Curriculum BIOSANITARIO 1° an no CFU 1° semestre CFU 2° semestre Biologia, Anatom. e fisiologia umana R. Nano 6 Elementi di radioprotezione E. Giroletti 6 Tecniche diagnostiche I D. Scannicchio- A.De Bari 6 Strumentazione fisica biosanitaria M. Corti 6 Tecniche diagnostiche II A. Lascialfari 6 Radiobiologia A. Ottolenghi 6 Fisica delle radiazioni ionizzanti S. Altieri 6 Metodi computazionali della Fisica F. Piccinini 6 Scelta 6 Scelta 6 totale 30 totale 30 TOTALE 60 2° anno CFU 1° semestre Scelta libera CFU 2° semestre 6 Scelta libera 6 Tesi o tirocinio 6 Tesi o tirocinio 6 Tesi o tirocinio 6 Tesi o tirocinio 6 Tesi o tirocinio 6 Tesi o tirocinio 6 Tesi o tirocinio 6 Tesi o tirocinio 6 totale TOTALE Scelta Macchine acceleratrici Tecniche digitali di acquisizione dei dati Simulazioni in campo biosanitario *se già seguito Fis.Rad.Ion. nella trienn. Sostituire con 1 dei corsi in verde 30 30 60 Scelta Metodi statistici della fisica Radioattività I Radioattività II Procedimenti informatici di simulazione Rivelatori di particelle Acustica con applicazioni TECNICHE DIAGNOSTICHE II (prof. Alessandro Lascialfari) • Obiettivi: Formare gli studenti nel settore delle tecniche diagnostiche che utlizzano la risonanza magnetica nucleare. • Argomenti: Risonanza magnetica nucleare e per Immagini. Tecniche di trasformata di Radon e Back Projection. Agenti di contrasto. Teoria del rilassamento nucleare. STRUMENTAZIONE FISICA BIOSANITARIA (Laboratorio) •Obiettivi: fornire le modalità operative ed i principi di funzionamento della strumentazione più largamente diffusa nel settore diagnostico e biomedicale. •Argomenti: Tecniche di tomografia a risonanza magnetica, ultrasonografiche (ecografia, ecocardiografia, ecodoppler, ecotomografia). Apparati per la misura della viscosità ematica generale e capillare, studio dei segnali magnetici del cervello mediante magneto-encefalografia SQUID. Stop Star t Strumentazione PC controlled in ambiente LABVIEW (NI) 300 Flusso ( U.A.) 250 200 150 100 soggetto policit. soggetto sano soggetto tumore 50 0 0 10000 20000 30000 40000 50000 Differenza di pressione ( U.A.) In Coll: Clinica Medica II Policlinico S. Matteo (Pv) Prof. A. Cortinovis, dott. A. Crippa Magnetic Resonance Imaging Typical system for clinical use H = 1.5 Tesla (SC magnet, RF coils, gradient coils,...) Open systems at low field H=0.2 Tesla Articulations – low field MRI Paramagnetic Contrast Agents (CA) in MRI (Gd-based systems) The presence of Gd3+ lowers the 1H relaxation times T1 and T2 1 Before CA Use H MRI After CA Use A. Lascialfari, M. Corti, Basic Concepts of Magnetic Resonance Imaging in NMR-MRI, µSR and Mössbauer Spectroscopies in Molecular Magnets, P. Carretta & A. Lascialfari Eds., Springer-Verlag (2007). The Use of Magnetic Nanoparticles to Tag Boron Compounds in Boron Neutron Capture Therapy M. Bonora1, M. Corti1, F. Borsa1, S. Bortolussi2, D. Santoro2, M.A. Gadan2, S. Altieri2, C. Zonta3, A.M. Clerici3, L. Cansolino3, C. Ferrari3, A. Marchetti4, G. Zanoni4, G. Vidari4. H S N 3+ N N H H Bando Fondazione Cariplo 2008 (P.I. F. Borsa) O OCH 3 O 10 B OH HO 1)Physics Department “A. Volta”, University of Pavia, Via Bassi 6, 27100 Pavia, Italy. 2)Theoretical and Nuclear Physics Department, University of Pavia, INFN, Section of Pavia, Via Bassi 6, 27100 Pavia, Italy. 3)Laboratory of Experimental Surgery, University of Pavia, Piazza Botta 10, 27100 Pavia, Italy. 4)Organic Chemistry Department, University of Pavia, Via Taramelli 10, 27100 Pavia, Italy. Magnetic Nanoparticles in Theranostics: an ideal application in biomedicine Diagnostics: Contrast Agents for MRI imaging Therapy: Magnetothermia, Drug delivery, Biosensors, BNCT (boron neutron capture terapy) Antibody Biocompatible shell Fluorescent molecule 330 nm Si ultrasound nanoparticles covered by 8 nm Fe2O3 nanoparticles Drug Uspio Magnetic nucleus Bistecca di Manzo Spio By ARTOSCAN (MRI Imager a 0.2 Tesla) STUDENTI RECENTEMENTE COINVOLTI NELL’ATTIVITA’DI FISICA BIOMEDICA GRUPPO NMR DIP. FISICA “A. VOLTA” Fulvia Palesi, Dottorato in Fisica, Dipartimento di Fisica “A. Volta”, Università degli studi di Pavia, svolto anche presso l’Istituto di Ricerca I.R.C.C.S “C. Mondino” : Imaging del Tensore di Diffusione (DTI) in Risonanza Magnetica. Angela Vultaggio, laureata in Fisica, Dipartimento di Fisica “A. Volta”, Università degli studi di Pavia in collaborazione con l’Istituto di Ricerca I.R.C.C.S “C. Mondino” Matteo Mangiarotti, laureando in Fisica, Dipartimento di Fisica “A. Volta”, Università degli studi di Pavia, in collaborazione con Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” Utilizzo di Software per MRI (in coll. con IRCCS Mondino: Prof. Stefano Bastianello) Dott.ssa Palesi Fulvia * Analisi di post-processing mediante l’utilizzo di programmi esistenti e validati per l'analisi delle immagini RM pesate in diffusione, permette la creazione di mappe di Fractional Anisotropy (FA) e Mean Diffusivity (MD) attraverso semplici operazioni statistiche (media e varianza del tensore di diffusione in ogni voxel dell’immagine). Esempi di mappe di DTI Mappa T1 pesata Mappa di FA Mappa di MD functional-MRI (in coll. con IRCCS Mondino) Dott.ssa Angela Vultaggio La Risonanza Magnetica Funzionale (fMRI) è una tecnica avanzata che consente di individuare le zone della corteccia cerebrale che si attivano in seguito ad un preciso stimolo o esercizio Durante l'esercizio le zone attivate richiedono un maggior apporto di ossigeno per compensare l'energia richiesta dai neuroni coinvolti → deossigenazione L'emoglobina è diamagnetica quando ossigenata (ossiemoglobina, Hb) e paramagnetica quando deossigenata (deossiemoglobina, dHB) La deossigenazione funziona come contrasto endogeno → ipointensità nell'immagine In realtà in seguito alla deossigenazione si ha un aumento netto del flusso sanguigno → sangue ossigenato Le zone attivate sull'immagine fMRI risultano iperintense. Esempio di Stimolo motorio (movimento della mano dx) Esempio di Stimolo visivo (proiezione di una scacchiera) Matteo Mangiarotti In collaborazione con Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” (Dott: E doardo M icotti) Si stanno svolgendo studi per valutare l’efficacia di alcuni composti fluorurati per un eventuale utilizzo in esperimenti di 19F−MRI. E’ interessante ottenere dei composti fluorurati in grado di interagire con molecole specifiche di una particolare patologia per poter ottenere un segnale solo dai siti di interesse. Sovrapponendo l’immagine dei 19F ad una anatomica (1H −MRI) si `e in grado di localizzare con notevole precisione le zone colpite. Un esempio viene riportato in figura dove vengono mostrati gli effetti della somministrazione in un coniglio di nanoparticelle PFC (perfluorocarbon) trattate per evidenziare il fenomeno dell’angiogenesi in un modello di malfunzionamento della valvola aortica. Fig ura 1: Immagine di una valvola aortica - immagine dei protoni (sinistra) e del fluoro (centro). Nella terza immagine l’immagine del fluoro è stata colorata e sovrapposta a quella dei protoni Trattografia (in coll. con IRCCS Mondino) Dott.ssa Palesi Fulvia Ricostruzione trattografica delle fibre e visualizzazione in 2D e 3D. 2D: si esegue in principio una ricostruzione statistica delle fibre assonali presenti nella sostanza bianca del cervello; si procede con la visualizzazione nei tre piani (assiale, coronale e sagittale) delle fibre ricostruite e passanti esclusivamente per una determinata ROI (Region Of Interest). 3D: effettuata con il programma dtk che, inizialmente ricostruisce il tensore di diffusione, i suoi autovalori e autovettori e la mappa di FA (anche a colori), in secondo luogo ricostruisce con metodi statistici le fibre in 3D grazie all’introduzione di opportune ROI. Esempi di ricostruzione trattografica tridimensionale di alcune particolari fibre assonali dell’encefalo (a sinistra: corpo calloso, a destra: tronco encefalico). http://arturo.unipv.it