Relazione della Giunta al Rendiconto della G e s t i o n e 2010 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 INDICE 1) QUADRO DI RIFERIMENTO __________________________________3 1.1 TERRITORIO E AMBIENTE ______________________________________ 4 1.2 POPOLAZIONE _________________________________________________ 5 1.3 ORGANIZZAZIONE UNIONE TRESINARO-SECCHIA _____________ 7 2) GESTIONE COMPETENZA 2010 _______________________________9 2.1 RISULTANZE DEL BILANCIO DI PREVISIONE ___________________ 10 2.2 VARIAZIONI EFFETTUATE NEL CORSO DELL’ESERCIZIO _______ 11 2.3 RISULTATI FINALI DELLA GESTIONE DI COMPETENZA ________ 12 2.4 ENTRATE CORRENTI __________________________________________ 15 2.4.1 ENTRATE DA TRASFERIMENTI ____________________________ 16 2.4.2 ENTRATE EXTRA-TRIBUTARIE _____________________________ 17 2.5 SPESE DI PARTE CORRENTE ___________________________________ 18 2.6 RISORSE PER INVESTIMENTI __________________________________ 20 2.7 SPESE DI INVESTIMENTO ______________________________________ 20 3) GESTIONE RESIDUI 2010 _____________________________________23 3.1 RESIDUI ATTIVI _______________________________________________ 24 3.2 RESIDUI PASSIVI ______________________________________________ 25 3.3 RISULTATO FINALE DELLA GESTIONE DEI RESIDUI ___________ 26 2 4) RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE ________________________27 4.1 AVANZO DI AMMINISTRAZIONE _____________________________ 28 5) STATO DI ATTUAZIONE DEI PROGRAMMI __________________31 5.1 QUADRO D’INSIEME DEI PROGRAMMI________________________ 5.1.1 PROGRAMMA N.1 – Amministrazione Generale ______________ 5.1.2 PROGRAMMA N.2 - Sicurezza e Controllo del Territorio _______ 5.1.3 PROGRAMMA N.3 - Servizio Sociale Associato ______________ 32 33 47 89 6) CONTO ECONOMICO E CONTO DEL PATRIMONIO __________99 6.1 LA FORMAZIONE DEL CONTO ECONOMICO E CONTO DEL PATRIMONIO ATTRAVERSO IL PROSPETTO DI CONCILIAZIONE 100 6.1.1 IL CONTO ECONOMICO__________________________________ 100 6.1.2 IL CONTO DEL PATRIMONIO ____________________________ 101 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 1) QUADRO DI RIFERIMENTO 3 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 1.1 TERRITORIO E AMBIENTE SUPERFICIE IN Kmq. 169,56 RISORSE IDRICHE FIUMI E TORRENTI STRADE PROVINCIALI COMUNALI VICINALI AUTOSTRADE 4 12 236,86 369,10 96,10 3,15 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 1.2 POPOLAZIONE COMUNE POPOLAZION E al 31/12/10 NATI nel 2010 MORTI nel 2010 SALDO NATURAL E IMMIG. nel 2010 EMIG. nel 2010 SALDO MIGRATORI O SALDO ANNO PREC. INDICE DI CRESCITA Casalgrande 18.785 231 134 97 692 643 49 146 0,78% Castellarano 15.095 184 91 93 494 477 17 110 0,73% Rubiera 14.559 165 120 45 598 611 -13 32 0,22% Scandiano 25.075 227 213 14 795 556 239 253 1,02% UNIONE 73.514 807 558 249 2.579 2.287 292 541 0,74% SUDDIVISIONE DELLA POPOLAZIONE COMUNI UNIONE Scandiano 25.075 - 34,1% Casalgrande 18.785 - 25,6% 3.000 Casalgrande Castellarano Rubiera Scandiano NATI MORTI 2.500 2.000 1.500 1.000 500 Castellarano 15.095 - 20,5% Rubiera 14.559 - 19,8% 0 IMMIG. EMIG. SALDO ANNO PREC. 5 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 QUOZIENTI GENERICI DI NATALITA’ E MORTALITA’ COMUNE POP. NATI MORTI NATALITA’% MORTALITA’% Casalgrande 18.785 231 134 1,23% 0,71% Castellarano 15.095 184 91 1,22% 0,60% Rubiera 14.559 165 120 1,13% 0,82% Scandiano 25.075 227 213 0,91% 0,85% UNIONE 73.514 807 558 1,10% 0,76% 1,3% NATALITA’% 1,2% MORTALITA’% 1,1% 1,0% 0,9% 0,8% 0,7% 0,6% 0,5% 0,4% Casalgrande 6 Castellarano Rubiera Scandiano UNIONE Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 1.3 ORGANIZZAZIONE UNIONE TRESINARO-SECCHIA GIUNTA PRESIDENTE CONSIGLIO SEGRETARIO Settore Settore Settore Supporto Amministrativo e Gestionale Servizio Sociale Associato Corpo Unico Polizia Municipale Servizio Affari Generali ed Istituzionali Dirigente: delega al Comune di Rubiera Attività 9 Segreteria e Affari Generali 9 Protocollo e archivio 9 Difensore civico 9 UIS 9 Personale Servizio Bilancio e Finanza Dirigente: delega al Comune di Scandiano Attività Ragioneria Economato Controllo gestione Servizi informativi Servizio Sociale Associato Dirigente: a contratto Attività Minori Disabili Amministrazione Ufficio di Piano Corpo Unico Polizia Municipale Dirigente: a contratto Attività Comando e UOC Distretti di Casalgrande Castellarano Rubiera Scandiano 7 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 A fronte di un numero di personale complessivamente previsto in Pianta Organica di 84 addetti, i dipendenti in servizio sono 68 (63 di ruolo + 5 tempi determinati) + Segretario Generale, dettagliatamente suddivisi per categorie nel seguente modo (dati al 31/12/2010): PERSONALE AL 31/12/2010 QUALIFICA FUNZIONALE PREVISTI IN PIANTA ORGANICA IN SERVIZIO DI RUOLO Corpo Unico Polizia Municipale Servizio Sociale Associato Amministrazione generale IN SERVIZIO NON DI RUOLO TOTALE IN SERVIZIO 2 2 DIRIGENTI 3 D3 - D6 7 5 D1 - D3eco 19 7 9 1 17 C1 - C5 53 38 3 2 43 B3 - B5 2 1 84 51 TOTALI 5 1 12 0 5* 68 * +Segretario Generale 60 Personale in servizio B3 - B5 1,5% DIRIGENTI 2,9% D3 - D6 7,4% PREVISTI IN PIANTA ORGANICA TOTALE IN SERVIZIO 50 D1- D3eco 25,0% 40 30 20 10 C1- C5 63,2% 0 DIRIGENTI 8 D3 - D6 D1- D3eco C1- C5 B3 - B5 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 2) GESTIONE COMPETENZA 2010 9 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 2.1 RISULTANZE DEL BILANCIO DI PREVISIONE Il bilancio di previsione per l’esercizio 2010 è stato deliberato dal Consiglio dell’Unione con atto n. 4 in data 4/02/2010 e con le seguenti risultanze di entrata e di spesa: ENTRATA TITOLO I° Entrate Tributarie TITOLO II° Entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti dello Stato, della Regione e di altri enti pubblici anche in rapporto all'esercizio di funzioni delegate dalla Regione 5.720.252,39 TITOLO III° Entrate Extra –Tributarie 2.357.863,96 TITOLO IV° Entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti di capitale e da riscossioni di crediti TITOLO V° Entrate derivanti da accensione prestiti TITOLO VI° Entrate da servizi per conto di terzi 143.500,00 1.073.318,07 TOTALE GENERALE ENTRATA 9.294.934,42 SPESA 8.010.616,35 TITOLO I° Spese Correnti TITOLO II Spese in conto capitale TITOLO III spese per rimborso di prestiti TITOLO IV° Spese per servizi per conto di terzi 211.000,00 TOTALE GENERALE SPESA 10 1.073.318,07 9.294.934,42 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 2.2 VARIAZIONI EFFETTUATE NEL CORSO DELL’ESERCIZIO Nel corso dell’esercizio sono state apportate variazioni al bilancio per un importo complessivo pari a € 3.963.502,61. Le risultanze finali risultano variate con una percentuale di incremento pari al 42,64%, dovuta principalmente alla previsione dell’anticipazione di cassa ed all’incremento delle sanzioni amministrative in materia di violazioni al codice della strada. VARIAZIONI ENTRATA PREVISIONI INIZIALI DESCRIZIONE VARIAZIONI PREVISIONI DEFINITIVE SCOST. % Titolo I - Entrate Tributarie Titolo II - Entrate da trasferimenti correnti 5.720.252,39 779.369,55 6.499.621,94 13,62% Titolo III - Entrate Extra –Tributarie 2.357.863,96 1.134.133,06 3.491.997,02 48,10% 143.500,00 50.000,00 193.500,00 34,84% 0,00 2.000.000,00 2.000.000,00 1.073.318,07 0,00 1.073.318,07 100,00% 9.294.934,42 3.963.502,61 13.258.437,03 42,64% Titolo IV - Entrate da alienazioni, trasferimenti di capitale, ecc. Titolo V - Entrate da accensione prestiti Titolo VI - Entrate da servizi per conto di terzi Avanzo di amm.ne applicato TOTALE VARIAZIONI SPESA DESCRIZIONE Titolo I - Spese Correnti Titolo II - Spese in conto capitale Titolo III - Spese per rimborso di prestiti Titolo IV - Spese per servizi per conto di terzi TOTALE PREVISIONI INIZIALI VARIAZIONI PREVISIONI DEFINITIVE SCOST. % 8.010.616,35 1.787.502,61 9.798.118,96 22,31% 211.000,00 176.000,00 387.000,00 83,41% 0,00 2.000.000,00 2.000.000,00 100,00% 1.073.318,07 0,00 1.073.318,07 0,00% 9.294.934,42 3.963.502,61 13.258.437,03 42,64% 11 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 2.3 RISULTATI FINALI DELLA GESTIONE DI COMPETENZA Nel 2010 sono state accertate entrate per un importo complessivo pari a € 10.920.190,18 e impegnate spese per un importo complessivo pari a €. 10.061.804,94; ne consegue un risultato di amministrazione derivante dalla gestione competenza pari a € 858.385,24. ENTRATE ACCERTATE SPESE IMPEGNATE Titolo I - Entrate Tributarie 8.963.230,35 Titolo I - Spese Correnti Titolo II - Entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti dello Stato, della Regione e di altri enti pubblici anche in rapporto all'esercizio di funzioni delegate dalla Regione 6.505.555,51 Titolo III - Entrate Extra –Tributarie 3.509.383,98 Titolo IV - Entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti di capitale e da riscossioni di crediti Titolo V - Entrate derivanti da accensione prestiti 193.500,00 711.750,69 Titolo VI - Entrate da servizi per conto di terzi Totale 10.920.190,18 TOTALE GENERALE ENTRATA 10.920.190,18 386.823,90 Titolo II - Spese in conto capitale Titolo III - Spese per rimborso di prestiti - Titolo IV - Spese per servizi per conto di terzi Totale 711.750,69 10.061.804,94 Avanzo di amministrazione applicato TOTALE GENERALE SPESA SINTESI DELLA GESTIONE DI COMPETENZA Totale accertamenti entrate di competenza + 10.920.190,18 Avanzo di amministrazione applicato + 0,00 Totale impegni spese di competenza - 10.061.804,94 + 858.385,24 avanzo di competenza 12 10.061.804,94 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 RIEPILOGO GESTIONE DI COMPETENZA DESCRIZIONE PREVISIONI INIZIALI PREVISIONI DEFINITIVE ACCERTATO/ IMPEGNATO % SU PREV.DEF. Entrata 0 0 0 0,00% Titolo II - Entrate da trasferimenti correnti 5.720.252 6.499.622 6.505.556 100,09% Titolo III - Entrate Extra –Tributarie 2.357.864 3.491.997 3.509.384 100,50% 143.500 193.500 193.500 100,00% 0 2.000.000 0 0,00% 1.073.318 1.073.318 711.751 66,31% 9.294.934 13.258.437 10.920.190 82,36% 0 0 0,00% 9.294.934 13.258.437 10.920.190 82,36% 8.010.616 9.798.119 8.963.230 91,48% 211.000 387.000 386.824 99,95% 0 2.000.000 0 0,00% 1.073.318 1.073.318 711.751 66,31% 9.294.934 13.258.437 10.061.805 75,89% Titolo I - Entrate Tributarie Titolo IV - Entrate da alienazioni, trasferimenti di capitale, ecc. Titolo V - Entrate da accensione prestiti Titolo VI - Entrate da servizi per conto di terzi Totale Avanzo di amm.ne applicato Totale generale entrata Spesa Titolo I - Spese Correnti Titolo II - Spese in conto capitale Titolo III - Spese per rimborso di prestiti Titolo IV - Spese per servizi per conto di terzi Totale generale spesa 13 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 ENTRATA 7.000.000 PREVISIONI INIZIALI SPESA 10.000.000 PREVISIONI INIZIALI PREVISIONI DEFINITIVE PREVISIONI DEFINITIVE ACCERTATO/ IM PEGNATO 6.000.000 ACCERTATO/ IM PEGNATO 9.000.000 8.000.000 5.000.000 7.000.000 6.000.000 4.000.000 5.000.000 3.000.000 4.000.000 2.000.000 3.000.000 1.000.000 2.000.000 1.000.000 0 Titolo I - Entrate Tributarie Titolo II - Entrate da trasferimenti correnti Titolo III - Entrate Extra –Tributarie Titolo IV - Entrate da alienazioni, trasferimenti di capitale, ecc. Titolo V - Entrate Titolo VI - Entrate da servizi per conto da accensione di terzi prestiti 0 Titolo I - Spese Correnti Titolo II - Spese in conto capitale Titolo III - Spese per rimborso di prestiti Titolo IV - Spese per servizi per conto di terzi Gli scostamenti più significativi tra previsioni definitive e previsioni iniziali si sono originati nella parte corrente del bilancio. La parte corrente del bilancio ha avuto un grado di realizzazione molto elevato attestandosi per le entrate correnti in una media del 100,23% e, relativamente alle spese correnti, nella misura del 91,48% delle previsioni definitive a conferma dell’elevato grado di attendibilità previsionale. Per un’analisi di dettaglio degli scostamenti si rinvia ai successivi paragrafi. 14 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 2.4 ENTRATE CORRENTI Le entrate correnti, rappresentate da entrate derivanti da trasferimenti pubblici ed entrate extratributarie, inizialmente previste in complessive € 8.078.116,35 sono state rideterminate, ad effetto delle variazioni intervenute, in € 9.991.618,96 ed accertate a consuntivo in € 10.014.939,49. Lo scostamento in aumento tra accertamenti e previsioni definitive è di € 23.320,53. La tabella che segue fornisce una sintesi della gestione delle entrate correnti nel corso del 2010, evidenziando il rapporto tra entrate proprie (extratributarie) pari al 35,04% del totale, e finanza derivata (trasferimenti dallo Stato e da altri enti pubblici), pari al 64,96% del totale. ENTRATE CORRENTI - SINTESI ANNO 2010 PREVISIONI INIZIALI DESCRIZIONE Entrate Tributarie PREVISIONI DEFINITIVE ACCERTATO SCOST. ACC/PREV.DEF. % ACC. SU TOTALE 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00% Entrate Extra –Tributarie 2.357.863,96 3.491.997,02 3.509.383,98 17.386,96 35,04% Totale entrate proprie 2.357.863,96 3.491.997,02 3.509.383,98 17.386,96 35,04% Trasferimenti 5.720.252,39 6.499.621,94 6.505.555,51 5.933,57 64,96% 8.078.116,35 9.991.618,96 10.014.939,49 23.320,53 100,00% Totale Nelle pagine successive si evidenziano i confronti con i dati del consuntivo 2009 che rappresenta per questo Ente il primo anno di gestione completa per tutte le attività ad esso trasferite. Analizzando la tavola seguente, si evidenzia, complessivamente, un incremento delle entrate correnti (+19,16%), determinato sia da un aumento delle entrate extratributarie (+36,92%), sia dai trasferimenti (+11,37%). ENTRATE CORRENTI - CONFRONTO 2009/2010 DESCRIZIONE CONSUNTIVO ‘09 CONSUNTIVO ‘10 % SCOST. 10/09 Entrate Tributarie Entrate Extra –Tributarie 0 2.563.010,89 0 3.509.383,98 36,92% Totale entrate proprie 2.563.010,89 3.509.383,98 36,92% Trasferimenti 5.841.564,22 6.505.555,51 11,37% 8.404.575,11 10.014.939,49 19,16% Totale 15 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 2.4.1 ENTRATE DA TRASFERIMENTI Le entrate da trasferimenti pubblici sono state accertate per complessivi € 6.505.555,51, a fronte di una previsione iniziale di € 5.720.252,39 e di una previsione definitiva di € 6.499.621,94. Lo scostamento tra consuntivo e previsione definitiva è di € 5.933,57 pari a +0,09% ed è originato da maggiori trasferimenti da altri enti del settore pubblico. I restanti trasferimenti sono stati accertati in misura tendenzialmente corrispondenti alle relative previsioni definitive. ENTRATE DA TRASFERIMENTI - SINTESI ANNO 2010 PREVISIONI INIZIALI RISORSA Trasferimenti correnti dallo Stato Trasferimenti correnti dalla Regione Trasferimenti dalla Regione per funzioni delegate Trasferimenti da altri enti del settore pubblico Totale generale trasferimenti PREVISIONI DEFINITIVE ACCERTATO % ACC. SU TOTALE TITOLO SCOST. ACC/DEF. 85.100,00 85.100,00 85.102,96 2,96 1,31% 509.189,51 1.505.111,39 1.504.771,19 -340,20 23,13% 92.793,60 158.350,02 158.350,02 0,00 2,43% 5.033.169,28 4.751.060,53 4.757.331,34 6.270,81 73,13% 5.720.252,39 6.499.621,94 6.505.555,51 5.933,57 100,00% 6.000.000 PREVISIONI INIZIALI Trasferimenti da altri enti del settore pubblico 73,1% PREVISIONI DEFINITIVE 5.000.000 ACCERTATO 4.000.000 Trasferimenti dallo Stato 1,3% Trasferimenti dalla Regione 23,1% 3.000.000 2.000.000 1.000.000 0 Trasferimenti dallo Stato 16 Trasferimenti dalla Regione Trasferimenti dalla Regione per funzioni delegate Trasferimenti da altri enti del settore pubblico Trasferimenti dalla Regione per funzioni delegate 2,4% Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 2.4.2 ENTRATE EXTRA-TRIBUTARIE Le entrate extratributarie risultano accertate per € 3.509.383,98 rispetto ad una previsione iniziale € 2.357.863,96 ed una previsione definitiva di € 3.491.997,02. ENTRATE EXTRA-TRIBUTARIE - SINTESI ANNO 2010 PREVISIONI INIZIALI RISORSA Proventi dei servizi pubblici Proventi diversi Totale PREVISIONI DEFINITIVE SCOST. ACC./DEF. ACCERTATO % ACC. SU TOTALE TITOLO 2.201.000,00 3.301.500,00 3.314.919,16 13.419,16 94,46% 156.863,96 190.497,02 194.464,82 3.967,80 5,54% 2.357.863,96 3.491.997,02 3.509.383,98 17.386,96 100,00% Più nel dettaglio, l’analisi per categorie rivela quanto segue: Proventi dei servizi pubblici Le entrate da servizi sono state accertate in € 3.314.919,16 a fronte di una previsione assestata di €.3.301.500,00. Si tratta di risorse provenienti principalmente dagli incassi delle sanzioni amministrative derivanti dalla violazione alle norme del codice della strada. Proventi diversi La categoria ha registrato accertamenti per € 194.464,82 a fronte di un assestato di €. 190.497,02. Si tratta principalmente di risorse provenienti dalla compartecipazione dei privati ai costi del centro residenziale e del centro diurno per i disabili e da proventi per sanzioni amministrative varie. Il confronto con il precedente esercizio, rappresentato nella tavola seguente, evidenzia un aumento delle entrate extratributarie per € 946.373,09 pari a +36,92% dovuto principalmente alla maggiore previsione delle sanzioni derivanti dalla violazione alle norme del codice della strada. ENTRATE EXTRA-TRIBUTARIE - CONFRONTO 2009/2010 RISORSA Proventi dei servizi pubblici Proventi diversi Totale CONSUNTIVO ‘09 CONSUNTIVO ‘10 SCOST. NOMINALE SCOST. % 2.403.750,00 3.314.919,16 911.169,16 37,91% 159.260,89 194.464,82 35.203,93 22,10% 2.563.010,89 3.509.383,98 946.373,09 36,92% 17 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 2.5 SPESE DI PARTE CORRENTE Le spese di parte corrente, costituite dalle spese correnti di cui al titolo I e dalle quote capitale per rimborso mutui e prestiti di cui al titolo III, sono state complessivamente impegnate per € 8.963.230,35 a fronte di una previsione iniziale di € 8.010.616,35 e di una previsione definitiva di € 11.798.118,96. SPESE DI PARTE CORRENTE - SINTESI ANNO 2010 PREVISIONI INIZIALI DESCRIZIONE Spese correnti Quota capitale mutui e prestiti Totale PREVISIONI DEFINITIVE SCOST. IMP./DEF. IMPEGNATO 8.010.616,35 9.798.118,96 8.963.230,35 -834.888,61 0,00 2.000.000,00 0,00 -2.000.000,00 8.010.616,35 11.798.118,96 8.963.230,35 -2.834.888,61 Riguardo alle spese correnti, il cui andamento è rappresentato nella tavola seguente, lo scostamento complessivo tra previsioni definitive ed effettivi impegni di spesa è stato pari al -8,52%. Personale SPESE CORRENTI PER INTERVENTI PREVISIONI PREVISIONI INIZIALI DEFINITIVE IMPEGNATO 2.725.729,46 2.715.338,70 2.680.078,67 -35.260,03 29,90% 134.000,00 121.000,00 119.838,96 -1.161,04 1,34% 3.478.934,51 4.064.629,15 4.017.342,46 -47.286,69 44,82% Utilizzo beni di terzi 229.350,00 200.954,00 198.647,95 -2.306,05 2,22% Trasferimenti 978.269,36 1.783.824,23 1.781.817,72 -2.006,51 19,88% 0,00 5.000,00 5.000,00 0,00 0,06% Imposte e tasse 176.003,02 179.042,88 160.504,59 -18.538,29 1,79% Imposte e tasse Fondo svalutazione crediti 260.000,00 700.000,00 0,00 -700.000,00 0,00% Fondo svalutazione crediti 28.330,00 28.330,00 0,00 -28.330,00 0,00% DESCRIZIONE Personale Acquisto di beni Prestazione di servizi Interessi passivi e oneri finanziari Fondo di riserva Totale 8.010.616,35 9.798.118,96 8.963.230,35 SCOST. IMP./DEF. -834.888,61 % IMP. SU TOT. 100,00% Acquisto di beni Prestazione di servizi Utilizzo beni di terzi Trasferimenti Interessi passivi e oneri finanziari PREVISIONI INIZIALI PREVISIONI DEFINITIVE IM PEGNATO Fondo di riserva 0 18 1.00 0.00 0 2.0 00 .0 00 3 .0 00 .00 0 4 .0 00 .00 0 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 L’analisi per interventi, rappresentata nella tabella precedente, evidenzia: • personale Le spese di personale sono state impegnate per €. 2.680.078,67 in base alle effettive necessità. • acquisto beni di consumo La spesa è stata impegnata per complessivi €. 119.838,96 pari a circa il 99% della previsione assestata. • prestazioni di servizi Le spese per prestazioni di servizi sono state impegnate per € 4.017.342,46, con un’economia di €. 47.286,69 pari al 1,17%, sulla previsione definitiva. Le minori spese si sono registrate nella funzione 01 riguardante le attività generali di amminstrazione, di gestione e controllo per complessivi € 9.414,58, nella funzione 03 di Polizia Locale e 09 di Protezione civile per complessivi € 14.966,70 e nella funzione 10 nel settore sociale per complessivi € 22.905,41. • utilizzo di beni di terzi Le spese derivanti da affitti e noleggi sono state impegnate per complessive € 198.647,95 con un sostanziale allineamento alle previsioni definitive, con un’economia di € 2.306,05 pari al 1,14% della previsione definitiva. • trasferimenti La spesa per trasferimenti è stata impegnata per € 1.781.817,72 a fronte di una previsione assestata di € 1.783.824,23 pari a 99,88% • imposte e tasse La spesa per imposte e tasse è stata impegnata per € 160.504,39 allineandosi alle spese di personale trattandosi prevalentemente di irap. • fondo svalutazione crediti la quota del fondo confluisce completamente nell’avanzo di amministrazione come quota vincolata. • fondo di riserva la quota parte assestata del fondo di riserva pari a d € 28.330,00 non utilizzato confluisce nell’avanzo di amministrazione. Rispetto al 2009, come si rileva dalla tavola seguente, si evidenzia un aumento di spesa corrente di € 754.867,47 con particolare riferimento all’intervento prestazioni di servizi e traferimenti pari al 9,20%. SPESE CORRENTI PER INTERVENTI - CONFRONTO 2009/2010 DESCRIZIONE Personale Acquisto di beni Prestazione di servizi Utilizzo beni di terzi Trasferimenti Interessi passivi e oneri fin. Imposte e tasse Fondo svalutazione crediti Totale CONSUNTIVO CONSUNTIVO SCOST. 2009 2010 NOMINALE 2.660.342,29 153.210,19 3.641.480,34 219.792,39 912.182,84 171.354,83 450.000,00 8.208.362,88 2.680.078,67 119.838,96 4.017.342,46 198.647,95 1.781.817,72 5.000,00 160.504,59 0,00 8.963.230,35 19.736,38 -33.371,23 375.862,12 -21.144,44 869.634,88 5.000,00 -10.850,24 -450.000,00 754.867,47 SCOST. % 0,74% -21,78% 10,32% -9,62% 95,34% 100,00% -6,33% -100,00% 9,20% Personale Acquisto di beni Prestazione di servizi Utilizzo beni di terzi Trasferimenti Interessi passivi e oneri fin. 2009 Imposte e tasse 2010 Fondo svalutazione crediti 0 500.000 1.000.000 1.500.000 2.000.000 2.500.000 3.000.000 3.500.000 4.000.000 19 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 2.6 RISORSE PER INVESTIMENTI Nel corso dell’esercizio 2010 si è proceduto all’attivazione di risorse per investimenti per complessive € 193.500,00, a fronte di una previsione iniziale di €. 143.500,00 e di una previsione definitiva di € 193.500,00. I finanziamenti risultano, pertanto, acquisiti in misura pari al 100% delle previsioni definitive. Si tratta in definitiva di un contributo regionale per investimenti nel Settore della sicurezza e controllo del Territorio. RISORSE PER INVESTIMENTI - SINTESI ANNO 2010 PREVISIONI INIZIALI DESCRIZIONE Entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti di capitale e da riscossioni di crediti (al netto oneri di urbaniz. destinati a spese correnti e quote societarie per estinzione anticipata mutui) Entrate derivanti da accensione prestiti (al netto anticipazioni di cassa) Risorse correnti destinate ad investimenti Totale PREVISIONI DEFINITIVE ACCERTATO SCOST. ACC./ DEF. 143.500,00 193.500,00 193.500,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 67.500,00 193.500,00 193.500,00 0,00 211.000,00 387.000,00 387.000,00 0,00 2.7 SPESE DI INVESTIMENTO Il trend delle spese di investimento è naturalmente correlato alla dinamica di acquisizione delle relative fonti di finanziamento. Il quadro di sintesi per l’esercizio 2010 viene rappresentato nei termini della tabella seguente: SPESE DI INVESTIMENTO - SINTESI ANNO 2010 DESCRIZIONE Spese c/capitale Totale PREVISIONI INIZIALI PREVISIONI DEFINITIVE IMPEGNATO 211.000,00 387.000,00 386.823,90 -176 211.000,00 387.000,00 386.823,90 -176 Si precisa che una quota pari ad € 193.500,00 di spese di investimento sono finanziate con risorse correnti di bilancio. 20 SCOST. IMP./DEF. Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 La scomposizione delle spese di investimento per interventi è la seguente: SPESE DI INVESTIMENTO - SINTESI PER INTERVENTI ANNO 2010 PREVISIONI INIZIALI DESCRIZIONE PREVISIONI DEFINITIVE IMPEGNATO SCOST. IMP./DEF. Acquisto di beni mobili, macchine ed attrezzature 211.000,00 387.000,00 386.823,90 -176 Totale 211.000,00 387.000,00 386.823,90 -176 La tabella che segue esprime la distribuzione della spesa di investimento per funzioni. SPESE DI INVESTIMENTO PER FUNZIONI PREVISIONI DEFINITIVE DESCRIZIONE FUNZIONE amministrazione generale gestione e controllo IMPEGNATO % SCOST. IMP./DEF. % REALIZZAZIONE 0,00 0,00 0,00 0,00 polizia locale 375.000,00 375.000,00 0,00 100,00 settore sociale 12.000,00 11.823,90 -176,10 98,53 387.000,00 386.823,90 -176,10 99,95 Totale Le spese di investimento sono relative all’acquisizione di attrezzature, veicoli, beni mobili e arredi. % IMPEGNATO PER FUNZIONI settore sociale 3,1% polizia locale 96,9% 21 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 22 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 3) GESTIONE RESIDUI 2010 23 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 3.1 RESIDUI ATTIVI I residui attivi risultanti alla chiusura dell’esercizio 2009 ammontavano a complessive € 3.793.183,15. Il trend dei residui attivi è evidenziato nella tabella seguente, che espone, inoltre, l’intervenuta eliminazione di residui attivi per € 239.014,49 a fronte di residui passivi eliminati per € 508.541,69. RESIDUI ATTIVI DESCRIZIONE RESIDUI 1.1.2010 Residui attivi da 2009 e retro Residui attivi da competenza 2010 Totale residui attivi MAGGIORI MINORI ACCERTAMENTI RISCOSSIONI RESIDUI 31.12.2010 3.793.183,15 -239.014,49 2.902.277,38 651.891,28 13.258.437,03 -2.338.246,85 6.651.591,57 4.268.598,61 -2.577.261,34 9.553.868,95 4.920.489,89 17.051.620,18 0,00 Le tabelle che seguono pongono a confronto la situazione dei residui attivi nel periodo 2008/2010, nonché la scomposizione dei residui per titoli: RESIDUI ATTIVI - CONFRONTO DESCRIZIONE 2008 2009 2010 117.318,30 651.891,28 1.912.652,68 3.675.864,85 4.268.598,61 1.912.652,68 3.793.183,15 4.920.489,89 Residui da residui Residui da competenza Totale residui attivi RIEPILOGO GESTIONE RESIDUI ATTIVI DESCRIZIONE RESIDUI 1.1.2010 RESIDUI 31.12.2010 SCOSTAMENTO % % RESIDUI ’10 SU TOTALE Titolo I - Entrate Tributarie Titolo II - Entrate da trasferimenti correnti 2.323.780,54 2.860.000,51 23,08% 58,12% Titolo III - Entrate Extra –Tributarie 1.205.875,67 1.721.521,17 42,76% 34,99% 228.300,59 315.777,97 38,32% 6,42% 0,00 0,00 35.226,35 23.190,24 -34,17% 0,47% 3.793.183,15 4.920.489,89 29,72% 100,00% Titolo IV - Entrate da alienazioni, trasferimenti di capitale, ecc. Titolo V - Entrate da accensione prestiti Titolo VI - Entrate da servizi per conto di terzi TOTALE 24 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 3.2 RESIDUI PASSIVI I residui passivi risultanti alla chiusura dell’esercizio 2010 ammontano a complessive € 4.223.289,29, a fronte della somma di € 3.942.030,89 evidenziatasi in chiusura dell’esercizio 2009. Il trend dei residui passivi è rappresentato nella tabella seguente che evidenzia, inoltre, l’intervenuta eliminazione di residui passivi per € 508.541,69. RESIDUI PASSIVI RESIDUI 1.1.2010 DESCRIZIONE Residui passivi da 2009 e retro Residui passivi da competenza 2010 Totale residui passivi MINORI RESIDUI/ECONOMIE PAGAMENTI RESIDUI 31.12.2010 3.942.030,89 -508.541,69 2.553.105,88 880.383,32 13.258.437,03 -3.196.632,09 6.718.898,97 3.342.905,97 17.200.467,92 -3.705.173,78 9.272.004,85 4.223.289,29 Le tabelle che seguono pongono a confronto la situazione dei residui passivi nel periodo 2008/2010, nonché la scomposizione dei residui per titoli: RESIDUI PASSIVI - CONFRONTO DESCRIZIONE 2008 Residui da residui Residui da competenza Totale residui passivi 2009 2010 1.105.314,63 880.383,32 2.423.726,13 2.836.716,26 3.342.905,97 2.423.726,13 3.942.030,89 4.223.289,29 RIEPILOGO GESTIONE RESIDUI PASSIVI DESCRIZIONE Titolo I - Spese Correnti Titolo II - Spese in conto capitale Titolo III - Spese per rimborso di prestiti Titolo IV - Spese per servizi per conto di terzi TOTALE RESIDUI 1.1.2010 RESIDUI 31.12.2010 SCOSTAMENTO % % RESIDUI ‘10 SU TOTALE 3.608.612,84 3.863.710,04 7,07% 91,49% 283.309,51 348.779,06 23,11% 8,26% 0,00 0,00 0,00% 0,00% 50.108,54 10.800,19 -78,45% 0,26% 3.942.030,89 4.223.289,29 7,13% 100,00% 25 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 3.3 RISULTATO FINALE DELLA GESTIONE DEI RESIDUI Il risultato finale della gestione dei residui si determina per sommatoria di componenti negative rappresentate da minori accertamenti su residui attivi e di componenti positive costituite da maggiori accertamenti su residui attivi, da minori impegni su residui passivi e dalla quota dell’avanzo di amministrazione 2009 non applicato al bilancio. La tabella seguente evidenzia un risultato positivo di € 498.774,20 che, unito al risultato della gestione di competenza, determina il risultato di amministrazione per l’esercizio di riferimento. SINTESI DELLA GESTIONE DEI RESIDUI 26 Maggiori accertamenti su residui attivi + 0,00 Minori accertamenti su residui attivi - 239.014,49 Saldo gestione residui attivi + -239.014,49 Minori impegni su residui passivi + 508.541,69 Avanzo di amministarzione non applicato + 229.247,00 Avanzo gestione residui + 498.774,20 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 4) RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE 27 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 4.1 AVANZO DI AMMINISTRAZIONE L’esercizio 2010 chiude con un avanzo di amministrazione di € 1.357.159,44. La gestione di parte corrente ha prodotto un risultato positivo di € 1.127.501,20. Tale avanzo è stato originato dalla gestione competenza per € 858.209,14 e dalla gestione residui per €. 269.292,06. La gestione della parte investimenti ha creato un risultato positivo di €. 235,99 relativo sia alla gestione residui per € 59,89 e alla gestione competenza per € 176,10. La gestione in c/terzi ha prodotto pari ad € 175,25 derivante dalla gestione residui. La restante somma di €. 229.247,00 del risultato positivo complessivo riguarda l’importo dell’avanzo di amministrazione 2009 non applicato. Nelle tabelle seguenti viene fornita dimostrazione del risultato di amministrazione con tre diverse modalità di computo. RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE (1) Fondo di cassa al 1.1.2010 + 378.094,74 Riscossioni + 9.553.868,95 Pagamenti - 9.272.004,85 Fondo di cassa al 31.12.2010 + 659.958,84 Residui attivi + 4.920.489,89 Residui passivi - 4.223.289,29 + 1.357.159,44 Avanzo di amministrazione 2009 non applicato + 229.247,00 Minori impegni su residui passivi + 508.541,69 Maggiori accertamenti su residui attivi + 0,00 Minori accertamenti su residui attivi - 239.014,49 Saldo gestione residui + 498.774,20 Minori accertamenti di competenza - 2.338.246,85 Minori impegni di competenza + 3.196.632,09 Saldo gestione competenza + 858.385,24 + 1.357.159,44 Avanzo di amministrazione al 31.12.2010 RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE (2) Avanzo di amministrazione al 31.12.2010 28 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE (3) DESCRIZIONE COMPETENZA RESIDUO Entrata Tit. I – II - III 23.320,53 -239.011,63 Uscita Tit. I - III 834.888,61 508.303,69 Avanzo di parte corrente 858.209,14 269.292,06 COMPLESSIVO 1.127.501,20 Entrata Tit. IV – V -2.000.000,00 -1,32 Uscita Tit. II 2.000.176,10 61,21 176.10 59,89 Entrata Tit. VI -361.567,38 -1,54 Uscita Tit. IV 361.567,38 176,79 0,00 175,25 175,25 229.247,00 229.247,00 498.774,20 1.357.159,44 Avanzo di parte c/capitale Avanzo c/terzi Avanzo 2009 non applicato Avanzo di amministrazione 2010 858.385,24 235,99 L’avanzo di amministrazione come sopra determinato, in relazione delle disposizioni di cui all’art.187 del D.Lgs. n. 267/2000, viene così scomposto in ragione della sua origine ed agli effetti del suo utilizzo successivo: - Fondi vincolati - Fondi per finanz. spese c/capitale - Fondi di ammortamento - Fondi non vincolati Totale € € € € 700.00,00 0,00 0,00 657.159,44 € 1.357.159,44 Si ritiene utile precisare che la destinazione dei fondi non vincolati avverrà presumibilmente in sede di assestamente generale attraverso l’applicazione alle spese correnti con correlata diminuzione dei trasferimenti dei comuni. 29 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 30 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 5) STATO DI ATTUAZIONE DEI PROGRAMMI 31 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 5.1 QUADRO D’INSIEME DEI PROGRAMMI Il bilancio 2010 è stato suddiviso in 3 programmi, come si evince dall’organigramma sotto riportato. UNIONE TRESINARO SECCHIA PROGRAMMA 1 PROGRAMMA 2 PROGRAMMA 3 AMMINISTRAZIONE GENERALE SICUREZZA E CONTROLLO DEL TERRITORIO SERVIZIO SOCIALE ASSOCIATO Corpo Unico Polizia Municipale Servizio Sociale Associato Settore Affari Generali ed Istituzionali Settore Bilancio e Finanza Programma Descrizione programma 1 Amministrazione generale 2 3 Previs. Iniz. Variazioni Assestato Impegnato % Imp/ass. 828.034,00 2.037.201,45 2.865.235,45 814.391,81 28,42% Sicurezza e controllo del territorio 2.794.529,68 722.403,38 3.516.933,06 2.770.667,08 78,78% Servizio Sociale Associato 4.599.052,67 1.203.897,78 5.802.950,45 5.764.995,36 99,35% 8.221.616,35 3.963.502,61 12.185.118,96 9.350.054,25 76,73% TOTALE Nelle pagine seguenti si riportano i programmi distinti tra parte corrente e parte investimento e lo stato di attuazione degli stessi al 31/12/2010. Sono stati posti a confronto i programmi così come indicati nella Relazione Previsionale Programmatica e lo stato di attuazione degli stessi. Questa rappresentazione, oltre ad essere in linea con il dettato legislativo, esprime in modo più chiaro le attività realizzate poiché mostra anche quelle che rispondono ad esigenze e/o necessità sorte al di fuori del quadro programmatico. 32 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 5.1.1 PROGRAMMA N.1 – Amministrazione Generale C.d.R. Descrizione C.d.R. parte corrente SEGRETERIA C101.01 RAGIONERIA C101.02 PERSONALE C101.03 ECONOMATO C101.04 SERV.INFORMATICO C101.05 DIFENSORE CIVICO C102.01 ECONOMATO C401.02 Totale parte corrente rimborso di prestiti RAGIONERIA C101.02 Totale rimborso di prestiti TOTALE PROGRAMMA 1 Previs. Iniz. Variazioni Assestato Impegnato % Imp/ass. 17.000,00 190.830,00 576.604,00 1.000,00 14.100,00 9.500,00 19.000,00 828.034,00 3.500,00 5.000,00 32.001,45 3.000,00 0,00 -6.300,00 0,00 37.201,45 20.500,00 195.830,00 608.605,45 4.000,00 14.100,00 3.200,00 19.000,00 865.235,45 16.000,00 167.500,00 591.732,94 2.978,74 14.013,81 3.166,32 19.000,00 814.391,81 78,05% 85,53% 97,23% 74,47% 99,39% 98,95% 100,00% 94,12% 0,00 0,00 828.034,00 2.000.000,00 2.000.000,00 2.037.201,45 2.000.000,00 2.000.000,00 2.865.235,45 0,00 0,00 814.391,81 0,00% 0,00% 28,42% Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 Affari generali ed istituzionali: L’Unione Tresinaro-Secchia, nata formalmente il 3 aprile 2008 dalla trasformazione della preesistente Associazione è divenuta pienamente operativa il 1° ottobre 2008 con il trasferimento delle seguenti funzioni , già gestite in associazione dai Comuni di Casalgrande, Castellarano, Rubiera e Scandiano: - Funzioni di polizia municipale; - Gestione dei servizi socio - assistenziali rivolti ai minori, ai disabili e alle loro famiglie; - Gestione in forma associata dell'ufficio di segretariato sociale per immigrati extracomunitari; - Gestione in forma associata del Difensore civico, già gestita in associazione dai comuni di Casalgrande, Rubiera e Scandiano. Nel 2009 è stata trasferita, con decorrenza 1° dicembre, la Funzione di protezione civile per garantire la disponibilità sul territorio dell’Unione di un servizio con compiti specifici di programmazione, organizzazione e gestione dei servizi e delle operazioni di protezione civile e l’uniformità di criteri e Stato di attuazione del programma - Anno 2010 Affari generali ed istituzionali: Le politiche regionali di incentivazione delle forme associative e la spinta verso la formazione di Unioni, definite “livelli istituzionali appropriati per l'esercizio associato delle funzioni e dei servizi e per la più efficace e stabile integrazione sul territorio delle politiche settoriali” (art. 1 L.R. 10/2008), hanno determinato le scelte amministrative degli enti locali negli ultimi anni. La gestione delle funzioni trasferite all’Unione Tresinaro Secchia, al servizio dei Comuni per razionalizzare ed ottimizzare le risorse pubbliche e garantire migliori servizi ai cittadini, al suo secondo anno di attività, conferma pertanto l’opportunità della scelta fatta dai quattro Comuni fondatori. Come da programmazione è proseguita l’attività di progettazione, attraverso studi di fattibilità, del trasferimento all’Unione di ulteriori Servizi e funzioni in coerenza con il progetto di riordino approvato dalla Regione Emilia Romagna. Un tavolo tecnico formato dai Dirigenti/Responsabili dell’Area Sociale e dai Segretari/Direttori dei quattro Comuni, unitamente ai colleghi dei comuni di Baiso e Viano, si sono incontrati per definire, partendo dallo studio elaborato da una società esterna, dalle indicazioni fornite dal Comitato di distretto e dalla Giunta dell’Unione, il modello organizzativo da applicare per il 33 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 Stato di attuazione del programma - Anno 2010 interventi su tutto il territorio dell’Unione. Obiettivo specifico per il 2010 è la prosecuzione della progettazione, già avviata nel 2009 attraverso studi di fattibilità, del trasferimento all’Unione di ulteriori Servizi, in coerenza con il progetto di riordino approvato dalla Regione Emilia Romagna. Si svilupperà pertanto l’attività già avviata dai tavoli tecnici settoriali, in particolare per completare ili trasferimento dei Servizi socio-assistenziali e per trasferire la gestione del personale e dei servizi informativi dei quattro Comuni definitivo trasferimento delle Aree Adulti e Anziani al Servizio sociale associato dell’Unione Tresinaro Secchia. E’ allo studio invece il progetto di trasferimento della gestione del personale e dei servizi informativi dei quattro Comuni. Servizio Segreteria, Contratti. Protocollo, Archivio Nel 2009 è proseguita l’attività, avviata alla fine del 2008, per completare e rendere operativo il sistema gestionale a servizio delle funzioni trasferite, sviluppando i modelli organizzativi e le tecnologie informatiche adottate per migliorare la funzionalità del nuovo Ente e garantire una più efficace azione amministrativa Il Programma per il triennio 2010-2012 comprende pertanto la programmazione, pianificazione e gestione di tutte le attività necessarie a garantire il corretto funzionamento degli organi istituzionali dell’Unione, oltre a tutte quelle altre attività riconducibili alle funzioni generali di amministrazione, tra le quali rientrano i compiti connessi al funzionamento della Giunta, del Consiglio dell’Unione e delle sue articolazioni. Comprende altresì il supporto alle funzioni di direzione svolte, in assenza di un Direttore generale, dal Segretario generale, con l'obiettivo di curare la pianificazione degli obiettivi gestionali e il controllo di gestione degli stessi nonché di favorire la massima integrazione e cooperazione tra le strutture dell'ente e i rapporti collaborativi con i Comuni. Il Servizio si occupa altresì della formalizzazione, registrazione ed 34 Nell’ultimo trimestre del 2010 è stato altresì costituito un tavolo (formato dai Segretari/Direttori/Dirigenti dell’Unione) che ha elaborato un progetto di costituzione di un primo nucleo di “struttura amministrativa dedicata” a supporto delle due funzioni trasferite all’Unione Tresinaro- Secchia. La nuova struttura amministrativa, costituita da personale dedicato del comune di Scandiano, Rubiera e dell’Unione, sarà il primo nucleo di una futura struttura autonoma dell’Unione stessa. Rispetto alla necessaria e positiva fase di avvio, in staff al comune di Scandiano, la nuova struttura rappresenta un’evoluzione di tale modello organizzativo, determinando una maggiore autonomia e distinzione dello staff amministrativo dell’Unione, una puntuale attribuzione dei ruoli e una maggiore facilità di coordinamento delle risorse umane coinvolte. Tale nuovo modello permette altresì di valorizzare le professionalità già esistenti nella struttura dell’Ente e di predisporla ai futuri sviluppi (implementazione delle funzioni già in essere). Servizio Segreteria, Contratti. Protocollo, Archivio Anche per l’esercizio 2010 l’attività di segreteria, di gestione documentale e contrattuale, contabile, economica e patrimoniale dell’Unione ha continuato ad essere svolta dai Settori Affari generali ed istituzionali e dal Settore Bilancio e Finanza del Comune di Scandiano attraverso il meccanismo della convenzione e l’utilizzo del proprio personale, con il supporto di personale professionale del Comune di Rubiera. E’ proseguita l’attività del Servizio Segreteria , Contratti, Protocollo e Archivio volta ad assicurare il regolare svolgimento delle funzioni generali di amministrazione attraverso il consolidamento e lo sviluppo del funzionamento del Servizio. Nel corso del 2010 il Servizio ha incremento la propria attività di elaborazione atti del 20% circa.. In particolare l’attività del Servizio è rivolta a rendere più fluide le procedure e i processi di lavoro, attraverso un’appropriata azione di supporto e servizio nei confronti delle altre strutture interne e il migliore utilizzo dei sistemi informativi in uso. L’attività di direzione, svolta dal Segretario generale, si è consolidata con l’istituzione di un Comitato di direzione che si riunisce con regolarità ed è supportata dalla collaborazione dei Segretari/Direttori dei Comuni aderenti, Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 Stato di attuazione del programma - Anno 2010 archiviazione dei contratti, sia redatti in forma di atto pubblico che di scrittura privata, curando in particolare gli adempimenti di natura fiscale connessi. Fornisce il supporto ai Servizi dell'Amministrazione, con particolare riguardo alla Polizia Municipale e al Servizio Sociale Associato attraverso la necessaria consulenza attinente alla materia contrattuale, sia nella fase della scelta del contraente, sia nella fase della gestione del contratto. Provvede al rilascio degli atti nell'ambito del diritto d'accesso; viene dato supporto ai Servizi per l'applicazione della normativa sull'accesso e sulla privacy, curando gli adempimenti previsti dalla legge sulla privacy. Rientrano infine nel programma la gestione informatizzata dei flussi documentali e la tenuta dell'archivio e dell'albo pretorio. Per il 2010 il programma prevede: dotare il servizio di propri strumenti regolamentari; adeguare le procedure alle innovazioni previste dalle più recenti normative, in particolare dare attuazione all’art.32 della L. 69/2009 che obbliga dal 2010 la pubblicazione di atti e provvedimenti amministrativi aventi effetto di pubblicità legale attraverso i propri siti informatici; garantire gli adempimenti di legge. favorendo l’integrazione e la cooperazione fra le strutture dell’ente e i rapporti con i quattro Comuni. Con riferimento agli obiettivi specifici del programma per il 2010, al fine di adeguare le procedure alle innovazioni della più recente normativa e in particolare per ottemperare all’obbligo previsto dall’art. 32 della legge 69/2010, dal 1 gennaio 2011, attraverso la realizzazione da parte del CED di Scandiano di un nuovo programma informatico e dopo un’adeguata formazione, è entrato in funzione, nei termini previsti, l’albo pretorio on-line In data 8/07//2010 l’Unione ha altresì ricevuto l’accreditamento della PEC presso l’Indice delle Pubbliche amministrazioni.. Come da programmazione e in coerenza con il progetto di progressiva autonomia dell’Unione rispetto al service offerto dal Comune di Scandiano e al fine di avere atti più aderenti alla più recente normativa e alla propria specificità, l’Ente si è dotato di propri regolamenti organizzativi. A tal fine sono stati approvati e sono in vigore dal 1 gennaio i seguenti atti: − Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi; − Regolamento di accesso agli impieghi; − Regolamento per la valutazione e la premialità del personale. Prima dell’adozione dei suddetti regolamenti si è provveduto ad approvare l’integrazione dei criteri generali sull’ordinamento degli uffici e dei servizi di competenza consiliare, poi nella seduta di Giunta dell’Unione del 27 dicembre sono stati approvati i suddetti regolamenti. Tali regolamenti sono stati frutto del lavoro di approfondimento effettuato sulle disposizioni vigenti in materia, con particolare riguardo alle numerose novità apportate dal D.Lgs. 27 ottobre 2010, n° 150, e hanno riguardato a tutto campo la materia dell’ordinamento degli uffici e dei servizi con la sola eccezione delle disposizioni specifiche per il Corpo di Polizia municipale presenti nell’apposito regolamento. In particolare nei predetti regolamenti si sono normati diversi istituti, anche non presenti nelle precedenti disposizioni regolamentari, come ad esempio il servizio ispettivo e l’ufficio per i procedimenti disciplinari. Nel redigere i suddetti regolamenti è stata portata una particolare attenzione alla ripartizione tra istituti di derivazione pubblicistica, da inserire nel regolamento e istituti di derivazione contrattuale/privatistica, da escludere dal regolamento e riservare alla competenza dirigenziale ai sensi dell’articolo 5, comma 2, del D.Lgs. 165/2001. Comunicazione Comunicazione Il sito dell’Unione, attivato nel 2009, ha migliorato l’accessibilità, applicando 35 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 Stato di attuazione del programma - Anno 2010 Ne 2009 è stato attivato il sito dell’unione, principale canale del sistema informativo, comunicativo e relazionale dell’Ente, per rispondere in modo rapido, funzionale ed efficiente ai bisogni e alle necessità informative dell’utenza interna ed esterna. Nel 2010 il programma, per garantire la trasparenza intesa come accessibilità totale alle attività dell’ente, in attuazione anche della L. 15/2009 e d. Lgs. 150/2009, svilupperà il sistema di gestione della pubblicazione sul sito internet di ogni informazione concernente l’organizzazione e le attività dell’Unione. Nell’ambito dell’assistenza agli organi istituzionali e delle relazioni informative con i Comuni aderenti continuerà il processo di sviluppo del sistema interno di comunicazione tra uffici e amministratori, delle deliberazioni degli organi istituzionali e delle decisioni e direttive informali assunte dall’Unione. Lo sviluppo del sistema di gestione dei documenti digitali in uso ha consentito e consentirà un accesso più immediato e completo anche da parte di amministratori ed uffici al fine di sviluppare un sistema di comunicazione interna tempestiva ed efficace. La comunicazione interna costruisce un sistema di relazioni costante tra un’organizzazione e le persone che la compongono e rende consapevoli e informati i dipendenti: occorre quindi continuare lo sviluppo di questa strategia con nuovi strumenti di comunicazione interna per sviluppare buone prassi comunicative nell’ambito del sistema dei cinque enti, per favorire l’integrazione fra i servizi, il controllo dell’immagine complessiva, la sinergia degli operatori verso il tema delle buone relazioni le disposizioni, previste dall’art. 11 della legge 150/2009 (Decreto Brunetta), rendendo pienamente visibile l’attività dell’ente. In particolare è stata inserita un’apposita sezione di facile accesso e consultazione denominata “Trasparenza, valutazione e merito”, dove è possibile trovare le indicazioni relative al curriculum e retribuzione dei dirigenti, curriculum delle Posizioni organizzative, incarichi affidati dall’ente e atti di contrattazione decentrata. In altre sezioni del sito, appositamente dedicate, è possibile trovare anche gli atti di programmazione più importanti dell’attività istituzionale dell’Unione (Relazione previsionale e programmatica, Relazioni al consuntivo, Piano di razionalizzazione delle spese di funzionamento) Dal 1 gennaio 2011 è altresì possibile visualizzare on line gli atti amministrativi (deliberazioni e determinazioni). Gestione delle risorse umane, sviluppo organizzativo e formazione Nel 2008, sono stati sviluppati e adottati dalla Giunta gli atti fondamentali in materia di organizzazione (definizione del macroassetto organizzativo transitorio), in materia di gestione finanziaria delle risorse e di assegnazione degli obiettivi gestionali (approvazione del primo PEG dell’Unione) e in materia di personale (dotazione organica provvisoria e acquisizione in comando del personale). Sono stati altresì predisposti gli atti fondamentali propedeutici al trasferimento del personale e al bilancio 2009 quali la dotazione organica a regime e i piani delle assunzioni. I Servizi personale e segreteria ha collaborato nel processo di costituzione e sviluppo del nuovo ente locale Unione, in relazione all’elaborazione contabile delle spese di personale, alla predisposizione degli atti fondamentali e propedeutici al trasferimento del personale distaccato verso l’Unione, alla 36 Gestione delle risorse umane, sviluppo organizzativo e formazione Nel 2008, sono stati sviluppati e adottati dalla Giunta gli atti fondamentali in materia di organizzazione (definizione del macroassetto organizzativo transitorio), in materia di gestione finanziaria delle risorse e di assegnazione degli obiettivi gestionali (approvazione del primo PEG dell’Unione) e in materia di personale (dotazione organica provvisoria e acquisizione in comando del personale). Sono stati altresì predisposti gli atti fondamentali propedeutici al trasferimento del personale e al bilancio 2009 quali la dotazione organica a regime e i piani delle assunzioni. Tali atti sono stati aggiornati e modificati anche nel corso dell’esercizio 2010. Allo stesso modo si è proceduto al costante aggiornamento di tutti gli atti inerenti la gestione del personale, avvalendosi sia del personale a tempo determinato a ciò dedicato, sia del personale in comando dal Comune di Rubiera. Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 realizzazione di un sistema di gestione del personale in Unione. A questo riguardo nel 2009 è diventa operativa la gestione del trattamento economico e del trattamento giuridico del personale utilizzando sistemi gestionali delle presenze e delle paghe autonomi ma appoggiati su piattaforme informatiche e soluzioni organizzative già collaudate. Questa attività ha condotto alla predisposizione di schemi di atti, modulistica, comunicazioni e note procedurali per ciascuno dei procedimenti attinenti la gestione del rapporto di lavoro, allo scopo di disporre di una metodologia di lavoro efficace e in grado di rispondere tempestivamente alle richieste degli enti e dei dipendenti. L’avvio operativo del servizio è avvenuto nel mese di gennaio, contestualmente al trasferimento del personale. Nel 2009 sono state anche implementati ed ottimizzati l’utilizzo dei sistemi informativi per la gestione del personale tra cui il sistema di rilevazione informatizzata delle presenze e attuati gli adempimenti previsti dalla legge per la sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro, ivi compresa la prescritta formazione e sorveglianza sanitaria del personale rivolta a tutti i lavoratori. Nel 2010 l’obiettivo sarà quello di garantire la gestione e l’organizzazione del personale trasferito e neoassunto ed in particolare: - andrà ulteriormente sviluppata l'attività della formazione permanente del personale quale obiettivo importante per la qualificazione dell'azione svolta dal personale comunale. - vanno sviluppate e supportate le funzioni direzionali (organizzazione, pianificazione, controllo, qualità) per i servizi di supporto e trasferiti. - compatibilmente con gli obiettivi di contenimento della spesa definiti dal quadro normativo nazionale e delle capacità assunzionali riconosciute all’Unione, sarà attuato il piano delle assunzioni che dovrà essere essenzialmente rivolto a garantire le sostituzioni del personale che cesserà; - dovrà essere realizzato il sistema permanente di valutazione dell’Unione al fine della erogazione della produttività. Un primo approfondimento riguarda la gestione delle risorse umane. Viene in rilievo il sistema di relazioni sindacali da realizzare come Unione: nel 2008 è stata costituita la delegazione trattante di parte pubblica e nel 2009, soprattutto nell’ultimo trimestre sono stati intensificati gli incontri con le organizzazioni sindacali per la chiusura di alcune trattative, in particolare si è arrivati a siglare l’accordo per l’utilizzo delle risorse per la previdenza complementare di cui all’art. 208 del CdS. Nel 2010 dovranno essere ulteriormente sviluppate tali relazioni per concludere le procedure di trattativa in corso e continuare sugli altri temi Stato di attuazione del programma - Anno 2010 Gli obiettivi indicati nella Relazione previsionale e programmatica per l’anno 2010 sono stati perseguiti procedendo: − con l’attività di formazione permanente del personale dei servizi; − ad attuare il piano triennale del fabbisogno del personale, compatibilmente con i vincoli di spesa pubblica; − nella impostazione del sistema permanente di valutazione. Per quanto riguarda il sistema delle relazioni sindacali c’è da evidenziare che dal 15 novembre 2009, a seguito dell’entrata in vigore del d.lgs. 27 ottobre 2009, n° 150 (la c.d. “riforma Brunetta”), si è aperta una stagione particolarmente complessa. Tale riforma prevede una forte riduzione delle materie soggette a concertazione e contrattazione, ampliando molto quelle soggette a mera informazione successiva. Il problema che però è sorto è relativo all’entrata in vigore di tali modifiche ordinamentali, in quanto le prime pronunce giurisprudenziali stabiliscono che l’entrata in vigore del nuovo sistema deve essere subordinata ad una nuova contrattazione nazionale, mentre le indicazioni ministeriali, al contrario, indicano tali norme tra quelle immediatamente applicabili. Ovviamente tale divergenza crea molte complicazioni a chi tali norme le deve applicare. A testimonianza di tale 37 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 Stato di attuazione del programma - Anno 2010 (riduzione a 35 ore dell’orario del personale turnista, criteri per l’utilizzo del fondo di produttività per l’anno 2009). Inoltre nel 2010 si dovranno iniziare le trattative per la stipulazione del primo contratto collettivo decentrato integrativo dell’Unione per superare l’attuale regime transitorio secondo il quale si applicano le norme contrattuali degli enti di provenienza. Tale contratto collettivo dovrà recepire le novità introdotte dal D.Lgs. 150/2009. In questo momento non è possibile essere più specifici su questo tema in quanto la norma è appena entrata in vigore e non sono ancora state emanate circolari specifiche per gli enti locali, indispensabili in quanto le modalità di attuazione per le autonomie è differenziato rispetto a quello delle pubbliche amministrazioni statali. Obiettivo primario è il miglioramento della qualità complessiva dei servizi trasferiti rivolti alla cittadinanza senza aggravi per il bilancio dei Comuni conferenti. Il perseguimento di tale obiettivo non potrà prescindere dalla realizzazione di misure atte ad assicurare la tutela e la sicurezza dei lavoratori, e, nondimeno, dall’individuazione di strategie operative che, compatibilmente con le risorse a disposizione, possano fungere da incentivazione reale alla crescita qualitativa delle prestazioni dei lavoratori che permane al centro degli obiettivi programmati. Ciò implica preliminarmente la preventiva definizione dei criteri nonché del percorso metodologico in base ai quali viene effettuata la valutazione professionale e, quindi, corrisposta l’incentivazione collegata agli istituti contrattuali e sulla base di un sistema il più possibile meritocratico. Il raggiungimento di tali obiettivi comporta alcune criticità quali: - la riduzione, operata a livello di normativa, delle risorse economiche con cui finanziare, l’apposito fondo e, al suo interno, gli istituti collegati alla produttività del personale dipendente; - la costruzione di un sistema che, in siffatto contesto, assicuri una reale corrispondenza tra bontà delle prestazioni individuali e di gruppo e relative incentivazioni, da attuarsi non necessariamente, quanto meno nell’immediato, da un punto di vista esclusivamente economico. A tale proposito si rende necessario sviluppare la capacità di ascolto di Amministrazione e Dirigenti nei confronti delle esigenze dei lavoratori; si sottolinea che tale sistema dovrà essere coerente con le previsioni introdotte dal Decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 (la cosiddetta “Riforma Brunetta”). complicazione è da evidenziare che è stato presentato in Consiglio dei Ministri uno schema di Decreto legislativo correttivo. A complicare ulteriormente la situazione si è innestata l’emanazione del D.L. 31 maggio 2010, n° 78, convertito con modificazioni in legge 30 luglio 2010, n° 122, in quanto, a parte il problema di differenti vedute tra magistratura del lavoro e Ministero, la riforma prefigurata dal Ministro Brunetta necessitava di un nuovo sistema contrattuale, e il suddetto decreto recante la “manovra estiva” blocca il rinnovo dei contratti nazionali per tutto il triennio 2010 – 2012, quindi si renderà necessario qualche chiarimento in merito da parte dei Ministeri competenti e forse un rinvio di alcune scadenze fissate dalla legge. Nonostante i problemi sopra indicati nel 2010, si è arrivati alla stipula definitiva dei seguenti contratti decentrati: − previdenza complementare di cui all’articolo 208 del C.d.S. e alla sua applicazione; − integrazione delle disposizioni in materia di progressioni orizzontali; − progetto di produttività della polizia municipale; Successivamente dopo ripetuti incontri con la delegazione sindacale e anche a seguito di incontri presso la Prefettura è stata emanata una disposizione dirigenziale che regola l’istituto della riduzione a 35 ore dell’orario del personale turnista. Sono continuati fino al fine 2010 gli incontri con la controparte sindacale per l’individuazione dei criteri per l’utilizzo del fondo di produttività per gli anni 2009 e 2010 che hanno portato ad un testo sulla quale ad inizio 2011 è stata siglata una preintesa. Tale preintesa ha risolto anche alcune questioni pendenti in materia di istituti indennitari. Per le altre modifiche, in particolare quelle che vedranno l’introduzione del nuovo sistema di valutazione coerente con i principi del D.Lgs. 150/2009, si è ancora in attesa che la Commissione ANCI costituita a seguito del protocollo d’intesa tra il Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione e l’ANCI medesima, dia indicazioni sulle modalità di azione. Su questa materia giova comunque ricordare che le amministrazioni locali avevano già sviluppato dei sistemi di valutazione del personale e di premialità che avevano una rilevante selettività. Un secondo capitolo meritevole di approfondimento è lo sviluppo 38 Relativamente alla seconda parte di azioni da intraprendere si è proceduto come programmato per la verifica dell’assetto organizzativo anche se, data la rigidità dei vincoli di spesa, le soluzioni possibili per l’individuazione di una Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 Stato di attuazione del programma - Anno 2010 organizzativo orientato ad una cultura di programmazione e di controllo di gestione che dovrà raccogliere le seguenti iniziative: - verifica del nuovo assetto organizzativo a supporto delle interrelazioni fra gli Organi Politici, i vertici della struttura ed il resto del personale; - verifica delle posizioni direttive ed elaborazione di una nuova metodologia per la loro pesatura e retribuzione attraverso sessioni di verifica puntuale; - attuazione dei piani occupazionali per i trienni 2010-2012 con particolare riguardo alle nuove assunzioni programmate in ragione degli impegni da assumere con l’accordo di programma con la regione Emilia Romagna per la Polizia Municipale e delle opportunità di stabilità offerte dalla nascita di un nuovo Ente dotato di personalità giuridica e di propria dotazione organica; alle carriere interne gestite attraverso le progressioni verticali ed orizzontali nell’ottica della valorizzazione dei gruppi e degli individui. struttura autonoma dedicata ai servizi generali dell’Unione non sono facili. Quanto alla verifica delle posizioni direttive alla elaborazione di una nuova metodologia di pesatura non si è ancora proceduto in quanto materia connessa al sistema di relazioni sindacali sopra esposto. In relazione alla verifica, aggiornamento e attuazione del programma triennale del fabbisogno del personale 2010-2012 si è proceduto per rispondere a tutte le esigenze che via via si sono presentate, sempre compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica e di spese di personale. Da sottolineare che i suddetti vincoli per le Unioni di Comuni non discendono esplicitamente dalla legge, ma sono mediati da diverse circolari e interpretazioni. In particolare per concorde opinioni delle varie sezioni regionali della Corte dei Conti, le Unioni di Comuni (che non sono enti soggetti al patto di stabilità), per quanto attiene le spese di personale devono fare riferimento ad un “conto consolidato” di tali spese, unitamente ai Comuni dai quali sono costituite. L’Unione Tresinaro Secchia che ha la particolarità di essere costituita interamente da Comuni soggetti al patto di stabilità ha deciso per il 2010 di non incrementare la spesa di personale oltre il limite del 2009, per non incidere sulle capacità di spesa dei 4 Comuni. In particolare per quello che riguarda il piano triennale del fabbisogno del personale, si è proceduto: − al rinnovo dei contratti a tempo determinato in scadenza che erano necessari per l’erogazione dei servizi dell’Unione; − alla sostituzione con contratti a tempo determinato del personale assente con diritto alla conservazione del posto; − alla conclusione delle procedure di progressione verticale avviate nel 2009; − all’esperimento delle procedure di mobilità per l’assunzione di un Istruttore direttivo di Polizia Municipale cat. D (mese di agosto); − all’esperimento delle procedure di mobilità per l’assunzione di Agenti di Polizia municipale cat. C. Tale procedura non è andata a buon fine in quanto gli enti di appartenenza del personale ritenuto idoneo non hanno concesso l’autorizzazione alla mobilità (mesi di aprile e maggio); − all’effettuazione di un concorso pubblico per l’assunzione di Agenti di Polizia municipale cat. C. Tale concorso è stato molto impegnativo per la struttura visto che sono state ricevute oltre 300 domande di partecipazione (mesi di giugno, luglio e agosto); − all’assunzione di un’assistente sociale a tempo indeterminato, mediante scorrimento della graduatoria in corso di validità (mese di aprile); − all’indizione di una selezione interna per il conferimento dell’incarico di Dirigente del Corpo Unico di Polizia municipale (mese di giugno); 39 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 Stato di attuazione del programma - Anno 2010 − alla mobilità per interscambio di un istruttore amministrativo in entrata con un agente di polizia municipale in uscita; − all’assunzione di ulteriori unità con il profilo professionale di agente di polizia municipale in sostituzione di personale cessato per mobilità volontaria; − all’indizione di selezioni per mobilità volontaria di personale nel profilo di assistente sociale e di istruttore amministrativo; − all’assunzione, mediante scorrimento di graduatoria, di assistenti sociali in sostituzione di personale con contratto a tempo determinato in scadenza, oppure cessato per mobilità volontaria; − all’indizione di un concorso per istruttore amministrativo, svoltosi nel mese di dicembre e alla successiva assunzione della prima classificata. Un terzo capitolo riguarda la formazione che deve costituire un impegno costante nell’ambito delle politiche di sviluppo del personale ed è considerata un necessario strumento a supporto di processi innovativi e di sviluppo organizzativo. La rilevanza riconosciuta alla formazione è sintomo evidente della volontà dell’Ente di far crescere professionalmente i propri dipendenti garantendo a tutti le stesse opportunità di partecipazione. Convinzione comune è che il personale dipendente sia la principale risorsa a disposizione dell’Ente In tale ottica l’impegno costante degli ultimi anni è stato quello di poter utilizzare la formazione del personale quale leva fondamentale che deve produrre competenze ed arricchire le conoscenze professionali individuali. La formazione si inserisce, insieme alla valutazione delle prestazioni, nella realizzazione di quegli istituti contrattuali che intendono valorizzare la risorsa umana attraverso riconoscimenti distintivi quali la progressione orizzontale e la progressione verticale. L’obiettivo costante è quello di disporre di personale in grado di provvedere, con competenza e professionalità, alla realizzazione delle attività necessarie per il raggiungimento degli obiettivi dell’Ente, sia in termini di mantenimento e/o miglioramento dei livelli quali-quantitativi dei servizi ordinari, sia in termini propositivi ed innovativi riguardo alle progettualità, da introdurre nella struttura organizzativa. La formazione assume un ruolo fondamentale e complesso anche nella realizzazione del progetto di valutazione del personale non dirigente, soprattutto se si pensa alla necessità di sviluppare o approfondire le competenze dei valutatori (per facilitare la conoscenza del personale valutato e la gestione delle diverse fasi del processo di valutazione) e, 40 In ragione delle norme emanate contenute nella cosiddetta “manovra estiva” è viva la preoccupazione su come si potrà procedere alla gestione delle risorse umane dal 2011, soprattutto a causa della previsione di poter procedere alla sostituzione del personale a tempo indeterminato solamente in ragione del 20% della spesa del personale cessato. Questa previsione, oltre che essere gravemente lesiva dell’autonomia degli enti locali e di dubbia legittimità costituzionale, per gli Enti come quelli che fanno parte dell’Unione Tresinaro Secchia, con un organico snello, mette potenzialmente a rischio la gestione dei servizi. trasferiti all’Unione. Sul piano formativo si è proceduto nel corso dell’anno alle attività formative specifiche dei vari settori. In particolare è da segnalare l’invio ai corsi previsti dalla “Direttiva in materia di “criteri e sistemi di selezione per l’accesso” e per la “formazione iniziale” degli operatori di polizia locale, ai sensi della’art. 12, comma 2 della L.R.24/2003” (corsi neo-assunti) del personale della polizia municipale di categoria C assunto negli anni 2008 e 2009. I suddetti corsi organizzati dalla Scuola Interregionale di Polizia Locale delle Regioni Emilia-Romagna, Toscana e Liguria (SIPL) hanno una durata di 300 ore e si sviluppano in un percorso formativo di complessive 300 ore, articolato in 210 ore d’aula (35 giornate di 6 ore) con lezioni teoriche e pratiche, affiancate e completate da 90 ore di stage (15 giorni da 6 ore) da effettuarsi presso idonee strutture di polizia locale. Da sottolineare anche l’attivazione del corso di 32 ore previsto dal d.lgs. 81/2008 per il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza. Appare preoccupante dal punto di vista dello sviluppo delle risorse umane la Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 Stato di attuazione del programma - Anno 2010 contemporaneamente, sviluppare le capacità di auto-valutazione da parte dei valutati dei propri comportamenti professionali ed organizzativi. Nel 2010 i corsi saranno organizzati con la collaborazione di altri soggetti esterni (per la Polizia Municipale si privilegerà la Scuola regionale).prevedendo la partecipazione del personale a corsi su argomenti di carattere generale volti alla crescita professionale del personale, corsi di aggiornamento specialistico a seguito dell’introduzione di adeguamenti normativi e corsi di istruzione all’avviamento o al perfezionamento degli applicativi software. disposizione portata dal D.L. 31 maggio 2010, n° 78, convertito con modificazioni in legge 30 luglio 2010, n° 122, che prevede che dal 2011 le spese della formazione del personale siano ridotte del 50%. Questa disposizione, in un periodo nel quale l’innovazione normativa è elevata e viene reso difficoltoso l’acquisizione di nuovo personale complica ulteriormente il percorso di miglioramento professionale. Difensore Civico L’ufficio del Difensore civico, a seguito di formale accettazione da parte dell’interessata, è ricoperto fino alla naturale scadenza prevista per il mese di maggio 2010, dal professionista incaricato Avv. Mirna Marmiroli. La competenza dell’ufficio è limitata al territorio dei Comuni di Casalgrande, Rubiera e Scandiano dal momento che il Comune di Castellarano attualmente non aderisce alla convenzione. Stando alle novità introdotte dalla legge finanziaria 2010 si dovrà valutare se l’ufficio dovrà essere soppresso con lo scadere del mandato del difensore attualmente in carica. Ufficio di Segretariato Sociale L’ufficio di segretario sociale operante per gli stranieri è gestito, tramite appalto, da una Cooperativa sociale. L’ufficio eroga un servizio di segretariato sociale (ascolto, informazione, indirizzo) e di realizzazione d’interventi mirati ad un migliore inserimento nel contesto distrettuale degli stranieri immigrati, in regola con la normativa vigente sull’immigrazione straniera e in possesso di regolare permesso di soggiorno. In particolare l’Ufficio continuerà ad erogare le seguenti prestazioni: - Valutazione, in prima istanza, dei bisogni espressi dall’utente; - Informazione sui servizi erogati dalle Amministrazioni Comunali a favore dei cittadini immigrati; - Informazioni e indicazioni sui percorsi di accesso alla rete dei servizi sociosanitari - abitativi erogati nella zona sociale di Scandiano; - Consulenza ed eventuale ausilio, nella predisposizione delle pratiche amministrative relative anche ad altri Enti (Questura, Ausl, Centro per Difensore Civico Dal 20 maggio 2010, a seguito della scadenza dell'incarico dell'Avv. Mirna Marmiroli, l'Unione Tresinaro Secchia non ha più un Difensore Civico, in quanto l'articolo 2, comma 186, della legge 23 dicembre 2009, n° 191 e successive modificazioni ed integrazioni, ha disposto la soppressione di tale figura. La suddetta norma di legge dispone che "Le funzioni del difensore civico comunale possono essere attribuite, mediante apposita convenzione, al difensore civico della provincia nel cui territorio rientra il relativo comune. In tale caso il difensore civico provinciale assume la denominazione di «difensore civico territoriale» ed è competente a garantire l'imparzialità e il buon andamento della pubblica amministrazione, segnalando, anche di propria iniziativa, gli abusi, le disfunzioni, le carenze e i ritardi dell'amministrazione nei confronti dei cittadini". Ufficio di Segretariato Sociale L’attività dell’Ufficio di Segretariato sociale, gestita in appalto dalla Cooperativa sociale la Dimora d’Abramo, è regolarmente proseguita. Dai dati rassegnati dalla Dimora d'Abramo al 31 12 2010 risultano effettuati, sui quattro comuni, n. 2705 interventi, di cui 2424 con cittadini stranieri e 281 con cittadini italiani. Di questi 2705 interventi 1163 sono interventi di orientamento (1051 con cittadini stranieri e 92 con cittadini italiani) e 1562 interventi di consulenza, veri e propri percorsi che il Servizio svolge insieme ai clienti, di cui 1373 con cittadini stranieri e 189 con cittadini italiani. Per quanto riguarda i cittadini stranieri la distribuzione degli interventi effettuati è in linea con i dati dei bisogni espressi: infatti la maggior parte degli interventi ha riguardato la legislazione (85%), l’abitazione (3%), il lavoro (3%), i servizi del territorio (5%), la sanità (1%) e la scuola (3%). Su richiesta dell’Unione, a partire dal secondo trimestre 2010, il nuovo orario prevede momenti dedicati di ricevimento su appuntamento, che hanno migliorato e sviluppato i rapporti tra UIS e altri servizi, in particolare iservizi sociali, servizi demografi e ufficio relazioni con il pubblico. 41 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 Stato di attuazione del programma - Anno 2010 l’impiego, Consolati; - Eventuale realizzazione, aggiornamento e implementazione di materiale di documentazione, eventualmente tradotto in lingua straniera, da destinare all’autoconsultazione degli utenti ; - Informazione e consulenza sulla normativa vigente che disciplina la presenza di cittadini immigrati nel territorio nazionale; - Consulenza legislativa e collaborazione su progetti individuali con i servizi comunali nei Settori Sociale, Demografico, Relazioni con il Pubblico - Gestione delle attività previste nell’ambito del Nodo antenna con funzioni di sportello, di recente attivazione nella zona sociale di Scandiano, previsto nel progetto Regionale contro le discriminazioni Bilancio e Finanza Servizi finanziari Nell’ottica d’individuazione strategica riferita agli equilibri di breve e medio periodo previsionale, correlati allo scenario di attuale congiuntura economica, gli indirizzi operativi che caratterizzano l’attività di programmazione finanziaria delle risorse economiche e patrimoniali, svolta dai servizi del Comune di Scandiano preposti in staff, risultano modulati in base alla specifica sfera d’azione organizzativa, rigorosamente finalizzata alla realizzazione delle funzioni istituzionali dell’Unione trasferite dai Comuni costituenti. L’attività di pianificazione finanziaria, che costituisce essenzialmente la struttura tecnica del sistema economico, finanziario e patrimoniale dell’Unione e ne gestisce i conti, attuata secondo i dettami della normativa, della prassi e della giurisprudenza in continua evoluzione, necessita di un puntuale aggiornamento procedurale nel tempo e di una costante garanzia di assistenza contabile agli organi istituzionali ed agli uffici dell’Ente, con un particolare riguardo alla cura dei rapporti di movimentazione economica e di dati contabili con i Comuni aderenti. La gestione effettiva della contabilità dell’Unione, con gli adempimenti di elaborazione, controllo e comunicazione interni ed esterni ad essa connessa, richiede nel corso dell’esercizio finanziario la continua presenza lavorativa di coordinamento settoriale degli interventi al fine di ottenere i risultati prioritari legati all’ottimizzazione delle risorse a disposizione (sia proprie che derivanti dai trasferimenti degli organismi pubblici) e della conseguente erogazione dei servizi offerti nell’ambito del sociale e della sicurezza, secondo i principi di efficacia ed efficienza dell’azione amministrativa. Attualmente l’Unione, costituita il 3 aprile 2008 dai quattro Comuni del 42 Bilancio e Finanza Servizi finanziari I servizi finanziari del Comune di Scandiano, che gestiscono in staff l’attività di pianificazione e programmazione dell’Ente, hanno effettuato e stanno effettuando anche per l’annualità 2010 tutte le azioni d’intervento necessarie allo svolgimento corretto e puntuale delle mansioni di competenza. Da sottolineare la loro continua attenzione al coordinamento intersettoriale delle esigenze organizzative e contabili correlate al quotidiano funzionamento delle unità operative coinvolte nell’attuazione degli indirizzi e delle direttive che scaturiscono dall’ordinamento finanziario e contabile, dalla collegata legislazione in ordine alla finanza e alla contabilità locale, dallo Statuto e dalla Amministrazione dell’Unione. Tale attenzione si è concretizzata e si concretizza in particolare nell’attività di supporto nei confronti degli altri servizi dell’Unione per la redazione degli atti d’impegno di spesa e di liquidazione, e per la lettura dei dati finanziari. In tale contesto il programma dei servizi finanziari dell’Unione è orientato sostanzialmente verso l’ottenimento di una condizione funzionale di ottimizzazione e innovazione dei processi e dei ruoli. Allo stato attuale l’innovativo strumento tecnologico del mandato informatico di pagamento delle spese e di rilevazione – regolarizzazione delle entrate con firma digitale è stato ampiamente utilizzato e sono state superate gran parte delle problematiche di ordine tecnico rilevate. La partenza in effettivo delle funzionalità digitali del mandato informatico in parallelo con la continuazione della verifica cartacea degli ordinativi da parte della Tesoreria è stata effettuata nel corso dei primi mesi dell’anno 2010, successivamente, in accordo con il Tesoriere, non è stata più inviata la copia degli ordinativi stessi da parte del servizio addetto. L’archiviazione della documentazione emessa è ancora effettuata in cartaceo, Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 Stato di attuazione del programma - Anno 2010 comprensorio ceramico reggiano, presenta un assetto contabile che complessivamente ha superato la fase transitoria conseguente alla formazione ex novo della sua identità giuridica ed amministrativa, anche se non è privo di qualche aspetto pratico ancora in fase di sviluppo e collaudo gestionale. In particolare, la recente introduzione dal 17 novembre 2009 dell’innovativo strumento del mandato informatico (con l’applicazione della firma digitale) nell’ambito delle procedure di pagamento delle spese e di rilevazione e regolarizzazione delle entrate, attuata tramite l’apposito servizio fornito dall’attuale Tesoriere dell’Unione, esigerà la predisposizione di uno schema concreto di analisi e di scelta delle soluzioni tecniche più efficaci per assicurare l’eliminazione delle criticità funzionali in sede di riorganizzazione della metodologia di gestione dei nuovi profili operativi. in attesa dell’attivazione delle procedure per l’implementazione dell’apposito servizio di conservazione elettronica dei documenti informatici. Servizio economato Il Programma comprende inoltre, tramite il Servizio di Economato, gli adempimenti connessi ai procedimenti riguardanti le gare, le trattative private ed i servizi in economia per l’acquisizione di beni e servizi necessari ad assicurare il regolare svolgimento dell'attività degli Uffici e dei Servizi dell'Unione soddisfacendo così le molteplici esigenze operative ed organizzative delle strutture In tale ambito si intende rafforzare la centralizzazione dei processi di acquisizione dei beni e servizi per una maggiore razionalizzazione degli acquisti in termini di semplificazione delle attività volte all'individuazione delle forme più efficaci per ottenere condizioni vantaggiose in termini di prezzo e di qualità Viene confermato il servizio di cassa per pagamento delle spese che, per la loro natura, non possono essere effettuate presso il Tesoriere nonché l’anticipo ed il rimborso delle spese di missione e delle spese per iscrizioni a corsi e convegni sulla base dei relativi provvedimenti dirigenziali. E inoltre viene garantita la gestione dei rapporti assicurativi per la tutela dell’Unione nei confronti dei rischi derivanti dalle proprie attività e l’espletamento delle pratiche di richiesta di risarcimento Nel corso dell’ultimo trimestre sono state attivate le necessarie procedure tecnico-amministrative di avvio organizzativo dei termini progettuali relativi al futuro obiettivo strategico (che acquisirà concretezza nel prossimo esercizio finanziario) di creazione di un primo nucleo di struttura unificata dei principali Servizi aventi natura amministrativo-contabile dell’Ente, che troverà ubicazione nei locali siti al secondo piano del Palazzo storico di proprietà del Comune di Scandiano denominato “Casa Spallanzani”. Sono state puntualmente realizzate le dovute indagini di mercato al fine di ottenere le migliori offerte economiche e tecniche per l’acquisizione degli arredi d’ufficio indispensabili alla operatività della struttura stessa e sono stati in parte perfezionati i correlati affidamenti e ordini di fornitura. E’ stato parimenti pianificato un attento studio di predisposizione delle dotazioni e degli apparati elettrici ed elettronici al servizio delle postazioni di lavoro previste in rapporto alla distribuzione funzionalie degli spazi a disposizione. Servizio economato Il servizio economato ha proseguito nella propria attività finalizzata prioritariamente alla unificazione dei processi di approvvigionamento e ciò per evitare la “frammentazione” e cioè al ripetizione per la medesima tipologia di prodotto e/o servizio nel corso dell’anno delle procedure di acquisto da parte dei singoli distretti/servizi dell’Unione In tale contesto si è conseguito un duplice obiettivo : da un lato una maggiore “semplificazione “ nel senso di razionalizzazione degli acquisti/servizi e dall’altro una maggiore trasparenza nel senso di chiarezza dei rapporti interorganizzativi tra il servizio economato e i Distretti/Servizi dell’Unione Risponde agli obiettivi di razionalizzazione e semplificazione l’attivazione di un contratto unico per la manutenzione delle attrezzature di ufficio come fotocopiatrici fax e stampanti dislocati nelle varie sedi distrettuali e con il medesimo proposito è stato attivato il servizio unico di assistenza tecnica ed Help DesK per le apparecchiature informatiche installate nei diversi uffici sedi dell’Unione Altrettanto vale per la gestione unitaria delle Polizze assicurative attivate per conto dell’Unione Con la necessità di conseguire i medesimi obbiettivi sopra richiamati è stato previsto il servizio cassa economale con relativo fondo unico per soddisfare le richieste dei vari servizi dell’Unione per il pagamento di spese per le quali si 43 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 Stato di attuazione del programma - Anno 2010 Un ulteriore adempimento che coinvolgerà il servizio economato riguarderà l’impegno di tenuta dell’inventario quale obbligo previsto dal testo unico degli Enti Locali (art. 230, comma7). Sarà necessario impostare una corretta filiera di gestione patrimoniale che tenga costantemente aggiornate le scritture inventariali sia con riferimento al patrimonio proprio sia per i beni in comodato in quanto l’ ’unione è responsabile di custodia e maneggio degli stessi nei confronti degli Enti proprietari. deve provvedere immediatamente in contanti ovvero per le spese di viaggio e missioni da effettuare o effettuate da parte di amministratori e dipendenti per conto dell’Unione. Servizi informativi Nel 2009 è stata estesa la gestione informatica dell’Unione mantenendo l’appoggio infrastrutturale dei comuni di Scandiano e di Casalgrande. E’ stato avviato il processo di creazione di una infrastruttura dedicata ed autonoma di proprietà dell’Unione. In collaborazione con il comune di Scandiano: • è stata informatizzata la gestione delle presenze, • è erogato il servizio di posta elettronica dell’Unione e di alcuni applicativi specifici in uso presso la Polizia Municipale • viene erogato il servizio di help desk agli utenti. In collaborazione con il CED di Casalgrande • è stato realizzato e viene mantenuto aggiornato il sito istituzionale dell’Unione • è stata definita la rete Intranet grazie alla quale tutti i distretti dell’Unione faranno capo al nascente CED unico • è fase di completamento il sistema telefonico VoIP • si è ottenuto un finanziamento regionale in conto capitale finalizzato all’acquisto di dispositivi hardware e software per la realizzazione del 44 In adempimento all’art. 230 par. 7 D. Legs 267/2000 che prevede espressamente l’aggiornamento annuale degli inventari, il Servizio Economato (insieme con la Ragioneria) ha costituito il punto di riferimento per provvedere costantemente in modo puntuale all’attività di aggiornamento e gestione dei dati inventariali , svolgendo altresì il ruolo di interfaccia con pianificazione degli interventi e di azione di controllo nei confronti della Società incaricata per tutta l’attività relativa alla rilevazione dei beni mobili oggetto di conferimento ovvero nuove acquisizioni presso i distretti di polizia municipale di ciascun Comune nonché della sede del Servizio Sociale Associato di Via Reverberi in Scandiano Le operazioni e le attività di cui sopra si sono concretizzate con la rassegnazione da parte dalla società appaltatrice dei libri inventariali (beni mobili) aggiornati all’esercizio 2010 Servizi informativi L’attività più rappresentativa svolta dal Ced del Comune di Scandiano, con il supporto di personale professionale del Comune di Casalgrande, è rappresentata dalla consulenza software erogata a tutti gli utenti del Servizio Sociale Associato e Corpo Unico PM. Tutte le procedure attualmente in uso vengono gestite e supportate dal Ced del Comune di Scandiano, grazie anche ad una conoscenza acquisita negli anni di parte delle procedure informatiche presenti anche presso l’Ente di Scandiano. E’ stato implementata una nuova modalità di accesso all’interno delle procedure informatiche (protocollo atti amministrativi e contabilità) favorendo un autenticazione uniforme e regolarizzando tramite criteri di sicurezza la visibilità documentale, in ottemperanza e nel rispetto della privacy e di quanto stabilito dalla legge vigente D.lgs N.° 196/2003 e su conforme indirizzo dell’Amministrazione dell’Unione. Un servizio evolutivo basato su tecnologia standard è stato predisposto per interoperare con la procedura del protocollo e atti amministrativi dell’Unione. La tecnologia utilizzata anche dal Comune di Scandiano è stata adottata dall’Unione per offrire funzionalità Internet attraverso richieste HTTP, il protocollo standard con il quale client (utenti) e server (siti web) comunicano e sanno comprendersi qualunque sia l’infrastruttura, il sistema operativo o la tecnologia usata. Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 Stato di attuazione del programma - Anno 2010 CED dell’Unione. Altri obiettivi da sviluppare a partire dal 2010 sono il coordinamento dell’adesione dei Comuni ai bandi di finanziamenti, l’analisi delle tecnologie per l’abbattimento del digital divide sul territorio dell’Unione. Nel 2010 proseguirà lo studio di fattibilità per costruire una gestione informatica a livello sovracomunale. Partendo dall’attuale realtà di una struttura tecnologica dei quattro Comuni caratterizzata da diversi livelli di sviluppo e da una dotazione differenziata di applicativi l’analisi dovrà svilupparsi sulla costituzione di un’infrastruttura tecnologica del CED per la centralizzazione dei sistemi e la distribuzione delle applicazioni. Nel frattempo potranno essere individuati diversi stadi di sviluppo del progetto articolati sul rafforzamento delle collaborazioni tra le professionalità esistenti, sulla diffusione delle migliori pratiche, sull’attuazione di modalità operative e gestionali quali tele-assistenza, help desk, interventi pianificati in ogni comune, oltre ad interventi in assistenza urgente ove necessario. Altro obiettivo da perseguire è introdurre nell’Unione e nei Comuni aderenti soluzioni tecnologiche ed organizzative in grado di assicurare la pronta risposta al rapido processo di innovazione proposto dal ministero per la PA sinergicamente all’uso di best practice per il contenimento dei costi: in primis l’utilizzo di tecnologie di virtualizzazione e riuso di progetti di e-gov consolidati presso altre amministrazioni. La procedure della rilevazione presenze e assenze è stata attivata , la soluzione è completamente in piattaforma web fruibile da qualsiasi luogo decentrato, consentendo di utilizzare Internet/Intranet senza software aggiuntivi. Il software è stato implementato con ulteriori due moduli aggiuntivi che sono rispettivamente Il portale Web che consente di timbrare senza nessun tipo di dispositivo hardware e Infovision che consente la completa personalizzazione ed adattabilità dei report. E’ stato conferito mandato al Ced del Comune di Scandiano di valutare la possibilità di acquisire un Unico Sistema Informativo Integrato per i servizi Sociali, allo scopo di rendere condivise le informazioni tra i vari comuni del distretto e nel contempo integrare queste con direttive Regionali e Ministeriali. Il Ced del Comune di Scandiano ha così partecipato all’acquisizione del sistema informativo per il Servizio Sociale Associato attraverso diverse attività : ¾ Indagine di mercato svolta con la predisposizione di una serie di quesiti valsi all’individuazione della/e procedura/e ritenute idonee; ¾ Dopodiché sono stati predisposti approfondimenti ulteriori finalizzati a fornire una visione più chiara delle caratteristiche funzionali ed operative delle procedure in oggetto, per procedere poi, attraverso anche la valutazione dell’offerta economica , alla determinazione della procedura ritenuta economicamente più vantaggiosa e congrua ; ¾ La fase successiva si è articolata con una valutazione dei punti dichiarati dalle ditte partecipanti, procedendo così alla fase di valutazione finale del sistema informativo dei servizi sociali e alla persona; ¾ L’espletamento delle funzioni sopraindicate ha individuato la ditta (Softech di Bologna) procedendo così alla formalizzazione della fornitura tramite atto amministrativo. ¾ Successivamente è stato predisposto dal Ced un lettera indirizzata alle relative software house dei comuni del Distretto (Casalgrande, Rubiera, Castellarano, Baiso, Viano) affinché predispongano l’integrazione delle rispettive anagrafi comunali tramite la creazione vista/tabelle su DB che poi e attraverso la rete telematica potente e capillare di Lepida (rete a banda larga progettata dalla Regione Emilia Romagna che costituisce l’infrastruttura di collegamento tra diversi comuni per condividere servizi ed informazioni ), e tramite Web Services inoltrando le informazioni direttamente nella procedura dello Sportello Sociale. 45 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 Stato di attuazione del programma - Anno 2010 ¾ A seguire saranno svolte tutte le attività che permetteranno di avviare il progetto sopraindicato. Il CED del Comune di Scandiano eroga anche i servizi di posta elettronica sul sistema informativo per il Corpo Unico di PM, per i servizi finanziari e per l’Ufficio Personale, il Servizio Sociale Associato dell’Unione Tresinaro Secchia , questo comporta una gestione e manutenzione continua a supporto degli utenti utilizzatori. E’ stato dato mandato al Ced del Comune di Scandiano dal Dirigente del Servizio Sociale Associato di effettuare una verifica del materiale hardware, in particolare dei personal computer presenti presso il suddetto servizio, al fine di rilevare eventuali dotazioni obsolete. Pertanto il Servizio Informatico del Comune di Scandiano ha effettuato un sopralluogo nella sede SSA verificando che vi sono diversi personal computer obsoleti, si è quindi proceduto all’acquisto di 10 computer per il suddetto servizio. Nell’ultimo trimestre 2010 è stata acquisita l’infrastruttura informatica dedicata all’Unione Tresinaro Secchia . Grazie ad un contributo della Regione si è potuto in parte finanziare l’infrastruttura informatica dedicata all’Unione Tresinaro Secchia. Nell’ambito di una recente soluzione tecnologica di virtualizzazione del datacenter del Comune di Scandiano, l’infrastruttura ha potuto estendersi ulteriormente attraverso l’acquisto di nodi Fisici riservati in cui coabiteranno diversi server virtuali e una San completamente dedicate all’Unione Tresinaro Secchia . L’infrastruttura fisica è stata installata ma nel corso del 2011 si procederà ad installare e configurare l’ambiente virtuale Microsoft Hyper-V, nonchè l’installazione e la configurazione del cluster di failover, ciò consente di poter supplire senza interruzioni di servizio apprezzabili all’improvvisa rottura di uno dei nodi fisici; verrà effettuata inoltre la configurazione della SAN (cioè lo spazio di archiviazione) iSCSI, che consente di avere uno spazio di archiviazione condiviso tra i nodi fisici, passaggio essenziale per poter portare a termine la configurazione del cluster di failover. Nel proseguo verranno predisposte diverse macchine virtuali su cui confluiranno le procedure e le informazioni degli utenti relativi all’Unione Tresinaro Secchia. Il software installato, insieme all’infrastruttura presente, garantiranno massima flessibilità e permetteranno di sviluppare delle funzioni di gestione ,di controllo di storage , protezione dati , disaster recovery , e altri servizi. Le risorse informatiche dedicate all’Unione Tresinaro Secchia confluiranno 46 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 Stato di attuazione del programma - Anno 2010 centralmente in un’unica piattaforma informatica consentendo così una gestione unificata più performante ed integrata. Considerato inoltre che L’Unione Tresinaro Secchia necessita di operare su sedi geograficamente distribuite, è partito un progetto che permetterà di avere un servizio più performante per l’erogazione dei servizi Desktop tramite l’utilizzo di software . 5.1.2 PROGRAMMA N.2 - Sicurezza e Controllo del Territorio C.d.R. Descrizione C.d.R. parte corrente RETE DISTRETTUALE C201.01 CORPO UNICO P.M. C201.02 PROTEZIONE CIVILE C201.03 Previs. Iniz. Variazioni Assestato Impegnato % Imp/ass. Totale parte corrente 2.312.629,68 272.700,00 4.200,00 2.589.529,68 351.403,38 135.000,00 66.000,00 552.403,38 2.664.033,06 407.700,00 70.200,00 3.141.933,06 1.930.182,05 403.285,03 62.200,00 2.395.667,08 72,45% 98,92% 88,60% 76,25% Totale parte investimenti TOTALE PROGRAMMA 2 205.000,00 205.000,00 2.794.529,68 170.000,00 170.000,00 722.403,38 375.000,00 375.000,00 3.516.933,06 375.000,00 375.000,00 2.770.667,08 100,00% 100,00% 78,78% parte investimento RETE DISTRETTUALE C201.01 Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 Stato di attuazione del programma - Anno 2010 La percezione della sicurezza cioè la preoccupazione dei cittadini di fronte alla criminalità ed alla delinquenza sappiamo che, come in Italia ed in Europa, incide anche sulla nostra Comunità. L’attività della Polizia Municipale Tresinaro Secchia durante l’anno 2010 si è svolta nel rispetto del dettato della legge Legge n. 65/86 “ Legge Quadro sull’Ordinamento della Polizia Municipale”, consapevole del proprio ruolo e dell’importanza che il servizio svolge nell’ambito della sicurezza, nel ridurre la percezione di insicurezza cioè la preoccupazione dei cittadini di fronte alla criminalità ed alla delinquenza. La paura della criminalità ha una rilevante incidenza, le dimensioni di alcuni reati che colpiscono direttamente gli individui e le famiglie, la minaccia alla propria incolumità, il timore di perdere i propri beni costituiscono oggi paure ricorrenti e diffuse La paura della criminalità si distribuisce in modo disomogeneo tra la popolazione, variando con l’età, il sesso e la collocazione geografica: essa è più forte tra i giovanissimi, gli anziani e tra le donne. Per contrastare tali paure la Polizia Municipale ha cercato di aumentareracla la propria presenza sul territorio attraverso processi di riorganizzazione miranti a ridurre il numero o La paura della criminalità ha una rilevante incidenza, le dimensioni di alcuni reati che colpiscono direttamente gli individui e le famiglie sono aumentate dagli anni settanta e la minaccia alla propria incolumità ed il timore di perdere i propri beni costituiscono oggi paure ricorrenti e diffuse. La paura della criminalità si distribuisce in modo disomogeneo tra la popolazione, variando con l’età, il sesso e la collocazione geografica: essa è più forte tra i giovanissimi e gli anziani, tra le donne. Ma non sono solo i gravi reati ad influenzare la paura della vittimizzazione, concorrendovi anche i cosiddetti reati “morbidi”, che altro non sono che 47 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 Stato di attuazione del programma - Anno 2010 atteggiamenti di inciviltà indicanti la rottura di un ordine sociale condiviso e la perdita di controllo da parte delle comunità sul proprio territorio, con conseguente percezione di insicurezza da parte dei cittadini. La sicurezza viene citata dagli italiani come terza questione, in ordine di importanza, dopo l’occupazione e le pensioni e viene descritta come una dimensione individuale legata più al rischio di interventi negativi di forze estranee una sorta di sentimento la cui messa in pericolo non è immediatamente collegata all’altrui azione criminale . Le forme criminali che incidono maggiormente sul senso di sicurezza sono in ordine decrescente: i furti in appartamento, la criminalità organizzata, lo spaccio di droga, gli scippi, le aggressioni, le rapine, le violenze sessuali, il terrorismo ed il racket della prostituzione. Il contesto urbano è generalmente vissuto come più pericoloso e, pertanto, i cittadini richiedono più prevenzione e più visibilità delle Forze di Polizia. Naturalmente la paura di subire un reato varia al variare del tasso di criminalità della zona in cui si vive, ma non tutti i reati influenzano la paura della vittimizzazione allo stesso modo. E’ infatti la criminalità predatoria, costituita da furti e rapine, ad influenzare la paura personale mentre la grande criminalità organizzata non sembra avere una chiara relazione con tale sentimento. Le inciviltà influenzano fortemente l’insicurezza senza tener conto che esse possono anche incoraggiare a commettere reati veri e propri. Si può pertanto sintetizzare che la percezione della sicurezza viene collegato al concetto di timore per l’evento accidentale ed in tale contesto diviene fondamentale continuare nei percorsi, già avviati da tempo, inerenti politiche per la sicurezza stradale e la tutela del consumatore. E’ evidente come il cittadino si senta garantito da politiche che diminuiscano gli incidenti sulle strade e sul lavoro e che garantiscano la “qualità” del commercio e della somministrazione di alimenti e bevande. le ore del personale utilizzato in attività d’ufficio per destinarlo a servizio esterno. La Polizia Municipale consapevole che l’insicurezza è una dimensione individuale, legata più al rischio di interventi negativi di forze estranee, è una sorta di sentimento la cui messa in pericolo non è immediatamente collegata all’altrui azione criminale, per cui non sono solo i gravi reati ad influenzare la paura della vittimizzazione, concorrendovi anche i cosiddetti reati “morbidi”, che altro non sono che atteggiamenti di inciviltà indicanti la rottura di un ordine sociale condiviso e la perdita di controllo da parte delle comunità sul proprio territorio, con conseguente percezione di insicurezza da parte dei cittadini. Nel contesto urbano da molti vissuto come più pericoloso per la possibilità di essere vittima di atti di criminalità predatoria, costituita da furti e rapine, così come gli atti di inciviltà influenzano fortemente l’insicurezza senza tener conto che esse possono anche incoraggiare a commettere reati veri e propri, mentre la grande criminalità organizzata non sembra avere una chiara relazione con tale sentimento; in questo contesto i cittadini richiedono più prevenzione e più visibilità delle Forze di Polizia, pertanto l’attività della Polizia Municipale è stata indirizzata oltre a garantire un elevato tasso di presenza sul territorio ad un’attività di intervento immediato sui fenomeni di inciviltà, anche grazie all’attivazione in tutte le sue funzionalità della centrale Operativa che permette un contatto diretto con i cittadini attraverso una semplice telefonata e all’immediata attivazione delle pattuglie presenti sul territorio. Ma la percezione della sicurezza viene collegato al concetto di timore per l’evento accidentale ed in tale contesto sono stati mantenuti i percorsi, già avviati da tempo, inerenti politiche per la sicurezza stradale e la tutela del consumatore. E’ evidente come il cittadino si senta garantito da politiche che diminuiscano gli incidenti sulle strade e sul lavoro e che garantiscano la “qualità” del commercio e della somministrazione di alimenti e bevande. IL RUOLO DELLA POLIZIA MUNICIPALE La Legge n. 65/86 “ Legge Quadro sull’Ordinamento della Polizia Municipale” definisce limiti e contenuti delle competenze di pubblica sicurezza della Polizia Municipale. La Legge conferma una scelta generale e storicamente sempre rinnovata circa l’individuazione di una competenza esclusiva delle forze di Polizia dello Stato in materia di ordine pubblico e pubblica sicurezza. Alla Polizia Municipale sono affidate “funzioni ausiliarie” di pubblica sicurezza ed al riguardo è previsto un particolare procedimento per 48 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 Stato di attuazione del programma - Anno 2010 l’intervento della Polizia Municipale per “specifiche operazioni”. In assenza della richiesta e della messa a disposizione del Sindaco, la Polizia Municipale non può dunque autonomamente svolgere funzioni di pubblica sicurezza, in quanto richiesta e messa a disposizione si configurano quali conditiones iuris per il legittimo intervento della Polizia Municipale. La Legge prevede inoltre che, una volta seguito il procedimento di messa a disposizione, la Polizia Municipale possa esercitare funzioni di pubblica sicurezza sempre però “ nell’ambito delle proprie attribuzioni”. Sostanzialmente dunque l’impianto legislativo delinea un disegno organizzatorio di competenze che segue il seguente schema: Competenza esclusiva delle forze di Polizia dello Stato in materia di ordine pubblico e di pubblica sicurezza; Prefigurazione della Polizia Municipale quale polizia amministrativa, specializzata in materia di polizia locale (viabilità, traffico, regolamenti comunali, edilizia, commercio, ecc.); La sicurezza pubblica, fine ultimo di tutte le attività di polizia, è innanzi tutto garantita quando e se ogni forza di Polizia gestisce compiutamente le proprie aree di specializzazione; La sicurezza pubblica quindi è garantita, per ciò che concerne la Polizia Municipale, se la medesima assolve compiutamente e con qualità al proprio mandato istituzionale che insiste su di un sottosistema generale di sicurezza: la Polizia Locale. In Particolari contesti ed in particolari situazioni il presidio della sicurezza pubblica è garantito più efficacemente se anche la Polizia Municipale, in via ausiliaria, “collabora” con le forze della Polizia dello Stato per il mantenimento dell’ordine pubblico e della pubblica sicurezza; La qualità di pubblica sicurezza dell’operatore di Polizia Municipale è uno strumento di dotazione giuridica indispensabile affinché lo stesso possa esercitare legittimamente e compiutamente le proprie funzioni istituzionali di polizia locale; Richiesta motivata e messa a disposizione, come sopra specificato, rappresentano il presupposto senza il quale la Polizia Municipale non è abilitata ad intervenire in materia di pubblica sicurezza: sono le condizioni alle quali l’ordinamento giuridico subordina la liceità a che un organo (la Polizia Municipale) con funzioni istituzionali di Polizia amministrativa possa derogare alle proprie competenze ed intervenire in materia di ordine pubblico. Alla Polizia Municipale in tale ottica si richiede soprattutto qualità e quantità di interventi utili a presidiare i bisogni compresi in ciò che è storicamente L’attività della Polizia Municipale è stata indirizzata nel rispetto delle proprie funzioni stabilite dalla legge quadro cioè: Competenza esclusiva delle forze di Polizia dello Stato in materia di ordine pubblico e di pubblica sicurezza; Prefigurazione della Polizia Municipale quale polizia amministrativa, specializzata in materia di polizia locale (viabilità, traffico, regolamenti comunali, edilizia, commercio, ecc.); La sicurezza pubblica, fine ultimo di tutte le attività di polizia, è innanzi tutto garantita quando e se ogni forza di Polizia gestisce compiutamente le proprie aree di specializzazione; La sicurezza pubblica quindi è garantita, per ciò che concerne la Polizia Municipale, se la medesima assolve compiutamente e con qualità al proprio mandato istituzionale che insiste su di un sottosistema generale di sicurezza: la Polizia Locale. In Particolari contesti ed in particolari situazioni il presidio della sicurezza pubblica è garantito più efficacemente se anche la Polizia Municipale, in via ausiliaria, “collabora” con le forze della Polizia dello Stato per il mantenimento dell’ordine pubblico e della pubblica sicurezza; La qualità di pubblica sicurezza dell’operatore di Polizia Municipale è uno strumento di dotazione giuridica indispensabile affinché lo stesso possa esercitare legittimamente e compiutamente le proprie funzioni istituzionali di polizia locale; Richiesta motivata e messa a disposizione da parte del Sindaco rappresentano il presupposto senza il quale la Polizia Municipale non è abilitata ad intervenire in materia di pubblica sicurezza: sono le condizioni alle quali l’ordinamento giuridico subordina la liceità a che un organo (la Polizia Municipale) con funzioni istituzionali di Polizia amministrativa possa derogare alle proprie competenze ed intervenire in materia di ordine pubblico. La propria attività è stata indirizzata a qualità e quantità di interventi utili a presidiare i bisogni compresi in ciò che è storicamente definito quale contesto 49 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 Stato di attuazione del programma - Anno 2010 definito quale contesto di Polizia Locale. La realtà sociale e la situazione del vivere normale nella città ed i problemi della criminalità attuale possono far pensare ad un diverso impegno in tale direzione. Nuove aree di bisogno e di intervento crescono nella società e richiedono un’evoluzione di tutto il sistema dei Corpi di Polizia, un più compiuto presidio delle sfere di competenza propria, un ordinato e fattivo sistema di collaborazione e coordinamento, rispettoso delle qualità professionale dei singoli corpi. L’attività della Polizia Municipale si inserisce, pertanto, con chiarezza nella prevenzione della paura della vittimizzazione e nella prevenzione e repressione dei cosiddetti reati “morbidi” che come ricordavo in premessa non sono che atteggiamenti di inciviltà indicanti la rottura di un ordine sociale condiviso e la perdita di controllo da parte della comunità sul proprio territorio, con conseguente percezione di insicurezza da parte dei cittadini. di Polizia Locale, con la consapevolezza che nuove aree di bisogno e di intervento crescono nella società e richiedono un’evoluzione di tutto il sistema dei Corpi di Polizia, un più compiuto presidio delle sfere di competenza propria, un ordinato e fattivo sistema di collaborazione e coordinamento, rispettoso delle qualità professionale dei singoli corpi. IL RAPPORTO CON LA PREVENZIONE ANTICRIMINE ED IL RAPPORTO CON LE FORZE DI POLIZIA DELLO STATO Per garantire il più elevato livello di sicurezza sul territorio occorre individuare modelli operativi sempre adeguati alle mutevoli esigenze della collettività e, nel contempo, individuare percorsi di miglioramento in termini di efficacia, anche attraverso la razionalizzazione delle risorse impiegate. In tale contesto l’avvio dei servizi associati garantisce l’applicazione di questo principio. Ma un aspetto importante da considerare è quello della ricerca della migliore formula di coordinamento con le altre Forze di Polizia. La costituzione di sale operative interconnesse tra le Forze di polizia risponde essenzialmente a tale scopo in quanto si propone di raggiungere un criterio di ottimizzazione delle risorse in campo ed un reciproco e paritario scambio di informazioni relative all’attività esercitata, agli eventi gestiti, alle previsioni ottenibili dalla verifica dei dati da attuarsi attraverso una ripartizione tra le pattuglie che presidiano il territorio degli obiettivi e responsabilità negli interventi. Una reale conoscenza della dislocazione di uomini e mezzi disponibili rende possibile un’azione più puntuale e risolutiva, consente un significativo risparmio di risorse umane e rafforza la vigilanza territoriale, ampliando il raggio d’azione degli operatori nelle attività di prevenzione. Il recente accordo in materia di sicurezza urbana tra il Ministero dell’interno e la Giunta della Regione Emilia Romagna del Maggio 2001 va in questa IL RAPPORTO CON LA PREVENZIONE ANTICRIMINE ED IL RAPPORTO CON LE FORZE DI POLIZIA DELLO STATO Al fine di garantire il più elevato livello di sicurezza sul territorio sono stati analizzati modelli operativi adeguati alle mutevoli esigenze della collettività e, nel contempo, si è cercato di individuare percorsi di miglioramento in termini di efficacia, anche attraverso la razionalizzazione delle risorse impiegate. In tale contesto l’Unione dei Comandi di Polizia Municipale ha garantito l’applicazione di questo principio. In questo contesto è stata attuata una sinergia con le altre Forze di Polizia e gli organi Ispettivi nel rispetto delle specificità delle specializzazioni delle singole forze di Polizia. In questo contesto per mettere in campo una maggior massa critica sono stati organizzati servizi congiunti con obiettivi specifici, vi è stata attività di intelligence con uno scambio reciproco di informazioni e l’azione quotidiana di controllo del territorio è stata attuata in un’ottica di complementarietà e di specializzazione degli interventi, specializzando, ad esempio, la Polizia Municipale sul rilievo degli incidenti stradali, liberando le altre forze di Polizia per le attività più afferenti l’ordine pubblico e la repressione dei reati. L’attività svolta è stata ispirata alla filosofia della prossimità il cui comune denominatore è costituito da un diverso e più diretto rapporto con i cittadini, in cui la stessa attività di prevenzione non è più intesa solo come anticipazione dell’azione illecita ma anche come ogni misura sociale finalizzata a dare una risposta concreta alla domanda di sicurezza dei cittadini ed in grado di 50 L’attività della Polizia Municipale è stata mirata alla prevenzione della paura della vittimizzazione e nella prevenzione e repressione dei cosiddetti reati “morbidi” che come sopra riportato sono atteggiamenti di inciviltà indicanti la rottura di un ordine sociale condiviso e la perdita di controllo da parte della comunità sul proprio territorio, con conseguente percezione di insicurezza da parte dei cittadini. Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 Stato di attuazione del programma - Anno 2010 direzione. Tutti i modelli operativi proposti, le iniziative ed i progetti avviati sono ispirati alla filosofia della prossimità il cui comune denominatore è costituito da un diverso e più diretto rapporto con i cittadini, in essi la stessa attività di prevenzione non è più intesa solo come anticipazione dell’azione illecita ma anche come ogni misura sociale finalizzata a dare una risposta concreta alla domanda di sicurezza dei cittadini ed in grado di incidere sulla percezione della sicurezza. Si tratta quindi di continuare un percorso comune con le forze di Polizia di Stato ed in particolare con i Carabinieri al fine di realizzare un costante dialogo con la gente e per costruire insieme la migliore formula di interazione sociale avendo sempre presente la duplice finalità di garantire il livello di sicurezza più elevato e la migliore percezione della stessa. incidere sulla percezione della sicurezza. Si è trattato quindi di continuare un percorso comune con le forze di Polizia di Stato ed in particolare con i Carabinieri al fine di realizzare un costante dialogo con la gente e per costruire insieme la migliore formula di interazione sociale avendo sempre presente la duplice finalità di garantire il livello di sicurezza più elevato e la migliore percezione della stessa. La Polizia Municipale pone grande attenzione alle problematiche legate alla sicurezza del territorio e grazie alla centrale operativa e alle segnalazioni che vengono trasmesse dai vari uffici relazioni con il pubblico dei Comuni è costantemente informata sulle problematiche che emergono sul territorio dell’Unione Tresinaro Secchia. Sono stati organizzati incontri pubblici a carattere divulgativo su problematiche legate principalmente alla sicurezza stradale soprattutto nell’ambito di feste o Fiere, utilizzando stand o sale messe a disposizione, non sono ancora state effettuate indagini a campione, ricerche telefoniche o focus group, ma c’è stato e c’ è un costante monitoraggio degli elementi che creano insicurezza tra i cittadini, in prima istanza con la presenza sul territorio dei propri agenti che costituiscono il punto di contatto sulla strada, negli spazi pubblici con le istituzioni e a cui i cittadini si rivolgono non appena sono a conoscenza di elementi che vanno a minare la sicurezza pubblica. Non è stato codificato un piano della sicurezza, anche se vi è un costante adeguamento organizzativo da parte della struttura della Polizia Municipale tendente a risolvere nel minor tempo possibile le problematiche che emergono, che comunque sono tendenzialmente in aumento e continua modificazione rispecchiando i mutamenti sociali ed economici del distretto ceramico. Al momento non è ancora stato predisposto un protocollo firmato in Prefettura che codifichi le modalità e le tipologie di intervento tra le varie forze di Polizia. Per gli eventi più importanti o nelle situazioni critiche viene puntualmente convocato il Comitato Ordine Pubblico a cui la Polizia Municipale, quando richiesto, partecipa e dove vengono impartite le direttive e la suddivisione dei compito per intervenire sul problema specifico oggetto del Comitato. Il contatto costante con le altre forze di Polizia, in particolare con i Carabinieri che sono presenti sul territorio con la Tenenza dei Carabinieri e con le varie Stazioni permette di fronteggiare, rispettando gli ambiti di competenza, tutte le principali problematiche che emergono sul territorio. Emblematica di tale collaborazione è stata la gestione di eventi straordinari quali le notti bianche che vedevano la partecipazione di migliaia di persone e che potevano potenzialmente creare problemi di sicurezza ma che grazie ad un’attività importante di coordinamento e ad una presenza di pattuglie Nel contesto sopra descritto le aree di intervento individuate per il periodo 2010/2012 sono le seguenti: 1) La sicurezza e la vivibilità del territorio; 2) la sicurezza stradale o della mobilità; 3) La sicurezza e Tutela del consumatore; 4) La sicurezza del territorio; 5) Il potenziamento dei servizi di Polizia Locale 1) LA SICUREZZA E LA VIVIBILITA’ DEL TERRITORIO L’Unione dei Comuni del Tresinaro Secchia, formata rispettivamente dai Comuni di Scandiano, Casalgrande, Castellarano e Rubiera, è nata il 01/04/2008. Tra i servizi in carico all’Unione dei Comuni c’è il Corpo Unico di Polizia Locale, composto attualmente da 52 agenti. Il territorio in questione si inserisce in un tessuto sociale ed economico in forte cambiamento, in parte derivante anche dalla crisi economica che sta investendo questa area in cui il settore secondario (con particolare riferimento al distretto ceramico) ha sempre rivestito un’importanza fondamentale. Tale crisi economica potrebbe avere un forte impatto anche sul problema sicurezza: la diminuzione delle fonti di reddito potrebbe, infatti, provocare un aumento della attività criminali. Il dato del cambiamento è abbastanza visibile anche dall’andamento della popolazione, che negli ultimi anni ha registrato un aumento significativo, anche per quanto riguarda il dato dei residenti stranieri sia UE che extra. 51 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 Stato di attuazione del programma - Anno 2010 …Omissis (Tabelle e grafici)… operanti sul territorio in congruo numero hanno permesso che non si verificasse alcun problema. Sono stati fatti servzi congiunti in occasione di fatti di cronaca particolaremente gravi , che hanno visto impegnate le pattuglie della Polizia Municipale appiedate, in motocicletta e con le auto di servizio per riportare sicurezza in seguito ai fatti avvenuti. Sono inoltre state fatte attività per contrastare il fenomeno dei parcheggiatori abusivi, nonché la presenza di clandestini sul territorio. Questo territorio ha, pertanto, bisogno di intervenire sui forti processi di immigrazione, sulle profonde modificazioni nei rapporti e nelle relazioni sociali, connessi anche all’introduzione di importanti insediamenti che incidono sia su fenomeni di carattere culturale che territoriale nonchè sulla struttura urbana. I problemi più evidenti sono quelli relativi alla necessità di integrazione degli immigrati e di dare una risposta conseguente ai problemi di disagio giovanile che si manifesta sempre più con atti di bullismo, di diffusione della droga e delle tossicodipendenze, di estensione del conflitto interpersonale e generazionale (vedi allegati segnalazioni e denunce dei vari comuni sul tema). E’oramai largamente condivisa l’opinione secondo cui, per sviluppare una politica di sicurezza in un determinato territorio, occorre mettere in campo una serie di azioni integrate di prevenzione e contrasto dei fenomeni di criminalità, e che destano allarme sociale, da sviluppare attraverso un processo continuo e coordinato a vari livelli. Si tratta di intervenire secondo un progetto complessivo secondo quanto previsto dalla più importante letteratura nazionale ed internazionale in materia di sicurezza. Avendo individuato la metodologia di intervento il problema di sicurezza che si vuole affrontare è legato all’introduzione di importanti insediamenti che incidono sia su fenomeni di carattere culturale che territoriale nonchè sulla struttura urbana. I problemi più evidenti sono perciò quelli relativi: alla necessità di integrazione degli immigrati, al bisogno di dare una risposta conseguente ai problemi di disagio giovanile che si manifesta sempre più con atti di bullismo, di diffusione della droga e delle tossicodipendenze, di estensione del conflitto interpersonale e generazionale. Proprio per dare risposte coerenti con il problema occorre procedere alla realizzazione della diagnosi locale delle condizioni di sicurezza. Una politica di sicurezza urbana è efficace solo se si dispone di dati sufficientemente articolati dei fenomeni di criminalità, insicurezza, inciviltà, conflittualità, degrado fisico e sociale del territorio su cui si vuole intervenire alfine di individuare i maggiori elementi di problematicità e definire le priorità di intervento. Conoscere i fenomeni nella loro “oggettività” non risulta però sufficiente, in quanto è necessario tenere conto anche della percezione che i cittadini hanno degli stessi fenomeni. Occorre, in particolare, decodificare la domanda di sicurezza e capire in cosa si sostanzia al fine di definire le priorità per la comunità (criminalità, inciviltà, degrado sociale), identificare i luoghi interessati ai fenomeni, i soggetti coinvolti, le risorse disponibili per 52 Ridurre il disagio giovanile attraverso la promozione di attività destinate ai ragazzi e interventi strutturali mirati Nell’area dell’Unione dei Comuni del Tresinaro Secchia, negli ultimi anni, sono aumentati episodi di vandalismo, di disturbo della quiete pubblica e di conflitti intergenerazionale. Per questo motivo è stata attuata l’idea progettuale, per ogni comune, di metterete in campo, attraverso l’utilizzo di operatori specializzati, azioni sociali finalizzate a realizzare attività che stimolino e coinvolgano i giovani, in un ottica di compartecipazione sia nella creazione che nella realizzazione di queste azione. Oltre alle azioni sociali, specialmente in alcune aree verdi, sono stati realizzati interventi strutturali sia per meglio identificare gli spazi da destinare ai ragazzi, al fine di ridurre gli episodi di conflitti intergenerazionali, che per migliorare la qualità degli spazi e favorire così l’utilizzo degli aree verdi anche ad altre tipologie di utenti. Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 Stato di attuazione del programma - Anno 2010 intervenire. Il sociologo Baumann definisce le città oggi come le “discariche” su cui vanno a finire le conseguenze planetarie dei processi di globalizzazione: c’è il buco dell’ozono, ma è nelle città che non si respira. Ed è nelle città che i fenomeni trasformativi degli stili di vita, della famiglia, dell’immigrazione generano conseguenze sull’assetto urbano, con crescite spesso disordinate e di tipo “diffusivo”. Diviene però necessario costruire un linguaggio comune ed evitare il rischio di lavorare sempre in chiave “emergenziale” così come è indispensabile ragionare in una visione d’insieme in quanto trovandoci di fronte ad un problema complesso non esistono soluzioni semplici. Per questo, agitare grida o pensare a sole politiche repressive, o rifugiarsi nel permissivismo non porta ad alcun risultato. Tale processo consente di individuare le priorità, orientando le risorse pubbliche, ma anche di porre le condizioni per una trasparente individuazione del contributo che il privato può dare alla costruzione della città pubblica. La diagnosi permette poi una corretta individuazione delle quantità insediabili in maniera sostenibile per ogni ambito territoriale omogeneo, dal punto di vista urbanistico, ambientale, economico e sociale e pertanto anche da quello della sicurezza. Le diverse politiche settoriali delle Amministrazioni coinvolte, se integrate e coordinate, sono una risorsa straordinaria, per di più a costo contenuto. Il coinvolgimento della comunità nelle politiche di sicurezza può assumere diversi significati. In una fase di definizione e avvio di un programma di azioni sulla sicurezza del territorio e dei cittadini, obiettivo prioritario è quello di fondare socialmente le politiche di sicurezza attraverso l’ascolto dei diversi portatori di interessi e la mediazione degli stessi. L’Unione dei Comuni del Tresinaro Secchia, come si evince dal rendiconto di gestione del 2008, comprendente anche gli obiettivi previsti per gli anni successivi, sta cercando di dare una risposta di sicurezza specialmente attraverso il corpo unico di Polizia Municipale. Le funzioni di Polizia Municipale trasferite all’Unione e che sono gestite attraverso il Corpo Unico sono le seguenti: a) controllo della mobilità e sicurezza stradale, comprensive delle attività di polizia stradale e di rilevamento degli incidenti di concerto con le forze di polizia; b) tutela del consumatore, comprensiva delle attività di polizia amministrativa commerciale e con particolare riferimento al controllo dei prezzi ed al contrasto delle forme di commercio irregolari; 53 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 c) tutela della qualità urbana e rurale, comprensiva almeno delle attività di polizia edilizia; d) tutela della vivibilità e della sicurezza urbana, comprensiva delle attività di polizia giudiziaria; e) supporto nelle attività di controllo spettanti agli organi di vigilanza preposti alla verifica della sicurezza e regolarità del lavoro; f) controllo relativo ai tributi locali secondo quanto previsto dai regolamenti comuni dei singoli Enti associati; g) soccorso in caso di calamità, catastrofi ed altri eventi che richiedano interventi di protezione civile; h) controlli di polizia tributaria riferiti ai tributi nazionali con le modalità dell’art. 36 del D.P.R. 29/9/1973, n. 600. La gestione unitaria della Polizia Municipale è finalizzata a garantire: politiche per la promozione di un sistema integrato di sicurezza attraverso azioni volte al conseguimento di una ordinata e civile convivenza nelle città e nel territorio di riferimento, anche con riguardo alla riduzione dei fenomeni di illegalità e inciviltà diffusa; la presenza costante su tutto il territorio delle forze del Corpo Unico per la prevenzione e il controllo dei fenomeni importanti per la sicurezza della circolazione stradale, per la protezione ambientale, la tutela dei cittadini e per i bisogni emergenti; l’uniformità di comportamenti e metodologie di intervento sul territorio; il coordinamento con le altre forze pubbliche operanti sul territorio al fine di garantire la tutela e la sicurezza della popolazione. la realizzazione di un sistema di sicurezza integrato con le forze di polizia dello Stato. A maggio del 2009, al fine di garantire un servizio di maggiore qualità, è stato inaugurato, presso la centrale unica, un numero verde unico per i 4 comuni, attivo per tutti i cittadini. Come descritto precedentemente e come ribadito dagli atti promulgati dall’Amministrazione, il servizio di Polizia Municipale è si fondamentale in un ottica di sicurezza del territorio, ma non è sufficiente; deve diventare altresì un elemento integrante di un modello di sicurezza che deve coinvolgere, oltre che le FF.OO per le rispettive competenze, altre competenze in materia e i cittadini stessi. Lo stesso atto dell’Amministrazione sottolinea come sia necessario attivare, all’interno dei Comuni, anche forme di collaborazione con istituti privati e sperimentare altre forme di controllo, come ad esempio i referenti per la sicurezza, con particolare riferimento ad alcune aree in cui si stanno iniziando a sviluppare conflitti tra residenti, attività commerciali e 54 Stato di attuazione del programma - Anno 2010 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 Stato di attuazione del programma - Anno 2010 avventori dei locali. Gi interventi sul triennio 2010/2012 Si tratta di interventi di animazione degli spazi, di interventi di comunità rivolti a ridurre il fenomeno della devianza giovanile e delle problematiche ad essa connesse. Inoltre si proverà ad impattare in maniera preventiva sui conflitti tra residenti ed attività economiche attraverso l’istituzione dei referenti per la sicurezza, al fine di contrastare un fenomeno di cui si iniziano a registrare i primi sintomi. Gli obiettivi da realizzare sono i seguenti: 1. Effettuare una diagnosi dello stato della sicurezza dell’area dell’Unione dei Comuni, in quanto per raggiungere gli obiettivi successivi, è necessario disporre di dati sufficientemente articolati dei fenomeni di criminalità, insicurezza, inciviltà, conflittualità, degrado fisico e sociale del territorio su cui si vuole intervenire, al fine di individuare i maggiori elementi di problematicità e definire le priorità di intervento; Nonchè di conoscere i fenomeni non solo nella loro “oggettività” ma anche tenere conto della percezione che i cittadini hanno degli stessi fenomeni. Occorre decodificare la domanda di sicurezza e capire in cosa si sostanzia al fine di definire le priorità per la comunità ed identificare i luoghi interessati ai fenomeni, i soggetti coinvolti e le risorse disponibili per intervenire; 2. Coinvolgere il territorio nella progettazione del sistema dei servizi: individuare le priorità, orientando le risorse pubbliche, ma anche di porre le condizioni per una trasparente individuazione del contributo che il privato può dare alla costruzione della città pubblica. Permettere una corretta individuazione delle quantità insediabili in maniera sostenibile per ogni ambito territoriale omogeneo, dal punto di vista urbanistico, ambientale, economico e sociale e, pertanto, anche da quello della sicurezza. Le diverse politiche settoriali delle Amministrazioni,se integrate e coordinate, sono una risorsa straordinaria, per di più a costo contenuto. Sul tema della sicurezza a nessuno è concesso di chiamarsi fuori: vince la risorsa città, la sua organizzazione e la distribuzione equilibrata delle funzioni e dei servizi, vincono i territori ed il protagonismo dei cittadini; 3. Realizzare interventi mirati nel campo della prevenzione del disagio giovanile attraverso azioni identificate per ogni singolo comune, finalizzate a destinare spazi specifici di aggregazione all’interno dei quali, attraverso l’ausilio di operatori qualificati, i giovani possano realizzare diverse attività; 4. Affrontare il tema dei conflitti, con particolare riferimento a quelli tra 55 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 residenti ed esercizi commerciali, attraverso la sperimentazione dei referenti della sicurezza, come previsto dalla legge regionale 24/03; ♦ obiettivi specifici: Effettuare una diagnosi dello stato della sicurezza dell’Unione A) Si attiveranno più strumenti di lettura ed analisi del territorio incrociando dati: 1) reali: a) statistiche della delittuosità; b) richieste di intervento della Polizia Municipale; c) dati sull’utenza di particolari servizi; d) dati sui danneggiamenti di beni pubblici; e) concentrazione di gruppi di popolazione immigrata; f) localizzazione di servizi impattanti in aree circoscritte; g) situazioni di crisi di particolari attività economiche. 2) elementi di percezione: a) indagine campionarie, rivolte sia all’universo della popolazione che a gruppi definiti; b) focus groups; c) interviste semistrutturate ed osservatori privilegiati del territorio. In particolare si attueranno le seguenti attività: a) indagine campionaria, di tipo telefonico, con somministrazione di questionario predisposto dal nucleo organizzativo per ottenere risultati attendibili individuato in un campione di almeno 1500 casi individuati per criteri demografici (ad esempio per genere, fasce di età, professione,scolarità); b) interviste individuali face to face a testimoni privilegiati: si individueranno un numero consistente (circa 25) di stakeholders del territorio,dai quali raccogliere opinioni e proposte, attraverso colloqui individuali semistrutturati cioè su griglia predefinita ma non su questionario strutturato; c) alcuni focus group, privilegiando la presenza di soggetti diversificati (Polizia Municipale, rappresentanti delle categorie economiche e produttive, volontariato, rappresentanti degli stranieri ecc.), condotto da personale esperto, con l’obiettivo di rilevare opinioni, bisogni, priorità e disegnare una mappa della domanda di sicurezza nel territorio. Tali incontri dovranno essere funzionali a rilevare e definire spazi per possibili e successive 56 Stato di attuazione del programma - Anno 2010 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 Stato di attuazione del programma - Anno 2010 collaborazioni nell’ambito di azioni specifiche; I dati istituzionali provenienti da polizie e singoli servizi hanno una coerenza interna al servizio che li utilizza per i propri fini istituzionali, ma spesso non sono produttivi di una reale conoscenza, se non messi in relazione con altri dati di carattere non istituzionale e che provengono dagli attori della comunità locale. L’attenzione ad una raccolta sistematica di questi dati “informali” attivando canali di comunicazione costante con il territorio, diventa fondamentale per cogliere cambiamenti di clima e fenomeni emergenti (esposti, lettere,informazioni provenienti da realtà associative di territorio o da comitati di cittadini). La loro raccolta e l’ascolto del territorio diventa altresì funzionale ad alimentare un processo di partecipazione. B) analisi dei risultati emersi dalle indagini quantitative (sondaggio di opinione) e qualitative (interviste agli opinion leader e focus group) al fine di definire la fotografia del contesto emersa. Si propone di realizzare le seguenti azioni: a) realizzare un rapporto che riassuma i dati emersi dal sondaggio di opinione; b) realizzare un rapporto che riassuma i dati emersi dalle interviste agli opinion leader ed ai focus group; c) realizzare un rapporto totale che definisca il quadro emerso dagli elementi di percezione dei cittadini; d) incrociare gli elementi di percezione emerse dalle indagini con i dati reali, al fine di valutare la corrispondenza degli stessi o le eventuali divergenze; e) in base ai dati reali in possesso ipotizzare ulteriori indagini su campioni definiti di popolazione Sviluppare azioni finalizzate a costruire un sistema integrato di politiche per la sicurezza urbana in relazione ai dati emersi dall’indagine e ipotizzare un piano strategico dei servizi finalizzato a migliorare la qualità della vita 1. promozione di attività di animazione culturale in zone a rischio, come identificato nel punto successivo (parchi, piazze ecc.); 2. creazione di un sistema unico di monitoraggio al fine di cogliere rapidamente ciò che avviene sul territorio; 3. promozione e la gestione di progetti innovativi o sperimentali che vedano la partecipazione di una pluralità di soggetti, anche del mondo associativo; 4. cercare di definire un quadro di sostenibilità urbanistico- ambientali connesse alle trasformazioni in atto, al fine di individuare le politiche 57 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 Stato di attuazione del programma - Anno 2010 generali di sicurezza e gli obbiettivi pubblici da assumere nell’attuazione dei singoli interventi. Ridurre il disagio giovanile attraverso la promozione di attività destinate ai ragazzi e interventi strutturali mirati Come descritto precedentemente, nell’area dell’Unione dei Comuni del Tresinaro Secchia, negli ultimi anni, sono aumentati episodi di vandalismo, di disturbo della quiete pubblica e di conflitti intergenerazionale. Per questo motivo, l’idea progettuale prevede, per ogni comune, di metterete in campo azioni sociali finalizzate a mettere in campo, attraverso l’utilizzo di operatori specializzati, progettualità che stimolino e coinvolgano i giovani, in un ottica di compartecipazione sia nella creazione che nella realizzazione di queste azione. Oltre alle azioni sociali, specialmente in alcune aree verdi, saranno realizzati interventi strutturali sia per meglio identificare gli spazi da destinare ai ragazzi, al fine di ridurre gli episodi di conflitti intergenerazionali, che per migliorare la qualità degli spazi e favorire così l’utilizzo degli aree verdi anche ad altre tipologie di utenti. Comune di Castellarano Sicurezza non è solo repressione ma garantire a tutti di poter godere di spazi comuni. Un progetto sulla sicurezza deve essere pertanto inteso come un’azione sociale fortemente collegata alla realtà territoriale. Azione che si realizzerà attraverso il contatto degli educatori con i giovani che abitualmente frequentano la zona. Una città, se vuole diventare luogo ospitale e non spazio anonimo segnato da barriere e ghetti, non può che lavorare in questo senso e investire sul protagonismo sociale dei ragazzi. Il futuro di una città dipende da chi la abita. I parchi sono spesso protagonisti inconsapevoli di un degrado Un luogo è una frazione di spazio che porta i segni dell’esperienza vissuta dalla comunità, è il contrario dell’indifferente dello sconosciuto. È il luogo dove ci si sente “a casa propria”, dove ci si muove ad “occhi chiusi “. Dove si riconoscono gli altri e dove “si è riconosciuti”. Tutto quello che un tempo era il cortile, il quartiere, la piazza e il caseggiato. Un "non-luogo", al contrario, è uno spazio inerte, vuoto di relazioni. È "lo spazio degli altri senza la presenza degli altri", dove gli individui, estranei tra loro, indifferenti l'uno all'altro, si sfiorano e si urtano senza incontrarsi. L’attivazione del progetto “Castellarano giovani: spazi di libertà, spazi in libertà” mira a svolgere attività di carattere preventivo per il contenimento di fenomeni di piccola illegalità riqualificando e rivitalizzando la zona del parco Dei Popoli sia attraverso l’intervento urbanistico che quello sociale. Al tempo stesso l’obiettivo è attivare forme 58 Attività realizzate nel Comune di Castellarano Il progetto realizzato nel Comune di Castellarnao mirava a garantire a tutti di poter godere di spazi comuni, un progetto inteso come un’azione sociale fortemente collegata alla realtà territoriale, realizzato attraverso il contatto degli educatori con i giovani che abitualmente frequentano la zona, questo perchè i parchi sono spesso protagonisti inconsapevoli di un degrado. Il progetto aveva l’obiettivo di elaborare il concetto che un luogo è una frazione di spazio che porta i segni dell’esperienza vissuta dalla comunità, è il contrario dell’indifferente dello sconosciuto. È il luogo dove ci si sente “a casa propria”, dove ci si muove ad “occhi chiusi “. Dove si riconoscono gli altri e dove “si è riconosciuti”. Tutto quello che un tempo era il cortile, il quartiere, la piazza e il caseggiato. Un "non-luogo", al contrario, è uno spazio inerte, vuoto di relazioni. È "lo spazio degli altri senza la presenza degli altri", dove gli individui, estranei tra loro, indifferenti l'uno all'altro, si sfiorano e si urtano senza incontrarsi. L’attivazione del progetto “Castellarano giovani: spazi di libertà, spazi in libertà” è stato mirato a svolgere attività di carattere preventivo per il contenimento di fenomeni di piccola illegalità riqualificando e rivitalizzando la zona del parco Dei Popoli sia attraverso l’intervento urbanistico che quello sociale. Al tempo stesso l’obiettivo è stato attivare forme educative di convivenza e di coesione sociale nel rispetto dei principi universali. Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 Stato di attuazione del programma - Anno 2010 educative di convivenza e di coesione sociale nel rispetto dei principi universali. Un progetto di animazione con gli adolescenti, perché possa produrre risultati significativi sul territorio, ha bisogno di due elementi: alcuni “spazi di libertà” e una prospettiva di stabilità temporale. Per “spazi di libertà” si intende la possibilità che il progetto, oltre che frutto di una progettazione partecipata, sia continuamente formulato e “riplasmato” dalla contrattazione tra tutti i soggetti che ne sono protagonisti, perché risponda sempre ai bisogni percepiti dalla comunità e trovi in essa le risorse per sostenersi. Per "stabilità temporale" si intende la possibilità di un investimento prolungato nel tempo, perché promuovere il “protagonismo” dei ragazzi è un processo lento e faticoso. (G.Campagnoli, M. Marmo: Animazione giovanile, l'esperienza di Vedogiovane, Unicopli, Milano 2002) Il parco dei Popoli avrebbe tutte le caratteristiche necessarie per essere un importante luogo d’aggregazione, ma per la sua collocazione isolata e non facilmente accessibile al centro, è stato spesso oggetto di azioni vandaliche, ne ha fatto le spese l’impiantistica in generale e in particolare la struttura polivalente denominata “Casa Aperta”, nonché oasi per sventurati che si ritrovano per condividere momenti di “ ecstasy”, di stordimento con spinelli e alcolici. La collocazione di una struttura idonea alla ristorazione a servizio di tutto il parco e in particolare della struttura polivalente all’interno serve per riqualificare l’area e al contempo contrastare l’insediamento di compagnie che fanno uso di sostanze. Animare è fare prevenzione al disagio e di promozione al benessere, e insieme alle locali forze dell’ordine si compie azione di monitoraggio sulla situazione giovanile del Comune. Il progetto viene ricalibrato anno per anno per meglio adattarsi alla realtà adolescenziale che è sempre in movimento. L’idea progettuale prevede che, al fine di contrastare l’insorgere di situazioni di disagio e devianza la struttura “casa aperta” con annessa cucina aprirà tutti pomeriggi dalle 15 alle 19, a questi si devono aggiungere le serate a tema, almeno tre a settimana. L’azione prevede pertanto di realizzare azioni al fine di favorire i seguenti temi: l’integrazione sociale e culturale delle giovani generazioni, con particolare riguardo agli adolescenti a rischio di emarginazione ed esclusione sociale; partecipazione attiva dei giovani ad attività culturali e sociali del territorio; sensibilizzare i giovani verso tematiche di tipo sociale; valorizzare area verde come luogo sano di ritrovo per giovani, famiglie e Nella realizzazione di un progetto di animazione con gli adolescenti, perché possa produrre risultati significativi sul territorio, ha bisogno di due elementi: alcuni “spazi di libertà” e una prospettiva di stabilità temporale. Per “spazi di libertà” si intende la possibilità che il progetto, oltre che frutto di una progettazione partecipata, sia continuamente formulato e “riplasmato” dalla contrattazione tra tutti i soggetti che ne sono protagonisti, perché risponda sempre ai bisogni percepiti dalla comunità e trovi in essa le risorse per sostenersi. Per "stabilità temporale" si intende la possibilità di un investimento prolungato nel tempo, perché promuovere il “protagonismo” dei ragazzi è un processo lento e faticoso. (G.Campagnoli, M. Marmo: Animazione giovanile, l'esperienza di Vedogiovane, Unicopli, Milano 2002) Il parco dei Popoli ha tutte le caratteristiche necessarie per essere un importante luogo d’aggregazione, ma per la sua collocazione isolata e non facilmente accessibile al centro, è stato spesso oggetto di azioni vandaliche, ne ha fatto le spese l’impiantistica in generale e in particolare la struttura polivalente denominata “Casa Aperta”, nonché oasi per sventurati che si ritrovano per condividere momenti di “ ecstasy”, di stordimento con spinelli e alcolici. La collocazione di una struttura idonea alla ristorazione a servizio di tutto il parco e in particolare della struttura polivalente all’interno serve per riqualificare l’area e al contempo contrastare l’insediamento di compagnie che fanno uso di sostanze. L’attività di animazione svolta di fatto è servita anzhe come azione di prevenzione al disagio e di promozione al benessere, insieme al lavoro fondamentale delle locali forze dell’ordine svolto con azione di monitoraggio sulla situazione giovanile del Comune. Il progetto viene ricalibrato anno per anno per meglio adattarsi alla realtà adolescenziale che è sempre in movimento. L’idea progettuale prevede che, al fine di contrastare l’insorgere di situazioni di disagio e devianza la struttura “casa aperta” con annessa cucina è stata aperata tutti pomeriggi dalle 15 alle 19, a questi si devono aggiungere le serate a tema, almeno tre a settimana. L’azione è stato pertanto svolta al fine di favorire i seguenti temi: l’integrazione sociale e culturale delle giovani generazioni, con particolare riguardo agli adolescenti a rischio di emarginazione ed esclusione sociale; partecipazione attiva dei giovani ad attività culturali e sociali del territorio; sensibilizzare i giovani verso tematiche di tipo sociale; valorizzare area verde come luogo sano di ritrovo per giovani, famiglie e anziani 59 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 Stato di attuazione del programma - Anno 2010 anziani contrastare lo spaccio di droghe creare un osservatorio in grado di monitorare le situazioni di disagio emergente contrastare il formarsi di oasi del “danno" apertura quotidiana dello Spazio rivolto ai giovani. iniziative nel parco rivolte alle famiglie formazione operatori per attività di aggancio gruppi informali nel parco (educativa di strada specifica per l’approccio informa.) informazione attraverso serate realizzate all’interno del parco urbano dei Popoli. L’accesso è libero e si pone come obiettivi principali: • favorire processi di partecipazione responsabile, di autonomia e di identità dei giovani; • prevenire il disagio giovanile creando un luogo d’incontro e di ritrovo protetto sotto la guida di educatori e animatori; • offrire maggiori opportunità di socializzazione e di crescita in rapporto agli spazi di tempo libero, in una logica di sviluppo centrata sul coinvolgimento diretto dei ragazzi. • offrire ai ragazzi la possibilità di costruirsi le proprie “chiavi di interpretazione” della realtà per affrontare passaggi di crescita spesso molto critici. • favorire una maggiore conoscenza della propria personalità (in termini di capacità, limiti, risorse… ) valorizzando anche le differenze di genere; • promuovere opportunità di interazione tra ragazzi e incoraggiare esperienze di aggregazione spontanea; • promuovere percorsi di protagonismo in un’ottica di prevenzione di comportamenti devianti. contrastare lo spaccio di droghe creare un osservatorio in grado di monitorare le situazioni di disagio emergente contrastare il formarsi di oasi del “danno" apertura quotidiana dello Spazio rivolto ai giovani. iniziative nel parco rivolte alle famiglie formazione operatori per attività di aggancio gruppi informali nel parco (educativa di strada specifica per l’approccio informa.) informazione attraverso serate realizzate all’interno del parco urbano dei Popoli. L’accesso era libero e si poneva come obiettivi principali: • favorire processi di partecipazione responsabile, di autonomia e di identità dei giovani; • prevenire il disagio giovanile creando un luogo d’incontro e di ritrovo protetto sotto la guida di educatori e animatori; • offrire maggiori opportunità di socializzazione e di crescita in rapporto agli spazi di tempo libero, in una logica di sviluppo centrata sul coinvolgimento diretto dei ragazzi. • offrire ai ragazzi la possibilità di costruirsi le proprie “chiavi di interpretazione” della realtà per affrontare passaggi di crescita spesso molto critici. • favorire una maggiore conoscenza della propria personalità (in termini di capacità, limiti, risorse… ) valorizzando anche le differenze di genere; • promuovere opportunità di interazione tra ragazzi e incoraggiare esperienze di aggregazione spontanea; • promuovere percorsi di protagonismo in un’ottica di prevenzione di comportamenti devianti. Sulla scia delle azioni proposte in questi anni, anche in virtù dei risultati raggiunti, attraverso l’attività progettuale proposta,saranno continuate le seguenti attività: non scriverlo sui muri ma…” - laboratorio di writing su pannelli mobili per favorire le capacità espressive dei ragazzi ma contrastare il vandalismo. Balliamo sul mondo: Tecktonik, Hip Hop e BreakDance Cineforum tematici: legalità, adolescenza, affettività, droga e alcool Torneo di calcio a 5 per ragazzi minori di anni 20. Il torneo è importante per sfruttare e ridare vita a una pista polivalente ormai in disuso perché vicino a un’area isolata e mal frequentata. 60 Sulla scia delle azioni proposte in questi anni, anche in virtù dei risultati raggiunti, attraverso l’attività progettuale proposta, sono continuate le seguenti attività: non scriverlo sui muri ma…” - laboratorio di writing su pannelli mobili per favorire le capacità espressive dei ragazzi ma contrastare il vandalismo. Balliamo sul mondo: Tecktonik, Hip Hop e BreakDance Cineforum tematici: legalità, adolescenza, affettività, droga e alcool Torneo di calcio a 5 per ragazzi minori di anni 20. Il torneo è importante per sfruttare e ridare vita a una pista polivalente ormai in disuso perché vicino a un’area isolata e mal frequentata. Caccia al tesoro tematica. La caccia al tesoro è uno dei momenti clou del Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 Caccia al tesoro tematica. La caccia al tesoro è uno dei momenti clou del programma estivo. Attesa con ansia dalle famiglie è realizzata dal gruppo giovani che va dai 14 ai 18 anni, pertanto esempio di partecipazione attiva a favore di altri cittadini. Grigliata e Cocomerata: sempre in estate e sempre con l’obiettivo di animare il parco alla sera per evitare l’insorgere di compagnia devianti. La notte bianca: dalla cena alla colazione, nottata non stop all’interno della struttura con attività e giochi per ragazzi dai 14 per festeggiare la fine degli esami di licenza media. D&D: giochi di ruolo ispirati alla famosa saga di Dungeons and Dragons e del signore degli Anelli Serate a tema con : Comitato Genitori, AUSL ( sert), Forze dell’ordine. Inoltre come attività permanenti abbiamo: tornei di PES ,Musica con Rock Band, giochi di società e di gruppo. RadioWeb “ Castelradio” WEBMASTER gestione e manutenzione dei siti Per la parte investimenti invece si prevede l’allestimento all’interno del Parco dei popoli di una struttura in legno prefabbricato idonea ad ospitare una cucina attrezzata con relativi servizi igienici. Tale struttura è elemento indispensabile per la realizzazione del progetto in quando permetterebbe a tutti soggetti interessati al progetto stesso un utilizzo per ogni inziativa-azione e manifestazione posta in essere. Tale struttura potrebbe essere poi noleggiata anche ai privati cittadini che ne facciano richiesta per feste nel parco Comune di Casalgrande Nel Comune di Casalgrande è presente, ormai da alcuni anni, una compagnia molto numerosa di ragazzi che utilizzano spazi pubblici come luoghi di ritrovo. La compagnia è composta di una quarantina di ragazzi italiani, con una età dei componenti che oscilla dai 14 ai 18 anni. Nell’estate del 2007, la compagnia aveva eletto come punto di ritrovo la piazza principale del paese. Questo aveva creato dei forti problemi legati al disturbo causato da questi ragazzi, come dimostra anche la rassegna stampa; in alcuni casi si erano verificati anche alcuni episodi di vandalismo riconducibili alla loro presenza nello spazio. In particolar modo il conflitto si era venuto a creare con gli esercizi commerciali, che avvertivano da un lato un senso di insicurezza legato alla presenza dei ragazzi, dall’altro ritenevano che il loro frequentare lo spazio potesse creare disturbi alla attività commerciale, rendendo meno attrattiva Stato di attuazione del programma - Anno 2010 programma estivo. Attesa con ansia dalle famiglie è realizzata dal gruppo giovani che va dai 14 ai 18 anni, pertanto esempio di partecipazione attiva a favore di altri cittadini. Grigliata e Cocomerata: sempre in estate e sempre con l’obiettivo di animare il parco alla sera per evitare l’insorgere di compagnia devianti. La notte bianca: dalla cena alla colazione, nottata non stop all’interno della struttura con attività e giochi per ragazzi dai 14 per festeggiare la fine degli esami di licenza media. D&D: giochi di ruolo ispirati alla famosa saga di Dungeons and Dragons e del signore degli Anelli Serate a tema con : Comitato Genitori, AUSL ( sert), Forze dell’ordine. Inoltre come attività permanenti abbiamo: tornei di PES ,Musica con Rock Band, giochi di società e di gruppo. RadioWeb “ Castelradio” WEBMASTER gestione e manutenzione dei siti Per la parte investimenti invece è stata allestita all’interno del Parco dei popoli una struttura in legno prefabbricato idonea ad ospitare una cucina attrezzata con relativi servizi igienici. Tale struttura era elemento indispensabile per la realizzazione del progetto in quando ha permesso a tutti soggetti interessati al progetto stesso un utilizzo per ogni inziativa-azione e manifestazione posta in essere. Attività realizzate nel Comune di Casalgrande Nel Comune di Casalgrande è presente, ormai da alcuni anni, una compagnia molto numerosa di ragazzi che utilizzano spazi pubblici come luoghi di ritrovo. La compagnia è composta di una quarantina di ragazzi italiani, con una età dei componenti che oscilla dai 14 ai 18 anni. Nell’estate del 2007, la compagnia aveva eletto come punto di ritrovo la piazza principale del paese. Questo aveva creato dei forti problemi legati al disturbo causato da questi ragazzi, come dimostra anche la rassegna stampa; in alcuni casi si erano verificati anche alcuni episodi di vandalismo riconducibili alla loro presenza nello spazio. In particolar modo il conflitto si era venuto a creare con gli esercizi commerciali, che avvertivano da un lato un senso di insicurezza legato alla presenza dei ragazzi, dall’altro ritenevano che il loro frequentare lo spazio potesse creare disturbi alla attività commerciale, rendendo meno attrattiva l’area. Al fine di risolvere questo problema, l’Amministrazione comunale 61 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 Stato di attuazione del programma - Anno 2010 l’area. Al fine di risolvere questo problema, l’Amministrazione comunale individuava uno spazio da destinare esclusivamente a questo gruppo di ragazzi. Con questa operazione, l’Amministrazione comunale da un lato risolveva il problema legato ai conflitti e permetteva ai ragazzi di fruire di uno spazio dedicato esclusivamente a loro. I ragazzi risultavano molto contenti dell’iniziativa attivata dal Comune, tanto che si rendevano partecipi della riqualificazione dello spazio loro destinato (attività di montaggio mobili, attrezzatura, pittura dei muri etc). Inoltre, i genitori degli stessi ragazzi si costituivano in associazione allo scopo di realizzare attività di intrattenimento per gli stessi ragazzi. Vale la pena di sottolineare come questo processo sia piuttosto innovativo. Da altre esperienze precedenti e anche da una certa letteratura, risulta difficile organizzare i gruppi informali che si ritrovano sul territorio, proprio perché è la stessa caratteristica dell’informalità il legame più forte che unisce i gruppi giovanili. In questo caso, invece, grazie anche all’abilità degli operatori di strada, è stato possibile costruire un percorso strutturato con i giovani che ha prodotto grossi risultati. Purtroppo, il 31 maggio 2008 lo spazio loro destinato è stato riutilizzato dal Comune per altre attività. La preoccupazione del Comune è che i ragazzi, oltre a rimanere delusi dalla non possibilità di avere uno spazio loro, potrebbero ricominciare ad usare le piazza come luogo di ritrovo, ricreando le stesse problematiche di prima. Inoltre, sul territorio comunale, in aree ben definite, si sono verificate anche alcune problematiche legate a conflitti di territorio (sempre intergenerazionali) e ad episodi di vandalismo. Al fine di risolvere il problema dello spazio per i ragazzi, si è ipotizzato di costruire uno spazio ad hoc da collocare all’interno del parco Amarcord. Si attiverà un percorso partecipativo al fine di coinvolgere il gruppo di ragazzi nella realizzazione della struttura e nell’utilizzo successivo, da realizzarsi attraverso il coinvolgimento di operatori di strada gestiti dalle Politiche Giovanili. Al fine di evitare che il posizionamento della struttura all’interno della aerea verde crei dei conflitti con i residenti della abitazioni limitrofe all’area, si ipotizza di costruire un processo partecipativo anche con i residenti, in modo da coinvolgerli nello sviluppo della azioni. Nello specifico si ipotizza la definizione di un patto tra le parti che definisca le modalità di gestione dello spazio (orari, volume musica, serata a tema), prevedendo la possibilità di organizzare serate ad hoc che vedano la compartecipazione dei ragazzi e dei residenti, il tutto in un ottica di compartecipazione e di superamento di eventuali conflitti. Nell’area verde, inoltre, è presente un chiosco. Nel processo partecipativo si individuava uno spazio da destinare esclusivamente a questo gruppo di ragazzi. Con questa operazione, l’Amministrazione comunale da un lato risolveva il problema legato ai conflitti e permetteva ai ragazzi di fruire di uno spazio dedicato esclusivamente a loro. I ragazzi risultavano molto contenti dell’iniziativa attivata dal Comune, tanto che si rendevano partecipi della riqualificazione dello spazio loro destinato (attività di montaggio mobili, attrezzatura, pittura dei muri etc). Inoltre, i genitori degli stessi ragazzi si costituivano in associazione allo scopo di realizzare attività di intrattenimento per gli stessi ragazzi. Vale la pena di sottolineare come questo processo sia piuttosto innovativo. Da altre esperienze precedenti e anche da una certa letteratura, risulta difficile organizzare i gruppi informali che si ritrovano sul territorio, proprio perché è la stessa caratteristica dell’informalità il legame più forte che unisce i gruppi giovanili. In questo caso, invece, grazie anche all’abilità degli operatori di strada, è stato possibile costruire un percorso strutturato con i giovani che ha prodotto grossi risultati. Purtroppo, il 31 maggio 2008 lo spazio loro destinato è stato riutilizzato dal Comune per altre attività. La preoccupazione del Comune è che i ragazzi, oltre a rimanere delusi dalla non possibilità di avere uno spazio loro, potrebbero ricominciare ad usare le piazza come luogo di ritrovo, ricreando le stesse problematiche di prima. Inoltre, sul territorio comunale, in aree ben definite, si sono verificate anche alcune problematiche legate a conflitti di territorio (sempre intergenerazionali) e ad episodi di vandalismo. Al fine di risolvere il problema dello spazio per i ragazzi, si è ipotizzato di costruire uno spazio ad hoc da collocare all’interno del parco Amarcord, ma tale progetto non si è realizzato mentre è stata individuata una sala in uno stabile a lato della Scuola secondaria di primo grado (scuola media) in cui è stato attivato un percorso partecipativo al fine di coinvolgere il gruppo di ragazzi nella realizzazione della struttura e nell’utilizzo successivo, da realizzarsi attraverso il coinvolgimento di operatori di strada gestiti dalle Politiche Giovanili. 62 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 Stato di attuazione del programma - Anno 2010 prevede anche il coinvolgimento del gestore dell’esercizio. Comune di Rubiera Il Comune di Rubiera è caratterizzato da una forte e significativa presenza di giovani compresi fra i 12 e i 25 anni di età. Per questo da diversi anni l’Amministrazione Comunale promuove interventi e sperimentazioni su progetti educativi in grado di attivare una pedagogia fortemente interconnessa con il territorio attraverso specifiche iniziative ed attività. I confronti avviati e le azioni declinate nel tempo, si sono ispirate a precise tematiche: • Il concetto di comunità attraverso l’analisi della dimensione territoriale, della relazione interpersonale e della partecipazione; • La nascita di reti fra attori del territorio • Il superamento del conformismo inteso come cieca accettazione delle idee che sembrano scontate, evidenti, per acquisire un atteggiamento puntato alla conoscenza e all’apprendimento della complessità, insegnando un pensare complesso nel quale imparare a vivere nell’incertezza • La rivalutazione dell’incertezza (elemento caratterizzante la fascia di età giovanile) e l’accettazione dei conflitti quali elementi fondanti della conoscenza e della complessità • La valorizzazione degli stili cognitivi nella progettazione individualizzata dei giovani e di piccolo gruppo con l’intento di creare le condizioni favorevoli alla costruzione di una realtà significativa da condividere • Lo sviluppo di un metodo partecipativo nella pluralità dei contesti di frequentazione • Lo sviluppo di una cultura civica che favorisca la costruzione di ambienti di reciproca fiducia, per una convivenza arricchente per tutti i cittadini • il diritto fondamentale dei giovani di essere protagonisti, progettando e costruendo insieme Per attivare questa politica sul territorio ci si è avvalsi in particolare dell’associazionismo giovanile e del volontariato, che da anni collaborano con l’ente locale e conducono importanti interventi nell’ambito educativo e ricreativo, puntando all’acquisizione dell’agio per gli adulti (educatori, insegnanti, genitori, allenatori, operatori) e per i giovani, per rendere concreti i diritti della crescita e della convivenza, intrecciando relazioni nei loro diversi contesti di vita. Numerosi sono infatti i centri aggregativi presenti sul territorio comunale, costruiti sulla base di interessi ed esperienze specifiche di volontariato. Attività realizzate nel Comune di Rubiera Da diversi anni l’Amministrazione Comunale di Rubiera promuove interventi e sperimentazioni su progetti educativi, culturali e sportivi in grado di attivare una pedagogia fortemente interconnessa con il territorio. Tutte le azioni che si sono declinate nel tempo si sono ispirate alle seguenti e precise tematiche: • Il concetto di comunità attraverso l’analisi della dimensione territoriale, della relazione interpersonale e della partecipazione; • La nascita di reti fra attori del territorio • Il superamento del conformismo inteso come cieca accettazione delle idee che sembrano scontate, evidenti, per acquisire un atteggiamento puntato alla conoscenza e all’apprendimento della complessità, insegnando un pensare complesso nel quale imparare a vivere nell’incertezza • La rivalutazione dell’incertezza (elemento caratterizzante la fascia di età giovanile) e l’accettazione dei conflitti quali elementi fondanti della conoscenza e della complessità • La valorizzazione degli stili cognitivi nella progettazione individualizzata dei giovani e di piccolo gruppo con l’intento di creare le condizioni favorevoli alla costruzione di una realtà significativa da condividere • Lo sviluppo di un metodo partecipativo nella pluralità dei contesti di frequentazione • Lo sviluppo di una cultura civica che favorisca la costruzione di ambienti di reciproca fiducia, per una convivenza arricchente per tutti i cittadini • il diritto fondamentale dei giovani di essere protagonisti, progettando e costruendo insieme Un soggetto particolarmente attivo sul territorio è l’associazionismo giovanile e del volontariato, che da anni collabora con l’ente locale e conduce importanti interventi nell’ambito educativo, culturale, sportivo e ricreativo, puntando all’acquisizione dell’agio per gli adulti (educatori, insegnanti, genitori, allenatori, operatori) e per i giovani, per rendere concreti i diritti della crescita e della convivenza, intrecciando relazioni nei loro diversi contesti di vita. Questo processo è sostenuto anche dalla presenza di molti centri aggregativi presenti sul territorio comunale che sono costruiti sulla base di interessi ed esperienze spcifiche di volontariato. Le associazioni e i gruppi organizzati sono attivi nell’ambito informatico, musicale, interessati ai giochi di ruolo, in attività rivolte alla scuola, come nel 63 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 Stato di attuazione del programma - Anno 2010 Presenti associazioni e gruppi organizzati attivi nell’ambito informatico, musicale, interessati ai giochi di ruolo, impegnati nell’organizzazione dei Pionieri della Croce Rossa e nell’organizzazione Scouts Agesci. Attivo un Centro Giovani, un Centro Multimediale, un’attività di recupero scolastico e di socializzazione per la fascia 13/15 anni. Molti altri giovani sono inoltre impegnati nelle attività sportive e suddivisi fra le diverse discipline proposte all’interno degli impianti sportivi: calcio, calcetto, basket,pallamano, karatè, judo, tennis, nuoto, pallavolo, ginnastica artistica, ballo, ciclismo, atletica, grazie all’importante impegno assunto dalle associazioni/società sportive, da molti anni attivo e presente nella vita sociale del paese. Obiettivo prioritario dell’Assessorato alle Politiche Giovanili dunque, la realizzazione di azioni in rete fra i diversi soggetti. Nel corso degli ultimi anni questo obiettivo è stato perseguito sia attraverso continui confronti con le diverse associazioni e gruppi, sia attraverso la creazione di incontri ed occasioni di progettualità condivise all’interno della Sala Giovani, ambiente collocato nel centro del paese, adiacente il Parco Don Andreoli, per la creazione di condizioni utili nelle quali ricollocare le singole specificità d’intervento, ma al tempo stesso ricercare momenti di condivisione e di potenziamento delle proposte e dello stesso lavoro di rete. Nella SALA GIOVANI, struttura polivalente collocata appunto all’interno del Parco don Andreoli, connotata da proposte di tipo relazionale, musicale, informatico, culturale, trovano sede numerose attività rivolte alla fascia d’età 11/35 anni, organizzate da cooperative e associazioni giovanili presenti ed attive sul territorio comunale. Tale struttura dotata di due locali adibiti a funzioni diverse, comprende alcune postazioni informatiche ed una sala polivalente, dove si organizzano attività, incontri, eventi culturali, luogo ideale per implementare l’attività in rete fra le numerose associazioni presenti sul territorio. All’interno di locali trovano sede - il Centro Giovani “Pachamama”, rivolto alla fascia d’età 11/18 anni, funzionante due giorni la settimana (martedi’ e giovedì), con proposte pomeridiane di tipo informatico, musicale, con laboratori grafici ed attività di animazione alle quali si affiancano numerose altre attività di tipo ricreativo; - il servizio “Pianeta Educativo”, gestito dalla cooperativa Pangea, rivolto alla fascia d’età 11/16 anni, funzionante due giorni la settimana (mercoledì e venerdì) con proposte musicali e di recupero scolastico; - il Gruppo Arcana Giochi Intelligenti rivolto alla fascia 10/35 anni propositore di giochi di ruolo, da tavolo, tornei di carte, attivo tutti i lunedì sera per la durata dell’intero anno solare, promotore di tornei distribuiti nel corso dell’anno, in collegamento con altre iniziative del territorio; caso dei Pionieri della Croce Rossa, e anche in organizzazioni di incontri, come nel caso degli Scout Agesci. I centri di aggregazione costruiti per i giovani sono il Centro Giovani e il Centro Multimediale, all’interno della Biblioteca. Molti altri giovani sono inoltre impegnati nelle attività sportive e suddivisi fra le diverse discipline proposte dalle molte associazioni rubieresi, all’interno degli impianti sportivi: calcio, calcetto, basket,pallamano, karatè, judo, tennis, nuoto, pallavolo, ginnastica artistica, ballo, ciclismo, atletica, grazie all’importante impegno assunto dalle associazioni/società sportive, da molti anni attivo e presente nella vita sociale del paese. Tutti i progetti messi in campo per i giovani vedono la realizzazione di azioni in rete fra i diversi soggetti. Nel corso degli ultimi anni questo obiettivo è stato perseguito sia attraverso continui confronti con le diverse associazioni e gruppi, sia attraverso la creazione di incontri ed occasioni di progettualità condivise all’interno dell Centro Giovani, ambiente collocato nel centro del paese, adiacente il Parco Don Andreoli. 64 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 Stato di attuazione del programma - Anno 2010 - il gruppo dei Pionieri della Croce Rossa, la cui attività si rivolge alla fascia d’età 15/25 anni, interessato a progetti di volontariato nei confronti di anziani, giovani disabili e di servizi educativi, impegnato nell’elaborazione e nella realizzazione di campagne informative sulla salute dei giovani e sulla formazione alla pace, presente all’interno del centro il martedì e in determinati periodi dell’anno per l’organizzazione di eventi rivolti ai giovani adulti con dotati di diverse abilità. Oltre ai vari gruppi/associazioni citati si colloca l’Associazione Eclettica, composta da un gruppo di giovani particolarmente interessato alla musica ed all’informatica. La sua azione si rivolge prevalentemente a soggetti fra i 18 e i 30 anni. Da molti anni è attiva sul territorio ed in costante collaborazione con l’Assessorato alla Cultura per la gestione del Centro Multimediale Solelettrico. Oltre alla disponibilità offerte nel passato per corrispondere le necessità gestionali del centro, da molti anni è la promotrice della rassegna musicale “Web Nigt Cafè”, collocata nel programma delle manifestazioni estive, rivolta ad un pubblico sia giovanile che adulto. Particolarmente interessata al campo musicale, è inoltre promotrice di serate Lan-party, distribuite settimanalmente nel corso dell’anno. Un’attenzione particolare deve essere rivolta al Centro Giovani “PACHAMAMA”, inaugurato nel febbraio 2006 nel parco Don Andreoli, come luogo di promozione al benessere e di incontro per i giovani rubieresi. Si rivolge a ragazzi e ragazze di età compresa fra i 12 e 17 anni, con l’intento di sviluppare un senso di appartenenza al territorio, nuovi interessi e sollecitare nuove relazioni amicali. Numerose le attività proposte all’interno del centro: laboratori di aggiustaggio ciclomotori e biciclette, (grazie alla proficua collaborazione ed al costante impegno dell’Associazione Motoclub “Il Forte”), tornei, danza, writing, giochi di ruolo. Un diretto coinvolgimento dei ragazzi è stato realizzato attraverso l’organizzazione dei focus group all’interno delle classi della scuola secondaria di primo grado, specifico strumento di ricerca sociale, per individuare i “motori” cioè i ragazzi più propositivi, giovani ai quali offrire un ruolo attivo e trainante all’interno del centro. Parliamo di uno strumento utilizzato in accordo fra Ente Locale e Scuola, con l’obiettivo di avvicinare i giovani al senso ed al significato delle esperienze, alle istituzioni in senso lato. Oltre alle singole attività laboratoriali, il centro raccogliere e sostiene le potenzialità dei giovani, offrendo loro un luogo ospitale, caratterizzato dalle tracce dei singoli partecipanti. Un luogo nel quale incontrarsi, ma anche riconoscersi. Il centro ed i suoi operatori si presentano dunque come recettori di proposte di collaborazione da parte di soggetti o di realtà giovani e non 65 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 solo, per creare sempre nuove sinergie, per sfruttare appieno le risorse e le peculiarità del servizio, per creare nuove opportunità di crescita sul territorio. Attivi ad oggi altri progetti volti ad aumentare l’offerta del centro attraverso la creazione di un ambiente sempre più accogliente, in grado di fornire spazi musicali attrezzati, utili all’ascolto ed alle attività di tipo ricreativo e di ballo, condotte in particolare dal gruppo dei Pionieri della Croce Rossa a favore delle ragazze e dei ragazzi adulti con diverse abilità. Parliamo dunque di un impianto di filodiffusione da installare nelle due sale, dotato di mixer a più piste e di casse. Con questa strumentazione sarà possibile non solo ascoltare musica, ma soprattutto produrla, sollecitando e sostenendo l’interesse di molti giovani per i diversi generi musicali. Previsto inoltre il potenziamento della rete informatica già presente, per permettere, anche all’interno della sala giovani, l’organizzazione di Lan party. Per favorire lo scambio e la definizione di un’attività progettuale fra i diversi soggetti/associazioni giovani indicate e per determinare un forte consolidamento fra le parti, è stato necessario curare in particolare i rapporti con i singoli soggetti, individuando con gli stessi gli obiettivi e i bisogni emergenti della popolazione giovanile. L’attenzione personalizzata rivolta ai singoli da parte dell’Assessorato alle Politiche Giovanili, ha prodotto numerose e nuove tipologie di intervento, creando le condizioni per la definizione di progetti condivisi, arricchiti dalle singole specificità, proprie di ciascun gruppo. Tra i progetti condivisi si collocano - la progettazione e la realizzazione del Sito “Rubiera Giovani” - l’organizzazione della serata giovani, appuntamento estivo annuale, arricchita da momenti musicali, di promozione della salute dei giovani e dell’educazione alla pace. Il sito “RubieraGiovani.it”, la community on-line dedicata ai ragazzi rubieresi”, è stato realizzato grazie alla collaborazione fra Comune di Rubiera, la Coop.Consumatori Nordest, le Associazioni Eclettica e Arcana Giochi ed il Centro Giovani Pachamama. Il sito è rientrato nel progetto “Ragazzi…fuori!”, progetto con il quale si intendeva stimolare la creatività e l’interazione tra le diverse realtà giovanili presenti nel nostro Comune. Il sito è dotato di tutti gli strumenti che favoriscono un’informazione collaborativa e consapevole e il confronto con altri ragazzi, al fine di sviluppare interessi comuni e soprattutto conoscere le realtà associative presenti sul territorio. Per questo è stato suddiviso indicativamente in sei aree di interesse per indirizzare più velocemente l’utente verso le informazioni che 66 Stato di attuazione del programma - Anno 2010 Per favorire lo scambio e la definizione di un’attività progettuale fra i diversi soggetti/associazioni indicati e per determinare un forte consolidamento fra le parti, è stato necessario curare in particolare i rapporti con i singoli soggetti, individuando con gli stessi gli obiettivi e i bisogni emergenti della popolazione giovanile. L’attenzione personalizzata rivolta ai singoli da parte dell’Assessorato alle Politiche Giovanili, ha prodotto numerose e nuove tipologie di intervento, creando le condizioni per la definizione di progetti condivisi, arricchiti dalle singole specificità, proprie di ciascun gruppo. Tra i progetti condivisi si collocano - la progettazione e la realizzazione del Sito “Rubiera Giovani” - l’organizzazione della serata giovani, appuntamento estivo annuale, arricchita da momenti musicali, di promozione della salute dei giovani e dell’educazione alla pace. Il sito “RubieraGiovani.it”, la community on-line dedicata ai ragazzi rubieresi”, è stato realizzato grazie alla collaborazione fra Comune di Rubiera, la Coop.Consumatori Nordest, le Associazioni Eclettica e Arcana Giochi ed il Centro Giovani Pachamama. Il sito è rientrato nel progetto “Ragazzi…fuori!”, progetto con il quale si intendeva stimolare la creatività e l’interazione tra le diverse realtà giovanili presenti nel Comune. di Rubiera Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 cerca o che intende fornire : arte e cultura, volontariato, musica, sport, ambiente, tempo libero e scuola. In queste aree si collocano le presentazioni delle varie Associazioni rubieresi, il forum di discussione del sito, i blog personali degli utenti. Fornire uno strumento come questo è stato indubbiamente molto importante per i giovani, ma non solo, in quanto ha offerto la possibilità di accedere in qualsiasi momento a informazioni quotidianamente aggiornate che riguardano gli ambiti di maggiore interesse. Ha permesso inoltre di intrecciare relazioni attorno ad interessi specifici con la partecipazione ai forum o tramite i blog personali. Si tratta, insomma, di una rete virtuale che ha contribuito a migliorare la qualità della vita dei nostri giovani, dando loro occasioni di incontro e possibilità di sviluppare interessi personali. Tavolo dell’Agio Da diversi anni l’Amministrazione Comunale di Rubiera promuove interventi e sperimentazioni su progetti educativi in grado di attivare una pedagogia fortemente interconnessa con il territorio attraverso specifiche iniziative ed attività, raccogliendo nuovi segnali di disagio acuto e rischi di devianza tra adolescenti e preadolescenti. In particolare, in riferimento alla L.R. 04/12/2003 n. 24 “Disciplina della polizia amministrativa locale e promozione di un sistema integrato di sicurezza” si è sperimentata nella realizzazione di iniziative volte al conseguimento di una ordinata e civile convivenza nelle città e nel territorio regionale, anche con riferimento ai fenomeni di illegalità e inciviltà diffusa. Obiettivo primario, giungere alla costruzione di un sistema di riferimento di pensiero, al fine di operare con consapevolezza, sperimentando interventi a più livelli, all’interno di una rete di rapporti e di relazioni fra soggetti e istituzioni che si occupano di giovani, muovendosi in un contesto di complessità sociale e culturale come quello odierno, che comporta la capacità di affrontare numerosi punti deboli, situazioni conflittuali, nella consapevolezza che occorra costruire un equilibrio soddisfacente fra i bisogni di ciascuno (bambini. Preadolescenti, adolescenti, adulti), in rapporto ai tempi individuali di ciascuno, ai tempi sociali, ai tempi delle istituzioni. Questo obiettivo ha richiesto la partecipazione dell’associazionismo e del volontariato, soggetti collaboratori importanti nella conduzione di interventi nell’ambito educativo e ricreativo, per rendere concreti i diritti della crescita e della convivenza, attraverso l’intreccio di relazioni nei diversi contesti di vita. E’ stato così istituito un “Tavolo di promozione dell’agio” composto da rappresentanti dell’Amministrazione Comunale, delle associazioni sportive e sociali e dell’ordine pubblico: Stato di attuazione del programma - Anno 2010 Tavolo delll’Agio Si è sempre ritenuto utile da parte del Comunado unico di P.M. avere presente la caratterizzazione della realtà giovanile e collaborare con tutti i soggetti in rete, sia pubblici che del privato sociale, perché è grazie a questa collaborazione che si possono mettere a fuoco i nuovi segnali di disagio acuto e rischi di devianza tra adolescenti e preadolescenti. Infatti, in riferimento alla L.R. 04/12/2003 n. 24 “Disciplina della polizia amministrativa locale e promozione di un sistema integrato di sicurezza” la Polizia Locale è tenuta alla realizzazione di iniziative volte al conseguimento di una ordinata e civile convivenza nelle città e nel territorio regionale, anche con riferimento ai fenomeni di illegalità e inciviltà diffusa. Questo obiettivo ha richiesto la partecipazione dell’associazionismo e del volontariato, soggetti collaboratori importanti nella conduzione di interventi nell’ambito educativo e ricreativo, per rendere concreti i diritti della crescita e della convivenza, attraverso l’intreccio di relazioni nei diversi contesti di vita. A tal fine il Servizio, attraverso il Comandante del Distretto, partecipa al “Tavolo di promozione dell’agio”, istituito da diversi anni, così composto: • • • • Assessore alla scuola, servizi educativi Assessore alle politiche giovanili Assessore allo Sport Assessore ai Servizi Sociali 67 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 • Assessore alla scuola, servizi educativi • Assessore alle politiche giovanili • Assessore allo Sport • Assessore ai Servizi Sociali • Responsabile del Settore Istruzione, Sport, Politiche giovanili e Cultura • Associazioni Giovanili • Agente di Polizia Municipale • Carabinieri • Servizio Sociale Associato • Istituto Comprensivo di Rubiera • Associazioni Sportive • Associazioni del Volontariato Sociale • Parrocchia di Rubiera • Discoteca Gioia di Rubiera per monitorare sul territorio lo sviluppo della condizione giovanile, la raccolta dei bisogni, l’attivazione di una rete di scambi fra le diverse competenze proprie a ciascun soggetto, utili e necessarie alla definizione di interventi coordinati. Si intendeva costruire e garantire nel tempo un livello di confronto costante tra la componente politica ed il gruppo tecnico di coordinamento, a salvaguardia di una costante e precisa condivisione di obiettivi ed intenti. Il coordinamento del Tavolo è stato affidato all’Assessorato alle Politiche Giovanili, referente istituzionale degli interventi rivolti alla fascia adolescenziale e preadolescenziale sul territorio. In merito ai partecipanti del tavolo, riteniamo opportuno segnalare l’impegno della Discoteca Cenerentola/Gioia nell’organizzazione di una campagna di informazione rivolta alla popolazione giovanile, a favore di una campagna contro l’utilizzo di bevande alcoliche. Il progetto denominato “No-Alcol” è stato realizzato con la collaborazione del locale, del Gruppo Pionieri della Croce Rossa, della Polizia Stradale, per offrire ai propri clienti l’opportunità di conoscere le gravi conseguenze relative all’utilizzo incontrollato di bevande. Il contesto così descritto, particolarmente ricco di offerte e potenzialmente garante di “positivi e significativi percorsi di crescita” fra e per la popolazione giovanile, è però caratterizzato da alcuni segnali di disagio, espressi in più luoghi, da gruppi più o meno numerosi. Il disagio espresso si quantifica soprattutto in atti di vandalismo rivolti alle strutture collocate nei parchi, affiancato da atteggiamenti di sfida e di intimidazione rivolti a bambini, coetanei, adulti. 68 Stato di attuazione del programma - Anno 2010 • • • • • • • • • • Responsabile del Settore Istruzione, Sport, Politiche giovanili e Cultura Associazioni Giovanili Comandante del Distretto di Rubiera Comandante della locale stazione dei carabinieri Servizio Sociale Associato Istituto Comprensivo di Rubiera Associazioni Sportive Associazioni del Volontariato Sociale Parrocchia di Rubiera Discoteca Gioia di Rubiera. Il “Tavolo dell’agio” è uno strumento utile per monitorare sul territorio lo sviluppo della condizione giovanile, la raccolta dei bisogni, l’attivazione di una rete di scambi fra le diverse competenze proprie a ciascun soggetto, utili e necessarie alla definizione di interventi coordinati. Si intendeva costruire e garantire nel tempo un livello di confronto costante tra la componente politica ed il gruppo tecnico di coordinamento, a salvaguardia di una costante e precisa condivisione di obiettivi ed intenti. Il coordinamento del Tavolo è stato affidato all’Assessorato alle Politiche Giovanili, referente istituzionale degli interventi rivolti alla fascia adolescenziale e preadolescenziale sul territorio. Uno dei progetti predisposti dal Tavolo dell’Agio denominato “No-Alcol”, è particolarmente significativo in quanto intende contrastare l’abuso di sostanze alcoliche da parte dei giovani, fenomeno che negli ultimi anni ha assunto una particolare criticità, Protagonisti quest’anno sono stati i giovani rubieresi, affiancati dai docenti della loro scuola di appartenenza ed una fattiva sinergia con la Polizia stradale e il coinvolgimento degli stessi esercizi commerciali rubieresi. Si tratta di un percorso complesso che ha necessitato e necessita di azioni di monitoraggio periodico, monitoraggio che trova nel Tavolo del’Agio lo strumento più importante per ricercare insieme soluzioni e costruire nuovi e significativi momenti di integrazione in gruppi allargati. Con gli interventi progettuali realizzati si è inteso creare condizioni di rassicurazione sociale, intervenendo con, ed attraverso, la comunità ristretta (i singoli servizi) e la comunità allargata (i giovani in genere e le loro associazioni). Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 Stato di attuazione del programma - Anno 2010 Atteggiamenti in alcuni casi a cui si somma l’utilizzo di sostanze o di bevande alcoliche. Alcuni di questi gruppi sono stati monitorati nella loro “attività” attraverso il servizio sociale che lavora in stretta collaborazione con l’Assessorato all’Istruzione e alle Politiche Giovanili, il centro Giovani (servizio comunale) e il servizio Pianeta Educativo, convenzionato con l’Ente Locale ed attivo protagonista nella conduzione di un’azione preventiva. Le segnalazioni relative ai comportamenti devianti ci vengono inviate dalle società sportive, dai cittadini, dalla Scuola, a testimonianza di azioni diffuse in luoghi e circostanze differenti. I gruppi sono composti da ragazzi compresi tra i 12 e i 18 anni, di diversa provenienza e appartenenza a gruppi socioculturali. Li accomuna il bisogno di affermare il proprio “esserci” attraverso l’assunzione di atti spregiudicati e prevaricatori, nel massimo diniego di norme civili di comportamento. Ci segnalano il “loro disagio” e forse il “loro desiderio di essere ascolti”. Oltre alle azioni di repressione e di richiamo attraverso i canali opportuni, è stato sperimentato un percorso di prevenzione, individuando 4 casi limite, particolarmente vicini alla devianza, nei confronti dei quali è stato applicato un intervento in rete fra servizi. Parliamo in particolare della collaborazione costruita fra Assessorato alle Pubblica Istruzione e Politiche Giovani, il Servizio Sociale, la Cooperativa Pangea, la Scuola, il Centro Giovani, alcune Associazioni giovanili, e le rispettive famiglie. Un percorso complesso, necessitante di azioni di monitoraggio periodico, per creare consapevolezze nei genitori, per mettere a fuoco i segnali di disagio inviati dai singoli figli, per ricercare insieme soluzioni e costruire nuovi e significativi momenti di integrazione in gruppi allargati. Si è inteso offrire a questi quattro giovani un’opportunità di vita costruttiva, segnata non solo ed unicamente dai soliti rimproveri o richiami, ma anche da esperienze significative, sostenute da valori e da scelte condivise, in una logica di confronto costante con adulti positivi e compagni interessanti. Con gli interventi progettuali qui proposti intendiamo creare condizioni di rassicurazione sociale, intervenendo con, ed attraverso, la comunità ristretta (i singoli servizi) e la comunità allargata ( i giovani in genere). Per ogni ragazzo/a verrà definito un progetto di inserimento individualizzato, basato sui suoi interessi, le sue attese, le sue paure, coinvolgendo i gestori dei diversi servizi interessati e le singole famiglie. Un monitoraggio dunque costante e mirato, relative alle singole tappe di inserimento, capace di garantire l’analisi delle variabili incontrate e definire la messa a punto del progetto stesso. E’ emersa anche l’importanza di includere ragazzi provenienti da altri mondi e culture. Solo con il coinvolgimento dei ragazzi, attraverso l’utilizzo di operatori sociali che già operano con le compagnie, in attività specifiche, si può favorire l’integrazione e si possono ridurre gli episodi di conflittualità, che a volte sono uniti a dipendenze. Dal punto di vista strutturale, invece, nelle aree verdi, sono stati realizzati interventi legati al miglioramento dell’arredo urbano, all’illuminazione e alla manutenzione del verde. 69 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 Stato di attuazione del programma - Anno 2010 L’intervento cercherà di prevenire una situazione connessa al quadro che si è creato nelle due aree oggetto di intervento ed in particolare si è registrata una escalation di episodi collegati a fenomeni di devianza minorile, con particolare riferimento a atti vandalici, danneggiamenti e piccoli furti. Ovviamente, questi fenomeni hanno influito anche sulla convivenza di questi ragazzi sul territorio, causando l’aumento di episodi di conflitti di carattere intergenerazionali, sfociati anche in episodi di aggressioni verbali nei confronti da parte dei ragazzi nei confronti dei cittadini. Le aree maggiormente critiche sono individuabili nelle aree verdi don Andreolo, un parco ubicato a ridosso di alcune quartieri popolari, via Ariosto, un area verde a ridosso di due scuole e in via Muri. I gruppi di ragazzi che frequentano questi spazi, dell’età compresa tra i 13 e i 17 anni, sono stati già contattati da alcuni operatori del Comune, ma non si sono dimostrati disponibili ne a partecipare alle attività proposte ne a confrontarsi per affrontare il problema legato agli episodi vandalici. In alcune strutture scolastiche sono stati ravvisati anche episodi di bullismo, che sono scaturiti in un episodio di aggressione ai danni di un ragazzo in una scuola media. Alcuni problemi sono stati rilevati anche per quanto concerne l’inclusione degli stranieri. Scopo dell’attività progettuale è pertanto coinvolgere questi ragazzi, attraverso l’utilizzo di operatori sociali che già operano con le compagnie, in attività specifiche, favorendo così l’integrazione e riducendo gli episodi di conflittualità. Dal punto di vista strutturale, invece, nelle aree verdi sopra indicate, saranno realizzati interventi legati al miglioramento dell’arredo urbano, di potenziamento dell’illuminazione e di manutenzione straordinaria del verde. Cittadinanza attiva Ruolo strategico per superare le barriere generazionali e perseguire una progressiva attivazione delle competenze e delle risorse locali, rinsaldando e generando nuove reti di rapporti, è legato ai progetti di Cittadinanza Attiva. A Rubiera è consolidato un gruppo di coordinamento tra le associazioni di Volontariato, Diamoci una mano, che riunisce associazioni di volontariato culturale, sociale e sanitario, organizzando progetti anche complessi su diversi piani: dall’organizzazione di eventi e appuntamenti per la vita del paese (Gli ori della terra reggiana) a veri e propri servizi (Playpark, Skyzzo). L’Amminsitrazione Comunale ha poi promosso la nascita del gruppo Vecchi e nuovi rubieresi, composto da cittadini “storici” e da immigrati di diverse 70 Cittadinanza attiva Afiancate a queste attività, affinché tutta la Comunità in tutte le sue articolazioni si senta responsabile nel promuovere l’Agio, importanti sono stati gli interventi dell’Amministrazione comunale legati ai progetti di Cittadinanza Attiva. A Rubiera è consolidato un gruppo di coordinamento tra le associazioni di Volontariato, Diamoci una mano, che riunisce associazioni di volontariato culturale, sociale e sanitario, organizzando progetti anche complessi su diversi piani: dall’organizzazione di eventi e appuntamenti per la vita del paese (Gli ori della terra reggiana) a veri e propri servizi (Playpark, Skyzzo). L’Amminsitrazione Comunale ha poi promosso la nascita del gruppo Vecchi e nuovi rubieresi, composto da cittadini “storici” e da immigrati di diverse nazionalità, che si fa promotore di scambi di esperienze e di coordinamento per iniziative legate all’integrazione tutte concentrate sul protagonismo dei soggetti partecipanti. L’ambizione è, in collaborazione anche con associazioni Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 Stato di attuazione del programma - Anno 2010 nazionalità, che si fa promotore di scambi di esperienze e di coordinamento per iniziative legate all’integrazione tutte concentrate sul protagonismo dei soggetti partecipanti. L’ambizione è, in collaborazione anche con associazioni generazionalmente diverse come Auser, favorire il massimo protagonismo dei giovani, anche attraverso il nuovo strumento della Carta Giovani recentemente attivato in un network provinciale. Il progetto Giovani protagonisti prevederà dunque una prima fase di screening dei gruppi informali e dei gruppi che già partecipano ai progetti, per individuare degli opinion leader da motivare sul progetto, che porterà all’attivazione di tre filoni: 1) Cool idea – idee fresche: un ciclo di incontri volti a favorire la circolazione delle competenze, trasformando i ragazzi in relatori per incontri anche intergenerazionali in cui possano trasmettere le proprie esperienze. Dall’informatica, all’arte e alla cultura, alle lingue, ai temi particolarmente affrontati nei loro studi, alle proprie competenze anche sportive: tutti contenuti che potranno essere frutto di trasmissione a coetanei e non solo. Si tratterà di incontri inseriti anche nei tradizionali appuntamenti di approfondimento della vita del paese. Per un giorno, i giovani in cattedra. 2) Adotta il tuo quartiere - un’occasione per approfondire il legame dei giovani con il territorio e con la sua cura. I giovani saranno chiamati ad attività di monitoring del proprio quartiere, affiancati nella trasmissione delle competenze anche dai volontari di Auser, fino all’organizzazione delle domeniche verdi dove la cura si tradurrà anche in vera e propria attività di intervento e la collaborazione tra Assessorati in merito alla sicurezza coinvolgerà anche l’Assessorato all’ambiente. Da questo punto di vista la sicurezza si coniuga anche con la necessità di mettere in campo processi tesi al miglioramento continuo della vivibilità del territorio dove i giovani sono parte di gruppi intergenerazionali con compiti di cura del proprio paese ed attività tese a promuovere vivibilità e coesione sociale. E’ questo un processo da costruire in progress, molto innovativo, che ha le caratteristiche di ricerca-azione. 3) Leva giovanile - L’entrata a regime della Carta Giovani segnerà l’attivazione di volontariato giovanile attraverso diversi settori strategici della vita dell’amministrazione, da quello culturale (Biblioteca, Teatro) a quello educativo. Le ore di attività volontaristica si tradurranno in alcuni riconoscimenti (ingressi omaggio, sconti) pensati soprattutto per attrarre coloro che oggi sono lontani dalle associazioni già attive. generazionalmente diverse come Auser, favorire il massimo protagonismo dei giovani, anche attraverso il nuovo strumento della Carta Giovani recentemente attivato in un network provinciale. Il progetto Giovani protagonisti dopo una prima fase di screening dei gruppi informali e dei gruppi che già partecipano ai progetti, ha individuato degli opinion leader da motivare sul progetto, che ha portato all’attivazione di un protagonismo attivo da parte dei giovani nei confronti della Comunità nella quale vivono, progetti di cui i più significativi sono: Comune di Scandiano 1)Cool idea – idee fresche: un ciclo di incontri volti a favorire la circolazione delle competenze, trasformando i ragazzi in relatori per incontri anche intergenerazionali in cui hanno potuto trasmettere le proprie esperienze. Dall’informatica, all’arte e alla cultura, alle lingue, ai temi particolarmente affrontati nei loro studi, alle proprie competenze anche sportive: tutti contenuti che sono stati frutto di trasmissione a coetanei e non solo. Si è trattato di incontri inseriti anche nei tradizionali appuntamenti di approfondimento della vita del paese. Per un giorno, i giovani in cattedra. 2) Leva giovanile - L’entrata a regime della Carta Giovani, progetto a valenza provinciale, ha segnato l’attivazione di volontariato giovanile attraverso diversi settori strategici della vita dell’amministrazione, da quello culturale (Biblioteca, Teatro) a quello educativo. Le ore di attività volontaristica si sono tradotte in alcuni riconoscimenti (ingressi omaggio, sconti) pensati soprattutto per attrarre coloro che oggi sono lontani dalle associazioni già attive. Concludendo, si ritiene che l’attività della P.M.. orientata ad azioni di prevenzione per la sicurezza, non è disgiunta dalle azioni degli altri protagonisti che operano per il benessere e la sicurezza della Comunità. Attività realizzate nel Comune di Scandiano Vivere e lavorare in una città sicura è un diritto di tutti; per questa ragione l’Amministrazione Comunale persegue l’obiettivo di fondo di garantire, nell’ambito delle proprie prerogative, i livelli di sicurezza dei cittadini 71 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 Stato di attuazione del programma - Anno 2010 Vivere e lavorare in una città sicura è un diritto di tutti; per questa ragione l’Amministrazione Comunale persegue l’obiettivo di fondo di garantire, nell’ambito delle proprie prerogative, i livelli di sicurezza dei cittadini mettendo in campo ogni azione di contrasto ai fenomeni di illegalità, migliorando i livelli di presidio del territorio da parte della Polizia Municipale, con l’impegno ad assicurare un maggiore coordinamento delle politiche di sicurezza, con azioni di educazione alla legalità soprattutto rivolte ai giovani, con azioni di contrasto alla marginalità sociale e con progetti di riqualificazione urbana che sottraggano all’abbandono le aree urbane e favoriscono il controllo del territorio anche da parte dei cittadini. La sicurezza è una problematica complessa e che interessa, nella sua complessità, progetti e azioni relativi ai diversi settori dell’Amministrazione: le politiche sociali e della integrazione, le politiche scolastiche ed educative, i lavori pubblici e l’urbanistica, l’ambiente ed altri ancora. L’insicurezza, il sentimento di abbandono e la violenza compromettono gravemente e durevolmente lo sviluppo ed il rinnovamento della città. La sfida è di garantire i livelli di sicurezza dei cittadini e, più complessivamente, della città. L’impegno per la sicurezza è quindi prioritario per consolidare e potenziare i livelli di vivibilità della città e la realtà di Scandiano quale città di libertà, di diritti, di sicurezza. mettendo in campo ogni azione di contrasto ai fenomeni di illegalità, migliorando i livelli di presidio del territorio da parte della Polizia Municipale, con l’impegno ad assicurare un maggiore coordinamento delle politiche di sicurezza, con azioni di educazione alla legalità soprattutto rivolte ai giovani, con azioni di contrasto alla marginalità sociale e con progetti di riqualificazione urbana che sottraggano all’abbandono le aree urbane e favoriscono il controllo del territorio anche da parte dei cittadini. La sicurezza è una problematica complessa e che interessa, nella sua complessità, progetti e azioni relativi ai diversi settori dell’Amministrazione: le politiche sociali e della integrazione, le politiche scolastiche ed educative, i lavori pubblici e l’urbanistica, l’ambiente ed altri ancora. L’insicurezza, il sentimento di abbandono e la violenza compromettono gravemente e durevolmente lo sviluppo ed il rinnovamento della città. La sfida è di garantire i livelli di sicurezza dei cittadini e, più complessivamente, della città. L’impegno per la sicurezza è quindi prioritario per consolidare e potenziare i livelli di vivibilità della città e la realtà di Scandiano quale città di libertà, di diritti, di sicurezza. • Si prevede un rafforzamento della presenza della Polizia Municipale sul territorio comunale anche alla luce dell’esperienza ormai annuale dei servizi gestiti in Unione. In tale direzione verrà in particolare riorganizzata l’attività del NUSPI (Nucleo Anti Infortunistica) al fine da un lato di mantenerne la funzionalità, ma dall’altro e nel contempo di ottimizzare il servizio nelle modalità e nei tempi permettendo così di utilizzare 4/5 unità di personale prevalentemente sul territorio del Comune di Scandiano per i compiti e le attività svolte dal distretto comunale della Polizia Municipale. Ciò permetterà di consolidare ulteriormente la presenza sul territorio comunale della PM con una sua maggiore visibilità al fine sia dell’effettivo maggior controllo del territorio che del conseguente aumento del senso di sicurezza dei cittadini. • Dopo la sua condivisione con le associazioni di categoria e con le istituzioni competenti ed interessate è stata emanata l’ ordinanza sindacale n. 244 del 21/12/2009. Ad essa si darà attuazione. Ordinanza che, utilizzando i nuovi poteri conferiti al Sindaco dalle recenti normative sulla sicurezza, ha la finalità di prevenire e/o arginare comportamenti e attività contrari alla sicurezza, all’incolumità e al decoro pubblici. 72 • E’ stata pertanto rafforzata la presenza della Polizia Municipale sul territorio comunale anche alla luce dell’esperienza ormai annuale dei servizi gestiti in Unione. In tale direzione è stata in particolare riorganizzata l’attività del NUSPI (Nucleo Anti Infortunistica) al fine da un lato di mantenerne la funzionalità, ma dall’altro e nel contempo di ottimizzare il servizio nelle modalità e nei tempi permettendo così di utilizzare 4/5 turni della pattuglia in servizio prevalentemente sul territorio del Comune di Scandiano per i compiti e le attività svolte dal distretto comunale della Polizia Municipale. Ciò ha permesso di consolidare ulteriormente la presenza sul territorio comunale della PM con una sua maggiore visibilità al fine sia dell’effettivo maggior controllo del territorio che del conseguente aumento del senso di sicurezza dei cittadini. • Dopo la sua condivisione con le associazioni di categoria e con le istituzioni competenti ed interessate è stata emanata l’ ordinanza sindacale n. 244 del 21/12/2009. Ad essa si è dato attuazione. Ordinanza che, utilizzando i nuovi poteri conferiti al Sindaco dalle recenti normative sulla sicurezza, ha la finalità di prevenire e/o arginare comportamenti e attività contrari alla sicurezza, all’incolumità e al decoro pubblici. Comportamenti (quali bivacchi e campeggi abusivi, accattonaggio in particolare con minori, abusivismi, abbandono dei rifiuti e imbrattamento degli edifici….) che seppur di minor rilievo di pericolosità se lasciati a se Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 Comportamenti (quali bivacchi e campeggi abusivi, accattonaggio in particolare con minori, abusivismi, abbandono dei rifiuti e imbrattamento degli edifici….) che seppur di minor rilievo di pericolosità se lasciati a se stessi possono contribuire sia al degrado del territorio sia conseguentemente al senso di insicurezza dei cittadini che possono sentirsi in pericolo ovvero resi estranei ai luoghi della comunità altrimenti loro familiari. Come noto infatti l’insicurezza si alimenta soprattutto di piccole devianze, piccoli reati, piccole illegalità. Piccole ma diffuse e vicino a noi “dovunque”. Per questo la micro devianza genera insicurezza anche al di là della probabilità che ci colpisca direttamente: ma perché incombe e in questo modo viola la nostra esigenza di tutela personale e la nostra riservatezza. Per la stessa ragione l’insicurezza supera la cerchia personale e familiare e si trasferisce al nostro ambiente di vita: quartiere, paese, città. E’ in questa direzione che con una finalità preventiva e dissuasiva vuole intervenire l’ordinanza. • Sul tema del disagio giovanile e dei comportamenti devianti dei minori il comune di Scandiano è caratterizzato da un tessuto sociale che risente di fenomeni di integrazione di comunità diverse nel tessuto locale con le difficoltà che ciò comporta in relazione alla presenza di una nuova tipicità familiare che, a differenza delle famiglie scandianesi, vede la presenza di molti ragazzi giovani. Per questo da diversi anni l’Amministrazione Comunale promuove interventi e sperimentazioni su progetti educativi in grado di attivare una pedagogia fortemente interconnessa con il territorio attraverso specifiche iniziative ed attività. Sicurezza non è solo repressione ma garantire a tutti di poter godere di spazi comuni. Un progetto sulla sicurezza deve essere pertanto inteso come un’azione sociale fortemente collegata alla realtà territoriale. Azione che si realizzerà attraverso il contatto degli educatori con i giovani. Una città, se vuole diventare luogo ospitale e non spazio anonimo segnato da barriere e ghetti, non può che lavorare in questo senso e investire sul protagonismo sociale dei ragazzi. Negli ultimi anni, a titolo esemplificativo, l’area intorno alla zona sportiva e al palazzetto dello sport è stata interessata da fenomeni di disagio giovanile, scaturiti in episodi di atti vandalici e episodi di conflitti. L’area è frequentata da compagnie, dai 13 ai 17 anni, che creano alcune problematiche. L’idea da realizzare prevede di coinvolgere questi ragazzi, attraverso l’operato di mediatori-operatori, in attività che si sviluppano all’interno del nuovo centro giovanile di via Diaz a Scandiano (che su queste tematiche deve svolgere un ruolo centrale unitamente al lavoro sul disagi Stato di attuazione del programma - Anno 2010 stessi possono contribuire sia al degrado del territorio sia conseguentemente al senso di insicurezza dei cittadini che possono sentirsi in pericolo ovvero resi estranei ai luoghi della comunità altrimenti loro familiari. Come noto infatti l’insicurezza si alimenta soprattutto di piccole devianze, piccoli reati, piccole illegalità. Piccole ma diffuse e vicino a noi “dovunque”. Per questo la micro devianza genera insicurezza anche al di là della probabilità che ci colpisca direttamente: ma perché incombe e in questo modo viola la nostra esigenza di tutela personale e la nostra riservatezza. Per la stessa ragione l’insicurezza supera la cerchia personale e familiare e si trasferisce al nostro ambiente di vita: quartiere, paese, città. E’ in questa direzione che con una finalità preventiva e dissuasiva è stata data attuazione all’ordinanza. • Sul tema del disagio giovanile e dei comportamenti devianti dei minori il comune di Scandiano è caratterizzato da un tessuto sociale che risente di fenomeni di integrazione di comunità diverse nel tessuto locale con le difficoltà che ciò comporta in relazione alla presenza di una nuova tipicità familiare che, a differenza delle famiglie scandianesi, vede la presenza di molti ragazzi giovani. Per questo da diversi anni l’Amministrazione Comunale promuove interventi e sperimentazioni su progetti educativi in grado di attivare una pedagogia fortemente interconnessa con il territorio attraverso specifiche iniziative ed attività. Sicurezza non è solo repressione ma garantire a tutti di poter godere di spazi comuni. Un progetto sulla sicurezza deve essere pertanto inteso come un’azione sociale fortemente collegata alla realtà territoriale. Azione che si è realizzato attraverso il contatto degli educatori con i giovani. Una città, se vuole diventare luogo ospitale e non spazio anonimo segnato da barriere e ghetti, non può che lavorare in questo senso e investire sul protagonismo sociale dei ragazzi. Negli ultimi anni, a titolo esemplificativo, l’area intorno alla zona sportiva e al palazzetto dello sport è stata interessata da fenomeni di disagio giovanile, scaturiti in episodi di atti vandalici e episodi di conflitti. L’area è frequentata da compagnie, dai 13 ai 17 anni, che creano alcune problematiche. Sono stati coinvolti questi ragazzi, attraverso l’operato di mediatorioperatori, in attività che si sono sviluppate all’interno del nuovo centro giovanile di via Diaz a Scandiano (che su queste tematiche sta svolgendo un ruolo centrale unitamente al lavoro sul disagi giovanile). In questo modo, i ragazzi hanno potuto svolgere delle attività seguiti direttamente dagli operatori. Le attività da svolgere all’interno del centro giovanile sono state valutate insieme ai ragazzi stessi, in modo da favorire il 73 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 giovanile). In questo modo, i ragazzi potranno svolgere delle attività seguiti direttamente dagli operatori. Le attività da svolgere all’interno del centro giovanile saranno valutate insieme ai ragazzi stessi, in modo da favorire il coinvolgimento e lo timolo. Per gli interventi strutturali si prevede di realizzare interventi all’interno dello stesso centro giovanile. Anche su indicazione dei ragazzi, saranno acquistati arredi e strumentazioni che in qualche modo possano fidelizzare i ragazzi ed attrarli nella frequentazione e nell’utilizzo degli spazi. Si prevede inoltre, al fine di garantire la sicurezza degli spazi, di installare telecamere interne allo stabile. • Altri interventi previsti, seppur non specifici e con finalità principalmente di altro tipo, sono l’attivazione della rete Wi-Fi in alcune piazze ed edifici pubblici del comune e l’esonero dalla Cosap delle distese dei pubblici esercizi per incentivarne la presenza. Provvedimenti che potranno favorire la frequentazione dei luoghi pubblici da parte dei cittadini e dei visitatori del nostro comune aumentando così il senso di sicurezza. Conflitti tra residenti ed esercizi commerciali Per quanto riguarda le conflittualità, all’interno dell’Unione, si sono verificate alcune criticità rispetto al disturbo causato dagli avventori di alcuni esercizi commerciali. Tale conflittualità è ovviamente riconducibile agli elementi descritti nel punto 3. La conflittualità tra esercizi commerciale e residenti nasce in particolar modo dalle modalità attraverso le quali i fruitori di questi locali si comportano negli spazi limitrofi agli esercizi. In particolare si registrano fenomeni di abbandoni di rifiuti, schiamazzi e scontri verbali. In particolar modo nell’anno 2009 sono 3 i locali (pub/discoteche) che hanno destato maggiori criticità: a) il Gioia a Rubiera; b) il Corallo a Scandiano; c) il Washington di Castellarano. Molteplici sono state le segnalazioni e gli esposti che hanno riguardato questo disagio causato. Al fine di ridurre queste tensioni che si vengono a creare, in particolar modo nel periodo estivo, si propone di sperimentare, per alcuni locali, la figura del referente della sicurezza, istituita recentemente dalla legge regionale 24/03 articolo 9. Tale sperimentazione è stata altresì identificata dalla giunta dell’Unione fra le azioni da realizzare per lo sviluppo di un sistema integrato di sicurezza. 74 Stato di attuazione del programma - Anno 2010 coinvolgimento e lo timolo. • Seppur non specifici e con finalità principalmente di altro tipo, è stata attivata la rete Wi-Fi in alcune piazze ed edifici pubblici del comune ed è stato previsto l’esonero dalla Cosap delle distese dei pubblici esercizi per incentivarne la presenza. Provvedimenti che hanno favorito la frequentazione dei luoghi pubblici da parte dei cittadini e dei visitatori del nostro comune aumentando così il senso di sicurezza. Conflitti tra residenti ed esercizi commerciali Per quanto riguarda le conflittualità, all’interno dell’Unione, si sono verificate alcune criticità rispetto al disturbo causato dagli avventori di alcuni esercizi commerciali. La conflittualità tra esercizi commerciale e residenti nasce in particolar modo dalle modalità attraverso le quali i fruitori di questi locali si comportano negli spazi limitrofi agli esercizi. In particolare si registrano fenomeni di abbandoni di rifiuti, schiamazzi e scontri verbali. Molteplici sono state le segnalazioni e gli esposti che hanno riguardato questo disagio causato. La Polizia Municipale è intervenuta sia facendo un’azione preventiva con il richiamo dei gestori e degli avventori che venivano trovati fuori dai locali dopo l’orario di chiusura che con interventi diretti nei confronti di quei locali che non hanno rispettato la normativa in materia di pubblici esercizi Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 Stato di attuazione del programma - Anno 2010 Al fine di realizzare questa sperimentazione si prevede di: Avviare un percorso con i gestori dei locali finalizzato alla sperimentazione di queste figure; Realizzare un regolamento che definisce le modalità di intervento di queste figure fuori dai locali e approntare un sistema di rilascio delle autorizzazioni; Realizzare un corso di formazione specifico, come previsto dalla Legge Regionale, al fine di formare queste specifiche figure; Realizzare un bando e relativo regolamento che preveda un meccanismo tale per cui l'Amministrazione comunale contribuisce alle spese per la sperimentazione il primo anno se il gestore si impegna ad utilizzare questa figura per un certo numero di ore o per un certo periodo (es. periodo estivo) anche per l'anno successivo. Attraverso questa modalità operativa, sarà pertanto possibile anche valutare l’efficacia di questa soluzione nei contesti conflittuali identificati. Per quanto riguarda le modalità organizzative, sarà costituito un nucleo di coordinamento, gestito dal Comandante del Corpo Unico della Polizia Municipale e formato dai vari dirigenti dei settori coinvolti nella attività progettuali e dai referenti delle associazioni, che si incontrerà semestralmente al fine di coordinare e valutare l’andamento del progetto. Per quanto riguarda le singole attività da realizzare nei Comuni, legati in particolar modo alle azioni rivolte ai giovani, i singoli settori politiche giovanili avranno il compito di mettere in campo le azioni proposte, sempre attraverso il coordinamento con il Corpo Unico di Polizia Municipale. La prima attività da realizzare sarà l’analisi dei dati di natura qualitativa e quantitativa, da realizzarsi durante la fase di indagine. In una seconda fase saranno attivate le azioni sia strutturali che sociali relative alla riduzione del disagio giovanile. Collaborazione con le forze di polizia dello Stato Prosegue il coordinamento tra Polizia Municipale e le altre forze dell’ordine con servizi congiunti al fine di ottimizzare le risorse e la qualità degli interventi. L’integrazione delle Polizie Municipali dell’Unione consentirà di proporre alla Prefettura di Reggio la stipula di un contratto di sicurezza per disciplinare in modo organico e coordinato le competenze in materia di ordine e sicurezza pubblica. Nell’ambito dei rapporti di collaborazione con le forze di polizia dello Stato è di particolare rilievo l’avvenuto incontro a Rubiera, il 15 maggio 2008, del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. 75 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 L’incontro è avvenuto su richiesta dei Sindaci di Scandiano , Casalgrande, Castellarano e Rubiera, è stato presieduto dal Prefetto di Reggio Emilia dott. Bruno Pezzuto e ha visto la presenza dei vertici provinciali delle forze dell’ordine. L’incontro è stato un’utile occasione per fare il punto sulla situazione della sicurezza nei quattro comuni. Il Prefetto e i rappresentanti delle forze dell’ordine hanno rappresentato, dati alla mano, una realtà con un deciso calo di reati compiuti e una situazione della sicurezza pubblica sotto controllo e sicuramente soddisfacente. Ciclicamente aumentano rezza nel distretto non è particolarmente problematica, ma che va seguita, monitorata e richiede ulteriori interventi vista la diffusa percezione di crescente insicurezza pur non proporzionale all’andamento statistico dei reati. Persiste poi la diffusione di reati contro il patrimonio, in particolare i furti, che contribuiscono molto ad alimentare un senso di insicurezza. Nella sede del suddetto Comitato Provinciale si è quindi condiviso: a) che occorre, pur essendo ben lontani dalla rappresentazione di un territorio insicuro e non presidiato a dovere dalle forze dell’ordine, un costante lavoro per migliorare ulteriormente la situazione della sicurezza e la percezione che ne hanno i cittadini. Per questo motivo occorre, prima di tutto, non sottovalutare i fenomeni che abbiamo di fronte. Il messaggio non può solo essere rassicurante, riportando i positivi dati statistici, e non derubricando il problema quale solo “percezione negativa sui livelli di sicurezza”. b) la necessità di migliorare ulteriormente il lavoro dei diversi enti interessati, ognuno per quelle che sono le proprie prerogative di legge, ma anche in un lavoro comune che passa dai livelli di confronto e collaborazione e prosegue con il potenziamento degli organici e delle dotazioni a disposizione. 2) LA SICUREZZA STRADALE Interventi strutturali Numerose sono le azioni previste nel triennio per elevare il grado di sicurezza delle strade urbane ed extraurbane. Si prevede di confermare le postazioni per il rilevamento elettronico delle infrazioni per eccesso di velocità in Comune di Castellarano (nr.2), Comune di Casalgrande (nr. 4), Comune di Scandiano (nr. 1) e di introdurne nr. 4 nuove di cui nr. 2 nel Comune di Scandiano e nr. 2 nel Comune di Rubiera che saranno attivate entro il mese di gennaio 2010. Tali postazioni saranno utilizzate a rotazione con nr 4 rilevatori di velocità che verranno noleggiati da azienda specializzata. 76 Stato di attuazione del programma - Anno 2010 LA SICUREZZA STRADALE Interventi strutturali Nell’anno 2010 visti gli episodi che hanno visto protagonisti i mezzi pesanti coinvolti in sinistri stradali con conseguenze mortali per taluni dei conducenti o trasportati, è stato attivato previa adeguata formazione del personale il nucleo sul controllo dell’autotrasporto con il compito di controllo dei veicoli con particolare riferimento alle attività abusive (conto terzi e conto proprio) e verifica dei seguenti punti: a) tempi di guida e riposo degli autisti professionali anche con l’ausilio di apposite apparecchiature per lo scrico dei dati dal cronotachigrafo digitale; b) verifica in materia di lavoro nero ; c) verifica in materia di sovraccarichi; d) verifica in materia della merce trasportata e della relativa scheda di trasporto; Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 Stato di attuazione del programma - Anno 2010 Tutte postazioni sono presegnalate con appositi cartelli nonostante la normativa vigente non imponga tale obbligo. Gli impianti sono finalizzati alla sicurezza della circolazione stradale in strade che, per la loro localizzazione e volumi di traffico, presentano elementi di criticità già rilevati dal piano provinciale per la sicurezza stradale. e) verifica dei documenti di guida e di circolazione; Interventi di prevenzione in ambito scolastico: Proseguendo un’attività ormai Nell’anno 2010, continuano ad essere attive le postazioni fisse per il rilevamento elettronico delle infrazioni per eccesso di velocità in piena coerenza con il piano della Provincia di Reggio Emilia per la messa in sicurezza delle strade provinciali. In particolare sono state installate due nuove postazioni di nuova generazione nel Comune di Scandiano in via 11 settembre, che hanno permesso di annullare gli incidenti stradali nel tratto interessato e dove non sono più avvenuti incidenti mortali come invece spesso era accaduto in precedenza. Nel Comune di Castellarano rimangono nr. 2 postazioni come nel Comune di Casalgrande, (nr.2), mentre nel corso dell’anno 2010 dovevano essere installate anche nel Comune di Rubiera. A causa dell’entrata in vigore della legge 29 luglio 2010, n. 120 che ha stabilito che le postazioni di rilevamento della velocità con strumenti automatici che non prevedono la presenza dell’operavore devono essere collocate ad almeno 1 km da dove è posto il cartello del limite di velocità e in tale tratto di strada non vi deono essere intersezioni, in quanto dopo ogni intersezione deve essere ripetuta la segnaletica stradale che impone il limite. Tale normativa ha imposto delle variazioni, in particolare non è stato possibile e non saà più possibile installare le postazioni sulla S.P. 51 nel tratto del Comune di Rubiera, è stata disattivata un postazione in via 11 settembre a Scandiano, così come nel comune di Castellarano sulla S.P. 486R, mentre sono state installate entrambe le postazioni nel comune di Casalgrande sulla S.P. 51. Tali postazioni sono pertanto utilizzate a rotazione con nr 4 rilevatori di velocità attivi che sono noleggiati dall’azienda specializzata Velocar che è stata individuata a seguito di procedura ad evidenza pubblica.. Tutte le postazioni sono presegnalate con appositi cartelli luminosi, come previsto dalla normativa, per sottolineare lo scopo preventivo dell’intervento. Gli impianti sono finalizzati alla sicurezza della circolazione stradale tanto che la loro localizzazione è stata inserita con la provincia in un piano complessivo coerente sia con i volumi di traffico che la sinistrosità delle aree interessate. L’efficacia di tali strumenti è dimostrata dalla riduzione quasi verticale degli incidenti nelle strade ove è stato posto il rilevatore e sulle quali sono stati azzerati completamente i sinistri con esiti mortali. Interventi di prevenzione in ambito scolastico: Proseguendo un’attività ormai consolidatasi, anche nell’anno scolastico 2009/2010, nell’ambito di un programma di collaborazione tra le Amministrazioni Comunali e le varie Istituzioni Scolastiche, la Polizia Municipale, ha effettuato circa 120 ore di docenze per Comune nelle scuole di ogni ordine e grado presenti sul territorio 77 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 Stato di attuazione del programma - Anno 2010 consolidatasi , anche nell’anno scolastico trascorso, nell’ambito di un programma di collaborazione tra Amministrazione Comunale ed Istituzioni Scolastiche, la Polizia Municipale, provvederà ad organizzare nelle scuole di ogni ordine e grado presenti sul territorio comunale, dalle scuole dell’infanzia alle superiori, corsi e lezioni di educazione stradale aventi ad oggetto la sicurezza stradale e specificamente strutturati in relazione alle problematiche della fascia d’età degli studenti: oltre a fornire le basilari conoscenze della segnaletica stradale, si è trattato della circolazione in riferimento alla circolazione dei pedoni e dei ciclisti (con vere e proprie prove pratiche per testare l’applicazione delle conoscenze teoriche), dei ciclomotori e degli autoveicoli. Nelle scuole medie la Polizia Municipale in collaborazione con il personale docente organizzerà corsi, completamente gratuiti anche per quanto concerne il materiale didattico,di preparazione all’esame di Stato per il conseguimento dell’abilitazione alla guida dei ciclomotori, consentendo in tal modo alle famiglie di realizzare un considerevole risparmio sui propri bilanci ( la frequenza di un corso organizzato da privati con fornitura del materiale didattico costa mediamente dai 250 ai 300 euro). Presso le Scuole Superiori la Polizia Municipale, in collaborazione con il SERT, incontrerà gli studenti del quarto anno ( cioè la fascia intorno ai 18 anni , cioè dell’età della patente per l’auto) nell’ambito del tema generale della sicurezza stradale ha trattato in specifico delle problematiche legate all’uso di sostanze alcoliche o droghe per i conducenti. La situazione della sicurezza stradale la si misura, purtroppo, dalle cause di incidenti registrate come più frequenti: a) il non rispetto del codice; b) l’eccessiva velocità; c) la distrazione; d) la mancanza di tolleranza; e) i colpi di sonno/stanchezza; f) lo stato del veicolo; g) l’impazienza; h) l’alcool e le droghe; i) l’inesperienza; j) l’uso del telefonino; k) l’errata valutazione dei rischi; l) la guida notturna. Coloro che circolano sulla strada si rendono spesso responsabili di comportamenti rischiosi i più frequenti sono: dell’unione, dalle scuole dell’infanzia alle superiori, corsi e lezioni di educazione stradale aventi ad oggetto la sicurezza stradale e specificamente strutturati in relazione alle problematiche della fascia d’età degli studenti: oltre a fornire le basilari conoscenze della segnaletica stradale, si è trattato della circolazione in riferimento alla circolazione dei pedoni e dei ciclisti (con vere e proprie prove pratiche per testare l’applicazione delle conoscenze teoriche), dei ciclomotori e degli autoveicoli. Nelle scuole medie la Polizia Municipale in collaborazione con il personale docente ha organizzato oltre 20 ore di corsi, in ogni Comune, completamente gratuiti anche per quanto concerne il materiale didattico,di preparazione all’esame di Stato per il conseguimento dell’abilitazione alla guida dei ciclomotori, consentendo in tal modo alle famiglie di realizzare un considerevole risparmio sui propri bilanci ( la frequenza di un corso organizzato da privati con fornitura del materiale didattico costa mediamente dai 250 ai 300 euro). Sono state inoltre svolte delle attività educative in collaborazione con le scuole medie che hanno permesso la realizzazione di un video sulla sicurezza che ha partecipato ad un concorso nazionale intolato “Corto magliese “vincendo il primo premio. Sono stati svolti servizi di prevenzione in occasione di manifestazioni con l’uso a titolo dimostrativo delle apparecchiature di controllo. In tali occasioni sono state distribuite bretelle rinfrangenti. Presso le Scuole Superiori la Polizia Municipale, in collaborazione con il SERT, ha incontrato gli studenti del quarto anno ( cioè la fascia intorno ai 18 anni , cioè dell’età della patente per l’auto) nell’ambito del tema generale della sicurezza stradale ha trattato in specifico delle problematiche legate all’uso di sostanze alcoliche o droghe per i conducenti. Si è pertanto dato attuazione ad un piano per la sicurezza stradale, basato anche sulla comunicazione al cittadino che oltre alla repressione educhi ad adeguati comportamenti, coinvolgendo in questo particolarmente i giovani. 78 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 1) accelerare in presenza del semaforo giallo; 2) passare con il rosso; 3) indisciplina nel traffico; 4) alta velocità; 5) cambio di corsia senza segnalare; 6) non tenere le distanze di sicurezza; 7) le inversioni di marcia; 8) guidare contromano; 9) sorpassi azzardati; 10) bambini lasciati liberi di muoversi nell’abitacolo; 11) animali liberi nell’abitacolo; Si continuerà pertanto a dare attuazione ad un piano per la sicurezza stradale, basato anche sulla comunicazione al cittadino che oltre alla repressione educhi ad adeguati comportamenti, coinvolgendo in questo particolarmente i giovani. Cantieri stradali Si tratta di una verifica mirata alla corretta gestione dei cantieri stradali ed in particolare si è provveduto ad eseguire specifici controlli per verificare l’apertura di cantieri stradali senza preventiva autorizzazione o concessione dell’Ente proprietario della strada; esecuzione di lavori o deposito di materiali sulla sede stradale senza che si siano adottati gli accorgimenti necessari per la sicurezza e la fluidità della circolazione ovvero non mantengono la segnaletica in perfetta efficienza sia di giorno che di notte; cantieri stradali nei quali gli addetti rischiano la propria incolumità omettendo di indossare l’apposito vestiario che consente di garantire la visibilità degli stessi; verifica del rispetto delle prescrizioni quali l’orario di inizio lavori o la regolazione del traffico per evitare disagi agli automobilisti; accertare che la segnaletica temporanea installata non contrasti con quella permanente già in essere garantendo al cittadino di essere in grado di capire quale tipo di manovra può compiere e quali rischi può evitare seguendo la segnaletica destinata ad evidenziare tali situazioni. 3) AREA SICUREZZA E TUTELA DEL CONSUMATORE Vigilanza commerciale a tutela del consumatore Si tratta di dare attuazione ad alcune campagne mirate alla tutela del consumatore finale. In particolare l’azione degli operatori si è rivolta e si indirizzerà al rispetto delle normative dei seguenti settori: a) igiene degli Stato di attuazione del programma - Anno 2010 Cantieri stradali Si sono effettuati oltre 28 controlli mirati alla corretta gestione dei cantieri stradali ed in particolare si è provveduto ad eseguire specifici controlli per verificare l’apertura di cantieri stradali senza preventiva autorizzazione o concessione dell’Ente proprietario della strada; esecuzione di lavori o deposito di materiali sulla sede stradale senza che si siano adottati gli accorgimenti necessari per la sicurezza e la fluidità della circolazione ovvero non mantengono la segnaletica in perfetta efficienza sia di giorno che di notte; Si è proprio provveduto alla verifica del rispetto delle prescrizioni quali l’orario di inizio lavori o la regolazione del traffico per evitare disagi agli automobilisti; Si è poi è dato il via ad un piano di controllo per accertare che la segnaletica temporanea installata non contrasti con quella permanente già in essere ciò ha garantito al cittadino di essere in grado di capire quale tipo di manovra può compiere e quali rischi può evitare seguendo la segnaletica destinata ad evidenziare tali situazioni. Sono stati svolti interventi tesi a verificare la regolarità della segnaletica di cantiere , con servizi di viabilità in supporto ai movieri in situazioni di particolare pericolo. E’ stato svolto un servizio in ausilio per la rilevazione di dati statistici su strada. AREA SICUREZZA E TUTELA DEL CONSUMATORE Vigilanza commerciale a tutela del consumatore Si sono attivate alcune campagne mirate alla tutela del consumatore finale. In particolare l’azione degli operatori si è rivolta al rispetto delle normative dei seguenti settori: a) igiene degli alimenti, delle infrastrutture e del personale; b) rispetto del peso netto e della pubblicità dei prezzi; c) scadenza dei prodotti alimentari; d) rispetto degli orari di chiusura e tutela quiete pubblica; e) ampliamenti delle superfici destinate alla somministrazione in mancanza di autorizzazione sanitaria e di conformità edilizia. 79 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 alimenti, delle infrastrutture e del personale; b) rispetto del peso netto e della pubblicità dei prezzi; c) scadenza dei prodotti alimentari; d) rispetto degli orari di chiusura e tutela quiete pubblica; e) ampliamenti delle superfici destinate alla somministrazione in mancanza di autorizzazione sanitaria e di conformità edilizia. Tali campagne saranno precedute dalla predisposizioni di appositi vademecum che verranno distribuiti agli operatori economici e nei quali saranno evidenziate le principali prescrizioni da rispettare. Sarà attivato il Nucleo specializzato per la gestione dei controlli di polizia commerciale su tutto il territorio dell’Unione. Qualità e sicurezza dei locali di svago ed intrattenimento Si è effettuata la verifica sia dei locali regolarmente autorizzati per queste attività sul rispetto delle prescrizioni imposte a tutela della pubblica incolumità che dei locali destinati ad attività di natura privatistica per evitare che si trasformino in pubblici locali dove si svolgono le stesse attività di intrattenimento e svago ma dove non vengono rispettate le condizioni di sicurezza. I controlli verteranno in particolare alla verifica del rispetto delle condizioni di sicurezza vale a dire rispetto degli orari di chiusura, criteri di sorvegliabilità, capienze e rispetto degli indici di pubblicità nonché di rispetto delle norme in materia di manifestazioni di sorte locali. Stato di attuazione del programma - Anno 2010 Tali campagne sono state precedute da una campagna informativa. Nell’ambito dei controlli sono stati effettuati diversi sequestri di merce irregolare sia per mancanza di titolo di vendita e materiale osceno su segnalazione di cittadini con denuncia del commerciante. Qualità e sicurezza dei locali di svago ed intrattenimento Si è effettuata la verifica sia dei locali regolarmente autorizzati per queste attività sul rispetto delle prescrizioni imposte a tutela della pubblica incolumità che dei locali destinati ad attività di natura privatistica per evitare che si trasformino in pubblici locali dove si svolgono le stesse attività di intrattenimento e svago ma dove non vengono rispettate le condizioni di sicurezza. I controlli sono stati rivolti in particolare alla verifica del rispetto delle condizioni di sicurezza vale a dire rispetto degli orari di chiusura, criteri di sorvegliabilità, capienze e rispetto degli indici di pubblicità nonché di rispetto delle norme in materia di manifestazioni di sorte locali. In particolare si è lavorato con la procura della repubblica di Reggio Emilia che con propri provvedimenti ha consentito di riportare nella legalità alcune situazioni particolarmente rischiose per l’incolumità pubblica. AREA SICUREZZA DEL TERRITORIO E DELL’AMBIENTE 4)AREA SICUREZZA DEL TERRITORIO E DELL’AMBIENTE Polizia Ambientale Occorre prevedere, nell’ambito dei servizi associati di polizia locale, la costituzione di un gruppo di operatori specializzati che in coordinamento con agenzie specializzate (Arpa, NOE, Polizia Provinciale, GGEV) operi sul territorio alfine di verificare sia la qualità degli scarichi che la corretta fruizione del territorio. In particolare l’attività di controllo verrà indirizzata alla verifica degli scarichi di veicoli ed al presidio di quelle parti del territorio comunale nel quale spesso si accertano scarichi abusivi di rifiuti pericolosi e non. Importante sarà definire campagne di verifica nel corretto smaltimento dei rifiuti garantendo il regolare utilizzo delle tecniche di smaltimento differenziato degli stessi ed il corretto riconoscimento delle collegate agevolazioni tributarie reprimendo gli abusi ed i comportamenti scorretti. Particolare attenzione è stata posta per verificare il rispetto delle condizioni previste per la raccolta differenziata nel centro cittadino intervenendo con 80 Costituzione di un Nucleo di Polizia Ambientale Sono stati svolti diversi servizi a seguito di segnalazioni relative all’abbandono di rifiuti e di scarichi illegittimi nelle acque con l’interessamento degli uffici preposti quali (Arpa, e, Polizia Provinciale). E’ stata data attività di supporto alle , GGEV in relazione agli interventi in tema di vigilanza ambientale. Sono stati effettuati diversi controlli per auto abbandonate e non conferite regolarmente ai centri di raccolta oltre alle evasioni di tutte le segnalazioni pervenute. Particolare attenzione è stata posta per verificare il rispetto delle condizioni previste per la raccolta differenziata nel centro cittadino intervenendo con sanzioni ai soggetti che non erano rispettosi delle prescrizioni in materia. Emergenze e protezione civile Si sono attivati i contatti alfine di pervenire alla costituzione del servizio associato di protezione civile in modo da garantire strumenti che abbiano una Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 Stato di attuazione del programma - Anno 2010 sanzioni ai soggetti che non erano rispettosi delle prescrizioni in materia. capacità di risposta della struttura anche in fasce orarie nelle quali la presenza manca o è minore. Si è avviato l’iter per la definizione di un piano speditivi inter-comunale; Emergenze e protezione civile Attivare strumenti che garantiscano una disponibilità di risposta della struttura anche in fasce orarie nelle quali la presenza manca o è minore. Definire piani di emergenza coordinati con la Prefettura per le singole tipologie di emergenza già codificate o sperimentate nel passato; Vigilanza edilizia definizione di un protocollo operativo con gli uffici tecnici comunali per la definizione di standard di controllo omogenei che tengano conto delle peculiarità afferenti alle qualità di Polizia Giudiziaria e delle necessità di inquadramento dell’abuso edilizio. In tale contesto è previsto un accordo con gli organi ispettivi in materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro con controlli congiunti da effettuare sul territorio. Sarà attivato il Nucleo specializzato per i controlli di Polizia Ediliazia su tutto il territorio dell’Unione. 5) IL POTENZIAMENTO DEI SERVIZI DI POLIZIA LOCALE Il Corpo Intercomunale di Polizia Municipale dell’Unione Tresinaro Secchia e l’accordo di programma con Regione Emilia Romagna Nel corso del treinnio 2010/2012 proseguirà il percorso di unificazione dei Corpi/servizi di Polizia Municipale dei quattro comuni di Casalgrande, Castellarano, Rubiera e Scandiano iniziato nel 2006 e consolidatosi nel 2007 con la creazione del “Corpo Unico di Polizia Locale Tresinaro – Secchia” di cui Scandiano è Comune sede dei servizi unificati. In particolare nel triennio saranno attivate le pattuglie di pronto intervento serale per tutti i giorni della settimana ed i nuclei specializzati. La Centrale Operativa sarà ulteriormente potenziata e garantirà la copertura dei servizi di polizia locale nella fascia oraria 7-19 per 365 giorni all’anno. Verrà potenziata la Pattuglia Interdistrettuale formata da due operatori appartenenti ai vari distretti che opera nei due turni diurni sui territori dei quattro comuni con prevalenti compiti di controllo della circolazione stradale e preordinata agli interventi per il rilievo dei sinistri stradali, per emergenze di vario genere negli ambiti e materie di specifica competenza e per TSO ed ASO. Nel 2010 entreranno in piena efficienza le seguenti dotazioni: Vigilanza edilizia Sono stati fatti 62 controlli in cantieri con l’applicazione delle sanzioni amministrative e con l’accertamento dei reati in caso di abusivismo. Il tutto in collaborazione con gli uffici tecnici comunali con linee di intervento concordate e ormai collaudate tese all’inquadramento dell’abuso e all’individuazione dell’illecito. In tale contesto è stato previsto un accordo con gli organi ispettivi in materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro con controlli congiunti da effettuare sul territorio che sarà collegato all’attivazione del Nucleo specializzato per i controlli di Polizia Edilizia su tutto il territorio dell’Unione. IL POTENZIAMENTO DEI SERVIZI DI POLIZIA LOCALE Il Corpo Intercomunale di Polizia Municipale dell’Unione Tresinaro Secchia Nel 2010 si è concluso il percorso di unificazione dei Corpi/servizi di Polizia Municipale dei quattro comuni di Casalgrande, Castellarano, Rubiera e Scandiano iniziato nel 2006 e consolidatosi nel 2007 con la creazione del “Corpo Unico di Polizia Locale Tresinaro – Secchia” di cui Scandiano è Comune sede dei servizi unificati. In particolare nel 2010 sono pienamente operative tutte le pattuglie di pronto intervento ed i nuclei specializzati. La Centrale Operativa è stata ulteriormente potenziata e garantisce la copertura dei servizi di polizia locale nella fascia oraria 7,30 – 19,00 per 365 giorni all’anno (la domenica 7-19), con aperture serali / notturne 3 giorni a settimana. E‘ pienamente operativa la Pattuglia Interdistrettuale formata da due operatori appartenenti ai vari distretti che opera nei due turni diurni sui territori dei quattro comuni con prevalenti compiti di controllo della circolazione stradale e preordinata agli interventi per il rilievo dei sinistri stradali, per emergenze di vario genere negli ambiti e materie di specifica competenza e per TSO ed ASO. Sono già entrati in funzione le seguenti nuove dotazioni: a) La centrale operativa è stata implementata con un nuovo software che permette la visura diretta da ogni postazione radio esterna di dati contenuti nell’archivio nazionale informatico della Motorizzazione Civile. 81 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 - Stazione Mobile attrezzata per il rilievo degli incidenti stradali Nr 5 veicoli attrezzati in sostituzione di 5 vecchi veicoli Strumentazioni, programma e supporti informatici per il rilievo dei sinistri Autovelox mobile di ultima generazione Strumentazione per l’accertamento dell’uso di stupefacenti ed alcool Grazie alla nuova gestione centralizzata dei servizi sul territorio ed alla ottimizzazione dell’utilizzo del personale, a poter mantenere gli standard raggiunti nell’attività della PM e ad incrementare tale attività, anche in modo rilevante, in taluni settori o tipologie di servizio: ad esempio vi è stato nel territorio del Distretto di Scandiano un aumento dei sinistri rilevati nel I semestre dell’anno in corso dell’ordine dell’ 80 %( la quasi totalità dei sinistri che accadono sul territorio viene rilevata dalla PM, sgravando da tale incombenza l’Arma dei Carabinieri e la Polizia Stradale); è notevolmente aumentato l’arco temporale di copertura del servizio per quanto concerne i turni serali, notturni e festivi ecc. Potenziamento delle dotazioni della Polizia Municipale Numerosi sono gli interventi previsti per il miglioramento delle dotazioni della Polizia Municipale. In particolare è già stato finanziato dalla Regione Emilia Romagna un finanziamento per la realizzazione del sistema integrato di comunicazione del Corpo che usufruendo della rete regionale radio mobile Tetra R3 garantirà la piena integrazione del servizio su tutti e quattro i territori sia con videoconferenza con il nuovo centralino VOIP. La nuova centrale operativa localizzata nei locali messi a disposizione dal Comune di Scandiano in via Longarone sarà pertanto ulteriormente potenziata garantendo maggiore velocità di risposta e di intervento alle esigenze dei cittadini. Nel triennio verranno poste in essere tutte le politiche di razionalizzazione delle attività di back office tali da garantire di liberare tutte le risorse di 82 Stato di attuazione del programma - Anno 2010 b) c) d) e) f) Sono stati acquistati tre uffici mobili, Sono state acquistate 3 Fiat Grande Punto; E’ stata acquistata una Fiat Bravo e un Fiat Doblò; E’ stato acquistato un mezzo fuori strada, Subaru Forester; E’ statto consegnato e fatta la formazione del programma “Urto pedone” per l’Ufficio Infrotunisica g) A seguito della modifica del “Decreto Maroni” sono stati acquistati due telelaser con videocamera, nonché un etilometro ed uno strumento per il rilievo delle droghe. Grazie alla nuova gestione centralizzata dei servizi sul territorio ed alla ottimizzazione dell’utilizzo del personale, si è riusciti a poter mantenere gli standard raggiunti nell’attività della PM e ad incrementare tale attività, anche in modo rilevante, in taluni settori o tipologie di servizio. Nell’ottica di razionalizzazione delle attività della PM e di ottenere sempre più elevati livelli di qualità e professionalità, nell’anno 2010 è attiva presso la sede di via Longarone l’ufficio unico per l’infortunistica stradale che cura tutto l’iter successivo e conseguente al rilievo dei sinistri, ivi compresi i rapporti con i periti, i legali e l’Autorità Giudiziaria. Tale ufficio permette di sgravare da tale compito le altre forze di Polizia in un ottica di un servizio integrato di sicurezza. Potenziamento delle dotazioni della Polizia Municipale Sono in corso le attività tese ad installare un nuovo ponte radio tetra R3 al fine di migliorare la ricezione nei punti ove ora è difficoltosa ed in alcuni casi inesistente specialmente per quanto riguarda le comunicazioni “ indoor”. Nel resto del territorio è pienamente funzionante il sistema integrato di comunicazione del Corpo che usufruendo della rete regionale radio mobile Tetra R3 ha la piena integrazione su tutto il territorio di competenza della Polizia Municipale. Tale sistema, fornito da Eurocom, è operativo in tutti Distretti, sullle auto e gli operatori sono collegati al nuovo sistema radio digitale con indubbi benefici sia per la sicurezza degli stessi che per la qualità del servizio. E’ attiva anche la radiolocalizzazione. Ogni operatore inoltre è dotato di una propria radio portatile attraverso la quale quale con l’acquisto del nuovo software potrà collegarsi agli archivi informatici della Motorizzazione civile. Nel corso del 2010 l’ufficio che gestisce anche le sanzioni legate alla violazione del codice della strada e/o ai regolamenti comunali e l’applicazione delle sanzioni accessorie e le relative procedure giuridiche fino alle attività di riscossione coattiva è stato potenziato con l’assegnazione di un nuovo Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 Stato di attuazione del programma - Anno 2010 “polizia” da compiti d’ufficio e destinarli ad attività esterne. In tale ottica l’ufficio che gestisce anche le sanzioni legate alla violazione del codice della strada o ai regolamenti comunali e l’applicazione delle sanzioni accessorie e le relative attivazioni giuridiche incluse le vendite coatte e le attività di riscossione coattiva sarà potenziato utilizzando tutte le tecnologie più efficaci per diminuire l’incidenza del personale. operatore per consentire la gestione dell’aumentato numero delle violazione al codice della strada rispetto all’anno precedente. Inoltre è stata attivata la procedura di esecuzione forzata a mezzo ruolo per la riscossione delle sanzioni amministrative non pagate. Si è poi introdotto un innovativo sistema per il rilievo degli incidenti stradali con benefici ridondanti tanto all’interno del Corpo tanto nei confronti della cittadinanza. Gli agenti impegnati nelle rilevazioni sono infatti maggiormente protetti e visibili dagli automobilisti e le intere operazioni sono state velocizzate al massimo per non creare disagi alla circolazione. Inoltre proprio la specializzazione del Corpo, ha permesso l’utilizzo di strumenti più idonei alla rilevazione dell’incidente, riducendo gli errori e velocizzando le operazioni. Spesso proprio questa attività sottrae tempo e mezzi al Corpo di Polizia Municipale e, in alcuni casi, vede il coinvolgimento delle Forze dell’Ordine escludendole dalle normali attività di controllo e prevenzione. Una novità dunque che non solo rappresenta un elemento di unificazione dell’operatività del Corpo intercomunale, ma che ha consentito, compatibilmente con le risorse messe a disposizione, il raggiungimento di standard qualitativi e quantitativi eccellenti. A luglio 2010 sono riprese le attività tese a dare realizzazione all’accordo di programma con la regione Emilia Romagna realizzando gli interventi richiesti ad esclusione dell’assunzione del personale, in quanto non consentito dall’attuale normativa. Le Unità centrali La situazione attuale del Corpo Unico vede il servizio di polizia locale svolto già in forma associata in particolare: 1. è stata avviata la centrale operativa unica alla quale sono stati destinati 6 operatori part time che garantiscono un servizio per 365 giorni anno dalle ore 7,00 alle ore 19,00 ai cittadini dei quattro comuni e sino alle ore 01,00 per il venerdì ed il sabato feriali; 2. 3. è stato avviato con l’accordo con la Regione-Intercent e Poste-Sapignoli il nuovo ufficio di Back Office Sanzioni a cui sono destinati 2 agenti di P.M.; è stato avviato il Back Office per l’Infortunistica Stradale che grazie alle tecnologie in fase di acquisizione non saranno impiegati operatori di P.M. Le Unità centrali La situazione attuale del Corpo Unico ora Unione dei Comuni vede il servizio di polizia locale svolto già in forma centralizzata in particolare: • è pienamente operativa e funzionante la centrale operativa unica alla quale sono destinati 4 operatori part time che garantiscono un servizio per 365 giorni anno dalle ore 7,30 alle ore 19,15 ai cittadini dei quattro comuni e dalle 21 alle 3,00 il giovedì ed il sabato e dalle 19,00 alle ore 01,00 per il mercoledì e il venerdì. • è pienamente operativa l’ufficio di Back Office Sanzioni a cui dal 2010 sono destinati 3 agenti di P.M.; • è pienamente attivo il Back Office per l’Infortunistica Stradale che grazie alle tecnologie in fase di acquisizione non saranno impiegati operatori di P.M. dedicati a tale servizio in quanto la procedura informatizzata prevede l’acquisizione ed archiviazione dei dati sul luogo; • sono attive pattuglie intercomunali di pronto intervento sul territorio dei 83 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 4. dedicati a tale servizio in quanto la procedura informatizzata prevede l’acquisizione ed archiviazione dei dati sul luogo; sono attive pattuglie intercomunali di pronto intervento sul territorio dei quattro Comuni; 5. sono già programmati servizi serali, notturni e festivi di presidio a particolari fenomeni legati alla sicurezza stradale; Tali servizi intercomunali rappresentano il primo step aggregativo e sono coerenti con il progetto del Corpo Unico di Polizia Municipale approvato nel 2007. E’ obiettivo della nuova struttura raggiungere nel triennio, compatibilmente con le risorse, il traguardo coerente con i nuovi standard regionale che prevedono almeno 18 ore di servizio giornaliero. Nell’attuale format organizzativo il servizio è garantito praticamente solo nella fascia oraria 7,30-19,00 con qualche pattuglia nella fascia oraria 19-01 e 21-03 in forma associata. Il servizio associato garantisce la copertura della fascia oraria 7,30-19,00 in quanto con gli attuali agenti non è possibile effettuare nessun intervento ulteriore di espansione dell’orario di servizio. L’avvio dei servizi associati ha garantito lo svolgimento di quattro serali ogni settimana intercomunali (19-01) . I Distretti Le strutture decentrate dei Distretti si occupano delle seguenti attività: 1. Polizia di prossimità 2. Pattuglie stradali, attività di polizia stradale ai sensi degli articoli 11 e 12 del codice della strada 3. Utilizzo mezzi elettronici ed informatizzati per i controlli stradali 4. Vigilanza in occasione di manifestazioni civili, sportive, religiose e culturali 5. Vigilanza ambientale non specialistica 6. Vigilanza edilizia non specialistica 7. Vigilanza commerciale non specialistica 84 Stato di attuazione del programma - Anno 2010 quattro Comuni; • è attivo il Nucleo dell’autotrasporto • è attivo il nucleo dei Motociclisti; • sono già effettuati servizi serali/notturni che coprono fino a 3 giorni la settimana; • è stata attivata la seconda pattuglia nei servizi del venerdì e sabato sera, consentendo di raddoppiare le pattuglie presenti sul territorio, al fine di aumentare la visibilità e quindi la sicurezza per i cittadini; • sono già programmati notturni e festivi di presidio a particolari fenomeni legati alla sicurezza stradale; Tali servizi intercomunali rappresentano il primo step aggregativo e sono coerenti con il progetto del Corpo Unico di Polizia Municipale approvato nel 2007. E’ obiettivo della nuova struttura raggiungere nel triennio, compatibilmente con le risorse, il traguardo coerente con i nuovi standard regionale che prevedono almeno 18 ore di servizio giornaliero. Nell’attuale format organizzativo il servizio è garantito praticamente solo nella fascia oraria 7,30 - 19,15 con pattuglie nella fascia oraria 19,00 – 01,00 e 21,00 – 03,00 in forma associata fino a quattro giorni alla settimana come sopra specificato. Nel mese di luglio e agosto sono stati effettuati 4 serali a settimana (19,00 – 01,00) da mercoledì a sabato. I Distretti Le strutture decentrate dei Distretti si sono occupate delle seguenti attività: 1. Polizia di prossimità 2. Pattuglie stradali, attività di polizia stradale ai sensi degli articoli 11 e 12 del codice della strada 3. Utilizzo mezzi elettronici ed informatizzati per i controlli stradali 4. Vigilanza in occasione di manifestazioni civili, sportive, religiose e culturali 5. Vigilanza ambientale non specialistica 6. Vigilanza edilizia non specialistica 7. Vigilanza commerciale non specialistica 8. Tutela del consumatore non specialistica 9. Vigilanza ai plessi scolastici 10. Attività di Polizia Giudiziaria, attività di ricezione delle denunce di Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 Stato di attuazione del programma - Anno 2010 8. Tutela del consumatore non specialistica 9. Vigilanza ai plessi scolastici 10. Attività di Polizia Giudiziaria, attività di ricezione delle denunce di tipologia tanto penale che amministrativa, 11. Procedure connesse alla sicurezza urbana e al controllo della vivibilità urbana 12. Sorveglianza del disagio giovanile 13. Gestione delle autorizzazioni per zone a traffico limitato 14. Gestione complessiva dei veicoli in stato di abbandono 15. Emanazione di ordinanze temporanee in materia di viabilità 16. Ricezione di denunce di infortuni sul lavoro 17. Gestione delle procedure relative all’accertamento dell’evasione dei tributi locali, 18. Gestione delle procedure connesse ai controlli di polizia tributaria riferiti ai tributi nazionali secondo le modalità dell’art. 36 del DPR 29/9/1973 nr. 600 19. Gestione delle procedure connesse al soccorso in caso di calamità, catastrofi ed altri eventi che richiedono interventi di protezione civile. 20. Accertamenti anagrafici 21. Gestione delle procedure connesse all’attività Ausiliaria di P.S. e relativi adempimenti 22. Prestazioni connesse allo svolgimento delle consultazioni elettorali; 23. Notifiche di Polizia Giudiziaria 24. rilascio contrassegni circolazioni persone invalide (art. 188 dcs) tipologia tanto penale che amministrativa, 11. Procedure connesse alla sicurezza urbana e al controllo della vivibilità urbana 12. Sorveglianza del disagio giovanile 13. Gestione delle autorizzazioni per zone a traffico limitato 14. Gestione complessiva dei veicoli in stato di abbandono 15. Emanazione di ordinanze temporanee in materia di viabilità 16. Ricezione di denunce di infortuni sul lavoro 17. Gestione delle procedure relative all’accertamento dell’evasione dei tributi locali, 18. Gestione delle procedure connesse ai controlli di polizia tributaria riferiti ai tributi nazionali secondo le modalità dell’art. 36 del DPR 29/9/1973 nr. 600 19. Gestione delle procedure connesse al soccorso in caso di calamità, catastrofi ed altri eventi che richiedono interventi di protezione civile. 20. Accertamenti anagrafici 21. Gestione delle procedure connesse all’attività Ausiliaria di P.S. e relativi adempimenti 22. Prestazioni connesse allo svolgimento delle consultazioni elettorali; 23. Notifiche di Polizia Giudiziaria 24. rilascio contrassegni circolazioni persone invalide (art. 188 dcs) Le U.O.C. • la centrale operativa – sarà strutturata con numero unico di riferimento al quale vengono inoltrate tutte le chiamate, anche ai precedenti numeri distrettuali, con conseguente presa d’atto delle segnalazioni e/o richieste di intervento indirizzate al Corpo Unico. Detto modello di lavoro, sinergicamente all’utilizzo del programma di cui la centrale operativa è dotata, permette di smistare le richieste direttamente alle pattuglie valutata la loro vicinanza al luogo di intervento, grazie alla mappatura e localizzazione sia del territorio che dei mezzi in dotazione. Successivamente i dati relativi e richieste ed interventi possono essere ricavati e formare oggetto di valutazioni organiche per interventi mirati al fine di aumentare la sicurezza sul territorio in relazione alle effettive richieste di intervento; • l’ufficio sanzioni – viene attivato l’ufficio sanzioni unificato che consente l’alleggerimento delle procedure connesse a violazioni del codice della Le U.O.C. Le unità operative centrali hanno presidiato le seguenti aree: • UOC Comando: si è occupata della programmazione dei servizi e turni di lavoro associati, nonché del coordinamento dei turni distrettuali. Particolare attenzione è stata posta nella gestione del PEG e nella gestione degli acquisti per tutta la struttura che è particolarmente facilitata dall’attivazione delle convenzione Intercent e consip. Tale struttura si è occupata anche della gestione del personale in capo alla struttura associata nonché alle procedure amministrative che risultino di competenza del nuovo servizio associato; • UOC Back Office Sanzioni: con l’ausilio del programma fornito da Poste Italiane in collaborazione con Sapignoli l’ufficio sanzioni si è occupato della gestione dell’intero processo del Cds ed in particolare sia della riscossione coattiva che volontaria nonché la rilevazione automatica delle sanzioni al Cds delle postazioni fisse; Viene inoltre svolta una attività giornaliera di front- office con orario 11,00 -13,00. • UOC Educazione stradale e studi e formazione: si tratta di una funzione che, in collegamento con la nuova struttura regionale (Scuola SPL), si limita 85 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 strada, con libertà di maggiore utilizzo del personale assegnato ai distretti per l’aumento della presenza sul territorio. Gli uffici distrettuali sono comunque in grado di visualizzare le violazioni tenute dall’ufficio unico in modo da consentire la massima fruibilità del servizio all’utente che può liberamente scegliere di recarsi presso un qualsiasi distretto dell’unione per avere informazioni su violazioni che lo riguardano, senza dover per forza recarsi all’ufficio dell’comune ove è stata elevata la sanzione; • l’ufficio infortunistica – viene attivato il Nucleo specializzato di infortunistica stradale, dotato di un programma dedicato in grado di consentire l’apprensione direttamente si strada dei dati del sinistro. Il nucleo, dotato di computer portatile, procede ai rilievi ed alla assunzione dei dati inserendo direttamente sul programma in gestione all’apparecchio portatile, tutti i dati precedentemente appresi con sistema cartaceo, razionalizzando l’attività di “back office” con conseguente guadagno di tempo da dedicare all’attività di reperibilità in caso di accadimento di ulteriori sinistri. La creazione del nucleo ha consentito ai distretti di azzerare la loro attività di back office infortunistica, ora garantita dal nucleo centrale, così come la quasi totale attività di rilievo su strada se non per l’eventuale parte residuale in caso di concomitanza di più sinistri. L’attività di ricevimento al pubblico e di trattazione degli atti connessi al rilievo viene totalmente garantita dal Nu.Sp.I.; • Ufficio Comando e servizi- Contestualmente alla centrale operativa viene attivato anche l’ufficio comando e servizi che si occupa di programmare e gestire le attività che non rientrano nella programmazione distrettuale. Si tratta della gestione del personale per quanto riguarda i turni sovra comunali, festivi, serale e notturni, parimenti a tutta l’attività di coordinamento di quanto necessario al funzionamento dei servizi (mezzi e dotazioni). 86 Stato di attuazione del programma - Anno 2010 a coordinare sia gli interventi di educazione stradale che la trasmissione e divulgazione delle disposizioni che la struttura regionale elaborerà per tutti i Corpo e Servizi della Regione; • UOC Infortunistica Stradale: si è occupata direttamente dei rilievi dei sinistri stradali oltre alla parte di Back Office connessa agli incidenti stradali eventualmente rilevati dagli operatori esterni. Garantisce l’evasione delle pratiche connesse ed il ricevimento delle controparti assicurative; Svolge inoltre servizio di front-office il lunedì mattina con orario 8.00 -11.00 . • Pattuglie del Corpo Unico : sullo stile del NORM dei Carabinieri le pattuglie della fascia serale 19,00 – 01,00 e di quella festiva 07,00 – 19,00 sono state gestite su base sovracomunale con turni che prevedono la presenza in servizio di 1 operatore in Centrale operativa e di 3 operatori esterni, fra cui 1 ufficiale. Tale servizio ha garantito il rispetto del servizio attivo nella fascia oraria 7,30 - 19,15, 365 giorni all’anno (7,00 – 19,00 la domenica). • Addetti alla sosta: attualmente è prevista una dotazione di 1 ausiliario del traffico che svolge la sua funzione prevalentemente nel Comune di Rubiera, anche nel territorio dei quattro Comuni, inoltre effettua buona parte dei collegamenti con i vari uffici di Reggio Emilia per il trasporto della documentazione che non può essere spedita con il servizio postale. Tale attività permette di utilizzare al massimo il personale della Polizia Municipale nei compiti istituzionali. Dimensionamento della dotazione organica Per la legge regionale nr. 24/2003 il nuovo Corpo Unico dovrebbe essere dotato di nr. 64 operatori contro gli attuali 50 (oltre a 1 addetto alla sosta e un amministrativo); è evidente che si tratta di un risultato difficilmente raggiungibile sia per i vincoli di finanza pubblica che per obiettivi problemi di finanziamento della spesa. E’ comunque stato indetto e portato a termine il concorso per l’assunzione di 3 agenti di Polizia Municipale ed è stata fatto un bando di mobilità che ha consentito di stilare una graduatoria da cui è stato assunto un Ispettore di Polizia Municipale. Per le assunzioni a causa delle normative legate al rispetto del patto di stabilità non è stato possibile dare attuazione alle assunzioni previste per l’anno 2010. In tal senso è stato convocato il Gruppo tecnico di monitoraggio al fine ratificare la necessità di rinviare le assunzioni di personale di cui al punto A, dell’accordo di programma a quando le normative vigenti consentiranno tali assunzioni. Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 IL SERVIZIO ASSOCIATO DI PROTEZIONE CIVILE A far data dal 1/12/2009 è stato attivato il nuovo servizio associato di protezione civile si tratta di un servizio che nel triennio dovrà essere impostato su base intercomunale ed in particolare occorrerà svolgere le seguenti attività: a) redazione del piano speditivi intercomunale; b) attivazione della consulta del volontariato di protezione civile intercomunale; c) dotazione di una struttura di coordinamento del servizio pienamente integrata nel Corpo di Polizia Municipale; d) attivazione di rapporti istituzionali con la Provincia di Reggio Emilia e la Regione Emilia Romagna. l Servizio Protezione Civile svolgerà pertanto le seguenti attività: a) attuazione, in ambito intercomunale, delle attività di previsione dei rischi stabilite, attraverso sopralluoghi, incontri con i Tecnici comunali, l’acquisizione di studi elaborati dalla Provincia ed incontri con gli Enti tecnici aventi competenze sulla gestione del territorio (Servizio Tecnico di Bacino, Consorzio di Bonifica); b) si procederà alla redazione del piano di protezione civile intercomunale, predisponendo le bozze semidefinitive dei piani comunali sulla base degli indirizzi regionali; c) verranno organizzate manifestazioni a carattere didattico sul tema della protezione civile, in collaborazione con le Organizzazioni di Protezione civile, coinvolgendo il mondo della scuola; d) verrà integrato il sistema di protezione civile con il Corpo di Polizia Municipale e) verrà assicurato ai Comuni il supporto in occasione di situazioni di emergenza, in adempimento a quanto previsto dalla Convenzione, attivando anche le Organizzazioni di Volontariato; Stato di attuazione del programma - Anno 2010 IL SERVIZIO ASSOCIATO DI PROTEZIONE CIVILE A far data dal 1/12/2009 è stato attivato il nuovo servizio associato di protezione civile, dopo un periodi di inattività nel primo semestre sono in corso gli incontri per predisporre un percorso che porti alla creazione di un piano di protezione civile intercomunale che tenga conto e porti a compimento quelli già esistenti o quasi completati. Inoltre verra attivata la consulta del volontariato di protezione civile intercomunale, per la quale sono allo studio le convenzioni da andare a sottoscrivere, al fine di modificare le convenzioni precedenti in un’ottica di piena integrazione con il Corpo di Polizia Municipale. Nell’ambito del bilancio sono state reperite le risorse per la realizzazioni di tali interventi con specifiche variazioni di bilancio. Sono state firmate le convenzioni con l’Associazione “Il Campanone” che si è fatta carico degli interventi di protezione civile sull’intero territorio dell’Unione Tresinaro Secchia e con l’associazione “Volontari della Sicurezza” che si affiancheranno al Campanone nell’attività di protezione civile sui Comuni di Casalgrande, Castellarano e Rubiera. E’ stato pubblicato il bando per la realizzazione dei piani comunali e intercomunale per le emergenze di protezione civile che verrà realizzato nell’anno 2011. Sono stati attivati i rapporti istituzionali con la Provincia di Reggio Emilia e la Regione Emilia Romagna in tema di protezione civile. La scelta di gestire in Unione questo servizio consente di ottenere i seguenti benefici: a) capacità di garantire una visione unitaria del territorio considerato e delle eventuali problematiche di emergenza o rischio presenti, anche attraverso la costruzione di un piano di rischi a livelli intercomunale costantemente aggiornato; b) possibilità di disporre di un bacino ampio di risorse a cui attingere in maniera coordinata in situazioni di calamità (risorse nei comuni, del volontariato e dei privati convenzionali); 87 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 c) efficacia ed efficienza nel coordinamento degli interventi mediante l’utilizzo di una centrale operativa comune collegata al Corpo di P.M.. Dopo la prima analisi dell’attuale stato dei singoli servizi comunali di protezione civile si è registrata la necessità di prevedere un piano che fotografi in una visione sovracomunale tutti i rischi e introduca nel sistema provinciale e regionale il nuovo interlocutore associato dell’Unione quale primo riferimento nel territorio in caso di emergenze. Tale succitata azione è propedeutica all’attivazione di specifiche convenzioni sovracomunali con le associazioni del volontariato e con le aziende che forniscono le attrezzature. Tale nuovo sistema prevede pertanto i seguenti step: a) la costituzione di un ufficio unico per la gestione comune delle attività di protezione Civile e per l’organizzazione dei relativi servizi; b) individuare il nuovo responsabile dell’Ufficio Unico nel Comandante del Corpo; c) costituzione del Comitato intercomunale formato da un tecnico di ogni comune che avrà il compito di fornire il necessario supporto tecnico per l’aggiornamento dei piani di protezione civile, di verificare le soluzioni individuate in relazione agli scenari ipotizzati nelle singole gestioni emergenziali, mantenere un costante monitoraggio del territorio in relazione alle modifiche che lo stesso nel tempo subisce in relazione ai nuovi insediamenti ed alle variazioni subite dal contesto ambientale. Il nuovo ufficio associato di protezione civile avrà pertanto i seguenti obiettivi: a) attività generale di prevenzione dei rischi su tutto il territorio dell’Unione; b) individuazione e segnalazione ai responsabili sia tecnici che politici degli interventi di prevenzione necessari a minimizzare i rischi sul territorio; c) predisposizione di una procedura comune per l’ottimizzazione delle comunicazioni di emergenza; d) gestione del piano intercomunale di protezione civile; e) promozione di esercitazioni di protezione civile che vedano coinvolti tutti i soggetti necessari per testare i piani di emergenza, comunali ed intercomunali; f) valorizzazione del volontariato di protezione civile a mezzo di convenzioni e della costituzione della consulta del volontariato; g) aggiornamento delle risorse di protezione civile presenti sul territorio sia pubbliche che private; h) verifica delle aree di ammassamento destinate ad accogliere materiali e mezzi nonché dei punti di raccolta della popolazione; i) mappatura delle zone del territorio soggette a rischio. 88 Stato di attuazione del programma - Anno 2010 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 5.1.3 PROGRAMMA N.3 - Servizio Sociale Associato C.d.R. Descrizione C.d.R. parte corrente SUPP GESTIONALE SSA C301.01 AREA DISABILI C301.02 AREA MINORI C301.03 UFFICIO DI PIANO C301.04 CENTRO PER LE FAMIGLIE C301.05 UFFICIO INFORMAZIONE STRANIERI C301.06 Totale parte corrente parte investimento SUPP GESTIONALE SSA C301.01 CENTRO PER LE FAMIGLIE C301.05 Totale parte investimenti TOTALE PROGRAMMA 3 Previs. Iniz. Variazioni Assestato Impegnato % Imp/ass. 1.239.983,31 2.471.681,54 693.668,46 104.239,36 20.000,00 63.480,00 4.593.052,67 621.289,05 276.346,36 296.941,87 -1,10 531,60 2.790,00 1.197.897,78 1.861.272,36 2.748.027,90 990.610,33 104.238,26 20.531,60 66.270,00 5.790.950,45 1.824.699,55 2.746.900,06 990.610,33 104.238,26 20.453,26 66.270,00 5.753.171,46 98,04% 99,96% 100,00% 100,00% 99,62% 100,00% 99,35% 6.000,00 0,00 6.000,00 0,00 6.000,00 6.000,00 6.000,00 6.000,00 12.000,00 6.000,00 5.823,90 11.823,90 100,00% 97,07% 98,53% 4.599.052,67 1.203.897,78 5.802.950,45 5.764.995,36 99,35% Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 Stato di attuazione del programma - Anno 2010 Il Servizio Sociale Associato è stato conferito nell’Unione dei Comuni Tresinaro Secchia a partire dal 01.10.08. Le funzioni ad oggi esercitate per conto dei Comuni della zona sociale di Scandiano sono riferite all’Area della Famiglia e delle persone di minore età, all’area della disabilità ed all’area della programmazione sociale e socio-sanitaria attraverso il Nuovo Ufficio di Piano. Per l’anno 2010 si propone una visione di servizio in continuità con le funzioni mantenute dalle precedenti annualità e attivate nel corso dell’anno 2009, tenendo conto degli effetti economici e sociali della crisi in atto che, probabilmente, nell’anno 2010 non cesserà di causare ulteriori affaticamenti al tessuto comunitario. Il Servizio Sociale Associato è stato conferito nell’Unione dei Comuni Tresinaro Secchia a partire dal 01.10.08. Le funzioni ad oggi esercitate per conto dei Comuni della zona sociale di Scandiano sono riferite all’Area della Famiglia e delle persone di minore età, all’area della disabilità ed all’area della programmazione sociale e socio-sanitaria attraverso il Nuovo Ufficio di Piano. Anche l’Ufficio informazione stranieri (Uis) è di competenza del SSA e riguarda i quattro Comuni facenti parte dell’Unione. Per l’anno 2010 sono state poste in essere tutte le possibili e sostenibili misure, seppure da un versante socio-assitenziale, per supportare le famiglie più fragili ancora investite dalla crisi economica dello scorso anno. Le misure messe in campo, oltre agli ordinari fondi dei bilanci comunali, sono state sostenute dal fondo straordinario anticrisi della Regione che per la zona sociale di Scandiano ha significato un impegno di circa 115.000 € in gran parte utilizzati per l’effettuazione di tirocini formativi presso i Comuni rivolti a disoccupati. 1 - Linee di indirizzo e programmazione Il quadro programmatorio e gestionale del Servizio Sociale è costituito dalla Convenzione tra i Comuni del Distretto, per la gestione in forma associata 1 - Linee di indirizzo e programmazione Il quadro programmatorio e gestionale del Servizio Sociale è costituito dalla Convenzione tra i Comuni del Distretto, per la gestione in forma associata 89 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 Stato di attuazione del programma - Anno 2010 dei servizi sociali assistenziali rivolti ai minori, ai disabili e alle loro famiglie e dall’accordo di programma, e dall’accordo integrativo con l’Azienda USL, recepiti dall’Unione e che andranno rinnovati a partire dal 2010. Questi strumenti declinano gli impegni reciproci degli Enti Locali coinvolti e dell’Azienda USL, nell’ambito di un disegno di governance territoriale del welfare, previsto a livello regionale, che consolida il ruolo di programmazione sociale e socio-sanitaria del Comitato di Distretto, il quale si avvale come organismo tecnico dell’Ufficio di Piano. dei servizi sociali assistenziali rivolti ai minori, ai disabili e alle loro famiglie e dall’accordo di programma, e dall’accordo integrativo con l’Azienda USL, recepiti dall’Unione e che andranno rinnovati a partire dal 2010. Questi strumenti declinano gli impegni reciproci degli Enti Locali coinvolti e dell’Azienda USL, nell’ambito di un disegno di governance territoriale del welfare, previsto a livello regionale, che consolida il ruolo di programmazione sociale e socio-sanitaria del Comitato di Distretto, il quale si avvale come organismo tecnico dell’Ufficio di Piano. Nell’ambito del Piano triennale della salute e del benessere sociale 2009-11 a Marzo 2010 è stato approvato il Piano attuativo 2010. Il Piano, sottoscritto e approvato con Accordo di Programma dai Comuni della zona Sociale di Scandiano, dall’Azienda Usl e dalla Provincia di Reggio Emilia, contiene la programmazione annuale degli interventi nell’area del welfare, le integrazioni con i programmi di settore dei Comuni e con quelli sanitari dell’Ausl. Nel piano viene inoltre rappresentata l’intera spesa socio-sanitaria previsionale anno 2010 alimentata dalle diverse fonti locali, regionali e statali per un ammontare complessivo di 20.902.295,12 €. L’ufficio di piano ha seguito le indicazioni prioritarie e di attenzione indicate dal Comitato di Distretto per la redazione dei progetti. Tali indicazioni sono così sintetizzabili: • utilizzo prioritario della maggior parte delle risorse indistinte per l’area della Povertà e della esclusione sociale; • attenzione al tema del rinforzo delle competenze genitoriali e dei ruoli educativi; • attenzione, per l’infanzia e adolescenza, al lavoro di prevenzione primaria dei servizi in grado di cogliere i segnali di rischio di disagio ancora non conclamato; • attenzione alla sostenibilità ed alla qualità degli interventi di integrazione e di accompagnamento educativo in ambito scolastico per alunni con disabilità; • attenzione sull’area immigrazione al tema dell’integrazione rivolta alla fascia adolescenziale/giovanile • attenzione alle garanzie per l’accesso ai servizi educativi delle famiglie che per effetto della crisi non riescono a sostenere tali costi Analiticamente il Piano riporta n. 46 schede di progetto nelle aree di intervento (Responsabilità famigliari, Giovani e dipendenze, Immigrazione, Povertà, Anziani, Disabili e Progetti trasversali) che coprono tutti gli interventi finanziati con Fondo sociale regionale e con il corrispettivo cofinanziamento comunale. La responsabilità della realizzazione è in capo ai Comuni ed Con il Piano triennale della salute e del benessere sociale 2009-11 si sono tracciate le linee della programmazione sociale e socio-sanitaria per il Distretto di Scandiano. Nel 2010 verrà realizzato il Piano attuativo 2010 che dovrà essere coerente con il piano triennale ma dovrà anche essere attento ad integrare visioni e progettazioni che sono venute emergendo a seguito della crisi economica in atto. In particolare dovranno trovare collocazione le misure previste anche a livello regionale, oltre a quelle indicate a livello locale, per sostenere le famiglie più fragili dal punto di vista economico e sociale, anche sperimentando forme di aiuto innovative non ancora esperite. L’Ufficio di Piano, all’interno del quale sono presenti i professionisti dei Comuni e dell’Azienda, ed i tavoli tematici dedicati alle specifiche aree di lavoro, dovranno interpretare al meglio la funzione di lettura delle modificazioni sociali in atto e di traduzione operativa in termini progettuali, delle indicazioni che il Comitato di Distretto intenderà fornire. Si cercherà, compatibilmente con i tempi di approvazione del piano attuativo 2010 di rivedere la composizione dei tavoli tematici con l’intento di allargare la partecipazione degli stakeholder locali e portare all’interno della programmazione elementi puntuali di lettura del territorio dal punto di vista sociale. Il 2010 diverrà molto impegnativo sul piano della programmazione e delle relative procedure in quanto si attiva l’accreditamento delle strutture socio – sanitarie rivolte agli anziani ed ai disabili. Tale percorso comporta la piena consapevolezza da parte degli attori del territorio di un cambiamento radicale nei rapporti tra programmazione, committenza e gestione dei servizi. L’unione assumerà su di sé la funzione concessoria dell’accreditamento, l’Ufficio di piano quale organismo tecnico avrà il compito di istruire le procedure che determineranno l’entrata dei servizi in regime di accreditamento II piano di fattibilità tecnico ed economico finalizzato alla attribuzione 90 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 Stato di attuazione del programma - Anno 2010 all’Unione della gestione delle funzioni sociali area Adulti e area Anziani da parte dei Comuni è ormai giunto ad una fase di dettaglio che si ritiene più che sufficiente per arrivare ad un decisione di avvio del percorso. Si dovrà perciò definire nel corso del 2010, se la decisione in tal senso da parte dei Comuni verrà assunta, come attivare i poli di servizio sociale integrato, dando poi seguito alla struttura organizzativa già indicata nel piano. Collegati al disegno dei poli integrati di servizio sociale vi sono anche gli sportelli sociali per i quali, con la partecipazione di tutti i Comuni, si è giunti alla definizione del personale che verrà impiegato, fra le altre funzioni, alla prima accoglienza, informazione ed orientamento dei cittadini che si rivolgono ai servizi. Nel corso dei primi mesi del 2010 verrà realizzata la formazione del personale sul piano dell’acquisizione dei contenuti che verranno veicolati attraverso lo sportello sociale; una seconda formazione verrà poi effettuata sull’uso dello strumento informativo da utilizzare allo sportello e che assolverà direttamente al debito informativo con la Regione. all’Unione. Sui progetti dell’area Povertà ed esclusione sociale il Comitato di Distretto ha deciso di allocare il doppio delle risorse dell’anno precedente per poter far fronte alle questioni collegate all’impoverimento delle famiglie a seguito della crisi economica. Nel piano è contenuta inoltre l’intera programmazione in favore delle persone non autosufficienti, con la specifica definizione degli interventi (residenziali, domiciliari, sistema di accesso e presa in carico, emersione e qualificazione del lavoro di cura, servizi di consulenza e sostegno economico per l’adattamento domestico, programmi di sostegno alle reti sociali ed ai soggetti fragili) con le indicazioni di spesa preventiva 2010 a valere sul Fondo Regionale Non Autosufficienza e sul Fondo Nazionale Non Autosufficienza. L’Ufficio di Piano ed i tavoli tematici, ad esso collegati, hanno lavorato alla redazione del Piano Attuativo 2010 nel primo trimestre, verificando lo stato di attuazione dell’ultima programmazione annuale 2009, condividendo gli orientamenti definiti regionali e locali, ed infine preparando le progettazioni e la relativa allocazione delle risorse sulla base dei budget assegnati. Per quanto riguarda il complesso percorso che porterà all’accreditamento socio-sanitario dei servizi residenziali, semiresidenziali e domiciliari rivolti all’area Anziani e Disabili, la prima parte del 2010 è stata impiegata per porre in essere tutte le condizioni utili a recepire da parte dei soggetti gestori le domande di accreditamento transitorio ed il successivo procedimento di concessione. A tal fine è stato programmato il fabbisogno triennale di queste tipologie di servizi, identificato l’Unione Tresinaro Secchia quale soggetto istituzionalmente competente al rilascio dell’accreditamento per il territorio distrettuale, identificato il responsabile del procedimento per il rilascio dell’accreditamento, raccolti i dati di attività ed economici dei servizi oggetto di accreditamento, svolto le simulazioni circa il sistema tariffario da applicare ai servizi accreditati, definite le linee principali in sede di Comitato di Distretto. Il percorso si è concluso entro i termini previsti del 31.12.10. L’ufficio di Piano ha acquisito tutte le domande previste (22) di accreditamento transitorio per i servizi di Casa residenza per anziani, Centro diurno per anziani, Centro socio riabilitativo residenziale per disabili, Centro socio riabilitativo diurno per dissabili e Assistenza domiciliare socio- assistenziale e socio-educativa. Neil trimestre ott-dic 2010 ha proceduto all’analisi delle domande, alle richieste di integrazione ed ha copncluso il prorio lavoro nei termini previsti con la pubblicazione dei 22 provvedimenti di concessione di accreditamento transitorio. Nel 2011 si procederà con la stipula dei contratti di servizio e delle convenzioni conseguenti. Va ribadito che l’intera procedura per l’accrditamento determina modifiche 91 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 Stato di attuazione del programma - Anno 2010 2 – Servizi alla persona I dati di utenza degli ultimi anni presentano sicuramente un aumento quanti/qualitativo dei bisogni del territorio, con particolare riferimento all’anno 2009 nel quale si sono evidenziati gli elementi della crisi economica e sostanziali nei rapporti fra enti commitenti ed enti gestori che dovranno essere attentamente monitorate nel periodo di validità dell’accreditamento transitorio. Non sono stati attivati accrditamenti provvisori inerenti nuovi servizi non già previsti e contrattualizzati. Prosegue il lavoro di costruzione della gestione unificata in capo all’Unione dei Servizi Sociali con il conferimento da parte dei Comuni delle funzioni area Adulti e Anziani, completando così un quadro che vedrà il welfare riunito in un unico Servizio. Le decisioni già prese riguardano l’organizzazione per l’erogazione dei servizi in 5 Poli di servizio sociale integrato (Scandiano, Casalgrande, Rubiera, Castellarano ed il polo di Viano e Baiso) in cui troveranno sede tutte le funzioni di front office attraverso lo sportello sociale, le funzioni di progettazione ed erogazione degli interventi per tutte le tipologie di utenza sociale e le funzioni amministrative a livello di Polo. Sarà presente un coordinatore dei Polo con competenze gestionali e di coordinamento delle azioni. Le funzioni dirigenziali e amministrative verranno dislocate in una sede centrale di direzione. Sono state fatte le simulazioni circa le diverse pesature delle dotazioni di personale afferenti ai diversi Poli, le raccolte delle diverse procedure che verranno messe in capo al Servizio Sociale Integrato. Nel corso della seconda parte del 2011 si procederà alla definizione puntuale del personale, del bilancio del futuro servizio e alla definizione di regolamenti e procedure unitari a partire dalle diverse modalità oggi presenti nei Comuni. In riferimento all’implementazione degli sportelli sociali che rappresenteranno la “porta di accesso” ai servizi”, i Comuni hanno individuato il personale da assegnare a tale funzione che ha partecipato al corso di formazione appositamente organizzato dall’Unione in vista dell’attivazione degli sportelli. Da Giugno si sta inoltre lavorando all’implementazione del software gestionale per gli sportelli sociali che dovrebbe garantire, oltre all’assolvimento del debito informativo con la Regione Emilia Romagna, ad una puntuale rilevazione dei bisogni presentati dai cittadini e delle risposte di servizio offerte. Ad oggi si stanno completando i collegamenti con le anagrafi dei 6 Comuni per poter avere direttamente i dati delle persone che accedono al servizio. 2 – Servizi alla persona Destano particolare preoccupazione i dati di utenza che presentano rilevanti aumenti quantitativi e qualitativi, soprattutto riferiti all’area Famiglie e Minori, a fronte dei segnali di non arretramento della crisi economica e sociale 92 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 Stato di attuazione del programma - Anno 2010 sociale per le famiglie del nostro territorio. Come dato sintetico di riferimento macro, in carico al SSA vi sono al 30/09/2009 n. 1219 minori appartenenti a n. 755 famiglie residenti nel nostro territorio, e n. 187 persone disabili, ultra quindicenni. Pur nella sinteticità della descrizione si può evincere la necessità di mantenere e in alcuni casi aumentare il livello di servizio rivolto alle famiglie del territorio. in atto. Come dato sintetico di riferimento macro: in carico al SSA c’erano al 31.12.10 n. 1307 minori residenti nel nostro territorio. Nel corso dell’anno 2010, dato di flusso ,sono stati in carico al Servizio complessivamente n. 1432 minori.. In carico all’area disabili vi sono al 31.12.10 n. 206 persone disabili, ultra quindicenni. I dati sopra riportati evidenziano la necessità, più oltre indicata di aumentare le risorse di personale nell’area minori di almeno una unità di personale tecnico. Di seguito si riportano le principali attività che vengono erogate dal Servizio Sociale Associato nelle due aree di lavoro, Minori e Famiglie, Disabili ed il loro svolgimento nel corso del 2010: il servizio domiciliare per minori disabili: nei primi mesi del 2010 verrà appaltato il servizio educativo domiciliare rivolto sia all’area delle persone di minore età sia all’area delle persone disabili con particolare riferimento ai minori disabili. La scelta di attivare un servizio unitario integrato in appalto permette di superare la condizione progettuale degli ultimi anni nei quali le progettazioni personalizzate di intervento educativo domiciliare sono state rese possibili attraverso estensioni di appalti in vigore, in particolare su servizi diurni per disabili. Tale condizione potrà permettere di aumentare il livello quanti/qualitativo della proposta, anche con sperimentazione di servizi innovativi quali l’accompagnamento famigliare a carattere organizzativo su famiglie con alta fragilità. Una parte delle risorse impiegate per i progetti educativi su persone non autosufficienti verrà fornita dal Fondo regionale non autosufficienza. Il progetto in appalto comprenderà anche la gestione degli inserimenti dei ragazzi e delle ragazze disabili con accompagnamento educativo all’interno dei centri estivi del territorio (nel 2009 sono stati coinvolti n. 45 minori con disabilità), alla quale si aggiunge, dopo una prima sperimentazione nell’estate 2009, il sostegno all’esperienza di un centro estivo, curato dall’associazione aut-aut, presso la sede dell’Isola Felice a Casalgrande. il Servizio aiuto Personale, appaltato per tre anni nel corso del 2009 verrà mantenuto nel livello di servizio indicato dal progetto e nel corso del 2010 si aumenterà la copertura territoriale di questa importante risorsa per le persone disabili adulte del territorio distrettuale. Rimane compresa nel progetto la gestione delle vacanze collettive in favore delle persone disabili e si tenderà nel 2010 a diversificare maggiormente questa attività in rapporto alle esigenze degli stessi; • il servizio domiciliare per minori disabili: nel 2010 è stato ancora garantito attraverso estensione su contratti di fornitura similari, finanziato per una parte cospicua con il Fondo regionale non autosufficienza, considerando questa parte di servizio come innovativa. La prevista gara d’appalto, che comprende anche l’attività di educativa domiciliare in favore dei minori e delle loro famiglie, è stata espletata nel mese di ottobre 2010 e prevede un affidamento triennale. Viene previsto un aumento del livello quanti/qualitativo del servizio, anche con sperimentazione di servizi innovativi quali l’accompagnamento famigliare a carattere organizzativo su famiglie con alta fragilità. Al 31.12.10 sono attivi 14 interventi di educativa domiciliare con minori disabili. Viene ricompresa all’interno dell’attività domiciliare l’accompagnamento educativo all’interno dei centri estivi dei ragazzi e delle ragazze disabili del territorio (nel 2010 sono stati coinvolti n. 49 minori con disabilità), ed il sostegno alla realizzazione del centro estivo, curato dall’associazione aut-aut, presso la sede dell’Isola Felice a Casalgrande, dedicato ai ragazzi autistici ultraquindicenni (nel 2010 hanno partecipato all’attività 7 ragazzi);; • il Servizio aiuto Personale, attività di tempo libero dedicata alle persone disabili del territorio e finalizzata ad un maggiore inserimento nel tessuto delle relazioni comunitarie e che si avvale oltre che dell’apporto educativo del soggetto gestore dell’apporto di numerosi volontari delle associazioni del territorio. Nel corso del primo semestre 2010 il progetto ha coinvolto in modo continuativo circa 80 ragazzi in attività diverse quali laboratori creativi (cucina, scenografia, artistico, canto, musicoterapia, 93 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 94 sul complesso tema degli inserimenti socio-terapeutico riabilitativi è in corso una riflessione con la Direzione Provinciale del Lavoro orientata a regolarizzare maggiormente queste forme di inserimento assolutamente preziose per le persone che ne fruiscono. Alla fine del 2009, sulla base dei rilievi posti dalla Dpl, si sono mantenuti gli inserimenti attivi ma non ne sono stati attivati di nuovi, ponendo con ciò problemi sia al ssa sia ai singoli Comuni. L’Unione sta procedendo ad una verifica degli strumenti attivabili e delle forme più opportune di inserimento delle persone con disabilità o con svantaggio sociale, attraverso una consulenza con l’Università di Modena e Reggio. Nei primi mesi del 2010 si dovrebbero concretizzare i risultati di questa consulenza e pertanto la possibilità di poter proseguire con maggiore certezza con questi strumenti di inserimento. Rimangono attive nel 2010 le convenzioni con la Coop. Soc. “Lo Stradello”, per la gestione dei cd. progetti collettivi di formazione – lavoro in favore di persone disabili e la convenzione con la Cooperativa Sociale “L’Eco” per l’affidamento della gestione dei progetti di formazione lavoro in ambiente protetto in favore di 8 persone disabili/svantaggiate; il servizio per gli inserimenti lavorativi – nuclei territoriali, nel quale il servizio sociale è costantemente impegnato garantisce circa n. 20 assunzioni annue. Affido e adozione sono elementi distintivi della qualità erogata dal servizio sociale associato. Nel corso del 2009 sono state consolidate tutte le attività a supporto delle famiglie affidatarie ed adottive orientate alla formazione delle risorse genitoriali. Tali azioni sono possibili grazie all’investimento di risorse proprie del servizio. A queste si affiancherà nel corso del 2010 una ulteriore risorsa di psicologa assunta a contratto presso il Centro per le famiglie che si occuperà specificamente delle attività a sostegno delle risorse famigliari orientate all’affidamento famigliare. Dal 2010 tutte le azioni che consistono nella preparazione delle risorse genitoriali verranno realizzate all’interno delle attività del Centro per le Famiglie. La scelta è Stato di attuazione del programma - Anno 2010 improvvisazione teatrale, danza) e laboratori sportivi (nuoto, basket, calcio, pallavolo) E’ compresa nel progetto la gestione delle vacanze collettive in favore delle persone disabili (nel 2010 hanno fruito delle vacanze collettive n. 31 ragazzi, accompagnati da 19 educatori); • a conclusione della consulenza con l’Università di Modena e Reggio, in accordo con tutti i Comuni e l’Unione, è stato assunto un modello di convenzione per la realizzazione di Tirocini Formativi Atipici, rivolti a persone con svantaggio sociale, presso soggetti economici del territorio della zona sociale di Scandiano. Il tirocinio formativo atipico è un inserimento in ambiente lavorativo a fini formativi contemplato dalla normativa vigente che offre la possibilità di superare gli ostacoli che per diverso tempo hanno bloccato l’attivazione di nuovi progetti delle cosiddette “borse lavoro” per persone con disabilità o con svantaggio sociale. Al 30.06 sono stati mantenuti tutti i progetti attivati nel 2009. Dal mese di Agosto vengono attivati i nuovi progetti con l’applicazione del nuovo istituto. Nel 2010 è stata ampliata la convenzione con la Coop. Soc “L’Eco” per l’affidamento della gestione dei progetti di Tirocinio Formativo Atipico in favore di 10 persone disabili/svantaggiate. Nella seconda parte del 2010 è stata anche rivista ed ampliata la convenzione con la Coop. Soc “Lo Stradello”, per la gestione dei cd. progetti collettivi di formazione – lavoro in favore di persone disabili, in particolare rivalutando le tipologie di inserimento degli utenti ed ampliando la funzione di accompagnamento al lavoro attraverso l’impiego di un tutor dedicato a questo compito.. • Il servizio sociale associato, a fronte del nuovo appalto dell’amministrazione provinciale che ha ridefinito in modo sostanziale la presenza dei nuclei territoriali nell’assetto precedente (ad esclusivo servizio dello svantaggio sociale), ha cessato la propria funzione di coordinamento e mantiene attualmente l’impegno di garantire i raccordi di rete fra i servizi territoriali ed il servizio di inserimento al lavoro e tutoraggio. • Nel corso del 2010 si sono ulteriormente consolidati i progetti riguardanti l’affidamento famigliare e l’adozione. L’investimento riguarda sempre il personale che conduce i progetti e realizza le azioni conseguenti. Dall’inizio del 2010 sono state riorganizzate e allocate in modo diverso le attività: ciò che concerne la preparazione delle risorse genitoriali sia in forma di istruttoria, sia in forma di gruppi di avvicinamento e formazione è collocato all’interno delle attività del Centro per le Famiglie; ciò che attiene al supporto e verifica dei progetti di affidamento e adozione rimane in capo al Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 dettata dal fatto di sviluppare un servizio che ha come nucleo centrale di attività, ricerca e formazione, la genitorialità e le sue funzioni, le famiglie e la cultura famigliare. Vengono ovviamente garantiti in modo puntuale i collegamenti e le collaborazioni con il servizio sociale. In riferimento alle attività erogate nel 2009, al 30/09/2009 risultano in affidamento famigliare e parentale n. 57 minori che coinvolgono n. 55 famiglie affidatatrie; per l’adozione al 30/09/2009 hanno svolto e concluso il percorso per l’abilitazione n. 13 coppie (7 istruttorie iniziate nel 2008), con tempi di realizzo dell’istruttoria al di sotto dei 90 giorni, mentre risultano n. 17 i minori seguiti per affidamento preadottivo o vigilanza post adozione; dalla fine del 2007 è stata affidata, tramite procedura d’appalto, la gestione di 3 appartamenti per disabili, per un numero complessivo di 8 ospiti, e dell’appartamento aggiuntivo sito nel Comune di Rubiera, destinato primariamente a mamme con bambini. La gestione degli appartamenti per disabili è diventato elemento stabile di qualità e di sicurezza per gli ospiti e per le loro famiglie, dopo un avvio difficoltoso. Oggi il soggetto gestore e gli operatori che vengono impiegati in questo servizio sono riconosciuti come un riferimento importante per gli ospiti. L’appartamento di Rubiera, finalizzato a sostenere le situazioni che in particolare necessitano di un periodo di passaggio al fine di determinare migliori condizioni per la propria autonomia, nel corso del 2009 è stato anche utilizzato per inserimenti in emergenza, inserimenti di giovani maggiorenni. Non si ritiene di modificare tale profilo nel corso del 2010. L’appalto che raggruppa le due tipologie di appartamenti è in scadenza nel corso del 2010 e pertanto necessiterà approntare, in mancanza di indicazioni regionali sull’entrata anche di questi servizi in regime di accreditamento, una nuova gara d’appalto. dal 2007 sono state attivate le fornitura relative alle gestioni dei Centri Diurni per disabili “Il Castello” di Bosco (Scandiano) e “Il Mandorlo” di Roteglia (Castellarano) aggiudicate fino al 2012. Il Servizio diurno continua a tracciare modelli di accompagnamento e supporto positivi, per gli ospiti e per le loro famiglie. Permangono ancora criticità sul fronte dell’adeguatezza della struttura di Bosco per inserimenti che necessitano di spazi appositamente progettati. Con il Comune di Scandiano, proprietario dell’immobile si è valutato un eventuale intervento di adeguamento. Nel corso del 2010 verrà ripresa tale questione. Anche questi servizi saranno Stato di attuazione del programma - Anno 2010 Servizio Sociale Associato. A tal fine è stata inserita una psicologa a contratto all’interno del Centro per le famiglie con l’obiettivo di lavorare nelle attività a sostegno delle risorse famigliari orientate all’affidamento famigliare. In riferimento alle attività erogate nel 2010, al 31.12.10 risultano in affidamento famigliare e parentale n. 60 minori di cui 45 con modalità a tempo pieno. E’ in corso al 31.12.10 n. 1 istruttoria famigliare per disponibilità all’affidamento. Per l’adozione al 31.12.10 hanno svolto e concluso il percorso per l’abilitazione n. 6 coppie, con tempi di realizzo dell’istruttoria al di sotto dei 120 giorni, mentre risultano attivati un gruppo di preparazione all’adozione e n. 4 gruppi di sostegno post adozione anche con famiglie di altri territori, testimoniando in tal modo la qualità del servizio erogato dal Servizio sociale associato; • I 3 appartamenti per disabili adulti collocati a Scandiano accolgono n. 9 ospiti di cui 4 nell’appartamento femminile. Dal mese di Settembre 2010 è stato portato a completamento l’appartamento femminile con un quinto ospite. Il servizio delle comunità alloggio per disabili non è ancora entrato nel regime di accreditamento regionale per cui si procederà entro marzo 2011 ad un nuovo appalto per l’affidamento del servizio, essendo in scadenza il corrente contratto. Permane anche per il 2010 un giudizio estremamente positivo del funzionamento degli appartamenti, confermato dagli stessi ospiti e dai famigliari di questi. Il progetto pertanto fa ormai parte stabile e riconosciuta della rete servizi per la disabilità. L’appartamento di Rubiera, finalizzato a sostenere le situazioni di donne sole o con figli verso l’autonomia, anche nel 2010 è stato utilizzato per inserimenti in emergenza e inserimenti di giovani maggiorenni. Nel 2010 sono stati ospitati nell’appartamento n. 4 nuclei con presenza di n. 6 minori. L’appartamento costituisce un utile luogo di passaggio e verifica delle reali condizioni di avvicinamento all’autonomia e delle volontà delle persone di modificare il proprio percorso di vita.. • dal 2007 sono state attivate le fornitura relative alle gestioni dei Centri Diurni per disabili “Il Castello” di Bosco (Scandiano) e “Il Mandorlo” di Roteglia (Castellarano) aggiudicate fino al 2012. Nel 2010 sono stati n. 38 gli ospiti presenti nei due centri diurni Rispetto alle capacità di accoglienza i due servizi risultano quasi alla piena occupazione. Nel corso del primo semestre sono stati realizzati interventi sulla struttura di Bosco di Scandiano sulla quale comunque necessitano ulteriori interventi di manutenzione straordinaria ed ordinaria. I due servizi, come del resto tutti i Centri Socio 95 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012 oggetto nel 2010 del percorso di accreditamento. è stata mantenuta nel corso del 2009 e verrà rinnovata nel 2010 la convenzione con la Coop. Soc. Zora per l’inserimento di disabili nei Centri residenziali e diurni di cui è titolare la stessa coop. Il rapporto convenzionale ha consolidato una collaborazione pluriennale implementandone gli aspetti qualitativi, in particolare per gli aspetti laboratoriali, che assieme agli interventi socio – sanitari – assistenziali caratterizzano il tema dell’accoglienza diurna e residenziale dei disabili, per un’ospitalità mediamente stabile pari a 22 unità. Nell’ambito della programmazione triennale i vista dell’accreditamento si è valutato un aumento del fabbisogno collegato alle strutture della coop. soc. Zora. Si procederà nel corso del 2010 ad una ulteriore proroga della convenzione con la struttura residenziale della Fondazione “Mattioli Garavini”, in grado di garantire l’accoglienza in regime residenziale fino a 6 beneficiari disabili (di cui 2 in regime di “sollievo”), in attesa che vengano fornite le indicazioni regionali utili per la procedura di accreditamento del servizio. Alla fine del 2009, dopo l’inaugurazione ufficiale del Centro per le Famiglie avvenuta lo scorso Maggio, è stata redatta la progettazione dei servizi del Centro per le Famiglie per l’anno 2010, approvata anche nell’ambito del Comitato di Distretto. Vale la pena di sottolineare come questa programmazione e coinvolgimento dei Comuni e dell’Azienda usl abbia permesso di procedere con la definizione di un organico, seppure ancora attraverso contratti e collaborazioni, in grado di attivare e sostenere i progetti da realizzare nel 2010. Ad oggi il personale è composto da un coordinatore, da una psicologa contratto, da un counsellor a contratto, da un team di quattro pedagogiste dei Comuni dell’Unione e dalla quota di personale del ssa impegnato nelle attività di affidamento famigliare e di adozione. Nel corso del 2010 pertanto verranno erogati la mediazione famigliare, consulenza genitoriale ed educativa, una parte delle attività del percorso nascita in collaborazione con il consultorio aziendale e con i Comuni. 96 Stato di attuazione del programma - Anno 2010 Riabilitativi Diurni per disabili sono soggetti al regime di accreditament. • È stata rinnovata per il 2010 la convenzione con la Coop. Soc. Zora per l’inserimento di disabili nei Centri residenziali e diurni di cui è titolare la stessa coop. Nel corso del 2010, dopo alcuni mesi di inserimento con modalità di sollievo, è stata inserita a livello residenziale una nuova ospite. Al 31.12 a livello residenziale sono presenti n. 6 ospiti ed a livello diurno sono presenti n. 10 ospiti del territorio della zona sociale di Scandiano. Si consolidano gli aspetti qualitativi e di collaborazione con altri soggetti, in particolare per gli aspetti laboratoriali. Anche per questi servizi entrano nel percorso di accreditamento transitorio, nelle misure previste nella programmazione triennale nella quale si è definito un aumento del fabbisogno. • Si è proceduto, in vista del percorso di accreditamento transitorio, da parte dell’Unione per conto dei Comuni e da parte dell’Azienda Usl a prorogare la convenzione con la struttura residenziale della Fondazione “Mattioli Garavini”, in grado di garantire l’accoglienza in regime residenziale fino a 6 beneficiari disabili (di cui 2 in regime di “sollievo”), e per 6 ospiti con gravi disabilità acquisite. Nel corso del 2010 sono stati presenti n. 4 ospiti e sono stati effettuati n. 4 5 ricoveri di sollievo per un totale di 842 giornate. Nel 2010 il Centro per le Famiglie è pienamente attivo in tutte le azioni programmate, anche in ragione della possibilità di avere a disposizione tutte le figure professionali indicate per la realizzazione dei progetti. Sono pertanto stati promossi, attraverso diversi materiali illustrativi, e attivati in sede centrale i servizi di Mediazione famigliare, Counselling genitoriale, Consulenza educativa. Sono anche stati realizzati i programmi dedicati al percorso nascita, che proseguiranno anche nella seconda parte dell’anno, in collaborazione con i Consultori ed in particolare riferiti al massaggio neonatale. Inoltre Il Centro per le Famiglie conduca alcuni progetti di sviluppo comunitario in collaborazione con i Comuni. Il Centro per le famiglie infine dal 2010 assolve ad una parte progettuale essenziale nell’ambito dell’affido e dell’adozione, curando in particolare la parte di formazione e preparazione delle risorse genitoriali in vista dell’incontro con i bambini, sia per la parte rivolta ai singoli nuclei/coppie/singoli, sia per la parte rivolta ai gruppi. Continua l’impegno a tempo pieno di un coordinatore che garantisce il collegamento fra i diversi progetti e fra il Centro per le Famiglie ed il SSA. Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 97 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 98 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 6) CONTO ECONOMICO E CONTO DEL PATRIMONIO 99 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 6.1 LA FORMAZIONE DEL CONTO ECONOMICO E CONTO DEL PATRIMONIO ATTRAVERSO IL PROSPETTO DI CONCILIAZIONE L’Unione Tresinaro-Secchia in sede di approvazione del rendiconto della gestione 2010 ha utilizzato il “prospetto di conciliazione” per predisporre il Conto Economico e il Conto del Patrimonio partendo dai dati finanziari. Difatti in mancanza di un sistema di rilevazione concomitante di contabilità economico-patrimoniale, tutti gli enti sono tenuti ad individuare al termine dell’esercizio, mediante il prospetto di conciliazione tutti quei fatti gestionali che si sono verificati nell’anno senza rilevanza finanziaria, ed a introdurne le relative partite rettificative (ammortamenti, ratei, risconti, plusvalenze). I modelli utilizzati per la redazione del Prospetto di Conciliazione, del Conto del Bilancio, del Conto Economico e del Conto del Patrimonio sono quelli approvati dal D.P.R. 31/01/1996 n.194. Nel prospetto di conciliazione non state registrate poste rettificative delle entrate correnti. Per le spese correnti invece sono state rilevate a titolo di poste rettificative del risultato finanziario solo i costi esercizi futuri (rilevano tutti gli impegni di spesa assunti nell’anno 2010 ma non relativi a costi). 6.1.1 IL CONTO ECONOMICO Il conto economico evidenzia le componenti positive e negative dell’attività svolta dall’Unione secondo criteri di competenza economica. Il conto deriva dal Prospetto di conciliazione, che partendo dai dati finanziari della gestione corrente del bilancio con l’aggiunta di elementi economici, raggiunge il risultato finale “economico”. La forma scelta dal Legislatore è quella scalare suddivisa in 5 aree funzionali, con riferimento alle quali si raggiungono risultati intermedi sino a pervenire alla determinazione del risultato economico dell’esercizio finale. I due risultati intermedi sono: il “risultato della gestione” ed il “risultato della gestione operativa”, quest’ultimo aggiunge al risultato della gestione i componenti economici riferiti alle aziende speciali e partecipate. Successivamente lo schema evidenzia la gestione extra-caratteristica, vale a dire quella riferita alla gestione finanziaria e a quella straordinaria. Per quanto concerne i proventi della gestione viene rilevata la rettifica apportata agli accertamenti del Conto del Bilancio ovvero la quota di ricavi pluriennali. Per quanto concerne i costi di gestione le rettifiche apportate agli impegni del Conto del Bilancio, al fine di determinare le componenti economiche, sono principalmente dovute ai costi esercizi futuri 2010 ed alla quota di ammortamento economico. Non si rilevano proventi/oneri da aziende speciali e partecipate . Per quanto concerne i proventi ed oneri straordinari si rileva che le voci determinanti al fine della quantificazione del risultato economico dell’esercizio sono quelle relative alle insussistenze del passivo ovvero minori residui passivi del conto del bilancio, insussistenze dell’attivo ovvero minori residui attivi del conto del bilancio e le minusvalenze patrimoniali derivanti dalla dismissione di beni mobili dall’inventario. Considerando tali rettifiche si determinano i seguenti risultati: risultato della gestione € 991.058,91 risultato della gestione operativa € 991.058,91 risultato economico dell’esercizio € 1.253.500,97 100 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 Si propone un prospetto sintetico da cui si nota la struttura dei costi: CONTO ECONOMICO PROVENTI DELLA GESTIONE Personale Acquisto materie prime e/o beni di consumo Prestazioni di servizi Godimento beni di terzi Variazione nelle rimanenze di materie prime e/o prodotti finiti Trasferimenti Imposte e tasse Quote di ammortamento d’esercizio TOTALE COSTI DELLA GESTIONE RISULTATO DELLA GESTIONE Prov/Oneri Aziende Partecipate RISULTATO GESTIONE OPERATIVA Proventi ed Oneri Finanziari RISULTATO Ante Partite Straordinarie Proventi ed Oneri Straordinari RISULTATO ECONOMICO DELL’ESERCIZIO 2009 7.954.575,11 2.660.342,29 140.768,64 3.573.307,83 219.792,39 2010 10.083.297,56 2.680.078,67 105.528,49 4.002.398,74 198.647,95 879.591,88 171.354,83 66.041,77 7.711.199,63 243.375,48 0,00 243.375,48 1.822.699,96 160.504,59 122.380,25 9.092.238,65 991.058,91 243.375,48 203.897,24 991.058,91 -5.000,00 986.058,91 267.442,06 447.272,72 1.253.500,97 6.1.2 IL CONTO DEL PATRIMONIO Il conto del patrimonio rileva i risultati della gestione patrimoniale dell’anno 2010 ed evidenzia la consistenza del patrimonio al termine dell’esercizio sottolineando le variazioni intervenute rispetto alla consistenza iniziale. Per l’esercizio 2010 nel conto del patrimonio risultano registrati gli aggiornamenti del patrimonio immobiliare come approvato dalla deliberazione di Giunta Unione n. 8 del 23/03/2011 avente ad oggetto ”Aggiornamento dell’inventario dei beni mobili dell’Unione – esercizio finanziario 2010”. Le colonne delle variazioni da conto finanziario rilevano le partite rettificative provenienti per il tramite del prospetto di conciliazione dalle gestioni di competenza. Le colonne delle variazioni da altre cause rilevano le partite che non derivano dalla contabilità finanziaria. 101 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 ATTIVO La parte attiva evidenzia le immobilizzazioni ed in particolar modo la colonna della consistenza iniziale evidenzia i valori determinati per l’esercizio 2010. La voce “immobilizzazioni materiali” rileva gli acquisti di attrezzatura eseguiti nel 2010 nella colonna delle variazioni da conto finanziario (+) per un importo totale pari a € 321.293,14, gli ammortamenti per € 122.380,25 e le minusvalenze patrimoniali per € 2.023,93 nella colonna variazioni da altre cause (-). La voce “crediti” registra nella colonna variazioni da conto finanziario (+) l’importo complessivo dei residui provenienti dalla gestione competenza . L’importo complessivo dei crediti è pari ai residui attivi provenienti dal conto del bilancio pari a € 4.920.489,89. La voce “disponibilità liquide” rileva il valore della giacenza di cassa presso il tesoriere comunale valutata al valore numerario che coincide con il fondo di cassa del quadro riassuntivo della gestione finanziaria. Nei conti d’ordine la voce “opere da realizzare” rileva per le immobilizzazioni in corso le somme rimaste da pagare in conto capitale, valutate al costo di acquisto per € 348.779,06 così determinato: • nella colonna variazioni da conto finanziario (+) impegni del titolo 2 di competenza per complessivi € 386.823,90; • nella colonna variazioni da conto finanziario (-) pagamenti del titolo 2 per complessivi € 321.293,14. PASSIVO La voce “conferimenti da trasferimenti in conto capitale” rileva i contributi in conto capitale conferiti dallo Stato, Regione ed altri soggetti così come rilevati dal conto del bilancio e dal prospetto di conciliazione. La voce “debiti” rileva il totale complessivo dei residui passivi provenienti dal Titolo 1 del Conto del Bilancio, rettificato per i costi esercizi futuri 2010 pari ad €. 225.257,25. Nei conti d’ordine si procede analogamente a quanto fatto nell’attivo. Il patrimonio netto di €. 2.023.815,01 riporta pertanto la variazione di €. 1.253.500,97 che risulta pari all’incremento subito dal valore del patrimonio per effetto del risultato economico dell’esercizio. Ai fini della valutazione dei beni immobili i criteri adoperati dal nostro Ente sono quelli previsti all’art. 229 del D.Lgs. n.267/2000 che assume come discrimine l’epoca di acquisizione dei beni e precisamente se avvenuta prima o successivamente all’entrata in vigore del Decreto (18.05.1995). Pertanto per i beni acquisiti al patrimonio dell’Ente prima del 18.05.1995 sono stati adoperati i seguenti criteri: • I beni mobili ed attrezzature sono stati valutati al costo. 102 Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010 Di seguito si propone un prospetto di più facile lettura per sintetizzare gli aspetti caratterizzanti la struttura dello stato patrimoniale: STATO PATRIMONIALE AL 31/12/2010 VALORI IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE TOTALE IMMOBILIZZAZIONI RIMANENZE CREDITI ATTIVITA’ FINANZIARIE NON IMMOBILIZZATE DISPONIBILITA’ LIQUIDE TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE RATEI E RISCONTI TOTALE DELL’ATTIVO DEBITI RATEI E RISCONTI CONFERIMENTI PATRIMONIO NETTO 0,00 454.801,19 0,00 454.801,19 0,00 4.920.489,89 0,00 659.958,84 5.580.448,73 0,00 6.035.249,92 3.649.252,98 0,00 362.181,93 2.023.815,01 TOTALE PASSIVO E NETTO 6.035.249,92 % 7,54% 7,54% 81,53% 10,94% 92,46% 100% 60,47% 6,00% 33,53% 100% Il valore dell’attivo patrimoniale si attesta a 6.035.249,92 euro, di cui il 7,54% è investito in attività immobilizzate ed il 92,46% è impiegato in attività circolanti, attività cioè connesse alla gestione operativa che sono realizzabili in tempi relativamente brevi, mentre la struttura del passivo evidenzia una capitalizzazione pari al 33,53%. Il valore del Patrimonio Netto discende dal differenziale tra attività investite e passività e nella dottrina economico-aziendale indica l’ammontare dei mezzi finanziari propri della società o, in altri termini, il valore dei diritti che i soci vantano nei confronti della impresa e quindi, in definitiva, la loro “ricchezza”. 103