Relazione al rendiconto di gestione 2010

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Relazione della Giunta
al Rendiconto della
G e s t i o n e 2010
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
INDICE
1) QUADRO DI RIFERIMENTO __________________________________3
1.1 TERRITORIO E AMBIENTE ______________________________________ 4
1.2 POPOLAZIONE _________________________________________________ 5
1.3 ORGANIZZAZIONE UNIONE TRESINARO-SECCHIA _____________ 7
2) GESTIONE COMPETENZA 2010 _______________________________9
2.1 RISULTANZE DEL BILANCIO DI PREVISIONE ___________________ 10
2.2 VARIAZIONI EFFETTUATE NEL CORSO DELL’ESERCIZIO _______ 11
2.3 RISULTATI FINALI DELLA GESTIONE DI COMPETENZA ________ 12
2.4 ENTRATE CORRENTI __________________________________________ 15
2.4.1 ENTRATE DA TRASFERIMENTI ____________________________ 16
2.4.2 ENTRATE EXTRA-TRIBUTARIE _____________________________ 17
2.5 SPESE DI PARTE CORRENTE ___________________________________ 18
2.6 RISORSE PER INVESTIMENTI __________________________________ 20
2.7 SPESE DI INVESTIMENTO ______________________________________ 20
3) GESTIONE RESIDUI 2010 _____________________________________23
3.1 RESIDUI ATTIVI _______________________________________________ 24
3.2 RESIDUI PASSIVI ______________________________________________ 25
3.3 RISULTATO FINALE DELLA GESTIONE DEI RESIDUI ___________ 26
2
4) RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE ________________________27
4.1 AVANZO DI AMMINISTRAZIONE _____________________________ 28
5) STATO DI ATTUAZIONE DEI PROGRAMMI __________________31
5.1 QUADRO D’INSIEME DEI PROGRAMMI________________________
5.1.1 PROGRAMMA N.1 – Amministrazione Generale ______________
5.1.2 PROGRAMMA N.2 - Sicurezza e Controllo del Territorio _______
5.1.3 PROGRAMMA N.3 - Servizio Sociale Associato ______________
32
33
47
89
6) CONTO ECONOMICO E CONTO DEL PATRIMONIO __________99
6.1 LA FORMAZIONE DEL CONTO ECONOMICO E CONTO DEL
PATRIMONIO ATTRAVERSO IL PROSPETTO DI CONCILIAZIONE 100
6.1.1 IL CONTO ECONOMICO__________________________________ 100
6.1.2 IL CONTO DEL PATRIMONIO ____________________________ 101
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1) QUADRO DI RIFERIMENTO
3
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
1.1 TERRITORIO E AMBIENTE
SUPERFICIE IN Kmq.
169,56
RISORSE IDRICHE
FIUMI E TORRENTI
STRADE
PROVINCIALI
COMUNALI
VICINALI
AUTOSTRADE
4
12
236,86
369,10
96,10
3,15
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
1.2 POPOLAZIONE
COMUNE
POPOLAZION
E al 31/12/10
NATI
nel 2010
MORTI
nel 2010
SALDO
NATURAL
E
IMMIG.
nel 2010
EMIG.
nel 2010
SALDO
MIGRATORI
O
SALDO
ANNO PREC.
INDICE DI
CRESCITA
Casalgrande
18.785
231
134
97
692
643
49
146
0,78%
Castellarano
15.095
184
91
93
494
477
17
110
0,73%
Rubiera
14.559
165
120
45
598
611
-13
32
0,22%
Scandiano
25.075
227
213
14
795
556
239
253
1,02%
UNIONE
73.514
807
558
249
2.579
2.287
292
541
0,74%
SUDDIVISIONE DELLA POPOLAZIONE
COMUNI UNIONE
Scandiano 25.075 - 34,1%
Casalgrande 18.785 - 25,6%
3.000
Casalgrande
Castellarano
Rubiera
Scandiano
NATI
MORTI
2.500
2.000
1.500
1.000
500
Castellarano 15.095 - 20,5%
Rubiera 14.559 - 19,8%
0
IMMIG.
EMIG.
SALDO ANNO
PREC.
5
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
QUOZIENTI GENERICI DI NATALITA’ E MORTALITA’
COMUNE
POP.
NATI
MORTI
NATALITA’%
MORTALITA’%
Casalgrande
18.785
231
134
1,23%
0,71%
Castellarano
15.095
184
91
1,22%
0,60%
Rubiera
14.559
165
120
1,13%
0,82%
Scandiano
25.075
227
213
0,91%
0,85%
UNIONE
73.514
807
558
1,10%
0,76%
1,3%
NATALITA’%
1,2%
MORTALITA’%
1,1%
1,0%
0,9%
0,8%
0,7%
0,6%
0,5%
0,4%
Casalgrande
6
Castellarano
Rubiera
Scandiano
UNIONE
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
1.3 ORGANIZZAZIONE UNIONE TRESINARO-SECCHIA
GIUNTA
PRESIDENTE
CONSIGLIO
SEGRETARIO
Settore
Settore
Settore
Supporto Amministrativo
e Gestionale
Servizio Sociale Associato
Corpo Unico
Polizia Municipale
Servizio Affari Generali
ed Istituzionali
Dirigente: delega al Comune di Rubiera
Attività
9 Segreteria e Affari Generali
9 Protocollo e archivio
9 Difensore civico
9 UIS
9 Personale
Servizio Bilancio e Finanza
Dirigente: delega al Comune di Scandiano
Attività
Ragioneria
Economato
Controllo gestione
Servizi informativi
Servizio Sociale Associato
Dirigente: a contratto
Attività
Minori
Disabili
Amministrazione
Ufficio di Piano
Corpo Unico
Polizia Municipale
Dirigente: a contratto
Attività
Comando e UOC
Distretti di
Casalgrande
Castellarano
Rubiera
Scandiano
7
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
A fronte di un numero di personale complessivamente previsto in Pianta Organica di 84 addetti, i dipendenti in servizio sono 68 (63 di ruolo + 5 tempi
determinati) + Segretario Generale, dettagliatamente suddivisi per categorie nel seguente modo (dati al 31/12/2010):
PERSONALE AL 31/12/2010
QUALIFICA
FUNZIONALE
PREVISTI IN
PIANTA
ORGANICA
IN SERVIZIO DI RUOLO
Corpo Unico Polizia
Municipale
Servizio Sociale
Associato
Amministrazione
generale
IN SERVIZIO
NON DI
RUOLO
TOTALE IN
SERVIZIO
2
2
DIRIGENTI
3
D3 - D6
7
5
D1 - D3eco
19
7
9
1
17
C1 - C5
53
38
3
2
43
B3 - B5
2
1
84
51
TOTALI
5
1
12
0
5*
68
* +Segretario Generale
60
Personale in servizio
B3 - B5
1,5%
DIRIGENTI
2,9%
D3 - D6
7,4%
PREVISTI IN PIANTA ORGANICA
TOTALE IN SERVIZIO
50
D1- D3eco
25,0%
40
30
20
10
C1- C5
63,2%
0
DIRIGENTI
8
D3 - D6
D1- D3eco
C1- C5
B3 - B5
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2) GESTIONE COMPETENZA 2010
9
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
2.1 RISULTANZE DEL BILANCIO DI PREVISIONE
Il bilancio di previsione per l’esercizio 2010 è stato deliberato dal Consiglio dell’Unione con atto n. 4 in data 4/02/2010 e con le seguenti risultanze di
entrata e di spesa:
ENTRATA
TITOLO I°
Entrate Tributarie
TITOLO II°
Entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti dello Stato, della Regione e
di altri enti pubblici anche in rapporto all'esercizio di funzioni delegate dalla
Regione
5.720.252,39
TITOLO III°
Entrate Extra –Tributarie
2.357.863,96
TITOLO IV°
Entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti di capitale e da riscossioni di
crediti
TITOLO V°
Entrate derivanti da accensione prestiti
TITOLO VI°
Entrate da servizi per conto di terzi
143.500,00
1.073.318,07
TOTALE GENERALE ENTRATA
9.294.934,42
SPESA
8.010.616,35
TITOLO I°
Spese Correnti
TITOLO II
Spese in conto capitale
TITOLO III
spese per rimborso di prestiti
TITOLO IV°
Spese per servizi per conto di terzi
211.000,00
TOTALE GENERALE SPESA
10
1.073.318,07
9.294.934,42
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2.2 VARIAZIONI EFFETTUATE NEL CORSO DELL’ESERCIZIO
Nel corso dell’esercizio sono state apportate variazioni al bilancio per un importo complessivo pari a € 3.963.502,61. Le risultanze finali risultano variate
con una percentuale di incremento pari al 42,64%, dovuta principalmente alla previsione dell’anticipazione di cassa ed all’incremento delle sanzioni
amministrative in materia di violazioni al codice della strada.
VARIAZIONI ENTRATA
PREVISIONI
INIZIALI
DESCRIZIONE
VARIAZIONI
PREVISIONI
DEFINITIVE
SCOST. %
Titolo I - Entrate Tributarie
Titolo II - Entrate da trasferimenti correnti
5.720.252,39
779.369,55
6.499.621,94
13,62%
Titolo III - Entrate Extra –Tributarie
2.357.863,96
1.134.133,06
3.491.997,02
48,10%
143.500,00
50.000,00
193.500,00
34,84%
0,00
2.000.000,00
2.000.000,00
1.073.318,07
0,00
1.073.318,07
100,00%
9.294.934,42
3.963.502,61
13.258.437,03
42,64%
Titolo IV - Entrate da alienazioni, trasferimenti di capitale, ecc.
Titolo V - Entrate da accensione prestiti
Titolo VI - Entrate da servizi per conto di terzi
Avanzo di amm.ne applicato
TOTALE
VARIAZIONI SPESA
DESCRIZIONE
Titolo I - Spese Correnti
Titolo II - Spese in conto capitale
Titolo III - Spese per rimborso di prestiti
Titolo IV - Spese per servizi per conto di terzi
TOTALE
PREVISIONI
INIZIALI
VARIAZIONI
PREVISIONI
DEFINITIVE
SCOST. %
8.010.616,35
1.787.502,61
9.798.118,96
22,31%
211.000,00
176.000,00
387.000,00
83,41%
0,00
2.000.000,00
2.000.000,00
100,00%
1.073.318,07
0,00
1.073.318,07
0,00%
9.294.934,42
3.963.502,61
13.258.437,03
42,64%
11
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
2.3 RISULTATI FINALI DELLA GESTIONE DI COMPETENZA
Nel 2010 sono state accertate entrate per un importo complessivo pari a € 10.920.190,18 e impegnate spese per un importo complessivo pari a €.
10.061.804,94; ne consegue un risultato di amministrazione derivante dalla gestione competenza pari a € 858.385,24.
ENTRATE ACCERTATE
SPESE IMPEGNATE
Titolo I - Entrate Tributarie
8.963.230,35
Titolo I - Spese Correnti
Titolo II - Entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti
dello Stato, della Regione e di altri enti pubblici anche in rapporto
all'esercizio di funzioni delegate dalla Regione
6.505.555,51
Titolo III - Entrate Extra –Tributarie
3.509.383,98
Titolo IV - Entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti di
capitale e da riscossioni di crediti
Titolo V - Entrate derivanti da accensione prestiti
193.500,00
711.750,69
Titolo VI - Entrate da servizi per conto di terzi
Totale
10.920.190,18
TOTALE GENERALE ENTRATA
10.920.190,18
386.823,90
Titolo II - Spese in conto capitale
Titolo III - Spese per rimborso di prestiti
-
Titolo IV - Spese per servizi per conto di terzi
Totale
711.750,69
10.061.804,94
Avanzo di amministrazione applicato
TOTALE GENERALE SPESA
SINTESI DELLA GESTIONE DI COMPETENZA
Totale accertamenti entrate di competenza
+
10.920.190,18
Avanzo di amministrazione applicato
+
0,00
Totale impegni spese di competenza
-
10.061.804,94
+
858.385,24
avanzo di competenza
12
10.061.804,94
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
RIEPILOGO GESTIONE DI COMPETENZA
DESCRIZIONE
PREVISIONI
INIZIALI
PREVISIONI
DEFINITIVE
ACCERTATO/
IMPEGNATO
% SU
PREV.DEF.
Entrata
0
0
0
0,00%
Titolo II - Entrate da trasferimenti correnti
5.720.252
6.499.622
6.505.556
100,09%
Titolo III - Entrate Extra –Tributarie
2.357.864
3.491.997
3.509.384
100,50%
143.500
193.500
193.500
100,00%
0
2.000.000
0
0,00%
1.073.318
1.073.318
711.751
66,31%
9.294.934
13.258.437
10.920.190
82,36%
0
0
0,00%
9.294.934
13.258.437
10.920.190
82,36%
8.010.616
9.798.119
8.963.230
91,48%
211.000
387.000
386.824
99,95%
0
2.000.000
0
0,00%
1.073.318
1.073.318
711.751
66,31%
9.294.934
13.258.437
10.061.805
75,89%
Titolo I - Entrate Tributarie
Titolo IV - Entrate da alienazioni, trasferimenti di capitale, ecc.
Titolo V - Entrate da accensione prestiti
Titolo VI - Entrate da servizi per conto di terzi
Totale
Avanzo di amm.ne applicato
Totale generale entrata
Spesa
Titolo I - Spese Correnti
Titolo II - Spese in conto capitale
Titolo III - Spese per rimborso di prestiti
Titolo IV - Spese per servizi per conto di terzi
Totale generale spesa
13
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
ENTRATA
7.000.000
PREVISIONI INIZIALI
SPESA
10.000.000
PREVISIONI INIZIALI
PREVISIONI DEFINITIVE
PREVISIONI DEFINITIVE
ACCERTATO/ IM PEGNATO
6.000.000
ACCERTATO/ IM PEGNATO
9.000.000
8.000.000
5.000.000
7.000.000
6.000.000
4.000.000
5.000.000
3.000.000
4.000.000
2.000.000
3.000.000
1.000.000
2.000.000
1.000.000
0
Titolo I - Entrate
Tributarie
Titolo II - Entrate
da trasferimenti
correnti
Titolo III - Entrate
Extra –Tributarie
Titolo IV - Entrate
da alienazioni,
trasferimenti di
capitale, ecc.
Titolo V - Entrate Titolo VI - Entrate
da servizi per conto
da accensione
di terzi
prestiti
0
Titolo I - Spese Correnti
Titolo II - Spese in conto
capitale
Titolo III - Spese per
rimborso di prestiti
Titolo IV - Spese per
servizi per conto di terzi
Gli scostamenti più significativi tra previsioni definitive e previsioni iniziali si sono originati nella parte corrente del bilancio.
La parte corrente del bilancio ha avuto un grado di realizzazione molto elevato attestandosi per le entrate correnti in una media del 100,23% e,
relativamente alle spese correnti, nella misura del 91,48% delle previsioni definitive a conferma dell’elevato grado di attendibilità previsionale.
Per un’analisi di dettaglio degli scostamenti si rinvia ai successivi paragrafi.
14
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
2.4 ENTRATE CORRENTI
Le entrate correnti, rappresentate da entrate derivanti da trasferimenti pubblici ed entrate extratributarie, inizialmente previste in complessive €
8.078.116,35 sono state rideterminate, ad effetto delle variazioni intervenute, in € 9.991.618,96 ed accertate a consuntivo in € 10.014.939,49. Lo
scostamento in aumento tra accertamenti e previsioni definitive è di € 23.320,53.
La tabella che segue fornisce una sintesi della gestione delle entrate correnti nel corso del 2010, evidenziando il rapporto tra entrate proprie
(extratributarie) pari al 35,04% del totale, e finanza derivata (trasferimenti dallo Stato e da altri enti pubblici), pari al 64,96% del totale.
ENTRATE CORRENTI - SINTESI ANNO 2010
PREVISIONI
INIZIALI
DESCRIZIONE
Entrate Tributarie
PREVISIONI
DEFINITIVE
ACCERTATO
SCOST.
ACC/PREV.DEF.
% ACC. SU
TOTALE
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00%
Entrate Extra –Tributarie
2.357.863,96
3.491.997,02
3.509.383,98
17.386,96
35,04%
Totale entrate proprie
2.357.863,96
3.491.997,02
3.509.383,98
17.386,96
35,04%
Trasferimenti
5.720.252,39
6.499.621,94
6.505.555,51
5.933,57
64,96%
8.078.116,35
9.991.618,96
10.014.939,49
23.320,53
100,00%
Totale
Nelle pagine successive si evidenziano i confronti con i dati del consuntivo 2009 che rappresenta per questo Ente il primo anno di gestione completa per
tutte le attività ad esso trasferite.
Analizzando la tavola seguente, si evidenzia, complessivamente, un incremento delle entrate correnti (+19,16%), determinato sia da un aumento delle
entrate extratributarie (+36,92%), sia dai trasferimenti (+11,37%).
ENTRATE CORRENTI - CONFRONTO 2009/2010
DESCRIZIONE
CONSUNTIVO ‘09
CONSUNTIVO ‘10
% SCOST. 10/09
Entrate Tributarie
Entrate Extra –Tributarie
0
2.563.010,89
0
3.509.383,98
36,92%
Totale entrate proprie
2.563.010,89
3.509.383,98
36,92%
Trasferimenti
5.841.564,22
6.505.555,51
11,37%
8.404.575,11
10.014.939,49
19,16%
Totale
15
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
2.4.1 ENTRATE DA TRASFERIMENTI
Le entrate da trasferimenti pubblici sono state accertate per complessivi € 6.505.555,51, a fronte di una previsione iniziale di € 5.720.252,39 e di una
previsione definitiva di € 6.499.621,94. Lo scostamento tra consuntivo e previsione definitiva è di € 5.933,57 pari a +0,09% ed è originato da maggiori
trasferimenti da altri enti del settore pubblico. I restanti trasferimenti sono stati accertati in misura tendenzialmente corrispondenti alle relative
previsioni definitive.
ENTRATE DA TRASFERIMENTI - SINTESI ANNO 2010
PREVISIONI
INIZIALI
RISORSA
Trasferimenti correnti dallo Stato
Trasferimenti correnti dalla Regione
Trasferimenti dalla Regione per funzioni delegate
Trasferimenti da altri enti del settore pubblico
Totale generale trasferimenti
PREVISIONI
DEFINITIVE
ACCERTATO
% ACC. SU
TOTALE
TITOLO
SCOST.
ACC/DEF.
85.100,00
85.100,00
85.102,96
2,96
1,31%
509.189,51
1.505.111,39
1.504.771,19
-340,20
23,13%
92.793,60
158.350,02
158.350,02
0,00
2,43%
5.033.169,28
4.751.060,53
4.757.331,34
6.270,81
73,13%
5.720.252,39
6.499.621,94
6.505.555,51
5.933,57
100,00%
6.000.000
PREVISIONI INIZIALI
Trasferimenti
da altri enti del
settore
pubblico
73,1%
PREVISIONI DEFINITIVE
5.000.000
ACCERTATO
4.000.000
Trasferimenti
dallo Stato
1,3%
Trasferimenti
dalla Regione
23,1%
3.000.000
2.000.000
1.000.000
0
Trasferimenti dallo Stato
16
Trasferimenti dalla Regione
Trasferimenti dalla Regione
per funzioni delegate
Trasferimenti da altri enti del
settore pubblico
Trasferimenti
dalla Regione
per funzioni
delegate
2,4%
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
2.4.2 ENTRATE EXTRA-TRIBUTARIE
Le entrate extratributarie risultano accertate per € 3.509.383,98 rispetto ad una previsione iniziale € 2.357.863,96 ed una previsione definitiva di €
3.491.997,02.
ENTRATE EXTRA-TRIBUTARIE - SINTESI ANNO 2010
PREVISIONI
INIZIALI
RISORSA
Proventi dei servizi pubblici
Proventi diversi
Totale
PREVISIONI
DEFINITIVE
SCOST.
ACC./DEF.
ACCERTATO
% ACC. SU
TOTALE
TITOLO
2.201.000,00
3.301.500,00
3.314.919,16
13.419,16
94,46%
156.863,96
190.497,02
194.464,82
3.967,80
5,54%
2.357.863,96
3.491.997,02
3.509.383,98
17.386,96
100,00%
Più nel dettaglio, l’analisi per categorie rivela quanto segue:
Proventi dei servizi pubblici
Le entrate da servizi sono state accertate in € 3.314.919,16 a fronte di una previsione assestata di €.3.301.500,00. Si tratta di risorse provenienti
principalmente dagli incassi delle sanzioni amministrative derivanti dalla violazione alle norme del codice della strada.
Proventi diversi
La categoria ha registrato accertamenti per € 194.464,82 a fronte di un assestato di €. 190.497,02. Si tratta principalmente di risorse provenienti dalla
compartecipazione dei privati ai costi del centro residenziale e del centro diurno per i disabili e da proventi per sanzioni amministrative varie.
Il confronto con il precedente esercizio, rappresentato nella tavola seguente, evidenzia un aumento delle entrate extratributarie per € 946.373,09 pari a
+36,92% dovuto principalmente alla maggiore previsione delle sanzioni derivanti dalla violazione alle norme del codice della strada.
ENTRATE EXTRA-TRIBUTARIE - CONFRONTO 2009/2010
RISORSA
Proventi dei servizi pubblici
Proventi diversi
Totale
CONSUNTIVO
‘09
CONSUNTIVO
‘10
SCOST.
NOMINALE
SCOST. %
2.403.750,00
3.314.919,16
911.169,16
37,91%
159.260,89
194.464,82
35.203,93
22,10%
2.563.010,89
3.509.383,98
946.373,09
36,92%
17
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
2.5 SPESE DI PARTE CORRENTE
Le spese di parte corrente, costituite dalle spese correnti di cui al titolo I e dalle quote capitale per rimborso mutui e prestiti di cui al titolo III, sono state
complessivamente impegnate per € 8.963.230,35 a fronte di una previsione iniziale di € 8.010.616,35 e di una previsione definitiva di € 11.798.118,96.
SPESE DI PARTE CORRENTE - SINTESI ANNO 2010
PREVISIONI
INIZIALI
DESCRIZIONE
Spese correnti
Quota capitale mutui e prestiti
Totale
PREVISIONI
DEFINITIVE
SCOST.
IMP./DEF.
IMPEGNATO
8.010.616,35
9.798.118,96
8.963.230,35
-834.888,61
0,00
2.000.000,00
0,00
-2.000.000,00
8.010.616,35
11.798.118,96
8.963.230,35
-2.834.888,61
Riguardo alle spese correnti, il cui andamento è rappresentato nella tavola seguente, lo scostamento complessivo tra previsioni definitive ed effettivi
impegni di spesa è stato pari al -8,52%.
Personale
SPESE CORRENTI PER INTERVENTI
PREVISIONI PREVISIONI
INIZIALI
DEFINITIVE
IMPEGNATO
2.725.729,46
2.715.338,70
2.680.078,67
-35.260,03
29,90%
134.000,00
121.000,00
119.838,96
-1.161,04
1,34%
3.478.934,51
4.064.629,15
4.017.342,46
-47.286,69
44,82%
Utilizzo beni di terzi
229.350,00
200.954,00
198.647,95
-2.306,05
2,22%
Trasferimenti
978.269,36
1.783.824,23
1.781.817,72
-2.006,51
19,88%
0,00
5.000,00
5.000,00
0,00
0,06%
Imposte e tasse
176.003,02
179.042,88
160.504,59
-18.538,29
1,79%
Imposte e tasse
Fondo svalutazione crediti
260.000,00
700.000,00
0,00
-700.000,00
0,00%
Fondo svalutazione
crediti
28.330,00
28.330,00
0,00
-28.330,00
0,00%
DESCRIZIONE
Personale
Acquisto di beni
Prestazione di servizi
Interessi passivi e oneri finanziari
Fondo di riserva
Totale
8.010.616,35
9.798.118,96
8.963.230,35
SCOST.
IMP./DEF.
-834.888,61
% IMP. SU
TOT.
100,00%
Acquisto di beni
Prestazione di servizi
Utilizzo beni di terzi
Trasferimenti
Interessi passivi e oneri
finanziari
PREVISIONI INIZIALI
PREVISIONI DEFINITIVE
IM PEGNATO
Fondo di riserva
0
18
1.00 0.00 0
2.0 00 .0 00
3 .0 00 .00 0
4 .0 00 .00 0
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
L’analisi per interventi, rappresentata nella tabella precedente, evidenzia:
• personale
Le spese di personale sono state impegnate per €. 2.680.078,67 in base alle effettive necessità.
• acquisto beni di consumo
La spesa è stata impegnata per complessivi €. 119.838,96 pari a circa il 99% della previsione assestata.
• prestazioni di servizi
Le spese per prestazioni di servizi sono state impegnate per € 4.017.342,46, con un’economia di €. 47.286,69 pari al 1,17%, sulla previsione definitiva.
Le minori spese si sono registrate nella funzione 01 riguardante le attività generali di amminstrazione, di gestione e controllo per complessivi €
9.414,58, nella funzione 03 di Polizia Locale e 09 di Protezione civile per complessivi € 14.966,70 e nella funzione 10 nel settore sociale per
complessivi € 22.905,41.
• utilizzo di beni di terzi
Le spese derivanti da affitti e noleggi sono state impegnate per complessive € 198.647,95 con un sostanziale allineamento alle previsioni definitive,
con un’economia di € 2.306,05 pari al 1,14% della previsione definitiva.
• trasferimenti
La spesa per trasferimenti è stata impegnata per € 1.781.817,72 a fronte di una previsione assestata di € 1.783.824,23 pari a 99,88%
• imposte e tasse
La spesa per imposte e tasse è stata impegnata per € 160.504,39 allineandosi alle spese di personale trattandosi prevalentemente di irap.
• fondo svalutazione crediti
la quota del fondo confluisce completamente nell’avanzo di amministrazione come quota vincolata.
• fondo di riserva
la quota parte assestata del fondo di riserva pari a d € 28.330,00 non utilizzato confluisce nell’avanzo di amministrazione.
Rispetto al 2009, come si rileva dalla tavola seguente, si evidenzia un aumento di spesa corrente di € 754.867,47 con particolare riferimento all’intervento
prestazioni di servizi e traferimenti pari al 9,20%.
SPESE CORRENTI PER INTERVENTI - CONFRONTO 2009/2010
DESCRIZIONE
Personale
Acquisto di beni
Prestazione di servizi
Utilizzo beni di terzi
Trasferimenti
Interessi passivi e oneri fin.
Imposte e tasse
Fondo svalutazione crediti
Totale
CONSUNTIVO CONSUNTIVO
SCOST.
2009
2010
NOMINALE
2.660.342,29
153.210,19
3.641.480,34
219.792,39
912.182,84
171.354,83
450.000,00
8.208.362,88
2.680.078,67
119.838,96
4.017.342,46
198.647,95
1.781.817,72
5.000,00
160.504,59
0,00
8.963.230,35
19.736,38
-33.371,23
375.862,12
-21.144,44
869.634,88
5.000,00
-10.850,24
-450.000,00
754.867,47
SCOST. %
0,74%
-21,78%
10,32%
-9,62%
95,34%
100,00%
-6,33%
-100,00%
9,20%
Personale
Acquisto di beni
Prestazione di servizi
Utilizzo beni di terzi
Trasferimenti
Interessi passivi e oneri fin.
2009
Imposte e tasse
2010
Fondo svalutazione crediti
0
500.000
1.000.000 1.500.000 2.000.000 2.500.000 3.000.000 3.500.000 4.000.000
19
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
2.6 RISORSE PER INVESTIMENTI
Nel corso dell’esercizio 2010 si è proceduto all’attivazione di risorse per investimenti per complessive € 193.500,00, a fronte di una previsione iniziale di
€. 143.500,00 e di una previsione definitiva di € 193.500,00.
I finanziamenti risultano, pertanto, acquisiti in misura pari al 100% delle previsioni definitive. Si tratta in definitiva di un contributo regionale per
investimenti nel Settore della sicurezza e controllo del Territorio.
RISORSE PER INVESTIMENTI - SINTESI ANNO 2010
PREVISIONI
INIZIALI
DESCRIZIONE
Entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti di capitale e da
riscossioni di crediti (al netto oneri di urbaniz. destinati a spese correnti
e quote societarie per estinzione anticipata mutui)
Entrate derivanti da accensione prestiti (al netto anticipazioni di cassa)
Risorse correnti destinate ad investimenti
Totale
PREVISIONI
DEFINITIVE
ACCERTATO
SCOST.
ACC./ DEF.
143.500,00
193.500,00
193.500,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
67.500,00
193.500,00
193.500,00
0,00
211.000,00
387.000,00
387.000,00
0,00
2.7 SPESE DI INVESTIMENTO
Il trend delle spese di investimento è naturalmente correlato alla dinamica di acquisizione delle relative fonti di finanziamento. Il quadro di sintesi per
l’esercizio 2010 viene rappresentato nei termini della tabella seguente:
SPESE DI INVESTIMENTO - SINTESI ANNO 2010
DESCRIZIONE
Spese c/capitale
Totale
PREVISIONI
INIZIALI
PREVISIONI
DEFINITIVE
IMPEGNATO
211.000,00
387.000,00
386.823,90
-176
211.000,00
387.000,00
386.823,90
-176
Si precisa che una quota pari ad € 193.500,00 di spese di investimento sono finanziate con risorse correnti di bilancio.
20
SCOST.
IMP./DEF.
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
La scomposizione delle spese di investimento per interventi è la seguente:
SPESE DI INVESTIMENTO - SINTESI PER INTERVENTI ANNO 2010
PREVISIONI
INIZIALI
DESCRIZIONE
PREVISIONI
DEFINITIVE
IMPEGNATO
SCOST.
IMP./DEF.
Acquisto di beni mobili, macchine ed attrezzature
211.000,00
387.000,00
386.823,90
-176
Totale
211.000,00
387.000,00
386.823,90
-176
La tabella che segue esprime la distribuzione della spesa di investimento per funzioni.
SPESE DI INVESTIMENTO PER FUNZIONI
PREVISIONI
DEFINITIVE
DESCRIZIONE FUNZIONE
amministrazione generale gestione e controllo
IMPEGNATO
% SCOST.
IMP./DEF.
%
REALIZZAZIONE
0,00
0,00
0,00
0,00
polizia locale
375.000,00
375.000,00
0,00
100,00
settore sociale
12.000,00
11.823,90
-176,10
98,53
387.000,00
386.823,90
-176,10
99,95
Totale
Le spese di investimento sono relative all’acquisizione di attrezzature, veicoli, beni mobili e arredi.
% IMPEGNATO PER FUNZIONI
settore sociale
3,1%
polizia locale
96,9%
21
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
22
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
3) GESTIONE RESIDUI 2010
23
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
3.1 RESIDUI ATTIVI
I residui attivi risultanti alla chiusura dell’esercizio 2009 ammontavano a complessive € 3.793.183,15. Il trend dei residui attivi è evidenziato nella tabella
seguente, che espone, inoltre, l’intervenuta eliminazione di residui attivi per € 239.014,49 a fronte di residui passivi eliminati per € 508.541,69.
RESIDUI ATTIVI
DESCRIZIONE
RESIDUI
1.1.2010
Residui attivi da 2009 e retro
Residui attivi da competenza 2010
Totale residui attivi
MAGGIORI
MINORI
ACCERTAMENTI
RISCOSSIONI
RESIDUI
31.12.2010
3.793.183,15
-239.014,49
2.902.277,38
651.891,28
13.258.437,03
-2.338.246,85
6.651.591,57
4.268.598,61
-2.577.261,34
9.553.868,95
4.920.489,89
17.051.620,18
0,00
Le tabelle che seguono pongono a confronto la situazione dei residui attivi nel periodo 2008/2010, nonché la scomposizione dei residui per titoli:
RESIDUI ATTIVI - CONFRONTO
DESCRIZIONE
2008
2009
2010
117.318,30
651.891,28
1.912.652,68
3.675.864,85
4.268.598,61
1.912.652,68
3.793.183,15
4.920.489,89
Residui da residui
Residui da competenza
Totale residui attivi
RIEPILOGO GESTIONE RESIDUI ATTIVI
DESCRIZIONE
RESIDUI
1.1.2010
RESIDUI
31.12.2010
SCOSTAMENTO
%
% RESIDUI ’10
SU TOTALE
Titolo I - Entrate Tributarie
Titolo II - Entrate da trasferimenti correnti
2.323.780,54
2.860.000,51
23,08%
58,12%
Titolo III - Entrate Extra –Tributarie
1.205.875,67
1.721.521,17
42,76%
34,99%
228.300,59
315.777,97
38,32%
6,42%
0,00
0,00
35.226,35
23.190,24
-34,17%
0,47%
3.793.183,15
4.920.489,89
29,72%
100,00%
Titolo IV - Entrate da alienazioni, trasferimenti di capitale, ecc.
Titolo V - Entrate da accensione prestiti
Titolo VI - Entrate da servizi per conto di terzi
TOTALE
24
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
3.2 RESIDUI PASSIVI
I residui passivi risultanti alla chiusura dell’esercizio 2010 ammontano a complessive € 4.223.289,29, a fronte della somma di € 3.942.030,89
evidenziatasi in chiusura dell’esercizio 2009. Il trend dei residui passivi è rappresentato nella tabella seguente che evidenzia, inoltre, l’intervenuta
eliminazione di residui passivi per € 508.541,69.
RESIDUI PASSIVI
RESIDUI
1.1.2010
DESCRIZIONE
Residui passivi da 2009 e retro
Residui passivi da competenza 2010
Totale residui passivi
MINORI
RESIDUI/ECONOMIE
PAGAMENTI
RESIDUI
31.12.2010
3.942.030,89
-508.541,69
2.553.105,88
880.383,32
13.258.437,03
-3.196.632,09
6.718.898,97
3.342.905,97
17.200.467,92
-3.705.173,78
9.272.004,85
4.223.289,29
Le tabelle che seguono pongono a confronto la situazione dei residui passivi nel periodo 2008/2010, nonché la scomposizione dei residui per titoli:
RESIDUI PASSIVI - CONFRONTO
DESCRIZIONE
2008
Residui da residui
Residui da competenza
Totale residui passivi
2009
2010
1.105.314,63
880.383,32
2.423.726,13
2.836.716,26
3.342.905,97
2.423.726,13
3.942.030,89
4.223.289,29
RIEPILOGO GESTIONE RESIDUI PASSIVI
DESCRIZIONE
Titolo I - Spese Correnti
Titolo II - Spese in conto capitale
Titolo III - Spese per rimborso di prestiti
Titolo IV - Spese per servizi per conto di terzi
TOTALE
RESIDUI
1.1.2010
RESIDUI
31.12.2010
SCOSTAMENTO
%
% RESIDUI ‘10
SU TOTALE
3.608.612,84
3.863.710,04
7,07%
91,49%
283.309,51
348.779,06
23,11%
8,26%
0,00
0,00
0,00%
0,00%
50.108,54
10.800,19
-78,45%
0,26%
3.942.030,89
4.223.289,29
7,13%
100,00%
25
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
3.3 RISULTATO FINALE DELLA GESTIONE DEI RESIDUI
Il risultato finale della gestione dei residui si determina per sommatoria di componenti negative rappresentate da minori accertamenti su residui attivi e
di componenti positive costituite da maggiori accertamenti su residui attivi, da minori impegni su residui passivi e dalla quota dell’avanzo di
amministrazione 2009 non applicato al bilancio.
La tabella seguente evidenzia un risultato positivo di € 498.774,20 che, unito al risultato della gestione di competenza, determina il risultato di
amministrazione per l’esercizio di riferimento.
SINTESI DELLA GESTIONE DEI RESIDUI
26
Maggiori accertamenti su residui attivi
+
0,00
Minori accertamenti su residui attivi
-
239.014,49
Saldo gestione residui attivi
+
-239.014,49
Minori impegni su residui passivi
+
508.541,69
Avanzo di amministarzione non applicato
+
229.247,00
Avanzo gestione residui
+
498.774,20
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
4) RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE
27
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
4.1 AVANZO DI AMMINISTRAZIONE
L’esercizio 2010 chiude con un avanzo di amministrazione di € 1.357.159,44.
La gestione di parte corrente ha prodotto un risultato positivo di € 1.127.501,20. Tale avanzo è stato originato dalla gestione competenza per € 858.209,14
e dalla gestione residui per €. 269.292,06. La gestione della parte investimenti ha creato un risultato positivo di €. 235,99 relativo sia alla gestione residui
per € 59,89 e alla gestione competenza per € 176,10.
La gestione in c/terzi ha prodotto pari ad € 175,25 derivante dalla gestione residui. La restante somma di €. 229.247,00 del risultato positivo complessivo
riguarda l’importo dell’avanzo di amministrazione 2009 non applicato.
Nelle tabelle seguenti viene fornita dimostrazione del risultato di amministrazione con tre diverse modalità di computo.
RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE (1)
Fondo di cassa al 1.1.2010
+
378.094,74
Riscossioni
+
9.553.868,95
Pagamenti
-
9.272.004,85
Fondo di cassa al 31.12.2010
+
659.958,84
Residui attivi
+
4.920.489,89
Residui passivi
-
4.223.289,29
+
1.357.159,44
Avanzo di amministrazione 2009 non applicato
+
229.247,00
Minori impegni su residui passivi
+
508.541,69
Maggiori accertamenti su residui attivi
+
0,00
Minori accertamenti su residui attivi
-
239.014,49
Saldo gestione residui
+
498.774,20
Minori accertamenti di competenza
-
2.338.246,85
Minori impegni di competenza
+
3.196.632,09
Saldo gestione competenza
+
858.385,24
+
1.357.159,44
Avanzo di amministrazione al 31.12.2010
RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE (2)
Avanzo di amministrazione al 31.12.2010
28
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE (3)
DESCRIZIONE
COMPETENZA
RESIDUO
Entrata Tit. I – II - III
23.320,53
-239.011,63
Uscita Tit. I - III
834.888,61
508.303,69
Avanzo di parte corrente
858.209,14
269.292,06
COMPLESSIVO
1.127.501,20
Entrata Tit. IV – V
-2.000.000,00
-1,32
Uscita Tit. II
2.000.176,10
61,21
176.10
59,89
Entrata Tit. VI
-361.567,38
-1,54
Uscita Tit. IV
361.567,38
176,79
0,00
175,25
175,25
229.247,00
229.247,00
498.774,20
1.357.159,44
Avanzo di parte c/capitale
Avanzo c/terzi
Avanzo 2009 non applicato
Avanzo di amministrazione 2010
858.385,24
235,99
L’avanzo di amministrazione come sopra determinato, in relazione delle disposizioni di cui all’art.187 del D.Lgs. n. 267/2000, viene così scomposto in
ragione della sua origine ed agli effetti del suo utilizzo successivo:
- Fondi vincolati
- Fondi per finanz. spese c/capitale
- Fondi di ammortamento
- Fondi non vincolati
Totale
€
€
€
€
700.00,00
0,00
0,00
657.159,44
€
1.357.159,44
Si ritiene utile precisare che la destinazione dei fondi non vincolati avverrà presumibilmente in sede di assestamente generale attraverso
l’applicazione alle spese correnti con correlata diminuzione dei trasferimenti dei comuni.
29
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
30
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
5) STATO DI ATTUAZIONE DEI PROGRAMMI
31
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
5.1 QUADRO D’INSIEME DEI PROGRAMMI
Il bilancio 2010 è stato suddiviso in 3 programmi, come si evince dall’organigramma sotto riportato.
UNIONE TRESINARO SECCHIA
PROGRAMMA 1
PROGRAMMA 2
PROGRAMMA 3
AMMINISTRAZIONE GENERALE
SICUREZZA E CONTROLLO
DEL TERRITORIO
SERVIZIO SOCIALE ASSOCIATO
Corpo Unico Polizia
Municipale
Servizio Sociale
Associato
Settore Affari Generali ed
Istituzionali
Settore Bilancio e
Finanza
Programma
Descrizione programma
1
Amministrazione generale
2
3
Previs. Iniz.
Variazioni
Assestato
Impegnato
% Imp/ass.
828.034,00
2.037.201,45
2.865.235,45
814.391,81
28,42%
Sicurezza e controllo del territorio
2.794.529,68
722.403,38
3.516.933,06
2.770.667,08
78,78%
Servizio Sociale Associato
4.599.052,67
1.203.897,78
5.802.950,45
5.764.995,36
99,35%
8.221.616,35
3.963.502,61
12.185.118,96
9.350.054,25
76,73%
TOTALE
Nelle pagine seguenti si riportano i programmi distinti tra parte corrente e parte investimento e lo stato di attuazione degli stessi al 31/12/2010.
Sono stati posti a confronto i programmi così come indicati nella Relazione Previsionale Programmatica e lo stato di attuazione degli stessi. Questa
rappresentazione, oltre ad essere in linea con il dettato legislativo, esprime in modo più chiaro le attività realizzate poiché mostra anche quelle che
rispondono ad esigenze e/o necessità sorte al di fuori del quadro programmatico.
32
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
5.1.1 PROGRAMMA N.1 – Amministrazione Generale
C.d.R.
Descrizione C.d.R.
parte corrente
SEGRETERIA
C101.01
RAGIONERIA
C101.02
PERSONALE
C101.03
ECONOMATO
C101.04
SERV.INFORMATICO
C101.05
DIFENSORE CIVICO
C102.01
ECONOMATO
C401.02
Totale parte corrente
rimborso di prestiti
RAGIONERIA
C101.02
Totale rimborso di prestiti
TOTALE PROGRAMMA 1
Previs. Iniz.
Variazioni
Assestato
Impegnato
% Imp/ass.
17.000,00
190.830,00
576.604,00
1.000,00
14.100,00
9.500,00
19.000,00
828.034,00
3.500,00
5.000,00
32.001,45
3.000,00
0,00
-6.300,00
0,00
37.201,45
20.500,00
195.830,00
608.605,45
4.000,00
14.100,00
3.200,00
19.000,00
865.235,45
16.000,00
167.500,00
591.732,94
2.978,74
14.013,81
3.166,32
19.000,00
814.391,81
78,05%
85,53%
97,23%
74,47%
99,39%
98,95%
100,00%
94,12%
0,00
0,00
828.034,00
2.000.000,00
2.000.000,00
2.037.201,45
2.000.000,00
2.000.000,00
2.865.235,45
0,00
0,00
814.391,81
0,00%
0,00%
28,42%
Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012
Affari generali ed istituzionali:
L’Unione Tresinaro-Secchia, nata formalmente il 3 aprile 2008 dalla
trasformazione della preesistente Associazione è divenuta pienamente
operativa il 1° ottobre 2008 con il trasferimento delle seguenti funzioni , già
gestite in associazione dai Comuni di Casalgrande, Castellarano, Rubiera e
Scandiano:
- Funzioni di polizia municipale;
- Gestione dei servizi socio - assistenziali rivolti ai minori, ai disabili e alle
loro famiglie;
- Gestione in forma associata dell'ufficio di segretariato sociale per immigrati
extracomunitari;
- Gestione in forma associata del Difensore civico, già gestita in associazione
dai comuni di Casalgrande, Rubiera e Scandiano.
Nel 2009 è stata trasferita, con decorrenza 1° dicembre, la Funzione di
protezione civile per garantire la disponibilità sul territorio dell’Unione di un
servizio con compiti specifici di programmazione, organizzazione e gestione
dei servizi e delle operazioni di protezione civile e l’uniformità di criteri e
Stato di attuazione del programma - Anno 2010
Affari generali ed istituzionali:
Le politiche regionali di incentivazione delle forme associative e la spinta
verso la formazione di Unioni, definite “livelli istituzionali appropriati per
l'esercizio associato delle funzioni e dei servizi e per la più efficace e stabile
integrazione sul territorio delle politiche settoriali” (art. 1 L.R. 10/2008), hanno
determinato le scelte amministrative degli enti locali negli ultimi anni.
La gestione delle funzioni trasferite all’Unione Tresinaro Secchia, al servizio
dei Comuni per razionalizzare ed ottimizzare le risorse pubbliche e garantire
migliori servizi ai cittadini, al suo secondo anno di attività, conferma pertanto
l’opportunità della scelta fatta dai quattro Comuni fondatori.
Come da programmazione è proseguita l’attività di progettazione, attraverso
studi di fattibilità, del trasferimento all’Unione di ulteriori Servizi e funzioni in
coerenza con il progetto di riordino approvato dalla Regione Emilia Romagna.
Un tavolo tecnico formato dai Dirigenti/Responsabili dell’Area Sociale e dai
Segretari/Direttori dei quattro Comuni, unitamente ai colleghi dei comuni di
Baiso e Viano, si sono incontrati per definire, partendo dallo studio elaborato
da una società esterna, dalle indicazioni fornite dal Comitato di distretto e
dalla Giunta dell’Unione, il modello organizzativo da applicare per il
33
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012
Stato di attuazione del programma - Anno 2010
interventi su tutto il territorio dell’Unione.
Obiettivo specifico per il 2010 è la prosecuzione della progettazione, già
avviata nel 2009 attraverso studi di fattibilità, del trasferimento all’Unione di
ulteriori Servizi, in coerenza con il progetto di riordino approvato dalla
Regione Emilia Romagna. Si svilupperà pertanto l’attività già avviata dai
tavoli tecnici settoriali, in particolare per completare ili trasferimento dei
Servizi socio-assistenziali e per trasferire la gestione del personale e dei
servizi informativi dei quattro Comuni
definitivo trasferimento delle Aree Adulti e Anziani al Servizio sociale
associato dell’Unione Tresinaro Secchia.
E’ allo studio invece il progetto di trasferimento della gestione del personale e
dei servizi informativi dei quattro Comuni.
Servizio Segreteria, Contratti. Protocollo, Archivio
Nel 2009 è proseguita l’attività, avviata alla fine del 2008, per completare e
rendere operativo il sistema gestionale a servizio delle funzioni trasferite,
sviluppando i modelli organizzativi e le tecnologie informatiche adottate per
migliorare la funzionalità del nuovo Ente e garantire una più efficace azione
amministrativa
Il Programma per il triennio 2010-2012 comprende pertanto la
programmazione, pianificazione e gestione di tutte le attività necessarie a
garantire il corretto funzionamento degli organi istituzionali dell’Unione, oltre
a tutte quelle altre attività riconducibili alle funzioni generali di
amministrazione, tra le quali rientrano i compiti connessi al funzionamento
della Giunta, del Consiglio dell’Unione e delle sue articolazioni. Comprende
altresì il supporto alle funzioni di direzione svolte, in assenza di un Direttore
generale, dal Segretario generale, con l'obiettivo di curare la pianificazione
degli obiettivi gestionali e il controllo di gestione degli stessi nonché di
favorire la massima integrazione e cooperazione tra le strutture dell'ente e i
rapporti collaborativi con i Comuni.
Il Servizio si occupa altresì della formalizzazione, registrazione ed
34
Nell’ultimo trimestre del 2010 è stato altresì costituito un tavolo (formato dai
Segretari/Direttori/Dirigenti dell’Unione) che ha elaborato un progetto di
costituzione di un primo nucleo di “struttura amministrativa dedicata” a
supporto delle due funzioni trasferite all’Unione Tresinaro- Secchia.
La nuova struttura amministrativa, costituita da personale dedicato del
comune di Scandiano, Rubiera e dell’Unione, sarà il primo nucleo di una
futura struttura autonoma dell’Unione stessa.
Rispetto alla necessaria e positiva fase di avvio, in staff al comune di
Scandiano, la nuova struttura rappresenta un’evoluzione di tale modello
organizzativo, determinando una maggiore autonomia e distinzione dello
staff amministrativo dell’Unione, una puntuale attribuzione dei ruoli e una
maggiore facilità di coordinamento delle risorse umane coinvolte.
Tale nuovo modello permette altresì di valorizzare le professionalità già
esistenti nella struttura dell’Ente e di predisporla ai futuri sviluppi
(implementazione delle funzioni già in essere).
Servizio Segreteria, Contratti. Protocollo, Archivio
Anche per l’esercizio 2010 l’attività di segreteria, di gestione documentale e
contrattuale, contabile, economica e patrimoniale dell’Unione ha continuato
ad essere svolta dai Settori Affari generali ed istituzionali e dal Settore
Bilancio e Finanza del Comune di Scandiano attraverso il meccanismo della
convenzione e l’utilizzo del proprio personale, con il supporto di personale
professionale del Comune di Rubiera.
E’ proseguita l’attività del Servizio Segreteria , Contratti, Protocollo e
Archivio volta ad assicurare il regolare svolgimento delle funzioni generali di
amministrazione attraverso il consolidamento e lo sviluppo del
funzionamento del Servizio. Nel corso del 2010 il Servizio ha incremento la
propria attività di elaborazione atti del 20% circa..
In particolare l’attività del Servizio è rivolta a rendere più fluide le procedure
e i processi di lavoro, attraverso un’appropriata azione di supporto e servizio
nei confronti delle altre strutture interne e il migliore utilizzo dei sistemi
informativi in uso.
L’attività di direzione, svolta dal Segretario generale, si è consolidata con
l’istituzione di un Comitato di direzione che si riunisce con regolarità ed è
supportata dalla collaborazione dei Segretari/Direttori dei Comuni aderenti,
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012
Stato di attuazione del programma - Anno 2010
archiviazione dei contratti, sia redatti in forma di atto pubblico che di scrittura
privata, curando in particolare gli adempimenti di natura fiscale connessi.
Fornisce il supporto ai Servizi dell'Amministrazione, con particolare riguardo
alla Polizia Municipale e al Servizio Sociale Associato attraverso la necessaria
consulenza attinente alla materia contrattuale, sia nella fase della scelta del
contraente, sia nella fase della gestione del contratto.
Provvede al rilascio degli atti nell'ambito del diritto d'accesso; viene dato
supporto ai Servizi per l'applicazione della normativa sull'accesso e sulla
privacy, curando gli adempimenti previsti dalla legge sulla privacy. Rientrano
infine nel programma la gestione informatizzata dei flussi documentali e la
tenuta dell'archivio e dell'albo pretorio.
Per il 2010 il programma prevede:
ƒ dotare il servizio di propri strumenti regolamentari;
ƒ adeguare le procedure alle innovazioni previste dalle più recenti normative,
in particolare dare attuazione all’art.32 della L. 69/2009 che obbliga dal 2010
la pubblicazione di atti e provvedimenti amministrativi aventi effetto di
pubblicità legale attraverso i propri siti informatici;
ƒ garantire gli adempimenti di legge.
favorendo l’integrazione e la cooperazione fra le strutture dell’ente e i rapporti
con i quattro Comuni.
Con riferimento agli obiettivi specifici del programma per il 2010, al fine di
adeguare le procedure alle innovazioni della più recente normativa e in
particolare per ottemperare all’obbligo previsto dall’art. 32 della legge
69/2010, dal 1 gennaio 2011, attraverso la realizzazione da parte del CED di
Scandiano di un nuovo programma informatico e dopo un’adeguata
formazione, è entrato in funzione, nei termini previsti, l’albo pretorio on-line
In data 8/07//2010 l’Unione ha altresì ricevuto l’accreditamento della PEC
presso l’Indice delle Pubbliche amministrazioni..
Come da programmazione e in coerenza con il progetto di progressiva
autonomia dell’Unione rispetto al service offerto dal Comune di Scandiano e
al fine di avere atti più aderenti alla più recente normativa e alla propria
specificità, l’Ente si è dotato di propri regolamenti organizzativi.
A tal fine sono stati approvati e sono in vigore dal 1 gennaio i seguenti atti:
− Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi;
− Regolamento di accesso agli impieghi;
− Regolamento per la valutazione e la premialità del personale.
Prima dell’adozione dei suddetti regolamenti si è provveduto ad approvare
l’integrazione dei criteri generali sull’ordinamento degli uffici e dei servizi di
competenza consiliare, poi nella seduta di Giunta dell’Unione del 27 dicembre
sono stati approvati i suddetti regolamenti.
Tali regolamenti sono stati frutto del lavoro di approfondimento effettuato
sulle disposizioni vigenti in materia, con particolare riguardo alle numerose
novità apportate dal D.Lgs. 27 ottobre 2010, n° 150, e hanno riguardato a tutto
campo la materia dell’ordinamento degli uffici e dei servizi con la sola
eccezione delle disposizioni specifiche per il Corpo di Polizia municipale
presenti nell’apposito regolamento.
In particolare nei predetti regolamenti si sono normati diversi istituti, anche
non presenti nelle precedenti disposizioni regolamentari, come ad esempio il
servizio ispettivo e l’ufficio per i procedimenti disciplinari.
Nel redigere i suddetti regolamenti è stata portata una particolare attenzione
alla ripartizione tra istituti di derivazione pubblicistica, da inserire nel
regolamento e istituti di derivazione contrattuale/privatistica, da escludere
dal regolamento e riservare alla competenza dirigenziale ai sensi dell’articolo
5, comma 2, del D.Lgs. 165/2001.
Comunicazione
Comunicazione
Il sito dell’Unione, attivato nel 2009, ha migliorato l’accessibilità, applicando
35
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012
Stato di attuazione del programma - Anno 2010
Ne 2009 è stato attivato il sito dell’unione, principale canale del sistema
informativo, comunicativo e relazionale dell’Ente, per rispondere in modo
rapido, funzionale ed efficiente ai bisogni e alle necessità informative
dell’utenza interna ed esterna.
Nel 2010 il programma, per garantire la trasparenza intesa come accessibilità
totale alle attività dell’ente, in attuazione anche della L. 15/2009 e d. Lgs.
150/2009, svilupperà il sistema di gestione della pubblicazione sul sito
internet di ogni informazione concernente l’organizzazione e le attività
dell’Unione.
Nell’ambito dell’assistenza agli organi istituzionali e delle relazioni
informative con i Comuni aderenti continuerà il processo di sviluppo del
sistema interno di comunicazione tra uffici e amministratori, delle
deliberazioni degli organi istituzionali e delle decisioni e direttive informali
assunte dall’Unione.
Lo sviluppo del sistema di gestione dei documenti digitali in uso ha consentito
e consentirà un accesso più immediato e completo anche da parte di
amministratori ed uffici al fine di sviluppare un sistema di comunicazione
interna tempestiva ed efficace.
La comunicazione interna costruisce un sistema di relazioni costante tra
un’organizzazione e le persone che la compongono e rende consapevoli e
informati i dipendenti: occorre quindi continuare lo sviluppo di questa
strategia con nuovi strumenti di comunicazione interna per sviluppare buone
prassi comunicative nell’ambito del sistema dei cinque enti, per favorire
l’integrazione fra i servizi, il controllo dell’immagine complessiva, la sinergia
degli operatori verso il tema delle buone relazioni
le disposizioni, previste dall’art. 11 della legge 150/2009 (Decreto Brunetta),
rendendo pienamente visibile l’attività dell’ente. In particolare è stata inserita
un’apposita sezione di facile accesso e consultazione denominata
“Trasparenza, valutazione e merito”, dove è possibile trovare le indicazioni
relative al curriculum e retribuzione dei dirigenti, curriculum delle Posizioni
organizzative, incarichi affidati dall’ente e atti di contrattazione decentrata.
In altre sezioni del sito, appositamente dedicate, è possibile trovare anche gli
atti di programmazione più importanti dell’attività istituzionale dell’Unione
(Relazione previsionale e programmatica, Relazioni al consuntivo, Piano di
razionalizzazione delle spese di funzionamento)
Dal 1 gennaio 2011 è altresì
possibile visualizzare on line gli atti
amministrativi (deliberazioni e determinazioni).
Gestione delle risorse umane, sviluppo organizzativo e formazione
Nel 2008, sono stati sviluppati e adottati dalla Giunta gli atti fondamentali in
materia di organizzazione (definizione del macroassetto organizzativo
transitorio), in materia di gestione finanziaria delle risorse e di assegnazione
degli obiettivi gestionali (approvazione del primo PEG dell’Unione) e in
materia di personale (dotazione organica provvisoria e acquisizione in
comando del personale). Sono stati altresì predisposti gli atti fondamentali
propedeutici al trasferimento del personale e al bilancio 2009 quali la
dotazione organica a regime e i piani delle assunzioni.
I Servizi personale e segreteria ha collaborato nel processo di costituzione e
sviluppo del nuovo ente locale Unione, in relazione all’elaborazione contabile
delle spese di personale, alla predisposizione degli atti fondamentali e
propedeutici al trasferimento del personale distaccato verso l’Unione, alla
36
Gestione delle risorse umane, sviluppo organizzativo e formazione
Nel 2008, sono stati sviluppati e adottati dalla Giunta gli atti fondamentali in
materia di organizzazione (definizione del macroassetto organizzativo
transitorio), in materia di gestione finanziaria delle risorse e di assegnazione
degli obiettivi gestionali (approvazione del primo PEG dell’Unione) e in
materia di personale (dotazione organica provvisoria e acquisizione in
comando del personale). Sono stati altresì predisposti gli atti fondamentali
propedeutici al trasferimento del personale e al bilancio 2009 quali la
dotazione organica a regime e i piani delle assunzioni. Tali atti sono stati
aggiornati e modificati anche nel corso dell’esercizio 2010.
Allo stesso modo si è proceduto al costante aggiornamento di tutti gli atti
inerenti la gestione del personale, avvalendosi sia del personale a tempo
determinato a ciò dedicato, sia del personale in comando dal Comune di
Rubiera.
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012
realizzazione di un sistema di gestione del personale in Unione. A questo
riguardo nel 2009 è diventa operativa la gestione del trattamento economico e
del trattamento giuridico del personale utilizzando sistemi gestionali delle
presenze e delle paghe autonomi ma appoggiati su piattaforme informatiche e
soluzioni organizzative già collaudate.
Questa attività ha condotto alla predisposizione di schemi di atti, modulistica,
comunicazioni e note procedurali per ciascuno dei procedimenti attinenti la
gestione del rapporto di lavoro, allo scopo di disporre di una metodologia di
lavoro efficace e in grado di rispondere tempestivamente alle richieste degli
enti e dei dipendenti. L’avvio operativo del servizio è avvenuto nel mese di
gennaio, contestualmente al trasferimento del personale.
Nel 2009 sono state anche implementati ed ottimizzati l’utilizzo dei sistemi
informativi per la gestione del personale tra cui il sistema di rilevazione
informatizzata delle presenze e attuati gli adempimenti previsti dalla legge
per la sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro, ivi compresa la prescritta
formazione e sorveglianza sanitaria del personale rivolta a tutti i lavoratori.
Nel 2010 l’obiettivo sarà quello di garantire la gestione e l’organizzazione del
personale trasferito e neoassunto ed in particolare:
- andrà ulteriormente sviluppata l'attività della formazione permanente del
personale quale obiettivo importante per la qualificazione dell'azione
svolta dal personale comunale.
- vanno sviluppate e supportate le funzioni direzionali (organizzazione,
pianificazione, controllo, qualità) per i servizi di supporto e trasferiti.
- compatibilmente con gli obiettivi di contenimento della spesa definiti dal
quadro normativo nazionale e delle capacità assunzionali riconosciute
all’Unione, sarà attuato il piano delle assunzioni che dovrà essere
essenzialmente rivolto a garantire le sostituzioni del personale che
cesserà;
- dovrà essere realizzato il sistema permanente di valutazione dell’Unione
al fine della erogazione della produttività.
Un primo approfondimento riguarda la gestione delle risorse umane. Viene in
rilievo il sistema di relazioni sindacali da realizzare come Unione: nel 2008 è
stata costituita la delegazione trattante di parte pubblica e nel 2009, soprattutto
nell’ultimo trimestre sono stati intensificati gli incontri con le organizzazioni
sindacali per la chiusura di alcune trattative, in particolare si è arrivati a
siglare l’accordo per l’utilizzo delle risorse per la previdenza complementare
di cui all’art. 208 del CdS.
Nel 2010 dovranno essere ulteriormente sviluppate tali relazioni per
concludere le procedure di trattativa in corso e continuare sugli altri temi
Stato di attuazione del programma - Anno 2010
Gli obiettivi indicati nella Relazione previsionale e programmatica per l’anno
2010 sono stati perseguiti procedendo:
− con l’attività di formazione permanente del personale dei servizi;
− ad attuare il piano triennale del fabbisogno del personale,
compatibilmente con i vincoli di spesa pubblica;
− nella impostazione del sistema permanente di valutazione.
Per quanto riguarda il sistema delle relazioni sindacali c’è da evidenziare che
dal 15 novembre 2009, a seguito dell’entrata in vigore del d.lgs. 27 ottobre
2009, n° 150 (la c.d. “riforma Brunetta”), si è aperta una stagione
particolarmente complessa. Tale riforma prevede una forte riduzione delle
materie soggette a concertazione e contrattazione, ampliando molto quelle
soggette a mera informazione successiva. Il problema che però è sorto è
relativo all’entrata in vigore di tali modifiche ordinamentali, in quanto le
prime pronunce giurisprudenziali stabiliscono che l’entrata in vigore del
nuovo sistema deve essere subordinata ad una nuova contrattazione
nazionale, mentre le indicazioni ministeriali, al contrario, indicano tali norme
tra quelle immediatamente applicabili. Ovviamente tale divergenza crea molte
complicazioni a chi tali norme le deve applicare. A testimonianza di tale
37
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012
Stato di attuazione del programma - Anno 2010
(riduzione a 35 ore dell’orario del personale turnista, criteri per l’utilizzo del
fondo di produttività per l’anno 2009).
Inoltre nel 2010 si dovranno iniziare le trattative per la stipulazione del primo
contratto collettivo decentrato integrativo dell’Unione per superare l’attuale
regime transitorio secondo il quale si applicano le norme contrattuali degli
enti di provenienza.
Tale contratto collettivo dovrà recepire le novità introdotte dal D.Lgs.
150/2009. In questo momento non è possibile essere più specifici su questo
tema in quanto la norma è appena entrata in vigore e non sono ancora state
emanate circolari specifiche per gli enti locali, indispensabili in quanto le
modalità di attuazione per le autonomie è differenziato rispetto a quello delle
pubbliche amministrazioni statali.
Obiettivo primario è il miglioramento della qualità complessiva dei servizi
trasferiti rivolti alla cittadinanza senza aggravi per il bilancio dei Comuni
conferenti. Il perseguimento di tale obiettivo non potrà prescindere dalla
realizzazione di misure atte ad assicurare la tutela e la sicurezza dei lavoratori,
e, nondimeno, dall’individuazione di strategie operative che, compatibilmente
con le risorse a disposizione, possano fungere da incentivazione reale alla
crescita qualitativa delle prestazioni dei lavoratori che permane al centro degli
obiettivi programmati.
Ciò implica preliminarmente la preventiva definizione dei criteri nonché del
percorso metodologico in base ai quali viene effettuata la valutazione
professionale e, quindi, corrisposta l’incentivazione collegata agli istituti
contrattuali e sulla base di un sistema il più possibile meritocratico. Il
raggiungimento di tali obiettivi comporta alcune criticità quali:
- la riduzione, operata a livello di normativa, delle risorse economiche con cui
finanziare, l’apposito fondo e, al suo interno, gli istituti collegati alla
produttività del personale dipendente;
- la costruzione di un sistema che, in siffatto contesto, assicuri una reale
corrispondenza tra bontà delle prestazioni individuali e di gruppo e relative
incentivazioni, da attuarsi non necessariamente, quanto meno
nell’immediato, da un punto di vista esclusivamente economico.
A tale proposito si rende necessario sviluppare la capacità di ascolto di
Amministrazione e Dirigenti nei confronti delle esigenze dei lavoratori; si
sottolinea che tale sistema dovrà essere coerente con le previsioni introdotte
dal Decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 (la cosiddetta “Riforma
Brunetta”).
complicazione è da evidenziare che è stato presentato in Consiglio dei Ministri
uno schema di Decreto legislativo correttivo.
A complicare ulteriormente la situazione si è innestata l’emanazione del D.L.
31 maggio 2010, n° 78, convertito con modificazioni in legge 30 luglio 2010, n°
122, in quanto, a parte il problema di differenti vedute tra magistratura del
lavoro e Ministero, la riforma prefigurata dal Ministro Brunetta necessitava di
un nuovo sistema contrattuale, e il suddetto decreto recante la “manovra
estiva” blocca il rinnovo dei contratti nazionali per tutto il triennio 2010 –
2012, quindi si renderà necessario qualche chiarimento in merito da parte dei
Ministeri competenti e forse un rinvio di alcune scadenze fissate dalla legge.
Nonostante i problemi sopra indicati nel 2010, si è arrivati alla stipula
definitiva dei seguenti contratti decentrati:
− previdenza complementare di cui all’articolo 208 del C.d.S. e alla sua
applicazione;
− integrazione delle disposizioni in materia di progressioni orizzontali;
− progetto di produttività della polizia municipale;
Successivamente dopo ripetuti incontri con la delegazione sindacale e anche a
seguito di incontri presso la Prefettura è stata emanata una disposizione
dirigenziale che regola l’istituto della riduzione a 35 ore dell’orario del
personale turnista.
Sono continuati fino al fine 2010 gli incontri con la controparte sindacale per
l’individuazione dei criteri per l’utilizzo del fondo di produttività per gli anni
2009 e 2010 che hanno portato ad un testo sulla quale ad inizio 2011 è stata
siglata una preintesa. Tale preintesa ha risolto anche alcune questioni pendenti
in materia di istituti indennitari.
Per le altre modifiche, in particolare quelle che vedranno l’introduzione del
nuovo sistema di valutazione coerente con i principi del D.Lgs. 150/2009, si è
ancora in attesa che la Commissione ANCI costituita a seguito del protocollo
d’intesa tra il Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione e
l’ANCI medesima, dia indicazioni sulle modalità di azione. Su questa materia
giova comunque ricordare che le amministrazioni locali avevano già
sviluppato dei sistemi di valutazione del personale e di premialità che
avevano una rilevante selettività.
Un secondo capitolo meritevole di approfondimento è lo sviluppo
38
Relativamente alla seconda parte di azioni da intraprendere si è proceduto
come programmato per la verifica dell’assetto organizzativo anche se, data la
rigidità dei vincoli di spesa, le soluzioni possibili per l’individuazione di una
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Stato di attuazione del programma - Anno 2010
organizzativo orientato ad una cultura di programmazione e di controllo di
gestione che dovrà raccogliere le seguenti iniziative:
- verifica del nuovo assetto organizzativo a supporto delle interrelazioni fra gli
Organi Politici, i vertici della struttura ed il resto del personale;
- verifica delle posizioni direttive ed elaborazione di una nuova metodologia
per la loro pesatura e retribuzione attraverso sessioni di verifica puntuale;
- attuazione dei piani occupazionali per i trienni 2010-2012 con particolare
riguardo alle nuove assunzioni programmate in ragione degli impegni da
assumere con l’accordo di programma con la regione Emilia Romagna per la
Polizia Municipale e delle opportunità di stabilità offerte dalla nascita di un
nuovo Ente dotato di personalità giuridica e di propria dotazione organica;
alle carriere interne gestite attraverso le progressioni verticali ed orizzontali
nell’ottica della valorizzazione dei gruppi e degli individui.
struttura autonoma dedicata ai servizi generali dell’Unione non sono facili.
Quanto alla verifica delle posizioni direttive alla elaborazione di una nuova
metodologia di pesatura non si è ancora proceduto in quanto materia connessa
al sistema di relazioni sindacali sopra esposto.
In relazione alla verifica, aggiornamento e attuazione del programma triennale
del fabbisogno del personale 2010-2012 si è proceduto per rispondere a tutte le
esigenze che via via si sono presentate, sempre compatibilmente con i vincoli
di finanza pubblica e di spese di personale.
Da sottolineare che i suddetti vincoli per le Unioni di Comuni non discendono
esplicitamente dalla legge, ma sono mediati da diverse circolari e
interpretazioni. In particolare per concorde opinioni delle varie sezioni
regionali della Corte dei Conti, le Unioni di Comuni (che non sono enti
soggetti al patto di stabilità), per quanto attiene le spese di personale devono
fare riferimento ad un “conto consolidato” di tali spese, unitamente ai Comuni
dai quali sono costituite. L’Unione Tresinaro Secchia che ha la particolarità di
essere costituita interamente da Comuni soggetti al patto di stabilità ha deciso
per il 2010 di non incrementare la spesa di personale oltre il limite del 2009,
per non incidere sulle capacità di spesa dei 4 Comuni.
In particolare per quello che riguarda il piano triennale del fabbisogno del
personale, si è proceduto:
− al rinnovo dei contratti a tempo determinato in scadenza che erano
necessari per l’erogazione dei servizi dell’Unione;
− alla sostituzione con contratti a tempo determinato del personale assente
con diritto alla conservazione del posto;
− alla conclusione delle procedure di progressione verticale avviate nel 2009;
− all’esperimento delle procedure di mobilità per l’assunzione di un
Istruttore direttivo di Polizia Municipale cat. D (mese di agosto);
− all’esperimento delle procedure di mobilità per l’assunzione di Agenti di
Polizia municipale cat. C. Tale procedura non è andata a buon fine in
quanto gli enti di appartenenza del personale ritenuto idoneo non hanno
concesso l’autorizzazione alla mobilità (mesi di aprile e maggio);
− all’effettuazione di un concorso pubblico per l’assunzione di Agenti di
Polizia municipale cat. C. Tale concorso è stato molto impegnativo per la
struttura visto che sono state ricevute oltre 300 domande di partecipazione
(mesi di giugno, luglio e agosto);
− all’assunzione di un’assistente sociale a tempo indeterminato, mediante
scorrimento della graduatoria in corso di validità (mese di aprile);
− all’indizione di una selezione interna per il conferimento dell’incarico di
Dirigente del Corpo Unico di Polizia municipale (mese di giugno);
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Stato di attuazione del programma - Anno 2010
− alla mobilità per interscambio di un istruttore amministrativo in entrata
con un agente di polizia municipale in uscita;
− all’assunzione di ulteriori unità con il profilo professionale di agente di
polizia municipale in sostituzione di personale cessato per mobilità
volontaria;
− all’indizione di selezioni per mobilità volontaria di personale nel profilo di
assistente sociale e di istruttore amministrativo;
− all’assunzione, mediante scorrimento di graduatoria, di assistenti sociali in
sostituzione di personale con contratto a tempo determinato in scadenza,
oppure cessato per mobilità volontaria;
− all’indizione di un concorso per istruttore amministrativo, svoltosi nel
mese di dicembre e alla successiva assunzione della prima classificata.
Un terzo capitolo riguarda la formazione che deve costituire un impegno
costante nell’ambito delle politiche di sviluppo del personale ed è considerata
un necessario strumento a supporto di processi innovativi e di sviluppo
organizzativo. La rilevanza riconosciuta alla formazione è sintomo evidente
della volontà dell’Ente di far crescere professionalmente i propri dipendenti
garantendo a tutti le stesse opportunità di partecipazione. Convinzione
comune è che il personale dipendente sia la principale risorsa a disposizione
dell’Ente In tale ottica l’impegno costante degli ultimi anni è stato quello di
poter utilizzare la formazione del personale quale leva fondamentale che deve
produrre competenze ed arricchire le conoscenze professionali individuali.
La formazione si inserisce, insieme alla valutazione delle prestazioni, nella
realizzazione di quegli istituti contrattuali che intendono valorizzare la risorsa
umana attraverso riconoscimenti distintivi quali la progressione orizzontale e
la progressione verticale. L’obiettivo costante è quello di disporre di personale
in grado di provvedere, con competenza e professionalità, alla realizzazione
delle attività necessarie per il raggiungimento degli obiettivi dell’Ente, sia in
termini di mantenimento e/o miglioramento dei livelli quali-quantitativi dei
servizi ordinari, sia in termini propositivi ed innovativi riguardo alle
progettualità, da introdurre nella struttura organizzativa.
La formazione assume un ruolo fondamentale e complesso anche nella
realizzazione del progetto di valutazione del personale non dirigente,
soprattutto se si pensa alla necessità di sviluppare o approfondire le
competenze dei valutatori (per facilitare la conoscenza del personale valutato
e la gestione delle diverse fasi del processo di valutazione) e,
40
In ragione delle norme emanate contenute nella cosiddetta “manovra estiva” è
viva la preoccupazione su come si potrà procedere alla gestione delle risorse
umane dal 2011, soprattutto a causa della previsione di poter procedere alla
sostituzione del personale a tempo indeterminato solamente in ragione del
20% della spesa del personale cessato. Questa previsione, oltre che essere
gravemente lesiva dell’autonomia degli enti locali e di dubbia legittimità
costituzionale, per gli Enti come quelli che fanno parte dell’Unione Tresinaro
Secchia, con un organico snello, mette potenzialmente a rischio la gestione dei
servizi. trasferiti all’Unione.
Sul piano formativo si è proceduto nel corso dell’anno alle attività formative
specifiche dei vari settori.
In particolare è da segnalare l’invio ai corsi previsti dalla “Direttiva in materia
di “criteri e sistemi di selezione per l’accesso” e per la “formazione iniziale”
degli operatori di polizia locale, ai sensi della’art. 12, comma 2 della
L.R.24/2003” (corsi neo-assunti) del personale della polizia municipale di
categoria C assunto negli anni 2008 e 2009. I suddetti corsi organizzati dalla
Scuola Interregionale di Polizia Locale delle Regioni Emilia-Romagna,
Toscana e Liguria (SIPL) hanno una durata di 300 ore e si sviluppano in un
percorso formativo di complessive 300 ore, articolato in 210 ore d’aula (35
giornate di 6 ore) con lezioni teoriche e pratiche, affiancate e completate da 90
ore di stage (15 giorni da 6 ore) da effettuarsi presso idonee strutture di polizia
locale.
Da sottolineare anche l’attivazione del corso di 32 ore previsto dal d.lgs.
81/2008 per il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza.
Appare preoccupante dal punto di vista dello sviluppo delle risorse umane la
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Stato di attuazione del programma - Anno 2010
contemporaneamente, sviluppare le capacità di auto-valutazione da parte dei
valutati dei propri comportamenti professionali ed organizzativi.
Nel 2010 i corsi saranno organizzati con la collaborazione di altri soggetti
esterni (per la Polizia Municipale si privilegerà la Scuola
regionale).prevedendo la partecipazione del personale a corsi su argomenti di
carattere generale volti alla crescita professionale del personale, corsi di
aggiornamento specialistico a seguito dell’introduzione di adeguamenti
normativi e corsi di istruzione all’avviamento o al perfezionamento degli
applicativi software.
disposizione portata dal D.L. 31 maggio 2010, n° 78, convertito con
modificazioni in legge 30 luglio 2010, n° 122, che prevede che dal 2011 le spese
della formazione del personale siano ridotte del 50%. Questa disposizione, in
un periodo nel quale l’innovazione normativa è elevata e viene reso
difficoltoso l’acquisizione di nuovo personale complica ulteriormente il
percorso di miglioramento professionale.
Difensore Civico
L’ufficio del Difensore civico, a seguito di formale accettazione da parte
dell’interessata, è ricoperto fino alla naturale scadenza prevista per il mese di
maggio 2010, dal professionista incaricato Avv. Mirna Marmiroli. La
competenza dell’ufficio è limitata al territorio dei Comuni di Casalgrande,
Rubiera e Scandiano dal momento che il Comune di Castellarano attualmente
non aderisce alla convenzione.
Stando alle novità introdotte dalla legge finanziaria 2010 si dovrà valutare se
l’ufficio dovrà essere soppresso con lo scadere del mandato del difensore
attualmente in carica.
Ufficio di Segretariato Sociale
L’ufficio di segretario sociale operante per gli stranieri è gestito, tramite
appalto, da una Cooperativa sociale.
L’ufficio eroga un servizio di segretariato sociale (ascolto, informazione,
indirizzo) e di realizzazione d’interventi mirati ad un migliore inserimento nel
contesto distrettuale degli stranieri immigrati, in regola con la normativa
vigente sull’immigrazione straniera e in possesso di regolare permesso di
soggiorno.
In particolare l’Ufficio continuerà ad erogare le seguenti prestazioni:
- Valutazione, in prima istanza, dei bisogni espressi dall’utente;
- Informazione sui servizi erogati dalle Amministrazioni Comunali a favore
dei cittadini immigrati;
- Informazioni e indicazioni sui percorsi di accesso alla rete dei servizi sociosanitari - abitativi erogati nella zona sociale di Scandiano;
- Consulenza ed eventuale ausilio, nella predisposizione delle pratiche
amministrative relative anche ad altri Enti (Questura, Ausl, Centro per
Difensore Civico
Dal 20 maggio 2010, a seguito della scadenza dell'incarico dell'Avv. Mirna
Marmiroli, l'Unione Tresinaro Secchia non ha più un Difensore Civico, in
quanto l'articolo 2, comma 186, della legge 23 dicembre 2009, n° 191 e
successive modificazioni ed integrazioni, ha disposto la soppressione di tale
figura.
La suddetta norma di legge dispone che "Le funzioni del difensore civico
comunale possono essere attribuite, mediante apposita convenzione, al difensore civico
della provincia nel cui territorio rientra il relativo comune. In tale caso il difensore
civico provinciale assume la denominazione di «difensore civico territoriale» ed è
competente a garantire l'imparzialità e il buon andamento della pubblica
amministrazione, segnalando, anche di propria iniziativa, gli abusi, le disfunzioni, le
carenze e i ritardi dell'amministrazione nei confronti dei cittadini".
Ufficio di Segretariato Sociale
L’attività dell’Ufficio di Segretariato sociale,
gestita in appalto dalla
Cooperativa sociale la Dimora d’Abramo, è regolarmente proseguita.
Dai dati rassegnati dalla Dimora d'Abramo al 31 12 2010 risultano effettuati,
sui quattro comuni, n. 2705 interventi, di cui 2424 con cittadini stranieri e 281
con cittadini italiani. Di questi 2705 interventi 1163 sono interventi di
orientamento (1051 con cittadini stranieri e 92 con cittadini italiani) e 1562
interventi di consulenza, veri e propri percorsi che il Servizio svolge insieme ai
clienti, di cui 1373 con cittadini stranieri e 189 con cittadini italiani. Per quanto
riguarda i cittadini stranieri la distribuzione degli interventi effettuati è in
linea con i dati dei bisogni espressi: infatti la maggior parte degli interventi ha
riguardato la legislazione (85%), l’abitazione (3%), il lavoro (3%), i servizi del
territorio (5%), la sanità (1%) e la scuola (3%).
Su richiesta dell’Unione, a partire dal secondo trimestre 2010, il nuovo orario
prevede momenti dedicati di ricevimento su appuntamento, che hanno
migliorato e sviluppato i rapporti tra UIS e altri servizi, in particolare iservizi
sociali, servizi demografi e ufficio relazioni con il pubblico.
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Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012
Stato di attuazione del programma - Anno 2010
l’impiego, Consolati;
- Eventuale realizzazione, aggiornamento e implementazione di materiale di
documentazione, eventualmente tradotto in lingua straniera, da destinare
all’autoconsultazione degli utenti ;
- Informazione e consulenza sulla normativa vigente che disciplina la presenza
di cittadini immigrati nel territorio nazionale;
- Consulenza legislativa e collaborazione su progetti individuali con i servizi
comunali nei Settori Sociale, Demografico, Relazioni con il Pubblico
- Gestione delle attività previste nell’ambito del Nodo antenna con funzioni di
sportello, di recente attivazione nella zona sociale di Scandiano, previsto nel
progetto Regionale contro le discriminazioni
Bilancio e Finanza
Servizi finanziari
Nell’ottica d’individuazione strategica riferita agli equilibri di breve e medio
periodo previsionale, correlati allo scenario di attuale congiuntura economica,
gli indirizzi operativi che caratterizzano l’attività di programmazione
finanziaria delle risorse economiche e patrimoniali, svolta dai servizi del
Comune di Scandiano preposti in staff, risultano modulati in base alla
specifica sfera d’azione organizzativa, rigorosamente finalizzata alla
realizzazione delle funzioni istituzionali dell’Unione trasferite dai Comuni
costituenti. L’attività di pianificazione finanziaria, che costituisce
essenzialmente la struttura tecnica del sistema economico, finanziario e
patrimoniale dell’Unione e ne gestisce i conti, attuata secondo i dettami della
normativa, della prassi e della giurisprudenza in continua evoluzione,
necessita di un puntuale aggiornamento procedurale nel tempo e di una
costante garanzia di assistenza contabile agli organi istituzionali ed agli uffici
dell’Ente, con un particolare riguardo alla cura dei rapporti di
movimentazione economica e di dati contabili con i Comuni aderenti.
La gestione effettiva della contabilità dell’Unione, con gli adempimenti di
elaborazione, controllo e comunicazione interni ed esterni ad essa connessa,
richiede nel corso dell’esercizio finanziario la continua presenza lavorativa di
coordinamento settoriale degli interventi al fine di ottenere i risultati prioritari
legati all’ottimizzazione delle risorse a disposizione (sia proprie che derivanti
dai trasferimenti degli organismi pubblici) e della conseguente erogazione dei
servizi offerti nell’ambito del sociale e della sicurezza, secondo i principi di
efficacia ed efficienza dell’azione amministrativa.
Attualmente l’Unione, costituita il 3 aprile 2008 dai quattro Comuni del
42
Bilancio e Finanza
Servizi finanziari
I servizi finanziari del Comune di Scandiano, che gestiscono in staff l’attività
di pianificazione e programmazione dell’Ente, hanno effettuato e stanno
effettuando anche per l’annualità 2010 tutte le azioni d’intervento necessarie
allo svolgimento corretto e puntuale delle mansioni di competenza.
Da sottolineare la loro continua attenzione al coordinamento intersettoriale
delle esigenze organizzative e contabili correlate al quotidiano funzionamento
delle unità operative coinvolte nell’attuazione degli indirizzi e delle direttive
che scaturiscono dall’ordinamento finanziario e contabile, dalla collegata
legislazione in ordine alla finanza e alla contabilità locale, dallo Statuto e dalla
Amministrazione dell’Unione. Tale attenzione si è concretizzata e si
concretizza in particolare nell’attività di supporto nei confronti degli altri
servizi dell’Unione per la redazione degli atti d’impegno di spesa e di
liquidazione, e per la lettura dei dati finanziari.
In tale contesto il programma dei servizi finanziari dell’Unione è orientato
sostanzialmente verso l’ottenimento di una condizione funzionale di
ottimizzazione e innovazione dei processi e dei ruoli.
Allo stato attuale l’innovativo strumento tecnologico del mandato informatico
di pagamento delle spese e di rilevazione – regolarizzazione delle entrate con
firma digitale è stato ampiamente utilizzato e sono state superate gran parte
delle problematiche di ordine tecnico rilevate. La partenza in effettivo delle
funzionalità digitali del mandato informatico in parallelo con la continuazione
della verifica cartacea degli ordinativi da parte della Tesoreria è stata
effettuata nel corso dei primi mesi dell’anno 2010, successivamente, in accordo
con il Tesoriere, non è stata più inviata la copia degli ordinativi stessi da parte
del servizio addetto.
L’archiviazione della documentazione emessa è ancora effettuata in cartaceo,
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Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012
Stato di attuazione del programma - Anno 2010
comprensorio ceramico reggiano, presenta un assetto contabile che
complessivamente ha superato la fase transitoria conseguente alla formazione
ex novo della sua identità giuridica ed amministrativa, anche se non è privo di
qualche aspetto pratico ancora in fase di sviluppo e collaudo gestionale.
In particolare, la recente introduzione dal 17 novembre 2009 dell’innovativo
strumento del mandato informatico (con l’applicazione della firma digitale)
nell’ambito delle procedure di pagamento delle spese e di rilevazione e
regolarizzazione delle entrate, attuata tramite l’apposito servizio fornito
dall’attuale Tesoriere dell’Unione, esigerà la predisposizione di uno schema
concreto di analisi e di scelta delle soluzioni tecniche più efficaci per assicurare
l’eliminazione delle criticità funzionali in sede di riorganizzazione della
metodologia di gestione dei nuovi profili operativi.
in attesa dell’attivazione delle procedure per l’implementazione dell’apposito
servizio di conservazione elettronica dei documenti informatici.
Servizio economato
Il Programma comprende inoltre, tramite il Servizio di Economato, gli
adempimenti connessi ai procedimenti riguardanti le gare, le trattative private
ed i servizi in economia per l’acquisizione di beni e servizi necessari ad
assicurare il regolare svolgimento dell'attività degli Uffici e dei Servizi
dell'Unione
soddisfacendo così le molteplici esigenze operative ed
organizzative delle strutture
In tale ambito si intende rafforzare la centralizzazione dei processi di
acquisizione dei beni e servizi per una maggiore razionalizzazione degli
acquisti in termini di semplificazione delle attività volte all'individuazione
delle forme più efficaci per ottenere condizioni vantaggiose in termini di
prezzo e di qualità
Viene confermato il servizio di cassa per pagamento delle spese che, per la
loro natura, non possono essere effettuate presso il Tesoriere nonché l’anticipo
ed il rimborso delle spese di missione e delle spese per iscrizioni a corsi e
convegni sulla base dei relativi provvedimenti dirigenziali.
E inoltre viene garantita la gestione dei rapporti assicurativi per la tutela
dell’Unione nei confronti dei rischi derivanti dalle proprie attività e
l’espletamento delle pratiche di richiesta di risarcimento
Nel corso dell’ultimo trimestre sono state attivate le necessarie procedure
tecnico-amministrative di avvio organizzativo dei termini progettuali relativi
al futuro obiettivo strategico (che acquisirà concretezza nel prossimo esercizio
finanziario) di creazione di un primo nucleo di struttura unificata dei
principali Servizi aventi natura amministrativo-contabile dell’Ente, che troverà
ubicazione nei locali siti al secondo piano del Palazzo storico di proprietà del
Comune di Scandiano denominato “Casa Spallanzani”. Sono state
puntualmente realizzate le dovute indagini di mercato al fine di ottenere le
migliori offerte economiche e tecniche per l’acquisizione degli arredi d’ufficio
indispensabili alla operatività della struttura stessa e sono stati in parte
perfezionati i correlati affidamenti e ordini di fornitura. E’ stato parimenti
pianificato un attento studio di predisposizione delle dotazioni e degli
apparati elettrici ed elettronici al servizio delle postazioni di lavoro previste in
rapporto alla distribuzione funzionalie degli spazi a disposizione.
Servizio economato
Il servizio economato ha proseguito nella propria attività finalizzata
prioritariamente alla unificazione dei processi di approvvigionamento e ciò
per evitare la “frammentazione” e cioè al ripetizione per la medesima
tipologia di prodotto e/o servizio nel corso dell’anno delle procedure di
acquisto da parte dei singoli distretti/servizi dell’Unione
In tale contesto si è conseguito un duplice obiettivo : da un lato una maggiore
“semplificazione “ nel senso di razionalizzazione degli acquisti/servizi e
dall’altro una maggiore trasparenza nel senso di chiarezza dei rapporti
interorganizzativi tra il servizio economato e i Distretti/Servizi dell’Unione
Risponde agli obiettivi di razionalizzazione e semplificazione l’attivazione di
un contratto unico per la manutenzione delle attrezzature di ufficio come
fotocopiatrici fax e stampanti dislocati nelle varie sedi distrettuali e con il
medesimo proposito è stato attivato il servizio unico di assistenza tecnica ed
Help DesK per le apparecchiature informatiche installate nei diversi uffici sedi
dell’Unione
Altrettanto vale per la gestione unitaria delle Polizze assicurative attivate per
conto dell’Unione
Con la necessità di conseguire i medesimi obbiettivi sopra richiamati è stato
previsto il servizio cassa economale con relativo fondo unico per soddisfare le
richieste dei vari servizi dell’Unione per il pagamento di spese per le quali si
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Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012
Stato di attuazione del programma - Anno 2010
Un ulteriore adempimento che coinvolgerà il servizio economato riguarderà
l’impegno di tenuta dell’inventario quale obbligo previsto dal testo unico degli
Enti Locali (art. 230, comma7).
Sarà necessario impostare una corretta filiera di gestione patrimoniale che
tenga costantemente aggiornate le scritture inventariali sia con riferimento al
patrimonio proprio sia per i beni in comodato in quanto l’ ’unione è
responsabile di custodia e maneggio degli stessi nei confronti degli Enti
proprietari.
deve provvedere immediatamente in contanti ovvero per le spese di viaggio
e missioni da effettuare o effettuate da parte di amministratori e dipendenti
per conto dell’Unione.
Servizi informativi
Nel 2009 è stata estesa la gestione informatica dell’Unione mantenendo
l’appoggio infrastrutturale dei comuni di Scandiano e di Casalgrande.
E’ stato avviato il processo di creazione di una infrastruttura dedicata ed
autonoma di proprietà dell’Unione.
In collaborazione con il comune di Scandiano:
• è stata informatizzata la gestione delle presenze,
• è erogato il servizio di posta elettronica dell’Unione e di alcuni applicativi
specifici in uso presso la Polizia Municipale
• viene erogato il servizio di help desk agli utenti.
In collaborazione con il CED di Casalgrande
• è stato realizzato e viene mantenuto aggiornato il sito istituzionale
dell’Unione
• è stata definita la rete Intranet grazie alla quale tutti i distretti dell’Unione
faranno capo al nascente CED unico
• è fase di completamento il sistema telefonico VoIP
• si è ottenuto un finanziamento regionale in conto capitale finalizzato
all’acquisto di dispositivi hardware e software per la realizzazione del
44
In adempimento all’art. 230 par. 7
D. Legs 267/2000 che prevede
espressamente l’aggiornamento annuale degli inventari,
il Servizio
Economato (insieme con la Ragioneria) ha costituito il punto di riferimento
per provvedere costantemente in modo puntuale all’attività di aggiornamento
e gestione dei dati inventariali , svolgendo altresì il ruolo di interfaccia con
pianificazione degli interventi e di azione di controllo nei confronti della
Società incaricata per tutta l’attività relativa alla rilevazione dei beni mobili
oggetto di conferimento ovvero nuove acquisizioni presso i distretti di polizia
municipale di ciascun Comune nonché della sede del Servizio Sociale
Associato di Via Reverberi in Scandiano
Le operazioni e le attività di cui sopra si sono concretizzate con la
rassegnazione da parte dalla società appaltatrice dei libri inventariali (beni
mobili) aggiornati all’esercizio 2010
Servizi informativi
L’attività più rappresentativa svolta dal Ced del Comune di Scandiano, con il
supporto di personale professionale del Comune di Casalgrande, è
rappresentata dalla consulenza software erogata a tutti gli utenti del Servizio
Sociale Associato e Corpo Unico PM.
Tutte le procedure attualmente in uso vengono gestite e supportate dal Ced
del Comune di Scandiano, grazie anche ad una conoscenza acquisita negli
anni di parte delle procedure informatiche presenti anche presso l’Ente di
Scandiano.
E’ stato implementata una nuova modalità di accesso all’interno delle
procedure informatiche (protocollo atti amministrativi e contabilità) favorendo
un autenticazione uniforme e regolarizzando tramite criteri di sicurezza la
visibilità documentale, in ottemperanza e nel rispetto della privacy e di
quanto stabilito dalla legge vigente D.lgs N.° 196/2003 e su conforme
indirizzo dell’Amministrazione dell’Unione.
Un servizio evolutivo basato su tecnologia standard è stato predisposto per
interoperare con la procedura del protocollo e atti amministrativi dell’Unione.
La tecnologia utilizzata anche dal Comune di Scandiano è stata adottata
dall’Unione per offrire funzionalità Internet attraverso richieste HTTP, il
protocollo standard con il quale client (utenti) e server (siti web) comunicano e
sanno comprendersi qualunque sia l’infrastruttura, il sistema operativo o la
tecnologia usata.
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
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CED dell’Unione.
Altri obiettivi da sviluppare a partire dal 2010 sono il coordinamento
dell’adesione dei Comuni ai bandi di finanziamenti, l’analisi delle tecnologie
per l’abbattimento del digital divide sul territorio dell’Unione.
Nel 2010 proseguirà lo studio di fattibilità per costruire una gestione
informatica a livello sovracomunale.
Partendo dall’attuale realtà di una struttura tecnologica dei quattro Comuni
caratterizzata da diversi livelli di sviluppo e da una dotazione differenziata di
applicativi l’analisi dovrà svilupparsi sulla costituzione di un’infrastruttura
tecnologica del CED per la centralizzazione dei sistemi e la distribuzione delle
applicazioni.
Nel frattempo potranno essere individuati diversi stadi di sviluppo del
progetto articolati sul rafforzamento delle collaborazioni tra le professionalità
esistenti, sulla diffusione delle migliori pratiche, sull’attuazione di modalità
operative e gestionali quali tele-assistenza, help desk, interventi pianificati in
ogni comune, oltre ad interventi in assistenza urgente ove necessario.
Altro obiettivo da perseguire è introdurre nell’Unione e nei Comuni aderenti
soluzioni tecnologiche ed organizzative in grado di assicurare la pronta
risposta al rapido processo di innovazione proposto dal ministero per la PA
sinergicamente all’uso di best practice per il contenimento dei costi:
in primis l’utilizzo di tecnologie di virtualizzazione e riuso di progetti di e-gov
consolidati presso altre amministrazioni.
La procedure della rilevazione presenze e assenze è stata attivata , la
soluzione è completamente in piattaforma web fruibile da qualsiasi luogo
decentrato, consentendo di utilizzare Internet/Intranet senza software
aggiuntivi. Il software è stato implementato con ulteriori due moduli
aggiuntivi che sono rispettivamente Il portale Web che consente di timbrare
senza nessun tipo di dispositivo hardware e Infovision che consente la
completa personalizzazione ed adattabilità dei report.
E’ stato conferito mandato al Ced del Comune di Scandiano di valutare la
possibilità di acquisire un Unico Sistema Informativo Integrato per i servizi
Sociali, allo scopo di rendere condivise le informazioni tra i vari comuni del
distretto
e nel contempo integrare queste con direttive Regionali e
Ministeriali.
Il Ced del Comune di Scandiano ha così partecipato
all’acquisizione del sistema informativo per il Servizio Sociale Associato
attraverso diverse attività :
¾ Indagine di mercato svolta con la predisposizione di una serie di quesiti
valsi all’individuazione della/e procedura/e ritenute idonee;
¾ Dopodiché sono stati predisposti approfondimenti ulteriori finalizzati a
fornire una visione più chiara delle caratteristiche funzionali ed operative
delle procedure in oggetto, per procedere poi, attraverso anche la
valutazione dell’offerta economica , alla determinazione della procedura
ritenuta economicamente più vantaggiosa e congrua ;
¾ La fase successiva si è articolata con una valutazione dei punti dichiarati
dalle ditte partecipanti, procedendo così alla fase di valutazione finale del
sistema informativo dei servizi sociali e alla persona;
¾ L’espletamento delle funzioni sopraindicate ha individuato la ditta
(Softech di Bologna) procedendo così alla formalizzazione della fornitura
tramite atto amministrativo.
¾ Successivamente è stato predisposto dal Ced un lettera indirizzata alle
relative software house dei comuni del Distretto (Casalgrande, Rubiera,
Castellarano, Baiso, Viano) affinché predispongano l’integrazione delle
rispettive anagrafi comunali tramite la creazione vista/tabelle su DB che
poi e attraverso la rete telematica potente e capillare di Lepida (rete a
banda larga progettata dalla Regione Emilia Romagna che costituisce
l’infrastruttura di collegamento tra diversi comuni per condividere servizi
ed informazioni ), e tramite Web Services inoltrando le informazioni
direttamente nella procedura dello Sportello Sociale.
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Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012
Stato di attuazione del programma - Anno 2010
¾ A seguire saranno svolte tutte le attività che permetteranno di avviare il
progetto sopraindicato.
Il CED del Comune di Scandiano eroga anche i servizi di posta elettronica sul
sistema informativo per il Corpo Unico di PM, per i servizi finanziari e per
l’Ufficio Personale, il Servizio Sociale Associato dell’Unione Tresinaro Secchia
, questo comporta una gestione e manutenzione continua a supporto degli
utenti utilizzatori.
E’ stato dato mandato al Ced del Comune di Scandiano dal Dirigente del
Servizio Sociale Associato di effettuare una verifica del materiale hardware, in
particolare dei personal computer presenti presso il suddetto servizio, al fine
di rilevare eventuali dotazioni obsolete. Pertanto il Servizio Informatico del
Comune di Scandiano ha effettuato un sopralluogo nella sede SSA verificando
che vi sono diversi personal computer obsoleti, si è quindi proceduto
all’acquisto di 10 computer per il suddetto servizio.
Nell’ultimo trimestre 2010 è stata acquisita l’infrastruttura informatica
dedicata all’Unione Tresinaro Secchia . Grazie ad un contributo della Regione
si è potuto in parte finanziare l’infrastruttura informatica dedicata all’Unione
Tresinaro Secchia.
Nell’ambito di una recente soluzione tecnologica di virtualizzazione del
datacenter del Comune di Scandiano, l’infrastruttura ha potuto estendersi
ulteriormente attraverso l’acquisto di nodi Fisici riservati in cui coabiteranno
diversi server virtuali e una San completamente dedicate all’Unione
Tresinaro Secchia .
L’infrastruttura fisica è stata installata ma nel corso del 2011 si procederà ad
installare e configurare l’ambiente virtuale Microsoft Hyper-V, nonchè
l’installazione e la configurazione del cluster di failover, ciò consente di poter
supplire senza interruzioni di servizio apprezzabili all’improvvisa rottura di
uno dei nodi fisici; verrà effettuata inoltre la configurazione della SAN (cioè
lo spazio di archiviazione) iSCSI, che consente di avere uno spazio di
archiviazione condiviso tra i nodi fisici, passaggio essenziale per poter portare
a termine la configurazione del cluster di failover.
Nel proseguo verranno predisposte diverse macchine virtuali su cui
confluiranno le procedure e le informazioni degli utenti relativi all’Unione
Tresinaro Secchia. Il software installato, insieme all’infrastruttura presente,
garantiranno massima flessibilità e permetteranno di sviluppare delle funzioni
di gestione ,di controllo di storage , protezione dati , disaster recovery , e altri
servizi.
Le risorse informatiche dedicate all’Unione Tresinaro Secchia confluiranno
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Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012
Stato di attuazione del programma - Anno 2010
centralmente in un’unica piattaforma informatica consentendo così una
gestione unificata più performante ed integrata.
Considerato inoltre che L’Unione Tresinaro Secchia necessita di operare su
sedi geograficamente distribuite, è partito un progetto che permetterà di avere
un servizio più performante per l’erogazione dei servizi Desktop tramite
l’utilizzo di software .
5.1.2 PROGRAMMA N.2 - Sicurezza e Controllo del Territorio
C.d.R.
Descrizione C.d.R.
parte corrente
RETE DISTRETTUALE
C201.01
CORPO UNICO P.M.
C201.02
PROTEZIONE CIVILE
C201.03
Previs. Iniz.
Variazioni
Assestato
Impegnato
% Imp/ass.
Totale parte corrente
2.312.629,68
272.700,00
4.200,00
2.589.529,68
351.403,38
135.000,00
66.000,00
552.403,38
2.664.033,06
407.700,00
70.200,00
3.141.933,06
1.930.182,05
403.285,03
62.200,00
2.395.667,08
72,45%
98,92%
88,60%
76,25%
Totale parte investimenti
TOTALE PROGRAMMA 2
205.000,00
205.000,00
2.794.529,68
170.000,00
170.000,00
722.403,38
375.000,00
375.000,00
3.516.933,06
375.000,00
375.000,00
2.770.667,08
100,00%
100,00%
78,78%
parte investimento
RETE DISTRETTUALE
C201.01
Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012
Stato di attuazione del programma - Anno 2010
La percezione della sicurezza cioè la preoccupazione dei cittadini di fronte alla
criminalità ed alla delinquenza sappiamo che, come in Italia ed in Europa,
incide anche sulla nostra Comunità.
L’attività della Polizia Municipale Tresinaro Secchia durante l’anno 2010 si è
svolta nel rispetto del dettato della legge Legge n. 65/86 “ Legge Quadro
sull’Ordinamento della Polizia Municipale”, consapevole del proprio ruolo e
dell’importanza che il servizio svolge nell’ambito della sicurezza, nel ridurre
la percezione di insicurezza cioè la preoccupazione dei cittadini di fronte alla
criminalità ed alla delinquenza.
La paura della criminalità ha una rilevante incidenza, le dimensioni di alcuni
reati che colpiscono direttamente gli individui e le famiglie, la minaccia alla
propria incolumità, il timore di perdere i propri beni costituiscono oggi paure
ricorrenti e diffuse
La paura della criminalità si distribuisce in modo disomogeneo tra la
popolazione, variando con l’età, il sesso e la collocazione geografica: essa è più
forte tra i giovanissimi, gli anziani e tra le donne. Per contrastare tali paure la
Polizia Municipale ha cercato di aumentareracla la propria presenza sul
territorio attraverso processi di riorganizzazione miranti a ridurre il numero o
La paura della criminalità ha una rilevante incidenza, le dimensioni di alcuni
reati che colpiscono direttamente gli individui e le famiglie sono aumentate
dagli anni settanta e la minaccia alla propria incolumità ed il timore di perdere
i propri beni costituiscono oggi paure ricorrenti e diffuse.
La paura della criminalità si distribuisce in modo disomogeneo tra la
popolazione, variando con l’età, il sesso e la collocazione geografica: essa è più
forte tra i giovanissimi e gli anziani, tra le donne.
Ma non sono solo i gravi reati ad influenzare la paura della vittimizzazione,
concorrendovi anche i cosiddetti reati “morbidi”, che altro non sono che
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Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012
Stato di attuazione del programma - Anno 2010
atteggiamenti di inciviltà indicanti la rottura di un ordine sociale condiviso e
la perdita di controllo da parte delle comunità sul proprio territorio, con
conseguente percezione di insicurezza da parte dei cittadini.
La sicurezza viene citata dagli italiani come terza questione, in ordine di
importanza, dopo l’occupazione e le pensioni e viene descritta come una
dimensione individuale legata più al rischio di interventi negativi di forze
estranee una sorta di sentimento la cui messa in pericolo non è
immediatamente collegata all’altrui azione criminale .
Le forme criminali che incidono maggiormente sul senso di sicurezza sono in
ordine decrescente: i furti in appartamento, la criminalità organizzata, lo
spaccio di droga, gli scippi, le aggressioni, le rapine, le violenze sessuali, il
terrorismo ed il racket della prostituzione.
Il contesto urbano è generalmente vissuto come più pericoloso e, pertanto, i
cittadini richiedono più prevenzione e più visibilità delle Forze di Polizia.
Naturalmente la paura di subire un reato varia al variare del tasso di
criminalità della zona in cui si vive, ma non tutti i reati influenzano la paura
della vittimizzazione allo stesso modo.
E’ infatti la criminalità predatoria, costituita da furti e rapine, ad influenzare la
paura personale mentre la grande criminalità organizzata non sembra avere
una chiara relazione con tale sentimento.
Le inciviltà influenzano fortemente l’insicurezza senza tener conto che esse
possono anche incoraggiare a commettere reati veri e propri.
Si può pertanto sintetizzare che la percezione della sicurezza viene collegato al
concetto di timore per l’evento accidentale ed in tale contesto diviene
fondamentale continuare nei percorsi, già avviati da tempo, inerenti politiche
per la sicurezza stradale e la tutela del consumatore.
E’ evidente come il cittadino si senta garantito da politiche che diminuiscano
gli incidenti sulle strade e sul lavoro e che garantiscano la “qualità” del
commercio e della somministrazione di alimenti e bevande.
le ore del personale utilizzato in attività d’ufficio per destinarlo a servizio
esterno.
La Polizia Municipale consapevole che l’insicurezza è una dimensione
individuale, legata più al rischio di interventi negativi di forze estranee, è una
sorta di sentimento la cui messa in pericolo non è immediatamente collegata
all’altrui azione criminale, per cui non sono solo i gravi reati ad influenzare la
paura della vittimizzazione, concorrendovi anche i cosiddetti reati “morbidi”,
che altro non sono che atteggiamenti di inciviltà indicanti la rottura di un
ordine sociale condiviso e la perdita di controllo da parte delle comunità sul
proprio territorio, con conseguente percezione di insicurezza da parte dei
cittadini.
Nel contesto urbano da molti vissuto come più pericoloso per la possibilità di
essere vittima di atti di criminalità predatoria, costituita da furti e rapine, così
come gli atti di inciviltà influenzano fortemente l’insicurezza senza tener conto
che esse possono anche incoraggiare a commettere reati veri e propri, mentre
la grande criminalità organizzata non sembra avere una chiara relazione con
tale sentimento; in questo contesto i cittadini richiedono più prevenzione e più
visibilità delle Forze di Polizia, pertanto l’attività della Polizia Municipale è
stata indirizzata oltre a garantire un elevato tasso di presenza sul territorio ad
un’attività di intervento immediato sui fenomeni di inciviltà, anche grazie
all’attivazione in tutte le sue funzionalità della centrale Operativa che
permette un contatto diretto con i cittadini attraverso una semplice telefonata
e all’immediata attivazione delle pattuglie presenti sul territorio.
Ma la percezione della sicurezza viene collegato al concetto di timore per
l’evento accidentale ed in tale contesto sono stati mantenuti i percorsi, già
avviati da tempo, inerenti politiche per la sicurezza stradale e la tutela del
consumatore.
E’ evidente come il cittadino si senta garantito da politiche che diminuiscano
gli incidenti sulle strade e sul lavoro e che garantiscano la “qualità” del
commercio e della somministrazione di alimenti e bevande.
IL RUOLO DELLA POLIZIA MUNICIPALE
La Legge n. 65/86 “ Legge Quadro sull’Ordinamento della Polizia
Municipale” definisce limiti e contenuti delle competenze di pubblica
sicurezza della Polizia Municipale.
La Legge conferma una scelta generale e storicamente sempre rinnovata circa
l’individuazione di una competenza esclusiva delle forze di Polizia dello Stato
in materia di ordine pubblico e pubblica sicurezza.
Alla Polizia Municipale sono affidate “funzioni ausiliarie” di pubblica
sicurezza ed al riguardo è previsto un particolare procedimento per
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Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012
Stato di attuazione del programma - Anno 2010
l’intervento della Polizia Municipale per “specifiche operazioni”.
In assenza della richiesta e della messa a disposizione del Sindaco, la Polizia
Municipale non può dunque autonomamente svolgere funzioni di pubblica
sicurezza, in quanto richiesta e messa a disposizione si configurano quali
conditiones iuris per il legittimo intervento della Polizia Municipale.
La Legge prevede inoltre che, una volta seguito il procedimento di messa a
disposizione, la Polizia Municipale possa esercitare funzioni di pubblica
sicurezza sempre però “ nell’ambito delle proprie attribuzioni”.
Sostanzialmente dunque l’impianto legislativo delinea un disegno
organizzatorio di competenze che segue il seguente schema:
ƒ Competenza esclusiva delle forze di Polizia dello Stato in materia di ordine
pubblico e di pubblica sicurezza;
ƒ Prefigurazione della Polizia Municipale quale polizia amministrativa,
specializzata in materia di polizia locale (viabilità, traffico, regolamenti
comunali, edilizia, commercio, ecc.);
ƒ La sicurezza pubblica, fine ultimo di tutte le attività di polizia, è innanzi
tutto garantita quando e se ogni forza di Polizia gestisce compiutamente le
proprie aree di specializzazione;
ƒ La sicurezza pubblica quindi è garantita, per ciò che concerne la Polizia
Municipale, se la medesima assolve compiutamente e con qualità al proprio
mandato istituzionale che insiste su di un sottosistema generale di
sicurezza: la Polizia Locale. In Particolari contesti ed in particolari situazioni
il presidio della sicurezza pubblica è garantito più efficacemente se anche la
Polizia Municipale, in via ausiliaria, “collabora” con le forze della Polizia
dello Stato per il mantenimento dell’ordine pubblico e della pubblica
sicurezza;
ƒ La qualità di pubblica sicurezza dell’operatore di Polizia Municipale è uno
strumento di dotazione giuridica indispensabile affinché lo stesso possa
esercitare legittimamente e compiutamente le proprie funzioni istituzionali
di polizia locale;
ƒ Richiesta motivata e messa a disposizione, come sopra specificato,
rappresentano il presupposto senza il quale la Polizia Municipale non è
abilitata ad intervenire in materia di pubblica sicurezza: sono le condizioni
alle quali l’ordinamento giuridico subordina la liceità a che un organo (la
Polizia Municipale) con funzioni istituzionali di Polizia amministrativa
possa derogare alle proprie competenze ed intervenire in materia di ordine
pubblico.
Alla Polizia Municipale in tale ottica si richiede soprattutto qualità e quantità
di interventi utili a presidiare i bisogni compresi in ciò che è storicamente
L’attività della Polizia Municipale è stata indirizzata nel rispetto delle proprie
funzioni stabilite dalla legge quadro cioè:
ƒ Competenza esclusiva delle forze di Polizia dello Stato in materia di ordine
pubblico e di pubblica sicurezza;
ƒ Prefigurazione della Polizia Municipale quale polizia amministrativa,
specializzata in materia di polizia locale (viabilità, traffico, regolamenti
comunali, edilizia, commercio, ecc.);
ƒ La sicurezza pubblica, fine ultimo di tutte le attività di polizia, è innanzi
tutto garantita quando e se ogni forza di Polizia gestisce compiutamente le
proprie aree di specializzazione;
ƒ La sicurezza pubblica quindi è garantita, per ciò che concerne la Polizia
Municipale, se la medesima assolve compiutamente e con qualità al proprio
mandato istituzionale che insiste su di un sottosistema generale di
sicurezza: la Polizia Locale. In Particolari contesti ed in particolari situazioni
il presidio della sicurezza pubblica è garantito più efficacemente se anche la
Polizia Municipale, in via ausiliaria, “collabora” con le forze della Polizia
dello Stato per il mantenimento dell’ordine pubblico e della pubblica
sicurezza;
ƒ La qualità di pubblica sicurezza dell’operatore di Polizia Municipale è uno
strumento di dotazione giuridica indispensabile affinché lo stesso possa
esercitare legittimamente e compiutamente le proprie funzioni istituzionali
di polizia locale;
ƒ Richiesta motivata e messa a disposizione da parte del Sindaco
rappresentano il presupposto senza il quale la Polizia Municipale non è
abilitata ad intervenire in materia di pubblica sicurezza: sono le condizioni
alle quali l’ordinamento giuridico subordina la liceità a che un organo (la
Polizia Municipale) con funzioni istituzionali di Polizia amministrativa
possa derogare alle proprie competenze ed intervenire in materia di ordine
pubblico.
La propria attività è stata indirizzata a qualità e quantità di interventi utili a
presidiare i bisogni compresi in ciò che è storicamente definito quale contesto
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Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012
Stato di attuazione del programma - Anno 2010
definito quale contesto di Polizia Locale.
La realtà sociale e la situazione del vivere normale nella città ed i problemi
della criminalità attuale possono far pensare ad un diverso impegno in tale
direzione.
Nuove aree di bisogno e di intervento crescono nella società e richiedono
un’evoluzione di tutto il sistema dei Corpi di Polizia, un più compiuto
presidio delle sfere di competenza propria, un ordinato e fattivo sistema di
collaborazione e coordinamento, rispettoso delle qualità professionale dei
singoli corpi.
L’attività della Polizia Municipale si inserisce, pertanto, con chiarezza nella
prevenzione della paura della vittimizzazione e nella prevenzione e
repressione dei cosiddetti reati “morbidi” che come ricordavo in premessa non
sono che atteggiamenti di inciviltà indicanti la rottura di un ordine sociale
condiviso e la perdita di controllo da parte della comunità sul proprio
territorio, con conseguente percezione di insicurezza da parte dei cittadini.
di Polizia Locale, con la consapevolezza che nuove aree di bisogno e di
intervento crescono nella società e richiedono un’evoluzione di tutto il sistema
dei Corpi di Polizia, un più compiuto presidio delle sfere di competenza
propria, un ordinato e fattivo sistema di collaborazione e coordinamento,
rispettoso delle qualità professionale dei singoli corpi.
IL RAPPORTO CON LA PREVENZIONE ANTICRIMINE ED IL RAPPORTO
CON LE FORZE DI POLIZIA DELLO STATO
Per garantire il più elevato livello di sicurezza sul territorio occorre
individuare modelli operativi sempre adeguati alle mutevoli esigenze della
collettività e, nel contempo, individuare percorsi di miglioramento in termini
di efficacia, anche attraverso la razionalizzazione delle risorse impiegate.
In tale contesto l’avvio dei servizi associati garantisce l’applicazione di questo
principio.
Ma un aspetto importante da considerare è quello della ricerca della migliore
formula di coordinamento con le altre Forze di Polizia.
La costituzione di sale operative interconnesse tra le Forze di polizia risponde
essenzialmente a tale scopo in quanto si propone di raggiungere un criterio di
ottimizzazione delle risorse in campo ed un reciproco e paritario scambio di
informazioni relative all’attività esercitata, agli eventi gestiti, alle previsioni
ottenibili dalla verifica dei dati da attuarsi attraverso una ripartizione tra le
pattuglie che presidiano il territorio degli obiettivi e responsabilità negli
interventi.
Una reale conoscenza della dislocazione di uomini e mezzi disponibili rende
possibile un’azione più puntuale e risolutiva, consente un significativo
risparmio di risorse umane e rafforza la vigilanza territoriale, ampliando il
raggio d’azione degli operatori nelle attività di prevenzione.
Il recente accordo in materia di sicurezza urbana tra il Ministero dell’interno e
la Giunta della Regione Emilia Romagna del Maggio 2001 va in questa
IL RAPPORTO CON LA PREVENZIONE ANTICRIMINE ED IL RAPPORTO
CON LE FORZE DI POLIZIA DELLO STATO
Al fine di garantire il più elevato livello di sicurezza sul territorio sono stati
analizzati modelli operativi adeguati alle mutevoli esigenze della collettività e,
nel contempo, si è cercato di individuare percorsi di miglioramento in termini
di efficacia, anche attraverso la razionalizzazione delle risorse impiegate.
In tale contesto l’Unione dei Comandi di Polizia Municipale ha garantito
l’applicazione di questo principio.
In questo contesto è stata attuata una sinergia con le altre Forze di Polizia e gli
organi Ispettivi nel rispetto delle specificità delle specializzazioni delle singole
forze di Polizia. In questo contesto per mettere in campo una maggior massa
critica sono stati organizzati servizi congiunti con obiettivi specifici, vi è stata
attività di intelligence con uno scambio reciproco di informazioni e l’azione
quotidiana di controllo del territorio è stata attuata in un’ottica di
complementarietà e di specializzazione degli interventi, specializzando, ad
esempio, la Polizia Municipale sul rilievo degli incidenti stradali, liberando le
altre forze di Polizia per le attività più afferenti l’ordine pubblico e la
repressione dei reati.
L’attività svolta è stata ispirata alla filosofia della prossimità il cui comune
denominatore è costituito da un diverso e più diretto rapporto con i cittadini,
in cui la stessa attività di prevenzione non è più intesa solo come anticipazione
dell’azione illecita ma anche come ogni misura sociale finalizzata a dare una
risposta concreta alla domanda di sicurezza dei cittadini ed in grado di
50
L’attività della Polizia Municipale è stata mirata alla prevenzione della paura
della vittimizzazione e nella prevenzione e repressione dei cosiddetti reati
“morbidi” che come sopra riportato sono atteggiamenti di inciviltà indicanti la
rottura di un ordine sociale condiviso e la perdita di controllo da parte della
comunità sul proprio territorio, con conseguente percezione di insicurezza da
parte dei cittadini.
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012
Stato di attuazione del programma - Anno 2010
direzione.
Tutti i modelli operativi proposti, le iniziative ed i progetti avviati sono
ispirati alla filosofia della prossimità il cui comune denominatore è costituito
da un diverso e più diretto rapporto con i cittadini, in essi la stessa attività di
prevenzione non è più intesa solo come anticipazione dell’azione illecita ma
anche come ogni misura sociale finalizzata a dare una risposta concreta alla
domanda di sicurezza dei cittadini ed in grado di incidere sulla percezione
della sicurezza.
Si tratta quindi di continuare un percorso comune con le forze di Polizia di
Stato ed in particolare con i Carabinieri al fine di realizzare un costante
dialogo con la gente e per costruire insieme la migliore formula di interazione
sociale avendo sempre presente la duplice finalità di garantire il livello di
sicurezza più elevato e la migliore percezione della stessa.
incidere sulla percezione della sicurezza.
Si è trattato quindi di continuare un percorso comune con le forze di Polizia di
Stato ed in particolare con i Carabinieri al fine di realizzare un costante
dialogo con la gente e per costruire insieme la migliore formula di interazione
sociale avendo sempre presente la duplice finalità di garantire il livello di
sicurezza più elevato e la migliore percezione della stessa.
La Polizia Municipale pone grande attenzione alle problematiche legate alla
sicurezza del territorio e grazie alla centrale operativa e alle segnalazioni che
vengono trasmesse dai vari uffici relazioni con il pubblico dei Comuni è
costantemente informata sulle problematiche che emergono sul territorio
dell’Unione Tresinaro Secchia. Sono stati organizzati incontri pubblici a
carattere divulgativo su problematiche legate principalmente alla sicurezza
stradale soprattutto nell’ambito di feste o Fiere, utilizzando stand o sale messe
a disposizione, non sono ancora state effettuate indagini a campione, ricerche
telefoniche o focus group, ma c’è stato e c’ è un costante monitoraggio degli
elementi che creano insicurezza tra i cittadini, in prima istanza con la presenza
sul territorio dei propri agenti che costituiscono il punto di contatto sulla
strada, negli spazi pubblici con le istituzioni e a cui i cittadini si rivolgono non
appena sono a conoscenza di elementi che vanno a minare la sicurezza
pubblica. Non è stato codificato un piano della sicurezza, anche se vi è un
costante adeguamento organizzativo da parte della struttura della Polizia
Municipale tendente a risolvere nel minor tempo possibile le problematiche
che emergono, che comunque sono tendenzialmente in aumento e continua
modificazione rispecchiando i mutamenti sociali ed economici del distretto
ceramico.
Al momento non è ancora stato predisposto un protocollo firmato in
Prefettura che codifichi le modalità e le tipologie di intervento tra le varie
forze di Polizia. Per gli eventi più importanti o nelle situazioni critiche viene
puntualmente convocato il Comitato Ordine Pubblico a cui la Polizia
Municipale, quando richiesto, partecipa e dove vengono impartite le direttive
e la suddivisione dei compito per intervenire sul problema specifico oggetto
del Comitato. Il contatto costante con le altre forze di Polizia, in particolare
con i Carabinieri che sono presenti sul territorio con la Tenenza dei Carabinieri
e con le varie Stazioni permette di fronteggiare, rispettando gli ambiti di
competenza, tutte le principali problematiche che emergono sul territorio.
Emblematica di tale collaborazione è stata la gestione di eventi straordinari
quali le notti bianche che vedevano la partecipazione di migliaia di persone e
che potevano potenzialmente creare problemi di sicurezza ma che grazie ad
un’attività importante di coordinamento e ad una presenza di pattuglie
Nel contesto sopra descritto le aree di intervento individuate per il periodo
2010/2012 sono le seguenti:
1) La sicurezza e la vivibilità del territorio;
2) la sicurezza stradale o della mobilità;
3) La sicurezza e Tutela del consumatore;
4) La sicurezza del territorio;
5) Il potenziamento dei servizi di Polizia Locale
1) LA SICUREZZA E LA VIVIBILITA’ DEL TERRITORIO
L’Unione dei Comuni del Tresinaro Secchia, formata rispettivamente dai
Comuni di Scandiano, Casalgrande, Castellarano e Rubiera, è nata il
01/04/2008.
Tra i servizi in carico all’Unione dei Comuni c’è il Corpo Unico di Polizia
Locale, composto attualmente da 52 agenti.
Il territorio in questione si inserisce in un tessuto sociale ed economico in forte
cambiamento, in parte derivante anche dalla crisi economica che sta
investendo questa area in cui il settore secondario (con particolare riferimento
al distretto ceramico) ha sempre rivestito un’importanza fondamentale. Tale
crisi economica potrebbe avere un forte impatto anche sul problema sicurezza:
la diminuzione delle fonti di reddito potrebbe, infatti, provocare un aumento
della attività criminali.
Il dato del cambiamento è abbastanza visibile anche dall’andamento della
popolazione, che negli ultimi anni ha registrato un aumento significativo,
anche per quanto riguarda il dato dei residenti stranieri sia UE che extra.
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Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012
Stato di attuazione del programma - Anno 2010
…Omissis (Tabelle e grafici)…
operanti sul territorio in congruo numero hanno permesso che non si
verificasse alcun problema. Sono stati fatti servzi congiunti in occasione di
fatti di cronaca particolaremente gravi , che hanno visto impegnate le pattuglie
della Polizia Municipale appiedate, in motocicletta e con le auto di servizio per
riportare sicurezza in seguito ai fatti avvenuti. Sono inoltre state fatte attività
per contrastare il fenomeno dei parcheggiatori abusivi, nonché la presenza di
clandestini sul territorio.
Questo territorio ha, pertanto, bisogno di intervenire sui forti processi di
immigrazione, sulle profonde modificazioni nei rapporti e nelle relazioni
sociali, connessi anche all’introduzione di importanti insediamenti che
incidono sia su fenomeni di carattere culturale che territoriale nonchè sulla
struttura urbana. I problemi più evidenti sono quelli relativi alla necessità di
integrazione degli immigrati e di dare una risposta conseguente ai problemi
di disagio giovanile che si manifesta sempre più con atti di bullismo, di
diffusione della droga e delle tossicodipendenze, di estensione del conflitto
interpersonale e generazionale (vedi allegati segnalazioni e denunce dei vari
comuni sul tema).
E’oramai largamente condivisa l’opinione secondo cui, per sviluppare una
politica di sicurezza in un determinato territorio, occorre mettere in campo
una serie di azioni integrate di prevenzione e contrasto dei fenomeni di
criminalità, e che destano allarme sociale, da sviluppare attraverso un
processo continuo e coordinato a vari livelli. Si tratta di intervenire secondo un
progetto complessivo secondo quanto previsto dalla più importante
letteratura nazionale ed internazionale in materia di sicurezza. Avendo
individuato la metodologia di intervento il problema di sicurezza che si vuole
affrontare è legato all’introduzione di importanti insediamenti che incidono
sia su fenomeni di carattere culturale che territoriale nonchè sulla struttura
urbana. I problemi più evidenti sono perciò quelli relativi: alla necessità di
integrazione degli immigrati, al bisogno di dare una risposta conseguente ai
problemi di disagio giovanile che si manifesta sempre più con atti di bullismo,
di diffusione della droga e delle tossicodipendenze, di estensione del conflitto
interpersonale e generazionale. Proprio per dare risposte coerenti con il
problema occorre procedere alla realizzazione della diagnosi locale delle
condizioni di sicurezza. Una politica di sicurezza urbana è efficace solo se si
dispone di dati sufficientemente articolati dei fenomeni di criminalità,
insicurezza, inciviltà, conflittualità, degrado fisico e sociale del territorio su cui
si vuole intervenire alfine di individuare i maggiori elementi di problematicità
e definire le priorità di intervento.
Conoscere i fenomeni nella loro “oggettività” non risulta però sufficiente, in
quanto è necessario tenere conto anche della percezione che i cittadini hanno
degli stessi fenomeni. Occorre, in particolare, decodificare la domanda di
sicurezza e capire in cosa si sostanzia al fine di definire le priorità per la
comunità (criminalità, inciviltà, degrado sociale), identificare i luoghi
interessati ai fenomeni, i soggetti coinvolti, le risorse disponibili per
52
Ridurre il disagio giovanile attraverso la promozione di attività destinate ai
ragazzi e interventi strutturali mirati
Nell’area dell’Unione dei Comuni del Tresinaro Secchia, negli ultimi anni,
sono aumentati episodi di vandalismo, di disturbo della quiete pubblica e di
conflitti intergenerazionale. Per questo motivo è stata attuata l’idea
progettuale, per ogni comune, di metterete in campo, attraverso l’utilizzo di
operatori specializzati, azioni sociali finalizzate a realizzare attività che
stimolino e coinvolgano i giovani, in un ottica di compartecipazione sia nella
creazione che nella realizzazione di queste azione. Oltre alle azioni sociali,
specialmente in alcune aree verdi, sono stati realizzati interventi strutturali sia
per meglio identificare gli spazi da destinare ai ragazzi, al fine di ridurre gli
episodi di conflitti intergenerazionali, che per migliorare la qualità degli spazi
e favorire così l’utilizzo degli aree verdi anche ad altre tipologie di utenti.
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012
Stato di attuazione del programma - Anno 2010
intervenire.
Il sociologo Baumann definisce le città oggi come le “discariche” su cui vanno
a finire le conseguenze planetarie dei processi di globalizzazione: c’è il buco
dell’ozono, ma è nelle città che non si respira. Ed è nelle città che i fenomeni
trasformativi degli stili di vita, della famiglia, dell’immigrazione generano
conseguenze sull’assetto urbano, con crescite spesso disordinate e di tipo
“diffusivo”.
Diviene però necessario costruire un linguaggio comune ed evitare il rischio di
lavorare sempre in chiave “emergenziale” così come è indispensabile
ragionare in una visione d’insieme in quanto trovandoci di fronte ad un
problema complesso non esistono soluzioni semplici. Per questo, agitare grida
o pensare a sole politiche repressive, o rifugiarsi nel permissivismo non porta
ad alcun risultato.
Tale processo consente di individuare le priorità, orientando le risorse
pubbliche, ma anche di porre le condizioni per una trasparente individuazione
del contributo che il privato può dare alla costruzione della città pubblica.
La diagnosi permette poi una corretta individuazione delle quantità
insediabili in maniera sostenibile per ogni ambito territoriale omogeneo, dal
punto di vista urbanistico, ambientale, economico e sociale e pertanto anche
da quello della sicurezza.
Le diverse politiche settoriali delle Amministrazioni coinvolte, se integrate e
coordinate, sono una risorsa straordinaria, per di più a costo contenuto.
Il coinvolgimento della comunità nelle politiche di sicurezza può assumere
diversi significati. In una fase di definizione e avvio di un programma di
azioni sulla sicurezza del territorio e dei cittadini, obiettivo prioritario è quello
di fondare socialmente le politiche di sicurezza attraverso l’ascolto dei diversi
portatori di interessi e la mediazione degli stessi.
L’Unione dei Comuni del Tresinaro Secchia, come si evince dal rendiconto di
gestione del 2008, comprendente anche gli obiettivi previsti per gli anni
successivi, sta cercando di dare una risposta di sicurezza specialmente
attraverso il corpo unico di Polizia Municipale.
Le funzioni di Polizia Municipale trasferite all’Unione e che sono gestite
attraverso il Corpo Unico sono le seguenti:
a) controllo della mobilità e sicurezza stradale, comprensive delle attività di
polizia stradale e di rilevamento degli incidenti di concerto con le forze di
polizia;
b) tutela del consumatore, comprensiva delle attività di polizia amministrativa
commerciale e con particolare riferimento al controllo dei prezzi ed al
contrasto delle forme di commercio irregolari;
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Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012
c) tutela della qualità urbana e rurale, comprensiva almeno delle attività di
polizia edilizia;
d) tutela della vivibilità e della sicurezza urbana, comprensiva delle attività di
polizia giudiziaria;
e) supporto nelle attività di controllo spettanti agli organi di vigilanza preposti
alla verifica della sicurezza e regolarità del lavoro;
f) controllo relativo ai tributi locali secondo quanto previsto dai regolamenti
comuni dei singoli Enti associati;
g) soccorso in caso di calamità, catastrofi ed altri eventi che richiedano
interventi di protezione civile;
h) controlli di polizia tributaria riferiti ai tributi nazionali con le modalità
dell’art. 36 del D.P.R. 29/9/1973, n. 600.
La gestione unitaria della Polizia Municipale è finalizzata a garantire:
ƒ politiche per la promozione di un sistema integrato di sicurezza attraverso
azioni volte al conseguimento di una ordinata e civile convivenza nelle città
e nel territorio di riferimento, anche con riguardo alla riduzione dei
fenomeni di illegalità e inciviltà diffusa;
ƒ la presenza costante su tutto il territorio delle forze del Corpo Unico per la
prevenzione e il controllo dei fenomeni importanti per la sicurezza della
circolazione stradale, per la protezione ambientale, la tutela dei cittadini e
per i bisogni emergenti;
ƒ l’uniformità di comportamenti e metodologie di intervento sul territorio;
ƒ il coordinamento con le altre forze pubbliche operanti sul territorio al fine di
garantire la tutela e la sicurezza della popolazione.
ƒ la realizzazione di un sistema di sicurezza integrato con le forze di polizia
dello Stato.
A maggio del 2009, al fine di garantire un servizio di maggiore qualità, è stato
inaugurato, presso la centrale unica, un numero verde unico per i 4 comuni,
attivo per tutti i cittadini.
Come descritto precedentemente e come ribadito dagli atti promulgati
dall’Amministrazione, il servizio di Polizia Municipale è si fondamentale in
un ottica di sicurezza del territorio, ma non è sufficiente; deve diventare altresì
un elemento integrante di un modello di sicurezza che deve coinvolgere, oltre
che le FF.OO per le rispettive competenze, altre competenze in materia e i
cittadini stessi. Lo stesso atto dell’Amministrazione sottolinea come sia
necessario attivare, all’interno dei Comuni, anche forme di collaborazione con
istituti privati e sperimentare altre forme di controllo, come ad esempio i
referenti per la sicurezza, con particolare riferimento ad alcune aree in cui si
stanno iniziando a sviluppare conflitti tra residenti, attività commerciali e
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Stato di attuazione del programma - Anno 2010
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012
Stato di attuazione del programma - Anno 2010
avventori dei locali.
Gi interventi sul triennio 2010/2012
Si tratta di interventi di animazione degli spazi, di interventi di comunità
rivolti a ridurre il fenomeno della devianza giovanile e delle problematiche ad
essa connesse.
Inoltre si proverà ad impattare in maniera preventiva sui conflitti tra residenti
ed attività economiche attraverso l’istituzione dei referenti per la sicurezza, al
fine di contrastare un fenomeno di cui si iniziano a registrare i primi sintomi.
Gli obiettivi da realizzare sono i seguenti:
1. Effettuare una diagnosi dello stato della sicurezza dell’area dell’Unione dei
Comuni, in quanto per raggiungere gli obiettivi successivi, è necessario
disporre di dati sufficientemente articolati dei fenomeni di criminalità,
insicurezza, inciviltà, conflittualità, degrado fisico e sociale del territorio su
cui si vuole intervenire, al fine di individuare i maggiori elementi di
problematicità e definire le priorità di intervento; Nonchè di conoscere i
fenomeni non solo nella loro “oggettività” ma anche tenere conto della
percezione che i cittadini hanno degli stessi fenomeni. Occorre decodificare
la domanda di sicurezza e capire in cosa si sostanzia al fine di definire le
priorità per la comunità ed identificare i luoghi interessati ai fenomeni, i
soggetti coinvolti e le risorse disponibili per intervenire;
2. Coinvolgere il territorio nella progettazione del sistema dei servizi:
individuare le priorità, orientando le risorse pubbliche, ma anche di porre le
condizioni per una trasparente individuazione del contributo che il privato
può dare alla costruzione della città pubblica. Permettere una corretta
individuazione delle quantità insediabili in maniera sostenibile per ogni
ambito territoriale omogeneo, dal punto di vista urbanistico, ambientale,
economico e sociale e, pertanto, anche da quello della sicurezza. Le diverse
politiche settoriali delle Amministrazioni,se integrate e coordinate, sono una
risorsa straordinaria, per di più a costo contenuto. Sul tema della sicurezza a
nessuno è concesso di chiamarsi fuori: vince la risorsa città, la sua
organizzazione e la distribuzione equilibrata delle funzioni e dei servizi,
vincono i territori ed il protagonismo dei cittadini;
3. Realizzare interventi mirati nel campo della prevenzione del disagio
giovanile attraverso azioni identificate per ogni singolo comune, finalizzate
a destinare spazi specifici di aggregazione all’interno dei quali, attraverso
l’ausilio di operatori qualificati, i giovani possano realizzare diverse attività;
4. Affrontare il tema dei conflitti, con particolare riferimento a quelli tra
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Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012
residenti ed esercizi commerciali, attraverso la sperimentazione dei referenti
della sicurezza, come previsto dalla legge regionale 24/03;
♦ obiettivi specifici:
Effettuare una diagnosi dello stato della sicurezza dell’Unione
A) Si attiveranno più strumenti di lettura ed analisi del territorio incrociando
dati:
1) reali:
a) statistiche della delittuosità;
b) richieste di intervento della Polizia Municipale;
c) dati sull’utenza di particolari servizi;
d) dati sui danneggiamenti di beni pubblici;
e) concentrazione di gruppi di popolazione immigrata;
f) localizzazione di servizi impattanti in aree circoscritte;
g) situazioni di crisi di particolari attività economiche.
2) elementi di percezione:
a) indagine campionarie, rivolte sia all’universo della popolazione che a
gruppi definiti;
b) focus groups;
c) interviste semistrutturate ed osservatori privilegiati del territorio.
In particolare si attueranno le seguenti attività:
a) indagine campionaria, di tipo telefonico, con somministrazione di
questionario predisposto dal nucleo organizzativo per ottenere risultati
attendibili individuato in un campione di almeno 1500 casi individuati per
criteri demografici (ad esempio per genere, fasce di età,
professione,scolarità);
b) interviste individuali face to face a testimoni privilegiati: si individueranno
un numero consistente (circa 25) di stakeholders del territorio,dai quali
raccogliere opinioni e proposte, attraverso colloqui individuali
semistrutturati cioè su griglia predefinita ma non su questionario
strutturato;
c) alcuni focus group, privilegiando la presenza di soggetti diversificati
(Polizia Municipale, rappresentanti delle categorie economiche e produttive,
volontariato, rappresentanti degli stranieri ecc.), condotto da personale
esperto, con l’obiettivo di rilevare opinioni, bisogni, priorità e disegnare una
mappa della domanda di sicurezza nel territorio. Tali incontri dovranno
essere funzionali a rilevare e definire spazi per possibili e successive
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Stato di attuazione del programma - Anno 2010
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012
Stato di attuazione del programma - Anno 2010
collaborazioni nell’ambito di azioni specifiche;
I dati istituzionali provenienti da polizie e singoli servizi hanno una coerenza
interna al servizio che li utilizza per i propri fini istituzionali, ma spesso non
sono produttivi di una reale conoscenza, se non messi in relazione con altri
dati di carattere non istituzionale e che provengono dagli attori della comunità
locale.
L’attenzione ad una raccolta sistematica di questi dati “informali” attivando
canali di comunicazione costante con il territorio, diventa fondamentale per
cogliere cambiamenti di clima e fenomeni emergenti (esposti,
lettere,informazioni provenienti da realtà associative di territorio o da comitati
di cittadini). La loro raccolta e l’ascolto del territorio diventa altresì funzionale
ad alimentare un processo di partecipazione.
B) analisi dei risultati emersi dalle indagini quantitative (sondaggio di
opinione) e qualitative (interviste agli opinion leader e focus group) al fine
di definire la fotografia del contesto emersa.
Si propone di realizzare le seguenti azioni:
a) realizzare un rapporto che riassuma i dati emersi dal sondaggio di
opinione;
b) realizzare un rapporto che riassuma i dati emersi dalle interviste agli
opinion leader ed ai focus group;
c) realizzare un rapporto totale che definisca il quadro emerso dagli elementi
di percezione dei cittadini;
d) incrociare gli elementi di percezione emerse dalle indagini con i dati reali,
al fine di valutare la corrispondenza degli stessi o le eventuali divergenze;
e) in base ai dati reali in possesso ipotizzare ulteriori indagini su campioni
definiti di popolazione
Sviluppare azioni finalizzate a costruire un sistema integrato di politiche
per la sicurezza urbana in relazione ai dati emersi dall’indagine e ipotizzare
un piano strategico dei servizi finalizzato a migliorare la qualità della vita
1. promozione di attività di animazione culturale in zone a rischio, come
identificato nel punto successivo (parchi, piazze ecc.);
2. creazione di un sistema unico di monitoraggio al fine di cogliere
rapidamente ciò che avviene sul territorio;
3. promozione e la gestione di progetti innovativi o sperimentali che vedano la
partecipazione di una pluralità di soggetti, anche del mondo associativo;
4. cercare di definire un quadro di sostenibilità urbanistico- ambientali
connesse alle trasformazioni in atto, al fine di individuare le politiche
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Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012
Stato di attuazione del programma - Anno 2010
generali di sicurezza e gli obbiettivi pubblici da assumere nell’attuazione
dei singoli interventi.
Ridurre il disagio giovanile attraverso la promozione di attività destinate ai
ragazzi e interventi strutturali mirati
Come descritto precedentemente, nell’area dell’Unione dei Comuni del
Tresinaro Secchia, negli ultimi anni, sono aumentati episodi di vandalismo, di
disturbo della quiete pubblica e di conflitti intergenerazionale. Per questo
motivo, l’idea progettuale prevede, per ogni comune, di metterete in campo
azioni sociali finalizzate a mettere in campo, attraverso l’utilizzo di operatori
specializzati, progettualità che stimolino e coinvolgano i giovani, in un ottica
di compartecipazione sia nella creazione che nella realizzazione di queste
azione. Oltre alle azioni sociali, specialmente in alcune aree verdi, saranno
realizzati interventi strutturali sia per meglio identificare gli spazi da destinare
ai ragazzi, al fine di ridurre gli episodi di conflitti intergenerazionali, che per
migliorare la qualità degli spazi e favorire così l’utilizzo degli aree verdi anche
ad altre tipologie di utenti.
Comune di Castellarano
Sicurezza non è solo repressione ma garantire a tutti di poter godere di spazi
comuni. Un progetto sulla sicurezza deve essere pertanto inteso come
un’azione sociale fortemente collegata alla realtà territoriale. Azione che si
realizzerà attraverso il contatto degli educatori con i giovani che abitualmente
frequentano la zona. Una città, se vuole diventare luogo ospitale e non spazio
anonimo segnato da barriere e ghetti, non può che lavorare in questo senso e
investire sul protagonismo sociale dei ragazzi. Il futuro di una città dipende
da chi la abita. I parchi sono spesso protagonisti inconsapevoli di un degrado
Un luogo è una frazione di spazio che porta i segni dell’esperienza vissuta
dalla comunità, è il contrario dell’indifferente dello sconosciuto. È il luogo
dove ci si sente “a casa propria”, dove ci si muove ad “occhi chiusi “. Dove si
riconoscono gli altri e dove “si è riconosciuti”. Tutto quello che un tempo era il
cortile, il quartiere, la piazza e il caseggiato. Un "non-luogo", al contrario, è
uno spazio inerte, vuoto di relazioni. È "lo spazio degli altri senza la presenza
degli altri", dove gli individui, estranei tra loro, indifferenti l'uno all'altro, si
sfiorano e si urtano senza incontrarsi. L’attivazione del progetto “Castellarano
giovani: spazi di libertà, spazi in libertà” mira a svolgere attività di carattere
preventivo per il contenimento di fenomeni di piccola illegalità riqualificando
e rivitalizzando la zona del parco Dei Popoli sia attraverso l’intervento
urbanistico che quello sociale. Al tempo stesso l’obiettivo è attivare forme
58
Attività realizzate nel Comune di Castellarano
Il progetto realizzato nel Comune di Castellarnao mirava a garantire a tutti di
poter godere di spazi comuni, un progetto inteso come un’azione sociale
fortemente collegata alla realtà territoriale, realizzato attraverso il contatto
degli educatori con i giovani che abitualmente frequentano la zona, questo
perchè i parchi sono spesso protagonisti inconsapevoli di un degrado. Il
progetto aveva l’obiettivo di elaborare il concetto che un luogo è una frazione
di spazio che porta i segni dell’esperienza vissuta dalla comunità, è il contrario
dell’indifferente dello sconosciuto. È il luogo dove ci si sente “a casa propria”,
dove ci si muove ad “occhi chiusi “. Dove si riconoscono gli altri e dove “si è
riconosciuti”. Tutto quello che un tempo era il cortile, il quartiere, la piazza e il
caseggiato. Un "non-luogo", al contrario, è uno spazio inerte, vuoto di
relazioni. È "lo spazio degli altri senza la presenza degli altri", dove gli
individui, estranei tra loro, indifferenti l'uno all'altro, si sfiorano e si urtano
senza incontrarsi. L’attivazione del progetto “Castellarano giovani: spazi di
libertà, spazi in libertà” è stato mirato a svolgere attività di carattere
preventivo per il contenimento di fenomeni di piccola illegalità riqualificando
e rivitalizzando la zona del parco Dei Popoli sia attraverso l’intervento
urbanistico che quello sociale. Al tempo stesso l’obiettivo è stato attivare
forme educative di convivenza e di coesione sociale nel rispetto dei principi
universali.
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012
Stato di attuazione del programma - Anno 2010
educative di convivenza e di coesione sociale nel rispetto dei principi
universali.
Un progetto di animazione con gli adolescenti, perché possa produrre risultati
significativi sul territorio, ha bisogno di due elementi: alcuni “spazi di libertà”
e una prospettiva di stabilità temporale. Per “spazi di libertà” si intende la
possibilità che il progetto, oltre che frutto di una progettazione partecipata, sia
continuamente formulato e “riplasmato” dalla contrattazione tra tutti i
soggetti che ne sono protagonisti, perché risponda sempre ai bisogni percepiti
dalla comunità e trovi in essa le risorse per sostenersi. Per "stabilità temporale"
si intende la possibilità di un investimento prolungato nel tempo, perché
promuovere il “protagonismo” dei ragazzi è un processo lento e faticoso.
(G.Campagnoli, M. Marmo: Animazione giovanile, l'esperienza di
Vedogiovane, Unicopli, Milano 2002)
Il parco dei Popoli avrebbe tutte le caratteristiche necessarie per essere un
importante luogo d’aggregazione, ma per la sua collocazione isolata e non
facilmente accessibile al centro, è stato spesso oggetto di azioni vandaliche, ne
ha fatto le spese l’impiantistica in generale e in particolare la struttura
polivalente denominata “Casa Aperta”, nonché oasi per sventurati che si
ritrovano per condividere momenti di “ ecstasy”, di stordimento con spinelli e
alcolici.
La collocazione di una struttura idonea alla ristorazione a servizio di tutto il
parco e in particolare della struttura polivalente all’interno serve per
riqualificare l’area e al contempo contrastare l’insediamento di compagnie che
fanno uso di sostanze. Animare è fare prevenzione al disagio e di promozione
al benessere, e insieme alle locali forze dell’ordine si compie azione di
monitoraggio sulla situazione giovanile del Comune.
Il progetto viene ricalibrato anno per anno per meglio adattarsi alla realtà
adolescenziale che è sempre in movimento. L’idea progettuale prevede che, al
fine di contrastare l’insorgere di situazioni di disagio e devianza la struttura
“casa aperta” con annessa cucina aprirà tutti pomeriggi dalle 15 alle 19, a
questi si devono aggiungere le serate a tema, almeno tre a settimana.
L’azione prevede pertanto di realizzare azioni al fine di favorire i seguenti
temi:
ƒ l’integrazione sociale e culturale delle giovani generazioni, con particolare
riguardo agli adolescenti a rischio di emarginazione ed esclusione sociale;
ƒ partecipazione attiva dei giovani ad attività culturali e sociali del
territorio;
ƒ sensibilizzare i giovani verso tematiche di tipo sociale;
ƒ valorizzare area verde come luogo sano di ritrovo per giovani, famiglie e
Nella realizzazione di un progetto di animazione con gli adolescenti, perché
possa produrre risultati significativi sul territorio, ha bisogno di due elementi:
alcuni “spazi di libertà” e una prospettiva di stabilità temporale. Per “spazi di
libertà” si intende la possibilità che il progetto, oltre che frutto di una
progettazione partecipata, sia continuamente formulato e “riplasmato” dalla
contrattazione tra tutti i soggetti che ne sono protagonisti, perché risponda
sempre ai bisogni percepiti dalla comunità e trovi in essa le risorse per
sostenersi. Per "stabilità temporale" si intende la possibilità di un investimento
prolungato nel tempo, perché promuovere il “protagonismo” dei ragazzi è un
processo lento e faticoso. (G.Campagnoli, M. Marmo: Animazione giovanile,
l'esperienza di Vedogiovane, Unicopli, Milano 2002)
Il parco dei Popoli ha tutte le caratteristiche necessarie per essere un
importante luogo d’aggregazione, ma per la sua collocazione isolata e non
facilmente accessibile al centro, è stato spesso oggetto di azioni vandaliche, ne
ha fatto le spese l’impiantistica in generale e in particolare la struttura
polivalente denominata “Casa Aperta”, nonché oasi per sventurati che si
ritrovano per condividere momenti di “ ecstasy”, di stordimento con spinelli e
alcolici.
La collocazione di una struttura idonea alla ristorazione a servizio di tutto il
parco e in particolare della struttura polivalente all’interno serve per
riqualificare l’area e al contempo contrastare l’insediamento di compagnie che
fanno uso di sostanze. L’attività di animazione svolta di fatto è servita anzhe
come azione di prevenzione al disagio e di promozione al benessere, insieme
al lavoro fondamentale delle locali forze dell’ordine svolto con azione di
monitoraggio sulla situazione giovanile del Comune.
Il progetto viene ricalibrato anno per anno per meglio adattarsi alla realtà
adolescenziale che è sempre in movimento. L’idea progettuale prevede che, al
fine di contrastare l’insorgere di situazioni di disagio e devianza la struttura
“casa aperta” con annessa cucina è stata aperata tutti pomeriggi dalle 15 alle
19, a questi si devono aggiungere le serate a tema, almeno tre a settimana.
L’azione è stato pertanto svolta al fine di favorire i seguenti temi:
ƒ l’integrazione sociale e culturale delle giovani generazioni, con particolare
riguardo agli adolescenti a rischio di emarginazione ed esclusione sociale;
ƒ partecipazione attiva dei giovani ad attività culturali e sociali del
territorio;
ƒ sensibilizzare i giovani verso tematiche di tipo sociale;
ƒ valorizzare area verde come luogo sano di ritrovo per giovani, famiglie e
anziani
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Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012
Stato di attuazione del programma - Anno 2010
anziani
contrastare lo spaccio di droghe
ƒ creare un osservatorio in grado di monitorare le situazioni di disagio
emergente
ƒ contrastare il formarsi di oasi del “danno"
ƒ apertura quotidiana dello Spazio rivolto ai giovani.
ƒ iniziative nel parco rivolte alle famiglie
ƒ formazione operatori per attività di aggancio gruppi informali nel parco
(educativa di strada specifica per l’approccio informa.)
ƒ informazione attraverso serate realizzate all’interno del parco urbano dei
Popoli.
L’accesso è libero e si pone come obiettivi principali:
• favorire processi di partecipazione responsabile, di autonomia e di identità
dei giovani;
• prevenire il disagio giovanile creando un luogo d’incontro e di ritrovo
protetto sotto la guida di educatori e animatori;
• offrire maggiori opportunità di socializzazione e di crescita in rapporto agli
spazi di tempo libero, in una logica di sviluppo centrata sul coinvolgimento
diretto dei ragazzi.
• offrire ai ragazzi la possibilità di costruirsi le proprie “chiavi di
interpretazione” della realtà per affrontare passaggi di crescita spesso molto
critici.
• favorire una maggiore conoscenza della propria personalità (in termini di
capacità, limiti, risorse… ) valorizzando anche le differenze di genere;
• promuovere opportunità di interazione tra ragazzi e incoraggiare esperienze
di aggregazione spontanea;
• promuovere percorsi di protagonismo in un’ottica di prevenzione di
comportamenti devianti.
contrastare lo spaccio di droghe
creare un osservatorio in grado di monitorare le situazioni di disagio
emergente
ƒ contrastare il formarsi di oasi del “danno"
ƒ apertura quotidiana dello Spazio rivolto ai giovani.
ƒ iniziative nel parco rivolte alle famiglie
ƒ formazione operatori per attività di aggancio gruppi informali nel parco
(educativa di strada specifica per l’approccio informa.)
ƒ informazione attraverso serate realizzate all’interno del parco urbano dei
Popoli.
L’accesso era libero e si poneva come obiettivi principali:
• favorire processi di partecipazione responsabile, di autonomia e di identità
dei giovani;
• prevenire il disagio giovanile creando un luogo d’incontro e di ritrovo
protetto sotto la guida di educatori e animatori;
• offrire maggiori opportunità di socializzazione e di crescita in rapporto agli
spazi di tempo libero, in una logica di sviluppo centrata sul coinvolgimento
diretto dei ragazzi.
• offrire ai ragazzi la possibilità di costruirsi le proprie “chiavi di
interpretazione” della realtà per affrontare passaggi di crescita spesso molto
critici.
• favorire una maggiore conoscenza della propria personalità (in termini di
capacità, limiti, risorse… ) valorizzando anche le differenze di genere;
• promuovere opportunità di interazione tra ragazzi e incoraggiare esperienze
di aggregazione spontanea;
• promuovere percorsi di protagonismo in un’ottica di prevenzione di
comportamenti devianti.
ƒ
Sulla scia delle azioni proposte in questi anni, anche in virtù dei risultati
raggiunti, attraverso l’attività progettuale proposta,saranno continuate le
seguenti attività:
ƒ non scriverlo sui muri ma…” - laboratorio di writing su pannelli mobili per
favorire le capacità espressive dei ragazzi ma contrastare il vandalismo.
ƒ Balliamo sul mondo: Tecktonik, Hip Hop e BreakDance
ƒ Cineforum tematici: legalità, adolescenza, affettività, droga e alcool
ƒ Torneo di calcio a 5 per ragazzi minori di anni 20. Il torneo è importante per
sfruttare e ridare vita a una pista polivalente ormai in disuso perché vicino a
un’area isolata e mal frequentata.
60
ƒ
ƒ
Sulla scia delle azioni proposte in questi anni, anche in virtù dei risultati
raggiunti, attraverso l’attività progettuale proposta, sono continuate le
seguenti attività:
ƒ non scriverlo sui muri ma…” - laboratorio di writing su pannelli mobili per
favorire le capacità espressive dei ragazzi ma contrastare il vandalismo.
ƒ Balliamo sul mondo: Tecktonik, Hip Hop e BreakDance
ƒ Cineforum tematici: legalità, adolescenza, affettività, droga e alcool
ƒ Torneo di calcio a 5 per ragazzi minori di anni 20. Il torneo è importante per
sfruttare e ridare vita a una pista polivalente ormai in disuso perché vicino a
un’area isolata e mal frequentata.
ƒ Caccia al tesoro tematica. La caccia al tesoro è uno dei momenti clou del
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012
ƒ
ƒ
ƒ
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ƒ
ƒ
ƒ
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Caccia al tesoro tematica. La caccia al tesoro è uno dei momenti clou del
programma estivo. Attesa con ansia dalle famiglie è realizzata dal gruppo
giovani che va dai 14 ai 18 anni, pertanto esempio di partecipazione attiva a
favore di altri cittadini.
Grigliata e Cocomerata: sempre in estate e sempre con l’obiettivo di animare
il parco alla sera per evitare l’insorgere di compagnia devianti.
La notte bianca: dalla cena alla colazione, nottata non stop all’interno della
struttura con attività e giochi per ragazzi dai 14 per festeggiare la fine degli
esami di licenza media.
D&D: giochi di ruolo ispirati alla famosa saga di Dungeons and Dragons e
del signore degli Anelli
Serate a tema con : Comitato Genitori, AUSL ( sert), Forze dell’ordine.
Inoltre come attività permanenti abbiamo:
tornei di PES ,Musica con Rock Band, giochi di società e di gruppo.
RadioWeb “ Castelradio”
WEBMASTER gestione e manutenzione dei siti
Per la parte investimenti invece si prevede l’allestimento all’interno del Parco
dei popoli di una struttura in legno prefabbricato idonea ad ospitare una
cucina attrezzata con relativi servizi igienici. Tale struttura è elemento
indispensabile per la realizzazione del progetto in quando permetterebbe a
tutti soggetti interessati al progetto stesso un utilizzo per ogni inziativa-azione
e manifestazione posta in essere.
Tale struttura potrebbe essere poi noleggiata anche ai privati cittadini che ne
facciano richiesta per feste nel parco
Comune di Casalgrande
Nel Comune di Casalgrande è presente, ormai da alcuni anni, una compagnia
molto numerosa di ragazzi che utilizzano spazi pubblici come luoghi di
ritrovo. La compagnia è composta di una quarantina di ragazzi italiani, con
una età dei componenti che oscilla dai 14 ai 18 anni. Nell’estate del 2007, la
compagnia aveva eletto come punto di ritrovo la piazza principale del paese.
Questo aveva creato dei forti problemi legati al disturbo causato da questi
ragazzi, come dimostra anche la rassegna stampa; in alcuni casi si erano
verificati anche alcuni episodi di vandalismo riconducibili alla loro presenza
nello spazio. In particolar modo il conflitto si era venuto a creare con gli
esercizi commerciali, che avvertivano da un lato un senso di insicurezza legato
alla presenza dei ragazzi, dall’altro ritenevano che il loro frequentare lo spazio
potesse creare disturbi alla attività commerciale, rendendo meno attrattiva
Stato di attuazione del programma - Anno 2010
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programma estivo. Attesa con ansia dalle famiglie è realizzata dal gruppo
giovani che va dai 14 ai 18 anni, pertanto esempio di partecipazione attiva a
favore di altri cittadini.
Grigliata e Cocomerata: sempre in estate e sempre con l’obiettivo di animare
il parco alla sera per evitare l’insorgere di compagnia devianti.
La notte bianca: dalla cena alla colazione, nottata non stop all’interno della
struttura con attività e giochi per ragazzi dai 14 per festeggiare la fine degli
esami di licenza media.
D&D: giochi di ruolo ispirati alla famosa saga di Dungeons and Dragons e
del signore degli Anelli
Serate a tema con : Comitato Genitori, AUSL ( sert), Forze dell’ordine.
Inoltre come attività permanenti abbiamo:
tornei di PES ,Musica con Rock Band, giochi di società e di gruppo.
RadioWeb “ Castelradio”
WEBMASTER gestione e manutenzione dei siti
Per la parte investimenti invece è stata allestita all’interno del Parco dei popoli
una struttura in legno prefabbricato idonea ad ospitare una cucina attrezzata
con relativi servizi igienici. Tale struttura era elemento indispensabile per la
realizzazione del progetto in quando ha permesso a tutti soggetti interessati al
progetto stesso un utilizzo per ogni inziativa-azione e manifestazione posta in
essere.
Attività realizzate nel Comune di Casalgrande
Nel Comune di Casalgrande è presente, ormai da alcuni anni, una compagnia
molto numerosa di ragazzi che utilizzano spazi pubblici come luoghi di
ritrovo. La compagnia è composta di una quarantina di ragazzi italiani, con
una età dei componenti che oscilla dai 14 ai 18 anni. Nell’estate del 2007, la
compagnia aveva eletto come punto di ritrovo la piazza principale del paese.
Questo aveva creato dei forti problemi legati al disturbo causato da questi
ragazzi, come dimostra anche la rassegna stampa; in alcuni casi si erano
verificati anche alcuni episodi di vandalismo riconducibili alla loro presenza
nello spazio. In particolar modo il conflitto si era venuto a creare con gli
esercizi commerciali, che avvertivano da un lato un senso di insicurezza legato
alla presenza dei ragazzi, dall’altro ritenevano che il loro frequentare lo spazio
potesse creare disturbi alla attività commerciale, rendendo meno attrattiva
l’area. Al fine di risolvere questo problema, l’Amministrazione comunale
61
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012
Stato di attuazione del programma - Anno 2010
l’area. Al fine di risolvere questo problema, l’Amministrazione comunale
individuava uno spazio da destinare esclusivamente a questo gruppo di
ragazzi. Con questa operazione, l’Amministrazione comunale da un lato
risolveva il problema legato ai conflitti e permetteva ai ragazzi di fruire di uno
spazio dedicato esclusivamente a loro.
I ragazzi risultavano molto contenti dell’iniziativa attivata dal Comune, tanto
che si rendevano partecipi della riqualificazione dello spazio loro destinato
(attività di montaggio mobili, attrezzatura, pittura dei muri etc). Inoltre, i
genitori degli stessi ragazzi si costituivano in associazione allo scopo di
realizzare attività di intrattenimento per gli stessi ragazzi. Vale la pena di
sottolineare come questo processo sia piuttosto innovativo. Da altre esperienze
precedenti e anche da una certa letteratura, risulta difficile organizzare i
gruppi informali che si ritrovano sul territorio, proprio perché è la stessa
caratteristica dell’informalità il legame più forte che unisce i gruppi giovanili.
In questo caso, invece, grazie anche all’abilità degli operatori di strada, è stato
possibile costruire un percorso strutturato con i giovani che ha prodotto grossi
risultati.
Purtroppo, il 31 maggio 2008 lo spazio loro destinato è stato riutilizzato dal
Comune per altre attività. La preoccupazione del Comune è che i ragazzi, oltre
a rimanere delusi dalla non possibilità di avere uno spazio loro, potrebbero
ricominciare ad usare le piazza come luogo di ritrovo, ricreando le stesse
problematiche di prima. Inoltre, sul territorio comunale, in aree ben definite, si
sono verificate anche alcune problematiche legate a conflitti di territorio
(sempre intergenerazionali) e ad episodi di vandalismo.
Al fine di risolvere il problema dello spazio per i ragazzi, si è ipotizzato di
costruire uno spazio ad hoc da collocare all’interno del parco Amarcord. Si
attiverà un percorso partecipativo al fine di coinvolgere il gruppo di ragazzi
nella realizzazione della struttura e nell’utilizzo successivo, da realizzarsi
attraverso il coinvolgimento di operatori di strada gestiti dalle Politiche
Giovanili. Al fine di evitare che il posizionamento della struttura all’interno
della aerea verde crei dei conflitti con i residenti della abitazioni limitrofe
all’area, si ipotizza di costruire un processo partecipativo anche con i residenti,
in modo da coinvolgerli nello sviluppo della azioni. Nello specifico si ipotizza
la definizione di un patto tra le parti che definisca le modalità di gestione dello
spazio (orari, volume musica, serata a tema), prevedendo la possibilità di
organizzare serate ad hoc che vedano la compartecipazione dei ragazzi e dei
residenti, il tutto in un ottica di compartecipazione e di superamento di
eventuali conflitti.
Nell’area verde, inoltre, è presente un chiosco. Nel processo partecipativo si
individuava uno spazio da destinare esclusivamente a questo gruppo di
ragazzi. Con questa operazione, l’Amministrazione comunale da un lato
risolveva il problema legato ai conflitti e permetteva ai ragazzi di fruire di uno
spazio dedicato esclusivamente a loro.
I ragazzi risultavano molto contenti dell’iniziativa attivata dal Comune, tanto
che si rendevano partecipi della riqualificazione dello spazio loro destinato
(attività di montaggio mobili, attrezzatura, pittura dei muri etc). Inoltre, i
genitori degli stessi ragazzi si costituivano in associazione allo scopo di
realizzare attività di intrattenimento per gli stessi ragazzi. Vale la pena di
sottolineare come questo processo sia piuttosto innovativo. Da altre esperienze
precedenti e anche da una certa letteratura, risulta difficile organizzare i
gruppi informali che si ritrovano sul territorio, proprio perché è la stessa
caratteristica dell’informalità il legame più forte che unisce i gruppi giovanili.
In questo caso, invece, grazie anche all’abilità degli operatori di strada, è stato
possibile costruire un percorso strutturato con i giovani che ha prodotto grossi
risultati.
Purtroppo, il 31 maggio 2008 lo spazio loro destinato è stato riutilizzato dal
Comune per altre attività. La preoccupazione del Comune è che i ragazzi, oltre
a rimanere delusi dalla non possibilità di avere uno spazio loro, potrebbero
ricominciare ad usare le piazza come luogo di ritrovo, ricreando le stesse
problematiche di prima. Inoltre, sul territorio comunale, in aree ben definite, si
sono verificate anche alcune problematiche legate a conflitti di territorio
(sempre intergenerazionali) e ad episodi di vandalismo.
Al fine di risolvere il problema dello spazio per i ragazzi, si è ipotizzato di
costruire uno spazio ad hoc da collocare all’interno del parco Amarcord, ma
tale progetto non si è realizzato mentre è stata individuata una sala in uno
stabile a lato della Scuola secondaria di primo grado (scuola media) in cui è
stato attivato un percorso partecipativo al fine di coinvolgere il gruppo di
ragazzi nella realizzazione della struttura e nell’utilizzo successivo, da
realizzarsi attraverso il coinvolgimento di operatori di strada gestiti dalle
Politiche Giovanili.
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Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012
Stato di attuazione del programma - Anno 2010
prevede anche il coinvolgimento del gestore dell’esercizio.
Comune di Rubiera
Il Comune di Rubiera è caratterizzato da una forte e significativa presenza di
giovani compresi fra i 12 e i 25 anni di età. Per questo da diversi anni
l’Amministrazione Comunale promuove interventi e sperimentazioni su
progetti educativi in grado di attivare una pedagogia fortemente
interconnessa con il territorio attraverso specifiche iniziative ed attività. I
confronti avviati e le azioni declinate nel tempo, si sono ispirate a precise
tematiche:
• Il concetto di comunità attraverso l’analisi della dimensione territoriale,
della relazione interpersonale e della partecipazione;
• La nascita di reti fra attori del territorio
• Il superamento del conformismo inteso come cieca accettazione delle idee
che sembrano scontate, evidenti, per acquisire un atteggiamento puntato
alla conoscenza e all’apprendimento della complessità, insegnando un
pensare complesso nel quale imparare a vivere nell’incertezza
• La rivalutazione dell’incertezza (elemento caratterizzante la fascia di età
giovanile) e l’accettazione dei conflitti quali elementi fondanti della
conoscenza e della complessità
• La valorizzazione degli stili cognitivi nella progettazione individualizzata
dei giovani e di piccolo gruppo con l’intento di creare le condizioni
favorevoli alla costruzione di una realtà significativa da condividere
• Lo sviluppo di un metodo partecipativo nella pluralità dei contesti di
frequentazione
• Lo sviluppo di una cultura civica che favorisca la costruzione di ambienti
di reciproca fiducia, per una convivenza arricchente per tutti i cittadini
• il diritto fondamentale dei giovani di essere protagonisti, progettando e
costruendo insieme
Per attivare questa politica sul territorio ci si è avvalsi in particolare
dell’associazionismo giovanile e del volontariato, che da anni collaborano con
l’ente locale e conducono importanti interventi nell’ambito educativo e
ricreativo, puntando all’acquisizione dell’agio per gli adulti (educatori,
insegnanti, genitori, allenatori, operatori) e per i giovani, per rendere concreti i
diritti della crescita e della convivenza, intrecciando relazioni nei loro diversi
contesti di vita.
Numerosi sono infatti i centri aggregativi presenti sul territorio comunale,
costruiti sulla base di interessi ed esperienze specifiche di volontariato.
Attività realizzate nel Comune di Rubiera
Da diversi anni l’Amministrazione Comunale di Rubiera promuove interventi
e sperimentazioni su progetti educativi, culturali e sportivi in grado di
attivare una pedagogia fortemente interconnessa con il territorio.
Tutte le azioni che si sono declinate nel tempo si sono ispirate alle seguenti e
precise tematiche:
• Il concetto di comunità attraverso l’analisi della dimensione territoriale,
della relazione interpersonale e della partecipazione;
• La nascita di reti fra attori del territorio
• Il superamento del conformismo inteso come cieca accettazione delle idee
che sembrano scontate, evidenti, per acquisire un atteggiamento puntato
alla conoscenza e all’apprendimento della complessità, insegnando un
pensare complesso nel quale imparare a vivere nell’incertezza
• La rivalutazione dell’incertezza (elemento caratterizzante la fascia di età
giovanile) e l’accettazione dei conflitti quali elementi fondanti della
conoscenza e della complessità
• La valorizzazione degli stili cognitivi nella progettazione individualizzata
dei giovani e di piccolo gruppo con l’intento di creare le condizioni
favorevoli alla costruzione di una realtà significativa da condividere
• Lo sviluppo di un metodo partecipativo nella pluralità dei contesti di
frequentazione
• Lo sviluppo di una cultura civica che favorisca la costruzione di ambienti
di reciproca fiducia, per una convivenza arricchente per tutti i cittadini
• il diritto fondamentale dei giovani di essere protagonisti, progettando e
costruendo insieme
Un soggetto particolarmente attivo sul territorio è l’associazionismo giovanile
e del volontariato, che da anni collabora con l’ente locale e conduce importanti
interventi nell’ambito educativo, culturale, sportivo e ricreativo, puntando
all’acquisizione dell’agio per gli adulti (educatori, insegnanti, genitori,
allenatori, operatori) e per i giovani, per rendere concreti i diritti della crescita
e della convivenza, intrecciando relazioni nei loro diversi contesti di vita.
Questo processo è sostenuto anche dalla presenza di molti centri aggregativi
presenti sul territorio comunale che sono costruiti sulla base di interessi ed
esperienze spcifiche di volontariato.
Le associazioni e i gruppi organizzati sono attivi nell’ambito informatico,
musicale, interessati ai giochi di ruolo, in attività rivolte alla scuola, come nel
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Stato di attuazione del programma - Anno 2010
Presenti associazioni e gruppi organizzati attivi nell’ambito informatico,
musicale, interessati ai giochi di ruolo, impegnati nell’organizzazione dei
Pionieri della Croce Rossa e nell’organizzazione Scouts Agesci. Attivo un
Centro Giovani, un Centro Multimediale, un’attività di recupero scolastico e di
socializzazione per la fascia 13/15 anni. Molti altri giovani sono inoltre
impegnati nelle attività sportive e suddivisi fra le diverse discipline proposte
all’interno degli impianti sportivi: calcio, calcetto, basket,pallamano, karatè,
judo, tennis, nuoto, pallavolo, ginnastica artistica, ballo, ciclismo, atletica,
grazie all’importante impegno assunto dalle associazioni/società sportive, da
molti anni attivo e presente nella vita sociale del paese. Obiettivo prioritario
dell’Assessorato alle Politiche Giovanili dunque, la realizzazione di azioni in
rete fra i diversi soggetti. Nel corso degli ultimi anni questo obiettivo è stato
perseguito sia attraverso continui confronti con le diverse associazioni e
gruppi, sia attraverso la creazione di incontri ed occasioni di progettualità
condivise all’interno della Sala Giovani, ambiente collocato nel centro del
paese, adiacente il Parco Don Andreoli, per la creazione di condizioni utili
nelle quali ricollocare le singole specificità d’intervento, ma al tempo stesso
ricercare momenti di condivisione e di potenziamento delle proposte e dello
stesso lavoro di rete.
Nella SALA GIOVANI, struttura polivalente collocata appunto all’interno del
Parco don Andreoli, connotata da proposte di tipo relazionale, musicale,
informatico, culturale, trovano sede numerose attività rivolte alla fascia d’età
11/35 anni, organizzate da cooperative e associazioni giovanili presenti ed
attive sul territorio comunale.
Tale struttura dotata di due locali adibiti a funzioni diverse, comprende alcune
postazioni informatiche ed una sala polivalente, dove si organizzano attività,
incontri, eventi culturali, luogo ideale per implementare l’attività in rete fra le
numerose associazioni presenti sul territorio. All’interno di locali trovano sede
- il Centro Giovani “Pachamama”, rivolto alla fascia d’età 11/18 anni,
funzionante due giorni la settimana (martedi’ e giovedì), con proposte
pomeridiane di tipo informatico, musicale, con laboratori grafici ed attività di
animazione alle quali si affiancano numerose altre attività di tipo ricreativo;
- il servizio “Pianeta Educativo”, gestito dalla cooperativa Pangea, rivolto
alla fascia d’età 11/16 anni, funzionante due giorni la settimana (mercoledì e
venerdì) con proposte musicali e di recupero scolastico;
- il Gruppo Arcana Giochi Intelligenti rivolto alla fascia 10/35 anni
propositore di giochi di ruolo, da tavolo, tornei di carte, attivo tutti i lunedì
sera per la durata dell’intero anno solare, promotore di tornei distribuiti nel
corso dell’anno, in collegamento con altre iniziative del territorio;
caso dei Pionieri della Croce Rossa, e anche in organizzazioni di incontri,
come nel caso degli Scout Agesci. I centri di aggregazione costruiti per i
giovani sono il Centro Giovani e il Centro Multimediale, all’interno della
Biblioteca. Molti altri giovani sono inoltre impegnati nelle attività sportive e
suddivisi fra le diverse discipline proposte dalle molte associazioni rubieresi,
all’interno degli impianti sportivi: calcio, calcetto, basket,pallamano, karatè,
judo, tennis, nuoto, pallavolo, ginnastica artistica, ballo, ciclismo, atletica,
grazie all’importante impegno assunto dalle associazioni/società sportive, da
molti anni attivo e presente nella vita sociale del paese. Tutti i progetti messi
in campo per i giovani vedono la realizzazione di azioni in rete fra i diversi
soggetti. Nel corso degli ultimi anni questo obiettivo è stato perseguito sia
attraverso continui confronti con le diverse associazioni e gruppi, sia
attraverso la creazione di incontri ed occasioni di progettualità condivise
all’interno dell Centro Giovani, ambiente collocato nel centro del paese,
adiacente il Parco Don Andreoli.
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Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
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Stato di attuazione del programma - Anno 2010
- il gruppo dei Pionieri della Croce Rossa, la cui attività si rivolge alla fascia
d’età 15/25 anni, interessato a progetti di volontariato nei confronti di anziani,
giovani disabili e di servizi educativi, impegnato nell’elaborazione e nella
realizzazione di campagne informative sulla salute dei giovani e sulla
formazione alla pace, presente all’interno del centro il martedì e in determinati
periodi dell’anno per l’organizzazione di eventi rivolti ai giovani adulti con
dotati di diverse abilità.
Oltre ai vari gruppi/associazioni citati si colloca l’Associazione Eclettica,
composta da un gruppo di giovani particolarmente interessato alla musica ed
all’informatica. La sua azione si rivolge prevalentemente a soggetti fra i 18 e i
30 anni. Da molti anni è attiva sul territorio ed in costante collaborazione con
l’Assessorato alla Cultura per la gestione del Centro Multimediale Solelettrico.
Oltre alla disponibilità offerte nel passato per corrispondere le necessità
gestionali del centro, da molti anni è la promotrice della rassegna musicale
“Web Nigt Cafè”, collocata nel programma delle manifestazioni estive, rivolta
ad un pubblico sia giovanile che adulto.
Particolarmente interessata al campo musicale, è inoltre promotrice di serate
Lan-party, distribuite settimanalmente nel corso dell’anno.
Un’attenzione particolare deve essere rivolta al Centro Giovani
“PACHAMAMA”, inaugurato nel febbraio 2006 nel parco Don Andreoli,
come luogo di promozione al benessere e di incontro per i giovani rubieresi. Si
rivolge a ragazzi e ragazze di età compresa fra i 12 e 17 anni, con l’intento di
sviluppare un senso di appartenenza al territorio, nuovi interessi e sollecitare
nuove relazioni amicali. Numerose le attività proposte all’interno del centro:
laboratori di aggiustaggio ciclomotori e biciclette, (grazie alla proficua
collaborazione ed al costante impegno dell’Associazione Motoclub “Il Forte”),
tornei, danza, writing, giochi di ruolo.
Un diretto coinvolgimento dei ragazzi
è stato
realizzato attraverso
l’organizzazione dei focus group all’interno delle classi della scuola
secondaria di primo grado, specifico strumento di ricerca sociale, per
individuare i “motori” cioè i ragazzi più propositivi, giovani ai quali offrire un
ruolo attivo e trainante all’interno del centro. Parliamo di uno strumento
utilizzato in accordo fra Ente Locale e Scuola, con l’obiettivo di avvicinare i
giovani al senso ed al significato delle esperienze, alle istituzioni in senso lato.
Oltre alle singole attività laboratoriali, il centro raccogliere e sostiene le
potenzialità dei giovani, offrendo loro un luogo ospitale, caratterizzato dalle
tracce dei singoli partecipanti. Un luogo nel quale incontrarsi, ma anche
riconoscersi. Il centro ed i suoi operatori si presentano dunque come recettori
di proposte di collaborazione da parte di soggetti o di realtà giovani e non
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Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012
solo, per creare sempre nuove sinergie, per sfruttare appieno le risorse e le
peculiarità del servizio, per creare nuove opportunità di crescita sul territorio.
Attivi ad oggi altri progetti volti ad aumentare l’offerta del centro attraverso la
creazione di un ambiente sempre più accogliente, in grado di fornire spazi
musicali attrezzati, utili all’ascolto ed alle attività di tipo ricreativo e di ballo,
condotte in particolare dal gruppo dei Pionieri della Croce Rossa a favore
delle ragazze e dei ragazzi adulti con diverse abilità. Parliamo dunque di un
impianto di filodiffusione da installare nelle due sale, dotato di mixer a più
piste e di casse. Con questa strumentazione sarà possibile non solo ascoltare
musica, ma soprattutto produrla, sollecitando e sostenendo l’interesse di molti
giovani per i diversi generi musicali. Previsto inoltre il potenziamento della
rete informatica già presente, per permettere, anche all’interno della sala
giovani, l’organizzazione di Lan party.
Per favorire lo scambio e la definizione di un’attività progettuale fra i diversi
soggetti/associazioni giovani indicate e per determinare un forte
consolidamento fra le parti, è stato necessario curare in particolare i rapporti
con i singoli soggetti, individuando con gli stessi gli obiettivi e i bisogni
emergenti della popolazione giovanile. L’attenzione personalizzata rivolta ai
singoli da parte dell’Assessorato alle Politiche Giovanili, ha prodotto
numerose e nuove tipologie di intervento, creando le condizioni per la
definizione di progetti condivisi, arricchiti dalle singole specificità, proprie di
ciascun gruppo. Tra i progetti condivisi si collocano
- la progettazione e la realizzazione del Sito “Rubiera Giovani”
- l’organizzazione della serata giovani, appuntamento estivo annuale,
arricchita da momenti musicali, di promozione della salute dei giovani e
dell’educazione alla pace.
Il sito “RubieraGiovani.it”, la community on-line dedicata ai ragazzi
rubieresi”, è stato realizzato grazie alla collaborazione fra Comune di Rubiera,
la Coop.Consumatori Nordest, le Associazioni Eclettica e Arcana Giochi ed il
Centro Giovani Pachamama.
Il sito è rientrato nel progetto “Ragazzi…fuori!”, progetto con il quale si
intendeva stimolare la creatività e l’interazione tra le diverse realtà giovanili
presenti nel nostro Comune.
Il sito è dotato di tutti gli strumenti che favoriscono un’informazione
collaborativa e consapevole e il confronto con altri ragazzi, al fine di
sviluppare interessi comuni e soprattutto conoscere le realtà associative
presenti sul territorio. Per questo è stato suddiviso indicativamente in sei aree
di interesse per indirizzare più velocemente l’utente verso le informazioni che
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Stato di attuazione del programma - Anno 2010
Per favorire lo scambio e la definizione di un’attività progettuale fra i diversi
soggetti/associazioni indicati e per determinare un forte consolidamento fra
le parti, è stato necessario curare in particolare i rapporti con i singoli
soggetti, individuando con gli stessi gli obiettivi e i bisogni emergenti della
popolazione giovanile. L’attenzione personalizzata rivolta ai singoli da parte
dell’Assessorato alle Politiche Giovanili, ha prodotto numerose e nuove
tipologie di intervento, creando le condizioni per la definizione di progetti
condivisi, arricchiti dalle singole specificità, proprie di ciascun gruppo. Tra i
progetti condivisi si collocano
- la progettazione e la realizzazione del Sito “Rubiera Giovani”
- l’organizzazione della serata giovani, appuntamento estivo annuale,
arricchita da momenti musicali, di promozione della salute dei giovani e
dell’educazione alla pace.
Il sito “RubieraGiovani.it”, la community on-line dedicata ai ragazzi
rubieresi”, è stato realizzato grazie alla collaborazione fra Comune di Rubiera,
la Coop.Consumatori Nordest, le Associazioni Eclettica e Arcana Giochi ed il
Centro Giovani Pachamama.
Il sito è rientrato nel progetto “Ragazzi…fuori!”, progetto con il quale si
intendeva stimolare la creatività e l’interazione tra le diverse realtà giovanili
presenti nel Comune. di Rubiera
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Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012
cerca o che intende fornire : arte e cultura, volontariato, musica, sport,
ambiente, tempo libero e scuola. In queste aree si collocano le presentazioni
delle varie Associazioni rubieresi, il forum di discussione del sito, i blog
personali degli utenti.
Fornire uno strumento come questo è stato indubbiamente molto importante
per i giovani, ma non solo, in quanto ha offerto la possibilità di accedere in
qualsiasi momento a
informazioni quotidianamente aggiornate che
riguardano gli ambiti di maggiore interesse. Ha permesso inoltre di intrecciare
relazioni attorno ad interessi specifici con la partecipazione ai forum o tramite
i blog personali. Si tratta, insomma, di una rete virtuale che ha contribuito a
migliorare la qualità della vita dei nostri giovani, dando loro occasioni di
incontro e possibilità di sviluppare interessi personali.
Tavolo dell’Agio
Da diversi anni l’Amministrazione Comunale di Rubiera promuove interventi
e sperimentazioni su progetti educativi in grado di attivare una pedagogia
fortemente interconnessa con il territorio attraverso specifiche iniziative ed
attività, raccogliendo nuovi segnali di disagio acuto e rischi di devianza tra
adolescenti e preadolescenti. In particolare, in riferimento alla L.R. 04/12/2003
n. 24 “Disciplina della polizia amministrativa locale e promozione di un
sistema integrato di sicurezza” si è sperimentata nella realizzazione di
iniziative volte al conseguimento di una ordinata e civile convivenza nelle
città e nel territorio regionale, anche con riferimento ai fenomeni di illegalità e
inciviltà diffusa. Obiettivo primario, giungere alla costruzione di un sistema
di riferimento di pensiero, al fine di operare con consapevolezza,
sperimentando interventi a più livelli, all’interno di una rete di rapporti e di
relazioni fra soggetti e istituzioni che si occupano di giovani, muovendosi in
un contesto di complessità sociale e culturale come quello odierno, che
comporta la capacità di affrontare numerosi punti deboli, situazioni
conflittuali, nella consapevolezza che occorra costruire un equilibrio
soddisfacente fra i bisogni di ciascuno (bambini. Preadolescenti, adolescenti,
adulti), in rapporto ai tempi individuali di ciascuno, ai tempi sociali, ai tempi
delle istituzioni.
Questo obiettivo ha richiesto la partecipazione dell’associazionismo e del
volontariato, soggetti collaboratori importanti nella conduzione di interventi
nell’ambito educativo e ricreativo, per rendere concreti i diritti della crescita e
della convivenza, attraverso l’intreccio di relazioni nei diversi contesti di vita.
E’ stato così istituito un “Tavolo di promozione dell’agio” composto da
rappresentanti dell’Amministrazione Comunale, delle associazioni sportive e
sociali e dell’ordine pubblico:
Stato di attuazione del programma - Anno 2010
Tavolo delll’Agio
Si è sempre ritenuto utile da parte del Comunado unico di P.M. avere presente
la caratterizzazione della realtà giovanile e collaborare con tutti i soggetti in
rete, sia pubblici che del privato sociale, perché è grazie a questa
collaborazione che si possono mettere a fuoco i nuovi segnali di disagio acuto
e rischi di devianza tra adolescenti e preadolescenti. Infatti, in riferimento alla
L.R. 04/12/2003 n. 24 “Disciplina della polizia amministrativa locale e
promozione di un sistema integrato di sicurezza” la Polizia Locale è tenuta
alla realizzazione di iniziative volte al conseguimento di una ordinata e civile
convivenza nelle città e nel territorio regionale, anche con riferimento ai
fenomeni di illegalità e inciviltà diffusa.
Questo obiettivo ha richiesto la partecipazione dell’associazionismo e del
volontariato, soggetti collaboratori importanti nella conduzione di interventi
nell’ambito educativo e ricreativo, per rendere concreti i diritti della crescita e
della convivenza, attraverso l’intreccio di relazioni nei diversi contesti di vita.
A tal fine il Servizio, attraverso il Comandante del Distretto, partecipa al
“Tavolo di promozione dell’agio”, istituito da diversi anni, così composto:
•
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Assessore alla scuola, servizi educativi
Assessore alle politiche giovanili
Assessore allo Sport
Assessore ai Servizi Sociali
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Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012
• Assessore alla scuola, servizi educativi
• Assessore alle politiche giovanili
• Assessore allo Sport
• Assessore ai Servizi Sociali
• Responsabile del Settore Istruzione, Sport, Politiche giovanili e Cultura
• Associazioni Giovanili
• Agente di Polizia Municipale
• Carabinieri
• Servizio Sociale Associato
• Istituto Comprensivo di Rubiera
• Associazioni Sportive
• Associazioni del Volontariato Sociale
• Parrocchia di Rubiera
• Discoteca Gioia di Rubiera
per monitorare sul territorio lo sviluppo della condizione giovanile, la
raccolta dei bisogni, l’attivazione di una rete di scambi fra le diverse
competenze proprie a ciascun soggetto, utili e necessarie alla definizione di
interventi coordinati. Si intendeva costruire e garantire nel tempo un livello di
confronto costante tra la componente politica ed il gruppo tecnico di
coordinamento, a salvaguardia di una costante e precisa condivisione di
obiettivi ed intenti. Il coordinamento del Tavolo è stato affidato
all’Assessorato alle Politiche Giovanili, referente istituzionale degli interventi
rivolti alla fascia adolescenziale e preadolescenziale sul territorio.
In merito ai partecipanti del tavolo, riteniamo opportuno segnalare l’impegno
della Discoteca Cenerentola/Gioia nell’organizzazione di una campagna di
informazione rivolta alla popolazione giovanile, a favore di una campagna
contro l’utilizzo di bevande alcoliche. Il progetto denominato “No-Alcol” è
stato realizzato con la collaborazione del locale, del Gruppo Pionieri della
Croce Rossa, della Polizia Stradale, per offrire ai propri clienti l’opportunità di
conoscere le gravi conseguenze relative all’utilizzo incontrollato di bevande.
Il contesto così descritto, particolarmente ricco di offerte e potenzialmente
garante di “positivi e significativi percorsi di crescita” fra e per la popolazione
giovanile, è però caratterizzato da alcuni segnali di disagio, espressi in più
luoghi, da gruppi più o meno numerosi.
Il disagio espresso si quantifica soprattutto in atti di vandalismo rivolti alle
strutture collocate nei parchi, affiancato da atteggiamenti di sfida e di
intimidazione rivolti a bambini, coetanei, adulti.
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Stato di attuazione del programma - Anno 2010
•
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Responsabile del Settore Istruzione, Sport, Politiche giovanili e Cultura
Associazioni Giovanili
Comandante del Distretto di Rubiera
Comandante della locale stazione dei carabinieri
Servizio Sociale Associato
Istituto Comprensivo di Rubiera
Associazioni Sportive
Associazioni del Volontariato Sociale
Parrocchia di Rubiera
Discoteca Gioia di Rubiera.
Il “Tavolo dell’agio” è uno strumento utile per monitorare sul territorio lo
sviluppo della condizione giovanile, la raccolta dei bisogni, l’attivazione di
una rete di scambi fra le diverse competenze proprie a ciascun soggetto, utili e
necessarie alla definizione di interventi coordinati. Si intendeva costruire e
garantire nel tempo un livello di confronto costante tra la componente politica
ed il gruppo tecnico di coordinamento, a salvaguardia di una costante e
precisa condivisione di obiettivi ed intenti. Il coordinamento del Tavolo è stato
affidato all’Assessorato alle Politiche Giovanili, referente istituzionale degli
interventi rivolti alla fascia adolescenziale e preadolescenziale sul territorio.
Uno dei progetti predisposti dal Tavolo dell’Agio denominato “No-Alcol”, è
particolarmente significativo
in quanto intende contrastare l’abuso di
sostanze alcoliche da parte dei giovani, fenomeno che negli ultimi anni ha
assunto una particolare criticità,
Protagonisti quest’anno sono stati i giovani rubieresi, affiancati dai docenti
della loro scuola di appartenenza ed una fattiva sinergia con la Polizia stradale
e il coinvolgimento degli stessi esercizi commerciali rubieresi.
Si tratta di un percorso complesso che ha necessitato e necessita di azioni di
monitoraggio periodico, monitoraggio che trova nel Tavolo del’Agio lo
strumento più importante per ricercare insieme soluzioni e costruire nuovi e
significativi momenti di integrazione in gruppi allargati.
Con gli interventi progettuali realizzati si è inteso creare condizioni di
rassicurazione sociale, intervenendo con, ed attraverso, la comunità ristretta
(i singoli servizi) e la comunità allargata (i giovani in genere e le loro
associazioni).
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012
Stato di attuazione del programma - Anno 2010
Atteggiamenti in alcuni casi a cui si somma l’utilizzo di sostanze o di bevande
alcoliche.
Alcuni di questi gruppi sono stati monitorati nella loro “attività” attraverso il
servizio sociale che lavora in stretta collaborazione con l’Assessorato
all’Istruzione e alle Politiche Giovanili, il centro Giovani (servizio comunale) e
il servizio Pianeta Educativo, convenzionato con l’Ente Locale ed attivo
protagonista nella conduzione di un’azione preventiva.
Le segnalazioni relative ai comportamenti devianti ci vengono inviate dalle
società sportive, dai cittadini, dalla Scuola, a testimonianza di azioni diffuse
in luoghi e circostanze differenti. I gruppi sono composti da ragazzi compresi
tra i 12 e i 18 anni, di diversa provenienza e appartenenza a gruppi socioculturali. Li accomuna il bisogno di affermare il proprio “esserci” attraverso
l’assunzione di atti spregiudicati e prevaricatori, nel massimo diniego di
norme civili di comportamento. Ci segnalano il “loro disagio” e forse il “loro
desiderio di essere ascolti”.
Oltre alle azioni di repressione e di richiamo attraverso i canali opportuni, è
stato sperimentato un percorso di prevenzione, individuando 4 casi limite,
particolarmente vicini alla devianza, nei confronti dei quali è stato applicato
un intervento in rete fra servizi. Parliamo in particolare della collaborazione
costruita fra Assessorato alle Pubblica Istruzione e Politiche Giovani, il
Servizio Sociale, la Cooperativa Pangea, la Scuola, il Centro Giovani, alcune
Associazioni giovanili, e le rispettive famiglie.
Un percorso complesso, necessitante di azioni di monitoraggio periodico, per
creare consapevolezze nei genitori, per mettere a fuoco i segnali di disagio
inviati dai singoli figli, per ricercare insieme soluzioni e costruire nuovi e
significativi momenti di integrazione in gruppi allargati. Si è inteso offrire a
questi quattro giovani un’opportunità di vita costruttiva, segnata non solo ed
unicamente dai soliti rimproveri o richiami, ma anche da esperienze
significative, sostenute da valori e da scelte condivise, in una logica di
confronto costante con adulti positivi e compagni interessanti.
Con gli interventi progettuali qui proposti intendiamo creare condizioni di
rassicurazione sociale, intervenendo con, ed attraverso, la comunità ristretta (i
singoli servizi) e la comunità allargata ( i giovani in genere).
Per ogni ragazzo/a verrà definito un progetto di inserimento individualizzato,
basato sui suoi interessi, le sue attese, le sue paure, coinvolgendo i gestori dei
diversi servizi interessati e le singole famiglie.
Un monitoraggio dunque costante e mirato, relative alle singole tappe di
inserimento, capace di garantire l’analisi delle variabili incontrate e definire la
messa a punto del progetto stesso.
E’ emersa anche l’importanza di includere ragazzi provenienti da altri mondi
e culture.
Solo con il coinvolgimento dei ragazzi, attraverso l’utilizzo di operatori sociali
che già operano con le compagnie, in attività specifiche, si può favorire
l’integrazione e si possono ridurre gli episodi di conflittualità, che a volte
sono uniti a dipendenze.
Dal punto di vista strutturale, invece, nelle aree verdi, sono stati realizzati
interventi legati al miglioramento dell’arredo urbano, all’illuminazione e alla
manutenzione del verde.
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Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
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Stato di attuazione del programma - Anno 2010
L’intervento cercherà di prevenire una situazione connessa al quadro che si è
creato nelle due aree oggetto di intervento ed in particolare si è registrata una
escalation di episodi collegati a fenomeni di devianza minorile, con particolare
riferimento a atti vandalici, danneggiamenti e piccoli furti. Ovviamente, questi
fenomeni hanno influito anche sulla convivenza di questi ragazzi sul
territorio, causando l’aumento di episodi di conflitti di carattere
intergenerazionali, sfociati anche in episodi di aggressioni verbali nei
confronti da parte dei ragazzi nei confronti dei cittadini. Le aree
maggiormente critiche sono individuabili nelle aree verdi don Andreolo, un
parco ubicato a ridosso di alcune quartieri popolari, via Ariosto, un area verde
a ridosso di due scuole e in via Muri. I gruppi di ragazzi che frequentano
questi spazi, dell’età compresa tra i 13 e i 17 anni, sono stati già contattati da
alcuni operatori del Comune, ma non si sono dimostrati disponibili ne a
partecipare alle attività proposte ne a confrontarsi per affrontare il problema
legato agli episodi vandalici.
In alcune strutture scolastiche sono stati ravvisati anche episodi di bullismo,
che sono scaturiti in un episodio di aggressione ai danni di un ragazzo in una
scuola media.
Alcuni problemi sono stati rilevati anche per quanto concerne l’inclusione
degli stranieri.
Scopo dell’attività progettuale è pertanto coinvolgere questi ragazzi,
attraverso l’utilizzo di operatori sociali che già operano con le compagnie, in
attività specifiche, favorendo così l’integrazione e riducendo gli episodi di
conflittualità.
Dal punto di vista strutturale, invece, nelle aree verdi sopra indicate, saranno
realizzati interventi legati al miglioramento dell’arredo urbano, di
potenziamento dell’illuminazione e di manutenzione straordinaria del verde.
Cittadinanza attiva
Ruolo strategico per superare le barriere generazionali e perseguire una
progressiva attivazione delle competenze e delle risorse locali, rinsaldando e
generando nuove reti di rapporti, è legato ai progetti di Cittadinanza Attiva. A
Rubiera è consolidato un gruppo di coordinamento tra le associazioni di
Volontariato, Diamoci una mano, che riunisce associazioni di volontariato
culturale, sociale e sanitario, organizzando progetti anche complessi su diversi
piani: dall’organizzazione di eventi e appuntamenti per la vita del paese (Gli
ori della terra reggiana) a veri e propri servizi (Playpark, Skyzzo).
L’Amminsitrazione Comunale ha poi promosso la nascita del gruppo Vecchi e
nuovi rubieresi, composto da cittadini “storici” e da immigrati di diverse
70
Cittadinanza attiva
Afiancate a queste attività, affinché tutta la Comunità in tutte le sue
articolazioni si senta responsabile nel promuovere l’Agio, importanti sono
stati gli interventi dell’Amministrazione comunale legati ai progetti di
Cittadinanza Attiva.
A Rubiera è consolidato un gruppo di coordinamento tra le associazioni di
Volontariato, Diamoci una mano, che riunisce associazioni di volontariato
culturale, sociale e sanitario, organizzando progetti anche complessi su diversi
piani: dall’organizzazione di eventi e appuntamenti per la vita del paese (Gli
ori della terra reggiana) a veri e propri servizi (Playpark, Skyzzo).
L’Amminsitrazione Comunale ha poi promosso la nascita del gruppo Vecchi e
nuovi rubieresi, composto da cittadini “storici” e da immigrati di diverse
nazionalità, che si fa promotore di scambi di esperienze e di coordinamento
per iniziative legate all’integrazione tutte concentrate sul protagonismo dei
soggetti partecipanti. L’ambizione è, in collaborazione anche con associazioni
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012
Stato di attuazione del programma - Anno 2010
nazionalità, che si fa promotore di scambi di esperienze e di coordinamento
per iniziative legate all’integrazione tutte concentrate sul protagonismo dei
soggetti partecipanti. L’ambizione è, in collaborazione anche con associazioni
generazionalmente diverse come Auser, favorire il massimo protagonismo dei
giovani, anche attraverso il nuovo strumento della Carta Giovani recentemente
attivato in un network provinciale.
Il progetto Giovani protagonisti prevederà dunque una prima fase di screening
dei gruppi informali e dei gruppi che già partecipano ai progetti, per
individuare degli opinion leader da motivare sul progetto, che porterà
all’attivazione di tre filoni:
1) Cool idea – idee fresche: un ciclo di incontri volti a favorire la circolazione
delle competenze, trasformando i ragazzi in relatori per incontri anche
intergenerazionali in cui possano trasmettere le proprie esperienze.
Dall’informatica, all’arte e alla cultura, alle lingue, ai temi particolarmente
affrontati nei loro studi, alle proprie competenze anche sportive: tutti
contenuti che potranno essere frutto di trasmissione a coetanei e non solo. Si
tratterà di incontri inseriti anche nei tradizionali appuntamenti di
approfondimento della vita del paese. Per un giorno, i giovani in cattedra.
2) Adotta il tuo quartiere - un’occasione per approfondire il legame dei
giovani con il territorio e con la sua cura. I giovani saranno chiamati ad
attività di monitoring del proprio quartiere, affiancati nella trasmissione
delle competenze anche dai volontari di Auser, fino all’organizzazione delle
domeniche verdi dove la cura si tradurrà anche in vera e propria attività di
intervento e la collaborazione tra Assessorati in merito alla sicurezza
coinvolgerà anche l’Assessorato all’ambiente. Da questo punto di vista la
sicurezza si coniuga anche con la necessità di mettere in campo processi tesi
al miglioramento continuo della vivibilità del territorio dove i giovani sono
parte di gruppi intergenerazionali con compiti di cura del proprio paese ed
attività tese a promuovere vivibilità e coesione sociale. E’ questo un
processo da costruire in progress, molto innovativo, che ha le caratteristiche
di
ricerca-azione.
3) Leva giovanile - L’entrata a regime della Carta Giovani segnerà
l’attivazione di volontariato giovanile attraverso diversi settori strategici
della vita dell’amministrazione, da quello culturale (Biblioteca, Teatro) a
quello educativo. Le ore di attività volontaristica si tradurranno in alcuni
riconoscimenti (ingressi omaggio, sconti) pensati soprattutto per attrarre
coloro che oggi sono lontani dalle associazioni già attive.
generazionalmente diverse come Auser, favorire il massimo protagonismo dei
giovani, anche attraverso il nuovo strumento della Carta Giovani recentemente
attivato in un network provinciale.
Il progetto Giovani protagonisti dopo una prima fase di screening dei gruppi
informali e dei gruppi che già partecipano ai progetti, ha individuato degli
opinion leader da motivare sul progetto, che ha portato all’attivazione di un
protagonismo attivo da parte dei giovani nei confronti della Comunità nella
quale vivono, progetti di cui i più significativi sono:
Comune di Scandiano
1)Cool idea – idee fresche: un ciclo di incontri volti a favorire la circolazione
delle competenze, trasformando i ragazzi in relatori per incontri anche
intergenerazionali in cui hanno potuto trasmettere le proprie esperienze.
Dall’informatica, all’arte e alla cultura, alle lingue, ai temi particolarmente
affrontati nei loro studi, alle proprie competenze anche sportive: tutti
contenuti che sono stati frutto di trasmissione a coetanei e non solo. Si è
trattato di incontri inseriti anche nei tradizionali appuntamenti di
approfondimento della vita del paese. Per un giorno, i giovani in cattedra.
2) Leva giovanile - L’entrata a regime della Carta Giovani, progetto a valenza
provinciale, ha segnato l’attivazione di volontariato giovanile attraverso
diversi settori strategici della vita dell’amministrazione, da quello culturale
(Biblioteca, Teatro) a quello educativo. Le ore di attività volontaristica si
sono tradotte in alcuni riconoscimenti (ingressi omaggio, sconti) pensati
soprattutto per attrarre coloro che oggi sono lontani dalle associazioni già
attive.
Concludendo, si ritiene che l’attività della P.M.. orientata ad azioni di
prevenzione per la sicurezza, non è disgiunta dalle azioni degli altri
protagonisti che operano per il benessere e la sicurezza della Comunità.
Attività realizzate nel Comune di Scandiano
Vivere e lavorare in una città sicura è un diritto di tutti; per questa ragione
l’Amministrazione Comunale persegue l’obiettivo di fondo di garantire,
nell’ambito delle proprie prerogative, i livelli di sicurezza dei cittadini
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Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012
Stato di attuazione del programma - Anno 2010
Vivere e lavorare in una città sicura è un diritto di tutti; per questa ragione
l’Amministrazione Comunale persegue l’obiettivo di fondo di garantire,
nell’ambito delle proprie prerogative, i livelli di sicurezza dei cittadini
mettendo in campo ogni azione di contrasto ai fenomeni di illegalità,
migliorando i livelli di presidio del territorio da parte della Polizia
Municipale, con l’impegno ad assicurare un maggiore coordinamento delle
politiche di sicurezza, con azioni di educazione alla legalità soprattutto rivolte
ai giovani, con azioni di contrasto alla marginalità sociale e con progetti di
riqualificazione urbana che sottraggano all’abbandono le aree urbane e
favoriscono il controllo del territorio anche da parte dei cittadini. La sicurezza
è una problematica complessa e che interessa, nella sua complessità, progetti e
azioni relativi ai diversi settori dell’Amministrazione: le politiche sociali e
della integrazione, le politiche scolastiche ed educative, i lavori pubblici e
l’urbanistica, l’ambiente ed altri ancora. L’insicurezza, il sentimento di
abbandono e la violenza compromettono gravemente e durevolmente lo
sviluppo ed il rinnovamento della città. La sfida è di garantire i livelli di
sicurezza dei cittadini e, più complessivamente, della città. L’impegno per la
sicurezza è quindi prioritario per consolidare e potenziare i livelli di vivibilità
della città e la realtà di Scandiano quale città di libertà, di diritti, di sicurezza.
mettendo in campo ogni azione di contrasto ai fenomeni di illegalità,
migliorando i livelli di presidio del territorio da parte della Polizia
Municipale, con l’impegno ad assicurare un maggiore coordinamento delle
politiche di sicurezza, con azioni di educazione alla legalità soprattutto rivolte
ai giovani, con azioni di contrasto alla marginalità sociale e con progetti di
riqualificazione urbana che sottraggano all’abbandono le aree urbane e
favoriscono il controllo del territorio anche da parte dei cittadini. La sicurezza
è una problematica complessa e che interessa, nella sua complessità, progetti e
azioni relativi ai diversi settori dell’Amministrazione: le politiche sociali e
della integrazione, le politiche scolastiche ed educative, i lavori pubblici e
l’urbanistica, l’ambiente ed altri ancora. L’insicurezza, il sentimento di
abbandono e la violenza compromettono gravemente e durevolmente lo
sviluppo ed il rinnovamento della città. La sfida è di garantire i livelli di
sicurezza dei cittadini e, più complessivamente, della città. L’impegno per la
sicurezza è quindi prioritario per consolidare e potenziare i livelli di vivibilità
della città e la realtà di Scandiano quale città di libertà, di diritti, di sicurezza.
• Si prevede un rafforzamento della presenza della Polizia Municipale sul
territorio comunale anche alla luce dell’esperienza ormai annuale dei
servizi gestiti in Unione. In tale direzione verrà in particolare
riorganizzata l’attività del NUSPI (Nucleo Anti Infortunistica) al fine da
un lato di mantenerne la funzionalità, ma dall’altro e nel contempo di
ottimizzare il servizio nelle modalità e nei tempi permettendo così di
utilizzare 4/5 unità di personale prevalentemente sul territorio del
Comune di Scandiano per i compiti e le attività svolte dal distretto
comunale della Polizia Municipale.
Ciò permetterà di consolidare ulteriormente la presenza sul territorio
comunale della PM con una sua maggiore visibilità al fine sia
dell’effettivo maggior controllo del territorio che del conseguente
aumento del senso di sicurezza dei cittadini.
• Dopo la sua condivisione con le associazioni di categoria e con le
istituzioni competenti ed interessate è stata emanata l’ ordinanza
sindacale n. 244 del 21/12/2009. Ad essa si darà attuazione. Ordinanza
che, utilizzando i nuovi poteri conferiti al Sindaco dalle recenti normative
sulla sicurezza, ha la finalità di prevenire e/o arginare comportamenti e
attività contrari alla sicurezza, all’incolumità e al decoro pubblici.
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• E’ stata pertanto rafforzata la presenza della Polizia Municipale sul
territorio comunale anche alla luce dell’esperienza ormai annuale dei
servizi gestiti in Unione. In tale direzione è stata in particolare
riorganizzata l’attività del NUSPI (Nucleo Anti Infortunistica) al fine da
un lato di mantenerne la funzionalità, ma dall’altro e nel contempo di
ottimizzare il servizio nelle modalità e nei tempi permettendo così di
utilizzare 4/5 turni della pattuglia in servizio prevalentemente sul
territorio del Comune di Scandiano per i compiti e le attività svolte dal
distretto comunale della Polizia Municipale.
Ciò ha permesso di consolidare ulteriormente la presenza sul territorio
comunale della PM con una sua maggiore visibilità al fine sia
dell’effettivo maggior controllo del territorio che del conseguente
aumento del senso di sicurezza dei cittadini.
• Dopo la sua condivisione con le associazioni di categoria e con le
istituzioni competenti ed interessate è stata emanata l’ ordinanza
sindacale n. 244 del 21/12/2009. Ad essa si è dato attuazione. Ordinanza
che, utilizzando i nuovi poteri conferiti al Sindaco dalle recenti normative
sulla sicurezza, ha la finalità di prevenire e/o arginare comportamenti e
attività contrari alla sicurezza, all’incolumità e al decoro pubblici.
Comportamenti (quali bivacchi e campeggi abusivi, accattonaggio in
particolare con minori, abusivismi, abbandono dei rifiuti e imbrattamento
degli edifici….) che seppur di minor rilievo di pericolosità se lasciati a se
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012
Comportamenti (quali bivacchi e campeggi abusivi, accattonaggio in
particolare con minori, abusivismi, abbandono dei rifiuti e imbrattamento
degli edifici….) che seppur di minor rilievo di pericolosità se lasciati a se
stessi possono contribuire sia al degrado del territorio sia
conseguentemente al senso di insicurezza dei cittadini che possono
sentirsi in pericolo ovvero resi estranei ai luoghi della comunità altrimenti
loro familiari. Come noto infatti l’insicurezza si alimenta soprattutto di
piccole devianze, piccoli reati, piccole illegalità. Piccole ma diffuse e vicino
a noi “dovunque”. Per questo la micro devianza genera insicurezza anche
al di là della probabilità che ci colpisca direttamente: ma perché incombe e
in questo modo viola la nostra esigenza di tutela personale e la nostra
riservatezza. Per la stessa ragione l’insicurezza supera la cerchia personale
e familiare e si trasferisce al nostro ambiente di vita: quartiere, paese, città.
E’ in questa direzione che con una finalità preventiva e dissuasiva vuole
intervenire l’ordinanza.
• Sul tema del disagio giovanile e dei comportamenti devianti dei minori il
comune di Scandiano è caratterizzato da un tessuto sociale che risente di
fenomeni di integrazione di comunità diverse nel tessuto locale con le
difficoltà che ciò comporta in relazione alla presenza di una nuova tipicità
familiare che, a differenza delle famiglie scandianesi, vede la presenza di
molti ragazzi giovani. Per questo da diversi anni l’Amministrazione
Comunale promuove interventi e sperimentazioni su progetti educativi in
grado di attivare una pedagogia fortemente interconnessa con il territorio
attraverso specifiche iniziative ed attività.
Sicurezza non è solo repressione ma garantire a tutti di poter godere di
spazi comuni. Un progetto sulla sicurezza deve essere pertanto inteso
come un’azione sociale fortemente collegata alla realtà territoriale. Azione
che si realizzerà attraverso il contatto degli educatori con i giovani. Una
città, se vuole diventare luogo ospitale e non spazio anonimo segnato da
barriere e ghetti, non può che lavorare in questo senso e investire sul
protagonismo sociale dei ragazzi.
Negli ultimi anni, a titolo
esemplificativo, l’area intorno alla zona sportiva e al palazzetto dello
sport è stata interessata da fenomeni di disagio giovanile, scaturiti in
episodi di atti vandalici e episodi di conflitti. L’area è frequentata da
compagnie, dai 13 ai 17 anni, che creano alcune problematiche.
L’idea da realizzare prevede di coinvolgere questi ragazzi, attraverso
l’operato di mediatori-operatori, in attività che si sviluppano all’interno
del nuovo centro giovanile di via Diaz a Scandiano (che su queste
tematiche deve svolgere un ruolo centrale unitamente al lavoro sul disagi
Stato di attuazione del programma - Anno 2010
stessi possono contribuire sia al degrado del territorio sia
conseguentemente al senso di insicurezza dei cittadini che possono
sentirsi in pericolo ovvero resi estranei ai luoghi della comunità altrimenti
loro familiari. Come noto infatti l’insicurezza si alimenta soprattutto di
piccole devianze, piccoli reati, piccole illegalità. Piccole ma diffuse e vicino
a noi “dovunque”. Per questo la micro devianza genera insicurezza anche
al di là della probabilità che ci colpisca direttamente: ma perché incombe e
in questo modo viola la nostra esigenza di tutela personale e la nostra
riservatezza. Per la stessa ragione l’insicurezza supera la cerchia personale
e familiare e si trasferisce al nostro ambiente di vita: quartiere, paese, città.
E’ in questa direzione che con una finalità preventiva e dissuasiva è stata
data attuazione all’ordinanza.
• Sul tema del disagio giovanile e dei comportamenti devianti dei minori il
comune di Scandiano è caratterizzato da un tessuto sociale che risente di
fenomeni di integrazione di comunità diverse nel tessuto locale con le
difficoltà che ciò comporta in relazione alla presenza di una nuova tipicità
familiare che, a differenza delle famiglie scandianesi, vede la presenza di
molti ragazzi giovani. Per questo da diversi anni l’Amministrazione
Comunale promuove interventi e sperimentazioni su progetti educativi in
grado di attivare una pedagogia fortemente interconnessa con il territorio
attraverso specifiche iniziative ed attività.
Sicurezza non è solo repressione ma garantire a tutti di poter godere di
spazi comuni. Un progetto sulla sicurezza deve essere pertanto inteso
come un’azione sociale fortemente collegata alla realtà territoriale. Azione
che si è realizzato attraverso il contatto degli educatori con i giovani. Una
città, se vuole diventare luogo ospitale e non spazio anonimo segnato da
barriere e ghetti, non può che lavorare in questo senso e investire sul
protagonismo sociale dei ragazzi.
Negli ultimi anni, a titolo
esemplificativo, l’area intorno alla zona sportiva e al palazzetto dello
sport è stata interessata da fenomeni di disagio giovanile, scaturiti in
episodi di atti vandalici e episodi di conflitti. L’area è frequentata da
compagnie, dai 13 ai 17 anni, che creano alcune problematiche.
Sono stati coinvolti questi ragazzi, attraverso l’operato di mediatorioperatori, in attività che si sono sviluppate all’interno del nuovo centro
giovanile di via Diaz a Scandiano (che su queste tematiche sta svolgendo
un ruolo centrale unitamente al lavoro sul disagi giovanile). In questo
modo, i ragazzi hanno potuto svolgere delle attività seguiti direttamente
dagli operatori. Le attività da svolgere all’interno del centro giovanile
sono state valutate insieme ai ragazzi stessi, in modo da favorire il
73
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012
giovanile). In questo modo, i ragazzi potranno svolgere delle attività
seguiti direttamente dagli operatori. Le attività da svolgere all’interno del
centro giovanile saranno valutate insieme ai ragazzi stessi, in modo da
favorire il coinvolgimento e lo timolo. Per gli interventi strutturali si
prevede di realizzare interventi all’interno dello stesso centro giovanile.
Anche su indicazione dei ragazzi, saranno acquistati arredi e
strumentazioni che in qualche modo possano fidelizzare i ragazzi ed
attrarli nella frequentazione e nell’utilizzo degli spazi. Si prevede inoltre,
al fine di garantire la sicurezza degli spazi, di installare telecamere interne
allo stabile.
• Altri interventi
previsti,
seppur non specifici e con finalità
principalmente di altro tipo, sono l’attivazione della rete Wi-Fi in alcune
piazze ed edifici pubblici del comune e l’esonero dalla Cosap delle distese
dei pubblici esercizi per incentivarne la presenza. Provvedimenti che
potranno favorire la frequentazione dei luoghi pubblici da parte dei
cittadini e dei visitatori del nostro comune aumentando così il senso di
sicurezza.
Conflitti tra residenti ed esercizi commerciali
Per quanto riguarda le conflittualità, all’interno dell’Unione, si sono verificate
alcune criticità rispetto al disturbo causato dagli avventori di alcuni esercizi
commerciali. Tale conflittualità è ovviamente riconducibile agli elementi
descritti nel punto 3. La conflittualità tra esercizi commerciale e residenti nasce
in particolar modo dalle modalità attraverso le quali i fruitori di questi locali si
comportano negli spazi limitrofi agli esercizi. In particolare si registrano
fenomeni di abbandoni di rifiuti, schiamazzi e scontri verbali.
In particolar modo nell’anno 2009 sono 3 i locali (pub/discoteche) che hanno
destato maggiori criticità:
a)
il Gioia a Rubiera;
b)
il Corallo a Scandiano;
c)
il Washington di Castellarano.
Molteplici sono state le segnalazioni e gli esposti che hanno riguardato questo
disagio causato.
Al fine di ridurre queste tensioni che si vengono a creare, in particolar modo
nel periodo estivo, si propone di sperimentare, per alcuni locali, la figura del
referente della sicurezza, istituita recentemente dalla legge regionale 24/03
articolo 9. Tale sperimentazione è stata altresì identificata dalla giunta
dell’Unione fra le azioni da realizzare per lo sviluppo di un sistema integrato
di sicurezza.
74
Stato di attuazione del programma - Anno 2010
coinvolgimento e lo timolo.
• Seppur non specifici e con finalità principalmente di altro tipo, è stata
attivata la rete Wi-Fi in alcune piazze ed edifici pubblici del comune ed è
stato previsto l’esonero dalla Cosap delle distese dei pubblici esercizi per
incentivarne la presenza. Provvedimenti che hanno favorito la
frequentazione dei luoghi pubblici da parte dei cittadini e dei visitatori
del nostro comune aumentando così il senso di sicurezza.
Conflitti tra residenti ed esercizi commerciali
Per quanto riguarda le conflittualità, all’interno dell’Unione, si sono verificate
alcune criticità rispetto al disturbo causato dagli avventori di alcuni esercizi
commerciali. La conflittualità tra esercizi commerciale e residenti nasce in
particolar modo dalle modalità attraverso le quali i fruitori di questi locali si
comportano negli spazi limitrofi agli esercizi. In particolare si registrano
fenomeni di abbandoni di rifiuti, schiamazzi e scontri verbali.
Molteplici sono state le segnalazioni e gli esposti che hanno riguardato questo
disagio causato.
La Polizia Municipale è intervenuta sia facendo un’azione preventiva con il
richiamo dei gestori e degli avventori che venivano trovati fuori dai locali
dopo l’orario di chiusura che con interventi diretti nei confronti di quei locali
che non hanno rispettato la normativa in materia di pubblici esercizi
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012
Stato di attuazione del programma - Anno 2010
Al fine di realizzare questa sperimentazione si prevede di:
ƒ Avviare un percorso con i gestori dei locali finalizzato alla
sperimentazione di queste figure;
ƒ Realizzare un regolamento che definisce le modalità di intervento di
queste figure fuori dai locali e approntare un sistema di rilascio delle
autorizzazioni;
ƒ Realizzare un corso di formazione specifico, come previsto dalla Legge
Regionale, al fine di formare queste specifiche figure;
ƒ Realizzare un bando e relativo regolamento che preveda un meccanismo
tale per cui l'Amministrazione comunale contribuisce alle spese per la
sperimentazione il primo anno se il gestore si impegna ad utilizzare
questa figura per un certo numero di ore o per un certo periodo (es.
periodo estivo) anche per l'anno successivo.
Attraverso questa modalità operativa, sarà pertanto possibile anche valutare
l’efficacia di questa soluzione nei contesti conflittuali identificati.
Per quanto riguarda le modalità organizzative, sarà costituito un nucleo
di coordinamento, gestito dal Comandante del Corpo Unico della Polizia
Municipale e formato dai vari dirigenti dei settori coinvolti nella attività
progettuali e dai referenti delle associazioni, che si incontrerà
semestralmente al fine di coordinare e valutare l’andamento del progetto.
Per quanto riguarda le singole attività da realizzare nei Comuni, legati in
particolar modo alle azioni rivolte ai giovani, i singoli settori politiche
giovanili avranno il compito di mettere in campo le azioni proposte,
sempre attraverso il coordinamento con il Corpo Unico di Polizia
Municipale.
La prima attività da realizzare sarà l’analisi dei dati di natura qualitativa
e quantitativa, da realizzarsi durante la fase di indagine. In una seconda
fase saranno attivate le azioni sia strutturali che sociali relative alla
riduzione del disagio giovanile.
Collaborazione con le forze di polizia dello Stato
Prosegue il coordinamento tra Polizia Municipale e le altre forze dell’ordine
con servizi congiunti al fine di ottimizzare le risorse e la qualità degli
interventi. L’integrazione delle Polizie Municipali dell’Unione consentirà di
proporre alla Prefettura di Reggio la stipula di un contratto di sicurezza per
disciplinare in modo organico e coordinato le competenze in materia di ordine
e sicurezza pubblica. Nell’ambito dei rapporti di collaborazione con le forze di
polizia dello Stato è di particolare rilievo l’avvenuto incontro a Rubiera, il 15
maggio 2008, del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.
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Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012
L’incontro è avvenuto su richiesta dei Sindaci di Scandiano , Casalgrande,
Castellarano e Rubiera, è stato presieduto dal Prefetto di Reggio Emilia dott.
Bruno Pezzuto e ha visto la presenza dei vertici provinciali delle forze
dell’ordine. L’incontro è stato un’utile occasione per fare il punto sulla
situazione della sicurezza nei quattro comuni.
Il Prefetto e i rappresentanti delle forze dell’ordine hanno rappresentato, dati
alla mano, una realtà con un deciso calo di reati compiuti e una situazione
della sicurezza pubblica sotto controllo e sicuramente soddisfacente.
Ciclicamente aumentano
rezza nel distretto non è particolarmente problematica, ma che va seguita,
monitorata e richiede ulteriori interventi vista la diffusa percezione di
crescente insicurezza pur non proporzionale all’andamento statistico dei reati.
Persiste poi la diffusione di reati contro il patrimonio, in particolare i furti, che
contribuiscono molto ad alimentare un senso di insicurezza.
Nella sede del suddetto Comitato Provinciale si è quindi condiviso:
a) che occorre, pur essendo ben lontani dalla rappresentazione di un territorio
insicuro e non presidiato a dovere dalle forze dell’ordine, un costante lavoro
per migliorare ulteriormente la situazione della sicurezza e la percezione
che ne hanno i cittadini. Per questo motivo occorre, prima di tutto, non
sottovalutare i fenomeni che abbiamo di fronte. Il messaggio non può solo
essere rassicurante, riportando i positivi dati statistici, e non derubricando il
problema quale solo “percezione negativa sui livelli di sicurezza”.
b) la necessità di migliorare ulteriormente il lavoro dei diversi enti interessati,
ognuno per quelle che sono le proprie prerogative di legge, ma anche in un
lavoro comune che passa dai livelli di confronto e collaborazione e prosegue
con il potenziamento degli organici e delle dotazioni a disposizione.
2) LA SICUREZZA STRADALE
Interventi strutturali
Numerose sono le azioni previste nel triennio per elevare il grado di sicurezza
delle strade urbane ed extraurbane.
Si prevede di confermare le postazioni per il rilevamento elettronico delle
infrazioni per eccesso di velocità in Comune di Castellarano (nr.2), Comune di
Casalgrande (nr. 4), Comune di Scandiano (nr. 1) e di introdurne nr. 4 nuove
di cui nr. 2 nel Comune di Scandiano e nr. 2 nel Comune di Rubiera che
saranno attivate entro il mese di gennaio 2010.
Tali postazioni saranno utilizzate a rotazione con nr 4 rilevatori di velocità che
verranno noleggiati da azienda specializzata.
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Stato di attuazione del programma - Anno 2010
LA SICUREZZA STRADALE
Interventi strutturali
Nell’anno 2010 visti gli episodi che hanno visto protagonisti i mezzi pesanti
coinvolti in sinistri stradali con conseguenze mortali per taluni dei conducenti
o trasportati, è stato attivato previa adeguata formazione del personale il
nucleo sul controllo dell’autotrasporto con il compito di controllo dei veicoli
con particolare riferimento alle attività abusive (conto terzi e conto proprio) e
verifica dei seguenti punti:
a) tempi di guida e riposo degli autisti professionali anche con l’ausilio di
apposite apparecchiature per lo scrico dei dati dal cronotachigrafo
digitale;
b) verifica in materia di lavoro nero ;
c) verifica in materia di sovraccarichi;
d) verifica in materia della merce trasportata e della relativa scheda di
trasporto;
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012
Stato di attuazione del programma - Anno 2010
Tutte postazioni sono presegnalate con appositi cartelli nonostante la
normativa vigente non imponga tale obbligo.
Gli impianti sono finalizzati alla sicurezza della circolazione stradale in strade
che, per la loro localizzazione e volumi di traffico, presentano elementi di
criticità già rilevati dal piano provinciale per la sicurezza stradale.
e) verifica dei documenti di guida e di circolazione;
Interventi di prevenzione in ambito scolastico: Proseguendo un’attività ormai
Nell’anno 2010, continuano ad essere attive le postazioni fisse per il
rilevamento elettronico delle infrazioni per eccesso di velocità in piena
coerenza con il piano della Provincia di Reggio Emilia per la messa in
sicurezza delle strade provinciali. In particolare sono state installate due
nuove postazioni di nuova generazione nel Comune di Scandiano in via 11
settembre, che hanno permesso di annullare gli incidenti stradali nel tratto
interessato e dove non sono più avvenuti incidenti mortali come invece spesso
era accaduto in precedenza. Nel Comune di Castellarano rimangono nr. 2
postazioni come nel Comune di Casalgrande, (nr.2), mentre nel corso
dell’anno 2010 dovevano essere installate anche nel Comune di Rubiera. A
causa dell’entrata in vigore della legge 29 luglio 2010, n. 120 che ha stabilito
che le postazioni di rilevamento della velocità con strumenti automatici che
non prevedono la presenza dell’operavore devono essere collocate ad almeno
1 km da dove è posto il cartello del limite di velocità e in tale tratto di strada
non vi deono essere intersezioni, in quanto dopo ogni intersezione deve essere
ripetuta la segnaletica stradale che impone il limite.
Tale normativa ha imposto delle variazioni, in particolare non è stato possibile
e non saà più possibile installare le postazioni sulla S.P. 51 nel tratto del
Comune di Rubiera, è stata disattivata un postazione in via 11 settembre a
Scandiano, così come nel comune di Castellarano sulla S.P. 486R, mentre sono
state installate entrambe le postazioni nel comune di Casalgrande sulla S.P. 51.
Tali postazioni sono pertanto utilizzate a rotazione con nr 4 rilevatori di
velocità attivi che sono noleggiati dall’azienda specializzata Velocar che è stata
individuata a seguito di procedura ad evidenza pubblica..
Tutte le postazioni sono presegnalate con appositi cartelli luminosi, come
previsto dalla normativa, per sottolineare lo scopo preventivo dell’intervento.
Gli impianti sono finalizzati alla sicurezza della circolazione stradale tanto che
la loro localizzazione è stata inserita con la provincia in un piano complessivo
coerente sia con i volumi di traffico che la sinistrosità delle aree interessate.
L’efficacia di tali strumenti è dimostrata dalla riduzione quasi verticale degli
incidenti nelle strade ove è stato posto il rilevatore e sulle quali sono stati
azzerati completamente i sinistri con esiti mortali.
Interventi di prevenzione in ambito scolastico: Proseguendo un’attività ormai
consolidatasi, anche nell’anno scolastico 2009/2010, nell’ambito di un
programma di collaborazione tra le Amministrazioni Comunali e le varie
Istituzioni Scolastiche, la Polizia Municipale, ha effettuato circa 120 ore di
docenze per Comune nelle scuole di ogni ordine e grado presenti sul territorio
77
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012
Stato di attuazione del programma - Anno 2010
consolidatasi , anche nell’anno scolastico trascorso, nell’ambito di un
programma di collaborazione tra Amministrazione Comunale ed Istituzioni
Scolastiche, la Polizia Municipale, provvederà ad organizzare nelle scuole di
ogni ordine e grado presenti sul territorio comunale, dalle scuole dell’infanzia
alle superiori, corsi e lezioni di educazione stradale aventi ad oggetto la
sicurezza stradale e specificamente strutturati in relazione alle problematiche
della fascia d’età degli studenti: oltre a fornire le basilari conoscenze della
segnaletica stradale, si è trattato della circolazione in riferimento alla
circolazione dei pedoni e dei ciclisti (con vere e proprie prove pratiche per
testare l’applicazione delle conoscenze teoriche), dei ciclomotori e degli
autoveicoli.
Nelle scuole medie la Polizia Municipale in collaborazione con il personale
docente organizzerà corsi, completamente gratuiti anche per quanto concerne
il materiale didattico,di preparazione all’esame di Stato per il conseguimento
dell’abilitazione alla guida dei ciclomotori, consentendo in tal modo alle
famiglie di realizzare un considerevole risparmio sui propri bilanci ( la
frequenza di un corso organizzato da privati con fornitura del materiale
didattico costa mediamente dai 250 ai 300 euro).
Presso le Scuole Superiori la Polizia Municipale, in collaborazione con il
SERT, incontrerà gli studenti del quarto anno ( cioè la fascia intorno ai 18 anni ,
cioè dell’età della patente per l’auto) nell’ambito del tema generale della
sicurezza stradale ha trattato in specifico delle problematiche legate all’uso di
sostanze alcoliche o droghe per i conducenti.
La situazione della sicurezza stradale la si misura, purtroppo, dalle cause di
incidenti registrate come più frequenti:
a) il non rispetto del codice;
b) l’eccessiva velocità;
c) la distrazione;
d) la mancanza di tolleranza;
e) i colpi di sonno/stanchezza;
f) lo stato del veicolo;
g) l’impazienza;
h) l’alcool e le droghe;
i) l’inesperienza;
j) l’uso del telefonino;
k) l’errata valutazione dei rischi;
l) la guida notturna.
Coloro che circolano sulla strada si rendono spesso responsabili di
comportamenti rischiosi i più frequenti sono:
dell’unione, dalle scuole dell’infanzia alle superiori, corsi e lezioni di
educazione stradale aventi ad oggetto la sicurezza stradale e specificamente
strutturati in relazione alle problematiche della fascia d’età degli studenti:
oltre a fornire le basilari conoscenze della segnaletica stradale, si è trattato
della circolazione in riferimento alla circolazione dei pedoni e dei ciclisti (con
vere e proprie prove pratiche per testare l’applicazione delle conoscenze
teoriche), dei ciclomotori e degli autoveicoli.
Nelle scuole medie la Polizia Municipale in collaborazione con il personale
docente ha organizzato oltre 20 ore di corsi, in ogni Comune, completamente
gratuiti anche per quanto concerne il materiale didattico,di preparazione
all’esame di Stato per il conseguimento dell’abilitazione alla guida dei
ciclomotori, consentendo in tal modo alle famiglie di realizzare un
considerevole risparmio sui propri bilanci ( la frequenza di un corso
organizzato da privati con fornitura del materiale didattico costa mediamente
dai 250 ai 300 euro).
Sono state inoltre svolte delle attività educative in collaborazione con le
scuole medie che hanno permesso la realizzazione di un video sulla
sicurezza che ha partecipato ad un concorso nazionale intolato “Corto
magliese “vincendo il primo premio.
Sono stati svolti servizi di prevenzione in occasione di manifestazioni con
l’uso a titolo dimostrativo delle apparecchiature di controllo. In tali
occasioni sono state distribuite bretelle rinfrangenti.
Presso le Scuole Superiori la Polizia Municipale, in collaborazione con il
SERT, ha incontrato gli studenti del quarto anno ( cioè la fascia intorno ai 18
anni , cioè dell’età della patente per l’auto) nell’ambito del tema generale della
sicurezza stradale ha trattato in specifico delle problematiche legate all’uso di
sostanze alcoliche o droghe per i conducenti.
Si è pertanto dato attuazione ad un piano per la sicurezza stradale, basato
anche sulla comunicazione al cittadino che oltre alla repressione educhi ad
adeguati comportamenti, coinvolgendo in questo particolarmente i giovani.
78
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012
1) accelerare in presenza del semaforo giallo;
2) passare con il rosso;
3) indisciplina nel traffico;
4) alta velocità;
5) cambio di corsia senza segnalare;
6) non tenere le distanze di sicurezza;
7) le inversioni di marcia;
8) guidare contromano;
9) sorpassi azzardati;
10) bambini lasciati liberi di muoversi nell’abitacolo;
11) animali liberi nell’abitacolo;
Si continuerà pertanto a dare attuazione ad un piano per la sicurezza stradale,
basato anche sulla comunicazione al cittadino che oltre alla repressione educhi
ad adeguati comportamenti, coinvolgendo in questo particolarmente i giovani.
Cantieri stradali
Si tratta di una verifica mirata alla corretta gestione dei cantieri stradali ed in
particolare si è provveduto ad eseguire specifici controlli per verificare
l’apertura di cantieri stradali senza preventiva autorizzazione o concessione
dell’Ente proprietario della strada; esecuzione di lavori o deposito di materiali
sulla sede stradale senza che si siano adottati gli accorgimenti necessari per la
sicurezza e la fluidità della circolazione ovvero non mantengono la segnaletica
in perfetta efficienza sia di giorno che di notte; cantieri stradali nei quali gli
addetti rischiano la propria incolumità omettendo di indossare l’apposito
vestiario che consente di garantire la visibilità degli stessi; verifica del rispetto
delle prescrizioni quali l’orario di inizio lavori o la regolazione del traffico per
evitare disagi agli automobilisti; accertare che la segnaletica temporanea
installata non contrasti con quella permanente già in essere garantendo al
cittadino di essere in grado di capire quale tipo di manovra può compiere e
quali rischi può evitare seguendo la segnaletica destinata ad evidenziare tali
situazioni.
3) AREA SICUREZZA E TUTELA DEL CONSUMATORE
Vigilanza commerciale a tutela del consumatore
Si tratta di dare attuazione ad alcune campagne mirate alla tutela del
consumatore finale. In particolare l’azione degli operatori si è rivolta e si
indirizzerà al rispetto delle normative dei seguenti settori: a) igiene degli
Stato di attuazione del programma - Anno 2010
Cantieri stradali
Si sono effettuati oltre 28 controlli mirati alla corretta gestione dei cantieri
stradali ed in particolare si è provveduto ad eseguire specifici controlli per
verificare l’apertura di cantieri stradali senza preventiva autorizzazione o
concessione dell’Ente proprietario della strada; esecuzione di lavori o deposito
di materiali sulla sede stradale senza che si siano adottati gli accorgimenti
necessari per la sicurezza e la fluidità della circolazione ovvero non
mantengono la segnaletica in perfetta efficienza sia di giorno che di notte; Si è
proprio provveduto alla verifica del rispetto delle prescrizioni quali l’orario di
inizio lavori o la regolazione del traffico per evitare disagi agli automobilisti;
Si è poi è dato il via ad un piano di controllo per accertare che la segnaletica
temporanea installata non contrasti con quella permanente già in essere ciò ha
garantito al cittadino di essere in grado di capire quale tipo di manovra può
compiere e quali rischi può evitare seguendo la segnaletica destinata ad
evidenziare tali situazioni. Sono stati svolti interventi tesi a verificare la
regolarità della segnaletica di cantiere , con servizi di viabilità in supporto ai
movieri in situazioni di particolare pericolo. E’ stato svolto un servizio in
ausilio per la rilevazione di dati statistici su strada.
AREA SICUREZZA E TUTELA DEL CONSUMATORE
Vigilanza commerciale a tutela del consumatore
Si sono attivate alcune campagne mirate alla tutela del consumatore finale. In
particolare l’azione degli operatori si è rivolta al rispetto delle normative dei
seguenti settori: a) igiene degli alimenti, delle infrastrutture e del personale; b)
rispetto del peso netto e della pubblicità dei prezzi; c) scadenza dei prodotti
alimentari; d) rispetto degli orari di chiusura e tutela quiete pubblica; e)
ampliamenti delle superfici destinate alla somministrazione in mancanza di
autorizzazione sanitaria e di conformità edilizia.
79
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012
alimenti, delle infrastrutture e del personale; b) rispetto del peso netto e della
pubblicità dei prezzi; c) scadenza dei prodotti alimentari; d) rispetto degli orari
di chiusura e tutela quiete pubblica; e) ampliamenti delle superfici destinate
alla somministrazione in mancanza di autorizzazione sanitaria e di conformità
edilizia.
Tali campagne saranno precedute dalla predisposizioni di appositi
vademecum che verranno distribuiti agli operatori economici e nei quali
saranno evidenziate le principali prescrizioni da rispettare.
Sarà attivato il Nucleo specializzato per la gestione dei controlli di polizia
commerciale su tutto il territorio dell’Unione.
Qualità e sicurezza dei locali di svago ed intrattenimento
Si è effettuata la verifica sia dei locali regolarmente autorizzati per queste
attività sul rispetto delle prescrizioni imposte a tutela della pubblica
incolumità che dei locali destinati ad attività di natura privatistica per evitare
che si trasformino in pubblici locali dove si svolgono le stesse attività di
intrattenimento e svago ma dove non vengono rispettate le condizioni di
sicurezza. I controlli verteranno in particolare alla verifica del rispetto delle
condizioni di sicurezza vale a dire rispetto degli orari di chiusura, criteri di
sorvegliabilità, capienze e rispetto degli indici di pubblicità nonché di rispetto
delle norme in materia di manifestazioni di sorte locali.
Stato di attuazione del programma - Anno 2010
Tali campagne sono state precedute da una campagna informativa.
Nell’ambito dei controlli sono stati effettuati diversi sequestri di merce
irregolare sia per mancanza di titolo di vendita e materiale osceno su
segnalazione di cittadini con denuncia del commerciante.
Qualità e sicurezza dei locali di svago ed intrattenimento
Si è effettuata la verifica sia dei locali regolarmente autorizzati per queste
attività sul rispetto delle prescrizioni imposte a tutela della pubblica
incolumità che dei locali destinati ad attività di natura privatistica per evitare
che si trasformino in pubblici locali dove si svolgono le stesse attività di
intrattenimento e svago ma dove non vengono rispettate le condizioni di
sicurezza. I controlli sono stati rivolti in particolare alla verifica del rispetto
delle condizioni di sicurezza vale a dire rispetto degli orari di chiusura, criteri
di sorvegliabilità, capienze e rispetto degli indici di pubblicità nonché di
rispetto delle norme in materia di manifestazioni di sorte locali. In particolare
si è lavorato con la procura della repubblica di Reggio Emilia che con propri
provvedimenti ha consentito di riportare nella legalità alcune situazioni
particolarmente rischiose per l’incolumità pubblica.
AREA SICUREZZA DEL TERRITORIO E DELL’AMBIENTE
4)AREA SICUREZZA DEL TERRITORIO E DELL’AMBIENTE
Polizia Ambientale
Occorre prevedere, nell’ambito dei servizi associati di polizia locale, la
costituzione di un gruppo di operatori specializzati che in coordinamento con
agenzie specializzate (Arpa, NOE, Polizia Provinciale, GGEV) operi sul
territorio alfine di verificare sia la qualità degli scarichi che la corretta
fruizione del territorio. In particolare l’attività di controllo verrà indirizzata
alla verifica degli scarichi di veicoli ed al presidio di quelle parti del territorio
comunale nel quale spesso si accertano scarichi abusivi di rifiuti pericolosi e
non. Importante sarà definire campagne di verifica nel corretto smaltimento
dei rifiuti garantendo il regolare utilizzo delle tecniche di smaltimento
differenziato degli stessi ed il corretto riconoscimento delle collegate
agevolazioni tributarie reprimendo gli abusi ed i comportamenti scorretti.
Particolare attenzione è stata posta per verificare il rispetto delle condizioni
previste per la raccolta differenziata nel centro cittadino intervenendo con
80
Costituzione di un Nucleo di Polizia Ambientale
Sono stati svolti diversi servizi a seguito di segnalazioni relative
all’abbandono di rifiuti e di scarichi illegittimi nelle acque con
l’interessamento degli uffici preposti quali (Arpa, e, Polizia Provinciale). E’
stata data attività di supporto alle , GGEV in relazione agli interventi in tema
di vigilanza ambientale. Sono stati effettuati diversi controlli per auto
abbandonate e non conferite regolarmente ai centri di raccolta oltre alle
evasioni di tutte le segnalazioni pervenute.
Particolare attenzione è stata posta per verificare il rispetto delle condizioni
previste per la raccolta differenziata nel centro cittadino intervenendo con
sanzioni ai soggetti che non erano rispettosi delle prescrizioni in materia.
Emergenze e protezione civile
Si sono attivati i contatti alfine di pervenire alla costituzione del servizio
associato di protezione civile in modo da garantire strumenti che abbiano una
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012
Stato di attuazione del programma - Anno 2010
sanzioni ai soggetti che non erano rispettosi delle prescrizioni in materia.
capacità di risposta della struttura anche in fasce orarie nelle quali la presenza
manca o è minore. Si è avviato l’iter per la definizione di un piano speditivi
inter-comunale;
Emergenze e protezione civile
Attivare strumenti che garantiscano una disponibilità di risposta della
struttura anche in fasce orarie nelle quali la presenza manca o è minore.
Definire piani di emergenza coordinati con la Prefettura per le singole
tipologie di emergenza già codificate o sperimentate nel passato;
Vigilanza edilizia
definizione di un protocollo operativo con gli uffici tecnici comunali per la
definizione di standard di controllo omogenei che tengano conto delle
peculiarità afferenti alle qualità di Polizia Giudiziaria e delle necessità di
inquadramento dell’abuso edilizio.
In tale contesto è previsto un accordo con gli organi ispettivi in materia di
prevenzione degli infortuni sul lavoro con controlli congiunti da effettuare sul
territorio. Sarà attivato il Nucleo specializzato per i controlli di Polizia
Ediliazia su tutto il territorio dell’Unione.
5) IL POTENZIAMENTO DEI SERVIZI DI POLIZIA LOCALE
Il Corpo Intercomunale di Polizia Municipale dell’Unione Tresinaro
Secchia e l’accordo di programma con Regione Emilia Romagna
Nel corso del treinnio 2010/2012 proseguirà il percorso di unificazione dei
Corpi/servizi di Polizia Municipale dei quattro comuni di Casalgrande,
Castellarano, Rubiera e Scandiano iniziato nel 2006 e consolidatosi nel 2007
con la creazione del “Corpo Unico di Polizia Locale Tresinaro – Secchia” di
cui Scandiano è Comune sede dei servizi unificati.
In particolare nel triennio saranno attivate le pattuglie di pronto intervento
serale per tutti i giorni della settimana ed i nuclei specializzati.
La Centrale Operativa sarà ulteriormente potenziata e garantirà la copertura
dei servizi di polizia locale nella fascia oraria 7-19 per 365 giorni all’anno.
Verrà potenziata la Pattuglia Interdistrettuale formata da due operatori
appartenenti ai vari distretti che opera nei due turni diurni sui territori dei
quattro comuni con prevalenti compiti di controllo della circolazione stradale
e preordinata agli interventi per il rilievo dei sinistri stradali, per emergenze di
vario genere negli ambiti e materie di specifica competenza e per TSO ed ASO.
Nel 2010 entreranno in piena efficienza le seguenti dotazioni:
Vigilanza edilizia
Sono stati fatti 62 controlli in cantieri con l’applicazione delle sanzioni
amministrative e con l’accertamento dei reati in caso di abusivismo. Il tutto in
collaborazione con gli uffici tecnici comunali con linee di intervento
concordate e ormai collaudate tese all’inquadramento dell’abuso e
all’individuazione dell’illecito. In tale contesto è stato previsto un accordo con
gli organi ispettivi in materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro con
controlli congiunti da effettuare sul territorio che sarà collegato all’attivazione
del Nucleo specializzato per i controlli di Polizia Edilizia su tutto il territorio
dell’Unione.
IL POTENZIAMENTO DEI SERVIZI DI POLIZIA LOCALE
Il Corpo Intercomunale di Polizia Municipale dell’Unione Tresinaro
Secchia
Nel 2010 si è concluso il percorso di unificazione dei Corpi/servizi di Polizia
Municipale dei quattro comuni di Casalgrande, Castellarano, Rubiera e
Scandiano iniziato nel 2006 e consolidatosi nel 2007 con la creazione del
“Corpo Unico di Polizia Locale Tresinaro – Secchia” di cui Scandiano è
Comune sede dei servizi unificati.
In particolare nel 2010 sono pienamente operative tutte le pattuglie di pronto
intervento ed i nuclei specializzati.
La Centrale Operativa è stata ulteriormente potenziata e garantisce la
copertura dei servizi di polizia locale nella fascia oraria 7,30 – 19,00 per 365
giorni all’anno (la domenica 7-19), con aperture serali / notturne 3 giorni a
settimana.
E‘ pienamente operativa la Pattuglia Interdistrettuale formata da due
operatori appartenenti ai vari distretti che opera nei due turni diurni sui
territori dei quattro comuni con prevalenti compiti di controllo della
circolazione stradale e preordinata agli interventi per il rilievo dei sinistri
stradali, per emergenze di vario genere negli ambiti e materie di specifica
competenza e per TSO ed ASO.
Sono già entrati in funzione le seguenti nuove dotazioni:
a) La centrale operativa è stata implementata con un nuovo software che
permette la visura diretta da ogni postazione radio esterna di dati
contenuti nell’archivio nazionale informatico della Motorizzazione Civile.
81
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012
-
Stazione Mobile attrezzata per il rilievo degli incidenti stradali
Nr 5 veicoli attrezzati in sostituzione di 5 vecchi veicoli
Strumentazioni, programma e supporti informatici per il rilievo dei
sinistri
Autovelox mobile di ultima generazione
Strumentazione per l’accertamento dell’uso di stupefacenti ed alcool
Grazie alla nuova gestione centralizzata dei servizi sul territorio ed alla
ottimizzazione dell’utilizzo del personale, a poter mantenere gli standard
raggiunti nell’attività della PM e ad incrementare tale attività, anche in modo
rilevante, in taluni settori o tipologie di servizio: ad esempio vi è stato nel
territorio del Distretto di Scandiano un aumento dei sinistri rilevati nel I
semestre dell’anno in corso dell’ordine dell’ 80 %( la quasi totalità dei sinistri
che accadono sul territorio viene rilevata dalla PM, sgravando da tale
incombenza l’Arma dei Carabinieri e la Polizia Stradale); è notevolmente
aumentato l’arco temporale di copertura del servizio per quanto concerne i
turni serali, notturni e festivi ecc.
Potenziamento delle dotazioni della Polizia Municipale
Numerosi sono gli interventi previsti per il miglioramento delle dotazioni
della Polizia Municipale.
In particolare è già stato finanziato dalla Regione Emilia Romagna un
finanziamento per la realizzazione del sistema integrato di comunicazione del
Corpo che usufruendo della rete regionale radio mobile Tetra R3 garantirà la
piena integrazione del servizio su tutti e quattro i territori sia con
videoconferenza con il nuovo centralino VOIP.
La nuova centrale operativa localizzata nei locali messi a disposizione dal
Comune di Scandiano in via Longarone sarà pertanto ulteriormente potenziata
garantendo maggiore velocità di risposta e di intervento alle esigenze dei
cittadini.
Nel triennio verranno poste in essere tutte le politiche di razionalizzazione
delle attività di back office tali da garantire di liberare tutte le risorse di
82
Stato di attuazione del programma - Anno 2010
b)
c)
d)
e)
f)
Sono stati acquistati tre uffici mobili,
Sono state acquistate 3 Fiat Grande Punto;
E’ stata acquistata una Fiat Bravo e un Fiat Doblò;
E’ stato acquistato un mezzo fuori strada, Subaru Forester;
E’ statto consegnato e fatta la formazione del programma “Urto pedone”
per l’Ufficio Infrotunisica
g) A seguito della modifica del “Decreto Maroni” sono stati acquistati due
telelaser con videocamera, nonché un etilometro ed uno strumento per il
rilievo delle droghe.
Grazie alla nuova gestione centralizzata dei servizi sul territorio ed alla
ottimizzazione dell’utilizzo del personale, si è riusciti a poter mantenere gli
standard raggiunti nell’attività della PM e ad incrementare tale attività, anche
in modo rilevante, in taluni settori o tipologie di servizio.
Nell’ottica di razionalizzazione delle attività della PM e di ottenere sempre più
elevati livelli di qualità e professionalità, nell’anno 2010 è attiva presso la sede
di via Longarone l’ufficio unico per l’infortunistica stradale che cura tutto l’iter
successivo e conseguente al rilievo dei sinistri, ivi compresi i rapporti con i
periti, i legali e l’Autorità Giudiziaria. Tale ufficio permette di sgravare da tale
compito le altre forze di Polizia in un ottica di un servizio integrato di
sicurezza.
Potenziamento delle dotazioni della Polizia Municipale
Sono in corso le attività tese ad installare un nuovo ponte radio tetra R3 al fine
di migliorare la ricezione nei punti ove ora è difficoltosa ed in alcuni casi
inesistente specialmente per quanto riguarda le comunicazioni “ indoor”.
Nel resto del territorio è pienamente funzionante il sistema integrato di
comunicazione del Corpo che usufruendo della rete regionale radio mobile
Tetra R3 ha la piena integrazione su tutto il territorio di competenza della
Polizia Municipale.
Tale sistema, fornito da Eurocom, è operativo in tutti Distretti, sullle auto e gli
operatori sono collegati al nuovo sistema radio digitale con indubbi benefici
sia per la sicurezza degli stessi che per la qualità del servizio. E’ attiva anche la
radiolocalizzazione. Ogni operatore inoltre è dotato di una propria radio
portatile attraverso la quale quale con l’acquisto del nuovo software potrà
collegarsi agli archivi informatici della Motorizzazione civile.
Nel corso del 2010 l’ufficio che gestisce anche le sanzioni legate alla violazione
del codice della strada e/o ai regolamenti comunali e l’applicazione delle
sanzioni accessorie e le relative procedure giuridiche fino alle attività di
riscossione coattiva è stato potenziato con l’assegnazione di un nuovo
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012
Stato di attuazione del programma - Anno 2010
“polizia” da compiti d’ufficio e destinarli ad attività esterne.
In tale ottica l’ufficio che gestisce anche le sanzioni legate alla violazione del
codice della strada o ai regolamenti comunali e l’applicazione delle sanzioni
accessorie e le relative attivazioni giuridiche incluse le vendite coatte e le
attività di riscossione coattiva sarà potenziato utilizzando tutte le tecnologie
più efficaci per diminuire l’incidenza del personale.
operatore per consentire la gestione dell’aumentato numero delle violazione al
codice della strada rispetto all’anno precedente. Inoltre è stata attivata la
procedura di esecuzione forzata a mezzo ruolo per la riscossione delle
sanzioni amministrative non pagate.
Si è poi introdotto un innovativo sistema per il rilievo degli incidenti stradali
con benefici ridondanti tanto all’interno del Corpo tanto nei confronti della
cittadinanza. Gli agenti impegnati nelle rilevazioni sono infatti maggiormente
protetti e visibili dagli automobilisti e le intere operazioni sono state
velocizzate al massimo per non creare disagi alla circolazione. Inoltre proprio
la specializzazione del Corpo, ha permesso l’utilizzo di strumenti più idonei
alla rilevazione dell’incidente, riducendo gli errori e velocizzando le
operazioni.
Spesso proprio questa attività sottrae tempo e mezzi al Corpo di Polizia
Municipale e, in alcuni casi, vede il coinvolgimento delle Forze dell’Ordine
escludendole dalle normali attività di controllo e prevenzione. Una novità
dunque che non solo rappresenta un elemento di unificazione dell’operatività
del Corpo intercomunale, ma che ha consentito, compatibilmente con le
risorse messe a disposizione, il raggiungimento di standard qualitativi e
quantitativi eccellenti.
A luglio 2010 sono riprese le attività tese a dare realizzazione all’accordo di
programma con la regione Emilia Romagna realizzando gli interventi richiesti
ad esclusione dell’assunzione del personale, in quanto non consentito
dall’attuale normativa.
Le Unità centrali
La situazione attuale del Corpo Unico vede il servizio di polizia locale svolto
già in forma associata in particolare:
1. è stata avviata la centrale operativa unica alla quale sono stati destinati 6
operatori part time che garantiscono un servizio per 365 giorni anno dalle
ore 7,00 alle ore 19,00 ai cittadini dei quattro comuni e sino alle ore 01,00
per il venerdì ed il sabato feriali;
2.
3.
è stato avviato con l’accordo con la Regione-Intercent e Poste-Sapignoli il
nuovo ufficio di Back Office Sanzioni a cui sono destinati 2 agenti di P.M.;
è stato avviato il Back Office per l’Infortunistica Stradale che grazie alle
tecnologie in fase di acquisizione non saranno impiegati operatori di P.M.
Le Unità centrali
La situazione attuale del Corpo Unico ora Unione dei Comuni vede il
servizio di polizia locale svolto già in forma centralizzata in particolare:
• è pienamente operativa e funzionante la centrale operativa unica alla quale
sono destinati 4 operatori part time che garantiscono un servizio per 365
giorni anno dalle ore 7,30 alle ore 19,15 ai cittadini dei quattro comuni e
dalle 21 alle 3,00 il giovedì ed il sabato e dalle 19,00 alle ore 01,00 per il
mercoledì e il venerdì.
• è pienamente operativa l’ufficio di Back Office Sanzioni a cui dal 2010 sono
destinati 3 agenti di P.M.;
• è pienamente attivo il Back Office per l’Infortunistica Stradale che grazie alle
tecnologie in fase di acquisizione non saranno impiegati operatori di P.M.
dedicati a tale servizio in quanto la procedura informatizzata prevede
l’acquisizione ed archiviazione dei dati sul luogo;
• sono attive pattuglie intercomunali di pronto intervento sul territorio dei
83
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012
4.
dedicati a tale servizio in quanto la procedura informatizzata prevede
l’acquisizione ed archiviazione dei dati sul luogo;
sono attive pattuglie intercomunali di pronto intervento sul territorio dei
quattro Comuni;
5.
sono già programmati servizi serali, notturni e festivi di presidio a
particolari fenomeni legati alla sicurezza stradale;
Tali servizi intercomunali rappresentano il primo step aggregativo e sono
coerenti con il progetto del Corpo Unico di Polizia Municipale approvato nel
2007.
E’ obiettivo della nuova struttura raggiungere nel triennio, compatibilmente
con le risorse, il traguardo coerente con i nuovi standard regionale che
prevedono almeno 18 ore di servizio giornaliero.
Nell’attuale format organizzativo il servizio è garantito praticamente solo
nella fascia oraria 7,30-19,00 con qualche pattuglia nella fascia oraria 19-01 e
21-03 in forma associata.
Il servizio associato garantisce la copertura della fascia oraria 7,30-19,00 in
quanto con gli attuali agenti non è possibile effettuare nessun intervento
ulteriore di espansione dell’orario di servizio.
L’avvio dei servizi associati ha garantito lo svolgimento di quattro serali ogni
settimana intercomunali (19-01) .
I Distretti
Le strutture decentrate dei Distretti si occupano delle seguenti attività:
1. Polizia di prossimità
2. Pattuglie stradali, attività di polizia stradale ai sensi degli articoli 11 e 12
del codice della strada
3. Utilizzo mezzi elettronici ed informatizzati per i controlli stradali
4. Vigilanza in occasione di manifestazioni civili, sportive, religiose e
culturali
5. Vigilanza ambientale non specialistica
6. Vigilanza edilizia non specialistica
7. Vigilanza commerciale non specialistica
84
Stato di attuazione del programma - Anno 2010
quattro Comuni;
• è attivo il Nucleo dell’autotrasporto
• è attivo il nucleo dei Motociclisti;
• sono già effettuati servizi serali/notturni che coprono fino a 3 giorni la
settimana;
• è stata attivata la seconda pattuglia nei servizi del venerdì e sabato sera,
consentendo di raddoppiare le pattuglie presenti sul territorio, al fine di
aumentare la visibilità e quindi la sicurezza per i cittadini;
• sono già programmati notturni e festivi di presidio a particolari fenomeni
legati alla sicurezza stradale;
Tali servizi intercomunali rappresentano il primo step aggregativo e sono
coerenti con il progetto del Corpo Unico di Polizia Municipale approvato nel
2007.
E’ obiettivo della nuova struttura raggiungere nel triennio, compatibilmente
con le risorse, il traguardo coerente con i nuovi standard regionale che
prevedono almeno 18 ore di servizio giornaliero.
Nell’attuale format organizzativo il servizio è garantito praticamente solo
nella fascia oraria 7,30 - 19,15 con pattuglie nella fascia oraria 19,00 – 01,00 e
21,00 – 03,00 in forma associata fino a quattro giorni alla settimana come sopra
specificato. Nel mese di luglio e agosto sono stati effettuati 4 serali a settimana
(19,00 – 01,00) da mercoledì a sabato.
I Distretti
Le strutture decentrate dei Distretti si sono occupate delle seguenti attività:
1. Polizia di prossimità
2. Pattuglie stradali, attività di polizia stradale ai sensi degli articoli 11 e 12
del codice della strada
3. Utilizzo mezzi elettronici ed informatizzati per i controlli stradali
4. Vigilanza in occasione di manifestazioni civili, sportive, religiose e
culturali
5. Vigilanza ambientale non specialistica
6. Vigilanza edilizia non specialistica
7. Vigilanza commerciale non specialistica
8. Tutela del consumatore non specialistica
9. Vigilanza ai plessi scolastici
10. Attività di Polizia Giudiziaria, attività di ricezione delle denunce di
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012
Stato di attuazione del programma - Anno 2010
8. Tutela del consumatore non specialistica
9. Vigilanza ai plessi scolastici
10. Attività di Polizia Giudiziaria, attività di ricezione delle denunce di
tipologia tanto penale che amministrativa,
11. Procedure connesse alla sicurezza urbana e al controllo della vivibilità
urbana
12. Sorveglianza del disagio giovanile
13. Gestione delle autorizzazioni per zone a traffico limitato
14. Gestione complessiva dei veicoli in stato di abbandono
15. Emanazione di ordinanze temporanee in materia di viabilità
16. Ricezione di denunce di infortuni sul lavoro
17. Gestione delle procedure relative all’accertamento dell’evasione dei tributi
locali,
18. Gestione delle procedure connesse ai controlli di polizia tributaria riferiti
ai tributi nazionali secondo le modalità dell’art. 36 del DPR 29/9/1973 nr.
600
19. Gestione delle procedure connesse al soccorso in caso di calamità,
catastrofi ed altri eventi che richiedono interventi di protezione civile.
20. Accertamenti anagrafici
21. Gestione delle procedure connesse all’attività Ausiliaria di P.S. e relativi
adempimenti
22. Prestazioni connesse allo svolgimento delle consultazioni elettorali;
23. Notifiche di Polizia Giudiziaria
24. rilascio contrassegni circolazioni persone invalide (art. 188 dcs)
tipologia tanto penale che amministrativa,
11. Procedure connesse alla sicurezza urbana e al controllo della vivibilità
urbana
12. Sorveglianza del disagio giovanile
13. Gestione delle autorizzazioni per zone a traffico limitato
14. Gestione complessiva dei veicoli in stato di abbandono
15. Emanazione di ordinanze temporanee in materia di viabilità
16. Ricezione di denunce di infortuni sul lavoro
17. Gestione delle procedure relative all’accertamento dell’evasione dei tributi
locali,
18. Gestione delle procedure connesse ai controlli di polizia tributaria riferiti
ai tributi nazionali secondo le modalità dell’art. 36 del DPR 29/9/1973 nr.
600
19. Gestione delle procedure connesse al soccorso in caso di calamità,
catastrofi ed altri eventi che richiedono interventi di protezione civile.
20. Accertamenti anagrafici
21. Gestione delle procedure connesse all’attività Ausiliaria di P.S. e relativi
adempimenti
22. Prestazioni connesse allo svolgimento delle consultazioni elettorali;
23. Notifiche di Polizia Giudiziaria
24. rilascio contrassegni circolazioni persone invalide (art. 188 dcs)
Le U.O.C.
• la centrale operativa – sarà strutturata con numero unico di riferimento al
quale vengono inoltrate tutte le chiamate, anche ai precedenti numeri
distrettuali, con conseguente presa d’atto delle segnalazioni e/o richieste
di intervento indirizzate al Corpo Unico. Detto modello di lavoro,
sinergicamente all’utilizzo del programma di cui la centrale operativa è
dotata, permette di smistare le richieste direttamente alle pattuglie
valutata la loro vicinanza al luogo di intervento, grazie alla mappatura e
localizzazione sia del territorio che dei mezzi in dotazione.
Successivamente i dati relativi e richieste ed interventi possono essere
ricavati e formare oggetto di valutazioni organiche per interventi mirati al
fine di aumentare la sicurezza sul territorio in relazione alle effettive
richieste di intervento;
• l’ufficio sanzioni – viene attivato l’ufficio sanzioni unificato che consente
l’alleggerimento delle procedure connesse a violazioni del codice della
Le U.O.C.
Le unità operative centrali hanno presidiato le seguenti aree:
• UOC Comando: si è occupata della programmazione dei servizi e turni di
lavoro associati, nonché del coordinamento dei turni distrettuali. Particolare
attenzione è stata posta nella gestione del PEG e nella gestione degli acquisti
per tutta la struttura che è particolarmente facilitata dall’attivazione delle
convenzione Intercent e consip. Tale struttura si è occupata anche della
gestione del personale in capo alla struttura associata nonché alle procedure
amministrative che risultino di competenza del nuovo servizio associato;
• UOC Back Office Sanzioni: con l’ausilio del programma fornito da Poste
Italiane in collaborazione con Sapignoli l’ufficio sanzioni si è occupato della
gestione dell’intero processo del Cds ed in particolare sia della riscossione
coattiva che volontaria nonché la rilevazione automatica delle sanzioni al
Cds delle postazioni fisse; Viene inoltre svolta una attività giornaliera di
front- office con orario 11,00 -13,00.
• UOC Educazione stradale e studi e formazione: si tratta di una funzione
che, in collegamento con la nuova struttura regionale (Scuola SPL), si limita
85
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012
strada, con libertà di maggiore utilizzo del personale assegnato ai distretti
per l’aumento della presenza sul territorio. Gli uffici distrettuali sono
comunque in grado di visualizzare le violazioni tenute dall’ufficio unico
in modo da consentire la massima fruibilità del servizio all’utente che può
liberamente scegliere di recarsi presso un qualsiasi distretto dell’unione
per avere informazioni su violazioni che lo riguardano, senza dover per
forza recarsi all’ufficio dell’comune ove è stata elevata la sanzione;
• l’ufficio infortunistica – viene attivato il Nucleo specializzato di
infortunistica stradale, dotato di un programma dedicato in grado di
consentire l’apprensione direttamente si strada dei dati del sinistro. Il
nucleo, dotato di computer portatile, procede ai rilievi ed alla assunzione
dei dati inserendo direttamente sul programma in gestione
all’apparecchio portatile, tutti i dati precedentemente appresi con sistema
cartaceo, razionalizzando l’attività di “back office” con conseguente
guadagno di tempo da dedicare all’attività di reperibilità in caso di
accadimento di ulteriori sinistri. La creazione del nucleo ha consentito ai
distretti di azzerare la loro attività di back office infortunistica, ora
garantita dal nucleo centrale, così come la quasi totale attività di rilievo su
strada se non per l’eventuale parte residuale in caso di concomitanza di
più sinistri. L’attività di ricevimento al pubblico e di trattazione degli atti
connessi al rilievo viene totalmente garantita dal Nu.Sp.I.;
• Ufficio Comando e servizi- Contestualmente alla centrale operativa viene
attivato anche l’ufficio comando e servizi che si occupa di programmare e
gestire le attività che non rientrano nella programmazione distrettuale. Si
tratta della gestione del personale per quanto riguarda i turni sovra
comunali, festivi, serale e notturni, parimenti a tutta l’attività di
coordinamento di quanto necessario al funzionamento dei servizi (mezzi e
dotazioni).
86
Stato di attuazione del programma - Anno 2010
a coordinare sia gli interventi di educazione stradale che la trasmissione e
divulgazione delle disposizioni che la struttura regionale elaborerà per tutti i
Corpo e Servizi della Regione;
• UOC Infortunistica Stradale: si è occupata direttamente dei rilievi dei
sinistri stradali oltre alla parte di Back Office connessa agli incidenti stradali
eventualmente rilevati dagli operatori esterni. Garantisce l’evasione delle
pratiche connesse ed il ricevimento delle controparti assicurative; Svolge
inoltre servizio di front-office il lunedì mattina con orario 8.00 -11.00 .
• Pattuglie del Corpo Unico : sullo stile del NORM dei Carabinieri le
pattuglie della fascia serale 19,00 – 01,00 e di quella festiva 07,00 – 19,00 sono
state gestite su base sovracomunale con turni che prevedono la presenza in
servizio di 1 operatore in Centrale operativa e di 3 operatori esterni, fra cui 1
ufficiale. Tale servizio ha garantito il rispetto del servizio attivo nella fascia
oraria 7,30 - 19,15, 365 giorni all’anno (7,00 – 19,00 la domenica).
• Addetti alla sosta: attualmente è prevista una dotazione di 1 ausiliario del
traffico che svolge la sua funzione prevalentemente nel Comune di Rubiera,
anche nel territorio dei quattro Comuni, inoltre effettua buona parte dei
collegamenti con i vari uffici di Reggio Emilia per il trasporto della
documentazione che non può essere spedita con il servizio postale. Tale
attività permette di utilizzare al massimo il personale della Polizia
Municipale nei compiti istituzionali.
Dimensionamento della dotazione organica
Per la legge regionale nr. 24/2003 il nuovo Corpo Unico dovrebbe essere
dotato di nr. 64 operatori contro gli attuali 50 (oltre a 1 addetto alla sosta e un
amministrativo); è evidente che si tratta di un risultato difficilmente
raggiungibile sia per i vincoli di finanza pubblica che per obiettivi problemi di
finanziamento della spesa.
E’ comunque stato indetto e portato a termine il concorso per l’assunzione di 3
agenti di Polizia Municipale ed è stata fatto un bando di mobilità che ha
consentito di stilare una graduatoria da cui è stato assunto un Ispettore di
Polizia Municipale.
Per le assunzioni a causa delle normative legate al rispetto del patto di
stabilità non è stato possibile dare attuazione alle assunzioni previste per
l’anno 2010.
In tal senso è stato convocato il Gruppo tecnico di monitoraggio al fine
ratificare la necessità di rinviare le assunzioni di personale di cui al punto A,
dell’accordo di programma a quando le normative vigenti consentiranno tali
assunzioni.
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012
IL SERVIZIO ASSOCIATO DI PROTEZIONE CIVILE
A far data dal 1/12/2009 è stato attivato il nuovo servizio associato di
protezione civile si tratta di un servizio che nel triennio dovrà essere impostato
su base intercomunale ed in particolare occorrerà svolgere le seguenti attività:
a) redazione del piano speditivi intercomunale;
b) attivazione della consulta del volontariato di protezione civile
intercomunale;
c) dotazione di una struttura di coordinamento del servizio pienamente
integrata nel Corpo di Polizia Municipale;
d) attivazione di rapporti istituzionali con la Provincia di Reggio Emilia e la
Regione Emilia Romagna.
l Servizio Protezione Civile svolgerà pertanto le seguenti attività:
a) attuazione, in ambito intercomunale, delle attività di previsione dei rischi
stabilite, attraverso sopralluoghi, incontri con i Tecnici comunali,
l’acquisizione di studi elaborati dalla Provincia ed incontri con gli Enti
tecnici aventi competenze sulla gestione del territorio (Servizio Tecnico di
Bacino, Consorzio di Bonifica);
b) si procederà alla redazione del piano di protezione civile intercomunale,
predisponendo le bozze semidefinitive dei piani comunali sulla base degli
indirizzi regionali;
c) verranno organizzate manifestazioni a carattere didattico sul tema della
protezione civile, in collaborazione con le Organizzazioni di Protezione
civile, coinvolgendo il mondo della scuola;
d) verrà integrato il sistema di protezione civile con il Corpo di Polizia
Municipale
e) verrà assicurato ai Comuni il supporto in occasione di situazioni di
emergenza, in adempimento a quanto previsto dalla Convenzione,
attivando anche le Organizzazioni di Volontariato;
Stato di attuazione del programma - Anno 2010
IL SERVIZIO ASSOCIATO DI PROTEZIONE CIVILE
A far data dal 1/12/2009 è stato attivato il nuovo servizio associato di
protezione civile, dopo un periodi di inattività nel primo semestre sono in
corso gli incontri per predisporre un percorso che porti alla creazione di un
piano di protezione civile intercomunale che tenga conto e porti a compimento
quelli già esistenti o quasi completati. Inoltre verra attivata la consulta del
volontariato di protezione civile intercomunale, per la quale sono allo studio
le convenzioni da andare a sottoscrivere, al fine di modificare le convenzioni
precedenti in un’ottica di piena integrazione con il Corpo di Polizia
Municipale. Nell’ambito del bilancio sono state reperite le risorse per la
realizzazioni di tali interventi con specifiche variazioni di bilancio.
Sono state firmate le convenzioni con l’Associazione “Il Campanone” che si è
fatta carico degli interventi di protezione civile sull’intero territorio
dell’Unione Tresinaro Secchia e con l’associazione “Volontari della Sicurezza”
che si affiancheranno al Campanone nell’attività di protezione civile sui
Comuni di Casalgrande, Castellarano e Rubiera.
E’ stato pubblicato il bando per la realizzazione dei piani comunali e
intercomunale per le emergenze di protezione civile che verrà realizzato
nell’anno 2011.
Sono stati attivati i rapporti istituzionali con la Provincia di Reggio Emilia e la
Regione Emilia Romagna in tema di protezione civile.
La scelta di gestire in Unione questo servizio consente di ottenere i seguenti
benefici:
a) capacità di garantire una visione unitaria del territorio considerato e delle
eventuali problematiche di emergenza o rischio presenti, anche attraverso la
costruzione di un piano di rischi a livelli intercomunale costantemente
aggiornato;
b) possibilità di disporre di un bacino ampio di risorse a cui attingere in
maniera coordinata in situazioni di calamità (risorse nei comuni, del
volontariato e dei privati convenzionali);
87
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012
c) efficacia ed efficienza nel coordinamento degli interventi mediante l’utilizzo
di una centrale operativa comune collegata al Corpo di P.M..
Dopo la prima analisi dell’attuale stato dei singoli servizi comunali di
protezione civile si è registrata la necessità di prevedere un piano che fotografi
in una visione sovracomunale tutti i rischi e introduca nel sistema provinciale
e regionale il nuovo interlocutore associato dell’Unione quale primo
riferimento nel territorio in caso di emergenze.
Tale succitata azione è propedeutica all’attivazione di specifiche convenzioni
sovracomunali con le associazioni del volontariato e con le aziende che
forniscono le attrezzature.
Tale nuovo sistema prevede pertanto i seguenti step:
a) la costituzione di un ufficio unico per la gestione comune delle attività di
protezione Civile e per l’organizzazione dei relativi servizi;
b) individuare il nuovo responsabile dell’Ufficio Unico nel Comandante del
Corpo;
c) costituzione del Comitato intercomunale formato da un tecnico di ogni
comune che avrà il compito di fornire il necessario supporto tecnico per
l’aggiornamento dei piani di protezione civile, di verificare le soluzioni
individuate in relazione agli scenari ipotizzati nelle singole gestioni
emergenziali, mantenere un costante monitoraggio del territorio in
relazione alle modifiche che lo stesso nel tempo subisce in relazione ai
nuovi insediamenti ed alle variazioni subite dal contesto ambientale.
Il nuovo ufficio associato di protezione civile avrà pertanto i seguenti obiettivi:
a) attività generale di prevenzione dei rischi su tutto il territorio dell’Unione;
b) individuazione e segnalazione ai responsabili sia tecnici che politici degli
interventi di prevenzione necessari a minimizzare i rischi sul territorio;
c) predisposizione di una procedura comune per l’ottimizzazione delle
comunicazioni di emergenza;
d) gestione del piano intercomunale di protezione civile;
e) promozione di esercitazioni di protezione civile che vedano coinvolti tutti i
soggetti necessari per testare i piani di emergenza, comunali ed
intercomunali;
f) valorizzazione del volontariato di protezione civile a mezzo di convenzioni
e della costituzione della consulta del volontariato;
g) aggiornamento delle risorse di protezione civile presenti sul territorio sia
pubbliche che private;
h) verifica delle aree di ammassamento destinate ad accogliere materiali e
mezzi nonché dei punti di raccolta della popolazione;
i) mappatura delle zone del territorio soggette a rischio.
88
Stato di attuazione del programma - Anno 2010
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
5.1.3 PROGRAMMA N.3 - Servizio Sociale Associato
C.d.R.
Descrizione C.d.R.
parte corrente
SUPP GESTIONALE SSA
C301.01
AREA DISABILI
C301.02
AREA MINORI
C301.03
UFFICIO DI PIANO
C301.04
CENTRO PER LE FAMIGLIE
C301.05
UFFICIO INFORMAZIONE STRANIERI
C301.06
Totale parte corrente
parte investimento
SUPP GESTIONALE SSA
C301.01
CENTRO PER LE FAMIGLIE
C301.05
Totale parte investimenti
TOTALE PROGRAMMA 3
Previs. Iniz.
Variazioni
Assestato
Impegnato
% Imp/ass.
1.239.983,31
2.471.681,54
693.668,46
104.239,36
20.000,00
63.480,00
4.593.052,67
621.289,05
276.346,36
296.941,87
-1,10
531,60
2.790,00
1.197.897,78
1.861.272,36
2.748.027,90
990.610,33
104.238,26
20.531,60
66.270,00
5.790.950,45
1.824.699,55
2.746.900,06
990.610,33
104.238,26
20.453,26
66.270,00
5.753.171,46
98,04%
99,96%
100,00%
100,00%
99,62%
100,00%
99,35%
6.000,00
0,00
6.000,00
0,00
6.000,00
6.000,00
6.000,00
6.000,00
12.000,00
6.000,00
5.823,90
11.823,90
100,00%
97,07%
98,53%
4.599.052,67
1.203.897,78
5.802.950,45
5.764.995,36
99,35%
Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012
Stato di attuazione del programma - Anno 2010
Il Servizio Sociale Associato è stato conferito nell’Unione dei Comuni
Tresinaro Secchia a partire dal 01.10.08. Le funzioni ad oggi esercitate per
conto dei Comuni della zona sociale di Scandiano sono riferite all’Area della
Famiglia e delle persone di minore età, all’area della disabilità ed all’area della
programmazione sociale e socio-sanitaria attraverso il Nuovo Ufficio di Piano.
Per l’anno 2010 si propone una visione di servizio in continuità con le funzioni
mantenute dalle precedenti annualità e attivate nel corso dell’anno 2009,
tenendo conto degli effetti economici e sociali della crisi in atto che,
probabilmente, nell’anno 2010 non cesserà di causare ulteriori affaticamenti al
tessuto comunitario.
Il Servizio Sociale Associato è stato conferito nell’Unione dei Comuni
Tresinaro Secchia a partire dal 01.10.08. Le funzioni ad oggi esercitate per
conto dei Comuni della zona sociale di Scandiano sono riferite all’Area della
Famiglia e delle persone di minore età, all’area della disabilità ed all’area della
programmazione sociale e socio-sanitaria attraverso il Nuovo Ufficio di Piano.
Anche l’Ufficio informazione stranieri (Uis) è di competenza del SSA e
riguarda i quattro Comuni facenti parte dell’Unione. Per l’anno 2010 sono
state poste in essere tutte le possibili e sostenibili misure, seppure da un
versante socio-assitenziale, per supportare le famiglie più fragili ancora
investite dalla crisi economica dello scorso anno. Le misure messe in campo,
oltre agli ordinari fondi dei bilanci comunali, sono state sostenute dal fondo
straordinario anticrisi della Regione che per la zona sociale di Scandiano ha
significato un impegno di circa 115.000 € in gran parte utilizzati per
l’effettuazione di tirocini formativi presso i Comuni rivolti a disoccupati.
1 - Linee di indirizzo e programmazione
Il quadro programmatorio e gestionale del Servizio Sociale è costituito dalla
Convenzione tra i Comuni del Distretto, per la gestione in forma associata
1 - Linee di indirizzo e programmazione
Il quadro programmatorio e gestionale del Servizio Sociale è costituito dalla
Convenzione tra i Comuni del Distretto, per la gestione in forma associata
89
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012
Stato di attuazione del programma - Anno 2010
dei servizi sociali assistenziali rivolti ai minori, ai disabili e alle loro famiglie e
dall’accordo di programma, e dall’accordo integrativo con l’Azienda USL,
recepiti dall’Unione e che andranno rinnovati a partire dal 2010.
Questi strumenti declinano gli impegni reciproci degli Enti Locali coinvolti e
dell’Azienda USL, nell’ambito di un disegno di governance territoriale del
welfare, previsto a livello regionale, che consolida il ruolo di programmazione
sociale e socio-sanitaria del Comitato di Distretto, il quale si avvale come
organismo tecnico dell’Ufficio di Piano.
dei servizi sociali assistenziali rivolti ai minori, ai disabili e alle loro famiglie e
dall’accordo di programma, e dall’accordo integrativo con l’Azienda USL,
recepiti dall’Unione e che andranno rinnovati a partire dal 2010.
Questi strumenti declinano gli impegni reciproci degli Enti Locali coinvolti e
dell’Azienda USL, nell’ambito di un disegno di governance territoriale del
welfare, previsto a livello regionale, che consolida il ruolo di programmazione
sociale e socio-sanitaria del Comitato di Distretto, il quale si avvale come
organismo tecnico dell’Ufficio di Piano.
Nell’ambito del Piano triennale della salute e del benessere sociale 2009-11 a
Marzo 2010 è stato approvato il Piano attuativo 2010. Il Piano, sottoscritto e
approvato con Accordo di Programma dai Comuni della zona Sociale di
Scandiano, dall’Azienda Usl e dalla Provincia di Reggio Emilia, contiene la
programmazione annuale degli interventi nell’area del welfare, le integrazioni
con i programmi di settore dei Comuni e con quelli sanitari dell’Ausl. Nel
piano viene inoltre rappresentata l’intera spesa socio-sanitaria previsionale
anno 2010 alimentata dalle diverse fonti locali, regionali e statali per un
ammontare complessivo di 20.902.295,12 €.
L’ufficio di piano ha seguito le indicazioni prioritarie e di attenzione indicate
dal Comitato di Distretto per la redazione dei progetti. Tali indicazioni sono
così sintetizzabili:
• utilizzo prioritario della maggior parte delle risorse indistinte per l’area
della Povertà e della esclusione sociale;
• attenzione al tema del rinforzo delle competenze genitoriali e dei ruoli
educativi;
• attenzione, per l’infanzia e adolescenza, al lavoro di prevenzione primaria
dei servizi in grado di cogliere i segnali di rischio di disagio ancora non
conclamato;
• attenzione alla sostenibilità ed alla qualità degli interventi di integrazione e
di accompagnamento educativo in ambito scolastico per alunni con
disabilità;
• attenzione sull’area immigrazione al tema dell’integrazione rivolta alla
fascia adolescenziale/giovanile
• attenzione alle garanzie per l’accesso ai servizi educativi delle famiglie che
per effetto della crisi non riescono a sostenere tali costi
Analiticamente il Piano riporta n. 46 schede di progetto nelle aree di
intervento (Responsabilità famigliari, Giovani e dipendenze, Immigrazione,
Povertà, Anziani, Disabili e Progetti trasversali) che coprono tutti gli interventi
finanziati con Fondo sociale regionale e con il corrispettivo cofinanziamento
comunale. La responsabilità della realizzazione è in capo ai Comuni ed
Con il Piano triennale della salute e del benessere sociale 2009-11 si sono
tracciate le linee della programmazione sociale e socio-sanitaria per il Distretto
di Scandiano. Nel 2010 verrà realizzato il Piano attuativo 2010 che dovrà
essere coerente con il piano triennale ma dovrà anche essere attento ad
integrare visioni e progettazioni che sono venute emergendo a seguito della
crisi economica in atto. In particolare dovranno trovare collocazione le misure
previste anche a livello regionale, oltre a quelle indicate a livello locale, per
sostenere le famiglie più fragili dal punto di vista economico e sociale, anche
sperimentando forme di aiuto innovative non ancora esperite.
L’Ufficio di Piano, all’interno del quale sono presenti i professionisti dei
Comuni e dell’Azienda, ed i tavoli tematici dedicati alle specifiche aree di
lavoro, dovranno interpretare al meglio la funzione di lettura delle
modificazioni sociali in atto e di traduzione operativa in termini progettuali,
delle indicazioni che il Comitato di Distretto intenderà fornire. Si cercherà,
compatibilmente con i tempi di approvazione del piano attuativo 2010 di
rivedere la composizione dei tavoli tematici con l’intento di allargare la
partecipazione degli stakeholder locali e portare all’interno della
programmazione elementi puntuali di lettura del territorio dal punto di vista
sociale.
Il 2010 diverrà molto impegnativo sul piano della programmazione e delle
relative procedure in quanto si attiva l’accreditamento delle strutture socio –
sanitarie rivolte agli anziani ed ai disabili. Tale percorso comporta la piena
consapevolezza da parte degli attori del territorio di un cambiamento radicale
nei rapporti tra programmazione, committenza e gestione dei servizi.
L’unione assumerà su di sé la funzione concessoria dell’accreditamento,
l’Ufficio di piano quale organismo tecnico avrà il compito di istruire le
procedure che determineranno l’entrata dei servizi in regime di
accreditamento
II piano di fattibilità tecnico ed economico finalizzato alla attribuzione
90
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012
Stato di attuazione del programma - Anno 2010
all’Unione della gestione delle funzioni sociali area Adulti e area Anziani
da parte dei Comuni è ormai giunto ad una fase di dettaglio che si ritiene più
che sufficiente per arrivare ad un decisione di avvio del percorso. Si dovrà
perciò definire nel corso del 2010, se la decisione in tal senso da parte dei
Comuni verrà assunta, come attivare i poli di servizio sociale integrato,
dando poi seguito alla struttura organizzativa già indicata nel piano. Collegati
al disegno dei poli integrati di servizio sociale vi sono anche gli sportelli
sociali per i quali, con la partecipazione di tutti i Comuni, si è giunti alla
definizione del personale che verrà impiegato, fra le altre funzioni, alla prima
accoglienza, informazione ed orientamento dei cittadini che si rivolgono ai
servizi. Nel corso dei primi mesi del 2010 verrà realizzata la formazione del
personale sul piano dell’acquisizione dei contenuti che verranno veicolati
attraverso lo sportello sociale; una seconda formazione verrà poi effettuata
sull’uso dello strumento informativo da utilizzare allo sportello e che
assolverà direttamente al debito informativo con la Regione.
all’Unione. Sui progetti dell’area Povertà ed esclusione sociale il Comitato di
Distretto ha deciso di allocare il doppio delle risorse dell’anno precedente per
poter far fronte alle questioni collegate all’impoverimento delle famiglie a
seguito della crisi economica.
Nel piano è contenuta inoltre l’intera programmazione in favore delle persone
non autosufficienti, con la specifica definizione degli interventi (residenziali,
domiciliari, sistema di accesso e presa in carico, emersione e qualificazione del
lavoro di cura, servizi di consulenza e sostegno economico per l’adattamento
domestico, programmi di sostegno alle reti sociali ed ai soggetti fragili) con le
indicazioni di spesa preventiva 2010 a valere sul Fondo Regionale Non
Autosufficienza e sul Fondo Nazionale Non Autosufficienza.
L’Ufficio di Piano ed i tavoli tematici, ad esso collegati, hanno lavorato alla
redazione del Piano Attuativo 2010 nel primo trimestre, verificando lo stato di
attuazione dell’ultima programmazione annuale 2009, condividendo gli
orientamenti definiti regionali e locali, ed infine preparando le progettazioni e
la relativa allocazione delle risorse sulla base dei budget assegnati.
Per quanto riguarda il complesso percorso che porterà all’accreditamento
socio-sanitario dei servizi residenziali, semiresidenziali e domiciliari rivolti
all’area Anziani e Disabili, la prima parte del 2010 è stata impiegata per porre
in essere tutte le condizioni utili a recepire da parte dei soggetti gestori le
domande di accreditamento transitorio ed il successivo procedimento di
concessione. A tal fine è stato programmato il fabbisogno triennale di queste
tipologie di servizi, identificato l’Unione Tresinaro Secchia quale soggetto
istituzionalmente competente al rilascio dell’accreditamento per il territorio
distrettuale, identificato il responsabile del procedimento per il rilascio
dell’accreditamento, raccolti i dati di attività ed economici dei servizi oggetto
di accreditamento, svolto le simulazioni circa il sistema tariffario da applicare
ai servizi accreditati, definite le linee principali in sede di Comitato di
Distretto. Il percorso si è concluso entro i termini previsti del 31.12.10. L’ufficio
di Piano ha acquisito tutte le domande previste (22) di accreditamento
transitorio per i servizi di Casa residenza per anziani, Centro diurno per
anziani, Centro socio riabilitativo residenziale per disabili, Centro socio
riabilitativo diurno per dissabili e Assistenza domiciliare socio- assistenziale e
socio-educativa. Neil trimestre ott-dic 2010 ha proceduto all’analisi delle
domande, alle richieste di integrazione ed ha copncluso il prorio lavoro nei
termini previsti con la pubblicazione dei 22 provvedimenti di concessione di
accreditamento transitorio. Nel 2011 si procederà con la stipula dei contratti di
servizio e delle convenzioni conseguenti.
Va ribadito che l’intera procedura per l’accrditamento determina modifiche
91
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012
Stato di attuazione del programma - Anno 2010
2 – Servizi alla persona
I dati di utenza degli ultimi anni presentano sicuramente un aumento
quanti/qualitativo dei bisogni del territorio, con particolare riferimento
all’anno 2009 nel quale si sono evidenziati gli elementi della crisi economica e
sostanziali nei rapporti fra enti commitenti ed enti gestori che dovranno essere
attentamente monitorate nel periodo di validità dell’accreditamento
transitorio.
Non sono stati attivati accrditamenti provvisori inerenti nuovi servizi non già
previsti e contrattualizzati.
Prosegue il lavoro di costruzione della gestione unificata in capo all’Unione
dei Servizi Sociali con il conferimento da parte dei Comuni delle funzioni
area Adulti e Anziani, completando così un quadro che vedrà il welfare
riunito in un unico Servizio. Le decisioni già prese riguardano
l’organizzazione per l’erogazione dei servizi in 5 Poli di servizio sociale
integrato (Scandiano, Casalgrande, Rubiera, Castellarano ed il polo di Viano e
Baiso) in cui troveranno sede tutte le funzioni di front office attraverso lo
sportello sociale, le funzioni di progettazione ed erogazione degli interventi
per tutte le tipologie di utenza sociale e le funzioni amministrative a livello di
Polo. Sarà presente un coordinatore dei Polo con competenze gestionali e di
coordinamento delle azioni.
Le funzioni dirigenziali e amministrative verranno dislocate in una sede
centrale di direzione.
Sono state fatte le simulazioni circa le diverse pesature delle dotazioni di
personale afferenti ai diversi Poli, le raccolte delle diverse procedure che
verranno messe in capo al Servizio Sociale Integrato. Nel corso della seconda
parte del 2011 si procederà alla definizione puntuale del personale, del
bilancio del futuro servizio e alla definizione di regolamenti e procedure
unitari a partire dalle diverse modalità oggi presenti nei Comuni.
In
riferimento
all’implementazione
degli
sportelli
sociali
che
rappresenteranno la “porta di accesso” ai servizi”, i Comuni hanno
individuato il personale da assegnare a tale funzione che ha partecipato al
corso di formazione appositamente organizzato dall’Unione in vista
dell’attivazione degli sportelli. Da Giugno si sta inoltre lavorando
all’implementazione del software gestionale per gli sportelli sociali che
dovrebbe garantire, oltre all’assolvimento del debito informativo con la
Regione Emilia Romagna, ad una puntuale rilevazione dei bisogni presentati
dai cittadini e delle risposte di servizio offerte. Ad oggi si stanno completando
i collegamenti con le anagrafi dei 6 Comuni per poter avere direttamente i dati
delle persone che accedono al servizio.
2 – Servizi alla persona
Destano particolare preoccupazione i dati di utenza che presentano rilevanti
aumenti quantitativi e qualitativi, soprattutto riferiti all’area Famiglie e
Minori, a fronte dei segnali di non arretramento della crisi economica e sociale
92
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012
Stato di attuazione del programma - Anno 2010
sociale per le famiglie del nostro territorio. Come dato sintetico di riferimento
macro, in carico al SSA vi sono al 30/09/2009 n. 1219 minori appartenenti a n.
755 famiglie residenti nel nostro territorio, e n. 187 persone disabili, ultra
quindicenni. Pur nella sinteticità della descrizione si può evincere la necessità
di mantenere e in alcuni casi aumentare il livello di servizio rivolto alle
famiglie del territorio.
in atto.
Come dato sintetico di riferimento macro: in carico al SSA c’erano al 31.12.10
n. 1307 minori residenti nel nostro territorio. Nel corso dell’anno 2010, dato
di flusso ,sono stati in carico al Servizio complessivamente n. 1432 minori..
In carico all’area disabili vi sono al 31.12.10 n. 206 persone disabili, ultra
quindicenni.
I dati sopra riportati evidenziano la necessità, più oltre indicata di aumentare
le risorse di personale nell’area minori di almeno una unità di personale
tecnico.
Di seguito si riportano le principali attività che vengono erogate dal Servizio
Sociale Associato nelle due aree di lavoro, Minori e Famiglie, Disabili ed il loro
svolgimento nel corso del 2010:
ƒ
ƒ
il servizio domiciliare per minori disabili: nei primi mesi del 2010 verrà
appaltato il servizio educativo domiciliare rivolto sia all’area delle persone
di minore età sia all’area delle persone disabili con particolare riferimento
ai minori disabili. La scelta di attivare un servizio unitario integrato in
appalto permette di superare la condizione progettuale degli ultimi anni
nei quali le progettazioni personalizzate di intervento educativo
domiciliare sono state rese possibili attraverso estensioni di appalti in
vigore, in particolare su servizi diurni per disabili. Tale condizione potrà
permettere di aumentare il livello quanti/qualitativo della proposta, anche
con sperimentazione di servizi innovativi quali l’accompagnamento
famigliare a carattere organizzativo su famiglie con alta fragilità. Una parte
delle risorse impiegate per i progetti educativi su persone non
autosufficienti verrà fornita dal Fondo regionale non autosufficienza.
Il progetto in appalto comprenderà anche la gestione degli inserimenti dei
ragazzi e delle ragazze disabili con accompagnamento educativo
all’interno dei centri estivi del territorio (nel 2009 sono stati coinvolti n. 45
minori con disabilità), alla quale si aggiunge, dopo una prima
sperimentazione nell’estate 2009, il sostegno all’esperienza di un centro
estivo, curato dall’associazione aut-aut, presso la sede dell’Isola Felice a
Casalgrande.
il Servizio aiuto Personale, appaltato per tre anni nel corso del 2009 verrà
mantenuto nel livello di servizio indicato dal progetto e nel corso del 2010
si aumenterà la copertura territoriale di questa importante risorsa per le
persone disabili adulte del territorio distrettuale. Rimane compresa nel
progetto la gestione delle vacanze collettive in favore delle persone disabili
e si tenderà nel 2010 a diversificare maggiormente questa attività in
rapporto alle esigenze degli stessi;
• il servizio domiciliare per minori disabili: nel 2010 è stato ancora garantito
attraverso estensione su contratti di fornitura similari, finanziato per una
parte cospicua con il Fondo regionale non autosufficienza, considerando
questa parte di servizio come innovativa. La prevista gara d’appalto, che
comprende anche l’attività di educativa domiciliare in favore dei minori e
delle loro famiglie, è stata espletata nel mese di ottobre 2010 e prevede un
affidamento triennale. Viene previsto un aumento del livello
quanti/qualitativo del servizio, anche con sperimentazione di servizi
innovativi quali l’accompagnamento famigliare a carattere organizzativo su
famiglie con alta fragilità. Al 31.12.10 sono attivi 14 interventi di educativa
domiciliare con minori disabili. Viene ricompresa all’interno dell’attività
domiciliare l’accompagnamento educativo all’interno dei centri estivi dei
ragazzi e delle ragazze disabili del territorio (nel 2010 sono stati coinvolti n.
49 minori con disabilità), ed il sostegno alla realizzazione del centro estivo,
curato dall’associazione aut-aut, presso la sede dell’Isola Felice a
Casalgrande, dedicato ai ragazzi autistici ultraquindicenni (nel 2010 hanno
partecipato all’attività 7 ragazzi);;
• il Servizio aiuto Personale, attività di tempo libero dedicata alle persone
disabili del territorio e finalizzata ad un maggiore inserimento nel tessuto
delle relazioni comunitarie e che si avvale oltre che dell’apporto educativo
del soggetto gestore dell’apporto di numerosi volontari delle associazioni
del territorio. Nel corso del primo semestre 2010 il progetto ha coinvolto in
modo continuativo circa 80 ragazzi in attività diverse quali laboratori
creativi
(cucina,
scenografia,
artistico,
canto,
musicoterapia,
93
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012
ƒ
ƒ
ƒ
94
sul complesso tema degli inserimenti socio-terapeutico riabilitativi è in
corso una riflessione con la Direzione Provinciale del Lavoro orientata a
regolarizzare maggiormente queste forme di inserimento assolutamente
preziose per le persone che ne fruiscono. Alla fine del 2009, sulla base dei
rilievi posti dalla Dpl, si sono mantenuti gli inserimenti attivi ma non ne
sono stati attivati di nuovi, ponendo con ciò problemi sia al ssa sia ai
singoli Comuni. L’Unione sta procedendo ad una verifica degli strumenti
attivabili e delle forme più opportune di inserimento delle persone con
disabilità o con svantaggio sociale, attraverso una consulenza con
l’Università di Modena e Reggio. Nei primi mesi del 2010 si dovrebbero
concretizzare i risultati di questa consulenza e pertanto la possibilità di
poter proseguire con maggiore certezza con questi strumenti di
inserimento.
Rimangono attive nel 2010 le convenzioni con la Coop. Soc. “Lo Stradello”,
per la gestione dei cd. progetti collettivi di formazione – lavoro in favore
di persone disabili e la convenzione con la Cooperativa Sociale “L’Eco” per
l’affidamento della gestione dei progetti di formazione lavoro in ambiente
protetto in favore di 8 persone disabili/svantaggiate;
il servizio per gli inserimenti lavorativi – nuclei territoriali, nel quale il
servizio sociale è costantemente impegnato garantisce circa n. 20 assunzioni
annue.
Affido e adozione sono elementi distintivi della qualità erogata dal servizio
sociale associato. Nel corso del 2009 sono state consolidate tutte le attività a
supporto delle famiglie affidatarie ed adottive orientate alla formazione
delle risorse genitoriali. Tali azioni sono possibili grazie all’investimento
di risorse proprie del servizio. A queste si affiancherà nel corso del 2010
una ulteriore risorsa di psicologa assunta a contratto presso il Centro per le
famiglie che si occuperà specificamente delle attività a sostegno delle
risorse famigliari orientate all’affidamento famigliare. Dal 2010 tutte le
azioni che consistono nella preparazione delle risorse genitoriali verranno
realizzate all’interno delle attività del Centro per le Famiglie. La scelta è
Stato di attuazione del programma - Anno 2010
improvvisazione teatrale, danza) e laboratori sportivi (nuoto, basket, calcio,
pallavolo) E’ compresa nel progetto la gestione delle vacanze collettive in
favore delle persone disabili (nel 2010 hanno fruito delle vacanze collettive
n. 31 ragazzi, accompagnati da 19 educatori);
• a conclusione della consulenza con l’Università di Modena e Reggio, in
accordo con tutti i Comuni e l’Unione, è stato assunto un modello di
convenzione per la realizzazione di Tirocini Formativi Atipici, rivolti a
persone con svantaggio sociale, presso soggetti economici del territorio della
zona sociale di Scandiano. Il tirocinio formativo atipico è un inserimento in
ambiente lavorativo a fini formativi contemplato dalla normativa vigente
che offre la possibilità di superare gli ostacoli che per diverso tempo hanno
bloccato l’attivazione di nuovi progetti delle cosiddette “borse lavoro” per
persone con disabilità o con svantaggio sociale. Al 30.06 sono stati
mantenuti tutti i progetti attivati nel 2009. Dal mese di Agosto vengono
attivati i nuovi progetti con l’applicazione del nuovo istituto.
Nel 2010 è stata ampliata la convenzione con la Coop. Soc “L’Eco” per
l’affidamento della gestione dei progetti di Tirocinio Formativo Atipico in
favore di 10 persone disabili/svantaggiate. Nella seconda parte del 2010 è
stata anche rivista ed ampliata la convenzione con la Coop. Soc “Lo
Stradello”, per la gestione dei cd. progetti collettivi di formazione – lavoro
in favore di persone disabili, in particolare rivalutando le tipologie di
inserimento degli utenti ed ampliando la funzione di accompagnamento al
lavoro attraverso l’impiego di un tutor dedicato a questo compito..
• Il servizio sociale associato, a fronte del nuovo appalto
dell’amministrazione provinciale che ha ridefinito in modo sostanziale la
presenza dei nuclei territoriali nell’assetto precedente (ad esclusivo
servizio dello svantaggio sociale), ha cessato la propria funzione di
coordinamento e mantiene attualmente l’impegno di garantire i raccordi di
rete fra i servizi territoriali ed il servizio di inserimento al lavoro e
tutoraggio.
• Nel corso del 2010 si sono ulteriormente consolidati i progetti riguardanti
l’affidamento famigliare e l’adozione. L’investimento riguarda sempre il
personale che conduce i progetti e realizza le azioni conseguenti. Dall’inizio
del 2010 sono state riorganizzate e allocate in modo diverso le attività: ciò
che concerne la preparazione delle risorse genitoriali sia in forma di
istruttoria, sia in forma di gruppi di avvicinamento e formazione è collocato
all’interno delle attività del Centro per le Famiglie; ciò che attiene al
supporto e verifica dei progetti di affidamento e adozione rimane in capo al
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012
dettata dal fatto di sviluppare un servizio che ha come nucleo centrale di
attività, ricerca e formazione, la genitorialità e le sue funzioni, le famiglie e
la cultura famigliare. Vengono ovviamente garantiti in modo puntuale i
collegamenti e le collaborazioni con il servizio sociale.
In riferimento alle attività erogate nel 2009, al 30/09/2009 risultano in
affidamento famigliare e parentale n. 57 minori che coinvolgono n. 55
famiglie affidatatrie; per l’adozione al 30/09/2009 hanno svolto e concluso
il percorso per l’abilitazione n. 13 coppie (7 istruttorie iniziate nel 2008), con
tempi di realizzo dell’istruttoria al di sotto dei 90 giorni, mentre risultano n.
17 i minori seguiti per affidamento preadottivo o vigilanza post adozione;
ƒ
ƒ
dalla fine del 2007 è stata affidata, tramite procedura d’appalto, la gestione
di 3 appartamenti per disabili, per un numero complessivo di 8 ospiti, e
dell’appartamento aggiuntivo sito nel Comune di Rubiera, destinato
primariamente a mamme con bambini. La gestione degli appartamenti per
disabili è diventato elemento stabile di qualità e di sicurezza per gli ospiti e
per le loro famiglie, dopo un avvio difficoltoso. Oggi il soggetto gestore e
gli operatori che vengono impiegati in questo servizio sono riconosciuti
come un riferimento importante per gli ospiti. L’appartamento di Rubiera,
finalizzato a sostenere le situazioni che in particolare necessitano di un
periodo di passaggio al fine di determinare migliori condizioni per la
propria autonomia, nel corso del 2009 è stato anche utilizzato per
inserimenti in emergenza, inserimenti di giovani maggiorenni. Non si
ritiene di modificare tale profilo nel corso del 2010.
L’appalto che raggruppa le due tipologie di appartamenti è in scadenza nel
corso del 2010 e pertanto necessiterà approntare, in mancanza di
indicazioni regionali sull’entrata anche di questi servizi in regime di
accreditamento, una nuova gara d’appalto.
dal 2007 sono state attivate le fornitura relative alle gestioni dei Centri
Diurni per disabili “Il Castello” di Bosco (Scandiano) e “Il Mandorlo” di
Roteglia (Castellarano) aggiudicate fino al 2012. Il Servizio diurno continua
a tracciare modelli di accompagnamento e supporto positivi, per gli ospiti e
per le loro famiglie. Permangono ancora criticità sul fronte
dell’adeguatezza della struttura di Bosco per inserimenti che necessitano di
spazi appositamente progettati. Con il Comune di Scandiano, proprietario
dell’immobile si è valutato un eventuale intervento di adeguamento. Nel
corso del 2010 verrà ripresa tale questione. Anche questi servizi saranno
Stato di attuazione del programma - Anno 2010
Servizio Sociale Associato. A tal fine è stata inserita una psicologa a
contratto all’interno del Centro per le famiglie con l’obiettivo di lavorare
nelle attività a sostegno delle risorse famigliari orientate all’affidamento
famigliare. In riferimento alle attività erogate nel 2010, al 31.12.10 risultano
in affidamento famigliare e parentale n. 60 minori di cui 45 con modalità a
tempo pieno. E’ in corso al 31.12.10 n. 1 istruttoria famigliare per
disponibilità all’affidamento.
Per l’adozione al 31.12.10 hanno svolto e concluso il percorso per
l’abilitazione n. 6 coppie, con tempi di realizzo dell’istruttoria al di sotto dei
120 giorni, mentre risultano attivati un gruppo di preparazione all’adozione
e n. 4 gruppi di sostegno post adozione anche con famiglie di altri territori,
testimoniando in tal modo la qualità del servizio erogato dal Servizio
sociale associato;
• I 3 appartamenti per disabili adulti collocati a Scandiano accolgono n. 9
ospiti di cui 4 nell’appartamento femminile. Dal mese di Settembre 2010 è
stato portato a completamento l’appartamento femminile con un quinto
ospite. Il servizio delle comunità alloggio per disabili non è ancora entrato
nel regime di accreditamento regionale per cui si procederà entro marzo
2011 ad un nuovo appalto per l’affidamento del servizio, essendo in
scadenza il corrente contratto. Permane anche per il 2010 un giudizio
estremamente positivo del funzionamento degli appartamenti, confermato
dagli stessi ospiti e dai famigliari di questi. Il progetto pertanto fa ormai
parte stabile e riconosciuta della rete servizi per la disabilità.
L’appartamento di Rubiera, finalizzato a sostenere le situazioni di donne
sole o con figli verso l’autonomia, anche nel 2010 è stato utilizzato per
inserimenti in emergenza e inserimenti di giovani maggiorenni. Nel 2010
sono stati ospitati nell’appartamento n. 4 nuclei con presenza di n. 6 minori.
L’appartamento costituisce un utile luogo di passaggio e verifica delle reali
condizioni di avvicinamento all’autonomia e delle volontà delle persone di
modificare il proprio percorso di vita..
• dal 2007 sono state attivate le fornitura relative alle gestioni dei Centri
Diurni per disabili “Il Castello” di Bosco (Scandiano) e “Il Mandorlo” di
Roteglia (Castellarano) aggiudicate fino al 2012. Nel 2010 sono stati n. 38 gli
ospiti presenti nei due centri diurni Rispetto alle capacità di accoglienza i
due servizi risultano quasi alla piena occupazione. Nel corso del primo
semestre sono stati realizzati interventi sulla struttura di Bosco di Scandiano
sulla quale comunque necessitano ulteriori interventi di manutenzione
straordinaria ed ordinaria. I due servizi, come del resto tutti i Centri Socio
95
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
Relazione Previsionale Programmatica 2010-2012
oggetto nel 2010 del percorso di accreditamento.
ƒ
è stata mantenuta nel corso del 2009 e verrà rinnovata nel 2010 la
convenzione con la Coop. Soc. Zora per l’inserimento di disabili nei
Centri residenziali e diurni di cui è titolare la stessa coop. Il rapporto
convenzionale
ha
consolidato
una
collaborazione
pluriennale
implementandone gli aspetti qualitativi, in particolare per gli aspetti
laboratoriali, che assieme agli interventi socio – sanitari – assistenziali
caratterizzano il tema dell’accoglienza diurna e residenziale dei disabili,
per un’ospitalità mediamente stabile pari a 22 unità. Nell’ambito della
programmazione triennale i vista dell’accreditamento si è valutato un
aumento del fabbisogno collegato alle strutture della coop. soc. Zora.
ƒ
Si procederà nel corso del 2010 ad una ulteriore proroga della convenzione
con la struttura residenziale della Fondazione “Mattioli Garavini”, in
grado di garantire l’accoglienza in regime residenziale fino a 6 beneficiari
disabili (di cui 2 in regime di “sollievo”), in attesa che vengano fornite le
indicazioni regionali utili per la procedura di accreditamento del servizio.
Alla fine del 2009, dopo l’inaugurazione ufficiale del Centro per le Famiglie
avvenuta lo scorso Maggio, è stata redatta la progettazione dei servizi del
Centro per le Famiglie per l’anno 2010, approvata anche nell’ambito del
Comitato di Distretto. Vale la pena di sottolineare come questa
programmazione e coinvolgimento dei Comuni e dell’Azienda usl abbia
permesso di procedere con la definizione di un organico, seppure ancora
attraverso contratti e collaborazioni, in grado di attivare e sostenere i progetti
da realizzare nel 2010. Ad oggi il personale è composto da un coordinatore, da
una psicologa contratto, da un counsellor a contratto, da un team di quattro
pedagogiste dei Comuni dell’Unione e dalla quota di personale del ssa
impegnato nelle attività di affidamento famigliare e di adozione. Nel corso del
2010 pertanto verranno erogati la mediazione famigliare, consulenza
genitoriale ed educativa, una parte delle attività del percorso nascita in
collaborazione con il consultorio aziendale e con i Comuni.
96
Stato di attuazione del programma - Anno 2010
Riabilitativi Diurni per disabili sono soggetti al regime di accreditament.
• È stata rinnovata per il 2010 la convenzione con la Coop. Soc. Zora per
l’inserimento di disabili nei Centri residenziali e diurni di cui è titolare la
stessa coop. Nel corso del 2010, dopo alcuni mesi di inserimento con
modalità di sollievo, è stata inserita a livello residenziale una nuova ospite.
Al 31.12 a livello residenziale sono presenti n. 6 ospiti ed a livello diurno
sono presenti n. 10 ospiti del territorio della zona sociale di Scandiano. Si
consolidano gli aspetti qualitativi e di collaborazione con altri soggetti, in
particolare per gli aspetti laboratoriali. Anche per questi servizi entrano nel
percorso di accreditamento transitorio, nelle misure previste nella
programmazione triennale nella quale si è definito un aumento del
fabbisogno.
• Si è proceduto, in vista del percorso di accreditamento transitorio, da parte
dell’Unione per conto dei Comuni e da parte dell’Azienda Usl a prorogare
la convenzione con la struttura residenziale della Fondazione “Mattioli
Garavini”, in grado di garantire l’accoglienza in regime residenziale fino a 6
beneficiari disabili (di cui 2 in regime di “sollievo”), e per 6 ospiti con gravi
disabilità acquisite. Nel corso del 2010 sono stati presenti n. 4 ospiti e sono
stati effettuati n. 4 5 ricoveri di sollievo per un totale di 842 giornate.
Nel 2010 il Centro per le Famiglie è pienamente attivo in tutte le azioni
programmate, anche in ragione della possibilità di avere a disposizione tutte
le figure professionali indicate per la realizzazione dei progetti. Sono pertanto
stati promossi, attraverso diversi materiali illustrativi, e attivati in sede
centrale i servizi di Mediazione famigliare, Counselling genitoriale,
Consulenza educativa. Sono anche stati realizzati i programmi dedicati al
percorso nascita, che proseguiranno anche nella seconda parte dell’anno, in
collaborazione con i Consultori ed in particolare riferiti al massaggio
neonatale. Inoltre Il Centro per le Famiglie conduca alcuni progetti di sviluppo
comunitario in collaborazione con i Comuni. Il Centro per le famiglie infine
dal 2010 assolve ad una parte progettuale essenziale nell’ambito dell’affido e
dell’adozione, curando in particolare la parte di formazione e preparazione
delle risorse genitoriali in vista dell’incontro con i bambini, sia per la parte
rivolta ai singoli nuclei/coppie/singoli, sia per la parte rivolta ai gruppi.
Continua l’impegno a tempo pieno di un coordinatore che garantisce il
collegamento fra i diversi progetti e fra il Centro per le Famiglie ed il SSA.
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
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Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
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Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
6) CONTO ECONOMICO E CONTO DEL PATRIMONIO
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Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
6.1 LA FORMAZIONE DEL CONTO ECONOMICO E CONTO DEL PATRIMONIO ATTRAVERSO IL PROSPETTO DI CONCILIAZIONE
L’Unione Tresinaro-Secchia in sede di approvazione del rendiconto della gestione 2010 ha utilizzato il “prospetto di conciliazione” per predisporre il
Conto Economico e il Conto del Patrimonio partendo dai dati finanziari. Difatti in mancanza di un sistema di rilevazione concomitante di contabilità
economico-patrimoniale, tutti gli enti sono tenuti ad individuare al termine dell’esercizio, mediante il prospetto di conciliazione tutti quei fatti
gestionali che si sono verificati nell’anno senza rilevanza finanziaria, ed a introdurne le relative partite rettificative (ammortamenti, ratei, risconti,
plusvalenze).
I modelli utilizzati per la redazione del Prospetto di Conciliazione, del Conto del Bilancio, del Conto Economico e del Conto del Patrimonio sono quelli
approvati dal D.P.R. 31/01/1996 n.194.
Nel prospetto di conciliazione non state registrate poste rettificative delle entrate correnti. Per le spese correnti invece sono state rilevate a titolo di poste
rettificative del risultato finanziario solo i costi esercizi futuri (rilevano tutti gli impegni di spesa assunti nell’anno 2010 ma non relativi a costi).
6.1.1 IL CONTO ECONOMICO
Il conto economico evidenzia le componenti positive e negative dell’attività svolta dall’Unione secondo criteri di competenza economica.
Il conto deriva dal Prospetto di conciliazione, che partendo dai dati finanziari della gestione corrente del bilancio con l’aggiunta di elementi economici,
raggiunge il risultato finale “economico”.
La forma scelta dal Legislatore è quella scalare suddivisa in 5 aree funzionali, con riferimento alle quali si raggiungono risultati intermedi sino a
pervenire alla determinazione del risultato economico dell’esercizio finale.
I due risultati intermedi sono:
il “risultato della gestione” ed il “risultato della gestione operativa”, quest’ultimo aggiunge al risultato della gestione i componenti economici riferiti
alle aziende speciali e partecipate.
Successivamente lo schema evidenzia la gestione extra-caratteristica, vale a dire quella riferita alla gestione finanziaria e a quella straordinaria.
Per quanto concerne i proventi della gestione viene rilevata la rettifica apportata agli accertamenti del Conto del Bilancio ovvero la quota di ricavi
pluriennali.
Per quanto concerne i costi di gestione le rettifiche apportate agli impegni del Conto del Bilancio, al fine di determinare le componenti economiche, sono
principalmente dovute ai costi esercizi futuri 2010 ed alla quota di ammortamento economico.
Non si rilevano proventi/oneri da aziende speciali e partecipate .
Per quanto concerne i proventi ed oneri straordinari si rileva che le voci determinanti al fine della quantificazione del risultato economico dell’esercizio
sono quelle relative alle insussistenze del passivo ovvero minori residui passivi del conto del bilancio, insussistenze dell’attivo ovvero minori residui
attivi del conto del bilancio e le minusvalenze patrimoniali derivanti dalla dismissione di beni mobili dall’inventario.
Considerando tali rettifiche si determinano i seguenti risultati:
risultato della gestione
€ 991.058,91
risultato della gestione operativa
€ 991.058,91
risultato economico dell’esercizio
€ 1.253.500,97
100
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
Si propone un prospetto sintetico da cui si nota la struttura dei costi:
CONTO ECONOMICO
PROVENTI DELLA GESTIONE
Personale
Acquisto materie prime e/o beni di consumo
Prestazioni di servizi
Godimento beni di terzi
Variazione nelle rimanenze di materie prime e/o prodotti finiti
Trasferimenti
Imposte e tasse
Quote di ammortamento d’esercizio
TOTALE COSTI DELLA GESTIONE
RISULTATO DELLA GESTIONE
Prov/Oneri Aziende Partecipate
RISULTATO GESTIONE OPERATIVA
Proventi ed Oneri Finanziari
RISULTATO Ante Partite Straordinarie
Proventi ed Oneri Straordinari
RISULTATO ECONOMICO DELL’ESERCIZIO
2009
7.954.575,11
2.660.342,29
140.768,64
3.573.307,83
219.792,39
2010
10.083.297,56
2.680.078,67
105.528,49
4.002.398,74
198.647,95
879.591,88
171.354,83
66.041,77
7.711.199,63
243.375,48
0,00
243.375,48
1.822.699,96
160.504,59
122.380,25
9.092.238,65
991.058,91
243.375,48
203.897,24
991.058,91
-5.000,00
986.058,91
267.442,06
447.272,72
1.253.500,97
6.1.2 IL CONTO DEL PATRIMONIO
Il conto del patrimonio rileva i risultati della gestione patrimoniale dell’anno 2010 ed evidenzia la consistenza del patrimonio al termine dell’esercizio
sottolineando le variazioni intervenute rispetto alla consistenza iniziale.
Per l’esercizio 2010 nel conto del patrimonio risultano registrati gli aggiornamenti del patrimonio immobiliare come approvato dalla deliberazione di
Giunta Unione n. 8 del 23/03/2011 avente ad oggetto ”Aggiornamento dell’inventario dei beni mobili dell’Unione – esercizio finanziario 2010”.
Le colonne delle variazioni da conto finanziario rilevano le partite rettificative provenienti per il tramite del prospetto di conciliazione dalle gestioni di
competenza. Le colonne delle variazioni da altre cause rilevano le partite che non derivano dalla contabilità finanziaria.
101
Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
ATTIVO
La parte attiva evidenzia le immobilizzazioni ed in particolar modo la colonna della consistenza iniziale evidenzia i valori determinati per l’esercizio
2010.
La voce “immobilizzazioni materiali” rileva gli acquisti di attrezzatura eseguiti nel 2010 nella colonna delle variazioni da conto finanziario (+) per un
importo totale pari a € 321.293,14, gli ammortamenti per € 122.380,25 e le minusvalenze patrimoniali per € 2.023,93 nella colonna variazioni da altre
cause (-).
La voce “crediti” registra nella colonna variazioni da conto finanziario (+) l’importo complessivo dei residui provenienti dalla gestione competenza .
L’importo complessivo dei crediti è pari ai residui attivi provenienti dal conto del bilancio pari a € 4.920.489,89.
La voce “disponibilità liquide” rileva il valore della giacenza di cassa presso il tesoriere comunale valutata al valore numerario che coincide con il fondo
di cassa del quadro riassuntivo della gestione finanziaria.
Nei conti d’ordine la voce “opere da realizzare” rileva per le immobilizzazioni in corso le somme rimaste da pagare in conto capitale, valutate al costo di
acquisto per € 348.779,06 così determinato:
• nella colonna variazioni da conto finanziario (+) impegni del titolo 2 di competenza per complessivi € 386.823,90;
• nella colonna variazioni da conto finanziario (-) pagamenti del titolo 2 per complessivi € 321.293,14.
PASSIVO
La voce “conferimenti da trasferimenti in conto capitale” rileva i contributi in conto capitale conferiti dallo Stato, Regione ed altri soggetti così come rilevati
dal conto del bilancio e dal prospetto di conciliazione.
La voce “debiti” rileva il totale complessivo dei residui passivi provenienti dal Titolo 1 del Conto del Bilancio, rettificato per i costi esercizi futuri 2010
pari ad €. 225.257,25.
Nei conti d’ordine si procede analogamente a quanto fatto nell’attivo.
Il patrimonio netto di €. 2.023.815,01 riporta pertanto la variazione di €. 1.253.500,97 che risulta pari all’incremento subito dal valore del patrimonio per
effetto del risultato economico dell’esercizio.
Ai fini della valutazione dei beni immobili i criteri adoperati dal nostro Ente sono quelli previsti all’art. 229 del D.Lgs. n.267/2000 che assume come
discrimine l’epoca di acquisizione dei beni e precisamente se avvenuta prima o successivamente all’entrata in vigore del Decreto (18.05.1995). Pertanto
per i beni acquisiti al patrimonio dell’Ente prima del 18.05.1995 sono stati adoperati i seguenti criteri:
• I beni mobili ed attrezzature sono stati valutati al costo.
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Relazione della Giunta al Rendiconto di Gestione 2010
Di seguito si propone un prospetto di più facile lettura per sintetizzare gli aspetti caratterizzanti la struttura dello stato patrimoniale:
STATO PATRIMONIALE AL 31/12/2010
VALORI
IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE
TOTALE IMMOBILIZZAZIONI
RIMANENZE
CREDITI
ATTIVITA’ FINANZIARIE NON IMMOBILIZZATE
DISPONIBILITA’ LIQUIDE
TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE
RATEI E RISCONTI
TOTALE DELL’ATTIVO
DEBITI
RATEI E RISCONTI
CONFERIMENTI
PATRIMONIO NETTO
0,00
454.801,19
0,00
454.801,19
0,00
4.920.489,89
0,00
659.958,84
5.580.448,73
0,00
6.035.249,92
3.649.252,98
0,00
362.181,93
2.023.815,01
TOTALE PASSIVO E NETTO
6.035.249,92
%
7,54%
7,54%
81,53%
10,94%
92,46%
100%
60,47%
6,00%
33,53%
100%
Il valore dell’attivo patrimoniale si attesta a 6.035.249,92 euro, di cui il 7,54% è investito in attività immobilizzate ed il 92,46% è impiegato in attività
circolanti, attività cioè connesse alla gestione operativa che sono realizzabili in tempi relativamente brevi, mentre la struttura del passivo evidenzia una
capitalizzazione pari al 33,53%.
Il valore del Patrimonio Netto discende dal differenziale tra attività investite e passività e nella dottrina economico-aziendale indica l’ammontare dei
mezzi finanziari propri della società o, in altri termini, il valore dei diritti che i soci vantano nei confronti della impresa e quindi, in definitiva, la loro
“ricchezza”.
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