MULTIFUNCTIONAL BUILDING MATERIALS FOR THERMAL INSULATION IN MEDITERRANEAN CLIMATES MULTIFUNCTIONAL BUILDING MATERIALS FOR THERMAL INSULATION IN MEDITERRANEAN CLIMATES Cool Materials per l’involucro edilizio Ing. Manuela Ferrara Napoli 22 settembre 2016 SOMMARIO • Isola di calore • Quadro normativo e programmi di incentivazione • Cool Materials • Casi studio • Conclusioni Isola di calore • L’ambiente urbano è un sistema complesso nel quale gli scambi energetici sono governati dalla radiazione incidente e dalle proprietà ottiche-geometriche delle superfici e di conduzione termica dei materiali. • L’attuale sviluppo urbano addensato è responsabile del fenomeno chiamato “isola di calore” che si caratterizza per una consistente alterazione degli eventi climatici e notevoli influenze sul regime di inquinamento. • L’isola di calore è definita come la differenza di temperatura tra l’ambiente urbano e quello circostante. • Tale gradiente termico è dovuto all’influenza che l’urbanizzazione e la presenza umana hanno sull’interazione tra il Boundary Layer (0-1000/2000 m ), l’Urban Canopy Layer (0-altezza degli edifici) e il Surface Layer (superficie urbana). Quadro normativo La Direttiva 2010/31/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 maggio 2010 sulla prestazione energetica nell’edilizia prescrive che: a) entro il 31 dicembre 2020 tutti gli edifici di nuova costruzione siano edifici a energia quasi zero b) a partire dal 31 dicembre 2018 gli edifici di nuova costruzione occupati da enti pubblici e di proprietà di questi ultimi siano edifici a energia quasi zero, Decreto del 26/06/2015 entrato in vigore il 01.10.2015 ≪Applicazione delle metodologie di calcolo delle prestazioni energetiche e definizione delle prescrizioni e dei requisiti minimi degli edifici.» Allegato 1 «Criteri generali e requisiti delle prestazioni energetiche degli edifici» 2.3. Prescrizioni comuni per gli edifici di nuova costruzione, gli edifici oggetto di ristrutturazioni importanti o gli edifici sottoposti a riqualificazione energetica. 3. Al fine di limitare i fabbisogni energetici per la climatizzazione estiva e di contenere la temperatura interna degli ambienti, nonché di limitare il surriscaldamento a scala urbana, per le strutture di copertura degli edifici è obbligatoria la verifica dell’efficacia, in termini di rapporto costi-benefici, dell’utilizzo di: a) materiali a elevata riflettanza solare per le coperture (cool roofs), assumendo per questi ultimi un valore di riflettanza solare non inferiore a: • 65% nel caso di coperture piane; • 30% nel caso di copertura a falde; b) tecnologie di climatizzazione passiva (a titolo esemplificativo e non esaustivo: ventilazione, coperture a verde). Cool Materials Parchi Giardini pensili Programmi di incentivazione e certificazione Cool Roof Rating Council (CRRC) • Organizzazione nata nel 1998 per sviluppare metodi di misura di riflessività solare ed emissività termica dei prodotti per coperture edili • Non prescrive valori minimi delle proprietà emissive, ma procedure per la loro determinazione • La procedura standard prevede l’analisi di campioni nuovi e dopo invecchiamento di 3 anni, installati in 3 località diverse di cui almeno una in area metropolitana • Le analisi sono svolte da laboratori certificati e indipendenti Energy Star Cool Roof Program - Environmental Protection Agency (EPA). Possono apporre il logo materiali per coperture piane o poco inclinate con: • riflettanza solare iniziale > 65% • riflettanza solare dopo 3 anni > 50% • emissività termica > 80% European Cool Roof Council (ECRC) Organizzazione fondata nel 2012 da enti di ricerca, industrie ed associazioni industriali per promuovere le soluzioni tipo cool roof in Europa e coordinare le procedure di misura e certificazione della riflettanza solare e dell’emissività termica dei prodotti per superfici edili rivolti al contesto europeo. Cool Materials Le superfici dei tetti convertono direttamente la luce del sole in calore Il calore si trasferisce all’interno degli edifici riscaldandole Si consuma più energia per il condizionamento dell’aria ISOLA DI CALORE ? Cool Materials Più del 90% dei tetti sono di colore scuro e la superficie della copertura sotto l’irradiazione solare raggiunge temperature intorno gli 80°C con effetti negativi anche sulla durata dei manti. I cool materials sono materiali che hanno una elevata capacità di riflettere la radiazione solare incidente (elevata riflettanza solare) ed emettere energia termica nell’infrarosso (elevata emissività termica). https://www.youtube.com/watch?v=rQ4c4nDJkGI Verniciatura delle superfici • Riflettanza solare dipendente dal colore (>0.80÷0.90 per colore bianco) • Emissività termica influenzata dal materiale di base (0.50÷0.90) • Problemi di adesione al materiale di base e di durata Membrane polimeriche • Riflettanza solare dipendente dal colore (>0.70 per colore bianco) • Emissività termica elevata (>0.90) Granulati chiari su base asfaltata • Riflettanza solare dipendente dal colore (>0.60 per colore bianco) • Emissività termica elevata (>0 90) Scaglie riflettenti (metalli, ossidi) disperse in matrice bituminosa • Riflettanza solare >0.50 • Emissività termica >0.50 Piastrelle e pietre in lastra • Riflettanza solare >0.70÷0.80 • Emissività termica elevata >0.90 Tetti metallici (alluminio, rame, ecc.) verniciati chiari • Riflettanza solare >0.70÷0.80 • Emissività termica >0.60÷0.70 Cool Materials Il calore irradiato dal sole è in parte riflesso ed in parte assorbito: • la copertura cede calore all’ambiente esterno per convezione e per irraggiamento termico nell’infrarosso. • l’apporto energetico solare assorbito va a riscaldare la copertura ed il locale sottostante. Riflettanza solare: percentuale di luce solare riflessa dal tetto Emissività: capacità della superficie del tetto di irradiare il calore assorbito Radiazione solare Assorbanza solare: calore assorbito dal tetto e trasferito all’interno dell’edificio INDICE DI RIFLESSIONE SOLARE SRI (Solar Reflectance Index) ovvero il parametro che esprime la capacita di un materiale di respingere il calore solare. Cool Materials Cosa succede d’inverno? Nei contesti climatici più freddi, nei quali il miglioramento del comfort termico si ottiene soprattutto operando sulle prestazioni termiche invernali, non sempre l'installazione di un cool material risulta conveniente, poiché gli elevati valori di riflettanza ed emissività possono limitare gli apporti solari invernali necessari per il riscaldamento passivo dell'edificio. Soluzione Una delle soluzioni attualmente in fase di sviluppo dall’istituto MIT (Massachusetts Institute of Tecnology) è un prototipo di tegola "camaleontica“ (Thermaleon), in grado di cambiare colore al variare della temperatura esterna, passando dal bianco al nero e viceversa se la temperatura si alza o si abbassa. Cool Materials La maggior parte degli edifici tipici dei centri storici italiani presentano tradizionalmente tetti a falde inclinate ricoperti da coppi o tegole in terracotta. Nel contesto dell’edilizia tradizionale italiana, tuttavia, una colorazione bianca o molto chiara delle coperture a falde non è generalmente accettabile. Cool Colors La radiazione luminosa viene assorbita o riflessa dal pigmento e va a formare il colore, la restante parte della radiazione solare incidente passa attraverso il rivestimento esterno e incide sul substrato bianco da cui viene a sua volta riflessa indietro nell’atmosfera. Riflettanza solare aumentata fino a 0,50. Cool Materials Vantaggi diretti (per l’utenza): Vantaggi indiretti (per la collettività): • Minori costi di condizionamento • Minore rilascio di inquinanti per degrado chimico-fisico dei materiali • Maggiore benessere all’interno degli edifici • Minore riscaldamento dell’ambiente urbano • Minori sollecitazioni strutturali e a fatica del tetto • Riduzione dello smog foto-chimico • Minore degrado chimico-fisico dei materiali • Riduzione dei consumi elettrici e del rilascio di anidride carbonica Svantaggi: • Impatto estetico (eventuale) in contesti di interesse storico artistico • Costo di installazione o conversione (ridotto e ammortizzabile) • Necessità di manutenzione periodica (lavaggio) Conviene l’installazione dei cool roofs: • Nelle zone in cui il clima è caldo e soleggiato per buona parte dell’anno • • Per edifici bassi e con elevata estensione in pianta Se il consumo dell’impianto di climatizzazione è elevato e/o il comfort estivo insufficiente • Quando si hanno problemi di fatica termica delle strutture Caso studio 1: Progetto Cool Roofs «Edificio per laboratori a Iráklion, Creta, Grecia» Il progetto è stato istituito dalla Commissione Europea all’interno di Intelligent Energy for Europe e si propone di sviluppare ed implementare un piano di azione per la promozione dei Cool Roofs nei paesi membri dell’Unione europea. Durante il progetto sono stati implementati 5 casi studio per dimostrare le potenzialità dei Cool Roofs in edifici reali sul territorio europeo. L’edificio scelto tra i 5 è un edificio bioclimatico con un ufficio amministrativo per programmi di ricerca, all’interno del Technological Educational Institute del campus di Creta in prossimità di Iraklion. L’edificio costruito nel 1997, era stato inizialmente progettato utilizzando tecnologie bioclimatiche per minimizzarne i fabbisogni di riscaldamento e raffrescamento. Parte del fabbisogno elettrico è coperto da un sistema ibrido consistente in 1000W prodotti da turbine eoliche e da 450W di pannelli fotovoltaici. Il rivestimento Cool Roof utilizzato consiste in una vernice bianca prodotta da ABOLIN chiamata Cool Barrier Roof con riflettanza solare pari a 89% ed emissività nell’infrarosso pari a 89%. Il rivestimento è stato applicato il 15 Luglio 2009. http://www.buildup.eu/sites/default/files/content/Cool%20Roofs_IT_0.pdf Caso studio 1: Progetto Cool Roofs «Edificio per laboratori a Iráklion, creta, grecia» La diminuzione della temperatura interna prima e dopo l’applicazione del Cool Roofs ha raggiunto 1.5°C in estate e 0.5°C in inverno. La diminuzione dei carichi di riscaldamento e raffrescamento, dovuta all’applicazione del Cool Roof, è di circa il 27%, mentre l’efficienza totale è di quasi il 19.8%, anche se c’è un aumento del consumo energetico per riscaldamento che raggiunge il 37%. Questo perché il consumo energetico per riscaldamento è una piccola parte del fabbisogno totale di energia nel caso specifico. La diminuzione della temperatura superficiale è mostrata nella figura in alto. L’applicazione del Cool Roof è la soluzione più efficace se confrontata con l’ipotesi di un aumento di isolamento termico della struttura opaca o con l’adozione di infissi più efficienti, nell’edificio oggetto di analisi, come mostra la figura in basso Caso studio 2: centro sociale culturale “vasca navale” - ROMA L’edificio sul quale è stato focalizzato questo lavoro, nell’ambito dell’accordo di programma MSE-ENEA, è collocato a Roma vicino al quartiere San Paolo. Esso è parte di un gruppo di stabili appartenenti all’Università degli Studi Roma Tre e da qualche anno è stato dato in concessione ed utilizzato come centro ricreativo per una comunità di anziani della zona. La scelta è caduta su questo edificio perché presenta caratteristiche standard adatte allo studio al quale è stato sottoposto. Infatti è un ottimo banco prova per verificare le effettive prestazioni di un tetto ad alta riflettanza. Ciò è dovuto alla grande estensione delle superfici orizzontali che captano la radiazione solare. L’intera struttura presenta un basso livello di isolamento ed è caratterizzata da valori di trasmittanza nettamente superiori a quelli stabiliti dal decreto legislativo 192/05 per la fascia climatica alla quale appartiene Roma. http://www.enea.it/it/Ricerca_sviluppo/documenti/ricerca-di-sistema-elettrico/fabbisogni-consumi-energetici/15-roma-tre-report-1.pdf Caso studio 2: centro sociale culturale “vasca navale” - ROMA Il materiale innovativo utilizzato per la copertura è un prodotto dei Laboratori Ecobios s.r.l. a base di latte e aceto. La copertura originaria è una guaina bituminosa. Lo strato superficiale è costituito da ardesia. I campioni delle due tipologie di materiali sono stati analizzati con uno spettrofotometro a doppio raggio dal quale si è ricavato l’andamento del valore della riflettanza in funzione della lunghezza d’onda del fascio incidente tra i 300 e i 2500 nanometri. Il lavoro di posa in opera di 133 m2 è stato completato in due mattinate. Caso studio 2: centro sociale culturale “vasca navale” - ROMA Attraverso i dati immagazzinati dai sensori di temperatura superficiale è stato possibile realizzare i profili di temperatura delle superfici esterna ed interna del solaio di copertura. Sono messi a confronto i profili relativi alla “Sala da ballo” al di sopra della quale è stato applicata la membrana ad alta riflettanza (in blu) e i profili relativi alla zona denominata “Studio” caratterizzata dalla copertura in ardesia (in rosso). Si può notare come la superficie esterna costituita dalla membrana termo - riflettente presenti una temperatura superficiale inferiore rispetto all’ardesia. In molti casi la differenza di temperatura è superiore ai 20 °C. Sono messi a confronto i profili relativi all’andamento delle temperature interne alla “Sala da ballo” con e senza membrana ad alta riflettanza. I dati sono stati presi in due periodi di due giorni ciascuno, in cui fossero quasi identici gli andamenti della radiazione solare e delle temperature esterne. L’andamento della membrana cool roof (in blu), paragonato alla caratteristica associata alla copertura originale (in rosso) denota il riscontro positivo di questa tecnologia di raffrescamento abbassando al temperatura di circa 2°C. Caso studio 3: Progetto SmartCase «Materiali innovativi per il Cool Roof» Il Progetto SMART CASE “Soluzioni innovative MultifunzionAli peR l’otTimizzazione dei Consumi di energiA primaria e della vivibilità indoor nel Sistema Edilizio” ha come obiettivo prioritario quello del contenimento dei consumi di energia da fonte non rinnovabile agendo sul sistema edificio-impianto ed in particolare sulla quota destinata all’uso e in parte alla dismissione degli stessi. Il nostro impegno è stato quello di individuare e testare dei nuovi materiali per applicazioni cool roof. Individuazione e test di materiali commerciali: Il primo passo è stato quello di invidiare dei materiali commerciali con cui confrontarci successivamente. La scelta è ricaduta sui due prodotti della Bituver, uno per applicazioni su tetti non calpestabili e l’altro per applicazioni su tetti camplestabili. California-P (Bituver) è una pittura monocomponente ad alte prestazioni, disegnata per essere impiegata in copertura su superfici occasionalmente praticabili in calcestruzzo, fibrocemento, legno, metallo ed in particolare, su membrane bitume polimero, in quanto rivestendole e proteggendole dai raggi UV ne allunga la durata. •Megaver California (Bituver) è una membrana realizzata con speciale compound a base di bitume modificato con polimeri elastomerici di nuova generazione (BPE) e rivestita con una lamina di allumino goffrata preverniciata con vernice PVDF bianca riflettente, pervio trattamento ad altissima tecnologia volto a migliorarne l’adesione e la durata Caso studio 3: Progetto SmartCase «Materiali innovativi per il Cool Roof» Il mercato delle vernici per carrozzeria ha attirato il nostro interesse nella scelta delle vernici per diversi motivi. Sono vernici giornalmente esposte alla radiazione solare che a differenza delle vernici per i tetti hanno i seguenti vantaggi: • • Rapidità di essiccazione Buona aderenza su differenti superfici Soluzione per tetti calpestabili Soluzione per tetti non calpestabili Sono stati preparati 3 tipologie di campioni per i seguenti substrati: vetro, alluminio, piastrelle, guaina e PVC nero. I campioni sono stati caratterizzati dal punto di vista ottico (è stata misurata la riflettanza spettrale e l’emissività termica). Strato protettivo Vernice (8 passate) Vernice (8 passate) Vernice (8 passate) Primer Primer Substrato Substrato Substrato Riflettanza Emissività Vernice Cool Roof 83.00% 90.00% Vernice per carrozzeria 81.09% 94.01% Vernice Cool Roof 77.00% 90.00% Vernice per carrozzeria 77.01% 92.38% Caso studio 3: Progetto SmartCase «Materiali innovativi per il Cool Roof» Le vernici sono state depositate e sottoposte a test di invecchiamento in ambiente naturale e in ambiente simulato. In particolare alcuni campioni sono stati esposti alle condizioni atmosferiche ambientali di S. Agnello (NA per 1 mese (Agosto), con temperature comprese tra i 33 ed i 40°C e alcuni invece sottoposti a cicli di invecchiamento termoigrometrici in camera climatica, cercando di simulare le variazioni di temperature nell'esposizione all'esterno. Le temperature sono state scelte cercando di riprodurre quindi le condizioni di gelo (periodo invernale), le condizioni di caldo (periodo estivo) e le condizioni intermedie (periodo autunnale e primaverile). Invecchiamento naturale Invecchiamento accelerato T(°C) Massima (www.ilmeteo.it) T(°C) Misurata sui campioni 120 40 Temperatura [°C] Umidità [%] 100 38 80 36 60 34 40 32 20 30 0 28 -20 26 0 5 10 15 20 25 30 60 min 60 min condizioni intermedie condizioni gelo 60 min condizioni intermedie 60 min condizioni caldo 35 Mese di Agosto Solar Reflectance (%) Thermal Emissivity (%) As grown 81.09 92.38 744 ore 79.10 93.80 Lavaggio con acqua 80.17 93.75 As grown 6 ore 60 ore 180 ore 460 ore Solar Reflectance (%) 80.86 80.71 80.23 84.62 79.49 Thermal Emissivity (%) 92.13 92.01 93.63 94.04 91.98 Caso studio 3: Progetto SmartCase «Materiali innovativi per il Cool Roof» Le vernici sono state spruzzate sulla Stazione Sperimentale del Dipartimento di Ingegneria dell’Università del Sannio. Caso studio 3: Progetto SmartCase «Materiali innovativi per il Cool Roof» T esterna Megaver Guaina Bituminosa Guaina Bituminosa + Cool Materials 80 70 Temperatura superficiale - copertura °C Il software utilizzato per la simulazione energetica è Energy Plus. Mediante l’interfaccia grafica Design Builder è stato costruito il modello relativo ai componenti dell’involucro e sono stati definiti i parametri impiantistici e di funzionamento dell’edificio. Soluzione per tetti non calpestabili 60 50 40 30 20 10 0 01/08/2016 02/08/2016 03/08/2016 04/08/2016 05/08/2016 Soluzione per tetti calpestabili T esterna California P Alluminio Alluminio + Cool Materials 80 70 Temperatura superficiale - copertura °C Dall’analisi delle temperature superficiali raggiunte durante la prima settimana di agosto si evince che le vernici ad elevata riflettanza non raggiungono temperature superiori ai 40°C, ma soprattutto che le vernici sperimentali offrono risultati paragonabili alle vernici commerciali. 60 50 40 30 20 10 0 01/08/2016 02/08/2016 03/08/2016 04/08/2016 05/08/2016 Caso studio 3: Progetto SmartCase «Materiali innovativi per il Cool Roof» Confronto costo di investimento e messa in opera delle vernici VERNICE CALIFORNIA-P BITUVER 20 kg costo 98 € Superficie da ricoprire 36m2 1 Fusto costo 98 € MESSA IN OPERA costo medio orario operaio qualificato di secondo livello: 23.37 €. 2 passate tempo di essic. al tatto COSTO 120 min 120 min 140.22 € tempo di essic. in profondità 4 h COSTO 186.96 € ACQUISTO E MESSA IN OPERA 238.22 ÷ 284.96 € VERNICE SPRAY BASE ACRILICA 400 ml costo di 4€ Superficie da ricoprire 36m2 18 bombolette costo 72 € MESSA IN OPERA costo medio orario operaio qualificato di secondo livello: 23.37 €. 2 passate tempo di essic. al tatto COSTO 60 min 30 min 58.42 € tempo di essic. in profondità 45 min COSTO 64.27€ ACQUISTO E MESSA IN OPERA 130.42 ÷ 160.27 € Conclusioni • La normativa italiana comincia a recepire l’impatto dei fabbisogni energetici per condizionamento estivo, che dipendono principalmente dagli apporti solari, e ha iniziato a disporne la limitazione con il decreto del 26/06/2015. • La tecnologia Cool Roof garantisce vantaggi in condizioni di clima moderato e in termini di aumento di comfort termico estivo e può far diminuire il consumo globale di energia per riscaldamento e raffrescamento. In particolare • Riduce la richiesta di condizionamento estivo • Migliora il comfort termico • Riduce i costi di gestione e manutenzione • Ha un impatto positivo sull’ambiente, riducendo l’energia necessaria per il raffreddamento degli interni e le emissioni di gas a effetto serra connesse • Mitiga l’effetto isola di calore • Un cool material, la cui scelta è legata al tipo di tetto e al contesto architettonico in cui viene applicato, deve presentare contemporaneamente: • riflettanza solare elevata • emissività termica nell’infrarosso elevata • stabilità nel tempo delle proprietà • tendenza allo sporcamento ridotta GRAZIE PER L’ATTENZIONE