interfaccia
all'alimentazione di carico
(Pagina 82)
Aggiornamento del firmware
tramite i nodi accessibili
Vengono fornite informazioni sull'aggiornamento rapido del firmware attraverso tutti i
nodi accessibili nella rete.
Cap. Aggiornamento del
firmware (Pagina 215)
Sistema di automazione
18
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Vista generale del sistema
2.1 Cos'è il sistema di automazione SIMATIC S7-1500?
2.1
Cos'è il sistema di automazione SIMATIC S7-1500?
SIMATIC S7-1500
Il sistema di automazione SIMATIC S7-1500 è l'evoluzione dei sistemi di automazione
SIMATIC S7-300 e S7-400.
Grazie all'integrazione di numerose nuove caratteristiche il sistema di automazione S7-1500
garantisce un grande facilità d'uso e massime prestazioni.
Vantaggi del sistema per il cliente
Figura 2-1
Sistema di automazione SIMATIC S7-1500, vantaggi per il cliente
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
19
Vista generale del sistema
2.1 Cos'è il sistema di automazione SIMATIC S7-1500?
Campo di impiego
Il sistema di automazione S7-1500 offre la flessibilità e la potenza necessarie per un'ampia
gamma di applicazioni di comando nei settori della meccanica e dell'impiantistica. La
configurazione scalabile consente di adeguare il controllore in uso alle condizioni in loco.
Con l'impiego di CPU S7-1500 fail-safe e di moduli fail-safe si realizzano applicazioni di
sicurezza. Per la progettazione e la programmazione del programma di sicurezza si utilizza
TIA Portal, esattamente come per la progettazione e la programmazione delle CPU
standard.
Le CPU tecnologiche SIMATIC S7-1500 offrono, oltre alle funzioni Motion Control e
tecnologiche standard disponibili su S7-1500, ulteriori funzioni come le funzionalità avanzate
di sincronismo e camma elettronica.
Il sistema di automazione S7-1500 è omologato per il grado di protezione IP20 e predisposto
per il montaggio in un armadio elettrico in ambiente asciutto.
Configurazione
Il sistema di automazione SIMATIC S7-1500 è costituito dai componenti seguenti.
● CPU (standard, F, compatte o tecnologiche)
● Moduli di periferia digitali e analogici
● Moduli di comunicazione (PROFINET/Ethernet, PROFIBUS, punto a punto)
● Moduli tecnologici (conteggio, rilevamento della posizione, time-based IO)
● Alimentazione di carico
● Alimentazione di sistema (opzionale)
Il sistema di automazione S7-1500 viene installato su una guida profilata. Può essere
costituito da max. 32 moduli (CPU, alimentazione di sistema e 30 moduli di periferia). I
moduli vanno collegati tra loro per mezzo di connettori a U.
Sistema di automazione
20
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Vista generale del sistema
2.1 Cos'è il sistema di automazione SIMATIC S7-1500?
Esempio di configurazione
①
②
③
④
Alimentazione di sistema
CPU
Moduli di periferia
Guida profilata con profilo integrato
Figura 2-2
Esempio di configurazione di un sistema di automazione S7-1500
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
21
Vista generale del sistema
2.2 Cos'è il sistema di periferia decentrata SIMATIC ET 200MP?
2.2
Cos'è il sistema di periferia decentrata SIMATIC ET 200MP?
SIMATIC ET 200MP
L'ET 200MP è un sistema di periferia decentrata scalabile ad elevata flessibilità per il
collegamento dei segnali di processo a un controllore centrale attraverso un bus di campo.
Vantaggi del sistema per il cliente
Figura 2-3
Sistema di periferia decentrata SIMATIC ET 200MP, vantaggi per il cliente
Campo di impiego
Grazie alla configurazione scalabile è possibile adattare esattamente la configurazione alle
necessità locali.
Il sistema di periferia decentrata ET 200MP è omologato per il grado di protezione IP20 e
per il montaggio in un armadio elettrico in ambiente asciutto.
Sistema di automazione
22
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Vista generale del sistema
2.2 Cos'è il sistema di periferia decentrata SIMATIC ET 200MP?
Configurazione
Il sistema di periferia decentrata SIMATIC ET 200MP è costituito dai componenti seguenti.
● Modulo di interfaccia (PROFINET o PROFIBUS)
● Moduli di periferia digitali e analogici
● Moduli di comunicazione (punto a punto)
● Moduli tecnologici (conteggio, rilevamento della posizione, time-based IO)
● Alimentazione di sistema (opzionale)
Il sistema di periferia decentrata ET 200MP viene installato come il sistema di automazione
S7-1500 su una guida profilata.
I moduli di periferia del sistema di periferia decentrata SIMATIC ET 200MP si possono
utilizzare in configurazione decentrata (con un modulo di interfaccia ET 200MP) o in
configurazione centrale (con una CPU S7-1500).
Configurazione di esempio con modulo di interfaccia IM 155-5 PN ST
①
②
③
④
Modulo di interfaccia
Moduli di periferia
Alimentazione di sistema
Guida profilata con profilo integrato
Figura 2-4
Configurazione di esempio dell' ET 200MP con IM 155-5 PN ST
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
23
Vista generale del sistema
2.2 Cos'è il sistema di periferia decentrata SIMATIC ET 200MP?
Configurazione di esempio con modulo di interfaccia IM 155-5 DP ST
①
②
③
Figura 2-5
Modulo di interfaccia
Moduli di periferia
Guida profilata con profilo integrato
Configurazione di esempio dell' ET 200MP con IM 155-5 DP ST
Vedere anche
Accessori/ricambi (Pagina 256)
Sistema di automazione
24
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Vista generale del sistema
2.3 Cosa sono i sistemi di automazione e i moduli fail-safe?
2.3
Cosa sono i sistemi di automazione e i moduli fail-safe?
Sistemi di automazione fail-safe
I sistemi di automazione fail-safe (sistemi F) trovano impiego negli impianti che devono
rispondere a requisiti di sicurezza molto elevati. Essi comandano processi che, una volta
arrestati, passano direttamente in uno stato di sicurezza. In altri termini, i sistemi F
comandano processi il cui arresto immediato non comporta rischi né per le persone né per
l'ambiente.
Safety Integrated
Safety Integrated è il concetto di sicurezza globale per la tecnica di automazione e
azionamento di Siemens.
Per la tecnica di sicurezza vengono applicati tecnologie e sistemi comprovati della tecnica di
automazione come ad es. qui il sistema di automazione S7-1500. Safety Integrated
comprende l'intera catena di sicurezza che va dall'encoder e dall'attuatore fino al controllore
attraverso i moduli fail-safe, inclusa la comunicazione in sicurezza tramite bus di campo
standard. Oltre ai propri compiti funzionali, gli azionamenti e i controllori svolgono anche
compiti di sicurezza.
Moduli fail-safe
I moduli fail-safe (moduli F) si distinguono dai moduli standard perché controllano la
presenza di guasti sia al loro interno sia sui conduttori dei sensori e degli attuatori,
assumendo lo stato di sicurezza qualora dovessero rilevare un errore.
La F-CPU comunica con il modulo fail-safe tramite il profilo di bus PROFIsafe orientato alla
sicurezza.
Campo di applicazione S7-1500/ET 200MP con moduli di periferia fail safe
Con l'impiego del sistema di automazione S7-1500/Sistema di periferia decentrata
ET 200MP con moduli fail safe, la tecnica di configurazione convenzionale cede il posto alla
tecnica di sicurezza. Tra gli altri vengono sostituiti i dispositivi di arresto di emergenza, i
dispositivi di sorveglianza delle porte, il comando bimanuale ecc.
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
25
Vista generale del sistema
2.4 Come sono configurati i sistemi F SIMATIC Safety?
2.4
Come sono configurati i sistemi F SIMATIC Safety?
Sistema F SIMATIC Safety con S7-1500 e ET 200MP
La figura seguente mostra un esempio di sistema F SIMATIC Safety con S7-1500,
ET 200MP e PROFINET IO.
In una configurazione S7-1500/ET 200MP è possibile combinare moduli di periferia fail-safe
e standard.
L'IO Controller fail-safe (F-CPU) scambia dati rilevanti e non rilevanti per la sicurezza con i
moduli fail-safe. Con i moduli standard non scambia dati rilevanti per la sicurezza.
Figura 2-6
Sistema di automazione fail-safe SIMATIC Safety (esempio)
Moduli di periferia fail-safe S7-1500/ET 200MP
Per S7-1500/ET 200MP sono disponibili i seguenti moduli di periferia fail-safe:
● Le unità di ingressi digitali fail-safe rilevano gli stati dei segnali degli encoder di sicurezza
e trasmettono i corrispondenti telegrammi di sicurezza alla F-CPU.
● Le unità di uscite digitali fail safe vengono impiegate nel comando di attuatori per compiti
orientati alla sicurezza.
Sistema di automazione
26
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Vista generale del sistema
2.4 Come sono configurati i sistemi F SIMATIC Safety?
Esempio di configurazione ET 200MP con moduli di periferia fail-safe
①
②
③
④
⑤
Modulo di interfaccia
Moduli di periferia
Alimentazione di sistema (opzionale)
Moduli di periferia fail-safe
Guida profilata con profilo integrato
Figura 2-7
Configurazione di esempio dell'ET 200MP con moduli di periferia fail safe
Presupposti hardware e software
I moduli di periferia fail-safe S7-1500/ET 200MP si possono utilizzare:
● In S7-1500 con le CPU F S7-1500 dalla versione firmware V1.7 in poi
● A livello decentrato su ET 200MP con le CPU F S7-1500 dalla versione firmware V1.5 in
poi e tutte le CPU F selezionabili nel catalogo hardware di TIA Portal
I seguenti moduli di interfaccia sono un requisito necessario per i moduli di periferia fail-safe
nell'ET 200MP :
● IM 155-5 PN ST, dalla versione firmware V3.0.0
● IM 155-5 PN HF, dalla versione firmware V3.0.0
● IM 155-5 DP ST, dalla versione firmware V3.0.0
Per la progettazione e la programmazione dei moduli di periferia S7-1500/ET 200MP failsafe è necessario:
● STEP 7 (TIA Portal) da V13 SP1
● Pacchetto opzionale STEP 7 Safety Advanced da V13 SP1 + HSP0086
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
27
Vista generale del sistema
2.4 Come sono configurati i sistemi F SIMATIC Safety?
Utilizzo esclusivo nel funzionamento di sicurezza
I moduli di periferia fail-safe S7-1500/ET 200MP vengono impiegati esclusivamente nel
funzionamento di sicurezza. Il funzionamento non fail safe, corrispondente al funzionamento
standard, non è possibile.
Classi di sicurezza raggiungibili
I moduli di periferia fail-safe sono dotati di funzioni integrate per la modalità di sicurezza.
La realizzazione delle classi di sicurezza elencate nella tabella seguente, presuppone:
● una parametrizzazione adeguata della funzioni di sicurezza STEP 7,
● una determinata combinazione di moduli di periferia fail-safe e standard e
● una disposizione e cablaggio precisi degli encoder e degli attuatori
Tabella 2- 1
Classi di sicurezza realizzabili nel funzionamento di sicurezza con S7-1500/ET 200MP
Classe di sicurezza nel funzionamento di sicurezza
Secondo IEC 61508:2010
secondo ISO 13849-1:2015
SIL3
Categoria 3
(PL) Performance Level d
SIL3
Categoria 4
(PL) Performance Level e
Ulteriori informazioni
I casi applicativi e il cablaggio per le singole classi di sicurezza sono riportati nei manuali del
prodotto dei moduli di periferia fail-safe.
Sistema di automazione
28
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Vista generale del sistema
2.5 Componenti
2.5
Componenti
Componenti del sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP
Tabella 2- 2
Componenti S7-1500/ET 200MP
Componente
Guida profilata
Funzione
Figura
La guida profilata è il supporto portamoduli del sistema di automazione S7-1500. È possibile utilizzare l'intera lunghezza della guida profilata (struttura a filo).
Le guide profilate sono disponibili come Accessori/ricambi
(Pagina 256).
Elemento di collegamento PE per guida
profilata
Il set di viti viene inserito nel profilo a T della guida profilata e consente la messa a terra della guida stessa.
CPU (standard, F,
compatte o tecnologiche)
La CPU esegue il programma utente. Attraverso il bus backplane
l'alimentazione di sistema integrata della CPU alimenta i moduli in
uso.
Il set di viti è compreso nella fornitura delle guide profilate nelle lunghezze standard (da 160 a 830 mm) e può essere ordinato come
Accessori/ricambi (Pagina 256).
Altre caratteristiche e funzioni della CPU:
Modulo di interfaccia
per PROFINET IO
•
Comunicazione tramite Ethernet
•
Comunicazione tramite PROFIBUS/PROFINET
•
Comunicazione HMI
•
Server web integrato
•
Server OPC UA
•
Tecnologia integrata (ad es. funzioni Motion Control, funzionalità
Trace)
•
Diagnostica di sistema integrata
•
Funzioni di sicurezza integrate (protezione di accesso, know-how
e copia)
•
Funzionamento di sicurezza (con impiego delle CPU fail-safe)
Il modulo di interfaccia:
•
Viene utilizzato come IO Device in PROFINET IO.
•
Collega il sistema di periferia decentrata ET 200MP con l'IO Controller.
•
Scambia dati con i moduli di periferia attraverso il bus backplane.
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
29
Vista generale del sistema
2.5 Componenti
Componente
Modulo di interfaccia
per PROFIBUS DP
Modulo di periferia/
modulo di periferia failsafe
Funzione
Figura
Il modulo di interfaccia:
•
Viene utilizzato come slave DP in PROFIBUS DP.
•
Collega il sistema di periferia decentrata ET 200MP con il master
DP.
•
Scambia dati con i moduli di periferia attraverso il bus backplane.
I moduli di periferia costituiscono l'interfaccia tra il controllore e il processo. Tramite i sensori e gli attuatori collegati il controllore rileva lo
stato attuale del processo e reagisce di conseguenza. I moduli di
periferia si suddividono nei seguenti tipi:
•
Ingresso digitale (DI, F-DI)
•
Uscita digitale (DQ, F-DQ)
•
Ingresso digitale/uscita digitale (DI/DQ)
•
Ingresso analogico (AI)
•
Uscita analogica (AQ)
•
Ingressi/uscite analogici (AI/AQ)
•
Modulo tecnologico (TM)
•
Modulo di comunicazione (CM)
• Processore di comunicazione (CP)
Nella fornitura di ogni modulo di periferia è incluso un connettore a U.
Nel caso dei moduli di periferia fail-safe, inoltre, è compreso in dotazione anche un elemento di codifica elettronico come memoria per
l'indirizzo PROFIsafe che si può ordinare come ricambio Accessori/ricambi (Pagina 256).
Connettore a U
Il connettore a U consente di collegare i singoli moduli. Il connettore a
U crea un collegamento meccanico ed elettrico tra i moduli.
Il connettore a U è compreso nella fornitura di tutti i moduli (eccezioni:
CPU, modulo di interfaccia) e può essere ordinato come Accessori/ricambi (Pagina 256).
Connettore frontale
I connettori frontali consentono il cablaggio dei moduli di periferia.
I connettori frontali per i moduli tecnologici e analogici devono essere
integrati con una clip per lo schermo, un alimentatore e un morsetto
schermato. I componenti sono compresi nella fornitura dei moduli
tecnologici, analogici e delle CPU compatte (per la periferia onboard)
e possono essere ordinati come Accessori/ricambi (Pagina 256).
I connettori frontali sono disponibili per i moduli da 35 mm con morsetti a vite e push-in e per i moduli da 25 mm con morsetti push-in.
I connettori frontali per i moduli da 25 mm sono compresi nella fornitura dei moduli di periferia e delle CPU compatte (per la periferia onboard).
La dotazione di fornitura dei connettori frontali per i moduli da 35 mm
comprende anche 4 ponticelli di potenziale e una fascetta serracavi.
Data la costruzione compatta, i connettori frontali per i moduli con una
larghezza di 25 mm non sono dotati di ponticelli di potenziale.
Sistema di automazione
30
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Vista generale del sistema
2.5 Componenti
Componente
Ponticelli di potenziale
per connettore frontale
Funzione
Figura
Con i ponticelli di potenziale si collegano a ponte due morsetti.
I ponticelli sono compresi nella fornitura del connettore frontale e
possono essere ordinati come Accessori/ricambi (Pagina 256).
I connettori frontali per i moduli con una larghezza di 25 mm non sono
dotati di ponticelli di potenziale. Consultare pertanto anche i dati contenuti nel manuale del prodotto del modulo digitale o analogico specifico.
Clip per lo schermo
La clip per lo schermo è un supporto inseribile per i moduli con segnali
critici dal punto di vista della compatibilità elettromagnetica EMC (ad
es. moduli analogici, moduli tecnologici) e consente, insieme al morsetto schermato, di creare schermature dei cavi a bassa impedenza a
fronte di tempi di montaggio minimi.
La clip dello schermo è compresa nella fornitura dei moduli analogici,
tecnologici e delle CPU compatte (per la periferia onboard) e può
essere ordinata come Accessori/ricambi (Pagina 256).
Morsetto schermato
I morsetti schermati sono necessari per la posa di schermature dei
cavi sulla clip.
Il morsetto per lo schermo è compreso nella fornitura dei moduli analogici, tecnologici e delle CPU compatte (per la periferia onboard) e
può essere ordinato come Accessori/ricambi (Pagina 256).
Alimentatore
L'alimentatore viene inserito sul connettore frontale e consente nei
moduli con segnali critici dal punto di vista della compatibilità elettromagnetica EMC (moduli analogici, moduli tecnologici) l'alimentazione
di tensione.
L'alimentatore (tecnica di collegamento: morsetto a vite) è compreso
nella fornitura dei moduli tecnologici e analogici e può essere ordinato
come Accessori/ricambi (Pagina 256).
Etichette di siglatura
per la parte esterna
dello sportellino frontale dei moduli di periferia
Connettore di collegamento a 4 poli per la
tensione di alimentazione della CPU/del
modulo di interfaccia
Le etichette di siglatura permettono di siglare i moduli in funzione
dell'impianto specifico. Le etichette possono essere siglate a macchina. Le etichette di siglatura sono disponibili in diversi colori.
•
Al-grey: Moduli standard
• Giallo: Moduli fail-safe
Le etichette di siglatura sono comprese nella fornitura dei moduli di
periferia e delle CPU compatte (per la periferia onboard). Altre etichette di siglatura possono essere ordinate come Accessori/ricambi (Pagina 256).
Attraverso il connettore a 4 poli viene alimentata la tensione di alimentazione.
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
31
Vista generale del sistema
2.5 Componenti
Componente
Funzione
Figura
Alimentatore di sistema L'alimentatore di sistema è un modulo di alimentazione con funzioni di
(PS)
diagnostica che è collegato con il bus backplane tramite un connettore
a U.
L'alimentatore di sistema è necessario quando la potenza immessa
dalla CPU/dal modulo di interfaccia nel bus backplane non è sufficiente per alimentare i moduli collegati.
Gli alimentatori di sistema sono disponibili nelle seguenti versioni:
•
PS 25W 24V DC
•
PS 60W 24/48/60V DC
• PS 60W 120/230V AC/DC
Un connettore per il collegamento di rete con elemento di codifica e
un connettore a U sono compresi nella fornitura dell'alimentatore di
sistema e possono essere ordinati come ricambi.
Alimentatore di carico
(PM)
L'alimentatore di carico (PM) alimenta a DC 24 V l'alimentatore di
sistema (PS), le unità centrali (CPU) e i circuiti di corrente di ingresso
e di uscita dei moduli di periferia.
Come alimentatori di carico si raccomanda di scegliere dispositivi
della gamma SIMATIC. Per questi dispositivi è possibile effettuare il
montaggio su guida profilata.
Gli alimentatori di carico sono disponibili nelle seguenti versioni:
•
PM 70W 120/230V AC
•
PM 190W 120/230V AC
Riferimenti
Ulteriori informazioni sulle diverse classi funzionali (ad es. Basic, Standard) dei moduli di
interfaccia e di periferia si trovano in una FAQ in Internet
(https://support.industry.siemens.com/cs/de/de/view/109476914/it).
Sistema di automazione
32
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Operazioni preliminari
3.1
3
Configurazione hardware
Introduzione
Il sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP è costituito da una
configurazione a una fila in cui tutti i moduli sono montati su una guida profilata. I moduli
sono collegati tra loro con un connettore a U e formano così un bus backplane
autoconfigurante.
Il sistema di automazione S7-1500/il sistema di periferia decentrata ET 200MPsi può
configurare sia con moduli fail-safe che standard.
3.1.1
Configurazione hardware del sistema di automazione S7-1500
Configurazione massima
● L'alimentazione di sistema integrata della CPU fornisce corrente a 10 W o 12 W al bus
backplane (in funzione del tipo di CPU). Il numero esatto dei moduli utilizzabili con la
CPU (senza PS opzionale) è dato dal bilancio energetico. Il principio di funzionamento è
descritto nel capitolo Bilancio dei consumi (Pagina 44).
● È possibile inserire max. tre alimentatori di sistema (PS): uno a sinistra e due a destra
accanto alla CPU.
● Utilizzando un alimentatore di sistema (PS) a monte della CPU è possibile ottenere una
configurazione max. complessiva di 32 moduli, che occupano i posti connettore da 0 a
31. Gli alimentatori di sistema (PS) eventualmente necessari direttamente a destra della
CPU occupano anche un posto connettore ciascuno.
Figura 3-1
Configurazione max. S7-1500
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
33
Operazioni preliminari
3.1 Configurazione hardware
Moduli utilizzabili
La tabella seguente mostra quali moduli possono essere inseriti nei diversi posti connettore:
Tabella 3- 1
Assegnazione dei numeri dei posti connettore
Tipo di modulo
Posti connettore
ammessi
Numero max. di moduli
Alimentatore di carico (PM)*
0**
Illimitato / in STEP 7
solo 1 PM progettabile
Alimentatore di sistema (PS)
0; 2 - 31
3
CPU
1
1
Moduli di periferia analogici e digitali
2 - 31
30
2 - 31
30
In caso di utilizzo di una CPU 1511-1(F) PN,
CPU 1511C-1 PN, CPU 1511T-1 PN
2 - 31
4
In caso di utilizzo di una CPU 1512C-1 PN
2-31
6
In caso di utilizzo di una CPU 1513(F)-1 PN
2 - 31
6
In caso di utilizzo di una CPU 1515(F)-2 PN,
CPU 1515T-2 PN
2 - 31
6
In caso di utilizzo di una CPU 1516(F)-3 PN/DP
2 - 31
8
In caso di utilizzo di una CPU 1517(F)-3 PN/DP,
CPU 1517T(F)-3 PN/DP
2 - 31
8
In caso di utilizzo di una CPU 1518(F)-4 PN/DP,
CPU 1518(F)-4 PN/DP ODK
2 - 31
8
2 - 31
30
Moduli di comunicazione
•
Punto a punto
•
PROFINET/Ethernet, PROFIBUS
Moduli tecnologici
* Nessun collegamento al bus backplane.
** Se in STEP 7 si occupa il posto connettore 0 con un alimentatore di carico (PM), questo posto
connettore non può più essere utilizzato per un alimentatore di sistema (PS) in STEP 7. In STEP 7
non è necessario progettare un alimentatore di carico (PM).
Sistema di automazione
34
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Operazioni preliminari
3.1 Configurazione hardware
3.1.2
Configurazione hardware del sistema di periferia decentrata ET 200MP con
PROFINET
Configurazione massima
● L'alimentazione di sistema integrata del modulo di interfaccia apporta corrente a 14 W al
bus backplane. Il numero esatto dei moduli di periferia utilizzabili con il modulo di
interfaccia (senza PS opzionale) è dato dal bilancio energetico. Il principio di
funzionamento è descritto nel capitolo Bilancio dei consumi (Pagina 44).
● È possibile inserire max. tre alimentatori di sistema (PS): uno a sinistra e due a destra
accanto al modulo di interfaccia.
● Utilizzando un alimentatore di sistema (PS) a monte del modulo di interfaccia, la
configurazione max. possibile è complessivamente di 32 moduli (fino a 30 moduli a valle
del modulo di interfaccia). Gli alimentatori di sistema (PS) eventualmente necessari
direttamente a destra del modulo di interfaccia occupano anche un posto connettore
ciascuno.
Figura 3-2
Configurazione massima dell'ET 200MP con IM 155-5 PN
Moduli utilizzabili
La tabella seguente mostra quali moduli possono essere inseriti nei diversi posti connettore:
Tabella 3- 2
Assegnazione dei numeri dei posti connettore
Tipo di modulo
Posti connettore ammessi
Numero max. di moduli
Alimentatore di carico (PM)*
0**
Illimitato / in STEP 7 solo 1 PM
progettabile
Alimentatore di sistema (PS)
0; 2 - 31
3
Modulo di interfaccia
1
1
Moduli di periferia analogici e digitali
2 - 31
30
Punto a punto
2 - 31
30
Moduli tecnologici
2 - 31
30
Moduli di comunicazione
•
* Nessun collegamento al bus backplane.
** Se in STEP 7 si occupa il posto connettore 0 con un alimentatore di carico (PM), questo posto
connettore non può più essere utilizzato per un alimentatore di sistema (PS) in STEP 7. In STEP 7
non è necessario progettare un alimentatore di carico (PM).
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
35
Operazioni preliminari
3.1 Configurazione hardware
3.1.3
Configurazione hardware del sistema di periferia decentrata ET 200MP con
PROFIBUS
Configurazione massima
L'alimentazione di sistema integrata del modulo di interfaccia apporta corrente a 14 W al bus
backplane. Il numero esatto dei moduli di periferia utilizzabili con il modulo di interfaccia è
dato dal bilancio energetico. Il principio di funzionamento è descritto nel capitolo Bilancio dei
consumi (Pagina 44).
Figura 3-3
Configurazione massima dell'ET 200MP con IM 155-5 DP
Moduli utilizzabili
La tabella seguente mostra quali moduli possono essere inseriti nei diversi posti connettore:
Tabella 3- 3
Assegnazione dei numeri dei posti connettore
Tipo di modulo
Posti connettore ammessi
Numero max. di
moduli
Modulo di interfaccia
2
1
Moduli di periferia analogici e digitali
3 - 14
12
Punto a punto
3 - 14
12
Moduli tecnologici
3 - 14
12
Moduli di comunicazione
•
Sistema di automazione
36
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Operazioni preliminari
3.2 Alimentatori di sistema e di carico
3.2
Alimentatori di sistema e di carico
Tipi di alimentazione di corrente
Sul sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP si distinguono due
tipi di alimentatori di corrente:
● Alimentatore di sistema (PS)
● Alimentatore di carico (PM)
Alimentatore di sistema (PS)
L'alimentatore di sistema dispone di collegamento al bus backplane (connettore a U) e
fornisce esclusivamente la tensione di sistema interna. La tensione di sistema alimenta i
componenti dell'elettronica dei moduli e i LED. L'alimentatore di sistema può anche
alimentare la CPU o i moduli di interfaccia nel caso in cui questi non siano collegati
direttamente alla tensione di carico di DC 24 V.
Alimentatore di carico (PM)
L'alimentatore di carico fornisce corrente ai circuiti di ingresso e di uscita dei moduli ed
eventualmente dei sensori e degli attuatori dell'impianto. Se il bus backplane viene
alimentato in tensione tramite un alimentatore di sistema, l'alimentazione DC 24 V della
CPU/del modulo di interfaccia è opzionale.
Particolarità dell'alimentatore di carico
Gli alimentatori di carico possono essere installati sulla "guida profilata S7-1500" ma non
dispongono di collegamento al bus backplane.
Sistema di automazione
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37
Operazioni preliminari
3.2 Alimentatori di sistema e di carico
Configurazione complessiva con alimentatori di corrente
Figura 3-4
Configurazione complessiva con alimentatore di carico (PM) e di sistema (PS)
In via opzionale è possibile utilizzare fino a 2 alimentatori di sistema (PS) sui posti
connettore a destra della CPU/del modulo di interfaccia.
Il numero degli alimentatori di carico non è predefinito.
Rispettare le norme di montaggio e le distanze specificate nei manuali del prodotto degli
alimentatori di carico.
Alimentatori di sistema
● PS 25W 24V DC: tensione di alimentazione con DC 24 V e una potenza di alimentazione
nel bus backplane di 25 W
● PS 60W 24/48/60V DC: tensione di alimentazione con DC 24/48/60 V e una potenza di
alimentazione nel bus backplane di 60 W
● PS 60W 120/230V AC/DC: tensione di alimentazione con AC 120/230 V e una potenza di
alimentazione nel bus backplane di 60 W
Alimentatori di carico
Gli alimentatori di carico qui elencati sono stati adeguati tecnicamente al sistema di
automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP. Non è indispensabile utilizzare gli
alimentatori di carico elencati poiché in alternativa si può usare ad es. un'unità SITOP.
● PM 70W 120/230 V AC: tensione di alimentazione con AC 120/230 V e una potenza di
alimentazione nel bus backplane di 70 W
● PM 190W 120/230 V AC: tensione di alimentazione con AC 120/230 V e una potenza di
alimentazione nel bus backplane di 190 W
Relativamente alle alimentazioni di carico osservare anche la seguente FAQ in Internet
(https://support.industry.siemens.com/cs/ww/it/view/96998532).
Sistema di automazione
38
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Operazioni preliminari
3.2 Alimentatori di sistema e di carico
3.2.1
Utilizzo di alimentatori di sistema
Introduzione
Se la potenza fornita dalla CPU/dal modulo di interfaccia al bus backplane non è sufficiente
per alimentare tutti i moduli collegati è necessario utilizzare degli alimentatori di sistema
(PS).
La necessità o meno di utilizzare un alimentatore di sistema dipende dalla potenza assorbita
dai moduli in uso. La potenza fornita dalla CPU/dal modulo di interfaccia e dagli alimentatori
di sistema deve essere maggiore della potenza necessaria per i moduli di periferia.
Durante la progettazione STEP 7 confronta la potenza erogata e quella utilizzata dai moduli.
STEP 7 segnala con un'avvertenza se la potenza necessaria è troppo elevata.
Posti connettore per gli alimentatori di sistema
Per gli alimentatori di sistema sono disponibili i seguenti posti connettore:
● Un alimentatore di sistema sul posto connettore 0 a sinistra, accanto alla CPU/al modulo
di interfaccia
● Fino a 2 alimentatori di sistema sui posti connettore a destra, accanto alla CPU/al modulo
di interfaccia (segmenti power). Un segmento power è costituito dall'unità di
alimentazione e dai moduli da essa alimentati.
Segmento power
Se si utilizzano alimentatori di sistema a destra della CPU/del modulo di interfaccia,
suddividere la configurazione in segmenti power.
Variante di configurazione con segmenti power
Figura 3-5
Variante di configurazione con 3 segmenti power
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
39
Operazioni preliminari
3.2 Alimentatori di sistema e di carico
Nota
Se si esegue la progettazione con TIA Portal, quest'ultimo verifica automaticamente la
coerenza della configurazione e segnala a partire da quale modulo si deve aprire un nuovo
segmento power.
Riferimenti
Le informazioni sulla potenza necessaria sono riportate nel capitolo Bilancio dei consumi
(Pagina 44).
Ulteriori informazioni sui valori della potenza (potenza di alimentazione, potenza assorbita)
della CPU, del modulo di interfaccia, dell'alimentatore di sistema e dei moduli di periferia
sono contenute nei manuali del prodotto
(http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/57251228) dei rispettivi moduli.
3.2.2
Particolarità sull'utilizzo di un alimentatore di sistema nel primo segmento power
Possibilità di alimentazione
Per l'alimentazione della tensione di sistema necessaria nel bus backplane esistono tre
possibilità:
● Alimentazione tramite CPU/modulo di interfaccia
● Alimentazione tramite CPU/modulo di interfaccia e alimentatore di sistema
● Alimentazione solo tramite alimentatore di sistema sul posto connettore 0
Alimentazione tramite CPU/modulo di interfaccia
Per una configurazione hardware di dimensioni medie o piccole normalmente è sufficiente
l'alimentazione tramite CPU/modulo di interfaccia. La potenza assorbita dai moduli collegati
non deve superare la potenza fornita dalla CPU/dal modulo di interfaccia.
Con questa variante di configurazione si deve alimentare la CPU/il modulo di interfaccia con
DC 24 V da un alimentatore di carico.
Sistema di automazione
40
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Operazioni preliminari
3.2 Alimentatori di sistema e di carico
Procedimento
Per impostare l'alimentazione attraverso la CPU/il modulo di interfaccia procedere come
segue:
1. Aprire in STEP 7 la scheda "Proprietà" della CPU/del modulo di interfaccia e selezionare
"Alimentazione di sistema" nella navigazione.
2. Selezionare l'opzione "Collegamento alla tensione di alimentazione L+".
Figura 3-6
Tensione di alimentazione solo tramite CPU/modulo di interfaccia
Alimentazione tramite CPU/modulo di interfaccia e alimentatore di sistema
In caso di configurazioni hardware di dimensioni più grandi la sola alimentazione nel bus
backplane tramite la CPU/il modulo di interfaccia non è sufficiente. Se i moduli assorbono
complessivamente più della potenza erogata dalla CPU/dal modulo di interfaccia, si deve
inserire un alimentatore di sistema supplementare.
Alimentare l'alimentatore di sistema con la tensione ammessa e la CPU/il modulo di
interfaccia con DC 24 V.
Sia l'alimentatore di sistema che la CPU/il modulo di interfaccia alimentano in corrente il bus
backplane. Le potenze alimentate vengono sommate.
Somma della potenza: "potenza di alimentazione dell'alimentatore di sistema"+"potenza di
alimentazione della CPU/del modulo di interfaccia"
Procedimento
Per impostare l'alimentazione attraverso la CPU/il modulo di interfaccia e l'alimentatore di
sistema procedere come segue:
1. Aprire in STEP 7 la scheda "Proprietà" della CPU/del modulo di interfaccia e selezionare
"Alimentazione di sistema" nella navigazione.
2. Selezionare l'opzione "Collegamento alla tensione di alimentazione L+".
Figura 3-7
Alimentazione di tensione tramite CPU/modulo di interfaccia e alimentatore di sistema
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
41
Operazioni preliminari
3.2 Alimentatori di sistema e di carico
Alimentazione solo tramite alimentatore di sistema
Un'ulteriore possibilità consiste nel fornire la potenza necessaria al bus backplane solo
attraverso un alimentatore di sistema (sul posto connettore 0). La CPU/il modulo di
interfaccia in questo caso non riceve l'alimentazione a DC 24 V e preleva l'alimentazione dal
bus backplane. L'alimentatore di sistema deve essere inserito a sinistra accanto alla CPU/al
modulo di interfaccia.
In genere, per la configurazione è possibile utilizzare alimentatori di sistema AC o DC.
Se manca la tensione di alimentazione a DC 24V (e ad es., oltre alla CPU, sono inseriti solo
dei CM/CP), è possibile utilizzare un'alimentazione di sistema AC 230 V perché i CM/CP
vengono alimentati dal bus backplane.
Procedimento
Per impostare l'alimentazione solo attraverso l'alimentatore di sistema procedere come
segue:
1. Aprire in STEP 7 la scheda "Proprietà" della CPU/del modulo di interfaccia e selezionare
"Alimentazione di sistema" nella navigazione.
2. Selezionare l'opzione "Nessun collegamento alla tensione di alimentazione L+".
Figura 3-8
La CPU/il modulo di interfaccia non alimenta il bus backplane
Sistema di automazione
42
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Operazioni preliminari
3.3 Utilizzo di alimentatori di carico
3.3
Utilizzo di alimentatori di carico
Introduzione
L'alimentatore di carico (PM) alimenta a DC 24 V l'alimentatore di sistema (PS), le unità
centrali (CPU), i moduli di interfaccia e i circuiti di corrente di ingresso e di uscita dei moduli
di periferia.
Gli alimentatori di carico possono essere installati sulla guida profilata ma non dispongono di
collegamento al bus backplane.
Rispettare le norme di montaggio e le distanze specificate nei manuali del prodotto degli
alimentatori di carico.
Utilizzo di diversi alimentatori di carico
Per le correnti di uscita superiori si possono utilizzare più alimentatori di carico (PM) nel
seguente modo:
Ciascun alimentatore di carico alimenta due derivazioni utilizzatore indipendenti DC 24 V.
In alternativa si può utilizzare un alimentatore esterno a 24 V, ad es. della gamma SITOP.
Figura 3-9
Alimentazione dei moduli dall'alimentatore di carico DC 24 V
Nota
Alimentazione a 24 V alternativa dei moduli dall'armadio elettrico
Se è garantita una separazione elettrica sicura (SELV/PELV secondo 60364-4-41), in
alternativa è possibile alimentare i moduli con DC 24 V dal quadro di comando.
Riferimenti
Ulteriori informazioni sugli alimentatori di carico sono disponibili in Internet
(https://mall.industry.siemens.com) nel catalogo online e nel sistema di ordinazione online.
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
43
Operazioni preliminari
3.4 Bilancio dei consumi
3.4
Bilancio dei consumi
Principio del bilancio dei consumi
Per garantire l'alimentazione dei moduli tramite il bus backplane, la potenza immessa viene
confrontata con la potenza necessaria per i moduli. Il bilancio dei consumi verifica se la
potenza erogata dagli alimentatori di sistema, incl. CPU/modulo di interfaccia, è maggiore o
uguale a quella assorbita dalle utenze (moduli).
Per far funzionare la configurazione con i moduli impiegati, il bilancio dei consumi deve
essere positivo per ogni segmento power.
In altri termini, la potenza alimentata nel segmento power è maggiore di quella utilizzata dai
moduli.
Accertarsi già in fase di progettazione che la potenza immessa nel bus backplane sia
sempre maggiore/uguale alla potenza assorbita. Un ausilio alla pianificazione è TIA
Selection Tool (http://w3.siemens.com/mcms/topics/en/simatic/tia-selection-tool).
La potenza alimentata nel bus backplane dalla CPU/dal modulo di interfaccia e dagli
alimentatori di sistema è specificata nei dati tecnici della CPU/del modulo di interfaccia nei
rispettivi manuali del prodotto.
La potenza assorbita dal bus backplane da un modulo di periferia o dalla CPU/dal modulo di
interfaccia è riportata nel capitolo sui dati tecnici nei manuali dei rispettivi prodotti.
Il bilancio dei consumi viene eseguito:
● durante la progettazione con STEP 7
● durante il funzionamento da parte della CPU
Sistema di automazione
44
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Operazioni preliminari
3.4 Bilancio dei consumi
Bilancio dei consumi durante la progettazione con STEP 7
Al momento della progettazione STEP 7 verifica che venga rispettato il bilancio dei consumi.
Per valutare il bilancio dei consumi, procedere nel seguente modo:
1. Configurare il sistema S7-1500/ET 200MP con tutti i moduli necessari.
2. Selezionare nella vista di rete la CPU/il modulo di interfaccia o l'alimentatore di sistema.
3. Nella finestra di ispezione aprire la scheda "Proprietà".
4. Selezionare nella navigazione nell'area la voce "Alimentazione di sistema".
5. Verificare nella tabella "Bilancio dei consumi" se il bilancio è positivo. Se il bilancio dei
consumi è negativo i moduli sottoalimentati vengono evidenziati in rosso.
Figura 3-10
Esempio di bilancio dei consumi con STEP 7
Verifica del sovraccarico del bilancio dei consumi da parte della CPU/del modulo di interfaccia
La CPU/il modulo di interfaccia controlla che il bilancio dei consumi positivo venga rispettato:
● A ogni RETE ON
● Ogni volta che la configurazione hardware viene modificata
Cause di sovraccarico
Nonostante il bilancio dei consumi positivo durante la progettazione può verificarsi un
sovraccarico. Il sovraccarico può essere causato da una configurazione hardware diversa
dalla progettazione in STEP 7, ad es.:
● Nella configurazione reale sono stati inseriti più moduli di quelli progettati
● Per l'alimentazione della tensione di sistema attraverso la CPU/il modulo di interfaccia
parametrizzata non è stata collegata una tensione di alimentazione L+ (DC 24 V)
necessaria per il funzionamento (vedere il capitolo Particolarità sull'utilizzo di un
alimentatore di sistema nel primo segmento power (Pagina 40))
● Non è stato inserito un alimentatore di sistema necessario per il funzionamento
● Non è stato attivato un alimentatore di sistema necessario per il funzionamento
(connettore di rete o interruttore ON/OFF)
● Non è stato inserito un connettore a U nell'alimentatore di sistema necessario per il
funzionamento
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
45
Operazioni preliminari
3.4 Bilancio dei consumi
Comportamento della CPU in caso di bilancio dei consumi negativo o di guasto degli alimentatori di
sistema
Non appena la CPU riconosce un bilancio dei consumi negativo/un sovraccarico in un
segmento power vengono effettuate le seguenti operazioni:
● La CPU salva i dati a ritenzione
● La CPU registra l'evento nel buffer di diagnostica
● La CPU esegue un nuovo avvio e lo ripete finché non si elimina la causa del bilancio
negativo dei consumi
Comportamento del modulo di interfaccia in caso di bilancio dei consumi negativo o di guasto degli
alimentatori di sistema
In risposta al sovraccarico, il modulo di interfaccia disattiva tutti i segmenti power. L'IO
Controller o il master DP non può più accedere ai moduli di periferia. Il modulo di interfaccia
mette a disposizione informazioni di diagnostica, controlla ciclicamente il collegamento al
bus backplane e lo ripristina.
Eccezione: in presenza ad es. di una caduta di tensione o di un errore hardware nel
segmento power 2 o 3, l'alimentatore di sistema interessato disattiva questo segmento (ed
eventualmente i successivi) e genera, se possibile, un messaggio di diagnostica.
Per ulteriori informazioni sul comportamento dell'alimentatore di sistema (PS) in caso di
errore, consultare i manuali del prodotto degli alimentatori.
Sistema di automazione
46
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
4
Montaggio
4.1
Nozioni di base
Introduzione
Tutti i moduli del sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP sono
componenti aperti. Ciò significa che è possibile installare questo sistema solo in custodie,
armadi o locali tecnici con apparecchiature elettriche. Custodie, armadi elettrici e locali
tecnici devono assicurare la protezione dalle scariche elettriche e dal propagarsi delle
fiamme. Anche i requisiti di resistenza meccanica devono essere tenuti in considerazione.
Custodie, armadi e locali tecnici devono essere accessibili esclusivamente mediante una
chiave o un attrezzo. L'accesso deve essere consentito solo a personale qualificato o
autorizzato.
Posizione di installazione
Il sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP è utilizzabile fino a
60 °C di temperatura ambiente se montato in orizzontale e fino a 40 °C se montato in
verticale. Ulteriori indicazioni sono contenute nel capitolo Condizioni ambientali meccaniche
e climatiche (Pagina 245).
Guida profilata
Sulla guida profilata, accanto ai moduli S7-1500/ET 200MP si possono installare ulteriori
componenti, ad es. moduli della gamma S7-1200 e ET 200SP, morsetti, salvavita, piccoli
contattori o componenti analoghi.
Tali componenti possono influire sulle dimensioni d'ingombro rispetto alla canalina dei cavi.
I moduli possono essere montati fino al bordo esterno della guida profilata (struttura a filo).
Le guide profilate sono disponibili in diverse lunghezze e possono essere ordinate tramite
catalogo online o tramite il sistema di ordinazione online. Le lunghezze disponibili e i numeri
di articolo sono riportati nel capitolo Accessori/ricambi (Pagina 256).
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
47
Montaggio
4.1 Nozioni di base
Distanze minime
I moduli possono essere montati fino al bordo esterno della guida profilata. Per il montaggio
e lo smontaggio del sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP
mantenere sia in alto che in basso le seguenti distanze minime.
①
Bordo superiore della guida profilata
Figura 4-1
Distanze minime all'interno dell'armadio elettrico
Regole di montaggio
● L'installazione comincia a sinistra con una CPU/un modulo di interfaccia o un
alimentatore di sistema.
● I moduli vengono collegati tra loro per mezzo di connettori a U.
● Accertarsi che nel primo e nell'ultimo modulo non fuoriesca un connettore a U.
Nota
Inserire ed estrarre i moduli solo dopo aver disattivato la tensione del sistema.
AVVERTENZA
Protezione dall'imbrattamento con materiali conduttori
I dispositivi devono essere protetti dall'imbrattamento causato da materiali conduttori
tenendo conto delle condizioni ambientali.
Allo scopo è possibile ad es. installare i dispositivi in un armadio elettrico con il grado di
protezione opportuno.
Sistema di automazione
48
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Montaggio
4.2 Montaggio della guida profilata
4.2
Montaggio della guida profilata
Lunghezze e fori
Le guide profilate vengono fornite in sei diverse lunghezze:
● 160 mm
● 245 mm
● 482,6 mm (19 pollici)
● 530 mm
● 830 mm
● 2000 mm
I numeri di articolo sono riportati nel capitolo Accessori/ricambi (Pagina 256).
Le guide profilate (da 160 a 830 mm) sono già munite di due fori per le viti di fissaggio. Un
set di viti per la messa a terra è accluso.
La guida profilata da 2000 mm è destinata a installazioni con lunghezze speciali e non è
dotata di fori per le viti di fissaggio. La fornitura della guida profilata non comprende il set di
viti per la messa a terra (disponibile come Accessori/ricambi (Pagina 256)).
I dati relativi alle distanze massime tra due fori sono riportati nella tabella "Indicazioni sulle
misure dei fori".
Strumenti necessari
● Sega per metalli reperibile in commercio
● Trapano ∅ 6,5 mm
● Avvitatore
● Chiave inglese o chiave a tubo da 10 per il collegamento del cavo di messa a terra
● Chiave inglese, adatta per viti di fissaggio selezionate
● Strumento spelafili e pinza per capocorda per il conduttore di terra
Accessori necessari
Per il fissaggio delle guide profilate possono essere utilizzati i seguenti tipi di viti:
Tabella 4- 1
Accessori necessari
Per ...
•
Viti di fissaggio esterno
•
Viti di fissaggio supplementari (per
guide profilate > 482,6 mm)
si possono utilizzare ...
Spiegazione
Vile a testa cilindrica M6 secondo ISO
1207/ISO 1580(DIN 84/DIN 85)
La lunghezza delle viti deve essere
scelta in base alla propria configurazione.
Vite a testa esagonale M6 secondo
ISO 4017 (DIN 4017)
Sono inoltre necessarie rondelle per viti
cilindriche con diametro interno di
6,4 mm e diametro esterno di 11 mm
secondo la norma ISO 7092 (DIN 433).
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
49
Montaggio
4.2 Montaggio della guida profilata
Indicazioni sulle misure dei fori
Tabella 4- 2
Indicazioni sulle misure dei fori
Guide profilate "standard"
Guide profilate di lunghezze superiori
Lunghezza della guida
profilata
Distanza a
Distanza b
160 mm
10 mm
140 mm
245 mm
10 mm
225 mm
482,6 mm
8,3 mm
466 mm
530 mm
15 mm
500 mm
830 mm
15 mm
800 mm
Viti di fissaggio supplementari (per guide profilate > 530 mm)
Con le guide profilate di dimensioni >530 mm si raccomanda di impiegare sulla scanalatura
di riferimento ulteriori viti di fissaggio a distanza di ≤500 mm.
Preparazione del montaggio della guida profilata da 2000 mm
Per preparare la guida profilata da 2000 mm per il montaggio procedere come segue:
1. Accorciare la guida profilata da 2000 mm alla misura necessaria.
2. Tracciare i fori. Le misure necessarie sono riportate nella tabella "Misure dei fori":
– Due fori all'inizio e alla fine della guida profilata
– Ulteriori fori a distanze regolari di max. 500 mm lungo la scanalatura di riferimento
3. Praticare i fori tracciati secondo la modalità di fissaggio scelta.
4. Accertarsi che nella guida profilata non siano presenti bave o trucioli.
Sistema di automazione
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Montaggio
4.2 Montaggio della guida profilata
Nota
Per garantire il montaggio sicuro dei moduli accertarsi che i fori si trovino al centro della
scanalatura di riferimento e utilizzare solo viti con le dimensioni massime.
①
②
Scanalatura di riferimento per ulteriori fori
Ulteriore foro
Figura 4-2
Preparazione del montaggio della guida profilata da 2000 mm
Montaggio della guida profilata
Posare la guida profilata in modo da lasciare sufficiente spazio per il montaggio e il
raffreddamento dei moduli. Vedere la figura Figura 4-1 Distanze minime all'interno
dell'armadio elettrico (Pagina 48).
Avvitare la guida profilata con la base.
Posa del conduttore di terra
Per motivi di sicurezza elettrica il sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata
ET 200MP deve essere collegato al conduttore di terra dell'impianto elettrico.
Per collegare il conduttore di terra procedere nel seguente modo:
1. Spelare i cavi di messa a terra con una sezione minima di 10 mm2 e fissare un anello alla
pinza per capocorda prevista per le viti di dimensioni M6.
2. Spingere il perno a vite accluso nella scanalatura a T del profilo.
3. Inserire sul perno a vite, uno dopo l'altro, un distanziatore, un capocorda anulare con il
conduttore di terra, rosetta e rosetta elastica. Infilare la vite esagonale e avvitare
saldamente i componenti con il dado (coppia di serraggio 4 Nm).
Sistema di automazione
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Montaggio
4.2 Montaggio della guida profilata
4. Collegare l'altra estremità del conduttore di terra al punto di messa a terra centrale/alla
barra collettrice del conduttore di terra (PE).
Figura 4-3
Posa del conduttore di terra
Nota
Messa a terra alternativa della guida profilata
La messa a terra tramite vite di messa a terra si può eliminare se si garantisce un
collegamento permanente della guida profilata al conduttore di terra attraverso un montaggio
a norma equivalente, ad es. con un fissaggio permanente a una parete messa a terra
dell'armadio elettrico.
Ulteriori informazioni
Ulteriori informazioni sulle misure precise delle guide profilate sono riportate nel capitolo
Disegni quotati della guida profilata (Pagina 249).
Sistema di automazione
52
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Montaggio
4.3 Montaggio dell'alimentatore di sistema
4.3
Montaggio dell'alimentatore di sistema
Introduzione
L'alimentazione di sistema dispone di un collegamento al bus backplane e alimenta i moduli
collegati con la tensione di alimentazione interna.
Presupposti
La guida profilata deve essere già montata.
Attrezzi necessari
Avvitatore da 4,5 mm
Montaggio dell'alimentatore di sistema
Per montare l'alimentatore di sistema procedere nel seguente modo:
1. Inserire il connettore a U sul retro dell'alimentatore di sistema.
2. Agganciare l'alimentatore di sistema alla guida profilata.
3. Ruotare l'alimentatore di sistema all'indietro.
Figura 4-4
Montaggio dell'alimentatore di sistema
4. Aprire lo sportello frontale.
5. Estrarre il connettore di rete dall'alimentatore di sistema.
6. Avvitare l'alimentatore di sistema fino a fissarlo (coppia di serraggio 1,5 Nm).
7. Inserire il connettore di rete cablato nell'alimentatore di sistema.
Informazioni sul cablaggio del connettore di rete sono riportate nel capitolo Collegamento
degli alimentatori di sistema e di carico (Pagina 80).
Sistema di automazione
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Montaggio
4.3 Montaggio dell'alimentatore di sistema
Smontaggio dell'alimentatore di sistema
L'alimentatore di sistema è stato cablato.
Per smontare l'alimentatore di sistema procedere nel seguente modo:
1. Staccare la tensione di alimentazione.
2. Aprire lo sportello frontale.
3. Disinserire la tensione di alimentazione.
4. Staccare il connettore di rete ed estrarlo dall'alimentatore di sistema.
5. Allentare la(le) vite(viti) di fissaggio.
6. Estrarre l'alimentatore di sistema dalla guida profilata ruotandolo.
Riferimenti
Per maggiori informazioni consultare i manuali del prodotto degli alimentatori di sistema.
Sistema di automazione
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Montaggio
4.4 Montaggio dell'alimentatore di carico
4.4
Montaggio dell'alimentatore di carico
Introduzione
Gli alimentatori di carico non dispongono di collegamento al bus backplane del sistema di
automazione S7-1500/del sistema di periferia decentrata ET 200MP e quindi non occupano
un posto connettore nel bus backplane. L'alimentatore di carico alimenta a DC 24 V
l'alimentatore di sistema, la CPU, il modulo di interfaccia e i circuiti di corrente di ingresso e
di uscita dei moduli di periferia.
Presupposti
La guida profilata deve essere già montata.
Attrezzi necessari
Avvitatore da 4,5 mm
Montaggio dell'alimentatore di carico
Visualizza videosequenza (http://www.automation.siemens.com/salesmaterial-as/interactivemanuals/getting-started_simatic-s7-1500/videos/EN/mount/start.html)
Per montare un alimentatore di carico procedere nel seguente modo:
1. Agganciare l'alimentatore di carico alla guida profilata.
2. Ruotare l'alimentatore di carico all'indietro.
Figura 4-5
Montaggio dell'alimentatore di carico
3. Aprire lo sportello frontale.
4. Estrarre il connettore di rete dall'alimentatore di carico.
Sistema di automazione
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Montaggio
4.4 Montaggio dell'alimentatore di carico
5. Avvitare l'alimentatore di carico fino a fissarlo (coppia di serraggio 1,5 Nm).
6. Inserire il connettore di rete cablato nell'alimentatore di carico.
Il cablaggio del connettore di rete è descritto al capitolo Collegamento degli alimentatori di
sistema e di carico (Pagina 80).
Nota
Gli alimentatori di carico si possono montare solo a sinistra o a destra al di fuori del sistema
di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP. Se si installa un alimentatore di
carico sul lato destro della struttura progettabile è necessario prevedere una distanza dalla
struttura progettata perché il modulo emana calore. Per maggiori informazioni consultare i
manuali del prodotto. Il numero degli alimentatori di carico utilizzabili non è predefinito.
Smontaggio dell'alimentatore di carico
L'alimentatore di carico è stato cablato.
Per smontare un alimentatore di carico procedere nel seguente modo:
1. Staccare la tensione di alimentazione.
2. Aprire lo sportello frontale.
3. Disinserire l'alimentatore di carico.
4. Staccare il connettore di rete ed estrarlo dall'alimentatore di carico.
5. Allentare la(le) vite(viti) di fissaggio.
6. Estrarre l'alimentatore di carico dalla guida profilata ruotandolo.
Riferimenti
Per maggiori informazioni consultare i manuali del prodotto degli alimentatori di carico.
Sistema di automazione
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Montaggio
4.5 Montaggio della CPU
4.5
Montaggio della CPU
Introduzione
La CPU esegue il programma utente e alimenta di corrente l'elettronica dei moduli in uso
attraverso il bus backplane.
Presupposti
La guida profilata deve essere già montata.
A destra sul retro dell'alimentatore di sistema posto a sinistra della CPU è inserito un
connettore a U.
Nota
Film protettivo
Tenere presente che allo stato di fornitura della CPU sul display è applicato un film
protettivo. Il film protettivo può essere tolto all'occorrenza.
Attrezzi necessari
Avvitatore da 4,5 mm
Montaggio della CPU
Visualizza videosequenza (http://www.automation.siemens.com/salesmaterial-as/interactivemanuals/getting-started_simatic-s7-1500/videos/EN/mount/start.html)
Per montare una CPU procedere nel seguente modo:
1. Inserire il connettore a U sul retro della CPU.
2. Fissare la CPU alla guida profilata ed eventualmente spingerla fino all'alimentatore di
sistema sulla sinistra.
3. Accertarsi di aver inserito il connettore a U nell'alimentatore di sistema. Ruotare la CPU
all'indietro.
Sistema di automazione
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Montaggio
4.5 Montaggio della CPU
4. Avvitare a fondo la CPU (coppia di serraggio 1,5 Nm).
Figura 4-6
Montaggio della CPU
Smontaggio della CPU
La CPU è cablata e seguita da altri moduli.
Per smontare una CPU procedere nel seguente modo:
1. Aprire lo sportello frontale.
2. Impostare la CPU in STOP.
3. Staccare la tensione di alimentazione.
4. Estrarre il connettore della tensione di alimentazione.
5. Staccare il connettore di bus per PROFIBUS/PROFINET con l'avvitatore ed estrarlo dalla
CPU.
6. Allentare la(le) vite(viti) di fissaggio della CPU.
7. Estrarre la CPU dalla guida profilata ruotandola.
Sistema di automazione
58
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Montaggio
4.6 Montaggio del modulo di interfaccia
4.6
Montaggio del modulo di interfaccia
Introduzione
Il modulo di interfaccia collega l'ET 200MP con PROFINET IO/PROFIBUS DP e scambia i
dati tra il controllore di livello superiore e i moduli di periferia.
Presupposti
La guida profilata deve essere già montata.
Sul lato posteriore sinistro di un alimentatore di sistema collocato davanti al modulo di
interfaccia è inserito un connettore a U.
Attrezzi necessari
Avvitatore da 4,5 mm
Montaggio del modulo di interfaccia
Visualizza videosequenza
(https://support.industry.siemens.com/cs/media/67462859_installing_web_it/start.htm)
Per montare un modulo di interfaccia procedere nel seguente modo:
1. Inserire il connettore a U sul lato posteriore destro del modulo di interfaccia.
2. Posizionare il modulo di interfaccia nella guida profilata.
3. Ruotare il modulo di interfaccia all'indietro.
4. Avvitare saldamente il modulo di interfaccia (coppia di serraggio 1,5 Nm).
Figura 4-7
Montaggio del modulo di interfaccia
Sistema di automazione
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Montaggio
4.7 Montaggio dei moduli di periferia
Smontaggio del modulo di interfaccia
Il modulo di interfaccia è cablato e seguito da altri moduli.
Per smontare il modulo di interfaccia procedere nel seguente modo:
1. Disinserire la tensione di alimentazione del modulo di interfaccia.
2. Aprire lo sportello frontale.
3. Con il giravite, allentare il connettore di bus e il connettore per la tensione di
alimentazione ed estrarli dal modulo di interfaccia.
4. Allentare la vite di fissaggio dell'unità di interfaccia.
5. Estrarre il modulo di interfaccia dalla guida profilata facendolo ruotare.
4.7
Montaggio dei moduli di periferia
Introduzione
I moduli di periferia vengono montati dopo la CPU/il modulo di interfaccia. I moduli di
periferia costituiscono l'interfaccia tra controllore e processo. Tramite i sensori e gli attuatori
collegati il controllore rileva lo stato attuale del processo e reagisce di conseguenza.
Presupposti
La guida profilata deve essere già montata.
La CPU/il modulo di interfaccia è già montata/o.
Sul retro del modulo/della CPU/del modulo di interfaccia a sinistra del modulo di periferia è
inserito un connettore a U.
Attrezzi necessari
Avvitatore da 4,5 mm
Sistema di automazione
60
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Montaggio
4.7 Montaggio dei moduli di periferia
Montaggio dei moduli di periferia
Visualizza videosequenza (http://www.automation.siemens.com/salesmaterial-as/interactivemanuals/getting-started_simatic-s7-1500/videos/EN/mount/start.html)
Per montare un modulo di periferia procedere nel seguente modo:
1. Inserire il connettore a U sul lato posteriore destro del modulo di periferia.
Eccezione: l'ultimo modulo di periferia nella configurazione
2. Fissare il modulo di periferia alla guida profilata e spingerlo fino al modulo sinistro.
3. Ruotare il modulo di periferia all'indietro.
4. Avvitare a fondo il modulo di periferia (coppia di serraggio 1,5 Nm).
Figura 4-8
Montaggio del modulo di periferia
Smontaggio dei moduli di periferia
Il modulo di periferia è stato cablato.
Per smontare un modulo di periferia procedere nel seguente modo:
1. Staccare tutte le tensioni di alimentazione.
2. Aprire lo sportello frontale.
3. Per i moduli di comunicazione: Svitare ed estrarre i connettori dal modulo.
Nelle unità di ingressi/uscite: Estrarre il connettore frontale con l'aiuto della linguetta di
sbloccaggio dal modulo di periferia. Far ruotare il connettore frontale verso il basso ed
estrarlo dalle scanalature di guida.
4. Allentare la vite di fissaggio del modulo di periferia.
5. Estrarre il modulo di periferia dalla guida profilata facendolo ruotare.
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
61
5
Collegamento
5.1
Regole e norme di funzionamento
Introduzione
Il sistema di periferia decentrata S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP è parte
integrante di impianti o sistemi e richiede pertanto l'applicazione di regole e norme specifiche
in funzione del campo di impiego.
Questo capitolo fornisce una visione d'insieme delle regole principali da osservare per
l'integrazione del sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP in un
impianto o un sistema.
Applicazione specifica
Rispettare nei casi specifici di utilizzo le norme di sicurezza e di prevenzione degli infortuni in
vigore, ad es. le direttive sulla sicurezza delle macchine.
Dispositivi di ARRESTO DI EMERGENZA
I dispositivi di arresto di emergenza a norma IEC 60204 (corrispondente alla DIN VDE 0113)
devono essere funzionanti in tutti i modi di funzionamento dell’impianto o del sistema.
Esclusione degli stati pericolosi dell'impianto
Non devono verificarsi stati di funzionamento pericolosi se
● si riavvia l'impianto dopo un'interruzione o una caduta di tensione
● si ristabilisce la comunicazione del bus dopo un guasto.
Eventualmente si deve forzare l'ARRESTO DI EMERGENZA!
Dopo lo sblocco del dispositivo di ARRESTO DI EMERGENZA non deve verificarsi un avvio
incontrollato o indefinito.
Sistema di automazione
62
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Collegamento
5.1 Regole e norme di funzionamento
Tensione di rete
Nel seguito sono specificati i punti da osservare per la tensione di rete (vedere capitolo Dati
relativi a controlli di isolamento, classe e tipo di protezione, tensione nominale (Pagina 247)):
● Negli impianti o nei sistemi fissi senza sezionatori di alimentazione onnipolari,
nell'impianto dell'edificio deve essere presente un dispositivo sezionatore (onnipolare).
● Nel caso dell'alimentatore di carico il campo della tensione nominale impostato deve
corrispondere alla tensione di rete locale.
● In tutti i circuiti elettrici del sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata
ET 200MP l'oscillazione/differenza della tensione di rete rispetto al valore nominale deve
rientrare nei limiti di tolleranza ammessi.
Alimentazione a 24 V DC
Di seguito vengono descritti gli aspetti che devono essere presi in considerazione in merito
all'alimentazione a 24 V DC:
● I dispositivi di rete per l'alimentazione DC 24 V devono essere dotati di separazione
elettrica di sicurezza secondo IEC 60364-4-41.
● Per proteggere il sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP da
fulmini e sovratensioni utilizzare degli scaricatori.
I componenti per la protezione dai fulmini e dalle sovratensioni sono specificati nel
manuale di guida alle funzioni Configurazione di controllori immuni ai disturbi
(http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/59193566).
Protezione dalle scariche elettriche
Per garantire una protezione dalle scariche elettriche si deve realizzare un collegamento
elettrico conduttivo tra la guida profilata del sistema di automazione S7-1500/di periferia
decentrata ET 200MP e il conduttore di terra.
Protezione da azioni elettriche esterne
Di seguito vengono descritti gli aspetti che devono essere presi in considerazione per
garantire la protezione dagli effetti o dai guasti elettrici.
● In tutti gli impianti che comprendono un sistema di automazione S7-1500/di periferia
decentrata ET 200MP assicurarsi che l'impianto sia collegato a un conduttore di terra con
sezione sufficiente per la dispersione dei disturbi elettromagnetici.
● Per le linee di alimentazione, trasmissione dei segnali e le linee di bus è necessario
prestare attenzione che l'instradamento e l'installazione siano corretti.
● Per le linee di trasmissione dei segnali e le linee bus è necessario prestare attenzione
che una rottura della linea o del conduttore oppure un cortocircuito non causino stati
indefiniti dell'impianto o del sistema.
Ulteriori informazioni
Ulteriori informazioni sono riportate nel manuale di guida alle funzioni Configurazione di
controllori immuni ai disturbi (http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/59193566).
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
63
Collegamento
5.2 Regole e norme supplementari per il funzionamento di S7-1500/ET 200MP con moduli fail-safe
5.2
Regole e norme supplementari per il funzionamento di
S7-1500/ET 200MP con moduli fail-safe
5.2.1
Bassissima tensione funzionale di sicurezza per moduli fail-safe
AVVERTENZA
I moduli fail-safe devono funzionare con una bassa tensione di sicurezza (SELV, PELV).
Per maggiori informazioni sulla bassissima tensione funzionale di sicurezza si rimanda alle
schede tecniche degli alimentatori.
I moduli fail-safe funzionano con una tensione nominale di DC 24 V. Il campo di tolleranza
va da DC 19,2 V aDC 28,8 V.
Nel campo di sovratensione da DC 32 V a DC 36 V i moduli F reagiscono in sicurezza e gli
ingressi e le uscite vengono passivati. In presenza di sovratensioni maggiori di DC 36 V,
nei moduli F la tensione viene disinserita in modo permanente con conseguente pericolo di
danni agli stessi.
Utilizzare un alimentatore di rete che non superi Um = DC 36 V nemmeno in caso di guasto.
Osservare i dati contenuti nella scheda tecnica sulla protezione dalle sovratensioni in caso
di un errore interno. Oppure adottare misure adeguate per limitare la tensione, ad es.
l'impiego di un dispositivo di protezione dalla sovratensione.
Tutti i componenti del sistema che possono erogare energia elettrica in qualsiasi forma
devono soddisfare questa condizione.
Tutti gli ulteriori circuiti di corrente (DC 24 V) implementati nel sistema devono avere una
bassissima tensione funzionale di sicurezza (SELV, PELV). In proposito attenersi ai dati
specificati nelle relative schede tecniche o rivolgersi al costruttore.
Si noti inoltre che è possibile collegare ai moduli F encoder e attuatori alimentati da una
sorgente esterna. Anche in questo caso ci si deve accertare che vengano alimentati con
una bassissima tensione funzionale di sicurezza. Anche in caso di errore il segnale di
processo di un modulo digitale DC 24 V non deve superare una tensione di errore di Um.
AVVERTENZA
Anche in caso di guasto non deve essere superata la differenza di potenziale consentita tra
l'alimentazione del modulo di interfaccia (tensione di bus) e la tensione di carico.
In questo caso è possibile ad es. ricorrere a un collegamento galvanico esterno. Ciò evita,
anche in caso di differenze di potenziale, un aumento della tensione nelle diverse sorgenti
e il conseguente superamento della tensione di errore Um.
Sistema di automazione
64
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Collegamento
5.2 Regole e norme supplementari per il funzionamento di S7-1500/ET 200MP con moduli fail-safe
Requisiti degli alimentatori di corrente in caso di interruzione della tensione
Nota
Per garantire la conformità con la norma IEC 61131-2, utilizzare esclusivamente alimentatori
di rete (DC 24 V) con un tempo di tamponamento di almeno 20 ms in caso di caduta di rete.
Osservare inoltre i requisiti delle norme da considerare per il superamento delle cadute di
rete.
Informazioni sui componenti dell'alimentazione di corrente sono disponibili in Internet
(https://mall.industry.siemens.com).
5.2.2
Requisiti degli encoder e degli attuatori per i moduli fail-safe
Requisiti generali per gli encoder e gli attuatori
Per l'utilizzo degli encoder e degli attuatori in sicurezza osservare il seguente avviso.
AVVERTENZA
La sicurezza dipende in larga misura dalla strumentazione con encoder e attuatori. Inoltre
gli encoder e gli attuatori generalmente non superano una durata di utilizzo di 20 anni
secondo la Norma IEC 61508:2010 senza una notevole diminuzione della sicurezza.
La probabilità che si verifichino errori pericolosi, ovvero la percentuale di errori pericolosi di
una funzione di sicurezza, deve rientrare entro un limite massimo determinato dal SIL
(Safety Integrity Level). I valori raggiunti dai moduli F sono specificati nel capitolo
"Grandezze caratteristiche di sicurezza" nei dati tecnici dei moduli F.
Per ottenere la classe di sicurezza necessaria occorre utilizzare encoder e attuatori di
categoria appropriata.
Ulteriori requisiti degli encoder
Generalmente Per raggiungere la classe SIL3/Kat.3/PLd è sufficiente un encoder a un
canale. Tuttavia, per ottenere la classe SIL3/Kat.3/PLd con un encoder a un canale
l'encoder stesso deve supportare la SIL3/Kat.3/PLd, in caso contrario è possibile
raggiungere questo livello di sicurezza solo collegando encoder a due canali.
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
65
Collegamento
5.2 Regole e norme supplementari per il funzionamento di S7-1500/ET 200MP con moduli fail-safe
Per raggiungere la classe Cat. 4 è necessario collegare gli encoder con due canali.
AVVERTENZA
Nel caso dei moduli di ingresso fail-safe dopo il rilevamento di errori viene trasmesso alla
CPU F il valore "0". Assicurarsi pertanto che gli encoder siano realizzati in modo da
garantire la reazione sicura del programma di sicurezza se lo stato degli encoder è "0".
Esempio: un encoder di arresto d'emergenza deve realizzare nel proprio programma di
sicurezza la disinserzione dell'attuatore con lo stato "0" (pulsante di arresto di emergenza
premuto).
Requisiti relativi alla durata dei segnali degli encoder
AVVERTENZA
Relativamente ai segnali degli encoder considerare i seguenti requisiti:
• Per garantire il corretto rilevamento dei segnali dell'encoder da parte dei moduli F è
necessario assicurarsi che i segnali abbiano una determinata durata minima.
• Per garantire che gli impulsi vengano rilevati è necessario che il tempo tra due cambi di
segnale (durata di impulso) sia maggiore del tempo di sorveglianza PROFIsafe.
Rilevamento sicuro degli ingressi tramite moduli F
La durata minima dei segnali degli encoder per i moduli F con ingressi varia in funzione del
ritardo di ingresso parametrizzato, dei parametri della prova di cortocircuito delle
alimentazioni encoder e del comportamento in caso di discrepanza parametrizzato per la
valutazione 1oo2 (2v2). La durata del segnale deve essere maggiore del tempo di reazione
max. dell'applicazione parametrizzata. Per informazioni sul calcolo del tempo di reazione
max. consultare il capitolo "Tempi di reazione" del modulo F specifico.
Dalle durate minime risulta la frequenza di commutazione max. consentita dei segnali degli
encoder.
Sistema di automazione
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Collegamento
5.2 Regole e norme supplementari per il funzionamento di S7-1500/ET 200MP con moduli fail-safe
Ulteriori requisiti relativi agli attuatori
I moduli di uscita fail-safe testano le uscite a intervalli regolari. Il modulo F disinserisce
brevemente le uscite attivate e inserisce brevemente le uscite eventualmente disattivate. La
durata max. degli impulsi di prova (intervallo buio e luce) è parametrizzabile.
Durante il test gli attuatori a reazione rapida potrebbero essere disattivati o attivati
brevemente. Se il processo non tollera questa reazione impostare una durata dell'impulso
luce o buio appropriata oppure utilizzare attuatori con un'inerzia sufficiente.
AVVERTENZA
Se gli attuatori funzionano a tensioni superiori a DC 24 V (ad es. DC 230 V), è necessario
implementare una separazione di potenziale sicura tra le uscite dei moduli fail-safe e i
componenti che conducono le tensioni più elevate (secondo la Norma IEC 60664-1:2010).
Generalmente in questo caso si utilizzano relè e contattori. Questa misura è
particolarmente importante per i dispositivi di comando a semiconduttore.
Dati tecnici di encoder e attuatori
Per la scelta degli encoder e degli attuatori leggere anche le informazioni sui dati tecnici
contenute nei manuali di prodotto dei moduli fail-safe.
5.2.3
Diafonia dei segnali di ingresso e di uscita digitali
Se si raggruppano i segnali delle uscite e degli ingressi digitali fail-safe in un unico cavo
possono verificarsi errori di rilettura nei moduli F-DQ.
Causa: diafonia capacitiva
Durante il test del pattern dei bit delle uscite o dell'alimentazione encoder degli ingressi, il
fronte di attivazione a picco dei driver di uscita può provocare una diafonia estesa ad altri
canali di uscita o di ingresso non collegati a causa della capacità di accoppiamento del cavo.
In questi canali potrebbe verificarsi un'attivazione del circuito di rilettura. Viene rilevato un
cortocircuito (trasversale) che determina una disinserzione in sicurezza.
Rimedio:
● Cavi separati per moduli F-DI, F-DQ, e moduli standard DQ
● Applicare alle uscite relè di accoppiamento o diodi
● Disattivare il test cortocircuito dell'alimentazione encoder (se la classe di sicurezza
richiesta lo consente).
Causa: diafonia magnetica
Attraverso un carico induttivo collegato ai canali F-DQ potrebbe essere indotto un forte
campo magnetico.
Rimedio:
● Separare fisicamente i carichi induttivi o schermare il campo magnetico.
● Parametrizzare il "Max. readback time dark test" a 50 ms o più.
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
67
Collegamento
5.3 Funzionamento con alimentazione messa a terra
5.3
Funzionamento con alimentazione messa a terra
Introduzione
Qui di seguito sono riportate informazioni sulla configurazione complessiva di un sistema di
automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP con messa a terra
dell'alimentazione (rete TN-S). I singoli argomenti trattati sono i seguenti:
● Dispositivi di disinserzione, protezione da cortocircuito e sovraccarico ai sensi delle
norme IEC 60364 (corrispondente alla DIN VDE 0100) e IEC 60204 (corrispondente alla
DIN VDE 0113)
● Alimentatori di carico e circuiti di carico
Alimentazione a terra
Per i dispositivi di alimentazione a terra (rete TN-S) il conduttore neutro della rete (N) e il
conduttore di terra (PE) sono messi a terra. Questi due conduttori fanno parte del sistema di
protezione dalle sovratensioni. Quando l'impianto è in funzione la corrente attraversa il
conduttore neutro. Se si verifica un errore, ad es. una semplice dispersione a terra tra un
conduttore sotto tensione e la terra, la corrente viene scaricata attraverso il conduttore di
terra.
Separazione elettrica sicura (SELV/PELV a norma IEC 60364-4-41)
Gli alimentatori di carico/di sistema con alimentazione DC 24 V necessitano della
separazione elettrica di sicurezza. Questa protezione viene definita SELV (Safety Extra Low
Voltage)/PELV (Protective Extra Low Voltage) secondo la norma IEC 60364-4-41.
Il cablaggio dei circuiti SELV/PELV deve essere separato dal cablaggio di altri circuiti che
non sono SELV/PELV, diversamente l'isolamento di tutti i conduttori deve essere adeguato
alle tensioni maggiori.
Potenziale di riferimento del controllore
Il potenziale di riferimento del sistema di automazione S7-1500/ ET 200MP di periferia
decentrata è collegato alla guida profilata tramite una combinazione RC ad alta impedenza
interna alla CPU/al modulo di interfaccia. In questo modo si disperdono le correnti di disturbo
ad alta frequenza, evitando cariche elettrostatiche. Malgrado la guida profilata messa a terra,
il potenziale di riferimento del sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata
ET 200MP è da considerarsi senza messa a terra dato il collegamento ad alta impedenza.
Se si vuole installare il sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP
con potenziale di riferimento messo a terra, collegare galvanicamente il morsetto M della
CPU/del modulo di interfaccia con il conduttore di terra.
Una rappresentazione semplificata dei rapporti di potenziale è riportata nel capitolo
Configurazione elettrica (Pagina 71).
Sistema di automazione
68
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Collegamento
5.3 Funzionamento con alimentazione messa a terra
Protezione da cortocircuiti e sovraccarico
Per l'installazione di un impianto completo sono necessari diversi componenti e misure di
protezione dai cortocircuiti e dalle sovratensioni. Il tipo di componenti e il grado di
obbligatorietà delle misure necessarie dipendono da quale norma IEC (DIN VDE) si applica
all'installazione dell'impianto. La tabella si riferisce alla figura seguente e mette a confronto
le norme IEC (DIN VDE).
Tabella 5- 1
Componenti e misure necessarie
Riferimento
alla figura
IEC 60364
(DIN VDE 0100)
IEC 60204 (DIN VDE 0113)
Dispositivo di disinserzione per controllore, generatore di segnale e attuatori
①
Interruttore principale
Sezionatore
Protezione da cortocircuito e contro i
sovraccarichi:
②
Protezione circuiti di
protezione unipolari
•
Suddivisione in gruppi per trasduttori di
segnale e organi attuatori
Per circuito secondario messo a
terra: protezione unipolare
③
•
Altrimenti: protezione onnipolare
Alimentazione corrente di carico per circuiti di carico AC con più di cinque componenti elettromagnetici
④
Separazione galvanica Separazione galvanica tramite tratramite trasformatore
sformatore consigliata
consigliata
Sistema di automazione
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69
Collegamento
5.3 Funzionamento con alimentazione messa a terra
S7-1500/ET 200MP nella configurazione complessiva
La seguente figura mostra l'S7-1500/ET 200MP nella configurazione complessiva
(alimentazione di corrente di carico e piano di messa a terra) con alimentazione da una rete
TN-S.
①
②
③
④
Interruttore principale
Protezione da cortocircuiti e sovraccarico sul lato primario
Protezione da cortocircuiti e sovraccarico sul lato secondario
Alimentazione corrente di carico (interruzione galvanica)
Figura 5-1
Utilizzo dell'S7-1500/ET 200MP con potenziale di riferimento messo a terra
Sistema di automazione
70
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Collegamento
5.4 Configurazione elettrica
5.4
Configurazione elettrica
Separazione di potenziale
Nel sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP il potenziale è
separato tra:
● il lato primario dell'alimentatore di sistema (PS) e tutti gli altri componenti del circuito
● le interfacce di comunicazione (PROFIBUS/PROFINET) della CPU/del modulo di
interfaccia e tutti gli altri componenti del circuito
● i circuiti della corrente di carico/dell'elettronica di processo e tutti gli altri componenti del
circuito dell'S7-1500/ET 200MP
Tramite combinazioni RC o condensatori integrati vengono disperse le correnti di disturbo ad
alta frequenza ed evitato l'accumulo di cariche elettrostatiche.
Rapporti di potenziale S7-1500
La seguente figura rappresenta in modo semplificato i rapporti di potenziale del sistema di
automazione S7-1500.
Figura 5-2
Rapporti di potenziale dell'S7-1500 con l'esempio di una CPU 1516-3 PN/DP
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
71
Collegamento
5.4 Configurazione elettrica
Rapporti di potenziale ET 200MP su PROFINET IO
La figura seguente rappresenta in modo semplificato i rapporti di potenziale del sistema di
periferia decentrata ET 200MP su PROFINET IO.
Figura 5-3
Rapporti di potenziale dell'ET 200MP con l'esempio di un modulo di interfaccia IM 155-5 PN HF
Sistema di automazione
72
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Collegamento
5.4 Configurazione elettrica
Rapporti di potenziale ET 200MP su PROFIBUS DP
La figura seguente rappresenta in modo semplificato i rapporti di potenziale del sistema di
periferia decentrata ET 200MP su PROFIBUS DP.
Figura 5-4
Rapporti di potenziale dell'ET 200MP con l'esempio di un modulo di interfaccia IM 155-5 DP ST
Sistema di automazione
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73
Collegamento
5.5 Regole di cablaggio
5.5
Regole di cablaggio
Introduzione
Per il collegamento del sistema di automazione S7-1500/il sistema di periferia decentrata
ET 200MP utilizzare dei cavi adeguati. Nelle tabelle seguenti sono riportate le regole per il
cablaggio di CPU, modulo di interfaccia, alimentatore di sistema, alimentatore di carico,
connettore frontale e alimentatori.
CPU, modulo di interfaccia, alimentazione di sistema e di carico
Tabella 5- 2
Regole di cablaggio per CPU, modulo di interfaccia e alimentatori di sistema e di carico
Regole di cablaggio per...
Sezioni collegabili per cavi rigidi (Cu)
CPU/modulo di interfaccia
Alimentatori di sistema e di carico
-
-
-
-
0,25 ... 2,5 mm2
1,5 mm2
AWG*: 24 ... 16
AWG*: 16
0,25 ... 1,5°mm2
1,5 mm2
AWG*: 24 ... 16
AWG*: 16
Numero di cavi per ciascun collegamento
1
1
Lunghezza di spelatura dei cavi
10 ... 11 mm
7 ... 8 mm
Capocorda secondo
norma DIN 46228
Senza capocorda in
plastica
Forma A, lunghezza 10 mm
Forma A, lunghezza fino a 7 mm
Con capocorda in plastica 0,25 a 1,5 mm2
Forma E, lunghezza 10 mm
Forma A, lunghezza fino a 7 mm
Diametro guaina
-
8,5 mm
Attrezzi
Avvitatore, forma conica, da 3 a
3,5 mm
Avvitatore, forma conica, da 3 a 3,5
mm
Tecnica di connessione
Morsetto push-in
Morsetto a vite
Coppia di serraggio
-
0,5 Nm ... 0,6 Nm
Sezioni collegabili
per cavi flessibili
(Cu)
Senza capocorda
Con capocorda
* American Wire Gauge
Sistema di automazione
74
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Collegamento
5.5 Regole di cablaggio
Connettore frontale
Tabella 5- 3
Regole di cablaggio per il connettore frontale
Regole di cablaggio per...
Connettore frontale a
40 poli
Connettore frontale a
40 poli
Connettore frontale a
40 poli
(morsetto a vite,
(morsetto push-in,
(morsetto push-in,
per moduli da 35 mm) per moduli da 35 mm) per moduli da 25 mm)
Sezioni collegabili per cavi rigidi (Cu)
Sezioni collegabili per cavi Senza capocorda
flessibili (Cu)
fino a 0,25 mm²
fino a 0,25 mm²
fino a 0,25 mm²
AWG*:fino a 24
AWG*:fino a 24
AWG*:fino a 24
0,25 ...
1,5°mm2
0,25 ...
1,5°mm2
0,25 ... 1,5°mm2
(max. 40 x 0,75 mm2)
AWG*: 24 ... 16
AWG*: 24 ... 16
AWG*: 24 ... 16 mm2
(max. 40 x 0,75 mm2)
Con capocorda
0,25 ... 1,5°mm2
0,25 ... 1,5°mm2
0,25 ... 1,5°mm2
(max. 32 x 0,75 mm²;
8 x 1,5 mm²)
AWG*: 24 ... 16
AWG*: 24 ... 16
AWG*: 24 ... 16
(max. 32 x AWG 19;
8 x AWG 16)
Numero di cavi per ciascun collegamento
1 oppure combinazione di 2 conduttori
fino a 1,5 mm2 (totale) in un capocorda
comune
1 oppure combinazione di 2 conduttori
fino a 1,5 mm2 (totale) in un capocorda
comune
1 oppure combinazione di 2 conduttori
fino a 1,5 mm2 (totale) in un capocorda
comune
Lunghezza di spelatura dei cavi
8 mm fino a max.
0,75 mm2(in funzione
della lunghezza
AEH**: 8 mm)
8 ... 11 mm (in base
alla lunghezza AEH**:
8 mm, 10 mm)
8 ... 11 mm (in base
alla lunghezza AEH**:
8 mm, 10 mm)
Forma A: lunghezza
8 mm e 10 mm
Forma A: lunghezza
8 mm e 10 mm
Forma E: lunghezza
8 mm e10 mm
Forma E: lunghezza
8 mm e10 mm
10 ... 12 mm per tutte
le sezioni (in funzione
della lunghezza
AEH**: 10 mm,
12 mm)
Capocorda secondo norma DIN 46228
Senza capocorda in
plastica
Forma A:
lunghezza 8 mm fino
a max. 0,75 mm2,
lunghezza 10 mm e
12 mm per tutte le
sezioni
Con capocorda in
plastica 0,25 a
1,5 mm2
Forma E:
lunghezza 8 mm fino
a max. 0,75 mm2,
lunghezza 10 mm e
12 mm per tutte le
sezioni
Sistema di automazione
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75
Collegamento
5.5 Regole di cablaggio
Regole di cablaggio per...
Connettore frontale a
40 poli
Connettore frontale a
40 poli
Connettore frontale a
40 poli
(morsetto a vite,
(morsetto push-in,
(morsetto push-in,
per moduli da 35 mm) per moduli da 35 mm) per moduli da 25 mm)
Diametro guaina
-
-
-
Attrezzi
Avvitatore, forma
conica, da 3 a 3,5
mm
Avvitatore, forma
conica, da 3 a 3,5
mm
Avvitatore, forma
conica, da 3 a 3,5
mm
Tecnica di connessione
Morsetto a vite
Morsetto push-in
Morsetto push-in
Coppia di serraggio
0,4 Nm ... 0,7 Nm
-
-
Max. forza di azionamento per l'apertura completa
del morsetto push-in
-
40 N
40 N
Matrice di crimpatura consigliata per il capocorda
-
Corrispondente all'attrezzo di crimpaggio
PZ 6/5
Corrispondente all'attrezzo di crimpaggio
PZ 6/5
(morsetto a vite)
* American Wire Gauge
** Capocorda
Sistema di automazione
76
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Collegamento
5.5 Regole di cablaggio
Alimentatori
Tabella 5- 4
Regole di cablaggio degli alimentatori (parte integrante del set di schermatura)
Regole di cablaggio per...
Sezioni collegabili per cavi rigidi (Cu)
Alimentatore
Alimentatore
(morsetto a vite,
per moduli da 35 mm)
(morsetto push-in,
per moduli da 25 mm)
-
-
Sezioni collegabili per cavi flessibili (Cu)
Senza capocorda
Con capocorda
0,25 ...
1,5°mm2
0,25 ... 1,5°mm2
AWG*: 24 ... 16
AWG*: 24 ... 16
0,25 ... 1,5°mm2
0,25 ... 1,5°mm2
AWG*:
AWG*: 24 ... 16
24 ... 16
Numero di cavi per ciascun collegamento
1 oppure combinazione di
2 cavi fino a 1,5 mm2
(somma) in un capocorda
comune
1 oppure combinazione di
2 conduttori fino a 1,5 mm2
(totale) in un capocorda
comune
Lunghezza di spelatura dei cavi
8 mm fino a max. 0,75
mm2(in funzione della lunghezza AEH**: 8 mm)
8 ... 11 mm (in base alla
lunghezza AEH**: 8 mm,
10 mm)
10 ... 12 mm per tutte le
sezioni (in funzione della
lunghezza AEH**: 10 mm,
12 mm)
Capocorda secondo norma
DIN 46228
Senza capocorda in plastica
Forma A:
lunghezza 8 mm fino a
max. 0,75 mm2,
Forma A: lunghezza 8 mm
e 10 mm
lunghezza 10 mm e 12 mm
per tutte le sezioni
Con capocorda in plastica
0,25 a 1,5 mm2
Forma E:
lunghezza 8 mm fino a
max. 0,75 mm2,
Forma E: lunghezza 8 mm
e10 mm
lunghezza 10 mm e 12 mm
per tutte le sezioni
Diametro guaina
-
-
Attrezzi
Avvitatore, forma conica,
da 3 a 3,5 mm
Avvitatore, forma conica,
da 3 a 3,5 mm
Tecnica di connessione
Morsetto a vite
Morsetto push-in
Coppia di serraggio
0,4 Nm ... 0,7 Nm
-
-
40 N
(morsetto a vite)
Max. forza di azionamento per l'apertura completa del morsetto
push-in
Sistema di automazione
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Collegamento
5.5 Regole di cablaggio
Regole di cablaggio per...
Matrice di crimpatura consigliata per il capocorda
-
Alimentatore
Alimentatore
(morsetto a vite,
per moduli da 35 mm)
(morsetto push-in,
per moduli da 25 mm)
Corrispondente all'attrezzo
di crimpaggio PZ 6/5
* American Wire Gauge
** Capocorda
Temperatura ammessa del cavo
Nota
Temperature consentite
Alla temperatura ambiente max. del sistema S7-1500/ET 200MP è necessario scegliere
conduttori con una sezione trasversale sufficiente per non superare le temperature
consentite per i cavi.
Esempi:
• Con una temperatura ambiente di 60° C, una corrente ad es. di 4 A per filo e una sezione
di 1,5 mm² Cu, un conduttore di collegamento deve essere idoneo per un campo di
temperatura di min. 90°C.
• Con una temperatura ambiente di 60° C, una corrente ad es. di 2 A per filo e una sezione
di 1,5 mm² Cu, un conduttore di collegamento deve essere idoneo per un campo di
temperatura di min. 80°C.
Sistema di automazione
78
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Collegamento
5.6 Collegamento della tensione di alimentazione
5.6
Collegamento della tensione di alimentazione
Introduzione
La tensione di alimentazione viene addotta attraverso un connettore a 4 poli collocato nella
parte anteriore della CPU/del modulo di interfaccia.
Connessione della tensione di alimentazione (X80)
I collegamenti del connettore a 4 poli hanno il seguente significato:
①
②
③
④
+ DC 24 V della tensione di alimentazione
⑤
Apertura a molla (una per morsetto)
Massa dalla tensione di alimentazione
Massa della tensione di alimentazione per collegamento in cascata (corrente limitata a 10 A)
+ DC 24 V sella tensione di alimentazione per collegamento in cascata (corrente limitata a
10 A)
Figura 5-5
Connessione per la tensione di alimentazione
La sezione massima è di 1,5 mm2. I connettori permettono di assicurare la continuità della
tensione di alimentazione anche quando il connettore del modulo di interfaccia è disinserito.
Presupposti
● Cablare il connettore solo con tensione di alimentazione disattivata.
● Attenersi alle Regole di cablaggio (Pagina 74).
Strumenti necessari
Avvitatore da 3 a 3,5 mm
Collegamento dei conduttori senza attrezzi: multifilari (trefoli) con capocorda o saldati agli ultrasuoni
Per collegare un conduttore senza utilizzare gli attrezzi procedere nel seguente modo:
1. Spelare i conduttori da 8 a 11 mm.
2. Saldare o crimpare il conduttore con capocorda.
3. Inserire il conduttore nel morsetto push-in fino all'arresto.
4. Premere il connettore cablato nella presa della CPU/del modulo di interfaccia.
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
79
Collegamento
5.7 Collegamento degli alimentatori di sistema e di carico
Collegamento dei conduttori: multifilari (trefoli) senza capocorda, non lavorati
Per collegare un conduttore senza capocorda procedere nel seguente modo:
1. Spelare i conduttori da 8 a 11 mm.
2. Fare leva con il cacciavite nell'apertura a molla e inserire il conduttore nel morsetto pushin fino all'arresto.
3. Estrarre l'avvitatore dall'apertura molla.
4. Premere il connettore cablato nella presa della CPU/del modulo di interfaccia.
Smontaggio del cavo
Premere l'avvitatore fino all'arresto nell'apertura a molla. Estrarre il cavo.
Smontaggio del connettore
Per smontare il connettore è necessario un avvitatore. Fare leva con il cacciavite ed estrarre
il connettore dalla CPU/dal modulo di interfaccia.
5.7
Collegamento degli alimentatori di sistema e di carico
Introduzione
Allo stato di fornitura, negli alimentatori di sistema/di carico sono inseriti connettori di rete. I
moduli e il relativo connettore di rete sono muniti di codice. La codifica viene effettuata con
due elementi di codifica, uno dei quali si trova nel modulo e l'altro nel connettore di rete. Gli
alimentatori di sistema/di carico utilizzano connettori di rete identici per il collegamento in
tensione.
L'elemento di codifica impedisce l'inserimento di un connettore di rete in un alimentatore di
sistema/di carico di tipo diverso.
Strumenti necessari
Avvitatore da 3 a 3,5 mm
Sistema di automazione
80
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Collegamento
5.7 Collegamento degli alimentatori di sistema e di carico
Collegamento della tensione di alimentazione a un alimentatore di sistema/di carico
Vedere la videosequenza
(https://support.industry.siemens.com/cs/media/67462859_connecting_supply_web_it/start.ht
m)
Per collegare l'alimentazione di tensione procedere nel seguente modo:
1. Ruotare lo sportellino frontale del modulo verso l'alto finché non scatta in posizione.
2. Premere il tasto di sbloccaggio del connettore di rete verso il basso (figura 1). Estrarre il
connettore di rete dal modulo tirandolo in avanti.
3. Allentare la vite sul lato frontale del connettore. In questo modo si allentano la chiusura
della custodia e lo scarico di tiro. La vite tirata rende impossibile l'apertura della copertura
del connettore (figura 2).
4. Sollevare il coperchio del connettore con uno strumento adatto (figura 3).
Figura 5-6
Collegamento della tensione di alimentazione all'alimentatore di sistema/di carico (1)
5. Spelare la guaina del cavo per una lunghezza di 35 mm e i cavi per una lunghezza di 7 8 mm e applicare i capocorda.
6. Collegare i cavi secondo lo schema di collegamento nel connettore (figura 4).
7. Chiudere la copertura (figura 5).
8. Fissare nuovamente la vite (figura 6). In questo modo lo scarico di tiro agisce sui cavi.
Figura 5-7
Collegamento della tensione di alimentazione all'alimentatore di sistema/di carico (2)
9. Inserire il connettore di rete nel modulo fino a quando il dispositivo di bloccaggio non si
innesta in posizione.
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
81
Collegamento
5.8 Collegamento della CPU/del modulo di interfaccia all'alimentazione di carico
Ulteriori informazioni
Per maggiori informazioni sul collegamento della tensione di uscita DC 24 V dei moduli di
alimentazione della tensione di carico consultare i manuali del prodotto dei moduli.
5.8
Collegamento della CPU/del modulo di interfaccia all'alimentazione
di carico
Introduzione
Sull'alimentazione di carico si trova (dietro lo sportellino frontale, in basso) un morsetto di
uscita DC 24 V a innesto. A questo morsetto si collegano i conduttori per l'alimentazione di
tensione della CPU/del modulo di interfaccia.
Presupposti
● Cablare il connettore solo con la tensione di alimentazione disattivata
● Il connettore per la tensione di alimentazione è già montato sulla CPU/sul modulo di
interfaccia. Vedere il capitolo Collegamento della tensione di alimentazione (Pagina 79).
Attrezzi necessari
Avvitatore da 3 a 3,5 mm
Sistema di automazione
82
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Collegamento
5.8 Collegamento della CPU/del modulo di interfaccia all'alimentazione di carico
Collegamento della CPU/del modulo di interfaccia a un'alimentazione di carico
Visualizza videosequenza
(https://support.industry.siemens.com/cs/media/78027451_S7_1500_gs_wire_web_en/start.h
tm)
Per collegare l'alimentazione di tensione procedere nel seguente modo:
1. Aprire lo sportellino frontale dell'alimentazione di carico e sfilare il morsetto di uscita
DC 24 V verso il basso.
2. Cablare il morsetto di uscita a DC 24 V con i conduttori del connettore a 4 poli della
CPU/del modulo di interfaccia. La sezione del conduttore può essere di 0,5 mm² ...
2,5 mm.
3. Collegare l'alimentazione di carico alla CPU/al modulo di interfaccia.
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
83
Collegamento
5.9 Collegamento delle interfacce di comunicazione
5.9
Collegamento delle interfacce di comunicazione
Collegamento delle interfacce di comunicazione
Le interfacce di comunicazione della CPU/del modulo di interfaccia vengono collegate
tramite connettori normalizzati.
Per il collegamento utilizzare conduttori a spina confezionati. Se si vogliono confezionare da
sé i conduttori di comunicazione consultare i manuali del prodotto dei moduli per conoscere
la configurazione dell'interfaccia. Attenersi inoltre alle istruzioni per il montaggio dei
connettori.
5.10
Connettore frontale per i moduli di periferia
Introduzione
Il collegamento dei sensori e degli attuatori dell'impianto al sistema di automazione viene
realizzato attraverso connettori frontali. Inoltre i sensori e gli attuatori devono essere cablati
con il connettore frontale e quest'ultimo deve essere inserito nel modulo di periferia. Cablare
il connettore frontale nella "posizione di precablaggio" finalizzata a consentire un cablaggio
comodo oppure eseguire il cablaggio completo prima di inserire il connettore nel modulo di
periferia.
Il connettore frontale si può sfilare facilmente dal modulo di periferia con il cablaggio
applicato. In questo modo non è necessario smontare il cablaggio per sostituire il modulo.
Versioni del connettore frontale
①
②
③
Connettore frontale da 35 mm con morsetti a vite
Connettore frontale da 25 mm con morsetti push-in
Connettore frontale da 35 mm con morsetti push-in
Figura 5-8
Versioni del connettore frontale
Sistema di automazione
84
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Collegamento
5.10 Connettore frontale per i moduli di periferia
Caratteristiche del connettore frontale
I tre diversi connettori frontali si distinguono per le caratteristiche seguenti:
● 40 morsetti
● Tecnica di collegamento: morsetto a vite (solo per moduli da 35 mm) o push-in
● Larghezza modulo: 35 mm o 25 mm
● Se si desidera applicare lo stesso potenziale (senza separazione di potenziale) ai gruppi
di carico, per i moduli di periferia digitali utilizzare i ponticelli di potenziale in dotazione
con il connettore frontale (da 35 mm di larghezza). In quattro punti: 9 e 29, 10 e 30, 19 e
39, 20 e 40 è possibile collegare i morsetti a ponte. Vantaggi: Riduzione dei tempi di
cablaggio.
Nota
Utilizzo dei ponticelli di potenziale
L'utilizzo di ponticelli di potenziale dipende dal modulo in uso di volta in volta.
I ponticelli di potenziale non devono essere utilizzati per i moduli a 230 V. Utilizzare i
ponticelli di potenziale solo con una tensione di alimentazione max. di DC 24 V.
L'intensità della corrente elettrica per ogni ponticello è al massimo di 8 A.
L'utilizzo di ponticelli di potenziale non è consentito per i moduli di periferia analogici a
causa della diversa assegnazione dei pin.
Per i connettori frontali per i moduli da 25 mm di larghezza non sono disponibili ponticelli
di potenziale.
Per l'utilizzo dei ponticelli di potenziale attenersi alle avvertenze e alle regole di cablaggio
indicate nel manuale del prodotto del singolo modulo di periferia.
● Allo stato di fornitura l'elemento di codifica si trova nel modulo. Al primo inserimento del
connettore frontale nel modulo di periferia, una parte dell'elemento di codifica si innesta
sul connettore frontale. Se si rimuove il connettore frontale dal modulo di periferia, una
parte dell'elemento di codifica rimane nel connettore frontale mentre l'altra rimane nel
modulo di periferia. In questo modo si impedisce meccanicamente l'inserimento di un
connettore frontale non adatto al modulo. Ad es. il connettore frontale con l'elemento di
codifica per un modulo digitale non potrà essere inserito su un modulo analogico.
Caratteristiche dei connettori frontali dei moduli fail-safe
Allo stato di fornitura, nel modulo fail-safe si trova, oltre all'elemento di codifica meccanico,
una memoria elettronica riscrivibile per l'indirizzo PROFIsafe. Questo è l'elemento di codifica
elettronico.
Quando si inserisce il connettore frontale nel modulo F l'elemento di codifica elettronico si
innesta completamente nel connettore frontale. Se si estrae il connettore frontale dal modulo
F, la memoria con l'indirizzo PROFIsafe del modulo fail-safe rimane nel connettore frontale
(vedere il capitolo Sostituzione del connettore frontale (Pagina 211)).
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
85
Collegamento
5.10 Connettore frontale per i moduli di periferia
Riferimenti
Ulteriori informazioni sull'elemento di codifica sono disponibili nel capitolo Elemento di
codifica del modulo di periferia e del connettore frontale (Pagina 205).
Per ulteriori informazioni sull'impiego dei ponticelli di potenziale consultare il manuale del
prodotto del modulo di periferia.
5.10.1
Cablaggio del connettore frontale per moduli di periferia senza supporto per
schermi
Presupposti
● I moduli di periferia devono essere già stati montati sulla guida profilata.
● La tensione di alimentazione deve essere disinserita ovunque.
● I conduttori devono essere predisposti in funzione della tecnica di collegamento a
morsetto utilizzata; a tale riguardo attenersi alle Regole di cablaggio (Pagina 74).
Attrezzi necessari
● Utensile spelafili
● Avvitatore da 3 a 3,5 mm
Preparazione e cablaggio del connettore frontale per moduli di periferia senza supporto per schermi
Per cablare il connettore frontale procedere nel modo seguente:
1. Disinserire eventualmente l'alimentatore di carico.
2. Inserire lo scarico di tiro in dotazione (fascetta serracavi) per il ramo di cavi nel
connettore frontale (figura 1).
3. Ruotare verso l'alto lo sportellino frontale del modulo di periferia da cablare finché non
scatta in posizione (figura 2). Visualizza videosequenza
(https://support.industry.siemens.com/cs/media/67462859_wiring_front_web_it/start.htm)
Sistema di automazione
86
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Collegamento
5.10 Connettore frontale per i moduli di periferia
4. Portare il connettore frontale in posizione di precablaggio. Allo scopo, agganciare il
connettore frontale al modulo di periferia in basso e ruotarlo verso l'alto fino a quando
non si blocca in posizione (figura 3).
Risultato: in questa posizione il connettore frontale sporge ancora dal modulo di periferia
(figura 4). Connettore frontale e modulo di periferia non sono ancora collegati
elettricamente. Il connettore frontale può essere facilmente cablato in posizione di
precablaggio.
Figura 5-9
Cablaggio del connettore frontale per moduli di periferia senza supporto per schermi
5. Procedere al cablaggio completo del connettore frontale.
6. Avvolgere lo scarico di tiro intorno al fascio di cavi avendo cura di tirare per serrare
quest'ultimo.
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
87
Collegamento
5.10 Connettore frontale per i moduli di periferia
Utilizzo di ponticelli nei moduli digitali da 35 mm di larghezza
Nei moduli digitali con una tensione nominale max. di DC 24 V, l'impiego dei ponticelli di
potenziale in dotazione consente il collegamento a ponte dei morsetti per l'alimentazione di
tensione con conseguente riduzione dei tempi di cablaggio. I ponticelli consentono di
collegare i morsetti opposti 9 e 29, 10 e 30, 19 e 39, 20 e 40.
Riferimenti
Per ulteriori informazioni sul cablaggio di ingressi e uscite consultare i manuali del prodotto
dei moduli di periferia.
5.10.2
Cablaggio del connettore frontale per moduli di periferia con supporto per
schermi
Presupposti
● I moduli di periferia devono essere già stati montati sulla guida profilata.
● La tensione di alimentazione deve essere disinserita ovunque.
● I conduttori sono predisposti in funzione della tecnica di collegamento a morsetto
utilizzata. Attenersi alle Regole di cablaggio (Pagina 74).
Strumenti necessari
● Utensile spelafili
● Avvitatore da 3 a 3,5 mm
● Pinza piatta
Sistema di automazione
88
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Collegamento
5.10 Connettore frontale per i moduli di periferia
Vista dettagli
La clip per lo schermo, l'alimentatore e il morsetto schermato sono compresi nella fornitura
dei moduli analogici e tecnologici.
La seguente figura rappresenta la vista dettagliata di un connettore frontale con supporto per
schermi:
①
②
③
④
⑤
Morsetto schermato
Guaina del cavo rimossa (ca 20 mm)
Scarico di tiro (fascetta serracavi)
Conduttori di segnali
⑥
⑦
⑧
①+⑦
Alimentatore
Clip per lo schermo
Cavi di alimentazione
Supporto per lo schermo
Connettore frontale
Figura 5-10
Vista dettagliata di un connettore frontale con supporto per schermi
Preparazione del connettore frontale per moduli di periferia con supporto per schermi
Vedere la videosequenza
(https://support.industry.siemens.com/cs/media/67462859_wiring_shield_web_it/start.htm)
Per preparare il connettore frontale per il cablaggio procedere come indicato di seguito:
1. Estrarre la staffa di collegamento sul lato inferiore del connettore (figura 1).
2. Inserire l'alimentatore (figura 2).
3. Inserire dal basso la clip per lo schermo nella scanalatura del connettore frontale finché
non scatta (figura 3).
Sistema di automazione
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89
Collegamento
5.10 Connettore frontale per i moduli di periferia
4. Inserire lo scarico di tiro (fascetta serracavi) per il ramo di cavi nel connettore frontale
(figura 4).
Figura 5-11
Preparazione del connettore frontale per moduli di periferia con supporto per schermi
(1)
5. Ruotare lo sportellino frontale verso l'alto fino a quando non si blocca in posizione
(figura 5).
Sistema di automazione
90
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Collegamento
5.10 Connettore frontale per i moduli di periferia
6. Portare il connettore frontale in posizione di precablaggio. Agganciare il connettore
frontale sul lato inferiore del modulo di periferia e farlo ruotare verso l'altro fino allo scatto
(figura 6).
Risultato: in questa posizione il connettore frontale sporge ancora dal modulo di periferia
(figura 7). Connettore frontale e modulo di periferia non sono ancora collegati
elettricamente.
Figura 5-12
Preparazione del connettore frontale per moduli di periferia con supporto per schermi
(2)
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
91
Collegamento
5.10 Connettore frontale per i moduli di periferia
7. Cablare l'alimentatore (figura 8).
I morsetti 41/42 e 43/44 sono collegati galvanicamente. Collegando la tensione di
alimentazione ai morsetti 41 (L+) e 44 (M) è possibile collegare il potenziale in cascata
con il modulo successivo tramite i morsetti 42 (L+) e 43 (M).
Figura 5-13
Preparazione del connettore frontale per moduli di periferia con supporto per schermi
(3)
Cablaggio del connettore frontale per moduli di periferia con supporto per schermi
Per cablare un connettore frontale procedere nel modo seguente:
1. Scoprire la schermatura del cavo.
2. Procedere al cablaggio completo del connettore frontale (figura 1).
Figura 5-14
Cablaggio del connettore frontale per moduli di periferia con supporto per schermi (1)
Sistema di automazione
92
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Collegamento
5.10 Connettore frontale per i moduli di periferia
3. Avvolgere lo scarico del tiro (fascetta serracavi) intorno al fascio di cavi avendo cura di
tirare per serrare quest'ultimo (figura 2).
Figura 5-15
Cablaggio del connettore frontale per moduli di periferia con supporto per schermi (2)
4. Inserire dal basso il morsetto schermato sulla clip per consentire il collegamento della
schermatura dei cavi (figura 3).
Figura 5-16
Cablaggio del connettore frontale per moduli di periferia con supporto per schermi (3)
Funzioni del supporto per lo schermo
Il supporto per lo schermo dei cavi:
● è necessario per la posa dei conduttori schermati (ad es. per moduli analogici)
● Le correnti di disturbo sugli schermi dei cavi vengono deviate verso terra dal supporto
dello schermo tramite la guida profilata. Il collegamento schermato all'ingresso del cavo
nell'armadio elettrico non è necessario.
Ulteriori informazioni
Per ulteriori informazioni sul cablaggio di ingressi e uscite consultare i manuali del prodotto
dei moduli di periferia.
Sistema di automazione
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Collegamento
5.10 Connettore frontale per i moduli di periferia
5.10.3
Come portare il connettore frontale sulla posizione finale
Come portare il connettore frontale dalla posizione di precablaggio alla posizione finale
Per portare il connettore frontale dalla posizione di precablaggio in posizione finale,
procedere nel modo seguente:
1. Afferrare il connettore frontale dalla linguetta di sbloccaggio.
2. Tirare la linguetta fino a quando il connettore frontale non si sblocca dalla posizione di
arresto.
3. Inclinare la parte superiore del connettore frontale e sollevarlo leggermente. Il connettore
frontale scivola attraverso il canale di guida in posizione finale.
Figura 5-17
Come portare il connettore frontale dalla posizione di precablaggio alla posizione
finale
4. Spingere il connettore frontale nel modulo di periferia fino all'arresto. Il connettore frontale
ora è collegato elettricamente con il modulo di periferia.
5. Ruotare lo sportellino frontale verso il basso. A seconda dell'ingombro del fascio di
conduttori sono possibili diverse posizioni di scatto, che consentono così l'ampliamento
del vano portacavi secondo necessità.
Sistema di automazione
94
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Collegamento
5.10 Connettore frontale per i moduli di periferia
Come portare il connettore frontale direttamente sulla posizione finale
Per portare il connettore frontale direttamente in posizione finale, procedere nel seguente
modo:
1. Afferrare il connettore frontale dalla linguetta di sbloccaggio.
2. Spingere i perni del connettore frontale nel canale di guida inclinato verso il basso. Il
connettore frontale scivola attraverso il canale di guida in posizione finale.
Figura 5-18
Come portare il connettore frontale direttamente sulla posizione finale
3. Capovolgere il connettore frontale e spingerlo nel modulo di periferia fino all'arresto. Il
connettore frontale ora è collegato elettricamente con il modulo di periferia.
4. Ruotare lo sportellino frontale verso il basso. A seconda dell'ingombro del fascio di
conduttori sono possibili diverse posizioni di scatto, che consentono così l'ampliamento
del vano portacavi secondo necessità.
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
95
Collegamento
5.11 Identificazione dei moduli di periferia
5.11
Identificazione dei moduli di periferia
5.11.1
Etichette di siglatura
Introduzione
Con l'aiuto delle etichette di siglatura si contrassegna l'assegnazione dei pin dei moduli di
periferia. L'etichetta di siglatura si può scrivere liberamente e inserire sul lato esterno dello
sportellino frontale.
Le etichette di siglatura sono disponibili nelle seguenti versioni:
● Etichette preconfezionate che sono allegate al modulo di periferia all'atto della fornitura.
● Foglio DIN A4 con etichette preperforate per l'editazione a macchina, vedere il capitolo
Accessori/ricambi (Pagina 256)
Preparazione e applicazione delle etichette di siglatura
Per preparare e applicare le etichette di siglatura, procedere nel modo seguente:
1. Siglare le etichette.
Con STEP 7 è possibile stampare le etichette di siglatura per i moduli del progetto. Le
etichette di siglatura vengono esportate in file DOCX di Microsoft Word e stampate dal
programma di elaborazione testi. Maggiori informazioni sono disponibili nella Guida in
linea.
2. Per etichette perforate: Staccare le etichette di siglatura dal foglio.
3. Inserire le etichette di siglatura sul lato esterno dello sportellino frontale.
①
Etichette di siglatura
Figura 5-19
Identificazione con etichette di siglatura
Sistema di automazione
96
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Collegamento
5.11 Identificazione dei moduli di periferia
5.11.2
Identificazione opzionale
Introduzione
I moduli di periferia sono dotati di una superficie libera sullo sportellino frontale che consente
anche la scrittura e/o l'identificazione da parte del cliente.
Identificazione opzionale
In basso nello sportellino frontale è previsto uno spazio di circa 30 mm x 10 mm per
l'applicazione di una targhetta di identificazione opzionale adesiva.
①
Superficie libera, ad es. per l'identificazione dei componenti
Figura 5-20
Identificazione opzionale
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
97
6
Progettazione
Introduzione
Con la configurazione, la parametrizzazione e il collegamento dei singoli componenti
hardware si trasmettono al sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata
ET 200MP la configurazione (prefissata) e il funzionamento. Le operazioni necessarie
possono essere eseguite nella vista di rete e dei dispositivi di STEP 7.
Il termine "Configurazione" indica la disposizione, l'impostazione e il collegamento in rete di
dispositivi e moduli nella vista di rete o dei dispositivi di STEP 7. STEP 7 rappresenta i
moduli e i telai di montaggio graficamente. Analogamente a quanto accade nei "reali"
supporti per i moduli, anche nella vista dei dispositivi è consentito l'inserimento di un numero
stabilito di moduli.
Quando si inseriscono i moduli, STEP 7 assegna automaticamente gli indirizzi e un
identificativo hardware univoco (identificativo HW). Gli indirizzi possono essere modificati
successivamente. Gli identificativi HW non sono più modificabili.
Al momento dell'avvio i componenti di sistema confrontano la configurazione prefissata
progettata con la reale configurazione dell'impianto. La reazione della CPU agli errori
presenti nella configurazione HW può essere parametrizzata.
Si definisce "parametrizzazione" l'impostazione delle proprietà dei componenti utilizzati
(CPU, moduli).
La configurazione hardware (risultato della "configurazione" e della "parametrizzazione")
viene compilata e caricata nella CPU. Successivamente la CPU si collega ai componenti
configurati e ne trasferisce la configurazione e i parametri. I moduli sono facilmente
sostituibili perché quando si inserisce un nuovo modulo vengono trasferiti nuovamente
anche la configurazione e i parametri.
Sistema di automazione
98
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Progettazione
6.1 Progettazione della CPU
6.1
Progettazione della CPU
Presupposti per la progettazione della CPU
Software di progettazione
STEP 7 (TIA Portal) dalla
1)
Informazioni sull'installazione
V12.0 1)
Guida in linea a STEP 7
Le CPU seguenti sono progettabili a partire dalla V12: CPU 1511-1 PN, CPU 1513-1 PN, CPU 1516-3 PN/DP
Osservare che tutte le altre CPU sono progettabili solo a partire da una versione successiva (ad es. V12 SP1). Le informazioni sulla versione a partire dalla quale la CPU in uso può essere progettata in STEP 7 sono riportate nel manuale del prodotto della CPU.
Riferimenti
Una panoramica dei documenti principali e dei link a TIA Portal è disponibile nella seguente
FAQ in Internet (https://support.industry.siemens.com/cs/de/de/view/65601780/it).
6.1.1
Lettura della configurazione
Introduzione
Se esiste un collegamento con una CPU fisica esistente è possibile utilizzare la funzione
"Rilevamento hardware" per leggere la configurazione di questa CPU, inclusi i moduli
centrali, e acquisirla nel proprio progetto. La lettura automatica della configurazione fisica
elimina la procedura di configurazione manuale della CPU e dei moduli centrali.
Se una CPU e i moduli centrali sono già stati progettati e si desidera caricare la
configurazione e i parametri attuali in un nuovo progetto, si consiglia di utilizzare la funzione
"Carica il dispositivo come nuova stazione". Ulteriori informazioni su questa funzione si
trovano nel capitolo Backup e ripristino della progettazione della CPU (Pagina 180).
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
99
Progettazione
6.1 Progettazione della CPU
Procedimento per la lettura di una configurazione esistente
1. Creare un nuovo progetto e configurare una "CPU 1500 non specificata".
Figura 6-1
CPU S7-1500 non specificata nella vista dispositivi
Nota
Fare clic sul link indicato "Riconosci" per aprire la finestra di dialogo "Rilevamento
hardware per PLC_x". Un esempio si trova nella seguente FAQ in Internet
(https://support.industry.siemens.com/cs/ww/de/view/41885693/it).
Un procedimento alternativo è descritto al passo 2 e al passo 3.
Sistema di automazione
100
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Progettazione
6.1 Progettazione della CPU
2. Selezionare nella vista dispositivi (o nella vista di rete), nel menu "Online" il comando
"Rilevamento hardware".
Figura 6-2
Rilevamento hardware nel menu online
STEP 7 apre la finestra di dialogo "Rilevamento hardware per PLC_x".
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
101
Progettazione
6.1 Progettazione della CPU
3. Nella finestra di dialogo "Rilevamento hardware per PLC_x" fare clic sul pulsante
"Aggiorna". Successivamente selezionare la CPU e fare clic sul pulsante "Riconosci".
Figura 6-3
Finestra di dialogo Rilevamento hardware
Sistema di automazione
102
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Progettazione
6.1 Progettazione della CPU
Risultato del rilevamento hardware
STEP 7 ha letto la configurazione hardware, moduli inclusi, e l'ha trasferita nel progetto.
STEP 7 assegna una parametrizzazione di default valida per tutti i moduli che può essere in
seguito modificata.
Figura 6-4
Risultato del rilevamento hardware nella vista dispositivi
Nota
Per connettersi online dopo il rilevamento hardware, è necessario prima caricare nella CPU
la configurazione individuata, in caso contrario possono verificarsi errori a causa di
configurazioni incoerenti.
Un esempio di caricamento del progetto nella CPU con STEP 7 è disponibile nella seguente
FAQ in Internet (https://support.industry.siemens.com/cs/ww/de/view/42637263/it).
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
103
Progettazione
6.1 Progettazione della CPU
Proprietà delle CPU
Le proprietà delle CPU sono di particolare significato per il comportamento del sistema. In
una CPU è possibile ad es. definire con STEP 7 le impostazioni seguenti:
● Comportamento all'avvio
● Parametrizzazione delle interfacce, ad es. indirizzo IP, maschera di sottorete
● Server web, ad es. attivazione, gestione utenti e lingue
● Server OPC UA
● Global Security Certificate Manager
● Tempi di ciclo, ad es. tempo di ciclo massimo
● Caratteristiche per il funzionamento del display
● Merker di clock e di sistema
● Livello di protezione dell'accesso con parametrizzazione di password
● Impostazioni della data e dell'ora (ora legale/ora solare). Per maggiori informazioni
vedere la seguente FAQ in Internet
(https://support.industry.siemens.com/cs/ww/de/view/43566349/it).
Le proprietà impostabili e i rispettivi campi di valori vengono predefiniti da STEP 7. I campi
non modificabili compaiono in grigio.
Riferimenti
Per informazioni sulle impostazioni consultare la Guida in linea e i manuali del prodotto delle
diverse CPU.
Sistema di automazione
104
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Progettazione
6.1 Progettazione della CPU
6.1.2
Assegnazione di indirizzi
6.1.2.1
Indirizzamento - Panoramica
Introduzione
Per poter indirizzare i componenti di automazione e i moduli di periferia è necessario aver
loro assegnato indirizzi univoci. Nel seguito vengono illustrati le diverse fasce di indirizzi.
Indirizzo I/O (indirizzo di periferia)
Per leggere gli ingressi o impostare le uscite il programma utente deve disporre degli
indirizzi I/O (indirizzi di ingresso e di uscita).
Quando si configurano i moduli, STEP 7 assegna automaticamente gli indirizzi di ingresso e
di uscita. Ciascun modulo occupa un'area coerente negli indirizzi di ingresso e/o di uscita in
base al suo volume di dati di ingresso e uscita.
Figura 6-5
Esempio con indirizzi di ingresso e di uscita di STEP 7
Le aree di indirizzi dei moduli vengono assegnate per default all'immagine di processo
parziale 0 ("Aggiornamento automatico") che viene aggiornata nel ciclo principale della CPU.
Indirizzo del nodo (ad es. indirizzo Ethernet)
Gli indirizzi dei nodi sono gli indirizzi dei moduli con interfacce con una sottorete (ad es.
indirizzo IP o indirizzo PROFIBUS). Sono necessari per l'indirizzamento dei diversi nodi di
una sottorete ad es. per il caricamento di un programma utente.
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
105
Progettazione
6.1 Progettazione della CPU
ID hardware
Per l'identificazione e l'indirizzamento di moduli e sottomoduli, STEP 7 assegna
automaticamente un identificativo hardware (ID HW). L'identificativo HW si utilizza ad es. nei
messaggi di diagnostica o nelle istruzioni per identificare il modulo errato o indirizzato.
Figura 6-6
Esempio di ID hardware di STEP 7
Nella scheda "Costanti di sistema" sono riportati tutti gli identificativi HW con relativo nome
simbolico (del'ID HW) per il modulo selezionato.
Gli identificativi HW e i nomi per tutti i moduli di un dispositivo sono riportati anche nella
tabella delle variabili standard della scheda "Costanti di sistema".
Figura 6-7
Esempio di tabella delle variabili standard di STEP 7
Sistema di automazione
106
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Progettazione
6.1 Progettazione della CPU
6.1.2.2
Indirizzamento dei moduli digitali
Introduzione
In seguito viene descritto l'indirizzamento dei moduli digitali. Sono necessari gli indirizzi dei
canali del modulo digitale nel programma utente.
Indirizzi dei moduli digitali
L'indirizzo di un ingresso o di un'uscita di un modulo digitale è composto dall'indirizzo byte e
dall'indirizzo bit. Ai canali dei moduli digitali vengono associati indirizzi bit.
Esempio: I 1.2
L'esempio è costituito da:
I
Ingresso
1
Indirizzo byte L'indirizzo byte dipende dall'indirizzo iniziale del modulo
-
2
Indirizzo bit
Gli indirizzi bit vengono rilevati sul modulo.
Se si inserisce un modulo digitale in un posto connettore libero, STEP 7 gli assegna un
indirizzo di default. In STEP 7 è possibile modificare l'indirizzo di default proposto.
Sistema di automazione
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107
Progettazione
6.1 Progettazione della CPU
Esempio di associazione degli indirizzi ai canali (modulo digitale)
La figura seguente mostra come risultano gli indirizzi dei singoli canali dell'unità di ingressi
digitali (ad es. 6ES7521-1BL00-0AB0).
Figura 6-8
Esempio di associazione degli indirizzi ai canali (modulo digitale)
Nota
In STEP 7 è possibile assegnare dei nomi simbolici agli indirizzi nei punti seguenti:
• Tabella delle variabili PLC
• Proprietà del modulo, nella scheda "Variabili IO"
Sistema di automazione
108
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Progettazione
6.1 Progettazione della CPU
Stato del valore
Lo stato del valore è un'informazione supplementare binaria di un segnale di ingresso o di
uscita digitale. Viene registrato assieme al segnale di processo nell'immagine di processo
degli ingressi e fornisce informazioni sulla validità del segnale di ingresso o di uscita.
Se per un modulo digitale viene autorizzato lo stato del valore, vengono assegnati altri byte
nell'area di indirizzi di ingresso. Ogni bit nello stato del valore è assegnato a un canale e
fornisce informazioni sulla validità del valore di processo. L'assegnazione è riportata nel
manuale del prodotto del modulo di periferia specifico.
Lo stato del valore è influenzato da tutte le diagnostiche che potrebbero falsare il valore di
processo, ad es. rottura conduttore, cortocircuito.
● 1B: per il canale viene emesso o letto un valore di processo valido.
● 0B: per il canale viene emesso un valore sostitutivo oppure il canale è disattivato, guasto
o non accessibile.
Per ulteriori informazioni sull'analisi e l'elaborazione dello stato del valore dei moduli digitali
fail-safe consultare il manuale SIMATIC Safety - Configuring and Programming
(http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/54110126).
Riferimenti
Ulteriori informazioni relative all'indirizzamento e all'occupazione degli indirizzi con stato di
valore sono riportate nei manuali del prodotto dei moduli digitali e nella Guida in linea a
STEP 7. Un esempio di analisi dello stato del valore nel programma utente è riportato nel
manuale di guida alle funzioni Diagnostica
(http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/59192926).
6.1.2.3
Indirizzamento dei moduli analogici
Introduzione
In seguito viene descritto l'indirizzamento dei moduli analogici. Sono necessari gli indirizzi
dei canali del modulo analogico nel programma utente.
Indirizzi dei moduli digitali
L'indirizzo di un canale analogico è sempre un indirizzo a parola. L'indirizzo del canale
dipende dall'indirizzo iniziale del modulo. Durante la configurazione in STEP 7 gli indirizzi dei
canali vengono assegnati automaticamente. L'assegnazione avviene partendo degli indirizzi
iniziali del modulo in ordine crescente (nella figura seguente compare l'indirizzo iniziale del
modulo 256).
Se si inserisce un modulo analogico in un posto connettore libero, STEP 7 gli assegna un
indirizzo di default. In STEP 7 è possibile modificare l'indirizzo di default proposto.
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
109
Progettazione
6.1 Progettazione della CPU
Esempio di associazione degli indirizzi ai canali (modulo analogico)
La figura seguente mostra come risultano gli indirizzi dei singoli canali dell'unità degli
ingressi analogici (ad es. 6ES7531-7NF10-0AB0) se l'unità ha l'indirizzo iniziale 256.
Figura 6-9
Esempio di associazione degli indirizzi ai canali (modulo analogico)
Nota
In STEP 7 è possibile assegnare dei nomi simbolici agli indirizzi nei punti seguenti:
• Tabella delle variabili PLC
• Proprietà del modulo, nella scheda "Variabili IO"
Sistema di automazione
110
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Progettazione
6.1 Progettazione della CPU
Stato del valore
Lo stato del valore è un'informazione supplementare binaria di un valore di ingresso o di
uscita analogico. Viene registrato assieme al valore di processo nell'immagine di processo
degli ingressi e fornisce informazioni sulla validità del analogico.
Se per un modulo analogico viene autorizzato lo stato del valore, vengono assegnati altri
byte nell'area di indirizzi di ingresso. Ogni bit nello stato del valore è assegnato a un canale
e fornisce informazioni sulla validità del valore di processo. L'assegnazione è riportata nel
manuale del prodotto del modulo di periferia specifico.
Lo stato del valore è influenzato da tutte le diagnostiche che potrebbero falsare il valore di
processo, ad es. rottura conduttore, cortocircuito.
● 1B: per il canale viene emesso o letto un valore di processo valido.
● 0B: per il canale viene emesso un valore sostitutivo oppure il canale è disattivato, guasto
o non accessibile.
Riferimenti
Ulteriori informazioni sull'indirizzamento e sull'assegnazione degli indirizzi con stato di valore
sono riportate nei manuali del prodotto dei moduli analogici e nella Guida in linea a STEP 7.
Una descrizione dettagliata dello stato del valore nei moduli analogici è riportata nel manuale
di guida alle funzioni Elaborazione del valore analogico
(http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/67989094). Un esempio di analisi dello
stato del valore nel programma utente è riportato nel manuale di guida alle funzioni
Diagnostica (http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/59192926).
6.1.3
Immagini di processo e immagini di processo parziale
6.1.3.1
Immagine di processo - Panoramica
Immagine di processo degli ingressi e delle uscite
Se nel programma utente vengono indirizzate le aree operandi degli ingressi (I) e delle
uscite (Q), non vengono interrogati direttamente gli stati di segnale dei moduli di
ingresso/uscita bensì si accede a un'area della memoria di sistema della CPU. Questa area
di memoria contiene l'immagine degli stati di segnale e viene definita "immagine di
processo".
Vantaggi dell'immagine di processo
L'utilità di un'immagine di processo è di poter accedere a un'immagine coerente dei segnali
di processo durante l'elaborazione ciclica del programma. Se durante l'elaborazione del
programma uno stato del segnale su un modulo di ingresso viene modificato, lo stato del
segnale nell'immagine di processo viene conservato. Solo nel ciclo successivo l'immagine di
programma viene aggiornata.
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
111
Progettazione
6.1 Progettazione della CPU
Coerenza dei dati dell'immagine di processo
Per l'aggiornamento dell'immagine di processo, S7-1500 accede sistematicamente ai dati di
ogni sottomodulo. La larghezza coerente max. per sottomodulo dipende dal sistema IO e
ammonta, ad es. per PROFINET IO, a 1024 byte.
32 immagini di processo parziali
Attraverso le immagini di processo parziali la CPU sincronizza gli ingressi/le uscite aggiornati
di determinati moduli con determinate parti del programma utente.
Nel sistema di automazione S7-1500 l'immagine di processo complessiva si divide in max.
32 immagini di processo parziali (IPP).
L'IPP 0 (aggiornamento automatico) viene aggiornata automaticamente in ogni ciclo di
programma ed è assegnata all'OB 1.
Le immagini di processo parziali da IPP 1 a IPP 31 possono essere associate a piacere agli
altri OB. Questa assegnazione viene effettuata in in STEP 7 durante la progettazione delle
unità di ingressi/uscite.
Dopo l'avvio dell'OB l'immagine di processo parziale assegnata per gli ingressi viene
aggiornata dal sistema e i segnali di processo vengono letti. Al termine dell'OB il sistema
scrive le uscite della rispettiva immagine di processo parziale direttamente nelle uscite della
periferia senza dover attendere la fine dell'elaborazione ciclica del programma.
6.1.3.2
Assegnazione di immagini di processo parziali a un OB
Aggiornamento dell'immagine di processo parziale
Un'immagine di processo parziale può essere assegnata a un OB. In questo caso
l'immagine di processo parziale viene aggiornata automaticamente.
L'immagine di processo parziale degli ingressi (IPPI) viene sempre letta/aggiornata prima
dell'elaborazione del relativo OB. L'immagine di processo parziale delle uscite (IPPU) viene
sempre letta/aggiornata alla fine dell'OB.
La figura seguente mostra l'aggiornamento di un'immagine di processo parziale.
Figura 6-10
Aggiornamento delle immagini di processo parziali
Sistema di automazione
112
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Progettazione
6.1 Progettazione della CPU
6.1.3.3
Aggiornamento delle immagini di processo parziali nel programma utente
Presupposti
In alternativa all'aggiornamento automatico e all'aggiornamento per assegnazione a un OB,
per aggiornare un'immagine di processo all'inizio o alla fine dell'OB corrispondente è
possibile utilizzare l'istruzione "UPDAT_PI" o l'istruzione "UPDAT_PO". Queste istruzioni
sono disponibili in STEP 7, task card "Istruzioni", voce "Istruzioni avanzate" e possono
essere richiamate da qualsiasi punto nel programma.
Presupposti per l'aggiornamento di immagini di processo parziali con le istruzioni
"UPDAT_PI" e "UPDAT_PO":
● Le immagini di processo parziali non possono essere assegnate a un OB, vale a dire non
possono essere aggiornate automaticamente.
● Anche l'IPP 0 (aggiornamento automatico) non può essere aggiornata con le istruzioni
"UPDAT_PI" e "UPDAT_PO".
UPDAT_PI: aggiornamento dell'immagine di processo parziale degli ingressi
Con l'istruzione è possibile leggere gli stati di segnale dei moduli di ingresso nell'immagine di
processo parziale degli ingressi (IPPI).
UPDAT_PO: aggiornamento dell'immagine di processo parziale delle uscite
Con l'istruzione si trasferisce l'immagine di processo parziale delle uscite ai moduli di uscita.
OB di allarme di sincronismo di clock
Negli OB di allarme in sincronismo di clock, per aggiornare le immagini di processo parziali
si utilizzano le istruzioni "SYNC_PI" e "SYNC_PO". Maggiori informazioni sugli OB di allarme
in sincronismo di clock sono disponibili nella Guida in linea a STEP 7.
Accesso diretto di periferia agli ingressi e alle uscite del modulo
In alternativa all'accesso dall'immagine di processo è possibile accedere direttamente alla
periferia in scrittura o in lettura qualora fosse necessario per ragioni di programmazione. Un
accesso diretto (in scrittura) alla periferia scrive anche nell'immagine di processo. In questo
modo si evita che una successiva emissione dell'immagine di processo sovrascriva
nuovamente il valore scritto con accesso diretto.
Riferimenti
Ulteriori informazioni relative alle immagini di processo parziali sono disponibili nel manuale
di guida alle funzioni Tempi di ciclo e di reazione
(http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/59193558).
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
113
Progettazione
6.2 Progettazione del sistema di periferia decentrata ET 200MP
6.2
Progettazione del sistema di periferia decentrata ET 200MP
Introduzione
L'ET 200MP (modulo di interfaccia e moduli di periferia) si configura e si parametrizza con
STEP 7 o con il software di progettazione di un altro produttore.
Presupposti
Tabella 6- 1
Presupposti per l'installazione
Software di progettazione
Presupposti
Informazioni sull'installazione
STEP 7 (TIA Portal) dalla V13 1) IM 155-5 PN ST e IM 155-5 DP ST: dalla versione
firmware V2.0.0
Guida in linea a STEP 7
IM 155-5 PN HF: dalla versione firmware V1.0.0
STEP 7 da V5.5 SP3
Software di un altro produttore
File GSD per PROFINET IO: GSDML-Vx.y-siemens- Guida in linea a STEP 7
et200mp-"Data in formato yyyymmdd".xml
Documentazione del produttore
(http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/1
9698639/130000)
File GSD per PROFIBUS DP: SI0xxxxx.gsx
(http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/1
0805317/133300)
1)
TIA Portal supporta la specifica GSDML V2.25. L'ET 200MP viene già fornito con un file GSD basato sulla specifica
V2.3. Il file GSD si può installare e utilizzare in TIA Portal.
Riferimenti
Una panoramica dei documenti principali e dei link a TIA Portal è disponibile nella seguente
FAQ in Internet (https://support.industry.siemens.com/cs/de/de/view/65601780/it).
Progettazione del funzionamento su PROFIBUS DP tramite file GSD
Se si desidera progettare il funzionamento su PROFIBUS DP per mezzo del file GSD è
necessario tenere in considerazione anche i requisiti seguenti:
Tabella 6- 2
Presupposti per PROFIBUS DP con file GSD
Moduli di periferia
Versione firmware necessaria
dell'IM 155-5 DP ST dalla...
Versione firmware necessaria dei moduli di periferia dalla...
Unità di ingressi/uscite da 35 mm
V1.0.0
V2.0
Unità di ingressi/uscite da 25 mm
V2.0.0
V1.0
Moduli tecnologici TM
V2.0.0
V1.1
Moduli di comunicazione CM PtP
V1.0.0
V1.0.1
Sistema di automazione
114
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Progettazione
6.3 Assegnazione degli indirizzi PROFIsafe al moduli fail safe in SIMATIC Safety.
6.3
Assegnazione degli indirizzi PROFIsafe al moduli fail safe in
SIMATIC Safety.
L'indirizzo PROFIsafe viene salvato in modo permanente sull'elemento di codifica elettronico
dei moduli fail-safe S7-1500/ET 200MP. Ulteriori informazioni sull'elemento di codifica
elettronico sono disponibili nel capitolo Sostituzione dell'elemento di codifica nel connettore
di rete dell'alimentatore di sistema e di carico (Pagina 213).
Nota
Durante l'assegnazione dell'indirizzo PROFIsafe (indirizzo di destinazione F con indirizzo
sorgente F) sul modulo F deve trovarsi la tensione di alimentazione L+.
Per ulteriori informazioni sull'assegnazione dell'indirizzo PROFIsafe (indirizzo di destinazione
F con indirizzo sorgente F), consultare il manuale di programmazione e d'uso SIMATIC
Safety - Configuring and Programming
(http://support.automation.siemens.com/WW/view/en/54110126) nella Guida in linea.
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
115
7
Nozioni di base sull'elaborazione del programma
7.1
Eventi e OB
Reazione agli eventi di avvio
Quando si verifica un evento di avvio la reazione è la seguente:
● Se l'evento proviene da una sorgente alla quale è stato assegnato un OB, avvia
l'esecuzione dell'OB assegnato. L'evento si inserisce nella coda di attesa in base alla
priorità.
● Se l'evento proviene da una sorgente di eventi alla quale non è stato assegnato un OB,
ha luogo la reazione di sistema preimpostata.
Nota
Alcune sorgenti di evento sono disponibili anche senza configurazione, ad es. avvio,
estrazione/inserimento.
Eventi di avvio
La seguente tabella fornisce una panoramica degli eventi di avvio completi dei valori possibili
per la priorità degli OB, dei possibili numeri degli OB, della reazione di sistema preimpostata
e del numero degli OB.
Tabella 7- 1
Eventi di avvio
Tipi di sorgenti di evento
Priorità possibili (priorità
preimpostata)
Possibili numeri
OB
Reazione del
sistema preimpostata 1)
Numero degli OB
Avvio 2)
1
100, ≥ 123
Ignora
0 ... 100
Programma ciclico 2)
1
1, ≥ 123
Ignora
0 ... 100
Allarme dall'orologio
2 ... 24 (2)
10 ... 17, ≥ 123
Non pertinente
0 ... 20
Allarme di ritardo 2)
2 ... 24 (3)
20 ... 23, ≥ 123
Non pertinente
0 ... 20
Allarme di schedulazione
orologio 2)
da 2 a 24 (da 8 a 17, in funzione della frequenza)
30 ... 38, ≥ 123
Non pertinente
0 ... 20
Interrupt di processo 2)
2 ... 26 (18)
40 ... 47, ≥ 123
Ignora
0 ... 50
Allarme di stato
2 ... 24 (4)
55
Ignora
0 oppure 1
Allarme di aggiornamento
2 ... 24 (4)
56
Ignora
0 oppure 1
Allarme specifico del produttore o del profilo
2 ... 24 (4)
57
Ignora
0 oppure 1
Allarme in sincronismo di
clock
16 ... 26 (21)
61 ... 64, ≥ 123
Ignora
0 ... 2
Errore temporale 3)
22
80
Ignora
0 oppure 1
2)
Sistema di automazione
116
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Nozioni di base sull'elaborazione del programma
7.1 Eventi e OB
Tipi di sorgenti di evento
Priorità possibili (priorità
preimpostata)
Possibili numeri
OB
Tempo di ciclo max. superato
una volta
Reazione del
sistema preimpostata 1)
Numero degli OB
STOP
Allarme di diagnostica
2 ... 26 (5)
82
Ignora
0 oppure 1
Estrazione/inserimento di
moduli
2 ... 26 (6)
83
Ignora
0 oppure 1
Errore telaio di montaggio
2 ... 26 (6)
86
Ignora
0 oppure 1
MC-Servo
17 ... 26 (25)
91
Non pertinente
0 oppure 1
4)
MC-PreServo
17 ... 26 (25)
67
Non pertinente
0 oppure 1
MC-PostServo 4)
17 ... 26 (25)
95
Non pertinente
0 oppure 1
MC-Interpolator
16 ... 26 (24)
92
Non pertinente
0 oppure 1
Errore di esecuzione del
programma (soltanto nel
trattamento errori globale)
2 ... 26 (7)
121
STOP
0 oppure 1
Errore di accesso alla periferia (soltanto nel trattamento
errori globale)
2 ... 26 (7)
122
Ignora
0 oppure 1
4)
4)
1)
Se l'OB non è stato progettato.
2)
Con queste sorgenti di evento è possibile assegnare, oltre ai numeri di OB fissi (vedere colonna: possibili numeri di
OB), numeri di OB nel campo ≥ 123 in STEP 7.
3)
Se il tempo di ciclo max. viene superato due volte all'interno di un ciclo, la CPU entra sempre in STOP nonostante sia
stato progettato l'OB 80.
4)
Per ulteriori informazioni su queste sorgenti di eventi e sul comportamento all'avvio consultare il manuale di guida alle
funzioni S7-1500 Motion Control.
Assegnazione tra sorgente di evento e OB
Il punto di assegnazione tra sorgente di evento e OB dipende dal tipo di OB:
● Negli interrupt di processo e negli allarmi di sincronismo di clock, l'assegnazione avviene
durante la configurazione dell'hardware oppure durante la generazione dell'OB.
● Nel caso di MC-Servo, MC-PreServo, MC-PostServo e MC-Interpolator, STEP 7 assegna
automaticamente gli OB 91/92 non appena viene inserito un oggetto tecnologico.
● Per tutti gli altri tipi di OB, l'assegnazione avviene con la generazione dell'OB e, se
necessario, successivamente alla configurazione della sorgente di evento.
Un'assegnazione già effettuata può essere modificata negli interrupt di processo durante il
tempo di esecuzione mediante le istruzioni ATTACH e DETACH. La modifica non concerne
l'assegnazione configurata ma solo quella effettiva. L'assegnazione configurata acquisisce
validità dopo il caricamento e ad ogni avvio.
La CPU ignora gli interrupt di processo ai quali non è stato assegnato un OB tramite
configurazione o che si verificano dopo l'istruzione DETACH. Il controllo volto ad appurare
se sia stato assegnato un OB all'evento, non avviene al verificarsi dello stesso bensì nel
momento in cui l'interrupt di processo deve essere realmente elaborato.
Sistema di automazione
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117
Nozioni di base sull'elaborazione del programma
7.1 Eventi e OB
Priorità OB e comportamento di esecuzione
Se all'evento è stato assegnato un OB, l'OB ha la stessa priorità dell'evento. Le CPU
S7-1500 supportano le priorità da 1 (minima) a 26 (massima). L'elaborazione di un evento
comprende in particolare:
● il richiamo e l'elaborazione dell'OB corrispondente
● l'aggiornamento dell'immagine di processo parziale dell'OB corrispondente
Il programma utente elabora gli OB esclusivamente nell'ordine di priorità. In presenza di più
richieste di OB simultanee, viene dapprima elaborato l'OB con priorità maggiore. Se si
verifica un evento che ha una priorità superiore dell'OB attivo, l'OB viene interrotto. Il
programma utente elabora gli eventi di uguale priorità nell'ordine in cui si sono verificati.
Nota
Comunicazione
La comunicazione (ad es. funzioni di test con il PG) funziona sempre con la priorità 15 fissa.
Per evitare un inutile prolungamento del tempo di esecuzione del programma nel caso di
applicazioni a criticità temporale, questi OB non devono essere interrotti dalla
comunicazione. Assegnare per questi OB una priorità >15.
Riferimenti
Per maggiori informazioni sui blocchi organizzativi consultare la Guida in linea di STEP 7.
Sistema di automazione
118
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Nozioni di base sull'elaborazione del programma
7.2 Comportamento di sovraccarico della CPU
7.2
Comportamento di sovraccarico della CPU
Presupposti
Le costellazioni di eventi analizzate nel seguito presuppongono che ad ogni singola sorgente
sia stato assegnato un OB e che tutti questi OB presentino la stessa priorità. Soprattutto il
secondo presupposto funge da ausilio per una rappresentazione semplificata.
Criterio del comportamento di sovraccarico della CPU
Il verificarsi di un evento avvia l'esecuzione del rispettivo OB. A seconda della priorità
dell'OB e del carico del processore attuale, l'esecuzione dell'OB può subire qualche ritardo.
Lo stesso evento può pertanto verificarsi una o più volte prima che il programma utente
elabori l'OB dell'evento precedente. In una situazione di questo tipo la CPU si comporta nel
modo seguente: il sistema operativo ordina gli eventi nella successione in cui si sono
verificati nella coda di attesa corrispondente alla relativa priorità.
Per tenere sotto controllo i sovraccarichi temporanei è possibile circoscrivere il numero degli
eventi in attesa che derivano dalla stessa sorgente. Non appena viene raggiunto il numero
max. di eventi di avvio in attesa, ad es. di un determinato OB di schedulazione orologio,
l'evento successivo viene respinto.
Il sovraccarico si verifica quando eventi appartenenti alla medesima sorgente si verificano ad
una velocità superiore alla capacità di elaborazione degli stessi da parte della CPU.
La descrizione particolareggiata dei dettagli si trova nelle sezioni seguenti.
Recupero e annullamento di eventi dello stesso tipo
Nel seguito si definiscono "eventi dello stesso tipo" gli eventi di una sorgente quali ad es. gli
eventi di avvio di un determinato OB di schedulazione orologio.
Il parametro dell'OB "Numero di eventi da accodare" consente di limitare il numero di eventi
dello stesso tipo, nella relativa coda di attesa, che il sistema operativo dovrà disporre in
successione e quindi elaborare a posteriori. Se questo parametro presenta ad es. il valore 1,
viene salvato temporaneamente un solo evento.
Nota
L'elaborazione a posteriori di eventi ciclici è spesso sconsigliata in quanto può comportare
un sovraccarico in presenza di OB di priorità uguale o inferiore. Può invece rivelarsi utile
respingere questi eventi per smaltire il sovraccarico nel ciclo regolare di elaborazione
dell'OB. Un valore ridotto del parametro "Numero di eventi da accodare" contribuisce
piuttosto allo sgravio del sovraccarico che al suo incremento.
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
119
Nozioni di base sull'elaborazione del programma
7.2 Comportamento di sovraccarico della CPU
Se ad es. in un OB di schedulazione orologio (Cyclic interrupt) viene raggiunto il numero
max. di eventi di avvio nella coda di attesa, tutti gli eventi di avvio successivi vengono solo
contati e quindi respinti. Alla successiva elaborazione regolare dell'OB, la CPU fornisce il
numero degli eventi di avvio respinti nel parametro di ingresso "Event_Count"
(nell'informazione di avvio). Dopodiché è possibile reagire in modo appropriato al
sovraccarico. Successivamente la CPU colloca sullo zero il contatore degli eventi perduti.
Se la CPU respinge per la prima volta ad es. un evento di avvio di un OB di schedulazione
orologio, il suo successivo comportamento dipenderà dal parametro dell'OB "Valore del
buffer di diagnostica in caso di overflow di evento": se la casella di scelta è attivata, per il
sovraccarico in questa sorgente dell'evento la CPU inserisce una volta sola l'evento
DW#16#0002:3507 nel buffer di diagnostica. La CPU sopprime ogni ulteriore registrazione
dell'evento DW#16#0002:3507 nel buffer di diagnostica fino all'elaborazione completa di tutti
gli eventi di questa sorgente.
Meccanismo del valore di soglia per la richiesta dell'OB di errore temporale
L'OB del parametro "Abilita errore temporale" consente di definire, per eventi dello stesso
tipo, se al verificarsi di un determinato sovraccarico debba essere richiamato l'OB di errore
temporale. Il parametro dell'OB "Abilita errore temporale" si trova nelle proprietà dell'OB,
nella categoria "Attributi".
Se si abilita l'OB di errore temporale (casella di scelta attivata), stabilire con il parametro
dell'OB "Soglia di eventi per errore temporale" il numero di eventi dello stesso tipo nella coda
di attesa al raggiungimento del quale viene richiamato l'OB di errore temporale. Se questo
parametro ha ad es. il valore 1, al verificarsi del secondo evento la CPU inserisce l'evento
DW#16#0002:3502 una tantum nel buffer di diagnostica e richiede l'OB di errore temporale.
La CPU sopprime ogni ulteriore registrazione dell'evento DW#16#0002:3502 nel buffer di
diagnostica fino all'elaborazione completa di tutti gli eventi di questa sorgente.
Ciò consente, in caso di sovraccarico, la programmazione tempestiva di una reazione prima
del raggiungimento del limite per eventi dello stesso tipo e prima che alcuni eventi possano
essere respinti.
Per il parametro "Soglia di eventi per errore temporale" vale i seguente campo valori: 1 ≤
"Soglia di eventi per errore temporale" ≤ "Numero di eventi da accodare".
Sistema di automazione
120
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Nozioni di base sull'elaborazione del programma
7.3 Istruzioni che operano in modo asincrono
7.3
Istruzioni che operano in modo asincrono
Differenza tra istruzioni che operano in modo sincrono/asincrono
Nell'elaborazione del programma si fa differenza tra le istruzioni che lavorano in modo
sincrono e quelle che lavorano in modo asincrono.
Le caratteristiche "sincrono" e "asincrono" si riferiscono alla relazione temporale tra richiamo
ed esecuzione dell'istruzione.
Per le istruzioni sincrone vale quanto segue: Quando il richiamo di un'istruzione che lavora in
modo sincrono è terminato, è terminata anche l'esecuzione.
Questo non vale per le istruzioni asincrone: Quando il richiamo di un'istruzione operante in
modo asincrono è terminato, l'esecuzione di quest'istruzione non è necessariamente
terminata. L'esecuzione di un'istruzione asincrona può comprendere più richiami. La CPU
elabora le istruzioni asincrone parallelamente al programma utente ciclico. Le istruzioni
asincrone generano ordini nella CPU per la loro elaborazione.
Le istruzioni che lavorano in modo asincrono sono normalmente istruzioni adatte per la
trasmissione di dati (set di dati per moduli, dati di comunicazione, dati di diagnostica, ...).
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
121
Nozioni di base sull'elaborazione del programma
7.3 Istruzioni che operano in modo asincrono
Elaborazione di istruzioni operanti in modo asincrono
La figura seguente mostra la differenza tra l'elaborazione di un'istruzione operante in modo
asincrono e quella di un'istruzione operante in modo sincrono. Nella figura l'istruzione
operante in modo asincrono viene richiamata cinque volte prima che l'esecuzione si sia
conclusa, ad es. prima che un set di dati venga interamente trasferito.
①
②
Primo richiamo dell'istruzione operante in modo asincrono, inizio dell'esecuzione.
③
④
Ultimo richiamo dell'istruzione operante in modo asincrono, conclusione dell'esecuzione.
Richiamo intermedio dell'istruzione operante in modo asincrono, l'esecuzione è ancora in corso.
Ad ogni richiamo l'istruzione operante in modo sincrono viene interamente eseguita.
Durata dell'esecuzione completa
Figura 7-1
Differenza tra istruzioni che operano in modo sincrono e asincrono
Elaborazione parallela degli ordini di un'istruzione asincrona
Una CPU può elaborare parallelamente più ordini di un'istruzione asincrona Per
l'elaborazione parallela di ordini da parte della CPU, devono sussistere i seguenti
presupposti:
● Più ordini di un'istruzione asincrona vengono richiamati contemporaneamente.
● Il numero max. di ordini eseguibili contemporaneamente per l'istruzione non è stato
superato.
Sistema di automazione
122
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Nozioni di base sull'elaborazione del programma
7.3 Istruzioni che operano in modo asincrono
La figura seguente illustra l'elaborazione parallela di due ordini dell'istruzione WRREC. Per
un certo lasso di tempo entrambe le istruzioni vengono eseguite simultaneamente.
Figura 7-2
Elaborazione parallela dell'istruzione WRREC operante in modo asincrono
Assegnazione del richiamo all'ordine dell'istruzione
Per eseguire un'istruzione per più richiami la CPU deve poter assegnare univocamente
all'istruzione il richiamo successivo di un ordine già in corso.
Per l'assegnazione del richiamo all'ordine la CPU utilizza, indipendentemente dal tipo di
istruzione, uno dei seguenti meccanismi:
● Mediante il blocco dati di istanza dell'istruzione (con il tipo "SFB")
● Mediante il parametro di ingresso identificante l'ordine dell'istruzione. Durante
l'elaborazione dell'istruzione asincrona, questi parametri devono coincidere ad ogni
richiamo.
Esempio: Il richiamo dell'istruzione "Create_DB" viene identificato dai parametri di
ingresso LOW_LIMIT, UP_LIMIT, COUNT, ATTRIB e SRCBLK .
La tabella seguente mostra la correlazione tra le istruzioni e i parametri di ingresso idonei
ad identificarle.
Istruzione
L'ordine viene identificato da
DPSYC_FR
LADDR, GROUP, MODE
D_ACT_DP
LADDR
DPNRM_DG
LADDR
WR_DPARM
LADDR, RECNUM
WR_REC
LADDR, RECNUM
RD_REC
LADDR, RECNUM
CREATE_DB
LOW_LIMIT, UP_LIMIT, COUNT, ATTRIB,
SRCBLK
READ_DBL
SRCBLK, DSTBLK
WRIT_DBL
SRCBLK, DSTBLK
RD_DPARA
LADDR, RECNUM
DP_TOPOL
DP_ID
Sistema di automazione
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123
Nozioni di base sull'elaborazione del programma
7.3 Istruzioni che operano in modo asincrono
Stato di un'istruzione operante in modo asincrono
Un'istruzione asincrona indica il proprio stato tramite i parametri del blocco
STATUS/RET_VAL e BUSY. Molte istruzioni che operano in modo asincrono utilizzano
inoltre anche i parametri del blocco DONE e ERROR.
La figura seguente spiega le due istruzioni asincrone WRREC e CREATE_DB
①
②
③
Il parametro di ingresso REQ avvia l'ordine per l'esecuzione dell'istruzione asincrona.
④
⑤
Il parametro di uscita ERROR indica che si è verificato un errore.
Il parametro di uscita DONE indica che l'ordine è stato eseguito correttamente.
Il parametro di uscita BUSY indica se l'esecuzione dell'ordine è attualmente in corso. Se
BUSY=1, una risorsa è occupata per l'istruzione asincrona. Se BUSY=0, la risorsa è libera.
Il parametro di uscita STATUS/RET_VAL fornisce informazioni sullo stato di esecuzione
dell'ordine. Dopo che si è verificato un errore il parametro di uscita STATUS/RET_VAL contiene l'informazione di errore.
Figura 7-3
Parametri del blocco di istruzioni asincrone sull'esempio delle istruzioni WRREC e
CREATE_DB
Sintesi
La tabella seguente fornisce una panoramica delle correlazioni descritte sopra. Essa indica
in particolare i valori possibili dei parametri di uscita se l'esecuzione non è conclusa dopo un
richiamo.
Nota
Dopo ogni richiamo è necessario valutare i parametri di uscita rilevanti nel proprio
programma.
Relazione tra richiamo REQ, STATUS/RET_VAL, BUSY e DONE in un ordine "in corso"
N. prog. del
richiamo
Tipo di richiamo REQ
STATUS/RET_VAL
BUSY
DONE
ERROR
1
Primo richiamo
W#16#7001
1
0
0
Codici di errore (ad es. W#16#80C3 per
insufficienza di risorse)
0
0
1
W#16#7002
1
0
0
W#16#0000, se non si sono verificati errori. 0
1
0
Codice di errore, se si sono verificati errori.
0
1
2 fino a (n -1) Richiamo intermedio
n
1
Irrilevante
Ultimo richiamo Irrilevante
0
Sistema di automazione
124
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Nozioni di base sull'elaborazione del programma
7.3 Istruzioni che operano in modo asincrono
Consumo di risorse
Durante la relativa esecuzione, le istruzioni operanti in modo asincrono occupano risorse
nella CPU. Le risorse sono limitate per tipo di CPU e per tipo di istruzione, la CPU può
elaborare contemporaneamente soltanto un numero max. di ordini di un'istruzione asincrona.
Dopo l'elaborazione, riuscita o meno di un ordine, le risorse sono di nuovo disponibili.
Esempio: per l'istruzione RDREC una CPU S7-1500 può elaborare fino a 20 ordini
parallelamente.
Se si supera il numero max. di ordini eseguibili simultaneamente per un'istruzione,
l'istruzione nel parametro del blocco STATUS emette il codice di errore 80C3 (insufficienza
di risorse). L'elaborazione dell'ordine si arresta fino a quando non si libera nuovamente una
risorsa.
Nota
Istruzioni asincrone subordinate
Alcune istruzioni asincrone impiegano, per la relativa elaborazione, una o più istruzioni
asincrone subordinate Questo rapporto di dipendenza è illustrato nelle tabelle seguenti.
Tenere presente che in presenza di più istruzioni subordinate in uno stesso momento viene
occupata generalmente una sola risorsa subordinata.
Istruzioni avanzate: numero max. di ordini in corso contemporaneamente
La tabella seguente mostra il numero max. di ordini in corso in uno stesso momento per le
istruzioni avanzate operanti in modo asincrono.
Istruzioni avanzate
1505S
1511(F)
1511C
1511T
1507S
1512C
1513(F)
1515(F)
1515T
1516(F)
1517(F)
1517T(F)
1518(F)
1518(F)ODK
Periferia decentrata
RDREC
20
RD_REC
WRREC
20
WR_REC
D_ACT_DP
ReconfigIOSystem
8
impiega RDREC, WRREC, D_ACT_DP
DPSYC_FR
2
DPNRM_DG
8
DP_TOPOL
1
ASI_CTRL
impiega RDREC, WRREC
PROFIenergy
PE_START_END
impiega RDREC, WRREC
PE_CMD
impiega RDREC, WRREC
PE_DS3_Write_ET200S
impiega RDREC, WRREC
PE_WOL
impiega RDREC, WRREC, TUSEND, TURCV, TCON, TDISCON
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
125
Nozioni di base sull'elaborazione del programma
7.3 Istruzioni che operano in modo asincrono
Istruzioni avanzate
1505S
1511(F)
1511C
1511T
1507S
1512C
1513(F)
1515(F)
1515T
1516(F)
1517(F)
1517T(F)
1518(F)
1518(F)ODK
Parametrizzazione dell'unità
RD_DPAR
10
RD_DPARA
10
RD_DPARM
10
WR_DPARM
10
Diagnostica
Get_IM_Data
10
GetStationInfo
10
Ricette e Data Logging
RecipeExport
10
RecipeImport
10
DataLogCreate
10
DataLogOpen
10
DataLogWrite
10
DataLogClear
10
DataLogClose
10
DataLogDelete
10
DataLogNewFile
10
Funzioni dei blocchi dati
CREATE_DB
10
READ_DBL
10
WRIT_DBL
10
DELETE_DB
10
Istruzioni di base: numero max. di ordini in corso contemporaneamente
La tabella seguente mostra il numero max. di ordini in corso in uno stesso momento per le
istruzioni semplici operanti in modo asincrono.
Istruzioni di base
1505S
1511(F)
1511C
1511T
1507S
1512C
1513(F)
1515(F)
1515T
1516(F)
1517(F)
1517T(F)
1518(F)
1518(F)OD
K
DB Array
ReadFromArrayDBL
impiega READ_DBL (vedi istruzioni avanzate)
WriteToArrayDBL
impiega READ_DBL, WRIT_DBL (vedi istruzioni avanzate)
Sistema di automazione
126
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Nozioni di base sull'elaborazione del programma
7.3 Istruzioni che operano in modo asincrono
Comunicazione: numero max. di ordini in corso contemporaneamente
La tabella seguente mostra il numero max. di ordini contemporaneamente in corso per
istruzioni operanti in modo asincrono (Open User Communication) per le diverse CPU.
Open User Communication
1511(F)
1511C
1511T
1507S
1512C
1513(F)
1515(F)
1515T
1516(F)
88
96
128
192
88
96
128
TCON
88
96
TDISCON
88
96
T_RESET
88
T_DIAG
88
TSEND
1505S
1517(F)
1517T(F)
1518(F)
1518(F)ODK
256
320
384
192
256
320
384
128
192
256
320
384
128
192
256
320
384
96
128
192
256
320
384
96
128
192
256
320
384
TUSEND
TRCV
TURCV
T_CONFIG
1
TSEND_C
impiega TSEND, TUSEND, TRCV, TCON, TDISCON
TRCV_C
impiega TSEND, TUSEND, TRCV, TURCV, TCON, TDISCON
TMAIL_C
impiega TSEND, TUSEND, TRCV, TURCV, TCON, TDISCON
La tabella seguente mostra il numero max. di ordini contemporaneamente in corso per
istruzioni operanti in modo asincrono (MODBUS TCP) per diverse CPU.
MODBUS TCP
1505S
1511(F)
1511C
1511T
1507S
1512C
1513(F)
1515(F)
1515T
1516(F)
MB_CLIENT
impiega TSEND, TUSEND, TRCV, TURCV, TCON, TDISCON
MB_SERVER
impiega TSEND, TUSEND, TRCV, TURCV, TCON, TDISCON
1517(F)
1517T(F)
1518(F)
1518(F)ODK
La tabella seguente mostra il numero max. di ordini contemporaneamente in corso per
istruzioni operanti in modo asincrono (comunicazione S7) per diverse CPU. Le istruzioni
della comunicazione S7 impiegano un pool di risorse comune.
Comunicazione S7
PUT
1505S
264
1511(F)
1511C
1511T
1507S
1512C
1513(F)
1515(F)
1515T
1516(F)
288
384
576
768
1517(F)
1517T(F)
1518(F)ODK
1518(F)
960
1152
GET
USEND
URCV
BSEND
BRCV
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
127
Nozioni di base sull'elaborazione del programma
7.3 Istruzioni che operano in modo asincrono
La tabella seguente mostra il numero max. di ordini contemporaneamente in corso per
istruzioni operanti in modo asincrono (processori di comunicazione) per diverse CPU.
Processore di comunicazione
1505S
1511(F)
1511C
1511T
1507S
1512C
1513(F)
1515(F)
1515T
1516(F)
1517(F)
1517T(F)
1518(F)
1518(F)ODK
Comunicazione PtP
Port_Config
impiega RDDEC, WRREC
Send_Config
impiega RDDEC, WRREC
Receive_Config
impiega RDDEC, WRREC
Send_P2P
impiega RDDEC, WRREC
Receive_P2P
impiega RDDEC, WRREC
Receive_Reset
impiega RDDEC, WRREC
Signal_Get
impiega RDDEC, WRREC
Signal_Set
impiega RDDEC, WRREC
Get_Features
impiega RDDEC, WRREC
Get_Features
impiega RDDEC, WRREC
Comunicazione USS
USS_Port_Scan
impiega RDDEC, WRREC
MODBUS (RTU)
Modbus_Comm_Load
impiega RDDEC, WRREC
Interfaccia seriale ET 200S
S_USSI
impiega CREATE_DB
CP SIMATIC NET
FTP_CMD
impiega TSEND, TRCV, TCON, TDISCON
Sistema di automazione
128
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Nozioni di base sull'elaborazione del programma
7.3 Istruzioni che operano in modo asincrono
Tecnologia: numero max. di ordini in corso contemporaneamente
La tabella seguente mostra il numero max. di ordini contemporaneamente in corso per
istruzioni operanti in modo asincrono (tecnologia).
Tecnologia
1511(F)
1511C
1512C
1513(F)
1511T
1505S
1515(F)
1516(F)
1515T
1507S
1517(F)
1517T(F)
1518(F)
1518(F)ODK
S7-1500 Motion Control
MC_Power
300
1500
3000
4800
6400
MC_Reset
MC_Home
MC_Halt
MC_MoveAbsolute
MC_MoveRelative
MC_MoveVelocity
MC_MoveJog
MC_GearIn
MC_MoveSuperimposed
MC_MeasuringInput
MC_MeasuringInputCyclic
MC_AbortMeasuringInput
MC_OutputCam
MC_CamTrack
MC_TorqueLimiting
MC_SetSensor
-
300
-
1500
-
-
4800
-
MC_GearInPos
MC_SynchronizedMotionSim
ulation
MC_PhasingAbsolute
MC_PhasingRelative
MC_CamIn
MC_InterpolateCam
MC_GetCamLeadingValue
MC_GetCamFollowingValue
Riferimenti
Maggiori informazioni sulla parametrizzazione dei blocchi sono disponibili nella Guida in
linea a STEP 7.
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
129
8
Protezione
8.1
Panoramica delle funzioni di protezione
Introduzione
In questo capitolo sono descritte le seguenti funzioni per la protezione del sistema di
automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP dall'accesso non autorizzato.
Funzioni di protezione
S7-1500
ET 200MP
Protezione di accesso
✓
---
Protezione del know how
✓
---
Protezione da copia
✓
---
Protezione mediante blocco della CPU/del modulo di interfaccia
✓
✓
Altre misure per la protezione della CPU
Le seguenti misure proteggono ulteriormente le funzioni e i dati della CPU S7-1500 dagli
accessi non autorizzati dall'esterno e dalla rete:
● Disattivazione del server web
● Disattivazione del server OPC UA (per maggiori informazioni sui meccanismi di sicurezza
del server OPC UA consultare il manuale di guida alle funzioni Comunicazione
(https://support.industry.siemens.com/cs/de/de/view/59192925/it))
● Disattivazione della sincronizzazione dell'orologio tramite il server NTP
● Disattivazione della comunicazione PUT/GET
Se si utilizza il server Web proteggere il sistema di automazione S7-1500 dall'accesso non
autorizzato
● impostando nella gestione utenti diritti di accesso protetti da password per determinati
utenti;
● utilizzando l'opzione preimpostata "Consenti accesso solo tramite HTTPS".
Questa opzione consente di accedere al server Web solo con il protocollo di trasmissione
sicura di ipertesti HTTPS.
Sistema di automazione
130
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Protezione
8.2 Progettare la protezione per l'accesso per la CPU
8.2
Progettare la protezione per l'accesso per la CPU
Introduzione
La CPU offre quattro livelli per limitare l'accesso a determinate funzioni.
Con la configurazione del livello di accesso e delle password per una CPU si limitano le
funzioni e le aree di memoria accessibili senza inserimento della password. I singoli livelli di
accesso e le relative password possono essere definiti nelle proprietà dell'oggetto della
CPU.
Livelli di accesso della CPU
Tabella 8- 1
Livelli di accesso e relative limitazioni
Livelli di accesso
Limitazioni di accesso
Accesso completo (senza
protezione)
La lettura e la modifica alla configurazione hardware e ai blocchi sono consentite a
tutti gli utenti.
Accesso in lettu- Con questo livello di accesso senza indicare la password è possibile solo l'accesra
so in lettura alla configurazione hardware e ai blocchi, vale a dire che è possibile
caricare la configurazione hardware e i blocchi sul dispositivo di programmazione.
Inoltre è possibile l'accesso HMI e ai dati di diagnostica.
Senza inserire la password non è possibile caricare blocchi o configurazione
hardware nella CPU. Inoltre senza password non possono essere eseguite le
seguenti operazioni: funzioni di test in scrittura e aggiornamento del firmware
(online).
Accesso HMI
Con questo livello di accesso, senza indicare la password è possibile solo effettuare l'accesso HMI e accedere ai dati di diagnostica.
Senza indicare la password non è possibile caricare blocchi o la configurazione
hardware nella CPU né caricare blocchi e la configurazione hardware dalla CPU al
dispositivo di programmazione.
Inoltre senza password non possono essere eseguite le seguenti operazioni: Funzioni di test, modifica dello stato di funzionamento (RUN/STOP), aggiornamento
del firmware e visualizzazione dello stato del confronto online/offline.
Nessun accesso In caso di protezione completa della CPU non è possibile accedere alla configura(protezione
zione hardware e ai blocchi né in lettura né in scrittura (senza autorizzazione
completa)
all'accesso tramite password). Nemmeno l'accesso HMI è possibile. La funzione
del server per la comunicazione PUT/GET è disattivata con questo livello di accesso (non modificabile).
L'autorizzazione tramite password consente nuovamente pieno accesso alla CPU.
Un elenco delle possibili funzioni nei diversi livelli di protezione è riportato nella Guida in
linea a STEP 7 nella sezione "Possibili impostazioni di protezione".
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
131
Protezione
8.2 Progettare la protezione per l'accesso per la CPU
Proprietà dei livelli di accesso
Ogni livello di accesso consente, anche senza inserimento della password, l'accesso
illimitato a determinate funzioni, ad es. identificazione tramite la funzione "Nodi accessibili".
La preimpostazione della CPU è "senza limitazioni" e "senza protezione password". Per
proteggere l'accesso alla CPU è necessario modificare le proprietà della CPU e creare una
password. Sul livello di accesso preimpostato "Accesso completo (senza protezione)" ogni
utente può leggere e modificare la configurazione hardware e i blocchi. La password non
deve essere parametrizzata e non è nemmeno necessaria per l'accesso online.
La comunicazione tra le CPU (tramite funzioni di comunicazione nei blocchi) non è limitata
dal livello di accesso della CPU, a meno che la comunicazione PUT/GET non sia disattivata
nel livello di accesso "Nessun accesso" (protezione totale).
L'immissione della password corretta consente l'accesso a tutte le funzioni consentite nel
livello corrispondente.
Nota
La progettazione del livello di accesso non sostituisce l'impostazione della protezione del
know how
La parametrizzazione dei livelli di accesso offre una protezione sicura dalle modifiche
illegittime alla CPU in quanto limita i diritti di caricamento della configurazione hardware e
del software nella CPU. I blocchi sulla Memory Card SIMATIC non sono tuttavia protetti in
lettura o in scrittura. Per proteggere i codici dei blocchi sulla Memory Card SIMATIC,
utilizzare la protezione del know-how.
Comportamento delle funzioni con i diversi livelli di accesso
Un elenco sotto forma di tabella delle funzioni online possibili nei diversi livelli di accesso è
disponibile nella Guida in linea a STEP 7.
Sistema di automazione
132
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Protezione
8.2 Progettare la protezione per l'accesso per la CPU
Parametrizzazione dei livelli di accesso
Per parametrizzare i livelli di accesso di una CPU S7-1500 procedere come indicato nel
seguito:
1. Aprire le proprietà della CPU S7-1500 nella finestra di ispezione.
2. Selezionare la voce "Protezione" nella navigazione nell'area.
Nella finestra di ispezione viene visualizzata una tabella con i possibili livelli di accesso.
Figura 8-1
Possibili livelli di accesso
3. Attivare il livello di accesso desiderato nella prima colonna della tabella. Il segno di
spunta verde nella colonna a destra dei rispettivi livelli di accesso indica le operazioni
ancora eseguibili senza password. Nell'esempio (vedere sopra) è ancora possibile un
accesso in lettura e un accesso HMI senza password.
4. Nella prima riga della colonna "Immetti password" assegnare una password per il livello
di accesso "Accesso completo". Per prevenire indicazioni errate ripetere la password
scelta nella colonna "Conferma password".
Accertarsi che la password sia sufficientemente sicura, ovvero che non presenti alcuno
schema che possa essere riconosciuto da un PC.
5. Se il livello di accesso selezionato lo richiede, assegnare eventualmente altre password
agli altri livelli di accesso.
6. Perché il livello di accesso diventi effettivo è necessario caricare la configurazione
hardware.
La CPU mette a protocollo l'inserimento della password corretta o errata così come le
modifiche nella configurazione dei livelli di accesso registrandoli nel buffer di diagnostica.
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
133
Protezione
8.2 Progettare la protezione per l'accesso per la CPU
Comportamento durante il funzionamento di una CPU protetta da password
La protezione della CPU è valida dopo che le impostazioni sono state caricate nella CPU.
Prima dell'esecuzione di una funzione online ha luogo un controllo dell'ammissibilità e, se
necessario, viene richiesto l'inserimento della password. Le funzioni protette da password
possono essere eseguite da un solo PG/PC per volta. Un altro PG/PC non può registrarsi.
L'autorizzazione all'accesso ai dati protetti vale per la durata del collegamento online o
finché non viene annullata manualmente con "Online > Elimina diritti di accesso".
L'accesso a una CPU protetta da password in RUN può essere limitato sul posto dal display
in modo che non sia possibile accedervi neppure con la password corretta.
Livelli di accesso per le CPU F
Per le CPU fail-safe esiste un ulteriore livello di accesso oltre ai quattro già descritti. Per
ulteriori informazioni su questo livello di accesso consultare la descrizione del sistema F
SIMATIC Safety nel manuale di programmazione e d'uso SIMATIC Industrial Software
SIMATIC Safety - Configuring and Programming
(http://support.automation.siemens.com/WW/view/en/54110126).
Sistema di automazione
134
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Protezione
8.3 Impostazione di un'ulteriore protezione di accesso tramite display
8.3
Impostazione di un'ulteriore protezione di accesso tramite display
Blocco dell'accesso a una CPU protetta da password
Sul display di una CPU S7-1500 è possibile bloccare l'accesso ad una CPU protetta da
password (blocco locale). Il blocco dell'accesso è attivo solo se il selettore dei modi operativi
è posizionato su RUN.
Il blocco dell'accesso presuppone la progettazione di un livello di protezione in STEP 7. Il
blocco dell'accesso si attiva indipendentemente dalla protezione mediante password, ovvero
se qualcuno accede alla CPU da un dispositivo di programmazione collegato e ha immesso
la password corretta, l'accesso alla CPU resta comunque bloccato.
Il blocco dell'accesso è impostabile separatamente sul display per ciascun livello di accesso,
così ad es. l'accesso locale in lettura può essere consentito, ma quello locale in scrittura può
non esserlo.
Procedura
Se in STEP 7 è stato progettato un livello di accesso con password, l'accesso può essere
bloccato dal display.
Per impostare la protezione dell'accesso locale per una CPU S7-1500 sul display procedere
nel seguente modo:
1. Selezionare sul display il menu Impostazioni > Protezione.
2. Confermare la selezione con "OK" e impostare per ogni livello di accesso se l'accesso in
RUN deve essere consentito oppure no:
Consentito: l'accesso alla CPU in STEP 7 è possibile con la password corrispondente.
Disattivato in RUN: Se il selettore dei modi operativi è posizionato su RUN, nessun
utente con diritti su questo livello di accesso sulla CPU può effettuare il login anche se
dispone della password. In STOP l'accesso è possibile con inserimento della password.
Protezione dell'accesso per il display
È inoltre possibile parametrizzare in STEP 7 un'altra password per il display nelle proprietà
della CPU, per fare in modo che la protezione dell'accesso locale sia protetta da una
password locale.
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
135
Protezione
8.4 Impostazione di un'ulteriore protezione dell'accesso tramite programma utente
8.4
Impostazione di un'ulteriore protezione dell'accesso tramite
programma utente
Protezione dell'accesso tramite programma utente
Oltre al display è possibile limitare l'accesso a una CPU protetta da password anche in
STEP 7 utilizzando l'istruzione ENDIS_PW. Questo blocco è descritto nella Guida in linea
alla voce "ENDIS_PW: Limita e abilita autenticazione della password".
8.5
Protezione del know how
Applicazione
Con la protezione del know how è possibile proteggere dall'accesso non autorizzato uno o
più blocchi con tipo di dati OB, FB, FC e DB globali nel proprio programma. Per limitare
l'accesso a un blocco è possibile inserire una password. La password offre una protezione
sicura dalla lettura o dalle modifiche non autorizzate del blocco.
Dati leggibili
Senza la password corretta, in un blocco con protezione del know how si possono leggere
soltanto i seguenti dati:
● titolo del blocco, commenti e proprietà del blocco
● parametri del blocco (INPUT, OUTPUT, IN, OUT, RETURN)
● struttura di richiamo del programma
● variabili globali senza indicazioni del punto di applicazione
Ulteriori operazioni
Inoltre, per i blocchi con protezione del know how è possibile eseguire le seguenti
operazioni:
● copia e cancellazione
● richiamo in un programma
● confronto offline/online
● caricamento
Blocchi dati globali e blocchi dati array
I blocchi dati globali (DB globali) possono essere dotati di protezione del know how. Gli
utenti che non sono in possesso della password valida possono leggere il blocco dati globale
ma non modificarlo.
I blocchi dati array (DB array) non possono essere dotati di protezione del know how.
Sistema di automazione
136
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Protezione
8.5 Protezione del know how
Configurazione della protezione del know how dei blocchi
Per configurare la protezione del know how dei blocchi, procedere nel seguente modo:
1. Aprire le proprietà del blocco corrispondente.
2. Selezionare l'opzione "Protezione" in "Generale".
Figura 8-2
Configurazione della protezione del know how dei blocchi (1)
3. Per visualizzare la finestra di dialogo "Protezione del know how" fare clic sul pulsante
"Protezione".
Figura 8-3
Configurazione della protezione del know how dei blocchi (2)
4. Per aprire la finestra di dialogo "Definisci password" fare clic sul pulsante "Definisci".
Figura 8-4
Configurazione della protezione del know how dei blocchi (3)
5. Inserire la nuova password nel campo "Nuova password". Ripetere la password nel
campo "Conferma password".
6. Confermare l'immissione con "OK".
7. Chiudere la finestra di dialogo "Protezione del know how" facendo clic su "OK".
Risultato: I blocchi selezionati sono ora dotati di protezione del know how. Nella navigazione
del progetto i blocchi con protezione del know how sono rappresentati con il simbolo di un
lucchetto. La password assegnata vale per tutti i blocchi selezionati.
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
137
Protezione
8.5 Protezione del know how
Apertura di blocchi con protezione del know how
Per aprire un blocco con protezione del know how, procedere nel seguente modo:
1. Per aprire la finestra di dialogo "Protezione dell'accesso" fare doppio clic sul blocco.
2. Inserire la password del blocco con protezione del know how.
3. Confermare i dati immessi con "OK".
Risultato: Si apre il blocco con protezione del know how.
Una volta aperto il blocco, è possibile elaborare il codice del programma e l'interfaccia del
blocco finché non si chiude il blocco o STEP 7. Alla successiva apertura del blocco, la
password deve essere nuovamente inserita. Chiudendo la finestra di dialogo "Protezione
dell'accesso" con "Annulla", il blocco viene aperto ma il rispettivo codice non viene
visualizzato e l'elaborazione non è possibile.
Se ad es. si copia o si inserisce il blocco in una biblioteca la protezione del know how del
blocco non viene annullata. In questo modo sono protette anche le copie di know how.
Rimozione della protezione del know how dei blocchi
Per rimuovere la protezione del know how dei blocchi, procedere nel seguente modo:
1. Selezionare i blocchi dai quali rimuovere la protezione del know how. Il blocco protetto
non deve essere aperto nell'editor di programma.
2. Per aprire la finestra di dialogo "Protezione del know how" selezionare nel menu
"Modifica" il comando "Protezione del know how" .
3. Disattivare l'opzione "Nascondi Code (Protezione del know how)".
Figura 8-5
Eliminazione della protezione del know how dei blocchi (1)
4. Immettere la password.
Figura 8-6
Eliminazione della protezione del know how dei blocchi (2)
5. Confermare l'immissione con "OK".
Risultato: La protezione del know how del blocco selezionato viene annullata.
Sistema di automazione
138
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Protezione
8.6 Protezione da copia
8.6
Protezione da copia
Applicazione
La protezione da copia permette di proteggere il programma dalla riproduzione non
autorizzata. Con la protezione da copia i blocchi vengono collegati con una determinata
SIMATIC Memory Card o CPU. Il collegamento al numero di serie di una SIMATIC Memory
Card o di una CPU fa sì che un dato programma o blocco possano essere utilizzati solo con
quella SIMATIC Memory Card o CPU specifica.
Protezione da copia e protezione del know-how
Suggerimento: per evitare il reset involontario della protezione dalla copia, assegnare al
blocco con protezione da copia anche la protezione del know-how. Configurare prima la
protezione da copia per il blocco, quindi quella del know-how.
Configurazione della protezione da copia
Per impostare una protezione dalla copia procedere nel seguente modo:
1. Aprire le proprietà del blocco corrispondente.
2. Selezionare l'opzione "Protezione" in "Generale".
Figura 8-7
Configurazione della protezione da copia (1)
3. Nella casella di riepilogo dell'area "Protezione da copia" selezionare la voce "Collega al
numero di serie della CPU" oppure "Collega al numero di serie della Memory Card".
Figura 8-8
Configurazione della protezione da copia (2)
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
139
Protezione
8.6 Protezione da copia
4. Attivare l'opzione "Numero di serie inserito durante il caricamento in un dispositivo o una
memory card" se il numero di serie deve essere inserito automaticamente con il
caricamento (collegamento dinamico). Con il pulsante "Definisci password" assegnare
una password per collegare l'utilizzo di un blocco anche all'inserimento di una password.
Attivare l'opzione "Immetti numero di serie" per collegare manualmente il numero di serie
della CPU o della SIMATIC Memory Card a un blocco (collegamento statico).
5. Nell'area "Protezione del know how" è possibile configurare soltanto la protezione del
know how del blocco.
Nota
Se nel dispositivo viene caricato un blocco protetto in scrittura il cui numero di serie non
coincide con quello definito, l'intera procedura di caricamento viene respinta. In questo
modo non vengono caricati nemmeno i blocchi senza protezione in scrittura.
Rimozione della protezione da copia
Per annullare la protezione dalla copia procedere nel modo seguente:
1. Eliminare l'eventuale Protezione del know how (Pagina 136).
2. Aprire le proprietà del blocco corrispondente.
3. Selezionare l'opzione "Protezione" in "Generale".
4. Nell'area "Protezione da copia" selezionare l'opzione "Nessun collegamento" nella
casella di riepilogo.
Figura 8-9
Rimozione della protezione da copia
Sistema di automazione
140
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Protezione
8.7 Protezione mediante blocco della CPU/del modulo di interfaccia
8.7
Protezione mediante blocco della CPU/del modulo di interfaccia
Possibilità di blocco
Proteggere la CPU/il modulo di interfaccia dagli accessi non autorizzati anche con una
protezione sufficientemente sicura dello sportellino frontale.
Esistono ad es. le seguenti possibilità:
● applicare un piombino
● assicurare il coperchio frontale con un lucchetto (diametro della staffa: 3 mm)
Figura 8-10
Esempio di linguetta di bloccaggio di una CPU
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
141
9
Concetti di automazione flessibili
9.1
Progetti per macchine di serie
Introduzione
I progetti per macchine di serie sono progetti STEP 7 che utilizzano una serie di funzioni
innovative per una facile progettazione e messa in servizio di soluzioni di automazione
flessibili per macchine di serie o macchine con struttura modulare.
Una configurazione hardware composta da una CPU S7-1500 nel ruolo di IO Controller e da
un numero qualsiasi di IO Device collegati rappresenta un "master del sistema PROFINET
IO". Questo master è progettato con una configurazione massima dalla quale è possibile
derivare diverse opzioni per le varie macchine di serie con, ad es., varianti costruttive del
sistema IO differenti.
Flessibilità su tutti i livelli
I progetti per le macchine di serie presentano le seguenti caratteristiche principali:
● Da un unico progetto (master del sistema IO) con configurazione massima progettata è
possibile caricare diverse versioni di una macchina di serie (opzioni del sistema IO). Il
progetto per macchine di serie riguarda tutte le versioni (opzioni) del sistema IO.
● Un'opzione del sistema IO può essere facilmente collegata sul posto ad una rete
esistente.
La flessibilità è garantita in diversi modi:
● Con un'adeguata progettazione si possono adattare i parametri dell'indirizzo IP dell'IO
Controller sul posto, utilizzando pochi strumenti. In questo modo è possibile integrare con
poche operazioni una macchina di serie in diversi impianti o collegarla più volte ad una
rete.
I sistemi IO che presentano questa proprietà vengono definiti sistemi IO utilizzabili più
volte.
● Con una progettazione e programmazione opportuna è possibile utilizzare sul posto
opzioni del sistema IO con diverse configurazioni che si distinguono per gli IO Device
impiegati o la rispettiva disposizione.
Poiché la configurazione concreta del sistema IO viene comandata dal programma utente
si parla di controllo di configurazione per sistemi IO.
● A prescindere dalle funzioni precedentemente descritte, con un'opportuna progettazione
e programmazione è possibile utilizzare in un unico progetto diverse opzioni della
stazione da dispositivi centrali o da dispositivi di periferia decentrata. I dispositivi possono
distinguersi per la scelta e la disposizione dei moduli.
Poiché la configurazione concreta della stazione viene comandata dal programma utente
si parla anche di controllo di configurazione.
Sistema di automazione
142
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Concetti di automazione flessibili
9.2 Controllo di configurazione (ampliamenti futuri)
Ulteriori informazioni
Per maggiori informazioni sul controllo di configurazione vedere il capitolo Controllo di
configurazione (ampliamenti futuri) (Pagina 143).
Per maggiori informazioni sui sistemi IO riutilizzabili e sul controllo di configurazione dei
sistemi IO consultare il manuale di guida alle funzioni PROFINET con STEP 7 V14
(http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/49948856).
9.2
Controllo di configurazione (ampliamenti futuri)
Introduzione
Il controllo di configurazione (ampliamenti futuri) consente di realizzare in un unico progetto
diversi livelli di configurazione di una macchina di serie senza modificare la configurazione
hardware o il programma utente.
Principio di funzionamento del controllo di configurazione
Il controllo della configurazione consente di utilizzare diversi livelli di configurazione di una
macchina di serie con un'unica progettazione del sistema di automazione S7-1500/del
sistema di periferia decentrata ET 200MP .
● In un progetto è configurato un master della stazione (configurazione max.). Il master
della stazione comprende tutti i moduli richiesti per tutte le possibili parti d'impianto di una
macchina di serie modulare.
● Nel programma utente del progetto sono previste diverse opzioni della stazione per i
diversi livelli di configurazione delle macchine di serie nonché la selezione di un'opzione
della stazione. Un'opzione della stazione utilizza ad es. solo una parte dei moduli del
master della stazione e questi moduli non sono stati inseriti seguendo l'ordine progettato.
● Il costruttore di macchine di serie sceglie un'opzione della stazione per un livello di
configurazione di queste macchine, senza dover modificare il progetto e quindi nemmeno
caricare la configurazione modificata.
Con un set di dati di comando programmato dall'utente si comunica alla CPU/al modulo di
interfaccia quali moduli mancano in un'opzione della stazione rispetto al master della
stazione o si trovano in un posto connettore diverso. Il controllo di configurazione non
influenza la parametrizzazione dei moduli.
Il controllo di configurazione consente di variare in modo flessibile la configurazione
centrale/decentrata. Il presupposto necessario è che l'opzione della stazione si possa
ricavare dal master della stazione.
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
143
Concetti di automazione flessibili
9.2 Controllo di configurazione (ampliamenti futuri)
La figura seguente mostra 3 livelli di configurazione di una macchina di serie con le relative
opzioni della stazione del sistema di automazione S7-1500.
Figura 9-1
Diversi livelli di configurazione di una macchina di serie con le relative opzioni della
stazione del sistema di automazione S7-1500
Vantaggi
● Progettazione e messa in servizio semplici grazie all'utilizzo di un unico progetto STEP 7
per tutte le opzioni della stazione.
● Gestione semplice di manutenzione, passaggi di versione e aggiornamenti.
● Ridotto dispendio hardware: vengono integrati esclusivamente i moduli di periferia
necessari per l'opzione della stazione attuale della macchina.
● Potenziale risparmio nella realizzazione, messa in servizio e documentazione di
macchine di serie
Sistema di automazione
144
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Concetti di automazione flessibili
9.2 Controllo di configurazione (ampliamenti futuri)
Procedura
Per la progettazione del controllo della configurazione, procedere nel seguente ordine:
Tabella 9- 1
Procedura di messa in servizio di SIMATIC S7-1500
Passo
Procedimento
Vedere...
1
Attivazione del controllo della configurazione in STEP 7
Capitolo Progettazione (Pagina 145)
2
Creazione del set di dati di comando
Capitolo Creazione del set di dati di comando
(Pagina 147)
3
Trasferimento del set di dati
Capitolo Trasferimento del set di dati di comando
nel programma di avvio della CPU (Pagina 156)
Biblioteche dei blocchi "OH_S71x00_Library"
La biblioteca dei blocchi è disponibile per il download alla voce OH_S71x00_Library
(https://support.industry.siemens.com/cs/ww/it/view/29430270). La biblioteca di blocchi
contiene tipi di dati con la struttura dei set di dati di comando per il sistema di automazione
S7-1500/ET 200MP. Questi tipi di dati consentono la realizzazione semplice e rapida del
controllo di configurazione per una soluzione di automazione flessibile.
9.2.1
Progettazione
Presupposti
Il controllo di configurazione su S7-1500 è possibile sia con i moduli inseriti centralmente sia
con il sistema di periferia decentrata ET 200MP attraverso PROFINET IO.
Per il sistema di automazione S7-1500:
● STEP 7 Professional dalla versione V13
● CPU S7-15XX con versione firmware V1.5 o superiore
● Il parametro di avvio "Confronto tra configurazione prefissata e attuale" è impostato su
"Avvio della CPU anche in caso di divergenze" (default).
Il parametro "Confronto tra configurazione prefissata e attuale" si trova nella finestra di
ispezione, nelle proprietà della CPU, alla voce "Generale > Avviamento".
Per il sistema di periferia decentrata ET 200MP:
● STEP 7 Professional dalla versione V13
● IM 155-5 PN ST/HF
● Il modulo di interfaccia è stato assegnato a un IO Controller/master DP in STEP 7
● Il parametro di avvio "Confronto tra unità prefissata e attuale" è impostato su "Avvio della
CPU anche in caso di divergenze" (default).
Il parametro "Confronto tra unità prefissata e attuale" si trova nella finestra di ispezione,
nelle proprietà del modulo di interfaccia, alla voce "Generale > Parametri dell'unità" nel
campo "Avviamento".
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
145
Concetti di automazione flessibili
9.2 Controllo di configurazione (ampliamenti futuri)
Operazioni necessarie
Durante la progettazione della CPU/del modulo di interfaccia attivare il parametro "Consenti
riconfigurazione del dispositivo tramite programma utente".
● Sulle CPU S7-1500 il parametro "Consenti riconfigurazione del dispositivo tramite
programma utente" si trova nell'area "Controllo di configurazione".
● Nei moduli di interfaccia IM 155-5 PN il parametro "Consenti riconfigurazione del
dispositivo tramite programma utente" si trova in "Generale > Parametri dell'unità" nel
campo "Controllo di configurazione".
Figura 9-2
Esempio di attivazione del controllo di configurazione con una CPU S7-1500
Sistema di automazione
146
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Concetti di automazione flessibili
9.2 Controllo di configurazione (ampliamenti futuri)
9.2.2
Creazione del set di dati di comando
Operazioni necessarie
Per creare un set di dati di comando per il controllo di configurazione, procedere come
indicato nel seguito:
1. Creare un tipo di dati PLC che contenga la struttura del set di dati di comando.
La struttura del set di dati di comando si trova:
– per il sistema di automazione S7-1500 nel capitolo Set di dati di comando per il
sistema di automazione S7-1500 (Pagina 149)
– per il sistema di periferia decentrata ET 200MP nel capitolo Set di dati di comando per
il sistema di periferia decentrata ET 200MP (Pagina 150)
Figura 9-3
Esempio di creazione del set di dati di comando 196 con una CPU S7-1500
2. Creare un blocco dati globale.
3. Creare nel blocco dati un Array con lo stesso tipo di dati del tipo di dati PLC appena
creato.
La figura seguente mostra un blocco dati contenente tre set di dati di comando per una
CPU S7-1500.
Figura 9-4
Blocchi dati per il controllo di configurazione
Sistema di automazione
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147
Concetti di automazione flessibili
9.2 Controllo di configurazione (ampliamenti futuri)
4. Inserire nei set di dati di comando nella colonna "Valore di avvio" l'assegnazione tra
modulo e posto connettore.
Figura 9-5
Assegnazione dei posti connettore
Regole
Osservare le seguenti regole:
● Le registrazioni dei posti connettore nel set di dati di comando al di fuori del master della
stazione vengono ignorate dalla CPU/dal modulo di interfaccia.
● Le registrazioni devono essere contenute nel set di dati di comando fino all'ultimo posto
connettore dell'opzione della stazione.
● Ogni posto connettore di un'opzione della stazione può essere presente una sola volta
nel set di dati di comando.
● Ogni posto connettore di un'opzione della stazione può essere assegnato a un solo posto
connettore nel master della stazione.
● Anche gli alimentatori di sistema (PS) possono essere soggetti al controllo di
configurazione.
Nota
Controllo di configurazione per alimentatori di sistema
Nel caso di una configurazione caricata per mezzo di un set di dati (opzione della
stazione) STEP 7 non verifica automaticamente se il bilancio dei consumi viene
rispettato.
Assicurarsi che in ogni segmento power dell'opzione della stazione la potenza erogata
sia maggiore/uguale a quella assorbita.
Ulteriori informazioni sono disponibili nel capitolo Bilancio dei consumi (Pagina 44).
Sistema di automazione
148
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Concetti di automazione flessibili
9.2 Controllo di configurazione (ampliamenti futuri)
Utilizzo dei moduli di comunicazione
● Moduli di comunicazione punto a punto:
i moduli di comunicazione punto a punto si possono utilizzare senza limitazioni per il
controllo di configurazione.
● Moduli di comunicazione PROFINET/Ethernet e PROFIBUS:
le CPU con versione firmware V1.7 e superiore supportano il controllo di configurazione
con l'impiego dei moduli di comunicazione PROFINET/Ethernet o PROFIBUS. Se nella
configurazione centrale sono inseriti dei moduli di comunicazione per
PROFINET/Ethernet o PROFIBUS, quindi ad es. un CM 1542-5 (master DP o slave DP),
questi moduli di comunicazione non sono influenzabili dal controllo di configurazione.
Perciò questi moduli devono essere lasciati sui posti connettore predefiniti nel master
della stazione e i numeri dei posti connettore devono essere registrati dal master della
stazione nel set di dati di comando ("posto connettore opzione stazione = posto
connettore master stazione"). In un'opzione della stazione devono essere presenti nel set
di dati di comando tutti i posti connettore fino al modulo di comunicazione più lontano
dalla CPU. Per garantire la massima flessibilità inserire i moduli di comunicazione
direttamente a destra della CPU.
9.2.2.1
Set di dati di comando per il sistema di automazione S7-1500
Assegnazione slot
La tabella seguente mostra l'assegnazione dei moduli ai posti connettore per il sistema di
automazione S7-1500.
Tabella 9- 2
Assegnazione slot
Posto connettore
Moduli
Osservazioni
0
Alimentazione di sistema (opzionale)
A monte della CPU
1
CPU
Il posto connettore 1 è sempre la CPU
2 - 31
Moduli di periferia/alimentatori di sistema, a seconda dell'opzione della stazione
A valle della CPU
Sistema di automazione
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149
Concetti di automazione flessibili
9.2 Controllo di configurazione (ampliamenti futuri)
Set di dati di comando
Per il controllo di configurazione nel sistema di automazione S7-1500 si definisce un set di
dati di comando 196 V4.0 che contiene un'assegnazione dei posti connettore. La tabella
seguente mostra la configurazione del set di dati di comando con spiegazioni sui singoli
elementi.
Tabella 9- 3
Controllo di configurazione: struttura del set di dati di comando 196
Byte
Elemento
Codifica
Spiegazione
0
Lunghezza del blocco
4 + numero di posti connettore
Header
1
ID del blocco
196
2
Versione
4
3
Versione
0
4
Posto connettore 0 del
master della stazione
Assegnazione del posto connettore nell'opzione della stazione
5
Posto connettore 1 del
master della stazione
Assegnazione del posto connettore 1 nell'opzione della stazione
6
Posto connettore 2 del
master della stazione
7
Posto connettore 3 del
master della stazione
:
:
4 + (n. max.
Posto connettore masposto connettore) simo del master della
stazione
9.2.2.2
Elemento di comando
Contiene l'informazione su quale modulo
è inserito su quale posto connettore.
Per sapere quale valore inserire in quale
byte seguire la regola seguente:
(sempre 1, perché la CPU è
sempre inserita nel posto connet- • Se il modulo è disponibile nell'opziotore 1)
ne della stazione, inserire il numero
Assegnazione del posto connetdi posto connettore del modulo.
tore nell'opzione della stazione
• Se il modulo non è disponibile
Assegnazione del posto connetnell'opzione della stazione, immettetore nell'opzione della stazione
re 255.
:
Assegnazione del posto connettore nell'opzione della stazione
Set di dati di comando per il sistema di periferia decentrata ET 200MP
Assegnazione slot
La tabella seguente mostra l'assegnazione dei moduli ai posti connettore per il sistema di
periferia decentrata ET 200MP.
Tabella 9- 4
Assegnazione slot
Posto connettore
Moduli
Osservazioni
0
Alimentazione di sistema (opzionale)
A monte del modulo di interfaccia
1
Modulo di interfaccia
Il modulo di interfaccia (posto connettore 1) non è un elemento del controllo di configurazione bensì provvede al
comando di quest'ultimo
2 - 31
Moduli di periferia/alimentatori di sistema, a A valle del modulo di interfaccia
seconda dell'opzione della stazione
Sistema di automazione
150
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Concetti di automazione flessibili
9.2 Controllo di configurazione (ampliamenti futuri)
Set di dati di comando
Per il controllo di configurazione nel sistema di periferia decentrata ET 200MP si definisce un
set di dati di comando 196 V3.0 che contiene un'assegnazione dei posti connettore. La
tabella seguente mostra la configurazione del set di dati di comando con spiegazioni sui
singoli elementi.
Tabella 9- 5
Controllo di configurazione: struttura del set di dati di comando 196
Byte
Elemento
Codifica
Spiegazione
0
Lunghezza del blocco
4 + numero di posti connettore
Header
1
ID del blocco
196
2
Versione
3
3
Versione
0
4
Posto connettore 0 del
master della stazione
Assegnazione del posto
connettore nell'opzione della
stazione
Elemento di comando
Posto connettore 2 del
master della stazione
Assegnazione del posto
connettore nell'opzione della
stazione
Per sapere quale valore inserire in quale
byte seguire la regola seguente:
5
6
Posto connettore 3 del
master della stazione
Assegnazione del posto
connettore nell'opzione della
stazione
:
:
:
4 + (n° posto connettore max. - 1)
Posto connettore massimo del master della stazione
Assegnazione del posto
connettore nell'opzione della
stazione
9.2.2.3
Contiene l'informazione su quale modulo
è inserito su quale posto connettore.
•
Se il modulo è disponibile nell'opzione
della stazione, inserire il numero di
posto connettore del modulo.
•
Se il modulo non è disponibile nell'opzione della stazione, immettere 127.
Set di dati di conferma del sistema di periferia decentrata ET 200MP
Principio funzionale
Il set di dati di conferma fornisce informazioni sulla correttezza dell'assegnazione dei moduli
offrendo così la possibilità di riconoscere eventuali errori di assegnazione nel set di dati di
comando. Il set di dati di conferma viene creato da un set di dati 197 V2.0 separato.
Assegnazione slot
Il set di dati di conferma esiste soltanto se è stato progettato il controllo di configurazione e si
riferisce sempre alla configurazione massima senza modulo di interfaccia, ovvero a 31 posti
connettore.
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
151
Concetti di automazione flessibili
9.2 Controllo di configurazione (ampliamenti futuri)
La tabella seguente mostra l'assegnazione dei moduli ai posti connettore.
Tabella 9- 6
Assegnazione slot
Posto connettore
Moduli
Osservazioni
0
Alimentazione di sistema (opzionale)
A monte del modulo di interfaccia
2 - 31
Moduli di periferia/alimentatori di sistema, a seconda dell'opzione della stazione
A valle del modulo di interfaccia
È possibile una lettura parziale del set di dati di conferma.
Set di dati di conferma
Tabella 9- 7
Set di dati di conferma
Byte
Elemento
Codifica
Spiegazione
0
Lunghezza del blocco
66
Header
1
ID del blocco
197
2
Versione
2
3
0
4
Stato posto connettore 0
0/1
Stato = 1:
5
riservati
0
•
6
Stato posto connettore 2
0/1
7
riservato
0
:
:
:
64
Stato posto connettore n
Posto connettore max.
65
riservato
0
il modulo del master della stazione è inserito
nell'opzione della stazione
Il posto connettore è contrassegnato come non
disponibile nel set di dati di comando
Stato = 0:
•
•
Modulo estratto
•
Nell'opzione della stazione è inserito il modulo
errato*
* Impossibile quando il posto connettore è contrassegnato come non disponibile.
Nota
I dati nel set di dati di conferma vengono sempre rappresentati per tutti i moduli. In una
configurazione Shared Device non ha alcuna importanza a quale IO Controller sono
assegnati i singoli moduli.
Finché non è stato trasferito un set di dati di comando, nella formazione del set di dati 197 si
presuppone un'assegnazione 1:1 dei moduli (master stazione → opzione stazione).
Sistema di automazione
152
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Concetti di automazione flessibili
9.2 Controllo di configurazione (ampliamenti futuri)
Messaggi di errore
In presenza di un errore, durante la lettura del set di dati di conferma, l'istruzione RDREC
emette i seguenti messaggi di errore nel parametro del blocco STATUS:
Tabella 9- 8
Messaggi di errore
Codice di errore
Significato
80B1H
Lunghezza non ammessa; la lunghezza indicata nel set di dati 197 non è corretta.
80B5H
Controllo di configurazione non progettato
80B8H
Errore di parametro
Gli errori dei parametri sono causati dagli eventi seguenti:
9.2.2.4
•
ID del blocco errato nell'intestazione (diverso da 197)
•
ID della versione non valido nell'intestazione
•
è stato impostato un bit riservato
•
a diversi posti connettore nel master della stazione è stato assegnato lo stesso posto connettore nell'opzione della stazione
Esempi di controllo di configurazione
Di seguito viene progettato un master della stazione in STEP 7 costituito da alimentazione di
sistema, CPU e 3 moduli di periferia.
Il modulo nel posto connettore 3 non è presente nell'opzione della stazione 1 e viene
"nascosto" dal controllo di configurazione.
Nell'opzione della stazione 2 l'ordine dei moduli nei posti connettore 3 e 4 è invertito.
L'ordine modificato dei moduli viene notificato alla CPU mediante un set di dati di comando
modificato.
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
153
Concetti di automazione flessibili
9.2 Controllo di configurazione (ampliamenti futuri)
Opzione della stazione 1 con modulo non presente
Il modulo che nel master della stazione si trova sul posto connettore 3 non è disponibile
nell'opzione della stazione 1. Contrassegnare il posto connettore 3 nel set di dati di comando
con 255 (= non disponibile).
①
Il modulo non è presente nell'opzione della stazione 1.
Figura 9-6
Esempio: Configurazione hardware dell'opzione della stazione 1 con il corrispondente
set di dati di comando in STEP 7
Sistema di automazione
154
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Concetti di automazione flessibili
9.2 Controllo di configurazione (ampliamenti futuri)
Opzione della stazione 2 con sequenza modificata dei moduli
L'ordine dei moduli nei posti connettore 3 e 4 è invertito.
Figura 9-7
Esempio: Configurazione hardware dell'opzione della stazione 2 con il corrispondente
set di dati di comando in STEP 7
Sistema di automazione
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Concetti di automazione flessibili
9.2 Controllo di configurazione (ampliamenti futuri)
Esempio applicativo dettagliato
Un esempio applicativo dettagliato per il controllo di configurazione su S7-1500 si trova qui
(https://support.industry.siemens.com/cs/ww/it/view/29430270) nella sezione "Esempio
applicativo per ET 200SP (PROFINET) e S7-1500 sulla base della biblioteca".
9.2.3
Trasferimento del set di dati di comando nel programma di avvio della CPU
Operazioni necessarie
Con l'istruzione WRREC (scrivi set di dati) trasferire alla CPU/al modulo di interfaccia il set di
dati di comando 196 creato.
Parametri dell'istruzione WRREC
Qui di seguito sono riportate le spiegazioni sui singoli parametri dell'istruzione WRREC cui si
devono assegnare determinati valori nel contesto del controllo di configurazione. Per ulteriori
informazioni sull'istruzione WRREC consultare la Guida in linea a STEP 7.
ID
Identificativo HW
•
Per il controllo di configurazione di moduli centrali, utilizzare l'identificativo HW della
CPU.
Se la CPU è selezionata nella vista di rete o dei dispositivi, l'identificativo HW si
trova nella scheda Costanti di sistema della finestra di ispezione.
Utilizzare il valore delle costanti di sistema "Local~Configuration".
•
Per il controllo di configurazione per la periferia decentrata utilizzare l'identificativo
HW del modulo di interfaccia.
Se il modulo di interfaccia è selezionato nella vista di rete o dei dispositivi, l'identificativo HW si trova nella scheda Costanti di sistema della finestra di ispezione. Utilizzare il valore delle costanti di sistema "<Nome-del-modulo-interfaccia>~Head".
INDEX
Numero del set di dati: 196 (decimale)
RECORD
Set di dati di comando da trasferire.
Per la struttura del set di dati di comando vedere il capitolo Creazione del set di dati di
comando (Pagina 147).
Sistema di automazione
156
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Concetti di automazione flessibili
9.2 Controllo di configurazione (ampliamenti futuri)
Messaggi di errore
In presenza di un errore, l'istruzione WRREC emette i seguenti messaggi di errore nel
parametro del blocco STATUS:
Tabella 9- 9
Messaggi di errore
Codice di errore
Significato
80B1H
Lunghezza non ammessa; la lunghezza indicata nel set di dati 196 non è corretta.
80B5H
Controllo di configurazione non parametrizzato.
80E2H
Il set di dati è stato trasferito nel contesto OB errato. Il set di dati deve essere
trasferito nel programma di avvio.
80B8H
Errore di parametro
Le cause di un errore di parametro sono le seguenti:
•
ID del blocco errato nell'intestazione (diverso da 196)
•
ID della versione non valido nell'intestazione
•
è stato impostato un bit riservato
•
a un posto connettore del master della stazione è stato assegnato un posto
connettore non valido nell'opzione della stazione
•
a diversi posti connettore nel master della stazione è stato assegnato lo
stesso posto connettore nell'opzione della stazione
•
per Shared Device a livello di sottomodulo: violazione delle limitazioni definite
Sistema di automazione
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157
Concetti di automazione flessibili
9.2 Controllo di configurazione (ampliamenti futuri)
Particolarità del trasferimento del set di dati di comando alla CPU
● Se è stato attivato il controllo di configurazione, la CPU non è operativa senza set di dati
di comando. Se nell'OB di avvio (ad es. OB 100) non viene trasferito un set di dati di
comando valido, la CPU torna dall'avvio allo stato STOP. In questo caso la periferia
centrale non viene inizializzata. Nel buffer di diagnostica viene registrata la causa dello
stato di funzionamento STOP.
Nota
Se nell'OB di avvio alla CPU viene trasmesso un set di dati di comando errato, in seguito
può accadere che l'avvio di quest'ultima venga impedito.
Eseguire in questo caso il reset alle impostazione di fabbrica della CPU, quindi
trasmettere un set di dati di comando valido.
● La CPU elabora l'istruzione WRREC per il trasferimento asincrono del set di dati di
comando. Pertanto è necessario richiamare ripetutamente WRREC in un loop nell'OB di
avviamento (ad es. OB 100) finché i parametri di uscita BUSY" o "DONE" indicano che il
set di dati è stato trasferito.
– Suggerimento: per la programmazione del loop utilizzare il linguaggio di
programmazione SCL con l'istruzione REPEAT ... UNTIL.
REPEAT
"WRREC_DB"(REQ := "start_config_control",
ID := "Local~Configuration",
INDEX := 196,
LEN := "conf_LEN",
DONE => "conf_DONE",
BUSY => "conf_BUSY",
RECORD := "ConfDB".ConfigControl["ConfDB".Option],
//selezione set di dati di comando*
ERROR => "conf_ERROR",
STATUS => "conf_STATUS");
UNTIL NOT "conf_BUSY"
END_REPEAT;
* Selezione dell'opzione della stazione nel programma utente. Affinché la CPU sia in
grado di individuare l'opzione della stazione da impiegare, nel programma utente
dovrà essere configurata un'apposita opzione per la selezione tra i diversi set di dati di
comando. La selezione può essere ad es. configurata mediante una variabile Int che
indirizza un elemento Array. La variabile per la selezione del set di dati di comando
deve trovarsi nell'area di memoria a ritenzione. Se non è a ritenzione, la variabile
viene inizializzata all'avvio della CPU e sarà pertanto inutilizzabile per la selezione
dell'opzione della stazione.
– Nei linguaggi di programmazione grafici è possibile realizzare il loop con l'aiuto di
istruzioni per il comando del programma.
Sistema di automazione
158
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Concetti di automazione flessibili
9.2 Controllo di configurazione (ampliamenti futuri)
Esempio in FUP: con l'istruzione LABEL (etichetta di salto) e con l'istruzione JMP
(Salta se RLO=1) si programma un loop.
Figura 9-8
WRREC
● Il set di dati di comando viene salvato a ritenzione nella CPU. Attenzione:
– La ritenzione del set di dati di comando è indipendente dalle impostazioni di ritenzione
nell'area di memoria di STEP 7. (In altri termini l'area di memoria in cui è progettato il
set di dati di comando non deve essere parametrizzata con ritenzione).
– Scrivendo un set di dati di comando con configurazione modificata, il set di dati 196
originario, salvato a ritenzione, viene cancellato e viene salvato a ritenzione il nuovo
set di dati 196. Successivamente la CPU si riavvia con la configurazione modificata.
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
159
Concetti di automazione flessibili
9.2 Controllo di configurazione (ampliamenti futuri)
Particolarità del trasferimento del set di dati di comando al modulo di interfaccia
● Se è stato attivato il controllo di configurazione, la stazione ET 200MP non è operativa
senza set di dati di comando. Finché non viene trasferito un set di dati di comando valido
la CPU considera come guasti i moduli di periferia e questi mostrano una reazione
rispetto al valore sostitutivo. Il modulo di interfaccia continua lo scambio dati.
● Il set di dati di comando viene salvato a ritenzione nel modulo di interfaccia. Attenzione:
– Se la configurazione rimane invariata non è necessario riscrivere il set di dati di
comando 196 in caso di nuovo avvio.
– Se si scrive un set di dati di comando con una configurazione modificata, nel sistema
di periferia decentrata si verifica un guasto alla stazione. Il set di dati 196 originario
viene cancellato e viene salvato a ritenzione il nuovo set di dati 196. Successivamente
la stazione si riavvia con la configurazione modificata.
9.2.4
Comportamento durante il funzionamento
Effetto della discrepanza tra master e opzione della stazione:
Per la visualizzazione online e la visualizzazione nel buffer di diagnostica (modulo o.k. o
modulo difettoso) viene sempre utilizzato il master della stazione e non l'opzione della
stazione, che è diversa.
Esempio: un modulo fornisce una diagnostica. Nel master della stazione questo modulo è
configurato nel posto connettore 4, ma nell'opzione della stazione è inserito nel posto
connettore 3 (modulo mancante; vedere l'esempio nel prossimo capitolo). La Vista online
(master della stazione) visualizza un modulo errato sul posto connettore 4. Nella
configurazione reale il modulo nel posto connettore 3 segnala un errore tramite LED.
Comportamento in caso di assenza di moduli
Se nel set di dati di comando sono registrati dei moduli "non disponibili", il sistema di
automazione si comporta nel modo seguente:
● I moduli contrassegnati come non presenti nel set di dati di comando non forniscono
alcuna diagnostica, il loro stato è sempre ok. Lo stato del valore è ok.
● Accesso diretto in scrittura alle uscite non presenti o accesso in scrittura all'immagine di
processo delle uscite non presenti: non ha effetto; non vengono segnalati errori di
accesso.
● Accesso diretto in lettura agli ingressi non presenti o accesso in lettura all'immagine di
processo degli ingressi non presenti: viene emesso il valore "0"; non vengono segnalati
errori di accesso.
● Scrittura del set di dati in un modulo inesistente: non ha effetto; non vengono segnalati
errori.
● Lettura del set di dati di un modulo inesistente: il parametro di uscita STATUS
dell'istruzione RDREC fornisce il valore 80A3H "Errore CM generale".
Sistema di automazione
160
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Messa in servizio
10.1
10
Panoramica
Introduzione
Questo capitolo fornisce informazioni sui seguenti argomenti:
● Controllo precedente la prima attivazione
● Estrazione/inserimento della SIMATIC Memory Card
● Prima accensione della CPU
● Prima accensione dell'ET 200MP su PROFINET IO
● Prima accensione dell'ET 200MP su PROFIBUS DP
● Stati di funzionamento della CPU
● Cancellazione totale della CPU
● Dati di identificazione e manutenzione
Presupposti per la messa in servizio
Nota
Esecuzione di test
È necessario provvedere alla sicurezza dell'impianto. Eseguire pertanto un test di
funzionamento completo e i test di sicurezza necessari prima di procedere alla messa in
servizio definitiva.
Includere nei test anche gli errori prevedibili. In questo modo si evita di mettere a rischio
persone o impianti durante il funzionamento.
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
161
Messa in servizio
10.1 Panoramica
PRONETA
SIEMENS PRONETA è un tool software basato su PC messo a disposizione gratuitamente
che semplifica la messa in servizio di impianti PROFINET in quanto svolge i compiti
seguenti:
● Panoramica della topologia che scansiona automaticamente PROFINET e visualizza tutti
i componenti collegati. Questa panoramica può essere esportata in forma di elenco di
dispositivi. Esiste la possibilità di nominare i componenti ed eseguire altri compiti di
configurazione semplici, nonché di sincronizzare la configurazione reale con un impianto
di riferimento.
● IO Check, per un rapido test del cablaggio di un impianto e della configurazione modulare
dei componenti. Con la lettura e la scrittura degli ingressi e delle uscite PRONETA
assicura che la periferia decentrata sia cablata correttamente con i sensori e gli attuatori.
PRONETA è in grado di creare profili modello per i test e di salvare protocolli per
documentare i risultati dei test.
● Tutti i compiti possono essere eseguiti ancor prima di integrare una CPU nella rete.
Poiché oltre a questo non sono necessari altri tool di engineering o hardware, PRONETA
consente una verifica comoda e rapida della configurazione di un impianto fin dalle fasi
iniziali.
Per maggiori informazioni su PRONETA vedere qui
(http://support.automation.siemens.com/WW/view/en/67460624).
SIMATIC Automation Tool
SIMATIC Automation Tool è un ulteriore tool software gratuito basato su PC e concepito per
fornire supporto alla messa in servizio del sistema di automazione S7-1500/del sistema di
periferia decentrata ET 200MP.
Con questo tool la messa in servizio e gli interventi di service vengono eseguiti
indipendentemente dal TIA Portal.
SIMATIC Automation Tool offre le seguenti funzioni:
● Scansione della rete e creazione di una tabella che rappresenta i dispositivi accessibili
nella rete. Le CPU e i moduli configurati e non configurati sono contenuti nella tabella
memorizzata in un file di progetto SAT sicuro.
● LED intermittente su un dispositivo per consentirne la localizzazione fisica
● Caricamento degli indirizzi (IP, sottorete, gateway) in un dispositivo
● Caricamento del nome PROFINET (nome della stazione) in un dispositivo
● Impostazione dell'ora in una CPU all'ora attuale del PG/PC (dispositivo di
programmazione/personal computer)
● Caricamento di un nuovo programma in una CPU
● Caricamento di un aggiornamento firmware in una CPU o in un modulo
● Commutazione di una CPU nello stato di funzionamento RUN o STOP
● Cancellazione totale della memoria di una CPU
● Lettura del buffer di diagnostica di una CPU
● Caricamento dei dati del service da una CPU
● Backup/ripristino dei dati della CPU in un file di backup
● Reset di dispositivi alle impostazioni di fabbrica
Maggiori informazioni su SIMATIC Automation Tool sono disponibili qui
(https://support.industry.siemens.com/cs/ww/de/view/98161300)
Sistema di automazione
162
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Messa in servizio
10.2 Controllo precedente la prima attivazione
10.2
Controllo precedente la prima attivazione
Controllo precedente la prima attivazione
Prima di procedere alla prima attivazione controllare il montaggio e il cablaggio del sistema
di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP.
Domande relative al controllo
Le seguenti domande forniscono una linea guida sotto forma di lista di verifica per il controllo
del sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP.
Telaio porta moduli
● Le guide profilate sono state montate correttamente e fissate alla parete, all'incastellatura
o all'armadio?
● Le canaline dei cavi sono state montate correttamente?
● Le distanze minime sono state rispettate?
Collegamento a terra e a massa
● La guida profilata è collegata al conduttore di terra?
● È stato realizzato un collegamento corretto per tutte le guide profilate tra la massa di
riferimento e la terra?
● I cavi equipotenziali necessari sono collegati a bassa impedenza con le parti dell'impianto
interessate?
Montaggio e cablaggio dei moduli
● I moduli sono stati tutti inseriti/montati come indicato nello schema di montaggio e in base
alla progettazione con STEP 7 e sono stati fissati alla guida profilata?
● I connettori frontali sono stati tutti cablati correttamente e inseriti come previsto nello
schema elettrico?
● I moduli montati sono quelli corretti e sono stati collegati mediante il connettore a U?
● I connettori a U non sporgono oltre i moduli esterni né a sinistra né a destra del sistema
di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP?
Alimentatore di sistema o di carico
● Sono stati spenti tutti gli alimentatori di sistema e di carico?
● Il connettore per il collegamento di rete è cablato correttamente?
● La tensione di rete è collegata?
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
163
Messa in servizio
10.3 Procedra di messa in servizio del sistema di automazione S7-1500
10.3
Procedra di messa in servizio del sistema di automazione S7-1500
Presupposti
● La CPU si trova nello stato "Impostazioni di fabbrica" o è stata resettata alle impostazioni
di fabbrica (vedere Reset della CPU alle impostazioni di fabbrica (Pagina 221)).
● La SIMATIC Memory Card si trova nello stato di fornitura o è formattata.
Procedura di messa in servizio
Per la prima messa in servizio di un sistema di automazione S7-1500 si raccomanda di
procedere come segue:
Tabella 10- 1 Procedura di messa in servizio di SIMATIC S7-1500
Passo
Procedura
1
Progettare l'hardware in STEP 7 ed eseguire un
Capitolo Bilancio dei consumi (Pagina 44)
bilancio dei consumi (vedere anche "Presupposti:
CPU come nodo di bus")
Vedere...
2
Creazione del programma utente
Guida in linea a STEP 7
3
Inserire i moduli necessari
Capitolo Montaggio (Pagina 47)
4
Cablare la configurazione (alimentazioni di sistema, connettore frontale...)
Capitolo Collegamento (Pagina 62)
5
Inserire la SIMATIC Memory Card nella CPU
Capitolo Estrazione/inserimento della SIMATIC Memory
Card dalla/nella CPU (Pagina 165)
6
Accendere la CPU e l'alimentazione di sistema
Vedere il capitolo Prima accensione della CPU (Pagina 167)
7
Controllare i LED
Il significato dei LED è spiegato nei manuali del prodotto dei
moduli.
8
Analisi delle informazioni sul display della CPU
Capitolo Display della CPU (Pagina 195)
9
Configurare l'hardware in STEP 7 e caricarlo
nella CPU
Funzioni online e di diagnostica in STEP 7
10
Testare gli ingressi e le uscite
Sono utili le funzioni: Controllo e comando di variabili, esecuzione di test con stato di programma, forzamento, comando di uscite in STOP. Vedere il capitolo Funzioni di test
e eliminazione delle anomalie (Pagina 228)
Sistema di automazione
164
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Messa in servizio
10.3 Procedra di messa in servizio del sistema di automazione S7-1500
Presupposti: CPU come nodo di bus
Per il funzionamento di una CPU come nodo di bus osservare quanto segue.
● Interfaccia PROFIBUS
– L'interfaccia PROFIBUS integrata della CPU deve essere progettata con STEP 7
(indirizzo di nodo e parametri di bus impostati).
– La CPU deve essere collegata alla sottorete.
– Devono essere attivate le resistenze terminali nei limiti dei segmenti.
Vedere il manuale di guida alle funzioni PROFIBUS
(http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/59193579)
● Interfaccia PROFINET
– L'interfaccia PROFINET integrata della CPU deve essere progettata con STEP 7
(Indirizzo IP e nome dispositivi impostati).
– La CPU deve essere collegata alla sottorete.
Vedere il manuale di guida alle funzioni PROFINET
(http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/49948856)
10.3.1
Estrazione/inserimento della SIMATIC Memory Card dalla/nella CPU
Presupposti
La CPU supporta solo SIMATIC Memory Card preformattate. Prima dell'uso cancellare dalla
SIMATIC Memory Card tutti i dati eventualmente salvati in precedenza. Ulteriori informazioni
sulla cancellazione del contenuto della SIMATIC Memory Card sono riportate nel capitolo
SIMATIC Memory Card - Panoramica (Pagina 189).
Per utilizzare la SIMATIC Memory Card accertarsi che non sia protetta in scrittura spostando
il cursore sulla SIMATIC Memory Card dalla posizione di blocco (Lock).
Se la SIMATIC Memory Card inserita è protetta in scrittura, il display della CPU visualizza
e scrive un
nel menu "Scheda di memoria", alla voce "Vista generale", il simbolo
messaggio sul livello inferiore del menu.
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
165
Messa in servizio
10.3 Procedra di messa in servizio del sistema di automazione S7-1500
Inserimento della SIMATIC Memory Card
Per inserire una SIMATIC Memory Card procedere come segue:
1. Aprire lo sportello frontale della CPU.
2. Accertarsi che la CPU sia disattivata o in modo di funzionamento STOP.
3. Inserire la SIMATIC Memory Card come raffigurato sulla CPU, nel vano per la SIMATIC
Memory Card.
Figura 10-1
Vano per la SIMATIC Memory Card
4. Inserire la SIMATIC Memory Card esercitando una leggera pressione nella CPU, fino a
quando la SIMATIC Memory Card non si blocca in posizione.
Estrazione della SIMATIC Memory Card
Per estrarre una SIMATIC Memory Card procedere come segue:
1. Aprire lo sportello frontale.
2. Impostare la CPU in STOP.
3. Inserire la SIMATIC Memory Card esercitando una leggera pressione nella CPU. Una
volta sganciata la SIMATIC Memory Card, rimuoverla.
Rimuovere la SIMATIC Memory Card solo in modalità RETE OFF o in stato STOP della
CPU. Accertarsi che nello stato STOP non siano attive funzioni di scrittura (funzioni online
con il PG, ad es. Carica/elimina blocco, funzioni di test) o che non fossero attive prima di
RETE OFF.
Se si rimuove la SIMATIC Memory Card durante un'operazione di scrittura possono
verificarsi i seguenti problemi:
● il contenuto di un file può essere incompleto
● il file non è più leggibile oppure non è più disponibile
● tutto il contenuto dei dati risulta corrotto
Relativamente alla cancellazione della SIMATIC Memory Card osservare anche la seguente
FAQ in Internet (https://support.industry.siemens.com/cs/ww/it/view/59457183).
Sistema di automazione
166
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Messa in servizio
10.3 Procedra di messa in servizio del sistema di automazione S7-1500
Reazioni dopo l'estrazione/inserimento della SIMATIC Memory Card
Quando si estrae e si inserisce la SIMATIC Memory Card nella CPU in stato di
funzionamento STOP, la SIMATIC Memory Card viene nuovamente analizzata. La CPU
confronta il contenuto della progettazione sulla SIMATIC Memory Card con i dati salvati a
ritenzione. Se i dati salvati a ritenzione coincidono con i dati della progettazione sulla
SIMATIC Memory Card, i dati a ritenzione vengono conservati. Se questi dati sono diversi, la
CPU esegue automaticamente una cancellazione totale (ovvero cancella anche i dati a
ritenzione) ed entra in STOP.
La CPU analizza la SIMATIC Memory Card e segnala l'operazione attraverso il LED
RUN/STOP che lampeggia.
Riferimenti
Ulteriori informazioni sulla SIMATIC Memory Card sono riportate nel capitolo SIMATIC
Memory Card (Pagina 189).
10.3.2
Prima accensione della CPU
Presupposti
● Il sistema di automazione S7-1500 è già montato e cablato.
● La SIMATIC Memory Card è inserita nella CPU.
Procedura
Per la messa in servizio di una CPU procedere come segue.
1. Attivare l'alimentatore di sistema o l'alimentatore di carico.
Risultato:
● La CPU esegue un test di avviamento:
– Tutti i LED lampeggiano a 2 Hz
– Il LED RUN/STOP lampeggia alternativamente con luce gialla/verde
– Il LED ERROR lampeggia con luce rossa
– Il LED MAINT lampeggia con luce gialla
● La CPU esegue l'inizializzazione del sistema e analizza la SIMATIC Memory Card:
– Il LED RUN/STOP si accende a 2 Hz
● Al termine dell'inizializzazione del sistema la CPU va in STOP:
– il LED RUN/STOP si accende con luce gialla
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
167
Messa in servizio
10.4 Procedura di messa in servizio del sistema di periferia decentrata ET 200MP
10.4
Procedura di messa in servizio del sistema di periferia decentrata
ET 200MP
10.4.1
Messa in servizio dell'ET 200MP su PROFINET IO
Introduzione
La messa in servizio del sistema di automazione dipende dalla configurazione specifica
dell'impianto.
Il procedimento seguente descrive la messa in servizio del sistema di periferia decentrata in
un IO Controller.
Procedimento per la messa in servizio
Per la messa in servizio dell'ET 200MP come IO Device su PROFINET IO si raccomanda di
procedere nel modo seguente:
Tabella 10- 2 Procedura di messa in servizio dell'ET 200MP come IO Device su PROFINET IO
Passo
Procedimento
Vedere...
1
Montare l'ET 200MP
Capitolo Montaggio (Pagina 47)
2
Collegare l'ET 200MP
Capitolo Collegamento (Pagina 62)
•
Tensioni di alimentazione
•
PROFINET IO
•
Sensori e attuatori
4
Progettare l'IO Controller
Manuale del prodotto della CPU o documentazione
dell'IO Controller
5
Inserire le tensioni di alimentazione per l'IO Controller
Manuale del prodotto della CPU o documentazione
dell'IO Controller
6
Inserire le tensioni di alimentazione per gli IO Device
Manuale del prodotto Modulo di interfaccia
(http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/672
95970/133300)
7
Caricare la progettazione
nell'IO Controller
Guida in linea a STEP 7
8
Portare l'IO Controller in stato
di funzionamento RUN
Manuale del prodotto della CPU o documentazione
dell'IO Controller
9
Controllare i LED
Manuale del prodotto Modulo di interfaccia
(http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/672
95970/133300)
10
Testare gli ingressi e le uscite
Sono utili le funzioni: controllo e comando di variabili,
esecuzione di test con stato di programma, forzamento,
comando di uscite. Vedere il capitolo Funzioni di test e
eliminazione delle anomalie (Pagina 228)
Sistema di automazione
168
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Messa in servizio
10.4 Procedura di messa in servizio del sistema di periferia decentrata ET 200MP
Nota
In caso di commutazioni dello stato di funzionamento dell'IO Controller da RUN a STOP
oppure da STOP a RUN può durare alcuni millisecondi finché abbia luogo la rispettiva
commutazioni dello stato di funzionamento per gli ingressi e le uscite di tutti i moduli di
periferia della stazione ET 200MP. Questo ritardo vale anche per il funzionamento in
sincronismo di clock.
10.4.2
Messa in servizio dell'ET 200MP su PROFIBUS DP
Introduzione
La messa in servizio del sistema di automazione dipende dalla configurazione specifica
dell'impianto.
Il procedimento seguente descrive la messa in servizio del sistema di periferia decentrata
ET 200MP in un master DP.
Procedura di messa in servizio
Per la messa in servizio dell'ET 200MP come slave DP su PROFIBUS DP si raccomanda di
procedere nel modo seguente:
Tabella 10- 3 Procedura di messa in servizio dell'ET 200MP come slave DP su PROFIBUS DP
Passo
Procedura
Vedere...
1
Montare l'ET 200MP (con
l'IM 155-5 DP ST)
Capitolo Montaggio (Pagina 47)
2
Impostare l'indirizzo PROFIBUS sul Manuale del prodotto del modulo di interfaccia
modulo di interfaccia
(http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/7
7910801/133300)
3
Collegare l'ET 200MP
•
Tensioni di alimentazione
•
PROFIBUS DP
•
Sensori e attuatori
Capitolo Collegamento (Pagina 62)
4
Progettare il master DP (compreso
l'indirizzo PROFIBUS)
Documentazione del master DP
5
Inserire le tensioni di alimentazione Documentazione del master DP
per il master DP
6
Inserire le tensioni di alimentazione Manuale del prodotto Modulo di interfaccia
per gli slave DP
(http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/7
7910801/133300)
7
Caricare la progettazione nel master DP
Guida in linea a STEP 7
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
169
Messa in servizio
10.5 Stati di funzionamento della CPU
Passo
Procedura
Vedere...
8
Portare il master DP in stato di
funzionamento RUN
Documentazione del master DP
9
Controllare i LED
Manuale del prodotto Modulo di interfaccia
(http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/7
7910801/133300)
10
Testare gli ingressi e le uscite
Sono utili le funzioni: controllo e comando di variabili,
esecuzione di test con stato di programma, forzamento, comando di uscite. Vedere il capitolo Funzioni di test e eliminazione delle anomalie (Pagina 228)
Nota
In caso di commutazioni dello stato di funzionamento del master DP da RUN a STOP
oppure da STOP a RUN possono trascorrere alcuni millisecondi prima che abbia luogo la
rispettiva commutazione dello stato di funzionamento per gli ingressi e le uscite di tutti i
moduli di periferia dell'ET 200MP.
10.5
Stati di funzionamento della CPU
Introduzione
Gli stati di funzionamento descrivono lo stato della CPU. Il selettore di modi operativi
consente di impostare i seguenti stati di funzionamento:
● AVVIAMENTO
● RUN
● STOP
In questi stati di funzionamento la CPU supporta la comunicazione, ad es. attraverso
l'interfaccia PROFINET IO (X1).
I LED di stato sul lato anteriore della CPU indicano lo stato di funzionamento attuale.
Sistema di automazione
170
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Messa in servizio
10.5 Stati di funzionamento della CPU
10.5.1
Stato di funzionamento AVVIAMENTO
Funzione
Prima che la CPU inizi l'elaborazione del programma utente ciclico, viene elaborato un
programma di avviamento.
Nel programma utente, esiste la possibilità, tramite corrispondente programmazione degli
OB di avviamento, di stabilire variabili di inizializzazione per il programma ciclico. È possibile
programmare uno o più OB di avviamento oppure nessuno di essi.
Particolarità nello stato di funzionamento Avviamento
● Tutte le uscite sono disattivate e reagiscono nel modo parametrizzato per il rispettivo
modulo: Forniscono un valore sostitutivo parametrizzato oppure conservano l'ultimo
valore emesso portando così il processo comandato in uno stato di sicurezza.
● L'immagine di processo viene inizializzata.
● L'immagine di processo non viene aggiornata.
Per leggere lo stato attuale degli ingressi in AVVIAMENTO, è possibile accedere agli
ingressi tramite l'accesso diretto alla periferia.
Per inizializzare le uscite in AVVIAMENTO, è possibile scrivere valori tramite l'immagine
di processo o tramite l'accesso diretto alla periferia. I valori vengono emessi al passaggio
allo stato di funzionamento RUN alle uscite.
● La CPU si avvia sempre a caldo.
– I merker, temporizzatori e contatori non a ritenzione sono stati inizializzati.
– Le variabili non a ritenzione sono state inizializzate nei blocchi dati.
● Durante l'avviamento non funziona ancora il controllo del tempo di ciclo.
● La CPU elabora gli OB di avviamento in ordine numerico. Indipendentemente dal tipo di
avviamento selezionato, la CPU elabora tutti gli OB di avviamento programmati.
● Se si verifica l'evento corrispondente, la CPU può elaborare i seguenti OB all'avviamento:
– OB 82: Allarme di diagnostica
– OB 83: Estrazione/inserimento di moduli
– OB 86: Errore telaio di montaggio
– OB 121: Errore di esecuzione del programma (soltanto nel trattamento errori globale)
– OB 122: Errore di accesso alla periferia (solo con trattamento globale dell'errore)
L'utilizzo del trattamento globale e locale degli errori è descritto nella Guida in linea a
STEP 7.
La CPU può avviare tutti gli altri OB solo al passaggio allo stato di funzionamento RUN.
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
171
Messa in servizio
10.5 Stati di funzionamento della CPU
Comportamento con configurazione prefissata diversa da quella attuale
La configurazione progettata caricata nella CPU rappresenta la configurazione prefissata. La
configurazione attuale è la configurazione effettiva del programma di automazione. Se la
configurazione prefissata e quella attuale sono diverse, il comportamento della CPU viene
determinato dalla compatibilità hardware impostata. Per ulteriori informazioni sulla
compatibilità hardware vedere il capitolo Commutazione nei vari stati di funzionamento
(Pagina 175).
Annullamento dell'avviamento
Se si verificano degli errori durante l'avviamento, la CPU interrompe l'avviamento e torna
nello stato di funzionamento STOP.
Alle condizioni seguenti la CPU non esegue l'avviamento o lo interrompe:
● Se la SIMATIC Memory Card non è stata inserita o non è non valida.
● Non è stata caricata una configurazione hardware nella CPU.
Parametrizzazione del comportamento all'avviamento
Il comportamento della CPU si può parametrizzare nel gruppo Avviamento delle proprietà
della CPU.
Sistema di automazione
172
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Messa in servizio
10.5 Stati di funzionamento della CPU
Impostazione del comportamento all'avviamento
Per impostare il comportamento all'avviamento procedere nel seguente modo:
1. Selezionare la CPU nella vista dispositivi dell'editor hardware e di rete di STEP 7.
2. Selezionare nelle Proprietà alla voce "Generali" il campo "Avviamento".
Figura 10-2
Impostazione del comportamento all'avviamento
① Selezione del tipo di avviamento dopo RETE ON
② Stabilisce il comportamento all'avviamento nel casi in cui un modulo in un posto connet-
tore non corrisponda al modulo configurato. Questo parametro vale per la CPU e per tutti
i moduli per i quali non è stata selezionata un'altra impostazione.
• Avviamento della CPU solo in caso di compatibilità: se si attiva questa impostazione,
il modulo inserito nel posto connettore configurato deve essere compatibile con il
modulo configurato. Il termine compatibile sta ad indicare che il modulo deve avere lo
stesso numero di ingressi e uscite e che le proprietà funzionali ed elettriche devono
coincidere.
• Avvio della CPU anche in caso di divergenze: se si attiva questa impostazione la
CPU si avvia indipendentemente dal modulo inserito.
Per i moduli utilizzati localmente è possibile impostare la compatibilità hardware nel parametro "Confronto tra unità prefissata e attuale" per ogni singolo posto connettore. Se si
modifica l'impostazione della compatibilità hardware di un modulo, l'impostazione definita
nella CPU per tale modulo non è valida.
③ Definisce un intervallo max. (standard: 60.000 ms) entro il quale la periferia centrale e
decentrata deve essere pronta al funzionamento. I moduli di comunicazione (CM/CP)
ricevono la tensione e i parametri di comunicazione dalla CPU durante l'avvio. Questo
tempo di parametrizzazione lascia un intervallo durante il quale i moduli I/O collegati al
modulo di comunicazione (CM/CP) devono essere operativi.
Se la periferia centrale e decentrata è pronta al funzionamento entro il tempo di parametrizzazione, la CPU passa in RUN.
Se la periferia centrale e decentrata non è operativa entro il tempo di parametrizzazione,
il comportamento di avvio della CPU dipende dalla compatibilità hardware impostata.
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
173
Messa in servizio
10.5 Stati di funzionamento della CPU
Esempio per il parametro "Confronto tra configurazione prefissata e attuale"
"Avvio della CPU solo in caso di compatibilità"
Il modulo di ingresso DI 32x24VDC HF con 32 ingressi digitali è un ricambio compatibile per
il modulo di ingresso DI 16x24VDC HF con 16 ingressi digitali. L'assegnazione dei pin e tutte
le caratteristiche elettriche e funzionali coincidono.
"Avvio della CPU anche in caso di divergenze"
Invece di un'unità di ingressi digitali configurata si inserisce un'unità di uscite analogiche
oppure su questo posto connettore - e quindi su tutti quelli successivi - non sono inseriti
moduli. Nonostante gli ingressi configurati non siano accessibili la CPU si avvia.
Tenere presente che in questo caso il programma utente non può funzionare regolarmente e
che si devono adottare le misure necessarie!
10.5.2
Stato di funzionamento STOP
Funzione
Nello stato di funzionamento STOP la CPU non esegue il programma utente.
Tutte le uscite sono disattivate e reagiscono nel modo parametrizzato per il rispettivo
modulo: forniscono un valore sostitutivo parametrizzato oppure mantengono l'ultimo valore
emesso portando così il processo comandato in uno stato di sicurezza.
10.5.3
Stato di funzionamento RUN
Funzione
Nello stato di funzionamento "RUN" ha luogo l'elaborazione ciclica del programma
comandata da allarme o a tempo. Indirizzi che si trovano nell'immagine di processo
"Aggiornamento automatico", vengono aggiornati automaticamente in ogni ciclo del
programma. Vedere anche il capitolo Immagini di processo e immagini di processo parziale
(Pagina 111).
Sistema di automazione
174
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Messa in servizio
10.5 Stati di funzionamento della CPU
Elaborazione del programma utente
Dopo aver letto gli ingressi, la CPU elabora il programma ciclico iniziando dalla prima fino
all'ultima istruzione. Gli eventi con priorità maggiore, come ad es. interrupt di processo,
allarmi di diagnostica e comunicazione, possono interrompere il flusso di programma ciclico
prolungando il tempo di ciclo.
Se è stato parametrizzato un tempo di ciclo minimo, la CPU conclude il ciclo solo dopo che è
trascorso questo tempo anche se il programma utente terminerebbe prima.
Il sistema operativo sorveglia il limite superiore progettabile del tempo di esecuzione del
programma ciclico, ovvero il tempo di ciclo massimo. Richiamando l'istruzione RE_TRIGR è
possibile avviare nuovamente questo controllo del tempo di ciclo in qualsiasi punto del
programma.
Se il programma ciclico supera il tempo di controllo del ciclo, il sistema operativo cerca di
avviare l'OB di errore temporale (OB 80). Se l'OB non esiste, la CPU ignora il superamento
del tempo di controllo del ciclo. Se il tempo di controllo del ciclo viene superato una seconda
volta, ad es. durante l'elaborazione dell'OB di errore temporale, la CPU entra in stato di
funzionamento STOP.
Riferimenti
Ulteriori informazioni sui tempi di ciclo e di reazione sono disponibili nel manuale di guida
alle funzioni Tempi di ciclo e di reazione
(http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/59193558).
10.5.4
Commutazione nei vari stati di funzionamento
Stati di funzionamento e commutazione degli stati di funzionamento
La figura seguente mostra gli stati di funzionamento e le commutazioni degli stati di
funzionamento:
Figura 10-3
Stati di funzionamento e commutazione degli stati di funzionamento
Sistema di automazione
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175
Messa in servizio
10.5 Stati di funzionamento della CPU
La seguente tabella mostra gli effetti della commutazione nei vari stati di funzionamento:
Tabella 10- 4 Commutazione nei vari stati di funzionamento
N.
Commutazione nei vari stati di funzionamento
①
RETE ON→
AVVIAMENTO
Effetti
La memoria non a ritenzione viene cancellata ed il contenuto dei DB non a ritenzione viene resettato sui valori di avvio della
la configurazione HW e i blocchi di promemoria di caricamento. La memoria a
gramma sono coerenti
ritenzione e i contenuti dei DB a ritenzione
è impostato il tipo di avviamento "Avviamen- vengono mantenuti.
to a caldo - RUN"
Dopo l'accensione la CPU entra nello stato di
funzionamento "AVVIAMENTO" se:
•
•
Oppure
•
②
RETE ON→ STOP
è impostato il tipo di avvio "Avviamento a
caldo - prima di RETE OFF" e prima di
RETE OFF la CPU era in RUN.
Dopo l'accensione la CPU entra nello stato di
funzionamento "STOP" se:
•
la configurazione HW e i blocchi di programma non sono coerenti
Oppure
③
STOP →
AVVIAMENTO
•
è impostato il tipo di avviamento "Non avviare"
oppure
•
è impostato il tipo di avvio "Avviamento a
caldo - prima di RETE OFF" e prima di
RETE OFF la CPU era in STOP.
La CPU entra nello stato di funzionamento
"AVVIAMENTO" se:
•
la configurazione HW e i blocchi di programma sono coerenti
•
si imposta la CPU su "RUN" dal dispositivo
di programmazione o dal display e il selettore dei modi operativi è in posizione RUN
•
si imposta il selettore dei modi operativi da
STOP a RUN.
La memoria non a ritenzione viene cancellata ed il contenuto dei DB non a ritenzione viene resettato sui valori di avvio della
memoria di caricamento. La memoria a
ritenzione e i contenuti dei DB a ritenzione
vengono mantenuti.
La memoria non a ritenzione viene cancellata ed il contenuto dei DB non a ritenzione viene resettato sui valori di avvio della
memoria di caricamento. La memoria a
ritenzione e i contenuti dei DB a ritenzione
vengono mantenuti.
Oppure
④
AVVIAMENTO →
STOP
Nei seguenti casi la CPU torna dallo stato
"AVVIAMENTO" allo stato di funzionamento
"STOP":
•
durante l'avvio la CPU individua un errore
•
la CPU viene impostata su "STOP" dal
dispositivo di programmazione, dal display o
dal selettore dei modi operativi
•
un comando di STOP viene elaborato
nell'OB di avvio.
Sistema di automazione
176
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Messa in servizio
10.6 Cancellazione totale della CPU
N.
Commutazione nei vari stati di funzionamento
⑤
AVVIAMENTO →
RUN
⑥
10.6
RUN → STOP
Effetti
Nei seguenti casi la CPU commuta nuovamente
nello stato di funzionamento "RUN":
•
la CPU ha inizializzato le variabili PLC
•
la CPU ha elaborato correttamente i blocchi
di avvio.
Nei seguenti casi la CPU torna da "RUN" allo
stato di funzionamento "STOP":
•
viene individuato un errore che impedisce la
prosecuzione delle operazioni
•
un comando di STOP viene elaborato nel
programma utente
•
la CPU viene impostata su "STOP" dal
dispositivo di programmazione, dal display o
dal selettore dei modi operativi
Cancellazione totale della CPU
Nozioni di base sulla cancellazione totale
La cancellazione totale della CPU è possibile soltanto nello stato di funzionamento STOP.
Durante quest'operazione la CPU viene impostata sul cosiddetto "Stato iniziale".
In altri termini:
● Il collegamento Online esistente tra PG/PC e la CPU viene interrotto.
● Il contenuto della memoria di lavoro così come i dati a ritenzione e non a ritenzione (vale
solo per la cancellazione totale manuale da parte dell'utente) vengono cancellati.
● Il buffer di diagnostica, l'ora e l'indirizzo IP vengono mantenuti.
● Quindi la CPU viene inizializzata con i dati di progetto caricati (configurazione hardware,
blocchi di codice di dati, ordini di forzamento). La CPU copia i dati dalla memoria di
caricamento in quella di lavoro.
Risultato:
– Se nella configurazione hardware è stato parametrizzato un indirizzo IP (opzione
"Imposta indirizzo IP nel progetto") e nella CPU è inserita una SIMATIC Memory Card
con il progetto, questo indirizzo IP è valido dopo la cancellazione totale.
– I blocchi dati non hanno più valori attuali ma i loro valori di avvio progettati.
– Gli ordini di forzamento restano attivi.
Da cosa si riconosce che la CPU ha effettuato una cancellazione totale?
Il LED RUN/STOP lampeggia a luce gialla a 2 Hz. Al termine la CPU passa in STOP, il LED
RUN/STOP è acceso (giallo fisso).
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
177
Messa in servizio
10.6 Cancellazione totale della CPU
Risultato dopo la cancellazione totale
La seguente tabella mostra una panoramica del contenuto degli oggetti di memoria dopo la
cancellazione totale.
Tabella 10- 5 Oggetti di memoria dopo la cancellazione totale
Oggetto di memoria
Contenuto
Valori attuali dei blocchi dati, blocchi dati di istanza
Vengono inizializzati
Merker, temporizzatori e contatori
Vengono inizializzati
Variabili a ritenzione di oggetti tecnologici
(ad es. valori di regolazione di encoder assoluti)
Vengono mantenute
Registrazioni nel buffer di diagnostica (area a ritenzione)
Vengono mantenute
Registrazioni nel buffer di diagnostica (area non a ritenzione)
Vengono inizializzati
Indirizzo IP
Viene mantenuto
Nome del dispositivo
Viene mantenuto
Stati del contatore delle ore di esercizio
Vengono mantenuti
Ora
Viene mantenuta
10.6.1
Cancellazione totale automatica
Possibile causa della cancellazione totale automatica
Se si verifica un errore che impedisce di proseguire regolarmente, la CPU esegue una
cancellazione totale automatica.
Cause di un errore di questo tipo possono essere:
● Il programma utente è troppo grande e non può essere caricato completamente nella
memoria di lavoro.
● I dati del progetto della SIMATIC Memory Card sono danneggiati, ad es. perché è stato
cancellato un file.
● Se si estrae o inserisce la SIMATIC Memory Card e i dati salvati a ritenzione sono
strutturalmente diversi da quelli della progettazione sulla SIMATIC Memory Card.
Sistema di automazione
178
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Messa in servizio
10.6 Cancellazione totale della CPU
10.6.2
Cancellazione totale manuale
Scopo della cancellazione totale manuale
La cancellazione totale serve per riportare la CPU nel cosiddetto "stato iniziale".
Cancellazione totale della CPU
Per eseguire la cancellazione totale della CPU esistono tre possibilità.
● tramite selettore di modi operativi
● tramite display
● tramite STEP 7
Procedura tramite selettore di modi operativi
Nota
Cancellazione totale ↔ Resetta alle impostazioni di fabbrica
Il procedimento seguente corrisponde al reset alle impostazioni di fabbrica:
• Comando del selettore con SIMATIC Memory Card inserita: la CPU esegue la
cancellazione totale
• Comando del selettore senza SIMATIC Memory Card inserita: la CPU esegue il reset
all'impostazione di fabbrica
Per eseguire la cancellazione totale della CPU utilizzando il selettore dei modi operativi
procedere come segue.
1. Portare il selettore di modi operativi in posizione di STOP.
Risultato: Il LED RUN/STOP si accende a luce gialla.
2. Portare il selettore di modi operativi in posizione MRES. Mantenere l'interruttore in questa
posizione finché il LED RUN/STOP si accende per la seconda volta e rimane acceso
(dopo 3 secondi). Rilasciare quindi il selettore.
3. Entro i tre secondi successivi portare di nuovo il selettore di modi operativi in posizione
MRES quindi di nuovo in STOP.
Risultato: La CPU esegue la cancellazione totale.
Per informazioni sul reset della CPU alle impostazioni di fabbrica consultare il capitolo Reset
della CPU alle impostazioni di fabbrica (Pagina 221).
Procedura tramite il display
Per accedere alla voce di menu desiderata "Cancellazione totale", selezionare i seguenti
comandi di menu, uno di seguito all'altro, e confermare ogni selezione con "OK".
● Impostazioni → Resetta → Cancellazione totale
Risultato: La CPU esegue la cancellazione totale.
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
179
Messa in servizio
10.7 Backup e ripristino della progettazione della CPU
Procedura tramite STEP 7
Per effettuare la cancellazione totale della CPU utilizzando STEP 7 procedere nel modo
seguente:
1. Attivare la task card "Tool Online" della CPU.
2. Nella tavolozza "Pannello operatore CPU" fare clic sul pulsante "MRES".
3. Confermare con "OK" l'interrogazione di sicurezza.
Risultato: La CPU viene portata in stato di funzionamento STOP e viene eseguita la
cancellazione totale.
10.7
Backup e ripristino della progettazione della CPU
Carica backup del dispositivo online
Col tempo verranno effettuate numerose modifiche all'impianto, ad es. l'aggiunta di nuovi
dispositivi, la sostituzione di dispositivi esistenti o l'adeguamento del programma utente. Se
queste modifiche dovessero causare un comportamento indesiderato, è possibile ripristinare
una versione precedente dell'impianto. Prima di caricare nella CPU una progettazione
modificata, creare con l'opzione "Carica backup del dispositivo online" un backup completo
della versione attuale del dispositivo.
Caricamento del dispositivo (software)
Con l'opzione "Caricamento del dispositivo (software)" si caricano i dati di progetto software
dalla CPU in un progetto esistente.
Carica dispositivo come nuova stazione
Se si utilizza un nuovo PG/PC in un impianto, il progetto STEP 7 con il quale è stata creata
la progettazione dell'impianto potrebbe non essere disponibile. In questo caso è possibile
utilizzare l'opzione "Carica dispositivo come nuova stazione" per caricare i dati del
dispositivo in un progetto sul PG/PC.
Visualizza un'istantanea dei valori di controllo
L'opzione "Visualizza un'istantanea dei valori di controllo" consente di salvare i valori attuali
dei blocchi dati per poterli ripristinare in seguito a eventuali modifiche.
Sistema di automazione
180
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Messa in servizio
10.7 Backup e ripristino della progettazione della CPU
Panoramica dei tipi di backup
La tabella seguente mostra il backup dei dati della CPU in funzione del tipo di backup scelto
e le loro proprietà specifiche.
Carica backup del
dispositivo online
Caricamento del
dispositivo (software)
Carica dispositivo
come nuova stazione
Visualizza un'istantanea dei valori di
controllo
Valori attuali di tutti i DB
(blocchi dati globali e di istanza)*
✓
✓
✓
✓
Blocchi di tipo OB, FC, FB e DB
✓
✓
✓
--
Variabili PLC
(nomi di variabili e costanti)
✓
✓
✓
--
Oggetti tecnologici
✓
✓
✓
--
Configurazione hardware
✓
--
✓
--
Valori attuali (merker, temporizzatori, contatori)*
✓
--
--
--
Contenuto della SIMATIC Memory Card
✓
--
--
--
Archivi, ricette
✓
--
--
--
Registrazioni del buffer di diagnostica
--
--
--
--
Ora attuale
--
--
--
--
Proprietà del tipo di backup
Backup possibile per le CPU failsafe
✓
--
--
✓
Backup modificabile
--
✓
✓
✓
STOP
RUN, STOP
RUN, STOP
RUN, STOP
Backup possibile nello stato di
funzionamento
* Vengono salvati solo i valori delle variabili impostate con ritenzione
Riferimenti
Maggiori informazioni sui vari tipi di backup sono disponibili nella Guida in linea a STEP 7.
Indirizzo d'emergenza (emergency IP)
L'indirizzo di emergenza (emergency IP address) di una CPU è concepito per le funzioni di
diagnostica e di download, ad es. se la CPU non è più raggiungibile dal protocollo IP a
causa del caricamento di un progetto errato. Per maggiori informazioni sull'indirizzo
d'emergenza vedere la seguente FAQ in Internet
(https://support.industry.siemens.com/cs/ww/it/view/97649773).
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
181
Messa in servizio
10.7 Backup e ripristino della progettazione della CPU
Salvataggio di testi del progetto multilingue
Quando si progetta una CPU vengono generati testi di diverse categorie, ad es.
● Nomi degli oggetti (nomi di blocchi, moduli, variabili...)
● Commenti (a blocchi, segmenti, tabelle di controllo...)
● Messaggi e testi di diagnostica
I testi vengono messi a disposizione dal sistema (ad es. i testi nel buffer di diagnostica) o
vengono creati durante la progettazione (ad es. i messaggi).
I testi sono disponibili nel progetto in una lingua oppure, dopo un processo di traduzione, in
più lingue. I testi del progetto si possono aggiornare in tutte le lingue selezionabili nella
navigazione del progetto (Lingue & risorse > Testi del progetto). I testi generati durante la
progettazione si possono caricare nella CPU.
I testi seguenti vengono caricati nella CPU con i dati del progetto nelle lingue selezionate e
vengono anche utilizzati dal server Web/display della CPU:
● Testi del buffer di diagnostica (non modificabili)
● Testi per lo stato dell’unità (non modificabili)
● Testi dei messaggi con relativi elenchi
● Commenti alle variabili e ai passi per Graph e per la vista codice PLC
● Commenti nelle tabelle di controllo
I testi seguenti vengono caricati nella CPU nelle lingue selezionate con le lingue del
progetto, ma non vengono utilizzate dal server Web/display della CPU:
● Commenti nelle tabelle delle variabili (per variabili e costanti)
● Commenti nei blocchi dati globali
● Commenti a elementi nelle interfacce di blocco di FB, FC, DB e UDT
● Intestazione dei segmenti nei blocchi scritti in KOP, FUP o AWL
● Commenti al blocco
● Commenti al segmento
● Commenti a elementi KOP e FUP
Sistema di automazione
182
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Messa in servizio
10.8 Dati di identificazione e manutenzione
Le CPU S7-1500 supportano l'archiviazione di testi di progetti multilingue fino a un massimo
di tre diverse lingue di progetto. Se i testi del progetto in una determinata lingua superano
comunque lo spazio di memoria riservato, non è possibile caricare il progetto nella CPU.
L'operazione viene interrotta con l'avvertenza che non è disponibile sufficiente spazio di
memoria. In un caso del genere adottare misure per ridurre lo spazio di memoria necessario,
ad es. abbreviando i commenti.
Nota
Dimensioni della SIMATIC Memory Card
Se lo spazio di memoria necessario per il caricamento dei progetti supera lo spazio
disponibile sulla SIMATIC Memory Card in uso, il caricamento nella CPU viene interrotto con
un messaggio di errore.
Assicurarsi pertanto che lo spazio di memoria disponibile sulla SIMATIC Memory Card sia
sufficiente per caricare i progetti.
Per informazioni sulla lettura della memoria utilizzata sulla CPU e sulla SIMATIC Memory
Card consultare il manuale di guida alle funzioni Struttura e utilizzo della memoria della CPU
(https://support.industry.siemens.com/cs/de/de/view/59193101/it).
Per informazioni sulla parametrizzazione di testi di progetto multilingue in STEP 7 consultare
la Guida in linea a STEP 7.
10.8
Dati di identificazione e manutenzione
10.8.1
Lettura e inserimento dei dati I&M
Dati I&M
I dati di identificazione e manutenzione (I&M) sono informazioni salvate sul modulo che
possono esse solo lette (dati I) oppure lette/scritte (dati M).
Dati di identificazione (I&M0): informazioni del produttore relative al modulo, accessibili in
sola lettura e in parte anche stampigliate sulla custodia del modulo, ad es. numero di articolo
e di serie.
Dati di manutenzione (I&M1, 2, 3): informazioni che dipendono dall'impianto, ad es. il luogo
di installazione. I dati di manutenzione per i sistemi S7-1500/ET 200MP vengono creati
durante la progettazione e caricati nel sistema di automazione /di periferia decentrata.
Tutti i moduli S7-1500/ET 200MP supportano i dati di identificazione (da I&M0 a I&M3).
I dati di identificazione I&M sono utili durante le seguenti attività:
● Controllo della configurazione di un impianto
● Rilevamento di modifiche hardware in un impianto
● Eliminazione di errori in un impianto
I dati di identificazione I&M consentono di identificare in modo univoco i moduli online.
In STEP 7 i dati di identificazione I&M possono essere selezionati (vedi la Guida in linea a
STEP 7).
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
183
Messa in servizio
10.8 Dati di identificazione e manutenzione
Possibilità di lettura dei dati I&M
● Dal programma utente
● Dal display della CPU
● Da STEP 7 o dai dispositivi HMI
● Dal server web della CPU
Procedimento di lettura dei dati I&M tramite programma utente
Per leggere i dati I&M dei moduli nel programma utente utilizzare l'istruzione RDREC.
La struttura dei set di dati per i moduli inseriti nella configurazione centrale o accessibili a
livello decentrato da PROFINET IO/PROFIBUS DP è descritta nel capitolo Struttura del set
di dati per i dati I&M (Pagina 186).
Ulteriori informazioni
Le istruzioni sono descritte nella Guida in linea a STEP 7.
Procedimento di lettura dei dati I&M tramite display
Per leggere dal display i dati I&M "Sigla impianto" e "Sigla topologica" della CPU procedere
nel seguente modo:
1. Entrare nel menu "Vista generale/PLC" sul display della CPU.
2. Selezionare "Sigla impianto" o "Sigla topologica" e confermare con "OK".
Per leggere i dati I&M "Sigla impianto" e "Sigla topologica" di un modulo della configurazione
centrale procedere nel seguente modo:
1. Entrare nel menu "Moduli" sul display della CPU.
2. Selezionare la voce di menu "Moduli locali" e confermare con "OK".
3. Selezionare il posto connettore del modulo (ad es. il posto connettore 3:
DI 32 x 24VDC HF) e confermare con "OK".
4. Selezionare "Stato" e confermare con "OK".
5. Selezionare "Sigla impianto" o "Sigla topologica" e confermare con "OK".
Per leggere i dati I&M "Sigla impianto" e "Sigla topologica" di un modulo della configurazione
decentrata procedere nel seguente modo:
1. Entrare nel menu "Moduli" sul display della CPU.
2. Selezionare il sistema di periferia decentrata (ad es. sistema PROFINET IO) e
confermare con "OK".
3. Selezionare il dispositivo corrispondente (ad es. ET 200SP-Station_1) e confermare con
"OK".
4. Selezionare il posto connettore del modulo (ad es. il posto connettore 1:
DI 16 x DC24V ST_1) e confermare con "OK".
5. Selezionare "Stato" e confermare con "OK".
6. Selezionare "Sigla impianto" o "Sigla topologica" e confermare con "OK".
Sistema di automazione
184
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Messa in servizio
10.8 Dati di identificazione e manutenzione
Procedimento di lettura dei dati I&M tramite STEP 7
Presupposti: deve essere stabilito un collegamento online con la CPU/il modulo di
interfaccia.
Per leggere i dati I&M da STEP 7 procedere come segue.
1. Selezionare la CPU/il modulo di interfaccia nella navigazione del progetto e passare a
"Online & diagnostica".
2. Nella cartella "Diagnostica" selezionare l'area "Generale".
Procedimento di inserimento dei dati di manutenzione da STEP 7
STEP 7 assegna al modulo un nome di default. Si possono inserire i seguenti dati:
● Sigla impianto (I&M 1)
● Sigla topologica (I&M 1)
● Data di installazione (I&M 2)
● Informazioni supplementari (I&M 3)
Per inserire i dati di manutenzione da STEP 7 procedere come segue.
1. Selezionare la CPU/il modulo di interfaccia o un modulo nella vista dispositivi di STEP 7.
2. Nelle proprietà, alla voce "Generale", selezionare l'area "Identification & Maintenance" e
inserire i dati.
Assieme alla configurazione hardware vengono caricati anche i dati di manutenzione
(I&M 1, 2, 3).
Procedimento di lettura dei dati I&M tramite server web
Il procedimento è descritto dettagliatamente nel manuale di guida alle funzioni Server web
(http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/59193560).
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
185
Messa in servizio
10.8 Dati di identificazione e manutenzione
10.8.2
Struttura del set di dati per i dati I&M
Lettura dei set di dati I&M dal programma utente (in configurazione centrale e decentrata tramite
PROFINET IO)
Con Leggi set di dati (istruzione "RDREC") si accede direttamente a determinati dati di
identificazione. Nell'indice corrispondente al set di dati si trova la parte dei dati di
identificazione.
I set di dati sono strutturati in base al principio seguente:
Tabella 10- 6 Struttura generale dei set di dati di identificazione I&M
Contenuto
Lunghezza (byte)
Codice (esadec.)
Informazioni intestazione
BlockType
2
I&M0: 0020H
I&M1: 0021H
I&M2: 0022H
I&M3: 0023H
BlockLength
2
I&M0: 0038H
I&M1: 0038H
I&M2: 0012H
I&M3: 0038H
BlockVersionHigh
1
01
BlockVersionLow
1
00
Dati di identificazione
Dati di identificazione
I&M0/Index AFF0H: 54
(vedere la tabella seguente) I&M1/Index AFF1H: 54
I&M2/Index AFF2H: 16
I&M3/Index AFF3H: 54
-
Sistema di automazione
186
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Messa in servizio
10.8 Dati di identificazione e manutenzione
Tabella 10- 7 Struttura dei set di dati per i dati di identificazione I&M
Dati di identificazione
Accesso
Esempio
Spiegazione
Dati di identificazione 0: (indice del set di dati AFF0H)
VendorIDHigh
Lettura (1 byte)
0000H
Nome del produttore
(002AH = Siemens AG)
VendorIDLow
Lettura (1 byte)
002AH
Order_ID
Lettura (20 byte)
6ES7516-3AN00-0AB0
Numero di articolo del modulo
(ad es. CPU 1516-3 PN/DP)
IM_SERIAL_NUMBER
Lettura (16 byte)
-
Numero di serie (specifico del dispositivo)
IM_HARDWARE_REVISION
Lettura (2 byte)
1
Versione hardware corrispondente
(ad es. 1)
IM_SOFTWARE_REVISION
Lettura
Versione firmware
V
Fornisce informazioni sulla versione
firmware del modulo (ad es. V1.0.0)
•
SWRevisionPrefix
(1 byte)
•
IM_SWRevision_Functional_
Enhancement
(1 byte)
0000H - 00FFH
•
IM_SWRevision_Bug_Fix
(1 byte)
0000H - 00FFH
•
IM_SWRevision_Internal_
Change
(1 byte)
0000H - 00FFH
IM_REVISION_COUNTER
Lettura (2 byte)
0000H
Fornisce informazioni in merito alle modifiche parametrizzate sul modulo
(non utilizzato)
IM_PROFILE_ID
Lettura (2 byte)
0000 H
Generic Device
IM_PROFILE_SPECIFIC_TYPE
Lettura (2 byte)
0001H
CPU
0003H
Moduli di periferia
0101H
Fornisce informazioni sulla versione dei
dati di identificazione
(0101H = versione 1.1)
000EH
Fornisce informazioni in merito ai dati di
identificazione e manutenzione presenti
(da I&M1 a I&M3)
IM_VERSION
Lettura
•
IM_Version_Major
(1 byte)
•
IM_Version_Minor
(1 byte)
IM_SUPPORTED
Lettura (2 byte)
Dati di manutenzione 1: (indice del set di dati AFF1H)
IM_TAG_FUNCTION
Lettura/scrittura
(32 byte)
-
Inserire qui un identificativo per il modulo
che sia univoco in tutto l'impianto.
IM_TAG_LOCATION
Lettura/scrittura
(22 byte)
-
Indicare qui il luogo di installazione del
modulo.
YYYY-MM-DD HH:MM
Indicare qui la data di installazione del
modulo.
-
Inserire qui un commento al modulo.
Dati di manutenzione 2: (indice del set di dati AFF2H)
IM_DATE
Lettura/scrittura
(16 byte)
Dati di manutenzione 3: (indice del set di dati AFF3H)
IM_DESCRIPTOR
Lettura/scrittura
(54 byte)
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
187
Messa in servizio
10.9 Messa in servizio di progetti in comune
Lettura dei set di dati I&M con set di dati 255 (periferia decentrata tramite PROFIBUS)
Con Leggi set di dati (istruzione "RDREC") si accede direttamente a determinati dati di
identificazione
I moduli supportano l'accesso a norma ai dati di identificazione attraverso il DS 255 (Index
da 65000 a 65003). Per ulteriori informazioni sulla struttura dei dati del DS 255 vedere le
Profile Guidelines Part 1: Identification & Maintenance Functions - Order No.: 3.502,
versione 1.2 di ottobre 2009.
10.9
Messa in servizio di progetti in comune
Team engineering
Nell'ambito del team engineering diversi utenti elaborano parallelamente uno stesso progetto
da sistemi di engineering diversi e accedono a una CPU S7-1500 .
Gli utenti possono elaborare parallelamente singole parti di un progetto master
indipendentemente gli uni dagli altri. Al momento di caricare la configurazione nella CPU le
modifiche eseguite dagli altri utenti vengono visualizzate in una finestra di sincronizzazione e
- per quanto possibile - sincronizzate automaticamente.
Anche determinate funzioni online possono essere eseguite parallelamente da diversi
sistemi di engineering su una CPU condivisa, ad es.:
● Controllo di blocchi sulla CPU
● Comando di blocchi sulla CPU
● Funzioni Trace
Maggiori dettagli sul team engineering sono riportate nella Guida in linea a STEP 7.
Sistema di automazione
188
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
SIMATIC Memory Card
11.1
11
SIMATIC Memory Card - Panoramica
Introduzione
Il sistema di automazione S7-1500 utilizza come memoria di programma una SIMATIC
Memory Card. La SIMATIC Memory Card è una scheda di memoria preformattata
compatibile con il sistema di file di Windows. La scheda di memoria è disponibile in diversi
formati ed è utilizzabile per i seguenti scopi:
● Supporto dati trasportabile
● Scheda di programma
● Scheda di aggiornamento firmware
● Schede con i dati del service
Se si trasferisce il programma utente nella CPU attraverso un collegamento online, esso
viene scritto nella memoria di caricamento della SIMATIC Memory Card che deve trovarsi
nell'apposito slot della CPU.
La SIMATIC Memory Card può anche essere scritta sul PG/PC. Per scrivere/leggere la
SIMATIC Memory Card con il PG/PC si deve disporre di un comune lettore di schede SD. In
questo modo è possibile ad es. copiare direttamente i file da Windows Explorer alla
SIMATIC Memory Card.
La SIMATIC Memory Card è indispensabile per il funzionamento della CPU.
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
189
SIMATIC Memory Card
11.1 SIMATIC Memory Card - Panoramica
Scrittura della SIMATIC Memory Card
①
②
③
④
⑤
Numero di articolo
Numero di serie
Versione del prodotto
Capacità di memoria
Regolatore per l'impostazione della protezione da scrittura:
•
Regolatore in alto: non protetto da scrittura
•
Regolatore in basso: protetto da scrittura
Figura 11-1
Scrittura della SIMATIC Memory Card
Cartelle e file della SIMATIC Memory Card
Sulla SIMATIC Memory Card si possono trovare le seguenti cartelle e file:
Tabella 11- 1 Struttura delle cartelle
Cartella
Descrizione
FWUPDATE.S7S
File di aggiornamento firmware per CPU e moduli di periferia
SIMATIC.S7S
Il programma utente, vale a dire tutti i blocchi (OB, FC, FB, DB) e i blocchi di
sistema, i dati di progetto della CPU
SIMATIC.HMI
File HMI rilevanti
DataLogs
File DataLog
Ricette
File delle ricette
Backup
File per il backup e il ripristino dal display
Sistema di automazione
190
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
SIMATIC Memory Card
11.1 SIMATIC Memory Card - Panoramica
Tabella 11- 2 Struttura dei file
Tipo di file
Descrizione
S7_JOB.S7S
File ordini
SIMATIC.HMI\Backup\*.psb
File di backup dei pannelli
SIMATICHMI_Backups_DMS. File protetto (necessario per poter usare i file di backup dei pannelli
bin
in STEP 7)
__LOG__
File di sistema protetto (necessario per l'utilizzo della scheda)
crdinfo.bin
File di sistema protetto (necessario per l'utilizzo della scheda)
DUMP.S7S
File con i dati del service
*.pdf, *.txt, *.csv, ...
Altro file con diversi formati che può essere salvato nelle cartelle
della SIMATIC Memory Card
Utilizzo del numero di serie per la protezione da copia
Per le CPU è possibile configurare una protezione da copia che vincola l'esecuzione del
blocco a una determinata SIMATIC Memory Card. L'impostazione avviene in STEP 7 nelle
proprietà del blocco "Collega al numero di serie della Memory Card SIMATIC".
È possibile eseguire il blocco solo se si trova sulla SIMATIC Memory Card con il numero di
serie definito (vedere il capitolo Protezione da copia (Pagina 139)).
Rimozione della SIMATIC Memory Card
Rimuovere la SIMATIC Memory Card solo in modalità RETE OFF o in stato STOP della
CPU. Accertarsi che nello stato STOP non siano attive funzioni di scrittura (funzioni online
con il PG, ad es. Carica/elimina blocco, funzioni di test) o che non fossero attive prima di
RETE OFF.
Se si rimuove la SIMATIC Memory Card durante un'operazione di scrittura possono
verificarsi i seguenti problemi:
● il contenuto di un file può essere incompleto
● il file non è più leggibile oppure non è più disponibile
● tutto il contenuto dei dati risulta corrotto
Quando si inserisce la SIMATIC Memory Card nella CPU in stato di funzionamento STOP, la
SIMATIC Memory Card viene nuovamente analizzata. La CPU confronta il contenuto della
progettazione sulla SIMATIC Memory Card con i dati salvati a ritenzione. Se i dati salvati a
ritenzione coincidono con i dati della progettazione sulla SIMATIC Memory Card, i dati a
ritenzione vengono conservati. Se questi dati sono diversi, la CPU esegue automaticamente
una cancellazione totale (ovvero i dati a ritenzione vengono cancellati) ed entra in STOP.
Relativamente alla cancellazione della SIMATIC Memory Card osservare anche la seguente
FAQ in Internet (https://support.industry.siemens.com/cs/ww/it/view/59457183).
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
191
SIMATIC Memory Card
11.1 SIMATIC Memory Card - Panoramica
Rimozione della SIMATIC Memory Card da un computer Windows
Nel caso in cui la scheda venga utilizzata in un lettore di schede normalmente in commercio,
nel sistema operativo Windows, utilizzare la funzione "Espulsione" prima di rimuovere la
scheda dal lettore di schede. La rimozione della scheda senza utilizzare la funzione
"Espulsione" può causare una perdita di dati.
Cancellazione dei contenuti della SIMATIC Memory Card
Per cancellare il contenuto della SIMATIC Memory Card esistono le seguenti possibilità:
● cancellare i file con Esplora risorse di Windows
● formattare con STEP 7
Nota
Se si formatta la scheda con strumenti Windows si rende la SIMATIC Memory Card
inutilizzabile come supporto di memoria per una CPU.
È consentito cancellare file e cartelle, ad eccezione dei file di sistema "__LOG__" e
"crdinfo.bin". I file di sistema sono necessari per la CPU. Se si cancellano questi file non è
più possibile utilizzare la SIMATIC Memory Card con la CPU.
Se i file di sistema "__LOG__" e "crdinfo.bin" sono stati cancellati si deve formattare la
SIMATIC Memory Card come descritto nel paragrafo seguente.
Formattazione della SIMATIC Memory Card
Nota
La formattazione di una SIMATIC Memory Card è consentita solo nella CPU, diversamente
la SIMATIC scheda diventa inutilizzabile per la CPU.
Per formattare la SIMATIC Memory Card mediante STEP 7 si deve stabilire un collegamento
online con la CPU. Questa CPU deve trovarsi nello stato di funzionamento STOP.
Per formattare una memory card SIMATIC procedere come indicato nel seguito:
1. Aprire la vista online e di diagnostica della CPU (dal contesto del progetto o con "Nodi
accessibili").
2. Nella cartella "Funzioni" selezionare il gruppo "Formatta memory card".
3. Fare clic sul pulsante "Formattazione".
4. Confermare con "Sì" l'interrogazione di sicurezza.
Risultati:
● La SIMATIC Memory Card viene formattata per l'utilizzo nella CPU.
● I dati sulla CPU vengono cancellati eccetto l'indirizzo IP.
Ulteriori informazioni sulla riparazione di una scheda incoerente o formattata in modo errato
sono disponibili nella seguente FAQ in Internet
(https://support.industry.siemens.com/cs/ww/it/view/69063974).
Sistema di automazione
192
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
SIMATIC Memory Card
11.2 Impostazione del tipo di scheda
Durata di una SIMATIC Memory Card
La durata di una SIMATIC Memory Card dipende essenzialmente dai seguenti fattori:
● Numero delle operazioni di cancellazione e scrittura per blocco di memoria
● Numero dei byte scritti
● influenze esterne, ad es. la temperatura ambiente
Riferimenti
Per maggiori informazioni sulla durata della SIMATIC Memory Card, sull'utilizzo della
memoria e sulle aree di memoria utilizzate consultare il manuale di guida alle funzioni
Struttura e utilizzo della memoria della CPU
(https://support.industry.siemens.com/cs/de/de/view/59193101/it).
11.2
Impostazione del tipo di scheda
Introduzione
La SIMATIC Memory Card può essere formattata come scheda di programma o di
aggiornamento del firmware.
Procedimento
1. Per impostare il tipo di scheda inserire la SIMATIC nel lettore di schede del dispositivo di
programmazione.
2. Selezionare la cartella "SIMATIC Card Reader" nella navigazione del progetto.
3. Definire il tipo di scheda nelle proprietà della SIMATIC Memory Card selezionata:
● Scheda di programma
La scheda di programma trova impiego come memoria di caricamento esterna della CPU
e contiene il programma utente completo di quest'ultima. La CPU trasferisce il
programma utente dalla memoria di caricamento a quella di lavoro. Il programma utente
viene eseguito nella memoria di lavoro.
La seguente cartella viene creata sulla SIMATIC Memory Card: SIMATIC.S7
● scheda di aggiornamento firmware
Su una SIMATIC Memory Card è possibile salvare un firmware per la CPU e per i moduli
di periferia. Quindi, utilizzando una SIMATIC Memory Card appositamente predisposta, si
può eseguire un aggiornamento del firmware.
La seguente cartella viene creata sulla SIMATIC Memory Card: FWUPDATE.S7S
Riferimenti
Per maggiori informazioni consultare la Guida in linea a STEP 7.
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
193
SIMATIC Memory Card
11.3 Trasferimento di dati con le SIMATIC Memory Card
11.3
Trasferimento di dati con le SIMATIC Memory Card
Trasferimento di oggetti da un progetto a una SIMATIC Memory Card
Se la SIMATIC Memory Card è inserita nel PG o in un lettore esterno, è possibile trasferire i
seguenti oggetti dalla navigazione del progetto (STEP 7) sulla SIMATIC Memory Card:
● singoli blocchi (è possibile selezionarne diversi)
In questo caso il trasferimento è coerente, ovvero la funzione tiene in considerazione le
interdipendenze tra i blocchi mediante richiami di blocco.
● cartella CPU
In questo caso vengono trasferiti nella SIMATIC Memory Card tutti gli oggetti rilevanti per
l'esecuzione, tra cui i blocchi e la configurazione hardware, come durante il caricamento.
● Dati del service
In questo caso i dati del service salvati precedentemente (vedere il capitolo
Lettura/salvataggio dei dati di servizio (Pagina 233)) vengono trasferiti sulla SIMATIC
Memory Card.
Per eseguire il trasferimento si può procedere mediante drag&drop o utilizzare il comando
"Card Reader/Memoria USB > Scrivi su Memory Card" del menu "Progetto".
Aggiornamento firmware tramite SIMATIC Memory Card
Le istruzioni per l'esecuzione di un aggiornamento del firmware tramite SIMATIC Memory
Card sono riportate nel capitolo Aggiornamento del firmware (Pagina 215).
Riferimenti
Per maggiori informazioni sulla SIMATIC Memory Card consultare la Guida in linea di
STEP 7.
Sistema di automazione
194
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Display della CPU
12
Introduzione
Il capitolo seguente fornisce una panoramica sul funzionamento del display della CPU.
Informazioni dettagliate sulle singole opzioni, un training e una simulazione delle voci di
menu selezionabili sono disponibili in SIMATIC S7-1500 Display Simulator
(http://www.automation.siemens.com/salesmaterial-as/interactive-manuals/gettingstarted_simatic-s7-1500/disp_tool/start_en.html).
Display
La CPU S7-1500 è dotata di uno sportellino frontale con un display e tasti di comando. Il
display della CPU mostra in diversi menu informazioni di controllo e stato. Con i tasti di
comando è possibile navigare attraverso i menu e definire numerose impostazioni.
Vantaggi
Il display della CPU offre i seguenti vantaggi:
● Tempi di inattività più brevi grazie ai messaggi di diagnostica con testo in chiaro.
● Modifica delle impostazioni dell'interfaccia sul posto senza dispositivo di
programmazione.
● Possibilità di assegnare la password per il comando del display da STEP 7
● Tempi di inattività più brevi grazie all'accesso in lettura/scrittura alle tabelle di forzamento
e in lettura/scrittura alle tabelle di controllo.
Grazie alle tabelle di controllo e di forzamento è possibile controllare e modificare sul
display i valori attuali delle singole variabili di un programma utente o di una CPU. Per
ulteriori informazioni sulle tabelle di controllo e di forzamento consultare il capitolo
Funzioni di test e eliminazione delle anomalie (Pagina 228) e la Guida in linea a STEP 7.
● Gli indirizzi IP della CPU e dei CM/CP collegati sono impostabili.
● CPU F: Panoramica dello stato del funzionamento di sicurezza e dei parametri F della
CPU F e della periferia F.
● Backup e ripristino della progettazione della CPU sulla SIMATIC Memory Card.
Temperatura di esercizio per il display
Il display è dotato di un dispositivo che ne aumenta la durata in vita spegnendolo prima che
superi la temperatura di esercizio consentita. Una volta raffreddato, il display si riaccende
automaticamente. Se il display è disattivato i LED continuano a visualizzare lo stato della
CPU.
Ulteriori informazioni sulle temperature di spegnimento e riaccensione del display sono
riportate nei dati tecnici dei manuali del prodotto delle CPU.
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
195
Display della CPU
Display
Le figure seguenti mostrano ad esempio una CPU con display grande (a sinistra: ad es.
CPU 1516-3 PN/DP) e una CPU con display piccolo (a destra: ad es. CPU 1511-1 PN).
①
②
③
④
Informazioni di stato CPU
Denominazione dei menu
Campo di visualizzazione delle informazioni
Guida di navigazione, ad es. OK/ESC oppure numero di pagina
Figura 12-1
Esempio di vista dei display
Sistema di automazione
196
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Display della CPU
In merito a ①: Informazioni di stato CPU
La tabella seguente mostra le informazioni di stato della CPU richiamabili tramite display.
Tabella 12- 1 Informazioni di stato CPU
Colore e simboli dell'informazione sullo stato
Significato
Verde
RUN
Arancione
•
STOP
•
STOP - aggiornamento del firmware
Rosso
FAULT
Bianco
•
Creazione del collegamento tra CPU e display.
Livello di protezione configurato.
•
Almeno un allarme è attivo nella CPU.
•
Nella CPU non è inserita una SIMATIC Memory Card.
•
Il numero di serie al quale è collegato un blocco con protezione del
know-how non coincide con il numero di serie della CPU o della
SIMATIC Memory Card.
•
Non è stato caricato un programma utente.
Ordine di forzamento attivo nella CPU.
Capacità F attivata. Funzionamento di sicurezza attivo (per le CPU failsafe)
Se il funzionamento di sicurezza è disattivato il simbolo è grigio.
CPU fail-safe (nel caso delle CPU di sicurezza).
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
197
Display della CPU
In merito a ②: Denominazione dei menu
La tabella seguente mostra i menu disponibili del display.
Tabella 12- 2 Denominazione dei menu
Voci di menu Significato
principale
Panoramica
Spiegazione
Il menu "Panoramica" contiene i dati sulle proprietà della CPU e della
SIMATIC Memory Card inserita e indica se eventualmente è presente
una protezione del know-how o un collegamento del numero di serie.
Per le CPU F vengono visualizzati lo stato del funzionamento di sicurezza, la firma collettiva e la data delle ultime modifiche nella CPU F.
Diagnostica
Impostazioni
Moduli
Il menu "Diagnostica" contiene:
•
la visualizzazione dei messaggi di diagnostica
•
l'accesso in lettura e scrittura alle tabelle di forzamento e controllo
•
la visualizzazione del tempo di ciclo
•
la visualizzazione della memoria complessiva occupata della CPU
•
la visualizzazione degli allarmi.
Nel menu "Impostazioni" è possibile:
•
assegnare gli indirizzi IP e i nomi dei dispositivi PROFINET della
CPU
•
definire le proprietà di rete di ogni interfaccia della CPU
•
impostare data, ora, fuso orario, stati di funzionamento
(RUN/STOP) e livelli di protezione
•
bloccare/abilitare il display con la password del display
•
eseguire la cancellazione totale della CPU
•
ripristinare le impostazioni di fabbrica
•
formattare la SIMATIC Memory Card
•
cancellare il programma utente
•
eseguire il backup e il ripristino della progettazione della CPU sulla
SIMATIC Memory Card
•
visualizzare lo stato degli aggiornamenti del firmware.
•
convertire la SIMATIC Memory Card in una scheda di programma
Il menu "Moduli" contiene dati relativi ai moduli in uso nella configurazione centrale e decentrata.
I moduli della periferia decentrata sono collegati tramite PROFINET
e/p PROFIBUS alla CPU.
Qui è possibile impostare gli indirizzi IP per la CPU o un CM/CP.
Per i moduli F vengono visualizzati i parametri fail-safe.
Display
Nel menu "Display" si definiscono le impostazioni per il display, ad es.
l'impostazione della lingua, della luminosità e del modo di risparmio
energetico. Il modo di risparmio energetico riduce l'intensità luminosa
del display. In standby il display si spegne.
Sistema di automazione
198
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Display della CPU
Simboli di menu
La seguente tabella mostra i simboli che vengono visualizzati nei menu.
Tabella 12- 3 Simboli di menu
Simbolo
Significato
Voce di menu editabile.
Selezione della lingua desiderata.
Nella pagina subordinata è presente un messaggio.
Nella pagina subordinata è presente un errore.
Il modulo contrassegnato non è accessibile.
Navigazione alla pagina subordinata.
In modalità di modifica è possibile effettuare la selezione tramite due tasti freccia:
•
giù/su: salta alla selezione o consente di selezionare le cifre/opzioni desiderate
In modalità di modifica è possibile effettuare la selezione tramite i quattro tasti freccia:
•
giù/su: salta alla selezione o consente di selezionare le cifre desiderate
•
sinistra/destra: salta di una posizione in avanti o all'indietro
L'allarme non è ancora confermato.
L'allarme è confermato.
Manipolazione coperchio frontale
Lo sportellino frontale è a innesto Lo sportellino si può togliere o sostituire durante il
funzionamento (RUN). Togliere o sostituire lo sportellino frontale non influisce sulla CPU in
funzione.
Per estrarre lo sportellino frontale dalla CPU procedere come segue.
1. Ruotare il coperchio frontale verso l'alto finché non forma un angolo di 90° rispetto al
modulo.
2. Premere nella parte superiore del coperchio frontale, contemporaneamente
sull'ancoraggio(i) e tirare il coperchio frontale in avanti asportandolo.
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
199
Display della CPU
La figura seguente mostra un esempio di prospettiva della CPU 1516-3 PN/DP.
①
Punti di ancoraggio per l'estrazione e l'inserimento dello sportellino frontale
Figura 12-2
Estrazione e inserimento dello sportellino frontale
AVVERTENZA
Pericolo di lesioni personali e danni materiali nell'area a rischio di esplosione Zona 2
L'inserimento e l'estrazione dello sportellino frontale durante il funzionamento di un sistema
di automazione S7-1500 possono causare lesioni personali e danni materiali nell'area a
rischio di esplosione zona 2.
Prima di estrarre o inserire lo sportellino frontale disinserire sempre la tensione del sistema
di automazione S7-1500 nell'area a rischio di esplosione zona 2.
Sistema di automazione
200
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Display della CPU
Tasti di comando
Il display della CPU dispone dei seguenti tasti:
● Quattro frecce: "verso l'alto", "verso il basso", "verso sinistra", "verso destra"
Tenendo premuto un tasto per 2 secondi si attiva automaticamente una funzione di
scorrimento
● Un tasto ESC
● Un tasto OK
Figura 12-3
Tasti di comando
Nota
Se il display si trova in modo di risparmio energetico o in standby è possibile uscire
nuovamente da questi stati premendo un tasto qualunque.
Funzioni dei tasti "OK" e "ESC"
● Nelle voci di menu in cui è possibile immettere dati:
– OK → accesso valido alla voce di menu, conferma l'inserimento ed esce dalla modalità
di modifica
– ESC → ripristina il contenuto originale (le modifiche non vengono salvate) ed esce
dalla modalità di modifica
● Nelle voci di menu in cui non è possibile immettere dati:
– OK → passa alla voce del sottomenu successivo
– ESC → torna alla voce di menu precedente
Tenendo premuto il tasto ESC su una qualunque schermata del display per circa tre secondi
si torna automaticamente alla pagina di avvio.
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
201
Display della CPU
Descrizioni comandi
Alcuni valori visualizzati sul display (ad es. nome della stazione, sigla impianto, sigla
topologica, nome del dispositivo PROFINET ecc.) potrebbero oltrepassare la larghezza
visibile. Ciò vale in particolare per le CPU con un display piccolo. Focalizzando il valore sul
display e premendo la freccia "a sinistra" si visualizza una descrizione comando. La
descrizione comando mostra il nome del valore per intero. La descrizione comando si
nasconde nuovamente premendo ancora la freccia "verso sinistra" o il tasto ESC.
Figura 12-4
Funzione di descrizione comando
Caricamento di un'immagine nel display con STEP 7
Con la funzione "Logo personalizzato" alla voce "Display" nella vista dispositivo della CPU si
carica un'immagine dal sistema di file al display della CPU utilizzando STEP 7.
Figura 12-5
Caricamento di un'immagine nella CPU
Sistema di automazione
202
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Display della CPU
Per poter visualizzare correttamente l'immagine caricata mantenendone le proporzioni,
utilizzare immagini con le dimensioni seguenti in funzione della CPU.
Tabella 12- 4 Dimensioni
CPU
Dimensioni
Formati supportati
CPU 1511(F)-1 PN
128 x 120 pixel
Bitmap, JPEG, GIF, PNG
CPU 1512C-1 PN
128 x 120 pixel
Bitmap, JPEG, GIF, PNG
CPU 1513(F)-1 PN
128 x 120 pixel
Bitmap, JPEG, GIF, PNG
CPU 1515(F)-2 PN
CPU 1515T-2 PN
240 x 260 pixel
Bitmap, JPEG, GIF, PNG
CPU 1516(F)-3 PN/DP
240 x 260 pixel
Bitmap, JPEG, GIF, PNG
CPU 1517(F)-3 PN/DP
CPU 1517T(F)-3 PN/DP
240 x 260 pixel
Bitmap, JPEG, GIF, PNG
CPU 1518(F)-4 PN/DP
CPU 1518(F)-4 PN/DP ODK
240 x 260 pixel
Bitmap, JPEG, GIF, PNG
CPU 1511C-1 PN
CPU 1511T-1 PN
Se l'immagine caricata oltrepassa le dimensioni predefinite, il display ne rappresenta solo
una parte. Tuttavia, con l'opzione "Adegua logo" di STEP 7 è possibile ridimensionare
l'immagine in base alle dimensioni predefinite. In questo caso, tuttavia, osservare che le
proporzioni originali dell'immagine non vengono mantenute.
Visualizzazione dell'immagine sul display
Per visualizzare l'immagine caricata sul display della CPU premere il tasto ESC nella pagina
principale del display. Se ci si trova nella pagina principale e si carica un'immagine, il display
la visualizza automaticamente dopo 60 secondi. Per disattivarne nuovamente la
visualizzazione premere un tasto qualunque sul display.
Lingue impostabili
È possibile impostare separatamente le seguenti lingue per i testi dei menu e dei messaggi:
● Cinese
● Tedesco
● Inglese
● Francese
● Italiano
● Giapponese
● Coreano
● Portoghese (Brasile)
● Russo
● Spagnolo
● Turco
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
203
Display della CPU
La lingua è selezionabile direttamente sul display nel menu "Display" o in STEP 7 in "Lingue
dell'interfaccia utente" nella configurazione hardware della CPU.
Per visualizzare i testi dei messaggi sul display procedere come segue:
1. Caricare i testi dei messaggi come componenti software nella CPU. Selezionare nella
finestra di dialogo "Anteprima di caricamento" alla voce "Biblioteca di testi" l'opzione
"Caricamento coerente".
2. Specificare nella parametrizzazione quale lingua di progetto visualizzare come lingua
dell'interfaccia utente. Selezionare la CPU e spostarsi alla sezione "Supporto multilingue"
nella finestra di ispezione ("Proprietà > Generale > Supporto multilingue") e assegnare
qui alle lingue per l'interfaccia utente le lingue di progetto necessarie.
Riferimenti
Avvertenze importanti/particolarità del display delle CPU F sono riportate nelle Informazioni
sul prodotto CPU F S7-1500.
(https://support.industry.siemens.com/cs/ww/de/view/109478599/en)
Sistema di automazione
204
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Manutenzione
13.1
13
Estrazione e inserimento dei moduli di periferia
Presupposti
Estrarre o inserire i connettori frontali e i moduli di periferia solo a tensione disinserita.
ATTENZIONE
Possono verificarsi danni materiali
Il montaggio e lo smontaggio del connettore frontale e dei moduli di periferia con la
tensione inserita può causare stati indefiniti nell'impianto.
Ciò potrebbe danneggiare il sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata
ET 200MP.
Montare e smontare il connettore frontale e i moduli di periferia esclusivamente con la
tensione disinserita.
In fase di progettazione dell'impianto osservare sempre le norme e le direttive di sicurezza
in materia.
13.2
Sostituzione di moduli di periferia e connettori frontali
13.2.1
Elemento di codifica del modulo di periferia e del connettore frontale
Funzione
Tutti i connettori frontali dei moduli di periferia del sistema di automazione S7-1500/di
periferia decentrata ET 200MP sono identici. L'elemento di codifica previene l'inserimento
accidentale di un connettore frontale in un modulo con una configurazione elettrica dei pin
diversa da quella prevista.
Sistema di automazione
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205
Manutenzione
13.2 Sostituzione di moduli di periferia e connettori frontali
Stato di fornitura del modulo di periferia
Allo stato di fornitura l'elemento di codifica si trova nel modulo di periferia.
Figura 13-1
Elemento di codifica nel modulo di periferia (allo stato di fornitura)
Sistema di automazione
206
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Manutenzione
13.2 Sostituzione di moduli di periferia e connettori frontali
Elemento di codifica nel connettore frontale
Al primo inserimento del connettore frontale nel modulo di periferia, una metà dell'elemento
di codifica si innesta nel connettore frontale. Se si rimuove il connettore frontale dal modulo
di periferia, questa metà rimane nel connettore frontale mentre l'altra rimane nel modulo di
periferia.
Figura 13-2
Elemento di codifica nel modulo di periferia/nel connettore frontale
Un connettore frontale codificato può essere inserito su moduli con la stessa configurazione
elettrica dei pin.
Consultare il capitolo Operazioni preliminari (Pagina 33).
ATTENZIONE
Possono verificarsi danni materiali
La modifica o la rimozione degli elementi di codifica può causare l'inserimento del
connettore frontale su moduli con un collegamento elettrico non correttamente cablato,
con conseguente distruzione del modulo e/o dei sensori e degli attuatori collegati. Non si
esclude nemmeno il verificarsi di stati pericolosi dell'impianto.
Modificare l'elemento di codifica soltanto se se intende utilizzare il connettore frontale per
un altro modulo, adeguando di conseguenza anche il cablaggio di processo.
Sistema di automazione
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207
Manutenzione
13.2 Sostituzione di moduli di periferia e connettori frontali
Casi applicativi di sostituzione dell'elemento di codifica
● Sostituzione del modulo di periferia ad es. a causa di un difetto o di una configurazione
errata
● Sostituzione del connettore frontale
Elemento di codifica elettronico supplementare per i moduli fail-safe
Allo stato di fornitura, nel modulo fail-safe si trova, oltre all'elemento di codifica meccanico,
una memoria elettronica riscrivibile per l'indirizzo PROFIsafe. La seguente figura mostra
l'elemento di codifica elettronico:
①
Elemento di codifica elettronico
Figura 13-3
Modulo F con elemento di codifica elettronico (stato all'atto della fornitura)
Sistema di automazione
208
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Manutenzione
13.2 Sostituzione di moduli di periferia e connettori frontali
Quando si inserisce il connettore frontale nel modulo F l'elemento di codifica elettronico si
innesta completamente nel connettore frontale. Se si estrae il connettore frontale dal modulo
F, la memoria con l'indirizzo PROFIsafe del modulo fail-safe rimane nel connettore frontale.
①
Elemento di codifica elettronico
Figura 13-4
Connettore frontale con elemento di codifica elettronico
Sistema di automazione
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209
Manutenzione
13.2 Sostituzione di moduli di periferia e connettori frontali
13.2.2
Sostituzione di un modulo di periferia
Introduzione
● Al primo inserimento del connettore frontale nel modulo di periferia, una parte
dell'elemento di codifica si innesta sul connettore frontale.
● Nel caso dei moduli fail-safe, inoltre, l'elemento di codifica elettronico con l'indirizzo
PROFIsafe del modulo F si innesta completamente.
Se si sostituisce un modulo di periferia con un modulo dello stesso tipo, gli elementi di
codifica inseriti sul connettore frontale o nei moduli F sono già quelli giusti. Conseguenza:
prima di innestare il connettore frontale utilizzato finora è necessario smontare l'elemento o
di gli elementi di codifica dal nuovo modulo di periferia.
Procedimento
Per sostituire il modulo di periferia procedere come segue.
Il modulo di periferia è già stato smontato.
Per informazioni sullo smontaggio del modulo di periferia vedere la sezione Montaggio dei
moduli di periferia (Pagina 60).
1. Nel nuovo modulo di periferia, separare con un giravite la metà dell'elemento di codifica
meccanico destinata al connettore frontale.
Nota
La disposizione dell'elemento di codifica meccanico dipende dal tipo di modulo.
Controllare sempre la posizione dell'elemento di codifica sul connettore frontale prima di
staccare l'altra metà dal modulo di periferia.
Nel caso di un modulo fail-safe nuovo è necessario anche rimuovere l'elemento di
codifica elettronico dal modulo F.
Figura 13-5
Estrarre l'elemento di codifica dal modulo di periferia
2. Inserire il connettore frontale esistente nel nuovo modulo di periferia (stesso tipo di
modulo) fino ad avvertire lo scatto.
Sistema di automazione
210
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Manutenzione
13.2 Sostituzione di moduli di periferia e connettori frontali
13.2.3
Sostituzione del connettore frontale
Introduzione
● Al primo inserimento del connettore frontale nel modulo di periferia, una parte
dell'elemento di codifica meccanico si innesta sul connettore frontale.
● Nel caso dei moduli fail-safe, inoltre, l'elemento di codifica elettronico con l'indirizzo
PROFIsafe del modulo F si innesta completamente.
Se si deve sostituire un connettore frontale guasto con uno nuovo, è necessario inserire
l'elemento o gli elementi di codifica nel nuovo connettore frontale.
Procedimento
Il connettore frontale deve essere già stato rimosso dal modulo e il cablaggio separato. Se si
utilizza il connettore frontale per un'unità analogica, smontare anche l'alimentatore e quello
di protezione. Per sostituire il connettore frontale procedere nel modo seguente:
1. Rimuovere con cautela l'elemento di codifica meccanico dal connettore frontale.
Assicurarsi che l'elemento di codifica non sia danneggiato.
Figura 13-6
Rimozione dell'elemento di codifica meccanico dal connettore frontale
Nota
Gli elementi di codifica dipendono dal tipo di modulo.
2. Inserire l'elemento di codifica meccanico rimosso nel nuovo connettore frontale.
Figura 13-7
Inserimento dell'elemento di codifica meccanico nel nuovo connettore frontale
Sistema di automazione
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211
Manutenzione
13.2 Sostituzione di moduli di periferia e connettori frontali
3. Inoltre, nel caso dei moduli F:
– Rimuovere con cautela l'elemento di codifica elettronico dal connettore frontale.
Assicurarsi che l'elemento di codifica non sia danneggiato.
– Inserire l'elemento di codifica rimosso nel nuovo connettore frontale.
Figura 13-8
Rimozione dell'elemento di codifica elettronico dal connettore frontale e inserimento
in un nuovo connettore frontale
4. Inserire il nuovo connettore frontale nel modulo di periferia fino ad avvertire lo scatto.
5. Cablare il nuovo connettore frontale.
Sistema di automazione
212
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Manutenzione
13.3 Sostituzione dell'elemento di codifica nel connettore di rete dell'alimentatore di sistema e di carico
13.3
Sostituzione dell'elemento di codifica nel connettore di rete
dell'alimentatore di sistema e di carico
Introduzione
La codifica è composta da un elemento di codifica in due parti.
Allo stato di fornitura, una parte dell'elemento di codifica si trova sul retro del connettore di
rete. L'altra parte è saldamente inserita nell'alimentatore di sistema o di carico.
In questo modo si previene l'inserimento accidentale di un connettore di rete appartenente a
un alimentatore di sistema o di carico in un modulo di tipo diverso.
PERICOLO
Non manipolare o tralasciare l'elemento di modifica
• Se si apportano modifiche all'elemento di codifica o se lo si scambia, possono insorgere
stati di pericolo nell'impianto.
• Al fine di prevenire danni non devono essere apportate modifiche né effettuate
sostituzioni della codifica.
• L'elemento di codifica non deve essere tralasciato.
Sostituzione
Inserimento dell'elemento di codifica in un nuovo connettore di rete in caso di sostituzione.
PERICOLO
Tensione pericolosa
Durante il montaggio dell'elemento di codifica è necessario considerare la tensione di
alimentazione DC 24 V, DC 24/48/60 V o AC/DC 120/230 V dell'alimentatore di sistema o
di carico.
Montare l'elemento di codifica soltanto con la tensione disinserita.
Inserire l'elemento di codifica in modo che la tensione del connettore di rete sia compatibile
con quella del rispettivo modulo di alimentazione.
Sistema di automazione
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213
Manutenzione
13.3 Sostituzione dell'elemento di codifica nel connettore di rete dell'alimentatore di sistema e di carico
Procedura
Per sostituire l'elemento di codifica nel connettore di rete dell'alimentatore di sistema e di
carico procedere come segue:
1. Verificare la siglatura sul connettore di allacciamento di rete.
Figura 13-9
Dicitura sul connettore di rete
2. Verificare la marcatura in rosso sull'elemento di codifica.
3. L'elemento di codifica presenta 3 marcature rosse. Ruotare l'elemento di codifica in modo
che una delle tre marcature vada ad allinearsi al valore della tensione stampato sul
connettore.
4. Inserire l'elemento di codifica sul lato posteriore del connettore di allacciamento di rete,
fino a quando non si sente che si innesta in posizione. La figura seguente mostra un
esempio di inserimento di un elemento di codifica in un connettore di rete a DC 24 V.
Figura 13-10 Inserimento dell'elemento di codifica nel connettore di rete
Sistema di automazione
214
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Manutenzione
13.4 Aggiornamento del firmware
13.4
Aggiornamento del firmware
Introduzione
Durante l'esercizio può essere necessario aggiornare il firmware (ad es. causa
implementazione di funzioni).
Con l'aiuto dei file del firmware si aggiornano il firmware della CPU/del modulo di interfaccia,
del display e dei moduli di periferia. I dati a ritenzione vengono mantenuti dopo l'esecuzione
dell'aggiornamento del firmware.
Presupposti
● È necessario aver scaricato il o i file per l'aggiornamento del firmware dalla pagina
internet del Product Support (https://support.industry.siemens.com/cs/ww/it/ps).
Selezionare su questa pagina internet:
– Per il sistema di automazione S7-1500: Tecnica di automazione > Sistemi di
automazione > Sistemi di automazione industriale SIMATIC > Controllore
programmabile > Advanced Controller SIMATIC S7 > SIMATIC S7-1500.
– Per il sistema di periferia decentrata ET 200MP: Tecnica di automazione > Sistemi di
automazione > Sistemi di automazione industriale SIMATIC > Sistemi IO SIMATIC
ET 200 > Sistemi ET 200 per il quadro elettrico > ET 200MP.
Figura 13-11 Esempio di albero dei prodotti S7-1500
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
215
Manutenzione
13.4 Aggiornamento del firmware
Da qui navigare al tipo di modulo particolare che si desidera aggiornare. Per proseguire
fare clic alla voce "Support" sul link per "Download software". Salvare i file di
aggiornamento del firmware desiderati.
Figura 13-12 Selezione dei download di software
● Prima dell'installazione dell'aggiornamento del firmware accertarsi che i moduli non siano
in uso.
Ulteriori presupposti per i moduli fail-safe
AVVERTENZA
Verifica dell'ammissibilità della versione firmware per i sistemi F
Quando si utilizza una nuova versione firmware è necessario verificare che sia omologata
per l'impiego nel modulo specifico.
Negli allegati alla certificazione
(http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/49368678/134200) per
SIMATIC Safety è specificato quale versione firmware è consentita.
Modalità di aggiornamento del firmware
Per eseguire un aggiornamento firmware esistono le seguenti possibilità:
● online in STEP 7 tramite Online & Diagnostica
● online in STEP 7 tramite nodi accessibili (PROFINET)
● tramite SIMATIC Memory Card possibile per CPU, display e tutti i moduli inseriti
centralmente)
● tramite il server web integrato
● online tramite SIMATIC Automation Tool
Sistema di automazione
216
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Manutenzione
13.4 Aggiornamento del firmware
La tabella seguente fornisce una panoramica degli strumenti con i quali eseguire
l'aggiornamento del firmware di un determinato modulo.
Tabella 13- 1 Panoramica delle opzioni di aggiornamento del firmware
Aggiornamento firmware
CPU
Modulo di periferia
centrale
Modulo di interfaccia
Modulo di periferia
decentrata
STEP 7 (TIA Portal dalla V12)
✓
✓
✓
✓
Nodi accessibili
✓
✓
✓
--
SIMATIC Memory Card
✓
✓
--
--
Server web della CPU
✓
✓
✓
✓
SIMATIC Automation Tool
✓
✓
✓
✓
Installazione dell'aggiornamento del firmware
AVVERTENZA
Si possono verificare stati dell'impianto non ammessi
Con l'installazione dell'aggiornamento del firmware la CPU entra nello stato di
funzionamento STOP e il modulo di interfaccia nello stato "Guasto della stazione". Lo
STOP e il guasto della stazione possono ripercuotersi sul funzionamento di un processo
online o di una macchina.
Il funzionamento inatteso di un processo o di una macchina può avere conseguenze mortali
o comportare lesioni e/o danni materiali.
Prima di installare l'aggiornamento del firmware accertarsi che la CPU non stia eseguendo
alcun processo attivo.
Procedimento online in STEP 7 tramite Online & Diagnostica
Per eseguire l'aggiornamento firmware online tramite STEP 7 procedere nel seguente modo:
1. Selezionare il modulo nella Vista dispositivi.
2. Selezionare nel menu di scelta rapida il comando "Online & Diagnostica".
3. Nella cartella "Funzioni" selezionare il gruppo "Aggiornamento firmware".
Per una CPU è possibile scegliere se si desidera aggiornare la CPU o la visualizzazione
della CPU.
4. Per selezionare il percorso dei file di aggiornamento del firmware fare clic nell'area
"Aggiornamento firmware" sul pulsante "Sfoglia".
5. Selezionare il file del firmware adatto. La tabella nell'area Aggiornamento firmware elenca
tutti i moduli che possono essere aggiornati con il file firmware selezionato.
6. Fare clic sul pulsante "Avvia aggiornamento". Se il modulo è in grado di interpretare il file,
quest'ultimo viene caricato nel modulo. Per modificare lo stato di funzionamento della
CPU, STEP 7 lo richiede per mezzo di finestre di dialogo.
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
217
Manutenzione
13.4 Aggiornamento del firmware
Aggiornamento del firmware
La casella "Attiva il firmware dopo l'aggiornamento" è sempre attiva.
Al termine dell'operazione di caricamento la CPU acquisisce il nuovo firmware e lo utilizza
per continuare a lavorare.
Nota
Se un aggiornamento del firmware viene interrotto è necessario estrarre e inserire il modulo
prima di ripetere l'aggiornamento.
Procedimento online in STEP 7 tramite nodi accessibili
Per eseguire un aggiornamento firmware online tramite i nodi accessibili procedere come
segue:
1. Selezionare dal menu "Online" la voce "Nodi accessibili".
2. Cercare nella finestra di dialogo Nodi accessibili i nodi accessibili nell'interfaccia
PROFINE.
3. Per saltare a un dispositivo nella navigazione del progetto, selezionare il dispositivo
dall'elenco dei nodi accessibili e fare clic sul pulsante "Visualizza".
4. Selezionare nella navigazione del progetto l'opzione "Online & Diagnostica" del nodo
desiderato ed eseguire l'aggiornamento del firmware nella categoria
Funzioni/Aggiornamento firmware (CPU, Display, Unità locali).
Procedura tramite SIMATIC Memory Card
Per aggiornare il firmware tramite SIMATIC Memory Card procedere nel modo seguente:
1. Inserire una SIMATIC Memory Card nel lettore di schede SD del dispositivo di
programmazione/computer.
2. Per salvare il file di aggiornamento nella SIMATIC Memory Card, selezionare la SIMATIC
nella navigazione del progetto alla voce "Card Reader/memoria USB".
3. Selezionare nel menu "Progetto" il comando "Card Reader/memoria USB > Crea memory
card per l'aggiornamento del firmware".
4. Cercare il file di aggiornamento del firmware nella finestra di selezione dei file.
Successivamente si può decidere se eliminare il contenuto della SIMATIC Memory Card
o se aggiungere i file di aggiornamento del firmware alla SIMATIC Memory Card.
Sistema di automazione
218
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Manutenzione
13.4 Aggiornamento del firmware
5. Inserire la SIMATIC Memory Card con i file per l'aggiornamento del firmware nella CPU.
L'aggiornamento del firmware ha inizio poco dopo l'inserimento della SIMATIC Memory
Card.
Il display indica che la CPU è in STOP ed esegue un aggiornamento del firmware: "STOP
- FW UPDATE". La barra di avanzamento indica lo stato di avanzamento
dell'aggiornamento. La CPU mostra sul display gli eventuali errori che si verificano
durante l'aggiornamento del firmware.
Al termine dell'aggiornamento del firmware il display mostra una pagina dei risultati.
6. Al termine dell'aggiornamento del firmware estrarre la SIMATIC Memory Card.
Il LED RUN giallo della CPU è acceso e il LED MAINT giallo lampeggia.
Se si utilizza la SIMATIC Memory Card successivamente come scheda di programma,
cancellare i file di aggiornamento del firmware manualmente. In via opzionale si può
eseguire questa operazione anche direttamente dal display della CPU. Al termine
dell'aggiornamento del firmware selezionare la voce di menu "Converti Memory Card" sul
display.
Nota
Se la configurazione hardware contiene vari moduli, la CPU aggiorna tutti i moduli interessati
nell'ordine dei posti connettore, ovvero in ordine crescente della posizione del modulo nella
configurazione dei dispositivi in STEP 7.
Nota
Capacità di memoria della SIMATIC Memory Card
Se si esegue un aggiornamento del firmware utilizzando la SIMATIC Memory Card è
necessario scegliere una scheda con una capacità di memoria sufficiente in funzione della
CPU in uso e dei relativi moduli di periferia.
Per il download dei file di aggiornamento dalla pagina Internet del Product Support tenere
pertanto presenti le dimensioni dei file specificate. Le dimensioni del file specificate sono
importanti soprattutto se si esegue l'aggiornamento del firmware, oltre che per la CPU,
anche per i relativi moduli di periferia, i moduli di comunicazione ecc. Le dimensioni
complessive dei file di aggiornamento non devono superare le dimensioni della memoria
disponibile della SIMATIC Memory Card in uso.
Procedimento tramite il server web integrato
La procedura è descritta nel manuale di guida alle funzioni Server web
(http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/59193560).
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
219
Manutenzione
13.4 Aggiornamento del firmware
Procedimento online tramite SIMATIC Automation Tool
Il procedimento è descritto nel manuale del prodotto SIMATIC Automation Tool
(https://support.industry.siemens.com/cs/ww/de/view/98161300) (compreso nel SIMATIC
Automation Tool).
Particolarità nell'aggiornamento del firmware dei moduli analogici
Per poter aggiornare il firmware di un modulo analogico lo si deve alimentare con una
corrente di carico di DC 24 V tramite l'alimentatore.
Comportamento in seguito all'aggiornamento del firmware
Al termine dell'aggiornamento del firmware verificare la versione del firmware del modulo per
il quale è stato eseguito questo aggiornamento.
Riferimenti
Per maggiori informazioni sull'aggiornamento del firmware consultare la Guida in linea a
STEP 7 e vedere la seguente FAQ in Internet
(https://support.industry.siemens.com/cs/ww/it/view/89257657).
Vedere anche
Panoramica (Pagina 161)
Sistema di automazione
220
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Manutenzione
13.5 Reset alle impostazioni di fabbrica
13.5
Reset alle impostazioni di fabbrica
13.5.1
Reset della CPU alle impostazioni di fabbrica
Funzione
"Resetta alle impostazioni di fabbrica" riporta la CPU allo stato di fornitura. La funzione
cancella tutte le informazioni salvate internamente sulla CPU.
Suggerimento:
Se si rimuove una CPU PROFINET e si desidera utilizzarla in un'altra posizione con un altro
programma o stoccarla, è necessario riportarla allo stato di fornitura. Ricordare che con il
reset alle impostazioni di fabbrica vengono cancellati anche i parametri dell'indirizzo IP.
Modalità di esecuzione di un reset di una CPU alle impostazioni di fabbrica
Per riportare la CPU allo stato di fornitura è possibile scegliere tra le seguenti modalità:
● Tramite selettore di modi operativi
● Dal display
● Tramite STEP 7
● Tramite SIMATIC Automation Tool
Procedura tramite selettore di modi operativi
Accertarsi che la CPU si trovi in STOP (il display della CPU segnala lo stato di
funzionamento STOP o il LED RUN/STOP è giallo).
Nota
Resetta alle impostazioni di fabbrica ↔ Cancellazione totale
La procedura seguente corrisponde anche alle operazioni previste per la cancellazione
totale:
• Comando del selettore con SIMATIC Memory Card inserita: la CPU esegue la
cancellazione totale
• Comando del selettore senza SIMATIC Memory Card inserita: la CPU esegue il reset
all'impostazione di fabbrica
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
221
Manutenzione
13.5 Reset alle impostazioni di fabbrica
Eseguire un reset alle impostazioni di fabbrica procedendo nel modo seguente:
1. Portare il selettore di modi operativi in posizione di STOP.
Risultato: Il LED RUN/STOP si accende a luce gialla.
2. Portare il selettore di modi operativi in posizione di MRES. Mantenere il selettore in
questa posizione finché il LED RUN/STOP si accende per la seconda volta e rimane
acceso (dopo 3 secondi). Rilasciare quindi il selettore.
3. Entro i tre secondi successivi portare di nuovo il selettore di modi operativi in posizione
MRES quindi di nuovo in STOP.
Risultato: La CPU quindi esegue "Reset alle impostazioni di fabbrica", mentre il LED
RUN/STOP lampeggia con luce gialla. Quando il LED RUN/STOP è acceso con luce gialla,
la CPU è stata resettata alle impostazioni di fabbrica ed è in stato di funzionamento STOP.
Nel buffer di diagnostica viene registrato l'evento "Reset alle impostazioni di fabbrica".
Nota
Quando si resetta la CPU alle impostazioni di fabbrica con il selettore dei modi operativi
viene cancellato anche l'indirizzo IP della CPU.
Procedura tramite il display
Accertarsi che la CPU si trovi in STOP (la CPU segnala lo stato di funzionamento STOP o il
LED RUN/STOP è giallo).
Per accedere alla voce di menu desiderata "Impostazioni di fabbrica", selezionare i seguenti
comandi di menu, uno di seguito all'altro, e confermare ogni selezione con "OK".
● Impostazioni → Resetta → Impostazioni di fabbrica
Risultato: La CPU quindi esegue "Reset alle impostazioni di fabbrica", mentre il LED
RUN/STOP lampeggia con luce gialla. Quando il LED RUN/STOP è acceso con luce gialla,
la CPU è stata resettata alle impostazioni di fabbrica ed è in stato di funzionamento STOP.
Nel buffer di diagnostica viene registrato l'evento "Reset alle impostazioni di fabbrica".
Nota
Quando si resetta la CPU alle impostazioni di fabbrica dal display, viene cancellato anche
l'indirizzo IP della CPU.
Sistema di automazione
222
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Manutenzione
13.5 Reset alle impostazioni di fabbrica
Procedura tramite STEP 7
Per resettare una CPU alle impostazioni di fabbrica utilizzando STEP 7 procedere nel modo
seguente:
Accertarsi che esista un collegamento online alla CPU.
1. Aprire la vista online e di diagnostica della CPU.
2. Nella cartella "Funzioni" selezionare il gruppo "Resetta alle impostazioni di fabbrica".
3. Se si intende mantenere l'indirizzo IP attivare l'opzione "Mantieni indirizzo IP". Per
cancellare l'indirizzo IP, attivare l'opzione "Cancella indirizzo IP".
Nota
Con la funzione "Cancella indirizzo IP" vengono cancellati tutti gli indirizzi IP. Ciò vale a
prescindere dall'esistenza o meno di un collegamento online.
Se è inserita una SIMATIC Memory Card, all'attivazione della casella di scelta "Cancella
indirizzo IP" consegue che: Gli indirizzi IP vengono cancellati e la CPU resettata alle
impostazioni di fabbrica. Successivamente la configurazione memorizzata sulla SIMATIC
Memory Card (incluso l'indirizzo IP) viene trasferita nella CPU (vedere oltre). Se la
Memory Card è vuota o è stata formattata prima del reset alle impostazioni di fabbrica,
l'indirizzo IP non viene trasferito nella CPU.
4. Fare clic sul pulsante "Reset".
5. Confermare con "OK" le interrogazioni di sicurezza.
Risultato: La CPU quindi esegue "Reset alle impostazioni di fabbrica", mentre il LED
RUN/STOP lampeggia con luce gialla. Quando il LED RUN/STOP è acceso con luce gialla,
la CPU è stata resettata alle impostazioni di fabbrica ed è in stato di funzionamento STOP.
Nel buffer di diagnostica viene registrato l'evento "Reset alle impostazioni di fabbrica".
Procedimento tramite SIMATIC Automation Tool
Il procedimento è descritto nel manuale del prodotto SIMATIC Automation Tool
(https://support.industry.siemens.com/cs/ww/de/view/98161300) (compreso nel SIMATIC
Automation Tool).
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
223
Manutenzione
13.5 Reset alle impostazioni di fabbrica
Risultato dopo il reset alle impostazioni di fabbrica
La seguente tabella mostra una panoramica del contenuto degli oggetti di memoria dopo il
reset alle impostazioni di fabbrica.
Tabella 13- 2 Risultato dopo il reset alle impostazioni di fabbrica
Oggetto di memoria
Contenuto
Valori attuali dei blocchi dati, blocchi dati di istanza
Vengono inizializzati
Merker, temporizzatori e contatori
Vengono inizializzati
Variabili a ritenzione di oggetti tecnologici
(ad es. valori di regolazione di encoder assoluti)
Vengono inizializzati
Registrazioni nel buffer di diagnostica (area a ritenzione) Vengono inizializzati
Registrazioni nel buffer di diagnostica (area non a ritenzione)
Vengono inizializzati
Indirizzo IP
In funzione della procedura:
•
tramite il selettore dei modi di funzionamento: viene cancellato
•
dal display: viene cancellato
•
da STEP 7: a seconda dell'impostazione delle caselle di
scelta "Mantieni indirizzo IP"/"Cancella indirizzo IP"
Nome del dispositivo
Viene inizializzato
Stati del contatore delle ore di esercizio
Vengono inizializzati
Ora
Viene inizializzato
Se prima del reset alle impostazioni di fabbrica era inserita una SIMATIC Memory Card, la
CPU carica la configurazione (hardware e software) contenuta nella SIMATIC Memory Card.
Un indirizzo IP progettato ritorna ad essere valido.
Riferimenti
Ulteriori informazioni in merito all'argomento "Reset alle impostazioni di fabbrica" sono
disponibili nel manuale di guida alle funzioni Struttura e utilizzo della memoria CPU
(http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/59193101) nel capitolo aree di memoria
e ritenzione e nella Guida in linea a STEP 7. Per informazioni sulla cancellazione totale della
CPU consultare il capitolo Cancellazione totale della CPU (Pagina 177).
Sistema di automazione
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Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Manutenzione
13.5 Reset alle impostazioni di fabbrica
13.5.2
Reset del modulo di interfaccia (PROFINET IO) alle impostazioni di fabbrica
Funzione
"Resetta alle impostazioni di fabbrica" riporta il modulo di interfaccia allo stato di fornitura.
Possibilità di resettare un modulo di interfaccia alle impostazioni di fabbrica
● Da STEP 7 (online tramite PROFINET IO)
Procedura tramite STEP 7
Per resettare un modulo di interfaccia alle impostazioni di fabbrica utilizzando STEP 7
procedere nel modo seguente:
Accertarsi che esista un collegamento online al modulo di interfaccia.
1. Aprire la vista online e di diagnostica del modulo di interfaccia.
2. Nella cartella "Funzioni" selezionare il gruppo "Resetta alle impostazioni di fabbrica".
3. Fare clic sul pulsante "Reset".
4. Confermare con "OK" le interrogazioni di sicurezza.
Risultato: il modulo di interfaccia esegue "Resetta alle impostazioni di fabbrica".
Risultato dopo il reset alle impostazioni di fabbrica
Tabella 13- 3 Proprietà del modulo di interfaccia allo stato di fornitura
Proprietà
Valore
Parametri
Impostazione di default
Indirizzo IP
Non disponibile
Nome del dispositivo
non disponibile
Indirizzo MAC
disponibile
Dati I&M
Dati di identificazione (I&M0) disponibili
Dati di manutenzione (I&M1, 2, 3) resettati*
Versione firmware
disponibile
* Selezionabile da STEP 7 V14 in poi: "Mantieni i dati IM"/"Cancella dati IM"
Nota
Possibile guasto alle stazioni successive
Quando si resetta un modulo di interfaccia alle impostazioni di fabbrica possono verificarsi
dei guasti anche alle successive stazioni di una linea.
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
225
Manutenzione
13.6 Reazione agli errori nei moduli fail-safe
Nota
Reazione dei moduli di periferia inseriti rispetto al valore sostitutivo al reset alle impostazioni
di fabbrica
Con il reset alle impostazioni di fabbrica i moduli di periferia nella stazione acquisiscono lo
stato "non parametrizzato", pertanto non vengono rilevati dati di ingresso né emessi dati di
uscita.
Ulteriori informazioni
Per maggiori informazioni sulla procedura consultare la Guida in linea a STEP 7.
13.6
Reazione agli errori nei moduli fail-safe
Stato di sicurezza (concetto di sicurezza)
Il concetto della sicurezza si basa sull'esistenza di uno stato sicuro per tutte le grandezze del
processo.
Nota
Per le unità di ingressi/uscite fail safe, questo stato corrisponde al valore "0".
Reazioni agli errori e avvio del sistema F
La funzione di sicurezza fa sì che in un modulo fail safe vengano emessi in alcuni casi i
valori sostitutivi in luogo dei valori di processo (stato sicuro) (passivazione del modulo fail
safe):
● all'avvio del sistema F
● in caso di errori nella comunicazione in sicurezza tra la CPU F e il modulo F tramite il
protocollo di sicurezza PROFIsafe (errori di comunicazione)
● in caso di errori nella periferia F/nei canali (ad es. rottura conduttore, errore di
discrepanza)
Gli errori rilevati vengono registrati nel buffer di diagnostica della CPU F e comunicati al
programma di sicurezza della CPU F.
I moduli F non memorizzano i dati a ritenzione. Dopo un RETE OFF – RETE ON gli errori
ancora presenti vengono nuovamente rilevati all'avvio. È comunque possibile salvare gli
errori nel programma standard.
AVVERTENZA
In caso di errore di canale, per i canali impostati come "disattivati" in STEP 7 non è prevista
alcuna reazione di diagnostica o gestione degli errori, neppure se il canale è interessato
indirettamente da un errore verificatosi in un gruppo di canali (parametro di canale
"attivato/disattivato").
Sistema di automazione
226
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Manutenzione
13.6 Reazione agli errori nei moduli fail-safe
Eliminazione di errori nel sistema F
Per eliminare gli errori nel sistema F procedere come indicato nelle norme
IEC 61508-1:2010 sezione 7.15.2.4 e IEC 61508-2:2010 sezione 7.6.2.1 e.
Sono necessari i passi seguenti:
1. Diagnostica e risoluzione dell'errore
2. Riconvalida della funzione di sicurezza
3. Registrazione del report della manutenzione
Emissione di valori sostitutivi per i moduli fail-safe
Nel moduli F con ingressi, in caso di passivazione il sistema F fornisce al programma di
sicurezza dei valori sostitutivi (0) anziché i valori di processo presenti negli ingressi fail-safe.
Nei moduli F con uscite, in caso di passivazione il sistema F trasferisce alle uscite fail-safe
dei valori sostitutivi (0) anziché i valori di uscita forniti dal programma di sicurezza. Nei canali
di uscita vengono disattivate tensione e corrente. Questo vale anche per lo STOP della CPU
F. I valori sostitutivi non possono essere parametrizzati.
A seconda del sistema F utilizzato, del tipo di errore (periferia F, errore di canale o di
comunicazione) e della parametrizzazione del modulo F, i valori fail-safe vengono utilizzati
solo per il canale interessato o per tutti i canali del modulo fail-safe.
Reintegrazione di un modulo fail-safe
Il passaggio dai valori sostitutivi a quelli di processo (reintegrazione di un modulo F) può
essere automatico o aver luogo dopo la conferma dell'utente nel programma di sicurezza. In
caso di errore di canale può essere necessario estrarre e reinserire il modulo F. Gli errori
che richiedono l'estrazione e l'inserimento del modulo F sono elencati nel capitolo Messaggi
di diagnostica del modulo F specifico.
Dopo la reintegrazione:
● nei moduli F con ingressi vengono nuovamente forniti al programma di sicurezza i valori
di processo presenti negli ingressi fail-safe
● nei moduli F con uscite vengono nuovamente trasferiti alle uscite fail-safe i valori di uscita
forniti dal programma di sicurezza
Ulteriori informazioni sulla passivazione e la reintegrazione
Per ulteriori informazioni sulla passivazione e la reintegrazione della periferia F consultare il
manuale SIMATIC Safety - Configuring and Programming
(http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/54110126/0/en).
Comportamento del modulo F con ingressi in caso di disturbo della comunicazione
In caso di disturbi della comunicazione i moduli F si comportano diversamente che con gli
altri errori.
In caso di un disturbo della comunicazione i valori di processo attuali rimangono negli
ingressi del modulo F. I canali non vengono passivati. I valori di processo attuali vengono
passivati nella CPU F.
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
227
Funzioni di test e eliminazione delle anomalie
14.1
14
Funzioni di test
Introduzione
L'utente ha la possibilità di testare l'esecuzione del proprio programma sulla CPU. Si
possono controllare gli stati di segnale e i valori delle variabili e preimpostare i valori delle
variabili in modo da simulare particolari situazioni per l'esecuzione del programma.
Nota
Utilizzo delle funzioni di test
Le funzioni di test influiscono in misura minima sul tempo di elaborazione del programma e
di conseguenza sui tempi di ciclo e di reazione del controllore (pochi millisecondi).
Presupposti
● La CPU interessata deve essere collegata online.
● Nella CPU deve essere presente un programma utente eseguibile.
Test possibili
● Test con lo stato del programma
● Test con la tabella di controllo
● Test con la tabella di forzamento
● Test con la tabella delle variabili PLC
● Test con l'editor dei blocchi dati
● Esecuzione di test con test di lampeggio LED
● Test con la funzione Trace
Sistema di automazione
228
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Funzioni di test e eliminazione delle anomalie
14.1 Funzioni di test
Test con lo stato del programma
Lo stato del programma permette di controllare l'esecuzione del programma. Visualizzando i
valori degli operandi e i risultati logici combinatori (RLO) si possono individuare ed eliminare
gli errori logici nel programma.
Nota
Limitazioni con la funzione "Stato del programma"
A seconda del numero delle variabili da monitorare e del numero effettivo delle esecuzioni
dei loop, il controllo di loop può prolungare sensibilmente il tempo di ciclo.
AVVERTENZA
Test con lo stato del programma
L'esecuzione del test con la funzione "Stato del programma" può causare gravi danni
materiali e lesioni personali in caso di malfunzionamenti o errori di programmazione.
Prima di eseguire il test con questa funzione, assicurarsi che non si possano verificare
situazioni di pericolo.
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
229
Funzioni di test e eliminazione delle anomalie
14.1 Funzioni di test
Test con tabelle di controllo
Nella tabella di controllo sono disponibili le funzioni seguenti:
● Controllo di variabili
Con le tabelle di controllo à possibile controllare i valori attuali di singole variabili di un
programma utente o di una CPU nel PG/PC, sul display della CPU e sul server Web.
Perché il display della CPU e il server Web possano visualizzare il valore della variabile è
necessario indicare un nome simbolico per la variabile nella colonna "Nome" della tabella
di controllo.
È possibile controllare le seguenti aree operandi:
– Ingressi e uscite (immagine di processo) e merker
– Contenuti di blocchi dati
– Ingressi e uscite di periferia
– Temporizzatori e contatori
● Comando di variabili
Con questa funzione si assegnano valori fissi alle singole variabili di un programma
utente o di una CPU al PG/PC. Il comando è possibile anche per il test con lo stato del
programma.
Possono essere comandate le seguenti aree operandi:
– Ingressi e uscite (immagine di processo) e merker
– Contenuti di blocchi dati
– Ingressi e uscite di periferia (ad es. %I0.0:P, %Q0.0:P)
– Temporizzatori e contatori
● "Abilita uscite di periferia" e "Esegui subito il comando"
Queste due funzioni permettono di assegnare valori fissi alle singole uscite di periferia di
una CPU nello stato di funzionamento STOP. In questo modo è possibile verificare anche
il cablaggio.
Sistema di automazione
230
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Funzioni di test e eliminazione delle anomalie
14.1 Funzioni di test
Test con la tabella di forzamento
Nella tabella di forzamento sono disponibili le funzioni seguenti:
● Controllo di variabili
Con le tabelle di forzamento è possibile controllare i valori attuali di singole variabili di un
programma utente o di una CPU sul PG/PC, sul display della CPU e sul server Web. La
tabella si può controllare con o senza condizione di trigger.
Perché il display della CPU e il server Web possano visualizzare il valore della variabile è
necessario indicare un nome simbolico per la variabile nella colonna "Nome" della tabella
di forzamento.
È possibile controllare le seguenti variabili:
– Merker
– Contenuti di blocchi dati
– Ingressi di periferia
● Comando di variabili
Con questa funzione si assegnano valori fissi a singole variabili di un programma utente
o di una CPU sul PG/PC o sul display della CPU. Il comando è possibile anche per il test
con lo stato del programma.
Possono essere comandate le seguenti variabili:
– Merker
– Contenuti di blocchi dati
– Ingressi di periferia (ad es. %I0.0:P)
● Forzamento degli ingressi e delle uscite di periferia
È possibile forzare singoli ingressi e uscite di periferia.
– Ingressi di periferia: il forzamento degli ingressi di periferia (ad es. %I0.0:P) consiste
nel "bypass" dei sensori/ingressi impostando valori fissi nel programma. Il programma
riceve il valore di forzamento anziché il valore di ingresso tramite l'immagine di
processo o accesso diretto.
– Uscite di periferia: il forzamento delle uscire di periferia (ad es. %Q0.0:P) consiste nel
"bypass" del programma completo impostando valori fissi negli attuatori.
Il vantaggio della tabella di forzamento consiste nella possibilità di simulare sia diversi
ambienti di test che di sovrascrivere variabili nella CPU con un valore fisso. Ciò consente
interventi di regolazione nel processo in corso.
Differenza tra comando e forzamento
La differenza fondamentale tra le funzioni di comando e forzamento consiste nel
comportamento di memorizzazione:
● Comando: il comando delle variabili è una funzione online e non viene memorizzata nella
CPU. Il comando delle variabili può essere interrotto nella tabella di controllo o di
forzamento oppure disattivando il collegamento online.
● Forzamento: l'ordine di forzamento viene scritto nella SIMATIC Memory Card e
mantenuto anche in caso di RETE OFF. La CPU S7-1500 mostra un ordine di
forzamento attivo attraverso un simbolo sul display. Il forzamento degli ingressi e delle
uscite di periferia può essere interrotto solo nella tabella di forzamento.
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
231
Funzioni di test e eliminazione delle anomalie
14.1 Funzioni di test
Test con la tabella delle variabili PLC
I valori dei dati che le variabili acquisiscono attualmente nella CPU possono essere
controllati direttamente nella tabella delle variabili PLC. Aprire la tabella delle variabili PLC e
avviare il controllo.
È inoltre possibile copiare le variabili PLC in una tabella di controllo o di forzamento e
controllarle, comandarle o forzarle da lì.
Test con l'editor dei blocchi dati
L'editor di blocchi dati offre varie opzioni per il controllo e il comando delle variabili. Queste
funzioni accedono direttamente ai valori attuali delle variabili nel programma online. I valori
attuali sono i valori assunti dalle variabili al momento attuale nel corso dell'elaborazione del
programma nella memoria di lavoro della CPU. L'editor dei blocchi dati consente le seguenti
funzioni di controllo e di comando:
● Controllo delle variabili online
● Comando dei singoli valori attuali
● Creazione di un'istantanea dei valori attuali
● Sovrascrittura dei valori attuali con un'istantanea
Nota
Impostazione dei valori dei dati durante la messa in servizio
Durante la messa in servizio di un impianto, i valori dei dati devono essere regolati
ripetutamente al fine di adeguare al meglio il programma alle condizioni generali sul posto. A
questo scopo la tabella delle dichiarazioni per i blocchi dati mette a disposizione alcune
funzioni.
Esecuzione di test con test di lampeggio LED
In molte finestre di dialogo online è possibile eseguire il test di lampeggio LED. Questa
funzione può rivelarsi utile ad esempio nei casi in cui non si riesca a stabilire con certezza
quale dispositivo della configurazione hardware corrisponda al nodo appena selezionato.
Fare clic sul pulsante "LED lampeggia", un LED del nodo appena selezionato inizia a
lampeggiare. Nella CPU lampeggiano i LED RUN/STOP, ERROR e MAINT. I LED
lampeggiano finché non si interrompe il test.
Test con la funzione Trace
La funzione Trace consente di registrare le variabili della CPU in funzione di alcune
condizioni di trigger impostabili. Le variabili possono essere, ad esempio, parametri
dell'azionamento, variabili di sistema o variabili utente di una CPU. La CPU memorizza le
registrazioni, le quali, se necessario, possono essere rappresentate e analizzate con
STEP 7 o con il server web.
Per richiamare la funzione Trace selezionare "Trace" nella navigazione di progetto nella
cartella della CPU.
Relativamente alle funzioni Trace osservare anche la seguente FAQ in Internet
(http://www.siemens.com/automation/service&support).
Sistema di automazione
232
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Funzioni di test e eliminazione delle anomalie
14.2 Lettura/salvataggio dei dati di servizio
Simulazione
Con STEP 7 è possibile eseguire e testare l'hardware e il software del progetto in un
ambiente simulato. Avviare la simulazione tramite il comando di menu "Online" >
"Simulazione" > "Avvio".
Riferimenti
Per maggiori informazioni sulle funzioni di test consultare la Guida in linea a STEP 7.
Ulteriori informazioni per il test con le funzioni Trace sono disponibili nel manuale di guida
alle funzioni Uso delle funzioni Trace e Analizzatore logico
(http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/64897128).
14.2
Lettura/salvataggio dei dati di servizio
Dati del service
Accanto al contenuto del buffer di diagnostica i dati di servizio contengono numerose altre
informazioni relative allo stato interno della CPU. Se si verifica un problema con la CPU che
non può essere risolto altrimenti, inviare i dati di servizio al nostro Service & Support. I dati
consentiranno al Service & Support di analizzare rapidamente i problemi.
Possibilità di lettura dei dati di service
I dati di service possono essere letti tramite:
● il server web
● STEP 7
● la SIMATIC Memory Card
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
233
Funzioni di test e eliminazione delle anomalie
14.2 Lettura/salvataggio dei dati di servizio
Procedura tramite server web
Per leggere i dati di service dal server web procedere come indicato nel seguito:
1. Aprire un browser di rete adatto ad es. alla comunicazione con la CPU:
2. Inserire nella barra degli indirizzi del browser di rete il seguente indirizzo:
https://<CPU IP address>/save_service_data, ad es.
https://172.23.15.3/save_service_data
3. Sullo schermo compare la vista della pagina dei dati di servizio con un pulsante per il
salvataggio dei dati di servizio.
Figura 14-1
Selezione dei dati di servizio tramite server web
4. Salvare i dati di servizio localmente sul PC/PG, facendo clic su "Save ServiceData".
Risultato: I dati vengono salvati in un file .dmp con la seguente convezione per il nome:
"<Numero di articolo> <Numero di serie><Data e ora>.dmp". Il nome del file può essere
modificato.
Nota
Se la pagina utente è stata definita come pagina di avvio del server web non è possibile
accedere direttamente ai dati del service indicando l'indirizzo IP della CPU. Per informazioni
dettagliate sulla lettura di dati del service tramite una pagina personalizzata consultare il
manuale di guida alle funzioni Server web
(http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/59193560).
Procedura tramite STEP 7
Il salvataggio dei dati di servizio è descritto nella Guida in linea a STEP 7 alla voce "Salva
dati di service".
Sistema di automazione
234
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Funzioni di test e eliminazione delle anomalie
14.2 Lettura/salvataggio dei dati di servizio
Procedura tramite SIMATIC Memory Card
Utilizzare la SIMATIC Memory Card per leggere i dati del service solo se non si riesce più a
comunicare con la CPU via Ethernet. In tutti gli altri casi è preferibile leggere i dati del
service attraverso il server web o STEP 7.
Il procedimento tramite SIMATIC Memory Card è più complesso rispetto alle altre possibilità
di lettura dei dati del service. Inoltre, prima della lettura è necessario assicurarsi che sulla
SIMATIC Memory Card sia disponibile sufficiente spazio di memoria.
Per leggere i dati di service dalla SIMATIC Memory Card procedere come indicato nel
seguito:
1. Inserire la SIMATIC Memory Card nell'apposito lettore del PG/PC.
2. Aprire in un editor il file S7_JOB.S7S.
3. Sovrascrivere nell'editor la voce PROGRAM con la stringa DUMP.
Non utilizzare passi vuoti/interruzioni di riga/virgolette in modo che le dimensioni del file
siano esattamente di 4 byte.
4. Salvare il file con il nome esistente.
5. Assicurarsi che la SIMATIC Memory Card non sia protetta in scrittura e inserirla
nell'apposito vano della CPU.
(Per le CPU 1517(F)-3 PN/DP, CPU 1517T(F)-3 PN/DP e CPU 1518(F)-4 PN/DP,
CPU 1518(F)-4 PN/DP ODK è necessaria una scheda ≥ 2 GB, per le CPU 1511(F)-1 PN,
CPU 1511C-1 PN, CPU 1511T-1 PN, CPU 1512C-1 PN, CPU 1513(F)-1 PN,
CPU 1515(F)-2 PN, CPU 1515T-2 PN e CPU 1516(F)-3 PN/DP una scheda ≥ 32 MB)
Risultato: la CPU scrive il file con i dati del service DUMP.S7S sulla SIMATIC Memory Card
e rimane in STOP.
Il trasferimento dei dati del service è concluso non appena il LED STOP smette di
lampeggiare e rimane acceso. Se il trasferimento è corretto si accende solo il LED STOP.
Se il trasferimento non è corretto, il LED STOP è acceso e il LED ERROR lampeggia. In
caso di errore la CPU crea nella cartella DUMP.S7S un file di testo con un'avvertenza
sull'errore che si è verificato.
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
235
15
Dati tecnici
Introduzione
In questo capitolo sono riportati i dati tecnici del sistema:
● le norme e i valori di controllo rispettati e soddisfatti dai moduli del sistema di
automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP.
● I criteri di controllo in base ai quali è stato testato il sistema di automazione S7-1500/di
periferia decentrata ET 200MP.
Dati tecnici relativi ai moduli
I dati tecnici dei singoli moduli sono contenuti nei manuali del prodotto dei moduli specifici. In
caso di divergenza tra i dati contenuti in questo documento e quelli dei manuali del prodotto,
i dati dei manuali hanno la priorità.
Sistema di automazione
236
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Dati tecnici
15.1 Norme e omologazioni
15.1
Norme e omologazioni
Marchi e omologazioni attualmente validi
Nota
Dati sui componenti del sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP
I marchi e le omologazioni attualmente validi sono impressi sui componenti del sistema di
automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP.
Avvertenze di sicurezza
AVVERTENZA
Pericolo di danni materiali e lesioni personali
Nelle aree a rischio di esplosioni sussiste pericolo di lesioni personali o danni materiali se
l'estrazione dei connettori avviene durante il funzionamento del sistema di automazione
S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP.
Per staccare i connettori a spina nelle aree a rischio di esplosione togliere sempre la
corrente al sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP.
AVVERTENZA
Rischio di esplosione
In seguito alla sostituzione dei componenti è possibile che l'idoneità alla Classe I, DIV.2
perda la propria validità.
AVVERTENZA
Presupposti per l'utilizzo
Il presente dispositivo è ideato esclusivamente all'impiego nella Classe I, Div. 2, gruppi A,
B, C, D o in aree non a rischio.
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
237
Dati tecnici
15.1 Norme e omologazioni
Marchio CE
Il sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP è conforme ai requisiti
e ai livelli di protezione delle seguenti direttive CE, nonché alle norme europee armonizzate
(EN) per i controllori programmabili pubblicate sulle Gazzette Ufficiali della Comunità
Europea:
● 2006/95/CEE "Materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro taluni limiti di
tensione" (Direttiva bassa tensione)
● 2004/108/CE "Compatibilità elettromagnetica" (direttiva EMC)
● 94/9/CE "Dispositivi e sistemi di protezione per l'impiego secondo le disposizioni in
ambienti a pericolo di esplosione" (direttiva sulla protezione antideflagrante)
● Per i moduli F S7-1500/ET 200MP vale inoltre: 2006/42/CE "Direttiva macchine"
Le dichiarazioni di conformità CE sono a disposizione delle autorità presso:
Siemens AG
Digital Factory
Factory Automation
DF FA AS DH AMB
Postfach 1963
D-92209 Amberg
Esse sono inoltre disponibili in Internet alla pagina dedicata al Customer Support alla voce
"Dichiarazione di conformità".
Omologazione cULus
Underwriters Laboratories Inc. secondo lo standard
● UL 508 (Industrial Control Equipment)
● C22.2 No. 142 (Process Control Equipment)
OR
Sistema di automazione
238
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Dati tecnici
15.1 Norme e omologazioni
Omologazione cULus HAZ. LOC.
Underwriters Laboratories Inc. secondo lo standard
● UL 508 (Industrial Control Equipment)
● CSA C22.2 No. 142 (Process Control Equipment)
● ANSI/ISA 12.12.01
● CSA C22.2 No. 213 (Hazardous Location)
APPROVED for use in
Class I, Division 2, Group A, B, C, D Tx;
Class I, Zone 2, Group IIC Tx
Installation Instructions for cULus haz.loc.
● WARNING - Explosion Hazard - Do not disconnect while circuit is live unless area is
known to be non-hazardous.
● WARNING - Explosion Hazard - Substitution of components may impair suitability for
Class I, Division 2 or Zone 2.
● This equipment is suitable for use in Class I, Division 2, Groups A, B, C, D; Class I, Zone
2, Group IIC; or non-hazardous locations.
● These products need to be connected by means of the front connector Cat. No.
6ES7592-1AM00-0XB0
WARNING: EXPOSURE TO SOME CHEMICALS MAY DEGRADE THE SEALING
PROPERTIES OF MATERIALS USED IN THE RELAYS.
Omologazione FM
Factory Mutual Research (FM) secondo
● Approval Standard Class Number 3611, 3600, 3810
● ANSI/ISA 82.02.01 (IEC 61010-1)
● CSA C22.2 No. 213
● CSA 22.2 No. 1010.1
APPROVED for use in Class I, Division 2, Group A, B, C, D Tx;
Class I, Zone 2, Group IIC Tx
Omologazione ATEX
A norma EN 60079-15 (Electrical apparatus for potentially explosive atmospheres; Type of
protection "n") ed EN 60079-0 (Electrical apparatus for potentially explosive gas
atmospheres - Part 0: General Requirements)
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
239
Dati tecnici
15.1 Norme e omologazioni
Omologazione IECEx
Secondo la norma IEC 60079-15 (Explosive atmospheres - Part 15: Equipment protection by
type of protection "n") e IEC 60079-0 (Explosive atmospheres - Part 0: Equipment - General
requirements)
RCM (C-Tick) dichiarazione di conformità per l'Australia/la Nuova Zelanda
Il sistema di automazione S7-1500/il sistema di periferia decentrata ET 200MP soddisfa i
requisiti delle norme
● AS/NZS 61000.6.4
● IEC 61000-6-4.
Omologazione Corea
Numero di registrazione KC: KCC-REM-S49-S71500
Ricordare che questo dispositivo corrisponde alla classe di valore limite A per l'emissione di
radiodisturbi. Questo dispositivo può essere utilizzato in tutti gli ambienti ad eccezione di
quelli residenziali.
이 기기는 업무용(A급) 전자파 적합기기로서 판매자 또는 사용자는 이 점을 주의하시기
바라며 가정 외의 지역에서 사용하는 것을 목적으로 합니다.
Marchio per l'Unione doganale eurasiatica
EAC (Eurasian Conformity)
Unione doganale di Russia, Bielorussia e Kazakistan
Dichiarazione di conformità secondo le norme tecniche dell'Unione doganale (TR CU).
IEC 61131
Il sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP soddisfa i requisiti e i
criteri della norma IEC 61131-2
(controllori programmabili, parte 2: Requisiti dei dispositivi elettrici e controlli).
Norma PROFINET
Il sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP si basa sulla norma
IEC 61158 Type 10.
Norma PROFIBUS
Il sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP si basa sulla norma
IEC 61158 Type 3.
Sistema di automazione
240
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Dati tecnici
15.1 Norme e omologazioni
Omologazione per costruzioni navali
Società di classificazione:
● ABS (American Bureau of Shipping)
● BV (Bureau Veritas)
● DNV (Det Norske Veritas)
● GL (Germanischer Lloyd)
● LRS (Lloyds Register of Shipping)
● Class NK (Nippon Kaiji Kyokai)
Impiego in campo industriale
I prodotti SIMATIC sono stati studiati per l'impiego in ambiente industriale.
Tabella 15- 1 Impiego in campo industriale
Campo di impiego Requisiti sull'emissione di disturbi
Requisiti sulla resistenza ai disturbi
Industria
EN 61000-6-2: 2005
EN 61000-6-4: 2011
Impiego nelle zone residenziali
Nota
Il sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP è un sistema destinato
all'impiego in zone industriali; l'utilizzo in zone residenziali potrebbe interferire con la
ricezione di segnali radio/televisivi.
L'impiego del sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP nel settore
civile impone il rispetto dei valori limite della classe B secondo la norma EN 55011 in materia
di emissione di radiodisturbi.
Misure adeguate per ottenere il livello di radiodisturbi della classe di valore limite B sono
ad es.:
● Montaggio del sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP in
quadri elettrici/cassette messi a terra
● Impiego di filtri nei conduttori di alimentazione
Riferimenti
Le certificazioni dei marchi e delle omologazioni si trovano nel Service&Support
(http://www.siemens.com/automation/service&support) in Internet.
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
241
Dati tecnici
15.2 Compatibilità elettromagnetica
15.2
Compatibilità elettromagnetica
Definizione
La compatibilità elettromagnetica (EMC) è la capacità di un dispositivo elettrico di funzionare
in modo soddisfacente nel proprio ambiente elettromagnetico senza influenzarlo.
Il sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP soddisfa anche i
requisiti della norma EMC del mercato comune europeo. Il presupposto fondamentale è che
il sistema S7-1500/ET 200MP rispetti le disposizioni e le direttive previste per il montaggio
elettrico.
EMC ai sensi di NE21
Il sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP soddisfa i requisiti EMC
della direttiva NAMUR NE21.
Grandezze di disturbo impulsive
La tabella seguente mostra la compatibilità elettromagnetica del sistema di automazione
S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP rispetto ai segnali di disturbo impulsivi.
Tabella 15- 2 Grandezze di disturbo impulsive
Grandezza di disturbo impulsiva
Testato con
Scarica elettrostatica a norma
IEC 61000-4-2.
Scarica in aria: ±8 kV
3
Scarica a contatto: ±6 kV
3
±2 kV (conduttore di alimentazione)
±2 kV (conduttore di segnale > 30 m)
±1 kV (conduttore di segnale < 30 m)
3
3
Impulsi Burst (grandezze di disturbo
transienti veloci) a norma IEC 61000-4-4
Corrisponde al
grado di severità
Impulso singolo a forte carica di energia (Surge) secondo IEC 61000-4-5
È necessario un circuito di protezione esterno (non per moduli a 230V)
(vedere il manuale di guida alle funzioni Configurazione di controllori immuni ai
disturbi (http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/59193566))
•
Accoppiamento asimmetrico
±2 kV (conduttore di alimentazione)
corrente continua con elementi di protezione
3
±2 kV (conduttore di segnale/dati solo
>30 m) con elementi di protezione
•
Accoppiamento simmetrico
±1 kV (conduttore di alimentazione)
corrente continua con elementi di protezione
±1 kV (conduttore di segnale/dati solo
>30 m) con elementi di protezione
Sistema di automazione
242
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Dati tecnici
15.2 Compatibilità elettromagnetica
Grandezze di disturbo sinusoidali
La tabella seguente mostra la compatibilità elettromagnetica del sistema di automazione
S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP rispetto alle grandezze di disturbo sinusoidali (HF
irradiata).
Tabella 15- 3 Grandezze di disturbo sinusoidali Irradiazione HF
Irradiazione HF secondo IEC 61000-4-3/NAMUR 21
Campo elettromagnetico ad alta frequenza, a modulazione d'ampiezza
80 ... 1000 MHz; 1,4 ... 2 GHz
2,0 GHz ... 2,7 GHz
10 V/m
1 V/m
Corrisponde al grado di
severità
3
80 % AM (1 kHz)
La tabella seguente mostra la compatibilità elettromagnetica del sistema di automazione
S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP rispetto alle grandezze di disturbo sinusoidali (HF
indotta).
Tabella 15- 4 Grandezze di disturbo sinusoidali Accoppiamento HF
Interferenza HF secondo IEC 61000-4-6
Corrisponde al grado di
severità
da 10 kHz
3
10 Veff
80 % AM (1 kHz)
150 Ω di impedenza della sorgente
Emissione di radiodisturbi
Emissione di disturbi di campi elettromagnetici secondo EN 55016: Classe di valore limite A,
Gruppo 1 (misurati a 10 m di distanza).
Tabella 15- 5 Emissione di disturbi di campi elettromagnetici
Frequenza
Emissione di disturbi
30 ... 230 MHz
<40 dB (µV/m) QP
230 ... 1000 MHz
<47 dB (µV/m) QP
Emissione di disturbi tramite la rete di alimentazione a tensione alternata secondo
EN 55016: classe di valore limite A, gruppo 1.
Tabella 15- 6 Emissione di disturbi tramite la rete di alimentazione a tensione alternata
Frequenza
Emissione di disturbi
0,15 ... 0,5 MHz
<79 dB (µV) Q
<66 dB (µV) M
0,5 ... 30 MHz
<73 dB (µV) Q
<60 dB (µV) M
Sistema di automazione
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243
Dati tecnici
15.3 Compatibilità elettromagnetica dei moduli fail-safe
15.3
Compatibilità elettromagnetica dei moduli fail-safe
Grandezze di disturbo ad impulsi
Con impulso singolo a forte carica di energia (Surge) ai sensi della Norma
IEC 61000-4-5:2014, i moduli di periferia fail safe S7-1500/ET 200MP soddisfano senza
Circuito protettivo esterno, il grado di severità 2.
Protezione dalle sovratensioni dell'S7-1500/ET 200MP con moduli fail safe
Qualora l'impianto richieda una protezione dalle sovratensioni, si raccomanda, al fine di
garantire la resistenza Surge nell'S7-1500/ET 200MP con moduli fail safe, la collocazione di
un circuito di protezione esterno (filtro Surge) tra l'alimentatore della tensione di carico e
l'ingresso della tensione di alimentazione nei moduli F.
Nota
Le misure di protezione contro i fulmini richiedono sempre una valutazione individuale
dell'intero impianto. Una protezione quasi completa dalle sovratensioni si può tuttavia
ottenere solo predisponendo una protezione che comprenda l'intero edificio. Si tratta di
interventi strutturali sull'edificio che vanno previsti già in fase di progettazione.
Per avere informazioni complete sulla protezione dalle sovratensioni si consiglia pertanto di
rivolgersi alla filiale Siemens più vicina o a una ditta specializzata in sistemi di protezione
antifulmini.
Per ulteriori informazioni sulla protezione da sovratensioni, consultare il manuale di guida
alle funzioni Configurazione di controllori immuni ai disturbi
(http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/59193566).
Sistema di automazione
244
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Dati tecnici
15.4 Condizioni di trasporto e magazzinaggio
15.4
Condizioni di trasporto e magazzinaggio
Introduzione
Il sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP soddisfa i requisiti della
norma IEC 61131-2 in materia di trasporto e magazzinaggio. I dati seguenti valgono per i
moduli trasportati e immagazzinati nell'imballaggio originale.
Condizioni di trasporto e magazzinaggio di moduli
Tabella 15- 7 Condizioni di trasporto e magazzinaggio
Tipo di condizione
Campo ammesso
Caduta libera (nell'imballaggio di spedizione)
≤1 m
Temperatura
-40 °C ... +70 °C
Pressione atmosferica
1080 ... 660 hPa (corrispondente a un’altitudine
da –1000 a 3500 m)
Umidità relativa dell'aria
5 ... 95%, senza condensa
Oscillazioni sinusoidali secondo IEC 60068-2-6
5 - 9 Hz: 3,5 mm
9 - 500 Hz: 9,8 m/s2
Urti secondo IEC 60068-2-27
15.5
250 m/s2, 6 ms, 1000 urti
Condizioni ambientali meccaniche e climatiche
Condizioni d'impiego
Il sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP è concepito per
l'utilizzo stazionario al riparo dagli agenti atmosferici. Le condizioni d'impiego superano i
requisiti previsti dalla norma DIN IEC 60721-3-3:
● Classe 3M3 (requisiti meccanici)
● Classe 3M3 (requisiti climatici)
Sistema di automazione
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245
Dati tecnici
15.5 Condizioni ambientali meccaniche e climatiche
Prove delle condizioni ambientali meccaniche
La seguente tabella fornisce informazioni circa il tipo e l'estensione delle prove delle
condizioni ambientali meccaniche.
Tabella 15- 8 Prove delle condizioni ambientali meccaniche
Prova di...
Norma di prova
Osservazioni
Oscillazioni
Prova di oscillazione
secondo IEC 60068-2-6
(sinusoide)
Tipo di oscillazione: Tipo di oscillazione: frequenza continuativa con una velocità
di variazione di 1 ottava/minuto.
5 Hz ≤ f ≤ 8,4 Hz, ampiezza costante 7 mm
8,4 Hz ≤ f ≤ 150 Hz, accelerazione costante 2 g
Durata delle oscillazioni: 10 cicli per asse in ognuno dei tre assi ortogonali
Urto
Urto, controllato secondo IEC 60068-2-27
Tipo di urto: semisinusoidale
Intensità dell'urto: valore di picco 15 g, durata 11 ms
Direzione dell'urto: 3 urti ciascuno nella direzione +/– in ognuno dei tre assi ortogonali
Urti ripetuti
Urto, controllato secondo IEC 60068-2-27
Tipo di urto: semisinusoidale
Intensità dell'urto: valore di picco 250 m/s2, durata 6 ms
Direzione dell'urto: 1000 urti ciascuno nella direzione +/– in ognuno dei tre assi
ortogonali
Riduzione delle vibrazioni
Se il sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP viene sottoposto a
forti urti o vibrazioni, è necessario adottare misure opportune per ridurne sia l'ampiezza sia
l'accelerazione.
Si consiglia di fissare il sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP
su materiali ammortizzanti (ad es. metalgomma).
Sistema di automazione
246
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Dati tecnici
15.6 Dati relativi a controlli di isolamento, classe e tipo di protezione, tensione nominale
Condizioni ambientali climatiche
La tabella seguente mostra le condizioni ambientali climatiche consentite per il sistema di
automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP:
Tabella 15- 9 Condizioni ambientali climatiche
Condizioni ambientali
Campo ammesso
Osservazioni
Temperatura:
montaggio orizzontale:
montaggio verticale:
0 ... 60 °C
0 ... 40 °C
Il display è dotato di un dispositivo che ne aumenta la
durata in vita spegnendolo prima che superi la temperatura di esercizio consentita.
Ulteriori informazioni sulle temperature di spegnimento e
riaccensione del display sono riportate nei dati tecnici
dei manuali del prodotto delle CPU.
Variazioni di temperatura
10 K/h
-
Umidità relativa dell'aria
10 ... 95 %
Senza condensa, corrisponde al grado di sollecitazione
dell'umidità relativa (RH) 2 secondo IEC 61131 parte 2
Pressione atmosferica
1080 ... 795 hPa
Corrisponde a un'altitudine compresa tra -1000 e + 2000
m
Concentrazione di sostanze nocive
SO2: <0,5 ppm;
RH <60 %, senza condensa
H2S: < 0,1 ppm;
RH < 60 %, senza condensa
-
ISA-S71.04 severity level G1; G2;
G3
-
15.6
Dati relativi a controlli di isolamento, classe e tipo di protezione,
tensione nominale
Isolamento
L'isolamento è realizzato a norma EN 61131-2: 2007.
Nota
Per i moduli con tensione di alimentazione DC 24 V (SELV/PELV) sono state provate
separazioni di potenziale con DC 707 V (Type Test).
Grado di inquinamento/categoria di sovratensione a norma IEC 61131-2: 2007
● Grado di imbrattamento 2
● Categoria di sovratensione: II
Sistema di automazione
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247
Dati tecnici
15.7 Utilizzo dell'S7-1500/ET 200MP nell'area a rischio di esplosione zona 2
Classe di protezione secondo IEC 61131-2: 2007
Il sistema di automazione S7-1500/il sistema di periferia decentrata ET 200MP rientra nella
classe di protezione I e comprende parti delle classi di protezione II e III.
Tipo di protezione IP20
Grado di protezione IP20 secondo IEC 60529 per tutti i moduli del sistema di automazione
S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP, ovvero:
● Protezione contro contatti accidentali
● Protezione contro corpi estranei con diametro oltre 12,5 mm
● Non è disponibile alcuna protezione contro l'acqua
Tensione nominale di esercizio
Il sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP funziona con i valori
della tensione nominale indicati nella tabella seguente e i corrispondenti limiti di tolleranza.
Al momento di scegliere la tensione nominale tener conto della tensione di alimentazione del
relativo modulo.
Tabella 15- 10 Tensione nominale di tutti i moduli del sistema di automazione S7-1500/di periferia
decentrata ET 200MP per il funzionamento
1
15.7
Tensione nominale
Campo di tolleranza
DC 24 V
DC 19,2 ... 28,8 V 1
DC 48 V
DC 40,8 ... 57,6 V
DC 60 V
DC 51,0 ... 72,0 V
AC 120 V
AC 93 ... 132 V
AC 230 V
AC 187 ... 264 V
Valore statico: generazione come bassa tensione funzionale con separazione elettrica sicura
secondo IEC 60364-4-41.
Utilizzo dell'S7-1500/ET 200MP nell'area a rischio di esplosione
zona 2
Ulteriori informazioni
Vedere le informazioni sul prodotto Impiego delle unità e dei moduli nell'area a rischio di
esplosione zona 2 (http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/19692172).
Sistema di automazione
248
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A
Disegni quotati
A.1
Disegni quotati della guida profilata
Guida profilata da 160 mm
Figura A-1
Guida profilata da 160 mm
Sistema di automazione
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249
Disegni quotati
A.1 Disegni quotati della guida profilata
Guida profilata da 245 mm
Figura A-2
Guida profilata da 245 mm
Guida profilata 482,6 mm
Figura A-3
Guida profilata 482,6 mm
Sistema di automazione
250
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Disegni quotati
A.1 Disegni quotati della guida profilata
Guida profilata 530 mm
Figura A-4
Guida profilata 530 mm
Guida profilata 830 mm
Figura A-5
Guida profilata 830 mm
Sistema di automazione
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251
Disegni quotati
A.2 Disegno quotato clip per lo schermo per moduli da 35 mm
Guida profilata 2000 mm
Figura A-6
A.2
Guida profilata 2000 mm
Disegno quotato clip per lo schermo per moduli da 35 mm
Figura A-7
Disegno quotato clip per lo schermo per moduli da 35 mm
Sistema di automazione
252
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Disegni quotati
A.3 Disegno quotato clip per lo schermo per moduli da 25 mm
A.3
Disegno quotato clip per lo schermo per moduli da 25 mm
Figura A-8
A.4
Disegno quotato clip per lo schermo per moduli da 25 mm
Disegno quotato morsetto schermato per moduli da 35 mm
Figura A-9
Disegno quotato morsetto schermato per moduli da 35 mm
Sistema di automazione
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253
Disegni quotati
A.5 Disegno quotato morsetto schermato per moduli da 25 mm
A.5
Disegno quotato morsetto schermato per moduli da 25 mm
Figura A-10
A.6
Disegno quotato alimentatore per moduli da 35 mm
Figura A-11
A.7
Disegno quotato morsetto schermato per moduli da 25 mm
Disegno quotato alimentatore per moduli da 35 mm
Disegno quotato alimentatore per moduli da 25 mm
Figura A-12
Disegno quotato alimentatore per moduli da 25 mm
Sistema di automazione
254
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Disegni quotati
A.8 Disegni quotati delle etichette di siglatura
A.8
A.9
Disegni quotati delle etichette di siglatura
Figura A-13
Disegno quotato dell'etichetta di siglatura per moduli da 35 mm
Figura A-14
Disegno quotato dell'etichetta di siglatura per moduli da 25 mm
Disegno quotato del puntale di prova per presa di misura
Per eseguire delle misure nel connettore frontale del sistema di automazione S7-1500/ET
200MP è necessario un puntale di prova con le seguenti caratteristiche:
● Diametro max. diametro del puntale di misura: 1 mm
● Lunghezza del puntale di misura: ≥ 10 mm
Figura A-15
Disegno quotato del puntale di prova per presa di misura
I puntali di prova appropriati sono disponibili nei negozi specializzati di elettronica.
Sistema di automazione
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255
B
Accessori/ricambi
Accessori per il sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata ET 200MP
Tabella B- 1 Accessori generali
Denominazione
Numero di articolo
Guida profilata
•
Guida profilata, 160 mm (con foro)
6ES7590-1AB60-0AA0
•
Guida profilata, 245 mm (con foro)
6ES7590-1AC40-0AA0
•
Guida profilata, 482 mm (con foro)
6ES7590-1AE80-0AA0
•
Guida profilata, 530 mm (con foro)
6ES7590-1AF30-0AA0
•
Guida profilata, 830 mm (con foro)
6ES7590-1AJ30-0AA0
•
Guida profilata, 2000 mm (senza foro) con possibilità di prolunga
6ES7590-1BC00-0AA0
Elemento di collegamento PE per guida profilata, 2000 mm (ricambio), 20 pezzi
6ES7590-5AA00-0AA0
Connettore frontale (compresi quattro ponticelli di potenziale, fascette serracavi e singole etichette di siglatura) per moduli
da 35 mm
•
Morsetto a vite 40 poli
6ES7592-1AM00-0XB0
Connettore frontale (compresi quattro ponticelli di potenziale, fascette serracavi e singole etichette di siglatura) per moduli
da 35 mm
•
Morsetto push-in a 40 poli
6ES7592-1BM00-0XB0
Connettore frontale (comprese fascette serracavi e singole etichette di siglatura) per moduli da 25 mm
•
Morsetto push-in a 40 poli
Connettore di collegamento a 4 poli per tensione di alimentazione (ricambio), 10 pezzi
6ES7592-1BM00-0XA0
6ES7193-4JB00-0AA0
Foglio di etichette DIN A4 (10 per la siglatura dei moduli di periferia da 35 mm)
•
perforato, Al grey
6ES7592-2AX00-0AA0
Foglio di etichette DIN A4 (10 per la siglatura dei moduli di periferia da 25 mm)
•
perforato, Al grey
6ES7592-1AX00-0AA0
Connettore a U (ricambio), 5 pezzi
6ES7590-0AA00-0AA0
Set di schermatura periferia per moduli da 35 mm (composto da:
Alimentatore, clip e morsetto schermato) (ricambio), 5 pezzi
6ES7590-5CA00-0AA0
Set di schermatura periferia per moduli da 25 mm (composto da:
Alimentatore, clip e morsetto schermato) (ricambio), 4 pezzi
6ES7590-5CA10-0XA0
Morsetto schermato (ricambio), 10 pezzi
6ES7590-5BA00-0AA0
Display 70 mm per CPU (ricambio)
6ES7591-1BA00-0AA0
Sistema di automazione
256
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Accessori/ricambi
Denominazione
Numero di articolo
Display 35 mm per CPU (ricambio)
6ES7591-1AA00-0AA0
Connettore per il collegamento di rete con elemento di codifica
alimentatori di corrente (ricambio), 10 pezzi
6ES7590-8AA00-0AA0
Ponticelli di potenziale per connettori frontali (pezzo di ricambio),
20 pezzi
6ES7592-3AA00-0AA0
Sportellino frontale universale per moduli di periferia da 35 mm
(pezzo di ricambio), 5 pezzi
6ES7528-0AA00-7AA0
Sportellino frontale universale per moduli di periferia da 25 mm
(pezzo di ricambio), 5 pezzi
Sportellino frontale universale per moduli di interfaccia (ricambio), 5 pezzi
Costituito da:
•
5 sportellini frontali
•
5 x etichette di siglatura frontale (per n° di articolo di
ciascun modulo)
•
5 x schemi di cablaggio (per n° di articolo di ciascun
modulo)
6ES7528-0AA00-0AA0
Costituito da:
•
5 sportellini frontali
•
5 x etichette di siglatura frontale (per n° di articolo di
ciascun modulo)
•
5 x schemi di cablaggio (per n° di articolo di ciascun
modulo)
6ES7528-0AA70-7AA0
Costituito da:
•
5 sportellini frontali
Industrial Ethernet FastConnect RJ45 Plug 180 gradi, 1 pz
6GK1901-1BB10-2AA0
Industrial Ethernet FastConnect RJ45 Plug 180 gradi, 10 pz
6GK1901-1BB10-2AB0
Industrial Ethernet FastConnect RJ45 Plug 90 gradi, 1 pz
6GK1901-1BB20-2AA0
Industrial Ethernet FastConnect RJ45 Plug 90 gradi, 10 pz
6GK1901-1BB20-2AB0
PROFIBUS-FastConnect connettore di bus senza presa per PG
fino a 12 MBaud, 1 pezzo
6ES7972-0BA70-0XA0
PROFIBUS-FastConnect connettore di bus con presa per PG
fino a 12 MBaud, 1 pezzo *
6ES7972-0BB70-0XA0
PROFIBUS-FastConnect connettore di bus senza presa per PG
fino a 12 MBaud, 1 pezzo
6ES7972-0BA52-0XA0
PROFIBUS-FastConnect connettore di bus con presa per PG
fino a 12 MBaud, 1 pezzo
6ES7972-0BB52-0XA0
'*
Il connettore di bus PROFIBUS FastConnect 0BB70 viene fornito con il modulo di interfaccia IM 155-5 DP ST e può
essere ordinato anche come ricambio.
Sistema di automazione
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257
Accessori/ricambi
SIMATIC Memory Card
Numero di articolo
Capacità
6ES7954-8LCxx-0AA0
4 Mbyte
6ES7954-8LExx-0AA0
12 Mbyte
6ES7954-8LFxx-0AA0
24 Mbyte
6ES7954-8LL02-0AA0
256 Mbyte
6ES7954-8LPxx-0AA0
2 Gbyte
6ES7954-8LT02-0AA0
32 Gbyte
Catalogo online
Ulteriori numeri di articolo relativi al sistema di automazione S7-1500/di periferia decentrata
ET 200MP sono disponibili in Internet (https://mall.industry.siemens.com) nel catalogo online
e nel sistema di ordinazione online.
Accessori per i moduli fail-safe S7-1500/ET 200MP
Tabella B- 2 Accessori per i moduli fail-safe
Denominazione
Numero di articolo
Elemento di codifica elettronico con memoria
riscrivibile per i moduli fail-safe (pezzo di ricambio), 5 pz
6ES7592-6EF00-1AA0
Sportellino frontale per moduli di periferia F da
35 mm (pezzo di ricambio), 5 pz
6ES7528-0AA10-7AA0
Costituito da:
•
Foglio di siglatura DIN A4 (10 etichette per la
siglatura dei moduli di periferia fail-safe)
5 sportellini frontali
•
5 x etichette di siglatura frontale (per n° di articolo di ciascun modulo)
•
5 x schemi di cablaggio (per n° di articolo di ciascun modulo)
6ES7592-2CX00-0AA0
Sistema di automazione
258
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Glossario
Aggiornamento firmware
Aggiornamento di moduli (di interfaccia, di periferia ecc.) all'ultima versione firmware
(update), ad es. dopo l'ampliamento di funzioni.
Alimentazione di carico
Alimentazione dei circuiti di corrente di ingresso e di uscita dei moduli.
Alimentazione di sistema
È costituita dall'alimentazione integrata della CPU/del modulo di interfaccia ed
eventualmente da alimentatori di sistema supplementari (PS). L'alimentatore di sistema è
preposto esclusivamente all'alimentazione dei moduli di periferia tramite bus backplane.
Allarme
Il sistema operativo della CPU distingue diverse classi di priorità che regolano l'elaborazione
del programma utente. A queste classi di priorità appartengono tra l'altro gli allarmi, come ad
es. gli interrupt di processo. Quando viene attivato un allarme, il sistema operativo richiama
automaticamente un corrispondente blocco organizzativo. Nel blocco organizzativo l'utente
può programmare la reazione desiderata (ad es. in un FB).
Allarme dall'orologio
L'allarme dall'orologio appartiene a una delle classi di priorità dell'elaborazione del
programma di SIMATIC S7. Viene generato in funzione di una precisa data (o giornalmente)
e ora (ad es. alle 9:50 oppure ogni ora, ogni minuto). La CPU elaborerà il blocco
organizzativo corrispondente.
Vedere "Allarme dall'orologio"
Allarme dall'orologio
L'allarme dall'orologio appartiene a una delle classi di priorità dell'elaborazione del
programma di SIMATIC S7. Viene generato in funzione di una precisa data (o giornalmente)
e ora (ad es. alle 9:50 oppure ogni ora, ogni minuto). La CPU elaborerà il blocco
organizzativo corrispondente.
Vedere "Allarme dall'orologio"
Sistema di automazione
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259
Glossario
Allarme di aggiornamento
Il sistema operativo richiama l'OB di allarme di aggiornamento quando riceve un allarme di
aggiornamento. Questo caso si può verificare quando su un posto connettore di un
dispositivo è stata modificata la parametrizzazione.
Vedere "Allarme di aggiornamento"
Allarme di aggiornamento
Il sistema operativo richiama l'OB di allarme di aggiornamento quando riceve un allarme di
aggiornamento. Questo caso si può verificare quando su un posto connettore di un
dispositivo è stata modificata la parametrizzazione.
Vedere "Allarme di aggiornamento"
Allarme di diagnostica
Vedere "Allarme, diagnostica"
Allarme di ritardo
L'allarme di ritardo rientra in una delle classi di priorità di elaborazione del programma di
SIMATIC S7. Viene generato allo scadere di un determinato intervallo di tempo avviato nel
programma utente. La CPU elaborerà il blocco organizzativo corrispondente.
Vedere "Allarme di ritardo"
Allarme di ritardo
L'allarme di ritardo rientra in una delle classi di priorità di elaborazione del programma di
SIMATIC S7. Viene generato allo scadere di un determinato intervallo di tempo avviato nel
programma utente. La CPU elaborerà il blocco organizzativo corrispondente.
Vedere "Allarme di ritardo"
Avvio a caldo
Vedere "Nuovo avvio"
Blocco dati
I blocchi dati (DB) sono aree dati nel programma utente che contengono i dati utente.
Esistono blocchi dati globali, ai quali è possibile accedere da tutti i blocchi di codice, e
blocchi dati di istanza, assegnati a un determinato richiamo di FB.
Sistema di automazione
260
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Glossario
Blocco dati di istanza
A ogni richiamo di un blocco funzionale nel programma utente STEP 7 è assegnato un
blocco dati che viene generato automaticamente. Nel blocco dati di istanza sono
memorizzati i valori dei parametri di ingresso, di uscita e di transito nonché i dati dei blocchi
locali.
Blocco di codice
Un blocco di codice in SIMATIC S7 è un blocco contenente una parte del programma utente
STEP 7. (A differenza di un blocco dati che invece contiene solo dati.)
Blocco funzionale
Un blocco funzionale (FB) è un blocco di codice con dati statici. Un FB offre la possibilità di
trasferire parametri nel programma utente. Per questo motivo i blocchi funzionali si prestano
alla programmazione di funzioni complesse che si ripresentano di frequente, come ad es. le
regolazioni o la scelta del modo di funzionamento.
Blocco organizzativo
I blocchi organizzativi (OB) costituiscono l'interfaccia tra il sistema operativo della CPU e il
programma utente. I blocchi organizzativi stabiliscono l'ordine di elaborazione del
programma utente.
Buffer di diagnostica
Il buffer di diagnostica è un'area di memoria bufferizzata della CPU nella quale vengono
registrati gli eventi di diagnostica nello stesso ordine in cui essi si verificano.
Bus
Percorso di trasmissione comune al quale sono collegati tutti i nodi di un sistema di bus da
campo; è provvisto di due estremità definite.
Bus, autoconfigurante
I moduli sono allineati sulla guida profilata e, ruotandoli, vengono collegati tra loro
meccanicamente ed elettricamente tramite un connettore a U. In questo modo il bus viene
fatto avanzare di modulo in modulo.
Compensazione di potenziale
Collegamento elettrico (cavo equipotenziale) che uniforma completamente o in parte il
potenziale dei dispositivi elettrici e dei conduttori esterni per evitare tensioni di disturbo o
pericolose tra essi.
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
261
Glossario
Configurazione
Disposizione sistematica dei singoli moduli (configurazione).
Connettore di bus
Collegamento fisico tra nodo e cavo di bus.
Connettore di collegamento
Collegamento fisico tra nodo e cavo.
Contatori
I contatori sono parte integrante della memoria di sistema della CPU. Il contenuto delle "celle
del contatore" si può modificare con le istruzioni di STEP 7 (ad es. conteggio in
avanti/all'indietro).
CPU
La CPU fornisce l'alimentazione di sistema integrata all'elettronica dei moduli impiegati,
attraverso il bus backplane. La CPU contiene il sistema operativo ed esegue il programma
utente. Il programma utente si trova sulla SIMATIC Memory Card e viene elaborato nella
memoria di lavoro della CPU. Le interfacce PROFINET presenti nella CPU consentono la
comunicazione simultanea di dispositivi e Controller PROFINET, dispositivi HMI e di
programmazione nonché di altri controllori e sistemi. Le CPU S7-1500 supportano il
funzionamento come IO Controller e I Device. L'interfaccia PROFIBUS presente su alcune
CPU S7-1500 consente, analogamente a PROFINET, la comunicazione con altri dispositivi.
Se l'interfaccia viene utilizzata come interfaccia PROFIBUS DP, la CPU su PROFIBUS DP
assume anche il ruolo di un master DP.
Crimpatura
Procedura con la quale due componenti innestati, ad es. capocorda e conduttore, vengono
uniti per deformazione plastica.
Dati coerenti
Si definiscono dati coerenti quei dati affini tra loro per contenuto che non devono essere
separati.
Dati di identificazione
Informazioni memorizzate nei moduli che supportano l'utente nel controllo della
configurazione dell'impianto e nel rilevamento di modifiche hardware.
Sistema di automazione
262
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Glossario
Diagnostica
Funzioni di controllo per il riconoscimento, la localizzazione, la classificazione, la
visualizzazione e l'ulteriore analisi di errori, guasti e messaggi. Vengono eseguite
automaticamente durante il funzionamento dell'impianto. La disponibilità dell'impianto viene
così incrementata poiché si riducono i tempi di messa in servizio e di inattività.
DP
Periferia decentrata
Errore di esecuzione
Errori che si presentano durante l'elaborazione del programma utente nel sistema di
automazione (quindi non nel processo).
File GSD
In quanto Generic Station Description, questo file contiene tutte le caratteristiche necessarie
per la progettazione di un dispositivo PROFINET o di un'apparecchiatura PROFIBUS.
Funzione
Una funzione (FC) è un blocco di codice senza dati statici. Una funzione offre la possibilità di
trasferire parametri nel programma utente. Per questo motivo le funzioni si prestano alla
programmazione di operazioni complesse che si ripresentano di frequente, come ad es. i
calcoli.
Immagine di processo (I/O)
In quest'area di memoria la CPU trasmette i valori delle unità di ingressi e uscite. All'inizio
del programma ciclico vengono trasferiti all'immagine di processo degli ingressi gli stati di
segnale dei moduli di ingresso. Alla fine del programma ciclico l'immagine di processo delle
uscite viene trasferita come stato di segnale ai moduli di uscita.
Indirizzo IP
L'indirizzo IP è costituito da 4 numeri decimali, ognuno con un campo di valori da 0 a 255. I
decimali sono separati da un punto (ad es. 192.162.0.0).
L'indirizzo IP si compone nel modo seguente:
● indirizzo della rete
● Indirizzo del nodo (interfaccia PROFINET dell'IO Controller/IO Device)
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
263
Glossario
Indirizzo MAC
A ogni dispositivo PROFINET viene già assegnato in fabbrica un identificativo univoco
internazionale. Questo identificativo di 6 byte è l'indirizzo MAC.
L'indirizzo MAC è suddiviso in:
● 3 byte di identificazione produttore
● 3 byte di identificazione del dispositivo (numero progressivo)
Normalmente l'indirizzo MAC è riportato sul dispositivo in una posizione leggibile dalla parte
anteriore.
Esempio: 08-00-06-6B-80-C0
Interrupt di processo
Vedere "Interrupt, processo"
Interrupt, processo
Un interrupt di processo viene attivato da moduli capaci di generare allarmi in seguito a un
determinato evento nel processo. L'interrupt di processo viene segnalato alla CPU. In base
alla priorità di questo allarme, la CPU elabora il blocco organizzativo corrispondente.
Massa
Totalità di tutte le parti inattive del sistema collegate una all'altra che anche in caso di guasto
non possono assorbire tensione di contatto pericolosa.
Merker
I merker sono parte integrante della memoria di sistema della CPU per il salvataggio di
risultati intermedi. Sono accessibili a bit, byte, parola o doppia parola.
Messa a terra
Mettere a terra significa collegare un conduttore elettrico con la presa di terra tramite un
dispositivo di messa a terra.
Moduli con separazione di potenziale.
Nel caso di unità di ingressi/uscite con separazione del potenziale, i potenziali di riferimento
del circuito di comando e di carico sono separati galvanicamente, ad es. per mezzo di
optoisolatori, uscite a relè o trasformatori. I circuiti di corrente di ingresso e di uscita possono
essere collegati a un potenziale comune.
Moduli di periferia
Totalità dei moduli che possono essere gestiti con una CPU o con un modulo di interfaccia.
Sistema di automazione
264
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Glossario
Moduli senza separazione di potenziale
Nel caso di unità di ingressi/uscite collegate senza separazione di potenziale, i potenziali di
riferimento del circuito di comando e del circuito di carico sono collegati elettricamente.
Modulo di interfaccia
Modulo nel sistema di periferia decentrata. Il modulo di interfaccia collega il sistema di
periferia decentrata con la CPU (IO Controller) tramite un bus di campo e prepara i dati per i
moduli di periferia o provenienti da essi.
Morsetto push-in
Morsetto per il collegamento di conduttori senza l'uso di attrezzi.
Nodo
Dispositivo in grado di inviare, ricevere o amplificare i dati tramite il bus, ad es. un IO Device
su PROFINET IO.
Nomi del dispositivo
Prima che un IO Device possa essere indirizzato da un IO Controller è necessario
assegnargli un nome di dispositivo. In PROFINET è stata scelta questa prassi poiché i nomi
sono più facili da gestire rispetto ai complessi indirizzi IP.
Allo stato di fornitura gli IO Device non sono provvisti di nome. Soltanto dopo l'assegnazione
di un nome di dispositivo con il PG/PC l'IO Device può essere indirizzato da un IO Controller,
ad es. per il trasferimento dei dati di progettazione (tra cui l'indirizzo IP) all'avviamento o per
lo scambio di dati utili in funzionamento ciclico.
NTP
Il Network Time Protocol (NTP) è un protocollo standard per la sincronizzazione degli orologi
nei sistemi di automazione tramite Industrial Ethernet. NTP impiega il protocollo di rete UDP
non orientato alla connessione.
Nuovo avvio
Con il nuovo avvio (avvio a caldo) vengono cancellati tutti i merker non a ritenzione mentre i
contenuti dei DB non a ritenzione vengono resettati su valori di avvio della memoria di
caricamento. I merker e i contenuti dei DB a ritenzione vengono mantenuti. L'elaborazione
del programma inizia con il primo OB di avvio.
Sistema di automazione
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265
Glossario
Oggetto tecnologico
Un oggetto tecnologico supporta la configurazione e la messa in servizio di una funzione
tecnologica.
Le proprietà degli oggetti reali vengono rappresentate da oggetti tecnologici nel controllore.
Gli oggetti reali possono essere ad es. circuiti regolati o azionamenti.
L'oggetto tecnologico contiene tutti i dati dell'oggetto reale che sono necessari per il suo
comando e la sua regolazione e restituisce informazioni di stato.
Parametri
● Variabile di un blocco di codice STEP 7
● Variabile per l'impostazione del comportamento di un modulo (uno o più per ogni
modulo). Allo stato di fornitura ogni modulo dispone di un'impostazione di base logica che
si può modificare con un'opportuna configurazione in STEP 7. Esistono parametri statici e
dinamici.
Parametri dinamici
Al contrario dei parametri statici, i parametri dinamici dei moduli si possono modificare
durante il funzionamento richiamando un'SFC nel programma utente (ad es. i valori limite di
un'unità di ingressi analogici).
Parametri statici
Al contrario dei parametri dinamici, i parametri statici dei moduli non possono essere
modificati dal programma utente bensì solo con la configurazione in STEP 7 (ad es. ritardo
di ingresso di un'unità di ingressi digitali).
Parametrizzazione
Per parametrizzazione si intende l'assegnazione dei parametri dall'IO Controller/master DP
all'IO Device/slave DP.
PELV
Protective Extra Low Voltage = bassa tensione funzionale messa a terra con separazione
sicura
Potenziale di riferimento
Potenziale in base al quale si controllano e/o misurano le tensioni dei circuiti di corrente
collegati.
Precablaggio
Cablaggio dell'elettronica sul connettore frontale prima che quest'ultimo venga inserito sul
modulo di periferia.
Sistema di automazione
266
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Glossario
PROFIBUS
PROcess FIeld BUS, norma di processo e per i bus di campo definita nella norma
IEC 61158 Type 3. La norma stabilisce proprietà funzionali, elettriche e meccaniche per un
sistema di bus di campo seriale.
PROFIBUS è disponibile con i protocolli DP (= periferia decentrata), FMS (= Fieldbus
Message Specification), PA (= automazione di processo) o TF (= funzioni tecnologiche).
PROFINET
PROcess FIeld NETwork, standard Industrial Ethernet aperto che rappresenta l'evoluzione di
PROFIBUS e Industrial Ethernet. Modello di comunicazione, automazione ed engineering
indipendente dal produttore definito come standard di automazione dall'organizzazione
PROFIBUS International e.V.
PROFINET IO
Concetto di comunicazione nell'ambito di PROFINET per la realizzazione di applicazioni
modulari decentrate.
PROFINET IO Controller
Dispositivo attraverso il quale vengono indirizzati gli IO Device collegati (ad es. sistemi di
periferia decentrata). In altri termini: l'IO Controller scambia segnali di ingresso e di uscita
con gli IO Device che gli sono assegnati. Spesso l'IO Controller è la CPU nella quale viene
eseguito il programma utente.
PROFINET IO Device
Apparecchiatura da campo decentrata che può essere assegnata a uno o più IO Controller
(ad es. sistema di periferia decentrata, gruppi di valvole, convertitori di frequenza, switch).
Programma utente
SIMATIC distingue il sistema operativo della CPU dai programmi utente. Il programma
utente contiene tutte le istruzioni, le dichiarazioni e i dati necessari per l'elaborazione dei
segnali con cui è possibile comandare un impianto o un processo. Il programma utente è
assegnato a un modulo programmabile (ad es. CPU) e può essere strutturato in unità più
piccole.
Riga
Complesso dei moduli inseriti sulla guida profilata.
Ritenzione
Si definisce "a ritenzione" un'area di memoria il cui contenuto viene mantenuto anche dopo
un guasto di rete e il passaggio da STOP a RUN. Dopo un guasto alla rete o un passaggio
STOP-RUN, le aree non a ritenzione di merker, temporizzatori e contatori vengono resettate.
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
267
Glossario
Schedulazione orologio
La CPU genera un allarme di schedulazione orologio periodicamente all'interno di una griglia
temporale parametrizzabile ed elabora il blocco organizzativo corrispondente.
Vedere "Schedulazione orologio"
Schedulazione orologio
La CPU genera un allarme di schedulazione orologio periodicamente all'interno di una griglia
temporale parametrizzabile ed elabora il blocco organizzativo corrispondente.
Vedere "Schedulazione orologio"
SELV
Safety Extra Low Voltage = bassa tensione di sicurezza
Sistema di automazione
Controllore a memoria programmabile per la regolazione e il controllo di catene di processo
nell'industria di processo e nella tecnica di produzione. A seconda del compito da svolgere il
sistema di automazione è costituito da diversi componenti e funzioni di sistema integrate.
Sistema di periferia decentrata
Sistema composto da moduli di periferia configurato in posizione decentrata lontano dalla
CPU di comando.
SNMP
SNMP (Simple Network Management Protocol) è il protocollo standard per la diagnostica e
la parametrizzazione di infrastrutture di rete Ethernet.
In area gestionale e nella tecnica di automazione i dispositivi di numerosi produttori
supportano lo standard Ethernet SNMP.
Le applicazioni basate su SNMP possono essere gestite parallelamente alle applicazioni
basate su PROFINET sulla stessa rete.
Il numero delle funzioni supportate varia in funzione del tipo di dispositivo. Uno switch, ad
esempio, dispone di molte più funzioni di un CP 1616.
Stazione slave
Uno slave può scambiare dati con un master solo su richiesta di quest'ultimo.
Sistema di automazione
268
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Glossario
Switch
PROFIBUS è una rete lineare. I partner della comunicazione sono collegati uno all'altro
mediante un conduttore passivo - il bus.
Al contrario, la rete Industrial Ethernet è costituita da collegamenti punto a punto: ogni nodo
della comunicazione è collegato direttamente a un altro determinato partner della
comunicazione.
Nel caso in cui uno dei partner della comunicazione debba essere collegato con vari altri
partner, viene collegato alla porta di un componente di rete attivo - lo switch. Alle altre porte
dello switch possono essere collegati altri partner della comunicazione (anche switch). La
connessione tra un nodo della comunicazione e lo switch resta comunque un collegamento
punto a punto.
Uno switch ha quindi il compito di rigenerare e instradare i segnali ricevuti. Lo switch
"apprende" l'indirizzo o gli indirizzi Ethernet di un dispositivo PROFINET collegato o di altri
switch e instrada soltanto i segnali destinati al dispositivo PROFINET o allo switch collegati.
Uno switch è dotato di un determinato numero di connessioni (porte). A ogni porta va
collegato max. un dispositivo PROFINET o un ulteriore switch.
Tempo di ciclo
Il tempo di ciclo è il tempo impiegato dalla CPU per elaborare una volta il programma utente.
Temporizzatori
I temporizzatori sono parte integrante della memoria di sistema della CPU. Il sistema
operativo aggiorna il contenuto delle "celle dei temporizzatori" automaticamente, in modo
asincrono rispetto al programma utente. Le istruzioni di STEP 7 stabiliscono l'esatta funzione
della cella del temporizzatore (ad es. ritardo all'inserzione) e ne avviano l'elaborazione
(ad es. avvio).
Terra
Campo di terra conduttore il cui potenziale elettrico può essere equiparato a zero in ogni
punto.
Terra funzionale
La terra funzionale è un montante a bassa impedenza tra i circuiti elettrici e la terra, non
pensato come misura di protezione, bensì ad es. per migliorare l'immunità alle interferenze.
TIA Portal
Totally Integrated Automation Portal
TIA Portal è la chiave per la piena operatività della Totally Integrated Automation. Il software
ottimizza tutti i cicli di funzionamento, macchina e processo.
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
269
Glossario
Velocità di trasmissione
Velocità di trasmissione dei dati; indica il numero dei bit trasmessi al secondo (baudrate =
bitrate).
Versione di prodotto (ES) = stato funzionale (FS)
La versione di prodotto o stato funzionale fornisce informazioni sulla versione hardware del
modulo.
Sistema di automazione
270
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Indice analitico
Collegamento, 62
Alimentazione di carico, 80
A
Alimentazione di sistema, 80
Regole generali per la CPU S7-1500/il modulo di
Accessori, 256
interfaccia ET 200MP, 62
Aggiornamento firmware, 215
Sensori e attuatori, 84
Alimentatore, 31, 254, 254
Senza utilizzo di attrezzi, 79
Alimentazione, 53, 68
Tensione di alimentazione nella CPU, 79
Alimentazione a terra, 68
Collegamento attuatori, 84
Alimentazione DC 24 V, 63
Collegamento sensori, 84
Alimentazione di carico, 32, 37
Compatibilità elettromagnetica (EMC), 242
Definizione, 37
Componenti
Montaggio, smontaggio, 55
Panoramica dell'ET 200MP, 29
Regole di cablaggio, 74
Comportamento di sovraccarico, 119
Alimentazione di sistema, 32, 37
Condizioni ambientali
Definizione, 37
climatico, 247
Impiego, 39, 40
Condizioni d'impiego, 245
Montaggio, smontaggio, 53
Meccaniche, 246
Regole di cablaggio, 74
Condizioni ambientali climatiche, 247
Segmento power, 39
Condizioni di magazzinaggio, 245
Variante di configurazione, 39
Condizioni di trasporto, 245
Alimentazione, messa a terra, 68
Configurazione, 68
Ampliamenti futuri, (Vedere Controllo di
Con potenziale di riferimento messo a terra, 68
configurazione)
Elettrica, 71
Applicazione specifica, 62
ET 200MP, 23
Area a rischio di esplosione zona 2, 248
Nozioni di base, 100
Configurazione complessiva, 70
Configurazione hardware max. ET 200MP DP
B
Posti connettore, 36
Bilancio dei consumi, 44
Configurazione hardware max. ET 200MP PN
Sovraccarico, 45
Posti connettore, 35
Configurazione hardware S7-1500
Posti connettore, 34
C
Configurazione massima
Con modulo di interfaccia PROFIBUS, 36
Cablaggio
Con modulo di interfaccia PROFINET, 35
Connettore frontale, (Unità analogiche), 89
Configurazioni di esempio, 23
Connettore frontale, moduli di periferia con supporto
Connettore a U, 30
per schermi, 89
Connettore di collegamento
Connettore frontale, moduli di periferia senza
4 poli, 31
supporto per schermi, 86
Connettore frontale, 30
Cancellazione totale
Cablaggio, 86, 88, 89, 92
Automatico, 178
Cablaggio di unità analogiche, 88
Manuale, 179
Informazioni generali, 84
Nozioni di base, 177
Ponticello di potenziale, 84
Classe di protezione, 247
Posizione finale, 94
Clip per lo schermo, 31, 252, 252, 253
Regole di cablaggio, 74
Codifica per tipo, 205
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
271
Indice analitico
Sostituzione, 211
Supporto per lo schermo, 93
Controllo di configurazione, 142, 143
Controllo di configurazione per i sistemi IO, 142
CPU, 29
Accessori, 256
Backup/ripristino di contenuti, 181
Cancellazione totale, 177
Display, 195
Lettura dei dati di servizio, 233
Montaggio, smontaggio, 57
Regole di cablaggio, 74
Reset alle impostazioni di fabbrica, 221
Tensione di alimentazione, 79
CPU S7-1500/modulo di interfaccia ET 200MP
Regole e norme di funzionamento, 62
D
Dati di identificazione, 183
Struttura del set di dati, 186
Dati tecnici
Compatibilità elettromagnetica (EMC), 242
Condizioni ambientali climatiche, 247
Condizioni di trasporto e magazzinaggio, 245
Norme e omologazioni, 237
Disegno quotato, 252
Alimentatore, 254, 254
Clip per lo schermo, 253
Etichette di siglatura, 255
Guida profilata, 249
Morsetto schermato, 253, 254
Display, 195
Lingue, 203
Nozioni di base, 195
Pulsanti di comando, 201
Dispositivi di ARRESTO DI EMERGENZA, 62
Distanze minime, 48
E
Elemento di codifica, 80, 205
Connettore di rete, 213
Connettore frontale, 211
Nozioni di base, 205
Sostituzione del modulo, 210
Elemento di collegamento PE, 29
EMC (Compatibilità elettromagnetica), 242
Grandezze di disturbo, 242
Radiodisturbi, 243
Esempio
Configurazione di ET 200MP, 27
Estrazione e inserimento dei moduli, 205
ET 200MP, 22
Accessori, 256
Campo di impiego, 22
Componenti, 29
Configurazioni di esempio, 23
Esempio di configurazione, 27
Progettazione, 114
Etichette di siglatura, 31, 96, 96
Disegno quotato, 255
F
FAQ
Aggiornamento firmware, 220
Alimentatori di carico, 38
Etichette di siglatura, 96
Indirizzo d'emergenza, 181
Rimozione della SIMATIC Memory Card, 166, 191
Riparazione della SIMATIC Memory Card, 192
Funzioni di test, 228
G
Grado di imbrattamento, 247
Guida profilata, 29, 47, 49
Disegno quotato, 249
Fissaggio, 50
Fori, 50
Lunghezza, 50
Montaggio, 51
Posa del conduttore di terra, 51
I
Identificazione, 96, 97
Etichette di siglatura, 96
Opzionale, 97
IEC 60204, 62
IEC 61131, 240
Immagine di processo
Ingressi e uscite, 111
Immagine di processo parziale
Aggiornamento nel programma utente, 113
Aggiornamento, automatico, 112
Impiego
Segmento power, alimentatore di sistema, 40
Impostazioni di fabbrica, 221, 225
Sistema di automazione
272
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
Indice analitico
Indirizzamento, 105
Nozioni di base, 105
Unità analogiche, 109
Unità digitali, 107
Isolamento, 247
L
Lettura dei dati di servizio, 233
Lingue
Display, 203
M
Manutenzione
Aggiornamento firmware, 215
Elemento di codifica, 205
Estrazione ed inserimento, 205
Funzioni di test, 228
Lettura dei dati di servizio, 233
Reset alle impostazioni di fabbrica, 221
Sostituzione del connettore frontale, 211
Sostituzione del modulo, 210
Messa a terra, 52
Configurazione con potenziale di riferimento messo
a terra, 68
Panoramica CPU, 70
Messa in servizio, 161, 186
Controllo prima dell'attivazione, 163
Dati di identificazione, 183, 186
Estrazione/inserimento SIMATIC Memory Card, 165
Prima accensione, 167
Prima accensione, presupposti, 167
Procedura, 164
Reset alle impostazioni di fabbrica, 225
Struttura dei dati di identificazione dell'area
dati, 186
Modifiche
rispetto alla versione precedente, 17
Moduli di periferia fail-safe
Elemento di codifica, 30
Modulo di interfaccia, 29
Montaggio, smontaggio, 59
Regole di cablaggio, 74
Regole di montaggio, 48
Reset alle impostazioni di fabbrica, 225
Tensione di alimentazione, 79
Modulo di periferia, 30
Connettore frontale, 84
Estrazione o inserimento, 205
Identificazione, 96
Montaggio, smontaggio, 61
Sostituzione, 210
Montaggio
Alimentazione, 53
Alimentazione di carico, 55
CPU, 57
Guida profilata, 49, 51
Moduli di periferia, 61
Modulo di interfaccia, 59
Nozioni di base, 47
Morsetto schermato, 31, 253, 254
N
Nodi accessibili
Aggiornamento firmware, 218
Norme, 237
O
OB, 116
Coda di attesa, 116
Comportamento di sovraccarico, 119
Eventi dello stesso tipo, 119
Eventi di avvio, 116
Meccanismo del valore di soglia, 120
OB di errore temporale, 120
Priorità, 116
Priorità e comportamento di esecuzione, 118
Sorgente di evento, 117
Omologazione CE, 238
Omologazione cULus, 238
Omologazione FM, 239
Omologazioni, 237
CE, 238
cULus, 238
FM, 239
IEC 61131, 240
Impiego in campo industriale, 241
Impiego nelle zone residenziali, 241
P
Panoramica
Componenti di un S7-1500, 29
Messa a terra CPU, 70
Panoramica grafica
Configurazioni di esempio, 23
PELV, 68
Ponticello di potenziale, 31
Connettore frontale, 84
Sistema di automazione
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
273
Indice analitico
Posizione di installazione, 47
Potenziale di riferimento del controllore, 68
Progettazione, 114
Proprietà delle CPU, 104
Progetto per macchine di serie, 142
Protezione, 131, 137, 139, 141
Bloccaggio meccanico, 141
Comportamento di una CPU protetta da
password, 134
Livelli di accesso, 131
Protezione da copia, 139
Protezione del know how, 137
Protezione antifulmini, 63
Protezione da azioni elettriche esterne, 63
Protezione da cortocircuiti e sovraccarico, 69
Protezione dalle scariche elettriche, 63
R
Radiodisturbi, 243
Regole di cablaggio
Alimentazione di carico, 74
Alimentazione di sistema, 74
Connettore frontale, 74
CPU, 74
Regole di montaggio, 48
Ricambi, 256
S
S7-1500
Campo di impiego, 20
Configurazione, 20
Esempio di configurazione, 21
Panoramica componenti, 29
Scarica elettrostatica., 242
Segmento power
Impiego, 40
Separazione di potenziale, 71
Separazione elettrica sicura, 68
Set di dati di comando
S7-1500, 150
SIMATIC Memory Card, 189, 193, 194
Aggiornamento firmware, 194
Nozioni di base, 189
Possibilità di impiego, 194
Riparazione, 192
Scheda di programma, 193
Scheda firmware, 193
Sistemi IO utilizzabili più volte, 142
Smontaggio
Alimentazione di carico, 56
Alimentazione di sistema, 54
CPU, 58
Modulo di periferia, 61
Sostituzione, (Vedere Sostituzione)
Connettore frontale, 211
Modulo di periferia, 210
Sostituzione del modulo, (Vedere Sostituzione)
Sovraccarico, 45
Stati di funzionamento
AVVIAMENTO, 171
Commutazione nei vari stati di funzionamento, 175
Impostazione del comportamento
all'avviamento, 173
Nozioni di base, 170
RUN, 174
STOP, 174
T
Tempo di ciclo massimo, (Tempo di controllo del
ciclo), (Tempo di controllo del ciclo)
Tensione di alimentazione
CPU, 79
Modulo di interfaccia, 79
Tensione di prova, 247
Tensione di rete, 63
Tensione nominale, 248
Tipo di protezione IP20, 248
U
Unità analogiche
Indirizzamento, 109
Unità digitali
Indirizzamento, 107
V
Voce principale, 22
Sistema di automazione
274
Manuale di sistema, 09/2016, A5E03461185-AD
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