mioCRM 17.2 – guida utente 1 INDICE 1 INDICE 2 2 INTRODUZIONE 5 3 INFORMAZIONI GENERALI SULL’APPLICAZIONE 3.1 Connessione Internet 3.2 Licenze e opzioni 3.3 Tipi di viste 3.4 Modalità di visualizzazione 3.5 La navigazione tra i dati - iPhone 3.6 La navigazione tra i dati 3.7 Come eliminare i records 3.8 Paginazione 3.9 Filtraggio delle liste 3.10 Cartella pubblica dell’applicazione 3.11 Il logging 3.12 Crash reports 3.13 Errori fatali 3.14 Eventi applicativi 3.15 Dropbox 6 6 6 6 7 7 7 7 8 8 8 9 9 9 10 10 4 CLIENTI 4.1 Creazione nuovo cliente 4.2 Categorizzazione mediante “tags” 4.3 Visualizzazione liste di clienti 4.4 Date particolari 4.5 Storia del cliente 4.6 Esportazione clienti verso la rubrica del dispositivo 4.7 Stato del cliente 12 12 14 14 15 15 16 17 5 OPPORTUNITA' 5.1 Creazione nuova opportunità 5.2 Opportunità chiusa positivamente (“OK”) 5.3 Opportunità chiusa negativamente (“NOK”) 5.4 Data di scadenza e data di chiusura 5.5 Visualizzazione liste di opportunità 5.6 Le Multi-Opportunità 5.7 Come aggiungere/rimuovere clienti a/da una multi-opportunità 5.8 La “quantità” della multi-opportunità 5.9 L’azione “chiudi” della multi-opportunità 5.10 La chiusura delle opportunità componenti 5.11 Il campo “stato” della multi-opportunità 5.12 Computazioni statistiche delle multi-opportunità 18 18 19 19 19 20 20 21 22 23 23 24 26 6 VENDITE 6.1 Visualizzazione liste di vendite 27 28 7 CAMPI PERSONALI 7.1 Attributi comuni 7.2 Attributi specifici di TESTO 7.3 Attributi specifici di NUMERICO 7.4 Attributi specifici di SCELTA 29 29 30 30 31 2 mioCRM 17.2 – guida utente 7.5 Attributi specifici di LOGICO 7.6 La lista dei campi personali 7.7 Utilizzo dei campi personali 7.8 Aggiungere i valori di campi personali ai clienti esistenti 7.9 Condivisione dati con i valori dei campi personali 7.10 Livelli di licenza 32 32 33 33 34 35 8 I FILTRI DI VISUALIZZAZIONE 8.1 Ricerche testuali nella lista clienti 8.2 Estrazione dei clienti “vicini” 8.3 Creazione di un proprio menu di filtri preferiti 8.4 Filtri utilizzati di recente 8.5 Colorazione della lista dei risultati 37 38 39 39 40 40 9 GESTIONE MULTI-VALUTA 41 10 LE DITTE MANDANTI 43 11 LA MODALITA’ SELEZIONE 44 12 ATTIVITA' 12.1 Appuntamenti 12.2 Attività multi-cliente 45 46 46 13 L’AGENDA 13.1 Sincronizzazione con il calendario del dispositivo 13.2 Opzioni di sincronizzazione 13.3 Gestione degli avvisi 13.4 Sincronizzazione con Google Calendar 13.5 Attività “generiche” e memo 13.6 Filtri cliente dell’agenda 13.7 Ripulitura dell’agenda 48 49 50 51 51 52 52 53 14 GEOCODIFICA CLIENTI E GESTIONE ZONE 54 14.1 Visualizzazione dei clienti sulle mappe 55 14.2 Visualizzazione di un singolo cliente sulla mappa e correzione manuale della sua posizione 55 14.3 Associazione degli indirizzi alle zone 56 15 GESTIONE DELLE RELAZIONI 15.1 Creazione di una nuova relazione 15.2 Utilizzo dei modelli di relazione 15.3 Generazione evento in agenda 15.4 Lista delle relazioni di un cliente 15.5 Cancellazione di una relazione 15.6 Relazioni con i clienti di tipo “azienda” 58 58 59 59 59 60 60 16 INVIO EMAIL AI CLIENTI 16.1 Creazione e invio della email 16.2 Comportamenti “diligenti” 16.3 Numero di destinatari molto elevato 16.4 Invio email al singolo indirizzo 61 61 62 63 64 17 GESTIONE DOCUMENTI 17.1 Creazione di nuovi documenti 17.2 Utilizzo del documento 17.3 Statistiche e totali dei documenti 17.4 Associare i documenti alle entità 66 66 67 68 69 3 mioCRM 17.2 – guida utente 17.5 Creazione di email con documenti e dati 17.6 Menu “apri in mioCRM” 70 71 18 GESTIONE CAMPAGNE 18.1 Campagne 18.2 Azioni 18.3 La checklist 18.4 Campagne non periodiche 18.5 Campagne periodiche 18.6 Lista delle Azioni Correnti 18.7 L’impegno in agenda dell’azione 18.8 Operazioni e transizioni di stato per le campagne 72 72 73 74 74 75 76 76 77 19 REPORTS 79 20 CONDIVISIONE DATI 20.1 Condivisione via email 20.2 Condivisione via Dropbox 80 81 81 21 BACKUP E RIPRISTINO DEL DATABASE 21.1 iTunes 21.2 Dropbox 21.3 Ripristino 21.4 Reset 21.5 Trasferimento del database su un altro dispositivo 21.6 Backup & ripristino di documenti 84 84 85 85 86 86 86 22 ESPORTAZIONE DATI 89 23 IMPORTAZIONE CLIENTI 23.1 Importazione da iTunes o Dropbox 23.2 Formato di importazione 23.3 Preparazione del foglio CSV da importare 23.4 Importazione da Contatti 23.5 Importazioni incrementali successive dai contatti 91 91 92 93 95 96 24 GESTIONE DEL CLOUD 24.1 Requisiti 24.2 Principio di funzionamento 24.3 Limiti della gestione del cloud 24.4 Attivazione/disattivazione della gestione del cloud 24.5 Il Menu Cloud 24.6 Gli utenti cloud 24.7 La cartella “Cloud” su Dropbox 24.8 Il file “check_out” 24.9 La gestione documenti quando si è nel cloud 24.10 Il backup e ripristino quando si è nel cloud 24.11 Le licenze quando si è nel cloud 97 97 97 98 98 99 102 103 103 104 104 105 25 GESTIONE LICENZE 25.1 Sezione "Gestione Licenze" 25.2 Ripristino/trasferimento di licenza su altri dispositivi 25.3 La sezione “statistiche” 106 109 109 110 4 mioCRM 17.2 – guida utente 2 INTRODUZIONE MioCRM è un'applicazione pensata per tutti i professionisti che svolgono un'attività legata alla vendita o, più in generale, al procacciamento d'affari. MioCRM è utile in tutte quelle situazioni in cui il professionista lavora prevalentemente in mobilità e ha necessità di avere sempre a portata di mano la "fotografia" del suo business. L'applicazione gestisce le entità coinvolte nel processo di vendita, che sono: i clienti, le opportunità e le vendite. A queste si aggiungono poi altre entità ausiliarie che sono: le attività, gli impegni e gli eventi in agenda, le ditte mandanti, le zone e le relazioni, i documenti e i collaboratori. Nei prossimi capitoli verranno descritte in dettaglio una ad una queste entità, unitamente ai legami che intercorrono fra di esse. 5 mioCRM 17.2 – guida utente 3 INFORMAZIONI GENERALI SULL’APPLICAZIONE 3.1 Connessione Internet L’applicazione utilizza un database interno che contiene tutti i dati inseriti dall’utente. Il database è memorizzato interamente nel dispositivo e, pertanto, l’applicazione non necessita di connessione Internet per poterlo leggere. Ciò nonostante, ci sono alcune operazioni che possono essere fatte solo in presenza di una connessione Internet. Queste sono: • operazioni di backup/ripristino del database su Dropbox • importazione dati da file CVS presente su Dropbox • geocodifica e visualizzazione dei clienti sulle mappe • recupero del tasso di cambio corrente per le valute • creazione di documenti da file presenti su Dropbox • controllo della cartella “inbox” su Dropbox per l’inserimento dei dati condivisi dagli altri collaboratori • tutte le azioni di gestione del cloud • acquisto e ripristino delle licenze Pertanto, la presenza di una connessione Internet durante l’uso dell’applicazione è consigliato, anche se non strettamente necessario. 3.2 Licenze e opzioni MioCRM viene scaricato gratuitamente dall’App Store e può essere utilizzato fin da subito in tutte le sue funzionalità. Tuttavia, esistono dei limiti in tale utilizzo. Questi, però, possono essere rimossi acquistando delle opportune licenze direttamente dall’interno dell’applicazione nella sezione “Gestione Licenze”. Con la versione base gratuita pertanto è possibile provare l’applicazione in tutte le sue parti per un tempo illimitato. Ciò consente un acquisto consapevole del prodotto, mirato alle proprie esigenze. 3.3 Tipi di viste La maggior parte delle operazioni effettuate dall’applicazione consiste nella lettura di dati dal database. I dati letti vengono poi rappresentati o con delle viste a lista o con delle viste di dettaglio. Sia le viste a lista che quelle di dettaglio sono corredate da un pulsante “Menu”. Nei menu delle viste a lista (detti anche “menu di lista”) tutte le voci che lanciano operazioni su dati esistenti si riferiscono ai dati contenuti nella lista stessa, mentre nei menu delle viste di dettaglio (detti anche “menu contestuali”) le voci si riferiscono sempre al record di dati contenuto nella vista di dettaglio stessa. I menu di lista sono contrassegnati dal simbolo ▤ mentre quelli contestuali, dal simbolo ▼. 6 mioCRM 17.2 – guida utente 3.4 Modalità di visualizzazione Le principali viste di dettaglio hanno una duplice modalità di visualizzazione: a modulo o a scheda. Si tratta di due modi diversi di visualizzare gli stessi dati, provenienti dallo stesso record di database. La visualizzazione a modulo racchiude ogni dato nel proprio campo ed affianca ad esso un’etichetta descrittiva. La vista a scheda, invece, rappresenta tutti i dati in modo lineare e facilmente leggibile, come se fossero scritti su un foglio di carta. La modalità a modulo è necessaria durante l’immissione o la modifica dei dati, quella a scheda è particolarmente indicata durante la consultazione dei dati stessi. 3.5 La navigazione tra i dati - iPhone La navigazione tra i dati avviene in modo leggermente diverso a seconda che il dispositivo sia un iPhone/iPod Touch o un iPad. Nell’iPhone/iPod Touch, si procede sempre accumulando una vista sopra l’altra e poi ritornando indietro. Ad es. Se si vuole effettuare un’operazione su un certo cliente, si apre una prima vista che rappresenta il menu principale; da lì si sovrappone la lista dei clienti; da questa, scegliendo il cliente, si sovrappone la vista di dettaglio del cliente; da questa infine si apre il menu contestuale che, anch’esso, si sovrappone. Per tornare poi al menu principale, bisogna sfogliare la “pila” di viste al contrario, oppure effettuare uno scuotimento del dispositivo (la cui sensibilità può essere regolata nelle “Impostazioni”). 3.6 La navigazione tra i dati Nell’iPad, invece, l’interfaccia è sempre divisa in due parti: una lista a sinistra e un’area di dettaglio a destra. La lista di sinistra è sempre visibile quando l’iPad è posto in modalità orizzontale, mentre è nascosta, ma visualizzabile mediante il pulsante “Mostra”, quando l’iPad è posto in modalità verticale. Pertanto, quando si procede nella navigazione tra i dati, l’accumulo delle viste avviene in modo separato: tutte le viste a lista si accumulano nella lista di sinistra, mentre tutte le viste di dettaglio si accumulano nell’area di destra. Entrambe le sezioni dell’applicazione sono dotate di appositi pulsanti per “tornare indietro” dall’accumulo di viste. Ciò nonostante, l’applicazione svuoterà automaticamente gli accumuli di viste di sinistra o destra ogni qualvolta si presenti la necessità. 3.7 Come eliminare i records Dalle liste è possibile eliminare i records. Per eliminare un singolo elemento è sufficiente scorrere il dito sull'elemento stesso da destra verso sinistra e poi premere il pulsante rosso di conferma che appare. Questo è un meccanismo standard dell’iOS utilizzato in tutte le liste di mioCRM. Per eliminare più di un elemento in un solo colpo, è necessario entrare in modalità “selezione” (vedere oltre), selezionare gli elementi da eliminare e poi selezionare dal menu di lista l’azione “elimina selezionati”. 7 mioCRM 17.2 – guida utente 3.8 Paginazione Le liste relative alle entità principali, cioè Clienti, Opportunità e Vendite, sono soggette a paginazione e possono essere filtrate. La paginazione consiste nel mostrare la lista non per intero, ma a gruppi di N elementi, dove N è un parametro configurabile nelle impostazioni. La paginazione consente la gestione di liste di lunghezza qualsiasi (con l’unico limite imposto dall’esaurimento dello spazio disco del dispositivo) senza sovraccaricare l’applicazione. La grandezza N della pagina deve essere adattata dall’utente alla potenza del proprio dispositivo. Per dispositivi di ultima generazione si potranno in generale usare valori alti di N, mentre è consigliabile un valore basso per quelli di vecchia generazione. Da notare che quando c’è la paginazione, non tutte le azioni dei menu di lista coinvolgono tutti gli elementi della lista. Per alcune azioni del menu di lista, gli elementi coinvolti saranno solo quelli inclusi nella pagina corrente. Ad esempio, quando si entra in “modalità selezione” (vedere oltre) sarà possibile selezionare solo gli elementi della pagina corrente. 3.9 Filtraggio delle liste La possibilità di filtraggio delle liste, invece consiste nello scegliere da parte dell’utente un filtro di visualizzazione fra i tanti messi a disposizione oppure effettuare una ricerca testuale. Più avanti verrà spiegato più in dettaglio questo argomento. Qui preme solo ricordare come il risultato dell’applicazione di uno o più filtri è una lista il cui numero di elementi è ridotto rispetto al totale. Quando una lista è filtrata, tutte le azioni del menu di lista si applicheranno solo agli elementi visualizzati. 3.10 Cartella pubblica dell’applicazione MioCRM definisce una sua cartella pubblica accessibile attraverso l’applicazione iTunes per PC/Mac secondo lo standard messo a disposizione da Apple. In tale cartella vengono memorizzati vari tipi di file, per motivi che saranno chiari in seguito. Nel tempo, pertanto, la cartella andrà riempiendosi sempre più. Ciò porta a due conseguenze: la diminuzione dello spazio libero del dispositivo e l’aumento del tempo di sincronizzazione e backup tramite iTunes. E’ pertanto importante che l’utente abbia sempre consapevolezza di quali e quanti file tale cartella contenga. E’ inoltre importante che la cartella venga di tanto in tanto svuotata (tutta o in parte) ogni qualvolta il suo contenuto non è più utile. Per accedere alla cartella pubblica di mioCRM si deve: 1. collegare il dispositivo al pc/mac 2. lanciare iTunes sul pc/mac 3. selezionare il dispositivo da dentro iTunes 4. selezionare la vista “App” 5. scorrere la pagina fino in fondo, arrivando alla sezione “condivisione documenti” 6. selezionare l’icona di mioCRM 8 mioCRM 17.2 – guida utente Fatto ciò, nel riquadro di destra vengono visualizzati tutti i documenti presenti nella cartella pubblica di mioCRM. Da lì, l’utente ha la possibilità di copiarli sul proprio pc/mac, di eliminarli oppure di inserirne di nuovi prelevandoli dal proprio pc/mac. 3.11 Il logging Un primo utilizzo della cartella pubblica è quello di contenere i file di logging. Il logging è un sistema di tracciatura delle operazioni che l’applicazione effettua istante per istante. Esso serve esclusivamente per l’individuazione di problemi o errori dell’applicazione (“debugging”). L’attivazione del logging avviene accendendo l’apposito commutatore nella vista delle “Impostazioni” (dal menu “Utilità”). Si raccomanda di accendere il logging solo se appositamente richiesto dal Supporto Serenaware, in quanto di nessun utilità nel normale utilizzo dell’applicazione, ma, al contempo, capace di rallentare le sue prestazioni. Quando il logging è attivo, esso genera due file, chiamati mycrm.1.log e mycrm.2.log, di cui il secondo non sempre presente, memorizzati, appunto, dentro la cartella pubblica. In caso di problemi e/o se richiesto dal Supporto Serenaware, l’utente dovrà prelevare tali file dalla cartella pubblica e inviarli tramite email al Supporto. In alcuni casi, è l’applicazione stessa che si accorge che c’è stato un problema (un “crash”) e propone in automatico l’invio via email di tali file, come allegati, al Supporto Serenaware. Va tenuto presente che, indipendentemente dalle modalità di invio dei file di log, questi possono contenere (in tutto o in parte) i dati che l’utente ha inserito nel database. Tali dati potranno essere letti dalla Serenaware, la quale però, è impegnata alla massima riservatezza e non divulgazione a terzi. 3.12 Crash reports MioCRM implementa un sistema di rilevazione dei crash dell’applicazione che è sempre attivo e silenziosamente attende il verificarsi dei crash. Al momento in cui un crash avviene, esso si sveglia e crea un piccolo file di log dove va a scrivere informazioni molto preziose circa le cause del crash stesso. Se il logging è già attivo, tali informazioni verranno inserite in coda al normale file di log. Successivamente, quando l’utente rilancia l’applicazione, la presenza del nuovo file di log viene rilevata e viene proposto all’utente il suo invio tramite email al Supporto Serenaware. E’ importante inviare sempre i crash logs al Supporto Serenaware perché essi rappresentano un prezioso aiuto per il miglioramento della stabilità generale dell’applicazione, a beneficio di tutti gli utenti. 3.13 Errori fatali Un secondo caso di utilizzo della cartella pubblica da parte di mioCRM è quando, in circostanze del tutto eccezionali, l’applicazione genera un “errore fatale”. Casi come questi potrebbero essere causati da una corruzione del database e pertanto, in caso di errore fatale, l’applicazione effettua una copia 9 mioCRM 17.2 – guida utente dell’intero database e la memorizza nella cartella pubblica con il nome di mycrm.db.corrupted oppure mycrm.db.corrupted.<n>, dove n è un numero sequenziale che viene introdotto qualora nella cartella pubblica vi siano più copie del database, per evitare di sovrascriverle. In casi del genere, è opportuno contattare il Supporto Serenaware e inviare in allegato il file generato. 3.14 Eventi applicativi L’applicazione incorpora un’agenda completa. In un capitolo successivo l’agenda verrà descritta in dettaglio. Qui ci limitiamo a dire che molte operazioni sulle varie entità di mioCRM creano come effetto collaterale un evento in agenda. Per esempio, ogni qualvolta si crea o modifica un’opportunità viene creato un evento in agenda. L’evento conterrà la data e ora del fatto che l’utente ha creato o modificato una specifica opportunità. Esistono vari tipi di eventi. Per tutti, accedendo alla loro vista di dettaglio, l’utente sarà in grado di ottenere le caratteristiche dell’evento stesso e, attraverso il menu contestuale, potrà accedere all’entità originatrice dell’evento. Per esempio, entrando nella vista di dettaglio di un evento di creazione opportunità, è possibile aprire il record di opportunità la cui creazione ha generato l’evento stesso in agenda. 3.15 Dropbox MioCRM utilizza in modo estensivo Dropbox. Dropbox è un servizio esterno che fornisce ai suoi clienti un spazio di memorizzazione basato su cloud. L’utente di mioCRM che vuole accedere a tale spazio da dentro mioCRM deve aver già registrato un account Dropbox attivo. Per registrare un account Dropbox, andare su www.dropbox.com e seguire le istruzioni per la creazione di un nuovo account. Una volta che si possiede l’account, andare nelle preferenze di mioCRM e accendere il commutatore Dropbox. Questo lancerà automaticamente il browser Safari nel dispositivo (oppure l’applicazione nativa Dropbox, se è stata installata). Verrà chiesto di inserire il proprio account Dropbox e, una volta avvenuta l’autenticazione, verrà chiesto di abilitare l’applicazione mioCRM ad accedere al proprio spazio Dropbox. Fatto ciò, mioCRM sarà collegato a Dropbox. MioCRM crea nello spazio Dropbox dell’utente diverse cartelle. Vediamole brevemente in dettaglio una ad una (ulteriori dettagli su di esse verranno descritti nei capitoli successivi): - “myCRM”: questa è cartella “radice” per le altre cartelle di mioCRM, che sono: o “Backup”: questa cartella è utilizzata per contenere tutti i file di backup o “Documents”: questa cartella è utilizzata per contenere tutti i files che verranno collegati ai records di documenti; o “Export”: questa cartella è utilizzata per contenere tutti i file di esportazione; 10 mioCRM 17.2 – guida utente - o “Import”: questa cartella è utilizzata per contenere tutti i file di importazione; potrebbero poi esserci alcune altre cartelle denominate come: “myCRM-<un_indirizzo_email> Ad esempio: “[email protected]” Queste sono cartelle che servono come “outbox” per la condivisione dati tra collaboratori (vedere oltre). 11 mioCRM 17.2 – guida utente 4 CLIENTI L’entità “clienti” è l’entità principale intorno alla quale ruota tutta l’applicazione. Ad essa si accede dal menu principale alla voce “Clienti”. In questa sezione è possibile: • registrare un nuovo cliente • visualizzare, modificare o cancellare un cliente già registrato • visualizzare liste di clienti in base a vari criteri di estrazione • effettuare varie operazioni su clienti, come ad es. esportare, visualizzare su mappa, associare tags, definire relazioni, effettuare statistiche e conteggi, ecc. 4.1 Creazione nuovo cliente In mioCRM è possibile registrare tutti i clienti, reali o potenziali, della propria attività. Per ogni cliente è possibile registrare varie informazioni, di cui, ovviamente, il nominativo è quella principale. Esistono due tipologie di clienti: i “contatti semplici” e le “aziende”. Il cliente di tipo contatto semplice rappresenta una singola persona o ditta, mentre quello di tipo azienda rappresenta un’azienda o, più in generale, un’organizzazione alla quale fanno capo uno o più contatti semplici. Il cliente di tipo azienda, quindi, ha una natura duplice. Da un lato, infatti, esso stesso è un cliente a tutti gli effetti al quale, ad es. si può associare un’opportunità o un’attività; dall’altro lato, esso rappresenta l’insieme dei suoi contatti semplici e quindi le azioni effettuate su di esso (attraverso il menu contestuale) andranno ad agire sull’intero insieme dei suoi contatti. Ad es. quando si richiede la lista delle opportunità associate ad un cliente di tipo azienda, la lista generata riporterà sia le opportunità associate direttamente ad esso, sia le opportunità associate ad ognuno dei suoi contatti semplici. Quando si inserisce un cliente, bisogna sempre specificare la sua tipologia. Se questa è “contatto semplice”, allora si ha la possibilità di associare il cliente ad uno di tipo “azienda” già esistente. Questa associazione, però, non è obbligatoria. Pertanto, un cliente di tipo “contatto semplice” può anche non appartenere a nessuna azienda, ma se viene associato ad una azienda, questa sarà unica, cioè non è ammesso che un contatto semplice appartenga contemporaneamente a più aziende. Il nominativo del cliente è un campo a valore unico ed è obbligatorio. Esso può contenere un qualsiasi testo che identifichi il cliente. Ad es. può contenere il nome e cognome del cliente oppure la sua ragione sociale oppure una combinazione di nome del contatto e nome dell’azienda. Vi è massima libertà, ma si consiglia comunque di adottare un formato valido per tutti. Ad es.: • <nome> <cognome> o ad es. “Steve Jobs” • <cognome> <nome> o ad es. “Jobs Steve” 12 mioCRM 17.2 – guida utente • • • • • <nome> <cognome> - <azienda> o ad es. “Steve Jobs – Apple” <cognome> <nome> - <azienda> o ad es. “Jobs Steve – Apple” <azienda> - <nome> <cognome> o ad es. “Apple – Steve Jobs” <azienda> - <cognome> <nome> o ad es. “Apple – Jobs Steve” ecc. Qualora si desideri utilizzare i clienti di tipo “azienda”, allora è consigliabile non inserire il nome dell’azienda dentro il nominativo dei contatti semplici facenti parte dell’azienda stessa. Oltre al nominativo, è possibile poi associare al cliente altre informazioni. Queste sono: codici, indirizzi, telefoni, fax, indirizzi email. L’applicazione consente per ognuna di queste l’immissione di più valori. Ad esempio, per quanto riguarda il telefono, si può inserire un numero di cellulare, uno per l'abitazione, uno per l'ufficio, ecc.; per quanto riguarda i codici, si può inserire un valore per la partita iva, uno per il codice fiscale, uno per il numero di matricola, ecc. Si tratta pertanto di informazioni che richiedono l’immissione di un numero qualsivoglia di coppie “etichetta-valore”. Ad ogni valore inserito, si dovrà, cioè, associare una "etichetta", che ne rappresenta, una breve descrizione; quindi ad esempio, per il telefono, si potrebbero avere le seguenti coppie "etichetta/valore": • etichetta: "cellulare"; valore: “333.123.45.67” • etichetta: "ufficio"; valore: “06.987.654.32” • etichetta: "casa"; valore: “02.345.678.89” Dell'insieme delle coppie "etichetta/valore" inserite, l'utente ne dovrà poi individuare una, mediante impostazione del segno di spunta laterale, che sarà la coppia principale. La coppia principale verrà utilizzata nella vista di dettaglio del cliente quando questa è in modalità “modulo”. Ci sono infine altri due tipi di dati che possono essere associati direttamente ad un cliente: le note e i tags. Il campo “note” è un campo residuale nel quale si potrà inserire qualsiasi tipo di informazione di tipo descrittivo e non strutturato. Quando viene mostrato in modalità modulo, il campo è un semplice campo testuale. Quando invece viene mostrato in modalità scheda, il contenuto del campo viene analizzato dall’applicazione e tutte le URL, gli indirizzi email e i numeri telefonici vengono resi attivi e capaci di ricevere il tocco dell’utente. Quando l’utente tocca una di queste aree attive, avviene una delle seguenti cose: - Se l’area toccata rappresenta una URL, Safari verrà automaticamente lanciato ed impostato su tale URL. - Se l’area toccata rappresenta un indirizzo email che appartiene ad uno degli indirizzi email registrati per il cliente, una nuova Relazione di tipo “email in uscita” verrà creata. 13 mioCRM 17.2 – guida utente - Se l’area toccata rappresenta un indirizzo email che non appartiene ad uno degli indirizzi email registrati per il cliente, una nuova Email generica verrà creata. Se l’area toccata rappresenta un numero telefonico ed il dispositivo è un iPhone, verrà lanciata una chiamata telefonica verso il numero toccato. 4.2 Categorizzazione mediante “tags” L’ultimo tipo di informazione associabile direttamente al cliente è il “tag”. E’ possibile associare ad ogni cliente un numero qualsivoglia di “tag”. I tag sono delle semplici etichette create dall’utente e alle quali l’utente associa un significato. Tutti i clienti associati ad un medesimo tag fanno parte di una medesima categoria e possono essere estratti e visualizzati mediante l’utilizzo di opportuni filtri di visualizzazione (vedi oltre). I tags vengono creati durante l’associazione con il cliente. L’utente inserisce un nuovo tag e questo tag viene automaticamente inserito sia nella lista di tutti i tags disponibili, sia nella lista dei tags associati al cliente. I tags non fanno differenza fra maiuscole e minuscole e solo unici. L’ordine con il quale essi vengono associati al cliente non ha alcun significato. I tags possono essere eliminati dalla lista durante il processo di associazione semplicemente scorrendo il dito sul tag stesso. Comunque, solo i tags che non sono associati a nessun cliente potranno essere eliminati. I tags possono anche essere rinominati. Per rinominare un tag, fare un doppio tocco sull’elemento. Questo diventerà editabile. Premere poi il tasto return per salvare il nuovo valore. Attraverso la definizione dei tag e la loro associazione ai clienti, si possono creare un numero qualsiasi di categorie di clienti e queste potranno essere tra loro completamente disgiunte (cioè i clienti di una categoria non appartengono all’altra) o anche parzialmente o totalmente sovrapposte (cioè alcuni o tutti clienti di una categoria appartengono anche all’altra), secondo una logica dettata esclusivamente dall’utente in base al suo personale utilizzo dell’applicazione. 4.3 Visualizzazione liste di clienti Accedendo alla sezione “Clienti” si visualizza la lista dei clienti registrati nell’applicazione. Inizialmente questa lista è popolata con tutti i clienti presenti nel database. E’ però possibile restringere la lista a specifici sottoinsiemi di clienti sia mediante l’applicazione di un filtro di visualizzazione, sia effettuando delle ricerche testuali su uno dei campi del cliente (vedi oltre). Una volta ottenuta la lista dei clienti, su di essa è possibile effettuare varie operazioni. Innanzi tutto, si può selezionare un cliente e così facendo se ne visualizza la sua vista di dettaglio, che è di sola lettura. Da lì, si può andare in modifica oppure aprire il menu contestuale che fornisce ulteriori operazioni da effettuare sul singolo cliente. Dalla lista clienti, è poi possibile effettuare la cancellazione di un singolo cliente passando il dito su di esso da destra verso sinistra e premendo il relativo bottone rosso di conferma. 14 mioCRM 17.2 – guida utente Infine, sempre dalla lista clienti, è possibile effettuare ulteriori operazioni come quella di inizio e fine selezione, quella di visualizzazione sulla mappa e quella di esportazione. Tali operazioni verranno descritte in dettaglio più avanti. 4.4 Date particolari Dalla vista di dettaglio cliente è possibile accedere alla sezione delle “date particolari” tramite il menu contestuale. Le “date particolari” sono date legate al cliente, come ad es. il compleanno, e di cui si vuole tenere traccia in agenda. Ad ogni cliente è possibile associare un numero qualsiasi di date particolari. La data particolare può essere inserita in modo completo, cioè giorno, mese e anno, oppure si può inserire solo il giorno ed il mese ignorando l'anno. Questo secondo caso serve quando ad es. si conosce di un cliente il mese ed il giorno del compleanno, ma se ne ignora l'anno di nascita. Una volta inserita la data particolare, si può associare ad essa una descrizione e stabilirne le modalità di annotazione in agenda. La data può essere annotata in agenda in modo esatto (ma solo se la data stessa è stata inserita in modo completo) oppure con periodicità annuale o mensile a partire dal momento della sua registrazione. In caso di annotazione periodica, le annotazioni in agenda vengono ripetute per un periodo di tempo finito, definito dall'utente (3 anni, implicitamente). La “data particolare” è un tipo specifico di “evento”. Gli eventi, così come gli “impegni” sono entità ausiliarie che vengono gestite tramite l’agenda. 4.5 Storia del cliente Dalla vista di dettaglio del cliente è possibile aprire la storia del cliente. Questa consiste nell’elenco ordinato per data crescente di: • tutti gli eventi e impegni presenti in agenda che sono legati in maniera diretta o indiretta al cliente. Ad es. verranno mostrati tutti gli impegni passati e futuri legati alle attività pro-cliente (vedi oltre) o alle attività pre e post vendita legate a opportunità e vendite legate al cliente. Verranno mostrati anche tutti gli impegni legati alle date particolari e agli eventi quali date di vendita, date di inserimento/aggiornamento opportunità, ecc. Infine, verranno mostrati anche tutti gli eventi in agenda generati dalle relazioni intrattenute con il cliente (vedi oltre). • Tutti i record di altre entità legate al cliente, per le quali è associabile una data. Queste sono: o Opportunità: vengono riportate nella data del loro inserimento; o Vendite: vengono riportate nella data della loro realizzazione (data di vendita); o Relazioni: vengono riportate nella loro data e ora; o azioni passate: vengono riportate nella loro data di chiusura; o azioni correnti: vengono riportate nella loro data di creazione; La storia del cliente, pertanto, è un potente strumento per poter riprendere immediatamente consapevolezza di tutto il lavoro svolto per il cliente, di tutte le interazioni avute con esso e di tutto il business potenziale o effettivo generato da esso. 15 mioCRM 17.2 – guida utente 4.6 Esportazione clienti verso la rubrica del dispositivo Ogni dispositivo, iPhone/iPad, è dotato di un’applicazione Contatti con la quale è possibile gestire una rubrica interna di nominativi. E’ possibile importare tutti o solo una parte di questi nominativi dentro mioCRM. Questo processo sarà descritto più avanti nel capitolo dedicato all’importazione dei clienti. E’ anche possibile, però, effettuare il processo inverso, cioè esportare un cliente di mioCRM verso la rubrica del dispositivo. Questa operazione può essere fatta sia in fase di inserimento del cliente, sia successivamente. In fase di inserimento, occorre impostare a 1 il commutatore “crea anche in contatti” presente nella maschera di inserimento del cliente. Qualora, invece, il cliente sia già stato creato, allora è possibile selezionare la voce del suo menu contestuale “Aggiungi a Contatti…”. Per entrambe le operazioni, va tenuto presente che il passaggio del cliente da mioCRM a Contatti presenta alcune limitazioni dovute al differente modello di rappresentazione dei dati che le due applicazioni adottano. Le limitazioni sono le seguenti: • non è possibile differenziare il nome e cognome del cliente. Infatti, mioCRM adotta un campo unico per l’inserimento del nominativo mentre Contatti adotta due campi, nome e cognome. Pertanto tutto il contenuto del campo nominativo di mioCRM verrà “travasato” nel campo nome di Contatti, mentre il campo cognome resterà vuoto. • Non è possibile differenziare le varie parti di cui si compongono gli indirizzi. Anche qui, infatti, mioCRM adotta un unico campo per memorizzare un indirizzo, mentre Contatti adotta vari campi che sono via, comune, provincia, cap, stato ecc. Anche in questo caso, quindi, l’indirizzo verrà “travasato” nell’unico campo via, mentre tutti gli altri campi resteranno vuoti. • L’applicazione Contatti non contempla il campo fax. Nel passaggio del cliente da mioCRM a Contatti, quindi, tutti i numeri di fax verranno inseriti dentro la lista dei telefoni, specificando nelle etichette che si tratta di un fax. • Codici e Tags non vengono esportati. La scheda cliente per l’applicazione Contatti, infatti, non prevede alcun campo per ospitare questi dati. Oltre alle suddette limitazioni, inoltre, va tenuto presente che in fase di creazione di un cliente mioCRM e di contemporanea creazione del cliente dentro la rubrica di Contatti, non vi è alcun controllo circa la presenza o meno dello stesso cliente. Pertanto, in caso di nominativo già presente, ne verrà creato un doppione. Invece, nel caso in cui si proceda prima alla creazione del cliente solo dentro mioCRM e, successivamente, alla sua esportazione tramite l’azione “Aggiungi a Contatti…”, allora verrà proposto all’utente di fare una delle due cose: 1. Creare un nuovo cliente dentro la rubrica di Contatti che contenga tutti i dati presenti nel cliente di partenza di mioCRM 16 mioCRM 17.2 – guida utente 2. Aggiungere i dati del cliente di partenza di mioCRM ad un cliente già esistente nella rubrica di Contatti. In tal caso, l’utente dovrà scorrere la rubrica alla ricerca del nominativo che dovrà “accogliere” i dati del cliente di mioCRM. Una volta scelto, i dati verranno aggiunti a quelli già presenti in esso. 4.7 Stato del cliente Come sarà più chiaro successivamente, ad un cliente si possono associare una o più opportunità e una o più vendite. A seconda della presenza o assenza di queste associazioni, l’applicazione definisce i seguenti stati per il cliente: - “libero” (rosso): un cliente senza nessuna opportunità aperta e senza nessuna vendita conclusa; - “inseguito” (giallo): un cliente con opportunità aperte, ma senza vendite concluse; - “preso” (verde): un cliente con vendite concluse; Lo stato viene indicato nella vista di dettaglio del cliente, nella lista dei clienti e nella mappa clienti. Lo stato viene ricalcolato automaticamente senza alcun intervento da parte dell’utente ogni volta che egli inserisce o elimina un’opportunità e/o una vendita. 17 mioCRM 17.2 – guida utente 5 OPPORTUNITA' L'opportunità raccoglie tutti quei dati che si riferiscono a quella situazione che si genera quando il professionista ha la percezione che vi sia una probabilità concreta di poter effettuare una vendita o portare a conclusione un determinato affare per un certo cliente. L'opportunità, pertanto, non rappresenta un evento reale nell'attività del professionista, ma un evento potenziale, al quale vi è associata una certa probabilità di accadimento. All’entità “opportunità” si accede dal menu principale alla voce “Opportunità” In questa sezione è possibile: • registrare una nuova opportunità • registrare una nuova multi-opportunità • visualizzare, modificare o cancellare un’opportunità già registrata • visualizzare liste di opportunità in base a vari criteri di estrazione • esportare le suddette liste, effettuare statistiche e conteggi 5.1 Creazione nuova opportunità Un'opportunità è sempre legata ad uno ed un solo cliente, quindi in fase di creazione di un nuovo record è necessario scegliere dall’apposito campo un cliente già esistente o eventualmente crearne uno nuovo contestualmente. Le altre informazioni da associare all'opportunità sono le seguenti: • l'oggetto, cioè una descrizione breve di ciò consiste l'opportunità stessa, ad es. "contratto fornitura biennale". • la data di inserimento, cioè la data in cui viene registrata l'opportunità nell'applicazione. Tale data viene riportata in agenda. • la data (presunta) di fine dell'opportunità. Tale data viene riportata in agenda. • La ditta mandante (vedi oltre) alla quale è legata l’opportunità. • il valore (espresso nella valuta correntemente selezionata sul dispositivo), che rappresenta il valore complessivo della vendita o dell'affare. • la provvigione che il professionista riceve sulla vendita andata a buon fine. • la probabilità di concretizzazione dell'opportunità. • lo stato in cui si trova l'attività. La selezione di esso aggiorna automaticamente anche il valore della probabilità di concretizzazione. I valori possibili sono: o nuova (prob. 25%, modificabile dall’utente) o in lavorazione (prob. 50%, modificabile dall’utente) o in trattativa (prob. 75%, modificabile dall’utente) o chiusa OK (prob. 100%, non modificabile dall’utente) o chiusa NOK (prob. 0%, non modificabile dall’utente) • eventuali note 18 mioCRM 17.2 – guida utente Tra i valori che può assumere lo stato dell'attività, ve ne sono due particolarmente importanti e sono "chiusa OK" e "chiusa NOK". Vediamoli in dettaglio. 5.2 Opportunità chiusa positivamente (“OK”) Indica che l'opportunità si è effettivamente concretizzata in una vendita. Salvando un'opportunità con questo stato, si genera automaticamente un record nella sezione delle vendite. Tale record mutua dall'opportunità tutti i dati, ma dal momento in cui viene generato diviene perfettamente autonomo rispetto al record dell'opportunità che lo ha generato. Ciò significa che, il record di vendita può essere modificato come si vuole senza alterare quello dell'opportunità, mentre quest'ultimo viene "congelato" con i valori che aveva al momento della sua chiusura positiva. Al momento del salvataggio di una opportunità chiusa positivamente, all'utente vengono chiesti alcuni dati supplementari che andranno a popolare il record della vendita, quali lo sconto applicato al cliente, le modalità di pagamento ed il numero di rate. 5.3 Opportunità chiusa negativamente (“NOK”) Indica che l'opportunità è stata definitivamente accantonata o, detto in altre parole, che le probabilità di sua riuscita sono scese a zero. Dopo aver chiuso l’opportunità (sia positivamente che negativamente) non è più possibile modificarla. Quindi, per poter cambiare i suoi dati, è necessario riaprirla impostando il suo stato a uno dei possibili stati “aperti” disponibili, cioè “nuova”, “in lavorazione” o “in trattativa”. L'utente può cambiare stato all'opportunità in qualsiasi momento e partendo da qualsiasi altro stato. C'è comunque da osservare come il passaggio dallo stato di "chiusa OK" ad un altro stato abbia come conseguenza l'eliminazione automatica del corrispettivo record di vendita che a suo tempo era stato generato dalla chiusura positiva dell'opportunità. Tale eliminazione porterà a cascata l'eliminazione di qualunque altra cosa associata a tale record, come ad esempio le attività e gli impegni. 5.4 Data di scadenza e data di chiusura Durante l’inserimento di un’opportunità è possibile specificare anche la data della sua scadenza. Questa è, in generale, solo una data indicativa. Nessuna azione viene intrapresa dall’applicazione al momento in cui si oltrepassa tale data. In ogni caso, quando la data di scadenza viene oltrepassata, l’opportunità viene mostrata in rosso nella lista delle opportunità e la data di scadenza stessa viene visualizzata in rosso quando l’opportunità viene mostrata nella vista di dettaglio. Le opportunità per le quali non è stata specificata alcuna data di scadenza vengono considerate opportunità che non scadono mai. La data di scadenza viene annotata in agenda. 19 mioCRM 17.2 – guida utente Tuttavia, nel momento in cui una opportunità viene chiusa (positivamente o negativamente) il campo data di scadenza si trasforma nel campo “data di fine” e conterrà la data nella quale l’opportunità è stata effettivamente chiusa. 5.5 Visualizzazione liste di opportunità Accedendo alla sezione “Opportunità” si visualizza la lista delle opportunità registrate nell’applicazione. Inizialmente questa lista è popolata con tutte le opportunità presenti nel database. E’ però possibile restringere la lista a specifici sottoinsiemi di record applicando uno tra i tanti filtri di visualizzazione disponibili (vedi oltre). Una volta ottenuta tale lista, su di essa è possibile effettuare varie operazioni. Innanzi tutto, si può selezionare un’opportunità e così facendo se ne visualizza la sua vista di dettaglio, che è di sola lettura. Da lì, si può andare in modifica oppure aprire il menu contestuale che fornisce ulteriori operazioni da effettuare sulla singola opportunità. Dalla lista opportunità, è poi possibile effettuare la cancellazione di una singola opportunità passando il dito su di essa da destra verso sinistra e premendo il relativo bottone rosso di conferma. Infine, sempre dalla lista opportunità, è possibile effettuare altre operazioni quali la selezione e l’esportazione che verranno descritte in seguito. 5.6 Le Multi-Opportunità Quando si hanno molti clienti che sono interessati allo stesso prodotto o servizio è possibile creare una multi-opportunità. Quindi, mentre le opportunità così come descritte sopra sono sempre legate ad unico cliente, le multi-opportunità possono essere legate, in generale, a molti clienti. Chiameremo, dunque, le opportunità create nella modalità standard, tramite il legame ad un unico cliente, opportunità “singole”, per differenziarle da quelle “multiple”. In pratica, un’opportunità multipla (o, più brevemente, multi-opportunità o multiopp) è una sorta di contenitore che conterrà tante opportunità singole quanti sono i clienti alla quale essa è legata. Queste opportunità contenute vengono chiamate opportunità “componenti” per indicare il fatto che la multi-opportunità a cui esse fanno riferimento è “composta” da esse. Riassumendo, quindi, abbiamo tre tipi di opportunità: • Singole: sono opportunità create nel modo standard e legate pertanto ad un unico cliente. • Multiple: sono opportunità create attraverso il menu “crea nuova multiopportunità”. Esse sono legate a molti clienti e agiscono come contenitore per le loro opportunità “componenti”. • Componenti: sono opportunità che compongono una multi-opportunità. Non vengono mai create direttamente dall’utente. Esse vengono create automaticamente dall’applicazione ogni volta che un cliente viene associato alla multi-opportunità. Ogni opportunità componente è simile ad una opportunità singola perché è sempre associata ad un unico 20 mioCRM 17.2 – guida utente cliente. Tuttavia, il loro comportamento è leggermente diverso da quello delle opportunità singole. Al momento iniziale della sua creazione, una multi-opportunità non ha alcun cliente associato. Pertanto essa non conterrà alcuna opportunità componente. Successivamente, ad ogni aggiunta di un nuovo cliente, verrà creata una specifica opportunità componente, così come ad ogni eliminazione di un cliente, la relativa opportunità componente verrà rimossa. Quando una opportunità componente viene creata (come conseguenza dell’aggiunta di un cliente ad una multi-opportunità) essa erediterà alcuni degli attributi della sua multi-opportunità. Alcuni di questi saranno di sola lettura nella opportunità componente, cioè, quando si andrà a modificare l’opportunità componente, non sarà possibile modificarli. Per modificarli, bisognerà modificare l’attributo corrispondente nella multi-opportunità. Ma, i cambiamenti su quell’attributo verranno propagati a tutte le opportunità componenti che compongono la multi-opportunità. Gli attributi della multi-opportunità che vengono ereditati dalle opportunità componenti sono: • Nome dell’opportunità: di sola lettura nell’opportunità componente • Data di inserimento: modificabile nell’opportunità componente • Data di scadenza: di sola lettura nell’opportunità componente • Ditta mandante: di sola lettura nell’opportunità componente • Valore: di sola lettura nell’opportunità componente • Provvigione: di sola lettura nell’opportunità componente Le opportunità componenti hanno altri attributi che sono completamente indipendenti dalla multi-opportunità. Essi sono: • Stato • Probabilità • Note • Qualsiasi campo personale aggiunto all’entità Opportunità Quindi, come si può vedere, l’opportunità componente è esattamente uguale all’opportunità singola e pertanto può essere usata come qualsiasi opportunità singola. Tuttavia, non tutti i suoi campi possono essere editati a piacimento. Alcuni di essi ereditano il loro valore dalla multi-opportunità. Inoltre, i cambiamenti di stato di una opportunità componente producono conseguenze sullo stato generale della multi-opportunità (vedere oltre). 5.7 Come aggiungere/rimuovere clienti a/da una multiopportunità Come già detto, quando una multi-opportunità viene creata, nessun cliente è inizialmente associato ad essa. Dopo la creazione della multi-opportunità, appare il campo “clienti coinvolti su componenti aperte”. Inizialmente esso conterrà il valore 0 ad indicare il fatto che nessun cliente è associato. Tale campo fornisce inoltre i due seguenti bottoni: 21 mioCRM 17.2 – guida utente • un bottone “+”: premendolo si apre la lista clienti dove è possibile scegliere quali clienti aggiungere o rimuovere. Esistono due modalità per far ciò: 1. si entra in modalità selezione, si seleziona uno o più clienti e quindi si sceglie l’azione di menu appropriata: ! “aggiungi alla multi-opportunità”: aggiunge tutti i clienti selezionati alla multi-opportunità ! “rimuovi dalla multi-opportunità”: rimuove tutti i clienti selezionati dalla multi-opportunità 2. si applica un filtro di visualizzazione o si effettua una ricerca testuale e quindi si sceglie l’azione di menu appropriata: ! “aggiungi alla multi-opportunità”: aggiunge tutti i clienti appartenenti alla lista risultante alla multi-opportunità ! “rimuovi dalla multi-opportunità”: rimuove tutti i clienti appartenenti alla lista risultante dalla multi-opportunità Esiste poi un terzo modo che vale solo per l’aggiunta. Senza entrare in modalità selezione, è sufficiente effettuare un tocco sopra un cliente. Questo verrà automaticamente aggiunto alla multi-opportunità • Un bottone “i” (di rivelazione): premendolo, si apre la lista di tutti i “clienti coinvolti sulle opportunità aperte”. Questo significa anche che tutti i clienti associati a opportunità componenti chiuse non verranno riportati in tale lista. Come il nome stesso del campo suggerisce, ciò che è importante non è il numero effettivo di clienti associati alla multi-opportunità, ma il numero di questi la cui corrispondente opportunità componente risulta ancora aperta. Pertanto, quando si tenta di aggiungere un cliente alla multi-opportunità, l’applicazione verifica se esiste un’opportunità componente aperta e collegata a quel cliente. Se non viene trovata nessuna componente aperta, ne viene creata una nuova e associata a quel cliente. Se invece una componente aperta è già presente, nessuna nuova componente verrà creata. L’opposto avviene nella rimozione dei clienti. Quando si tenta di rimuovere un cliente, l’applicazione verifica se esiste un’opportunità componente aperta associata a quel cliente. Se viene trovata, essa verrà eliminata, altrimenti non verrà fatto nulla. 5.8 La “quantità” della multi-opportunità Un importante attributo della multi-opportunità è la “quantità”. Essa rappresenta il numero di elementi disponibili per quel prodotto/servizio identificato dalla multiopportunità stessa. Quindi, quando una multi-opportunità viene creata, bisognerà specificare nel suo nome il prodotto o servizio che si sta cercando di vendere e nel campo quantità si andrà ad inserire il numero di pezzi o copie o volte che si è in grado di vendere. Se non c’è limite al numero di elementi che si possono vendere, sarà sufficiente lasciare il campo quantità vuoto. 22 mioCRM 17.2 – guida utente Alcuni esempi: • “appartamento in via X, quantità: 1”. Sei un agente immobiliare e hai avuto l’incarico di vendere un certo appartamento. Tutti i tuoi clienti potenziali sono interessati allo stesso prodotto. Uno di essi alla fine acquisterà l’appartamento, gli altri verranno scartati. • “aspirapolvere, modello 123, quantità: 10”. Sei un agente di vendita e hai avuto l’incarico di vendere 10 aspirapolveri. I tuoi clienti potenziali sono interessati all’acquisto di un pezzo. Tu puoi vendere al più 10 pezzi. Gli altri clienti potenziali verranno scartati. • “abbonamento al servizio X, quantità: illimitata”. Sei un agente di un fornitore di servizi. I tuoi clienti potenziali sono interessati a sottoscrivere l’abbonamento ad uno specifico servizio X. Non hai limiti a quanti abbonamenti puoi vendere. 5.9 L’azione “chiudi” della multi-opportunità L’attributo “quantità” può essere cambiato in qualsiasi momento, aumentandolo o diminuendolo. Può essere posto a zero o impostato a illimitato. Quando viene impostato a “zero”, diciamo che la multi-opportunità viene “chiusa”. Infatti, impostare a zero la quantità significa stabilire che non può essere venduto null’altro. Quindi, qualsiasi opportunità componente aperta associata alla multi-opportunità perde di significato. Quando si vuole porre a zero la quantità, lo si può fare in due modi: 1. editando il campo quantità e impostandolo a zero: questo ha solo l’effetto di cambiare lo stato della multi-opportunità (vedere oltre); 2. selezionando dal menu contestuale l’azione “Chiudi”: in questo caso, l’applicazione verifica se ci sono ancora componenti aperte. Se ce ne sono, vengono proposte all’utente le seguenti opzioni: a. “rimuovi tutte”: tutte le componenti aperte verranno eliminate; b. “chiudi tutte come NOK”: tutte le componenti aperte verranno chiuse negativamente; c. “lasciale così”: tutte le componenti aperte non verranno modificate. A seconda dell’azione scelta dall’utente, lo stato della multiopportunità si aggiornerà di conseguenza (vedere oltre). 5.10 La chiusura delle opportunità componenti Le opportunità componenti possono essere chiuse sia positivamente (OK) che negativamente (NOK), esattamente come qualsiasi opportunità singola. Tuttavia, quando un’opportunità componente viene chiusa in OK si ha l’effetto di decrementare di uno la quantità della sua multi-opportunità. Ovviamente, se la quantità era originariamente illimitata, essa continuerà ad essere illimitata. Come si potrà vedere più avanti, la chiusura di un’opportunità componente ha impatto sullo stato generale della multi-opportunità sia perché essa cambia il numero delle componenti chiuse, sia perché cambia il valore della quantità. 23 mioCRM 17.2 – guida utente 5.11 Il campo “stato” della multi-opportunità La multi-opportunità presenta un campo stato i cui possibili valori non sono gli stessi valori utilizzati nelle opportunità singole e componenti. Lo stato della multi-opportunità, infatti, dipende da un certo numero di condizioni generate dal valore del suo attributo quantità e dallo stato di ognuna delle sue opportunità componenti. Il campo stato non può mai essere cambiato manualmente dall’utente. Esso viene sempre calcolato automaticamente dall’applicazione ogni qualvolta una dei suddetti fattori cambia. Qui viene riportata la lista completa dei possibili valori unitamente alle condizioni che li generano e a una descrizione: 24 mioCRM 17.2 – guida utente Stato Quantità multi-opp N° di comp.ti aperte N° di comp.ti chiuse OK N° di comp.ti chiuse NOK Descrizione Nullo 0 0 0 0 In preparazione non 0 o illimitata 0 0 0 Chiusa NOK 0 0 0 >0 Chiusa OK 0 0 >0 ≥0 Aperta non 0 o illimitata 0 ≥0 ≥0 Sospesa 0 >0 ≥0 ≥0 In lavorazione non 0 o illimitata >0 ≥0 ≥0 La multi-opp non ha significato perché rappresenta un prodotto/servizio che non può essere venduto (perché ha quantità zero) e non ci sono ancora componenti aperte o chiuse per essa La multi-opp rappresenta un prodotto/servizio che può essere venduto (perché ha una quantità positiva o illimitata), ma non ci sono ancora componenti associate ad essa. La multi-opp rappresenta un prodotto/servizio che non può essere venduto (perché la sua quantità è scesa a zero) e ci sono solo componenti negative associate ad essa La multi-opp rappresenta un prodotto/servizio che non può essere venduto (perché la sua quantità è scesa a zero), ci sono alcune componenti negative, ma c’è anche almeno una componente positiva La multi-opp rappresenta un prodotto/servizio che può essere ancora venduto (perché ha una quantità positiva o illimitata), c’è qualche componente chiusa, ma non c’è al momento nessuna componente aperta La multi-opp rappresenta un prodotto/servizio che non può essere venduto (perché la sua quantità è scesa a zero), ma ci sono ancora alcune componenti aperte La multi-opp rappresenta un prodotto/servizio che può essere venduto (perché ha una quantità positiva o illimitata) e ci sono componenti aperte 25 mioCRM 17.2 – guida utente 5.12 Computazioni statistiche delle multi-opportunità Nella elaborazione delle statistiche e dei report per il valore e il valore ponderato delle opportunità, le multi-opportunità non vengono mai conteggiate di per sé. Ciò che è effettivamente conteggiato sono le loro opportunità componenti. Tuttavia, il modo in cui esse vengono conteggiate cambia a seconda della mutua relazione tra la quantità della multi-opportunità e il numero delle opportunità componenti aperte. Le regole sono descritte qui di seguito: • se la quantità della multi-opportunità è zero, ognuna delle componenti dà un contributo nullo al calcolo complessivo del valore e del valore ponderato; • se il numero delle opportunità componenti aperte è maggiore della quantità della multi-opportunità, allora ogni opportunità componente contribuisce per una frazione del suo valore. La frazione è calcolata così: <quantità della multi-opp> / <num. di componenti aperte> • se il numero delle opportunità componenti aperte è inferiore o uguale alla quantità della multi-opportunità oppure se la quantità della multiopportunità è illimitata, ogni opportunità componente contribuisce con il suo valore pieno. 26 mioCRM 17.2 – guida utente 6 VENDITE Come detto sopra, le vendite rappresentano, con i loro dati, le effettive concretizzazioni delle opportunità sui clienti, quindi rappresentano vendite effettive da cui scaturiscono, tipicamente, le provvigioni. Tipicamente una nuova vendita viene generata automaticamente dall’applicazione quando una preesistente opportunità viene chiusa positivamente. E’ però possibile generare nuove vendite anche in modo diretto senza legame con nessuna opportunità già esistente. All’entità “vendite” si accede dal menu principale alla voce “Vendite” In questa sezione è possibile: • registrare una nuova vendita • visualizzare, modificare o cancellare una vendita già registrata • visualizzare liste di vendite in base a vari criteri di estrazione • esportare le suddette liste, effettuare statistiche e conteggi Una vendita è sempre legata ad uno ed un solo cliente, quindi in fase di creazione di un nuovo record è necessario scegliere dall’apposito campo un cliente già esistente o eventualmente crearne uno nuovo contestualmente. Ad una vendita sono inoltre associate le seguenti informazioni: • l'oggetto della vendita (viene mutuato dal record della relativa opportunità, se esistente); • il cliente (viene mutuato dal record della relativa opportunità, se esistente); • la data in cui è stata effettuata la vendita; viene pre-impostata alla data di generazione del record; • il valore della vendita (viene mutuato dal record della relativa opportunità, se esistente); • La ditta mandante (vedi oltre) alla quale è legata la vendita. • la percentuale di sconto applicato al cliente rispetto al valore totale della vendita; • l'importo effettivo della vendita; è il valore calcolato (automaticamente) applicando lo sconto al valore della vendita • la percentuale della provvigione di vendita; • l'importo della provvigione, in termini assoluti; il valore di questo importo viene calcolato automaticamente dall’applicazione quando il valore della percentuale della provvigione di vendita è superiore a zero. Diversamente, quando la percentuale è zero, allora il campo diventa editabile direttamente dall’utente che potrà quindi inserirvi un valore qualsiasi (ma sempre inferiore al valore totale della vendita). In questo modo, quindi, l’utente ha la possibilità di inserire valori di provvigione fissi o che varino in modo non convenzionale rispetto al valore della vendita. • le modalità di pagamento dell'importo; • il numero di rate con cui viene effettuato il pagamento; • note aggiuntive 27 mioCRM 17.2 – guida utente 6.1 Visualizzazione liste di vendite Accedendo alla sezione “Vendite” si visualizza la lista delle vendite registrate nell’applicazione. Inizialmente questa lista è popolata con tutte le vendite presenti nel database. E’ però possibile restringere la lista a specifici sottoinsiemi di record applicando uno tra i tanti filtri di visualizzazione disponibili (vedi oltre). Una volta ottenuta tale lista, su di essa è possibile effettuare varie operazioni. Innanzi tutto, si può selezionare una vendita e così facendo se ne visualizza la sua vista di dettaglio, che è di sola lettura. Da lì, si può andare in modifica oppure aprire il menu contestuale che fornisce ulteriori operazioni da effettuare sulla singola vendita. Dalla lista vendite, è poi possibile effettuare la cancellazione di una singola vendita passando il dito su di essa da destra verso sinistra e premendo il relativo bottone rosso di conferma. Infine, sempre dalla lista vendite, è possibile effettuare altre operazioni quali la selezione e l’esportazione che verranno descritte in seguito. 28 mioCRM 17.2 – guida utente 7 CAMPI PERSONALI Per le tre entità descritte in precedenza, si ha la possibilità di aggiungere ulteriori campi al fine di rappresentare meglio il proprio business. Questi campi sono dei contenitori di informazioni che vengono creati, configurati e allegati ad ogni record delle suddette entità e si comportano esattamente come qualsiasi altro campo definito dall’applicazione. Ad esempio, si potrebbe associare ad ogni record cliente una nuova informazione sulla quantità di prodotto che egli preferisce acquistare, oppure si potrebbe associare ad ogni record di opportunità una nuova informazione riguardante la lista dei prodotti trattati nell’offerta, oppure –infine- si potrebbe associare ad ogni record di vendita una nuova informazione su quale sia l’azione di post-vendita che è necessario eseguire. Tutte queste informazioni hanno bisogno di essere trattate da specifici campi personali che inizialmente dovranno essere creati e configurati. I campi personali costituiscono una funzionalità specifica che ha bisogno di essere attivata nelle Impostazioni di mioCRM. Una volta accesa, si potrà selezionare l’entità specifica sulla quale si vogliono aggiungere i nuovi campi attraverso la pressione del tasto corrispondente presente sotto l’interruttore. Per semplicità, d’ora in avanti chiameremo con “entità di riferimento” l’entità alla quale il campo personale è associato. Premendo uno dei tre pulsanti “clienti…”, “opportunità…” o “vendite…”, si aprirà la lista dei campi personali che sono già stati definiti per quell’entità. Inizialmente questa lista sarà vuota. Poi, dal suo menu di lista si potrà selezionare “aggiungi nuovo campo…” per creare tutti i campi che servono. Si aprirà il modulo “Nuovo Campo Personale…” attraverso il quale si potrà decidere il tipo e il comportamento del nuovo campo che si sta aggiungendo. Il modulo “Nuovo Campo Personale…” mostra alcuni attributi comuni sempre presenti qualsiasi sia il tipo di campo che si seleziona e altri attributi che sono specifici del tipo selezionato. Vediamoli tutti quanti in dettaglio. 7.1 Attributi comuni • Nome: è il nome del campo così come verrà visualizzato nel modulo dell’entità di riferimento. • Tipo: è il tipo principale del campo. Attualmente si può scegliere tra TESTO, NUMERICO, SCELTA e LOGICO. In futuro verranno aggiunti altri tipi. Questo attributo influenza il comportamento generale del campo. • Visibile: è un interruttore che dice se il campo sarà visibile o meno nel modulo dell’entità di riferimento. Spegnendolo si escluderà completamente il campo da qualsiasi elaborazione dati che coinvolga quell’entità. • Modificabile: è un interruttore che dice se il campo sarà editabile o meno quando il modulo dell’entità di riferimento viene editato. Se Modificabile è spento, i valori nel campo potranno essere inseriti soltanto tramite 29 mioCRM 17.2 – guida utente • • • l’impostazione del valore predefinito (vedi oltre) o eseguendo un’importazione da un foglio CSV esterno (possibile, comunque, solo per l’entità Clienti). Obbligatorio: è un interruttore che dice se il contenuto del campo è obbligatorio o meno. Se acceso, il campo richiederà sempre un valore quando il modulo dell’entità di riferimento viene editata. Al contrario, se spento, si potrà lasciare il campo vuoto quando il modulo viene salvato. Nome colonna foglio d'importazione: è il nome breve del campo da utilizzare quando si importano i valori da un file CSV esterno. Quel file dovrà contenere una colonna denominata esattamente come il valore di questo attributo. Questo valore deve essere possibilmente breve e non può contenere caratteri maiuscoli e spazi. Può essere formato solo da lettere minuscole e numeri. Può inoltre contenere i seguenti caratteri speciali: “_” (trattino basso), “-“ (trattino alto), “/” (barra), “.” (punto). Valore Predefinito: è il valore che verrà sempre proposto quando viene creato un nuovo record dell’entità di riferimento. 7.2 Attributi specifici di TESTO Quando l’attributo “tipo” viene impostato a TESTO, il campo personale sarà capace di gestire testi. Pertanto sarà possibile associare testi di qualsiasi natura e lunghezza all’entità di riferimento. I seguenti attributi appariranno nel modulo: • Lunghezza: rappresenta la lunghezza del testo gestito in termini di righe. Vi sono due possibili valori: o Linea singola: il campo corrispondente sarà in grado di gestire e visualizzare il testo in una sola riga. o Linee multiple: il campo corrispondente sarà in grado di gestire e visualizzare il testo su molte linee scorrevoli. In ogni caso, però, qualsiasi sia il valore selezionato per Lunghezza, il testo contenuto nel campo non verrà mai limitato e potrà essere formato da un numero qualsiasi di caratteri. 7.3 Attributi specifici di NUMERICO Quando l’attributo “tipo” viene impostato a NUMERICO, il campo personale potrà gestire valori numerici. Pertanto si potranno associare numeri di diversa natura all’entità di riferimento. I seguenti attributi appariranno nel modulo: • Dominio: rappresenta la tipologia di valori numerici gestiti dal campo. Esistono tre possibilità: o Intero: indica che i valori numerici accettati e gestiti dal campo potranno essere solo numeri interi. o Decimale: indica che i valori numerici accettati e gestiti dal campo potranno essere solo numeri decimali. o Valuta: indica che i valori numerici accettati e gestiti dal campo potranno essere solo numeri di valuta. Questi potranno essere 30 mioCRM 17.2 – guida utente • • espressi sia nella valuta locale di sistema, sia in qualsiasi altra valuta, attraverso il calcolo del tasso di cambio appropriato. Accetta valori a partire da: se riempito, indica che il campo accetterà e gestirà solo numeri che andranno da questo valore in su. I valori inferiori saranno impediti. Se il campo viene lasciato vuoto, invece, significa che non viene richiesto alcun vincolo di tipo “a partire da”. o Incluso/Escluso: è un’etichetta commutabile che indica se il valore “a partire da” deve essere incluso o escluso dall’intervallo dei valori accettabili. Per commutare il suo valore, è sufficiente toccare l’etichetta. Se il valore “a partire da” è vuoto, questo attributo non sarà rilevante. …fino a: se riempito, indica che il campo accetterà e gestirà solo numeri che arriveranno fino a questo valore. Valori superiori verranno impediti. Se il campo viene lasciato vuoto, invece, significa che non viene richiesto alcun vincolo di tipo “fino a”. o Incluso/Escluso: è un’etichetta commutabile che indica se il valore “fino a” deve essere incluso o escluso dall’intervallo dei valori accettabili. Per commutare il suo valore, è sufficiente toccare l’etichetta. Se il valore “fino a” è vuoto, questo attributo non sarà rilevante. 7.4 Attributi specifici di SCELTA Quando l’attributo “tipo” viene impostato a SCELTA, il campo personale sarà in grado di gestire valori di scelta. Questi sono delle etichette testuali che vengono allegate al record dell’entità di riferimento. I seguenti attributi appariranno nel modulo: • Cardinalità: indica quante etichette si possono allegare ad ogni record dell’entità di riferimento. Esistono due possibilità: o Singola: è possibile allegare solo un’etichetta per record o Multipla: si possono allegare più etichette per record • Valori separati da: in questo campo si possono inserire i valori che verranno proposti per la scelta durante l’editing dell’entità di riferimento. I valori devono essere separati l’uno dall’altro da un carattere separatore. E’ possibile usare come separatore uno qualsiasi dei seguenti caratteri: o ; (punto e virgola) o | (barra verticale) o , (virgola) o ↵ (andata a capo) • Consenti più valori: è un interruttore che indica se è possibile aggiungere più valori o meno durante l’editing dell’entità di riferimento. Se spento, sarà possibile scegliere l’etichetta da allegare al record solamente aprendo la lista di scelta associata al campo. La lista proposta verrà riempita con tutti i valori inseriti nell’attributo “valori separati da” descritto pocanzi. Se acceso, invece, sarà possibile editare direttamente il campo e inserire qualsiasi etichetta in esso. In base alla cardinalità del campo, sarà possibile inserire solo una etichetta oppure una lista di più etichette. Per 31 mioCRM 17.2 – guida utente • inserire una lista di etichette bisognerà separare un’etichetta dall’altra tramite un carattere separatore. I caratteri separatori possibili sono il punto e virgola (;), la barra verticale (|), la virgola (,) e anche l’andata a capo (↵). Una volta che il record dell’entità di riferimento viene salvato, l’etichetta o la lista di etichette appena inserite verranno elaborate. Se qualcuna di esse viene individuata come nuova, essa diventerà disponibile tra quelle visualizzate dalla lista di scelta la volta successiva che questa verrà aperta. Sarà anche inserita nella lista dei valori associati all’attributo “valori separati da” sopra descritto, diventando a tutti gli effetti parte della definizione del campo. Questo permetterà di gestire la lista dei valori di tanto in tanto per rimuovere qualsiasi valore errato o non più utilizzato. Si tenga però presente che la rimozione di un valore dall’attributo “valori separati da” sopra descritto non rimuoverà quel valore dai record dell’entità di riferimento che già lo contengano. Associa colori: questo attributo è attivo solo se la cardinalità del campo è “singola”. In tal caso, sarà possibile accedere ad una lista che riporta gli stessi valori presenti nel campo “valori separati da”, ma ognuno colorato con il colore ad esso associato. Inizialmente, tutti questi valori saranno colorati di nero (colore di default). Premendo, però, il tasto di rivelazione alla loro destra, si potrà accedere alla lista dei colori disponibili e scegliere il colore desiderato. 7.5 Attributi specifici di LOGICO Quando l’attributo “tipo” viene impostato a LOGICO, il campo personale potrà gestire valori logici, cioè binari o booleani, che dir si voglia. Il campo verrà pertanto rappresentato tramite un interruttore che potrà essere solo acceso o spento. Lo stato “acceso” corrisponderà indifferentemente ai valori “si”, “vero”, “on”, “1”, mentre lo stato “spento” corrisponderà indifferentemente ai valori “no”, “falso”, “off”, “0”. Data la sua natura, tale campo sarà sempre “obbligatorio” e quindi, anche sempre “modificabile”. Inoltre, dovrà necessariamente avere sempre un valore predefinito. Quindi, se l’utente non specifica nulla, tale valore verrà impostato automaticamente a “no”, altrimenti, potrà essere impostato a “si”. Questo tipo di campo non ha attributi specifici. 7.6 La lista dei campi personali Partendo dalle impostazioni di mioCRM è possibile accedere alle liste di tutti i campi personali già definiti per ognuna delle entità di riferimento, selezionando il relativo bottone posto al di sotto dell’interruttore generale. Ognuna di queste liste visualizza i campi personali in un certo ordine. All’inizio questo è l’ordine di creazione, ma poi è possibile variarlo selezionando “Modifica” dal menu di lista e quindi trascinando su e giù i vari elementi. L’ordine degli elementi nella lista riflette l’ordine nel quale i campi verranno visualizzati nel modulo dell’entità di riferimento. 32 mioCRM 17.2 – guida utente Gli elementi nella lista possono inoltre assumere vari colori: • Nero: l’elemento è normale, è visibile nel modulo dell’entità di riferimento ed è abilitato dal livello di licenza corrente. • Grigio: l’elemento è impostato come “non visibile”. Esso non appare nel modulo dell’entità di riferimento. Esiste, comunque, un livello di licenza che lo abilita. • Rosso: non esiste nessun livello di licenza che abilita il campo. Questo dunque è rimosso dal modulo dell’entità di riferimento e da qualsiasi altra forma di elaborazione. Il campo non può essere modificato. Gli elementi possono essere rimossi dalla lista usando il metodo standard adottato da mioCRM per tutte le liste e cioè, quello di scorrere il dito sopra l’elemento da destra verso sinistra e poi premere il bottone rosso di conferma. Gli elementi possono essere rimossi anche selezionando “Modifica” dal menu di lista e poi premendo il piccolo bottone “meno” (-) presente vicino all’elemento da cancellare. Comunque sia, la rimozione di un campo personale causerà non solo la rimozione del campo in sé, ma anche la rimozione di tutti i valori che sono memorizzati per quel campo in tutti i record dell’entità di riferimento. 7.7 Utilizzo dei campi personali Come già detto, una volta definito, un campo personale si comporta esattamente come qualsiasi altro campo applicativo associato all’entità di riferimento. In particolare: • esso appare nel modulo dell’entità di riferimento fianco a fianco con gli altri campi applicativi. • Può essere utilizzato per definire dei filtri di visualizzazione basati sui campi. • Può essere usato per definire un criterio di ordinamento per i risultati di un filtro di visualizzazione (quando la natura del campo permetta di fare ciò). • Può essere importato da un file CSV (al momento, solo per l’entità Clienti). • Può essere esportato sia in formato leggibile che in formato CSV. • Può essere condiviso con i propri collaboratori. 7.8 Aggiungere i valori di campi personali ai clienti esistenti Se già si hanno alcuni record di clienti/opportunità/vendite memorizzati nel database e si è poi aggiunto uno o più campi personali all’entità Clienti/Opportunità/Vendite, si potrebbe avere la necessità di aggiungere i valori per questi nuovi campi ai record già esistenti. Per fare ciò si devono editare uno a uno i record già esistenti e aggiungere manualmente i valori per quei nuovi campi. 33 mioCRM 17.2 – guida utente Per l’entità Clienti, però, esiste anche un metodo più rapido, specialmente utile quando il numero di record esistenti è molto alto. Si segua la seguente procedura: 1. Ottenere la lista dei clienti per i quali si ha bisogno di inserire i nuovi valori. Di norma essa corrisponde all’applicazione del filtro di visualizzazione “tutti”, ma si è liberi di restringere la lista a piacimento. 2. Effettuare un’esportazione della lista in formato CSV. 3. Aprire il file CSV appena generato con Excel. 4. Eliminare tutte le colonne tranne la prima chiamata “nominativo”. 5. Aggiungere tante colonne quanti sono i campi personali che sono stati aggiunti all’entità Clienti. 6. Dare ad ogni colonna il nome di un campo personale. Bisogna utilizzare il nome specificato nell’attributo “nome colonna foglio d’importazione”. 7. Per ogni riga, inserire i valori per il campo personale corrispondente come li si inserirebbe se si stesse editando il modulo Clienti. 8. Salvare il documento Excel come nuovo file CSV. 9. Importare il nuovo file CSV in mioCRM con le opzioni “verifica duplicati” e “aggrega duplicati” attive. 7.9 Condivisione dati con i valori dei campi personali Quando si condivide un cliente, un’opportunità o una vendita contenente campi personali, bisogna sapere che i valori associati ai campi personali potrebbero essere persi quando il proprio collaboratore effettuerà l’importazione del record. Questo perché se il proprio collaboratore non ha definito dei campi personali simili, non c’è modo di interpretare correttamente i valori dei campi personali che arrivano dal record esterno. Affinché si possa avere un’importazione corretta dell’intero record esterno, quindi, il proprio collaboratore deve definire nel suo database dei campi personali che abbiano almeno lo stesso nome e tipo dei propri campi. Ad esempio, si supponga di aver definito due campi per l’entità Clienti: • Il primo denominato “mio campo numerico” di tipo NUMERICO e sottotipo (dominio) Decimale. • Il secondo denominato “mio campo testuale” di tipo TESTO e sotto-tipo (lunghezza) Linea Singola. Affinché il proprio collaboratore abbia una possibilità di importare i valori associati a questi due campi quando si effettua la condivisione del record, egli deve aver già definito nel suo database almeno due campi con lo stesso nome e tipo dei campi sopra definiti. Se quei due campi hanno anche lo stesso sotto-tipo e stessi attributi specifici del sotto-tipo (se esistono), allora l’importazione dei valori non avrà problemi. Se invece quei due campi hanno sotto-tipi differenti o attributi specifici del sottotipo diversi, allora l’importazione dei valori potrebbe presentare dei problemi. Questo perché, prima di importare i valori, l’applicazione deve effettuare una conversione di formato e una verifica dei vincoli. Ad esempio, se il proprio collaboratore avesse definito un campo TESTO con il nome “mio campo testuale”, ma con sotto-tipo (lunghezza) Linea Multipla, allora 34 mioCRM 17.2 – guida utente l’importazione avrebbe successo perché è sempre possibile inserire un testo linea-singola dentro un testo linea-multipla. Al contrario, se il proprio collaboratore avesse definito un campo NUMERICO con nome “mio campo numerico”, ma con sotto-tipo (dominio) Intero, allora l’importazione fallirebbe se il valore condiviso è un numero con una parte decimale, ad es. “12,34”, perché non è possibile immagazzinare un numero decimale dentro un numero intero. Al contrario, l’importazione avrebbe successo se il valore condiviso non avesse la parte decimale, ad es. “123”. Comunque, anche se il proprio collaboratore definisse un campo NUMERICO con nome “mio campo numerico” e sotto-tipo Decimale, l’importazione del valore “12,34” potrebbe ancora fallire se il proprio collaboratore avesse aggiunto, ad es., un vincolo che abilita il campo ad accettare solo valori maggiori di 100. Quindi, in conclusione, per non avere problemi nell’importazione dei valori dei campi personali condivisi dai propri collaboratori, è consigliabile definire in anticipo campi personali con lo stesso nome, tipo, sotto-tipo e attributi specifici del sotto-tipo. Altri attributi come “editabile”, “obbligatorio”, “valore predefinito”, “nome colonna foglio d’importazione” e l’ordine del campo stesso dentro la lista dei campi personali non influenzano invece il processo di importazione. Naturalmente, se si ha un campo la cui definizione è totalmente identica al campo del proprio collaboratore, ma non si dispone della licenza per esso oppure lo si è reso “non visibile”, nessun valore verrà importato per esso dal record esterno. 7.10 Livelli di licenza I campi personali sono soggetti a livelli di licenza specifici. Vi è sempre un livello base gratuito che permette di creare fino a tre campi. Se si necessita di più campi, invece, sarà necessario acquistare un livello superiore come mostrato nella seguente tabella: Nome del livello di licenza GRATIS-CUST3 CUST10 CUST30 CUST-NO-LIMITS Descrizione Permette di creare fino a personali gratuitamente Permette di creare fino a personali Permette di creare fino a personali Permette di creare un numero campi personali 3 campi 10 campi 30 campi qualsiasi di Maggiori dettagli sui livelli di licenza e su come acquistarli possono essere reperiti nel capitolo “Gestione Licenze”. 35 mioCRM 17.2 – guida utente Se si lavora con un solo dispositivo e si ha un certo livello di licenza per i campi personali, non sarà mai possibile creare più campi di quanti ne preveda il livello stesso. Invece, se si lavora con la Gestione del Cloud attiva, si potrebbe avere un dispositivo con un livello di licenza e un altro dispositivo con un altro livello. Se i due livelli sono uguali, non si avrà nessun problema. Se invece i due livelli sono differenti, si finirà per avere alcuni campi disabilitati nel dispositivo con il livello più basso. Questo accade quando nel dispositivo con il livello maggiore si crea un numero di campi personali maggiore del numero limite previsto dal livello inferiore presente nell’altro dispositivo. Quando il database viene aggiornato nel dispositivo con il livello inferiore, tutti i campi che eccedono il limite verranno inibiti. Essi verranno quindi visualizzati in rosso nella lista dei campi personali e non sarà possibile usarli in quel dispositivo. Si potrà comunque lavorare con questa configurazione, ma bisogna sapere che se si edita un record nel dispositivo con il livello di licenza più basso e se quel record già conteneva valori impostati per i campi personali disabilitati, questi valori verranno persi al momento del salvataggio. E’ consigliabile pertanto, evitare questa configurazione e impostare sempre lo stesso livello di licenza per tutti i dispositivi che partecipano al Cloud. 36 mioCRM 17.2 – guida utente 8 I FILTRI DI VISUALIZZAZIONE Le liste di clienti, opportunità, vendite e azioni correnti (vedi oltre) possono essere ristrette applicando i filtri di visualizzazione. Per far ciò, aprire il menù di lista e scegliere “Filtri di visualizzazione…”, oppure effettuare un tocco singolo sopra il filtro corrente mostrato in cima alla lista. Si aprirà un apposito pannello mediante il quale l’utente potrà scegliere sia uno fra i tanti filtri messi a disposizione, sia combinare gli stessi in espressioni più complesse di tipo “booleano”. Nella parte alta del pannello, compare il riquadro che riporta il filtro corrente. Il testo del riquadro si aggiornerà automaticamente man mano che l’utente sceglie e combina i filtri. Nella parte centrale del pannello, vi è una sezione a due tab. Essa permette di scegliere i singoli elementi che compongono il filtro complessivo che si sta creando. I due tab sono: • Filtri: qui si trova un campo di scelta del filtro. Mediante il pulsante di rivelazione a destra del campo, si potrà aprire la lista di tutti i filtri disponibili e selezionarne uno. Per i filtri senza parametro, tale selezione determinerà l’aggiornamento del filtro corrente scritto nel riquadro superiore. Per i filtri con parametro, invece, sarà necessario procedere anche alla scelta di quest’ultimo, prima che il filtro corrente si aggiorni. • Campi: qui si trovano tre campi con i quali di può scegliere un nome campo, un operatore ed un valore. Per alcuni tipi di campi vi sarà anche un bottone di rivelazione che fornirà alcune opzioni specifiche. Combinando i valori di tutti questi campi sarà possibile creare condizioni di filtro estremamente granulari. Nella lista dei campi, si vedrà sempre un certo numero di campi applicativi. Inoltre, se si sono definiti uno o più campi personali, si potranno vedere anche questi. Nella lista degli operatori si vedranno sempre gli operatori che possono essere utilizzati per il tipo di campo selezionato. Nel campo valore si inserirà il valore che si sta cercando per il campo selezionato. Entrambe le condizioni Filtri e Campi possono anche essere combinati fra loro secondo la logica “booleana”. Per far questo, sono a disposizione alcuni piccoli tasti circolari posti nella parte centrale del pannello. Questi sono: • “OR” logico ( + ): consente di mettere in “or” due filtri (quello a destra e quello a sinistra del simbolo). In questo caso, la lista risultante conterrà sia i record estratti dal primo filtro sia quelli estratti dal secondo filtro. • “AND” logico ( & ): consente di mettere in “and” due filtri (quello a destra e quello a sinistra del simbolo). In questo caso, la lista risultante conterrà solo i record che vengono estratti contemporaneamente sia dal primo filtro che dal secondo. • “NOT” logico ( ! ): consente di effettuare il “not” logico di un filtro (quello posto alla destra del simbolo). In questo caso, la lista conterrà tutti i record che non verrebbero estratti dal filtro 37 mioCRM 17.2 – guida utente tasto “parentesi”: questo tasto serve per inserire le parentesi nell’espressione booleana che si va formando. E’ possibile inserire un solo livello di parentesi, quindi, una volta inserita una parentesi aperta, si può solo inserire successivamente una parentesi chiusa. Il tasto, pertanto riporterà automaticamente il simbolo della parentesi, aperta o chiusa, che potrà essere inserita. • Tasto “undo” ( <X] ): consente di eliminare dall’espressione che si va formando l’ultimo elemento inserito, sia esso un filtro o un simbolo logico o una parentesi. • Tasto “svuota” ( [X] ): consente di eliminare tutta l’espressione inserita fino a quel momento e di ripristinare il filtro di default “tutti”. Per creare un’espressione complessa, pertanto, l’utente dovrà procedere alternativamente scegliendo un filtro (con eventuale parametro annesso), un simbolo booleano o una parentesi. In caso di tentativo di inserimento di uno di questi elementi in modo sintatticamente errato, l’elemento stesso non verrà inserito. • Il pannello dei filtri di visualizzazione, inoltre, presenta nella sua parte bassa i seguenti attributi: • “ordina per”: consente di scegliere il campo secondo il quale ordinare la lista generata dall’applicazione del filtro. • “verso”: consente di scegliere il verso di tale ordinamento: crescente o decrescente. • “colorazione”: consente di scegliere il campo con il quale “colorare” la lista generata dall’applicazione del filtro. 8.1 Ricerche testuali nella lista clienti La lista clienti, oltre a fornire la possibilità di applicazione dei filtri di visualizzazione, consente di effettuare anche delle ricerche testuali. Nella parte alta della lista è infatti presente un campo nel quale l’utente può inserire un testo da ricercare. Immediatamente sotto tale campo è presente una lista di bottoni spostabile orizzontalmente tramite trascinamento del dito. Ognuno di questi bottoni rappresenta uno dei campi di cui si compone la scheda clienti. Selezionando ad es. il bottone “nominativo” si avrà l’effetto di effettuare la ricerca testuale all’interno del campo nominativo. Sull’estrema destra della lista dei bottoni sono inoltre presenti le opzioni con le quali la ricerca testuale viene effettuata. Queste sono: • parola intera: indica che il testo da cercare deve coincidere con parole intere. • contiene: indica che il testo da cercare può essere anche contenuto all’interno delle singole parole. • ignora M/m: indica che la ricerca deve considerare come uguali le lettere maiuscole e minuscole. • considera M/m: indica che la ricerca deve tener conto delle maiuscole e minuscole. 38 mioCRM 17.2 – guida utente Le opzioni selezionate sono quelle visibili. Per cambiare scelta, basta toccare con il dito le opzioni stesse che cambieranno di conseguenza. Le regole da tener presente per le ricerche testuali sono le seguenti: • il testo immesso viene ricercato solo all’interno del campo selezionato nella lista dei bottoni e secondo le regole imposte dalle opzioni di ricerca; • se il testo immesso è costituito da un solo carattere alfabetico (non numerico, quindi) vengono estratti tutti i clienti che hanno, nel campo selezionato nella lista bottoni, un valore che inizia per quella lettera; • La ricerca testuale effettua un ulteriore filtro rispetto a quello eventualmente già applicato. Essa, quindi, va a restringere l’insieme dei risultati generato dal solo filtro di visualizzazione. Se si effettuano, una dopo l’altra, più ricerche testuali, essa andranno tutte ad agire sullo stesso filtro di visualizzazione e non si cumuleranno una sull’altra. • Per rimuovere una ricerca testuale si deve entrare in scrittura sul campo di ricerca e premere il pulsante “annulla” presente alla sua destra. 8.2 Estrazione dei clienti “vicini” Tra i filtri disponibili per la lista clienti, vi è quello denominato “quelli entro raggio X”. Tale filtro consente di estrarre tutti i clienti la cui posizione ricade all’interno di un’area di raggio X incentrata sulla posizione corrente del dispositivo. Tale filtro, pertanto, consente di conoscere istantaneamente tutti i clienti che si trovano nelle proprie vicinanze mentre ci si muove sul territorio. Affinché il filtro abbia effetto, però, è necessario che i clienti siano stati tutti geocodificati (vedi oltre). Si consiglia, pertanto, di lanciare una geocodifica manuale (menu Principale => Utilità => Geocodifica clienti) prima di cominciare ad utilizzare tale filtro. Il filtro mantiene in memoria la posizione corrente per 10 minuti, poi la scarta. Pertanto, se dopo 10 minuti il dispositivo si è spostato di una distanza considerevole (ad es. si è in una automobile in movimento) è consigliabile riapplicare il filtro che così potrà produrre dei risultati aggiornati. 8.3 Creazione di un proprio menu di filtri preferiti Durante la definizione di un filtro di visualizzazione è possibile scegliere di salvare questo sul database, fornendogli un nome e una descrizione. Ciò consente il suo rapido utilizzo in momenti successivi senza doverlo ogni volta ricreare. Tutti i filtri salvati sono elencati in una lista visibile premendo l’apposito bottone sulla barra di navigazione della lista clienti, opportunità o vendite. L’applicazione del filtro avviene semplicemente selezionandolo dalla lista. Nella lista è presente anche il tasto “modifica”. Premendolo è possibile sia riordinare i filtri sia eliminarli. Ciò consente quindi di creare a proprio piacimento un menu personalizzato di filtri che permette un rapido richiamo degli insiemi di clienti, opportunità o vendite con cui maggiormente si lavora. 39 mioCRM 17.2 – guida utente 8.4 Filtri utilizzati di recente La lista dei filtri salvati presenta anche una sezione denominata “filtri utilizzati di recente” nella quale vengono elencati tutti i filtri applicati alla lista, dal più recente in poi (fino ad un massimo di 100). Anche qui, la semplice selezione di uno di questi elementi ha l’effetto di riapplicare il filtro corrispondente. 8.5 Colorazione della lista dei risultati Come si è visto poco sopra, è possibile scegliere un criterio di colorazione per la lista dei risultati generata dall’applicazione del filtro di visualizzazione. La colorazione verrà effettuata mediante l’apposizione di piccoli segmenti verticali colorati sui vari elementi della lista. Per la lista Clienti, tali segmenti sono già presenti di default e rappresentano lo “stato del cliente”. Per le altre entità, invece, il default è nessuna colorazione. Per poter scegliere un criterio alternativo al default, è necessario configurare uno o più campi personali per l’entità in questione. I campi personali dovranno essere: • di tipo LOGICO: in tal caso, si avranno solo due colori, corrispondenti ai due valori possibili per tali campi; • di tipo SCELTA singola: in tal caso, si avranno tanti colori quanti saranno i valori configurati in tali campi Una volta creati i campi personali che consentono la colorazione, si potrà scegliere uno di essi come criterio di colorazione per la lista dei risultati. Così facendo, ogni elemento della lista dei risultati verrà “colorato” con il colore corrispondente al valore immesso nel campo scelto. Nel caso della lista clienti, il criterio di colorazione impostato nel filtro di visualizzazione verrà anche utilizzato per la generazione della mappa clienti. I segnaposto presenti sulla mappa, pertanto, assumeranno lo stesso colore del corrispondente elemento nella lista clienti. Il colore bianco verrà utilizzato per tutti quei segnaposto corrispondenti a clienti che non hanno nessun valore associato al campo personale utilizzato per la colorazione. 40 mioCRM 17.2 – guida utente 9 GESTIONE MULTI-VALUTA Quando si inizia ad usare mioCRM, l’applicazione utilizza come valuta base quella impostata nelle preferenze del dispositivo. Tutti i valori monetari che vengono inseriti nei record di vendita e opportunità sono espressi, quindi, in questa valuta base. Anche tutti i report e le statistiche prodotti dall’applicazione sono espressi nella valuta base. Ciò nonostante, l’utente ha la possibilità di inserire valori monetari in qualsiasi altra valuta del mondo. Ogni campo monetario nell’applicazione, infatti, è corredato da un bottone di rivelazione alla sua destra mediante il quale si accede al pannello di “scelta valute”. In tale pannello, l’utente può scegliere la valuta nella quale il valore monetario dovrà essere espresso, il valore del tasso di cambio tra tale valuta e quella base e la modalità con la quale il tasso di cambio dovrà essere trattato nel tempo. Pertanto, nel pannello di scelta valute, l’utente dapprima aprirà una lista contenente tutte le valute del mondo e ne selezionerà una. Fatto ciò, dovrà inserire un valore monetario espresso nella valuta appena selezionata e infine inserirà il tasso di cambio tra la valuta selezionata e quella base. Questo tasso potrà essere inserito o manualmente dall’utente oppure recuperato dall’applicazione attraverso una chiamata remota al servizio di Yahoo Finance. Naturalmente, questa seconda possibilità potrà essere utilizzata soltanto se il dispositivo è in grado di connettersi ad Internet. Una volta inserito il tasso di cambio, l’utente avrà due opzioni: rendere tale valore statico e immutabile nel tempo, oppure renderlo dinamico. In quest’ultimo caso, l’applicazione proverà ad aggiornare il tasso di cambio tutte le volte che il valore che essa mantiene in memoria diventa più vecchio di una certa quantità di tempo. Inizialmente, tale quantità di tempo è pari ad un’ora, ma è possibile cambiarla dalle Impostazioni. Il valori possibili spaziano dai 10 minuti fino alle 24 ore. Pertanto, ogni qualvolta l’applicazione avrà bisogno di un valore monetario espresso in una valuta diversa da quella base e per la quale il tasso di cambio è stato impostato per essere aggiornato automaticamente, l’applicazione verificherà se il tasso di cambio mantenuto in memoria è ancora valido. Se sì, lo userà per calcolare il valore monetario espresso nella valuta base. Se no, verrà lanciata una chiamata asincrona al servizio Yahoo Finance al fine di recuperare il valore corrente del tasso di cambio. Se tale chiamata avrà successo, il nuovo valore verrà memorizzato per poter essere utilizzato anche successivamente, altrimenti si continuerà ad utilizzare il vecchio valore finché un nuovo valore più aggiornato non sarà disponibile. Questo processo verrà effettuato per tutte le valute utilizzate dall’utente. Come già detto in precedenza, l’utente ha anche la possibilità di cambiare il tempo di validità del tasso di cambio dalle Impostazioni. Oltre a ciò, sempre nelle Impostazioni, l’utente potrà anche cambiare la valuta base dell’applicazione. Pertanto, la valuta base potrà anche essere diversa da quella impostata a livello di dispositivo. Una volta che l’utente ha cambiato la valuta base, l’intero database dovrà essere convertito. Questo è un processo che può prendere parecchi minuti e 41 mioCRM 17.2 – guida utente necessita di una connessione Internet attiva, in quanto sarà necessario chiamare una o più volte il servizio esterno di Yahoo Finance. Se il processo dovesse fallire perché non c’è connessione Internet oppure perché l’utente lo ferma, il database sarà ancora pienamente utilizzabile. Tutto rimarrà a posto, tranne il fatto che ogni qualvolta l’applicazione avrà bisogno di accedere ai valori monetari espressi nella nuova valuta base, essa avrà bisogno di accedere al servizio Yahoo Finance per recuperare l’opportuno tasso di cambio e pertanto tutto ciò potrebbe risultare in un fastidioso appesantimento nell’utilizzo dell’applicazione. Se ciò succede, apparirà nelle Impostazioni un apposito bottone che permetterà all’utente di lanciare il processo di conversione manualmente ed in qualsiasi momento. 42 mioCRM 17.2 – guida utente 10 LE DITTE MANDANTI Un’opportunità o una vendita può essere associata, in fase di creazione, ad una ditta mandante. La ditta mandante può essere creata sia contestualmente durante la suddetta associazione oppure andando nel menu “Altre entità” => “ditte mandanti” => “crea nuova mandante”. Le informazioni che possono essere inserite sono: • nome della ditta mandante (obbligatorio) • sconto massimo: massima percentuale di sconto ammessa dalla ditta mandante • sconto consigliato: percentuale di sconto consigliata dalla ditta mandante • provvigione massima: massima provvigione (in percentuale) applicata dalla ditta mandante • provvigione standard: provvigione ordinaria (in percentuale) applicata dalla ditta mandante • modalità di pagamento ammesse: insieme delle modalità di pagamento ammesse dalla mandante • massimo n° rate: massimo numero di rate ammesse dalla mandante • note: note aggiuntive Quando una ditta mandante viene associata ad un’opportunità in fase di creazione, il valore del campo “provvigione (%)” viene automaticamente riempito con il valore della provvigione standard prevista dalla ditta mandante. L’utente, ha poi la possibilità di modificare tale valore, ma non potrà inserire valori superiori alla provvigione massima prevista dalla ditta mandante. Similarmente, quando una ditta mandante viene associata ad una vendita in fase di creazione oppure quando una vendita viene creata a partire da un’opportunità chiusa positivamente legata ad una ditta mandante, i valori dei campi “sconto (%)” e “provvigione (%)” verranno riempiti, rispettivamente, con lo sconto consigliato e la provvigione standard previsti dalla ditta mandante. L’utente potrà modificare, poi, tali valori, ma non potrà mai superare i valori, rispettivamente, dello sconto massimo e della provvigione massima previsti dalla ditta mandante. Qualora la ditta mandante preveda delle provvigioni fisse o che varino in modo non convenzionale con il valore della vendita, allora si può inserire il valore zero nel campi provvigione massima e provvigione standard. In questo modo, si renderà editabile il campo importo provvigione della vendita consentendo quindi l’inserimento in esso di valori fissi a piacimento. Infine, per quanto riguarda le modalità di pagamento e il numero massimo di rate, questi verranno limitati come valori ammessi a quelli previsti dalla ditta mandante. Quindi, l’utente potrà scegliere, per la vendita, una modalità di pagamento tra le sole previste dalla ditta mandante e potrà scegliere un numero di rate non superiore al massimo previsto dalla ditta mandante. L’associazione delle opportunità e delle vendite alle ditte mandanti consente l’applicazione di filtri di visualizzazione che estraggono tutti i record legati ad una determinata ditta mandante. 43 mioCRM 17.2 – guida utente 11 LA MODALITA’ SELEZIONE Per le tre entità principali, cioè Clienti, Opportunità e Vendite (ma anche per alcune entità secondarie, come le Relazioni) è possibile utilizzare la modalità selezione nella visualizzazione delle liste di record per effettuare operazioni sul gruppo di record selezionati. Per utilizzare la modalità selezione è sufficiente selezionare la voce “Inizia selezione” dal menu di lista. Fatto ciò la lista entra in “modalità selezione”. In tale modalità, premendo sui singoli record, questi cambieranno colore e apparirà a fianco ad essi il segno di spunta. In questo modo si potranno selezionare tutti i record desiderati. Successivamente, aprendo di nuovo il menu di lista, verranno elencate tutte le operazioni che è possibile fare sugli oggetti selezionati (oltre ad altre operazioni di carattere generale). Ad esempio, sarà possibile effettuare cancellazioni di record multiple, oppure, nel caso della lista clienti, effettuare la creazione multipla di opportunità sui clienti selezionati. Per uscire dalla modalità selezione, infine, sarà sufficiente selezionare la voce “Termina selezione” dal menu di lista. Da notare che quando si sta in modalità selezione, la paginazione è inibita. Pertanto, non è possibile selezionare elementi appartenenti a pagine differenti. Infine, nella versione per iPad di mioCRM, quando viene lanciata qualche azione sopra gli elementi selezionati, come ad es. “mostra sulla mappa” oppure “statistiche e totali”, la relativa vista dei risultati dell’azione verrà automaticamente aggiornata ogni qualvolta gli elementi della lista vengono selezionati o deselezionati. 44 mioCRM 17.2 – guida utente 12 ATTIVITA' Su ognuna delle entità principali precedentemente descritte, e cioè, Clienti”, Opportunità” e Vendite, è possibile associare delle "attività". Un record di attività rappresenta un insieme di informazioni che descrivono una attività che deve essere svolta dall'utente. L’attività, quindi, è un concetto che riguarda il futuro, al contrario della “relazione”, che verrà descritta più avanti, che riguarda, invece il passato. Esistono vari tipi di attività, che sono: • attività "pro-cliente": sono attività legate ad un solo cliente; vengono create ed elencate attraverso il menu contestuale del cliente; • attività “multi-cliente”: sono attività legate a più di un cliente; vengono create dal menu di lista clienti; vengono elencate attraverso il menu di lista dell’agenda; • attività "pre-vendita": sono attività legate ad una opportunità di vendita; vengono create ed elencate attraverso il menu contestuale dell’opportunità; • attività "post-vendita": sono attività legate ad una vendita già effettuata; vengono create ed elencate attraverso il menu contestuale della vendita; • Attività “generiche”: sono attività non legate a nessuna entità; vengono create ed elencate attraverso il menu di lista dell’agenda; Un'attività è descritta dalle seguenti informazioni: • titolo: rappresenta una descrizione breve di ciò che consiste l'attività medesima; • descrizione: contiene la descrizione estesa dell'attività; • data: è la data in cui deve essere effettuata l'attività; • ora: è l’orario in cui deve essere effettuata l’attività; NOTA: data e ora dovrebbero sempre rappresentare un istante temporale futuro rispetto al momento in cui si inserisce l’attività. Questo perché, come si è detto in precedenza, questa entità è stata pensata per tracciare le cose “da fare” legate al cliente, alle opportunità ecc. Tuttavia, per una maggior flessibilità di utilizzo dell’applicazione, si consente l’immissione di istanti temporali passati. Questo risulta particolarmente utile nella definizione delle attività periodiche. Durata: rappresenta la durata (ipotizzata) dell’attività, espressa in minuti; • frequenza: rappresenta il tipo di periodicità dell’attività. I possibili valori sono: o una tantum (cioè un’attività singola non periodica); o quotidiana, settimanale, mensile, trimestrale, semestrale, annuale; o a 5, 10, 15, 20, 45, 60 giorni; Nel caso di frequenza "una tantum", si intende che l'attività sarà svolta una sola volta alla data e ora impostati nei rispettivi campi. In tutti gli altri casi, si tratterà invece, di un'attività periodica, che quindi inizierà alla data impostata nel campo "data" ad intervalli determinati dal valore del campo frequenza, ad es. settimanali, mensili, ecc.; 45 mioCRM 17.2 – guida utente fino a: è la data ultima oltre la quale l'attività periodica (non "una tantum", cioè) dovrà cessare; • gg notifica: rappresenta quanti giorni prima di una attività si desidera visualizzare un avviso in agenda NOTA: qualora è stata attivata la sincronizzazione con il calendario del dispositivo, questo campo perde di significato e viene sostituito dalla definizione degli “avvisi”, come descritto più avanti; • vincolo: indica quale criterio si deve seguire quando si calcolano tutti gli impegni relativi ad un'attività periodica. I possibili valori sono: o esattamente alla data: ogni evento di attività verrà appuntato in agenda esattamente alla sua data; o non nei weekend: se l’evento di attività casca nel weekend (sabato o domenica), questo viene anticipato al venerdì precedente il weekend. • Nel momento in cui una attività viene salvata, l'applicazione inserisce automaticamente nell'agenda tutti gli impegni ad essa relativi. In particolare, per un'attività una tantum, verrà inserito in agenda un solo impegno, mentre per le attività periodiche, verranno inseriti, in generale, diversi impegni opportunamente scadenzati fra loro. 12.1 Appuntamenti MioCRM gestisce il concetto di “appuntamento” come un caso particolare di attività. In particolare, l’appuntamento altro non è che un’attività con frequenza “una tantum” che, al momento della sua creazione, deve far riferimento ad un istante temporale futuro. Gli appuntamenti debbono essere sempre legati ad una entità. Quindi, avremo appuntamenti con cliente (attività pro-cliente), appuntamenti per opportunità (attività pre-vendita) e appuntamenti per vendita (attività post-vendita). All’atto della creazione di un appuntamento, l’applicazione inserisce automaticamente alcune informazioni di dettaglio nei campi “oggetto” e “descrizione”. In agenda, l’appuntamento viene visualizzato con un colore specifico. 12.2 Attività multi-cliente Questo tipo di attività è sempre legato a più di un cliente. Per creare un’attività di questo tipo, bisogna come prima cosa andare nella lista clienti e applicare un filtro oppure selezionare a mano un certo insieme di clienti. Poi, dal menu di lista clienti, selezionando “crea nuova attività…” si procede alla definizione dei dati dell’attività multi-cliente. Quest’ultima, una volta salvata, sarà per sempre legata all’insieme di clienti scelto. L’associazione dei clienti all’attività multi-cliente viene, quindi, definita all’atto della creazione dell’attività e non può più essere modificata. Vi è però un’eccezione: quando, cioè, uno dei clienti coinvolti nell’attività multi-cliente viene eliminato completamente dal database. In tal caso, la lista dei clienti coinvolti viene decurtata di quel cliente. Se, poi, a seguito di tale decurtazione, 46 mioCRM 17.2 – guida utente rimane un solo cliente nella lista residua, allora l’attività viene automaticamente trasformata in attività “pro-cliente” e legata al cliente residuo. Le attività multi-cliente sono elencabili attraverso il menu di lista dell’agenda. Selezionando una di esse e aprendone il dettaglio, poi, si può visualizzare, attraverso il menu contestuale, l’intera lista dei clienti coinvolti. 47 mioCRM 17.2 – guida utente 13 L’AGENDA MioCRM è provvisto di un agenda completa accessibile dal menu principale alla voce “Agenda”. Essa è costituita da tre visuali: quella giornaliera, quella settimanale e quella mensile. Lo scopo dell’agenda è quello di visualizzare su un calendario tutte le attività definite dall’utente, nonché tutti gli altri tipi di eventi definiti in mioCRM, come le date particolari dei clienti, gli eventi di relazione, gli appuntamenti, i memo, ecc. Chiameremo “impegno” un singolo elemento presente nell’agenda se questo è direttamente collegato ad una attività. Chiameremo, invece, più genericamente, “evento” un singolo elemento presente nell’agenda, se esso è legato ad altri tipi di eventi generati da mioCRM, quali ad es. una data speciale, la fine di un’opportunità, ecc. L’agenda consente la visualizzazione simultanea di tutti gli impegni/eventi o anche una visualizzazione degli stessi filtrata per categoria. Il filtraggio viene effettuato agendo sull’apposita barra orizzontale delle categorie presente nella bottoniera dell’agenda. Le categorie disponibili sono: • tutti: viene visualizzato qualsiasi impegno/evento • attività: vengono visualizzati solo gli impegni legati alle attività, di qualsiasi tipo, ma che non siano appuntamenti • appuntamenti: vengono visualizzati gli impegni specifici degli appuntamenti • date particolari: vengono visualizzati gli eventi legati alle date particolari • opportunità: vengono visualizzati gli eventi legati alle opportunità, cioè, inserimento, aggiornamento e fine opportunità • vendite: vengono visualizzati gli eventi legati alle date di vendita • relazioni: vengono visualizzati gli eventi di relazione • memo: vengono visualizzati solo i memo in agenda • completati: vengono visualizzati tutti gli impegni/eventi il cui stato sia “completato” • non completati: vengono visualizzati tutti gli impegni/eventi il cui stato sia “non completato” • Calendario: vengono visualizzati solo gli eventi di calendario esterni Gli impegni/eventi non possono mai essere generati direttamente dall’utente, ma sono generati automaticamente dall’applicazione quando l’utente definisce un’attività (periodica o meno) oppure quando definisce altri tipi di eventi quali le date particolari di un cliente oppure la data di fine presunta di un’opportunità. Ad esempio, quando viene generata un’attività “una tantum” per la data 10/10/2010, questa genera in agenda un solo impegno per il giorno 10/10/2010. Invece, se viene generata un’attività periodica “mensile” per la data 10/10/2010 fino alla data 09/10/2011, questo significa che verranno generati 12 impegni in agenda per i giorni 10/10/2010, 10/11/2010, 10/12/2010, . . . 10/08/2011, 10/09/2011. Ancora, se viene inviata un’email ad un gruppo di clienti, oppure se viene creata una nuova opportunità, vengono generati in agenda i corrispettivi eventi. 48 mioCRM 17.2 – guida utente Una volta inseriti in agenda, gli impegni diventano autonomi gli uni dagli altri. Questo significa che ogni singolo impegno potrà essere modificato sia nei suoi contenuti, stato, titolo e descrizione, sia nella sua posizione temporale, cioè giorno e ora. Tutti restano però legati al record di attività dai quali sono stati generati. Qualora, questo, venga successivamente modificato, allora tutti gli impegni in agenda che non sono stati direttamente modificati dall’utente e che sono futuri rispetto al momento della modifica del record di attività, verranno distrutti e ricreati secondo la nuova pianificazione, mentre verranno mantenuti in agenda tutti gli altri, cioè verranno mantenuti gli impegni modificati in modo esplicito dall’utente, passati o futuri, e gli impegni passati non modificati. Gli impegni possono essere altresì eliminati singolarmente passando il dito sopra di essi da destra verso sinistra e premendo il relativo bottone rosso di conferma. Stesso discorso può essere fatto parzialmente anche per gli eventi. Infatti, una volta generati, anche gli eventi diventano autonomamente modificabili nell’agenda. Si può quindi variare il loro titolo o la loro descrizione. Non è però possibile alterare la loro posizione temporale (salvo modificare direttamente la causa che li ha generati). Tutti gli impegni sono dotati dello stato “completato/non completato” che inizialmente viene posto a “non completato”. Questo stato è modificabile sia dall’interno della vista di dettaglio dell’impegno, agendo sull’apposito commutatore, sia dalle viste giornaliera e settimanale dell’agenda (e anche dalla “Storia del Cliente”), impostando il segno di spunta posto sulla destra di ogni singolo impegno. Lo stato “completato/non completato” non ha un significato particolare per mioCRM. E’ semplicemente un ausilio dato all’utente per marcare gli impegni secondo la propria personale logica. Per gli eventi, in generale, non è possibile alterare il loro stato completato/non completato. Per alcuni di essi, infatti, tale stato è totalmente nascosto, perché privo di senso, mentre per altri è visibile, ma sempre posto a “completato”, perché l’altro stato non avrebbe senso. Sugli impegni derivanti da attività (di qualsiasi tipo) o da appuntamenti, è possibile definire un “seguito”, cioè si può creare un nuovo impegno che abbia le stesse caratteristiche del primo, ma riportato su una data successiva. 13.1 Sincronizzazione con il calendario del dispositivo Dalle “Impostazioni” di mioCRM è possibile attivare la sincronizzazione con il calendario del dispositivo. E’ necessario scegliere un calendario fra quelli proposti, ovvero sia tutti i calendari “modificabili” definiti nel dispositivo. Scelto un calendario, da quel momento in poi, tutti i nuovi impegni/eventi inseriti in agenda e tutti gli impegni/eventi già esistenti che vengono modificati, verranno automaticamente riportati sul calendario del dispositivo scelto dall’utente sotto forma di nuovi “eventi di calendario”. Rimangono fuori da questo processo automatico di sincronizzazione tutti gli impegni/eventi già esistenti e non più modificati. Se si vuole riportare anche 49 mioCRM 17.2 – guida utente questi ultimi nel calendario del dispositivo, allora andrà premuto il pulsante “sincronizza ora” presente nelle impostazioni, immediatamente al di sotto della scelta dei calendari. La pressione del pulsante farà partire un processo che riporterà sul calendario del dispositivo tutti gli impegni/eventi già esistenti in agenda. La sincronizzazione con il calendario può essere disattivata in qualsiasi momento agendo sull’apposito commutatore presente nelle impostazioni. Spegnendo la sincronizzazione, tutti i nuovi impegni/eventi generati o modificati nell’agenda di mioCRM da quel momento in poi, non verranno più riportati nel calendario del dispositivo. Però, tutti gli impegni/eventi di mioCRM già presenti nel calendario del dispositivo non verranno cancellati dal calendario stesso. Se si vuole eliminarli, bisognerà premere il bottone “rimuovi ora” presente nelle impostazioni, immediatamente al di sotto della scelta dei calendari. La pressione del pulsante farà partire un processo che rimuoverà dal calendario del dispositivo tutti gli elementi generati da mioCRM. Come detto, quando la sincronizzazione è attiva, gli impegni/eventi in agenda vengono riportati nel calendario del dispositivo sotto forma di nuovi eventi di calendario. Questi eventi sono quindi delle “copie” degli impegni/eventi in agenda presenti in mioCRM. Questo significa che tali eventi possono essere modificati in modo indipendente da mioCRM. Sono, cioè, del tutto svincolati dai corrispettivi impegni/eventi in agenda di mioCRM. Tuttavia, si raccomanda fortemente di non modificare direttamente gli eventi di calendario generati da mioCRM in quanto questi possono essere in qualsiasi momento distrutti e ricreati da mioCRM, provocando, quindi, la perdita di tutte le informazioni aggiuntive inserite dall’utente. Se si vuole modificare un evento di calendario che è stato generato da mioCRM, dunque, la cosa più opportuna da fare è quella di modificare il corrispondente impegno/evento in agenda dall’interno di mioCRM. Tutti gli eventi di calendario generati da mioCRM hanno nel campo note un codice speciale. Questo codice viene utilizzato da mioCRM per recuperare e visualizzare il corrispondente impegno in agenda ed ha la forma di MYCRMCODE<XXX>, dove XXX è un numero. Per utilizzare questo codice, l’utente deve entrare in modifica sull’evento di calendario, selezionare il codice con un doppio tocco su di esso e copiarlo dentro gli appunti. Poi, lancerà o riesumerà mioCRM. L’applicazione, a questo punto, sarà in grado di riconoscere la presenza negli appunti del codice appena copiato e lo utilizzerà per posizionare l’agenda sull’impegno corrispondente. 13.2 Opzioni di sincronizzazione Nell’attivare la sincronizzazione, si hanno a disposizione tre opzioni per ottenere il comportamento desiderato: - Includi solo questi tipi: premendo il bottone di rivelazione si ottiene la lista di tutti i tipi di eventi/impegni che vengono annotati in agenda. E’ possibile scegliere quali di questi tipi devono essere sincronizzati con il calendario del dispositivo. 50 mioCRM 17.2 – guida utente - - Non sincronizzare gli eventi passati da: al fine di mantenere il processo di sincronizzazione snello, gli eventi remoti passati di mioCRM vengono esclusi dall’elaborazione. E’ possibile scegliere la quantità minima di tempo che deve passare prima che un evento/impegno di mioCRM possa essere rimosso dal calendario del dispositivo. Visualizza gli eventi di calendario esterni dentro l’agenda di mioCRM: attivando questa opzione, è possibile visualizzare nell’agenda di mioCRM tutti gli eventi presenti nel calendario del dispositivo che non sono stati generati da mioCRM. Questi eventi esterni saranno mostrati nell’agenda di mioCRM come impegni non modificabili. 13.3 Gestione degli avvisi L’attivazione della sincronizzazione con il calendario del dispositivo consente l’utilizzo degli avvisi in associazione a mioCRM. Gli avvisi sono il sistema standard messo a disposizione dall’applicazione Calendario del dispositivo per avvertire l’utente dell’approssimarsi di un evento. L’avviso consiste in una finestra di “popup” che compare al momento predefinito, unitamente ad un “beep” sonoro. Gli avvisi possono essere configurati sia nell’evento di calendario associato all’impegno/evento in agenda di mioCRM, sia modificando direttamente quest’ultimo. Anche in questo caso vale la regola che l’impegno/evento in agenda di mioCRM è il “master” e il corrispettivo evento in calendario è lo “slave”. Quindi, la raccomandazione è quella di configurare gli avvisi sempre da dentro mioCRM andando a modificare gli impegni/eventi in agenda. MioCRM, inoltre, offre una maggior flessibilità nella configurazione degli avvisi. Infatti: • è possibile configurare un qualsivoglia numero di avvisi per ogni singolo impegno/evento in agenda (e non solo due come fa l’applicazione Calendario); • è possibile configurare avvisi di tipo “relativo”, cioè quanto tempo prima dell’evento deve scattare il popup, ma anche di tipo “assoluto”, cioè stabilire che il popup deve scattare ad una determinata data e ora assoluta (possibilità che non viene offerta dall’applicazione Calendario); • vi è una maggiore scelta di avvisi relativi rispetto a quanto fornito dall’applicazione Calendario • gli avvisi possono essere definiti già durante la creazione di una nuova attività. Ciò significa che la configurazione degli avvisi verrà automaticamente riportata a tutti gli impegni derivanti da tale attività. Ogni singolo impegno, poi, potrà ulteriormente essere modificato. Stesso discorso vale anche per le date particolari associate ai clienti. 13.4 Sincronizzazione con Google Calendar La sincronizzazione con Google Calendar è un caso particolare della sincronizzazione con il calendario del dispositivo. Come prima cosa, va definito un nuovo account di tipo CalDAV con le credenziali del proprio Google Calendar. Per far questo: 51 mioCRM 17.2 – guida utente • • • • • • aprire le Impostazioni del dispositivo scegliere “posta, contatti, calendari” selezionare “aggiungi account…” scegliere “altro” scegliere “aggiungi account CalDAV” inserire le credenziali del proprio account, l’indirizzo del server Google, cioè www.google.com, e una descrizione per l’account Una volta creato l’account per il Google Calendar, questo verrà mostrato nella lista dei calendari disponibili nelle impostazioni di mioCRM. Selezionandolo, si farà partire la sincronizzazione con Google Calendar. In pratica, ogni volta che verrà creato un impegno/evento in agenda, questo verrà riportato automaticamente nel calendario del dispositivo e automaticamente anche sul server di Google. Questo significa che collegandosi al Google Calendar da un qualsiasi PC con un browser, si potranno vedere in tempo reale (o quasi) gli eventi aggiunti attraverso mioCRM. Affinché tale sincronizzazione possa avvenire, è necessario però che sia attiva e funzionante una connessione Internet. Qualora ciò non fosse, i nuovi eventi (o le modifiche a quelli esistenti) verrebbero registrati solo localmente nel calendario del dispositivo. Per riottenere l’allineamento con Google Calendar, sarà poi necessario riaprire l’applicazione Calendar quando la connessione Internet è di nuovo attiva e funzionante e aspettare un po’ di tempo. L’applicazione, automaticamente e “silenziosamente” propagherà a Google Calendar tutte le modifiche locali non ancora sincronizzate. 13.5 Attività “generiche” e memo Dal menu di lista dell’agenda è anche possibile creare nuove attività. Queste saranno di tipo “generico”, cioè non legate a nessun cliente, né a nessuna opportunità o vendita. A parte questa differenza, per il resto le attività “generiche” si comportano in modo identico alle attività di altro tipo. Sempre dal menu di lista dell’agenda, è possibile creare i “memo”. Questi sono degli elementi descrittivi non legati a nessuna entità che consentono all’utente di memorizzare sull’agenda dei propri appunti. 13.6 Filtri cliente dell’agenda Da dentro l’agenda è possibile ottenere la lista dei clienti del giorno, della settimana o del mese. Quando la vista dell’agenda è impostata su “giorno”, il menu di lista proporrà la voce “clienti del giorno”. Quando invece la vista dell’agenda è impostata sulla settimana, il menu proporrà “clienti della settimana” e, infine, quando la vista è impostata a “mese”, il menu proporrà “clienti del mese”. Selezionando “clienti del giorno/settimana/mese” si otterrà: 52 mioCRM 17.2 – guida utente - tutti i clienti impattati dalle attività pro-cliente, pre-vendita, post-vendita e multi-cliente i cui impegni cascano all’interno del giorno/settimana/mese correntemente visualizzato; tutti i clienti impattati da appuntamenti legati a clienti, opportunità e vendite i cui impegni cascano all’interno del giorno/settimana/mese correntemente visualizzato; tutti i clienti impattati da date speciali i cui eventi cascano all’interno del giorno/settimana/mese correntemente visualizzato; tutti i clienti impattati da relazioni i cui eventi cascano all’interno del giorno/settimana/mese correntemente visualizzato. 13.7 Ripulitura dell’agenda L’agenda è un elemento dell’applicazione che per sua natura tende ad essere riempito nel tempo di moltissimi record e questo fa sì che il database cresca giorno per giorno nelle sue dimensioni. Al tempo stesso, però, questi record possono perdere di importanza dopo un certo lasso di tempo. E’ quindi prevista una funzionalità automatica di ripulitura dell’agenda dagli impegni più vecchi di un certo tempo, che può variare da 1 mese a tre anni. Se si attiva questa funzionalità (dalla vista delle “Impostazioni”, accendendo l’apposito commutatore e scegliendo il periodo), l’applicazione, ad ogni apertura (con intervallo minimo di 24 ore), procederà alla rimozione degli impegni più vecchi. 53 mioCRM 17.2 – guida utente 14 GEOCODIFICA CLIENTI E GESTIONE ZONE MioCRM è dotato di un potente motore di geocodifica che permette la facile visualizzazione dei clienti sulle mappe geografiche. La “geocodifica” è il processo che consente di determinare le coordinate geografiche (latitudine e longitudine) di un determinato indirizzo civico o località. Il processo richiede l’interazione con il server di geocodifica di Google e pertanto può essere effettuato soltanto in presenza di una connessione internet attiva e funzionante (condizione, peraltro, già richiesta anche dalla semplice visualizzazione delle mappe). Ogni volta che l’utente inserisce un indirizzo nel record di un cliente, questo indirizzo viene memorizzato così com’è, senza che venga effettuato su di esso alcun controllo di correttezza e esistenza. Quando però, l’utente seleziona l’operazione di visualizzazione della lista clienti sulla mappa, allora parte il processo di geocodifica su tutti gli indirizzi di tutti (e soli) i clienti presenti nella lista da visualizzare. Il processo prende uno ad uno gli indirizzi dei clienti da visualizzare sulla mappa e li invia a Google il quale risponde di volta in volta inviando a mioCRM le coordinate geografiche degli stessi. Tali coordinate vengono poi memorizzate nell’applicazione per evitare di interrogare nuovamente Google. Affinché la geocodifica vada a buon fine è necessario che il campo indirizzo contenga, nella sua parte “valore”, l’intero indirizzo del cliente, comprensivo di via, numero civico, cap, comune, stato. Eventuali parti di indirizzo riportate nella parte “etichetta” del campo indirizzo, verranno totalmente ignorate. Aprendo la lista degli indirizzi dal dettaglio cliente è possibile determinare se quegli indirizzi sono stati geocodificati o meno premendo il pulsantino di info posto accanto ad ognuno di essi. La geocodifica può fallire se l’indirizzo è scritto male o è ambiguo. Può anche fallire se si raggiunge il numero massimo di geocodifiche giornaliero permesso da Google. Se un indirizzo già geocodificato viene successivamente modificato, la sua geocodifica viene persa e deve essere rifatta. In caso di importazione di grossi quantitativi di clienti oppure nel caso in cui non si disponga di una connessione internet sempre attiva o molto veloce, è possibile effettuare la geocodifica degli indirizzi per tutti i clienti presenti nel database in una sola volta, attraverso la sezione “geocodifica clienti” accessibile dal menu “Utilità”. Attraverso tale funzione, si tenta di geocodificare tutti gli indirizzi presenti nel database non ancora geocodificati. Può capitare, in caso di numeri molto alti, che nell’effettuazione delle varie geocodifiche, si raggiunga il tetto massimo di geocodifiche giornaliere permesse da Google. In tal caso, sarà necessario attendere 24 ore e ripetere l’operazione per completare le rimanenti geocodifiche. 54 mioCRM 17.2 – guida utente 14.1 Visualizzazione dei clienti sulle mappe Dalla lista dei clienti, una volta applicato o meno un filtro di visualizzazione, è possibile mostrare sulla mappa tutti i clienti presenti nella lista stessa. Per far questo, dal menu contestuale della lista, scegliere l’azione “Mostra sulla mappa”. Questa azione scatenerà la geocodifica per tutti e soli gli indirizzi appartenenti ai clienti presenti nella lista clienti e che non sono stati ancora geocodificati. Una volta terminata la geocodifica, verranno posizionati sulla mappa tanti segnaposto quanti sono gli indirizzi geocodificati al momento e in precedenza. Tutti i clienti che presentino uno o più indirizzi non posizionabili sulla mappa (perché errati, ambigui o non geocodificabili per una qualsiasi causa) verranno elencati nella lista dei clienti con errori, accessibile dal bottone di rivelazione presente sopra la mappa. Da tale lista, l’utente potrà accedere al dettaglio di ogni singolo cliente e procedere alla correzione degli indirizzi errati. Ritornando poi sulla mappa, tutti gli indirizzi appena modificati subiranno automaticamente una nuova geocodifica e, in caso di esito positivo, verranno poi posizionati sulla mappa insieme a tutti gli altri. I clienti vengono mostrati sulla mappa attraverso dei segnaposti colorati. II criterio di colorazione viene mutuato da quello impostato nel filtro di visualizzazione corrente. Quando il segnaposto è di colore bianco, significa che nel campo preso come criterio di colorazione non è presente nessun valore. Toccando un segnaposto si apre il fumetto contente le informazioni del cliente. Esso conterrà il nome del cliente e due bottoni, uno alla destra e l’altro a sinistra del nome. Il bottone di destra consente di aprire la vista di dettaglio del cliente, mentre quello di sinistra aprirà l’applicazione esterna Mappe già impostata per indicare il percorso dalla posizione corrente del dispositivo a quella del cliente. 14.2 Visualizzazione di un singolo cliente sulla mappa e correzione manuale della sua posizione Dalla vista di dettaglio di un singolo cliente è possibile mostrare i suoi indirizzi sulla mappa. Per far questo, dal menu contestuale del cliente, scegliere l’azione “Mostra sulla mappa”. Questa aprirà la mappa, effettuerà l’eventuale geocodifica degli indirizzi del cliente e posizionerà tanti segnaposto quanti sono gli indirizzi del cliente geocodificati. In certi casi, pur essendoci stata una geocodifica corretta, è possibile che la posizione dove viene messo il segnaposto non sia quella giusta. Può avvenire, ad es. quando la strada a cui fa riferimento l’indirizzo sia molto lunga e il segnaposto venga posto a molta distanza dalla reale posizione dell’indirizzo. In casi come questo è possibile entrare in modifica della mappa, premendo l’apposito bottone di “modifica” (su iPhone, aprire il menu contestuale della mappa e selezionare “modifica…”) e spostare manualmente il segnaposto nella posizione voluta. Per spostare il segnaposto, bisogna toccarlo una prima volta in modo che diventi rosso; poi bisogna di nuovo toccarlo e tenere premuto per iniziare il trascinamento con il dito. Una volta mosso il segnaposto nella giusta posizione, sollevando il dito si determinerà l’attaccamento del segnaposto alla nuova posizione che verrà quindi, associata insieme all’indirizzo. Premendo 55 mioCRM 17.2 – guida utente infine il bottone “salva”, si registreranno permanentemente nel database le modifiche apportate. Con questo sistema è anche possibile posizionare manualmente i segnaposto per quegli indirizzi la cui geocodifica va in errore per un motivo qualsiasi. In tal caso bisogna adottare il seguente metodo: 1. si fa in modo di posizionare un nuovo segnaposto in una posizione approssimata sulla mappa. Per far questo si può adottare una delle seguenti tre strategie: a. si trova una via adiacente che è riconosciuta da Google e si utilizza questa (e poi si aggiunge nelle note del cliente il suo indirizzo esatto); b. si trasforma l'indirizzo mettendo tra parentesi la parte che non viene riconosciuta e lasciando solo la città esternamente. Ad es. l’indirizzo “Via Borroncino di Sotto 65 Montevarchi AR” viene trasformato in "Montevarchi AR (Via Borroncino di Sotto 65)". In questo modo, Google ignora la parte tra parentesi e pone il segnaposto al centro del paese. Quando si preme sopra il segnaposto, compare, però, l'indirizzo comprensivo della parte tra parentesi che quindi fornisce l'indicazione di dettaglio; c. si uniscono le due tecniche precedenti, quindi sempre con riferimento all'indirizzo sconosciuto di Montevarchi, si potrebbe inserire il seguente indirizzo: "Via Giuseppe Verdi Montevarchi AR (Via Borroncino di Sotto 65)"; 2. Una volta posizionato sulla mappa l’indirizzo approssimativo, si sposta manualmente il suo segnaposto sulla posizione che si ritiene corretta. 14.3 Associazione degli indirizzi alle zone Gli indirizzi dei clienti possono, inoltre, essere associati alle zone. L’associazione avviene nella lista indirizzi in modalità modifica, premendo il pulsante di rivelazione sulla destra del campo “zona”, al di sotto dell’indirizzo stesso e scegliendo la zona dalla lista di quelle proposte. Le zone vengono definite dall’utente, che le crea associandogli un semplice nome univoco. La zona, che al momento della sua creazione è quindi una semplice etichetta, diventa –per così dire- “viva” nel momento che comincia ad essere associata ad indirizzi già geocodificati dei clienti. Infatti, l’applicazione conserva, per ogni zona, l’informazione di quali sono la latitudine minima e massima e la longitudine minima e massima di tutti gli indirizzi che le sono stati associati. Ogni singola zona, quindi, prende le sembianze di un rettangolo virtuale che si estende sul territorio in modo tale da ricomprendere tutti gli indirizzi ad essa associati. Da questo concetto di “rettangolo territoriale”, derivano pertanto i due concetti molto importanti di associazione “diretta” e associazione “indiretta”. • associazione “diretta”: dato un indirizzo, diciamo che esso è associato “direttamente” alla zona X se l’utente ha effettuato l’associazione alla zona X tramite la scelta diretta della zona usando l’apposita interfaccia durante l’inserimento/modifica dell’indirizzo. 56 mioCRM 17.2 – guida utente associazione “indiretta”: diciamo, invece, che l’indirizzo è associato “indirettamente” alla zona X se le sue coordinate geografiche ricadono all’interno del rettangolo territoriale definito dalla zona X. Le associazioni “dirette” quindi sono quelle effettuate dall’utente, mentre quelle indirette sono quelle che l’applicazione calcola automaticamente senza intervento dell’utente. Le associazioni “indirette” consentono di individuare clienti che si trovano all’interno di una zona X anche se essi non sono stati associati a nessuna zona oppure sono stati associati a zone diverse che risultano in tutto o in parte sovrapposte alla zona X. • Ogni qualvolta l’utente effettua un’associazione “diretta” di un indirizzo verso una zona X, oppure ne elimina la precedente associazione “diretta” (associando l’indirizzo ad un’altra zona oppure associandolo a nessuna zona, oppure ancora eliminando o modificando l’indirizzo o l’intero cliente), il rettangolo territoriale definito sulla zona potrebbe subire una variazione. In tal caso, la zona necessita di essere “ricalcolata”. Il ricalcolo di una zona è un’operazione che potrebbe anche essere onerosa in termini di tempo impiegato e quindi la si può effettuare solo “a bocce ferme”, attraverso l’apposita sezione “Gestione zone” raggiungibile dal menu “Utilità”. In tale sezione vengono elencate tutte le zone e, per ognuna di esse vi è l’indicazione se essa necessita o meno di essere ricalcolata. Il ricalcalo delle zone e la geocodifica dei clienti sono due facce, per così dire, della stessa medaglia. Una necessita dell’altra. Quindi in caso di uso intenso delle zone, è normale che si debba effettuare più volte, alternativamente, la geocodifica e il ricalcolo delle zone, quando nuovi clienti vengono aggiunti o vecchi clienti vengono modificati o eliminati. D’altra parte, però, nella normalità dei casi, la base dati dei clienti tende a stabilizzarsi nel tempo e quindi, dopo un certo numero di cicli, cessa la necessità di geocodifiche e ricalcoli delle zone. Come consiglio pratico, si suggerisce di effettuare, nell’ordine, una geocodifica clienti generale e un ricalcolo zone generale dopo ogni importazione massiccia di clienti. 57 mioCRM 17.2 – guida utente 15 GESTIONE DELLE RELAZIONI Con il concetto di “relazione” si intende un’interazione tra l’utente di mioCRM e uno o più suoi clienti. Vengono definiti i seguenti tipi di relazioni: • email • telefonata • fax • sms • posta tradizionale • incontro • intermediazione Viene definita anche una “direzione” della relazione, che può essere di due tipi: • in entrata • in uscita Una relazione, quindi, può essere, ad esempio, un’email inviata ad un cliente, oppure una telefonata ricevuta da un cliente; può essere un incontro fatto presso un cliente (cioè, una visita “al” cliente), oppure fatto presso il proprio ufficio (cioè, una visita “del” cliente); può anche essere un’intermediazione iniziata dal cliente o un fax inviato ad esso e così via. Una relazione può coinvolgere un solo cliente oppure un gruppo (anche molto cospicuo) di clienti. Si pensi, ad esempio ad un’email che può essere inviata contemporaneamente ad una lista di clienti; si pensi anche ad un seminario illustrativo di un prodotto al quale partecipino una serie di clienti. MioCRM consente la registrazione delle relazioni e dei legami con i clienti in esse coinvolti e consente la loro visualizzazione nell’agenda e nella storia del cliente. Per quello che si è detto finora, la relazione rappresenta quindi, un concetto che riguarda il passato (a differenza di quanto avviene per le attività). Rappresenta, cioè, un qualcosa che, all’atto della registrazione, è già avvenuto. Nella registrazione, quindi, si andrà a riportare una descrizione di quanto è avvenuto, di cosa ci si è detti o scritti con il cliente, di quali comunicazioni sono state fatte, ecc. 15.1 Creazione di una nuova relazione Come si è detto, la relazione può coinvolgere un solo cliente oppure più di uno. A seconda del caso, si dovrà utilizzare una strada diversa per creare la relazione. In particolare, per creare una relazione con un solo cliente, si deve entrare nella vista di dettaglio del cliente e dal suo menu contestuale selezionare la voce “crea nuova relazione…”. Se invece, la relazione coinvolge un gruppo di clienti, si deve individuare tale gruppo nella lista clienti e, dal menu di lista, scegliere la voce “crea nuova relazione…”. 58 mioCRM 17.2 – guida utente L’individuazione del gruppo di clienti può essere fatta in diversi modi: può essere fatta applicando uno o più filtri di visualizzazione, oppure entrando in modalità selezione e scegliendo manualmente i clienti da includere nella relazione. Scelti i clienti, si procede poi ad inserire un titolo sintetico alla relazione e la descrizione dettagliata. Infine, si sceglie la data e ora in cui la relazione è avvenuta e, naturalmente, il tipo di relazione e la sua direzione. 15.2 Utilizzo dei modelli di relazione Per facilitare l’inserimento di descrizioni lunghe e sempre uguali o simili, è possibile creare uno o più modelli che possono, poi essere richiamati durante la creazione della relazione. La scelta di un modello ha l’effetto di riempire automaticamente il titolo e la descrizione della relazione con i valori associati ad esso. Per generare un nuovo modello, si deve premere il bottone “salva come modello” durante l’inserimento di una relazione. Il nuovo modello verrà salvato con un nome uguale al testo presente nel campo “oggetto” e sarà associato al tipo di relazione correntemente impostata. Questo significa che in fase di visualizzazione dei modelli disponibili, verranno visualizzati soltanto quelli associati al tipo di relazione che si sta registrando. Il modello memorizzerà al suo interno i valori, presenti al momento della sua creazione, dei campi “oggetto” e “contenuto/descrizione”. Tali valori, verranno poi riapplicati ai suddetti campi nel momento della scelta del modello dalla lista. L’insieme totale dei modelli disponibili può essere visualizzato aprendo la sezione “modelli di relazioni” presente sotto la voce “Altre Entità” del menu principale dell’applicazione. Per eliminare un modello, va individuato lo stesso nella lista generale o nella lista filtrata per tipo generata in fase di inserimento della relazione; far scorrere, poi, il dito da destra verso sinistra sull’elemento rappresentante il modello e premere il bottone rosso di conferma. 15.3 Generazione evento in agenda Una volta creata la relazione, viene automaticamente generato un evento in agenda che riassume il tipo e direzione della relazione ed elenca tutti i clienti coinvolti. Da tale evento è poi possibile risalire ai dettagli della relazione stessa e al dettaglio del cliente coinvolto, se è uno solo, oppure alla lista dei clienti coinvolti, se sono più di uno. La generazione dell’evento in agenda fa sì che la relazione compaia nella storia del cliente di ogni singolo cliente coinvolto nella relazione. Pertanto, partendo dall’agenda, si può risalire alla lista di tutti i clienti coinvolti in una relazione, mentre partendo dalla storia di un singolo cliente, si può risalire alla sequenza di tutte le relazioni intrattenute con quel cliente. 15.4 Lista delle relazioni di un cliente Dalla vista di dettaglio di un cliente, aprendo il menu contestuale, è possibile visualizzare la lista delle relazioni. In tale lista vengono riportate tutte le relazioni 59 mioCRM 17.2 – guida utente intrattenute con quel cliente, siano esse relazioni singole, oppure relazioni che hanno interessato contemporaneamente anche altri clienti. Dal menu principale dell’applicazione, selezionando “Altre Entità” => “Relazioni”, si può accedere alla lista generale delle relazioni. Tale lista riporta, quindi, l’intero insieme di relazioni memorizzate in mioCRM, per tutti i clienti. 15.5 Cancellazione di una relazione Una relazione può essere cancellata passando il dito da destra verso sinistra e premendo il bottone rosso di conferma sull’elemento che rappresenta la relazione stessa. Questa operazione può essere fatta sia dall’interno della lista delle relazioni di uno specifico cliente, sia dall’interno della lista generale delle relazioni. L’operazione, inoltre, può coinvolgere sia una relazione con un solo cliente, sia una relazione legata a molti clienti. Quando ci si trova all’interno della lista delle relazioni di un singolo cliente e si vuole cancellare una relazione che coinvolge più clienti, verrà chiesto all’utente se si vuole cancellare tale relazione solo per quel cliente oppure per tutti. Cancellare una relazione per tutti i clienti significa che viene completamente rimossa la relazione dal database di mioCRM e viene anche eliminato il relativo evento dall’agenda e dalla storia di tutti i clienti coinvolti. Cancellare una relazione solo per il cliente corrente, invece, significa che verrà eliminato quel cliente dalla lista dei clienti coinvolti dalla relazione. La relazione, però, continuerà a vivere per gli altri clienti e il relativo evento in agenda verrà solo aggiornato di conseguenza. Quando invece ci si trova nella lista generale delle relazioni oppure nella lista delle relazioni di un singolo cliente, ma la relazione che si sta cancellando coinvolge solo quel cliente, allora l’eliminazione della relazione corrisponderà all’effettiva rimozione della relazione dal database di mioCRM e alla cancellazione del relativo evento dall’agenda. 15.6 Relazioni con i clienti di tipo “azienda” Quando si crea una nuova relazione partendo dal menu contestuale della vista di dettaglio del cliente, la relazione creata coinvolgerà sia il cliente azienda su cui si sta operando, sia tutti i suoi contatti semplici che ad esso afferiscono. Al contrario, se il cliente di tipo azienda compare all’interno di un gruppo di clienti per i quali si sta creando una relazione, allora la relazione coinvolgerà solo il cliente azienda (oltre che gli altri clienti del gruppo), ma non coinvolgerà i suoi contatti semplici. Infine, quando si visualizza la lista delle relazioni di un cliente di tipo azienda, tale lista conterrà sia le relazioni che coinvolgono direttamente esso, sia le relazioni che coinvolgono i suoi contatti semplici. 60 mioCRM 17.2 – guida utente 16 INVIO EMAIL AI CLIENTI L’invio di una email ad uno o più clienti è un particolare caso di relazione; è cioè, una relazione di tipo “email” con direzione “in uscita”. Questa relazione acquista interesse per il fatto che l’invio stesso dell’email può essere fatto dall’interno dell’applicazione mioCRM. Questo significa che, in generale, l’utente individuerà uno o più clienti ai quali inviare l’email, cioè individuerà l’insieme dei destinatari; creerà il messaggio di posta, corredandolo, eventualmente, di allegati ed infine invierà il messaggio. Al termine di questa operazione, mioCRM registrerà in automatico la corrispondente relazione di tipo “email in uscita” ponendo come oggetto della relazione l’oggetto dell’email e come contenuto/descrizione della relazione, il contenuto dell’email. 16.1 Creazione e invio della email Per inviare una email ad un cliente, si deve prima accedere alla sua vista di dettaglio e da lì, aprendo il suo menu contestuale, selezionare la voce “invia email al cliente…”. Diversamente, se si vuole inviare una email ad un gruppo di clienti, bisogna dapprima visualizzare il gruppo di clienti nella lista clienti e, da lì, aprendo il menu contestuale della lista, selezionare la voce “invia email…”. Come al solito, il gruppo di clienti può essere determinato attraverso l’applicazione di uno o più filtri di ricerca oppure da una selezione manuale. Inoltre, se si invia la email dal dettaglio cliente di un cliente di tipo “azienda”, la lista dei destinatari sarà formata dallo stesso cliente “azienda” e da tutti i suoi contatti semplici. Dalle voci di menu “invia email…” e “invia email al cliente…” si accede alla maschera di inserimento dell’email in cui, oltre a poter inserire l’oggetto e il corpo dell’email, l’utente potrà decidere anche altre cose, che sono: • La posizione degli indirizzi: ovvero, si potrà scegliere in quale, tra i campi “a:”, “cc:” e “ccn:” dell’email, inserire la lista degli indirizzi email associati ai destinatari. • Gli indirizzi da utilizzare: ovvero, considerando il caso generale di un cliente con più di un indirizzo email, si potrà stabilire se includere nella lista degli indirizzi solo quello considerato come il suo indirizzo principale oppure includere tutti i suoi indirizzi. In questo contesto, l’indirizzo cosiddetto “principale” è l’indirizzo che compare nella vista di dettaglio cliente in prima posizione, mentre tutti gli altri indirizzi sono quelli che possono essere visti solo aprendo la lista degli indirizzi email, agendo sul bottone di rivelazione posto alla destra del campo email, oppure visualizzando il cliente in modalità “scheda”. • Gli allegati: più avanti si vedrà come mioCRM consenta la memorizzazione di documenti. Questi documenti possono essere allegati all’email come anche qualsiasi foto memorizzata nella libreria delle immagini del dispositivo. Complessivamente, i documenti allegabili possono essere di qualsiasi tipo ed in qualsiasi numero. E’ però previsto dal sistema operativo un tetto massimo di dimensione globale degli 61 mioCRM 17.2 – guida utente allegati pari a 5 MB per l’iPhone e 15 MB per l’iPad. Da notare, infine, che gli allegati non vengono memorizzati nelle relazioni, ma vengono memorizzati solo i nomi degli stessi in coda al testo del messaggio. Una volta impostata l’email e tutte le sue opzioni, si preme il pulsante “Passa a Mail”. Questo fa sì che venga automaticamente predisposto il vero messaggio email (gestito direttamente dall’applicazione Mail del dispositivo), con tutta la lista degli indirizzi email esplosi nel campo di destinazione scelto, con oggetto e corpo già scritti e con eventuali allegati già caricati. A questo punto, tutto è pronto per il vero invio dell’email. L’utente premerà il bottone “invia” per far partire l’email, oppure il pulsante “annulla” per abortire l’operazione. Se viene premuto il pulsante “invia”, allora verrà generata in automatico una relazione di tipo “email in uscita” come descritto in precedenza. La data e ora della relazione saranno quelle in cui il pulsante è stato premuto. La lista dei clienti coinvolti nella relazione coinciderà con la lista dei clienti per i quali esiste almeno un indirizzo email incluso nella lista degli indirizzi destinatari. In altre parole, se un cliente viene incluso nel gruppo dei destinatari, ma ad esso non corrisponde alcun indirizzo email, allora tale cliente non verrà interessato dalla relazione che verrà creata a seguito dell’invio dell’email. 16.2 Comportamenti “diligenti” Il meccanismo sopra descritto può essere definito come un meccanismo semiautomatico, nel senso che ci sono alcuni punti dove è necessario che l’utente di mioCRM adotti dei comportamenti “diligenti”. Qualora questi comportamenti vengano disattesi, l’applicazione non sarà in grado di accorgersene e quindi andrà a memorizzare informazioni false o inconsistenti. I comportamenti “diligenti” che debbono essere seguiti sono: 1. Non modificare l’oggetto, il corpo e gli allegati dell’email generata dalla pressione del pulsante “Passa a Mail”. Questa operazione, infatti, effettua una mero passaggio di dati da mioCRM all’applicazione Mail. MioCRM assume che questi dati non vengano modificati e saranno questi ad essere memorizzati nella relazione. Se l’utente li cambia dall’interno del messaggio di Mail, queste variazioni verranno sì inviate ai clienti, ma verranno perse da mioCRM. Si creerà quindi una inconsistenza tra i testi memorizzati dentro la relazione e i testi effettivamente inviati ai clienti. 2. I campi di destinazione del messaggio di Mail potranno essere modificati, aggiungendo o togliendo indirizzi email, ma “cum grano salis”! Si possono aggiungere ulteriori indirizzi, ma bisognerebbe evitare di inserire indirizzi appartenenti a clienti registrati in mioCRM che non fanno parte del gruppo dei clienti destinatari. Questo perché altrimenti i clienti aggiunti non verrebbero legati alla relazione sottostante. Possono altresì essere eliminati alcuni indirizzi, ma solo se per lo stesso cliente sono stati inclusi altri suoi indirizzi. In questo modo viene salvaguardato il legame tra la relazione sottostante ed il cliente. Eliminare totalmente gli indirizzi di un cliente, avrebbe l’effetto di non inviare nulla ad esso, ma di memorizzare in mioCRM il fatto che egli ha ricevuto un’email. Questo 62 mioCRM 17.2 – guida utente rappresenterebbe una inconsistenza. Si possono, invece, aggiungere tranquillamente altri indirizzi email che non appartengono a nessun cliente memorizzato in mioCRM oppure a clienti già presenti nel gruppo dei destinatari. 3. Assicurarsi che il messaggio venga effettivamente inviato. La pressione del tasto “invia” mette il messaggio nell’”outbox” di Mail e comunica a mioCRM che il messaggio è stato inviato. MioCRM registra questo come una fatto certo, ma effettivamente così non è. Infatti, il messaggio potrebbe rimanere bloccato in coda nell’outbox a causa di problemi di comunicazione o di indirizzi errati o per altri motivi. In questo caso, l’utente deve verificare se vi è la possibilità che Mail possa prelevarlo nuovamente dalla coda e ritrasmetterlo, oppure se effettivamente il messaggio è stato abortito. In quest’ultimo caso, l’utente deve manualmente individuare la relazione che mioCRM ha nel frattempo creato automaticamente all’invio del messaggio ed eliminarla per tutti i clienti. Mantenerla in memoria, infatti, rappresenterebbe un’inconsistenza con la realtà dei fatti, in quanto il messaggio pur non essendo mai partito da Mail, verrebbe considerato inviato ai clienti. 4. Assicurarsi che il messaggio non “rimbalzi indietro”. Alle volte, se un indirizzo è errato, il messaggio viene rispedito al mittente dal server del dominio di posta interessato. Anche in questo caso, l’utente deve capire quali sono i clienti interessati dal rimbalzo e se questi hanno comunque ricevuto il messaggio attraverso un altro dei loro indirizzi oppure non lo hanno ricevuto affatto. In tal caso, questi clienti debbono essere esclusi manualmente dalla relazione creata da mioCRM. Per far questo bisogna andare nella vista di dettaglio di ognuno di questi clienti, visualizzare la loro lista delle relazioni, e cancellare, per ognuno di essi, la relazione in questione, avendo l’accortezza di eliminarla solo per il cliente corrente e non per tutti. 16.3 Numero di destinatari molto elevato La funzionalità dell’invio email a clienti di mioCRM è molto potente, ma, come si è visto, è anche molto delicata e bisogna utilizzarla con accortezza. E’ facile infatti commettere errori che poi, per essere riparati, costringono ad intervenire manualmente sull’applicazione. Questo aspetto diventa tanto più evidente quanto più alto è il numero di destinatari dell’email. Ma la capacità di inviare un’email in un colpo solo ad un numero elevato di clienti, al limite anche all’intera base dati dei propri clienti, e mantenerne traccia in maniera ordinata nel database e nell’agenda, e con in più la possibilità di aggiungere degli allegati (cosa non consentita utilizzando direttamente l’applicazione Mail), è anche la vera potenza di questa funzionalità. Un limite che viene imposto dal sistema operativo è sul numero massimo di indirizzi email all’interno del medesimo messaggio. Attualmente questo limite è di 99 indirizzi. Per superare tale limite, pertanto, si è reso necessario adottare una tecnica che consiste nel prendere l’insieme di indirizzi destinatari dell’email e suddividerlo i tanti gruppi di meno di 99 elementi ciascuno. Per ognuno di questi 63 mioCRM 17.2 – guida utente gruppi, poi, verrà creata un’email che dovrà essere inviata dall’utente. Anche la relazione sottostante verrà, pertanto, frazionata per gruppi di clienti. Illustriamo il tutto con un esempio. Immaginiamo di inviare un’email dal titolo “offerta” ad un gruppo di 1000 clienti. Dopo aver composto l’email, scelto gli allegati e tutte le altre opzioni presenti, si preme il pulsante “Passa a Mail”. A questo punto, mioCRM si accorge che il limite dei 99 indirizzi per email viene superato e allora deve suddividere l’insieme degli indirizzi in gruppi di dimensione inferiore ai 99 elementi. Immaginiamo che i gruppi che vengono formati siano 11. A questo punto, viene proposta la prima email che avrà per oggetto il testo “offerta – (1/11)”. L’utente invierà l’email tramite pressione del tasto “invia” e mioCRM farà due cose: 1) registrerà una nuova relazione di tipo “email in uscita” con nome “offerta – (1/11)” e 2) proporrà la seconda email che sarà identica alla prima, salvo il fatto che il suo oggetto sarà “offerta – (2/11)”. L’utente dovrà inviare anche questa tramite una nuova pressione del tasto “invia”. Tutto questo continuerà fino all’undicesima email quando il ciclo si concluderà. Quindi, riassumendo, quando il numero di destinatari è molto alto, può accadere che anziché inviare una sola email, si debbano inviarne un certo numero e, ad ognuna di esse, corrisponderà una relazione dentro mioCRM legata ai soli clienti interessati dall’email corrispondente. Sia le email che le relazioni saranno caratterizzate dal fatto di avere sempre lo stesso nome, a meno dell’indice progressivo. Anche in questo caso, l’utente è tenuto ad un comportamento “diligente”, nel senso che dovrà procedere all’invio di tante email quanti sono i gruppi in cui è stato suddiviso l’elenco iniziale dei destinatari e dovrà verificare che ognuna di queste email sia stata effettivamente spedita. Qualora, l’utente decida di annullare la spedizione di una di queste email, mioCRM non registrerà la corrispondente relazione e passerà direttamente a proporre la successiva email. 16.4 Invio email al singolo indirizzo Dalla vista di dettaglio del cliente è possibile visualizzare i suoi indirizzi email. Per ognuno di essi è disponibile il pulsante “invia” che consente di inviare un’email direttamente a quell’indirizzo. Il procedimento è identico a quanto avviene nel caso generale di invio email ai clienti, tranne per il fatto che nella lista degli indirizzi email destinatari comparirà soltanto l’indirizzo scelto. Anche in questo caso, dunque, l’utente sarà tenuto ad adottare un comportamento “diligente” così come illustrato in precedenza. NOTA: Analogamente al pulsante “invia” posto vicino a ciascun indirizzo email del cliente, nella versione per iPhone dell’applicazione vi è la presenza del pulsante “chiama” di fianco a ciascun numero di telefono. La pressione di tale bottone, però, a differenza del pulsante “invia”, non crea nessuna relazione sottostante. Quindi, qualora, a seguito della pressione del tasto “chiama”, si instauri una conversazione telefonica con il cliente, si dovrà poi creare manualmente una 64 mioCRM 17.2 – guida utente nuova relazione di tipo “telefonata in uscita” e inserire al suo interno i contenuti della conversazione. 65 mioCRM 17.2 – guida utente 17 GESTIONE DOCUMENTI MioCRM consente la memorizzazione di un numero illimitato di documenti. Un documento è un record di informazione nel database che ha la particolarità di essere collegato ad un file fisico. Pertanto, ogni qualvolta viene creato un nuovo documento, è necessario fornire anche un file esterno che verrà memorizzato nella memoria interna del dispositivo gestita da mioCRM. Quindi, anche se non c’è teoricamente nessun limite al numero di documenti che possono essere creati, la memoria totale disponibile del dispositivo costituirà di fatto un limite. Una volta che la memoria libera totale del dispositivo si sarà esaurita, non sarà più possibile creare ulteriori documenti. 17.1 Creazione di nuovi documenti E’ possibile visualizzare l’intera lista dei documenti selezionando Menu Principale => Altre Entità => Documenti. Dal menu di lista, selezionando “crea nuovo documento…” è possibile creare un nuovo documento. Quando si crea un nuovo documento, la prima cosa da fare è selezionare la sorgente del file, cioè il posto nel quale il file fisico è correntemente memorizzato. Ci sono tre possibilità: - iTunes: rappresenta la cartella pubblica di mioCRM. Si seleziona questa opzione quando si ha un file nel proprio PC/Mac e si vuole caricarlo dentro mioCRM. In tal caso, si dovrà connettere il dispositivo al proprio PC/Mac e, attraverso l’applicazione iTunes, si caricherà il file dentro la cartella pubblica di mioCRM. Da lì, dopo che il documento è stato creato, il file verrà spostato dentro la memoria interna del dispositivo gestita da mioCRM. - Dropbox: rappresenta la cartella “Documents” nel proprio spazio Dropbox, al di sotto della cartella radice “myCRM”. Si seleziona questa opzione quando si dispone di un file memorizzato nel proprio spazio Dropbox e si vuole memorizzarne una copia dentro mioCRM. E’ necessario mettere il file dentro la cartella “Documents” su Dropbox e, dopo che il documento è stato creato, il file verrà automaticamente scaricato (come copia) dentro la memoria interna del dispositivo gestita da mioCRM. - Immagini: rappresenta la galleria delle immagini del dispositivo. Si seleziona questa opzione quando si vuole collegare il documento ad una foto o un video già esistenti e memorizzati nella galleria del dispositivo. Dopo che il documento è stato creato, verrà creato un collegamento al file originale (che essendo già memorizzato nel dispositivo non necessita di essere copiato) Una volta selezionata la sorgente del file, si procede a selezionare il nome del file che si vuole associare al nuovo documento premendo il pulsante di rivelazione posto alla destra del campo “nome file”. Verrà aperta una lista contenente tutti i file presenti nella sorgente correntemente selezionata. Una volta selezionato il 66 mioCRM 17.2 – guida utente file, il campo “nome del documento” verrà inizialmente riempito con il nome del file. Sarà però possibile cambiare tale nome come si vuole. Infine, è possibile associare qualsiasi altra informazione sul il documento nel campo descrizione. Una volta premuto il tasto “salva”, avverranno le seguenti cose in dipendenza della sorgente file selezionata: - iTunes: il file fisico verrà spostato dalla cartella pubblica dentro la memoria del dispositivo interna di mioCRM; - Dropbox: Il file fisico verrà scaricato (come copia locale) dallo spazio remoto Dropbox e memorizzata nella memoria del dispositivo interna di mioCRM; - Immagini: il file fisico originale verrà collegato al documento. 17.2 Utilizzo del documento Una volta che il documento è stato creato, è possibile sia mostrarne il suo file fisico, sia usarlo come allegato in nuove email. Per essere mostrato, il file fisico deve appartenere ad uno dei seguenti tipi di file: - documento iWork - documento MS Office - file di testo - file PDF - file CSV - Immagine - Video Qualsiasi altro tipo di file non potrà essere visualizzato. Per mostrare un documento, si deve selezionare “mostra documento” dal suo menu contestuale oppure toccare direttamente la sua icona. Per allegare il file ad una nuova email, si deve selezionare “crea email con documento…” dal suo menu contestuale. Qualsiasi tipo di file può essere allegato, anche quelli che non possono essere visualizzati. Se la sorgente del documento è Dropbox, ogni volta che il documento viene utilizzato, cioè ogni volta che il documento viene mostrato o allegato ad una email, mioCRM effettuerà automaticamente una verifica su Dropbox per capire se la versione locale del file è uguale alla versione memorizzata su Dropbox. Se le due versioni sono differenti, mioCRM scaricherà automaticamente la versione Dropbox nella sua memoria locale. Facendo ciò, l’utente avrà sempre la garanzia che verrà utilizzata da mioCRM sempre l’ultima versione presente su Dropbox. In ogni caso, però, in caso di mancanza di connessione Internet al momento dell’utilizzo del file, la copia locale verrà utilizzata. I documenti possono essere allegati a nuove email anche in gruppi. Per fare ciò, entrare in modalità selezione nella lista documenti, selezionare i documenti che si vuole allegare e poi, selezionare dal menu di lista “allega i selezionati a nuova email…”. 67 mioCRM 17.2 – guida utente 17.3 Statistiche e totali dei documenti Dal menu di lista dei documenti è possibile anche aprire le statistiche e totali. Questa vista fornisce i contatori per alcuni tipi di file, come descritto qui di seguito: 1) n. di documenti: è il numero totale di documenti così come risulta dal database; 2) n. di file nell’archivio: è il numero totale di file fisici trovati nella memoria interna del dispositivo gestita da mioCRM; 3) n. di file mancanti: è il numero totale di file che pur essendo referenziati da altrettanti record di documenti del database, non vengono trovati nella memoria interna del dispositivo gestita da mioCRM. In situazione normale, questo numero dovrebbe essere sempre pari a zero; 4) n. di file orfani: è il numero totale di file fisici per i quali non corrisponde nessun record di documento che li referenzi. In situazione normale, questo numero dovrebbe essere sempre pari a zero; 5) n. di collegamenti trovati: è il numero totale di oggetti (foto/video) della galleria delle immagini del dispositivo per i quali esiste un record di documento nel database che li referenzia; 6) n. di collegamenti mancanti: è il numero totale di oggetti (foto/video) della galleria delle immagini del dispositivo che sono mancanti pur essendoci per essi un record di documento nel database che li referenzia. In situazione normale, questo numero dovrebbe essere sempre pari a zero; Normalmente, quindi, dovrebbe sempre valere l’espressione: (n. di documenti) = (n. di file nell’archivio) + (n. di collegamenti trovati) I file mancanti possono originarsi quando, per qualsiasi ragione, uno o più file fisici memorizzati nella memoria interna del dispositivo gestita da mioCRM vengono cancellati o non sono presenti. Ci possono essere delle ragioni eccezionali che conducono a questa situazione e, in questi casi, è necessario contattare immediatamente il Supporto Serenaware. Tuttavia, c’è anche una situazione normale che porta alla generazione dei file mancanti: quando si effettua un backup da un dispositivo ed il ripristino dello stesso su un altro dispositivo. Questo particolare caso verrà descritto più avanti quando si parlerà del backup e ripristino. I file mancanti vengono mostrati in rosso sia nella lista documenti che nella vista di dettaglio. I file orfani possono originarsi quando, per qualsiasi ragione, ci sono uno o più file memorizzati nella memoria interna del dispositivo gestita da mioCRM per i quali non corrisponde alcun record di documento che li referenzi. Solo situazioni eccezionali possono portare a questa situazione. Tuttavia, come verrà descritto più avanti quando si parlerà del backup e ripristino, quando si effettua un ripristino, uno o più file orfani possono originarsi. In ogni caso, questi file verranno sempre spostati nella cartella pubblica di mioCRM e pertanto essi, normalmente, non vengono conteggiati nelle statistiche. 68 mioCRM 17.2 – guida utente Quando uno o più file orfani vengono rilevati, un apposito bottone per eliminarli tutti insieme apparirà nella vista Statistiche e Totali. I collegamenti mancanti possono essere originati quando, per qualsiasi ragione, uno o più documenti referenziano oggetti presenti nella galleria delle immagini del dispositivo, ma che in realtà non esistono. Ciò può essere causato sia dalla cancellazione degli oggetti dalla galleria delle immagini del dispositivo, sia quando si ripristina un database proveniente da un altro dispositivo. La vista Statistiche e Totali mostra anche altre due informazioni utili, che sono: - lo spazio totale utilizzato: è lo spazio totale occupato da tutti i file, di qualsiasi tipo, memorizzati nella memoria interna gestita da mioCRM; - lo spazio totale disponibile: è lo spazio totale disponibile nel dispositivo. Questo spazio può essere utilizzato sia da mioCRM che da altre applicazioni esterne. Infine, la vista Statistiche e Totali fornisce un bottone di servizio che permette la cancellazione di tutti i file memorizzati nella memoria interna gestita da mioCRM. Questa azione dovrebbe essere effettuata solo in casi veramente eccezionali, il più comune dei quali potrebbe essere quando si è esaurito lo spazio totale disponibile. In questo caso, se si ha urgenza di reperire un po’ di spazio extra nel proprio dispositivo per fare alcune operazioni critiche con alcune applicazioni esterne, è possibile liberare la memoria senza però perdere tutti i record di documenti e tutte le informazioni memorizzate in essi. Successivamente, poi, sarà possibile ripristinare tutti i file fisici facendo una delle seguenti azioni: - per tutti i documenti che referenziano file locali (iTunes), bisognerà fornire di nuovo il file fisico tramite iTunes e associare lo stesso di nuovo al documento entrando in modifica sullo stesso, selezionando di nuovo il file dalla lista dei file iTunes e salvando il record. - Per tutti i documenti che referenziano file di Dropbox, si dovrà semplicemente utilizzare il documento stesso. Infatti, tutte le volte che si utilizza un documento (mostrandone il contenuto o allegandolo ad una email) il file fisico viene confrontato con la sua copia Dropbox e, quando la copia locale è più vecchia di quella Dropbox oppure, come in questo caso, quando è completamente assente, la copia Dropbox viene automaticamente scaricata dentro la memoria interna del dispositivo gestita da mioCRM. 17.4 Associare i documenti alle entità I documenti (e perciò anche i loro file fisici) possono essere associati alle seguenti entità: - Clienti - Opportunità - Vendite - Relazioni 69 mioCRM 17.2 – guida utente - Ditte Mandanti L’associazione non crea una duplicazione del file fisico, cosicché non ci si deve preoccupare dello spazio fisico del dispositivo quando si effettuano le associazioni. Un documento può essere associato a qualsiasi numero di record di qualsiasi entità tra quelle precedentemente menzionate e simultaneamente a differenti entità. Per associare un documento ad uno specifico record di un’entità, per esempio, ad un cliente, aprire la vista di dettaglio del record e, dal suo menu contestuale, selezionare “Documenti”. Questo farà comparire la lista di tutti i documenti che sono già associati al record di entità corrente. Dal menu di lista, quindi, selezionare una delle due azioni seguenti: - “Associa nuovo documento…”: questa azione mostrerà la vista “Crea Nuovo Documento…” che permette di creare un nuovo documento e, dopo aver salvato il documento stesso, creerà automaticamente anche l’associazione tra il documento appena creato ed il record di entità. - “Associa documento esistente…”: questa azione aprirà una lista contenente tutti i documenti che non sono stati ancora associati al record di entità. Si dovrà selezionare uno di essi e, facendo ciò, verrà automaticamente creata l’associazione tra il documento selezionato e il record di entità. Per rimuovere un’associazione, è sufficiente eliminare il documento dalla lista dei documenti associati al dato record di entità. Passare semplicemente il dito da destra verso sinistra sopra il documento da eliminare e premere il bottone rosso di conferma che appare sopra di esso. Questa azione non rimuoverà né il documento né il suo file fisico. Rimuoverà solamente l’associazione. Per rimuovere completamente sia un documento che il suo file fisico, aprire la lista generale dei documenti da “Menu Principale => Altre Entità => Documenti”, e passare il dito da destra verso sinistra sopra il documento da eliminare ed infine premere il bottone rosso di conferma che appare sopra di esso. Questa azione rimuoverà automaticamente sia il documento unitamente al suo file fisico, sia tutte le associazioni del documento con qualsiasi record di entità. 17.5 Creazione di email con documenti e dati Dalla lista dei documenti associati ad un particolare record di una entità, ad es. un cliente, è possibile generare un’email contenente uno o più documenti tra quelli associati al record e anche i dati, in formato leggibile, del record stesso. Per far ciò è necessario entrare in modalità selezione nella lista dei documenti associati al record e selezionare quelli che si vogliono inserire nell’email. Poi, dal menu di lista selezionare “Nuova email con selezionati…” per creare una email contenente in allegato i documenti selezionati, oppure selezionare “nuova email con selezionati e dati…” per creare un’email contenente in allegato i documenti selezionati e nel corpo i dati del record. 70 mioCRM 17.2 – guida utente 17.6 Menu “apri in mioCRM” I documenti posso essere anche creati da applicazioni esterne attraverso l’uso del menu “apri in mioCRM”. Il menu “apri in…” è un meccanismo standard dell’iOS che consente lo scambio di file tra applicazioni. Tutte le applicazioni che aderiscono a questo standard sono capaci di inviare file a mioCRM. Quando si lancia il menu “apri in mioCRM” da un’applicazione esterna, mioCRM si aprirà con la vista “crea nuovo documento…” in primo piano e con il file fisico inviato dall’applicazione esterna già impostato nel campo nome file. E’ possibile poi inserire tutte le altre informazioni ed, eventualmente, scegliere anche un cliente a cui associare il nuovo documento. 71 mioCRM 17.2 – guida utente 18 GESTIONE CAMPAGNE MioCRM permette di definire azioni da eseguire su vari gruppi di clienti e di tracciare giorno per giorno il loro stato di completamento e tempo rimanente. Due concetti sono qui fondamentali: le campagne e le azioni. Vediamoli in dettaglio. 18.1 Campagne Una campagna è un contenitore logico che collega insieme un dato gruppo di clienti e l’azione da svolgere su di essi. Per definire una campagna, perciò, è necessario: • fornire un nome per la campagna stessa • definire l’azione prototipo (vedere oltre) • aggiungere uno o più clienti alla campagna • opzionalmente, aggiungere alcune note • opzionalmente, associare uno o più documenti La campagna è anche caratterizzata da uno stato. Una volta creata, il suo stato è sempre impostato a “in preparazione” (colore giallo). Poi, quando si è pronti a far partire la campagna, la si “aprirà” e pertanto il suo stato diventerà “aperta” (colore verde). Successivamente, si potrà “sospendere” la campagna (stato “sospesa”, colore grigio) o “chiudere” la campagna (stato “chiusa”, colore rosso). Inoltre, la campagna è dotata di un attributo di periodicità che può assumere uno dei seguenti due valori: • Non periodica: quando una campagna viene definita come “non periodica”, le sue azioni possono solo essere chiuse (vedere oltre). Una volta che tutte le azioni sono state chiuse, la campagna diventa vuota e sostanzialmente inutile; • Periodica: quando una campagna viene definita come “periodica”, ogni volta che una delle sue azioni viene chiusa, un’altra nuova azione viene creata al suo posto (vedere oltre per maggiori dettagli). Una campagna periodica, pertanto, è sempre riempita di azioni e perciò essa vive all’infinito (o finché l’utente non la chiude). Tutti gli attributi sopra menzionati possono essere modificati indipendentemente dallo stato della campagna, tranne che nel caso in cui la campagna è chiusa. In particolare, è possibile aggiungere clienti singolarmente o in gruppi in momenti differenti. Per default, è possibile creare e gestire una sola campagna. Tuttavia, acquistando l’opzione di licenza “CAMP-NO-LIMITS” si potrà creare e gestire un qualsiasi numero di campagne. 72 mioCRM 17.2 – guida utente Quando si lavora con molte campagne, queste possono essere poste a qualsiasi stato, indipendentemente l’una dall’altra. In particolare, esse possono essere tenute tutte aperte. 18.2 Azioni Un’azione rappresenta una lista di attività, compiti o, più semplicemente, di elementi che si vuole eseguire o seguire per ogni cliente della campagna. L’azione, pertanto, è definita da una “checklist”, cioè da una lista di elementi associati ad un commutatore acceso/spento. Ognuno di questi elementi può rappresentare, per l’utente, qualsiasi cosa. Sta all’utente creare la checklist e associare un significato ai suoi elementi. Quando l’azione viene creata, tutti gli elementi della checklist sono spenti. Poi, una volta che si interagisce con il cliente, verranno accesi uno o più elementi. Una volta che tutti gli elementi saranno accesi, si potrà considerare l’azione terminata e la si potrà “chiudere” (comunque sia, si potrà chiudere l’azione anche in qualsiasi altro momento, anche se la checklist non è completata). Le seguenti cose, pertanto, identificano sempre e in modo univoco un’azione: • campagna: è la campagna alla quale l’azione appartiene; • cliente: è il cliente sul quale l’azione viene eseguita; • checklist: è la lista di elementi che compongono l’azione che viene eseguita sul cliente; • completamento checklist: è la percentuale di completamento della checklist; • data di creazione: è la data di creazione dell’azione; • giorni trascorsi: è il numero di giorni trascorsi dalla data in cui l’azione è stata creata; • giorni rimanenti (solo per le campagne periodiche): è il numero di giorni rimanenti prima che l’intervallo definito per la campagna termini (vedere oltre); • note: sono note opzionali associate all’azione. Come detto, le azioni sono sempre associate alla campagna. In base al suo stato, pertanto, identificheremo: • azioni future: sono azioni associate alle campagne il cui stato è “in preparazione”; • azioni correnti: sono azioni associate alle campagne il cui stato è “aperta”; • azioni “sospese”: sono azioni associate alle campagne il cui stato è “sospesa”; • azioni “passate”: sono azioni associate alle campagne il cui stato è “chiusa”; tuttavia, come verrà descritto più avanti, le azioni passate sono associate anche alle campagne aperte e sospese. Le azioni possono essere create in vari modi. Tuttavia, è necessario distinguere le azioni future, correnti e sospese dalle azioni passate. 73 mioCRM 17.2 – guida utente Innanzi tutto, ogni volta che si aggiunge un nuovo cliente ad una campagna si creerà un’azione (futura, corrente o sospesa). Se si aggiunge un gruppo di clienti si creerà un corrispondente gruppo di azioni. Tuttavia, se il cliente che si sta aggiungendo appartiene già alla campagna e se esiste già un’azione corrente (o futura o sospesa) per esso, non verrà creata nessuna azione duplicata. Al contrario, se il cliente che si sta aggiungendo alla campagna è stato già aggiunto ad essa, ma esiste solo una o più azioni passate per esso e non esiste nessuna azione corrente (o futura o sospesa), allora verrà creata una nuova azione. Vengono create anche nuove azioni correnti quando la campagna è “periodica” attraverso la chiusura delle sue azioni correnti (vedere oltre). D’altra parte, le azioni passate non vengono mai create direttamente. Esse vengono sempre create quando viene “chiusa” un’azione corrente. Effettivamente, l’operazione di “chiusura” trasforma l’azione corrente in un’azione passata. Come sarà più chiaro in seguito, le azioni possono essere modificate solo quando esse sono azioni “correnti” e quando la campagna cui esse appartengono è aperta. Pertanto, le azioni passate non possono mai essere modificate. In effetti, esse rappresentano azioni correnti congelate al momento della loro chiusura. Il loro scopo è principalmente quello di mantenere una vista storica di tutte le azioni eseguite sul cliente. 18.3 La checklist Ogni azione ha la propria checklist. All’inizio, al momento della creazione, tutti gli elementi della checklist sono spenti. Poi, essi vengono accesi poco a poco dall’utente col trascorrere del tempo e man mano che egli interagisce con il cliente. Per aggiornare la checklist è necessario modificare l’azione e quindi l’azione deve necessariamente essere un’azione “corrente”. La definizione della checklist viene mantenuta nella campagna come “prototipo”. Ogni volta che una nuova azione viene creata, la checklist prototipo viene utilizzata per definire la checklist associata all’azione. Ogni volta che si modifica la checklist prototipo , tutte le azioni della campagna vedranno la loro checklist modificata di conseguenza. La checklist prototipo può essere creata sia quando si crea una nuova campagna, sia quando se ne modifica una esistente. La checklist prototipo può essere modificata andando a modificare la campagna. 18.4 Campagne non periodiche Quando si definisce una campagna come “non periodica”, si intende eseguire le sue azioni associate solo una volta per ogni cliente della campagna. Per ogni 74 mioCRM 17.2 – guida utente azione, si seguirà la checklist e si accenderanno i suoi elementi con il passare del tempo e man mano che si interagisce con il cliente. In qualsiasi momento, si può decidere di “chiudere” l’azione. Questo significa fermare il lavoro sul cliente. Questa situazione viene espressa dallo stato di completamento della checklist. Se il completamento è del 100%, si chiuderà l’azione in quanto tutto il lavoro è stato fatto. Se il completamento è inferiore al 100%, si chiuderà l’azione perché non è più possibile o non più necessario eseguire ulteriore lavoro. Per poter lavorare sulle azioni, la campagna deve essere nello stato di “aperta”. Pertanto si lavorerà sempre sulle “azioni correnti”. Una volta chiusa l’azione –che è la “azione corrente”- l’azione stessa viene congelata e non può più essere modificata. La “azione corrente”, quindi, diventa una “azione passata” e la lista delle azioni correnti associate alla campagna si ridurrà di un elemento. Man mano che si chiudono le azioni, la lista si ridurrà sempre più fino a diventare vuota. Tuttavia, come detto nei paragrafi precedenti, è sempre possibile aggiungere in qualsiasi momento altri clienti alla campagna. Si possono aggiungere anche clienti che sono stati già aggiunti e la cui corrispondente azione è diventata già una “azione passata”. Ogni volta che viene aggiunto un nuovo cliente, viene creata anche una nuova azione. Cosicché, in generale, si potrà avere una lista di azioni correnti che cresce e decresce nel tempo. 18.5 Campagne periodiche Quando si definisce una campagna come “periodica”, si intende eseguire periodicamente le sue azioni associate sui loro clienti. E’ necessario, pertanto, stabilire l’intervallo di tempo tra due occorrenze di un’azione. Si può fare ciò, durante la creazione o modifica della campagna, impostando la stessa come “periodica”. Facendo ciò si abiliterà un controllo aggiuntivo che permetterà l’inserimento dell’intervallo come numero di giorni, settimane, mesi o anni. Una volta stabilito l’intervallo, si potrà usare la campagna periodica come una non periodica. Tutte le considerazioni appena fatte per le campagne “non periodiche” possono essere, cioè, applicate anche alle campagne “periodiche”. Si potrà aggiungere clienti ad una campagna periodica; la si potrà aprire, sospendere o chiudere; si potrà definire la sua checklist prototipo; si potrà modificare la checklist delle sue azioni correnti, ecc. L’unica differenza rispetto alla campagna non periodica si manifesta all’atto della chiusura delle sue azioni. Ogni volta che un’azione appartenente ad una campagna periodica viene chiusa (diventando, così, un’azione passata), una nuova azione viene creata. Questa nuova azione, quindi, andrà a rimpiazzare la vecchia azione come azione corrente. Così come per la campagna non periodica, anche per quella periodica si avrà la libertà di chiudere le sue azioni correnti in qualsiasi momento desiderato. Però, essendoci un intervallo predefinito per la campagna, ogni azione riporterà il numero dei giorni rimanenti prima che l’intervallo di tempo termini. Dalla 75 mioCRM 17.2 – guida utente conoscenza di questo dato, si potrà pianificare il proprio lavoro giornaliero sui clienti in modo ottimale, decidendo di lavorare prima sui clienti le cui azioni stanno per scadere e posponendo il lavoro sui clienti delle azioni più recenti. Tipicamente, nel proprio lavoro quotidiano, si aprirà la lista delle azioni correnti, ordinate per data di creazione crescente. Si vedrà così nella parte alta della lista tutte le azioni il cui intervallo sta per scadere. Qualora vi siano azioni scadute, queste le si vedranno marcate in rosso. Quindi, si deciderà di lavorare su una o più di queste azioni interagendo con i loro rispettivi clienti e aggiornando le loro checklist. Poi, le si chiuderanno. Quando queste azioni vengono chiuse, nuove azioni nasceranno, come già detto. Tuttavia, queste nuove azioni avranno come data di creazione la data corrente e pertanto esse verranno visualizzate in fondo alla lista delle azioni correnti. Nella parte alta della lista, le azioni appena chiuse scompariranno e le altre azioni che stanno per scadere si sposteranno quindi verso l’alto. Quindi, possiamo dire che la lista delle azioni correnti (ordinate per data di creazione crescente) agisce come un suggeritore, indicando in ogni momento quali sono le azioni che necessitano di essere eseguite con più urgenza. Comunque sia, la decisione finale su quale azione eseguire prima viene sempre lasciata all’utente. 18.6 Lista delle Azioni Correnti Dal menu contestuale di ogni campagna, si può visualizzare la lista di tutti i clienti o azioni associati alla campagna stessa. Tuttavia, data l’alta importanza delle azioni “correnti” rispetto agli altri tipi di azioni, il menu principale dell’applicazione fornisce la possibilità di visualizzare la lista complessiva delle azioni correnti. Questa lista include le azioni correnti provenienti da tutte le campagne correntemente “aperte”. Ordinando questa lista per data di creazione crescente (il default) è possibile utilizzare questa lista come un suggeritore complessivo. Nella parte alta della lista si vedranno tutte le azioni più vecchie. In generale esse saranno tutte le azioni il cui intervallo di tempo sta per scadere o che è già scaduto (se esse provengono da campagne periodiche) e/o tutte le azioni il cui periodo di vita è molto alto (se essere provengono da una campagna non periodica). Come già detto, la decisione finale su quale azione eseguire prima è comunque lasciata all’utente. 18.7 L’impegno in agenda dell’azione Consultando la lista delle Azioni Correnti è possibile stabilire il proprio piano per lavorare sui clienti ed eseguire le varie azioni. Per favorire la costruzione di tale piano, è possibile associare ad ogni azioni uno specifico impegno in agenda. Per creare l’impegno associato all’azione corrente, aprire il suo menu contestuale e selezionare “Crea impegno…”. Se l’azione corrente proviene da una campagna non periodica, il nuovo impegno verrà proposto per la data corrente e poi si potrà scegliere un’altra data e ora. 76 mioCRM 17.2 – guida utente Al contrario, se l’azione corrente proviene da una campagna periodica, il nuovo impegno sarà proposto per la data risultante dalla somma dell’intervallo della campagna con la data di creazione dell’azione. Ad esempio, se l’azione corrente è stata creata il 9 febbraio 2013 e l’intervallo stabilito per la sua campagna è di 2 mesi, allora il nuovo impegno verrà proposto per il 9 aprile 2013. Questo aiuterà nella pianificazione degli impegni in prossimità della scadenza dell’intervallo. Sarà così possibile eseguire azioni sui clienti di una campagna periodica con la sua stessa periodicità. Tuttavia, si avrà sempre la totale libertà di decidere quando lavorare sul cliente di un’azione e quando aggiornare e chiudere quell’azione. 18.8 Operazioni e transizioni di stato per le campagne Dal menu contestuale di una campagna è possibile eseguire un certo numero di operazioni. Vediamole in dettaglio: • Aggiungi clienti: questa apre la lista dei clienti dalla quale è possibile scegliere i clienti da aggiungere alla campagna. E’ possibile aggiungere l’intera lista oppure restringerla tramite l’applicazione di filtri di visualizzazione, l’effettuazione di ricerche testuali oppure tramite la selezione uno ad uno dei clienti. Una volta effettuata questa scelta, si aggiungeranno effettivamente i clienti alla campagna tramite la selezione della voce del menu di lista “aggiungi a campagna”. Da ricordare che l’operazione di “aggiunta clienti alla campagna” produrrà di fatto nuove azioni (future, correnti o sospese) per la campagna. • Apertura di una campagna: una campagna appena creata si trova sempre nello stato “in preparazione”. Questo stato consente di preparare la campagna in momenti diversi. Si creerà quindi la checklist prototipo, si aggiungeranno i clienti e poi, quando si è pronti, si “aprirà” la campagna selezionando “Apri” dal suo menu contestuale. L’apertura della campagna trasforma tutte le sue azioni “future” in azioni “correnti”, consentendo quindi la loro visualizzazione nella lista complessiva delle azioni correnti e quindi la possibilità di poterle modificare e chiudere. • Sospensione della campagna: una campagna aperta può essere sospesa. Una volta sospesa, tutte le sue azioni correnti vengono congelate e nascoste (diventando, pertanto, azioni “sospese”). Pertanto, esse non saranno più visibili all’interno della lista complessiva delle azioni correnti. Tuttavia, le azioni sospese potranno comunque essere visualizzate dal menu contestuale della campagna, ma nessuna operazione potrà essere svolta su di esse. • Ripresa di una campagna: quando una campagna è sospesa essa può essere ripresa selezionando “Riprendi” dal suo menu contestuale. L’operazione di ripresa riporta la campagna al suo stato di “aperta”. Tutte le sue azioni diventano di nuovo azioni “correnti” e ritornano ad essere visibili nella lista complessiva delle azioni correnti. 77 mioCRM 17.2 – guida utente • Chiusura di una campagna: una campagna aperta o sospesa può essere chiusa. Quando si effettua la chiusura selezionando “Chiudi” dal menu contestuale della campagna, tutte le azioni correnti o sospese della campagna vengono eliminate. Tuttavia, se sono già presenti azioni passate associate alla campagna, queste vengono preservate. • Riapertura di una campagna: una campagna chiusa può essere riaperta. Si ottiene ciò selezionando “Riapri” dal menu contestuale della campagna. L’operazione di riapertura prende la lista di tutti i clienti coinvolti nelle sue azioni “passate” e, per ognuno di essi, crea una nuova azione “corrente”. Tutte le azioni passate già presenti nella campagna vengono preservate. • Duplicazione di una campagna: qualsiasi campagna esistente, in qualsiasi stato essa si trovi, può essere duplicata selezionando “Duplica” dal suo menu contestuale. Selezionando questa operazione si dà luogo ad una nuova campagna “in preparazione”. Tutti i clienti coinvolti nelle azioni passate associate alla campagna originaria vengono aggiunti a questa nuova campagna. Se la campagna originaria ha delle azioni future, correnti o sospese, nessuno dei loro clienti verrà aggiunto. Tutti gli altri attributi della campagna originaria, inclusa la checklist prototipo, verranno copiati. 78 mioCRM 17.2 – guida utente 19 REPORTS Un report consiste in un’elaborazione statistica di una specifica quantità appartenente ad una entità, con un eventuale filtro specificato come parametro. MioCRM fornisce vari tipi di report che possono essere acceduti selezionando “Menu Principale => Reports”. Ogni singolo report viene rappresentato come una vista tabulare. Su iPad viene mostrato anche il corrispondente istogramma. Nella vista tabulare ogni cella ha un’etichetta che rappresenta un valore nel primo asse (x) del report. La cella inoltre mostra un valore principale alla destra il quale rappresenta il valore del report nel secondo asse (y1). Inoltre la cella visualizza il numero di occorrenze (y2) della quantità nell’intervallo rappresentato dalla cella. Infine, il filtro rappresenta il terzo asse (z). Le celle inoltre riportano due barre orizzontali. La principale di esse sarà proporzionale al valore principale della cella, mentre l’altra barra sarà proporzionale al numero di occorrenze della quantità nell’intervallo. Entrambe le barre avranno la massima estensione in corrispondenza della cella contenente il massimo valore calcolato nel report e la minima estensione in corrispondenza della cella contenente il minimo valore del report. L’elaborazione del report coinvolgerà tutti i records della data entità. Nessun filtro sarà quindi applicato. Se la quantità soggetto del report è un valore monetario e se uno o più valori memorizzati nelle righe lette sono espressi in valute differenti da quella di base, e se per questi valori il tasso di cambio deve essere automaticamente aggiornato ad intervalli regolari (come impostato nelle Impostazioni), l’elaborazione del report sarà alternata con chiamate al servizio remoto Yahoo Finance al fine di recuperare i tassi di cambio attuali necessari ad una corretta conversione. Una volta che il report è stato generato, sarà possibile, poi, mediante un tocco sulla cella nella lista tabulare o su una barra dell’istogramma, visualizzare la lista di tutti i record che concorrono alla formazione del valore rappresentato dalla cella o dalla barra. 79 mioCRM 17.2 – guida utente 20 CONDIVISIONE DATI In tutte quelle situazioni dove si fa parte di un gruppo di vendita e i membri di questo gruppo utilizzano mioCRM per il loro lavoro autonomo, può essere necessario condividere alcuni parti dei propri dati con essi, senza rivelare l’intero database. MioCRM consente la condivisione dei seguenti tipi di dati: 1) un singolo cliente: condividendo un singolo cliente, verranno condivisi non solo tutti i suoi dati interni, come il nome, gli indirizzi, i numeri di telefono, ecc., ma anche tutti i record di dati appartenenti alle altre entità che sono direttamente correlate con quel cliente. Pertanto, condividendo un cliente, si condivideranno anche tutte le sue opportunità, le sue vendite, le sue attività ecc. Quindi, possiamo dire che, condividendo un singolo cliente con un collaboratore, si metterà quest’ultimo in condizione di continuare il proprio lavoro su quel cliente esattamente dal punto in cui ci si trova al momento della condivisione. Il collaboratore riceverà, cioè, tutta la conoscenza sulle passate, presenti e future attività svolte o da svolgere su di esso; - per condividere un singolo cliente, aprire la sua vista di dettaglio e selezionare “Condividi…” dal suo menu contestuale; 2) una singola opportunità: condividendo una singola opportunità, si restringe la condivisione dei dati a tutti e soli i dati relativi a quella stessa opportunità. Pertanto, si condivideranno non solo tutti i dati interni dell’opportunità quali l’oggetto, il valore, la ditta mandante, ecc., ma anche tutti i record di dati appartenenti alle altre entità che sono direttamente correlate a quella opportunità, come il suo cliente di riferimento, tutte le sue attività, tutti gli impegni/eventi in agenda, ecc. Tuttavia, se si hanno altre opportunità e vendite legate allo stesso cliente, esse non saranno condivise e non saranno pertanto svelate al collaboratore. Pertanto, il collaboratore riceverà soltanto la conoscenza necessaria per lavorare su quella singola opportunità condivisa e non sarà in grado di avere accesso alle informazioni riguardanti l’intero lavoro effettuato sul cliente; - per condividere una singola opportunità, aprire la sua vista di dettaglio e selezionare “Condividi…” dal suo menu contestuale; 3) una singola vendita: condividendo una singola vendita, si restringe la condivisione dei dati a tutti e soli i dati relativi a quella stessa vendita. Pertanto, si condivideranno non solo tutti i dati interni della vendita quali l’oggetto, il valore, la ditta mandante, ecc., ma anche tutti i record di dati appartenenti alle altre entità che sono direttamente correlate a quella vendita, come il suo cliente di riferimento, tutte le sue attività, tutti gli impegni/eventi in agenda, ecc. Tuttavia, se si hanno altre opportunità e vendite legate allo stesso cliente, esse non saranno condivise e non saranno pertanto svelate al collaboratore. Pertanto, il collaboratore riceverà soltanto la conoscenza necessaria per lavorare su quella singola 80 mioCRM 17.2 – guida utente vendita condivisa e non sarà in grado di avere accesso alle informazioni riguardanti l’intero lavoro effettuato sul cliente; - per condividere una singola vendita, aprire la sua vista di dettaglio e selezionare “Condividi…” dal suo menu contestuale; Per abilitare la funzionalità di condivisione in mioCRM è necessario effettuare le seguenti cose: 1) inserire il proprio indirizzo email nella vista delle Impostazioni; 2) inserire tutti i dati dei propri collaboratori; a. Andare a “Menu Principale” => “Altre Entità” => “Collaboratori”. Si aprirà la lista di tutti i collaboratori già inseriti. b. Aprire il suo menu di lista e selezionare “Crea nuovo collaboratore…”. c. Nella vista “Nuovo Collaboratore” inserire il nome del collaboratore, il suo indirizzo email (deve essere un indirizzo valido ed utilizzato), un soprannome e alcune noto aggiuntive. Una volta che si condividono i dati, il pannello “Condivisione Dati” si aprirà. Attraverso quel pannello è possibile selezionare la lista dei collaboratori che dovranno ricevere i dati. Si potrà selezionare inoltre anche il metodo da utilizzare per inviare i dati ad essi ed infine si potrà inserire un messaggio che i collaboratori leggeranno al momento della ricezione dei dati. MioCRM consente due modalità di invio dei dati condivisi verso i collaboratori: la condivisione via email e la condivisione via Dropbox. Vediamoli in dettaglio. 20.1 Condivisione via email Quando si condividono i dati via email, mioCRM estrae i dati da condividere dal database e li impacchetta in un file speciale. Il file, poi, viene allegato ad una nuova email che verrà automaticamente riempita con tutti gli altri necessari dati, cioè gli indirizzi destinatari (cioè gli indirizzi email dei collaboratori), il soggetto e il corpo contenente istruzioni e il messaggio per i destinatari. Dal punto di vista di chi riceve i dati condivisi via email, una volta ricevuta l’email, bisogna aprire il file allegato attraverso il menu “apri in mioCRM…”. Questo lancia mioCRM e apre il pannello “Inserimento Dati Condivisi”. In questo pannello è possibile vedere il nome dei dati che si sta ricevendo, chi è il mittente e si potrà leggere il suo messaggio. Poi, si potrà o accettare i dati in ingresso oppure scartarli. Se si accetta, i dati in ingresso verranno memorizzati nel database e saranno immediatamente utilizzabili. 20.2 Condivisione via Dropbox Quando si condividono i dati tramite Dropbox, mioCRM estrae i dati da condividere dal database e li impacchetta in un file speciale. Successivamente, invia quel file a Dropbox. Su Dropbox, per ogni dato collaboratore, mioCRM crea una cartella speciale che agirà come “outbox” per il collaboratore stesso. Queste cartelle vengono poste tutte a livello della cartella base di Dropbox 81 mioCRM 17.2 – guida utente (pertanto, fuori dalla cartella base di mioCRM). Il nome di tutte queste cartelle outbox seguirà la sintassi: “myCRM-<indirizzo email del collaboratore>” Ad es. “[email protected]”. Pertanto, sullo spazio Dropbox, si vedranno tante cartelle outbox quanti sono i collaboratori che hanno ricevuto i dati che si sono condivisi. Quando un dato viene condiviso con più di un collaboratore, il file generato verrà copiato in tutte le cartelle outbox di tutti i collaboratori destinatari. Dal punto di vista di chi riceve i dati condivisi via Dropbox, si dovrà: - abilitare il proprio mioCRM a connettersi a Dropbox, tramite l’accensione dell’interruttore Dropbox delle Impostazioni ed inserire la propria utenza Dropbox. - Inserire il proprio indirizzo email nelle Impostazioni. Questo verrà utilizzato per accedere alla propria cartella inbox; o Una volta inserito il proprio indirizzo email nelle Impostazioni, mioCRM assume che nello spazio Dropbox dell’utente ci sia una cartella “inbox” chiamata “myCRM-<indirizzo email dell’utente>” (ad es. “[email protected]”). Viene assunto anche che i file di dati condivisi dai colleghi dell’utente con esso siano tutti memorizzati in tale cartella inbox. Quindi, l’utente, come destinatario dei dati condivisi, dovrà svolgere le seguenti azioni per inserire i dati nel suo database: - Dal “Menu Principale” => “Inserimento” => “Condivisione Dati”, si accede alla propria cartella inbox su Dropbox. Verrà mostrata la lista di tutti i file di dati condivisi presenti nella cartella inbox dell’utente. - L’utente ne selezionerà uno. Il pannello “Inserimento Dati Condivisi” si aprirà. - In tale pannello, si potrà vedere il nome dei dati che si stanno ricevendo, chi è il mittente e si potrà leggere il suo messaggio. - Successivamente, sarà possibile sia accettare i dati entranti, sia scartarli. Se si accetta, i dati entranti saranno memorizzati nel database e saranno immediatamente utilizzabili. L’ultimo passo è quello di mettere in comunicazione le cartelle outbox di ogni collaboratore con le cartelle inbox di tutti gli altri collaboratori. Ci sono diverse possibilità: 1) Tutti i collaboratori utilizzano la stessa utenza Dropbox. Così facendo, le cartelle outbox create da ogni collaboratore sono direttamente accessibili dal corrispondente collaboratore come cartelle inbox. Cioè, tutte le cartelle si comportano contemporaneamente sia da outbox che da inbox. 2) Ogni collaboratore utilizzerà la propria utenza Dropbox. Così facendo, le cartelle outbox create da ognuno dei collaboratori non potrà essere acceduta dagli altri collaboratori. Ogni utente dovrà provvedere autonomamente ad inviare i file di dati che egli trova in ognuna delle cartelle outbox al corrispondente collaboratore, il quale a sua volta dovrà provvedere autonomamente ad inserire i file di dati nella sua cartella inbox. Come si può facilmente immaginare, questo metodo annulla tutti i 82 mioCRM 17.2 – guida utente 3) vantaggi della condivisione dati tramite Dropbox e pertanto non è consigliabile. Lo si consideri quindi come un metodo residuale da utilizzare in casi eccezionali. Ogni collaboratore utilizzerà la propria utenza Dropbox. Tuttavia, ognuno condividerà la sua cartella inbox con tutti gli altri collaboratori attraverso le funzioni di condivisione di Dropbox. Così facendo, l’utente metterà in comunicazione la propria cartella inbox del proprio spazio Dropbox con tutte le corrispondenti cartelle outbox di ogni altro collaboratore nel suo spazio Dropbox. I file di dati piazzati dentro qualsiasi cartella outbox da qualsiasi mittente, pertanto, saranno direttamente accessibili dal destinatario tramite la sua cartella inbox. In tutti questi casi, dopo che il destinatario ha inserito i dati condivisi nel proprio database oppure li ha scartati, il file di dati condiviso verrà automaticamente rimosso dalla cartella inbox. 83 mioCRM 17.2 – guida utente 21 BACKUP E RIPRISTINO DEL DATABASE Il database utilizzato dall’applicazione mioCRM viene memorizzato per intero all’interno del dispositivo. E’ quindi di fondamentale importanza garantirsi la possibilità di recuperarlo in caso di perdita o rottura del dispositivo stesso o anche nel caso di operazioni errate effettuate sui dati dall’utente. Il database viene conservato in alcuni file che sono, dal punto di vista del sistema operativo, dei normali file di dati dell’applicazione. Questi quindi, godono già di tutte le possibilità offerte da Apple per il backup e ripristino dei dati di qualunque applicazione. MioCRM, però, è anche dotato di un sistema di backup e ripristino del database autonomo che consente massima libertà e flessibilità. Con tale sistema è possibile effettuare il backup del database quando si vuole, per quante volte si vuole e di poterlo conservare dove si vuole. L’utente può così scattare varie “fotografie” dei suoi dati in momenti diversi e può, in qualsiasi momento successivo, ripristinare una qualsiasi di esse. L’operazione di backup consiste nella generazione di un particolare file che l’utente dovrà poi conservare da qualche parte in un luogo sicuro. L’operazione di ripristino consiste, invece, nel processo opposto, ovvero nel riprendere un file di backup dalla locazione sicura dove era stato posto e ridarlo “in pasto” all’applicazione la quale, leggendolo, sarà così in grado di ricostruire il database con i dati presenti al momento dell’effettuazione del backup stesso. L’operazione di ripristino, pertanto, per sua stessa natura, cancella definitivamente e irreversibilmente tutti i dati del database presenti al momento dell’inizio dell’operazione e li sostituisce con quelli provenienti dal file di backup. Dal menu “Utilità” => “Backup del database” è possibile accedere alla sezione da dove l’utente può effettuare il backup, mentre dal menu “Utilità” => “Ripristino del database” è possibile accedere alla sezione da dove l’utente può effettuare il ripristino del database. Entrambe le sezioni presentano nella parte alta una barra da dove l’utente sceglie la destinazione/provenienza del file di backup. Per entrambe abbiamo due possibilità, “iTunes”, “Dropbox, mentre una terza possibilità, “Reset”, è presente solo per il ripristino. Vediamole una ad una nel dettaglio. 21.1 iTunes Selezionando “iTunes” come destinazione del backup, si dice a mioCRM di depositare il file generato dall’operazione di backup nella cartella pubblica dell’applicazione. Accedendo ad essa, l’utente ha la possibilità di prelevare il file di backup e trasferirlo sul proprio pc/mac e da lì memorizzarlo nel posto che ritiene più idoneo. I file di backup vengono generati con il seguente schema per il loro nome: mycrm.db.<anno>-<mese>-<giorno>_h<ore>.<minuti>.bkp 84 mioCRM 17.2 – guida utente dove <anno>-<mese>-<giorno>_h<ore>.<minuti> rappresenta la data e ora in cui è stato generato il file di backup. Ad es.: mycrm.db.2011-09-01_h15.30.bkp Per effettuare il ripristino, si deve fare il processo inverso, ovvero, si preleva dal proprio pc/mac il file di backup da ripristinare e lo si carica nella cartella pubblica dell’applicazione. Successivamente si apre la sezione del ripristino di mioCRM (menu “Utilità” => “Ripristino del database”) e si sceglie “iTunes” nella barra in alto. Infine, premendo il bottone di rivelazione sulla destra della scritta “scegli il file di backup” si apre una lista contenente tutti i file di backup presenti nella cartella pubblica. Da questa lista l’utente sceglierà quello idoneo e darà poi il via al suo ripristino premendo il pulsante “effettua il ripristino del database”. Nel riquadro sottostante, chiamato “console”, l’applicazione riporterà l’esito di tutte le fasi del ripristino. In caso di errore, il database originale verrà ripristinato. Da notare, infine, come la lista dei file di backup presenti nella cartella pubblica di mioCRM viene ottenuta applicando il filtro “*.bkp” su tutti i file contenuti in tale cartella. Questo significa che l’utente può rinominare in totale libertà i file di backup e ricaricarli nella cartella pubblica con il loro nuovo nome. L’unico vincolo è che questi file conservino sempre l’estensione finale “.bkp”. 21.2 Dropbox Selezionando “Dropbox” come destinazione di backup, si abilita mioCRM ad immagazzinare il file generato dall’operazione di backup nello spazio remoto di Dropbox, all’interno della cartella “Backup” (la quale, a sua volta, si trova all’interno della cartella di base “myCRM”). Per far ciò, è necessario disporre di un’utenza Dropbox già attiva, tale utenza dovrà essere già impostata tramite le Impostazioni di mioCRM e occorrerà disporre di una connessione Internet. Da notare che, scegliendo “Dropbox”, si sceglie un luogo remoto accessibile solo tramite la connessione Internet. Pertanto è necessario che durante questa fase la connessione Internet del dispositivo rimanga sempre attiva e funzionante. I file di backup vengono memorizzati su Dropbox con lo stesso schema di nomi utilizzato per il caso iTunes e vengono recuperati da Dropbox applicando lo stesso filtro “*.bkp”, come nel caso iTunes. Le operazioni di backup e ripristino nel caso Dropbox sono esattamente uguali a quelle del caso iTunes. L’unica differenza sta nel fatto che non ci si deve preoccupare di spostare i file di backup in un luogo sicuro in quanto la cartella “backup” di Dropbox è già un luogo sicuro dove immagazzinare i file di backup. 21.3 Ripristino L’operazione di ripristino, sia da iTunes che da Dropbox, elimina completamente ed in modo irreversibile tutti i dati correntemente presenti nel database e li sostituisce con quelli provenienti dal backup. 85 mioCRM 17.2 – guida utente Nel campo console si può seguire l’evolversi dell’operazione e vedere il suo esito finale. In caso qualcosa vada storto, il vecchio database viene ripristinato senza perdita di dati. 21.4 Reset Dalla sezione del ripristino del database è anche possibile scegliere una quarta opzione nella barra in alto: “Reset”. Questa consente di effettuare il reset completo del database. Lanciando tale operazione si fa sì che il database venga riportato al suo stato iniziale così come era al momento dell’installazione dell’applicazione. Naturalmente, ciò comporta la perdita definitiva di tutti i dati presenti nel database. Il reset elimina anche tutte le preferenze e le impostazioni dell’applicazione. Il reset del database non richiede né la presenza di file nella cartella pubblica dell’applicazione, né l’utenza di Dropbox, né la connessione internet. 21.5 Trasferimento del database su un altro dispositivo Il meccanismo del backup/ripristino del database implementato da mioCRM permette anche il trasferimento del database su un altro dispositivo, sia esso iPhone o iPad. E’ quindi possibile ad es. effettuare il backup del database da mioCRM su un iPhone per poi importarlo su mioCRM per iPad. E’ importante che la versione di mioCRM con la quale si effettua il ripristino sia maggiore o uguale a quella con la quale si è effettuato il backup. Quando il dispositivo in cui si effettua il ripristino, cioè quello di “arrivo”, è diverso da quello nel quale si è effettuato il backup, cioè quello di “partenza”, il livello di licenza non viene trasferito. Questo significa che nel dispositivo di arrivo è necessario ripristinare separatamente il livello di licenza. Vi sono due possibilità: 1) La tipologia di dispositivo rimane la stessa, cioè entrambi i dispositivi di partenza e di arrivo sono iPhone o entrambi sono iPad. In tal caso, nel dispositivo di arrivo si può procedere al ripristino gratuito della licenza (vedi oltre, capitolo Gestione Licenze) 2) La tipologia di dispositivo è diversa, cioè il dispositivo di partenza è un iPhone e quello di arrivo un iPad o viceversa. In tal caso, nel dispositivo di arrivo è necessario acquistare un nuovo livello di licenza (che può anche essere diverso da quello presente nel dispositivo di partenza). In entrambi i casi, tutti i dati nel dispositivo di “arrivo” rimangono comunque consultabili in lettura, modificabili e cancellabili, ma se si vorranno aggiungere nuovi records oltre il cinquantesimo (livello base GRATIS50REC), sarà necessario acquistare o ripristinare un livello di licenza superiore. 21.6 Backup & ripristino di documenti In entrambi i casi di backup & ripristino, cioè iTunes o Dropbox, il file di backup generato non conterrà mai i file fisici associati ai documenti. Questo perché: 86 mioCRM 17.2 – guida utente - il numero e/o le dimensioni dei file fisici potrebbero essere molto grandi e questo porterebbe alla creazione di file di backup così grossi da essere ingestibili. - Tutti i file fisici provengono da fonti esterne, quali Dropbox o il proprio PC/Mac. Pertanto essi sono già “backuppati” (o dovrebbero esserlo). Inoltre, tutti gli oggetti presenti nella galleria delle immagini del dispositivo sono (o dovrebbero esserlo) già “backuppati” attraverso il meccanismo standard di backup fornito da iTunes. Pertanto, il sistema di backup e ripristino di mioCRM non considera i file fisici associati ai documenti. La responsabilità di backuppare e ripristinare i file fisici è quindi lasciata all’utente. Tuttavia, al fine di minimizzare i problemi per l’utente, quando l’applicazione ha terminato il ripristino di un file di backup, tutti i file fisici che precedentemente erano memorizzati nella memoria interna dell’applicazione non vengono immediatamente cancellati. L’applicazione seguirà le seguenti regole: 1) tutti i file che provengono da Dropbox vengono immediatamente cancellati perché essi sono delle semplici copie del file originale che continua a stare su Dropbox; 2) tutti i file locali che provengono da iTunes vengono invece verificati uno ad uno e se nel nuovo database appena ripristinato esistono record di documenti che fanno riferimento ad essi, tali file vengono lasciati dove stanno; 3) tutti quei file locali che risulteranno essere non più referenziati da record di documenti nel nuovo database appena ripristinato, verranno dichiarati “file orfani” e verranno spostati nella cartella pubblica di mioCRM affinché si l’utente possa avere l’opportunità di salvarli in un luogo sicuro attraverso iTunes. Pertanto, nel caso generale, dopo che si è effettuato il ripristino di un file di backup, si troveranno, aprendo la lista documenti, uno o più documenti visualizzati in rosso (cioè, mancanti). Quando ciò avviene, è necessario ripristinare manualmente tutti i file mancanti come descritto qui: - per ripristinare un file mancante che è legato a Dropbox, è sufficiente semplicemente utilizzarlo, mostrandolo o allegandolo in una email. Questa scatenerà automaticamente lo scaricamento del file da Dropbox; - per ripristinare un file mancante che è legato ad un file locale, è necessario: o caricare nella cartella pubblica di mioCRM una copia del file originale, prelevandola dal proprio PC/Mac; o poi, è necessario entrare in modifica del documento; o selezionare di nuovo iTunes; o premere il pulsante di rivelazione sulla destra del campo nome file; o scegliere di nuovo il file fisico; o salvare il record. Questo produrrà lo spostamento del file dalla cartella pubblica verso la memoria interna del dispositivo gestita da mioCRM. - Per ripristinare un collegamento mancante verso un oggetto della galleria delle immagini, è necessario caricare tale oggetto tramite una sincronizzazione iTunes e poi è necessario modificare il documento 87 mioCRM 17.2 – guida utente corrispondente e selezionare nuovamente l’oggetto dalla galleria delle immagini nella sua nuova posizione. 88 mioCRM 17.2 – guida utente 22 ESPORTAZIONE DATI L’esportazione di dati consiste nella creazione di file contenenti liste di record appartenenti all’entità da esportare. Le entità che possono essere esportate sono le seguenti: • Clienti • Opportunità • Vendite • Attività • Impegni ed eventi (in agenda e nella storia del cliente) • Zone • Indirizzi con zona (ovvero sia, tutte le associazioni “dirette” di indirizzi con le zone) • Ditte mandanti • Relazioni • Campagne • Azioni correnti e passate • Storia del cliente • Report I record possono essere scritti in uno dei seguenti formati: • leggibile: i record vengono riportati uno dopo l’altro su un file di testo. Ogli record presenta i suoi attributi in forma leggibe ed estesa • CSV (Comma Separated Values): è un formato di scambio dati molto comune che consiste nel riportare per ogni record, tutti i suoi attributi su un’unica riga e separati da virgola. • CSV per Excel: è uguale al formato CSV ma il separatore non è la virgola ma il punto e virgola. Questo formato è particolarmente adatto per chi lavora con Excel in quanto anche Excel utilizza il punto e virgola per la generazione dei file .csv. Un file generato con questo formato, pertanto, può essere aperto con Excel tramite semplice doppio-click. Oltre al formato, l’utente può scegliere anche la codifica con il quale il file verrà generato. Sono disponibili le seguenti codifiche: • Unicode (UTF8): è la codifica universale leggibile, in genere, da tutti i programmi più moderni, sia su PC che su Mac; • Macintosh: (MacRoman): è la codifica classica utilizzata in ambiente Mac. Consente la corretta lettura dei file con qualunque programma in ambiente Mac; • PC (ISO Latin 1): è la codifica classica utilizzata in ambiente PC. Consente la corretta lettura dei file con qualunque programma in ambiente PC; L’esportazione dati è accessibile sia attraverso il menu “Utilità”, sia dal menu contestuale di ciascuna delle suddette entità (solo per le principali). 89 mioCRM 17.2 – guida utente La vista mostra nella barra superiore tre opzioni. Esse rappresentano le tre possibili destinazioni dei file generati. Esse sono: - iTunes: il file generato viene memorizzato nella cartella pubblica di mioCRM; - Email: il file generato viene allegato ad una nuova email per poter essere inviato a chi si vuole; - Dropbox: il file generato viene inviato su Dropbox e posto all’interno nella cartella “Export”, che si trova a sua volta sotto la cartella base “myCRM”. 90 mioCRM 17.2 – guida utente 23 IMPORTAZIONE CLIENTI MioCRM consente l’importazione di liste di clienti da fonti esterne. Al momento sono disponibili tre fonti, che sono: - iTunes: rappresenta la cartella pubblica di mioCRM; da essa è possibile importare file CSV; - Dropbox: rappresenta la cartella remota “Import” di Dropbox; da essa è possibile importare file CSV, - Contatti: rappresenta l’applicazione Contatti del dispositivo; da essa è possibile importare i record della rubrica del dispositivo. In tutti i casi, è possibile scegliere se si vuole effettuare o meno il controllo sui duplicati. Tale controllo consiste nel determinare, all'atto dell'importazione di un nominativo, se quel nominativo è già esistente nella lista dei clienti. Qualora sia esistente, è possibile scegliere se ignorare del tutto il nominativo che si sta importando, lasciando così inalterato quello già esistente, oppure si può scegliere di effettuare un'aggregazione dei dati legati al nuovo nominativo con quelli già esistenti. Da tener presente, comunque, che il controllo di sui duplicati e l'operazione di aggregazione dei duplicati sono operazioni che portano ad un netto rallentamento dell'intero processo di importazione. Pertanto, si suggerisce di disattivare tali funzioni quando si ha la certezza che i nominativi che si sta importando non abbiano duplicati con quelli già presenti. Quando due record duplicati vengono trovati e si è selezionato l’opzione “aggrega”, vengono applicate le seguenti regole: - Per tutti i campi multi-valore, tutte le coppie “etichetta-valore” vengono verificate. Se il record duplicato ha una nuova coppia “etichetta-valore” questa verrà aggiunta al record originale. Se il record duplicato ha una coppia con la stessa etichetta, il suo valore verrà sostituito al valore presente nel record originale. - Per i campi note, il testo contenuto nel record duplicato verrà anteposto al testo contenuto dal campo note del record originale, ma questo soltanto se quel testo non è già presente nel record originale. - I tag associati al record duplicato vengono ignorati; Per tutti i casi, tenere presente che l'operazione di importazione di clienti è un'operazione che può portare a dei profondi mutamenti della propria lista clienti e non è reversibile. Quindi, SI RACCOMANDA VIVAMENTE DI EFFETTUARE UN BACKUP DEL DATABASE PRIMA DI ESEGUIRE UNA IMPORTAZIONE DI CLIENTI. 23.1 Importazione da iTunes o Dropbox Quando si seleziona iTunes o Dropbox come sorgente di importazione, è possibile importare file in formato CSV. 91 mioCRM 17.2 – guida utente I file CSV importabili sono fatti allo stesso modo dei file CSV generati dall’esportazione clienti. In altre parole, una lista di clienti esportata in un file CSV può essere re-importata utilizzando lo stesso file. Il nome dei file CSV importabili può essere qualsiasi, a patto che termini sempre con l’estensione “.csv”. Premendo il bottone di rivelazione alla destra del campo nome file, si visualizza la lista di tutti i file CSV presenti nella sorgente di importazione selezionata. Una volta selezionato uno di essi, è necessario impostare la codifica ed il delimitatore utilizzati dal file. 23.2 Formato di importazione Nel caso di importazione da un foglio CSV, questo dovrà avere un ben preciso formato. Le regole generali sono: • la riga 1 dovrà contenere i nomi delle colonne, che dovranno essere i seguenti: "nominativo", "codici", “azienda”, "indirizzi", "telefoni", "faxes", "emails", “tags”, "note"; o qualora siano stati definiti dei campi personali, si potranno aggiungere altre colonne il cui nome dovrà coincidere con quello definito nell’attributo “nome colonna foglio d’importazione” dei suddetti campi. • la colonna "nominativo" dovrà essere sempre presente, le altre sono opzionali; • l'ordine delle colonne è libero; tra di loro, vi possono essere colonne vuote e/o colonne di altro tipo che non verranno importate; • dalla riga 2 in poi dovranno essere presenti le righe dei dati; • le righe dei dati dovranno essere contigue. La prima riga vuota incontrata interromperà l'importazione; • i dati della colonna "nominativo" sono obbligatori, quelli delle altre colonne sono opzionali; • le colonne "codici", "telefoni", "faxes", "emails" sono colonne multi-valore. Esse possono contenere dati sia in forma singola sia in forma di sequenza di una o più coppie "etichetta/valore"; o una sequenza "etichetta/valore" è così formata: <etichetta1>;<valore-1>|<etichetta-2>;<valore-2>|...|<etichetta-n>;<valoren>; o ad esempio, nel caso si voglia inserire più numeri di telefono si può fornire un'espressione del tipo: "cellulare; 328123456 | ufficio; 0698765 | casa; 0256789" Un discorso più approfondito va fatto per la colonna “indirizzi”. In essa può essere immessa una sequenza di uno o più elementi separati dal carattere “|” (barra verticale). 92 mioCRM 17.2 – guida utente Ognuno di questi elementi, a sua volta, può essere costituito da uno, due o tre sotto-elementi separati dal carattere “;” (punto e virgola). Vediamo i vari casi che si possono presentare: • un solo sotto-elemento: in questo caso, esso rappresenta l’indirizzo: o ad es.: “Viale Mazzini, Roma” • due sotto-elementi: in questo caso, in generale, il primo rappresenta il tipo e il secondo l’indirizzo… o ad es.: “Sede; Viale Mazzini, Roma” • … ma se il secondo elemento contiene il prefisso “zona:”, allora, il primo sotto-elemento rappresenta l’indirizzo, mentre il secondo sotto-elemento rappresenta la zona associata all’indirizzo (decurtata del prefisso). o Ad es.: “Viale Mazzini, Roma; zona: Prati” • tre sotto-elementi: in questo caso, il primo rappresenta il tipo, il secondo l’indirizzo, mentre il terzo è la zona. In questo caso, non vi è possibilità di confusione, quindi si può anche omettere il prefisso. o Ad es: “Sede; Viale Mazzini, Roma; zona: Prati” o ma anche, : “Sede; Viale Mazzini, Roma; Prati” Infine, vi è la colonna “tags”, che conterrà l’elenco dei tags da associare al cliente. I tags potranno essere separati da uno qualsiasi di questi caratteri separatori: punto e virgola (";"), virgola (","), barra verticale ("|"). Lo spazio (“ “) non è considerato un carattere separatore. Ne consegue che i tags importabili potranno essere formati anche da più parole separate, appunto, dallo spazio. Nella determinazione dei tags, non viene fatta alcuna differenza fra maiuscole e minuscole. Quindi, ad es. il tag “mioCRM” viene considerato identico al tag “miocrm”. Qualora vi siano dei clienti che hanno valori non nulli nella colonna “azienda”, allora il foglio elettronico dovrà contenere anche le righe che rappresentano tali valori. Ad es. se il cliente Giuseppe Mazzini ha, come valore nella colonna azienda, “ITALIA spa”, allora il foglio elettronico dovrà contenere anche una riga per il cliente “ITALIA spa”. La posizione all’interno del foglio elettronico di righe che rappresentano le aziende può essere qualunque, però deve valere la seguente regola: • se la riga che rappresenta un’azienda precede uno o più righe che contengono clienti associati ad essa, allora il nome dell’azienda dovrà essere incluso sia nella colonna “nome” che nella colonna “azienda”. • se la riga che rappresenta un’azienda viene dopo tutte le righe che contengono clienti associati con quell’azienda, il nome dell’azienda deve essere incluso solo nella colonna “nome” e la colonna “azienda” deve essere lasciata vuota. 23.3 Preparazione del foglio CSV da importare Come abbiamo visto, per poter importare in mioCRM una lista di clienti dall’esterno, è necessario fornire tale lista su un foglio CSV il cui formato deve rispettare fedelmente le regole descritte nel precedente paragrafo. 93 mioCRM 17.2 – guida utente Molto spesso, però, l’utente non ha a disposizione un tale foglio, ma lo deve preparare a partire da altre fonti di dati. Due sono i casi tipici: 1. si dispone di un foglio CSV generato tramite esportazione dati da un altro software, ad es. dal proprio gestionale aziendale; 2. si dispone di un proprio documento Excel contenente i dati dei propri clienti. In entrambi i casi andrà fatto un lavoro preliminare di preparazione e trasformazione di dati al fine di ottenere il corretto foglio CSV adatto all’importazione. Come prima passo, se ci si trova nel caso 1, bisogna portarsi al caso 2. Per far questo, bisogna: • lanciare Excel • creare un nuovo documento • importare in esso il file CSV di partenza Una volta che si dispone del documento Excel, oppure se si parte già dal caso 2, si può procedere alla trasformazione del formato dei dati. In generale, infatti, i dati del foglio Excel seguiranno un formato non compatibile con quello richiesto da mioCRM e descritto nel precedente paragrafo. Si procederà quindi come segue: • Si crea un secondo foglio di lavoro all’interno dello stesso documento Excel e lo si chiamerà “mioCRM”. • Su questo nuovo foglio si inseriranno a riga 1 i nomi delle colonne come richiesto da mioCRM. • Si procederà poi a formare la prima riga di dati (tipicamente la riga 2) prelevando questi tramite formule e collegamenti dal foglio originale. • Laddove necessario, si procederà ad unire più colonne tramite la funzione di Excel “concatenate”. o Ad es. se nel foglio originale (che supponiamo si chiami “dati_originali”) sono presenti due colonne “nome” e “cognome”, queste dovranno essere unite nella sola colonna “nominativo” richiesta da mioCRM. Supponiamo che le due colonne originali siano poste a colonna A e B di dati_originali. Dovremo quindi inserire la seguente formula nella prima cella della colonna “nominativo” del foglio mioCRM: =+CONCATENATE(dati_originali!A2;" ";dati_originali!B2) o Altro esempio: se nel foglio dati_originali abbiamo due colonne per i telefoni, una per il fisso l’altra per il mobile, dovremo unirle nella sola colonna telefoni, inserendo in essa anche le etichette. La formula sarà la seguente: =+CONCATENATE("fisso; "; dati_originali!A2; " | mobile; "; dati_originali!B2) • Formata la prima riga, si procederà poi a creare tutte le altre tramite il copia & incolla. • Terminata la trasformazione dei dati nel nuovo foglio mioCRM, si procederà dapprima al salvataggio dell’intero documento Excel… • …e poi al salvataggio del solo foglio mioCRM in formato CSV. 94 mioCRM 17.2 – guida utente Il foglio così ottenuto sarà finalmente pronto per essere importato in mioCRM. Per poterlo fare, bisognerà stabilire la posizione dalla quale verrà prelevato da mioCRM. • Se si opta per Dropbox, si dovrà inserire il file nella cartella “import” all’interno della cartella “myCRM” presente nel proprio spazio Dropbox • Se si opta per iTunes, si dovrà collegare il proprio dispositivo al proprio PC/Mac, lanciare l’applicazione iTunes e tramite essa, spostare il file nella cartella pubblica di mioCRM all’interno del dispositivo Infine, prima di procedere alla vera e propria importazione, bisognerà impostare correttamente: • la “codifica” del file di importazione: questa può essere Unicode (UTF8), Macintosh (MacRoman) oppure PC (ISO Latin 1). Tipicamente, se il file viene generato da Excel su Windows, la codifica sarà PC, mentre se viene generato da Excel su Mac, sarà Mac. • Il carattere “delimitatore”: questo può essere la virgola [ , ], il punto e virgola [ ; ] o la barra verticale [ | ]. Tipicamente, se il file viene generato da Excel, il delimitatore sarà il punto e virgola. In caso di dubbio, basta aprire il file CSV con un qualsiasi editor di testi e verificare quale carattere è stato utilizzato per delimitare i campi. 23.4 Importazione da Contatti Nel caso di importazione di clienti dalla propria lista contatti, è possibile sia effettuare un'importazione dell'intera lista, sia scegliere quali contatti importare e quali no. Inoltre si ha la possibilità di scegliere quale dovrà essere il formato con cui importare i contatti. Vediamo in dettaglio come. Il primo pulsante di scelta nella vista consente di scegliere cosa importare. Inizialmente, la scelta è impostata a “importa tutti i contatti”. È però possibile modificarla premendo il bottone di rivelazione posto sulla destra. Premendo tale pulsante, l’intera lista dei contatti del dispositivo viene caricata. Inizialmente, tutti gli elementi sono selezionati. Poi è possibile cambiare la selezione come meglio si crede semplicemente premendo sui singoli elementi oppure utilizzando il bottone posto in alto a destra. Attraverso di esso, si può effettuare in un colpo solo la selezione (“seleziona tutti”) o la deselezione (“deseleziona tutti”) di tutti gli elementi della lista. Una volta deciso “cosa” importare, si deve decidere “come” importare tramite la pressione del secondo pulsante di scelta, chiamato “formato”. Sono presenti le seguenti opzioni: 1. cognome nome [+azienda] 2. nome cognome [+azienda] 3. azienda – cognome nome 4. azienda – nome cognome 5. cognome nome – azienda 6. nome cognome – azienda 95 mioCRM 17.2 – guida utente Le prime due opzioni permettono di creare un cliente di tipo “contatto semplice” per il contatto del dispositivo ed, eventualmente, un cliente di tipo “azienda” se il cliente del dispositivo presenta il campo “azienda” non vuoto. Ad esempio, supponiamo di avere due contatti nel dispositivo. Il primo è: • nome: Steve • cognome: Jobs • azienda: Apple Ed il secondo è: • nome: Bill • cognome: Gates • azienda: Allora, quando si importa con la prima opzione di formato, si creeranno in mioCRM tre clienti: il primo sarà un cliente di tipo “azienda” con nominativo “Apple”; il secondo sarà un cliente di tipo “contatto semplice” con nominativo “Jobs Steve” e con un legame di “azienda di appartenenza” verso “Apple”; il terzo sarà un cliente di tipo “contatto semplice”, con nominativo “Gates Bill” e nessun legame di “azienda di appartenenza”. Quindi, le opzioni 1 e 2 agiscono nella stessa maniera. Però, la prima salva i nominativi dei clienti come “cognome nome”, mentre la seconda li salva come “nome cognome”. Tutte le altre quattro opzioni, invece, non creano alcun cliente di tipo “azienda”, ma scrivono il nome dell’azienda all’interno del nominativo del cliente di mioCRM. Per esempio, importando i due contatti di esempio con l’opzione 4, si creeranno dentro mioCRM solo due clienti, entrambi di tipo “contatto semplice”, entrambi con nessun legame “azienda di appartenenza” impostato e con i seguenti nominativi: • “Apple – Steve Jobs” • “Bill Gates” 23.5 Importazioni incrementali successive dai contatti Tipicamente, la prima volta che si importa la rubrica del proprio dispositivo, si effettua l’importazione di tutti i contatti memorizzati in essa. Tuttavia, in momenti successivi, l’utente può aver aggiunto altri contatti nella rubrica e potrebbe voler importare solo questi nuovi nominativi. Per far ciò, è sufficiente effettuare un’importazione totale della rubrica del dispositivo con l’opzione “verifica duplicati” attiva. Eseguendo una tale importazione si avrà come effetto quello di mantenere inalterati (o aggiornati, se si seleziona l’opzione “aggrega i duplicati”) tutti i contatti già importati e quello di importare solo quelli nuovi aggiunti di recente nella rubrica del dispositivo. 96 mioCRM 17.2 – guida utente 24 GESTIONE DEL CLOUD La gestione del cloud è una funzionalità che permette a istanze multiple di mioCRM, in esecuzione su vari dispositivi, appartenenti a vari utenti, di lavorare sullo stesso database condiviso. Una volta attivata questa funzione, sarà possibile: - utilizzare mioCRM con tutti i propri dispositivi, mantenendoli tutti costantemente sincronizzati; - utilizzare mioCRM in gruppo, con altre persone, ognuna delle quali dotata del suo dispositivo nel quale gira un’istanza di mioCRM, e consentendo ad ognuna di esse di leggere e scrivere sullo stesso database condiviso; - utilizzare mioCRM da soli, con il proprio unico dispositivo, avendo però la possibilità di effettuare frequenti backup dei propri dati in modo semplice e veloce e con anche la possibilità di effettuare l’annullamento delle ultime modifiche fatte; 24.1 Requisiti La Gestione del Cloud è basata su Dropbox. Pertanto, per poterla utilizzare, è necessario avere a disposizione un’utenza Dropbox attiva. Inoltre, dato che tutte le azioni di gestione del cloud interagiscono con Dropbox, è necessario avere anche una connessione Internet attiva quando queste vengono eseguite. Tuttavia, tra un’esecuzione di un’azione di gestione del cloud e la successiva, è possibile stare disconnessi senza problemi. 24.2 Principio di funzionamento MioCRM è un sistema CRM personale e pertanto non esiste un sistema centralizzato al quale connettersi. Nella modalità di lavoro standard, il database è completamente memorizzato all’interno del dispositivo. Per ottenere la gestione del cloud e consentire a molti dispositivi di lavorare sullo stesso database, è necessario utilizzare un sistema esterno di memorizzazione, cioè Dropbox, quale punto d’appoggio centralizzato. Nella sua estrema essenza, il modo in cui la gestione del cloud lavora è il seguente: - il database condiviso viene costantemente mantenuto su Dropbox; - tutti i dispositivi che partecipano al cloud avranno una loro copia locale di esso; - ogni volta che un dispositivo necessita di scrivere o modificare qualche dato nel database, esso dovrà acquisire un permesso esclusivo di scrittura per poter impedire che altri dispositivi facciano lo stesso contemporaneamente; - durante il periodo in cui un dispositivo detiene il blocco esclusivo del database, tutti gli altri dispositivi non potranno scrivere nel database, ma potranno continuare a leggere i suoi dati; 97 mioCRM 17.2 – guida utente - quando il dispositivo che sta scrivendo sul database termina, deve mettere la nuova versione del database su Dropbox e rilasciare il blocco su di esso; tutti gli altri dispositivi, ora potranno aggiornare la loro copia locale del database sostituendola con quella più recente. Come è facile immaginare, questa modalità di lavoro è totalmente basata sulla collaborazione tra i dispositivi partecipanti al cloud. Se questi dispositivi appartengono tutti allo stesso utente, la collaborazione è facilmente raggiungibile. Al contrario, se i dispositivi appartengono ad utenti diversi, la collaborazione deve essere accettata e messa in pratica da tutti. 24.3 Limiti della gestione del cloud La gestione del cloud consente a molti utenti di accedere allo stesso database. Tuttavia, questi utenti non potranno essere “concorrenti”, ma piuttosto utenti “collaborativi”. La gestione del cloud è totalmente basata sulla collaborazione fra utenti. Se un utente non si comporta collaborativamente, tutti gli altri utenti potrebbero esserne impattati negativamente nel loro lavoro. La gestione del cloud non prevede la presenza di un “super-user”, cioè di un utente con permessi amministrativi. Tutti gli utenti sono uguali. Tutti possono leggere e scrivere sul database condiviso come se ognuno di essi ne fosse il proprietario. Un altro limite della gestione del cloud sta sul numero di utenti distinti che possono accedere al database. Infatti, mentre il numero di utenti che leggono il database, aggiornando la loro copia locale con la nuova versione trovata su Dropbox, potrebbe teoricamente essere anche molto elevato, lo stesso non si può dire per gli utenti che vogliono effettuare modifiche al database. Infatti, per modificare il database condiviso, l’utente deve acquisire un blocco esclusivo su di esso e questo impedisce ad altri utenti di fare lo stesso nel medesimo momento. Pertanto, il numero di cambiamenti al database condiviso non potrà mai esser alto, considerando il fatto che ogni singolo cambiamento non potrà durare meno di qualche minuto, se l’utente è “molto” collaborativo e acquisisce il blocco, fa le sue modifiche al db e rilascia immediatamente il blocco. Pertanto, più il numero di utenti che cercano di scrivere sul database nello stesso momento cresce, più alto sarà il tempo medio di attesa prima di riuscire ad acquisire il blocco. Infine, c’è anche un limite nelle dimensioni del database. Questo limite è strettamente correlato al sistema esterno di memorizzazione utilizzato, cioè Dropbox. Il limite corrente è di 150MB. Tuttavia, bisogna considerare tale limite solo teorico in quanto la dimensione di un database mioCRM, anche con molte decine di migliaia di records, è normalmente più piccolo di esso. 24.4 Attivazione/disattivazione della gestione del cloud Su tutti i dispositivi con i quali si vuole condividere lo stesso database si deve attivare la gestione del cloud. 98 mioCRM 17.2 – guida utente Su ogni dispositivo prima di attivare la gestione del cloud è necessario attivare Dropbox. L’utenza Dropbox utilizzata dovrà essere per tutti i dispositivi la stessa. Entrambe le attivazioni di Dropbox e della Gestione del Cloud vengono effettuate accedendo alle Impostazioni di mioCRM. Appena viene acceso l’interruttore della gestione del cloud, mioCRM si connetterà a Dropbox e verificherà se è possibile acquisire il blocco sul database. Questa operazione è denominata “acquisizione” e verrà descritta in seguito più in dettaglio. Se il blocco non può essere acquisito, non sarà possibile “entrare” nel cloud e sarà necessario ripetere l’attivazione in un momento successivo. Se invece il blocco è stato acquisito, l’applicazione chiederà di inserire i dati dell’utente che utilizzerà il dispositivo. Questi dati hanno un solo scopo: permettere alle altre persone che partecipano al cloud di identificare l’utente al fine di poterlo contattare in caso di problemi. Pertanto, andrebbero inserite tutte le informazioni utili per contattare l’utente in qualsiasi momento: il suo nome completo, un numero di telefono, un indirizzo email e qualsiasi altra informazione aggiuntiva. Una volta inserite le informazioni dell’utente, sarà possibile iniziare a lavorare con il database. Come già detto, tutti i dispositivi che desiderano partecipare al cloud devono attivare la gestione del cloud. Tutte queste attivazioni possono essere effettuate in qualsiasi ordine. Tuttavia, è estremamente importante scegliere correttamente la prima di esse. Infatti, all’inizio nessun database condiviso è presente nel cloud (cioè su Dropbox). Pertanto, il database del primo dispositivo che entra nel cloud verrà trasferito dentro il cloud. Tutti i dati che esso contiene verranno quindi preservati e condivisi con tutti i successivi dispositivi che entreranno nel cloud. Per tutti gli altri dispositivi, invece, avverrà l’opposto. Dopo l’attivazione, il loro database locale verrà rimpiazzato con il database condiviso correntemente presente nel cloud (il cosiddetto “database del cloud”). Pertanto, per tutti quanti, nessuno dei dati locali iniziali verrà inviato al cloud e dopo l’attivazione della gestione del cloud, tutti i dati verranno persi. I nuovi dispositivi possono essere aggiunti al cloud in qualsiasi momento. Qualsiasi dispositivo può abbandonare i cloud in qualsiasi momento. Per abbandonare il cloud, è sufficiente spegnere l’interruttore della gestione del cloud. Tuttavia, sarà possibile fare ciò soltanto se il database del cloud non è bloccato da nessuno. Dopo aver abbandonato il cloud, il database verrà disconnesso dal database del cloud e l’applicazione continuerà a lavorare come di consueto con il proprio database locale. 24.5 Il Menu Cloud Immediatamente dopo l’attivazione della gestione del cloud, apparirà il “menu cloud”. Nella versione iPad di mioCRM, il menu si potrà aprire premendo il 99 mioCRM 17.2 – guida utente bottone “Menu Cloud” che apparirà alla destra del bottone “Menu Principale”, mentre nella versione iPhone, si dovrà premere la piccola icona a forma di nuvola posta in basso a destra dello schermo. Il menu cloud serve a due scopi: - verificare lo stato del cloud - eseguire le varie azioni sul cloud Appena il menu viene aperto, esso inizia immediatamente a verificare il cloud al fine di recuperare le seguenti informazioni: - Stato del database locale: quando il proprio dispositivo è inserito nel cloud, il database locale può essere editato solo se il dispositivo stesso ha acquisito il blocco del database del cloud (cioè, ha eseguito un’azione di “acquisizione”, come descritto più avanti). I possibili stati sono: o Sola lettura (bloccato) – colore Rosso: il database locale non può essere editato in quanto il db del cloud non è stato acquisito (e pertanto, nessun blocco sul db del cloud è stato acquisito). Se si tenta di effettuare un inserimento di un nuovo record o si tenta di modificare o cancellare un record esistente, si incorrerà in un messaggio di errore e l’operazione verrà abortita: o Modificabile – colore Verde: il database locale può essere editato in quanto un’operazione di acquisizione è stata effettuata ed ha avuto buon fine (e pertanto, il blocco sul database del cloud è stato acquisito; nessun altro utente può ora acquisire il blocco). Ora è possibile effettuare tranquillamente ogni tipo di modifica ai propri dati locali; o Modificabile localmente – colore Giallo: il database locale può essere editato. Tuttavia, nessuna operazione di acquisizione è stata eseguita (e pertanto, nessun blocco del db del cloud è stato acquisito). Il database locale è stato forzato ad essere editabile con un’operazione di “sblocco” (vedi oltre), ma questa è una situazione rischiosa in quanto tutte le modifiche fatte sul database locale potrebbero andare perse se la successiva operazione di “prova il rilascio” (vedi oltre) dovesse fallire. - Stato del database sul cloud: indica se il database del cloud è stato acquisito oppure no (cioè, se esiste un blocco su di esso oppure no). Se il database del cloud è stato acquisito, indica inoltre chi ha effettuato l’acquisizione. - Stato della sincronizzazione: confronta la versione del proprio database locale con quella del database del cloud. Se le due versioni sono le stesse, indica che il database locale è aggiornato. Questo significa che la totalità dei dati presenti nel proprio database locale è perfettamente identica a quella presente nel database del cloud. In caso contrario, indica se è necessario aggiornare il proprio database locale con la versione più recente presente nel cloud (situazione rappresentata da un’icona che mostra una freccia uscente da una nuvola) oppure, viceversa, se è necessario inviare la propria copia del database al cloud 100 mioCRM 17.2 – guida utente (situazione rappresentata da un’icona che mostra una freccia entrante nella nuvola). Tutte le precedenti informazioni vengono mostrate nella parte alta del menu del cloud. Nella parte bassa, invece, vengono mostrate le possibili azioni che l’utente può eseguire in dipendenza dello stato in cui si trova il database locale. Ecco l’intera lista delle azioni: - Acquisisci il DB dal cloud: questa azione cerca di acquisire il blocco del database del cloud. Se ci riesce, essa confronta anche la versione del database locale con quella del database del cloud. Se risulta che il database del cloud è più recente di quello locale, l’azione procede con il suo scaricamento e la sovrascrittura del database locale (essa esegue anche una sincronizzazione del calendario, se necessario). Terminata l’azione, il database locale viene reso “modificabile” dando quindi la possibilità all’utente di scriverci dati dentro. Al contrario, se l’azione non riesce ad acquisire il blocco del database del cloud, essa lancerà il pannello “Utente Cloud” che mostrerà in dettaglio le informazioni sull’utente che sta tenendo acquisito il database del cloud. Se si pensa che tale utente stia tenendo acquisito il db del cloud da troppo tempo, si può cercare di contattarlo attraverso i canali tradizionali (telefono, email o altro) sulla base delle informazioni visualizzate nel pannello. Questa è una tipica situazione in cui sorge un conflitto tra utenti e nella quale si può vedere quanto sia importante la collaborazione fra utenti. - Rilascia il DB al cloud: questa azione come prima cosa verifica che il database del cloud sia effettivamente stato acquisito dal proprio dispositivo. In caso positivo, invia al cloud la propria copia locale del database. Una volta arrivata sul cloud, questa andrà a rimpiazzare il database del cloud esistente e diventerà il nuovo database del cloud. Completata questa sostituzione, il blocco sul database del cloud verrà rimosso, cosicché tutti gli altri utenti avranno la possibilità di leggere la nuova versione del db del cloud. Infine, terminata l’azione, il proprio database locale verrà bloccato nuovamente in modo tale che non sarà più possibile modificarlo. - Aggiorna il DB locale: attraverso questa azione è possibile aggiornare il proprio database locale con la versione più recente del database del cloud senza bloccare quest’ultimo, permettendo quindi agli altri utenti di continuare a modificare il database del cloud. Questo è utile quando altri utenti effettuano modifiche al database del cloud e si vuole soltanto incorporare quelle modifiche senza però avere la necessità di fare alcuna modifica ai dati del database (viene effettuata anche una sincronizzazione del calendario, se necessario). Il database locale continua a rimanere bloccato (sola lettura). - Annulla l’acquisizione: questa azione permette di abortire tutti i cambiamenti effettuati a partire dall’ultima azione di acquisizione. Eseguendo questa azione, si scaricherà nuovamente la versione corrente del database del cloud e si sovrascriverà il proprio database locale (viene 101 mioCRM 17.2 – guida utente - - effettuata anche una sincronizzazione del calendario, se necessario). Il database locale torna ad essere nuovamente bloccato (sola lettura). Sblocca il DB locale: questa azione permette di sbloccare il proprio database locale senza acquisire il blocco sul database del cloud. Questo è utile quando, ad esempio, non c’è connettività Internet e si ha un urgente bisogno di scrivere dei dati nel database. Tuttavia, questa azione deve essere usata con cautela in quanto quelle modifiche potrebbero andare perse se altri utenti nel frattempo effettuano cambiamenti del database del cloud. Pertanto, se si esegue questa azione, si dovrebbe eseguire il prima possibile anche la successiva azione “Prova il rilascio” oppure, alternativamente, informare tutti gli altri utenti che ci si trova in uno stato rischioso e chiedere loro di astenersi dal fare operazioni di “acquisizione”/”rilascio” nel frattempo. Questa è un’altra situazione dove la “collaborazione” fra utenti risulta molto necessaria. Prova il rilascio: questa azione può essere eseguita soltanto quando si è sbloccato il proprio database locale. Essa confronta la versione del proprio db locale con quella del db del cloud. Se sono uguali, essa cerca di acquisire il blocco del database e, se ci riesce, invia il database locale al cloud per rimpiazzare il vecchio db del cloud. Tuttavia, se essa trova un db del cloud più recente rispetto al proprio db locale o se essa non riesce ad acquisire il blocco del db del cloud perché esso è già acquisito da un altro utente, l’azione fallisce e non si potrà propagare nel cloud nessuna delle modifiche fatte dopo lo sblocco del database locale. Quando si eseguirà una successiva azione di “aggiornamento” o “acquisizione”, infatti, il proprio database locale verrà sovrascritto dal database del cloud scaricato. 24.6 Gli utenti cloud Ogni volta che un dispositivo viene inserito nel cloud attivando l’interruttore della gestione del cloud, viene chiesto di inserire il nome e varie altre informazioni dell’utente che utilizzerà quel dispositivo. Il concetto di utente cloud può avere più o meno importanza a seconda del modo in cui la gestione del cloud viene utilizzata. Infatti, se si utilizza la gestione del cloud per mantenere sincronizzati tutti i propri dispositivi, l’utente cloud coinciderà sempre con sé stessi e pertanto inserire i propri dati non sarà di particolare importanza. Al contrario, se la gestione del cloud viene utilizzata per condividere il database con altra gente, il nome dell’utente cloud e i suoi dati sono più importanti. Infatti, come già descritto nei precedenti paragrafi, esistono situazioni nelle quali un utente ha bisogno di sapere quale altro utente sta mantenendo il blocco sul database del cloud e necessita di contattarlo. L’associazione tra il dispositivo e il suo utente cloud viene mantenuta al di fuori del database. Tuttavia, tutte le informazioni associate ad ogni utente vengono memorizzate dentro il database. Pertanto, ogni utente cloud può modificare queste informazioni, ma non potrà mai cambiare l’associazione esterna. Quindi, se si accede alle informazioni di uno specifico utente cloud (attraverso il bottone “mostra utenti” nella sezione della gestione del cloud delle Impostazioni) e si 102 mioCRM 17.2 – guida utente cambiano i suoi attributi, ad es. il numero di telefono, l’email o le note, si sta semplicemente aggiornando i suoi dati. Al contrario, se si cambia anche il suo nome completo, si escluderanno quei dati dall’essere ritrovati e associati all’utente originale. Pertanto, è importante inserire correttamente il nome completo dell’utente quando il dispositivo viene inizialmente inserito nel cloud, perché tale nome non potrà più essere cambiato fintanto che il dispositivo rimarrà nel cloud. Se si ha necessità di cambiare il nome completo del proprio utente, sarà quindi necessario uscire dal cloud e rientrarvi con il nuovo nome. 24.7 La cartella “Cloud” su Dropbox Come già detto, la gestione del cloud è basata su Dropbox. Dopo aver abilitato Dropbox per la prima volta, mioCRM crea la sua cartella applicativa nello spazio Dropbox. Questa cartella ha il nome “myCRM”. Sotto di essa vengono create altre cartelle, una per ogni funzionalità dell’applicazione. In particolare, verrà creata la cartella “Cloud”. La cartella “Cloud” viene gestita da tutte le istanze di mioCRM che partecipano al cloud. Non c’è assolutamente bisogno di interventi manuali in quella cartella, per lo meno in situazione normale. Dentro quella cartella ci sono file gestiti da mioCRM. Non cancellare o spostare o rinominare nessuno di quei file, per nessuna ragione! Non inserire in quella cartella nessun altro file. In caso di problemi che necessitano un intervento manuale sui file contenuti nella cartella “Cloud”, si prega di contattare il Supporto Serenaware e seguire le sue indicazioni. 24.8 Il file “check_out” C’è un’unica eccezione alle suddette avvertenze: la possibilità di cancellare il file “check_out”. Quando un dispositivo acquisisce il blocco del database del cloud, viene creato nella cartella “Cloud” uno speciale file. Il nome di questo file è “check_out”. Il file check_out contiene informazioni su chi ha eseguito l’azione di acquisizione e quando. La sua semplice presenza nella cartella impedisce che altri dispositivi possano acquisire il blocco del database del cloud. Pertanto, il file check_out viene continuamente creato e distrutto dalle varie istanze di mioCRM che partecipano al cloud. Quindi, in una situazione normale, non c’è assolutamente bisogno di preoccuparsi di questo file. Tuttavia, può capitare che il dispositivo che sta mantenendo il blocco sul database del cloud risulti impossibilitato a rilasciare tale blocco tramite una normale azione di “rilascio” o di “annulla acquisizione”. Questo può accadere, per esempio, quando il dispositivo viene rubato oppure l’utente rimuove accidentalmente l’applicazione mioCRM da esso o per qualsiasi altro motivo eccezionale. In tali situazioni, è possibile cancellare manualmente il file check_out. Ciò causa le seguenti cose: 103 mioCRM 17.2 – guida utente - - Il dispositivo che originariamente aveva effettuato l’acquisizione non potrà più effettuare l’azione di “rilascio” o di “annulla acquisizione”. Esso dovrà abbandonare il cloud e poi entrarvi di nuovo per poter continuare a lavorare in modalità cloud. Tuttavia, tutte le modifiche fatte dopo l’azione di acquisizione verranno perse quando esso rientrerà nel cloud e il database del cloud corrente verrà scaricato in esso. Tutti gli altri dispositivi avranno la possibilità di continuare a lavorare con il database del cloud senza altri problemi. 24.9 La gestione documenti quando si è nel cloud La gestione del cloud è basata sullo stesso principio di funzionamento delle funzioni di backup e ripristino del database. Come descritto nel relativo capitolo, portarsi appresso i documenti insieme ai dati nel file di backup potrebbe condurre alla creazione di file ingestibili, oltre che essere sostanzialmente inutile. Lo stesso discorso può essere fatto per la gestione del cloud. Pertanto, quando si crea un documento con la gestione del cloud attiva, è necessario preoccuparsi di come gli altri utenti potranno ottenere il file fisico associato al documento medesimo. Il miglior modo per raggiungere questo obiettivo è collegare il documento ad un file fisico presente su Dropbox. Così facendo, tutti gli utenti cloud potranno direttamente accedere al file. Gli altri metodi utilizzati per fornire il file, cioè tramite iTunes o tramite la galleria delle immagini, dovrebbero essere evitati in quando costringono gli altri utenti a collegare di nuovo il documento al file fisico, ma potrebbero non riuscire ad ottenere tale file dall’utente che lo ha creato. 24.10 Il backup e ripristino quando si è nel cloud Nella sua estrema essenza, la gestione del cloud è una particolare forma di funzione di backup e ripristino. Infatti, quando si esegue un’azione di “rilascio”, viene creato un file di backup del proprio database locale e lo si invia a Dropbox. Dall’altra parte, quando si esegue un’azione di “acquisizione” o di “aggiornamento”, si preleva il file di backup da Dropbox e lo si ripristina nel proprio dispositivo. Pertanto, la gestione del cloud può anche essere utilizzata con una modalità veloce ed efficiente di effettuare backup dei propri dati. In ogni caso, se si vuole congelare i propri dati ad una specifica data e memorizzare il file di backup per lungo tempo, è necessario utilizzare il meccanismo standard di backup che continua a funzionare come di consueto anche quando la gestione del cloud è attiva. D’altra parte, tuttavia, quando la gestione del cloud è attiva e si vuole effettuare un ripristino standard di uno dei propri file di backup, si deve dapprima sbloccare il proprio database locale con un’azione di “acquisizione” (o anche con una di “sblocco”). Poi si potrà eseguire il ripristino. Da notare, comunque, che quando si effettua il ripristino di un file di backup, tutti gli altri utenti che partecipano al cloud ne saranno impattati. Pertanto, effettuare questa operazione con cautela. 104 mioCRM 17.2 – guida utente 24.11 Le licenze quando si è nel cloud La politica delle licenze non cambia quando si utilizza mioCRM con la gestione del cloud. Le licenze di mioCRM sono collegate al dispositivo (con alcune eccezioni, come verrà descritto nel capitolo successivo). Pertanto, ogni dispositivo che partecipa al cloud dovrà avere la sua licenza installata. Tuttavia, ognuno di questi dispositivi potrà avere un livello di licenza differente dagli altri, anche quello base gratuito. Se, ad esempio, uno degli utenti cloud utilizza mioCRM solo per consultare i dati, egli potrà tranquillamente rimanere con la licenza base gratuita. D’altro canto, se un solo utente ha, per esempio, due dispositivi, un iPad e un iPhone, e vuole utilizzare entrambi per leggere e scrivere dati, egli dovrà acquistare una licenza per entrambi i dispositivi. 105 mioCRM 17.2 – guida utente 25 GESTIONE LICENZE MioCRM viene scaricato gratuitamente dall’App Store e può essere utilizzato fin da subito in tutte le sue funzionalità. Tuttavia, esistono dei limiti in tale utilizzo. Questi, però, possono essere rimossi acquistando delle opportune licenze direttamente dall’interno dell’applicazione nella sezione “Gestione Licenze”, accedibile dal menu principale. Esistono quattro tipologie di licenze acquistabili: • i livelli di licenza: questi vanno a controllare il numero di record inseriti per ognuna delle principali entità gestite e bloccano i nuovi inserimenti quando il limite imposto dal livello di licenza viene raggiunto. o Le entità su cui viene effettuato il controllo sono: Clienti, Opportunità, Vendite, Attività, Relazioni, Ditte Mandanti, Documenti, Zone, Tags e Impegni in agenda. o Il controllo su Impegni in agenda viene effettuato solo quando l’impegno viene direttamente creato dall’utente. Quando invece l’impegno viene generato da un’azione su un’altra entità, come ad es. la creazione di un’attività periodica, oppure l’aggiornamento di un’opportunità, il controllo viene omesso. o Al momento dell’installazione, il livello iniziale è il GRATIS50REC. Questo, quindi, consente di inserire fino a 50 clienti, fino a 50 opportunità, fino a 50 vendite, ecc. o I livelli di licenza sono acquisti definitivi. Una volta effettuato l’acquisto, questo può essere ripristinato, in caso di perdita, sullo stesso dispositivo o su un altro della stessa tipologia (cioè, da iPad a iPad o da iPhone a iPhone). Il ripristino può essere effettuato quante volte si vuole e non comporta costi aggiuntivi. o Il livello massimo acquistabile è il REC-SENZA-LIMITI ed in effetti corrisponde ad un limite teoricamente infinito. Di fatto, una volta acquistata la REC-SENZA-LIMITI l’applicazione rimuove completamente il controllo sul numero di records durante gli inserimenti. • Le licenze di aggiornamento. Queste sono licenze che consentono di passare da un livello di licenza ad un altro, pagando una cifra che, normalmente, si avvicina alla differenza di prezzo tra il prezzo della licenza di arrivo e quello della licenza di partenza. o Al momento vi sono solo le licenze che consentono l’aggiornamento da un livello di licenza intermedio al livello senza limiti. o Le licenze di aggiornamento sono licenze ripristinabili alla stessa stregua dei livelli di licenza. o In tutti i punti dell’applicazione dove viene riportato l’attuale livello di licenza, non viene mai riportato il fatto che questo è stato raggiunto tramite una licenza di aggiornamento. Viene mantenuta 106 mioCRM 17.2 – guida utente • • memoria, cioè del solo effetto finale provocato dall’acquisto della licenza di aggiornamento. Le licenze a consumo. Al momento esiste solo una licenza di questa specie e si chiama EXTRA100. Essa consente lo sforamento del limite imposto dall’attuale livello di licenza per un massimo di cento inserimenti. o Ad es. se abbiamo la licenza GRATIS50REC e nelle liste clienti e opportunità sono stati già inseriti 50 records ciascuna, allora acquistando la EXTRA100 sarà possibile inserire altri 100 clienti oppure altre 100 opportunità, oppure una qualsiasi combinazione di nuovi clienti e opportunità per un totale di 100 nuovi records. o Questo tipo di licenza è consumabile, va cioè, ad esaurirsi man mano che si procede con i nuovi inserimenti extra soglia. o Nelle entità il cui numero di records non ha ancora raggiunto il limite imposto dal livello di licenza corrente, invece, si potrà continuare ad inserire nuovi records senza consumare quelli extra messi a disposizione dalla licenza a consumo. o La licenza a consumo non può mai, in nessun caso, essere ripristinata. Pertanto, sia in caso di reinstallazione dell’app nello stesso dispositivo che nel caso di passaggio a nuovo dispositivo, l’eventuale residuo presente in origine verrà perso definitivamente. o La licenza a consumo può essere acquistata quante volte si vuole, anche se l’acquisto precedente non si è ancora esaurito. L’applicazione manterrà il conteggio di qual è il residuo cumulato di nuovi record extra a disposizione. o La licenza a consumo è acquistabile con qualsiasi livello di licenza, tranne quello senza limiti. le opzioni di licenza: queste consentono l’utilizzo, totale o parziale, di determinate funzionalità dell’applicazione. o La quasi totalità delle funzionalità di mioCRM è governata solo dai livelli di licenza. Vi sono tuttavia alcune specifiche funzionalità che non sono dipendenti dal numero di record presenti nelle entità gestite. Per esse sono state introdotte le opzioni di licenza. o Al momento le funzionalità gestite tramite opzioni di licenza sono quella delle “campagne” e quella dei “campi personali”. Per entrambe esiste sempre un livello base gratuito che consente un utilizzo minimo. Per le campagne, questo consente la definizione di una sola campagna, mentre per i campi personali, questo consente la definizione fino a tre campi personali. Acquistando le opzioni di licenza si possono superare in tutto o in parte tali limitazioni. o Le opzioni di licenza sono licenze ripristinabili alla stessa stregua dei livelli di licenza. o Le opzioni di licenza possono essere acquistate in abbinamento ad un qualsiasi livello di licenza e in presenza o meno di licenze a consumo. Le seguenti tabelle elencano tutti i tipi di licenze attualmente a disposizione: 107 mioCRM 17.2 – guida utente Nome GRATIS50REC (FREE50REC) 100REC 500REC 1000REC REC-SENZA-LIMITI (REC-UNLIMITED) Nome 100REC=>RECSENZA-LIMITI Livelli di licenza Descrizione Consente, gratuitamente, l’inserimento fino a un massimo di 50 record per ognuna delle entità gestite. Consente l’inserimento fino a un massimo di 100 record per ognuna delle entità gestite. Consente l’inserimento fino a un massimo di 500 record per ognuna delle entità gestite. Consente l’inserimento fino a un massimo di 1000 record per ognuna delle entità gestite. Consente l’inserimento di un numero illimitato di record per ognuna delle entità gestite. Licenze di aggiornamento Descrizione Consente il passaggio dalla livello 100REC al livello REC-SENZA-LIMITI (100REC=>RECUNLIMITED) 500REC=>RECSENZA-LIMITI Consente il passaggio dalla livello 500REC al livello REC-SENZA-LIMITI (500REC=>RECUNLIMITED) 1000REC=>RECSENZA-LIMITI Consente il passaggio dalla livello 1000REC al livello REC-SENZA-LIMITI (1000REC=>RECUNLIMITED) Nome CAMP-NO-LIMITS GRATIS-CUST3 CUST10 CUST30 CUST-NO-LIMITS Nome EXTRA100 Opzioni li licenza Descrizione Permette di creare un numero qualsiasi di campagne Permette di creare, gratuitamente, fino a 3 campi personali Permette di creare fino a 10 campi personali Permette di creare fino a 30 campi personali Permette di creare un numero qualsiasi di campi personali Licenze a consumo Descrizione Permette di inserire fino a 100 nuovi records oltre la soglia imposta dalla licenza corrente 108 mioCRM 17.2 – guida utente Tutti i livelli di licenza sono acquisti una-tantum (non prevedono cioè nessun rinnovo mensile o annuale) e possono essere comprati direttamente dall'interno dell'applicazione utilizzando il meccanismo dell'In-App-Purchase. Per far ciò, selezionare "Gestione Licenze" dal menu principale di mioCRM. Tutte le licenze e opzioni sono legate alla tipologia di dispositivo. Pertanto esse possono essere ripristinate solo su altri dispositivi dello stesso tipo. Ad es. si potrà ripristinare una licenza da un iPad a un altro iPad oppure da un iPhone ad un altro iPhone, ma non si può ripristinare una licenza da un iPad ad un iPhone o viceversa. 25.1 Sezione "Gestione Licenze" Da questa sezione è possibile visualizzare le attuali licenze installate e anche poter accedere all'App Store per recuperare la lista di quelle acquistabili. Per far questo, premere il bottone di rivelazione alla destra del campo "licenza/opzione da acquistare". Dopo qualche secondo, apparirà la lista delle licenze disponibili. Selezionandone una, questa verrà riportato all'interno del campo "licenza/opzione da acquistare” e comparirà il bottone "Acquista". Premendo il bottone "Acquista" si inizia la procedura di acquisto del prodotto che richiede l'immissione dell’ID Apple utilizzato normalmente per gli acquisti sull'App Store. Dopo aver risposto ai vari messaggi di avviso e conferma inviati da Apple, avrà inizio la vera e propria transazione di acquisto che potrà richiedere anche diversi secondi o minuti. In tale lasso di tempo, si potrà continuare ad utilizzare l'applicazione normalmente e la si potrà anche chiudere. In tal caso, la procedura verrà completata alla successiva riapertura dell'applicazione. Quando tutto ha avuto esito positivo, si vedrà il campo "Licenza/opzione corrente" aggiornarsi con la nuova licenza appena acquistata e automaticamente l'applicazione verrà impostata per l'utilizzo secondo tale licenza. 25.2 Ripristino/trasferimento di licenza su altri dispositivi La sezione "Gestione Licenze" fornisce anche il bottone "Ripristina licenze/opzioni" posto nella parte bassa. Tale bottone deve essere utilizzato in tutti quei casi in cui, per un motivo o per l'altro, l'applicazione ha perso memoria di quale era il suo livello di licenza/opzioni. Ciò può accadere ad es. in caso di rimozione dell'applicazione dal dispositivo e successiva sua re-installazione oppure quando l’applicazione è stata scaricata su un altro dispositivo e si vuole ripristinare su di esso le licenze. In tutti questi casi, la pressione del bottone "Ripristina licenza/opzioni" consente il recupero dall’App Store delle ultime licenze acquistate senza costi aggiuntivi. Sarà comunque necessario inserire lo stesso ID Apple utilizzato quando si sono effettuati gli acquisti originali. Da notare, comunque, che è sempre possibile ripristinare uno specifica licenza o opzione riacquistandola nuovamente. Se però si inserirà lo stesso ID Apple utilizzato per l’acquisto originale, la nuova transazione avverrà in modo gratuito. 109 mioCRM 17.2 – guida utente 25.3 La sezione “statistiche” Il pannello di Gestione Licenze mette a disposizione anche un pulsante denominato “statistiche”. Alla sua pressione viene aperta una tabella che riporta tutte le entità gestite sulle quali viene effettuato il controllo sul livello di licenza, unitamente al numero attuale di records in esse presenti. Se tale numero è superiore al limite imposto dal livello di licenza corrente, esso sarà visualizzato in rosso. Questa tabella consente dunque di avere un colpo d’occhio immediato dell’utilizzo del livello di licenza corrente. 110