IL SETTIMANALE DEL TEMPO LIBERO
Periodico associato alla
“Unione Stampa Periodica Italiana”
Direttore editoriale: Euclide Della Vista
Coordinatore editoriale: Valentina Scuccimarra
Direttore responsabile: Donato Della Vista
Caporedattore: Tony di Corcia
In redazione: Luigi de Martino, Luigi Lioce
Collaboratori di redazione: Domenico De Felice,
Alessandra De Stefano, Antonio Di Donna,
Concetta Fioretti, Anastasio Lombardi, Paola
La Sala, Michele Robusto, Adriano Santoro,
Fabrizio Sereno, Saverio Tanzi
Direzione grafica: Francesca delli Carri
Grafici: Adriano Di Molfetta, Paola Stefanelli
Fotografi: Tommaso Abatescianni, Monica
Carbosiero, Luca De Michele
Uff. marketing & pubblicità: INEDITO s.r.l.
via San Severo km. 2 c/o Mediafarm - 71121 Foggia
Tel. 0881.588611 - Fax 0881.588612
Direttore commerciale: Massimo Rendinella
Consulenti pubblicitari: Alessandro Biccarino,
Maurizio Cicilano, Fabrizio D’Elia
Art director: Silvano delli Carri
Ufficio amministrativo: Raffaella Pinto
1 modulo
1 pagina
(46 x 46,2 mm)
(166 x 238 mm)
e 26,00
e 260,00
Abbonamento annuale:
e 24,00 versamento su c/cp n. 12693701
intestato a: Utopia Edizioni s.r.l.,
via San Severo km. 2 c/o Mediafarm - 71121 Foggia
Stampa: E. Cappetta & C.
Distribuzione Foggia: Pony Speed Service
Viveur è stampato in 6.000 copie e distribuito
gratuitamente in oltre 300 luoghi di ritrovo della
provincia di Foggia.
Registrazione del Tribunale di Foggia n. 12/93
Editore: UTOPIA EDIZIONI s.r.l.
Redazione e amministrazione:
via San Severo km. 2 c/o Mediafarm - 71121 Foggia
Tel. 0881.588611- Fax 0881.588612
www.viveur.it - [email protected]
www.utopiaedizioni.it
Chiuso in redazione il 22 marzo 2011
il sommario
anno XVIII/numero 12
settimanale - dal 25 al 31 marzo 2011
Sergio Cammariere
tutto quello che un cantautore
Sergio
li incontri”.
eg
d
e
rt
l’a
è
e nelle
“La vita
essere, anch
a
ce
es
ri
re
quando
Cammarie
oetico come
p
e
o
d
n
fo
ro
e
interviste, p
e canzoni. N
meraviglios
e
su
le
:
e
ti
on
en
comp
ine segu
rova nelle pag
utore
avrete una p
to 4 il canta
ta
is
rv
te
in
a
Viveur h
concerto che
occasione del
in
e
es
br
la
ca
egna Puglia
to della rass
bi
m
o
l’a
el
n
à
terr
ha approfittat
Sounds, e ne
della sua
per parlare
amata, degli
canzone più
vita
cambiano la
incontri che
è
e
e, com
di un artista
uando si
inevitabile q
ore.
poeta, di am
incontra un
ci
i, sul palco,
Insieme a lu
n
u
,
6
o Bosso
sarà Fabrizi
e
m
jazz di enor
trombettista
o,
rt
e di un conce
talento: più ch
atterà di un
dunque, si tr
tani
talenti, fra ti
incontro fra
si
co
, e il pubbli
della musica
e.
im
passo dal subl
troverà a un
blimi.
Anzi, dai su
12
22
3
copertina
L’amore
non spiega,
si canta
Sergio Cammariere sarà il prossimo ospite
della rassegna musicale Puglia Sounds.
Al Teatro del Fuoco di Foggia,
il cantautore calabrese regalerà musica e magia
con il trombettista Fabrizio Bosso:
più che un concerto,
l’incontro tra due talenti inarrivabili.
di Tony di Corcia
Napoleone Bonaparte non era uno che parlava a caso, e
raramente si sbagliava (anche se, da 150 anni a questa
parte, su un argomento l'abbiamo spuntata noi italiani).
La sua frase "Dal sublime al ridicolo resta soltanto un
passo" mantiene intatta tutta la sua validità, e può essere
applicata a diversi mondi e linguaggi, non ultimo quello
della musica.
Prendete i cantautori: la stessa frase, lo stesso lamento
d'amore, assume un sapore totalmente diverso a seconda
di chi lo scrive e poi lo canta. In tutta sincerità: Povia
che scrive d'amore non spodesta Luigi Tenco dall'Olimpo.
Chi ha dimostrato, nel corso degli ultimi anni, di non
muoversi di un millimetro dall'area privilegiata del sublime
è Sergio Cammariere. Il cantautore calabrese appartiene
a quella categoria di artisti che possono dare a una frase
apparentemente “normale” un pathos e un'emozione
difficilmente imitabili.
"Perché senza te io non vivo, e mi manca il respiro se tu
te ne vai" è esattamente la frase che pensiamo quando
bruciamo d'amore per qualcuno, quindi da un cantautore
ci aspettiamo quel qualcosa in più che lo renda diverso
dai nostri umani ed elementari pensieri. Cammariere riesce
a centrare l'obiettivo anche con parole semplici.
"E mi troverai… se vorrai saprai dove cercarmi": l'abbiamo
pronunciata decine di volte questa frase, assumendo
l'alterigia degli attori tutti d'un pezzo, ma poi è arrivato
questo pianista eccezionale, che ha la musicalità nel
sangue, e abbiamo scoperto che certe cose vanno pronun-
4
ciate con delicata sincerità, senza troppo sfarzo.
Sergio Cammariere si esibirà sul palco del Teatro del
Fuoco di Foggia, venerdì 25 marzo, alle 21.00, nell’ambito
della kermesse musicale Puglia Sounds. Basterebbe la sua
sola presenza a battersi come cosacchi pur di accaparrarsi
una poltrona in vico Cutino; ma Cammariere non sarà
solo: accanto a lui, e a quel pianoforte che suona in
maniera celestiale, ci sarà Fabrizio Bosso, trombettista di
inconcepibile talento. Insomma, un cenacolo degli eletti,
un incontro fra titani della musica, un’occasione per
trovarsi a un passo dai sublimi. Li applaudirà un pubblico
massimamente trasversale in cui si ritrovano, con identico
trasporto, coloro che amano la musica senza farsi troppe
domande e coloro che pretendono il bollino "alta qualità",
lo stesso del latte prodotto dalla Lola, su qualsiasi cosa
abbia il privilegio di entrare nei loro padiglioni auricolari.
Sergio Cammariere, immagino che sappia che una percentuale molto alta delle attese del suo pubblico sarà concentrata su “Tutto quello che un uomo”, ormai un classico
amatissimo.
Io e Roberto Kunstler, che è l’autore del testo, cambiammo
il titolo della canzone una decina di volte prima di arrivare
a quello definitivo. Dietro ogni brano c’è un grande lavoro.
A volte, arriva un’illuminazione da lontano e la penna
scrive facilmente. Nel caso di quel brano, invece, la musica
nacque spontaneamente ma scriverci un testo sopra non
fu facilissimo. È stata una delle canzoni sulle quali io e
CHE COSA SAREI DISPOSTO A FARE PER AMORE?
PER AMORE DELLA MUSICA HO RINUNCIATO A TUTTO,
AGLI AFFETTI, HO LASCIATO LA MIA CALABRIA:
HO FATTO DI TUTTO PER CONTINUARE QUESTO SOGNO
5
Kunstler abbiamo lavorato di più. Quando la ascoltarono a
Sanremo, i giornalisti mi dissero che ero l’iniziatore di un
nuovo percorso, in cui la canzone d’autore incontrava
l’improvvisazione, il jazz. Infatti, ogni volta che la suono viene
sempre in un modo diverso.
FABRIZIO BOSSO
Fabrizio Bosso,
il trombettista talismano
Poche indiscrezioni preannunciano una serata
imperdibile: Sergio Cammariere e Fabrizio Bosso
promettono scintille, l’uno di fronte all’altro si
scambieranno sguardi e assoli, come due vecchi
amici. L’inizio della loro collaborazione risale,
televisivamente parlando, all’edizione 2008 di
Sanremo, quando Fabrizio Bosso prestò il suono
della sua tromba al brano “L’amore non si spiega”,
l’inedita bossa intonata sul palco dell’Ariston da
Cammariere. Il cantautore calabrese e il fenomeno
torinese della tromba, però, avevano cominciato
a scambiarsi effusioni musicali già un paio di
anni prima, quando Bosso ha invitato Cammariere
a incidere nell’album (“You’ve changed”) che decretò
il definitivo successo discografico del più amato
trombettista italiano in attività.
Il mondo del jazz si accorge presto che quel fiato
ha qualcosa di speciale.
Comincia a girare l’Italia con gli High Five Quintet,
una sorta di selezione del meglio che l’Italia del
jazz ha prodotto dal 2000 a oggi. Umile come solo
i grandi musicisti sanno essere, Fabrizio Bosso è
una sorta di trombettista talismano. Tutto ciò che
soffia diventa un successo. Dopo l’esperienza con
Cammariere, il vincitore nel 2008 dell’Italian Jazz
Award si è ripresentato sul palco dell’Ariston
proprio qualche settimana fa. “Il tuo amico
musicista” a cui faceva riferimento Gianni Morandi
interloquendo con il timido Raphael Gualazzi era
lui, il Bosso già tromba preferita da Bob Mintzer
e Randy Braker. Sono in molti a sostenere che la
vittoria di Gualazzi, nella categoria Giovani, è da
dividere in parti uguali con il fiato torinese, che
torna in provincia di Foggia per la quarta volta:
al Teatro del Fuoco sarà al fianco di un vecchio
amico. Guai a perderseli. i: www.fabriziobosso.com
Luigi de Martino
6
È in tournée con Fabrizio Bosso, un mostro di bravura.
Io e Fabrizio suoniamo insieme dal 2000. In undici anni avremo
fatto qualcosa come 400 concerti, e abbiamo fatto tanta strada
insieme. Io ho avuto anche l’onore di cantare due brani nel suo
cd del 2006 “You’ve Changed”.
Poi, abbiamo anche composto la musica di alcuni corti di Charlie
Chaplin del 1915: improvvisavamo mentre guardavamo le immagini di Charlot in spiaggia, a teatro, Charlot vagabondo…
Con Fabrizio ogni volta è una sorpresa, perché non si sa mai
quello che accadrà sul palco. Insieme a noi ci sarà il percussionista
Bruno Marcozzi, che suona con me da qualche tour: lui metterà
un’impronta ritmica su qualche brano, anche se la maggior
parte del concerto è basata solo su piano e tromba. È un concerto
particolare, perché ci permette di omaggiare tutti i più grandi
musicisti del Novecento.
Lei è l’erede di una lunga tradizione musicale: quella di
Tenco, Lauzi, Paoli, Bindi…
Ho avuto la fortuna di incontrare questi grandi maestri e di
ricevere da loro dei consigli: Bruno Lauzi, Sergio Endrigo, Umberto
Bindi, Paoli… sono persone che mi hanno sempre dimostrato
il loro affetto, anche perché quando non si è ancora conosciuti
è l’ambiente che ti aiuta ad andare avanti, con il suo sostegno
e i suoi consigli.
C’è qualcuno con cui le piacerebbe collaborare, qualcuno
per cui comporre?
Dipende sempre dagli incontri: la vita è l’arte dell’incontro.
Ultimamente, per esempio, ho fatto un lavoro molto bello con
Dacia Maraini: da un racconto che si intitola “Memorie di una
ladra” è stata tratta un’opera teatrale, “Teresa la ladra”, con
Mariangela D’Abbraccio. Lo spettacolo debutterà questa estate,
è ambientato negli anni Quaranta e parla di guerra e di amore,
perché questa donna per amore faceva qualsiasi cosa, anche
uscire ed entrare dalla prigione.
E lei, che canta in maniera esemplare l’amore, che cosa
sarebbe disposto a fare per amore?
Bisogna distinguere: c’è l’amore verso se stessi, verso la vita,
l’amore per un’altra persona. E, poi, c’è l’amore per la musica:
io ho sacrificato tutto per continuare ad amare la musica.
A diciotto anni ero già on the road, sacrificando i miei affetti,
lasciando la mia Calabria che adoro, per continuare questo
mio sogno.
i: www.sergiocammariere.com
LA VITA È L’ARTE DELL’INCONTRO.
È ACCADUTO ANCHE CON DACIA MARAINI
CON LA QUALE HO SCRITTO UN’OPERA TEATRALE
7
musica
“Le Roi”
Thiollier
François-Joël Thiollier, uno dei
più grandi pianisti in attività
si esibirà al Teatro del Fuoco
di Luigi de Martino
FRANÇOIS-JOËL THIOLLIER
FOGGIA Saper suonare in un certo modo
non vuol dire, necessariamente, saper insegnare. Anzi, il più delle volte l’abilità in una
delle due facoltà esclude inevitabilmente
l’altra. Con le dovute eccezioni. Come nel
caso del più grande pianista classico francese in attività. La sua interpretazione di
“Claire de Lune” di Debussy è intrigante
esattamente come la sua abilità oratoria.
François-Joël Thiollier ha promesso di
girare il mondo (della musica) in ottanta
minuti. Chi ritiene impossibile l’impresa di
questo signore nato nel 1943 a Parigi, o
esclude la sciagurata ipotesi di perdersi
l’apparizione foggiana di uno degli ultimi
grandi virtuosi del pianoforte, ha il dovere
di scaldare una poltrona del Teatro del
Fuoco l’ultimo martedì di marzo. Thiollier
girerà il mondo dei suoni con quel tocco e
quella tecnica esemplari, profetizzati durante
le sue affollatissime masterclass. Riesce a
convincere anche i più scettici che Carl
Czerny non è soltanto quello degli esercizi
per pianoforte, o che la musica di Debussy
ha colori che noi umani non potremmo
neanche immaginare.
Martedì 29 marzo è il giorno in cui colui
che ha inciso l’opera omnia di Rachmaninoff,
Gershwin, Debussy e Ravel, concederà brividi
in Capitanata. Gli Amici della Musica di
Foggia si concedono il lusso di ospitare nel
loro quarantunesimo cartellone concertistico
il vincitore di qualcosa come otto dei più
importanti concorsi pianistici dell’ultimo
mezzo secolo di storia dell’uomo.
Il programma di sala indagherà quasi ogni
stile, altrimenti giro del mondo non sarebbe.
L’Adagio di Marcello-Bach aprirà la memorabile serata in punta di piedi. Le cose si
complicheranno con Mendelssohn e le sue
ostiche “Variations Sérieuses”. Variazioni
(su un valzer viennese) anche quelle di Carl
Czerny, poi sarà il turno di Chopin di cui
Thiollier strapperà applausi con l’ “Andante
Spianato e la Grande Polacca Brillante” op.
22, eseguito senza la superflua orchestra.
Il tris di brani di Debussy (“Reverie”, “Soirée
dans Granade” e “L’Isle Joyeuse”) sarà il
preludio al gran finale: il “Notturno per la
sola mano sinistra” di Scriabin spingerà i
pianisti in sala a chiudere definitivamente
il proprio strumento o, al contrario, a scappare a casa e darsi da fare finché si è in
tempo. Ancora Variazioni (“in Raag Marva”)
quelle di Husayn riviste dallo stesso Thiollier,
fino all’amato Gershwin, con un tempo di
blues da “Un Americano a Parigi” e “Rialto
Ripples Ragtime”, giusto per non farsi mancare nulla. L’imperdibile recital avrà inizio
alle 20.30. i: 0881.771578
FRANÇOIS-JOËL THIOLLIER
DURANTE UNA SUA MASTERCLASS
Il grande tango si fa in tre
GIANNI IORIO
(PH: LORENZO SCARAGGI)
8
San Severo Il Caffè tra le Righe si trasformerà, per una sera, in una locanda
argentina. La rassegna Winter Jazz dedica il suo penultimo appuntamento
alla grande musica sudamericana suonata da chi è diventato, con il passare
degli anni, uno dei suoi più applauditi ambasciatori. Sabato 26 marzo, il
palco di via De Cesare ospiterà l’esibizione del Jazz Tango en Tres, guidato
dal bandoneon di Gianni Iorio, con Antonio Tosques alla chitarra acustica
e Pierluigi Balducci al basso, ovvero i due terzi dei Nuevo Tango Ensemble.
Non solo Piazzolla e Gardel nel loro piacevolissimo repertorio, ma anche
brani inediti e standard che esalteranno le indiscusse abilità improvvisative
dei singoli. Il concerto inizierà alle 21.30. i: 329.2145865; 348.0422174
9
Cento lingue
e una chitarra
Sabato 26 marzo sarà la giornata foggiana
di Francesco Buzzurro. Il celebre chitarrista
è atteso degli studenti del Liceo Classico Lanza
e dal pubblico della rinata Taverna del Gufo
di Luigi de Martino
FRANCESCO BUZZURRO
FOGGIA “Amo la buona musica, indipendentemente dal genere”. Il concetto che
trasforma un semplice musicista in un
grande musicista è sintetizzato nelle parole di uno dei più noti e amati chitarristi
italiani. Sul volto di Francesco Buzzurro
si apre un sorriso sincero, ogni volta che
alla fatidica domanda regala sempre la
stessa risposta, solo apparentemente
scontata.
Ciò che incuriosisce il siciliano giramondo,
uno dei più esaltanti prodotti della prolifica scuola chitarristica italiana, è la mu-
IL CHITARRISTA FOGGIANO
ANDREA ROBERTO
10
sica tutta, a prescindere dalla provenienza
o dall’etichetta. Sarà stata la fortuna di
nascere a Taormina, dove il concetto di
cultura è il risultato di stratificazioni di
storia, o il fatto di aver poggiato per la
prima volta la cassa armonica della chitarra sul suo ginocchio sinistro alla tenera
età di sei anni, sta di fatto che la sua
musica parla mille lingue, con pronunce
sempre impeccabili, anche se l’impercettibile slang siciliano è rimasto intatto,
come ai tempi in cui sbalordiva il suo
insegnante al Conservatorio di Palermo.
Quella di sabato 26 marzo sarà la sua
giornata foggiana. Lo staff della rinata
Taverna del Gufo e il solito Liceo Classico Lanza - che non se ne fa sfuggire
uno - gli apparecchiano un sabato niente
male. Alle 11.00, Francesco Buzzurro incontrerà gli studenti nell’aula magna di
piazzale Italia, dove ad attenderlo saranno
Claudio Sebastiani (presidente dell’associazione “Gli Amici della Taverna”) e
Andrea Roberto, il fenomeno delle sei
corde di casa nostra. Con il primo converserà del suo amore incondizionato per la
musica, con il secondo dialogherà pizzicando corde.
Ma il vero show è previsto quando il
sole sarà ormai tramontato. Alle 21.30,
infatti, il siciliano che ha avuto la fortuna
di duettare con Diane Schuur, Arturo
Sandoval, Toots Thielemans e Bob Mintzer, l’ “Ambasciatore ONU di pace nel
mondo” (tra l’altro senza ricorrere ai
missili), l’autore delle musiche per il
docufilm “Io Ricordo” dei fratelli Muccino, il vincitore del Groove Master Award
nel 2009, ebbene, l’uomo capace di tutto
questo esplorerà una selva di generi
musicali per la fortuna di chi avrà prenotato un posto nello storico locale di
piazza dell’Addolorata. Per farla breve,
il nuovo appuntamento con la rassegna
“Chitarra e non solo” è di quelli da non
perdere. i: 360.373076
Buzzurro sul Golfo
Manfredonia Il tour in Capitanata di Francesco Buzzurro
inizierà un giorno prima. Venerdì 25 marzo, infatti, il chitarrista si esibirà al LUC di
Manfredonia, sul lungomare
Nazario Sauro. Il concerto in
riva al Golfo avrà inizio alle
22.00. i: 0884.534430
11
Una Bohème
mai vista
Gli Amici della Musica Paisiello ospitano
una originale rappresentazione
dell’opera immortale di Giacomo Puccini
di Luigi de Martino
GIANNI LECCESE
LUCERA Sarebbe impagabile tornare indietro nel tempo e trascorrere una giornata nella Parigi bene di inizio Ottocento.
Basta sbirciare il libretto di una Bohème
qualsiasi per rendersi conto che le preoccupazioni di un manipolo di artisti
dell’epoca sono le stesse di un certo tipo
di nobiltà di oggi. La tv ci insegna che a
Centovetrine, la popolare soap calata in
una Torino onirica e tutt’altro che operaia,
il lavoro dei paladini di Canale 5 è - se
tutto va bene - quello di sfogliare o, al
massimo, di firmare carte, con il fondoschiena poggiato su poltrone che Fantozzi
definirebbe “in pelle umana”.
La vigilia di Natale dei protagonisti di
una delle opere più belle della storia di
ogni tempo si svolgeva in una soffitta,
altro che centro commerciale. Marcello e
Rodolfo, nobili di intelletto e non di portafogli, pittore il primo e poeta il secondo,
si scaldano (climaticamente parlando)
davanti a un fuoco e a una tela raffigurante il Mar Rosso. Immancabile l’arrivo
del filosofo e del musicista, tali Colline
e Schaunard, che non potevano assolutamente perdersi la vigilia di Natale meno
consumistica della storia.
L’arrivo di due degne rappresentanti del
12
gentil sesso, la malaticcia Mimì e
l’intraprendente Musetta, animano i pomeriggi passati al Caffè Momus. Rodolfo
si invaghisce di Mimì, Marcello scappa
con Musetta, che tra l’altro è pure una
sua ex. Le due coppie di prendono e si
separano, Mimì (come, dopo di lei, signore
rosso vestite in Dallas e Beautiful) decide
di allontanarsi dall’amato Rodolfo, per
colpa di un male incurabile.
Il fascino di quest’opera ha influenzato,
anche indirettamente, grandi drammaturghi, registi e autori televisivi. Gli Amici
della Musica Giovanni Paisiello di Lucera, pur di far entrare nella piccola e
graziosa sala da concerto di via Bozzini
tutta la magia e l’essenza di un vero e
proprio allestimento scenico, ospitano il
capolavoro di Puccini in formato pocket.
Sabato 26 marzo, Francesca Ruospo
(Mimì), Gianni Leccese (Rodolfo), Natalizia Carone (Musetta) e Antonio Stragapede (Marcello) metteranno in scena
una delle opere più amate di sempre, in
una rappresentazione fuori dagli schemi.
Maurizio Pellegrini sarà la voce recitante, Giuseppe Bini riadatterà al pianoforte
quelle musiche immortali. Alle 19.30 sembrerà di tornare indietro nel tempo, in
quella irripetibile Parigi. Il viaggio costerà
12 euro, e se si è studenti ancora meno.
i: www.amicimusicapaisiello.com
Pietro Papagna, il talento è in tour
San Giovanni Rotondo La settimana di Pietro Papagna è paragonabile
a quella di un concertista di chiara fama. Il giovane e talentuoso
pianista originario di San Marco in Lamis, dopo il recital ospitato
nella sala Alberto Napolitano di Salerno, è pronto a onorare la terza
stagione concertistica organizzata dagli Amici della Musica di San
Giovanni Rotondo. Lunedì 28 marzo Papagna è atteso nell’auditorium
della scuola elementare Melchionda, alle 20.00, dove eseguirà quattro
Sonate di Scarlatti, la Sonata op. 53 “Waldstein” di Beethoven e ben
quattro brani di Franz Liszt, tra cui le “Duex melodies russes”.
Lo stesso programma sarà replicato (il 1º aprile) al Teatro del Fuoco,
nel prossimo appuntamento con la rassegna Assaggi di Musica.
13
La notte
del Mister...O
Nessuno conosce il suo nome, o anche un indizio.
L’organizzatore ha la bocca cucita.
Chi è il Mister “O” che si esibirà al Moody Jazz Cafè?
di Fabrizio Sereno
IL MOODY JAZZ CAFÉ,
DURANTE IL CONCERTO DI SHAWNN MONTEIRO
FOGGIA È un rompicapo che sta tenendo sulla corda da mesi gli appassionati
di musica di un’intera città, oltre che
gli habitué del Moody Jazz Cafè. Quale
sarà il Mister “O” che si cela dietro il
concerto di mercoledì 30 marzo, alle
22.26, nel piccolo tempio foggiano delle
sonorità più poetiche e imprevedibili?
Ne “La leggenda del pianista
sull’oceano”, il capitano del Virginian
diceva al trombettista Max Tooney:
“Quando non sai cos’è, è jazz amico!”.
Nino Antonacci, direttore artistico del
club, per questa arcana sessione musicale non svela nemmeno il genere suonato dall’artista, di cui garantisce solo
(e non è affatto poco) l’altissimo livello
musicale e l’indiscussa fama internazionale. Insomma, sembra proprio che il
palco del Moody si appresti a essere
calcato dalle suole di una vera star, una
di quelle da scintillanti luci della ribalta,
copertine glamour e stadi stracolmi.
TUTTO IL LIVE CHE C’È
Un “grande concerto per un concerto
senza nome” che ha quasi il sapore del
sadismo, soprattutto per i giornalisti
sempre a caccia di scoop. Antonacci ha
la bocca cucita e non svela nulla di
Mister “O”, non un dettaglio.
“Era da un po’ di anni - spiega - che
pensavo di organizzare un concerto al
buio, ma ho dovuto aspettare che il
Moody acquisisse una certa credibilità
nella qualità dell’offerta proposta. Mister O è la voglia di comunicare senza
informare, di ricreare, anche solo per
poco, l’attimo infinito della meraviglia
insita nella scoperta. L’artista in incognito e il suo management sono stati
da subito entusiasti e hanno accettato
di non reclamizzare la data in alcun
modo. È un’esperienza inedita anche
per loro”.
La sera del concerto, alle 21.30, i possessori di biglietto entreranno nel vivo
della sfida con un Toto-Mister “O” che
ALTERNATIVE ROCK
Outoftunes
Senza Resa
FOGGIA/FUORI SQUADRO
LUCERA/LUPUS IN FABULA
Nashville Country
Lele D’Apollo &
Grotta Omero Band
premierà (con un riconoscimento, ovviamente, non precisato) chi riuscirà a
intuire il nome dell’artista. È previsto
comunque il rimborso del biglietto a
quanti, una volta sciolto l’oracolo musicale, il nome non fosse gradito.
Nessun sadismo, quindi, ma solo molta
ironia, con cui Antonacci ha condito in una nottata ispirata - anche il comunicato stampa sulla biografia
dell’artista: nasce a Ghost Town, incide
il primo successo “To be or not to be”
col famosissimo trio Tizio, Caio e Sempronio, suona negli Enigma e negli Incognito e fa anche una comparsa nel
film “I soliti ignoti”.
Se però non amate le sorprese, ma amate il jazz e volete andare sul sicuro,
preparatevi perché il Moody ne ha anche per voi: domenica 3 aprile arriverà
Scott Hamilton, la leggenda mondiale
del sassofono. Almeno questo è certo.
i: www.moodyjazzcafe.it; 0881.711432
SABATO 26 MARZO
ORE 20.00
MANFREDONIA/LUC
VENERDÌ 25 MARZO
ORE 22.00
VENERDÌ 25 MARZO
ORE 22.30
SELEZIONI PROVINCIALI DEL CONCORSO ITALIA
WAVE, CON I MALEMENTE, GLI OZONA CHERRY,
GLI OHM, I CALA LA SERA E I BLACK DAHLIA
ACOUSTIC SET
COVER BAND DI VASCO ROSSI
KanDischi
VENERDÌ 25 MARZO
ORE 22.30
FOGGIA/LA COMPAGNIA WINE PUB
FOLK-ROCK
Pretusa Mens
VENERDÌ 25 MARZO
ORE 22.30
LESINA/BARRETT PUB
14
SABATO 26 MARZO
ORE 22.00
FOGGIA/GROTTA OMERO
MUSICA CANTAUTORALE ITALIANA
Italia Wave
Love Festival
DOMENICA 27 MARZO
ORE 20.30
SAN GIOVANNI ROTONDO/
CALA LA SERA CAFFÈ
DJ SET A CURA DI DJ ZAIO E MOSTRA DI LP STORICI
Nahima
DOMENICA 27 MARZO
ORE 22.30
ORTA NOVA/GLAM
ALTERNATIVE VINTAGE SHOW
Uno sguardo
sul futuro
Il titolo del loro primo singolo sembra un
augurio per il futuro del gruppo The Look,
che racconta il suo sguardo sulla realtà
di Alessandra De Stefano
THE LOOK
FOGGIA Una nuova realtà è alla ribalta
sulla scena musicale. Si tratta di The Look,
lo sguardo, dalle sonorità rock progressive.
Il cantante Mario Altieri racconta il gruppo
alla vigilia dell’uscita del singolo “Ali Forti”.
Partiamo dal nome del guppo: perché
The Look?
Cercavamo un nome che si prestasse a
diversi tipi di interpretazione, che fosse di
facile memorizzazione e che suonasse gradevole. The Look è il nostro sguardo proiettato verso il futuro e verso questo presente che, sotto tutti i punti di vista,
possiamo definire epocale, per la mediocrità
che propone dal punto di vista sociale e
professionale.
Raccontateci la storia del vostro gruppo.
Il gruppo nasce a Foggia nel 2008
dall’incontro di Mario Altieri, voce solista,
Attilio Caso, bassista, Alessandro Imbellone,
batterista e seconda voce, Giuseppe De
Meo, chitarra elettrica e Carlo Palumbo,
tastierista. Nel 2009 abbiamo pubblicato il
primo lavoro in studio, che conteneva tre
brani inediti. Nell’ottobre 2010 abbiamo
aperto il concerto dei Miura (ex Timoria).
A marzo 2011 il nostro debutto discografico
con “Ali forti”, primo singolo estratto.
Come definireste il vostro genere musicale?
Il nostro è un misto di influenze che ci dona
parecchie sfaccettature. Alterniamo momenti
di puro e sano rock a momenti più melodici,
molto spesso con del progressive a fare da
collante. Questo ci riesce perché abbiamo
gusti e percorsi musicali molto differenti
che permettono un sound caratteristico.
Di cosa parlano i vostri testi?
Sia la fase compositiva che quella lirica non
sono affidate a un solo componente, e
questo ci permette di diversificare le tematiche dei nostri brani e di ottenere differenti
stili di scrittura. Non ci inseriamo in un
determinato filone tematico: la nostra scrittura è influenzata dal contesto emotivo.
Possiamo far divertire o fare opera di denuncia attraverso quello che è il nostro
canale di comunicazione, la musica.
Il vostro singolo si in intitola “Ali forti”.
Descrive il concetto di solitudine
nell’immaginario dell’autore. La descrizione
del paesaggio desolato, innevato, quasi
asettico, come rappresentato nella copertina
del singolo è la rappresentazione visiva di
un'emozione, di un concetto astratto come
la solitudine. È possibile scaricare il brano
dai maggiori digital store (iTunes, Incidi,
Amazon, Napster) e vedere il videoclip,
girato ad Avezzano, in provincia dell’Aquila,
sul nostro sito ufficiale (www.thelook.it) o
sul nostro canale Youtube.
Potete darci un’anticipazione sui vostri
prossimi progetti?
Parallelamente all'attività live, lavoriamo
in studio per il nostro primo album. Oltre
al brano del singolo, saranno presenti nove
brani dalle sonorità prevalentemente rock
e progressive e alcune ballad. È fondamentale non snaturarsi troppo e non seguire
le logiche del mercato discografico. Sembra
quasi che, ultimamente, a fare la musica
siano i produttori, dimenticando che la
musica è fatta soprattutto da musicisti. In
tal senso, un plauso va a quanti ci stanno
sostenendo in questo nostro percorso artistico, in particolar modo ai fans e alla
RC Music. i: www.thelook.it
15
16
17
teatro
Folle, ma
non troppo
Il Teatro dei Limoni ospita una compagnia
che porta in scena uno spettacolo ispirato
all’Enrico IV di Luigi Pirandello
di Adriano Santoro
ENRICO IV IN UN RITRATTO DEL 1620
FOGGIA Un altalenante miscuglio di
pensieri, parole, ricordi sale in un attimo
come un enorme boato nella mente di
un uomo senza nome che, finalmente,
scaccia via ogni nebbia per vedere chiaro davanti a se. Senza che lui potesse
stabilirlo prima di quel momento, si
accorge di aver passato gran parte della
sua vita a credersi qualcosa che non
era, a credersi un altro, a credersi un
re. Un re, incoronato tale, per la sua
pazzia e non per il suo nobile sangue,
assecondato da sudditi fedeli mossi a
compassione da quel tragico incidente
che gli fece perdere nome, vita e amore,
e che lo fece immergere nella totalizzante finzione della vita di Enrico IV.
Un nome, quello di Enrico IV, che dal
Sacro Romano Impero fino a Shakespe-
ON STAGE
’U Taccagne
SABATO 26 MARZO/ORE 20.30
DOMENICA 27 MARZO/ORE 19.00
FOGGIA/PICCOLO TEATRO
are non ha mai goduto di particolare
popolarità o fortuna: umiliato dal Papa
Gregorio VII a Canossa nell’anno Mille,
famoso per aver usurpato un trono nel
Trecento, chiamato “l’Impotente” nel
Quattrocento, praticamente un pazzo
nella rilettura di Pirandello nel Novecento. La compagnia teatrale del Teatro
del Cerchio di Parma porterà in scena
a Foggia, sabato 26 e domenica 27
marzo, alle 20.30, al Teatro dei Limoni lo spettacolo La stanza della follia:
interpretato da Gabriella Carrozza, Mario Mascitelli, Stefano Cutaia, Mario
Aroldi, e diretto da Antonio Zanoletti,
si ispira alla commedia teatrale pirandelliana “Enrico IV”, mettendo in scena
i tormenti di colui che ha dovuto fare
della follia il filo conduttore della sua
Il re solo soletto
VENERDÌ 25 MARZO/ORE 17.00
SAN SEVERO/CAFFÈ TRA LE RIGHE
STAGIONE RAGAZZI/ t 345.4851539
SABATO 26 E DOMENICA 27 MARZO/ORE 17.00
COMMEDIA IN DIALETTO/ t 0881.723454
FOGGIA/TEATRO DEI LIMONI
Il settimo si riposò
STAGIONE RAGAZZI/ t 347.3414561
SABATO 26 E DOMENICA 27 MARZO/
ORE 20.30
FOGGIA/ TEATRO REGIO DI CAPITANATA
COMMEDIA/ t 347.8381608
18
Il sale e lo zucchero
SABATO 26 MARZO/ORE 17.30
FOGGIA/ODA TEATRO
STAGIONE RAGAZZI/ t 0881.663147
vita, per fuggire da un risveglio - triste
- in una realtà che gli era scivolata di
mano per troppo tempo, e da una vita
che ormai non poteva più riprendersi.
Come colui che esce da una prigione
durata anni e che si ritrova a non saper
gestire la sua nuova e soffocante libertà, così il folle Re Enrico capirà di non
avere mai avuto una vera corona, mai
un vero trono, mai sangue regale nelle
sue vene; ma un amore vero un giorno
ce lo aveva, e da quello si che è stato
spodestato. Davanti ai suoi occhi il destino riproporrà scene tangibili della
sua prima vita, del suo giovane amore,
del suo vecchio amore, permettendo
l’attuazione di una personale e iraconda
vendetta che lo lascerà sprofondare nel
baratro di una follia da tutti data per
scontata, ma che diventa una lucida
soluzione che della pazzia serberà solo
il ricordo. Una riflessione, attraverso il
capolavoro di Pirandello, su quello che
gli eventi possono causare nella mente
e nel cuore di un uomo: un uomo semplice che si è creduto un re, che si è
finto un re, che probabilmente lo è stato
nella sua sola realtà e che, forse, lo
sarà per sempre nel suo cuore.
i: www.teatrodeilimoni.it
La vedova Dolly
È tra i musical più riusciti di sempre.
Hello, Dolly! nella versione della Compagnia di Operette
di Corradi Abbati arriva al Teatro Mercadante
di Luigi Lioce
LA COMPAGNIA DI OPERETTE
DI CORRADO ABBATI
CERIGNOLA La Dolly Levi della cinematografia mondiale è lei, Barbra Streisand.
A questo punto a molti partirà spontanea
l’infinità di "uh uh uh" che compongo il
testo dei Duck Sauce, il duo che con due
lettere - che ricalcano una melodia degli
anni Settanta attualizzata – inframezzate
da nome e cognome della diva americana,
hanno impacchettato il brano dance del
momento. Torniamo al passato: era il 1969
e una giovane Barbra Streisand (uh uh
uh…) interpretava la protagonista di Hello, Dolly! il pluripremiato film di Gene
Kelly basato sull’omonimo musical di
Broadway. Il successo della pellicola deve
molto, oltre al carisma e al talento di
Barbra Streisand (uh uh uh, of course),
al copione e alle musiche del testo originale di Jerry Herman e Michael Stewart
che hanno realizzato uno dei più grandi
musical di tutti i tempi: al suo debutto a
Brodway, “Hello Dolly!” superò le tremila
repliche e stabilì un record conquistando
dieci “Tony Award”, gli Oscar del teatro.
Veniamo al presente: a rappresentare
egregiamente sui palchi italiani questa
pietra miliare del teatro musicale leggero
pensa la Compagnia di Operette di
Corrado Abbati che sarà in scena al
Teatro Mercadante di Cerignola mer-
coledì 30 marzo, alle 20.30. Lo stesso
Abbati spiega i punti di forza della storia dell’affascinante e simpatica vedova
Dolly che, stanca di essere sola, decide
di riprendere marito. “Questo spettacolo
il pubblico se lo porta casa. Infatti,
abbiamo affrontato questa simpatica,
esuberante e straripante Dolly, con fantasia e allegria affinché il pubblico possa portare con se non solo i famosi
motivi musicali, ma anche il brio dei
dialoghi, lo sfarzo dei costumi,
l’eleganza delle scene, l’energia delle
coreografie e, perché no, la bravura
degli interpreti”. i: 0885.410312
Rocco Papaleo, più unico che raro
ROCCO PAPALEO
“Venire a Foggia mi fa sempre molto piacere. È una realtà che conosco
molto bene. Inoltre, quello foggiano è un dialetto molto simile a quello
della mia terra”. Termina così l’intervista a Rocco Papaleo pubblicata
sullo scorso numero di Viveur. E l’attore lucano (ora sul grande schermo
con la commedia “Nessuno mi può giudicare”, recensita a pagina 26)
il suo amore nei confronti della Capitanata lo dimostra con i fatti: sarà
tra gli ospiti della prima edizione del Foggia Film Festival (che si terrà
dal 5 al 15 aprile), e questo weekend continuerà a portare sui palchi
della provincia lo spettacolo che lo vede protagonista Eduardo, più unico
che raro, diretto da Giancarlo Sepe. La pièce, tratta da alcuni atti unici
di Eduardo De Filippo, sarà in scena sabato 26 marzo, alle 20.30, al
Teatro Verdi di San Severo, e domenica 27 marzo, sempre alle 20.30,
al Teatro Luigi Rossi di Torremaggiore. i: 0882.241323; 0882.384970
19
cultura
Dottoressa
Thriller
La giovane scrittrice Alessia Gazzola,
la nuova Patricia Cornwell in salsa siciliana,
incontrerà il pubblico della Capitanata
in due giornate all’insegna del colpo di scena
di Saverio Tanzi
UN DETTAGLIO DELLA COPERTINA
DEL LIBRO DI ALESSIA GAZZOLA
Anche se c’è poco da stupirsi dal regista
passato alla storia come “maestro del
brivido”, fa sempre un certo effetto
imputare la colpa dell’aumento dei casi
di cardiopalma ad Alfred Hitchcock.
Quella figura apparentemente paciosa,
abbondante e rassicurante, involontariamente comica al punto da confonderlo spesso con Ollio, il paffuto attore del
noto duo, ha messo in discussione il
modo di intrigare le nostre curiosità.
Un tempo era sufficiente prendere un
buon libro o un vhs dalla copertina
giallo ocra, sedersi comodamente sulla
poltrona e spogliare ogni minimo dettaglio di una storia che vedeva spesso
e volentieri nella frustrata categoria dei
maggiordomi un ricettacolo di assassini
di primordine.
Sir Alfred ha reso quelle poltrone
tutt’altro che confortevoli, la suspense
un elemento da non attendere solo nel
finale, la paura il risultato di un’ope-
razione creata dal gioco psicologico del
thriller: un “brivido”, che dalla letteratura al cinema attraversa le nostre fobie,
con un fascino che da anni conosce un
successo in continua ascesa (non è un
caso che l’ultima edizione degli Oscar
abbia consacrato Natalie Portman, protagonista del film “Il cigno nero”). Un
appeal fatale, e una lista di scrittori
“illustri colpevoli” con una fama da star
hollywoodiane (chi non ha mai sentito
parlare John Grisham, Dan Brown, Ken
Follett intrattiene rapporti sociali pari a
quelli di un eremita). Imbattersi in un
thriller significa scavare nelle proprie
paure conosciute e non, che fanno chiudere gli occhi nelle scene clou di un film
o lanciare il libro nei momenti rivelatori
della storia, ma la nostra insaziabile
curiosità non può fare a meno di lasciare
uno spiraglio tra le dita, di riprendere
la lettura delle ultime fondamentali pagine. Non se ne può fare a meno.
LA DOTTORESSA-SCRITTRICE MESSINESE
PRESENTERÀ IL SUO “MEDICAL THRILLER”
IN TRE SPAZI CULTURALI DELLA PROVINCIA DI FOGGIA
20
Il prossimo weekend offrirà in Capitanata un imperdibile appuntamento agli
amanti dei colpi di scena, che vedrà la
specializzanda in medicina legale Alice
Allevi protagonista del primo annunciato bestseller L’allieva (Longanesi, 2011,
374 pagine, euro 18,60), frutto della
giovane penna di Alessia Gazzola.
La dottoressa-scrittrice messinese presenterà al pubblico il suo medical thriller
(genere reso famoso dai libri di Patricia
Cornwell) alla libreria Ubik di Foggia
venerdì 25 marzo, alle 18.30, in occasione degli appuntamenti letterari
“Ubik live 10 e lode”, e nella stessa
giornata sarà ospite del Caffètralerighe-Spazio Off di San Severo alle
20.30. Sabato 26 marzo, alle 19.00,
la scrittrice di punta della storica casa
editrice milanese si concederà ai più
curiosi nell’elegante cornice della Galleria Manfredi di Lucera: tre preziose
occasioni per poter scoprire i retroscena
delle storie dell’impacciata dottoressa
Allevi, tra situazioni esilaranti e piccoli
dettagli che daranno vita ai momenti
salienti di colei che viene definita
“allieva del brivido”.
i: 347.7127744; 347.3293828
arte
UN DETTAGLIO DI “OBSESSION”,
UN’OPERA DI GABRIELE MANSOLILLO
La valigia sul letto è quella di un lungo
viaggio e Gabriele, senza dire niente, ha
trovato il coraggio. Parafrasiamo una storica
canzone dell’Iglesias più amato dalle mamme per raccontare la storia di un giovane
artista foggiano che quel coraggio lo ha
trovato sul serio. Gabriele Mansolillo ha
riempito la valigia di sogni, desideri e quadri,
ed è partito alla volta di Bruxelles. All’inizio
del mese di marzo ha iniziato, infatti, un
tour internazionale che lo porterà fino alla
fine del 2011, e anche oltre, in giro per il
mondo: sulla sua agenda, appuntamenti
con cadenza quasi mensile per conquistare
Londra, Tokyo, Berlino e Barcellona. Il percorso di studi di Mansolillo è iniziato a
Foggia all’Accademia di Belle Arti ed è
maturato in vari contesti espositivi della
città. Il suo percorso artistico è iniziato con
tecnica mista e su vari supporti, fino ad
arrivare alle sue amate stoffe: cucite, tese,
intrecciate e tagliate ad arte per mostrare
la sperimentazione tra colore e materiale.
Classe 1986, già 12 anni di pittura all’attivo,
Gabriele Mansolillo ci racconta le sue origini
e le conquiste ottenute grazie a questi
vernissage che lo stanno rendendo protagonista di collettive organizzate in varie
gallerie internazionali.
Gabriele Mansolillo, come nasce
l’organizzazione delle mostre all’estero?
Prima di rispondere a questa domanda,
22
Il pittore
viaggiatore
Gabriele Mansolillo parte alla conquista dell’Europa.
Da Bruxelles a Londra per far ammirare i suoi lavori
di Concetta Fioretti
vorrei fare un passo indietro ricordando gli
allestimenti foggiani che mi hanno permesso
di crescere. Finora il mio percorso artistico
è stato anche un susseguirsi di fortune: per
caso ho conosciuto, infatti, la curatrice Rosi
Raneri che subito è stata conquistata dalla
mia pittura e mi ha inserito nel portfolio
degli artisti con cui collaborava.
scelti sono il frutto di studi di comunicazione impulsiva. La mia linea pittorica
si chiama "Come fuoco che brucia": il
fuoco dell'arte continuamente alimentato
dalla passione e dall'amore. Mi basta
chiacchierare con una persona o vedere
delle scene di vita vissuta per trarne
ispirazione.
Tra tutti gli allestimenti internazionali,
quale la emoziona di più?
Sinceramente, un po’ tutti. Confrontarsi con
artisti e modi di pensare diversi è molto
entusiasmante, però, vista la recente cronaca, ho qualche pensiero per Tokyo: per questa data sto, infatti, aspettando conferme.
Nella valigia sul letto, pronta per la
sua prossima partenza, cosa non deve mai mancare del nostro Paese?
Non è facile la riposta… A me piacciono
le società multietniche, forse però il modo di fare tipicamente italiano mi segue
ovunque.
Una sola parola e un solo colore per
esprimere la sua arte.
Panico… sono troppo logorroico per usare
una sola parola. No, scherzo, forse la più
appropriata è comunicazione e giallo il
colore, anche se sono un po’ emotivo e,
quindi, mi piace spesso cambiare tonalità,
ma sempre col sorriso.
E cosa riporta a casa in quella valigia?
L'esperienza di Bruxelles ha lasciato in
me un segno indelebile. Bruxelles è viva,
multietnica, girando per le strade puoi
sentire aromi, odori e generi musicali
differenti che si mischiano, facendoti perdere in atmosfere alternative. Ora non
posso permettere che tutto quello che è
accaduto resti solo un’idea, ma devo trasformarla in un progetto che aiuti la mia
città a migliorare anche attraverso il turismo. i: www.gabrielemansolillo.com
Dove trova la fonte di ispirazione?
Semplice, dipingo sulla base delle esperienze
che vivo ogni giorno, i colori e i materiali
territorio
Ti FAI
di bellezza
Weekend all’insegna della cultura
e delle bellezze paesaggistiche
in oltre seicento luoghi italiani
IL CASTELLO DI BOVINO
Cerchiate con un pennarello rosso, sul calendario, le giornate di
sabato 26 marzo e domenica 27 marzo: tornano, infatti, le
Giornate FAI di primavera, l’iniziativa che promuove la difesa e il
recupero del patrimonio naturalistico, artistico e culturale del
Belpaese. Saranno 660 i luoghi aperti in tutto lo stivale, per permettere a milioni di italiani di varcare le soglie di palazzi, chiese,
monumenti e musei solitamente inaccessibili ai comuni mortali o,
se aperti al pubblico, animati da iniziative speciali e visite guidate.
In provincia di Foggia, la manifestazione è molto sentita e attesa:
in quelle due giornate, in molti desidereranno il dono dell’ubiquità
pur di poter ammirare più luoghi nello stesso tempo.
A Foggia, la Biblioteca Provinciale ha organizzato una mostra
bibliografico-documentale che utilizza come leit motiv i 150 dell’Unità
d’Italia, mentre nel centro storico sarà possibile visitare la chiesa
e il convento di San Domenico. A Bovino, invece, briganti e duchi
torneranno a temersi a vicenda in una rievocazione storica che
avrà come scenario la Taverna del Ponte, dopo la quale si potrà
visitare un antico molino ad acqua e seguire un suggestivo percorso
naturalistico, mentre in paese saranno aperti il Castello Ducale e
il bellissimo Museo Diocesano. A Lucera porte aperte al teatro
Garibaldi, anche in “notturna” (è prevista una visita alle 23.00).
Infine, palma d’oro per la quantità di eventi organizzati ad Ascoli
Satriano: numerosi i palazzi aperti al pubblico, visite alla Cattedrale,
al Palazzo Vescovile, al Polo Museale, al Convento di San Potito.
A fare da guida, i ragazzi delle scuole superiori: una tradizione
ormai consolidata, tipica di questa manifestazione, che dimostra
quanto i giovani siano molto più attratti dalla cultura di quanto
voglia farci credere la tv del pomeriggio e che chi fugge dall’Italia
non lo fa per l’Italia in se ma, forse, per gli italiani.
L’elenco completo dei luoghi aperti al pubblico, gli orari in cui è
possibile visitarli e le modalità per iscriversi al FAI e, dunque,
sostenere il volto più bello del nostro Paese, sono disponibili sul
sito www.fondoambiente.it.
23
agenda
Un’arte da ricordare
UN’OPERA DI DARIA KIRPACH
U come uguaglianza
Foggia Mercoledì 30 marzo, alle
15.30, l’Università degli Studi di Foggia e il comitato provinciale dell’Unicef
presenteranno (nell’Aula Magna di
Economia) il VII corso universitario
multidisciplinare di Educazione allo
Sviluppo e ai Diritti Umani, intitolato
Uguaglianza, diritti, intercultura:
testimonianze tra scrittura, cinema
e vita vissuta. i: www.unifg.it
Foggia “Nelle sue tavole è costante l’interesse per
l’approfondimento dei particolari, sorretto da una
sapiente resa grafica, i singoli tratti anatomici dei
soggetti e le curiose decorazioni delle stoffe, fanno
emergere una sinèddoche in grado di farci cogliere
pienamente il significato del racconto per bambini”.
Con queste parole Piero di Terlizzi, direttore
dell’Accademia di Belle Arti di Foggia, presenta i
lavori della creativa Daria Kirpach, vincitrice della
quinta edizione del Premio in onore dell’artista
Giorgio Pattacini. Le opere dello stesso Pattacini,
di Daria Kirpach e anche di Domenico Carella e
Alessandro Boezio, potranno essere ammirate fino
a sabato 26 marzo, dalle 18.30 alle 21.30, nello
spazio ArteOra, in via Onorato 62/E, a Foggia.
i: 0881.021578; www.arteora.org
Marzo è donna
Foggia Terminano questo fine settimana le iniziative della manifestazione
Donne di marzo, organizzate dall’associazione Donne in Rete di Foggia.
Venerdì 25 marzo, alle 18.00, alla Grotta di via Le Maestre 4, a Foggia,
Monica Lanfranco presenterà la sua ultima opera letteraria,
Letteralmente Femminista. A seguire, alle 20.30, si terrà “Fornelli
multietnici”, una cena con pietanze da tutto il mondo. Infine, sabato
26 e domenica 27 marzo, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00,
la stessa Lanfranco terrà un laboratorio interattivo alla Fondazione
de Piccolellis, in viale degli Aviatori, a Foggia. i: 340.7685267
RUBRICA
24
25
cinema
Care
Escort
illusioni
è meglio
Paola
Cortellesi
è un’escort
goffa
Coppie
di diversa
età
ealle
improvvisata
al centro del
prese con disillusioni
primo
film diretto
da
e frustrazioni
costituiscono
Massimiliano
Bruno su soggetto
l’essenza di Incontrerai
di
Fausto
l’uomo
deiBrizzi
tuoi sogni,
che
segna
di
Paola
La Salail ritorno a Londra
di un Woody Allen alle prese
con un grande cast di attori
di Paola La Sala
LA
LALOCANDINA
LOCANDINA
CICOLELLA
Viale XXIV Maggio - 0881.720614
www.cicolella.it
Amici miei - Come tutto ebbe inizio
18.00 - 20.00 - 22.00
E 6,00 - E 4,00 (dal lun al giov)
SALA FARINA
Via Campanile, 10 - 0881.756199
Beyond
19.00 - 21.00
E 6,50 - E 4,00 (merc)
LALTROCINEMA
Via Duomo, 15 - 0881.776439
www.cicolella.it
Nessuno mi può giudicare
18.00 - 20.00 - 22.00
E 6,50 - E 4,50 (dal lun al giov)
CITTÀ DEL CINEMA
Via Miranda - 0881.652129
Nessuno mi può giudicare
16.00 - 16.45 - 18.00 - 18.45 - 20.00 - 20.45
- 22.00 - 22.45 - 23.55 (sab) - 00.45 (sab)
30
32
26
Nessuno mi può giudicare
Alice conduce una vita agiata nella sua
villetta ai Parioli, con il marito e il figlio
di nove anni. Quando improvvisamente
diviene vedova, il suo avvocato le comunica che è rimasta sul lastrico.
Regia: M. Bruno
Cast: P. Cortellesi, R. Bova, R. Papaleo
Genere: Commedia
Amici, amanti e...
Emma e Adam sono assolutamente convinti di essere in grado di sostenere una
relazione basata esclusivamente sul sesso,
senza alcuna complicazione sentimentale.
Certezza che ben presto comincerà a vacillare.
Regia: I. Reitman
Cast: N. Portman, A. Kutcher
Genere: Commedia
È la nota canzone di Caterina Caselli a fornire il titolo a "Nessuno
mi può giudicare", esordio alla regia di Massimiliano Bruno,
sceneggiatore di Fausto Brizzi (qui in veste di autore del soggetto
del film), che gira una commedia fortemente calata nella realtà
contemporanea. Alice, la protagonista, è una bella trentenne, moglie
di un imprenditore di successo, che conduce un'esistenza agiata
quanto volgare, in una villa con piscina e camerieri extracomunitari,
che puntualmente tratta con fare razzista. Alla morte improvvisa
del marito, la donna scopre tramite il suo avvocato di trovarsi
impelagata nei debiti dell'uomo, con il rischio di perdere anche la
custodia del figlio Filippo. Trovatasi fuori di casa dall'oggi al
domani, seguendo uno dei suoi camerieri, Aziz, si ritrova a vivere
in una baracca nel quartiere popolare romano del Quarticciolo,
abitato quasi completamente da extracomunitari, dove conosce
anche Giulio, titolare di un internet point. Bisognosa di racimolare
in fretta il denaro per saldare il debito del consorte, ad Alice non
resta che ricorrere al mestiere più antico del mondo. "Nessuno mi
può giudicare" punta molto sugli interpreti, prima fra tutti Paola
Cortellesi, che è il motore di tutto il film che si fa guardare con
gusto grazie a un ottimo ritmo, a dialoghi scoppiettanti e a più di
una battuta riuscita. Bruno opta per uno stile decisamente sopra le
righe, dividendo nettamente i buoni dai cattivi, disseminando diversi
luoghi comuni – i buoni sentimenti sono quasi sempre appannaggio
della gente semplice, il fine che giustifica i mezzi - e inserendo
nella trama l'immancabile storia d'amore. Tuttavia il film funziona
quanto basta, con una sempre brava Cortellesi che riesce a muoversi
con disinvoltura su registri differenti, un Raoul Bova che film dopo
film dimostra di essere finalmente diventato un attore e una serie
di cosiddetti comprimari - da Rocco Papaleo a Caterina Guzzanti
e gli altri - anch'essi punto di forza di un film garbato, ma senza
troppe pretese.
Tutti al mare
Maurizio raggiunge il suo chiosco sulla
spiaggia ogni mattina, portando la madre
sulla sedia a rotelle. Dal suo osservatorio
passa tanta gente, chi capita per caso,
chi va in quel posto ogni anno.
Regia: M. Cerami
Cast: G. Proietti, A. Bonaiuto, A. Angiolini
Genere: Commedia
Amici miei - Come tutto...
Nella Firenze del Quattrocento, alla corte
di Lorenzo De’ Medici, Duccio, Cecco, Jacopo, Manfredo e Filippo trascorrono il
tempo a fare scherzi per sfuggire alle
resposabilità della vita quotidiana.
Regia: N. Parenti
Cast: C. De Sica, M. Placido, G. Panariello
Genere: Commedia
Amici miei - Come tutto ebbe inizio
16.00 - 18.10 - 19.40 - 20.20 - 21.50 22.35 - 00.05 (sab) - 00.45 (sab)
Rango
16.00 - 18.10 - 20.20 - 22.30 - 00.40
(sab)
Amici, amanti e...
16.00 - 18.15 - 20.25 - 22.40 - 00.50 (sab)
Sotto il vestito niente: l’ultima sfilata
16.10 - 18.10 - 20.10 - 22.10 - 00.10 (sab)
Non lasciarmi
16.00 - 18.10 - 20.20 - 23.30 - 00.40 (sab)
Il rito
17.50 - 20.10 - 22.30 - 00.45 (sab)
Street Dance in 3D
19.30 - 21.30 - 23.30 (sab)
Gnomeo & Giulietta in 3D
16.00 - 17.50
Space Dogs in 3D
16.00 - 17.45
Tutti al mare
16.10 - 20.15
La vita facile
18.10 - 22.15 - 00.20 (sab)
Sucker Punch
17.30 - 20.00 - 22.25 - 00.50 (sab)
33
27
Dylan Dog - Il film
17.40 - 20.00 - 22.20 - 00.40 (sab)
Frozen
22.30 - 00.30 (sab)
E 5,50 (dal lun al ven) - E 4,50 (ridotto)
E 7,00 (festivi, prefestivi, sab e dom)
CORSO
Via Roma - 0885.422045
Nessuno mi può giudicare
17.15 (sab e dom) - 19.30 - 21.45
Sotto il vestito niente: l’ultima sfilata
18.45 - 20.30 - 22.15
Street Dance
20.15
Sucker Punch
17.40 (sab e dom) - 19.40 - 21.40
Il rito
22.00
Dylan Dog - Il film
17.00 (sab e dom) - 19.15 - 21.50
Rango
16.30 (sab e dom) - 18.30
Amici miei - Come tutto ebbe inizio
22.00
Gnomeo & Giulietta in 3D
18.30 - 19.30
ROMA
Via Roma - 0885.422421
I ragazzi stanno bene
17.45 (sab e dom)- 19.45 - 21.45
E 6,00 - E 4,00 (mer e gio)
CICOLELLA
Via D’Alfonso, 70 - 0882.375484
Amici miei - Come tutto ebbe inizio
19.00 - 21.30
E 5,00 - 4,00 (mar)
Rassegna I Giovedì d’Essai (31marzo)
Animal united
17.00 (sab e dom)
E 3,50
DELL’OPERA
Via G. Bruno, 5 - 0881.525007
Uomini di Dio
18.30 - 21.00 (sab, dom e lun)
E 3,00
Rango
Un bizzarro camaleonte, chiuso in un piccolo
acquario e con pochissimi rapporti relazionali, crede di essere un attore. Mentre è
trasportato in autromobile attraverso il deserto viene improvvisamente sbalzato fuori.
Regia: G. Verbisky
Genere: Animazione
Dylan Dog - Il film
Il famoso investigatore Dylan Dog, stanco
del suo mestiere, ha deciso di andare in
pensione prima del tempo. Ma è costretto
a tornare al lavoro per decifrare le
iscrizioni ritrovate su un manufatto antico.
Regia: K. Munroe
Cast: B. Routh, S. Huntington, A. Briem
Genere: Thriller
Sotto il vestito niente
Alexandra, dopo un’importante sfilata, viene
investita da un pirata della strada, che fugge
via senza soccorrerla. Il commisario Malerba
non è convinto dell’ipotesi dell’incidente, mentre altri violenti omicidi si susseguono.
Regia: C. Vanzina
Cast: F. Montanari, V. Hessler, R. E. Grant
Genere: Thriller
La vita facile
Luca, medico italiano che lavora in un
piccolo ospedale in Kenyacon pochi mezzi,
è raggiunto in Africa da Mario, chirurgo
di fama, allontanatosi per opportunismo
dal lavoro con la scusa di rivedere l’amico.
Regia: L. Pellegrini
Cast: P. Favino, S. Accorsi, V. Puccini
Genere: Commedia
Il rito
Un giovane seminarista studia per diventare sacerdote. In balia dei dubbi sulla
fede, gli è offerta l’occasione per dimostrarla quando è incaricato di occuparsi
di un caso di possessione.
Regia: M. Hafstrom
Cast: A. Hopkins, C. O’Donaghue, C. Hinds
Genere: Horror
SAN MICHELE
Piazza San Michele, 1 - 0884.584151
Nessuno mi può giudicare
fino a domenica 27 marzo
19.15 - 21.30
E 6,00 - 4.00
Street Dance
Un gruppo di street dance di Londra, i
Breakin Point, è sul punto di rottura, dopo
l’abbandono del loro leader Jay, emigrato
in una squadra rivale. I ragazzi cercano
un nuovo posto per fare le prove.
Regia: M. Giwa, D. Pasquini
Cast: C. Rampling, N. Burley, R. Winsor
Genere: Drammatico
34
28
29
nightlife
Associazione
Pizzaiuoli
Napoletani dal 2003
FOGGIA
FOGGIA
via Gioberti, 40 (vicinanze stadio)
t 334.8581296 - 328.4170903
Pub/Sala privè con possibilità di feste private.
Locale autorizzato Mediaset/partite, anticipi
e posticipi più Champions League.
Locale climatizzato.
sab: Karaoke.
Ampio parcheggio. Chiuso lunedì.
Vi aspettiamo non mancate.
via Sandro Pertini, 8
(ultima trav. a dx di viale Europa)
t 0881.665531 - www.pizzeriadelirio.it
Pizzosteria/Pizza, cucina e vino.
Pizza napoletana con bordo alto o sottile.
Si accettano buoni pasto.
apertura estiva: aprile/settembre
dal martedì alla domenica.
apertura invernale: ottobre/marzo
dal giovedì alla domenica.
apertura straordinarie: festività varie e
periodo natalizio
Attention, it's rock!
San Giovanni Rotondo Usate con
parsimonia la voce fino a giovedì,
per essere pronti per la serata di
venerdì 25 marzo a urlare e cantare
nei locali della 25a ora di San Giovanni Rotondo. Infatti, nel pub di
via Tubacci 8 si terrà una serata che
si preannuncia piena di divertimento
e di musica. Musica rock, of course.
L'ingresso alla Rock Dangerous Night, il primo appuntamento con il
rock che non accetta compromessi
(come recita il sottotitolo dell'evento),
è libero. i: 328.9178002
FOGGIA
via dell’Immacolata, 8 - t 339.6347522
Locanda spagnola/
Specialisti in paella, sangria e musica spagnola. Paella da asporto o a domicilio.
Descuento especial a todos los italianos que
hablan español. Aparte el sabado.
Si organizzano feste private su prenotazione.
Aperto dal giovedì alla domenica, prefestivi
e festivi. Locale climatizzato.
Blasted Bellamì
Foggia Non un sabato qualunque, non un sabato italiano.
Sergio Caputo non calza per la dancehall night organizzata
al Circolo Arci Bellamì di Foggia. Infatti, sabato 26 marzo
da mezzanotte, nei locali di vico La porta 1, è previsto il
"Blasted Saturday" con Fojahmaekya Foundation & Friends
e tanta musica roots, raggae muffin', bashment, hip hop
e, ovviamente, dancehall. i: 328.9797997
30
30
FOGGIA
via Piave, 59 - t 0881.707632, 333.2422729
RistoPub/ Dal 1983 punto di riferimento
per gli amanti dell’inimitabile birra Guinness
e della spillatura a fusto freddo.
Menu rinnovato con pietanze greche.
Chiuso il lunedì.
FOGGIA
via Duomo, - t 0881.770863
Ristopub/Non mancare, il Nessun Dorma
ti aspetta! Un’accogliente sala fumatori
con menù arricchito e possibilità di gustare
piatti, bevande.
ven: musica dal vivo.
Locale autorizzato SKY.
Si organizzano feste private.
31
32