Periodico di informazione a cura dell’Associazione “Il Granello” Via Roma,11 – Merate (LC)
E-mail: [email protected] - Sito internet: www.ilgranello.too.it -Anno 9 – Numero1 - Marzo 2005
Sommario
• Tsunami
(pag2)
• Disarmo
(pag3)
• Il tè (pag45)
• I produttori
(pag6)
• Fa’la cosa
giusta (pag7)
• Infobottega
(pag8)
Alla fine del mandato…
Carissimi tutti, sembra ieri il giorno in cui sono stato nominato presidente dell’associazione!
I tre anni passati insieme sono trascorsi velocemente, però le esperienze vissute con voi mi hanno arricchito
sotto il profilo interiore attraverso la conoscenza di numerose persone con cui ho condiviso gli stessi ideali,
principi e il desiderio di sostenere i produttori del SUD del Mondo garantendo loro una possibilità di vita
dignitosa, ed un’opportunità di emancipazione con l’impiego della manodopera che è la risorsa di cui sono i
più ricchi.
Mi piacerebbe parlarvi di tante esperienze, ho numerosi ricordi ma, in queste poche righe vorrei soffermarmi
sulle due esperienze di tirocinio che in collaborazione con il CPS di Merate, il CRT di Cernusco Lombardone e
l’Azienda Sanitaria Provinciale hanno avuto come obbiettivo l’integrazione socio-lavorativa di persone a
rischio di emarginazione.
In questi ultimi anni si è parlato molto di immigrazione, dei problemi di integrazione sociale degli immigrati ma
anche nel nostro paese ci sono numerose persone che vivono situazioni e problematiche simili, non
determinate da difficoltà oggettive causate dalla mancanza di un alloggio o di un lavoro, ma bensì da problemi
personali, da situazioni famigliari particolari oppure da una mancanza di autostima.
Non sono uno psicologo e non è mia intenzione entrare nel merito di queste due situazioni con cui ci siamo
confrontati, però ho provato una grande gioia nel vedere giorno dopo giorno la crescita di un rapporto, basato
sull’accettazione di se stessi, sulla reciproca fiducia e sull’amicizia.
Non è stato una cammino semplice, abbiamo incontrato anche delle difficoltà ma nonostante tutto, il desiderio
comune di aiutare queste persone era molto forte in noi, quindi camminavamo tutti nella stessa direzione e
questa era la cosa più importante e più bella.
Si sa che dalle cime dei monti bisogna ridiscendere, rimettersi nel basso piano delle leggi dispari, delle
gerarchie, fondate sul possesso dei beni e del potere. Però a guardare le montagne, ripensando alla fatica
che si compie per raggiungere le vette da cui è possibile gustare il sapore vero della vita,viene voglia di
mettersi in cammino e respirare di nuovo l’aria di quelle cime.
Grazie di cuore a tutti!
Gianluca
Tsunami
Un'onda enorme che scuote la massa
oceanica e colpisce con violenza
inaudita le coste. Questo è lo
"tsunami", parola giapponese che
indica il maremoto.
L'onda di "tsunami" nasce da un moto
tellurico dall'alto verso il basso della
massa
oceanica
e
si
diffonde
guadagnando
energia.
Le
onde
possono raggiungere molti metri
d'altezza. Masse gigantesche di acqua
scendono precipitosamente lungo le
deformazioni del fondale marino, a
differenza delle onde normali che
invece
coinvolgono
soltanto
la
superficie del mare.
Dopo la tragedia che ha colpito il sud
est asiatico, Ctm altromercato ha
contattato i produttori allocati nelle
aree colpite dal maremoto: India
(stato Tamil Nadu) e Sri Lanka
(Colombo, Moratuwa, Negombo e
Kurunegala) sono i due paesi dove si
contano i danni maggiori subiti dai
nostri
produttori.
Nessuno
dei
produttori in Indonesia e Tailandia ha
subito direttamente danni. Tutte le
organizzazioni di Commercio Equo e
Solidale in loco si stanno attivando per
portare soccorsi ed aiuti nelle aree del
proprio paese colpite dal maremoto.
In Tailandia si evidenzia in particolare
la Cooperativa Green Net che ha
avviato un programma di aiuti per “gli
zingari del mare” che ufficialmente non
risultano
su
alcun
documento
governativo
tailandese
sebbene
stanziati da generazioni nell’area.
Ctm altromercato, dopo aver risposto
tempestivamente alle comunicazioni
da parte dei produttori e dopo aver
raccolto le informazioni sulla situazione
in ogni singolo luogo, ha ritenuto
opportuno offrire il proprio sostegno
immediato stanziando 5.000 Euro a
favore di quei produttori che avevano
già impegnato fondi propri per
acquistare beni di prima necessità.
Nello spirito del Commercio Equo e
Solidale, il Consorzio Ctm altromercato
ha stabilito un programma di raccolta
fondi per sostenere quei produttori che
stanno avviando programmi a lungo
termine ove si prevede la ricostruzione
e la riabilitazione delle famiglie di
produttori e delle comunità colpite.
Ctm
altromercato
ritiene
indispensabile prevedere un apporto di
sostegno a tutti quei produttori che
ancora oggi stanno cercando di
ottenere risposte da famiglie che
risultano formalmente “disperse”.
La ricostruzione e la riabilitazione
vanno nella direzione di un aiuto al
ripristino delle attività locali, alla
fabbricazione di case e di laboratori
che
sono
stati
danneggiati
o
completamente distrutti dalla forza
dello Tsunami.
La preparazione degli aiuti nel
magazzino di Gospel House in
Sri Lanka
Per un mondo senza armi
Sabato 12 febbraio 2005 in tutta Italia si è tenuta una giornata di
sensibilizzazione e di inform-azione sul tema degli armamenti e sull’impatto
che essi hanno per lo sviluppo nel mondo, organizzata da Agices, Assobotteghe
e dalla Rete Italiana per il Disarmo.
Ogni giorno, milioni di donne, di uomini e di bambini vivono nel terrore della
violenza armata; ogni minuto, uno di loro resta ucciso. Ogni anno in Africa,
Asia, Medio Oriente e America latina si spendono in media 22 miliardi di dollari
per l'acquisto di armi, somma che avrebbe permesso a questi paesi di ridurre
la mortalità infantile e materna (cifra stimata: 12 miliardi di dollari l'anno) ed
eliminare l'analfabetismo (cifra stimata: 10 miliardi di dollari l'anno). Il totale
delle spese militari mondiali in un anno è di 956 miliardi di dollari, mentre la
spesa complessiva (in 11 anni!!) per raggiungere gli obiettivi del millennio per
lo sviluppo sarebbe di 760 miliardi.... si raggiungerebbero spendendo solo il
10% in meno in spese militari all'anno.
Il Commercio Equo e Solidale è già ora un esempio concreto di riequilibrio dei
rapporti fra paesi ricchi e paesi poveri, basato sulla ricerca di un Giustizia
sociale ed economica fondata su uno sviluppo sostenibile attraverso il
commercio, la formazione, la cultura, l'azione politica.
La relazione paritaria fra tutti i soggetti coinvolti nella catena di
commercializzazione (produttori, lavoratori, Botteghe del Mondo, importatori e
consumatori) su cui si basa il commercio Equo è messa in pericolo, negli
stessi luoghi in cui si vuole favorire uno sviluppo equilibrato, dalla diffusione
incontrollata di armamenti. I quali sono poi intimamente legati al moltiplicarsi
della violenza e dell’ingiustizia.
Cosa compro con 1,8 miliardi di dollari?
32 caccia Sukhoi-30 MKI dalla Russia
oppure...
1 anno extra di scuola primaria per 20 milioni di ragazze
O con altri 1,8 miliardi di dollari?
6 sottomarini classe Scorpene dalla Francia
oppure...
3 anni di trattamento contro i vermi intestinali per 1,7 miliardi di bambini
A cosa mi servono 1,7 miliardi di dollari?
per comprare 66 intercettori Hawk dalla britannica BAE
oppure...
per 1 anno di farmaci retrovirali per 11 milioni di malati di AIDS
E se avessi altri 1,5 miliardi di dollari?
c‘è 1 portaerei pronta (la Gorshkov dalla Russia)
oppure...
1 anno di reddito di sopravvivenza per 11 milioni di famiglie
www.disarmo.org
Il tè
La pianta
Il tè (Camelia sinensis) è un arbusto della famiglia delle Theacee che può
raggiungere l’altezza di 9-15 metri. Cresce a un’altitudine relativamente alta nelle
regioni tropicali e subtropicali più umide. In genere viene coltivato e potato,
assestandosi su un’altezza media di 1 o 2 metri. Il tè non possiede alcun valore
nutritivo e nessuna caloria. Contiene soprattutto due sostanze:
caffeina (nel tè detta teina) e tannino. La prima è una sostanza stimolante e viene
assorbita dall’organismo più lentamente di quella contenuta nel caffè. Il tannino
invece è una sostanza calmante e annienta l’effetto eccitante della teina dopo due
minuti di infusione. La qualità del tè dipende da molti fattori, fra cui la varietà della
pianta, il metodo di coltivazione usato, l’altitudine, ma è determinante l’età delle
foglie usate e dal modo in cui sono lavorate. Le foglie più pregiate sono le più
giovani, che si trovano alla sommità della pianta.
Vocabolario
High grown: ossia coltivato ad altitudini elevate. Le qualità migliori e più
aromatiche, le highgrown, sono appunto quelle qualità che si coltivano alle
altitudini più levate, sugli altopiani, fra i 1200 e i 2000 metri
Flowery: o infiorescenze; indica le foglie nel cui punto di attacco al ramo spuntano
i fiori del tè
Tippy (T): dall’inglese, indica la parte della pianta più ricca di germogli, che
contengono caffeina o teofillina
Broken (B): o foglie spezzettate. Ciò non pregiudica per nulla la bontà del tè,
semmai indica un tè che lasciato in infusione lo stesso tempo di un non broken
diviene più forte
Orange (O): indica le foglie della pianta il cui nome deriva dal casato degli Orange,
sinonimo di altissima qualità
Pekoe (P): dal cinese Pak-ho, allude ai sottili capelli dei neonati, in riferimento al
candore del dorso delle prime foglioline della pianta, più giovani e più pregiate
Fannings (F): foglie sbriciolate più finemente contenute nei filtri
Quindi ad esempio la sigla BOPF significa: Broken Orange Pekoe Fannings
La lavorazione
Raccolta: a intervalli regolari vengono raccolte le gemme e le due foglie ancora
tenere che si trovano al di sotto. La raccolta del tè viene fatta quasi esclusivamente
dalle donne, mentre gli uomini lavorano come contadini nelle piantagioni o lavorano
nelle fabbriche dove avviene la lavorazione. La raccolta del tè è l’occupazione più
faticosa e dura di tutta la produzione: per ottenere 1 kg di tè essiccato sono
necessari 4 kg di foglie fresche.
Tè nero
Appassitura: le foglie devono essere private di circa il 30% della loro umidità, per
poterne fare dei rotoli lisci e flessibili. A tal fine le foglie vengono sparpagliate
sull’appassitore, cioè sono poste a circa 20 cm di altezza su un reticolato aerato dal
basso mediante un enorme ventilatore. Dopo circa 8-12 ore si passa alla fase
successiva
Rullio: serve ad aprire le cellule delle foglie appassite e a portare la linfa a contatto
dell’aria. Durante il rullio le foglie vengono schiacciate e trinciate da due piastre
tonde che si muovo l’una contro l’altra, i diversi gradi di pressione del rullio sono
decisivi per la gradazione di foglie che si vuole ottenere: un rullio più forte fa si che
il tè venga più scuro. Dopo il primo rullio le foglie vengono portate alla
frantumatrice che le setaccia e le filtra.
Fermentazione: sparpagliate in letti posti a circa 10 cm dal pavimento, le foglie
vengono lasciate fermentare e acquisiscono la colorazione ossido di rame che si
ritroverà poi dopo l’infusione nella tazza. L’ossidazione aumenta la quantità di teina
presente nel tè e diminuendo di un terzo il tannino rende il tè nero meno amaro di
quello verde. E’ in questa fase che vengono aggiunti gli aromi
(ad esempio l’essenza di bergamotto). La fermentazione dura 2 o 3 ore.
Essiccazione: il tè passa su un nastro trasportatore esposto all’aria a una
temperatura di 85/100 gradi. Serve a sottrarre l’acqua residua. Il processo dura
circa 20 minuti.
Tè verde
Riscaldamento: subito dopo la raccolta le foglie vengono riscaldate in un tubo di
metallo per distruggere gli enzimi presenti nelle cellule che fanno sì che si realizzi la
fermentazione.
Rullio: con rulli più piccoli di quelli usati per il tè nero. Si conserva il succo che viene
prodotto e lo si riaggiunge alle foglie per mantenerne tutte le proprietà.
Essiccazione: avviene nello stesso essiccatoio dove viene essiccato il tè nero. Serve
per estrarre dalle foglie il 60/70% del loro contenuto d’acqua ma avviene a
temperature inferiori rispetto al tè nero per mantenerne gli aromi.
Per questo diverso processo di lavorazione il tè verde contiene una maggiore
quantità di tannino (per questo è più amaro), più olii essenziali, molto magnesio,
calcio, fosforo e ferro.
Il mercato
Il tè proviene dalla Cina, ma la sua coltivazione oggi è ampiamente
diffusa in Asia e Africa. I più grandi paesi produttori di tè attualmente
sono India, Cina, Sri Lanka, Kenya. Ultimamente sta crescendo molto la
produzione di tè africano rivolta soprattutto all’esportazione (finalizzata
all’acquisizione di valuta straniera pregiata).
La storia del tè, come un prodotto tipico coloniale, si riflette a tutt’oggi
nella preponderante proprietà straniera dei mezzi di produzione. In alcuni
casi, anche se l’indipendenza aveva portato all’acquisizione della proprietà
delle piantagioni da parte dello stato, oggi molte di queste imprese statali
stanno attraversando una fase di privatizzazione e talvolta sono state
vendute a società dell’ex paese colonizzatore. Inoltre il tè di solito viene
esportato in una fase iniziale della produzione: la miscelatura e il
confezionamento, le parti più remunerative del commercio del tè,
vengono normalmente effettuate negli stabilimenti del paese acquirente. I
maggiori profitti di questa lavorazione non vanno quindi ai paesi
produttori del tè, ma all’estero. La concentrazione di mercato è
estremamente alta: il 90% del commercio occidentale è nelle mani di 7
società multinazionali e l’85% della produzione mondiale è venduto dalle
multinazionali. Il loro potere di mercato è un fattore determinante nelle
aste del tè, dove influenzano con la loro politica d’acquisti le variazioni dei
prezzi e la domanda di alcune varietà di tè.
I produttori
STASSEN EXPORT - Sri Lanka
Ancora oggi, dopo mezzo secolo di indipendenza (1948), l'economia dello Sri Lanka
dipende per oltre un terzo dalla produzione di tè, di cui il Paese è il secondo
esportatore mondiale. Il tè rappresenta inoltre quasi la metà degli introiti da
esportazione. I piccoli coltivatori sono emarginati nel panorama produttivo del
paese, in quanto essi non possiedono impianti di lavorazione, che sono quasi tutti
nelle mani dello Stato. Anche le vendite di tè si effettuano attraverso le aste
controllate dallo Stato. In questa situazione obiettivamente insolita e difficile per il
commercio equo, ci si è rivolti ad una impresa che ha mostrato interesse per le
organizzazioni del commercio equo. La Stassen Exports è un partner anomalo per la
Ctm e per l'intero circuito del commercio equo e solidale. Si tratta infatti di una
ditta d'esportazione privata di non modeste dimensioni in Sri Lanka. La Ctm e le
altre Ato's confederate all'Efta lavorano però con Stassen perché insieme
perseguono obiettivi comuni: il miglioramento delle condizioni di lavoro e di vita dei
lavoratori nelle piantagioni di tè e lo sviluppo della coltivazione biologica.
AMBOOTIA - India
Coltivato sui pendii a sud dell'Himalaia, nella regione indiana di Darjeeling, il tè
proveniente dalla Ambootia Tea Gardens è uno dei più pregiati tè del mondo. La
piantagione di Ambootia si estende ad un'altitudine che va dai 430 ai 1350 metri sul
livello del mare. Dei complessivi 791 ettari della piantagione 350 sono dedicati alla
coltivazione del tè; altri 29 ettari servono alla coltivazione di arance e verdure per
l'autoconsumo o l'eventuale vendita delle eccedenze. 162 ettari sono invece coperti
da foresta in un ampio progetto di riforestazione per rispondere al grave problema
delle frane e degli smottamenti dovuti alla deforestazione. Altri 23 ettari sono
dedicati alla coltivazione di cardamomo, ginger. La Ambootia Tea Gardens offre la
possibilità di alloggio a tutti i dipendenti, quelli stabili e quelli stagionali nei periodi
della raccolta. Nel villaggio sono a disposizione 20 negozi interni. Fornisce inoltre
assistenza medica gratuita tramite un farmacista e un'infermiera a disposizione dei
lavoratori e le medicine essenziali gratuite per tutti i lavoratori. I lavoratori sono
riuniti in un sindacato, la Himalayan Plantation Worker's Union.
KATIYO - Zimbabwe
Quello del tè Katiyo è un progetto risalente ai primi anni ’70 nello Zimbabwe; un
progetto che produce tè di ottima qualità grazie ad un’intesa tra un’impresa statale
che si occupa di agricoltura e gruppi di contadini organizzati.
La Katiyo Farm (3.000 ettari di cui 800 coltivati) e gli impianti di produzioneconfezionamento si trovano nella località Katiyo sull’altopiano nelle vicinanze di
Mutare, al confine con il Mozambico; a disposizione dell’azienda ci sono una scuola,
una clinica e diversi negozi. Accanto al tè (522 ettari) viene coltivato anche il caffè
di tipo robusta (300 ettari).
Il tè nero Katiyo è considerato sul mercato mondiale un té molto pregiato. Sebbene
i campi siano situati a soli 600 metri sul livello del mare, la sua qualità è attribuibile
all’ottima esposizione delle piantagioni, alla fertilità della terra e a condizioni
climatiche favorevoli, soprattutto per quel che riguarda le piogge; nei periodi in cui
queste non sono in quantità sufficiente si supplisce con un sistema di irrigazione. Ci
sono 5 ettari riservati per la coltivazione biologica, mentre nel resto della
piantagione non vengono usati pesticidi o insetticidi. Tutto il lavoro di potatura e di
raccolta viene fatto manualmente.
“Fa’la cosa giusta” 2005
“Fa’ la cosa giusta!” è la mostra-mercato del consumo critico e degli stili di vita
sostenibili.
Nasce nel 2004 da un’idea del giornale di strada “Terre di mezzo” ed è promossa
dall’associazione “Insieme nelle terre di mezzo Onlus” ,in collaborazione con le
principali realtà di consumo critico, tra cui il Forum consumo critico di Milano.
“Fa’ la cosa giusta!” vuole dimostrare che consumare in modo più responsabile è
possibile.
Mette a disposizione dei cittadini e dei gruppi, di associazioni, imprese ed enti
pubblici gli strumenti ideali, culturali e pratici per farlo.
Promuove l’economia solidale e la rete dei suoi attori, supporta il movimento
culturale che diffonde le tematiche e la pratica del consumo critico.
Testimonia e sancisce l’esistenza di un vasto panorama d’aziende, imprese
sociali, associazioni,gruppi e singoli che danno valore a un diverso tipo di
produzione e commercio, praticando scelte rispettose dei diritti dei lavoratori,
dell’ambiente,
del
Sud
del
mondo,
della
giustizia
sociale
.
È la vetrina e l’ambito privilegiato in cui tali realtà incontrano il pubblico e si
incontrano tra loro.
“Fa’ la cosa giusta!” si terrà dal 18 al 20 marzo 2005,
nello spazio SuperstudioPiù in via Tortona 27 a Milano.
L’edizione 2005 sarà più ampia e partecipata: 7.000
metri quadrati, 15 settori espositivi, tra 150 e 200
espositori.
Tre i giorni di apertura previsti: la giornata di venerdì
sarà dedicata alle scuole e agli addetti ai lavori.
L'apertura al pubblico sarà sabato e domenica dalle 10
alle 20.
L’ingresso costerà 3 euro (una copia di “Terre di
mezzo”) o 9 euro, con l’acquisto del catalogo.
Se volete saperne di più visitate il sito:
www.falacosagiusta.org
Infobottega
UOVA DI PASQUA CON CIOCCOLATO
BIO AL LATTE E FONDENTE DALLA
REPUBBLICA DOMINICANA E
DALL'ECUADOR AVVOLTE IN TELI DI
FINE CARTA SETA, REALIZZATI A
MANO DALLE DONNE DI MCC IN
BANGLADESH.
LE SORPRESE SONO MANUFATTE DA
ARTIGIANI DI INDIA, NEPAL,
INDONESIA, PERÙ E SRY LANKA.
PROPONGONO, TRA LE ALTRE,
CAMPANELLI EOLICI, PUZZLE IN
LEGNO, MATITE COLORATE,
ANIMALETTI DI STOFFA E PENDAGLI
IN CUOIO
A partire dal 31 gennaio 2005
alcuni prodotti hanno subito una
variazione di prezzo grazie a un
rapporto di cambio euro/dollaro
favorevole e all'ottenimento di
condizioni più vantaggiose da parte
di alcuni fornitori: caffè miscela
soave e pregiata, orzo, pasta alla
quinoa, te darjeeling. Nessuna di
queste riduzioni nel prezzo al
pubblico andrà a discapito dei
produttori nel Sud del mondo.
TESSERAMENTO 2005
Hai già rinnovato la tessera
del Granello?
Sostieni anche quest’anno la
realtà del Commercio Equo e
Solidale a Merate e le attività
della Bottega!
Richiedi in Bottega la tua
tessera annuale
Socio ordinario 2,00 €
Socio collaboratore 10,00 €
•CIOCCOLATA IN TAZZA AI
GUSTI CLASSICA, NOCCIOLA E
CANNELLA
•PONCHITO: OVETTI DI
CIOCCOLATO CON SORPRESA
100% EQUOSOLIDALE
•COLOMBA CON MANDORLE
DALLA PALESTINA E FRUTTA
TROPICALE IN PEZZI
DALL'ECUADOR
•COLOMBINE RICOPERTE DI
CIOCCOLATO
•CAFFÈ DECAFFEINATO
EQUOMONDO
Borse in feltro dal Nepal, borse in rete Macramè, puntaspilli
e portachiavi in feltro…
… e inoltre giochi, strumenti musicali e libri…