IL SETTIMANALE DEL TEMPO LIBERO Periodico associato alla “Unione Stampa Periodica Italiana” Direttore editoriale: Euclide Della Vista Coordinatore editoriale: Valentina Scuccimarra Direttore responsabile: Donato Della Vista Caporedattore: Tony di Corcia In redazione: Luigi de Martino, Luigi Lioce Collaboratori di redazione: Domenico De Felice, Alessandra De Stefano, Antonio Di Donna, Concetta Fioretti, Anastasio Lombardi, Paola La Sala, Michele Robusto, Adriano Santoro, Fabrizio Sereno, Saverio Tanzi Direzione grafica: Francesca delli Carri Grafici: Adriano Di Molfetta, Paola Stefanelli Fotografi: Tommaso Abatescianni, Monica Carbosiero, Luca De Michele Uff. marketing & pubblicità: INEDITO s.r.l. via San Severo km. 2 c/o Mediafarm - 71121 Foggia Tel. 0881.588611 - Fax 0881.588612 Direttore commerciale: Massimo Rendinella Consulenti pubblicitari: Alessandro Biccarino, Maurizio Cicilano, Fabrizio D’Elia Art director: Silvano delli Carri Ufficio amministrativo: Raffaella Pinto 1 modulo 1 pagina (46 x 46,2 mm) (166 x 238 mm) e 26,00 e 260,00 Abbonamento annuale: e 24,00 versamento su c/cp n. 12693701 intestato a: Utopia Edizioni s.r.l., via San Severo km. 2 c/o Mediafarm - 71121 Foggia Stampa: E. Cappetta & C. Distribuzione Foggia: Pony Speed Service Viveur è stampato in 6.000 copie e distribuito gratuitamente in oltre 300 luoghi di ritrovo della provincia di Foggia. Registrazione del Tribunale di Foggia n. 12/93 Editore: UTOPIA EDIZIONI s.r.l. Redazione e amministrazione: via San Severo km. 2 c/o Mediafarm - 71121 Foggia Tel. 0881.588611- Fax 0881.588612 www.viveur.it - [email protected] www.utopiaedizioni.it Chiuso in redazione il 22 marzo 2011 il sommario anno XVIII/numero 12 settimanale - dal 25 al 31 marzo 2011 Sergio Cammariere tutto quello che un cantautore Sergio li incontri”. eg d e rt l’a è e nelle “La vita essere, anch a ce es ri re quando Cammarie oetico come p e o d n fo ro e interviste, p e canzoni. N meraviglios e su le : e ti on en comp ine segu rova nelle pag utore avrete una p to 4 il canta ta is rv te in a Viveur h concerto che occasione del in e es br la ca egna Puglia to della rass bi m o l’a el n à terr ha approfittat Sounds, e ne della sua per parlare amata, degli canzone più vita cambiano la incontri che è e e, com di un artista uando si inevitabile q ore. poeta, di am incontra un ci i, sul palco, Insieme a lu n u , 6 o Bosso sarà Fabrizi e m jazz di enor trombettista o, rt e di un conce talento: più ch atterà di un dunque, si tr tani talenti, fra ti incontro fra si co , e il pubbli della musica e. im passo dal subl troverà a un blimi. Anzi, dai su 12 22 3 copertina L’amore non spiega, si canta Sergio Cammariere sarà il prossimo ospite della rassegna musicale Puglia Sounds. Al Teatro del Fuoco di Foggia, il cantautore calabrese regalerà musica e magia con il trombettista Fabrizio Bosso: più che un concerto, l’incontro tra due talenti inarrivabili. di Tony di Corcia Napoleone Bonaparte non era uno che parlava a caso, e raramente si sbagliava (anche se, da 150 anni a questa parte, su un argomento l'abbiamo spuntata noi italiani). La sua frase "Dal sublime al ridicolo resta soltanto un passo" mantiene intatta tutta la sua validità, e può essere applicata a diversi mondi e linguaggi, non ultimo quello della musica. Prendete i cantautori: la stessa frase, lo stesso lamento d'amore, assume un sapore totalmente diverso a seconda di chi lo scrive e poi lo canta. In tutta sincerità: Povia che scrive d'amore non spodesta Luigi Tenco dall'Olimpo. Chi ha dimostrato, nel corso degli ultimi anni, di non muoversi di un millimetro dall'area privilegiata del sublime è Sergio Cammariere. Il cantautore calabrese appartiene a quella categoria di artisti che possono dare a una frase apparentemente “normale” un pathos e un'emozione difficilmente imitabili. "Perché senza te io non vivo, e mi manca il respiro se tu te ne vai" è esattamente la frase che pensiamo quando bruciamo d'amore per qualcuno, quindi da un cantautore ci aspettiamo quel qualcosa in più che lo renda diverso dai nostri umani ed elementari pensieri. Cammariere riesce a centrare l'obiettivo anche con parole semplici. "E mi troverai… se vorrai saprai dove cercarmi": l'abbiamo pronunciata decine di volte questa frase, assumendo l'alterigia degli attori tutti d'un pezzo, ma poi è arrivato questo pianista eccezionale, che ha la musicalità nel sangue, e abbiamo scoperto che certe cose vanno pronun- 4 ciate con delicata sincerità, senza troppo sfarzo. Sergio Cammariere si esibirà sul palco del Teatro del Fuoco di Foggia, venerdì 25 marzo, alle 21.00, nell’ambito della kermesse musicale Puglia Sounds. Basterebbe la sua sola presenza a battersi come cosacchi pur di accaparrarsi una poltrona in vico Cutino; ma Cammariere non sarà solo: accanto a lui, e a quel pianoforte che suona in maniera celestiale, ci sarà Fabrizio Bosso, trombettista di inconcepibile talento. Insomma, un cenacolo degli eletti, un incontro fra titani della musica, un’occasione per trovarsi a un passo dai sublimi. Li applaudirà un pubblico massimamente trasversale in cui si ritrovano, con identico trasporto, coloro che amano la musica senza farsi troppe domande e coloro che pretendono il bollino "alta qualità", lo stesso del latte prodotto dalla Lola, su qualsiasi cosa abbia il privilegio di entrare nei loro padiglioni auricolari. Sergio Cammariere, immagino che sappia che una percentuale molto alta delle attese del suo pubblico sarà concentrata su “Tutto quello che un uomo”, ormai un classico amatissimo. Io e Roberto Kunstler, che è l’autore del testo, cambiammo il titolo della canzone una decina di volte prima di arrivare a quello definitivo. Dietro ogni brano c’è un grande lavoro. A volte, arriva un’illuminazione da lontano e la penna scrive facilmente. Nel caso di quel brano, invece, la musica nacque spontaneamente ma scriverci un testo sopra non fu facilissimo. È stata una delle canzoni sulle quali io e CHE COSA SAREI DISPOSTO A FARE PER AMORE? PER AMORE DELLA MUSICA HO RINUNCIATO A TUTTO, AGLI AFFETTI, HO LASCIATO LA MIA CALABRIA: HO FATTO DI TUTTO PER CONTINUARE QUESTO SOGNO 5 Kunstler abbiamo lavorato di più. Quando la ascoltarono a Sanremo, i giornalisti mi dissero che ero l’iniziatore di un nuovo percorso, in cui la canzone d’autore incontrava l’improvvisazione, il jazz. Infatti, ogni volta che la suono viene sempre in un modo diverso. FABRIZIO BOSSO Fabrizio Bosso, il trombettista talismano Poche indiscrezioni preannunciano una serata imperdibile: Sergio Cammariere e Fabrizio Bosso promettono scintille, l’uno di fronte all’altro si scambieranno sguardi e assoli, come due vecchi amici. L’inizio della loro collaborazione risale, televisivamente parlando, all’edizione 2008 di Sanremo, quando Fabrizio Bosso prestò il suono della sua tromba al brano “L’amore non si spiega”, l’inedita bossa intonata sul palco dell’Ariston da Cammariere. Il cantautore calabrese e il fenomeno torinese della tromba, però, avevano cominciato a scambiarsi effusioni musicali già un paio di anni prima, quando Bosso ha invitato Cammariere a incidere nell’album (“You’ve changed”) che decretò il definitivo successo discografico del più amato trombettista italiano in attività. Il mondo del jazz si accorge presto che quel fiato ha qualcosa di speciale. Comincia a girare l’Italia con gli High Five Quintet, una sorta di selezione del meglio che l’Italia del jazz ha prodotto dal 2000 a oggi. Umile come solo i grandi musicisti sanno essere, Fabrizio Bosso è una sorta di trombettista talismano. Tutto ciò che soffia diventa un successo. Dopo l’esperienza con Cammariere, il vincitore nel 2008 dell’Italian Jazz Award si è ripresentato sul palco dell’Ariston proprio qualche settimana fa. “Il tuo amico musicista” a cui faceva riferimento Gianni Morandi interloquendo con il timido Raphael Gualazzi era lui, il Bosso già tromba preferita da Bob Mintzer e Randy Braker. Sono in molti a sostenere che la vittoria di Gualazzi, nella categoria Giovani, è da dividere in parti uguali con il fiato torinese, che torna in provincia di Foggia per la quarta volta: al Teatro del Fuoco sarà al fianco di un vecchio amico. Guai a perderseli. i: www.fabriziobosso.com Luigi de Martino 6 È in tournée con Fabrizio Bosso, un mostro di bravura. Io e Fabrizio suoniamo insieme dal 2000. In undici anni avremo fatto qualcosa come 400 concerti, e abbiamo fatto tanta strada insieme. Io ho avuto anche l’onore di cantare due brani nel suo cd del 2006 “You’ve Changed”. Poi, abbiamo anche composto la musica di alcuni corti di Charlie Chaplin del 1915: improvvisavamo mentre guardavamo le immagini di Charlot in spiaggia, a teatro, Charlot vagabondo… Con Fabrizio ogni volta è una sorpresa, perché non si sa mai quello che accadrà sul palco. Insieme a noi ci sarà il percussionista Bruno Marcozzi, che suona con me da qualche tour: lui metterà un’impronta ritmica su qualche brano, anche se la maggior parte del concerto è basata solo su piano e tromba. È un concerto particolare, perché ci permette di omaggiare tutti i più grandi musicisti del Novecento. Lei è l’erede di una lunga tradizione musicale: quella di Tenco, Lauzi, Paoli, Bindi… Ho avuto la fortuna di incontrare questi grandi maestri e di ricevere da loro dei consigli: Bruno Lauzi, Sergio Endrigo, Umberto Bindi, Paoli… sono persone che mi hanno sempre dimostrato il loro affetto, anche perché quando non si è ancora conosciuti è l’ambiente che ti aiuta ad andare avanti, con il suo sostegno e i suoi consigli. C’è qualcuno con cui le piacerebbe collaborare, qualcuno per cui comporre? Dipende sempre dagli incontri: la vita è l’arte dell’incontro. Ultimamente, per esempio, ho fatto un lavoro molto bello con Dacia Maraini: da un racconto che si intitola “Memorie di una ladra” è stata tratta un’opera teatrale, “Teresa la ladra”, con Mariangela D’Abbraccio. Lo spettacolo debutterà questa estate, è ambientato negli anni Quaranta e parla di guerra e di amore, perché questa donna per amore faceva qualsiasi cosa, anche uscire ed entrare dalla prigione. E lei, che canta in maniera esemplare l’amore, che cosa sarebbe disposto a fare per amore? Bisogna distinguere: c’è l’amore verso se stessi, verso la vita, l’amore per un’altra persona. E, poi, c’è l’amore per la musica: io ho sacrificato tutto per continuare ad amare la musica. A diciotto anni ero già on the road, sacrificando i miei affetti, lasciando la mia Calabria che adoro, per continuare questo mio sogno. i: www.sergiocammariere.com LA VITA È L’ARTE DELL’INCONTRO. È ACCADUTO ANCHE CON DACIA MARAINI CON LA QUALE HO SCRITTO UN’OPERA TEATRALE 7 musica “Le Roi” Thiollier François-Joël Thiollier, uno dei più grandi pianisti in attività si esibirà al Teatro del Fuoco di Luigi de Martino FRANÇOIS-JOËL THIOLLIER FOGGIA Saper suonare in un certo modo non vuol dire, necessariamente, saper insegnare. Anzi, il più delle volte l’abilità in una delle due facoltà esclude inevitabilmente l’altra. Con le dovute eccezioni. Come nel caso del più grande pianista classico francese in attività. La sua interpretazione di “Claire de Lune” di Debussy è intrigante esattamente come la sua abilità oratoria. François-Joël Thiollier ha promesso di girare il mondo (della musica) in ottanta minuti. Chi ritiene impossibile l’impresa di questo signore nato nel 1943 a Parigi, o esclude la sciagurata ipotesi di perdersi l’apparizione foggiana di uno degli ultimi grandi virtuosi del pianoforte, ha il dovere di scaldare una poltrona del Teatro del Fuoco l’ultimo martedì di marzo. Thiollier girerà il mondo dei suoni con quel tocco e quella tecnica esemplari, profetizzati durante le sue affollatissime masterclass. Riesce a convincere anche i più scettici che Carl Czerny non è soltanto quello degli esercizi per pianoforte, o che la musica di Debussy ha colori che noi umani non potremmo neanche immaginare. Martedì 29 marzo è il giorno in cui colui che ha inciso l’opera omnia di Rachmaninoff, Gershwin, Debussy e Ravel, concederà brividi in Capitanata. Gli Amici della Musica di Foggia si concedono il lusso di ospitare nel loro quarantunesimo cartellone concertistico il vincitore di qualcosa come otto dei più importanti concorsi pianistici dell’ultimo mezzo secolo di storia dell’uomo. Il programma di sala indagherà quasi ogni stile, altrimenti giro del mondo non sarebbe. L’Adagio di Marcello-Bach aprirà la memorabile serata in punta di piedi. Le cose si complicheranno con Mendelssohn e le sue ostiche “Variations Sérieuses”. Variazioni (su un valzer viennese) anche quelle di Carl Czerny, poi sarà il turno di Chopin di cui Thiollier strapperà applausi con l’ “Andante Spianato e la Grande Polacca Brillante” op. 22, eseguito senza la superflua orchestra. Il tris di brani di Debussy (“Reverie”, “Soirée dans Granade” e “L’Isle Joyeuse”) sarà il preludio al gran finale: il “Notturno per la sola mano sinistra” di Scriabin spingerà i pianisti in sala a chiudere definitivamente il proprio strumento o, al contrario, a scappare a casa e darsi da fare finché si è in tempo. Ancora Variazioni (“in Raag Marva”) quelle di Husayn riviste dallo stesso Thiollier, fino all’amato Gershwin, con un tempo di blues da “Un Americano a Parigi” e “Rialto Ripples Ragtime”, giusto per non farsi mancare nulla. L’imperdibile recital avrà inizio alle 20.30. i: 0881.771578 FRANÇOIS-JOËL THIOLLIER DURANTE UNA SUA MASTERCLASS Il grande tango si fa in tre GIANNI IORIO (PH: LORENZO SCARAGGI) 8 San Severo Il Caffè tra le Righe si trasformerà, per una sera, in una locanda argentina. La rassegna Winter Jazz dedica il suo penultimo appuntamento alla grande musica sudamericana suonata da chi è diventato, con il passare degli anni, uno dei suoi più applauditi ambasciatori. Sabato 26 marzo, il palco di via De Cesare ospiterà l’esibizione del Jazz Tango en Tres, guidato dal bandoneon di Gianni Iorio, con Antonio Tosques alla chitarra acustica e Pierluigi Balducci al basso, ovvero i due terzi dei Nuevo Tango Ensemble. Non solo Piazzolla e Gardel nel loro piacevolissimo repertorio, ma anche brani inediti e standard che esalteranno le indiscusse abilità improvvisative dei singoli. Il concerto inizierà alle 21.30. i: 329.2145865; 348.0422174 9 Cento lingue e una chitarra Sabato 26 marzo sarà la giornata foggiana di Francesco Buzzurro. Il celebre chitarrista è atteso degli studenti del Liceo Classico Lanza e dal pubblico della rinata Taverna del Gufo di Luigi de Martino FRANCESCO BUZZURRO FOGGIA “Amo la buona musica, indipendentemente dal genere”. Il concetto che trasforma un semplice musicista in un grande musicista è sintetizzato nelle parole di uno dei più noti e amati chitarristi italiani. Sul volto di Francesco Buzzurro si apre un sorriso sincero, ogni volta che alla fatidica domanda regala sempre la stessa risposta, solo apparentemente scontata. Ciò che incuriosisce il siciliano giramondo, uno dei più esaltanti prodotti della prolifica scuola chitarristica italiana, è la mu- IL CHITARRISTA FOGGIANO ANDREA ROBERTO 10 sica tutta, a prescindere dalla provenienza o dall’etichetta. Sarà stata la fortuna di nascere a Taormina, dove il concetto di cultura è il risultato di stratificazioni di storia, o il fatto di aver poggiato per la prima volta la cassa armonica della chitarra sul suo ginocchio sinistro alla tenera età di sei anni, sta di fatto che la sua musica parla mille lingue, con pronunce sempre impeccabili, anche se l’impercettibile slang siciliano è rimasto intatto, come ai tempi in cui sbalordiva il suo insegnante al Conservatorio di Palermo. Quella di sabato 26 marzo sarà la sua giornata foggiana. Lo staff della rinata Taverna del Gufo e il solito Liceo Classico Lanza - che non se ne fa sfuggire uno - gli apparecchiano un sabato niente male. Alle 11.00, Francesco Buzzurro incontrerà gli studenti nell’aula magna di piazzale Italia, dove ad attenderlo saranno Claudio Sebastiani (presidente dell’associazione “Gli Amici della Taverna”) e Andrea Roberto, il fenomeno delle sei corde di casa nostra. Con il primo converserà del suo amore incondizionato per la musica, con il secondo dialogherà pizzicando corde. Ma il vero show è previsto quando il sole sarà ormai tramontato. Alle 21.30, infatti, il siciliano che ha avuto la fortuna di duettare con Diane Schuur, Arturo Sandoval, Toots Thielemans e Bob Mintzer, l’ “Ambasciatore ONU di pace nel mondo” (tra l’altro senza ricorrere ai missili), l’autore delle musiche per il docufilm “Io Ricordo” dei fratelli Muccino, il vincitore del Groove Master Award nel 2009, ebbene, l’uomo capace di tutto questo esplorerà una selva di generi musicali per la fortuna di chi avrà prenotato un posto nello storico locale di piazza dell’Addolorata. Per farla breve, il nuovo appuntamento con la rassegna “Chitarra e non solo” è di quelli da non perdere. i: 360.373076 Buzzurro sul Golfo Manfredonia Il tour in Capitanata di Francesco Buzzurro inizierà un giorno prima. Venerdì 25 marzo, infatti, il chitarrista si esibirà al LUC di Manfredonia, sul lungomare Nazario Sauro. Il concerto in riva al Golfo avrà inizio alle 22.00. i: 0884.534430 11 Una Bohème mai vista Gli Amici della Musica Paisiello ospitano una originale rappresentazione dell’opera immortale di Giacomo Puccini di Luigi de Martino GIANNI LECCESE LUCERA Sarebbe impagabile tornare indietro nel tempo e trascorrere una giornata nella Parigi bene di inizio Ottocento. Basta sbirciare il libretto di una Bohème qualsiasi per rendersi conto che le preoccupazioni di un manipolo di artisti dell’epoca sono le stesse di un certo tipo di nobiltà di oggi. La tv ci insegna che a Centovetrine, la popolare soap calata in una Torino onirica e tutt’altro che operaia, il lavoro dei paladini di Canale 5 è - se tutto va bene - quello di sfogliare o, al massimo, di firmare carte, con il fondoschiena poggiato su poltrone che Fantozzi definirebbe “in pelle umana”. La vigilia di Natale dei protagonisti di una delle opere più belle della storia di ogni tempo si svolgeva in una soffitta, altro che centro commerciale. Marcello e Rodolfo, nobili di intelletto e non di portafogli, pittore il primo e poeta il secondo, si scaldano (climaticamente parlando) davanti a un fuoco e a una tela raffigurante il Mar Rosso. Immancabile l’arrivo del filosofo e del musicista, tali Colline e Schaunard, che non potevano assolutamente perdersi la vigilia di Natale meno consumistica della storia. L’arrivo di due degne rappresentanti del 12 gentil sesso, la malaticcia Mimì e l’intraprendente Musetta, animano i pomeriggi passati al Caffè Momus. Rodolfo si invaghisce di Mimì, Marcello scappa con Musetta, che tra l’altro è pure una sua ex. Le due coppie di prendono e si separano, Mimì (come, dopo di lei, signore rosso vestite in Dallas e Beautiful) decide di allontanarsi dall’amato Rodolfo, per colpa di un male incurabile. Il fascino di quest’opera ha influenzato, anche indirettamente, grandi drammaturghi, registi e autori televisivi. Gli Amici della Musica Giovanni Paisiello di Lucera, pur di far entrare nella piccola e graziosa sala da concerto di via Bozzini tutta la magia e l’essenza di un vero e proprio allestimento scenico, ospitano il capolavoro di Puccini in formato pocket. Sabato 26 marzo, Francesca Ruospo (Mimì), Gianni Leccese (Rodolfo), Natalizia Carone (Musetta) e Antonio Stragapede (Marcello) metteranno in scena una delle opere più amate di sempre, in una rappresentazione fuori dagli schemi. Maurizio Pellegrini sarà la voce recitante, Giuseppe Bini riadatterà al pianoforte quelle musiche immortali. Alle 19.30 sembrerà di tornare indietro nel tempo, in quella irripetibile Parigi. Il viaggio costerà 12 euro, e se si è studenti ancora meno. i: www.amicimusicapaisiello.com Pietro Papagna, il talento è in tour San Giovanni Rotondo La settimana di Pietro Papagna è paragonabile a quella di un concertista di chiara fama. Il giovane e talentuoso pianista originario di San Marco in Lamis, dopo il recital ospitato nella sala Alberto Napolitano di Salerno, è pronto a onorare la terza stagione concertistica organizzata dagli Amici della Musica di San Giovanni Rotondo. Lunedì 28 marzo Papagna è atteso nell’auditorium della scuola elementare Melchionda, alle 20.00, dove eseguirà quattro Sonate di Scarlatti, la Sonata op. 53 “Waldstein” di Beethoven e ben quattro brani di Franz Liszt, tra cui le “Duex melodies russes”. Lo stesso programma sarà replicato (il 1º aprile) al Teatro del Fuoco, nel prossimo appuntamento con la rassegna Assaggi di Musica. 13 La notte del Mister...O Nessuno conosce il suo nome, o anche un indizio. L’organizzatore ha la bocca cucita. Chi è il Mister “O” che si esibirà al Moody Jazz Cafè? di Fabrizio Sereno IL MOODY JAZZ CAFÉ, DURANTE IL CONCERTO DI SHAWNN MONTEIRO FOGGIA È un rompicapo che sta tenendo sulla corda da mesi gli appassionati di musica di un’intera città, oltre che gli habitué del Moody Jazz Cafè. Quale sarà il Mister “O” che si cela dietro il concerto di mercoledì 30 marzo, alle 22.26, nel piccolo tempio foggiano delle sonorità più poetiche e imprevedibili? Ne “La leggenda del pianista sull’oceano”, il capitano del Virginian diceva al trombettista Max Tooney: “Quando non sai cos’è, è jazz amico!”. Nino Antonacci, direttore artistico del club, per questa arcana sessione musicale non svela nemmeno il genere suonato dall’artista, di cui garantisce solo (e non è affatto poco) l’altissimo livello musicale e l’indiscussa fama internazionale. Insomma, sembra proprio che il palco del Moody si appresti a essere calcato dalle suole di una vera star, una di quelle da scintillanti luci della ribalta, copertine glamour e stadi stracolmi. TUTTO IL LIVE CHE C’È Un “grande concerto per un concerto senza nome” che ha quasi il sapore del sadismo, soprattutto per i giornalisti sempre a caccia di scoop. Antonacci ha la bocca cucita e non svela nulla di Mister “O”, non un dettaglio. “Era da un po’ di anni - spiega - che pensavo di organizzare un concerto al buio, ma ho dovuto aspettare che il Moody acquisisse una certa credibilità nella qualità dell’offerta proposta. Mister O è la voglia di comunicare senza informare, di ricreare, anche solo per poco, l’attimo infinito della meraviglia insita nella scoperta. L’artista in incognito e il suo management sono stati da subito entusiasti e hanno accettato di non reclamizzare la data in alcun modo. È un’esperienza inedita anche per loro”. La sera del concerto, alle 21.30, i possessori di biglietto entreranno nel vivo della sfida con un Toto-Mister “O” che ALTERNATIVE ROCK Outoftunes Senza Resa FOGGIA/FUORI SQUADRO LUCERA/LUPUS IN FABULA Nashville Country Lele D’Apollo & Grotta Omero Band premierà (con un riconoscimento, ovviamente, non precisato) chi riuscirà a intuire il nome dell’artista. È previsto comunque il rimborso del biglietto a quanti, una volta sciolto l’oracolo musicale, il nome non fosse gradito. Nessun sadismo, quindi, ma solo molta ironia, con cui Antonacci ha condito in una nottata ispirata - anche il comunicato stampa sulla biografia dell’artista: nasce a Ghost Town, incide il primo successo “To be or not to be” col famosissimo trio Tizio, Caio e Sempronio, suona negli Enigma e negli Incognito e fa anche una comparsa nel film “I soliti ignoti”. Se però non amate le sorprese, ma amate il jazz e volete andare sul sicuro, preparatevi perché il Moody ne ha anche per voi: domenica 3 aprile arriverà Scott Hamilton, la leggenda mondiale del sassofono. Almeno questo è certo. i: www.moodyjazzcafe.it; 0881.711432 SABATO 26 MARZO ORE 20.00 MANFREDONIA/LUC VENERDÌ 25 MARZO ORE 22.00 VENERDÌ 25 MARZO ORE 22.30 SELEZIONI PROVINCIALI DEL CONCORSO ITALIA WAVE, CON I MALEMENTE, GLI OZONA CHERRY, GLI OHM, I CALA LA SERA E I BLACK DAHLIA ACOUSTIC SET COVER BAND DI VASCO ROSSI KanDischi VENERDÌ 25 MARZO ORE 22.30 FOGGIA/LA COMPAGNIA WINE PUB FOLK-ROCK Pretusa Mens VENERDÌ 25 MARZO ORE 22.30 LESINA/BARRETT PUB 14 SABATO 26 MARZO ORE 22.00 FOGGIA/GROTTA OMERO MUSICA CANTAUTORALE ITALIANA Italia Wave Love Festival DOMENICA 27 MARZO ORE 20.30 SAN GIOVANNI ROTONDO/ CALA LA SERA CAFFÈ DJ SET A CURA DI DJ ZAIO E MOSTRA DI LP STORICI Nahima DOMENICA 27 MARZO ORE 22.30 ORTA NOVA/GLAM ALTERNATIVE VINTAGE SHOW Uno sguardo sul futuro Il titolo del loro primo singolo sembra un augurio per il futuro del gruppo The Look, che racconta il suo sguardo sulla realtà di Alessandra De Stefano THE LOOK FOGGIA Una nuova realtà è alla ribalta sulla scena musicale. Si tratta di The Look, lo sguardo, dalle sonorità rock progressive. Il cantante Mario Altieri racconta il gruppo alla vigilia dell’uscita del singolo “Ali Forti”. Partiamo dal nome del guppo: perché The Look? Cercavamo un nome che si prestasse a diversi tipi di interpretazione, che fosse di facile memorizzazione e che suonasse gradevole. The Look è il nostro sguardo proiettato verso il futuro e verso questo presente che, sotto tutti i punti di vista, possiamo definire epocale, per la mediocrità che propone dal punto di vista sociale e professionale. Raccontateci la storia del vostro gruppo. Il gruppo nasce a Foggia nel 2008 dall’incontro di Mario Altieri, voce solista, Attilio Caso, bassista, Alessandro Imbellone, batterista e seconda voce, Giuseppe De Meo, chitarra elettrica e Carlo Palumbo, tastierista. Nel 2009 abbiamo pubblicato il primo lavoro in studio, che conteneva tre brani inediti. Nell’ottobre 2010 abbiamo aperto il concerto dei Miura (ex Timoria). A marzo 2011 il nostro debutto discografico con “Ali forti”, primo singolo estratto. Come definireste il vostro genere musicale? Il nostro è un misto di influenze che ci dona parecchie sfaccettature. Alterniamo momenti di puro e sano rock a momenti più melodici, molto spesso con del progressive a fare da collante. Questo ci riesce perché abbiamo gusti e percorsi musicali molto differenti che permettono un sound caratteristico. Di cosa parlano i vostri testi? Sia la fase compositiva che quella lirica non sono affidate a un solo componente, e questo ci permette di diversificare le tematiche dei nostri brani e di ottenere differenti stili di scrittura. Non ci inseriamo in un determinato filone tematico: la nostra scrittura è influenzata dal contesto emotivo. Possiamo far divertire o fare opera di denuncia attraverso quello che è il nostro canale di comunicazione, la musica. Il vostro singolo si in intitola “Ali forti”. Descrive il concetto di solitudine nell’immaginario dell’autore. La descrizione del paesaggio desolato, innevato, quasi asettico, come rappresentato nella copertina del singolo è la rappresentazione visiva di un'emozione, di un concetto astratto come la solitudine. È possibile scaricare il brano dai maggiori digital store (iTunes, Incidi, Amazon, Napster) e vedere il videoclip, girato ad Avezzano, in provincia dell’Aquila, sul nostro sito ufficiale (www.thelook.it) o sul nostro canale Youtube. Potete darci un’anticipazione sui vostri prossimi progetti? Parallelamente all'attività live, lavoriamo in studio per il nostro primo album. Oltre al brano del singolo, saranno presenti nove brani dalle sonorità prevalentemente rock e progressive e alcune ballad. È fondamentale non snaturarsi troppo e non seguire le logiche del mercato discografico. Sembra quasi che, ultimamente, a fare la musica siano i produttori, dimenticando che la musica è fatta soprattutto da musicisti. In tal senso, un plauso va a quanti ci stanno sostenendo in questo nostro percorso artistico, in particolar modo ai fans e alla RC Music. i: www.thelook.it 15 16 17 teatro Folle, ma non troppo Il Teatro dei Limoni ospita una compagnia che porta in scena uno spettacolo ispirato all’Enrico IV di Luigi Pirandello di Adriano Santoro ENRICO IV IN UN RITRATTO DEL 1620 FOGGIA Un altalenante miscuglio di pensieri, parole, ricordi sale in un attimo come un enorme boato nella mente di un uomo senza nome che, finalmente, scaccia via ogni nebbia per vedere chiaro davanti a se. Senza che lui potesse stabilirlo prima di quel momento, si accorge di aver passato gran parte della sua vita a credersi qualcosa che non era, a credersi un altro, a credersi un re. Un re, incoronato tale, per la sua pazzia e non per il suo nobile sangue, assecondato da sudditi fedeli mossi a compassione da quel tragico incidente che gli fece perdere nome, vita e amore, e che lo fece immergere nella totalizzante finzione della vita di Enrico IV. Un nome, quello di Enrico IV, che dal Sacro Romano Impero fino a Shakespe- ON STAGE ’U Taccagne SABATO 26 MARZO/ORE 20.30 DOMENICA 27 MARZO/ORE 19.00 FOGGIA/PICCOLO TEATRO are non ha mai goduto di particolare popolarità o fortuna: umiliato dal Papa Gregorio VII a Canossa nell’anno Mille, famoso per aver usurpato un trono nel Trecento, chiamato “l’Impotente” nel Quattrocento, praticamente un pazzo nella rilettura di Pirandello nel Novecento. La compagnia teatrale del Teatro del Cerchio di Parma porterà in scena a Foggia, sabato 26 e domenica 27 marzo, alle 20.30, al Teatro dei Limoni lo spettacolo La stanza della follia: interpretato da Gabriella Carrozza, Mario Mascitelli, Stefano Cutaia, Mario Aroldi, e diretto da Antonio Zanoletti, si ispira alla commedia teatrale pirandelliana “Enrico IV”, mettendo in scena i tormenti di colui che ha dovuto fare della follia il filo conduttore della sua Il re solo soletto VENERDÌ 25 MARZO/ORE 17.00 SAN SEVERO/CAFFÈ TRA LE RIGHE STAGIONE RAGAZZI/ t 345.4851539 SABATO 26 E DOMENICA 27 MARZO/ORE 17.00 COMMEDIA IN DIALETTO/ t 0881.723454 FOGGIA/TEATRO DEI LIMONI Il settimo si riposò STAGIONE RAGAZZI/ t 347.3414561 SABATO 26 E DOMENICA 27 MARZO/ ORE 20.30 FOGGIA/ TEATRO REGIO DI CAPITANATA COMMEDIA/ t 347.8381608 18 Il sale e lo zucchero SABATO 26 MARZO/ORE 17.30 FOGGIA/ODA TEATRO STAGIONE RAGAZZI/ t 0881.663147 vita, per fuggire da un risveglio - triste - in una realtà che gli era scivolata di mano per troppo tempo, e da una vita che ormai non poteva più riprendersi. Come colui che esce da una prigione durata anni e che si ritrova a non saper gestire la sua nuova e soffocante libertà, così il folle Re Enrico capirà di non avere mai avuto una vera corona, mai un vero trono, mai sangue regale nelle sue vene; ma un amore vero un giorno ce lo aveva, e da quello si che è stato spodestato. Davanti ai suoi occhi il destino riproporrà scene tangibili della sua prima vita, del suo giovane amore, del suo vecchio amore, permettendo l’attuazione di una personale e iraconda vendetta che lo lascerà sprofondare nel baratro di una follia da tutti data per scontata, ma che diventa una lucida soluzione che della pazzia serberà solo il ricordo. Una riflessione, attraverso il capolavoro di Pirandello, su quello che gli eventi possono causare nella mente e nel cuore di un uomo: un uomo semplice che si è creduto un re, che si è finto un re, che probabilmente lo è stato nella sua sola realtà e che, forse, lo sarà per sempre nel suo cuore. i: www.teatrodeilimoni.it La vedova Dolly È tra i musical più riusciti di sempre. Hello, Dolly! nella versione della Compagnia di Operette di Corradi Abbati arriva al Teatro Mercadante di Luigi Lioce LA COMPAGNIA DI OPERETTE DI CORRADO ABBATI CERIGNOLA La Dolly Levi della cinematografia mondiale è lei, Barbra Streisand. A questo punto a molti partirà spontanea l’infinità di "uh uh uh" che compongo il testo dei Duck Sauce, il duo che con due lettere - che ricalcano una melodia degli anni Settanta attualizzata – inframezzate da nome e cognome della diva americana, hanno impacchettato il brano dance del momento. Torniamo al passato: era il 1969 e una giovane Barbra Streisand (uh uh uh…) interpretava la protagonista di Hello, Dolly! il pluripremiato film di Gene Kelly basato sull’omonimo musical di Broadway. Il successo della pellicola deve molto, oltre al carisma e al talento di Barbra Streisand (uh uh uh, of course), al copione e alle musiche del testo originale di Jerry Herman e Michael Stewart che hanno realizzato uno dei più grandi musical di tutti i tempi: al suo debutto a Brodway, “Hello Dolly!” superò le tremila repliche e stabilì un record conquistando dieci “Tony Award”, gli Oscar del teatro. Veniamo al presente: a rappresentare egregiamente sui palchi italiani questa pietra miliare del teatro musicale leggero pensa la Compagnia di Operette di Corrado Abbati che sarà in scena al Teatro Mercadante di Cerignola mer- coledì 30 marzo, alle 20.30. Lo stesso Abbati spiega i punti di forza della storia dell’affascinante e simpatica vedova Dolly che, stanca di essere sola, decide di riprendere marito. “Questo spettacolo il pubblico se lo porta casa. Infatti, abbiamo affrontato questa simpatica, esuberante e straripante Dolly, con fantasia e allegria affinché il pubblico possa portare con se non solo i famosi motivi musicali, ma anche il brio dei dialoghi, lo sfarzo dei costumi, l’eleganza delle scene, l’energia delle coreografie e, perché no, la bravura degli interpreti”. i: 0885.410312 Rocco Papaleo, più unico che raro ROCCO PAPALEO “Venire a Foggia mi fa sempre molto piacere. È una realtà che conosco molto bene. Inoltre, quello foggiano è un dialetto molto simile a quello della mia terra”. Termina così l’intervista a Rocco Papaleo pubblicata sullo scorso numero di Viveur. E l’attore lucano (ora sul grande schermo con la commedia “Nessuno mi può giudicare”, recensita a pagina 26) il suo amore nei confronti della Capitanata lo dimostra con i fatti: sarà tra gli ospiti della prima edizione del Foggia Film Festival (che si terrà dal 5 al 15 aprile), e questo weekend continuerà a portare sui palchi della provincia lo spettacolo che lo vede protagonista Eduardo, più unico che raro, diretto da Giancarlo Sepe. La pièce, tratta da alcuni atti unici di Eduardo De Filippo, sarà in scena sabato 26 marzo, alle 20.30, al Teatro Verdi di San Severo, e domenica 27 marzo, sempre alle 20.30, al Teatro Luigi Rossi di Torremaggiore. i: 0882.241323; 0882.384970 19 cultura Dottoressa Thriller La giovane scrittrice Alessia Gazzola, la nuova Patricia Cornwell in salsa siciliana, incontrerà il pubblico della Capitanata in due giornate all’insegna del colpo di scena di Saverio Tanzi UN DETTAGLIO DELLA COPERTINA DEL LIBRO DI ALESSIA GAZZOLA Anche se c’è poco da stupirsi dal regista passato alla storia come “maestro del brivido”, fa sempre un certo effetto imputare la colpa dell’aumento dei casi di cardiopalma ad Alfred Hitchcock. Quella figura apparentemente paciosa, abbondante e rassicurante, involontariamente comica al punto da confonderlo spesso con Ollio, il paffuto attore del noto duo, ha messo in discussione il modo di intrigare le nostre curiosità. Un tempo era sufficiente prendere un buon libro o un vhs dalla copertina giallo ocra, sedersi comodamente sulla poltrona e spogliare ogni minimo dettaglio di una storia che vedeva spesso e volentieri nella frustrata categoria dei maggiordomi un ricettacolo di assassini di primordine. Sir Alfred ha reso quelle poltrone tutt’altro che confortevoli, la suspense un elemento da non attendere solo nel finale, la paura il risultato di un’ope- razione creata dal gioco psicologico del thriller: un “brivido”, che dalla letteratura al cinema attraversa le nostre fobie, con un fascino che da anni conosce un successo in continua ascesa (non è un caso che l’ultima edizione degli Oscar abbia consacrato Natalie Portman, protagonista del film “Il cigno nero”). Un appeal fatale, e una lista di scrittori “illustri colpevoli” con una fama da star hollywoodiane (chi non ha mai sentito parlare John Grisham, Dan Brown, Ken Follett intrattiene rapporti sociali pari a quelli di un eremita). Imbattersi in un thriller significa scavare nelle proprie paure conosciute e non, che fanno chiudere gli occhi nelle scene clou di un film o lanciare il libro nei momenti rivelatori della storia, ma la nostra insaziabile curiosità non può fare a meno di lasciare uno spiraglio tra le dita, di riprendere la lettura delle ultime fondamentali pagine. Non se ne può fare a meno. LA DOTTORESSA-SCRITTRICE MESSINESE PRESENTERÀ IL SUO “MEDICAL THRILLER” IN TRE SPAZI CULTURALI DELLA PROVINCIA DI FOGGIA 20 Il prossimo weekend offrirà in Capitanata un imperdibile appuntamento agli amanti dei colpi di scena, che vedrà la specializzanda in medicina legale Alice Allevi protagonista del primo annunciato bestseller L’allieva (Longanesi, 2011, 374 pagine, euro 18,60), frutto della giovane penna di Alessia Gazzola. La dottoressa-scrittrice messinese presenterà al pubblico il suo medical thriller (genere reso famoso dai libri di Patricia Cornwell) alla libreria Ubik di Foggia venerdì 25 marzo, alle 18.30, in occasione degli appuntamenti letterari “Ubik live 10 e lode”, e nella stessa giornata sarà ospite del Caffètralerighe-Spazio Off di San Severo alle 20.30. Sabato 26 marzo, alle 19.00, la scrittrice di punta della storica casa editrice milanese si concederà ai più curiosi nell’elegante cornice della Galleria Manfredi di Lucera: tre preziose occasioni per poter scoprire i retroscena delle storie dell’impacciata dottoressa Allevi, tra situazioni esilaranti e piccoli dettagli che daranno vita ai momenti salienti di colei che viene definita “allieva del brivido”. i: 347.7127744; 347.3293828 arte UN DETTAGLIO DI “OBSESSION”, UN’OPERA DI GABRIELE MANSOLILLO La valigia sul letto è quella di un lungo viaggio e Gabriele, senza dire niente, ha trovato il coraggio. Parafrasiamo una storica canzone dell’Iglesias più amato dalle mamme per raccontare la storia di un giovane artista foggiano che quel coraggio lo ha trovato sul serio. Gabriele Mansolillo ha riempito la valigia di sogni, desideri e quadri, ed è partito alla volta di Bruxelles. All’inizio del mese di marzo ha iniziato, infatti, un tour internazionale che lo porterà fino alla fine del 2011, e anche oltre, in giro per il mondo: sulla sua agenda, appuntamenti con cadenza quasi mensile per conquistare Londra, Tokyo, Berlino e Barcellona. Il percorso di studi di Mansolillo è iniziato a Foggia all’Accademia di Belle Arti ed è maturato in vari contesti espositivi della città. Il suo percorso artistico è iniziato con tecnica mista e su vari supporti, fino ad arrivare alle sue amate stoffe: cucite, tese, intrecciate e tagliate ad arte per mostrare la sperimentazione tra colore e materiale. Classe 1986, già 12 anni di pittura all’attivo, Gabriele Mansolillo ci racconta le sue origini e le conquiste ottenute grazie a questi vernissage che lo stanno rendendo protagonista di collettive organizzate in varie gallerie internazionali. Gabriele Mansolillo, come nasce l’organizzazione delle mostre all’estero? Prima di rispondere a questa domanda, 22 Il pittore viaggiatore Gabriele Mansolillo parte alla conquista dell’Europa. Da Bruxelles a Londra per far ammirare i suoi lavori di Concetta Fioretti vorrei fare un passo indietro ricordando gli allestimenti foggiani che mi hanno permesso di crescere. Finora il mio percorso artistico è stato anche un susseguirsi di fortune: per caso ho conosciuto, infatti, la curatrice Rosi Raneri che subito è stata conquistata dalla mia pittura e mi ha inserito nel portfolio degli artisti con cui collaborava. scelti sono il frutto di studi di comunicazione impulsiva. La mia linea pittorica si chiama "Come fuoco che brucia": il fuoco dell'arte continuamente alimentato dalla passione e dall'amore. Mi basta chiacchierare con una persona o vedere delle scene di vita vissuta per trarne ispirazione. Tra tutti gli allestimenti internazionali, quale la emoziona di più? Sinceramente, un po’ tutti. Confrontarsi con artisti e modi di pensare diversi è molto entusiasmante, però, vista la recente cronaca, ho qualche pensiero per Tokyo: per questa data sto, infatti, aspettando conferme. Nella valigia sul letto, pronta per la sua prossima partenza, cosa non deve mai mancare del nostro Paese? Non è facile la riposta… A me piacciono le società multietniche, forse però il modo di fare tipicamente italiano mi segue ovunque. Una sola parola e un solo colore per esprimere la sua arte. Panico… sono troppo logorroico per usare una sola parola. No, scherzo, forse la più appropriata è comunicazione e giallo il colore, anche se sono un po’ emotivo e, quindi, mi piace spesso cambiare tonalità, ma sempre col sorriso. E cosa riporta a casa in quella valigia? L'esperienza di Bruxelles ha lasciato in me un segno indelebile. Bruxelles è viva, multietnica, girando per le strade puoi sentire aromi, odori e generi musicali differenti che si mischiano, facendoti perdere in atmosfere alternative. Ora non posso permettere che tutto quello che è accaduto resti solo un’idea, ma devo trasformarla in un progetto che aiuti la mia città a migliorare anche attraverso il turismo. i: www.gabrielemansolillo.com Dove trova la fonte di ispirazione? Semplice, dipingo sulla base delle esperienze che vivo ogni giorno, i colori e i materiali territorio Ti FAI di bellezza Weekend all’insegna della cultura e delle bellezze paesaggistiche in oltre seicento luoghi italiani IL CASTELLO DI BOVINO Cerchiate con un pennarello rosso, sul calendario, le giornate di sabato 26 marzo e domenica 27 marzo: tornano, infatti, le Giornate FAI di primavera, l’iniziativa che promuove la difesa e il recupero del patrimonio naturalistico, artistico e culturale del Belpaese. Saranno 660 i luoghi aperti in tutto lo stivale, per permettere a milioni di italiani di varcare le soglie di palazzi, chiese, monumenti e musei solitamente inaccessibili ai comuni mortali o, se aperti al pubblico, animati da iniziative speciali e visite guidate. In provincia di Foggia, la manifestazione è molto sentita e attesa: in quelle due giornate, in molti desidereranno il dono dell’ubiquità pur di poter ammirare più luoghi nello stesso tempo. A Foggia, la Biblioteca Provinciale ha organizzato una mostra bibliografico-documentale che utilizza come leit motiv i 150 dell’Unità d’Italia, mentre nel centro storico sarà possibile visitare la chiesa e il convento di San Domenico. A Bovino, invece, briganti e duchi torneranno a temersi a vicenda in una rievocazione storica che avrà come scenario la Taverna del Ponte, dopo la quale si potrà visitare un antico molino ad acqua e seguire un suggestivo percorso naturalistico, mentre in paese saranno aperti il Castello Ducale e il bellissimo Museo Diocesano. A Lucera porte aperte al teatro Garibaldi, anche in “notturna” (è prevista una visita alle 23.00). Infine, palma d’oro per la quantità di eventi organizzati ad Ascoli Satriano: numerosi i palazzi aperti al pubblico, visite alla Cattedrale, al Palazzo Vescovile, al Polo Museale, al Convento di San Potito. A fare da guida, i ragazzi delle scuole superiori: una tradizione ormai consolidata, tipica di questa manifestazione, che dimostra quanto i giovani siano molto più attratti dalla cultura di quanto voglia farci credere la tv del pomeriggio e che chi fugge dall’Italia non lo fa per l’Italia in se ma, forse, per gli italiani. L’elenco completo dei luoghi aperti al pubblico, gli orari in cui è possibile visitarli e le modalità per iscriversi al FAI e, dunque, sostenere il volto più bello del nostro Paese, sono disponibili sul sito www.fondoambiente.it. 23 agenda Un’arte da ricordare UN’OPERA DI DARIA KIRPACH U come uguaglianza Foggia Mercoledì 30 marzo, alle 15.30, l’Università degli Studi di Foggia e il comitato provinciale dell’Unicef presenteranno (nell’Aula Magna di Economia) il VII corso universitario multidisciplinare di Educazione allo Sviluppo e ai Diritti Umani, intitolato Uguaglianza, diritti, intercultura: testimonianze tra scrittura, cinema e vita vissuta. i: www.unifg.it Foggia “Nelle sue tavole è costante l’interesse per l’approfondimento dei particolari, sorretto da una sapiente resa grafica, i singoli tratti anatomici dei soggetti e le curiose decorazioni delle stoffe, fanno emergere una sinèddoche in grado di farci cogliere pienamente il significato del racconto per bambini”. Con queste parole Piero di Terlizzi, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Foggia, presenta i lavori della creativa Daria Kirpach, vincitrice della quinta edizione del Premio in onore dell’artista Giorgio Pattacini. Le opere dello stesso Pattacini, di Daria Kirpach e anche di Domenico Carella e Alessandro Boezio, potranno essere ammirate fino a sabato 26 marzo, dalle 18.30 alle 21.30, nello spazio ArteOra, in via Onorato 62/E, a Foggia. i: 0881.021578; www.arteora.org Marzo è donna Foggia Terminano questo fine settimana le iniziative della manifestazione Donne di marzo, organizzate dall’associazione Donne in Rete di Foggia. Venerdì 25 marzo, alle 18.00, alla Grotta di via Le Maestre 4, a Foggia, Monica Lanfranco presenterà la sua ultima opera letteraria, Letteralmente Femminista. A seguire, alle 20.30, si terrà “Fornelli multietnici”, una cena con pietanze da tutto il mondo. Infine, sabato 26 e domenica 27 marzo, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00, la stessa Lanfranco terrà un laboratorio interattivo alla Fondazione de Piccolellis, in viale degli Aviatori, a Foggia. i: 340.7685267 RUBRICA 24 25 cinema Care Escort illusioni è meglio Paola Cortellesi è un’escort goffa Coppie di diversa età ealle improvvisata al centro del prese con disillusioni primo film diretto da e frustrazioni costituiscono Massimiliano Bruno su soggetto l’essenza di Incontrerai di Fausto l’uomo deiBrizzi tuoi sogni, che segna di Paola La Salail ritorno a Londra di un Woody Allen alle prese con un grande cast di attori di Paola La Sala LA LALOCANDINA LOCANDINA CICOLELLA Viale XXIV Maggio - 0881.720614 www.cicolella.it Amici miei - Come tutto ebbe inizio 18.00 - 20.00 - 22.00 E 6,00 - E 4,00 (dal lun al giov) SALA FARINA Via Campanile, 10 - 0881.756199 Beyond 19.00 - 21.00 E 6,50 - E 4,00 (merc) LALTROCINEMA Via Duomo, 15 - 0881.776439 www.cicolella.it Nessuno mi può giudicare 18.00 - 20.00 - 22.00 E 6,50 - E 4,50 (dal lun al giov) CITTÀ DEL CINEMA Via Miranda - 0881.652129 Nessuno mi può giudicare 16.00 - 16.45 - 18.00 - 18.45 - 20.00 - 20.45 - 22.00 - 22.45 - 23.55 (sab) - 00.45 (sab) 30 32 26 Nessuno mi può giudicare Alice conduce una vita agiata nella sua villetta ai Parioli, con il marito e il figlio di nove anni. Quando improvvisamente diviene vedova, il suo avvocato le comunica che è rimasta sul lastrico. Regia: M. Bruno Cast: P. Cortellesi, R. Bova, R. Papaleo Genere: Commedia Amici, amanti e... Emma e Adam sono assolutamente convinti di essere in grado di sostenere una relazione basata esclusivamente sul sesso, senza alcuna complicazione sentimentale. Certezza che ben presto comincerà a vacillare. Regia: I. Reitman Cast: N. Portman, A. Kutcher Genere: Commedia È la nota canzone di Caterina Caselli a fornire il titolo a "Nessuno mi può giudicare", esordio alla regia di Massimiliano Bruno, sceneggiatore di Fausto Brizzi (qui in veste di autore del soggetto del film), che gira una commedia fortemente calata nella realtà contemporanea. Alice, la protagonista, è una bella trentenne, moglie di un imprenditore di successo, che conduce un'esistenza agiata quanto volgare, in una villa con piscina e camerieri extracomunitari, che puntualmente tratta con fare razzista. Alla morte improvvisa del marito, la donna scopre tramite il suo avvocato di trovarsi impelagata nei debiti dell'uomo, con il rischio di perdere anche la custodia del figlio Filippo. Trovatasi fuori di casa dall'oggi al domani, seguendo uno dei suoi camerieri, Aziz, si ritrova a vivere in una baracca nel quartiere popolare romano del Quarticciolo, abitato quasi completamente da extracomunitari, dove conosce anche Giulio, titolare di un internet point. Bisognosa di racimolare in fretta il denaro per saldare il debito del consorte, ad Alice non resta che ricorrere al mestiere più antico del mondo. "Nessuno mi può giudicare" punta molto sugli interpreti, prima fra tutti Paola Cortellesi, che è il motore di tutto il film che si fa guardare con gusto grazie a un ottimo ritmo, a dialoghi scoppiettanti e a più di una battuta riuscita. Bruno opta per uno stile decisamente sopra le righe, dividendo nettamente i buoni dai cattivi, disseminando diversi luoghi comuni – i buoni sentimenti sono quasi sempre appannaggio della gente semplice, il fine che giustifica i mezzi - e inserendo nella trama l'immancabile storia d'amore. Tuttavia il film funziona quanto basta, con una sempre brava Cortellesi che riesce a muoversi con disinvoltura su registri differenti, un Raoul Bova che film dopo film dimostra di essere finalmente diventato un attore e una serie di cosiddetti comprimari - da Rocco Papaleo a Caterina Guzzanti e gli altri - anch'essi punto di forza di un film garbato, ma senza troppe pretese. Tutti al mare Maurizio raggiunge il suo chiosco sulla spiaggia ogni mattina, portando la madre sulla sedia a rotelle. Dal suo osservatorio passa tanta gente, chi capita per caso, chi va in quel posto ogni anno. Regia: M. Cerami Cast: G. Proietti, A. Bonaiuto, A. Angiolini Genere: Commedia Amici miei - Come tutto... Nella Firenze del Quattrocento, alla corte di Lorenzo De’ Medici, Duccio, Cecco, Jacopo, Manfredo e Filippo trascorrono il tempo a fare scherzi per sfuggire alle resposabilità della vita quotidiana. Regia: N. Parenti Cast: C. De Sica, M. Placido, G. Panariello Genere: Commedia Amici miei - Come tutto ebbe inizio 16.00 - 18.10 - 19.40 - 20.20 - 21.50 22.35 - 00.05 (sab) - 00.45 (sab) Rango 16.00 - 18.10 - 20.20 - 22.30 - 00.40 (sab) Amici, amanti e... 16.00 - 18.15 - 20.25 - 22.40 - 00.50 (sab) Sotto il vestito niente: l’ultima sfilata 16.10 - 18.10 - 20.10 - 22.10 - 00.10 (sab) Non lasciarmi 16.00 - 18.10 - 20.20 - 23.30 - 00.40 (sab) Il rito 17.50 - 20.10 - 22.30 - 00.45 (sab) Street Dance in 3D 19.30 - 21.30 - 23.30 (sab) Gnomeo & Giulietta in 3D 16.00 - 17.50 Space Dogs in 3D 16.00 - 17.45 Tutti al mare 16.10 - 20.15 La vita facile 18.10 - 22.15 - 00.20 (sab) Sucker Punch 17.30 - 20.00 - 22.25 - 00.50 (sab) 33 27 Dylan Dog - Il film 17.40 - 20.00 - 22.20 - 00.40 (sab) Frozen 22.30 - 00.30 (sab) E 5,50 (dal lun al ven) - E 4,50 (ridotto) E 7,00 (festivi, prefestivi, sab e dom) CORSO Via Roma - 0885.422045 Nessuno mi può giudicare 17.15 (sab e dom) - 19.30 - 21.45 Sotto il vestito niente: l’ultima sfilata 18.45 - 20.30 - 22.15 Street Dance 20.15 Sucker Punch 17.40 (sab e dom) - 19.40 - 21.40 Il rito 22.00 Dylan Dog - Il film 17.00 (sab e dom) - 19.15 - 21.50 Rango 16.30 (sab e dom) - 18.30 Amici miei - Come tutto ebbe inizio 22.00 Gnomeo & Giulietta in 3D 18.30 - 19.30 ROMA Via Roma - 0885.422421 I ragazzi stanno bene 17.45 (sab e dom)- 19.45 - 21.45 E 6,00 - E 4,00 (mer e gio) CICOLELLA Via D’Alfonso, 70 - 0882.375484 Amici miei - Come tutto ebbe inizio 19.00 - 21.30 E 5,00 - 4,00 (mar) Rassegna I Giovedì d’Essai (31marzo) Animal united 17.00 (sab e dom) E 3,50 DELL’OPERA Via G. Bruno, 5 - 0881.525007 Uomini di Dio 18.30 - 21.00 (sab, dom e lun) E 3,00 Rango Un bizzarro camaleonte, chiuso in un piccolo acquario e con pochissimi rapporti relazionali, crede di essere un attore. Mentre è trasportato in autromobile attraverso il deserto viene improvvisamente sbalzato fuori. Regia: G. Verbisky Genere: Animazione Dylan Dog - Il film Il famoso investigatore Dylan Dog, stanco del suo mestiere, ha deciso di andare in pensione prima del tempo. Ma è costretto a tornare al lavoro per decifrare le iscrizioni ritrovate su un manufatto antico. Regia: K. Munroe Cast: B. Routh, S. Huntington, A. Briem Genere: Thriller Sotto il vestito niente Alexandra, dopo un’importante sfilata, viene investita da un pirata della strada, che fugge via senza soccorrerla. Il commisario Malerba non è convinto dell’ipotesi dell’incidente, mentre altri violenti omicidi si susseguono. Regia: C. Vanzina Cast: F. Montanari, V. Hessler, R. E. Grant Genere: Thriller La vita facile Luca, medico italiano che lavora in un piccolo ospedale in Kenyacon pochi mezzi, è raggiunto in Africa da Mario, chirurgo di fama, allontanatosi per opportunismo dal lavoro con la scusa di rivedere l’amico. Regia: L. Pellegrini Cast: P. Favino, S. Accorsi, V. Puccini Genere: Commedia Il rito Un giovane seminarista studia per diventare sacerdote. In balia dei dubbi sulla fede, gli è offerta l’occasione per dimostrarla quando è incaricato di occuparsi di un caso di possessione. Regia: M. Hafstrom Cast: A. Hopkins, C. O’Donaghue, C. Hinds Genere: Horror SAN MICHELE Piazza San Michele, 1 - 0884.584151 Nessuno mi può giudicare fino a domenica 27 marzo 19.15 - 21.30 E 6,00 - 4.00 Street Dance Un gruppo di street dance di Londra, i Breakin Point, è sul punto di rottura, dopo l’abbandono del loro leader Jay, emigrato in una squadra rivale. I ragazzi cercano un nuovo posto per fare le prove. Regia: M. Giwa, D. Pasquini Cast: C. Rampling, N. Burley, R. Winsor Genere: Drammatico 34 28 29 nightlife Associazione Pizzaiuoli Napoletani dal 2003 FOGGIA FOGGIA via Gioberti, 40 (vicinanze stadio) t 334.8581296 - 328.4170903 Pub/Sala privè con possibilità di feste private. Locale autorizzato Mediaset/partite, anticipi e posticipi più Champions League. Locale climatizzato. sab: Karaoke. Ampio parcheggio. Chiuso lunedì. Vi aspettiamo non mancate. via Sandro Pertini, 8 (ultima trav. a dx di viale Europa) t 0881.665531 - www.pizzeriadelirio.it Pizzosteria/Pizza, cucina e vino. Pizza napoletana con bordo alto o sottile. Si accettano buoni pasto. apertura estiva: aprile/settembre dal martedì alla domenica. apertura invernale: ottobre/marzo dal giovedì alla domenica. apertura straordinarie: festività varie e periodo natalizio Attention, it's rock! San Giovanni Rotondo Usate con parsimonia la voce fino a giovedì, per essere pronti per la serata di venerdì 25 marzo a urlare e cantare nei locali della 25a ora di San Giovanni Rotondo. Infatti, nel pub di via Tubacci 8 si terrà una serata che si preannuncia piena di divertimento e di musica. Musica rock, of course. L'ingresso alla Rock Dangerous Night, il primo appuntamento con il rock che non accetta compromessi (come recita il sottotitolo dell'evento), è libero. i: 328.9178002 FOGGIA via dell’Immacolata, 8 - t 339.6347522 Locanda spagnola/ Specialisti in paella, sangria e musica spagnola. Paella da asporto o a domicilio. Descuento especial a todos los italianos que hablan español. Aparte el sabado. Si organizzano feste private su prenotazione. Aperto dal giovedì alla domenica, prefestivi e festivi. Locale climatizzato. Blasted Bellamì Foggia Non un sabato qualunque, non un sabato italiano. Sergio Caputo non calza per la dancehall night organizzata al Circolo Arci Bellamì di Foggia. Infatti, sabato 26 marzo da mezzanotte, nei locali di vico La porta 1, è previsto il "Blasted Saturday" con Fojahmaekya Foundation & Friends e tanta musica roots, raggae muffin', bashment, hip hop e, ovviamente, dancehall. i: 328.9797997 30 30 FOGGIA via Piave, 59 - t 0881.707632, 333.2422729 RistoPub/ Dal 1983 punto di riferimento per gli amanti dell’inimitabile birra Guinness e della spillatura a fusto freddo. Menu rinnovato con pietanze greche. Chiuso il lunedì. FOGGIA via Duomo, - t 0881.770863 Ristopub/Non mancare, il Nessun Dorma ti aspetta! Un’accogliente sala fumatori con menù arricchito e possibilità di gustare piatti, bevande. ven: musica dal vivo. Locale autorizzato SKY. Si organizzano feste private. 31 32