Occhio al francobollo: passeggiata filatelica e letteraria

Giovedì 24 aprile
alle ore 18.30
presso il BATAFOBRLE
Occhio al francobollo:
passeggiata filatelica e letteraria nella storia italiana con
DOMENICO COFANO e FRANCESCO GIULIANI
Il ciclo degli “incroci po/meridiani”, promossi e curati dal Caffè culturale
BaTaFoBrLe annesso al ristorante Terranima (via Putignani 213/215, Bari) e dalla
rivista «incroci: semestrale di letteratura e altre scritture», giunge al suo ottavo
appuntamento, intitolato Occhio al francobollo: passeggiata filatelica e letteraria nella
storia italiana con Domenico Cofano e Francesco Giuliani.
Domenico Cofano è professore ordinario di
Letteratura italiana presso l’Università di
Foggia, dove è stato anche Vicepreside della
Facoltà di Lettere e componente del Senato
Accademico
e
del
Consiglio
di
Amministrazione. È anche membro del
Direttivo nazionale dell’Associazione degli
Italianisti. Ha pubblicato oltre cento lavori tra
saggi e monografie,
prevalentemente rivolte alla storia della cultura pugliese e
a Dante. In particolare: Il crocevia occulto (1990); Dantismo
otto-novecentesco e altri studi (2000); La retorica del silenzio
nella Divina Commedia (2003); In forma di messaggi. Dante e
altri (2007). Ha collaborato alla Storia di Bari della Laterza.
Francesco Giuliani, italianista, ha pubblicato con le
Edizioni del Rosone di Foggia tre volumi dedicati al
rapporto tra letteratura e filatelia. I primi due, La fucina, la
vendemmia e il legname (2012) e Bimillenari, scrittori e altri
pretesti (2013), sono formati da prose creative ispirate ai
francobolli italiani; l’ultimo testo, Il canone dei francobolli.
Gli scrittori italiani nella filatelia (2014) è un lavoro di
italianistica applicato alla filatelia, che affronta il
complesso legame tra scrittori e francobolli, sullo sfondo
delle trasformazioni storiche e culturali dell’Italia.
Come ogni volta, anche questo incontro si concluderà con le “Boccate di Puglia”,
offerte a tutti gli intervenuti da rinomate Cantine pugliesi e da Terranima, dove
all’incrocio tra cibo e cultura, la tradizione sa farsi poesia.