La nascita della società di massa

Tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900 si affermò nei paesi economicamente
più avanzati la società di massa: un numero sempre
maggiore di persone prendeva parte alla vita
economica, politica e culturale dello Stato
Divennero di massa i CONSUMI,
grazie alla diminuzione dei prezzi
Si diffuse la CULTURA: gli Stati intervennero
per diminuire l’analfabetismo
LA NASCITA DELLA SOCIETA' DI MASSA
Sport e turismo anche
per le classi non aristocratiche
Estensione del suffragio maschile: fu
conseguenza dei mutamenti economici e
sociali. Nel momento in cui la classe operaia
e i ceti medi, tradizionalmente esclusi dalla
vita politica, assunsero un nuovo ruolo come
lavoratori e consumatori, il problema della
rappresentanza politica divenne centrale
La diffusione dell’alfabetizzazione portò con sé lo sviluppo
dell’editoria che venne industrializzata: giornali e
libri divennero beni di consumo, si diffusero libri tascabili e quotidiani
La scuola fu uno degli strumenti attraverso i quali lo stato
si preoccupò di diffondere nella società conoscenze storiche,
linguistiche, valori, idee, modelli di comportamento comuni a
gran parte della popolazione nazionale (nazionalizzazione delle masse)
La diffusione dei giornali rispondeva anche ad un altro
bisogno fondamentale della società di massa:
quello dell’informazione e dell’orientamento di una sempre più vasta opinione pubblica
Nacque un’industria culturale legata ai
nuovi mezzi di comunicazione (cinema e radio)
Sviluppo pubblicità
L’estensione del diritto di voto rese informazione e
propaganda fondamentali per l’acquisizione
del consenso. I giornali divennero strumenti di lotta politica:
nacque il problema del rapporto tra mezzi di comunicazione
e politica, fra obiettività dell’informazione e manipolazione
dell’opinione pubblica per ottenere il consenso
All’inizio del Novecento il diritto
di voto maschile era riconosciuto
in Francia, Spagna, Gran
Bretagna, Germania e paesi
scandinavi; nel 1909 sarebbe
stato dato nella parte austriaca
dell’impero austro-ungarico
e nel 1912 in Italia
Cominciò anche un movimento
per l’emancipazione femminile e
il riconoscimento di voto
anche alle donne.