PERSONAGGI 13 27 agosto Il velista che sfida l’handicap Coinvolto in una sparatoria a Miami, l’imprenditore disabile Andrea Stella lancia all’industria e al design la scommessa dell’accessibilità. «Sms, bancomat, telecomandi sono nati per venire incontro alle nostre esigenze». E fa un catamarano Quando arriva in fiera Andrea Stella, invitato all’incontro “Dal limite all’innovazione”, ha appena ormeggiato al porto di Rimini il suo catamarano. Si chiama “Lo Spirito di Stella” ed è il primo al mondo privo di barriere architettoniche. Serve a quelli che, come lui, si trovano sulla sedia a rotelle ma non vogliono rinunciare alla bellezza di portare una barca sulle onde. La storia dello “Spirito di Stella” (www.lospiritodistella.it) comincia nel 2003 ma per Andrea ancora prima. Nel 2000 si trova a Miami per un viaggio-premio per la laurea in Giurisprudenza appena conseguita. Una sera torna a riprendere l’auto al parcheggio mentre tre malviventi tentano il furto. Uno di loro, pur non minacciato, lo colpisce con due pallottole, che provocano lesioni alla colonna vertebrale. Passa 45 giorni tra la vita e la morte. Dopo l’incidente come hai reagito? Ero molto depresso, all’inizio volevo ammazzarmi. Ti trovi a 24 anni con la vita scombussolata dalla mattina alla sera, vorresti cominciare a lavorare e invece devi fare palestra 5 ore al giorno. Poi cosa è cambiato? Avevo di fianco persone molto forti, i miei amici, la mia ragazza, soprattutto mio padre. Continuava a propormi cose che io rifiutavo, finché un giorno mi chiese: «perché non torni ad andare in barca a vela?» Io sulla barca di famiglia non ci volevo tornare. O trovo una barca in cui posso muovermi come prima, andare da solo, guidare, o altrimenti lo sforzo è maggiore del beneficio. Parte così l’avventura del nuovo catamarano. L’abbiamo costruito a Dervio, sul lago di Como, su progetto di mio padre ingegnere. Io esprimevo delle esigenze: voglio passare di qua, vo- Andrea Stella al timone del suo catamarano: 7,5 x 17,5 metri alla portata di disabile glio questi spazi, e per risolvere il problema della carrozzina abbiamo creato dei passaggi più agevoli, più funzionali e più semplici anche per le persone normali. Poi l’avete messa in mare. Il primo progetto è stato il ritorno in America, proprio a Miami, con Il pane di Maiolo Il cd di “Tempi” Primo appuntamento romagnolo per il “Pane di Maiolo” che, a due settimane dal passaggio in Romagna del Comune, torna per il quinto anno al Meeting. Oggi pomeriggio, nel Villaggio Ragazzi, lo staff promotore del noto pane proporrà ai bambini “Mani in pasta”, il progetto che ha dato la possibilità a scolaresche e visitatori del Museo del pane di realizzare con le proprie mani una pagnotta di pane casereccio. I piccoli apprendisti fornai saranno guidati anche quest’anno dalle Maestre del pane, le massaie di Maiolo che custodiscono il sapere tradizionale alla base di questo antico alimento. Il cd “Mi tierra. Amor y canto” (edito da “Tempi” e acquistabile sul sito di Itaca Libri e alla libreria del Meeting), presentato ieri in fiera, raccoglie sedici titoli della tradizione spagnola. La voce di Manoli Ramirez de Arellano e la musica degli artisti che la affiancano, danno fiato e cuore ai bei testi scelti. Tante le suggestioni che arrivano da un panorama variegato: dalla Castilla alla Catalunia ai Paesi Baschi, dalla tradizione ebraica all’Andalusia, con contaminazioni qua e là di fado e flamenco. Il cd è accompagnato da un libretto con testi e traduzione la cui prefazione è firmata da Javier Prades. Soldini. Che cosa ha significato? Per me la chiusura di un cerchio, per tutti che è più facile per un disabile attraversare l’oceano che Milano con l’autobus! Da qui l’idea dell’associazione? Ci siamo chiesti: se per una barca è così semplice, perché per una città è così complicato? A me interessa che una persona nelle mie condizioni possa prendere il bus, il treno, avere una vita normale. Perché oggi porti in barca i disabili con te? Ho vinto dei miei limiti e ho pensato che questa esperienza potesse essere utile anche per altre persone. Quest’anno abbiamo navigato 70 giorni per 7 tappe italiane. Lo chiamiamo “Spirito libero”. Un progetto che non si ferma qui. Da 5 anni facciamo seminari nelle università per far capire che progettare acccessibile è un’opportunità per rendere più belli e funzionali i prodotti di tutti. Invenzioni come il Pos, gli sms e il telecomando vengono dalla risposta a esigenze di disabili. La prossima sfida è il progetto della casa completamente accessibile. Lorenzo Margiotta