Breve introduzione tecnica - Associazione Pionieri e Veterani Eni

I MINERALI D’ITALIA – REPERTI LITICI ANTICHI – FOTO STORICHE
Breve descrizione tecnica
I MINERALI
Dai minerali sono estraibili i metalli utilizzati nell’Industria, mentre altri sono impiegati
come pietre preziose e ornamentali. Molti si ritrovano tra i componenti essenziali delle rocce sedimentarie, che hanno creato i bacini dove si sono formati o contenuti gli
idrocarburi.
I 734 minerali d’Italia ci sono pervenuti dalla Società Petrolifera Italiana – SPI – e sono parte di una raccolta privata di Gianraffaele) Romagnoli al quale va il nostro ricordo riconoscente.
REPERTI LITICI ANTICHI
La mostra presenta una vasta gamma di strumenti preistorici di diverse tipologie datati dal Paleolitico al Mesolitico al Neolitico fino al IV – VI secolo a.c.; le prime testimonianze comunque si fanno risalire a 2.5 milioni di anni fa.
Nelle 18 teche sono raccolti: percussori, nuclei, lame, discoidi, raschiatori, coltelli, ceramiche, macine e pestelli, perforatori e bulini, bifacciali, asce, picconi e zappe. Tutti
strumenti necessari per la vita quotidiana dei nostri antichi predecessori: caccia, pesca, scuoiatura degli animali, raschiatura delle pelli, macinatura dei cereali, foratura
di legno, avorio o osso, attrezzi per l’agricoltura primitiva, etc..
La passione del nostro Socio Giovanni Gallo ha consentito la raccolta, in tanti anni e
nei deserti del Nord Africa, della maggior parte di questi reperti di inestimabile valore
scientifico; per poterli mettere a disposizione degli appassionati decise di donarli alla
nostra Associazione. Riconoscenti non lo ringrazieremo mai a sufficienza.
FOTO STORICHE AGIP
Nei 45 pannelli esposti sono contenute un numero notevole di foto storiche, raccolte
a suo tempo ed in continuo incremento dall’Associazione Pionieri e Veterani Agip,
APVA, ora confluita in Apve.
Per lo più sono scatti riferiti all’attività petrolifera svolta dall’Agip, in diversi Paesi del
mondo, fra gli anni 1926 e 1966.
ALTRI OGGETTI
La mostra si completa con l’esposizione di altri oggetti di rilevante interesse:
- Il “livello (stratigrafico) Bonarelli”; un monolito, ricomposto, del cretaceo, 95 –
85 milioni di anni, dove è ben visibile una porzione di sedimento di circa 40
cm, rappresentante la “Roccia Madre” nella qualei si sono formati gli idrocarburi. Il livello prende il nome dallo studioso Bonarelli, geologo italiano, che per
primo lo individuò nel bacino del Mediterraneo e successivamente rinvenuto in
diversi pozzi;
- Un pannello contenente diverse carote di fondo dei pozzi, che rappresentano la stratigrafia del giacimento di Malossa;
- Numerose “sezioni geologiche”, di tutto il territorio nazionale; particolarmente
bella quella relativa alla Sicilia Orientale;
- Un primitivo strumento della geofisica, denominato in gergo “Squadra Zoppa”, che veniva utilizzato dai calcolatori geofisici per trasformare i tempi di
transito del suono, provocato da esplosioni in superficie, nelle varie formazioni
in profondità.
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