anno III
numero 28/29
agosto/settembre 2006
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APPUNTI D’ESTATE
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CoolClub.it
Agosto è il mese più freddo dell’anno. (Pertubazione, Agosto, In circolo, 2002)
È un modo per dire, forse, che in agosto tutto si congela, che la città si svuota della gente, del suo calore, gente impilata
in autostrada verso le mete vacanziere. Forse perché i rapporti e gli amori sono take away, perché il divertimento è quasi
imposto, incasellato in quelle settimane in cui, volenti o nolenti, bisogna divertirsi. Un mese, quello di agosto, dedicato al
disimpegno: si stacca la spina e ci si riconnette col mondo a settembre.
La posta elettronica si riempie di laconici messaggi di auguri di buone vacanze...e ti senti solo.
Tutto fermo, sospeso nella canicola, e tu che aspetti un venticello che arrivi a sollevarti dalla sedia.
Agosto sembra un imbuto: prende tutto e lo svuota di contenuti. La settimana enigmistica raddoppia le vendite, i giornali si
scelgono in base al gadget allegato, le compilation tunza tunza invadono gli stereo, le orecchie; i classici della letteratura
mondiale sono comprati al chilo e abbandonati dopo poche pagine sotto l’ombrellone.
Abbiamo fatto i conti con tutto questo pensando a questo nuovo numero di Coolclub.it.
Abbiamo pensato a un numero da ombrellone, un numero senza pretese, agile da leggere. Ormai è una consuetudine il
legame tra Coolclub.it e la letteratura. Ogni tanto, questa è la terza volta, Coolclub.it stravolge il palinsesto e si trasforma in
Coolibrì.
Coolibrì è un’idea di Dario Goffredo, storica colonna del nostro collettivo redazionale. Coolibrì è una raccolta di racconti
di amici, conoscenti e sconosciuti che decidono di regalarci una storia. Esordienti e firme note insieme giusto per leggere e
niente di più. Appunti d’estate è il nostro invito a fermarsi un attimo. Coolibrì vi offre pillole, piccoli shot da consumare in pochi
minuti. Un inserto che viaggia con Coolclub.it ma che può essere liberato e volare da solo come un piccolo uccellino.
Ne approfittiamo per ringraziare Rossano Astremo, lo staff di Vertigine e di www.musicaos.it per l’aiuto, e tutti i ragazzi, alcuni
per noi senza volto, che hanno contribuito a questo numero.
Nella prima parte del giornale invece, anche per non impegnarci molto e per non stressare molto i nostri collaboratori, abbiamo
raccolto il meglio di un anno di Coolclub.it, da luglio a luglio (la data non è riferita alla data di uscita dell’album ma al mese in
cui è comparso sulle nostre pagine) i dischi che ci sono piaciuti di più, quelli che vanno caricati sull’I.pod prima di partire, quelli
che vi siete persi e che fate ancora in tempo a recuperare. Le ultime pagine sono come sempre dedicate agli appuntamenti
più cool dell’estate pugliese. Questo numero vale doppio, agosto e settembre. Tempo per prendersi una pausa di riflessione
e di riposo. Torneremo ad ottobre e stiamo già pensando a un nuovo giornale, più grande in tutti i sensi. Nel frattempo potete
consultare il nostro sito www.coolclub.it aggiornato con tutte le recensioni dei nuovi dischi, libri e film.
Intanto vi auguriamo e vi auguro buone vacanze, piene di calore, calura e musica.
Osvaldo
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Telefono: 0832303707
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Anno 3 Numero 28/29
agosto/settembre 2006
Iscritto al registro della
stampa del tribunale
di Lecce il 15.01.2004
al n.844
Direttore responsabile
Osvaldo Piliego
Collettivo redazionale
Dario Goffredo,
Pierpaolo Lala, C.
Michele Pierri, Cesare
Liaci, Antonietta
Rosato
APPUNTI D’ESTATE
4-5 Guida
pratica
ai dischi
dell’anno
13 Coolibrì
Ringraziamo Rossano
Astremo e le redazioni
di Blackmailmag.com,
RadioErre di Foggia,
Primavera Radio di
Taranto e Lecce,
Controradio di Bari,
Mondoradio di Tricase
(Le), Ciccio Riccio di
Brindisi, L’impaziente
di Lecce, QuiSalento,
Pugliadinotte.net.
Progetto grafico
dario
Impaginazione
Danilo Scalera
Stampa
Martano Editrice Lecce
Chiuso in redazione
nel giorno più caldo
nell’anno ma ancora
lontani dalle ferie.
Per inserzioni
pubblicitarie e
abbonamenti:
Antonietta Rosato
T 3404722974
[email protected]
39
Appuntamenti
}
APPUNTI D’ESTATE
CoolClub.it C
G UIDA P R ATI C A AI DIS
luglio2005
Porcupine tree
Deadwing
Lava/Warner
Tavola imbandita a festa
per i fans dei Porcupine
Tree!
Il
nuovo
studio
album, pubblicato quasi
in
contemporanea
con
Warszawa, un live registrato
nel 2001 negli studi della
radio di stato polacca, è un
lavoro senza dubbio perfetto:
produzione
d’alto
livello
e
composizioni
davvero
ispirate! Dare alla luce un
album come Deadwing è
stata un’operazione tuttavia
Agosto/Settembre2005
molto rischiosa per i Porcupine
Tree, di quelle che possono
segnare il rapporto di una
band con i propri fans.
È evidente che la recente
collaborazione tra il leader
Steven Wilson e i death
metallers Opeth (il cui
cantante Mikael Akerfeldt,
tra l’altro, ricambia qui
l’ospitata) abbia lasciato il
segno, ma non mancano,
in ogni caso, dei momenti
più sognanti e melodici, più
tipicamente Porcupine Tree.
Attenzione però, perché
non stiamo parlando di un
clamoroso passo falso. I nostri
Deus
Ottobre2005
Pocket Revolution
V2
Era dal lontano 99 che non sentivamo parlare
di loro. La band belga, rimaneggiata nella
formazione, torna dopo The Ideal Crash con
questo nuovo Pocket Revolution. Prima del
trapasso al nuovo millennio ci avevano lasciato
un testamento spiazzante, quasi una riflessione
sul decennio vissuto da assoluti protagonisti
nella scrittura di una nuova grammatica
dell’indie, un rock lontano dai grandi centri,
eclettico, denso di idee, spigoloso. L’idea
che abbiamo avuto dall’inizio, fin dai tempi
del bellissimo Worst Case Scenario del 94 era
quella di un collettivo di musicisti a più voci, una
fucina di idee diverse confluenti in un risultato
sorprendente per quegli anni. La potenza
dirompente del loro sound sembrava sempre
preparare un tracollo che mai arrivava, spinti
fino all’estremo in un equilibrio che li rendeva
rocciosi e fragili allo stesso tempo. E oggi
finalmente la nuova prova sulla lunga distanza. Gli anni sono passati e hanno lasciato
il loro segno anche sui Deus. Barman non è più circondato da una band ma sembra
esserne supportato. Un disco che esalta tutto di lui, l’eclettismo, la voce, le nuove
fascinazioni più elettroniche. Ma lo zoccolo duro, l’anima di quel suono c’è ancora, la
senti fin dalla prima nota e la segui in un disco che sa graffiare e accarezzare. 7 Days,
7 Weeks, primo singolo estratto arriva dopo una circolare e deflagrante apertura e
ci restituisce l’anima melodica della band. A seguire una doppietta che alza tono e
volume prima di una ballata tra elettronica, feedback, delay, che sembra quasi una
filastrocca simil country sognante e acida, straniante in perfetto stile Deus. Tra piani e
forti il disco il disco scorre veloce e vorresti non finisse con la bellissima bossa Nothing
really ends. La nuova formazione convince, interprete nuova di un suono che ancora
si evolve. La sensazione alla fine è quella di un disco che non accetta omologazioni
alle mode correnti, un album con una personalità che ancora ruggisce e ci auguriamo
lo faccia ancora per molto.
O.P.
Ascolta anche:
Sigur Ros - Takk - Capitol
The Magic Numbers - The Magic Numbers - Heavenly
Paul McCartney
Chaos And
Backyard
Emi
Creation
In
The
Quando un artista come Paul McCartney - uno di quei pochi che hanno
cambiato davvero molte cose - ritorna
con un nuovo album, si apre il dibattito su
come sistemarlo dal punto di vista critico.
Sono discorsi che lasciano un po’ il tempo
che trovano. Ognuno ha un disco o una
canzone che ama di più, tra i tanti che
Paul ha scritto e registrato. E non è detto
che siano quelli meglio giudicati dagli
esperti. C’erano “confusione e creatività
nel cortile” della casa dove abitavano
i McCartney. Quanti anni fa? Tanti.
Appena prima che i Beatles mettessero
il mondo sottosopra. La foto di copertina
è di Michael, il fratello di Paul, e risale al
1962. In bianco e nero. Come quasi tutti
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APPUNTI D’ ESTATE
DIS C H I DE L L ’ ANN O
riescono benissimo a sfornare grande
musica anche quando non si autocitano.
E poi il prog, quando è suonato ai massimi
livelli come in questo caso, è sempre
musica affascinante. Ricca di suggestioni
soprattutto, come anche di atmosfere
complesse e di intriganti intrecci.
Comunemente si associa però a questo
stile un gusto retrò.
È vero, ma, mai come questa volta in
Deadwing, i Porcupine Tree sono sembrati
così proiettati verso il futuro.
E pur convenendo che questo sia rock
destinato ad un pubblico adulto, non si
può dire che non riesca ad affascinare
anche le generazioni più giovani.
Camillo Fasulo
le immagini dei Beatles prima maniera. Qui
scatta il primo messaggio subliminale. È
un po’ difficile spiegare a chi non l’abbia
vissuto cosa è stato il terremoto provocato
da questi quattro ragazzi. È qualcosa che
le persone della mia generazione portano
inciso a fuoco nel cuore e nella mente.
Molto semplicemente e senza tanti giri
di parole: Chaos And Creation In The
Backyard è il più beatlesiano tra gli album
di Paul McCartney. Ed è anche - senza
timore di sbilanciarsi, chi se ne importa! - il
più bello, ispirato e coinvolgente tra i tanti
che questo straordinario personaggio ha
pubblicato. Lascio a chi conosce i Beatles
il piacere sottile di individuare i segnali
e i rimandi alla loro storia musicale che
emergono nell’album. Ne segnalo uno
soltanto: la chitarra acustica di Jenny Wren,
che non può non ricordare Black- Bird, così
come il duduk che ne riprende la melodia
rimanda al corno di For No One su Revolver.
I passaggi dell’acustica li spiega lo stesso
Paul nel documentario del DVD che è
inserito in un’edizione speciale dell’album,
ma non pensate che Chaos And Creation
sia un mero riandare al passato. Qui ci
sono canzoni di Paul per il 2006. Con una
malinconia sottile e penetrante. Qualcosa
che ha certamente a che vedere con i
capelli grigi, con le rughe che gli segnano
il volto, con un’invincibile nostalgia per
quel cortile, per gli anni turbinosi della
beatlemania, per John e George che non ci
sono più. Perfino una canzone tipicamente
McCartney come English Tea - un quadretto
alla When I’m Sixty-Four, per intenderci – è
carica di uno spleen che raramente si è
sentito nella sua musica. Non c’è una nota
di troppo, in questo disco. Non c’è una
parte vocale sbagliata. Paul ha suonato
quasi tutto e un riconoscimento speciale
va a Nigel Godrich, che si conferma come
Novembre2005
Ascolta anche :
Stephen Malkmus - Face the truth
- Matador
Scout Niblett - Kidnapped by Neptune
- Too pure Lain/
Goodfellas
Sufjan
Stevens -
Come on feel
the Illinoise Rough Trade
uno dei migliori produttori in circolazione.
Aveva ragione George Martin quando
ha fatto il suo nome a Paul... questo è
quel che accade quando due “menti” si
incontrano!
Giancarlo Susanna
Ascolta anche:
Piers Faccini - Leave No trace - Ird
Black Rebel
Motorcycle
Club - Howl
- Echo/Self
Bloc Party
Silent alarm
V2 records
Sono senza dubbio i caposcuola
della vendetta del brit pop targato
2000. Scoperti dai Franz Ferdinand
dopo appena un EP e un album
in studio hanno conquistato un
po’ tutti. Sul loro talento e le loro
possibilità future ci sono pochi
dubbi e chi li ha ascoltati dal
vivo se ne sarà reso conto. Sono
decisamente superiori alla media
e Silent alarm si candida ad essere
uno dei migliori prodotti dell’indie
rock anglosassone di quest’anno.
Vuoi perché hanno dalla loro un
cantante e front man come Kele
Okeleke capace di fondere in se il
fascino e il carisma di un Morrissey
pur
mantenendo
inalterata
la
propria
apprezzabilissima
personalità. Vuoi perché sono
stati capaci di regalarci 13 pezzi
da 90, dall’iniziale Like eating
glass (che conserva in se tutta la
ferocia tagliente dei peggiori anni
’80, nella batteria serrata e nelle
chitarre sferraglianti) all’irresistibile
Banquet, uno dei migliori singoli
UK in assoluto, dal dark rivisitato in
chiave Joy Division di She’s hearing
voices e Prince of gas, fino a brani
“rallentati”, oscuri e a tratti ipnotici
come So here we are, Pioneers,
Plans e Compliments. L’animo più
pop prevale in pezzi come This
modern love. Indispensabile per
tutti i cultori dell’indie e per tutti
quelli che si strappano i capelli e si
scatenano in pista con la musica
degli anni ’80.
Rakelman
Ascolta anche:
Neil Young - Prairie Wind - Reprise
Baustelle - La malavita - Atlantic
Depeche
Mode
Architecture in Helsinki - In case we
die - Moshi moshi
- Playing
the angel
- Mute
records
C
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Dicembre2005
Arab Strap
The Last Romance
Chemikal Underground
Dal 1995 sono uno di quei gruppi capaci
di lasciare il segno ogni volta che mette
in musica qualcosa, lo hanno fatto nel
corso di questi anni con sei album che
non sono fatti di semplici canzoni ma di
vita, di letteratura, nichilismo. La speciale
sinergia che scorre tra Aidan Moffat e
Malcom Middleton produce qualcosa
di semplicemente speciale, immediato,
a suo modo unico. Le chitarre di
Middleton cesellano con chiarezza e
Cat Power
misura i testi clinici, cinici, romantici e
malinconici di Aidan, l’utilizzo di una
timida elettronica in alcuni precedenti
episodi era come una tela bianca su
cui dipingere emozioni. La formazione
a due, con alterni ospiti a completare
le opere, rende gli Arab Strap il gruppo
dell’intimità, quella tradita, nascosta
violata e offesa. Con questo nuovo The
Last Romance riescono ad andare oltre:
oltre le aspettative, oltre se stessi. Questo
album è diverso, più rock, conciso (dura
poco più di 35 minuti), suonato ( alcune
batterie sono state registrate dallo stesso
Aidan Moffat) lancinante ma più positivo
APPUNTI D’ ESTATE
allo stesso tempo. La voce di Moffat è
sempre in bilico, tra melodie accennate
e recitati, Middleton si muove tra
arpeggi, feedback, schitarrate. La cura
di alcuni arrangiamenti quasi orchestrali
li rende più accessibili e per questo non
necessariamente pop ma semplicemente
più godibili. Dopo le esperienze soliste,
dopo il ritorno a Chemikal Underground,
gli Arab Strap tornano insieme, con
questo “ultimo romanzo”. Avvincente,
avvolgente, maturo (Confessions of a
Big Brother), romantico (Come around
and love me), timido (Don’t ask me
to dance) The Last Romance è bello
come l’innamoramento, una folgorante
manciata di momenti indimenticabili
destinati a consumarsi presto e per
questo da godere al massimo secondo
dopo secondo.
O.P.
Ascolta anche:
The Fall - Heads roll - Slogan Sanctuary
Babyshambles - Down in Albion Rough trade
Milaus - jjj - Black candy
Gennaio2005
The greatest
Matador Records
Col suo ultimo tour italiano Cat Power
aveva diviso tutti. Era spesso salita sul
palco ubriaca, iniziando a suonare dieci
pezzi senza finirne uno, lamentandosi, tra
un “sorry” e un altro, di non riuscire ad
avere un uomo o la prescrizione per il
Valium. Molta gente, infastidita da tanta
“mancanza di professionalità”, se n’era
tornata a casa dopo il terzo pezzo, senza
conoscere la commozione di chi ha visto
la Signorina Marshall concludere il suo
show cantando seduta tra il pubblico
o stesa per terra a firmare gli autografi.
A tre anni di distanza da tali eventi,
ecco il suo settimo album, destinato
probabilmente a dividere tutti un’altra
volta. Ci vada piano chi ha amato i suoi
primi tre dischi, perché potrebbe storcere
il naso sentenziando un piegarsi dall’indie
al pop. Si avvicinino invece senza timore
quanti si sono innamorati della sua dolce
malinconia da Moon pix in poi, ma
lo facciano comunque con cautela,
perchè la Cat Power di The Greatest,
avvolta da un elegante veste soul che
mette in risalto tutta la bellezza della
sua voce rauca, è pressoché inedita.
Canzoni che profumano di anni sessanta,
orecchiabili, efficaci nella loro semplicità,
raffinate ma non mielose, pulite nei
suoni, farcite di archi, fiati e cori ma non
sovraprodotte, addirittura solari, se non
fosse per i testi. Tutto questo, almeno
fino alla nona traccia (Willie, versione
accorciata e “classicizzata” di Willie Dead
Wilder, già presente nello strambo dvd
Speaking for trees). Dopodichè succede
qualcosa: Chan strizza l’occhio ai vecchi
fan spiazzati e li accoltella al cuore con
Where is my love, che sarebbe piaciuta
moltissimo a Jeff Bukley. E per convincere
infine gli ultimi scettici che tutto
sommato lei è ancora quella
di una volta, quando è il turno
di Hate caccia fuori dalla sala
d’incisione la big band che
l’ha fin qui accompagnata
e, armata di chitarra, se la
suona e se la canta da sola
(“She said I hate myself and
want to die”). Insomma,
non lasciatevi inquietare dal
ciondolo a forma di guantoni
che campeggia sull’orribile
copertina: non avete davanti l’album
di un rapper del Bronx, ma il disco più
accessibile di Cat Power.
Lorenzo
Ascolta anche:
Vega Enduro - Bigtime
25:33pm - Macaco
records
Vinicio Capossela
- Ovunque proteggi
- Warner
Mark Lanegan &
Isobel Campbell Ballads of broken seas
- V2
C
CoolClub.it
Arctic
Monkeys
Febbraio2005
Whatever People
Say I am, That’s
what i’m not
Domino
Potere della rete. Chi
dice che il file sharing
uccide la musica dovrebbe ricredersi
di fronte al fenomeno Artic Monkeys:
quattro ragazzini inglesi coccolati da
stampa e pubblico prima ancora di
avere un album all’attivo. Quello che
dovrebbero fare i Babyshambles,
quell’ingenuità che gli anni e le troppe
birre hanno fatto dimenticare al rock
made in England è tutto nella musica
degli Artic. Un frullato di ascolti assorbiti
come riesce solo a un ventenne: i Clash
su tutti ma filtrati con un’attitudine
e un piglio di chi è cresciuto nei 90. Il
singolo killer Bet she look good on the
dancefloor li rende fenomeno ma non
“mainstream”. Meno fichi degli Strokes
ma con qualcosa da dire hanno un
pacchetto di canzoni che colpiscono
tutte nel segno.
O.P.
Ascolta anche:
Modey Lemon - The Curious City Mute/Virgin/EMI
Songs for Ulan
- You must stay out
- Stoutmusic
Fat Freddys Drop
Based On A True Story
Self
Marzo2005
APPUNTI D’ ESTATE
(al secolo Joe Dukie) che ammalia e
ipnotizza in ogni episodio, sia esso il down
tempo dal sapore rnb di Ray Ray, il ritmo
in levare con battuta funk di Roady o la
ballabilissima Wondering Eye. Le canzoni
si sviluppano, crescono e si evolvono
più volte nella loro lunga durata media,
si dilatano, rallentano, si caricano di
tensione, implodono per poi ricostruirsi
e cambiare direzione senza mai uscire
dal seminato. L’atmosfera generale è di
raccolta intimità con quei ritmi rilassati
e dilatati e quell’attitudine da sound
system montato in salotto. Il tutto è stato
minuziosamente creato e assemblato
nella casa/studio del Dj Fitchie (capo
della banda e attualmente il produttore
più osannato in patria) nonché quartier
generale
del
gruppo,
chiamato
affettuosamente “the beach” perché a
pochi passi dal mare. Bella storia (vera).
Giovanni Ottini
Ascolta anche:
Niccolò Fabi - Novo Mesto - Virgin/
Emi
La “true story” del titolo del disco
potrebbe benissimo essere la loro: un
allegro e ben assortito collettivo di
sette musicisti provenienti da contesti
stilistici differenti che dopo essersi
costruiti una solida reputazione da
live band, passano dalla carboneria
della discografia underground al primo
posto della classifica nazionale (doppio
platino incluso) con una produzione
indipendente dub/reggae oriented.
Aggiungeteci che i nostri vengono da
Wellington, Nuova Zelanda, e la storia,
oltre che vera, diventa esemplare. Le
dieci succulentissime tracce del loro
disco d’esordio sono un abile miscuglio
di suoni e stili diversi. In ognuna di esse
convivono le influenze portate in dote
dai singoli musicisti in un ideale somma
algebrica di roots reggae, elettronica,
funk, jazz e dub. Denominatore comune
è la suadente voce soul di Dallas Tamaira
Aprile2005
Public Enemy
Virgin
Satellite inn - In the land of the sun
- Urtovox
Clap Your Hands
Say Yeah - Clap
Your Hands Say
Yeah - WichitaV2/Edel
come: MC Ren dei NWA, Kam, Dead Prez e tanti
altri... L’intero album, in sostanza, è finalizzato a
confermare i concetti di sempre e a far capire che
c’è ancora bisogno dei Public Enemy. Tracce fiere,
di consapevolezza, in cui ritrovi il piacere, quasi
perduto, di ascoltare i campionamenti del passato
che appartengono (ve lo assicuro) ai fiati dorati
della band di un certo James Brown. Il cerchio non
si chiude quindi, bentornata vecchia scuola.
Kosmik
Rebirth of a Nation
Guerrilla funk
Le pantere nere dell’hip hop sono tornate incazzate
come sempre, ma con nuove cause, lontane anni
luce dal vacuo gangstarismo del rap moderno. Il fine
dei nemici pubblici, stavolta, è quello di colpire un
film; quello di David W. Griffith (1919) girato in difesa
del ku klux klan, mantenendone il titolo (Rebirth of
a Nation), ma sovvertendone il significato. E non
poteva di certo stare a guardare inerme, Chuck
D, lo storico leader dei Public Enemy, che tra beat
incalzanti e rime oculate, ci spiega come e perché
l’old school non è una moda, bensì uno stile di vita. Dalla fine
degli anni ’80 i fratelli neri-uniti-combattono la loro guerra
contro le palesi ingiustizie del sistema americano avvalendosi,
per questa battaglia, della collaborazione di mostri sacri del rap
Mondo marcio - Solo un uomo -
Ascolta anche:
Morrissey - Ringleader of the Tormentors Attack/Edel
Mascarimirì - Tríciu - Dilinò-Radio Popolare
Ben Harper - Both side of the gun - Emi
C
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Be Your Own Pet
Maggio2005
Be Your Own Pet
XLPunk
Diciassette anni in America
sono già abbastanza per
guidare una macchina,
figuriamoci per il rock’n’roll.
Può
quindi
capitare
che quattro scolaretti di
Nashville,
diano
alle
stampe,
dopo
due
convincenti EP, uno dei
dischi più aggressivi, crudi
ed eccitanti di quest’anno (i detrattori
degli Yeah Yeah Yeahs me ne daranno
ragione). Quindici violente schegge di
garage-punk abrasivo e potente, ma allo
stesso tempo scanzonato e goliardico,
come solo chi non può comprarsi la birra
da sè riesce a concepire. Canzoni che
puzzano di sudore come lo spogliatoio
dopo l’ora di educazione fisica e che,
tra scartavetranti riff di chitarra e una
sezione ritmica adrenalinica, reclamano
a gran voce l’innegabile diritto al
divertimento e al puro disimpegno. La
voce, appunto, quella della biondina
Jemina Pearl è indolente, selvaggia,
dispettosa, irriverente (se scrivo sexy è
pedofilia?) e ricorda i giorni migliori delle
Riot Grrls come Babes in Toyland, L7, Bikini
Kill, senza un grammo di ideologia, ovvio.
Nella sua foga adolescenziale risulta
comunque matura e molto convincente
(l’avrà comprato il disco Juliette Lewis?).
Scommettere su di loro è una roulette
russa, potrebbero diventare più famosi
dei Green Day o evaporare la settimana
prossima, o la biondina trasformarsi
nell’ennesimo epigono di Gwen Stefani…
ci si gioca tutto col prossimo disco. O la
va o la spacca. Per ora spaccano.
Giovanni Ottini
Ascolta anche:
11
APPUNTI D’ ESTATE
Giugno2005
Sonic Youth
Rather Ripped
Geffen
I Sonic Youth sono stati e sono ancora
un gruppo seminale, uno di quelli che
ha influenzato gli ultimi venti anni di rock
alternativo.
Si possono trovare tracce della loro paternità
(o maternità) quasi ovunque. Nati in piena nowave, figli del punk, hanno fatto del rumore
(noise) il filo conduttore delle loro strutture
musicali a tratti isteriche altre volte ipnotiche, sexy, carezzevoli, altre ancora morbide
come una ninna nanna. Un percorso fatto di dischi, varie collaborazioni (anche in
contesti di musiche cosiddette “colte”), esperimenti e una solida coerenza, la stessa
che alle origini fece scegliere loro l’indipendenza nonostante i corteggiamenti delle
major. Oggi i Sonic Youth sono cresciuti, hanno superato gli anta, hanno messo su
famiglia, ma non hanno perso un briciolo del loro smalto e della classe (provate a
vedere Kim Gordon sul palco). Il loro nuovo album Rather Ripped è una piacevole
concessione alla “melodia”. Parola pericolosa quando si parla dei Sonic Youth
ma che si tiene in bilico tra le dissonanze di una splendida doppietta in apertura
(Reena, Incinerate) dove tra arpeggi ritmiche essenziali e l’alternarsi al microfono
di Kim e Thurston riconosci l’inconfondibile impronta di sempre. La forma canzone
ha svolgimento quasi regolare, non mancano le svisate più “soniche” e momenti
più grintosi. Nella cadenza di Do you believe in rapture sembra a un tratto di sentire
lo spettro dei Velvet, l’attacco di Sleeping Around sembra un tuffo nel passato ai
tempi di Dirty (1992). Ma c’è un’aria diversa, uno stato emotivo che attraversa le
canzoni. Alcuni la chiamano maturità, altri consapevolezza, basta sentire Jams
run free per capirlo. Il suo incedere ansimante ma allo stesso tempo rilassato sono
l’immagine di una band che non ha perso la passione ma ha messo da parte, forse,
le escandescenze giovanili. Può il rumore diventare silenzioso? Ascoltate il tappeto
di Rats. E come non ci si può innamorare ancora una volta di Kim Gordon dopo
aver ascoltato Turquoise Boy (6:14, con tanto di inciso con muro di chitarre noise).
La mancanza di Jim O’Rourke (per un periodo unitosi alla formazione originale e ora
tornato ai suoi mille progetti) non si sente, segno che l’assenza di una figura geniale
come la sua non ha inficiato la grande ispirazione dei “ragazzi sonici”. Alcuni diranno
sempre la stessa minestra, altri è il mio piatto preferito e ne mangerei a valanghe.
Io sono tra i secondi.
Osvaldo Piliego
Ascolta anche:
Tool - 10.000 Days - Volcano
Samuele Bersani - L’aldiqua - Ricordi/SonyBmg
Nathan Fake - Drowning in a sea of love
- Border community rec.
Gotan Project - Lunatico - YaBa
AA.VV. - Exit Music: Songs with Radio
Heads - BBE-Audioglobe
David Gilmour - On Island - EMIRock
Pearl Jam - Pearl Jam - J Records
Luglio2005
Beirut - Gulag Orkestar - Ba Da Bing! / Goodfellas
Thom Yorke - The eraser - Xl recordings
Primal scream - Riot city blues - Epic
AA. VV. - Aperitivo Italiano Vol 2 - Irma records
CoolClub.it
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Per
APPUNTAMENTI
segnalare il tuo festival estivo scrivi a:
[email protected]
MUSICA
domenica 6/ Crifiu e Mascarimirì a
Corsano (Le)
domenica 6/ Marco Paolini e Mercanti di
Liquore a Locorotondo (Ba)
da lunedì 7 a mercoledì 9/ Gusto dopa al
sole al Manà di Vernole (Le)
lunedì 7/ Giuseppe di Gennaro 4tet al
Cotriero di Gallipoli (Le)
martedì 8/ Gianna Nannini all’Arena delle
Cave di Cavallino (le)
mercoledì 9/ Zina a Veglie (Le)
mercoledì 9/ Gianna Nannini a Noci (Ba)
mercoledì 9/ Tonino Carotone e Arpioni
a Palagiano (Ta)
mercoledì 9/ O Zulù a Scorrano (Le)
mercoledì 9/ Jolaurlo al Cotriero di
Gallipoli (Le)
mercoledì 9/ Kumenei a Sannicola (Le)
mercoledì 9/ Tammurria a San Foca (Le)
giovedì 10/ Montefiori Cocktail a Trani
(Ba)
giovedì 10/ Steela a Torre Sant’Andrea
(Le)
venerdì 11/ Heavy trash ad Alberobello
(ingresso gratuito)
venerdì 11/ Negramaro a Lecce
venerdì 11/ Tammurria a Nociglia (Le)
venerdì 11/ Dopolavoro Ferroviario a
Locorotondo (Ba)
venerdì 11/ Quintorigo all’Alterfesta di
Cisternino (Br)
venerdì 11/ Sud Sound System alla
Masseria Torcito di Cannole (Le)
venerdì 11/ Calicanto, Canzoniere
Grecanico Salentino e Kumeney e lu
professore per la Notte della Taranta a
Corigliano d’Otranto (Le)
Il festival della Notte della Taranta parte,
come da tradizione, da Corigliano
d’Otranto.
Sul
palco
Calicanto,
Canzoniere Grecanico Salentino e il
nuovo progetto che vede il gruppo di
tradizione Kumeney al fianco di “Treble
– Lu professore, un incontro tra il ritmo
sanguigno della tradizione salentina,
il reggae e le rime conosciute di uno
dei padri del raggamuffin nazionale.
Kumenèi è una possente macchina
dal ritmo passionale, fondata da Vito
Giannone, Antonio Melegari e Marco
Santoro Verri: artisti che fra i molti hanno
contribuito all’elaborazione creativa del
patrimonio musicale del Salento. Kumenèi
è un gruppo che ha base nel Salento,
lavora sulla tradizione della taranta
nell’arte percussiva del tamburello e
nella reinvenzione di ritmi, innestandovi
innovazioni elettroniche e tecnologia
in dosi mai eccessive. “Lu Professore”
conosciuto anche come Antonio Treble
è quel personaggio-autore di brani
storici dei Sud Sound System, oggi ritenuti
dei classici. Il loro primo cd “Salentu...”
è in vendita in edicola con il mensile
QuiSalento al prezzo di 8 euro. Inizio ore
21.30. Info www.lanottedellataranta.it o
al numero 0836.43.40.56
venerdì 11/ Claudio Lolli per Interferenze
lunedì 14 - dalle 19.00
Campo sportivo - Novoli (Le)
Salento Summer Festival
Il grande reggae internazionale è ormai il marchio di fabbrica del Salento Summer
festival, organizzato da Alta Fedeltà Produzioni in collaborazione con Tour de force,
giunto ormai alla sua sesta edizione ed affermatosi come uno dei più importanti
appuntamenti estivi del Sud Italia.
Nel suo peregrinare geografico, alla ricerca di suggestive location sparse nel territorio
salentino, e artistico, nelle passate edizioni accanto ai maggiori interpeti dei ritmi in
levare come Sud Sound System, Luciano, Africa Unite, Junior Jelly, Bushman, Roy Paci
e Aretuska, Caparezza, Marcia Griffiths il festival ha ospitato anche i ritmi più duri di
Sepultura, Marlene Kuntz, After Hours, Meganoidi e molti altri ancora.
Dopo l’anteprima del 30 giugno con Buju Banton e Dj Assassin il Salento Summer
Festival celebra la sua serata finale. Lunedì 14 agosto il Campo Sportivo di Novoli (Le)
ospita una serata al ritmo del dub e del reggae, dell’elettronica e della tradizione.
L’apertura sarà riservata ai gruppi salentini SteeLa (ex Salento Roots Project),
Romanhife, Insintesi, e Kumenei & Lu Professore. A seguire sul palco di Novoli saliranno
due dei più interessanti artisti della scena reggae giamaicana: la nuova promessa
Fantan Mojah e il grande Anthony B (nella foto in alto).
Inizio ore 19.00. Ingresso 15 euro.
Info www.salentosummerfestival.it
sonore a Carovigno (Br)
sabato 12/ Etno Festival ad Aradeo
sabato 12/ El Sabatone con Tobia Lamare
al Buenaventura sulla San Cataldo-San
Foca (Le)
sabato 12/ Gilles Peterson al Mavù di
Locorotondo (Ba)
sabato 12/ Francesco De Gregori a
Racale (Le)
sabato 12/ Jolaurlo a Specchia (Le)
sabato 12/ Blood Sugar al Cotriero di
Gallipoli (Le)
sabato 12/ Dopolavoro Ferroviario a Mola
Di Bari (Ba)
sabato 12/ Almamegretta all’AlterFesta
di Cisternino (Br)
sabato 12/ Uccio Aloisi Gruppu, Giovanni
Coffarelli, Umberto Sangiovanni e Daunia
Orchestra per la Notte della Taranta a
Zollino (Le). Inizio ore 21.30. Info www.
lanottedellataranta.it o al numero
0836.43.40.56
domenica 13/ Antonio Amato Ensemble,
Franca Masu, Alla Bua per la Notte della
Taranta a Martano (Le). Inizio ore 21.30.
Info www.lanottedellataranta.it o al
numero 0836.43.40.56
domenica 13/ Opa Cupa allo Sziget Fest
di Budapest
domenica 13/ Jolaurlo al Cotriero di
Gallipoli (Le)
domenica 13/ Dopolavoro Ferroviario a
Mancaversa (Le)
domenica 13/ Jovanotti a Bisceglie (Ba)
domenica 13/ Marta sui Tubi all’Alterfesta
di Cisternino (Br)
lunedì 14/ The James Taylor Quartet
all’Alterfesta di Cisternino (Br)
C
CoolClub.it
llunedì 14/ La Banda Wagliò, Ambrò
con la partecipazione di Davide Van De
Sfroos, Lautari, Mario Salvi e i Cantori di
Villa Castelli per la Notte della Taranta a
Martignano (le)
martedì 15/ Think of one all’Alterfesta di
Cisternino (Br)
mercoledì 16/ Avleddha, Maire Occitan,
Ghetonia per la Notte della Taranta
a Cursi (Le) Inizio ore 21.30. Info www.
lanottedellataranta.it o al numero
0836.43.40.56
mercoledì 16/ Africa Unite e Jah Mason a
Parabita (Le)
mercoledì 16/ Statuto a Torre dell’Orso
(Le)
giovedì 17/ Hula Hoop Festival con
Caparezza, Folkabbestia... a Gallipoli (le)
venerdì 18/ Opa Cupa a Galatone (Le)
Opa Cupa è una contaminazione
ampia ed eclettica che percorre con
sonorità electrojazz, le fatiche delle
processioni paesane, alimentandosi delle
suggestioni più composite della cultura
musicale popolare delle due sponde
dell’adriatico. La formazione guidata
da Cesare Dell’Anna alla tromba, vede
la partecipazione di Irene Lungo- voce,
Giancarlo Dell’Anna – tromba, Gianluca
Ria – trombone, Luca Manno – sax, Davide
Arena – sax, Marco Rollo – piano, Michele
Minerva – basso, Sergio Quagliarella
batteria. Ingresso gratuito.
venerdì 18/ Agorà, Carlo Rizzo Trio e
Zimbaria per la Notte della Taranta
ad Alessano (Le). Inizio ore 21.30. Info
www.lanottedellataranta.it o al numero
0836.43.40.56
venerdì 18/ Baustelle a Bari (Ba)
venerdì 18/ Nat Veliov & Kocani Orkestar
a Villa Castelli (Br)
sabato 19/ El Sabatone con Tobia Lamare
al Buenaventura sulla San Cataldo-San
Foca (Le)
sabato 19/ Baustelle, Bugo, Lotus,
StudioDavoli, Superparner al Castello di
Otranto (Le)
sabato 19/ Dopolavoro Ferroviario a
Monopoli (Ba)
giovedì 17 agosto
Campo sportivo
Soleto (Le)
Taranta Virus
41
APPUNTAMENTI
-
La seconda edizione
del Tarantavirus – La
notte della notte sarà
ospitata dal festival
“Notte della taranta”,
che si terrà a Soleto
presso
lo
stadio
comunale. Una sorta
di “rave autorizzato”
con inizio alle ore
23,00.
Tarantavirus
è il risultato della commistione della musica elettronica con la musica popolare
salentina attraverso l’utilizzo di macchine analogiche sotto la guida di Daniele
De Rossi (Science Force). Il rapporto uomo macchina nell’analogico, attraverso
l’interazione delle mani nella gestibilità delle manopole dei sintetizzatori, stimola
percezioni diverse, aprendo le porte a spazi sonori che altrimenti non potrebbero
mai essere prodotti.
L’organizzazione artistica è curata da Cesare Dell’Anna, che presenterà in anteprima
il cd “Tarantavirus Lu_Ragno Impoverito” prodotto da 11/8 Records, il cui singolo è
stato remixato da DjRalf e Pasta Boys.
Sul palco di Soleto, accanto all’imponente scenografia elettronica, interverranno i DJ
che hanno collaborato alla realizzazione del disco: Dario Lotti, Guido Nemola (Jack
in the city), Daniele De Rossi (Science Force), Alex Oliviero (Monodeluxe), Daniele
Miglietta (DJ Dann), Francesco Giannetta (DJ P.i.P), che con la partecipazione di
Alessandro Caricato (Loaded) Antonio Vancheri, Ciro Merode, Alberto Dati (Minus
Habens records) forniranno le basi musicali elettroniche a musicisti e cantanti
salentini, tra cui Uccio Aloisi, Emanuele Licci (Ghetonia), Enza Pagliara, Antongiulio
Galeandro, Mauro Durante, Alessia Tondo, Alessandro Coppola (nella foto in alto) e
Vera Di Lecce (Nidi D’Arac), Claudio Cavallo, Andrea Presa (Transalento), Cesko e
Puccia (Après La Classe), Antonio Melegari e Vito Giannone (Kumenei), Mascarimirì,
Menamenamò, Tamburellisti di Torrepaduli, Lu Rusciu Nosciu, Crifiu, Mirko Signorile e
Mauro Tre (pianoforte e tastiere) e tutti gli artisti che hanno preso parte alla prima
edizione di Tarantavirus realizzata nel 2005 in collaborazione con la Casa/Laboratorio
Albania Hotel e Sound Check Light, a Cutrofiano (Lecce).
Saranno presenti, inoltre, gli artisti di Albania Hotel e i musicisti di Opa Cupa e Zina:
Giancarlo dell’Anna, Davide Arena, Luca Manno, Gianluca Ria, Francesco Coppola,
Egidio Rondinone, Michele Minerva, Stefano Valenzano, Fabrice Martinez, Marco
Rollo, Irene Lungo, Rachid Sannane, Sahid Tibari, Riccardo Pittau, Cristoforo Micheli
(Alf 06). Tarantavirus è il risultato della ricerca in campo elettronico realizzata dal
direttore artistico, il trombettista Cesare Dell’Anna, che per l’occasione presenterà
il cd “Tarantavirus Lu_Ragno Impoverito” prodotto da 11/8 Records e pubblicato in
contemporanea col singolo vinile da 11/8 Records e LaTerra etichetta di DJ Ralf.
Inzio ore 23.00 Ingresso gratuito
Info www.lanottedellataranta.it
APPUNTAMENTI
CoolClub.it C
sabato 19/ Nicola Conte a Locorotondo
(Ba)
sabato 19/ AriAntica, Mazaher e Zoè per la
Notte della Taranta a Calimera (Le) Inizio
ore 21.30. Info www.lanottedellataranta.it
o al numero 0836.43.40.56
domenica 20/ Daniele Sepe ad Apricena
(Fg)
domenica 20/ Sud Sound System (SSS) a
Campomarino Di Maruggio (Ta)
domenica 20/ Fanfara Tirana & Niko Zela a
Marina di Campo di Mare (Br)
Nuovo appuntamento con l’Adriatic
International Festival con il concerto di
Fanfara Tirana e Niko Zela nella Marina di
Campo di Mare a San Pietro Vernotico. Si
distingue rispetto alle altre formazioni slave
per il linguaggio musicale ben articolato
su un percorso melodico trascinante
e incalzante. Ogni canto racconta un
transito: vita morte, gioia tristezza, piacere
dolore. La straordinaria voce di Hysni (Niko)
Zela, partito come ospite ma ormai parte
integrante del progetto, accompagna
la band con canzoni di polifonia profana
arrangiate per brass band e canti d’amore
dai ritmi sfrenati e dalle parole di fuoco.
Ingresso gratuito.
domenica
20/
Raffaello
Simeoni,
Bandadriatica incontra King Naay Veliov &
The Original Kocani Orkestar per la Notte
della Taranta a Cutrofiano (le). Inizio ore
21.30. Info www.lanottedellataranta.it o al
numero 0836.43.40.56.
lunedì 21/ Gianna Nannini a Foggia
lunedì 21/ Aria Corte, Lou Dalfin, Mario
Crispi, Piero Ricci per la Notte della Taranta
a Carpignano (Le). Inizio ore 21.30. Info
www.lanottedellataranta.it o al numero
0836.43.40.56
martedì 22/ Paolo Belli a Melendugno (Le)
martedì 22/ Gianna Nannini a Trani (Ba)
martedì 22/ Kalàscima, Circo Diatonico,
Epifani Barbers per la Notte della Taranta
a Galatina (Le). Inizio ore 21.30. Info
www.lanottedellataranta.it o al numero
0836.43.40.56
mercoledì 23/ Schiattacore, Nidi D’Arac e
i tamburi di San Rocco e Nando Citarella
e i tamburi del Vesuvio per la Notte della
taranta a Sternatia (Le). Inizio ore 21.30. Info
42
1 7 A go S T o
COAST T
Giovedì 17 e sabato 19 agosto il Salento sarà attraversato dallo Ionio all’Adriatico, da
Gallipoli a Otranto, dalla prima edizione del festival di musiche alternative Coast to Coast,
organizzato da Sold Out, Coolclub e Alta Fedeltà Produzioni. Un evento che porterà a
pochi passi dai due mari che bagnano il Salento, in pieno agosto, il meglio della musica
rock (e non solo) italiana. Un’invasione pacifica, la conquista del Salento da parte di
musiche altre.
Da una parte, sul porto di Gallipoli, l’hip hop, il punk e lo ska, dall’altra, nel fossato di Otranto,
il pop, l’indie, il rock. Tutti i generi saranno rappresentati per offrire una panoramica sui
nuovi suoni della musica italiana.
Si parte giovedì 17 agosto presso l’area portuale di Gallipoli con il primo appuntamento
di Coast to Coast. La tappa conclusiva dell’Hula hoop festival (che animerà la spiaggia
del Cotriero di Lido Pizzo dal 14 al 16 – tutte le informazioni su www.hulahoopfestival.
it) vedrà sul palco Caparezza, Punkreas, Folkabbestia, Villa Ada, Krikka reggae e tante
altre sorprese. Caparezza è sicuramente uno degli artisti più in voga del momento. Dopo
l’enorme successo dello scorso album (Verità supposte) e del brano tormentone sono
Fuori dal tunnel, torna quest’anno con il suo nuovo irriverente e divertente Habemus Capa
lanciato dal singolo La mia parte intollerante. Accanto a lui i Punkreas, sicuramente la punk
band più famosa d’Italia. Insieme dal 1989 sono capaci di unire a un grande spettacolo
live testi ironici e di protesta. Non potevano mancare i pugliesi Folkabbestia che faranno
saltare la piazza. E poi Villa Ada Crew che con le sue grandi canzoni, i concerti e le
centinaia di dancehall in giro per tutta l’Italia ha contribuito in modo fondamentale negli
ultimi dieci anni a scrivere la storia non
solo del reggae di Roma, la loro città, ma
anche di quello italiano.
Sabato 19 agosto nel Fossato del castello
di Otranto i suoni si faranno decisamente
più duri. Il Sud Est Indipendente (SEI)
propone infatti un programma dedicato
agli amanti del pop e del rock e vedrà
le esibizioni di Superpartner, Thousand
millions, Lotus, Studio Davoli, Bugo e
Baustelle. La serata sarà aperta e chiusa
dalle selezioni dei dj di Coolclub.
Gettonatissimo nelle radio e acclamato
nelle varie date del Festival Bar La
Malavita è il nuovo cd dei Baustelle uscito
a due anni di distanza da I, che gli era
valso il Premio Musica Indipendente del
M.E.I. come migliore band del 2003. Un
disco che conferma la loro capacità
di mescolare ottime melodie ad
ambientazioni coinvolgenti e suggestive.
I Baustelle mettono in scena una musica
inconfondibile
e
immediatamente
accessibile.
CoolClub.it
o co A S T
43
1 9 Ago S T o
Bugo, vero nome Cristian Bugatti, ha imparato a suonare la chitarra durante il servizio
militare. Inizia a cantare e fonda il suo primo gruppo punk-rock. Inizia a scrivere canzoni e
parte l’avventura! Bugo ama il noise, il punk, il metal, gli piace anche il rap, ma lui rimane
uno che scrive e canta le sue canzoni, brani grezzi e ruvidi, canta come gli viene, registra
in modo spontaneo e a volte le cose gli riescono casualmente. I testi sono surreali, astrusi
ma allo stesso tempo tutto risulta semplice ed immediato. Sound scarno essenziale e
funzionale. Risultano storielle divertenti sulla quotidianità, brillante ironia e …follia. Viene
definito il Beck delle risaie novaresi, ma lui è un cantautore genuino, sottile, delirante e
spesso paradossale. E’ un talento cristallino. È appena uscito il suo nuovo e quinto album
Sguardo contemporaneo, prodotto da Giorgio Canali.
Gli StudioDavoli sono il gruppo più chiacchierato dell’ultima stagione, definiti dalla critica
la più bella sorpresa della scena Indie pop italiana. Salentina doc ma con un piede in
Inghilterra la band si muove in equilibrio tra atmosfere vintage, psichedelia, lounge ma
anche sperimentazioni elettroniche. La sinuosa voce femminile, il groove trascinante, le
tastiere in evidenza sono solo alcune delle sfumature di colore della tavolozza musicale
degli StudioDavoli.
Lotus è il nuovo progetto di Amerigo Verardi figura storica dell’underground italiano
degli ultimi quindici anni. I suoi esordi discografici sono legati ad una band di culto,
gli Allison Run. A questo primo progetto segue un’esperienza da solista, poi i Lula con
cui incide due splendidi dischi: Da dentro, Lula. Di lui e della sua musica, hanno detto
tantissimo, hanno paragonato il suo lavoro a quello di artisti come Barret, Beatles, Velvet
Underground, Television, Robyn Hitchcock, Julian Cope, Battisti, Tenco. Il suo nuovo
progetto si chiama Lotus. Nessuno è innocentez, il suo ultimo album uscito per Mescal nel
2003, vanta collaborazioni di tutto rispetto. Recentemente ha aperto alcuni concerti di
Carmen Consoli, duettando con lei.
info: www.coolclub.it
La redazione di CoolClub.it non è responsabile
di eventuali variazioni o annullamenti.
Gli altri appuntamenti su www.coolclub.it
Per segnalazioni:
[email protected]
www.lanottedellataranta.it o al numero
0836.43.40.56
giovedì 24/ Mascarimirì e Carlos Nùnez per
la Notte della Taranta a Castrignano dei
greci (Le)
Il Festival della Notte della Taranta si chiude
a Castrignano dei Greci in attesa del
Concertone di Melpignano. Sul palco uno
dei gruppi più interessanti del panorama
della tradinnovazione salentina i Mascarimirì
e il galiziano Carlos Nunez, riconosciuto a
livello internazionale come un musicista
di qualità straordinarie, tra i più autorevoli
e brillanti del mondo. I Mascarimirì sono
sicuramente uno dei gruppi più innovativi
e vitali della tarantella salentina, premiati
da riconoscimenti e apprezzamenti della
critica internazionale. Con solide radici di
conoscenza e padronanza delle tradizioni,
Claudio “Cavallo” Giagnotti dirige dal
1997 il progetto Mascarimirì, portando
l’ancestrale linguaggio della pizzica verso
nuove frontiere. Il loro personalissimo
percorso musicale viene da loro stessi definito
Tradinnovazione: la tradizionale pizzica
cambia volto manifestando una naturale
inclinazione ai tempi e timbri della musica
contemporanea. Ad accompagnare
Claudio “Cavallo” (voce, tamburi a
cornice, fiati) ci sono Mino Giagnotti (voce,
chitarra classica, tamburello), Alessio
Amato (chitarra elettrica, synth) e Alberto
Stefanizzi (Percussioni). Inizio ore 21.30. Info
www.lanottedellataranta.it o al numero
0836.43.40.56
giovedì 24/ Super Elastic Bubble Plastic a
Casarano (Le)
venerdì 25/ Folkabbestia a Putignano (Ba)
sabato 26/ El Sabatone con Tobia Lamare
al Buenaventura sulla San Cataldo-San
Foca (Le)
sabato 26/ Berardi Jazz Connection a
Locorotondo (Ba)
APPUNTAMENTI
CoolClub.it
sabato 26/ Concertone della Notte della
Taranta a Melpignano (Le)
Dalla prima edizione (agosto 1998) con
Daniele Sepe nella centrale Piazza San
Giorgio alle circa 80mila presenze delle
scorso anno con Francesco De Gregori,
Piero Pelù e i Sud Sound System (tra gli
altri) La Notte della Taranta è diventato un
vero e proprio fenomeno internazionale.
Osannata e criticata, evento culturale
o considerata un baraccone mediatico
è indubbio il successo di questa
manifestazione giunta alla nona edizione.
Quest’anno il Concertone sarà aperto
alle 21.00, ovviamente nel Piazzale dell’ex
Convento degli Agostiniani, da La famiglia
degli Zimba, Uccio Aloisi e dai Buena Vista
Social Club. A seguire il cantautore e
musicista bolognese Lucio Dalla incontra
e dirige L’orchestra popolare della Notte
della taranta. La chiusura è riservata alla
grande orchestra diretta dal maestro
concertatore
Ambrogio
Sparagna
(alla sua quarta esperienza sul palco di
Melpignano) con la partecipazione di
Carmen Consoli, Peppe Servillo, Lucilla
Galeazzi e Carlos Nunez. L’ingresso è
gratuito.
domenica 27/ Carlos Nunez a Torre Santa
Susanna (Br)
mercoledì 30/ AfterHours a Ceglie
Messapica (Br)
sabato 30 settembre/ Total Metal Festival
a Noicattaro (Ba)
Un evento davvero impedibile per gli
amanti del Metal. Un cast davvero
irripetibile. Sul palco si alterneranno
Necrodeath (black/Thrash Metal), White
skull (Epic Metal), Rain (Classic Metal),
Dgm (Prog Metal), Cruentus (Extreme
experimental metal), Sudden death (Brutal
Death Metal), Adimiron (Black/Death
Metal), Disguise (Black Metal), Ingraved
(Death Metal), Motherly sin (Black/Death
Metal), Dew fall (Heavy Death Metal),
Khaosphere (Experimental Black Metal),
Backjumper (Nu Metal), Reality grey
(Melodic Death Metal). L’appuntamento
è allo Stadio Comunale di Noicattaro
(Ba). Apertura cancelli h. 12:00 - Ticket
10 euro. Info vivomanagement@hotmail.
com - 3336599784.
da giovedì 31 agosto a sabato 2 settembre
Area portuale - Bari
L’acqua In Testa - Eastpack free music festival
Cosa complicata e quindi preziosa da queste parti, alcune delle più belle
formazioni culturali pugliesi sono riusciti nell’ardua impresa di mettersi in rete per
rendersi insieme più forti e puntare a realizzare un obbiettivo comune: rendere
Bari teatro di uno dei più grandi eventi musicali del sud Italia. Dopo una prima
edizione di rodaggio che, ciò nonostante, ha permesso gratuitamente ai pugliesi
di riascoltare vecchie conoscenze come Yuppie Flu e Raiz, di conoscere grandi
nomi internazionali come Matmos e Fat Freddy’s Drop, e alcune delle nostre più
originali realtà indipendenti (Ronin e Allun), quest’anno le cose sembrano farsi
davvero serie. Nomi altisonanti spiccano in un cartellone, che nel complesso si
mostra esser all’altezza di qualsiasi altro festival alternativo italiano. La neonata
collaborazione con gli enti del Porto di Bari, inoltre, ha permesso al festival di
ottenere un’area di certo meglio attrezzata e più piacevole da vivere rispetto
al parcheggio della spiaggia di Pane e Pomodoro. Gli ottimi riscontri dell’anno
passato, infine, hanno suscitato l’interesse di altri enti e aziende private oltre
all’assessorato alla cultura della città. Tutte queste sono condizioni fondamentali
per una sana crescita di eventi del genere, e di fatto hanno permesso un così
impensabile salto in avanti nel breve tempo di due edizioni. Se si pensa poi alle
difficoltà che solitamente si incontrano con gli enti e gli sponsor direi che quello
a cui assisteremo alla fine di questa estate sarà un vero e proprio miracolo. Si
parte giovedì 31 agosto con Africa Unite, Soothsayers e Rhomanife. Venerdì 1
settembre spazio ai Mouse on mars, ai Rechezentrum. Il festival si chiude sabato
2 settembre con l’esibizione di Linea 77, Colder e Horror. I concerti saranno chiusi
da Sound System e dj set. Buon divertimento!
G.A.
44
APPUNTAMENTI
TEATRO
CoolClub.it
domenica 6/ Che Fortuna…sono qui a
Cutrofiano (Le)
Riprende il viaggio del “fortunato”
spettacolo del TeatroBlitz / FondoVerri.
Che Fortuna…sono qui è un atto unico di
teatro, poesia e musica di e con Giovanni
Piero Rapanà e con musiche originali di
Roberto Gagliardi. I testi sono tratti da
Dino Campana, Antonio Verri, Salvatore
Toma, Vittorio Bodini, Edoardo De Candia.
Info 0832.304522 - [email protected]
mercoledì 9/ El foc del mar (il Fuoco del
mare) a Casarano (Le)
Dalle 21.30 nel Centro Storico di Casarano
andrà in scena El foc del mar (il Fuoco del
mare) di Xarxa Teatre. Lontani dal seguire
la scia di modelli stranieri o spagnoli (El
Comediants, La Fura dels Baus), Xarxa
Teatre ha raggiunto uno stile personale
esplorando costumi e tradizioni delle
feste
valenciane.
L’appuntamento
rientra nel festival Oltremare...entroterra
del Comune di Casarano.
venerdì 11/ Diario di provincia a Manduria
(Ta)
Prende il via a Manduria la rassegna
Scenaperta. In piazza Commestibili
andrà in scena Diario di provincia di e
con Oscar De Summa. Ingresso gratuito.
Info www.oltreilmilitone.it
venerdì 11/ La benettanima sulla via di
San Pietro in Lama a Lecce
venerdì 18/ Che Fortuna…sono qui al
Castello di Otranto (Le)
venerdì 18/ Giulio Desolato nella terra di
Cesare a Manduria (ta)
L’autore, attore e musicista (tastierista
degli Studio Davoli) Gianluca De Rubertis
presenta lo spettacolo Giulio Desolato
nella terra di Cesare. Sul palco con
l’autore anche l’attrice salentina Cecilia
Maffei. L’appuntamento rientra nella
rassegna Scenaperta organizzata dal
Comune di Manduria. Ingresso gratuito.
Info www.oltreilmilitone.it
domenica 20 / Che Fortuna…sono qui a
Villa Castelli (Br)
martedì 22/ Terra ca nu sienti a Soleto
(Le)
venerdì 25/ Pinocchio Sciò a Manduria
(Ta)
Ultimo appuntamento per la rassegna
teatrale Scenaperta organizzata dal
Comune di Manduria. Sul palco Giuseppe
Semeraro
presenta
lo
spettacolo
Pinocchio Sciò. Ingresso gratuito. Info
www.oltreilmilitone.it
sabato 2 settembre/ Che Fortuna…sono
qui al Castello di Andrano (Le)
domenica 3 settembre/ Via ad Andria
CORSI
Antiche
tecniche
di
stampa
e
contaminazioni digitali
Il corso è rivolto a tutti coloro che vogliono
approcciarsi ad un modo fotografico
purtroppo in disuso , ripercorrendo
quelle tappe che sono appartenute
agli albori di questo mezzo espressivo.
in una società in continua evoluzione
dove i tempi di produzione sono sempre
più frenetici,
approcciarsi a quelle
tecniche dal sapore più artigianale che
industriale e dove l’alchimia era la base
della sintassi fotografica può rivelarsi un
esperienza affascinante, costruttiva oltre
che espressiva. La struttura del corso
sarà suddivisa in una fase teoricho/
storicha per venire a conoscenza di
quel periodo e dei suoi pionieri, pieno di
fermento e di nuove importanti scoperte.
Ed una fase pratica per cimentarsi nella
produzione di immagini fotografiche
utilizzando
tecniche
ottocentesche
quali la Cianotipia ed il Vandike. I corsi si
terranno dal 7 al 12 agosto a San Cesario
di Lecce, dall’1 al 6 settembre a Ceglie
Messapica, dal 12 al 20 settembre presso
l’Accademia di Belle Arti di Lecce. Info
3392996390; www.liberoaccesso.org
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