Density Functional Theory “Novel Hybrid Anions for Next Generation Ionic Liquid: A DFT study” Dr. Marco Carboni – “La Sapienza”, Dip. Chimica, Rome, Italy Dr. Sergio Brutti – UniBas, Dip. Scienze, Potenza, Italy Dr. Riccardo Spezia – LAMBE UMR 8586 CNRS, University of Evry, France UniBas – Potenza – 09/04/2014 Programma del seminario PARTE PRIMA • • Introduzione: il ruolo del DFT nella ricerca scientifica • • Equazione di Schröedinger • Funzionale di scambio e correlazione Esempio di studio: «Ammonia synthesis from first-principles calculations» Density Functional Theory: dalla funzione d’onda alla densità elettronica PARTE SECONDA • • Accumulatori Li-ion «Novel hybrid anions for next generation ionic liquid: a DFT study” UniBas – Potenza – 09/04/2014 DFT nella ricerca scientifica Comprendere e controllare le proprietà della materia in scala atomica o molecolare Identificare le soluzioni alle equazioni fondamentali che descrivono la natura quantistica di atomi o molecole 9000 12.8% ALTRO ARTICOLI - DFT 8000 7000 6000 5000 4000 3000 5.7% BIOLOGIA CHIMICA 38.2% 6.2% SCIENZE COMPUTAZIONALI 8.4% INGEGNERIA 2000 1000 0 FONTE: WWW.SCOPUS.COM 11.4% SCIENZE DEI MATERIALI FISICA E ASTRONOMIA 17.3% UniBas – Potenza – 09/04/2014 DFT nella ricerca scientifica • Rappresenta, ad oggi, il miglior metodo per computare la struttura elettronica della materia • È applicabile sia ad atomi, molecole, solidi ma anche a nuclei, quanti di materia e fluidi • È in grado di fornire le proprietà dello stato fondamentale del sistema in esame a partire dalla densità elettronica • In chimica permettegeometrica di prediredella numerose proprietà delle molecole: Ottimizzazione struttura • Energie di ionizzazione, di legame, dei cambiamenti di fase, di punto zero ecc. Proprietà elettriche e magnetiche Frequenze di vibrazione Avanzamento, stati di transizione e velocità delle reazioni chimiche DFT è stato generalizzato per poter prevedere le proprietà delle fasi Struttura periodica, parametri reticolari, struttura cristallina e trasformazioni di fase condensate: Proprietà superficiali: rilassamento, energia, ricostruzione e adsorbimento UniBas – Potenza – 09/04/2014 DFT nella ricerca scientifica COSA IL DFT NON È IN GRADO DI STUDIARE? • I calcoli DFT sono un’approssimazione e non la soluzione esatta dell’eq. di Schröedinger Hψ = Eψ • L’accuratezza del risultato è minore per gli stati elettronici eccitati: il teorema di Hohenberg-Kohn è applicabile solo agli stati fondamentali • DFT tipicamente sottostima la Band Gap Energy (fino ad 1 eV) per materiali isolanti o semiconduttori: il funzionale di scambio e correlazione fornito da Kohn e Sham non riesce a descrivere con accuratezza i continui di energia • Scarsa accuratezza nel valutare le energie a lungo raggio (Forze di Van der Waals) dovute a fluttuazioni elettroniche • Valutare i costi computazionali: ottenere le giuste informazioni da un numero UniBas – Potenza – 09/04/2014 di atomi limitato Ammonia Synthesis from First-Principles Calculation* Studio DFT sulla velocità della reazione di produzione di NH 3 N2 + 3H2 ⇆ 2NH3 • • • • Ru, Fe cat. T=500°C, P=200-250 Atm Combinazione di calcoli DFT con un semplice modello di microcinetica Studio dell’attività catalitica delle nanoparticelle di Ru Identificazione e studio DFT di due differenti siti catalitici attivi: STEP SITES e CLOSE-PACKED (001) SURFACE (TERRACE) Minore grado di coordinazione per gli atomi che si trovano negli STEP SITES *Honkala et al.; Science 307 (2005) 555-558 UniBas – Potenza – 09/04/2014 Ammonia Synthesis from First-Principles Calculation* Studio DFT sulla velocità della reazione di produzione di NH 3 N2 + 3H2 ⇆ 2NH3 • • • • • Ru, Fe cat. T=500°C, P=200-250 Atm Lo stadio lento è la rottura del legame N≡N 12 differenti intermedi di reazione Minore energia di attivazione richiesta per gli STEP SITES Correlazione diretta tra attività catalitica e grado di coordinazione Previsione dettagliata della forma delle nano-particelle per aumentare la produttività *Honkala et al.; Science 307 (2005) 555-558 UniBas – Potenza – 09/04/2014 Equazione di Schröedinger Descrizione di un insieme ben definito di atomi (molecole isolate, cristalli di un materiale ecc.) Conoscere l’energia del sistema e le sue variazioni a seguito di spostamenti atomici APPROSSIMAZIONE DI BORN-OPPENHEIMER a) b) È possibile individuare una porzione limitata di spazio D nella quale i nuclei sono confinati le funzioni d'onda elettroniche non variano in maniera sensibile per piccoli spostamenti dei nuclei, all'interno del dominio D Risolvere, fissando le posizioni dei nuclei, le equazioni che descrivono il moto degli elettroni Ricercare l’energia minima per quella configurazione (graund state) UniBas – Potenza – 09/04/2014 Equazione di Schröedinger Descrizione di un insieme ben definito di atomi (molecole isolate, cristalli di un materiale ecc.) Conoscere l’energia del sistema e le sue variazioni a seguito di spostamenti atomici APPROSSIMAZIONE DI BORN-OPPENHEIMER 𝒎𝒂𝒔𝒔𝒂 𝒑𝒓𝒐𝒕𝒐𝒏𝒆 ≃ 𝟏𝟖𝟎𝟎 𝒎𝒂𝒔𝒔𝒂 𝒆𝒍𝒆𝒕𝒕𝒓𝒐𝒏𝒆 Gli elettroni rispondono più repentinamente alle variazioni chimiche (altri atomi e molecole) e fisiche (pressione, temperatura, campi elettrici e magnetici) che avvengono nel loro intorno Protone Elettrone UniBas – Potenza – 09/04/2014 Equazione di Schröedinger • Considero una distribuzione di M nuclei in differenti posizioni aventi coordinate R1, R2, ……, RM • Posso esprimere l’energia dello stato fondamentale come funzione della posizione dei nuclei E (R1, R2, ……, RM) Adiabatic Potential Energy Surface Come cambia l’energia del sistema se si modificano le posizioni degli atomi? 𝙃𝟁 = 𝙀𝟁 Indipendente dal tempo 𝑖ħ 𝜕ψ = Hψ 𝜕𝑡 H = operatore Hamiltoniano ψ = set di soluzioni (autostati) dell’Hamiltoniano Ogni soluzione 𝝍n ha un autovalore associato En che soddisfa l’equazione agli autovalori UniBas – Potenza – 09/04/2014 Equazione di Schröedinger • Siamo in grado di risolvere esattamente l’equazione di Schröedinger per sistemi studiati ad hoc come la particella nella scatola, l’oscillatore armonico e l’atomo idrogenoide • trovare l’energia di un sistema avente M atomi e N nuclei ħ − 2𝑚 ħ − 2𝑚 𝑁 𝑖=1 𝑉 𝑁 𝑖=1 𝑁 2 𝑖=1 𝛻𝑖 = 𝑁 𝑁 𝛻𝑖2 + 𝑖=1 𝑁 𝑉 𝑟𝑖 + 𝑖=1 𝑈 (𝑟𝑖 , 𝑟𝑗 ) ψ = 𝐸 ψ 𝑖=1 𝑗>𝑖 energia cinetica degli elettroni 𝑟𝑖 = interazione elettrostatica tra l’i-esimo elettrone e i nuclei 𝑗>𝑖 𝑈 (𝑟𝑖 , 𝑟𝑗 ) = energia di interazione tra differenti elettroni ψ = funzione d’onda elettronica che dipende dalle tre coordinate spaziali dallo spin degli N elettroni m = massa dell’elettrone E = energia dello stato fondamentale ψ= ψ(r1,…,rn) UniBas – Potenza – 09/04/2014 Equazione di Schröedinger − ħ 2𝑚 𝑁 𝑁 𝛻𝑖2 + 𝑖=1 𝑁 𝑉 𝑟𝑖 + 𝑖=1 𝑈 (𝑟𝑖 , 𝑟𝑗 ) ψ = 𝐸 ψ 𝑖=1 𝑗>𝑖 • ψ = funzione d’onda elettronica. È funzione di ognuna delle 3 coordinate spaziali (tralasciando lo spin elettronico) di ognuno degli N elettroni. ψ = ψ(𝑟1 , … , 𝑟𝑁 ) • È possibile approssimare la funzione d’onda ψ come prodotto delle funzioni d’onda di ogni singolo elettrone ψ = ψ1 𝑟 ψ2 𝑟 , … , ψ𝑁 (𝑟) • Il numero dei nuclei M è sensibilmente minore del numero degli elettroni 𝑵>𝑴 ψ =funzione di 3N variabili Per la CO2 la ψ ha 66 dimensioni Nanocluster 100 atomi di Pt la ψ ha oltre 23000 dimensioni!!! UniBas – Potenza – 09/04/2014 Equazione di Schröedinger − ħ 2𝑚 𝑁 𝑁 𝛻𝑖2 + 𝑖=1 𝑁 𝑉 𝑟𝑖 + 𝑖=1 𝑈 (𝑟𝑖 , 𝑟𝑗 ) ψ = 𝐸 ψ 𝑖=1 𝑗>𝑖 • 𝛻 2 operatore laplaciano: agisce sulle funzioni d’onda che descrivono il moto degli elettroni 2 𝛻 = 1 𝜕 2 𝜕 𝑟 𝑟 2 𝜕𝑟 𝜕𝑟 + 1 𝜕 𝜕 𝑠𝑖𝑛𝜗 𝑟 2 𝑠𝑖𝑛𝜗 𝜕𝜗 𝜕𝜗 + 1 𝜕2 𝑟 2 𝑠𝑖𝑛2 𝜗 𝜕𝜑2 • 𝑉(𝑟𝑖 ) operatore di energia potenziale di tipo attrattivo (interazione nucleo-elettrone) V 𝑟𝑖 = 𝑍𝑟 2 − 𝑟 (valida solo per l’atomo idrogenoide) • 𝑈(𝑟𝑖 , 𝑟𝑗 ) operatore di energia potenziale di tipo repulsivo (interazione elettroneelettrone): per esplicitare questo termine bisogna conoscere simultaneamente le funzioni d’onda (e quindi le coordinate) di tutti gli elettroni considerati, mentre siamo in grado di conoscere solo le probabilità che N elettroni abbiano coordinate r1,…,rN UniBas – Potenza – 09/04/2014 Equazione di Schröedinger − ħ 2𝑚 𝑁 𝑁 𝛻𝑖2 + 𝑖=1 𝑁 𝑉 𝑟𝑖 + 𝑖=1 𝑈 (𝑟𝑖 , 𝑟𝑗 ) ψ = 𝐸 ψ 𝑖=1 𝑗>𝑖 • L’equazione di Schröedinger per sistemi reali non è risolubile esattamente ma esistono numerosi metodi approssimati che permettono di dare una stima delle energie dei sistemi attraverso operazioni iterative Metodo variazionale (LCAO – Linear Combination Atomic Orbitals) Metodo di Hartree-Fock (SCF – Self Consistent Field) Teoria delle perturbazioni Funzionale di Densità (DFT) UniBas – Potenza – 09/04/2014 Density Functional Theory Dalla funzione d’onda alla densità elettronica • Approccio differente rispetto ai classici metodi della Fisica della materia e della Chimica quantistica (metodo H-F) • La grandezza fisica fondamentale non è più la funzione d’onda complessiva del sistema ψ = ψ 𝑟1 , … , 𝑟𝑁 • Il punto chiave è invece la densità di carica elettronica 𝒏(𝒓) che dipende solamente da 3 variabili (che definiscono il vettore 𝑟) a prescindere dal numero di elettroni • 𝒏(𝒓) contiene tutte le quelle informazioni che possono essere ricavate dalla funzione d’onda ψ soluzione dell’equazione di Schröedinger UniBas – Potenza – 09/04/2014 Density Functional Theory Dalla funzione d’onda alla densità elettronica ψ∗𝑖 (𝑟)ψ𝑖 (𝑟) 𝑛 𝑟 =2 𝑖 • La sommatoria corre lungo tutte le funzioni d’onda degli stati occupati dagli elettroni • ψ∗𝑖 (𝑟)ψ𝑖 (𝑟) rappresenta la probabilità che un elettrone, descritto dalla sua funzione d’onda, possieda coordinate 𝑟 • Il fattore 2 è dovuto al Principio di esclusione di Pauli, (effetto quantistico) • Non si conosce 𝑛 𝑟 in quanto non sono note le ψ . È sufficiente però determinare 𝑛 𝑟 invece delle ψ per determinare l’energia dello stato fondamentale del sistema • Questo ruolo della densità elettronica 𝑛 𝑟 è stato definito da due teoremi (1964) formulati da Kohn (Premio Nobel per la Chimica del 1998) e Hohenberg e dallo sviluppo di un set di equazioni (1965) derivate da Kohn e Sham UniBas – Potenza – 09/04/2014 Density Functional Theory Primo Teorema di Hohenberg e Kohn L’energia dello stato fondamentale dell’equazione di Schröedinger è definita da un unico funzionale della densità elettronica • Esiste una stretta relazione tra la funzione d’onda dello stato fondamentale e la densità elettronica dello stesso stato • Per funzione 𝑦 = 𝑓(𝑥) si intende una regola matematica 𝑓 che da una variabile 𝑥 permette di ottenere un numero 𝑦 1 8 • Per funzionale 𝐹 𝑦 invece permette di trovare un numero 𝐹 da una funzione 𝑦 𝑓 𝑥 = 𝑥2 + 1 𝐹 𝑦 = 𝑓 𝑥 𝑑𝑥 𝐹 𝑦 = 3 −1 UniBas – Potenza – 09/04/2014 Density Functional Theory Primo Teorema di Hohenberg e Kohn L’energia dello stato fondamentale dell’equazione di Schröedinger è definita da un unico funzionale della densità elettronica • Questo teorema ci permette di affermare che la densità elettronica dello stato fondamentale determina in maniera univoca tutte le proprietà, includendo sia l’energia 𝐸 che la funzione d’onda ψ dello stato fondamentale 𝑬[𝒏 𝒓 ] • 𝑬[𝒏 𝒓 ] è definito da sole tre coordinate spaziali • Il teorema afferma che esiste un funzionale di densità in grado di risolvere l’equazione di Schröedinger ma non da informazioni sulla sua espressione UniBas – Potenza – 09/04/2014 Density Functional Theory Secondo Teorema di Hohenberg e Kohn La densità elettronica che minimizza l’energia di tutto il funzionale è la vera densità elettronica che corrisponde alla completa soluzione dell’equazione di Schröedinger • Se fosse nota la vera forma del funzionale 𝑬[𝒏 𝒓 ], si potrebbe variare la densità elettronica 𝒏 𝒓 affinché l’energia del funzionale sia minimizzata (Principio Variazionale) • Scriviamo il funzionale descritto dal teorema H-K in termini di funzioni d’onda monoelettronica ψ𝑖 ricordando che queste funzioni ci permettono di individuare la densità elettronica 𝒏 𝒓 𝐸 ψ𝑖 = 𝐸𝑁𝑂𝑇𝐴 ψ𝑖 + 𝐸𝑋𝐶 ψ𝑖 UniBas – Potenza – 09/04/2014 Density Functional Theory Secondo Teorema di Hohenberg e Kohn 𝐸 ψ𝑖 𝐸𝑁𝑂𝑇𝐴 ψ𝑖 • • • • ħ2 − 𝑚 ħ2 =− 𝑚 ∗ ψ𝑖 𝛻 2 ψ𝑖 𝑑 3 𝑟 𝑖 ∗ ψ𝑖 𝛻 2 ψ𝑖 𝑑 3 𝑟 𝑖 𝑉 (𝑟)𝑛(𝑟)𝑑 3 𝑟 𝑒2 2 𝐸𝑖𝑜𝑛 𝑛 𝑟 𝑛 𝑟′ 𝑟−𝑟 ′ • 𝐸𝑋𝐶 ψ𝑖 = 𝐸𝑁𝑂𝑇𝐴 ψ𝑖 𝑑 3 𝑟𝑑 3 𝑟′ + + 𝐸𝑋𝐶 ψ𝑖 2 𝑒 𝑉(𝑟)𝑛(𝑟)𝑑 3 𝑟 + 2 𝑛 𝑟 𝑛 𝑟′ 3 3 𝑑 𝑟𝑑 𝑟′ + 𝐸𝑖𝑜𝑛 ′ 𝑟−𝑟 Energia cinetica elettronica Interazione tra elettroni e nuclei Interazione Coulombica tra coppie di elettroni Interazione Coulombica tra coppie di nuclei funzionale di scambio e correlazione che include tutti gli effetti quanto-meccanici UniBas – Potenza – 09/04/2014 Density Functional Theory Equazioni di Kohn e Sham 𝐸 ψ𝑖 = 𝐸𝑁𝑂𝑇𝐴 ψ𝑖 + 𝐸𝑋𝐶 ψ𝑖 Cosa si deve conoscere per poter trovare le soluzioni ad energia minima di questo funzionale? Kohn e Sham mostrarono che per esprimere la corretta densità elettronica si può utilizzare un set di equazioni in cui ogni equazione coinvolge un solo elettrone ħ2 2 − 𝛻 + 𝑉 𝑟 + 𝑉𝐻 𝑟 + 𝑉𝑋𝐶 𝑟 𝜓𝑖 𝑟 = 𝜀𝑖 𝜓𝑖 (𝑟) 2𝑚 • Queste equazioni ricordano le stesse utilizzate nell’equazione di Schröedinger completa ad eccezione della sommatoria in quanto le equazioni Kohn-Sham sono funzioni d’onda a singolo elettrone che dipendono solo da 3 variabili spaziali 𝜓𝑖 (𝑟) UniBas – Potenza – 09/04/2014 Density Functional Theory Equazioni di Kohn e Sham ħ2 2 − 𝛻 + 𝑉 𝑟 + 𝑉𝐻 𝑟 + 𝑉𝑋𝐶 𝑟 𝜓𝑖 𝑟 = 𝜀𝑖 𝜓𝑖 (𝑟) 2𝑚 • 𝑉 𝑟 èla parte conosciuta del funzionale energetico totale che appare anche nell’equazione di Schröedinger totale (interazione un elettrone e una distribuzione data di nuclei) • 𝑉𝐻 𝑟 è definito poteziale di Hartree 𝑛(𝑟 ′ ) 3 2 𝑉𝐻 𝑟 = 𝑒 𝑑 𝑟′ 𝑟 − 𝑟′ Repulsione Coulombica tra un solo elettrone (equazioni Kohn-Sham) e la densità elettronica totale definita da tutti gli elettroni del sistema Questo potenziale considera anche i contributi di auto-interazione perché l’elettrone singolo è anche parte della densità elettronica UniBas – Potenza – 09/04/2014 Density Functional Theory Equazioni di Kohn e Sham ħ2 2 − 𝛻 + 𝑉 𝑟 + 𝑉𝐻 𝑟 + 𝑉𝑋𝐶 𝑟 𝜓𝑖 𝑟 = 𝜀𝑖 𝜓𝑖 (𝑟) 2𝑚 • Il termine di auto-interazione è di natura non classica e la sua correzione, insieme a tutti gli altri effetti quantistici sono contemplati nel funzionale di scambio e correlazione 𝑉𝑋𝐶 𝑟 𝑉𝑋𝐶 𝑟 = 𝛿𝐸𝑋𝐶 (𝑟) 𝛿𝑛(𝑟) • 𝑉𝑋𝐶 𝑟 è definito come il funzionale derivativo dell’energia di scambio e correlazione 𝐸𝑋𝐶 (𝑟) UniBas – Potenza – 09/04/2014 Density Functional Theory Metodo iterativo • Per risolvere le equazioni Kohn-Sham si deve definire il potenziale di Hartree 𝑉𝐻 𝑟 ma questo richiede di conoscere la densità elettronica 𝑛(𝑟) 𝑉𝐻 𝑟 = 𝑒 2 𝑛(𝑟 ′ ) 3 𝑑 𝑟′ 𝑟 − 𝑟′ • Per conoscere la densità elettronica devo poter risolvere le equazioni Kohn-Sham ħ2 2 − 𝛻 + 𝑉 𝑟 + 𝑉𝐻 𝑟 + 𝑉𝑋𝐶 𝑟 𝜓𝑖 𝑟 = 𝜀𝑖 𝜓𝑖 (𝑟) 2𝑚 ψ𝑖∗ (𝑟)ψ𝑖 (𝑟) 𝑛 𝑟 =2 𝑖 1) Definire una densità elettronica di prova 𝒏𝒑 𝒓 2) Risolvere le Eq. K-S utilizzando la 𝒏 𝒓 di prova 3) Calcolare una nuova densità 𝒏𝑲𝑺 𝒓 elettronica attraverso le 𝝍𝒊 𝒓 ottenute risolvendo le Eq. K-S 4) Confrontare le due densità elettroniche 𝒏𝒑 𝒓 e 𝒏𝑲𝑺 𝒓 : se coincidono sono quelle dello stato fondamentale, in caso contrario bisogna implementare 𝒏𝒑 𝒓 e procedere in modo iterativo UniBas – Potenza – 09/04/2014 Density Functional Theory Funzionale di scambio e correlazione 𝐸 ψ𝑖 = 𝐸𝑁𝑂𝑇𝐴 ψ𝑖 + 𝐸𝑋𝐶 ψ𝑖 • Per risolvere le eq. K-S si deve conoscere il funzionale di scambio e correlazione 𝑬𝑿𝑪 𝝍𝒊 • La forma di 𝐸𝑋𝐶 ψ𝑖 è nota solo nel caso di un gas elettronico uniforme 𝑛 𝑟 = 𝑐𝑜𝑠𝑡𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑉𝑋𝐶 𝑟 = 𝑒𝑙𝑒𝑐𝑡𝑟𝑜𝑛 𝑔𝑎𝑠 𝑉𝑋𝐶 [𝑛 𝑟 ] 𝑉𝑋𝐶 𝑟 = 𝛿𝐸𝑋𝐶 (𝑟) 𝛿𝑛(𝑟) Approssimazione di densità locale (LDA) Il funzionale LDA assume che la densità di energia di scambio e correlazione in ogni punto dello spazio sia uguale alla densità di energia di scambio e correlazione di un gas elettronico omogeneo di densità pari a quella locale del punto Approssimazione di gradiente generalizzato (GGA) È ancora di tipo locale ma tiene conto del gradiente della densità nelle medesime coordinate UniBas – Potenza – 09/04/2014 Accumulatore agli ioni Litio L i O O Co e e L i O O Co O L i O L i O O Co e O Co e LiCoO2 – catodo (+) Anodo di grafite (-) Elettrolita non acquoso UniBas – Potenza – 09/04/2014 Accumulatore agli ioni Litio UniBas – Potenza – 09/04/2014 Accumulatore agli ioni Litio UniBas – Potenza – 09/04/2014 Liquidi ionici I liquidi ionici sono composti chimici costituiti esclusivamente di ioni e di loro combinazioni, ma a differenza dei Sali, sono liquidi a temperatura ambiente anche senza la presenza di un solvente molecolare RTIL – Liquidi Ionici a Temperatura Ambiente Principali impieghi Solventi industriali Elettrolita per celle elettrochimiche Lubrificanti Trasferitori di calore Catalisi enzimatica Principali proprietà chimico-fisiche Basso punto di fusione Elevata conducibilità ionica Stabilità termica elettrochimica Bassa pressione di vapore Scarsa infiammabilità Viscosità modulabile ed «Novel hybrid anions for next generation ionic liquid» Obiettivi della ricerca Modellizzare anioni ibridi organici/inorganici derivati dal 𝑃𝐹6− Sviluppo di sali di litio e liquidi ionici attraverso opportune vie di sintesi Caratterizzazione di queste sostanze e studio elettrochimico in dispositivi Liion Computazion e teorica Sintesi degli anioni Test di laboratorio UniBas – Potenza – 09/04/2014 «Novel hybrid anions for next generation ionic liquid» Obiettivi computazionali Identificare la giusta conformazione e configurazione anionica Localizzare il sito e il grado di coordinazione con il quale il catione di litio si aggreghi all’anione Valutare l’energia di ionizzazione per stimare la robustezza elettrochimica Calcolare l’energia di dissociazione della coppia ionica per garantire un’elevata conducibilità Valutare le costanti di equilibrio di alcune reazioni collaterali che avvengono nei dispositivi li-ion Struttura anionica Struttura della coppia ionica Energie di ionizzazione Energie di dissociazione Reazioni chimiche UniBas – Potenza – 09/04/2014 «Novel hybrid anions for next generation ionic liquid» _ Anione (C2F5)3PF3 FAP – Fluoro Alchil Fosfati Ampia finestra di stabilità elettrochimica Sostituzione di tre legame P–C con gruppi analoghi -(C2F5) Anione non coordinante Resistente all’idrolisi Immiscibile con l’acqua J.S. Gnanaraj et al.; Electrochem. Communic. 5, 11, 946-951 (2003) J.S. Gnanaraj et al. J. Electrochem. Soc. 2003 150, 4, A445-A454 (2003) N.V. Ignat’ev et al.; J. of Fluorine Chem. 126, 1150-1159 (2005) UniBas – Potenza – 09/04/2014 «Novel hybrid anions for next generation ionic liquid» Derivati dei FAP – Anioni innovativi Sostituenti metil florurati [-(CF3)x] PF6-x(CF3)x _ Sostituenti etil florurati [- (C2F5)x] 0≤X≤6 X=3 PF6-x(C2F5)x _ 0≤X≤4 X=2 UniBas – Potenza – 09/04/2014 «Novel hybrid anions for next generation ionic liquid» Quali sono le configurazioni dei nuovi X,X’ – ASSIALE Y,Y’ – EQUATORIALE FAP? Tutti gli anioni presentano 6 gruppi coordinanti legati all’atomo di fosforo centrale Assumono una configurazione ottaedrica Esistono due differenti configurazioni quando, sull’atomo di P sono legati almeno due sostituenti differenti (2≤X≤4) Le posizioni equatoriali ed assiali non sono più equivalenti quando 2≤X≤4 Sono state investigate 17 differenti strutture UniBas – Potenza – 09/04/2014 «Novel hybrid anions for next generation ionic liquid» Quali sono le configurazioni dei nuovi X,X’ – ASSIALE Y,Y’ – EQUATORIALE FAP? • Sostituenti [-(CF3)x] con X=2 _ Due differenti configurazioni PF4(CF3)2 Configurazione equatoriale-assiale Configurazione assiale-assiale UniBas – Potenza – 09/04/2014 «Novel hybrid anions for next generation ionic liquid» Metodo computazionale Geometria anionica: • B3LYP/6-311+g* • B97D/6-311+g* • Scansione energetica dell’angolo diedro • Analisi NBO (Natural Bond Orbital) Geometria della coppia ionica: • B3LYP/6-311+g* • B97D/6-311+g* • 211 differenti siti a coordinazione variabile per il catione Li+ • Analisi NBO UniBas – Potenza – 09/04/2014 «Novel hybrid anions for next generation ionic liquid» Eion -(CF3)x / V Eion -(C2F5)x / V X=0 5,79 ----- X=1 5,59 5,42 X=2 5,27 5,13 X=3 5,04 4,99 X=4 4,58 4,69 X=5 4,39 ----- X=6 4,40 ----- Energia di ionizzazione anionica 𝑭𝑨𝑷𝒔− → 𝑭𝑨𝑷𝒔 + 𝒆− • 𝑬𝒊𝒐𝒏 = 𝑬𝒏𝒆𝒖𝒕𝒓𝒐 − 𝑬𝒂𝒏𝒊𝒐𝒏𝒆 • Eion (PF6_) = 5.65 V (valore di letteratura) • 9 differenti funzionali/6-311+g* B3LYP, B97D, VSXC, HCTH, M06L, O3LYP, TPSS, BLYP, PBE UniBas – Potenza – 09/04/2014 «Novel hybrid anions for next generation ionic liquid» Ed -(CF3)x / kJ mol-1 Ed -(C2F5)x / kJ mol-1 X=0 553 ----- X=1 516 492 X=2 493 450 X=3 456 388 X=4 438 332 X=5 431 ----- X=6 373 ----- Energia di dissociazione 𝑳𝒊𝑭𝑨𝑷𝒔 → 𝑳𝒊+ + 𝑭𝑨𝑷𝒔− • 𝑬𝒅 = 𝑬𝒄𝒂𝒕𝒊𝒐𝒏𝒆 + 𝑬𝒂𝒏𝒊𝒐𝒏𝒆 − 𝑬𝒏𝒆𝒖𝒕𝒓𝒐 • B3LYP/6-311+g* • B97D/6-311+g* UniBas – Potenza – 09/04/2014 «Novel hybrid anions for next generation ionic liquid» Energia di Ionizzazione vs Energia di Dissociazione • Stabilità elettrochimica > 4 V vs Li+/Li • Ed (LiPF6) = 576 kJ/mol LiCoPO4 / LiMn3/2Ni1/2O4 LiPF6 -(CF3)x -(C2F5)x UniBas – Potenza – 09/04/2014 «Novel hybrid anions for next generation ionic liquid» Reazioni: dissociazione anionica, idrolisi e produzione di HF in dispositivi Li-ion Reazione 1: dissociazione 𝑃𝐹6− → 𝑃𝐹5 + 𝐹 − Reazione 2: idrolisi 𝑃𝐹6− + 𝐻2 𝑂 → 𝑃𝐹5 + 𝑃𝐹3 𝑂 + 3𝐹 − + 2𝐻 + ∆E / kJ mol-1 Kreazione Reazione 1 179 4 10^-32 Reazione 2 1593 8 10^-280 Reazione 3a 80 1 10^-16 Reazione 3b -28 8 10^5 Reazione 3: a) 𝐿𝑖𝑃𝐹6 → 𝑃𝐹5 + 𝐿𝑖𝐹 b) 𝑃𝐹5 + 𝐻2 𝑂 → 𝑃𝐹3 𝑂 + 2𝐻𝐹 UniBas – Potenza – 09/04/2014 Ringraziamenti Prof. Gino Mariotto Dip. di informatica Università degli studi di Verona Dott. Sergio Brutti Dip. di chimica Università degli studi della Basilicata Dott. Riccardo Spezia LAMBE UMR 8586 CNRS Université d’Evry – Val d’Essonne (Francia) UniBas – Potenza – 09/04/2014